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diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml index 51ec8b6f3e..104f5f897d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.207 + Original revision: 1.219 --> <!DOCTYPE article PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [ @@ -60,7 +60,7 @@ <sect1 id="admin"> <title>Dettagli Amministrativi</title> - <informaltable frame="none" orient="port"> + <informaltable frame="none" orient="port" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <tbody> <row> @@ -117,6 +117,7 @@ <entry><emphasis>Tag CVS Degni di Nota</emphasis></entry> <entry><literal>RELENG_4</literal> (4.X-STABLE), + <literal>RELENG_5</literal> (5.X-STABLE), <literal>HEAD</literal> (-CURRENT)</entry> </row> </tbody> @@ -153,7 +154,7 @@ possibilmente prendendo un mentore per quell'area per un po' di tempo.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="3"> <tbody> <row> @@ -252,18 +253,56 @@ <para>Si assume che tu abbia già familiarità con le operazioni di base di CVS.</para> - <para>I &a.cvsadm; sono i <quote>proprietari</quote> del repository CVS e sono - responsabili delle sue modifiche dirette allo scopo di ripulire o + <para>I &a.cvsadm; sono i <quote>proprietari</quote> del repository CVS e + sono responsabili delle sue modifiche dirette allo scopo di ripulire o sistemare dei gravi abusi di CVS da parte di un committer. Nel caso dovessi causare qualche problema al repository, diciamo una errata operazione di <command>cvs import</command> o - <command>cvs tag</command>, invia un messaggio ai &a.cvsadm; (o chiama uno di - loro) ed esponi il problema ad uno di loro. Gli unici che hanno il + <command>cvs tag</command>, invia un messaggio al membro responsabile + fra i &a.cvsadm;, come stabilito nella tabella qui sotto, (o chiama uno + di loro) ed esponi il problema. Per questioni molto importanti che + interessano l'intero albero CVS—non solo un'area + specifica—puoi contattare i &a.cvsadm;. <emphasis>Non</emphasis> + contattare i &a.cvsadm; per copie di repository o altre cose che possono + gestire i team più specifici.</para> + + <para>Gli unici che hanno il permesso di manipolare direttamente i bit del repository sono i <quote>repomeister</quote>. Per questo non ci sono shell di login disponibili sulle macchine del repository, tranne che per i repomeister.</para> + <note> + <para>A seconda dell'area interessata del repository CVS, dovresti + mandare la tua richiesta a uno dei seguenti indirizzi email:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>ncvs@ - a proposito di <filename + role="directory">/home/ncvs</filename>, il repository dei + src</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>pcvs@ - a proposito di <filename + role="directory">/home/pcvs</filename>, il repository dei + port</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>dcvs@ - a proposito di <filename + role="directory">/home/dcvs</filename>, il repository dei + doc</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>projcvs@ - a proposito di <filename + role="directory">/home/projcvs</filename>, il repository dei + progetti di terze parti</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </note> + <para>L'albero CVS è attualmente diviso in quattro repository differenti, ovvero <literal>doc</literal>, <literal>ports</literal>, <literal>projects</literal> e <literal>src</literal>. Questi vengono @@ -556,7 +595,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o di ogni file nella directory <filename>shazam</filename>. Per ogni file, lo stato è uno fra:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols=2> <tbody> <row> @@ -620,7 +659,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Opzioni utili, in aggiunta a quelle elencate sopra, con <command>checkout</command>:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols=2> <tbody> <row> @@ -680,7 +719,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o cura</emphasis>. La lettera all'inizio di ogni file indica cosa è stato fatto su di esso:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols=2> <tbody> <row> @@ -762,7 +801,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Estrai la versione &os.stable; del modulo <filename>shazam</filename>:</para> - <screen>&prompt.user; <userinput>cvs co -rRELENG_4 shazam</userinput></screen> + <screen>&prompt.user; <userinput>cvs co -rRELENG_5 shazam</userinput></screen> </listitem> <listitem> @@ -1044,8 +1083,7 @@ checkout -P</programlisting> errati nelle diff a causa del carattere aggiuntivo all'inizio di ogni riga).</para> - <para><ulink - url="http://people.FreeBSD.org/~eivind/cdiff"></ulink></para> + <para><filename role="package">textproc/cdiff</filename></para> <para>Semplicemente usalo al posto di &man.more.1; o &man.less.1;:</para> @@ -1080,7 +1118,19 @@ checkout -P</programlisting> cui stai lavorando ed impedirà ad altri sviluppatori di effettuare commit nella stessa directory. Se devi digitare un messaggio di commit lungo, scrivilo prima di eseguire - <command>cvs commit</command>, e inseriscilo successivamente.</para> + <command>cvs commit</command> e inseriscilo successivamente oppure + salvalo in un file prima di effettuare il commit ed usa l'opzione + <option>-F</option> di CVS per leggere il messaggio di commit da + quel file, cioè:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>vi logmsg</userinput> +&prompt.user; <userinput>cvs ci -F logmsg shazam</userinput></screen> + + <para>Questo è il metodo più veloce per passare un + messaggio di commit a CVS ma devi stare attento quando modifichi + il file <filename>logmsg</filename> prima del commit, perché + CVS non ti darà la possibilità di modificare il + messaggio quando effettuerai realmente il commit.</para> </listitem> </orderedlist> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml index 2d2f3b4ea3..8d486c761e 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.10 + Original revision: 1.11 --> <!DOCTYPE article PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [ @@ -129,7 +129,7 @@ </variablelist> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="general"> <title>Nota generale</title> <para>Nelle sezioni seguenti ci riferiremo spesso a @@ -147,7 +147,7 @@ è in uso nel vostro sistema.</para> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="console"> <title>La console</title> <sect2> @@ -292,11 +292,12 @@ BEGIN { </sect2> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="x11"> <title>Modificare X11</title> - <para>Modificate <filename>/etc/XF86Config</filename> secondo le - seguenti istruzioni:</para> + <para>Modificate <filename>/etc/XF86Config</filename> + (<filename>/etc/X11/XF86Config</filename> se stai usando &xfree86;) + nel seguente modo:</para> <programlisting>Option "XkbLayout" "<replaceable>it</replaceable>(euro)"</programlisting> @@ -345,7 +346,7 @@ variable -*-helvetica-bold-r-normal-*-*-120-*-*-*-*-iso8859-15 tastiera e l'impostazione del font.</para> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="problems"> <title>Problemi non ancora risolti</title> <para>Naturalmente, l'autore gradirebbe ricevere i vostri commenti. diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml index 717ae9e64f..ba36f86b53 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.13 + Original revision: 1.20 --> <!DOCTYPE article PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [ @@ -26,6 +26,7 @@ <legalnotice id="trademarks" role="trademarks"> &tm-attrib.freebsd; + &tm-attrib.amd; &tm-attrib.apple; &tm-attrib.linux; &tm-attrib.opengroup; @@ -44,7 +45,7 @@ Il 14.6% fa girare BSD &unix;. Alcuni dei più grandi operatori del web, come <ulink url="http://www.yahoo.com/">Yahoo!</ulink>, usano BSD. Il server - FTP più affollato del mondo, <ulink + FTP più affollato del mondo nel 1999 (ora defunto), <ulink url="ftp://ftp.cdrom.com/">ftp.cdrom.com</ulink>, usa BSD per trasferire 1.4 TB di dati al giorno. Chiaramente questo non è un mercato di nicchia: BSD è un segreto ben mantenuto.</para> @@ -60,7 +61,7 @@ </abstract> </articleinfo> - <sect1> + <sect1 id="what-is-bsd"> <title>Cos'è BSD?</title> <para>BSD sta per <quote>Berkeley Software Distribution</quote>. È @@ -103,8 +104,9 @@ <para>L'X Window System, che gestisce la visualizzazione grafica.</para> <para>L'X Window System usato nella maggior parte delle versioni di - BSD viene mantenuto come un progetto separato, il - <ulink url="http://www.XFree86.org/">progetto &xfree86;</ulink>. + BSD viene mantenuto da uno dei due progetti separati, il + <ulink url="http://www.XFree86.org/">progetto &xfree86;</ulink> e il + <ulink url="http://www.X.org/">progetto X.Org</ulink>. Questo è lo stesso codice usato da Linux. BSD in genere non specifica un <quote>desktop grafico</quote> come GNOME o KDE, anche se questi sono disponibili.</para> @@ -116,7 +118,7 @@ </itemizedlist> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="what-a-real-unix"> <title>Cosa, un vero &unix;?</title> <para>I sistemi operativi BSD non sono cloni, ma derivati open source @@ -186,12 +188,14 @@ e la prima versione di FreeBSD non fu pronta fino alla fine dell'anno. Nel frattempo, i codici erano diventati abbastanza differenti da renderne difficile la fusione. Inoltre, i progetti avevano obiettivi - differenti, come vedremo in seguito. Nel 1996, un ulteriore progetto, - <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink>, si divise da - NetBSD.</para> + differenti, come vedremo in seguito. Nel 1996, + <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink> si ramificò + da NetBSD, e nel 2003, + <ulink url="http://www.dragonflybsd.org/">DragonFlyBSD</ulink> si + ramificò da FreeBSD.</para> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="why-is-bsd-not-better-known"> <title>Perché BSD non è più conosciuto?</title> <para>Per un certo numero di ragioni, BSD è relativamente @@ -249,7 +253,7 @@ </orderedlist> </sect1> - <sect1> + <sect1 id="comparing-bsd-and-linux"> <title>Paragone tra BSD e Linux</title> <para>Dunque qual'è l'effettiva differenza tra, diciamo, Debian @@ -259,8 +263,8 @@ applica a molte altre distribuzioni di Linux, ovviamente). Nella sezione seguente, daremo un'occhiata a BSD e lo paragoneremo a Linux. La descrizione si applica molto da vicino a FreeBSD, che conta per un 80% - delle installazioni BSD, ma le differenza da NetBSD ed OpenBSD sono - piccole.</para> + delle installazioni BSD, ma le differenza da NetBSD, OpenBSD e DragonFlyBSD + sono piccole.</para> <sect2> <title>Chi possiede BSD?</title> @@ -268,8 +272,8 @@ <para>Nessuna persona o società possiede BSD. Esso è creato e distribuito da una comunità di persone con grande preparazione tecnica e voglia di fare che contribuiscono da tutto il mondo. - Alcuni dei componenti di BSD sono progetti open source gestiti da - diversi responsabili.</para> + Alcuni dei componenti di BSD sono progetti open source a se stanti gestiti + da diversi responsabili.</para> </sect2> <sect2> @@ -278,7 +282,7 @@ <para>I kernel BSD vengono sviluppati ed aggiornati seguendo il modello di sviluppo open source. Ogni progetto mantiene un <emphasis>albero dei sorgenti</emphasis> liberamente accessibile in - un <ulink url="http://www.sourcegear.com/CVS/">Concurrent Versions + un <ulink url="http://www.cvshome.org/">Concurrent Versions System</ulink>, un sistema di gestione delle versioni concorrenti, che contiene tutti i file sorgenti del progetto, inclusa la documentazione ed altri file inerenti. Il CVS @@ -378,7 +382,7 @@ <sect2> <title>Release di BSD</title> - <para>Ogni progetto BSD fornisce il sistema in tre + <para>FreeBSD, NetBSD and OpenBSD forniscono il sistema in tre <quote>release</quote> differenti. Come per Linux, alle release vengono assegnati dei numeri come 1.4.1 o 3.5. Inoltre, il numero di versione ha un suffisso che indica il suo scopo:</para> @@ -435,7 +439,7 @@ <title>Quali versioni di BSD sono disponibili?</title> <para>In contrasto alle numerose distribuzioni Linux, ci sono solo - tre BSD open source. Ogni progetto BSD mantiene il suo albero dei + quattro BSD open source. Ogni progetto BSD mantiene il suo albero dei sorgenti ed il suo kernel. In pratica, comunque, ci sono meno divergenze tra i codici dei programmi utente dei vari progetti di quante ce ne siano in Linux.</para> @@ -447,8 +451,11 @@ <listitem> <para>FreeBSD punta alle alte prestazioni e alla facilità d'uso per l'utente finale, ed è molto usato dai fornitori di - contenuti web. Funziona su PC e processori Alpha della Compaq. - Il progetto FreeBSD ha nettamente più utenti degli + contenuti web. Funziona su diverse piattaforme, inclusi i sistemi + basati su i386 (<quote>PC</quote>), i sistemi basati sui processori + AMD a 64-bit, i sistemi basati su &ultrasparc;, i sistemi basati su + processori Alpha della Compaq e i sistemi basati sulle specifiche + NEC PC-98. Il progetto FreeBSD ha nettamente più utenti degli altri.</para> </listitem> @@ -470,6 +477,14 @@ statunitense. Come NetBSD, funziona su un gran numero di piattaforme.</para> </listitem> + + <listitem> + <para>DragonFlyBSD punta ad alte prestazioni e scalabilità sotto + qualsiasi sistema dal singolo sistema mono-processore al sistema + massicciamente clasterizzato. DragonFlyBSD ha diversi obbiettivi a + lungo termine, anche se è concentrato nel fornire un'infrastruttura + SMP facile da capire, mantenere e sviluppare.</para> + </listitem> </itemizedlist> <para>Ci sono anche altri due sistemi operativi BSD che non sono open @@ -477,10 +492,15 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>BSD/OS è il più antico dei derivati di 4.4BSD. - Non è open source, anche se licenze per il codice sorgente - sono disponibili ad un costo relativamente basso. Assomiglia a - FreeBSD in molti sensi.</para> + <para>BSD/OS fu il pù antico dei derivati di 4.4BSD. + Non fu open source, anche se le licenze per il codice sorgente + erano disponibili ad un costo relativamente basso. + Per molti aspetti assomiglia a FreeBSD. Due anni dopo + l'acquisizione di BSDi da parte di Wind River Systems, + BSD/OS non riuscii a sopravvivere come prodotto indipendete. + Supporto e codice sorgente sono ancora disponibili da Wind River, + anche se tutto il nuovo sviluppo è concentrato sul + sistema operativo embedded VxWorks.</para> </listitem> <listitem> @@ -585,12 +605,13 @@ <sect2> <title>Chi fornisce supporto, servizi, e training su BSD?</title> - <para>BSD ha sempre supportato BSD/OS, e recentemente ha - annunciato contratti di supporto per FreeBSD.</para> + <para>BSDi / <ulink url="http://www.freebsdmall.com">FreeBSD + Mall, Inc.</ulink> forniscono contratti di supporto per + FreeBSD da quasi un decennio.</para> <para>Inoltre, ognuno dei progetti ha una lista di consulenti a pagamento: <ulink - url="&url.base;/commercial/consulting_bycat.html">FreeBSD</ulink>, + url="&url.base;/commercial/consult_bycat.html">FreeBSD</ulink>, <ulink url="http://www.netbsd.org/gallery/consultants.html">NetBSD</ulink>, e <ulink diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/Makefile b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/Makefile index c95923b78e..27e2712365 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/Makefile +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/Makefile @@ -1,6 +1,6 @@ # # $FreeBSD$ -# Original revision: 1.90 +# Original revision: 1.95 # # Crea il Manuale di FreeBSD. # @@ -44,6 +44,7 @@ IMAGES_EN+= advanced-networking/isdn-twisted-pair.eps IMAGES_EN+= advanced-networking/natd.eps IMAGES_EN+= advanced-networking/net-routing.pic IMAGES_EN+= advanced-networking/static-routes.pic +IMAGES_EN+= geom/striping.pic IMAGES_EN+= install/adduser1.scr IMAGES_EN+= install/adduser2.scr IMAGES_EN+= install/adduser3.scr @@ -155,6 +156,7 @@ SRCS = book.sgml SRCS+= colophon.sgml SRCS+= freebsd-glossary.sgml SRCS+= advanced-networking/chapter.sgml +SRCS+= audit/chapter.sgml SRCS+= basics/chapter.sgml SRCS+= bibliography/chapter.sgml SRCS+= boot/chapter.sgml @@ -163,6 +165,8 @@ SRCS+= cutting-edge/chapter.sgml SRCS+= desktop/chapter.sgml SRCS+= disks/chapter.sgml SRCS+= eresources/chapter.sgml +SRCS+= firewalls/chapter.sgml +SRCS+= geom/chapter.sgml SRCS+= install/chapter.sgml SRCS+= introduction/chapter.sgml SRCS+= kernelconfig/chapter.sgml diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/Makefile b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/Makefile new file mode 100644 index 0000000000..62198d2b0e --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/Makefile @@ -0,0 +1,15 @@ +# +# Crea il Manuale con il contenuto di solo questo capitolo. +# +# $FreeBSD$ +# + +CHAPTERS= audit/chapter.sgml + +VPATH= .. + +MASTERDOC= ${.CURDIR}/../${DOC}.${DOCBOOKSUFFIX} + +DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../../.. + +.include "../Makefile" diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml new file mode 100644 index 0000000000..f8a083bcd8 --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml @@ -0,0 +1,63 @@ +<!-- + The FreeBSD Italian Documentation Project + + $FreeBSD$ + Original revision: 1.5 +--> + +<chapter id="audit"> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + + <title>Auditing degli Eventi del Kernel</title> + + <sect1 id="audit-synopsis"> + <title>Sinossi</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="audit-inline-glossary"> + <title>Termini chiave - Parole da conoscere</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="audit-install"> + <title>Installare il Supporto Audit</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="audit-config"> + <title>Configurazione dell'Audit</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="audit-administration"> + <title>Amministrazione degli Eventi Audit</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> +</chapter> + +<!-- + Local Variables: + mode: sgml + sgml-declaration: "../chapter.decl" + sgml-indent-data: t + sgml-omittag: nil + sgml-always-quote-attributes: t + sgml-parent-document: ("../book.sgml" "part" "chapter") + End: +--> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml index 326b9368e3..f02254ea2f 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.126 + Original revision: 1.137 --> <chapter id="basics"> @@ -23,13 +23,13 @@ <sect1 id="basics-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <indexterm><primary>basi</primary></indexterm> - - <para>Il seguente capitolo tratta i comandi e le funzionalità di - base del sistema operativo FreeBSD. Molto di questo materiale è - valido anche per altri sistemi operativi &unix;-like. Sentiti libero di - leggere velocemente questo capitolo se hai familiarità con questo - materiale. Se sei un utente alle prime armi di FreeBSD, allora dovrai di + <para>Il seguente capitolo tratta i comandi e le + funzionalità di base del sistema operativo + FreeBSD. Molto di questo materiale è + valido anche per altri sistemi operativi &unix;-like. + Sentiti libero di leggere velocemente questo capitolo se hai + familiarità con questo materiale. Se sei un utente + alle prime armi di FreeBSD, allora dovrai di sicuro leggere questo capitolo attentamente.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> @@ -40,7 +40,8 @@ </listitem> <listitem> - <para>Come funzionano i permessi dei file &unix;.</para> + <para>Come funzionano i permessi dei file &unix; oltre ad una + spiegazione dei flag sotto &os;.</para> </listitem> <listitem> @@ -89,10 +90,11 @@ <indexterm><primary>console virtuali</primary></indexterm> <indexterm><primary>terminali</primary></indexterm> - <para>FreeBSD può essere usato in vari modi. Uno di questi è - quello di digitare i comandi tramite un terminale testuale. Quando si - utilizza FreeBSD in questo modo si ha velocemente nelle proprie mani molta - della flessibilità e della potenza di un sistema operativo &unix;. + <para>FreeBSD può essere usato in vari modi. Uno di questi + è quello di digitare i comandi tramite un terminale + testuale. Quando si utilizza FreeBSD in questo modo si ha + velocemente nelle proprie mani molta della flessibilità + e della potenza di un sistema operativo &unix;. Questa sezione descrive cosa sono i <quote>terminali</quote> e le <quote>console</quote>, e come si possono utilizzare in FreeBSD.</para> @@ -101,11 +103,11 @@ <indexterm><primary>console</primary></indexterm> - <para>Se non hai configurato FreeBSD in modo tale da avviare in modo - automatico l'ambiente grafico durante l'avvio, il sistema ti - fornirà un prompt di login dopo la fase di avvio, esattamente - dopo che gli script di avvio sono stati eseguiti. Dovresti vedere - qualcosa simile a questo:</para> + <para>Se non hai configurato FreeBSD in modo tale da avviare in + modo automatico l'ambiente grafico durante l'avvio, il + sistema ti fornirà un prompt di login dopo la fase di + avvio, esattamente dopo che gli script di avvio sono stati + eseguiti. Dovresti vedere qualcosa simile a questo:</para> <screen>Additional ABI support:. Local package initialization:. @@ -117,16 +119,17 @@ FreeBSD/i386 (pc3.example.org) (ttyv0) login:</screen> - <para>I messaggi potrebbero essere leggermente diversi sul tuo sistema, - tuttavia dovresti vedere qualcosa di analogo. In questo momento ci - interessano le ultime due righe. Analizziamo la penultima riga:</para> + <para>I messaggi potrebbero essere leggermente diversi sul tuo + sistema, tuttavia dovresti vedere qualcosa di analogo. In + questo momento ci interessano le ultime due righe. Analizziamo + la penultima riga:</para> <programlisting>FreeBSD/i386 (pc3.example.org) (ttyv0)</programlisting> - <para>Questa riga contiene alcune informazioni sul sistema che hai appena - avviato. Sei di fronte a una console <quote>FreeBSD</quote>, che sta - girando su un processore Intel o su un processore compatibile con - l'architettura x86<footnote> + <para>Questa riga contiene alcune informazioni sul sistema che hai + appena avviato. Sei di fronte a una console + <quote>FreeBSD</quote>, che sta girando su un processore Intel + o su un processore compatibile con l'architettura x86<footnote> <para>Questo è il significato di <literal>i386</literal>. Nota che anche se non stai eseguendo FreeBSD su una CPU della serie 386 di Intel, questo messaggio resta <literal>i386</literal>. Non @@ -141,78 +144,83 @@ login:</screen> <programlisting>login:</programlisting> - <para>Qui devi digitare il tuo <quote>username</quote> per loggarti in - FreeBSD. La prossima sezione descrive come fare ad effettuare il login - su FreeBSD.</para> + <para>Qui devi digitare il tuo <quote>username</quote> per + loggarti in FreeBSD. La prossima sezione descrive come + fare ad effettuare il login su FreeBSD.</para> </sect2> <sect2 id="consoles-login"> <title>Loggarsi in FreeBSD</title> - <para>FreeBSD è un sistema multi-utente e multi-processo. Questa - è la descrizione formale che viene usualmente attribuita a un - sistema che può essere usato da diverse persone, le quali - eseguono contemporaneamente molti programmi su una singola - macchina.</para> - - <para>Ogni sistema multi-utente necessita di qualche metodo che distingua - un <quote>utente</quote> in modo univoco. In FreeBSD (e in tutti i - sistemi operativi &unix;-like), questo viene realizzato richiedendo che - ogni utente debba <quote>loggarsi</quote> nel sistema prima che possa + <para>FreeBSD è un sistema multi-utente e multi-processo. + Questa è la descrizione formale che viene usualmente + attribuita a un sistema che può essere usato da diverse + persone, le quali eseguono contemporaneamente molti programmi + su una singola macchina.</para> + + <para>Ogni sistema multi-utente necessita di qualche metodo che + distingua un <quote>utente</quote> in modo univoco. In + FreeBSD (e in tutti i sistemi operativi &unix;-like), questo + viene realizzato richiedendo che ogni utente debba + <quote>loggarsi</quote> nel sistema prima che possa eseguire qualche programma. Ogni utente ha un nome univoco (lo - <quote>username</quote>), uno personale e una chiave segreta (la - <quote>password</quote>). FreeBSD richiede entrambe queste due cose - prima di dare la possibilità ad un utente di eseguire qualche - programma.</para> + <quote>username</quote>), uno personale e una chiave segreta + (la <quote>password</quote>). FreeBSD richiede entrambe + queste due cose prima di dare la possibilità ad un + utente di eseguire qualche programma.</para> <indexterm><primary>script di avvio</primary></indexterm> - <para>Giusto dopo la fase di avvio di FreeBSD e quando gli script di avvio - sono stati eseguiti<footnote> - <para>Gli script di avvio sono programmi che vengono eseguiti in modo - automatico durante la fase di avvio di FreeBSD. Il loro compito - principale è quello di settare delle cose che potranno essere - utilizzate da qualsiasi altra cosa venga eseguita, ed avviare i - servizi che potresti avere configurato in modo tale da essere - eseguiti in background per realizzare cose utili.</para> + <para>Appena dopo la fase di avvio di FreeBSD e quando gli script + di avvio sono stati eseguiti<footnote> + <para>Gli script di avvio sono programmi che vengono eseguiti in + modo automatico durante la fase di avvio di FreeBSD. Il + loro compito principale è quello di impostare l'ambiente + che potrà essere utilizzato da qualsiasi altro programma che + venga eseguito, ed avviare i servizi che hai configurato in + modo tale da essere eseguiti in background per realizzare + cose utili.</para> </footnote>, ti viene presentato un prompt dove inserire un valido username:</para> <screen>login:</screen> - <para>Giusto per questo esempio, assumiamo che il tuo username sia - <username>john</username>. Al prompt digita <literal>john</literal> e - premi <keycap>Invio</keycap>. Ti verrà presentato un prompt - dove inserire la <quote>password</quote>:</para> + <para>Giusto per questo esempio, assumiamo che il tuo username + sia <username>john</username>. Al prompt digita + <literal>john</literal> e premi <keycap>Invio</keycap>. Ti + verrà presentato un prompt dove inserire la + <quote>password</quote>:</para> <screen>login: <userinput>john</userinput> Password:</screen> - <para>Digita la password di <username>john</username>, e premi - <keycap>Invio</keycap>. La password <emphasis>non viene - visualizzata!</emphasis> Non ti devi preoccupare di questo per ora. - È sufficiente sapere che è una questione di + <para>Digita la password di <username>john</username>, e + premi <keycap>Invio</keycap>. La password + <emphasis>non viene visualizzata!</emphasis> Non ti devi + preoccupare di questo per ora. È sufficiente sapere + che è una questione di sicurezza.</para> - <para>Se hai digitato la tua password in modo corretto, dovresti essere - loggato in FreeBSD e sei quindi pronto per provare tutti i comandi - disponibili.</para> + <para>Se hai digitato la tua password in modo corretto, + dovresti essere loggato in FreeBSD e sei quindi pronto per + provare tutti i comandi disponibili.</para> <para>Dovresti inoltre vedere il messaggio del giorno (<acronym>MOTD</acronym>) seguito da un prompt dei comandi (un carattere <literal>#</literal>, <literal>$</literal>, o <literal>%</literal>). Ciò - indica che sei a tutti gli effetti loggato in FreeBSD.</para> + indica che sei a tutti gli effetti loggato su FreeBSD.</para> </sect2> <sect2 id="consoles-virtual"> <title>Console Multiple</title> - <para>Eseguire comandi &unix; in una sola console va bene, tuttavia - FreeBSD può eseguire più programmi alla volta. Avere una - sola console dove poter digitare i comandi può essere un - pò uno spreco quando un sistema operativo come FreeBSD è - in grado di eseguire dozzine di programmi contemporaneamente. È + <para>Eseguire comandi &unix; in una sola console va bene, + tuttavia FreeBSD può eseguire più programmi alla + volta. Avere una sola console dove poter digitare i comandi + può essere un pò uno spreco quando un sistema + operativo come FreeBSD è in grado di eseguire dozzine di + programmi contemporaneamente. È in questo caso che le <quote>console virtuali</quote> possono essere molto utili.</para> @@ -255,16 +263,16 @@ Password:</screen> con otto console virtuali. Comunque questo non è un settaggio obbligatorio, e puoi facilmente personalizzare la tua installazione in modo tale da avviare il sistema con qualche console virtuale in - più. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono + più o in meno. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono configurati nel file <filename>/etc/ttys</filename>.</para> <para>Puoi usare il file <filename>/etc/ttys</filename> per configurare le console virtuali di FreeBSD. In questo file ogni riga non commentata (le righe che non iniziano con il carattere <literal>#</literal>) - contiene i settaggi di un singolo terminale o di una singola console - virtuale. La versione di default di questo file contenuta in FreeBSD - configura nove console virtuale, e ne abilita otto di queste. Si tratta - delle righe che iniziano con <literal>ttyv</literal>:</para> + contiene i settaggi di un singolo terminale o di una singola console. + La versione di default di questo file contenuta in FreeBSD + configura nove console virtuali, ed abilita otto di queste. Sono + le righe che iniziano con <literal>ttyv</literal>:</para> <programlisting># name getty type status comments # @@ -329,13 +337,13 @@ console none unknown off secure</programlisting> molti concetti chiave di &unix;. Il primo e il più affermato è che FreeBSD è un sistema operativo multi-utente. Il sistema può gestire diversi utenti che lavorano - contemporaneamente su lavori indipendenti. Il sistema è - responsabile della gestione e della suddivisione appropiata delle + contemporaneamente su operazioni indipendenti. Il sistema è + responsabile della gestione e della suddivisione appropriata delle richieste di utilizzo dei dispositivi hardware, delle periferiche, della memoria, e del tempo di CPU in modo equo per ogni utente.</para> <para>Poichè il sistema è in grado di supportare più - utenti, tutto ciò che il sistema gestisce possiede un'insieme di + utenti, tutto ciò che il sistema gestisce possiede un insieme di permessi che determinano chi può leggere, scrivere, ed eseguire la risorsa. Questi permessi sono memorizzati mediante tre ottetti suddivisi in tre parti, una per il proprietario del file, una per il @@ -345,7 +353,7 @@ console none unknown off secure</programlisting> <indexterm><primary>permessi</primary></indexterm> <indexterm><primary>permessi dei file</primary></indexterm> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="3"> <thead> <row> @@ -463,7 +471,7 @@ total 530 <literal>644</literal>, dove ogni cifra rappresenta una delle tre parti che costituiscono i permessi del file.</para> - <para>D'accordo, ma il sistema come controlla i permessi sui dispositivi? + <para>D'accordo, ma in che modo il sistema controlla i permessi sui dispositivi? FreeBSD tratta molti dispositivi hardware esattamente come un file che i programmi possono aprire, leggere, e scrivere dei dati proprio come avviene con gli altri file. Questi file speciali per i dispositivi sono @@ -507,7 +515,7 @@ total 530 <title>Permessi Simbolici</title> <indexterm> - <primary>Permessi</primary><secondary>simbolici</secondary> + <primary>permessi</primary><secondary>simbolici</secondary> </indexterm> <para>I permessi simbolici, qualche volta chiamati espressioni simboliche, @@ -515,7 +523,7 @@ total 530 file o directory. Le espressioni simboliche usano la sintassi (chi) (azione) (permessi), con i seguenti valori:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="3"> <thead> <row> @@ -628,8 +636,8 @@ total 530 </informaltable> <para>Questi valori sono usati con il comando &man.chmod.1; - in modo simile a prima, ma con le lettere. Per esempio, puoi usare il - seguente comando per impedire agli altri utenti l'accesso a + come esposto in precedenza, ma con le lettere. Per esempio, puoi usare + il seguente comando per impedire agli altri utenti l'accesso a <replaceable>FILE</replaceable>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>chmod go= FILE</userinput></screen> @@ -644,6 +652,60 @@ total 530 <screen>&prompt.user; <userinput>chmod go-w,a+x <replaceable>FILE</replaceable></userinput></screen> </sect2> + + <sect2> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Flag dei File in &os;</title> + + <para>Oltre ai permessi dei file discussi in precedenza, &os; + supporta l'uso dei <quote>flag dei file</quote>. Queste flag + aggiungono un ulteriore livello di sicurezza e di controllo sui + file, ma non per le directory.</para> + + <para>Queste flag dei file aggiungono un ulteriore livello di + controllo sui file, assicurando in alcuni casi che persino + <username>root</username> non possa rimuovere file.</para> + + <para>Le flag dei file sono alterate usando l'utility &man.chflags.1;, + tramite una semplice sintassi. Per esempio, per abilitare la flag + di sistema di non-cancellabilità sul file + <filename>file1</filename>, si può usare il comando + seguente:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chflags sunlink <filename>file1</filename></userinput></screen> + + <para>E per disabilitare la stessa flag, si può usare + semplicemente il comando precedente con <quote>no</quote> davanti a + <option>sunlink</option>. Ecco come:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chflags nosunlink <filename>file1</filename></userinput></screen> + + <para>Per vedere le flag del file di esempio, usa &man.ls.1; + con le flag <option>-lo</option>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ls -lo <filename>file1</filename></userinput></screen> + + <para>L'output dovrebbe assomigliare al seguente:</para> + + <programlisting>-rw-r--r-- 1 trhodes trhodes sunlnk 0 Mar 1 05:54 file1</programlisting> + + <para>Diverse flag possono essere aggiunte o rimosse sui file solo + tramite l'utente <username>root</username>. Negli altri casi, il + proprietario dei file può settare queste flag. Si raccomanda + di leggere le pagine man &man.chflags.1; e &man.chflags.2; per + maggiori informazioni.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="dirstructure"> @@ -663,17 +725,16 @@ total 530 <para>Un punto di mount è una directory dove dei file system aggiuntivi possono essere innestati sul file system root. Alcuni punti di mount standard sono <filename>/usr</filename>, <filename>/var</filename>, - <filename>/mnt</filename>, e <filename>/cdrom</filename>. Queste + <filename>/tmp</filename>, <filename>/mnt</filename>, e + <filename>/cdrom</filename>. Queste directory compaiono in genere negli elementi del file <filename>/etc/fstab</filename>. Il file <filename>/etc/fstab</filename> è una tabella di file system e punti di mount che viene consultata dal sistema. Molti dei file system riferiti nel file <filename>/etc/fstab</filename> sono montati in modo automatico all'avvio tramite lo script &man.rc.8; a meno che essi sia stati dichiarati con - l'opzione <option>noauto</option>. Consulta la pagina man di - &man.fstab.5; per maggiori informazioni sul formato del file - <filename>/etc/fstab</filename> e per le opzioni che può - contenere.</para> + l'opzione <option>noauto</option>. Maggiori dettagli possono essere + trovati nella <xref linkend="disks-fstab">.</para> <para>Una descrizione completa della gerarchia del file system è disponibile nella pagina man &man.hier.7;. Per ora, è @@ -681,7 +742,7 @@ total 530 comuni.</para> <para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -786,6 +847,13 @@ total 530 </row> <row> + <entry><filename class="directory">/rescue/</filename></entry> + + <entry>Programmi linkati staticamente per situazioni di emergenza; + consultare &man.rescue.8;.</entry> + </row> + + <row> <entry><filename class="directory">/root/</filename></entry> <entry>Directory home per l'account @@ -975,13 +1043,13 @@ total 530 una gerarchia di directory all'interno di un'altra. Tutto questo rende più facile l'organizzazione dei tuoi dati.</para> - <para>File e directory sono riferiti attraverso il nome del file o della + <para>Ci si riferisce a file e directory attraverso il nome del file o della directory, seguito da uno slash in avanti, <literal>/</literal>, - a sua volta seguito da altri nomi di directory che sono necessari. Se + a sua volta seguito da altri nomi di directory necessari. Se hai una directory di nome <filename>foo</filename>, la quale contiene la directory <filename>bar</filename>, che a sua volta contiene il file <filename>readme.txt</filename>, allora il nome completo, chiamato anche - il <firstterm>path</firstterm> del file è + il <firstterm>percorso</firstterm> del file è <filename>foo/bar/readme.txt</filename>.</para> <para>Le directory e i file sono memorizzati in un filesystem. Ogni @@ -991,7 +1059,7 @@ total 530 <para>Fin qui è probabilmente tutto simile ad altri sistemi operativi che hai usato. Tuttavia ci sono alcune differenze; per - esempio, il &ms-dos; usa il carattere <literal>\</literal> per separare i + esempio, &ms-dos; usa il carattere <literal>\</literal> per separare i nomi di file e directory, mentre &macos; usa <literal>:</literal>.</para> <para>FreeBSD non usa lettere di dispositivi, o altri nomi di dispositivi @@ -1085,7 +1153,7 @@ total 530 </textobject> </mediaobject> - <para>e i path saranno rispettivamente <filename>/A2/B1</filename> e + <para>e i percorsi saranno rispettivamente <filename>/A2/B1</filename> e <filename>/A2/B2</filename>.</para> <para>I filesystem possono essere montati in cima ad altri filesystem. @@ -1142,7 +1210,7 @@ total 530 </textobject> </mediaobject> - <para>Se hai familiarità con &ms-dos;, questo è simile, man + <para>Se hai familiarità con &ms-dos;, questo è simile, ma non identico, al comando <command>join</command>.</para> <para>Di solito non ti devi occupare direttamente di questi aspetti. @@ -1159,16 +1227,16 @@ total 530 <listitem> <para>Filesystem diversi possono avere <firstterm>opzioni di - mount</firstterm> diverse. Per esempio, in una attenta progettazione, - il filesystem root potrebbe essere montato in modalità di sola - lettura, rendendo impossibile la cancellazione accidentale o la modifica - di un file critico. Inoltre, separando i filesystem scrivibili - dall'utente, come <filename>/home</filename>, da altri filesystem - permette di montare i primi con l'opzione <firstterm>nosuid</firstterm>; - questa opzione non permette il settaggio dei bit - <firstterm>suid</firstterm>/<firstterm>guid</firstterm> sui file - eseguibili memorizzati sul filesystem che ha tale opzione di mount - attivata, migliorando l'aspetto sicurezza.</para> + mount</firstterm> diverse. Per esempio, in un'attenta progettazione, + il filesystem root potrebbe essere montato in modalità di sola + lettura, rendendo impossibile la cancellazione accidentale o la modifica + di un file critico. Inoltre, separando i filesystem scrivibili + dall'utente, come <filename>/home</filename>, da altri filesystem + permette di montare i primi con l'opzione <firstterm>nosuid</firstterm>; + questa opzione non permette il settaggio dei bit + <firstterm>suid</firstterm>/<firstterm>guid</firstterm> sui file + eseguibili memorizzati sul filesystem che ha tale opzione di mount + attivata, migliorando l'aspetto sicurezza.</para> </listitem> <listitem> @@ -1274,7 +1342,7 @@ total 530 <entry>La partizione <literal>d</literal> era utilizzata in passato con un significato speciale, sebbene ora non sia più utilizzata. Ai giorni d'oggi, alcuni strumenti operano in modo - starno se gli si dice di lavorare sulla partizione + strano se gli si dice di lavorare sulla partizione <literal>d</literal>, e per questo motivo <application>sysinstall</application> di norma non la crea.</entry> @@ -1283,11 +1351,11 @@ total 530 </tgroup> </informaltable> - <para>Ogni partizione-che-contiene-un-filesystem è memorizzata in + <para>Ogni partizione contenente un filesystem è memorizzata in ciò che FreeBSD chiama <firstterm>slice</firstterm>. Slice è un termine di FreeBSD per identificare ciò che comunemente viene chiamato partizione, e di nuovo, questo è dovuto dal - background &unix; di FreeBSD. Le slices sono numerate, partendo da 1 e + background &unix; di FreeBSD. Le slice sono numerate, partendo da 1 e arrivando fino a 4.</para> <indexterm><primary>slice</primary></indexterm> @@ -1331,7 +1399,7 @@ total 530 linkend="basics-disk-slice-part">.</para> <para>L'<xref linkend="basics-concept-disk-model"> mostra un modello - concettuale di struttura di un disco che dovrebbe aiutare a chiare le + concettuale di struttura di un disco che dovrebbe aiutare a chiarire le cose.</para> <para>Per installare FreeBSD devi prima configurare le slice del disco, @@ -1595,6 +1663,10 @@ total 530 </listitem> </varlistentry> </variablelist> + + <para>Per maggiori informazioni sul formato del file + <filename>/etc/fstab</filename> e sulle opzioni che esso contiene + consulta la pagina man &man.fstab.5;.</para> </sect2> <sect2 id="disks-mount"> @@ -1638,8 +1710,8 @@ total 530 <listitem> <para>Fà tutto ad eccezione della attuale system call di mount. Questa opzione risulta utile in congiunzione con la flag - <option>-v</option> per determinare quale &man.mount.8; si stia - effettivamente tentando di realizzare.</para> + <option>-v</option> per determinare quello che &man.mount.8; sta + effettivamente tentando di fare.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1647,7 +1719,8 @@ total 530 <term><option>-f</option></term> <listitem> - <para>Forza il mount di un file system impuro (pericoloso), o forza + <para>Forza il mount di un file system non correttamente smontato + (pericoloso), o forza la revoca di accesso in scrittura quando si declassa lo stato di mount di un file system da lettura-scrittura a lettura solamente.</para> @@ -1659,7 +1732,8 @@ total 530 <listitem> <para>Monta il file system in sola lettura. Questo è - identico ad usare l'argomento <option>rdonly</option> con + identico ad usare l'argomento <option>ro</option> + (<option>rdonly</option> per versioni di &os; dopo la 5.2) con l'opzione <option>-o</option>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1690,7 +1764,7 @@ total 530 <term><option>-v</option></term> <listitem> - <para>Modalità verbose.</para> + <para>Modalità verbosa.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1752,8 +1826,8 @@ total 530 <para>Tutte queste modalità accettano l'opzione <option>-f</option> per forzare la smontatura, e l'opzione <option>-v</option> per la - modalità verbose. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option> - non è in generale un buona idea. Smontare in modo violento i + modalità verbosa. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option> + non è in generale un buona idea. Smontare in modo forzato i file system può mandare in crash il computer o danneggiare i dati sul file system.</para> @@ -1874,7 +1948,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>L'output è diviso in due sezioni. La parte superiore (le prime cinque linee) mostra il PID dell'ultimo processo eseguito, il carico medio - del sistema (che è un indice di come il sistema sia impegnato), il + del sistema (che è un indice di quanto il sistema sia impegnato), il tempo di vita del sistema (il tempo passato dall'ultimo reboot) e l'ora corrente. I restanti numeri nella parte superiore riportano quanti processi sono in esecuzione (47 in questo caso), quanta memoria di sistema @@ -1902,25 +1976,25 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <sect1 id="basics-daemons"> <title>I Demoni, i Segnali, e come Uccidere i Processi</title> - <para>Quando esegui un'editor risulta semplice averne il controllo, dirgli + <para>Quando esegui un editor risulta semplice averne il controllo, dirgli di caricare file, e così via. Tutto questo può essere fatto poichè l'editor fornisce delle agevolazioni in questo senso, e anche perchè l'editor è collegato a un <firstterm>terminale</firstterm>. Alcuni programmi non sono stati progettati per essere eseguiti con un continuo input dell'utente, e - perciò questi programmi si sconnettono dal terminale alla prima + perciò questi programmi si disconnettono dal terminale alla prima occasione. Per esempio, un server web trascorre tutto il giorno rispondendo a richieste web, e normalmente non necessita di alcun input da parte tua. I programmi che trasportano la posta elettronica da un sito - a un'altro sito sono un'altro esempio di questa classe di + a un altro sito sono un altro esempio di questa classe di applicazioni.</para> <para>Chiamiamo questi programmi <firstterm>demoni</firstterm>. I demoni erano dei personaggi della mitologia greca; nè buoni nè - cattivi, erano piccoli custodi degli spiriti che, nel complesso, + cattivi, erano piccoli spiriti custodi che, nel complesso, risultavano essere utili per l'umanità. Molto similmente i server web e quelli di posta elettronica di oggi fanno cose utili. Ecco il - motivo per cui la mascot di BSD è stata per molto tempo, e lo + motivo per cui la mascotte di BSD è stata per molto tempo, e lo è ancora, l'allegro demone con le scarpe da tennis e con il forcone.</para> @@ -2051,12 +2125,12 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse &man.kill.1; non stampa il risultato dell'operazione se questa ha avuto successo. Se mandi un segnale a un processo del quale non sei il proprietario allora vedrai il messaggio <errorname>kill: - <replaceable>PID</replaceable>: Operazione non permessa</errorname>. + <replaceable>PID</replaceable>: Operation not permitted</errorname>. Se sbagli il PID invierai il segnale al processo sbagliato, il che potrebbe essere dannoso, o, se hai fortuna, manderai il segnale a un PID che in quel momento non è in uso, e in questo caso vedrai il messaggio <errorname>kill: <replaceable>PID</replaceable>: - Nessun processo</errorname>.</para> + No such process</errorname>.</para> <note> <title>Perchè Usare <command>/bin/kill</command>?</title> @@ -2120,7 +2194,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse nomi dei file. Dopo aver digitato alcuni dei primi caratteri di un comando o di un nome di file, la shell di solito può completare in modo automatico il resto del comando o del nome del file tramite la - pressione del tasto <keycap>Tab</keycap> sulla tastiera. Ecco un'esempio. + pressione del tasto <keycap>Tab</keycap> sulla tastiera. Ecco un esempio. Supponiamo che hai due file chiamati <filename>foobar</filename> e <filename>foo.bar</filename>. Vuoi cancellare <filename>foo.bar</filename>. Quello che dovresti digitare sulla tastiera @@ -2142,7 +2216,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm> - <para>Un'altro aspetto di una shell è l'uso delle variabili + <para>Un altro aspetto di una shell è l'uso delle variabili d'ambiente. Le variabili d'ambiente sono una coppia di valori mutevoli memorizzati nello spazio dell'ambiente della shell. Questo spazio può essere letto dai programmi invocati dalla shell, e di @@ -2152,7 +2226,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -2333,7 +2407,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse alcuni editor come parte base del sistema, e molti altri sono disponibili nella collezione dei port.</para> - <indexterm><primary><command>ee</command></primary></indexterm> + <indexterm> + <primary><command>ee</command></primary> + </indexterm> + <indexterm> + <primary>editor</primary> + <secondary><command>ee</command></secondary> + </indexterm> <para>L'editor più semplice e più facile da imparare si chiama <application>ee</application>, che sta per easy editor. Per avviare @@ -2473,7 +2553,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>Il successore di <acronym>COFF</acronym>, caratterizzato da sezioni multiple e da possibili valori a 32-bit o 64-bit. Uno dei - maggiori svantaggi: <acronym>ELF</acronym> fù progettato con + maggiori svantaggi: <acronym>ELF</acronym> fu progettato con l'assunzione che ci doveva essere solo un ABI per ogni tipo di architettura dei sistemi. Tale assunzione è in realtà piuttosto sbagliata, e non è vera nemmeno nel mondo commerciale @@ -2503,9 +2583,9 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse quando gli strumenti di <acronym>ELF</acronym> furono in grado di offrire una soluzione al problema della libreria condivisa e quando furono visti come <quote>la strada imminente</quote>, il costo della migrazione - fù accettato poichè necessario e avvenne così la + fu accettato poichè necessario e avvenne così la transizione. Il meccanismo di libreria condivisa di FreeBSD è - basato sullo stile più restrittivo del maccanismo di libreria + basato sullo stile più restrittivo del meccanismo di libreria condivisa degli &sunos; di Sun, e come tale, è molto facile da utilizzare.</para> @@ -2524,21 +2604,21 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse formato poteva forzare il software a fare alcuni trucchi sporchi, allora esso sarebbe stato in grado di abbattere alcune barriere di progettazione e permettere al core della CPU di andare più veloce. Benchè - il formato <filename>a.out</filename> fù progettato per lavorare + il formato <filename>a.out</filename> fu progettato per lavorare con questo nuovo tipo di hardware (conosciuto ai giorni d'oggi come - <acronym>RISC</acronym>), esso fù appena sufficiente per questo + <acronym>RISC</acronym>), esso fu appena sufficiente per questo hardware, quindi furono sviluppati altri formati per ottenere delle prestazioni da questo hardware migliori di quelle che il limitato e semplice formato <filename>a.out</filename> era in grado di offrire. Furono inventati formati come il <acronym>COFF</acronym>, l'<acronym>ECOFF</acronym>, e alcuni altri e furono esaminate le loro - limitazioni prima che fù prodotto l'<acronym>ELF</acronym>.</para> + limitazioni prima che fu prodotto l'<acronym>ELF</acronym>.</para> <para>Per di più, le dimensioni dei programmi stavano diventando enormi e i dischi (e la memoria fisica) erano ancora relativamente piccoli, e quindi il concetto di libreria condivisa prese piede. Inoltre il sistema di VM (Memoria Virtuale) divenne più - sofisticato. Benchè ognuno di questi miglioramenti fù fatto + sofisticato. Benchè ognuno di questi miglioramenti fu fatto utilizzando il formato <filename>a.out</filename>, la sua utilità si distese sempre più con ogni nuova caratteristica. In aggiunta, la gente voleva caricare alcune cose in modo dinamico al tempo di @@ -2549,12 +2629,12 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse apportati molte migliorie al formato <filename>a.out</filename> per permettere tutte queste cose, e sostanzialmente tutto funzionò per un dato periodo. Col passare del tempo, il formato - <filename>a.out</filename> non fù più in grado di gestire + <filename>a.out</filename> non fu più in grado di gestire tutti questi problemi senza apportare dei miglioramenti al codice con un conseguente aumento della complessità. Benchè il formato <acronym>ELF</acronym> risolveva molti di questi problemi, era doloroso migrare da un sistema che tutto sommato funzionava. Quindi il formato - <acronym>ELF</acronym> attese fino a quando fù meno doloroso + <acronym>ELF</acronym> attese fino a quando fu meno doloroso rimanere con il formato <filename>a.out</filename> piuttosto che migrare al formato <acronym>ELF</acronym>.</para> @@ -2587,7 +2667,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse codice iniziale, ecc. Questi dettagli non sono molto importanti, ma tra i due esistono delle differenze. Nel tempo il supporto per il formato <filename>a.out</filename> verrà rimosso dal kernel - <filename>GENERIC</filename>, ed eventualmente sarà rimosso + <filename>GENERIC</filename>, e alla fine sarà rimosso completamente dal kernel non appena non ci sarà più la necessità di eseguire programmi con il formato <filename>a.out</filename>.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml index 5d465075f9..844d1f54b7 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.65 + Original revision: 1.76 --> <appendix id="bibliography"> @@ -28,6 +28,43 @@ </listitem> <listitem> + <para>FreeBSD Unleashed (traduzione cinese), pubblicato da + <ulink url="http://www.hzbook.com/">China Machine + Press</ulink>. ISBN 7-111-10201-0.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD From Scratch First Edition (in cinese), + pubblicato da China Machine Press. ISBN 7-111-07482-3.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD From Scratch Second Edition (in cinese), + pubblicato da China Machine Press. ISBN 7-111-10286-X.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD Handbook (traduzione cinese), pubblicato da + <ulink url="http://www.ptpress.com.cn/">Posts & Telecom + Press</ulink>. ISBN 7-115-10541-3.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD 3.x Internet (in cinese), pubblicato da + <ulink url="http://www.tup.tsinghua.edu.cn/">Tsinghua + University Press</ulink>. ISBN 7-900625-66-6.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD & Windows (in Chinese), ISBN 7-113-03845-X</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>FreeBSD Internet Services HOWTO (in cinese), + ISBN 7-113-03423-3.</para> + </listitem> + + <listitem> <para>FreeBSD for PC 98'ers (in giapponese), pubblicato da SHUWA System Co, LTD. ISBN 4-87966-468-5 C3055 P2900E.</para> </listitem> @@ -191,7 +228,7 @@ formato HTML e PostScript.</para> <para>Una <ulink - url="&url.doc.base;/unix-introduction/book.html">traduzione</ulink> + url="&url.doc.base;/it/books/unix-introduction/book.html">traduzione</ulink> in italiano di questo documento è disponibile come parte del FreeBSD Italian Documentation Project.</para> </listitem> @@ -306,8 +343,8 @@ <listitem> <para>Kernighan, Brian e Dennis M. Ritchie. <emphasis>The C - Programming Language.</emphasis>. PTR Prentice Hall, 1988. - ISBN 0-13-110362-9</para> + Programming Language</emphasis>. 2nd Ed. PTR Prentice Hall, 1988. + ISBN 0-13-110362-8</para> </listitem> <listitem> @@ -387,7 +424,14 @@ url="&url.books.design-44bsd;/book.html">online</ulink> come parte del FreeBSD Documentation Project, mentre il capitolo 9 è consultabile <ulink - url="http://www.netapp.com/tech_library/nfsbook.print">qui</ulink>.)</para> + url="http://www.netapp.com/tech_library/nfsbook.html">qui</ulink>.)</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Marshall Kirk McKusick, George V. + Neville-Neil <emphasis>The Design and Implementation of the + FreeBSD Operating System</emphasis>. + Boston, Mass. : Addison-Wesley, 2004. ISBN 0-201-70245-2</para> </listitem> <listitem> @@ -532,7 +576,8 @@ <listitem> <para>Simon Garfinkel, Daniel Weise, Steven Strassmann. <emphasis>The UNIX-HATERS Handbook</emphasis>. IDG Books Worldwide, Inc., - 1994. ISBN 1-56884-203-1</para> + 1994. ISBN 1-56884-203-1. Fuori stampa, ma disponibile <ulink + url="http://research.microsoft.com/~daniel/unix-haters.html">online</ulink>.</para> </listitem> <listitem> @@ -546,7 +591,7 @@ url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/src/share/misc/bsd-family-tree"></ulink> o <ulink type="html" url="file://localhost/usr/share/misc/bsd-family-tree"><filename>/usr/share/misc/bsd-family-tree</filename></ulink> - su una macchina FreeBSD recente.</para> + su una macchina FreeBSD.</para> </listitem> <listitem> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml index a798cfd9de..743a5c09cb 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.156 + Original revision: 1.162 --> <!DOCTYPE book PUBLIC "-//FreeBSD//DTD DocBook V4.1-Based Extension//EN" [ @@ -22,33 +22,35 @@ <!ENTITY % chap.install "IGNORE"> <!ENTITY % chap.basics "IGNORE"> <!ENTITY % chap.ports "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.x11 "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.desktop "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.multimedia "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.kernelconfig "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.printing "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.linuxemu "IGNORE"> <!ENTITY % chap.config "IGNORE"> <!ENTITY % chap.boot "IGNORE"> <!ENTITY % chap.users "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.kernelconfig "IGNORE"> <!ENTITY % chap.security "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.printing "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.mac "IGNORE"> <!ENTITY % chap.disks "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.geom "IGNORE"> <!ENTITY % chap.vinum "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.x11 "IGNORE"> <!ENTITY % chap.l10n "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.multimedia "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.desktop "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.cutting-edge "IGNORE"> <!ENTITY % chap.serialcomms "IGNORE"> <!ENTITY % chap.ppp-and-slip "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.advanced-networking "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.network-servers "IGNORE"> <!ENTITY % chap.mail "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.cutting-edge "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.linuxemu "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.network-servers "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.firewalls "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.advanced-networking "IGNORE"> <!ENTITY % chap.mirrors "IGNORE"> <!ENTITY % chap.bibliography "IGNORE"> <!ENTITY % chap.eresources "IGNORE"> <!ENTITY % chap.pgpkeys "IGNORE"> +<!ENTITY % chap.freebsd-glossary "IGNORE"> <!ENTITY % chap.index "IGNORE"> <!ENTITY % chap.colophon "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.freebsd-glossary "IGNORE"> -<!ENTITY % chap.mac "IGNORE"> <!ENTITY % pgpkeys SYSTEM "../../../share/pgpkeys/pgpkeys.ent"> %pgpkeys; @@ -83,6 +85,8 @@ <year>2004</year> + <year>2005</year> + <holder>The FreeBSD Italian Documentation Project</holder> </copyright> @@ -270,6 +274,7 @@ <![ %chap.security; [ &chap.security; ]]> <![ %chap.mac; [ &chap.mac; ]]> <![ %chap.disks; [ &chap.disks; ]]> + <![ %chap.geom; [ &chap.geom; ]]> <![ %chap.vinum; [ &chap.vinum; ]]> <![ %chap.l10n; [ &chap.l10n; ]]> <![ %chap.cutting-edge; [ &chap.cutting-edge; ]]> @@ -301,6 +306,10 @@ </listitem> <listitem> + <para>Firewall</para> + </listitem> + + <listitem> <para>Altri Argomenti di Networking Avanzato</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -315,6 +324,7 @@ <![ %chap.ppp-and-slip; [ &chap.ppp-and-slip; ]]> <![ %chap.mail; [ &chap.mail; ]]> <![ %chap.network-servers; [ &chap.network-servers; ]]> + <![ %chap.firewalls; [ &chap.firewalls; ]]> <![ %chap.advanced-networking; [ &chap.advanced-networking; ]]> </part> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml index af2f6764a8..260892afed 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.56 + Original revision: 1.59 --> <chapter id="boot"> @@ -85,9 +85,10 @@ possa portare avanti il resto dei compiti relativi al caricamento del sistema operativo.</para> + <indexterm><primary>BIOS</primary></indexterm> <indexterm> - <primary>BIOS</primary> - <secondary>Basic Input/Output System</secondary> + <primary>Basic Input/Output System</primary> + <see>BIOS</see> </indexterm> <para>Se hai solo un sistema operativo installato sui tuoi dischi allora @@ -156,7 +157,7 @@ F5 Drive 1 Default: F2</screen> </example> - <para>Altri sistemi operativi, in particolare &windows; 95, sono noti + <para>Altri sistemi operativi, in particolare &windows;, sono noti per l'abitudine di sovrascrivere l'MBR esistente con il proprio. Se accade questo, o se vuoi rimpiazzare l'MBR pre-esistente con quello di FreeBSD puoi usare il seguente comando:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent index e09428ded8..87b0fc5bfa 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent @@ -9,51 +9,53 @@ I capitoli devono essere listati nell'ordine in cui sono referenziati. $FreeBSD$ - Original revision: 1.28 + Original revision: 1.32 --> <!ENTITY chap.preface SYSTEM "preface/preface.sgml"> <!-- Parte prima --> -<!ENTITY chap.introduction SYSTEM "introduction/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.install SYSTEM "install/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.basics SYSTEM "basics/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.ports SYSTEM "ports/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.x11 SYSTEM "x11/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.introduction SYSTEM "introduction/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.install SYSTEM "install/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.basics SYSTEM "basics/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.ports SYSTEM "ports/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.x11 SYSTEM "x11/chapter.sgml"> <!-- Parte seconda --> -<!ENTITY chap.desktop SYSTEM "desktop/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.multimedia SYSTEM "multimedia/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.kernelconfig SYSTEM "kernelconfig/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.printing SYSTEM "printing/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.linuxemu SYSTEM "linuxemu/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.desktop SYSTEM "desktop/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.multimedia SYSTEM "multimedia/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.kernelconfig SYSTEM "kernelconfig/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.printing SYSTEM "printing/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.linuxemu SYSTEM "linuxemu/chapter.sgml"> <!-- Parte terza --> -<!ENTITY chap.config SYSTEM "config/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.boot SYSTEM "boot/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.users SYSTEM "users/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.security SYSTEM "security/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.mac SYSTEM "mac/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.disks SYSTEM "disks/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.vinum SYSTEM "vinum/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.l10n SYSTEM "l10n/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.cutting-edge SYSTEM "cutting-edge/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.config SYSTEM "config/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.boot SYSTEM "boot/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.users SYSTEM "users/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.security SYSTEM "security/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.mac SYSTEM "mac/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.disks SYSTEM "disks/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.geom SYSTEM "geom/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.vinum SYSTEM "vinum/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.l10n SYSTEM "l10n/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.cutting-edge SYSTEM "cutting-edge/chapter.sgml"> <!-- Parte quarta --> -<!ENTITY chap.serialcomms SYSTEM "serialcomms/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.ppp-and-slip SYSTEM "ppp-and-slip/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.mail SYSTEM "mail/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.network-servers SYSTEM "network-servers/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.advanced-networking SYSTEM "advanced-networking/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.serialcomms SYSTEM "serialcomms/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.ppp-and-slip SYSTEM "ppp-and-slip/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.mail SYSTEM "mail/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.network-servers SYSTEM "network-servers/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.firewalls SYSTEM "firewalls/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.advanced-networking SYSTEM "advanced-networking/chapter.sgml"> <!-- Parte quinta (appendici) --> -<!ENTITY chap.mirrors SYSTEM "mirrors/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.mirrors.ftp.inc SYSTEM "mirrors.sgml.ftp.inc"> -<!ENTITY chap.mirrors.cvsup.inc SYSTEM "mirrors.sgml.cvsup.inc"> - -<!ENTITY chap.bibliography SYSTEM "bibliography/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.eresources SYSTEM "eresources/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.eresources.www.inc SYSTEM "eresources.sgml.www.inc"> -<!ENTITY chap.pgpkeys SYSTEM "pgpkeys/chapter.sgml"> -<!ENTITY chap.index SYSTEM "index.sgml"> -<!ENTITY chap.colophon SYSTEM "colophon.sgml"> +<!ENTITY chap.mirrors SYSTEM "mirrors/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.mirrors.ftp.inc SYSTEM "mirrors.sgml.ftp.inc"> +<!ENTITY chap.mirrors.cvsup.inc SYSTEM "mirrors.sgml.cvsup.inc"> + +<!ENTITY chap.bibliography SYSTEM "bibliography/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.eresources SYSTEM "eresources/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.eresources.www.inc SYSTEM "eresources.sgml.www.inc"> +<!ENTITY chap.pgpkeys SYSTEM "pgpkeys/chapter.sgml"> +<!ENTITY chap.index SYSTEM "index.sgml"> +<!ENTITY chap.colophon SYSTEM "colophon.sgml"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml index 5a1d8324fe..8d6611cc3d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.8 + Original revision: 1.9 --> <colophon id="colophon"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml index 0a39f9450c..83f96a043c 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.40 + Original revision: 1.56 --> <chapter id="desktop"> @@ -55,7 +55,6 @@ <itemizedlist> <listitem> <para>Browser (come ad es. <application>Mozilla</application>, - <application>&netscape;</application>, <application>Opera</application>, <application>Firefox</application>, <application>Konqueror</application>)</para> @@ -106,6 +105,11 @@ <sect1 id="desktop-browsers"> <title>Browser</title> + <indexterm> + <primary>browser</primary> + <secondary>web</secondary> + </indexterm> + <para>In FreeBSD non viene preinstallato nessun browser in particolare. Invece, la directory <ulink url="http://www.FreeBSD.org/ports/www.html">www</ulink> della collezione @@ -126,7 +130,7 @@ <para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -152,16 +156,6 @@ </row> <row> - <entry><application>&netscape;</application></entry> - - <entry>pesante</entry> - - <entry>leggero</entry> - - <entry>Compatibilità binaria con Linux</entry> - </row> - - <row> <entry><application>Opera</application></entry> <entry>leggero</entry> @@ -256,7 +250,7 @@ <screen>&prompt.user; <userinput>mozilla -mail</userinput></screen> </sect2> - <sect2 id="moz-java-flash"> + <sect2 id="moz-java-plugin"> <sect2info> <authorgroup> <author> @@ -269,7 +263,7 @@ </authorgroup> </sect2info> - <title>Mozilla, &java;, e ¯omedia; &flash;</title> + <title>Mozilla e plugin &java;</title> <para>Installare <application>Mozilla</application> è semplice, ma sfortunatamente installare <application>Mozilla</application> con il @@ -282,53 +276,50 @@ url="http://www.sun.com/software/java2/download.html"></ulink> e creati un account sul loro sito. Ricordati di salvare il nome utente e la password visto che potresti averne bisogno in fututo. Scarica - una copia del file <filename>j2sdk-1_3_1-src.tar.gz</filename> e salvalo - in <filename>/usr/ports/distfiles/</filename> perchè il port non - è in grado di prelevarlo automaticamente. Questo a causa delle - limitazioni dovute alla licenza. + i file <filename>jdk-1_5_0-bin-scsl.zip</filename> (Binari SCSL JDK 5.0) + e <filename>jdk-1_5_0-src-scsl.zip</filename> (Sorgenti SCSL JDK 5.0) + e mettili in <filename>/usr/ports/distfiles</filename> poichè + il port non li scaricherà in modo automatico. Questo è + dovuto ad un restrizione della licenza. Nel frattempo scarica il <quote>java environment</quote> da <ulink - url="http://java.sun.com/webapps/download/Display?BundleId=7905"></ulink>. - Il file è <filename>j2sdk-1_3_1_08-linux-i586.bin</filename> - ed è abbastanza grande (circa 25 megabyte!). Esattamente come - prima, questo file deve essere salvato in - <filename>/usr/ports/distfiles/</filename>. Alla fine scarica + url="http://javashoplm.sun.com/ECom/docs/Welcome.jsp?StoreId=22&PartDetailId=j2sdk-1.4.2_08-oth-JPR&SiteId=JSC&TransactionId=noreg"></ulink>. + Il nome del file è + <filename>j2sdk-1_4_2_08-linux-i586.bin</filename>. Come prima, metti + questo file in <filename>/usr/ports/distfiles</filename>. Scarica una copia del <quote>java patchkit</quote> da <ulink - url="http://www.eyesbeyond.com/freebsddom/java/"></ulink> e salvalo - nella directory <filename>/usr/ports/distfiles/</filename>.</para> - - <para>Installiamo il port <filename role="package">java/jdk13</filename> - con il classico <command>make install clean</command> e dopo - installiamo il port <filename - role="package">www/flashpluginwrapper</filename>. - Questo port necessita di <filename - role="package">emulators/linux_base</filename> che è un - port abbastanza grande. Anche se esistono altri plug-in - <application>&flash;</application>, questi hanno dato dei problemi - e non hanno funzionato da me.</para> - - <para>Installa il port <filename role="package">www/mozilla</filename>, - se <application>Mozilla</application> non è ancora - installato.</para> - - <para>Ora copiamo il plug-in <application>&flash;</application> - con:</para> - - <screen>&prompt.root; <userinput>cp /usr/local/lib/flash/libflashplayer.so \ - /usr/X11R6/lib/browser_plugins/libflashplayer_linux.so</userinput></screen> + url="http://www.eyesbeyond.com/freebsddom/java/jdk15.html"></ulink> e + salvalo nella directory + <filename>/usr/ports/distfiles/</filename>. Per finire, installa il + port <filename role="package">java/jdk15</filename> con + <command>make install clean</command>.</para> + + <para>Avvia <application>Mozilla</application> e vai all'opzione + <guimenuitem>About Plug-ins</guimenuitem> dal menù + <guimenu>Help</guimenu>. Il plugin <application>&java;</application> + dovrebbe essere nella lista.</para> + </sect2> - <screen>&prompt.root; <userinput>cp /usr/local/lib/flash/ShockwaveFlash.class \ - /usr/X11R6/lib/browser_plugins/</userinput></screen> + <sect2 id="moz-flash-plugin"> + <title>Mozilla e plugin &flash; della ¯omedia;</title> - <para>Ora aggiungere le seguenti righe all'inizio (ma ovviamante sotto - <literal>#!/bin/sh</literal>) dello script di avvio di - <application>Mozilla</application>: - <filename>/usr/X11R6/bin/mozilla</filename>.</para> + <para>Il plugin &flash; della ¯omedia; non è disponibile + per &os;. Tuttavia, esiste uno strato applicativo (wrapper) per + eseguire una versione Linux del plugin. Questo wrapper inoltre + supporta i plugin &adobe; &acrobat;, il plugin RealPlayer e + altri.</para> - <programlisting>LD_PRELOAD=/usr/local/lib/libflashplayer.so.1 -export LD_PRELOAD</programlisting> + <para>Installa il port <filename + role="package">www/linuxpluginwrapper</filename> + Questo port richiede <filename + role="package">emulators/linux_base</filename> che è un + port grande. Segui le istruzioni a video per inizializzare + correttamente il tuo <filename>/etc/libmap.conf</filename>! Esempi + di configurazione sono installati nella directory + <filename>/usr/local/share/examples/linuxpluginwrapper/</filename>.</para> - <para>Questo farà funzionare il plug-in di - <application>&flash;</application>.</para> + <para>Installa il port <filename role="package">www/mozilla</filename>, + se <application>Mozilla</application> non è già + installato.</para> <para>Ora avvia <application>Mozilla</application> solo con:</para> @@ -336,41 +327,12 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para>Aprire il menu di opzioni <guimenuitem>About Plug-ins</guimenuitem> dal menù <guimenu>Help</guimenu>. Una lista con tutte i plug-in - disponibili dovrebbe apparire. <application>&java;</application> e - <application>&shockwave; &flash;</application> dovrebbero essere - elencate.</para> - </sect2> - - <sect2> - <title>&netscape;</title> + disponibili dovrebbe apparire.</para> - <indexterm> - <primary><application>Netscape</application></primary> - </indexterm> - - <para>Nella collezione dei port sono presenti diverse versioni - del browser &netscape;. Sin dalla prima versione scritta per FreeBSD - &netscape; contiene un grave bug di sicurezza, è fortemente - scoraggiata l'installazione. Invece, puoi usare una versione più - recente per Linux o per DIGITAL UNIX.</para> - - <para>L'ultima release stabile del browser &netscape; è - <application>&netscape; 7</application>. Questa può essere - installata dalla collezione dei port con:</para> - - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/www/netscape7</userinput> -&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> - - <para>Ci sono delle versioni localizzate nelle categorie French, German, e - Japanese.</para> - - <caution> - <para>Le versioni <application>&netscape; 4.x</application> non sono - raccomandate perchè non sono conformi agli standard attuali. - Tuttavia, <application>&netscape; 7.x</application> - e le altre versioni più recenti sono disponibili solo per + <note> + <para><application>linuxpluginwrapper</application> funziona solo su architetture i386.</para> - </caution> + </note> </sect2> <sect2> @@ -478,7 +440,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -600,13 +562,13 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para><application>AbiWord</application> è disponibile come package. Puoi installarlo digitando:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r AbiWord2</userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r abiword</userinput></screen> <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi recuperarlo dalla collezione dei port. La collezione dei port dovrebbe essere molto più aggiornata. Puoi fare come segue:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/AbiWord2</userinput> + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/abiword</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> </sect2> @@ -640,7 +602,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <application>The Gimp Manual</application>. È riportato qui di seguito come installarli:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/gimp1</userinput> + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/gimp</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput> &prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/gimp-manual-pdf</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> @@ -651,10 +613,9 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> della collezione dei ports contiene la versione development di <application>The GIMP</application> in <filename role="package">graphics/gimp-devel</filename>. - Le versioni in formato HTML e &postscript; di - <application>The Gimp Manual</application> sono in - <filename role="package">graphics/gimp-manual-html</filename> e - <filename role="package">graphics/gimp-manual-ps</filename>.</para> + La versione in formato HTML di + <application>The Gimp Manual</application> è disponibile in + <filename role="package">graphics/gimp-manual-html</filename>.</para> </note> </sect2> @@ -691,14 +652,22 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <ulink url="http://www.openoffice.org/">sito web di OpenOffice</ulink>. Per informazioni specifiche su FreeBSD, e per scaricare direttamente i package usa il sito web del <ulink - url="http://projects.imp.ch/openoffice/">FreeBSD OpenOffice Porting - Team</ulink>.</para> + url="http://porting.openoffice.org/freebsd/">FreeBSD OpenOffice + Porting Team</ulink>.</para> <para>Per installare <application>OpenOffice.org</application>, do:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r openoffice</userinput></screen> + <note> + <para>Questo potrebbe funzionare quando hai una versione -RELEASE di &os;. + Altrimenti, dovresti dare un'occhiata al sito web del + OpenOffice Porting Team per scaricare ed installare con &man.pkg.add.1; + il package appropiato. Sul sito sono disponibili sia la release corrente + che la versione di sviluppo.</para> + </note> + <para>Una volta installato il pacchetto, devi avviare il programma di setup e scegliere una <option>standard workstation installation</option>. @@ -712,20 +681,20 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> port. Come sempre, devi tenere presente che necessiterai di molto spazio nel tuo hard disk e di molto tempo per la compilazione.</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/openoffice</userinput> + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/openoffice-1.1</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> <para>Una volta installato il pacchetto, devi avviare il programma di setup di <application>OpenOffice.org</application> e scegliere <option>standard workstation installation </option> con:</para> - <screen>&prompt.user; <userinput>cd /usr/ports/editors/openoffice</userinput> + <screen>&prompt.user; <userinput>cd /usr/ports/editors/openoffice-1.1</userinput> &prompt.user; <userinput>make install-user</userinput></screen> <para>Se vuoi usare una versione in una lingua differente qui di seguito sono presenti i ports disponibili:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <colspec colwidth="1*"> <colspec colwidth="2*"> @@ -743,105 +712,175 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <entry>Arabo</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-ar</filename></entry> + role="package">arabic/openoffice-1.1</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Catalano</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-ca</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Ceco</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-cs</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Cinese (Semplificato)</entry> + + <entry><filename + role="package">chinese/openoffice-1.1-zh_CN</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Cinese (Tradizionale)</entry> + + <entry><filename + role="package">chinese/openoffice-1.1-zh_TW</filename></entry> </row> <row> <entry>Coreano</entry> <entry><filename - role="package">korean/openoffice</filename></entry> + role="package">korean/openoffice-1.1</filename></entry> </row> <row> <entry>Danese</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-dk</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-dk</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Estone</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-et</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Finlandese</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-fi</filename></entry> </row> <row> <entry>Francese</entry> <entry><filename - role="package">french/openoffice</filename></entry> + role="package">french/openoffice-1.1</filename></entry> </row> <row> <entry>Giapponese</entry> <entry><filename - role="package">japanese/openoffice</filename></entry> + role="package">japanese/openoffice-1.1</filename></entry> </row> <row> <entry>Greco</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-gr</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-el</filename></entry> </row> <row> <entry>Italiano</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-it</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-it</filename></entry> </row> <row> <entry>Olandese</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-nl</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-nl</filename></entry> </row> <row> <entry>Polacco</entry> <entry><filename - role="package">polish/openoffice</filename></entry> + role="package">polish/openoffice-1.1</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Portoghese (Brasile)</entry> + + <entry><filename + role="package">portuguese/openoffice-1.1-pt_BR</filename></entry> </row> <row> <entry>Portoghese</entry> <entry><filename - role="package">portuguese/openoffice</filename></entry> + role="package">portuguese/openoffice-1.1-pt_PT</filename></entry> </row> <row> <entry>Russo</entry> <entry><filename - role="package">russian/openoffice</filename></entry> + role="package">russian/openoffice-1.1</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Slovacco</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-sk</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Sloveno</entry> + + <entry><filename + role="package">editors/openoffice-1.1-sl_SI</filename></entry> </row> <row> <entry>Spagnolo</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-es</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-es</filename></entry> </row> <row> <entry>Svedese</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-se</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-se</filename></entry> </row> <row> <entry>Tedesco</entry> <entry><filename - role="package">german/openoffice</filename></entry> + role="package">german/openoffice-1.1</filename></entry> </row> <row> <entry>Turco</entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice-tr</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1-tr</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry>Unghrese</entry> + + <entry><filename + role="package">hungarian/openoffice-1.1</filename></entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -859,7 +898,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -937,30 +976,14 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> per Linux. Visto che FreeBSD può eseguire binari per Linux, è disponibile anche per FreeBSD.</para> - <para>Per installare il pacchetto <application>&acrobat.reader; - 5</application> fare:</para> + <para>Per installare <application>&acrobat.reader; 7</application> + dalla collezione dei port:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r acroread5</userinput></screen> - - <para>Come sempre se il pacchetto non è disponibilie o se vuoi - l'ultima versione, anche puoi utilizzare la collezione dei - ports:</para> - - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/print/acroread5</userinput> + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/print/acroread7</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> - <note> - <para><application>&acrobat.reader;</application> è - disponibile in molte versioni differenti. Al momento della scrittura - di questo documento, sono presenti: - <filename role="package">print/acroread</filename> (versione 3.0.2), - <filename role="package">print/acroread4</filename> (versione 4.0.5), - e <filename role="package">print/acroread5</filename> (versione - 5.0.6). - Potrebbero non essere disponibili tutti i pacchetti per la tua - versione di FreeBSD. La collezione dei port conterrà in ogni - caso l'ultima versione.</para> - </note> + <para>Il package non è disponibile a causa di restrinzioni + di licenza.</para> </sect2> <sect2> @@ -969,10 +992,12 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <indexterm> <primary><application>gv</application></primary> </indexterm> + <indexterm> <primary>PDF</primary> <secondary>visualizzatore</secondary> </indexterm> + <indexterm> <primary>PostScript</primary> <secondary>visualizzatore</secondary> @@ -1073,7 +1098,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -1253,7 +1278,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <para>Qui di seguito un piccolo riassunto delle applicazioni trattate in questo capitolo:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="3"> <thead> <row> @@ -1275,20 +1300,11 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> </row> <row> - <entry><application>&netscape;</application></entry> - - <entry><literal>linux-netscape7</literal></entry> - - <entry><filename - role="package">www/linux-netscape7</filename></entry> - </row> - - <row> <entry><application>Opera</application></entry> - <entry><literal>linux-opera</literal></entry> + <entry><literal>opera</literal></entry> - <entry><filename role="package">www/linux-opera</filename></entry> + <entry><filename role="package">www/opera</filename></entry> </row> <row> @@ -1311,9 +1327,9 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <row> <entry><application>AbiWord</application></entry> - <entry><literal>AbiWord-gnome</literal></entry> + <entry><literal>abiword</literal></entry> - <entry><filename role="package">editors/AbiWord</filename></entry> + <entry><filename role="package">editors/abiword</filename></entry> </row> <row> @@ -1321,7 +1337,7 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <entry><literal>gimp</literal></entry> - <entry><filename role="package">graphics/gimp1</filename></entry> + <entry><filename role="package">graphics/gimp</filename></entry> </row> <row> @@ -1330,15 +1346,15 @@ export LD_PRELOAD</programlisting> <entry><literal>openoffice</literal></entry> <entry><filename - role="package">editors/openoffice</filename></entry> + role="package">editors/openoffice-1.1</filename></entry> </row> <row> <entry><application>&acrobat.reader;</application></entry> - <entry><literal>acroread5</literal></entry> + <entry><literal>acroread</literal></entry> - <entry><filename role="package">print/acroread5</filename></entry> + <entry><filename role="package">print/acroread7</filename></entry> </row> <row> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml index b30d4303d6..f0075895ff 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.148 + Original revision: 1.174 --> <appendix id="eresources"> @@ -43,8 +43,19 @@ messaggi, e mantenendo argomenti e regole di comportamento cerchiamo di tenere alto il rapporto segnale/rumore della lista. Venir meno a queste regole vorrebbe dire il fallimento della mailing list - come mezzo efficace di comunicazione per il progetto. - Vengono tenuti archivi per tutte le mailing list, e questi possono + come mezzo efficace di comunicazione per il progetto.</para> + + <para>Se hai alcuni dubbi su quale lista postare una questione, leggi <ulink + url="&url.articles.freebsd-questions;">Come ottenere i migliori risultati dalla + mailing list FreeBSD-questions</ulink>.</para> + + <para>Prima di postare su qualsiasi lista, per favore impara a come usare al + meglio le mailing list, ad esempio come evitare discussioni che vengono + richieste di frequente, leggendo il documento (FAQ) <ulink + url="&url.articles.mailing-list-faq;">Le Questioni Maggiormente Richieste + sulle Mailing List</ulink>.</para> + + <para>Vengono tenuti archivi per tutte le mailing list, e questi possono essere esplorati usando il <ulink url="&url.base;/search/index.html">FreeBSD World Wide Web server</ulink>. L'archivio esplorabile per parole chiave @@ -59,7 +70,7 @@ generiche a cui tutti sono invitati (e incoraggiati) a partecipare:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -116,13 +127,6 @@ </row> <row> - <entry>&a.config.name;</entry> - - <entry>Sviluppo del processo di installazione e configurazione di - FreeBSD</entry> - </row> - - <row> <entry>&a.current.name;</entry> <entry>Discussioni sull'utilizzo di &os.current;</entry> @@ -143,13 +147,6 @@ </row> <row> - <entry>&a.newbies.name;</entry> - - <entry>Discussioni ed attività dei nuovi utenti - FreeBSD</entry> - </row> - - <row> <entry>&a.policy.name;</entry> <entry>Le decisioni sulla politica da adottare del core degli @@ -189,7 +186,7 @@ di seguito prima di unirvi o spedirvi mail, poichè ci sono strette linee di condotta per il loro uso ed il loro contenuto.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -263,6 +260,12 @@ </row> <row> + <entry>&a.bluetooth.name;</entry> + + <entry>Usare la tecnologia &bluetooth; su FreeBSD</entry> + </row> + + <row> <entry>&a.cluster.name;</entry> <entry>Usare FreeBSD in cluster</entry> @@ -288,10 +291,23 @@ </row> <row> + <entry>&a.drivers.name;</entry> + + <entry>Scrivere driver di dispositivi per &os;</entry> + </row> + + <row> + <entry>&a.eclipse.name;</entry> + + <entry>Utenti FreeBSD di Eclipse EDI, strumenti, applicazioni + client e port.</entry> + </row> + + <row> <entry>&a.emulation.name;</entry> <entry>L'emulazione di altri sistemi operativi come - Linux/DOS/&windows;</entry> + Linux/&ms-dos;/&windows;</entry> </row> <row> @@ -348,7 +364,7 @@ <row> <entry>&a.ia64.name;</entry> - <entry>Il porting di FreeBSD ai futuri sistemi Intel IA64</entry> + <entry>Il porting di FreeBSD ai futuri sistemi &intel; IA64</entry> </row> <row> @@ -445,15 +461,23 @@ <row> <entry>&a.perl.name;</entry> + <entry>Mantenimento di un numero di port relativi a - <application>perl</application></entry> + perl</entry> + </row> + + <row> + <entry>&a.pf.name;</entry> + + <entry>Discussioni sul sistema di firewall packet + filter</entry> </row> <row> <entry>&a.platforms.name;</entry> <entry>Riguardo al porting di FreeBSD su architetture - non Intel</entry> + non &intel;</entry> </row> <row> @@ -475,6 +499,20 @@ </row> <row> + <entry>&a.proliant.name;</entry> + + <entry>Discussioni tecniche di FreeBSD su + piattaforme server HP ProLiant</entry> + </row> + + <row> + <entry>&a.python.name;</entry> + + <entry>Discussioni riguardo + Python su FreeBSD.</entry> + </row> + + <row> <entry>&a.qa.name;</entry> <entry>Discussione su certificati di qualità, solitamente @@ -482,6 +520,12 @@ </row> <row> + <entry>&a.rc.name;</entry> + + <entry>Discussione sul sistema <filename>rc.d</filename> e relativo sviluppo</entry> + </row> + + <row> <entry>&a.realtime.name;</entry> <entry>Sviluppo di estensioni realtime su FreeBSD</entry> @@ -543,6 +587,12 @@ </row> <row> + <entry>&a.usb.name;</entry> + + <entry>Supporto USB in &os;</entry> + </row> + + <row> <entry>&a.vuxml.name;</entry> <entry>Discussioni sull'infrastruttura VuXML</entry> @@ -564,7 +614,7 @@ liste così da comprendere l'etichetta di comunicazione richiesta.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -615,7 +665,7 @@ Lettura</emphasis> e non si dovrebbero inviare messaggi ad esse.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="3"> <thead> <row> @@ -634,7 +684,7 @@ <entry><filename>/usr/(CVSROOT|doc|ports|projects|src)</filename></entry> <entry>Tutte le modifiche in ogni parte dell'albero (unione di - tutte le altre liste di commit cvs)</entry> + tutte le altre liste di commit CVS)</entry> </row> <row> @@ -682,13 +732,13 @@ informazioni necessarie all'iscrizione.</para> <para>Per mandare un messaggio ad una lista basta inviare - una mail a <<replaceable>listname</replaceable>@FreeBSD.org>. + una mail a <email><replaceable>listname</replaceable>@FreeBSD.org</email>. Sarà poi redisribuita a tutti i membri della lista.</para> <para>Per disiscriverti da una lista, clicca sull'URL che trovi in fondo a ogni email ricevuta dalla lista. È anche possibile inviare un'email a - <freebsd-<replaceable>listname</replaceable>-unsubscribe@FreeBSD.org> + <email><replaceable>listname</replaceable>-unsubscribe@FreeBSD.org</email> per disiscriverti.</para> <para>A costo di ripeterci, vorremmo che i membri della lista @@ -879,6 +929,19 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term>&a.bluetooth.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>&bluetooth; su FreeBSD</emphasis></para> + + <para>Questo è il forum dove si riuniscono gli utenti &bluetooth; + di FreeBSD. Sono consentite aromentazioni su problemi di progettazione, + dettagli implementativi, patch, report di bug, lo stato attuale, nuove + caratteristiche, e altro materiale relativo a &bluetooth;.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>&a.bugbusters.name;</term> <listitem> @@ -982,6 +1045,62 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term>&a.drivers.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Scrivere driver di dispositivi per + &os;</emphasis></para> + + <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative + ai driver di dispositivi su &os;. È sostanzialmente + un posto per gli sviluppatori di driver di dispositivi su + questioni su come scrivere driver di dispositivi usando le API + del kernel di &os;.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>&a.eclipse.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Utenti &os; di Eclipse EDI, strumenti, + applicazioni client e port.</emphasis></para> + + <para>L'intenzione di questa lista è di fornire un + supporto reciproco per tutto ciò che concerne + la scelta, l'installazione, l'uso, lo sviluppo e il + mantenimento di Eclipse EDI, gli strumenti, le applicazioni + client sulla piattaforma &os; e l'assistenza al porting + di Eclipse EDI nonchè i plugin per l'ambiente di + FreeBSD.</para> + + <para>L'intenzione è anche quella di facilitare lo + scambio di informazioni tra la comunità di Eclipse e + la comunità di &os; per un reciproco + beneficio.</para> + + <para>Benchè questa lista si focalizzi principalmente + sulle necessità degli utenti di Eclipse essa + fornisce anche un forum per quelli ai quali piace + sviluppare applicaizoni specifiche per &os; usando + il framework Eclipse.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>&a.emulation.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Emulazione di altri sistemi come + Linux/&ms-dos;/&windows;</emphasis></para> + + <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative + all'esecuzione su &os; di programmi scritti per altri sistemi + operativi.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>&a.firewire.name;</term> <listitem> @@ -1055,7 +1174,7 @@ <para>Questa è una mailing list tecnica per individui impegnati attivamente nel porting di FreeBSD alla piattaforma - IA-64 dall'Intel, nel sollevare problemi e nel proporre + IA-64 dall'&intel;, nel sollevare problemi e nel proporre soluzioni. Individui interessati nel seguire le discussioni tecniche sono comunque benvenuti.</para> </listitem> @@ -1100,10 +1219,10 @@ forum appropriati esistono già da altre parti.</para> <para>Nota che questa lista, come le altre mailing list di - FreeBSD.org, è distribuita in tutto il mondo. Di - conseguenza, devi essere chiaro sul luogo e sulle - possibiltà di telelavoro o assistenza nel cambiare - abitazione, se disponibili.</para> + <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid>, è + distribuita in tutto il mondo. Di conseguenza, devi essere + chiaro sul luogo e sulle possibiltà di telelavoro o + assistenza nel cambiare abitazione, se disponibili.</para> <para>Le email dovrebbero usare solo formati aperti — preferibilmente testo semplice, ma molti lettori accettano anche @@ -1182,27 +1301,6 @@ </varlistentry> <varlistentry> - <term>&a.newbies.name;</term> - - <listitem> - <para><emphasis>Discussioni sulle attività dei nuovi - adepti</emphasis></para> - - <para>Copriamo ogni attività riguardante i nuovi utenti che - non sia coperta altrove, inclusi: tecniche di apprendimento e - soluzione dei problemi indipendenti, la ricerca e l'uso di risorse - in rete e la richiesta di aiuto ad altri utenti, come usare - mailing list e quali liste usare, chat generiche, gli errori, i - pregi, la condivisione di idee, storie, supporto morale (ma non - tecnico), e prendere parte attiva nella comunità FreeBSD. - Prendiamo i nostri problemi e le richieste di supporto a - freebsd-questions, e usiamo freebsd-newbies per incontrare altra - gente che sia impegnata nelle stesse attività in quanto - nuovo utente.</para> - </listitem> - </varlistentry> - - <varlistentry> <term>&a.openoffice.name;</term> <listitem> @@ -1241,17 +1339,30 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term>&a.pf.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Discussioni sul sistema di firewall packet + filter</emphasis></para> + + <para>Discussioni concernenti il sistema di firewall packet filter + (pf) su FreeBSD. Saranno ben accolte sia discussioni tecniche che + questioni generiche. Inoltre su questa lista si discute anche del + framework ALTQ Qos.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>&a.platforms.name;</term> <listitem> <para><emphasis>Il porting sulle piattaforme non - Intel</emphasis></para> + &intel;</emphasis></para> <para>Questione concernenti FreeBSD fra le varie piattaforme, discussioni generiche e proposte per ports ad architetture non - Intel. - È una maliling list tecnica per la quale ci si attende - materiale strettamente tecnico.</para> + &intel;. È una maliling list tecnica per la quale ci + si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1299,6 +1410,37 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term>&a.proliant.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Discussioni tecniche di FreeBSD su + piattaforme server HP ProLiant</emphasis></para> + + <para>Questa mailing list è usata per discussioni + tecniche sull'uso di FreeBSD su server HP ProLiant, + includendo discussioni su driver ProLiant, software + di gestione, strumenti di configurazione, ed aggiornamenti + del BIOS. Come tale, questo è il posto adatto per + discutere circa hpasmd, hpasmcli, e hpacucli.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>&a.python.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Python su FreeBSD</emphasis></para> + + <para>Questa è una lista di discussioni relative al miglioramento + del supporto di Python su FreeBSD. Questa è una mailing list + tecnica. È per coloro che lavorano sul porting di Python, sui + suoi moduli di terze parti e sul materiale di + <application>Zope</application>in FreeBSD. Inoltre + sono benvenute persone interessate alle discussioni tecniche.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>&a.questions.name;</term> <listitem> @@ -1394,6 +1536,18 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term>&a.usb.name;</term> + + <listitem> + <para><emphasis>Discussioni per il supporto USB in + &os;</emphasis></para> + + <para>Questa è la mailing list per discussioni tecniche + relative al supporto USB in &os;.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>&a.usergroups.name;</term> <listitem> @@ -1670,7 +1824,7 @@ membri. Gli amministratori di lista si riservano il diritto di revocare l'indirizzo assegnato se in alcun modo se ne fa cattivo uso.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -1708,7 +1862,7 @@ si riservano il diritto di cancellare l'account se viene in alcun modo usato male.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -1724,16 +1878,6 @@ <tbody> <row> - <entry>storm.uk.FreeBSD.org</entry> - - <entry>Solo SSH</entry> - - <entry>CVS a sola lettura, spazio web personale, email</entry> - - <entry>&a.brian;</entry> - </row> - - <row> <entry>dogma.freebsd-uk.eu.org</entry> <entry>Telnet/FTP/SSH</entry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/Makefile b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/Makefile new file mode 100644 index 0000000000..7b5971c535 --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/Makefile @@ -0,0 +1,15 @@ +# +# Crea il Manuale con il contenuto di solo questo capitolo. +# +# $FreeBSD$ +# + +CHAPTERS= firewalls/chapter.sgml + +VPATH= .. + +MASTERDOC= ${.CURDIR}/../${DOC}.${DOCBOOKSUFFIX} + +DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../../.. + +.include "../Makefile" diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/chapter.sgml new file mode 100644 index 0000000000..fb5e2bbd6f --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/firewalls/chapter.sgml @@ -0,0 +1,57 @@ +<!-- + The FreeBSD Italian Documentation Project + + $FreeBSD$ + Original revision: 1.62 +--> + +<chapter id="firewalls"> + <title>Firewall</title> + + <sect1 id="firewalls-intro"> + <title>Introduzione</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> + + <sect1 id="firewalls-concepts"> + <title>Concetti sui Firewall</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> + + <sect1 id="firewalls-apps"> + <title>Firewall come Applicaizoni Software</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> + + <sect1 id="firewalls-pf"> + <title>Il Firewall PF (Packet Filter)</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> + + <sect1 id="firewalls-ipf"> + <title>Il Firewall IPF (IPFILTER)</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> + + <sect1 id="firewalls-ipfw"> + <title>IPFW</title> + + <para>Traduzione in corso.</para> + </sect1> +</chapter> + +<!-- + Local Variables: + mode: sgml + sgml-declaration: "../chapter.decl" + sgml-indent-data: t + sgml-omittag: nil + sgml-always-quote-attributes: t + sgml-parent-document: ("../book.sgml" "part" "chapter") + End: +--> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/Makefile b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/Makefile new file mode 100644 index 0000000000..d2ab6fcaf9 --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/Makefile @@ -0,0 +1,15 @@ +# +# Crea il Manuale con il contenuto di solo questo capitolo. +# +# $FreeBSD$ +# + +CHAPTERS= geom/chapter.sgml + +VPATH= .. + +MASTERDOC= ${.CURDIR}/../${DOC}.${DOCBOOKSUFFIX} + +DOC_PREFIX?= ${.CURDIR}/../../../.. + +.include "../Makefile" diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml new file mode 100644 index 0000000000..7408944006 --- /dev/null +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml @@ -0,0 +1,57 @@ +<!-- + The FreeBSD Italian Documentation Project + + $FreeBSD$ + Original revision: 1.7 +--> + +<chapter id="GEOM"> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + + <title>GEOM: Framework Modulare per la Trasformazione del Disco</title> + + <sect1 id="GEOM-synopsis"> + <title>Sinossi</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="GEOM-intro"> + <title>Introduzione a GEOM</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="GEOM-striping"> + <title>RAID0 - Striping</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="GEOM-mirror"> + <title>RAID1 - Mirroring</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> +</chapter> + +<!-- + Local Variables: + mode: sgml + sgml-declaration: "../chapter.decl" + sgml-indent-data: t + sgml-omittag: nil + sgml-always-quote-attributes: t + sgml-parent-document: ("../book.sgml" "part" "chapter") + End: +--> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml index 402d335394..8874e14475 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml @@ -2,92 +2,5833 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ + Original revision: 1.329 --> <chapter id="install"> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Jim</firstname> + + <surname>Mock</surname> + + <contrib>Ristrutturato, riorganizzato, ed in parte + riscritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Randy</firstname> + + <surname>Pratt</surname> + + <contrib>Il tour guidato su sysinstall, e gli screenshot sono + di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + <title>Installazione di FreeBSD</title> - <sect1> + <sect1 id="install-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm><primary>installazione</primary></indexterm> + + <para>FreeBSD è fornito di un programma di installazione basato su + testo, facile da usare, chiamato <application>sysinstall</application>. + Questo è il programma di installazione di default di FreeBSD, + sebbene i fornitori siano liberi di usare la loro suite di installazione + se preferiscono. Questo capitolo descrive come usare + <application>sysinstall</application> per installare FreeBSD.</para> + + <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Come creare i dischi di installazione di FreeBSD.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come FreeBSD fa riferimento, e suddivide i tuoi hard disk.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come far partire <application>sysinstall</application>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Le domande che <application>sysinstall</application> ti + farà, cosa vogliono dire, e come rispondere.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Prima di leggere capitolo, dovresti:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Leggere la lista dell'hardware supportato inclusa nella versione + di FreeBSD che stai installando, e verificare che il tuo hardware + sia supportato.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <note> + <para>In generale, queste istruzioni di installazione sono scritte per + computer con architettura &i386; (<quote>PC compatibile</quote>). + Dove richiesto, saranno fornite istruzioni specifiche per altre + piattaforme (ad esempio, Alpha). Sebbene questa guida sia + aggiornata il più possibile, potresti trovare piccole differenze + tra la procedura di installazione e quello che viene mostrato qui. + È consigliato usare questo capitolo come una guida generale + piuttosto che un manuale di installazione vero e proprio.</para> + </note> </sect1> <sect1 id="install-pre"> - <title>Pre-installation Tasks</title> + <title>Compiti Prima dell'Installazione</title> + + <sect2 id="install-inventory"> + <title>Inventario del Tuo Computer</title> + + <para>Prima di installare FreeBSD dovresti fare un inventario dei + componenti del tuo computer. Durante l'installazione di FreeBSD + ti verranno mostrati tutti i componenti (hard disk, schede di + rete, CDROM, e così via), il loro modello e chi li fabbrica. + FreeBSD tenterá di determinare la configurazione corretta per i + vari dispositivi, incluse le informazioni riguardo la corretta + configurazione sia dell'IRQ che delle porte I/O da usare. A causa + della varietà di hardware dei PC non è detto che il + processo venga completato con successo, quindi potrai avere bisogno + di modificare la tua configurazione.</para> + + <para>Se hai già un altro sistema operativo installato, ad + esempio &windows; o Linux, potrebbe essere una buona idea vedere come + è configurato l'hardware su quei sistemi operativi. Se non sei + sicuro della configurazione usata da una certa scheda di espansione, + potresti trovare la configurazione stampata sulla scheda stessa. I + numeri IRQ più comuni sono 3, 5 e 7,e le porte di indirizzo + I/O sono di norma scritte in numeri esadecimali, come 0x330.</para> + + <para>Raccomandiamo di scrivere o di stampare queste informazioni prima + di installare FreeBSD. Può essere d'aiuto usare una tabella, + come questa:</para> + + <table pgwide="1" frame="none"> + <title>Esempio di Inventario dei Dispositivi</title> + + <tgroup cols="4"> + <colspec colwidth="2*"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="4*"> + + <thead> + <row> + <entry>Nome Dispositivo</entry> + + <entry>IRQ</entry> + + <entry>porte di I/O</entry> + + <entry>Note</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Primo hard disk</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>40 GB, fabbricato da Seagate, primo IDE master</entry> + </row> + + <row> + <entry>CDROM</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>Primo IDE slave</entry> + </row> + + <row> + <entry>Secondo hard disk</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>20 GB, fabbricato da IBM, secondo IDE master</entry> + </row> + + <row> + <entry>Primo controller IDE</entry> + + <entry>14</entry> + + <entry>0x1f0</entry> + + <entry></entry> + </row> + + <row> + <entry>Scheda di rete</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>&intel; 10/100</entry> + </row> + + <row> + <entry>Modem</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>&tm.3com; 56K faxmodem, su COM1</entry> + </row> + + <row> + <entry>…</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + </sect2> + + <sect2> + <title>Backup Dei Tuoi Dati</title> + + <para>Se il computer dove installerai FreeBSD contiene dati importanti, + fai un backup dei dati, quindi verifica il backup prima di iniziare + un'installazione di FreeBSD. La procedura di installazione di FreeBSD + ti avviserà prima di scrivere dati sul tuo disco, ma una volta + confermato il processo questo non può più essere + annullato.</para> + </sect2> + + <sect2 id="install-where"> + <title>Decidere Dove Installare FreeBSD</title> + + <para>Se vuoi usare l'intero disco per installare FreeBSD, puoi saltare + tranquillamente questa sezione.</para> + + <para>Altrimenti, se vuoi che FreeBSD coesista con altri sistemi + operativi allora hai bisogno di una conoscenza basilare di come i dati + sono organizzati sul disco.</para> + + <sect3 id="install-where-i386"> + <title>Disposizione Del Disco per &i386;</title> + + <para>Un disco di un PC può essere suddiviso in diverse parti. + Queste parti vengono chiamate + <firstterm>partizioni</firstterm>. Per sua natura, un PC supporta + solo quattro partizioni per disco. Queste partizioni sono chiamate + <firstterm>partizioni primarie</firstterm>. Per aggirare questa + limitazione e avere più di quattro partizioni, è stata + progettata un nuovo tipo di partizione, la <firstterm>partizione + estesa</firstterm>. Un disco può contenere una sola + partizione estesa. All'interno di questa partizione estesa possono + essere create partizioni speciali, chiamate <firstterm>partizioni + logiche</firstterm>.</para> + + <para>Ogni partizione ha un'<firstterm>ID di partizione</firstterm>, che + è un numero usato per identificare il tipo di dati nella + partizione. L'ID di partizione di FreeBSD è + <literal>165</literal>.</para> + + <para>In generale, ogni sistema operativo che usi identificherà + le sue partizioni in un modo particolare. Per esempio, il DOS, e i + suoi discendenti, come &windows;, assegnano ad ogni partizione + primaria e logica una <firstterm>lettera di dispositivo</firstterm>, + cominciando con <devicename>C:</devicename>.</para> + + <para>FreeBSD deve essere installato su una partizione primaria. + I dati di FreeBSD, inclusi i tuoi file, possono risiedere tutti su + questa unica partizione. Comunque, se hai più dischi, puoi + creare una partizione FreeBSD su tutti i dischi (o su parte di essi). + Quando installi FreeBSD, devi avere una partizione disponibile. + Questa potrebbe essere una nuova partizione che hai preparato, + o potrebbe essere una partizione esistente che contiene dati che + non ti interessano più.</para> + + <para>Se già usi tutte le partizioni di ogni tuo disco, dovrai + liberare una partizione per FreeBSD utilizzando i programmi forniti + dagli altri sistemi operativi che usi (es., <command>fdisk</command> + su DOS o &windows;).</para> + + <para>Se hai una partizione libera puoi usare quella. Comunque, + potresti avere la necessità di restringere una o più + delle tue partizioni.</para> + + <para>Un'installazione minima di FreeBSD richiede un piccolo spazio di + 100 MB sull'hard disk. Comunque, questa è + <emphasis>proprio</emphasis> un'installazione minima, che non + lascia molto spazio per altri tuoi file. Una partizione minima + più realistica è di 250 MB, senza ambiente grafico, + e di 350 MB o anche di più se vuoi un'interfaccia grafica. + Se hai intenzione di installare diverso software di terze parti, avrai + bisogno di molto più spazio.</para> + + <para>Puoi usare programmi commerciali come ad esempio + <application>&partitionmagic;</application> per ridimensionare le + tue partizioni e creare spazio per FreeBSD. La directory + <filename>tools</filename> sul CDROM contiene due software gratuiti + che possono eseguire questo compito, <application>FIPS</application> e + <application>PResizer</application>. La documentazione per entrambi + questi strumenti è disponibile nella stessa directory. + <application>FIPS</application>, <application>PResizer</application>, + e <application>&partitionmagic;</application> possono ridimensionare + partizioni <acronym>FAT16</acronym> e <acronym>FAT32</acronym> — + usate da &ms-dos; fino a &windows; ME. + <application>&partitionmagic;</application> è una delle + applicazioni che può ridimensionare anche partizioni + <acronym>NTFS</acronym>.</para> + + <warning> + <para>L'uso scorretto di questi programmi può causare la + perdita di dati nel tuo hard disk. Assicurati di avere un backup + recente e funzionante prima di usare questi strumenti.</para> + </warning> + + <example> + <title>Usare una Partizione Esistente</title> + + <para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco di + 4 GB con già installato una versione di &windows;, e che + tu abbia suddiviso il disco in due lettere di dispositivo, + <devicename>C:</devicename> e <devicename>D:</devicename>, ognuno + dei quali ha dimensioni pari a 2 GB. Hai 1 GB di dati + su <devicename>C:</devicename>, e 0.5 GB di dati su + <devicename>D:</devicename>.</para> + + <para>Questo significa che il tuo disco ha due partizioni, una per + lettera. Puoi copiare tutti i tuoi dati da + <devicename>D:</devicename> a <devicename>C:</devicename>, in modo + da liberare la seconda partizione, pronta per FreeBSD.</para> + </example> + + <example> + <title>Restringere una Partizione Esistente</title> + + <para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco da + 4 GB dove è già installata una versione di + &windows;. Quando hai installato &windows; hai creato un'unica + grande partizione, il dispositivo <devicename>C:</devicename> con + capacità pari a 4 GB. Hai usato 1.5 GB di + spazio, e vorresti usarne 2 GB per FreeBSD.</para> + + <para>Per installare FreeBSD hai due differenti + possibilità:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>Fare il backup dei tuoi dati in &windows;, e installarlo di + nuovo, occupando solamente 2 GB.</para> + </listitem> - <para>Traduzione in corso</para> + <listitem> + <para>Utilizzare uno strumento come + <application>&partitionmagic;</application>, come descritto + in precedenza, per restringere la partizione di + &windows;.</para> + </listitem> + </orderedlist> + </example> + </sect3> + + <sect3> + <title>Disposizione del Disco per Alpha</title> + + <indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm> + + <para>Dovrai dedicare un intero disco per FreeBSD su Alpha. Attualmente + non è possibile condividere un disco con altri sistemi + operativi. A seconda della macchina Alpha che possiedi, il disco + può essere sia SCSI che IDE, sempre che la tua macchina sia + capace di fare il boot da essi.</para> + + <para>Seguendo la convenzione dei manuali della Digital / Compaq tutti + gli input SRM sono maiuscoli. SRM è case insensitive.</para> + + <para>Per determinare i nomi e i tipi dei dischi nella tua macchina, + usa il comando <literal>SHOW DEVICE</literal> dal prompt della console + SRM:</para> + + <screen>>>><userinput>SHOW DEVICE</userinput> +dka0.0.0.4.0 DKA0 TOSHIBA CD-ROM XM-57 3476 +dkc0.0.0.1009.0 DKC0 RZ1BB-BS 0658 +dkc100.1.0.1009.0 DKC100 SEAGATE ST34501W 0015 +dva0.0.0.0.1 DVA0 +ewa0.0.0.3.0 EWA0 00-00-F8-75-6D-01 +pkc0.7.0.1009.0 PKC0 SCSI Bus ID 7 5.27 +pqa0.0.0.4.0 PQA0 PCI EIDE +pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> + + <para>Questo esempio è stato preso da una Digital Personal + Workstation 433au e mostra tre dischi collegati alla macchina. + Il primo è un lettore CDROM chiamato + <devicename>DKA0</devicename>, mentre gli altri due dischi sono + chiamati rispettivamente <devicename>DKC0</devicename> e + <devicename>DKC100</devicename>.</para> + + <para>I nomi dei dischi del tipo <devicename>DKx</devicename> , sono + dischi SCSI. Per esempio <devicename>DKA100</devicename> + è riferito al disco SCSI con ID 1 sul primo bus SCSI (A), + mentre <devicename>DKC300</devicename> si riferisce al disco SCSI con + ID 3 sul terzo bus SCSI (C). Il nome del dispositivo + <devicename>PKx</devicename> si riferisce all'adattatore SCSI. + Come visto nell'output di <literal>SHOW DEVICE</literal> i CDROM SCSI + sono trattati come dischi SCSI.</para> + + <para>I dischi IDE hanno un nome del tipo <devicename>DQx</devicename>, + mentre ai nomi <devicename>PQx</devicename> sono associati i + controller IDE.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Raccogli i Dettagli di Configurazione della tua Rete</title> + + <para>Se intendi installare FreeBSD tramite una connessione di rete + (per esempio, un'installazione tramite FTP, oppure un server NFS), + allora dovrai conoscere la tua configurazione di rete. Ti verranno + richieste queste informazioni durante l'installazione in modo che + FreeBSD possa connettersi alla rete e completare l'installazione.</para> + + <sect3> + <title>Connessione a una Rete Ethernet o tramite un Modem + Cable/DSL</title> + + <para>Se hai la possibilità di connetterti a una rete Ethernet, + o se hai una connessione a Internet tramite un adattatore Ethernet + via cavo o DSL, allora avrai bisogno delle seguenti + informazioni:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>Indirizzo IP</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Indirizzo IP del gateway di default</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il nome host (hostname)</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Indirizzi IP dei server DNS</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Maschera di Rete</para> + </listitem> + </orderedlist> + + <para>Se non conosci queste informazioni, puoi chiederle al tuo + amministratore di sistema oppure al tuo provider. Potrebbero dirti + che queste informazioni sono assegnate automaticamente, + usando <firstterm>DHCP</firstterm>. Se così fosse, prendi + nota.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Connessione Tramite Modem</title> + + <para>Se ti connetti al tuo ISP usando un modem puoi installare + FreeBSD da Internet, e questo richiederà molto tempo.</para> + + <para>In questo caso dovrai sapere:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>Il numero di telefono per la connessione del tuo ISP</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>La porta COM: sulla quale il tuo modem è + connesso</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il nome utente e relativa password del tuo account + dell'ISP</para> + </listitem> + </orderedlist> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Controllare i Possibili Errori di FreeBSD Post-Release</title> + + <para>Sebbene il progetto di FreeBSD si impegna per + assicurare che ogni release di FreeBSD sia stabile il più + possibile, può capitare che ogni tanto qualche bug sfugga durante + il processo di costruzione della release. In rare occasioni questi bug + interessano il processo di installazione. Non appena questi problemi + sono scoperti e fixati, gli stessi sono segnalati nella <ulink + url="http://www.FreeBSD.org/releases/&rel.current;R/errata.html">FreeBSD + Errata</ulink>, che è possibile trovare sul sito web di + FreeBSD. Dovresti verificare questo documento prima di iniziare + l'installazione in modo tale da essere a conoscenza dei bug + esistenti.</para> + + <para>Le informazioni sulle varie release, inclusi i vari errata + per ogni release, possono essere trovati nella sezione <ulink + url="&url.base;/releases/index.html">informazioni di release</ulink> + sul <ulink url="&url.base;/index.html">sito web di + FreeBSD</ulink>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Ottenere i File di Installazione di FreeBSD</title> + + <para>Il processo di installazione di FreeBSD può installare + FreeBSD prendendo file da una delle seguenti fonti:</para> + + <itemizedlist> + <title>Media Locale</title> + + <listitem> + <para>Un CDROM o DVD</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Una partizione DOS sullo stesso computer</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un nastro magnetico SCSI o QIC</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Floppy disk</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <itemizedlist> + <title>Rete</title> + + <listitem> + <para>Un sito FTP, passando attraverso un firewall, o usando un proxy + HTTP, a seconda della necessità</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Un server NFS</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Una connessione parallela o seriale dedicata</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Se hai comprato il CD o il DVD di FreeBSD allora hai già + tutto ciò che necessiti, e dovresti passare alla prossima + sezione (<xref linkend="install-floppies">).</para> + + <para>Se non ti sei procurato i file di installazione di FreeBSD dovresti + saltare alla <xref linkend="install-diff-media"> che spiega + come prepararsi all'installazione di FreeBSD. Dopo aver letto + quella sezione, puoi tornare indietro e leggere la <xref + linkend="install-floppies">.</para> + </sect2> + + <sect2 id="install-floppies"> + <title>Preparare i Media per il Boot</title> + + <para>Il processo di installazione di FreeBSD ha inizio avviando il tuo + computer nel programma di installazione di FreeBSD—non è + un programma che puoi avviare da un altro sistema operativo. + Normalmente il tuo computer fa il boot usando il sistema operativo + installato sul tuo hard disk, ma puoi configurare il tuo computer + affinchè faccia il boot da floppy disk <quote>avviabili</quote>. + Inoltre la maggior parte dei computer odierni possono fare il boot da + CDROM.</para> + + <tip> + <para>Se possiedi FreeBSD su CDROM o su DVD (sia che l'hai comprato + o preparato per conto tuo), ed il tuo computer consente di fare il + boot da CDROM o DVD (solitamente tramite un'opzione del BIOS + chiamata <quote>Boot Order</quote> o simili), allora puoi saltare + questa sezione. Le immagini CDROM o DVD di FreeBSD sono avviabili + e possono essere utilizzate per installare FreeBSD senza altre + preparazioni particolari.</para> + </tip> + + <para>Per creare un'immagine floppy avviabile, segui i seguenti + passi :</para> + + <procedure> + <step> + <title>Ottenere l'Immagine Floppy Avviabile</title> + + <para>I dischi avviabili sono disponibili nel tuo media di + installazione nella directory <filename>floppies/</filename>, + inoltre possono essere scaricate dalla directory + <filename>floppies/</filename>, + <literal>ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/<replaceable><arch></replaceable>/<replaceable><version></replaceable>-RELEASE/floppies/</literal>. + Sostituisci <replaceable><arch></replaceable> + e <replaceable><version></replaceable> rispettivamente con + l'architettura e il numero di versione che vuoi installare. + Per esempio, le immagini floppy avviabili per + &os; &rel.current;-RELEASE per &i386; sono disponibili + in <ulink + url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/floppies/"></ulink>.</para> + + <para>Le immagini floppy hanno l'estensione <filename>.flp</filename>. + La directory <filename>floppies/</filename> contiene diverse + immagini, a seconda della versione di FreeBSD che vuoi installare, e + in alcuni casi, a seconda dell'hardware che possiedi. + Se stai installando FreeBSD 4.X nella maggior parte dei casi + avrai bisogno di due file, <filename>kern.flp</filename> e + <filename>mfsroot.flp</filename>. Se stai installando + FreeBSD 5.X nella maggior parte dei casi avrai bisogno di + tre floppy, <filename>boot.flp</filename>, + <filename>kern1.flp</filename>, e <filename>kern2.flp</filename>. + Consulta il file <filename>README.TXT</filename> che puoi trovare + nella stessa directory al fine di avere maggiori informazioni + riguardanti le immagine floppy.</para> + + <note> + <para>Possono essere necessari driver di dispositivi aggiuntivi + per sistemi 5.X più vecchi di &os; 5.3. + Queste driver sono forniti dall'immagine + <filename>drivers.flp</filename>.</para> + </note> + + <important> + <para>Il tuo programma FTP deve usare la <emphasis>modalità + binaria</emphasis> per poter scaricare queste immagini floppy. + Alcuni browser web usano la modalità + <emphasis>testo</emphasis> (chiamata anche + <emphasis>ASCII</emphasis>), e ti accorgerai di questo se non + riuscirai ad avviare da floppy.</para> + </important> + </step> + + <step> + <title>Preparare i Dischetti Floppy</title> + + <para>Devi preparare un disco floppy per ogni immagine che hai + scaricato. Questi dischetti non devono avere difetti. Il + metodo più semplice per verificare ciò è + formattare i dischi. Non avere fiducia dei dischetti + pre-formattati. Lo strumento di formattazione in &windows; non + segnala l'eventuale presenza di blocchi danneggiati, semplicemente + li segna come <quote>difettosi</quote> e li ignora. È + consigliabile usare dei nuovi dischetti floppy se hai in mente di + procedere con questo tipo di installazione.</para> + + <important> + <para>Se stai tentando di installare FreeBSD ed il programma di + installazione crasha, freeza, o non procede come dovrebbe, la + prima cosa da sospettare sono proprio i floppy. Prova a scrivere + i file di immagine floppy su nuovi dischi e riprova.</para> + </important> + </step> + + <step> + <title>Scrivere i File Immagine sui Floppy Disk</title> + + <para>I file <filename>.flp</filename> <emphasis>non</emphasis> + sono dei file regolari da copiare sul dischetto. Sono + immagini di un contenuto completo di un dischetto. Questo significa + che <emphasis>non</emphasis> puoi copiare semplicemente i file + da un dischetto ad un altro. Invece, devi usare uno strumento + specifico per scrivere le immagini direttamente sul + dischetto.</para> + + <indexterm><primary>DOS</primary></indexterm> + + <para>Se stai creando i floppy su un computer con in esecuzione + &ms-dos;/&windows;, allora puoi usare l'utility chiamata + <command>fdimage</command>.</para> + + <para>Se vuoi usare le immagini che stanno nel CDROM, ed il CDROM + è sul dispositivo <devicename>E:</devicename>, puoi + impartire questo comando:</para> + + <screen><prompt>E:\></prompt> <userinput>tools\fdimage floppies\kern.flp A:</userinput></screen> + + <para>Ripeti questo comando per ogni file <filename>.flp</filename>, + sostituendo ogni volta il disco floppy, e poi assicurati + di etichettare ogni floppy con il nome del file che hai + copiato. Aggiusta il comando come necessario, a seconda di dove + hai collocato i file <filename>.flp</filename>. Se non + hai il CDROM, puoi scaricare <command>fdimage</command> dalla + <ulink + url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/">directory + <filename class="directory">tools</filename></ulink> + sul sito FTP di FreeBSD.</para> + + <para>Se stai creando i floppy su sistema &unix; (come un altro + sistema FreeBSD) puoi usare il comando &man.dd.1; per scrivere i + file immagine direttamente sul disco. Su FreeBSD, dovresti + eseguire:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>dd if=kern.flp of=/dev/fd0</userinput></screen> + + <para>Su FreeBSD, <filename>/dev/fd0</filename> è + riferito al primo floppy disk (il dispositivo + <devicename>A:</devicename>). <filename>/dev/fd1</filename> sarebbe + il dispositivo <devicename>B:</devicename>, e cosí via. Altre + varianti &unix; potrebbero avere nomi differenti per i dispositivi + floppy disk, e se necessario consulta la documentazione del sistema + che stai usando.</para> + </step> + </procedure> + + <para>Adesso sei pronto per iniziare ad installare FreeBSD.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="install-start"> - <title>Starting the Installation</title> + <title>Iniziare l'Installazione</title> + + <important> + <para>Per default, l'installazione non apporterà nessun + cambiamento sul tuo disco (o dischi) fino a quando non vedi questo + messaggio:</para> + + <literallayout class="monospaced">Last Chance: Are you SURE you want continue the installation? + +If you're running this on a disk with data you wish to save then WE +STRONGLY ENCOURAGE YOU TO MAKE PROPER BACKUPS before proceeding! + +We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> + + <para>Il processo di installazione può essere sospeso in qualunque + momento prima dell'avvertimento finale senza cancellare dati sul tuo + hard disk. Se ti sei accorto di aver configurato qualcosa di sbagliato + puoi ancora spegnere il computer prima di quel avvertimento, senza che + venga creato alcun danno.</para> + </important> + + <sect2 id="install-starting"> + <title>Avvio</title> + + <sect3 id="install-starting-i386"> + <title>Avvio per &i386;</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <procedure> + <step> + <para>Iniziamo con il computer spento.</para> + </step> + + <step> + <para>Accendi il computer. Appena acceso dovrebbe visualizzare + un'opzione per entrare nel menù di sistema, chiamato anche + BIOS, solitamente tramite tasti come <keycap>F2</keycap>, + <keycap>F10</keycap>, <keycap>Del</keycap>, o + <keycombo action="simul"> + <keycap>Alt</keycap> + <keycap>S</keycap> + </keycombo>. Usa la combinazione di tasti indicata sullo schermo. + In alcuni casi il tuo computer può visualizzare un'immagine + durante la fase di avvio. In genere, premendo + <keycap>Esc</keycap> l'immagine sparirà e sarai in grado + di vedere i messaggi di avvio.</para> + </step> + + <step> + <para>Trova il settaggio che controlla da quali dispositivi il + sistema tenta l'avvio. Di solito questo settaggio viene + identificato con <quote>Boot Order</quote> e in genere mostra + una lista di dispositivi, come <literal>Floppy</literal>, + <literal>CDROM</literal>, <literal>First Hard Disk</literal>, e + così via.</para> + + <para>Se vuoi partire con il boot da floppy, assicurati di avere + selezionato il floppy disk come primo dispositivo di avvio. + Se invece vuoi partire con il boot da CDROM allora seleziona + questo come primo dispositivo di avvio. In caso di dubbio, puoi + consultare il manuale che ti hanno dato assieme al computer, e/o + con la scheda madre.</para> + + <para>Una volta apportato la modifica, salva ed esci dal BIOS. + Il computer dovrebbe fare un riavvio.</para> + </step> + + <step> + <para>Se hai bisogno di preparare i floppy di boot, come descritto + nella <xref linkend="install-floppies">, allora uno di + questi sarà il primo dischetto di boot, probabilmente + quello contenente l'immagine <filename>kern.flp</filename>. + Metti questo disco nel tuo floppy.</para> + + <para>Se vuoi fare il boot da CDROM, allora dovrai accendere il + computer, e inserire il CDROM prima che puoi.</para> + + <para>Se il computer parte normalmente e carica il sistema operativo + già esistente, allora:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>I dischi non sono stati inseriti prima dell'inizio + della fase di avvio. Lasciali inseriti, e riavvia il + computer.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>I recenti cambiamenti apportati nel BIOS non sono + corretti. Dovresti rifare i passaggi fino a quando avrai + successo.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il tuo BIOS non supporta il boot dal tuo media + desiderato.</para> + </listitem> + </orderedlist> + </step> + + <step> + <para>FreeBSD si avvierà. Se hai scelto di partire da CDROM + probabilmente vedrai schermate come queste (le informazioni sulla + versione sono state omesse):</para> + + <screen>Verifying DMI Pool Data ........ +Boot from ATAPI CD-ROM : + 1. FD 2.88MB System Type-(00) +Uncompressing ... done + +BTX loader 1.00 BTX version is 1.01 +Console: internal video/keyboard +BIOS drive A: is disk0 +BIOS drive B: is disk1 +BIOS drive C: is disk2 +BIOS drive D: is disk3 +BIOS 639kB/261120kB available memory + +FreeBSD/i386 bootstrap loader, Revision 0.8 + +/kernel text=0x277391 data=0x3268c+0x332a8 | + +| +Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt. +Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> + + <para>Se hai fatto il boot da floppy, vedrai simili informazioni sul + tuo schermo (le informazioni sulla versione sono state + omesse):</para> + + <screen>Verifying DMI Pool Data ........ + +BTX loader 1.00 BTX version is 1.01 +Console: internal video/keyboard +BIOS drive A: is disk0 +BIOS drive C: is disk1 +BIOS 639kB/261120kB available memory + +FreeBSD/i386 bootstrap loader, Revision 0.8 + +/kernel text=0x277391 data=0x3268c+0x332a8 | + +Please insert MFS root floppy and press enter:</screen> + + <para>Segui queste istruzioni, rimuovi il disco + <filename>kern.flp</filename>, inserisci il disco + <filename>mfsroot.flp</filename>, e premi <keycap>Invio</keycap>. + &os; 5.3 e superiori hanno ulteriori dischi, come descritto + nella <link linkend="install-floppies">sezione precedente</link>. + Avvia dal primo floppy; quando indicato, inserisci gli altri + dischi.</para> + </step> + + <step> + <para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM, + il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> + + <screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt. +Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> + + <para>Puoi sia attendere dieci secondi, oppure premere + <keycap>Invio</keycap> (per &os; 4.X ciò + avvierà il menù di configurazione del + kernel).</para> + </step> + </procedure> + </sect3> + + <sect3> + <title>Avvio per Alpha</title> + + <indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm> + + <procedure> + <step> + <para>Iniziamo con il computer spento.</para> + </step> + + <step> + <para>Accendi il computer e attendi che arrivi + al prompt di avvio.</para> + </step> + + <step> + <para>Se hai la necessità di preparare i floppy di avvio, + come descritto nella <xref linkend="install-floppies"> + allora uno di questi sarà il primo disco di avvio, + probabilmente quello che contiene <filename>kern.flp</filename>. + Inserisci questo disco nel tuo floppy e digita il seguente + comando per avviare da dischetto (sostituisci il nome del tuo + floppy se necessario):</para> + + <screen>>>><userinput>BOOT DVA0 -FLAGS '' -FILE ''</userinput></screen> + + <para>Se stai avviando da CDROM, inserisci il CDROM nel lettore + e digita il seguente comando per avviare l'installazione + (sostituisci il nome del lettore CDROM se necessario):</para> + + <screen>>>><userinput>BOOT DKA0 -FLAGS '' -FILE ''</userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>In fase di avvio partirà FreeBSD. Se hai fatto + il boot tramite floppy, ad un certo punto vedrai questo + messaggio:</para> + + <screen>Please insert MFS root floppy and press enter:</screen> + + <para>Segui queste istruzioni e rimuovi il disco + <filename>kern.flp</filename>, inserisci il disco + <filename>mfsroot.flp</filename>, poi premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + </step> + + <step> + <para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM, + il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> + + <screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt. +Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> + + <para>Puoi sia aspettate dieci secondi, oppure premere + <keycap>Invio</keycap>. In questo modo verrà caricato + il menù di configurazione del kernel.</para> + </step> + </procedure> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="start-userconfig"> + <title>Configurazione del Kernel</title> + + <note> + <para>Dalla versione 5.0 e seguenti di FreeBSD, lo strumento + userconfig è stato deprecato in favore del nuovo metodo + &man.device.hints.5;. Per altre informazioni su + &man.device.hints.5;, per cortesia guarda la + <xref linkend="device-hints"></para> + </note> + + <para>Il <firstterm>kernel</firstterm> è il cuore del sistema + operativo. È responsabile di molte cose, inclusi tutti gli + accessi alle periferiche che hai nel tuo sistema, quali gli hard disk, + le schede di rete, la scheda audio, e così via. Ognuno dei + componenti hardware supportati dal kernel di FreeBSD ha un driver + associato ad esso. Il nome di ogni driver è composto da due o + tre lettere, ad esempio <devicename>sa</devicename> per il driver SCSI + con un accesso di tipo sequenziale, oppure <devicename>sio</devicename> + per il driver Seriale I/O (che gestisce le porte COM).</para> + + <para>Quando viene caricato il kernel, ogni driver controlla + il sistema per vedere se c'è o meno sul tuo sistema + l'hardware che esso supporta. Se esiste, il driver configura + l'hardware rendendolo disponibile al resto del kernel.</para> + + <para>Si fa comunemente riferimento a questa fase come al + <firstterm>probing del dispositivo</firstterm>. Sfortunatamente, + non è sempre possibile che questa fase riesca in modo sicuro. + Alcuni driver hardware non coesistono bene, e il probing di un + componente hardware può di tanto in tanto lasciare un altro + dispositivo in uno stato inconsistente. Questo è una + limitazione di progettazione del <acronym>PC</acronym>.</para> + + <para>Alcuni vecchi dispositivi sono chiamati dispositivi ISA— + che contrastano i dispositivi PCI. Le specifiche ISA richiedono + che ogni dispositivo abbia alcune informazioni codificate all'interno + dello stesso, tipicamente un numero IRQ (Interrupt Request Line) e + alcuni indirizzi per le porte di IO utilizzate dal driver. In genere + queste informazioni sono impostabili attraverso alcuni + <firstterm>jumper</firstterm> fisici posti sulla scheda, + o utilizzando un utility DOS.</para> + + <para>Questo fu spesso la causa di alcuni problemi, perchè non era + possibile avere due dispositivi che condividevano lo stesso IRQ o lo + stesso indirizzo di porta.</para> + + <para>Le nuove periferiche seguono le specifiche PCI, dove tutto questo + non è richiesto, poichè i dispositivi si suppongono + cooperanti con il BIOS, che comunica quale IRQ e indirizzi di porta + utilizzare.</para> + + <para>Se hai delle periferiche ISA nel tuo computer allora dovrai + configurare i driver di FreeBSD per quei dispositivi indicando l'IRQ e + gli indirizzi di porta che hai settato fisicamente sulla tua scheda. + Ecco perchè può essere utile stilare un inventario + del tuo hardware (vedi la <xref linkend="install-inventory">).</para> + + <para>Sfortunatamente, gli IRQ e gli indirizzi di porte di default di + molti dispositivi entrano in conflitto fra loro. Questo perchè + diversi dispositivi ISA hanno a bordo lo stesso settaggio di IRQ e di + indirizzi di porte. Di default i driver di FreeBSD sono deliberatamente + impostati per riflettere il settaggio di default del costruttore, e + ciò permetterà il corretto funzionamento di diversi + dispositivi.</para> + + <para>Comunque questo non è quasi mai un problema nell'utilizzo + base di FreeBSD. È difficile che il tuo computer conterrà + due pezzi di hardware che generino conflitti, poichè uno dei due + componenti non funzionerà (indipendentemente dal sistema + operativo utilizzato).</para> + + <para>Questo diventa un problema quando stai installando FreeBSD per la + prima volta perchè il kernel usato durante l'installazione + ha la necessità di contenere quanti più driver + possibile, affinchè siano supportate il maggior numero di + configurazioni hardware. Questo significa che alcuni di questi + driver avranno dei conflitti di configurazione. Il probe dei + dispositivi avviene secondo un ordine preciso, e se possiedi + un dispositivo il cui probe avviene alla fine del processo, ma va in + conflitto con un dispositivo precedentemente sondato, allora + il tuo hardware potrebbe non funzionare o il probe potrebbe + non essere corretto quando installi FreeBSD.</para> + + <para>A causa di questo, la prima cosa che devi fare quando installi + FreeBSD è controllare la lista dei driver che sono configurati + nel kernel, e disabilitare alcuni di essi, se non hai un certo + dispositivo, o confermare (ed eventualmente modificare) la + configurazione del driver se possiedi quel dispositivo ma i settaggi + di default sono sbagliati.</para> + + <para>Questo probabilmente potrebbe sembrare più complicato di + quanto non lo sia.</para> + + <para>La <xref linkend="kernel-config"> mostra il primo menù di + configurazione del kernel. Raccomandiamo di scegliere l'opzione + <guimenuitem>Start kernel configuration in full-screen visual + mode</guimenuitem>, poichè presenta un'interfaccia semplice + per i nuovi utenti.</para> + + <figure id="kernel-config"> + <title>Menù di Configurazione del Kernel</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/userconfig" format="PNG"> + </imageobject> + + <textobject> + <screen>&txt.install.userconfig;</screen> + </textobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>La schermata di configurazione del kernel + (<xref linkend="fig-userconfig">) è suddivisa in quattro + parti:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>Una lista a collasso di tutti i driver che sono correntemente + marcati come <quote>attivi</quote>, suddivisi in gruppi come + <literal>Storage</literal>, e <literal>Network</literal>. + Ogni driver viene accompagnato da una descrizione, il suo nome + composto da due o tre lettere, l'IRQ e la porta di memoria + utilizzati dal driver stesso. Inoltre, se un driver attivo è + in conflitto con altri driver attivi allora a seguito del nome + del driver viene mostrato <literal>CONF</literal>. Questa + sezione mostra anche il numero totale di conflitti dei driver + attivi.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Alcuni driver sono marcati come inattivi. Questi rimangono nel + kernel, ma ai dispositivi a loro associati non verrà + fatto un probe quando viene avviato il kernel. Questi driver + sono suddivisi in gruppi nello stesso modo della lista dei driver + attivi.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Maggiori dettagli sul driver correntemente selezionato, inclusi + l'IRQ e gli indirizzi della porta di memoria.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Informazioni riguardo le combinazioni di tasti validi.</para> + </listitem> + </orderedlist> + + <figure id="fig-userconfig"> + <title>Interfaccia Visuale di Configurazione dei Dispositivi del + Kernel</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/userconfig2" format="PNG"> + </imageobject> + + <textobject> + <screen>&txt.install.userconfig2;</screen> + </textobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Non preoccuparti se viene segnalato qualche conflitto, c'è + da aspettarselo; tutti i driver sono abilitati, e come già + spiegato, alcuni di essi sono in conflitto con altri.</para> + + <para>Dovrai lavorare attraverso la lista dei dispositivi, risolvendo + i conflitti.</para> + + <procedure> + <title>Come Risolvere i Conflitti dei Driver</title> + + <step> + <para>Premi <keycap>X</keycap>. Questo espanderà completamente + la lista dei driver, in modo che tu possa vederli tutti. Usa i tasti + freccia per muoverti avanti e indietro attraverso la lista dei + driver.</para> + + <para>La <xref linkend="hardware-conflicts"> mostra il risultato dopo + aver premuto <keycap>X</keycap>.</para> + + <figure id="hardware-conflicts"> + <title>Lista dei Driver Espansa</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/hdwrconf" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </step> + + <step> + <para>Disabilita tutti i driver per tutti i dispositivi che non hai. + Per disabilitare un driver, selezionalo con i tasti freccia e + premi <keycap>Del</keycap>. Il driver verrà rimosso dalla + lista dei <literal>Driver Inattivi</literal>.</para> + + <para>Se inavvertitamente disabiliti un dispositivo di cui hai + bisogno premi <keycap>Tab</keycap> per spostarti alla lista + dei <literal>Driver Inattivi</literal>, seleziona il driver che hai + disabilitato, e premi <keycap>Invio</keycap> per riportarlo nella + lista dei driver attivi.</para> + + <warning> + <para>Non disabilitare <devicename>sc0</devicename>. Questo + controlla lo schermo, e lo hai bisogno a meno che tu non stia + facendo un'installazione con un cavo seriale.</para> + </warning> + + <warning> + <para>Disabilita <devicename>atkbd0</devicename> solamente se + stai usando una tastiera USB. Se hai una tastiera normale + allora non disabilitare <devicename>atkbd0</devicename>.</para> + </warning> + </step> + + <step> + <para>Se non hai conflitti elencati allora puoi saltare questo passo. + Diversamente, i conflitti che rimangono andranno analizzati. + Se non hanno l'indicazione di <quote>conflitto permesso</quote> + nella finestra di dialogo, allora l'IRQ/indirizzi per il probe + del dispositivo dovranno essere modificati, + <emphasis>oppure</emphasis> gli stessi dovranno essere modificati + direttamente sull'hardware.</para> + + <para>Per cambiare la configurazione del driver riguardo a IRQ e + indirizzi di porta I/O, seleziona il dispositivo e premi + <keycap>Invio</keycap>. Il cursore si muoverà nella + terza sezione dello schermo, e quindi potrai cambiare i valori. + Dovresti selezionare IRQ e indirizzi di porta che hai trovato + quando hai fatto l'inventario dell'hardware. Premi + <keycap>Q</keycap> per terminare la modifica della configurazione + dei dispositivi e ritorna alla lista dei driver attivi.</para> + + <para>Se non sei sicuro dei settaggi allora puoi provare ad usare + <literal>-1</literal>. Alcuni driver di FreeBSD sono in grado + di effettuare il probe in modo sicuro dell'hardware per scoprire + il settaggio corretto, e un settaggio pari a <literal>-1</literal>, + abilita questa modalità di rilevamento automatico.</para> + + <para>La procedura per cambiare l'indirizzo sull'hardware varia + da dispositivo a dispositivo. Per alcuni dispositivi potresti + avere bisogno di rimuovere fisicamente la scheda del tuo computer + e adattare il settaggio dei jumper o degli switch DIP. Altre schede + potrebbero essere accompagnate da un floppy DOS che contiene + i programmi usati per configurare la scheda. In ogni caso, + dovresti fare riferimento alla documentazione che dovrebbe + accompagnare il dispositivo. Questo comporterà un ovvio + riavvio del computer, quindi avrai bisogno di riavviare la + procedura di installazione di FreeBSD quando avrai configurato la + scheda.</para> + </step> + + <step> + <para>Quando tutti i conflitti sono stati risolti apparirá + sulla schermata una cosa simile alla <xref + linkend="userconfig-done">.</para> + + <figure id="userconfig-done"> + <title>Configurazione dei Driver Senza Conflitti</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/probstart" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Come puoi vedere, la lista dei driver attivi è ora molto + ridotta, dove sono elencati solamente i driver per l'hardware + realmente esistente.</para> + + <para>Adesso puoi salvare questi cambiamenti, e passare alla prossima + fase di installazione. Premi <keycap>Q</keycap> per chiudere + l'interfaccia di configurazione dei dispositivi. Ti apparirà + questo messaggio:</para> + + <screen>Save these parameters before exiting? ([Y]es/[N]o/[C]ancel)</screen> + + <para>Rispondi <keycap>Y</keycap> per salvare i parametri in memoria + (che saranno salvati sul disco se concludi l'installazione) e per + avviare la fase di probe. Dopo che il risultato del probe viene + visualizzato su testo in bianco e nero verrà avviato + <application>sysinstall</application> che visualizzerà il + suo menù principale (<xref + linkend="sysinstall-main">).</para> + + <figure id="sysinstall-main"> + <title>Menù Principale di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </step> + </procedure> + </sect2> + + <sect2 id="view-probe"> + <title>Rivedere i Risultati del Probe dei Dispositivi</title> + + <para>Le ultime cento righe che sono state visualizzate sullo + schermo sono memorizzate e possono essere riviste.</para> + + <para>Per rivedere il buffer, premi <keycap>Scroll Lock</keycap>. + Ti permetterà di scorrere nel video. Puoi usare i tasti freccia, + oppure <keycap>PageUp</keycap> e <keycap>PageDown</keycap> + per vedere i risultati. Premi di nuovo <keycap>Scroll Lock</keycap> + per fermare lo scrolling.</para> + + <para>Usa questa tecnica per rivedere i messaggi che sono stati + visualizzati quando il kernel ha effettuato il probe dei dispositivi. + Vedrai del testo simile alla <xref linkend="install-dev-probe">, + anche se questo potrebbe essere diverso a seconda dei dispositivi + che hai nel tuo computer.</para> + + <figure id="install-dev-probe"> + <title>Risultati Tipo del Probe dei Dispositivi</title> + + <screen>avail memory = 253050880 (247120K bytes) +Preloaded elf kernel "kernel" at 0xc0817000. +Preloaded mfs_root "/mfsroot" at 0xc0817084. +md0: Preloaded image </mfsroot> 4423680 bytes at 0xc03ddcd4 + +md1: Malloc disk +Using $PIR table, 4 entries at 0xc00fde60 +npx0: <math processor> on motherboard +npx0: INT 16 interface +pcib0: <Host to PCI bridge> on motherboard +pci0: <PCI bus> on pcib0 +pcib1:<VIA 82C598MVP (Apollo MVP3) PCI-PCI (AGP) bridge> at device 1.0 on pci0 +pci1: <PCI bus> on pcib1 +pci1: <Matrox MGA G200 AGP graphics accelerator> at 0.0 irq 11 +isab0: <VIA 82C586 PCI-ISA bridge> at device 7.0 on pci0 +isa0: <iSA bus> on isab0 +atapci0: <VIA 82C586 ATA33 controller> port 0xe000-0xe00f at device 7.1 on pci0 +ata0: at 0x1f0 irq 14 on atapci0 +ata1: at 0x170 irq 15 on atapci0 +uhci0 <VIA 83C572 USB controller> port 0xe400-0xe41f irq 10 at device 7.2 on pci +0 +usb0: <VIA 83572 USB controller> on uhci0 +usb0: USB revision 1.0 +uhub0: VIA UHCI root hub, class 9/0, rev 1.00/1.00, addr1 +uhub0: 2 ports with 2 removable, self powered +pci0: <unknown card> (vendor=0x1106, dev=0x3040) at 7.3 +dc0: <ADMtek AN985 10/100BaseTX> port 0xe800-0xe8ff mem 0xdb000000-0xeb0003ff ir +q 11 at device 8.0 on pci0 +dc0: Ethernet address: 00:04:5a:74:6b:b5 +miibus0: <MII bus> on dc0 +ukphy0: <Generic IEEE 802.3u media interface> on miibus0 +ukphy0: 10baseT, 10baseT-FDX, 100baseTX, 100baseTX-FDX, auto +ed0: <NE2000 PCI Ethernet (RealTek 8029)> port 0xec00-0xec1f irq 9 at device 10. +0 on pci0 +ed0 address 52:54:05:de:73:1b, type NE2000 (16 bit) +isa0: too many dependant configs (8) +isa0: unexpected small tag 14 +orm0: <Option ROM> at iomem 0xc0000-0xc7fff on isa0 +fdc0: <NEC 72065B or clone> at port 0x3f0-0x3f5,0x3f7 irq 6 drq2 on isa0 +fdc0: FIFO enabled, 8 bytes threshold +fd0: <1440-KB 3.5" drive> on fdc0 drive 0 +atkbdc0: <Keyboard controller (i8042)> at port 0x60,0x64 on isa0 +atkbd0: <AT Keyboard> flags 0x1 irq1 on atkbdc0 +kbd0 at atkbd0 +psm0: <PS/2 Mouse> irq 12 on atkbdc0 +psm0: model Generic PS/@ mouse, device ID 0 +vga0: <Generic ISA VGA> at port 0x3c0-0x3df iomem 0xa0000-0xbffff on isa0 +sc0: <System console> at flags 0x100 on isa0 +sc0: VGA <16 virtual consoles, flags=0x300> +sio0 at port 0x3f8-0x3ff irq 4 flags 0x10 on isa0 +sio0: type 16550A +sio1 at port 0x2f8-0x2ff irq 3 on isa0 +sio1: type 16550A +ppc0: <Parallel port> at port 0x378-0x37f irq 7 on isa0 +pppc0: SMC-like chipset (ECP/EPP/PS2/NIBBLE) in COMPATIBLE mode +ppc0: FIFO with 16/16/15 bytes threshold +plip0: <PLIP network interface> on ppbus0 +ad0: 8063MB <IBM-DHEA-38451> [16383/16/63] at ata0-master UDMA33 +acd0: CD-RW <LITE-ON LTR-1210B> at ata1-slave PIO4 +Mounting root from ufs:/dev/md0c +/stand/sysinstall running as init on vty0</screen> + </figure> + + <para>Analizza attentamente i risultati del probe per assicurarti che + FreeBSD ha trovato tutti i dispositivi che ti aspetti. Se non è + stato trovato un dispositivo, allora questo non sarà in elenco. + Se il driver del dispositivo richiede la configurazione di IRQ e + indirizzi di porta allora assicurati di averli inseriti + correttamente.</para> + + <para>Se hai la necessità di modificare dei settaggi + per il probe dei dispositivi indicati nell'UserConfig, esci dal + programma <application>sysinstall</application> e ricomincia da capo. + Questo è anche un modo per prendere confidenza con il processo.</para> + + <figure id="sysinstall-exit"> + <title>Selezionare l'Uscita di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/sysinstall-exit" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa i tasti freccia per selezionare + <guimenuitem>Exit Install</guimenuitem> dal menù principale + di installazione. Ti apparirà il seguente messaggio:</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Are you sure you wish to exit? The system will reboot + (be sure to remove any floppies from the drives). + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Il programma d'installazione partirà nuovamente se il CDROM + è ancora nel driver ed è selezionata &gui.yes;.</para> + + <para>Se hai avviato da floppy sarà necessario rimuovere il + floppy <filename>mfsroot.flp</filename> e mettere + <filename>kern.flp</filename> prima di riavviare.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="using-sysinstall"> - <title>Introducing Sysinstall</title> + <title>Introduzione a Sysinstall</title> + + <para>L'utility <application>sysinstall</application> è + l'applicazione di installazione fornita dal FreeBSD Project. È + basata sulla console ed è suddivisa in diversi menù e + schermate che puoi usare per configurare e controllare il processo di + installazione.</para> + + <para>Il sistema a menù di <application>sysinstall</application> + è governabile tramite i tasti freccia, <keycap>Invio</keycap>, + <keycap>Spazio</keycap>, e altri tasti. Una descrizione dettagliata + di questi tasti e ciò che essi fanno sono contenuti nel + documento sull'uso di <application>sysinstall</application>.</para> + + <para>Per vedere queste informazioni, assicurati che sia evidenziata + l'entry <guimenuitem>Usage</guimenuitem> e che sia selezionato il + bottone <guibutton>[Select]</guibutton>, come mostrato in + <xref linkend="sysinstall-main3">, quindi premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>In questo modo verranno visualizzate le istruzioni per usare il + sistema a menù. Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al + menù principale.</para> + + <figure id="sysinstall-main3"> + <title>Come Selezionare Usage dal Menù Principale di + Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <sect2 id="select-doc"> + <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> + + <para>Dal menù principale, seleziona con i tasti freccia + <guimenuitem>Doc</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="main-doc"> + <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main-doc" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Verrà mostrato il menù della documentazione.</para> + + <figure id="docmenu1"> + <title>Menù della Documentazione di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/docmenu1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>È importante leggere la documentazione.</para> + + <para>Per visualizzare un documento, selezionalo con i tasti freccia e + premi <keycap>Invio</keycap>. Quando hai finito di leggere il + documento, premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù + della documentazione.</para> + + <para>Per ritornare al Menù di Installazione Principale, + seleziona <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia e + premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="keymap"> + <title>Come Selezionare il Menù Tastiera</title> + + <para>Per cambiare la mappatura della tastiera, usa i tasti freccia per + selezionare <guimenuitem>Keymap</guimenuitem> dal menù e premi + <keycap>Invio</keycap>. Questo è richiesto solo se stati usando + una tastiera non-standard o una tastiera non americana.</para> + + <figure id="sysinstall-keymap"> + <title>Menù Principale di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main-keymap" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Una diversa mappatura della tastiera può essere selezionata + nel menù usando i tasti freccia e premendo + <keycap>Spazio</keycap>. Premi di nuovo <keycap>Spazio</keycap> + per deselezionare la tua scelta. Quando hai finito, scegli &gui.ok; + usando i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Nel successivo screen-shot ne viene mostrata una lista parziale. + Se selezioni &gui.cancel; premendo <keycap>Tab</keycap> userai la + mappatura di default e ritornerai al Menù dell'Installazione + Principale.</para> + + <figure id="sysinstall-keymap-menu"> + <title>Menù della Mappatura della Tastiera di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/keymap" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </sect2> + + <sect2 id="viewsetoptions"> + <title>Schermata delle Opzioni di Installazione</title> + + <para>Seleziona <guimenuitem>Options</guimenuitem> e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="sysinstall-options"> + <title>Menù Principale di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main-options" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <figure id="options"> + <title>Opzioni di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/options" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>I valori di default sono adeguati per la maggior parte degli utenti + e solitamente non necessitano modifiche. Il nome della release + varierà a seconda della versione che si sta installando.</para> + + <para>La descrizione dell'elemento selezionato apparirà illuminato + in blu in fondo alla schermata. Nota che una di queste opzioni + è <guimenuitem>Use Defaults</guimenuitem> per resettare + tutti i valori ai rispettivi valori di default.</para> + + <para>Premi <keycap>F1</keycap> per leggere la schermata di aiuto + delle varie opzioni.</para> + + <para>Premendo <keycap>Q</keycap> ritornerai al Menù di + Installazione Principale.</para> + </sect2> + + <sect2 id="start-install"> + <title>Iniziare una Installazione Standard</title> + + <para>L'installazione <guimenuitem>Standard</guimenuitem> è + raccomandata per i novizi &unix; o di FreeBSD. Usa i tasti freccia + per selezionare <guimenuitem>Standard</guimenuitem> quindi premi + <keycap>Invio</keycap> per cominciare l'installazione.</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <figure id="sysinstall-standard"> + <title>Iniziare l'Installazione Standard</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/main-std" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </sect2> </sect1> <sect1 id="install-steps"> - <title>Allocating Disk Space</title> + <title>Allocazione dello Spazio su Disco</title> + + <para>Prima di tutto devi allocare dello spazio su disco per FreeBSD, ed + etichettare quello spazio in modo tale che + <application>sysinstall</application> possa utilizzarlo. Per fare questo + devi conoscere come FreeBSD si aspetta di trovare le informazioni sul + disco.</para> + + <sect2 id="install-drive-bios-numbering"> + <title>Numerazione dei Dispositivi nel BIOS</title> + + <para>Prima di installare e configurare FreeBSD sul tuo sistema, + c'è una cosa importante che devi sapere, specialmente se hai + più dischi.</para> + + <indexterm><primary>DOS</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>Microsoft Windows</primary></indexterm> + + <para>In un PC con un sistema operativo dipendente dal BIOS come &ms-dos; + o µsoft.windows;, il BIOS è in grado di ricavare il + corretto ordine dei dischi, e il sistema operativo concorda con un + eventuale cambiamento. Questo consente all'utente di effettuare il boot + da un disco diverso dal <quote>master primario</quote>. Questo è + conveniente soprattutto per alcuni utenti che hanno convenuto che il + modo più semplice e conveniente per mantenere un sistema + di backup è di comperare un secondo disco identico al primo, + e effettuare consuete copie del primo disco sul secondo usando + <application><trademark + class="registered">Ghost</trademark></application> o + <application>XCOPY</application>. Quindi, se il primo disco fa fiasco, + è sotto le minacce di un virus, o è scarabocchiato da + un'imperfezione del sistema operativo stesso, può essere + facilmente recuperato istruendo il BIOS a swappare logicamente i due + dischi. È come cambiare i cavi sui dischi, ma senza dover + aprire il case.</para> + + <indexterm><primary>SCSI</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>BIOS</primary></indexterm> + + <para>I sistemi più costosi con controller SCSI spesso includono + delle estensioni del BIOS che consentono di riordinare i dischi SCSI + in modo simile a quanto sopra esposto per un massimo di sette + dispositivi.</para> + + <para>Un utente che è abituato ad usare queste caratteristiche + può rimanere sorpreso quando vede che i risultati con FreeBSD + non sono quelli che si aspettava. FreeBSD non usa il BIOS, e non sa + nulla riguardo alla <quote>mappatura logica dei dispositivi del + BIOS</quote>. Questo può portare a delle situazioni che + lasciano perplessi, in particolar modo quando i dischi hanno + un'identica geometria fisica, e sono dei clone di un altro disco.</para> + + <para>Quando si ha a che fare con FreeBSD, ripristinare sempre il BIOS + alla numerazione naturale prima di installare FreeBSD, e lasciarla in + quel modo. Se hai bisogno di scambiare i dispositivi, fallo, ma fallo + fisicamente, aprendo il case e cambiando i cavi e jumper in modo + opportuno.</para> + + <sidebar> + <title>Un esempio di un'avventura insolita riguardo i File di Bill e + Fred:</title> + + <para>Bill distrugge una vecchia box Wintel per fare una box FreeBSD per + Fred. Bill installa un solo disco SCSI come l'unità zero + SCSI ed installa FreeBSD su di esso.</para> + + <para>Fred inizia ad usare il sistema, ma dopo alcuni giorni nota che + il vecchio disco SCSI riporta numerosi errori e riferisce questo fatto + a Bill.</para> + + <para>Dopo un pò, Bill decide di risolvere la situazione, + così prende un disco SCSI identico nella stanza + dell'<quote>archivio</quote> di dischi. Una scansione iniziale + indica che il disco funziona bene, dunque Bill installa questo disco + come la quarta unità SCSI e crea una copia dell'immagine del + disco zero nel disco quattro. Ora che il nuovo disco è + installato e funziona bene, Bill decide che è una buona idea + iniziare ad usarlo, quindi usa le funzionalità nel BIOS SCSI + per riordinare i dischi in modo tale che il sistema effettui il boot + dal disco quattro. FreeBSD viene avviato e funziona in modo + corretto.</para> + + <para>Fred continua il suo lavoro per parecchi giorni, quando Bill e + Fred decidono che è ora di una nuova avventura — tempo + di aggiornare ad una nuova versione di FreeBSD. Bill rimuove + l'unità SCSI zero perchè era un pò fiacca e la + sostituisce con un'altra unità disco identica prendendola + dall'<quote>archivio</quote>. Bill quindi installa la nuova versione + di FreeBSD nella nuova unità SCSI zero usando i floppy FTP di + Internet di Fred. L'installazione ha successo.</para> + + <para>Fred usa la nuova versione di FreeBSD per alcuni giorni, e si + convince che è sufficientemente buona per usarla nel + dipartimento di ingegneria. È ora di copiare tutto il suo + lavoro della vecchia versione. Fred monta la quarta unità SCSI + (l'ultima copia della vecchia versione di FreeBSD). Fred è + costernato dal fatto che nulla del suo precedente lavoro è + presente nella quarta unità SCSI.</para> + + <para>Dove sono andati i dati?</para> + + <para>Quando Bill ha fatto una copia dell'immagine dell'unità + SCSI zero di origine sulla quarta unità SCSI, la quarta + unità divenne un <quote>clone</quote>. Quando Bill ha + riordinato il BIOS SCSI affinchè si poteva effettuare il boot + dalla quarta unità SCSI, ha solo ingannato se stesso. + FreeBSD stava ancora girando sull'unità SCSI zero. + Questo tipo di modifica al BIOS farà in modo che tutto il + codice di boot e del loader sia prelevato dal dispositivo indicato + nel BIOS, ma quando i driver del kernel di FreeBSD prendono il + controllo, la numerazione dei dispositivi del BIOS sarà + ignorata, e FreeBSD considererà la numerazione standard + dei dispositivi. Nel nostro esempio, il sistema ha continuato + ad operare sull'unità SCSI zero originale, e tutti i dati + di Fred erano lì, e non sulla quarta unità SCSI. + Il fatto che il sistema sembrava in esecuzione sulla quarta + unità SCSI era semplicemente un artificio delle aspettative + umane.</para> + + <para>Siamo contenti di dire che nessun dato è stato cancellato + o artefatto dalla scoperta di questo fenomeno. L'unità zero + SCSI utilizzata in precedenza è stata recuperata dalla + pila di hard disk, ed è stato recuperato tutto il lavoro + di Fred, (e ora Bill sa che puè contare anche sull'unità + zero).</para> + + <para>Sebbene siano stati utilizzati dispositivi SCSI in questo esempio, + lo stesso concetto si applica ai dispositivi IDE.</para> + </sidebar> + </sect2> + + <sect2 id="main-fdisk"> + <title>Come Creare le Slice con FDisk</title> + + <note> + <para>Tutte le modifiche che fai ora non saranno scritte su disco. + Se pensi di aver fatto un errore e vuoi ricominciare dall'inizio + puoi usare il menù di <application>sysinstall</application> + per uscire e tentare un'altra volta o premere il tasto + <keycap>U</keycap> per usare l'opzione + <guimenuitem>Undo</guimenuitem>. Se sei confuso e non riesci + a capire come uscire dall'applicazione puoi sempre riavviare il + computer.</para> + </note> + + <para>Dopo aver scelto un'installazione standard in + <application>sysinstall</application> ti verrà mostrato + questo messaggio:</para> + + <screen> Message + In the next menu, you will need to set up a DOS-style ("fdisk") + partitioning scheme for your hard disk. If you simply wish to devote + all disk space to FreeBSD (overwriting anything else that might be on + the disk(s) selected) then use the (A)ll command to select the default + partitioning scheme followed by a (Q)uit. If you wish to allocate only + free space to FreeBSD, move to a partition marked "unused" and use the + (C)reate command. + [ OK ] + + [ Press enter or space ]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> come segnalato. Ti verrà + mostrato un elenco di tutti gli hard disk che il kernel + ha trovato quando ha effettuato il probe dei dispositivi. + La <xref linkend="sysinstall-fdisk-drive1"> mostra un esempio con un + sistema con due dischi IDE. Questi sono chiamati + <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad2</devicename>.</para> + + <figure id="sysinstall-fdisk-drive1"> + <title>Come Selezionare il Dispositivo per FDisk</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/fdisk-drive1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Ti potresti chiedere perchè <devicename>ad1</devicename> + non è elencato nella lista. Perchè è stato + omesso?</para> + + <para>Considera ciò che succederebbe se hai due hard disk IDE, + uno come master sul primo controller IDE, ed uno come master sul + secondo controller IDE. Se FreeBSD li enumera come li trova, + allora saranno <devicename>ad0</devicename> e + <devicename>ad1</devicename>.</para> + + <para>Ma se vuoi aggiungere un terzo hard disk, come dispositivo + slave sul primo controller IDE, allora questo sarà + <devicename>ad1</devicename>, ed il precedente + <devicename>ad1</devicename> diventerà + <devicename>ad2</devicename>. Poichè i nome dei dispositivi + (come <devicename>ad1s1a</devicename>) sono usati per determinare i + filesystem, potresti improvvisamente scoprire che alcuni dei tuoi + filesystem non appaiono più correttamente, e avrai + necesità di modificare la tua configurazione di FreeBSD.</para> + + <para>Per aggirare questo problema, il kernel può essere + configurato per denominare i dischi IDE in base alla loro posizione, + e non in base all'ordine di rilevamento degli stessi. Con questo + schema il disco master sul secondo controller IDE sarà + <emphasis>sempre</emphasis> <devicename>ad2</devicename>, + anche se non sono presenti i dispositivi + <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad1</devicename>.</para> + + <para>Questa configurazione è di default per il kernel di + FreeBSD, ed è per questo che il display visualizza + <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad2</devicename>. + La macchina sulla quale è stato preso questo screenshot aveva + dischi IDE su entrambi i canali master dei controller IDE, e nessun + disco sui canali slave.</para> + + <para>Dovresti selezionare il disco sul quale vuoi installare FreeBSD, poi + premi &gui.ok;. Verrà avviato <application>FDisk</application>, + con una schermata simile a quella nella <xref + linkend="sysinstall-fdisk1">.</para> + + <para>La schermata di <application>FDisk</application> è divisa in + tre sezioni.</para> + + <para>La prima sezione, comprendente le prime due linee della schermata, + mostra i dettagli dell'hard disk selezionato, includendo il nome + di FreeBSD, la geometria del disco, e la sua capacità.</para> + + <para>La seconda sezione mostra le slice che sono attualmente sul disco, + dove esse cominciano e dove finiscono, quanto sono grandi, il nome + assegnato da FreeBSD, la loro descrizione ed il loro tipo. Questo + esempio mostra due piccole slice inutilizzate, che sono uno degli + artefatti degli schemi di progetto del PC. Mostra anche una grande + slice <acronym>FAT</acronym>, che apparirà quasi certamente come + <devicename>C:</devicename> in &ms-dos; / &windows;, ed una slice + estesa, che può contenere altre lettere dei dispositivi per + &ms-dos; / &windows;.</para> + + <para>La terza sezione mostra i comandi che sono disponibili in + <application>FDisk</application>.</para> + + <figure id="sysinstall-fdisk1"> + <title>Partizioni Tipiche in Fdisk prima delle Modifiche</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/fdisk-edit1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Cosa farai ora dipende da come vuoi splittare il tuo disco.</para> + + <para>Se vuoi usare FreeBSD su tutto il tuo disco (cancellerai tutti + gli altri dati su questo disco quando confermerai in + <application>sysinstall</application> che vuoi continuare il processo di + installazione) allora premi <keycap>A</keycap>, che corrisponde + all'opzione <guimenuitem>Use Entire Disk</guimenuitem>. Le slice + esistenti saranno rimosse, e sostituite con una piccola area + etichettata come <literal>unused</literal> (ancora, un artefatto + della progettazione del disco del PC), e una grande slice per FreeBSD. + Fatto questo, dovresti selezionare la slice di FreeBSD che hai appena + creato usando i tasti freccia, e quindi premere <keycap>S</keycap> + affinchè la slice sia avviabile. La schermata avrà + un aspetto del tutto simile alla <xref + linkend="sysinstall-fdisk2">. Nota la <literal>A</literal> nella + colonna dei <literal>Flag</literal>, che indica che la slice è + <emphasis>active</emphasis>, e verrà avviata al boot.</para> + + <para>Se vuoi cancellare una slice esistente per fare spazio a FreeBSD + allora devi selezionare la slice con i tasti freccia, e quindi premere + <keycap>D</keycap>. Quindi premi <keycap>C</keycap>, e ti verrà + chiesto la dimensione della slice che vuoi creare. Scegli la + dimensione appropriata e premi <keycap>Invio</keycap>. Il valore + predefinito in questo riquadro rappresenta la dimensione massima che + la tua slice può avere, che potrebbe essere il blocco contiguo + più lungo di spazio non ancora allocato oppure l'intero + disco.</para> + + <para>Se hai già creato lo spazio per FreeBSD (magari usando un + tool come <application>&partitionmagic;</application>) allora puoi + premere <keycap>C</keycap> per creare una nuova slice. Di nuovo, + ti verrà chiesta la dimensione della slice che vorresti + creare.</para> + + <figure id="sysinstall-fdisk2"> + <title>Partizionare con Fdisk Usando l'Intero Disco</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/fdisk-edit2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Quando hai finito, premi <keycap>Q</keycap>. Le tue modifiche + saranno salvate da <application>sysinstall</application>, ma non + saranno ancora applicate al disco.</para> + </sect2> + + <sect2 id="bootmgr"> + <title>Installare il Boot Manager</title> + + <para>Ora hai due scelte per installare il boot manager. In generale, + potresti installare il boot manager di FreeBSD se:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Hai più di un disco, ed hai installato FreeBSD su + un disco diverso dal primo.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Hai installato FreeBSD accanto ad un altro sistema operativo + sullo stesso disco, e vorresti scegliere se avviare FreeBSD + o l'altro sistema operativo quando accendi il computer.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Se FreeBSD è il solo sistema operativo sulla + macchina, installato sul primo hard disk, allora il boot manager + <guimenuitem>Standard</guimenuitem> sarà sufficiente. + Scegli <guimenuitem>None</guimenuitem> se stai usando un boot manager + di terze parti capace di avviare FreeBSD.</para> + + <para>Fai la tua scelta e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="sysinstall-bootmgr"> + <title>Il Menù di Sysinstall del Boot Manager</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/boot-mgr" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Per l'aiuto in linea, puoi premere <keycap>F1</keycap>, dove + troverai informazioni sui problemi che potresti incontrare quando + tenti di condividere un hard disk tra più sistemi + operativi.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creare una Slice per un Altro Dispositivo</title> + + <para>Se hai più di un dispositivo, ritornerai alla schermata + di Selezione dei Dispositivi dopo la scelta del boot manager. Se + desideri installare FreeBSD su più di un disco, a questo punto + puoi selezionare un altro disco e ripetere la fase di partizionamento + usando <application>FDisk</application>.</para> + + <important> + <para>Se non stai installando FreeBSD sul primo dispositivo, allora + il boot manager di FreeBSD deve essere installato su entrambi i + dispositivi.</para> + </important> + + <figure id="sysinstall-fdisk-drive2"> + <title>Uscire dalla Selezione dei Dischi</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/fdisk-drive2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Con <keycap>Tab</keycap> puoi saltare tra l'ultimo disco + selezionato, &gui.ok;, e &gui.cancel;.</para> + + <para>Premi <keycap>Tab</keycap> una volta per selezionare &gui.ok;, + quindi premi <keycap>Invio</keycap> per continuare + l'installazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="disklabeleditor"> + <title>Creare una Partizione Usando + <application>Disklabel</application></title> + + <para>Ora devi creare alcune partizioni all'interno di ogni slice che hai + appena creato. Ricorda che ogni partizione è etichettata da + lettere, dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>, e le + partizioni <literal>b</literal>, <literal>c</literal>, e + <literal>d</literal> hanno dei significati formali ai quali dovresti + attenerti.</para> + + <para>Certe applicazioni possono trarre beneficio da alcuni schemi di + partizioni particolari, soprattutto se le puoi collocare su più + dischi. Comunque, per la tua prima installazione di FreeBSD, non hai + bisogno di dare troppo peso a come partizionare il disco. È + più importante che installi FreeBSD ed impari ad usarlo. Puoi + sempre reinstallare FreeBSD per cambiare il tuo schema delle partizioni + quando avrai più familiarità con il sistema + operativo.</para> + + <para>Questo schema caratterizza quattro partizioni —una per lo + swap, e le altre tre per i filesystem.</para> + + <table frame="none" pgwide="1"> + <title>Schema di Partizionamento per il Primo Disco</title> + + <tgroup cols="4"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="4*"> + + <thead> + <row> + <entry>Partizione</entry> - <para>Traduzione in corso</para> + <entry>filesystem</entry> + + <entry>Dimensione</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><literal>a</literal></entry> + + <entry><filename>/</filename></entry> + + <entry>100 MB</entry> + + <entry>Questo è il filesystem root. Ogni altro filesystem + sarà montato da qualche parte sotto di esso. 100 MB + è una dimensione ragionevole per questo filesystem. + Non memorizzerai troppi dati su di esso, per un'installazione + regolare di FreeBSD ci saranno circa 40 MB di dati. Lo + spazio rimanente è per i dati temporanei, e lascia + anche una spazio di scorta nel caso in cui le versioni + future di FreeBSD dovessero richiedere più spazio + in <filename>/</filename>.</entry> + </row> + + <row> + <entry><literal>b</literal></entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>2-3 x RAM</entry> + + <entry>Lo spazio di swap del sistema è su questa + partizione. Scegliere la giusta quantità di swap + può non essere così semplice. Una buona regola + è che il tuo spazio di swap dovrebbe essere due o tre + volte maggiore della tua memoria fisica (RAM). Dovresti avere + almeno 64 MB di swap, quindi se nel tuo computer hai meno + di 32 MB di RAM allora setta lo swap a + 64 MB. Se hai più di un disco puoi mettere lo + spazio swap su ogni disco. FreeBSD userà ogni disco per + lo swap, velocizzando le azioni di swapping. In questo caso, + calcola l'ammontare totale di swap di cui necessiti + (per esempio, 128 MB), e quindi dividi questo numero per + il numero di dischi che hai (per esempio, due dischi) per + ottenere l'ammontare di spazio che dovresti settare su + ogni disco, in questo esempio, 64 MB di swap per ogni + disco.</entry> + </row> + + <row> + <entry><literal>e</literal></entry> + + <entry><filename>/var</filename></entry> + + <entry>50 MB</entry> + + <entry>La directory <filename>/var</filename> contiene dei file + che variano costantemente; i file di log, e gli altri file + di amministrazione. Molti di questi file sono letti o scritti + frequentemente durante l'esecuzione giornaliera di FreeBSD. + Mettere questi file su un altro filesystem consente a FreeBSD di + ottimizzare l'accesso a questi file senza coinvolgere altri file + in altre directory che non hanno lo stesso tipo di + accesso.</entry> + </row> + + <row> + <entry><literal>f</literal></entry> + + <entry><filename>/usr</filename></entry> + + <entry>Il Resto del disco</entry> + + <entry>Tutti gli altri file saranno tipicamente memorizzati in + <filename>/usr</filename> e sotto le sue sotto + directory.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + + <para>Se installi FreeBSD su più dischi devi creare anche delle + partizioni nelle altre slice che configuri. La maniera più + facile di fare questo è creare due partizioni su ogni disco, una + per lo spazio di swap, ed una per il filesystem.</para> + + <table frame="none" pgwide="1"> + <title>Schema di Partizionamento per Dischi Successivi</title> + + <tgroup cols="4"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="2*"> + <colspec colwidth="3*"> + + <thead> + <row> + <entry>Partizione</entry> + + <entry>Filesystem</entry> + + <entry>Dimensione</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><literal>b</literal></entry> + + <entry>N/A</entry> + + <entry>Guarda la descrizione</entry> + + <entry>Come già discusso, puoi dividere lo swap su ogni + disco. Anche se la partizione <literal>a</literal> è + libera, per convenzione lo spazio swap sta nella + partizione <literal>b</literal>.</entry> + </row> + + <row> + <entry><literal>e</literal></entry> + + <entry>/disk<replaceable>n</replaceable></entry> + + <entry>Il resto del disco</entry> + + <entry>Il resto del disco è messo in una grande + partizione. Questo potrebbe essere facilmente messo sulla + partizione <literal>a</literal>, invece della partizione + <literal>e</literal>. Comunque, la convenzione dice che + la partizione <literal>a</literal> su una slice è + riservata per il filesystem root (<filename>/</filename>). + Non devi necessariamente seguire questa convenzione, ma + <application>sysinstall</application> lo fa, e quindi se segui + la convenzione avrai una installazione alla regola. + Puoi scegliere di montare questo filesystem dove vuoi; in questo + esempio si propone di montare i filesystem sotto le directory + <filename>/disk<replaceable>n</replaceable></filename>, dove + <replaceable>n</replaceable> è un numero che cambia per + ogni disco. Ma puoi usare un altro schema se + preferisci.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + + <para>Avendo scelto il tuo schema di partizionamento lo puoi creare con + <application>sysinstall</application>. Vedrai questo messaggio:</para> + + <screen> Message + Now, you need to create BSD partitions inside of the fdisk + partition(s) just created. If you have a reasonable amount of disk + space (200MB or more) and don't have any special requirements, simply + use the (A)uto command to allocate space automatically. If you have + more specific needs or just don't care for the layout chosen by + (A)uto, press F1 for more information on manual layout. + + [ OK ] + [ Press enter or space ]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per avviare l'editor delle partizioni + di FreeBSD, chiamato <application>Disklabel</application>.</para> + + <para>La <xref linkend="sysinstall-label"> mostra la schermata quando + avvii <application>Disklabel</application>. Il display è diviso + in tre sezioni.</para> + + <para>Le prime linee mostrano il nome del disco sul quale stai lavorando + attualmente, e la slice che contiene le partizioni che stai creando + (a questo punto <application>Disklabel</application> usa il termine + <literal>Nome della Partizione</literal> piuttosto che nome della + slice). Questa schermata mostra anche la quantità di spazio + libero nella slice; cioè lo spazio che è stato allocato + per la slice, anche se ancora non è stato assegnato ad una + partizione.</para> + + <para>Al centro della schermata sono mostrate le partizioni che sono + state create, il nome del filesystem che ogni partizione contiene, la + loro dimensione, ed alcune opzioni attinenti alla creazione del + filesystem.</para> + + <para>La parte bassa dello schermo mostra le combinazioni di tasti valide + in <application>Disklabel</application>.</para> + + <figure id="sysinstall-label"> + <title>Editor di Disklabel in Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-ed1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para><application>Disklabel</application> può creare + automaticamente le partizioni ed assegnare loro una dimensione di + default. Prova questa funzione premendo <keycap>A</keycap>. Vedrai + una schermata simile a quella mostrata in <xref + linkend="sysinstall-label2">. A seconda della dimensione del disco + che stai usando, i valori di default potrebbero essere differenti. + Questo non è fatale, poichè puoi anche non accettare + i valori di default .</para> + + <note> + <para>A partire da FreeBSD 4.5, il partizionamento di default + predispone alla directory <filename>/tmp</filename> una propria + partizione al posto di essere inclusa nella partizione + <filename>/</filename>. Questo evita il possibile riempimento + della partizione <filename>/</filename> con i file + temporanei.</para> + </note> + + <figure id="sysinstall-label2"> + <title>L'Editor Disklabel di Sysinstall con i Valori di Default</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-auto" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Se scegli di non usare le partizioni di default e desideri + sostituirle con quelle che vuoi tu, usa i tasti freccia per selezionare + la prima partizione, e premi <keycap>D</keycap> per cancellarla. Ripeti + questa operazione per cancellare tutte le partizioni che ritieni + opportune.</para> + + <para>Per creare la prima partizione (<literal>a</literal>, montata come + <filename>/</filename> — root), assicurati che sia selezionata + in cima allo schermo la slice corretta e premi <keycap>C</keycap>. + Apparirà una finestra di dialogo per inserire la dimensione + della nuova partizione (come mostrato nella <xref + linkend="sysinstall-label-add">). Puoi immettere la dimensione + come il numero di blocchi del disco che vuoi usare, o come un numero + seguito da <literal>M</literal> per megabyte, da <literal>G</literal> + per gigabyte, da <literal>C</literal> per cilindri.</para> + + <note> + <para>A partire da FreeBSD 5.X, gli utenti possono: selezionare + <acronym>UFS2</acronym> (che è di default per &os; 5.1 e + superiori) usando l'opzione <literal>Custom Newfs</literal> + (<keycap>Z</keycap>), creare le etichette con + <literal>Auto Defaults</literal> e modificarle con l'opzione + <literal>Custom Newfs</literal> oppure aggiungendo + <option>-O 2</option> durante la normale fase di creazione. + Non dimenticare di aggiungere <option>-U</option> per + SoftUpDate se vuoi usare l'opzione + <literal>Custom Newfs</literal></para> + </note> + + <figure id="sysinstall-label-add"> + <title>Spazio per la Partizione Root</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-root1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>La grandezza di default mostrata creerà una partizione + che prende il resto della slice. Se stai usando le dimensioni di + partizioni usate nell'esempio precedente, allora cancella la figura + esistente usando <keycap>Backspace</keycap>, e poi digita + <userinput>64M</userinput>, come è mostrato in + <xref linkend="sysinstall-label-add2">. Poi premi + &gui.ok;.</para> + + <figure id="sysinstall-label-add2"> + <title>Modifica della Dimensione della Partizione di Root</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-root2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Dopo aver scelto la dimensione della partizione ti verrà + chiesto se la partizione conterrà una filesystem o uno spazio + di swap. La finestra di dialogo è mostrata nella <xref + linkend="sysinstall-label-type">. La prima partizione + conterrà un filesystem, quindi assicurati che sia selezionato + <guimenuitem>FS</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="sysinstall-label-type"> + <title>Scelta del Tipo della Partizione Root</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-fs" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Alla fine, poichè stai creando un filesystem, devi dire a + <application>Disklabel</application> dove sarà montato il + filesystem. La finestra di dialogo è mostrata nella + <xref linkend="sysinstall-label-mount">. Il punto di mount del + filesystem root è <filename>/</filename>, dunque digita + <userinput>/</userinput>, e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="sysinstall-label-mount"> + <title>Scelta del Punto di Mount della Root</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-root3" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Lo schermo sarà aggiornato e ti mostrerà la partizione + appena creata. Devi ripete questa procedura per le altre partizioni. + Quando crei la partizione di swap, non ti verrà richiesto di + inserire il punto di mount del filesystem, poichè le partizioni + di swap non sono mai montate. Quando crei l'ultima partizione, + <filename>/usr</filename>, puoi lasciare la dimensione suggerita, + per usare il rimanente spazio della slice.</para> + + <para>La schermata finale dell'Editor DiskLabel di FreeBSD sarà + simile alla <xref linkend="sysinstall-label4">, sebbene i valori scelti + potrebbero essere differenti. Premi <keycap>Q</keycap> per + finire.</para> + + <figure id="sysinstall-label4"> + <title>L'Editor Disklabel di Sysinstall</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/disklabel-ed2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </sect2> </sect1> - <sect1> - <title>Choosing What To Install</title> + <sect1 id="install-choosing"> + <title>Scegliere Cosa Installare</title> + + <sect2 id="distset"> + <title>Scegliere il Tipo di Distribuzione</title> + + <para>Scegliere quale tipo di distribuzione installare dipenderà + in maggior parte dall'uso del sistema e di quanto spazio hai + disponibile. Le opzioni predefinite spaziano da installare la + configurazione più leggera possibile fino ad arrivare ad + installare ogni cosa. Quelli che sono nuovi di &unix; e/o + di FreeBSD dovrebbero quasi certamente selezionare una di queste + opzioni inscatolate. La personalizzazione di un tipo di distribuzione + è roba da utenti un pò più esperti.</para> + + <para>Premi <keycap>F1</keycap> per avere più informazioni + sulle opzioni del tipo di distribuzione e ciò che contengono. + Quando hai finito con l'help, premendo <keycap>Invio</keycap> + ritornerai al Menu di Selezione della Distribuzione.</para> + + <para>Se desideri un'interfaccia grafica allora dovresti scegliere un + tipo di distribuzione preceduto da una <literal>X</literal>. La + configurazione del server X e la selezione di un desktop di default + deve essere fatta dopo l'installazione di &os;. Maggiori informazioni + riguardo la configurazione di un server X possono essere trovate + nel <xref linkend="x11">.</para> + + <para>La versione di default di X11 che viene installata dipende dalla + versione di FreeBSD che stai installando. Per le versioni di FreeBSD + precedenti alla 5.3, viene installato + <application>&xfree86; 4.X</application>. Per &os; 5.3 e + successive, viene installato di default + <application>&xorg;</application>.</para> + + <para>Se pensi di compilare un kernel custom, seleziona un'opzione che + include il codice sorgente. Per altre informazioni sul perchè + dovrebbe essere costruito un kernel custom o su come costruirlo, guarda + il <xref linkend="kernelconfig">.</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Ovviamente, il sistema più versatile è quello che + include tutto. Se c'è abbastanza spazio su disco, seleziona + <guimenuitem>All</guimenuitem> come mostrato nella + <xref linkend="distribution-set1"> usando i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>. Se hai qualche preoccupazione per lo spazio + di disco usa un'opzione che ti è più conveniente + per la tua situazione. Non cercare la scelta perfetta, + poichè potrai aggiungere altre distribuzioni anche dopo + l'installazione.</para> + + <figure id="distribution-set1"> + <title>Scegliere le Distribuzioni</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/dist-set" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + </sect2> + + <sect2 id="portscol"> + <title>Installare la Collezione dei Port</title> + + <para>Dopo aver selezionato la distribuzione desiderata, ti viene data + l'opportunità di installare la FreeBSD Port Collection. + La collezione dei port è un modo semplice e conveniente di + installare software. La collezione dei port non contiene il codice + sorgente necessario per compilare il software. Invece, è + una collezione di file che automatizza il download, la compilazione e + l'installazione delle applicazioni di terze-parti. Il + <xref linkend="ports"> discute su come usare la collezione dei + port.</para> + + <para>Il programma di installazione non verifica se hai lo spazio + adeguato. Scegli questa opzione soltanto se hai uno spazio sul disco + rigido sufficiente. Per FreeBSD &rel.current;, la FreeBSD + Ports Collection occupa circa &ports.size; di spazio su disco. + Puoi assumere un valore più grande per le versioni di FreeBSD + più recenti.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to install the FreeBSD ports collection? + + This will give you ready access to over &os.numports; ported software packages, + at a cost of around &ports.size; of disk space when "clean" and possibly much + more than that if a lot of the distribution tarballs are loaded + (unless you have the extra CDs from a FreeBSD CD/DVD distribution + available and can mount it on /cdrom, in which case this is far less + of a problem). + + The ports collection is a very valuable resource and well worth having + on your /usr partition, so it is advisable to say Yes to this option. + + For more information on the ports collection & the latest ports, + visit: + http://www.FreeBSD.org/ports + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; con i tasti freccia per installare la + collezione dei port, oppure &gui.no; per saltare questa opzione. + Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. + Verrà visualizzato il menu della scelta della + distribuzione.</para> + + <figure id="distribution-set2"> + <title>Conferma della Distribuzione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/dist-set2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Se sei soddisfatto delle opzioni, seleziona + <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia, assicurati che + &gui.ok; sia selezionato, quindi premi <keycap>Invio</keycap> per + continuare.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="install-media"> - <title>Choosing Your Installation Media</title> + <title>Scegli il Tuo Media di Installazione</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Se vuoi installare da CDROM o da DVD, usa i tasti freccia per + evidenziare <guimenuitem>Install from a FreeBSD CD/DVD</guimenuitem>. + Assicurati che &gui.ok; sia evidenziato, e poi premi + <keycap>Invio</keycap> per procedere con l'installazione.</para> - <sect2 id="x-server"> - <title>Configure X Server</title> + <para>Per gli altri metodi di installazione, scegli l'opzione + appropriata e segui le istruzioni.</para> + + <para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea sui media + di installazione. Premi <keycap>Invio</keycap> per tornare + al menù di selezione dei media.</para> + + <figure id="choose-media"> + <title>Scelta del Media di Installazione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/media" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> - <para>Traduzione in corso</para> + <note> + <title>Modi di Installazione via FTP</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>network</secondary> + <tertiary>FTP</tertiary> + </indexterm> + + <para>Ci sono tre modi di installazione via FTP che puoi scegliere: + FTP attivo, FTP passivo, o via un proxy HTTP.</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>FTP Attivo: <guimenuitem>Install from an FTP + server</guimenuitem></term> + + <listitem> + <para>Questa opzione farà tutti i trasferimenti FTP usando + la modalità <quote>Attiva</quote>. Questa modalità + non funzionerà attraverso i firewall, ma funzionerà + con server FTP vecchi che non supportano la modalità + passiva. Se la tua connessione ha problemi con la modalità + passiva (il default), prova quella attiva!</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>FTP Passivo: <guimenuitem>Install from an FTP server through a + firewall</guimenuitem></term> + + <listitem> + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>modalità passivo</secondary> + </indexterm> + + <para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application> + ad usare la modalità <quote>Passiva</quote> per tutte le + operazioni FTP. Questo consente all'utente di passare attraverso + firewall che non permettono connessioni in entrate su porte TCP + random.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>FTP tramite un proxy HTTP: <guimenuitem>Install from an FTP + server through a http proxy</guimenuitem></term> + + <listitem> + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>tramite proxy HTTP</secondary> + </indexterm> + + <para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application> + a usare il protocollo HTTP (come un browser web) per connettersi + a un proxy per tutte le operazioni FTP. Il proxy + tradurrà le richieste e invierà loro al server FTP. + Questo permette all'utente di passare attraverso i firewall + che non permettono FTP del tutto, ma offrono un proxy HTTP. + In questo caso, devi specificare il proxy oltre al server + FTP.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>Per un proxy FTP server, dovresti di solito dare il nome del server + che realmente vuoi come parte del nome utente, seguito dal carattere + <quote>@</quote>. Il server proxy quindi <quote>raggira</quote> + il server reale. Per esempio, assumiamo che vuoi installare + da <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid>, usando il server + proxy FTP <hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, in ascolto + sulla porta 1024.</para> + + <para>In questo caso, vai alle opzioni del menù, setta il + nome utente FTP come <literal>ftp@ftp.FreeBSD.org</literal>, e il tuo + indirizzo email come password. Come media di installazione, + specifica FTP (o FTP passivo, se il proxy lo supporta), e l'URL + <literal>ftp://foo.example.com:1234/pub/FreeBSD</literal>.</para> + + <para>Poichè <filename>/pub/FreeBSD</filename> da + <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> è proxato sotto + <hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, sei in grado di + installare da <emphasis>questa</emphasis> macchina (che prenderà + i file da <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> richiesti + dall'installazione).</para> + </note> </sect1> <sect1 id="install-final-warning"> - <title>Committing to the Installation</title> + <title>Procedere con l'Installazione</title> + + <para>Se lo desideri l'installazione può ora procedere. Questa + è anche l'ultima opportunità per interrompere + l'installazione per impedire cambiamenti al disco.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Last Chance! Are you SURE you want to continue the installation? + + If you're running this on a disk with data you wish to save then WE + STRONGLY ENCOURAGE YOU TO MAKE PROPER BACKUPS before proceeding! + + We can take no responsibility for lost disk contents! + + [ Yes ] No</screen> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per + procedere.</para> + + <para>Il tempo di installazione varierà a seconda della + distribuzione che hai scelto, dei media di installazione, e della + velocità del computer. Verranno visualizzati una serie di + messaggi indicanti lo stato.</para> + + <para>L'installazione è completa quando viene visualizzato + il seguente messaggio:</para> + + <screen> Message + +Congratulations! You now have FreeBSD installed on your system. + +We will now move on to the final configuration questions. +For any option you do not wish to configure, simply select No. + +If you wish to re-enter this utility after the system is up, you may +do so by typing: /stand/sysinstall . + + [ OK ] + + [ Press enter to continue ]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per procedere con la configurazione + post-installazione.</para> + + <para>Seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> per interrompere + l'installazione in modo tale che nessuna modifica venga effettuata sul tuo + sistema. Apparirà il seguente messaggio</para> + + <screen> Message +Installation complete with some errors. You may wish to scroll +through the debugging messages on VTY1 with the scroll-lock feature. +You can also choose "No" at the next prompt and go back into the +installation menus to retry whichever operations have failed. + + [ OK ]</screen> + + <para>Questo messaggio viene visualizzato quando non installi nulla. + Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + installazione principale per uscire dall'installazione.</para> </sect1> <sect1 id="install-post"> - <title>Post-installation</title> + <title>Post-installazione</title> + + <para>Dopo una corretta installazione segue la configurazione di varie + opzioni. Un'opzione può essere configurata rientrando nelle + opzioni di configurazione prima dell'avvio del nuovo sistema + FreeBSD o dopo l'installazione usando <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; prima + della 5.2) e selezionando <guimenuitem>Configure</guimenuitem>.</para> + + <sect2 id="inst-network-dev"> + <title>Configurazione del Dispositivo di Rete</title> + + <para>Se hai configurato precedentemente PPP per l'installazione FTP, + questa schermata non sarà visualizzata ora ma puoi configurarlo + più avanti come descritto sotto.</para> + + <para>Per informazioni dettagliate riguardo alla LAN e alla configurazione + di FreeBSD come gateway/router fai riferimento al capitolo + <link linkend="advanced-networking">Networking Avanzato</link>.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to configure any Ethernet or SLIP/PPP network devices? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Per configurare un dispositivo di rete, seleziona &gui.yes; e + premi <keycap>Invio</keycap>. Altrimenti, seleziona &gui.no; + per continuare.</para> + + <figure id="ed-config1"> + <title>Selezione del Dispositivo Ethernet</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/ed0-conf" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Seleziona con i tasti freccia l'interfaccia che deve essere + configurata e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to try IPv6 configuration of the interface? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>In questa LAN privata, il corrente protocollo di Internet + (<acronym>IPv4</acronym>) era già sufficiente e è + stato selezionato &gui.no; con i tasti freccia ed è stato premuto + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Se sei connesso ad una rete <acronym>IPv6</acronym> già + esistente con un server <acronym>RA</acronym>, puoi selezionare + &gui.yes; e premere <keycap>Invio</keycap>. Lo scan dei server RA + impiegherà un pò di secondi.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to try DHCP configuration of the interface? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Se il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) non è usato + seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Selezionando &gui.yes; si avvierà + <application>dhclient</application>, e se tutto va bene, setterà + in automatico le informazioni sulla configurazione della rete. + Fai riferimento alla <xref linkend="network-dhcp"> per altre + informazioni.</para> + + <para>La seguente schermata di configurazione della rete mostra la + configurazione di un dispositivo Ethernet per un sistema + che funzionerà da gateway per una LAN.</para> + + <figure id="ed-config2"> + <title>Settare la Configurazione di Rete per ed0</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/ed0-conf2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa il <keycap>Tab</keycap> per selezionare i campi e riempili + con le giuste informazioni:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>Host</term> + + <listitem> + <para>Il nome host assoluto, come + <hostid role="fqdn">k6-2.example.com</hostid> in questo + caso.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Domain</term> + + <listitem> + <para>Il nome del dominio nel quale si trova la tua macchina, come + <hostid role="domainname">example.com</hostid> in questo + caso.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>IPv4 Gateway</term> + + <listitem> + <para>L'indirizzo IP dell'host che inoltra i pacchetti verso + destinazioni non locali. Devi settarlo se la tua macchina + è un nodo di una rete. + <emphasis>Lascia questo campo vuoto</emphasis> se la + macchina è il gateway di Internet per la rete. Il + gateway IPv4 è anche conosciuto come il gateway di + default o l'instradamento di default.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Name server</term> + + <listitem> + <para>L'indirizzo IP del tuo server DNS locale. Su questa lan + privata non c'è un server DNS locale quindi è + stato usato l'indirizzo IP del server DNS del provider + (<hostid role="ipaddr">208.163.10.2</hostid>).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>IPv4 address</term> + + <listitem> + <para>L'indirizzo IP in uso su questa interfaccia è + <hostid role="ipaddr">192.168.0.1</hostid></para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Netmask</term> + + <listitem> + <para>Il blocco di indirizzi in uso per questa lan è un + blocco di classe C (<hostid role="ipaddr">192.168.0.0</hostid> - + <hostid role="ipaddr">192.168.255.255</hostid>). + La netmask di default per una rete di classe C è + (<hostid role="netmask">255.255.255.0</hostid>).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Extra options to ifconfig</term> + + <listitem> + <para>Altre opzioni di <command>ifconfig</command> per l'interfaccia + di rete che potresti voler aggiungere. In questo caso + nessuna.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>Usa il <keycap>Tab</keycap> per selezionare &gui.ok; + quando hai finito e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to Bring Up the ed0 interface right now? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> + si porterà la macchina all'interno della rete pronta per l'uso. + Comunque, questo non è fondamentale durante l'installazione, + poichè la macchina deve essere riavviata.</para> + </sect2> + + <sect2 id="gateway"> + <title>Configurare Il Gateway</title> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want this machine to function as a network gateway? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Se la macchina dovrà essere utilizzata come gateway per una + LAN inoltrando pacchetti tra altre macchine allora seleziona + &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. Se la macchina è un + nodo di una rete allora seleziona &gui.no; e premi + <keycap>Invio</keycap> per continuare.</para> + </sect2> + + <sect2 id="inetd-services"> + <title>Configurare I Servizi di Internet</title> + + <screen> User Confirmation Requested +Do you want to configure inetd and the network services that it provides? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Se selezioni &gui.no;, diversi servizi tipo + <application>telnetd</application> non saranno avviati. Questo + significa che gli utenti remoti non saranno in grado di + fare una sessione <application>telnet</application> su questa + macchina. Gli utenti locali saranno tuttavia in grado di + accedere alla macchina con <application>telnet</application>.</para> + + <para>Questi servizi possono essere avviati dopo l'installazione + editando <filename>/etc/inetd.conf</filename> con l'editor di testo che + preferisci. Leggi la <xref linkend="network-inetd-overview"> per + più informazioni.</para> + + <para>Seleziona &gui.yes; se desideri configurare questi servizi durante + l'installazione. Ti verrà proposta un'ulteriore + conferma:</para> + + <screen> User Confirmation Requested +The Internet Super Server (inetd) allows a number of simple Internet +services to be enabled, including finger, ftp and telnetd. Enabling +these services may increase risk of security problems by increasing +the exposure of your system. + +With this in mind, do you wish to enable inetd? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; per continuare.</para> + + <screen> User Confirmation Requested +inetd(8) relies on its configuration file, /etc/inetd.conf, to determine +which of its Internet services will be available. The default FreeBSD +inetd.conf(5) leaves all services disabled by default, so they must be +specifically enabled in the configuration file before they will +function, even once inetd(8) is enabled. Note that services for +IPv6 must be separately enabled from IPv4 services. + +Select [Yes] now to invoke an editor on /etc/inetd.conf, or [No] to +use the current settings. + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Scegliendo &gui.yes; ti sarà consentito aggiungere + servizi eliminando <literal>#</literal> all'inizio delle relative + linee.</para> + + <figure id="inetd-edit"> + <title>Editare <filename>inetd.conf</filename></title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/edit-inetd-conf" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Dopo che hai aggiunto i servizi desiderati, premendo + <keycap>Esc</keycap> ti verrà mostrato un menù che + ti consente di uscire salvando i cambiamenti che hai + apportato.</para> + </sect2> + + <sect2 id="ftpanon"> + <title>FTP Anonimo</title> + + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>anonimo</secondary> + </indexterm> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to have anonymous FTP access to this machine? + + Yes [ No ]</screen> + + <sect3 id="deny-anon"> + <title>Negare l'FTP Anonimo</title> + + <para>Selezionando &gui.no; e premendo <keycap>Invio</keycap> + consentirai a chi ha un account con password di usare l'FTP + per accedere alla macchina.</para> + </sect3> + + <sect3 id="ftpallow"> + <title>Consentire l'FTP anonimo</title> + + <para>Chiunque può accedere alla tua macchina se + permetti connessioni FTP anonime. Dovrebbero essere considerate + alcune implicazioni di sicurezza prima di abilitare questa opzione. + Per altre informazioni sulla sicurezza guarda il + <xref linkend="security">.</para> + + <para>Per consentire l'FTP anonimo, usa i tasti freccia e seleziona + &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. + Ti verrà visualizzato il seguente messaggio:</para> + + <figure id="anon-ftp2"> + <title>Configurazione FTP Anonima di default</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/ftp-anon1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Premendo <keycap>F1</keycap> visualizzerai l'help in linea:</para> + + <screen>This screen allows you to configure the anonymous FTP user. + +The following configuration values are editable: + +UID: The user ID you wish to assign to the anonymous FTP user. + All files uploaded will be owned by this ID. + +Group: Which group you wish the anonymous FTP user to be in. + +Comment: String describing this user in /etc/passwd + + +FTP Root Directory: + + Where files available for anonymous FTP will be kept. + +Upload subdirectory: + + Where files uploaded by anonymous FTP users will go.</screen> + + <para>Di default la directory root dell'ftp sarà + <filename>/var</filename>. Se prevedi che lo spazio FTP non sia + sufficiente, potresti usare la directory <filename>/usr</filename> + settando la directory root dell'FTP a + <filename>/usr/ftp</filename>.</para> + + <para>Quando sei soddisfatto delle modifiche, premi + <keycap>Invio</keycap> per continuare.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Create a welcome message file for anonymous FTP users? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Se selezioni &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>, + verrà avviato un editor che ti permetterà di + modificare il messaggio di benvenuto.</para> + + <figure id="anon-ftp4"> + <title>Editare il Messaggio di Benvenuto dell'FTP</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/ftp-anon2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>L'editor è <command>ee</command>. + Usa le istruzioni per cambiare il messaggio oppure cambia + il messaggio più tardi usando un editor di testo a tua scelta. + Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata + dell'editor.</para> + + <para>Premendo <keycap>Esc</keycap> un menù pop-up ti + sceglierà di default + <guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>. + Premi <keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare. Premi + di nuovo <keycap>Invio</keycap> per salvare gli eventuali + cambiamenti.</para> + </sect3> + </sect2> - <para>Traduzione in corso</para> + <sect2 id="nfsconf"> + <title>Configurare NFS (Network File System)</title> + + <para>NFS (Network File System) consente la condivisione di file + attraverso una rete. Una macchina può essere configurata come + server, client, o entrambi. Fai riferimento alla + <xref linkend="network-nfs"> per altre informazioni.</para> + + <sect3 id="nsf-server-options"> + <title>Server NFS</title> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to configure this machine as an NFS server? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Se non c'è bisogno di un server NFS, seleziona &gui.no; + e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Se scegli &gui.yes;, ti apparirà un messaggio che dice che + il file <filename>exports</filename> deve essere creato.</para> + + <screen> Message +Operating as an NFS server means that you must first configure an +/etc/exports file to indicate which hosts are allowed certain kinds of +access to your local filesystems. +Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports + [ OK ]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. Verrà + avviato un editor di testo al fine di creare ed editare il file + <filename>exports</filename>.</para> + + <figure id="nfs-server-edit"> + <title>Editare <filename>exports</filename></title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/nfs-server-edit" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa le istruzione per aggiungere i filesystem che desideri + esportare oppure fallo dopo l'installazione con il tuo editor + preferito. Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata + dell'editor.</para> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> e ti verrà mostrato un + menù con selezionato + <guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>. Premi + <keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare.</para> + </sect3> + + <sect3 id="nfs-client-options"> + <title>Client NFS</title> + + <para>Il client NFS consente alla tua macchina di accedere ai server + NFS.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to configure this machine as an NFS client? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Con i tasti freccia, seleziona &gui.yes; o &gui.no; come + desiderato e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="securityprofile"> + <title>Profilo della Sicurezza</title> + + <para>Un <quote>profilo della sicurezza</quote> è un insieme + di opzioni di configurazione che tentano di raggiungere il desiderato + rapporto sicurezza/convenienza abilitando o disabilitando certi + programmi e settaggi. Con il profilo di sicurezza più severo, + pochi programmi saranno abilitati di default. Questo è + uno dei principi basi per la sicurezza: non mandare in esecuzione nulla + se non quello che usi.</para> + + <para>Per cortesia nota che il profilo di sicurezza è + giusto una configurazione di default. Tutti i programmi possono + essere abilitati o disabilitati dopo che hai installato FreeBSD + modificando o aggiungendo le appropriate linee in + <filename>/etc/rc.conf</filename>. Per altre informazioni, + consulta la magina man &man.rc.conf.5;.</para> + + <para>La seguente tabella descrive la configurazione di ogni profilo di + sicurezza. Le colonne sono i profili di sicurezza che puoi scegliere, + e le righe sono i programmi o le caratteristiche che il rispettivo + profilo abilita o disabilita.</para> + + <table> + <title>Profili di sicurezza disponibili</title> + + <tgroup cols=3> + <thead> + <row> + <entry></entry> + + <entry>Extreme</entry> + + <entry>Moderate</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>&man.sendmail.8;</entry> + + <entry>NO</entry> + + <entry>SI</entry> + </row> + + <row> + <entry>&man.sshd.8;</entry> + + <entry>NO</entry> + + <entry>SI</entry> + </row> + + <row> + <entry>&man.portmap.8;</entry> + + <entry>NO</entry> + + <entry>FORSE + <footnote> + <para>Il portmapper è abilitato se la macchina è + stata configurata in precedenza come un client o server + NFS.</para> + </footnote> + </entry> + </row> + + <row> + <entry>NFS server</entry> + + <entry>NO</entry> + + <entry>SI</entry> + </row> + + <row> + <entry>&man.securelevel.8;</entry> + + <entry>YES + <footnote> + <para>Se hai scelto un profilo di sicurezza che regola + il securelevel a <quote>Extreme</quote> o + <quote>High</quote>, devi essere consapevole delle + implicazioni. Per favore leggi prima la pagina man + &man.init.8; e poni particolare attenzione al significato + dei livelli di sicurezza, o potresti incontrare grossi + problemi in seguito!</para> + </footnote> + </entry> + + <entry>NO</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + + <screen> User Confirmation Requested + Do you want to select a default security profile for this host (select + No for "medium" security)? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Selezionando &gui.no; e premendo <keycap>Invio</keycap> setterai + il profilo di sicurezza su medio.</para> + + <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> ti + sarà consentito selezionare un diverso profilo di + sicurezza.</para> + + <figure id="security-profile"> + <title>Opzioni del Profilo di Sicurezza</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/security" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea. + Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + selezione.</para> + + <para>Usa i tasti freccia per scegliere <guimenuitem>Medium</guimenuitem> + a meno di essere sicuro che necessiti di un altro livello di sicurezza. + Con &gui.ok; selezionato, premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Verrà visualizzato un messaggio di conferma a seconda del + settaggio di sicurezza che hai scelto.</para> + + <screen> Message + +Moderate security settings have been selected. + +Sendmail and SSHd have been enabled, securelevels are +disabled, and NFS server setting have been left intact. +PLEASE NOTE that this still does not save you from having +to properly secure your system in other ways or exercise +due diligence in your administration, this simply picks +a standard set of out-of-box defaults to start with. + +To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf + + [OK]</screen> + + <screen> Message + +Extreme security settings have been selected. + +Sendmail, SSHd, and NFS services have been disabled, and +securelevels have been enabled. +PLEASE NOTE that this still does not save you from having +to properly secure your system in other ways or exercise +due diligence in your administration, this simply picks +a more secure set of out-of-box defaults to start with. + +To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf + + [OK]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare con la + post-installazione.</para> + + <warning> + <para>Il profilo di sicurezza non è una soluzione miracolosa! + Anche se usi il settaggio estremo, devi stare al passo con i problemi + di sicurezza leggendo la mailing lista appropriata + (<xref linkend="eresources-mail">), usando ottime password e + frasi-password, e attenendosi alle comuni prassi di sicurezza. + Qui semplicemente setti il desiderato rapporto sicurezza/convenienza + della macchina.</para> + </warning> + </sect2> + + <sect2 id="console"> + <title>Settaggio della Console di Sistema</title> + + <para>Ci sono parecchie opzioni disponibili per personalizzare la + console di sistema.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to customize your system console settings? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Per vedere e configurare le opzioni, seleziona &gui.yes; e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="saver-options"> + <title>Opzioni di Configurazione della Console di Sistema</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/console-saver1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Un'opzione comunemente usata è lo screen saver. Usa + i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Saver</guimenuitem> e + premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + + <figure id="saver-select"> + <title>Opzioni dello Screen Saver</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/console-saver2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Scegli lo screen saver che desideri usando i tasti freccia + e quindi premi <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato il + menù di Configurazione della Console di Sistema.</para> + + <para>Il tempo di inattesa di default è di 300 secondi. + Per modificare l'intervallo di tempo, + seleziona <guimenuitem>Saver</guimenuitem> di nuovo. + Nel menù delle opzioni dello Screen Saver, seleziona + <guimenuitem>Timeout</guimenuitem> usando i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato un menù:</para> + + <figure id="saver-timeout"> + <title>Timeout dello Screen Saver</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/console-saver3" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Puoi cambiare il valore, quindi seleziona &gui.ok; e + premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + Configurazione della Console di Sistema.</para> + + <figure id="saver-exit"> + <title>Uscire dalla Configurazione della Console di Sistema</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/console-saver4" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Selezionando <guimenuitem>Exit</guimenuitem> e premendo + <keycap>Invio</keycap> continuerai con le configurazioni + post-installazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="timezone"> + <title>Regolazione della Zona di Fuso Orario</title> + + <para>Il settaggio della zona di fuso orario per la tua macchina ti + consentirà di correggere automaticamente i cambiamenti + di tempo regionali e di realizzare altre funzioni relative + al fuso orario.</para> + + <para>L'esempio mostrato è per una macchina situata nella zona + di fuso orario orientale degli stati Uniti. La tua selezione + dipenderà dalla tua locazione geografica.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to set this machine's time zone now? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per settare la + zona di fuso orario.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Is this machine's CMOS clock set to UTC? If it is set to local time + or you don't know, please choose NO here! + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; o &gui.no; a seconda di come è + configurato l'orologio della macchina e poi premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="set-timezone-region"> + <title>Selezione della tua Regione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/timezone1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>La regione appropriata viene selezionata usando i tasti freccia + e quindi premendo <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="set-timezone-country"> + <title>Selezione della tua Nazione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/timezone2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Scegli la nazione appropriata usando i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="set-timezone-locality"> + <title>Selezione della Tua Zona di Fuso Orario</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/timezone3" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>La zona di fuso orario appropriata viene selezionata usando i tasti + freccia e premendo <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <screen> Confirmation + Does the abbreviation 'EDT' look reasonable? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Viene richiesta una conferma per l'abbreviazione per la zona di fuso + orario. Se va bene, premi <keycap>Invio</keycap> per continuare con + la configurazione post-installazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="linuxcomp"> + <title>Compatibilità Linux</title> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to enable Linux binary compatibility? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap>, + potrai eseguire applicazioni Linux su FreeBSD. Verranno installati + i package per la compatibilità Linux.</para> + + <para>Se stai facendo l'installazione via FTP, la macchina + necessiterà di collegarsi a Internet. A volte il sito remoto + non ha tutte le distribuzioni così come la compatibilità + Linux binaria. Puoi sempre installarlo più tardi.</para> + </sect2> + + <sect2 id="mouse"> + <title>Configurazione del Mouse</title> + + <para>Questa opzione ti consentirà di tagliare ed incollare il + testo nella console e nei programmi utenti con un mouse a 3 pulsanti. + Se usi un mouse a 2 pulsanti, fai riferimento alla pagina man, + &man.moused.8;, dopo l'installazione per i dettagli sull'emulazione + del terzo pulsante. Questo esempio descrive una configurazione di un + mouse non USB (come un mouse PS/2 o via porta COM):</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Does this system have a non-USB mouse attached to it? + + [ Yes ] No </screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; per un mouse non-USB o &gui.no; per un mouse + USB e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="mouse-protocol"> + <title>Selezione del Tipo di Protocollo del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Type</guimenuitem> + e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="set-mouse-protocol"> + <title>Settare il Protocollo del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Il mouse usato in questo esempio è di tipo PS/2, quindi + l'opzione di default <guimenuitem>Auto</guimenuitem> era appropriata. + Per cambiare il protocollo, usa i tasti freccia e seleziona un'altra + opzione. Assicurati che &gui.ok; sia selezionato e premi + <keycap>Invio</keycap> per uscire da questo menù.</para> + + <figure id="config-mouse-port"> + <title>Configurare la Porta del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse3" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Port</guimenuitem> + e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="set-mouse-port"> + <title>Settare la Porta del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse4" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Questo sistema aveva un mouse PS/2, dunque l'opzione + di default <guimenuitem>PS/2</guimenuitem> andava bene. Per + cambiare la porta, usa i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="test-daemon"> + <title>Abilitare il Demone del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse5" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Per ultimo, usa i tasti freccia per selezionare + <guimenuitem>Enable</guimenuitem>, e premi <keycap>Invio</keycap> + per abilitare e testare il demone del mouse.</para> + + <figure id="test-mouse-daemon"> + <title>Test del Demone del Mouse</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mouse6" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Muovi il cursore sullo schermo e verifica che il cursore risponda + in modo appropriato. Se lo fa, seleziona &gui.yes; e premi + <keycap>Invio</keycap>. Se non lo fa, allora il mouse non è + stato configurato correttamente — seleziona &gui.no; e prova ad + usare delle differenti opzioni di configurazione.</para> + + <para>Seleziona <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia + e premi <keycap>Invio</keycap> per continuare con la configurazione + di post-installazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-services"> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Configurare I Servizi Addizionali di Rete</title> + + <para>La configurazione dei servizi di rete può spaventare + i nuovi utenti se questi non hanno alle spalle una conoscenza in + quest'area. La rete, Internet incluso, è cruciale per tutti + i moderni sistemi operativi &os; incluso; detto ciò, è + del tutto utile conoscere le grandi capacità di rete di &os;. + Fare questo durante l'installazione permetterà + agli utenti di avere alcune conoscenze dei vari servizi che sono + disponibili.</para> + + <para>I servizi di rete sono programmi che accettano input da qualunque + posto sulla rete. Sono stati fatti molti sforzi per assicurare + che questi programmi non fanno nulla di <quote>dannoso</quote>. + Sfortunatamente, i programmatori non sono perfetti e in passato + ci sono stati casi dove alcuni bug nei servizi di rete sono stati + sfruttati da aggressori per fare cose maligne. È importante + che abiliti sono i servizi di rete che sai di aver bisogno. + Se sei nel dubbio è meglio non abilitare un servizio di rete + fino a quando scopri di averlo bisogno. Lo puoi sempre abilitare + successivamente ri-avviando <application>sysinstall</application> + o usando le funzionalità fornite dal file + <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + + <para>Selezionando l'opzione <guimenu>Networking</guimenu> verrà + visualizzato un menù simile a questo:</para> + + <figure id="network-configuration"> + <title>Configurazione di Alto-Livello della Rete</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/net-config-menu1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>La prima opzione, <guimenuitem>Interfaces</guimenuitem>, + è stata trattata precedentemente durante la + <xref linkend="inst-network-dev">, e quindi questa opzione può + essere tranquillamente ignorata.</para> + + <para>Selezionando l'opzione <guimenuitem>AMD</guimenuitem> verrà + aggiunto il supporto per l'utility di mount automatica di + <acronym>BSD</acronym>. Di solito questo viene usato in combinazione + con il protocollo <acronym>NFS</acronym> (vedi sotto) per montare + automaticamente i filesystem remoti. Non è + richiesta alcuna configurazione speciale.</para> + + <para>La linea successiva è l'opzione + <guimenuitem>AMD Flags</guimenuitem>. Quando selezionata, + viene visualizzato un menù per settare delle flag specifiche + di <acronym>AMD</acronym>. Il menù contiene già + una serie di opzioni di default:</para> + + <screen>-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map /net /etc/amd.map</screen> + + <para>L'opzione <literal>-a</literal> setta la locazione di mount + di default che è qui specificata come + <filename>/.amd_mnt</filename>. L'opzione <literal>-l</literal> + specifica il file di <filename>log</filename>; di default; comunque, + quando viene usato <literal>syslogd</literal> tutte le attività + di log saranno inviate al demone di log del sistema. La directory + <filename role="directory">/host</filename> è usata per + montare un filesystem esportato da un host remoto, mentre + la directory <filename role="directory">/net</filename> è + usata per montare un filesystem esportato da un indirizzo + <acronym>IP</acronym>. Il file <filename>/etc/amd.map</filename> + definisce le opzioni di default per le esportazioni + <acronym>AMD</acronym>.</para> + + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>anonimo</secondary> + </indexterm> + + <para>L'opzione <guimenuitem>Anon FTP</guimenuitem> permette + connessioni <acronym>FTP</acronym> anonime. Seleziona questa + opzione per rendere questa macchina un server + <acronym>FTP</acronym> anonimo. Sii consapevole dei rischi di + sicurezza che questa opzione comporta. Verrà + visualizzato un altro menù nel quale vengono spiegati più + nel dettaglio i rischi di sicurezza e la configurazione.</para> + + <para>Il menù di configurazione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem> + configurerà la macchina per essere un gateway come spiegato + in precedenza. Lo puoi usare per deselezionare l'opzione + <guimenuitem>Gateway</guimenuitem> se l'hai selezionata sbadatamente + nel processo di installazione.</para> + + <para>L'opzione <guimenuitem>Inetd</guimenuitem> può essere + usata per configurare o disabilitare completamente il demone + &man.inetd.8; come discusso sopra.</para> + + <para>L'opzione <guimenuitem>Mail</guimenuitem> è usata per + configurare l'<acronym>MTA</acronym> (Mail Transfer Agent) di default + per il sistema. Selezionando questa opzione apparirà + il seguente menù:</para> + + <figure id="mta-selection"> + <title>Selezione dell'MTA di default</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mta-main" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Ti viene data una scelta per quale <acronym>MTA</acronym> + di default installare e configurare. Un <acronym>MTA</acronym> non + è altro che un server di posta che consegna email agli + utenti sul sistema o via Internet.</para> + + <para>Selezionando <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem> verrà + installato il famoso server <application>sendmail</application>, + di default per FreeBSD. L'opzione + <guimenuitem>Sendmail local</guimenuitem> imposterà + <application>sendmail</application> per essere l'<acronym>MTA</acronym> + di default, ma disabilita la sua funzionalità di ricevere + email in ingresso provenienti da Internet. Le alternative, + <guimenuitem>Postfix</guimenuitem> e <guimenuitem>Exim</guimenuitem> + si comportano in modo simile a <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem>. + Sono entrambi distributori di email; ad ogni modo, alcuni + utenti preferiscono queste alternative all'<acronym>MTA</acronym> + <application>sendmail</application>.</para> + + <para>Dopo aver scelto o meno un <acronym>MTA</acronym>, + apparirà il menù di configurazione della rete con la + prossima opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem>.</para> + + <para>L'opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem> configurerà + il sistema per comunicare con un server tramite <acronym>NFS</acronym>. + Un server <acronym>NFS</acronym> rende i filesystem disponibili a + altre macchine sulla rete tramite il protocollo <acronym>NFS</acronym>. + Se questa è una macchina a se stante, questa opzione + può non essere selezionata. Il sistema può + richiedere un'ulteriore configurazione in seguito; consulta la + <xref linkend="network-nfs"> per maggiori informazioni sulla + configurazione riguardo client e server.</para> + + <para>Sotto all'opzione precedente c'è l'opzione + <guimenuitem>NFS server</guimenuitem>, che ti permette di configurare + il sistema come un server <acronym>NFS</acronym>. Questo + aggiunge le informazioni richieste per avviare <acronym>RPC</acronym>, + servizi di chiamata a procedura remota. <acronym>RPC</acronym> è + usato per coordinare le connessioni tra host e i programmi.</para> + + <para>La prossima linea è l'opzione + <guimenuitem>Ntpdate</guimenuitem>, che tratta la sincronizzazione + del tempo. Quando selezionato, viene mostrato un menù come + questo:</para> + + <figure id="Ntpdate-config"> + <title>Configurazione di Ntpdate</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/ntp-config" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Da questo menù, seleziona il server più + vicino alla tua posizione. Selezionando il più vicino renderai + la sincronizzazione del tempo più accurata poichè + un server lontano dalla tua posizione potrebbe avere una latenza + di connessione maggiore.</para> + + <para>La prossima opzione è <acronym>PCNFSD</acronym>. + Questa opzione installerà il package + <filename role="package">net/pcnfsd</filename> dalla collezione dei + port. Questa è un'utilità che fornisce servizi di + autenticazione <acronym>NFS</acronym> per i sistemi che sono + incapaci di fornirne dei propri, come il sistema operativo + &ms-dos; della Microsoft.</para> + + <para>Adesso scorri in giù per vedere le altre + opzioni:</para> + + <figure id="Network-configuration-cont"> + <title>Configurazione della Rete di Basso-Livello</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/net-config-menu2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Le utility &man.rpcbind.8;, &man.rpc.statd.8;, e + &man.rpc.lockd.8; sono tutte usate per <acronym>RPC</acronym> + (Chiamate a Procedura Remote). L'utility <command>rpcbind</command> + gestisce la comunicazione con server e client <acronym>NFS</acronym>, + ed è richiesta per i server <acronym>NFS</acronym> per operare + correttamente. Il demone <application>rpc.statd</application> + interagisce con il demone <application>rpc.statd</application> su + altri host per fornire un controllo sullo stato. Lo stato riportato + è solitamente tenuto nel file + <filename>/var/db/statd.status</filename>. La prossima opzione qui + elencata è l'opzione <guimenuitem>rpc.lockd</guimenuitem>, che, + quando selezionata, fornisce servizi di locking dei file. Viene + solitamente usato con <application>rpc.statd</application> per + controllare quali host stanno richiedendo lock e con quale frequenza. + Mentre queste ultime due opzioni sono meravigliose per il debugging, + non sono richieste per i client e server <acronym>NFS</acronym> + per operare correttamente.</para> + + <para>Come puoi vedere avanzando nella lista il prossimo elemento + è <guimenuitem>Routed</guimenuitem>, che è il demone + di instradamento. L'utility &man.routed.8; gestisce le tabelle + di instradamento di rete, trova router multicast, e fornisce una + copia della tabella di instradamento ad ogni host fisicamente + connesso previa richiesta via rete. Questo è principalmente + usato per le macchine che fungono da gateway per una lan. Quando + selezionato, verrà visualizzato un menù che richiede + la locazione di default dell'utility. La locazione di default è + già definita e può essere selezionata con il tasto + <keycap>Invio</keycap>. Poi ti sarà presentato un + altro menù, questa volta per impostare le flag che desideri + passare a <application>routed</application>. Sullo schermo dovrebbe + apparire la flag di default <literal>-q</literal>.</para> + + <para>La prossima linea è l'opzione + <guimenuitem>Rwhod</guimenuitem> che, quando + selezionata, avvierà il demone &man.rwhod.8; durante + l'inizializzazione del sistema. L'utility <command>rwhod</command> + invia periodicamente via rete messaggi di sistema broadcast, o in + modalità <quote>consumatore</quote> li colleziona. Altre + informazioni possono essere trovate nella pagine man &man.ruptime.1; + e &man.rwho.1;.</para> + + <para>L'ultima opzione della lista è per il demone + &man.sshd.8;. Questo è il server di shell sicuro di + <application>OpenSSH</application> ed è altamente raccomandato + al posto dei server <application>telnet</application> e + <acronym>FTP</acronym>. Il server <application>sshd</application> + è usato per creare una connessione sicura da un host ad un altro + usando connessioni cifrate.</para> + + <para>In fine c'è l'opzione + <guimenuitem>TCP Extensions</guimenuitem>. Questo abilita le + estensioni <acronym>TCP</acronym> definite nelle + <acronym>RFC</acronym> 1323 e <acronym>RFC</acronym> 1644. + Mentre su molti host questo può velocizzare le connessioni, + potrebbe anche causare la perdita di alcune connessioni. Non + è raccomandato per server, ma può essere un beneficio + per macchine a se stanti.</para> + + <para>Ora che hai configurato i servizi di rete, puoi scorrere in alto + fino all'opzione <guimenuitem>Exit</guimenuitem> e continuare con la + prossima sezione di configurazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="x-server"> + <title>Configurare il Server X</title> + + <note> + <para>A partire da &os; 5.3-RELEASE, la configurazione del + server X è stata rimossa da + <application>sysinstall</application>, devi installare e configurare + il server X dopo l'installazione di &os;. + Maggiori informazioni riguardo all'installazione e alla configurazione + del server X possono essere trovate nel <xref linkend="x11">. + Puoi saltare questa sezione se non stai installando una versione di + &os; antecedente la 5.3-RELEASE.</para> + </note> + + <para>Per usare un'interfaccia utente grafica come ad esempio + <application>KDE</application>, <application>GNOME</application>, o + altri, hai bisogno di configurare il server X.</para> + + <note> + <para>Per far girare <application>&xfree86;</application> + come utente non <username>root</username> avrai bisogno di + avere <filename role="package">x11/wrapper</filename> installato. + Questo è installato di default a partire da FreeBSD 4.7. + Per le versioni precedenti questo può + essere installato dal menù di selezione dei package.</para> + </note> + + <para>Per vedere se la tua scheda video è supportata, + vai sul sito di <ulink + url="http://www.xfree86.org/">&xfree86;</ulink>.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to configure your X server at this time? + + [ Yes ] No</screen> + + <warning> + <para>È necessario conoscere le specifiche del tuo monitor + e alcune informazioni della scheda video. Settaggi non corretti + potrebbero creare danni all'attrezzatura. Se non hai queste + informazioni, seleziona &gui.no; e quando hai le informazioni esegui + la configurazione dopo l'installazione usando + <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la + 5.2), selezionando <guimenuitem>Configure</guimenuitem> e poi + <guimenuitem>XFree86</guimenuitem>. Una configurazione + errata del server X a questo punto può lasciare la + macchina in uno stato di blocco. È consigliato configurare + il server X una volta che l'installazione è stata + completata.</para> + </warning> + + <para>Se hai le informazioni della scheda grafica e del monitor, seleziona + &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per procedere alla + configurazione del server X.</para> + + <figure id="xserver2"> + <title>Selezione del Menù del Metodo di Configurazione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/xf86setup" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Ci sono diversi modi per configurare il server X. + Usa i tasti freccia per selezionarne uno e premi <keycap>Invio</keycap>. + Assicurati di leggere tutte le istruzioni attentamente.</para> + + <para>I metodi <application>xf86cfg</application> e + <application>xf86cfg -textmode</application> potrebbero richiedere + alcuni secondi all'avvio con uno schermo nero. Abbiate pazienza.</para> + + <para>Di seguito verrà illustrato l'uso del tool di configurazione + <application>xf86config</application>. Le scelte di configurazione + che farai dipenderanno dall'hardware nel sistema e quindi le tue + scelte saranno probabilmente diverse da quelle qui mostrate:</para> + + <screen> Message + You have configured and been running the mouse daemon. + Choose "/dev/sysmouse" as the mouse port and "SysMouse" or + "MouseSystems" as the mouse protocol in the X configuration utility. + + [ OK ] + + [ Press enter to continue ]</screen> + + <para>Questo indica che è stato rilevato il demone del mouse + precedentemente configurato. Premi <keycap>Invio</keycap> per + continuare.</para> + + <para>Avviando <application>xf86config</application> + verrà visualizzata una breve introduzione:</para> + + <screen>This program will create a basic XF86Config file, based on menu selections you +make. + +The XF86Config file usually resides in /usr/X11R6/etc/X11 or /etc/X11. A sample +XF86Config file is supplied with XFree86; it is configured for a standard +VGA card and monitor with 640x480 resolution. This program will ask for a +pathname when it is ready to write the file. + +You can either take the sample XF86Config as a base and edit it for your +configuration, or let this program produce a base XF86Config file for your +configuration and fine-tune it. + +Before continuing with this program, make sure you know what video card +you have, and preferably also the chipset it uses and the amount of video +memory on your video card. SuperProbe may be able to help with this. + +Press enter to continue, or ctrl-c to abort.</screen> + + <para>Premendo <keycap>Invio</keycap> comincerà la + configurazione del mouse. Assicurati di seguire le istruzioni e usa + <quote>Mouse Systems</quote> come protocollo e + <devicename>/dev/sysmouse</devicename> come porta del mouse; + l'uso di un mouse PS/2 è mostrato a titolo illustrativo.</para> + + <screen>First specify a mouse protocol type. Choose one from the following list: + + 1. Microsoft compatible (2-button protocol) + 2. Mouse Systems (3-button protocol) & FreeBSD moused protocol + 3. Bus Mouse + 4. PS/2 Mouse + 5. Logitech Mouse (serial, old type, Logitech protocol) + 6. Logitech MouseMan (Microsoft compatible) + 7. MM Series + 8. MM HitTablet + 9. Microsoft IntelliMouse + +If you have a two-button mouse, it is most likely of type 1, and if you have +a three-button mouse, it can probably support both protocol 1 and 2. There are +two main varieties of the latter type: mice with a switch to select the +protocol, and mice that default to 1 and require a button to be held at +boot-time to select protocol 2. Some mice can be convinced to do 2 by sending +a special sequence to the serial port (see the ClearDTR/ClearRTS options). + +Enter a protocol number: 2 + +You have selected a Mouse Systems protocol mouse. If your mouse is normally +in Microsoft-compatible mode, enabling the ClearDTR and ClearRTS options +may cause it to switch to Mouse Systems mode when the server starts. + +Please answer the following question with either 'y' or 'n'. +Do you want to enable ClearDTR and ClearRTS? n + +You have selected a three-button mouse protocol. It is recommended that you +do not enable Emulate3Buttons, unless the third button doesn't work. + +Please answer the following question with either 'y' or 'n'. +Do you want to enable Emulate3Buttons? y + +Now give the full device name that the mouse is connected to, for example +/dev/tty00. Just pressing enter will use the default, /dev/mouse. +On FreeBSD, the default is /dev/sysmouse. + +Mouse device: /dev/sysmouse</screen> + + <para>Il prossimo oggetto da configurare è la tastiera. Un modello + generico a 101 tasti è mostrato a titolo di esempio. + Si possono usare diversi nomi per le varianti o semplicemente + premi <keycap>Invio</keycap> per accettare il valore di default.</para> + + <screen>Please select one of the following keyboard types that is the better +description of your keyboard. If nothing really matches, +choose 1 (Generic 101-key PC) + + 1 Generic 101-key PC + 2 Generic 102-key (Intl) PC + 3 Generic 104-key PC + 4 Generic 105-key (Intl) PC + 5 Dell 101-key PC + 6 Everex STEPnote + 7 Keytronic FlexPro + 8 Microsoft Natural + 9 Northgate OmniKey 101 + 10 Winbook Model XP5 + 11 Japanese 106-key + 12 PC-98xx Series + 13 Brazilian ABNT2 + 14 HP Internet + 15 Logitech iTouch + 16 Logitech Cordless Desktop Pro + 17 Logitech Internet Keyboard + 18 Logitech Internet Navigator Keyboard + 19 Compaq Internet + 20 Microsoft Natural Pro + 21 Genius Comfy KB-16M + 22 IBM Rapid Access + 23 IBM Rapid Access II + 24 Chicony Internet Keyboard + 25 Dell Internet Keyboard + +Enter a number to choose the keyboard. + +1 + + +Please select the layout corresponding to your keyboard + + + 1 U.S. English + 2 U.S. English w/ ISO9995-3 + 3 U.S. English w/ deadkeys + 4 Albanian + 5 Arabic + 6 Armenian + 7 Azerbaidjani + 8 Belarusian + 9 Belgian + 10 Bengali + 11 Brazilian + 12 Bulgarian + 13 Burmese + 14 Canadian + 15 Croatian + 16 Czech + 17 Czech (qwerty) + 18 Danish + +Enter a number to choose the country. +Press enter for the next page + +1 + + +Please enter a variant name for 'us' layout. Or just press enter +for default variant + +us + + +Please answer the following question with either 'y' or 'n'. +Do you want to select additional XKB options (group switcher, +group indicator, etc.)? n</screen> + + <para>Ora, procediamo alla configurazione del monitor. + Non eccedere alla potenza del tuo monitor. Potrebbero accadere dei + danni. Se hai alcuni dubbi, fai la configurazione quando hai + le informazioni.</para> + + <screen>Now we want to set the specifications of the monitor. The two critical +parameters are the vertical refresh rate, which is the rate at which the +whole screen is refreshed, and most importantly the horizontal sync rate, +which is the rate at which scanlines are displayed. + +The valid range for horizontal sync and vertical sync should be documented +in the manual of your monitor. If in doubt, check the monitor database +/usr/X11R6/lib/X11/doc/Monitors to see if your monitor is there. + +Press enter to continue, or ctrl-c to abort. + + + +You must indicate the horizontal sync range of your monitor. You can either +select one of the predefined ranges below that correspond to industry- +standard monitor types, or give a specific range. + +It is VERY IMPORTANT that you do not specify a monitor type with a horizontal +sync range that is beyond the capabilities of your monitor. If in doubt, +choose a conservative setting. + + hsync in kHz; monitor type with characteristic modes + 1 31.5; Standard VGA, 640x480 @ 60 Hz + 2 31.5 - 35.1; Super VGA, 800x600 @ 56 Hz + 3 31.5, 35.5; 8514 Compatible, 1024x768 @ 87 Hz interlaced (no 800x600) + 4 31.5, 35.15, 35.5; Super VGA, 1024x768 @ 87 Hz interlaced, 800x600 @ 56 Hz + 5 31.5 - 37.9; Extended Super VGA, 800x600 @ 60 Hz, 640x480 @ 72 Hz + 6 31.5 - 48.5; Non-Interlaced SVGA, 1024x768 @ 60 Hz, 800x600 @ 72 Hz + 7 31.5 - 57.0; High Frequency SVGA, 1024x768 @ 70 Hz + 8 31.5 - 64.3; Monitor that can do 1280x1024 @ 60 Hz + 9 31.5 - 79.0; Monitor that can do 1280x1024 @ 74 Hz +10 31.5 - 82.0; Monitor that can do 1280x1024 @ 76 Hz +11 Enter your own horizontal sync range + +Enter your choice (1-11): 6 + +You must indicate the vertical sync range of your monitor. You can either +select one of the predefined ranges below that correspond to industry- +standard monitor types, or give a specific range. For interlaced modes, +the number that counts is the high one (e.g. 87 Hz rather than 43 Hz). + + 1 50-70 + 2 50-90 + 3 50-100 + 4 40-150 + 5 Enter your own vertical sync range + +Enter your choice: 2 + +You must now enter a few identification/description strings, namely an +identifier, a vendor name, and a model name. Just pressing enter will fill +in default names. + +The strings are free-form, spaces are allowed. +Enter an identifier for your monitor definition: Hitachi</screen> + + <para>Ora tocca alla selezione della scheda video da una lista. + Se passi la tua scheda dalla lista, continua a premere + <keycap>Invio</keycap> e la lista ricomincerà da capo. + Viene mostrato solo uno stralcio della lista.</para> + + <screen>Now we must configure video card specific settings. At this point you can +choose to make a selection out of a database of video card definitions. +Because there can be variation in Ramdacs and clock generators even +between cards of the same model, it is not sensible to blindly copy +the settings (e.g. a Device section). For this reason, after you make a +selection, you will still be asked about the components of the card, with +the settings from the chosen database entry presented as a strong hint. + +The database entries include information about the chipset, what driver to +run, the Ramdac and ClockChip, and comments that will be included in the +Device section. However, a lot of definitions only hint about what driver +to run (based on the chipset the card uses) and are untested. + +If you can't find your card in the database, there's nothing to worry about. +You should only choose a database entry that is exactly the same model as +your card; choosing one that looks similar is just a bad idea (e.g. a +GemStone Snail 64 may be as different from a GemStone Snail 64+ in terms of +hardware as can be). + +Do you want to look at the card database? y + + + +288 Matrox Millennium G200 8MB mgag200 +289 Matrox Millennium G200 SD 16MB mgag200 +290 Matrox Millennium G200 SD 4MB mgag200 +291 Matrox Millennium G200 SD 8MB mgag200 +292 Matrox Millennium G400 mgag400 +293 Matrox Millennium II 16MB mga2164w +294 Matrox Millennium II 4MB mga2164w +295 Matrox Millennium II 8MB mga2164w +296 Matrox Mystique mga1064sg +297 Matrox Mystique G200 16MB mgag200 +298 Matrox Mystique G200 4MB mgag200 +299 Matrox Mystique G200 8MB mgag200 +300 Matrox Productiva G100 4MB mgag100 +301 Matrox Productiva G100 8MB mgag100 +302 MediaGX mediagx +303 MediaVision Proaxcel 128 ET6000 +304 Mirage Z-128 ET6000 +305 Miro CRYSTAL VRX Verite 1000 + +Enter a number to choose the corresponding card definition. +Press enter for the next page, q to continue configuration. + +288 + +Your selected card definition: + +Identifier: Matrox Millennium G200 8MB +Chipset: mgag200 +Driver: mga +Do NOT probe clocks or use any Clocks line. + +Press enter to continue, or ctrl-c to abort. + + + +Now you must give information about your video card. This will be used for +the "Device" section of your video card in XF86Config. + +You must indicate how much video memory you have. It is probably a good +idea to use the same approximate amount as that detected by the server you +intend to use. If you encounter problems that are due to the used server +not supporting the amount memory you have (e.g. ATI Mach64 is limited to +1024K with the SVGA server), specify the maximum amount supported by the +server. + +How much video memory do you have on your video card: + + 1 256K + 2 512K + 3 1024K + 4 2048K + 5 4096K + 6 Other + +Enter your choice: 6 + +Amount of video memory in Kbytes: 8192 + +You must now enter a few identification/description strings, namely an +identifier, a vendor name, and a model name. Just pressing enter will fill +in default names (possibly from a card definition). + +Your card definition is Matrox Millennium G200 8MB. + +The strings are free-form, spaces are allowed. +Enter an identifier for your video card definition:</screen> + + <para>Andando ancora avanti, sono settate le modalità video per + la risoluzione desiderata. Tipicamente, utili range sono 640x480, + 800x600 e 1024x768, ma questi sono in funzione delle capacità + della scheda video, della dimensione del monitor, e del comfort degli + occhi. Quando selezioni una profondità di colore, seleziona + la più alta che la tua scheda supporta.</para> + + <screen>For each depth, a list of modes (resolutions) is defined. The default +resolution that the server will start-up with will be the first listed +mode that can be supported by the monitor and card. +Currently it is set to: + +"640x480" "800x600" "1024x768" "1280x1024" for 8-bit +"640x480" "800x600" "1024x768" "1280x1024" for 16-bit +"640x480" "800x600" "1024x768" "1280x1024" for 24-bit + +Modes that cannot be supported due to monitor or clock constraints will +be automatically skipped by the server. + + 1 Change the modes for 8-bit (256 colors) + 2 Change the modes for 16-bit (32K/64K colors) + 3 Change the modes for 24-bit (24-bit color) + 4 The modes are OK, continue. + +Enter your choice: 2 + +Select modes from the following list: + + 1 "640x400" + 2 "640x480" + 3 "800x600" + 4 "1024x768" + 5 "1280x1024" + 6 "320x200" + 7 "320x240" + 8 "400x300" + 9 "1152x864" + a "1600x1200" + b "1800x1400" + c "512x384" + +Please type the digits corresponding to the modes that you want to select. +For example, 432 selects "1024x768" "800x600" "640x480", with a +default mode of 1024x768. + +Which modes? 432 + +You can have a virtual screen (desktop), which is screen area that is larger +than the physical screen and which is panned by moving the mouse to the edge +of the screen. If you don't want virtual desktop at a certain resolution, +you cannot have modes listed that are larger. Each color depth can have a +differently-sized virtual screen + +Please answer the following question with either 'y' or 'n'. +Do you want a virtual screen that is larger than the physical screen? n + + + +For each depth, a list of modes (resolutions) is defined. The default +resolution that the server will start-up with will be the first listed +mode that can be supported by the monitor and card. +Currently it is set to: + +"640x480" "800x600" "1024x768" "1280x1024" for 8-bit +"1024x768" "800x600" "640x480" for 16-bit +"640x480" "800x600" "1024x768" "1280x1024" for 24-bit + +Modes that cannot be supported due to monitor or clock constraints will +be automatically skipped by the server. + + 1 Change the modes for 8-bit (256 colors) + 2 Change the modes for 16-bit (32K/64K colors) + 3 Change the modes for 24-bit (24-bit color) + 4 The modes are OK, continue. + +Enter your choice: 4 + + + +Please specify which color depth you want to use by default: + + 1 1 bit (monochrome) + 2 4 bits (16 colors) + 3 8 bits (256 colors) + 4 16 bits (65536 colors) + 5 24 bits (16 million colors) + +Enter a number to choose the default depth. + +4</screen> + + <para>In fine, devi salvare la configurazione. Assicurati di digitare + <filename>/etc/XF86Config</filename> come la locazione per salvare + la configurazione.</para> + + <screen>I am going to write the XF86Config file now. Make sure you don't accidently +overwrite a previously configured one. + +Shall I write it to /etc/X11/XF86Config? y</screen> + + <para>Se la configurazione fallisce, puoi provare a rifarla selezionando + &gui.yes; quando appare il seguente messaggio:</para> + + <screen> User Confirmation Requested +The XFree86 configuration process seems to have +failed. Would you like to try again? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Se hai difficoltà a configurare + <application>&xfree86;</application>, seleziona + &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> + e prosegui con il processo di installazione. Dopo + l'installazione puoi usare <command>xf86cfg -textmode</command> + oppure <command>xf86config</command> come <username>root</username> + per accedere alle utility di configurazione a linea di comando. + C'è un altro metodo per configurare + <application>&xfree86;</application>, descritto nel + <xref linkend="x11">. Se hai deciso di non configurare + <application>&xfree86;</application> il prossimo menù + sarà per la selezione dei package.</para> + + <para>Il settaggio di default che permette di killare il server è + la sequenza di tasti <keycombo + action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap> + <keycap>Backspace</keycap></keycombo>. + Puoi usarla se qualcosa nel settaggio del server è sbagliato + prevenendo danni all'hardware.</para> + + <para>Il settaggio di default che permette di saltare da una + modalità video all'altra mentre X è in esecuzione è + la sequenza di tasti <keycombo + action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap> + <keycap>+</keycap></keycombo> o + <keycombo action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap> + <keycap>-</keycap></keycombo>. + </para> + + <para>Dopo che hai <application>&xfree86;</application> in esecuzione, + puoi aggiustare la schermata in altezza, larghezza o centrarla + usando <application>xvidtune</application>.</para> + + <para>Ci sono avvisi che segnalano che settaggi impropri possono + danneggiare il tuo equipaggiamento. Considerali. Se sei in dubbio, + non farlo. Invece, usa i controlli del monitor per aggiustare la + schermata per X Window. Così facendo ci potrebbero essere delle + incongruenze di visualizzazione quando passi alla modalità testo, + ma questo è meglio rispetto al danneggiamento + dell'equipaggiamento.</para> + + <para>Leggi la pagina man di &man.xvidtune.1; prima di fare qualsiasi + regolazione.</para> + + <para>Al seguito di una configurazione di + <application>&xfree86;</application> andata a buon fine, si + procederà alla selezione di un desktop di default.</para> + </sect2> + + <sect2 id="default-desktop"> + <title>Selezionare il Desktop X di Default</title> + + <note> + <para>A partire da &os; 5.3-RELEASE, la possibilità + di selezione del desktop X è stata rimossa da + <application>sysinstall</application>, devi configurare il desktop + X dopo l'installazione di &os;. Maggiori informazioni riguardo + all'installazione e configurazione di un desktop X possono + essere trovate nel <xref linkend="x11">. Puoi saltare questa sezione + se non stai installando una versione di &os; precedente + a 5.3-RELEASE.</para> + </note> + + <para>Sono disponibili diversi gestori di finestre. Essi spaziano + da ambienti veramente basilari fino a ambienti con desktop completi + che includono diverse applicazioni. Alcuni richiedono uno spazio + di disco minimo e poca memoria mentre altri con maggiori + funzionalità richiedono più risorse. Il miglior modo + per determinare quale gestore di finestre utilizzare è provarne + alcuni. Sono disponibili dalla collezione dei port o come package + e possono essere aggiunti dopo l'installazione.</para> + + <para>Puoi selezionare uno dei desktop più popolari e sarà + installato ed configurato come il desktop di default. Ciò + ti permetterà di avviarlo appena dopo l'installazione.</para> + + <figure id="x-desktop"> + <title>Selezione del Desktop di Default</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/desktop" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa i tasti freccia per selezionare un desktop e premi + <keycap>Invio</keycap>. Verrà avviata l'installazione + del desktop selezionato.</para> + </sect2> + + <sect2 id="packages"> + <title>Installazione dei Package</title> + + <para>I package sono binari pre-compilati e risultano essere un modo + conveniente per installare applicazioni.</para> + + <para>A scopo illustrativo viene mostrata l'installazione di un + package. Puoi installare ulteriori package se lo desideri. + Dopo l'installazione puoi usare <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la + 5.2) per aggiungere ulteriori package.</para> + + <screen> User Confirmation Requested + The FreeBSD Package collection is a collection of hundreds of + ready-to-run applications, from text editors to games to WEB servers + and more. Would you like to browse the collection now? + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> + verranno visualizzate le seguenti schermate per la selezione + dei package:</para> + + <figure id="package-category"> + <title>Selezione della Categoria dei Package</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/pkg-cat" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Soltanto i package che risiedono sul media di installazione + corrente sono disponibili per l'installazione in un dato + istante.</para> + + <para>Se si seleziona <guimenuitem>All</guimenuitem> saranno visualizzati + tutti i package disponibili oppure puoi selezionare una categoria + particolare. Evidenzia la tua selezione con i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <para>Verrà visualizzato un menù con i package disponibili + in base alla selezione effettuata:</para> + + <figure id="package-select"> + <title>Selezione dei Package</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/pkg-sel" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>È stata selezionata la shell <application>bash</application>. + Puoi selezionare altre cose portandoti sul package e premendo il tasto + <keycap>Spazio</keycap>. Apparirà una breve descrizione di ogni + package nell'angolo in basso a sinistra dello schermo.</para> + + <para>Premendo il tasto <keycap>Tab</keycap> passerai ciclicamente + dall'ultimo package selezionato, da &gui.ok;, e da &gui.cancel;.</para> + + <para>Quando hai finito di selezionare i package che vuoi installare, + premi <keycap>Tab</keycap> una volta per andare a &gui.ok; e premi + <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù della selezione + dei package.</para> + + <para>Con i tasti freccia sinistra e destra puoi passare tra &gui.ok; e + &gui.cancel;. Questo metodo può essere anche + usato per selezionare &gui.ok; e premere <keycap>Invio</keycap> + per tornare al menù di selezione dei package.</para> + + <figure id="package-install"> + <title>Installazione dei Package</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/pkg-install" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Usa <keycap>Tab</keycap> e con i tasti freccia seleziona + <guibutton>[ Install ]</guibutton> e premi + <keycap>Invio</keycap>. Dovrai confermare l'installazione dei + package:</para> + + <figure id="package-install-confirm"> + <title>Conferma dell'Installazione dei Package</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/pkg-confirm" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Selezionando &gui.ok; e premendo <keycap>Invio</keycap> + inizierà l'installazione dei package. Appariranno + dei messaggi di installazione fino al completamento della stessa. + Prendi nota se c'è qualche messaggio di errore.</para> + + <para>La configurazione finale continua dopo che i package + sono stati installati. Se decidi di non selezionare alcun package, + e vuoi ritornare alla configurazione finale, seleziona comunque + <guibutton>Install</guibutton>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="addusers"> + <title>Aggiungere Utenti/Gruppi</title> + + <para>Dovresti aggiungere almeno un utente durante l'installazione + in modo che puoi usare il sistema senza doverti loggare come + <username>root</username>. La partizione root è generalmente + di dimensioni ridotte ed eseguire applicazione da + <username>root</username> può riempirla facilmente. + Viene segnalato un pericolo:</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Would you like to add any initial user accounts to the system? Adding + at least one account for yourself at this stage is suggested since + working as the "root" user is dangerous (it is easy to do things which + adversely affect the entire system). + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per continuare + nell'aggiunta di un utente.</para> + + <figure id="add-user2"> + <title>Selezione di un Utente</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/adduser1" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Seleziona <guimenuitem>User</guimenuitem> con i tasti freccia e + premi <keycap>Invio</keycap>.</para> + + <figure id="add-user3"> + <title>Aggiungere Informazioni dell'Utente</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/adduser2" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Le seguenti descrizioni appariranno nella parte bassa dello schermo + ogni qual volta gli elementi sono selezionati con <keycap>Tab</keycap> + per assistere all'immissione delle informazioni richieste:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>Login ID</term> + + <listitem> + <para>Il nome di login del nuovo utente (obbligatorio).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>UID</term> + + <listitem> + <para>L'ID numerico per questo utente (lasciare bianco per una + scelta automatica).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Group</term> + + <listitem> + <para>Il nome del gruppo di login per questo utente (lasciate + bianco per una scelta automatica).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Password</term> + + <listitem> + <para>La password per questo utente (inserisci questo campo + con cura!).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Full name</term> + + <listitem> + <para>Il nome completo dell'utente (commento).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Member groups</term> + + <listitem> + <para>I gruppi a cui questo utente appartiene (cioè i diritti + di accesso concessi).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Home directory</term> + + <listitem> + <para>La directory home dell'utente (lasciare in bianco per + il default).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Login shell</term> + + <listitem> + <para>La shell di login dell'utente (lasciare in bianco per il + default, per esempio <filename>/bin/sh</filename>).</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>La shell di login è stata modificata da + <filename>/bin/sh</filename> a + <filename>/usr/local/bin/bash</filename> per usare la shell + <application>bash</application> che è stata in precedenza + installata come package. Non tentare di usare una shell che non + esiste o non sarai in grado di effettuare il login. La shell + più comune usata nel mondo-BSD è la schell C, che + può essere indicata come <filename>/bin/tcsh</filename>.</para> + + <para>L'utente è stata aggiunto al gruppo + <groupname>wheel</groupname> al fine di poter diventare un superutente + con privilegi di <username>root</username>.</para> + + <para>Quando sei soddisfatto, premi &gui.ok; e ti verrà + visualizzato il menù di gestione degli utenti e dei + gruppi:</para> + + <figure id="add-user4"> + <title>Uscire dal menù di Gestione degli Utenti e dei + Gruppi</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/adduser3" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>I gruppi possono essere aggiunti anche adesso se necessario. + Altrimenti, puoi farlo usando <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la + 5.2) dopo che hai completato l'installazione.</para> + + <para>Quando hai terminato di aggiungere gli utenti, seleziona + <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap> per continuare l'installazione.</para> + </sect2> + + <sect2 id="rootpass"> + <title>Settare la Password di <username>root</username></title> + + <screen> Message + Now you must set the system manager's password. + This is the password you'll use to log in as "root". + + [ OK ] + + [ Press enter to continue ]</screen> + + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per settare la password + di <username>root</username>.</para> + + <para>La password dovrà essere battuta correttamente + per due volte. Inutile a dirsi, assicurati di avere un modo di trovare + la password nel caso dovessi dimenticarla. Nota che la password che + digiti non è mostrata, e non vengono visualizzati neppure gli + asterischi.</para> + + <screen>Changing local password for root. +New password : +Retype new password :</screen> + + <para>L'installazione continuerà dopo che la + password è stata inserita correttamente.</para> + </sect2> + + <sect2 id="exit-inst"> + <title>Uscire dall'Installazione</title> + + <para>Se hai bisogno di configurare altri dispositivi di rete + o altre configurazioni, lo puoi fare a questo punto o dopo + con <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la + 5.2).</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Visit the general configuration menu for a chance to set any last + options? + + Yes [ No ]</screen> + + <para>Seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi + <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù di Installazione + Principale.</para> + + <figure id="final-main"> + <title>Uscire dall'Installazione</title> + + <mediaobject> + <imageobject> + <imagedata fileref="install/mainexit" format="PNG"> + </imageobject> + </mediaobject> + </figure> + + <para>Seleziona con i tasti freccia + <guibutton>[X Exit Install]</guibutton> e premi <keycap>Invio</keycap>. + Ti sarà chiesto di confermare l'uscita + dall'installazione:</para> + + <screen> User Confirmation Requested + Are you sure you wish to exit? The system will reboot (be sure to + remove any floppies from the drives). + + [ Yes ] No</screen> + + <para>Seleziona &gui.yes; e rimuovi il floppy se hai avviato tramite + floppy. Il CDROM è bloccato fino a quando la macchina + non verrà riavviata. Il CDROM verrà quindi sbloccato + e il disco può essere rimosso dal dispositivo + (velocemente).</para> + + <para>Il sistema verrà riavviato, guarda eventuali messaggi + di errore che potrebbero apparire.</para> + </sect2> + + <sect2 id="freebsdboot"> + <title>Avvio di FreeBSD</title> + + <sect3 id="freebsdboot-i386"> + <title>Avvio di FreeBSD su &i386;</title> + + <para>Se tutto è andato bene, vedrai alcuni messaggi + scorrere sullo schermo a arriverai al prompt di login. + Puoi controllare il contenuto dei messaggi premendo + <keycap>Scroll-Lock</keycap> e usando <keycap>PgUp</keycap> + e <keycap>PgDn</keycap>. Premendo <keycap>Scroll-Lock</keycap> + un'altra volta ritornerai al prompt.</para> + + <para>Il messaggio completo non può essere visualizzato (per + limitazioni del buffer) ma può essere visto dalla + linea di comando dopo aver effettuato il login digitando al prompt + <command>dmesg</command>.</para> + + <para>Accedi usando il nome utente e la password che hai settato + durante l'installazione (<username>rpratt</username>, in questo + esempio). Evita di loggarti come <username>root</username> se non ne + hai bisogno.</para> + + <para>Tipici messaggi di avvio (le informazioni sulla versione sono + state omesse):</para> + + <screen>Copyright (c) 1992-2002 The FreeBSD Project. +Copyright (c) 1979, 1980, 1983, 1986, 1988, 1989, 1991, 1992, 1993, 1994 + The Regents of the University of California. All rights reserved. + +Timecounter "i8254" frequency 1193182 Hz +CPU: AMD-K6(tm) 3D processor (300.68-MHz 586-class CPU) + Origin = "AuthenticAMD" Id = 0x580 Stepping = 0 + Features=0x8001bf<FPU,VME,DE,PSE,TSC,MSR,MCE,CX8,MMX> + AMD Features=0x80000800<SYSCALL,3DNow!> +real memory = 268435456 (262144K bytes) +config> di sn0 +config> di lnc0 +config> di le0 +config> di ie0 +config> di fe0 +config> di cs0 +config> di bt0 +config> di aic0 +config> di aha0 +config> di adv0 +config> q +avail memory = 256311296 (250304K bytes) +Preloaded elf kernel "kernel" at 0xc0491000. +Preloaded userconfig_script "/boot/kernel.conf" at 0xc049109c. +md0: Malloc disk +Using $PIR table, 4 entries at 0xc00fde60 +npx0: <math processor> on motherboard +npx0: INT 16 interface +pcib0: <Host to PCI bridge> on motherboard +pci0: <PCI bus> on pcib0 +pcib1: <VIA 82C598MVP (Apollo MVP3) PCI-PCI (AGP) bridge> at device 1.0 on pci0 +pci1: <PCI bus> on pcib1 +pci1: <Matrox MGA G200 AGP graphics accelerator> at 0.0 irq 11 +isab0: <VIA 82C586 PCI-ISA bridge> at device 7.0 on pci0 +isa0: <ISA bus> on isab0 +atapci0: <VIA 82C586 ATA33 controller> port 0xe000-0xe00f at device 7.1 on pci0 +ata0: at 0x1f0 irq 14 on atapci0 +ata1: at 0x170 irq 15 on atapci0 +uhci0: <VIA 83C572 USB controller> port 0xe400-0xe41f irq 10 at device 7.2 on pci0 +usb0: <VIA 83C572 USB controller> on uhci0 +usb0: USB revision 1.0 +uhub0: VIA UHCI root hub, class 9/0, rev 1.00/1.00, addr 1 +uhub0: 2 ports with 2 removable, self powered +chip1: <VIA 82C586B ACPI interface> at device 7.3 on pci0 +ed0: <NE2000 PCI Ethernet (RealTek 8029)> port 0xe800-0xe81f irq 9 at +device 10.0 on pci0 +ed0: address 52:54:05:de:73:1b, type NE2000 (16 bit) +isa0: too many dependant configs (8) +isa0: unexpected small tag 14 +fdc0: <NEC 72065B or clone> at port 0x3f0-0x3f5,0x3f7 irq 6 drq 2 on isa0 +fdc0: FIFO enabled, 8 bytes threshold +fd0: <1440-KB 3.5" drive> on fdc0 drive 0 +atkbdc0: <keyboard controller (i8042)> at port 0x60-0x64 on isa0 +atkbd0: <AT Keyboard> flags 0x1 irq 1 on atkbdc0 +kbd0 at atkbd0 +psm0: <PS/2 Mouse> irq 12 on atkbdc0 +psm0: model Generic PS/2 mouse, device ID 0 +vga0: <Generic ISA VGA> at port 0x3c0-0x3df iomem 0xa0000-0xbffff on isa0 +sc0: <System console> at flags 0x1 on isa0 +sc0: VGA <16 virtual consoles, flags=0x300> +sio0 at port 0x3f8-0x3ff irq 4 flags 0x10 on isa0 +sio0: type 16550A +sio1 at port 0x2f8-0x2ff irq 3 on isa0 +sio1: type 16550A +ppc0: <Parallel port> at port 0x378-0x37f irq 7 on isa0 +ppc0: SMC-like chipset (ECP/EPP/PS2/NIBBLE) in COMPATIBLE mode +ppc0: FIFO with 16/16/15 bytes threshold +ppbus0: IEEE1284 device found /NIBBLE +Probing for PnP devices on ppbus0: +plip0: <PLIP network interface> on ppbus0 +lpt0: <Printer> on ppbus0 +lpt0: Interrupt-driven port +ppi0: <Parallel I/O> on ppbus0 +ad0: 8063MB <IBM-DHEA-38451> [16383/16/63] at ata0-master using UDMA33 +ad2: 8063MB <IBM-DHEA-38451> [16383/16/63] at ata1-master using UDMA33 +acd0: CDROM <DELTA OTC-H101/ST3 F/W by OIPD> at ata0-slave using PIO4 +Mounting root from ufs:/dev/ad0s1a +swapon: adding /dev/ad0s1b as swap device +Automatic boot in progress... +/dev/ad0s1a: FILESYSTEM CLEAN; SKIPPING CHECKS +/dev/ad0s1a: clean, 48752 free (552 frags, 6025 blocks, 0.9% fragmentation) +/dev/ad0s1f: FILESYSTEM CLEAN; SKIPPING CHECKS +/dev/ad0s1f: clean, 128997 free (21 frags, 16122 blocks, 0.0% fragmentation) +/dev/ad0s1g: FILESYSTEM CLEAN; SKIPPING CHECKS +/dev/ad0s1g: clean, 3036299 free (43175 frags, 374073 blocks, 1.3% fragmentation) +/dev/ad0s1e: filesystem CLEAN; SKIPPING CHECKS +/dev/ad0s1e: clean, 128193 free (17 frags, 16022 blocks, 0.0% fragmentation) +Doing initial network setup: hostname. +ed0: flags=8843<UP,BROADCAST,RUNNING,SIMPLEX,MULTICAST> mtu 1500 + inet 192.168.0.1 netmask 0xffffff00 broadcast 192.168.0.255 + inet6 fe80::5054::5ff::fede:731b%ed0 prefixlen 64 tentative scopeid 0x1 + ether 52:54:05:de:73:1b +lo0: flags=8049<UP,LOOPBACK,RUNNING,MULTICAST> mtu 16384 + inet6 fe80::1%lo0 prefixlen 64 scopeid 0x8 + inet6 ::1 prefixlen 128 + inet 127.0.0.1 netmask 0xff000000 +Additional routing options: IP gateway=YES TCP keepalive=YES +routing daemons:. +additional daemons: syslogd. +Doing additional network setup:. +Starting final network daemons: creating ssh RSA host key +Generating public/private rsa1 key pair. +Your identification has been saved in /etc/ssh/ssh_host_key. +Your public key has been saved in /etc/ssh/ssh_host_key.pub. +The key fingerprint is: +cd:76:89:16:69:0e:d0:6e:f8:66:d0:07:26:3c:7e:2d root@k6-2.example.com + creating ssh DSA host key +Generating public/private dsa key pair. +Your identification has been saved in /etc/ssh/ssh_host_dsa_key. +Your public key has been saved in /etc/ssh/ssh_host_dsa_key.pub. +The key fingerprint is: +f9:a1:a9:47:c4:ad:f9:8d:52:b8:b8:ff:8c:ad:2d:e6 root@k6-2.example.com. +setting ELF ldconfig path: /usr/lib /usr/lib/compat /usr/X11R6/lib +/usr/local/lib +a.out ldconfig path: /usr/lib/aout /usr/lib/compat/aout /usr/X11R6/lib/aout +starting standard daemons: inetd cron sshd usbd sendmail. +Initial rc.i386 initialization:. +rc.i386 configuring syscons: blank_time screensaver moused. +Additional ABI support: linux. +Local package initialization:. +Additional TCP options:. + +FreeBSD/i386 (k6-2.example.com) (ttyv0) + +login: rpratt +Password:</screen> + + <para>La generazione delle chiavi RSA e DSA può richiedere un + pò di tempo sulle macchine lente. Questo succede solo al primo + avvio di una nuova installazione. I successivi avvii saranno + più veloci.</para> + + <para>Se è stato configurato il server X ed è stato + scelto un Desktop di default, questo può essere avviato + digitando sulla linea di comando <command>startx</command>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Avvio di FreeBSD su Alpha</title> + + <indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm> + + <para>Una volta finita la procedura di installazione, sarai in grado di + avviare FreeBSD scrivendo qualcosa di simile a questo nel prompt + SRM:</para> + + <screen>>>><userinput>BOOT DKC0</userinput></screen> + + <para>Questo istruisce il firmware ad avviare il disco specificato. + Per avviare FreeBSD in automatico in futuro, usa questi comandi:</para> + + <screen><prompt>>>></prompt> <userinput>SET BOOT_OSFLAGS A</userinput> +<prompt>>>></prompt> <userinput>SET BOOT_FILE ''</userinput> +<prompt>>>></prompt> <userinput>SET BOOTDEF_DEV DKC0</userinput> +<prompt>>>></prompt> <userinput>SET AUTO_ACTION BOOT</userinput></screen> + + <para>I messaggi di avvio saranno simili (ma non identici) a quelli + prodotti dall'avvio di FreeBSD su &i386;.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="shutdown"> + <title>Lo Shutdown di FreeBSD</title> + + <para>È importante spegnere (effettuare lo shutdown) in modo + adeguato il sistema operativo. Non farlo rimuovendo l'alimentazione. + Innanzitutto, diventa superuser digitando <command>su</command> + dalla linea di comando ed inserendo la password di + <username>root</username>. Questo funziona solo se l'utente è + un membro del gruppo <groupname>wheel</groupname>. Altrimenti, loggati + come <username>root</username> e usa + <command>shutdown -h now</command>.</para> + + <screen>The operating system has halted. +Please press any key to reboot.</screen> + + <para>Quando appare il messaggio + <quote>Please press any key to reboot</quote> puoi togliere con + sicurezza l'alimentazione. Se premi qualunque tasto invece di premere + il bottone per togliere l'alimentazione, il sistema verrà + riavviato.</para> + + <para>Potresti anche usare la combinazione di tasti + <keycombo action="simul"> + <keycap>Ctrl</keycap> + <keycap>Alt</keycap> + <keycap>Del</keycap> + </keycombo> per riavviare il sistema, comunque questo non è + raccomandato durante un normale funzionamento.</para> + </sect2> </sect1> - <sect1> - <title>Supported Hardware</title> + <sect1 id="install-supported-hardware"> + <title>Hardware Supportato</title> + + <indexterm><primary>hardware</primary></indexterm> + + <para>FreeBSD attualmente gira su una varietà di PC con bus ISA, VLB, + EISA, e PCI con processori Intel, AMD, Cyrix, o processori NexGen + <quote>x86</quote>, così come su diverse macchine basate + sul processore Compaq Alpha. Supporta configurazioni generiche di + dispositivi IDE o ESDI, svariati controller SCSI, schede PCMCIA, + dispositivi USB, e schede seriale e di rete. FreeBSD supporta anche il + bus microchannel (MCA) di IBM.</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Un elenco di hardware supportato da FreeBSD è fornito con + ogni release di FreeBSD nell'Hardware Note di FreeBSD. Questo documento + può essere trovato nel file <filename>HARDWARE.TXT</filename>, + nella directory root di una distribuzione CDROM o FTP o nel menù + di documentazione di <application>sysinstall</application>. Per ogni + architettura, vengono elencati i dispositivi hardware che sono noti + essere supportati dalla release di FreeBSD. Copie della lista + dell'hardware supportato per diverse release ed architetture possono + essere trovate nella pagina del sito Web di FreeBSD <ulink + url="http://www.FreeBSD.org/releases/index.html">Informazioni di + Release</ulink>.</para> </sect1> <sect1 id="install-trouble"> - <title>Troubleshooting</title> + <title>Localizzazione dei guasti</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>localizzazione dei guasti</secondary> + </indexterm> + + <para>Questa sezione copre la localizzazione di alcuni problemi riguardo + all'installazione, come problemi comuni che sono stati segnalati dagli + utenti. Ci sono anche alcune domande e risposte per le persone + che desiderano avere FreeBSD e &ms-dos; sulla stessa macchina.</para> + + <sect2> + <title>Che Cosa Fare se Qualche Cosa va Storto</title> + + <para>A causa di varie limitazioni dell'architettura del PC, è + impossibile che la fase di probe sia accurata al 100%, comunque ci sono + alcune cose che puoi fare se il probe fallisce.</para> + + <para>Controlla il documento Hardware Note per la tua versione di + FreeBSD per assicurarti che il tuo hardware sia supportato.</para> + + <para>Se il tuo hardware è supportato e continui ad avere + esperienze di blocco o altri problemi, resetta il computer, + e quando ti viene data la possibilità entra nella + configurazione visuale del kernel. Il kernel sui dischetti + di avvio è configurato assumendo che la maggior parte + dei dispositivi hardware sono nella loro configurazioni di fabbrica + in termini di IRQ, indirizzi di IO, e canali DMA. Se + il tuo hardware è stato riconfigurato, probabilmente + hai bisogno di usare l'editor di configurazione per dire a FreeBSD + dove trovare le cose.</para> + + <para>È anche possibile che un probe di un dispositivo non presente + porti a un fallimento di un successivo probe per un dispositivo + presente. In questo caso, i probe per i driver che vanno in + conflitto dovrebbero essere disabilitati.</para> + + <note> + <para>Alcuni problemi di installazione possono essere evitati o + alleviati con un aggiornamento del firmware dei vari + componenti hardware, scheda madre in primis. Il + firmware della scheda madre può anche essere chiamato + <acronym>BIOS</acronym> e la maggior parte dei produttori di + schede madri o di computer hanno un sito web dove poter localizzare + gli aggiornamenti e le relative informazioni.</para> + + <para>La maggior parte dei produttori non consiglia l'aggiornamento + del <acronym>BIOS</acronym> della scheda madre a meno che ci sia + una buona ragione per farlo, che potrebbe essere una sorta + di aggiornamento critico. Il processo di aggiornamento + <emphasis>può</emphasis> non andare per il verso giusto, + causando danni permanenti al chip del <acronym>BIOS</acronym>.</para> + </note> + + <warning> + <para>Non disabilitare alcuni driver di cui avrai bisogno durante + l'installazione, come quello per lo schermo + (<devicename>sc0</devicename>). Se l'installazione si ferma o + fallisce misteriosamente dopo aver lasciato l'editor di + configurazione, probabilmente hai rimosso o modificato qualcosa + che non dovevi. Riavvia e prova di nuovo.</para> + </warning> + + <para>Nella modalità di configurazione, puoi:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Elencare i driver dei dispositivi installati nel kernel.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Disabilitare i driver dei dispositivi per l'hardware che non + è presente nel tuo sistema.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Cambiare IRQ, DRQ, e gli indirizzi delle porte di IO usati + da un driver di dispositivo.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Dopo che hai sistemato il kernel in base alla tua configurazione + hardware, premi <command>Q</command> per avviare con i nuovi + settaggi. Una volta completata l'installazione, ogni modifica + che hai fatto nella modalità di configurazione sarà + permanente in modo tale che non devi riconfigurare ogni volta + che avvii. Tuttavia è molto probabile che tu voglia costruirti + un <link linkend="kernelconfig">kernel su misura</link>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Questioni su Partizioni &ms-dos;</title> + + <indexterm><primary>DOS</primary></indexterm> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Molti utenti desiderano installare &os; su un <acronym>PC</acronym> + popolato da sistemi operativi µsoft;. Per queste situazioni, + &os; ha un utility di nome <application>FIPS</application>. Questa + utility può essere trovata nella directory + <filename>tools</filename> su CD-ROM di installazione, o può + essere scaricata da uno dei vari <link linkend="mirrors">mirror di + &os;</link>.</para> + + <para>L'utility <application>FIPS</application> ti consente di suddividere + una partizione &ms-dos; esistente in due pezzi, preservando la + partizione originale e permettendo di installare &os; nella seconda + parte libera. Prima devi deframmentare la tua partizione &ms-dos; + usando l'utility di &windows; + <application>Deframmentazione dei Dischi</application> (vai in Explorer, + clicca con il destro sull'hard disk, e scegli di deframmentarlo), + oppure usando <application>Norton Disk Tools</application>. Adesso + puoi eseguire l'utility <application>FIPS</application>. Ti verranno + mostrate delle informazioni di supporto, segui le informazioni a video. + Fatto ciò, puoi riavviare ed installare &os; sulla nuova slice + libera. Guarda il menù <guimenuitem>Distributions</guimenuitem> + per una stima di quanto spazio libero necessiti per il tipo di + installazione voluto.</para> + + <para>Esiste anche un prodotto molto utile della PowerQuest + (<ulink + url="http://www.powerquest.com/">http://www.powerquest.com</ulink>) + chiamato <application>&partitionmagic;</application>. Questa + applicazione ha più funzionalità di + <application>FIPS</application>, ed è altamente raccomandato + se hai intenzione di aggiungere/rimuovere spesso sistemi operativi. + È a pagamento, quindi se hai intenzione di installare in modo + permanente &os;, <application>FIPS</application> probabilmente fa + al caso tuo.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Usare filesystem &ms-dos; e &windows;</title> + + <para>A tutt'oggi, &os; non supporta filesystem compressi con + l'utility <application>Double Space™</application>. Quindi il + filesystem dovrà essere decompresso prima che &os; possa + accedere ai dati. Questo può essere fatto eseguendo + l'<application>Agente di Compressione</application> raggiungibile da + <guimenuitem>start</guimenuitem> > + <guimenuitem>Programs</guimenuitem> > + <guimenuitem>System Tools</guimenuitem>.</para> + + <para>&os; supporta filesystem basati su &ms-dos;. Questo + richiede di usare il comando &man.mount.msdos.8; (in &os; 5.X, il + comando è &man.mount.msdosfs.8;) con i parametri opportuni. + L'uso più comune è:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount_msdos /dev/ad0s1 /mnt</userinput></screen> + + <para>In questo esempio, il filesystems &ms-dos; è localizzato + sulla prima partizione dell'hard disk primario. La tua situazione + potrebbe essere differente, verifica l'output dei comandi + <command>dmesg</command>, e <command>mount</command>. Questi, + dovrebbero produrre abbastanza informazioni per darti un'idea + del layout della partizione.</para> + + <note> + <para>I filesystem &ms-dos; estesi in genere sono mappati dopo le + partizioni di &os;. In altre parole, il numero della slice potrebbe + essere più alto di quello usato da &os;. Per esempio, la + prima partizione &ms-dos; potrebbe essere + <filename>/dev/ad0s1</filename>, la partizione di &os; + potrebbe essere <filename>/dev/ad0s2</filename>, con la partizione + &ms-dos; estesa in <filename>/dev/ad0s3</filename>. Per alcuni, + tutto ciò potrebbe causare della confusione all'inizio.</para> + </note> + + <para>Le partizioni NTFS possono essere montate in modo simile usando + il comando &man.mount.ntfs.8;.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Domande e Risposte degli Utenti di Alpha</title> + + <indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm> + + <para>Questa sezione risponde ad alcune questioni comuni relative + all'installazione di FreeBSD su sistemi Alpha.</para> + + <qandaset> + <qandaentry> + <question> + <para>Posso avviare dalla console ARC o da quella del BIOS + Alpha?</para> + </question> + + <indexterm><primary>ARC</primary></indexterm> + <indexterm><primary>Alpha BIOS</primary></indexterm> + <indexterm><primary>SRM</primary></indexterm> + + <answer> + <para>No. &os;, come Compaq Tru64 e VMS, non si avviano dalla + console SRM.</para> + </answer> + </qandaentry> + + <qandaentry> + <question> + <para>Aiuto, non ho spazio! Devo cancellare tutto prima?</para> + </question> + + <answer> + <para>Sfortunatamente, si.</para> + </answer> + </qandaentry> + + <qandaentry> + <question> + <para>Posso montare il mio Compaq True64 o il filesystem + VMS?</para> + </question> + + <answer> + <para>No, non in questo caso.</para> + </answer> + </qandaentry> + </qandaset> + </sect2> </sect1> <sect1 id="install-advanced"> - <title>Advanced Installation Guide</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Valentino</firstname> + + <surname>Vaschetto</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Guida per un'Installazione Avanzata</title> + + <para>Questa sezione descrive come installare FreeBSD in casi + speciali.</para> + + <sect2 id="headless-install"> + <title>Installare FreeBSD su un Sistema senza Monitor e Tastiera</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>headless (console seriale)</secondary> + </indexterm> + + <indexterm><primary>console seriale</primary></indexterm> + + <para>Questo tipo di installazione è chiamata + <quote>installazione headless</quote>, poichè la macchina + sulla quale stai cercando di installare FreeBSD non ha un monitor, o + non ha neanche un output VGA. Come è possibile ti chiederai? + Usando una console seriale. Una console seriale sostanzialmente + usa un'altra macchina per fungere da monitor e tastiera primari per + un sistema. Per fare questo, segui le fasi per creare i floppy + di installazione, come spiegato nella <xref + linkend="install-floppies">.</para> + + <para>Per modificare questi floppy per avviare in una console seriale, + segui questi passi:</para> + + <procedure> + <step> + <title>Abilitare i Floppy di Avvio per Avviare in una Console + Seriale</title> + + <indexterm> + <primary><command>mount</command></primary> + </indexterm> + + <para>Se hai avviato con i floppy che hai appena creato, FreeBSD + dovrebbe avviare la sua modalità di installazione standard. + Noi vogliamo che FreeBSD avvii un console seriale per la nostra + installazione. Per fare questo, devi montare il floppy + <filename>kern.flp</filename> nel tuo sistema FreeBSD usando il + comando &man.mount.8;.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount /dev/fd0 /mnt</userinput></screen> + + <para>Adesso che hai il tuo floppy montato, portati nella directory + <filename role="directory">/mnt</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /mnt</userinput></screen> + + <para>È qui che devi configurare il floppy per avviare + una console seriale. Devi creare un file di nome + <filename>boot.config</filename> contenente + <literal>/boot/loader -h</literal>. Tutto quello che fa è + passare un flag al bootloader per avviare una console + seriale.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>echo "/boot/loader -h" > boot.config</userinput></screen> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Adesso che hai il tuo floppy configurato correttamente, + devi smontare il floppy usando il comando &man.umount.8;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /</userinput> +&prompt.root; <userinput>umount /mnt</userinput></screen> + + <para>Adesso puoi rimuovere il floppy.</para> + </step> + + <step> + <title>Connettere il Cavo Null-Modem</title> + + <indexterm><primary>cavo null modem</primary></indexterm> + + <para>Devi connettere un <link + linkend="term-cables-null">cavo null-modem</link> tra le due + macchine. Connetti il cavo alla porta seriale delle due + macchine. <emphasis>Un cavo seriale normale non + funzionerà</emphasis>, hai bisogno di un cavo null-modem + perchè ha alcuni segnali incrociati.</para> + </step> + + <step> + <title>Avviare per l'Installazione</title> + + <para>È tempo di andare avanti e cominciare con + l'installazione. Inserisci il floppy <filename>kern.flp</filename> + nella macchina sulla quale vuoi fare l'installazione headless, + e accendila.</para> + </step> + + <step> + <title>Connettersi alla Macchina Headless</title> + + <indexterm> + <primary><command>cu</command></primary> + </indexterm> + + <para>Adesso devi connetterti alla macchina con &man.cu.1;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cu -l /dev/cuaa0</userinput></screen> + </step> + </procedure> + + <para>Ci siamo! Dovresti essere in grado di controllare la macchina + headless attraverso la tua sessione <command>cu</command>. Ti + verrà chiesto di inserire <filename>mfsroot.flp</filename>, e poi + dovrai scegliere il tipo di terminale da usare. Seleziona la console + a colori di FreeBSD e procedi con la tua installazione!</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="install-diff-media"> - <title>Preparing Your Own Installation Media</title> + <title>Preparare i Propri Media di Installazione</title> + + <note> + <para>Per evitare ripetizioni, <quote>il disco di FreeBSD</quote> + in questo contesto significa il CDROM o DVD che ti sei procurato.</para> + </note> + + <para>Ci possono essere delle situazioni in cui hai bisogno di creare + dei media di installazione di FreeBSD e/o delle fonti per l'installazione. + Potrebbe essere un media fisico, come un nastro, o una fonte che + <application>sysinstall</application> può usare per recuperare i + file, come un sito FTP locale, o una partizione &ms-dos;.</para> + + <para>Per esempio:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Hai molte macchine connesse alla tua rete locale, e un + disco di FreeBSD. Vuoi creare un sito FTP locale usando il + contenuto del disco di FreeBSD, e quindi dare la possibilità + alle tue macchine di usare questo sito FTP locale senza la + necessità di doversi collegare a Internet.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Hai un disco di FreeBSD, e FreeBSD non riconosce il tuo lettore + CD/DVD, ma &ms-dos;/&windows; lo riconosce. Vuoi copiare i file + di installazione di FreeBSD su una partizione DOS posta sul + medesimo computer, e quindi installare FreeBSD usando quei + file.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il computer sul quale vuoi installare FreeBSD non ha un lettore + CD/DVD ne una scheda di rete, ma puoi connettere un cavo + <quote>Laplink-style</quote> seriale o parallelo ad un altro computer + fornito di quei supporti.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Vuoi creare un nastro che può essere usato per + installare FreeBSD.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <sect2 id="install-cdrom"> + <title>Creare un CDROM di Installazione</title> + + <para>Come parte di ogni release, il progetto FreeBSD mette a + disposizione due immagini CDROM (<quote>immagini ISO</quote>). + Queste immagini possono essere scritte (<quote>burnate</quote>) su + CD se hai un masterizzatore, e quindi possono essere usate per + installare FreeBSD. Se hai un masterizzatore, e la banda di rete + è conveniente, allora questo è il modo più + semplice per installare FreeBSD.</para> + + <procedure> + <step> + <title>Scaricare le Immagini ISO Corrette</title> + + <para>Le immagini ISO per ogni release possono essere scaricate da + <filename>ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ISO-IMAGES-<replaceable>arch</replaceable>/<replaceable>version</replaceable></filename> + o dal mirror più vicino. Sostituisci + <replaceable>arch</replaceable> e + <replaceable>versione</replaceable> in modo appropriato.</para> + + <para>Quella directory normalmente contiene le seguenti + immagini:</para> + + <table frame="none"> + <title>Nomi e Significati delle Immagini ISO di + FreeBSD 4.<replaceable>X</replaceable></title> + + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Nome del File</entry> + + <entry>Contenuto</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-miniinst.iso</filename></entry> + + <entry>Tutto quello di cui hai bisogno per installare + FreeBSD.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc1.iso</filename></entry> + + <entry>Tutto quello di cui hai bisogno per installare FreeBSD, + e anche molti package addizionali di terze parti + che potresti provare.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc2.iso</filename></entry> + + <entry>Un <quote>filesystem live</quote>, usato in + congiunzione con l'utility <quote>Repair</quote> + di <application>sysinstall</application>. + Una copia dell'albero CVS di FreeBSD. Sul disco anche altri + package addizionali di terze parti.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + + <table frame="none"> + <title>Nomi e Significati delle Immagini ISO di + FreeBSD 5.<replaceable>X</replaceable></title> + + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Nome del File</entry> + + <entry>Contenuto</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-bootonly.iso</filename></entry> + + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare + il kernel di FreeBSD e partire con l'interfaccia di + installazione. I file di installazione devono essere + messi su FTP o su altre fonti di supporto.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-miniinst.iso</filename></entry> + + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare + FreeBSD.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc1.iso</filename></entry> + + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare + &os; e un <quote>live filesystem</quote>, che è + usato in congiunzione con l'utility <quote>Repair</quote> + in <application>sysinstall</application>.</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc2.iso</filename></entry> + + <entry>La documentazione di &os; e molte applicazioni di + terze parti.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </table> + + <para><emphasis>Devi</emphasis> scaricare o l'immagine ISO miniinst, + o l'immagine del disco uno. Non le scaricare entrambe, + poichè l'immagine del disco uno contiene tutto ciò + che contiene l'immagine ISO miniinst.</para> + + <note> + <para>L'immagine ISO miniinst è solo disponibile per le + release antecedenti la 5.4-RELEASE.</para> + </note> + + <para>Usa la miniinst ISO se l'accesso ad Internet è costoso + per te. Ti permetterà di installare FreeBSD, e puoi sempre + installare i package di terze parti scaricandoli usando il sistema + dei port/package (guarda il <xref linkend="ports">) se + necessario.</para> + + <para>Usa l'immagine del disco uno se vuoi installare una release + di &os; 4.<replaceable>X</replaceable> e se vuoi anche un + modesto assortimento di package di terze parti.</para> + + <para>Le altre immagini sono utili, ma non essenziali, + soprattutto se hai un accesso ad Internet ad alta + velocità.</para> + </step> + + <step> + <title>Scrivere i CD</title> + + <para>Devi scrivere le immagini dei CD sul disco. Se + hai intenzione di farlo da un'altra macchina FreeBSD allora + guarda la <xref linkend="creating-cds"> per maggiori + informazioni (in particolare, la <xref linkend="burncd"> e + la <xref linkend="cdrecord">).</para> + + <para>Se lo fai su un'altra piattaforma allora devi usare + qualche utility per controllare il tuo masterizzatore + di CD esistente su tale piattaforma. Le immagini fornite + sono nel formato standard ISO, supportato da molte applicazioni + di masterizzazione dei CD.</para> + </step> + </procedure> + + <note> + <para>Se sei interessato a costruirti una release di FreeBSD + personalizzata, guarda l'<ulink + url="&url.articles.releng;">Articolo di Progettazione delle + Release</ulink>.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2 id="install-ftp"> + <title>Creare un Sito FTP Locale con un Disco di FreeBSD</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>rete</secondary> + <tertiary>FTP</tertiary> + </indexterm> + + <para>I dischi di FreeBSD sono strutturati alla stessa maniera di un sito + FTP. Questo rende semplice la creazione di un sito FTP locale che + può essere usato da altre macchine sulla tua rete per + installare FreeBSD.</para> + + <procedure> + <step> + <para>Sul computer FreeBSD che ospiterà il sito FTP, + assicurati che il CDROM è nel lettore, e montato + su <filename>/cdrom</filename>.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount /cdrom</userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Crea un account per FTP anonimo in + <filename>/etc/passwd</filename>. Fallo editando + <filename>/etc/passwd</filename> usando &man.vipw.8; aggiungendo + questa linea:</para> + + <programlisting>ftp:*:99:99::0:0:FTP:/cdrom:/nonexistent</programlisting> + </step> + + <step> + <para>Assicurati che il servizio FTP sia abilitato in + <filename>/etc/inetd.conf</filename>.</para> + </step> + </procedure> + + <para>Chiunque che possa connettersi via rete alla tua macchina + può ora scegliere il tipo di media FTP digitando + <userinput>ftp://<replaceable>tua macchina</replaceable></userinput> + dopo aver selezionato <quote>Altro</quote> nel menù dei siti + FTP durante l'installazione.</para> + + <note> + <para>Se il media di avvio (di solito dischetti floppy) usato dai + tuoi client FTP non è della stessa versione fornita dal + sito FTP locale, allora <application>sysinstall</application> + non ti lascierà completare l'installazione. Se le versioni + non sono simili e vuoi comunque procedere, devi andare nel menù + <guimenu>Options</guimenu> e modificare il nome della distribuzione in + <guimenuitem>any</guimenuitem>.</para> + </note> + + <warning> + <para>Questo approccio è OK per una macchina sulla tua rete + locale, che è protetta dal tuo firewall. Offrire + servizi FTP ad altre macchine su Internet (non sulla tua lan) espone + il tuo computer all'attenzione dei cracker e di altri maligni. + Raccomandiamo fortemente di seguire buone norme di sicurezza.</para> + </warning> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creare i Floppy di Installazione</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>floppy</secondary> + </indexterm> + + <para>Se devi installare da floppy disk (che suggeriamo di + <emphasis>non</emphasis> fare), a causa di hardware non supportato + o semplicemente perchè insisti nel fare le cose tenacemente, + devi prima preparare un pò di floppy per l'installazione.</para> + + <para>Come minimo, avrai bisogno di molti floppy da 1.44 MB o da + 1.2 MB per contenere tutti i file della directory + <filename>bin</filename> (distribuzione binaria). Se stai preparando + i floppy da DOS, allora questi <emphasis>devono</emphasis> essere + formattati usando il comando <command>FORMAT</command> di &ms-dos;. + Se stai usando &windows; usa Explorer per formattare i dischi + (clicca con il tasto destro sul dispositivo <devicename>A:</devicename>, + e scegli <quote>Format</quote>).</para> + + <para><emphasis>Non</emphasis> fidarti dei floppy pre-formattati di + fabbrica. Formattali di nuovo, per essere sicuro. In passato molti + problemi riportati dai nostri utenti si sono poi rilevati causati + dall'uso di media non correttamente formattati, ecco perchè + stiamo mettendo in evidenzia questo fatto.</para> + + <para>Se crei i floppy su un'altra macchina FreeBSD, un format + è ancora una buona idea, benchè non devi necessariamente + mettere un filesystem DOS su ogni floppy. Puoi usare + i comandi <command>disklabel</command> e <command>newfs</command> per + mettere un filesystem UFS su ogni flopply, come mostra la seguente + sequenza di comandi (per un floppy da 3.5" 1.44 MB):</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>fdformat -f 1440 fd0.1440</userinput> +&prompt.root; <userinput>disklabel -w -r fd0.1440 floppy3</userinput> +&prompt.root; <userinput>newfs -t 2 -u 18 -l 1 -i 65536 /dev/fd0</userinput></screen> + + <note> + <para>Usa <literal>fd0.1200</literal> e + <literal>floppy5</literal> per i dischetti da 5.25" + 1.2 MB.</para> + </note> + + <para>Puoi montarli e scriverci come qualsiasi altro tipo di + file ystem.</para> + + <para>Dopo che hai formattato i flopply, dovrai copiarvi i file + necessari. I files della distribuzione sono splittati in pezzi + di dimensioni tali che cinque di essi possono stare su un singolo + floppy convenzionale da 1.44 MB. Crea tutti i tuoi + floppy, fino a quando avrai tutte le distribuzioni disponibili + in questo formato. Ogni distribuzione dovrebbe andare in una + sotto directory del floppy, esempio: + <filename>a:\bin\bin.aa</filename>, <filename>a:\bin\bin.ab</filename>, + e così via.</para> + + <para>Una volta che arrivi alla schermata dei Media durante il processo + di installazione, seleziona <guimenuitem>Floppy</guimenuitem> e + segui le indicazioni che ti saranno fornite.</para> + </sect2> + + <sect2 id="install-msdos"> + <title>Installazione da una Partizione &ms-dos;</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>da MS-DOS</secondary> + </indexterm> + + <para>Per preparare un'installazione da una partizione &ms-dos;, devi + copiare i file dalla distribuzione in una directory chiamata + <filename>freebsd</filename> nella directory root della partizione. Per + esempio, <filename>c:\freebsd</filename>. La struttura della + directory del CDROM o del sito FTP deve essere parzialmente riprodotta + in questa directory, dunque consigliamo di usare il comando + <command>xcopy</command> del DOS se stai copiando da un CD. Per + esempio, per preparare un'installazione minima di + FreeBSD:</para> + + <screen><prompt>C:\></prompt> <userinput>md c:\freebsd</userinput> +<prompt>C:\></prompt> <userinput>xcopy e:\bin c:\freebsd\bin\ /s</userinput> +<prompt>C:\></prompt> <userinput>xcopy e:\manpages c:\freebsd\manpages\ /s</userinput></screen> + + <para>Assumendo che <devicename>C:</devicename> è dove hai spazio + libero e <devicename>E:</devicename> è il CDROM.</para> + + <para>Se non hai un lettore CDROM, puoi scaricare la distribuzione da + <ulink + url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/">ftp.FreeBSD.org</ulink>. + Ogni distribuzione è nella propria directory; per esempio, la + distribuzione <emphasis>base</emphasis> può essere trovata + nella directory <ulink + url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/base/">&rel.current;/base/</ulink>.</para> + + <note> + <para>Nella release 4.X di &os; e antecedenti la distribuzione + <quote>base</quote> è chiamata <quote>bin</quote>. + Se stai usando una di queste versioni, sistema i comandi di esempio + e gli URL in modo appropriato.</para> + </note> + + <para>Se desideri installare diverse distribuzioni da una partizione + &ms-dos; (ed hai lo spazio per farlo), installa ciascuna + distribuzione in <filename>c:\freebsd</filename> — + la distribuzione <literal>BIN</literal> è la sola + richiesta per un'installazione minima.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creare un'Installazione su Nastro</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>da Nastro QIC/SCSI</secondary> + </indexterm> + + <para>Installare da un nastro magnetico è probabilmente un + metodo più facile e breve rispetto a un'installazione da FTP + o da CDROM. Il programma di installazione si aspetta + che i file siano semplicemente magnetizzati su nastro. Dopo che + hai ottenuto tutti i file della distribuzione a cui sei interessato, + semplicemente fai un tar su nastro:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /freebsd/distdir</userinput> +&prompt.root; <userinput>tar cvf /dev/rwt0 dist1 ... dist2</userinput></screen> + + <para>Quando fai l'installazione, assicurati di lasciare abbastanza + spazio in qualche directory temporanea (che ti sarà consentito + scegliere) per disporre il contenuto <emphasis>completo</emphasis> del + nastro che hai creato. A causa di un accesso non-random dei nastri, + questo metodo di installazione richiede un pò di tempo per + la memorizzazione temporanea.</para> + + <note> + <para>Quando comincia l'installazione, il nastro deve essere + nel lettore <emphasis>prima</emphasis> dell'avvio da floppy. + Altrimenti il probe dell'installazione potrebbe fallire nel + tentativo di cercarlo.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Prima di Installare via Rete</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>rete</secondary> + <tertiary>seriale (SLIP o PPP)</tertiary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>rete</secondary> + <tertiary>parallelo (PLIP)</tertiary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>rete</secondary> + <tertiary>Ethernet</tertiary> + </indexterm> + + <para>Sono disponibili tre tipi di installazioni di rete. + Via porta seriale (SLIP o PPP), via porta parallela (PLIP (cavo + laplink)), o via Ethernet (un controller Ethernet standard + (inclusi alcuni PCMCIA)).</para> + + <para>Il supporto SLIP è piuttosto vecchio, e limitato + principalmente a link connessi fisicamente, come con un cavo seriale + cablato tra un computer portatile e un altro computer. Il collegamento + dovrebbe essere fisico poichè SLIP a tutt'oggi non offre + una capacità di chiamata remota; questa caratteristica è + fornita dall'utility PPP, che dovrebbe essere usata al posto + di SLIP quando possibile.</para> + + <para>Se userai un modem, allora PPP è quasi certamente la tua + unica scelta. Assicurati di avere le informazioni del tuo provider + a portata di mano che ti saranno richieste nel processo di + installazione.</para> + + <para>Se usi PAP o CHAP per la connessione al tuo ISP (in altre parole, + se puoi connetterti all'ISP in &windows; senza usare uno script), allora + tutto quello che dovrai fare è digitare + <command>dial</command> nel prompt di <application>ppp</application>. + Altrimenti, avrai bisogno di sapere come chiamare il tuo ISP usando + <quote>comandi AT</quote> specifici del tuo modem, poichè + PPP fornisce solo un semplice emulatore di terminale. Per cortesia + fai riferimento al <link linkend="userppp">manuale</link> per il + ppp-utente e alle <ulink url="&url.books.faq;/ppp.html">FAQ</ulink>. + Se hai problemi, puoi mandare i log a video usando il comando + <command>set log local ...</command>.</para> + + <para>Se è disponibile una connessione fisica ad un altro FreeBSD + (2.0-R o successivi), potresti considerare l'installazione via + cavo parallelo <quote>laplink</quote>. La velocità di + trasferimento di dati via porta parallela è molto più + alta rispetto a quella realizzabile via seriale (fino a + 50 kbyte/sec), ottenendo quindi un'installazione rapida.</para> + + <para>Alla fine, per un'installazione più veloce possibile + via rete, un adattatore Ethernet è sempre una buona scelta! + FreeBSD supporta le più comuni schede di rete Ethernet per PC; + una tabella di schede supportate (e i rispettivi settaggi richiesti) + viene fornita nell'Hardware Note per ogni release di FreeBSD. + Se usi una delle scheda PCMCIA Ethernet supportate, assicurati + di inserirla <emphasis>prima</emphasis> di accendere il portatile! + FreeBSD, sfortunatamente, non supporta ancora l'inserimento a caldo + di una scheda PCMCIA durante l'installazione.</para> + + <para>Inoltre dovrai sapere il tuo indirizzo IP della rete, il valore + della netmask per la tua classe di indirizzi, e il nome della tua + macchina. Se stai installando tramite una connessione PPP e non hai un + IP statico, non temere, l'indirizzo IP può essere dinamicamente + assegnato dal tuo ISP. Il tuo amministratore di sistema ti dirà + quali valori usare per il tuo setup di rete. Se farai riferimento + ad altri host tramite nomi piuttosto che tramite indirizzi IP, avrai + bisogno di conoscere anche il server dns e forse anche l'indirizzo di + un gateway (se stai usando PPP, è l'indirizzo IP del tuo + provider) per poter comunicare con il server dns. Se vuoi installare + via FTP passando per un proxy HTTP, avrai bisogno anche dell'indirizzo + del proxy. Se non conosci tutte o in parte queste informazioni, + dovrai parlare con il tuo amministratore di sistema o con l'ISP + <emphasis>prima</emphasis> di tentare questo tipo di + installazione.</para> + + <sect3> + <title>Prima di Installare via NFS</title> + + <indexterm> + <primary>installazione</primary> + <secondary>rete</secondary> + <tertiary>NFS</tertiary> + </indexterm> + + <para>L'installazione tramite NFS è abbastanza semplice. + Devi copiare semplicemente i file della distribuzione interessata + in un server NFS e quindi puntare il media al server NFS.</para> + + <para>Se questo server supporta solo <quote>porte privilegiate</quote> + (come in genere succede nelle workstation di Sun), dovrai settare + l'opzione <literal>NFS Secure</literal> nel menì + <guimenu>Options</guimenu> prima di procedere con + l'installazione.</para> + + <para>Se hai una scheda Ethernet di scarsa qualità con dei + trasferimenti di rete molto lenti, potresti anche selezionare il + flag <literal>NFS Slow</literal>.</para> + + <para>Affinchè l'installazione NFS abbia successo, il server + deve supportare il mount di sotto directory, per esempio, se la + directory della distribuzione di FreeBSD &rel.current; + è in: <filename>ziggy:/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>, + allora <hostid>ziggy</hostid> dovrà permettere il mount + diretto di <filename>/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>, + e non solo di <filename>/usr</filename> o di + <filename>/usr/archive/stuff</filename>.</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Nel file <filename>/etc/exports</filename> di FreeBSD, questo + comportamento è controllato dalle opzioni + <option>-alldirs</option>. Altri server NFS potrebbero avere + diverse regole. Se ottieni il messaggio + <quote>permesso negato</quote> dal server, allora è + probabile che non hai abilitato queste opzioni.</para> + </sect3> + </sect2> </sect1> </chapter> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml index 8d87051bcc..29a14857d0 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.102 + Original revision: 1.109 --> <chapter id="introduction"> @@ -67,8 +67,8 @@ o la <link linkend="relnotes">release corrente</link>. Se sei interessato a contribuire in qualche modo al progetto (codice, hardware, banconote non segnate), leggi l'articolo <ulink - url="&url.articles.contributing.en;/index.html">Contributing - to FreeBSD</ulink>.</para> + url="&url.articles.contributing.en;/index.html">Contribuire a + FreeBSD</ulink>.</para> <sect2 id="os-overview"> <title>Cosa può fare FreeBSD?</title> @@ -86,10 +86,10 @@ e utenti, persino sotto i carichi più pesanti.</para> </listitem> - <indexterm><primary>facilities multiutente</primary></indexterm> + <indexterm><primary>facility multiutente</primary></indexterm> <listitem> - <para><emphasis>Facilities multiutente</emphasis> che permettono a + <para><emphasis>Facility multiutente</emphasis> che permettono a molte persone di usare un sistema FreeBSD contemporaneamente per cose diverse. Questo significa, per esempio, che le periferiche di sistema come stampanti e unità a nastro sono correttamente @@ -105,7 +105,7 @@ <para>Un solido <emphasis>sistema di rete TCP/IP</emphasis> con supporto a standard industriali quali SLIP, PPP, NFS, DHCP e NIS. Questo significa che la tua macchina FreeBSD può - interoperare facilmente con altri sistemi ed anche agire come + interagire facilmente con altri sistemi ed anche agire come server aziendale, fornendo funzioni vitali come NFS (accesso remoto ai file) e servizi e-mail oppure mettere la tua organizzazione su Internet con servizi WWW, FTP, routing e firewall @@ -303,14 +303,18 @@ </listitem> <indexterm><primary>firewall</primary></indexterm> - <indexterm><primary>mascheramento dell'IP</primary></indexterm> + <indexterm><primary>NAT</primary></indexterm> <listitem> <para>Firewall e gateway NAT (<quote>mascheramento dell'IP</quote>).</para> </listitem> - <indexterm><primary>posta elettronica</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>posta elettronica</primary> + <see>email</see> + </indexterm> + <indexterm><primary>email</primary></indexterm> <listitem> <para>server di Posta Elettronica</para> @@ -329,7 +333,7 @@ <para>Con FreeBSD, puoi facilmente partire in piccolo con un PC a buon mercato della classe 386 e aggiornare poi - ad un quadriprocessore Xeon con dischi RAID se la tua + ad un quadri-processore Xeon con dischi RAID se la tua azienda cresce.</para> </listitem> @@ -382,7 +386,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Stazione di lavoro con X Window:</emphasis> FreeBSD è un'ottima scelta come soluzione per un terminale X - economico, sia usando il server &xfree86; liberamente disponibile o + economico, sia usando il server X11 liberamente disponibile o uno degli eccellenti server commerciali forniti da <ulink url="http://www.xig.com">Xi Graphics</ulink>. Diversamente da un terminale X, FreeBSD permette a molte @@ -412,7 +416,7 @@ <indexterm> <primary>utenti</primary> - <secondary>Grandi siti dove gira FreeBSD</secondary> + <secondary>grandi siti dove gira FreeBSD</secondary> </indexterm> <para>FreeBSD è usato per far funzionare alcuni dei più @@ -653,32 +657,25 @@ Questa sarà l'ultima release del ramo 3.X.</para> <para>Ci fu un'altra ramificazione il 13 marzo 2000, che vide - l'apparizione del ramo 4.X-STABLE, ora considerato essere il - <quote>ramo -STABLE corrente</quote>. Ci sono state numerose release da - allora: la 4.0-RELEASE fu introdotta nel marzo 2000, e la più - recente &rel2.current;-RELEASE venne fuori nel &rel2.current.date;. - Ci saranno release aggiuntive lungo il ramo 4.X-STABLE (RELENG_4) per - tutto il 2003.</para> + l'apparizione del ramo 4.X-STABLE. Ci sono state numerose release da + allora: la 4.0-RELEASE fu introdotta nel marzo 2000, e l'ultima + &rel2.current;-RELEASE è stata rilasciata nel + &rel2.current.date;.</para> <para>La tanto attesa 5.0-RELEASE è stata annunciata il 19 gennaio 2003. Il culmine di quasi tre anni di lavoro, questa release ha iniziato FreeBSD nel percorso del supporto avanzato al multiprocessore e ai thread nelle applicazioni e ha introdotto il supporto per le piattaforme &ultrasparc; e <literal>ia64</literal>. - Questa release è stata seguita - dalla 5.1 nel giugno del 2003. A parte un certo numero di nuove - funzionalità, le release 5.X contengono anche parecchi sviluppi - maggiori sull'architettura di sistema sottostante. Insieme a questi - vantaggi, tuttavia, arriva un sistema che incorpora una quantità - impressionante di codice nuovo e non completamente testato. Per questa - ragione, le release 5.X sono considerate release con <quote>Nuove - Tecnologie</quote>, mentre quelle della serie 4.X come release di - <quote>Produzione</quote>. Col tempo, la 5.X sarà dichiarata - stabile e comincerà il lavoro sul prossimo ramo di sviluppo, - 6.0-CURRENT.</para> + Questa release è stata seguita dalla 5.1 nel giugno del 2003. + La più recente release 5.X dal ramo -CURRENT è 5.2.1-RELEASE, + introdotta nel Febbraio del 2004.</para> + + <para>Il ramo RELENG_5 creato in Agosto del 2004, seguito da quello 5.3-RELEASE, + segna l'inizio del ramo delle release 5-STABLE.</para> <para>Per ora, lo sviluppo dei progetti a lungo termine continua ad aver - luogo nell'albero 5.X-CURRENT, e release SNAPshot della 5.X su CDROM + luogo nell'albero 6.X-CURRENT, e release SNAPshot della 6.X su CDROM (e, naturalmente, sulla rete) sono continuamente rese disponibili sul <ulink url="ftp://current.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/snapshots/"> server snapshot</ulink> mentre il lavoro procede.</para> @@ -997,7 +994,7 @@ <para>Puoi vedere anche le copie originali (e aggiornate più frequentemente) su <ulink - url="&url.base;/it/index.html">http://www.FreeBSD.org/</ulink>.</para> + url="http://www.FreeBSD.org/"></ulink>.</para> </sect2> </sect1> </chapter> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml index 98a3861ead..e0523c12d5 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml @@ -1,46 +1,1779 @@ <!-- - The FreeBSD Italian Documentation Project + The FreeBSD Documentation Project $FreeBSD$ + Original revision: 1.156 --> <chapter id="kernelconfig"> - <title>Configurazione del Kernel di FreeBSD</title> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Jim</firstname> - <sect1> - <title>Sinossi</title> + <surname>Mock</surname> - <para>Traduzione in corso</para> + <contrib>Modificato e rivisto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Jake</firstname> + + <surname>Hamby</surname> + + <contrib>Grazie al contributo originale di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + + <title>Configurare il Kernel FreeBSD</title> + + <sect1 id="kernelconfig-synopsis"> + <title>Synopsis</title> + + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>compilare un kernel custom</secondary> + </indexterm> + + <para>Il kernel è una componente fondamentale del sistema + operativo &os;. È responsabile di gestire la memoria, + applicare controlli di sicurezza, gestire la rete, accesso + ai dischi e molto altro. Anche se sempre più parti di + &os; diventano configurabili dinamicamente, è ancora + necessario talvolta riconfigurare e ricompilare il kernel.</para> + + <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Perchè potresti aver bisogno di + ricompilare un kernel.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come scrivere un file di configurazione del kernel, + o come alterarne uno esistente.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come usare il file di configurazione del kernel + per creare un nuovo kernel.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come installare il nuovo kernel.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come creare dei file in <filename>/dev</filename> di cui + potresti aver bisogno.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come fare del troubleshooting se qualcosa + va storto.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Tutti i comandi elencati in questo capitolo negli esempi + dovrebbero essere eseguiti come <username>root</username> + affinchè abbiano successo.</para> </sect1> - <sect1> - <title>Why Build a Custom Kernel?</title> + <sect1 id="kernelconfig-custom-kernel"> + <title>Perchè creare un kernel custom?</title> + + <para>Tradizionalmente, &os; ha sempre avuto quello che si chiama + un kernel <quote>monolitico</quote>. Questo significa che + il kernel era un programma di grandi dimensioni, supportava una + lista fissa di device, e se tu avessi voluto cambiare il + comportamento del kernel avresti dovuto compilarne uno nuovo, + quindi fare il reboot del tuo computer per caricare il + nuovo kernel.</para> + + <para>Oggi come oggi, &os; si sta muovendo rapidamente verso un + modello dove gran parte delle funzionalità del kernel + sono contenute in moduli che possono essere caricati + e scaricati dal kernel a seconda delle necessità. + Questo permette al kernel di adattarsi a nuovo hardware + appena questo diventa disponibile (come ad esempio + le carte PCMCIA in un laptop), oppure fa sì che + nuove funzionalità siano portate nel kernel, + funzionalità che non erano necessarie quando il kernel + fu compilato inizialmente. Questo è noto come kernel + modulare.</para> + + <para>Nonostante questo, è ancora necessario portare + avanti delle compilazioni statiche del kernel. In alcuni + casi questo è necessario perchè la + funzionalità è così legata al kernel che + non può essere resa caricabile dinamicamente. + In altri casi può essere necessario semplicemente perchè + nessuno si è ancora preso il tempo di scrivere un modulo + caricabile dinamicamente per quella funzionalità.</para> + + <para>Compilare un kernel custom è uno dei più comuni riti + di passaggio che quasi ogni utente BSD deve superare. Questo + processo, anche se è dispendioso di tempo, offrirà + molti benefici al tuo sistema &os;. A differenza del kernel + <filename>GENERIC</filename>, che deve supportare un + gran numero di dispositivi hardware, un kernel custom contiene + supporto solo per l'hardware del <emphasis>tuo</emphasis> PC. + Questo presenta dei vantaggi, fra cui:</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Tempo di boot più veloce. Dato che il kernel + cercherà di riconoscere solo l'hardware che hai sul + tuo sistema, il tempo che ci vuole al tuo sistema per fare boot + diminuirà drammaticamente.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Minore uso della memoria. Un kernel custom spesso + usa meno memoria del kernel <filename>GENERIC</filename>, + il che è importante dato che il kernel deve sempre + essere presente nella memoria reale. Per questo motivo + un kernel custom è particolarmente utile su sistemi + con poca RAM.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Supporto per hardware addizionale. Un kernel custom + ti permette di aggiungere supporto per device che non sono + presenti nel kernel <filename>GENERIC</filename>, come ad + esempio sound card.</para> + </listitem> + </itemizedlist> </sect1> <sect1 id="kernelconfig-building"> - <title>Building and Installing a Custom Kernel</title> + <title>Compilare ed installare un Kernel Custom</title> + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>compilare / installare</secondary> + </indexterm> + + <para>Per prima cosa, facciamo un breve giro nella directory + di compilazione del kernel. Tutte le directory menzionate + saranno relative alla directory principale + <filename>/usr/src/sys</filename>, che è accessibile + attraverso il path <filename>/sys</filename>. Ci sono + un certo numero di sottodirectory qua che rappresentano + parti differenti del kernel, ma la più importante + per i nostri scopi è + <filename><replaceable>arch</replaceable>/conf</filename>, + dove editerai il tuo file + di configurazione del kernel, e <filename>compile</filename>, + che è l'area di passaggio dove il tuo kernel sarè + compilato. <replaceable>arch</replaceable> rappresenta uno + fra <filename>i386</filename>, <filename>alpha</filename>, + <filename>amd64</filename>, <filename>ia64</filename>, + <filename>powerpc</filename>, <filename>sparc64</filename>, + o <filename>pc98</filename> (un tipo di sviluppo alternativo + di hardware PC in Giappone). Tutto ciò che è + all'interno di particolare directory di architettura ha a che fare + solo con quell'architettura; il resto è codice + indipendente dalla macchina, comune a tutte le piattaforme + sulle quali &os; potrebbe potenzialmente essere portato. + Nota l'organizzazione logica della struttura dele directory, + con ogni device supportato, file system e opzioni nelle proprie + sottodirectory. Versioni di &os; precedenti alla 5.X supportano + solo le architetture <filename>i386</filename>, <filename> + alpha</filename> e <filename>pc98</filename>.</para> + + <para>Questo capitolo assume che tu stia usando la architettura + i386 negli esempi. Se questo non è il caso, fai gli appropriati + aggiustamenti per correggere i percorsi alla tua architettura.</para> + + <note> + <para>Se <emphasis>non</emphasis> c'è una directory + <filename>/usr/src/sys</filename> sul tuo sistema, + significa che i sorgenti del kernel non sono stati installati. + Il modo più semplice per farlo è eseguire + <command>sysinstall</command> (<command>/stand/sysinstall + </command> su &os; di versione precedente alla 5.2) + come <username>root</username>, scegliendo + <guimenuitem>Configure</guimenuitem>, poi + <guimenuitem>Distributions</guimenuitem>, poi + <guimenuitem>src</guimenuitem>, poi + <guimenuitem>sys</guimenuitem>. Se hai un'avversione + verso <application>sysinstall</application> e hai accesso + ad un CDROM <quote>ufficiale</quote> &os;, allora puoi installare + i sorgenti dalla linea di comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount /cdrom</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir -p /usr/src/sys</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s /usr/src/sys /sys</userinput> +&prompt.root; <userinput>cat /cdrom/src/ssys.[a-d]* | tar -xzvf -</userinput></screen> + </note> + + <para>Quindi, entra nella directory + <filename><replaceable>arch</replaceable>/conf</filename> + e copia il file di configurazione del kernel con il nome + che vuoi dare al kernel. Ad esempio:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp GENERIC MYKERNEL</userinput></screen> + + <para>Tradizionalmente, questo nome è tutto in lettere + maiuscole e, se stai mantenendo molte macchine &os; con hardware + differente, è una buona idea dargli il nome della macchina. + Noi lo chiamemeremo <filename>MYKERNEL</filename> a titolo di + esempio.</para> + + <tip> + <para>Conservare il tuo file di configurazione del kernel + direttamente sotto <filename>/usr/src</filename> può + essere una cattiva idea. Se stai incontrando problemi + puoi essere tentato di cancellare <filename>/usr/src + </filename> e partire da zero. Dopo averlo fatto, + di solito ci vogliono pochi secondi per realizzare + che hai appena cancellato il tuo file di configurazione del + kernel. Inoltre, non editare <filename>GENERIC</filename> + direttamente, dato che potrebbe essere sovrascritto + la prossima volta che <link linkend="cutting-edge"> + aggiorni i tuoi sorgenti</link>, e le tue modifiche + andranno perse.</para> + + <para>Piuttosto tieni il tuo file di configurazione + del kernel da qualche altra parte, e crea un link simbolico + al file nella directory <filename><replaceable>i386 + </replaceable></filename>.</para> + + <para>Ad esempio:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir /root/kernels</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp GENERIC /root/kernels/<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s /root/kernels/<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + </tip> + + <para>Ora edita <filename>MYKERNEL</filename> con il tuo + editor favorito. Se stai partendo da zero, il solo editor + disponibile sa` probabilmente <application>vi</application>, + che è troppo complesso per essere spiegato in questa sede, + ma è trattato estesamente in molti libri nella + <link linkend="bibliography">bibliografia</link>. Comunque, + &os; offre un semplice editor chiamato <application>ee + </application> che, se sei un principiante, dovrebbe essere + il tuo editor favorito. Sentiti libero di cambiare le linee + di commento in cima al file di configurazione per riflettere + le tue configurazioni o i cambiamenti che hai fatto rispetto a + <filename>GENERIC</filename>.</para> + <indexterm><primary>SunOS</primary></indexterm> + + <para>Se hai compilato un kernel sotto &sunos; o qualche altro + sistema BSD, gran parte di questo file ti sarà noto. + Se stai arrivando da qualche altro sistema operativo tipo + DOS, d'altro canto, il file di configurazione + <filename>GENERIC</filename> ti potrebbe sembrare troppo + complesso, così è meglio che segui le descrizioni + della sezione <link linkend="kernelconfig-config">File di + Configurazione</link> attentamente.</para> + + <note> + <para>Se tu <link + linkend="cutting-edge">sincronizzi il tuo albero dei sorgenti + </link> con i più recenti sorgenti del progetto &os;, + accertati sempre di controllare il file + <filename>/usr/src/UPDATING</filename> prima di eseguire + una qualsiasi operazione di aggiornamento. + <filename>/usr/src/UPDATING</filename> viene aggiornato + con ogni versione dei sorgenti di &os;, e quindi è + più aggiornato di questo manuale.</para> + </note> + + <para>A questo punto devi compilare i sorgenti del kernel. Ci sono + due procedure per farlo, e quella che devi usare dipende dal motivo + per cui stai ricompilando il kernel e dalla versione di &os; + che stai usando.</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Se hai installato <emphasis>solo</emphasis> il codice + sorgente del kernel, usa la procedura 1.</para> + </listitem> - <para>Traduzione in corso</para> + <listitem> + <para>Se stai eseguendo una versione di &os; precedente alla 4.0, + e <emphasis>non</emphasis> stai facendo un upgrade a + &os; 4.0 o successivo usando la procedura + <command>make buildoworld</command>, usa la procedura 1. + </para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Se stai compilando un nuovo kernel senza aver aggiornato i + sorgenti (eventualmente solo per aggiungere una nuova + opzione, come ad esempio <literal>IPFIREWALL</literal>) + puoi usare una qualunque procedura.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Se stai ricompilando il kernel come parte del processo + <command>make buildworld</command>, usa la procedura 2. + </para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <indexterm> + <primary><command>cvsup</command></primary> + </indexterm> + <indexterm><primary>CTM</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>CVS</primary> + <secondary>anonymous</secondary> + </indexterm> + + <para>Se <emphasis>non</emphasis> hai aggiornato i tuoi sorgenti + dall'ultima volta che hai completato con successo un ciclo + <maketarget>buildworld</maketarget>-<maketarget>installworld</maketarget> + (non hai eseguito <application>CVSup</application>, + <application>CTM</application> o usato + <application>anoncvs</application>), allora è sicuro + usare la sequenza <command>config</command>, <command> + make depend</command>, <command>make</command>, <command> + make install</command>. + </para> + + <procedure> + <title>Procedura 1. Compilare il Kernel nel + Modo <quote>Tradizionale</quote></title> + + <step> + <para>Esegui &man.config.8; per generare il nuovo sorgente + del kernel.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/sbin/config <replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Vai nella directory di compilazione. &man.config.8; scriverà + il nome di questa directory dopo essere stato eseguito + come sopra.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd ../compile/<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + + <para>Per versioni di &os; precedenti all 5.X, segui queste istruzioni:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd ../../compile/<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Compila il kernel.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>make depend</userinput> +&prompt.root; <userinput>make</userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Installa il nuovo kernel.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>make install</userinput></screen> + </step> + </procedure> + + <procedure> + <title>Procedura 2. Compilatre il Kernel nel <quote>Nuovo</quote> + Modo</title> + + <step> + <para>Entra nella directory <filename>/usr/src</filename>.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src</userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Compila il kernel.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>make buildkernel KERNCONF=<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Installa il nuovo kernel.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>make installkernel KERNCONF=<replaceable>MYKERNEL</replaceable></userinput></screen> + </step> + </procedure> + + <note> + <para>In &os; 4.2 e precedente, devi sostituire + <literal>KERNCONF=</literal> con <literal>KERNEL=</literal>. + 4.2-STABLE scaricato prima del 2 Febbraio 2001 non + riconosce <literal>KERNCONF=</literal>.</para> + </note> + + <indexterm> + <primary><filename class="directory">/boot/kernel.old</filename></primary> + </indexterm> + + <para>Il nuovo kernel sarà copiato nella directory + <filename class="directory">/boot/kernel</filename> + come <filename>/boot/kernel/kernel</filename> e il kernel + precedente sarà copiato in <filename> + /boot/kernel.old/kernel</filename>. Ora, riavvia il sistema + e riparti per usare il tuo nuovo kernel. Se qualcosa + va storto, ci sono alcune istruzioni di + <link linkend="kernelconfig-trouble">troubleshooting</link> + alla fine del capitolo che puoi trovare utili. + Accertati di leggere la sezione in cui si spiega + cosa fare in caso il tuo nuovo kernel + <link linkend="kernelconfig-noboot">non faccia il boot</link>.</para> + + <note> + <para>In &os; 4.X e precedenti, i kernel sono installati + in <filename>/kernel</filename>, i moduli in + <filename class="directory">/modules</filename> e si + tiene il backup dei vecchi kernel in + <filename>/kernel.old</filename>. + Altri file relativi al processo di boot, come il boot + &man.loader.8; e la configurazione sono conservati in + <filename>/boot</filename>. Moduli di terze parti o custom + possono essere piazzati in <filename class="directory">/modules + </filename>, anche se gli utenti dovrebbero avere conoscenza + del fatto che tenere i moduli sincronizzati col kernel compilato + è molto importante. I moduli non creati per + interagire col kernel compilato possono risultare in + instabilità o comportamenti anomali.</para> + </note> + + <note> + <para>Se hai aggiunto un qualsiasi device (come una sound card) + e stai usando &os; 4.X o versioni precedenti, può + darsi che tu debba aggiungere qualche nodo di device alla + tua directory <filename class="directory">/dev</filename> + prima che tu la possa usare. Per maggiori informazioni, + dai un'occhiata alla sezione <link linkend="kernelconfig-nodes"> + Crea Nodi di Device</link> più avanti in questo capitolo.</para> + </note> </sect1> <sect1 id="kernelconfig-config"> - <title>The Configuration File</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Joel</firstname> + <surname>Dahl</surname> + <contrib>Modificato per &os; 5.X by </contrib> + <!-- August 2004, PR docs/70674 --> + </author> + <!-- <editor><othername role="freefall login">ceri</othername></editor> --> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Il File di Configurazione</title> + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>NOTES</secondary> + </indexterm> + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>LINT</secondary> + </indexterm> + <indexterm><primary>NOTES</primary></indexterm> + <indexterm><primary>LINT</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>file di configurazione</secondary> + </indexterm> + + <para>Il formato generale di un file di configurazione è + abbastanza semplice. Ogni linea contiene una parola chiave + ed uno o più argomenti. Per semplicità, la maggior + parte delle linee contiene solo un argomento. Tutto quello + che segue un <literal>#</literal> è considerato un + commento ed ignorato. Le seguenti sezioni descrivono ogni + parola chiave, generalmente nell'ordine in cui sono elencate + in <filename>GENERIC</filename>, anche se alcune parole chiave + sono state raggruppate assieme in una singola sezione + (come ad esempio Networking) anche se in effetti sono sparse + attraverso tutto il file <filename>GENERIC</filename>. + <anchor id="kernelconfig-options">Per una lista esaustiva + delle opzioni dipendenti dall'architettura e dei devices, + leggi il file <filename>NOTES</filename> nella stessa directory + del file <filename>GENERIC</filename>. Per opzioni + indipendenti dall'architettura, leggi + <filename>/usr/src/sys/conf/NOTES</filename>.</para> + + <note> + <para><filename>NOTES</filename> non esiste in &os; 4.X. + In queste versioni, fai riferimento a <filename>LINT</filename> + per una spiegazione dettagliata di opzioni e devices + nel file <filename>GENERIC</filename>. <filename>LINT</filename> + serviva a due cose in 4.X: a fornire indicazioni per scegliere + le opzioni del kernel quando se ne compilava uno nuovo, ed a fornire + una configurazione del kernel con il maggior numero possibile + di opzioni abilitate su valori non default. La ragione dietro + ciò è che una simile configurazione aiutava + (ed ancora adesso aiuta) molto il test del nuovo codice + ed i cambiamenti al codice esistente, che potrebbero causare + conflitti con altre parti del kernel. Comunque, l'ambiente + di configurazione del kernel ha subito alcuni cambiamenti + quando si è passati al 5.X; un esempio è il fatto + che le opzioni di configurazione dei driver sono state spostate + in un file <literal>hints</literal> cosicchè possano essere + cambiate e caricate dinamicamente al momento del boot, + e <filename>LINT</filename> non le contiene più. + Per questo ed altri motivi il file <filename>LINT</filename> + è stato rinominato <filename>NOTES</filename> e + ha mantenuto principalmente la sua prima ragione di esistenza: + documentare le opzioni disponibili per convenienza dell'utente. + </para> + + <para>In &os; 5.X e versioni successive, puoi ancora generare un + <filename>LINT</filename> funzionante per la compilazione + digitando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf && make LINT</userinput></screen> + </note> + + <indexterm> + <primary>kernel</primary> + <secondary>configuration file</secondary> + </indexterm> + + <para>Il seguente è un esempio del file di configurazione + del kernel <filename>GENERIC</filename> con vari commenti + addizionali ove necessari ai fini della chiarezza. Questo esempio + dovrebbe corrispondere abbastanza da vicino alla tua copia in + <filename>/usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf/GENERIC</filename>. + </para> + + <programlisting># +# GENERIC -- Generic kernel configuration file for &os;/i386 +# +# For more information on this file, please read the handbook section on +# Kernel Configuration Files: +# +# http://www.&os;.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/kernelconfig-config.html +# +# The handbook is also available locally in /usr/share/doc/handbook +# if you've installed the doc distribution, otherwise always see the +# &os; World Wide Web server (http://www.FreeBSD.org/) for the +# latest information. +# +# An exhaustive list of options and more detailed explanations of the +# device lines is also present in the ../../conf/NOTES and NOTES files. +# If you are in doubt as to the purpose or necessity of a line, check first +# in NOTES. +# +# $FreeBSD: /repoman/r/ncvs/src/sys/i386/conf/GENERIC,v 1.413 2004/08/11 01:34:18 rwatson Exp $</programlisting> + + <para>Le seguenti sono parole chiave obbligatorie in + <emphasis>ogni</emphasis> kernel che compili:</para> + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>macchina</secondary> + </indexterm> + + <programlisting>machine i386</programlisting> + + <para>Questa è la architettura della macchina. Deve essere + una fra <literal>alpha</literal>, <literal>amd64</literal>, + <literal>i386</literal>, <literal>ia64</literal>, + <literal>pc98</literal>, <literal>powerpc</literal>, o + <literal>sparc64</literal>.</para> + + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>cpu</secondary> + </indexterm> + <programlisting>cpu I486_CPU +cpu I586_CPU +cpu I686_CPU</programlisting> + + <para>Quanto riportato sopra specifica il tipo di CPU che hai nella + tua macchina. Puoi avere molte istanze di linee di CPU (se, per + esempio, non sei sicuro se devi usare la + <literal>I586_CPU</literal> o la <literal>I686_CPU</literal>), + ma per un kernel custom è meglio specificare solo la CPU + che hai. Se non sei sicuro di quale sia il tipo della tua CPU, + controlla il file <filename>/var/run/dmesg.boot</filename> per leggere + i messaggi di boot.</para> + + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>cpu type</secondary> + </indexterm> + <para>Supporto per la <literal>I386_CPU</literal> è ancora fornito + nei sorgenti di &os;, ma è disabilitato di default sia in + -STABLE che in -CURRENT. Questo significa che per installare &os; + con una cpu di classe 386, adesso hai le seguenti opzioni:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Installa una versione &os; precedente e ricompila dai sorgenti + come descritta in <xref linkend="kernelconfig-building">.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Compila i programmi utente e il kernel su una nuova macchina ed + installa sul 386 usando i file precompilati in + <filename>/usr/obj</filename> (vedi per dettagli + <xref linkend="small-lan">).</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Creati la tua versione di &os; che includa supporto + per <literal>I386_CPU</literal> nei kernel del CD-ROM + di istallazione.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>La prima di queste opzioni è probabilmente la più + semplice, ma avrai bisogno di molto spazio su disco, che su una macchina + 386 può essere difficile avere.</para> + + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>ident</secondary> + </indexterm> + + <programlisting>ident GENERIC</programlisting> + + <para>Questo è l'identificativo del kernel. Dovresti cambiarlo + nel nome che hai dato al kernel, ad esempio <literal>MYKERNEL</literal> + se hai seguito le istruzioni degli esempi precedenti. Il valore che poni + nella stringa <literal>ident</literal>, sarà emesso a video + quando fai il boot del kernel, così è utile dare al + nuovo kernel un nome differente se vuoi tenerlo separato dal tuo kernel + usuale (ad esempio se vuoi creare un kernel sperimentale).</para> + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>maxusers</secondary> + </indexterm> + + <programlisting>maxusers <replaceable>n</replaceable></programlisting> + + <para>L'opzione <literal>maxusers</literal> imposta la dimensione + di molte importanti tabelle di sistema. Questo numero si suppone sia + all'incirca uguale al numero di utenti connessi simultaneamente sulla + tua macchina.</para> + + <para>A partire da &os; 4.5, il sistema farà un auto tuning + di questa impostazione se tu la poni a <literal>0</literal><footnote> + <para>L'algoritmo di auto tuning imposta <literal>maxusers</literal> + uguale alla quantità di memoria sul tuo sistema, con un minimo + di 32 ed un massimo di 384</para></footnote> + Su &os; 5.X e successivi, <literal>maxusers</literal> avrà di default + il valore <literal>0</literal> se non specificato. Se stai usando una versione + di &os; precedente della 4.5, o vuoi gestirlo manualmente, poni un + valore di <literal>maxusers</literal> almeno uguale a 4, specialmente se + stai usando lo X Windows System o compili software. La ragione è + che la più importante tabella dimensionata a partire da <literal> + maxusers</literal> è quella del massimo numero di processi, che è + creata di dimensione <literal>20 + 16 * maxusers</literal>, così + se imposti <literal>maxusers</literal> a 1, puoi avere solo 36 processi + simultanei, inclusi i 18 circa che il sistema avvia al momento del boot + ed i 15 circa che probabilmente vorrai avviare quando usi l'X + Windows System. Anche una semplice operazione come leggere una pagina + di manuale avvierà nove processi per filtrare, decomprimere e visionare + la pagina. Impostare <literal>maxusers</literal> a 64 ti consentirà + di avere fino a 1044 processi simultanei, che dovrebbero essere abbastanza + per qualsiasi uso. Se comunque incontri il temuto errore <errortype> + proc table full</errortype> quando cerchi di avviare un altro programma + o stai usando un server con molti utenti simultanei (come + <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid>), puoi sempre aumentare + il numero e ricompilare.</para> + + <note> + <para><literal>maxusers</literal> <emphasis>non</emphasis> + limita il numero di utenti che possono loggarsi nella tua macchina. + Semplicemente imposta molte tabella di sistema a dimensioni ragionevoli + rispetto al massimo numero di utenti che tu potresti avere sul tuo sistema + e quanti processi staranno girando. Una parola chiave che invece + <emphasis>limita</emphasis> il numero di login remoti + simultanei e X terminal windows è <link linkend="kernelconfig-ptys"> + <literal>pseudo-device pty 16</literal></link>. Con &os; 5.X, + non devi preoccuparti di questo numero dato che il driver &man.pty.4; + è <quote>auto-cloning</quote>; tu semplicemente usi la linea + <literal>device pty</literal> nel tuo file di configurazione.</para> + </note> + + <programlisting># Floating point support - do not disable. +device npx</programlisting> + + <para><literal>npx</literal> è l'interfaccia all'unità + matematica a virgola mobile in &os;, che è o il + coprocessore hardware o l'emulatore software matematico. + Questo <emphasis>non</emphasis> è opzionale.</para> + + <programlisting># Pseudo devices +device loop # Network loopback</programlisting> + + <para>Questo è il generico device loopback per TCP/IP. Se fai telnet + o FTP a <hostid>localhost</hostid> (anche conosciuto come + <hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>) la connessione ritornerà + alla tua stessa macchina attraverso questo device. Questo è + <emphasis>obbligatorio</emphasis>. Sotto &os; 4.X devi usare + la linea <literal>pseudo-device loop</literal>.</para> + + <para>Tutto ciò che segue è più o meno opzionale. + Leggi le note sotto o a fianco di ogni opzione per maggiori + informazioni.</para> + + <programlisting>#To statically compile in device wiring instead of /boot/device.hints +#hints "GENERIC.hints" # Default places to look for devices.</programlisting> + + <para>In &os; 5.X e versioni successive il &man.device.hints.5; è + usato per configurare le opzioni dei device driver. La posizione + di default che &man.loader.8; cercherà al momento del boot + è <filename>/boot/device.hints</filename>. Usando l'opzione + <literal>hints</literal> puoi compilare queste direttive direttamente + nel kernel. Se fai così non c'è bisogno di creare + un file <filename>device.hints</filename> in <filename>/boot</filename>.</para> + + <programlisting>#makeoptions DEBUG=-g # Build kernel with gdb(1) debug symbols</programlisting> + + <para>Il processo normale di compilazione di &os; non include + informazioni di debugging quando si compila il kernel e + toglie la maggior parte dei simboli dopo che il kernel risultante + è stato linkato, per risparmiare spazio nella directory + di installazione. Se hai intenzione di fare test con il kernel + nella branch -CURRENT o sviluppare cambiamenti per il kernel di + &os;, puoi voler scommentare questa linea. Abiliterà + l'uso dell'opzione <option>-g</option> che abilita informazioni + di debugging quando passato a &man.gcc.1;. Lo stesso può + essere ottenuto dall'opzione di &man.config.8; <option>-g</option>, + se stai usando il modo tradizionale per compilare i tuoi kernel + (consulta <xref linkend="kernelconfig-building"> per maggiori informazioni). + </para> + + <programlisting>options SCHED_4BSD # 4BSD scheduler</programlisting> + + <para>Lo schedulatore tradizionale per &os;. A seconda del tuo carico + di sistema, puoi ottenere miglioramenti nella performance usando + il nuovo schedulatore ULE per &os; che è stato disegnato apposta + per sistemi SMP, ma funziona bene anche su sistemi UP. Se desideri + provarlo, sostituisci <literal>SCHED_4BSD</literal> con + <literal>SCHED_ULE</literal> nel tuo file di configurazione.</para> + + <programlisting>options INET # InterNETworking</programlisting> + + <para>Supporto per la rete. Lascia questa opzione, anche se non intendi + connettere il computer ad una rete. La maggior parte dei programmi + richiedono almeno rete di loopback (ad esempio fare connessioni di rete + dal tuo pc al tuo pc stesso), così questa opzione in sostanza è + obbligatoria.</para> + + <programlisting>options INET6 # IPv6 communications protocols</programlisting> + + <para>Questo abilita il protocollo di comunicazione IPv6.</para> + + <programlisting>options FFS # Berkeley Fast Filesystem</programlisting> + + <para>Questo è il file system di dischi di base. Lascialo nel kernel + se fai il boot da hard disk.</para> + + <programlisting>options SOFTUPDATES # Enable FFS Soft Updates support</programlisting> + + <para>Questa opzione abilita le Soft Updates nel kernel, aiuterà + a velocizzare accesso di scrittura ai dischi. Anche quando questa + funzionalità è fornita dal kernel, deve essere + attivata per dischi specifici. Rileggi l'output da &man.mount.8; + per vedere se Soft Updates sono abilitate per i tuoi dischi di sistema. + Se non vedi l'opzione <literal>soft-updates</literal> potrai + abilitarla usando &man.tunefs.8; (per file system già + esistenti) o &man.newfs.8; (per nuovi file system).</para> + + <programlisting>options UFS_ACL # Support for access control lists</programlisting> + + <para>Questa opzione, presente solo in &os; 5.X abilita supporto + nel kernel per le liste di controllo di accesso. Questo poggia sull'uso + degli attributi estesi e <acronym>UFS2</acronym>, questa opzione viene + descritta in dettaglio in <xref linkend="security">. <acronym>ACL</acronym> + sono abilitate di default e non dovrebbero essere disabilitate nel kernel + se sono state usate precedentemente su un file system, dato che questo + rimuoverà le liste di controllo di accesso, cambiando il modo + in cui i file sono protetti in modo non predicibile.</para> + + <programlisting>options UFS_DIRHASH # Improve performance on big directories</programlisting> + + <para>Quest'opzione include funzionalità per accelerare + operazioni sui dischi su larghe directory, a costo di uso + di memoria. Lo dovresti tenere per un server molto trafficato + o workstation interattive, e rimuoverlo se stai usando + &os; su piccoli sistemi dove la memoria è scarsa e + l'accesso ai dischi è meno importante, come un firewall.</para> + + <programlisting>options MD_ROOT # MD is a potential root device</programlisting> + + <para>Questa opzione abilita il supporto per un disco virtuale + basato sulla memoria da usare come device di root.</para> + + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>NFS</secondary> + </indexterm> + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>NFS_ROOT</secondary> + </indexterm> + <programlisting>options NFSCLIENT # Network Filesystem Client +options NFSSERVER # Network Filesystem Server +options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</programlisting> + + <para>Il file system di rete. A meno che tu non intenda montare + partizioni da un file server &unix; sopra TCP/IP, puoi commentare + queste righe.</para> + + <indexterm> + <primary>opzioni del kernel</primary> + <secondary>MSDOSFS</secondary> + </indexterm> + <programlisting>options MSDOSFS # MSDOS Filesystem</programlisting> + + <para>Il filesystem &ms-dos;. A meno che non intendi montare un + disco formattato DOS al momento del boot, puoi tranquilamente + commentare queste opzioni. Sarà automaticamente caricato + la prima volta che monti una partizione DOS, come descritto in seguito. + Inoltre, l'eccellente software <filename role="package">emulators/mtools</filename> + ti permette di accedere a floppy DOS senza dover montarli e smontarli + (e non richiede assolutamente <literal>MSDOSFS</literal>).</para> + + <programlisting>options CD9660 # ISO 9660 Filesystem</programlisting> + + <para>Il file system ISO 9660 per CDROM. Commentalo se non hai + un drive CDROM o monti CD di dati solo occasionalmente (dato + che sarà caricato dinamicamente la prima volta che monti + un CD di dati). CD audio non necessitano di questo file system.</para> + + <programlisting>options PROCFS # Process filesystem</programlisting> + + <para>Il file system dei processi. Questo è un <quote>fittizio</quote> + file system montato su <filename>/proc</filename> che permette + a programmi come &man.ps.1; di darti maggiori informazioni + su quali processi sono in esecuzione. Su &os; 5.X e successivi, + l'uso di <literal>PROCFS</literal> non è richiesto + nella maggior parte dei casi, dato che la maggior parte + dei tool di debugging e di monitoring è stato adattato per + funzionare senza <literal>PROCFS</literal>: a differenza di &os; + 4.X, le nuove installazioni di &os; 5.X non monteranno il file system + dei processi di default. Inoltre, i kernel 6.X-CURRENT che usano + <literal>PROCFS</literal> devono anche includere il supporto + per lo <literal>PSEUDOFS</literal>:</para> + + <programlisting>options PSEUDOFS # Pseudo-filesystem framework</programlisting> + + <para><literal>PSEUDOFS</literal> non è disponibile in &os; 4.X.</para> + + <programlisting>options GEOM_GPT # GUID Partition Tables.</programlisting> + + <para>Questa opzione fornisce la possibilità di avere + un gran numero di partizioni su un singolo disco.</para> + + <programlisting>options COMPAT_43 # Compatible with BSD 4.3 [KEEP THIS!]</programlisting> + + <para>Compatibilità con 4.3BSD. Lasciala; alcuni programmi + si comporteranno in maniera strana se la commenti.</para> + + <programlisting>options COMPAT_FREEBSD4 # Compatible with &os;4</programlisting> + + <para>Questa opzione è richiesta su &os; 5.X su sistemi + &i386; e Alpha per supportare applicazioni compilate su versioni + precedenti di &os; che usano vecchie interfacce di system call. + Si raccomanda che questa opzione sia usata su tutte le &i386; + ed Alpha che possano eseguire vecchie applicazioni; piattaforme + che hanno ottenuto supporto solo dall 5.X, come ia64 e &sparc64; + non richiedono questa opzione.</para> + + <programlisting>options SCSI_DELAY=15000 # Delay (in ms) before probing SCSI</programlisting> + + <para>Questa opzione fa sì che il kernel faccia una pausa + di 15 secondi prima di controllare ogni device SCSI sul tuo sistema. + Se hai solo dischi IDE, puoi ignorarla, altrimenti potresti + voler diminuire il numero, forse a 5 secondi, per accelerare + il boot. Ovviamente, se fai ciò e &os; ha problemi + a riconoscere i tuoi device SCSI, dovrai alzarla di nuovo.</para> + + <programlisting>options KTRACE # ktrace(1) support</programlisting> + + <para>Questo abilita il tracciamento dei processi nel kernel, + che è utile per il debugging.</para> + + <programlisting>options SYSVSHM # SYSV-style shared memory</programlisting> + + <para>Questa opzione fornisce memoria condivisa di tipo System V. + L'uso più comune di questa opzione è l'estensione + XSHM in X, grazie alla quale molti programmi ad alta + intensità grafica ne trarranno vantaggio per maggior + velocità. Se usi X, vorrai sicuramente includere questa opzione. + </para> + + <programlisting>options SYSVMSG # SYSV-style message queues</programlisting> + + <para>Supporto per messaggi stile System V. Questa opzione aggiunge + solo poche centinaia di byte al kernel.</para> + + <programlisting>options SYSVSEM # SYSV-style semaphores</programlisting> + + <para>Supporto per semafori stile System V. Usato meno di frequente + ma aggiunge solo poche centinaia di byte al kernel.</para> + + <note> + <para>L'opzione <option>-p</option> del comando &man.ipcs.1; mostrerà + ogni processo che usa uno di queste opzione System V.</para> + </note> + + <programlisting>options _KPOSIX_PRIORITY_SCHEDULING # POSIX P1003_1B real-time extensions</programlisting> + + <para>Estensioni real-time aggiunte al &posix; 1993. Alcune + applicazioni nella collezione dei Ports usano questa opzione + (come <application>&staroffice;</application>).</para> + + <programlisting>options KBD_INSTALL_CDEV # install a CDEV entry in /dev</programlisting> + + <para>Questa opzione è relativa ala tastiera. Aggiunge una entry CDEV + nella directory <filename>/dev</filename>.</para> + + <programlisting>options AHC_REG_PRETTY_PRINT # Print register bitfields in debug + # output. Adds ~128k to driver. +options AHD_REG_PRETTY_PRINT # Print register bitfields in debug + # output. Adds ~215k to driver.</programlisting> + + <para>Questo aiuta a debuggare scrivendo più semplici definizioni + dei registri per faciltare la lettura.</para> + + <programlisting>options ADAPTIVE_GIANT # Giant mutex is adaptive.</programlisting> + + <para>Giant è il nome di un meccanismo di esclusione reciproca + (uno sleep mutex) che protegge gran parte delle risorse del kernel. + Al giorno d'oggi è un inaccettabile rallentamento delle performance + che si sta attivamente sostituendo con locks che proteggono risorse + individuali. L'opzione <literal>ADAPTIVE_GIANT</literal> fa sì + che Giant sia incluso nell'insieme dei mutex da scegliere. Cioè + quando un thread vuole fare un lock sul mutex Giant, ma è già + bloccato da un thread su un'altra CPU, il primo thread continuerà + a girare ed aspetterà che il lock sia rilasciato. Normalmente + invece, il thread tornerebbe a dormire e aspetterà la sua prossima + occasione per girare. Se non sei sicuro, lascialo dentro.</para> + + <indexterm> + <primary>kernel options</primary> + <secondary>SMP</secondary> + </indexterm> + <programlisting>device apic # I/O APIC</programlisting> + + <para>Il device apic abilita l'uso dell'APIC I/O per inviare + gli interrupt. Il device apic può essere usato sia su kernel + UP che su SMP, ma è richiesto per kernel SMP. Aggiungi + <literal>option SMP</literal> per includere supporto per processori + multipli.</para> + + <programlisting>device isa</programlisting> + + <para>Tutti i PC supportati da &os; hanno uno di questi. Non rimuoverlo + anche se non hai slot ISA. Se hai un sistema IBM PS/2 + (Micro Channel Architecture), &os; fornisce solo supporto + limitato al giorno d'oggi. Per maggiori informazioni sul supporto + MCA, consulta <filename>/usr/src/sys/i386/conf/NOTES</filename>.</para> + + <programlisting>device eisa</programlisting> + + <para>Includilo se hai una motherboard EISA. Questo abilita + supporto per l'auto-rilevazione e configurazione per tutti i device + sul bus EISA.</para> + + <programlisting>device pci</programlisting> + + <para>Includilo se hai una motherboard PCI. Questo abilita + l'auto-rilevazione delle carte PCI e operazioni di gateway + dal bus PCI al bus ISA.</para> + + <programlisting># Floppy drives +device fdc</programlisting> + + <para>Questo abilita il supporto al controller del floppy drive.</para> + + <programlisting># ATA and ATAPI devices +device ata</programlisting> + + <para>Questo driver supporta tutti i device ATA e ATAPI. Hai bisogno + solo di una linea <literal>device ata</literal> per il kernel + affinchè rilevi tutti i device PCI ATA/ATAPI su macchine moderne.</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <programlisting>device atadisk # ATA disk drives</programlisting> + + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> + per disk drive ATA.</para> + + <programlisting>device ataraid # ATA RAID drives</programlisting> + + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive + ATA RAID.</para> + + <programlisting><anchor id="kernelconfig-atapi"> +device atapicd # ATAPI CDROM drives</programlisting> + + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + drive CDROM ATAPI.</para> + + <programlisting>device atapifd # ATAPI floppy drives</programlisting> + + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + drive floppy ATAPI.</para> + + <programlisting>device atapist # ATAPI tape drives</programlisting> + + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + drive tape ATAPI.</para> + + <programlisting>options ATA_STATIC_ID # Static device numbering</programlisting> + + <para>Questo rende il numero di controller statico; senza questo + i numeri di device sono allocati dinamicamente.</para> + + <programlisting># SCSI Controllers +device ahb # EISA AHA1742 family +device ahc # AHA2940 and onboard AIC7xxx devices +device ahd # AHA39320/29320 and onboard AIC79xx devices +device amd # AMD 53C974 (Teckram DC-390(T)) +device isp # Qlogic family +device mpt # LSI-Logic MPT-Fusion +#device ncr # NCR/Symbios Logic +device sym # NCR/Symbios Logic (newer chipsets) +device trm # Tekram DC395U/UW/F DC315U adapters + +device adv # Advansys SCSI adapters +device adw # Advansys wide SCSI adapters +device aha # Adaptec 154x SCSI adapters +device aic # Adaptec 15[012]x SCSI adapters, AIC-6[23]60. +device bt # Buslogic/Mylex MultiMaster SCSI adapters + +device ncv # NCR 53C500 +device nsp # Workbit Ninja SCSI-3 +device stg # TMC 18C30/18C50</programlisting> + + <para>Controller SCSI. Commentali tutti se non ne hai nessuno + sul tuo sistema. Se hai un sistema solo IDE, puoi rimuoverli + tutti.</para> + + <programlisting># SCSI peripherals +device scbus # SCSI bus (required for SCSI) +device ch # SCSI media changers +device da # Direct Access (disks) +device sa # Sequential Access (tape etc) +device cd # CD +device pass # Passthrough device (direct SCSI access) +device ses # SCSI Environmental Services (and SAF-TE)</programlisting> + + <para>Periferiche SCSI. Ancora, commentali se non ne hai nessuna + o se il tuo sistema è solo IDE.</para> + + <note> + <para>Il driver USB &man.umass.4; e pochi altri driver usano + il sottosistema SCSI anche se non sono veri device SCSI. + Quindi accertati di non rimuovere il supporto a SCSI, + se qualche driver del genere è incluso nella tua + configurazione del kernel.</para> + </note> + + <programlisting># RAID controllers interfaced to the SCSI subsystem +device amr # AMI MegaRAID +device arcmsr # Areca SATA II RAID +device asr # DPT SmartRAID V, VI and Adaptec SCSI RAID +device ciss # Compaq Smart RAID 5* +device dpt # DPT Smartcache III, IV - See NOTES for options +device hptmv # Highpoint RocketRAID 182x +device iir # Intel Integrated RAID +device ips # IBM (Adaptec) ServeRAID +device mly # Mylex AcceleRAID/eXtremeRAID +device twa # 3ware 9000 series PATA/SATA RAID + +# RAID controllers +device aac # Adaptec FSA RAID +device aacp # SCSI passthrough for aac (requires CAM) +device ida # Compaq Smart RAID +device mlx # Mylex DAC960 family +device pst # Promise Supertrak SX6000 +device twe # 3ware ATA RAID</programlisting> + + <para>Controller RAID supportati. Se non ne hai nessuno, + puoi commentarli o rimuoverli.</para> + + <programlisting># atkbdc0 controls both the keyboard and the PS/2 mouse +device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting> + + <para>Il controller della tastiera (<literal>atkbdc</literal>) fornisce + servizi I/O per la tastiera AT ed il device PS/2. Questo controller + è richiesto dal driver della tastiera + (<literal>atkbd</literal>) e dal driver del dispositivo di puntamento + PS/2 (<literal>psm</literal>).</para> + + <programlisting>device atkbd # AT keyboard</programlisting> + + <para>Il driver <literal>atkbd</literal> assieme al controller + <literal>atkbdc</literal>, fornisce accesso alla tastiera AT 84 + o la tastiera AT migliorata che è connesso al controller + della tastiera AT.</para> + + <programlisting>device psm # PS/2 mouse</programlisting> + + <para>Usa questo device se il tuo mouse si inserisce nella porta + PS/2.</para> + + <programlisting>device vga # VGA video card driver</programlisting> + + <para>Il driver della video card.</para> + + <programlisting># splash screen/screen saver +device splash # Splash screen and screen saver support</programlisting> + + <para>Schermata slapsh all'avvio! Anche gli screensaver lo richiedono. + Usa la linea <literal>pseudo-device splash</literal> con &os; 4.X.</para> + + <programlisting># syscons is the default console driver, resembling an SCO console +device sc</programlisting> + + <para><literal>sc</literal> è il driver di default della console, + assomiglia ad una console SCO. Dato che molti programmi a schermo + intero accedono alla console attraverso una libreria di database di terminali + come <filename>termcap</filename>, non dovrebbe fare differenza se usi questo + o <literal>vt</literal>, il driver compatibile con una console + <literal>VT220</literal>. Quando ti logghi, imposta la tua variabile + d'ambiente <envar>TERM</envar> a <literal>scoansi</literal> se programmi + a schermo intero hanno problemi a girare sotto questa console.</para> + + <programlisting># Enable this for the pcvt (VT220 compatible) console driver +#device vt +#options XSERVER # support for X server on a vt console +#options FAT_CURSOR # start with block cursor</programlisting> + + <para>Questo è un driver di console compatibile con VT-220, + compatibile all'indietro con VT100/102. Funziona bene su alcuni laptop + che hanno incompatibilità hardware con <literal>sc</literal>. + Inoltre imposta la tua variabile <envar>TERM</envar> a <literal>vt100</literal> + o <literal>vt220</literal> quando ti logghi. Questo driver può + essere utile quando ci si connette ad un grande numero di macchine + diverse sulla rete, dove le entry <filename>termcap</filename> o + <filename>terminfo</filename> per il device <literal>sc</literal> + spesso non sono disponibili — <literal>vt100</literal> + dovrebbe essere disponibile virtualmente su ogni piattaforma.</para> + + <programlisting>device agp</programlisting> + + <para>Includilo se hai una scheda AGP nel tuo sistema. Questo + abiliterà il supporto per AGP, e AGP GARTS per motherboards + che hanno queste caratteristiche.</para> + + <indexterm> + <primary>APM</primary> + </indexterm> + + <programlisting># Power management support (see NOTES for more options) +#device apm</programlisting> + + <para>Supporto Advanced Power Management. Utile per laptop, + anche se in &os; 5.X e successivo questo è disabilitato + in <filename>GENERIC</filename> di default.</para> + + <programlisting># Add suspend/resume support for the i8254. +device pmtimer</programlisting> + + <para>Device driver per eventi di power management, come APM + ed ACPI.</para> + + <programlisting># PCCARD (PCMCIA) support +# PCMCIA and cardbus bridge support +device cbb # cardbus (yenta) bridge +device pccard # PC Card (16-bit) bus +device cardbus # CardBus (32-bit) bus</programlisting> + + <para>Supporto PCMCIA. Includilo se usi un laptop.</para> + + <programlisting># Serial (COM) ports +device sio # 8250, 16[45]50 based serial ports</programlisting> + + <para>Queste sono le porte seriali chiamate + <devicename>COM</devicename> nel mondo &ms-dos;/&windows;.</para> + + <note> + <para>Se hai un modem interno sulla <devicename>COM4</devicename> + ed una porta seriale sulla <devicename>COM2</devicename>, dovrai + cambiare l'IRQ del modem a 2 (per ragioni tecniche oscure + IRQ 2=IRQ 9) affinchè tu ci possa accedere da &os;. + Se hai una carta seriale multiporta, controlla la pagina di manuale + per &man.sio.4; per maggiori informazioni sui valori corretti + da aggiungere al tuo <filename>/boot/device.hints</filename>. + Alcune video card (in particolare quelle basate su chip S3) + usano indirizzi IO della forma <literal>0x*2e8</literal> e dato che + molte carte seriali non codificano l'intero spazio degli indirizzi + IO a 16 bit, hanno conflitti con queste carte, rendendo la porta + <literal>COM4</literal> praticamente non disponibile.</para> + + <para>Ogni porta seriale deve avere un IRQ unico (a meno che non stia usando + una delle carte multicard dove sono supportati interrupt condivisi), + così gli IRQ di default per <devicename>COM3</devicename> e + <devicename>COM4</devicename> non possono essere usati.</para> + </note> + + <programlisting># Parallel port +device ppc</programlisting> + + <para>Questo è l'interfaccia al bus ISA parallelo.</para> + + <programlisting>device ppbus # Parallel port bus (required)</programlisting> + + <para>Fornisce supporto per il bus della porta parallela.</para> + + <programlisting>device lpt # Printer</programlisting> + + <para>Supporto per la stampante a porta parallela.</para> + + <note> + <para>Tutte quest tre sono necessarie per abilitare supporto + alla stampante parallela.</para> + </note> + + <programlisting>device plip # TCP/IP over parallel</programlisting> + + <para>Questo è il driver della interfaccia di rete parallela.</para> + + <programlisting>device ppi # Parallel port interface device</programlisting> + + <para>L'I/O a scopo generico (<quote>geek port</quote>) + IEEE1284 + I/O.</para> + + <programlisting>#device vpo # Requires scbus and da</programlisting> + + <indexterm><primary>zip drive</primary></indexterm> + <para>Questo è per uno IOMEGA zip drive. Richiede + supporto <literal>scbus</literal> e <literal>da</literal>. La migliore + performance è raggiunta con porte in modo EPP 1.9.</para> + + <programlisting>#device puc</programlisting> + + <para>Scommenta questo device se ha una seriale <quote>dumb</quote> + o carta PCI parallela che è supportata dal driver glue + &man.puc.4;.</para> + + <programlisting># PCI Ethernet NICs. +device de # DEC/Intel DC21x4x (<quote>Tulip</quote>) +device em # Intel PRO/1000 adapter Gigabit Ethernet Card +device ixgb # Intel PRO/10GbE Ethernet Card +device txp # 3Com 3cR990 (<quote>Typhoon</quote>) +device vx # 3Com 3c590, 3c595 (<quote>Vortex</quote>)</programlisting> + + <para>Vari driver di schede di rete PCI. Commentalo o rimuovilo + se nessuno di questi è presente nel tuo sistema.</para> + + <programlisting># PCI Ethernet NICs that use the common MII bus controller code. +# NOTE: Be sure to keep the 'device miibus' line in order to use these NICs! +device miibus # MII bus support</programlisting> + + <para>Supporto bus MII è richiesto per alcune NIC Ethernet 10/100 PCI, + in particolare quelle che usano transricevitori compatibili con MII + o implementano interfacce di controllo che operano su MII. Aggiungere + <literal>device miibus</literal> al kernel porta con sè il supporto + per la generica API miibus e tutti i driver PHY, incluso un + generico per PHY che non è specificamente gestito da driver + individuali.</para> + + <programlisting>device bfe # Broadcom BCM440x 10/100 Ethernet +device bge # Broadcom BCM570xx Gigabit Ethernet +device dc # DEC/Intel 21143 and various workalikes +device fxp # Intel EtherExpress PRO/100B (82557, 82558) +device lge # Level 1 LXT1001 gigabit ethernet +device nge # NatSemi DP83820 gigabit ethernet +device pcn # AMD Am79C97x PCI 10/100 (precedence over 'lnc') +device re # RealTek 8139C+/8169/8169S/8110S +device rl # RealTek 8129/8139 +device sf # Adaptec AIC-6915 (<quote>Starfire</quote>) +device sis # Silicon Integrated Systems SiS 900/SiS 7016 +device sk # SysKonnect SK-984x & SK-982x gigabit Ethernet +device ste # Sundance ST201 (D-Link DFE-550TX) +device ti # Alteon Networks Tigon I/II gigabit Ethernet +device tl # Texas Instruments ThunderLAN +device tx # SMC EtherPower II (83c170 <quote>EPIC</quote>) +device vge # VIA VT612x gigabit ethernet +device vr # VIA Rhine, Rhine II +device wb # Winbond W89C840F +device xl # 3Com 3c90x (<quote>Boomerang</quote>, <quote>Cyclone</quote>)</programlisting> + + <para>Driver che usano il codice del controller MII.</para> + + <programlisting># ISA Ethernet NICs. pccard NICs included. +device cs # Crystal Semiconductor CS89x0 NIC +# 'device ed' requires 'device miibus' +device ed # NE[12]000, SMC Ultra, 3c503, DS8390 cards +device ex # Intel EtherExpress Pro/10 and Pro/10+ +device ep # Etherlink III based cards +device fe # Fujitsu MB8696x based cards +device ie # EtherExpress 8/16, 3C507, StarLAN 10 etc. +device lnc # NE2100, NE32-VL Lance Ethernet cards +device sn # SMC's 9000 series of Ethernet chips +device xe # Xircom pccard Ethernet + +# ISA devices that use the old ISA shims +#device le</programlisting> + + <para>Driver ISA Ethernet. Vedi + <filename>/usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf/NOTES</filename> + per dettagli su quali carte siano supportate da quali driver.</para> + + <programlisting># Wireless NIC cards +device wlan # 802.11 support +device an # Aironet 4500/4800 802.11 wireless NICs. +device awi # BayStack 660 and others +device wi # WaveLAN/Intersil/Symbol 802.11 wireless NICs. +#device wl # Older non 802.11 Wavelan wireless NIC.</programlisting> + + <para>Supporto per varie carte wireless.</para> + + <programlisting>device mem # Memory and kernel memory devices</programlisting> + + <para>I device della memoria di sistema.</para> + + <programlisting>device io # I/O device</programlisting> + + <para>Questa opzione permette ad un processo di guadagnare privilegi I/O. + È utile per scrivere programmi user land che possono gestire + hardware direttamente. È richiesto per eseguire il + X Window System.</para> + + <programlisting>device random # Entropy device</programlisting> + + <para>Generatore casuale sicuro di numeri random.</para> + + <programlisting>device ether # Ethernet support</programlisting> + + <para><literal>ether</literal> è necessario solo se hai una + carta Ethernet. Include un codice di protocollo Ethernet. Sotto + &os; 4.X usa la linea <literal>pseudo-device ether</literal>.</para> + + <programlisting>device sl # Kernel SLIP</programlisting> + + <para><literal>sl</literal> è per supporto slip. È stato + interamente soppiantato da PPP, che è più semplice da installare, + più adatto per connessioni modem-to-modem e più potente. + Con &os; 4.X usa la linea <literal>pseudo-device sl</literal>.</para> + + <programlisting>device ppp # Kernel PPP</programlisting> + + <para>Questo è per supporto kernel PPP per connessioni dial-up. + C'è anche una versione di PPP implementata come applicazione + userland che usa <literal>tun</literal> e offre più flessibilità + e caratteristiche aggiuntive come dialing a domanda. Con &os; 4.X + usa la linea <literal>pseudo-device ppp</literal>.</para> + + <programlisting>device tun # Packet tunnel.</programlisting> + + <para>Questo è usato per software userland PPP. + Vedi la sezione + <link linkend="userppp">PPP</link> di questo libro per maggiori informazioni. + Con &os; 4.X usa la linea <literal>pseudo-device tun</literal>.</para> + + <programlisting><anchor id="kernelconfig-ptys"> +device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting> + + <para>Questo è uno <quote>pseudo-terminal</quote> o porta di login + simulato. È usato da sessioni <command>telnet</command> e + <command>rlogin</command>, <application>xterm</application> e qualche altra + applicazione come <application>Emacs</application>.</para> + + <note><para>Sotto &os; 4.X, devi + usare la linea <literal>pseudo-device pty<replaceable> + numero</replaceable></literal>. Il <replaceable>numero + </replaceable> dopo <literal>pty</literal> indica il numero + di <literal>pty</literal> da creare. Se necessiti di più + dei 16 login simultanei di default con <application>xterm</application> + e/o login remote, accertati di incrementare questo numero + di conseguenza, fino ad un massimo di 256.</para></note> + + <programlisting>device md # Memory <quote>disks</quote></programlisting> + + <para>Disco di memoria pseudo-device. Con &os; 4.X usa la linea + <literal>pseudo-device md</literal>.</para> + + <programlisting>device gif # IPv6 and IPv4 tunneling</programlisting> + + <para>Questo implementa il tunneling IPv6 su IPv4, IPv4 su IPv6, + IPv4 su IPv4 e IPv6 su IPv6. A partire da &os; 4.4 il device + <literal>gif</literal> è <quote>autoclonante</quote>, + e tu dovresti usare la linea <literal>pseudo-device gif</literal>. + Versioni precedenti di &os; 4.X richiedono un numero, ad esempio + <literal>pseudo-device gif 4</literal>.</para> + + <programlisting>device faith # IPv6-to-IPv4 relaying (translation)</programlisting> + + <para>Questo pseudo-device cattura i pacchetti che sono inviati a lui + e li distoglie dal demone di traslazione IPv4/IPv6. Con + &os; 4.X usa la linea + <literal>pseudo-device faith 1</literal>.</para> + + <programlisting># The `bpf' device enables the Berkeley Packet Filter. +# Be aware of the administrative consequences of enabling this! +# Note that 'bpf' is required for DHCP. +device bpf # Berkeley packet filter</programlisting> + + <para>Questo è il Berkeley Packet Filter. Questo pseduo-device + permette alle interfacce di rete di essere configurate + in modo promiscuo, catturando ogni pacchetto su una rete broadcast + (ad esempio una Ethernet). Questi pacchetti possono essere + catturati su disco e o esaminati con il programma + &man.tcpdump.1;. Con &os; 4.X usa la linea + <literal>pseudo-device bpf</literal>.</para> + + <note> + <para>Il device &man.bpf.4; è anche usato da + &man.dhclient.8; per ottenere l'indirizzo IP del default router + (gateway) eccetera. Se usi DHCP, lascia questa riga + scommentata.</para> + </note> + + <programlisting># USB support +device uhci # UHCI PCI->USB interface +device ohci # OHCI PCI->USB interface +#device ehci # EHCI PCI->USB interface (USB 2.0) +device usb # USB Bus (required) +#device udbp # USB Double Bulk Pipe devices +device ugen # Generic +device uhid # <quote>Human Interface Devices</quote> +device ukbd # Keyboard +device ulpt # Printer +device umass # Disks/Mass storage - Requires scbus and da +device ums # Mouse +device urio # Diamond Rio 500 MP3 player +device uscanner # Scanners +# USB Ethernet, requires mii +device aue # ADMtek USB Ethernet +device axe # ASIX Electronics USB Ethernet +device cdce # Generic USB over Ethernet +device cue # CATC USB Ethernet +device kue # Kawasaki LSI USB Ethernet +device rue # RealTek RTL8150 USB Ethernet</programlisting> + + <para>Supporto per vari device USB.</para> + + <programlisting># FireWire support +device firewire # FireWire bus code +device sbp # SCSI over FireWire (Requires scbus and da) +device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programlisting> + + <para>Supporto per vari device FireWire.</para> + + <para>Per maggiori informazioni e device addizionali supportati + da &os;, controlla + <filename>/usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf/NOTES</filename>.</para> + + <sect2> + <title>Configurazioni a Memoria Estesa (<acronym>PAE</acronym>)</title> + <indexterm> + <primary>Physical Address Extensions + (<acronym>PAE</acronym>)</primary> + <secondary>memoria estesa</secondary> + </indexterm> + + <para>Macchine con configurazione a memoria estesa richiedono più + di 4 gigabyte di limite nello spazio degli indirizzi Virtuale + User+Kernel (<acronym>KVA</acronym>). A causa di questa limitazione, + Intel ha aggiunto supporto per lo spazio degli indirizzi fisico + a 36-bit nel &pentium; Pro e linee successive di CPU.</para> + + <para>La caratteristica di + Physical Address Extension (<acronym>PAE</acronym>) + dell' &intel; &pentium; Pro e CPU successive permette + configurazioni della memoria fino a 64 gigabyte. + &os; fornisce supporto per questa caratteristica attraverso + l'opzione di configurazione del kernel <option>PAE</option>, + disponibile nella serie 4.X di &os; a partire da + 4.9-RELEASE e nella serie 5.X di &os; a partire da + 5.1-RELEASE. A causa della limitazione della architettura + della memoria Intel, nessuna distinzione è + fatta per memorie sopra o sotto i 4 gigabyte. Memoria allocata + oltre i 4 gigabyte è semplicemente aggiunta al pool + della memoria disponibile.</para> + + <para>Per abilitare il supporto <acronym>PAE</acronym> nel + kernel, aggiungi semplicemente la seguente linea nel tuo + file di configurazione del kernel:</para> + + <programlisting>options PAE</programlisting> + + <note> + <para>Il supporto <acronym>PAE</acronym> in &os; + è disponibile solo per processori &intel; IA-32. + Bisogna notare inoltre che il supporto <acronym>PAE</acronym> + non ha ricevuto test esteso, e dovrebbe essere considerato + di qualità beta rispetto alle altre carateristiche + stabili di &os;.</para> + </note> + + <para>Il supporto per <acronym>PAE</acronym> in &os; ha qualche limitazione:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Un processo non è in grado di accedere + a più di 4 gigabte di spazio VM.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>I moduli <acronym>KLD</acronym> non possono essere caricati + in un kernel con abilitato <acronym>PAE</acronym>, a causa + delle differenze nell'ambiente di compilazione di un modulo + e del kernel.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Device driver che non usano l'interfaccia + &man.bus.dma.9; causeranno corruzione dei dati + in un kernel abilitato <acronym>PAE</acronym>, e non + se ne raccomanda l'uso. Per questo motivo, il + file di configurazione del kernel <filename>PAE</filename> + fornito in &os; 5.X esclude tutti i driver per i quali + non è stato testato il funzionamento in un kernel + abilitato <acronym>PAE</acronym>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Alcuni parametri che possono essere settati determinano + l'uso delle risorse di memoria a partire dalla quantità + di memoria fisica disponibile. Questi parametri + possono allocare troppo spazio rispetto alle necessità + a causa della dimensione della memoria di un sistema + <acronym>PAE</acronym>. Un esempio simile è + il sysctl <option>kern.maxvnodes</option>, che controlla + il massimo numero di vnodes permessi nel kernel. È + concesso di aggiustare questo ed altri parametri ad un + valore ragionevole.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Può essere necessario aumentare lo spazio degli + indirizzi di memoria virtuale del kernel (<acronym>KVA</acronym>) + o ridurre la quantità di risorse specifiche che sono + pesantemente usate (vedi oltre) per evitare + esaurimenti di <acronym>KVA</acronym>. L'opzione del kernel + <acronym>KVA_PAGES</acronym> può essere usata per + aumentare lo spazio <acronym>KVA</acronym>.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Per motivi di stabilità e di performance, + si consiglia di consultare le pagine di manuale &man.tuning.7;. + La pagina di manuale &man.pae.4; contiene informazioni + aggiornate sul supporto <acronym>PAE</acronym>.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="kernelconfig-nodes"> - <title>Making Device Nodes</title> + <title>Creare Nodi di Device</title> + + <indexterm><primary>device nodes</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary><command>MAKEDEV</command></primary> + </indexterm> + + <para><emphasis>Se stai usando &os; 5.0 o successivo + puoi tranquillamente saltare questa sezione. Queste versioni + usano &man.devfs.5; per allocare nodi di device in modo + trasparente per l'utente.</emphasis></para> + + <para>Quasi ogni device nel kernel ha un file <quote>nodo</quote> + nella directory <filename>/dev</filename>. Questi nodi sembrano + file regolari, ma sono in effetti entry speciali nel kernel + che i programmi usano per accedere al device. Lo script di shell + <filename>/dev/MAKEDEV</filename>, che è eseguito + quando installi per la prima volta il sistema operativo, + crea quasi tutti i nodi supportati. Comunque, non li crea + <emphasis>tutti</emphasis>, così quando aggiungi + supporto per un nuovo device, vale la pena di accertarsi che + i device appropriati siano in questa directory, e, se non presenti + aggiungerli. Qua c'è un semplice esempio:</para> + + <para>Supponi di aggiungere supporto al kernel per IDE CD-ROM. La linea da + aggiungere è:</para> + + <programlisting>device acd0</programlisting> + + <para>Questo significa che dovresti cercare alcune entry che iniziano + con <filename>acd0</filename> nella directory <filename>/dev</filename>, + preferibilmente seguito da una lettera, come <literal>c</literal>, + o preceduto dalla lettera <literal>r</literal>, che significa device + <quote>raw</quote>. Si scopre che questi file non sono presenti, + così devi entrare nella directory <filename>/dev</filename> + e digitare:</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm> + <primary><command>MAKEDEV</command></primary></indexterm> + <screen>&prompt.root; <userinput>sh MAKEDEV acd0</userinput></screen> + + <para>Quando questo script termina, scoprirai che ci sono ora + delle entry <filename>acd0c</filename> e <filename>racd0c</filename> + in <filename>/dev</filename> così scoprirai che ha eseguito + corretto.</para> + + <para>Per le sound card, i seguenti comandi creano le entry appropriati:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>sh MAKEDEV snd0</userinput></screen> + + <note> + <para>Quando crei nodi di device per device come sound card, se altre + persone hanno accesso alla tua macchina, può essere desiderabile + proteggere i device da accesso esterno aggiungendoli al file + <filename>/etc/fbtab</filename>. Vedi &man.fbtab.5; per maggiori + informazioni.</para> + </note> + + <para>Segui queste semplici procedure per ogni altro + device non-<filename>GENERIC</filename> che non ha entry.</para> + + <note> + <para>Tutti i controller SCSI usano lo stesso insieme + di entry <filename>/dev</filename>, così non + devi crearli. Inoltre, schede di rete e pseudo-device + SLIP/PPP non hanno entry in <filename>/dev</filename> del tutto, + così non devi preoccuparti nemmeno di queste.</para> + </note> </sect1> <sect1 id="kernelconfig-trouble"> - <title>If Something Goes Wrong</title> + <title>Se Qualcosa Va Male</title> + + <para>Ci sono cinque categorie di problemi che si possono + presentare quando si crea un nuovo kernel. Sono:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term><command>config</command> fallisce:</term> + + <listitem> + <para>Se il comando &man.config.8; fallisce quando + gli passi la descrizione del tuo kernel, hai fatto + probabilmente un semplice errore da qualche parte. + Fortunatamente &man.config.8; scriverà il numero della linea + che ha dato errore, così puoi facilmente trovare + la linea errata. Ad esempio, se vedi:</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <screen>config: line 17: syntax error</screen> + + <para>Accertati che la parola chiave + sia scritta correttamente confrontandola con quella + del kernel <filename>GENERIC</filename> o un altro + riferimento.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><command>make</command> fallisce:</term> + + <listitem> + <para>Se il comando <command>make</command> fallisce, di solito + segnala un errore nella descrizione del kernel che non è + abbastanza grave per &man.config.8;. Ancora, controlla la tua configurazione + e se ancora non riesci a risolvere il problema, invia una mail + a &a.questions; con la tua configurazione del kernel, e dovrebbe + essere diagnosticato velocemente.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>L'installazione del kernel fallisce:</term> + + <listitem> + <para>Se il kernel è stato compilato correttamente, + ma non si riesce ad installarlo (i comandi <command> + make install</command> o <command>make installkernel</command> falliscono), + la prima cosa da controllare è se il tuo sistema sta + girando in securelevel 1 o più alto (vedi &man.init.8;). + L'installazione del kernel cerca di rimuovere il flag immutabile + dal tuo kernel e impostare il flag immutabile su quello nuovo. + Dato che securelevel 1 o più alto impediscono di + togliere i flag immutabili su ogni flag di sistema, l'installazione + del kernel deve essere eseguita a securelevel 0 o più bassa.</para> + + <para>Quanto sopra si applica a &os; 4.X e versioni precedenti. + &os; 5.X, con le versioni nuove, non imposta il flag immutabile + del kernel ed un fallimento nell'installazione del kernel + probabilmente indica un problema più profondo.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Il kernel non fa il boot:<anchor + id="kernelconfig-noboot"></term> + + <listitem> + <para>Se il tuo kernel non fa il boot, o fallisce nel + riconoscimento dei tuoi device, non andare in panico! + Fortunatamente &os; ha un ottimo meccanismo per + ricominciare in questo caso. Semplicemente scegli il kernel + da cui vuoi fare il boot dal boot loader &os;. Puoi accedere ad esso + quando il sistema fa il conto alla rovescia da 10 al menu di boot. + Premi un tasto qualsiasi tranne <keycap>Enter</keycap>, digita + <command>unload</command> e poi digita + <command>boot /boot/<replaceable>kernel.old</replaceable>/kernel</command> + o il nome del file di un altro kernel da cui puoi bootare + correttamente. Quando configuri un kernel, è sempre + una buona idea tenere un kernel che si sa che funzioni + a portata di mano.</para> + + <para>Dopo aver fatto il boot con un kernel funzionante + puoi controllare il tuo file di configurazione e cercare + di ricompilarlo. Una risorsa utile è il file + <filename>/var/log/messages</filename> che, fra le altre cose, + registra tutti messaggi del kernel da ogni boot riuscito. + Inoltre, il comando &man.dmesg.8; scriverà i messaggi + del kernel dall'ultimo boot.</para> + + <note> + <para>Se hai problemi a compilare un kernel, accertati di + tenere un kernel <filename>GENERIC</filename>, o qualche + altro kernel che sai che funzioni a portata di mano,con un + nome diverso cosichè non sia cancellato dalla successiva + compilazione. Non puoi affidarti su <filename>kernel.old</filename> + perchè quando installi un nuovo kernel, <filename>kernel.old + </filename> viene cancellato dall'ultimo kernel installato, che poteva + essere non funzionanante. Inoltre, appena possibile, sposta il + kernel funzionanante nella directory corretta <filename class="directory"> + /boot/kernel</filename> o comandi come &man.ps.1; potrebbero non + funzionare bene. Per farlo, semplicemente rinomina la directory + contenente il kernel funzionante:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mv /boot/kernel /boot/kernel.bad</userinput> + &prompt.root; <userinput>mv /boot/<replaceable>kernel.good</replaceable> /boot/kernel</userinput></screen> + + <para>Per versioni di &os; precedenti alla 5.X, il comando corretto + per <quote>sbloccare</quote> il file del kernel che + <command>make</command> installa (per muovere un altro kernel + di nuovo nella stessa directory) è:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chflags noschg /kernel</userinput></screen> + + <para>Se scopri che non puoi farlo, stai probabilmente + girando a &man.securelevel.8; maggiore di zero. Edita + <literal>kern_securelevel</literal> in + <filename>/etc/rc.conf</filename> e impostalo a <literal>-1</literal> + , poi fai il reboot. Puoi cambiarlo al suo valore precedente, + quando sei soddisfatto del tuo nuovo kernel.</para> + + <para>E, se vuoi <quote>bloccare</quote> il tuo nuovo kernel + nella sua posizione, o qualsiasi altro file analogo, + cosicchè non posssa essere spostato o alterato:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chflags schg /kernel</userinput></screen> + </note> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>Il kernel funziona, ma &man.ps.1; non funziona più.</term> + + <listitem> + <para>Se hai installato una versione del kernel differente + da quella delle utilities di sistema, per esempio un kernel 5.X + ed un sistema 4.X, molti comandi di stato del sistema + come &man.ps.1; e &man.vmstat.8; non funzioneranno più. + Dovresti <link linkend="makeworld">ricompilare ed installare + world</link> con la stessa versione dei sorgenti del tuo kernel. + Questa è una ragione per non usare una versione del kernel + diversa dal sistema operativo.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> </sect1> </chapter> @@ -54,3 +1787,4 @@ sgml-parent-document: ("../book.sgml" "part" "chapter") End: --> + diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml index c2aa6cf160..4fa22b1671 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.100 + Original revision: 1.111 --> <chapter id="l10n"> @@ -85,7 +85,10 @@ <sect2> <title>Cosa significano le sigle I18N/L10N?</title> - <indexterm><primary>internazionalizzazione</primary></indexterm> + <indexterm> + <primary>internazionalizzazione</primary> + <see>localizzazione</see> + </indexterm> <indexterm><primary>localizzazione</primary></indexterm> <para>Gli sviluppatori hanno abbreviato la parola @@ -152,7 +155,7 @@ server SMTP/POP, i server web, ecc. possono operare in base ad essi. I seguenti sono esempi di codici lingua/nazione:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -501,8 +504,9 @@ font8x8=<replaceable>nome_font</replaceable></programlisting> <para>Assicurati anche di impostare la giusta mappatura della tastiera e del video per il proprio set di caratteri usando - <filename>/stand/sysinstall</filename>. Una volta all'interno di - <application>sysinstall</application>, seleziona + <command>sysinstall</command> (<command>/stand/sysinstall</command> + nelle versioni di &os; precedenti alla 5.2). Una volta + all'interno di <application>sysinstall</application>, seleziona <guimenuitem>Configure</guimenuitem>, quindi <guimenuitem>Console</guimenuitem>. In alternativa, aggiungi le seguenti righe in <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> @@ -563,7 +567,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <literal>ttyv*</literal>. Attualmente, le corrispondenze predefinite sono:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -628,7 +632,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli Ecco una lista parziale di applicazioni con cui si possono utilizzare altri linguaggi in console:</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -650,16 +654,15 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <entry>giapponese</entry> <entry><filename - role="package">/usr/ports/japanese/ja-kon2-*</filename> oppure + role="package">japanese/kon2-16dot</filename> oppure <filename - role="package">/usr/ports/japanese/Mule_Wnn</filename></entry> + role="package">japanese/mule-freewnn</filename></entry> </row> <row> <entry>coreano</entry> - <entry><filename - role="package">/usr/ports/korean/ko-han</filename></entry> + <entry><filename role="package">korean/han</filename></entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -672,7 +675,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <para>Sebbene X11 non faccia parte del progetto FreeBSD, vengono qui fornite alcune informazioni per gli utenti di FreeBSD. Per maggiori dettagli, si faccia riferimento al sito web <ulink - url="http://www.xfree86.org/">&xfree86;</ulink> o a quello del Server + url="http://www.x.org/">&xorg;</ulink> o a quello del Server X11 utilizzato.</para> <para>Nel file <filename>~/.Xresources</filename>, puoi mettere a punto le @@ -684,11 +687,13 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <indexterm><primary>server font True Type per X11</primary></indexterm> - <para>Installa il server &truetype; Common di X11 (<filename - role="package">x11-servers/XttXF86srv-common</filename>) e i - corrispondenti font &truetype; propri della lingua prescelta. - L'impostazione del corretto locale dovrebbe permetterti di - visualizzare tale lingua nei vari menu, ecc.</para> + <para>Installa il server <application>&xorg;</application> + (<filename role="package">x11-servers/xorg-server</filename>) o + <application>&xfree86;</application> + (<filename role="package">x11-servers/XFree86-4-Server</filename>), + quindi installa i font &truetype; propri della lingua prescelta. + L'impostazione del corretto locale dovrebbe permetterti di + visualizzare tale lingua nei vari menu, ecc.</para> </sect3> <sect3> @@ -872,7 +877,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> <programlisting>/dev/ad0s2 /dos/c msdos rw,-W=koi2dos,-L=ru_RU.KOI8-R 0 0</programlisting> <para>L'opzione <option>-L</option> seleziona il nome locale usato, e - <option>-W</option> imposta la tabella di coversione dei caratteri. + <option>-W</option> imposta la tabella di conversione dei caratteri. Per usare l'opzione <option>-W</option>, assicurati di montare <filename>/usr</filename> prima della partizione &ms-dos; perché le tabelle di conversione sono posizionate in @@ -893,7 +898,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> <para><anchor id="russian-note">Il locale russo KOI8-R potrebbe non funzionare con le vecchie versioni di <application>&xfree86;</application> (precedenti alla 3.3). - <application>&xfree86; 4.X</application> è ora la + <application>&xorg;</application> è ora la versione di default del sistema X Window in FreeBSD. Perciò non dovrebbe costituire più un problema a meno che non stai usando una versione piuttosto @@ -909,7 +914,8 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> <screen>&prompt.root; <userinput>make install</userinput></screen> <para>Questo port installa l'ultima versione disponibile dei font - KOI8-R. <application>&xfree86; 3.3</application> possiede + KOI8-R. <application>&xorg;</application> (come pure la versione + 3.3 di <application>&xfree86;</application> e successive) possiede già alcuni font KOI8-R, ma questi sono meglio dimensionati.</para> @@ -931,12 +937,13 @@ FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/cyrillic/100dpi"</programlisting> <literal>"Keyboard"</literal> del tuo file <filename>XF86Config</filename> queste cose.</para> - <para>Per &xfree86; v3.X:</para> + <para>Per <application>&xfree86; v3.X</application>:</para> <programlisting>XkbLayout "ru" XkbOptions "grp:caps_toggle"</programlisting> - <para>Per &xfree86; v4.X:</para> + <para>Per <application>&xorg;</application> (o + <application>&xfree86; 4.X</application>):</para> <programlisting>Option "XkbLayout" "ru" Option "XkbOptions" "grp:caps_toggle"</programlisting> @@ -958,11 +965,12 @@ Option "XkbOptions" "grp:caps_toggle"</programlisting> correttamente in modalità RUS, aggiungi in <filename>XF86Config</filename> la seguente riga.</para> - <para>Per &xfree86; v3.X:</para> + <para>Per <application>&xfree86; v3.X</application>:</para> <programlisting>XkbVariant "winkeys"</programlisting> - <para>Per &xfree86; v4.X:</para> + <para>Per <application>&xorg;</application> (o + <application>&xfree86; 4.X</application>):</para> <programlisting>Option "XkbVariant" "winkeys"</programlisting> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml index 6dfe7386d8..12c0e235dd 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml @@ -2,55 +2,3887 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ + Original revision: 1.123 --> <chapter id="linuxemu"> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Jim</firstname> + + <surname>Mock</surname> + + <contrib>Riscritto e parzialmente rivisto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Brian N.</firstname> + + <surname>Handy</surname> + + <contrib>Contributo originale di </contrib> + </author> + + <author> + <firstname>Rich</firstname> + + <surname>Murphey</surname> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + <title>Compatibilità con i Binari di Linux</title> - <sect1> + <sect1 id="linuxemu-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm> + <primary>Compatibilità con i binari di linux</primary> + </indexterm> + <indexterm> + <primary>compatibilità con i binari</primary> + <secondary>Linux</secondary> + </indexterm> + + <para>FreeBSD fornisce la compatibilità con molti altri sisitemi + operativi di tipo &unix;, compreso linux. A questo punto, potresti + chiederti perché FreeBSD dovrebbe essere in grado di far girare + binari linux. La risposta a questa domanda è piuttosto semplice. + Molte aziende e sviluppatori sviluppano solo per Linux, dal momento che + ` l'ultimo <quote>disco caldo</quote> nel mondo dell'informatica. + Questo costringe il resto di noi utenti di FreeBSD a lamentarci con + queste aziende e questi sviluppatori di distribuire versioni delle + loro applicazioni native per FreeBSD. Il problema è che molte + di queste aziende non realizzano quante persone userebbero il loro + prodotto se ci fosse anche una versione per FreeBSD, e molte continuano + a sviluppare solo per Linux. Allora cosa deve fare un utente FreeBSD? + E qui entra in giocolo la compatibilità con i binari di + Linux.</para> + + <para>In breve, la compatibilità permette agli utenti FreeBSD di + utilizzare circa il 90% di tutte le applicazioni Linux senza modifiche. + Questo include applicazioni come <application>&staroffice; + </application>, la versione Linux di + <application>&netscape;</application>, + <application>&adobe; &acrobat;</application>, + <application><trademark + class="registered">RealPlayer</trademark></application>, + <application><trademark>VMware</trademark></application>, + <application>&oracle;</application>, + <application><trademark + class="registered">WordPerfect</trademark></application>, + <application>Doom</application>, + <application>Quake</application>, e tanti altri. È stato + riportato che in qualche situazione i binari per Linux sono più + prestanti sotto FreeBSD che sotto Linux.</para> + + <para>Nonostante questo, ci sono alcune caratteristiche specifiche del + sistema operativo Linux che non sono supportate da FreeBSD. I binari di + Linux non funzioneranno sotto FreeBSD se usano parecchie chiamate + specifiche per &i386;, come l'attivazione della modalità 8086 + virtuale</para> + + <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Come abilitare la compatibilità con i binari Linux sul tuo + sistema.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come installare ulteriori librerie condivise per Linux.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Come installare gli applicativi di Linux sul tuo sistema + FreeBSD.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>I dettagli dell'implementazione della compatibilità Linux + in FreeBSD.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Prima di leggere questo capitolo, dovresti:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Sapere come installare software di terzi (<xref + linkend="ports">).</para> + </listitem> + </itemizedlist> </sect1> <sect1 id="linuxemu-lbc-install"> - <title>Installation</title> + <title>Installazione</title> + + <indexterm><primary>KLD (kernel loadable object)</primary></indexterm> + + <para>La compatibilità con i binari Linux non è normalmente + attivata. Il modo più facile per abilitare questa + funzionalità è caricare l'oggetto KLD (<quote>Kernel + LoaDable object</quote>) <literal>linux</literal>. Puoi caricare questo + modulo semplicemente scrivendo <command>linux</command> nella linea di + comando.</para> + + <para>Se vuoi che la compatiblità sia sempre attivata, dovresti + aggiungere questa linea a <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>linux_enable="YES"</programlisting> + + <para>Il comando &man.kldstat.8; può essere usato per verificare + se KLD sia stato caricato:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>kldstat</userinput> +Id Refs Address Size Name + 1 2 0xc0100000 16bdb8 kernel + 7 1 0xc24db000 d000 linux.ko</screen> + + <indexterm> + <primary>opzioni per il kernel</primary> + <secondary>LINUX</secondary> + </indexterm> + + <para>Se per qualche ragione non vuoi o non puoi caricare KLD, puoi + collegare staticamente la compatibilità Linux nel kernel + aggiungendo <literal>options COMPAT_LINUX</literal> al file di + configurazione del kernel. Fatto questo puoi installare il nuovo kernel + come descritto in <xref linkend="kernelconfig">.</para> + + <sect2> + <title>Installazione delle Librerie Runtime di Linux</title> + + <indexterm> + <primary>Linux</primary> + <secondary>installazione delle librerie di Linux</secondary> + </indexterm> + + <para>Questo può essere fatto in due modi, o usando il port + <link linkend="linuxemu-libs-port">linux_base</link>, oppure + installandole <link + linkend="linuxemu-libs-manually">manualmente</link>.</para> + + <sect3 id="linuxemu-libs-port"> + <title>Installazione Usando il Port linux_base</title> + + <indexterm><primary>Collezione dei Port</primary></indexterm> + + <para>Questo è di gran lunga il metodo più facile da usare + per installare le librerie runtime. È proprio come installare + qualunque altro port dalla <ulink type="html" + url="file://localhost/usr/ports/">Collezione dei Port</ulink>. + Semplicemente fai come segue:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/emulators/linux_base</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen> + + <para>In questo modo dovresti avere una compatibilità con i + binari di Linux funzionante. Alcuni programmi potrebbero lamentarsi + per qualche versione minore delle librerie di sistema. In generale, + comunque, questo non dovrebbe essere un problema.</para> + + <note> + <para>Potrebbero essere disponibili più versioni del port + <filename role="package">emulators/linux_base</filename>, + corrispondenti a differenti versioni di distribuzioni Linux. + Dovresti installare il port che più soddisfa le richieste + della applicazione Linux che vuoi installare.</para> + </note> + </sect3> + + <sect3 id="linuxemu-libs-manually"> + <title>Installazione Manuale delle Librerie</title> + + <para>Se non hai installata la collezione di <quote>ports</quote>, puoi + comunque installare le librerie manualmente. Hai bisogno delle + librerie condivise di Linux da cui il programma dipende e del runtime + linker. + In più dovrai creare una directory <quote>shadow root</quote>, + <filename>/compat/linux</filename>, per le librerie Linux sul tuo + sistema FreeBSD. Tutte le librerie condivise aperte da programmi + Linux che girano sotto FreeBSD cercheranno prima in questo albero. + Per cui, se un programma Linux carica, per esempio, + <filename>/lib/libc.so</filename>, FreeBSD prima cercherà di + aprire <filename>/compat/linux/lib/libc.so</filename>, e se questa non + esiste, proverà con <filename>/lib/libc.so</filename>. + Le librerie condivise dovrebbero essere installate nell'albero shadow + <filename>/compat/linux/lib</filename> piuttosto che nei path + che riporta <command>ld.so</command> di Linux.</para> + + <para>Generalmente avrai bisogno di cercare le librerie condivise + da cui dipendono i binari di Linux solo per le prime poche + installazioni di programmi Linux sul tuo sistema FreeBSD. Dopo un po' + avrai a disposizione sul tuo sistema un insieme sufficiente di + librerie condivise per Linux da far girare nuovi binari Linux senza + alcun sforzo ulteriore.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Come Installare Ulteriori Librerie Condivise</title> + + <indexterm><primary>librerie condivise</primary></indexterm> + + <para>Cosa succede se installi il port <filename>linux_base</filename> e + la tua applicazione si lamenta ancora di librerie condivise che + mancano? + Come fare a sapere quali librerie condivise necessita il binario di + Linux e dove trovarle? Essenzialmente ci sono 2 possibilità + (per seguire queste istruzioni dovrai essere <username>root</username> + sul tuo sistema FreeBSD).</para> + + <para>Se hai accesso ad un sistema Linux, guarda quali librerie + condivise servono all'applicazione e copiale nel tuo sistema FreeBSD. + Guarda all'esempio che segue:</para> + + <informalexample> + <para>Poniamo che tramite FTP tu abbia recuperato il binario per Linux + di <application>Doom</application>, e l'abbia messo su un sistema + Linux a cui hai accesso. Puoi controllare quali librerie condivise + servono eseguendo <command>ldd linuxdoom</command>, + così:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>ldd linuxdoom</userinput> +libXt.so.3 (DLL Jump 3.1) => /usr/X11/lib/libXt.so.3.1.0 +libX11.so.3 (DLL Jump 3.1) => /usr/X11/lib/libX11.so.3.1.0 +libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) => /lib/libc.so.4.6.29</screen> + + <indexterm><primary>link simbolici</primary></indexterm> + + <para>Potresti aver bisogno di recuperare tutti i file dall'ultima + colonna, e di metterli sotto <filename>/compat/linux</filename>, + con i nomi nella prima colonna come link simbolici che puntino ad + essi. + Questo significa che alla fine avrai questi file sul tuo sistema + FreeBSD:</para> + + <screen>/compat/linux/usr/X11/lib/libXt.so.3.1.0 +/compat/linux/usr/X11/lib/libXt.so.3 -> libXt.so.3.1.0 +/compat/linux/usr/X11/lib/libX11.so.3.1.0 +/compat/linux/usr/X11/lib/libX11.so.3 -> libX11.so.3.1.0 +/compat/linux/lib/libc.so.4.6.29 +/compat/linux/lib/libc.so.4 -> libc.so.4.6.29</screen> + + <blockquote> + <note> + <para>Nota che se hai già una libreria condivisa di Linux + con un numero di revisione maggiore di quello della prima + colonna dell'output di <command>ldd</command>, non dovrai + copiare nel tuo sistema il file elencato nell'ultima colonna, + quello che hai dovrebbe funzionare. Si raccomanda di copiare + comunque la libreria condivisa se è una versione + più recente. Puoi rimuovere quella vecchia, dal momento + che crei il link simbolico che punta a quella + nuova. Quindi, se hai queste librerie sul tuo sistema:</para> + + <screen>/compat/linux/lib/libc.so.4.6.27 +/compat/linux/lib/libc.so.4 -> libc.so.4.6.27</screen> + + <para>e vedi che un nuovo binario richiede una versione più + recente in base all'output di + <command>ldd</command>:</para> + + <screen>libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) -> libc.so.4.6.29</screen> + + <para>Se si tratta solo di una o due versioni precedenti in base + alla cifra finale, non preoccuparti di copiare anche + <filename>/lib/libc.so.4.6.29</filename>, perché il + programma dovrebbe funzionare bene anche con una versione di + poco più vecchia. In ogni caso, se vuoi, puoi decidere + di rimpiazzare comunque + <filename>libc.so</filename>, e dovrebbe lasciarti con:</para> + + <screen>/compat/linux/lib/libc.so.4.6.29 +/compat/linux/lib/libc.so.4 -> libc.so.4.6.29</screen> + </note> + </blockquote> + + <blockquote> + <note> + <para>Il meccanismo dei link simbolici è richiesto + <emphasis>solo</emphasis> per i binari di Linux. Il runtime + linker di FreeBSD si occupa da solo di cercare corrispondenti + numeri di revisione maggiori e non devi preoccuparti di + questo.</para> + </note> + </blockquote> + </informalexample> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Installazione di Binari ELF di Linux</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm> + <primary>Linux</primary> + <secondary>Binari ELF</secondary> + </indexterm> + + <para>I binari ELF possono richiedere un ulteriore passo di + <quote>marchiatura</quote>. Se provi a far girare un binario ELF non + marchiato, incorrerai in un messaggio come il seguente:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>./my-linux-elf-binary</userinput> +ELF binary type not known +Abort</screen> + + <para>Per aiutare il kernel di FreeBSD a distinguere un binario ELF + di FreeBSD da uno di Linux, usa l'utility &man.brandelf.1;.</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>brandelf -t Linux my-linux-elf-binary</userinput></screen> + + <indexterm><primary>GNU toolchain</primary></indexterm> + + <para>Oggi, la GNU toolchain inserisce automaticamente l'appropriata + informazione di marchiatura nei binari ELF, così questo passo + dovrebbe divenire sempre meno necessario nel futuro.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione del Hostname Resolver</title> + + <para>Se il DNS non funziona o da questo messaggio:</para> + + <screen>resolv+: "bind" is an invalid keyword resolv+: +"hosts" is an invalid keyword</screen> + + <para>Dovrai configurare un file + <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> contentente:</para> + + <programlisting>order hosts, bind +multi on</programlisting> + + <para>Qui, l'ordine specifica che <filename>/etc/hosts</filename> + viene cercato per primo e il DNS per secondo. Quando + <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> non è + installato, le applicazioni Linux trovano il + <filename>/etc/host.conf</filename> di FreeBSD e si lamentano della + sintassi incompatibile di FreeBSD. Dovresti rimuovere + <literal>bind</literal> se non hai configurato un name server + usando il file <filename>/etc/resolv.conf</filename>.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="linuxemu-mathematica"> - <title>Installing Mathematica</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + + <surname>Stokely</surname> + + <contrib>Aggiornato per Mathematica 4.X da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Bojan</firstname> + + <surname>Bistrovic</surname> + + <contrib>Unito con il lavoro di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Installazione di &mathematica;</title> + + <indexterm> + <primary>applicazioni</primary> + <secondary><application>Mathematica</application></secondary> + </indexterm> + + <para>Questo documento descive il processo di installazione della versione + Linux di <application>&mathematica; 4.X</application> su un sistema + FreeBSD.</para> + + <para>La versione Linux di <application>&mathematica;</application> + funziona perfettamente sotto FreeBSD, ciononostante i binari venduti + da Wolfram necessitano di essere marchiati così che FreeBSD sappia + di usare le ABI di Linux per eseguirli.</para> + + <para>La versione Linux di <application>&mathematica;</application> + o di <application>&mathematica; for Students</application> può + essere ordinata direttamente da Wolfram all'indirizzo + <ulink url="http://www.wolfram.com/"></ulink>.</para> + + <sect2> + <title>Marchiatura dei Binari di Linux</title> + + <para>I binari di Linux si trovano nella directory + <filename>Unix</filename> del CDROM + <application>&mathematica;</application> venduto da Wolfram. Devi + copiare l'intera directory sul tuo disco rigido locale in modo da poter + marchiare i binari Linux con &man.brandelf.1; prima di far partire + l'installer:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount /cdrom</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp -rp /cdrom/Unix/ /localdir/</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/Kernel/Binaries/Linux/*</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/FrontEnd/Binaries/Linux/*</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/Installation/Binaries/Linux/*</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/Graphics/Binaries/Linux/*</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/Converters/Binaries/Linux/*</userinput> +&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux /localdir/Files/SystemFiles/LicenseManager/Binaries/Linux/mathlm</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /localdir/Installers/Linux/</userinput> +&prompt.root; <userinput>./MathInstaller</userinput></screen> + + <para>In alternativa puoi semplicemente impostare Linux come + marchio ELF di default per tutti i binari non marchiati, con il + comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>sysctl kern.fallback_elf_brand=3</userinput></screen> + + <para>In questo modo FreeBSD supporrà che binari ELF non + marchiati usino le ABI Linux e dovresti essere in grado di far partire + l'installer direttamente da CDROM.</para> + </sect2> - <para>Traduzione in corso</para> + <sect2> + <title>Ottenere la Tua Password per &mathematica;</title> + + <para>Prima di poter lanciare <application>&mathematica;</application> + dovrai ottenere una password da Wolfram che corrisponde al tuo + <quote>machine ID</quote>.</para> + + <indexterm> + <primary>Ethernet</primary> + <secondary>MAC address</secondary> + </indexterm> + + <para>Una volta che hai installato le librerie runtime per la + compatibilità con Linux e estratto + <application>&mathematica;</application>, puoi ottenere il + <quote>machine ID</quote> lanciando il programma + <command>mathinfo</command> nella directory di installazione. Questo + machine ID si basa unicamente sul MAC address della tua prima scheda + Ethernet.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /localdir/Files/SystemFiles/Installation/Binaries/Linux</userinput> +&prompt.root; <userinput>mathinfo</userinput> +disco.example.com 7115-70839-20412</screen> + + <para>Quando ti registri alla Wolfram, sia per email, telefono o fax, gli + darai il <quote>machine ID</quote> e loro ti restituiranno una password + corrispondente che consiste di un gruppo di numeri. A questo punto puoi + inserire questa informazione quando provi a lanciare + <application>&mathematica;</application> per la prima volta, esattamente + come faresti per ogni altra piattaforma di + <application>&mathematica;</application>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Lancio del Frontend di &mathematica; in una Rete</title> + + <para><application>&mathematica;</application> usa alcuni font speciali + per visualizzare caratteri non presenti in alcun insieme standard di + font (integrali, sommatorie, lettere greche, ecc.). Il protocollo X + necessita che questi font siano installati + <emphasis>localmente</emphasis>. Questo significa che dovrai fare una + copia di questi font sulla tua macchina locale dal CDROM o da un host + con <application>&mathematica;</application> + installato. Questi font si trovano normalmente in + <filename>/cdrom/Unix/Files/SystemFiles/Fonts</filename> sul CDROM, + oppure <filename>/usr/local/mathematica/SystemFiles/Fonts</filename> sul + tuo disco rigido. I font sono nelle sottodirectory + <filename>Type1</filename> e <filename>X</filename>. Ci sono molti modi + di usarli, come descritto sotto.</para> + + <para>Il primo modo è di copiarli dentro una delle directory di + font esistenti in <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>. + Questo comporterà la modifica del file + <filename>fonts.dir</filename>, aggiungendovi i nomi dei font e + cambiando il numero di font nella prima riga. In alternativa, dovresti + anche essere in grado di lanciare &man.mkfontdir.1; nella directory in + cui li hai copiati.</para> + + <para>Il secondo modo di farlo è copiare le directory in + <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/X11R6/lib/X11/fonts</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir X</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir MathType1</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /cdrom/Unix/Files/SystemFiles/Fonts</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp X/* /usr/X11R6/lib/X11/fonts/X</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp Type1/* /usr/X11R6/lib/X11/fonts/MathType1</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/X11R6/lib/X11/fonts/X</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkfontdir</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd ../MathType1</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkfontdir</userinput></screen> + + <para>Poi aggiungi le nuove directory di font nel tuo path dei + font:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>xset fp+ /usr/X11R6/lib/X11/fonts/X</userinput> +&prompt.root; <userinput>xset fp+ /usr/X11R6/lib/X11/fonts/MathType1</userinput> +&prompt.root; <userinput>xset fp rehash</userinput></screen> + + <para>Se stai utilizzando il server <application>&xorg;</application>, + puoi caricare automaticamente queste directory di font aggiungendole nel + file <filename>xorg.conf</filename>.</para> + + <note> + <para>Per i server <application>&xfree86;</application>, + il file di configurazione è + <filename>XF86Config</filename>.</para> + </note> + + <indexterm><primary>fonts</primary></indexterm> + + <para>Se ancora <emphasis>non</emphasis> hai una directory + chiamata <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts/Type1</filename>, puoi + cambiare il nome della directory <filename>MathType1</filename> + dell'esempio sopra in <filename>Type1</filename>.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="linuxemu-maple"> - <title>Installing Maple</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Aaron</firstname> + + <surname>Kaplan</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Robert</firstname> + + <surname>Getschmann</surname> + + <contrib>Grazie a </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Installazione di &maple;</title> + + <indexterm> + <primary>applicazioni</primary> + <secondary><application>Maple</application></secondary> + </indexterm> + + <para><application>&maple;</application> è un programma commerciale + di matematica simile a <application>&mathematica;</application>. Devi + acquistare questo software da <ulink + url="http://www.maplesoft.com/"></ulink> e quindi registrarti per un + file di licenza. Per installare questo software su FreeBSD, segui i + passi seguenti.</para> + + <procedure> + <step> + <para>Esegui lo script di shell <filename>INSTALL</filename> dalla + distribuzione del prodotto. Scegli l'opzione <quote>RedHat</quote> + quando richiesto dal programma di installazione. Una tipica + directory di installazione potrebbe essere <filename + class="directory">/usr/local/maple</filename>.</para> + </step> + + <step> + <para>Se ancora non l'hai fatto, ordina una licenza per + <application>&maple;</application> dalla Maple Waterloo Software + (<ulink url="http://register.maplesoft.com/"></ulink>) e copiala in + <filename>/usr/local/maple/license/license.dat</filename>.</para> + </step> + + <step> + <para>Installa il gestore della licenza + <application>FLEXlm</application> lanciando lo shell script di + installazione <filename>INSTALL_LIC</filename>, distribuito assieme + a <application>&maple;</application>. Specifica l'hostname primario + della la tua macchina per il server delle licenze.</para> + </step> - <para>Traduzione in corso</para> + <step> + <para>Modifica il file + <filename>/usr/local/maple/bin/maple.system.type</filename> + aggiungendo:</para> + + <programlisting> ----- snip ------------------ +*** maple.system.type.orig Sun Jul 8 16:35:33 2001 +--- maple.system.type Sun Jul 8 16:35:51 2001 +*************** +*** 72,77 **** +--- 72,78 ---- + # the IBM RS/6000 AIX case + MAPLE_BIN="bin.IBM_RISC_UNIX" + ;; ++ "FreeBSD"|\ + "Linux") + # the Linux/x86 case + # We have two Linux implementations, one for Red Hat and + ----- snip end of patch -----</programlisting> + + <para>Nota che dopo <literal>"FreeBSD"|\</literal> non ci devono essere + altri spazi bianchi.</para> + + <para>Questa patch dice a <application>&maple;</application> di + riconoscere <quote>FreeBSD</quote> come un tipo di sistema Linux. + Lo shell script <filename>bin/maple</filename> richiama lo shell + script <filename>bin/maple.system.type</filename> che a sua volta + chiama <command>uname -a</command> per determinare il nome del sistema + operativo. A seconda del nome del SO capirà quali binari + utilizzare.</para> + </step> + + <step> + <para>Avviare il server delle licenze.</para> + + <para>Lo script seguente, installato come + <filename>/usr/local/etc/rc.d/lmgrd.sh</filename> è un modo + facile per far partire <command>lmgrd</command>:</para> + + <programlisting> ----- snip ------------ + +#! /bin/sh +PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin:/usr/X11R6/bin +PATH=${PATH}:/usr/local/maple/bin:/usr/local/maple/FLEXlm/UNIX/LINUX +export PATH + +LICENSE_FILE=/usr/local/maple/license/license.dat +LOG=/var/log/lmgrd.log + +case "$1" in +start) + lmgrd -c ${LICENSE_FILE} 2>> ${LOG} 1>&2 + echo -n " lmgrd" + ;; +stop) + lmgrd -c ${LICENSE_FILE} -x lmdown 2>> ${LOG} 1>&2 + ;; +*) + echo "Usage: `basename $0` {start|stop}" 1>&2 + exit 64 + ;; +esac + +exit 0 + ----- snip ------------</programlisting> + </step> + + <step> + <para>Fai un test di avvio di + <application>&maple;</application>:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>cd /usr/local/maple/bin</userinput> +&prompt.user; <userinput>./xmaple</userinput></screen> + + <para>Dovrebbe funzionare. Assicurati di scrivere alla Maplesoft per + fargli sapere che vorresti avere una versione nativa per &os;!<para> + </step> + </procedure> + + <sect2> + <title>Problemi Comuni</title> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Il gestore della licenza <application>FLEXlm</application> + può essere uno strumento difficile con cui lavorare. + A questo riguardo si può trovare della documentazione in + più a <ulink + url="http://www.globetrotter.com/"></ulink>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Si sa che <command>lmgrd</command> è molto esigente + riguardo al file della licenza e che va in core dump per qualunque + problema. Un buon file della licenza dovrebbe essere + così:</para> + + <programlisting># ======================================================= +# License File for UNIX Installations ("Pointer File") +# ======================================================= +SERVER chillig ANY +#USE_SERVER +VENDOR maplelmg + +FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ + PLATFORMS=i86_r ISSUER="Waterloo Maple Inc." \ + ISSUED=11-may-2000 NOTICE=" Technische Universitat Wien" \ + SN=XXXXXXXXX</programlisting> + + <note> + <para>Il numero seriale e la chiave sono sostituiti dalle 'X'. + <hostid>chillig</hostid> è un hostname.</para> + </note> + + <para>Modificare il file della licenza funziona fino a quando non + tocchi la linea <quote>FEATURE</quote> (che è protetta dalla + chiave della licenza).</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="linuxemu-matlab"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Dan</firstname> + + <surname>Pelleg</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Installazione di &matlab;</title> + + <indexterm> + <primary>applicazioni</primary> + <secondary><application>MATLAB</application></secondary> + </indexterm> + + <para>Questo documento descrive il processo di installazione della versione + Linux di <application>&matlab; versione 6.5</application> su + un sistema &os;. Funziona abbastanza bene, con l'eccezione per la + <application>&java.virtual.machine;</application> (vedi + <xref linkend="matlab-jre">).</para> + + <para>La versione Linux di <application>&matlab;</application> può + essere ordinata direttamente dalla MathWorks all'indirizzo <ulink + url="http://www.mathworks.com"></ulink>. Assicurati di avere il file + della licenza o le istruzioni per crearlo. Già che ci sei, fagli + sapere che vorresti una versione nativa per &os; del loro software.</para> + + <sect2> + <title>Installazione di &matlab;</title> + + <para>Per installare <application>&matlab;</application>, fai come + segue:</para> + + <procedure> + <step> + <para>Inserisci il CD di installazione e montalo. + Diventa <username>root</username>, come consigliato dallo script + di installazione. Per avviare lo script di installazione + scrivi:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/compat/linux/bin/sh /cdrom/install</userinput></screen> + + <tip> + <para>L'installer è grafico. Se ottieni errori riguardo + all'impossibilità ad aprire un display, scrivi + <command>setenv HOME ~<replaceable>USER</replaceable></command>, + dove <replaceable>USER</replaceable> è l'utente che hai + fatto &man.su.1;.</para> + </tip> + </step> + + <step> + <para> + Quando viene chiesta la directory root per + <application>&matlab;</application>, scrivi: + <userinput>/compat/linux/usr/local/matlab</userinput>.</para> + + <tip> + <para>Per una più facile scrittura nel resto del processo + di installazione, scrivi questo nella linea di comando della + shell: + <command>set MATLAB=/compat/linux/usr/local/matlab</command></para> + </tip> + </step> + + <step> + <para>Modifica il file della licenza secondo le istruzioni avute + quando hai ottenuto la licenza di + <application>&matlab;</application>.</para> + + <tip> + <para>Puoi preparare questo file in anticipo usando il tuo editor + preferito, e copiarlo in + <filename>$MATLAB/license.dat</filename> prima che l'installer + ti chieda di modificarlo.</para> + </tip> + </step> + + <step> + <para>Completare il processo di installazione.</para> + </step> + </procedure> + + <para>A questo punto la tua installazione di + <application>&matlab;</application> è completa. I punti + seguenti applicano una <quote>colla</quote> per connetterlo al tuo + sistema &os;.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Avvio del License Manager</title> + + <procedure> + <step> + <para>Crea dei symlink per gli script del gestore della + licenza:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ln -s $MATLAB/etc/lmboot /usr/local/etc/lmboot_TMW</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s $MATLAB/etc/lmdown /usr/local/etc/lmdown_TMW</userinput></screen> + </step> + + <step> + <para>Crea un file d'avvio in + <filename>/usr/local/etc/rc.d/flexlm.sh</filename>. L'esempio qui + sotto è una versione modificata del + <filename>$MATLAB/etc/rc.lm.glnx86</filename> venduto. I + cambiamenti sono le posizioni del file e l'avvio del license manager + sotto l'emulazione Linux.</para> + + <programlisting>#!/bin/sh +case "$1" in + start) + if [ -f /usr/local/etc/lmboot_TMW ]; then + /compat/linux/bin/sh /usr/local/etc/lmboot_TMW -u <replaceable>username</replaceable> && echo 'MATLAB_lmgrd' + fi + ;; + stop) + if [ -f /usr/local/etc/lmdown_TMW ]; then + /compat/linux/bin/sh /usr/local/etc/lmdown_TMW > /dev/null 2>&1 + fi + ;; + *) + echo "Usage: $0 {start|stop}" + exit 1 + ;; +esac + +exit 0</programlisting> + + <important> + <para>Il file deve essere reso eseguibile:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chmod +x /usr/local/etc/rc.d/flexlm.sh</userinput></screen> + + <para>In aggiunta sostituisci <replaceable>username</replaceable> + sopra con il nome di un utente valido sul tuo sistema (e non + <username>root</username>).</para> + </important> + </step> + + <step> + <para>Avvia il gestore della licenza con il comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/flexlm.sh start</userinput></screen> + </step> + </procedure> + </sect2> + + <sect2 id="matlab-jre"> + <title>Collegare il &java; Runtime Environment</title> + + <para>Cambia il link al <application>&java;</application> Runtime + Environment (JRE) con uno che funzioni sotto &os;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd $MATLAB/sys/java/jre/glnx86/</userinput> +&prompt.root; <userinput>unlink jre; ln -s ./jre1.1.8 ./jre</userinput></screen> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creazione di uno Script di Avvio per &matlab;</title> + + <procedure> + <step> + <para>Poni il seguente script di avvio in + <filename>/usr/local/bin/matlab</filename>: + </para> + + <programlisting>#!/bin/sh +/compat/linux/bin/sh /compat/linux/usr/local/matlab/bin/matlab "$@"</programlisting> + </step> + + <step> + <para>Quindi scrivi il comando + <command>chmod +x /usr/local/bin/matlab</command>.</para> + </step> + </procedure> + + <tip> + <para>A seconda della tua versione di + <filename role="package">emulators/linux_base</filename>, potresti + incorrere in errori quando lanci questo script. Per evitarli, + modifica il file + <filename>/compat/linux/usr/local/matlab/bin/matlab</filename>, + e cambia la riga che dice:</para> + + <programlisting>if [ `expr "$lscmd" : '.*->.*'` -ne 0 ]; then</programlisting> + + <para>(nella versione 13.0.1 è alla riga 410) con questa + riga:</para> + + <programlisting>if test -L $newbase; then</programlisting> + </tip> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creazione di uno script di arresto per &matlab;</title> + + <para>Quello che segue serve per risolvere un problema con &matlab; + quando non si chiude correttamente.</para> + + <procedure> + <step> + <para>Crea un file + <filename>$MATLAB/toolbox/local/finish.m</filename>, + e scrivici l'unica riga:</para> + + <programlisting>! $MATLAB/bin/finish.sh</programlisting> + + <note><para><literal>$MATLAB</literal> è letterale.</para></note> + + <tip> + <para>Nella stessa directory troverai i file + <filename>finishsav.m</filename> e + <filename>finishdlg.m</filename>, + che permettono di salvare il tuo lavoro all'uscita. Se ne usi + uno, inserisci la riga sopra immediatamente dopo il comando + <literal>save</literal>.</para> + </tip> + </step> + + <step> + <para>Crea un file + <filename>$MATLAB/bin/finish.sh</filename>, che contiene ciò + che segue:</para> + + <programlisting>#!/usr/compat/linux/bin/sh +(sleep 5; killall -1 matlab_helper) & +exit 0</programlisting> + </step> + + <step> + <para>Rendi il file eseguibile:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chmod +x $MATLAB/bin/finish.sh</userinput></screen> + </step> + </procedure> + </sect2> + + <sect2 id="matlab-using"> + <title>Uso di &matlab;</title> + + <para>A questo punto sei pronto per scrivere + <command>matlab</command> e cominciare ad usarlo.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="linuxemu-oracle"> - <title>Installing Oracle</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Marcel</firstname> + + <surname>Moolenaar</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Installazione di &oracle;</title> + + <indexterm> + <primary>applicazioni</primary> + <secondary><application>Oracle</application></secondary> + </indexterm> + + <sect2> + <title>Prefazione</title> + + <para>Questo documento descrive il processo di installazione per + <application>&oracle; 8.0.5</application> e + <application>&oracle; 8.0.5.1 Enterprise Edition</application> per + Linux su una macchina FreeBSD.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Installazione dell'Ambiente Linux</title> + + <para>Assicurati di avere installati sia + <filename role='package'>emulators/linux_base</filename> che + <filename role='package'>devel/linux_devtools</filename> dalla + collezione dei port. Se hai difficoltà con questi port, potresti + dover usare i pacchetti o versioni più vecchie disponibili nella + collezione dei port.</para> + + <para>Se vuoi far girare l'intelligent agent, dovrai anche installare + il pacchetto Tcl di Red Hat :<filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>. + Il comando generale per l'installazione dei pacchetti con il port degli + <application>RPM</application> ufficiali (<filename + role='package'>archivers/rpm</filename>) è:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>rpm -i --ignoreos --root /compat/linux --dbpath /var/lib/rpm <replaceable>pacchetto</replaceable></userinput></screen> + + <para>L'installazione del <replaceable>pacchetto</replaceable> non + dovrebbe generare alcun errore.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Creazione dell'ambiente &oracle;</title> + + <para>Prima di installare <application>&oracle;</application>, devi + impostare un ambiente appropriato. Questo documento descrive solo cosa + fare <emphasis>in particolare</emphasis> per far girare + <application>&oracle;</application> per Linux su FreeBSD, non cosa + è descritto nella guida di installazione di + <application>&oracle;</application>.</para> + + <sect3 id="linuxemu-kernel-tuning"> + <title>Affinamento del Kernel</title> + + <indexterm><primary>affinamento del kernel</primary></indexterm> + + <para>Come viene descritto nella guida di installazione di + <application>&oracle;</application>, devi impostare la dimensione + massima di memoria condivisa. Non usare <literal>SHMMAX</literal> + sotto FreeBSD. + <literal>SHMMAX</literal> è soltanto calcolato a partire da + <literal>SHMMAXPGS</literal> e <literal>PGSIZE</literal>. Di + conseguenza definisci <literal>SHMMAXPGS</literal>. Tutte le altre + opzioni possono essere usate come descritte nella guida. + Per esempio:</para> + + <programlisting>options SHMMAXPGS=10000 +options SHMMNI=100 +options SHMSEG=10 +options SEMMNS=200 +options SEMMNI=70 +options SEMMSL=61</programlisting> + + <para>Imposta queste opzioni per ottenere l'uso desiderato di + <application>&oracle;</application>.</para> + + <para>In più, assicurati di avere le seguenti opzioni nel file + di configurazione del tuo kernel:</para> + +<programlisting>options SYSVSHM #SysV shared memory +options SYSVSEM #SysV semaphores +options SYSVMSG #SysV interprocess communication</programlisting> + </sect3> + + <sect3 id="linuxemu-oracle-account"> + <title>Account di &oracle;</title> + + <para>Crea un account <username>oracle</username> proprio come faresti + per creare qualunque altro account. L'account + <username>oracle</username> + è speciale solo se hai bisogno di usarlo in una shell di Linux. + Aggiungi <literal>/compat/linux/bin/bash</literal> a + <filename>/etc/shells</filename> e imposta la shell per l'account di + <username>oracle</username> in + <filename>/compat/linux/bin/bash</filename>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="linuxemu-environment"> + <title>Ambiente</title> + + <para>A fianco dele normali variabili + <application>&oracle;</application>, + come <envar>ORACLE_HOME</envar> e <envar>ORACLE_SID</envar> devi + impostare le seguenti variabili d'ambiente:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="2*"> + <thead> + <row> + <entry>Variabile</entry> + + <entry>Valore</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><envar>LD_LIBRARY_PATH</envar></entry> + + <entry><literal>$ORACLE_HOME/lib</literal></entry> + </row> + + <row> + <entry><envar>CLASSPATH</envar></entry> + + <entry><literal>$ORACLE_HOME/jdbc/lib/classes111.zip</literal></entry> + </row> + + <row> + <entry><envar>PATH</envar></entry> + + <entry><literal>/compat/linux/bin +/compat/linux/sbin +/compat/linux/usr/bin +/compat/linux/usr/sbin +/bin +/sbin +/usr/bin +/usr/sbin +/usr/local/bin +$ORACLE_HOME/bin</literal></entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Si raccomanda di impostare tutte le variabili d'ambiente in + <filename>.profile</filename>. Un esempio completo:</para> + + <programlisting>ORACLE_BASE=/oracle; export ORACLE_BASE +ORACLE_HOME=/oracle; export ORACLE_HOME +LD_LIBRARY_PATH=$ORACLE_HOME/lib +export LD_LIBRARY_PATH +ORACLE_SID=ORCL; export ORACLE_SID +ORACLE_TERM=386x; export ORACLE_TERM +CLASSPATH=$ORACLE_HOME/jdbc/lib/classes111.zip +export CLASSPATH +PATH=/compat/linux/bin:/compat/linux/sbin:/compat/linux/usr/bin +PATH=$PATH:/compat/linux/usr/sbin:/bin:/sbin:/usr/bin:/usr/sbin +PATH=$PATH:/usr/local/bin:$ORACLE_HOME/bin +export PATH</programlisting> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Installazione di &oracle;</title> + + <para>A causa di una leggera inconsistenza nell'emulatore Linux, + devi creare una directory chiamata <filename>.oracle</filename> in + <filename>/var/tmp</filename> prima di avviare l'installer. + Fallo appartenere dall'utente <username>oracle</username> e dovresti + essere in grado di installare <application>&oracle;</application> + senza alcun problema. Se hai problemi, controlla prima la tua + distribuzione e/o configurazione di <application>&oracle;</application>! + Dopo che hai installato <application>&oracle;</application>, applica + le patch descritte nelle prossime due sottosezioni.</para> + + <para>Un problema frequente è che l'adattatore del protocollo + TCP non è installato corretamente. Di conseguenza non puoi + avviare alcun listener TCP. Le seguenti azioni aiutano a risolvere + questo problema:</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <screen>&prompt.root; <userinput>cd $ORACLE_HOME/network/lib</userinput> +&prompt.root; <userinput>make -f ins_network.mk ntcontab.o</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd $ORACLE_HOME/lib</userinput> +&prompt.root; <userinput>ar r libnetwork.a ntcontab.o</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd $ORACLE_HOME/network/lib</userinput> +&prompt.root; <userinput>make -f ins_network.mk install</userinput></screen> + + <para>Non dimenticarti di eseguire <filename>root.sh</filename> + ancora!</para> + + <sect3 id="linuxemu-patch-root"> + <title>Modifiche a root.sh</title> + + <para>Nell'installazione di <application>&oracle;</application>, alcune + azioni, che vanno eseguite come <username>root</username>, sono + registrate in uno script di shell chiamato + <filename>root.sh</filename>. + Questo script si trova nella directory <filename>orainst</filename>. + Applica questa patch a <filename>root.sh</filename>, in modo che usi + propriamente <command>chown</command> o, in alternativa, esegui lo + script in una shell nativa di Linux.</para> + + <programlisting>*** orainst/root.sh.orig Tue Oct 6 21:57:33 1998 +--- orainst/root.sh Mon Dec 28 15:58:53 1998 +*************** +*** 31,37 **** +# This is the default value for CHOWN +# It will redefined later in this script for those ports +# which have it conditionally defined in ss_install.h +! CHOWN=/bin/chown +# +# Define variables to be used in this script +--- 31,37 ---- +# This is the default value for CHOWN +# It will redefined later in this script for those ports +# which have it conditionally defined in ss_install.h +! CHOWN=/usr/sbin/chown +# +# Define variables to be used in this script</programlisting> + + <para>Se non installi <application>&oracle;</application> dal CD, puoi + aggiungere la patch al sorgente di <filename>root.sh</filename>. Si + chiama <filename>rthd.sh</filename> e si trova nella directory + <filename>orainst</filename> nell'albero dei sorgenti.</para> + </sect3> + + <sect3 id="linuxemu-patch-tcl"> + <title>Modifiche a genclntsh</title> + + <para>Lo script <command>genclntsh</command> viene usato per creare + una singola libreria condivisa del client. Si usa quando si compilano + le demo. Applica la patch seguente per decommentare la definizione di + <envar>PATH</envar>:</para> + + <programlisting>*** bin/genclntsh.orig Wed Sep 30 07:37:19 1998 +--- bin/genclntsh Tue Dec 22 15:36:49 1998 +*************** +*** 32,38 **** +# +# Explicit path to ensure that we're using the correct commands +#PATH=/usr/bin:/usr/ccs/bin export PATH +! PATH=/usr/local/bin:/bin:/usr/bin:/usr/X11R6/bin export PATH +# +# each product MUST provide a $PRODUCT/admin/shrept.lst +--- 32,38 ---- +# +# Explicit path to ensure that we're using the correct commands +#PATH=/usr/bin:/usr/ccs/bin export PATH +! #PATH=/usr/local/bin:/bin:/usr/bin:/usr/X11R6/bin export PATH +# +# each product MUST provide a $PRODUCT/admin/shrept.lst</programlisting> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Avvio di &oracle;</title> + + <para>Se hai seguito le istruzioni, dovresti essere in grado di avviare + <application>&oracle;</application> proprio come se fosse su + Linux.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="sapr3"> - <title>Installing SAP R/3</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Holger</firstname> + + <surname>Kipp</surname> + + <contrib>Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Valentino</firstname> + + <surname>Vaschetto</surname> + + <contrib>Versione originale convertita in SGML da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Installazione di &sap.r3;</title> + + <indexterm> + <primary>applicazioni</primary> + <secondary><application>SAP R/3</application></secondary> + </indexterm> + + <para>Le installazioni di sistemi <application>&sap;</application> usando + FreeBSD non sono supportate dal team di supporto &sap; — offrono + supporto solo per piattaforme certificate.</para> + + <sect2 id="preface"> + <title>Prefazione</title> + + <para>Questo documento descrive un modo possibile per installare un + sistema <application>&sap.r3;</application> con un database + <application>&oracle;</application> per Linux su una macchina FreeBSD, + inclusa l'installazione di FreeBSD e + <application>&oracle;</application>. + Sono descritte due diverse configurazioni:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para><application>&sap.r3; 4.6B (IDES)</application> con + <application>&oracle; 8.0.5</application> su &os; 4.3-STABLE</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><application>&sap.r3; 4.6C</application> con + <application>&oracle; 8.1.7</application> su &os; 4.5-STABLE</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Anche se questo documento tenta di descrivere tutti i passi + importanti in dettaglio, non è insteso come un sostituto delle + guide di installazione di <application>&oracle;</application> e + <application>&sap.r3;</application>.</para> + + <para>Per favore, controlla la documentazione unita all'edizione Linux di + <application>&sap.r3;</application> per questioni specifiche su + <application>&sap;</application> e <application>&oracle;</application>, e + anche le risorse da <application>&oracle;</application> e + <application>&sap; OSS</application>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="software"> + <title>Software</title> + + <para>Sono stati usati i seguenti CD-ROM per le installazioni di + <application>&sap;</application>:</para> + + <sect3 id="software-46b"> + <title>&sap.r3; 4.6B, &oracle; 8.0.5</title> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols=3> + <thead> + <row> + <entry>Nome</entry> + + <entry>Numero</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>KERNEL</entry> + + <entry>51009113</entry> + + <entry>SAP Kernel Oracle / Installation / AIX, Linux, + Solaris</entry> + </row> + + <row> + <entry>RDBMS</entry> + + <entry>51007558</entry> + + <entry>Oracle / RDBMS 8.0.5.X / Linux</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT1</entry> + + <entry>51010208</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 1 di 6</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT2</entry> + + <entry>51010209</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 2 di 6</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT3</entry> + + <entry>51010210</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 3 di 6</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT4</entry> + + <entry>51010211</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 4 di 6</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT5</entry> + + <entry>51010212</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 5 di 6</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT6</entry> + + <entry>51010213</entry> + + <entry>IDES / DB-Export / Disco 6 di 6</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Abbiamo usato anche il CD di <application>&oracle; 8 + Server</application> (versione preproduzione 8.0.5 per Linux, + versione del kernel 2.0.33) che non è non strettamente + necessario, e + FreeBSD 4.3-STABLE (uscita pochi giorni dopo 4.3 RELEASE).</para> + </sect3> + + <sect3 id="software-46c"> + <title>&sap.r3; 4.6C SR2, &oracle; 8.1.7</title> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols=3> + <thead> + <row> + <entry>Nome</entry> + + <entry>Numero</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>KERNEL</entry> + + <entry>51014004</entry> + + <entry>SAP Kernel Oracle / + SAP Kernel Version 4.6D / DEC, Linux</entry> + </row> + + <row> + <entry>RDBMS</entry> + + <entry>51012930</entry> + + <entry>Oracle 8.1.7/ RDBMS / Linux</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT1</entry> + + <entry>51013953</entry> + + <entry>Release 4.6C SR2 / Export / Disco 1 di 4</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT1</entry> + + <entry>51013953</entry> + + <entry>Release 4.6C SR2 / Export / Disco 2 di 4</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT1</entry> + + <entry>51013953</entry> + + <entry>Release 4.6C SR2 / Export / Disco 3 di 4</entry> + </row> + + <row> + <entry>EXPORT1</entry> + + <entry>51013953</entry> + + <entry>Release 4.6C SR2 / Export / Disco 4 di 4</entry> + </row> + + <row> + <entry>LANG1</entry> + + <entry>51013954</entry> + + <entry>Release 4.6C SR2 / Language / DE, EN, FR / Disco 1 di + 3</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Dipendentemente dalle lingue che vuoi installare, potrebbero + essere necessari altri CD per le lingue. Qui usiamo solo DE e EN, + così da utilizzare solo il primo CD per le lingue. Come + piccola nota, i numeri per tutti i quattro CD EXPORT sono uguali. + Tutti e tre + i CD per le lingue hanno pure lo stesso numero (diversamente dalla + numerazione della release 4.6B IDES). Mentre stiamo scrivendo, + questa installazione sta girando su FeeBSD 4.5-STABLE + (20.03.2002).</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="sap-notes"> + <title>Note di &sap;</title> + + <para>Le seguenti note dovrebbero essere lette prima di installare + <application>&sap.r3;</application> e dovrebbero tornare utili durante + l'installazione:</para> + + <sect3 id="sap-notes-46b"> + <title>&sap.r3; 4.6B, &oracle; 8.0.5</title> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Numero</entry> + + <entry>Titolo</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>0171356</entry> + + <entry>Software SAP su Linux: Commenti Essenziali</entry> + </row> + + <row> + <entry>0201147</entry> + + <entry>INST: 4.6C R/3 Inst. su UNIX - Oracle</entry> + </row> + + <row> + <entry>0373203</entry> + + <entry>Aggiornamento / Migrazione Oracle 8.0.5 --> + 8.0.6/8.1.6 LINUX</entry> + </row> + + <row> + <entry>0072984</entry> + + <entry>Rilascio di Digital UNIX 4.0B per Oracle</entry> + </row> + + <row> + <entry>0130581</entry> + + <entry>R3SETUP passo DIPGNTAB termina</entry> + </row> + + <row> + <entry>0144978</entry> + + <entry>Il tuo sistema non è stato installato + correttamente</entry> + </row> + + <row> + <entry>0162266</entry> + + <entry>Domande e suggerimenti per R3SETUP su Windows NT / + W2K</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + </sect3> + + <sect3 id="sap-notes-46c"> + <title>&sap.r3; 4.6C, &oracle; 8.1.7</title> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Numero</entry> + + <entry>Titolo</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>0015023</entry> + + <entry>Inizializzazione della tabella TCPDB (RSXP0004) + (EBCDIC)</entry> + </row> + + <row> + <entry>0045619</entry> + + <entry>R/3 con molti linguaggi o caratteri</entry> + </row> + + <row> + <entry>0171356</entry> + + <entry>Software SAP su Linux: Commenti Essenziali</entry> + </row> + + <row> + <entry>0195603</entry> + + <entry>RedHat 6.1 Enterprise version: Problemi + Conosciuti</entry> + </row> + + <row> + <entry>0212876</entry> + + <entry>Il nuovo strumento di archiviazione SAPCAR</entry> + </row> + + <row> + <entry>0300900</entry> + + <entry>Linux: Hardware DELL Rilasciato</entry> + </row> + + <row> + <entry>0377187</entry> + + <entry>RedHat 6.2: Note importanti</entry> + </row> + + <row> + <entry>0387074</entry> + + <entry>INST: R/3 4.6C SR2 Installazione su UNIX</entry> + </row> + + <row> + <entry>0387077</entry> + + <entry>INST: R/3 4.6C SR2 Inst. su UNIX - Oracle</entry> + </row> + + <row> + <entry>0387078</entry> + + <entry>Software SAP su UNIX: Dipendenze del SO per 4.6C + SR2</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="hardware-requirements"> + <title>Requisiti Hardware</title> + + <para>La strumentazione che segue è sufficiente per + l'installazione di un sistema <application>&sap.r3;</application>. Per + un uso in produzione, è necessario un dimensionamento più + preciso:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="3"> + <thead> + <row> + <entry>Componente</entry> + + <entry>4.6B</entry> + + <entry>4.6C</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Processore</entry> + + <entry>2 x 800MHz &pentium; III</entry> + + <entry>2 x 800MHz &pentium; III</entry> + </row> + + <row> + <entry>Memoria</entry> + + <entry>1GB ECC</entry> + + <entry>2GB ECC</entry> + </row> + + <row> + <entry>Spazio sul Disco Fisso</entry> + + <entry>50-60GB (IDES)</entry> + + <entry>50-60GB (IDES)</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Per l'uso in produzione si raccomandano processori &xeon;, + con una grande cache, dischi ad accesso ad alta velocità (SCSI, + controller hardware RAID), sono raccomandati USV e ECC-RAM. La grande + quantità di spazio sul disco fisso è dovuta al sistema + IDES preconfigurato, che, durante l'installazione, crea 27 GB di + file per il database. Questo spazio è sufficiente per sistemi + in produzione e per i dati delle applicazioni iniziali.</para> + + <sect3 id="hardware-46b"> + <title>&sap.r3; 4.6B, &oracle; 8.0.5</title> + + <para>È stato usato il seguente hardware in disuso: + una scheda biprocessore con 2 processori &pentium; III da + 800 MHz, adattatore SCSI &adaptec; 29160 Ultra160 (per accedere + ad un unità nastro DLT da 40/80 GB e al CDROM), + &mylex; &acceleraid; (2 canali, firmware 6.00-1-00 con 32 MB + RAM). Al controller RAID &mylex; sono attaccati due dischi fissi da + 17 GB (mirrored) e quattro dischi fissi da 36 GB + (RAID 5).</para> + </sect3> + + <sect3 id="hardware-46c"> + <title>&sap.r3; 4.6C, &oracle; 8.1.7</title> + + <para>Per questa installazione è stato usato un &dell; + &poweredge; 2500: una scheda biprocessore con due processori + &pentium; III da + 1000 MHz (256 kB di cache), 2 GB PC133 ECC SDRAM, + controller RAID PERC/3 DC PCI con 128 MB, e un drive EIDE + DVD-ROM. + Al controller RAID controller sono attaccati due dischi fissi da + 18 GB (mirrored) e quattro dischi fissi da 36 GB + (RAID 5).</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="installation"> + <title>Installazione di FreeBSD</title> + + <para>Prima devi installare FreeBSD. Ci sono molti modi per farlo + (FreeBSD 4.3 è stato installato via FTP, FreeBSD 4.5 + direttamente dal RELEASE CD), per maggiori informazioni leggi la <xref + linkend="install-diff-media">.</para> + + <sect3 id="disk-layout"> + <title>Layuot del Disco</title> + + <para>Per farla semplice, abbiamo usato lo stesso layout del disco sia + per l'installazione di <application>&sap.r3; 46B</application> che di + <application>&sap.r3; 46C SR2</application>. Cambiano solo i nomi dei + dispositivi, dal momento che le installazioni sono state eseguite + su hardware differenti (rispettivamente <filename>/dev/da</filename> + e <filename>/dev/amr</filename>, così se si usa un AMI + &megaraid;, si vedrà <filename>/dev/amr0s1a</filename> invece + che <filename>/dev/da0s1a</filename>):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="4"> + <thead> + <row> + <entry>File system</entry> + + <entry>Dimensione (1k-blocks)</entry> + + <entry>Dimensione (GB)</entry> + + <entry>Montato su</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><filename>/dev/da0s1a</filename></entry> + + <entry>1.016.303</entry> + + <entry>1</entry> + + <entry><filename>/</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da0s1b</filename></entry> + + <entry></entry> + + <entry>6</entry> + + <entry>swap</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da0s1e</filename></entry> + + <entry>2.032.623</entry> + + <entry>2</entry> + + <entry><filename>/var</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da0s1f</filename></entry> + + <entry>8.205.339</entry> + + <entry>8</entry> + + <entry><filename>/usr</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da1s1e</filename></entry> + + <entry>45.734.361</entry> + + <entry>45</entry> + + <entry><filename>/compat/linux/oracle</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da1s1f</filename></entry> + + <entry>2.032.623</entry> + + <entry>2</entry> + + <entry><filename>/compat/linux/sapmnt</filename></entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/dev/da1s1g</filename></entry> + + <entry>2.032.623</entry> + + <entry>2</entry> + + <entry><filename>/compat/linux/usr/sap</filename></entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Configura in anticipo e inizializza i due drive + logici con il software &mylex; o PERC/3 RAID. Il software può + essere lanciato durante la fase di avvio del + <acronym>BIOS</acronym>.</para> + + <para>Nota che il layout di questo disco differisce leggermente dalle + raccomandazioni di &sap;, giacché &sap; suggerisce di montare + le sottodirectory di <application>&oracle;</application> (e qualche + altra) separatamente — abbiamo deciso di crearle come vere + sottodirectory per semplicità.</para> + </sect3> + + <sect3 id="makeworldandnewkernel"> + <title><command>make world</command> e il Nuovo Kernel</title> + + <para>Scarica gli ultimi sorgenti -STABLE. Ricompila world e il tuo + kernel personalizzato dopo averne modificato il file di + configurazione. + In questo dovresti includere anche i + <link linkend="kerneltuning">parametri del kernel</link> che sono + richiesti sia per <application>&sap.r3;</application> che per + <application>&oracle;</application>.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="installingthelinuxenviornment"> + <title>Installazione dell'Ambiente Linux</title> + + <sect3 id="installinglinuxbase-system"> + <title>Installazione del Sistema Linux di Base</title> + + <para>Per primo bisogna installare il port + <link linkend="linuxemu-libs-port">linux_base</link> (come + <username>root</username>):</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/emulators/linux_base</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen> + + </sect3> + + <sect3 id="installinglinuxdevelopment"> + <title>Installazione dell'Ambiente di Sviluppo di Linux</title> + + <para>È richiesto l'ambiente di sviluppo di linux, se vuoi + installare <application>&oracle;</application> su FreeBSD secondo la + <xref linkend="linuxemu-oracle">:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/devel/linux_devtools</userinput> +&prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen> + + <para>L'ambiente di sviluppo di Linux è stato installato solo + durante l'installazione di <application>&sap.r3; 46B + IDES</application>. + Non è necessario, se <application>&oracle; DB</application> + non è ricollegata sul sistema FreeBSD. Questo è il + caso se stai usando il tarball di <application>&oracle;</application> + da un sistema Linux.</para> + </sect3> + + <sect3 id="installingnecessaryrpms"> + <title>Installazione degli RPM necessari</title> + + <indexterm><primary>RPM</primary></indexterm> + + <para>Per avviare il programma <command>R3SETUP</command>, c'è + bisogno del supporto PAM. Durante la prima installazione di + <application>&sap;</application> su FreeBSD 4.3-STABLE abbiamo tentato + di installare PAM con tutti i pacchetti richiesti: alla fine abbiamo + forzato l'installazione del pacchetto di PAM, ed ha funzionato. Per + <application>&sap.r3; 4.6C SR2</application> abbiamo subito forzato + l'installazione degli RPM di PAM, ed ha pure funzionato, sembra quindi + che i pacchetti dipendenti non siano necessari:</para> + + + <screen>&prompt.root; <userinput>rpm -i --ignoreos --nodeps --root /compat/linux --dbpath /var/lib/rpm \ +pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen> + + <para>Per fare in modo che <application>&oracle; 8.0.5</application> + avvii l'intelligent agent, dobbiamo anche installare il paccheto Tcl + di RedHat <filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> (altrimenti il + ricollegamento durante l'installazione di + <application>&oracle;</application> non funzionerà). + Ci sono altri punti riguardanti il ricollegamento di + <application>&oracle;</application>, ma è un problema di + <application>&oracle;</application> per Linux, non specifico di + FreeBSD.</para> + </sect3> + + <sect3 id="linuxprocandfallbackelfbrand"> + <title>Alcuni Suggerimenti</title> + + <para>Potrebbe essere una buona idea aggiungere + <literal>linprocfs</literal> + a <filename>/etc/fstab</filename>, per maggiori informazioni guarda + la pagina del manuale di &man.linprocfs.5;. Un altro parametro da + impostare è <literal>kern.fallback_elf_brand=3</literal>, da + fare nel file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="creatingsapr3env"> + <title>Creazione dell'Ambiente &sap.r3;</title> + + <sect3 id="filesystemsandmountpoints"> + <title>Creazione dei File System Necessari e dei Punti di Mount</title> + + <para>Per una installazione semplice è sufficiente creare i + seguenti file system:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>punto di mount</entry> + + <entry>dimensione in GB</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><filename>/compat/linux/oracle</filename></entry> + + <entry>45 GB</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/compat/linux/sapmnt</filename></entry> + + <entry>2 GB</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/compat/linux/usr/sap</filename></entry> + + <entry>2 GB</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>È necessario anche creare qualche collegamento, altrimenti + l'installer di <application>&sap;</application> si lamenterà, + perché controlla i collegamenti creati:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/oracle /oracle</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/sapmnt /sapmnt</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/usr/sap /usr/sap</userinput></screen> + + <para>Possibili messaggi d'errore durante l'installazione (qui con + il sistema <emphasis>PRD</emphasis> e l'installazione di + <application>&sap.r3; 4.6C SR2</application>):</para> + + <screen>INFO 2002-03-19 16:45:36 R3LINKS_IND_IND SyLinkCreate:200 + Checking existence of symbolic link /usr/sap/PRD/SYS/exe/dbg to + /sapmnt/PRD/exe. Creating if it does not exist... + +WARNING 2002-03-19 16:45:36 R3LINKS_IND_IND SyLinkCreate:400 + Link /usr/sap/PRD/SYS/exe/dbg exists but it points to file + /compat/linux/sapmnt/PRD/exe instead of /sapmnt/PRD/exe. The + program cannot go on as long as this link exists at this + location. Move the link to another location. + +ERROR 2002-03-19 16:45:36 R3LINKS_IND_IND Ins_SetupLinks:0 + can not setup link '/usr/sap/PRD/SYS/exe/dbg' with content + '/sapmnt/PRD/exe'</screen> + </sect3> + + <sect3 id="creatingusersanddirectories"> + <title>Creazione degli Utenti e delle Directory</title> + + <para><application>&sap.r3;</application> ha bisogno di due utenti e + tre gruppi. I nomi degli utenti dipendono dal + <application>&sap;</application> system ID (SID) che consta di tre + lettere. Alcuni di questi SID sono riservati da + <application>&sap;</application> (per esempio <literal>SAP</literal> e + <literal>NIX</literal>. Per una lista completa controlla la + documentazione <application>&sap;</application>). Per + l'installazione di IDES abbiamo usato <literal>IDS</literal>, per + l'installazione di 4.6C SR2 <literal>PRD</literal>, poiché quel + sistema è inteso per l'uso in produzione. Abbiamo quindi i + seguenti gruppi (gli ID dei gruppi potrebbero differire, questi sono + solo i valori che abbiamo usato nella nostra installazione):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="3"> + <thead> + <row> + <entry>ID del gruppo</entry> + + <entry>nome del gruppo</entry> + + <entry>descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>100</entry> + + <entry>dba</entry> + + <entry>Amministratore del Database</entry> + </row> + + <row> + <entry>101</entry> + + <entry>sapsys</entry> - <para>Traduzione in corso</para> + <entry>Sistema &sap;</entry> + </row> + + <row> + <entry>102</entry> + + <entry>oper</entry> + + <entry>Operatore del Database</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>In una installazione normale di + <application>&oracle;</application>, si usa solo il gruppo + <groupname>dba</groupname>. Come gruppo <groupname>oper</groupname>, + si usa anche il gruppo <groupname>dba</groupname> (per maggiori + informazioni, vedi la documentazione di + <application>&oracle;</application> e di + <application>&sap;</application>).</para> + + <para>Abbiamo bisogno anche dei seguenti utenti:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="6"> + <thead> + <row> + <entry>ID utente</entry> + + <entry>nome utente</entry> + + <entry>nome generico</entry> + + <entry>gruppo</entry> + + <entry>gruppi addizionali</entry> + + <entry>descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>1000</entry> + + <entry>idsadm/prdadm</entry> + + <entry><replaceable>sid</replaceable>adm</entry> + + <entry>sapsys</entry> + + <entry>oper</entry> + + <entry>Amministratore &sap;</entry> + </row> + + <row> + <entry>1002</entry> + + <entry>oraids/oraprd</entry> + + <entry>ora<replaceable>sid</replaceable></entry> + + <entry>dba</entry> + + <entry>oper</entry> + + <entry>Amministratore &oracle;</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Aggiungere gli utenti con &man.adduser.8; richiede l'inserimento + di questo per l'<quote>Amministratore &sap;</quote> (notare la shell + e la directory home):</para> + + <programlisting>Name: <replaceable>sid</replaceable>adm +Password: ****** +Fullname: SAP Administrator <replaceable>SID</replaceable> +Uid: 1000 +Gid: 101 (sapsys) +Class: +Groups: sapsys dba +HOME: /home/<replaceable>sid</replaceable>adm +Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting> + + <para>e per l'<quote>Amministratore &oracle;</quote>:</para> + + <programlisting>Name: ora<replaceable>sid</replaceable> +Password: ****** +Fullname: Oracle Administrator <replaceable>SID</replaceable> +Uid: 1002 +Gid: 100 (dba) +Class: +Groups: dba +HOME: /oracle/<replaceable>sid</replaceable> +Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting> + + <para>Questo dovrebbe includere anche il gruppo + <groupname>oper</groupname> nel caso tu stia usando entrambi i + gruppi <groupname>dba</groupname> e + <groupname>oper</groupname>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="creatingdirectories"> + <title>Creazione delle Directory</title> + + <para>Queste directory solitamente sono create come file system + separati, dipende esclusivamente dalle tue necessità. + Noi abbiamo scelto di crearle come semplici directory, dal momento + che, comunque, si trovano sullo stesso RAID 5:</para> + + <para>Prima impostiamo le appartenenze ed i diritti per alcune + directory (come utente <username>root</username>):</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>chmod 775 /oracle</userinput> +&prompt.root; <userinput>chmod 777 /sapmnt</userinput> +&prompt.root; <userinput>chown root:dba /oracle</userinput> +&prompt.root; <userinput>chown <replaceable>sid</replaceable>adm:sapsys /compat/linux/usr/sap</userinput> +&prompt.root; <userinput>chmod 775 /compat/linux/usr/sap</userinput></screen> + + <para>Successivamente creiamo le directory come utente + <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username>. Queste + saranno tutte le sottodirectory di + <filename>/oracle/<replaceable>SID</replaceable></filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>su - ora<replaceable>sid</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /oracle/<replaceable>SID</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir mirrlogA mirrlogB origlogA origlogB</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir sapdata1 sapdata2 sapdata3 sapdata4 sapdata5 sapdata6</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir saparch sapreorg</userinput> +&prompt.root; <userinput>exit</userinput></screen> + + <para>Per l'installazione di <application>&oracle; 8.1.7</application> + sono necessarie alcune altre directory:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>su - ora<replaceable>sid</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /oracle</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir 805_32</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir client stage</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir client/80x_32</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir stage/817_32</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /oracle/<replaceable>SID</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir 817_32</userinput></screen> + + <note> + <para>La directory <filename>client/80x_32</filename> è usata + esattamente con questo nome. Non rimpiazzare la + <emphasis>x</emphasis> con dei numeri o altro.</para> + </note> + + <para>Nel terzo passo creiamo le directory come + <username><replaceable>sid</replaceable>adm</username>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>su - <replaceable>sid</replaceable>adm</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/sap</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir <replaceable>SID</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir trans</userinput> +&prompt.root; <userinput>exit</userinput></screen> + </sect3> + + <sect3 id="entriesinslashetcslashservices"> + <title>Definizioni in <filename>/etc/services</filename></title> + + <para><application>&sap.r3;</application> richiede alcune definizioni + nel file <filename>/etc/services</filename>, che non sono impostate + correttamente durante l'installazione sotto FreeBSD. Aggiungi le + seguenti righe (hai bisogno almeno di queste definizioni, + corrispondenti al numero di istanza — in questo caso, + <literal>00</literal>. Non fa danni aggiungere tutte le definizioni + da <literal>00</literal> a <literal>99</literal> per + <literal>dp</literal>, <literal>gw</literal>, <literal>sp</literal> e + <literal>ms</literal>). Se userai un + <application>SAProuter</application> o avrai bisogno di accedere a + <application>&sap;</application> OSS, hai bisogno di + <literal>99</literal>, dal momento che la porta 3299 è + normalmente utilizzata per il processo + <application>SAProuter</application> sul sistema target:</para> + + <programlisting> +sapdp00 3200/tcp # SAP Dispatcher. 3200 + Instance-Number +sapgw00 3300/tcp # SAP Gateway. 3300 + Instance-Number +sapsp00 3400/tcp # 3400 + Instance-Number +sapms00 3500/tcp # 3500 + Instance-Number +sapms<replaceable>SID</replaceable> 3600/tcp # SAP Message Server. 3600 + Instance-Number +sapgw00s 4800/tcp # SAP Secure Gateway 4800 + Instance-Number</programlisting> + </sect3> + + <sect3 id="necessarylocales"> + <title>Internazionalizzazioni Necessarie</title> + + <indexterm><primary>internazionalizzazione</primary></indexterm> + + <para><application>&sap;</application> richiede almeno due + internazionalizzazioni che non fanno parte dell'installazione + standard di RedHat. &sap; offre gli RPM richiesti, scaricabili dal + loro server FTP (che è accessibile solo se sei un cliente + con accesso OSS). Vedi la nota 0171356 per una lista degli RPM di + cui hai bisogno.</para> + + <para>È pure possibile creare solamente i collegamenti + appropriati (per esempio da <emphasis>de_DE</emphasis> e + <emphasis>en_US</emphasis> ), ma non lo raccomandiamo per un sistema + in produzione (anche se ha funzionato con il sistema IDES senza + alcun problema). Le seguenti internazionalizzazioni sono + necessarie:</para> + + <programlisting>de_DE.ISO-8859-1 +en_US.ISO-8859-1</programlisting> + + <para>Crea i collegamenti come questi:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /compat/linux/usr/share/locale</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s de_DE de_DE.ISO-8859-1</userinput> +&prompt.root; <userinput>ln -s en_US en_US.ISO-8859-1</userinput></screen> + + <para>Se non sono presenti, ci sarà qualche problema durante + l'installazione. Se vengono ignorati (impostando + <literal>STATUS</literal> dei punti con errore a + <literal>OK</literal> nel file <filename>CENTRDB.R3S</filename>), + sarà impossibile autenticarsi nel sistema + <application>&sap;</application> senza qualche ulteriore + sforzo.</para> + </sect3> + + <sect3 id="kerneltuning"> + <title>Affinamento del Kernel</title> + + <indexterm><primary>affinamento del kernel</primary></indexterm> + + <para>I sistemi <application>&sap.r3;</application> necessitano di + molte risorse. Di conseguenza abbiamo aggiunto i seguenti parametri + al file di configurazione del kernel:</para> + + <programlisting># Set these for memory pigs (SAP and Oracle): +options MAXDSIZ="(1024*1024*1024)" +options DFLDSIZ="(1024*1024*1024)" +# System V options needed. +options SYSVSHM #SYSV-style shared memory +options SHMMAXPGS=262144 #max amount of shared mem. pages +#options SHMMAXPGS=393216 #use this for the 46C inst.parameters +options SHMMNI=256 #max number of shared memory ident if. +options SHMSEG=100 #max shared mem.segs per process +options SYSVMSG #SYSV-style message queues +options MSGSEG=32767 #max num. of mes.segments in system +options MSGSSZ=32 #size of msg-seg. MUST be power of 2 +options MSGMNB=65535 #max char. per message queue +options MSGTQL=2046 #max amount of msgs in system +options SYSVSEM #SYSV-style semaphores +options SEMMNU=256 #number of semaphore UNDO structures +options SEMMNS=1024 #number of semaphores in system +options SEMMNI=520 #number of semaphore identifiers +options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> + + <para>I valori minimi sono specificati nella documentazione fornita + con &sap;. Dal momento che non v'è alcuna descrizione per + Linux, vedi nella sezione HP-UX (32-bit) per ulteriori informazioni. + Siccome il sistema per l'installazione di 4.6C SR2 ha più + memoria principale, il segmento condiviso può essere + più grande sia per <application>&sap;</application> che per + <application>&oracle;</application>, quindi scegli un numero maggiore + di pagine di memoria condivisa.</para> + + <note> + <para>Con l'installazione di default di FreeBSD 4.5 su &i386;, lascia <literal>MAXDSIZ</literal> e <literal>DFLDSIZ</literal> ad un + massimo di 1 GB. In caso contrario potrebbero accadere strani + errori, come <errorname>ORA-27102: out of memory</errorname> e + <errorname>Linux Error: 12: Cannot allocate + memory</errorname>.</para> + </note> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="installingsapr3"> + <title>Installazione di &sap.r3;</title> + + <sect3 id="preparingsapcdroms"> + <title>Preparazione dei CD-ROM di &sap;</title> + + <para>Ci sono molti CD-ROM da montare e smontare durante + l'installazione. Ad avere abbastanza drive CD-ROM, puoi montarli + tutti. Abbiamo deciso di copiare i contenuti dei CD-ROM nelle + directory corrispondenti:</para> + + <programlisting>/oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/<replaceable>cd-name</replaceable></programlisting> + + <para>dove <replaceable>cd-name</replaceable> era uno tra + <filename>KERNEL</filename>, + <filename>RDBMS</filename>, <filename>EXPORT1</filename>, + <filename>EXPORT2</filename>, <filename>EXPORT3</filename>, + <filename>EXPORT4</filename>, <filename>EXPORT5</filename> e + <filename>EXPORT6</filename> per l'installazione di 4.6B/IDES, + e <filename>KERNEL</filename>, <filename>RDBMS</filename>, + <filename>DISK1</filename>, <filename>DISK2</filename>, + <filename>DISK3</filename>, <filename>DISK4</filename> e + <filename>LANG</filename> per l'installazione di 4.6C SR2. Tutti i + nomi dei file sui CD montati dovrebbero essere in lettere maiuscole. + In caso contrario usa l'opzione <option>-g</option> per montare, + cioè usa questi comandi:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount_cd9660 -g /dev/cd0a /mnt</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp -R /mnt/* /oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/<replaceable>cd-name</replaceable></userinput> +&prompt.root; <userinput>umount /mnt</userinput></screen> + </sect3> + + <sect3 id="runningtheinstall-script"> + <title>Avvio dello Script di Installazione</title> + + <para>Per prima cosa devi creare una directory <filename + class="directory">install</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir install</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd install</userinput></screen> + + <para>Quindi viene lanciato lo script di installazione, che copia + quasi tutti i file rilevanti dentro alla directory <filename + class="directory">install</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/KERNEL/UNIX/INSTTOOL.SH</userinput></screen> + + <para>L'installazione (4.6B) è data con un sistema di + dimostrazione &sap.r3; completamente personalizzato, per questo ci + sono sei CD EXPORT invece che tre. A questo punto il modello + <filename>CENTRDB.R3S</filename> serve per l'installazione di una + istanza centrale standard (<application>&r3;</application> e + database), non l'instanza centrale IDES, quindi bisogna copiare il + corrispondente <filename>CENTRDB.R3S</filename> dalla directory + <filename class="directory">EXPORT1</filename>, altrimenti + <command>R3SETUP</command> + chiederà solo tre CD EXPORT.</para> + + <para>La nuova distribuzione di + <application>&sap; 4.6C SR2</application> viene venduta con quattro + CD EXPORT. Il file che controlla i passi dell'installazione è + <filename>CENTRAL.R3S</filename>. Contrariamente alle versioni + precedenti non ci sono modelli di installazione per una istanza + centrale con o senza database. <application>&sap;</application> usa + un modello diverso per l'installazione del database. Per riavviare + l'installazione in un secondo momento, è comunque sufficiente + riavviare con il file originale.</para> + + <para>Durante e dopo l'installazione, <application>&sap;</application> + richiede <command>hostname</command> per restituire solamente + il nome del computer, non il nome completo del dominio. Quindi + imposta l'hostname in questo modo, oppure imposta un alias con + <command>alias hostname='hostname -s'</command> per entrambi + <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> e + <username><replaceable>sid</replaceable>adm</username> (e per + <username>root</username> almeno per i punti eseguiti come + <username>root</username>). È anche possibile modificare i file + <filename>.profile</filename> e <filename>.login</filename> installati + di entrambi gli utenti creati durante l'installazione di + <application>&sap;</application>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="startr3setup-46B"> + <title>Avviare <command>R3SETUP</command> 4.6B</title> + + <para>Assicurati che <envar>LD_LIBRARY_PATH</envar> sia impostato + correttamente:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>export LD_LIBRARY_PATH=/oracle/IDS/lib:/sapmnt/IDS/exe:/oracle/805_32/lib</userinput></screen> + + <para>Avvia <command>R3SETUP</command> come <username>root</username> + dalla directory di installazione:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /oracle/IDS/sapreorg/install</userinput> +&prompt.root; <userinput>./R3SETUP -f CENTRDB.R3S</userinput></screen> + + <para>Lo script, quindi, fa alcune domande (i default sono tra + parentesi, seguite dal vero input):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="3"> + <thead> + <row> + <entry>Domanda</entry> + + <entry>Default</entry> + + <entry>Input</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Enter SAP System ID</entry> + + <entry>[C11]</entry> + + <entry>IDS<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter SAP Instance Number</entry> + + <entry>[00]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter SAPMOUNT Directory</entry> + + <entry>[/sapmnt]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter name of SAP central host</entry> + + <entry>[troubadix.domain.de]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter name of SAP db host</entry> + + <entry>[troubadix]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Select character set</entry> + + <entry>[1] (WE8DEC)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Oracle server version (1) Oracle 8.0.5, (2) Oracle + 8.0.6, (3) Oracle 8.1.5, (4) Oracle 8.1.6</entry> + + <entry></entry> + + <entry>1<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Extract Oracle Client archive</entry> + + <entry>[1] (Yes, extract)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to KERNEL CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/KERNEL</entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to RDBMS CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/RDBMS</entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT1 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT1</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT1 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD4_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT2 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT2</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT2 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD5_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT3 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT3</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT3 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD6_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT4 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT4</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT4 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD7_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT5 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT5</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT5 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD8_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to EXPORT6 CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/IDS/sapreorg/EXPORT6</entry> + </row> + + <row> + <entry>Directory to copy EXPORT6 CD</entry> + + <entry>[/oracle/IDS/sapreorg/CD9_DIR]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter amount of RAM for SAP + DB</entry> + + <entry> </entry> + + <entry>850<keycap>Enter</keycap> (in Megabytes)</entry> + </row> + + <row> + <entry>Service Entry Message Server</entry> + + <entry>[3600]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of sapsys</entry> + + <entry>[101]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of oper</entry> + + <entry>[102]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of dba</entry> + + <entry>[100]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter User-ID of + <replaceable>sid</replaceable>adm</entry> + + <entry>[1000]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter User-ID of + ora<replaceable>sid</replaceable></entry> + + <entry>[1002]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Number of parallel procs</entry> + + <entry>[2]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Se non hai copiato i CD in posizioni diverse, l'installer di + <application>&sap;</application> non può tyrovare i CD + necessari (identificati dal file <filename>LABEL.ASC</filename> + sul CD) e quindi ti chiederà di inserire e montare il CD + e di confermare o di inserire il path al mount.</para> + + <para><filename>CENTRDB.R3S</filename> potrebbe non essere scevro di + errori. Nel nostro caso, ha richiesto il CD EXPORT4 un'altra volta + ma indicando la chiave corretta (6_LOCATION, quindi 7_LOCATION, + ecc.), così bisogna continuare ad inserire i valori + corretti.</para> + + <para>A parte alcuni problemi sopra menzionati, ogni cosa dovrebbe + andare bene fino al punto dove bisogna installare il database + &oracle;.</para> + </sect3> + + <sect3 id="startr3setup-46C"> + <title>Avviare <command>R3SETUP</command> 4.6C SR2</title> + + <para>Assicurati che <envar>LD_LIBRARY_PATH</envar> sia impostato + correttamente. Ha un valore diverso dall'installazione di 4.6B con + <application>&oracle; 8.0.5</application>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>export LD_LIBRARY_PATH=/sapmnt/PRD/exe:/oracle/PRD/817_32/lib</userinput></screen> + + <para>Avvia <command>R3SETUP</command> come <username>root</username> + dalla directory di installazione:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /oracle/PRD/sapreorg/install</userinput> +&prompt.root; <userinput>./R3SETUP -f CENTRAL.R3S</userinput></screen> + + <para>Lo script, quindi, fa alcune domande (i default sono tra + parentesi, seguite dal vero input):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="3"> + <thead> + <row> + <entry>Domanda</entry> + + <entry>Default</entry> + + <entry>Input</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Enter SAP System ID</entry> + + <entry>[C11]</entry> + + <entry>PRD<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter SAP Instance Number</entry> + + <entry>[00]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter SAPMOUNT Directory</entry> + + <entry>[/sapmnt]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter name of SAP central host</entry> + + <entry>[majestix]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Database System ID</entry> + + <entry>[PRD]</entry> + + <entry>PRD<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter name of SAP db host</entry> + + <entry>[majestix]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Select character set</entry> + + <entry>[1] (WE8DEC)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Oracle server version (2) Oracle 8.1.7</entry> + + <entry></entry> + + <entry>2<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Extract Oracle Client archive</entry> + + <entry>[1] (Yes, extract)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter path to KERNEL CD</entry> + + <entry>[/sapcd]</entry> + + <entry>/oracle/PRD/sapreorg/KERNEL</entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter amount of RAM for SAP + DB</entry> + + <entry>2044</entry> + + <entry>1800<keycap>Enter</keycap> (in Megabytes)</entry> + </row> + + <row> + <entry>Service Entry Message Server</entry> + + <entry>[3600]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of sapsys</entry> + + <entry>[100]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of oper</entry> + + <entry>[101]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Group-ID of dba</entry> + + <entry>[102]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter User-ID of <username>oraprd</username></entry> + + <entry>[1002]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter User-ID of <username>prdadm</username></entry> + + <entry>[1000]</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>LDAP support</entry> + + <entry></entry> + + <entry>3<keycap>Enter</keycap> (no support)</entry> + </row> + + <row> + <entry>Installation step completed</entry> + + <entry>[1] (continue)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Choose installation service</entry> + + <entry>[1] (DB inst,file)</entry> + + <entry><keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Al momento la creazione degli utenti genera un errore durante + l'installazione nelle fasi OSUSERDBSID_IND_ORA (nel creare l'utente + <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username>) e + OSUSERSIDADM_IND_ORA (nel creare l'utente + <username><replaceable>sid</replaceable>adm</username>).</para> + + <para>A parte qualche problema descritto sopra, tutto dovrebbe andare + liscio fino al punto dove bisogna installare il database + &oracle;.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="installingoracle805"> + <title>Installazione di &oracle; 8.0.5</title> + + <para>Per favore, leggi le corrispondenti note di &sap; e i + <filename>Readme</filename> di &oracle; riguardanti + Linux e <application>&oracle; DB</application> per possibili problemi. + Molti, se non tutti, i problemi nascono da librerie + incompatibili.</para> + + <para>Per maggiori informazioni riguardo all'installazione di + <application>&oracle;</application>, riferirsi al <link + linkend="linuxemu-oracle">capitolo Installare &oracle;</link>.</para> + + + <sect3 id="installingtheoracle805withorainst"> + <title>Installazione di &oracle; 8.0.5 con + <command>orainst</command></title> + + <para>Se bisogna usare <application>&oracle; 8.0.5</application>, + sono richeste alcune librerie in più per un ricollegamento + funzionante, perché <application>&oracle; 8.0.5</application> + è stata collegata con una vecchia glibc (RedHat 6.0), anche + se RedHat 6.1 già usa una nuova glibc. Per questo devi + installare i seguenti pacchetti per essere sicuro che il collegamento + funzioni:</para> + + <para><filename>compat-libs-5.2-2.i386.rpm</filename></para> + <para><filename>compat-glibc-5.2-2.0.7.2.i386.rpm</filename></para> + <para><filename>compat-egcs-5.2-1.0.3a.1.i386.rpm</filename></para> + <para><filename>compat-egcs-c++-5.2-1.0.3a.1.i386.rpm</filename></para> + <para><filename>compat-binutils-5.2-2.9.1.0.23.1.i386.rpm</filename></para> + + <para>Per maggiori informazioni, leggi le corrispondenti note di &sap; + o i <filename>Readme</filename> di &oracle;. Se non hai questa + opzione (al momento dell'installazione non abbiamo avuto abbastanza + tempo per controllare), si possono usare i binari originali, oppure + usare i binari ricollegati da un sistema RedHat originale.</para> + + <para>Per compilare l'intelligent agent, bisogna installare il + pacchetto Tcl di RedHat. Se non puoi recuperare + <filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>, dovrebbe funzionare + uno più nuovo come + <filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> da RedHat 6.1.</para> + + <para>A parte il ricollegamento, l'installazione è + diretta:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>su - oraids</userinput> +&prompt.root; <userinput>export TERM=xterm</userinput> +&prompt.root; <userinput>export ORACLE_TERM=xterm</userinput> +&prompt.root; <userinput>export ORACLE_HOME=/oracle/IDS</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd $ORACLE_HOME/orainst_sap</userinput> +&prompt.root; <userinput>./orainst</userinput></screen> + + <para>Conferma tutti i comandi con <keycap>Enter</keycap> fino a che + il software non è installato, a parte il + <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis>, che non è + disponibile per Linux. <application>&oracle;</application>, quindi, + si ricolleghi con <command>i386-glibc20-linux-gcc</command> + invece dei disponibili <command>gcc</command>, + <command>egcs</command> o <command>i386-redhat-linux-gcc + </command>.</para> + + <para>A causa di limitazioni di tempo, abbiamo deciso di usare i binari + da una distribuzione di + <application>&oracle; 8.0.5 PreProduction</application>, dopo il + primo tentativo, fallito, di far funzionare la versione dal CD del + RDBMS, e trovare e accedere agli RPM corretti era un incubo in quel + momento.</para> + </sect3> + + <sect3 id="installingtheoracle805preproduction"> + <title>Installzione della Distribuzione &oracle; 8.0.5 Pre-production + per Linux (Kernel 2.0.33)</title> + + <para>Questa installazione è piuttosto semplice. Monta il CD e + avvia l'installer. Ti chiederà l'ubicazione della directory + home di &oracle; e vi copierà i file. Noi, comunque, Non + abbiamo cancellato ciò che è rimasto dei precedenti + tentativi di installazione del RDBMS.</para> + + <para>Subito dopo, il database <application>&oracle;</application> + può essere lanciato senza problemi.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="installingoracle817"> + <title>Installazione del Tarball di &oracle; 8.1.7 per Linux</title> + + <para>Prendi il tarball <filename>oracle81732.tgz</filename> che + hai prodotto dalla directory di installazione su un sistema Linux e + estrailo in + <filename>/oracle/<replaceable>SID</replaceable>/817_32/</filename>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="continuewithsapr4installation"> + <title>Continuare con l'Installazione di &sap.r3;</title> + + <para>Prima controlla le impostazioni d'ambiente degli utenti + <username>idsamd</username> (<replaceable>sid</replaceable>adm) e + <username>oraids</username> (ora<replaceable>sid</replaceable>). + Ora dovrebbero avere i file <filename>.profile</filename>, + <filename>.login</filename> e <filename>.cshrc</filename> + che usano tutti <command>hostname</command>. Nel caso l'hostname + del sistema sia il nome completamente qualificato, devi cambiare + <command>hostname</command> in <command>hostname + -s</command> dentro a tutti i file.</para> + + <sect3 id="databaseload"> + <title>Caricamento del Database</title> + + <para>Dopo di ciò, <command>R3SETUP</command> può + essere riavviato o continuato (a seconda che se ne sia usciti o + no). <command>R3SETUP</command>, quindi, crea le tabelle e carica + i dati nel database con <command>R3load</command> (per 46B IDES, + da EXPORT1 a EXPORT6, per 46C da DISK1 a DISK4).</para> + + <para>Quando il caricamento del database è finito (potrebbe + richiedere qualche ora), vengono richieste alcune password. + Per installazioni di prova, si possono usare le ben note + password di default (usane di diverse se la sicurezza è un + problema!):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + + <entry>Domanda</entry> + + <entry>Input</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + + <entry>Enter Password for sapr3</entry> + + <entry>sap<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Confirum Password for sapr3</entry> + + <entry>sap<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Password for sys</entry> + + <entry>change_on_install<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Confirm Password for sys</entry> + + <entry>change_on_install<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Enter Password for system</entry> + + <entry>manager<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + + <row> + <entry>Confirm Password for system</entry> + + <entry>manager<keycap>Enter</keycap></entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>A questo punto abbiamo avuto qualche problema con + <command>dipgntab</command> durante l'installazione di 4.6B.</para> + </sect3> + + <sect3 id="listener"> + <title>Listener</title> + + <para>Avvia il listener di <application>&oracle;</application> come + utente <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> come + segue:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen> + + <para>Altrimenti potresti incorrere nell'errore + <errorcode>ORA-12546</errorcode> poiché i socket non hanno i + permessi giusti. Vedi la nota di &sap; 072984.</para> + </sect3> + + <sect3 id="mnlstables"> + <title>Aggiornare le Tabelle MNLS</title> + + <para>Se pensi di importare le lingue non-Latin-1 nel sistema + <application>&sap;</application>, devi aggiornare le tabelle Multi + National Language Support. Questo è descritto nelle note di + &sap; OSS 15023 e 45619. Altrimenti puoi saltare questa domanda + durante l'installazione di <application>&sap;</application>.</para> + + <note> + <para>Se non hai bisogno del MNLS, è comunque necessario + controllare la tabella TCPDB e inizializzarla se ancora non è + stato fatto. Per maggiori informazioni, vedi le note di &sap; + 0015023 e 0045619.</para> + </note> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="postinstallationsteps"> + <title>Dopo l'Installazione</title> + + <sect3 id="requestsapr3licensekey"> + <title>Richiesta della Chiave di Licenza di &sap.r3;</title> + + <para>Devi richiedere la tua chiave di licenza per + <application>&sap.r3;</application>. È necessaria, + dal momento che la licenza temporanea che è stata usata durante + l'installazione era valida solo per quattro settimane. Prima di tutto + recupera la chiave hardware. Autenticati come utente + <username>idsadm</username> e lancia + <command>saplicense</command>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/sapmnt/IDS/exe/saplicense -get</userinput></screen> + + <para>Lanciando <command>saplicense</command> senza paramentri, viene + restituita una lista di opzioni. Quando si riceve la chiave di + licenza, può essere installata usando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/sapmnt/IDS/exe/saplicense -install</userinput></screen> + + <para>Ti viene richiesto di inserire i seguenti valori:</para> + + <programlisting>SAP SYSTEM ID = <replaceable>SID, 3 chars</replaceable> +CUSTOMER KEY = <replaceable>hardware key, 11 chars</replaceable> +INSTALLATION NO = <replaceable>installation, 10 digits</replaceable> +EXPIRATION DATE = <replaceable>yyyymmdd, usually "99991231"</replaceable> +LICENSE KEY = <replaceable>license key, 24 chars</replaceable></programlisting> + </sect3> + + <sect3 id="creatingusers"> + <title>Creazione degli Utenti</title> + + <para>Crea un utente dentro il client 000 (richiesto per qualche + azione da eseguire dentro al client 000, ma con un utente diverso + dagli utenti <username>sap*</username> e + <username>ddic</username>). Come nome utente, noi solitamente + scegliamo <username>wartung</username> (o + <username>servizio</username> in italiano). I profili richiesti + sono <literal>sap_new</literal> e <literal>sap_all</literal>. + Per maggiore sicurezza, le password degli utenti di default dentro + a tutti i client dovrebbero essere cambiate (compresi gli utenti + <username>sap*</username> e <username>ddic</username>).</para> + </sect3> + + <sect3 id="configtranssysprofileopermodesetc"> + <title>Configurare il Sistema di Trasporto, il Profilo, i Modi di + Operare, Ecc.</title> + + <para>Dentro al client 000, per gli utenti diversi da + <username>ddic</username> e <username>sap*</username>, + fai almeno questo:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Azione</entry> + + <entry>Transazione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Configura il Sistema di Trasporto, p.e. come + <emphasis>Stand-Alone + Transport Domain Entity</emphasis></entry> + + <entry>STMS</entry> + </row> + + <row> + <entry>Crea / Modifica il Profilo per il Sistema</entry> + + <entry>RZ10</entry> + </row> + + <row> + <entry>Controlla le Istanze e i Modi di Operare</entry> + + <entry>RZ04</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Questi e tutti gli altri punti dopo l'installazione sono + estesamente descritti nelle guide di installazione di + <application>&sap;</application>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="editintsidsap"> + <title>Modificare + <filename>init<replaceable>sid</replaceable>.sap</filename> + (<filename>initIDS.sap</filename>)</title> + + <para>Il file <filename>/oracle/IDS/dbs/initIDS.sap</filename> + contiene il profilo di backup di <application>&sap;</application>. + Qui la dimensione del nastro da usare, il tipo di compressione e + tutto il resto sono da definire. Per farlo funzionare con + <command>sapdba</command> / <command>brbackup</command>, abbiamo + cambiato i seguenti valori:</para> + + <programlisting>compress = hardware +archive_function = copy_delete_save +cpio_flags = "-ov --format=newc --block-size=128 --quiet" +cpio_in_flags = "-iuv --block-size=128 --quiet" +tape_size = 38000M +tape_address = /dev/nsa0 +tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> + + <para>Spiegazioni:</para> + + <para><varname>compress</varname>: Il nastro che usiamo + è un HP DLT1 che ha compressione hardware .</para> + + <para><varname>archive_function</varname>: Questa definisce il + comportamento normale per salvare i log dell'archivio di &oracle;: + i nuovi file di log sono salvati sul nastro, quelli già + salvati sono salvati ancora e poi cancellati. Questo previene molti + problemi se devi recuperare il database e uno dei nastri d'archivio + si è rovinato.</para> + + <para><varname>cpio_flags</varname>: Di default si usa + <option>-B</option> che imposta la dimensione dei blocchi a + 5120 Bytes. Per i nastri DLT, HP raccomanda una dimensione dei + blocchi di almeno 32 K, per cui abbiamo usato + <option>--block-size=128</option> per 64 K. + <option>--format=newc</option> è necessaria perché + abbiamo un numero di inode maggiore di 65535. L'ultima opzione + <option>--quiet</option> è necessaria perché altrimenti + <command>brbackup</command> si lamenta non appena + <command>cpio</command> restituisce il numero di blocchi + salvato.</para> + + <para><varname>cpio_in_flags</varname>: Etichetta necessaria + per caricare i dati dal nastro. Il formato è riconosciuto + automaticamente.</para> + + <para><varname>tape_size</varname>: Solitamente questo indica + la capacità di archiviazione del nastro. Per ragioni di + sicurezza (usiamo la compressione hardware), il valore è + leggermente più bassp del valore reale.</para> + + <para><varname>tape_address</varname>: Il dispositivo non + riavvolgibile da usare con <command>cpio</command>.</para> + + <para><varname>tape_address_rew</varname>: Il dispositivo + riavvolgibile da usare con <command>cpio</command>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Configurazione dopo l'Installazione</title> + + <para>I seguenti parametri di <application>&sap;</application> + dovrebbero essere rivisti dopo l'installazione (esempi per IDES 46B, + con 1 GB di memoria):</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Nome</entry> + + <entry>Valore</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>ztta/roll_extension</entry> + + <entry>250000000</entry> + </row> + + <row> + <entry>abap/heap_area_dia</entry> + + <entry>300000000</entry> + </row> + + <row> + <entry>abap/heap_area_nondia</entry> + + <entry>400000000</entry> + </row> + + <row> + <entry>em/initial_size_MB</entry> + + <entry>256</entry> + </row> + + <row> + <entry>em/blocksize_kB</entry> + + <entry>1024</entry> + </row> + + <row> + <entry>ipc/shm_psize_40</entry> + + <entry>70000000</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Nota &sap; 0013026:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Nome</entry> + + <entry>Valore</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>ztta/dynpro_area</entry> + + <entry>2500000</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Nota &sap; 0157246:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Nome</entry> + + <entry>Valore</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>rdisp/ROLL_MAXFS</entry> + + <entry>16000</entry> + </row> + + <row> + <entry>rdisp/PG_MAXFS</entry> + + <entry>30000</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <note> + <para>Con i parametri descritti, su un sistema con 1 gigabyte + di memoria, si troverà un consumo di memoria simile a:</para> + + <programlisting>Mem: 547M Active, 305M Inact, 109M Wired, 40M Cache, 112M Buf, 3492K Free</programlisting> + </note> + </sect3> + </sect2> + + <sect2 id="problemsduringinstallation"> + <title>Problemi Durante l'Installazione</title> + + <sect3 id="restartr3setup"> + <title>Riavviare <command>R3SETUP</command> dopo la Risoluzione di un + Problema</title> + + <para><command>R3SETUP</command> si ferma se incorre in un errore. + Se hai guardato al file di log corrispondente e corretto l'errore, + devi riavviare <command>R3SETUP</command>, solitamente + selezionando REPEAT come opzione per l'ultimo passo + per cui <command>R3SETUP</command> si è lamentato.</para> + + <para>Per riavviare <command>R3SETUP</command>, avvialo con il + corrispondente file <filename>R3S</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>./R3SETUP -f CENTRDB.R3S</userinput></screen> + + <para>per 4.6B, oppure con</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>./R3SETUP -f CENTRAL.R3S</userinput></screen> + + <para>per 4.6C, non importa che errore sia accaduto con + <filename>CENTRAL.R3S</filename> o + <filename>DATABASE.R3S</filename>.</para> + + <note> + <para>In alcuni punti, <command>R3SETUP</command> assume che sia + il database che i processi di <application>&sap;</application> + stiano girando (come fossero passi già completati). + Se dovessero accadere errori e, per esempio, il database non fosse + avviato, dovresti avviare sia il database che + <application>&sap;</application> a mano, dopo aver corretto gli + errori e prima di avviare ancora <command>R3SETUP</command>.</para> + + <para>Non dimenticarti di avviare ancora il listener di + <application>&oracle;</application> (come + <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> con + <command>umask 0; lsnrctl start</command>) se è stato fermato + (per esempio a causa di un reboot necessario del sistema).</para> + </note> + </sect3> + + <sect3 id="indoraduringduringr3setup"> + <title>OSUSERSIDADM_IND_ORA Durante <command>R3SETUP</command></title> + + <para>Se <command>R3SETUP</command> si lamentasse a questo punto, + modifica il file modello <command>R3SETUP</command> usato prima + (<filename>CENTRDB.R3S</filename> (4.6B) o anche + <filename>CENTRAL.R3S</filename> o <filename>DATABASE.R3S</filename> + (4.6C)). Individua <literal>[OSUSERSIDADM_IND_ORA]</literal> o cerca + solo la definizione <literal>STATUS=ERROR</literal> e modificala con i + seguenti valori:</para> + + <programlisting>HOME=/home/<replaceable>sid</replaceable>adm (era vuota) +STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting> + + <para>Quindi puoi riavviare ancora <command>R3SETUP</command>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="indoraduringr3setup"> + <title>OSUSERDBSID_IND_ORA Durante <command>R3SETUP</command></title> + + <para><command>R3SETUP</command> potrebbe anche lamentarsi a questo + punto. L'errore, qui, è simile a quello nella fase + OSUSERSIDADM_IND_ORA. Modifica il file modello + <command>R3SETUP</command> usato allora + (<filename>CENTRDB.R3S</filename> + (4.6B) oppure <filename>CENTRAL.R3S</filename> o + <filename>DATABASE.R3S</filename> (4.6C)). Individua + <literal>[OSUSERDBSID_IND_ORA]</literal> o cerca solo la definizione + <literal>STATUS=ERROR</literal> e modifica questi valori in quella + sezione:</para> + + <programlisting>STATUS=OK</programlisting> + + <para>Riavvia, quindi, <command>R3SETUP</command>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="oraviewvrffilenotfound"> + <title><errorname>oraview.vrf FILE NOT FOUND</errorname> Durante + l'Installazione di &oracle;</title> + + <para>Non hai deselezionato + <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis> prima di cominciare + l'installazione. Questo è contrassegnato per l'installazine + anche se l'opzione non è disponibile per Linux. Deseleziona + questo prodotto nel menù di installazione di + <application>&oracle;</application> e riavvia l'installazione.</para> + </sect3> + + <sect3 id="textenvincalid"> + <title><errorname>TEXTENV_INVALID</errorname> Durante + <command>R3SETUP</command>, RFC o l'Avvio di SAPgui</title> + + <para>Se si incorre in questo errore, allora manca la corretta + internazionalizzazione. La nota di &sap; 0171356 elenca gli RPM + necessari da installare (p.e. <filename>saplocales-1.0-3</filename>, + <filename>saposcheck-1.0-1</filename> per RedHat 6.1). Nel caso + tu abbia ignorato tutti i relativi errori ed impostato lo + <literal>STATUS</literal> corrispondente da <literal>ERROR</literal> + a <literal>OK</literal> (in <filename>CENTRDB.R3S</filename>) + ogni volta che <command>R3SETUP</command> si è lamentato e + riavviato <command>R3SETUP</command>, il sistema + <application>&sap;</application> non sarà configurato + correttamente e non sarai in grado di connetterti al sistema tramite + una <application>SAPgui</application>, anche se il sistema può + essere avviato. Provando a connetterci con la vecchia + <application>SAPgui</application> abbiamo avuto questi + messaggi:</para> + + <programlisting>Sat May 5 14:23:14 2001 +*** ERROR => no valid userarea given [trgmsgo. 0401] +Sat May 5 14:23:22 2001 +*** ERROR => ERROR NR 24 occured [trgmsgi. 0410] +*** ERROR => Error when generating text environment. [trgmsgi. 0435] +*** ERROR => function failed [trgmsgi. 0447] +*** ERROR => no socket operation allowed [trxio.c 3363] +Speicherzugriffsfehler</programlisting> + + <para>Questo comportamento è imputabile a + <application>&sap.r3;</application> che non è in grado di + assegnare correttamente una internazionalizzazione e che non è ben + configurato (definizioni mancanti in alcune tabelle del database). + Per essere in grado di connettersi a <application>&sap;</application>, + aggiungi queste definizioni nel file <filename>DEFAULT.PFL</filename> + (vedi nota 0043288):</para> + + <programlisting>abap/set_etct_env_at_new_mode = 0 +install/collate/active = 0 +rscp/TCP0B = TCP0B</programlisting> + + <para>Riavvia il sistema <application>&sap;</application>. Ora puoi + connetterti al sistema, anche se le impostazioni della lingua + specifiche per il paese potrebbero non funzionare come desiderato. + Dopo aver corretto le impostazioni del paese (e aver fornito le + internazionalizzazioni esatte), queste definizioni possono essere + riomsse da <filename>DEFAULT.PFL</filename> e il sistema + <application>&sap;</application> può essere riavviato.</para> + </sect3> + + <sect3 id="ora-00001"> + <title><errorcode>ORA-00001</errorcode></title> + + <para>Questo errore è accaduto solo con + <application>&oracle; 8.1.7</application> su FreeBSD 4.5. + La ragione era che il database <application>&oracle;</application> + non poteva inizializzarsi correttamente e andava in crash, lasciando + i semafori e la memoria condivisa sul sistema. Il tentativo + successivo di lanciare il database, ritornava + <errorcode>ORA-00001</errorcode>.</para> + + <para>Trovali con <command>ipcs -a</command> e rimuovili con + <command>ipcrm</command>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="ora-00445pmon"> + <title><errorcode>ORA-00445</errorcode> (Background Process PMON Did + Not Start)</title> + + <para>Questo errore è accaduto con <application>&oracle; + 8.1.7</application>. Viene riportato se il database è avviato + con il solito script <command>startsap</command> (per esempio + <command>startsap_majestix_00</command>) come utente + <username>prdadm</username>.</para> + + <para>Un modo per aggirarlo è lanciare il database come utente + <username>oraprd</username>, con <command>svrmgrl</command>:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>svrmgrl</userinput> +SVRMGR> <userinput>connect internal;</userinput> +SVRMGR> <userinput>startup</userinput>; +SVRMGR> <userinput>exit</userinput></screen> + </sect3> + + <sect3 id="ora-12546"> + <title><errorcode>ORA-12546</errorcode> (Start Listener with Correct + Permissions)</title> + + <para>Avvia il listener di <application>&oracle;</application> + come utente <username>oraids</username> con i seguenti + comandi:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen> + + <para>Altrimenti potresti ottenere <errorcode>ORA-12546</errorcode> + poiché i socket non hanno i permessi corretti. Vedi la nota + di &sap; 0072984.</para> + </sect3> + + <sect3 id="ora-27102"> + <title><errorcode>ORA-27102</errorcode> (Out of Memory)</title> + + <para>Questo errore è accaduto mentre tentavamo di usare i valori + per <literal>MAXDSIZ</literal>e <literal>DFLDSIZ</literal> maggiori di + 1 GB (1024x1024x1024). In più ci siamo ritrovati + <errorname>Linux Error 12: Cannot allocate memory</errorname>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="dipgntabindind"> + <title>[DIPGNTAB_IND_IND] Durante <command>R3SETUP</command></title> + + <para>In generale, vedi la nota di &sap; 0130581 (il punto + <command>R3SETUP</command> termina <literal>DIPGNTAB</literal>). Per + qualche ragione, durante l'installazione specifica per IDES, il + processo di installazione non usava il giusto nome <quote>IDS</quote> + del sistema &sap;, ma piuttosto la stringa vuota + <literal>""</literal>. Questo porta a qualche piccolo problema con + l'accesso alle directory, dal momento che i path sono generati + dinamicamente usando <replaceable>SID</replaceable> + (in questo caso IDS). Quindi, invece di accedere a:</para> + + <programlisting>/usr/sap/IDS/SYS/... +/usr/sap/IDS/DVMGS00</programlisting> + + <para>venivano usati questi path:</para> + + <programlisting>/usr/sap//SYS/... +/usr/sap/D00</programlisting> + + <para>Per continuare con l'installazione, abbiamo creato un + collegamento e una direcotry addizionale:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pwd</userinput> +/compat/linux/usr/sap +&prompt.root; <userinput>ls -l</userinput> +total 4 +drwxr-xr-x 3 idsadm sapsys 512 May 5 11:20 D00 +drwxr-x--x 5 idsadm sapsys 512 May 5 11:35 IDS +lrwxr-xr-x 1 root sapsys 7 May 5 11:35 SYS -> IDS/SYS +drwxrwxr-x 2 idsadm sapsys 512 May 5 13:00 tmp +drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen> + + <para>Abbiamo trovato note di &sap; che descrivono questo comportamento + (0029227 e 0008401). Non siamo incorsi in alcuno di questi problemi + installando <application>&sap; 4.6C</application>.</para> + </sect3> + + <sect3 id="rfcrswboiniindind"> + <title>[RFCRSWBOINI_IND_IND] Durante <command>R3SETUP</command></title> + + <para>Durante l'installazione di <application>&sap; 4.6C</application>, + questo errore era la conseguenza di un altro errore avvenuto in + precedenza. In questo caso, controlla nei file di log e correggi il + vero problema.</para> + + <para>Se dopo aver guardato nei log questo errore è + effettivamente quello corretto (controlla le note di &sap;), puoi + impostare lo <literal>STATUS</literal> dei punti sbagliati da + <literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file + <filename>CENTRDB.R3S</filename>) e riavviare + <command>R3SETUP</command>. + Dopo l'installazione, devi eseguire il rapporto + <literal>RSWBOINS</literal> dalla transazione SE38. Per maggiori + informazioni sulle fasi <literal>RFCRSWBOINI</literal> e + <literal>RFCRADDBDIF</literal>, vedi la nota di &sap; + 0162266.</para> + </sect3> + + <sect3 id="rfcraddbdifindind"> + <title>[RFCRADDBDIF_IND_IND] durante <command>R3SETUP</command></title> + + <para>Qui si applicano le stesse restrizioni: assicurati di controllare + nei file di log che questo errore non sia causato da qualche problema + precedente.</para> + + <para>Se puoi confermare ciò che dice la nota 0162266 di &sap;, + imposta lo <literal>STATUS</literal> del punto errato da + <literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file + <filename>CENTRDB.R3S</filename>) e riavvia + <command>R3SETUP</command>. Dopo l'installazione, devi eseguire + il rapporto <literal>RADDBDIF</literal> dalla transazione + SE38.</para> + </sect3> + + <sect3 id="sigactionsig31"> + <title><errorcode>sigaction sig31: File size limit + exceeded</errorcode></title> + + <para>Questo errore è avvenuto all'avvio dei processi + <application>&sap;</application> <emphasis>disp+work</emphasis>. Se + si sta avviando <application>&sap;</application> con lo script + <command>startsap</command>, i sottoprocessi avviati si staccano e + fanno il lavoro sporco di avviare tutti gli altri processi + <application>&sap;</application>. Come risultato, lo script stesso + non noterà se qualcosa sia andato storto.</para> + + <para>Per controllare se i processi <application>&sap;</application> + non sono partiti correttamente, dai un'occhiata al loro stato + con <command>ps ax | grep <replaceable>SID</replaceable></command>, + che ti darà una lista di tutti i processi + <application>&oracle;</application> e + <application>&sap;</application>. + Se ti sembra che qualche processo manchi o se non puoi connetterti al + sistema <application>&sap;</application>, guarda nei log + corrispondenti che possono essere trovati in + <filename>/usr/sap/<replaceable>SID</replaceable>/DVEBMGS<replaceable>nr</replaceable>/work/</filename>. + I file in cui guardare sono <filename>dev_ms</filename> e + <filename>dev_disp</filename>.</para> + + <para>Il segnale 31 avviene qui se la quantità di memoria + condivisa utilizzata da <application>&oracle;</application> e + <application>&sap;</application> supera quella definita nel file di + configurazione del kernel e può essere risolto usando un valore + maggiore:</para> + + <programlisting># larger value for 46C production systems: +options SHMMAXPGS=393216 +# smaller value sufficient for 46B: +#options SHMMAXPGS=262144</programlisting> + </sect3> + + <sect3 id="saposcolfails"> + <title>Fallimento dell'avvio di <command>saposcol</command></title> + + <para>Ci sono alcuni problemi con il programma + <command>saposcol</command> (versione 4.6D). + Il sistema <application>&sap;</application> usa + <command>saposcol</command> per raccogliere dati a proposito delle + prestazioni del sistema. Questo programma non è necessario per + usare il sistema <application>&sap;</application>, quindi può + essere considerato un problema minore. La versione più + vecchia (4.6B) funziona, ma non raccoglie tutti i dati (molte + chiamate ritorneranno 0, per esempio l'utilizzo della CPU).</para> + </sect3> + </sect2> </sect1> - <sect1> - <title>Advanced Topics</title> + <sect1 id="linuxemu-advanced"> + <title>Agromenti Avanzati</title> + + <para>Se sei curioso di come funziona la compatibilità con i binari + di Linux, questa è la sezione da leggere. Molto di ciò + che segue è basato pesantemente su una email scritta a &a.chat + da Terry Lambert <email>tlambert@primenet.com</email> (ID del messaggio: + <literal><199906020108.SAA07001@usr09.primenet.com></literal>).</para> + + <sect2> + <title>Come Funziona?</title> + + <indexterm> + <primary>loader della classe di esecuzione</primary> + </indexterm> + + <para>FreeBSD ha una astrazione chiamata un <quote>loader della classe di + esecuzione</quote>. Questo ` un cuneo nella chiamata di sistema + &man.execve.2;.</para> + + <para>Cosa succede è che FreeBSD ha una lista di loader, + piuttosto che un singolo loader con un ritorno nel loader + <literal>#!</literal>, per lanciare qualunque inteprete o script + della shell.</para> + + <para>Storicamente, l'unico loader nella piattaforma &unix; esaminava il + numero magico (generalmente i primi 4 o 8 byte del file) per vedere se + il binario fosse conosciuto dal sistema e, nel caso, invocava il loader + del binario.</para> + + <para>Se non era un tipo di binario per il sistea, la chiamata + &man.execve.2; ritornava un errore, e la shell tentava di avviare + eseguendolo come comando della shell.</para> + + <para>L'assunzione era un default, <quote>qualunque fosse la + shell</quote>.</para> + + <para>Più tardi, è stato fatto un hack per &man.sh.1; per + esaminare i primi due caratteri. Se erano <literal>:\n</literal>, + allora invocava la shell &man.csh.1; (crediamo sia stata SCO a fare per + prima questo hack).</para> + + <para>Ciò che ora fa FreeBSD è scorrere una lista di + loader, con un loader <literal>#!</literal> generico che riconosce + gli interpreti dai caratteri che seguono lo spazio successivo vicino + alla fine, seguito da un ritorno a <filename>/bin/sh</filename>.</para> + + <indexterm><primary>ELF</primary></indexterm> + + <para>Per il supporto alle ABI di Linux, FreeBSD vede il numero magico + come un binario ELF (a questo punto non fa distinzione tra FreeBSD, + &solaris;, Linux, o qualunque altro SO che ha un tipo di immagine + ELF).</para> + + <indexterm><primary>Solaris</primary></indexterm> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Il loader di ELF cerca un <emphasis>marchio</emphasis> + specializzato, che ` una sezione di commento nell'immagine ELF e + che non è presente sui binari ELF SVR4/&solaris;.</para> + + <para>I binari di Linux, per funzionare, devono essere + <emphasis>marchiati</emphasis> come tipo <literal>Linux</literal> + da &man.brandelf.1;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux file</userinput></screen> + + <para>Quando viene fatto questo, il loader ELF vedrà il marchio + di <literal>Linux</literal> sul file.</para> + + <indexterm> + <primary>ELF</primary> + <secondary>marchiatura</secondary> + </indexterm> + + <para>Quando il loader ELF vede il marchio di <literal>Linux</literal>, + il loader sostituisce un puntatore nella struttura + <literal>proc</literal>. + Tutte le chiamate di sistema sono indicizzate attraverso questo + puntatore (in un sistema &unix; tradizionale questo sarebbe l'array di + strutture <literal>sysent[]</literal>, contentente le chiamate di + sistema). + In aggiunta;, il processo è etichettato per un trattamento + speciale del vettore trappola per il codice del segnale di lancio, + e molti altri (minori) aggiustamenti che sono gestiti dal modulo Linux + del kernel.</para> + + <para>Il vettore delle chiamate di sistema di Linux contiene, tra le + altre cose, una lista di valori <literal>sysent[]</literal> i cui + indirizzi risiedono nel modulo del kernel.</para> + + <para>Quando una chiamata di sistema è fatta dal binario di + Linux, il codice trappola derefereizia il puntatore alla funzione della + chiamata di sistema dalla struttura <literal>proc</literal>, e prende + i punti di ingresso delle chiamate di sistema di Linux, non di + FreeBSD.</para> + + <para>In più, la modalità Linux + <emphasis>ridefinisce la root</emphasis> dinamicamente; questo, in + effetti, è quello che fa l'opzione <option>union</option> al + montaggio del file system (<emphasis>non</emphasis> il tipo di file + system <literal>unionfs</literal>!). Un tentativo viene prima fatto per + cercare il file nella directory + <filename>/compat/linux/<replaceable>original-path</replaceable></filename>, + <emphasis>quindi</emphasis>, solo se fallisce, la ricerca ` fatta + nella directory + <filename>/<replaceable>original-path</replaceable></filename>. + Questo assicura che possano funzionare i binari che per richiedono altri + binari (p.e., la toolchain di Linux può funzionare tutta sotto il + supporto ABI di Linux). Questo significa anche che i binari di Linux + possono caricare ed eseguire binari di FreeBSD, se non sono presenti i + corrispondenti binari di Linux, e che puoi mettere un comando + &man.uname.1; nell'albero della directory + <filename>/compat/linux</filename> per essere + sicuro che i binari di Linux non possano capire che non stanno girando + sotto Linux.</para> + + <para>In effeti c'è un kernel Linux nel kernel FreeBSD; + le varie funzioni sottostanti che implementano tutti i servizi forniti + dal kernel sono identiche sia nelle definizioni delle tabelle delle + chiamate di sistema di FreeBSD che di Linux: le operazioni sul file + system, + le operazioni nella memoria virtuale, la consegna dei segnali, le IPC + System V, ecc… L'unica differenza è che i binari di + FreeBSD prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di FreeBSD, e i + binari di Linux prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di Linux + (molti dei vecchi SO hanno solo le loro funzioni + <emphasis>colla</emphasis>: gli indirizzi delle funzioni in un array di + strutture <literal>sysent[]</literal> statico globale, invece che + indirizzi di funzioni dereferenziate da un puntatore inizializzato + dinamicamente nella struttura <literal>proc</literal> del processo che + fa la chiamata).</para> + + <para>Qual è la ABI nativa per FreeBSD? Non importa. + Essenzialmente l'unica differenza è che (attualmente: questo + potrebbe facilmente essere cambiato in distribuzioni future, e + probabilmente sarà fatto) le funzioni <emphasis>colla</emphasis> + di FreeBSD sono collegate staticamente nel kernel, e le funzioni + <emphasis>colla</emphasis> di Linux possono essere collegate + staticamente o vi si può accedere attraverso un modulo del + kernel.</para> + + <para>Si, ma è davvero emulazione? No. è + implementazione delle ABI, non emulazione. Non è + coinvolto nessun emulatore (o simulatore, per evitare la prossima + domanda).</para> + + <para>Allora perché talvolta viene chiamata + <quote>emulazione Linux</quote>? Per rendere difficile vendere FreeBSD! + Seriamente, è perché l'implementazione storica è + stata fatta in un momento in cui non c'era altro termine per descrivere + ciò che stava succedendo; dire che FreeBSD lanciava i binari di + Linux non era vero, se non compilavi il codice o caricavi un modulo, + e c'era bisogno di un termine per descrivere cosa veniva + caricato— da qui <quote>l'emulatore Linux</quote>.</para> + </sect2> </sect1> </chapter> -<!-- +<!-- Local Variables: mode: sgml sgml-declaration: "../chapter.decl" diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml index 2aa55959ff..a45719d002 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.120 + Original revision: 1.129 --> <chapter id="mail"> @@ -34,7 +34,6 @@ <title>Sinossi</title> <indexterm><primary>email</primary></indexterm> - <indexterm><primary>posta elettronica</primary></indexterm> <para>La <quote>Posta Elettronica</quote>, meglio conosciuta come email, è una delle forme di comunicazione maggiormente utilizzate @@ -124,7 +123,7 @@ <listitem> <para>Aver configurato correttamente le informazioni DNS relative alla tua macchina server di posta - (<xref linkend="advanced-networking">).</para> + (<xref linkend="network-servers">).</para> </listitem> <listitem> @@ -434,7 +433,7 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <primary><filename>/etc/mail/virtusertable</filename></primary> </indexterm> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -572,7 +571,7 @@ procmail: "|/usr/local/bin/procmail"</programlisting> tre caselle di posta locali <username>joe</username>, <username>eric</username>, e <username>paul</username>. Nota che una casella di posta remota può essere specificata come - <literal>user@example.com</literal>. Il terzo esempio mostra come + <email>user@example.com</email>. Il terzo esempio mostra come scrivere la posta su un file, in questo caso <filename>/dev/null</filename>. L'ultimo esempio mostra come mandare la posta a un programma, in questo caso il messaggio di posta diventa @@ -646,9 +645,9 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <para>Nell'esempio precedente, abbiamo una mappatura per il dominio <hostid role="domainname">example.com</hostid>. Questo file viene processato dall'alto verso il basso fermandosi alla prima corrispondenza - trovata. Il primo elemento mappa <literal>root@example.com</literal> + trovata. Il primo elemento mappa <email>root@example.com</email> nella casella di posta locale <username>root</username>. Il secondo - elemento mappa <literal>postmaster@example.com</literal> nella casella + elemento mappa <email>postmaster@example.com</email> nella casella di posta <username>postmaster</username> sull'host <hostid role="fqdn">noc.example.net</hostid>. Infine, se non sono state trovate corrispondenze per <hostid role="fqdn">example.com</hostid> @@ -1216,10 +1215,10 @@ example.FreeBSD.org example.FreeBSD.org has address 204.216.27.XX</screen> <para>Se ottieni un risultato simile, l'invio diretto a - <email>yourlogin@example.FreeBSD.org</email> dovrebbe funzionare senza - problemi (assumendo che <application>sendmail</application> sia - correttamente in esecuzione su <hostid - role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>).</para> + <email role="nolink">yourlogin@example.FreeBSD.org</email> dovrebbe + funzionare senza problemi (assumendo che + <application>sendmail</application> sia correttamente in esecuzione + su <hostid role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>).</para> <para>Se invece vedi qualcosa di simile a questo:</para> @@ -1623,8 +1622,8 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting> <para>Per spedire la posta con il corretto header <literal>from:</literal>, devi indicare a <application>sendmail</application> di usare - <literal>user@example.net</literal> piuttosto che - <literal>user@bsd.home</literal>. Inoltre vorrai indicare a + <email>user@example.net</email> piuttosto che + <email role="nolink">user@bsd.home</email>. Inoltre vorrai indicare a <application>sendmail</application> di spedire tutta la posta tramite <hostid role="fqdn">relay.example.net</hostid>, permettendo una veloce trasmissione della posta.</para> @@ -1785,8 +1784,7 @@ define(`confDEF_AUTH_INFO', `/etc/mail/auth-info')dnl</programlisting> <filename>/etc/rc.conf</filename> in modo che questo servizio sia attivo dopo ogni avvio del sistema:</para> - <programlisting>sasl_pwcheck_enable="YES" -sasl_pwcheck_program="/usr/local/sbin/pwcheck"</programlisting> + <programlisting>cyrus_pwcheck_enable="YES"</programlisting> <para>Questo assicurerà l'inizializzazione dell'<acronym>SMTP_AUTH</acronym> all'avvio del sistema.</para> @@ -1855,7 +1853,7 @@ sasl_pwcheck_program="/usr/local/sbin/pwcheck"</programlisting> <screen>&prompt.user; <userinput>mail</userinput></screen> <para>I contenuti delle caselle di posta degli utenti in - <filename role="directory">/var/mail</filename> sono letti + <filename class="directory">/var/mail</filename> sono letti automaticamente dall'utility <command>mail</command>. Se la casella di posta è vuota, l'utility esce con un messaggio che indica che non è stato trovato nessun messaggio di posta. Una volta che @@ -1991,7 +1989,7 @@ EOT</screen> <para><application>mutt</application> in modo automatico legge il contenuto della casella di posta dell'utente in <filename - role="directory">/var/mail/</filename> e ne visualizza il contenuto. + class="directory">/var/mail/</filename> e ne visualizza il contenuto. Se non ci sono messaggi nella casella di posta dell'utente, allora <application>mutt</application> si mette in attesa di comandi da parte dell'utente. L'esempio qui sotto mostra <application>mutt</application> @@ -2105,7 +2103,7 @@ EOT</screen> specifiche, attinenti all'attuale contesto d'uso.</para> <para>La directory di default aperta da <application>pine</application> - è <filename role="directory">inbox</filename>. Per visualizzare + è <filename class="directory">inbox</filename>. Per visualizzare l'indice dei messaggi, premi il tasto <keycap>I</keycap>, o seleziona l'opzione <guimenuitem>MESSAGE INDEX</guimenuitem> come da esempio:</para> @@ -2180,9 +2178,7 @@ EOT</screen> <title>Usare fetchmail</title> - <indexterm> - <primary>usare fetchmail</primary> - </indexterm> + <indexterm><primary>fetchmail</primary></indexterm> <para><application>fetchmail</application> è un client <acronym>IMAP</acronym> e <acronym>POP</acronym> super attrezzato che @@ -2283,9 +2279,7 @@ user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting> <title>Usare procmail</title> - <indexterm> - <primary>usare procmail</primary> - </indexterm> + <indexterm><primary>procmail</primary></indexterm> <para>L'utility <application>procmail</application> è un'applicazione molto potente usata per filtrare la posta in ingresso. Permette agli @@ -2313,8 +2307,9 @@ user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting> <para>La maggior parte di queste regole possono essere trovate anche nella pagina man di &man.procmailex.5;.</para> - <para>Per inoltrare la posta inviata da <literal>user@example.com</literal> - all'indirizzo di posta <literal>goodmail@example2.com</literal>:</para> + <para>Per inoltrare la posta inviata da <email>user@example.com</email> + all'indirizzo di posta <email + role="nolink">goodmail@example2.com</email>:</para> <programlisting>:0 * ^From.*user@example.com @@ -2322,14 +2317,14 @@ user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting> <para>Per inoltrare tutti i messaggi di posta con dimensioni inferiori a 1000 bytes verso l'indirizzo di posta esterno - <literal>goodmail@example2.com</literal>:</para> + <email role="nolink">goodmail@example2.com</email>:</para> <programlisting>:0 * < 1000 ! goodmail@example2.com</programlisting> <para>Per inoltrare tutta la posta inviata a - <literal>alternate@example.com</literal> in una casella di posta chiamata + <email>alternate@example.com</email> in una casella di posta chiamata <filename>alternate</filename>:</para> <programlisting>:0 diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml index 25278af115..b80b49e66d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.351 + Original revision: 1.386 --> <appendix id="mirrors"> @@ -46,12 +46,12 @@ <itemizedlist> <listitem> <address> - <otheraddr>Daemon News Mall</otheraddr> - <street>560 South State Street, Suite A2</street> - <city>Orem</city>, <state>UT</state> <postcode>84058</postcode> + <otheraddr>BSD Mall by Daemon News</otheraddr> + <street>PO Box 161</street> + <city>Nauvoo</city>, <state>IL</state> <postcode>62354</postcode> <country>Stati Uniti d'America</country> - Telefono: <phone>+1 800 407-5170</phone> - Fax: <fax>+1 1 801 765-0877</fax> + Telefono: <phone>+1 866 273-6255</phone> + Fax: <fax>+1 217 453-9956</fax> Email: <email>sales@bsdmall.com</email> WWW: <otheraddr><ulink url="http://www.bsdmall.com/freebsd1.html"></ulink></otheraddr> @@ -60,6 +60,28 @@ <listitem> <address> + <otheraddr>BSD-Systems</otheraddr> + Email: <email>info@bsd-systems.co.uk</email> + WWW: <otheraddr><ulink + url="http://www.bsd-systems.co.uk"></ulink></otheraddr> + </address> + </listitem> + + <listitem> + <address> + <otheraddr>fastdiscs.com</otheraddr> + <street>6 Eltham Close</street> + <city>Leeds</city>, <postcode>LS6 2TY</postcode> + <country>United Kingdom</country> + Telefono: <phone>+44 870 1995 171</phone> + Email: <email>sales@fastdiscs.com</email> + WWW: <otheraddr><ulink + url="http://fastdiscs.com/freebsd/"></ulink></otheraddr> + </address> + </listitem> + + <listitem> + <address> <otheraddr>FreeBSD Mall, Inc.</otheraddr> <street>3623 Sanford Street</street> <city>Concord</city>, <state>CA</state> <postcode>94520-1405</postcode> @@ -74,18 +96,6 @@ <listitem> <address> - <otheraddr>FreeBSD Services Ltd</otheraddr> - <street>11 Lapwing Close</street> - <city>Bicester</city> - <postcode>OX26 6XR</postcode> - <country>Regno Unito</country> - WWW: <otheraddr><ulink - url="http://www.freebsd-services.com/"></ulink></otheraddr> - </address> - </listitem> - - <listitem> - <address> <otheraddr>Hinner EDV</otheraddr> <street>St. Augustinus-Str. 10</street> <postcode>D-81825</postcode> <city>München</city> @@ -109,24 +119,24 @@ <listitem> <address> - <otheraddr>Ingram Micro</otheraddr> - <street>1600 E. St. Andrew Place</street> - <city>Santa Ana</city>, <state>CA</state> <postcode>92705-4926</postcode> - <country>Stati Uniti d'America</country> - Telefono: <phone>1 (800) 456-8000</phone> + <otheraddr>JMC Software</otheraddr> + <country>Irlanda</country> + Telefono: <phone>353 1 6291282</phone> WWW: <otheraddr><ulink - url="http://www.ingrammicro.com/"></ulink></otheraddr> + url="http://www.thelinuxmall.com"></ulink></otheraddr> </address> </listitem> <listitem> <address> - <otheraddr>JMC Software</otheraddr> - <country>Irlanda</country> - Telefono: <phone>353 1 6291282</phone> + <otheraddr>Linux CD Mall</otheraddr> + <street>Private Bag MBE N348</street> + <city>Auckland 1030</city> + <country>Nuova Zelanda</country> + Telefono: <phone>+64 21 866529</phone> WWW: <otheraddr><ulink - url="http://www.thelinuxmall.com"></ulink></otheraddr> - </address> + url="http://www.linuxcdmall.co.nz/"></ulink></otheraddr> + </address> </listitem> <listitem> @@ -145,6 +155,19 @@ <listitem> <address> + <otheraddr>Linux+ DVD Magazine</otheraddr> + <street>Lewartowskiego 6</street> + <city>Warsaw</city> + <postcode>00-190</postcode> + <country>Polonia</country> + Telefono: <phone>+48 22 860 18 18</phone> + Email: <email>editors@lpmagazine.org</email> + WWW: <otheraddr><ulink url="http://www.lpmagazine.org/"></ulink></otheraddr> + </address> + </listitem> + + <listitem> + <address> <otheraddr>Linux System Labs Australia</otheraddr> <street>21 Ray Drive</street> <city>Balwyn North</city> @@ -170,18 +193,6 @@ url="http://linuxcenter.ru/freebsd"></ulink></otheraddr> </address> </listitem> - - <listitem> - <address> - <otheraddr>UNIXDVD.COM LTD</otheraddr> - <street>57 Primrose Avenue</street> - <city>Sheffield</city> - <postcode>S5 6FS</postcode> - <country>Regno Unito</country> - WWW: <otheraddr><ulink - url="http://www.unixdvd.com/"></ulink></otheraddr> - </address> - </listitem> </itemizedlist> </sect2> @@ -195,8 +206,8 @@ <listitem> <address> <otheraddr>Cylogistics</otheraddr> - <street>2672 Bayshore Parkway, Suite 610</street> - <city>Mountain View</city>, <state>CA</state> <postcode>94043</postcode> + <street>809B Cuesta Dr., #2149</street> + <city>Mountain View</city>, <state>CA</state> <postcode>94040</postcode> <country>Stati Uniti d'America</country> Telefono: <phone>+1 650 694-4949</phone> Fax: <fax>+1 650 694-4953</fax> @@ -208,13 +219,13 @@ <listitem> <address> - <otheraddr>FreeBSD Services Ltd</otheraddr> - <street>11 Lapwing Close</street> - <city>Bicester</city> - <postcode>OX26 6XR</postcode> - <country>Regno Unito</country> + <otheraddr>Ingram Micro</otheraddr> + <street>1600 E. St. Andrew Place</street> + <city>Santa Ana</city>, <state>CA</state> <postcode>92705-4926</postcode> + <country>Stati Uniti d'America</country> + Telefono: <phone>1 (800) 456-8000</phone> WWW: <otheraddr><ulink - url="http://www.freebsd-services.com/"></ulink></otheraddr> + url="http://www.ingrammicro.com/"></ulink></otheraddr> </address> </listitem> @@ -232,6 +243,20 @@ <listitem> <address> + <otheraddr>LinuxCenter.Ru</otheraddr> + <street>Galernaya Street, 55</street> + <city>Saint-Petersburg</city> + <postcode>190000</postcode> + <country>Russia</country> + Phone: <phone>+7-812-3125208</phone> + Email: <email>info@linuxcenter.ru</email> + WWW: <otheraddr><ulink + url="http://linuxcenter.ru/freebsd"></ulink></otheraddr> + </address> + </listitem> + + <listitem> + <address> <otheraddr>Navarre Corp</otheraddr> <street>7400 49th Ave South</street> <city>New Hope</city>, <state>MN</state> <postcode>55428</postcode> @@ -285,6 +310,11 @@ <sect2> <title><anchor id="anoncvs-intro">Introduzione</title> + <indexterm> + <primary>CVS</primary> + <secondary>anonymous</secondary> + </indexterm> + <para>Il CVS Anonimo (anche conosciuto come <emphasis>anoncvs</emphasis>) è una caratteristica del programma di utilità CVS contenuto in FreeBSD che serve per sincronizzarsi con un deposito CVS @@ -335,7 +365,7 @@ <title><anchor id="anoncvs-usage">Uso del CVS Anonimo</title> <para>La configurazione di &man.cvs.1; per usare un deposito CVS Anonimo - è semplicemente una questione di impostare la variable di + è semplicemente una questione di impostare la variabile di ambiente <envar>CVSROOT</envar> affinché punti a uno dei server <emphasis>anoncvs</emphasis> del progetto FreeBSD. Al momento della stesura di questo testo sono disponibili i seguenti server:</para> @@ -379,12 +409,27 @@ <para><emphasis>Svezia</emphasis>: freebsdanoncvs@anoncvs.se.FreeBSD.org:/home/ncvs (solo ssh - nessuna password)</para> + + <programlisting>SSH HostKey: 1024 a7:34:15:ee:0e:c6:65:cf:40:78:2d:f3:cd:87:bd:a6 root@apelsin.fruitsalad.org +SSH2 HostKey: 1024 21:df:04:03:c7:26:3e:e8:36:1a:50:2d:c7:ae:b8:5f ssh_host_dsa_key.pub</programlisting> </listitem> <listitem> <para><emphasis>USA</emphasis>: freebsdanoncvs@anoncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs (solo ssh - nessuna password)</para> + + <programlisting>SSH HostKey: 1024 a1:e7:46:de:fb:56:ef:05:bc:73:aa:91:09:da:f7:f4 root@sanmateo.ecn.purdue.edu +SSH2 HostKey: 1024 52:02:38:1a:2f:a8:71:d3:f5:83:93:8d:aa:00:6f:65 ssh_host_dsa_key.pub</programlisting> + </listitem> + + <listitem> + <para><emphasis>USA</emphasis>: + anoncvs@anoncvs1.FreeBSD.org:/home/ncvs (solo ssh - + nessuna password)</para> + + <programlisting>SSH HostKey: 1024 4b:83:b6:c5:70:75:6c:5b:18:8e:3a:7a:88:a0:43:bb root@ender.liquidneon.com +SSH2 HostKey: 1024 80:a7:87:fa:61:d9:25:5c:33:d5:48:51:aa:8f:b6:12 ssh_host_dsa_key.pub</programlisting> </listitem> </itemizedlist> @@ -435,6 +480,17 @@ </example> <example> + <title>Utilizzo di SSH per estrarre il ramo + <filename>src/</filename>:</title> + + <screen>&prompt.user; <userinput>cvs -d freebsdanoncvs@anoncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs co src</userinput> +The authenticity of host 'anoncvs.freebsd.org (128.46.156.46)' can't be established. +DSA key fingerprint is 52:02:38:1a:2f:a8:71:d3:f5:83:93:8d:aa:00:6f:65. +Are you sure you want to continue connecting (yes/no)? <userinput>yes</userinput> +Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known hosts.</screen> + </example> + + <example> <title>Estrazione della Versione di &man.ls.1; dal Ramo 3.X-STABLE:</title> @@ -458,7 +514,7 @@ </example> <example> - <title>Scoperta di Quali Altri Nomi di Moduli Possono Essere Usati:</title> + <title>Scoperta di Quali Altri Nomi di Moduli Possono Essere Usati</title> <screen>&prompt.user; <userinput>setenv CVSROOT :pserver:anoncvs@anoncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs</userinput> &prompt.user; <userinput>cvs login</userinput> @@ -501,6 +557,10 @@ <sect1 id="ctm"> <title>Uso di CTM</title> + <indexterm> + <primary>CTM</primary> + </indexterm> + <para><application>CTM</application> è un metodo per mantenere sincronizzati un albero di directory remoto e uno centralizzato. È stato sviluppato per l'albero dei sorgenti di FreeBSD, anche se con il @@ -583,7 +643,7 @@ <para>Quando inizierai a ricevere gli aggiornamenti <application>CTM</application> via email, puoi usare il programma <command>ctm_rmail</command> per scompattarli e per applicarli. In - realtà, se vuoi avere un processo completamente automizzato, + realtà, se vuoi avere un processo completamente automatizzato, puoi usare il programma <command>ctm_rmail</command> direttamente in un elemento di <filename>/etc/aliases</filename>. Esamina la pagina man di <command>ctm_rmail</command> per maggiori dettagli.</para> @@ -902,8 +962,8 @@ <note> <para>Se hai intenzione di usare <application>CVSup</application> su una macchina sulla quale non sarà installato - <application>&xfree86;</application>, come su un server, assicurati di - usare il port che non include la GUI di + <application>&xfree86;</application> o <application>&xorg;</application>, + come su un server, assicurati di usare il port che non include la GUI di <application>CVSup</application>, ossia <filename role="package">net/cvsup-without-gui</filename>.</para> </note> @@ -1099,9 +1159,9 @@ di CVSup</link>, anche se dovresti provare a selezionarne uno che sia a te vicino nel ciberspazio. In questo esempio useremo un sito di distribuzione di FreeBSD fittizio, <hostid - role="fqdn">cvsup666.FreeBSD.org</hostid>:</para> + role="fqdn">cvsup99.FreeBSD.org</hostid>:</para> - <programlisting>*default host=cvsup666.FreeBSD.org</programlisting> + <programlisting>*default host=cvsup99.FreeBSD.org</programlisting> <para>Devi cambiare l'host in uno che esiste realmente prima di eseguire <application>CVSup</application>. Il settaggio dell'host @@ -1135,14 +1195,9 @@ <application>CVSup</application> a lavorare in modo più efficace, mantenendo traccia di quali aggiornamenti sono stati già ricevuti. Useremo la directory base standard, - <filename>/usr/local/etc/cvsup</filename>:</para> - - <programlisting>*default base=/usr/local/etc/cvsup</programlisting> + <filename>/var/db</filename>:</para> - <para>Questo settaggio è utilizzato di default se non viene - specificato nel <filename>supfile</filename>, e quindi in - realtà non abbiamo bisogno di inserire la riga - precedente.</para> + <programlisting>*default base=/var/db</programlisting> <para>Se la tua directory base non esiste, potrebbe essere una buona idea crearla subito. Il client <command>cvsup</command> interrompe @@ -1190,16 +1245,16 @@ è il seguente:</para> <programlisting>*default tag=. -*default host=cvsup666.FreeBSD.org +*default host=cvsup99.FreeBSD.org *default prefix=/usr -*default base=/usr/local/etc/cvsup +*default base=/var/db *default release=cvs delete use-rel-suffix compress src-all</programlisting> </listitem> </itemizedlist> - <sect3> + <sect3 id="cvsup-refuse-file"> <title>Il File <filename>refuse</filename></title> <para>Come menzionato in precedenza, <application>CVSup</application> @@ -1235,33 +1290,20 @@ src-all</programlisting> hai ancora uno, dovrebbe essere messo) in <filename><replaceable>base</replaceable>/sup/</filename>. <replaceable>base</replaceable> è definita nel tuo - <filename>supfile</filename>; di default, + <filename>supfile</filename>; la nostra <replaceable>base</replaceable> è - <filename>/usr/local/etc/cvsup</filename>, e quindi di default il file + <filename>/var/db</filename>, e quindi di default il file <filename>refuse</filename> è - <filename>/usr/local/etc/cvsup/sup/refuse</filename>.</para> + <filename>/var/db/sup/refuse</filename>.</para> <para>Il file <filename>refuse</filename> ha veramente un formato molto semplice; esso contiene semplicemente i nomi dei file o delle directory che non desideri scaricare. Per esempio, se non parli altre lingue oltre all'inglese e al tedesco, e non hai la necessità - di usare le applicazioni in lingua tedesca (e le applicazioni in altre - lingue, eccetto quella inglese), puoi mettere le seguenti righe nel - tuo file <filename>refuse</filename>:</para> - - <screen>ports/arabic -ports/chinese -ports/french -ports/german -ports/hebrew -ports/hungarian -ports/japanese -ports/korean -ports/polish -ports/portuguese -ports/russian -ports/ukrainian -ports/vietnamese + di leggere la traduzione in tedesco della documentazione, puoi mettere + le seguenti righe nel tuo file <filename>refuse</filename>:</para> + + <screen>doc/bn_* doc/da_* doc/de_* doc/el_* @@ -1275,6 +1317,7 @@ doc/pl_* doc/pt_* doc/ru_* doc/sr_* +doc/tr_* doc/zh_*</screen> <para>e così via per altre lingue (puoi ottenere la lista @@ -1434,8 +1477,36 @@ doc/zh_*</screen> aggiornata.</para> </important> + <important id="cvsup-collec-index-warn"> + <para>Se hai intenzione di creare localmente una copia di + <filename>ports/INDEX</filename>, <emphasis>devi</emphasis> + includere <literal>ports-all</literal> (l'intero albero dei + port). Costruire <filename>ports/INDEX</filename> con un + albero non completo non è supportato. Consulta la + <ulink url="&url.books.faq;/applications.html#MAKE-INDEX"> + FAQ</ulink>.</para> + </important> + <variablelist> <varlistentry> + <term><literal>ports-accessibility + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Software per aiutare gli utenti disabili.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>ports-arabic + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Supporto per la lingua araba.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><literal>ports-archivers release=cvs</literal></term> @@ -1626,6 +1697,15 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> + <term><literal>ports-hebrew + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Supporto per la lingua ebraica.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><literal>ports-hungarian release=cvs</literal></term> @@ -1724,6 +1804,15 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> + <term><literal>ports-net-mgmt + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Software di gestione del network.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><literal>ports-news release=cvs</literal></term> <listitem> @@ -1774,6 +1863,15 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> + <term><literal>ports-science + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Scienzia.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><literal>ports-security release=cvs</literal></term> <listitem> @@ -1808,6 +1906,15 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> + <term><literal>ports-ukrainian + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Supporto per la lingua ucraina.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><literal>ports-vietnamese release=cvs</literal></term> @@ -1869,7 +1976,8 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> - <term><literal>ports-x11-servers</literal></term> + <term><literal>ports-x11-servers + release=cvs</literal></term> <listitem> <para>Server X11.</para> @@ -1877,7 +1985,17 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> - <term><literal>ports-x11-wm</literal></term> + <term><literal>ports-x11-themes + release=cvs</literal></term> + + <listitem> + <para>Temi per X11.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>ports-x11-wm + release=cvs</literal></term> <listitem> <para>Gestori di finestre per X11.</para> @@ -2220,11 +2338,40 @@ doc/zh_*</screen> </varlistentry> <varlistentry> + <term>RELENG_6</term> + + <listitem> + <para>La linea di sviluppo per FreeBSD-6.X, anche conosciuta come + FreeBSD 6-STABLE.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>RELENG_5</term> <listitem> - <para>La linea di sviluppo per FreeBSD-5.X, che diventerà - FreeBSD-STABLE dopo che verrà rilasciato FreeBSD-5.3.</para> + <para>La linea di sviluppo per FreeBSD-5.X, anche conosciuta come + FreeBSD-STABLE.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>RELENG_5_4</term> + + <listitem> + <para>Il ramo di release per FreeBSD-5.4, usato solo per + aggiornamenti relativi alla sicurezza e per altri fix + cruciali.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>RELENG_5_3</term> + + <listitem> + <para>Il ramo di release per FreeBSD-5.3, usato solo per + aggiornamenti relativi alla sicurezza e per altri fix + cruciali.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2263,7 +2410,17 @@ doc/zh_*</screen> <listitem> <para>La linea di sviluppo per FreeBSD-4.X, anche conosciuta come - FreeBSD-STABLE.</para> + FreeBSD 4-STABLE.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>RELENG_4_11</term> + + <listitem> + <para>Il ramo di release per FreeBSD-4.11, usato solo per + aggiornamenti relativi alla sicurezza e per altri fix + cruciali.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2377,16 +2534,40 @@ doc/zh_*</screen> url="&url.base;/releng/">Release Engineering Information</ulink> e <ulink url="&url.articles.releng.en;/release-proc.html">Release - Process</ulink>. L'albero <filename role="directory">src</filename> + Process</ulink>. L'albero <filename class="directory">src</filename> usa nomi di tag che iniziano con <literal>RELENG_</literal>. Gli - alberi <filename role="directory">ports</filename> e <filename - role="directory">doc</filename> usano tag il cui nome inizia con + alberi <filename class="directory">ports</filename> e <filename + class="directory">doc</filename> usano tag il cui nome inizia con <literal>RELEASE</literal>. Infine, l'albero <filename - role="directory">www</filename> non viene taggato con alcun nome + class="directory">www</filename> non viene taggato con alcun nome particolare per le release.</para> <variablelist> <varlistentry> + <term>RELENG_5_4_0_RELEASE</term> + + <listitem> + <para>FreeBSD 5.4</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>RELENG_4_11_0_RELEASE</term> + + <listitem> + <para>FreeBSD 4.11</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>RELENG_5_3_0_RELEASE</term> + + <listitem> + <para>FreeBSD 5.3</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term>RELENG_4_10_0_RELEASE</term> <listitem> @@ -2726,7 +2907,7 @@ doc/zh_*</screen> <itemizedlist> <listitem> - <para>vol/3/freebsd-core: Un completo mirror del server FTP di + <para>vol/4/freebsd-core: Un completo mirror del server FTP di FreeBSD.</para> </listitem> </itemizedlist> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml index 809acfb139..8e9652ad2d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.85 + Original revision: 1.110 --> <chapter id="multimedia"> @@ -43,11 +43,10 @@ il panorama software in quest'area sta rapidamente cambiando.</para> <para>Questo capitolo descriverà i passi necessari per configurare la - tua scheda audio. La configurazione e l'installazione di - <application>&xfree86;</application> (<xref linkend="x11">) si sono - già prese cura dei problemi hardware della tua scheda video, - sebbene ci possano essere delle ottimizzazioni da applicare per una - migliore riproduzione.</para> + tua scheda audio. La configurazione e l'installazione di X11 + (<xref linkend="x11">) si sono già prese cura dei problemi + hardware della tua scheda video, sebbene ci possano essere delle + ottimizzazioni da applicare per una migliore riproduzione.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> @@ -71,8 +70,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>Come sono supportate le applicazioni video da - <application>&xfree86;</application>.</para> + <para>Come sono supportate le applicazioni video dal server X.</para> </listitem> <listitem> @@ -92,6 +90,10 @@ <listitem> <para>Come configurare una scheda TV.</para> </listitem> + + <listitem> + <para>Come configurare uno scanner di immagini.</para> + </listitem> </itemizedlist> <para>Prima di leggere questo capitolo, dovresti:</para> @@ -103,14 +105,6 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>Per le sezioni sul video, si assume che <application>&xfree86; - 4.X</application> (<filename role="package">x11/XFree86-4</filename>) sia - stato installato. <application>&xfree86; 3.X</application> può - funzionare, ma non è stato testato con quello che è - descritto in questo capitolo. Se scopri che qualcosa descritto qui non - funziona con <application>&xfree86; 3.X</application> faccelo - sapere.</para> - <warning> <para>Provare a montare CD audio con il comando &man.mount.8; produrrà un errore, come minimo, o un @@ -131,12 +125,22 @@ <contrib>Contributo di </contrib> </author> </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Marc</firstname> + + <surname>Forvieille</surname> + + <contrib>Arricchito per &os; 5.X da </contrib> + </author> + </authorgroup> </sect1info> <title>Configurazione della Scheda Audio</title> <sect2 id="sound-device"> - <title>Riconoscimento del Proprio Dispositivo</title> + <title>Configurare il Sistema</title> <indexterm><primary>PCI</primary></indexterm> <indexterm><primary>ISA</primary></indexterm> @@ -144,60 +148,11 @@ <para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda che possiedi, il chip che utilizza, e se è una scheda PCI o ISA. - FreeBSD supporta una grande varietà di schede sia PCI che ISA. - Se non vedi la tua scheda nella lista seguente, controlla la pagina man - di &man.pcm.4;. Questa non è una lista completa; tuttavia, - comprende le schede più comuni.</para> - - <itemizedlist> - <listitem> - <para>Crystal 4237, 4236, 4232, 4231</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Yamaha OPL-SAx</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>OPTi931</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Ensoniq AudioPCI 1370/1371</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>ESS Solo-1/1E</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>NeoMagic 256AV/ZX</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>&soundblaster; Pro, 16, 32, AWE64, AWE128, Live</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Creative ViBRA16</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Advance Asound 100, 110, e Logic ALS120</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>ES 1868, 1869, 1879, 1888</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Gravis UltraSound</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>Aureal Vortex 1 o 2</para> - </listitem> - </itemizedlist> + FreeBSD supporta diverse schede PCI e ISA. Verifica la lista dei + dispositivi audio supportati nell' <ulink + url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink> per vedere se + la tua scheda è supportata. Inoltre tale documento ti + indicherà quale driver supporta la tua scheda.</para> <indexterm> <primary>kernel</primary> @@ -211,7 +166,7 @@ &man.kldload.8; che può essere fatto sia da linea di comando:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_emu10k1.ko</userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_emu10k1</userinput></screen> <para>sia aggiungendo la riga appropriata al file <filename>/boot/defaults/loader.conf</filename> come questa:</para> @@ -221,244 +176,193 @@ <para>Questi esempi sono per la scheda audio Creative &soundblaster; Live!. Altri moduli sonori disponibili sono elencati in <filename>/boot/loader.conf</filename>. Se hai dei dubbi su quale - driver usare, potresti provare a caricare - <filename>snd_driver</filename>, un metadriver che carica i driver - più comuni in una sola volta, velocizzando la ricerca per il - driver corretto.</para> - - <para>Alternativamente, - puoi compilare staticamente il supporto per la tua scheda audio nel - kernel. Le sezioni seguenti forniscono le informazioni di cui hai - bisogno per aggiungere il supporto al tuo hardware con questo metodo. - Per informazioni aggiuntive su come ricompilare il kernel, guarda il - <xref linkend="kernelconfig">.</para> - - <sect3> - <title>Schede Audio Creative, Advance, e ESS</title> - - <para>Se hai una delle suddette schede, dovrai aggiungere:</para> - - <programlisting>device pcm</programlisting> - - <para>al file di configurazione del kernel. Se hai una scheda ISA - PnP, dovrai aggiungere inoltre:</para> + driver usare, potresti provare a caricare il modulo + <filename>snd_driver</filename>:</para> - <programlisting>device sbc</programlisting> + <screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_driver</userinput></screen> - <para>Per una scheda ISA non PnP, aggiungi:</para> + <para>Questo è un metadriver che carica i driver dei dispositivi + audio più comuni in un solo colpo. Ciò permette di + trovare velocemente il driver corretto. È anche possibile + caricare tutti i driver audio attraverso il file + <filename>/boot/loader.conf</filename>.</para> - <programlisting>device pcm -device sbc0 at isa? port 0x220 irq 5 drq 1 flags 0x15</programlisting> + <para>Se desideri scoprire il driver selezionato per la tua scheda audio + dopo aver caricato il metadriver <filename>snd_driver</filename>, + puoi verificare il file <filename>/dev/sndstat</filename> con il + comando <command>cat /dev/sndstat</command>.</para> - <para>al file di configurazione del kernel. Le impostazioni appena - viste sono quelle di default. Potresti aver bisogno di cambiare IRQ - o altre impostazioni per identificare la tua scheda. Guarda la pagina - man di &man.sbc.4; per ulteriori informazioni.</para> + <note> + <para>Con &os; 4.X, per caricare tutti i driver audio, devi + caricare il modulo <filename>snd</filename> invece di + <filename>snd_driver</filename>.</para> + </note> - <note> - <para>La Sound Blaster Live non è supportata sotto - FreeBSD 4.0 senza l'uso di una patch, di cui questa sezione non - si occuperà. È consigliato l'aggiornamento all'ultima - -STABLE prima di provare ad usare questa scheda.</para> - </note> - </sect3> + <para>Un altro metodo è quello di compilare staticamente il + supporto per la tua scheda audio nel kernel. La sezione seguente + fornisce le informazioni di cui hai bisogno per aggiungere il supporto + al tuo hardware in questo metodo. Per informazioni aggiuntive su + come ricompilare il kernel, guarda il <xref + linkend="kernelconfig">.</para> <sect3> - <title>Schede Gravis UltraSound</title> - - <para>Per una scheda ISA PnP, dovrai aggiungere:</para> - - <programlisting>device pcm -device gusc</programlisting> + <title>Configurare un Kernel Custom con il Supporto Audio</title> - <para>al file di configurazione del kernel. Se hai una scheda ISA - non PnP, dovrai aggiungere:</para> - - <programlisting>device pcm -device gus0 at isa? port 0x220 irq 5 drq 1 flags 0x13</programlisting> - - <para>al file di configurazione del kernel. Potresti aver bisogno di - cambiare IRQ o altre impostazioni per identificare la tua scheda. - Guarda la pagina man di &man.gusc.4; per ulteriori - informazioni.</para> - </sect3> - - <sect3> - <title>Schede Crystal Sound</title> + <para>La prima cosa da fare è aggiungere al kernel il driver + audio generico &man.sound.4;, e per fare ciò devi aggiungere + la seguente riga al tuo file di configurazione del kernel:</para> - <para>Per le schede Crystal, dovrai aggiungere:</para> + <programlisting>device sound</programlisting> - <programlisting>device pcm -device csa</programlisting> + <para>Con &os; 4.X la riga da aggiungere è questa:</para> - <para>al file di configurazione del kernel.</para> - </sect3> + <programlisting>device pcm</programlisting> - <sect3> - <title>Supporto Generico</title> + <para>Ora dobbiamo aggiungere il supporto per la nostra scheda audio. + Di conseguenza abbiamo la necessità di conoscere quale driver + supporta la nostra scheda. Controlla la lista dei dispositivi + audio supportati nell'<ulink + url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink>, per + determinare il driver corretto per la tua scheda sonora. Per + esempio, la scheda &soundblaster; Live! della Creative è + supportata dal driver &man.snd.emu10k1.4;. Per aggiungere il + supporto per questa scheda, usiamo la seguente riga:</para> + + <programlisting>device "snd_emu10k1"</programlisting> + + <para>Per conoscere la corretta sintassi da usare assicurati di + leggere la pagina man del driver. Inoltre, nel file + <filename>/usr/src/sys/conf/NOTES</filename> + (<filename>/usr/src/sys/i386/conf/LINT</filename> per + &os; 4.X) puoi trovare informazioni riguardanti la sintassi dei + driver audio da usare nel file di configurazione del kernel.</para> + + <para>Schede ISA non-PnP possono obbligarti a fornire al kernel + informazioni su alcuni settaggi della scheda audio (IRQ, porta di I/O, + etc). Questo può essere realizzato attraverso il file + <filename>/boot/device.hints</filename>. All'avvio del sistema, + il &man.loader.8; leggerà questo file e passerà + i settaggi al kernel. Per esempio, una vecchia scheda audio + &soundblaster; 16 ISA non-PnP della Creative userà il driver + &man.snd.sbc.4;, con la seguente riga nel file di configurazione del + kernel:</para> - <para>Per schede ISA o PCI PnP, dovrai aggiungere:</para> + <programlisting>device snd_sbc</programlisting> - <programlisting>device pcm</programlisting> + <para>e in aggiunta nel <filename>/boot/device.hints</filename>:</para> - <para>al file di configurazione del kernel. Se hai una scheda audio - ISA non PnP che non ha un driver bridge, dovrai aggiungere:</para> + <programlisting>hint.sbc.0.at="isa" +hint.sbc.0.port="0x220" +hint.sbc.0.irq="5" +hint.sbc.0.drq="1" +hint.sbc.0.flags="0x15"</programlisting> - <programlisting>device pcm0 at isa? irq 10 drq 1 flags 0x0</programlisting> + <para>In questo caso, la scheda usa la porta di I/O + <literal>0x220</literal> e l'IRQ <literal>5</literal>.</para> - <para>al file di configurazione del kernel. Potresti aver bisogno di - cambiare IRQ o altre impostazioni per identificare la tua - scheda.</para> - </sect3> + <para>La sintassi usata nel file <filename>/boot/device.hints</filename> + è spiegata nella pagina man del driver audio. Con + &os; 4.X, questi settaggi sono inseriti direttamente nel + file di configurazione del kernel. Nel caso della nostra scheda + ISA presa in esame, dovremo usare questa riga:</para> - <sect3> - <title>Sonoro Integrato</title> + <programlisting>device sbc0 at isa? port 0x220 irq 5 drq 1 flags 0x15</programlisting> - <para>Qualche sistema con dispositivi audio integrati nella scheda madre - può richiedere l'opzione seguente nella configurazione del - kernel:</para> - - <programlisting>options PNPBIOS</programlisting> + <para>Il settaggi qui sopra sono quelli di default. In alcuni casi, + potresti avere la necesità di modificare l'IRQ o altri + parametri per far funzionare la tua scheda audio. Guarda la pagina + man di &man.snd.sbc.4; per maggiori dettagli su questo driver.</para> <note> - <para>Se stai usando &os; 5.0 o successivi l'opzione - <literal>PNPBIOS</literal> non è necessaria. L'opzione - è stata rimossa e la funzionalità è ora sempre - abilitata.</para> + <para>Con &os; 4.X, alcuni sistemi con dispositivi audio + incorporati nella scheda madre potrebbero richiedere le seguenti + opzioni nel file di configurazione del kernel:</para> + + <programlisting>options PNPBIOS</programlisting> </note> </sect3> </sect2> - <sect2 id="sound-devicenodes"> - <title>Creazione e Test dei Dispositivi</title> + <sect2 id="sound-testing"> + <title>Collaudo della Scheda Audio</title> - <indexterm><primary>dispositivi</primary></indexterm> + <para>Dopo aver riavviato con il nuovo kernel, o dopo aver caricato il + modulo richiesto, la scheda audio dovrebbe apparire nel tuo buffer + dei messaggi (&man.dmesg.8;) in modo simile a quanto segue:</para> - <para>Dopo aver riavviato, loggati e cerca il dispositivo nel file - <filename>/var/run/dmesg.boot</filename>, come mostrato qui - sotto:</para> + <screen>pcm0: <Intel ICH3 (82801CA)> port 0xdc80-0xdcbf,0xd800-0xd8ff irq 5 at device 31.5 on pci0 +pcm0: [GIANT-LOCKED] +pcm0: <Cirrus Logic CS4205 AC97 Codec></screen> - <screen>&prompt.root; <userinput>grep pcm /var/run/dmesg.boot</userinput> -pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> - - <para>L'output del tuo sistema può essere differente. Se non - appare nessun dispositivo <devicename>pcm</devicename>, qualcosa - è andato storto in precedenza. Se questo accade, riguarda il - file di configurazione del kernel e assicurati di aver scelto il - dispositivo corretto. I problemi più comuni sono elencati nella - <xref linkend="troubleshooting">.</para> - - <note> - <para>Se stai usando FreeBSD 5.0 o seguenti, puoi tranquillamente - saltare il resto di questa sezione. Queste versioni usano - &man.devfs.5; per creare automaticamente i dispositivi.</para> - </note> - - <para>Se il precedente comando ha restituito - <devicename>pcm0</devicename>, dovrai eseguire il seguente come - <username>root</username>:</para> - - <screen>&prompt.root; <userinput>cd /dev</userinput> -&prompt.root; <userinput>sh MAKEDEV snd0</userinput></screen> - - <para>Se il comando ha restituito <devicename>pcm1</devicename>, segui gli - stessi passi mostrati qui sopra, sostituendo - <devicename>snd0</devicename> con <devicename>snd1</devicename>.</para> - - <note> - <para>I suddetti comandi <emphasis>non</emphasis> creeranno un - dispositivo <devicename>/dev/snd</devicename>!</para> - </note> + <para>Lo stato della scheda audio può essere verificato leggendo + il file <filename>/dev/sndstat</filename>:</para> - <para><command>MAKEDEV</command> creerà un gruppo di dispositivi, - comprendente:</para> + <screen>&prompt.root; <userinput>cat /dev/sndstat</userinput> +FreeBSD Audio Driver (newpcm) +Installed devices: +pcm0: <Intel ICH3 (82801CA)> at io 0xd800, 0xdc80 irq 5 bufsz 16384 +kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> - <informaltable frame="none"> - <tgroup cols="2"> - <thead> - <row> - <entry>Dispositivo</entry> - - <entry>Descrizione</entry> - </row> - </thead> - - <tbody> - <row> - <entry><devicename>/dev/audio</devicename></entry> - - <entry>Dispositivo audio compatibile &sparc;</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/dsp</devicename></entry> - - <entry>Dispositivo per la voce digitalizzata</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/dspW</devicename></entry> - - <entry>Come <devicename>/dev/dsp</devicename>, ma con 16 bit per - canale</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/midi</devicename></entry> - - <entry>Dispositivo per l'accesso midi in modalità - diretta</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/mixer</devicename></entry> - - <entry>Dispositivo per il controllo del mixer</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/music</devicename></entry> - - <entry>Interfaccia di secondo livello al sequenziatore</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/sequencer</devicename></entry> - - <entry>Sequenziatore</entry> - </row> - - <row> - <entry><devicename>/dev/pss</devicename></entry> - - <entry>Interfaccia di dispositivo programmabile</entry> - </row> - </tbody> - </tgroup> - </informaltable> + <para>L'output del tuo sistema potrebbe essere diverso. Se nessun + dispositivo <devicename>pcm</devicename> viene visualizzato, rivedi + ciò che è stato fatto di recente. Ricontrolla ancora + una volta il tuo file di configurazione del kernel e assicurati di + aver scelto il driver corretto. Alcuni problemi comuni sono elencati + nella <xref linkend="troubleshooting">.</para> <para>Se tutto va bene, ora dovresti avere una scheda audio funzionante. Se il tuo drive CD-ROM o DVD-ROM è collegato correttamente alla scheda audio, puoi inserire un CD nel drive e riprodurlo con &man.cdcontrol.1;:</para> - <screen>&prompt.user; <userinput>cdcontrol -f /dev/acd0c play 1</userinput></screen> + <screen>&prompt.user; <userinput>cdcontrol -f /dev/acd0 play 1</userinput></screen> <para>Varie applicazioni, come <filename - role="package">audio/workman</filename> offrono una migliore + role="package">audio/workman</filename> possono offrire una migliore interfaccia. Potresti voler installare una applicazione come <filename role="package">audio/mpg123</filename> per ascoltare i file - audio MP3.</para> + audio MP3. Ecco un modo veloce per controllare se la scheda trasmette + dati al nodo <filename>/dev/dsp</filename>:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>filename</replaceable> > /dev/dsp</userinput></screen> + + <para>dove <replaceable>filename</replaceable> può essere + qualsiasi file. Questo comando dovrebbe produrre del rumore, confermando + che la scheda sonora sta lavorando.</para> + + <note> + <para>Gli utenti di &os; 4.X hanno bisogno di creare un nodo + del dispositivo per la scheda audio prima di poterlo usare. Se la + scheda mostrata nel buffer dei messaggi è + <devicename>pcm0</devicename>, devi eseguire il seguente comando + da <username>root</username>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /dev</userinput> +&prompt.root; <userinput>sh MAKEDEV snd0</userinput></screen> + + <para>Se il rilevamento della scheda ha ritornato + <devicename>pcm1</devicename>, segui le stesse fasi come indicato + qui sopra, rimpiazzando <devicename>snd0</devicename> con + <devicename>snd1</devicename>.</para> + + <para><command>MAKEDEV</command> creerà un gruppo di nodi + dei dispositivi che saranno usati dalle varie applicazioni + audio.</para> + </note> + + <para>I livelli del mixer della scheda possono essere modificati + attraverso il comando &man.mixer.8;. Maggiori dettagli possono essere + trovati nella pagina man &man.mixer.8;.</para> <sect3 id="troubleshooting"> <title>Problemi Comuni</title> <indexterm><primary>dispositivi</primary></indexterm> - <indexterm><primary>I/O port</primary></indexterm> + <indexterm><primary>porta di I/O</primary></indexterm> <indexterm><primary>IRQ</primary></indexterm> <indexterm><primary>DSP</primary></indexterm> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -514,7 +418,7 @@ pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> </sect3> </sect2> - <sect2> + <sect2 id="sound-multiple-sources"> <sect2info> <authorgroup> <author> @@ -548,7 +452,7 @@ pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.pcm0.vchans=4</userinput> &prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.maxautovchans=4</userinput></screen> - <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali viruali, che è un + <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali virtuali, che è un numero adatto all'uso di ogni giorno. <varname>hw.snd.pcm0.vchans</varname> è il numero dei canali virtuali che ha <devicename>pcm0</devicename>, ed è configurabile @@ -562,9 +466,16 @@ pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> canali virtuali quanti ne verranno allocati successivamente ad ogni dispositivo collegato.</para> + <note> + <para>Non puoi cambiare il numero di canali virtuali per un + dispositivo mentre questo è in uso. Chiudi tutti + i programmi che stanno usando quel dispositivo, come player + di musica o demoni del suono.</para> + </note> + <para>Se non stai usando &man.devfs.5;, dovrai indirizzare la tua applicazione su - <devicename>/dev/dsp0</devicename>.<replaceable>x</replaceable>, dove + <filename>/dev/dsp0</filename>.<replaceable>x</replaceable>, dove <replaceable>x</replaceable> va da 0 a 3 se <varname>hw.snd.pcm.0.vchans</varname> è impostato a 4 come nel precedente esempio. Su un sistema che usa &man.devfs.5;, questo @@ -601,7 +512,7 @@ pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> di 100, non appena il modulo &man.pcm.4; sarà caricato.</para> <note> - <para>Supportato solo da &os; 5.3 e superiori.</para> + <para>Solamente supportato da &os; 5.3-RELEASE e superiori.</para> </note> </sect2> </sect1> @@ -628,8 +539,7 @@ pcm0: <SB16 DSP 4.11> on sbc0</screen> <sect2 id="mp3-players"> <title>Lettori MP3</title> - <para>Da tempo, il più famoso lettore MP3 per - <application>&xfree86;</application> MP3 è + <para>Da tempo, il più famoso lettore MP3 per X11 è <application>XMMS</application> (X Multimedia System). Le skin per <application>Winamp</application> possono essere usate con <application>XMMS</application> visto che la GUI è praticamente @@ -664,8 +574,7 @@ THIS SOFTWARE COMES WITH ABSOLUTELY NO WARRANTY! USE AT YOUR OWN RISK! Playing MPEG stream from Foobar-GreatestHits.mp3 ... -MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo -</screen> +MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <para><literal>/dev/dsp1.0</literal> deve essere sostituito con il dispositivo <devicename>dsp</devicename> presente sul tuo @@ -856,10 +765,11 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo <para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda video che possiedi e il chip che usa. Sebbene - <application>&xfree86;</application> supporti una vasta varietà di - schede video, poche offrono buone prestazioni in riproduzione. - Per ottenere una lista di estensioni supportate dall'X server con la tua - scheda usa il comando &man.xdpyinfo.1; mentre X11 sta girando.</para> + <application>&xorg;</application> e <application>&xfree86;</application> + supportino una vasta varietà di schede video, poche offrono buone + prestazioni in riproduzione. Per ottenere una lista di estensioni + supportate dall'X server con la tua scheda usa il comando + &man.xdpyinfo.1; mentre X11 sta girando.</para> <para>È una buona idea avere un piccolo file MPEG che possa essere trattato come un file di test per la valutazione di vari riproduttori e @@ -891,11 +801,11 @@ link acd0 rdvd</programlisting> <indexterm> <primary>opzioni del kernel</primary> - <secondary>options CPU_ENABLE_SSE</secondary> + <secondary>CPU_ENABLE_SSE</secondary> </indexterm> <indexterm> <primary>opzioni del kernel</primary> - <secondary>options USER_LDT</secondary> + <secondary>USER_LDT</secondary> </indexterm> <para>Alcuni dei port discussi si basano sulle seguenti opzioni del kernel @@ -931,6 +841,7 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting> qualità variabile su hardware differente. In secondo luogo, il rendering video in X11 è un argomento che sta ricevendo un sacco di attenzione ultimamente, e con ogni nuova versione di + <application>&xorg;</application>, o di <application>&xfree86;</application> ci possono essere notevoli miglioramenti.</para> @@ -963,42 +874,15 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting> <sect3 id="video-interface-xvideo"> <title>XVideo</title> - <para><application>&xfree86; 4.X</application> ha un'estensione chiamata + <para><application>&xorg;</application> e <application>&xfree86; + 4.X</application> hanno un'estensione chiamata <emphasis>XVideo</emphasis> (aka Xvideo, aka Xv, aka xv) che permette di visualizzare grafica e filmati direttamente negli oggetti disegnabili attraverso una speciale accelerazione. Questa estensione fornisce una riproduzione di ottima qualità - anche su macchine poco potenti (per esempio sul mio portatile - PIII 400 Mhz). - Sfortunatamente, la lista di schede che supportano questa - caratteristica <quote>out of the box</quote> è - attualmente:</para> - - <orderedlist> - <listitem> - <para>3DFX Voodoo 3</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>&intel; i810 e i815</para> - </listitem> - - <listitem> - <para>alcuni chip S3 (come il Savage/IX e il Savage/MX)</para> - </listitem> - </orderedlist> - - <para>Se la tua scheda non è fra queste, non disperarti ancora. - <application>&xfree86; 4.X</application> aggiunge il supporto a nuove - schede con ogni release - <footnote> - <para>Una nota famiglia di schede video con ottime prestazioni in - <application>&xfree86;</application>, nVidia, deve ancora - rilasciare le proprie specifiche sul supporto XVideo al team - <application>&xfree86;</application>. Potrà passare un po' - di tempo prima che <application>&xfree86;</application> - supporterà completamente XVideo per queste schede.</para> - </footnote>. Per controllare se l'estensione sta girando, usa + anche su macchine poco potenti.</para> + + <para>Per controllare se l'estensione sta girando, usa <command>xvinfo</command>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>xvinfo</userinput></screen> @@ -1114,12 +998,12 @@ no adaptors present</screen> <sect3 id="video-interface-DGA"> <title>Direct Graphics Access</title> - <para>Direct Graphics Access è un'estensione - <application>&xfree86;</application> che permette a un programma di - evitare il server X ed alterare direttamente il buffer video. - Siccome si basa su una mappatura di memoria a basso livello per - effettuare questa condivisione, i programmi che la usano devono - essere avviati da <username>root</username>.</para> + <para>Direct Graphics Access è un'estensione di X11 + che permette a un programma di evitare il server X ed alterare + direttamente il buffer video. Siccome si basa su una mappatura + di memoria a basso livello per effettuare questa condivisione, + i programmi che la usano devono essere avviati da + <username>root</username>.</para> <para>L'estensione DGA può essere testata con &man.dga.1;. Quando <command>dga</command> è in esecuzione, cambia i colori @@ -1178,7 +1062,7 @@ no adaptors present</screen> <listitem> <para>La documentazione non viene installata con il port e può essere trovata sul web o nella directory <filename - role="directory">work</filename> del port.</para> + class="directory">work</filename> del port.</para> </listitem> </orderedlist> @@ -1246,42 +1130,35 @@ no adaptors present</screen> risulta importante compilarlo usando il port piuttosto che il pacchetto contenente il binario. Inoltre, ulteriori opzioni possono essere specificate nella riga di - comando di <command>make</command>, come descritto all'inizio della + comando di <command>make</command>, come descritto nel + <filename>Makefile</filename> e all'inizio della compilazione.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/multimedia/mplayer</userinput> &prompt.root; <userinput>make</userinput> -You can enable additional compilation optimizations -by defining WITH_OPTIMIZED_CFLAGS -You can enable GTK GUI by defining WITH_GUI. -You can enable DVD support by defining WITH_DVD. -You can enable SVGALIB support by defining WITH_SVGALIB. -You can enable VORBIS sound support by defining WITH_VORBIS. -You can enable XAnim DLL support by defining WITH_XANIM.</screen> - - <para>Se hai installato <filename - role="package">x11-toolkits/gtk12</filename>, a questo punto si - potrà abilitare la compilazione della GUI. Altrimenti, non - vale la pena la fatica. Se si ha intenzione di vedere DVD - (possibilmente codificati in CSS) con - <application>MPlayer</application> si sarà - costretti ad abilitare l'opzione per il supporto DVD qui - <footnote> - <para>La riproduzione non autorizzata di DVD è un grave - atto criminale in alcuni paesi. Controlla le leggi locali - prima di abilitare questa opzione.</para> - </footnote>. Alcune opzioni utili sono:</para> - - <screen>&prompt.root; <userinput>make WITH_DVD=yes WITH_SVGALIB=yes</userinput></screen> +N - O - T - E +Take a careful look into the Makefile in order +to learn how to tune mplayer towards you personal preferences! +for example, +make WITH_GTK1 +builds MPlayer with GTK1-GUI support. +if you want to use the GUI, you can either install +/usr/ports/multimedia/mplayer-skins +or download official skin collections from +http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen> + + <para>Le opzioni di default del port dovrebbero essere sufficienti + per la maggior parte degli utenti. Tuttavia, se hai bisogno del + codec XviD, devi specificare l'opzione <makevar>WITH_XVID</makevar> + nella riga di comando. Inoltre puoi definire il dispositivo + DVD di default con l'opzione <makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>, + altrimenti sarà utilizzato di default + <filename>/dev/acd0</filename>.</para> <para>Al momento, il port <application>MPlayer</application> - creerà la sua documentazione in HTML e l'eseguibile - <command>mplayer</command>. - Sarà anche possibile compilare un codificatore, - <command>mencoder</command>, uno strumento utile per ricodificare i - video. Una modifica al <filename>Makefile</filename> lo rende - disponibile. È possibile che venga abilitato di default - nelle versioni successive del port.</para> + creerà la sua documentazione in HTML e due eseguibili + <command>mplayer</command>, e <command>mencoder</command>, + che è uno strumento per la ri-codifica video.</para> <para>La documentazione HTML di <application>MPlayer</application> è molto istruttiva. @@ -1335,8 +1212,8 @@ You can enable XAnim DLL support by defining WITH_XANIM.</screen> considerevole a seconda dell'hardware.</para> <para>Per riprodurre un DVD, sostituisci - <filename>testfile.avi</filename> con l'opzione <option>-dvd - <replaceable>N</replaceable> + <filename>testfile.avi</filename> con l'opzione + <option>dvd://<replaceable>N</replaceable> -dvd-device <replaceable>DISPOSITIVO</replaceable></option> dove <replaceable>N</replaceable> corrisponde al numero del titolo da riprodurre @@ -1344,7 +1221,17 @@ You can enable XAnim DLL support by defining WITH_XANIM.</screen> dispositivo che identifica il DVD-ROM. Per esempio, per riprodurre il terzo titolo da <filename>/dev/dvd</filename>:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo dga -dvd 3 /dev/dvd</userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo xv dvd://3 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen> + + <note> + <para>Il dispositivo DVD di default può essere definito + durante la compilazione del port + <application>MPlayer</application> tramite l'opzione + <makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>. Di default, questo + dispositivo è <filename>/dev/acd0</filename>. Maggiori + dettagli posso essere trovati nel <filename>Makefile</filename> + del port.</para> + </note> <para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e così via, leggi l'elenco delle associazioni dei tasti, che @@ -1369,7 +1256,7 @@ zoom=yes</programlisting> per estrarre una traccia DVD in un file <filename>.vob</filename>. Per estrarre la seconda traccia dal DVD, digita questo:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -dumpstream -dumpfile out.vob -dvd 2 /dev/dvd</userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -dumpstream -dumpfile out.vob dvd://2 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen> <para>Il file ottenuto, <filename>out.vob</filename>, sarà in formato MPEG e potrà manipolato da un'altro programma @@ -1381,10 +1268,7 @@ zoom=yes</programlisting> <indexterm><primary>mencoder</primary></indexterm> - <para>Se hai scelto di installare <command>mencoder</command> quando - hai compilato <application>MPlayer</application>, sei avvisato che - è ancora un componente sperimentale. Prima di usare - <command>mencoder</command> è una buona + <para>Prima di usare <command>mencoder</command> è una buona idea familiarizzare con le opzioni contenute nella documentazione HTML. Esiste anche una pagina man, ma non è utile senza la documentazione HTML. Esiste un numero @@ -1414,8 +1298,8 @@ zoom=yes</programlisting> <command>mplayer</command> e <command>xine</command>.</para> <para>Il parametro <filename>input.avi</filename> può - essere sostituito con <option>-dvd 1 /dev/dvd</option> ed - eseguire il comando come <username>root</username> per + essere sostituito con <option>dvd://1 -dvd-device /dev/dvd</option> + ed eseguire il comando come <username>root</username> per ricodificare il capitolo DVD direttamente. Poichè si sarà certamente poco soddisfatti del risultato la prima volta, è consigliato eseguire il dump del capitolo @@ -1484,7 +1368,7 @@ zoom=yes</programlisting> fase sperimentale che deve essere compilato usando il port <filename role="package">multimedia/transcode</filename>. Sono disponibili parecchie opzioni da passare a <command>make</command>. - Io consiglio:</para> + Si consiglia:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make WITH_LIBMPEG2=yes</userinput></screen> @@ -1732,6 +1616,323 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> usare gli archivi della mailing list &a.multimedia.name;.</para> </sect2> </sect1> + + <sect1 id="scanners"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Marc</firstname> + + <surname>Fonvieille</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Scanner di immagini</title> + + <indexterm><primary>scanner di immagini</primary></indexterm> + + <sect2> + <title>Introduzione</title> + + <para>&os;, come altri sistemi operativi moderni, permette di usare + scanner di immagini. Un accesso standardizzato agli scanner + è fornito dalle <acronym role="Interfaccia di Programmazione + dell'Applicazione">API</acronym> di <application>SANE</application> + (Scanner Access Now Easy) disponibili nella collezione dei port di &os;. + <application>SANE</application> usa anche alcuni driver dei dispositivi + di &os; per accedere all'hardware dello scanner.</para> + + <para>&os; supporta sia scanner SCSI che USB. Verifica che + il tuo scanner sia supportato da <application>SANE</application> + prima di effettuare ogni configurazione. + <application>SANE</application> ha una lista di <ulink + url="http://sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi + supportati</ulink>, che può fornire informazioni riguardo il + supporto per uno scanner ed il suo stato. La pagina man + &man.uscanner.4; fornisce una lista di scanner USB supportati.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione del Kernel</title> + + <para>Come già menzionato, sono supportati sia scanner USB che + SCSI. A seconda dell'interfaccia del tuo scanner, sono richiesti + diversi driver dei dispositivi.</para> + + <sect3 id="scanners-kernel-usb"> + <title>Interfaccia USB</title> + + <para>Il kernel <filename>GENERIC</filename> di default include i + driver dei dispositivi necessari per il funzionamento degli scanner + USB. In caso tu voglia usare un kernel custom, accertati che le linee + seguenti siano presenti nel tuo file di configurazione del + kernel:</para> + + <programlisting>device usb +device uhci +device ohci +device uscanner</programlisting> + + <para>A seconda del tipo di chipset USB sulla tua scheda madre, + hai bisogno solo di una fra le opzioni <literal>device uhci</literal> + e <literal>device ohci</literal>, comunque avere entrambe le linee nel + proprio file di configurazione del kernel non crea problemi.</para> + + <para>Se non intendi ricompilare un kernel custom ed il tuo + kernel non è il <filename>GENERIC</filename>, puoi + direttamente caricare il modulo del driver del dispositivo di + &man.uscanner.4; con il comando &man.kldload.8;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>kldload uscanner</userinput></screen> + + <para>Per caricare il modulo ad ogni avvio di sistema, aggiungi la + seguente linea al file <filename>/boot/loader.conf</filename>:</para> + + <programlisting>uscanner_load="YES"</programlisting> + + <para>Dopo aver riavviato con il kernel corretto, o dopo aver caricato + il modulo necessario, attacca il tuo scanner USB. Lo scanner dovrebbe + apparire nel buffer dei messaggi di sistema (&man.dmesg.8;) in modo + simile a quanto segue:</para> + + <screen>uscanner0: EPSON EPSON Scanner, rev 1.10/3.02, addr 2</screen> + + <para>Questo mostra che il nostro scanner usa il nodo del dispositivo + <filename>/dev/uscanner0</filename>.</para> + + <note> + <para>Su &os; 4.X, il demone USB (&man.usbd.8;) deve + essere in esecuzione per poter vedere i dispositivi USB. Per + abilitarlo, aggiungi <literal>usbd_enable="YES"</literal> al tuo + file <filename>/etc/rc.conf</filename> e riavvia la macchina.</para> + </note> + </sect3> + + <sect3> + <title>Interfaccia SCSI</title> + + <para>Se il tuo scanner possiede un'interfaccia SCSI, è + importante sapere quale controller SCSI usi. A seconda del chipset + SCSI usato, dovrai modificare il tuo file di configurazione + del kernel. Il kernel <filename>GENERIC</filename> supporta + i più comuni controller SCSI. Accertati di leggere il file di + <filename>NOTES</filename> (<filename>LINT</filename> sotto + &os; 4.X) e aggiungi la linea corretta al tuo file di + configurazione del kernel. Oltre al driver dell'interfaccia SCSI, + devi avere le seguenti linee nel tuo file di configurazione + del kernel:</para> + + <programlisting>device scbus +device pass</programlisting> + + <para>Una volta che il kernel è stato correttamente compilato, + dovresti vedere i dispositivi nel buffer dei messaggi di sistema, + al momento del boot:</para> + + <screen>pass2 at aic0 bus 0 target 2 lun 0 +pass2: <AGFA SNAPSCAN 600 1.10> Fixed Scanner SCSI-2 device +pass2: 3.300MB/s transfers</screen> + + <para>Se il tuo scanner non era acceso al momento dell'avvio, è + ancora possibile forzare manualmente il riconoscimento attraverso uno + scan del bus SCSI con il comando &man.camcontrol.8;:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>camcontrol rescan all</userinput> +Re-scan of bus 0 was successful +Re-scan of bus 1 was successful +Re-scan of bus 2 was successful +Re-scan of bus 3 was successful</screen> + + <para>A questo punto lo scanner apparirà nella lista + dei device SCSI:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>camcontrol devlist</userinput> +<IBM DDRS-34560 S97B> at scbus0 target 5 lun 0 (pass0,da0) +<IBM DDRS-34560 S97B> at scbus0 target 6 lun 0 (pass1,da1) +<AGFA SNAPSCAN 600 1.10> at scbus1 target 2 lun 0 (pass3) +<PHILIPS CDD3610 CD-R/RW 1.00> at scbus2 target 0 lun 0 (pass2,cd0)</screen> + + <para>Ulteriori dettagli sui dispositivi SCSI sono + disponibili nelle pagine man &man.scsi.4; e &man.camcontrol.8;.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione di SANE</title> + + <para>Il sistema <application>SANE</application> è + diviso in due parti: il backend (<filename + role="package">graphics/sane-backends</filename>) ed il frontend + (<filename role="package">graphics/sane-frontends</filename>). + La parte backend fornisce accesso allo scanner. La lista dei + <ulink + url="http://sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi + supportati</ulink> da <application>SANE</application> specifica quale + backend supporta il tuo scanner di immagini. È necessario + determinare il corretto backend per il tuo scanner se intendi usare il + tuo dispositivo. La parte frontend fornisce l'interfaccia grafica + allo scanning (<application>xscanimage</application>).</para> + + <para>La prima cosa da fare è installare il port o il pacchetto + <filename role="package">graphics/sane-backends</filename>. + Quindi, usa il comando <command>sane-find-scanner</command> + per verificare il riconoscimento dello scanner da parte + del sistema <application>SANE</application>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>sane-find-scanner -q</userinput> +found SCSI scanner "AGFA SNAPSCAN 600 1.10" at /dev/pass3</screen> + + <para>L'output mostrerà il tipo di interfaccia dello + scanner ed il nodo del dispositivo usato per connettere lo scanner + al sistema. La marca ed il nome del modello potrebbero + non comparire, non è importante.</para> + + <note> + <para>Alcuni scanner USB richiedono il caricamento di un firmware, + ciò è spiegato nella pagina man del backend. È + utile anche leggere le pagine man di &man.sane-find-scanner.1; e di + &man.sane.7;.</para> + </note> + + <para>Adesso dobbiamo verificare se lo scanner sarà identificato + da un frontend di scanning. Di default, il backend di + <application>SANE</application> fornisce un programma da linea di + comando chiamato &man.scanimage.1;. Questo comando ti permette di + elencare i dispositivi ed effettuare un'acquisizione di immagini da + linea di comando. L'opzione <option>-L</option> è usata per + ottenere una lista di scanner:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> +device `snapscan:/dev/pass3' is a AGFA SNAPSCAN 600 flatbed scanner</screen> + + <para>Nessun output o un messaggio che dice che nessuno scanner + è stato identificato indica che &man.scanimage.1; non è + in grado di identificare lo scanner. Se ciò succede, dovrai + editare il file di configurazione del backend ed indicare il driver + del dispositivo usato dallo scanner. La directory <filename + class="directory">/usr/local/etc/sane.d/</filename> contiene tutti i + file di configurazione del backend. Questo problema di identificazione + avviene con alcuni scanner USB.</para> + + <para>Ad esempio, usando <xref linkend="scanners-kernel-usb">, + <command>sane-find-scanner</command> su uno scanner USB otteniamo + la seguente informazione:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>sane-find-scanner -q</userinput> +found USB scanner (UNKNOWN vendor and product) at device +/dev/uscanner0</screen> + + <para>Lo scanner è stato riconosciuto correttamente, usa + l'interfaccia USB ed è attaccato al nodo del dispositivo + <filename>/dev/uscanner0</filename>. Ora possiamo testare + se lo scanner è correttamente identificato:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> + +Nessun scanner è stato identificato. Se ti aspettavi qualcosa di diverso, +verifica che lo scanner sia collegato, accendilo e avvia il tool di +riconoscimento degli scanner di sane (se adatto). Per cortesia leggi la +documentazione fornita con questo software (README, FAQ, pagine man).</screen> + + <para>Dato che lo scanner non è stato identificato, dovremo editare + il file <filename>/usr/local/etc/sane.d/epson.conf</filename>. + Il modello di scanner usato è l'&epson.perfection; 1650, + così sappiamo che userà il backend + <literal>epson</literal>. Accertati di leggere i commenti di aiuto nei + file di configurazione del backend. Le modifiche alle linee sono + abbastanza semplici: commenta tutte le linee che hanno un'interfaccia + non adatta al tuo scanner (nel nostro caso, commenteremo tutte le linee + che iniziano con la parola <literal>scsi</literal> dato che il nostro + scanner usa l'interfaccia USB), quindi aggiungi alla fine del + file una linea che specifica l'interfaccia ed il nodo di dispositivo + usato. In questo caso, aggiungiamo la seguente linea:</para> + + <programlisting>usb /dev/uscanner0</programlisting> + + <para>Sei invitato a leggere i commenti presenti nel file di + configurazione del backend così come le pagine man del backend + per più dettagli e per la corretta sintassi da usare. Ora + possiamo verificare se lo scanner è identificato:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> +device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen> + + <para>Il nostro scanner USB è stato riconosciuto. + Non è importante se la marca ed il modello non coincidono. + Il punto principale a cui prestare attenzione è il campo + <literal>`epson:/dev/uscanner0'</literal>, che ci dà il + corretto nome del backend ed il corretto nodo del dispositvo.</para> + + <para>Una volta che il comando <command>scanimage -L</command> + è in grado di vedere lo scanner, la configurazione + è completa. Il dispositivo ora è in grado di + scannerizzare.</para> + + <para>Mentre &man.scanimage.1; ci permette di effettuare + l'acquisizione di un'immagine dalla linea di comando, è + preferibile usare un'interfaccia grafica per effettuare + scansioni di immagini. <application>SANE</application> + offre una semplice ma efficace interfaccia grafica: + <application>xscanimage</application> (<filename + role="package">graphics/sane-frontends</filename>).</para> + + <para><application>Xsane</application> (<filename + role="package">graphics/xsane</filename>) è un altro comune + frontend grafico di scanning. Questo frontend offre caratteristiche + avanzate come varie tecniche di scanning (fotocopia, fax, etc.), + correzione del colore, scans multipli, etc. Entrambe queste + applicazioni sono fruibili come plugin di + <application>GIMP</application>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Permettere Accesso allo Scanner ad Altri Utenti</title> + + <para>Tutte le operazioni precedenti sono state compiute + con privilegi di <username>root</username>. Tuttavia potresti aver + bisogno che altri utenti abbiano accesso allo scanner. L'utente + necessiterà permessi di lettura e scrittura sul nodo di + dispositivo usato dallo scanner. Per esempio, il nostro scanner USB + usa il nodo di dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename> che + appartiene al gruppo <groupname>operator</groupname>. Aggiungendo + l'utente <username>joe</username> al gruppo + <groupname>operator</groupname> gli permetterà di usare lo + scanner:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pw groupmod operator -m <replaceable>joe</replaceable></userinput></screen> + + <para>Per maggiori informazioni consulta la pagina man di &man.pw.8;. + Inoltre devi settare corretamente i permessi di scrittura (0660 o 0664) + per il nodo del dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename>; di + default il gruppo <groupname>operator</groupname> può solo + leggere questo nodo di dispositivo. Tale operazione può essere + realizzata aggiungendo la seguente riga al file + <filename>/etc/devfs.rules</filename>:</para> + + <programlisting>[system=5] +add path uscanner0 mode 660</programlisting> + + <para>Quindi aggiungi la seguente riga al file + <filename>/etc/rc.conf</filename> e riavvia la macchina:</para> + + <programlisting>devfs_system_ruleset="system"</programlisting> + + <para>Ulteriori informazioni riguardo queste righe possono essere trovate + nella pagina man di &man.devfs.8;. Con &os; 4.X, il gruppo + <groupname>operator</groupname> ha, di default, i permessi di lettura + e di scrittura per il nodo di dispositivo + <filename>/dev/uscanner0</filename>.</para> + + <note> + <para>Chiaramente, per ragioni di sicurezza, dovresti pensarci due + volte prima di aggiungere un utente a qualsiasi gruppo, specialmente + al gruppo <groupname>operator</groupname>.</para> + </note> + </sect2> + </sect1> </chapter> <!-- diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml index 05142e60a6..3b9e716406 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml @@ -2,70 +2,6108 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ + Original revision: 1.69 --> <chapter id="network-servers"> - <title>Server di Rete</title> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + + <surname>Stokely</surname> + + <contrib>Riorganizzato da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + + <title>Server di rete</title> <sect1 id="network-servers-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>Questo capitolo coprirà alcuni dei servizi di rete usati + più di frequente sui sistemi &unix;. Fra gli argomenti + toccati, ci saranno l'installazione, la configurazione, + il test ed la manutenzione di molti tipi diversi di + servizi di rete. Per vostro beneficio + in tutto il capitolo saranno inclusi file di + configurazione di esempio.</para> + + <para>Dopo aver letto questo capitolo, sarai in grado + di:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Gestire il demone <application>inetd</application>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare un filesystem di rete.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare un server NIS per condividere + account utenti.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare impostazioni automatiche di rete usando DHCP.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare un server di risoluzione dei nomi.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare il server HTTP + <application>Apache</application>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare un File Transfer Protocol (FTP) Server.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Installare un file server e server di stampa per client + &windows; usando <application>Samba</application>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Sincronizzare la data e l'ora ed installare un + time server, col protocollo NTP.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Prima di leggere questo capitolo, dovresti:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Comprendere le basi dell'organizzazione degli scripts + <filename>/etc/rc</filename>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Avere familiarità con la terminologia di rete di + base.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Sapere come installare software aggiuntivo di terze parti + (<xref linkend="ports">).</para> + </listitem> + </itemizedlist> </sect1> <sect1 id="network-inetd"> - <title>The <application>inetd</application> - <quote>Super-Server</quote></title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Chern</firstname> + + <surname>Lee</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Il + <quote>Super-Server</quote> <application>inetd</application></title> + + <sect2 id="network-inetd-overview"> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <para>&man.inetd.8; viene definito l'<quote>Internet + Super-Server</quote> perchè gestisce le connessioni verso + molti servizi. Quando una connessione + viene ricevuta da <application>inetd</application>, questo + determina per quale programma la connessione sia + destinata, esegue quel particolare processo e affida a + lui la socket (il programma è invocato con la socket + del servizio come descrittore di standard input, output + ed error). Eseguire una sola istanza di + <application>inetd</application> riduce il carico + complessivo di sistema, rispetto all'esecuzione individuale + di ogni demone in modalità stand-alone.</para> + + <para>Principalmente, <application>inetd</application> è + usato per lanciare altri demoni, ma molti protocolli + triviali sono gestiti direttamente, come ad esempio + i protocolli <application>chargen</application>, + <application>auth</application>, e + <application>daytime</application>.</para> + + <para>Questa sezione coprirà le basi della configurazione + di <application>inetd</application> attraverso le + opzioni da linea di comando + ed il suo file di configurazione, + <filename>/etc/inetd.conf</filename>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-inetd-settings"> + <title>Impostazioni</title> + + <para><application>inetd</application> viene inizializzato + attraverso il sistema <filename>/etc/rc.conf</filename>. + L'opzione <literal>inetd_enable</literal> è + impostata a <literal>NO</literal> di default, ma viene + spesso attivata da <application>sysinstall</application> + con la politica di sicurezza media. Inserendo: + <programlisting>inetd_enable="YES"</programlisting> o + <programlisting>inetd_enable="NO"</programlisting> in + <filename>/etc/rc.conf</filename> si abilita o meno + la partenza di + <application>inetd</application> al boot.</para> + + <para>Inoltre, diverse opzioni di linea di comando possono + essere passate a <application>inetd</application> attraverso + l'opzione <literal>inetd_flags</literal>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-inetd-cmdline"> + <title>Opzioni su linea di comando</title> + + <para><application>inetd</application> synopsis:</para> + + <para><option>inetd [-d] [-l] [-w] [-W] [-c maximum] [-C rate] + [-a address | hostname] [-p filename] [-R rate] [configuration + file]</option></para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>-d</term> + + <listitem> + <para>Attiva il debugging.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-l</term> + + <listitem> + <para>Attiva il tracciamento delle connessioni + avvenute con successo.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-w</term> + + <listitem> + <para>Attiva il wrapping TCP per i servizi esterni (attivo + di default).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-W</term> + + <listitem> + <para>Attiva il wrapping TCP per i servizi interni che sono + incorporati in <application>inetd</application> (attivo + di default).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-c maximum</term> + + <listitem> + <para>Specifica il numero massimo di invocazioni simultanee + per ogni servizio; il default è illimitato. + Può essere sovrascritto per ogni servizio dal + parametro <option>max-child</option>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-C rate</term> + + <listitem> + <para>Specifica un numero massimo di volte in cui + un servizio può essere invocato da un singolo + indirizzo IP in un + minuto; il default è illimitato. Può essere + sovrascritto per ogni servizio con il parametro + <option>max-connections-per-ip-per-minute</option>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-R rate</term> + + <listitem> + <para>Specifica il numero massimo di volte che un servizio + può essere invocato in un minuto; il default è + 256. L'impostazione 0 permette un numero illimitato di + invocazioni.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-a</term> + + <listitem> + <para>Specifica un indirizzo IP al quale effettuare il + bind. In alternativa, può essere specificato un + hostname, nel qual caso l'indirizzo IPv4 o IPv6 che + corrisponde a quell'hostname è usata. Di solito + viene specificato un hostname + quando <application>inetd</application> è eseguito + all'interno di una &man.jail.8;, in questo caso + l'hostname corrisponde + all'ambiente &man.jail.8;.</para> + + <para>Quando si specifica l'hostname e si opta per + entrambi i bindings + IPv4 ed IPv6, è richiesta una linea di configurazione + per ogni protocollo appropriato + per ogni servizio in + <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Per esempio, + un servizio basata sul TCP necessita di due entry, una + che usa <literal>tcp4</literal> come protocollo e l'altra + che usa <literal>tcp6</literal>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>-p</term> + + <listitem> + <para>Specifica un altro file in cui salvare il + l'ID di processo.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>Queste opzioni possono essere passate ad + <application>inetd</application> usando l'opzione + <literal>inetd_flags</literal> nel file + <filename>/etc/rc.conf</filename>. Di default, + <literal>inetd_flags</literal> è impostata a + <literal>-wW</literal>, il che attiva il TCP wrapping per + i servizi interni ed esterni di <application>inetd</application>. + Per i novizi, questi parametri di solito non necessitano + di essere modificati o inseriti in + <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + + <note> + <para>Un servizio esterno è un demone all'esterno di + <application>inetd</application>, che viene + invocato quando una + connessione è ricevuta per lui. D'altro canto, un servizio + interno è un servizio che + <application>inetd</application> ha l'opzione di + offrire lui stesso.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2 id="network-inetd-conf"> + <title><filename>inetd.conf</filename></title> + + <para> La configurazione di <application>inetd</application> + è controllata attraverso il file + <filename>/etc/inetd.conf</filename>.</para> + + <para>Quando viene apportata una modifica a + <filename>/etc/inetd.conf</filename>, + si può forzare <application>inetd</application> + a rileggere il suo file di configurazione + inviando un segnale HangUP al processo + <application>inetd</application> come + mostrato di seguito:</para> + + <example id="network-inetd-hangup"> + <title>Inviare ad <application>inetd</application> + un segnale HangUP</title> + + <screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP `cat +/var/run/inetd.pid`</userinput></screen> + </example> + + <para>Ogni linea del file di configurazione specifica un + singolo demone. I commenti nel file sono preceduti da un + <quote>#</quote>. Il formato di + <filename>/etc/inetd.conf</filename> è il seguente:</para> + + <programlisting>nome del servizio +tipo della socket +protocollo +{wait|nowait}[/max-child[/max-connections-per-ip-per-minute]] +utente[:gruppo][/classe-di-login] +programma-server +argomenti-del-programma-server</programlisting> + + <para>Un esempio di linea per il + demone <application>ftpd</application> + usando l'IPv4:</para> + + <programlisting>ftp stream tcp nowait root +/usr/libexec/ftpd ftpd -l</programlisting> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>nome-del-servizio</term> + + <listitem> + <para>È il nome del servizio per il demone. + Deve corrispondere ad un servizio elencato in + <filename>/etc/services</filename>. Questo + determina su quale porta + <application>inetd</application> deve restare + in ascolto. Se viene creato un nuovo servizio, + deve essere messo prima + in <filename>/etc/services</filename>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>tipo-di-socket</term> + + <listitem> + <para>Una a scelta fra <literal>stream</literal>, + <literal>dgram</literal>, <literal>raw</literal>, o + <literal>seqpacket</literal>. + <literal>stream</literal> + deve essere usata per demoni basati sulla + connessione, tipo TCP, mentre + <literal>dgram</literal> è usato per demoni che usano + il protocollo di trasporto <acronym>UDP</acronym>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>protocollo</term> - <para>Traduzione in corso</para> + <listitem> + <para>Uno dei seguenti:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Protocollo</entry> + + <entry>Spiegazione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>tcp, tcp4</entry> + + <entry>TCP IPv4</entry> + </row> + + <row> + <entry>udp, udp4</entry> + + <entry>UDP IPv4</entry> + </row> + + <row> + <entry>tcp6</entry> + + <entry>TCP IPv6</entry> + </row> + + <row> + <entry>udp6</entry> + + <entry>UDP IPv6</entry> + </row> + + <row> + <entry>tcp46</entry> + + <entry>Entrambi TCP IPv4 e v6</entry> + </row> + + <row> + <entry>udp46</entry> + + <entry>Entrambi UDP IPv4 e v6</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>{wait|nowait}[/max-child[/max-connections-per-ip-per-minute]]</term> + + <listitem> + <para><option>wait|nowait</option> indica se il demone + invocato da <application>inetd</application> è + in grado di gestire la sua socket o meno. + Il tipo di socket <option>dgram</option> deve usare + l'opzione <option>wait</option>, mentre i demoni + con socket stream, + che sono in genere multi-thread, devono usare + <option>nowait</option>. <option>wait</option> in + genere fornisce socket multiple ad un singolo demone, + mentre <option>nowait</option> lancia un demone figlio + per ogni nuova socket.</para> + + <para>Il massimo numero di demoni figli che + <application>inetd</application> può lanciare si imposta + attraverso l'opzione <option>max-child</option>. + Se è richiesto un limite di dieci istanze per un + particolare demone, un + <literal>/10</literal> dovrebbe essere inserito + dopo l'opzione <option>nowait</option>.</para> + + <para>Oltre all'opzione <option>max-child</option>, + un'altra opzione che limita il massimo numero + di connessioni da un singolo ip verso un particolare + demone può essere attivata. + <option>max-connections-per-ip-per-minute</option> fa + esattamente questo. Un valore di dieci in questo caso + dovrebbe limitare ogni singolo indirizzo IP che + cerca di connettersi ad un particolare servizio + dieci volte al minuto. + Questo è utile per prevenire + consumo delle risorse intenzionale o non intenzionale + e attacchi Denial of Service (DoS) ad una macchina.</para> + + <para>In questo campo, <option>wait</option> o + <option>nowait</option> sono obbligatorie. + <option>max-child</option> e + <option>max-connections-per-ip-per-minute</option> sono + opzionali.</para> + + <para>Un demone tipo-stream multi-thread senza + i limiti <option>max-child</option> o + <option>max-connections-per-ip-per-minute</option> + dovrebbe essere semplicemente: + <literal>nowait</literal>.</para> + + <para>Lo stesso demone con un limite massimo di + dieci demoni dovrebbe avere: + <literal>nowait/10</literal>.</para> + + <para>In aggiunta, la stessa impostazione con + un limite di venti connessioni per IP al + minuto ed un limite massimo di + dieci demoni figli avrebbe: + <literal>nowait/10/20</literal>.</para> + + <para>Queste opzioni sono tutte utilizzate + di default nelle impostazioni del demone + <application>fingerd</application>, + come si vede di seguito:</para> + + <programlisting>finger stream tcp nowait/3/10 nobody +/usr/libexec/fingerd fingerd -s</programlisting> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>user</term> + + <listitem> + <para>Questo è lo username sotto il quale un + particolare demone dovrebbe girare. Di + frequente, i demoni girano + come utente <username>root</username>. + Per motivi di sicurezza, è normale + trovare alcuni server che girano con l'utente + <username>daemon</username>, o il meno privilegiato + utente <username>nobody</username>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>server-program</term> + + <listitem> + <para>Il percorso assoluto del demone che deve essere + eseguito quando è ricevuta una connessione . Se + il demone è un servizio + offerto da <application>inetd</application> internamente, + bisogna usare <option>internal</option>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>server-program-arguments</term> + + <listitem> + <para>Questa opzione funziona in congiunzione con + <option>server-program</option> specificando gli + argomenti, cominciando con <literal>argv[0]</literal>, + passati al demone al momento dell'invocazione. + Se <command>mydaemon -d</command> è la linea di comando, + <literal>mydaemon -d</literal> sarà il valore + dell'opzione <option>server-program-arguments</option>. + Ancora, se un demone è un servizio interno, + usa <option>internal</option>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + </sect2> + + <sect2 id="network-inetd-security"> + <title>Sicurezza</title> + + <para>A seconda del profilo di sicurezza scelto + all'installazione, molti demoni di + <application>inetd</application> potrebbero essere + attivi di default. Se non c'è necessità + apparente per un particolare demone, + disabilitalo! Usa un <quote>#</quote> in cima alla + riga del demone + in questione in <filename>/etc/inetd.conf</filename>, + e invia un <link linkend="network-inetd-hangup">segnale hangup + ad inetd</link>. Alcuni demoni, come + <application>fingerd</application>, potrebbero + non essere assolutamente desiderati, + poichè forniscono all'attaccante troppe informazioni.</para> + + <para>Alcuni demoni non sono stati creati coll'obiettivo + della sicurezza ed hanno timeout lunghi, o non esistenti. + Questo permette ad un attaccante di inviare + lentamente connessioni + ad un particolare demone, saturando in questo modo + le risorse disponibile. Può essere una buona idea + impostare le limitazioni + <option>max-connections-per-ip-per-minute</option> e + <option>max-child</option> su certi + demoni.</para> + + <para>Di default, il TCP wrapping è attivo. + Consulta la pagina del manuale + di &man.hosts.access.5; per impostare + delle restrizioni TCP su certi demoni + invocati da <application>inetd</application>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-inetd-misc"> + <title>Miscellanei</title> + + <para><application>daytime</application>, + <application>time</application>, + <application>echo</application>, + <application>discard</application>, + <application>chargen</application>, e + <application>auth</application> sono tutti servizi interni + di <application>inetd</application>.</para> + + <para>Il servizio <application>auth</application> + fornisce servizi di rete di identificazione + (<application>ident</application>, + <application>identd</application>) , ed è configurabile + fino ad un certo punto.</para> + + <para>Consulta la paigna di manuale di &man.inetd.8; + per dettagli più approfonditi.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-nfs"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Riorganizzato e migliorato da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Bill</firstname> + + <surname>Swingle</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Network File System (NFS)</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm><primary>NFS</primary></indexterm> + + <para>Fra i molti differenti filesystem che + FreeBSD supporta c'è il Network File System, + conosciuto anche come <acronym role="Network + File System">NFS</acronym>. <acronym role="Network File + System">NFS</acronym> permette ad un sistema di + condividere directory + e file con altri sistemi in rete. Usando <acronym + role="Network File System">NFS</acronym>, + utenti e programmi possono + accedere a file su sistemi remoti quasi + come se fossero files locali.</para> + + <para>Alcuni dei più notevoli benefici che + <acronym>NFS</acronym> ci fornisce sono:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Workstation locali usano meno spazio su + disco perchè i dati usati in locale possono + essere conservati su una singola + macchina e restano accessibili agli altri sulla rete.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Non c'è bisogno per gli utenti di avere + home directory separate su ogni macchina in rete. + Le home directory possono essere poste sul + server <acronym>NFS</acronym> e + rese disponibili attraverso la rete.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Device di storage come floppy disk, drive + CDROM, e drive &iomegazip; possono essere usati + da altre macchine sulla rete. + Questo può ridurre il numero di device di + storage rimuovibili sulla rete.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <sect2> + <title>Come Funziona <acronym>NFS</acronym></title> + + <para><acronym>NFS</acronym> consiste di almeno due parti: + un server ed uno o più client. Il client + accede da remoto ai dati conservati sulla macchina + server. Affinchè questo funzioni, alcuni processi + devono essere configurati + e devono essere attivi.</para> + + <note> + <para>Sotto &os; 4.X, la utility + <application>portmap</application> + è usata al posto della utility + <application>rpcbind</application>. + Così, in &os; 4.X + l'utente deve sostituire ogni istanza di + <application>rpcbind</application> con + <application>portmap</application> + nei seguenti esempi.</para> + </note> + + <para>Il server deve avere attivi i seguenti demoni:</para> + + <indexterm> + <primary>NFS</primary> + + <secondary>server</secondary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary>file server</primary> + + <secondary>UNIX clients</secondary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><application>rpcbind</application></primary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><application>portmap</application></primary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><application>mountd</application></primary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><application>nfsd</application></primary> + </indexterm> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <colspec colwidth="1*"> + + <colspec colwidth="3*"> + + <thead> + <row> + <entry>Demone</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><application>nfsd</application></entry> + + <entry>Il demone <acronym>NFS</acronym> che serve + richieste da client <acronym>NFS</acronym>.</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>mountd</application></entry> + + <entry>Il demone di mount <acronym>NFS</acronym> + che serve le richieste + che &man.nfsd.8; gli passa.</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>rpcbind</application></entry> + + <entry> Questo demone permette ai client + <acronym>NFS</acronym> di scoprire quali porte il server + <acronym>NFS</acronym> sta usando.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Il client può anche eseguire un demone, + noto come <application>nfsiod</application>. + Il demone <application>nfsiod</application> + serve le richieste dal server + <acronym>NFS</acronym>. E' opzionale, aiuta a + migliorare le prestazioni ma non è indispensabile + per operazioni corrette. Consultare la pagina + di manuale di &man.nfsiod.8; + per più informazioni. + </para> + </sect2> + + <sect2 id="network-configuring-nfs"> + <title>Configurare <acronym>NFS</acronym></title> + + <indexterm> + <primary>NFS</primary> + + <secondary>configurazione</secondary> + </indexterm> + + <para>La configurazione di <acronym>NFS</acronym> + è un processo relativamente semplice. + I processi che devono essere attivi + possono essere tutti avviati al boot della macchina + con poche modifiche al tuo file + <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + + <para>Sul server <acronym>NFS</acronym> assicurati + che le seguenti opzioni sono configurati nel file + <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>rpcbind_enable="YES" +nfs_server_enable="YES" +mountd_flags="-r"</programlisting> + + <para><application>mountd</application> viene + eseguito automaticamente in caso il server + <acronym>NFS</acronym> sia abilitato.</para> + + <para>Sul client, accertati che questa riga sia + attiva nel file + <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>nfs_client_enable="YES"</programlisting> + + <para>Il file <filename>/etc/exports</filename> + specifica quali filesystem <acronym>NFS</acronym> + dovrebbe esportare (talora + chiamate anche <quote>share</quote>). Ogni linea di + <filename>/etc/exports</filename> specifica un + filesystem che deve essere esportato e quali + macchine hanno accesso a quel filesystem. + Assieme alle macchine che hanno accesso a quel filesystem, + possono esserci specificate anche opzioni. Ci + sono molte opzioni di questo tipo che possono essere + usate in questo file ma solo poche saranno menzionate + qui. Puoi facilmente + scoprire le altre opzioni leggendo la pagina di manuale + di &man.exports.5;.</para> + + <para>Queste sono alcune linee di esempio del file + <filename>/etc/exports</filename>:</para> + + <indexterm> + <primary>NFS</primary> + + <secondary>esempi di export</secondary> + </indexterm> + + <para>I seguenti esempi danno un'idea di + come esportare filesystem, anche se le + impostazioni possono essere diverse + a seconda del tuo ambiente e della tua + configurazione di rete. + Ad esempio, per esportare la directory + <filename>/cdrom</filename> + a tre macchine di esempio che hanno lo + stesso nome di dominio del server (da qui + la mancanza di nome dominio per ognuno) + o hanno delle linee nel vostro file + <filename>/etc/hosts</filename>. + L'opzione <option>-ro</option> rende il + filesystem esportato read-only. Con + questo flag, il sistema remoto non sarà in grado + di scrivere alcun cambiamento sul filesystem + esportato.</para> + + <programlisting>/cdrom -ro host1 host2 host3</programlisting> + + <para>La seguente linea esporta la directory + <filename>/home</filename> a tre host + identificati da indirizzo IP. E' una + impostazione utile in caso tu abbia + una rete privata senza un <acronym>DNS</acronym> server + configurato. Opzionalmente il file + <filename>/etc/hosts</filename> + può essere configurato per hostname interni. + Per favore rileggi + &man.hosts.5; per più informazioni. Il flag + <option>-alldirs</option> permette alle sottodirectory + di fungere da mount point. In altre parole, non monterà + le sottodirectory ma permetterà ai client di montare + solo le directory che necessita o di cui ha bisogno.</para> + + <programlisting>/home -alldirs 10.0.0.2 10.0.0.3 +10.0.0.4</programlisting> + + <para>La linea seguente esporta <filename>/a</filename> + cosicchè due client da diversi domini possono accedere + al filesystem. L'opzione <option>-maproot=root</option> + permette all'utente <username>root</username> sul + sistema remoto di scrivere dati + sul filesystem esportato come utente <username>root</username>. + Se il flag <literal>-maproot=root</literal> non + è specificato, anche se l'utente ha accesso come + <username>root</username> sul filesystem remoto, + non sarà in grado di modificare files sul filesystem + esportato.</para> + + <programlisting>/a -maproot=root host.example.com +box.example.org</programlisting> + + <para>Affinchè un client abbia accesso ad + un filesystem, questo deve avere permessi adeguati. + Assicurati che il client sia elencato nel + file <filename>/etc/exports</filename>.</para> + + <para>In <filename>/etc/exports</filename>, ogni + linea rappresenta le informazioni per un + filesystem esportato ad un host. Un + host remoto può essere specificato solo + una volta per filesystem, e può + avere solo una entry di default. Ad esempio, + supponi che <filename>/usr</filename> sia + un singolo filesystem. Il seguente + <filename>/etc/exports</filename> sarebbe + invalido:</para> + + <programlisting># Invalid when /usr is one file system +/usr/src client +/usr/ports client</programlisting> + + <para>Un filesystem, <filename>/usr</filename>, + ha due linee che specificano exports verso lo stesso + host, <hostid>client</hostid>. + Il formato corretto per questa situazione è:</para> + + <programlisting>/usr/src /usr/ports client</programlisting> + + <para>Le proprietà di un filesystem esportato + ad un dato host devono essere tutte su una + riga. Linee senza un cliente specificato + sono trattate come un singolo host. Questo + limita il modo di esportare filesystem, ma + per la maggior parte delle persone + non è un problema.</para> + + <para>Il seguente è un esempio di valida + lista di esportazione, dove + <filename>/usr</filename> e <filename>/exports</filename> + <filename>/usr</filename> and <filename>/exports</filename> + sono filesystem locali:</para> + + <programlisting># Export src and ports to client01 and client02, but +only +# client01 has root privileges on it +/usr/src /usr/ports -maproot=root client01 +/usr/src /usr/ports client02 +# The client machines have root and can mount anywhere +# on /exports. Anyone in the world can mount /exports/obj read-only +/exports -alldirs -maproot=root client01 client02 +/exports/obj -ro</programlisting> + + <para>Ricordati di riavviare + <application>mountd</application> ogni volta che + modifichi <filename>/etc/exports</filename> + cosicchè il cambiamenti abbia effetto. + Per farlo, invia un segnale HUP + al processo <command>mountd</command>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP `cat +/var/run/mountd.pid`</userinput></screen> + + <para>Alternativamente, un reboot farà sì + che FreeBSD imposti tutto + correttamente. Non è necessario tuttavia effettuare + un reboot. L'esecuzione del seguente comando da + utente <username>root</username> + dovrebbe avviare tutto.</para> + + <para>Sul server <acronym>NFS</acronym>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>rpcbind</userinput> +&prompt.root; <userinput>nfsd -u -t -n 4</userinput> +&prompt.root; <userinput>mountd -r</userinput></screen> + + <para>Sul client <acronym>NFS</acronym>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>nfsiod -n 4</userinput></screen> + + <para>Ora dovrebbe essere tutto pronto per montare + un filesystem remoto. + In questi esempi il nome del server + sarà <hostid>server</hostid> e quello del client + sarà <hostid>client</hostid>. Se vuoi solo + temporaneamente montare un filesystem remoto o + anche testare la configurazione, basta che + esegui un comando come questo + come utente <username>root</username> sul client:</para> + + <indexterm> + <primary>NFS</primary> + + <secondary>mounting</secondary> + </indexterm> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount server:/home +/mnt</userinput></screen> + + <para>Questo monterà la directory + <filename>/home</filename> del server + sopra <filename>/mnt</filename> sul client. Se + tutto è impostato correttamente dovresti + essere in grado di entrare nella directory + <filename>/mnt</filename> sul client e vedere + tutti i file che sono sul server.</para> + + <para>Se vuoi montare automaticamente un + filesystem remoto ogni volta che il + computer fa boot, aggiungi il filesystem + al file <filename>/etc/fstab</filename>. + Questo è un esempio:</para> + + <programlisting>server:/home /mnt nfs rw 0 0</programlisting> + + <para>La pagina di manuale di &man.fstab.5; + elenca tutte le possibili opzioni.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Usi Pratici</title> + + <para><acronym>NFS</acronym> ha molti usi + pratici. Alcuni + dei più usati sono elencati di seguito:</para> + + <indexterm> + <primary>NFS</primary> + + <secondary>usi</secondary> + </indexterm> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Fa sì che alcune macchine + condividano un CDROM o un altro media + fra di loro. Questo è un metodo + più economico e spesso più convieniente + di installare software su molte macchine.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Su grandi reti, potrebbe essere più + conveniente configurare un server + <acronym>NFS</acronym> centrale in cui + conservare tutte le home directory degi utenti. + Queste home directory + possono essere esportate sulla rete cosicchè + gli utenti abbiano sempre la stessa directory, + indipendentemente dalla workstation dalla quale + effettuino il login.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Molte macchine potrebbero avere una + directory comune + <filename>/usr/ports/distfiles</filename>. + In questo modo, quando hai bisogno di + installare un port su molte macchine, + puoi velocemente accedere al sorgente senza + scaricarlo su ogni macchina.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect2> + + <sect2 id="network-amd"> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Wylie</firstname> + + <surname>Stilwell</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Chern</firstname> + + <surName>Lee</surname> + + <contrib>Riscritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Mount automatici con <application>amd</application></title> + + <indexterm><primary>amd</primary></indexterm> + <indexterm><primary>demone di mount automatico</primary></indexterm> + + <para>&man.amd.8; (il demone di mount automatico) + monta automaticamente un filesystem remoto + ogni volta che un file o una directory in quel + filesystem viene acceduto. I filesystem che sono + inattivi per un certo periodo di tempo possono + anche essere smontati automaticamente da + <application>amd</application>. L'uso di + <application>amd</application> fornisce una semplice + alternativa a mount permanenti, dato che i mount + permanenti sono di solito + elencati in <filename>/etc/fstab</filename>.</para> + + <para><application>amd</application> opera connettendosi + ad un server NFS sulle directory + <filename>/host</filename> e + <filename>/net</filename>. Quando si accede ad un file + all'interno di una di queste directory, + <application>amd</application> + fa una ricerca del mount remoto corrispondente e lo + monta automaticamente. <filename>/net</filename> + è usato per montare + un filesystem esportato da un indirizzo IP, + mentre <filename>/host</filename> + è usato per montare un export da un hostname remoto.</para> + + <para>Un accesso ad un file in + <filename>/host/foobar/usr</filename> dovrebbe + comunicare a <application>amd</application> di + cercare di montare + l'export <filename>/usr</filename> sull'host + <hostid>foobar</hostid>.</para> + + <example> + <title>Montare un export con + <application>amd</application></title> + + <para>Puoi osservare i mount disponibili di un + host remoto con il comando + <command>showmount</command>. Ad esempio, per + vedere i mounts di un host chiamato + <hostid>foobar</hostid>, puoi usare:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>showmount -e foobar</userinput> +Exports list on foobar: +/usr 10.10.10.0 +/a 10.10.10.0 +&prompt.user; <userinput>cd /host/foobar/usr</userinput></screen> + </example> + + <para>Come si vede nell'esempio, + il comando <command>showmount</command> mostra + <filename>/usr</filename> come un export. + Quando si cambia directory in + <filename>/host/foobar/usr</filename>, + <application>amd</application> + cerca di risolvere <hostid>foobar</hostid> e + automaticamente monta l'export desiderato.</para> + + <para><application>amd</application> può essere + avviato dagli scripts di startup inserendo le + seguenti linee in + <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>amd_enable="YES"</programlisting> + + <para>Inoltre, altri flags personalizzati possono essere + ad <application>amd</application> con le opzioni + <varname>amd_flags</varname>. Di default, + <varname>amd_flags</varname> è impostato a:</para> + + <programlisting>amd_flags="-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map +/net /etc/amd.map"</programlisting> + + <para>Il file <filename>/etc/amd.map</filename> + definisce le opzioni di default con le quali + gli export sono montati. Il file + <filename>/etc/amd.conf</filename> definisce + alcune delle più avanzate caratteristiche di + <application>amd</application>.</para> + + <para>Consulta le pagine di manuale di &man.amd.8; + e &man.amd.conf.5; + per maggiori informazioni.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-nfs-integration"> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>John</firstname> + + <surname>Lind</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Problemi nell'integrazione con altri sistemi</title> + + <para>Alcuni adapter Ethernet per sistemi PC hanno + limitazioni che possono portare a seri + problemi seri di rete, in particolare con NFS. + Questa difficoltà non è specifica a FreeBSD, + ma i sistemi FreeBSD ne sono affetti.</para> + + <para>I problemi avvengono quasi sempre + quando sistemi PC (FreeBSD) sono + connessi in rete con workstation ad alta + performance, tipo quelli di + Silicon Graphics, Inc., e Sun Microsystems, Inc. + Il mount NFS funziona, ed alcune operazioni possono + avere successo, ma d'improvviso sembra che il + server non dia più risposte al client, + anche se le richieste da e verso altri sistemi + continuano ad essere processate. + Questo avviene sul sistema client, sia che + il client sia il sistema + FreeBSD sia che sia la workstation. Su molti sistemi, + non c'è modo di effettuare lo shutdown del client + in modo pulito una volta che questo problema si + sia manifestato. L'unica soluzione + è spesso quella di resettare il client, + poichè la situazione NFS + non può essere risolta.</para> + + <para>Anche se la soluzione <quote>corretta</quote> + è usare un adapter Ethernet dalle migliori + prestazioni e capacità , c'è un semplice + workaround che permetterà operazioni soddisfacenti. + Se il sistem FreeBSD è il <emphasis>server</emphasis>, + includi le opzioni <option>-w=1024</option> al + mount dal client. Se il sistema FreeBSD + è il <emphasis>client</emphasis>, allora monta + il filesystem NFS con l'opzione <option>-r=1024</option>. + Queste opzioni possono essere specificate usando + il quarto campo della linea di + <filename>fstab</filename> sul client per + mount automatici, o usa il parametro <option>-o</option> + del comando &man.mount.8; per mount manuali.</para> + + <para>Bisognerebbe notare che c'è un problema diverso, + a volte confuso con questo, quando il server NFS ed + il client sono su reti diverse. Se è questo + il caso, <emphasis>accertatevi</emphasis> + che i vostri router indirizzino correttamente l'informazione + necessaria su <acronym>UDP</acronym>, o non andrai + da nessuna parte, indipendentemente da cosa tu + stia cercando di fare.</para> + + <para>Nei seguenti esempi, <hostid>fastws</hostid> è + il nome host (interfaccia) di una workstation + ad alte prestazioni, e <hostid>freebox</hostid> + è il nome host (interfaccia) di un sistema FreeBSD con + un adapter Ethernet a basse prestazioni. Inoltre, + <filename>/sharedfs</filename> sarà il filesystem esportato + (vedi &man.exports.5;), e <filename>/project</filename> + sarà il mount point sul client per il filesystem + montato. In tutti i casi, nota che le opzioni + <option>hard</option> o <option>soft</option> e + <option>bg</option> possono essere utili + nella tua applicazione.</para> + + <para>Esempi dal sistema FreeBSD (<hostid>freebox</hostid>) + come client da <filename>/etc/fstab</filename> su + <hostid>freebox</hostid>:</para> + + <programlisting>fastws:/sharedfs /project nfs rw,-r=1024 0 +0</programlisting> + + <para>Come comando manuale di mount da + <hostid>freebox</hostid>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount -t nfs -o -r=1024 +fastws:/sharedfs /project</userinput></screen> + + <para>Esempi dal sistema FreeBSD come server in + <filename>/etc/fstab</filename> su + <hostid>fastws</hostid>:</para> + + <programlisting>freebox:/sharedfs /project nfs rw,-w=1024 0 +0</programlisting> + + <para>Come comando di mount manuale su + <hostid>fastws</hostid>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>mount -t nfs -o -w=1024 +freebox:/sharedfs /project</userinput></screen> + + <para>Praticamente ogni Ethernet adapter a 16-bit permetterà + operazioni senza le succitate restrizioni sulla dimensione + di lettura e scrittura.</para> + + <para>Per chiunque è interessato, ecco cosa succede quando + occorre il problema, il che spiega anche perchè sia + non riparabile. NFS tipicamente lavora con una dimensione + di <quote>block</quote> di 8 K (anche se può creare + frammenti di dimensione minore). Dal momento che la + massima dimensione dei pacchetti Ethernet è attorno + a 1500 bytes, il <quote>block</quote> NFS sarà + diviso in molti pacchetti Ethernet + anche se è pur sempre una singola unità per il codice + di più alto livello e deve essere ricevuto, assemblato + e <emphasis>riconosciuto</emphasis> come una unità . + La workstation ad alta performance può inviare + pacchetti che comprendono le unità NFS una dietro l'altra, + l'una vicino all'altra come permette lo standard.i + Sulla scheda a minore capacità , gli ultimi pacchetti + sovrascrivono i precedenti pacchetti della stessa + unità prima che possano essere trasferiti all'host + e l'unità nella + sua interezza non può essere ricostruita + o riconosciuta. Come risultato, la workstation andrà + in timeout e cercherà ancora di ripetere l'operazione, + ma cercherà con la stessa unità da 8 K, ed il + processo sarà ripetuto ancora, all'infinito.</para> + + <para>Mantenendo la dimensione dell'unità al di sotto + della limitazione dei pacchetti Ethernet, ci assicuriamo che + ogni completo pacchetto Ethernet ricevuto possa essere + ricono sciuto individualmente, evitando così la + situazione deadlock.</para> + + <para>Sovrascritture possono anche capitare quando una + workstation ad alte prestazioni riversi dati verso + un sistema PC, ma con la scheda di rete migliore, + sovrascritture di questo tipo non sono garantite su + <quote>unità </quote> NFS. Quando una sovrascrittura + avviene, le unità affette saranno ritrasmesse, + e c'è una buona probabilità che saranno + ricevute, assemblate, e riconosciute.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-nis"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Bill</firstname> + + <surname>Swingle</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + + <authorgroup> + <author> + <firstname>Eric</firstname> + + <surname>Ogren</surname> + + <contrib>Migliorato da </contrib> + </author> + + <author> + <firstname>Udo</firstname> + + <surname>Erdelhoff</surname> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Network Information System (NIS/YP)</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <sect2> + <title>Cos'è?</title> + + <indexterm><primary>NIS</primary></indexterm> + <indexterm><primary>Solaris</primary></indexterm> + <indexterm><primary>HP-UX</primary></indexterm> + <indexterm><primary>AIX</primary></indexterm> + <indexterm><primary>Linux</primary></indexterm> + <indexterm><primary>NetBSD</primary></indexterm> + <indexterm><primary>OpenBSD</primary></indexterm> + + <para><acronym role="Network Information System">NIS</acronym>, + che sta per Network Information Services, fu sviluppato + da Sun Microsystems per centralizzare l'amministrazione + di sistemi &unix; (in origine &sunos;). Ora in sostanza + è diventato uno standard di settore; tutti i sistemi + &unix; like (&solaris;, HP-UX, &aix;, Linux, NetBSD, + OpenBSD, FreeBSD, etc) supportano + <acronym role="Network Information + System">NIS</acronym>.</para> + + <indexterm><primary>yellow pages</primary><see>NIS</see></indexterm> + + <para><acronym role="Network Information System">NIS</acronym> + in precedenza era noto come Yellow Pages, ma per una questione + di marchi, Sun ha cambiato il nome. Il vecchio termine (e yp) + è ancora si incontra ancora spesso.</para> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + <secondary>domini</secondary> + </indexterm> + + <para>E' un sistema client/server basato su RPC che + permette ad un gruppo di macchine in un dominio + NIS di condividere un insieme comune di file di + configurazione. Questo permette ad un amministratore + di sistema di installare sistemi client + NIS con il minimo di dati di configurazione e di aggiungere, + rimuovere o modificare dati di configurazione da una singola + macchina.</para> + + <indexterm><primary>Windows NT</primary></indexterm> + + <para>E' simile al sistema di domini di &windowsnt;; anche + se le implementazioni interne dei due sistemi sono del tutto + diverse, le funzionalità base possono essere + paragonate.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Termini/Processi che Dovresti Conoscere</title> + + <para>Ci sono parecchi termini e molti importanti processi + utente che incontrerai quando cercherai di implementare + NIS su FreeBSD, sia che cerchi di creare un server NIS + sia che cerchi di installare un client NIS:</para> + + <indexterm> + <primary><application>rpcbind</application></primary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><application>portmap</application></primary> + </indexterm> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <colspec colwidth="1*"> + + <colspec colwidth="3*"> + + <thead> + <row> + <entry>Termine</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Nome dominio NIS</entry> + + <entry>Un server NIS master e tutti i suoi client + (inclusi i suoi server slave) hanno un nome + dominio NIS. Analogamente al nome dominio di + &windowsnt;, il nome dominio NIS non ha nulla + a che fare + con il <acronym>DNS</acronym>.</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>rpcbind</application></entry> + + <entry>Deve essere in esecuzione al fine + di abilitare <acronym>RPC</acronym> (Remote + Procedure Call, un protocollo di rete usato da NIS). + Se <application>rpcbind</application> non è attivo, + sarà impossibile portare in esecuzione un server NIS + o fungere da client NIS (sotto &os; 4.X + <application>portmap</application> è usato al + posto di + <application>rpcbind</application>).</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>ypbind</application></entry> + + <entry>Esegue il <quote>bind</quote> di un client NIS + al suo server. Prenderà il nome dominio NIS dal + sistema, e, usando <acronym>RPC</acronym>, si + connetterà al server. + <application>ypbind</application> + è il fulcro di una comunicazione client-server in + ambiente NIS; se <application>ypbind</application> + muore su un client, questo non sarà in grado di + accedere il server NIS.</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>ypserv</application></entry> + + <entry>Dovrebbe essere in esecuzione solo sui + server NIS;è il processo NIS vero e + proprio. Se &man.ypserv.8; + muore, il server non sarà più in grado di + rispondere a richieste NIS (si spera ci sia + un server slave per sostituirlo). Ci sono + alcune implementazioni di NIS + (ma non quello di FreeBSD) che non cerca di + ricollegarsi ad un altro server se il server + che stava usando muore. Spesso, l'unica cosa + che aiuta in questo caso è riavviare il + processo server (o anche + l'intero server o il processo + <application>ypbind</application> sul client).</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>rpc.yppasswdd</application></entry> + + <entry>Un altro processo che dovrebbe essere in + esecuzione solo sui server master NIS; è un demone + che permette a client NIS di cambiare le proprie + password NIS. Se questo demone non è attivo, + gli utenti dovranno loggarsi al server master NIS + e cambiare le proprie password da lì.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + </sect2> + + <sect2> + <title>Come funziona?</title> + + <para>Ci sono tre tipi di host in ambiente NIS: + master server, slave server e client. I server + fungono da magazzino centralizzato per le + informazioni sulla configurazione degli host. I + server master mantengono la copia "ufficiale" + di queste informazioni, mentre i server slave effettuano + il mirror di queste informazioni per ridondanza. I client + si affidano al server per ottenere queste informazioni.</para> + + <para>Le informazioni in molti file possono essere + condivise in questo modo. I file + <filename>master.passwd</filename> + ,<filename>group</filename> e <filename>hosts</filename> sono + in genere condivisi in questo modo via NIS. Qualora un + processo su un client necessiti di informazioni che + normalmente sarebbero trovate in questi file in locale, + fa una query al server NIS a cui è legato.</para> + + <sect3> + <title>Tipi di macchine</title> + + <itemizedlist> + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>master server</secondary> + </indexterm> + + <listitem> + <para>Un <emphasis>server master NIS</emphasis>. Questo + server, analogamente a primary domain controller + &windowsnt; , mantiene i file usati da tutti i client + NIS. Il file <filename>passwd</filename>, + il file <filename>group</filename>, e vari altri + file usati da client NIS vivono sul + server master.</para> + + <note> + <para>E' possibile per una macchina agire + da master server NIS per più di un dominio + NIS. Comunque, questo caso non sarà + coperto in questa introduzione, + che presuppone un ambiente NIS relativamente piccolo.</para> + </note> + </listitem> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>slave server</secondary> + </indexterm> + + <listitem> + <para><emphasis>NIS slave server</emphasis>. Analogamente + a backup domain controller &windowsnt;, i server + slave NIS mantengono copie dei file di dati + del server master NIS. I server slave NIS garantiscono + la ridondanza che viene richiesta in ambienti + importanti. Inoltre aiutano a bilanciare il carico + del server master: i client NIS si legano sempre + al NIS server che risponde per primo alla loro richiesta, + compresi i server slave.</para> + </listitem> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>client</secondary> + </indexterm> + + <listitem> + <para><emphasis>NIS client</emphasis>. I client NIS, + come la maggior parte delle workstation &windowsnt; + , si autenticano nei confronti del NIS server + (o del domain controller &windowsnt; nel caso di + workstation &windowsnt;) per effettuare il login. + </para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Usare NIS/YP</title> + + <para>Questa sezione riguarderà l'installazione + di un ambiente di esempio NIS.</para> + + <note> + <para>Questa sezione presuppone che tu usi + FreeBSD 3.3 o versioni più recenti. Le istruzioni + date di seguito <emphasis>probabilmente</emphasis> + funzioneranno anche per versioni di FreeBSD maggiori + di 3.0, ma non c'è garanzia di questo.</para> + </note> + + <sect3> + <title>Il Piano</title> + + <para>Supponiamo che tu sia l'amministratore di un piccolo + laboratorio universitario. Questo laboratorio, che + consiste di 15 macchine FreeBSD, al momento non ha + un sistema centralizzato di amministrazione; ogni + macchina ha il suo <filename>/etc/passwd</filename> e + <filename>/etc/master.passwd</filename>. Questi file + sono tenuti sincronizzati fra di loro attraverso + intervento manuale; al momento, quando aggiungi un utente + al laboratorio, devi eseguire <command>adduser</command> + su tutte e 15 le macchine. Chiaramente, questa situazione + è provvisoria, così hai deciso di convertire il + laboratorio a NIS, usando due delle macchine + come server.</para> + + <para>Così la configurazione del laboratorio adesso + sembra questa:</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="3"> + <thead> + <row> + <entry>Nome della macchina</entry> + + <entry>Indirizzo IP</entry> + + <entry>Ruolo della macchina</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><hostid>ellington</hostid></entry> + + <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.2</hostid></entry> + + <entry>NIS master</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>coltrane</hostid></entry> + + <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.3</hostid></entry> + + <entry>NIS slave</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>basie</hostid></entry> + + <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.4</hostid></entry> + + <entry>Workstation della facoltà</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>bird</hostid></entry> + + <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.5</hostid></entry> + + <entry>Macchina client</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>cli[1-11]</hostid></entry> + + <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.[6-17]</hostid></entry> + + <entry>Altre macchine client</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Se stai installando uno schema NIS per la + prima volta, è una buona idea riflettere + su come affrontarlo. Indipendemente dalla + dimensione della rete, ci sono alcune + decisioni che devono essere prese.</para> + + <sect4> + <title>Scegliere un nome dominio NIS</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>Nome dominio</secondary> + </indexterm> + + <para>Questo può non essere il + <quote>nome dominio</quote> a + cui sei abituato. Per la precisione viene chiamato + <quote>nome dominio NIS</quote>. Quando un client + fa il broadcast della sua richiesta per informazioni, + include il nome del dominio NIS di cui fa parte. + In questo modo molti server su una rete possono distinguere + a quale server la richiesta è riferita. Considerate + il nome dominio NIS come il nome per un gruppo di host + che sono collegati per qualche motivo.</para> + + <para>Alcune organizzazioni scelgono di usare il loro + nome dominio Internet come nome dominio NIS. Questo non + è raccomandabile in quanto può causare confusione + quando si cerchi di debuggare problemi di rete. + Il nome dominio NIS dovrebbe essere unico all'interno + della tua rete ed è utile che sia descrittivo + del gruppo di macchine che rappresenta. Per + esempio, il dipartimento di Arte della Acme Inc. può + essere nel dominio <quote>acme-art</quote>. Per questo + esempio, si presume tu abbia scelto il nome + <literal>test-domain</literal>.</para> + + <indexterm><primary>SunOS</primary></indexterm> + + <para>Comunque, alcuni sistemi operativi (principalmente + &sunos;) usano il loro nome dominio NIS come loro nome + dominio Internet. Se una o più macchine sulla tua rete + hanno questa restrizione, tu <emphasis>devi</emphasis> + usare il nome dominio Internet come il tuo + nome dominio NIS.</para> + </sect4> + + <sect4> + <title>Requisiti fisici dei server</title> + + <para>Ci sono molte cose da tener in mente quando si + sceglie quale macchina usare come server NIS. Una + delle caratteristiche più sfortunate di NIS + è il livello di dipendenza che i client hanno + verso il server. Se un client non riesce a + contattare il server per + il suo dominio NIS, molto spesso la macchina risulta + inutilizzabile. La mancanza di informazioni utente e + di gruppo fa sì che molti sistemi si blocchino. Tenendo + questo in mente dovresti accertati di scegliere una + macchina che non sia soggetta a reboot frequenti o + una che non sia usata per sviluppo. Il server + NIS dovrebbe essere in teoria una macchina + stand alone il cui unico + scopo di esistenza è essere un server NIS. Se hai una + rete non pesantemente trafficata, + è accettabile installare + il server NIS su una macchina che esegue altri servizi, + basta ricordarsi che se il server NIS diventa + irrangiungibile, <emphasis>tutti</emphasis> i tuoi + client NIS ne saranno affetti in modo negativo.</para> + </sect4> + </sect3> + + <sect3> + <title>Server NIS</title> + + <para> Le copie canoniche di tutte le informazioni NIS + sono conservate su una singola macchina chiamata + il server master NIS. I database usati per conservare + le informazioni sono chiamate mappe NIS. In FreeBSD, + queste mappe sono conservate in + <filename>/var/yp/[nome-dominio]</filename> dove + <filename>[nome-dominio]</filename> è il nome del dominio + NIS che si server. Un singolo server NIS può supportare + molti domini al tempo stesso, di conseguenza è + possibile avere molte directory di questo tipo, + una per ogni dominio supportato. Ogni dominio + avrà il suo insieme indipendente di mappe.</para> + + <para>I server NIS master e slave gestiscono tutte le + richieste NIS col demone <command>ypserv</command>. + <command>ypserv</command> è responsabile per + la ricezione delle richieste in entrata dai client NIS, + traducendo il dominio richiesto e il nome mappa ad un + percorso verso il file di database e trasmettendo + i dati indietro al client.</para> + + <sect4> + <title>Installare un server master NIS</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>configurazione del server</secondary> + </indexterm> + + <para>Installare un server master NIS può essere + relativamente semplice, a seconda delle tue + necessità . FreeBSD presenta un supporto nativo + per NIS. Tutto quello che devi fare è aggiungere + le seguenti linee a <filename>/etc/rc.conf</filename>, + e FreeBSD farà il resto.</para> + + <procedure> + <step> + <para><programlisting>nisdomainname="test-domain"</programlisting> + Questa linea imposterà il nome domino NIS a + <literal>test-domain</literal> + al momento della configurazione di rete + (ad esempio dopo il reboot).</para> + </step> + + <step> + <para><programlisting>nis_server_enable="YES"</programlisting> + Questa linea dirà a FreeBSD di avviare i processi + NIS server la prossima volta che la rete + è riavviata.</para> + </step> + + <step> + <para><programlisting>nis_yppasswdd_enable="YES"</programlisting> + Questo avvierà il demone + <command>rpc.yppasswd</command> che, come accennato + prima, permetterà agli utenti di cambiare la loro + password NIS dalle macchine client.</para> + </step> + </procedure> + + <note> + <para>A seconda delle tue impostazioni NIS, potresti + aver bisogno di aggiungere altre linee. Leggi + la <link linkend="network-nis-server-is-client"> + sezione sui NIS server che sono anche NIS client + </link>, di seguito, per dettagli.</para> + </note> + + <para>Ora, tutto quello che devi fare è eseguire + il comando <command>/etc/netstart</command> + come super-utente. Questo imposterà + il sistema, usando i valori che hai specificato + in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + </sect4> + + <sect4> + <title>Inizializzare le mappe NIS</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>mappe</secondary> + </indexterm> + + <para>Le <emphasis>mappe NIS</emphasis> sono file di + database, che sono conservati nella directory + <filename>/var/yp</filename>. Sono generati + da file di configurazione nella directory + <filename>/etc</filename> del NIS master, con + una eccezione: il file + <filename>/etc/master.passwd</filename>. + C'è un buon motivo per questo, infatti + normalmente non vuoi che siano + propagate le password a <username>root</username> + e ad altri account amministrativi a tutti gli + altri server nel dominio NIS. Così prima + di inizializzare le mappe + NIS, dovresti:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cp /etc/master.passwd +/var/yp/master.passwd</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /var/yp</userinput> +&prompt.root; <userinput>vi master.passwd</userinput></screen> + + <para>Dovresti rimuovere tutte le linee che riguardano + account di sistema (<username>bin</username>, + <username>tty</username>, <username>kmem</username>, + <username>games</username>, etc.), così come altri + account che non vuoi siano propagate ai client NIS + (per esempio <username>root</username> ed ogni altro + account con UID 0 (super-utente)).</para> + + <note> + <para>Accertati che il file + <filename>/var/yp/master.passwd</filename> non + sia nè leggibile dal gruppo nè dal resto + del mondo (modo 600)! + Usa il comando <command>chmod</command>, se + appropriato.</para> + </note> + + <indexterm><primary>Tru64 UNIX</primary></indexterm> + + <para>Quando hai finito, è il momento di inizializzare + le mappe NIS! FreeBSD include uno script chiamato + <command>ypinit</command> che lo fa per te (leggi + la sua pagina di manuale per dettagli). Nota che + questo script è disponibile sulla maggior parte dei + sistemi operativi &unix; ma non su tutti. Su + Digital Unix/Compaq Tru64 UNIX è chiamato + <command>ypsetup</command>. Poichè stiamo generando + mappe per un NIS master, passeremo l'opzione + <option>-m</option> al comando <command>ypinit</command>. + Per generare le mappe NIS, supponendo che tu abbia già + eseguito i passi di cui sopra, esegui:</para> + + <screen>ellington&prompt.root; <userinput>ypinit -m +test-domain</userinput> +Server Type: MASTER Domain: test-domain +Creating an YP server will require that you answer a few questions. +Questions will all be asked at the beginning of the procedure. +Do you want this procedure to quit on non-fatal errors? [y/n: n] +<userinput>n</userinput> +Ok, please remember to go back and redo manually whatever fails. +If you don't, something might not work. +At this point, we have to construct a list of this domains YP servers. +rod.darktech.org is already known as master server. +Please continue to add any slave servers, one per line. When you are +done with the list, type a <control D>. +master server : ellington +next host to add: <userinput>coltrane</userinput> +next host to add: <userinput>^D</userinput> +The current list of NIS servers looks like this: +ellington +coltrane +Is this correct? [y/n: y] <userinput>y</userinput> + +[..output from map generation..] + +NIS Map update completed. +ellington has been setup as an YP master server without any errors.</screen> + + <para><command>ypinit</command> dovrebbe aver creato + <filename>/var/yp/Makefile</filename> da + <filename>/var/yp/Makefile.dist</filename>. + Quando creato, questo file assume che tu stia operando + su un ambiente NIS a server singolo con solo macchine + FreeBSD. Dal momento che <literal>test-domain</literal> + ha anche un server slave, devi editare + <filename>/var/yp/Makefile</filename>:</para> + + <screen>ellington&prompt.root; <userinput>vi +/var/yp/Makefile</userinput></screen> + + <para>Dovresti commentare la linea che dice</para> + + <programlisting>NOPUSH = "True"</programlisting> + + <para>(se non è già commentata).</para> + </sect4> + + <sect4> + <title>Impostare un server slave NIS</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>slave server</secondary> + </indexterm> + + <para>Impostare un server NIS slave è anche + più semplice che impostare il master. Loggati + al server slave ed edita + il file <filename>/etc/rc.conf</filename> + esattamente come hai fatto col server master. + L'unica differenza è che + ora dobbiamo usare l'opzione <option>-s</option> quando + eseguiamo <command>ypinit</command>. L'opzione + <option>-s</option> richiede che il nome del + server NIS sia passato, così la nostra linea + di comando assomiglia + alla seguente:</para> + + <screen>coltrane&prompt.root; <userinput>ypinit -s ellington +test-domain</userinput> + +Server Type: SLAVE Domain: test-domain Master: ellington + +Creating an YP server will require that you answer a few questions. +Questions will all be asked at the beginning of the procedure. + +Do you want this procedure to quit on non-fatal errors? [y/n: n] +<userinput>n</userinput> + +Ok, please remember to go back and redo manually whatever fails. +If you don't, something might not work. +There will be no further questions. The remainder of the procedure +should take a few minutes, to copy the databases from ellington. +Transferring netgroup... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring netgroup.byuser... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring netgroup.byhost... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring master.passwd.byuid... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring passwd.byuid... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring passwd.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring group.bygid... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring group.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring services.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring rpc.bynumber... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring rpc.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring protocols.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring master.passwd.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring networks.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring networks.byaddr... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring netid.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring hosts.byaddr... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring protocols.bynumber... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring ypservers... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred +Transferring hosts.byname... +ypxfr: Exiting: Map successfully transferred + +coltrane has been setup as an YP slave server without any errors. +Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> + + <para>Ora dovresti avere una directory chiamata + <filename>/var/yp/test-domain</filename>. Copie + delle mappe NIS del master server dovrebbero risiedere + in questa directory. Dovresti accertarti che siano + aggiornate. La seguente linea di + <filename>/etc/crontab</filename> sul tuo server slave + dovrebbe far ciò:</para> + + <programlisting>20 * * * * root +/usr/libexec/ypxfr passwd.byname +21 * * * * root /usr/libexec/ypxfr +passwd.byuid</programlisting> + + <para>Queste due linee forzano lo slave a sincronizzare + le sue mappe con le mappe del server master. + Anche se queste entry non sono obbligatorie, + dal momento che il server + master cerca di assicurarsi che tutte le modifiche + alle sue mappe NIS siano comunicate ad i suoi slave + e perchè le informazioni sulle password sono vitali + per i sistemi che dipendono dal server, è una buona idea + forzare gli aggiornamenti. Questo è ancora più + importante su reti trafficate dove gli aggiornamenti + delle mappe potrebbero non essere completi.</para> + + <para>Adesso, esegui il comando + <command>/etc/netstart</command> anche sullo slave, + per avviare il server NIS.</para> + </sect4> + </sect3> + + <sect3> + <title>Client NIS</title> + + <para>Un client NIS stabilisce quello che è + chiamato un binding ad un particolare NIS + server usando il demone + <command>ypbind</command>. <command>ypbind</command> + controlla il dominio di default del sistema + (impostato dal comando <command>domainname</command>), + ed inizia a fare broadcast di richieste RPC sulla rete + locale. Queste richieste specificano il nome del + dominio per il quale <command>ypbind</command> sta + cercando di stabilire un binding. Se un server è stato + configurato a servire il dominio richiesto, risponderà + a <command>ypbind</command>, che registrerà l'indirizzo + del server. Se ci sono molti server disponibili + (ad esempio un master e molti slave), + <command>ypbind</command> userà l'indirizzo del primo + che risponde. Da quel momento in poi, il sistema client + dirigerà tutte le sue richieste NIS a quel server. + <command>ypbind</command> occasionalmente farà un + <quote>ping</quote> del server per accertarsi che sia su + ed attivo. Se non riceve una risposta di uno dei suoi + ping in un tempo accettabile, <command>ypbind</command> + segnerà il dominio come non connesso e inizierà + di nuovo a fare broadcasting nella speranza di + localizzare un altro server.</para> + + <sect4> + <title>Impostare un client NIS</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>configurazione del client</secondary> + </indexterm> + + <para>Impostare una macchina FreeBSD perchè sia un client + NIS è abbastanza semplice.</para> + + <procedure> + <step> + <para>Edita il file <filename>/etc/rc.conf</filename> e + aggiungi le seguenti linee per impostare il nome + dominio NIS ed avviare <command>ypbind</command> + all'avvio della rete:</para> + + <programlisting>nisdomainname="test-domain" +nis_client_enable="YES"</programlisting> + </step> + + <step> + <para>Per importare tutte le possibili linee di + password dal server NIS, rimuovi tutti gli account + utente dal tuo <filename>/etc/master.passwd</filename> + ed usa <command>vipw</command> per aggiungere + la seguente linea alla fine del file:</para> + + <programlisting>+:::::::::</programlisting> + + <note> + <para>Questa linea permetterà a chiunque con un + valido account nella mappa delle password + del server NIS di loggarsi sul client. Ci + sono molti modi per + configurare il tuo client NIS cambiando questa + linea. Leggi la + <link linkend="network-netgroups">sezione + sui netgroups</link> di seguito per maggiori + informazioni. Per letture più dettagliate vedere + il libro della O'Reilly + <literal>Managing NFS and NIS</literal>.</para> + </note> + + <note> + <para>Dovresti tenere almeno un account locale (non + importato via NIS) nel tuo file + <filename>/etc/master.passwd</filename> e questo + account dovrebbe essere anche un membro del gruppo + <groupname>wheel</groupname>. Se c'è qualche + problema con NIS, questo account può essere usato + per loggarsi da remoto, diventare + <username>root</username> e riparare le cose.</para> + </note> + </step> + + <step> + <para>Per impostare tutte le possibili linee dei gruppi + dal server NIS, aggiungi questa linea al tuo file + <filename>/etc/group</filename>:</para> + + <programlisting>+:*::</programlisting> + </step> + </procedure> + + <para>Dopo aver completato questi passi, dovresti + essere in grado di eseguire <command>ypcat passwd</command> + e vedere la mappa delle password del NIS server.</para> + </sect4> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Sicurezza di NIS</title> + + <para>In generale, ogni utente remoto può eseguire una RPC + a &man.ypserv.8; ed ottenere i contenuti delle tue mappe NIS, + ammesso che l'utente remoto conosca il tuo nome dominio. + Per prevenire tali transazioni non autorizzate, + &man.ypserv.8; supporta una caratteristica chiamata + <quote>securenets</quote> che può essere usata per + restringere l'accesso ad un dato insieme di host. All'avvio + &man.ypserv.8; cercherà di caricare le informazioni + delle securenets da un file chiamato + <filename>/var/yp/securenets</filename>.</para> + + <note> + <para>Questo percorso varia a secondo del percorso + specificato con l'opzione <option>-p</option>. Questo + file contiene linee che consistono di una + specificazione della rete e di una maschera di + rete separate da spazi vuoti. Le linee che + cominciano con <quote>#</quote> sono + considerati commenti. Un esempio di file securenets può + assomigliare al seguente:</para> + </note> + + <programlisting># allow connections from local host -- mandatory +127.0.0.1 255.255.255.255 +# allow connections from any host +# on the 192.168.128.0 network +192.168.128.0 255.255.255.0 +# allow connections from any host +# between 10.0.0.0 to 10.0.15.255 +# this includes the machines in the testlab +10.0.0.0 255.255.240.0</programlisting> + + <para>Se &man.ypserv.8; riceve una richiesta da un indirizzo + che coincide con una di queste regole, processerà + la richiesta normalmente. Se l'indirizzo non coincide + la richiesta sarà ignorata ed un messaggio di warning + sarà loggato. Se il file + <filename>/var/yp/securenets</filename> non esiste, + <command>ypserv</command> permetterà connessioni + da ogni host.</para> + + <para>Il programma <command>ypserv</command> ha + anche supporto per il pacchetto di Wietse Venema + <application>TCP Wrapper</application>. Questo + permette all'amministratore di usare i file + di configurazione di <application>TCP Wrapper</application> + per controlli sull'accesso al posto di + <filename>/var/yp/securenets</filename>.</para> + + <note> + <para>Pur essendo entrambi questi meccanismi di accesso + di controllo abbastanza sicuri, + questi, come il test di porta privilegiata, + sono vulnerabili agli attacchi + <quote>IP spoofing</quote>. Tutto il traffico + relativo a NIS dovrebbe essere bloccato al firewall.</para> + + <para>I server che usano + <filename>/var/yp/securenets</filename> + possono non riuscire a servire client NIS legittimi che + abbiano implementazioni TCP/IP obsolete. Alcune + di queste implementazioni impostano a zero tutti i + bit degli host quando fanno broadcast e/o non + riescono a osservare la maschera di sotto-rete + quando calcolano l'indirizzo + broadcast. Mentre alcuni di questi problemi possono + essere corretti cambiando la configurazione del client, + altri problemi possono causare il ritiro dei client + in questione o l'abbandono di + <filename>/var/yp/securenets</filename>.</para> + + <para>Usando <filename>/var/yp/securenets</filename> su un + server con una tale obsoleta implementazione del TCP/IP + è sicuramente una cattiva idea e causerà alla + perdita della funzionalità NIS per gran parte della tua + rete.</para> + + <indexterm><primary>TCP Wrappers</primary></indexterm> + + <para>L'uso del pacchetto + <application>TCP Wrapper</application> + aumenta la latenza del tuo server NIS. Il ritardo + addizionale può essere lungo a sufficienza tanto + da causare dei timeout in programmi client, specialmente + su reti trafficate o con server NIS lenti. Se uno o + più client soffre di questi sintomi, dovresti convertire + il sistema dei client in questione a server NIS slave + e forzarli a non fare il binding a loro stessi.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Impedire ad Alcuni Utenti di Loggarsi</title> + + <para>Nel nostro laboratorio c'è una macchina + <hostid>basie</hostid> che si suppone sia una workstation + solo della facoltà . Non vogliamo togliere questa + macchina dal dominio NIS, tuttavia il file + <filename>passwd</filename> sul server NIS master + contiene account che sono sia della + facoltà sia degli studenti. Cosa possiamo fare?</para> + + <para>C'è un modo di impedire a specifici utenti di loggarsi + ad una macchina, anche se sono presenti nel database NIS. + Per farlo, tutto quello che devi fare è + aggiungere + <literal>-<replaceable>username</replaceable></literal> + alla fine del file <filename>/etc/master.passwd</filename> + sulla macchina client, dove + <replaceable>username</replaceable> è lo username + dell'utente di cui vuoi impedire l'accesso. + E' meglio fare questo con + <command>vipw</command> dato che <command>vipw</command> + farà un controllo di correttezza dei tuoi cambiamenti a + <filename>/etc/master.passwd</filename>, e ricostruirà + automaticamente il database delle password quando hai finito + di editarlo. Ad esempio, se vogliamo impedire l'accesso + all'utente <username>bill</username> verso l'host + <hostid>basie</hostid> faremmo:</para> + + <screen>basie&prompt.root; <userinput>vipw</userinput> +<userinput>[aggiungi -bill alla fine del file, poi esci]</userinput> +vipw: rebuilding the database... +vipw: done + +basie&prompt.root; <userinput>cat /etc/master.passwd</userinput> + +root:[password]:0:0::0:0:The super-user:/root:/bin/csh +toor:[password]:0:0::0:0:The other super-user:/root:/bin/sh +daemon:*:1:1::0:0:Owner of many system processes:/root:/sbin/nologin +operator:*:2:5::0:0:System &:/:/sbin/nologin +bin:*:3:7::0:0:Binaries Commands and Source,,,:/:/sbin/nologin +tty:*:4:65533::0:0:Tty Sandbox:/:/sbin/nologin +kmem:*:5:65533::0:0:KMem Sandbox:/:/sbin/nologin +games:*:7:13::0:0:Games pseudo-user:/usr/games:/sbin/nologin +news:*:8:8::0:0:News Subsystem:/:/sbin/nologin +man:*:9:9::0:0:Mister Man Pages:/usr/share/man:/sbin/nologin +bind:*:53:53::0:0:Bind Sandbox:/:/sbin/nologin +uucp:*:66:66::0:0:UUCP +pseudo-user:/var/spool/uucppublic:/usr/libexec/uucp/uucico +xten:*:67:67::0:0:X-10 daemon:/usr/local/xten:/sbin/nologin +pop:*:68:6::0:0:Post Office Owner:/nonexistent:/sbin/nologin +nobody:*:65534:65534::0:0:Unprivileged user:/nonexistent:/sbin/nologin ++::::::::: +-bill + +basie&prompt.root;</screen> + </sect2> + + <sect2 id="network-netgroups"> + <sect2info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Udo</firstname> + + <surname>Erdelhoff</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect2info> + + <title>Usare i Netgroups</title> + + <indexterm><primary>netgroups</primary></indexterm> + + <para>Il metodo mostrato nella sezione precedente funziona + ragionevolmente bene se hai bisogno di regole speciali + per un numero molto piccolo di utenti e/o macchine. Su + reti più grandi, <emphasis>certamente</emphasis> ti + dimenticherai di impedire l'accesso di certi utenti + a macchine dal ruolo critico, oppure potresti perfino + finire a modificare ogni macchina separatamente, in questo + modo perdendo il beneficio centrale di NIS: + l'amministrazione <emphasis>centralizzata</emphasis> + + <para>La soluzione degli sviluppatori NIS a questo problema + è chiamata <emphasis>netgroups</emphasis>. Il + loro scopo e la loro semantica possono essere + paragonate ai normali gruppi utenti usati dal + filesystem &unix;. L'unica differenza + è la mancanza di un ID numerico e l'abilità di + definire un netgroup che includa sia gruppi utenti che altri + netgroup.</para> + + <para>I netgroup furono sviluppati per gestire grandi reti + complesse con centinaia di utenti e macchine. Da un lato + questa è una Buona Cosa se sei obbligato a gestire una + simile situazione. Dall'altro, questa complessità rende + praticamente impossibile spiegare i netgroup con esempi + relativamente semplici. L'esempio usato nel resto di questa + sezione dimostra questo problema.</para> + + <para>Assumiamo che la favorevole introduzione di NIS nei tuoi + laboratori catturi l'interesse dei tuoi superiori. Il tuo + prossimo compito è di estendere il tuo dominio NIS per + coprire alcune altre macchine del campo. Le due tabelle contengono + i nomi dei nuovi utenti e delle nuove macchine, con una breve + descrizione.</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>User Name(s)</entry> + + <entry>Description</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><username>alpha</username>, + <username>beta</username></entry> + + <entry>Impiegato normale del dipartimento IT</entry> + </row> + + <row> + <entry><username>charlie</username>, + <username>delta</username></entry> + + <entry>Il nuovo apprendista del dipartimento IT</entry> + </row> + + <row> + <entry><username>echo</username>, + <username>foxtrott</username>, + <username>golf</username>, ...</entry> + + <entry>Impiegato ordinario</entry> + </row> + + <row> + <entry><username>able</username>, <username>baker</username>, + ...</entry> + + <entry>Gli interni correnti</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>Machine Name(s)</entry> + + <entry>Description</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <!-- Names taken from "Good Omens" by Neil Gaiman and Terry + Pratchett. Many thanks for a brilliant book. --> + + <entry><hostid>war</hostid>, <hostid>death</hostid>, + <hostid>famine</hostid>, + <hostid>pollution</hostid></entry> + + <entry>Il tuoi server più importanti. Solo + gli impiegati IT hanno il permesso di loggarsi + in queste macchine.</entry> + </row> + + <row> + <!-- gluttony was omitted because it was too fat --> + + <entry><hostid>pride</hostid>, <hostid>greed</hostid>, + <hostid>envy</hostid>, <hostid>wrath</hostid>, + <hostid>lust</hostid>, <hostid>sloth</hostid></entry> + + <entry>Server meno importanti. Tutti i membri + del dipartimento IT hanno il permesso di loggarsi + a queste macchine.</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>one</hostid>, <hostid>two</hostid>, + <hostid>three</hostid>, <hostid>four</hostid>, + ...</entry> + + <entry>Workstation normali. Solo + <emphasis>veri</emphasis> impiegati hanno permesso + di accedere a queste macchine.</entry> + </row> + + <row> + <entry><hostid>trashcan</hostid></entry> + + <entry>Una macchina molto vecchia senza alcun dato + critico. Anche gli interni hanno permesso di usare + questa macchina.</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para>Se provi ad implementare queste restrizioni bloccando + separatamente ogni utente, dovresti aggiungere una linea + <literal>-<replaceable>user</replaceable></literal> + ad ogni <filename>passwd</filename> per ogni utente che + non ha il permesso di loggarsi in quel sistema. Se ti + dimentichi anche solo di una linea, potresti essere nei + pasticci. Può essere ragionevole fare ciò + correttamente durante l'installazione iniziale, comunque + <emphasis>certamente</emphasis> ti dimenticherai alla fine + di aggiungere le linee per i nuovi utenti durante le + operazioni giornaliere. Dopo tutto, Murphy era un + ottimista.</para> + + <para>Gestire questa situazione con i netgroup offre + molti vantaggi. Non c'è bisogno di gestire + separatamente ogni utente; basta assegnare un utente ad + uno o più netgroup e permettere o impedire il login + a tutti i membri del netgroup. Se aggiungi una + nuova macchina, dovrai solo definire restrizioni di + login per i netgroup. Se un nuovo utente viene + aggiunto, dovrai solo aggiungere l'utente + ad uno o più netgroup. Questi cambiamenti sono indipendenti + l'uno dall'altro: non più <quote>per ogni combinazione di + utenti e macchine fai ...</quote>Se la tua installazione + NIS è pianificata con attenzione, dovrai solo modificare + esattamente un file centrale di configurazione per garantire + o negare l'accesso alle macchine.</para> + + <para>Il primo passo è l'inizializzazione della mappa NIS + netgroup. &man.ypinit.8; di FreeBSD non crea questa mappa + di default, ma la sua implementazione NIS la supporterà + una volta che è stata creata. Per aggiungere una linea alla + mappa, semplicemente usa il comando</para> + + <screen>ellington&prompt.root; <userinput>vi +/var/yp/netgroup</userinput></screen> + + <para>e poi inizia ad aggiungere contenuti. Per i nostri esempi + abbiamo bisogno di almeno quattro netgroup: impiegati IT, + apprendisti IT, impiegati normali ed interni.</para> + + <programlisting>IT_EMP (,alpha,test-domain) (,beta,test-domain) +IT_APP (,charlie,test-domain) (,delta,test-domain) +USERS (,echo,test-domain) (,foxtrott,test-domain) \ + (,golf,test-domain) +INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain)</programlisting> + + <para><literal>IT_EMP</literal>, <literal>IT_APP</literal> etc. + sono i nomi dei netgroup. Ogni gruppo fra parentesi tonde + aggiunge uno o più account utente. I tre campi dentro il + gruppo sono:</para> + + <orderedlist> + <listitem> + <para>Il nome degli host dove le seguenti caratteristiche + sono valide. Se non specifichi un nome host, la linea + è valida per tutti gli host. Se specifichi un nome host, + entrerai nel regno dell'oscurità , dell'orrore + e della confusione assoluta.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il nome dell'account che appartiene a questo + netgroup.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Il dominio NIS per l'account. Puoi + importare account da altri domini NIS nel tuo netgroup + se sei uno di quei ragazzi sfortunati con più di + un dominio NIS.</para> + </listitem> + </orderedlist> + + <para>Ognuno di questi campi può contenere + wildcards. Leggi &man.netgroup.5; per dettagli.</para> + + <note> + <indexterm><primary>netgroups</primary></indexterm> + + <para>Nomi netgroup più lunghi di 8 caratteri + non dovrebbero essere usati, specialmente se hai macchine + che eseguono altri sistemi operativi all'interno del + tuo dominio NIS. I nomi sono case sensitive; usare + le lettere maiuscole per il tuo netgroup è + un modo semplice per distinguere fra utenti, + macchine e nomi di netgroup.</para> + + <para>Alcuni client NIS (non FreeBSD) non possono + gestire netgroup con un numero troppo grande di linee. + Ad esempio, alcune vecchie versioni di &sunos; iniziano + ad avere problemi se un netgroup contiene più di 15 + <emphasis>linee</emphasis>. Puoi superare questo + limite creando molti sotto-netgroup con 15 o meno utenti + ed un vero netgroup che consiste dei sotto-netgroup:</para> + + <programlisting>BIGGRP1 (,joe1,domain) (,joe2,domain) +(,joe3,domain) [...] +BIGGRP2 (,joe16,domain) (,joe17,domain) [...] +BIGGRP3 (,joe31,domain) (,joe32,domain) +BIGGROUP BIGGRP1 BIGGRP2 BIGGRP3</programlisting> + + <para>Puoi ripetere questo processo se hai bisogno di più + di 225 utenti all'interno di un singolo netgroup.</para> + </note> + + <para>Attivare e distribuire la tua nuova mappa NIS + è facile:</para> + + <screen>ellington&prompt.root; <userinput>cd /var/yp</userinput> +ellington&prompt.root; <userinput>make</userinput></screen> + + <para>Questo genererà le tre mappe NIS + <filename>netgroup</filename>, + <filename>netgroup.byhost</filename> e + <filename>netgroup.byuser</filename>. Usa + &man.ypcat.1; per controllare che le tue + nuove mappe NIS siano disponibili:</para> + + <screen>ellington&prompt.user; <userinput>ypcat -k +netgroup</userinput> +ellington&prompt.user; <userinput>ypcat -k netgroup.byhost</userinput> +ellington&prompt.user; <userinput>ypcat -k +netgroup.byuser</userinput></screen> + + <para>L'output del tuo primo comando dovrebbe assomigliare + a <filename>/var/yp/netgroup</filename>. Il secondo + comando non produrrà output se non hai specificato + netgroup specifici agli host. Il terzo comando può + essere usato per ottenere una lista dei netgroup di un + utente.</para> + + <para>L'installazione del client è abbastanza semplice. + Per configurare il server <hostid>war</hostid>, devi solo + eseguire &man.vipw.8; e sostituire la linea</para> + + <programlisting>+:::::::::</programlisting> + + <para>con</para> + + <programlisting>+@IT_EMP:::::::::</programlisting> + + <para>Ora, solo i dati per l'utente definito nel netgroup + <literal>IT_EMP</literal> sono importati nel + database delle password di <hostid>war</hostid> e solo + questi utenti hanno permesso di accesso.</para> + + <para>Sfortunatamente, questa limitazione si applica anche + alla funzione della shell <literal>~</literal> ed a + tutte le routine che convertono fra nomi utenti e user ID + numerici. In altre parole,<command>cd ~<replaceable>user + </replaceable></command> non funzionerà , + <command>ls -l</command> mostrerà gli ID numerici + invece dello username e + <command>find . -user joe -print</command> + darà l'errore <errorname>No such user</errorname>. Per + riparare questo, dovrai importare tutte le linee dell'utente + <emphasis>senza permettere a loro di loggarsi sui tuoi + server</emphasis>.</para> + + <para>Questo può essere ottenuto aggiungendo un'altra + linea a <filename>/etc/master.passwd</filename>. Questo + dovrebbe contenere:</para> + + <para><literal>+:::::::::/sbin/nologin</literal>, dal significato + <quote>Importa tutte le entry ma imposta la shell di + login a <filename>/sbin/nologin</filename> nelle linee + importate</quote>. Puoi sostituire ogni campo nella linea + <literal>passwd</literal> piazzando un valore di default + nel tuo <filename>/etc/master.passwd</filename>.</para> + + <!-- Been there, done that, got the scars to prove it - ue --> + <warning> + <para>Accertati che la linea + <literal>+:::::::::/sbin/nologin</literal> sia piazzata + dopo <literal>+@IT_EMP:::::::::</literal>. Altrimenti + tutti gli account utente importati da NIS avranno + <filename>/sbin/nologin</filename> come loro shell + di login.</para> + </warning> + + <para>Dopo questo cambiamento, dovrai solo cambiare + una mappa NIS se un nuovo impiegato si unisce + al dipartimento IT. Puoi usare un simile + approccio per i server meno importanti + sostituendo <literal>+:::::::::</literal> nella tua versione + locale di <filename>/etc/master.passwd</filename> + con qualcosa del tipo:</para> + + <programlisting>+@IT_EMP::::::::: ++@IT_APP::::::::: ++:::::::::/sbin/nologin</programlisting> + + <para>Le linee corrispondenti per le workstation normali + potrebbero essere:</para> + + <programlisting>+@IT_EMP::::::::: ++@USERS::::::::: ++:::::::::/sbin/nologin</programlisting> + + <para>E tutto sarebbe a posto fino a che non c'è un + cambiamento di policy dopo poche settimane: + il dipartimento IT inizia ad assumere interni. + Gli interni IT hanno permesso di usare le normali + workstation ed i server meno importanti; e gli + apprendisti IT hanno permesso di loggarsi ai + server principali. Aggiungi un nuovo netgroup + <literal>IT_INTERN</literal>, aggiungi i nuovi interni IT + a questo nuovo netgroup <literal>IT_INTERN</literal>, + e inizia a cambiare la configurazione su ogni nuova macchina... + Come il vecchio adagio dice:<quote>Errori nella pianificazione + centralizzata porta a caos globale</quote>.</para> + + <para>L'abilità NIS di creare netgroup da altri netgroup + può essere usata per prevenire situazioni come queste. Una + possibilità è la creazione di netgroup basati sul + ruolo. Per esempio, potresti creare un netgroup chiamato + <literal>BIGSRV</literal> per definire le restrizioni di login + per i server importanti, un altro netgroup chiamato + <literal>SMALLSRV</literal> per i server meno importanti + ed un terzo netgroup chiamato <literal>USERBOX</literal> + per le workstation normali. Ognuna di questi netgroup + contiene i netgroup che hanno permesso di accesso a + queste macchine. Le nuove linee della tua mappa NIS + dovrebbero assomigliare a questa:</para> + + <programlisting>BIGSRV IT_EMP IT_APP +SMALLSRV IT_EMP IT_APP ITINTERN +USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS</programlisting> + + <para>Questo metodo di definire restrizioni di login + funziona ragionevolmente bene se puoi definire gruppi + di macchine con restrizioni identiche. Sfortunatamente + questa è l'eccezione, non la regola. La maggior parte del + tempo, avrai necessità di definire restrizioni di login + macchina per macchina.</para> + + <para>Definizioni di netgroup specifiche per ogni + macchina sono l'altra possibilità per gestire + il cambiamento di policy delineato sopra. + In questo scenario il + <filename>/etc/master.passwd</filename> di ogni macchina + deve contenere due linee che iniziano con + <quote>+</quote>. La prima di queste aggiunge un netgroup + con l'account che ha il permesso di loggarsi alla macchina, + il secondo aggiunge tutti gli altri account con + <filename>/sbin/nologin</filename> come shell. E' buona + norma usare la versione <quote>MAIUSCOLA</quote> del nome + macchina come nome del netgroup. In altre parole, le linee + dovrebbero assomigliare a questa:</para> + + <programlisting>+@<replaceable>BOXNAME</replaceable>::::::::: ++:::::::::/sbin/nologin</programlisting> + + <para>Una volta che hai completato questo task per tutte + le macchine, non dovrai mai più modificare la versione locale + di <filename>/etc/master.passwd</filename>. Tutti + gli ulteriori cambiamenti possono essere + gestiti modificando la mappa NIS. Di + seguito un esempio di una possibile + mappa netgroup per questo scenario con altri vantaggi + addizionali:</para> + + <programlisting># Define groups of users first +IT_EMP (,alpha,test-domain) (,beta,test-domain) +IT_APP (,charlie,test-domain) (,delta,test-domain) +DEPT1 (,echo,test-domain) (,foxtrott,test-domain) +DEPT2 (,golf,test-domain) (,hotel,test-domain) +DEPT3 (,india,test-domain) (,juliet,test-domain) +ITINTERN (,kilo,test-domain) (,lima,test-domain) +D_INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain) +# +# Now, define some groups based on roles +USERS DEPT1 DEPT2 DEPT3 +BIGSRV IT_EMP IT_APP +SMALLSRV IT_EMP IT_APP ITINTERN +USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS +# +# And a groups for a special tasks +# Allow echo and golf to access our anti-virus-machine +SECURITY IT_EMP (,echo,test-domain) (,golf,test-domain) +# +# machine-based netgroups +# Our main servers +WAR BIGSRV +FAMINE BIGSRV +# User india needs access to this server +POLLUTION BIGSRV (,india,test-domain) +# +# This one is really important and needs more access restrictions +DEATH IT_EMP +# +# The anti-virus-machine mentioned above +ONE SECURITY +# +# Restrict a machine to a single user +TWO (,hotel,test-domain) +# [...more groups to follow]</programlisting> + + <para>Se stai usando qualche tipo di database per + gestire i tuoi account utente, dovresti essere in + grado di creare la prima parte della mappa con i + tuoi tool di report del database. In + questo modo, i nuovi utenti avranno accesso automaticamente + alle macchine.</para> + + <para>Un ultima nota di avvertimento: può non essere sempre + consigliabile usare netgroup basati sulle macchine. Se + stai per mettere in produzione qualche dozzina o perfino qualche + centinaia di macchine identiche per laboratori studente, + dovresti usare netgroup basati sul ruolo invece che netgroup + basati sulla macchina, per tenere la dimensione della mappa + NIS al di sotto di un limite ragionevole.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Cose Importanti da Ricordare</title> + + <para>Ci sono ancora un paio di cose che dovrai cambiare + ora che operi in ambiente NIS.</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Ogni volta che devi aggiungere un utente al + laboratorio devi aggiungerlo + <emphasis>solo</emphasis> al server + master NIS e <emphasis>devi ricordarti di ricostruire + le mappe NIS</emphasis>. Se ti dimentichi di farlo + il nuovo utente non sarà in grado di loggarsi in alcuna + macchina eccetto che sul server NIS master. Per esempio, + se abbiamo bisogno di aggiungere un nuovo utente + <username>jsmith</username> al laboratorio, + faremmo:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pw useradd jsmith</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /var/yp</userinput> +&prompt.root; <userinput>make test-domain</userinput></screen> + + <para>Puoi anche eseguire <command>adduser jsmith</command> + invece di <command>pw useradd jsmith</command>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><emphasis>Tieni gli account amministrativi fuori + dalle mappe NIS</emphasis>. Normalmente non vuoi che + gli account amministrativ e le password si propaghino + a macchine che avranno utenti che non dovrebbero avere + accesso a quegli account.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><emphasis>Tieni al sicuro il NIS master e slave, + e minimizza il tempo in cui sono giù</emphasis>. Se + qualcuno hackera o semplicemente spegne queste macchine + riesce a privare molte persone della possibilità di + loggarsi al laboratorio.</para> + + <para>Questa è la principale debolezza di ogni + sistema centralizzato di amministrazione. Se non proteggi + il tuo server NIS, avrai un mucchio di utenti + arrabbiati!</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect2> + + <sect2> + <title>Compatibilità con NIS v1</title> + + <para><application>ypserv</application> di FreeBSD supporta + fino ad un certo punto client NIS v1. L'implementazione + di NIS di FreeBSD usa solo il protocollo NIS v2, comunque + altre implementazioni includono supporto per il protocollo + v1 per compatibilità all'indietro coi vecchi sistemi. Il + demone <application>ypbind</application> fornito con questi + sistemi proverà a stabilire un binding con un server + NIS v1 anche se potrebbero non averne mai bisogno + (e possono continuare a fare broadcast in ricerca di + uno anche dopo che hanno ricevuto risposta da un + server v2). Nota che mentre il supporto per i + client normali viene garantito, questa versione + di <application>ypserv</application> non + gestisce richieste di trasferimento di mappe v1; di + conseguenza, non può essere usato come master o slave in + congiunzione con server NIS più vecchi che + supportano solo il protocollo v1. Fortunatamente, + probabilmente non ci sono + server del genere in uso oggi.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-nis-server-is-client"> + <title>Server NIS che Sono Anche Client</title> + + <para> Bisogna prestare molta attenzione quando + si esegue <application>ypserv</application> in + un dominio multi-server dove le macchine server + sono anche client NIS. + E' generalmente una buona idea forzare i server + ad effettuare il binding a sè stessi piuttosto + che permettere loro di effettuare il broadcast + delle richieste binding e + potenzialmente possono fare il bind una all'altra. + Possono risultare strani errori quando un + server va giù e gli altri sono dipendenti da + lui. Alla fine, tutti i client andranno in timeout + e cercheranno di effettuare il bind ad altri server, + ma il ritardo di questa operazione può essere + considerevole e l'uscita + di errore è ancora presente dato che i server possono + fare il binding fra di loro di nuovo.</para> + + <para>Puoi forzare un host a fare il binding ad un server + in particolare usando <command>ypbind</command> con + l'opzione <option>-S</option>. Se non vuoi fare + questa azione a mano ogni volta che fai il reboot + del tuo server NIS, puoi aggiungere queste linee al tuo + <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>nis_client_enable="YES" # run client stuff as well +nis_client_flags="-S <replaceable>NIS +domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> + + <para>Consulta &man.ypbind.8; per ulteriori informazioni.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Formato delle Password</title> + + <indexterm> + <primary>NIS</primary> + + <secondary>formato delle password</secondary> + </indexterm> + + <para>Uno dei problemi più comuni in cui la gente incappa + quando tenta di implementare NIS è la compatibilità + del formato delle password. Se il tuo server NIS usa password + criptate con DES, supporterà solo client che usano anche loro + DES. Ad esempio, se hai client NIS &solaris; nella rete, + dovrai quasi certamente usare password criptate + con DES.</para> + + <para>Per controllare quale formato il tuo server + e client usano, dai un'occhiata a + <filename>/etc/login.conf</filename>. Se l'host + è configurato per usare password criptate + DES, la classe <literal>default</literal> conterrà + una linea simile a questa:</para> + + <programlisting>default:\ +:passwd_format=des:\ +:copyright=/etc/COPYRIGHT:\ +[Further entries elided]</programlisting> + + <para>Altri valori possibili per l'opzione + <literal>passwd_format</literal> includono + <literal>blf</literal> e <literal>md5</literal> + (per password criptate con Blowfish e con MD5, + rispettivamente).</para> + + <para>Se hai fatto modifiche a + <filename>/etc/login.conf</filename>, + dovrai anche ricostruire il database + delle possibilità di login, il che si + ottiene eseguendo il seguente comando + come <username>root</username>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cap_mkdb +/etc/login.conf</userinput></screen> + + <note> + <para>Il formato delle password che sono + già in <filename>/etc/master.passwd</filename> non + sarà aggiornato finchè un utente cambia la + sua password per la prima volta + <emphasis>dopo</emphasis> che il + database delle possibilità di login + è ricostruito.</para> + </note> + + <para>Dopodichè per assicurarti che le password siano + criptate con il formato che hai scelto, dovresti + anche controllare che <literal>crypt_default</literal> + in <filename>/etc/auth.conf</filename> dia precedenza + al formato delle password scelto. Per farlo, + inserisci il formato che hai scelto per primo + nella lista. Ad esempio, quando usi password + criptate DES, la linea dovrebbe essere:</para> + + <programlisting>crypt_default = des blf md5</programlisting> + + <para>Seguendo i passi sopra citati su ognuno dei &os; + basati su NIS server e client, puoi star sicuro che tutti + siano d'accordo su quale formato delle password sia usato + all'interno della rete. Se hai problemi nell'identificazione + su un client NIS, questo è un buon punto di partenza per + cercare possibili problemi. Ricordati: se vuoi mettere + in produzione un server NIS per una rete eterogenea, + dovrai probabilmente usare DES su tutti i sistemi + poichè questo è il minimo standard comune.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-dhcp"> - <title>Automatic Network Configuration (DHCP)</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Greg</firstname> + + <surname>Sutter</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Configurazione Automatica della Rete (DHCP)</title> + + <sect2> + <title>Cos'è il DHCP?</title> + + <indexterm> + <primary>Dynamic Host Configuration Protocol</primary> + + <see>DHCP</see> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary>Internet Software Consortium (ISC)</primary> + </indexterm> + + <para>DHCP, il Protocollo di Configurazione Host Dinamico, + descrive i passi attraverso i quali un sistema + si può connettere ad una rete ed ottenere + l'informazione necessaria per comunicare attraverso + quella rete. Le versioni di FreeBSD prima della 6.0 + usano l'implementazione DHCP client (&man.dhclient.8;) + dell'ISC (Internet Software Consortium). Le ultime versioni + usano il <command>dhclient</command> di OpenBSD preso + da OpenBSD 3.7. + Tutte le informazioni specifiche all'implementazione + di <command>dhclient</command> in questa sede + sono riferite all'uso dei client DHCP sia di ISC che di OpenBSD. + Il server DHCP è quello incluso nella + distribuzione ISC.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Cosa Copre Questa Sezione</title> + + <para>Questa sezione descrive sia il lato client + del sistema DHCP di ISC e di OpenBSD che il lato server del + sistema DHCP ISC. Il + programma client, <command>dhclient</command>, + è già + integrato con FreeBSD, e la parte server è + disponibile nel port <filename + role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>. Le + pagine di manuale &man.dhclient.8;, &man.dhcp-options.5;, e + &man.dhclient.conf.5, oltre ai riferimenti + elencati oltre, sono risorse utili.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Come Funziona</title> + + <indexterm><primary>UDP</primary></indexterm> + + <para>Quando <command>dhclient</command>, il client + DHCP, viene eseguito sulla macchina client, inizia + a fare broadcasting di richieste per informazioni + di configurazione. Di default + queste richieste sono sulla porta UDP 68. Il server + risponde sulla porta UDP 67, dando al client un + indirizzo IP ed altre informazioni rilevanti di rete + come la netmask, il router ed il DNS server. Tutte + queste informazioni + arrivano sotto forma di un <quote>rilascio</quote> DHCP + e sono valide sono per un certo periodo di tempo + (configurato dall'amministratore del server DHCP). + In questo modo, gli indirizzi IP bloccati da client + che non sono più connessi alla rete possono + essere riutilizzati automaticamente.</para> + + <para>I client DHCP possono ottenere molti tipi + di informazione dal server. Una lista esauriente + può essere trovata in + &man.dhcp-options.5;.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>L'Integrazione con FreeBSD</title> + + <para>&os; integra completamente il client + DHCP ISC o OpenBSD, <command>dhclient</command> + (a seconda della versione di &os; utilizzata). Viene fornito + supporto al client DHCP sia con l'installazione + sia con il sistema base, rendendo inutile il bisogno + di una conoscenza dettagliata della configurazione + di rete su ogni rete che abbia un server DHCP. + <command>dhclient</command> è stato incluso + in tutte le distribuzioni FreeBSD a partire + dalla 3.2.</para> + + <indexterm> + <primary><application>sysinstall</application></primary> + </indexterm> + + <para>DHCP è supportato da + <application>sysinstall</application>. Quando + configuri una interfaccia di rete con + <application>sysinstall</application>, la seconda + domanda che ti pone è: + <quote> Vuoi provare a configurare + l'interfaccia via DHCP?</quote>. Una risposta + affermativa eseguirà <command>dhclient</command>, + e, se ha successo, riempirà le informazioni + di configurazione della rete in automatico.</para> + + <para>Ci sono due cose che devi fare per far sì + che il tuo sistema usi il DHCP all'avvio:</para> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>prerequisiti</secondary> + </indexterm> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Accertati che il device + <devicename>bpf</devicename> + sia compilato nel tuo kernel. Per fare + ciò, aggiungi <literal>device bpf</literal> + (<literal>pseudo-device + bpf</literal> sotto &os; 4.X) al tuo file di + configurazione del kernel, e ricompilalo. + Per maggiori informazioni su come ricompilare + i kernel, vedi <xref + linkend="kernelconfig">.</para> <para>Il device + <devicename>bpf</devicename> è già + parte del kernel <filename>GENERIC</filename> + che è fornito con FreeBSD, così + se non hai un kernel custom, non dovresti + aver bisogno di crearne uno al fine di far funzionare + il DHCP.</para> + + <note> + <para>Quelli di voi che sono particolarmente + attenti alla sicurezza, dovrebbero sapere che il + device <devicename>bpf</devicename> è + anche il device che permette agli sniffer di + pacchetti di + funzionare correttamente (anche se devono sempre + essere eseguiti come <username>root</username>). + <devicename>bpf</devicename> + <emphasis>è</emphasis> + richiesto per l'uso del DHCP, ma se siete molto + attenti alla sicurezza, non dovreste probabilmente + aggiungere <devicename>bpf</devicename> al + vostro kernel in previsione di un uso + futuro del DHCP.</para> + </note> + </listitem> + + <listitem> + <para>Edita il tuo <filename>/etc/rc.conf</filename> + per includere la seguente linea:</para> + + <programlisting>ifconfig_fxp0="DHCP"</programlisting> + + <note> + <para>Accertati di sostituire + <literal>fxp0</literal> con il + nome dell'interfaccia che intendi configurare + dinamicamente, come descritto in + <!--<xref linkend="config-network-setup">-->.</para> + </note> + + <para>Se stai usando una locazione diversa + per <command>dhclient</command>, o se desideri + passare flags addizionali a + <command>dhclient</command> + includi anche le linee seguenti (editandole + come necessario):</para> - <para>Traduzione in corso</para> + <programlisting>dhcp_program="/sbin/dhclient" +dhcp_flags=""</programlisting> + </listitem> + </itemizedlist> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>server</secondary> + </indexterm> + + <para>Il server DHCP, <application>dhcpd</application>, + è incluso come parte del port + <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename> + nella collezione dei ports. Questo port contiene il + server DHCP ISC e la documentazione.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Files</title> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>file di configurazione</secondary> + </indexterm> + + <itemizedlist> + <listitem><para><filename>/etc/dhclient.conf</filename></para> + <para><command>dhclient</command> richiede + un file di configurazione, + <filename>/etc/dhclient.conf</filename>. Tipicamente + il file contiene solo commenti, essendo i default + ragionevolmente corretti. Questo file di + configurazione è descritto dalla + pagina di manuale &man.dhclient.conf.5;.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/sbin/dhclient</filename></para> + + <para><command>dhclient</command> è + linkato staticamente e risiede in + <filename>/sbin</filename>. + Le pagine di manuale di &man.dhclient.8; danno + maggiori informazioni su <command>dhclient</command>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/sbin/dhclient-script</filename></para> + + <para><command>dhclient-script</command> è + lo script di configurazione del client DHCP + specifico di FreeBSD. Viene descritto in + &man.dhclient-script.8; + ma non dovrebbe aver bisogno di nessuna + modifica utente + per funzionare correttamente.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/var/db/dhclient.leases</filename></para> + + <para>Il client DHCP mantiene un database di + validi rilasci in questo file, che viene + scritto come un log. + &man.dhclient.leases.5; ne dàuna descrizione + leggermente più estesa.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect2> + + <sect2> + <title>Ulteriori Letture</title> + + <para>Il protocollo DHCP è + descritto in maniera estesa in + <ulink url="http://www.freesoft.org/CIE/RFC/2131/">RFC 2131</ulink>. + Informazioni aggiuntive sono presenti a questo URL: + <ulink url="http://www.dhcp.org/"></ulink>.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-dhcp-server"> + <title>Installare e Configurare un Server DHCP</title> + + <sect3> + <title>Cosa Copre Questa Sezione</title> + + <para>Questa sezione fornisce informazioni su come + configurare un sistema FreeBSD che funzioni come + un server DHCP usando l'implementazione della suite + DHCP dell'ISC (Internet Software Consortium).</para> + + <para>La parte server della suite non viene + fornita come parte di FreeBSD, così + dovrai installare il port + <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename> + per fornire questo servizio. Vedi + <xref linkend="ports"> per + più informazioni su come usare la Collezione + dei Port.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Installazione del DHCP Server</title> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>installazione</secondary> + </indexterm> + + <para>Per configurare il tuo sistema FreeBSD + come un server DHCP, assicurati che il + device &man.bpf.4; sia compilato nel + kernel. Per farlo, aggiungi + <literal>device bpf</literal> (<literal>pseudo-device + bpf</literal> sotto &os; 4.X) al file + di configurazione del kernel, e ricompilalo. Per + maggiori informazioni su come compilare un kernel, + vedi <xref linkend="kernelconfig">.</para> + + <para>Il device <devicename>bpf</devicename> + è già + parte del kernel <filename>GENERIC</filename> + che viene fornito con FreeBSD, così + non hai bisogno di creare + un kernel custom per far funzionare il DHCP.</para> + + <note> + <para>Quelli di voi che sono particolarmente + attenti alla sicurezza, dovrebbero notare che + <devicename>bpf</devicename> è anche il + device che permette agli sniffer di pacchetti + di funzionare correttamente (anche se tali + programmi hanno bisogno di accesso privilegiato). + <devicename>bpf</devicename> <emphasis>è + </emphasis> richiesto per il funzionamento del DHCP, + ma se siete molto attenti alla sicurezza, + probabilmente non dovreste includere + <devicename>bpf</devicename> + nel vostro kernel semplicemente perchè vi + aspettate di usare il DHCP in qualche momento + </note> + + <para>La prossima cosa che devi fare è + editare il file <filename>dhcpd.conf</filename> che + è stato installato dal port + <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>. + Di default, questo sarà + <filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf.sample</filename> + e dovresti copiare questo file in + <filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf</filename> + prima di procedere con i cambiamenti.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Configurare il Server DHCP</title> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>dhcpd.conf</secondary> + </indexterm> + + <para><filename>dhcpd.conf</filename> è + composto di dichiarazioni riguardanti + sottoreti ed host, e forse lo si spiega + meglio con un esempio:</para> + + <programlisting>option domain-name "example.com";<co id="domain-name"> +option domain-name-servers 192.168.4.100;<co id="domain-name-servers"> +option subnet-mask 255.255.255.0;<co id="subnet-mask"> + +default-lease-time 3600;<co id="default-lease-time"> +max-lease-time 86400;<co id="max-lease-time"> +ddns-update-style none;<co id="ddns-update-style"> + +subnet 192.168.4.0 netmask 255.255.255.0 { + range 192.168.4.129 192.168.4.254;<co id="range"> + option routers 192.168.4.1;<co id="routers"> +} + +host mailhost { + hardware ethernet 02:03:04:05:06:07;<co id="hardware"> + fixed-address mailhost.example.com;<co id="fixed-address"> +}</programlisting> + + <calloutlist> + <callout arearefs="domain-name"> + <para>Questa opzione specifica il dominio che + verrà servito ai client come il dominio + di default di ricerca. Si veda + &man.resolv.conf.5; per più informazioni.</para> + </callout> + + <callout arearefs="domain-name-servers"> + <para>Questa opzione specifica una lista di server + DNS separata da virgole, che i client + dovrebbero usare.</para> + </callout> + + <callout arearefs="subnet-mask"> + <para>La netmask che sarà fornita ai client.</para> + </callout> + + <callout arearefs="default-lease-time"> + <para>Un client potrebbe richiedere una lunghezza di + tempo specifica per la quale il rilascio sarà + valido. Altrimenti il server assegnerà + un tempo di rilascio con questa durata (in secondi).</para> + </callout> + + <callout arearefs="max-lease-time"> + <para>Questa è la lunghezza massima di + tempo per la quale un server effettuerà + un rilascio. Se un client dovesse richiedere + un rilascio più lungo, sarà effettuato + un rilascio, anche se sarà valido solo per + <literal>max-lease-time</literal> secondi.</para> + </callout> + + <callout arearefs="ddns-update-style"> + <para>Questa opzione specifica se il server DHCP + dovrà cercare di modificare il DNS + quando un rilascio è accettato o + liberato. Nella implementazione ISC + questa opzione è + <emphasis>richiesta</emphasis>.</para> + </callout> + + <callout arearefs="range"> + <para>Questo identifica quale indirizzo IP + dovrà essere usato nel pool riservato + per l'allocazione ad i client. Gli indirizzi + IP fra, ed inclusi, quelli dichiarati sono + assegnabili agli utenti.</para> + </callout> + + <callout arearefs="routers"> + <para>Dichiara il default gateway che sarà + assegnato ad i client.</para> + </callout> + + <callout arearefs="hardware"> + <para>L'indirizzo hardware MAC di un host + (cosicchè il server DHCP + possa riconoscere un host quando + fa una richiesta).</para> + </callout> + + <callout arearefs="fixed-address"> + <para>Specifica che all'host dovrebbe sempre + essere fornito lo stesso indirizzo IP. + Nota che usare un hostname è + corretto in questo caso, + dato che il DHCP server risolverà + l'hostname stesso prima di restituire + l'informazione sul rilascio.</para> + </callout> + </calloutlist> + + <para>Una volta che hai finito di scrivere + il tuo <filename>dhcpd.conf</filename>, + puoi procedere ad avviare il server + dando il seguente comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/isc-dhcpd.sh +start</userinput></screen> + + <para>Se hai bisogno di fare altri cambiamenti + alla configurazione del server in futuro, + è importante notare che l'invio di + un segnale <literal>SIGHUP</literal> + a <application>dhcpd</application> + <emphasis>non</emphasis> fa sì che il file + di configurazione sia ricaricato, come avviene + con la maggior parte dei demoni. Dovrai inviare + un segnale <literal>SIGTERM</literal> per fermare + il processo, e poi riavviarlo usando il comando + sopracitato.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Files</title> + + <indexterm> + <primary>DHCP</primary> + + <secondary>file di configurazione</secondary> + </indexterm> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para><filename>/usr/local/sbin/dhcpd</filename></para> + + <para><application>dhcpd</application> è + linkato staticamente e risiede in + <filename>/usr/local/sbin + </filename>. La pagina di manuale di + &man.dhcpd.8; installata con il port + dà più informazioni + su <application>dhcpd</application>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf</filename></para> + + <para><application>dhcpd</application> richiede + un file di configurazione, + <filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf + </filename>, prima che possa iniziare a + fornire il servizio ai client. Questo + file deve contenere tutte le informazioni + che devono essere fornite ai client che + sono serviti, oltre alle informazioni + riguardanti le operazioni del server. Questo + file di configurazione è descritto + dalla pagina di manuale &man.dhcpd.conf.5; + installata dal port.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/var/db/dhcpd.leases</filename></para> + + <para>Il server DHCP mantiene un database dei + rilasci che ha effettuato in questo file, che + viene scritto come un log. La pagina di manuale + &man.dhcpd.leases.5;, installata dal port + ne dà una descrizione leggermente pi` + lunga.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><filename>/usr/local/sbin/dhcrelay</filename></para> + + <para><application>dhcrelay</application> è + usata in ambienti avanzati dove un server + DHCP reinvia le richieste da un client ad un + altro server DHCP su una rete separata. Se + hai bisogno di questa + funzionalità, installa il port + <filename role="package">net/isc-dhcp3-relay</filename>. + La pagina di manuale &man.dhcrelay.8; fornita + col port contiene più dettagli.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect3> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-dns"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Chern</firstname> + + <surname>Lee</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Domain Name System (DNS)</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <sect2> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <indexterm><primary>BIND</primary></indexterm> + + <para>FreeBSD utilizza, di default, una versione di + BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è + la più completa implementazione del protocollo + DNS. DNS è il protocollo + attraverso il quale nomi sono mappati ad indirizzi IP, + e viceversa. Per esempio, una query per + <hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org + </hostid> riceverà una replica con l'indirizzo + IP del web server del The FreeBSD Project, mentre una + query per <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> + ritornerà l'indirizzo IP della corrispondente + macchina FTP. Allo stesso modo, può + avvenire l'opposto. Una + query per un indirizzo IP può risolvere il suo + nome host. Non è necessario avere in esecuzione + un name server per fare DNS lookups su un sistema. + </para> + + <indexterm><primary>DNS</primary></indexterm> + + <para>DNS è coordinato su Internet attraverso + un sistema alquanto complesso di name server autoritativi, + ed altri name server di più piccola scala che + ospitano e gestiscono cache di informazioni individuali + sui domini.</para> + + <para>Questo documento si riferisce a BIND 8.x, dato che + è la versione stabile usata in &os;. Le versioni + di &os; 5.3 e quelle più aggiornate includono + <acronym>BIND</acronym> 9 e le istruzioni di configurazione + possono essere trovate più avanti in questo + capitolo. Gli utenti di &os; 5.2 ed altre versioni + precedenti possono installare + <acronym>BIND</acronym> 9 dal port <filename role="package"> + net/bind9</filename>.</para> + + <para>RFC1034 e RFC1035 specificano il protocollo DNS.</para> + + <para>Al momento corrente, BIND è mantenuto + dall'Internet Software Consortium + <ulink url="http://www.isc.org/"></ulink>. + </para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Terminologia</title> + + <para>Per comprendere questo documento, alcuni termini + relativi al DNS devono essere capiti.</para> + + <indexterm><primary>risolutore</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>DNS inverso</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>zona root</primary></indexterm> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <colspec colwidth="1*"> + <colspec colwidth="3*"> + + <thead> + <row> + <entry>Termine</entry> + + <entry>Definizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry>Forward DNS</entry> + + <entry>La mappa da hostname ad indirizzi IP</entry> + </row> + + <row> + <entry>Origine</entry> + + <entry>Si riferisce al dominio coperto in + un particolare file di zona</entry> + </row> + + <row> + <entry><application>named</application>, + BIND, name server</entry> + + <entry>Nomi comuni per il pacchetto name server BIND + all'interno di FreeBSD</entry> + </row> + + <row> + <entry>Risolutore</entry> + + <entry>Un processo di sistema attraverso il quale + una macchina fa query su un name server + per informazioni di zona</entry> + </row> + + <row> + <entry>DNS inverso</entry> + + <entry>L'opposto del forward DNS; mappare + indirizzi IP su nomi host</entry> + </row> + + <row> + <entry>Zona root</entry> + + <entry>L'inizio della gerarchia della zona + Internet. Tutte le zone cadono sotto la + zona root, analogamente + a come tutti i file nel filesystem cadono sotto + la directory root.</entry> + </row> + + <row> + <entry>Zona</entry> + + <entry>Un dominio individuale, sottodominio, o + porzione del DNS amministrato dalla stessa + autorità</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <indexterm> + <primary>zone</primary> + + <secondary>esempi</secondary> + </indexterm> + + <para>Esempi di zone:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para><hostid>.</hostid> è la zona root</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><hostid>org.</hostid> è una zona + sotto la zona root</para> + </listitem> + + <listitem> + <para><hostid role="domainname">example.org.</hostid> + è una zona sotto la zona + <hostid>org.</hostid></para> + </listitem> + + <listitem> + <para><hostid role="domainname">foo.example.org.</hostid> + è un sottodominio, una zona sotto la zona + <hostid role="domainname">example.org.</hostid></para> + </listitem> + + <listitem> + <para> + <hostid>1.2.3.in-addr.arpa</hostid> è una zona + che referenzia tutti gli indirizzi IP che cadono + sotto lo spazio IP <hostid role="ipaddr">3.2.1.*</hostid>. + </para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Come si può vedere, la parte più + specifica di un nome host appare a sinistra. Per esempio + <hostid role="domainname">example.org.</hostid> è + più specifico di <hostid>org.</hostid>, come + <hostid>org.</hostid> è più specifico + della zona root. La disposizione di ogni parte di un nome + host è analoga ad un filesystem: la + directory <filename>/dev</filename> cade + all'interno della root, e così via.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Ragioni per Avere in Esecuzione un Name Server</title> + + <para>Attualmente vengono usati due tipi di name server: + un name server autoritativo, ed un name server cache.</para> + + <para>Un name server autoritativo è necessario + quando:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>uno vuole servire informazioni DNS a tutto + il mondo, rispondendo in maniera autoritativa + alle query.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>un dominio, tipo + <hostid role="domainname">example.org</hostid>, è + registrato e gli indirizzi IP devono essere + assegnati ad hostname sotto questo.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>un blocco di indirizzi IP richiede entry di + DNS inverso (da IP ad hostname).</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>un name server di backup, chiamato uno + slave, deve rispondere alle query + quando il primario è giù + o inaccessibile.</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Un name server cache è necessario quando:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>un server locale DNS può tenere in cache e + rispondere più velocemente rispetto ad effettuare + query ad un name server all'esterno.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>una riduzione nel traffico complessivo di + rete è desiderato (è stato + calcolato che il traffico DNS + conta più del 5% sul traffico totale di + Internet).</para> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Quando uno fa una query per risolvere + <hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org</hostid>, il + risolutore di solito fa una query al name + server dell'ISP a cui si è connessi, + ed ottiene una risposta. Con un server DNS + locale, che fa cache, + la query deve essere effettuata una volta sola dal + server DNS che fa cache. Ogni query aggiuntiva + non dovrà cercare all'esterno della rete + locale, dato che l'informazione + è tenuta in cache localmente.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Come Funziona</title> + + <para>In FreeBSd, il demone BIND è chiamato + <application>named</application> per ovvie ragioni.</para> + + <informaltable frame="none" pgwide="1"> + <tgroup cols="2"> + <thead> + <row> + <entry>File</entry> + + <entry>Descrizione</entry> + </row> + </thead> + + <tbody> + <row> + <entry><application>named</application></entry> + + <entry>il demone BIND</entry> + </row> + + <row> + <entry><command>ndc</command></entry> + + <entry>programma di controllo del name server</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/etc/namedb</filename></entry> + + <entry>directory dove risiedono le + informazioni di zona</entry> + </row> + + <row> + <entry><filename>/etc/namedb/named.conf</filename></entry> + + <entry>file di configurazione del demone</entry> + </row> + </tbody> + </tgroup> + </informaltable> + + <para> + I file di zona sono di solito contenuti all'interno + della directory <filename>/etc/namedb</filename> + e contengono le informazioni sulla zona DNS servita + dal name server. + </para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Avviare BIND</title> + + <indexterm> + <primary>BIND</primary> + + <secondary>avvio</secondary> + </indexterm> + + <para>Dato che BIND è installato di default, + configurarlo è relativamente semplice.</para> + + <para>Per assicurarsi che il demone + <application>named</application> + sia avviato alla partenza, metti la seguente riga + in <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>named_enable="YES"</programlisting> + + <para>Per avviare un demone manualmente (dopo + averlo configurato):</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ndc start</userinput></screen> + </sect2> + + <sect2> + <title>File di Configurazione</title> + + <indexterm> + <primary>BIND</primary> + + <secondary>file di configurazione</secondary> + </indexterm> + + <sect3> + <title>Usando <command>make-localhost</command></title> + + <para>Assicurati di:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /etc/namedb</userinput> +&prompt.root; <userinput>sh make-localhost</userinput></screen> + + <para>per creare il file di zona locale reverse DNS + <filename>/etc/namedb/master/localhost.rev</filename>. + </para> + </sect3> + + <sect3> + <title><filename>/etc/namedb/named.conf</filename></title> + + <programlisting>// $FreeBSD$ +// +// Refer to the named(8) manual page for details. If you are ever going +// to setup a primary server, make sure you've understood the hairy +// details of how DNS is working. Even with simple mistakes, you can +// break connectivity for affected parties, or cause huge amount of +// useless Internet traffic. + +options { + directory "/etc/namedb"; + +// In addition to the "forwarders" clause, you can force your name +// server to never initiate queries of its own, but always ask its +// forwarders only, by enabling the following line: +// +// forward only; + +// If you've got a DNS server around at your upstream provider, enter +// its IP address here, and enable the line below. This will make you +// benefit from its cache, thus reduce overall DNS traffic in the +Internet. +/* + forwarders { + 127.0.0.1; + }; +*/</programlisting> + + <para>Proprio come dicono i commenti, per beneficiare + di una cache di un server superiore, può + essere abilitato <literal>forwarders</literal>. + Sotto circostanze normali, un name + server farà query ricorsive attraverso Internet + cercando certi name server fino a chè non trova + la risposta che sta cercando. Averlo abilitato farà + sì che sarà fatta prima una query verso il + name server superiore (o il name server fornito), + avvantaggiandosi della sua cache. Se il name + server superiore è un name server molto + trafficato e veloce, può valere la pena di + abilitarlo.</para> + + <warning> + <para><hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid> + <emphasis>non</emphasis> funzionerà qui. + Cambia questo indirizzo IP in un name server + superiore.</para> + </warning> + + <programlisting> /* + * If there is a firewall between you and name servers you want + * to talk to, you might need to uncomment the query-source + * directive below. Previous versions of BIND always asked + * questions using port 53, but BIND 8.1 uses an unprivileged + * port by default. + */ + // query-source address * port 53; + + /* + * If running in a sandbox, you may have to specify a different + * location for the dumpfile. + */ + // dump-file "s/named_dump.db"; +}; + +// Note: the following will be supported in a future release. +/* +host { any; } { + topology { + 127.0.0.0/8; + }; +}; +*/ + +// Setting up secondaries is way easier and the rough picture for this +// is explained below. +// +// If you enable a local name server, don't forget to enter 127.0.0.1 +// into your /etc/resolv.conf so this server will be queried first. +// Also, make sure to enable it in /etc/rc.conf. + +zone "." { + type hint; + file "named.root"; +}; + +zone "0.0.127.IN-ADDR.ARPA" { + type master; + file "localhost.rev"; +}; + +zone +"0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.IP6.INT" { + type master; + file "localhost.rev"; +}; + +// NB: Do not use the IP addresses below, they are faked, and only +// serve demonstration/documentation purposes! +// +// Example secondary config entries. It can be convenient to become +// a secondary at least for the zone where your own domain is in. Ask +// your network administrator for the IP address of the responsible +// primary. +// +// Never forget to include the reverse lookup (IN-ADDR.ARPA) zone! +// (This is the first bytes of the respective IP address, in reverse +// order, with ".IN-ADDR.ARPA" appended.) +// +// Before starting to setup a primary zone, better make sure you fully +// understand how DNS and BIND works, however. There are sometimes +// unobvious pitfalls. Setting up a secondary is comparably simpler. +// +// NB: Don't blindly enable the examples below. :-) Use actual names +// and addresses instead. +// +// NOTE!!! FreeBSD runs BIND in a sandbox (see named_flags in rc.conf). +// The directory containing the secondary zones must be write accessible +// to BIND. The following sequence is suggested: +// +// mkdir /etc/namedb/s +// chown bind:bind /etc/namedb/s +// chmod 750 /etc/namedb/s</programlisting> + + <para>Per ulteriori informazioni su come eseguire BIND + in una sandbox, vedi <link linkend="network-named-sandbox"> + Eseguire named in una sandbox</link>.</para> + + <programlisting>/* +zone "example.com" { + type slave; + file "s/example.com.bak"; + masters { + 192.168.1.1; + }; +}; + +zone "0.168.192.in-addr.arpa" { + type slave; + file "s/0.168.192.in-addr.arpa.bak"; + masters { + 192.168.1.1; + }; +}; +*/</programlisting> + + <para>In <filename>named.conf</filename>, ci sono esempi + di linee slave per zone di forward ed inverse.</para> + + <para>Per ogni nuova zona servita, una nuova linea di + zona deve essere aggiunta a + <filename>named.conf</filename>.</para> + + <para>Per esempio, la più semplice entry per + <hostid role="domainname">example.org</hostid> può + assomigliare a:</para> + + <programlisting>zone "example.org" { + type master; + file "example.org"; +};</programlisting> + + <para>La zona è una master, come indicato + dall'entry <option>type</option>, + e conserva le informazioni di zona su + <filename>/etc/namedb/example.org</filename> + indicata dalla entry + <option>file</option>.</para> + + <programlisting>zone "example.org" { + type slave; + file "example.org"; +};</programlisting> + + <para>Nel caso slave, l'informazione di zona è + trasferita dal name server master per quella zona + particolare, e salvata nel file specificato. Se e + quando il master muore o è irraggiungibile, + il name server slave avrà le informazioni di + zona trasferite e sarà in grado di servirlo.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>File di Zona</title> + + <para>Un esempio di file di zona master per <hostid + role="domainname">example.org</hostid> (che esiste + all'interno di <filename>/etc/namedb/example.org + </filename>) è la seguente:</para> + + <programlisting>$TTL 3600 + +example.org. IN SOA ns1.example.org. admin.example.org. ( + 5 ; Serial + 10800 ; Refresh + 3600 ; Retry + 604800 ; Expire + 86400 ) ; Minimum TTL + +; DNS Servers +@ IN NS ns1.example.org. +@ IN NS ns2.example.org. + +; Machine Names +localhost IN A 127.0.0.1 +ns1 IN A 3.2.1.2 +ns2 IN A 3.2.1.3 +mail IN A 3.2.1.10 +@ IN A 3.2.1.30 + +; Aliases +www IN CNAME @ + +; MX Record +@ IN MX 10 mail.example.org.</programlisting> + + <para>Nota che ogni hostname che finisce in + un <quote>.</quote> è + un nome esatto, mentre ogni entità senza un + <quote>.</quote> è referenziato all'origine. + Per esempio <literal>www</literal> è trasformato + in <literal>www.<replaceable>origin</replaceable></literal>. + Nel nostro file di zone fittizio, la nostra origine + è <hostid>example.org</hostid>, così + <literal>www</literal> si trasformerebbe in + <hostid>www.example.org</hostid>.</para> + + <para>Il formato di un file di zona è + il seguente:</para> + + <programlisting>recordname IN recordtype +value</programlisting> + + <indexterm> + <primary>DNS</primary> + + <secondary>records</secondary> + </indexterm> + + <para>I record DNS usati più di frequente:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term>SOA</term> + + <listitem> + <para>inizio di una zona di + autorità</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>NS</term> + + <listitem> + <para>un name server + autoritativo</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>A</term> + + <listitem> + <para>un indirizzo host</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>CNAME</term> + + <listitem> + <para>il nome canonico per un + alias</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>MX</term> + + <listitem> + <para>mail exchanger</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term>PTR</term> + + <listitem> + <para>un puntatore a nome di dominio (usato nel + DNS inverso)</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <programlisting> +example.org. IN SOA ns1.example.org. admin.example.org. ( + 5 ; Serial + 10800 ; Refresh after 3 hours + 3600 ; Retry after 1 hour + 604800 ; Expire after 1 week + 86400 ) ; Minimum TTL of 1 +day</programlisting> + + + + <variablelist> + <varlistentry> + <term><hostid role="domainname">example.org.</hostid></term> + + <listitem> + <para>il nome di dominio, inoltre è + l'origine per questo file di zona.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><hostid role="fqdn">ns1.example.org.</hostid></term> + + <listitem> + <para>il name server primario/autoritativo + per questa zona.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>admin.example.org.</literal></term> + + <listitem> + <para>la persona responsabile per questa + zona, un indirizzo email con <quote>@</quote> + sostituito. (<email>admin@example.org</email> + diventa <literal>admin.example.org</literal>)</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>5</literal></term> + + <listitem> + <para>il numero di serie del file. Questo + deve essere aumentato ogni volta che il file di + zona è modificato. Al giorno d'oggi + molti amministratori preferiscono un formato + <literal>yyyymmddrr</literal> per il numero + di serie. + <literal>2001041002</literal> significherebbe + modificato l'ultima volta il 04/10/2001, l'ultimo + <literal>02</literal> essendo la seconda volta che + il file di zona è stato modificato in + questo giorno. Il numero di serie è + importante dato che avverte + name server slave per una zona quando questa + ` modificata.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <programlisting> +@ IN NS ns1.example.org.</programlisting> + + <para>Questa è una linea NS. Ogni name server che + replicherà in maniera autoritativa la zona deve + avere una di queste linee. Il <literal>@</literal> come + visto potrebbe essere stato <hostid role="domainname"> + example.org.</hostid> + Il <literal>@</literal> si traduce nell'origine.</para> + + <programlisting> +localhost IN A 127.0.0.1 +ns1 IN A 3.2.1.2 +ns2 IN A 3.2.1.3 +mail IN A 3.2.1.10 +@ IN A 3.2.1.30</programlisting> + + <para>Il record A indica un nome macchina. Come visto + sopra, <hostid role="fqdn">ns1.example.org</hostid> + risolverebbe in <hostid role="ipaddr">3.2.1.2</hostid>. + Ancora, il simbolo origine, <literal>@</literal>, + è usato qui, + così significa che <hostid role="domainname"> + example.org</hostid> risolverebbe in <hostid role="ipaddr"> + 3.2.1.30</hostid>.</para> + + <programlisting> +www IN CNAME @</programlisting> + + <para>Il record nome canonico è usato per dare alias + ad una macchina. Nell'esempio, <hostid>www</hostid> + è tramutato in alias nella macchina indirizzata + all'origine, o <hostid role="domainname">example.org + </hostid> (<hostid role="ipaddr">3.2.1.30</hostid>). + CNAME possono essere usati per fornire alias + ad hostname o distribuire in round robin un + hostname fra molte macchine.</para> + + <indexterm> + <primary>MX record</primary> + </indexterm> + + <programlisting> +@ IN MX 10 mail.example.org.</programlisting> + + <para>Il record MX ` usato per specificare quali + mail server sono responsabili per gestire mail + entranti per la zona. + <hostid role="fqdn">mail.example.org + </hostid> è l'hostname del mail + server, e 10 è la priorità di + quel mail server.</para> + + <para>Uno può avere molti mail server, con + priorità di 3, 2, 1. Un mail server che + cerca di consegnare una mail a + <hostid role="domainname">example.org</hostid> + proverà prima l'MX con la più alta + priorità poi il secondo, etc., fino a + chè la mail non sia + consegnata correttamente.</para> + + <para>Per file di zona in-addr.arpa (DNS inverso), lo stesso + formato è usato, eccetto con linee PTR + al posto di A o CNAME.</para> + + <programlisting>$TTL 3600 + +1.2.3.in-addr.arpa. IN SOA ns1.example.org. admin.example.org. ( + 5 ; Serial + 10800 ; Refresh + 3600 ; Retry + 604800 ; Expire + 3600 ) ; Minimum + +@ IN NS ns1.example.org. +@ IN NS ns2.example.org. + +2 IN PTR ns1.example.org. +3 IN PTR ns2.example.org. +10 IN PTR mail.example.org. +30 IN PTR example.org.</programlisting> + + <para>Questo file da la corretta mappa da indirizzi + IP ad hostname per il nostro dominio fittizio.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Caching Name Server</title> + + <indexterm> + <primary>BIND</primary> + + <secondary>caching name server</secondary> + </indexterm> + + <para>Un name server caching è un name server + che non è autoritativo per nessuna zona. + Fa semplicemente query, e ne memorizza le risposte + per uso successivo. Per impostarne uno, configura + il name server come al solito, omettendo ogni + inclusione di zona.</para> + </sect2> + + <sect2 id="network-named-sandbox"> + <title>Eseguire <application>named</application> + in una Sandbox</title> + + <indexterm> + <primary>BIND</primary> + + <secondary>eseguirlo in una sandbox</secondary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary><command>chroot</command></primary> + </indexterm> + + <para>Per maggiore sicurezza puoi eseguire + &man.named.8; come fosse un utente non + privilegiato, e configurarlo per fargli + fare &man.chroot.8; in una directory sandbox. + Questo rende tutto ciò che è fuori + dalla sandbox non accessibile + al demone <application>named</application>. + In caso <application>named</application> + dovesse essere compromesso, questo + contribuirà a ridurre i danni + che possono essere causati. Di default, + FreeBSD ha un utente ed un gruppo chiamato + <groupname>bind</groupname> creati + per questo scopo.</para> + + <note> + <para>Molte persone raccomandano che invece + di configurare <application>named</application> + affinchè questo faccia + <command>chroot</command>, si dovrebbe eseguire + <application>named</application> dentro una &man.jail.8;. + Questa sezione non copre questa situazione.</para> + </note> + + <para>Dato che <application>named</application> + non saraà in grado di accedere a nulla + al di fuori della sandbox + (del tipo librerie condivise, socket di log, e così + via), ci sono un certo numero di passi che + devono essere compiuti per permettere a + <application>named</application> di + funzionare correttamente. Nella seguente lista + di passi, si assume che il percorso alla sandbox + sia <filename>/etc/namedb</filename> e che tu non + abbia fatto modifiche precedenti al contenuto di + questa directory. Esegui i seguenti passi come + <username>root</username>:</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para>Crea tutte le directory che + <application>named</application> + si aspetta di vedere:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /etc/namedb</userinput> +&prompt.root; <userinput>mkdir -p bin dev etc var/tmp var/run master +slave</userinput> +&prompt.root; <userinput>chown bind:bind slave var/*</userinput><co +id="chown-slave"></screen> + + <calloutlist> + <callout arearefs="chown-slave"> + <para><application>named</application> ha + bisogno soltanto di permessi di scrittura + su queste directory, così è tutto + quello che gli diamo.</para> + </callout> + </calloutlist> + </listitem> + + <listitem> + <para>Riorganizza e crea i file di zona e di + configurazione base:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cp /etc/localtime etc</userinput><co +id="localtime"> +&prompt.root; <userinput>mv named.conf etc && ln -sf +etc/named.conf</userinput> +&prompt.root; <userinput>mv named.root master</userinput> +<!-- I don't like this next bit --> ++&prompt.root; <userinput>sh make-localhost</userinput> +&prompt.root; <userinput>cat > master/named.localhost +$ORIGIN localhost. +$TTL 6h +@ IN SOA localhost. postmaster.localhost. ( + 1 ; serial + 3600 ; refresh + 1800 ; retry + 604800 ; expiration + 3600 ) ; minimum +IN NS localhost. +IN A 127.0.0.1 +^D</userinput></screen> + + <calloutlist> + <callout arearefs="localtime"> + <para>Questo permette a + <application>named</application> di loggare + il tempo corretto a &man.syslogd.8;.</para> + </callout> + </calloutlist> + </listitem> + + <listitem> + <indexterm><primary>syslog</primary></indexterm> + + <indexterm> + <primary>log files</primary> + + <secondary>named</secondary> + </indexterm> + + <para>Se stai eseguendo una versione di &os; + precedente a 4.9-RELEASE, crea una copia linkata + staticamente di <application>named-xfer</application> + e copiala nella sandbox:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/lib/libisc</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir && make cleandir && make depend && +make all</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/lib/libbind</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir && make cleandir && make depend && +make all</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/libexec/named-xfer</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir && make cleandir && make depend && +make NOSHARED=yes all</userinput> +&prompt.root; <userinput>cp named-xfer /etc/namedb/bin && chmod 555 +/etc/namedb/bin/named-xfer</userinput><co id="clean-cruft"></screen> + + <para>Dopo che il tuo + <command>named-xfer</command> linkato staticamente + è stato installato, un pò di pulizia + è richiesta, per evitare di lasciare + copie inutili di librerie o programmi + nel tuo albero di sorgenti:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/lib/libisc</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/lib/libbind</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir</userinput> +&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/libexec/named-xfer</userinput> +&prompt.root; <userinput>make cleandir</userinput></screen> + + <calloutlist> + <callout arearefs="clean-cruft"> + <para>È stato rilevato come questo passo + vada in errore occasionalmente. In caso di + errore, dai il comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src && make cleandir && make +cleandir</userinput></screen> + + <para>e cancella il tuo albero + <filename>/usr/obj</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>rm -fr /usr/obj && mkdir +/usr/obj</userinput></screen> + + <para>Questo pulirà ogni + <quote>residuo</quote> dal tuo + albero sorgente, e ritentare i passi sopra + dovrebbe funzionare.</para> + </callout> + </calloutlist> + + <para>Se stai eseguendo &os; versione 4.9-RELEASE + o successiva, allora la copia di + <command>named-xfer</command> + in <filename>/usr/libexec</filename> è linkata + staticamente di default, e puoi semplicemente + usare &man.cp.1; per copiarla nella tua sandbox.</para> + </listitem> + + <listitem> + <para>Crea un <filename>dev/null</filename> che + <application>named</application> possa + vedere e in cui possa; scrivere a:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cd /etc/namedb/dev && mknod null c 2 +2</userinput> +&prompt.root; <userinput>chmod 666 null</userinput></screen> + </listitem> + + <listitem> + <para>Crea un link da <filename>/var/run/ndc</filename> a + <filename>/etc/namedb/var/run/ndc</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ln -sf /etc/namedb/var/run/ndc +/var/run/ndc</userinput></screen> + + <note> + <para>Questo semplicemente evita di specificare + l'opzione <option>-c</option> a &man.ndc.8; + ogni volta che lo esegui. Dato che il + contenuto di <filename>/var/run</filename> + è cancellato al boot, può essere + utile aggiungere questo comando al + &man.crontab.5; di <username>root</username> + usando l'opzione <option>@reboot</option>.</para> + </note> + </listitem> + + <listitem> + <indexterm><primary>syslog</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>file di log</primary> + + <secondary>named</secondary></indexterm> + + <para>Configura &man.syslogd.8; affinchè crei + una extra socket <devicename>log</devicename> + su cui <application>named</application> possa + scrivere. Per farlo, aggiungi + <literal>-l /etc/namedb/dev/log</literal> + alla variabile <varname>syslogd_flags</varname> + nel file <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + </listitem> + + <listitem> + <indexterm><primary><command>chroot</command></primary></indexterm> + + <para>Fai in modo che <application>named</application> + parta all'avvio e faccia <command>chroot</command> + nella nella sandbox aggiungendo le seguenti linee in + <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>named_enable="YES" +named_flags="-u bind -g bind -t /etc/namedb +/etc/named.conf"</programlisting> + + <note> + <para>Nota che il file di configurazione + <replaceable>/etc/named.conf</replaceable> + è caratterizzato da un pathname completo + <emphasis>relativamente alla sandbox</emphasis>, + ad esempio nella linea superiore, il file a cui + ci si riferisce è attualmente + <filename>/etc/namedb/etc/named.conf</filename>.</para> + </note> + </listitem> + </itemizedlist> + + <para>Il prossimo passo è editare + <filename>/etc/namedb/etc/named.conf</filename> + così che <application>named</application> + sappia quali zone caricare e dove trovarle + sul disco. Di seguito un esempio commentato + (tutto quello che non è specificamente + commentato qui non è differente + dall'installazione di un server DNS che + non gira in una sandbox):</para> + + <programlisting>options { + directory "/";<co id="directory"> + named-xfer "/bin/named-xfer";<co id="named-xfer"> + version ""; // Don't reveal BIND version + query-source address * port 53; +}; +// ndc control socket +controls { + unix "/var/run/ndc" perm 0600 owner 0 group 0; +}; +// Zones follow: +zone "localhost" IN { + type master; + file "master/named.localhost";<co id="master"> + allow-transfer { localhost; }; + notify no; +}; +zone "0.0.127.in-addr.arpa" IN { + type master; + file "master/localhost.rev"; + allow-transfer { localhost; }; + notify no; +}; +zone "0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.0.ip6.int" +{ + type master; + file "master/localhost-v6.rev"; + allow-transfer { localhost; }; + notify no; +}; +zone "." IN { + type hint; + file "master/named.root"; +}; +zone "private.example.net" in { + type master; + file "master/private.example.net.db"; + allow-transfer { 192.168.10.0/24; }; +}; +zone "10.168.192.in-addr.arpa" in { + type slave; + masters { 192.168.10.2; }; + file "slave/192.168.10.db";<co id="slave"> +};</programlisting> + + <calloutlist> + <callout arearefs="directory"> + <para>La frase con + <literal>directory</literal> è specificata con + <filename>/</filename>, dato che tutti i file + di cui <application>named</application> ha bisogno + sono dentro questa directory (ricorda che questo + è equivalente all' + <filename>/etc/namedb</filename> di un + <quote>normale</quote> utente).</para> + </callout> + + <callout arearefs="named-xfer"> + <para>Specifica il percorso completo + del binario <command>named-xfer</command> + (dalla figura di riferimento di + <application>named</application>). Questo + è necessario dato che <application> + named</application> è compilato per cercare + <command>named-xfer</command> in + <filename>/usr/libexec</filename> di default.</para> + </callout> + + <callout arearefs="master"> + <para>Specifica il + nome file (relativo alla entry + <literal>directory</literal> di cui sopra) + dove <application>named</application> può + trovare i file di zona per questa zona.</para> + </callout> + + <callout arearefs="slave"> + <para>Specifica il nome file + (relativo all'entry <literal>directory</literal> + di cui sopra) dove <application>named</application> + dovrebbe scrivere una copia del file di zona per + questa zona dopo averlo trasferito con successo + dal server master. Questo è il motivo + per il quale dobbiamo cambiare il proprietario + della directory <filename>slave</filename> in + <groupname>bind</groupname> nei passi di installazione + di cui sopra.</para> + </callout> + </calloutlist> + + <para>Dopo aver completato i passi di cui sopra, + o riavvi il tuo server o riavvi &man.syslogd.8; + e riavvi &man.named.8; accertandoti di usare + le nuove opzioni specificate in + <varname>syslogd_flags</varname> e <varname> + named_flags</varname>. Dovresti + adesso avere in esecuzione una copia in sandbox + di <application>named</application>!</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Sicurezza</title> + + <para>Anche se BIND è la più comune + implementazione del DNS, c'è sempre la questione + della sicurezza. Talvolta vengono trovati possibili + e sfruttabili buchi di sicurezza.</para> + + <para>È una buona idea leggere + gli avvisi sulla sicurezza di <ulink + url="http://www.cert.org/">CERT</ulink> e + sottoscrivere le &a.security-notifications; + per stare aggiornato con le questioni + correnti di sicurezza di Internet e FreeBSD.</para> + + <tip> + <para>Se sorge un problema, tenere i + sorgenti aggiornati e fare una compilazione + al volo di <application>named + </application> non farebbe male.</para> + </tip> + </sect2> + + <sect2> + <title>Ulteriori letture</title> + + <para>Pagine di manuale di + BIND/<application>named</application>: + &man.ndc.8; &man.named.8; &man.named.conf.5;</para> + + <itemizedlist> + <listitem> + <para><ulink + url="http://www.isc.org/products/BIND/">Official ISC BIND + Page</ulink></para> + </listitem> + + <listitem> + <para><ulink + url="http://www.nominum.com/getOpenSourceResource.php?id=6"> + BIND FAQ</ulink></para> + </listitem> + + <listitem> + <para><ulink url="http://www.oreilly.com/catalog/dns4/">O'Reilly + DNS and BIND 4th Edition</ulink></para> + </listitem> + + <listitem> + <para><ulink + url="ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc1034.txt">RFC1034 + - Domain Names - Concepts and Facilities</ulink></para> + </listitem > + + <listitem> + <para><ulink + url="ftp://ftp.isi.edu/in-notes/rfc1035.txt">RFC1035 + - Domain Names - Implementation and Specification</ulink></para> + </listitem> + </itemizedlist> + </sect2> </sect1> + <sect1 id="network-bind9"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Scritto da</contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title><acronym>BIND</acronym>9 e &os;</title> + + <indexterm><primary>bind9</primary> + <secondary>installazione</secondary></indexterm> + + <para>La release di &os; 5.3 porta con sè + il software <acronym>BIND</acronym>9 + <acronym>DNS</acronym> nella + distribuzione. Nuove caratteristiche di sicurezza, + una nuova disposizione del file system e la configurazione + automatica di &man.chroot.8; sono; arrivate con + questa versione. Questa sezione è stata scritta + in due parti, la prima discuterà le nuove + caratteristiche e le loro configurazioni; la + seconda coprirà i miglioramenti per + aiutare migrare verso &os; 5.3. Da questo punto + in poi, ci riferiremo al server semplicemente come + &man.named.8; al posto di <acronym>BIND</acronym>. + Questa sezione salta la descrizione della terminologia + delineata nella sezione precedente, come anche + le discussioni teoriche; così si + raccomanda di consultare la sezione precedente + prima di andare oltre.</para> + + <para>I file di configurazione di + <application>named</application> + al momento stanno in <filename class="directory"> + /var/named/etc/namedb/</filename> e avranno bisogno + di modifiche prima dell'uso. Questo è + il luogo dove la maggior parte della + configurazione sarà eseguita.</para> + + <sect2> + <title>Configurazione di una Zona Master</title> + + <para>Per configurare una zona master + visita <filename class="directory"> + /var/named/etc/namedb/</filename> ed esegui i seguenti + comandi:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>sh +make-localhost</userinput></screen> + + <para>Se tutto è andato bene, un nuovo file + dovrebbe essere stato creato nella directory + <filename class="directory">master</filename>. + I nomi file dovrebbero essere <filename>localhost.rev + </filename> per il dominio locale di nomi e + <filename>localhost-v6.rev</filename> per le + configurazioni di <acronym>IPv6</acronym>. + Come il file di configurazione di default, + la configurazione per il + suo uso sar` già presente nel file + <filename>named.conf</filename>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione di una Zona Slave</title> + + <para>La configurazione per i domini extra o i sottodomini + può essere fatta correttamente impostandoli come + zone slave. Nella maggior parte dei casi, + il file <filename>master/localhost.rev</filename> + può essere copiato nella directory + <filename class="directory">slave</filename> + e modificato. Una volta completato, i file + seguente configurazione per + <hostid role="domainname">example.com</hostid>:</para> + + <programlisting>zone "example.com" { + type slave; + file "slave/example.com"; + masters { + 10.0.0.1; + }; +}; + +zone "0.168.192.in-addr.arpa" { + type slave; + file "slave/0.168.192.in-addr.arpa"; + masters { + 10.0.0.1; + }; +};</programlisting> + + <para>Nota bene che in questo esempio, l'indirizzo + <acronym>IP</acronym> master è il server + di dominio primario per il quale le zone sono + trasferite; non necessariamente funge da server + <acronym>DNS</acronym> lui stesso.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione del Sistema di Inizializzazione</title> + + <para>Affinchè il demone + <application>named</application> + parta quando il sistema effettua il boot, la + seguente opzione deve essere presente nel + file <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>named_enable="YES"</programlisting> + + <para>Anche se esistono altre opzioni, questo è il + minimo indispensabile. Consulta la pagina di manuale + di &man.rc.conf.5; per una lista delle altre opzioni. + Se nulla viene inserito nel file + <filename>rc.conf</filename> allora + <application>named</application> può essere + avviato dalla linea di comando invocando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/named +start</userinput></screen> + </sect2> + + <sect2> + <title><acronym>La Sicurezza di BIND</acronym>9</title> + + <para>Mentre &os; automaticamente esegue + <application>named</application> in un ambiente + &man.chroot.8;; ci sono molti altri meccanismi + di sicurezza che potrebbero aiutare ad evitare + possibili attacchi al servizio + <acronym>DNS</acronym>.</para> + + <sect3> + <title>Lista di Controllo degli Accessi alle Query</title> + + <para>Una lista di controllo di accesso alle query + può essere usata per restringere accesso alle query + sulle zone. La configurazione funziona definendo + la rete all'interno del token <literal>acl</literal> + e poi elencando indirizzi <acronym>IP</acronym> + nella configurazione della zona. Per permettere + ai domini di effettuare query sull'host example, + definiscilo così: + + + <programlisting>acl "example.com" { + 192.168.0.0/24; +}; + +zone "example.com" { + type slave; + file "slave/example.com"; + masters { + 10.0.0.1; + }; + allow-query { example.com; }; +}; + +zone "0.168.192.in-addr.arpa" { + type slave; + file "slave/0.168.192.in-addr.arpa"; + masters { + 10.0.0.1; + }; + allow-query { example.com; }; +};</programlisting> + </sect3> + + <sect3> + <title>Versione Ristretta</title> + + <para>Permettere lookup di versioni sul server + <acronym>DNS</acronym> potrebbe equivalere ad aprire + la porta ad un attaccante. Un utente malizioso + potrebbe usare questa informazione per cercare + exploit o bachi noti per utilizzarli contro + l'host.</para> + + <warning> + <para>Impostare una falsa versione non + proteggerà il server dagli + exploit. Solo fare un upgrade + ad una versione non vulnerabile proteggerà + il tuo server.</para> + </warning> + + <para>Una falsa stringa di versione può + essere inserita nella sezione + <literal>options</literal> di + <filename>named.conf</filename>:</para> + + <programlisting>options { + directory "/etc/namedb"; + pid-file "/var/run/named/pid"; + dump-file "/var/dump/named_dump.db"; + statistics-file "/var/stats/named.stats"; + version "None of your business"; +};</programlisting> + </sect3> + +<!-- Here is where I stopped for now + <sect3> + <title>Authentication</title> + + <para> ... </para> + +--> + </sect2> + </sect1> + + <sect1 id="network-apache"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + <surname>Stokely</surname> + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>Apache HTTP Server</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm> + <primary>web server</primary> + + <secondary>installare</secondary> + </indexterm> + + <indexterm><primary>Apache</primary></indexterm> + + <sect2> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <para>&os; è usato per far girare + alcuni dei siti web più trafficati + al mondo. La maggioranza dei web server + su Internet usano attualmene + <application>Apache HTTP Server</application>. + Il pacchetto software di + <application>Apache</application> + dovrebbe essere incluso nel tuo media di + installazione di FreeBSD. Se non hai + installato <application>Apache</application> + quando hai installato FreeBSD per la prima volta, + lo puoi installare dal port + <filename role="package">www/apache13</filename> + o <filename role="package">www/apache2</filename>.</para> + + <para>Una volta che <application>Apache</application> + è stato installato con successo, deve essere + configurato.</para> + + <note> + <para>Questa sezione copre la versione 1.3.X + di <application>Apache HTTP Server</application> + dato che è la versione più usata per + &os;. <application>Apache</application> 2.X + introduce molte nuove tecnologie ma queste non + saranno discusse in questa sede. Per maggiori + informazioni su + <application>Apache</application> 2.X, per favore + consulta <ulink + url="httpd://httpd.apache.org/"></ulink>.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione</title> + + <indexterm> + <primary>Apache</primary> + + <secondary>file di configurazione</secondary> + </indexterm> + + <para>Il principale file di configurazione + di <application>Apache HTTP Server</application> + è installato in + <filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename> + su &os;. Questo file è un tipico file di testo + di configurazione di &unix; con linee di commento + che cominciano col carattere <literal>#</literal>. + Una descrizione comprensiva di tutte le possibili + opzioni di configurazione è al di fuori dello + scopo di questo libro, così solo le direttive + usate più di frequente saranno descritte + di seguito.</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term><literal>ServerRoot "/usr/local"</literal></term> + + <listitem> + <para>Questo specifica la gerachia di directory + di default per l'installazione di + <application>Apache</application>. I binari + sono conservati nelle sottodirectory + <filename class="directory">bin</filename> e + <filename class="directory">sbin</filename> + sotto la server root, ed i file di configurazione + sono conservati sotto + <filename class="directory">etc/apache</filename>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>ServerAdmin you@your.address</literal></term> + + <listitem> + <para>L'indirizzo email al quale i problemi + riguardanti il server dovrebbero essere + inviati. Questo indirizzo appare su alcune + pagine generate dal server, + come alcuni documenti di errore.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>ServerName www.example.com</literal></term> + + <listitem> + <para><literal>ServerName</literal> ti permette di + impostare un nome host che viene inviato + ai client per il tuo server, se questo + è differente da quello per il quale l'host + è configurato (ad esempio usi <hostid>www + </hostid> invece del vero nome host).</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>DocumentRoot "/usr/local/www/data"</literal></term> + + <listitem> + <para><literal>DocumentRoot</literal>: La directory + dalla quale servirai documenti. Di default + tutte le richieste sono girate a questa + directory, ma link simbolici ed alias + possono essere usati per puntare ad altre + locazioni.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>È sempre una buona idea fare copie di + backup del tuo file di configurazione di + <application>Apache</application> prima di + modificarlo. Una volta che sei soddisfatto dalla + tua configurazione iniziale sei pronto per + iniziare ad eseguire <application>Apache</application>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Eseguire <application>Apache</application></title> + + <indexterm> + <primary>Apache</primary> + + <secondary>avviarlo o fermarlo</secondary> + </indexterm> + + <para><application>Apache</application> non viene eseguito + dal super server <application>inetd</application> + a differenza di molti altri server di + rete. È configurato + per girare standalone per migliori performance + per gestire le richieste HTTP in entrata dai client + web browser. Un wrapper shell script è + incluso per rendere il più semplice + possibile lo start, lo stop ed il restart del + server. Per avviare <application>Apache</application> + per la prima volta, esegui:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/sbin/apachectl +start</userinput></screen> + + <para>Puoi fermare il server in ogni istante + digitando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/sbin/apachectl +stop</userinput></screen> + + <para>Dopo aver fatto modifiche al file + di configurazione per una qualsiasi ragione, + avrai bisogno di riavviare + il server:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/sbin/apachectl +restart</userinput></screen> + + <para>Per riavviare <application>Apache</application> + senza mandare in abort le connessioni correnti, + esegui.</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/sbin/apachectl +graceful</userinput></screen> + + <para>Informazioni addizionali sono + disponibili sulla pagina di manuale + di &man.apachectl.8;.</para> + + <para>Per eseguire <application>Apache</application> + all'avvio del sistema, aggiungi la seguente + linea ad <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>apache_enable="YES"</programlisting> + + <para>Se volessi fornire opzioni addizionali + di linea di comando al programma + <application>Apache</application> + <command>httpd</command> + avviato al boot di sistema, puoi specificarle + con una linea addizionale in + <filename>rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>apache_flags=""</programlisting> + + <para>Ora che il web server è in esecuzione + puoi navigare il tuo sito web puntando + il tuo web browser ad + <literal>http://localhost/</literal>. + La pagina di default che viene mostrata + è + <filename>/usr/local/www/data/index.html</filename>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Virtual Hosting</title> + + <para><application>Apache</application> supporta due + tipi diversi di Virtual Hosting. Il primo metodo + è Virtual Hosting basato sul nome. Il + Virtual Hosting basato sul nome usa gli header + HTTP/1.1 per scoprire l'hostname. Questo permette + a molti domini diversi di condividere lo stesso + indirizzo IP.</para> + + <para>Per fare sì che + <application>Apache</application> + usi Virtual Hosting basato sui nomi aggiungi una + entry come la seguente al tuo file + <filename>httpd.conf</filename>:</para> + + <programlisting>NameVirtualHost *</programlisting> + + <para>Se il tuo webserver era nominato + <hostid role="fqdn">www.domain.tld</hostid> e + tu avessi voluto installare un dominio virtuale + per <hostid role="fqdn">www.someotherdomain.tld + </hostid> avresti dovuto aggiungere le seguenti entry + a <filename>httpd.conf</filename>:</para> + + <screen><VirtualHost *> +ServerName www.domain.tld +DocumentRoot /www/domain.tld +</VirtualHost> + +<VirtualHost *> +ServerName www.someotherdomain.tld +DocumentRoot /www/someotherdomain.tld +</VirtualHost></screen> + + <para>Sostituisci gli indirizzi con gli indirizzi + che vuoi usare ed i percorsi dei documenti con quelli + che usi.</para> + + <para>Per maggiori informazioni sull'impostazione + dei virtual host, per favore consulta la + documentazione ufficiale a + <ulink url="http://httpd.apache.org/docs/vhosts/"> + </ulink>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Moduli Apache</title> + + <indexterm> + <primary>Apache</primary> + <secondary>moduli</secondary> + </indexterm> + + <para>Ci sono molti diversi moduli + <application>Apache</application> disponibili + per aggiungere funzionalità al server base. + La Collezione Port di FreeBSD fornisce un modo + semplice di installare <application>Apache</application> + assieme ad alcuni dei più popolari moduli + aggiuntivi.</para> + + <sect3> + <title>mod_ssl</title> + + <indexterm> + <primary>server web</primary> + + <secondary>sicuri</secondary> + </indexterm> + + <indexterm><primary>SSL</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>crittografia</primary></indexterm> + + <para>Il modulo <application>mod_ssl</application> + usa la libreria OpenSSL per fornire una forte + crittografia attraverso i protocolli Secure + Sockets Layer (SSL v2/v3) e Transport Layer + Security (TLS v1). Questo modulo fornisce tutto + il necessario per richiedere + un certificato firmato da un'autorità fidata + che emette certificati, cosicchè puoi eseguire + un web server sicuro su &os;.</para> + + <para>Se non hai ancora installato + <application>Apache</application>, una versione + di <application>Apache</application> 1.3.X + che includa <application>mod_ssl</application> + può essere installata con il port + <filename role="package">www/apache13-modssl</filename>. + Il supporto ad SSL è anche disponibile per + <application>Apache</application> 2.X nel port + <filename role="package">www/apache13-modssl</filename>, + dove viene abilitato di default.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>mod_perl</title> + + <indexterm><primary>Perl</primary></indexterm> + + <para>Il progetto di integrazione + <application>Apache</application>/Perl + mette assieme la grande potenza del linguaggio + di programmazione Perl e + l'<application>Apache HTTP Server</application>. + Con il modulo <application>mod_perl</application> + è possibile scrivere moduli <application>Apache + </application> interamente in Perl. In aggiunta + l'interprete persistente integrato nel server + evita l'overhead di avviare un interprete esterno + e la penalizzazione del tempo di + caricamento Perl.</para> + + <para>Se non hai ancora installato + <application>Apache</application>, allora una + versione di <application>Apache</application> + che includa <application>mod_perl</application> + può essere installato con il port + <filename role="package">www/apache13-modperl</filename>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <sect3info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Rhodes</surname> + + <contrib>Scritto da </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect3info> + + <title>PHP</title> + + <indexterm><primary>PHP</primary></indexterm> + + <para>Negli ultimi anni, molte aziende si sono rivolte a Internet + per migliorare i loro ricavi e aumentare la loro esposizione. + Questo ha anche aumentato il bisogno di contenuti interattivi + web. Mentre alcune società come µsoft; hanno introdotto + soluzioni nei loro prodotti proprietari, la comunità + open source ha risposto all'appello. Una risposta, largamente usata, + è nota come <acronym>PHP</acronym>.</para> + + <para>PHP, anche noto come <quote>Hypertext Prepocessor</quote> + è un linguaggio di scripting di scopo generale che è + particolarmente adatto per lo sviluppo Web. Adatto ad essere + usato all'interno dell'<acronym>HTML</acronym>, la sua sintassi + deriva dal C, &java;, e Perl con l'intenzione di permettere agli + sviluppatori web di scrivere pagine web generate dinamicamente + in modo veloce.</para> + + <para>Per integrare supporto a <acronym>PHP</acronym>5 per + il web server <application>Apache</application>, inizia + con l'installare il port + <filename role="package">www/mod_php5</filename>. + </para> + + <para>Questo installerà e + configurerà i moduli richiesti + per supportare applicazioni web dinamiche. Controlla + che le seguenti linee siano state aggiunte al file + <filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename>:</para> + + <programlisting>LoadModule php5_module libexec/apache/libphp5.so +AddModule mod_php5.c + <IfModule mod_php5.c> + DirectoryIndex index.php index.html + </IfModule> + + <IfModule mod_php5.c> + AddType application/x-httpd-php .php + AddType application/x-httpd-php-source .phps + </IfModule></programlisting> + + <para>Una volta completato, una semplice chiamata + al comando <command>apachectl</command> per un tranquillo + restart:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>apachectl graceful</userinput></screen> + + <para>Il supporto a <acronym>PHP</acronym> in &os; è + estremamente modulare. Se viene richiesto un supporto per + qualsiasi estensione, un amministratore deve solo installare il port + adatto e riavviare <application>Apache</application> + come raccomandato sopra.</para> + + <para>Ad esempio, per aggiungere supporto al database + <application>MySQL</application> a <acronym>PHP</acronym>5, + semplicemente installa + <filename role="package">databases/php5-mysql</filename> + e dai il comando seguente:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>apachectl graceful</userinput></screen> + + <para>Che abiliterà il supporto <application>MySQL + </application> in <acronym>PHP</acronym>.</para> + </sect3> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-ftp"> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + + <surname>Stokely</surname> + + <contrib>Grazie al Contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + <title>File Transfer Protocol (FTP)</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm><primary>Server FTP</primary></indexterm> + + <sect2> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <para>Il File Transfer Protocol (FTP) fornisce + agli utenti un semplice modo di trasferire + file da e verso un server + <acronym role="File Transfer Protocol">FTP</acronym>. + &os; include software per server + <acronym role="File Transfer Protocol">FTP</acronym> + nel sistema base. Questo rende l'installazione + e l'ammininistrazione di un server + <acronym role="File Transfer Protocol">FTP</acronym> + molto semplice.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione</title> + + <para>Il più importante passo di + configurazione è decidere a quali + account saraà permesso + accedere al server FTP. Un sistema normale + FreeBSD ha un certo numero di account di sistema + usati per vari demoni, ma agli utenti estranei + non dovrebbe essere permesso di loggarsi con questi + account. Il file + <filename>/etc/ftpusers</filename> è una lista + di utenti a cui è negato l'accesso FTP. + Di default include gli account di sistema sopra citati + ma è possibile aggiungere utenti specifici + che non dovrebbero avere accesso FTP.</para> + + <para>Può essere che tu voglia restringere + l'accesso ad alcuni utenti senza impedir loro + di usare completamente FTP. Ciò + può essere ottenuto + con il file <filename>/etc/ftpchroot</filename>. + Questo file elenca utenti e gruppi soggetti a + restrizioni di accesso FTP. La pagina di manuale + &man.ftpchroot.5; ha tutti i dettagli così + non sarà descritta qui.</para> + + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>anonimo</secondary> + </indexterm> + + <para>Se tu volessi abilitare accesso anonimo + FTP al tuo server, devi creare un utente chiamato + <username>ftp</username> sul tuo sistema &os;. + Gli utenti allora potranno loggarsi al tuo server FTP + con uno username di <username>ftp</username> + o <username>anonymous</username> e con + una password qualsiasi + (di norma dovrebbe essere usato un indirizzo email + dell'utente come password). Il server FTP + chiamerà &man.chroot.2; quando un utente + anonimo si logga, per restringere l'accesso solo + alla home directory di <username>ftp</username>.</para> + + <para>Ci sono due file di testo che specificano + messaggi di benvenuto per i client FTP. Il contenuto + del file <filename>/etc/ftpwelcome</filename> sarà + mostrato agli utenti prima che raggiungano il prompt + del login. Dopo un login di successo, il contenuto + del file <filename>/etc/ftpmotd</filename> sarà + mostrato. Nota che il percorso di questo file è + relativo all'ambiente di login, così + saraà mostrato il file + <filename>~ftp/etc/ftpmotd</filename> + + <para>Una volta che il server FTP è + stato configurato + correttamente, deve essere abilitato in + <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Tutto ciò + che viene richiesto è rimuovere il simbolo + di commento <quote>#</quote> dall'inizio della linea + relativa a <application>ftpd</application>:</para> + + <programlisting>ftp stream tcp nowait root /usr/libexec/ftpd +ftpd -l</programlisting> + + <para>Come spiegato in <xref linkend="network-inetd-hangup">, + un Segnale HangUP deve essere inviato ad + <application>inetd</application> dopo che questo file + di configurazione è stato cambiato.</para> + + <para>Ora puoi loggarti al tuo server FTP digitando:</para> + + <screen>&prompt.user; <userinput>ftp localhost</userinput></screen> + </sect2> + + <sect2> + <title>Manutenzione</title> + + <indexterm><primary>syslog</primary></indexterm> + + <indexterm> + <primary>file di log</primary> + <secondary>FTP</secondary> + </indexterm> + + <para>Il demone <application>ftpd</application> usa + &man.syslog.3; per loggare i mesaggi. Di default + il demone dei log di sistema girerà + i messaggi relativi a FTP nel file + <filename>/var/log/xferlog</filename>. La posizione + del log FTP può essere modificata cambiando + la seguente linea in + <filename>/etc/syslog.conf</filename>:</para> + + <programlisting>ftp.info /var/log/xferlog</programlisting> + + <indexterm> + <primary>FTP</primary> + <secondary>anonimo</secondary> + </indexterm> + + <para>Presta attenzione ai problemi potenziali + correlati all'esecuzione di un server FTP anonimo. + In particolare, dovresti pensarci due volte prima di + permettere agli utenti anonimi di fare upload di file. + Potresti scoprire che il tuo sito FTP è + diventato un forum per il commercio di software + commerciale senza licenza o anche peggio. + Se hai veramente bisogno di permettere upload FTP + anonimi, allora dovresti impostare i permessi + in modo che questi file non possano essere letti + da altri utenti fino a che non siano + stati revisionati.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-samba"> - <title>File and Print Services for µsoft.windows; clients (Samba)</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Murray</firstname> + + <surname>Stokely</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Servizi di File e Stampa per client + µsoft.windows; (Samba)</title> + + <indexterm><primary>Server Samba</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>Microsoft Windows</primary></indexterm> + + <indexterm> + <primary>file server</primary> + <secondary>Windows client</secondary> + </indexterm> + + <indexterm> + <primary>print server</primary> + <secondary>Windows client</secondary> + </indexterm> + + <sect2> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <para><application>Samba</application> è un + popolare pacchetto software open source che + fornisce servizi di file e stampa per client + µsoft.windows;. Tali client possono connettersi + ed usare un filesystem FreeBSD + come se fosse un disco locale, o stampanti + FreeBSD come se fossero stampanti locali.</para> + + <para>Il pacchetto software + <application>Samba</application> + dovrebbe essere incluso nel tuo media di + installazione FreeBSD. Se non hai + installato <application>Samba</application> + quando hai installato per la prima volta FreeBSD, + puoi sempre installarlo dal port o pacchetto + <filename role="package">net/samba3</filename>.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurazione</title> + + <para>Un file di configurazione di + <application>Samba</application> di default è + installato in + <filename>/usr/local/etc/smb.conf.default</filename>. + Questo file deve essere copiato in + <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename> + e personalizzato prima che + <application>Samba</application> possa essere usato.</para> + + <para>Il file <filename>smb.conf</filename> contiene + informazione di configurazione runtime per + <application>Samba</application>, come le definizioni + delle stampanti e <quote>share di filesystem</quote> + che vorresti condividere con &windows; client. + Il pacchetto <application>Samba</application> include + un tool basato sul web chiamato + <application>swat</application> che fornisce + un modo semplice di configurare il file + <filename>smb.conf</filename>.</para> + + <sect3> + <title>Usare il Samba Web Administration Tool (SWAT)</title> + + <para>Il Samba Web Administration Tool (SWAT) viene + eseguito come demone da + <application>inetd</application>. + Quindi, dovresti togliere i commenti + alla seguente linea in + <filename>/etc/inetd.conf</filename> + prima che <application>swat</application> possa essere + usato per configurare + <application>Samba</application>:</para> + + <programlisting>swat stream tcp nowait/400 root +/usr/local/sbin/swat</programlisting> + + <para>Come spiegato in + <xref linkend="network-inetd-hangup">, un + Segnale HangUP deve essere inviato ad + <application>inetd</application> dopo che + questo file di configurazione è + stato cambiato.</para> + + <para>Una volta che <application>swat</application> + è stato abilitato in + <filename>inetd.conf</filename>, + puoi usare un browser per connetterti a + <ulink url="http://localhost:901"></ulink>. + Dovrai prima loggarti con l'account di sistema + <username>root</username>.</para> + +<!-- XXX screenshots go here, loader is creating them --> + + <para>Una volta che ti sei loggato con successo + alla pagina principale di configurazione di + <application>Samba</application>, puoi navigare + la documentazione di sistema, o iniziare + cliccando sul tab + <guimenu>Globals</guimenu>. La sezione + <guimenu>Globals</guimenu> corrisponde alle variabili + che sono impostate nella sezione + <literal>[global]</literal> di + <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Impostazioni Globali</title> + + <para>Sia che tu stia usando + <application>swat</application> + o che tu stia editando direttamente + <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename>, + le prime direttive che tu puoi incontrare quando + configuri <application>Samba</application> sono:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term><literal>workgroup</literal></term> + + <listitem> + <para>Nome dominio NT o nome Workgroup + per i computer che accedono a questo server.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>netbios name</literal></term> + + <indexterm><primary>NetBIOS</primary></indexterm> + + <listitem> + <para>Questo imposta il nome NetBIOS attraverso + il quale un <application>Samba</application> + è conosciuto. Di default è + lo stesso della prima parte del nome host + DNS.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>server string</literal></term> + + <listitem> + <para>Questo imposta la stringa che sarà + mostrata con il comando <command>net view</command> + e con alcuni altri strumenti di rete che cercano + di mostrare testo descrittivo sul + server.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + </sect3> + + <sect3> + <title>Impostazioni di Sicurezza</title> + + <para>Due delle più importanti impostazioni + in <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename> + sono i modelli di sicurezza usati, ed il formato + delle password di backend per utenti client. + Le seguenti direttive controllano queste + opzioni:</para> + + <variablelist> + <varlistentry> + <term><literal>security</literal></term> + + <listitem> + <para>Le due più comuni opzioni in + questo caso sono + <literal>security = share</literal> + e <literal>security = user</literal>. + Se i tuoi client usano nomi utente che sono + gli stessi dei nomi utenti sulla tua macchina + &os;, allora vorrai sicurezza di tipo + user. Questa è la policy di sicurezza + di default e richiede ai client prima di + loggarsi prima che possano accedere a risorse + condivise.</para> + + <para>Nel modello di sicurezza di tipo share, + i client non hanno bisogno di loggarsi al server + con una valida coppia username e password + prima che provino a connettersi a risorse + condivise. Questo è il modello di sicurezza + di default per versioni precedenti di + <application>Samba</application>.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> + <term><literal>passdb backend</literal></term> - <para>Traduzione in corso</para> + <indexterm><primary>NIS+</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>LDAP</primary></indexterm> + + <indexterm><primary>SQL database</primary></indexterm> + + <listitem> + <para><application>Samba</application> ha molti + modelli diversi di backend di autenticazione. + Puoi autenticare i client con LDAP, NIS+, un + database SQL, o un file di password modificato. + Il metodo di autenticazione di default + è <literal>smbpasswd</literal>, e questo + sarà l'unico coperto qui.</para> + </listitem> + </varlistentry> + </variablelist> + + <para>Assumendo che il backend usato sia + quello di default, <literal>smbpasswd</literal>, + il file <filename>/usr/local/private/smbpasswd</filename> + deve essere creato per permettere a + <application>Samba</application> di autenticare i + client. Se tu volessi dare tutti a i tuoi account + &unix; accesso da &windows; client, usa il seguente + comando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>grep -v "^#" /etc/passwd | make_smbpasswd +> /usr/local/private/smbpasswd</userinput> +&prompt.root; <userinput>chmod 600 +/usr/local/private/smbpasswd</userinput></screen> + + <para>Per favore consulta la documentazione + <application>Samba</application> per informazioni + addizionali sulle opzioni di configurazione. + Con le basi delineate qui, dovresti avere tutto + ciò di cui hai bisogno per avviare + <application>Samba</application>.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Avviare <application>Samba</application></title> + + <para>Per abilitare <application>Samba</application> + quando il tuo sistema fa il boot, aggiungi le seguenti + linee a <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> + + <programlisting>samba_enable="YES"</programlisting> + + <para>Puoi allora avviare <application>Samba</application> + in ogni momento digitando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/samba.sh +start</userinput> +Starting SAMBA: removing stale tdbs : +Starting nmbd. +Starting smbd.</screen> + + <para><application>Samba</application> attualmente + consiste di tre demoni separati. Dovresti + osservare che entrambi <application>nmbd</application> + e <application>smbd</application> siano avviati + dallo script <filename>samba.sh</filename>. Se + hai abilitato servizi di risoluzione di nomi + winbind in <filename>smb.conf</filename>, allora + osserverai che anche il demone + <application>winbindd</application> è avviato.</para> + + <para>Puoi anche fermare <application>Samba</application> + in ogni istante digitando:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/samba.sh +stop</userinput></screen> + + <para><application>Samba</application> è una suite + complessa di software con funzionalità che permette + una larga integrazione con reti µsoft.windows;. + Per maggiori informazioni sulle funzionalità + al di là dell'installazione di base descritta qui + per favore consulta <ulink url="http://www.samba.org"> + </ulink>.</para> + </sect2> </sect1> <sect1 id="network-ntp"> - <title>Clock Synchronization with NTP</title> + <sect1info> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Tom</firstname> + + <surname>Hukins</surname> + + <contrib>Grazie al contributo di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </sect1info> + + <title>Sincronizzazione del Clock con NTP</title> + + <indexterm><primary>NTP</primary></indexterm> + + <sect2> + <title>Uno sguardo d'insieme</title> + + <para>Al passare del tempo, il clock di un computer tende + a perdere la sincronizzazione. Il Network Time Protocol + (NTP) fornisce un modo per assicurarti che il tuo + clock sia accurato.</para> + + <para>Molti servizi Internet si basano sul fatto che + il clock del computer sia accurato, o comunque + traggono notevole beneficio + da questo fatto. Per esempio, un web server + può ricevere richieste di inviare un file se + questo è stato modificato da una certa + data. In un ambiente locale di rete, è + essenziale che i computer che condividono + i file dallo stesso file server abbiano clock + sincronizzati cosicchè i timestamp dei file + siano consistenti. Anche servizi come &man.cron.8; + si basano su un clock di sistema accurato per eseguire + comandi al momento specificato.</para> + + <indexterm> + <primary>NTP</primary> + + <secondary>ntpd</secondary> + </indexterm> + + <para>FreeBSD è dotato del server &man.ntpd.8; + <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> + che può essere usato per interrogare altri + server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> + per impostare il clock sulla tua macchina o fornire + servizi di time ad altri.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Scegliere Server NTP Appropriati</title> + + <indexterm> + <primary>NTP</primary> + <secondary>scegliere i server</secondary> + </indexterm> + + <para>Per sincronizzare il tuo + clock, avrai bisogno di scegliere uno o più + server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> + da usare. Il tuo amministratore di rete o ISP + potrebbe aver impostato un server NTP, a questo scopo + — controlla la loro documentazione per vedere se + questo è il caso. C'è una + <ulink url="http://ntp.isc.org/bin/view/Servers/WebHome"> + lista online di server NTP pubblicamente accessibili + </ulink> che tu puoi usare per trovare un server NTP + vicino a te. Accertati di essere al corrente della + politica di ogni server che scegli, e chiedi il + permesso se necessario.</para> + + <para>Scegliere molti server NTP non connessi + fra loro è una buona idea in caso uno + dei server che stai usando diventa irraggiungibile + o il suo clock è inaffidabile. + &man.ntpd.8; usa le risposte che riceve + da altri server in modo intelligente; + favorirà server inaffidabili meno di quelli + affidabili.</para> + </sect2> + + <sect2> + <title>Configurare la tua Macchina</title> + + <indexterm> + <primary>NTP</primary> + <secondary>configurazione</secondary> + </indexterm> + + <sect3> + <title>Configurazione Base</title> + + <indexterm><primary>ntpdate</primary></indexterm> + + <para>Se desideri solo sincronizzare il tuo clock + al momento del boot della macchina, puoi usare + &man.ntpdate.8;. Questo può essere + appropriato per alcune macchine desktop che sono + rebootate di frequente e richiedono + sincronizzazione non frequente, ma le altre macchine + dovrebbero eseguire &man.ntpd.8;.</para> + + <para>Usare &man.ntpdate.8; al momento del boot + è una buona idea per le macchine che eseguono + &man.ntpdate.8;. Il programma &man.ntpd.8; cambia il + clock gradualmente, mentre &man.ntpdate.8; imposta + il clock, indipentemente da quanto grande sia la + differenza fra l'impostazione di clock corrente di una + macchina e l'ora corretta.</para> + + <para>Per abilitare &man.ntpdate.8; al momento del boot, + aggiungi <literal>ntpdate_enable="YES"</literal> + a <filename>/etc/rc.conf</filename>. Avrai anche + bisogno di specificare tutti i server + con i quali ti desideri + sincronizzare ed ogni flags passato a &man.ntpdate.8; + in <varname>ntpdate_flags</varname>.</para> + </sect3> + + <sect3> + <indexterm> + <primary>NTP</primary> + + <secondary>ntp.conf</secondary> + </indexterm> + + <title>Configurazione Generale</title> + + <para>NTP è configurato dal file + <filename>/etc/ntp.conf</filename> nel formato + descritto da &man.ntp.conf.5;. Questo è + un semplice esempio:</para> + + <programlisting>server ntplocal.example.com prefer +server timeserver.example.org +server ntp2a.example.net + +driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> + + <para>L'opzione <literal>server</literal> specifica + quali server siano da usare, con un server elencato + su ogni linea. Se un server è specificato con + l'argomento <literal>prefer</literal>, come con + <hostid role="fqdn">ntplocal.example.com</hostid>, + quel server saraà preferito rispetto ad + altri. Una risposta da un server preferito + sarà scartata se differisce + in modo significativo dalle risposte di altri server, + altrimenti sarà usata senza nessuna + considerazione delle altre risposte. L'argomento + <literal>prefer</literal> è normalmente usato + per server NTP che sono noti per + essere molto accurati, come quelli con hardware a + monitoraggio speciale del tempo.</para> + + <para>L'opzione <literal>driftfile</literal> specifica + quale file sia usato per conservare la frequenza di + scostamento dal clock di sistema. Il programma + &man.ntpd.8; usa questo dato per compensare + automaticamente le imprecisioni naturali del clock, + permettendo di mantenere una impostazione ragionevolmente + corretta anche se gli è impedito di accedere + a tutte le sorgenti di sincronizzazione tempo esterne + per un certo periodo di tempo.</para> + + <para>L'opzione <literal>driftfile</literal> specifica + quale file sia usato per conservare informazioni sulle + risposte precedenti dai server NTP che usi. Questo file + contiene informazioni interne per NTP. Non dovrebbe + essere modificato da altri processi.</para> + </sect3> + + <sect3> + <title>Controllare l'Accesso ad i tuoi Server</title> + + <para>Di default, il tuo server NTP sarà accessibile + a tutti gli host su Internet. L'opzione + <literal>restrict</literal> in + <filename>/etc/ntp.conf</filename> ti permette + di controllare quali macchine possano accedere al tuo + server.</para> + + <para>Se vuoi negare a tutte le macchine accesso + al tuo server NTP, aggiungi la seguente linea a + <filename>/etc/ntp.conf</filename>:</para> + + <programlisting>restrict default ignore</programlisting> + + <para>Se vuoi permettere solo alle macchine della tua rete + di sincronizzare il loro clock con il tuo server, + ma assicurarti che non gli sia permesso configurare + il server o che non sianousate + come punto di riferimento per + sincronizzarsi, aggiungi</para> + + <programlisting>restrict 192.168.1.0 mask 255.255.255.0 nomodify +notrap</programlisting> + + <para>invece, dove<hostid role="ipaddr">192.168.1.0</hostid> + è un indirizzo IP sulla tua rete e + <hostid role="ipaddr">255.255.255.0</hostid> + è la netmask della tua rete.</para> + + <para><filename>/etc/ntp.conf</filename> può + contenere molte opzioni <literal>restrict</literal>. + Per maggiori dettagli, consulta la sezione + <literal>Access Control Support</literal> di + &man.ntp.conf.5;.</para> + </sect3> + </sect2> + + <sect2> + <title>Eseguire il Server NTP</title> + + <para>Per assicurarsi che il server NTP sia avviato + al momento del boot, aggiungi la linea + <literal>ntpd_enable="YES"</literal> a + <filename>/etc/rc.conf</filename>. Se desideri + passare flag addizionali a &man.ntpd.8;, edita + il parametro <varname>ntpd_flags</varname> + in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> + + <para>Per avviare il server senza riavviare la tua + macchina, esegui <command>ntpd</command> accertandoti + di specificare ogni parametro addizionale in + <varname>ntpd_flags</varname> presente in + <filename>/etc/rc.conf</filename>. Per esempio:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>ntpd -p +/var/run/ntpd.pid</userinput></screen> + + <note> + <para>Sotto &os; 4.X, + devi sostituire ogni istanza di + <literal>ntpd</literal> con <literal>xntpd</literal> + nelle opzioni di cui sopra.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Usare ntpd con una Connessione Temporanea + ad Internet</title> + + <para>Il programma &man.ntpd.8; non necessita di una + connessione permanente ad Internet per funzionnare + correttamente. Comunque, se hai una connessione + temporanea che è configurata per effettuare + una chiamata su richiesta, è una buona idea + evitare che il traffico NTP causi la chiamata + o mantenga la connessione attiva. Se stai usando + PPP utente, puoi usare le direttive + <literal>filter</literal> in + <filename>/etc/ppp/ppp.conf</filename>. + Per esempio:</para> + + <programlisting> set filter dial 0 deny udp src eq 123 +# Prevent NTP traffic from initiating dial out +set filter dial 1 permit 0 0 +set filter alive 0 deny udp src eq 123 +# Prevent incoming NTP traffic from keeping the connection open +set filter alive 1 deny udp dst eq 123 +# Prevent outgoing NTP traffic from keeping the connection open +set filter alive 2 permit 0/0 0/0</programlisting> + + <para>Pre maggiori dettagli consulta la sezione + <literal>PACKET FILTERING</literal> in &man.ppp.8; + e gli esempi in + <filename>/usr/share/examples/ppp/</filename>.</para> + + <note> + <para>Alcuni provider di accesso ad Internet bloccano + le porte dal numero basso, impedendo ad NTP di + funzionare dato che le repliche non raggiungono mai + la tua macchina.</para> + </note> + </sect2> + + <sect2> + <title>Informazioni Ulteriori</title> - <para>Traduzione in corso</para> + <para>La documentazione per il server NTP + può essere trovata in formato HTML in + <filename>/usr/share/doc/ntp/</filename>.</para> + </sect2> </sect1> </chapter> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml index c0b2369c5e..5c4c25b238 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.240 + Original revision: 1.270 --> <appendix id="pgpkeys"> @@ -77,6 +77,11 @@ &pgpkey.will; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-anholt"> + <title>&a.anholt;</title> + &pgpkey.anholt; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-mat"> <title>&a.mat;</title> &pgpkey.mat; @@ -87,6 +92,11 @@ &pgpkey.asami; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-barner"> + <title>&a.barner;</title> + &pgpkey.barner; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-dougb"> <title>&a.dougb;</title> &pgpkey.dougb; @@ -97,11 +107,21 @@ &pgpkey.tobez; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-damien"> + <title>&a.damien;</title> + &pgpkey.damien; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-mbr"> <title>&a.mbr;</title> &pgpkey.mbr; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-novel"> + <title>&a.novel;</title> + &pgpkey.novel; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-harti"> <title>&a.harti;</title> &pgpkey.harti; @@ -132,6 +152,11 @@ &pgpkey.wilko; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-jcamou"> + <title>&a.jcamou;</title> + &pgpkey.jcamou; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-perky"> <title>&a.perky;</title> &pgpkey.perky; @@ -182,11 +207,21 @@ &pgpkey.ceri; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-brd"> + <title>&a.brd;</title> + &pgpkey.brd; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-brooks"> <title>&a.brooks;</title> &pgpkey.brooks; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-gnn"> + <title>&a.gnn;</title> + &pgpkey.gnn; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-pjd"> <title>&a.pjd;</title> &pgpkey.pjd; @@ -207,6 +242,11 @@ &pgpkey.dd; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-bruno"> + <title>&a.bruno;</title> + &pgpkey.bruno; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-ale"> <title>&a.ale;</title> &pgpkey.ale; @@ -317,6 +357,16 @@ &pgpkey.mikeh; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-mheinen"> + <title>&a.mheinen;</title> + &pgpkey.mheinen; + </sect2> + + <sect2 id="pgpkey-niels"> + <title>&a.niels;</title> + &pgpkey.niels; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-ghelmer"> <title>&a.ghelmer;</title> &pgpkey.ghelmer; @@ -342,6 +392,11 @@ &pgpkey.jkh; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-ahze"> + <title>&a.ahze;</title> + &pgpkey.ahze; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-trevor"> <title>&a.trevor;</title> &pgpkey.trevor; @@ -377,11 +432,21 @@ &pgpkey.fjoe; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-jkim"> + <title>&a.jkim;</title> + &pgpkey.jkim; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-andreas"> <title>&a.andreas;</title> &pgpkey.andreas; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-jkois"> + <title>&a.jkois;</title> + &pgpkey.jkois; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-sergei"> <title>&a.sergei;</title> &pgpkey.sergei; @@ -427,11 +492,26 @@ &pgpkey.erwin; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-lawrance"> + <title>&a.lawrance;</title> + &pgpkey.lawrance; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-leeym"> <title>&a.leeym;</title> &pgpkey.leeym; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-sam"> + <title>&a.sam;</title> + &pgpkey.sam; + </sect2> + + <sect2 id="pgpkey-jylefort"> + <title>&a.jylefort;</title> + &pgpkey.jylefort; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-netchild"> <title>&a.netchild;</title> &pgpkey.netchild; @@ -442,6 +522,16 @@ &pgpkey.glewis; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-delphij"> + <title>&a.delphij;</title> + &pgpkey.delphij; + </sect2> + + <sect2 id="pgpkey-avatar"> + <title>&a.avatar;</title> + &pgpkey.avatar; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-lesi"> <title>&a.lesi;</title> &pgpkey.lesi; @@ -467,6 +557,11 @@ &pgpkey.arved; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-remko"> + <title>&a.remko;</title> + &pgpkey.remko; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-pav"> <title>&a.pav;</title> &pgpkey.pav; @@ -487,6 +582,11 @@ &pgpkey.dwmalone; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-kwm"> + <title>&a.kwm;</title> + &pgpkey.kwm; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-matusita"> <title>&a.matusita;</title> &pgpkey.matusita; @@ -647,6 +747,11 @@ &pgpkey.roberto; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-rodrigc"> + <title>&a.rodrigc;</title> + &pgpkey.rodrigc; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-guido"> <title>&a.guido;</title> &pgpkey.guido; @@ -692,6 +797,11 @@ &pgpkey.arun; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-nork"> + <title>&a.nork;</title> + &pgpkey.nork; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-vanilla"> <title>&a.vanilla;</title> &pgpkey.vanilla; @@ -762,6 +872,11 @@ &pgpkey.ssouhlal; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-vsevolod"> + <title>&a.vsevolod;</title> + &pgpkey.vsevolod; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-vs"> <title>&a.vs;</title> &pgpkey.vs; @@ -777,6 +892,11 @@ &pgpkey.metal; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-garys"> + <title>&a.garys;</title> + &pgpkey.garys; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-nyan"> <title>&a.nyan;</title> &pgpkey.nyan; @@ -802,11 +922,31 @@ &pgpkey.thierry; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-thompsa"> + <title>&a.thompsa;</title> + &pgpkey.thompsa; + </sect2> + + <sect2 id="pgpkey-flz"> + <title>&a.flz;</title> + &pgpkey.flz; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-viny"> <title>&a.viny;</title> &pgpkey.viny; </sect2> + <sect2 id="pgpkey-ume"> + <title>&a.ume;</title> + &pgpkey.ume; + </sect2> + + <sect2 id="pgpkey-ups"> + <title>&a.ups;</title> + &pgpkey.ups; + </sect2> + <sect2 id="pgpkey-nectar"> <title>&a.nectar;</title> &pgpkey.nectar; diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml index 6674018f13..c57a49b9f1 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.226 + Original revision: 1.243 --> <chapter id="ports"> @@ -18,8 +18,8 @@ sistema come parte base del sistema. Comunque, c'è molto che si può fare prima che sia necessario installare un'applicazione aggiuntiva di terze parti. FreeBSD fornisce due tecnologie complementari - per installare software di terze parti sul tuo sistema: la FreeBSD Port - Collection, ed i packages contenenti i binari del software. Puoi usare + per installare software di terze parti sul tuo sistema: la FreeBSD Ports + Collection, ed i package contenenti i binari del software. Puoi usare entrambi questi sistemi per installare l'ultima versione della tua applicazione preferita dai dispositivi locali o direttamente dalla rete.</para> @@ -235,7 +235,7 @@ <para>Inoltre puoi installare il port <filename role="package">security/portaudit</filename> che verificherà in modo automatico tutte le applicazioni installate a caccia di - vulnerabilità note, e verrà fatta una verifica anche + vulnerabilità note; una verifica verrà fatta anche prima della compilazione dei port. Puoi usare il comando <command>portaudit -F -a</command> dopo che hai installato qualche package.</para> @@ -438,7 +438,14 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz scaricata la versione del package che è stato costruito per la tua release. Tuttavia è possibile cambiare questo comportamento modificando la variabile di ambiente - <envar>PACKAGESITE</envar> in modo opportuno.</para> + <envar>PACKAGESITE</envar> in modo opportuno. Per esempio, se hai un + un sistema &os; 5.4-RELEASE, di default &man.pkg.add.1; tenterà + di scaricare i package da + <literal>ftp://ftp.freebsd.org/pub/FreeBSD/ports/i386/packages-5.4-release/Latest/</literal>. + Se vuoi forzare &man.pkg.add.1; a scaricare i package di + &os; 5-STABLE, setta <envar>PACKAGESITE</envar> a + <literal>ftp://ftp.freebsd.org/pub/FreeBSD/ports/i386/packages-5-stable/Latest/</literal>. + </para> </note> <para>I file dei package sono distribuiti nel formato @@ -489,7 +496,7 @@ docbook = tra la versione installata e quella disponibile in locale nell'albero dei port.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -595,9 +602,11 @@ docbook = <step> <para>Esegui da <username>root</username> - <command>/stand/sysinstall</command> come mostrato qui sotto:</para> + <command>sysinstall</command> + (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; + precedenti alla 5.2) come mostrato qui sotto:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>/stand/sysinstall</userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>sysinstall</userinput></screen> </step> <step> @@ -657,41 +666,68 @@ docbook = menzionata in precedenza.</para> <step> - <para>Installa il port <filename role="package">net/cvsup</filename>. - Guarda <link linkend="cvsup-install">Installazione di CVSup</link> + <para>Installa il package <filename + role="package">net/cvsup-without-gui</filename>:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r cvsup-without-gui</userinput></screen> + + <para>Guarda <link linkend="cvsup-install">Installazione di CVSup</link> (<xref linkend="cvsup-install">) per maggiori dettagli.</para> </step> <step> - <para>Da <username>root</username>, copia il file - <filename>/usr/share/examples/cvsup/ports-supfile</filename> - in un nuovo posto, come in <filename>/root</filename> o nella tua - directory home.</para> - </step> + <para>Esegui <command>cvsup</command>:</para> - <step> - <para>Edita <filename>ports-supfile</filename>.</para> - </step> + <screen>&prompt.root; <userinput>cvsup -L 2 -h <replaceable>cvsup.FreeBSD.org</replaceable> /usr/share/examples/cvsup/ports-supfile</userinput></screen> - <step> - <para>Cambia <replaceable>CHANGE_THIS.FreeBSD.org</replaceable> in un + <para>Cambia <replaceable>cvsup.FreeBSD.org</replaceable> in un server <application>CVSup</application> vicino a te. Guarda <link linkend="cvsup-mirrors">Mirror CVSup</link> (<xref linkend="cvsup-mirrors">) per una lista completa dei siti mirror.</para> - </step> - - <step> - <para>Esegui <command>cvsup</command>:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>cvsup -g -L 2 <replaceable>/root/ports-supfile</replaceable></userinput></screen> + <note> + <para>Qualcuno potrebbe voler usare il suo + <filename>ports-supfile</filename>, per esempio per evitare di + passare il server <application>CVSup</application> su linea di + comando.</para> + + <procedure> + <step> + <para>In questo caso, da <username>root</username>, copia + <filename>/usr/share/examples/cvsup/ports-supfile</filename> + in una nuova locazione, come + <filename>/root</filename> o la tua directory home.</para> + </step> + + <step> + <para>Modifica <filename>ports-supfile</filename>.</para> + </step> + + <step> + <para>Cambia + <replaceable>CHANGE_THIS.FreeBSD.org</replaceable> + in un server <application>CVSup</application> vicino a + te. Guarda <link linkend="cvsup-mirrors">Mirror + CVSup</link> (<xref linkend="cvsup-mirrors">) per una + lista completa di siti mirror.</para> + </step> + + <step> + <para>E ora esegui <command>cvsup</command>, in questo + modo:</para> + + <screen>&prompt.root; <userinput>cvsup -L 2 <replaceable>/root/ports-supfile</replaceable></userinput></screen> + </step> + </procedure> + </note> </step> <step> - <para>Poco dopo aver eseguito questo comando verranno scaricate - e applicate alla tua collezione dei port tutte le modifiche - recenti, anche se di fatto i port già compilati sul tuo - sistema non verranno aggiornati.</para> + <para>Poco dopo aver eseguito il comando &man.cvsup.1; verranno + scaricate e applicate alla tua collezione dei port tutte le + modifiche recenti, anche se di fatto i port già compilati + sul tuo sistema non verranno aggiornati.</para> </step> </procedure> </sect2> @@ -788,7 +824,7 @@ docbook = <para>Una verifica delle vulnerabilità di sicurezza può essere fatta in modo automatico con <application>portaudit</application> prima dell'installazione di nuove - aplicazioni. Questo strumento può essere trovato nella + applicazioni. Questo strumento può essere trovato nella collezione dei port (<filename role="package">security/portaudit</filename>). Esegui <command>portaudit -F</command> prima di installare un nuovo port, @@ -818,8 +854,8 @@ docbook = <para>Metti il tuo CDROM di FreeBSD nell'apposito lettore. Montalo su <filename>/cdrom</filename>. (Se usi un punto di mount differente, - l'installazione non funzionerà.) Per prima cosa, vai nella - directory del port che vuoi installare:</para> + setta la variabile make <makevar>CD_MOUNTPTS</makevar>.) Per prima cosa, + vai nella directory del port che vuoi installare:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/sysutils/lsof</userinput></screen> @@ -888,10 +924,12 @@ docbook = file eseguibili di questi comandi. Se stai usando una di queste shell, potresti dover usare il comando <command>rehash</command> dopo l'installazione di un port, prima di poter usare il nuovo - comando. Questo succede sia per le shell che fanno parte del - sistema base (come <command>tcsh</command>) sia per le shell - che sono disponibili dai port (per esempio, - <filename role="package">shells/zsh</filename>).</para> + comando. Questo comando funzionerà per le shell come + <command>tcsh</command>. Usa il comando + <command>hash -r</command> per le shell come + <command>sh</command> o <filename + role="package">shells/bash</filename>. Per maggiori + informazioni guarda la documentazione della tua shell.</para> </note> <note> @@ -1103,20 +1141,25 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <secondary>spazio su disco</secondary> </indexterm> - <para>Usando la collezione dei port puoi facilmente esaurire lo spazio del - tuo disco. Per questa ragione dovresti sempre ricordarti di ripulire - le directory di lavoro dei port usando l'opzione <command>make - <makevar>clean</makevar></command>. Questo rimuoverà la - directory <filename>work</filename> usata per la compilazione ed - l'installazione del port. Inoltre puoi rimuovere i file tar dalla - directory <filename>distfiles</filename>, e rimuovere i port installati - che non sono più utilizzati.</para> - - <para>Alcuni utenti limitano le categorie dei port mettendo un elemento - nel file <filename>refuse</filename>. In questo modo, quando viene - eseguita l'applicazione <application>CVSup</application>, questa non + <para>Usando la collezione dei port con il passare del tempo puoi + facilmente esaurire lo spazio del tuo disco. Infatti compilando ed + installando software con i port, l'albero dei port tende ad aumentare in + dimensioni, quindi dovresti sempre ricordarti di ripulire le + directory temporanee <filename class="directory">work</filename> usando + il comando <command>make <makevar>clean</makevar></command>. Questo + rimuoverà la directory <filename class="directory">work</filename> + dopo che un port è stato compilato ed installato. Inoltre puoi + rimuovere i file sorgenti della distribuzione dalla + directory <filename class="directory">distfiles</filename>, e rimuovere + i port installati che non sono più utilizzati.</para> + + <para>Alcuni utenti limitano le categorie dei port disponibili mettendo un + elemento nel file <filename>refuse</filename>. In questo modo, quando + viene eseguita l'applicazione <application>CVSup</application>, questa non scaricherà i file delle categorie specificate nel file - <filename>refuse</filename>.</para> + <filename>refuse</filename>. Maggiori informazioni riguardo il file + <filename>refuse</filename> possono essere trovate nella <xref + linkend="cvsup-refuse-file">.</para> </sect2> <sect2 id="ports-upgrading"> @@ -1168,9 +1211,19 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <option>-r</option> se <application>portupgrade</application> dovrebbe agire anche su tutti i package che dipendono dal dato package, o con l'opzione <option>-R</option> per agire su tutti i package richiesti - dal dato package. Se vuoi usare i package invece dei port per - l'installazione, usa l'opzione <option>-P</option> e se vuoi scaricare - solo i distfile senza compilare o installare nulla, allora usa l'opzione + dal dato package.</para> + + <para>Per usare i package invece dei port nell'installazione, usa l'opzione + <option>-P</option>. Con questa opzione + <application>portupgrade</application> cerca nelle directory locali + elencate in <envar>PKG_PATH</envar>, o, se non sono stati trovati + localmente, scarica i package da un sito. Se i package non sono stati + trovati localmente ne è stato possibile scaricarli in remoto, + <application>portupgrade</application> userà i port. + Per impedire l'uso dei port, usa l'opzione <option>-PP</option>.</para> + + <para>Per scaricare solo i distfile (o i package, se è stata specificata + l'opzione <option>-P</option>) senza compilare o installare nulla, usa l'opzione <option>-F</option>. Per maggiori informazioni guarda la pagina man di &man.portupgrade.1;.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml index 71b4e66b9f..2077f70ef1 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.24+ + Original revision: 1.29+ --> <preface id="book-preface"> @@ -49,23 +49,15 @@ </listitem> <listitem> - <para>&a.it.andrex;</para> - </listitem> - - <listitem> <para>&a.it.daniele;</para> </listitem> <listitem> - <para>&a.it.ddan;</para> - </listitem> - - <listitem> <para>&a.it.eugenio;</para> </listitem> <listitem> - <para>&a.it.ferruccio;</para> + <para>&a.it.fulvio;</para> </listitem> <listitem> @@ -97,7 +89,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>&a.it.matteo;</para> + <para>&a.it.rionda;</para> </listitem> <listitem> @@ -127,6 +119,10 @@ <listitem> <para>&a.it.valerio;</para> </listitem> + + <listitem> + <para>&a.it.davide;</para> + </listitem> </itemizedlist> <bridgehead id="preface-overview" renderas="sect1">Organizzazione di Questo @@ -197,7 +193,7 @@ <listitem> <para>Descrive X Window System in generale e l'uso di - <application>&xfree86;</application> su FreeBSD in particolare. + X11 su FreeBSD in particolare. Inoltre descrive i comuni ambienti desktop <application>KDE</application> e <application>GNOME</application>.</para> @@ -298,8 +294,7 @@ <listitem> <para>Elenca vari tool disponibili per aiutarti a mantenere il tuo - sistema FreeBSD sicuro, inclusi Kerberos, IPsec, OpenSSH, e firewall - di rete.</para> + sistema FreeBSD sicuro, inclusi Kerberos, IPsec, OpenSSH.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -403,6 +398,16 @@ </varlistentry> <varlistentry> + <term><emphasis><xref linkend="firewalls">, Firewall</emphasis></term> + + <listitem> + <para>Illustra la filosofia dei firewall software e fornisce + informazioni dettagliate sulla configurazione dei diversi + firewall disponibili su FreeBSD.</para> + </listitem> + </varlistentry> + + <varlistentry> <term><emphasis><xref linkend="advanced-networking">, Networking Avanzato</emphasis></term> @@ -477,10 +482,10 @@ </varlistentry> <varlistentry> - <term><varname>Monospazio</varname></term> + <term><literal>Monospazio</literal></term> <listitem> - <para>Un font <varname>monospazio</varname> è usato per i + <para>Un font <literal>monospazio</literal> è usato per i messaggi di errore, i comandi, le variabili di ambiente, i nomi dei port, i nomi di host, i nomi degli utenti, i nomi dei gruppi, i nomi dei device, le variabili, e i frammenti di codice.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml index df5776bbd9..1c7797d7c6 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml @@ -2,24 +2,38 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.207 + Original revision: 1.281 --> <chapter id="security"> + <chapterinfo> + <authorgroup> + <author> + <firstname>Matthew</firstname> + + <surname>Dillon</surname> + + <contrib>La maggior parte di questo capitolo è stata presa + dalla manual page security(7) di </contrib> + </author> + </authorgroup> + </chapterinfo> + <title>Sicurezza</title> + <indexterm><primary>security</primary></indexterm> - <sect1> + <sect1 id="security-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Questo capitolo dà una introduzione di base sui concetti dei + <para>Questo capitolo dà un'introduzione di base sui concetti dei sistemi di sicurezza, alcune buone regole di comportamento e alcuni - argomenti avanzati per &os;. Molti degli argomenti qua tratati possono + argomenti avanzati per &os;. Molti degli argomenti qua trattati possono essere applicati anche ai sistemi e alla sicurezza su Internet in - generale. Internet non è più il luogo - <quote>amichevole</quote> dove ognuno vuole essere il tuo amichevole - vicino. Mettere in sicurezza il tuo ssitema è un imperativo per la - protezione dei tuoi dati, della tua proprietà intelletuale, il tuo - tempo e molto altro dalla mano di hackere simili.</para> + generale. Internet non è più il luogo + <quote>amichevole</quote> dove ognuno vuole essere il tuo gentile vicino. + Mettere in sicurezza il tuo sistema è un imperativo per la + protezione dei tuoi dati, della tua proprietà intelletuale, del tuo + tempo e molto altro dalla mano di hacker e simili.</para> <para>&os; dà un insieme di utility e di meccanismi per assicurare l'integrità e la sicurezza del tuo sistema e della tua rete.</para> @@ -42,17 +56,18 @@ </listitem> <listitem> - <para>Come configurare <application>KerberosIV</application> su release - &os; precedenti alla 5.0.</para> + <para>Come configurare i <acronym>TCP</acronym> Wrapper per l'uso con + <command>inetd</command>.</para> </listitem> <listitem> - <para>Come configurare <application>Kerberos5</application> su &os; 5.0 - o successive.</para> + <para>Come configurare <application>KerberosIV</application> su release + &os; precedenti alla 5.0.</para> </listitem> <listitem> - <para>Come creare firewall usando <acronym>IPFW</acronym>.</para> + <para>Come configurare <application>Kerberos5</application> su &os; 5.0 + o successivi.</para> </listitem> <listitem> @@ -66,20 +81,25 @@ </listitem> <listitem> - <para>Come configurare e caricare i moduli aggiuntivi per il controllo - degli accessi usando il Framework <acronym>MAC</acronym> di - TrustedBSD.</para> + <para>Cosa sono le <acronym>ACL</acronym> del file system e come + usarle.</para> </listitem> <listitem> - <para>Cosa sono le <acronym>ACL</acronym> del file system e come - usarle.</para> + <para>Come usare l'utility <application>Portaudit</application> per + monitorare i pacchetti software di terze parti installati dalla + Ports Collection.</para> </listitem> <listitem> <para>Come utilizzare le pubblicazioni sugli avvisi di sicurezza di &os;.</para> </listitem> + + <listitem> + <para>Avere un'idea di cosa sia il Process Accounting e come abilitarlo + su &os;.</para> + </listitem> </itemizedlist> <para>Prima di leggere questo capitolo dovresti:</para> @@ -89,8 +109,14 @@ <para>Capire concetti base di &os; e Internet.</para> </listitem> </itemizedlist> + + <para>Altri argomenti inerenti la sicurezza sono trattati in altre parti di + questo libro. Ad esempio i meccanismy di MAC sono discussi in <xref + linkend="mac"> e la gestione dei firewall in <xref + linkend="firewalls">.</para> </sect1> + <sect1 id="security-intro"> <title>Introduzione</title> @@ -106,7 +132,7 @@ e ognuno di questi processi opera come server — nel senso che entità esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i mainframe di ieri diventano i desktop di oggi, mentre i computer diventano - interconnessi e internet-connessim, la sicurezza diventa un problema + interconnessi e internet-connessi, la sicurezza diventa un problema sempre maggiore.</para> <para>Il modo migliore per implementare la sicurezza è con un @@ -186,13 +212,30 @@ <secondary>compromissione degli account</secondary> </indexterm> - <para>La compromissione di un account utente è ancora più comune di un - attacco DoS. Molti sysadmin usano ancora i server standard <application>telnetd</application>, <application>rlogind</application>, - <application>rshd</application> e <application>ftpd</application> sulle loro macchine. Questi programmi, normalmente, non usano connessioni crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di sniffing. Gli amministratori di sistema attenti controllano i registri degli accessi remoto cercando indirizzi sospetti anche tra gli accessi permessi.</para> + <para>La compromissione di un account utente è ancora più + comune di un attacco DoS. Molti sysadmin usano ancora i server standard + <application>telnetd</application>, <application>rlogind</application>, + <application>rshd</application> e <application>ftpd</application> sulle + loro macchine. Questi programmi, normalmente, non usano connessioni + crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie + dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da + remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un + sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di + sniffing. Gli amministratori di sistema attenti controllano i registri + degli accessi remoto cercando indirizzi sospetti anche tra gli accessi + permessi.</para> <para>Bisogna sempre dare per scontato che una volta che un attaccante ha - accesso ad un account utente, può rompere anche <username>root</username>. - In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto, questo non è necessariamente vero. La distinzione è importante perché senza accesso a <username>root</username> l'attaccante ni genere non può nascondere le proprie tracce e può, alla peggio, rovinare i files dell'utente o mandaer la macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto comune dato che gli utenti tendono a non prendere precauzioni tanto quanto i sysadmin.</para> + accesso ad un account utente, può rompere anche + <username>root</username>. + In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto, + questo non è necessariamente vero. La distinzione è + importante perché senza accesso a <username>root</username> + l'attaccante in genere non può nascondere le proprie tracce e + può, alla peggio, rovinare i file dell'utente o mandare la + macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto + comune dato che gli utenti tendono a non prendere precauzioni tanto + quanto gli amministratori di sistema.</para> <indexterm> <primary>sicurezza</primary> @@ -201,52 +244,54 @@ <para>Gli amministratori di sistema devono ricordare che su una macchina ci sono potenzialmente molti modi per rompere <username>root</username>. - L'attaccante potrebbe conoscere la password di <username>root</username>, potrebbe trovare un bug in un programma server in esecuzione con diritti di <username>root</username> e sfruttarlo per entrare da remoto, oppure una volta ottenuto un account utente potrebbe fare lo stesso con un bug in un programma con suid <username>root</username>. - If an attacker has found a way to break <username>root</username> - on a machine, the attacker may not have a need - to install a backdoor. Many of the <username>root</username> holes - found and closed to date involve a considerable amount of work - by the attacker to cleanup after himself, so most attackers install - backdoors. A backdoor provides the attacker with a way to easily - regain <username>root</username> access to the system, but it - also gives the smart system administrator a convenient way - to detect the intrusion. - Making it impossible for an attacker to install a backdoor may - actually be detrimental to your security, because it will not - close off the hole the attacker found to break in the first - place.</para> - - - <para>Security remedies should always be implemented with a - multi-layered <quote>onion peel</quote> approach and can be - categorized as follows:</para> + L'attaccante potrebbe conoscere la password di <username>root</username>, + potrebbe trovare un bug in un programma server in esecuzione con diritti + di <username>root</username> e sfruttarlo per entrare da remoto, oppure + una volta ottenuto un account utente potrebbe fare lo stesso con un bug in + un programma con suid <username>root</username>. Se un attaccante rompe + <username>root</username> su una macchina, potrebbe non aver bisogno di + installare una backdoor. Molti dei buchi per l'accesso come + <username>root</username> trovati (e chiusi) fino ad oggi richiedono un + considerevole lavoro da parte dell'attaccante per pulire le tracce + lasciate, quindi molti attaccanti installano delle backdoor. Una backdoor + dà all'attaccante un modo semplice per riottenere accesso + <username>root</username> al sistema, ma danno anche un modo semplice per + individuare l'intrusione, all'amministratore di sistema furbo. Rendere + impossibile installare backdoor all'attaccante potrebbe in realtà + diminuire la sicurezza del sistema, dato che comunque non chiuderà + il buco che l'attaccante ha trovato la prima volta.</para> + + <para>Le soluzioni di sicurezza devono sempre essere implementate con un + approccio multi-strato a <quote>cipolla</quote> e possono essere + categorizzate come segue:</para> <orderedlist> <listitem> - <para>Securing <username>root</username> and staff accounts.</para> + <para>Rendere sicuro <username>root</username> e gli account dello + staff.</para> </listitem> <listitem> - <para>Securing <username>root</username> — root-run servers - and suid/sgid binaries.</para> + <para>Rendere sicuri i server e i binari suid/sgid in esecuzione come + <username>root</username>.</para> </listitem> <listitem> - <para>Securing user accounts.</para> + <para>Rendere sicuri gli account utente.</para> </listitem> <listitem> - <para>Securing the password file.</para> + <para>Rendere sicuro il file delle password.</para> </listitem> <listitem> - <para>Securing the kernel core, raw devices, and - filesystems.</para> + <para>Rendere sicuro il nucleo del kernel, i device raw e il file + system.</para> </listitem> <listitem> - <para>Quick detection of inappropriate changes made to the - system.</para> + <para>Individuazione rapida delle modifiche non appropriate fatte al + sistema.</para> </listitem> <listitem> @@ -254,36 +299,112 @@ </listitem> </orderedlist> - <para>The next section of this chapter will cover the above bullet - items in greater depth.</para> + <para>La prossima sezione di questo capitolo coprirà questi punti in + maggior dettaglio.</para> </sect1> + <sect1 id="securing-freebsd"> - <title>Securing &os;</title> + <title>Rendere sicuro &os;</title> + <indexterm> + <primary>sicurezza</primary> + <secondary>rendere sicuro &os;</secondary> + </indexterm> <para>Traduzione in corso</para> + +<!-- + + <note> + <title>Comandi o Protocolli</title> + <para>In questo documento useremo testo + <application>grassetto</application> per riferirci ad applicazioni e + testo <command>monospaced</command>. I protocolli useranno + un font normale. Questa distinzione tipografica è utile per casi + come ssh, che è un protocollo oltre che un comando.</para> + </note> + + <para>Le sezioni seguenti descrivono i metodi per rendere sicuro il vostro + sistema &os; che sono stati menzionati nella <link + linkend="security-intro">sezione precedente</link> di questo + capitolo.</para> + + <sect2 id="securing-root-and-staff"> + <title>Rendere sicuro <username>root</username> e gli account dello + staff.</title> + <indexterm> + <primary><command>su</command></primary> + </indexterm> + + <para>Innanzitutto, non preoccuparti di rendere sicuri gli account di + staff se non hai reso sicuro l'account <username>root</username>. La + maggior parte hanno una password assegnata per l'account + <username>root</username>. La prima cosa che devi dare per assunta + è che la password viene <emphasis>sempre</emphasis> compromessa. + Questo non significa che devi togliere la password; la password è + quasi sempre necessaria per l'accesso dalla console della macchina. + Quello che questo significa è che non dovresti render possibile + l'uso di questa password tranne che da console o eventualmente anche dal + comando &man.su.1;. Per esempio, assicurati che le tue pty siano + specificate come <literal>insecure</literal> nel file + <filename>/etc/ttys</filename> in modo che accessi diretti + <username>root</username> tramite <command>telnet</command> o + <command>rlogin</command> non siano permessi. Se usi altri servizi di + login come ad esempio <application>sshd</application>, fai in modo che + accessi diretti come <username>root</username> siano vietati anche per + loro. Puoi farlo modificando il file + <filename>/etc/ssh/sshd_config</filename> e assicurandoti che + <literal>PermitRootLogin</literal> sia impostato a + <literal>NO</literal>. Tieni conto di tutti i modi di accesso — + servizi come ad esempio FTP vengono spesso trascurati. Login + <username>root</username> diretti dovrebbero essere permessi solo + tramite la console di sistema.</para> + + <indexterm> + <primary><groupname>wheel</groupname></primary> + </indexterm> + + <para>Ovviamente, come sysadmin (amministratore di sistema) hai bisogno + di accesso a <username>root</username>, quindi apriremo alcuni + passaggi; ci assicureremo però che questi + passaggi richiedano ulteriori verifiche di password + per funzionare. Un modo per accedere a <username>root</username> + è aggiungere gli appropriati account di staff al gruppo + <groupname>wheel</groupname> (in <filename>/etc/group</filename>). + I membri del gruppo <groupname>wheel</groupname> possono accedere a + <username>root</username> tramite <command>su</command>. + </sect2> + +--> </sect1> + <sect1 id="crypt"> <title>DES, MD5, and Crypt</title> <para>Traduzione in corso</para> </sect1> - <sect1 id="skey"> - <title>S/Key</title> + <sect1 id="one-time-passwords"> + <title>One-time Passwords</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="tcpwrappers"> + <title>TCP Wrappers</title> <para>Traduzione in corso</para> </sect1> - <sect1 id="kerberos"> - <title>Kerberos</title> + <sect1 id="kerberosIV"> + <title><application>KerberosIV</application></title> <para>Traduzione in corso</para> </sect1> - <sect1 id="firewalls"> - <title>Firewalls</title> + <sect1 id="kerberos5"> + <title><application>Kerberos5</application></title> <para>Traduzione in corso</para> </sect1> @@ -309,6 +430,30 @@ <para>Traduzione in corso</para> </sect2> </sect1> + + <sect1 id="fs-acl"> + <title>File System Access Control Lists</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="security-portaudit"> + <title>Monitoring Third Party Security Issues</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="security-advisories"> + <title>&os; Security Advisories</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> + + <sect1 id="security-accounting"> + <title>Process Accounting</title> + + <para>Traduzione in corso</para> + </sect1> </chapter> <!-- diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml index 6008b0c133..072f29ce24 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.94 + Original revision: 1.100 --> <chapter id="serialcomms"> @@ -155,7 +155,7 @@ dei segnali RS-232C ed i numeri dei pin su un connettore DB-25.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="5"> <thead> <row> @@ -2091,37 +2091,39 @@ raisechar=^^</programlisting> <title>Configurazione della Console Seriale, Versione Essenziale</title> <para>Questa sezione presuppone che stai usando una configurazione - di default, conosci come connettere le porte seriali e vuoi solamente - una veloce panoramica su come abilitare una console seriale. Se - incontri difficoltà in questa procedura, consulta una spiegazione - più esaustiva di tutte le opzioni e delle configurazioni avanzate - nella sezione <xref linkend="serialconsole-howto">.</para> + di default e vuoi solamente una veloce panoramica su come abilitare + una console seriale.</para> <procedure> <step> - <para>Connetti la porta seriale. La console seriale sarà sulla - <devicename>COM1</devicename>.</para> + <para>Connetti il cavo seriale alla COM1 e al terminale.</para> </step> <step> - <para>Esegui <command>echo -h > /boot.config</command> per - abilitare la console seriale per il kernel e per il boot - loader.</para> + <para>Per vedere tutti i messaggi di boot sulla console seriale, + dai il comando seguente mentre sei loggato come superuser:</para> + + <screen>&prompt.root; echo 'console="comconsole"' >> /boot/loader.conf</screen> </step> <step> <para>Modifica il file <filename>/etc/ttys</filename> e cambia - <literal>off</literal> in <literal>on</literal> per l'entry - <literal>ttyd0</literal>. Questo abilita il prompt di login - sulla console seriale, che rispecchia la tipica configurazione delle - console video.</para> + <literal>off</literal> in <literal>on</literal> e + <literal>dialup</literal> in <literal>vt100</literal> per l'entry + <literal>ttyd0</literal>. Altrimenti non verrà chiesta la + password per connettersi via console seriale, con il risultato di + creare un potenziale buco di sicurezza.</para> </step> <step> - <para><command>shutdown -r now</command> riavvierà il sistema - con la console seriale abilitata.</para> + <para><para>Riavvia il sistema per vedere se i cambiamenti + funzionano.</para> </step> </procedure> + + <para>Se si necessita di una diversa configurazione, esiste una spiegazione + maggiormente dettagliata nella sezione <xref + linkend="serialconsole-howto">.</para> </sect2> <sect2 id="serialconsole-howto"> @@ -2395,7 +2397,7 @@ Keyboard: no</screen> console seriale o a quella interna, o a entrambe, a seconda dell'opzione in <filename>/boot.config</filename>.</para> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> <thead> <row> @@ -2495,7 +2497,7 @@ boot:</screen> <programlisting>device sio0 at isa? port IO_COM1 flags 0x10 irq 4</programlisting> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -2579,7 +2581,7 @@ boot:</screen> <programlisting>device sio0 at isa? port IO_COM1 flags 0x30 irq 4</programlisting> - <informaltable frame="none"> + <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="4"> <thead> <row> @@ -2737,6 +2739,7 @@ boot:</screen> <para>Ricompila ed installa il blocco di avvio ed il loader:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /sys/boot</userinput> +&prompt.root; <userinput>make clean</userinput> &prompt.root; <userinput>make</userinput> &prompt.root; <userinput>make install</userinput></screen> </step> @@ -2816,7 +2819,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> la console seriale scrivendo una sola riga in <filename>/boot/loader.rc</filename>:</para> - <programlisting>set console=comconsole</programlisting> + <programlisting>set console="comconsole"</programlisting> <para>Ciò sarà efficace in ogni caso, qualunque siano le impostazioni nel blocco di avvio discusse nella sezione @@ -2828,7 +2831,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> <para>Altrimenti, puoi specificare la console interna come:</para> - <programlisting>set console=vidconsole</programlisting> + <programlisting>set console="vidconsole"</programlisting> <para>Se non imposti la variabile di ambiente <envar>console</envar> del loader, quest'ultimo, e diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml index 5b9f8a95fa..33b7abfe1b 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project $FreeBSD$ - Original revision: 1.32 + Original revision: 1.37 --> <chapter id="vinum-vinum"> @@ -64,7 +64,7 @@ <indexterm><primary>Vinum</primary></indexterm> <indexterm> <primary>RAID</primary> - <secondary>Software</secondary> + <secondary>software</secondary> </indexterm> <para><emphasis>Vinum</emphasis> è un <emphasis>Volume @@ -169,6 +169,9 @@ </indexterm> <indexterm> <primary>RAID</primary> + </indexterm> + <indexterm> + <primary>RAID</primary> <secondary>livello 0</secondary> </indexterm> <indexterm><primary>RAID-0</primary></indexterm> @@ -182,8 +185,6 @@ mappamento è chiamato <emphasis>striping</emphasis> (letteralmente "a bande") o <acronym>RAID-0</acronym> <footnote> - <indexterm><primary>RAID</primary></indexterm> - <para><acronym>RAID</acronym> significa <emphasis>Redundant Array of Inexpensive Disks</emphasis> (insieme ridondante di dischi non costosi) e offre varie forme di tolleranza ai problemi. Nel caso del @@ -1094,8 +1095,8 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <note> <para>I seguenti paragrafi spiegano i passi necessari per - &os; 5.x e superiori. L'impostaizone richiesta da - &os; 4.x è diversa ed è descritta dopo, in + &os; 5.X e superiori. L'impostaizone richiesta da + &os; 4.X è diversa ed è descritta dopo, in <xref linkend="vinum-root-4x">.</para> </note> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/flyer/flyer.tex b/it_IT.ISO8859-15/flyer/flyer.tex index 6ba9b3455d..c2dcf94483 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/flyer/flyer.tex +++ b/it_IT.ISO8859-15/flyer/flyer.tex @@ -23,7 +23,7 @@ % SUCH DAMAGE. % % $FreeBSD$ -% Original revision: 1.5 +% Original revision: 1.10 % % Volantino di FreeBSD % Usa make FORMAT (con FORMAT: pdf, ps o dvi) per creare il volantino. @@ -82,9 +82,10 @@ \begin{center} \titledframe{Cos'è FreeBSD?}{ FreeBSD è un sistema operativo avanzato per architetture compatibili x86 -(Intel\reg\ e AMD\tm), AMD64 (AMD Opteron\tm\ e Athlon\tm\ 64), Alpha, IA-64 -(Intel\reg\ Itanium\reg\ Processor Family), PC-98 e UltraSPARC\reg. -Attualmente sta per essere portato su architetture PowerPC\reg\ e MIPS. +(come Pentium\reg e Athlon\tm), amd64 (come Opteron\tm, Athlon\tm 64, +e EM64T), Alpha/AXP, IA-64 (Famiglia di Processori Intel\reg\ Itanium\reg\), +PC-98 e architetture UltraSPARC\reg. Attualmente sta per essere +portato su architetture PowerPC\reg\ e ARM\reg. FreeBSD è derivato da BSD, la versione di UNIX\reg\ sviluppata all'Università della California, Berkeley. @@ -112,7 +113,7 @@ mantenere buoni tempi di risposta per migliaia di processi utente simultanei. \vspace{5mm} \titledframe{Esegue un numero enorme di applicazioni}{ -FreeBSD è dotato di oltre 10000 pacchetti software di terze parti pronti per +FreeBSD è dotato di oltre 13000 pacchetti software di terze parti pronti per essere installati, tra cui: Apache, Samba, MySQL\reg, OpenOffice.org, KDE, GNOME, MPlayer, ecc.\\ @@ -168,9 +169,8 @@ Windows\reg\ e GNU/Linux. % % Copyrights \begin{center} -\tiny \copyright 2004 The FreeBSD Project\\ -FreeBSD è un marchio registrato di Wind River Systems, Inc. -È previsto che cambi a breve.\\ +\tiny \copyright 2004-2005 The FreeBSD Project\\ +FreeBSD è un marchio registrato della FreeBSD Foundation.\\ Tutti gli altri nomi di società e prodotti possono essere marchi delle loro rispettive società.\\ BSD Daemon, \copyright 1988 by Marshall Kirk McKusick. diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/articles.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/articles.ent index 21c1259994..fcadd4ecd2 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/articles.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/articles.ent @@ -4,6 +4,10 @@ $FreeBSD$ --> +<!ENTITY % l10n PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Specific Entities//EN"> +%l10n; +<!ENTITY % l10n-common PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Neutral Entities//EN"> +%l10n-common; <!ENTITY % man PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Manual Page Entities//EN"> %man; <!ENTITY % freebsd PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Miscellaneous FreeBSD Entities//EN"> @@ -20,10 +24,6 @@ %it-trademarks; <!ENTITY % trademarks PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Trademark Entities//EN"> %trademarks; -<!ENTITY % l10n PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Specific Entities//EN"> -%l10n; -<!ENTITY % l10n-common PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Neutral Entities//EN"> -%l10n-common; <!ENTITY % urls PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook URL Entities//EN"> %urls; <!ENTITY % translators PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Translator Entities//IT"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/books.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/books.ent index 040073a2bd..7cdb688c37 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/books.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/books.ent @@ -4,6 +4,10 @@ $FreeBSD$ --> +<!ENTITY % l10n PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Specific Entities//EN"> +%l10n; +<!ENTITY % l10n-common PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Neutral Entities//EN"> +%l10n-common; <!ENTITY % man PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Manual Page Entities//EN"> %man; <!ENTITY % bookinfo PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook BookInfo Entities//IT"> @@ -22,10 +26,6 @@ %it-trademarks; <!ENTITY % trademarks PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Trademark Entities//EN"> %trademarks; -<!ENTITY % l10n PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Specific Entities//EN"> -%l10n; -<!ENTITY % l10n-common PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Language Neutral Entities//EN"> -%l10n-common; <!ENTITY % urls PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook URL Entities//EN"> %urls; <!ENTITY % translators PUBLIC "-//FreeBSD//ENTITIES DocBook Translator Entities//IT"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary/freebsd-glossary.sgml b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary/freebsd-glossary.sgml index 6364c70ced..6507400816 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary/freebsd-glossary.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary/freebsd-glossary.sgml @@ -2,7 +2,7 @@ FreeBSD Glossary Terms $FreeBSD$ - Original revision: 1.17 + Original revision: 1.20 --> <glossary status="draft" id="freebsd-glossary"> @@ -68,7 +68,11 @@ <glossterm><acronym>ACPI</acronym> Machine Language</glossterm> <acronym>AML</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Pseudocodice, interpretato da una macchina virtuale + all'interno di un sistema operativo con funzionalità + <acronym>ACPI</acronym>, che fornisce uno strato tra + l'hardware sottostante e l'interfaccia messa a disposizione + al <acronym>OS</acronym>.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -76,7 +80,8 @@ <glossterm><acronym>ACPI</acronym> Source Language</glossterm> <acronym>ASL</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Il linguaggio di programmazione con cui <acronym>AML</acronym> + è scritto.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -92,7 +97,15 @@ <glossterm>Advanced Configuration and Power Interface</glossterm> <acronym>ACPI</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Una specifica che fornisce un'astrazione dell'interfaccia + hardware fornita al sistema operativo, in modo tale che il sistema + operativo possa gestire l'hardware sottostante senza conoscerne i + dettagli. <acronym>ACPI</acronym> gestisce e rimpiazza le + funzionalità fornite da <acronym>APM</acronym>, + <acronym>PNPBIOS</acronym> e altre tecnologie, e fornisce alcune + utilità per controllare il risparmio di energia, la sospensione + della macchina, l'abilitazione e disabilitazione dei dispositivi, + e altro ancora.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -670,7 +683,8 @@ <glossterm>Intel’s <acronym>ASL</acronym> compiler</glossterm> <acronym>IASL</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Compilarore Intel’s per convertire + <acronym>ASL</acronym> in <acronym>AML</acronym>.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -952,7 +966,8 @@ <glossterm>Message Of The Day</glossterm> <acronym>MOTD</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Un messaggio, usualmente mostrato dopo il login, e spesso + utilizzato per dare alcune informazioni agli utenti del sistema.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -1209,7 +1224,10 @@ <glossterm>Physical Address Extensions</glossterm> <acronym>PAE</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Un metodo per abilitare l'accesso fino a 64 GB di + <acronym>RAM</acronym> sui sistemi che hanno fisicamente uno + spazio di indirizzamento a 32-bit (e quindi con un limite + di 4 GB senza PAE).</para> </glossdef> </glossentry> @@ -1308,7 +1326,9 @@ <glossterm>Process ID</glossterm> <acronym>PID</acronym> <glossdef> - <para></para> + <para>Un numero di un particolare processo sul sistema, che lo + identifica in modo univoco e permette di effettuare alcune azioni + sullo stesso.</para> </glossdef> </glossentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent index 02875c6a10..1c763e83e3 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent @@ -4,7 +4,7 @@ Nomi delle mailing list FreeBSD e relativo software. $FreeBSD$ - Original revision: 1.36 + Original revision: 1.48 --> <!ENTITY a.mailman.listinfo "http://lists.FreeBSD.org/mailman/listinfo"> @@ -63,6 +63,10 @@ <!ENTITY a.binup "<ulink url='&a.binup.url;'>mailing list sul sistema di update tramite binari di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.binup.name "<ulink url='&a.binup.url;'>freebsd-binup</ulink>"> +<!ENTITY a.bluetooth.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-bluetooth"> +<!ENTITY a.bluetooth "<ulink url='&a.bluetooth.url;'>mailing list su Bluetooth in FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.bluetooth.name "<ulink url='&a.bluetooth.url;'>freebsd-bluetooth</ulink>"> + <!ENTITY a.bugbusters.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-bugbusters"> <!ENTITY a.bugbusters "<ulink url='&a.bugbusters.url;'>mailing list sul sistema di segnalazione dei bug di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.bugbusters.name "<ulink url='&a.bugbusters.url;'>freebsd-bugbusters</ulink>"> @@ -82,10 +86,6 @@ <!ENTITY a.committers "mailing list dei committer di FreeBSD"> <!ENTITY a.committers.name "cvs-committers"> -<!ENTITY a.config.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-config"> -<!ENTITY a.config "<ulink url='&a.config.url;'>mailing list sui tool di installazione e configurazione di FreeBSD</ulink>"> -<!ENTITY a.config.name "<ulink url='&a.config.url;'>freebsd-config</ulink>"> - <!ENTITY a.core "core team di FreeBSD"> <!ENTITY a.core.name "freebsd-core"> @@ -154,6 +154,14 @@ <!ENTITY a.doc-developers "mailing list degli sviluppatori del doc/ di FreeBSD"> <!ENTITY a.doc-developers.name "doc-developers"> +<!ENTITY a.drivers.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-drivers"> +<!ENTITY a.drivers "<ulink url='&a.drivers.url;'>Scrivere driver di dispositivi per FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.drivers.name "<ulink url='&a.drivers.url;'>freebsd-drivers</ulink>"> + +<!ENTITY a.eclipse.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-eclipse"> +<!ENTITY a.eclipse "<ulink url='&a.eclipse.url;'>Utenti FreeBSD di Eclipse EDI, strumenti, applicazioni client e port.</ulink>"> +<!ENTITY a.eclipse.name "<ulink url='&a.eclipse.url;'>freebsd-eclipse</ulink>"> + <!ENTITY a.emulation.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-emulation"> <!ENTITY a.emulation "<ulink url='&a.emulation.url;'>mailing list sull'emulazione FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.emulation.name "<ulink url='&a.emulation.url;'>freebsd-emulation</ulink>"> @@ -275,9 +283,13 @@ <!ENTITY a.performance.name "<ulink url='&a.performance.url;'>freebsd-performance</ulink>"> <!ENTITY a.perl.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-perl"> -<!ENTITY a.perl "<ulink url='&a.perl.url;'>FreeBSD perl mailing list su perl sotto FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.perl "<ulink url='&a.perl.url;'>mailing list sul Perl sotto FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.perl.name "<ulink url='&a.perl.url;'>freebsd-perl</ulink>"> +<!ENTITY a.pf.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-pf"> +<!ENTITY a.pf "<ulink url='&a.pf.url;'>mailing list su packet filter in FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.pf.name "<ulink url='&a.pf.url;'>freebsd-pf</ulink>"> + <!ENTITY a.platforms.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-platforms"> <!ENTITY a.platforms "<ulink url='&a.platforms.url;'>mailing list sul porting di FreeBSD su piattaforme non Intel</ulink>"> <!ENTITY a.platforms.name "<ulink url='&a.platforms.url;'>freebsd-platforms</ulink>"> @@ -304,6 +316,14 @@ <!ENTITY a.ppc "<ulink url='&a.ppc.url;'>mailing list sul porting di FreeBSD su PowerPC</ulink>"> <!ENTITY a.ppc.name "<ulink url='&a.ppc.url;'>freebsd-ppc</ulink>"> +<!ENTITY a.proliant.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-proliant"> +<!ENTITY a.proliant "<ulink url='&a.proliant.url;'>Discussioni tecniche di FreeBSD su piattaforme server HP ProLiant</ulink>"> +<!ENTITY a.proliant.name "<ulink url='&a.proliant.url;'>freebsd-proliant</ulink>"> + +<!ENTITY a.python.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-python"> +<!ENTITY a.python "<ulink url='&a.python.url;'>mailing list su Python sotto FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.python.name "<ulink url='&a.python.url;'>freebsd-python</ulink>"> + <!ENTITY a.qa.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-qa"> <!ENTITY a.qa "<ulink url='&a.qa.url;'>mailing list sulla Garanzia di Qualità di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.qa.name "<ulink url='&a.qa.url;'>freebsd-qa</ulink>"> @@ -312,6 +332,10 @@ <!ENTITY a.questions "<ulink url='&a.questions.url;'>mailing list per le domande generiche su FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.questions.name "<ulink url='&a.questions.url;'>freebsd-questions</ulink>"> +<!ENTITY a.rc.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-rc"> +<!ENTITY a.rc "<ulink url='&a.rc.url;'>mailing list sugli script di boot di FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.rc.name "<ulink url='&a.rc.url;'>freebsd-rc</ulink>"> + <!ENTITY a.realtime.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-realtime"> <!ENTITY a.realtime "<ulink url='&a.realtime.url;'>mailing list sulle estensioni realtime di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.realtime.name "<ulink url='&a.realtime.url;'>freebsd-realtime</ulink>"> @@ -370,6 +394,10 @@ <!ENTITY a.tokenring "<ulink url='&a.tokenring.url;'>mailing list sulle reti tokenring in FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.tokenring.name "<ulink url='&a.tokenring.url;'>freebsd-tokenring</ulink>"> +<!ENTITY a.usb.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-usb"> +<!ENTITY a.usb "<ulink url='&a.usb.url;'>mailing list su USB in FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.usb.name "<ulink url='&a.usb.url;'>freebsd-usb</ulink>"> + <!ENTITY a.usergroups.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-user-groups"> <!ENTITY a.usergroups "<ulink url='&a.usergroups.url;'>mailing list di coordinamento dei gruppi utente di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.usergroups.name "<ulink url='&a.usergroups.url;'>freebsd-user-groups</ulink>"> @@ -390,4 +418,7 @@ <!ENTITY a.x11 "<ulink url='&a.x11.url;'>mailing list di X11 per FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.x11.name "<ulink url='&a.x11.url;'>freebsd-x11</ulink>"> +<!ENTITY a.bugfollowup "<email>bug-followup@FreeBSD.org</email>"> +<!ENTITY a.bugsubmit "&a.bugfollowup;"> + <!ENTITY a.majordomo "<email>majordomo@FreeBSD.org</email>"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent index a2f98f1d4f..cfc3b588d7 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent @@ -7,7 +7,7 @@ aziende che vengono nominate nella documentazione di FreeBSD. $FreeBSD$ - Original revision: 1.23 + Original revision: 1.25 --> <!ENTITY tm-attrib.3com "<para>3Com e HomeConnect sono marchi registrati @@ -65,7 +65,7 @@ della Seiko Epson Corporation.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.freebsd "<para>FreeBSD è un marchio registrato della - Wind River Systems, Inc. È previsto che cambi a breve.</para>"> + FreeBSD Foundation.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.heidelberger "<para>Heidelberg, Helvetica, Palatino, e Times Roman sono marchi o marchi registrati della @@ -106,7 +106,7 @@ marchi o marchi registrati della Macromedia, Inc. negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.microsoft "<para>Microsoft, FrontPage, IntelliMouse, +<!ENTITY tm-attrib.microsoft "<para>Microsoft, IntelliMouse, MS-DOS, Outlook, Windows, Windows Media e Windows NT sono marchi o marchi registrati della Microsoft Corporation negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.sgml b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.sgml index 6797a02eea..8fd21935e9 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.sgml @@ -2,12 +2,11 @@ Trademark Legend, come richiesto da The Open Group, Sun, ecc.. $FreeBSD$ - Original revision: 1.5 + Original revision: 1.6 --> <legalnotice id="trademarks" role="trademarks"> - <para>FreeBSD è un marchio registrato della Wind River Systems, - Inc. È previsto che cambi a breve.</para> + <para>FreeBSD è un marchio registrato della The FreeBSD Foundation.</para> <para>UNIX è un marchio registrato del The Open Group negli Stati Uniti e in altri paesi.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/translators.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/translators.ent index d86d099781..bc6fdc7abd 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/translators.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/translators.ent @@ -8,18 +8,14 @@ <!ENTITY a.it.alex "Alex Dupre <email>ale@FreeBSD.org</email>"> -<!ENTITY a.it.andrex - "Andrea Santolini <email>andrea_bsd@virgilio.it</email>"> <!ENTITY a.it.daniele "Daniele Mari <email>daniele@cct.it</email>"> -<!ENTITY a.it.ddan - "Daniele Di Mattia <email>daniele@keybit.net</email>"> <!ENTITY a.it.dema "Alessandro de Manzano <email>ale@unixmania.net</email>"> <!ENTITY a.it.eugenio "Eugenio Modesti <email>eugenio@openbeer.it</email>"> -<!ENTITY a.it.ferruccio - "Ferruccio Vitale <email>ferruccio.vitale@tin.it</email>"> +<!ENTITY a.it.fulvio + "Fulvio Mariola <email>freedom_3@virgilio.it</email>"> <!ENTITY a.it.gabriele "Gabriele Framarin <email>gabrielef@zeropiu.it</email>"> <!ENTITY a.it.gmarco @@ -34,8 +30,8 @@ "Luca Cardone <email>luca@xunil.it</email>"> <!ENTITY a.it.mark "Marco Trentini <email>mark@remotelab.org</email>"> -<!ENTITY a.it.matteo - "Matteo Niccoli <email>matteo.niccoli@softecspa.it</email>"> +<!ENTITY a.it.rionda + "Matteo Riondato <email>rionda@gufi.org</email>"> <!ENTITY a.it.max "Massimiliano Stucchi <email>max@gufi.org</email>"> <!ENTITY a.it.nicola @@ -51,22 +47,18 @@ <!ENTITY a.it.surrender "Gabriele Renzi <email>surrender_it@yahoo.it</email>"> <!ENTITY a.it.valerio - "Valerio Daelli <email>vdaelli@hotmail.com</email>"> + "Valerio Daelli <email>valerio.daelli@gmail.com</email>"> +<!ENTITY a.it.davide + "Davide Cittaro <email>daweonline@gmail.com</email>"> <!ENTITY trans.it.alex "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.alex;.</emphasis></para>"> -<!ENTITY trans.it.andrex - "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.andrex;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.daniele "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.daniele;.</emphasis></para>"> -<!ENTITY trans.it.ddan - "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.ddan;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.dema "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.dema;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.eugenio "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.eugenio;.</emphasis></para>"> -<!ENTITY trans.it.ferruccio - "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.ferruccio;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.gabriele "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.gabriele;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.gmarco @@ -81,8 +73,6 @@ "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.lcard;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.mark "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.mark;.</emphasis></para>"> -<!ENTITY trans.it.matteo - "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.matteo;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.max "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.max;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.nicola @@ -98,4 +88,4 @@ <!ENTITY trans.it.surrender "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.surrender;.</emphasis></para>"> <!ENTITY trans.it.valerio - "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.valerio;.</emphasis></para>">
\ No newline at end of file + "<para><emphasis>Traduzione a cura di &a.it.valerio;.</emphasis></para>"> |