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X11 è una implementazione gratuita dell'X + Window System che è stata implementata sia in <application> + &xorg;</application> che in <application>&xfree86;</application> (ed + altri pacchetti di software che qui non menzioneremo). + Le versioni di &os; fino alla &os; 5.2.1-RELEASE inclusa + troveranno come installazione di default <application>&xfree86;</application>, + il server X11 rilasciato dal Progetto &xfree86;. A partire da &os; 5.3-RELEASE, + la versione di default ed ufficiale è stata cambiata + in <application>&xorg;</application>, + il server X11 sviluppato dalla Fondazione X.Org sotto una licenza + molto simile a quella usata da &os;. Sono disponibili per &os; + anche X server commerciali.</para> + + <para>Questo capitolo copre l'installazione e la + configurazione di X11 con enfasi su <application>&xorg;</application> + release &xorg.version;. Per ulteriori + informazioni sulla configurazione di <application>&xfree86;</application> + (ad esempio su vecchie release di &os; dove + <application>&xfree86;</application> + era la distribuzione di default di X11) o release precedenti di + <application>&xorg;</application> è sempre possibile riferirsi alla + versione archiviata del Manuale di &os; consultabile a questo indirizzo + <ulink url="http://docs.FreeBSD.org/doc/"></ulink>.</para> + + <para>Per maggiori informazioni sull'hardware video che X11 supporta, + controlla il sito web <ulink url="http://www.x.org/">&xorg;</ulink>.</para> + + <para>Dopo aver letto questo capitolo, conoscerai:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>I diversi componenti dell'X Window system, e come + questi cooperano.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come installare e configurare X11.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come installare ed usare diversi window manager.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come usare i font &truetype; in X11.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come impostare il tuo sistema per il login grafico ( + <application>XDM</application>).</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Prima di leggere questo capitolo, dovresti:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Sapere come installare del software di terze parti (<xref + linkend="ports"/>).</para></listitem> + </itemizedlist> + </sect1> + + <sect1 id="x-understanding"> + <title>Capire X</title> + + <para>Usare X per la prima volta può essere talvolta scioccante per + quelli che hanno familiarità con altri ambienti grafici, come + µsoft.windows; e &macos;.</para> + + <para>Seppure non sia necessario capire tutti i dettagli dei diversi + componenti di X e come interagiscono, tuttavia una qualche conoscenza di + base rende possibile avvantaggiarsi delle funzionalità di X.</para> + + <sect2> + <title>Perchè X?</title> + + <para>X non è il primo window manager scritto per &unix;, ma + è il più popolare. + Il gruppo di sviluppo originale di X aveva già lavorato ad un + altro sistema grafico prima di scrivere X. Il nome di quel sistema era + <quote>W</quote> (per <quote>Window</quote>). X era semplicemente + la lettera seguente nell'alfabeto Romano.</para> + + <para>X può essere chiamato <quote>X</quote>, <quote>X Window + System</quote>, <quote>X11</quote>, e in altri modi. Chiamare X11 + <quote>X Windows</quote> potrebbe dare fastidio a della gente; per + ulteriori dettagli su questo, consulta &man.X.7;.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Il modello client/server di X</title> + + <para>X è stato progettato fin dall'inizio per essere incentrato + sulla rete ed adotta un modello <quote>client-server</quote>.</para> + + <para>Nel modello di X, il <quote>server X</quote> funziona sul computer + che ha tastiera, monitor e mouse attaccati. Il server è + responsabile di operazioni come il controllo del display, la gestione + dell'input dalla tastiera e dal mouse, e di altri dispositivi + di input o di output (es. una <quote>tavoletta</quote> può essere + usata come dispositivo di input, e un proiettore video può + essere un dispositivo di output alternativo). Ogni applicazione X (come + <application>XTerm</application>, o + <application>&netscape;</application>) + è un <quote>client</quote>. Un client spedisce messaggi al + server come <quote>Per favore disegna una finestra a queste + coordinate</quote>, e il server risponde con messaggi quali + <quote>L'utente ha appena premuto il bottone OK</quote>.</para> + + <para>In una casa o in un piccolo ufficio, il server X e i client X + di solito funzioneranno sullo stesso computer. + Ad ogni modo, è perfettamente possibile far funzionare + il server X su un desktop meno potente, e far funzionare le applicazioni + X (i client) su di una potente e costosa macchina che serve l'ufficio. + In questo scenario le comunicazioni tra il client X e il server hanno + luogo attraverso la rete.</para> + + <para>Questo confonde certa gente, perchè la terminologia di X + è proprio l'opposto di quello che ci si possa aspettare di + solito. + Normalmente ci si aspetta che il <quote>server X</quote> sia la grossa e + potente macchina in fondo alla sala, e il <quote>client X</quote> sia la + macchina sulla propria scrivania.</para> + + <para>È importante ricordare che il server X è + la macchina con il monitor e la + tastiera, e i client X sono i programmi che mostrano le + finestre.</para> + + <para>Non c'è nulla nel protocollo che obbliga la macchina client e + quella server ad utilizzare lo stesso sistema operativo, oppure a + funzionare sullo stesso tipo di computer. È certamente possibile + far funzionare un server X su µsoft.windows; o &macos; di Apple, e + ci sono diverse applicazioni free o commerciali che fanno esattamente + questo.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Il Window Manager</title> + + <para>La filosofia di design di X è molto simile a quella di + &unix; <quote>strumenti, non regole</quote>. + Questo significa che X non prova + a dire come una azione debba essere compiuta. Invece, vengono forniti + degli strumenti all'utente, ed è quindi responsabilità + dell'utente decidere come usare questi strumenti.</para> + + <para>Questa filosofia si estende al fatto che X non dice come le + finestre debbano comparire sullo schermo, né come queste debbano + essere spostate con il mouse, né quali tasti servano per muoversi + attraverso le finestre (ad esempio, <keycombo action="simul"> + <keycap>Alt</keycap> + <keycap>Tab</keycap> + </keycombo>, nel caso di µsoft.windows;), né che aspetto + devono avere + le barre sopra ogni finestra, se queste hanno o meno bottoni di + chiusura, e così via.</para> + + <para>Al contrario X delega questa responsabilità ad una + applicazione + chiamata <quote>Window Manager</quote>. Ci sono dozzine di window + manager disponibili per X; <application>AfterStep</application>, + <application>Blackbox</application>, <application>ctwm</application>, + <application>Enlightenment</application>, + <application>fvwm</application>, <application>Sawfish</application>, + <application>twm</application>, <application>Window + Maker</application>, ed altri. Ciascuno di questi window manager + fornisce un diverso aspetto ed ambiente; alcuni di questi supportano i + <quote>virtual desktop</quote>; alcuni consentono di avere delle + combinazioni di tasti predefinite per gestire il desktop; altri hanno + un pulsante <quote>Start</quote> o simile; altri possono avere dei + <quote>temi</quote>, permettendo un cambio completo di aspetto e + funzionalità applicando un nuovo tema. Questi window manager, e + molti altri, + sono disponibili nella categoria <filename>x11-wm</filename> + dei Port.</para> + + <para>Inoltre, i desktop environments <application>KDE</application> + e <application>GNOME</application> hanno tutti e due il proprio + window manager che si integra con il desktop.</para> + + <para>Ciascun window manager inoltre ha a un proprio meccanismo di + configurazione; alcuni si aspettano di avere un file di configurazione + scritto a mano, altri hanno delle interfacce grafiche per molti dei + compiti di configurazione; almeno uno + (<application>Sawfish</application>) ha un file di configurazione + scritto in un dialetto del linguaggio Lisp.</para> + + <note> + <title>Regole di fuoco</title> + + <para>Un'altra caratteristica per la quale il window manager deve avere + responsabilità è la cosiddetta <quote>focus + policy</quote>, o Regola di fuoco. + Ogni sistema a finestre necessita di un modo per scegliere + la finestra che deve essere attiva e che deve ricevere le + comunicazioni da tastiera, e dovrebbe anche indicare in modo visibile + quale finestra è attiva in un determinato momento.</para> + + <para>Una Focus policy familiare è chiamata + <quote>click-to-focus</quote>. Questo è il modello + utilizzato da µsoft.windows;, nel quale una finestra + diventa attiva dopo aver ricevuto un click del mouse.</para> + + <para>X non supporta alcuna focus policy particolare. È invece + il Window Manager che controlla quale finestra è attiva in + un determinato momento. Diversi Window manager supporteranno + diversi metodi di focus. Tutti supportano il click-to-focus, + e la maggioranza di questi ne supporta molti altri.</para> + + <para>Le regole di fuoco più popolari sono:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>focus-follows-mouse (o fuoco-segue-mouse)</term> + + <listitem> + <para>La finestra su cui si trova il puntatore è quella + che riceve il fuoco. Questa potrebbe non essere + necessariamente la finestra che si trova davanti a tutte + le altre. Il fuoco cambia se si punta un'altra + finestra, e non c'è bisogno di fare click con il + mouse.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>sloppy-focus</term> + + <listitem> + <para>Questa policy è una piccola estensione della + focus-follows-mouse. Con focus-follows-mouse, se il mouse + viene mosso sulla finestra principale (o sullo sfondo), allora + nessuna finestra avrà il fuoco, e la pressione di un + tasto verrà semplicemente ignorata. Con sloppy-focus, il + fuoco è solamente cambiato quando il cursore entra in + una nuova finestra, e non quando si esce dalla finestra + corrente.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>click-to-focus</term> + + <listitem> + <para>La finestra attiva è scelta dal click del mouse. La + finestra potrebbe essere allora <quote>alzata</quote>, ed + apparire davanti alle altre finestre. Tutte le pressioni dei + tasti saranno da quel momento dirette a questa finestra, + anche se il cursore viene spostato su un'altra + finestra.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>Molti window manager supportano altre policy, come possono + avere variazioni sul tema. Per maggiori informazioni vi preghiamo + di consultare la documentazione stessa del window manager.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>I Widget</title> + + <para>L'approccio di X di fornire strumenti e non regole si estende + anche ai widget visti sullo schermo in ogni applicazione.</para> + + <para><quote>Widget</quote> è un termine usato per tutte quelle + parti nell'interfaccia utente che possono essere cliccate o manipolate + in un certo modo; bottoni, checkboxes, radio buttons, icone, liste, e + così via. µsoft.windows; li chiama + <quote>controlli</quote>.</para> + + <para>Sia µsoft.windows; che Apple &macos; hanno delle regole strette + per i widget. Gli sviluppatori devono assicurarsi che tutte le loro + applicazioni condividano lo stesso stile e lo stesso aspetto. + Con X, non si è sentito un particolare bisogno di + obbligare ad avere un particolare stile grafico, o settare widgets a cui + aderire.</para> + + <para>Come risultato, non aspettatevi che le applicazioni per X abbiano + lo stesso stile e lo stesso aspetto. Ci sono alcuni widgets + popolari e le loro variazioni, come l'originale Athena sviluppato dal + MIT, <application>&motif;</application> (dal quale è stato + modellato il + widget presente su µsoft.windows;, tutti angoli a doppio livello e + tre sfumature di grigio), <application>OpenLook</application>, ed + altri.</para> + + <para>Molte applicazioni nuove di X di oggi usano un widget con + sembianze moderne, probabilmente Qt, usato da + <application>KDE</application>, o GTK+, + usato da <application>GNOME</application>. Rispetto a questo, + c'è un accenno di convergenza nell'aspetto dei desktop UNIX, + il che facilita le cose ai nuovi utenti.</para> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="x-install"> + <title>Installazione di X11</title> + + <para><application>&xorg;</application> è l'implementazione di + default di X11 per &os;. <application>&xorg;</application> è + l'implementazione + dell'X server dell'X Window System rilasciato dalla Fondazione X.Org. + <application>&xorg;</application> è basato sul codice di + <application>&xfree86 4.4RC2</application> e X11R6.6. + La versione di <application>&xorg;</application> disponibile al momento + nella Collezione dei Ports è &xorg.version;.</para> + + <para>Per compilare ed installare <application>&xorg;</application> dalla + Collezione dei Ports digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/xorg</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> + + <note> + <para>Per compilare <application>&xorg;</application> nella sua interezza, + accertati di avere almeno 4 GB di spazio libero disponibile.</para> + </note> + + <para>In alternativa, X11 può essere installato direttamente dai + pacchetti. + Per X11 sono disponibili anche pacchetti binari da usare con + &man.pkg.add.1;. + Quando si usa il download da remoto di &man.pkg.add.1;, il numero di + versione deve essere rimosso. &man.pkg.add.1; scaricherà + automaticamente l'ultima versione dell'applicazione.</para> + + <para>Quindi per scaricare ed installare il pacchetto di + <application>&xorg;</application>, semplicemente digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r xorg</userinput></screen> + + <note> + <para>Gli esempi sopra riportati installeranno la distribuzione completa + di X11 inclusi i server, i client, i font etc. Sono anche disponibili + pacchetti e port separati di X11.</para> + </note> + + <para>Il resto del capitolo spiegherà come configurare X11 e come + impostare un desktop enviroment produttivo</para> + </sect1> + + <sect1 id="x-config"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Christopher</firstname> + + <surname>Shumway</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>La Configurazione di X11</title> + + <indexterm><primary>&xorg;</primary></indexterm> + <indexterm><primary>X11</primary></indexterm> + + <sect2> + <title>Prima di Partire</title> + + <para>Prima di configurare X11 è necessario avere le + seguenti informazioni sul sistema:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Specifiche del Monitor</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Chipset della Scheda Video</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Memoria della Scheda Video</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <indexterm><primary>horizontal scan rate</primary></indexterm> + <indexterm><primary>vertical scan rate</primary></indexterm> + + <para>Le specifiche del monitor sono usate da X11 per determinare + la risoluzione ed il refresh rate ai quali girare. Queste specifiche + possono essere di solito ottenute dalla documentazione che è + arrivata con il monitor o dal sito web del produttore. + Ci sono i due intervalli di numeri di cui è necessario + conoscere il valore, l'horizontal scan rate ed il vertical scan + rate.</para> + + <para>Il chipset della scheda video determina quale modulo driver X11 usa + per parlare con l'hardware grafico. Con la maggior parte dei chipset, + questo può essere determinato automaticamente, ma è ancora + utile conoscerlo caso mai la ricerca automatica non funzioni + correttamente.</para> + + <para>La memoria della scheda video determina la risoluzione e la + profondità dei colori ai quali il sistema può funzionare. + È importante conoscerlo cosicchè l'utente conosca i limiti + del sistema.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurare X11</title> + + <para>A partire dalla versione 7.3, <application>&xorg;</application> + può spesso lavorare senza un file di configurazione + particolare semplicemnte digitando al prompt:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>startx</userinput></screen> + + <para>Se non funziona, o se la configurazione di default non è + accettabile, allora X11 deve essere configurato manualmente. + La configurazione di X11 è un processo dai molti passi. Il primo + passo è creare un file di configurazione iniziale. Come super + utente digita semplicemente:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>Xorg -configure</userinput></screen> + + <para>Questo genererà uno scheletro di configurazione di X11 nella + directory <filename>/root</filename> chiamato + <filename>xorg.conf.new</filename> (il fatto che tu abbia fatto un + &man.su.1; o che tu abbia fatto una login diretta determina la variabile + ereditata <envar>$HOME</envar>). Il programma X11 cercherà di + determinare l'hardware grafico usato sul sistema e scriverà un + file di configurazione per caricare i driver corretti per l'hardware + presente sul sistema.</para> + + <para>Il prossimo passo è testare la configurazione esistente per + verificare che <application>&xorg;</application> possa funzionare con + l'hardware grafico sul sistema. Per eseguire questo passo, + digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>Xorg -config xorg.conf.new</userinput></screen> + + <para>Se appare una griglia bianca e nera con un cursore del mouse ad X, + la configurazione ha avuto successo. Per uscire dal testo, premi + <keycombo action="simul"> + <keycap>Ctrl</keycap> + <keycap>Alt</keycap> + <keycap>Backspace</keycap> + </keycombo> simultaneamente.</para> + + <note> + <para>Se il mouse non funziona, devi configurarlo prima di + continuare. Leggi <xref linkend="mouse"/> nel capitolo di + installazione di &os;.</para> + </note> + + <indexterm><primary>Tuning di X11</primary></indexterm> + + <para>Quindi, fai il tuning di <filename>xorg.conf.new</filename> a + piacere. Apri il file in un editor come &man.emacs.1; o &man.ee.1;. + Per prima cosa aggiungi le frequenze per il monitor del sistema. + Queste sono di solito espresse come synchronization rate orizzontali e + verticali. Questi valori sono aggiunti al file + <filename>xorg.conf.new</filename> sotto la sezione + <literal>"Monitor"</literal>:</para> + + <programlisting>Section "Monitor" + Identifier "Monitor0" + VendorName "Monitor Vendor" + ModelName "Monitor Model" + HorizSync 30-107 + VertRefresh 48-120 +EndSection</programlisting> + + <para>Le parole chiave <literal>HorizSync</literal> e + <literal>VerRefresh</literal> possono mancare sul file di + configurazione. Se mancano, è necessario aggiungerle con la + corretta horizontal synchronization rate dopo la parola chiave + <literal>HorizSync</literal> e la vertical synchronization rate dopo la + parola chiave <literal>VertRefresh</literal>. Nell'esempio sopra sono + stati immessi i valori corretti per il sistema di riferimento.</para> + + <para>X permette che siano usate le feature di DPMS (Energy Star) con i + monitor che ne dispongono. Il programma &man.xset.1; controlla i + timeout e può forzare lo standby, la sospensione o lo + spegnimento. Se desideri abilitare features di DPMS per il tuo + monitor, devi aggiungere le seguenti linee alla sezione del + monitor:</para> + + <programlisting>Option "DPMS"</programlisting> + + <indexterm> + <primary><filename>xorg.conf</filename></primary> + </indexterm> + + <para>Mentre il file di configurazione <filename>xorg.conf.new</filename> + è ancora aperto in un editor, seleziona la risoluzione di default + e la profondità del colore desiderata. Questa è definita + nella sezione <literal>"Screen"</literal>:</para> + + <programlisting>Section "Screen" + Identifier "Screen0" + Device "Card0" + Monitor "Monitor0" + DefaultDepth 24 + SubSection "Display" + Viewport 0 0 + Depth 24 + Modes "1024x768" + EndSubSection +EndSection</programlisting> + + <para>la parola chiave <literal>DefaultDepth</literal> descrive la + profondità dei colori da usare di default. Questa opzione + può essere sovrascritta con l'opzione da command line + <option>-depth</option> di &man.Xorg.1;. La parola chiave <literal> + Modes</literal> descrive la risoluzione sotto cui girare per una data + profondità di colori. Nota che solo i modi standard VESA sono + supportati come definito dall'hardware grafico del sistema. + Nell'esempio di prima, la risoluzione accettata è 1024 per 768 + pixels.</para> + + <para>Alla fine, scrivi il file di configurazione e testalo usando la + modalità test spiegata in precedenza.</para> + + <note> + <para>Uno dei tool disponibili per assisterti durante la fase + di risoluzione dei problemi sono i log file di X11, che contengono + l'informazione su ogni device a cui il server X11 si collega. + I nomi dei log file di <application>&xorg;</application> sono + nel formato <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename>. Il nome + esatto del log può variare da <filename>Xorg.0.log + </filename> a <filename>Xorg.8.log</filename> e così + via.</para> + </note> + + <para>Se è andato tutto bene, il file di configurazione deve essere + installato in una directory dove &man.Xorg.1; possa trovarlo. Questa + è tipicamente <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename> o + <filename>/usr/local/etc/X11/xorg.conf</filename>.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cp xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf</userinput></screen> + + <para>Il processo di configurazione di X11 è ora completo. + <application>&xorg;</application> può ora essere avviato con la + utility &man.startx.1;. Il server X11 può essere anche avviato + con l'uso di &man.xdm.1;.</para> + + <note> + <para>Esiste anche un tool di configurazione grafico, &man.xorgcfg.1; + che viene distribuito con X11. Ti permette di di definire la tua + configurazione scegliendo i driver appropriati e le impostazioni. + Questo programma può essere invocato dalla console, digitando + <command>xorgcfg -textmode</command>. Per ulteriori dettagli, + consulta la pagina di manuale di &man.xorgcfg.1;.</para> + + <para>In alternativa c'è anche un tool chiamato + &man.xorgconfig.1;. Questo programma è una utility della + console che è meno user friendly, ma potrebbe funzionare in + situazioni nelle quali gli altri tool non funzionano.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Argomenti di Configurazione Avanzati</title> + + <sect3> + <title>Configurazione con i Chipset Grafici &intel; i810</title> + + <indexterm><primary>Il Chipset Grafico Intel i810</primary></indexterm> + + <para>La configurazione dei chipset integrati &intel; i810 richiede + l'interfaccia di programmazione AGP + <devicename>agpgart</devicename> + perchè X11 possa usare la scheda. Consulta la pagina di + manuale del driver &man.agp.4; per maggiori informazioni.</para> + + <para>Questo permetterà la configurazione dell'hardware come ogni + altra scheda grafica. Nota che su sistemi senza il driver &man.agp.4; + compilato nel kernel, cercare di caricare il modulo con + &man.kldload.8; non funzionerà. Questo driver deve essere nel + kernel al momento del boot, o compilandolo nel kernel, o usando + <filename>/boot/loader.conf</filename>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Aggiungere un Flatpanel a Tutto Schermo al Mix.</title> + + <indexterm> + <primary>configurazione del flatpanel a tutto schermo.</primary> + </indexterm> + + <para>Questa sezione assume una conoscenza della configurazione un + pò avanzata. Se i tentativi di usare gli strumenti di + configurazione standard descritti in precedenza non hanno avuto + successo, ci sono abbastanza informazioni nei file di log utile per + fare funzionare l'installazione. Sarà necessario un editor + testuale.</para> + + <para>Al momento i formati a tutto schermo (WSXGA, WSXGA+, WUXGA, WXGA, + WXGA+, et.al.) supportano i formati 16:10 e 10:9 o frazioni + dell'aspetto grafico che possono essere problematiche. Esempi di + alcune risoluzioni del monitor comuni per la frazione dell'aspetto + grafico sono:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>2560x1600</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>1920x1200</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>1680x1050</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>1440x900</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>1280x800</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>In futuro, questo compito sarà semplice come aggiungere + una di queste risoluzioni come possibile <literal>Mode</literal> nella + <literal>Section "Screen"</literal>, come viene mostrato di + seguito:</para> + + <programlisting>Section "Screen" + Identifier "Screen0" + Device "Card0" + Monitor "Monitor0" + DefaultDepth 24 + SubSection "Display" + Viewport 0 0 + Depth 24 + Modes "1680x1050" + EndSubSection +EndSection</programlisting> + + <para><application>&xorg;</application> è abbastanza furbo da + ottenere le informazioni di risoluzione dal widescreen via I2C/DDC, + così conosce quali formati il monitor possa gestire come + frequenze e risoluzioni.</para> + + <para>Se quelle <literal>ModeLines</literal> non esistono nei driver, + uno potrebbe avere necessità di + dare ad <application>&xorg;</application> un + piccolo aiuto. Usando <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename> + uno può estrarre abbastanza informazioni da creare manualmente + una <literal>Modeline</literal> che funziona. Basta cercare linee + che assomigliano a queste:</para> + + <programlisting>(II) MGA(0): Supported additional Video Mode: +(II) MGA(0): clock: 146.2 MHz Image Size: 433 x 271 mm +(II) MGA(0): h_active: 1680 h_sync: 1784 h_sync_end 1960 h_blank_end 2240 h_border: 0 +(II) MGA(0): v_active: 1050 v_sync: 1053 v_sync_end 1059 v_blanking: 1089 v_border: 0 +(II) MGA(0): Ranges: V min: 48 V max: 85 Hz, H min: 30 H max: 94 kHz, PixClock max 170 MHz</programlisting> + + <para>Questa informazione è chiamata informazione EDID. Creare + una <literal>ModeLine</literal> da questa è solo questione di + mettere i numeri nell'ordine giusto:</para> + + <programlisting>ModeLine <name> <clock> <4 horiz. timings> <4 vert. timings></programlisting> + + <para>Così la <literal>ModeLine</literal> nella sezione + <literal>"Monitor"</literal> in questo esempio somiglierebbe a questa:</para> + + <programlisting>Section "Monitor" + Identifier "Monitor1" + VendorName "Bigname" + ModelName "BestModel" + ModeLine "1680x1050" 146.2 1680 1784 1960 2240 1050 1053 1059 1089 + Option "DPMS" +EndSection</programlisting> + + <para>Adesso, dopo aver completato questi semplici passi con l'editor, + X dovrebbe partire sul tuo monitor a tutto schermo.</para> + </sect3> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="x-fonts"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + + <surname>Stokely</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Usare i Font in X11</title> + + <sect2 id="type1"> + <title>Font Type1</title> + + <para>I font di default che vengono distribuite + con X11 non sono certo ideali per il tipico + desktop di pubblicazione. I font grandi delle presentazioni + appaiono confuse e non professionali, e i piccoli font + in <application>&netscape;</application> sono quasi illeggibili. + Comunque, ci sono molti font Type1 gratis e di alta qualità + (&postscript;) disponibili che possono essere usate subito con X11. + Ad esempio la collezione dei font URW (<filename + role="package">x11-fonts/urwfonts</filename>) include versioni di alta + qualità di font standard type1 (<trademark + class="registered">Times Roman</trademark>, + <trademark class="registered">Helvetica</trademark>, + <trademark class="registered">Palatino</trademark> ed altre). + La collezione Freefonts (<filename + role="package">x11-fonts/freefonts</filename>) + include molti altri font, ma la maggior parte di loro sono fatte per + essere usate con software grafico come <application>Gimp</application> + e non sono abbastanza complete per essere usate come font di schermo. + Inoltre, X11 può essere configurato per usare i font &truetype; + con un minimo sforzo. Per ulteriori + dettagli leggi la pagina di manuale di &man.X.7; o la + <link linkend="truetype">sezione sui font &truetype;</link>.</para> + + <para>Per installare la collezione dei font Type1 sopra citate, + esegui il seguente comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11-fonts/urwfonts</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> + + <para>E in maniera analoga per freefont o altre collezioni. Per fare + sì che l'X server usi questi font, aggiungi una linea + appropriata al file di configurazione dell'X server + (<filename>/etc/X11/xorg.conf</filename>), simile a questa:</para> + + <programlisting>FontPath "/usr/local/lib/X11/fonts/URW/"</programlisting> + + <para>Alternativamente, alla command line in una sessione di X + esegui:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/URW</userinput> +&prompt.user; <userinput>xset fp rehash</userinput></screen> + + <para>Questo funzionerà ma sarà perso quando la sessione + X viene chiusa, a meno che non sia aggiunto al file di startup + (<filename>~/.xinitrc</filename> per una normale sessione + <command>startx</command>, o <filename>~/.xsession</filename> quando ci + si logga attraverso un + login manager grafico come <application>XDM</application>). + Un terzo modo è usare il nuovo file + <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>: consulta la + sezione su <link linkend="antialias">anti-aliasing</link>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="truetype"> + <title>&truetype; Font</title> + + <indexterm><primary>Font TrueType</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>font</primary> + <secondary>TrueType</secondary> + </indexterm> + + <para><application>&xorg;</application> ha il supporto nativo per rendere + i font &truetype;. Ci sono due differenti moduli che possono abilitare + questa funzionalità. Il modulo freetype è usato in questo + esempio perchè è più consistente con gli altri + back-end di rendering degli altri font. Per abilitare il modulo + freetype basta che aggiungi la seguente linea nella sezione + <literal>"Module"</literal> del file + <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename>:</para> + + <programlisting>Load "freetype"</programlisting> + + <para>Adesso crea una directory per i font &truetype; (ad + esempio <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/TrueType</filename>) + e copia tutte i font &truetype; in questa directory. Ricordati + che i font &truetype; non possono essere prese direttamente da un + &macintosh;, devono essere in formato &unix;/&ms-dos;/&windows; per + essere usate da X11. Una volta che i file sono stati copiati in questa + directory, usa il comando <application>ttmkfdir</application> per + creare un file <filename>fonts.dir</filename>, così che il + renderer di font X sappia che questi nuovi file sono stati installati. + <command>ttmkfdir</command> è disponibile dalla Collezione dei + Ports di FreeBSD come + <filename role="package">x11-fonts/ttmkfdir</filename>.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/local/lib/X11/fonts/TrueType</userinput> +&prompt.root; <userinput>ttmkfdir -o fonts.dir</userinput></screen> + + <para>Adesso aggiungi la directory &truetype; al percorso dei font. + È lo stesso procedimento seguito sopra per i font + <link linkend="type1">Type1</link>, ovvero usa</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/TrueType</userinput> +&prompt.user; <userinput>xset fp rehash</userinput></screen> + + <para>o aggiungi una linea <literal>FontPath</literal> al file + <filename>xorg.conf</filename>.</para> + + <para>Questo è tutto. Adesso + <application>&netscape;</application>, + <application>Gimp</application>, <application>&staroffice;</application> + e tutte le altre applicazioni X dovrebbero riconoscere i font &truetype; + installate. I font molto piccoli (come del testo mostrato in alta + risoluzione su una pagina web) e font estremamente grandi (all'interno + di <application>&staroffice;</application>) avranno un'apparenza + molto migliore.</para> + </sect2> + + <sect2 id="antialias"> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Joe Marcus</firstname> + + <surname>Clarke</surname> + + <contrib>Aggiornato da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Font Anti-Aliased</title> + + <indexterm><primary>font anti-aliased</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>font</primary> + <secondary>anti-aliased</secondary> + </indexterm> + + <para>L'anti-aliasing dei font è stato disponibile per X11 a + partire da <application>&xfree86;</application> 4.0.2. Tuttavia la + configurazione dei font era complicata prima dell'introduzione di + <application>&xfree86;</application> 4.3.0. A partire da + <application>&xfree86;</application> 4.3.0, tutte i font in X11 che sono + trovati sotto le directory + <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> e + <filename>~/.fonts/</filename> sono automaticamente resi disponibili + per l'anti aliasing ad applicazioni con supporto per Xft. Non tutte le + applicazioni lo hanno, ma molte hanno ricevuto supporto per Xft. + Esempi di applicazioni con supporto per Xft includono Qt 2.3 e + successivi (il toolkit per il desktop <application>KDE</application>), + GTK+ 2.0 e successivi (il toolkit per il desktop + <application>GNOME</application>) e + <application>Mozilla</application> 1.2 e successivi.</para> + + <para>Per controllare quali font sono anti-aliased, o per configurare + delle proprietà anti-alias, crea (o edita, se esiste già) + il file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>. Molte + caratteristiche avanzate del sistema di font Xft possono essere + configurate usando questo file; questa sezione descrive solo alcune + semplici possibilità. Per ulteriori dettagli, consulta + &man.fonts-conf.5;.</para> + + <indexterm><primary>XML</primary></indexterm> + + <para>Questo file deve essere in formato XML. Presta particolare + attenzione al case, e accertati che tutti i tag siano chiusi + propriamente. + Il file inizia con l'header usuale XML seguito da una definizione + DOCTYPE, poi usa il tag <literal><fontconfig></literal>:</para> + + <programlisting><?xml version="1.0"?> +<!DOCTYPE fontconfig SYSTEM "fonts.dtd"> +<fontconfig></programlisting> + + <para> Come ricordato in precedenza, tutti i font in + <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> così come + quelli in <filename>~/.fonts/</filename> sono già resi + disponibili alle applicazioni pronte per Xft. Se desideri aggiungere + un'altra directory fuori da queste due alberature di directory, + aggiungi una linea simile a questa in + <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>:</para> + + <programlisting><dir>/path/to/my/fonts</dir></programlisting> + + <para>Dopo aver aggiunto i nuovi font, e specialmente nuove directory, + dovresti eseguire questo comando per ricostruire la cache dei + font:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>fc-cache -f</userinput></screen> + + <para>L'anti-aliasing rende i bordi un pò confusi, il che rende + il testo piccolo più leggibile e rimuove le <quote>scale</quote> + dal testo grande, ma può causare una cattiva visuale se applicato + al testo normale. + Per escludere i font di dimensione minore di 14 punti dall'anti-aliasing + includi le seguenti linee:</para> + + <programlisting> <match target="font"> + <test name="size" compare="less"> + <double>14</double> + </test> + <edit name="antialias" mode="assign"> + <bool>false</bool> + </edit> + </match> + <match target="font"> + <test name="pixelsize" compare="less" qual="any"> + <double>14</double> + </test> + <edit mode="assign" name="antialias"> + <bool>false</bool> + </edit> + </match></programlisting> + + <indexterm> + <primary>font</primary> + <secondary>lo spazio</secondary> + </indexterm> + + <para>Anche lo spazio per alcuni font a spazio singolo potrebbe essere + inappropriato con l'anti-aliasing. Questo pare che sia un problema + in particolare con <application>KDE</application>. + Una possibile soluzione a questo è forzare lo spazio di questi + font a 100. Aggiungi le seguenti linee:</para> + + <programlisting> <match target="pattern" name="family"> + <test qual="any" name="family"> + <string>fixed</string> + </test> + <edit name="family" mode="assign"> + <string>mono</string> + </edit> + </match> + <match target="pattern" name="family"> + <test qual="any" name="family"> + <string>console</string> + </test> + <edit name="family" mode="assign"> + <string>mono</string> + </edit> + </match></programlisting> + + <para>(questo crea un alias per altri nomi comuni di font a dimensione + fissa come <literal>"mono"</literal>), e poi aggiungi:</para> + + <programlisting> <match target="pattern" name="family"> + <test qual="any" name="family"> + <string>mono</string> + </test> + <edit name="spacing" mode="assign"> + <int>100</int> + </edit> + </match> </programlisting> + + <para>Alcuni font, come Helvetica, potrebbero avere un problema quando + sono resi anti-alias. In genere questo si manifesta come un font che + sembra tagliato in verticale. Nella peggiore delle ipotesi, questo + potrebbe causare + il crash delle applicazioni come <application>Mozilla</application>. + Per evitarlo, considera di aggiungere queste linee a + <filename>local.conf</filename>:</para> + + <programlisting> <match target="pattern" name="family"> + <test qual="any" name="family"> + <string>Helvetica</string> + </test> + <edit name="family" mode="assign"> + <string>sans-serif</string> + </edit> + </match> </programlisting> + + <para>Quando hai finito di editare il file <filename>local.conf</filename> + accertati di mettere alla fine del file il tag + <literal></fontconfig></literal>. + Se non lo fai le tue modifiche saranno ignorate.</para> + + <para>Il set di font che viene di default con X11 non è molto + desiderabile quando viene reso sotto anti-alias. Un set molto migliore + può essere trovato nel port + <filename role="package">x11-fonts/bitstream-vera</filename>. + Questo port installerà un file + <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> se non esiste + già. Se il file esiste, il port creerà un file + <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf-vera</filename>. Unisci il + contenuto di questo file in + <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> e i font + Bitstream automaticamente rimpiazzeranno le X11 Serif di default, Sans + Serif, e Monospaced.</para> + + <para>Alla fine, gli utenti possono aggiungere le loro impostazioni + attraverso i loro file personali <filename>.fonts.conf</filename>. + Per farlo, ogni utente dovrebbe crearsi semplicemente un file + <filename>~/.fonts.conf</filename>. Anche questo + file dovrebbe essere in formato XML.</para> + + <indexterm><primary>Screen LCD</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>Font</primary> + <secondary>Screen LCD</secondary> + </indexterm> + + <para>Un ultimo punto: con uno schermo LCD, potrebbe essere desiderabile + una resa sub-pixel. In sostanza questo tratta le componenti rosse, + verdi e blu in modo separato per migliorare la risoluzione orizzontale; + il risultato è notevole. Per abilitarlo, aggiungi queste linee + da qualche parte nel file <filename>local.conf</filename>:</para> + + <programlisting> <match target="font"> + <test qual="all" name="rgba"> + <const>unknown</const> + </test> + <edit name="rgba" mode="assign"> + <const>rgb</const> + </edit> + </match></programlisting> + + <note> + <para>A seconda del tipo di display, <literal>rgb</literal> + potrebbe essere cambiato in <literal>bgr</literal>, + <literal>vrgb</literal> o <literal>vbgr</literal>: sperimenta + e vedi quale funziona meglio.</para> + </note> + + <indexterm> + <primary>Mozilla</primary> + <secondary>disabilitare i font anti-aliased</secondary> + </indexterm> + + <para>L'anti-aliasing dovrebbe essere abilitato la prossima volta che + il server X sarà avviato. Comunque, i programmi devono sapere + come avvantaggiarsene. Al momento, il toolkit Qt lo sa, così + l'intero ambiente <application>KDE</application> può usare font + anti-aliased. GTK+ e <application>GNOME</application> possono essere + rese compatibili con l'anti-aliasing attraverso il capplet + <quote>Font</quote> (leggi <xref linkend="x11-wm-gnome-antialias"/> per + dettagli). Di default <application>Mozilla</application> 1.2 e + successivi sapranno come usare automaticamente l'anti-aliasing. Per + disabilitarlo, ricompila <application>Mozilla</application> con il flag + <makevar>DWITHOUT_XFT</makevar>.</para> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="x-xdm"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Seth</firstname> + + <surname>Kingsley</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>L'X Display Manager</title> + + <sect2> + <title>Overview</title> + + <indexterm><primary>X Display Manager</primary></indexterm> + + <para>L'X Display Manager (<application>XDM</application>) + è una parte opzionale dell'X Windows System che è + usata per la gestione delle sessioni di login. Questo + è utile in molte situazioni, inclusi desktop <quote>X Terminal + </quote> minimali, e grandi reti di display server. Dato che + l'X Window System è indipendente dalla rete e dal protocollo, + c'è una grande moltitudine di configurazioni possibili per + eseguire client X e server X su diverse macchine connesse da una rete. + <application>XDM</application> fornisce un'interfaccia grafica per + scegliere a quale display manager collegarsi, e digitare le informazioni + di autenticazione come una combinazione di login e password.</para> + + <para>Puoi pensare a <application>XDM</application> come a qualcosa + che fornisce all'utente la stessa funzionalità dell'utility + &man.getty.8; (vedi ad esempio <xref linkend="term-config"/> per + dettagli). In poche parole, gestisce login di sistema al display al + quale si è collegati e quindi esegue un session manager per + conto dell'utente (di solito un X Window Manager). + <application>XDM</application> quindi attende che questo + programma termini, segnalando che l'utente ha finito e che dovrebbe + essere mandato fuori dal display. A questo punto + <application>XDM</application> + può mostrare lo schermo di login e di scelta degli schermi per + il prossimo utente.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Usare XDM</title> + + <para>Il programma demone è situato in + <filename>/usr/local/bin/xdm</filename>. Questo programma + può essere avviato in ogni istante come <username>root</username> + e inizierà a gestire il display X + sulla macchina locale. Se <application>XDM</application> + deve essere eseguito ogni volta che la macchina fa il boot, + un modo conveniente è quello di farlo aggiungendo una entry + a <filename>/etc/ttys</filename>. Per maggiori informazioni sul formato + e l'uso di questo file, consulta <xref linkend="term-etcttys"/>. + C'è una linea nel file di default <filename>/etc/ttys</filename> + per eseguire il demone <application>XDM</application> su un terminale + virtuale:</para> + + <screen>ttyv8 "/usr/local/bin/xdm -nodaemon" xterm off secure</screen> + + <para>Di default questa entry è disabilitata; al fine di abilitarla + cambia il campo 5 da <literal>off</literal> ad <literal>on</literal> e + riavvia &man.init.8; usando le direttive in <xref linkend="term-hup"/>. + Il primo campo, il nome del terminale che questo programma + gestirà, è <literal>ttyv8</literal>. Questo significa che + <application>XDM</application> si avvierà sul nono terminale + virtuale.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurare XDM</title> + + <para>La directory di configurazione di <application>XDM</application> + è situata in <filename>/usr/local/lib/X11/xdm</filename>. In + questa directory ci sono molti file usati per cambiare il + comportamento e l'aspetto di <application>XDM</application>. + Tipicamente in questi file sarà trovato:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>File</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><filename>Xaccess</filename></entry> + + <entry>Regole di autorizzazione del client.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>Xresources</filename></entry> + + <entry>Valori di default delle risorse X.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>Xservers</filename></entry> + + <entry>Lista dei display locali e remoti da gestire.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>Xsession</filename></entry> + + <entry>Script di default delle sessioni di login.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>Xsetup_</filename>*</entry> + + <entry>Script per lanciare applicazioni prima + dell'interfaccia di login.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>xdm-config</filename></entry> + + <entry>Configurazione globale per tutti i display che + girano su questa macchina.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>xdm-errors</filename></entry> + + <entry>Errori generati dal programma server.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>xdm-pid</filename></entry> + + <entry>L'id di processo dell'XDM che è in esecuzione + al momento.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>In questa directory ci sono anche alcuni scripts e programmi usati + per impostare il desktop quando <application>XDM</application> + è in esecuzione. Lo scopo di ognuno di questi file sarà + descritto brevemente. La sintassi esatta e l'uso di tutti questi file + è descritto in &man.xdm.1;.</para> + + <para>La configurazione di default è una semplice finestra di login + rettangolare con l'hostname della macchina mostrato in cima a grandi + caratteri e sotto un prompt di <quote>Login:</quote> e + <quote>Password:</quote>. Questo + è un buon punto di inizio per cambiare l'aspetto degli schermi + <application>XDM</application>.</para> + + <sect3> + <title>Xaccess</title> + + <para>Il protocollo per connettersi ai display controllati da + <application>XDM</application> è chiamato l'X Display + Manager Connection Protocol (XDMCP). Questo file è + un insieme di regole per controllare le connessioni XDMCP da + remoto. È ignorato a meno che <filename>xdm-config</filename> + sia cambiato per restare in ascolto di connessioni remote. Di default + non permette a nessun client di connettersi.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Xresources</title> + + <para>Questa è un file di default dell'applicazione per il + selettore di display e schermate di login. In questo, l'apparenza + del programma di login può essere modificata. Il formato + è identico al file app-default descritto nella documentazione + di X11.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Xservers</title> + + <para>Questo è una lista dei display remoti che il programma di + selezione dovrebbe fornire come scelta.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Xsession</title> + + <para>Questo è lo script di default delle sessioni + per <application>XDM</application> da eseguire dopo che un utente + si è loggato. Normalmente ogni utente avrà uno script + di sessione personalizzato in <filename>~/.xsession</filename> che + sovrascriverà questo script.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Xsetup_*</title> + + <para>Questi andranno automaticamente in esecuzione prima di + mostrare il selettore o le interfacce di login. C'è uno + script per ogni display in uso, chiamato <filename>Xsetup_</filename> + seguito dal numero del display locale (per esempio + <filename>Xsetup_0</filename>). Tipicamente questi script + eseguirannno uno o due programmi in background come + <command>xconsole</command>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>xdm-config</title> + + <para>Questo contiene le impostazioni nella forma di default di + applicazioni che sono applicabili ad ogni display che questa + installazione gestisce.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>xdm-errors</title> + + <para>Questo contiene l'output di ogni X server che + <application>XDM</application> cerca di eseguire. Se un display che + <application>XDM</application> gestisce si blocca + per qualche motivo, questo è un buon posto per cercare + messaggi di errore. Questi stessi messaggi sono anche scritti nel + file dell'utente <filename>~/.xsession-errors</filename> in base alla + sessione.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Eseguire un Network Display Server</title> + + <para>Affinchè gli altri clienti si connettano al server di + display, devi editare le regole di controllo degli accessi ed abilitare + il processo in ascolto di connessioni. Di default queste sono + impostate a valori conservativi. Per far sì che + <application>XDM</application> resti in ascolto in attesa di + connessioni, per prima cosa decommenta una linea nel file + <filename>xdm-config</filename>:</para> + + <screen>! SECURITY: do not listen for XDMCP or Chooser requests +! Comment out this line if you want to manage X terminals with xdm +DisplayManager.requestPort: 0</screen> + + <para>e poi riavvia <application>XDM</application>. Ricordati che i + commenti nei file app-default iniziano con un carattere + <quote>!</quote>, non con l'usuale <quote>#</quote>. Possono essere + desiderabili controlli degli acccessi più stretti — guarda + le entry di esempio in <filename>Xaccess</filename>, e + fai riferimento alla pagina di manuale di &man.xdm.1; per ulteriori + informazioni.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Programmi sostitutivi per XDM</title> + + <para>Ci sono molti programmi sostitutivi per il classico programma + <application>XDM</application>. Uno di questi, <application>kdm + </application> (distribuito con <application>KDE</application>) viene + descritto successivamente in questo capitolo. Il display manager + <application>kdm</application> offre molti miglioramenti visuali + e rifiniture grafiche, come anche la possibilità di + permettere agli utenti di scegliere il loro window manager al momento + del login.</para> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="x11-wm"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Valentino</firstname> + + <surname>Vaschetto</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Desktop Environment</title> + + <para>Questa sezione descrive alcuni diversi desktop environment + disponibili per X su FreeBSD. Un <quote>desktop + environment</quote> può significare tutto ciò che va + da un semplice window manager ad una completa suite di applicazioni + desktop, come <application>KDE</application> o + <application>GNOME</application>.</para> + + <sect2 id="x11-wm-gnome"> + <title>GNOME</title> + + <sect3 id="x11-wm-gnome-about"> + <title>A proposito di GNOME</title> + + <indexterm><primary>GNOME</primary></indexterm> + + <para><application>GNOME</application> è un desktop + environment user-friendly che permette agli utenti di usare + semplicemente il loro computer e configurarlo. + <application>GNOME</application> include un pannello (per avviare le + applicazioni e mostrarne lo status), un desktop (dove dati ed + applicazioni possono essere posti), + un insieme di strumenti da desktop ed applicativi, ed un insieme di + convenzioni che rendono semplice per le applicazioni la cooperazione e + la consistenza reciproca. Gli utenti di altri sistemi operativi o + environment dovrebbero sentirsi a casa loro usando il potente + ambiente grafico che <application>GNOME</application> offre. + Ulteriori informazioni a proposito di + <application>GNOME</application> su FreeBSD possono essere trovate + sul sito <ulink + url="http://www.FreeBSD.org/gnome">FreeBSD GNOME Project</ulink>. + Il sito web contiene anche delle FAQ abbastanza estese circa + l'installazione, la configurazione, e la gestione di + <application>GNOME</application>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="x11-vm-gnome-install"> + <title>Installare GNOME</title> + + <para>Il software può essere installato facilmente + da un pacchetto o dalla collezione dei Ports:</para> + + <para>Per installare il pacchetto <application>GNOME</application> + dalla rete, semplicemente digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r gnome2</userinput></screen> + + <para>Per compilare <application>GNOME</application> da sorgenti, usa + l'albero dei ports:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/gnome2</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> + + <para>Una volta che <application>GNOME</application> è + installato, bisogna dire al server X di avviare + <application>GNOME</application> invece del window manager di + default.</para> + + <para>Il modo più semplice per avviare + <application>GNOME</application> è con + <application>GDM</application>, il Display Manager di GNOME. + <application>GDM</application>, che è installato come parte + del desktop <application>GNOME</application> (ma è + disabilitato di default) può essere abilitato aggiungendo + <literal>gdm_enable="YES"</literal> a + <filename>/etc/rc.conf</filename>. Una volta che hai rebootato, + <application>GNOME</application> partirà automaticamente + una volta che ti logghi — nessuna altra configurazione è + necessaria.</para> + + <para><application>GNOME</application> può anche essere avviato + dalla command-line configurando propriamente un file chiamato + <filename>.xinitrc</filename>. + Se un file personalizzato <filename>.xinitrc</filename> è + già al suo posto, semplicemente sostituisci la linea che avvia + il window manager corrente con una che invece avvia + <application>/usr/local/bin/gnome-session</application>. + Se invece non è stato fatto nulla di speciale al file di + configurazione, dovrebbe essere sufficiente digitare:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" > ~/.xinitrc</userinput></screen> + + <para>Quindi, digita <command>startx</command> e il desktop environment + <application>GNOME</application> sarà avviato.</para> + + <note> + <para>Se un precedente display manager, come + <application>XDM</application>, è in uso, questo non + funzionerà. Invece, crea un file eseguibile + <filename>.xsession</filename> con lo stesso comando dentro. Per + farlo edita il file e sostituisci il window manager esistente con + <application>/usr/local/bin/gnome-session</application>:</para> + </note> + + <screen>&prompt.user; <userinput>echo "#!/bin/sh" > ~/.xsession</userinput> +&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" >> ~/.xsession</userinput> +&prompt.user; <userinput>chmod +x ~/.xsession</userinput></screen> + + <para>Un'altra opzione è configurare il display manager per + scegliere il window manager al momento di login; la sezione in <link + linkend="x11-wm-kde-details">KDE details</link> spiega come farlo + per <application>kdm</application>, il display manager di + <application>KDE</application>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="x11-wm-gnome-antialias"> + <title>Font anti-aliased con GNOME</title> + + <indexterm> + <primary>GNOME</primary> + <secondary>font anti-aliased</secondary> + </indexterm> + + <para>X11 supporta l'anti-aliasing attraverso l'estensione + <quote>RENDER</quote>. GTK+ 2.0 e successivi (il toolkit + usato da <application>GNOME</application>) può fare uso di + questa funzionalità. Configurare l'anti-aliasing è + descritto in <xref linkend="antialias"/>. Così, con + software aggiornato, è possibile usare l'anti-aliasing + all'interno del desktop <application>GNOME</application>. Basta che + vai in <menuchoice> + <guimenu>Applications</guimenu> + <guisubmenu>Desktop Preferences</guisubmenu> + <guimenuitem>Font</guimenuitem> + </menuchoice>, e selezioni + <guibutton>Best shapes</guibutton>, + <guibutton>Best contrast</guibutton>, o + <guibutton>Subpixel smoothing (LCDs)</guibutton>. Per una + applicazione GTK+ che non è parte di + <application>GNOME</application>, imposta la variabile di ambiente + <varname>GDK_USE_XFT</varname> + a <literal>1</literal> prima di avviare il programma.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="x11-wm-kde"> + <title>KDE</title> + + <indexterm><primary>KDE</primary></indexterm> + + <sect3 id="x11-wm-kde-about"> + <title>A proposito di KDE</title> + + <para><application>KDE</application> è un + desktop environment facila da usare. Alcune delle + caratteristiche che <application>KDE</application> fornisce + alll'utente sono:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Un bel desktop moderno</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un desktop che esibisce una totale trasparenza + rispetto alla rete.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un sistema di help integrato che permette accesso + conveniente e consistente all'aiuto sull'uso del desktop + <application>KDE</application> e le sue applicazioni</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un aspetto delle applicazioni <application>KDE</application> + consistente fra loro</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Menu e toolbars standardizzate, key-bindings, color-scheme + etc.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Internazionalizzazione: <application>KDE</application> + è disponibile in più di 40 linguaggi</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Configurazione del desktop centralizzata, consistente e + guidata da finestre dialog</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un gran numero di utili applicazioni + <application>KDE</application></para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para><application>KDE</application> viene installato con un browser + chiamato <application>Konqueror</application>, che è un + solido competitore di altri browser esistenti su sistemi &unix;. + Maggiori informazioni su <application>KDE</application> possono essere + trovati al <ulink url="http://www.kde.org"> sito di KDE</ulink>. + Per informazioni specifiche su FreeBSD e risorse su + <application>KDE</application> consulta il sito <ulink + url="http://freebsd.kde.org/">KDE sul sito del team di + FreeBSD</ulink>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="x11-wm-kde-install"> + <title>Installare KDE</title> + + <para>Proprio come con <application>GNOME</application> o altri + desktop environment, il software può essere installato + facilmente da pacchetto o dalla Collezione dei Port:</para> + + <para>Per installare il pacchetto <application>KDE</application> + dalla rete, semplicemente digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r kde</userinput></screen> + + <para>&man.pkg.add.1; automaticamente scaricherà l'ultima + versione dell'applicazione.</para> + + <para>Per compilare <application>KDE</application> dai sorgenti, usa + l'albero dei ports:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/kde3</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> + + <para>Dopo che <application>KDE</application> è stato + installato, bisogna dire al server X di avviarlo al posto del + window manager di default. Questo si ottiene editando il file + <filename>.xinitrc</filename>:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>echo "exec startkde" > ~/.xinitrc</userinput></screen> + + <para>Adesso, ogni volta che l'X Window System è avviato con + <command>startx</command>, <application>KDE</application> + sarà il desktop.</para> + + <para>Se si usa un display manager come + <application>XDM</application>, la configurazione è + leggermente differente. Devi infatti editare il + file <filename>.xsession</filename>. Le istruzioni per + <application>kdm</application> sono descritte di seguito in questo + capitolo.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="x11-wm-kde-details"> + <title>Maggiori dettagli su KDE</title> + + <para>Adesso che <application>KDE</application> è installato sul + tuo computer, la maggior parte delle cose le puoi scoprire attraverso + le pagine dell'help, o semplicemente puntando e cliccando qualche menu. + Gli utenti &windows; e &mac; si sentiranno abbastanza a loro + agio.</para> + + <para>Il migliore riferimento per <application>KDE</application> è + la documentazione on-line. <application>KDE</application> arriva con + il suo web browser, <application>Konqueror</application>, dozzine di + utili applicazioni e documentazione estesa. Il resto di questa sezione + discute dettagli tecnici che sono difficili da imparare da una + esplorazione casuale.</para> + + <sect3 id="x11-wm-kde-kdm"> + <title>Il Display Manager KDE</title> + + <indexterm> + <primary>KDE</primary> + <secondary>display manager</secondary> + </indexterm> + + <para>Un amministratore di un sistema multiutente può desiderare + di avere uno schermo di login grafico per dare il benvenuto agli + utenti. <link linkend="x-xdm">XDM</link> può essere usato, + come descritto in precedenza. In ogni caso, + <application>KDE</application> include un'alternativa, + <application>kdm</application>, che è disegnato per + essere più attraente ed includere maggiori opzioni di login. + In particolare, gli utenti possono facilmente scegliere (attraverso + un menu) quale desktop environment (<application>KDE</application>, + <application>GNOME</application> o qualcos'altro) avviare dopo essersi + loggati.</para> + + <para>Per abilitare <application>kdm</application>, la entry + <literal>ttyv8</literal> in <filename>/etc/ttys</filename> deve + essere adattata. La linea assomiglia a questa:</para> + + <programlisting>ttyv8 "/usr/local/bin/kdm -nodaemon" xterm on secure</programlisting> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="x11-wm-xfce"> + <title>XFce</title> + + <sect3 id="x11-wm-xfce-about"> + <title>A proposito di XFce</title> + + <para><application>XFce</application> è un desktop environment + basato sul toolkit GTK+ usato da <application>GNOME</application>, + ma è molto più snello e disegnato per quelli che + vogliono un semplice, efficiente desktop che sia non di meno facile + da usare e configurare. Visivamente, assomiglia molto a + <application>CDE</application>, il desktop che si trova su sistemi + &unix; commerciali. Alcune delle caratteristiche + di <application>XFce</application> sono:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Un semplice desktop, facile da gestire</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Interamente configurabile via mouse, con drag and drop, + etc.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Pannelli principali simili a <application>CDE</application>, + con menu, applets e lanciatori di applicazioni</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Window manager integrato, file manager, sound manager, + modulo di compatiblità <application>GNOME</application> e + altro</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>I suoi temi si possono configurare (grazie a GTK+)</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Veloce, snello ed efficiente: ideale per macchine + vecchie/lente o macchine con poca memoria</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Maggiori informazioni su <application>XFce</application> possono + essere trovate sul sito web + <ulink url="http://www.xfce.org/">XFce</ulink>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="x11-wm-xfce-install"> + <title>Installare XFce</title> + + <para>Esiste un pacchetto binario per <application>XFce</application> + al momento in cui scriviamo. Per installarlo, semplicemente + digita:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r xfce4</userinput></screen> + + <para>In alternativa, per compilare dai sorgenti, usa la collezione dei + ports:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11-wm/xfce4</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> + + <para>Adesso devi dire all'X server di lanciare + <application>XFce</application> la prossima volta che X è + avviato. Digita semplicemente questo:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/startxfce4" > ~/.xinitrc</userinput></screen> + + <para>La prossima volta che X è avviato, + <application>XFce</application> sarà il desktop. Come prima, + se un display manager come <application>XDM</application> è + in uso, crea un <filename>.xsession</filename>, come descritto nella + sezione su <link linkend="x11-wm-gnome">GNOME</link>, ma con il + comando <filename>/usr/local/bin/startxfce4</filename>; + o configura il display manager per permetterti di scegliere un + desktop al momento del login, come spiegato su <link + linkend="x11-wm-kde-kdm">kdm</link>.</para> + </sect3> + </sect2> + </sect1> +</chapter> |