diff options
author | Gabor Kovesdan <gabor@FreeBSD.org> | 2012-08-21 13:06:28 +0000 |
---|---|---|
committer | Gabor Kovesdan <gabor@FreeBSD.org> | 2012-08-21 13:06:28 +0000 |
commit | 56f11610378ad1a24a014f8474dd5c72402ad2ab (patch) | |
tree | d782d5665334a7564552d1d819d86c9f367b3e42 | |
parent | 41385ac952b244b1e1f29be5c1d451c947543e56 (diff) | |
download | doc-56f11610378ad1a24a014f8474dd5c72402ad2ab.tar.gz doc-56f11610378ad1a24a014f8474dd5c72402ad2ab.zip |
- Expand character entities in the Italian documentation
Approved by: doceng (implicit)
Notes
Notes:
svn path=/projects/sgml2xml/; revision=39409
61 files changed, 6534 insertions, 6534 deletions
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml index f163a583df..09b509e65c 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml @@ -52,9 +52,9 @@ <releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo> <abstract> - <para>Questo documento fornisce informazioni per la comunità dei + <para>Questo documento fornisce informazioni per la comunità dei committer di FreeBSD. Tutti i nuovi committer dovrebbero leggere - questo documento prima di iniziare, e i committer già esistenti + questo documento prima di iniziare, e i committer già esistenti sono fortemente incoraggiati a riguardarselo di tanto in tanto.</para> &trans.it.alex; @@ -91,7 +91,7 @@ <row> <entry><emphasis>&a.cvsadm; Principali</emphasis></entry> - <entry>&a.peter; e &a.markm;, così come &a.joe; e &a.marcus; + <entry>&a.peter; e &a.markm;, così come &a.joe; e &a.marcus; per i <filename>ports/</filename></entry> </row> @@ -128,16 +128,16 @@ </tgroup> </informaltable> - <para>È richiesto l'uso di &man.ssh.1; o &man.telnet.1; con + <para>È richiesto l'uso di &man.ssh.1; o &man.telnet.1; con Kerberos 5 per connettersi agli host del progetto. Per &man.ssh.1; - è permesso solo il protocollo 2. - Questi sono generalmente più sicuri che un semplice &man.telnet.1; + è permesso solo il protocollo 2. + Questi sono generalmente più sicuri che un semplice &man.telnet.1; o &man.rlogin.1; visto che la negoziazione delle credenziali - avverrà sempre in modo cifrato. - Tutto il traffico è cifrato di default - con &man.ssh.1;. Insieme a programmi di utilità come + avverrà sempre in modo cifrato. + Tutto il traffico è cifrato di default + con &man.ssh.1;. Insieme a programmi di utilità come &man.ssh-agent.1; e &man.scp.1;, anch'essi disponibili, &man.ssh.1; - è di gran lunga più conveniente. Se non sai nulla di + è di gran lunga più conveniente. Se non sai nulla di &man.ssh.1;, guarda la <xref linkend="ssh.guide"/>.</para> </sect1> @@ -147,14 +147,14 @@ <para>Il repository CVS di FreeBSD ha un numero di componenti che, se combinati, supportano i sorgenti di base del sistema operativo, la documentazione, l'infrastruttura dei port delle applicazioni di terze - parti, e vari programmi di utilità. Quando vengono assegnati i bit + parti, e vari programmi di utilità. Quando vengono assegnati i bit di commit di FreeBSD, vengono specificate le aree dell'albero dove il bit - può essere usato. Solitamente, le aree associate a un bit + può essere usato. Solitamente, le aree associate a un bit corrispondono a quelle di chi ha autorizzato l'assegnamento del bit di - commit. Ulteriori aree di autorità possono essere aggiunte in - seguito: se occorrerà, il committer dovrà seguire le + commit. Ulteriori aree di autorità possono essere aggiunte in + seguito: se occorrerà, il committer dovrà seguire le normali procedure di allocazione del bit di commit per quell'area - dell'albero, chiedendo l'approvazione all'entità appropriata e + dell'albero, chiedendo l'approvazione all'entità appropriata e possibilmente prendendo un mentore per quell'area per un po' di tempo.</para> @@ -197,13 +197,13 @@ </informaltable> <para>I bit di commit assegnati prima dello sviluppo della nozione di aree - di autorità possono essere usati in molte parti dell'albero. + di autorità possono essere usati in molte parti dell'albero. Tuttavia, il buon senso dice che un committer che non ha mai lavorato precedentemente in un'area dell'albero chieda una revisione del proprio lavoro prima di effettuare il commit, chieda l'approvazione del responsabile appropriato, e/o lavori d'accordo con un mentore. Dato che le regole sulla manutenzione del codice differiscono a seconda dell'area - dell'albero, questo è per il bene del committer che lavora in + dell'albero, questo è per il bene del committer che lavora in un'area poco familiare tanto quanto per gli altri che lavorano sull'albero.</para> @@ -212,7 +212,7 @@ dall'area dell'albero in cui stanno lavorando.</para> <sect2> - <title>Regolamento dell'attività del <filename>doc/</filename> + <title>Regolamento dell'attività del <filename>doc/</filename> committer in <filename>src/</filename></title> <itemizedlist> @@ -227,24 +227,24 @@ <listitem> <para>I doc committer possono effettuare commit riguardanti piccole modifiche e correzioni ai sorgenti, come correzioni per la - compilazione, piccole funzionalità, ecc., con un + compilazione, piccole funzionalità, ecc., con un <quote>Approved by</quote> di un src committer.</para> </listitem> <listitem> <para>I doc committer possono cercare di ottenere il commit bit sui - src acquisendo un mentore, che proporrà il doc committer al - core. Una volta approvato, verrà aggiunto al file - <filename>access</filename> ed inizierà il normale periodo + src acquisendo un mentore, che proporrà il doc committer al + core. Una volta approvato, verrà aggiunto al file + <filename>access</filename> ed inizierà il normale periodo sotto la guida del mentore, che implica l'aggiunta di <quote>Approved by</quote> per un certo periodo.</para> </listitem> <listitem> - <para><quote>Approved by</quote> può essere usato solamente - se l'approvazione è di un src committer senza mentore — + <para><quote>Approved by</quote> può essere usato solamente + se l'approvazione è di un src committer senza mentore — i committer ancora sotto la guida di un mentore possono fornire al - più un <quote>Reviewed by</quote> ma non un + più un <quote>Reviewed by</quote> ma non un <quote>Approved by</quote>.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -254,7 +254,7 @@ <sect1 id="cvs.operations"> <title>Operazioni sul CVS</title> - <para>Si assume che tu abbia già familiarità con le operazioni + <para>Si assume che tu abbia già familiarità con le operazioni di base di CVS.</para> <para>I &a.cvsadm; sono i <quote>proprietari</quote> del repository CVS e @@ -268,7 +268,7 @@ interessano l'intero albero CVS—non solo un'area specifica—puoi contattare i &a.cvsadm;. <emphasis>Non</emphasis> contattare i &a.cvsadm; per copie di repository o altre cose che possono - gestire i team più specifici.</para> + gestire i team più specifici.</para> <para>Gli unici che hanno il permesso di manipolare direttamente i bit del repository sono i @@ -307,7 +307,7 @@ </itemizedlist> </note> - <para>L'albero CVS è attualmente diviso in quattro repository + <para>L'albero CVS è attualmente diviso in quattro repository differenti, ovvero <literal>doc</literal>, <literal>ports</literal>, <literal>projects</literal> e <literal>src</literal>. Questi vengono ricomposti sotto un unico <literal>CVSROOT</literal> quando vengono @@ -317,14 +317,14 @@ <note> <para>Nota che il modulo <literal>www</literal> che contiene i sorgenti del <ulink url="http://www.FreeBSD.org">sito web di FreeBSD</ulink> - è contenuto all'interno del repository + è contenuto all'interno del repository <literal>doc</literal>.</para> </note> <para>I repository CVS sono ospitati sulle macchine repository. Attualmente, ognuno dei repository elencati qui sopra risiede sulla stessa macchina fisica, <hostid role="hostname">ncvs.FreeBSD.org</hostid>, ma - per permettere la possibilità di averne ognuno su una macchina + per permettere la possibilità di averne ognuno su una macchina diversa in futuro, ci sono diversi nomi di host che i committer dovrebbero utilizzare. Inoltre, ogni repository risiede in una directory differente. La seguente tabella racchiude la situazione.</para> @@ -386,7 +386,7 @@ quindi effettuando le appropriate operazioni di check-out/check-in. Molti committer definiscono degli alias che si espandono nella corretta invocazione di <application>cvs</application> per il repository - appropriato. Per esempio, un utente di &man.tcsh.1; può aggiungere + appropriato. Per esempio, un utente di &man.tcsh.1; può aggiungere le seguenti righe al suo <filename>.cshrc</filename> per questo scopo:</para> @@ -395,7 +395,7 @@ alias pcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@pcvs.FreeBSD.o alias projcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@projcvs.FreeBSD.org:/home/projcvs alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs</programlisting> - <para>In questo modo è possibile fare tutte le operazioni di + <para>In questo modo è possibile fare tutte le operazioni di CVS localmente ed usare <command><replaceable>X</replaceable>cvs commit</command> per effettuare il commit sull'albero CVS ufficiale. Se desideri aggiungere qualcosa di totalmente nuovo (ad esempio dei @@ -407,17 +407,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Per favore <emphasis>non</emphasis> usare <command>cvs checkout</command> o <command>update</command> con la macchina con il repository ufficiale impostata come CVS Root per tenere aggiornato il - tuo albero dei sorgenti. CVS da remoto non è ottimizzato per la + tuo albero dei sorgenti. CVS da remoto non è ottimizzato per la distribuzione via rete e richiede un grande sovraccarico di lavoro e di amministrazione sul lato server. Utilizza il nostro metodo di distribuzione avanzato <command>cvsup</command> per ottenere i bit del repository, ed esegui solamente l'operazione di <command>commit</command> sull'host con il repository. - Forniamo un'estesa rete di mirror cvsup per questo scopo, così + Forniamo un'estesa rete di mirror cvsup per questo scopo, così come diamo accesso al <hostid>cvsup-master</hostid> se hai veramente bisogno di essere aggiornato alle ultime modifiche. Il <hostid>cvsup-master</hostid> ha la potenza necessaria a gestire - questa cosa, il repository principale no. &a.kuriyama; è a capo + questa cosa, il repository principale no. &a.kuriyama; è a capo del <hostid>cvsup-master</hostid>.</para> </note> @@ -426,9 +426,9 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o allora va effettuata una copia nel repository piuttosto che usare <command>add</command> e <command>delete</command> di CVS. In una copia nel repository, un <link linkend="conventions">CVS Meister</link> - copierà il/i file nei loro nuovi nomi e/o locazioni e ti - avviserà ad operazione avvenuta. Lo scopo di una copia del - repository è di preservare la cronologia dei cambiamenti del file, + copierà il/i file nei loro nuovi nomi e/o locazioni e ti + avviserà ad operazione avvenuta. Lo scopo di una copia del + repository è di preservare la cronologia dei cambiamenti del file, o i log. Noi del FreeBSD Project diamo molta importanza alla cronologia dei cambiamenti che CVS fornisce al progetto.</para> @@ -450,8 +450,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <screen>&prompt.user; <userinput>cvs checkout shazam</userinput></screen> <para>Questo estrae una copia del modulo <filename>shazam</filename>. Se - non c'è alcun modulo <filename>shazam</filename> nel file dei - moduli, cercherà allora una directory di primo livello chiamata + non c'è alcun modulo <filename>shazam</filename> nel file dei + moduli, cercherà allora una directory di primo livello chiamata <filename>shazam</filename>.</para> <table frame="none"> @@ -500,8 +500,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Ora hai una directory chiamata <filename>miscfs</filename> con le sottodirectory <filename>CVS</filename>, <filename>deadfs</filename>, <filename>devfs</filename>, e - così via. Una di queste (<filename>linprocfs</filename>) - è vuota.</para> + così via. Una di queste (<filename>linprocfs</filename>) + è vuota.</para> </listitem> <listitem> @@ -525,8 +525,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Ora hai una directory chiamata <filename>miscfs</filename> con le sottodirectory <filename>CVS</filename>, <filename>deadfs</filename>, <filename>devfs</filename>... ma nota - che non c'è nessuna sottodirectory - <filename>linprocfs</filename>, perché non contiene alcun + che non c'è nessuna sottodirectory + <filename>linprocfs</filename>, perché non contiene alcun file.</para> </listitem> @@ -542,7 +542,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o </listitem> <listitem> - <para>Estrai il modulo <filename>miscfs</filename> com'è nel + <para>Estrai il modulo <filename>miscfs</filename> com'è nel ramo 4.X:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cvs co -rRELENG_4 miscfs</userinput></screen> @@ -585,7 +585,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <filename>CVS</filename>.</para> <para>Gli argomenti di <option>-D</option> e <option>-r</option> - sono fissi, che vuol dire che cvs se li ricorderà in seguito, + sono fissi, che vuol dire che cvs se li ricorderà in seguito, ad esempio quando farai un <command>cvs update</command>.</para> </listitem> @@ -597,7 +597,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Questo visualizza lo stato del file <filename>shazam</filename> o di ogni file nella directory <filename>shazam</filename>. Per ogni - file, lo stato è uno fra:</para> + file, lo stato è uno fra:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> @@ -605,28 +605,28 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <row> <entry>Up-to-date</entry> - <entry>Il file à aggiornato e non è stato + <entry>Il file à aggiornato e non è stato modificato.</entry> </row> <row> <entry>Needs Patch</entry> - <entry>Il file non è stato modificato, ma c'è una + <entry>Il file non è stato modificato, ma c'è una nuova versione nel repository.</entry> </row> <row> <entry>Locally Modified</entry> - <entry>Il file è aggiornato, ma è stato + <entry>Il file è aggiornato, ma è stato modificato.</entry> </row> <row> <entry>Needs Merge</entry> - <entry>Il file è stato modificato, e c'è una nuova + <entry>Il file è stato modificato, e c'è una nuova versione nel repository.</entry> </row> @@ -634,7 +634,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <entry>File had conflicts on merge</entry> <entry>Ci sono stati conflitti l'ultima volta che il file - è stato aggiornato, e non sono ancora stati + è stato aggiornato, e non sono ancora stati risolti.</entry> </row> </tbody> @@ -642,8 +642,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o </informaltable> <para>Vedrai anche la versione e la data locale, il numero dell'ultima - versione appropriata (<quote>ultima appropriata</quote> perché - se hai una data, un tag o un ramo fissati, può non essere + versione appropriata (<quote>ultima appropriata</quote> perché + se hai una data, un tag o un ramo fissati, può non essere l'ultima versione), e i tag, le date o le opzioni applicate.</para> </listitem> @@ -690,7 +690,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Se hai estratto un modulo con <option>-r</option> o <option>-D</option>, l'esecuzione di <command>cvs update</command> con un argomento differente di <option>-r</option> o - <option>-D</option> o con <option>-A</option> selezionerà un + <option>-D</option> o con <option>-A</option> selezionerà un nuovo ramo, una nuova versione o una nuova data. L'opzione <option>-A</option> elimina tutti i tag, le date o le versioni fissate mentre <option>-r</option> e <option>-D</option> ne @@ -698,9 +698,9 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Teoricamente, specificando <literal>HEAD</literal> come argomento di <option>-r</option> avrai lo stesso risultato di - <option>-A</option>, ma è solo in teoria.</para> + <option>-A</option>, ma è solo in teoria.</para> - <para>L'opzione <option>-d</option> è utile se:</para> + <para>L'opzione <option>-d</option> è utile se:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -721,7 +721,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para><emphasis>Osserva l'output di <command>cvs update</command> con cura</emphasis>. La lettera all'inizio di ogni file indica cosa - è stato fatto su di esso:</para> + è stato fatto su di esso:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> @@ -729,34 +729,34 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <row> <entry><literal>U</literal></entry> - <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi.</entry> + <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi.</entry> </row> <row> <entry><literal>P</literal></entry> - <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi (vedrai + <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi (vedrai questo solo quando lavorerai su un repository remoto).</entry> </row> <row> <entry><literal>M</literal></entry> - <entry>Il file è stato modificato, ed è stato + <entry>Il file è stato modificato, ed è stato fuso senza conflitti.</entry> </row> <row> <entry><literal>C</literal></entry> - <entry>Il file è stato modificato, ed è stato + <entry>Il file è stato modificato, ed è stato fuso con dei conflitti.</entry> </row> </tbody> </tgroup> </informaltable> - <para>La fusione è ciò che avviene quando estrai una copia + <para>La fusione è ciò che avviene quando estrai una copia di qualche codice sorgente, lo modifichi, quindi qualcun altro effettua il commit di un'altra modifica, e tu esegui <command>cvs update</command>. CVS nota che tu hai fatto dei cambiamenti locali, e @@ -766,20 +766,20 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o saranno problemi (sebbene il risultato possa non essere sintatticamente o semanticamente corretto).</para> - <para>CVS stamperà una <literal>M</literal> davanti ad ogni file - modificato localmente anche se non c'è una nuova versione nel - repository, quindi <command>cvs update</command> è adatto + <para>CVS stamperà una <literal>M</literal> davanti ad ogni file + modificato localmente anche se non c'è una nuova versione nel + repository, quindi <command>cvs update</command> è adatto per avere un resoconto di quello che hai cambiato in locale.</para> <para>Se appare una <literal>C</literal>, allora le tue modifiche sono in conflitto con i cambiamenti presenti nel repository (le modifiche - sono sulle stesse righe, o righe vicine, o hai cambiato così - tanto il file locale che <command>cvs</command> non è in grado + sono sulle stesse righe, o righe vicine, o hai cambiato così + tanto il file locale che <command>cvs</command> non è in grado di applicare le modifiche al repository). Dovrai allora andare a modificare il file a mano e risolvere i conflitti; questi saranno evidenziati da righe di simboli <literal><</literal>, <literal>=</literal> e <literal>></literal>. Per ogni conflitto, - ci sarà una linea di demarcazione formata da sette + ci sarà una linea di demarcazione formata da sette <literal><</literal> e il nome del file, seguita da una porzione di quello che il tuo file locale conteneva, seguita da una riga di separazione con sette <literal>=</literal>, seguita dalla porzione @@ -787,17 +787,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o riga di separazione con sette <literal>></literal> e il numero di versione che stai aggiornando.</para> - <para>L'opzione <option>-j</option> è un po' voodoo. Aggiorna + <para>L'opzione <option>-j</option> è un po' voodoo. Aggiorna il file locale alla versione specificata come se avessi usato <option>-r</option>, ma non cambia il numero di versione o il ramo - registrato del file locale. Non è realmente utile tranne - quando usata due volte, nel qual caso fonderà le modifiche + registrato del file locale. Non è realmente utile tranne + quando usata due volte, nel qual caso fonderà le modifiche tra le due versioni specificate nella copia su cui stai lavorando.</para> <para>Per esempio, supponiamo che ti abbia effettuato il commit di una modifica a <filename>shazam/shazam.c</filename> in &os.current; e che - più tardi tu voglia effettuare l'MFC. Le modifiche che vuoi + più tardi tu voglia effettuare l'MFC. Le modifiche che vuoi fondere sono nella versione 1.15:</para> <itemizedlist> @@ -863,13 +863,13 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o </table> <para>Vorrai sempre utilizzare <option>-u</option>, visto che le diff - unificate sono molto più semplici da leggere rispetto a quasi + unificate sono molto più semplici da leggere rispetto a quasi tutti gli altri formati (in alcune circostanze, le diff contestuali generate con l'opzione <option>-c</option> possono essere meglio, ma - sono molto più voluminose). Una diff unificata consiste di una + sono molto più voluminose). Una diff unificata consiste di una serie di parti. Ogni parte inizia con una riga con due caratteri <literal>@</literal> e specifica dove si trovano le differenze nel - file e su quante linee si estendono. Questa è seguita da un + file e su quante linee si estendono. Questa è seguita da un certo numero di righe; alcune (precedute da uno spazio) fanno parte del contesto; altre (precedute da un <literal>-</literal>) sono quelle eliminate e altre ancora (precedute da un <literal>+</literal>) sono @@ -891,10 +891,10 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <screen>&prompt.user; <userinput>cvs log shazam</userinput></screen> - <para>Se <filename>shazam</filename> è un file, questo - stamperà un'<emphasis>intestazione</emphasis> con le + <para>Se <filename>shazam</filename> è un file, questo + stamperà un'<emphasis>intestazione</emphasis> con le informazioni sul file, come la locazione nel repository dove il file - è salvato, a quale versione è l'<literal>HEAD</literal> + è salvato, a quale versione è l'<literal>HEAD</literal> per questo file, in quali rami si trova il file, e qualsiasi tag valido per questo file. Quindi, per ogni versione del file, viene stampato un messaggio di log. Questo include la data e l'ora del @@ -902,7 +902,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o tolte, e alla fine il messaggio di log che il committer ha scritto quando ha inviato la modifica.</para> - <para>Se <filename>shazam</filename> è una directory, allora le + <para>Se <filename>shazam</filename> è una directory, allora le informazioni di log descritte sopra vengono stampate a turno per ogni file presente nella directory. A meno che tu abbia dato l'opzione <option>-l</option> a <command>log</command>, vengono stampati anche @@ -910,17 +910,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o maniera ricorsiva.</para> <para>Usa il comando <command>log</command> per vedere la storia di uno - o più file, come è salvata nel repository CVS. Puoi + o più file, come è salvata nel repository CVS. Puoi anche usarlo per vedere il messaggio di log di una versione specifica, se aggiungi <option>-r<replaceable>ver</replaceable></option> al comando <command>log</command>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cvs log -r1.2 shazam</userinput></screen> - <para>Questo stamperà solamente il messaggio di log per la + <para>Questo stamperà solamente il messaggio di log per la versione <literal>1.2</literal> del file <filename>shazam</filename> - se è un file, oppure i messaggi di log per le versioni 1.2 di - ogni file sotto <filename>shazam</filename> se è una + se è un file, oppure i messaggi di log per le versioni 1.2 di + ogni file sotto <filename>shazam</filename> se è una directory.</para> </listitem> @@ -928,7 +928,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Guarda chi ha fatto cosa con il comando <command>annotate</command>. Questo comando visualizza ogni riga del file o dei file specificati, insieme all'utente che ha modificato - più recentemente quella riga.</para> + più recentemente quella riga.</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cvs annotate shazam</userinput></screen> </listitem> @@ -941,7 +941,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>In modo analogo, puoi aggiungere nuove directory creandole e poi utilizzando <command>cvs add</command> su di esse. Nota che non - c'è bisogno di usare il commit sulle directory.</para> + c'è bisogno di usare il commit sulle directory.</para> </listitem> <listitem> @@ -971,7 +971,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <entry><option>-m<replaceable>msg</replaceable></option></entry> <entry>Specifica un messaggio di commit sulla riga di comando - anziché invocare un editor.</entry> + anziché invocare un editor.</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -981,36 +981,36 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o fuori informazioni importanti dal messaggio di commit.</para> <para>Buoni messaggi di commit sono importanti. Dicono agli altri - perché hai fatto le modifiche che hai fatto, non solo qui ed - ora, ma per mesi o anni quando qualcuno si chiederà - perché dei pezzi di codice all'apparenza illogici o - inefficienti sono entrati nel file sorgente. È inoltre un + perché hai fatto le modifiche che hai fatto, non solo qui ed + ora, ma per mesi o anni quando qualcuno si chiederà + perché dei pezzi di codice all'apparenza illogici o + inefficienti sono entrati nel file sorgente. È inoltre un aiuto inestimabile per decidere su quali modifiche va effettuato l'MFC e su quali no.</para> <para>I messaggi di commit devono essere chiari, concisi, e fornire - un ragionevole sommario per dare un'indicazione di cosa è stato - cambiato e perché.</para> + un ragionevole sommario per dare un'indicazione di cosa è stato + cambiato e perché.</para> <para>I messaggi di commit devono fornire abbastanza informazioni - affinché una terza parte possa decidere se la modifica è + affinché una terza parte possa decidere se la modifica è rilevante per lei e se debba leggere la modifica stessa.</para> - <para>Evita di effettuare il commit di più modifiche scollegate + <para>Evita di effettuare il commit di più modifiche scollegate in una volta sola. Questo rende difficile la fusione, e inoltre rende - più complicato determinare quale modifica è colpevole + più complicato determinare quale modifica è colpevole se salta fuori un bug.</para> <para>Evita di effettuare il commit di correzioni di stile o di - spaziatura insieme a correzioni di funzionalità. Questo rende - difficile la fusione, e inoltre rende più complicato capire - quali modifiche alle funzionalità sono state fatte. Nel caso - di file di documentazione, può rendere il lavoro dei gruppi - di traduzione più complicato, visto che diventa difficile per + spaziatura insieme a correzioni di funzionalità. Questo rende + difficile la fusione, e inoltre rende più complicato capire + quali modifiche alle funzionalità sono state fatte. Nel caso + di file di documentazione, può rendere il lavoro dei gruppi + di traduzione più complicato, visto che diventa difficile per loro determinare esattamente quali modifiche al contenuto vanno tradotte.</para> - <para>Evita di effettuare il commit di cambiamenti a più file + <para>Evita di effettuare il commit di cambiamenti a più file con un unico messaggio generico o vago. Invece, effettua il commit di un file alla volta (o di piccoli gruppi di file correlati) con un messaggio di commit appropriato.</para> @@ -1033,7 +1033,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <para>Inoltre, devi SEMPRE specificare esplicitamente sulla riga di comando su quali file deve essere effettuato il commit, in modo da non toccare incidentalmente altri file non voluti - <command>cvs - commit</command> senza argomenti effettuerà il commit di ogni + commit</command> senza argomenti effettuerà il commit di ogni modifica nella directory corrente ed ogni sottodirectory.</para> </listitem> </orderedlist> @@ -1042,7 +1042,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o <orderedlist> <listitem> - <para>Puoi inserire le opzioni più comunemente usate nel tuo + <para>Puoi inserire le opzioni più comunemente usate nel tuo <filename>~/.cvsrc</filename>, come in questo caso:</para> <programlisting>cvs -z3 @@ -1055,7 +1055,7 @@ checkout -P</programlisting> <itemizedlist> <listitem> <para>usa sempre il livello di compressione 3 quando si parla con un - server remoto. Questo è un salvavita quando si lavora su + server remoto. Questo è un salvavita quando si lavora su una connessione lenta.</para> </listitem> @@ -1080,7 +1080,7 @@ checkout -P</programlisting> <listitem> <para>Usa lo script <command>cdiff</command> di Eivind Eklund per - visualizzare le diff unificate. È un wrapper per &man.less.1; + visualizzare le diff unificate. È un wrapper per &man.less.1; che aggiunge i codici colore ANSI per far risaltare le intestazioni delle sezioni, le righe rimosse e quelle aggiunte; il contesto rimane invariato. Inoltre espande i tab correttamente (i tab spesso appaiono @@ -1106,34 +1106,34 @@ checkout -P</programlisting> </listitem> <listitem> - <para>CVS è vecchio, arcano, complesso e buggato, e a volte + <para>CVS è vecchio, arcano, complesso e buggato, e a volte esibisce comportamenti non deterministici che qualcuno sostiene siano - la prova che CVS non sia niente di più di una manifestazione - Newtoniana di una entità ultradimensionale sensibile. - Non è umanamente possibile conoscere ogni dettaglio di CVS, + la prova che CVS non sia niente di più di una manifestazione + Newtoniana di una entità ultradimensionale sensibile. + Non è umanamente possibile conoscere ogni dettaglio di CVS, quindi non essere dispiaciuto di chiedere aiuto all'Intelligenza Artificiale (&a.cvsadm;).</para> </listitem> <listitem> <para>Non lasciare il comando <command>cvs commit</command> nella - modalità di inserimento del messaggio di commit per troppo - tempo (più di 2–3 minuti). Questo blocca la directory in - cui stai lavorando ed impedirà ad altri sviluppatori di + modalità di inserimento del messaggio di commit per troppo + tempo (più di 2–3 minuti). Questo blocca la directory in + cui stai lavorando ed impedirà ad altri sviluppatori di effettuare commit nella stessa directory. Se devi digitare un messaggio di commit lungo, scrivilo prima di eseguire <command>cvs commit</command> e inseriscilo successivamente oppure salvalo in un file prima di effettuare il commit ed usa l'opzione <option>-F</option> di CVS per leggere il messaggio di commit da - quel file, cioè:</para> + quel file, cioè:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>vi logmsg</userinput> &prompt.user; <userinput>cvs ci -F logmsg shazam</userinput></screen> - <para>Questo è il metodo più veloce per passare un + <para>Questo è il metodo più veloce per passare un messaggio di commit a CVS ma devi stare attento quando modifichi - il file <filename>logmsg</filename> prima del commit, perché - CVS non ti darà la possibilità di modificare il + il file <filename>logmsg</filename> prima del commit, perché + CVS non ti darà la possibilità di modificare il messaggio quando effettuerai realmente il commit.</para> </listitem> </orderedlist> @@ -1150,11 +1150,11 @@ checkout -P</programlisting> <para>Aggiungi la tua entity di autore in <filename>doc/en_US.ISO8859-1/share/sgml/authors.ent</filename>; questo dovrebbe essere fatto per prima cosa, visto che l'omissione - di questo commit farà in modo che i prossimi commit + di questo commit farà in modo che i prossimi commit romperanno la compilazione del ramo doc/.</para> - <para>Questo è un compito relativamente semplice, ma rimane una - buona prima prova delle tue abilità con CVS.</para> + <para>Questo è un compito relativamente semplice, ma rimane una + buona prima prova delle tue abilità con CVS.</para> </listitem> <listitem> @@ -1184,11 +1184,11 @@ checkout -P</programlisting> per maggiori informazioni.</para> <note> - <para>È importante avere una chiave PGP/GnuPG aggiornata nel - Manuale, visto che potrà essere richiesta per + <para>È importante avere una chiave PGP/GnuPG aggiornata nel + Manuale, visto che potrà essere richiesta per l'identificazione del committer, ad esempio dai &a.admins; per il recupero dell'account. Un portachiavi completo degli utenti - <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile + <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile su <ulink url="&url.base;/doc/pgpkeyring.txt">http://www.FreeBSD.org/doc/pgpkeyring.txt</ulink>.</para> </note> @@ -1205,7 +1205,7 @@ checkout -P</programlisting> </listitem> <listitem> - <para>Presentati agli altri committer, altrimenti nessuno avrà + <para>Presentati agli altri committer, altrimenti nessuno avrà idea di chi tu sia o di cosa ti occupi. Non devi scrivere una biografia completa, basta un paragrafo o due su chi sei e su quello di cui hai intenzione di occuparti come committer di FreeBSD. @@ -1215,10 +1215,10 @@ checkout -P</programlisting> <listitem> <para>Loggati su <hostid>hub.FreeBSD.org</hostid> e crea un file <filename>/var/forward/<replaceable>utente</replaceable></filename> - (dove <replaceable>utente</replaceable> è il tuo nome utente) + (dove <replaceable>utente</replaceable> è il tuo nome utente) contenente l'indirizzo e-mail dove vuoi che i messaggi indirizzati a <replaceable>tuonomeutente</replaceable>@FreeBSD.org siano inoltrati. - Questo include tutti i messaggi di commit così come ogni altro + Questo include tutti i messaggi di commit così come ogni altro messaggio inviato alla &a.committers; e alla &a.developers;. Caselle di posta veramente grandi che hanno preso residenza fissa su <hostid>hub</hostid> spesso vengono <quote>accidentalmente</quote> @@ -1229,7 +1229,7 @@ checkout -P</programlisting> arriva ai server di posta centrali che processano le mailing list, i server front-end fanno alcuni controlli e non fanno passare alcuni messaggi in base a questi controlli. Al momento l'unico controllo - attivo è la verifica sulla correttezza delle informazioni DNS + attivo è la verifica sulla correttezza delle informazioni DNS dell'host che si connette, ma questo potrebbe cambiare. Alcune persone accusano questi controlli di respingere email valide. Se vuoi disabilitare questi controlli per la tua email puoi creare @@ -1246,9 +1246,9 @@ checkout -P</programlisting> </itemizedlist> <para>Tutti i nuovi committer hanno un mentore assegnato a loro per i primi - mesi. Il tuo mentore è responsabile di insegnarti le regole e le + mesi. Il tuo mentore è responsabile di insegnarti le regole e le convenzioni del progetto e guidare i tuoi primi passi nella - comunità dei committer. È anche personalmente responsabile + comunità dei committer. È anche personalmente responsabile delle tue azioni durante questo periodo iniziale. Fino a quando il tuo mentore non decide (e lo annuncia con un commit forzato su <filename>access</filename>) che sei diventato pratico e pronto per @@ -1295,7 +1295,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <para>Il progetto &os; scoraggia fortemente la cosiddetta clausola pubblicitaria nel nuovo codice. A causa del grande numero di contributi al progetto &os;, osservare questa clausola per molti - fornitori commerciali è diventato difficile. Se hai codice + fornitori commerciali è diventato difficile. Se hai codice nell'albero con la clausola pubblicitaria, pensa a rimuoverla. In pratica, considera di usare la licenza qui sopra per il tuo codice.</para> @@ -1303,7 +1303,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <para>Il progetto &os; scoraggia completamente nuove licenze e variazioni sulle licenze standard. Nuove licenze richiedono l'approvazione di <email>core@FreeBSD.org</email> per risiedere nel repository principale. - Più licenze differenti vengono usate nell'albero, più + Più licenze differenti vengono usate nell'albero, più problemi possono essere causati a chi desidera utilizzare questo codice, tipicamente da conseguenze non previste di una licenza strutturata male.</para> @@ -1312,25 +1312,25 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <sect1 id="developer.relations"> <title>Relazioni tra Sviluppatori</title> - <para>Se stai lavorando direttamente sul tuo codice o su codice che è - già stabilito essere di tua responsabilità, allora - c'è probabilmente poca necessità di confrontarsi con altri + <para>Se stai lavorando direttamente sul tuo codice o su codice che è + già stabilito essere di tua responsabilità, allora + c'è probabilmente poca necessità di confrontarsi con altri committer prima di effettuare un commit. Se vedi un bug in un'area del - sistema che è chiaramente orfana (e ce n'è qualcuna di + sistema che è chiaramente orfana (e ce n'è qualcuna di queste aree, per nostra vergogna), agisci allo stesso modo. Se, tuttavia, - stai per modificare qualcosa che è chiaramente mantenuto - attivamente da qualcun'altro (ed è solo guardando la mailing list - <literal>cvs-committers</literal> che puoi veramente sapere cosa è - e cosa non è) allora invia le modifiche a lui, come avresti + stai per modificare qualcosa che è chiaramente mantenuto + attivamente da qualcun'altro (ed è solo guardando la mailing list + <literal>cvs-committers</literal> che puoi veramente sapere cosa è + e cosa non è) allora invia le modifiche a lui, come avresti fatto prima di diventare committer. Per i port, dovresti contattare il <makevar>MAINTAINER</makevar> specificato nel <filename>Makefile</filename>. Per altre parti del repository, se non sei sicuro di chi possa essere il maintainer attivo, potrebbe essere utile scorrere l'output di <command>cvs log</command> per vedere chi ha effettuato delle modifiche in passato. &a.fenner; ha scritto un utile - script di shell che può aiutare a determinare chi sia il + script di shell che può aiutare a determinare chi sia il maintainer attivo. Questo elenca ogni persona che ha effettuato commit - su un file specifico con il numero di commit che ha fatto. Può + su un file specifico con il numero di commit che ha fatto. Può essere trovato su <hostid>freefall</hostid> in <filename>~fenner/bin/whodid</filename>. Se alle tue richieste non corrisponde una risposta o se il committer in altro modo dimostra uno @@ -1339,22 +1339,22 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <para>Se non sei sicuro di un commit per qualunque motivo, fallo revisionare da <literal>-hackers</literal> prima di effettuare il commit. Meglio - che sia criticato lì piuttosto che quando è parte del + che sia criticato lì piuttosto che quando è parte del repository CVS. Se ti capita di effettuare un commit che provoca controversie, potresti voler considerare l'annullamento delle modifiche - finché il problema sia chiarito. Ricorda – con CVS possiamo + finché il problema sia chiarito. Ricorda – con CVS possiamo sempre tornare indietro.</para> - <para>Non mettere in dubbio le intenzioni di qualcuno che non è + <para>Non mettere in dubbio le intenzioni di qualcuno che non è d'accordo con te. Se vedono una soluzione differente dalla tua per un - problema, o anche un problema diverso, non è perché sono - stupidi, perché hanno una dubbia origine, o perché stanno + problema, o anche un problema diverso, non è perché sono + stupidi, perché hanno una dubbia origine, o perché stanno cercando di distruggere il tuo duro lavoro, la tua immagine personale, o - FreeBSD, ma semplicemente perché hanno una visione differente del - mondo. La diversità è una buona cosa.</para> + FreeBSD, ma semplicemente perché hanno una visione differente del + mondo. La diversità è una buona cosa.</para> <para>Dissenti onestamente. Argomenta la tua posizione con i suoi meriti, - sii onesto sui difetti che può avere, e sii disponibile a guardare + sii onesto sui difetti che può avere, e sii disponibile a guardare le loro soluzioni, o anche le loro visioni del problema, con mente aperta.</para> @@ -1365,9 +1365,9 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> avanti.</para> <para>Chiedi aiuto. Cerca (e dai) revisioni dagli altri. Uno delle cose - in cui dovrebbe eccellere il software open source è il numero di - occhi che lo scrutano; questo non è vero se nessuno - revisionerà il codice.</para> + in cui dovrebbe eccellere il software open source è il numero di + occhi che lo scrutano; questo non è vero se nessuno + revisionerà il codice.</para> </sect1> <sect1 id="gnats"> @@ -1378,13 +1378,13 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <command>edit-pr <replaceable>numero-pr</replaceable></command> su <hostid>freefall</hostid> quando effettui il commit di una correzione o di un suggerimento trovato in un PR <application>GNATS</application> per - chiuderlo. È inoltre considerato gentile se trovi il tempo di + chiuderlo. È inoltre considerato gentile se trovi il tempo di chiudere ogni PR associato al tuo commit, se esistono. Puoi anche usare &man.send-pr.1; tu stesso per proporre qualsiasi cambiamento che pensi debba essere fatto, a seguito di una maggiore revisione da parte di altre persone.</para> - <para>Puoi trovare di più su <application>GNATS</application> + <para>Puoi trovare di più su <application>GNATS</application> su:</para> <itemizedlist> @@ -1413,9 +1413,9 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <title>Utilizzo di un albero GNATS locale</title> <step> - <para>Se non stai già scaricando l'albero GNATS, aggiungi questa + <para>Se non stai già scaricando l'albero GNATS, aggiungi questa riga al tuo <filename>supfile</filename>, e riesegui &man.cvsup.1;. - Nota che siccome GNATS non è sotto + Nota che siccome GNATS non è sotto il controllo di CVS non ha tag, quindi se lo stai aggiungendo al tuo <filename>supfile</filename> esistente deve apparire prima di ogni voce <quote>tag=</quote> dato che queste rimangono attive una volta @@ -1423,7 +1423,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <programlisting>gnats release=current prefix=/usr</programlisting> - <para>Questo metterà l'albero GNATS di FreeBSD in + <para>Questo metterà l'albero GNATS di FreeBSD in <filename>/usr/gnats</filename>. Puoi usare un file <emphasis>refuse</emphasis> per controllare quali categorie ricevere. Per esempio, per ricevere solo i PR <literal>docs</literal>, metti @@ -1437,13 +1437,13 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <programlisting>gnats/[a-ce-z]*</programlisting> <para>Il resto di questi esempi assume che tu abbia scaricato solo la - categoria <literal>docs</literal>. Modificali quando è + categoria <literal>docs</literal>. Modificali quando è necessario, a seconda delle categorie che tieni in sincronia.</para> </step> <step> <para>Installa il port GNATS da - <filename>ports/databases/gnats</filename>. Questo metterà le + <filename>ports/databases/gnats</filename>. Questo metterà le varie directory GNATS sotto <filename>$PREFIX/share/gnats</filename>.</para> </step> @@ -1461,10 +1461,10 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting> <step> <para>Aggiorna il file <filename>categories</filename> di GNATS con - queste categorie. Il file è + queste categorie. Il file è <filename>$PREFIX/share/gnats/gnats-db/gnats-adm/categories</filename>.</para> - <programlisting># Questa categoria è obbligatoria + <programlisting># Questa categoria è obbligatoria pending:Categoria per i PR errati:gnats-admin: # # Categorie di FreeBSD @@ -1502,12 +1502,12 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <note> <para>Questa procedura funziona solo per permetterti di visualizzare ed interrogare i PR localmente. Per modificarli o chiuderli dovrai ancora - loggarti su <hostid>freefall</hostid> e farlo da lì.</para> + loggarti su <hostid>freefall</hostid> e farlo da lì.</para> </note> </sect1> <sect1 id="people"> - <title>Chi è Chi</title> + <title>Chi è Chi</title> <para>Oltre ai meister del repository, ci sono altri membri e team del FreeBSD Project che probabilmente arriverai a conoscere nel tuo ruolo di @@ -1519,12 +1519,12 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.jhb;</term> <listitem> - <para>John è il manager dell'SMPng Project, e ha - autorità sulla progettazione architetturale e + <para>John è il manager dell'SMPng Project, e ha + autorità sulla progettazione architetturale e sull'implementazione del passaggio a un sistema di threading e - locking del kernel a grana fine. È anche l'autore + locking del kernel a grana fine. È anche l'autore dell'SMPng Architecture Document. Se stai lavorando sullo stesso - sistema, coordinati con John. Puoi imparare di più + sistema, coordinati con John. Puoi imparare di più sull'SMPng Project dalla sua home page: <ulink url="http://www.FreeBSD.org/smp/"></ulink></para> </listitem> @@ -1543,11 +1543,11 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.doceng;</term> <listitem> - <para>doceng è il gruppo responsabile dell'infrastruttura + <para>doceng è il gruppo responsabile dell'infrastruttura per la realizzazione della documentazione, approva i nuovi committer della documentazione, e assicura che il sito web di FreeBSD e la documentazione sul sito FTP siano aggiornati rispetto all'albero - CVS. Non è un organo di risoluzione dei conflitti. + CVS. Non è un organo di risoluzione dei conflitti. La maggior parte delle discussioni relative alla documentazione prendono posto sulla &a.doc;. Maggiori dettagli riguardanti il team doceng possono essere trovati nel suo <ulink @@ -1563,7 +1563,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.ru;</term> <listitem> - <para>Ruslan è Mister &man.mdoc.7;. Se stai scrivendo una + <para>Ruslan è Mister &man.mdoc.7;. Se stai scrivendo una pagina man e hai bisogno di qualche suggerimento sulla struttura, o sul linguaggio di markup, chiedi a Ruslan.</para> </listitem> @@ -1573,8 +1573,8 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.bde;</term> <listitem> - <para>Bruce è lo Style Police-Meister. Quando fai un commit - che poteva essere fatto meglio, Bruce sarà lì a + <para>Bruce è lo Style Police-Meister. Quando fai un commit + che poteva essere fatto meglio, Bruce sarà lì a dirtelo. Ringrazia che qualcuno lo sia. Bruce conosce anche molto bene gli standard applicabili a FreeBSD.</para> </listitem> @@ -1596,7 +1596,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.dg;</term> <listitem> - <para>David è il supervisore del sistema VM. Se hai in mente + <para>David è il supervisore del sistema VM. Se hai in mente una modifica al sistema VM, coordinala con David.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1624,17 +1624,17 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.hrs;</term> <listitem> - <para>Questi sono i membri del &a.re;. Questo team è + <para>Questi sono i membri del &a.re;. Questo team è responsabile di decidere i tempi delle release e controllare il processo di release. Durante i periodi di congelamento del - codice, gli ingegneri di release hanno l'autorità finale su + codice, gli ingegneri di release hanno l'autorità finale su tutte le modifiche al sistema per quel ramo di cui si sta preparando - la release. Se c'è qualcosa che vuoi sia fuso da + la release. Se c'è qualcosa che vuoi sia fuso da &os.current; a &os.stable; (qualsiasi valore queste possano avere in un dato momento), queste sono le persone con cui devi parlare.</para> - <para>Hiroki è anche l'autore della documentazione di + <para>Hiroki è anche l'autore della documentazione di release (<filename>src/release/doc/*</filename>). Se effettui il commit di una modifica che pensi sia degna di menzione nelle note di release, assicurati che lo sappia. Meglio ancora, inviagli @@ -1646,7 +1646,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.benno;</term> <listitem> - <para>Benno è il maintainer ufficiale del port per + <para>Benno è il maintainer ufficiale del port per &powerpc;.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1664,7 +1664,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.nectar;</term> <listitem> - <para>Jacques è il <ulink url="&url.base;/security/">FreeBSD + <para>Jacques è il <ulink url="&url.base;/security/">FreeBSD Security Officer</ulink> e supervisiona il &a.security-officer;.</para> </listitem> @@ -1676,8 +1676,8 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <listitem> <para>Se hai bisogno di consigli sulle oscure parti interne delle reti o non sei sicuro di qualche eventuale modifica al sottosistema di - rete che hai in mente, Garrett è qualcuno con cui parlare. - Garret è inoltre molto esperto sui vari standard applicabili + rete che hai in mente, Garrett è qualcuno con cui parlare. + Garret è inoltre molto esperto sui vari standard applicabili a FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1686,7 +1686,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <term>&a.committers;</term> <listitem> - <para>cvs-committers è l'entità che CVS usa per inviarti + <para>cvs-committers è l'entità che CVS usa per inviarti tutti i messaggi di commit. Non devi <emphasis>mai</emphasis> inviare email direttamente a questa lista. Puoi solamente rispondere a questa lista quando i messaggi sono brevi e @@ -1699,23 +1699,23 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <listitem> <para>Tutti i committer sono iscritti a -developers. Questa lista - è stata creata per essere un forum sulle questioni della - <quote>comunità</quote> dei committer. Esempi sono le + è stata creata per essere un forum sulle questioni della + <quote>comunità</quote> dei committer. Esempi sono le votazioni per il Core, annunci, ecc. Questa lista - <emphasis>non</emphasis> è intesa come posto per la revisione + <emphasis>non</emphasis> è intesa come posto per la revisione del codice o come rimpiazzo della &a.arch; o della &a.audit;. Infatti usarla in questo modo urta il FreeBSD Project dato che - dà l'impressione di una lista privata dove vengono prese le - decisioni generali che influenzano tutta la comunità che usa + dà l'impressione di una lista privata dove vengono prese le + decisioni generali che influenzano tutta la comunità che usa FreeBSD senza essere rese <quote>pubbliche</quote>. Ultimo, ma non per importanza <emphasis>mai e poi mai invia un messaggio alla &a.developers; mettendo in CC:/BCC: un'altra lista FreeBSD</emphasis>. Mai e poi mai invia un messaggio su un'altra mailing list mettendo - in CC:/BCC: la &a.developers;. Fare questo può diminuire + in CC:/BCC: la &a.developers;. Fare questo può diminuire enormemente i benefici di questa lista. Inoltre, non pubblicare o inoltrare mai email inviate alla &a.developers;. L'atto di inviare - un messaggio alla &a.developers; anziché a una lista + un messaggio alla &a.developers; anziché a una lista pubblica significa che le informazioni contenute non sono ad uso pubblico.</para> </listitem> @@ -1728,7 +1728,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <procedure> <step> - <para>Se stai usando FreeBSD 4.0 o successivo, OpenSSH è incluso + <para>Se stai usando FreeBSD 4.0 o successivo, OpenSSH è incluso nel sistema base. Se stai usando una release precedente, aggiorna ed installa uno dei port di SSH. In generale, probabilmente vorrai prendere OpenSSH dal port <filename @@ -1742,7 +1742,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <step> <para>Se non vuoi digitare la tua password ogni volta che usi &man.ssh.1;, e usi chiavi RSA o DSA per autenticarti, - &man.ssh-agent.1; è lì per la tua comodità. + &man.ssh-agent.1; è lì per la tua comodità. Se vuoi usare &man.ssh-agent.1;, assicurati di eseguirlo prima di utilizzare altre applicazioni. Gli utenti X, per esempio, solitamente fanno questo dal loro file <filename>.xsession</filename> o @@ -1768,11 +1768,11 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> </procedure> <para>Ora dovresti essere in grado di usare &man.ssh-add.1; per autenticarti - una volta a sessione. Ti verrà richiesta la pass phrase della tua - chiave privata, e quindi verrà salvata nel tuo agente di - autenticazione (&man.ssh-agent.1;). Se non vuoi più avere la tua + una volta a sessione. Ti verrà richiesta la pass phrase della tua + chiave privata, e quindi verrà salvata nel tuo agente di + autenticazione (&man.ssh-agent.1;). Se non vuoi più avere la tua chiave salvata nell'agente, l'esecuzione di <command>ssh-add -d</command> - la rimuoverà.</para> + la rimuoverà.</para> <para>Verifica facendo qualcosa come <command>ssh freefall.FreeBSD.org ls /usr</command>.</para> @@ -1806,7 +1806,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <para>Sfortunatamente, non ci sono molti benefici derivanti dall'essere un committer. Il riconoscimento di essere un progettista di software - competente è probabilmente l'unica cosa che sarà di tuo + competente è probabilmente l'unica cosa che sarà di tuo vantaggio a lungo termine. Ciononostante, ci sono comunque alcuni benefici:</para> @@ -1822,10 +1822,10 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting> <replaceable>yourusername</replaceable>@FreeBSD.org freefall.FreeBSD.org</command>. Nota: devi specificare <hostid>freefall.FreeBSD.org</hostid> sulla riga di comando si - <command>cvpasswd</command> anche se il server attuale è + <command>cvpasswd</command> anche se il server attuale è <hostid>cvsup-master</hostid>. L'accesso al <hostid>cvsup-master</hostid> non dovrebbe essere abusato visto che - è una macchina carica di lavoro.</para> + è una macchina carica di lavoro.</para> </listitem> </varlistentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml index 2f2c07c9a9..3ca0e77bb9 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml @@ -47,10 +47,10 @@ <releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo> <abstract> - <para>Questo documento cercherà di aiutarvi ad usare il nuovo + <para>Questo documento cercherà di aiutarvi ad usare il nuovo simbolo dell'<keycap>Euro</keycap> presente sulla vostra nuova tastiera comprata all'inizio del 2002 per l'avvento della nuova valuta comune. - Inizieremo dalle parti più importanti come essere in grado di + Inizieremo dalle parti più importanti come essere in grado di visualizzare correttamente il simbolo in console. Le sezioni successive tratteranno la configurazione di specifici programmi come <application>X11</application>.</para> @@ -67,7 +67,7 @@ <sect1> <title>L'Euro in 5 minuti</title> - <para>Se avete già familiarità con la + <para>Se avete già familiarità con la <ulink url="&url.books.handbook;/l10n.html">localization</ulink> come descritta nel Manuale di <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> potreste essere interessanti solamente alle seguenti informazioni che @@ -78,8 +78,8 @@ <term>ISO8859-15</term> <listitem> - <para>Questa è una versione leggermente modificata della - più comune mappa caratteri ISO8859-1. + <para>Questa è una versione leggermente modificata della + più comune mappa caratteri ISO8859-1. Include il simbolo dell'Euro. Usata per le variabili d'ambiente <envar>LANG</envar> e <envar>LC_CTYPE</envar>.</para> </listitem> @@ -138,17 +138,17 @@ <para>Nelle sezioni seguenti ci riferiremo spesso a <emphasis>ISO8859-15</emphasis>. - Questa è la notazione standard a partire da + Questa è la notazione standard a partire da <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> 4.5. - Nelle versioni più vecchie la notazione standard era invece + Nelle versioni più vecchie la notazione standard era invece <emphasis>ISO_8859-15</emphasis> oppure <emphasis>DIS_8859-15</emphasis>.</para> <para>Se state usando una versione di - <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> più vecchia, + <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> più vecchia, assicuratevi di guardare in <filename>/usr/share/locale/</filename> per scoprire quale notazione - è in uso nel vostro sistema.</para> + è in uso nel vostro sistema.</para> </sect1> <sect1 id="console"> @@ -165,14 +165,14 @@ font8x14="iso15-8x14.fnt" font8x8="iso15-8x8.fnt"</programlisting> - <para>Questo imposterà effettivamente il font ISO8859-15 conosciuto - anche come Latin-9. ISO8859-15 è una variazione di ISO8859-1. + <para>Questo imposterà effettivamente il font ISO8859-15 conosciuto + anche come Latin-9. ISO8859-15 è una variazione di ISO8859-1. Potete notare la differenza tra i due esaminando il simbolo dell'Euro: - il suo valore decimale è 164. Nell'ISO8859-1 noterete un - cerchietto con quattro piccoli segnetti agli angoli. Questo è + il suo valore decimale è 164. Nell'ISO8859-1 noterete un + cerchietto con quattro piccoli segnetti agli angoli. Questo è spesso chiamato <quote>simbolo universale di valuta</quote>. Nell'ISO8859-15, invece del cerchietto, avrete il simbolo dell'Euro. - Per il resto i font sono più o meno identici.</para> + Per il resto i font sono più o meno identici.</para> <warning> <para>Al momento della stesura di questo articolo l'unico font @@ -184,22 +184,22 @@ font8x8="iso15-8x8.fnt"</programlisting> <note> <para>Impostando questo font alcune applicazioni da console avranno un aspetto <quote>rovinato</quote>. - Questo è dovuto al fatto che esse si + Questo è dovuto al fatto che esse si aspettano di trovare un diverso set di font/caratteri come per esempio - l'ANSI 850. Un tipico esempio è + l'ANSI 850. Un tipico esempio è <application>sysinstall</application>. Comunque questo non dovrebbe essere un problema nella maggior parte dei casi.</para> </note> <para>Il vostro prossimo passo dovrebbe essere o riavviare il vostro - sistema affinché i cambiamenti abbiano effetto oppure + sistema affinché i cambiamenti abbiano effetto oppure (manualmente) effettuare le modifiche nello stesso modo in cui avverrebbero all'avvio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>vidcontrol -f <replaceable>iso15-8x16.fnt</replaceable></userinput></screen> - <para>Per controllare se il font è stato impostato eseguite il + <para>Per controllare se il font è stato impostato eseguite il seguente piccolo script <command><anchor id="awk-test"/>awk</command>:</para> @@ -216,7 +216,7 @@ BEGIN { <sect2> <title>Configurare la vostra tastiera per l'Euro</title> - <para>La maggior parte delle mappe di tastiera dovrebbe essere già + <para>La maggior parte delle mappe di tastiera dovrebbe essere già correttamente impostata. Per esempio, se avete una tastiera italiana e vi funzionano le lettere accentate, potete tranquillamente saltare questa sezione visto che la tastiera mappa correttamente la @@ -225,20 +225,20 @@ BEGIN { <keycap>Alt Gr</keycap> <keycap>e</keycap> </keycombo>) al valore decimale 164. - Se avete problemi la cosa migliore è controllare i file in + Se avete problemi la cosa migliore è controllare i file in <filename>/usr/share/syscons/keymaps/*.kbd</filename>. - Il formato dei file delle mappe di tastiera è descritto in - &man.keyboard.4;. &man.kbdcontrol.1; può essere usato per + Il formato dei file delle mappe di tastiera è descritto in + &man.keyboard.4;. &man.kbdcontrol.1; può essere usato per caricare una mappa personalizzata.</para> - <para>Una volta che è stata trovata la corretta mappa di tastiera, + <para>Una volta che è stata trovata la corretta mappa di tastiera, dovete aggiungerla a <filename>/etc/rc.conf</filename> con la linea:</para> <programlisting>keymap="<replaceable>it.iso</replaceable>" # o un'altra mappa</programlisting> <para>Come spiegato in precedenza, questo passo probabilmente lo avete - già fatto al momento dell'installazione (con + già fatto al momento dell'installazione (con <application>sysinstall</application>). In caso contrario, riavviate oppure caricate la nuova mappa con &man.kbdcontrol.1;.</para> @@ -265,7 +265,7 @@ BEGIN { &man.readline.3;, la quale a sua volta utilizza la variabile d'ambiente <envar>LC_CTYPE</envar>. <envar>LC_CTYPE</envar> deve essere impostata prima che la shell sia completamente operativa. - Fortunatamente è sufficiente aggiungere la linea:</para> + Fortunatamente è sufficiente aggiungere la linea:</para> <programlisting>export LC_CTYPE=<replaceable>it_IT</replaceable>.ISO8859-15</programlisting> @@ -279,7 +279,7 @@ BEGIN { <replaceable>it_IT</replaceable> deve essere sostituito con la vostra lingua. Poi, sloggatevi e riloggatevi nuovamente, e verificate che il tasto Euro funzioni. - Già così la maggior parte delle applicazioni console + Già così la maggior parte delle applicazioni console dovrebbe funzionare correttamente col tasto Euro. Ulteriori configurazioni per programmi speciali come <application>pine</application> potrebbero essere comunque @@ -287,7 +287,7 @@ BEGIN { <note> <para>Un'alternativa alla modifica di <filename>.login</filename> e - <filename>.bash_profile</filename> è quella di impostare le + <filename>.bash_profile</filename> è quella di impostare le variabili d'ambiente tramite &man.login.conf.5;. Questo approccio ha il vantaggio di assegnare classi di login a determinati utenti (esempio, utenti Francesi, utenti Tedeschi, ecc.) @@ -306,7 +306,7 @@ BEGIN { <programlisting>Option "XkbLayout" "<replaceable>it</replaceable>(euro)"</programlisting> <para>Come sempre, rimpiazzate <replaceable>it</replaceable> con la - vostra lingua. Così facendo la tastiera dovrebbe essere + vostra lingua. Così facendo la tastiera dovrebbe essere configurata correttamente. Come in console, deve essere scelto il font adatto. Per le applicazioni <application>KDE</application> andate in <application>KDE control center</application> -> @@ -315,12 +315,12 @@ BEGIN { Simili modifiche si devono effettuare per <application>kmail</application> e altre applicazioni.</para> - <para>Un'altra buona idea è modificare i vostri file + <para>Un'altra buona idea è modificare i vostri file <filename>fonts.alias</filename>. In particolar modo il font <literal>fixed</literal> dovrebbe essere modificato per usare la giusta mappa caratteri. Il file <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/fonts.alias</filename> - dell'autore è mostrato come esempio:</para> + dell'autore è mostrato come esempio:</para> <programlisting>! $Xorg: fonts.alias,v 1.3 2000/08/21 16:42:31 coskrey Exp $ fixed -misc-fixed-medium-r-semicondensed--13-120-75-75-c-60-iso8859-15 @@ -329,8 +329,8 @@ variable -*-helvetica-bold-r-normal-*-*-120-*-*-*-*-iso8859-15 <para>Come in console, applicazioni speciali hanno ancora i font ISO8859-1 configurati nei loro rispettivi database &man.xrdb.1;. - Un esempio importante è <application>xterm</application>. - Come regola generale è sufficiente cambiare il corrispondente file + Un esempio importante è <application>xterm</application>. + Come regola generale è sufficiente cambiare il corrispondente file di configurazione in <filename>/usr/X11R6/lib/X11/app-defaults</filename> e aggiungere il font corretto. Ecco come fare per diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml index ec0768fb05..b3f518a05f 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml @@ -42,36 +42,36 @@ <releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo> <abstract> - <para>Nel mondo open source, la parola <quote>Linux</quote> è quasi + <para>Nel mondo open source, la parola <quote>Linux</quote> è quasi sinonimo di <quote>Sistema Operativo</quote>, ma non si tratta del solo sistema operativo &unix; open source. Secondo l'<ulink url="http://www.leb.net/hzo/ioscount/data/r.9904.txt">Internet Operating System Counter</ulink>, ad Aprile del 1999 il 31.3% delle macchine connesse in rete ha in esecuzione Linux. Il 14.6% fa girare BSD &unix;. - Alcuni dei più grandi operatori del web, come <ulink + Alcuni dei più grandi operatori del web, come <ulink url="http://www.yahoo.com/">Yahoo!</ulink>, usano BSD. Il server - FTP più affollato del mondo nel 1999 (ora defunto), <ulink + FTP più affollato del mondo nel 1999 (ora defunto), <ulink url="ftp://ftp.cdrom.com/">ftp.cdrom.com</ulink>, usa BSD per - trasferire 1.4 TB di dati al giorno. Chiaramente questo non è - un mercato di nicchia: BSD è un segreto ben mantenuto.</para> + trasferire 1.4 TB di dati al giorno. Chiaramente questo non è + un mercato di nicchia: BSD è un segreto ben mantenuto.</para> - <para>Dunque, qual è il segreto? Perché BSD non è + <para>Dunque, qual è il segreto? Perché BSD non è conosciuto meglio? Questo documento risponde a questa e ad altre domande.</para> <para>In questo documento, le differenze tra BSD e Linux verranno - evidenziate <emphasis>così</emphasis>.</para> + evidenziate <emphasis>così</emphasis>.</para> &trans.it.surrender; </abstract> </articleinfo> <sect1 id="what-is-bsd"> - <title>Cos'è BSD?</title> + <title>Cos'è BSD?</title> - <para>BSD sta per <quote>Berkeley Software Distribution</quote>. È - il nome delle distribuzioni di codice sorgente dell'Università + <para>BSD sta per <quote>Berkeley Software Distribution</quote>. È + il nome delle distribuzioni di codice sorgente dell'Università della California, Berkeley, che erano originariamente estensioni al sistema operativo &unix; del settore Ricerca della AT&T. Molti progetti open source di sistemi operativi sono basati @@ -94,12 +94,12 @@ <listitem> <para>La libreria C, le API di base per il sistema.</para> - <para><emphasis>La libreria C BSD è basata su codice proveniente + <para><emphasis>La libreria C BSD è basata su codice proveniente da Berkeley, non dal progetto GNU.</emphasis></para> </listitem> <listitem> - <para>Utilità come shell, file manager, compilatori e + <para>Utilità come shell, file manager, compilatori e linker.</para> <para><emphasis>Alcune delle applicazioni derivano dal @@ -113,13 +113,13 @@ BSD viene mantenuto da uno dei due progetti separati, il <ulink url="http://www.XFree86.org/">progetto &xfree86;</ulink> e il <ulink url="http://www.X.org/">progetto X.Org</ulink>. - Questo è lo stesso codice usato da Linux. BSD in genere non + Questo è lo stesso codice usato da Linux. BSD in genere non specifica un <quote>desktop grafico</quote> come GNOME o KDE, anche se questi sono disponibili.</para> </listitem> <listitem> - <para>Molti altri programmi ed utilità.</para> + <para>Molti altri programmi ed utilità.</para> </listitem> </itemizedlist> </sect1> @@ -128,41 +128,41 @@ <title>Cosa, un vero &unix;?</title> <para>I sistemi operativi BSD non sono cloni, ma derivati open source - del sistema operativo &unix; dell'AT&T Research, che è anche + del sistema operativo &unix; dell'AT&T Research, che è anche l'antenato del moderno &unix; System V. Questo potrebbe sorprendere. - Come è potuto accadere questo, se la AT&T non ha mai rilasciato + Come è potuto accadere questo, se la AT&T non ha mai rilasciato il suo codice come open source?</para> - <para>È vero che lo &unix; AT&T non è open source, e nel - senso del copyright BSD in definitiva <emphasis>non è</emphasis> + <para>È vero che lo &unix; AT&T non è open source, e nel + senso del copyright BSD in definitiva <emphasis>non è</emphasis> &unix;, ma d'altro canto l'AT&T ha importato sorgenti da altri progetti, in maniera rilevante dal Computer Sciences Research Group - dell'Università della California a Berkeley, CA. Iniziato nel + dell'Università della California a Berkeley, CA. Iniziato nel 1976, il CSRG ha iniziato a rilasciare nastri con il loro software, chiamandolo <emphasis>Berkeley Software Distribution</emphasis> o <emphasis>BSD</emphasis>.</para> <para>Le versioni iniziali di BSD consistevano principalmente di programmi - utente, ma questo cambiò drammaticamente quando il CSRG + utente, ma questo cambiò drammaticamente quando il CSRG sottoscrisse un contratto con la Defense Advanced Projects Research Agency (DARPA) per migliorare i protocolli di comunicazione della loro rete, ARPANET. I nuovi protocolli furono conosciuti come <emphasis>Internet Protocols</emphasis>, e in seguito come <emphasis>TCP/IP</emphasis>, ai nomi dei protocolli - più importanti. La prima implementazione distribuita in maniera + più importanti. La prima implementazione distribuita in maniera estesa fu parte di 4.2BSD, nel 1982.</para> <para>Nel corso degli '80, sorsero un certo numero di compagnie che producevano workstation. Molti preferirono usare &unix; su licenza piuttosto che sviluppare da soli un nuovo sistema operativo. - In particolare, la Sun Microsystems rilicenziò &unix; ed - implementò una versione commerciale di 4.2BSD, che chiamò + In particolare, la Sun Microsystems rilicenziò &unix; ed + implementò una versione commerciale di 4.2BSD, che chiamò SunOS. Quando alla AT&T stessa fu permesso di vendere &unix; commercialmente, cominciarono con una implementazione ridotta all'osso nota come System III, presto seguita da System V. Il codice fondamentale di System V non comprendeva la parte di rete, dunque tutte le implementazioni includevano software addizionale tratto - da BSD, incluso il software legato al TCP/IP, ma anche utilità come + da BSD, incluso il software legato al TCP/IP, ma anche utilità come la shell <emphasis>csh</emphasis> e l'editor <emphasis>vi</emphasis>. Complessivamente, questi miglioramenti furono conosciuti come le <emphasis>Estensioni Berkeley</emphasis>.</para> @@ -172,17 +172,17 @@ si stava esaurendo, e se ne stava per affrontare la chiusura. Alcuni membri del gruppo decisero di rilasciare il codice BSD, che era Open Source, senza il codice proprietario della AT&T. - Ciò accadde infine con il <emphasis>Networking Tape 2</emphasis>, + Ciò accadde infine con il <emphasis>Networking Tape 2</emphasis>, in genere noto come <emphasis>Net/2</emphasis>. Net/2 non era un sistema operativo completo: mancava circa il 20% del codice del kernel. Uno dei membri del CSRG, William F. Jolitz, scrisse il codice rimanente e lo - rilasciò all'inizio del 1992 come <emphasis>386BSD</emphasis>. - Allo stesso tempo, un altro gruppo di ex membri del CSRG formò una + rilasciò all'inizio del 1992 come <emphasis>386BSD</emphasis>. + Allo stesso tempo, un altro gruppo di ex membri del CSRG formò una compagnia chiamata <ulink url="http://www.bsdi.com/">Berkeley Software - Design Inc.</ulink> e rilasciò una versione beta di un sistema + Design Inc.</ulink> e rilasciò una versione beta di un sistema operativo chiamato <ulink url="http://www.bsdi.com/">BSD/386</ulink>, che era basato sugli stessi sorgenti. Il nome del sistema operativo - è cambiato di recente in BSD/OS.</para> + è cambiato di recente in BSD/OS.</para> <para>386BSD non divenne mai un sistema operativo stabile. Invece, due altri progetti se ne distaccarono nel 1993: @@ -190,46 +190,46 @@ <ulink url="&url.base;/index.html">FreeBSD</ulink>. I due progetti presero inizialmente direzioni divergenti, a causa della differente pazienza nell'attendere miglioramenti a - 386BSD: la gente di NetBSD cominciò all'inizio dell'anno, + 386BSD: la gente di NetBSD cominciò all'inizio dell'anno, e la prima versione di FreeBSD non fu pronta fino alla fine dell'anno. Nel frattempo, i codici erano diventati abbastanza differenti da renderne difficile la fusione. Inoltre, i progetti avevano obiettivi differenti, come vedremo in seguito. Nel 1996, - <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink> si ramificò + <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink> si ramificò da NetBSD, e nel 2003, <ulink url="http://www.dragonflybsd.org/">DragonFlyBSD</ulink> si - ramificò da FreeBSD.</para> + ramificò da FreeBSD.</para> </sect1> <sect1 id="why-is-bsd-not-better-known"> - <title>Perché BSD non è più conosciuto?</title> + <title>Perché BSD non è più conosciuto?</title> - <para>Per un certo numero di ragioni, BSD è relativamente + <para>Per un certo numero di ragioni, BSD è relativamente sconosciuto:</para> <orderedlist> <listitem> - <para>Gli sviluppatori BSD sono spesso più interessati - a ripulire il loro codice che a fagli pubblicità.</para> + <para>Gli sviluppatori BSD sono spesso più interessati + a ripulire il loro codice che a fagli pubblicità.</para> </listitem> <listitem> - <para>Molta della popolarità di Linux è dovuta a fattori + <para>Molta della popolarità di Linux è dovuta a fattori esterni al progetto Linux, come la stampa, e le compagnie formate per fornire servizi relativi a Linux. Fino a poco tempo fa, la varie versioni di BSD open source non avevano tali spinte.</para> </listitem> <listitem> - <para>Gli sviluppatori BSD tendono ad avere più esperienza + <para>Gli sviluppatori BSD tendono ad avere più esperienza di quelli di Linux, ed hanno meno interesse nel rendere il sistema facile da usare. - I nuovi arrivati tendono a sentirsi più a loro agio con + I nuovi arrivati tendono a sentirsi più a loro agio con Linux.</para> </listitem> <listitem> - <para>Nel 1992, l'AT&T citò in giudizio + <para>Nel 1992, l'AT&T citò in giudizio <ulink url="http://www.bsdi.com/">BSDI</ulink>, il produttore di BSD/386, sostenendo che il prodotto conteneva codice sotto copyright della AT&T. Il caso fu risolto in @@ -248,10 +248,10 @@ </listitem> <listitem> - <para>C'è una certa percezione che il progetto BSD sia + <para>C'è una certa percezione che il progetto BSD sia frammentato e belligerante. Il <ulink url="http://interactive.wsj.com/bin/login?Tag=/&URI=/archive/retrieve.cgi%253Fid%253DSB952470579348918651.djm&">Wall - Street Journal</ulink> parlò di + Street Journal</ulink> parlò di <quote>balcanizzazione</quote> dei progetti BSD. Come per l'azione legale, questa percezione si basa principalmente su vecchie storie.</para> @@ -262,8 +262,8 @@ <sect1 id="comparing-bsd-and-linux"> <title>Paragone tra BSD e Linux</title> - <para>Dunque qual'è l'effettiva differenza tra, diciamo, Debian - Linux e FreeBSD? Per l'utente medio, la differenza è + <para>Dunque qual'è l'effettiva differenza tra, diciamo, Debian + Linux e FreeBSD? Per l'utente medio, la differenza è sorprendentemente piccola: entrambi sono sistemi operativi tipo &unix;. Entrambi vengono sviluppati da progetti non commerciali (questo non si applica a molte altre distribuzioni di Linux, ovviamente). Nella sezione @@ -275,8 +275,8 @@ <sect2> <title>Chi possiede BSD?</title> - <para>Nessuna persona o società possiede BSD. Esso è creato - e distribuito da una comunità di persone con grande preparazione + <para>Nessuna persona o società possiede BSD. Esso è creato + e distribuito da una comunità di persone con grande preparazione tecnica e voglia di fare che contribuiscono da tutto il mondo. Alcuni dei componenti di BSD sono progetti open source a se stanti gestiti da diversi responsabili.</para> @@ -301,9 +301,9 @@ <itemizedlist> <listitem> <para>I <firstterm>contributor</firstterm> scrivono codice o - documentazione. Non gli è permesso di effettuare il commit + documentazione. Non gli è permesso di effettuare il commit (aggiungere codice) direttamente all'albero dei sorgenti. - Affinché il loro codice sia incluso nel sistema, esso + Affinché il loro codice sia incluso nel sistema, esso deve essere rivisto e controllato da uno sviluppatore registrato, noto come <emphasis>committer</emphasis>.</para> </listitem> @@ -312,24 +312,24 @@ <para>I <firstterm>committer</firstterm> sono sviluppatori con accesso in scrittura all'albero dei sorgenti. Per poter divenire un committer, un individuo deve dimostrare - abilità nell'area nella quale è attivo.</para> + abilità nell'area nella quale è attivo.</para> <para> - È a discrezione del committer la volontà di + È a discrezione del committer la volontà di confrontarsi con qualcuno prima di effettuare cambiamenti. In - generale, un committer con esperienza può effettuare + generale, un committer con esperienza può effettuare cambiamenti che sono ovviamente corretti senza interrogare nessuno. - Ad esempio, un committer del progetto di documentazione può + Ad esempio, un committer del progetto di documentazione può correggere errori tipografici o grammaticali senza un confronto con altri. D'altro canto, dagli sviluppatori che stanno per effettuare cambiamenti profondi o complessi ci si aspetta che sottopongano i cambiamenti a revisione prima di renderli effettivi. In casi estremi, un membro del core team, con una funzione simile a un Capo - Architetto, può ordinare che i cambiamenti siano rimossi + Architetto, può ordinare che i cambiamenti siano rimossi dall'albero, un processo noto come <firstterm>marcia indietro</firstterm>. Tutti i committer ricevono una lettera che descrive ogni - modifica individuale, dunque non è possibile effettuare un + modifica individuale, dunque non è possibile effettuare un commit segretamente.</para> </listitem> @@ -337,11 +337,11 @@ <para>Il <firstterm>Core Team</firstterm>. FreeBSD e NetBSD hanno ognuno un core team che gestisce il progetto. I core team si sono modificati nel corso del progetto, ed i loro - ruoli non sempre sono ben definiti. Non è necessario essere - uno sviluppatore per far parte del core team, anche se è - normale che sia così. Le regole + ruoli non sempre sono ben definiti. Non è necessario essere + uno sviluppatore per far parte del core team, anche se è + normale che sia così. Le regole per il core team variano da un progetto ad un altro, ma in - generale chi ne fa parte ha più autorità + generale chi ne fa parte ha più autorità nell'indirizzamento del progetto rispetto agli altri membri.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -351,15 +351,15 @@ <orderedlist> <listitem> <para>Nessuna persona controlla il contenuto del sistema. In - pratica, questa differenza è sopravvalutata, poiché - il Capo Architetto può richiedere che il codice sia + pratica, questa differenza è sopravvalutata, poiché + il Capo Architetto può richiedere che il codice sia rimosso, ed anche nel progetto Linux viene permesso a molte persone di effettuare cambiamenti.</para> </listitem> <listitem> - <para>D'altra parte, <emphasis>c'è</emphasis> un deposito - centrale, un punto singolo dove è possibile trovare i + <para>D'altra parte, <emphasis>c'è</emphasis> un deposito + centrale, un punto singolo dove è possibile trovare i sorgenti dell'intero sistema, incluse tutte le vecchie versioni.</para> </listitem> @@ -367,7 +367,7 @@ <listitem> <para>I progetti BSD mantengono l'intero <quote>Sistema Operativo</quote>, non solo il kernel. Questa distinzione - è utile solo marginalmente: né BSD né Linux + è utile solo marginalmente: né BSD né Linux sono utili senza applicazioni. Le applicazioni usate su BSD sono spesso le stesse usate su Linux.</para> </listitem> @@ -375,10 +375,10 @@ <listitem> <para>Come risultato di un mantenimento formalizzato di un singolo CVS per l'albero dei sorgenti, lo sviluppo di BSD - è chiaro, ed è possibile accedere ad ogni versione del + è chiaro, ed è possibile accedere ad ogni versione del sistema dal numero di release o dalla data. Il CVS permette anche aggiornamenti incrementali del sistema: ad - esempio, il repository di FreeBSD viene aggiornato più o meno + esempio, il repository di FreeBSD viene aggiornato più o meno 100 volte al giorno. La maggior parte dei cambiamenti sono piccoli.</para> </listitem> @@ -395,7 +395,7 @@ <orderedlist> <listitem> - <para>la versione di sviluppo del sistema è chiamata + <para>la versione di sviluppo del sistema è chiamata <firstterm>CURRENT</firstterm>. FreeBSD assegna un numero alla CURRENT, ad esempio FreeBSD 5.0-CURRENT. NetBSD usa uno schema di denominazione leggermente differente @@ -411,8 +411,8 @@ progetti fanno uscire una versione <firstterm>RELEASE</firstterm> del sistema, disponibile su CD-ROM e come libero download da siti FTP, ad esempio OpenBSD 2.6-RELEASE o NetBSD 1.4-RELEASE. - La versione RELEASE è intesa per gli utenti finali ed - è la versione normale del sistema. NetBSD fornisce anche + La versione RELEASE è intesa per gli utenti finali ed + è la versione normale del sistema. NetBSD fornisce anche <emphasis>patch release</emphasis>, versioni con solo piccole correzioni, con una terza cifra, ad esempio NetBSD 1.4.2.</para> </listitem> @@ -431,10 +431,10 @@ differenti: la versione stabile e la versione di sviluppo. Le versioni stabili hanno un numero di versione pari, come 2.0, 2.2 o 2.4. Le versioni di sviluppo hanno numero di versione dispari, come - 2.1, 2.3 o 2.5. In ogni caso, il numero è seguito da un + 2.1, 2.3 o 2.5. In ogni caso, il numero è seguito da un ulteriore numero che indica la versione esatta. Inoltre, ogni - venditore aggiunge i suoi programmi utente o le sue utilità, - dunque anche il nome della distribuzione è importante. Ogni + venditore aggiunge i suoi programmi utente o le sue utilità, + dunque anche il nome della distribuzione è importante. Ogni venditore di distribuzione assegna anche un numero di versione alla distribuzione, dunque una descrizione completa dovrebbe essere una cosa del tipo <quote>TurboLinux 6.0 con kernel @@ -450,27 +450,27 @@ divergenze tra i codici dei programmi utente dei vari progetti di quante ce ne siano in Linux.</para> - <para>È difficile catalogare gli obiettivi di ogni progetto: + <para>È difficile catalogare gli obiettivi di ogni progetto: le differenze sono molto soggettive. Di base,</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>FreeBSD punta alle alte prestazioni e alla facilità d'uso - per l'utente finale, ed è molto usato dai fornitori di + <para>FreeBSD punta alle alte prestazioni e alla facilità d'uso + per l'utente finale, ed è molto usato dai fornitori di contenuti web. Funziona su diverse piattaforme, inclusi i sistemi basati su i386 (<quote>PC</quote>), i sistemi basati sui processori AMD a 64-bit, i sistemi basati su &ultrasparc;, i sistemi basati su processori Alpha della Compaq e i sistemi basati sulle specifiche - NEC PC-98. Il progetto FreeBSD ha nettamente più utenti degli + NEC PC-98. Il progetto FreeBSD ha nettamente più utenti degli altri.</para> </listitem> <listitem> - <para>NetBSD punta alla massima portabilità: <quote>of course + <para>NetBSD punta alla massima portabilità: <quote>of course it runs NetBSD</quote>, ovviamente ci gira NetBSD. Funziona su macchine che vanno dai palmtop ai grossi - server, ed è anche stato usato dalla NASA in alcune missioni - spaziali. È una scelta particolarmente buona per il vecchio + server, ed è anche stato usato dalla NASA in alcune missioni + spaziali. È una scelta particolarmente buona per il vecchio hardware non Intel.</para> </listitem> @@ -485,10 +485,10 @@ </listitem> <listitem> - <para>DragonFlyBSD punta ad alte prestazioni e scalabilità sotto + <para>DragonFlyBSD punta ad alte prestazioni e scalabilità sotto qualsiasi sistema dal singolo sistema mono-processore al sistema massicciamente clasterizzato. DragonFlyBSD ha diversi obbiettivi a - lungo termine, anche se è concentrato nel fornire un'infrastruttura + lungo termine, anche se è concentrato nel fornire un'infrastruttura SMP facile da capire, mantenere e sviluppare.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -498,24 +498,24 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>BSD/OS fu il pù antico dei derivati di 4.4BSD. + <para>BSD/OS fu il pù antico dei derivati di 4.4BSD. Non fu open source, anche se le licenze per il codice sorgente erano disponibili ad un costo relativamente basso. Per molti aspetti assomiglia a FreeBSD. Due anni dopo l'acquisizione di BSDi da parte di Wind River Systems, BSD/OS non riuscii a sopravvivere come prodotto indipendete. Supporto e codice sorgente sono ancora disponibili da Wind River, - anche se tutto il nuovo sviluppo è concentrato sul + anche se tutto il nuovo sviluppo è concentrato sul sistema operativo embedded VxWorks.</para> </listitem> <listitem> <para><ulink url="http://www.apple.com/macosx/server/">&macos; - X</ulink> è l'ultima versione del sistema operativo per + X</ulink> è l'ultima versione del sistema operativo per la linea &macintosh; della <ulink url="http://www.apple.com/">Apple Computer Inc.</ulink>. L'anima BSD &unix; di questo sistema operativo, <ulink - url="http://developer.apple.com/darwin/">Darwin</ulink>, è + url="http://developer.apple.com/darwin/">Darwin</ulink>, è disponibile come un sistema operativo open source completamente funzionante per computer x86 e PPC. Il sistema grafico Aqua/Quartz e molti altri aspetti proprietari di &macos; X rimangono comunque @@ -528,37 +528,37 @@ <sect2> <title>Come differisce la licenza BSD dalla GNU Public?</title> - <para>Linux è disponibile con licenza <ulink + <para>Linux è disponibile con licenza <ulink url="http://www.fsf.org/copyleft/gpl.html">GNU General Public - License</ulink> (GPL), che è pensata per eliminare il software + License</ulink> (GPL), che è pensata per eliminare il software closed source. In particolare, ogni lavoro derivante da un prodotto rilasciato sotto GPL deve essere fornito anche con il codice sorgente, se richiesto. Al contrario, la <ulink url="http://www.opensource.org/licenses/bsd-license.html">licenza - BSD</ulink> è meno restrittiva: le distribuzioni dei soli - binari sono permesse. Ciò è particolarmente attraente per + BSD</ulink> è meno restrittiva: le distribuzioni dei soli + binari sono permesse. Ciò è particolarmente attraente per le applicazioni embedded.</para> </sect2> <sect2> <title>Cos'altro dovrei sapere?</title> - <para>Poiché sono disponibili meno applicazioni per BSD che per + <para>Poiché sono disponibili meno applicazioni per BSD che per Linux, gli sviluppatori BSD hanno creato un pacchetto di - compatibilità con Linux, che permette ai programmi per Linux di + compatibilità con Linux, che permette ai programmi per Linux di funzionare su BSD. Il pacchetto include sia modifiche al kernel, in modo da permettere l'esecuzione corretta di chiamate di sistema - Linux, che file di compatibilità, come la libreria C. Non - c'è una differenza notevole nella velocità di esecuzione + Linux, che file di compatibilità, come la libreria C. Non + c'è una differenza notevole nella velocità di esecuzione tra una applicazione in esecuzione su una macchina Linux ed una applicazione in esecuzione su una macchina BSD con pari caratteristiche.</para> - <para>La natura <quote>tutto da una sola fonte</quote> di BSD fa sì - che gli aggiornamenti siano molto più semplici da gestire + <para>La natura <quote>tutto da una sola fonte</quote> di BSD fa sì + che gli aggiornamenti siano molto più semplici da gestire rispetto alla maggior parte dei casi in Linux. BSD gestisce gli aggiornamenti della versione di libreria fornendo moduli di - compatibilità per le versioni precedenti, dunque è + compatibilità per le versioni precedenti, dunque è possibile eseguire binari di parecchi anni prima senza problemi.</para> </sect2> @@ -568,49 +568,49 @@ <para>Cosa significa tutto questo in pratica? Chi dovrebbe usare BSD, chi dovrebbe usare Linux?</para> - <para>Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere. Qui + <para>Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere. Qui ci sono alcune linee guida:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para><quote>Se non è rotto, non aggiustarlo</quote>: se usi - già un sistema operativo open source, e ne sei soddisfatto, - probabilmente non c'è ragione di cambiare.</para> + <para><quote>Se non è rotto, non aggiustarlo</quote>: se usi + già un sistema operativo open source, e ne sei soddisfatto, + probabilmente non c'è ragione di cambiare.</para> </listitem> <listitem> <para>I sistemi BSD, in particolare FreeBSD, possono avere prestazioni notevolmente migliori di Linux. Ma questo non avviene in tutti i - campi. In molti casi, c'è una differenza minima nelle - prestazioni. In alcuni casi, Linux può comportarsi meglio di + campi. In molti casi, c'è una differenza minima nelle + prestazioni. In alcuni casi, Linux può comportarsi meglio di FreeBSD.</para> </listitem> <listitem> <para>In generale, i sistemi BSD hanno una reputazione migliore di - affidabilità, principalmente come risultato di una base di - codice più maturo.</para> + affidabilità, principalmente come risultato di una base di + codice più maturo.</para> </listitem> <listitem> <para>I progetti BSD hanno una reputazione migliore per quanto - concerne qualità e completezza della loro documentazione. + concerne qualità e completezza della loro documentazione. I diversi progetti di documentazione mirano a fornire attivamente documentazione aggiornata, in molte lingue, e coprendo tutti gli aspetti del sistema.</para> </listitem> <listitem> - <para>La licenza BSD può essere più attraente della + <para>La licenza BSD può essere più attraente della GPL.</para> </listitem> <listitem> - <para>BSD può eseguire la maggior parte dei binari Linux, - mentre Linux non può eseguire i binari BSD. Molte + <para>BSD può eseguire la maggior parte dei binari Linux, + mentre Linux non può eseguire i binari BSD. Molte implementazioni di BSD possono anche eseguire i binari di altri - sistemi di tipo &unix;. Come risultato, BSD può - rappresentare un percorso di migrazione più semplice da + sistemi di tipo &unix;. Come risultato, BSD può + rappresentare un percorso di migrazione più semplice da altri sistemi rispetto a Linux.</para> </listitem> </itemizedlist> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml index d6f5a5ebf0..abe0c2d1a8 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml @@ -40,76 +40,76 @@ <releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo> <abstract> - <para>Spesso è utile dividere una rete fisica (come una Ethernet) + <para>Spesso è utile dividere una rete fisica (come una Ethernet) in due segmenti separati, senza dover creare sottoreti e usare un router per collegarli assieme. Il dispositivo che collega due reti insieme in - questo modo è chiamato bridge. Un sistema FreeBSD con due - interfacce di rete è sufficiente per raggiungere lo scopo.</para> + questo modo è chiamato bridge. Un sistema FreeBSD con due + interfacce di rete è sufficiente per raggiungere lo scopo.</para> <para>Un bridge funziona individuando gli indirizzi del livello <acronym>MAC</acronym> (indirizzi Ethernet) dei dispositivi collegati ad ognuna delle sue interfacce di rete e inoltrando il traffico tra le due reti solo se il mittente e il destinatario si trovano su segmenti - differenti. Sotto molti punti di vista un brigde è simile a uno + differenti. Sotto molti punti di vista un brigde è simile a uno switch Ethernet con solo due porte.</para> </abstract> </articleinfo> <sect1 id="filtering-bridges-why"> - <title>Perché usare un filtering bridge?</title> + <title>Perché usare un filtering bridge?</title> - <para>Sempre più frequentemente, grazie all'abbassamento dei costi + <para>Sempre più frequentemente, grazie all'abbassamento dei costi delle connessioni a banda larga (xDSL) e a causa della riduzione del - numero di indirizzi IPv4 disponibili, molte società si ritrovano + numero di indirizzi IPv4 disponibili, molte società si ritrovano collegate ad Internet 24 ore su 24 e con un numero esiguo (a volte nemmeno una potenza di 2) di indirizzi IP. In situazioni come queste spesso - è desiderabile avere un firewall che regoli i permessi di ingresso + è desiderabile avere un firewall che regoli i permessi di ingresso e uscita per il traffico da e verso Internet, ma una soluzione basata - sulle funzionalità di packet filtering dei router può non + sulle funzionalità di packet filtering dei router può non essere applicabile, vuoi per problemi di suddivisione delle sottoreti, - vuoi perché il router è di proprietà del fornitore di - accesso (<acronym>ISP</acronym>), vuoi perché il router non - supporta tali funzionalità. È in questi casi che l'utilizzo + vuoi perché il router è di proprietà del fornitore di + accesso (<acronym>ISP</acronym>), vuoi perché il router non + supporta tali funzionalità. È in questi casi che l'utilizzo di un filtering bridge diventa altamente consigliato.</para> - <para>Un firewall basato su bridge può essere configurato e inserito + <para>Un firewall basato su bridge può essere configurato e inserito direttamente tra il router xDSL e il vostro hub/switch Ethernet senza alcun problema di assegnazione di indirizzi IP.</para> <note> - <para>La traduzione italiana di <quote>firewall</quote> è + <para>La traduzione italiana di <quote>firewall</quote> è <quote>muro anti incendio</quote>, <emphasis>non</emphasis> <quote>muro di fuoco</quote> come molti pensano. Nel corso - dell'articolo, comunque, manterrò i termini tecnici nella loro + dell'articolo, comunque, manterrò i termini tecnici nella loro lingua originale in modo da non creare confusione o - ambiguità.</para> + ambiguità.</para> </note> </sect1> <sect1 id="filtering-bridges-how"> <title>Metodi d'installazione</title> - <para>Aggiungere le funzionalità di bridge a una macchina FreeBSD non - è difficile. Dalla release 4.5 è possibile caricare tali - funzionalità come moduli anziché dover ricompilare il + <para>Aggiungere le funzionalità di bridge a una macchina FreeBSD non + è difficile. Dalla release 4.5 è possibile caricare tali + funzionalità come moduli anziché dover ricompilare il kernel, semplificando di gran lunga la procedura. Nelle prossime - sottosezioni spiegherò entrambi i metodi di installazione.</para> + sottosezioni spiegherò entrambi i metodi di installazione.</para> <important> <para><emphasis>Non</emphasis> seguite entrambe le istruzioni: le procedure sono <emphasis>a esclusione</emphasis>. Scegliete l'alternativa che meglio si adatta alle vostre esigenze e - capacità.</para> + capacità.</para> </important> - <para>Prima di continuare è necessario assicurarsi di avere almeno - due schede di rete Ethernet che supportino la modalità promiscua + <para>Prima di continuare è necessario assicurarsi di avere almeno + due schede di rete Ethernet che supportino la modalità promiscua sia in ricezione che in trasmissione, difatti devono essere in grado di inviare pacchetti Ethernet con qualunque indirizzo, non solo il loro. Inoltre, per avere un buon rendimento, le schede dovrebbero essere di tipo PCI bus mastering. Le scelte migliori sono ancora le Intel ðerexpress; Pro seguite dalle &tm.3com; 3c9xx subito dopo. Per - comodità nella configurazione del firewall può essere + comodità nella configurazione del firewall può essere utile avere due schede di marche differenti (che usino drivers differenti) in modo da distinguere chiaramente quale interfaccia sia collegata al router e quale alla rete interna.</para> @@ -117,7 +117,7 @@ <sect2 id="filtering-bridges-kernel"> <title>Configurazione del Kernel</title> - <para>Così avete deciso di utilizzare il più vecchio e + <para>Così avete deciso di utilizzare il più vecchio e collaudato metodo di installazione. Per prima cosa bisogna aggiungere le seguenti righe al file di configurazione del kernel:</para> @@ -130,7 +130,7 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting> seconda il firewall e la terza le funzioni di logging del firewall. </para> - <para>Adesso è necessario compilare e installare il nuovo kernel. + <para>Adesso è necessario compilare e installare il nuovo kernel. Si possono trovare le istruzioni nella sezione <ulink url="&url.books.handbook;/kernelconfig-building.html"> Building and Installing a Custom Kernel</ulink> dell'handbook.</para> @@ -139,16 +139,16 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting> <sect2 id="filtering-bridges-modules"> <title>Caricamento dei Moduli</title> - <para>Se avete deciso di usare il nuovo e più semplice metodo di - installazione, l'unica cosa da fare è aggiungere la seguente riga + <para>Se avete deciso di usare il nuovo e più semplice metodo di + installazione, l'unica cosa da fare è aggiungere la seguente riga al file <filename>/boot/loader.conf</filename>:</para> <programlisting>bridge_load="YES"</programlisting> - <para>In questo modo all'avvio della macchina verrà caricato + <para>In questo modo all'avvio della macchina verrà caricato insieme al kernel anche il modulo <filename>bridge.ko</filename>. Non - è necessario invece aggiungere una riga per il modulo - <filename>ipfw.ko</filename> in quanto verrà caricato in + è necessario invece aggiungere una riga per il modulo + <filename>ipfw.ko</filename> in quanto verrà caricato in automatico dallo script <filename>/etc/rc.network</filename> dopo aver seguito i passi della prossima sezione.</para> </sect2> @@ -160,11 +160,11 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting> <para>Prima di riavviare per caricare il nuovo kernel o i moduli richiesti (a seconda del metodo che avete scelto in precedenza), bisogna effettuare alcune modifiche al file <filename>/etc/rc.conf</filename>. La regola di - default del firewall è di rifiutare tutti i pacchetti IP. Per - iniziare attiviamo il firewall in modalità <option>open</option>, + default del firewall è di rifiutare tutti i pacchetti IP. Per + iniziare attiviamo il firewall in modalità <option>open</option>, in modo da verificare il suo funzionamento senza alcun problema di filtraggio pacchetti (nel caso stiate eseguendo questa procedura da - remoto, tale accorgimento vi consentirà di non rimanere + remoto, tale accorgimento vi consentirà di non rimanere erroneamente tagliati fuori dalla rete). Inserite queste linee nel file <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> @@ -174,25 +174,25 @@ firewall_quiet="YES" firewall_logging="YES"</programlisting> <para>La prima riga serve ad attivare il firewall (e a caricare il modulo - <filename>ipfw.ko</filename> nel caso non fosse già compilato nel - kernel), la seconda a impostarlo in modalità + <filename>ipfw.ko</filename> nel caso non fosse già compilato nel + kernel), la seconda a impostarlo in modalità <option>open</option> (come descritto nel file <filename>/etc/rc.firewall</filename>), la terza a non visualizzare il caricamento delle regole e la quarta ad abilitare il supporto per il logging.</para> <para>Per quanto riguarda la configurazione delle interfacce di rete, il - metodo più utilizzato è quello di assegnare un IP a solo una + metodo più utilizzato è quello di assegnare un IP a solo una delle schede di rete, ma il bridge funziona egualmente anche se entrambe o nessuna delle interfacce ha IP settati. In quest'ultimo caso (IP-less) la - macchina bridge sarà ancora più nascosta in quanto - inaccessibile dalla rete: per configurarla occorrerà quindi entrare + macchina bridge sarà ancora più nascosta in quanto + inaccessibile dalla rete: per configurarla occorrerà quindi entrare da console o tramite una terza interfaccia di rete separata dal bridge. A volte all'avvio della macchina qualche programma richiede di accedere alla - rete, per esempio per una risoluzione di dominio: in questo caso è + rete, per esempio per una risoluzione di dominio: in questo caso è necessario assegnare un IP all'interfaccia esterna (quella collegata a Internet, dove risiede il server <acronym>DNS</acronym>), visto che il - bridge verrà attivato alla fine della procedura di avvio. Questo + bridge verrà attivato alla fine della procedura di avvio. Questo vuol dire che l'interfaccia <devicename>fxp0</devicename> (nel nostro caso) deve essere menzionata nella sezione ifconfig del file <filename>/etc/rc.conf</filename>, mentre la <devicename>xl0</devicename> @@ -200,26 +200,26 @@ firewall_logging="YES"</programlisting> che durante la procedura di avvio non si debba accedere a servizi presenti su entrambi i segmenti Ethernet.</para> - <para>C'è un'altra cosa importante da sapere. Quando si utilizza IP - sopra Ethernet ci sono due protocolli Ethernet in uso: uno è IP, - l'altro è <acronym>ARP</acronym>. <acronym>ARP</acronym> permette + <para>C'è un'altra cosa importante da sapere. Quando si utilizza IP + sopra Ethernet ci sono due protocolli Ethernet in uso: uno è IP, + l'altro è <acronym>ARP</acronym>. <acronym>ARP</acronym> permette la conversione dell'indirizzo IP di una macchina nel suo indirizzo - Ethernet (livello <acronym>MAC</acronym>). Affinché due macchine - separate dal bridge riescano a comunicare tra loro è necessario che + Ethernet (livello <acronym>MAC</acronym>). Affinché due macchine + separate dal bridge riescano a comunicare tra loro è necessario che il bridge lasci passare i pacchetti <acronym>ARP</acronym>. Tale - protocollo non fa parte del livello IP, visto che è presente solo + protocollo non fa parte del livello IP, visto che è presente solo con IP sopra Ethernet. Il firewall di FreeBSD agisce esclusivamente sul livello IP e quindi tutti i pacchetti non IP (compreso <acronym>ARP</acronym>) verranno inoltrati senza essere filtrati, anche se - il firewall è configurato per non lasciar passare nulla.</para> + il firewall è configurato per non lasciar passare nulla.</para> - <para>Ora è arrivato il momento di riavviare la macchina e usarla + <para>Ora è arrivato il momento di riavviare la macchina e usarla come in precedenza: appariranno dei nuovi messaggi riguardo al bridge e al - firewall, ma il bridge non sarà attivato e il firewall, essendo in - modalità <option>open</option>, non impedirà nessuna + firewall, ma il bridge non sarà attivato e il firewall, essendo in + modalità <option>open</option>, non impedirà nessuna operazione.</para> - <para>Se ci dovessero essere dei problemi, è il caso di scoprire ora + <para>Se ci dovessero essere dei problemi, è il caso di scoprire ora da cosa derivino e risolverli prima di continuare.</para> </sect1> @@ -247,8 +247,8 @@ firewall_logging="YES"</programlisting> <para>A questo punto dovrebbe essere possibile inserire la macchina tra due gruppi di host senza che venga compromessa qualsiasi - possibilità di comunicazione tra di loro. Se è così, - il prossimo passo è quello di aggiungere le parti + possibilità di comunicazione tra di loro. Se è così, + il prossimo passo è quello di aggiungere le parti <literal>net.link.ether.bridge.<replaceable>[blah]</replaceable>=<replaceable>[blah]</replaceable></literal> di queste righe al file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>, in modo che vengano eseguite all'avvio della macchina.</para> @@ -257,19 +257,19 @@ firewall_logging="YES"</programlisting> <sect1 id="filtering-bridges-ipfirewall"> <title>Configurazione del Firewall</title> - <para>Ora è arrivato il momento di creare il proprio file con le + <para>Ora è arrivato il momento di creare il proprio file con le regole per il firewall, in modo da rendere sicura la rete interna. - Ci sono delle complicazioni nel fare questo, perché non tutte le - funzionalità del firewall sono disponibili sui pacchetti inoltrati - dal bridge. Inoltre, c'è una differenza tra i pacchetti che stanno + Ci sono delle complicazioni nel fare questo, perché non tutte le + funzionalità del firewall sono disponibili sui pacchetti inoltrati + dal bridge. Inoltre, c'è una differenza tra i pacchetti che stanno per essere inoltrati dal bridge e quelli indirizzati alla macchina locale. In generale, i pacchetti che entrano nel bridge vengono processati dal firewall solo una volta, non due come al solito; infatti vengono filtrati solo in ingresso, quindi qualsiasi regola che usi <option>out</option> - oppure <option>xmit</option> non verrà mai eseguita. Personalmente - uso <option>in via</option> che è una sintassi più antica, + oppure <option>xmit</option> non verrà mai eseguita. Personalmente + uso <option>in via</option> che è una sintassi più antica, ma che ha un senso quando la si legge. - Un'altra limitazione è che si possono usare solo i comandi + Un'altra limitazione è che si possono usare solo i comandi <option>pass</option> e <option>drop</option> per i pacchetti filtrati dal bridge. Cose avanzate come <option>divert</option>, <option>forward</option> o <option>reject</option> non sono disponibili. @@ -277,37 +277,37 @@ firewall_logging="YES"</programlisting> e verso la macchina bridge stessa (sempre che le sia stato assegnato un IP).</para> - <para>Nuovo in FreeBSD 4.0 è il concetto di stateful filtering. - Questo è un grande miglioramento per il traffico + <para>Nuovo in FreeBSD 4.0 è il concetto di stateful filtering. + Questo è un grande miglioramento per il traffico <acronym>UDP</acronym>, che consiste tipicamente di una richiesta in uscita, seguita a breve termine da una risposta con la stessa coppia di indirizzi IP e numeri di porta (ma con mittente e destinatario invertiti, ovviamente). Per i firewall che non supportano il mantenimento di stato, - non c'è modo di gestire questo breve scambio di dati come una - sessione unica. Ma con un firewall che può + non c'è modo di gestire questo breve scambio di dati come una + sessione unica. Ma con un firewall che può <quote>ricordarsi</quote> di un pacchetto <acronym>UDP</acronym> in uscita e permette una risposta nei minuti successivi, gestire i - servizi <acronym>UDP</acronym> è semplice. - L'esempio seguente mostra come fare. La stessa cosa è + servizi <acronym>UDP</acronym> è semplice. + L'esempio seguente mostra come fare. La stessa cosa è possibile farla con i pacchetti <acronym>TCP</acronym>. Questo permette di evitare qualche tipo di attacco denial of service e altri sporchi trucchi, ma tipicamente fa anche crescere velocemente la tabella di stato.</para> <para>Vediamo un esempio di configurazione. Bisogna notare che all'inizio - del file <filename>/etc/rc.firewall</filename> ci sono già delle + del file <filename>/etc/rc.firewall</filename> ci sono già delle regole standard per l'interfaccia di loopback - <devicename>lo0</devicename>, quindi non ce ne occuperemo più ora. + <devicename>lo0</devicename>, quindi non ce ne occuperemo più ora. Le regole personalizzate andrebbero messe in un file a parte (per esempio <filename>/etc/rc.firewall.local</filename>) e caricate all'avvio modificando la riga del file <filename>/etc/rc.conf</filename> dove era - stata definita la modalità <option>open</option> con:</para> + stata definita la modalità <option>open</option> con:</para> <programlisting>firewall_type="/etc/rc.firewall.local"</programlisting> <important> <para>Bisogna specificare il path <emphasis>completo</emphasis> - del file, altrimenti non verrà caricato con il rischio di + del file, altrimenti non verrà caricato con il rischio di rimanere tagliati fuori dalla rete.</para> </important> @@ -316,7 +316,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting> <devicename>xl0</devicename> verso l'interno (<acronym>LAN</acronym>). La macchina bridge ha assegnato l'IP <hostid role="ipaddr">1.2.3.4</hostid> - (è impossibile che il vostro <acronym>ISP</acronym> vi assegni un + (è impossibile che il vostro <acronym>ISP</acronym> vi assegni un indirizzo simile a questo, ma per l'esempio va bene).</para> <programlisting># Le connessioni di cui abbiamo mantenuto lo stato vengono fatte passare subito @@ -328,7 +328,7 @@ add drop all from 172.16.0.0/12 to any in via fxp0 add drop all from 192.168.0.0/16 to any in via fxp0 # Permette alla macchina bridge di connettersi con chi vuole -# (se la macchina è IP-less non includere questi comandi) +# (se la macchina è IP-less non includere questi comandi) add pass tcp from 1.2.3.4 to any setup keep-state add pass udp from 1.2.3.4 to any keep-state add pass ip from 1.2.3.4 to any @@ -346,7 +346,7 @@ add pass tcp from any to relay 25 in via fxp0 setup keep-state # Permette i trasferimenti di zona solo dal name server secondario [dns2.nic.it] add pass tcp from 193.205.245.8 to ns 53 in via fxp0 setup keep-state # Lascia passare i controlli ident: -# è meglio che aspettare che vadano in timeout +# è meglio che aspettare che vadano in timeout add pass tcp from any to any 113 in via fxp0 setup keep-state # Permette connessioni nel range di "quarantena". add pass tcp from any to any 49152-65535 in via fxp0 setup keep-state @@ -364,7 +364,7 @@ add pass icmp from any to any icmptypes 8 keep-state add pass icmp from any to any icmptypes 3 add pass icmp from any to any icmptypes 11 -# Tutto il resto è sospetto +# Tutto il resto è sospetto add drop log all from any to any</programlisting> <para>Coloro che hanno configurato un firewall in precedenza potrebbero aver @@ -374,52 +374,52 @@ add drop log all from any to any</programlisting> <programlisting>add deny all from 1.2.3.4/8 to any in via fxp0</programlisting> <para>Ovvero, non far entrare dall'esterno pacchetti che affermano di venire - dalla rete interna. Questa è una cosa che solitamente viene fatta + dalla rete interna. Questa è una cosa che solitamente viene fatta per essere sicuri che qualcuno non provi a eludere il packet filter, generando falsi pacchetti che sembrano venire dall'interno. Il problema - è che c'è <emphasis>almeno</emphasis> un host - sull'interfaccia esterna che non si può ignorare: il router. - Solitamente, però, gli <acronym>ISP</acronym> eseguono il controllo + è che c'è <emphasis>almeno</emphasis> un host + sull'interfaccia esterna che non si può ignorare: il router. + Solitamente, però, gli <acronym>ISP</acronym> eseguono il controllo anti-spoof sui loro router e quindi non ce ne dobbiamo preoccupare.</para> <para>L'ultima riga sembra un duplicato della regola di default, ovvero non far passare nulla che non sia stato specificatamente permesso. In - verità c'è una differenza: tutto il traffico sospetto - verrà loggato.</para> + verità c'è una differenza: tutto il traffico sospetto + verrà loggato.</para> <para>Ci sono due regole per permettere il traffico <acronym>SMTP</acronym> e <acronym>DNS</acronym> verso il mail server e il name server, se ne avete. Ovviamente l'intero set di regole deve essere personalizzato - per le proprie esigenze, questo non è altro che uno specifico - esempio (il formato delle regole è spiegato dettagliatamente nella - man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinché + per le proprie esigenze, questo non è altro che uno specifico + esempio (il formato delle regole è spiegato dettagliatamente nella + man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinché <quote>relay</quote> e <quote>ns</quote> siano interpretati correttamente, la risoluzione dei nomi deve funzionare - <emphasis>prima</emphasis> che il bridge sia attivato. Questo è un + <emphasis>prima</emphasis> che il bridge sia attivato. Questo è un chiaro esempio che dimostra l'importanza di settare l'IP sulla corretta - scheda di rete. In alternativa è possibile specificare - direttamente l'indirizzo IP anziché il nome host (cosa necessaria - se la macchina è IP-less).</para> + scheda di rete. In alternativa è possibile specificare + direttamente l'indirizzo IP anziché il nome host (cosa necessaria + se la macchina è IP-less).</para> <para>Le persone che sono solite configurare un firewall probabilmente avranno sempre usato una regola <option>reset</option> o <option>forward</option> per i pacchetti ident (porta 113 <acronym>TCP</acronym>). Sfortunatamente, questa non - è una scelta applicabile con il bridge, quindi la cosa migliore - è lasciarli passare fino alla destinazione. Finché la + è una scelta applicabile con il bridge, quindi la cosa migliore + è lasciarli passare fino alla destinazione. Finché la macchina di destinazione non ha un demone ident attivo, questa tecnica - è relativamente sicura. L'alternativa è proibire le + è relativamente sicura. L'alternativa è proibire le connessioni sulla porta 113, creando qualche problema con servizi tipo <acronym>IRC</acronym> (le richieste ident devono andare in timeout).</para> - <para>L'unica altra cosa un po' particolare che potete aver notato è - che c'è una regola per lasciar comunicare la macchina bridge e - un'altra per gli host della rete interna. Ricordate che questo è + <para>L'unica altra cosa un po' particolare che potete aver notato è + che c'è una regola per lasciar comunicare la macchina bridge e + un'altra per gli host della rete interna. Ricordate che questo è dovuto al fatto che i due tipi di traffico prendono percorsi differenti attraverso il kernel e di conseguenza anche dentro il packet filter. La - rete interna passerà attraverso il bridge, mentre la macchina - locale userà il normale stack IP per le connessioni. Perciò + rete interna passerà attraverso il bridge, mentre la macchina + locale userà il normale stack IP per le connessioni. Perciò due regole per gestire due casi differenti. Le regole <literal>in via <devicename>fxp0</devicename></literal> funzionano in entrambi i casi. In generale, se usate regole <option>in via</option> attraverso il @@ -435,7 +435,7 @@ add drop log all from any to any</programlisting> in lingua inglese, a cura di Nick Sayer e Steve Peterson.</para> <para>Un grosso ringraziamento va a Luigi Rizzo per l'implementazione - delle funzionalità di bridging in FreeBSD e per il tempo che mi ha + delle funzionalità di bridging in FreeBSD e per il tempo che mi ha dedicato rispondendo ad alcune mie domande a riguardo.</para> </sect1> </article> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml index d54b29df06..d62ca1628b 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml @@ -57,25 +57,25 @@ <sect1> <title>Introduzione</title> - <para>Molta gente non può far convivere questi sistemi operativi + <para>Molta gente non può far convivere questi sistemi operativi senza avere a disposizione un hard disk di grosse dimensioni, - perciò sono state incluse informazioni speciali sui drive EIDE - di grosse dimensioni. Poiché ci sono così tante + perciò sono state incluse informazioni speciali sui drive EIDE + di grosse dimensioni. Poiché ci sono così tante combinazioni di possibili sistemi operativi e configurazioni di hard disk, - la <xref linkend="ch5"/> potrebbe esserti di aiuto più + la <xref linkend="ch5"/> potrebbe esserti di aiuto più di altre. Contiene descrizioni di specifiche configurazioni che usano molteplici sistemi operativi.</para> - <para>Questo documento assume che tu abbia già fatto posto sul tuo + <para>Questo documento assume che tu abbia già fatto posto sul tuo hard disk per un altro sistema operativo. Ogni volta che ripartizioni il tuo hard disk, corri il rischio di distruggere e quindi perdere i dati sulle partizioni originali. In ogni caso, - se il tuo hard disk è completamente occupato dal DOS, potresti + se il tuo hard disk è completamente occupato dal DOS, potresti usare FIPS (incluso nel CDROM di FreeBSD nella directory <filename class="directory">\TOOLS</filename> oppure via <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/">ftp</ulink>). Ti permette di ripartizionare il tuo hard disk senza distruggere i - dati già contenuti. C'è anche un programma commerciale + dati già contenuti. C'è anche un programma commerciale chiamato <application>&partitionmagic;</application>, che ti permette di ridimensionare e cancellare partizioni senza conseguenze.</para> </sect1> @@ -85,15 +85,15 @@ <para>Si tratta solo di brevi descrizioni dei diversi boot manager che potresti trovare. A seconda del tuo computer, potresti trovare - utile usarne più di uno sullo stesso sistema.</para> + utile usarne più di uno sullo stesso sistema.</para> <variablelist> <varlistentry> <term>Boot Easy</term> <listitem> - <para>Questo è il boot manager standard fornito con FreeBSD. - Ha la possibilità di far partire qualsiasi cosa, incluso BSD, + <para>Questo è il boot manager standard fornito con FreeBSD. + Ha la possibilità di far partire qualsiasi cosa, incluso BSD, &os2; (HPFS), &windows; 95 (FAT e FAT32), e Linux. Le partizioni vengono scelte con i tasti funzione (F1-F12).</para> </listitem> @@ -105,15 +105,15 @@ <listitem> <para>Questo fa partire FAT, FAT32, HPFS, FFS (FreeBSD), ed EXT2 (Linux). Le partizioni vengono scelte usando i tasti freccia. - L'&os2; Boot Manager è + L'&os2; Boot Manager è l'unico ad usare una propria partizione separata, diversamente dagli altri, che usano il master boot record (MBR). Di conseguenza, deve essere installato prima del 1024esimo cilindro per evitare - problemi di avvio. Può far partire Linux usando LILO quando - questo è parte del settore di avvio, non dell'MBR. + problemi di avvio. Può far partire Linux usando LILO quando + questo è parte del settore di avvio, non dell'MBR. Leggi gli <ulink url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/HOWTO-INDEX.html">HOWTO - di Linux</ulink> sul World Wide Web per avere più + di Linux</ulink> sul World Wide Web per avere più informazioni su come far partire Linux con il boot manager di &os2;.</para> </listitem> @@ -123,12 +123,12 @@ <term>OS-BS</term> <listitem> - <para>Questa è un'alternativa a Boot Easy. Ti dà - più controllo sul processo di avvio, con la - possibilità di impostare la partizione di default da cui + <para>Questa è un'alternativa a Boot Easy. Ti dà + più controllo sul processo di avvio, con la + possibilità di impostare la partizione di default da cui partire e il timeout di avvio. La versione beta di questo programma ti permette di avviare - scegliendo il sistema operativo con i tasti freccia. È + scegliendo il sistema operativo con i tasti freccia. È incluso nel cd di FreeBSD nella directory <filename>\TOOLS</filename> oppure via <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/">ftp</ulink>.</para> @@ -139,7 +139,7 @@ <term>LILO, o LInux LOader</term> <listitem> - <para>Questo è un boot manager limitato. Farà partire + <para>Questo è un boot manager limitato. Farà partire FreeBSD, sebbene siano necessari alcuni accorgimenti e sistemazioni nel file di configurazione.</para> </listitem> @@ -149,11 +149,11 @@ <note id="fat32"> <title>A proposito di FAT32</title> - <para>FAT32 è il rimpiazzo al file system FAT incluso nella Release + <para>FAT32 è il rimpiazzo al file system FAT incluso nella Release Beta SR2 di Microsoft, che dovrebbe essere installata con &windows; 95 a partire dalla fine del 1996. Converte il normale file system FAT e ti permette di usare cluster di - dimensioni più piccole per hard disk di dimensioni maggiori. + dimensioni più piccole per hard disk di dimensioni maggiori. Inoltre FAT32 modifica il settore di avvio tradizionale e la tabella di allocazione, rendendola incompatibile con alcuni Boot Manager.</para> @@ -185,24 +185,24 @@ <para>Parto dalla partizione &ms-dos; o dal dischetto di avvio di &windows; 95 che contiene l'utility <filename>FDISK.EXE</filename> e creo una piccola partizione primaria da 50 MB - (35-40 per &windows; 95, più un po' di spazio per respirare) - sul primo disco. Creo anche una partizione più grande sul + (35-40 per &windows; 95, più un po' di spazio per respirare) + sul primo disco. Creo anche una partizione più grande sul secondo hard disk per le applicazioni di &windows; e per i dati.</para> </step> <step> - <para>Faccio ripartire ed installo &windows; 95 (più facile a + <para>Faccio ripartire ed installo &windows; 95 (più facile a dirsi che a farsi) sulla partizione <filename>C:</filename>.</para> </step> <step> - <para>La prossima cosa che farò sarà installare Linux. + <para>La prossima cosa che farò sarà installare Linux. Non sono sicuro per le altre distribuzioni, ma la <ulink url="http://www.slackware.com">Slackware</ulink> include LILO (guarda la <xref linkend="ch2"/>). Quando ripartiziono il mio hard disk con l'<command>fdisk</command> di Linux, - metterò tutto ciò che riguarda Linux sul primo hard + metterò tutto ciò che riguarda Linux sul primo hard disk (probabilmente 300 MB per una partizione di root decente e un po' di spazio di swap).</para> </step> @@ -218,13 +218,13 @@ <para>La parte rimanente di hard disk va a FreeBSD. Assicurati anche che la <quote>slice</quote> root di FreeBSD non vada oltre il 1024esimo cilindro. (Il 1024esimo - cilindro è circa intorno ai 528 MB in un disco ipotetico, - il mio, di 720 MB). Userò il resto dell'hard disk + cilindro è circa intorno ai 528 MB in un disco ipotetico, + il mio, di 720 MB). Userò il resto dell'hard disk (circa 270 MB) per <filename class="directory">/usr</filename> e <filename class="directory">/</filename>. Il resto del secondo hard disk (la grandezza varia a seconda di quanto spazio ho lasciato agli applicativi e ai dati per &windows; - quando ho creato la partizione nel primo passo) può + quando ho creato la partizione nel primo passo) può essere usata per <filename class="directory">/usr/src</filename> e per lo spazio di swap.</para> </step> @@ -267,15 +267,15 @@ Press Esc to continue <step> <para>Installazione di FreeBSD. Assicurati di avviare il computer con il primo hard disk configurato con <quote>NORMAL</quote> nel BIOS. - Se non è così, dovrai settare la vera geometria - del disco all'avvio (per arrivare a fare ciò, fai partire + Se non è così, dovrai settare la vera geometria + del disco all'avvio (per arrivare a fare ciò, fai partire &windows; 95 e consulta Microsoft Diagnostics (<filename>MSD.EXE</filename>), o controlla il BIOS) con il parametro <literal>hd0=1416,16,63</literal> dove <replaceable> - 1416</replaceable> è il numero di cilindri sull'hard disk, - <replaceable>16</replaceable> è il numero di testine per + 1416</replaceable> è il numero di cilindri sull'hard disk, + <replaceable>16</replaceable> è il numero di testine per traccia, o <quote>heads per track</quote>, e - <replaceable>63</replaceable> è il numero di settori per + <replaceable>63</replaceable> è il numero di settori per traccia sul drive.</para> </step> @@ -287,7 +287,7 @@ Press Esc to continue <step> <para>Al riavvio, Boot Easy dovrebbe riconoscere le tre partizioni - avviabili, cioè quella DOS (ovvero &windows; 95), Linux, e + avviabili, cioè quella DOS (ovvero &windows; 95), Linux, e BSD (FreeBSD).</para> </step> </procedure> @@ -298,33 +298,33 @@ Press Esc to continue <para>Molti sistemi operativi sono molto pignoli su come e dove devono essere messi sull'hard disk. &windows; 95 deve essere sulla prima - partizione primaria sul primo hard disk. &os2; fa eccezione. Può + partizione primaria sul primo hard disk. &os2; fa eccezione. Può essere installato in una partizione primaria o estesa sul primo o sul secondo hard disk. Se non sei sicuro, mantieni la parte avviabile di partizione sotto il 1024esimo cilindro.</para> <para>Se installi &windows; 95 su un sistema BSD esistente, questo - <quote>distruggerà</quote> l'MBR, e dovrai reinstallare il boot - manager precedente. Boot Easy può essere reinstallato usando + <quote>distruggerà</quote> l'MBR, e dovrai reinstallare il boot + manager precedente. Boot Easy può essere reinstallato usando l'utility <filename>BOOTINST.EXE</filename> inclusa nella directory <filename class="directory">\TOOLS</filename> sul cdrom, oppure via <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/"> ftp</ulink>. Puoi anche ricominciare l'installazione e andare all'editor delle - partizioni. Da lì, marcare la partizione di FreeBSD come + partizioni. Da lì, marcare la partizione di FreeBSD come avviabile, scegliere Boot Manager, e quindi digitare W per scrivere le informazioni nell'MBR. Puoi ora riavviare, e Boot Easy dovrebbe riconoscere &windows; 95 e DOS.</para> - <para>Ricordati che &os2; può leggere partizioni FAT e HPFS, ma non - FFS (FreeBSD) o EXT2 (Linux). Diversamente &windows; 95 può + <para>Ricordati che &os2; può leggere partizioni FAT e HPFS, ma non + FFS (FreeBSD) o EXT2 (Linux). Diversamente &windows; 95 può leggere e scrivere solo su FAT o FAT32 (guarda la <xref linkend="ch2"/>). - FreeBSD può leggere gran parte degli altri file system, ma al - momento non può leggere partizioni HPFS. Linux può leggere - partizioni HPFS, ma non può scrivervi. Versioni recenti del kernel + FreeBSD può leggere gran parte degli altri file system, ma al + momento non può leggere partizioni HPFS. Linux può leggere + partizioni HPFS, ma non può scrivervi. Versioni recenti del kernel di Linux (2.x) possono leggere e scrivere su partizioni di &windows; 95 di - tipo VFAT (VFAT è ciò che permette a &windows; 95 di avere - i nomi di file lunghi - è molto simile alla FAT). - Linux può leggere e scrivere sulla maggior parte dei file system. + tipo VFAT (VFAT è ciò che permette a &windows; 95 di avere + i nomi di file lunghi - è molto simile alla FAT). + Linux può leggere e scrivere sulla maggior parte dei file system. Capito? Lo spero...</para> </sect1> @@ -336,9 +336,9 @@ Press Esc to continue <para>FreeBSD + &windows; 95: Se hai installato FreeBSD dopo &windows; 95, dovresti vedere <literal>DOS</literal> nel menu di Boot Easy. Questo - è &windows; 95. Se hai installato &windows; 95 dopo FreeBSD, leggi + è &windows; 95. Se hai installato &windows; 95 dopo FreeBSD, leggi la <xref linkend="ch4"/> sopra. - Fin quando il tuo hard disk non ha più di 1024 cilindri, non + Fin quando il tuo hard disk non ha più di 1024 cilindri, non dovrebbero esserci problemi. Se una partizione va oltre il 1024esimo cilindro, e hai messaggi di errore come <errorname>invalid system disk</errorname> sotto @@ -353,8 +353,8 @@ Press Esc to continue tua partizione FreeBSD e farla partire).</para> <para>FreeBSD + &os2; + &windows; 95: Nulla di nuovo qui. Il boot manager - di &os2; può far partire tutti questi sistemi operativi, - cosicché non dovrebbero esserci problemi.</para> + di &os2; può far partire tutti questi sistemi operativi, + cosicché non dovrebbero esserci problemi.</para> <para>FreeBSD + Linux: Puoi usare Boot Easy per far partire tutti e due i sistemi operativi.</para> @@ -369,7 +369,7 @@ Press Esc to continue <para>Ci sono molti <ulink url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/HOWTO-INDEX.html">HOW-TO su Linux</ulink> che trattano come affrontare il problema di avere - più sistemi operativi sullo stesso hard disk.</para> + più sistemi operativi sullo stesso hard disk.</para> <para>Il <ulink url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/mini/Linux+DOS+Win95+OS2.html">Linux+DOS+Win95+OS2 @@ -379,7 +379,7 @@ Press Esc to continue mini-HOWTO</ulink> potrebbe essere anch'esso interessante. Anche il <ulink url="http://www.in.net/~jkatz/win95/Linux-HOWTO.html">Linux-HOWTO</ulink> - è di grande aiuto.</para> + è di grande aiuto.</para> <para>L'<ulink url="http://www.tburke.net/info/ntldr/ntldr_hacking_guide.htm">&windowsnt; @@ -405,11 +405,11 @@ Press Esc to continue <email>rhh@ct.picker.com</email>)</emphasis></para> <para>Questa sezione prova a fornire abbastanza informazioni di base - sugli hard disk e sul processo di avvio così da - essere poi capaci di determinare le cause dei problemi più + sugli hard disk e sul processo di avvio così da + essere poi capaci di determinare le cause dei problemi più frequenti che potreste affrontare al momento dell'installazione e della - configurazione di più sistemi operativi. Inizia con un - linguaggio semplice, così potresti voler scorrere la pagina fino a + configurazione di più sistemi operativi. Inizia con un + linguaggio semplice, così potresti voler scorrere la pagina fino a quando non ti sembri difficile e cominciare quindi da quel punto a leggere.</para> @@ -418,7 +418,7 @@ Press Esc to continue <para>Sono generalmente usati tre termini fondamentali per descrivere l'allocazione dei dati sull'hard disk: Cylinders (Cilindri), Heads - (Testine), e Sectors (Settori). Non è particolarmente importante + (Testine), e Sectors (Settori). Non è particolarmente importante sapere esattamente cosa significano questi termini e quale sia il loro compito specifico, ma interessa sapere che, insieme, identificano dove si trovano fisicamente i dati sull'hard disk.</para> @@ -430,7 +430,7 @@ Press Esc to continue fisica del disco dell'hard disk. Ci sono generalmente 512 byte per settore, e 63 settori per traccia, mentre il numero di cilindri e testine varia a seconda del tipo di hard disk. - In questo modo puoi trovare la quantità di dati che il disco + In questo modo puoi trovare la quantità di dati che il disco potrebbe contenere semplicemente calcolando:</para> <informalexample> @@ -439,7 +439,7 @@ Press Esc to continue </informalexample> <para>Per esempio, sul mio Western Digital AC31600 EIDE, questo - è:</para> + è:</para> <informalexample> <para>(3148 cilindri) × (16 testine) × (63 @@ -448,31 +448,31 @@ Press Esc to continue <para>che sarebbe 1,624,670,208 byte, o circa 1.6 Giga.</para> - <para>Puoi scoprire la geometria fisica del disco (cioè il numero + <para>Puoi scoprire la geometria fisica del disco (cioè il numero di cilindri, testine, e il fattore settori/tracciati) del tuo hard disk usando ATAID o altri programmi reperibili su Internet. Probabilmente il - tuo hard disk ti è stato venduto con queste informazioni. + tuo hard disk ti è stato venduto con queste informazioni. Comunque stai attento: se stai usando l'opzione LBA del BIOS (vedi la <xref linkend="limits"/>), non puoi usare un qualsiasi programma per - conoscere la geometria fisica. Questo perché molti programmi (ad + conoscere la geometria fisica. Questo perché molti programmi (ad esempio <filename>MSD.EXE</filename> o l'fdisk di FreeBSD) non identificano la geometria fisica del disco, fanno invece riferimento alla <firstterm>geometria traslata</firstterm> (Numeri virtuali usando - LBA). Continua a leggere per saperne di più.</para> + LBA). Continua a leggere per saperne di più.</para> <para>Un altro aspetto interessante di questi termini. Dati 3 numeri—un numero di cilindri, un numero di testine, e un numero - di settori per tracciato—si può identificare uno specifico + di settori per tracciato—si può identificare uno specifico settore assoluto (un blocco di 512 byte di dati) sull'hard disk. I cilindri e le testine sono numerati partendo da 0, e i settori sono numerati partendo da 1.</para> - <para>Per quelli che sono interessati a dettagli più tecnici, + <para>Per quelli che sono interessati a dettagli più tecnici, informazioni sulla geometria dei dischi, settori di avvio, BIOS, e - altro, possono trovare grandi quantità di informazioni in + altro, possono trovare grandi quantità di informazioni in Internet. Basta fare una ricerca con Lycos, Yahoo e altri digitando <literal>boot sector</literal> o <literal>master boot record</literal>. - Tra le numerose informazioni utili che si possono trovare c'è il + Tra le numerose informazioni utili che si possono trovare c'è il pacchetto di documentazione <citetitle>How It Works</citetitle> (in italiano <quote>Come Funziona</quote>) di Hale Landis. Guarda la <xref linkend="sources"/> per alcuni puntatori a questo @@ -488,10 +488,10 @@ Press Esc to continue <para>Sul primo settore del tuo disco (Cyl 0, Head 0, Sector 1) risiede il Master Boot Record (MBR). Questo contiene una mappa del tuo disco. Identifica fino a 4 <firstterm>partizioni</firstterm>, ciascuna delle - quali è uno spazio, una parte, di quel disco. FreeBSD chiama + quali è uno spazio, una parte, di quel disco. FreeBSD chiama queste partizioni <firstterm>slices</firstterm> per evitare confusione con le sue partizioni, di cui ora non parleremo. - Ciascuna partizione può contenere un sistema operativo + Ciascuna partizione può contenere un sistema operativo diverso.</para> <para>Ogni elemento che rappresenta una partizione presente nell'MBR ha un @@ -500,7 +500,7 @@ Press Esc to continue Cylinder/Head/Sector</firstterm>. Il Partition ID mostra di che tipo di partizione si tratta (di che sistema operativo) e i valori di inizio/fine dicono dove questa si trova. La <xref linkend="tbl-pid"/> - mostra una lista di partition ID più comuni.</para> + mostra una lista di partition ID più comuni.</para> <table id="tbl-pid"> <title>Partition ID</title> @@ -561,8 +561,8 @@ Press Esc to continue </table> <para>Nota che non tutte le partizioni sono avviabili (per esempio quelle - DOS estese). Alcune lo sono, altre no. Ciò che rende una - partizione avviabile è la configurazione del <firstterm>Partition + DOS estese). Alcune lo sono, altre no. Ciò che rende una + partizione avviabile è la configurazione del <firstterm>Partition Boot Sector</firstterm> che si trova all'inizio di ciascuna partizione.</para> @@ -574,20 +574,20 @@ Press Esc to continue tuo sistema. Questo guarda la tavola delle partizioni dell'MBR corrispondente alla partizione che hai scelto, usa l'informazione sullo Start Cylinder/Head/Sector per quella partizione, carica il Partition - Boot Sector per quella partizione, e sli dà il controllo. + Boot Sector per quella partizione, e sli dà il controllo. Quel settore di avvio per la partizione contiene abbastanza informazioni per cominciare a caricare il sistema operativo di quella partizione.</para> - <para>Un particolare che abbiamo sorvolato e che è importante + <para>Un particolare che abbiamo sorvolato e che è importante conoscere. Tutti gli hard disk hanno l'MBR. Ad ogni modo, quello - importante è quello del disco che viene rilevato per primo dal - BIOS. Se hai solo hard disk IDE, è il primo disco IDE - (cioè il disco primario del controller primario). + importante è quello del disco che viene rilevato per primo dal + BIOS. Se hai solo hard disk IDE, è il primo disco IDE + (cioè il disco primario del controller primario). Stessa cosa per i sistemi SCSI. Se hai sia SCSI che IDE invece, i dischi IDE vengono riconosciuti per primi dal - BIOS, quindi il primo disco IDE è quello che viene riconosciuto - per primo. Il boot manager che installerai si troverà quindi + BIOS, quindi il primo disco IDE è quello che viene riconosciuto + per primo. Il boot manager che installerai si troverà quindi sull'MBR del primo disco riconosciuto come descritto.</para> </sect2> @@ -602,17 +602,17 @@ Press Esc to continue BIOS</title> <para>La prima parte del processo di avvio viene effettuata attraverso - il BIOS, (se questo è un termine nuovo per te, il BIOS è + il BIOS, (se questo è un termine nuovo per te, il BIOS è un chip contenente del software presente sulla scheda madre che contiene il codice di avviamento per il computer). Quindi, questa - prima parte del processo è soggetta alle limitazioni + prima parte del processo è soggetta alle limitazioni dell'interfaccia del BIOS.</para> <para>L'interfaccia BIOS usata per leggere gli hard disk in questo momento (INT 13H, Subfunction 2) alloca 10 bit per il Cylinder Number, 8 bit per l'Head Number, e 6 bit per il Sector Number. Questo porta gli utenti ad essere sottoposti a dei limiti (per esempio i boot - manager installati nell'MBR così come i loader installati nei + manager installati nell'MBR così come i loader installati nei Boot Sector) che ora vediamo:</para> <itemizedlist> @@ -625,19 +625,19 @@ Press Esc to continue </listitem> <listitem> - <para>64 settori/traccia, massimo (in realtà 63, - <literal>0</literal> non è disponibile)</para> + <para>64 settori/traccia, massimo (in realtà 63, + <literal>0</literal> non è disponibile)</para> </listitem> </itemizedlist> <para>Ora, hard disk grossi hanno molti cilindri, ma non molte testine, quindi invariabilmente con grandi hard disk il numero di cilindri - sarà più alto di 1024. A causa di questo e della + sarà più alto di 1024. A causa di questo e della situazione dell'interfaccia BIOS, non puoi far partire un sistema operativo da qualsiasi punto del disco. Il codice di avvio (il boot manager e il loader del sistema operativo devono essere nei settori di avvio di tutte le partizioni avviabili) deve risiedere entro il limite - dei 1024 cilindri. In pratica, se il tuo hard disk è generico + dei 1024 cilindri. In pratica, se il tuo hard disk è generico e contiene 16 testine, questo si tramuta in:</para> <informalexample> @@ -645,28 +645,28 @@ Press Esc to continue settori/traccia × 512 byte/settore</para> </informalexample> - <para>che è intorno al summenzionato limite dei 528MB.</para> + <para>che è intorno al summenzionato limite dei 528MB.</para> - <para>Qui è dove entra in gioco l'LBA (Logical Block Addressing, + <para>Qui è dove entra in gioco l'LBA (Logical Block Addressing, Indirizzamento Logico dei Blocchi) del BIOS. L'LBA del BIOS fornisce all'utente delle API del BIOS accesso ai cilindri fisici oltre al 1024esimo attraverso l'interfaccia BIOS ridefinendo un cilindro. Quindi, rimappa cilindri e testine, facendo sembrare al BIOS che il - computer contenga meno cilindri e più testine di quanto in - realtà non ne abbia. + computer contenga meno cilindri e più testine di quanto in + realtà non ne abbia. In altre parole, si avvantaggia del fatto che gli hard disk hanno relativamente poche testine e molti cilindri semplicemente bilanciando tra cilindri e testine facendo in modo che tutti e due i numeri rimangano sotto la soglia (1024 cilindri, 256 testine).</para> - <para>Con l'LBA del BIOS, la limitazione agli hard disk è + <para>Con l'LBA del BIOS, la limitazione agli hard disk è virtualmente eliminata (beh, spostata ad 8 Gigabyte). Se hai un BIOS che supporta l'LBA, puoi mettere FreeBSD o qualsiasi altro OS in qualsiasi parte tu voglia senza toccare il limite dei 1024 cilindri.</para> <para>Per usare ancora l'esempio del mio Western Digital da 1.6 - Giga, la sua geometria fisica è:</para> + Giga, la sua geometria fisica è:</para> <informalexample> <para>(3148 cilindri, 16 testine, 63 settori/traccia, 512 @@ -691,10 +691,10 @@ Press Esc to continue <title>Boot Manager e Allocazione del Disco</title> <para>Un altro punto di cui tener conto al momento al momento - dell'installazione di un boot manager, è quello di ricordarsi - di allocare spazio per il tuo boot manager. È meglio aver + dell'installazione di un boot manager, è quello di ricordarsi + di allocare spazio per il tuo boot manager. È meglio aver presente fin da subito questo problema, per non accorgersene troppo - tardi e dover quindi reinstallare uno o più sistemi + tardi e dover quindi reinstallare uno o più sistemi operativi.</para> <para>Se hai seguito il discorso nella <xref linkend="booting"/> a @@ -704,36 +704,36 @@ Press Esc to continue Bene, alcuni boot manager sono abbastanza piccoli da risiedere nel Master Boot Sector (Cilindro 0, Testina 0, Settore 0) insieme alla tabella delle partizioni. Alcuni invece hanno bisogno di un po' di - spazio in più e si estendono su alcuni settori oltre il Master + spazio in più e si estendono su alcuni settori oltre il Master Boot Sector nella traccia del Cilindro 0 Testina 0, dato che questa - è tipicamente libera.</para> + è tipicamente libera.</para> <para>Ecco qui. Alcuni sistemi operativi (incluso FreeBSD) fanno in modo che le loro partizioni possano cominciare subito dopo il Master - Boot Sector, cioè al cilindro 0, testina 0, settore 2 se vuoi. + Boot Sector, cioè al cilindro 0, testina 0, settore 2 se vuoi. Infatti, se dai al sysinstall di FreeBSD un disco con una parte - iniziale vuota oppure un disco vuoto, quello è il punto da cui - comincerà la partizione FreeBSD di default (o almeno lo ha + iniziale vuota oppure un disco vuoto, quello è il punto da cui + comincerà la partizione FreeBSD di default (o almeno lo ha fatto quando sono caduto in questa trappola). Poi quando vai ad - installare il tuo boot manager, se è uno che occupa alcuni - settori oltre all'MBR, andrà a sovrascrivere la parte iniziale + installare il tuo boot manager, se è uno che occupa alcuni + settori oltre all'MBR, andrà a sovrascrivere la parte iniziale dei dati della prima partizione. Nel caso di FreeBSD, questo sovrascrive il label del disco, e fa in modo da rendere non avviabile la partizione di FreeBSD.</para> - <para>Il modo più semplice per eliminare questo problema (e - lasciarti la flessibilità di provare in seguito differenti boot - manager) è quello di lasciare sempre la prima traccia del tuo + <para>Il modo più semplice per eliminare questo problema (e + lasciarti la flessibilità di provare in seguito differenti boot + manager) è quello di lasciare sempre la prima traccia del tuo hard disk completamente libera quando partizioni il tuo hard disk. - Ciò significa lasciare libero lo spazio tra il cilindro 0, + Ciò significa lasciare libero lo spazio tra il cilindro 0, testina 0, settore 2 fino a cilindro 0, testina 0, settore 63, e cominciare la prima partizione sul cilindro 0, testina 1, settore 1. - Per ciò che vale, quando crei una partizione DOS all'inizio del + Per ciò che vale, quando crei una partizione DOS all'inizio del tuo hard disk, il DOS lascia sempre questo spazio libero di default - (ecco perché molti boot manager presumono che sia libero). + (ecco perché molti boot manager presumono che sia libero). Quindi creare una partizione DOS all'inizio del disco toglie questi problemi tutti insieme. Mi piace fare da solo, creando una partizione - DOS da 1 mega all'inizio, perché questo evita che cambino le + DOS da 1 mega all'inizio, perché questo evita che cambino le lettere dei drive DOS quando ripartiziono in seguito.</para> <para>Come riferimento, i seguenti boot manager usano il Master Boot @@ -771,9 +771,9 @@ Press Esc to continue <title>Cosa fare se il tuo computer non parte?</title> <para>In alcuni momenti quando installi dei boot manager, potresti - lasciare l'MBR in uno stato in cui il computer non riesce più a - partire. Questo è spiacevole, ma possibile quando si utilizza - FDISK su di un boot manager già installato.</para> + lasciare l'MBR in uno stato in cui il computer non riesce più a + partire. Questo è spiacevole, ma possibile quando si utilizza + FDISK su di un boot manager già installato.</para> <para>Se hai una partizione DOS avviabile sul tuo hard disk, puoi partire da un floppy DOS, e poi eseguire il comando:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml index c85b24467f..229a731f7d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml @@ -14,7 +14,7 @@ <article lang="it"> <articleinfo> - <title>Per chi è alle Prime Armi sia con FreeBSD che con + <title>Per chi è alle Prime Armi sia con FreeBSD che con &unix;</title> <authorgroup> @@ -44,9 +44,9 @@ <abstract> <para>Congratulazioni per aver installato FreeBSD! Questa introduzione - é per chi é alle prime armi con FreeBSD - <emphasis>e</emphasis> &unix;—perciò comincia dalle basi. - Stai certamente usando la versione 2.0.5 o una più recente di + é per chi é alle prime armi con FreeBSD + <emphasis>e</emphasis> &unix;—perciò comincia dalle basi. + Stai certamente usando la versione 2.0.5 o una più recente di &os; distribuita da &os;.org, il tuo sistema ha (per il momento) un solo utente (te stesso)—e sei probabilmente abbastanza bravo con DOS/&windows; o &os2;.</para> @@ -61,10 +61,10 @@ <para>Entra (quando vedi <prompt>login:</prompt>) come l'utente che hai creato durante l'installazione oppure come <username>root</username>. (La tua installazione di FreeBSD dovrebbe - già avere un account di <username>root</username>; che può + già avere un account di <username>root</username>; che può andare ovunque e fare qualsiasi cosa, anche cancellare file essenziali, - perciò stai attento!) I simboli &prompt.user; e &prompt.root; - che incontrerai più avanti simboleggiano il prompt (i tuoi + perciò stai attento!) I simboli &prompt.user; e &prompt.root; + che incontrerai più avanti simboleggiano il prompt (i tuoi potrebbero essere differenti), dove &prompt.user; indica un utente ordinario e &prompt.root; indica <username>root</username>.</para> @@ -75,9 +75,9 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>exit</userinput></screen> </informalexample> - <para>tante volte quanto serve. Sì, premi + <para>tante volte quanto serve. Sì, premi <keysym>invio</keysym> dopo ogni comando, e ricordati che &unix; fa - distinzione tra maiuscole e minuscole—perciò + distinzione tra maiuscole e minuscole—perciò <command>exit</command>, non <command>EXIT</command>.</para> <para>Per spegnere il computer digita</para> @@ -101,8 +101,8 @@ <para>Puoi anche riavviarlo premendo <keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap><keycap>Canc</keycap></keycombo>. Lasciagli un po' di tempo per compiere il suo lavoro. Questo equivale a - <command>/sbin/reboot</command> nelle versioni più recenti di - FreeBSD ed è molto meglio che premere il bottone di reset. + <command>/sbin/reboot</command> nelle versioni più recenti di + FreeBSD ed è molto meglio che premere il bottone di reset. Non vorrai mica reinstallare tutto da capo, vero?</para> </sect1> @@ -137,33 +137,33 @@ <screen>Login group is ``jack''. Invite jack into other groups: <userinput>wheel</userinput></screen> </informalexample> - <para>Questo ti permetterà di entrare come l'utente + <para>Questo ti permetterà di entrare come l'utente <username>jack</username> e usare il comando &man.su.1; per diventare <username>root</username>. A quel punto non sarai - più preso in giro per essere entrato direttamente come + più preso in giro per essere entrato direttamente come <username>root</username>.</para> <para>Puoi uscire da <command>adduser</command> in qualsiasi momento premendo <keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>C</keycap></keycombo>, - e alla fine avrai l'opportunità di approvare il nuovo utente oppure + e alla fine avrai l'opportunità di approvare il nuovo utente oppure premere <keycap>n</keycap> per non farlo. Potresti voler creare un - secondo utente cosicché quando andrai a modificare i file + secondo utente cosicché quando andrai a modificare i file di <username>jack</username> avrai un'ancora di salvezza in caso qualcosa vada male.</para> <para>Una volta fatto questo, usa <command>exit</command> per tornare al prompt di login ed entrare come <username>jack</username>. - In generale è meglio cercare di lavorare da utente normale + In generale è meglio cercare di lavorare da utente normale in modo da non avere il potere—e il rischio—di <username>root</username>.</para> - <para>Se hai già creato un utente e vuoi che quell'utente sia in + <para>Se hai già creato un utente e vuoi che quell'utente sia in grado di usare <command>su</command> per diventare <username>root</username>, puoi entrare come <username>root</username> e modificare il file <filename>/etc/group</filename>, aggiungendo <username>jack</username> alla prima linea (il gruppo <groupname>wheel</groupname>). Ma prima devi fare pratica con - &man.vi.1;, l'editor di testo—oppure usa il più semplice + &man.vi.1;, l'editor di testo—oppure usa il più semplice &man.ee.1;, installato sulle recenti versioni di FreeBSD.</para> <para>Per cancellare un utente, usa il comando @@ -229,7 +229,7 @@ <term><command>ls <option>-a</option></command></term> <listitem> - <para>Mostra una lista dei file nascosti, cioè con un + <para>Mostra una lista dei file nascosti, cioè con un <quote>punto</quote> davanti al nome, insieme agli altri. Se sei <username>root</username>, i file <quote>puntati</quote> vengono mostrati anche senza l'opzione <option>-a</option>.</para> @@ -248,7 +248,7 @@ nella directory home dell'utente collegato in quel momento—per esempio, <filename>/usr/home/jack</filename>. Prova <command>cd <parameter>/cdrom</parameter></command>, e poi - <command>ls</command>, per scoprire se il tuo CDROM è + <command>ls</command>, per scoprire se il tuo CDROM è montato e funziona.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -271,7 +271,7 @@ <listitem> <para>Mostra <replaceable>nomefile</replaceable> sullo schermo. - Se è troppo lungo e ne puoi vedere solo la fine, + Se è troppo lungo e ne puoi vedere solo la fine, premi <keycap>BlocScorr</keycap> e usa <keycap>freccia-su</keycap> per muoverti in alto; puoi usare <keycap>BlocScorr</keycap> anche con le pagine man. Premi ancora @@ -288,7 +288,7 @@ <para>Noterai degli alias in <filename>.cshrc</filename> per alcuni dei comandi <command>ls</command> (sono molto convenienti). Puoi creare degli altri alias modificando - <filename>.cshrc</filename>. Puoi far sì che questi alias + <filename>.cshrc</filename>. Puoi far sì che questi alias diventino disponibili a tutti gli utenti mettendoli nel file di configurazione generale di <command>csh</command>, <filename>/etc/csh.cshrc</filename>.</para> @@ -298,7 +298,7 @@ <title>Ottenere Aiuto e Informazioni</title> <para>Ecco alcune risorse utili per ottenere aiuto. - <replaceable>Testo</replaceable> è qualcosa che puoi + <replaceable>Testo</replaceable> è qualcosa che puoi digitare a tuo piacere—normalmente si tratta di un comando o del nome di un file.</para> @@ -308,7 +308,7 @@ <replaceable>testo</replaceable></command></term> <listitem> - <para>Tutto ciò che contiene la stringa + <para>Tutto ciò che contiene la stringa <replaceable>testo</replaceable> nel <database>database whatis</database>.</para> </listitem> @@ -321,7 +321,7 @@ <listitem> <para>Mostra la pagina man di <replaceable>testo</replaceable>, la maggior risorsa di documentazione per i sistemi Un*x. - <command>man <parameter>ls</parameter></command> ti dirà + <command>man <parameter>ls</parameter></command> ti dirà tutti i modi possibili per usare il comando <command>ls</command>. Premi <keycap>Invio</keycap> per muoverti nel testo, <keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>B</keycap></keycombo> @@ -394,8 +394,8 @@ <para>Per caso alcuni di questi comandi non funzionano correttamente? Sia &man.locate.1;, sia &man.whatis.1; dipendono da un database che viene ricostruito settimanalmente. Se la tua macchina - non sarà lasciata accesa per il fine settimana (usando FreeBSD), - può darsi che tu voglia usare i comandi per la manutenzione + non sarà lasciata accesa per il fine settimana (usando FreeBSD), + può darsi che tu voglia usare i comandi per la manutenzione giornaliera, settimanale, e mensile ogni tanto. Falli partire come <username>root</username> e lascia loro il tempo di finire il lavoro prima di farne partire un altro.</para> @@ -412,7 +412,7 @@ <para>Se ti stufi di aspettare, premi <keycombo><keycap>Alt</keycap><keycap>F2</keycap></keycombo> per avere un'altra <firstterm>console virtuale</firstterm>, e poterti loggare - nuovamente. Dopotutto è un sistema multi-utente, e multi-tasking. + nuovamente. Dopotutto è un sistema multi-utente, e multi-tasking. Probabilmente questi comandi produrranno dei messaggi sullo schermo quando lavorano; puoi digitare <command>clear</command> per pulire lo schermo. @@ -423,11 +423,11 @@ <para>Usare tali comandi fa parte dell'amministrazione di sistema—e come utente singolo di un sistema &unix;, sei tu l'amministratore del sistema. Praticamente l'unica cosa - per la quale è necessario che tu sia <username>root</username> - è l'amministrazione. Queste responsabilità non vengono + per la quale è necessario che tu sia <username>root</username> + è l'amministrazione. Queste responsabilità non vengono trattate bene nemmeno in quei grossi libri su &unix;, che sembrano dedicare troppo spazio all'uso dei menu nei windows manager. Potresti - voler leggere uno dei più interessanti libri sull'amministrazione + voler leggere uno dei più interessanti libri sull'amministrazione di sistema, come <citetitle>UNIX System Administration Handbook</citetitle> di Evi Nemeth et.al. (Prentice-Hall, 1995, ISBN 0-13-15051-7)—la seconda edizione con la copertina rossa; @@ -442,9 +442,9 @@ <para>Per poter configurare il tuo sistema, devi modificare dei file. Molti di questi saranno in <filename>/etc</filename>; e avrai bisogno del comando <command>su</command> per diventare <username>root</username> - e poter così modificarli. Puoi usare il semplice editor - <command>ee</command>, ma alla lunga risulta più utile imparare - <command>vi</command>. C'é un eccellente tutorial su + e poter così modificarli. Puoi usare il semplice editor + <command>ee</command>, ma alla lunga risulta più utile imparare + <command>vi</command>. C'é un eccellente tutorial su <command>vi</command> in <filename>/usr/src/contrib/nvi/docs/tutorial</filename> se hai installato i sorgenti di sistema.</para> @@ -458,11 +458,11 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>cp rc.conf rc.conf.orig</userinput></screen> </informalexample> - <para>Questo copierà <filename>rc.conf</filename> in + <para>Questo copierà <filename>rc.conf</filename> in <filename>rc.conf.orig</filename>, e potrai successivamente copiare <filename>rc.conf.orig</filename> in <filename>rc.conf</filename> per tornare all'originale. Ma ancora meglio - sarà spostare (rinominare) il file per poi ricopiarlo con il nome + sarà spostare (rinominare) il file per poi ricopiarlo con il nome originale:</para> <informalexample> @@ -470,7 +470,7 @@ &prompt.root; <userinput>cp rc.conf.orig rc.conf</userinput></screen> </informalexample> - <para>perché il comando <command>mv</command> mantiene + <para>perché il comando <command>mv</command> mantiene la data e il proprietario originali del file. Puoi ora modificare <filename>rc.conf</filename>. Se vuoi tornare all'originale, potresti fare <userinput>mv rc.conf rc.conf.myedit</userinput> @@ -491,7 +491,7 @@ <para>Muoviti nel testo con i tasti freccia. <keycap>Esc</keycap> mette <command>vi</command> - in modalità comando. Ecco qui alcuni dei comandi:</para> + in modalità comando. Ecco qui alcuni dei comandi:</para> <variablelist> <varlistentry> @@ -529,7 +529,7 @@ <para>Quando digiti <command>i</command> o <command>a</command>, puoi inserire del testo. <command>Esc</command> ti riporta in - modalità comando dove puoi digitare</para> + modalità comando dove puoi digitare</para> <variablelist> <varlistentry> @@ -581,7 +581,7 @@ <listitem> <para>per andare alla riga <replaceable>n</replaceable> del - file, dove <replaceable>n</replaceable> è un numero</para> + file, dove <replaceable>n</replaceable> è un numero</para> </listitem> </varlistentry> @@ -608,13 +608,13 @@ home creando un nuovo file digitando <command>vi <replaceable>nomefile</replaceable></command> e aggiungendo e cancellando del testo, salvando il file, e riaprendolo di nuovo. - <command>vi</command> è pieno di sorprese perché è - abbastanza complesso, e ti capiterà di digitare un comando che - farà di sicuro qualcosa che non ti aspetti. (Alcune persone - preferiscono <command>vi</command>—è più potente + <command>vi</command> è pieno di sorprese perché è + abbastanza complesso, e ti capiterà di digitare un comando che + farà di sicuro qualcosa che non ti aspetti. (Alcune persone + preferiscono <command>vi</command>—è più potente dell'EDIT del DOS—scopri il comando <command>:r</command>) - Usa <keycap>Esc</keycap> una o più volte per essere sicuro di - essere in modalità comando e continua da lì quando hai dei + Usa <keycap>Esc</keycap> una o più volte per essere sicuro di + essere in modalità comando e continua da lì quando hai dei problemi, salva spesso con <command>:w</command>, e usa <command>:q!</command> per uscire e ricominciare (dal tuo ultimo <command>:w</command>) quando ne hai bisogno.</para> @@ -623,7 +623,7 @@ <filename>/etc</filename>, <command>su</command> per diventare <username>root</username>, <command>vi</command> per modificare il file <filename>/etc/group</filename>, e aggiungere un utente al gruppo - <groupname>wheel</groupname> cosicché possa avere privilegi di + <groupname>wheel</groupname> cosicché possa avere privilegi di <username>root</username>. Aggiungi solo una virgola e il nome di login dell'utente alla fine della prima riga del file, premi <keycap>Esc</keycap>, e usa <command>:wq</command> per salvare @@ -634,7 +634,7 @@ <sect1> <title>Stampa di File da DOS</title> - <para>A questo punto la tua stampante non funzionerà ancora sotto + <para>A questo punto la tua stampante non funzionerà ancora sotto FreeBSD, ecco quindi un sistema per creare un file da una pagina man, metterlo su un floppy, e quindi stamparlo da DOS. Supponiamo che tu voglia leggere attentamente come cambiare i permessi sui file (abbastanza @@ -645,7 +645,7 @@ <screen>&prompt.user; <userinput>man chmod | col -b > chmod.txt</userinput></screen> </informalexample> - <para>toglierà gli elementi di formattazione e manderà il + <para>toglierà gli elementi di formattazione e manderà il tutto sul file <filename>chmod.txt</filename> al posto di mostrare il contenuto sullo schermo. Ora metti un dischetto formattato DOS nel lettore, digita <command>su</command> per diventare @@ -657,7 +657,7 @@ <para>per montare il floppy su <filename>/mnt</filename>.</para> - <para>Ora (non hai più bisogno di essere <username>root</username>, + <para>Ora (non hai più bisogno di essere <username>root</username>, e puoi digitare <command>exit</command> per tornare ad essere l'utente <username>jack</username>) puoi andare nella directory in cui hai creato <filename>chmod.txt</filename> e copiare il file sul floppy @@ -679,11 +679,11 @@ </informalexample> <para>e copiare <filename>dmesg.txt</filename> sul floppy. - <command>/sbin/dmesg</command> è il file di log di avvio, ed - è importante comprenderlo perché ti mostra cosa ha trovato + <command>/sbin/dmesg</command> è il file di log di avvio, ed + è importante comprenderlo perché ti mostra cosa ha trovato FreeBSD all'avvio. Se poni delle domande sulla &a.questions; o su un gruppo USENET—del tipo <quote>FreeBSD non trova il mio drive - per i nastri, che cosa faccio?</quote>—la gente vorrà + per i nastri, che cosa faccio?</quote>—la gente vorrà sapere cosa mostra il tuo <command>dmesg</command>.</para> <para>Ora devi smontare il floppy (da <username>root</username>) per poter @@ -699,22 +699,22 @@ il file debba essere salvato, e stampa come faresti da DOS o &windows;. Spera che funzioni! Le pagine man vengono meglio se stampate con il comando DOS <command>print</command>. (Copiare i file - da FreeBSD su una partizione DOS montata è ancora in alcuni casi + da FreeBSD su una partizione DOS montata è ancora in alcuni casi rischioso.)</para> <para>Far funzionare la stampante sotto FreeBSD consiste nel creare un opportuno elemento in <filename>/etc/printcap</filename> e creare una directory di spool corrispondente in - <filename>/var/spool/output</filename>. Se la tua stampante è su - <hardware>lpt0</hardware> (ciò che DOS chiama + <filename>/var/spool/output</filename>. Se la tua stampante è su + <hardware>lpt0</hardware> (ciò che DOS chiama <hardware>LPT1</hardware>), devi solo andare in <filename>/var/spool/output</filename> e (da <username>root</username>) creare la directory <filename>lpd</filename> digitando: <command>mkdir - lpd</command>, se non è già presente. A quel punto la + lpd</command>, se non è già presente. A quel punto la stampante dovrebbe rispondere quando il sistema parte, e <command>lp</command> o <command>lpr</command> dovrebbero mandare un - file alla stampante. Che il file venga stampato o meno è solo - questione di configurazione, che è discussa nel <ulink + file alla stampante. Che il file venga stampato o meno è solo + questione di configurazione, che è discussa nel <ulink url="&url.books.handbook;/index.html">Manuale di FreeBSD</ulink>.</para> </sect1> @@ -736,7 +736,7 @@ <listitem> <para>mostra i processi in esecuzione. <command>ps ax</command> - è una forma contratta.</para> + è una forma contratta.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -799,11 +799,11 @@ <parameter>"<replaceable>nomefile</replaceable>"</parameter> (che dovrebbe essere tra virgolette). Se dici a <command>find</command> di cercare in <filename>/</filename> - anziché <filename>/usr</filename> cercherà il/i file su + anziché <filename>/usr</filename> cercherà il/i file su tutti i file system montati, inclusi i CDROM e le partizioni DOS.</para> <para>Un libro eccellente che tratta i comandi e le utility di &unix; - è <citetitle>Unix for the Impatient</citetitle> di Abrahams & + è <citetitle>Unix for the Impatient</citetitle> di Abrahams & Larson (2nd ed., Addison-Wesley, 1996). Ci sono anche un sacco di informazioni su &unix; su Internet.</para> </sect1> @@ -812,19 +812,19 @@ <title>Prossimi Passi</title> <para>Dovresti ora avere gli strumenti necessari per girare nel sistema e - modificare i file, così da poter rendere tutto funzionante. Ci - sono un sacco di informazioni nel Manuale di FreeBSD (che è + modificare i file, così da poter rendere tutto funzionante. Ci + sono un sacco di informazioni nel Manuale di FreeBSD (che è probabilmente sul tuo disco rigido) e sul <ulink url="&url.base;/it/index.html">sito web di FreeBSD</ulink>. Una - grande scelta di package e port è presente sul CDROM così + grande scelta di package e port è presente sul CDROM così come sul sito web. Il manuale ti spiega come usarli (prendi il package se esiste, con <command>pkg_add /cdrom/packages/All/<replaceable>nomepackage</replaceable></command>, - dove <replaceable>nomepackage</replaceable> è il nome del file del + dove <replaceable>nomepackage</replaceable> è il nome del file del package). Il CDROM ha una lista di package e di port con delle brevi descrizioni in <filename>cdrom/packages/index</filename>, <filename>cdrom/packages/index.txt</filename>, e - <filename>cdrom/ports/index</filename>, e con descrizioni più ampie + <filename>cdrom/ports/index</filename>, e con descrizioni più ampie in <filename>/cdrom/ports/*/*/pkg/DESCR</filename>, dove <literal>*</literal> rappresenta rispettivamente sottodirectory di tipi di programmi e nomi di programmi.</para> @@ -834,9 +834,9 @@ funziona normalmente:</para> <para>Trova il port che vuoi, supponiamo <command>kermit</command>. - Ci sarà una directory per lui sul CDROM. Copia la + Ci sarà una directory per lui sul CDROM. Copia la sottodirectory in <filename>/usr/local</filename> (un buon posto - perché il software che aggiungi sia disponibile a tutti gli utenti) + perché il software che aggiungi sia disponibile a tutti gli utenti) con:</para> <informalexample> @@ -852,9 +852,9 @@ usando <command>mkdir</command>. Poi controlla <filename>/cdrom/ports/distfiles</filename> cercando un file con il nome che indica che si tratta del port esatto. Copia quel file in - <filename>/usr/ports/distfiles</filename>; nelle versioni più - recenti puoi saltare questo passo, perché FreeBSD lo farà - per te. Nel caso di <command>kermit</command>, non c'è nessun + <filename>/usr/ports/distfiles</filename>; nelle versioni più + recenti puoi saltare questo passo, perché FreeBSD lo farà + per te. Nel caso di <command>kermit</command>, non c'è nessun distfile.</para> <para>Quindi entra con <command>cd</command> nella sottodirectory di @@ -865,10 +865,10 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>make all install</userinput></screen> </informalexample> - <para>Durante questo processo il port userà FTP per scaricare + <para>Durante questo processo il port userà FTP per scaricare i file compressi che non ha trovato sul CDROM o in <filename>/usr/ports/distfiles</filename>. Se la tua connessione - non funziona ancora e non c'è nessun file per il port in + non funziona ancora e non c'è nessun file per il port in <filename>/cdrom/ports/distfiles</filename>, dovrai recuperare il distfile usando un'altra macchina e poi copiarlo in <filename>/usr/ports/distfiles</filename> da un dischetto o dalla @@ -876,23 +876,23 @@ <command>cat</command> o <command>more</command> oppure <command>view</command>) per scoprire dove andare (il sito principale di distribuzione) per trovare il file e conoscere il suo nome. Il nome - verrà troncato quando scaricato da DOS, e dopo averlo trasferito + verrà troncato quando scaricato da DOS, e dopo averlo trasferito in <filename>/usr/ports/distfiles</filename> dovrai rinominarlo (usando il comando <command>mv</command>) nel suo - nome originale cosicché possa essere trovato. (Usa il + nome originale cosicché possa essere trovato. (Usa il trasferimento di file binario!) Quindi torna in <filename>/usr/local/kermit</filename>, trova la directory contenente <filename>Makefile</filename>, e digita <command>make all install</command>.</para> - <para>Un'altra cosa che può succedere quando si installa un port o un - package è che questi abbiano bisogno di un altro programma. Se + <para>Un'altra cosa che può succedere quando si installa un port o un + package è che questi abbiano bisogno di un altro programma. Se l'installazione si ferma con un messaggio <errorname>can't find unzip</errorname> o simile, potresti dover installare il package o il port di unzip prima di proseguire.</para> <para>Una volta installato, digita <command>rehash</command> per far - sì che FreeBSD rilegga i file contenuti nel path e sappia quali + sì che FreeBSD rilegga i file contenuti nel path e sappia quali sono presenti. (Se trovi un sacco di messaggi <errorname>path not found</errorname> quando usi <command>whereis</command> o which, dovresti @@ -901,20 +901,20 @@ L'elenco dei path in &unix; fa la stessa cosa che fa in DOS, tranne che la directory corrente (di default) non si trova nel path per ragioni di sicurezza; se il comando - che vuoi eseguire è nella directory in cui ti trovi, devi digitare + che vuoi eseguire è nella directory in cui ti trovi, devi digitare <filename>./</filename> prima del nome del comando; niente spazio dopo la barra.)</para> - <para>Potresti volere la versione più recente di &netscape; + <para>Potresti volere la versione più recente di &netscape; dal loro <ulink url="ftp://ftp.netscape.com/">sito FTP</ulink>. - (&netscape; necessita dell'X Window System.) Ora c'é una versione - per FreeBSD, quindi dà un'occhiata in giro. Usa solo + (&netscape; necessita dell'X Window System.) Ora c'é una versione + per FreeBSD, quindi dà un'occhiata in giro. Usa solo <command>gunzip <replaceable>nomefile</replaceable></command> e <command>tar xvf <replaceable>nomefile</replaceable></command> sul file, sposta il binario in <filename>/usr/local/bin</filename> o qualche altro posto in cui vengono tenuti i binari, esegui <command>rehash</command>, e quindi aggiungi le seguenti linee a <filename>.cshrc</filename> in tutte - le directory home degli utenti oppure (più semplicemente) in + le directory home degli utenti oppure (più semplicemente) in <filename>/etc/csh.cshrc</filename>, il file di configurazione globale di <command>csh</command>:</para> @@ -926,11 +926,11 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>Questo assume che il file <filename>XKeysymDB</filename> e la directory <filename>nls</filename> siano in <filename>/usr/X11R6/lib/X11</filename>; se non lo sono, trovale - e mettile lì.</para> + e mettile lì.</para> <para>Se hai originariamente installato &netscape; dal CDROM (o via FTP), non sostituire <filename>/usr/local/bin/netscape</filename> - con il nuovo binario di netscape; questo è solo uno script di shell + con il nuovo binario di netscape; questo è solo uno script di shell che imposta le variabili di ambiente per te. Rinomina invece il nuovo binario in <filename>netscape.bin</filename> e rimpiazza il vecchio binario, che dovrebbe essere @@ -940,9 +940,9 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <sect1> <title>Il tuo Ambiente di Lavoro</title> - <para>La shell è la parte più importante del tuo ambiente - di lavoro. In DOS, la shell è solitamente command.com. La shell - è ciò che interpreta i comandi che digiti sulla linea di + <para>La shell è la parte più importante del tuo ambiente + di lavoro. In DOS, la shell è solitamente command.com. La shell + è ciò che interpreta i comandi che digiti sulla linea di comando, e quindi comunica con il resto del sistema operativo. Puoi anche scrivere script di shell, che sono come i file batch di DOS: una serie di comandi che devono essere eseguiti senza il tuo @@ -950,19 +950,19 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>Due shell vengono normalmente installate con FreeBSD: <command>csh</command> e <command>sh</command>. - <command>csh</command> è buona per lavoro da linea di comando, ma + <command>csh</command> è buona per lavoro da linea di comando, ma gli script dovrebbero essere scritti usando <command>sh</command> (o <command>bash</command>). Puoi scoprire che shell hai digitando <command>echo $SHELL</command>.</para> - <para><command>csh</command> è una buona shell, ma - <command>tcsh</command> fa tutto ciò che <command>csh</command> + <para><command>csh</command> è una buona shell, ma + <command>tcsh</command> fa tutto ciò che <command>csh</command> fa e anche altro. Ti permette di richiamare i comandi usando le frecce e ti permette di modificarli. Ha l'auto-completamento dei nomi di file con tab (<command>csh</command> usa <keycap>Esc</keycap>), e ti permette di tornare alla directory in cui eri digitando - <command>cd -</command>. È anche più semplice alterare il - prompt con <command>tcsh</command>. Ti rende la vita più + <command>cd -</command>. È anche più semplice alterare il + prompt con <command>tcsh</command>. Ti rende la vita più facile.</para> <para>Ecco tre semplici passi per installare una nuova shell:</para> @@ -993,15 +993,15 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> </procedure> <note> - <para>Può essere pericoloso cambiare la shell di + <para>Può essere pericoloso cambiare la shell di <username>root</username> in qualcosa di diverso da - <command>sh</command> o <command>csh</command> su versioni più + <command>sh</command> o <command>csh</command> su versioni più recenti di FreeBSD e di &unix;; potresti non avere una shell - funzionante se il sistema entra in modalità singolo utente. - La soluzione è usare <command>su -m</command> per diventare - <username>root</username>, che ti dà <command>tcsh</command> come - shell di <username>root</username>, poiché la shell è - parte del tuo ambiente. Puoi rendere tutto ciò permanente + funzionante se il sistema entra in modalità singolo utente. + La soluzione è usare <command>su -m</command> per diventare + <username>root</username>, che ti dà <command>tcsh</command> come + shell di <username>root</username>, poiché la shell è + parte del tuo ambiente. Puoi rendere tutto ciò permanente aggiungendo al tuo <filename>.tcshrc</filename> un alias con:</para> <programlisting>alias su su -m</programlisting> </note> @@ -1009,7 +1009,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>Quando <command>tcsh</command> parte, legge i file <filename>/etc/csh.cshrc</filename> e <filename>/etc/csh.login</filename>, come farebbe - <command>csh</command>. Leggerà anche il file + <command>csh</command>. Leggerà anche il file <filename>.login</filename> nella tua directory home ed anche <filename>.cshrc</filename>, a meno che tu non abbia un file <filename>.tcshrc</filename>. Puoi crearlo copiando @@ -1018,7 +1018,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>Ora che hai installato <command>tcsh</command>, puoi sistemare il tuo prompt. Puoi trovare i dettagli nella pagina man di <command>tcsh</command>, ma ecco qui una linea da mettere nel tuo - <filename>.tcshrc</filename> che ti dirà quanti comandi hai + <filename>.tcshrc</filename> che ti dirà quanti comandi hai digitato, che ore sono, e in che directory ti trovi. Produce anche un <literal>></literal> se sei un utente normale e un <literal>#</literal> se sei <username>root</username>, @@ -1027,19 +1027,19 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>set prompt = "%h %t %~ %# "</para> <para>Questa dovrebbe andare nella stessa posizione della linea di - prompt corrente se ce n'è una, o sotto "if($?prompt) then" in caso - contrario. Commenta la vecchia riga; così potrai tornare a quella + prompt corrente se ce n'è una, o sotto "if($?prompt) then" in caso + contrario. Commenta la vecchia riga; così potrai tornare a quella vecchia se la preferirai. Non dimenticare gli spazi e le virgolette. Puoi far rileggere <filename>.tcshrc</filename> digitando <command>source .tcshrc</command>.</para> <para>Puoi avere una lista delle variabili di sistema che sono state impostate digitando <command>env</command> al prompt. - Il risultato ti mostrerà il tuo editor di default, il pager, e il + Il risultato ti mostrerà il tuo editor di default, il pager, e il tipo di terminale, tra le altre possibili variabili. Un comando utile se ti connetti al sistema da una postazione remota e non riesci ad - eseguire un programma perché il terminale non ne è capace - è <command>setenv TERM vt100</command>.</para> + eseguire un programma perché il terminale non ne è capace + è <command>setenv TERM vt100</command>.</para> </sect1> <sect1> @@ -1050,28 +1050,28 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> inseriscine un altro, e montalo con <command>/sbin/mount_cd9660 /dev/cd0a /cdrom</command> assumendo che <hardware>cd0a</hardware> sia il nome di dispositivo del tuo lettore di - CDROM. La versione più recente di FreeBSD ti permette di montare + CDROM. La versione più recente di FreeBSD ti permette di montare il CDROM solo con <command>/sbin/mount /cdrom</command>.</para> <para>Usare il <quote>live file system</quote>—il secondo cd del set - di FreeBSD—è - utile se hai poco spazio a disposizione. Ciò che si trova + di FreeBSD—è + utile se hai poco spazio a disposizione. Ciò che si trova sul live file system cambia da release a release. Potresti provare ad eseguire dei giochi dal CDROM. Questo comporta l'uso di <command>lndir</command>, che viene installato con l'X Window - System, per dire ai programmi dove trovare i file necessari, poiché + System, per dire ai programmi dove trovare i file necessari, poiché questi si trovano nel file system <filename>/cdrom</filename> - anziché <filename>/usr</filename> e le sue - sottodirectory, che è dove dovrebbero essere. Leggi - <command>man lndir</command> per avere più informazioni.</para> + anziché <filename>/usr</filename> e le sue + sottodirectory, che è dove dovrebbero essere. Leggi + <command>man lndir</command> per avere più informazioni.</para> </sect1> <sect1> <title>I Commenti sono Benvenuti</title> - <para>Se usi questa guida, sarei interessata a sapere dove non è - chiara, ciò che è stato tralasciato e che vorresti venisse - incluso, e sapere se tutto ciò è stato utile. I miei + <para>Se usi questa guida, sarei interessata a sapere dove non è + chiara, ciò che è stato tralasciato e che vorresti venisse + incluso, e sapere se tutto ciò è stato utile. I miei ringraziamenti vanno a Eugene W. Stark, professore di informatica a SUNY-Stony Brook, e John Fieber per i suoi utili commenti.</para> @@ -1079,7 +1079,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting> <para>Per questioni legate alla traduzione, o se avete commenti da poter esprimere solo in italiano, non esitate a contattarmi. Come per l'autrice - originale, ogni genere di commenti è ben accetto.</para> + originale, ogni genere di commenti è ben accetto.</para> <para>Massimiliano Stucchi, <email>stucchi@willystudios.com</email></para> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml index a257c50064..7c84119535 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml @@ -43,36 +43,36 @@ <releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo> <abstract> - <para>Il titolo è in realtà solo un modo complicato per dire - che cercherò di descrivere l'intera enchilada della memoria + <para>Il titolo è in realtà solo un modo complicato per dire + che cercherò di descrivere l'intera enchilada della memoria virtuale (VM), sperando di farlo in una maniera che chiunque possa seguire. Nell'ultimo anno mi sono concentrato su un certo numero di sottosistemi principali del kernel in FreeBSD, trovando quelli della VM (la memoria - virtuale) e dello Swap i più interessanti, e considerando quello + virtuale) e dello Swap i più interessanti, e considerando quello di NFS <quote>un lavoretto necessario</quote>. Ho riscritto solo piccole porzioni di quel codice. Nell'arena - della VM la sola grossa riscrittura che ho affrontato è stata + della VM la sola grossa riscrittura che ho affrontato è stata quella del sottosistema di swap. - La maggior parte del mio lavoro è stato di pulizia e + La maggior parte del mio lavoro è stato di pulizia e mantenimento, con solo alcune moderate riscritture di codice e nessuna correzione rilevante a livello algoritmico nel sottosistema della VM. Il nocciolo della base teorica del sottosistema rimane immutato ed un bel po' del merito per gli sforzi di modernizzazione negli ultimi anni appartiene a John Dyson e David - Greenman. Poiché non sono uno storico come Kirk non - tenterò di marcare tutte le varie caratteristiche con i nomi - delle relative persone, perché sbaglierei + Greenman. Poiché non sono uno storico come Kirk non + tenterò di marcare tutte le varie caratteristiche con i nomi + delle relative persone, perché sbaglierei invariabilmente.</para> &trans.it.surrender; </abstract> <legalnotice> - <para>Questo articolo è stato pubblicato in origine nel numero di + <para>Questo articolo è stato pubblicato in origine nel numero di gennaio 2000 di <ulink url="http://www.daemonnews.org/">DaemonNews</ulink>. - Questa versione dell'articolo può includere aggiornamenti da + Questa versione dell'articolo può includere aggiornamenti da parte di Matt e di altri autori per riflettere i cambiamenti nell'implementazione della VM di FreeBSD.</para> </legalnotice> @@ -82,69 +82,69 @@ <title>Introduzione</title> <para>Prima di andare avanti con la descrizione del progetto effettivo - della VM spendiamo un po' di tempo sulla necessità di mantenere + della VM spendiamo un po' di tempo sulla necessità di mantenere e modernizzare una qualunque base di codice longeva. - Nel mondo della programmazione, gli algoritmi tendono ad essere più - importanti del codice ed è dovuto alle radici accademiche - di BSD che si è prestata grande attenzione alla progettazione + Nel mondo della programmazione, gli algoritmi tendono ad essere più + importanti del codice ed è dovuto alle radici accademiche + di BSD che si è prestata grande attenzione alla progettazione algoritmica sin dal principio. Una maggiore attenzione al design in genere conduce ad una base di codice - flessibile e pulita che può essere modificata abbastanza + flessibile e pulita che può essere modificata abbastanza semplicemente, estesa, o rimpiazzata nel tempo. Mentre BSD viene considerato un sistema operativo <quote>vecchio</quote> da alcune persone, quelli di noi che lavorano su di esso tendono a considerarlo come una base di codice <quote>matura</quote> che ha vari componenti modificati, estesi, o rimpiazzati con codice - moderno. Questa si è evoluta, e FreeBSD è all'avanguardia, + moderno. Questa si è evoluta, e FreeBSD è all'avanguardia, non importa quanto possa essere vecchio qualche pezzo di codice. - Questa è una distinzione importante da fare ed una di quelle che - sfortunatamente sfuggono alla maggior parte delle persone. Il più - grande errore che un programmatore possa fare è non imparare - dalla storia, e questo è precisamente l'errore che molti sistemi - operativi moderni hanno commesso. &windowsnt; è il miglior esempio + Questa è una distinzione importante da fare ed una di quelle che + sfortunatamente sfuggono alla maggior parte delle persone. Il più + grande errore che un programmatore possa fare è non imparare + dalla storia, e questo è precisamente l'errore che molti sistemi + operativi moderni hanno commesso. &windowsnt; è il miglior esempio di questo, e le conseguenze sono state disastrose. Anche Linux commette - questo errore a un certo livello—abbastanza perché noi + questo errore a un certo livello—abbastanza perché noi appassionati di BSD possiamo scherzarci su ogni tanto, comunque. - Il problema di Linux è semplicemente la mancanza di esperienza e + Il problema di Linux è semplicemente la mancanza di esperienza e di una storia con la quale confrontare le idee, un problema che sta - venendo affrontato rapidamente dalla comunità Linux nello stesso - modo in cui è stato affrontato da quella BSD—con il continuo + venendo affrontato rapidamente dalla comunità Linux nello stesso + modo in cui è stato affrontato da quella BSD—con il continuo sviluppo di codice. La gente di &windowsnt;, d'altro canto, fa ripetutamente gli stessi errori risolti da &unix; decadi fa e poi impiega anni nel risolverli. E poi li rifanno, ancora, e ancora. - Soffrono di un preoccupante caso di <quote>non è stato progettato - qui</quote> e di <quote>abbiamo sempre ragione perché il nostro - dipartimento marketing dice così</quote>. Io ho pochissima + Soffrono di un preoccupante caso di <quote>non è stato progettato + qui</quote> e di <quote>abbiamo sempre ragione perché il nostro + dipartimento marketing dice così</quote>. Io ho pochissima tolleranza per chiunque non impari dalla storia.</para> - <para>La maggior parte dell'apparente complessità di progettazione di - FreeBSD, specialmente nel sottosistema VM/Swap, è una conseguenza + <para>La maggior parte dell'apparente complessità di progettazione di + FreeBSD, specialmente nel sottosistema VM/Swap, è una conseguenza diretta dell'aver dovuto risolvere importanti problemi di prestazioni legati a varie condizioni. Questi problemi non sono dovuti a cattivi progetti algoritmici ma sorgono invece da fattori ambientali. In ogni paragone diretto tra piattaforme, questi problemi - diventano più evidenti quando le risorse di sistema cominciano ad + diventano più evidenti quando le risorse di sistema cominciano ad essere stressate. Mentre descrivo il sottosistema VM/Swap di FreeBSD il lettore dovrebbe sempre tenere a mente almeno due punti. Primo, l'aspetto - più importante nel design prestazionale è ciò che - è noto come <quote>Ottimizzazione del Percorso Critico</quote>. + più importante nel design prestazionale è ciò che + è noto come <quote>Ottimizzazione del Percorso Critico</quote>. Accade spesso che le ottimizzazioni prestazionali aggiungano - un po di impurità al codice per far migliorare il percorso critico. + un po di impurità al codice per far migliorare il percorso critico. Secondo, un progetto solido e generalizzato, funziona meglio di un progetto pesantemente ottimizzato, alla lunga. Mentre un progetto - generale può alla fin fine essere più lento di un sistema + generale può alla fin fine essere più lento di un sistema pesantemente ottimizzato quando vengono implementati inizialmente, il - progetto generalizzato tende ad essere più semplice da adattare + progetto generalizzato tende ad essere più semplice da adattare alle condizioni variabili mentre quello pesantemente ottimizzato finisce - per dover essere gettato via. Ogni base di codice che dovrà + per dover essere gettato via. Ogni base di codice che dovrà sopravvivere ed essere mantenibile per anni deve dunque essere progettata - con attenzione fin dall'inizio anche se questo può portare a + con attenzione fin dall'inizio anche se questo può portare a piccoli peggioramenti nelle prestazioni. Vent'anni fa c'era ancora gente che sosteneva che programmare in assembly - era meglio che programmare in linguaggi di alto livello, perché - si poteva produrre codice che era dieci volte più veloce. Oggi, - la fallacia di tale argomento è ovvia—così come i + era meglio che programmare in linguaggi di alto livello, perché + si poteva produrre codice che era dieci volte più veloce. Oggi, + la fallacia di tale argomento è ovvia—così come i paralleli con il design algoritmico e la generalizzazione del codice.</para> </sect1> @@ -153,29 +153,29 @@ <title>Oggetti VM</title> <para>Il modo migliore per iniziare a descrivere il sistema di VM di FreeBSD - è guardandolo dalla prospettiva di un processo a livello + è guardandolo dalla prospettiva di un processo a livello utente. Ogni processo utente vede uno spazio di indirizzamento della VM singolo, privato e contiguo, contenente molti tipi di oggetti di memoria. Questi oggetti hanno varie caratteristiche. Il codice del programma e i dati del programma sono effettivamente - un singolo file mappato in memoria (il file binario che è stato - eseguito), ma il codice di programma è di sola lettura mentre i + un singolo file mappato in memoria (il file binario che è stato + eseguito), ma il codice di programma è di sola lettura mentre i dati del programma sono copy-on-write <footnote> <para>I dati copy on write sono dati che vengono copiati solo al momento della loro effettiva modifica</para> - </footnote>. Il BSS del programma è solamente una zona di memoria + </footnote>. Il BSS del programma è solamente una zona di memoria allocata e riempita con degli zero su richiesta, detta in inglese <quote>demand zero page fill</quote>. Nello spazio di indirizzamento possono essere mappati anche file - arbitrari, che è in effetti il meccanismo con il quale funzionano + arbitrari, che è in effetti il meccanismo con il quale funzionano le librerie condivise. Tali mappature possono richiedere modifiche per rimanere private rispetto al processo che le ha effettuate. La chiamata di sistema fork aggiunge una dimensione completamente nuova - al problema della gestione della VM in cima alla complessità - già data.</para> + al problema della gestione della VM in cima alla complessità + già data.</para> - <para>Una pagina di dati di un programma (che è una basilare pagina - copy-on-write) illustra questa complessità. Un programma binario + <para>Una pagina di dati di un programma (che è una basilare pagina + copy-on-write) illustra questa complessità. Un programma binario contiene una sezione di dati preinizializzati che viene inizialmente mappata direttamente in memoria dal file del programma. Quando un programma viene caricato nello spazio di memoria virtuale di un @@ -184,50 +184,50 @@ liberare/riusare la pagina in seguito e poi ricaricarla dal binario. Nel momento in cui un processo modifica questi dati, comunque, il sistema della VM deve mantenere una copia privata della pagina per quel - processo. Poiché la copia privata è stata modificata, il - sistema della VM non può più liberarlo, poiché non ci - sarebbe più nessuna possibilità di recuperarlo in + processo. Poiché la copia privata è stata modificata, il + sistema della VM non può più liberarlo, poiché non ci + sarebbe più nessuna possibilità di recuperarlo in seguito.</para> <para>Noterai immediatamente che quella che in origine era soltanto - una semplice mappatura di un file è diventata qualcosa di - più complesso. + una semplice mappatura di un file è diventata qualcosa di + più complesso. I dati possono essere modificati pagina per pagina mentre una mappatura di file coinvolge molte pagine alla volta. - La complessità aumenta ancora quando un processo esegue una fork. + La complessità aumenta ancora quando un processo esegue una fork. Quando un processo esegue una fork, il risultato sono due processi—ognuno con il proprio spazio di indirizzamento privato, inclusa ogni modifica fatta dal processo originale prima della chiamata a <function>fork()</function>. Sarebbe stupido per un sistema di VM creare una copia completa dei dati al momento della <function>fork()</function> - perché è abbastanza probabile che almeno uno dei due - processi avrà bisogno soltanto di leggere da una certa pagina da + perché è abbastanza probabile che almeno uno dei due + processi avrà bisogno soltanto di leggere da una certa pagina da quel momento in poi, permettendo di continuare ad usare la pagina originale. Quella che era una pagina privata viene di nuovo - resa una copy-on-write, poiché ogni processo (padre e figlio) si + resa una copy-on-write, poiché ogni processo (padre e figlio) si aspetta che i propri cambiamenti rimangano privati per loro e non abbiano effetti sugli altri.</para> - <para>FreeBSD gestisce tutto ciò con un modello a strati di oggetti + <para>FreeBSD gestisce tutto ciò con un modello a strati di oggetti VM. Il file binario originale del programma risulta come lo strato di - Oggetti VM più basso. + Oggetti VM più basso. Un livello copy-on-write viene messo sopra questo per mantenere quelle pagine che sono state copiate dal file originale. Se il programma modifica una pagina di dati appartenente al file originale il sistema dell VM prende un page fault <footnote> <para>Un page fault, o <quote>mancanza di pagina</quote>, corrisponde ad una mancanza di una determinata pagina di memoria a un - certo livello, ed alla necessità di copiarla da un livello - più lento. Ad esempio se una pagina di memoria è stata + certo livello, ed alla necessità di copiarla da un livello + più lento. Ad esempio se una pagina di memoria è stata spostata dalla memoria fisica allo spazio di swap su disco, e viene richiamata, si genera un page fault e la pagina viene di nuovo copiata in ram.</para> - </footnote> e fa una copia della pagina nel livello più alto. + </footnote> e fa una copia della pagina nel livello più alto. Quando un processo effettua una fork, vengono aggiunti altri livelli di - Oggetti VM. Tutto questo potrebbe avere un po' più senso con un + Oggetti VM. Tutto questo potrebbe avere un po' più senso con un semplice esempio. - Una <function>fork()</function> è un'operazione comune per ogni - sistema *BSD, dunque questo esempio prenderà in considerazione un + Una <function>fork()</function> è un'operazione comune per ogni + sistema *BSD, dunque questo esempio prenderà in considerazione un programma che viene avviato ed esegue una fork. Quando il processo viene avviato, il sistema della VM crea uno starto di oggetti, chiamiamolo A:</para> @@ -250,12 +250,12 @@ <para>A rappresenta il file—le pagine possono essere spostate dentro e fuori dal mezzo fisico del file se necessario. - Copiare il file dal disco è sensato per un programma, + Copiare il file dal disco è sensato per un programma, ma di certo non vogliamo effettuare il page out <footnote> <para>La copia dalla memoria al disco, l'opposto del page in, la mappatura in memoria.</para> </footnote> e sovrascrivere l'eseguibile. - Il sistema della VM crea dunque un secondo livello, B, che verrà + Il sistema della VM crea dunque un secondo livello, B, che verrà copiato fisicamente dallo spazio di swap:</para> <mediaobject> @@ -296,21 +296,21 @@ </mediaobject> <para>In questo caso, supponiamo che una pagina in B venga modificata dal - processo genitore. Il processo subirà un fault di copy-on-write e - duplicherà la pagina in C1, lasciando la pagina originale in B + processo genitore. Il processo subirà un fault di copy-on-write e + duplicherà la pagina in C1, lasciando la pagina originale in B intatta. Ora, supponiamo che la stessa pagina in B venga modificata dal processo - figlio. Il processo subirà un fault di copy-on-write e - duplicherà la pagina in C2. - La pagina originale in B è ora completamente nascosta poiché + figlio. Il processo subirà un fault di copy-on-write e + duplicherà la pagina in C2. + La pagina originale in B è ora completamente nascosta poiché sia C1 che C2 hanno una copia e B potrebbe teoricamente essere distrutta (se non rappresenta un <quote>vero</quote> file); - comunque, questo tipo di ottimizzazione non è triviale da - realizzare perché è di grana molto fine. + comunque, questo tipo di ottimizzazione non è triviale da + realizzare perché è di grana molto fine. FreeBSD non effettua questa ottimizzazione. - Ora, supponiamo (come è spesso il caso) che + Ora, supponiamo (come è spesso il caso) che il processo figlio effettui una <function>exec()</function>. Il suo - attuale spazio di indirizzamento è in genere rimpiazzato da un + attuale spazio di indirizzamento è in genere rimpiazzato da un nuovo spazio di indirizzamento rappresentante il nuovo file. In questo caso il livello C2 viene distrutto:</para> @@ -331,7 +331,7 @@ </mediaobject> <para>In questo caso, il numero di figli di B scende a uno, e tutti gli - accessi a B avvengono attraverso C1. Ciò significa che B e C1 + accessi a B avvengono attraverso C1. Ciò significa che B e C1 possono collassare insieme in un singolo strato. Ogni pagina in B che esista anche in C1 viene cancellata da B durante il crollo. Dunque, anche se l'ottimizzazione nel passo @@ -339,54 +339,54 @@ quando il processo esce o esegue una <function>exec()</function>.</para> <para>Questo modello crea un bel po' di problemi potenziali. Il primo - è che ci si potrebbe ritrovare con una pila abbastanza profonda di + è che ci si potrebbe ritrovare con una pila abbastanza profonda di Oggetti VM incolonnati che costerebbe memoria e tempo per la ricerca - quando accadesse un fault. Può verificarsi un ingrandimento della + quando accadesse un fault. Può verificarsi un ingrandimento della pila quando un processo esegue una fork dopo l'altra (che sia il padre o - il figlio). Il secondo problema è che potremmo ritrovarci con - pagine morte, inaccessibili nella profondità della pila degli + il figlio). Il secondo problema è che potremmo ritrovarci con + pagine morte, inaccessibili nella profondità della pila degli Oggetti VM. Nel nostro ultimo esempio se sia il padre che il figlio modificano la stessa pagina, entrambi hanno una loro copia della pagina e - la pagina originale in B non è più accessibile - da nessuno. Quella pagina in B può essere liberata.</para> + la pagina originale in B non è più accessibile + da nessuno. Quella pagina in B può essere liberata.</para> - <para>FreeBSD risolve il problema della profondità dei livelli con + <para>FreeBSD risolve il problema della profondità dei livelli con un'ottimizzazione speciale detta <quote>All Shadowed Case</quote> (caso dell'oscuramento totale). Questo caso accade se C1 o C2 subiscono sufficienti COW fault (COW - è l'acronimo che sta per copy on write) da oscurare completamente + è l'acronimo che sta per copy on write) da oscurare completamente tutte le pagine in B. - Ponimo che C1 abbia raggiunto questo livello. C1 può ora + Ponimo che C1 abbia raggiunto questo livello. C1 può ora scavalcare B del tutto, dunque invece di avere C1->B->A e C2->B->A adesso abbiamo C1->A e C2->B->A. - ma si noti cos'altro è accaduto—ora B ha solo un riferimento + ma si noti cos'altro è accaduto—ora B ha solo un riferimento (C2), dunque possiamo far collassare B e C2 insieme. - Il risultato finale è che B viene cancellato + Il risultato finale è che B viene cancellato interamente e abbiamo C1->A e C2->A. Spesso accade che B contenga un grosso numero di pagine e ne' C1 ne' C2 riescano a oscurarlo completamente. Se eseguiamo una nuova fork e creiamo un insieme di - livelli D, comunque, è molto più probabile che uno dei + livelli D, comunque, è molto più probabile che uno dei livelli D sia eventualmente in grado di oscurare completamente l'insieme - di dati più piccolo rappresentato da C1 o C2. La stessa - ottimizzazione funzionerà in ogni punto nel grafico ed il - risultato di ciò è che anche su una macchina con + di dati più piccolo rappresentato da C1 o C2. La stessa + ottimizzazione funzionerà in ogni punto nel grafico ed il + risultato di ciò è che anche su una macchina con moltissime fork le pile degli Oggetti VM tendono a non superare una - profondità di 4. Ciò è vero sia per il padre che per - il figlio ed è vero nel caso sia il padre a eseguire la fork ma - anche se è il figlio a eseguire fork in cascata.</para> + profondità di 4. Ciò è vero sia per il padre che per + il figlio ed è vero nel caso sia il padre a eseguire la fork ma + anche se è il figlio a eseguire fork in cascata.</para> <para>Il problema della pagina morta esiste ancora nel caso C1 o C2 non oscurino completamente B. A causa delle altre ottimizzazioni questa - eventualità + eventualità non rappresenta un grosso problema e quindi permettiamo semplicemente alle pagine di essere morte. Se il sistema si trovasse con poca memoria - le manderebbe in swap, consumando un po' di swap, ma così - è.</para> + le manderebbe in swap, consumando un po' di swap, ma così + è.</para> - <para>Il vantaggio del modello ad Oggetti VM è che - <function>fork()</function> è estremamente veloce, poiché + <para>Il vantaggio del modello ad Oggetti VM è che + <function>fork()</function> è estremamente veloce, poiché non deve aver luogo nessuna copia di dati effettiva. Lo svantaggio - è che è possibile costruire un meccanismo a livelli di + è che è possibile costruire un meccanismo a livelli di Oggetti VM relativamente complesso che rallenterebbe la gestione dei page fault, e consumerebbe memoria gestendo le strutture degli Oggetti VM. Le ottimizazioni realizzate da FreeBSD danno prova di ridurre @@ -400,12 +400,12 @@ <para>Le pagine di dati private sono inizialmente o pagine copy-on-write o pagine zero-fill. Quando avviene un cambiamento, e dunque una copia, l'oggetto di copia - originale (in genere un file) non può più essere utilizzato + originale (in genere un file) non può più essere utilizzato per salvare la copia quando il sistema della VM ha bisogno di riutilizzarla per altri scopi. A questo punto entra in gioco lo SWAP. Lo SWAP viene allocato per creare spazio dove salvare memoria che altrimenti non sarebbe disponibile. FreeBSD alloca la struttura di gestione di - un Oggetto VM solo quando è veramente necessario. + un Oggetto VM solo quando è veramente necessario. Ad ogni modo, la struttura di gestione dello swap ha avuto storicamente dei problemi.</para> @@ -417,43 +417,43 @@ all'esecuzione (large runsizes, RSS). Inoltre, per poter tenere traccia dello spazio di swap, viene mantenuta una <quote>lista dei buchi</quote> nella memoria del kernel, ed anche questa tende ad essere pesantemente - frammentata. Poiché la <quote>lista dei buchi</quote> è una + frammentata. Poiché la <quote>lista dei buchi</quote> è una lista lineare, l'allocazione di swap e la liberazione hanno prestazioni non ottimali O(n) per ogni pagina. Questo richiede anche che avvengano allocazioni di memoria durante il processo di liberazione dello swap, e questo crea problemi di deadlock, blocchi senza uscita, dovuti a scarsa memoria. - Il problema è ancor più esacerbato dai buchi creati a causa + Il problema è ancor più esacerbato dai buchi creati a causa dell'algoritmo di interleaving. - Inoltre il blocco di swap può divenire frammentato molto facilmente + Inoltre il blocco di swap può divenire frammentato molto facilmente causando un'allocazione non contigua. Anche la memoria del Kernel deve essere allocata al volo per le strutture aggiuntive di gestione dello - swap quando avviene uno swapout. È evidente che c'era molto spazio + swap quando avviene uno swapout. È evidente che c'era molto spazio per dei miglioramenti.</para> <para>Per FreeBSD 4.X, ho completamente riscritto il sottosistema di swap. Con questa riscrittura, le strutture di gestione dello swap vengono allocate attraverso una tabella di hash invece che con un array lineare - fornendo una dimensione di allocazione fissata e una granularità + fornendo una dimensione di allocazione fissata e una granularità molto maggiore. Invece di usare una lista lineare collegata per tenere traccia delle riserve di spazio di swap, essa usa una mappa di bit di blocchi di swap organizzata in una struttura ad albero radicato con riferimenti allo - spazio libero nelle strutture nei nodi dell'albero. Ciò rende in + spazio libero nelle strutture nei nodi dell'albero. Ciò rende in effetti l'operazione di allocazione e liberazione delle risorse un'operazione O(1). L'intera mappa di bit dell'albero radicato viene anche preallocata in modo da evitare l'allocazione di memoria kernel durante le operazioni di swap - critiche nei momenti in cui la memoria disponibile è ridotta. + critiche nei momenti in cui la memoria disponibile è ridotta. Dopo tutto, il sistema tende a fare uso dello swap quando ha poca memoria quindi dovremmo evitare di allocare memoria per il kernel in quei momenti per poter evitare potenziali deadlock. Infine, per ridurre la - frammentazione l'albero radicato è in grado di allocare grandi + frammentazione l'albero radicato è in grado di allocare grandi spezzoni contigui in una volta, saltando i pezzetti frammentati. Non ho ancora compiuto il passo finale di avere un <quote>puntatore di supportoall'allocazione</quote> che scorra su una porzione di swap nel momento in cui vengano effettuate delle allocazioni, in modo da garantire - ancor di più le allocazioni contigue o almeno una località + ancor di più le allocazioni contigue o almeno una località nel riferimento, ma ho assicurato che un'aggiunta simile possa essere effettuata.</para> </sect1> @@ -461,42 +461,42 @@ <sect1 id="freeing-pages"> <title>Quando liberare una pagina</title> - <para>Poiché il sistema della VM usa tutta la memoria disponibile + <para>Poiché il sistema della VM usa tutta la memoria disponibile per il caching del disco, in genere ci sono pochissime pagine veramente - libere. Il sistema della VM dipende dalla possibilità di + libere. Il sistema della VM dipende dalla possibilità di scegliere in maniera appropriata le pagine che non sono in uso per riusarle in nuove allocazioni. Selezionare le pagine ottimali da liberare - è forse la funzione singola più importante che possa essere - eseguita da una VM perché se si effettua una selezione non - accurata, il sistema della VM può essere forzato a recuperare + è forse la funzione singola più importante che possa essere + eseguita da una VM perché se si effettua una selezione non + accurata, il sistema della VM può essere forzato a recuperare pagine dal disco in modo non necessari, degradando seriamente le prestazioni del sistema.</para> <para>Quanto sovraccarico siamo disposti a sopportare nel percorso critico per evitare di liberare la pagina sbagliata? Ogni scelta sbagliata che - facciamo ci costerà centinaia di migliaia di cicli di CPU ed uno + facciamo ci costerà centinaia di migliaia di cicli di CPU ed uno stallo percettibile nei processi coinvolti, dunque permettiamo un sovraccarico significativo in modo da poter avere la certezza che la pagina scelta sia quella giusta. - Questo è il motivo per cui FreeBSD tende ad avere prestazioni + Questo è il motivo per cui FreeBSD tende ad avere prestazioni migliori di altri sistemi quando le risorse di memoria vengono stressate.</para> <para>L'algoritmo di determinazione della pagina da liberare - è costruito su una storia di uso delle pagine di memoria. + è costruito su una storia di uso delle pagine di memoria. Per acquisire tale storia, il sistema si avvantaggia di una caratteristica della maggior parte dell'hardware moderno, il bit che - indica l'attività di una pagina (page-used bit).</para> + indica l'attività di una pagina (page-used bit).</para> <para>In qualsiasi caso, il page-used bit viene azzerato e in un momento seguente il sistema della VM passa di nuovo sulla pagina e vede che il - page-used bit è stato di nuovo attivato. Questo indica che la + page-used bit è stato di nuovo attivato. Questo indica che la pagina viene ancora usata attivamente. - Il bit ancora disattivato è un indice che quella pagina non viene + Il bit ancora disattivato è un indice che quella pagina non viene usata attivamente. Controllando questo bit periodicamente, viene sviluppata una storia d'uso (in forma di contatore) per la pagina fisica. Quando il sistema - della VM avrà bisogno di liberare delle pagine, controllare questa + della VM avrà bisogno di liberare delle pagine, controllare questa storia diventa la pietra angolare nella determinazione del candidato migliore come pagina da riutilizzare.</para> @@ -505,13 +505,13 @@ <para>Per quelle piattaforme che non hanno questa caratteristica, il sistema in effetti emula un page-used bit. Esso elimina la mappatura di - una pagina, o la protegge, forzando un page fault se c'è un + una pagina, o la protegge, forzando un page fault se c'è un accesso successivo alla pagina. Quando avviene il page fault, il sistema segnala semplicemente la pagina come usata e la sprotegge in maniera che possa essere usata. Mentre prendere tale page fault solo per determinare se una pagina - è in uso può apparire una scelta costosa, in realtà - essa lo è molto meno che riusare la pagina per altri scopi, per + è in uso può apparire una scelta costosa, in realtà + essa lo è molto meno che riusare la pagina per altri scopi, per dover poi scoprire che un processo ne aveva ancora bisogno e dovere andare a cercarla di nuovo su disco.</para> </sidebar> @@ -519,22 +519,22 @@ <para>FreeBSD fa uso di parecchie code per le pagine per raffinare ulteriormente la selezione delle pagine da riutilizzare, come anche per determinare quando le pagine sporche devono essere spostate dalla memoria - e immagazzinate da qualche parte. Poiché le tabelle delle pagine - sono entità dinamiche in FreeBSD, non costa praticamente nulla + e immagazzinate da qualche parte. Poiché le tabelle delle pagine + sono entità dinamiche in FreeBSD, non costa praticamente nulla eliminare la mappatura di una pagina dallo spazio di indirizzamento di un qualsiasi processo che la stia usando. Quando una pagina candidata - è stata scelta sulla base del contatore d'uso, questo è + è stata scelta sulla base del contatore d'uso, questo è esattamente quello che viene fatto. Il sistema deve effettuare una distinzione tra pagine pulite che possono essere teoricamente liberate in qualsiasi momento, e pagine sporche che devono prima essere scritte (salvate) per poter essere riutilizzabili. Quando una pagina candidata viene trovata viene spostata nella coda - delle pagine inattive, se è una pagina sporca, o nella coda di - cache se è pulita. + delle pagine inattive, se è una pagina sporca, o nella coda di + cache se è pulita. Un algoritmo separato basato su un rapporto sporche/pulite determina quando le pagine sporche nella coda inattiva devono essere - scritte su disco. Una volta che è stato fatto questo, le pagine + scritte su disco. Una volta che è stato fatto questo, le pagine ormai salvate vengono spostate dalla coda delle inattive alla coda di cache. A questo punto, le pagine nella coda di cache possono ancora essere riattivate da un VM fault ad un costo relativamente basso. @@ -544,22 +544,22 @@ <para>Usate meno recentemente. Le pagine che non vengono usate da molto tempo probabilmente non saranno necessarie a breve, e possono essere liberate.</para> - </footnote>) quando il sistema avrà bisogno di allocare nuova + </footnote>) quando il sistema avrà bisogno di allocare nuova memoria.</para> - <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD tenta + <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD tenta di separare pagine pulite e sporche per l'espressa ragione di evitare scritture non necessarie di pagine sporche (che divorano banda di I/O), e non sposta le pagine tra le varie code gratuitamente quando il - sottosistema non viene stressato. Questo è il motivo per cui + sottosistema non viene stressato. Questo è il motivo per cui dando un <command>systat -vm</command> vedrai sistemi con contatori della coda di cache bassi e contatori della coda delle pagine attive molto alti. Quando il sistema della VM diviene maggiormente stressato, esso fa un grande sforzo per mantenere le varie code delle pagine ai livelli - determinati come più efficenti. - Per anni è circolata la leggenda urbana che Linux facesse un lavoro + determinati come più efficenti. + Per anni è circolata la leggenda urbana che Linux facesse un lavoro migliore di FreeBSD nell'evitare gli swapout, ma in pratica questo non - è vero. Quello che stava effettivamente accadendo era che FreeBSD + è vero. Quello che stava effettivamente accadendo era che FreeBSD stava salvando le pagine inutilizzate proattivamente per fare spazio mentre Linux stava mantendendo le pagine inutilizzate lasciando meno memoria disponibile per la cache e le pagine dei processi. @@ -569,46 +569,46 @@ <sect1 id="prefault-optimizations"> <title>Pre-Faulting e Ottimizzazioni di Azzeramento</title> - <para>Subire un VM fault non è costoso se la pagina sottostante - è già nella memoria fisica e deve solo essere mappata di - nuovo nel processo, ma può divenire costoso nel caso se ne - subiscano un bel po' su base regolare. Un buon esempio di ciò si + <para>Subire un VM fault non è costoso se la pagina sottostante + è già nella memoria fisica e deve solo essere mappata di + nuovo nel processo, ma può divenire costoso nel caso se ne + subiscano un bel po' su base regolare. Un buon esempio di ciò si ha eseguendo un programma come &man.ls.1; o &man.ps.1; ripetutamente. - Se il binario del programma è mappato in memoria ma non nella + Se il binario del programma è mappato in memoria ma non nella tabella delle pagine, allora tutte le pagine che verranno accedute dal programmma dovranno generare un page fault ogni volta che il programma viene eseguito. - Ciò non è necessario quando le pagine in questione sono - già nella cache della VM, quindi FreeBSD tenterà di + Ciò non è necessario quando le pagine in questione sono + già nella cache della VM, quindi FreeBSD tenterà di pre-popolare le tabelle delle pagine di un processo con quelle pagine che - sono già nella VM Cache. Una cosa che FreeBSD non fa ancora - è effettuare il pre-copy-on-write di alcune pagine nel caso di una + sono già nella VM Cache. Una cosa che FreeBSD non fa ancora + è effettuare il pre-copy-on-write di alcune pagine nel caso di una chiamata a exec. Ad esempio, se esegui il programma &man.ls.1; mentre stai eseguendo <command>vmstat 1</command> noterai che subisce sempre un certo numero di page fault, anche eseguendolo ancora e ancora. Questi sono - zero-fill fault, legati alla necessità di azzerare memoria, + zero-fill fault, legati alla necessità di azzerare memoria, non program code fault, legati alla copia dell'eseguibile in memoria - (che erano già stati gestiti come pre-fault). - Pre-copiare le pagine all'exec o alla fork è un'area che potrebbe + (che erano già stati gestiti come pre-fault). + Pre-copiare le pagine all'exec o alla fork è un'area che potrebbe essere soggetta a maggior studio.</para> - <para>Una larga percentuale dei page fault che accadono è composta di - zero-fill fault. In genere è possibile notare questo fatto + <para>Una larga percentuale dei page fault che accadono è composta di + zero-fill fault. In genere è possibile notare questo fatto osservando l'output di <command>vmstat -s</command>. Questi accadono quando un processo accede a pagine nell'area del BSS. Ci si aspetta che l'area del BSS sia composta inizialmente da zeri ma il sistema della VM non si preoccupa di allocare nessuna memoria - finché il processo non ne ha effettivamente bisogno. + finché il processo non ne ha effettivamente bisogno. Quindi nel momento in cui accade un fault il sistema della VM non deve solo allocare una nuova pagina, ma deve anche azzerarla. Per ottimizzare l'operazione di azzeramento, il sistema della VM - ha la capacità di pre-azzerare le pagine e segnalarle come tali, + ha la capacità di pre-azzerare le pagine e segnalarle come tali, e di richiedere pagine pre-azzerate quando avvengono zero-fill fault. - Il pre-azzeramento avviene quando la CPU è inutilizzata ma il - numero di pagine che vengono pre-azzerate dal sistema è limitato - per evitare di spazzare via la cache della memoria. Questo è un - eccellente esempio di complessità aggiunta al sistema della VM per + Il pre-azzeramento avviene quando la CPU è inutilizzata ma il + numero di pagine che vengono pre-azzerate dal sistema è limitato + per evitare di spazzare via la cache della memoria. Questo è un + eccellente esempio di complessità aggiunta al sistema della VM per ottimizare il percorso critico.</para> </sect1> @@ -616,29 +616,29 @@ <title>Ottimizzazioni della Tabella delle Pagine </title> <para>Le ottimizzazioni alla tabella delle pagine costituiscono - La parte più controversa nel design della VM di FreeBSD ed ha + La parte più controversa nel design della VM di FreeBSD ed ha mostrato un po' di affanno con l'avvento di un uso pesante di <function>mmap()</function>. Penso che questa sia una caratteristiche della maggior parte dei - BSD anche se non sono sicuro di quando è stata introdotta - la prima volta. Ci sono due ottimizzazioni maggiori. La prima è + BSD anche se non sono sicuro di quando è stata introdotta + la prima volta. Ci sono due ottimizzazioni maggiori. La prima è che le tabelle della pagine hardware non contengono uno stato persistente ma possono essere gettate via in qualsiasi momento con un sovraccarico di gestione minimo. - La seconda è che ogni pagina attiva nel sistema ha una struttura di - controllo <literal>pv_entry</literal> che è integrata con la - struttura <literal>vm_page</literal>. FreeBSD può semplicemente - operare attraverso quelle mappature di cui è certa l'esistenza, + La seconda è che ogni pagina attiva nel sistema ha una struttura di + controllo <literal>pv_entry</literal> che è integrata con la + struttura <literal>vm_page</literal>. FreeBSD può semplicemente + operare attraverso quelle mappature di cui è certa l'esistenza, mentre Linux deve controllare tutte le tabelle delle pagine che <emphasis>potrebbero</emphasis> contenere una mappatura specifica per - vedere se lo stanno effettivamente facendo, il che può portare ad + vedere se lo stanno effettivamente facendo, il che può portare ad un sovraccarico computazionale O(n^2) in alcune situazioni. - È per questo che FreeBSD tende a fare scelte migliori su quale - pagina riutilizzare o mandare in swap quando la memoria è messa + È per questo che FreeBSD tende a fare scelte migliori su quale + pagina riutilizzare o mandare in swap quando la memoria è messa sotto sforzo, fornendo una miglior performance sotto carico. Comunque, FreeBSD richiede una messa a punto del kernel per accomodare situazioni che richiedano grandi spazi di indirizzamento condivisi, come quelli che - possono essere necessari in un sistema di news perché potrebbe + possono essere necessari in un sistema di news perché potrebbe esaurire il numero di struct <literal>pv_entry</literal>.</para> <para>Sia Linux che FreeBSD necessitano di lavoro in quest'area. @@ -647,7 +647,7 @@ bisogno di mappare tutte le pagine di una libreria condivisa, ad esempio), mentre linux sta cercando di semplificare i suoi algoritmi. FreeBSD generalmente ha dei vantaggi prestazionali al costo di un piccolo spreco - di memoria in più, ma FreeBSD crolla nel caso in cui un grosso file + di memoria in più, ma FreeBSD crolla nel caso in cui un grosso file sia condiviso massivamente da centinaia di processi. Linux, d'altro canto, crolla nel caso in cui molti processi mappino a macchia di leopardo la stessa libreria condivisa e gira in maniera non @@ -659,46 +659,46 @@ <title>Colorazione delle Pagine</title> <para>Concluderemo con le ottimizzazioni di colorazione delle pagine. - La colorazione delle pagine è un'ottimizzazione prestazionale + La colorazione delle pagine è un'ottimizzazione prestazionale progettata per assicurare che gli accessi a pagine contigue nella memoria virtuale facciano il miglior uso della cache del processore. Nei - tempi antichi (cioè più di 10 anni fa) le cache dei + tempi antichi (cioè più di 10 anni fa) le cache dei processori tendevano a mapparela memoria virtuale invece della memoria fisica. Questo conduceva ad un numero enorme di problemi inclusa la - necessità di ripulire la cache ad ogni cambio di contesto, in + necessità di ripulire la cache ad ogni cambio di contesto, in alcuni casi, e problemi con l'aliasing dei dati nella cache. Le cache dei processori moderni mappano la memoria fisica proprio per risolvere questi problemi. Questo significa che due pagine vicine nello spazio di indirizzamento dei processi possono non corrispondere a due pagine vicine nella cache. - In effetti, se non si è attenti pagine affiancate nella memoria + In effetti, se non si è attenti pagine affiancate nella memoria virtuale possono finire con l'occupare la stessa pagina nella cache del processore—portando all'eliminazione prematura di dati immagazzinabili in cache e riducendo le prestazioni della cache. - Ciò è vero anche con cache set-associative <footnote> + Ciò è vero anche con cache set-associative <footnote> <para>set-associative sta per associative all'interno di un insieme, in - quanto c'è un insieme di blocchi della cache nei quale puo + quanto c'è un insieme di blocchi della cache nei quale puo essere mappato un elemento della memoria fisica.</para> </footnote> a molte vie (anche se l'effetto viene in qualche maniera mitigato).</para> <para>Il codice di allocazione della memoria di FreeBSD implementa - le ottimizizzazioni di colorazione delle pagine, ciò significa che - il codice di allocazione della memoria cercherà di trovare delle + le ottimizizzazioni di colorazione delle pagine, ciò significa che + il codice di allocazione della memoria cercherà di trovare delle pagine libere che siano vicine dal punto di vista della cache. - Ad esempio, se la pagina 16 della memoria fisica è assegnata - alla pagina 0 della memoria virtuale di un processo e la cache può + Ad esempio, se la pagina 16 della memoria fisica è assegnata + alla pagina 0 della memoria virtuale di un processo e la cache può contenere 4 pagine, il codice di colorazione delle pagine non - assegnerà la pagina 20 di memoria fisica alla pagina 1 di + assegnerà la pagina 20 di memoria fisica alla pagina 1 di quella virtuale. - Invece, gli assegnerà la pagina 21 della memoria fisica. + Invece, gli assegnerà la pagina 21 della memoria fisica. Il codice di colorazione delle pagine cerca di evitare l'assegnazione - della pagina 20 perché questa verrebbe mappata sopra lo stesso - blocco di memoria cache della pagina 16 e ciò causerrebbe un uso + della pagina 20 perché questa verrebbe mappata sopra lo stesso + blocco di memoria cache della pagina 16 e ciò causerrebbe un uso non ottimale della cache. - Questo codice aggiunge una complessità significativa - al sottosistema di allocazione memoria della VM, come si può ben - immaginare, ma il gioco vale ben più della candela. La colorazione + Questo codice aggiunge una complessità significativa + al sottosistema di allocazione memoria della VM, come si può ben + immaginare, ma il gioco vale ben più della candela. La colorazione delle pagine rende la memoria virtuale deterministica quanto la memoria fisica per quel che riguarda le prestazioni della cache.</para> </sect1> @@ -722,7 +722,7 @@ <qandaset> <qandaentry> <question> - <para>Cos'è <quote>l'algoritmo di interleaving</quote> a cui + <para>Cos'è <quote>l'algoritmo di interleaving</quote> a cui fai riferimento nell'elenco delle debolezze della gestione dello swap in FreeBSD 3.X ?</para> </question> @@ -731,55 +731,55 @@ <para>FreeBSD usa un intervallo tra zone di swap fissato, con un valore predefinito di 4. Questo significa che FreeBSD riserva spazio per quattro aree di swap anche se ne hai una sola o due o - tre. Poiché lo swap è intervallato lo spazio di + tre. Poiché lo swap è intervallato lo spazio di indirizzamento lineare che rappresenta le <quote>quattro aree di - swap</quote> verrà frammentato se non si possiedono + swap</quote> verrà frammentato se non si possiedono veramente quattro aree di swap. Ad esempio, se hai due aree di swap A e B la rappresentazione dello spazio di FreeBSD per - quell'area di swap verrà interrotta in blocchi di 16 + quell'area di swap verrà interrotta in blocchi di 16 pagine:</para> <literallayout>A B C D A B C D A B C D A B C D</literallayout> <para>FreeBSD 3.X usa una <quote>lista sequenziale delle regioni libere </quote> per registrare le aree di swap libere. - L'idea è che grandi blocchi di spazio libero e lineare + L'idea è che grandi blocchi di spazio libero e lineare possano essere rappresentati con un nodo singolo (<filename>kern/subr_rlist.c</filename>). Ma a causa della frammentazione la lista sequenziale risulta assurdamente frammentata. Nell'esempio precedente, uno spazio di swap completamente non - allocato farà si che A e B siano mostrati come + allocato farà si che A e B siano mostrati come <quote>liberi</quote> e C e D come <quote>totalmente allocati</quote>. Ogni sequenza A-B richiede un nodo per essere - registrato perché C e D sono buchi, dunquei nodi di lista non + registrato perché C e D sono buchi, dunquei nodi di lista non possono essere combinati con la sequenza A-B seguente.</para> - <para>Perché organizziamo lo spazio in intervalli invece di + <para>Perché organizziamo lo spazio in intervalli invece di appiccicare semplicemente le area di swap e facciamo qualcosa di - più carino? Perché è molto più semplice + più carino? Perché è molto più semplice allocare strisce lineari di uno spazio di indirizzamento ed ottenere - il risultato già ripartito tra dischi multipli piuttosto che + il risultato già ripartito tra dischi multipli piuttosto che cercare di spostare questa complicazione altrove.</para> <para>La frammentazione causa altri problemi. Essendoci una lista - lineare nella serie 3.X, ed avendo una tale quantità di + lineare nella serie 3.X, ed avendo una tale quantità di frammentazione implicita, l'allocazione e la liberazione dello swap finisce per essere un algoritmo O(N) invece di uno O(1). - Combinalo con altri fattori (attività di swap pesante) + Combinalo con altri fattori (attività di swap pesante) e comincerai a trovarti con livelli di overhead come O(N^2) e - O(N^3), e ciò è male. Il sistema dela serie 3.X - può anche avere necessità di allocare KVM durante + O(N^3), e ciò è male. Il sistema dela serie 3.X + può anche avere necessità di allocare KVM durante un'operazione di swap per creare un nuovo nodo lista, il che - può portare ad un deadlock se il sistema sta cercando di + può portare ad un deadlock se il sistema sta cercando di liberare pagine nella memoria fisica in un momento di - scarsità di memoria.</para> + scarsità di memoria.</para> <para>Nella serie 4.X non usiamo una lista sequenziale. Invece usiamo un albero radicato e mappe di bit di blocchi di swap piuttosto che nodi lista. Ci prendiamo il peso di preallocare tutte le mappe di bit richieste - per l'intera area di swap ma ciò finisce per consumare meno + per l'intera area di swap ma ciò finisce per consumare meno memoria grazie all'uso di una mappa di bit (un bit per blocco) invece di una lista collegata di nodi. L'uso di un albero radicato invece di una lista sequenziale ci fornisce una performance quasi @@ -792,12 +792,12 @@ <para>Non ho capito questo:</para> <blockquote> - <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD + <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD tenta di separare pagine pulite e sporche per l'espressa ragione di evitare scritture non necessarie di pagine sporche (che divorano banda di I/O), e non sposta le pagine tra le varie code gratuitamente se il sottosistema non viene stressato. Questo - è il motivo per cui dando un <command>systat -vm</command> + è il motivo per cui dando un <command>systat -vm</command> vedrai sistemi con contatori della coda di cache bassi e contatori della coda delle pagine attive molto alti.</para> </blockquote> @@ -811,17 +811,17 @@ </question> <answer> - <para>Si, questo può confondere. La relazione è - <quote>obiettivo</quote> contro <quote>realtà</quote>. Il - nostro obiettivo è separare le pagine ma la realtà - è che se non siamo in crisi di memoria, non abbiamo bisogno + <para>Si, questo può confondere. La relazione è + <quote>obiettivo</quote> contro <quote>realtà</quote>. Il + nostro obiettivo è separare le pagine ma la realtà + è che se non siamo in crisi di memoria, non abbiamo bisogno di farlo.</para> - <para>Questo significa che FreeBSD non cercherà troppo di + <para>Questo significa che FreeBSD non cercherà troppo di separare le pagine sporche (coda inattiva) da quelle pulite - (code della cache), ne cercherà di disattivare le pagine + (code della cache), ne cercherà di disattivare le pagine (coda pagine attive -> coda pagine inattive) quando il sistema non - è sotto sforzo, anche se non vengono effettivamente + è sotto sforzo, anche se non vengono effettivamente usate.</para> </answer> </qandaentry> @@ -830,17 +830,17 @@ <question> <para> Nell'esempio di &man.ls.1; / <command>vmstat 1</command>, alcuni dei page fault non potrebbero essere data page faults - (COW da file eseguibili a pagine private)? Cioè, io mi + (COW da file eseguibili a pagine private)? Cioè, io mi aspetterei che i page fault fossero degli zero-fill e dei dati di programma. O si implica che FreeBSD effettui il pre-COW per i dati di programma?</para> </question> <answer> - <para>Un fault COW può essere o legato a uno zero-fill o a dati + <para>Un fault COW può essere o legato a uno zero-fill o a dati di programma. - Il meccanismo è lo stesso in entrambi i casi poiché - i dati di programma da copiare sono quasi certamente già + Il meccanismo è lo stesso in entrambi i casi poiché + i dati di programma da copiare sono quasi certamente già presenti nella cache. E infatti li tratto insieme. FreeBSD non effettua preventivamentela copia dei dati di programma o lo zero-fill, <emphasis>effettua</emphasis> la mappatura preventiva @@ -870,56 +870,56 @@ delle pagine hardware (pte). Se hai cinque processi che condividono la stessa pagina fisica, e tre delle tabelle delle pagine di questi processi mappano effettivamente la pagina, questa pagina - verrà rappresentata da una struttura + verrà rappresentata da una struttura <literal>vm_page</literal> singola e da tre strutture <literal>pv_entry</literal>.</para> <para>Le strutture <literal>pv_entry</literal> rappresentano solo le pagine mappate dalla MMU (una <literal>pv_entry</literal> - rappresenta un pte). Ciò significa che è necessario + rappresenta un pte). Ciò significa che è necessario rimuovere tutti i riferimenti hardware a <literal>vm_page</literal> (in modo da poter riutilizzare la pagina per qualcos'altro, - effettuare il page out, ripulirla, sporcarla, e così via) + effettuare il page out, ripulirla, sporcarla, e così via) possiamo semplicemente scansionare la lista collegata di <literal>pv_entry</literal> associate con quella <literal>vm_page</literal> per rimuovere o modificare i pte dalla loro tabella delle pagine.</para> - <para>Sotto Linux non c'è una lista collegata del genere. Per + <para>Sotto Linux non c'è una lista collegata del genere. Per poter rimuovere tutte le mappature della tabella delle pagine hardware per una <literal>vm_page</literal> linux deve indicizzare ogni oggetto VM che <emphasis>potrebbe</emphasis> aver mappato la pagina. Ad esempio, se si hanno 50 processi che mappano la stessa libreria condivisa e si vuole liberarsi della pagina X in quella - libreria, sarà necessario cercare nella tabella delle pagine + libreria, sarà necessario cercare nella tabella delle pagine per ognuno dei 50 processi anche se solo 10 di essi ha - effettivamente mappato la pagina. Così Linux sta barattando - la semplicità del design con le prestazioni. Molti algoritmi + effettivamente mappato la pagina. Così Linux sta barattando + la semplicità del design con le prestazioni. Molti algoritmi per la VM che sono O(1) o (piccolo N) in FreeBSD finiscono per diventare O(N), O(N^2), o anche peggio in Linux. - Poiché i pte che rappresentano una particolare pagina in un + Poiché i pte che rappresentano una particolare pagina in un oggetto tendono ad essere allo stesso offset in tutte le tabelle delle pagine nelle quali sono mappati, la riduzione del numero di - accessi alla tabela delle pagine allo stesso offset eviterà + accessi alla tabela delle pagine allo stesso offset eviterà che la la linea di cache L1 per quell'offset venga cancellata, portando ad una performance migliore.</para> - <para>FreeBSD ha aggiunto complessità (lo schema + <para>FreeBSD ha aggiunto complessità (lo schema <literal>pv_entry</literal>) in modo da incrementare le prestazioni (per limitare gli accessi alla tabella delle pagine <emphasis>solo</emphasis> a quelle pte che necessitino di essere modificate).</para> - <para>Ma FreeBSD ha un problema di scalabilità che linux non ha + <para>Ma FreeBSD ha un problema di scalabilità che linux non ha nell'avere un numero limitato di strutture <literal>pv_entry</literal> e questo provoca problemi quando si - hanno condivisioni massicce di dati. In questo caso c'è la - possibilità che finiscano le strutture - <literal>pv_entry</literal> anche se c'è ancora una grande - quantità di memoria disponibile. - Questo può essere risolto abbastanza facilmente + hanno condivisioni massicce di dati. In questo caso c'è la + possibilità che finiscano le strutture + <literal>pv_entry</literal> anche se c'è ancora una grande + quantità di memoria disponibile. + Questo può essere risolto abbastanza facilmente aumentando il numero di struttre <literal>pv_entry</literal> nella - configurazione del kernel, ma c'è veramente bisogno di + configurazione del kernel, ma c'è veramente bisogno di trovare un modo migliore di farlo.</para> <para>Riguardo il sovrapprezzo in memoria di una tabella delle pagine @@ -930,8 +930,8 @@ FreeBSD usa tabelle delle pagine <quote>throw away</quote>, eliminabili, ma aggiunge una struttura <literal>pv_entry</literal> per ogni pte effettivamente mappato. Credo che l'utilizzo della - memoria finisca per essere più o meno lo stesso, fornendo a - FreeBSD un vantaggio algoritmico con la capacità di + memoria finisca per essere più o meno lo stesso, fornendo a + FreeBSD un vantaggio algoritmico con la capacità di eliminare completamente le tabelle delle pagine con un sovraccarico prestazionale minimo.</para> </answer> @@ -940,26 +940,26 @@ <qandaentry> <question> <para>Infine, nella sezione sulla colorazione delle pagine, potrebbe - esser d'aiuto avere qualche descrizione in più di quello che + esser d'aiuto avere qualche descrizione in più di quello che intendi. Non sono riuscito a seguire molto bene.</para> </question> <answer> <para>Sai come funziona una memoria cache hardware L1? Spiego: Considera una macchina con 16MB di memoria principale ma solo 128K - di cache L1. In genere il modo in cui funziona la cache è + di cache L1. In genere il modo in cui funziona la cache è che ogni blocco da 128K di memoria principale usa gli <emphasis>stessi</emphasis> 128K di cache. Se si accede all'offset 0 della memoria principale e poi al 128K si - può finire per cancellare i dati che si erano messi nella + può finire per cancellare i dati che si erano messi nella cache dall'offset 0!</para> - <para>Ora, sto semplificando di molto. Ciò che ho appena - descritto è quella che viene detta memoria cache a + <para>Ora, sto semplificando di molto. Ciò che ho appena + descritto è quella che viene detta memoria cache a <quote>corrispondenza diretta</quote>, o direct mapped. La maggior parte delle cache moderne sono quelle che vengono dette set-associative a 2 o 4 vie. - L'associatività di questo tipo permette di accedere fino ad N + L'associatività di questo tipo permette di accedere fino ad N regioni di memoria differenti che si sovrappongano sulla stessa cache senza distruggere i dati preventivamente immagazzinati. Ma solo N.</para> @@ -970,35 +970,35 @@ all'offset 512K, ad ogni modo, uno degli oggetti dato immagazzinati precedentemente verrebbero cancellati dalla cache.</para> - <para>È estremamente importante … + <para>È estremamente importante … <emphasis>estremamente</emphasis> importante che la maggior parte degli accessi del processore alla memoria vengano dalla cache L1, - poiché la cache L1 opera alla stessa frequenza del + poiché la cache L1 opera alla stessa frequenza del processore. Nel momento in cui si ha un miss <footnote> - <para>Un miss nella cache è equivalente a un page fault per + <para>Un miss nella cache è equivalente a un page fault per la memoria fisica, ed allo stesso modo implica un accesso a - dispositivi molto più lenti, da L1 a L2 come da RAM a + dispositivi molto più lenti, da L1 a L2 come da RAM a disco.</para> </footnote> nella cache L1 si deveandare a cercare nella cache L2 o - nella memoria principale, il processore andrà in stallo, e - potenzialmente potrà sedersi a girarsi i pollici per un tempo + nella memoria principale, il processore andrà in stallo, e + potenzialmente potrà sedersi a girarsi i pollici per un tempo equivalente a <emphasis>centinaia</emphasis> di istruzioni attendendo che la lettura dalla memoria principale venga completata. La memoria principale (la RAM che metti nel tuo - computer) è <emphasis>lenta</emphasis>, se comparata alla - velocità del nucleo di un moderno processore.</para> + computer) è <emphasis>lenta</emphasis>, se comparata alla + velocità del nucleo di un moderno processore.</para> <para>Ok, ora parliamo della colorazione dele pagine: tutte le moderne cache sono del tipo noto come cache <emphasis>fisiche</emphasis>. Esse memorizzano indirizzi di memoria - fisica, non indirizzi di memoria virtual. Ciò permette alla + fisica, non indirizzi di memoria virtual. Ciò permette alla cache di rimanere anche nel momento in cui ci sia un cambio di - contesto tra processi, e ciò è molto + contesto tra processi, e ciò è molto importante.</para> <para>Ma nel mondo &unix; devi lavorare con spazi di indirizzamento virtuali, non con spazi di indirizzamento fisici. Ogni programma - che scrivi vedrà lo spazio di indirizzamento virtuale + che scrivi vedrà lo spazio di indirizzamento virtuale assegnatogli. Le effettive pagine <emphasis>fisiche</emphasis> nascoste sotto quello spazio di indirizzi virtuali non saranno necessariamente contigue fisicamente! In effetti, @@ -1008,14 +1008,14 @@ <para>Un programma normalmente assume che due pagine affiancate verranno poste in cache in maniera ottimale. - Cioè, che possa accedere agli oggetti dato in + Cioè, che possa accedere agli oggetti dato in entrambe le pagine senza che esse si cancellino a vicenda le rispettiva informazioni in cache. - Ma ciò è vero solo se le pagine fisiche sottostanti lo + Ma ciò è vero solo se le pagine fisiche sottostanti lo spazio di indirizzo virtuale sono contigue (per quel che riguarda la cache).</para> - <para>Questo è ciò che viene fatto dalla colorazione + <para>Questo è ciò che viene fatto dalla colorazione delle pagine. Invece di assegnare pagine fisiche <emphasis>casuali</emphasis> agli indirizzi virtuali, che potrebbe causare prestazioni non ottimali @@ -1030,7 +1030,7 @@ <para>Si note ho detto <quote>ragionevolmente</quote> contigue invece che semplicemente <quote>contigue</quote>. Dal punto di vista di una cache di 128K a corrispondenza diretta, l'indirizzo fisico 0 - è lo stesso che l'indirizzo fisico 128K. + è lo stesso che l'indirizzo fisico 128K. Dunque due agine affiancate nello spzio di indirizzamento virtuale potrebbero finire per essere all'offset 128K e al 132K nella memoria fisica, ma potrebbero trovarsi tranquillamente anche agli offset diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml index 9eac11f63c..ce79a6b000 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml @@ -39,7 +39,7 @@ </sect1> <sect1 id="network-diskless"> - <title>Modalità senza dischi</title> + <title>Modalità senza dischi</title> <para>Traduzione in corso</para> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml index ea85b46610..f5a16ee58d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml @@ -39,14 +39,14 @@ <para>&os; 6.2-RELEASE e i successivi includono supporto per audit di eventi relativi alla sicurezza. L'audit degli eventi permette di tener traccia attraverso i log in modo - affidabile, preciso e configurabile di una varietà + affidabile, preciso e configurabile di una varietà di eventi rilevanti per la sicurezza del sistema, inclusi i login, i cambiamenti della configurazione e l'accesso ai file ed alla rete. Questi dati loggati possono essere molto preziosi per il monitoraggio di sistemi in produzione, ricerca di intrusioni ed analisi post mortem. &os; implementa le API di <acronym>BSM</acronym> di &sun; e i suoi - formati di file, ed è interoperabile sia con le + formati di file, ed è interoperabile sia con le implementazioni di audit di &sun; &solaris; che con quelle di &apple; &macos; X.</para> @@ -58,7 +58,7 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>Cosa è l'Auditing di Eventi e come funziona.</para> + <para>Cosa è l'Auditing di Eventi e come funziona.</para> </listitem> <listitem> @@ -86,14 +86,14 @@ </listitem> <listitem> - <para>Avere una certa familiarità con la sicurezza + <para>Avere una certa familiarità con la sicurezza e come si applica a &os; (<xref linkend="security"/>).</para> </listitem> </itemizedlist> <warning> <para>La funzione di audit in &os; 6.<replaceable>X</replaceable> - è sperimentale + è sperimentale e la messa in produzione dovrebbe avvenire solo dopo aver ben ponderato i rischi connessi al software sperimentale. Le limitazioni note includono che non tutti gli eventi @@ -103,8 +103,8 @@ non sono correttamente configurabili per tracciare sotto audit le sessioni di login degli utenti.</para> - <para>La funzione di audit di sicurezza può generare - log molto dettagliati dell'attività di sistema: su un + <para>La funzione di audit di sicurezza può generare + log molto dettagliati dell'attività di sistema: su un sistema carico, i file di traccia possono essere molto grandi quando sono configurati in dettaglio, oltre i gigabytes per settimana. Gli amministratori dovrebbero tenere in conto le richieste di spazio @@ -125,7 +125,7 @@ <itemizedlist> <listitem> <para><emphasis>event</emphasis>: Un event tracciabile da audit - è ogni evento che può essere tenuto sotto + è ogni evento che può essere tenuto sotto osservazione dal sottosistema di audit. Esempi di eventi rilevanti per la sicurezza includono la creazione di un file, lo stabilire una connessione di rete, @@ -148,7 +148,7 @@ </listitem> <listitem> - <para><emphasis>record</emphasis>: Un record è una voce nel log + <para><emphasis>record</emphasis>: Un record è una voce nel log di audit che descrive un evento di sicurezza. I record contengono il tipo di evento, informazione sul soggetto che ha causato l'evento, informazione sulla data e sull'ora dell'evento, informazione su ogni @@ -160,13 +160,13 @@ consiste in una serie di record di eventi che descrivono eventi di sicurezza. Tipicamente le tracce sono in qualche modo in ordine cronologico rispetto all'istante in cui l'evento - si è realizzato. Solo processi autorizzati + si è realizzato. Solo processi autorizzati hanno il permesso di tracciare record nella traccia di audit.</para> </listitem> <listitem> <para><emphasis>selection expression</emphasis>: Una espressione - di selezione è una stringa che contiene una lista di prefissi + di selezione è una stringa che contiene una lista di prefissi e nomi di classi di eventi usati per catalogare eventi.</para> </listitem> @@ -189,7 +189,7 @@ rimossi dalla traccia di audit. Usando la riduzione, gli amministratori sono in grado di implementare politiche per il salvataggio di dati di audit. Per esempio, tracce di audit dettagliate - possono essere tenute per un mese, dopodichè le + possono essere tenute per un mese, dopodichè le tracce possono essere ridotte al fine di preservare solo le informazioni di login.</para> </listitem> @@ -200,9 +200,9 @@ <title>Installare il Supporto Audit</title> <para>Il supporto in user space per l'Audit degli Eventi - è installato come parte del sistema operativo &os;. + è installato come parte del sistema operativo &os;. In &os; 7.0 e successivi, il supporto kernel all'Audit degli eventi - è compilato di default. In &os; 6.<replaceable>X</replaceable>, + è compilato di default. In &os; 6.<replaceable>X</replaceable>, il supporto all'Audit degli eventi deve essere compilato esplicitamente nel kernel aggiungendo le seguenti righe al file di configurazione del kernel:</para> @@ -213,9 +213,9 @@ il normale processo spiegato in <xref linkend="kernelconfig"/>.</para> - <para>Una volta che il kernel è stato compilato ed + <para>Una volta che il kernel è stato compilato ed installato con l'audit abilitato, ed il - sistema è stato rebootato, abilita il demone audit + sistema è stato rebootato, abilita il demone audit aggiungendo la seguente riga in &man.rc.conf.5;:</para> <programlisting>auditd_enable="YES"</programlisting> @@ -317,7 +317,7 @@ <listitem> <para><literal>ex</literal> - <emphasis>exec</emphasis> - Fa l'audit delle esecuzioni di un programma. L'audit degli argomenti - della command line e delle variabili di ambiente è + della command line e delle variabili di ambiente è controllato da &man.audit.control.5; usando i parametri <literal>argv</literal> e <literal>envv</literal> nelle impostazioni della <literal>policy</literal>.</para> @@ -410,7 +410,7 @@ <filename>audit_class</filename> e <filename>audit_event</filename>.</para> - <para>Ogni classe di audit nella lista è combinata + <para>Ogni classe di audit nella lista è combinata con un prefisso che indica se le operazione di successo o andate in fallimento siano intercettate, e se la entry sta aggiungendo o togliendo delle regole di intercettazione @@ -433,8 +433,8 @@ </listitem> <listitem> - <para><literal>^</literal> Non fa l'audit di eventi nè - di successo nè falliti in questa classe.</para> + <para><literal>^</literal> Non fa l'audit di eventi nè + di successo nè falliti in questa classe.</para> </listitem> <listitem> @@ -460,8 +460,8 @@ <para>Nella maggior parte dei casi, gli amministratori dovranno solo modificare due file quando configurano il sistema audit: <filename>audit_control</filename> ed <filename>audit_user</filename>. - Il primo controlla le proprietà e le politiche di tutto - il sistema, il secondo può essere usato per fare del + Il primo controlla le proprietà e le politiche di tutto + il sistema, il secondo può essere usato per fare del fine tuning iper il singolo utente.</para> <sect3 id="audit-auditcontrol"> @@ -479,11 +479,11 @@ policy:cnt filesz:0</programlisting> <para>L'opzione <option>dir</option> viene usata per impostare - una o più directory dove i file di log dell'audit vengono - salvati. Se appare più di una directory, saranno + una o più directory dove i file di log dell'audit vengono + salvati. Se appare più di una directory, saranno usati in ordine uno dopo l'altro, dopo che uno si riempie. - È comune configurare - audit cosicchè i log siano tenuti in un filesystem + È comune configurare + audit cosicchè i log siano tenuti in un filesystem dedicato, per prevenire interferenze fra il sottosistema audit ed altri sottosistemi se il filesystem si riempie.</para> @@ -495,7 +495,7 @@ filesz:0</programlisting> <para>L'opzione <option>minfree</option> definisce la minima percentuale di spazio libero per i file system dove vengono conservate le tracce dell'audit. Quando questo limite viene superato, - sarà generato un warning. L'esempio sopra imposta + sarà generato un warning. L'esempio sopra imposta il minimo spazio libero al venti per cento.</para> <para>L'opzione <option>naflags</option> specifica le classi di audit @@ -506,17 +506,17 @@ filesz:0</programlisting> da virgole di flag per le politiche che controllano vari aspetti del comportamento dell'audit. Il flag di default <literal>cnt</literal> indica che il sistema dovrebbe continuare a funzionare nonostante - un errore dell'audit (questa flag è altamente consigliato). - Un altro flag usato di comune è <literal>argv</literal>, - che fa sì che gli argomenti di command line della sistema call &man.execve.2; + un errore dell'audit (questa flag è altamente consigliato). + Un altro flag usato di comune è <literal>argv</literal>, + che fa sì che gli argomenti di command line della sistema call &man.execve.2; siano tenuti sotto audit come parte dell'esecuzione del comando.</para> <para>L'opzione <option>filesz</option> specifica la massima dimensione in bytes da tenere per le tracce di audit, prima di terminarli automaticamente e routarli. Il default, 0, disabilita la rotazione - dei file di log. Se la dimensione è diversa di zero - ma minore del minimo, 512k, sarà ignorata ed un messaggio di log - sarà generato.</para> + dei file di log. Se la dimensione è diversa di zero + ma minore del minimo, 512k, sarà ignorata ed un messaggio di log + sarà generato.</para> </sect3> <sect3 id="audit-audituser"> @@ -525,9 +525,9 @@ filesz:0</programlisting> <para>Il file <filename>audit_user</filename> permette all'amministratore di specificare ulteriori requisiti dell'audit per utenti specifici. Ogni linea configura l'audit per un utente - attraverso due campi: il primo campo è <literal>alwaysaudit</literal>, + attraverso due campi: il primo campo è <literal>alwaysaudit</literal>, che specifica un insieme di eventi che dovrebbero sempre essere tenuti - sotto audit per l'utente, ed il secondo è il campo + sotto audit per l'utente, ed il secondo è il campo <literal>neveraudit</literal>, che specifica un insieme di eventi che non dovrebbero mai essere tenuti sotto audit per l'utente. </para> @@ -538,7 +538,7 @@ filesz:0</programlisting> e dell'esecuzione di successo per l'utente <username>www</username>. Se usato con il file di esempio <filename>audit_control</filename> sopra riportato, l'entry <literal>lo</literal> per - <username>root</username> è ridondante, e gli eventi di + <username>root</username> è ridondante, e gli eventi di login/logout sarano tenuti sotto audit anche per l'utente <username>www</username>.</para> @@ -555,32 +555,32 @@ www:fc,+ex:no</programlisting> <title>Leggere le Tracce di Audit</title> <para>Le tracce di audit sono conservate nel formato binario BSM, - così devono essere usati degli strumenti appositi + così devono essere usati degli strumenti appositi per modificare o convertirli a testo. Il comando &man.praudit.1; converte file di traccia a semplice formato testo; il comando - <command>auditreduce</command> può essere usato per ridurre + <command>auditreduce</command> può essere usato per ridurre file di traccia per analisi, archiviazione o stampa. - &man.auditreduce.1; supporta una varietà di + &man.auditreduce.1; supporta una varietà di parametri di selezione, incluso il tipo di evento, la classe dell'evento, l'utente, la data o l'ora dell'evento, ed il percorso del file o l'oggetto su cui si opera.</para> - <para>Per esempio, l'utility <command>praudit</command> farà il + <para>Per esempio, l'utility <command>praudit</command> farà il dump dell'intero contenuto di uno specifico file di log di audit in semplice formato testuale:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>praudit /var/audit/AUDITFILE</userinput></screen> <para>Dove <filename><replaceable>AUDITFILE</replaceable></filename> - è il nome del file di log di cui fare il dump.</para> + è il nome del file di log di cui fare il dump.</para> <para>Le tracce di audit consistono in una serie di record di audit composti da token, che <command>praudit</command> scrive sequenzialmente - uno per linea. Ogni token è per un tipo specifico, + uno per linea. Ogni token è per un tipo specifico, come <literal>header</literal> che tiene un header di un record audit, o <literal>path</literal> che tiene un percorso di file da una ricerca del nome. - Il seguente è un esempio di un evento <literal>execve</literal>:</para> + Il seguente è un esempio di un evento <literal>execve</literal>:</para> <programlisting>header,133,10,execve(2),0,Mon Sep 25 15:58:03 2006, + 384 msec exec arg,finger,doug @@ -592,7 +592,7 @@ trailer,133</programlisting> <para>Questo audit rappresenta una chiamata di successo a <literal>execve</literal>, in cui il comando - <literal>finger doug</literal> è stato eseguito. + <literal>finger doug</literal> è stato eseguito. Il token degli argomenti contiene la riga di comando presentata dalla shell al kernel. Il token <literal>path</literal> contiene il percorso dell'eseguibile usato dal kernel. @@ -604,14 +604,14 @@ trailer,133</programlisting> dell'utente, il group id, lo user id reale ed il group id reale, il process id, l'id della sessione, l'id della porta e l'indirizzo di login. Nota che l'audit user id ed il real user id sono diversi: - l'utente <username>robert</username> è diventato + l'utente <username>robert</username> è diventato <username>root</username> prima di eseguire questo comando, ma questo viene tenuto sotto audit usando lo user id originale. Infine, il token <literal>return</literal> indica l'esecuzione andata a buon fine, ed il <literal>trailer</literal> chiude il record.</para> <para>In &os; 6.3 e successive, <command>praudit</command> supporta - anche il formato di output XML, che può essere selezionato + anche il formato di output XML, che può essere selezionato usando l'argomento <option>-x</option>.</para> </sect2> @@ -619,13 +619,13 @@ trailer,133</programlisting> <title>Ridurre le Tracce di Audit</title> <para>Dato che i log dell'audit possono essere molto grandi, - un amministratore probabilmente vorrà selezionarne + un amministratore probabilmente vorrà selezionarne solo un sottoinsieme utile, ad esempio i record associati con un utente specifico:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>auditreduce -u trhodes /var/audit/AUDITFILE | praudit</userinput></screen> - <para>Questo selezionerà tutti i record di audit per + <para>Questo selezionerà tutti i record di audit per l'utente <username>trhodes</username> conservati nel file <filename><replaceable>AUDITFILE</replaceable></filename>.</para> </sect2> @@ -635,11 +635,11 @@ trailer,133</programlisting> <para>I membri del gruppo <groupname>audit</groupname> hanno il permesso di leggere tracce di audit in <filename>/var/audit</filename>; - di default questo gruppo e' vuoto, così solo - <username>root</username> può leggere le tracce di audit. + di default questo gruppo e' vuoto, così solo + <username>root</username> può leggere le tracce di audit. Utenti possono essere aggiunti al gruppo <groupname>audit</groupname> per delegare diritti di lettura sull'audit. - Dato che l'abilità di tracciare contenuti del log di audit + Dato che l'abilità di tracciare contenuti del log di audit fornisce significative informazioni sul comportamento di utenti e processi, si raccomanda che la delega di lettura sia fatta con cautela.</para> </sect2> @@ -649,11 +649,11 @@ trailer,133</programlisting> <para>Le pipe di audit sono degli pseudo-device clonanti nel file system dei device che permettono alle applicazioni di intercettare - lo stream dei record di audit in tempo reale. Questo è + lo stream dei record di audit in tempo reale. Questo è di primario interesse per i creatori di applicativi di intrusion detection e di monitoraggio di sistemi. In ogni caso, per l'amministratore il device della pipe dell'audit - è un modo conveniente per permettere il monitaraggio dal vivo + è un modo conveniente per permettere il monitaraggio dal vivo senza incontrare problemi con i permessi della traccia audit o la rotazione dei log che interrompono lo stream degli eventi. Per tracciare lo stream degli eventi dell'audit, usa la seguente @@ -673,13 +673,13 @@ trailer,133</programlisting> configurare il filesystem devfs.</para> <warning> - <para>È facile produrre cicli di feedback di eventi audit, + <para>È facile produrre cicli di feedback di eventi audit, in cui il semplice osservare ogni evento di audit risulta nella - creazione di più eventi di audit. Per esempio, se tutto + creazione di più eventi di audit. Per esempio, se tutto il traffico di rete viene tenuto sotto audit, e &man.praudit.1; viene eseguito da una sessione SSH, un flusso continuo di notevoli dimensioni di eventi - audit sarà generato, dato che ogni evento scritto genererà - un altro evento. È consigliabile eseguire + audit sarà generato, dato che ogni evento scritto genererà + un altro evento. È consigliabile eseguire <command>praudit</command> su un device pipe di audit da sessioni senza audit I/O in grande dettaglio, per evitare fenomeni come questo.</para> @@ -693,34 +693,34 @@ trailer,133</programlisting> solo dal demone dell'audit, <application>auditd</application>. Gli amministratori non dovrebbero cercare di usare &man.newsyslog.conf.5; o altri tool per ruotare direttamente i log di audit. Invece, - il tool di gestione <command>audit</command> può essere usato + il tool di gestione <command>audit</command> può essere usato per interrompere l'audit, riconfigurare il sistema di audit, - ed eseguire la rotazione dei log. Il seguente comando fa sì + ed eseguire la rotazione dei log. Il seguente comando fa sì che il demone audit crei un nuovo log di audit e segnali al kernel - di usare il nuovo log. I vecchio log sarà terminato - e rinominato, ed a questo punto potrà essere manipolato + di usare il nuovo log. I vecchio log sarà terminato + e rinominato, ed a questo punto potrà essere manipolato dall'amministratore.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>audit -n</userinput></screen> <warning> <para>Se il demone <application>auditd</application> non sta girando - al momento, questo comando fallirà e sarà prodotto + al momento, questo comando fallirà e sarà prodotto un messaggio di errore.</para> </warning> <para>Aggiungendo la seguente linea a - <filename>/etc/crontab</filename> forzerà la rotazione + <filename>/etc/crontab</filename> forzerà la rotazione ogni dodici ore da parte di &man.cron.8;:</para> <programlisting>0 */12 * * * root /usr/sbin/audit -n</programlisting> - <para>Il cambiamento prenderà effetto dopo che hai salvato + <para>Il cambiamento prenderà effetto dopo che hai salvato il nuovo <filename>/etc/crontab</filename>.</para> <para>La rotazione automatica della traccia dell'audit basata - sulla dimensione del file è possibile attraverso l'opzione - <option>filesz</option> in &man.audit.control.5;, ed è + sulla dimensione del file è possibile attraverso l'opzione + <option>filesz</option> in &man.audit.control.5;, ed è descritta nella sezione sui file di configurazione di questo capitolo.</para> </sect2> @@ -728,13 +728,13 @@ trailer,133</programlisting> <title>Comprimere le Tracce di Audit</title> <para>Man mano che i file di traccia dell'audit diventano - di grandi dimensioni, è spesso desiderabile + di grandi dimensioni, è spesso desiderabile comprimerli o in qualche modo archiviarli dopo che sono stati chiusi dal demone audit. Lo script <filename>audit_warn</filename> - può essere usato per eseguire operazioni personalizzate - per una varietà di eventi relativi all'audit, incluse + può essere usato per eseguire operazioni personalizzate + per una varietà di eventi relativi all'audit, incluse la chiusura pulita delle tracce di audit quando sono ruotate. - Ad esempio, il seguente comando può essere aggiunto + Ad esempio, il seguente comando può essere aggiunto allo script <filename>audit_warn</filename> per comprimere le tracce di audit alla chiusura:</para> @@ -745,12 +745,12 @@ if [ "$1" = closefile ]; then gzip -9 $2 fi</programlisting> - <para>Altre attività di archiviazione possono includere + <para>Altre attività di archiviazione possono includere copiare i file di traccia su di un server centralizzato, cancellare file di traccia vecchi, o ridurre la traccia di audit per rimuovere - i record non voluti. Lo script sarà eseguito solo quando - i file di traccia sono chiusi in maniera pulita, così - non sarà eseguito su tracce lasciate non terminate + i record non voluti. Lo script sarà eseguito solo quando + i file di traccia sono chiusi in maniera pulita, così + non sarà eseguito su tracce lasciate non terminate a seguito di uno shutdown improprio.</para> </sect2> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml index 7fd88c5756..276627e4f6 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml @@ -25,11 +25,11 @@ <title>Sinossi</title> <para>Il seguente capitolo tratta i comandi e le - funzionalità di base del sistema operativo - FreeBSD. Molto di questo materiale è + funzionalità di base del sistema operativo + FreeBSD. Molto di questo materiale è valido anche per altri sistemi operativi &unix;-like. Sentiti libero di leggere velocemente questo capitolo se hai - familiarità con questo materiale. Se sei un utente + familiarità con questo materiale. Se sei un utente alle prime armi di FreeBSD, allora dovrai di sicuro leggere questo capitolo attentamente.</para> @@ -62,7 +62,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>Cos'è una shell, e come cambiare il proprio ambiente di + <para>Cos'è una shell, e come cambiare il proprio ambiente di login di default.</para> </listitem> @@ -91,10 +91,10 @@ <indexterm><primary>console virtuali</primary></indexterm> <indexterm><primary>terminali</primary></indexterm> - <para>FreeBSD può essere usato in vari modi. Uno di questi - è quello di digitare i comandi tramite un terminale + <para>FreeBSD può essere usato in vari modi. Uno di questi + è quello di digitare i comandi tramite un terminale testuale. Quando si utilizza FreeBSD in questo modo si ha - velocemente nelle proprie mani molta della flessibilità + velocemente nelle proprie mani molta della flessibilità e della potenza di un sistema operativo &unix;. Questa sezione descrive cosa sono i <quote>terminali</quote> e le <quote>console</quote>, e come si possono utilizzare in FreeBSD.</para> @@ -106,7 +106,7 @@ <para>Se non hai configurato FreeBSD in modo tale da avviare in modo automatico l'ambiente grafico durante l'avvio, il - sistema ti fornirà un prompt di login dopo la fase di + sistema ti fornirà un prompt di login dopo la fase di avvio, esattamente dopo che gli script di avvio sono stati eseguiti. Dovresti vedere qualcosa simile a questo:</para> @@ -131,17 +131,17 @@ login:</screen> appena avviato. Sei di fronte a una console <quote>FreeBSD</quote>, che sta girando su un processore Intel o su un processore compatibile con l'architettura x86<footnote> - <para>Questo è il significato di <literal>i386</literal>. + <para>Questo è il significato di <literal>i386</literal>. Nota che anche se non stai eseguendo FreeBSD su una CPU della serie 386 di Intel, questo messaggio resta <literal>i386</literal>. Non - si riferisce al tipo del tuo processore, ma bensì + si riferisce al tipo del tuo processore, ma bensì all'<quote>architettura</quote> del processore.</para></footnote>. Il nome di questa macchina (tutte le macchine &unix; hanno un nome) - è <hostid>pc3.example.org</hostid>, e in questo momento sei di + è <hostid>pc3.example.org</hostid>, e in questo momento sei di fronte alla sua console di sistema—il terminale <devicename>ttyv0</devicename>.</para> - <para>Infine, l'ultima riga è sempre:</para> + <para>Infine, l'ultima riga è sempre:</para> <programlisting>login:</programlisting> @@ -153,9 +153,9 @@ login:</screen> <sect2 id="consoles-login"> <title>Loggarsi in FreeBSD</title> - <para>FreeBSD è un sistema multi-utente e multi-processo. - Questa è la descrizione formale che viene usualmente - attribuita a un sistema che può essere usato da diverse + <para>FreeBSD è un sistema multi-utente e multi-processo. + Questa è la descrizione formale che viene usualmente + attribuita a un sistema che può essere usato da diverse persone, le quali eseguono contemporaneamente molti programmi su una singola macchina.</para> @@ -167,7 +167,7 @@ login:</screen> eseguire qualche programma. Ogni utente ha un nome univoco (lo <quote>username</quote>), uno personale e una chiave segreta (la <quote>password</quote>). FreeBSD richiede entrambe - queste due cose prima di dare la possibilità ad un + queste due cose prima di dare la possibilità ad un utente di eseguire qualche programma.</para> <indexterm><primary>script di avvio</primary></indexterm> @@ -176,8 +176,8 @@ login:</screen> di avvio sono stati eseguiti<footnote> <para>Gli script di avvio sono programmi che vengono eseguiti in modo automatico durante la fase di avvio di FreeBSD. Il - loro compito principale è quello di impostare l'ambiente - che potrà essere utilizzato da qualsiasi altro programma che + loro compito principale è quello di impostare l'ambiente + che potrà essere utilizzato da qualsiasi altro programma che venga eseguito, ed avviare i servizi che hai configurato in modo tale da essere eseguiti in background per realizzare cose utili.</para> @@ -189,7 +189,7 @@ login:</screen> <para>Giusto per questo esempio, assumiamo che il tuo username sia <username>john</username>. Al prompt digita <literal>john</literal> e premi <keycap>Invio</keycap>. Ti - verrà presentato un prompt dove inserire la + verrà presentato un prompt dove inserire la <quote>password</quote>:</para> <screen>login: <userinput>john</userinput> @@ -198,8 +198,8 @@ Password:</screen> <para>Digita la password di <username>john</username>, e premi <keycap>Invio</keycap>. La password <emphasis>non viene visualizzata!</emphasis> Non ti devi - preoccupare di questo per ora. È sufficiente sapere - che è una questione di + preoccupare di questo per ora. È sufficiente sapere + che è una questione di sicurezza.</para> <para>Se hai digitato la tua password in modo corretto, @@ -209,7 +209,7 @@ Password:</screen> <para>Dovresti inoltre vedere il messaggio del giorno (<acronym>MOTD</acronym>) seguito da un prompt dei comandi (un carattere <literal>#</literal>, <literal>$</literal>, o - <literal>%</literal>). Ciò + <literal>%</literal>). Ciò indica che sei a tutti gli effetti loggato su FreeBSD.</para> </sect2> @@ -217,15 +217,15 @@ Password:</screen> <title>Console Multiple</title> <para>Eseguire comandi &unix; in una sola console va bene, - tuttavia FreeBSD può eseguire più programmi alla + tuttavia FreeBSD può eseguire più programmi alla volta. Avere una sola console dove poter digitare i comandi - può essere un pò uno spreco quando un sistema - operativo come FreeBSD è in grado di eseguire dozzine di - programmi contemporaneamente. È + può essere un pò uno spreco quando un sistema + operativo come FreeBSD è in grado di eseguire dozzine di + programmi contemporaneamente. È in questo caso che le <quote>console virtuali</quote> possono essere molto utili.</para> - <para>FreeBSD può essere configurato in modo tale da poter + <para>FreeBSD può essere configurato in modo tale da poter utilizzare differenti console virtuali. Puoi passare da una console virtuale ad un'altra digitando un paio di tasti sulla tastiera. Ogni console ha il proprio canale di output indipendente, e FreeBSD si @@ -236,9 +236,9 @@ Password:</screen> riservate per il passaggio tra le console<footnote> <para>Una descrizione abbastanza tecnica ed accurata di tutti i dettagli della console di FreeBSD e dei driver della tastiera - può essere trovata nelle pagine man di &man.syscons.4;, + può essere trovata nelle pagine man di &man.syscons.4;, &man.atkbd.4;, &man.vidcontrol.1; e &man.kbdcontrol.1;. Qui non - approfondiremo i dettagli, ma il lettore interessato può + approfondiremo i dettagli, ma il lettore interessato può sempre consultare le pagine man per una spiegazione dettagliata e completa su come funzionano queste cose.</para> </footnote>. Puoi usare @@ -248,11 +248,11 @@ Password:</screen> cambiare console su FreeBSD.</para> <para>Quando passi da una console ad un'altra, FreeBSD si preoccupa di - salvare e ripristinare l'output a video. Il risultato è - l'<quote>illusione</quote> di avere più schermi e più + salvare e ripristinare l'output a video. Il risultato è + l'<quote>illusione</quote> di avere più schermi e più tastiere <quote>virtuali</quote> che puoi utilizzare per dare in pasto a FreeBSD dei comandi. I programmi che lanci su una console virtuale - rimarranno in esecuzione anche quando la console non è visibile. + rimarranno in esecuzione anche quando la console non è visibile. L'esecuzione di questi programmi continua quando passi in un'altra console virtuale.</para> </sect2> @@ -261,10 +261,10 @@ Password:</screen> <title>Il File <filename>/etc/ttys</filename></title> <para>La configurazione di default di FreeBSD prevede l'avvio del sistema - con otto console virtuali. Comunque questo non è un settaggio + con otto console virtuali. Comunque questo non è un settaggio obbligatorio, e puoi facilmente personalizzare la tua installazione in modo tale da avviare il sistema con qualche console virtuale in - più o in meno. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono + più o in meno. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono configurati nel file <filename>/etc/ttys</filename>.</para> <para>Puoi usare il file <filename>/etc/ttys</filename> per configurare @@ -288,74 +288,74 @@ ttyv6 "/usr/libexec/getty Pc" cons25 on secure ttyv7 "/usr/libexec/getty Pc" cons25 on secure ttyv8 "/usr/X11R6/bin/xdm -nodaemon" xterm off secure</programlisting> - <para>Per una descrizione più dettagliata su ogni colonna di questo + <para>Per una descrizione più dettagliata su ogni colonna di questo file e per tutte le opzioni che puoi utilizzare per settare le console virtuali, consulta la pagina man &man.ttys.5;.</para> </sect2> <sect2 id="consoles-singleuser"> - <title>Console in Modalità Single User</title> + <title>Console in Modalità Single User</title> <para>Una descrizione dettagliata del significato della - <quote>modalità single user</quote> può essere trovata - nella <xref linkend="boot-singleuser"/>. È bene notare che - c'è un'unica console quando avvii FreeBSD in modalità + <quote>modalità single user</quote> può essere trovata + nella <xref linkend="boot-singleuser"/>. È bene notare che + c'è un'unica console quando avvii FreeBSD in modalità single user. Le console virtuali non sono disponibili. Anche i - settaggi della console in modalità single user possono essere + settaggi della console in modalità single user possono essere trovati nel file <filename>/etc/ttys</filename>. Guarda la riga che inizia con <literal>console</literal>:</para> <programlisting># name getty type status comments # -# Se la console è definita "insecure", allora il processo init richiederà la password di root -# quando entrerai in modalità single-user. +# Se la console è definita "insecure", allora il processo init richiederà la password di root +# quando entrerai in modalità single-user. console none unknown off secure</programlisting> <note> <para>Come riportato nel commento sopra la riga <literal>console</literal>, puoi modificare questa riga cambiando <literal>secure</literal> in <literal>insecure</literal>. Se lo fai, - quando FreeBSD viene avviato in modalità single user, - verrà chiesta la password di <username>root</username>.</para> + quando FreeBSD viene avviato in modalità single user, + verrà chiesta la password di <username>root</username>.</para> <para><emphasis>Pensaci comunque due volte a settare il parametro - <literal>insecure</literal></emphasis>. Se non ricordi più + <literal>insecure</literal></emphasis>. Se non ricordi più la password di <username>root</username>, riuscire ad avviare il - sistema in modalità single user sarà molto complesso. - È ancora possibile, ma potrebbe essere molto difficile per chi + sistema in modalità single user sarà molto complesso. + È ancora possibile, ma potrebbe essere molto difficile per chi non conosce molto bene il meccanismo di avvio di FreeBSD e i relativi programmi.</para> </note> </sect2> <sect2 id="consoles-vidcontrol"> - <title>Modifica delle Modalità Video della Console</title> + <title>Modifica delle Modalità Video della Console</title> - <para>La modalità video di default della console di FreeBSD - può essere impostata a 1024x768, 1280x1024, o ad un altra + <para>La modalità video di default della console di FreeBSD + può essere impostata a 1024x768, 1280x1024, o ad un altra risoluzione supportata dalla tua scheda grafica e dal tuo monitor. - Per usare una modalità video differente, devi prima + Per usare una modalità video differente, devi prima ricompilare il tuo kernel aggiungendo due opzioni:</para> <programlisting>options VESA options SC_PIXEL_MODE</programlisting> - <para>Quando il kernel è stato ricompilato con queste due opzioni, - puoi determinare quali modalità video sono supportate + <para>Quando il kernel è stato ricompilato con queste due opzioni, + puoi determinare quali modalità video sono supportate dal tuo hardware usando l'utility &man.vidcontrol.1;. - Per ottenere una lista delle modalità video supportate, + Per ottenere una lista delle modalità video supportate, digita il seguente comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>vidcontrol -i mode</userinput></screen> - <para>L'output di questo comando è una lista delle - modalità video che sono supportate dal tuo hardware. - Puoi usare una nuova modalità video indicandola a + <para>L'output di questo comando è una lista delle + modalità video che sono supportate dal tuo hardware. + Puoi usare una nuova modalità video indicandola a &man.vidcontrol.1; in una console <username>root</username>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>vidcontrol MODE_279</userinput></screen> - <para>Se la nuova modalità è soddisfacente, può + <para>Se la nuova modalità è soddisfacente, può essere impostata in modo permanente ad ogni avvio nel file <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> @@ -369,17 +369,17 @@ options SC_PIXEL_MODE</programlisting> <indexterm><primary>UNIX</primary></indexterm> <para>FreeBSD, essendo un discendente diretto dello &unix; BSD, si basa su - molti concetti chiave di &unix;. Il primo e il più affermato - è che FreeBSD è un sistema operativo multi-utente. - Il sistema può gestire diversi utenti che lavorano - contemporaneamente su operazioni indipendenti. Il sistema è + molti concetti chiave di &unix;. Il primo e il più affermato + è che FreeBSD è un sistema operativo multi-utente. + Il sistema può gestire diversi utenti che lavorano + contemporaneamente su operazioni indipendenti. Il sistema è responsabile della gestione e della suddivisione appropriata delle richieste di utilizzo dei dispositivi hardware, delle periferiche, della memoria, e del tempo di CPU in modo equo per ogni utente.</para> - <para>Poichè il sistema è in grado di supportare più - utenti, tutto ciò che il sistema gestisce possiede un insieme di - permessi che determinano chi può leggere, scrivere, ed eseguire la + <para>Poichè il sistema è in grado di supportare più + utenti, tutto ciò che il sistema gestisce possiede un insieme di + permessi che determinano chi può leggere, scrivere, ed eseguire la risorsa. Questi permessi sono memorizzati mediante tre ottetti suddivisi in tre parti, una per il proprietario del file, una per il gruppo al quale il file appartiene, e una per tutti gli altri. Questa @@ -484,13 +484,13 @@ total 530 -rw-r--r-- 1 root wheel 7680 Sep 5 12:31 email.txt ...</screen> - <para>Ecco come è suddivisa la prima colonna dell'output del comando + <para>Ecco come è suddivisa la prima colonna dell'output del comando <command>ls -l</command>:</para> <screen>-rw-r--r--</screen> <para>Il primo carattere (partendo da sinistra) indica se il file in - questione è un file regolare, una directory, un file speciale per + questione è un file regolare, una directory, un file speciale per dispositivi a caratteri, una socket, o un file speciale per altri dispositivi. Nel nostro caso, il <literal>-</literal> indica un file regolare. I tre caratteri successivi, che in questo esempio sono @@ -499,7 +499,7 @@ total 530 permessi del gruppo al quale il file appartiene. Gli ultimi tre caratteri, <literal>r--</literal>, indicano i permessi per il resto del mondo. Un trattino significa che il permesso non viene concesso. - Nel caso di questo file, i permessi sono settati affinchè il + Nel caso di questo file, i permessi sono settati affinchè il proprietario possa leggere e scrivere il file, il gruppo possa leggere il file, e il resto del mondo possa solamente leggere il file. In accordo con la precedente tabella, i permessi per questo file sono @@ -517,20 +517,20 @@ total 530 esecuzione per una directory ha un significato leggermente differente rispetto a quello dei file. Quando una directory ha il permesso di esecuzione abilitato, significa che si ha accesso alla directory, ossia - è possibile eseguire il comando <quote>cd</quote> (cambio di + è possibile eseguire il comando <quote>cd</quote> (cambio di directory) per entrarci. Inoltre questo significa che all'interno della - directory è possibile accedere ai file dei quali si conosce il nome + directory è possibile accedere ai file dei quali si conosce il nome (naturalmente a condizione dei permessi degli stessi file).</para> <para>In particolare, per visualizzare il contenuto di una directory, deve essere abilitato il permesso di lettura sulla stessa, mentre per - eliminare un file di cui si conosce il nome, è necessario che la + eliminare un file di cui si conosce il nome, è necessario che la directory contenente il file abbia i permessi di scrittura <emphasis>e</emphasis> di esecuzione abilitati.</para> <para>Ci sono altri bit per permessi particolari, ma sono in genere usati in circostanze speciali come il permesso di setuid per i binari e - quello di sticky per le directory. Se vuoi avere più informazioni + quello di sticky per le directory. Se vuoi avere più informazioni sui permessi dei file e su come settarli, guarda la pagina man di &man.chmod.1;.</para> @@ -677,12 +677,12 @@ total 530 <screen>&prompt.user; <userinput>chmod go= FILE</userinput></screen> - <para>Se si ha la necessità di realizzare più di una - modifica ai settaggi di un file si può usare una lista di + <para>Se si ha la necessità di realizzare più di una + modifica ai settaggi di un file si può usare una lista di settaggi separati da virgola. Per esempio il seguente comando - rimuoverà il permesso di scrittura su + rimuoverà il permesso di scrittura su <replaceable>FILE</replaceable> al gruppo di appartenenza del file e al - resto del <quote>mondo</quote>, e inoltre aggiungerà + resto del <quote>mondo</quote>, e inoltre aggiungerà il permesso di esecuzione per tutti:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>chmod go-w,a+x <replaceable>FILE</replaceable></userinput></screen> @@ -714,13 +714,13 @@ total 530 <para>Le flag dei file sono alterate usando l'utility &man.chflags.1;, tramite una semplice sintassi. Per esempio, per abilitare la flag - di sistema di non-cancellabilità sul file - <filename>file1</filename>, si può usare il comando + di sistema di non-cancellabilità sul file + <filename>file1</filename>, si può usare il comando seguente:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>chflags sunlink <filename>file1</filename></userinput></screen> - <para>E per disabilitare la stessa flag, si può usare + <para>E per disabilitare la stessa flag, si può usare semplicemente il comando precedente con <quote>no</quote> davanti a <option>sunlink</option>. Ecco come:</para> @@ -737,7 +737,7 @@ total 530 <para>Diverse flag possono essere aggiunte o rimosse sui file solo tramite l'utente <username>root</username>. Negli altri casi, il - proprietario dei file può settare queste flag. Si raccomanda + proprietario dei file può settare queste flag. Si raccomanda di leggere le pagine man &man.chflags.1; e &man.chflags.2; per maggiori informazioni.</para> </sect2> @@ -748,36 +748,36 @@ total 530 <indexterm><primary>gerarchia delle directory</primary></indexterm> - <para>La gerarchia delle directory di FreeBSD è fondamentale per - ottenere una comprensione globale del sistema. Il concetto più - importante da cogliere al volo è quello relativo alla directory - root, <quote>/</quote>. Questa directory è la prima ad essere + <para>La gerarchia delle directory di FreeBSD è fondamentale per + ottenere una comprensione globale del sistema. Il concetto più + importante da cogliere al volo è quello relativo alla directory + root, <quote>/</quote>. Questa directory è la prima ad essere montata all'avvio e contiene gli elementi fondamentali del sistema necessari per predisporre il sistema operativo al funzionamento multi-utente. Inoltre la directory root contiene i punti di mount per gli altri file system che sono montati durante la transizione per il funzionamento multi-utente.</para> - <para>Un punto di mount è una directory dove dei file system + <para>Un punto di mount è una directory dove dei file system aggiuntivi possono essere innestati sul file system padre (in genere il file system root). - Questo è ulteriormente descritto nella <xref + Questo è ulteriormente descritto nella <xref linkend="disk-organization"/>. Alcuni punti di mount standard sono <filename>/usr</filename>, <filename>/var</filename>, <filename>/tmp</filename>, <filename>/mnt</filename>, e <filename>/cdrom</filename>. Queste directory compaiono in genere negli elementi del file <filename>/etc/fstab</filename>. Il file <filename>/etc/fstab</filename> - è una tabella di file system e punti di mount che viene consultata + è una tabella di file system e punti di mount che viene consultata dal sistema. Molti dei file system riferiti nel file <filename>/etc/fstab</filename> sono montati in modo automatico all'avvio tramite lo script &man.rc.8; a meno che essi sia stati dichiarati con l'opzione <option>noauto</option>. Maggiori dettagli possono essere trovati nella <xref linkend="disks-fstab"/>.</para> - <para>Una descrizione completa della gerarchia del file system è - disponibile nella pagina man &man.hier.7;. Per ora, è - sufficiente una breve panoramica generale delle directory più + <para>Una descrizione completa della gerarchia del file system è + disponibile nella pagina man &man.hier.7;. Per ora, è + sufficiente una breve panoramica generale delle directory più comuni.</para> <para> @@ -801,7 +801,7 @@ total 530 <row> <entry><filename class="directory">/bin/</filename></entry> - <entry>Utilità fondamentali per l'utente sia in ambiente + <entry>Utilità fondamentali per l'utente sia in ambiente mono-utente sia in ambiente multi-utente.</entry> </row> @@ -902,7 +902,7 @@ total 530 <row> <entry><filename class="directory">/sbin/</filename></entry> - <entry>Programmi di sistema e utilità di amministrazione + <entry>Programmi di sistema e utilità di amministrazione fondamentali sia in ambiente mono-utente sia in ambiente multi-utente.</entry> </row> @@ -912,10 +912,10 @@ total 530 <entry>File temporanei. Il contenuto di <filename class="directory">/tmp</filename> di solito NON - è preservato dopo un riavvio del sistema. Spesso + è preservato dopo un riavvio del sistema. Spesso un file system basato sulla memoria viene montato in <filename class="directory">/tmp</filename>. - Questo può essere automatizzato usando le variabili + Questo può essere automatizzato usando le variabili relative a tmpmfs di &man.rc.conf.5; (o con un entry in <filename>/etc/fstab</filename>; consultare &man.mdmfs.8;).</entry> @@ -924,14 +924,14 @@ total 530 <row> <entry><filename class="directory">/usr/</filename></entry> - <entry>La maggior parte delle applicazioni e delle utilità + <entry>La maggior parte delle applicazioni e delle utilità dell'utente.</entry> </row> <row> <entry><filename class="directory">/usr/bin/</filename></entry> - <entry>Utilità, strumenti di programmazione, e + <entry>Utilità, strumenti di programmazione, e applicazioni comuni.</entry> </row> @@ -952,14 +952,14 @@ total 530 <entry><filename class="directory">/usr/libdata/</filename></entry> - <entry>Archivio di dati per utilità varie.</entry> + <entry>Archivio di dati per utilità varie.</entry> </row> <row> <entry><filename class="directory">/usr/libexec/</filename></entry> - <entry>Demoni di sistema & utilità di + <entry>Demoni di sistema & utilità di sistema (eseguiti da altri programmi).</entry> </row> @@ -971,10 +971,10 @@ total 530 FreeBSD. All'interno di <filename>/usr/local</filename>, viene usato lo stesso schema generale descritto in &man.hier.7; per la directory <filename>/usr</filename>. Le eccezioni sono la - directory man, che è posta direttamente sotto + directory man, che è posta direttamente sotto <filename>/usr/local</filename> piuttosto che sotto <filename>/usr/local/share</filename>, e la documentazione dei - port che è in + port che è in <filename>share/doc/<replaceable>port</replaceable></filename>. </entry> </row> @@ -996,7 +996,7 @@ total 530 <row> <entry><filename class="directory">/usr/sbin/</filename></entry> - <entry>Demoni di sistema & utilità di + <entry>Demoni di sistema & utilità di sistema (eseguiti dagli utenti).</entry> </row> @@ -1025,9 +1025,9 @@ total 530 <entry>File log di vario genere, file temporanei, file transitori, e file di spool. Qualche volta un file system basato sulla - memoria è montato in + memoria è montato in <filename class="directory">/var</filename>. - Questo può essere automatizzato usando le variabili + Questo può essere automatizzato usando le variabili relative a varmfs di &man.rc.conf.5 (o con un entry in <filename>/etc/fstab</filename>; consultare &man.mdmfs.8;).</entry> @@ -1075,19 +1075,19 @@ total 530 <sect1 id="disk-organization"> <title>Organizzazione del Disco</title> - <para>La più piccola unità di organizzazione che FreeBSD usa - per ricercare file è il nome del file. I nomi dei file sono - case-sensitive, ciò significa che <filename>readme.txt</filename> + <para>La più piccola unità di organizzazione che FreeBSD usa + per ricercare file è il nome del file. I nomi dei file sono + case-sensitive, ciò significa che <filename>readme.txt</filename> e <filename>README.TXT</filename> sono due file distinti. FreeBSD non usa l'estensione (es. <filename>.txt</filename>) di un file per determinare - se il file è un programma, un documento, o qualche altra forma di + se il file è un programma, un documento, o qualche altra forma di dati.</para> - <para>I file sono memorizzati in directory. Una directory può + <para>I file sono memorizzati in directory. Una directory può contenere centinaia di file o non contenerne affatto. Inoltre una - directory può contenere altre directory, consentendo di costruire + directory può contenere altre directory, consentendo di costruire una gerarchia di directory all'interno di un'altra. Tutto questo rende - più facile l'organizzazione dei tuoi dati.</para> + più facile l'organizzazione dei tuoi dati.</para> <para>Ci si riferisce a file e directory attraverso il nome del file o della directory, seguito da uno slash in avanti, <literal>/</literal>, @@ -1095,15 +1095,15 @@ total 530 hai una directory di nome <filename>foo</filename>, la quale contiene la directory <filename>bar</filename>, che a sua volta contiene il file <filename>readme.txt</filename>, allora il nome completo, chiamato anche - il <firstterm>percorso</firstterm> del file è + il <firstterm>percorso</firstterm> del file è <filename>foo/bar/readme.txt</filename>.</para> <para>Le directory e i file sono memorizzati in un file system. Ogni - file system contiene esattamente una directory al livello più alto, + file system contiene esattamente una directory al livello più alto, chiamata la <firstterm>directory root</firstterm> di quel file system. - Questa directory root può contenere altre directory.</para> + Questa directory root può contenere altre directory.</para> - <para>Fin qui è probabilmente tutto simile ad altri sistemi + <para>Fin qui è probabilmente tutto simile ad altri sistemi operativi che hai usato. Tuttavia ci sono alcune differenze; per esempio, &ms-dos; usa il carattere <literal>\</literal> per separare i nomi di file e directory, mentre &macos; usa <literal>:</literal>.</para> @@ -1112,12 +1112,12 @@ total 530 nel path. In FreeBSD non dovrai mai scrivere <filename>c:/foo/bar/readme.txt</filename>.</para> - <para>Piuttosto, un file system è designato come il + <para>Piuttosto, un file system è designato come il <firstterm>file system root</firstterm>. La directory root del - file system root è riferita con <literal>/</literal>. Ogni altro - file system è <firstterm>montato</firstterm> sotto il file system + file system root è riferita con <literal>/</literal>. Ogni altro + file system è <firstterm>montato</firstterm> sotto il file system root. Non importa quanti dischi hai sul tuo sistema FreeBSD, ogni - directory è come se fosse parte dello stesso disco.</para> + directory è come se fosse parte dello stesso disco.</para> <para>Supponiamo che tu abbia tre file system, chiamati <literal>A</literal>, <literal>B</literal>, e <literal>C</literal>. @@ -1174,11 +1174,11 @@ total 530 <literal>B2</literal> possono essere raggiunti con il path <filename>/A1/B1</filename> o <filename>/A1/B2</filename>. I file che erano in <filename>/A1</filename> sono stati temporaneamente nascosti. - Questi riappariranno quando <literal>B</literal> sarà + Questi riappariranno quando <literal>B</literal> sarà <firstterm>smontato</firstterm> da A.</para> - <para>Se <literal>B</literal> è stato montato su - <literal>A2</literal> allora il diagramma assomiglierà a + <para>Se <literal>B</literal> è stato montato su + <literal>A2</literal> allora il diagramma assomiglierà a questo:</para> <mediaobject> @@ -1204,7 +1204,7 @@ total 530 <para>I file system possono essere montati in cima ad altri file system. Continuando con l'ultimo esempio, il file system <literal>C</literal> - può essere montato in cima alla directory <literal>B1</literal> + può essere montato in cima alla directory <literal>B1</literal> nel file system <literal>B</literal>, arrivando a questa sistemazione:</para> @@ -1256,16 +1256,16 @@ total 530 </textobject> </mediaobject> - <para>Se hai familiarità con &ms-dos;, questo è simile, ma + <para>Se hai familiarità con &ms-dos;, questo è simile, ma non identico, al comando <command>join</command>.</para> <para>Di solito non ti devi occupare direttamente di questi aspetti. Tipicamente quando installi FreeBSD crei i file system e decidi dove - montarli, e da quel momento non avrai più la necessità di + montarli, e da quel momento non avrai più la necessità di modificarli a meno che installi un nuovo disco.</para> - <para>È possibile avere un unico file system root, senza avere la - necessità di crearne altri. Esistono alcuni svantaggi + <para>È possibile avere un unico file system root, senza avere la + necessità di crearne altri. Esistono alcuni svantaggi utilizzando questo approccio, e un solo vantaggio.</para> <itemizedlist> @@ -1274,7 +1274,7 @@ total 530 <listitem> <para>Filesystem diversi possono avere <firstterm>opzioni di mount</firstterm> diverse. Per esempio, in un'attenta progettazione, - il file system root potrebbe essere montato in modalità di sola + il file system root potrebbe essere montato in modalità di sola lettura, rendendo impossibile la cancellazione accidentale o la modifica di un file critico. Inoltre, separando i file system scrivibili dall'utente, come <filename>/home</filename>, da altri file system @@ -1287,9 +1287,9 @@ total 530 <listitem> <para>FreeBSD ottimizza in modo automatico la disposizione dei file sul - file system, a seconda di come è usato il file system. Quindi + file system, a seconda di come è usato il file system. Quindi un file system che contiene molti file piccoli che sono scritti di - frequente avrà un'ottimizzazione diversa rispetto ad un altro + frequente avrà un'ottimizzazione diversa rispetto ad un altro file system che contiene pochi file di grandi dimensioni. Utilizzando un solo grande file system questa ottimizzazione viene a mancare.</para> @@ -1299,8 +1299,8 @@ total 530 <para>I file system di FreeBSD reagiscono bene ad una violenta perdita di energia elettrica. Tuttavia, una perdita di energia in un punto critico potrebbe sempre danneggiare la struttura del file system. - Splittando i tuoi dati su file system multipli sarà più - probabile che il sistema riparta, dandoti la possibilità di + Splittando i tuoi dati su file system multipli sarà più + probabile che il sistema riparta, dandoti la possibilità di ripristinare un precedente backup se necessario.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -1311,14 +1311,14 @@ total 530 <listitem> <para>I file system sono a dimensione fissa. Se crei un solo file system quando installi FreeBSD e gli assegni una data dimensione, in futuro - potresti scoprire che necessiti di creare una partizione più - grande. Questo non è facilmente realizzabile se non + potresti scoprire che necessiti di creare una partizione più + grande. Questo non è facilmente realizzabile se non effettuando un backup dei dati, ricreando il file system con la nuova dimensione, e quindi ripristinando il backup di dati.</para> <important> <para>FreeBSD ha il comando &man.growfs.8;, - con il quale è possibile incrementare la dimensione del + con il quale è possibile incrementare la dimensione del file system al volo, rimuovendo questa limitazione.</para> </important> </listitem> @@ -1326,18 +1326,18 @@ total 530 <para>I file system sono contenuti all'interno di partizioni. Qui il significato del termine partizione si discosta dall'uso comune di questo - termine (partizioni &ms-dos;, per esempio), a causa dell'eredità - &unix; di &os;. Ogni partizione è identificata da una lettera + termine (partizioni &ms-dos;, per esempio), a causa dell'eredità + &unix; di &os;. Ogni partizione è identificata da una lettera partendo dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>. Ogni - partizione può contenere solo un file system, il che significa che i + partizione può contenere solo un file system, il che significa che i file system sono spesso identificati sia dal loro punto di mount nella gerarchia del file system, sia dalla lettera della partizione nella quale sono contenuti.</para> <para>Inoltre FreeBSD usa parte del disco per lo <firstterm>spazio di swap</firstterm>. Lo spazio di swap fornisce a FreeBSD la - funzionalità di <firstterm>memoria virtuale</firstterm>. Questo - permette al tuo computer di comportarsi come se avesse più memoria + funzionalità di <firstterm>memoria virtuale</firstterm>. Questo + permette al tuo computer di comportarsi come se avesse più memoria di quella che ha realmente. Quando FreeBSD esaurisce la memoria muove alcuni dati presenti in memoria che non sono utilizzati in quel momento nello spazio di swap, e li riporta in memoria (spostando nello spazio di @@ -1387,16 +1387,16 @@ total 530 <entry>La partizione <literal>d</literal> era utilizzata in passato con un significato speciale, caduto ormai in disuso e ora - può essere utilizzata come una partizione normale.</entry> + può essere utilizzata come una partizione normale.</entry> </row> </tbody> </tgroup> </informaltable> - <para>Ogni partizione contenente un file system è memorizzata in - ciò che FreeBSD chiama <firstterm>slice</firstterm>. Slice - è un termine di FreeBSD per identificare ciò che comunemente - viene chiamato partizione, e di nuovo, questo è dovuto dal + <para>Ogni partizione contenente un file system è memorizzata in + ciò che FreeBSD chiama <firstterm>slice</firstterm>. Slice + è un termine di FreeBSD per identificare ciò che comunemente + viene chiamato partizione, e di nuovo, questo è dovuto dal background &unix; di FreeBSD. Le slice sono numerate, partendo da 1 e arrivando fino a 4.</para> @@ -1408,11 +1408,11 @@ total 530 <para>I numeri di slice seguono il nome del dispositivo, preceduti da una <literal>s</literal>, e partendo da 1. Quindi - <quote>da0<emphasis>s1</emphasis></quote> è la prima slice sul + <quote>da0<emphasis>s1</emphasis></quote> è la prima slice sul primo disco SCSI. Ci possono essere solo quattro slice fisiche su un disco, ma puoi avere slice logiche all'interno di slice fisiche di un appropriato tipo. Queste slice estese sono numerate a partire da 5, - quindi <quote>ad0<emphasis>s5</emphasis></quote> è la prima + quindi <quote>ad0<emphasis>s5</emphasis></quote> è la prima slice estesa sul primo disco IDE. Questi stratagemmi sono usati per i file system che si aspettano di occupare una slice.</para> @@ -1421,12 +1421,12 @@ total 530 <firstterm>partizioni</firstterm>, le quali sono rappresentate tramite lettere dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>. Queste lettere seguono il nome del dispositivo, quindi - <quote>da0<emphasis>a</emphasis></quote> è la partizione a - sul primo dispositivo da, il quale è <quote>pericolosamente - dedicato</quote>. <quote>ad1s3<emphasis>e</emphasis></quote> è + <quote>da0<emphasis>a</emphasis></quote> è la partizione a + sul primo dispositivo da, il quale è <quote>pericolosamente + dedicato</quote>. <quote>ad1s3<emphasis>e</emphasis></quote> è la quinta partizione nel terza slice del secondo disco IDE.</para> - <para>In fine, ogni disco sul sistema è identificato. Un nome di un + <para>In fine, ogni disco sul sistema è identificato. Un nome di un disco incomincia con un codice che indica il tipo di disco, seguito da un numero, che indica quale disco esso sia. A differenza delle slice, i numeri riferiti al disco incominciano da 0. Puoi vedere dei codici @@ -1546,10 +1546,10 @@ total 530 partizioni &ms-dos;). La prima slice contiene un disco &ms-dos;, <devicename>C:</devicename>, e la seconda slice contiene un'installazione di FreeBSD. In questo esempio l'installazione di - FreeBSD ha tre partizioni dati più una di swap.</para> + FreeBSD ha tre partizioni dati più una di swap.</para> <para>Le tre partizioni conterranno ognuna un file system. La partizione - <literal>a</literal> sarà usata per il file system root, + <literal>a</literal> sarà usata per il file system root, la <literal>e</literal> per la gerarchia di directory <filename>/var</filename>, e la partizione <literal>f</literal> per la gerarchia di directory <filename>/usr</filename>.</para> @@ -1594,25 +1594,25 @@ total 530 <sect1 id="mount-unmount"> <title>Montaggio e Smontaggio dei File system</title> - <para>Il file system è raffigurato in maniera ottimale da un albero, - radicato, per così dire, in <filename>/</filename>. Le directory + <para>Il file system è raffigurato in maniera ottimale da un albero, + radicato, per così dire, in <filename>/</filename>. Le directory <filename>/dev</filename>, <filename>/usr</filename>, e le altre directory che stanno all'interno della directory root sono i rami, i quali possono essere a loro volta ramificati, come in - <filename>/usr/local</filename>, e così via.</para> + <filename>/usr/local</filename>, e così via.</para> <indexterm><primary>file system root</primary></indexterm> <para>Esistono varie ragioni per mantenere alcune di queste directory su file system separati. La directory <filename>/var</filename> contiene le directory <filename>log/</filename>, <filename>spool/</filename>, - e vari tipi di file temporanei, e come tale, può riempirsi. - Riempire il file system root non è una buona idea, quindi scindere - la directory <filename>/var</filename> da <filename>/</filename> è + e vari tipi di file temporanei, e come tale, può riempirsi. + Riempire il file system root non è una buona idea, quindi scindere + la directory <filename>/var</filename> da <filename>/</filename> è spesso vantaggioso.</para> <para>Un'altra motivazione per mantenere certi alberi di directory su altri - file system è quando questi alberi sono alloggiati su dischi fisici + file system è quando questi alberi sono alloggiati su dischi fisici separati, o sono dischi virtuali separati, come avviene per i mount del <link linkend="network-nfs">Network File System</link>, o dei dispositivi CDROM.</para> @@ -1631,7 +1631,7 @@ total 530 <option>noauto</option>).</para> <para>Il file <filename>/etc/fstab</filename> contiene una serie di righe - il cui formato è il seguente:</para> + il cui formato è il seguente:</para> <programlisting><replaceable>device</replaceable> <replaceable>/mount-point</replaceable> <replaceable>fstype</replaceable> <replaceable>options</replaceable> <replaceable>dumpfreq</replaceable> <replaceable>passno</replaceable></programlisting> @@ -1659,7 +1659,7 @@ total 530 <listitem> <para>Il tipo di file system da passare a &man.mount.8;. Il file - system di default di FreeBSD è + system di default di FreeBSD è <literal>ufs</literal>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1671,7 +1671,7 @@ total 530 <para><option>rw</option> per file system leggibili-scrivibili, oppure <option>ro</option> per file system solamente leggibili, seguite da altre opzioni che potrebbero essere necessarie. - Un'opzione comune è <option>noauto</option> per i file + Un'opzione comune è <option>noauto</option> per i file system che normalmente non sono montati durante la sequenza di avvio. Altre opzioni sono elencate nella pagina man di &man.mount.8;.</para> @@ -1698,9 +1698,9 @@ total 530 system root (che deve essere controllato prima di qualsiasi altra cosa) deve avere il suo <literal>passno</literal> settato a uno, e i <literal>passno</literal> degli altri file system devono - essere settati a valori maggiori di uno. Se più di un + essere settati a valori maggiori di uno. Se più di un file system ha lo stesso <literal>passno</literal> allora - &man.fsck.8; tenterà di controllare i file system in + &man.fsck.8; tenterà di controllare i file system in parallelo.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1719,17 +1719,17 @@ total 530 <secondary>montaggio</secondary> </indexterm> - <para>Il comando &man.mount.8; è ciò che in definitiva viene + <para>Il comando &man.mount.8; è ciò che in definitiva viene usato per montare i file system.</para> - <para>La sua forma di utilizzo elementare è:</para> + <para>La sua forma di utilizzo elementare è:</para> <informalexample> <screen>&prompt.root; <userinput>mount <replaceable>device</replaceable> <replaceable>mountpoint</replaceable></userinput></screen> </informalexample> <para>Esistono molte opzioni, come spiegato nella pagina man di - &man.mount.8;, ma le più comuni sono:</para> + &man.mount.8;, ma le più comuni sono:</para> <variablelist> <title>Opzioni di Mount</title> @@ -1742,7 +1742,7 @@ total 530 <filename>/etc/fstab</filename>. Le eccezioni sono quei file system specificati come <quote>noauto</quote>, quelli esclusi dalla flag <option>-t</option>, o quei file system che sono - già montati.</para> + già montati.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1750,7 +1750,7 @@ total 530 <term><option>-d</option></term> <listitem> - <para>Fà tutto ad eccezione della attuale system call di + <para>Fà tutto ad eccezione della attuale system call di mount. Questa opzione risulta utile in congiunzione con la flag <option>-v</option> per determinare quello che &man.mount.8; sta effettivamente tentando di fare.</para> @@ -1773,7 +1773,7 @@ total 530 <term><option>-r</option></term> <listitem> - <para>Monta il file system in sola lettura. Questo è + <para>Monta il file system in sola lettura. Questo è identico ad usare l'argomento <option>ro</option> (<option>rdonly</option> per versioni di &os; dopo la 5.2) con l'opzione <option>-o</option>.</para> @@ -1789,7 +1789,7 @@ total 530 <option>-a</option>, monta solamente i file system di un dato tipo.</para> - <para><quote>ufs</quote> è il tipo di file system di + <para><quote>ufs</quote> è il tipo di file system di default.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1806,7 +1806,7 @@ total 530 <term><option>-v</option></term> <listitem> - <para>Modalità verbosa.</para> + <para>Modalità verbosa.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1828,7 +1828,7 @@ total 530 <listitem> <para>Non permette l'esecuzione di binari su questo file system. - Questa è un'altra utile opzione di sicurezza.</para> + Questa è un'altra utile opzione di sicurezza.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1837,7 +1837,7 @@ total 530 <listitem> <para>Non permette l'interpretazione delle flag setuid o setgid sul - file system. Anche questa è un'utile opzione di + file system. Anche questa è un'utile opzione di sicurezza.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1856,15 +1856,15 @@ total 530 mount, un nome di dispositivo, l'opzione <option>-a</option> o l'opzione <option>-A</option>.</para> - <para>Tutte queste modalità accettano l'opzione <option>-f</option> + <para>Tutte queste modalità accettano l'opzione <option>-f</option> per forzare la smontatura, e l'opzione <option>-v</option> per la - modalità verbosa. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option> - non è in generale un buona idea. Smontare in modo forzato i - file system può mandare in crash il computer o danneggiare i dati + modalità verbosa. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option> + non è in generale un buona idea. Smontare in modo forzato i + file system può mandare in crash il computer o danneggiare i dati sul file system.</para> <para>Le opzioni <option>-a</option> e <option>-A</option> sono usate per - smontare tutti i file system, con la possibilità di specificare + smontare tutti i file system, con la possibilità di specificare i tipi di file system elencandoli dopo la flag <option>-t</option>. Tuttavia, l'opzione <option>-A</option> non tenta di smontare il file system root.</para> @@ -1874,34 +1874,34 @@ total 530 <sect1 id="basics-processes"> <title>I Processi</title> - <para>FreeBSD è un sistema operativo multi-tasking. Con questa - capacità il sistema è come se potesse eseguire più di + <para>FreeBSD è un sistema operativo multi-tasking. Con questa + capacità il sistema è come se potesse eseguire più di un programma alla volta. Ogni programma in esecuzione in un dato istante - è chiamato <firstterm>processo</firstterm>. Ogni volta che esegui + è chiamato <firstterm>processo</firstterm>. Ogni volta che esegui un comando fai partire almeno un nuovo processo, e ci sono molti processi di sistema che sono sempre in esecuzione, che permettono il corretto funzionamento del sistema.</para> - <para>Ogni processo è identificato in modo univoco da un numero + <para>Ogni processo è identificato in modo univoco da un numero chiamato <firstterm>process ID</firstterm>, o <firstterm>PID</firstterm>, e, come avviene per i file, ogni processo ha un proprietario e un gruppo. Le informazioni sul proprietario e sul gruppo sono usate per determinare, tramite il meccanismo dei permessi dei file discusso precedentemente, - quali file e quali dispositivi il processo può aprire. Inoltre - molti processi hanno un processo padre. Tale processo è il + quali file e quali dispositivi il processo può aprire. Inoltre + molti processi hanno un processo padre. Tale processo è il processo che li ha generati. Per esempio, se stai digitando dei comandi - in shell allora la shell è un processo, così come lo sono i - comandi che esegui. Ogni processo che esegui in questo modo avrà + in shell allora la shell è un processo, così come lo sono i + comandi che esegui. Ogni processo che esegui in questo modo avrà come suo processo padre la tua shell. L'eccezione a questo meccanismo - è un processo speciale chiamato &man.init.8;. Il processo - <command>init</command> è sempre il primo processo, quindi il suo - PID è sempre 1. <command>init</command> viene avviato in modo + è un processo speciale chiamato &man.init.8;. Il processo + <command>init</command> è sempre il primo processo, quindi il suo + PID è sempre 1. <command>init</command> viene avviato in modo automatico dal kernel quando si avvia FreeBSD.</para> <para>Due comandi sono particolarmente utili per monitorare i processi sul sistema, &man.ps.1; e &man.top.1;. Il comando <command>ps</command> - è usato per mostrare una lista statica dei processi che sono in - esecuzione in quel momento, e può mostrare i loro PID, quanta + è usato per mostrare una lista statica dei processi che sono in + esecuzione in quel momento, e può mostrare i loro PID, quanta memoria stanno usando, la linea di comando che li ha avviati, e altro ancora. Il comando <command>top</command> visualizza tutti i processi in esecuzione, e aggiorna queste informazioni ogni qualche secondo, in modo @@ -1929,36 +1929,36 @@ total 530 284 v0 IW 0:00.00 /bin/sh /home/nik/.xinitrc 285 v0 S 0:38.45 /usr/X11R6/bin/sawfish</screen> - <para>Come puoi vedere in questo esempio, l'output di &man.ps.1; è + <para>Come puoi vedere in questo esempio, l'output di &man.ps.1; è organizzato in molte colonne. La colonna <literal>PID</literal> si - riferisce al process ID discusso poco fà. I PID sono assegnati + riferisce al process ID discusso poco fà. I PID sono assegnati partendo dal numero 1, andando fino al 99999, e ricominciando dall'inizio una volta esauriti (se disponibili). La colonna <literal>TT</literal> - mostra su quale tty il programma è in esecuzione, e può + mostra su quale tty il programma è in esecuzione, e può essere benissimo ignorata per il momento. La colonna <literal>STAT</literal> mostra lo stato del programma, e di nuovo, - può essere benissimo ignorata. La colonna <literal>TIME</literal> - indica per quanto tempo il programma è stato in esecuzione sulla + può essere benissimo ignorata. La colonna <literal>TIME</literal> + indica per quanto tempo il programma è stato in esecuzione sulla CPU—di solito non indica il tempo trascorso da quando hai avviato - il programma, poichè la maggior parte dei programmi trascorrono + il programma, poichè la maggior parte dei programmi trascorrono molto tempo in attesa per faccende che accadono prima che questi possano trascorrere del tempo in CPU. Infine, la colonna - <literal>COMMAND</literal> indica la riga di comando che è stata + <literal>COMMAND</literal> indica la riga di comando che è stata utilizzata per eseguire il programma.</para> <para>Il comando &man.ps.1; supporta varie opzioni per cambiare le - informazioni da visualizzare. Uno dei gruppi di opzioni più utili - è <literal>auxww</literal>. L'opzione <option>a</option> mostra le + informazioni da visualizzare. Uno dei gruppi di opzioni più utili + è <literal>auxww</literal>. L'opzione <option>a</option> mostra le informazioni riguardo a tutti i processi in esecuzione, non solo quelli che ti appartengono. L'opzione <option>u</option> mostra il nome utente del proprietario del processo, come pure la memoria utilizzata dal processo. L'opzione <option>x</option> mostra le informazioni riguardo ai processi demoni, e l'opzione <option>ww</option> indica a &man.ps.1; di visualizzare la linea di comando completa che ha avviato il processo, - piuttosto che troncarla quando è troppo lunga per essere adattata + piuttosto che troncarla quando è troppo lunga per essere adattata sullo schermo.</para> - <para>L'output di &man.top.1; è simile. Un esempio di esecuzione + <para>L'output di &man.top.1; è simile. Un esempio di esecuzione assomiglia a questo:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>top</userinput> @@ -1978,30 +1978,30 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse 7059 nik 2 0 7260K 4644K poll 1:38 0.00% 0.00% mutt ...</screen> - <para>L'output è diviso in due sezioni. La parte superiore (le prime + <para>L'output è diviso in due sezioni. La parte superiore (le prime cinque linee) mostra il PID dell'ultimo processo eseguito, il carico medio - del sistema (che è un indice di quanto il sistema sia impegnato), il + del sistema (che è un indice di quanto il sistema sia impegnato), il tempo di vita del sistema (il tempo passato dall'ultimo reboot) e l'ora corrente. I restanti numeri nella parte superiore riportano quanti processi sono in esecuzione (47 in questo caso), quanta memoria di sistema - e quanta memoria di swap è stata utilizzata, e quanto tempo il + e quanta memoria di swap è stata utilizzata, e quanto tempo il sistema sta trascorrendo nei vari stati di CPU.</para> <para>Sotto ci sono una serie di colonne che contengono simili informazioni a quelle contenute nell'output di &man.ps.1;. Come prima puoi vedere il - PID, il nome utente, quanto tempo di CPU è stato utilizzato, e il + PID, il nome utente, quanto tempo di CPU è stato utilizzato, e il comando che era stato eseguito. Inoltre il comando &man.top.1; di default - ti mostra quanta memoria è stata concessa al processo. Questa - informazione è suddivisa in due colonne, una per la dimensione + ti mostra quanta memoria è stata concessa al processo. Questa + informazione è suddivisa in due colonne, una per la dimensione totale, e l'altra per la dimensione attuale—la dimensione totale - è la quantità di memoria che l'applicazione ha richiesto, e - la dimensione attuale è la quantità di memoria che sta + è la quantità di memoria che l'applicazione ha richiesto, e + la dimensione attuale è la quantità di memoria che sta utilizzando in quel momento. In questo esempio puoi vedere che <application>Netscape</application> ha richiesto quasi 30 MB di RAM, ma al momento ne sta usando solo 9 MB.</para> <para>Il comando &man.top.1; aggiorna in modo automatico queste informazioni - ogni due secondi; questo lasso temporale può essere modificato con + ogni due secondi; questo lasso temporale può essere modificato con l'opzione <option>s</option>.</para> </sect1> @@ -2009,12 +2009,12 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <title>I Demoni, i Segnali, e come Uccidere i Processi</title> <para>Quando esegui un editor risulta semplice averne il controllo, dirgli - di caricare file, e così via. Tutto questo può essere fatto - poichè l'editor fornisce delle agevolazioni in questo senso, e - anche perchè l'editor è collegato a un + di caricare file, e così via. Tutto questo può essere fatto + poichè l'editor fornisce delle agevolazioni in questo senso, e + anche perchè l'editor è collegato a un <firstterm>terminale</firstterm>. Alcuni programmi non sono stati progettati per essere eseguiti con un continuo input dell'utente, e - perciò questi programmi si disconnettono dal terminale alla prima + perciò questi programmi si disconnettono dal terminale alla prima occasione. Per esempio, un server web trascorre tutto il giorno rispondendo a richieste web, e normalmente non necessita di alcun input da parte tua. I programmi che trasportano la posta elettronica da un sito @@ -2022,74 +2022,74 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse applicazioni.</para> <para>Chiamiamo questi programmi <firstterm>demoni</firstterm>. I demoni - erano dei personaggi della mitologia greca: nè buoni nè + erano dei personaggi della mitologia greca: nè buoni nè cattivi, erano piccoli spiriti custodi che, nel complesso, - risultavano essere utili per l'umanità, molto similmente i server + risultavano essere utili per l'umanità, molto similmente i server web e quelli di posta elettronica di oggi fanno cose utili. Ecco il - motivo per cui la mascotte di BSD è stata per molto tempo, e lo - è ancora, l'allegro demone con le scarpe da tennis e con il + motivo per cui la mascotte di BSD è stata per molto tempo, e lo + è ancora, l'allegro demone con le scarpe da tennis e con il forcone.</para> <para>Esiste la convenzione di chiamare i programmi che normalmente sono eseguiti come demoni con una <quote>d</quote> finale. <application>BIND</application> sta per Berkeley Internet Name Domain, - ma il nome effettivo del programma che viene eseguito è + ma il nome effettivo del programma che viene eseguito è <command>named</command>; il nome del programma - <application>Apache</application>, un server web, è - <command>httpd</command>; il demone dello spool di stampa è - <command>lpd</command> e così via. Questa è una - convenzione, non è una regola ferrea; per esempio, il principale + <application>Apache</application>, un server web, è + <command>httpd</command>; il demone dello spool di stampa è + <command>lpd</command> e così via. Questa è una + convenzione, non è una regola ferrea; per esempio, il principale demone di posta elettronica per l'applicazione - <application>Sendmail</application> è chiamato + <application>Sendmail</application> è chiamato <command>sendmail</command>, e non <command>maild</command>, come potresti aspettarti.</para> <para>A volte puoi aver bisogno di comunicare con un processo demone. - Un modo per farlo è di mandare a esso (o ad altri processi + Un modo per farlo è di mandare a esso (o ad altri processi in esecuzione), un <firstterm>segnale</firstterm>. Esistono svariati segnali che puoi inviare—alcuni di questi hanno un significato specifico, altri sono interpretabili - dall'applicazione, e la documentazione dell'applicazione ti dirà + dall'applicazione, e la documentazione dell'applicazione ti dirà come l'applicazione stessa interpreta i segnali. Puoi mandare un segnale solo ai processi che ti appartengono. Se mandi un segnale a un processo che non ti appartiene con il comando &man.kill.1; o &man.kill.2;, il - permesso ti sarà negato. L'eccezione a questa regola riguarda - l'utente <username>root</username>, che può mandare segnali a + permesso ti sarà negato. L'eccezione a questa regola riguarda + l'utente <username>root</username>, che può mandare segnali a processi di chiunque.</para> <para>Inoltre in alcune circostanze FreeBSD invia segnali alle - applicazioni. Se un'applicazione è stata scritta malamente, e + applicazioni. Se un'applicazione è stata scritta malamente, e tenta di accedere alla memoria che non gli compete, FreeBSD manda al processo il segnale di <firstterm>Violazione della Segmentazione</firstterm> (<literal>SIGSEGV</literal>). Se un'applicazione ha utilizzato la system call &man.alarm.3; in modo tale da essere avvisata dopo un certo periodo di tempo trascorso allora - FreeBSD invierà a questa applicazione il segnale di Allarme - (<literal>SIGALRM</literal>), e così via.</para> + FreeBSD invierà a questa applicazione il segnale di Allarme + (<literal>SIGALRM</literal>), e così via.</para> <para>Per fermare un processo possono essere utilizzati due segnali, <literal>SIGTERM</literal> e <literal>SIGKILL</literal>. - <literal>SIGTERM</literal> è il modo cortese di terminare un - processo; il processo può <emphasis>catturare</emphasis> il + <literal>SIGTERM</literal> è il modo cortese di terminare un + processo; il processo può <emphasis>catturare</emphasis> il segnale, capire che vuoi abbatterlo, chiudere i file di log che potrebbe avere aperto, e in genere terminare qualunque cosa che stava facendo prima dell'interruzione. Nei casi in cui un processo sia coinvolto in qualche - compito che non può essere interrotto allora questo processo - può persino ignorare <literal>SIGTERM</literal>.</para> + compito che non può essere interrotto allora questo processo + può persino ignorare <literal>SIGTERM</literal>.</para> - <para>Il segnale <literal>SIGKILL</literal> non può essere ignorato - da un processo. Questo è il segnale che dice <quote>Non mi + <para>Il segnale <literal>SIGKILL</literal> non può essere ignorato + da un processo. Questo è il segnale che dice <quote>Non mi interessa cosa stai facendo, fermati subito</quote>. Se mandi il segnale - <literal>SIGKILL</literal> a un processo allora FreeBSD fermerà + <literal>SIGKILL</literal> a un processo allora FreeBSD fermerà subito il processo<footnote> - <para>Non è del tutto vero—ci sono alcune cose che non + <para>Non è del tutto vero—ci sono alcune cose che non possono essere interrotte. Per esempio, se il processo sta tentando di leggere un file situato su un altro computer in rete, e questo - computer non è disponibile per qualche ragione (è stato - spento, o la rete ha qualche problema), allora il processo è - detto <quote>non interrompibile</quote>. Il processo finirà + computer non è disponibile per qualche ragione (è stato + spento, o la rete ha qualche problema), allora il processo è + detto <quote>non interrompibile</quote>. Il processo finirà in time out, generalmente dopo due minuti. Non appena avviene il - time out il processo potrà essere terminato.</para> + time out il processo potrà essere terminato.</para> </footnote>. </para> @@ -2107,7 +2107,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse rispondere al segnale <literal>SIGHUP</literal> tramite la rilettura dei loro file di configurazione. In questo modo invece di terminare e riavviare <command>httpd</command> potresti inviare il segnale - <literal>SIGHUP</literal>. Poichè non esiste un modo standard di + <literal>SIGHUP</literal>. Poichè non esiste un modo standard di trattare questi segnali, differenti demoni potrebbero avere un comportamento diverso, quindi assicurati di leggere la documentazione per il demone in questione.</para> @@ -2119,7 +2119,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <title>Inviare un Segnale a un Processo</title> <para>Questo esempio mostra come inviare un segnale a &man.inetd.8;. Il - file di configurazione di <command>inetd</command> è + file di configurazione di <command>inetd</command> è <filename>/etc/inetd.conf</filename>, e <command>inetd</command> rilegge questo file di configurazione quando riceve il segnale <literal>SIGHUP</literal>.</para> @@ -2129,14 +2129,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse Puoi utilizzare &man.ps.1; e &man.grep.1; per farlo. Il comando &man.grep.1; viene utilizzato per perlustrare attraverso l'output, cercando la stringa da te specificata. Questo comando viene eseguito - in modalità utente, e &man.inetd.8; viene eseguito in - modalità <username>root</username>, quindi le opzioni da dare + in modalità utente, e &man.inetd.8; viene eseguito in + modalità <username>root</username>, quindi le opzioni da dare a &man.ps.1; sono <option>ax</option>.</para> <screen>&prompt.user; <userinput>ps -ax | grep inetd</userinput> 198 ?? IWs 0:00.00 inetd -wW</screen> - <para>Come puoi vedere il PID di &man.inetd.8; è 198. In alcuni + <para>Come puoi vedere il PID di &man.inetd.8; è 198. In alcuni casi potrebbe apparire nel risultato anche il comando <literal>grep inetd</literal>. Questo dipende dal modo utilizzato da &man.ps.1; nell'elencare la lista dei processi in @@ -2144,8 +2144,8 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse </step> <step> - <para>Usa il comando &man.kill.1; per inviare il segnale. Poichè - &man.inetd.8; viene eseguito in modalità + <para>Usa il comando &man.kill.1; per inviare il segnale. Poichè + &man.inetd.8; viene eseguito in modalità <username>root</username> prima devi usare il comando &man.su.1; per diventare <username>root</username>.</para> @@ -2160,34 +2160,34 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <replaceable>PID</replaceable>: Operation not permitted</errorname>. Se sbagli il PID invierai il segnale al processo sbagliato, il che potrebbe essere dannoso, o, se hai fortuna, manderai il segnale - a un PID che in quel momento non è in uso, e in questo caso + a un PID che in quel momento non è in uso, e in questo caso vedrai il messaggio <errorname>kill: <replaceable>PID</replaceable>: No such process</errorname>.</para> <note> - <title>Perchè Usare <command>/bin/kill</command>?</title> + <title>Perchè Usare <command>/bin/kill</command>?</title> <para>Molte shell forniscono il comando <command>kill</command> come comando built-in; ossia, la shell invia il segnale in modo diretto, senza dover eseguire <filename>/bin/kill</filename>. Tutto - ciò può essere molto utile, ma le diverse shell hanno + ciò può essere molto utile, ma le diverse shell hanno una sintassi diversa per specificare il nome del segnale da inviare. - Invece di cercare di imparare tutte queste sintassi, può - essere più semplice usare direttamente il comando + Invece di cercare di imparare tutte queste sintassi, può + essere più semplice usare direttamente il comando <command>/bin/kill <replaceable>...</replaceable></command>.</para> </note> </step> </procedure> - <para>L'invio di altri segnali è analogo, basta sostituire + <para>L'invio di altri segnali è analogo, basta sostituire all'occorrenza <literal>TERM</literal> o <literal>KILL</literal> nella linea di comando.</para> <important> - <para>Terminare processi in modo random su un sistema può essere + <para>Terminare processi in modo random su un sistema può essere una cattiva idea. In particolare, il processo &man.init.8;, con process - ID 1, è un caso molto speciale. Eseguire <command>/bin/kill -s - KILL 1</command> è un modo veloce per arrestare il tuo sistema. + ID 1, è un caso molto speciale. Eseguire <command>/bin/kill -s + KILL 1</command> è un modo veloce per arrestare il tuo sistema. Controlla <emphasis>sempre</emphasis> due volte gli argomenti quando esegui &man.kill.1; <emphasis>prima</emphasis> di premere <keycap>Invio</keycap>.</para> @@ -2202,7 +2202,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>In FreeBSD, la maggior parte del lavoro di tutti i giorni viene svolto tramite un'interfaccia a riga di comando chiamata shell. Uno dei compiti - principali di una shell è quello di prendere in input dei comandi + principali di una shell è quello di prendere in input dei comandi ed eseguirli. Inoltre molte shell hanno delle funzioni built-in (incorporate) utili nei lavori ordinari come la gestione dei file, la sostituzione dei nomi dei file, la modifica della riga di comando, la @@ -2213,48 +2213,48 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse Ports Collection, come le shell <command>zsh</command> e <command>bash</command>.</para> - <para>Quale shell devi usare? È veramente una questione di gusti. + <para>Quale shell devi usare? È veramente una questione di gusti. Se sei un programmatore di C potresti sentirti a tuo agio con una shell C-like come la <command>tcsh</command>. Se vieni da Linux o non sei pratico dell'interfaccia a riga di comando di &unix; potresti provare la - <command>bash</command>. Il fatto è che ogni shell ha delle + <command>bash</command>. Il fatto è che ogni shell ha delle caratteristiche che possono o meno combaciare con il tuo ambiente di lavoro preferito, e quindi devi scegliere tu stesso quale shell utilizzare.</para> - <para>Una caratteristica comune in una shell è il completamento dei + <para>Una caratteristica comune in una shell è il completamento dei nomi dei file. Dopo aver digitato alcuni dei primi caratteri di un - comando o di un nome di file, la shell di solito può completare + comando o di un nome di file, la shell di solito può completare in modo automatico il resto del comando o del nome del file tramite la pressione del tasto <keycap>Tab</keycap> sulla tastiera. Ecco un esempio. Supponiamo che hai due file chiamati <filename>foobar</filename> e <filename>foo.bar</filename>. Vuoi cancellare <filename>foo.bar</filename>. Quello che dovresti digitare sulla tastiera - è: + è: <command>rm fo[<keycap>Tab</keycap>].[<keycap>Tab</keycap>]</command>.</para> <para>La shell dovrebbe visualizzare <command>rm foo[BEEP].bar</command>.</para> - <para>Il [BEEP] è la campanella della console, che mi segnala che la - shell è incapace di completare interamente il nome del file - poichè esiste più di una sola corrispondenza. Sia + <para>Il [BEEP] è la campanella della console, che mi segnala che la + shell è incapace di completare interamente il nome del file + poichè esiste più di una sola corrispondenza. Sia <filename>foobar</filename> che <filename>foo.bar</filename> iniziano con - <literal>fo</literal>, tuttavia la shell è riuscita a completarlo + <literal>fo</literal>, tuttavia la shell è riuscita a completarlo in <literal>foo</literal>. A questo punto premendo <literal>.</literal>, - e poi di nuovo <keycap>Tab</keycap>, la shell sarà in grado di + e poi di nuovo <keycap>Tab</keycap>, la shell sarà in grado di completare da sola il resto del nome del file.</para> <indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm> - <para>Un altro aspetto di una shell è l'uso delle variabili + <para>Un altro aspetto di una shell è l'uso delle variabili d'ambiente. Le variabili d'ambiente sono una coppia di valori mutevoli memorizzati nello spazio dell'ambiente della shell. Questo spazio - può essere letto dai programmi invocati dalla shell, e di - conseguenza questo spazio può contenere le configurazioni di molti - programmi. Qui sotto c'è una lista delle variabili d'ambiente - più comuni con il loro rispettivo significato:</para> + può essere letto dai programmi invocati dalla shell, e di + conseguenza questo spazio può contenere le configurazioni di molti + programmi. Qui sotto c'è una lista delle variabili d'ambiente + più comuni con il loro rispettivo significato:</para> <indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm> @@ -2299,7 +2299,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <entry><envar>TERM</envar></entry> <entry>Il nome del tipo di terminale dell'utente. Usato per determinare - le capacità del terminale.</entry> + le capacità del terminale.</entry> </row> <row> @@ -2353,7 +2353,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse usare <command>export</command> per settare le tue variabili d'ambiente correnti. Per esempio, per settare o modificare la variabile d'ambiente <envar>EDITOR</envar> a <filename>/usr/local/bin/emacs</filename>, sotto - <command>csh</command> o <command>tcsh</command> si può utilizzare + <command>csh</command> o <command>tcsh</command> si può utilizzare il comando:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>setenv EDITOR /usr/local/bin/emacs</userinput></screen> @@ -2365,18 +2365,18 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>Con la maggior parte delle shell puoi inoltre creare un'espansione di una variabile d'ambiente mettendo sulla riga di comando il simbolo <literal>$</literal> davanti al nome della variabile stessa. Per esempio, - <command>echo $TERM</command> visualizzerà ciò che - corrisponde a <envar>$TERM</envar>, poichè la shell espande + <command>echo $TERM</command> visualizzerà ciò che + corrisponde a <envar>$TERM</envar>, poichè la shell espande <envar>$TERM</envar> e passa il risultato a <command>echo</command>.</para> <para>Le shell trattano molti caratteri speciali, chiamati meta-caratteri - come rappresentazioni speciali di dati. Il più comune di questi - è il simbolo <literal>*</literal>, che rappresenta diverse + come rappresentazioni speciali di dati. Il più comune di questi + è il simbolo <literal>*</literal>, che rappresenta diverse istanze di caratteri in un nome di file. Questi meta-caratteri possono essere usati per la sostituzione dei nomi di file. Per esempio, digitando - <command>echo *</command> è quasi come aver digitato - <command>ls</command> poichè la shell prende tutti i file che + <command>echo *</command> è quasi come aver digitato + <command>ls</command> poichè la shell prende tutti i file che corrispondono a <literal>*</literal> e li mette sulla riga di comando con <command>echo</command> che quindi li visualizza.</para> @@ -2384,20 +2384,20 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse questi possono essere messi in escape mettendo subito prima di essi un backslash (<literal>\</literal>). <command>echo $TERM</command> visualizza il tipo del tuo terminale. <command>echo \$TERM</command> - visualizza <envar>$TERM</envar> così com'è.</para> + visualizza <envar>$TERM</envar> così com'è.</para> <sect2 id="changing-shells"> <title>Cambiare la Propria Shell</title> - <para>Il modo più semplice per cambiare la propria shell è + <para>Il modo più semplice per cambiare la propria shell è quello di usare il comando <command>chsh</command>. Eseguendo - <command>chsh</command> verrà invocato l'editor definito nella + <command>chsh</command> verrà invocato l'editor definito nella tua variabile d'ambiente <envar>EDITOR</envar>; nel caso in cui questa - non sia stata settata, verrà invocato <command>vi</command>. + non sia stata settata, verrà invocato <command>vi</command>. Modifica la riga <quote>Shell:</quote> in base alle tue esigenze.</para> <para>Puoi anche eseguire <command>chsh</command> con l'opzione - <option>-s</option>; in questo modo verrà settata la shell in + <option>-s</option>; in questo modo verrà settata la shell in modo diretto, senza che sia necessario invocare l'editor. Per esempio, se vuoi cambiare la tua shell in <command>bash</command>, potresti digitare il seguente comando:</para> @@ -2408,7 +2408,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>La shell che desideri utilizzare <emphasis>deve</emphasis> essere presente nel file <filename>/etc/shells</filename>. Se hai installato una shell dalla <link linkend="ports">collezione dei port</link>, - allora la nuova shell dovrebbe essere già stata inserita nel + allora la nuova shell dovrebbe essere già stata inserita nel suddetto file in modo automatico. Se installi una shell manualmente, questo lavoro lo devi fare tu.</para> @@ -2430,7 +2430,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <indexterm><primary>editor</primary></indexterm> <para>La maggior parte del lavoro di configurazione in FreeBSD viene fatto - tramite la modifica di file di testo. Perciò, è una buona + tramite la modifica di file di testo. Perciò, è una buona idea familiarizzare con un editor di testo. FreeBSD si presenta con alcuni editor come parte base del sistema, e molti altri sono disponibili nella collezione dei port.</para> @@ -2443,22 +2443,22 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <secondary><command>ee</command></secondary> </indexterm> - <para>L'editor più semplice e più facile da imparare si chiama + <para>L'editor più semplice e più facile da imparare si chiama <application>ee</application>, che sta per easy editor. Per avviare <application>ee</application>, puoi digitare sulla riga di comando - <command>ee filename</command> dove <literal>filename</literal> è + <command>ee filename</command> dove <literal>filename</literal> è il nome del file che deve essere modificato. Per esempio, per modificare <filename>/etc/rc.conf</filename>, devi digitare <command>ee /etc/rc.conf</command>. Una volta all'interno di <command>ee</command>, tutti i comandi per azionare le funzioni dell'editor sono elencati nella - parte superiore del video. Il carattere <literal>^</literal> è il + parte superiore del video. Il carattere <literal>^</literal> è il tasto <keycap>Ctrl</keycap> della tastiera, quindi <literal>^e</literal> si riferisce alla combinazione di tasti <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>e</keycap> </keycombo>. Per uscire da <application>ee</application>, premi il tasto <keycap>Esc</keycap>, quindi conferma l'uscita dall'editor. Se il file - ha subito delle modifiche ti verrà chiesto se le vuoi + ha subito delle modifiche ti verrà chiesto se le vuoi salvare.</para> <indexterm> @@ -2477,14 +2477,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse </indexterm> <para>FreeBSD ha come parte base del sistema anche editor di testo - più potenti come <application>vi</application>, mentre altri + più potenti come <application>vi</application>, mentre altri editor, come <application>Emacs</application> e <application>vim</application>, sono inclusi nella FreeBSD Ports Collection (<filename role="package">editors/emacs</filename> e <filename role="package">editors/vim</filename>). Questi editor offrono molte - più funzionalità e molta più potenza a costo di essere - un poco più complicati da imparare ad utilizzare. Comunque se + più funzionalità e molta più potenza a costo di essere + un poco più complicati da imparare ad utilizzare. Comunque se intendi utilizzare in modo intensivo un editor, imparando ad utilizzare un editor potente come <application>vim</application> o <application>Emacs</application> @@ -2495,14 +2495,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <title>Dispositivi e Nodi di Dispositivo</title> <para>Il termine dispositivo viene usato prevalentemente per specificare le - unità hardware all'interno di un sistema, come i dischi, le + unità hardware all'interno di un sistema, come i dischi, le stampanti, le schede grafiche, e le tastiere. Durante la fase di avvio di FreeBSD, la maggior parte delle cose che vengono visualizzate da FreeBSD riguardano i dispositivi che sono stati rilevati. Puoi riesaminare questi messaggi di avvio guardando il file <filename>/var/run/dmesg.boot</filename>.</para> - <para>Per esempio, <devicename>acd0</devicename> è il primo drive + <para>Per esempio, <devicename>acd0</devicename> è il primo drive CDROM IDE, mentre <devicename>kbd0</devicename> rappresenta la tastiera.</para> @@ -2521,7 +2521,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <title><literal>DEVFS</literal> (DEVice File System)</title> <para>Il file system device, o <literal>DEVFS</literal>, fornisce la - disponibilità dello spazio dei nomi dei dispositivi del kernel + disponibilità dello spazio dei nomi dei dispositivi del kernel allo spazio dei nomi globale del file system. Invece di dover creare o modificare i nodi di dispositivo, <literal>DEVFS</literal> mantiene in modo automatico questo particolare file system.</para> @@ -2536,26 +2536,26 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <title>Formati dei Binari</title> <para>Per comprendere il motivo per cui FreeBSD usa il formato &man.elf.5;, - devi prima conoscere un pò i tre attuali formati eseguibili + devi prima conoscere un pò i tre attuali formati eseguibili <quote>dominanti</quote> per &unix;:</para> <itemizedlist> <listitem> <para>&man.a.out.5;</para> - <para>Il più vecchio e <quote>classico</quote> formato oggetto + <para>Il più vecchio e <quote>classico</quote> formato oggetto di &unix;. Usa un'intestazione corta e compatta con un numero magico - all'inizio che è spesso usato per caratterizzare il formato + all'inizio che è spesso usato per caratterizzare il formato (vedere &man.a.out.5; per maggiori dettagli). Contiene tre segmenti - caricabili: .text, .data, e .bss più una tabella di simboli e + caricabili: .text, .data, e .bss più una tabella di simboli e una di stringhe.</para> </listitem> <listitem> <para><acronym>COFF</acronym></para> - <para>Il formato oggetto di SVR3. Poichè l'intestazione include - una porzione di tabella, puoi avere molto di più delle sole + <para>Il formato oggetto di SVR3. Poichè l'intestazione include + una porzione di tabella, puoi avere molto di più delle sole sezioni .text, .data, e .bss.</para> </listitem> @@ -2566,13 +2566,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse sezioni multiple e da possibili valori a 32-bit o 64-bit. Uno dei maggiori svantaggi: <acronym>ELF</acronym> fu progettato con l'assunzione che ci doveva essere solo un ABI per ogni tipo di - architettura dei sistemi. Tale assunzione è in realtà - piuttosto sbagliata, e non è vera nemmeno nel mondo commerciale + architettura dei sistemi. Tale assunzione è in realtà + piuttosto sbagliata, e non è vera nemmeno nel mondo commerciale di SYSV (che ha almeno tre ABI: SVR4, Solaris, SCO).</para> <para>FreeBSD tenta di aggirare questo problema fornendo un utility per <emphasis>marchiare</emphasis> un eseguibile - <acronym>ELF</acronym> con informazioni sull'ABI per il quale è + <acronym>ELF</acronym> con informazioni sull'ABI per il quale è stato costruito. Guarda la pagina man &man.brandelf.1; per maggiori informazioni.</para> </listitem> @@ -2594,13 +2594,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse quando gli strumenti di <acronym>ELF</acronym> furono in grado di offrire una soluzione al problema della libreria condivisa e quando furono visti come <quote>la strada imminente</quote>, il costo della migrazione - fu accettato poichè necessario e avvenne così la - transizione. Il meccanismo di libreria condivisa di FreeBSD è - basato sullo stile più restrittivo del meccanismo di libreria - condivisa degli &sunos; di Sun, e come tale, è molto facile da + fu accettato poichè necessario e avvenne così la + transizione. Il meccanismo di libreria condivisa di FreeBSD è + basato sullo stile più restrittivo del meccanismo di libreria + condivisa degli &sunos; di Sun, e come tale, è molto facile da utilizzare.</para> - <para>Quindi, perchè ci sono così tanti formati + <para>Quindi, perchè ci sono così tanti formati differenti?</para> <para>In passato l'hardware era semplice. Questo hardware semplice @@ -2608,13 +2608,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <filename>a.out</filename> era del tutto adatto per rappresentare i binari su questo semplice sistema (un PDP-11). Nonostante le persone fecero il port di &unix; da questo semplice sistema, esse mantennero il formato - <filename>a.out</filename> poichè era sufficiente per un primo port + <filename>a.out</filename> poichè era sufficiente per un primo port di &unix; verso architetture come Motorola 68k, VAXen, ecc.</para> <para>All'epoca alcuni ingegneri hardware di spicco stabilirono che se tale formato poteva forzare il software a fare alcuni trucchi sporchi, allora esso sarebbe stato in grado di abbattere alcune barriere di progettazione - e permettere al core della CPU di andare più veloce. Benchè + e permettere al core della CPU di andare più veloce. Benchè il formato <filename>a.out</filename> fu progettato per lavorare con questo nuovo tipo di hardware (conosciuto ai giorni d'oggi come <acronym>RISC</acronym>), esso fu appena sufficiente per questo @@ -2625,62 +2625,62 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse l'<acronym>ECOFF</acronym>, e alcuni altri e furono esaminate le loro limitazioni prima che fu prodotto l'<acronym>ELF</acronym>.</para> - <para>Per di più, le dimensioni dei programmi stavano diventando + <para>Per di più, le dimensioni dei programmi stavano diventando enormi e i dischi (e la memoria fisica) erano ancora relativamente piccoli, e quindi il concetto di libreria condivisa prese piede. - Inoltre il sistema di VM (Memoria Virtuale) divenne più - sofisticato. Benchè ognuno di questi miglioramenti fu fatto - utilizzando il formato <filename>a.out</filename>, la sua utilità - si distese sempre più con ogni nuova caratteristica. In aggiunta, + Inoltre il sistema di VM (Memoria Virtuale) divenne più + sofisticato. Benchè ognuno di questi miglioramenti fu fatto + utilizzando il formato <filename>a.out</filename>, la sua utilità + si distese sempre più con ogni nuova caratteristica. In aggiunta, la gente voleva caricare alcune cose in modo dinamico al tempo di esecuzione, o anche scartare parte dei loro programmi dopo l'esecuzione del codice iniziale al fine di salvare memoria e spazio di swap. - I linguaggi divennero più sofisticati e le persone desideravano che + I linguaggi divennero più sofisticati e le persone desideravano che il codice venisse chiamato dopo il main in modo automatico. Furono apportati molte migliorie al formato <filename>a.out</filename> per - permettere tutte queste cose, e sostanzialmente tutto funzionò per + permettere tutte queste cose, e sostanzialmente tutto funzionò per un dato periodo. Col passare del tempo, il formato - <filename>a.out</filename> non fu più in grado di gestire + <filename>a.out</filename> non fu più in grado di gestire tutti questi problemi senza apportare dei miglioramenti al codice con - un conseguente aumento della complessità. Benchè il formato + un conseguente aumento della complessità. Benchè il formato <acronym>ELF</acronym> risolveva molti di questi problemi, era doloroso migrare da un sistema che tutto sommato funzionava. Quindi il formato <acronym>ELF</acronym> attese fino a quando fu meno doloroso rimanere con il formato <filename>a.out</filename> piuttosto che migrare al formato <acronym>ELF</acronym>.</para> - <para>Tuttavia, il tempo passò, e gli strumenti di costruzione che - FreeBSD derivò dai loro strumenti di costruzione (in particolare + <para>Tuttavia, il tempo passò, e gli strumenti di costruzione che + FreeBSD derivò dai loro strumenti di costruzione (in particolare l'assemblatore ed il loader) evolsero in due tronconi paralleli. - L'albero di FreeBSD aggiunse le librerie condivise e sistemò alcuni + L'albero di FreeBSD aggiunse le librerie condivise e sistemò alcuni bug. Il popolo di GNU che in origine aveva scritto questi programmi li riscrisse e aggiunse un semplice supporto per la costruzione di - compilatori cross, la possibilità di produrre formati diversi a - piacimento, e così via. Da quando molte persone vollero costruire - compilatori cross per FreeBSD, questi furono delusi poichè i vecchi + compilatori cross, la possibilità di produrre formati diversi a + piacimento, e così via. Da quando molte persone vollero costruire + compilatori cross per FreeBSD, questi furono delusi poichè i vecchi sorgenti che FreeBSD aveva per <application>as</application> e <application>ld</application> non erano pronti per questo lavoro. La nuova serie di strumenti di GNU (<application>binutils</application>) supportavano la compilazione cross, <acronym>ELF</acronym>, le librerie condivise, le estensioni C++, ecc. Inoltre molti venditori stanno - rilasciando binari <acronym>ELF</acronym>, ed è una buona cosa + rilasciando binari <acronym>ELF</acronym>, ed è una buona cosa per FreeBSD eseguirli.</para> - <para>Il formato <acronym>ELF</acronym> è più espressivo di + <para>Il formato <acronym>ELF</acronym> è più espressivo di quello <filename>a.out</filename> e permette una maggiore - estensibilità nel sistema base. Gli strumenti di + estensibilità nel sistema base. Gli strumenti di <acronym>ELF</acronym> sono meglio mantenuti, e offrono un supporto alla compilazione cross, che sta a cuore a molte persone. - <acronym>ELF</acronym> può essere un pò meno veloce di + <acronym>ELF</acronym> può essere un pò meno veloce di <filename>a.out</filename>, ma tentare di misurarne le prestazioni non - è molto semplice. Ci sono anche numerosi dettagli che sono diversi + è molto semplice. Ci sono anche numerosi dettagli che sono diversi tra i due formati nel modo in cui essi mappano le pagine, gestiscono il codice iniziale, ecc. Questi dettagli non sono molto importanti, ma tra i due esistono delle differenze. Nel tempo il supporto per il formato - <filename>a.out</filename> verrà rimosso dal kernel - <filename>GENERIC</filename>, e alla fine sarà rimosso - completamente dal kernel non appena non ci sarà più la - necessità di eseguire programmi con il formato + <filename>a.out</filename> verrà rimosso dal kernel + <filename>GENERIC</filename>, e alla fine sarà rimosso + completamente dal kernel non appena non ci sarà più la + necessità di eseguire programmi con il formato <filename>a.out</filename>.</para> </sect1> @@ -2692,22 +2692,22 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <indexterm><primary>pagine man</primary></indexterm> - <para>La documentazione più esauriente su FreeBSD è + <para>La documentazione più esauriente su FreeBSD è costituita dalle pagine man. Quasi tutti i programmi sul sistema hanno un piccolo manuale di riferimento che spiega il funzionamento di base e i vari argomenti del programma stesso. Questi manuali possono essere visualizzati con il comando <command>man</command>. L'uso del comando - <command>man</command> è semplice:</para> + <command>man</command> è semplice:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>man <replaceable>comando</replaceable></userinput></screen> - <para><literal>comando</literal> è il nome del comando di cui - desideri maggiori informazioni. Per esempio, per sapere di più + <para><literal>comando</literal> è il nome del comando di cui + desideri maggiori informazioni. Per esempio, per sapere di più circa il comando <command>ls</command> digita:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>man ls</userinput></screen> - <para>Il manuale in linea è diviso in sezione numerate:</para> + <para>Il manuale in linea è diviso in sezione numerate:</para> <orderedlist> <listitem> @@ -2747,15 +2747,15 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse </listitem> </orderedlist> - <para>In qualche caso, lo stesso soggetto può apparire in - più di una sezione del manuale in linea. Per esempio, esiste + <para>In qualche caso, lo stesso soggetto può apparire in + più di una sezione del manuale in linea. Per esempio, esiste un comando utente <command>chmod</command> e una system call <function>chmod()</function>. In questo caso, puoi dire al comando <command>man</command> quale vuoi specificando la sezione:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>man 1 chmod</userinput></screen> - <para>In questo caso verrà visualizzata la pagina man del comando + <para>In questo caso verrà visualizzata la pagina man del comando utente <command>chmod</command>. I riferimenti di una sezione particolare del manuale in linea sono tradizionalmente posti tra parentesi all'interno della documentazione, quindi &man.chmod.1; fa @@ -2770,13 +2770,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <screen>&prompt.user; <userinput>man -k mail</userinput></screen> - <para>Con questo comando ti verrà presentata una lista di comandi + <para>Con questo comando ti verrà presentata una lista di comandi che hanno la parola chiave <quote>mail</quote> nella loro descrizione. Di fatto questo meccanismo funziona proprio come il comando <command>apropos</command>.</para> <para>Stai dando un'occhiata a tutti quei comandi fantastici che si - trovano in <filename>/usr/bin</filename> ma non hai la più + trovano in <filename>/usr/bin</filename> ma non hai la più pallida idea di cosa fanno la maggior parte di essi? Semplicemente digita:</para> @@ -2788,7 +2788,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <screen>&prompt.user; <userinput>cd /usr/bin</userinput> &prompt.user; <userinput>whatis *</userinput></screen> - <para>che è la stessa cosa.</para> + <para>che è la stessa cosa.</para> </sect2> <sect2 id="basics-info"> @@ -2798,10 +2798,10 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse <para>FreeBSD include molte applicazioni e utility prodotti dalla Free Software Foundation (FSF). Oltre alle pagine man, questi programmi - hanno dei più ampi documenti in ipertesto chiamati file + hanno dei più ampi documenti in ipertesto chiamati file <literal>info</literal> che possono essere visualizzati con il comando <command>info</command>, o se hai installato - <application>emacs</application>, con la modalità info di + <application>emacs</application>, con la modalità info di <application>emacs</application>.</para> <para>Per usare il comando &man.info.1;, digita semplicemente:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml index b3fe58a0dc..be34368c06 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml @@ -246,12 +246,12 @@ <para><ulink url="http://www-wks.acs.ohio-state.edu/">Ohio State University</ulink> ha scritto un <ulink url="http://www-wks.acs.ohio-state.edu/unix_course/unix.html">Corso - Introduttivo a UNIX</ulink> che è disponibile online in + Introduttivo a UNIX</ulink> che è disponibile online in formato HTML e PostScript.</para> <para>Una <ulink url="&url.doc.base;/it/books/unix-introduction/book.html">traduzione</ulink> - in italiano di questo documento è disponibile come parte del FreeBSD + in italiano di questo documento è disponibile come parte del FreeBSD Italian Documentation Project.</para> </listitem> @@ -451,10 +451,10 @@ 4.4BSD Operating System</emphasis>. Reading, Mass. : Addison-Wesley, 1996. ISBN 0-201-54979-4</para> - <para>(Il capitolo 2 di questo libro è disponibile <ulink + <para>(Il capitolo 2 di questo libro è disponibile <ulink url="&url.books.design-44bsd;/book.html">online</ulink> come parte del FreeBSD Documentation Project, mentre il capitolo 9 - è consultabile <ulink + è consultabile <ulink url="http://www.netapp.com/tech_library/nfsbook.html">qui</ulink>.)</para> </listitem> @@ -643,7 +643,7 @@ <ulink url="http://www.mckusick.com/csrg/"></ulink>: Il set di 4 CD comprende tutte le versioni di BSD dalla 1BSD alla 4.4BSD e 4.4BSD-Lite2 (ma non la 2.11BSD, sfortunatamente). Inoltre, l'ultimo - disco contiene i sorgenti finali più i file SCCS.</para> + disco contiene i sorgenti finali più i file SCCS.</para> </listitem> </itemizedlist> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml index 6aaed893c5..8cc7873687 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml @@ -108,18 +108,18 @@ giorno per giorno di <emphasis>FreeBSD &rel2.current;-RELEASE</emphasis> e <emphasis>FreeBSD &rel.current;-RELEASE</emphasis>. - Questo manuale è un <emphasis>progetto in evoluzione</emphasis> - ed è il frutto del lavoro di molti singoli. Come tale alcune - sezioni potrebbero richiedere degli aggiornamenti poichè datate. + Questo manuale è un <emphasis>progetto in evoluzione</emphasis> + ed è il frutto del lavoro di molti singoli. Come tale alcune + sezioni potrebbero richiedere degli aggiornamenti poichè datate. Se sei interessato ad aiutare questo progetto, invia - un'email alla &a.doc;. L'ultima versione di questo documento è + un'email alla &a.doc;. L'ultima versione di questo documento è sempre disponibile sul <ulink url="http://www.FreeBSD.org/">sito web di FreeBSD</ulink> (versioni precedenti di questo manuale possono essere trovate all'indirizzo seguente <ulink url="http://docs.FreeBSD.org/doc/"></ulink>). - Inoltre può essere scaricata in una - varietà di formati e tipi di compressione dal <ulink + Inoltre può essere scaricata in una + varietà di formati e tipi di compressione dal <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/doc/">server FTP di FreeBSD</ulink> o da uno dei numerosi <link linkend="mirrors-ftp">siti mirror</link>. Se preferisci avere una copia rilegata del manuale, @@ -135,7 +135,7 @@ <title>Per Cominciare</title> <partintro> - <para>Questa parte del Manuale di FreeBSD è per gli utenti e gli + <para>Questa parte del Manuale di FreeBSD è per gli utenti e gli amministratori che si affacciano a FreeBSD. Questi capitoli:</para> <itemizedlist> @@ -152,19 +152,19 @@ </listitem> <listitem> - <para>Ti mostreranno come installare la varietà delle + <para>Ti mostreranno come installare la varietà delle applicazioni di terze parti disponibili per FreeBSD.</para> </listitem> <listitem> <para>Ti introdurranno a X, il sistema a finestre di &unix;, e ti spiegheranno come configurare un ambiente desktop che ti renda - più produttivo.</para> + più produttivo.</para> </listitem> </itemizedlist> <para>Abbiamo cercato di mantenere il numero di riferimenti in avanti nel - testo al minimo così che tu possa leggere questa sezione del + testo al minimo così che tu possa leggere questa sezione del Manuale dall'inizio alla fine con il minimo scorrimento di pagine possibile.</para> </partintro> @@ -181,7 +181,7 @@ <partintro> <para>Ora che sono stati trattati gli elementi di base, questa parte - del Manuale di FreeBSD verterà su alcune funzionalità + del Manuale di FreeBSD verterà su alcune funzionalità di FreeBSD che sono usate di frequente. Questi capitoli:</para> <itemizedlist> @@ -199,7 +199,7 @@ <listitem> <para>Ti spiegheranno il processo di costruzione e di personalizzazione del kernel di FreeBSD, al fine di abilitare - funzionalità extra sul tuo sistema.</para> + funzionalità extra sul tuo sistema.</para> </listitem> <listitem> @@ -214,7 +214,7 @@ </itemizedlist> <para>Alcuni di questi capitoli raccomandano di leggere prima altri - capitoli per una migliore comprensione degli stessi, e questo è + capitoli per una migliore comprensione degli stessi, e questo è segnalato nella sinossi all'inizio di ogni capitolo.</para> </partintro> @@ -237,7 +237,7 @@ <para>Questi capitoli sono studiati per essere letti quando si ha bisogno di un'informazione. Non devi leggerli in un ordine - particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare + particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare FreeBSD.</para> </partintro> @@ -260,7 +260,7 @@ <title>Comunicazione di Rete</title> <partintro> - <para>FreeBSD è uno dei maggiori sistemi operativi schierati verso + <para>FreeBSD è uno dei maggiori sistemi operativi schierati verso alte performance dei servizi di rete. I capitoli di questa parte trattano:</para> @@ -292,7 +292,7 @@ <para>Questi capitoli sono studiati per essere letti quando si ha bisogno di un'informazione. Non devi leggerli in un ordine - particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare + particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare FreeBSD in rete.</para> </partintro> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml index 08fdabf272..30da2b593e 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml @@ -18,15 +18,15 @@ <para>Il processo di accensione di un computer e caricamento del sistema operativo viene detto <quote>processo di avviamento</quote>, o semplicemente <quote>avvio</quote>. La procedura di avvio di FreeBSD - fornisce un alto grado di flessibilità nel personalizzare quello - che succede quando avvii il sistema, dandoti la possibilità di + fornisce un alto grado di flessibilità nel personalizzare quello + che succede quando avvii il sistema, dandoti la possibilità di scegliere tra diversi sistemi operativi installati sullo stesso computer, o anche tra diverse versioni dello stesso sistema operativo o tra diversi kernel installati.</para> <para>Questo capitolo fornisce i dettagli sulle opzioni di configurazione che puoi impostare per personalizzare il processo di avvio di FreeBSD. - Ciò comprende tutto quello che avviene fino a quando il kernel + Ciò comprende tutto quello che avviene fino a quando il kernel viene lanciato, vengono controllate le periferiche, e viene avviato &man.init.8;. Se non sei sicuro di sapere quando tutto questo accada, si tratta del momento in cui il colore del testo a video cambia da bianco @@ -63,16 +63,16 @@ <para>Accendere un computer e far partire il sistema operativo pone un dilemma interessante. Per definizione, il computer non sa fare - nulla finché non viene avviato il sistema operativo. Questo + nulla finché non viene avviato il sistema operativo. Questo include anche l'esecuzione dei programmi dal disco. Dunque se il computer - non può eseguire un programma da disco senza il sistema operativo, + non può eseguire un programma da disco senza il sistema operativo, ed i programmi del sistema operativo sono sul disco, come viene avviato il sistema operativo?</para> - <para>Questo è un problema analogo a quello descritto nel + <para>Questo è un problema analogo a quello descritto nel libro <citetitle>Le Avventure del Barone di Munchausen</citetitle>. Un personaggio era caduto in una botola, e ne era uscito tirandosi su da - sé (in inglese <quote>bootstrap</quote>), riuscendo nell'intento + sé (in inglese <quote>bootstrap</quote>), riuscendo nell'intento solo con i propri sforzi. Nei primi giorni dei calcolatori al meccanismo usato per caricare il sistema operativo fu applicato il termine <firstterm>bootstrap</firstterm>, ed in seguito venne abbreviato in @@ -85,8 +85,8 @@ </indexterm> <para>Su sistemi con hardware x86 il BIOS (Basic Input/Output System) - è il responsabile del caricamento del sistema operativo. Per fare - ciò, il BIOS cerca nel disco rigido il Master Boot Record (MBR), + è il responsabile del caricamento del sistema operativo. Per fare + ciò, il BIOS cerca nel disco rigido il Master Boot Record (MBR), che deve essere in una specifica posizione sul disco. Il BIOS ha abbastanza conoscenze per caricare ed eseguire l'MBR, ed assume che l'MBR possa portare avanti il resto dei compiti relativi al caricamento del @@ -96,9 +96,9 @@ <indexterm><primary>Boot Manager</primary></indexterm> <indexterm><primary>Boot Loader</primary></indexterm> - <para>Il codice all'interno del MBR è di solito riferito come + <para>Il codice all'interno del MBR è di solito riferito come <emphasis>boot manager</emphasis>, specialmente quando interagisce - con l'utente. In questo caso la maggior parte del suo codice è + con l'utente. In questo caso la maggior parte del suo codice è nella prima <emphasis>traccia</emphasis> del disco o direttamente nel file system dell'OS. (Il boot manager qualche volta viene chiamato anche <emphasis>boot loader</emphasis>, ma gli utenti di FreeBSD @@ -107,37 +107,37 @@ <application>Boot Easy</application>, il boot manager standard di &os;), <application>Grub</application>, <application>GAG</application>, e <application>LILO</application>. - (Solo <application>boot0</application> è all'interno del + (Solo <application>boot0</application> è all'interno del MBR.)</para> <para>Se hai solo un sistema operativo installato sui tuoi dischi allora - sarà sufficiente il MBR standard del PC. Questo MBR cerca la prima + sarà sufficiente il MBR standard del PC. Questo MBR cerca la prima slice avviabile (a.k.a. attiva) sul disco, e quindi esegue il codice in quella slice per caricare il resto del sistema operativo. Il - MBR installato da &man.fdisk.8;, di default, è come un MBR. - È basato su <filename>/boot/mbr</filename>.</para> + MBR installato da &man.fdisk.8;, di default, è come un MBR. + È basato su <filename>/boot/mbr</filename>.</para> - <para>Se hai installato più sistemi operativi sui tuoi dischi allora + <para>Se hai installato più sistemi operativi sui tuoi dischi allora puoi installare un boot manager diverso, che mostra una lista dei diversi sistemi operativi, e ti permette di scegliere quale avviare. Nella prossima sezione ne vengono presentati due.</para> - <para>Il resto del sistema di avvio di FreeBSD è diviso in tre stadi. + <para>Il resto del sistema di avvio di FreeBSD è diviso in tre stadi. Il primo stadio viene eseguito dall'MBR, che sa solo il necessario per mettere il computer in un certo stato ed eseguire il secondo stadio. - Quest'ultimo può fare poco di più, prima di eseguire il + Quest'ultimo può fare poco di più, prima di eseguire il terzo. Il terzo stadio esaurisce il compito di caricare il sistema - operativo. Il lavoro è diviso in queste tre parti perché + operativo. Il lavoro è diviso in queste tre parti perché gli standard dei PC pongono dei limiti alla dimensione dei programmi che possono essere eseguiti nei primi due stadi. Concatenando i compiti - si permette a FreeBSD di fornire un loader più flessibile.</para> + si permette a FreeBSD di fornire un loader più flessibile.</para> <indexterm><primary>kernel</primary></indexterm> <indexterm><primary><command>init</command></primary></indexterm> <para>A questo punto viene avviato il kernel ed esso comincia a verificare i dispositivi e ad inizializzarli. Una volta che la procedura di avvio del - kernel è finita, il kernel passa il controllo al processo utente + kernel è finita, il kernel passa il controllo al processo utente &man.init.8;, che si assicura che i dischi siano in uno stato usabile. Poi &man.init.8; avvia la configurazione delle risorse a livello utente che monta i file system, imposta le schede di rete per comunicare via @@ -155,7 +155,7 @@ <indexterm><primary>Master Boot Record (MBR)</primary></indexterm> - <para>Il codice nel MBR o nel boot manager è solitamente + <para>Il codice nel MBR o nel boot manager è solitamente riferito alla <emphasis>fase zero</emphasis> del processo di boot. Questa sezione discute dei due boot manager menzionati in precedenza: <application>boot0</application> e @@ -166,12 +166,12 @@ <para>Il MBR installato dall'installer di FreeBSD o da &man.boot0cfg.8;, di default, si basa su <filename>/boot/boot0</filename>. - (Il programma <application>boot0</application> è molto - semplice, poichè il programma nel <abbrev>MBR</abbrev> - può essere al più di 446 byte a causa della tabella + (Il programma <application>boot0</application> è molto + semplice, poichè il programma nel <abbrev>MBR</abbrev> + può essere al più di 446 byte a causa della tabella della slice e dell'identificatore <literal>0x55AA</literal> alla fine del MBR.) - Se hai installato <application>boot0</application> e hai più di + Se hai installato <application>boot0</application> e hai più di un sistema operativo sui tuoi dischi, allora vedrai una schermata simile alla seguente nella fase di avvio:</para> </formalpara> @@ -195,17 +195,17 @@ Default: F2</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>fdisk -B -b /boot/boot0 <replaceable>dispositivo</replaceable></userinput></screen> - <para>dove <replaceable>dispositivo</replaceable> è il dispositivo + <para>dove <replaceable>dispositivo</replaceable> è il dispositivo dal quale vuoi avviare, come <devicename>ad0</devicename> per il primo disco IDE, <devicename>ad2</devicename> per il primo disco ide sul secondo canale, <devicename>da0</devicename> per il primo disco SCSI, - e così via. Se vuoi una configurazione ad hoc dell'MBR, + e così via. Se vuoi una configurazione ad hoc dell'MBR, usa &man.boot0cfg.8;.</para> <formalpara> <title>Il Boot Manager LILO:</title> - <para>Per installare questo boot manager affinchè possa avviare + <para>Per installare questo boot manager affinchè possa avviare anche FreeBSD, avvia Linux e aggiungi le seguenti cose nel tuo file di configurazione <filename>/etc/lilo.conf</filename>:</para> @@ -223,7 +223,7 @@ label=FreeBSD</programlisting> dispositivo <acronym>SCSI</acronym>, devi modificare <replaceable>/dev/hd</replaceable> in qualcosa simile a <replaceable>/dev/sd</replaceable>. La linea - <option>loader=/boot/chain.b</option> può essere omessa + <option>loader=/boot/chain.b</option> può essere omessa se hai entrambi i sistemi operativi sullo stesso disco. Esegui <command>/sbin/lilo -v</command> per apportare le modifiche al sistema; verificando il relativo messaggio a video.</para> @@ -242,26 +242,26 @@ label=FreeBSD</programlisting> <para>Questi sono posizionati fuori dai file system, nella prima traccia della slice di boot, a partire dal primo settore. - Questo è il posto dove <link + Questo è il posto dove <link linkend="boot-boot0">boot0</link>, o qualsiasi altro boot manager, si aspetta di trovare un programma da avviare per continuare il - processo di boot. Il numero di settori usati è facilmente + processo di boot. Il numero di settori usati è facilmente determinabile dalla dimensione di <filename>/boot/boot</filename>.</para> - <para><filename>boot1</filename> è molto semplice, poiché - può essere lungo solo 512 byte, e conosce solo lo stretto + <para><filename>boot1</filename> è molto semplice, poiché + può essere lungo solo 512 byte, e conosce solo lo stretto necessario del <firstterm>bsdlabel</firstterm> di FreeBSD, il quale memorizza le informazioni sulle slice, per trovare ed eseguire <filename>boot2</filename>.</para> - <para><filename>boot2</filename> è leggermente più + <para><filename>boot2</filename> è leggermente più sofisticato, e conosce il file system di FreeBSD abbastanza da potervi - trovare dei file, e può fornire una semplice interfaccia per + trovare dei file, e può fornire una semplice interfaccia per scegliere quale kernel o loader eseguire.</para> - <para>Poiché il <link linkend="boot-loader">loader</link> è - molto più complesso, e fornisce una gradevole interfaccia di + <para>Poiché il <link linkend="boot-loader">loader</link> è + molto più complesso, e fornisce una gradevole interfaccia di facile utilizzo alla configurazione di avvio, <filename>boot2</filename> in genere lo esegue, ma in precedenza era incaricato di lanciare il kernel direttamente.</para> @@ -284,11 +284,11 @@ boot:</screen> IDE.</para> <warning> - <title>Modalità Pericolosamente Dedicata</title> + <title>Modalità Pericolosamente Dedicata</title> <para>Se nella sintassi del comando &man.bsdlabel.8; usi solo il nome del disco, come <devicename>ad0</devicename>, creerai un disco - pericolosamente dedicato, senza slice. Quasi sicuramente non è + pericolosamente dedicato, senza slice. Quasi sicuramente non è questo quello che vuoi fare, quindi controlla due volte il comando &man.bsdlabel.8; prima di premere <keycap>Invio</keycap>.</para> </warning> @@ -299,29 +299,29 @@ boot:</screen> <indexterm><primary>boot-loader</primary></indexterm> - <para>Il loader è l'ultimo stadio della procedura di avvio divisa + <para>Il loader è l'ultimo stadio della procedura di avvio divisa in tre, e si trova sul file system, generalmente come <filename>/boot/loader</filename>.</para> <para>Il loader deve essere inteso come un metodo user-friendly per la configurazione di avvio, tramite l'uso di un insieme di comandi integrati facili da usare, sostenuto da un potente interprete, con un - insieme di comandi più complessi.</para> + insieme di comandi più complessi.</para> <sect3 id="boot-loader-flow"> <title>Sequenza di Operazioni del Loader</title> - <para>Durante l'inizializzazione, il loader controllerà - la console e i dischi, e cercherà di capire da quale disco si - stia avviando. Imposterà le variabili di conseguenza, ed - avvierà un interprete al quale potranno essere passati i + <para>Durante l'inizializzazione, il loader controllerà + la console e i dischi, e cercherà di capire da quale disco si + stia avviando. Imposterà le variabili di conseguenza, ed + avvierà un interprete al quale potranno essere passati i comandi dell'utente in maniera interattiva o attraverso uno script.</para> <indexterm><primary>loader</primary></indexterm> <indexterm><primary>configurazione del loader</primary></indexterm> - <para>Poi il loader leggerà <filename>/boot/loader.rc</filename>, + <para>Poi il loader leggerà <filename>/boot/loader.rc</filename>, che di default legge i settaggi di <filename>/boot/defaults/loader.conf</filename> il quale imposta dei valori di default ragionevoli per le variabili e inoltre @@ -335,7 +335,7 @@ boot:</screen> di un tasto, ed avvia il kernel se non viene interrotto. Se invece viene interrotto, viene presentato all'utente un prompt in grado di comprendere un semplice insieme di comandi, dal quale l'utente - può impostare precisamente le variabili, scaricare dalla + può impostare precisamente le variabili, scaricare dalla memoria tutti i moduli, o caricarli, ed infine avviare o ri-avviare.</para> </sect3> @@ -343,7 +343,7 @@ boot:</screen> <sect3 id="boot-loader-commands"> <title>Comandi Integrati nel Loader</title> - <para>Questi sono i comandi usati più comunemente. Per una + <para>Questi sono i comandi usati più comunemente. Per una discussione completa su tutti i comandi disponibili, guarda &man.loader.8;.</para> @@ -354,7 +354,7 @@ boot:</screen> <listitem> <para>Procede all'avvio del kernel se non viene interrotto nell'intervallo di tempo specificato, in secondi. Mostra un - conto alla rovescia, e l'intervallo predefinito è di + conto alla rovescia, e l'intervallo predefinito è di 10 secondi.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -389,7 +389,7 @@ boot:</screen> <listitem> <para>Mostra un messaggio d'aiuto letto da <filename>/boot/loader.help</filename>. Se l'argomento dato - è <literal>index</literal>, allora elenca tutti gli + è <literal>index</literal>, allora elenca tutti gli argomenti disponibili.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -423,7 +423,7 @@ boot:</screen> <listitem> <para>Mostra un elenco dei file nel percorso dato, o nella - directory root, se non ne viene specificato uno. Se è + directory root, se non ne viene specificato uno. Se è specificato <option>-l</option>, verranno mostrate anche le dimensioni dei file.</para> </listitem> @@ -492,12 +492,12 @@ boot:</screen> <itemizedlist> <indexterm> - <primary>modalità singolo utente</primary> + <primary>modalità singolo utente</primary> </indexterm> <listitem> <para>Per avviare semplicemente il vostro kernel abituale, - ma in modalità singolo utente:</para> + ma in modalità singolo utente:</para> <screen><userinput>boot -s</userinput></screen> </listitem> @@ -548,7 +548,7 @@ boot:</screen> <secondary>interazione all'avvio</secondary> </indexterm> - <para>Una volta che il kernel è stato caricato dal <link + <para>Una volta che il kernel è stato caricato dal <link linkend="boot-loader">loader</link> (come di consueto) o da <link linkend="boot-boot1">boot2</link> (scavalcando il loader), esso esamina i suoi flag di avvio, se ce ne sono, e aggiusta il suo @@ -562,7 +562,7 @@ boot:</screen> <secondary>flag di boot</secondary> </indexterm> - <para>Qui ci sono alcuni dei più comuni flag di avvio:</para> + <para>Qui ci sono alcuni dei più comuni flag di avvio:</para> <variablelist id="boot-kernel-bootflags-list"> <varlistentry> @@ -595,7 +595,7 @@ boot:</screen> <term><option>-s</option></term> <listitem> - <para>avvia in modalità singolo utente</para> + <para>avvia in modalità singolo utente</para> </listitem> </varlistentry> @@ -603,7 +603,7 @@ boot:</screen> <term><option>-v</option></term> <listitem> - <para>aumenta la verbosità durante l'avvio del kernel</para> + <para>aumenta la verbosità durante l'avvio del kernel</para> </listitem> </varlistentry> </variablelist> @@ -632,12 +632,12 @@ boot:</screen> <indexterm><primary>device.hints</primary></indexterm> <note> - <para>Questa è una caratteristica di FreeBSD 5.0 e successive + <para>Questa è una caratteristica di FreeBSD 5.0 e successive che non esiste nelle versioni precedenti.</para> </note> <para>Durante l'avvio iniziale del sistema, il boot &man.loader.8; - leggerà il file &man.device.hints.5;. Questo file contiene + leggerà il file &man.device.hints.5;. Questo file contiene informazioni di avvio per il kernel dette variabili, e talvolta indicate come <quote>device hints</quote>, suggerimenti per i dispositivi. Questi <quote>device hints</quote> vengono usati dai driver per la @@ -652,28 +652,28 @@ boot:</screen> possono essere scavalcate. I device hint inseriti in questo modo non sono permanenti e verranno dimenticati al riavvio seguente.</para> - <para>Una volta che il sistema è stato avviato, può essere + <para>Una volta che il sistema è stato avviato, può essere usato il comando &man.kenv.1; per mostrare tutte le variabili.</para> <para>La sintassi per il file <filename>/boot/device.hints</filename> - è una variabile per riga, usando il solito cancelletto + è una variabile per riga, usando il solito cancelletto <quote>#</quote> per indicare i commenti. Le linee sono costruite come segue:</para> <screen><userinput>hint.driver.unit.keyword="<replaceable>valore</replaceable>"</userinput></screen> - <para>La sintassi nel terzo stadio del boot loader è:</para> + <para>La sintassi nel terzo stadio del boot loader è:</para> <screen><userinput>set hint.driver.unit.keyword=<replaceable>valore</replaceable></userinput></screen> - <para><literal>driver</literal> è il nome del driver per il - dispositivo, <literal>unit</literal> è il numero di unità - per quel driver, e <literal>keyword</literal> è la parola chiave - per quell'hint. La parola chiave può essere:</para> + <para><literal>driver</literal> è il nome del driver per il + dispositivo, <literal>unit</literal> è il numero di unità + per quel driver, e <literal>keyword</literal> è la parola chiave + per quell'hint. La parola chiave può essere:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para><literal>at</literal>: specifica il bus sul quale è + <para><literal>at</literal>: specifica il bus sul quale è collegato il dispositivo.</para> </listitem> @@ -703,11 +703,11 @@ boot:</screen> <listitem> <para><literal>disabled</literal>: se impostato a <quote>1</quote> il - dispositivo è disabilitato.</para> + dispositivo è disabilitato.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>I driver possono accettare (o richiedere) più hints di quelli + <para>I driver possono accettare (o richiedere) più hints di quelli elencati qui, si raccomanda quindi di verificare la loro pagina di manuale. Per maggiori informazioni, consulta le pagine man &man.device.hints.5;, &man.kenv.1;, &man.loader.conf.5;, e @@ -729,42 +729,42 @@ boot:</screen> <title>Sequenza di Riavvio Automatica</title> <para>La sequenza di riavvio automatica assicura che i file system - disponibili sul sistema siano consistenti. Se qualcuno non lo è, - e &man.fsck.8; non può risolvere le inconsistenze, &man.init.8; - abbandona il sistema in <link linkend="boot-singleuser">modalità + disponibili sul sistema siano consistenti. Se qualcuno non lo è, + e &man.fsck.8; non può risolvere le inconsistenze, &man.init.8; + abbandona il sistema in <link linkend="boot-singleuser">modalità singolo utente</link> per permettere all'amministratore di sistema di occuparsi dei problemi direttamente.</para> </sect2> <sect2 id="boot-singleuser"> - <title>Modalità Singolo Utente</title> + <title>Modalità Singolo Utente</title> - <indexterm><primary>modalità singolo utente</primary></indexterm> + <indexterm><primary>modalità singolo utente</primary></indexterm> <indexterm><primary>console</primary></indexterm> - <para>Questa modalità può essere raggiunta attraverso la + <para>Questa modalità può essere raggiunta attraverso la <link linkend="boot-autoreboot">sequenza di riavvio automatica</link>, o tramite l'avvio da parte dell'utente con l'opzione <option>-s</option> o impostando la variabile <envar>boot_single</envar> nel <command>loader</command>.</para> - <para>Si può arrivare ad essa anche richiamando &man.shutdown.8; + <para>Si può arrivare ad essa anche richiamando &man.shutdown.8; senza l'opzione per il riavvio (<option>-r</option>) o per l'arresto (<option>-h</option>), dalla <link - linkend="boot-multiuser">modalità multi utente</link>.</para> + linkend="boot-multiuser">modalità multi utente</link>.</para> - <para>Se la <literal>console</literal> del sistema è settata come + <para>Se la <literal>console</literal> del sistema è settata come <literal>insecure</literal> in <filename>/etc/ttys</filename>, allora il sistema richiede la password di <username>root</username> - prima di entrare in modalità singolo utente.</para> + prima di entrare in modalità singolo utente.</para> <example id="boot-insecure-console"> <title>Una Console Insicura in <filename>/etc/ttys</filename></title> <programlisting># name getty type status comments # -# Se la console è settata come "insecure", allora init chiederà -# la password di root per andare in modalità singolo utente . +# Se la console è settata come "insecure", allora init chiederà +# la password di root per andare in modalità singolo utente . console none unknown off insecure</programlisting> </example> @@ -772,7 +772,7 @@ console none unknown off insecure</programlisting> <para>Avere una console <literal>insecure</literal> significa ritenere insicura la sicurezza fisica della console, ed assicurarsi che solo chi conosce la password di <username>root</username> possa - usare la modalità singolo utente, non significa voler eseguire + usare la modalità singolo utente, non significa voler eseguire la console in maniera insicura. Dunque, se vuoi avere sicurezza, scegli <literal>insecure</literal>, non <literal>secure</literal>.</para> @@ -780,14 +780,14 @@ console none unknown off insecure</programlisting> </sect2> <sect2 id="boot-multiuser"> - <title>Modalità Multi Utente</title> + <title>Modalità Multi Utente</title> - <indexterm><primary>modalità multi utente</primary></indexterm> + <indexterm><primary>modalità multi utente</primary></indexterm> <para>Se &man.init.8; ritiene che i tuoi file system siano in ordine, o quando l'utente ha terminato il lavoro in <link - linkend="boot-singleuser">modalità singolo utente</link>, il - sistema entra in modalità multi utente, nella quale inizia la + linkend="boot-singleuser">modalità singolo utente</link>, il + sistema entra in modalità multi utente, nella quale inizia la configurazione delle risorse del sistema.</para> <sect3 id="boot-rc"> @@ -805,8 +805,8 @@ console none unknown off insecure</programlisting> avvia vari demoni di sistema, ed infine esegue gli script di avvio dei pacchetti installati localmente.</para> - <para>La pagina man di &man.rc.8; è un buon riferimento per la - configurazione delle risorse del sistema, poiché esamina gli + <para>La pagina man di &man.rc.8; è un buon riferimento per la + configurazione delle risorse del sistema, poiché esamina gli script stessi.</para> </sect3> </sect2> @@ -818,8 +818,8 @@ console none unknown off insecure</programlisting> <indexterm><primary><command>spegnimento</command></primary></indexterm> <para>Al momento di uno spegnimento controllato, tramite &man.shutdown.8;, - &man.init.8; cercherà di eseguire lo script - <filename>/etc/rc.shutdown</filename>, e poi procederà ad inviare + &man.init.8; cercherà di eseguire lo script + <filename>/etc/rc.shutdown</filename>, e poi procederà ad inviare a tutti i processi il segnale <literal>TERM</literal>, e successivamente il segnale <literal>KILL</literal> a quelli che non sono terminati in tempo.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent index 915d79c56e..1f94406ba2 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent @@ -3,9 +3,9 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project Crea le entities per ogni capitolo del Manuale di FreeBSD. - Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore + Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore dell'attributo id di quel capitolo, e corrisponde al nome della directory - nella quale il file sgml del capitolo è salvato. + nella quale il file sgml del capitolo è salvato. I capitoli devono essere listati nell'ordine in cui sono referenziati. diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml index 9fa4ef852c..374a5bb9c0 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml @@ -7,10 +7,10 @@ --> <colophon id="colophon"> - <para>Questo libro è frutto del lavoro combinato di centinaia di + <para>Questo libro è frutto del lavoro combinato di centinaia di persone che hanno contribuito al <quote>FreeBSD Documentation - Project</quote>. Il testo è stato scritto in SGML seguendo le - specifiche del DocBook DTD ed è stato formattato dall'SGML in molti + Project</quote>. Il testo è stato scritto in SGML seguendo le + specifiche del DocBook DTD ed è stato formattato dall'SGML in molti formati di presentazione differenti usando <application>Jade</application>, un motore DSSSL open source. Sono stati usati i fogli di stile DSSSL di Norm Walsh con un livello aggiuntivo di personalizzazione per fornire a diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml index 08e31622eb..a028cab83c 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml @@ -47,10 +47,10 @@ <indexterm><primary>configurazione di sistema</primary></indexterm> <indexterm><primary>ottimizzazione di sistema</primary></indexterm> - <para>Uno degli aspetti importanti di &os; è la configurazione del - sistema. Una corretta configurazione del sistema aiuterà a + <para>Uno degli aspetti importanti di &os; è la configurazione del + sistema. Una corretta configurazione del sistema aiuterà a prevenire mal di testa durante futuri aggiornamenti. Questo capitolo - spiegherà molti dei processi di configurazione di &os;, inclusi + spiegherà molti dei processi di configurazione di &os;, inclusi alcuni parametri che possono essere impostati per ottimizzare un sistema &os;.</para> @@ -123,11 +123,11 @@ <para>Nel disegnare il tuo file system con &man.bsdlabel.8; o &man.sysinstall.8;, ricorda che i dischi rigidi possono trasferire dati ad un ritmo maggiore dalle tracce esterne rispetto a quelle - interne. Quindi i file system più piccoli e con un gran - numero di accessi dovrebbero essere più vicini alla parte - esterna del disco, mentre le partizioni più ampie, come + interne. Quindi i file system più piccoli e con un gran + numero di accessi dovrebbero essere più vicini alla parte + esterna del disco, mentre le partizioni più ampie, come <filename>/usr</filename>, dovrebbero essere posizionate verso - l'interno. È una buona idea creare le partizioni in un ordine + l'interno. È una buona idea creare le partizioni in un ordine simile al seguente: root, swap, <filename>/var</filename>, <filename>/usr</filename>.</para> @@ -138,7 +138,7 @@ caselle di posta e file di log potrebbero crescere in maniera imprevedibile in relazione al numero di utenti presenti sul tuo sistema e da quanto a lungo manterrai i file di log. La - maggior parte degli utenti non avrà mai bisogno di un gigabyte, + maggior parte degli utenti non avrà mai bisogno di un gigabyte, ma ricorda che <filename>/var/tmp</filename> deve essere abbastanza ampia da contenere tutti i pacchetti.</para> @@ -150,13 +150,13 @@ <para>Quando decidi le dimensioni delle partizioni, tieni a mente le richieste di spazio. Esaurire lo spazio in una partizione mentre ne - usi poco in un'altra può essere molto fastidioso.</para> + usi poco in un'altra può essere molto fastidioso.</para> <note> <para>Alcuni utenti hanno scoperto che il dimensionamento <literal>auto-predefinito</literal> di &man.sysinstall.8; a volte crea partizioni <filename>/var</filename> o <filename>/</filename> - più piccole del necessario. Partiziona saggiamente e + più piccole del necessario. Partiziona saggiamente e generosamente.</para> </note> </sect3> @@ -168,62 +168,62 @@ <indexterm><primary>partizione di swap</primary></indexterm> <para>Come regola generale, la partizione di swap dovrebbe essere - tipicamente il doppio della quantità di memoria principale + tipicamente il doppio della quantità di memoria principale (RAM). Ad esempio, se la macchina avesse 128 megabyte di memoria, il file di swap dovrebbe essere di 256 megabyte. Sistemi con meno memoria potrebbero funzionare meglio con uno swap - maggiore. Meno di 256 megabyte di swap non è raccomandato + maggiore. Meno di 256 megabyte di swap non è raccomandato e dovresti pensare ad una espansione della memoria. Gli algoritmi di paginazione sono ottimizzati per funzionare - al meglio quando la partizione di swap è almeno due volte la + al meglio quando la partizione di swap è almeno due volte la dimensione della memoria principale. Configurare uno swap troppo piccolo potrebbe portare ad una inefficienza nel codice di scansione della VM e potrebbe creare problemi in seguito, nel caso di aggiunta di memoria alla macchina.</para> - <para>Su sistemi più grandi con dischi SCSI multipli - (o dischi IDE multipli collegati a diversi controller) è + <para>Su sistemi più grandi con dischi SCSI multipli + (o dischi IDE multipli collegati a diversi controller) è consigliabile che ci sia uno swap per ogni disco (fino a quattro dischi). Le partizioni di swap dovrebbero avere approssimativamente le stesse dimensioni. - Il kernel può gestire dimensioni arbitrarie ma internamente le + Il kernel può gestire dimensioni arbitrarie ma internamente le strutture dati scalano meglio fino a quattro volte la dimensione della - partizione di swap più ampia. Avere partizioni di swap con - dimensioni simili permetterà al kernel di distribuire al meglio + partizione di swap più ampia. Avere partizioni di swap con + dimensioni simili permetterà al kernel di distribuire al meglio lo spazio di swap tra i dischi. Partizioni di swap grandi vanno bene, - anche se non vengono usate molto. Potrebbe essere più semplice + anche se non vengono usate molto. Potrebbe essere più semplice recuperare il sistema da un programma impazzito prima di essere costretti a riavviare.</para> </sect3> <sect3> - <title>Perchè Partizionare?</title> + <title>Perchè Partizionare?</title> <para>Molti utenti pensano che un'unica grande partizione vada bene, ma - ci sono molte ragioni per cui questa è una cattiva idea. + ci sono molte ragioni per cui questa è una cattiva idea. Primo, ogni partizione ha differenti caratteristiche operative e separarle permette ai file system di ottimizzare se stessi di conseguenza. Ad esempio, le partizioni root e - <filename>/usr</filename> sono per lo più usate in lettura, + <filename>/usr</filename> sono per lo più usate in lettura, senza molte operazioni di scrittura. Un sacco di letture e scritture potrebbero esserci in <filename>/var</filename> e <filename>/var/tmp</filename>.</para> <para>Partizionando in maniera appropriata il sistema, la - frammentazione introdotta nelle partizioni più piccole, - con più carico in scrittura, non inciderà sulle - partizioni per lo più di lettura. + frammentazione introdotta nelle partizioni più piccole, + con più carico in scrittura, non inciderà sulle + partizioni per lo più di lettura. Mantenere le partizioni con maggiore carico in scrittura - vicine al bordo del disco aumenterà le prestazioni di I/O - nelle partizioni dove ne hai più bisogno. Ora, sebbene + vicine al bordo del disco aumenterà le prestazioni di I/O + nelle partizioni dove ne hai più bisogno. Ora, sebbene potresti avere bisogno di prestazioni di I/O anche nelle partizioni - più ampie, spostarle verso il bordo del disco non + più ampie, spostarle verso il bordo del disco non porterebbe nessun miglioramento significativo delle prestazioni, al contrario dello spostamento di <filename>/var</filename> all'esterno. Infine, ci sono problemi riguardanti la sicurezza. - Una piccola, simpatica partizione di root che è essenzialmente - di sola lettura ha ottime possibilità di sopravvivere intatta a + Una piccola, simpatica partizione di root che è essenzialmente + di sola lettura ha ottime possibilità di sopravvivere intatta a un brutto crash.</para> </sect3> </sect2> @@ -238,10 +238,10 @@ </indexterm> <para>Il posto principale per le informazioni di configurazione del sistema - è in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Questo file contiene + è in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Questo file contiene un'ampia gamma di informazioni di configurazione, usate principalmente all'avvio della macchina per la configurazione del sistema. - Il suo nome è autoesplicativo; si tratta di informazioni + Il suo nome è autoesplicativo; si tratta di informazioni di configurazione per i file <filename>rc*</filename>.</para> <para>Un amministratore dovrebbe aggiungere dei campi nel file @@ -255,13 +255,13 @@ <para>Nelle applicazioni cluster possono essere adottate differenti strategie per separare le configurazioni generali da quelle specifiche del sistema in maniera da mantenere basso l'impegno di amministrazione. - L'approccio raccomandato è di porre le configurazioni generali in + L'approccio raccomandato è di porre le configurazioni generali in un altro file, ad esempio <filename>/etc/rc.conf.site</filename>, e poi - includerlo in <filename>/etc/rc.conf</filename>, che conterrà solo + includerlo in <filename>/etc/rc.conf</filename>, che conterrà solo le informazioni specifiche del sistema.</para> <para>Visto che <filename>rc.conf</filename> viene letto da &man.sh.1; - è semplice farlo. Ad esempio:</para> + è semplice farlo. Ad esempio:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -282,13 +282,13 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>Il file <filename>rc.conf.site</filename> potrà poi essere + <para>Il file <filename>rc.conf.site</filename> potrà poi essere distribuito su ogni sistema usando <command>rsync</command> o un programma - simile, mentre il file <filename>rc.conf</filename> rimarrà + simile, mentre il file <filename>rc.conf</filename> rimarrà unico.</para> <para>L'aggiornamento del sistema tramite &man.sysinstall.8; - o <command>make world</command> non sovrascriverà il file + o <command>make world</command> non sovrascriverà il file <filename>rc.conf</filename>, quindi le configurazioni del sistema non andranno perse.</para> </sect1> @@ -297,7 +297,7 @@ <title>Configurazione delle Applicazioni</title> <para>Tipicamente, le applicazioni installate hanno i propri file di - configurazione, con la loro sintassi, ecc. È importante che questi + configurazione, con la loro sintassi, ecc. È importante che questi file siano tenuti separati dal sistema di base, in maniera da essere facilmente individuati e gestiti dagli strumenti di gestione dei pacchetti.</para> @@ -306,7 +306,7 @@ <para>In genere, questi file vengono installati in <filename>/usr/local/etc</filename>. Nel caso in cui un'applicazione - abbia un grande numero di file di configurazione, verrà creata una + abbia un grande numero di file di configurazione, verrà creata una sottodirectory per contenerli.</para> <para>Normalmente, quando viene installato un pacchetto, vengono installati @@ -330,9 +330,9 @@ -rw-r--r-- 1 root wheel 7933 May 20 1998 srm.conf.default</literallayout> <para>Le differenze nelle dimensioni dei file mostrano che solo - <filename>srm.conf</filename> è stato modificato. + <filename>srm.conf</filename> è stato modificato. Una successiva installazione di <application>Apache</application> dai port - non sovrascriverà questo file modificato.</para> + non sovrascriverà questo file modificato.</para> </sect1> <sect1 id="configtuning-starting-services"> @@ -366,8 +366,8 @@ <para>In &os;, molti servizi inclusi, come &man.cron.8;, sono avviati attraverso gli script di startup. Questi script possono differire a seconda della verione di &os; o del produttore; comunque - il più importante aspetto da considerare è che la - configurazione di startup può essere gestita tramite semplici + il più importante aspetto da considerare è che la + configurazione di startup può essere gestita tramite semplici script di inizializzazione.</para> <para>Prima dell'avvento di <filename>rc.d</filename>, gli @@ -389,16 +389,16 @@ perfettamente.</para> <para>Mentre ogni script deve rispettare alcuni requisiti minimi, - il più delle volte questi requisiti sono indipendenti + il più delle volte questi requisiti sono indipendenti dalla versioni di &os;. Ogni script deve avere una estensione <filename>.sh</filename> appesa alla fine ed ogni script deve essere - eseguibile dal sistema. L'ultima richiesta può essere soddisfatta + eseguibile dal sistema. L'ultima richiesta può essere soddisfatta usando il comando <command>chmod</command> e impostando i permessi a <literal>755</literal>. Ci dovrebbe essere, come minimo, un'opzione per fare lo <literal>start</literal> dell'applicativo ed un'opzione per farne lo <literal>stop</literal>.</para> - <para>Il più semplice script di avvio probabilmente sembrerebbe + <para>Il più semplice script di avvio probabilmente sembrerebbe simile al seguente:</para> <programlisting>#!/bin/sh @@ -431,17 +431,17 @@ exit 0</programlisting> in <filename>rc.conf</filename>, quasi ogni giorno un nuovo port viene modificato per accettare questa configurazione. Controlla l'output finale dell'installazione per maggiori informazioni su un - applicativo specifico. Ci sarà del software di terze parti + applicativo specifico. Ci sarà del software di terze parti che fornisce script di avvio che permettono all'applicativo di essere usato con <filename>rc.d</filename>; tuttavia, questo - sarà discusso nella successiva sezione.</para> + sarà discusso nella successiva sezione.</para> <sect2> <title>Configurazione Estesa degli Applicativi</title> <para>Ora che &os; include <filename>rc.d</filename>, la - configurazione dell'avvio degli applicativi è - diventata più semplice, e più flessibile. + configurazione dell'avvio degli applicativi è + diventata più semplice, e più flessibile. Usando le parole chiave discusse nella sezione <link linkend="configtuning-rcd">rc.d</link>, gli applicativi ora possono essere configurati dopo certi altri servizi come ad esempio il @@ -474,8 +474,8 @@ pidfile=${utility_pidfile-"/var/run/utility.pid"} run_rc_command "$1"</programlisting> - <para>Questo script assicurerà che - <application>utility</application> partirà dopo + <para>Questo script assicurerà che + <application>utility</application> partirà dopo il servizio <literal>daemon</literal>. Fornisce inoltre un metodo per settare e tracciare il <acronym>PID</acronym>, o il file dell'<acronym>ID</acronym> di @@ -489,8 +489,8 @@ run_rc_command "$1"</programlisting> <para>Questo metodo permette inoltre una semplice manipolazione degli argomenti di linea di comando, incluse le funzioni di default definite in <filename>/etc/rc.subr</filename>, - compatibilità con l'utility &man.rcorder.8; e fornisce una - più semplice configurazione attraverso il file + compatibilità con l'utility &man.rcorder.8; e fornisce una + più semplice configurazione attraverso il file <filename>rc.conf</filename>.</para> </sect2> @@ -505,21 +505,21 @@ run_rc_command "$1"</programlisting> o togliendo dei commenti in una delle linee di configurazione del file stesso. L'uso di <application>inetd</application> e la - sua configurazione è + sua configurazione è descritto in dettaglio nella sezione <link linkend="network-inetd">inetd</link>.</para> - <para>In alcuni casi, potrebbe essere più plausibile usare + <para>In alcuni casi, potrebbe essere più plausibile usare il demone &man.cron.8; per avviare i servizi di sistema. Questo - approccio ha alcuni vantaggi poichè <command>cron</command> + approccio ha alcuni vantaggi poichè <command>cron</command> esegue questi processi come l'utente proprietario del file <filename>crontab</filename>. Questo permette ad utenti regolari di avviare e mantenere alcuni applicativi.</para> <para>Il comando <command>cron</command> fornisce una caratteristica unica, <literal>@reboot</literal>, che potrebbe essere usato al posto della - specifica del tempo. Questo farà sì che il job sia - eseguito quando &man.cron.8; è avviato, normalmente durante + specifica del tempo. Questo farà sì che il job sia + eseguito quando &man.cron.8; è avviato, normalmente durante l'inizializzazione di sistema.</para> </sect2> </sect1> @@ -544,7 +544,7 @@ run_rc_command "$1"</programlisting> <secondary>configurazione</secondary> </indexterm> - <para>Uno dei comandi più utili presenti in &os; è + <para>Uno dei comandi più utili presenti in &os; è &man.cron.8;. L'utility <command>cron</command> viene eseguita in background e controlla costantemente @@ -558,13 +558,13 @@ run_rc_command "$1"</programlisting> <para>L'utility <command>cron</command> usa due differenti tipi di file di configurazione, il crontab di sistema ed il crontab - utente. La sola differenza fra questi due file è nel sesto campo. - Nel crontab di sistema, il sesto campo è il nome dell'utente - sotto il quale viene eseguito il comando. Questo dà al crontab - di sistema la capacità di eseguire comandi come ogni utente. - Nel crontab utente, il sesto campo è il comando da eseguire, + utente. La sola differenza fra questi due file è nel sesto campo. + Nel crontab di sistema, il sesto campo è il nome dell'utente + sotto il quale viene eseguito il comando. Questo dà al crontab + di sistema la capacità di eseguire comandi come ogni utente. + Nel crontab utente, il sesto campo è il comando da eseguire, e tutti i comandi vengono eseguiti come l'utente che ha creato il crontab; - questa è un'importante caratteristica di sicurezza.</para> + questa è un'importante caratteristica di sicurezza.</para> <note> <para>I crontab utenti permettono ad utenti individuali di schedulare @@ -572,10 +572,10 @@ run_rc_command "$1"</programlisting> in un crontab utente vengono eseguiti con i permessi dell'utente che posseggono il file crontab.</para> - <para>L'utente <username>root</username> può possedere - il crontab proprio come ogni altro utente. Qui c'è una + <para>L'utente <username>root</username> può possedere + il crontab proprio come ogni altro utente. Qui c'è una differenza rispetto a <filename>/etc/crontab</filename> (il crontab - di sistema). Per via del crontab di sistema, di solito non c'è + di sistema). Per via del crontab di sistema, di solito non c'è bisogno di creare un crontab per <username>root</username>.</para> </note> @@ -602,11 +602,11 @@ HOME=/var/log <callout arearefs="co-comments"> <para>Come in molti file di configurazione di &os;, il carattere <literal>#</literal> - rappresenta un commento. Un commento può essere posto nel + rappresenta un commento. Un commento può essere posto nel file come una nota su cosa si desidera fare con un certo comando. I commenti non possono essere nella stessa linea di un comando o saranno interpretati come parte di un comando; devono trovarsi su - una linea a sè. Le linee vuote vengono ignorate.</para> + una linea a sè. Le linee vuote vengono ignorate.</para> </callout> <callout arearefs="co-env"> @@ -615,12 +615,12 @@ HOME=/var/log dell'ambiente, come viene fatto in questo esempio per <envar>SHELL</envar>, <envar>PATH</envar>, e <envar>HOME</envar>. Se la linea relativa alla shell viene omessa, <command>cron</command> - userà quella di default, che è + userà quella di default, che è <command>sh</command>. Se si omette la variabile - <option>PATH</option>, non verrà usato nessun default e le + <option>PATH</option>, non verrà usato nessun default e le locazioni dei file dovranno essere assolute. Se viene omessa <option>HOME</option>, <command>cron</command> - userà la home directory dello user che lo ha richiamato.</para> + userà la home directory dello user che lo ha richiamato.</para> </callout> <callout arearefs="co-field-descr"> @@ -628,28 +628,28 @@ HOME=/var/log elencati i valori <literal>minute</literal>, <literal>hour</literal>, <literal>mday</literal>, <literal>month</literal>, <literal>wday</literal>, <literal>who</literal>, e - <literal>command</literal>. Questi nomi sono più o meno - autoesplicativi. <literal>minute</literal> è il tempo in - minuti al quale dovrà essere eseguito il comando. - <literal>hour</literal> è uguale, ma per le ore. + <literal>command</literal>. Questi nomi sono più o meno + autoesplicativi. <literal>minute</literal> è il tempo in + minuti al quale dovrà essere eseguito il comando. + <literal>hour</literal> è uguale, ma per le ore. <literal>mday</literal> rappresenta il giorno del mese. - <literal>month</literal> è simile ad <literal>hour</literal> + <literal>month</literal> è simile ad <literal>hour</literal> e <literal>minute</literal>, ma rappresenta il mese. L'opzione <literal>wday</literal> rappresenta il giorno della settimana. Tutti questi campi devono avere un valore numerico, e seguire l'orario di ventiquattro ore. Il campo - <literal>who</literal> è speciale, ed esiste solo nel file + <literal>who</literal> è speciale, ed esiste solo nel file <filename>/etc/crontab</filename>. Questo campo specifica l'utente con il quale deve essere eseguito il comando. Quando un utente installa il suo file - <filename>crontab</filename>, non avrà a disposizione questa + <filename>crontab</filename>, non avrà a disposizione questa opzione. Infine, viene elencata l'opzione <literal>command</literal>. - Questo è l'ultimo campo, e naturalmente indica il comando che + Questo è l'ultimo campo, e naturalmente indica il comando che deve essere eseguito.</para> </callout> <callout arearefs="co-main"> - <para>Quest'ultima linea definirà i valori discussi prima. + <para>Quest'ultima linea definirà i valori discussi prima. Notate che abbiamo un <literal>*/5</literal>, seguito da parecchi caratteri <literal>*</literal>. Questi caratteri <literal>*</literal> significano <quote>dalla prima all'ultima volta</quote>, @@ -662,15 +662,15 @@ HOME=/var/log vedere la pagina di manuale &man.atrun.8;.</para> <para>I comandi possono essere richiamati con qualsiasi numero di - flag; i comandi che si estendono per più righe potrebbero - però avere bisogno di essere spezzati + flag; i comandi che si estendono per più righe potrebbero + però avere bisogno di essere spezzati con il carattere di continuazione <quote>\</quote>.</para> </callout> </calloutlist> - <para>Questa è l'impostazione di base per ogni file - <filename>crontab</filename>, anche se c'è qualcosa di + <para>Questa è l'impostazione di base per ogni file + <filename>crontab</filename>, anche se c'è qualcosa di particolare in questo. Il sesto campo, dove abbiamo specificato il nome utente, esiste solo nel file di sistema <filename>/etc/crontab</filename>. @@ -684,8 +684,8 @@ HOME=/var/log <para>Non devi usare la procedura descritta qui per editare/installare il crontab di sistema. Semplicemente usa il tuo editor favorito: l'utility <command>cron</command> - noterà che il file è cambiato e immediatamente - inizierà ad usare la versione aggiornata. Vedi + noterà che il file è cambiato e immediatamente + inizierà ad usare la versione aggiornata. Vedi <ulink url="&url.books.faq;/admin.html#ROOT-NOT-FOUND-CRON-ERRORS">queste FAQ</ulink> per maggiori informazioni.</para> @@ -695,25 +695,25 @@ HOME=/var/log appena scritto, prima usa il tuo editor preferito per creare un file nel formato corretto, e poi usa l'utility <command>crontab</command>. L'uso - più corretto è:</para> + più corretto è:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>crontab crontab-file</userinput></screen> <para>In questo esempio, <filename>crontab-file</filename> - è il nome di un file <filename>crontab</filename> che era stato + è il nome di un file <filename>crontab</filename> che era stato creato in precedenza.</para> - <para>C'è anche un'opzione per elencare i file - <filename>crontab</filename> già installati: passate + <para>C'è anche un'opzione per elencare i file + <filename>crontab</filename> già installati: passate semplicemente <option>-l</option> a <command>crontab</command> e date un'occhiata all'output.</para> <para>Per gli utenti che desiderino scrivere il proprio file crontab - da zero, senza usare un template, è disponibile + da zero, senza usare un template, è disponibile <command>crontab -e</command>. - Questa opzione permetterà loro di invocare l'editor - prescelto su un file vuoto. Quando il file verrà salvato, - esso verrà automaticamente installato + Questa opzione permetterà loro di invocare l'editor + prescelto su un file vuoto. Quando il file verrà salvato, + esso verrà automaticamente installato dal comando <command>crontab</command>.</para> <para>Se successivamente vuoi rimuovere il tuo @@ -745,12 +745,12 @@ HOME=/var/log sono servizi di base che possono essere controllati con opzioni <option>start</option>, <option>stop</option>, e <option>restart</option>. - Ad esempio, &man.sshd.8; può essere riavviato + Ad esempio, &man.sshd.8; può essere riavviato con il comando seguente:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd restart</userinput></screen> - <para>Questa procedura è simile a quella per altri + <para>Questa procedura è simile a quella per altri servizi. Naturalmente, i servizi in genere vengono avviati automaticamente in fase di avvio secondo quanto specificato in &man.rc.conf.5;. Ad esempio, per abilitare il demone per il @@ -759,21 +759,21 @@ HOME=/var/log <programlisting>natd_enable="YES"</programlisting> - <para>Se esiste già una linea <option>natd_enable="NO"</option>, + <para>Se esiste già una linea <option>natd_enable="NO"</option>, allora basta cambiare il valore da <option>NO</option> a <option>YES</option>. Gli script rc caricheranno automaticamente ogni altro servizio durante il riavvio seguente, come - descritto più avanti.</para> + descritto più avanti.</para> - <para>Poichè il sistema di <filename>rc.d</filename> - è inteso prevalentemente per avviare/bloccare i servizi al + <para>Poichè il sistema di <filename>rc.d</filename> + è inteso prevalentemente per avviare/bloccare i servizi al momento dell'accensione/spegnimento, le opzioni standard <option>start</option>, <option>stop</option> e <option>restart</option> - avranno il comportamento appropriato solo seè stata impostata + avranno il comportamento appropriato solo seè stata impostata la variabile appropriata in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Ad esempio il comando precedente <command>sshd restart</command> - funzionerà solo se in <filename>/etc/rc.conf</filename> - è stata impostata l'opzione <varname>sshd_enable</varname> + funzionerà solo se in <filename>/etc/rc.conf</filename> + è stata impostata l'opzione <varname>sshd_enable</varname> a <option>YES</option>. Per avviare (<option>start</option>), fermare (<option>stop</option>) o riavviare (<option>restart</option>) un servizio, ignorandole impostazioni @@ -784,10 +784,10 @@ HOME=/var/log <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd onerestart</userinput></screen> - <para>È semplice controllare se un servizio è stato abilitato + <para>È semplice controllare se un servizio è stato abilitato in <filename>/etc/rc.conf</filename> eseguendo lo script appropriato in <filename>rc.d</filename> con l'opzione - <option>rcvar</option>. Dunque, un amministratore può + <option>rcvar</option>. Dunque, un amministratore può controllare che <command>sshd</command> sia effettivamente abilitato in <filename>/etc/rc.conf</filename> eseguendo:</para> @@ -797,27 +797,27 @@ HOME=/var/log $sshd_enable=YES</screen> <note> - <para>La seconda linea (<literal># sshd</literal>) è l'output + <para>La seconda linea (<literal># sshd</literal>) è l'output del comando <command>sshd</command>; non una console di <username>root</username>.</para> </note> - <para>Per determinare se un servizio è attivo, - è disponibile l'opzione + <para>Per determinare se un servizio è attivo, + è disponibile l'opzione <option>status</option>. Ad esempio per verificare che <command>sshd</command> sia effettivamente avviato:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd status</userinput> sshd is running as pid 433.</screen> - <para>In alcuni case è anche possibile effettuare il + <para>In alcuni case è anche possibile effettuare il <option>reload</option> di un servizio. - Questo tenterà di inviare un segnale al servizio, + Questo tenterà di inviare un segnale al servizio, per fargli ricaricare il suo file di configurazione. Nella maggior - parte dei casi si tratterà del segnale + parte dei casi si tratterà del segnale <literal>SIGHUP</literal>. - Il supporto per questa caratteristica non è garantito per + Il supporto per questa caratteristica non è garantito per tutti i servizi.</para> <para>La struttura di <filename>rc.d</filename> non viene @@ -825,7 +825,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen> buona parte all'inizializzazione del sistema. Ad esempio, considerate il file <filename>bgfsck</filename>. Quando lo script viene - eseguito, esso stamperà il seguente messaggio:</para> + eseguito, esso stamperà il seguente messaggio:</para> <screen>Starting background file system checks in 60 seconds.</screen> @@ -853,19 +853,19 @@ sshd is running as pid 433.</screen> <listitem> <para>REQUIRE: Elenca i servizi richiesti per far - funzionare correttamente questo servizio. Questo file verrà + funzionare correttamente questo servizio. Questo file verrà eseguito <emphasis>dopo</emphasis> i tali servizi.</para> </listitem> <listitem> <para>BEFORE: Elenca i servizi che dipendono da questo. - Questo file verrà lanciato <emphasis>prima</emphasis> + Questo file verrà lanciato <emphasis>prima</emphasis> dei servizi specificati.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Usando questo metodo, un amministratore può controllare + <para>Usando questo metodo, un amministratore può controllare facilmente i servizi di sistema senza il fastidio dei <quote>runlevel</quote> come alcuni altri sistemi operativi &unix;.</para> @@ -875,7 +875,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen> nelle pagine man di &man.rc.8; e &man.rc.subr.8;. Se sei interessato a scrivere un tuo script <filename>rc.d</filename> o - a migliorarne uno esisente, ti può essere utile + a migliorarne uno esisente, ti può essere utile <ulink url="&url.articles.rc-scripting">questo articolo</ulink>.</para> </sect1> @@ -902,7 +902,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen> <para>Al giorno d'oggi non riusciamo a pensare ad un computer senza pensare ad una connessione di rete. Aggiungere e configurare una scheda di rete - è un compito comune per ogni amministratore di &os;.</para> + è un compito comune per ogni amministratore di &os;.</para> <sect2> <title>Individuazione del Driver Corretto</title> @@ -914,9 +914,9 @@ sshd is running as pid 433.</screen> <para>Prima di cominciare, dovresti conoscere il modello della scheda di rete che possiedi, il chip che usa, e se si tratta di una scheda PCI o - ISA. &os; supporta un'ampia varietà sia di schede PCI che + ISA. &os; supporta un'ampia varietà sia di schede PCI che ISA. Verifica l'Hardware Compatibility List della tua release per - vedere se la scheda è supportata.</para> + vedere se la scheda è supportata.</para> <para>Una volta sicuro che la tua scheda sia supportata, hai bisogno di determinare il driver appropriato per la scheda. I file @@ -925,7 +925,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen> ti forniranno un elenco di driver per le interfacce di rete con alcune informazioni su chipset/schede supportate. Se hai dubbi su quale sia il driver corretto, leggi la pagina man del driver. - La pagina man fornirà ulteriori informazioni sull'hardware + La pagina man fornirà ulteriori informazioni sull'hardware supportato ed anche sui possibili problemi che potrebbero capitare.</para> @@ -951,14 +951,14 @@ ukphy1: 10baseT, 10baseT-FDX, 100baseTX, 100baseTX-FDX, auto</screen> <para>In questo esempio, vediamo che nel sistema sono presenti due schede che usano il driver &man.dc.4;.</para> - <para>Se il driver per la tua NIC non è presente in + <para>Se il driver per la tua NIC non è presente in <filename>GENERIC</filename>, dovrai caricare i driver appropriati - per usare la tua NIC. Questo dovrà essere fatto in + per usare la tua NIC. Questo dovrà essere fatto in uno di questi due modi:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Il modo più semplice è caricare un modulo + <para>Il modo più semplice è caricare un modulo del kernel con &man.kldload.8; o caricarlo automaticamente al momento del boot aggiungendo le linee appropriate a <filename>/boot/loader.conf</filename>. Non tutti i driver NIC @@ -996,7 +996,7 @@ linuxemu/chapter.sgml --> <para>Sfortunatamente, ci sono ancora molti venditori di hardware che non forniscono specifiche dei loro - driver alla comunità open source perchè + driver alla comunità open source perchè ritengono che tale informazione sia un segreto commerciale. Conseguentemente, gli sviluppatori di &os; e di altri sistemi operativi hanno due scelte: sviluppare i driver con un lungo @@ -1006,16 +1006,16 @@ linuxemu/chapter.sgml --> la seconda strada.</para> <para>Grazie al contributo di Bill Paul (wpaul), a partire - da &os; 5.3-RELEASE c'è supporto <quote>nativo</quote> + da &os; 5.3-RELEASE c'è supporto <quote>nativo</quote> per Network Driver Interface Specification (NDIS). Il NDISulator di &os; (anche noto come Progetto Evil) prende un driver binario per &windows; e sostanzialmente - crea un inganno fingendo di eseguirlo in &windows;. Poichè - il driver &man.ndis.4; sta usando un binario &windows;, è + crea un inganno fingendo di eseguirlo in &windows;. Poichè + il driver &man.ndis.4; sta usando un binario &windows;, è usabile solo su sistemi &i386; e amd64.</para> <note> - <para>Il driver &man.ndis.4; è designato per supportare + <para>Il driver &man.ndis.4; è designato per supportare principalmente device PCI, CardBus e PCMCIA, i device USB non sono ancora supportati.</para> </note> @@ -1049,16 +1049,16 @@ linuxemu/chapter.sgml --> per farlo funzionare correttamente.</para> </note> - <para>Il prossimo passo è compilare il binario + <para>Il prossimo passo è compilare il binario del driver in un modulo caricabile dal kernel. Per fare questo, come <username>root</username>, usa &man.ndisgen.8;:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>ndisgen <replaceable>/path/to/W32DRIVER.INF</replaceable> <replaceable>/path/to/W32DRIVER.SYS</replaceable></userinput></screen> - <para>L'utility &man.ndisgen.8; è interattiva e chiederà - altre informazioni di cui necessita; produrrà un modulo - del kernel nella presente directory che può essere caricato + <para>L'utility &man.ndisgen.8; è interattiva e chiederà + altre informazioni di cui necessita; produrrà un modulo + del kernel nella presente directory che può essere caricato in questo modo:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>kldload <replaceable>./W32DRIVER.ko</replaceable></userinput></screen> @@ -1078,7 +1078,7 @@ linuxemu/chapter.sgml --> in questione.</para> <para>Ora controlla &man.dmesg.8; per vedere se c'era qualche errore - durante il caricamento. Se tutto è andato bene, + durante il caricamento. Se tutto è andato bene, dovresti ottenere dell'output che somiglia a questo:</para> <screen>ndis0: <Wireless-G PCI Adapter> mem 0xf4100000-0xf4101fff irq 3 at device 8.0 on pci1 @@ -1091,7 +1091,7 @@ ndis0: 11g rates: 6Mbps 9Mbps 12Mbps 18Mbps 36Mbps 48Mbps 54Mbps</screen> <devicename>ndis0</devicename> come ogni altra scheda di rete (ad esempio <devicename>dc0</devicename>).</para> - <para>Puoi configurare il sistema perché carichi + <para>Puoi configurare il sistema perché carichi il modulo NDIS al momento del boot nello stesso modo di ogni altro modulo. Per prima cosa, copia il modulo generato <filename>W32DRIVER.ko</filename>, nella directory @@ -1110,9 +1110,9 @@ ndis0: 11g rates: 6Mbps 9Mbps 12Mbps 18Mbps 36Mbps 48Mbps 54Mbps</screen> <secondary>configurazione</secondary> </indexterm> - <para>Una volta che il driver giusto per la scheda di rete è stato + <para>Una volta che il driver giusto per la scheda di rete è stato caricato, la scheda ha bisogno di essere configurata. Come molte altre - cose, la scheda di rete potrebbe essere già stata configurata al + cose, la scheda di rete potrebbe essere già stata configurata al momento dell'installazione tramite <application>sysinstall</application>.</para> @@ -1173,17 +1173,17 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> </itemizedlist> <para>&os; usa il nome del driver seguito dall'ordine nel quale - la scheda è stata rilevata all'avvio del kernel per dare un nome + la scheda è stata rilevata all'avvio del kernel per dare un nome alla scheda di rete. Ad esempio <devicename>sis2</devicename> sarebbe la terza scheda di rete nel sistema che usa il driver &man.sis.4;.</para> <para>In questo esempio, il dispositivo <devicename>dc0</devicename> - è attivo. Gli indicatori chiave sono:</para> + è attivo. Gli indicatori chiave sono:</para> <orderedlist> <listitem> - <para><literal>UP</literal> significa che la scheda è pronta e + <para><literal>UP</literal> significa che la scheda è pronta e configurata.</para> </listitem> @@ -1195,7 +1195,7 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> <listitem> <para>Ha una maschera di sotto-rete valida (<literal>netmask</literal>; <hostid - role="netmask">0xffffff00</hostid> è lo stesso di + role="netmask">0xffffff00</hostid> è lo stesso di <hostid role="netmask">255.255.255.0</hostid>).</para> </listitem> @@ -1206,14 +1206,14 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> <listitem> <para>L'indirizzo MAC della scheda (<literal>ether</literal>) - è <hostid role="mac">00:a0:cc:da:da:da</hostid>.</para> + è <hostid role="mac">00:a0:cc:da:da:da</hostid>.</para> </listitem> <listitem> - <para>La selezione del mezzo fisico è in modalità + <para>La selezione del mezzo fisico è in modalità auto selezione (<literal>media: Ethernet autoselect (100baseTX <full-duplex>)</literal>). Vediamo che - <devicename>dc1</devicename> è stata configurata con un mezzo + <devicename>dc1</devicename> è stata configurata con un mezzo fisico <literal>10baseT/UTP</literal>. Per ulteriori informazioni sui tipi di mezzi disponibili per un driver, fai riferimento alla sua pagina man.</para> @@ -1221,10 +1221,10 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> <listitem> <para>Lo stato del collegamento (<literal>status</literal>) - è <literal>active</literal>, ovvero è stata rilevata + è <literal>active</literal>, ovvero è stata rilevata la portante. Per <devicename>dc1</devicename>, vediamo - <literal>status: no carrier</literal>. Questo è normale - quando un cavo Ethernet non è stato inserito nella + <literal>status: no carrier</literal>. Questo è normale + quando un cavo Ethernet non è stato inserito nella scheda.</para> </listitem> </orderedlist> @@ -1235,14 +1235,14 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> <screen>dc0: flags=8843<BROADCAST,SIMPLEX,MULTICAST> mtu 1500 ether 00:a0:cc:da:da:da</screen> - <para>ciò avrebbe indicato che la scheda non era stata ben + <para>ciò avrebbe indicato che la scheda non era stata ben configurata.</para> <para>Per configurare la tua scheda, avrai bisogno dei privilegi di <username>root</username>. La configurazione della scheda di rete - può essere effettuata da riga di comando con &man.ifconfig.8;, ma + può essere effettuata da riga di comando con &man.ifconfig.8;, ma avresti bisogno di farlo ad ogni riavvio del sistema. Il file - <filename>/etc/rc.conf</filename> è il posto giusto dove scrivere + <filename>/etc/rc.conf</filename> è il posto giusto dove scrivere la configurazione della scheda di rete.</para> <para>Apri <filename>/etc/rc.conf</filename> con il tuo editor preferito. @@ -1254,7 +1254,7 @@ tun0: flags=8010<POINTOPOINT,MULTICAST> mtu 1500</screen> ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlisting> <para>Dovrai sostituire <devicename>dc0</devicename>, - <devicename>dc1</devicename>, e così via, con i dispositivi + <devicename>dc1</devicename>, e così via, con i dispositivi corretti per la tua scheda, e gli indirizzi con quelli appropriati. Dovresti leggere le pagine man del driver e di &man.ifconfig.8; per maggiori dettagli sulle opzioni permesse ed anche la pagina man di @@ -1262,13 +1262,13 @@ ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlis <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> <para>Se hai configurato la rete durante l'installazione, alcune - linee relative alle schede di rete potrebbero essere già + linee relative alle schede di rete potrebbero essere già presenti. Controlla due volte <filename>/etc/rc.conf</filename> prima di aggiungere ogni linea.</para> <para>Avrai anche bisogno di modificare il file <filename>/etc/hosts</filename> per aggiungere i nomi e gli IP - delle varie macchine della LAN, se non sono già lì. + delle varie macchine della LAN, se non sono già lì. Per maggiori informazioni, fai riferimento a &man.hosts.5; ed a <filename>/usr/share/examples/etc/hosts</filename>.</para> </sect2> @@ -1278,11 +1278,11 @@ ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlis <para>Una volta che hai effettuato i cambiamenti necessari a <filename>/etc/rc.conf</filename>, dovresti riavviare la macchina. - Ciò farà sì che i cambiamenti alle interfacce - vengano applicati, e verificherà che il sistema si riavvii senza + Ciò farà sì che i cambiamenti alle interfacce + vengano applicati, e verificherà che il sistema si riavvii senza nessun errore di configurazione.</para> - <para>Una volta che il sistema è stato riavviato, dovresti testare + <para>Una volta che il sistema è stato riavviato, dovresti testare le interfacce di rete.</para> <sect3> @@ -1341,11 +1341,11 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> </indexterm> <para>Risolvere i problemi delle varie configurazioni hardware e - software è sempre una faticaccia, ma è una fatica che - può essere diminuita controllando da subito le cose semplici. + software è sempre una faticaccia, ma è una fatica che + può essere diminuita controllando da subito le cose semplici. Avete collegato il cavo di rete? Avete configurato i servizi di rete? Avete configurato il firewall correttamente? - La scheda di rete che state usando è supportata da &os;? + La scheda di rete che state usando è supportata da &os;? Controllate sempre le note sul vostro hardware prima di inviare un bug report. Aggiornate la vostra versione di &os; all'ultima versione STABLE disponibile. Controllate @@ -1354,11 +1354,11 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <para>Se la scheda funziona, ma le prestazioni sono scadenti, potrebbe esservi utile la lettura della pagina man &man.tuning.7;. Potreste anche verificare la vostra configurazione della rete, - poichè una configurazione - scorretta può essere la causa di connessioni lente.</para> + poichè una configurazione + scorretta può essere la causa di connessioni lente.</para> <para>Alcuni utenti riscontrano dei <errorname>device - timeouts</errorname>, il che è normale per alcune + timeouts</errorname>, il che è normale per alcune schede. Se questi continuano, o se sono fastidiosi, potreste voler ricontrollare che non ci siano conflitti con altri dispositivi. Controllate due volte @@ -1367,35 +1367,35 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <para>Alcune volte, gli utenti notano alcuni errori <errorname>watchdog timeout</errorname>. - La prima cosa da fare è controllare il cavo di rete. + La prima cosa da fare è controllare il cavo di rete. Alcune schede di rete richiedono uno slot PCI che supporti il Bus - Mastering. Su alcune vecchie schede madri, ciò è + Mastering. Su alcune vecchie schede madri, ciò è permesso solo per uno slot PCI (tipicamente lo slot 0). Controllate la documentazione della scheda di rete e della scheda madre per determinare se possa essere quello il problema.</para> <para>Messaggi <errorname>No route to host</errorname> vengono generati - se il sistema non è in grado di effettuare il routing + se il sistema non è in grado di effettuare il routing di un pacchetto verso una certa destinazione. - Ciò può accadere se non è specificata - una route di default, o se il cavo è + Ciò può accadere se non è specificata + una route di default, o se il cavo è scollegato. Controllate l'output di <command>netstat -rn</command> ed assicuratevi che ci sia una route valida per l'host - che state cercando di raggiungere. Se non c'è, leggete il <xref + che state cercando di raggiungere. Se non c'è, leggete il <xref linkend="advanced-networking"/>.</para> <para>I messaggi d'errore <errorname>ping: sendto: Permission denied</errorname> sono spessi causati da un firewall mal configurato. - Se <command>ipfw</command> è abilitato nel kernel ma - non ci sono regole definite, allora la politica di default è di + Se <command>ipfw</command> è abilitato nel kernel ma + non ci sono regole definite, allora la politica di default è di negare tutto il traffico, comprese le richieste di ping! Leggete il <xref linkend="firewalls"/> per maggiori informazioni.</para> <para>Talvolta le prestazioni della scheda di rete sono scadenti, o sotto la media. - In questi casi è preferibile cambiare la selezione + In questi casi è preferibile cambiare la selezione del media da <literal>autoselect</literal> ad una selezione corretta. Anche se questo sistema funziona con la maggior parte dell'hardware, @@ -1412,28 +1412,28 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <indexterm><primary>host virtuali</primary></indexterm> <indexterm><primary>alias IP</primary></indexterm> - <para>Un uso piuttosto comune di &os; è come hosting di siti + <para>Un uso piuttosto comune di &os; è come hosting di siti virtuali, dove un solo server appare alla rete come molti server distinti. - Ciò viene effettuato assegnando indirizzi di rete multipli ad una + Ciò viene effettuato assegnando indirizzi di rete multipli ad una sola interfaccia.</para> <para>Una data interfaccia di rete ha un solo indirizzo - <quote>reale</quote>, e può avere un numero qualsiasi di indirizzi + <quote>reale</quote>, e può avere un numero qualsiasi di indirizzi <quote>alias</quote>. Questi alias vengono normalmente aggiunti mettendo dei campi alias in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> <para>Un campo alias per l'interfaccia <devicename>fxp0</devicename> - appare così:</para> + appare così:</para> <programlisting>ifconfig_fxp0_alias0="inet xxx.xxx.xxx.xxx netmask xxx.xxx.xxx.xxx"</programlisting> <para>Nota che il campo alias deve iniziare con <literal>alias0</literal> e aumentare in ordine, (ad esempio, <literal>_alias1</literal>, - <literal>_alias2</literal>, e così via). Il processo di - configurazione si fermerà al primo numero mancante.</para> + <literal>_alias2</literal>, e così via). Il processo di + configurazione si fermerà al primo numero mancante.</para> - <para>Il calcolo delle maschere di sotto-rete degli alias è - importante, ma, fortunatamente, è anche abbastanza semplice. + <para>Il calcolo delle maschere di sotto-rete degli alias è + importante, ma, fortunatamente, è anche abbastanza semplice. Per una data interfaccia, deve esserci un indirizzo che rappresenta correttamente la maschera di sotto-rete. Ogni altro indirizzo che ricada in questa rete deve avere una maschera di @@ -1533,7 +1533,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <entry><filename>/usr/local/etc</filename></entry> <entry>File di configurazione per le applicazioni installate. - Può contenere sottodirectory.</entry> + Può contenere sottodirectory.</entry> </row> <row> @@ -1547,7 +1547,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <entry>File di dati specifici del sistema generati automaticamente, come il database dei package, il database di - locate, e così via.</entry> + locate, e così via.</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -1571,7 +1571,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> sistema di risoluzione dei nomi di &os; accede al DNS (Internet Domain Name System).</para> - <para>I campi più comuni in <filename>resolv.conf</filename> + <para>I campi più comuni in <filename>resolv.conf</filename> sono:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -1584,7 +1584,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen> <row> <entry><literal>nameserver</literal></entry> - <entry>L'indirizzo IP di un name server al quale dovrà + <entry>L'indirizzo IP di un name server al quale dovrà rivolgersi il sistema di risoluzione. I server vengono interrogati nell'ordine in cui sono elencati, fino a un massimo di tre.</entry> @@ -1618,7 +1618,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting> </note> <para>Se stai usando DHCP, &man.dhclient.8; generalmente - sovrascriverà <filename>resolv.conf</filename> con le + sovrascriverà <filename>resolv.conf</filename> con le informazioni ricevute dal server DHCP.</para> </sect3> @@ -1627,15 +1627,15 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting> <indexterm><primary>hosts</primary></indexterm> - <para><filename>/etc/hosts</filename> è un semplice database + <para><filename>/etc/hosts</filename> è un semplice database testuale, reminiscenza della vecchia rete Internet. Esso lavora in congiunzione con DNS e NIS fornendo una mappatura da nome a indirizzo IP. Computer locali connessi ad una LAN possono essere messi in questo file per una gestione semplice dei nomi, invece di mettere su un server &man.named.8;. - Inoltre, <filename>/etc/hosts</filename> può essere usato per + Inoltre, <filename>/etc/hosts</filename> può essere usato per fornire un registro locale dei nomi di Internet, riducendo la - necessità di effettuare richieste esternamente per i nomi ad + necessità di effettuare richieste esternamente per i nomi ad accesso frequente.</para> <programlisting># $&os;$ @@ -1692,7 +1692,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting> <indexterm><primary>syslog.conf</primary></indexterm> - <para><filename>syslog.conf</filename> è il file di + <para><filename>syslog.conf</filename> è il file di configurazione per il programma &man.syslogd.8;. Indica quale tipo di messaggi <command>syslog</command> verranno scritti su ogni file di log.</para> @@ -1701,7 +1701,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting> # # Gli spazi SONO validi separatori dei campi in questo file. Ad ogni modo, # altri sistemi *nix-like insistono ancora nell'usare tab come separatori -# di campo. Se condividi questo file tra più sistemi, potresti +# di campo. Se condividi questo file tra più sistemi, potresti # voler usare solo dei tab come separatori. # Consulta la pagina man di syslog.conf(5). *.err;kern.debug;auth.notice;mail.crit /dev/console @@ -1741,17 +1741,17 @@ cron.* /var/log/cron <indexterm><primary>newsyslog.conf</primary></indexterm> - <para><filename>newsyslog.conf</filename> è il file di + <para><filename>newsyslog.conf</filename> è il file di configurazione di &man.newsyslog.8;, un programma che normalmente viene eseguito da &man.cron.8;. &man.newsyslog.8; determina quando i file di log richiedono un'archiviazione o un riordinamento. <filename>logfile</filename> viene rinominato in <filename>logfile.0</filename>, <filename>logfile.0</filename> in - <filename>logfile.1</filename> e così via. + <filename>logfile.1</filename> e così via. Alternativamente, i file potranno essere archiviati in formato &man.gzip.1;, e quindi diventeranno: <filename>logfile.0.gz</filename>, <filename>logfile.1.gz</filename>, - e così via.</para> + e così via.</para> <para><filename>newsyslog.conf</filename> indica quali file di log devono essere gestiti, quanti devono essere mantenuti, e quando devono @@ -1794,7 +1794,7 @@ cron.* /var/log/cron <para><filename>sysctl.conf</filename> assomiglia molto a <filename>rc.conf</filename>. I valori vengono impostati nella forma <literal>variabile=valore</literal>. I valori specificati vengono - impostati dopo che il sistema è entrato in modalità + impostati dopo che il sistema è entrato in modalità multiutente. Non tutte le variabili sono gestibili in questo modo.</para> @@ -1821,11 +1821,11 @@ security.bsd.see_other_uids=0</programlisting> <secondary>con sysctl</secondary> </indexterm> - <para>&man.sysctl.8; è un'interfaccia che permette di effettuare - cambiamenti ad un sistema &os; già attivo. Questo include molte + <para>&man.sysctl.8; è un'interfaccia che permette di effettuare + cambiamenti ad un sistema &os; già attivo. Questo include molte opzioni avanzate dello stack TCP/IP e del sistema di memoria virtuale che possono permettere di migliorare drammaticamente le prestazioni ad un - sistemista che abbia esperienza. Più di cinquecento variabili di + sistemista che abbia esperienza. Più di cinquecento variabili di sistema possono essere lette e modificate usando &man.sysctl.8;.</para> <para>In sostanza, &man.sysctl.8; serve a due cose: a leggere e a modificare @@ -1848,8 +1848,8 @@ kern.maxproc: 1044</screen> kern.maxfiles: 2088 -> 5000</screen> <para>I valori validi per le variabili di sysctl sono generalmente o - stringhe, o numeri, o valori booleani (un valore booleano può - valere <literal>1</literal> per sì o <literal>0</literal> per + stringhe, o numeri, o valori booleani (un valore booleano può + valere <literal>1</literal> per sì o <literal>0</literal> per no).</para> <para>Se vuoi settare in modo automatico alcune variabile ad ogni @@ -1873,13 +1873,13 @@ kern.maxfiles: 2088 -> 5000</screen> <title>&man.sysctl.8; in sola lettura</title> - <para>In alcuni casi può essere desiderabile modificare i valori di - &man.sysctl.8; in sola lettura. Anche se questo talvolta è - inevitabile, può essere fatto solo con un riavvio.</para> + <para>In alcuni casi può essere desiderabile modificare i valori di + &man.sysctl.8; in sola lettura. Anche se questo talvolta è + inevitabile, può essere fatto solo con un riavvio.</para> <para>Ad esempio in alcuni modelli di laptop il dispositivo - &man.cardbus.4; non effettuerà il controllo sugli intervalli di - memoria, e fallirà con errori che assomigliano a questi:</para> + &man.cardbus.4; non effettuerà il controllo sugli intervalli di + memoria, e fallirà con errori che assomigliano a questi:</para> <screen>cbb0: Could not map register memory device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> @@ -1887,14 +1887,14 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <para>Casi come il precedente richiedono tipicamente la modifica di alcuni valori predefiniti di &man.sysctl.8; che sono impostati come sola lettura. Per superare queste situazioni - un utente può mettere degli <quote>OID</quote> di &man.sysctl.8; + un utente può mettere degli <quote>OID</quote> di &man.sysctl.8; nel proprio <filename>/boot/loader.conf.local</filename>. I valori predefiniti sono indicati nel file <filename>/boot/defaults/loader.conf</filename>.</para> - <para>Per risolvere i problemi menzionati qui sopra sarà necessario + <para>Per risolvere i problemi menzionati qui sopra sarà necessario modificare <option>hw.pci.allow_unsupported_io_range=1</option> nel file - suddetto. Ora &man.cardbus.4; funzionerà correttamente.</para> + suddetto. Ora &man.cardbus.4; funzionerà correttamente.</para> </sect2> </sect1> @@ -1912,25 +1912,25 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> </indexterm> <para>La variabile sysctl <varname>vfs.vmiodirenable</varname> - può essere impostata a 0 (inattivo) o 1 (attivo); di default - è 1. Questa variabile controlla il modo in cui le directory + può essere impostata a 0 (inattivo) o 1 (attivo); di default + è 1. Questa variabile controlla il modo in cui le directory vengono messe nella cache dal sistema. La maggior parte delle directory sono piccole, e usano solo un singolo frammento (tipicamente 1 K) nel file system e meno (tipicamente 512 byte) nella cache. - Con questa variabile impostata a 0, il buffer manterrà soltanto + Con questa variabile impostata a 0, il buffer manterrà soltanto un numero fissato di directory nella cache anche se hai una - quantità enorme di memoria. + quantità enorme di memoria. Attivando questa sysctl si permette al buffer di usare la VM Page Cache per immagazzinare le directory, rendendo disponibile tutta la memoria disponibile per il caching delle directory. In ogni caso, la - minima quantità di memoria usata per memorizzare una directory - sarà la dimensione della pagina fisica (in genere 4 K) + minima quantità di memoria usata per memorizzare una directory + sarà la dimensione della pagina fisica (in genere 4 K) invece di 512 byte. Noi consigliamo di attivare questa opzione se si hanno in esecuzione dei servizi che manipolano un grosso numero file. Servizi di questo tipo sono le cache web, i grandi sistemi di posta, e quelli - di news. Attivare questa opzione in generale non ridurrà le + di news. Attivare questa opzione in generale non ridurrà le prestazioni nonostante la memoria sprecata, ma dovresti sperimentare tu stesso per verificare.</para> </sect3> @@ -1947,10 +1947,10 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> Essa dice al file system di effettuare le scritture sul media quando vengono raccolti cluster completi, il che accade tipicamente - quando si scrivono grossi file sequenziali. L'idea è di + quando si scrivono grossi file sequenziali. L'idea è di evitare la saturazione del buffer cache con buffer <quote>sporchi</quote> quando le prestazioni dell'I/O non ne - trarrebbero giovamento. Ad ogni modo, questo può causare uno + trarrebbero giovamento. Ad ogni modo, questo può causare uno stallo dei processi, ed in alcune circostanze potreste desiderare di disabilitarlo.</para> </sect3> @@ -1965,18 +1965,18 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <para>La variabile sysctl <varname>vfs.hirunningspace</varname> determina quanto grande deve essere la coda I/O in tutti i controller dei dischi nel sistema in un dato momento. Il valore predefinito in - genere è sufficiente ma su macchine con molti dischi + genere è sufficiente ma su macchine con molti dischi potreste voler aumentarlo a quattro o cinque <emphasis>megabyte</emphasis>. Notate che impostandolo ad un valore troppo alto (superando i limiti della cache) potreste avere delle performance peggiori. Non impostate un valore troppo alto arbitrariamente! - Valori più alti aumentano la latenza nelle letture + Valori più alti aumentano la latenza nelle letture contemporanee.</para> <para>Ci sono altre sysctl relative alla buffer-cache ed alle cache delle pagine VM. Non vi consigliamo di cambiare questi valori, - il sistema di VM fa già un ottimo lavoro + il sistema di VM fa già un ottimo lavoro di messa a punto automatica.</para> </sect3> @@ -1988,24 +1988,24 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> </indexterm> <para>La variabile sysctl <varname>vm.swap_idle_enabled</varname> - è utile in grossi sistemi multiutente dove si hanno molti + è utile in grossi sistemi multiutente dove si hanno molti utenti che entrano ed escono lasciando molti processi inattivi. Questi sistemi tendono a generare un grande pressione sulle riserve di memoria libera. Attivando questa caratteristica e manipolando - l'isteresi di swap (in secondi di inattività) tramite + l'isteresi di swap (in secondi di inattività) tramite <varname>vm.swap_idle_threshold1</varname> e <varname>vm.swap_idle_threshold2</varname> potete abbassare - la priorità delle pagine di memoria associate con i processi - inattivi più velocemente che con il normale algoritmo di + la priorità delle pagine di memoria associate con i processi + inattivi più velocemente che con il normale algoritmo di paginazione. - Ciò dà una mano al demone di paginazione. Non attivate + Ciò dà una mano al demone di paginazione. Non attivate questa opzione a meno che non ne abbiate bisogno, - poichè il compromesso che state accettando è + poichè il compromesso che state accettando è essenzialmente di pre-paginare la memoria in anticipo piuttosto che - in ritardo, consumando dunque più + in ritardo, consumando dunque più swap e banda di trasmissione verso il disco. In un piccolo sistema - questa opzione avrà un effetto ridotto - ma in un grosso sistema che è già sottoposto a un + questa opzione avrà un effetto ridotto + ma in un grosso sistema che è già sottoposto a un moderato carico di paginazione questa opzione permette al sistema VM di spostare facilmente interi processi dentro e fuori la memoria.</para> @@ -2016,26 +2016,26 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <indexterm><primary><varname>hw.ata.wc</varname></primary></indexterm> - <para>&os; 4.3 ha giocato un pò con l'idea di disattivare il + <para>&os; 4.3 ha giocato un pò con l'idea di disattivare il caching IDE in scrittura. Questo ha ridotto la larghezza di banda in - scrittura verso i dischi IDE ma è stato considerato necessario + scrittura verso i dischi IDE ma è stato considerato necessario a causa di gravi problemi di consistenza dei dati introdotti dai - venditori di dischi rigidi. Il problema è che il disco IDE - rimane inattivo dopo che una scrittura è stata completata. Con + venditori di dischi rigidi. Il problema è che il disco IDE + rimane inattivo dopo che una scrittura è stata completata. Con il caching in scrittura attivo, i dischi IDE non scrivono soltanto i dati sui dischi in maniera disordinata, ma talvolta rimandano la scrittura indefinitamente sotto carichi di lavoro del disco pesanti. Un crash o un calo di tensione possono condurre a seri problemi di corruzione del file system. L'impostazione predefinita di &os; fu cambiata in favore della sicurezza. Sfortunatamente, il risultato - è stato una perdita di prestazioni talmente tremenda che + è stato una perdita di prestazioni talmente tremenda che abbiamo dovuto reinserire il caching in scrittura di default dopo quella release. Dovresti verificare il valore di default sul tuo sistema osservando la variabile sysctl <varname>hw.ata.wc</varname>. - Se il caching IDE in scrittura è disattivato, potete attivarlo + Se il caching IDE in scrittura è disattivato, potete attivarlo reimpostando la variabile del kernel a 1. Questo dovrebbe essere effettuato dal boot loader all'avvio. Tentare di effettuare questo - cambiamento dopo che il kernel è stato avviato non avrà + cambiamento dopo che il kernel è stato avviato non avrà nessun effetto.</para> <para>Per maggiori informazioni, guarda &man.ata.4;.</para> @@ -2055,7 +2055,7 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> </indexterm> <para>La configurazione del kernel <option>SCSI_DELAY</option> - può ridurre il tempo di avvio del sistema. I valori di default + può ridurre il tempo di avvio del sistema. I valori di default sono piuttosto alti e possono essere responsabili anche di <literal>15</literal> secondi di ritardo nel processo di avvio. Ridurre il valore a <literal>5</literal> @@ -2075,17 +2075,17 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <indexterm><primary>Soft Update</primary></indexterm> <indexterm><primary>tunefs</primary></indexterm> - <para>Il programma &man.tunefs.8; può essere usato per mettere a + <para>Il programma &man.tunefs.8; può essere usato per mettere a punto con accuratezza un file system. Questo programma ha molte opzioni differenti, ma per ora noi ci preoccuperemo solo di attivare e - disattivare i Soft Update, che verrà effettuato tramite:</para> + disattivare i Soft Update, che verrà effettuato tramite:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>tunefs -n enable /filesystem</userinput> &prompt.root; <userinput>tunefs -n disable /filesystem</userinput></screen> - <para>Un file system non potrà essere modificato con &man.tunefs.8; - mentre è montato. Un buon momento per attivare i Soft Update - è prima che le partizioni siano montate, in modalità + <para>Un file system non potrà essere modificato con &man.tunefs.8; + mentre è montato. Un buon momento per attivare i Soft Update + è prima che le partizioni siano montate, in modalità singolo utente.</para> <para>I Soft Update migliorano drasticamente le prestazioni dei @@ -2094,12 +2094,12 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> Update su tutti i file system. Ci sono due lati negativi relativi ai Soft Update dei quali dovresti essere a conoscenza: primo, i Soft Update garantiscono la consistenza del file system in caso di crash ma - è più che probabile che passino molti secondi (anche un + è più che probabile che passino molti secondi (anche un minuto!) prima che venga aggiornato fisicamente il disco. Se il - sistema va in crash potresti perdere molto più lavoro in questo + sistema va in crash potresti perdere molto più lavoro in questo modo. Secondo, i Soft Update rallentano la liberazione dei blocchi liberi del file system. Se hai un file system (come il file system - root) che è quasi pieno, la realizzazione di un grosso + root) che è quasi pieno, la realizzazione di un grosso aggiornamento, come un <command>make installworld</command>, potrebbe essere causa di un superamento dei limiti di spazio del file system e di un fallimento dell'aggiornamento.</para> @@ -2119,54 +2119,54 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <para>Storicamente, il comportamento predefinito era di scrivere gli aggiornamenti dei meta-dati in maniera sincrona. Se una directory - veniva modificata, il sistema attendeva finchè il cambiamento + veniva modificata, il sistema attendeva finchè il cambiamento venisse effettivamente scritto su disco. I buffer con i dati dei file (i contenuti dei file) venivano passati attraverso la cache e salvati su disco in seguito, in maniera asincrona. Il vantaggio di questa - implementazione è che avviene in maniera sicura. Se si + implementazione è che avviene in maniera sicura. Se si verifica un problema durante un aggiornamento, i meta-dati sono sempre in uno stato consistente. Un file viene creato completamente o non viene creato affatto. Se i blocchi dati di un file non sono riusciti ad uscire dalla cache e arrivare al disco prima del crash, - &man.fsck.8; è in grado di capirlo e riparare il file system + &man.fsck.8; è in grado di capirlo e riparare il file system impostando a zero la lunghezza del file. Inoltre, l'implementazione - è chiara e semplice. Lo svantaggio è che i cambiamenti + è chiara e semplice. Lo svantaggio è che i cambiamenti dei meta-dati sono lenti. Un <command>rm -r</command>, ad esempio, tocca tutti i file in una directory consecutivamente, ma ogni - cambiamento della directory (la cancellazione del file) verrà + cambiamento della directory (la cancellazione del file) verrà scritto su disco in maniera sincrona. Questo include gli aggiornamenti alla directory stessa, alla tabella degli inode, e magari anche ai blocchi indiretti allocati dal file. Simili considerazioni si applicano nell'elenco di grosse gerarchie (<command>tar -x</command>).</para> - <para>Il secondo caso è l'aggiornamento asincrono dei meta-dati. - Questo è il comportamento predefinito per Linux/ext2fs e + <para>Il secondo caso è l'aggiornamento asincrono dei meta-dati. + Questo è il comportamento predefinito per Linux/ext2fs e <command>mount -o async</command> per *BSD/ufs. Anche tutti gli aggiornamenti dei meta-dati vengono semplicemente fatti passare - attraverso la cache, cioè vengono mescolati con gli + attraverso la cache, cioè vengono mescolati con gli aggiornamenti dei dati contenuti nel file. Il vantaggio di questa - implementazione è che non c'è bisogno di attendere che + implementazione è che non c'è bisogno di attendere che ogni aggiornamento dei meta-dati venga scritto su disco, dunque tutte - le operazioni che causano enormi quantità di aggiornamenti dei - meta-dati lavorano molto più velocemente che nel caso sincrono. - Inoltre, l'implementazione è ancora semplice e chiara, dunque - c'è un basso rischio che si annidino dei bug nel codice. - Lo svantaggio è che non c'è nessuna garanzia di uno + le operazioni che causano enormi quantità di aggiornamenti dei + meta-dati lavorano molto più velocemente che nel caso sincrono. + Inoltre, l'implementazione è ancora semplice e chiara, dunque + c'è un basso rischio che si annidino dei bug nel codice. + Lo svantaggio è che non c'è nessuna garanzia di uno stato consistente del file system. Se si verifica un problema durante - un'operazione che ha aggiornato grandi quantità di meta-dati + un'operazione che ha aggiornato grandi quantità di meta-dati (ad esempio un abbassamento di tensione, o qualcuno che preme il tasto - reset), il file system verrà lasciato in uno stato - imprevedibile. Non c'è opportunità di esaminare lo + reset), il file system verrà lasciato in uno stato + imprevedibile. Non c'è opportunità di esaminare lo stato del file system quando il sistema viene riavviato; i blocchi - dati di un file potrebbero essere già stati scritti sul disco + dati di un file potrebbero essere già stati scritti sul disco mentre gli aggiornamenti della tabella degli inode o la directory associata non lo sono. - È praticamente impossibile implementare un + È praticamente impossibile implementare un <command>fsck</command> che sia in grado di ripulire il caos - risultante (perchè i dati necessari non sono disponibili sul - disco). Se il file system è stato danneggiato più del - riparabile, la sola scelta è di usare &man.newfs.8; + risultante (perchè i dati necessari non sono disponibili sul + disco). Se il file system è stato danneggiato più del + riparabile, la sola scelta è di usare &man.newfs.8; per ricrearlo e recuperarlo da un backup.</para> <para>La soluzione comune di questo problema era implementare @@ -2176,64 +2176,64 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> applicato ad altre forme di logging delle transazioni. Gli aggiornamenti dei meta-dati sono ancora scritti in maniera sincrona, ma solo in una piccola regione del disco. In seguito vengono spostati - nella posizione appropriata. Poichè l'area di registrazione - è una piccola regione contigua sul disco, non ci sono lunghe + nella posizione appropriata. Poichè l'area di registrazione + è una piccola regione contigua sul disco, non ci sono lunghe distanze da percorrere per le testine del disco, anche durante le - operazioni pesanti, dunque queste operazioni sono più veloci - degli aggiornamenti sincroni. Inoltre la complessità - dell'implementazione è piuttosto limitata, dunque il rischio - che si presentino dei bug è basso. Uno svantaggio è che + operazioni pesanti, dunque queste operazioni sono più veloci + degli aggiornamenti sincroni. Inoltre la complessità + dell'implementazione è piuttosto limitata, dunque il rischio + che si presentino dei bug è basso. Uno svantaggio è che tutti i meta-dati vengono scritti due volte (una volta nella regione di logging ed un'altra nella posizione appropriata) e quindi per un - lavoro normale si può avere un <quote>peggioramento</quote> + lavoro normale si può avere un <quote>peggioramento</quote> delle prestazioni. D'altro canto, in caso di crash, tutte le operazioni sui meta-dati in sospeso possono essere velocemente annullate o recuperate dall'area di registrazione quando il sistema - è di nuovo attivo, e come risultato si ha un avvio veloce del + è di nuovo attivo, e come risultato si ha un avvio veloce del file system.</para> <para>Kirk McKusick, lo sviluppatore del Berkeley FFS, ha risolto questo problema con i Soft Update: tutti gli aggiornamenti dei meta-dati vengono tenuti in memoria e vengono scritti su disco in sequenza ordinata (<quote>aggiornamenti ordinati dei meta-dati</quote>). - Ciò porta all'effetto che, in caso di operazioni pesanti sui + Ciò porta all'effetto che, in caso di operazioni pesanti sui meta-dati, gli ultimi aggiornamenti ad un elemento <quote>recuperano</quote> i precedenti se questi sono ancora in - memoria e non sono già stati scritti su disco. Dunque tutte le + memoria e non sono già stati scritti su disco. Dunque tutte le operazioni, diciamo su una directory, vengono effettuate principalmente in memoria prima che l'aggiornamento sia scritto su disco (i blocchi dei dati vengono ordinati in relazione alla loro posizione, in modo che non vengano scritti su disco prima dei loro - meta-dati). Se il sistema va in crash, ciò causa un implicito + meta-dati). Se il sistema va in crash, ciò causa un implicito <quote>riavvolgimento del log</quote>: tutte le operazioni che non hanno ancora trovato posto sul disco appariranno come mai effettuate. - Viene mantenuto uno stato consistente del file system che sarà + Viene mantenuto uno stato consistente del file system che sarà quello di 30 o 60 secondi prima. L'algoritmo usato garantisce anche che tutte le risorse in uso siano marcate come tali nelle appropriate tabelle di bit: blocchi e inode. Dopo un crash, il solo errore di - allocazione è che vengono marcate come <quote>usate</quote> + allocazione è che vengono marcate come <quote>usate</quote> anche risorse che sono effettivamente <quote>libere</quote>. &man.fsck.8; riconosce questa situazione, e libera le risorse che non - sono più in uso. Non c'è pericolo nell'ignorare lo + sono più in uso. Non c'è pericolo nell'ignorare lo stato di <emphasis>sporcizia</emphasis> del file system dopo un crash montandolo di forza con <command>mount -f</command>. Per poter liberare le risorse che potrebbero essere non usate, &man.fsck.8; - ha bisogno di essere avviato in seguito. Questa è l'idea di un + ha bisogno di essere avviato in seguito. Questa è l'idea di un <emphasis>fsck in background</emphasis>: all'avvio del sistema, viene registrata solo una <emphasis>immagine</emphasis> del file system. - <command>fsck</command> può essere eseguito in seguito. Tutti + <command>fsck</command> può essere eseguito in seguito. Tutti i file system possono essere montati <quote>sporchi</quote>, quindi il - processo di avvio del sistema procede in modalità multiutente. + processo di avvio del sistema procede in modalità multiutente. In seguito, <command>fsck</command> viene avviato in background su - tutti i file system dove è necessario, per liberare le risorse + tutti i file system dove è necessario, per liberare le risorse che potrebbero essere inutilizzate. (I file system che non usano i Soft Updates hanno ancora bisogno del solito <command>fsck</command>, comunque.)</para> - <para>Il vantaggio è che le operazioni sui meta-dati sono veloci - quasi come gli aggiornamenti asincroni (cioè più veloci + <para>Il vantaggio è che le operazioni sui meta-dati sono veloci + quasi come gli aggiornamenti asincroni (cioè più veloci che con il <emphasis>logging</emphasis>, che deve scrivere i meta-dati - due volte). Gli svantaggi sono nella complessità del codice + due volte). Gli svantaggi sono nella complessità del codice (che implica un maggiore rischio di trovare bug in un'area molto sensibile, essendo legata alla perdita dei dati degli utenti), ed un consumo di memoria maggiore. Inoltre ci sono alcune @@ -2242,13 +2242,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <quote>vecchio</quote>. In situazioni dove l'approccio sincrono avrebbe causato la permanenza di alcuni file di lunghezza zero dopo un <command>fsck</command>, questi file non esistono affatto - con un file system con Soft Update, perchè nè i - meta-dati nè i contenuti dei file sono mai stati scritti su - disco. Lo spazio su disco non viene rilasciato finchè gli - aggiornamenti non sono stati scritti su disco, il che può - avvenire qualche tempo dopo che è stato eseguito + con un file system con Soft Update, perchè nè i + meta-dati nè i contenuti dei file sono mai stati scritti su + disco. Lo spazio su disco non viene rilasciato finchè gli + aggiornamenti non sono stati scritti su disco, il che può + avvenire qualche tempo dopo che è stato eseguito <command>rm</command>. Questo potrebbe causare problemi durante - l'installazione di grandi quantità di dati su un file system + l'installazione di grandi quantità di dati su un file system che non avesse abbastanza spazio per contenere tutti i file due volte.</para> </sect3> @@ -2273,16 +2273,16 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <primary><varname>kern.maxfiles</varname></primary> </indexterm> - <para><varname>kern.maxfiles</varname> può essere aumentato o + <para><varname>kern.maxfiles</varname> può essere aumentato o abbassato a seconda dei requisiti del tuo sistema. Questa variabile indica il numero massimo di descrittori di file sul tuo sistema. - Quando la tabella dei descrittori di file è piena, - apparirà ripetutamente la scritta <errorname>file: table is - full</errorname> nel buffer dei messaggi di sistema, che può + Quando la tabella dei descrittori di file è piena, + apparirà ripetutamente la scritta <errorname>file: table is + full</errorname> nel buffer dei messaggi di sistema, che può essere visualizzato con il comando <command>dmesg</command>.</para> <para>Ogni file, socket, o fifo aperta usa un descrittore di file. - Un server di produzione di larga scala può richiedere + Un server di produzione di larga scala può richiedere facilmente molte migliaia di descrittori di file, in relazione al tipo e al numero di servizi in esecuzione insieme.</para> @@ -2291,7 +2291,7 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> dettato dall'opzione <option>maxusers</option> nel file di configurazione del kernel. <varname>kern.maxfiles</varname> cresce proporzionalmente al valore di <option>maxusers</option>. Quando si - compila un kernel personalizzato, è una buona idea impostare + compila un kernel personalizzato, è una buona idea impostare questa opzione di configurazione del kernel in base agli usi del proprio sistema. Da questo numero, dipendono molti dei limiti predefiniti del kernel. Anche se una macchina in produzione potrebbe @@ -2300,11 +2300,11 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> su larga scala.</para> <para>A partire da FreeBSD 4.5, <varname>kern.maxusers</varname> - è automaticamente dimensionato sulla base della memoria - disponibile nel sistema, e può essere determinato a run-time + è automaticamente dimensionato sulla base della memoria + disponibile nel sistema, e può essere determinato a run-time leggendo il valore del sysctl read-only <varname>kern.maxusers</varname>. Alcuni siti richiedono valori minori o maggiori di <varname>kern.maxusers</varname> - e questo può essere impostato come un parametro modificabile + e questo può essere impostato come un parametro modificabile dal loader; valori di 64, 128 o 256 non sono fuori dal comune. Non raccomandiamo di andare oltre i 256 a meno che non si necessiti di un numero esagerato di file descriptor; molti dei valori modificati @@ -2316,23 +2316,23 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> Sistemi precedenti a FreeBSD 4.4 devono invece impostare questo valore attraverso l'opzione di &man.config.8; <option>maxusers</option>.</para> - <para>Nelle release precedenti, il sistema setterà + <para>Nelle release precedenti, il sistema setterà in modo automatico <literal>maxusers</literal> se lo imposti a <literal>0</literal><footnote> <para>L'algoritmo di impostazione automatica setta - <literal>maxusers</literal> pari alla quantità della + <literal>maxusers</literal> pari alla quantità della memoria del sistema, con un minimo di 32, fino a un massimo di 384.</para></footnote>. Quando usi quest'opzione, impostalo almeno a 4, specialmente se stai usando il sistema a finestre X o se - compili software. Questo è dovuto al fatto che la tabella - più importante settata da <literal>maxusers</literal> è + compili software. Questo è dovuto al fatto che la tabella + più importante settata da <literal>maxusers</literal> è quella relativa al numero massimo di processi, risultato di <literal>20 + 16 * maxusers</literal>, e quindi se setti <literal>maxusers</literal> a 1, puoi avere solo 36 processi in modo - simultaneo, inclusi i 18 o più di avvio del sistema e i 15 - o più che verranno creati all'avvio del sistema a finestre X. - Perfino una semplice attività come la lettura di una pagina + simultaneo, inclusi i 18 o più di avvio del sistema e i 15 + o più che verranno creati all'avvio del sistema a finestre X. + Perfino una semplice attività come la lettura di una pagina man avvia fino a 9 processi per filtrare, decomprimere, e visualizzare la pagina. Settando <literal>maxusers</literal> a 64 avrai fino a 1044 processi simultanei, che dovrebbero essere sufficienti per quasi @@ -2350,11 +2350,11 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> utenti che probabilmente avrai sul tuo sistema e quanti processi ognuno di loro avranno in esecuzione. Un'opzione che limita il numero di login remoti simultanei e di terminali - windows è <link + windows è <link linkend="kernelconfig-ptys"><literal>pseudo-device pty 16</literal></link>. Con &os; 5.X, non ti devi - preoccupare di questo numero poichè il driver - &man.pty.4; è <quote>auto-cloning</quote>; semplicemente + preoccupare di questo numero poichè il driver + &man.pty.4; è <quote>auto-cloning</quote>; semplicemente usa la linea <literal>device pty</literal> nel tuo file di configurazione.</para> </note> @@ -2369,13 +2369,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <para>La variabile sysctl <varname>kern.ipc.somaxconn</varname> limita la dimensione della coda in ascolto per le connessioni TCP. - Il valore predefinito è di <literal>128</literal>, + Il valore predefinito è di <literal>128</literal>, generalmente troppo basso per una gestione robusta di nuove connessioni in ambienti come i web server molto carichi. Per tali - ambienti, è consigliato aumentare questo valore a - <literal>1024</literal> o maggiore. Il demone di servizio può + ambienti, è consigliato aumentare questo valore a + <literal>1024</literal> o maggiore. Il demone di servizio può a sua volta limitare la dimensione della coda (e.g. &man.sendmail.8;, - o <application>Apache</application>) ma spesso avrà una + o <application>Apache</application>) ma spesso avrà una direttiva nel proprio file di configurazione per correggere la dimensione della coda. Grosse code di ascolto aiutano anche ad evitare attacchi di tipo Denial of Service @@ -2387,31 +2387,31 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <title>Limiti di Rete</title> <para>L'opzione di configurazione del kernel <option>NMBCLUSTERS</option> - decide la quantità di Mbuf di rete disponibili al sistema. + decide la quantità di Mbuf di rete disponibili al sistema. Un server molto trafficato con un numero basso di Mbuf - ostacolerebbe le possibilità di &os;. Ogni cluster + ostacolerebbe le possibilità di &os;. Ogni cluster rappresenta approssimativamente 2 K di memoria, dunque un valore di 1024 rappresenta 2 megabyte di memoria del kernel riservata per i buffer di rete. - Può essere effettuato un semplice calcolo per capire + Può essere effettuato un semplice calcolo per capire quanti ne siano necessari. Se hai un web server che arriva al massimo a 1000 connessioni simultanee, ed ogni connessione consuma un buffer di 16 K in ricezione e un altro di 16 K in trasmissione, avrai bisogno approssimativamente di 32 MB di buffer di rete per coprire il web server. - Una buona regola generale è di moltiplicare per 2, dunque + Una buona regola generale è di moltiplicare per 2, dunque 2x32 MB / 2 KB = 64 MB / 2 KB = 32768. Consigliamo valori compresi tra - 4096 e 32768 per macchine con grandi quantità di memoria. + 4096 e 32768 per macchine con grandi quantità di memoria. In nessun caso dovreste specificare un valore alto arbitrario - per questo parametro, poichè potrebbe portare ad un crash + per questo parametro, poichè potrebbe portare ad un crash all'avvio. L'opzione <option>-m</option> di - &man.netstat.1; può essere usata per osservare l'uso della + &man.netstat.1; può essere usata per osservare l'uso della rete.</para> <para>L'opzione del loader - <varname>kern.ipc.nmbclusters</varname> può essere usata per + <varname>kern.ipc.nmbclusters</varname> può essere usata per impostare questi valori all'avvio. Solo versioni vecchie di &os; richiedono l'uso dell'opzione <option>NMBCLUSTERS</option> come configurazione del kernel (&man.config.8;).</para> @@ -2422,16 +2422,16 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> configurazione del kernel <option>NSFBUFS</option> o impostando il suo valore in <filename>/boot/loader.conf</filename> (vedere &man.loader.8; per maggiori dettagli). Un indicatore comune - che questo parametro deve essere corretto è la comparsa di + che questo parametro deve essere corretto è la comparsa di processi nello stato <errorname>sfbufa</errorname>. La variabile sysctl - <varname>kern.ipc.nsfbufs</varname> è solo un riferimento + <varname>kern.ipc.nsfbufs</varname> è solo un riferimento read-only alla variabile configurata nel kernel. Questo parametro aumenta nominalmente con <varname>kern.maxusers</varname>, in ogni caso potrebbe essere necessario effettuare piccole correzioni per farli concordare.</para> <important> - <para>Anche se un socket è stato segnalato come non-bloccante, + <para>Anche se un socket è stato segnalato come non-bloccante, richiamando &man.sendfile.2; su di esso si potrebbe avere un blocco della chiamata &man.sendfile.2; fino a quando non sono disponibili delle <literal>struct sf_buf</literal>.</para> @@ -2446,25 +2446,25 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> controllano i numeri di porta automaticamente assegnate a socket TCP ed UDP. Ci sono tre intervalli: uno basso, uno predefinito, ed uno alto. La maggior parte dei programmi usa l'intervallo - predefinito che è controllato da + predefinito che è controllato da <varname>net.inet.ip.portrange.first</varname> e <varname>net.inet.ip.portrange.last</varname>, che hanno valori predefiniti di 1024 e 5000. Questi intervalli sono usati per le - connessioni in uscita, ed è possibile che il sistema esaurisca - le porte in alcune circostanze. Ciò accade per lo più + connessioni in uscita, ed è possibile che il sistema esaurisca + le porte in alcune circostanze. Ciò accade per lo più quando avete un web proxy molto carico. L'intervallo di porte - non è un problema quando si usano server che abbiano - per lo più connessioni in ingresso, come i normali + non è un problema quando si usano server che abbiano + per lo più connessioni in ingresso, come i normali web server, o un numero limitato di connessioni in uscita, come i relay di posta. Per situazioni - nelle quali potreste terminare le porte, è consigliato + nelle quali potreste terminare le porte, è consigliato aumentare leggermente <varname>net.inet.ip.portrange.last</varname>. Un valore di <literal>10000</literal>, <literal>20000</literal> o - <literal>30000</literal> può essere ragionevole. + <literal>30000</literal> può essere ragionevole. Dovreste anche considerare gli effetti relativi ad un firewall nel cambiare il range di porte. Alcuni firewall potrebbero bloccare grandi intervalli di porte (tipicamente - le porte basse) ed aspettarsi che i sistemi usino porte più + le porte basse) ed aspettarsi che i sistemi usino porte più alte per le connessioni in uscita — per questa ragione si consiglia di non abbassare il valore di <varname>net.inet.ip.portrange.first</varname>.</para> @@ -2478,32 +2478,32 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <secondary><varname>net.inet.tcp.inflight.enable</varname></secondary> </indexterm> - <para>Il limite del Prodotto del Ritardo di Banda TCP è simile a - TCP/Vegas in NetBSD. Può + <para>Il limite del Prodotto del Ritardo di Banda TCP è simile a + TCP/Vegas in NetBSD. Può essere abilitato impostando la variabile sysctl <varname>net.inet.tcp.inflight_enable</varname> - ad <literal>1</literal>. Il sistema tenterà di + ad <literal>1</literal>. Il sistema tenterà di calcolare il prodotto del ritardo di banda per ogni connessione - e limiterà l'ammontare di dati accodati per la trasmissione su + e limiterà l'ammontare di dati accodati per la trasmissione su rete al livello migliore per garantire il massimo throughput.</para> - <para>Questa funzionalità è utile quando si inviano dati + <para>Questa funzionalità è utile quando si inviano dati su modem multipli, su Ethernet Gigabit, o su collegamenti WAN ad alta - velocità (o qualsiasi altro collegamento con un alto prodotto + velocità (o qualsiasi altro collegamento con un alto prodotto a banda di ritardo), in particolar modo se state usando anche il window scaling o se avete configurato una finestra TCP molto ampia. Se abilitate questa opzione, dovreste anche assicurarvi di impostare a <literal>0</literal> <varname>net.inet.tcp.inflight_debug</varname> (per disabilitare il debugging), e per un uso di produzione - può essere utile impostare + può essere utile impostare <varname>net.inet.tcp.inflight_min</varname> ad almeno <literal>6144</literal>. Notate comunque che - impostando dei livelli minimi alti può in pratica disabilitare + impostando dei livelli minimi alti può in pratica disabilitare la limitazione di banda, su alcuni tipi di collegamento. - La funzionalità di limitazione della banda riduce la - quantità di dati creati in rotte intermedie - e fa circolare le code di pacchetti così come riduce la - quantità di dati creati nella coda di interfaccia dell'host + La funzionalità di limitazione della banda riduce la + quantità di dati creati in rotte intermedie + e fa circolare le code di pacchetti così come riduce la + quantità di dati creati nella coda di interfaccia dell'host locale. Con meno pacchetti accodati, le connessioni interattive, specialmente sopra modem lenti, opereranno con lenti <emphasis>Round Trip Times</emphasis> (tempi di andata e ritorno). @@ -2512,13 +2512,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> (downloading).</para> <para>Modificare <varname>net.inet.tcp.inflight.stab</varname> non - è raccomandato. - Questo parametro è di default a 20, rappresentando + è raccomandato. + Questo parametro è di default a 20, rappresentando 2 pacchetti massimi aggiunti al ritardo del prodotto della banda - della finestra. La finestra addizionale è richiesta per + della finestra. La finestra addizionale è richiesta per stabilizzare l'algoritmo e migliorare la risposta alle condizioni che - cambiano ma può risultare in tempi lunghi sui ping - sopra link lenti (anche se molto più lento di quello che + cambiano ma può risultare in tempi lunghi sui ping + sopra link lenti (anche se molto più lento di quello che otterresti senza l'algoritmo di inflight). In questi casi, puoi voler ridurre questo parametro a 15, 10 o 5; e puoi anche ridurre <varname>net.inet.tcp.inflight.min</varname> (per esempio, a 3500) @@ -2534,14 +2534,14 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen> <sect3> <title><varname>kern.maxvnodes</varname></title> - <para>Un vnode è la rappresentazione di un file o una directory. + <para>Un vnode è la rappresentazione di un file o una directory. Aumentare il numero di vnodi disponibili sul sistema - operativo aumenterà l'I/O di disco. Normalmente questo viene + operativo aumenterà l'I/O di disco. Normalmente questo viene gestito dal sistema operativo e non deve essere cambiato. In pochi casi dove l'I/O di disco - è un collo di bottiglia ed il sistema sta finendo i suoi vnodi, - questo parametro sarà aumentato. L'aumento di RAM libera ed - inattiva sarà tenuto in conto.</para> + è un collo di bottiglia ed il sistema sta finendo i suoi vnodi, + questo parametro sarà aumentato. L'aumento di RAM libera ed + inattiva sarà tenuto in conto.</para> <para>Per vedere il numero corrente di vnodi in uso:</para> @@ -2553,11 +2553,11 @@ vfs.numvnodes: 91349</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>sysctl kern.maxvnodes</userinput> kern.maxvnodes: 100000</screen> - <para>Se l'uso del nodo corrente è vicino alla fine, + <para>Se l'uso del nodo corrente è vicino alla fine, aumentare <varname>kern.maxvnodes</varname> di un valore di 1.000 - è probabilmente una buona idea. Tenete un occhio sul numero + è probabilmente una buona idea. Tenete un occhio sul numero di <varname>vfs.numvnodes</varname>. Se scala al massimo, - <varname>kern.maxvnodes</varname> dovrà essere incrementato + <varname>kern.maxvnodes</varname> dovrà essere incrementato ancora. Dovrebbe essere visibile con &man.top.1; uno spostamento nell'uso della memoria. Molta memoria dovrebbe essere attiva.</para> @@ -2570,21 +2570,21 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <para>Non importa con quanta cura pianifichi tutto, a volte un sistema non funziona come ti aspetti. Se ti trovi ad avere bisogno di maggiore spazio - di swap, è abbastanza semplice aggiungerlo. Ci sono tre modi per + di swap, è abbastanza semplice aggiungerlo. Ci sono tre modi per aumentare lo spazio di swap: aggiungere un nuovo disco rigido, abilitare lo swap su NFS, e creare un file di swap su una partizione esistente.</para> <para>Per informazioni su come criptare lo spazio di swap, quali opzioni - esistono e perchè dovrebbe essere fatto, vedere la + esistono e perchè dovrebbe essere fatto, vedere la sezione swap-encrypting del Manuale.</para> <sect2 id="new-drive-swap"> <title>Swap su un Nuovo Disco Rigido</title> - <para>Il modo migliore per aggiungere dello swap, ovviamente, è + <para>Il modo migliore per aggiungere dello swap, ovviamente, è usare questa come scusa per aggiungere un altro disco rigido. Puoi - sempre aggiungere un nuovo disco, dopo tutto. Se puoi fare così, + sempre aggiungere un nuovo disco, dopo tutto. Se puoi fare così, vai a rileggere la discussione sullo spazio di swap nella <xref linkend="configtuning-initial"/> del Manuale per alcuni suggerimenti su come organizzare al meglio lo spazio @@ -2594,9 +2594,9 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <sect2 id="nfs-swap"> <title>Swap su NFS</title> - <para>Lo swap su NFS è consigliato solo se non hai un disco locale + <para>Lo swap su NFS è consigliato solo se non hai un disco locale su cui realizzare lo swap. Lo swap via - NFS è limitato dalla larghezza di banda disponibile sulla rete e + NFS è limitato dalla larghezza di banda disponibile sulla rete e aggiunge ulteriore lavoro per il server NFS.</para> </sect2> @@ -2614,7 +2614,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <orderedlist> <listitem><para>Accertati che il tuo file di configurazione del kernel includa il memory disk driver (&man.md.4;). - È di default nel kernel <filename>GENERIC</filename>.</para> + È di default nel kernel <filename>GENERIC</filename>.</para> <programlisting>device md # Memory "disks"</programlisting> </listitem> @@ -2664,18 +2664,18 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <title>Gestione dell'Energia e delle Risorse</title> - <para>È importante utilizzare le risorse hardware + <para>È importante utilizzare le risorse hardware in maniera efficiente. Prima che <acronym>ACPI</acronym> fosse introdotto era difficile e per nulla flessibile per il - sistema operativo gestire l'energia e le proprietà + sistema operativo gestire l'energia e le proprietà termiche del sistema. L'hardware era controllato dal <acronym>BIOS</acronym> e quindi l'utente aveva meno controllo - e visibilità per il settaggio della gestione dell'energia. + e visibilità per il settaggio della gestione dell'energia. Una configurazione limitata era disponibile tramite <emphasis>Advanced Power Management (APM)</emphasis>. - La gestione dell'energia e delle risorse è uno dei concetti + La gestione dell'energia e delle risorse è uno dei concetti fondamentali di un moderno sistema operativo. Per esempio, puoi - far sì che un sistema operativo faccia il monitoraggio dei limiti + far sì che un sistema operativo faccia il monitoraggio dei limiti di sistema (e possibilmente ti avvisi) in caso la temperatura del sistema cresca in maniera incontrollata.</para> @@ -2684,7 +2684,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> maggiori riferimenti per ulteriori letture.</para> <sect2 id="acpi-intro"> - <title>Cos'è ACPI?</title> + <title>Cos'è ACPI?</title> <indexterm> <primary>ACPI</primary> @@ -2694,17 +2694,17 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> </indexterm> <para><acronym>ACPI</acronym> (Advanced Configuration and Power Interface) - è uno standard scritto da un gruppo di venditori per fornire + è uno standard scritto da un gruppo di venditori per fornire un'interfaccia standard per risorse hardware e gestione - dell'energia (da qui il nome). È un elemento + dell'energia (da qui il nome). È un elemento centrale nella <emphasis>configurazione diretta del sistema operativo e nella gestione dell'energia</emphasis>, ad esempio: - fornisce più controllo e flessibilità + fornisce più controllo e flessibilità al sistema operativo (<acronym>OS</acronym>). I sistemi moderni <quote>stressano</quote> i limiti delle interfacce correnti Plug and Play, prima della introduzione - di <acronym>ACPI</acronym>. <acronym>ACPI</acronym> è + di <acronym>ACPI</acronym>. <acronym>ACPI</acronym> è il diretto successore di <acronym>APM</acronym> (Advanced Power Management).</para> </sect2> @@ -2714,58 +2714,58 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <para>La tecnologia <emphasis>Advanced Power Management (APM)</emphasis> controlla l'uso dell'energia di un sistema basandosi sulla sua - attività. Il BIOS APM è fornito dal venditore del sistema - ed è specifico alla piattaforma hardware. Un driver APM nell'OS + attività. Il BIOS APM è fornito dal venditore del sistema + ed è specifico alla piattaforma hardware. Un driver APM nell'OS media l'accesso all'<emphasis>Interfaccia Software APM</emphasis> che permette la gestione dei livelli di energia. APM dovrebbe essere usato per sistemi prodotti nel o prima dell'anno 2000.</para> <para>Ci sono quattro problemi maggiori in APM. Primo, - la gestione dell'energia è fatta dal BIOS (specifico + la gestione dell'energia è fatta dal BIOS (specifico del venditore) e l'OS non ne ha conoscenza. Un esempio - di questo è quando l'utente imposta i valori di pausa + di questo è quando l'utente imposta i valori di pausa per un disco nell'APM BIOS, che quando vengono ecceduti, il BIOS rallenta il disco, senza il consenso dell'OS. Secondo, la logica - di APM è integrata nel BIOS, e opera al di fuori lo scopo + di APM è integrata nel BIOS, e opera al di fuori lo scopo dell'OS. Questo significa che gli utenti possono riparare i problemi nel loro BIOS APM - facendo un flash di una nuova memoria nel ROM; il che è + facendo un flash di una nuova memoria nel ROM; il che è una procedura molto difficile con il pericolo potenziale di lasciare il sistema in uno stato irrecuperabile se fallisce. - Terzo, APM è una tecnologia specifica del venditore - il che significa che c'è un sacco di duplicazione degli + Terzo, APM è una tecnologia specifica del venditore + il che significa che c'è un sacco di duplicazione degli sforzi e bachi trovati nel BIOS di un venditore che non possono essere risolti in altri. In ultima analisi, il BIOS APM non ha abbastanza spazio per implementare una politica - sofisticata, o una che può adattarsi molto bene + sofisticata, o una che può adattarsi molto bene allo scopo della macchina.</para> <para><emphasis>Plug and Play BIOS (PNPBIOS)</emphasis> era inaffidabile - in molte situazioni. PNPBIOS era una tecnologia a 16 bit, così + in molte situazioni. PNPBIOS era una tecnologia a 16 bit, così il sistema operativo doveva usare l'emulazione a 16 bit per <quote>interfacciarsi</quote> con i metodi PNPBIOS.</para> - <para>Il driver <acronym>APM</acronym> di &os; è documentato + <para>Il driver <acronym>APM</acronym> di &os; è documentato nella pagina di manuale &man.apm.4;.</para> </sect2> <sect2 id="acpi-config"> <title>Configurare <acronym>ACPI</acronym></title> - <para>Il driver <filename>acpi.ko</filename> è caricato + <para>Il driver <filename>acpi.ko</filename> è caricato di default all'avvio dal &man.loader.8; e <emphasis>non</emphasis> dovrebbe essere compilato nel kernel. - Il ragionamento dietro a questo è che è più + Il ragionamento dietro a questo è che è più facile lavorare coi moduli, ad esempio se si passa ad un altro <filename>acpi.ko</filename> senza fare un rebuild del kernel. - Questo ha il vantaggio di rendere il testing più facile. - Un altro motivo è che avviare <acronym>ACPI</acronym> - dopo che un sistema è stato riavviato spesso non funziona + Questo ha il vantaggio di rendere il testing più facile. + Un altro motivo è che avviare <acronym>ACPI</acronym> + dopo che un sistema è stato riavviato spesso non funziona bene. Se incontri dei problemi, puoi disabilitare completamente <acronym>ACPI</acronym>. Questo driver non dovrebbe e non - può essere scaricato perchè il bus di sistema + può essere scaricato perchè il bus di sistema lo usa per diverse interazioni hardware. - <acronym>ACPI</acronym> può essere disabilitato + <acronym>ACPI</acronym> può essere disabilitato settando <literal>hint.acpi.0.disabled="1"</literal> in <filename>/boot/loader.conf</filename> o al prompt del &man.loader.8;.</para> @@ -2773,17 +2773,17 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <note> <para><acronym>ACPI</acronym> ed <acronym>APM</acronym> non possono coesistere e dovrebbero essere usati separatamente. - L'ultimo ad essere caricato terminerà se il driver nota che - l'altro è già in funzione.</para> + L'ultimo ad essere caricato terminerà se il driver nota che + l'altro è già in funzione.</para> </note> - <para><acronym>ACPI</acronym> può essere usato per - mettere il sistema in modalità + <para><acronym>ACPI</acronym> può essere usato per + mettere il sistema in modalità sleep con &man.acpiconf.8;, l'opzione <option>-s</option> ed un'opzione <option>1-5</option>. La maggior parte degli utenti avranno bisogno solo di <literal>1</literal> o <literal>3</literal> (sospensione della RAM). L'opzione <literal>5</literal> - farà un morbido shutdown che è la stessa azione + farà un morbido shutdown che è la stessa azione di:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>halt -p</userinput></screen> @@ -2830,7 +2830,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <secondary>problemi</secondary> </indexterm> - <para><acronym>ACPI</acronym> è un modo fondamentalmente + <para><acronym>ACPI</acronym> è un modo fondamentalmente nuovo di utilizzare dispositivi, gestire le risorse elettriche, e fornire accesso standardizzato all'hardware gestito precedentemente dal <acronym>BIOS</acronym>. Si stanno facendo @@ -2841,7 +2841,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> nel sottosistema kernel di &os;, e bachi nell'interprete <acronym>ACPI-CA</acronym> di &intel;.</para> - <para>Questo documento è creato per aiutarti ad assistere + <para>Questo documento è creato per aiutarti ad assistere i manutentori di <acronym>ACPI</acronym> di &os; nell'identificare le cause primarie dei problemi che riscontri e debuggare e sviluppare una soluzione. Grazie per l'attenzione e speriamo di poter @@ -2866,9 +2866,9 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <listitem> <para>Descrizione del comportamento affetto da bachi, inclusi il tipo di sistema ed il modello e tutto quello che fa - sì che il baco appaia. Inoltre, per favore - annotati il più accuratamente possibile quando - il baco è iniziato ad apparire se è nuovo per + sì che il baco appaia. Inoltre, per favore + annotati il più accuratamente possibile quando + il baco è iniziato ad apparire se è nuovo per il tuo sistema.</para> </listitem> @@ -2887,7 +2887,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <listitem> <para>L'output di <command>sysctl hw.acpi</command>. - Anche questo è un buon modo di figurarti + Anche questo è un buon modo di figurarti quali caratteristiche il tuo sistema offre.</para> </listitem> @@ -2896,7 +2896,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <firstterm><acronym>ACPI</acronym> Source Language</firstterm> (<acronym>ASL</acronym>) risiede. <emphasis>Non</emphasis> inviare la <acronym>ASL</acronym> direttamente - alla lista dato che può essere molto grande. Generate + alla lista dato che può essere molto grande. Generate una copia della vostra <acronym>ASL</acronym> eseguendo questo comando:</para> @@ -2916,12 +2916,12 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> chiarissimi, vi chiederemo di sottomettere un <acronym>PR</acronym> attraverso &man.send-pr.1;. Quando si invia un <acronym>PR</acronym>, per favore includete le stesse informazioni - sopracitate. Questo aiuterà a tracciare il problema e + sopracitate. Questo aiuterà a tracciare il problema e risolverlo. Non inviare un <acronym>PR</acronym> senza prima inviare una email a &a.acpi.name;, dato che noi usiamo <acronym>PR</acronym> come promemoria di problemi esistenti, non come meccanismo - di reporting. È probabile che i vostri problemi siano + di reporting. È probabile che i vostri problemi siano stati riportati da qualcun altro prima.</para> </sect2> @@ -2932,7 +2932,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <primary>ACPI</primary> </indexterm> - <para><acronym>ACPI</acronym> è presente su tutti i computer + <para><acronym>ACPI</acronym> è presente su tutti i computer moderni che conformi all'architettura ia32(x86), ia64 (Itanium), e amd64 (AMD). L'intero standard ha molte caratteristiche che includono la gestione della @@ -2943,7 +2943,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> di solito implementa le parti di enumerazione dei bus mentre un laptop potrebbe avere il raffreddamento ed anche il supporto alla gestione della batteria. I laptop hanno anche - sospensioni e riavvii, con la loro complessità + sospensioni e riavvii, con la loro complessità associata.</para> <para>Un sistema <acronym>ACPI</acronym>-compliant ha molte @@ -2964,12 +2964,12 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> per il codice di byte, e modificare i device driver ed il kernel per accettare informazioni dal sottosistema <acronym>ACPI</acronym>. Per &os;, &intel; ha fornito - un interprete (<acronym>ACPI-CA</acronym>) che è + un interprete (<acronym>ACPI-CA</acronym>) che è condiviso fra Linux e NetBSD. Il path al codice - sorgente <acronym>ACPI-CA</acronym> è + sorgente <acronym>ACPI-CA</acronym> è <filename class="directory">src/sys/contrib/dev/acpica</filename>. Il codice che permette ad <acronym>ACPI-CA</acronym> di lavorare - con &os; è in <filename>src/sys/dev/acpica/Osd</filename>. + con &os; è in <filename>src/sys/dev/acpica/Osd</filename>. Finalmente, i driver che implementano vari dispositivi <acronym>ACPI</acronym> si trovano in <filename class="directory">src/sys/dev/acpica</filename>.</para> @@ -2983,7 +2983,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <secondary>problemi</secondary> </indexterm> - <para>Affincè <acronym>ACPI</acronym> funzioni + <para>Affincè <acronym>ACPI</acronym> funzioni correttamente tutte le parti devono funzionare correttamente. Ci sono alcuni problemi comuni, in ordine di frequenza di apparizione, ed alcuni possibili workaround o mezzi @@ -2993,8 +2993,8 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <title>Questioni di Mouse</title> <para>In alcuni casi, ripartire dopo una operazione di - sospensione, fa sì che il mouse non riparta. - Un noto workaround è aggiungere + sospensione, fa sì che il mouse non riparta. + Un noto workaround è aggiungere <literal>hint.psm.0.flags="0x3000"</literal> al file <filename>/boot/loader.conf</filename>. Se questo non funziona allora per favore considera @@ -3010,15 +3010,15 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen> <literal>S1</literal>-<literal>S3</literal> ed un stato di sospensione disco (<literal>STD</literal>), chiamato <literal>S4</literal>. <literal>S5</literal> - è il <quote>soft off</quote> ed è + è il <quote>soft off</quote> ed è il normale stato in cui il tuo sistema - si trova quando è collegato ma non acceso. - <literal>S4</literal> può essere implementato + si trova quando è collegato ma non acceso. + <literal>S4</literal> può essere implementato in due modi separati. <literal>S4</literal> - <acronym>BIOS</acronym> è una + <acronym>BIOS</acronym> è una sospensione <acronym>BIOS</acronym>-assistita da disco. <literal>S4</literal><acronym>OS</acronym> - è implementato direttamente + è implementato direttamente dal sistema operativo.</para> <para>Inizia a controllare @@ -3039,12 +3039,12 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <para>Quando si testa la sospensione/riavvio, inizia con <literal>S1</literal>, se supportato. - È più probabile che funzioni questo stato + È più probabile che funzioni questo stato dato che non richiede molto supporto dal driver. Nessuno ha implementato <literal>S2</literal>, - ma se tu lo hai, è simile a <literal>S1</literal>. - La prossima cosa da provare è <literal>S3</literal>. - Questo è lo stato più profondo + ma se tu lo hai, è simile a <literal>S1</literal>. + La prossima cosa da provare è <literal>S3</literal>. + Questo è lo stato più profondo <acronym>STR</acronym> e richiede molto supporto dal driver per reinizializzare il tuo hardware. Se hai problemi a riavviarlo, sentiti libero @@ -3054,7 +3054,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> di test e di lavoro aggiuntivo.</para> <para>Per aiutare ad isolare il problema, rimuovi quanti - più driver possibile dal tuo kernel. Se funziona, + più driver possibile dal tuo kernel. Se funziona, puoi scoprire quale driver causa il problema caricando dei driver fino a che il problema si ripresenta. Tipicamente i driver binari come @@ -3064,36 +3064,36 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> Se puoi caricare/scaricare driver correttamente, puoi automatizzare questo piazzando i comandi appropriati in <filename>/etc/rc.suspend</filename> e - <filename>/etc/rc.resume</filename>. C'è + <filename>/etc/rc.resume</filename>. C'è un esempio commentato su come caricare e scaricare un driver. Prova a impostare <option>hw.acpi.reset_video</option> a zero - (<literal>0</literal>) se il tuo display è confuso - dopo il riavvio. Prova a impostare valori più lunghi + (<literal>0</literal>) se il tuo display è confuso + dopo il riavvio. Prova a impostare valori più lunghi o corti per <option>hw.acpi.sleep_delay</option> per vedere se aiuta.</para> - <para>Un'altra cosa da provare è caricare una distribuzione + <para>Un'altra cosa da provare è caricare una distribuzione Linux recente con supporto <acronym>ACPI</acronym> e testare il loro supporto sospensione/riavvio sullo stesso hardware. - Se funziona su Linux, è probabile che sia un problema + Se funziona su Linux, è probabile che sia un problema driver relativo a &os; e restringere il campo di indagine su quale - driver causi il problema può aiutare a risolvere + driver causi il problema può aiutare a risolvere il problema. Notate che i manutentori di <acronym>ACPI</acronym> non mantengono altri driver (ad esempio suono, <acronym>ATA</acronym>, - etc.) così ogni lavoro fatto sull'identificazione + etc.) così ogni lavoro fatto sull'identificazione del problema del driver dovrebbe alla fine essere risolto dalla lista &a.current.name; e inviato via mail al manutentore del driver. Se ti senti avventuroso, vai avanti e inizia a porre qualche - &man.printf.3; in un driver che dà problemi per tracciare + &man.printf.3; in un driver che dà problemi per tracciare in quale driver nella sua funzione di resume vada in palla.</para> <para>Alla fine, cerca di disabilitare <acronym>ACPI</acronym> ed ad abilitare <acronym>APM</acronym> invece. Se la sospensione ed il - riavvio funziona con <acronym>APM</acronym>, è meglio che tu + riavvio funziona con <acronym>APM</acronym>, è meglio che tu continui con <acronym>APM</acronym>, specialmente su hardware vecchio - (pre-2000). Ci vuole un pò di tempo per i venditori per + (pre-2000). Ci vuole un pò di tempo per i venditori per ottenere un supporto corretto all'<acronym>ACPI</acronym> e - l'hardware più vecchio è più probabile che abbia + l'hardware più vecchio è più probabile che abbia problemi <acronym>BIOS</acronym> con <acronym>ACPI</acronym>.</para> </sect3> @@ -3114,7 +3114,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> da interrupt persi controllando l'output di <command>vmstat -i</command> e guardando alla linea che riguarda <literal>acpi0</literal>. Se il contatore - sta avanzando più di un paio di secondi per volta, + sta avanzando più di un paio di secondi per volta, hai una tempesta di interrupt. Se il sistema si blocca, cerca di di entrare in <acronym>DDB</acronym> (<keycombo action="simul"><keycap>CTRL</keycap> @@ -3126,7 +3126,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <secondary>disabilitare</secondary> </indexterm> - <para>Il modo migliore in caso di problemi di interrupt è + <para>Il modo migliore in caso di problemi di interrupt è provare a disabilitare il supporto <acronym>APIC</acronym> con <literal>hint.apic.0.disabled="1"</literal> in <filename>loader.conf</filename>.</para> @@ -3137,7 +3137,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <para>I panici sono relativamente rari per <acronym>ACPI</acronym> e sono il primo problema ad essere - corretto. Il primo passo da fare è riprodurre + corretto. Il primo passo da fare è riprodurre il panico (se possibile) ed ottenere un backtrace. Segui l'avvertimento per abilitare <literal>options DDB</literal> e imposta una console seriale (vedi la <xref @@ -3161,7 +3161,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <para>Prima, cerca di impostare <literal>hw.acpi.disable_on_poweroff="0"</literal> in &man.loader.conf.5;. - Questo fa sì che <acronym>ACPI</acronym> abbia disabilitato + Questo fa sì che <acronym>ACPI</acronym> abbia disabilitato alcuni eventi durante il processo di shutdown. Alcuni sistemi hanno bisogno di impostare questo valore a <literal>1</literal> (il default) per la stessa ragione. Questo di solito aggiusta @@ -3176,8 +3176,8 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> (lavorare con un docking station, dispositivi non trovati, ecc.), per favore invia via mail una descrizione anche alla mailing list; comunque, alcune di queste questioni possono essere correlate - a parti del sottosistema <acronym>ACPI</acronym> così - può volerci un pò prima che siano implementate. + a parti del sottosistema <acronym>ACPI</acronym> così + può volerci un pò prima che siano implementate. Per favore sii paziente e preparato a testare le patch che ti vengono inviate.</para> </sect3> @@ -3192,7 +3192,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <secondary>ASL</secondary> </indexterm> - <para>Il più comune problema è il <acronym>BIOS</acronym> + <para>Il più comune problema è il <acronym>BIOS</acronym> di venditori che forniscono bytecode incorretto (o addirittura con bachi). Questo si deduce usualmente da messaggi del kernel come questo:</para> @@ -3206,9 +3206,9 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> altri problemi come lo stato della batteria non funzionante, questi sono un buon inizio per iniziare a cercare problemi in <acronym>AML</acronym>. - Il bytecode, noto come <acronym>AML</acronym>, è compilato da + Il bytecode, noto come <acronym>AML</acronym>, è compilato da un insieme di codici sorgenti chiamato <acronym>ASL</acronym>. - L'<acronym>AML</acronym>, è trovato nella + L'<acronym>AML</acronym>, è trovato nella tabella nota come come <acronym>DSDT</acronym>. Per trovare una copia del tuo <acronym>ASL</acronym> usa &man.acpidump.8;. Dovresti usare entrambe le opzioni <option>-t</option> (mostra i @@ -3217,7 +3217,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> Vedi la sezione <link linkend="ACPI-submitdebug">Fornire Informazione di Debug</link> per un esempio della sintassi.</para> - <para>Il tuo primo controllo che puoi fare è ricompilare + <para>Il tuo primo controllo che puoi fare è ricompilare il tuo <acronym>ASL</acronym> per controllare errori. Possono essere ignorati i 'warning' ma gli errori sono bachi che impediranno all'<acronym>ACPI</acronym> di @@ -3235,25 +3235,25 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <secondary>ASL</secondary> </indexterm> - <para>Alla lunga, il nostro obiettivo è avere + <para>Alla lunga, il nostro obiettivo è avere <acronym>ACPI</acronym> che funzioni per tutti senza intervento. A questo punto, comunque stiamo ancora sviluppando workaround per errori comuni fatti dal venditore del <acronym>BIOS</acronym>. L'interprete µsoft; (<filename>acpi.sys</filename> e - <filename>acpiec.sys</filename>) non è strettamente conforme - agli standard, e così molti venditori + <filename>acpiec.sys</filename>) non è strettamente conforme + agli standard, e così molti venditori <acronym>BIOS</acronym> che testano solo <acronym>ACPI</acronym> sotto &windows; non aggiustano mai il loro <acronym>ASL</acronym>. Vogliamo continuare a identificare e documentare esattamente quali comportamenti non standard sono concessi dall'interprete - µsoft; e replicarlo cosicchè &os; può + µsoft; e replicarlo cosicchè &os; può funzionare senza forzare gli utenti ad usare <acronym>ASL</acronym>. Come workaround e per aiutarci ad identificare il comportamento puoi fissare la <acronym>ASL</acronym> manualmente. Se questo funziona per favore invia un &man.diff.1; del vecchio e del nuovo <acronym>ASL</acronym>, - cosicchè possiamo lavorare attorno al - comportamento bacato di <acronym>ACPI-CA</acronym> e così + cosicchè possiamo lavorare attorno al + comportamento bacato di <acronym>ACPI-CA</acronym> e così rimettere a posto il necessario.</para> <indexterm> @@ -3261,17 +3261,17 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> <secondary>messaggi di errore</secondary> </indexterm> - <para>Qui c'è una lista di messaggi di errori comuni, + <para>Qui c'è una lista di messaggi di errori comuni, le loro cause e come fissarli:</para> <sect3> <title>Dipendenze OS</title> <para>Alcuni <acronym>AML</acronym> assumono che il mondo - consiste di varie versioni &windows;. Puoi far sì che + consiste di varie versioni &windows;. Puoi far sì che &os; simuli qualsiasi <acronym>OS</acronym> per vedere se questo risolve il problema che hai. Un modo facile per sovrascrivere - questo è porre <literal>hw.acpi.osname="Windows 2001"</literal> + questo è porre <literal>hw.acpi.osname="Windows 2001"</literal> in <filename>/boot/loader.conf</filename> o altre stringhe simili che trovi nella <acronym>ASL</acronym>.</para> </sect3> @@ -3303,10 +3303,10 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen> errori (ad esempio valori di Ritorno mancanti) sono automaticamente riaggiustati dall'interprete.</para> - <para><filename>DSDT.aml</filename> è il nome del file + <para><filename>DSDT.aml</filename> è il nome del file di default del comando <command>iasl</command>. Puoi caricare questo invece della copia - difettosa del tuo <acronym>BIOS</acronym> (che è + difettosa del tuo <acronym>BIOS</acronym> (che è ancora presente in memoria) editando il file <filename>/boot/loader.conf</filename> come segue:</para> @@ -3332,29 +3332,29 @@ acpi_dsdt_name="/boot/DSDT.aml"</programlisting> <para>Il driver <acronym>ACPI</acronym> ha una facility di debug molto utile. Permette di specificare un insieme di - sottosistemi come anche un livello di verbosità. + sottosistemi come anche un livello di verbosità. I sottosistemi che desideri debuggare sono specificati come <quote>strati</quote> e sono divisi in componenti <acronym>ACPI-CA</acronym> (ACPI_ALL_COMPONENTS) e supporto hardware <acronym>ACPI</acronym> (ACPI_ALL_DRIVERS). - La verbosità dell'output di debug è specificata + La verbosità dell'output di debug è specificata come <quote>livello</quote> e varia da ACPI_LV_ERROR (riporta solo gli errori) ad ACIP_LV_VERBOSE (tutto). Il <quote>livello</quote> - è una bitmask che fa sì che molte opzioni + è una bitmask che fa sì che molte opzioni possano essere impostate una alla volta, separate da spazi. In pratica, puoi usare una console seriale per loggare - l'output se è così lungo da riempire + l'output se è così lungo da riempire il buffer di messaggi della console. Una lista completa - degli strati individuali e dei livelli è disponibile nella pagina + degli strati individuali e dei livelli è disponibile nella pagina man &man.acpi.4;.</para> - <para>L'output di debug non è abilitato di default. + <para>L'output di debug non è abilitato di default. Per abilitarlo, aggiungi <literal>options ACPI_DEBUG</literal> al tuo file di configurazione del kernel se <acronym>ACPI</acronym> - è compilato nel kernel. Puoi aggiungere + è compilato nel kernel. Puoi aggiungere <literal>ACPI_DEBUG=1</literal> al tuo <filename>/etc/make.conf</filename> per abilitarlo in modo globale. - Se è un modulo, puoi ricompilare soltanto il tuo modulo + Se è un modulo, puoi ricompilare soltanto il tuo modulo <filename>acpi.ko</filename> come segue:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /sys/modules/acpi/acpi @@ -3368,13 +3368,13 @@ make ACPI_DEBUG=1</userinput></screen> Questo esempio abilita i messaggi per tutti i componenti <acronym>ACPI-CA</acronym> e tutti i driver hardware <acronym>ACPI</acronym> (<acronym>CPU</acronym>, - <acronym>LID</acronym>, etc.). Produrrà solo + <acronym>LID</acronym>, etc.). Produrrà solo messaggi di errore, i meno verbosi.</para> <programlisting>debug.acpi.layer="ACPI_ALL_COMPONENENTS ACPI_ALL_DRIVERS" debug.acpi.level="ACPI_LV_ERROR"</programlisting> - <para>Se l'informazione che vuoi ottenere è prodotta da + <para>Se l'informazione che vuoi ottenere è prodotta da un evento specifico (ad esempio, una sospensione ed un riavvio), puoi tralasciare i cambiamenti di <filename>loader.conf</filename> ed invece usare <command>sysctl</command> per specificare lo @@ -3421,7 +3421,7 @@ debug.acpi.level="ACPI_LV_ERROR"</programlisting> <para><ulink url="http://www.cpqlinux.com/acpi-howto.html#fix_broken_dsdt"> Le risorse di debugging di <acronym>DSDT</acronym></ulink>. - (Usa Compaq come esempio ma è sempre utile.)</para> + (Usa Compaq come esempio ma è sempre utile.)</para> </listitem> </itemizedlist> </sect2> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml index c8aaaeb562..6c9caf1ad3 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml @@ -24,12 +24,12 @@ <sect1 id="desktop-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>FreeBSD può far girare una gran varietà di applicazioni + <para>FreeBSD può far girare una gran varietà di applicazioni desktop, come ad esempio browser per la navigazione ed editor di testi. La maggior parte di questi sono disponibili in pacchetti o possono essere automaticamente installati dalla collezione di port. Molti nuovi utenti si aspettano di trovare questo tipo di applicazioni nei loro - desktop. Questo capitolo ti mostrerà come installare alcune + desktop. Questo capitolo ti mostrerà come installare alcune popolari applicazioni desktop, dai package o dalla collezione dei port.</para> @@ -40,15 +40,15 @@ troppo lungo, puoi installare la maggior parte dei programmi della collezione dei port da pacchetti precompilati.</para> - <para>Visto che FreeBSD è compatibile con i binari di Linux, molte + <para>Visto che FreeBSD è compatibile con i binari di Linux, molte applicazione originariamente scritte per Linux sono disponibili - per il tuo desktop. È fortemente raccomandata la lettura del + per il tuo desktop. È fortemente raccomandata la lettura del <xref linkend="linuxemu"/> prima di installare qualsiasi applicazione per Linux. La maggior parte dei port che sfruttano la - compatibilità con Linux iniziano con <quote>linux-</quote>. + compatibilità con Linux iniziano con <quote>linux-</quote>. Ricordatelo quando cerchi un port in particolare, per esempio con &man.whereis.1;. Nella parte seguente, si presuppone che tu abbia - installato il supporto per la compatibilità con i binari di Linux + installato il supporto per la compatibilità con i binari di Linux prima di installare qualsiasi applicazione per Linux.</para> <para>Queste sono le categorie software trattate in questo capitolo:</para> @@ -62,7 +62,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>Produttività (come ad es. + <para>Produttività (come ad es. <application>KOffice</application>, <application>AbiWord</application>, <application>The GIMP</application>, @@ -165,7 +165,7 @@ <entry>Versione FreeBSD e versione per Linux. La versione per Linux ha come dipendenze la - Compatibilità binaria con Linux e + Compatibilità binaria con Linux e <application>linux-openmotif</application></entry> </row> @@ -199,7 +199,7 @@ <primary><application>Mozilla</application></primary> </indexterm> - <para><application>Mozilla</application> è un browser moderno, + <para><application>Mozilla</application> è un browser moderno, stabile, e completamente supportato da FreeBSD: tra le caratteristiche un motore di visualizzazione di pagine che segue completamente lo standard HTML; ha inoltre un lettore di mail e news. Presenta anche un @@ -208,24 +208,24 @@ le somiglianze con la suite <application>Communicator</application>, in quanto entrambi i browser condividono parte dello sviluppo.</para> - <para>Su macchine lente, con una velocità di CPU minore di 233MHz o + <para>Su macchine lente, con una velocità di CPU minore di 233MHz o con meno di 64MB di RAM, <application>Mozilla</application> potrebbe utilizzare troppe risorse per essere eseguito al meglio. Potresti invece dare un'occhiata al browser - <application>Opera</application> descritto poco più avanti + <application>Opera</application> descritto poco più avanti in questo capitolo.</para> <para>Se non puoi o non vuoi compilare <application>Mozilla</application>, per qualsiasi ragione, il FreeBSD - GNOME team l'ha già fatto per te. Devi solo installare + GNOME team l'ha già fatto per te. Devi solo installare il pacchetto dalla rete con:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r mozilla</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile, e hai abbastanza tempo + <para>Se il pacchetto non è disponibile, e hai abbastanza tempo e spazio su disco, puoi prelevare i sorgenti di <application>Mozilla</application>, compilarli e installarli - sul tuo sistema. Questo può essere fatto con:</para> + sul tuo sistema. Questo può essere fatto con:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/www/mozilla</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> @@ -257,14 +257,14 @@ <primary><application>Firefox</application></primary> </indexterm> - <para><application>Firefox</application> è il browser + <para><application>Firefox</application> è il browser di nuova generazione basato sul codice di <application>Mozilla</application>. - <application>Mozilla</application> è una suite di + <application>Mozilla</application> è una suite di applicazioni completa, includendo un browser, un client di posta elettronica, un client per chat e altro ancora. - <application>Firefox</application> è solo un browser, - e ciò lo rende di piccole dimensioni e veloce.</para> + <application>Firefox</application> è solo un browser, + e ciò lo rende di piccole dimensioni e veloce.</para> <para>Installa il package con:</para> @@ -283,7 +283,7 @@ <note> <para>In questa sezione e nella prossima, si presuppone che <application>Firefox</application> o - <application>Mozilla</application> siano già + <application>Mozilla</application> siano già installati.</para> </note> @@ -307,7 +307,7 @@ <para>Avvia il tuo browser, digita <literal>about:plugins</literal> nella barra degli indirizzi e premi - <keycap>Invio</keycap>. Verrà visualizzata una pagina con + <keycap>Invio</keycap>. Verrà visualizzata una pagina con un riepilogo dei plugin installati, tra i quali dovrebbe comparire il plugin di <application>&java;</application>. Se questo non accade, come <username>root</username>, @@ -322,7 +322,7 @@ <sect2 id="moz-flash-plugin"> <title>Firefox, Mozilla e il plugin &flash; della ¯omedia;</title> - <para>Il plugin &flash; della ¯omedia; non è disponibile + <para>Il plugin &flash; della ¯omedia; non è disponibile per &os;. Tuttavia, esiste uno strato applicativo (wrapper) per eseguire una versione Linux del plugin. Questo wrapper inoltre supporta i plugin &adobe; &acrobat;, il plugin &realplayer; e @@ -331,13 +331,13 @@ <para>Installa il port <filename role="package">www/linuxpluginwrapper</filename>. Questo port richiede <filename - role="package">emulators/linux_base</filename> che è un + role="package">emulators/linux_base</filename> che è un port di notevoli dimensioni. Segui le istruzioni a video per inizializzare correttamente il tuo <filename>/etc/libmap.conf</filename>! Esempi di configurazione sono installati nella directory <filename>/usr/local/share/examples/linuxpluginwrapper/</filename>.</para> - <para>Il prossimo passo è installare il port <filename + <para>Il prossimo passo è installare il port <filename role="package">www/linux-flashplugin7</filename>. Quando hai installato il plugin, avvia il tuo browser, digita <literal>about:plugins</literal> nella barra degli indirizzi e premi @@ -369,12 +369,12 @@ <primary><application>Opera</application></primary> </indexterm> - <para><application>Opera</application> è un browser - pieno di funzionalità, basato sugli standard attuali. + <para><application>Opera</application> è un browser + pieno di funzionalità, basato sugli standard attuali. Tra le altre cose include un client di posta, di news, un client IRC e un lettore RSS/Atom. - <application>Opera</application> è relativamente leggero - e molto veloce. È disponibile in due versioni: una + <application>Opera</application> è relativamente leggero + e molto veloce. È disponibile in due versioni: una <quote>nativa</quote> per FreeBSD e una che gira sotto emulazione Linux.</para> @@ -383,7 +383,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r opera</userinput></screen> - <para>Alcuni siti FTP non hanno tutti i pacchetti, ma è possibile + <para>Alcuni siti FTP non hanno tutti i pacchetti, ma è possibile ottenere <application>Opera</application> con la collezione dei port digitando:</para> @@ -394,7 +394,7 @@ <application>Opera</application>, sostituisci <literal>linux-opera</literal> al posto di <literal>opera</literal> nell'esempio sopra. La versione Linux - è utile in situazioni che richiedono l'uso di plugin + è utile in situazioni che richiedono l'uso di plugin che sono disponibili solo per Linux, come ad esempio <application>Adobe &acrobat.reader;</application>. In tutti gli altri casi, le versioni per FreeBSD e Linux dovrebbero funzionare all stesso modo.</para> @@ -408,11 +408,11 @@ </indexterm> <para><application>Konqueror</application> fa parte di - <application>KDE</application> ma è anche possibile usarlo senza + <application>KDE</application> ma è anche possibile usarlo senza <application>KDE</application> installando <filename role="package">x11/kdebase3</filename>. - <application>Konqueror</application> è molto più che - un browser, è anche un file manager e un lettore + <application>Konqueror</application> è molto più che + un browser, è anche un file manager e un lettore multimediale.</para> <para>Esistono alcuni plugin per <application>Konqueror</application>, @@ -423,20 +423,20 @@ <application>&flash;</application>; un <quote>How To</quote> per ottenere supporto a <application>&flash;</application> con <application>Konqueror</application> - è disponibile al link <ulink + è disponibile al link <ulink url="http://freebsd.kde.org/howto.php"></ulink>.</para> </sect2> </sect1> <sect1 id="desktop-productivity"> - <title>Produttività</title> + <title>Produttività</title> - <para>Quando si parla di produttività, i nuovi utenti spesso cercano + <para>Quando si parla di produttività, i nuovi utenti spesso cercano un buon pacchetto office o un facile e completo editor di testi. - Non ci sono applicativi di produttività di default, mentre alcuni + Non ci sono applicativi di produttività di default, mentre alcuni <link linkend="x11-wm">ambienti desktop</link> come <application>KDE</application> sono muniti di un pacchetto office. - FreeBSD dispone di tutto ciò che è necessario, + FreeBSD dispone di tutto ciò che è necessario, indipendentemente dal tuo ambiente desktop.</para> <para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para> @@ -512,13 +512,13 @@ <secondary><application>KOffice</application></secondary> </indexterm> - <para>La comunità KDE ha fornito il suo ambiente desktop - di un pacchetto office che può essere usato all'esterno + <para>La comunità KDE ha fornito il suo ambiente desktop + di un pacchetto office che può essere usato all'esterno dell'ambiente <application>KDE</application>. Questo include le quattro principali componenti che sono presenti nelle altre principale suite di office. - <application>KWord</application> è l'editor di testi, - <application>KSpread</application> è il foglio di calcolo + <application>KWord</application> è l'editor di testi, + <application>KSpread</application> è il foglio di calcolo elettronico, <application>KPresenter</application> gestisce presentazioni a slide e <application>Kontour</application> ti permette di disegnare documenti grafici.</para> @@ -532,7 +532,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r koffice</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi usare la collezione + <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi usare la collezione dei port. Per esempio, per installare <application>KOffice</application> per <application>KDE3</application>, digita:</para> @@ -548,25 +548,25 @@ <primary><application>AbiWord</application></primary> </indexterm> - <para><application>AbiWord</application> è un editor di testi + <para><application>AbiWord</application> è un editor di testi gratuito simile in aspetto e non solo a <application>µsoft; Word</application>. - È adatto per la digitazione di documenti, lettere, reports, - appunti e così via. È molto veloce, contiene molte - funzioni, ed è molto facile da usare.</para> + È adatto per la digitazione di documenti, lettere, reports, + appunti e così via. È molto veloce, contiene molte + funzioni, ed è molto facile da usare.</para> - <para><application>AbiWord</application> può importare ed esportare + <para><application>AbiWord</application> può importare ed esportare file di molti tipi, compreso alcuni formati proprietari come i <filename>.doc</filename> di µsoft;.</para> - <para><application>AbiWord</application> è disponibile come + <para><application>AbiWord</application> è disponibile come package. Puoi installarlo digitando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r abiword</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi recuperarlo dalla + <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi recuperarlo dalla collezione dei port. La collezione dei port dovrebbe essere molto - più aggiornata. Puoi fare come segue:</para> + più aggiornata. Puoi fare come segue:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/abiword</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> @@ -580,14 +580,14 @@ </indexterm> <para>Per il disegno o il ritocco delle immagini, - <application>GIMP</application> è un programma di + <application>GIMP</application> è un programma di manipolazione immagini molto sofisticato. - Può essere usato come un semplice + Può essere usato come un semplice programma di disegno o come un programma di foto-ritocco professionale. Supporta un grande numero di plug-in, funzioni e un'interfaccia di scripting. - <application>GIMP</application> può leggere e scrivere - una enorme quantità di formati di file. + <application>GIMP</application> può leggere e scrivere + una enorme quantità di formati di file. Offre supporto di interfacce per scanner o tavolette.</para> <para>Puoi installare il pacchetto con il seguente @@ -614,7 +614,7 @@ di <application>GIMP</application> in <filename role="package">graphics/gimp-devel</filename>. La versione in formato HTML del - <application>Manuale di Gimp</application> è disponibile in + <application>Manuale di Gimp</application> è disponibile in <filename role="package">graphics/gimp-manual-html</filename>.</para> </note> </sect2> @@ -632,21 +632,21 @@ <para><application>OpenOffice.org</application> unisce tutte le applicazioni necessarie in un completo pacchetto office di - produttività personale: un editor di testi, un foglio di calcolo, + produttività personale: un editor di testi, un foglio di calcolo, un software per le presentazioni e uno di disegno. La sua interfaccia - utente è molto simile alle altre suite di office, può + utente è molto simile alle altre suite di office, può inoltre importare ed esportare file in diversi popolari formati. - È disponibile in un gran numero di differenti lingue - — l'internazionalizzazione è stata estesa alle interfacce, + È disponibile in un gran numero di differenti lingue + — l'internazionalizzazione è stata estesa alle interfacce, ai correttori ortografici, e ai dizionari.</para> <para>L'editor di testi di <application>OpenOffice.org</application> usa come formato di file - nativo il formato XML per incrementare la portabilità e la - flessibilità. Il foglio di calcolo elettronico incorpora un - linguaggio per le macro che può essere interfacciato con + nativo il formato XML per incrementare la portabilità e la + flessibilità. Il foglio di calcolo elettronico incorpora un + linguaggio per le macro che può essere interfacciato con un database esterno. - <application>OpenOffice.org</application> è stabile e + <application>OpenOffice.org</application> è stabile e e gira nativamente sotto &windows;, &solaris;, Linux, FreeBSD, e &macos; X. Altre informazioni riguardo <application>OpenOffice.org</application> possono essere trovate sul @@ -677,13 +677,13 @@ <screen>&prompt.user; <userinput>openoffice.org</userinput></screen> <note> - <para>Al primo avvio ti verrano poste alcune questioni e verrà + <para>Al primo avvio ti verrano poste alcune questioni e verrà creata la cartella <filename>.openoffice.org2</filename> nella tua directory home.</para> </note> <para>Se il pacchetto <application>OpenOffice.org</application> - non è disponibile hai ancora la possibilità di compilare il + non è disponibile hai ancora la possibilità di compilare il port. Come sempre, devi tenere presente che necessiterai di molto spazio nel tuo hard disk e di molto tempo per la compilazione.</para> @@ -699,13 +699,13 @@ <para>Sostituisci <replaceable>il_tuo_linguaggio</replaceable> con il codice ISO-code corretto. Una lista di codici di linguaggi supportati - è disponibile nel file + è disponibile nel file <filename>files/Makefile.localized</filename>, posto nella directory del port.</para> </note> - <para>Fatto ciò, - <application>OpenOffice.org</application> può essere avviato con + <para>Fatto ciò, + <application>OpenOffice.org</application> può essere avviato con il comando:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>openoffice.org</userinput></screen> @@ -716,7 +716,7 @@ <title>Visualizzatori di Documenti</title> <para>Alcuni nuovi formati di documenti hanno recentemente guadagnato - popolarità dall'avvento di &unix;; i visualizzatori standard + popolarità dall'avvento di &unix;; i visualizzatori standard che richiedono potrebbero non essere inclusi nel sistema base. Vedremo come installare questi visualizzatori in questa sezione.</para> @@ -744,7 +744,7 @@ <entry>leggero</entry> - <entry>Supporto per la compatibilità per i binari + <entry>Supporto per la compatibilità per i binari Linux</entry> </row> @@ -795,10 +795,10 @@ <para>Molti documenti sono ora distribuiti come documenti in PDF, che significa <quote>Portable Document Format</quote>. Uno - dei visualizzatori raccomandati per file di questo tipo è + dei visualizzatori raccomandati per file di questo tipo è <application>&acrobat.reader;</application>, rilasciato da Adobe - per Linux. Visto che FreeBSD può eseguire binari per Linux, - è disponibile anche per FreeBSD.</para> + per Linux. Visto che FreeBSD può eseguire binari per Linux, + è disponibile anche per FreeBSD.</para> <para>Per installare <application>&acrobat.reader; 7</application> dalla collezione dei port, digita:</para> @@ -806,7 +806,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/print/acroread7</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> - <para>Il package non è disponibile a causa di restrizioni + <para>Il package non è disponibile a causa di restrizioni di licenza.</para> </sect2> @@ -825,11 +825,11 @@ <secondary>visualizzatore</secondary> </indexterm> - <para><application>gv</application> è un visualizzatore per file + <para><application>gv</application> è un visualizzatore per file &postscript; e PDF. Era originariamente basato su - <application>ghostview</application> ma ha un look più gradevole - grazie alle librerie <application>Xaw3d</application>. È - veloce e l'interfaccia è pulita. <application>gv</application> + <application>ghostview</application> ma ha un look più gradevole + grazie alle librerie <application>Xaw3d</application>. È + veloce e l'interfaccia è pulita. <application>gv</application> ha molte funzioni, come orientamento, dimensione del foglio, scala, o antialias. Molte di queste operazioni possono essere eseguite sia dalla tastiera che dal mouse.</para> @@ -858,9 +858,9 @@ </indexterm> <para>Se vuoi un piccolo visualizzatore di PDF per FreeBSD, - <application>Xpdf</application> è un leggero ed + <application>Xpdf</application> è un leggero ed efficiente visualizzatore. Ha bisogno di veramente poche risorse ed - è molto stabile. Usa i font standard di X e non ha bisogno di + è molto stabile. Usa i font standard di X e non ha bisogno di <application>&motif;</application> o di altri toolkit di X.</para> <para>Per installare il pacchetto <application>Xpdf</application> @@ -868,7 +868,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r xpdf</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare + <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare la collezione dei port digita:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/xpdf</userinput> @@ -876,7 +876,7 @@ <para>Una volta completata l'installazione, puoi avviare <application>Xpdf</application> e puoi usare il tasto destro del mouse - per visualizzare il menù.</para> + per visualizzare il menù.</para> </sect2> <sect2> @@ -886,13 +886,13 @@ <primary><application>GQview</application></primary> </indexterm> - <para><application>GQview</application> è un manager di immagini. + <para><application>GQview</application> è un manager di immagini. Puoi visualizzare un file con un solo click, avviare un editor esterno, visualizzare l'anteprima e molto altro. Consente inoltre di visualizzare l'anteprima delle immagini come diapositive ed alcune basilari operazioni sui file. Puoi gestire le tue collezioni di immagini e trovare facilmente i duplicati. - <application>GQview</application> può lavorare in modalità + <application>GQview</application> può lavorare in modalità full-screen e ha il supporto internazionale.</para> <para>Se vuoi installare il pacchetto @@ -900,7 +900,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r gqview</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare la + <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare la collezione di port digita:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/gqview</userinput> @@ -914,7 +914,7 @@ <para>Se per qualsiasi ragione vorresti gestire il tuo bilancio personale sul tuo desktop FreeBSD, ci sono alcune applicazioni potenti e facili da usare pronti per essere installate. Alcuni di questi sono - compatibili con i formati di file più utilizzati, come ad esempio + compatibili con i formati di file più utilizzati, come ad esempio i formati usati da <application><trademark class="registered">Quicken</trademark></application> o <application>Excel</application> per i documenti.</para> @@ -986,19 +986,19 @@ <primary><application>GnuCash</application></primary> </indexterm> - <para><application>GnuCash</application> è parte del progetto + <para><application>GnuCash</application> è parte del progetto di <application>GNOME</application> per mettere a disposizione degli utenti finali applicazioni facili da usare e potenti. Con <application>GnuCash</application>, puoi tenere traccie delle tue spese e dei tuoi guadagni, del conto - bancario, o delle tue attività. Dispone di una interfaccia + bancario, o delle tue attività. Dispone di una interfaccia intuitiva pur rimanendo molto professionale.</para> <para><application>GnuCash</application> dispone di un ottimo registro, un sistema di account gerarchico, molte combinazioni di - scelta rapida e tecniche di auto completamento. Può dividere - una transazione singola in molte parti più dettagliate. - <application>GnuCash</application> può importare e unire + scelta rapida e tecniche di auto completamento. Può dividere + una transazione singola in molte parti più dettagliate. + <application>GnuCash</application> può importare e unire i file QIF di <application>Quicken</application>. Gestisce inoltre diversi formati esteri di valuta e data.</para> @@ -1007,7 +1007,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r gnucash</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la + <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la collezione dei port:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/finance/gnucash</userinput> @@ -1025,12 +1025,12 @@ <secondary><application>Gnumeric</application></secondary> </indexterm> - <para><application>Gnumeric</application> è un programma per + <para><application>Gnumeric</application> è un programma per foglio di calcolo elettronico, fa parte dell'ambiente desktop <application>GNOME</application>. Dispone di molti automatismi utili, <quote>auto completamento</quote> in base al formato della cella con un sistema di formattazione - automatica per molte operazioni. Può importare i files in un + automatica per molte operazioni. Può importare i files in un gran numero di formati popolari come quelli di <application>Excel</application>, <application>Lotus 1-2-3</application>, o <application>Quattro @@ -1065,19 +1065,19 @@ <secondary><application>Abacus</application></secondary> </indexterm> - <para><application>Abacus</application> è un programma per + <para><application>Abacus</application> è un programma per foglio di calcolo leggero e facile da usare. Include molte funzioni utili in molti campi diversi come ad esempio in statistica, finanza, e - matematica. Può importare ed esportare i file in formato + matematica. Può importare ed esportare i file in formato <application>Excel</application>. <application>Abacus</application> - può esportare anche in formato &postscript;.</para> + può esportare anche in formato &postscript;.</para> <para>Per installare <application>Abacus</application> come pacchetto digitare:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r abacus</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi utilizzare la + <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi utilizzare la collezione dei port digitando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/deskutils/abacus</userinput> @@ -1095,18 +1095,18 @@ <secondary><application>KMyMoney</application></secondary> </indexterm> - <para><application>KMyMoney</application> è un gestore + <para><application>KMyMoney</application> è un gestore delle finanze personali sviluppato per <application>KDE</application>. <application>KMyMoney</application> intende - fornire ed incorporare tutte quelle funzionalità importanti che + fornire ed incorporare tutte quelle funzionalità importanti che si possono trovare nelle applicazioni commerciali di gestione delle finanze personali. Inoltre tra le sue - caratteristiche pone in risalto la facilità di utilizzo - e la caratteristica contabilità di credito e debito. + caratteristiche pone in risalto la facilità di utilizzo + e la caratteristica contabilità di credito e debito. <application>KMyMoney</application> importa file dello standard Quicken Interchange Format (QIF), traccia investimenti, gestisce valute multiple, e fornisce molti report. - Tramite un plugin separato è anche possibile importare formati + Tramite un plugin separato è anche possibile importare formati OFX.</para> <para>Per installare <application>KMyMoney</application> come un @@ -1114,7 +1114,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r kmymoney2</userinput></screen> - <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la collezione + <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la collezione dei port:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/finance/kmymoney2</userinput> @@ -1125,14 +1125,14 @@ <sect1 id="desktop-summary"> <title>Sommario</title> - <para>Anche se FreeBSD è molto popolare tra gli ISP per le sue - performance e la sua stabilità, è completamente + <para>Anche se FreeBSD è molto popolare tra gli ISP per le sue + performance e la sua stabilità, è completamente pronto ad essere usato come desktop per l'utilizzo quotidiano. Con diverse migliaia di applicazioni disponibili sotto forma di <ulink url="http://www.FreeBSD.org/where.html">pacchetti</ulink> o <ulink url="http://www.FreeBSD.org/ports/index.html">port</ulink>, puoi avere un desktop perfetto che soddisfi tutte le tue - necessità.</para> + necessità.</para> <para>Qui di seguito un piccolo riassunto delle applicazioni trattate in questo capitolo:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml index e4ca5fc8ea..0b0f92164b 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml @@ -11,30 +11,30 @@ <para>Il rapido sviluppo di FreeBSD rende la carta stampata un mezzo non pratico per poterne seguire l'evoluzione. Le risorse in rete sono il - migliore, se non l'unico, modo per tenersi informati sulle novità di + migliore, se non l'unico, modo per tenersi informati sulle novità di questo sistema. - Dal momento che FreeBSD è il prodotto del lavoro di volontari, la - comunità degli utenti generalmente si presta anche ad una funzione di + Dal momento che FreeBSD è il prodotto del lavoro di volontari, la + comunità degli utenti generalmente si presta anche ad una funzione di <quote>supporto tecnico</quote> di varia natura, con l'email e le news - USENET come il mezzo più efficace per entrare in contatto con - queste comunità.</para> + USENET come il mezzo più efficace per entrare in contatto con + queste comunità.</para> - <para>I più frequentati punti di ritrovo della comunità + <para>I più frequentati punti di ritrovo della comunità FreeBSD sono esposti di seguito. Se aveste conoscenza di altre risorse non menzionate in questa sede, vi preghiamo di darne informazione a - &a.doc; cosicchè possano essere incluse.</para> + &a.doc; cosicchè possano essere incluse.</para> <sect1 id="eresources-mail"> <title>Mailing Lists</title> - <para>Anche se molti sviluppatori di FreeBSD leggono USENET, non può + <para>Anche se molti sviluppatori di FreeBSD leggono USENET, non può esservi garanzia di ottenere risposta alle proprie domande in tempi brevi - (e in generale non può esservi garanzia di ottenere alcuna + (e in generale non può esservi garanzia di ottenere alcuna risposta) semplicemente scrivendo ad uno dei mail-group di <literal>comp.unix.bsd.freebsd.*</literal>. Indirizzando i propri messaggi alla mailing list appropriata si - raggiungerà una audience più concentrata ed informata, - permettendo risposte più precise (o quanto meno più + raggiungerà una audience più concentrata ed informata, + permettendo risposte più precise (o quanto meno più sollecite).</para> <para>Gli argomenti delle varie liste sono elencati all'inizio del @@ -47,7 +47,7 @@ come mezzo efficace di comunicazione per il progetto.</para> <note> - <para><emphasis>Se vuoi verificare la tua abilità nel spedire + <para><emphasis>Se vuoi verificare la tua abilità nel spedire alle liste di &os;, manda un messaggio testuale a &a.test.name;.</emphasis> Per favore non mandare messaggi di prova a altre liste.</para> @@ -130,7 +130,7 @@ <row> <entry>&a.chat.name;</entry> - <entry>Argomenti non-tecnici di interesse della comunità + <entry>Argomenti non-tecnici di interesse della comunità FreeBSD</entry> </row> @@ -150,7 +150,7 @@ <row> <entry>&a.jobs.name;</entry> - <entry>Opportunità di lavoro e consulenza + <entry>Opportunità di lavoro e consulenza relative a FreeBSD</entry> </row> @@ -191,7 +191,7 @@ <para><emphasis>Liste tecniche:</emphasis> le seguenti liste sono a carattere tecnico. Dovreste leggere attentamente gli argomenti elencati - di seguito prima di unirvi o spedirvi mail, poichè ci sono + di seguito prima di unirvi o spedirvi mail, poichè ci sono strette linee di condotta per il loro uso ed il loro contenuto.</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -329,7 +329,7 @@ <entry>&a.eol.name;</entry> <entry>Supporto per il software relativo a FreeBSD che - non è più supportato dal progetto + non è più supportato dal progetto FreeBSD.</entry> </row> @@ -544,7 +544,7 @@ <row> <entry>&a.qa.name;</entry> - <entry>Discussione su certificati di qualità, solitamente + <entry>Discussione su certificati di qualità, solitamente sotto una release</entry> </row> @@ -644,10 +644,10 @@ </informaltable> <para><emphasis>Liste limitate:</emphasis> Le seguenti liste sono adatte - ad un audience più specializzata (ed esigente) e probabilmente - non sono di interesse del pubblico generico. È inoltre buona + ad un audience più specializzata (ed esigente) e probabilmente + non sono di interesse del pubblico generico. È inoltre buona norma frequentare le liste tecniche prima di unirsi ad una di queste - liste così da comprendere l'etichetta di comunicazione + liste così da comprendere l'etichetta di comunicazione richiesta.</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -769,17 +769,17 @@ <para>Per mandare un messaggio ad una lista basta inviare una mail a <email><replaceable>listname</replaceable>@FreeBSD.org</email>. - Sarà poi redisribuita a tutti i membri della lista.</para> + Sarà poi redisribuita a tutti i membri della lista.</para> <para>Per disiscriverti da una lista, clicca sull'URL che trovi in fondo - a ogni email ricevuta dalla lista. È anche possibile inviare + a ogni email ricevuta dalla lista. È anche possibile inviare un'email a <email><replaceable>listname</replaceable>-unsubscribe@FreeBSD.org</email> per disiscriverti.</para> <para>A costo di ripeterci, vorremmo che i membri della lista tecnica tenessero la discussione su un tono tecnico. Se sei solo - interessato ad annunci importanti, allora è preferibile che + interessato ad annunci importanti, allora è preferibile che ti iscrivi alla &a.announce;, creata apposta per traffico non frequente.</para> </sect2> @@ -789,13 +789,13 @@ <para><emphasis>Tutte</emphasis> le mailing list FreeBSD hanno alcune regole base che tutti gli utenti devono seguire. La mancata aderenza - a queste regole comporterà due (2) avvisi scritti dal PostMaster + a queste regole comporterà due (2) avvisi scritti dal PostMaster FreeBSD <email>postmaster@FreeBSD.org</email>, dopo dei quali, - ad una terza trasgressione, il membro sarà espulso da tutte - le mailing list di FreeBSD e gli sarà impedita qualsiasi futura + ad una terza trasgressione, il membro sarà espulso da tutte + le mailing list di FreeBSD e gli sarà impedita qualsiasi futura iscrizione. Siamo mortificati del fatto che queste regole e misure siano necessarie, ma al giorno d'oggi Internet - è diventato, a quanto pare, un'ambiente alquanto disordinato, e + è diventato, a quanto pare, un'ambiente alquanto disordinato, e molti paiono scordarsi di quanto siano fragili alcuni suoi meccanismi.</para> @@ -804,24 +804,24 @@ <itemizedlist> <listitem> <para>L'argomento di ogni messaaggio dovrebbe aderire all'argomento - della lista a cui è inviato, ad esempio se la lista è + della lista a cui è inviato, ad esempio se la lista è a carattere tecnico, i vostri messaggi dovrebbero contenere discussioni tecniche. Chiacchiericci continui ed irrilevanti vanno a discapito del valore della lista per tutti i suoi membri e non saranno tollerati. Per discussioni libere senza restrizioni sull'argomento, la &a.chat; - è liberamente fruibile e dovrebbe essere usata per + è liberamente fruibile e dovrebbe essere usata per questo.</para> </listitem> <listitem> - <para>Non bisognerebbe scrivere a più di due mailing list, + <para>Non bisognerebbe scrivere a più di due mailing list, ed anche a due solo e soltanto se un motivo reale e concreto esiste. - Per molte liste, esiste già un grande traffico di messaggi - che si sovrappongono ed eccetto per i mix più esoterici (ad - esempio <quote>-stable & -scsi</quote>), non c'è alcun - motivo di scrivere a più di una lista alla volta. - Se un messaggio è inviato in modo tale che molte mailing list + Per molte liste, esiste già un grande traffico di messaggi + che si sovrappongono ed eccetto per i mix più esoterici (ad + esempio <quote>-stable & -scsi</quote>), non c'è alcun + motivo di scrivere a più di una lista alla volta. + Se un messaggio è inviato in modo tale che molte mailing list appaiono nella linea <literal>Cc</literal>, allora la linea <literal>Cc</literal> dovrebbe essere suddivisa prima di inviare nuovi messaggi. <emphasis>Voi siete del tutto responsabili per @@ -843,10 +843,10 @@ </listitem> <listitem> - <para>Pubblicità di prodotti non-FreeBSD è altamente - proibita e comportertà un'espulsione immediata - se è chiaro che il trasgressore sta inviando - pubblicità spam.</para> + <para>Pubblicità di prodotti non-FreeBSD è altamente + proibita e comportertà un'espulsione immediata + se è chiaro che il trasgressore sta inviando + pubblicità spam.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -868,7 +868,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Andrew File System</emphasis></para> - <para>Questa è la lista per le discussioni sul porting e + <para>Questa è la lista per le discussioni sul porting e l'uso dell' AFS da CMU/Transarc.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -879,12 +879,12 @@ <listitem> <para><emphasis>Eventi importanti/pietre miliari</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per le persone interessate + <para>Questa è la mailing list per le persone interessate soltanto in annunci occasionali di eventi significativi riguardanti FreeBSD. Contiene annunci riguardo snapshots e altre release. Contiene - annunci su nuove potenzialità di FreeBSD. Può - contenere richieste di volontari etc. È una mailing list + annunci su nuove potenzialità di FreeBSD. Può + contenere richieste di volontari etc. È una mailing list dal poco traffico, strettamente regolata.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -896,7 +896,7 @@ <para><emphasis>Discussione sull'architettura e la progettazione</emphasis></para> - <para>Questa lista è per la discussione dell'architettura + <para>Questa lista è per la discussione dell'architettura FreeBSD. I messaggi saranno mantenuti strettamente tecnici di natura. Esempi di possibili argomenti:</para> @@ -932,19 +932,19 @@ <listitem> <para><emphasis>Progetto di audit del sorgente</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per il progetto di audit del + <para>Questa è la mailing list per il progetto di audit del codice FreeBSD. Anche se in origine era intesa per cambiamenti relativi alla sicurezza, le sue caratteristiche sono state estese per includere ogni cambiamento al codice.</para> - <para>Questa lista è piena di discussioni di patch, e + <para>Questa lista è piena di discussioni di patch, e probabilmente di non grandissimo interesse per l'utente medio FreeBSD. Discussioni sulla sicurezza non relative ad una particolare modifica del codice si tengono in FreeBSD-security. Nel frattempo tutti gli svilupatori sono incoraggiati a spedire le proprie patch a questa lista per correzioni, specialmente se - toccano parte del sistema dove un bug può influenzare - negativamente l'integrità del sistema.</para> + toccano parte del sistema dove un bug può influenzare + negativamente l'integrità del sistema.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -959,7 +959,7 @@ <application>binup</application>. Sono consentite questioni di design, dettagli di implementazione, patch, report di bug, report di status, richieste di feature, - log delle modifiche, e tutto ciò che riguardi + log delle modifiche, e tutto ciò che riguardi <application>binup</application>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -970,7 +970,7 @@ <listitem> <para><emphasis>&bluetooth; su FreeBSD</emphasis></para> - <para>Questo è il forum dove si riuniscono gli utenti &bluetooth; + <para>Questo è il forum dove si riuniscono gli utenti &bluetooth; di FreeBSD. Sono consentite aromentazioni su problemi di progettazione, dettagli implementativi, patch, report di bug, lo stato attuale, nuove caratteristiche, e altro materiale relativo a &bluetooth;.</para> @@ -984,10 +984,10 @@ <para><emphasis>Coordinamento dello sforzo di gestione dei Problem Report</emphasis></para> - <para>Lo scopo di questa lista è di servire come forum di + <para>Lo scopo di questa lista è di servire come forum di coordinamento e discussione per il Bugmeister, i suoi Bugbuster, e ogni altra parte che abbia un genuino interesse nel database PR. - Questa lista non è per la discussione di bug specifici, + Questa lista non è per la discussione di bug specifici, patch, o PR.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -998,7 +998,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Report di bug</emphasis></para> - <para>Questa è la lista per i report dei bug di FreeBSD. + <para>Questa è la lista per i report dei bug di FreeBSD. Quando possibile, i bug dovrebbero essere indicati usando il comando &man.send-pr.1; o tramite la sua <ulink url="&url.base;/send-pr.html">interfaccia WEB</ulink>.</para> @@ -1009,15 +1009,15 @@ <term>&a.chat.name;</term> <listitem> - <para><emphasis>Argomenti non tecnici relativi alla comunità + <para><emphasis>Argomenti non tecnici relativi alla comunità FreeBSD</emphasis></para> - <para>Questa lista contiene ciò che resta dalle altre liste + <para>Questa lista contiene ciò che resta dalle altre liste riguardo ad informazioni non tecniche, sociali. Include discussioni sul fatto che Jordan sembri o meno un toon ferret, se scrivere o meno in maiuscolo, chi sta bevendo troppo - caffè, dove spillano la migliore birra, chi spilla birra - in cantina, e così via. + caffè, dove spillano la migliore birra, chi spilla birra + in cantina, e così via. Annunci occasionali di eventi importanti (party a venire, celebrazioni di matrimoni, nascite, nuovi lavori etc.) possono essere fatti alle liste non tecniche, ma i suddetti argomenti @@ -1031,7 +1031,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Il core team di FreeBSD</emphasis></para> - <para>Questa è una lista interna ad uso dei membri core. + <para>Questa è una lista interna ad uso dei membri core. Messaggi possono esservi spediti quando una seria questione relativa a FreeBSD richiede un arbitrato da un alto scrutinio.</para> @@ -1045,12 +1045,12 @@ <para><emphasis>Discussioni sull'uso di &os.current;</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list di discussione di + <para>Questa è la mailing list di discussione di &os.current;. Contiene avvertimenti su nuove features in arrivo in -CURRENT che toccheranno gli utenti, ed istruzioni su passi che devono restare -CURRENT. Chiunque usi <quote>CURRENT</quote> deve sottoscrivere questa lista. - È una mailing list tecnica per la quale ci si attende + È una mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1072,10 +1072,10 @@ <listitem> <para><emphasis>Progetto di documentazione</emphasis></para> - <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti + <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti e progetti riguardanti la creazione della documentazione FreeBSD. I membri di questa mailing list sono noti in genere come - <quote>The FreeBSD Documentation Project</quote>. È una + <quote>The FreeBSD Documentation Project</quote>. È una lista aperta, sentitevi liberi di unirla e contribuirvi.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1087,8 +1087,8 @@ <para><emphasis>Scrivere driver di dispositivi per &os;</emphasis></para> - <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative - ai driver di dispositivi su &os;. È sostanzialmente + <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative + ai driver di dispositivi su &os;. È sostanzialmente un posto per gli sviluppatori di driver di dispositivi su questioni su come scrivere driver di dispositivi usando le API del kernel di &os;.</para> @@ -1102,21 +1102,21 @@ <para><emphasis>Utenti &os; di Eclipse IDE, strumenti, applicazioni client e port.</emphasis></para> - <para>L'intenzione di questa lista è di fornire un - supporto reciproco per tutto ciò che concerne + <para>L'intenzione di questa lista è di fornire un + supporto reciproco per tutto ciò che concerne la scelta, l'installazione, l'uso, lo sviluppo e il mantenimento di Eclipse IDE, gli strumenti, le applicazioni client sulla piattaforma &os; e l'assistenza al porting - di Eclipse IDE nonchè i plugin per l'ambiente di + di Eclipse IDE nonchè i plugin per l'ambiente di FreeBSD.</para> - <para>L'intenzione è anche quella di facilitare lo - scambio di informazioni tra la comunità di Eclipse e - la comunità di &os; per un reciproco + <para>L'intenzione è anche quella di facilitare lo + scambio di informazioni tra la comunità di Eclipse e + la comunità di &os; per un reciproco beneficio.</para> - <para>Benchè questa lista si focalizzi principalmente - sulle necessità degli utenti di Eclipse essa + <para>Benchè questa lista si focalizzi principalmente + sulle necessità degli utenti di Eclipse essa fornisce anche un forum per quelli ai quali piace sviluppare applicaizoni specifiche per &os; usando il framework Eclipse.</para> @@ -1153,7 +1153,7 @@ <para><emphasis>Emulazione di altri sistemi come Linux/&ms-dos;/&windows;</emphasis></para> - <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative + <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative all'esecuzione su &os; di programmi scritti per altri sistemi operativi.</para> </listitem> @@ -1164,13 +1164,13 @@ <listitem> <para><emphasis>Supporto per il software relativo a FreeBSD che - non è più supportato dal progetto + non è più supportato dal progetto FreeBSD.</emphasis></para> - <para>Questa lista è rivolta a coloro che sono + <para>Questa lista è rivolta a coloro che sono interessati a fornire o usufruire del supporto per software relativo a FreeBSD per il quale il progetto FreeBSD - non fornisce più un supporto ufficiale (es. avvisi + non fornisce più un supporto ufficiale (es. avvisi di sicurezza e patch).</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1181,7 +1181,7 @@ <listitem> <para><emphasis>&firewire; (iLink, IEEE 1394)</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per la discussione del + <para>Questa è la mailing list per la discussione del design e l'implementazione di un sottosistema &firewire; (anche noto come IEEE 1394 o iLink) per FreeBSD. Argomenti rilevanti includono nello specifico gli standards, i @@ -1198,7 +1198,7 @@ <para><emphasis>File system</emphasis></para> <para>Discussioni riguardanti i file system FreeBSD. Questa - è una lista dalle caratteristiche tecniche per la quale + è una lista dalle caratteristiche tecniche per la quale ci si attende contenuto strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1210,7 +1210,7 @@ <para><emphasis>GEOM</emphasis></para> <para>Discussioni riguardanti GEOM e relative implementazioni. - Questa è una mailing list tecnica per la quale ci si + Questa è una mailing list tecnica per la quale ci si attente contenuto strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1222,7 +1222,7 @@ <para><emphasis>GNOME</emphasis></para> <para>Discussioni riguardanti The <application>Gnome</application> - Desktop Environment per sistemi FreeBSD. Questa è una + Desktop Environment per sistemi FreeBSD. Questa è una mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> @@ -1234,8 +1234,8 @@ <listitem> <para><emphasis>Firewall IP</emphasis></para> - <para>Questo è il forum di discussione riguardante il - redesign del codice IP firewall di FreeBSD. Questa è una + <para>Questo è il forum di discussione riguardante il + redesign del codice IP firewall di FreeBSD. Questa è una mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> @@ -1247,7 +1247,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Il porting di FreeBSD su IA64</emphasis></para> - <para>Questa è una mailing list tecnica per individui + <para>Questa è una mailing list tecnica per individui impegnati attivamente nel porting di FreeBSD alla piattaforma IA-64 dall'&intel;, nel sollevare problemi e nel proporre soluzioni. Individui interessati nel seguire le discussioni @@ -1261,7 +1261,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Sistema di comunicazione ISDN</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per le persone che discutono + <para>Questa è la mailing list per le persone che discutono lo sviluppo del supporto ISDN per FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1272,7 +1272,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Sviluppo &java;</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate + <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate nello sviluppo di applicazioni &java; significative per FreeBSD ed il porting ed il mantenimento delle &jdk;.</para> </listitem> @@ -1282,21 +1282,21 @@ <term>&a.jobs.name;</term> <listitem> - <para><emphasis>Cercasi e offresi opportunità di + <para><emphasis>Cercasi e offresi opportunità di lavoro</emphasis></para> - <para>Questo è un forum dove inviare avvisi di impiego e + <para>Questo è un forum dove inviare avvisi di impiego e curriculum vitae relativi specificatamente a &os;, ad esempio se stai cercando un impiego relativo a &os; o hai un posto di lavoro - da pubblicizzare che coinvolge &os; allora questo è il - posto giusto. Questa <emphasis>non</emphasis> è una + da pubblicizzare che coinvolge &os; allora questo è il + posto giusto. Questa <emphasis>non</emphasis> è una mailing list sui problemi di occupazione in generale visto che - forum appropriati esistono già da altre parti.</para> + forum appropriati esistono già da altre parti.</para> <para>Nota che questa lista, come le altre mailing list di - <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid>, è + <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid>, è distribuita in tutto il mondo. Di conseguenza, devi essere - chiaro sul luogo e sulle possibiltà di telelavoro o + chiaro sul luogo e sulle possibiltà di telelavoro o assistenza nel cambiare abitazione, se disponibili.</para> <para>Le email dovrebbero usare solo formati aperti — @@ -1316,7 +1316,7 @@ <para>Discussioni concernenti <application>KDE</application> su sistemi FreeBSD. - È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si + È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1327,12 +1327,12 @@ <listitem> <para><emphasis>Discussioni tecniche</emphasis></para> - <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative a - FreeBSD. Questa è la mailing list tecnica principale. - È per individui che lavorano attivamente a FreeBSD per + <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative a + FreeBSD. Questa è la mailing list tecnica principale. + È per individui che lavorano attivamente a FreeBSD per sollevare problemi o discutere soluzioni alternative. Individui interessati nel seguire le discussioni tecniche sono comunque - benvenuti. È una mailing list tecnica per la quale ci si + benvenuti. È una mailing list tecnica per la quale ci si attende contenuto strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1368,9 +1368,9 @@ <para><emphasis>Questioni riguardanti gli Internet Service Provider</emphasis></para> - <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti + <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti riguardanti gli Internet Service Provider (ISP) che usano - FreeBSD. È una mailing list tecnica per a quale ci si + FreeBSD. È una mailing list tecnica per a quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1399,13 +1399,13 @@ dove discutere argomenti legati alla performance di FreeBSD. Argomenti accettabili includono installazioni di FreeBSD ad alto carico, con problemi di performance o che stanno spingendo - ai limiti delle sue possibilità FreeBSD. Le parti + ai limiti delle sue possibilità FreeBSD. Le parti interessate che sono disposte a lavorare per un miglioramento delle prestazioni di FreeBSD sono altamente incoraggiate - a sottoscrivere questa lista. Questa è una lista + a sottoscrivere questa lista. Questa è una lista estremamente tecnica, idealmente adatta per utenti FreeBSD esperti, hackers o amministratori intenzionati a mantenere - FreeBSD veloce, robusto e scalabile. Questa lista non è + FreeBSD veloce, robusto e scalabile. Questa lista non è una lista domanda-e-risposta che sostituisce l'uso della documentazione, quanto piuttosto un luogo dove apportare i propri contributi o porre domande che non hanno avuto risposta altrove @@ -1436,7 +1436,7 @@ <para>Questione concernenti FreeBSD fra le varie piattaforme, discussioni generiche e proposte per ports ad architetture non - &intel;. È una maliling list tecnica per la quale ci + &intel;. È una maliling list tecnica per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1448,7 +1448,7 @@ <para><emphasis>Le decisioni della politica del Core Team</emphasis></para> - <para>Questa è una mailing list a scarso traffico, di sola + <para>Questa è una mailing list a scarso traffico, di sola lettura, per le decisioni politiche del Core Team.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1463,7 +1463,7 @@ <para>Discussioni riguardanti la collezione dei <quote>port</quote> di FreeBSD (<filename>/usr/ports</filename>), l'infrastruttura dei port, e sforzi generali per la coordinazione dei port. - È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si + È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1479,7 +1479,7 @@ <quote>collezione dei port</quote> di FreeBSD (<filename>/usr/ports</filename>), proposte di nuovi port, o modifiche ai port. - È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si + È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1491,11 +1491,11 @@ <para><emphasis>Discussioni tecniche di FreeBSD su piattaforme server HP ProLiant</emphasis></para> - <para>Questa mailing list è usata per discussioni + <para>Questa mailing list è usata per discussioni tecniche sull'uso di FreeBSD su server HP ProLiant, includendo discussioni su driver ProLiant, software di gestione, strumenti di configurazione, ed aggiornamenti - del BIOS. Come tale, questo è il posto adatto per + del BIOS. Come tale, questo è il posto adatto per discutere circa hpasmd, hpasmcli, e hpacucli.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1506,9 +1506,9 @@ <listitem> <para><emphasis>Python su FreeBSD</emphasis></para> - <para>Questa è una lista di discussioni relative al miglioramento - del supporto di Python su FreeBSD. Questa è una mailing list - tecnica. È per coloro che lavorano sul porting di Python, sui + <para>Questa è una lista di discussioni relative al miglioramento + del supporto di Python su FreeBSD. Questa è una mailing list + tecnica. È per coloro che lavorano sul porting di Python, sui suoi moduli di terze parti e sul materiale di <application>Zope</application>in FreeBSD. Inoltre sono benvenute persone interessate alle discussioni tecniche.</para> @@ -1521,7 +1521,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Domande degli utenti</emphasis></para> - <para>Questa è una mailing list per domande riguardanti + <para>Questa è una mailing list per domande riguardanti FreeBSD. Non dovreste porre domande del tipo <quote>how to</quote> alle liste tecniche a meno che stiate considerando le questioni come molto tecniche.</para> @@ -1534,8 +1534,8 @@ <listitem> <para><emphasis>Sottosistema SCSI</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate nel - sottosistema SCSI di FreeBSD. È una mailing list tecnica + <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate nel + sottosistema SCSI di FreeBSD. È una mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> @@ -1549,8 +1549,8 @@ <para>Argomenti relativi alla sicurezza dei sistemi FreeBSD (DES, Kerberos, buchi di sicurezza noti e fixes, etc.). Questa - è una mailing list tecnica per la quale ci si attende - materiale strettamente tecnico. Notate che questa non è + è una mailing list tecnica per la quale ci si attende + materiale strettamente tecnico. Notate che questa non è una lista domanda e risposta, ma che i contributi (SIA domande SIA risposte) alle FAQ sono benvenute.</para> </listitem> @@ -1563,8 +1563,8 @@ <para><emphasis>Notifiche riguardanti la sicurezza</emphasis></para> <para>Notifiche riguardanti problemi di sicurezza di FreeBSD e fix. - Non è una lista di discussione. La relativa lista di - discussione è FreeBSD-security.</para> + Non è una lista di discussione. La relativa lista di + discussione è FreeBSD-security.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1580,7 +1580,7 @@ embedded.</para> <note> - <para>Questa lista è stata resa obsoleta + <para>Questa lista è stata resa obsoleta da &a.embedded.name;.</para> </note> </listitem> @@ -1593,12 +1593,12 @@ <para><emphasis>Discussioni riguardo l'uso di &os.stable;</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list degli utenti di + <para>Questa è la mailing list degli utenti di &os.stable;. Include avvertimenti su nuove caratteristiche in arrivo nella -STABLE che toccheranno gli utenti, e istruzioni sui passi da compiere per tenere aggiornata la -STABLE. Chiunque usi la <quote>STABLE</quote> dovrebbe sottoscrivere questa lista. - È una lista di carattere tecnico per la quale ci si + È una lista di carattere tecnico per la quale ci si attende materiale strettamente tecnico.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1610,7 +1610,7 @@ <para><emphasis>Rispetto degli standards C99 & POSIX</emphasis></para> - <para>Questo è un forum di discussioni tecniche relative al + <para>Questo è un forum di discussioni tecniche relative al rispetto degli standards C99 e POSIX da parte di FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1622,7 +1622,7 @@ <para><emphasis>Discussioni per il supporto USB in &os;</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per discussioni tecniche + <para>Questa è la mailing list per discussioni tecniche relative al supporto USB in &os;.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1634,7 +1634,7 @@ <para><emphasis>Lista di coordinamento dei gruppi utenti</emphasis></para> - <para>Questa è la mailing list per i coordinatori di ogni + <para>Questa è la mailing list per i coordinatori di ogni Gruppo Utenti locale, in cui discutere questioni fra di loro e un membro designato del Core Team. Questa mailing list dovrebbe essere limitata a discussioni su meeting e coordinamento @@ -1725,8 +1725,8 @@ </note> <para>Se un'email contiene sia una versione HTML che una versione testo, - quella HTML verrà rimossa. Se un'email contiene solo una - versione HTML, sarà convertita in semplice testo.</para> + quella HTML verrà rimossa. Se un'email contiene solo una + versione HTML, sarà convertita in semplice testo.</para> </sect2> </sect1> @@ -1734,7 +1734,7 @@ <title>Newsgroup Usenet</title> <para>Oltre ai due newsgroup specificamente designati per FreeBSD, ve ne - sono molti altri in cui FreeBSD è discusso o che sono comunque + sono molti altri in cui FreeBSD è discusso o che sono comunque rilevanti per gli utenti FreeBSD. Sono disponibili degli <ulink url="http://minnie.tuhs.org/BSD-info/bsdnews_search.html">archivi interrogabili attraverso parole chiave</ulink> su questi newsgroup per diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml index c150b8c0b0..028cb72fba 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml @@ -32,15 +32,15 @@ </indexterm> <para>Questo articolo tratta l'utilizzo dei dischi attraverso la struttura - GEOM implementata in &os;. Questo include le più importanti + GEOM implementata in &os;. Questo include le più importanti utility di controllo <acronym role="Redundant Array of Inexpensive Disks">RAID</acronym> che utilizzano la suddetta struttura per la loro configurazione. - Questo capitolo non si soffermerà in discussioni approfondite + Questo capitolo non si soffermerà in discussioni approfondite su come la struttura GEOM utilizza o controlla gli I/O, il suo sottosistema di funzionamento o il codice. Queste informazioni sono fornite dalla manpage &man.geom.4; e - nei suoi vari riferimenti SEE ALSO. Questo capitolo non è nemmeno + nei suoi vari riferimenti SEE ALSO. Questo capitolo non è nemmeno la guida definitiva alla configurazione del <acronym>RAID</acronym> Soltanto i dischi<acronym>RAID</acronym> classificati come "supportati da GEOM" saranno discussi.</para> @@ -49,7 +49,7 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>Quale genere di supporto<acronym>RAID</acronym> è + <para>Quale genere di supporto<acronym>RAID</acronym> è disponibile attraverso GEOM.</para> </listitem> @@ -94,7 +94,7 @@ role="directory">/dev</filename>. Mediante il supporto di vari software di configurazione<acronym>RAID</acronym> , GEOM fornisce un accesso "trasparente" al sistema operativo - e alle utilità di sistema.</para> + e alle utilità di sistema.</para> </sect1> <sect1 id="GEOM-striping"> @@ -125,7 +125,7 @@ <primary>Striping</primary> </indexterm> - <para>Lo striping è un metodo utilizzato per unire gli hard disks in + <para>Lo striping è un metodo utilizzato per unire gli hard disks in un singolo volume. In molti casi, questo si ottiene attraverso dei controllers hardware. Il sottosistema GEOM fornisce il supporto software per il <acronym>RAID</acronym>0, conosciuto anche come disk @@ -134,14 +134,14 @@ <para>In un sistema <acronym>RAID</acronym>0, i dati sono tagliati in blocchi che vengono "spalmati" su tutti i dischi della catena RAID. Invece di aspettare che il sistema scriva un blocco di 256kb su un disco, - il <acronym>RAID</acronym>0 può scrivere blocchi di 64k ciascuno + il <acronym>RAID</acronym>0 può scrivere blocchi di 64k ciascuno su quattro differenti dischi, offrendo performances I/O migliori. Queste performances possono essere ulteriormente migliorate utilizzando - più controllers per dischi.</para> + più controllers per dischi.</para> <para>In ogni "stripe" <acronym>RAID</acronym>0 ogni disco deve essere della stessa grandezza degli altri, dal momento che le chiamate I/O sono - inframezzate per leggere e scrivere su più dischi in + inframezzate per leggere e scrivere su più dischi in parallelo.</para> <mediaobject> @@ -165,7 +165,7 @@ <step> <para>Assicurati che esiste una appropriato mount point. Se il volume - in questione diventerà una partizione di root, allora usa + in questione diventerà una partizione di root, allora usa temporaneamente un mount point diverso,ad esempio <filename role="directory">/mnt</filename>:</para> @@ -174,7 +174,7 @@ <step> <para>Determina i nomi dei devices per i dischi che verranno configurati - in stripe e creali. Ad esempio per configurare in modalità + in stripe e creali. Ad esempio per configurare in modalità stripe 2 dischi <acronym>ATA</acronym> <filename>/dev/ad2</filename> e <filename>/dev/ad3</filename> non ancora partizionati potresti usare il seguente comando.</para> @@ -183,7 +183,7 @@ </step> <step> - <para>Se questo volume sarà utilizzato come dispositivo di root + <para>Se questo volume sarà utilizzato come dispositivo di root da cui effettuare il boot, allora prima di creare il filesystem devi utilizzare il seguente comando:</para> @@ -209,8 +209,8 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>newfs -U /dev/stripe/st0a</userinput></screen> <para>Dopo che per qualche secondo vedrete parecchi numeri scorrere - sullo schermo, la procedura sarà completa. Il volume è - stato creato ed è pronto per essere montato.</para> + sullo schermo, la procedura sarà completa. Il volume è + stato creato ed è pronto per essere montato.</para> </step> </procedure> @@ -243,32 +243,32 @@ <primary>Disk Mirroring</primary> </indexterm> - <para>Il mirroring è una tecnologia utilizzata da molte aziende e + <para>Il mirroring è una tecnologia utilizzata da molte aziende e utenti casalinghi per il salvataggio dei dati senza interruzioni. La presenza di un "mirror" significa semplicemente che il disco B replica il disco A;oppure che i dischi C e D replicano i dischi A e B. Indipendentemente dalla configurazione del disco, l'aspetto importante - è che le informazioni presenti su un disco o una partizione sono + è che le informazioni presenti su un disco o una partizione sono letteralmente "replicati". Successivamente queste informazioni possono essere facilmente ripristinate,salvate senza che si verifichino disservizi o interruzioni nel loro accesso e, addirittura, conservate fisicamente in cassaforte.</para> <para>Per cominciare assicurati che il sistema disponga di due dischi di - identica capacità. Questo esercizio si riferisce a dischi + identica capacità. Questo esercizio si riferisce a dischi <acronym>SCSI</acronym>ad accesso diretto (&man.da.4;),</para> <para>Comincia installando &os; sul primo disco creando solamente due partizioni. Una dovrebbe essere una partizione di swap, pari al doppio della <acronym>RAM</acronym> presente nel sistema e il resto dello spazio dedicato al filesystem di root (<filename role="directory">/</filename>). - È possibile creare partizioni separate per gli altri mount points, - aumentando parecchio la difficoltà di realizzazione del progetto; - questo è dovuto alla necessità di alterare manualmente i + È possibile creare partizioni separate per gli altri mount points, + aumentando parecchio la difficoltà di realizzazione del progetto; + questo è dovuto alla necessità di alterare manualmente i settaggi di &man.bsdlabel.8; e &man.fdisk.8;.</para> <para>Riavvia e aspetta che il sistema sia completamente attivo. - Non appena il boot è completato effettua il login come + Non appena il boot è completato effettua il login come <username>root</username>.</para> <para>Crea il device <filename>/dev/mirror/gm</filename> e fai un link @@ -281,7 +281,7 @@ <screen>Metadata value stored on /dev/da1. Done.</screen> - <para>Avvia GEOM,questa procedura caricherà nel kernel il modulo + <para>Avvia GEOM,questa procedura caricherà nel kernel il modulo <filename>/boot/kernel/geom_mirror.ko</filename></para> <screen>&prompt.root; <userinput>gmirror load</userinput></screen> @@ -305,7 +305,7 @@ Done.</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>bsdlabel -wB /dev/mirror/gm0s1</userinput></screen> <note> - <para>Se sono presenti più slices e partizioni, i flags dei due + <para>Se sono presenti più slices e partizioni, i flags dei due comandi precedenti richiederanno delle modifiche. Queste modifiche devono combaciare con la grandezza delle slices e delle partizioni dell'altro disco.</para> @@ -316,8 +316,8 @@ Done.</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>newfs -U /dev/mirror/gm0s1a</userinput></screen> - <para>Questo dovrebbe causare la visualizzazione di un bel pò di - numeri e informazioni varie da parte del sistema. È corretto. + <para>Questo dovrebbe causare la visualizzazione di un bel pò di + numeri e informazioni varie da parte del sistema. È corretto. Esamina bene lo schermo per vedere se ci sono messaggi di errore e monta il device in <filename role="directory">/mnt</filename>:</para> @@ -327,7 +327,7 @@ Done.</screen> filesystem. Questo esempio usa i comandi &man.dump.8; e &man.restore.8; comunque anche &man.dd.1; dovrebbe funzionare nel contesto che stiamo trattando. Evita di utilizzare &man.tar.1; dal momento che non copia il - codice di boot. In caso contrario il fallimento è + codice di boot. In caso contrario il fallimento è garantito.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>dump -L -0 -f- / |(cd /mnt && restore -r -v -f-)</userinput></screen> @@ -339,8 +339,8 @@ Done.</screen> <para>Ora edita il file <filename>/mnt/etc/fstab</filename> "replicato" e rimuovi,o commenta (#) la riga relativa al file di swap. <footnote> - <para>È opportuno chiarire che commentando la riga relativa - allo swap nel file <filename>fstab</filename> ti sarà chiesto + <para>È opportuno chiarire che commentando la riga relativa + allo swap nel file <filename>fstab</filename> ti sarà chiesto di ristabilire in un' altra maniera l'utilizzo dello spazio di swapping. Per maggiori informazioni a riguardo fai riferimento a <xref linkend="adding-swap-space"/>, grazie.</para> @@ -355,7 +355,7 @@ Done.</screen> <para>Ora crea un file <filename>boot.conf</filename> in entrambe le partizioni di root; quella corrente e quella nuova. Questo file - aiuterà il <acronym>BIOS</acronym> di sistema ad effettuare il + aiuterà il <acronym>BIOS</acronym> di sistema ad effettuare il boot dal drive corretto.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>echo "1:da(1,a)/boot/loader" > /boot.config</userinput></screen> @@ -365,7 +365,7 @@ Done.</screen> <note> <para>Lo abbiamo inserito in entrambe le partizioni di root per assicurarci un boot corretto. Se per qualche ragione il sistema non - potesse leggere la nuova partizione di root, è disponibile una + potesse leggere la nuova partizione di root, è disponibile una procedura di recupero.</para> </note> @@ -374,7 +374,7 @@ Done.</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>echo 'geom_mirror_load="YES"' >> /mnt/boot/loader.conf</userinput></screen> - <para>Questo indicherà a &man.loader.8; come caricare il modulo + <para>Questo indicherà a &man.loader.8; come caricare il modulo <filename>geom_mirror.ko</filename> durante l'inizializzazione del sistema.</para> @@ -382,9 +382,9 @@ Done.</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>shutdown -r now</userinput></screen> - <para>Se tutto è andato liscio il sistema dovrebbe aver effettuato + <para>Se tutto è andato liscio il sistema dovrebbe aver effettuato il boot di device<devicename>gm0s1a</devicename> e il prompt di - <command>login</command> dovrebbe essere in attesa. Se qualcosa è + <command>login</command> dovrebbe essere in attesa. Se qualcosa è andato storto fai riferimento alla sezione successiva "risoluzione dei problemi". Ora aggiungi al disco<devicename>da0</devicename> al device <devicename>gm0</devicename>:</para> @@ -413,7 +413,7 @@ Root mount failed: 6 mountroot> <para>Riavvia la macchina utilizzando il tasto di reset o il pulsante di accensione. Arrivato al menu del boot, scegli l'opzione sei (6). - Questo forzerà il sistema al prompt di &man.loader.8;. + Questo forzerà il sistema al prompt di &man.loader.8;. Carica manualmente il modulo del kernel:</para> <screen>OK? <userinput>load geom_mirror.ko</userinput> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml index 3514fb3829..c220e0f1ea 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml @@ -38,9 +38,9 @@ <indexterm><primary>installazione</primary></indexterm> - <para>FreeBSD è fornito di un programma di installazione basato su + <para>FreeBSD è fornito di un programma di installazione basato su testo, facile da usare, chiamato <application>sysinstall</application>. - Questo è il programma di installazione di default di FreeBSD, + Questo è il programma di installazione di default di FreeBSD, sebbene i fornitori siano liberi di usare la loro suite di installazione se preferiscono. Questo capitolo descrive come usare <application>sysinstall</application> per installare FreeBSD.</para> @@ -62,7 +62,7 @@ <listitem> <para>Le domande che <application>sysinstall</application> ti - farà, cosa vogliono dire, e come rispondere.</para> + farà, cosa vogliono dire, e come rispondere.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -81,9 +81,9 @@ computer con architettura &i386; (<quote>PC compatibile</quote>). Dove richiesto, saranno fornite istruzioni specifiche per altre piattaforme (ad esempio, Alpha). Sebbene questa guida sia - aggiornata il più possibile, potresti trovare piccole differenze + aggiornata il più possibile, potresti trovare piccole differenze tra la procedura di installazione e quello che viene mostrato qui. - È consigliato usare questo capitolo come una guida generale + È consigliato usare questo capitolo come una guida generale piuttosto che un manuale di installazione vero e proprio.</para> </note> </sect1> @@ -97,24 +97,24 @@ <para>Prima di installare FreeBSD dovresti fare un inventario dei componenti del tuo computer. Durante l'installazione di FreeBSD ti verranno mostrati tutti i componenti (hard disk, schede di - rete, CDROM, e così via), il loro modello e chi li fabbrica. + rete, CDROM, e così via), il loro modello e chi li fabbrica. FreeBSD tenterá di determinare la configurazione corretta per i vari dispositivi, incluse le informazioni riguardo la corretta configurazione sia dell'IRQ che delle porte I/O da usare. A causa - della varietà di hardware dei PC non è detto che il + della varietà di hardware dei PC non è detto che il processo venga completato con successo, quindi potrai avere bisogno di modificare la tua configurazione.</para> <para>Se hai già un altro sistema operativo installato, ad esempio &windows; o Linux, potrebbe essere una buona idea vedere come - è configurato l'hardware su quei sistemi operativi. Se non sei + è configurato l'hardware su quei sistemi operativi. Se non sei sicuro della configurazione usata da una certa scheda di espansione, potresti trovare la configurazione stampata sulla scheda stessa. I - numeri IRQ più comuni sono 3, 5 e 7,e le porte di indirizzo + numeri IRQ più comuni sono 3, 5 e 7,e le porte di indirizzo I/O sono di norma scritte in numeri esadecimali, come 0x330.</para> <para>Raccomandiamo di scrivere o di stampare queste informazioni prima - di installare FreeBSD. Può essere d'aiuto usare una tabella, + di installare FreeBSD. Può essere d'aiuto usare una tabella, come questa:</para> <table pgwide="1" frame="none"> @@ -213,8 +213,8 @@ <para>Se il computer dove installerai FreeBSD contiene dati importanti, fai un backup dei dati, quindi verifica il backup prima di iniziare un'installazione di FreeBSD. La procedura di installazione di FreeBSD - ti avviserà prima di scrivere dati sul tuo disco, ma una volta - confermato il processo questo non può più essere + ti avviserà prima di scrivere dati sul tuo disco, ma una volta + confermato il processo questo non può più essere annullato.</para> </sect2> @@ -231,24 +231,24 @@ <sect3 id="install-where-i386"> <title>Disposizione Del Disco per &i386;</title> - <para>Un disco di un PC può essere suddiviso in diverse parti. + <para>Un disco di un PC può essere suddiviso in diverse parti. Queste parti vengono chiamate <firstterm>partizioni</firstterm>. Per sua natura, un PC supporta solo quattro partizioni per disco. Queste partizioni sono chiamate <firstterm>partizioni primarie</firstterm>. Per aggirare questa - limitazione e avere più di quattro partizioni, è stata + limitazione e avere più di quattro partizioni, è stata progettata un nuovo tipo di partizione, la <firstterm>partizione - estesa</firstterm>. Un disco può contenere una sola + estesa</firstterm>. Un disco può contenere una sola partizione estesa. All'interno di questa partizione estesa possono essere create partizioni speciali, chiamate <firstterm>partizioni logiche</firstterm>.</para> <para>Ogni partizione ha un'<firstterm>ID di partizione</firstterm>, che - è un numero usato per identificare il tipo di dati nella - partizione. L'ID di partizione di FreeBSD è + è un numero usato per identificare il tipo di dati nella + partizione. L'ID di partizione di FreeBSD è <literal>165</literal>.</para> - <para>In generale, ogni sistema operativo che usi identificherà + <para>In generale, ogni sistema operativo che usi identificherà le sue partizioni in un modo particolare. Per esempio, il DOS, e i suoi discendenti, come &windows;, assegnano ad ogni partizione primaria e logica una <firstterm>lettera di dispositivo</firstterm>, @@ -256,30 +256,30 @@ <para>FreeBSD deve essere installato su una partizione primaria. I dati di FreeBSD, inclusi i tuoi file, possono risiedere tutti su - questa unica partizione. Comunque, se hai più dischi, puoi + questa unica partizione. Comunque, se hai più dischi, puoi creare una partizione FreeBSD su tutti i dischi (o su parte di essi). Quando installi FreeBSD, devi avere una partizione disponibile. Questa potrebbe essere una nuova partizione che hai preparato, o potrebbe essere una partizione esistente che contiene dati che - non ti interessano più.</para> + non ti interessano più.</para> - <para>Se già usi tutte le partizioni di ogni tuo disco, dovrai + <para>Se già usi tutte le partizioni di ogni tuo disco, dovrai liberare una partizione per FreeBSD utilizzando i programmi forniti dagli altri sistemi operativi che usi (es., <command>fdisk</command> su DOS o &windows;).</para> <para>Se hai una partizione libera puoi usare quella. Comunque, - potresti avere la necessità di restringere una o più + potresti avere la necessità di restringere una o più delle tue partizioni.</para> <para>Un'installazione minima di FreeBSD richiede un piccolo spazio di - 100 MB sull'hard disk. Comunque, questa è + 100 MB sull'hard disk. Comunque, questa è <emphasis>proprio</emphasis> un'installazione minima, che non lascia molto spazio per altri tuoi file. Una partizione minima - più realistica è di 250 MB, senza ambiente grafico, - e di 350 MB o anche di più se vuoi un'interfaccia grafica. + più realistica è di 250 MB, senza ambiente grafico, + e di 350 MB o anche di più se vuoi un'interfaccia grafica. Se hai intenzione di installare diverso software di terze parti, avrai - bisogno di molto più spazio.</para> + bisogno di molto più spazio.</para> <para>Puoi usare programmi commerciali come ad esempio <application>&partitionmagic;</application> o programmi free come @@ -288,7 +288,7 @@ <filename>tools</filename> sul CDROM contiene due software gratuiti che possono eseguire questo compito, <application>FIPS</application> e <application>PResizer</application>. La documentazione per entrambi - questi strumenti è disponibile nella stessa directory. + questi strumenti è disponibile nella stessa directory. <application>FIPS</application>, <application>PResizer</application>, e <application>&partitionmagic;</application> possono ridimensionare partizioni <acronym>FAT16</acronym> e <acronym>FAT32</acronym> — @@ -298,7 +298,7 @@ anche partizioni <acronym>NTFS</acronym>.</para> <warning> - <para>L'uso scorretto di questi programmi può causare la + <para>L'uso scorretto di questi programmi può causare la perdita di dati nel tuo hard disk. Assicurati di avere un backup recente e funzionante prima di usare questi strumenti.</para> </warning> @@ -307,7 +307,7 @@ <title>Usare una Partizione Esistente</title> <para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco di - 4 GB con già installato una versione di &windows;, e che + 4 GB con già installato una versione di &windows;, e che tu abbia suddiviso il disco in due lettere di dispositivo, <devicename>C:</devicename> e <devicename>D:</devicename>, ognuno dei quali ha dimensioni pari a 2 GB. Hai 1 GB di dati @@ -324,14 +324,14 @@ <title>Restringere una Partizione Esistente</title> <para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco da - 4 GB dove è già installata una versione di + 4 GB dove è già installata una versione di &windows;. Quando hai installato &windows; hai creato un'unica grande partizione, il dispositivo <devicename>C:</devicename> con - capacità pari a 4 GB. Hai usato 1.5 GB di + capacità pari a 4 GB. Hai usato 1.5 GB di spazio, e vorresti usarne 2 GB per FreeBSD.</para> <para>Per installare FreeBSD hai due differenti - possibilità:</para> + possibilità:</para> <orderedlist> <listitem> @@ -355,13 +355,13 @@ <indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm> <para>Dovrai dedicare un intero disco per FreeBSD su Alpha. Attualmente - non è possibile condividere un disco con altri sistemi + non è possibile condividere un disco con altri sistemi operativi. A seconda della macchina Alpha che possiedi, il disco - può essere sia SCSI che IDE, sempre che la tua macchina sia + può essere sia SCSI che IDE, sempre che la tua macchina sia capace di fare il boot da essi.</para> <para>Seguendo la convenzione dei manuali della Digital / Compaq tutti - gli input SRM sono maiuscoli. SRM è case insensitive.</para> + gli input SRM sono maiuscoli. SRM è case insensitive.</para> <para>Per determinare i nomi e i tipi dei dischi nella tua macchina, usa il comando <literal>SHOW DEVICE</literal> dal prompt della console @@ -377,16 +377,16 @@ pkc0.7.0.1009.0 PKC0 SCSI Bus ID 7 5.27 pqa0.0.0.4.0 PQA0 PCI EIDE pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> - <para>Questo esempio è stato preso da una Digital Personal + <para>Questo esempio è stato preso da una Digital Personal Workstation 433au e mostra tre dischi collegati alla macchina. - Il primo è un lettore CDROM chiamato + Il primo è un lettore CDROM chiamato <devicename>DKA0</devicename>, mentre gli altri due dischi sono chiamati rispettivamente <devicename>DKC0</devicename> e <devicename>DKC100</devicename>.</para> <para>I nomi dei dischi del tipo <devicename>DKx</devicename> , sono dischi SCSI. Per esempio <devicename>DKA100</devicename> - è riferito al disco SCSI con ID 1 sul primo bus SCSI (A), + è riferito al disco SCSI con ID 1 sul primo bus SCSI (A), mentre <devicename>DKC300</devicename> si riferisce al disco SCSI con ID 3 sul terzo bus SCSI (C). Il nome del dispositivo <devicename>PKx</devicename> si riferisce all'adattatore SCSI. @@ -412,7 +412,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <title>Connessione a una Rete Ethernet o tramite un Modem Cable/DSL</title> - <para>Se hai la possibilità di connetterti a una rete Ethernet, + <para>Se hai la possibilità di connetterti a una rete Ethernet, o se hai una connessione a Internet tramite un adattatore Ethernet via cavo o DSL, allora avrai bisogno delle seguenti informazioni:</para> @@ -442,7 +442,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <para>Se non conosci queste informazioni, puoi chiederle al tuo amministratore di sistema oppure al tuo provider. Potrebbero dirti che queste informazioni sono assegnate automaticamente, - usando <firstterm>DHCP</firstterm>. Se così fosse, prendi + usando <firstterm>DHCP</firstterm>. Se così fosse, prendi nota.</para> </sect3> @@ -450,7 +450,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <title>Connessione Tramite Modem</title> <para>Se ti connetti al tuo ISP usando un modem puoi installare - FreeBSD da Internet, e questo richiederà molto tempo.</para> + FreeBSD da Internet, e questo richiederà molto tempo.</para> <para>In questo caso dovrai sapere:</para> @@ -460,7 +460,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> </listitem> <listitem> - <para>La porta COM: sulla quale il tuo modem è + <para>La porta COM: sulla quale il tuo modem è connesso</para> </listitem> @@ -476,13 +476,13 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <title>Controllare i Possibili Errori di FreeBSD Post-Release</title> <para>Sebbene il progetto di FreeBSD si impegna per - assicurare che ogni release di FreeBSD sia stabile il più - possibile, può capitare che ogni tanto qualche bug sfugga durante + assicurare che ogni release di FreeBSD sia stabile il più + possibile, può capitare che ogni tanto qualche bug sfugga durante il processo di costruzione della release. In rare occasioni questi bug interessano il processo di installazione. Non appena questi problemi sono scoperti e fixati, gli stessi sono segnalati nella <ulink url="http://www.FreeBSD.org/releases/&rel.current;R/errata.html">FreeBSD - Errata</ulink>, che è possibile trovare sul sito web di + Errata</ulink>, che è possibile trovare sul sito web di FreeBSD. Dovresti verificare questo documento prima di iniziare l'installazione in modo tale da essere a conoscenza dei bug esistenti.</para> @@ -497,7 +497,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <sect2> <title>Ottenere i File di Installazione di FreeBSD</title> - <para>Il processo di installazione di FreeBSD può installare + <para>Il processo di installazione di FreeBSD può installare FreeBSD prendendo file da una delle seguenti fonti:</para> <itemizedlist> @@ -525,7 +525,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <listitem> <para>Un sito FTP, passando attraverso un firewall, o usando un proxy - HTTP, a seconda della necessità</para> + HTTP, a seconda della necessità</para> </listitem> <listitem> @@ -537,8 +537,8 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> </listitem> </itemizedlist> - <para>Se hai comprato il CD o il DVD di FreeBSD allora hai già - tutto ciò che necessiti, e dovresti passare alla prossima + <para>Se hai comprato il CD o il DVD di FreeBSD allora hai già + tutto ciò che necessiti, e dovresti passare alla prossima sezione (<xref linkend="install-floppies"/>).</para> <para>Se non ti sei procurato i file di installazione di FreeBSD dovresti @@ -552,11 +552,11 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <title>Preparare i Media per il Boot</title> <para>Il processo di installazione di FreeBSD ha inizio avviando il tuo - computer nel programma di installazione di FreeBSD—non è + computer nel programma di installazione di FreeBSD—non è un programma che puoi avviare da un altro sistema operativo. Normalmente il tuo computer fa il boot usando il sistema operativo installato sul tuo hard disk, ma puoi configurare il tuo computer - affinchè faccia il boot da floppy disk <quote>avviabili</quote>. + affinchè faccia il boot da floppy disk <quote>avviabili</quote>. Inoltre la maggior parte dei computer odierni possono fare il boot da CDROM.</para> @@ -603,15 +603,15 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <note> <para>Possono essere necessari driver di dispositivi aggiuntivi - per sistemi 5.X più vecchi di &os; 5.3. + per sistemi 5.X più vecchi di &os; 5.3. Queste driver sono forniti dall'immagine <filename>drivers.flp</filename>.</para> </note> <important> - <para>Il tuo programma FTP deve usare la <emphasis>modalità + <para>Il tuo programma FTP deve usare la <emphasis>modalità binaria</emphasis> per poter scaricare queste immagini floppy. - Alcuni browser web usano la modalità + Alcuni browser web usano la modalità <emphasis>testo</emphasis> (chiamata anche <emphasis>ASCII</emphasis>), e ti accorgerai di questo se non riuscirai ad avviare da floppy.</para> @@ -623,11 +623,11 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <para>Devi preparare un disco floppy per ogni immagine che hai scaricato. Questi dischetti non devono avere difetti. Il - metodo più semplice per verificare ciò è + metodo più semplice per verificare ciò è formattare i dischi. Non avere fiducia dei dischetti pre-formattati. Lo strumento di formattazione in &windows; non segnala l'eventuale presenza di blocchi danneggiati, semplicemente - li segna come <quote>difettosi</quote> e li ignora. È + li segna come <quote>difettosi</quote> e li ignora. È consigliabile usare dei nuovi dischetti floppy se hai in mente di procedere con questo tipo di installazione.</para> @@ -657,7 +657,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <command>fdimage</command>.</para> <para>Se vuoi usare le immagini che stanno nel CDROM, ed il CDROM - è sul dispositivo <devicename>E:</devicename>, puoi + è sul dispositivo <devicename>E:</devicename>, puoi impartire questo comando:</para> <screen><prompt>E:\></prompt> <userinput>tools\fdimage floppies\kern.flp A:</userinput></screen> @@ -680,7 +680,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>dd if=kern.flp of=/dev/fd0</userinput></screen> - <para>Su FreeBSD, <filename>/dev/fd0</filename> è + <para>Su FreeBSD, <filename>/dev/fd0</filename> è riferito al primo floppy disk (il dispositivo <devicename>A:</devicename>). <filename>/dev/fd1</filename> sarebbe il dispositivo <devicename>B:</devicename>, e cosí via. Altre @@ -698,7 +698,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen> <title>Iniziare l'Installazione</title> <important> - <para>Per default, l'installazione non apporterà nessun + <para>Per default, l'installazione non apporterà nessun cambiamento sul tuo disco (o dischi) fino a quando non vedi questo messaggio:</para> @@ -709,7 +709,7 @@ STRONGLY ENCOURAGE YOU TO MAKE PROPER BACKUPS before proceeding! We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> - <para>Il processo di installazione può essere sospeso in qualunque + <para>Il processo di installazione può essere sospeso in qualunque momento prima dell'avvertimento finale senza cancellare dati sul tuo hard disk. Se ti sei accorto di aver configurato qualcosa di sbagliato puoi ancora spegnere il computer prima di quel avvertimento, senza che @@ -729,16 +729,16 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> <step> <para>Accendi il computer. Appena acceso dovrebbe visualizzare - un'opzione per entrare nel menù di sistema, chiamato anche + un'opzione per entrare nel menù di sistema, chiamato anche BIOS, solitamente tramite tasti come <keycap>F2</keycap>, <keycap>F10</keycap>, <keycap>Del</keycap>, o <keycombo action="simul"> <keycap>Alt</keycap> <keycap>S</keycap> </keycombo>. Usa la combinazione di tasti indicata sullo schermo. - In alcuni casi il tuo computer può visualizzare un'immagine + In alcuni casi il tuo computer può visualizzare un'immagine durante la fase di avvio. In genere, premendo - <keycap>Esc</keycap> l'immagine sparirà e sarai in grado + <keycap>Esc</keycap> l'immagine sparirà e sarai in grado di vedere i messaggi di avvio.</para> </step> @@ -748,7 +748,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> identificato con <quote>Boot Order</quote> e in genere mostra una lista di dispositivi, come <literal>Floppy</literal>, <literal>CDROM</literal>, <literal>First Hard Disk</literal>, e - così via.</para> + così via.</para> <para>Se vuoi partire con il boot da floppy, assicurati di avere selezionato il floppy disk come primo dispositivo di avvio. @@ -764,7 +764,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> <step> <para>Se hai bisogno di preparare i floppy di boot, come descritto nella <xref linkend="install-floppies"/>, allora uno di - questi sarà il primo dischetto di boot, probabilmente + questi sarà il primo dischetto di boot, probabilmente quello contenente l'immagine <filename>kern.flp</filename>. Metti questo disco nel tuo floppy.</para> @@ -772,7 +772,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> computer, e inserire il CDROM prima che puoi.</para> <para>Se il computer parte normalmente e carica il sistema operativo - già esistente, allora:</para> + già esistente, allora:</para> <orderedlist> <listitem> @@ -795,7 +795,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout> </step> <step> - <para>FreeBSD si avvierà. Se hai scelto di partire da CDROM + <para>FreeBSD si avvierà. Se hai scelto di partire da CDROM probabilmente vedrai schermate come queste (le informazioni sulla versione sono state omesse):</para> @@ -849,7 +849,7 @@ Please insert MFS root floppy and press enter:</screen> <step> <para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM, - il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> + il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> <screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt. Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> @@ -876,9 +876,9 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> </step> <step> - <para>Se hai la necessità di preparare i floppy di avvio, + <para>Se hai la necessità di preparare i floppy di avvio, come descritto nella <xref linkend="install-floppies"/> - allora uno di questi sarà il primo disco di avvio, + allora uno di questi sarà il primo disco di avvio, probabilmente quello che contiene <filename>kern.flp</filename>. Inserisci questo disco nel tuo floppy e digita il seguente comando per avviare da dischetto (sostituisci il nome del tuo @@ -894,7 +894,7 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> </step> <step> - <para>In fase di avvio partirà FreeBSD. Se hai fatto + <para>In fase di avvio partirà FreeBSD. Se hai fatto il boot tramite floppy, ad un certo punto vedrai questo messaggio:</para> @@ -908,14 +908,14 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> <step> <para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM, - il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> + il processo di avvio arriverà a questo punto:</para> <screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt. Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> <para>Puoi sia aspettate dieci secondi, oppure premere - <keycap>Invio</keycap>. In questo modo verrà caricato - il menù di configurazione del kernel.</para> + <keycap>Invio</keycap>. In questo modo verrà caricato + il menù di configurazione del kernel.</para> </step> </procedure> </sect3> @@ -928,7 +928,7 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen> schermo sono memorizzate e possono essere riviste.</para> <para>Per rivedere il buffer, premi <keycap>Scroll Lock</keycap>. - Ti permetterà di scorrere nel video. Puoi usare i tasti freccia, + Ti permetterà di scorrere nel video. Puoi usare i tasti freccia, oppure <keycap>PageUp</keycap> e <keycap>PageDown</keycap> per vedere i risultati. Premi di nuovo <keycap>Scroll Lock</keycap> per fermare lo scrolling.</para> @@ -1006,16 +1006,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </figure> <para>Analizza attentamente i risultati del probe per assicurarti che - FreeBSD ha trovato tutti i dispositivi che ti aspetti. Se non è - stato trovato un dispositivo, allora questo non sarà in elenco. + FreeBSD ha trovato tutti i dispositivi che ti aspetti. Se non è + stato trovato un dispositivo, allora questo non sarà in elenco. Se il driver del dispositivo richiede la configurazione di IRQ e indirizzi di porta allora assicurati di averli inseriti correttamente.</para> - <para>Se hai la necessità di modificare dei settaggi + <para>Se hai la necessità di modificare dei settaggi per il probe dei dispositivi indicati nell'UserConfig, esci dal programma <application>sysinstall</application> e ricomincia da capo. - Questo è anche un modo per prendere confidenza con il processo.</para> + Questo è anche un modo per prendere confidenza con il processo.</para> <figure id="sysinstall-exit"> <title>Selezionare l'Uscita di Sysinstall</title> @@ -1028,8 +1028,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </figure> <para>Usa i tasti freccia per selezionare - <guimenuitem>Exit Install</guimenuitem> dal menù principale - di installazione. Ti apparirà il seguente messaggio:</para> + <guimenuitem>Exit Install</guimenuitem> dal menù principale + di installazione. Ti apparirà il seguente messaggio:</para> <screen> User Confirmation Requested Are you sure you wish to exit? The system will reboot @@ -1037,10 +1037,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c [ Yes ] No</screen> - <para>Il programma d'installazione partirà nuovamente se il CDROM - è ancora nel driver ed è selezionata &gui.yes;.</para> + <para>Il programma d'installazione partirà nuovamente se il CDROM + è ancora nel driver ed è selezionata &gui.yes;.</para> - <para>Se hai avviato da floppy sarà necessario rimuovere il + <para>Se hai avviato da floppy sarà necessario rimuovere il floppy <filename>mfsroot.flp</filename> e mettere <filename>kern.flp</filename> prima di riavviare.</para> </sect2> @@ -1049,16 +1049,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <sect1 id="using-sysinstall"> <title>Introduzione a Sysinstall</title> - <para>L'utility <application>sysinstall</application> è - l'applicazione di installazione fornita dal FreeBSD Project. È - basata sulla console ed è suddivisa in diversi menù e + <para>L'utility <application>sysinstall</application> è + l'applicazione di installazione fornita dal FreeBSD Project. È + basata sulla console ed è suddivisa in diversi menù e schermate che puoi usare per configurare e controllare il processo di installazione.</para> - <para>Il sistema a menù di <application>sysinstall</application> - è governabile tramite i tasti freccia, <keycap>Invio</keycap>, + <para>Il sistema a menù di <application>sysinstall</application> + è governabile tramite i tasti freccia, <keycap>Invio</keycap>, <keycap>Spazio</keycap>, e altri tasti. Una descrizione dettagliata - di questi tasti e ciò che essi fanno sono contenuti nel + di questi tasti e ciò che essi fanno sono contenuti nel documento sull'uso di <application>sysinstall</application>.</para> <para>Per vedere queste informazioni, assicurati che sia evidenziata @@ -1068,11 +1068,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <keycap>Invio</keycap>.</para> <para>In questo modo verranno visualizzate le istruzioni per usare il - sistema a menù. Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al - menù principale.</para> + sistema a menù. Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al + menù principale.</para> <figure id="sysinstall-main3"> - <title>Come Selezionare Usage dal Menù Principale di + <title>Come Selezionare Usage dal Menù Principale di Sysinstall</title> <mediaobject> @@ -1083,13 +1083,13 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </figure> <sect2 id="select-doc"> - <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> + <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> - <para>Dal menù principale, seleziona con i tasti freccia + <para>Dal menù principale, seleziona con i tasti freccia <guimenuitem>Doc</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> <figure id="main-doc"> - <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> + <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1098,10 +1098,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Verrà mostrato il menù della documentazione.</para> + <para>Verrà mostrato il menù della documentazione.</para> <figure id="docmenu1"> - <title>Menù della Documentazione di Sysinstall</title> + <title>Menù della Documentazione di Sysinstall</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1110,28 +1110,28 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>È importante leggere la documentazione.</para> + <para>È importante leggere la documentazione.</para> <para>Per visualizzare un documento, selezionalo con i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>. Quando hai finito di leggere il - documento, premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù + documento, premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù della documentazione.</para> - <para>Per ritornare al Menù di Installazione Principale, + <para>Per ritornare al Menù di Installazione Principale, seleziona <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> </sect2> <sect2 id="keymap"> - <title>Come Selezionare il Menù Tastiera</title> + <title>Come Selezionare il Menù Tastiera</title> <para>Per cambiare la mappatura della tastiera, usa i tasti freccia per - selezionare <guimenuitem>Keymap</guimenuitem> dal menù e premi - <keycap>Invio</keycap>. Questo è richiesto solo se stati usando + selezionare <guimenuitem>Keymap</guimenuitem> dal menù e premi + <keycap>Invio</keycap>. Questo è richiesto solo se stati usando una tastiera non-standard o una tastiera non americana.</para> <figure id="sysinstall-keymap"> - <title>Menù Principale di Sysinstall</title> + <title>Menù Principale di Sysinstall</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1140,19 +1140,19 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Una diversa mappatura della tastiera può essere selezionata - nel menù usando i tasti freccia e premendo + <para>Una diversa mappatura della tastiera può essere selezionata + nel menù usando i tasti freccia e premendo <keycap>Spazio</keycap>. Premi di nuovo <keycap>Spazio</keycap> per deselezionare la tua scelta. Quando hai finito, scegli &gui.ok; usando i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> <para>Nel successivo screen-shot ne viene mostrata una lista parziale. Se selezioni &gui.cancel; premendo <keycap>Tab</keycap> userai la - mappatura di default e ritornerai al Menù dell'Installazione + mappatura di default e ritornerai al Menù dell'Installazione Principale.</para> <figure id="sysinstall-keymap-menu"> - <title>Menù della Mappatura della Tastiera di Sysinstall</title> + <title>Menù della Mappatura della Tastiera di Sysinstall</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1169,7 +1169,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <keycap>Invio</keycap>.</para> <figure id="sysinstall-options"> - <title>Menù Principale di Sysinstall</title> + <title>Menù Principale di Sysinstall</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1190,24 +1190,24 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>I valori di default sono adeguati per la maggior parte degli utenti e solitamente non necessitano modifiche. Il nome della release - varierà a seconda della versione che si sta installando.</para> + varierà a seconda della versione che si sta installando.</para> - <para>La descrizione dell'elemento selezionato apparirà illuminato + <para>La descrizione dell'elemento selezionato apparirà illuminato in blu in fondo alla schermata. Nota che una di queste opzioni - è <guimenuitem>Use Defaults</guimenuitem> per resettare + è <guimenuitem>Use Defaults</guimenuitem> per resettare tutti i valori ai rispettivi valori di default.</para> <para>Premi <keycap>F1</keycap> per leggere la schermata di aiuto delle varie opzioni.</para> - <para>Premendo <keycap>Q</keycap> ritornerai al Menù di + <para>Premendo <keycap>Q</keycap> ritornerai al Menù di Installazione Principale.</para> </sect2> <sect2 id="start-install"> <title>Iniziare una Installazione Standard</title> - <para>L'installazione <guimenuitem>Standard</guimenuitem> è + <para>L'installazione <guimenuitem>Standard</guimenuitem> è raccomandata per i novizi &unix; o di FreeBSD. Usa i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Standard</guimenuitem> quindi premi <keycap>Invio</keycap> per cominciare l'installazione.</para> @@ -1237,45 +1237,45 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <title>Numerazione dei Dispositivi nel BIOS</title> <para>Prima di installare e configurare FreeBSD sul tuo sistema, - c'è una cosa importante che devi sapere, specialmente se hai - più dischi.</para> + c'è una cosa importante che devi sapere, specialmente se hai + più dischi.</para> <indexterm><primary>DOS</primary></indexterm> <indexterm><primary>Microsoft Windows</primary></indexterm> <para>In un PC con un sistema operativo dipendente dal BIOS come &ms-dos; - o µsoft.windows;, il BIOS è in grado di ricavare il + o µsoft.windows;, il BIOS è in grado di ricavare il corretto ordine dei dischi, e il sistema operativo concorda con un eventuale cambiamento. Questo consente all'utente di effettuare il boot - da un disco diverso dal <quote>master primario</quote>. Questo è + da un disco diverso dal <quote>master primario</quote>. Questo è conveniente soprattutto per alcuni utenti che hanno convenuto che il - modo più semplice e conveniente per mantenere un sistema - di backup è di comperare un secondo disco identico al primo, + modo più semplice e conveniente per mantenere un sistema + di backup è di comperare un secondo disco identico al primo, e effettuare consuete copie del primo disco sul secondo usando <application><trademark class="registered">Ghost</trademark></application> o <application>XCOPY</application>. Quindi, se il primo disco fa fiasco, - è sotto le minacce di un virus, o è scarabocchiato da - un'imperfezione del sistema operativo stesso, può essere + è sotto le minacce di un virus, o è scarabocchiato da + un'imperfezione del sistema operativo stesso, può essere facilmente recuperato istruendo il BIOS a swappare logicamente i due - dischi. È come cambiare i cavi sui dischi, ma senza dover + dischi. È come cambiare i cavi sui dischi, ma senza dover aprire il case.</para> <indexterm><primary>SCSI</primary></indexterm> <indexterm><primary>BIOS</primary></indexterm> - <para>I sistemi più costosi con controller SCSI spesso includono + <para>I sistemi più costosi con controller SCSI spesso includono delle estensioni del BIOS che consentono di riordinare i dischi SCSI in modo simile a quanto sopra esposto per un massimo di sette dispositivi.</para> - <para>Un utente che è abituato ad usare queste caratteristiche - può rimanere sorpreso quando vede che i risultati con FreeBSD + <para>Un utente che è abituato ad usare queste caratteristiche + può rimanere sorpreso quando vede che i risultati con FreeBSD non sono quelli che si aspettava. FreeBSD non usa il BIOS, e non sa nulla riguardo alla <quote>mappatura logica dei dispositivi del - BIOS</quote>. Questo può portare a delle situazioni che + BIOS</quote>. Questo può portare a delle situazioni che lasciano perplessi, in particolar modo quando i dischi hanno un'identica geometria fisica, e sono dei clone di un altro disco.</para> @@ -1290,67 +1290,67 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c Fred:</title> <para>Bill distrugge una vecchia box Wintel per fare una box FreeBSD per - Fred. Bill installa un solo disco SCSI come l'unità zero + Fred. Bill installa un solo disco SCSI come l'unità zero SCSI ed installa FreeBSD su di esso.</para> <para>Fred inizia ad usare il sistema, ma dopo alcuni giorni nota che il vecchio disco SCSI riporta numerosi errori e riferisce questo fatto a Bill.</para> - <para>Dopo un pò, Bill decide di risolvere la situazione, - così prende un disco SCSI identico nella stanza + <para>Dopo un pò, Bill decide di risolvere la situazione, + così prende un disco SCSI identico nella stanza dell'<quote>archivio</quote> di dischi. Una scansione iniziale indica che il disco funziona bene, dunque Bill installa questo disco - come la quarta unità SCSI e crea una copia dell'immagine del - disco zero nel disco quattro. Ora che il nuovo disco è - installato e funziona bene, Bill decide che è una buona idea - iniziare ad usarlo, quindi usa le funzionalità nel BIOS SCSI + come la quarta unità SCSI e crea una copia dell'immagine del + disco zero nel disco quattro. Ora che il nuovo disco è + installato e funziona bene, Bill decide che è una buona idea + iniziare ad usarlo, quindi usa le funzionalità nel BIOS SCSI per riordinare i dischi in modo tale che il sistema effettui il boot dal disco quattro. FreeBSD viene avviato e funziona in modo corretto.</para> <para>Fred continua il suo lavoro per parecchi giorni, quando Bill e - Fred decidono che è ora di una nuova avventura — tempo + Fred decidono che è ora di una nuova avventura — tempo di aggiornare ad una nuova versione di FreeBSD. Bill rimuove - l'unità SCSI zero perchè era un pò fiacca e la - sostituisce con un'altra unità disco identica prendendola + l'unità SCSI zero perchè era un pò fiacca e la + sostituisce con un'altra unità disco identica prendendola dall'<quote>archivio</quote>. Bill quindi installa la nuova versione - di FreeBSD nella nuova unità SCSI zero usando i floppy FTP di + di FreeBSD nella nuova unità SCSI zero usando i floppy FTP di Internet di Fred. L'installazione ha successo.</para> <para>Fred usa la nuova versione di FreeBSD per alcuni giorni, e si - convince che è sufficientemente buona per usarla nel - dipartimento di ingegneria. È ora di copiare tutto il suo - lavoro della vecchia versione. Fred monta la quarta unità SCSI - (l'ultima copia della vecchia versione di FreeBSD). Fred è - costernato dal fatto che nulla del suo precedente lavoro è - presente nella quarta unità SCSI.</para> + convince che è sufficientemente buona per usarla nel + dipartimento di ingegneria. È ora di copiare tutto il suo + lavoro della vecchia versione. Fred monta la quarta unità SCSI + (l'ultima copia della vecchia versione di FreeBSD). Fred è + costernato dal fatto che nulla del suo precedente lavoro è + presente nella quarta unità SCSI.</para> <para>Dove sono andati i dati?</para> - <para>Quando Bill ha fatto una copia dell'immagine dell'unità - SCSI zero di origine sulla quarta unità SCSI, la quarta - unità divenne un <quote>clone</quote>. Quando Bill ha - riordinato il BIOS SCSI affinchè si poteva effettuare il boot - dalla quarta unità SCSI, ha solo ingannato se stesso. - FreeBSD stava ancora girando sull'unità SCSI zero. - Questo tipo di modifica al BIOS farà in modo che tutto il + <para>Quando Bill ha fatto una copia dell'immagine dell'unità + SCSI zero di origine sulla quarta unità SCSI, la quarta + unità divenne un <quote>clone</quote>. Quando Bill ha + riordinato il BIOS SCSI affinchè si poteva effettuare il boot + dalla quarta unità SCSI, ha solo ingannato se stesso. + FreeBSD stava ancora girando sull'unità SCSI zero. + Questo tipo di modifica al BIOS farà in modo che tutto il codice di boot e del loader sia prelevato dal dispositivo indicato nel BIOS, ma quando i driver del kernel di FreeBSD prendono il - controllo, la numerazione dei dispositivi del BIOS sarà - ignorata, e FreeBSD considererà la numerazione standard + controllo, la numerazione dei dispositivi del BIOS sarà + ignorata, e FreeBSD considererà la numerazione standard dei dispositivi. Nel nostro esempio, il sistema ha continuato - ad operare sull'unità SCSI zero originale, e tutti i dati - di Fred erano lì, e non sulla quarta unità SCSI. + ad operare sull'unità SCSI zero originale, e tutti i dati + di Fred erano lì, e non sulla quarta unità SCSI. Il fatto che il sistema sembrava in esecuzione sulla quarta - unità SCSI era semplicemente un artificio delle aspettative + unità SCSI era semplicemente un artificio delle aspettative umane.</para> - <para>Siamo contenti di dire che nessun dato è stato cancellato - o artefatto dalla scoperta di questo fenomeno. L'unità zero - SCSI utilizzata in precedenza è stata recuperata dalla - pila di hard disk, ed è stato recuperato tutto il lavoro - di Fred, (e ora Bill sa che puè contare anche sull'unità + <para>Siamo contenti di dire che nessun dato è stato cancellato + o artefatto dalla scoperta di questo fenomeno. L'unità zero + SCSI utilizzata in precedenza è stata recuperata dalla + pila di hard disk, ed è stato recuperato tutto il lavoro + di Fred, (e ora Bill sa che puè contare anche sull'unità zero).</para> <para>Sebbene siano stati utilizzati dispositivi SCSI in questo esempio, @@ -1364,7 +1364,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <note> <para>Tutte le modifiche che fai ora non saranno scritte su disco. Se pensi di aver fatto un errore e vuoi ricominciare dall'inizio - puoi usare il menù di <application>sysinstall</application> + puoi usare il menù di <application>sysinstall</application> per uscire e tentare un'altra volta o premere il tasto <keycap>U</keycap> per usare l'opzione <guimenuitem>Undo</guimenuitem>. Se sei confuso e non riesci @@ -1373,7 +1373,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </note> <para>Dopo aver scelto un'installazione standard in - <application>sysinstall</application> ti verrà mostrato + <application>sysinstall</application> ti verrà mostrato questo messaggio:</para> <screen> Message @@ -1388,7 +1388,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c [ Press enter or space ]</screen> - <para>Premi <keycap>Invio</keycap> come segnalato. Ti verrà + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> come segnalato. Ti verrà mostrato un elenco di tutti gli hard disk che il kernel ha trovato quando ha effettuato il probe dei dispositivi. La <xref linkend="sysinstall-fdisk-drive1"/> mostra un esempio con un @@ -1405,61 +1405,61 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Ti potresti chiedere perchè <devicename>ad1</devicename> - non è elencato nella lista. Perchè è stato + <para>Ti potresti chiedere perchè <devicename>ad1</devicename> + non è elencato nella lista. Perchè è stato omesso?</para> - <para>Considera ciò che succederebbe se hai due hard disk IDE, + <para>Considera ciò che succederebbe se hai due hard disk IDE, uno come master sul primo controller IDE, ed uno come master sul secondo controller IDE. Se FreeBSD li enumera come li trova, allora saranno <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad1</devicename>.</para> <para>Ma se vuoi aggiungere un terzo hard disk, come dispositivo - slave sul primo controller IDE, allora questo sarà + slave sul primo controller IDE, allora questo sarà <devicename>ad1</devicename>, ed il precedente - <devicename>ad1</devicename> diventerà - <devicename>ad2</devicename>. Poichè i nome dei dispositivi + <devicename>ad1</devicename> diventerà + <devicename>ad2</devicename>. Poichè i nome dei dispositivi (come <devicename>ad1s1a</devicename>) sono usati per determinare i filesystem, potresti improvvisamente scoprire che alcuni dei tuoi - filesystem non appaiono più correttamente, e avrai - necesità di modificare la tua configurazione di FreeBSD.</para> + filesystem non appaiono più correttamente, e avrai + necesità di modificare la tua configurazione di FreeBSD.</para> - <para>Per aggirare questo problema, il kernel può essere + <para>Per aggirare questo problema, il kernel può essere configurato per denominare i dischi IDE in base alla loro posizione, e non in base all'ordine di rilevamento degli stessi. Con questo - schema il disco master sul secondo controller IDE sarà + schema il disco master sul secondo controller IDE sarà <emphasis>sempre</emphasis> <devicename>ad2</devicename>, anche se non sono presenti i dispositivi <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad1</devicename>.</para> - <para>Questa configurazione è di default per il kernel di - FreeBSD, ed è per questo che il display visualizza + <para>Questa configurazione è di default per il kernel di + FreeBSD, ed è per questo che il display visualizza <devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad2</devicename>. - La macchina sulla quale è stato preso questo screenshot aveva + La macchina sulla quale è stato preso questo screenshot aveva dischi IDE su entrambi i canali master dei controller IDE, e nessun disco sui canali slave.</para> <para>Dovresti selezionare il disco sul quale vuoi installare FreeBSD, poi - premi &gui.ok;. Verrà avviato <application>FDisk</application>, + premi &gui.ok;. Verrà avviato <application>FDisk</application>, con una schermata simile a quella nella <xref linkend="sysinstall-fdisk1"/>.</para> - <para>La schermata di <application>FDisk</application> è divisa in + <para>La schermata di <application>FDisk</application> è divisa in tre sezioni.</para> <para>La prima sezione, comprendente le prime due linee della schermata, mostra i dettagli dell'hard disk selezionato, includendo il nome - di FreeBSD, la geometria del disco, e la sua capacità.</para> + di FreeBSD, la geometria del disco, e la sua capacità.</para> <para>La seconda sezione mostra le slice che sono attualmente sul disco, dove esse cominciano e dove finiscono, quanto sono grandi, il nome assegnato da FreeBSD, la loro descrizione ed il loro tipo. Questo esempio mostra due piccole slice inutilizzate, che sono uno degli artefatti degli schemi di progetto del PC. Mostra anche una grande - slice <acronym>FAT</acronym>, che apparirà quasi certamente come + slice <acronym>FAT</acronym>, che apparirà quasi certamente come <devicename>C:</devicename> in &ms-dos; / &windows;, ed una slice - estesa, che può contenere altre lettere dei dispositivi per + estesa, che può contenere altre lettere dei dispositivi per &ms-dos; / &windows;.</para> <para>La terza sezione mostra i comandi che sono disponibili in @@ -1487,26 +1487,26 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c della progettazione del disco del PC), e una grande slice per FreeBSD. Fatto questo, dovresti selezionare la slice di FreeBSD che hai appena creato usando i tasti freccia, e quindi premere <keycap>S</keycap> - affinchè la slice sia avviabile. La schermata avrà + affinchè la slice sia avviabile. La schermata avrà un aspetto del tutto simile alla <xref linkend="sysinstall-fdisk2"/>. Nota la <literal>A</literal> nella - colonna dei <literal>Flag</literal>, che indica che la slice è - <emphasis>active</emphasis>, e verrà avviata al boot.</para> + colonna dei <literal>Flag</literal>, che indica che la slice è + <emphasis>active</emphasis>, e verrà avviata al boot.</para> <para>Se vuoi cancellare una slice esistente per fare spazio a FreeBSD allora devi selezionare la slice con i tasti freccia, e quindi premere - <keycap>D</keycap>. Quindi premi <keycap>C</keycap>, e ti verrà + <keycap>D</keycap>. Quindi premi <keycap>C</keycap>, e ti verrà chiesto la dimensione della slice che vuoi creare. Scegli la dimensione appropriata e premi <keycap>Invio</keycap>. Il valore predefinito in questo riquadro rappresenta la dimensione massima che - la tua slice può avere, che potrebbe essere il blocco contiguo - più lungo di spazio non ancora allocato oppure l'intero + la tua slice può avere, che potrebbe essere il blocco contiguo + più lungo di spazio non ancora allocato oppure l'intero disco.</para> - <para>Se hai già creato lo spazio per FreeBSD (magari usando un + <para>Se hai già creato lo spazio per FreeBSD (magari usando un tool come <application>&partitionmagic;</application>) allora puoi premere <keycap>C</keycap> per creare una nuova slice. Di nuovo, - ti verrà chiesta la dimensione della slice che vorresti + ti verrà chiesta la dimensione della slice che vorresti creare.</para> <figure id="sysinstall-fdisk2"> @@ -1532,7 +1532,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <itemizedlist> <listitem> - <para>Hai più di un disco, ed hai installato FreeBSD su + <para>Hai più di un disco, ed hai installato FreeBSD su un disco diverso dal primo.</para> </listitem> @@ -1543,16 +1543,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </listitem> </itemizedlist> - <para>Se FreeBSD è il solo sistema operativo sulla + <para>Se FreeBSD è il solo sistema operativo sulla macchina, installato sul primo hard disk, allora il boot manager - <guimenuitem>Standard</guimenuitem> sarà sufficiente. + <guimenuitem>Standard</guimenuitem> sarà sufficiente. Scegli <guimenuitem>None</guimenuitem> se stai usando un boot manager di terze parti capace di avviare FreeBSD.</para> <para>Fai la tua scelta e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> <figure id="sysinstall-bootmgr"> - <title>Il Menù di Sysinstall del Boot Manager</title> + <title>Il Menù di Sysinstall del Boot Manager</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -1563,16 +1563,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Per l'aiuto in linea, puoi premere <keycap>F1</keycap>, dove troverai informazioni sui problemi che potresti incontrare quando - tenti di condividere un hard disk tra più sistemi + tenti di condividere un hard disk tra più sistemi operativi.</para> </sect2> <sect2> <title>Creare una Slice per un Altro Dispositivo</title> - <para>Se hai più di un dispositivo, ritornerai alla schermata + <para>Se hai più di un dispositivo, ritornerai alla schermata di Selezione dei Dispositivi dopo la scelta del boot manager. Se - desideri installare FreeBSD su più di un disco, a questo punto + desideri installare FreeBSD su più di un disco, a questo punto puoi selezionare un altro disco e ripetere la fase di partizionamento usando <application>FDisk</application>.</para> @@ -1605,19 +1605,19 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <application>Disklabel</application></title> <para>Ora devi creare alcune partizioni all'interno di ogni slice che hai - appena creato. Ricorda che ogni partizione è etichettata da + appena creato. Ricorda che ogni partizione è etichettata da lettere, dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>, e le partizioni <literal>b</literal>, <literal>c</literal>, e <literal>d</literal> hanno dei significati formali ai quali dovresti attenerti.</para> <para>Certe applicazioni possono trarre beneficio da alcuni schemi di - partizioni particolari, soprattutto se le puoi collocare su più + partizioni particolari, soprattutto se le puoi collocare su più dischi. Comunque, per la tua prima installazione di FreeBSD, non hai - bisogno di dare troppo peso a come partizionare il disco. È - più importante che installi FreeBSD ed impari ad usarlo. Puoi + bisogno di dare troppo peso a come partizionare il disco. È + più importante che installi FreeBSD ed impari ad usarlo. Puoi sempre reinstallare FreeBSD per cambiare il tuo schema delle partizioni - quando avrai più familiarità con il sistema + quando avrai più familiarità con il sistema operativo.</para> <para>Questo schema caratterizza quattro partizioni —una per lo @@ -1652,14 +1652,14 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <entry>100 MB</entry> - <entry>Questo è il filesystem root. Ogni altro filesystem - sarà montato da qualche parte sotto di esso. 100 MB - è una dimensione ragionevole per questo filesystem. + <entry>Questo è il filesystem root. Ogni altro filesystem + sarà montato da qualche parte sotto di esso. 100 MB + è una dimensione ragionevole per questo filesystem. Non memorizzerai troppi dati su di esso, per un'installazione regolare di FreeBSD ci saranno circa 40 MB di dati. Lo - spazio rimanente è per i dati temporanei, e lascia + spazio rimanente è per i dati temporanei, e lascia anche una spazio di scorta nel caso in cui le versioni - future di FreeBSD dovessero richiedere più spazio + future di FreeBSD dovessero richiedere più spazio in <filename>/</filename>.</entry> </row> @@ -1670,15 +1670,15 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <entry>2-3 x RAM</entry> - <entry>Lo spazio di swap del sistema è su questa - partizione. Scegliere la giusta quantità di swap - può non essere così semplice. Una buona regola - è che il tuo spazio di swap dovrebbe essere due o tre + <entry>Lo spazio di swap del sistema è su questa + partizione. Scegliere la giusta quantità di swap + può non essere così semplice. Una buona regola + è che il tuo spazio di swap dovrebbe essere due o tre volte maggiore della tua memoria fisica (RAM). Dovresti avere almeno 64 MB di swap, quindi se nel tuo computer hai meno di 32 MB di RAM allora setta lo swap a - 64 MB. Se hai più di un disco puoi mettere lo - spazio swap su ogni disco. FreeBSD userà ogni disco per + 64 MB. Se hai più di un disco puoi mettere lo + spazio swap su ogni disco. FreeBSD userà ogni disco per lo swap, velocizzando le azioni di swapping. In questo caso, calcola l'ammontare totale di swap di cui necessiti (per esempio, 128 MB), e quindi dividi questo numero per @@ -1720,9 +1720,9 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </tgroup> </table> - <para>Se installi FreeBSD su più dischi devi creare anche delle - partizioni nelle altre slice che configuri. La maniera più - facile di fare questo è creare due partizioni su ogni disco, una + <para>Se installi FreeBSD su più dischi devi creare anche delle + partizioni nelle altre slice che configuri. La maniera più + facile di fare questo è creare due partizioni su ogni disco, una per lo spazio di swap, ed una per il filesystem.</para> <table frame="none" pgwide="1"> @@ -1754,8 +1754,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <entry>Guarda la descrizione</entry> - <entry>Come già discusso, puoi dividere lo swap su ogni - disco. Anche se la partizione <literal>a</literal> è + <entry>Come già discusso, puoi dividere lo swap su ogni + disco. Anche se la partizione <literal>a</literal> è libera, per convenzione lo spazio swap sta nella partizione <literal>b</literal>.</entry> </row> @@ -1767,11 +1767,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <entry>Il resto del disco</entry> - <entry>Il resto del disco è messo in una grande + <entry>Il resto del disco è messo in una grande partizione. Questo potrebbe essere facilmente messo sulla partizione <literal>a</literal>, invece della partizione <literal>e</literal>. Comunque, la convenzione dice che - la partizione <literal>a</literal> su una slice è + la partizione <literal>a</literal> su una slice è riservata per il filesystem root (<filename>/</filename>). Non devi necessariamente seguire questa convenzione, ma <application>sysinstall</application> lo fa, e quindi se segui @@ -1779,7 +1779,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c Puoi scegliere di montare questo filesystem dove vuoi; in questo esempio si propone di montare i filesystem sotto le directory <filename>/disk<replaceable>n</replaceable></filename>, dove - <replaceable>n</replaceable> è un numero che cambia per + <replaceable>n</replaceable> è un numero che cambia per ogni disco. Ma puoi usare un altro schema se preferisci.</entry> </row> @@ -1805,16 +1805,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c di FreeBSD, chiamato <application>Disklabel</application>.</para> <para>La <xref linkend="sysinstall-label"/> mostra la schermata quando - avvii <application>Disklabel</application>. Il display è diviso + avvii <application>Disklabel</application>. Il display è diviso in tre sezioni.</para> <para>Le prime linee mostrano il nome del disco sul quale stai lavorando attualmente, e la slice che contiene le partizioni che stai creando (a questo punto <application>Disklabel</application> usa il termine <literal>Nome della Partizione</literal> piuttosto che nome della - slice). Questa schermata mostra anche la quantità di spazio - libero nella slice; cioè lo spazio che è stato allocato - per la slice, anche se ancora non è stato assegnato ad una + slice). Questa schermata mostra anche la quantità di spazio + libero nella slice; cioè lo spazio che è stato allocato + per la slice, anche se ancora non è stato assegnato ad una partizione.</para> <para>Al centro della schermata sono mostrate le partizioni che sono @@ -1835,13 +1835,13 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para><application>Disklabel</application> può creare + <para><application>Disklabel</application> può creare automaticamente le partizioni ed assegnare loro una dimensione di default. Prova questa funzione premendo <keycap>A</keycap>. Vedrai una schermata simile a quella mostrata in <xref linkend="sysinstall-label2"/>. A seconda della dimensione del disco che stai usando, i valori di default potrebbero essere differenti. - Questo non è fatale, poichè puoi anche non accettare + Questo non è fatale, poichè puoi anche non accettare i valori di default .</para> <note> @@ -1872,7 +1872,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Per creare la prima partizione (<literal>a</literal>, montata come <filename>/</filename> — root), assicurati che sia selezionata in cima allo schermo la slice corretta e premi <keycap>C</keycap>. - Apparirà una finestra di dialogo per inserire la dimensione + Apparirà una finestra di dialogo per inserire la dimensione della nuova partizione (come mostrato nella <xref linkend="sysinstall-label-add"/>). Puoi immettere la dimensione come il numero di blocchi del disco che vuoi usare, o come un numero @@ -1881,7 +1881,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <note> <para>A partire da FreeBSD 5.X, gli utenti possono: selezionare - <acronym>UFS2</acronym> (che è di default per &os; 5.1 e + <acronym>UFS2</acronym> (che è di default per &os; 5.1 e superiori) usando l'opzione <literal>Custom Newfs</literal> (<keycap>Z</keycap>), creare le etichette con <literal>Auto Defaults</literal> e modificarle con l'opzione @@ -1902,11 +1902,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>La grandezza di default mostrata creerà una partizione + <para>La grandezza di default mostrata creerà una partizione che prende il resto della slice. Se stai usando le dimensioni di partizioni usate nell'esempio precedente, allora cancella la figura esistente usando <keycap>Backspace</keycap>, e poi digita - <userinput>64M</userinput>, come è mostrato in + <userinput>64M</userinput>, come è mostrato in <xref linkend="sysinstall-label-add2"/>. Poi premi &gui.ok;.</para> @@ -1920,11 +1920,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Dopo aver scelto la dimensione della partizione ti verrà - chiesto se la partizione conterrà una filesystem o uno spazio - di swap. La finestra di dialogo è mostrata nella <xref + <para>Dopo aver scelto la dimensione della partizione ti verrà + chiesto se la partizione conterrà una filesystem o uno spazio + di swap. La finestra di dialogo è mostrata nella <xref linkend="sysinstall-label-type"/>. La prima partizione - conterrà un filesystem, quindi assicurati che sia selezionato + conterrà un filesystem, quindi assicurati che sia selezionato <guimenuitem>FS</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> <figure id="sysinstall-label-type"> @@ -1937,11 +1937,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Alla fine, poichè stai creando un filesystem, devi dire a - <application>Disklabel</application> dove sarà montato il - filesystem. La finestra di dialogo è mostrata nella + <para>Alla fine, poichè stai creando un filesystem, devi dire a + <application>Disklabel</application> dove sarà montato il + filesystem. La finestra di dialogo è mostrata nella <xref linkend="sysinstall-label-mount"/>. Il punto di mount del - filesystem root è <filename>/</filename>, dunque digita + filesystem root è <filename>/</filename>, dunque digita <userinput>/</userinput>, e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para> <figure id="sysinstall-label-mount"> @@ -1954,15 +1954,15 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c </mediaobject> </figure> - <para>Lo schermo sarà aggiornato e ti mostrerà la partizione + <para>Lo schermo sarà aggiornato e ti mostrerà la partizione appena creata. Devi ripete questa procedura per le altre partizioni. - Quando crei la partizione di swap, non ti verrà richiesto di - inserire il punto di mount del filesystem, poichè le partizioni + Quando crei la partizione di swap, non ti verrà richiesto di + inserire il punto di mount del filesystem, poichè le partizioni di swap non sono mai montate. Quando crei l'ultima partizione, <filename>/usr</filename>, puoi lasciare la dimensione suggerita, per usare il rimanente spazio della slice.</para> - <para>La schermata finale dell'Editor DiskLabel di FreeBSD sarà + <para>La schermata finale dell'Editor DiskLabel di FreeBSD sarà simile alla <xref linkend="sysinstall-label4"/>, sebbene i valori scelti potrebbero essere differenti. Premi <keycap>Q</keycap> per finire.</para> @@ -1985,17 +1985,17 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <sect2 id="distset"> <title>Scegliere il Tipo di Distribuzione</title> - <para>Scegliere quale tipo di distribuzione installare dipenderà + <para>Scegliere quale tipo di distribuzione installare dipenderà in maggior parte dall'uso del sistema e di quanto spazio hai disponibile. Le opzioni predefinite spaziano da installare la - configurazione più leggera possibile fino ad arrivare ad + configurazione più leggera possibile fino ad arrivare ad installare ogni cosa. Quelli che sono nuovi di &unix; e/o di FreeBSD dovrebbero quasi certamente selezionare una di queste opzioni inscatolate. La personalizzazione di un tipo di distribuzione - è roba da utenti un pò più esperti.</para> + è roba da utenti un pò più esperti.</para> - <para>Premi <keycap>F1</keycap> per avere più informazioni - sulle opzioni del tipo di distribuzione e ciò che contengono. + <para>Premi <keycap>F1</keycap> per avere più informazioni + sulle opzioni del tipo di distribuzione e ciò che contengono. Quando hai finito con l'help, premendo <keycap>Invio</keycap> ritornerai al Menu di Selezione della Distribuzione.</para> @@ -2014,18 +2014,18 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <application>&xorg;</application>.</para> <para>Se pensi di compilare un kernel custom, seleziona un'opzione che - include il codice sorgente. Per altre informazioni sul perchè + include il codice sorgente. Per altre informazioni sul perchè dovrebbe essere costruito un kernel custom o su come costruirlo, guarda il <xref linkend="kernelconfig"/>.</para> - <para>Ovviamente, il sistema più versatile è quello che - include tutto. Se c'è abbastanza spazio su disco, seleziona + <para>Ovviamente, il sistema più versatile è quello che + include tutto. Se c'è abbastanza spazio su disco, seleziona <guimenuitem>All</guimenuitem> come mostrato nella <xref linkend="distribution-set1"/> usando i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>. Se hai qualche preoccupazione per lo spazio - di disco usa un'opzione che ti è più conveniente + di disco usa un'opzione che ti è più conveniente per la tua situazione. Non cercare la scelta perfetta, - poichè potrai aggiungere altre distribuzioni anche dopo + poichè potrai aggiungere altre distribuzioni anche dopo l'installazione.</para> <figure id="distribution-set1"> @@ -2043,10 +2043,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <title>Installare la Collezione dei Port</title> <para>Dopo aver selezionato la distribuzione desiderata, ti viene data - l'opportunità di installare la FreeBSD Port Collection. - La collezione dei port è un modo semplice e conveniente di + l'opportunità di installare la FreeBSD Port Collection. + La collezione dei port è un modo semplice e conveniente di installare software. La collezione dei port non contiene il codice - sorgente necessario per compilare il software. Invece, è + sorgente necessario per compilare il software. Invece, è una collezione di file che automatizza il download, la compilazione e l'installazione delle applicazioni di terze-parti. Il <xref linkend="ports"/> discute su come usare la collezione dei @@ -2056,8 +2056,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c adeguato. Scegli questa opzione soltanto se hai uno spazio sul disco rigido sufficiente. Per FreeBSD &rel.current;, la FreeBSD Ports Collection occupa circa &ports.size; di spazio su disco. - Puoi assumere un valore più grande per le versioni di FreeBSD - più recenti.</para> + Puoi assumere un valore più grande per le versioni di FreeBSD + più recenti.</para> <screen> User Confirmation Requested Would you like to install the FreeBSD ports collection? @@ -2081,7 +2081,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Seleziona &gui.yes; con i tasti freccia per installare la collezione dei port, oppure &gui.no; per saltare questa opzione. Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. - Verrà visualizzato il menu della scelta della + Verrà visualizzato il menu della scelta della distribuzione.</para> <figure id="distribution-set2"> @@ -2114,7 +2114,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea sui media di installazione. Premi <keycap>Invio</keycap> per tornare - al menù di selezione dei media.</para> + al menù di selezione dei media.</para> <figure id="choose-media"> <title>Scelta del Media di Installazione</title> @@ -2144,11 +2144,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c server</guimenuitem></term> <listitem> - <para>Questa opzione farà tutti i trasferimenti FTP usando - la modalità <quote>Attiva</quote>. Questa modalità - non funzionerà attraverso i firewall, ma funzionerà - con server FTP vecchi che non supportano la modalità - passiva. Se la tua connessione ha problemi con la modalità + <para>Questa opzione farà tutti i trasferimenti FTP usando + la modalità <quote>Attiva</quote>. Questa modalità + non funzionerà attraverso i firewall, ma funzionerà + con server FTP vecchi che non supportano la modalità + passiva. Se la tua connessione ha problemi con la modalità passiva (il default), prova quella attiva!</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2160,11 +2160,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <listitem> <indexterm> <primary>FTP</primary> - <secondary>modalità passivo</secondary> + <secondary>modalità passivo</secondary> </indexterm> <para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application> - ad usare la modalità <quote>Passiva</quote> per tutte le + ad usare la modalità <quote>Passiva</quote> per tutte le operazioni FTP. Questo consente all'utente di passare attraverso firewall che non permettono connessioni in entrate su porte TCP random.</para> @@ -2184,7 +2184,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application> a usare il protocollo HTTP (come un browser web) per connettersi a un proxy per tutte le operazioni FTP. Il proxy - tradurrà le richieste e invierà loro al server FTP. + tradurrà le richieste e invierà loro al server FTP. Questo permette all'utente di passare attraverso i firewall che non permettono FTP del tutto, ma offrono un proxy HTTP. In questo caso, devi specificare il proxy oltre al server @@ -2201,16 +2201,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c proxy FTP <hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, in ascolto sulla porta 1024.</para> - <para>In questo caso, vai alle opzioni del menù, setta il + <para>In questo caso, vai alle opzioni del menù, setta il nome utente FTP come <literal>ftp@ftp.FreeBSD.org</literal>, e il tuo indirizzo email come password. Come media di installazione, specifica FTP (o FTP passivo, se il proxy lo supporta), e l'URL <literal>ftp://foo.example.com:1234/pub/FreeBSD</literal>.</para> - <para>Poichè <filename>/pub/FreeBSD</filename> da - <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> è proxato sotto + <para>Poichè <filename>/pub/FreeBSD</filename> da + <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> è proxato sotto <hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, sei in grado di - installare da <emphasis>questa</emphasis> macchina (che prenderà + installare da <emphasis>questa</emphasis> macchina (che prenderà i file da <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> richiesti dall'installazione).</para> </note> @@ -2219,8 +2219,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <sect1 id="install-final-warning"> <title>Procedere con l'Installazione</title> - <para>Se lo desideri l'installazione può ora procedere. Questa - è anche l'ultima opportunità per interrompere + <para>Se lo desideri l'installazione può ora procedere. Questa + è anche l'ultima opportunità per interrompere l'installazione per impedire cambiamenti al disco.</para> <screen> User Confirmation Requested @@ -2236,12 +2236,12 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c <para>Seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per procedere.</para> - <para>Il tempo di installazione varierà a seconda della + <para>Il tempo di installazione varierà a seconda della distribuzione che hai scelto, dei media di installazione, e della - velocità del computer. Verranno visualizzati una serie di + velocità del computer. Verranno visualizzati una serie di messaggi indicanti lo stato.</para> - <para>L'installazione è completa quando viene visualizzato + <para>L'installazione è completa quando viene visualizzato il seguente messaggio:</para> <screen> Message @@ -2263,7 +2263,7 @@ do so by typing: /stand/sysinstall . <para>Seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> per interrompere l'installazione in modo tale che nessuna modifica venga effettuata sul tuo - sistema. Apparirà il seguente messaggio</para> + sistema. Apparirà il seguente messaggio</para> <screen> Message Installation complete with some errors. You may wish to scroll @@ -2274,7 +2274,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. [ OK ]</screen> <para>Questo messaggio viene visualizzato quando non installi nulla. - Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di installazione principale per uscire dall'installazione.</para> </sect1> @@ -2282,7 +2282,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <title>Post-installazione</title> <para>Dopo una corretta installazione segue la configurazione di varie - opzioni. Un'opzione può essere configurata rientrando nelle + opzioni. Un'opzione può essere configurata rientrando nelle opzioni di configurazione prima dell'avvio del nuovo sistema FreeBSD o dopo l'installazione usando <command>sysinstall</command> (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; prima @@ -2292,8 +2292,8 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <title>Configurazione del Dispositivo di Rete</title> <para>Se hai configurato precedentemente PPP per l'installazione FTP, - questa schermata non sarà visualizzata ora ma puoi configurarlo - più avanti come descritto sotto.</para> + questa schermata non sarà visualizzata ora ma puoi configurarlo + più avanti come descritto sotto.</para> <para>Per informazioni dettagliate riguardo alla LAN e alla configurazione di FreeBSD come gateway/router fai riferimento al capitolo @@ -2327,33 +2327,33 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. Yes [ No ]</screen> <para>In questa LAN privata, il corrente protocollo di Internet - (<acronym>IPv4</acronym>) era già sufficiente e è - stato selezionato &gui.no; con i tasti freccia ed è stato premuto + (<acronym>IPv4</acronym>) era già sufficiente e è + stato selezionato &gui.no; con i tasti freccia ed è stato premuto <keycap>Invio</keycap>.</para> - <para>Se sei connesso ad una rete <acronym>IPv6</acronym> già + <para>Se sei connesso ad una rete <acronym>IPv6</acronym> già esistente con un server <acronym>RA</acronym>, puoi selezionare &gui.yes; e premere <keycap>Invio</keycap>. Lo scan dei server RA - impiegherà un pò di secondi.</para> + impiegherà un pò di secondi.</para> <screen> User Confirmation Requested Do you want to try DHCP configuration of the interface? Yes [ No ]</screen> - <para>Se il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) non è usato + <para>Se il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) non è usato seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> - <para>Selezionando &gui.yes; si avvierà - <application>dhclient</application>, e se tutto va bene, setterà + <para>Selezionando &gui.yes; si avvierà + <application>dhclient</application>, e se tutto va bene, setterà in automatico le informazioni sulla configurazione della rete. Fai riferimento alla <xref linkend="network-dhcp"/> per altre informazioni.</para> <para>La seguente schermata di configurazione della rete mostra la configurazione di un dispositivo Ethernet per un sistema - che funzionerà da gateway per una LAN.</para> + che funzionerà da gateway per una LAN.</para> <figure id="ed-config2"> <title>Settare la Configurazione di Rete per ed0</title> @@ -2395,10 +2395,10 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <listitem> <para>L'indirizzo IP dell'host che inoltra i pacchetti verso destinazioni non locali. Devi settarlo se la tua macchina - è un nodo di una rete. + è un nodo di una rete. <emphasis>Lascia questo campo vuoto</emphasis> se la - macchina è il gateway di Internet per la rete. Il - gateway IPv4 è anche conosciuto come il gateway di + macchina è il gateway di Internet per la rete. Il + gateway IPv4 è anche conosciuto come il gateway di default o l'instradamento di default.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2408,7 +2408,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <listitem> <para>L'indirizzo IP del tuo server DNS locale. Su questa lan - privata non c'è un server DNS locale quindi è + privata non c'è un server DNS locale quindi è stato usato l'indirizzo IP del server DNS del provider (<hostid role="ipaddr">208.163.10.2</hostid>).</para> </listitem> @@ -2418,7 +2418,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <term>IPv4 address</term> <listitem> - <para>L'indirizzo IP in uso su questa interfaccia è + <para>L'indirizzo IP in uso su questa interfaccia è <hostid role="ipaddr">192.168.0.1</hostid></para> </listitem> </varlistentry> @@ -2427,10 +2427,10 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. <term>Netmask</term> <listitem> - <para>Il blocco di indirizzi in uso per questa lan è un + <para>Il blocco di indirizzi in uso per questa lan è un blocco di classe C (<hostid role="ipaddr">192.168.0.0</hostid> - <hostid role="ipaddr">192.168.255.255</hostid>). - La netmask di default per una rete di classe C è + La netmask di default per una rete di classe C è (<hostid role="netmask">255.255.255.0</hostid>).</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2456,9 +2456,9 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. [ Yes ] No</screen> <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> - si porterà la macchina all'interno della rete pronta per l'uso. - Comunque, questo non è fondamentale durante l'installazione, - poichè la macchina deve essere riavviata.</para> + si porterà la macchina all'interno della rete pronta per l'uso. + Comunque, questo non è fondamentale durante l'installazione, + poichè la macchina deve essere riavviata.</para> </sect2> <sect2 id="gateway"> @@ -2469,9 +2469,9 @@ installation menus to retry whichever operations have failed. [ Yes ] No</screen> - <para>Se la macchina dovrà essere utilizzata come gateway per una + <para>Se la macchina dovrà essere utilizzata come gateway per una LAN inoltrando pacchetti tra altre macchine allora seleziona - &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. Se la macchina è un + &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. Se la macchina è un nodo di una rete allora seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> per continuare.</para> </sect2> @@ -2494,10 +2494,10 @@ Do you want to configure inetd and the network services that it provides? <para>Questi servizi possono essere avviati dopo l'installazione editando <filename>/etc/inetd.conf</filename> con l'editor di testo che preferisci. Leggi la <xref linkend="network-inetd-overview"/> per - più informazioni.</para> + più informazioni.</para> <para>Seleziona &gui.yes; se desideri configurare questi servizi durante - l'installazione. Ti verrà proposta un'ulteriore + l'installazione. Ti verrà proposta un'ulteriore conferma:</para> <screen> User Confirmation Requested @@ -2525,7 +2525,7 @@ use the current settings. [ Yes ] No</screen> - <para>Scegliendo &gui.yes; ti sarà consentito aggiungere + <para>Scegliendo &gui.yes; ti sarà consentito aggiungere servizi eliminando <literal>#</literal> all'inizio delle relative linee.</para> @@ -2540,7 +2540,7 @@ use the current settings. </figure> <para>Dopo che hai aggiunto i servizi desiderati, premendo - <keycap>Esc</keycap> ti verrà mostrato un menù che + <keycap>Esc</keycap> ti verrà mostrato un menù che ti consente di uscire salvando i cambiamenti che hai apportato.</para> </sect2> @@ -2569,7 +2569,7 @@ use the current settings. <sect3 id="ftpallow"> <title>Consentire l'FTP anonimo</title> - <para>Chiunque può accedere alla tua macchina se + <para>Chiunque può accedere alla tua macchina se permetti connessioni FTP anonime. Dovrebbero essere considerate alcune implicazioni di sicurezza prima di abilitare questa opzione. Per altre informazioni sulla sicurezza guarda il @@ -2577,7 +2577,7 @@ use the current settings. <para>Per consentire l'FTP anonimo, usa i tasti freccia e seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. - Ti verrà visualizzato il seguente messaggio:</para> + Ti verrà visualizzato il seguente messaggio:</para> <figure id="anon-ftp2"> <title>Configurazione FTP Anonima di default</title> @@ -2611,7 +2611,7 @@ Upload subdirectory: Where files uploaded by anonymous FTP users will go.</screen> - <para>Di default la directory root dell'ftp sarà + <para>Di default la directory root dell'ftp sarà <filename>/var</filename>. Se prevedi che lo spazio FTP non sia sufficiente, potresti usare la directory <filename>/usr</filename> settando la directory root dell'FTP a @@ -2626,7 +2626,7 @@ Upload subdirectory: [ Yes ] No</screen> <para>Se selezioni &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>, - verrà avviato un editor che ti permetterà di + verrà avviato un editor che ti permetterà di modificare il messaggio di benvenuto.</para> <figure id="anon-ftp4"> @@ -2639,14 +2639,14 @@ Upload subdirectory: </mediaobject> </figure> - <para>L'editor è <command>ee</command>. + <para>L'editor è <command>ee</command>. Usa le istruzioni per cambiare il messaggio oppure cambia - il messaggio più tardi usando un editor di testo a tua scelta. + il messaggio più tardi usando un editor di testo a tua scelta. Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata dell'editor.</para> - <para>Premendo <keycap>Esc</keycap> un menù pop-up ti - sceglierà di default + <para>Premendo <keycap>Esc</keycap> un menù pop-up ti + sceglierà di default <guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>. Premi <keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare. Premi di nuovo <keycap>Invio</keycap> per salvare gli eventuali @@ -2658,7 +2658,7 @@ Upload subdirectory: <title>Configurare NFS (Network File System)</title> <para>NFS (Network File System) consente la condivisione di file - attraverso una rete. Una macchina può essere configurata come + attraverso una rete. Una macchina può essere configurata come server, client, o entrambi. Fai riferimento alla <xref linkend="network-nfs"/> per altre informazioni.</para> @@ -2670,10 +2670,10 @@ Upload subdirectory: Yes [ No ]</screen> - <para>Se non c'è bisogno di un server NFS, seleziona &gui.no; + <para>Se non c'è bisogno di un server NFS, seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> - <para>Se scegli &gui.yes;, ti apparirà un messaggio che dice che + <para>Se scegli &gui.yes;, ti apparirà un messaggio che dice che il file <filename>exports</filename> deve essere creato.</para> <screen> Message @@ -2683,7 +2683,7 @@ access to your local filesystems. Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports [ OK ]</screen> - <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. Verrà + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. Verrà avviato un editor di testo al fine di creare ed editare il file <filename>exports</filename>.</para> @@ -2702,8 +2702,8 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports preferito. Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata dell'editor.</para> - <para>Premi <keycap>Invio</keycap> e ti verrà mostrato un - menù con selezionato + <para>Premi <keycap>Invio</keycap> e ti verrà mostrato un + menù con selezionato <guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>. Premi <keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare.</para> </sect3> @@ -2727,15 +2727,15 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports <sect2 id="securityprofile"> <title>Profilo della Sicurezza</title> - <para>Un <quote>profilo della sicurezza</quote> è un insieme + <para>Un <quote>profilo della sicurezza</quote> è un insieme di opzioni di configurazione che tentano di raggiungere il desiderato rapporto sicurezza/convenienza abilitando o disabilitando certi - programmi e settaggi. Con il profilo di sicurezza più severo, - pochi programmi saranno abilitati di default. Questo è + programmi e settaggi. Con il profilo di sicurezza più severo, + pochi programmi saranno abilitati di default. Questo è uno dei principi basi per la sicurezza: non mandare in esecuzione nulla se non quello che usi.</para> - <para>Per cortesia nota che il profilo di sicurezza è + <para>Per cortesia nota che il profilo di sicurezza è giusto una configurazione di default. Tutti i programmi possono essere abilitati o disabilitati dopo che hai installato FreeBSD modificando o aggiungendo le appropriate linee in @@ -2785,7 +2785,7 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports <entry>FORSE <footnote> - <para>Il portmapper è abilitato se la macchina è + <para>Il portmapper è abilitato se la macchina è stata configurata in precedenza come un client o server NFS.</para> </footnote> @@ -2831,7 +2831,7 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports il profilo di sicurezza su medio.</para> <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> ti - sarà consentito selezionare un diverso profilo di + sarà consentito selezionare un diverso profilo di sicurezza.</para> <figure id="security-profile"> @@ -2845,14 +2845,14 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports </figure> <para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea. - Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di selezione.</para> <para>Usa i tasti freccia per scegliere <guimenuitem>Medium</guimenuitem> a meno di essere sicuro che necessiti di un altro livello di sicurezza. Con &gui.ok; selezionato, premi <keycap>Invio</keycap>.</para> - <para>Verrà visualizzato un messaggio di conferma a seconda del + <para>Verrà visualizzato un messaggio di conferma a seconda del settaggio di sicurezza che hai scelto.</para> <screen> Message @@ -2889,7 +2889,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf post-installazione.</para> <warning> - <para>Il profilo di sicurezza non è una soluzione miracolosa! + <para>Il profilo di sicurezza non è una soluzione miracolosa! Anche se usi il settaggio estremo, devi stare al passo con i problemi di sicurezza leggendo la mailing lista appropriata (<xref linkend="eresources-mail"/>), usando ottime password e @@ -2923,7 +2923,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </mediaobject> </figure> - <para>Un'opzione comunemente usata è lo screen saver. Usa + <para>Un'opzione comunemente usata è lo screen saver. Usa i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Saver</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> @@ -2939,15 +2939,15 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </figure> <para>Scegli lo screen saver che desideri usando i tasti freccia - e quindi premi <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato il - menù di Configurazione della Console di Sistema.</para> + e quindi premi <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato il + menù di Configurazione della Console di Sistema.</para> - <para>Il tempo di inattesa di default è di 300 secondi. + <para>Il tempo di inattesa di default è di 300 secondi. Per modificare l'intervallo di tempo, seleziona <guimenuitem>Saver</guimenuitem> di nuovo. - Nel menù delle opzioni dello Screen Saver, seleziona + Nel menù delle opzioni dello Screen Saver, seleziona <guimenuitem>Timeout</guimenuitem> usando i tasti freccia e premi - <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato un menù:</para> + <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato un menù:</para> <figure id="saver-timeout"> <title>Timeout dello Screen Saver</title> @@ -2960,7 +2960,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </figure> <para>Puoi cambiare il valore, quindi seleziona &gui.ok; e - premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di + premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di Configurazione della Console di Sistema.</para> <figure id="saver-exit"> @@ -2982,13 +2982,13 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <title>Regolazione della Zona di Fuso Orario</title> <para>Il settaggio della zona di fuso orario per la tua macchina ti - consentirà di correggere automaticamente i cambiamenti + consentirà di correggere automaticamente i cambiamenti di tempo regionali e di realizzare altre funzioni relative al fuso orario.</para> - <para>L'esempio mostrato è per una macchina situata nella zona + <para>L'esempio mostrato è per una macchina situata nella zona di fuso orario orientale degli stati Uniti. La tua selezione - dipenderà dalla tua locazione geografica.</para> + dipenderà dalla tua locazione geografica.</para> <screen> User Confirmation Requested Would you like to set this machine's time zone now? @@ -3004,7 +3004,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf Yes [ No ]</screen> - <para>Seleziona &gui.yes; o &gui.no; a seconda di come è + <para>Seleziona &gui.yes; o &gui.no; a seconda di come è configurato l'orologio della macchina e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para> @@ -3058,7 +3058,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </sect2> <sect2 id="linuxcomp"> - <title>Compatibilità Linux</title> + <title>Compatibilità Linux</title> <screen> User Confirmation Requested Would you like to enable Linux binary compatibility? @@ -3067,18 +3067,18 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap>, potrai eseguire applicazioni Linux su FreeBSD. Verranno installati - i package per la compatibilità Linux.</para> + i package per la compatibilità Linux.</para> <para>Se stai facendo l'installazione via FTP, la macchina - necessiterà di collegarsi a Internet. A volte il sito remoto - non ha tutte le distribuzioni così come la compatibilità - Linux binaria. Puoi sempre installarlo più tardi.</para> + necessiterà di collegarsi a Internet. A volte il sito remoto + non ha tutte le distribuzioni così come la compatibilità + Linux binaria. Puoi sempre installarlo più tardi.</para> </sect2> <sect2 id="mouse"> <title>Configurazione del Mouse</title> - <para>Questa opzione ti consentirà di tagliare ed incollare il + <para>Questa opzione ti consentirà di tagliare ed incollare il testo nella console e nei programmi utenti con un mouse a 3 pulsanti. Se usi un mouse a 2 pulsanti, fai riferimento alla pagina man, &man.moused.8;, dopo l'installazione per i dettagli sull'emulazione @@ -3116,11 +3116,11 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </mediaobject> </figure> - <para>Il mouse usato in questo esempio è di tipo PS/2, quindi + <para>Il mouse usato in questo esempio è di tipo PS/2, quindi l'opzione di default <guimenuitem>Auto</guimenuitem> era appropriata. Per cambiare il protocollo, usa i tasti freccia e seleziona un'altra opzione. Assicurati che &gui.ok; sia selezionato e premi - <keycap>Invio</keycap> per uscire da questo menù.</para> + <keycap>Invio</keycap> per uscire da questo menù.</para> <figure id="config-mouse-port"> <title>Configurare la Porta del Mouse</title> @@ -3176,7 +3176,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <para>Muovi il cursore sullo schermo e verifica che il cursore risponda in modo appropriato. Se lo fa, seleziona &gui.yes; e premi - <keycap>Invio</keycap>. Se non lo fa, allora il mouse non è + <keycap>Invio</keycap>. Se non lo fa, allora il mouse non è stato configurato correttamente — seleziona &gui.no; e prova ad usare delle differenti opzioni di configurazione.</para> @@ -3200,12 +3200,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <title>Configurare I Servizi Addizionali di Rete</title> - <para>La configurazione dei servizi di rete può spaventare + <para>La configurazione dei servizi di rete può spaventare i nuovi utenti se questi non hanno alle spalle una conoscenza in - quest'area. La rete, Internet incluso, è cruciale per tutti - i moderni sistemi operativi &os; incluso; detto ciò, è - del tutto utile conoscere le grandi capacità di rete di &os;. - Fare questo durante l'installazione permetterà + quest'area. La rete, Internet incluso, è cruciale per tutti + i moderni sistemi operativi &os; incluso; detto ciò, è + del tutto utile conoscere le grandi capacità di rete di &os;. + Fare questo durante l'installazione permetterà agli utenti di avere alcune conoscenze dei vari servizi che sono disponibili.</para> @@ -3214,16 +3214,16 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf che questi programmi non fanno nulla di <quote>dannoso</quote>. Sfortunatamente, i programmatori non sono perfetti e in passato ci sono stati casi dove alcuni bug nei servizi di rete sono stati - sfruttati da aggressori per fare cose maligne. È importante + sfruttati da aggressori per fare cose maligne. È importante che abiliti sono i servizi di rete che sai di aver bisogno. - Se sei nel dubbio è meglio non abilitare un servizio di rete + Se sei nel dubbio è meglio non abilitare un servizio di rete fino a quando scopri di averlo bisogno. Lo puoi sempre abilitare successivamente ri-avviando <application>sysinstall</application> - o usando le funzionalità fornite dal file + o usando le funzionalità fornite dal file <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> - <para>Selezionando l'opzione <guimenu>Networking</guimenu> verrà - visualizzato un menù simile a questo:</para> + <para>Selezionando l'opzione <guimenu>Networking</guimenu> verrà + visualizzato un menù simile a questo:</para> <figure id="network-configuration"> <title>Configurazione di Alto-Livello della Rete</title> @@ -3236,34 +3236,34 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </figure> <para>La prima opzione, <guimenuitem>Interfaces</guimenuitem>, - è stata trattata precedentemente durante la - <xref linkend="inst-network-dev"/>, e quindi questa opzione può + è stata trattata precedentemente durante la + <xref linkend="inst-network-dev"/>, e quindi questa opzione può essere tranquillamente ignorata.</para> - <para>Selezionando l'opzione <guimenuitem>AMD</guimenuitem> verrà + <para>Selezionando l'opzione <guimenuitem>AMD</guimenuitem> verrà aggiunto il supporto per l'utility di mount automatica di <acronym>BSD</acronym>. Di solito questo viene usato in combinazione con il protocollo <acronym>NFS</acronym> (vedi sotto) per montare - automaticamente i filesystem remoti. Non è + automaticamente i filesystem remoti. Non è richiesta alcuna configurazione speciale.</para> - <para>La linea successiva è l'opzione + <para>La linea successiva è l'opzione <guimenuitem>AMD Flags</guimenuitem>. Quando selezionata, - viene visualizzato un menù per settare delle flag specifiche - di <acronym>AMD</acronym>. Il menù contiene già + viene visualizzato un menù per settare delle flag specifiche + di <acronym>AMD</acronym>. Il menù contiene già una serie di opzioni di default:</para> <screen>-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map /net /etc/amd.map</screen> <para>L'opzione <literal>-a</literal> setta la locazione di mount - di default che è qui specificata come + di default che è qui specificata come <filename>/.amd_mnt</filename>. L'opzione <literal>-l</literal> specifica il file di <filename>log</filename>; di default; comunque, - quando viene usato <literal>syslogd</literal> tutte le attività + quando viene usato <literal>syslogd</literal> tutte le attività di log saranno inviate al demone di log del sistema. La directory - <filename role="directory">/host</filename> è usata per + <filename role="directory">/host</filename> è usata per montare un filesystem esportato da un host remoto, mentre - la directory <filename role="directory">/net</filename> è + la directory <filename role="directory">/net</filename> è usata per montare un filesystem esportato da un indirizzo <acronym>IP</acronym>. Il file <filename>/etc/amd.map</filename> definisce le opzioni di default per le esportazioni @@ -3278,24 +3278,24 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf connessioni <acronym>FTP</acronym> anonime. Seleziona questa opzione per rendere questa macchina un server <acronym>FTP</acronym> anonimo. Sii consapevole dei rischi di - sicurezza che questa opzione comporta. Verrà - visualizzato un altro menù nel quale vengono spiegati più + sicurezza che questa opzione comporta. Verrà + visualizzato un altro menù nel quale vengono spiegati più nel dettaglio i rischi di sicurezza e la configurazione.</para> - <para>Il menù di configurazione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem> - configurerà la macchina per essere un gateway come spiegato + <para>Il menù di configurazione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem> + configurerà la macchina per essere un gateway come spiegato in precedenza. Lo puoi usare per deselezionare l'opzione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem> se l'hai selezionata sbadatamente nel processo di installazione.</para> - <para>L'opzione <guimenuitem>Inetd</guimenuitem> può essere + <para>L'opzione <guimenuitem>Inetd</guimenuitem> può essere usata per configurare o disabilitare completamente il demone &man.inetd.8; come discusso sopra.</para> - <para>L'opzione <guimenuitem>Mail</guimenuitem> è usata per + <para>L'opzione <guimenuitem>Mail</guimenuitem> è usata per configurare l'<acronym>MTA</acronym> (Mail Transfer Agent) di default - per il sistema. Selezionando questa opzione apparirà - il seguente menù:</para> + per il sistema. Selezionando questa opzione apparirà + il seguente menù:</para> <figure id="mta-selection"> <title>Selezione dell'MTA di default</title> @@ -3309,15 +3309,15 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <para>Ti viene data una scelta per quale <acronym>MTA</acronym> di default installare e configurare. Un <acronym>MTA</acronym> non - è altro che un server di posta che consegna email agli + è altro che un server di posta che consegna email agli utenti sul sistema o via Internet.</para> - <para>Selezionando <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem> verrà + <para>Selezionando <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem> verrà installato il famoso server <application>sendmail</application>, di default per FreeBSD. L'opzione - <guimenuitem>Sendmail local</guimenuitem> imposterà + <guimenuitem>Sendmail local</guimenuitem> imposterà <application>sendmail</application> per essere l'<acronym>MTA</acronym> - di default, ma disabilita la sua funzionalità di ricevere + di default, ma disabilita la sua funzionalità di ricevere email in ingresso provenienti da Internet. Le alternative, <guimenuitem>Postfix</guimenuitem> e <guimenuitem>Exim</guimenuitem> si comportano in modo simile a <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem>. @@ -3326,29 +3326,29 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <application>sendmail</application>.</para> <para>Dopo aver scelto o meno un <acronym>MTA</acronym>, - apparirà il menù di configurazione della rete con la + apparirà il menù di configurazione della rete con la prossima opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem>.</para> - <para>L'opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem> configurerà + <para>L'opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem> configurerà il sistema per comunicare con un server tramite <acronym>NFS</acronym>. Un server <acronym>NFS</acronym> rende i filesystem disponibili a altre macchine sulla rete tramite il protocollo <acronym>NFS</acronym>. - Se questa è una macchina a se stante, questa opzione - può non essere selezionata. Il sistema può + Se questa è una macchina a se stante, questa opzione + può non essere selezionata. Il sistema può richiedere un'ulteriore configurazione in seguito; consulta la <xref linkend="network-nfs"/> per maggiori informazioni sulla configurazione riguardo client e server.</para> - <para>Sotto all'opzione precedente c'è l'opzione + <para>Sotto all'opzione precedente c'è l'opzione <guimenuitem>NFS server</guimenuitem>, che ti permette di configurare il sistema come un server <acronym>NFS</acronym>. Questo aggiunge le informazioni richieste per avviare <acronym>RPC</acronym>, - servizi di chiamata a procedura remota. <acronym>RPC</acronym> è + servizi di chiamata a procedura remota. <acronym>RPC</acronym> è usato per coordinare le connessioni tra host e i programmi.</para> - <para>La prossima linea è l'opzione + <para>La prossima linea è l'opzione <guimenuitem>Ntpdate</guimenuitem>, che tratta la sincronizzazione - del tempo. Quando selezionato, viene mostrato un menù come + del tempo. Quando selezionato, viene mostrato un menù come questo:</para> <figure id="Ntpdate-config"> @@ -3361,21 +3361,21 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf </mediaobject> </figure> - <para>Da questo menù, seleziona il server più - vicino alla tua posizione. Selezionando il più vicino renderai - la sincronizzazione del tempo più accurata poichè + <para>Da questo menù, seleziona il server più + vicino alla tua posizione. Selezionando il più vicino renderai + la sincronizzazione del tempo più accurata poichè un server lontano dalla tua posizione potrebbe avere una latenza di connessione maggiore.</para> - <para>La prossima opzione è <acronym>PCNFSD</acronym>. - Questa opzione installerà il package + <para>La prossima opzione è <acronym>PCNFSD</acronym>. + Questa opzione installerà il package <filename role="package">net/pcnfsd</filename> dalla collezione dei - port. Questa è un'utilità che fornisce servizi di + port. Questa è un'utilità che fornisce servizi di autenticazione <acronym>NFS</acronym> per i sistemi che sono incapaci di fornirne dei propri, come il sistema operativo &ms-dos; della Microsoft.</para> - <para>Adesso scorri in giù per vedere le altre + <para>Adesso scorri in giù per vedere le altre opzioni:</para> <figure id="Network-configuration-cont"> @@ -3392,13 +3392,13 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf &man.rpc.lockd.8; sono tutte usate per <acronym>RPC</acronym> (Chiamate a Procedura Remote). L'utility <command>rpcbind</command> gestisce la comunicazione con server e client <acronym>NFS</acronym>, - ed è richiesta per i server <acronym>NFS</acronym> per operare + ed è richiesta per i server <acronym>NFS</acronym> per operare correttamente. Il demone <application>rpc.statd</application> interagisce con il demone <application>rpc.statd</application> su altri host per fornire un controllo sullo stato. Lo stato riportato - è solitamente tenuto nel file + è solitamente tenuto nel file <filename>/var/db/statd.status</filename>. La prossima opzione qui - elencata è l'opzione <guimenuitem>rpc.lockd</guimenuitem>, che, + elencata è l'opzione <guimenuitem>rpc.lockd</guimenuitem>, che, quando selezionata, fornisce servizi di locking dei file. Viene solitamente usato con <application>rpc.statd</application> per controllare quali host stanno richiedendo lock e con quale frequenza. @@ -3407,44 +3407,44 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf per operare correttamente.</para> <para>Come puoi vedere avanzando nella lista il prossimo elemento - è <guimenuitem>Routed</guimenuitem>, che è il demone + è <guimenuitem>Routed</guimenuitem>, che è il demone di instradamento. L'utility &man.routed.8; gestisce le tabelle di instradamento di rete, trova router multicast, e fornisce una copia della tabella di instradamento ad ogni host fisicamente - connesso previa richiesta via rete. Questo è principalmente + connesso previa richiesta via rete. Questo è principalmente usato per le macchine che fungono da gateway per una lan. Quando - selezionato, verrà visualizzato un menù che richiede - la locazione di default dell'utility. La locazione di default è - già definita e può essere selezionata con il tasto - <keycap>Invio</keycap>. Poi ti sarà presentato un - altro menù, questa volta per impostare le flag che desideri + selezionato, verrà visualizzato un menù che richiede + la locazione di default dell'utility. La locazione di default è + già definita e può essere selezionata con il tasto + <keycap>Invio</keycap>. Poi ti sarà presentato un + altro menù, questa volta per impostare le flag che desideri passare a <application>routed</application>. Sullo schermo dovrebbe apparire la flag di default <literal>-q</literal>.</para> - <para>La prossima linea è l'opzione + <para>La prossima linea è l'opzione <guimenuitem>Rwhod</guimenuitem> che, quando - selezionata, avvierà il demone &man.rwhod.8; durante + selezionata, avvierà il demone &man.rwhod.8; durante l'inizializzazione del sistema. L'utility <command>rwhod</command> invia periodicamente via rete messaggi di sistema broadcast, o in - modalità <quote>consumatore</quote> li colleziona. Altre + modalità <quote>consumatore</quote> li colleziona. Altre informazioni possono essere trovate nella pagine man &man.ruptime.1; e &man.rwho.1;.</para> - <para>L'ultima opzione della lista è per il demone - &man.sshd.8;. Questo è il server di shell sicuro di - <application>OpenSSH</application> ed è altamente raccomandato + <para>L'ultima opzione della lista è per il demone + &man.sshd.8;. Questo è il server di shell sicuro di + <application>OpenSSH</application> ed è altamente raccomandato al posto dei server <application>telnet</application> e <acronym>FTP</acronym>. Il server <application>sshd</application> - è usato per creare una connessione sicura da un host ad un altro + è usato per creare una connessione sicura da un host ad un altro usando connessioni cifrate.</para> - <para>In fine c'è l'opzione + <para>In fine c'è l'opzione <guimenuitem>TCP Extensions</guimenuitem>. Questo abilita le estensioni <acronym>TCP</acronym> definite nelle <acronym>RFC</acronym> 1323 e <acronym>RFC</acronym> 1644. - Mentre su molti host questo può velocizzare le connessioni, + Mentre su molti host questo può velocizzare le connessioni, potrebbe anche causare la perdita di alcune connessioni. Non - è raccomandato per server, ma può essere un beneficio + è raccomandato per server, ma può essere un beneficio per macchine a se stanti.</para> <para>Ora che hai configurato i servizi di rete, puoi scorrere in alto @@ -3457,7 +3457,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <note> <para>A partire da &os; 5.3-RELEASE, la configurazione del - server X è stata rimossa da + server X è stata rimossa da <application>sysinstall</application>, devi installare e configurare il server X dopo l'installazione di &os;. Maggiori informazioni riguardo all'installazione e alla configurazione @@ -3474,12 +3474,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <para>Per far girare <application>&xfree86;</application> come utente non <username>root</username> avrai bisogno di avere <filename role="package">x11/wrapper</filename> installato. - Questo è installato di default a partire da FreeBSD 4.7. - Per le versioni precedenti questo può - essere installato dal menù di selezione dei package.</para> + Questo è installato di default a partire da FreeBSD 4.7. + Per le versioni precedenti questo può + essere installato dal menù di selezione dei package.</para> </note> - <para>Per vedere se la tua scheda video è supportata, + <para>Per vedere se la tua scheda video è supportata, vai sul sito di <ulink url="http://www.xfree86.org/">&xfree86;</ulink>.</para> @@ -3489,7 +3489,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf [ Yes ] No</screen> <warning> - <para>È necessario conoscere le specifiche del tuo monitor + <para>È necessario conoscere le specifiche del tuo monitor e alcune informazioni della scheda video. Settaggi non corretti potrebbero creare danni all'attrezzatura. Se non hai queste informazioni, seleziona &gui.no; e quando hai le informazioni esegui @@ -3498,9 +3498,9 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf (<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la 5.2), selezionando <guimenuitem>Configure</guimenuitem> e poi <guimenuitem>XFree86</guimenuitem>. Una configurazione - errata del server X a questo punto può lasciare la - macchina in uno stato di blocco. È consigliato configurare - il server X una volta che l'installazione è stata + errata del server X a questo punto può lasciare la + macchina in uno stato di blocco. È consigliato configurare + il server X una volta che l'installazione è stata completata.</para> </warning> @@ -3509,7 +3509,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf configurazione del server X.</para> <figure id="xserver2"> - <title>Selezione del Menù del Metodo di Configurazione</title> + <title>Selezione del Menù del Metodo di Configurazione</title> <mediaobject> <imageobject> @@ -3526,7 +3526,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf <application>xf86cfg -textmode</application> potrebbero richiedere alcuni secondi all'avvio con uno schermo nero. Abbiate pazienza.</para> - <para>Di seguito verrà illustrato l'uso del tool di configurazione + <para>Di seguito verrà illustrato l'uso del tool di configurazione <application>xf86config</application>. Le scelte di configurazione che farai dipenderanno dall'hardware nel sistema e quindi le tue scelte saranno probabilmente diverse da quelle qui mostrate:</para> @@ -3540,12 +3540,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf [ Press enter to continue ]</screen> - <para>Questo indica che è stato rilevato il demone del mouse + <para>Questo indica che è stato rilevato il demone del mouse precedentemente configurato. Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare.</para> <para>Avviando <application>xf86config</application> - verrà visualizzata una breve introduzione:</para> + verrà visualizzata una breve introduzione:</para> <screen>This program will create a basic XF86Config file, based on menu selections you make. @@ -3565,11 +3565,11 @@ memory on your video card. SuperProbe may be able to help with this. Press enter to continue, or ctrl-c to abort.</screen> - <para>Premendo <keycap>Invio</keycap> comincerà la + <para>Premendo <keycap>Invio</keycap> comincerà la configurazione del mouse. Assicurati di seguire le istruzioni e usa <quote>Mouse Systems</quote> come protocollo e <devicename>/dev/sysmouse</devicename> come porta del mouse; - l'uso di un mouse PS/2 è mostrato a titolo illustrativo.</para> + l'uso di un mouse PS/2 è mostrato a titolo illustrativo.</para> <screen>First specify a mouse protocol type. Choose one from the following list: @@ -3611,8 +3611,8 @@ On FreeBSD, the default is /dev/sysmouse. Mouse device: /dev/sysmouse</screen> - <para>Il prossimo oggetto da configurare è la tastiera. Un modello - generico a 101 tasti è mostrato a titolo di esempio. + <para>Il prossimo oggetto da configurare è la tastiera. Un modello + generico a 101 tasti è mostrato a titolo di esempio. Si possono usare diversi nomi per le varianti o semplicemente premi <keycap>Invio</keycap> per accettare il valore di default.</para> @@ -3752,7 +3752,7 @@ Enter an identifier for your monitor definition: Hitachi</screen> <para>Ora tocca alla selezione della scheda video da una lista. Se passi la tua scheda dalla lista, continua a premere - <keycap>Invio</keycap> e la lista ricomincerà da capo. + <keycap>Invio</keycap> e la lista ricomincerà da capo. Viene mostrato solo uno stralcio della lista.</para> <screen>Now we must configure video card specific settings. At this point you can @@ -3845,12 +3845,12 @@ Your card definition is Matrox Millennium G200 8MB. The strings are free-form, spaces are allowed. Enter an identifier for your video card definition:</screen> - <para>Andando ancora avanti, sono settate le modalità video per + <para>Andando ancora avanti, sono settate le modalità video per la risoluzione desiderata. Tipicamente, utili range sono 640x480, - 800x600 e 1024x768, ma questi sono in funzione delle capacità + 800x600 e 1024x768, ma questi sono in funzione delle capacità della scheda video, della dimensione del monitor, e del comfort degli - occhi. Quando selezioni una profondità di colore, seleziona - la più alta che la tua scheda supporta.</para> + occhi. Quando selezioni una profondità di colore, seleziona + la più alta che la tua scheda supporta.</para> <screen>For each depth, a list of modes (resolutions) is defined. The default resolution that the server will start-up with will be the first listed @@ -3954,28 +3954,28 @@ failed. Would you like to try again? [ Yes ] No</screen> - <para>Se hai difficoltà a configurare + <para>Se hai difficoltà a configurare <application>&xfree86;</application>, seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> e prosegui con il processo di installazione. Dopo l'installazione puoi usare <command>xf86cfg -textmode</command> oppure <command>xf86config</command> come <username>root</username> per accedere alle utility di configurazione a linea di comando. - C'è un altro metodo per configurare + C'è un altro metodo per configurare <application>&xfree86;</application>, descritto nel <xref linkend="x11"/>. Se hai deciso di non configurare - <application>&xfree86;</application> il prossimo menù - sarà per la selezione dei package.</para> + <application>&xfree86;</application> il prossimo menù + sarà per la selezione dei package.</para> - <para>Il settaggio di default che permette di killare il server è + <para>Il settaggio di default che permette di killare il server è la sequenza di tasti <keycombo action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap> <keycap>Backspace</keycap></keycombo>. - Puoi usarla se qualcosa nel settaggio del server è sbagliato + Puoi usarla se qualcosa nel settaggio del server è sbagliato prevenendo danni all'hardware.</para> <para>Il settaggio di default che permette di saltare da una - modalità video all'altra mentre X è in esecuzione è + modalità video all'altra mentre X è in esecuzione è la sequenza di tasti <keycombo action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap> <keycap>+</keycap></keycombo> o @@ -3990,9 +3990,9 @@ failed. Would you like to try again? <para>Ci sono avvisi che segnalano che settaggi impropri possono danneggiare il tuo equipaggiamento. Considerali. Se sei in dubbio, non farlo. Invece, usa i controlli del monitor per aggiustare la - schermata per X Window. Così facendo ci potrebbero essere delle - incongruenze di visualizzazione quando passi alla modalità testo, - ma questo è meglio rispetto al danneggiamento + schermata per X Window. Così facendo ci potrebbero essere delle + incongruenze di visualizzazione quando passi alla modalità testo, + ma questo è meglio rispetto al danneggiamento dell'equipaggiamento.</para> <para>Leggi la pagina man di &man.xvidtune.1; prima di fare qualsiasi @@ -4000,15 +4000,15 @@ failed. Would you like to try again? <para>Al seguito di una configurazione di <application>&xfree86;</application> andata a buon fine, si - procederà alla selezione di un desktop di default.</para> + procederà alla selezione di un desktop di default.</para> </sect2> <sect2 id="default-desktop"> <title>Selezionare il Desktop X di Default</title> <note> - <para>A partire da &os; 5.3-RELEASE, la possibilità - di selezione del desktop X è stata rimossa da + <para>A partire da &os; 5.3-RELEASE, la possibilità + di selezione del desktop X è stata rimossa da <application>sysinstall</application>, devi configurare il desktop X dopo l'installazione di &os;. Maggiori informazioni riguardo all'installazione e configurazione di un desktop X possono @@ -4021,14 +4021,14 @@ failed. Would you like to try again? da ambienti veramente basilari fino a ambienti con desktop completi che includono diverse applicazioni. Alcuni richiedono uno spazio di disco minimo e poca memoria mentre altri con maggiori - funzionalità richiedono più risorse. Il miglior modo - per determinare quale gestore di finestre utilizzare è provarne + funzionalità richiedono più risorse. Il miglior modo + per determinare quale gestore di finestre utilizzare è provarne alcuni. Sono disponibili dalla collezione dei port o come package e possono essere aggiunti dopo l'installazione.</para> - <para>Puoi selezionare uno dei desktop più popolari e sarà - installato ed configurato come il desktop di default. Ciò - ti permetterà di avviarlo appena dopo l'installazione.</para> + <para>Puoi selezionare uno dei desktop più popolari e sarà + installato ed configurato come il desktop di default. Ciò + ti permetterà di avviarlo appena dopo l'installazione.</para> <figure id="x-desktop"> <title>Selezione del Desktop di Default</title> @@ -4041,7 +4041,7 @@ failed. Would you like to try again? </figure> <para>Usa i tasti freccia per selezionare un desktop e premi - <keycap>Invio</keycap>. Verrà avviata l'installazione + <keycap>Invio</keycap>. Verrà avviata l'installazione del desktop selezionato.</para> </sect2> @@ -4087,7 +4087,7 @@ failed. Would you like to try again? particolare. Evidenzia la tua selezione con i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para> - <para>Verrà visualizzato un menù con i package disponibili + <para>Verrà visualizzato un menù con i package disponibili in base alla selezione effettuata:</para> <figure id="package-select"> @@ -4100,9 +4100,9 @@ failed. Would you like to try again? </mediaobject> </figure> - <para>È stata selezionata la shell <application>bash</application>. + <para>È stata selezionata la shell <application>bash</application>. Puoi selezionare altre cose portandoti sul package e premendo il tasto - <keycap>Spazio</keycap>. Apparirà una breve descrizione di ogni + <keycap>Spazio</keycap>. Apparirà una breve descrizione di ogni package nell'angolo in basso a sinistra dello schermo.</para> <para>Premendo il tasto <keycap>Tab</keycap> passerai ciclicamente @@ -4110,13 +4110,13 @@ failed. Would you like to try again? <para>Quando hai finito di selezionare i package che vuoi installare, premi <keycap>Tab</keycap> una volta per andare a &gui.ok; e premi - <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù della selezione + <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù della selezione dei package.</para> <para>Con i tasti freccia sinistra e destra puoi passare tra &gui.ok; e - &gui.cancel;. Questo metodo può essere anche + &gui.cancel;. Questo metodo può essere anche usato per selezionare &gui.ok; e premere <keycap>Invio</keycap> - per tornare al menù di selezione dei package.</para> + per tornare al menù di selezione dei package.</para> <figure id="package-install"> <title>Installazione dei Package</title> @@ -4144,9 +4144,9 @@ failed. Would you like to try again? </figure> <para>Selezionando &gui.ok; e premendo <keycap>Invio</keycap> - inizierà l'installazione dei package. Appariranno + inizierà l'installazione dei package. Appariranno dei messaggi di installazione fino al completamento della stessa. - Prendi nota se c'è qualche messaggio di errore.</para> + Prendi nota se c'è qualche messaggio di errore.</para> <para>La configurazione finale continua dopo che i package sono stati installati. Se decidi di non selezionare alcun package, @@ -4159,9 +4159,9 @@ failed. Would you like to try again? <para>Dovresti aggiungere almeno un utente durante l'installazione in modo che puoi usare il sistema senza doverti loggare come - <username>root</username>. La partizione root è generalmente + <username>root</username>. La partizione root è generalmente di dimensioni ridotte ed eseguire applicazione da - <username>root</username> può riempirla facilmente. + <username>root</username> può riempirla facilmente. Viene segnalato un pericolo:</para> <screen> User Confirmation Requested @@ -4250,7 +4250,7 @@ failed. Would you like to try again? <term>Member groups</term> <listitem> - <para>I gruppi a cui questo utente appartiene (cioè i diritti + <para>I gruppi a cui questo utente appartiene (cioè i diritti di accesso concessi).</para> </listitem> </varlistentry> @@ -4274,25 +4274,25 @@ failed. Would you like to try again? </varlistentry> </variablelist> - <para>La shell di login è stata modificata da + <para>La shell di login è stata modificata da <filename>/bin/sh</filename> a <filename>/usr/local/bin/bash</filename> per usare la shell - <application>bash</application> che è stata in precedenza + <application>bash</application> che è stata in precedenza installata come package. Non tentare di usare una shell che non esiste o non sarai in grado di effettuare il login. La shell - più comune usata nel mondo-BSD è la schell C, che - può essere indicata come <filename>/bin/tcsh</filename>.</para> + più comune usata nel mondo-BSD è la schell C, che + può essere indicata come <filename>/bin/tcsh</filename>.</para> - <para>L'utente è stata aggiunto al gruppo + <para>L'utente è stata aggiunto al gruppo <groupname>wheel</groupname> al fine di poter diventare un superutente con privilegi di <username>root</username>.</para> - <para>Quando sei soddisfatto, premi &gui.ok; e ti verrà - visualizzato il menù di gestione degli utenti e dei + <para>Quando sei soddisfatto, premi &gui.ok; e ti verrà + visualizzato il menù di gestione degli utenti e dei gruppi:</para> <figure id="add-user4"> - <title>Uscire dal menù di Gestione degli Utenti e dei + <title>Uscire dal menù di Gestione degli Utenti e dei Gruppi</title> <mediaobject> @@ -4326,18 +4326,18 @@ failed. Would you like to try again? <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per settare la password di <username>root</username>.</para> - <para>La password dovrà essere battuta correttamente + <para>La password dovrà essere battuta correttamente per due volte. Inutile a dirsi, assicurati di avere un modo di trovare la password nel caso dovessi dimenticarla. Nota che la password che - digiti non è mostrata, e non vengono visualizzati neppure gli + digiti non è mostrata, e non vengono visualizzati neppure gli asterischi.</para> <screen>Changing local password for root. New password : Retype new password :</screen> - <para>L'installazione continuerà dopo che la - password è stata inserita correttamente.</para> + <para>L'installazione continuerà dopo che la + password è stata inserita correttamente.</para> </sect2> <sect2 id="exit-inst"> @@ -4356,7 +4356,7 @@ Retype new password :</screen> Yes [ No ]</screen> <para>Seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi - <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù di Installazione + <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù di Installazione Principale.</para> <figure id="final-main"> @@ -4371,7 +4371,7 @@ Retype new password :</screen> <para>Seleziona con i tasti freccia <guibutton>[X Exit Install]</guibutton> e premi <keycap>Invio</keycap>. - Ti sarà chiesto di confermare l'uscita + Ti sarà chiesto di confermare l'uscita dall'installazione:</para> <screen> User Confirmation Requested @@ -4381,12 +4381,12 @@ Retype new password :</screen> [ Yes ] No</screen> <para>Seleziona &gui.yes; e rimuovi il floppy se hai avviato tramite - floppy. Il CDROM è bloccato fino a quando la macchina - non verrà riavviata. Il CDROM verrà quindi sbloccato - e il disco può essere rimosso dal dispositivo + floppy. Il CDROM è bloccato fino a quando la macchina + non verrà riavviata. Il CDROM verrà quindi sbloccato + e il disco può essere rimosso dal dispositivo (velocemente).</para> - <para>Il sistema verrà riavviato, guarda eventuali messaggi + <para>Il sistema verrà riavviato, guarda eventuali messaggi di errore che potrebbero apparire.</para> </sect2> @@ -4396,15 +4396,15 @@ Retype new password :</screen> <sect3 id="freebsdboot-i386"> <title>Avvio di FreeBSD su &i386;</title> - <para>Se tutto è andato bene, vedrai alcuni messaggi + <para>Se tutto è andato bene, vedrai alcuni messaggi scorrere sullo schermo a arriverai al prompt di login. Puoi controllare il contenuto dei messaggi premendo <keycap>Scroll-Lock</keycap> e usando <keycap>PgUp</keycap> e <keycap>PgDn</keycap>. Premendo <keycap>Scroll-Lock</keycap> un'altra volta ritornerai al prompt.</para> - <para>Il messaggio completo non può essere visualizzato (per - limitazioni del buffer) ma può essere visto dalla + <para>Il messaggio completo non può essere visualizzato (per + limitazioni del buffer) ma può essere visto dalla linea di comando dopo aver effettuato il login digitando al prompt <command>dmesg</command>.</para> @@ -4543,13 +4543,13 @@ FreeBSD/i386 (k6-2.example.com) (ttyv0) login: rpratt Password:</screen> - <para>La generazione delle chiavi RSA e DSA può richiedere un - pò di tempo sulle macchine lente. Questo succede solo al primo + <para>La generazione delle chiavi RSA e DSA può richiedere un + pò di tempo sulle macchine lente. Questo succede solo al primo avvio di una nuova installazione. I successivi avvii saranno - più veloci.</para> + più veloci.</para> - <para>Se è stato configurato il server X ed è stato - scelto un Desktop di default, questo può essere avviato + <para>Se è stato configurato il server X ed è stato + scelto un Desktop di default, questo può essere avviato digitando sulla linea di comando <command>startx</command>.</para> </sect3> @@ -4580,11 +4580,11 @@ Password:</screen> <sect2 id="shutdown"> <title>Lo Shutdown di FreeBSD</title> - <para>È importante spegnere (effettuare lo shutdown) in modo + <para>È importante spegnere (effettuare lo shutdown) in modo adeguato il sistema operativo. Non farlo rimuovendo l'alimentazione. Innanzitutto, diventa superuser digitando <command>su</command> dalla linea di comando ed inserendo la password di - <username>root</username>. Questo funziona solo se l'utente è + <username>root</username>. Questo funziona solo se l'utente è un membro del gruppo <groupname>wheel</groupname>. Altrimenti, loggati come <username>root</username> e usa <command>shutdown -h now</command>.</para> @@ -4595,7 +4595,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Quando appare il messaggio <quote>Please press any key to reboot</quote> puoi togliere con sicurezza l'alimentazione. Se premi qualunque tasto invece di premere - il bottone per togliere l'alimentazione, il sistema verrà + il bottone per togliere l'alimentazione, il sistema verrà riavviato.</para> <para>Potresti anche usare la combinazione di tasti @@ -4603,7 +4603,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>Alt</keycap> <keycap>Del</keycap> - </keycombo> per riavviare il sistema, comunque questo non è + </keycombo> per riavviare il sistema, comunque questo non è raccomandato durante un normale funzionamento.</para> </sect2> </sect1> @@ -4613,18 +4613,18 @@ Please press any key to reboot.</screen> <indexterm><primary>hardware</primary></indexterm> - <para>FreeBSD attualmente gira su una varietà di PC con bus ISA, VLB, + <para>FreeBSD attualmente gira su una varietà di PC con bus ISA, VLB, EISA, e PCI con processori Intel, AMD, Cyrix, o processori NexGen - <quote>x86</quote>, così come su diverse macchine basate + <quote>x86</quote>, così come su diverse macchine basate sul processore Compaq Alpha. Supporta configurazioni generiche di dispositivi IDE o ESDI, svariati controller SCSI, schede PCMCIA, dispositivi USB, e schede seriale e di rete. FreeBSD supporta anche il bus microchannel (MCA) di IBM.</para> - <para>Un elenco di hardware supportato da FreeBSD è fornito con + <para>Un elenco di hardware supportato da FreeBSD è fornito con ogni release di FreeBSD nell'Hardware Note di FreeBSD. Questo documento - può essere trovato nel file <filename>HARDWARE.TXT</filename>, - nella directory root di una distribuzione CDROM o FTP o nel menù + può essere trovato nel file <filename>HARDWARE.TXT</filename>, + nella directory root di una distribuzione CDROM o FTP o nel menù di documentazione di <application>sysinstall</application>. Per ogni architettura, vengono elencati i dispositivi hardware che sono noti essere supportati dalla release di FreeBSD. Copie della lista @@ -4650,25 +4650,25 @@ Please press any key to reboot.</screen> <sect2> <title>Che Cosa Fare se Qualche Cosa va Storto</title> - <para>A causa di varie limitazioni dell'architettura del PC, è + <para>A causa di varie limitazioni dell'architettura del PC, è impossibile che la fase di probe sia accurata al 100%, comunque ci sono alcune cose che puoi fare se il probe fallisce.</para> <para>Controlla il documento Hardware Note per la tua versione di FreeBSD per assicurarti che il tuo hardware sia supportato.</para> - <para>Se il tuo hardware è supportato e continui ad avere + <para>Se il tuo hardware è supportato e continui ad avere esperienze di blocco o altri problemi, resetta il computer, - e quando ti viene data la possibilità entra nella + e quando ti viene data la possibilità entra nella configurazione visuale del kernel. Il kernel sui dischetti - di avvio è configurato assumendo che la maggior parte + di avvio è configurato assumendo che la maggior parte dei dispositivi hardware sono nella loro configurazioni di fabbrica in termini di IRQ, indirizzi di IO, e canali DMA. Se - il tuo hardware è stato riconfigurato, probabilmente + il tuo hardware è stato riconfigurato, probabilmente hai bisogno di usare l'editor di configurazione per dire a FreeBSD dove trovare le cose.</para> - <para>È anche possibile che un probe di un dispositivo non presente + <para>È anche possibile che un probe di un dispositivo non presente porti a un fallimento di un successivo probe per un dispositivo presente. In questo caso, i probe per i driver che vanno in conflitto dovrebbero essere disabilitati.</para> @@ -4677,7 +4677,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Alcuni problemi di installazione possono essere evitati o alleviati con un aggiornamento del firmware dei vari componenti hardware, scheda madre in primis. Il - firmware della scheda madre può anche essere chiamato + firmware della scheda madre può anche essere chiamato <acronym>BIOS</acronym> e la maggior parte dei produttori di schede madri o di computer hanno un sito web dove poter localizzare gli aggiornamenti e le relative informazioni.</para> @@ -4686,7 +4686,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> del <acronym>BIOS</acronym> della scheda madre a meno che ci sia una buona ragione per farlo, che potrebbe essere una sorta di aggiornamento critico. Il processo di aggiornamento - <emphasis>può</emphasis> non andare per il verso giusto, + <emphasis>può</emphasis> non andare per il verso giusto, causando danni permanenti al chip del <acronym>BIOS</acronym>.</para> </note> @@ -4699,7 +4699,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> che non dovevi. Riavvia e prova di nuovo.</para> </warning> - <para>Nella modalità di configurazione, puoi:</para> + <para>Nella modalità di configurazione, puoi:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -4708,7 +4708,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <listitem> <para>Disabilitare i driver dei dispositivi per l'hardware che non - è presente nel tuo sistema.</para> + è presente nel tuo sistema.</para> </listitem> <listitem> @@ -4720,9 +4720,9 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Dopo che hai sistemato il kernel in base alla tua configurazione hardware, premi <command>Q</command> per avviare con i nuovi settaggi. Una volta completata l'installazione, ogni modifica - che hai fatto nella modalità di configurazione sarà + che hai fatto nella modalità di configurazione sarà permanente in modo tale che non devi riconfigurare ogni volta - che avvii. Tuttavia è molto probabile che tu voglia costruirti + che avvii. Tuttavia è molto probabile che tu voglia costruirti un <link linkend="kernelconfig">kernel su misura</link>.</para> </sect2> @@ -4734,8 +4734,8 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Molti utenti desiderano installare &os; su un <acronym>PC</acronym> popolato da sistemi operativi µsoft;. Per queste situazioni, &os; ha un utility di nome <application>FIPS</application>. Questa - utility può essere trovata nella directory - <filename>tools</filename> su CD-ROM di installazione, o può + utility può essere trovata nella directory + <filename>tools</filename> su CD-ROM di installazione, o può essere scaricata da uno dei vari <link linkend="mirrors">mirror di &os;</link>.</para> @@ -4749,8 +4749,8 @@ Please press any key to reboot.</screen> oppure usando <application>Norton Disk Tools</application>. Adesso puoi eseguire l'utility <application>FIPS</application>. Ti verranno mostrate delle informazioni di supporto, segui le informazioni a video. - Fatto ciò, puoi riavviare ed installare &os; sulla nuova slice - libera. Guarda il menù <guimenuitem>Distributions</guimenuitem> + Fatto ciò, puoi riavviare ed installare &os; sulla nuova slice + libera. Guarda il menù <guimenuitem>Distributions</guimenuitem> per una stima di quanto spazio libero necessiti per il tipo di installazione voluto.</para> @@ -4758,10 +4758,10 @@ Please press any key to reboot.</screen> (<ulink url="http://www.powerquest.com/">http://www.powerquest.com</ulink>) chiamato <application>&partitionmagic;</application>. Questa - applicazione ha più funzionalità di - <application>FIPS</application>, ed è altamente raccomandato + applicazione ha più funzionalità di + <application>FIPS</application>, ed è altamente raccomandato se hai intenzione di aggiungere/rimuovere spesso sistemi operativi. - È a pagamento, quindi se hai intenzione di installare in modo + È a pagamento, quindi se hai intenzione di installare in modo permanente &os;, <application>FIPS</application> probabilmente fa al caso tuo.</para> </sect2> @@ -4771,8 +4771,8 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>A tutt'oggi, &os; non supporta filesystem compressi con l'utility <application>Double Space™</application>. Quindi il - filesystem dovrà essere decompresso prima che &os; possa - accedere ai dati. Questo può essere fatto eseguendo + filesystem dovrà essere decompresso prima che &os; possa + accedere ai dati. Questo può essere fatto eseguendo l'<application>Agente di Compressione</application> raggiungibile da <guimenuitem>start</guimenuitem> > <guimenuitem>Programs</guimenuitem> > @@ -4781,11 +4781,11 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>&os; supporta filesystem basati su &ms-dos;. Questo richiede di usare il comando &man.mount.msdosfs.8; con i parametri opportuni. - L'uso più comune è:</para> + L'uso più comune è:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>mount_msdosfs /dev/ad0s1 /mnt</userinput></screen> - <para>In questo esempio, il filesystems &ms-dos; è localizzato + <para>In questo esempio, il filesystems &ms-dos; è localizzato sulla prima partizione dell'hard disk primario. La tua situazione potrebbe essere differente, verifica l'output dei comandi <command>dmesg</command>, e <command>mount</command>. Questi, @@ -4795,12 +4795,12 @@ Please press any key to reboot.</screen> <note> <para>I filesystem &ms-dos; estesi in genere sono mappati dopo le partizioni di &os;. In altre parole, il numero della slice potrebbe - essere più alto di quello usato da &os;. Per esempio, la + essere più alto di quello usato da &os;. Per esempio, la prima partizione &ms-dos; potrebbe essere <filename>/dev/ad0s1</filename>, la partizione di &os; potrebbe essere <filename>/dev/ad0s2</filename>, con la partizione &ms-dos; estesa in <filename>/dev/ad0s3</filename>. Per alcuni, - tutto ciò potrebbe causare della confusione all'inizio.</para> + tutto ciò potrebbe causare della confusione all'inizio.</para> </note> <para>Le partizioni NTFS possono essere montate in modo simile usando @@ -4884,10 +4884,10 @@ Please press any key to reboot.</screen> <indexterm><primary>console seriale</primary></indexterm> - <para>Questo tipo di installazione è chiamata - <quote>installazione headless</quote>, poichè la macchina + <para>Questo tipo di installazione è chiamata + <quote>installazione headless</quote>, poichè la macchina sulla quale stai cercando di installare FreeBSD non ha un monitor, o - non ha neanche un output VGA. Come è possibile ti chiederai? + non ha neanche un output VGA. Come è possibile ti chiederai? Usando una console seriale. Una console seriale sostanzialmente usa un'altra macchina per fungere da monitor e tastiera primari per un sistema. Per fare questo, segui le fasi per creare i floppy @@ -4907,7 +4907,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> </indexterm> <para>Se hai avviato con i floppy che hai appena creato, FreeBSD - dovrebbe avviare la sua modalità di installazione standard. + dovrebbe avviare la sua modalità di installazione standard. Noi vogliamo che FreeBSD avvii un console seriale per la nostra installazione. Per fare questo, devi montare il floppy <filename>kern.flp</filename> nel tuo sistema FreeBSD usando il @@ -4920,10 +4920,10 @@ Please press any key to reboot.</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /mnt</userinput></screen> - <para>È qui che devi configurare il floppy per avviare + <para>È qui che devi configurare il floppy per avviare una console seriale. Devi creare un file di nome <filename>boot.config</filename> contenente - <literal>/boot/loader -h</literal>. Tutto quello che fa è + <literal>/boot/loader -h</literal>. Tutto quello che fa è passare un flag al bootloader per avviare una console seriale.</para> @@ -4947,14 +4947,14 @@ Please press any key to reboot.</screen> linkend="term-cables-null">cavo null-modem</link> tra le due macchine. Connetti il cavo alla porta seriale delle due macchine. <emphasis>Un cavo seriale normale non - funzionerà</emphasis>, hai bisogno di un cavo null-modem - perchè ha alcuni segnali incrociati.</para> + funzionerà</emphasis>, hai bisogno di un cavo null-modem + perchè ha alcuni segnali incrociati.</para> </step> <step> <title>Avviare per l'Installazione</title> - <para>È tempo di andare avanti e cominciare con + <para>È tempo di andare avanti e cominciare con l'installazione. Inserisci il floppy <filename>kern.flp</filename> nella macchina sulla quale vuoi fare l'installazione headless, e accendila.</para> @@ -4975,7 +4975,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Ci siamo! Dovresti essere in grado di controllare la macchina headless attraverso la tua sessione <command>cu</command>. Ti - verrà chiesto di inserire <filename>mfsroot.flp</filename>, e poi + verrà chiesto di inserire <filename>mfsroot.flp</filename>, e poi dovrai scegliere il tipo di terminale da usare. Seleziona la console a colori di FreeBSD e procedi con la tua installazione!</para> </sect2> @@ -4992,7 +4992,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Ci possono essere delle situazioni in cui hai bisogno di creare dei media di installazione di FreeBSD e/o delle fonti per l'installazione. Potrebbe essere un media fisico, come un nastro, o una fonte che - <application>sysinstall</application> può usare per recuperare i + <application>sysinstall</application> può usare per recuperare i file, come un sito FTP locale, o una partizione &ms-dos;.</para> <para>Per esempio:</para> @@ -5001,9 +5001,9 @@ Please press any key to reboot.</screen> <listitem> <para>Hai molte macchine connesse alla tua rete locale, e un disco di FreeBSD. Vuoi creare un sito FTP locale usando il - contenuto del disco di FreeBSD, e quindi dare la possibilità + contenuto del disco di FreeBSD, e quindi dare la possibilità alle tue macchine di usare questo sito FTP locale senza la - necessità di doversi collegare a Internet.</para> + necessità di doversi collegare a Internet.</para> </listitem> <listitem> @@ -5022,7 +5022,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> </listitem> <listitem> - <para>Vuoi creare un nastro che può essere usato per + <para>Vuoi creare un nastro che può essere usato per installare FreeBSD.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -5035,7 +5035,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> Queste immagini possono essere scritte (<quote>burnate</quote>) su CD se hai un masterizzatore, e quindi possono essere usate per installare FreeBSD. Se hai un masterizzatore, e la banda di rete - è conveniente, allora questo è il modo più + è conveniente, allora questo è il modo più semplice per installare FreeBSD.</para> <procedure> @@ -5044,7 +5044,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Le immagini ISO per ogni release possono essere scaricate da <filename>ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ISO-IMAGES-<replaceable>arch</replaceable>/<replaceable>version</replaceable></filename> - o dal mirror più vicino. Sostituisci + o dal mirror più vicino. Sostituisci <replaceable>arch</replaceable> e <replaceable>versione</replaceable> in modo appropriato.</para> @@ -5110,7 +5110,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <row> <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-bootonly.iso</filename></entry> - <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare il kernel di FreeBSD e partire con l'interfaccia di installazione. I file di installazione devono essere messi su FTP o su altre fonti di supporto.</entry> @@ -5119,15 +5119,15 @@ Please press any key to reboot.</screen> <row> <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-miniinst.iso</filename></entry> - <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare FreeBSD.</entry> </row> <row> <entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc1.iso</filename></entry> - <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare - &os; e un <quote>live filesystem</quote>, che è + <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare + &os; e un <quote>live filesystem</quote>, che è usato in congiunzione con l'utility <quote>Repair</quote> in <application>sysinstall</application>.</entry> </row> @@ -5144,16 +5144,16 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para><emphasis>Devi</emphasis> scaricare o l'immagine ISO miniinst, o l'immagine del disco uno. Non le scaricare entrambe, - poichè l'immagine del disco uno contiene tutto ciò + poichè l'immagine del disco uno contiene tutto ciò che contiene l'immagine ISO miniinst.</para> <note> - <para>L'immagine ISO miniinst è solo disponibile per le + <para>L'immagine ISO miniinst è solo disponibile per le release antecedenti la 5.4-RELEASE.</para> </note> - <para>Usa la miniinst ISO se l'accesso ad Internet è costoso - per te. Ti permetterà di installare FreeBSD, e puoi sempre + <para>Usa la miniinst ISO se l'accesso ad Internet è costoso + per te. Ti permetterà di installare FreeBSD, e puoi sempre installare i package di terze parti scaricandoli usando il sistema dei port/package (guarda il <xref linkend="ports"/>) se necessario.</para> @@ -5164,7 +5164,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Le altre immagini sono utili, ma non essenziali, soprattutto se hai un accesso ad Internet ad alta - velocità.</para> + velocità.</para> </step> <step> @@ -5203,13 +5203,13 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>I dischi di FreeBSD sono strutturati alla stessa maniera di un sito FTP. Questo rende semplice la creazione di un sito FTP locale che - può essere usato da altre macchine sulla tua rete per + può essere usato da altre macchine sulla tua rete per installare FreeBSD.</para> <procedure> <step> - <para>Sul computer FreeBSD che ospiterà il sito FTP, - assicurati che il CDROM è nel lettore, e montato + <para>Sul computer FreeBSD che ospiterà il sito FTP, + assicurati che il CDROM è nel lettore, e montato su <filename>/cdrom</filename>.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>mount /cdrom</userinput></screen> @@ -5231,24 +5231,24 @@ Please press any key to reboot.</screen> </procedure> <para>Chiunque che possa connettersi via rete alla tua macchina - può ora scegliere il tipo di media FTP digitando + può ora scegliere il tipo di media FTP digitando <userinput>ftp://<replaceable>tua macchina</replaceable></userinput> - dopo aver selezionato <quote>Altro</quote> nel menù dei siti + dopo aver selezionato <quote>Altro</quote> nel menù dei siti FTP durante l'installazione.</para> <note> <para>Se il media di avvio (di solito dischetti floppy) usato dai - tuoi client FTP non è della stessa versione fornita dal + tuoi client FTP non è della stessa versione fornita dal sito FTP locale, allora <application>sysinstall</application> - non ti lascierà completare l'installazione. Se le versioni - non sono simili e vuoi comunque procedere, devi andare nel menù + non ti lascierà completare l'installazione. Se le versioni + non sono simili e vuoi comunque procedere, devi andare nel menù <guimenu>Options</guimenu> e modificare il nome della distribuzione in <guimenuitem>any</guimenuitem>.</para> </note> <warning> - <para>Questo approccio è OK per una macchina sulla tua rete - locale, che è protetta dal tuo firewall. Offrire + <para>Questo approccio è OK per una macchina sulla tua rete + locale, che è protetta dal tuo firewall. Offrire servizi FTP ad altre macchine su Internet (non sulla tua lan) espone il tuo computer all'attenzione dei cracker e di altri maligni. Raccomandiamo fortemente di seguire buone norme di sicurezza.</para> @@ -5265,8 +5265,8 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Se devi installare da floppy disk (che suggeriamo di <emphasis>non</emphasis> fare), a causa di hardware non supportato - o semplicemente perchè insisti nel fare le cose tenacemente, - devi prima preparare un pò di floppy per l'installazione.</para> + o semplicemente perchè insisti nel fare le cose tenacemente, + devi prima preparare un pò di floppy per l'installazione.</para> <para>Come minimo, avrai bisogno di molti floppy da 1.44 MB o da 1.2 MB per contenere tutti i file della directory @@ -5280,11 +5280,11 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para><emphasis>Non</emphasis> fidarti dei floppy pre-formattati di fabbrica. Formattali di nuovo, per essere sicuro. In passato molti problemi riportati dai nostri utenti si sono poi rilevati causati - dall'uso di media non correttamente formattati, ecco perchè + dall'uso di media non correttamente formattati, ecco perchè stiamo mettendo in evidenzia questo fatto.</para> <para>Se crei i floppy su un'altra macchina FreeBSD, un format - è ancora una buona idea, benchè non devi necessariamente + è ancora una buona idea, benchè non devi necessariamente mettere un filesystem DOS su ogni floppy. Puoi usare i comandi <command>bsdlabel</command> e <command>newfs</command> per mettere un filesystem UFS su ogni flopply, come mostra la seguente @@ -5311,7 +5311,7 @@ Please press any key to reboot.</screen> in questo formato. Ogni distribuzione dovrebbe andare in una sotto directory del floppy, esempio: <filename>a:\bin\bin.aa</filename>, <filename>a:\bin\bin.ab</filename>, - e così via.</para> + e così via.</para> <para>Una volta che arrivi alla schermata dei Media durante il processo di installazione, seleziona <guimenuitem>Floppy</guimenuitem> e @@ -5340,21 +5340,21 @@ Please press any key to reboot.</screen> <prompt>C:\></prompt> <userinput>xcopy e:\bin c:\freebsd\bin\ /s</userinput> <prompt>C:\></prompt> <userinput>xcopy e:\manpages c:\freebsd\manpages\ /s</userinput></screen> - <para>Assumendo che <devicename>C:</devicename> è dove hai spazio - libero e <devicename>E:</devicename> è il CDROM.</para> + <para>Assumendo che <devicename>C:</devicename> è dove hai spazio + libero e <devicename>E:</devicename> è il CDROM.</para> <para>Se non hai un lettore CDROM, puoi scaricare la distribuzione da <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/">ftp.FreeBSD.org</ulink>. - Ogni distribuzione è nella propria directory; per esempio, la - distribuzione <emphasis>base</emphasis> può essere trovata + Ogni distribuzione è nella propria directory; per esempio, la + distribuzione <emphasis>base</emphasis> può essere trovata nella directory <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/base/">&rel.current;/base/</ulink>.</para> <para>Se desideri installare diverse distribuzioni da una partizione &ms-dos; (ed hai lo spazio per farlo), installa ciascuna distribuzione in <filename>c:\freebsd</filename> — - la distribuzione <literal>BIN</literal> è la sola + la distribuzione <literal>BIN</literal> è la sola richiesta per un'installazione minima.</para> </sect2> @@ -5366,8 +5366,8 @@ Please press any key to reboot.</screen> <secondary>da Nastro QIC/SCSI</secondary> </indexterm> - <para>Installare da un nastro magnetico è probabilmente un - metodo più facile e breve rispetto a un'installazione da FTP + <para>Installare da un nastro magnetico è probabilmente un + metodo più facile e breve rispetto a un'installazione da FTP o da CDROM. Il programma di installazione si aspetta che i file siano semplicemente magnetizzati su nastro. Dopo che hai ottenuto tutti i file della distribuzione a cui sei interessato, @@ -5377,10 +5377,10 @@ Please press any key to reboot.</screen> &prompt.root; <userinput>tar cvf /dev/rwt0 dist1 ... dist2</userinput></screen> <para>Quando fai l'installazione, assicurati di lasciare abbastanza - spazio in qualche directory temporanea (che ti sarà consentito + spazio in qualche directory temporanea (che ti sarà consentito scegliere) per disporre il contenuto <emphasis>completo</emphasis> del nastro che hai creato. A causa di un accesso non-random dei nastri, - questo metodo di installazione richiede un pò di tempo per + questo metodo di installazione richiede un pò di tempo per la memorizzazione temporanea.</para> <note> @@ -5417,41 +5417,41 @@ Please press any key to reboot.</screen> laplink)), o via Ethernet (un controller Ethernet standard (inclusi alcuni PCMCIA)).</para> - <para>Il supporto SLIP è piuttosto vecchio, e limitato + <para>Il supporto SLIP è piuttosto vecchio, e limitato principalmente a link connessi fisicamente, come con un cavo seriale cablato tra un computer portatile e un altro computer. Il collegamento - dovrebbe essere fisico poichè SLIP a tutt'oggi non offre - una capacità di chiamata remota; questa caratteristica è + dovrebbe essere fisico poichè SLIP a tutt'oggi non offre + una capacità di chiamata remota; questa caratteristica è fornita dall'utility PPP, che dovrebbe essere usata al posto di SLIP quando possibile.</para> - <para>Se userai un modem, allora PPP è quasi certamente la tua + <para>Se userai un modem, allora PPP è quasi certamente la tua unica scelta. Assicurati di avere le informazioni del tuo provider a portata di mano che ti saranno richieste nel processo di installazione.</para> <para>Se usi PAP o CHAP per la connessione al tuo ISP (in altre parole, se puoi connetterti all'ISP in &windows; senza usare uno script), allora - tutto quello che dovrai fare è digitare + tutto quello che dovrai fare è digitare <command>dial</command> nel prompt di <application>ppp</application>. Altrimenti, avrai bisogno di sapere come chiamare il tuo ISP usando - <quote>comandi AT</quote> specifici del tuo modem, poichè + <quote>comandi AT</quote> specifici del tuo modem, poichè PPP fornisce solo un semplice emulatore di terminale. Per cortesia fai riferimento al <link linkend="userppp">manuale</link> per il ppp-utente e alle <ulink url="&url.books.faq;/ppp.html">FAQ</ulink>. Se hai problemi, puoi mandare i log a video usando il comando <command>set log local ...</command>.</para> - <para>Se è disponibile una connessione fisica ad un altro FreeBSD + <para>Se è disponibile una connessione fisica ad un altro FreeBSD (2.0-R o successivi), potresti considerare l'installazione via - cavo parallelo <quote>laplink</quote>. La velocità di - trasferimento di dati via porta parallela è molto più + cavo parallelo <quote>laplink</quote>. La velocità di + trasferimento di dati via porta parallela è molto più alta rispetto a quella realizzabile via seriale (fino a 50 kbyte/sec), ottenendo quindi un'installazione rapida.</para> - <para>Alla fine, per un'installazione più veloce possibile - via rete, un adattatore Ethernet è sempre una buona scelta! - FreeBSD supporta le più comuni schede di rete Ethernet per PC; + <para>Alla fine, per un'installazione più veloce possibile + via rete, un adattatore Ethernet è sempre una buona scelta! + FreeBSD supporta le più comuni schede di rete Ethernet per PC; una tabella di schede supportate (e i rispettivi settaggi richiesti) viene fornita nell'Hardware Note per ogni release di FreeBSD. Se usi una delle scheda PCMCIA Ethernet supportate, assicurati @@ -5462,12 +5462,12 @@ Please press any key to reboot.</screen> <para>Inoltre dovrai sapere il tuo indirizzo IP della rete, il valore della netmask per la tua classe di indirizzi, e il nome della tua macchina. Se stai installando tramite una connessione PPP e non hai un - IP statico, non temere, l'indirizzo IP può essere dinamicamente - assegnato dal tuo ISP. Il tuo amministratore di sistema ti dirà + IP statico, non temere, l'indirizzo IP può essere dinamicamente + assegnato dal tuo ISP. Il tuo amministratore di sistema ti dirà quali valori usare per il tuo setup di rete. Se farai riferimento ad altri host tramite nomi piuttosto che tramite indirizzi IP, avrai bisogno di conoscere anche il server dns e forse anche l'indirizzo di - un gateway (se stai usando PPP, è l'indirizzo IP del tuo + un gateway (se stai usando PPP, è l'indirizzo IP del tuo provider) per poter comunicare con il server dns. Se vuoi installare via FTP passando per un proxy HTTP, avrai bisogno anche dell'indirizzo del proxy. Se non conosci tutte o in parte queste informazioni, @@ -5484,34 +5484,34 @@ Please press any key to reboot.</screen> <tertiary>NFS</tertiary> </indexterm> - <para>L'installazione tramite NFS è abbastanza semplice. + <para>L'installazione tramite NFS è abbastanza semplice. Devi copiare semplicemente i file della distribuzione interessata in un server NFS e quindi puntare il media al server NFS.</para> <para>Se questo server supporta solo <quote>porte privilegiate</quote> (come in genere succede nelle workstation di Sun), dovrai settare - l'opzione <literal>NFS Secure</literal> nel menì + l'opzione <literal>NFS Secure</literal> nel menì <guimenu>Options</guimenu> prima di procedere con l'installazione.</para> - <para>Se hai una scheda Ethernet di scarsa qualità con dei + <para>Se hai una scheda Ethernet di scarsa qualità con dei trasferimenti di rete molto lenti, potresti anche selezionare il flag <literal>NFS Slow</literal>.</para> - <para>Affinchè l'installazione NFS abbia successo, il server + <para>Affinchè l'installazione NFS abbia successo, il server deve supportare il mount di sotto directory, per esempio, se la directory della distribuzione di FreeBSD &rel.current; - è in: <filename>ziggy:/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>, - allora <hostid>ziggy</hostid> dovrà permettere il mount + è in: <filename>ziggy:/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>, + allora <hostid>ziggy</hostid> dovrà permettere il mount diretto di <filename>/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>, e non solo di <filename>/usr</filename> o di <filename>/usr/archive/stuff</filename>.</para> <para>Nel file <filename>/etc/exports</filename> di FreeBSD, questo - comportamento è controllato dalle opzioni + comportamento è controllato dalle opzioni <option>-alldirs</option>. Altri server NFS potrebbero avere diverse regole. Se ottieni il messaggio - <quote>permesso negato</quote> dal server, allora è + <quote>permesso negato</quote> dal server, allora è probabile che non hai abilitato queste opzioni.</para> </sect3> </sect2> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml index 361e4109e1..b75de31050 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml @@ -27,7 +27,7 @@ <para>Grazie per il tuo interesse per FreeBSD! Il seguente capitolo tratta vari aspetti del FreeBSD Project, come la sua storia, - gli obiettivi, il modello di sviluppo e così via.</para> + gli obiettivi, il modello di sviluppo e così via.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> @@ -61,7 +61,7 @@ <indexterm><primary>4.4BSD-Lite</primary></indexterm> - <para>FreeBSD è un sistema operativo basato su 4.4BSD-Lite per + <para>FreeBSD è un sistema operativo basato su 4.4BSD-Lite per computer Intel (x86 e &itanium;), DEC <trademark>Alpha</trademark>, e Sun &ultrasparc;. Port verso altre architetture sono stati avviati. Puoi anche leggere <link linkend="history">la storia di FreeBSD</link>, @@ -72,7 +72,7 @@ FreeBSD</ulink>.</para> <sect2 id="os-overview"> - <title>Cosa può fare FreeBSD?</title> + <title>Cosa può fare FreeBSD?</title> <para>FreeBSD ha molte caratteristiche degne di nota. Alcune di queste sono:</para> @@ -82,9 +82,9 @@ <indexterm><primary>multitasking preemptive</primary></indexterm> <para><emphasis>Multitasking preemptive</emphasis> con - adattamento dinamico della priorità per assicurare una + adattamento dinamico della priorità per assicurare una condivisione regolare ed equa del computer ad applicazioni - e utenti, persino sotto i carichi più pesanti.</para> + e utenti, persino sotto i carichi più pesanti.</para> </listitem> <listitem> @@ -93,7 +93,7 @@ <para><emphasis>Facility multiutente</emphasis> che permettono a molte persone di usare un sistema FreeBSD contemporaneamente per cose diverse. Questo significa, per esempio, che le periferiche di - sistema come stampanti e unità a nastro sono correttamente + sistema come stampanti e unità a nastro sono correttamente condivise tra tutti gli utenti sul sistema o sulla rete e che possono essere posti limiti individuali ad utenti o gruppi di utenti sulla risorsa, proteggendo le risorse di sistema critiche dall'uso @@ -106,7 +106,7 @@ <para>Un solido <emphasis>sistema di rete TCP/IP</emphasis> con supporto a standard industriali quali SCTP, DHCP, NFS, NIS, PPP, SLIP, IPsec, e IPv6. Questo significa che la tua macchina FreeBSD - può interagire facilmente con altri sistemi ed anche agire + può interagire facilmente con altri sistemi ed anche agire come server aziendale, fornendo funzioni vitali come NFS (accesso remoto ai file) e servizi e-mail oppure mettere la tua organizzazione su Internet con servizi WWW, FTP, routing e firewall @@ -119,14 +119,14 @@ <para>La <emphasis>protezione della memoria</emphasis> assicura che le applicazioni (o gli utenti) non possano interferire l'una con l'altra. - Una applicazione che andrà in crash non influirà + Una applicazione che andrà in crash non influirà sulle altre in alcun modo.</para> </listitem> <listitem> - <para>FreeBSD è un sistema operativo a <emphasis>32 + <para>FreeBSD è un sistema operativo a <emphasis>32 bit</emphasis> (<emphasis>64 bit</emphasis> su Alpha &itanium;, - AMD64, e &ultrasparc;) ed è stato progettato come tale sin + AMD64, e &ultrasparc;) ed è stato progettato come tale sin dall'inizio.</para> </listitem> @@ -144,27 +144,27 @@ <listitem> <indexterm> - <primary>compatibilità binaria</primary> + <primary>compatibilità binaria</primary> <secondary>Linux</secondary> </indexterm> <indexterm> - <primary>compatibilità binaria</primary> + <primary>compatibilità binaria</primary> <secondary>SCO</secondary> </indexterm> <indexterm> - <primary>compatibilità binaria</primary> + <primary>compatibilità binaria</primary> <secondary>SVR4</secondary> </indexterm> <indexterm> - <primary>compatibilità binaria</primary> + <primary>compatibilità binaria</primary> <secondary>BSD/OS</secondary> </indexterm> <indexterm> - <primary>compatibilità binaria</primary> + <primary>compatibilità binaria</primary> <secondary>NetBSD</secondary> </indexterm> - <para><emphasis>Compatibilità binaria</emphasis> con molti + <para><emphasis>Compatibilità binaria</emphasis> con molti programmi sviluppati per Linux, SCO, SVR4, BSDI e NetBSD.</para> </listitem> @@ -172,15 +172,15 @@ <para>Nella collezione di <emphasis>port</emphasis> e <emphasis>package</emphasis> per FreeBSD sono disponibili migliaia di applicazioni <emphasis>pronte a partire</emphasis>. - Perché cercare sulla rete quando puoi trovare qui tutto + Perché cercare sulla rete quando puoi trovare qui tutto quello che ti serve?</para> </listitem> <listitem> <para>Su Internet sono disponibili migliaia di applicazioni aggiuntive e <emphasis>facili da portare</emphasis>. - FreeBSD è compatibile a livello di codice sorgente con - la maggior parte dei sistemi &unix; commerciali e così la + FreeBSD è compatibile a livello di codice sorgente con + la maggior parte dei sistemi &unix; commerciali e così la maggior parte delle applicazioni richiedono poche modifiche per essere compilate, se non nessuna.</para> </listitem> @@ -231,8 +231,8 @@ <para>Avere il <emphasis>codice sorgente</emphasis> dell'intero sistema significa avere un alto grado di controllo sull'ambiente. - Perché essere vincolati ad una soluzione proprietaria alla - mercé del tuo fornitore quando puoi avere un sistema + Perché essere vincolati ad una soluzione proprietaria alla + mercé del tuo fornitore quando puoi avere un sistema veramente aperto?</para> </listitem> @@ -251,33 +251,33 @@ </indexterm> <indexterm><primary>U.C. Berkeley</primary></indexterm> - <para>FreeBSD è basato sulla release 4.4BSD-Lite del Computer - Systems Research Group (CSRG) dell'Università della California di + <para>FreeBSD è basato sulla release 4.4BSD-Lite del Computer + Systems Research Group (CSRG) dell'Università della California di Berkeley, e porta avanti l'inconfondibile tradizione di sviluppo dei sistemi BSD. In aggiunta all'ottimo lavoro fornito dal CSRG, il FreeBSD Project ha speso molte centinaia di ore nella fine regolazione - del sistema per le massime prestazioni e affidabilità nelle + del sistema per le massime prestazioni e affidabilità nelle situazioni di carico che si possono trovare nella vita reale. - Mentre molti giganti commerciali hanno difficoltà nel campo + Mentre molti giganti commerciali hanno difficoltà nel campo dei sistemi operativi per PC con queste caratteristiche, prestazioni e - affidabilità, FreeBSD le può offrire + affidabilità, FreeBSD le può offrire <emphasis>ora</emphasis>!</para> - <para>Le applicazioni nelle quali FreeBSD può essere impiegato + <para>Le applicazioni nelle quali FreeBSD può essere impiegato sono veramente limitate solo dalla tua immaginazione. Dallo sviluppo software all'automazione in fabbrica, dal controllo dell'inventario alla - correzione dell'azimut delle antenne remote dei satelliti; se può - essere fatto con un prodotto &unix; commerciale allora è - più che probabile che puoi farlo anche con FreeBSD! + correzione dell'azimut delle antenne remote dei satelliti; se può + essere fatto con un prodotto &unix; commerciale allora è + più che probabile che puoi farlo anche con FreeBSD! FreeBSD beneficia significativamente anche da letteralmente migliaia di - applicazioni di alta qualità sviluppate da centri di ricerca e - università di tutto il mondo, spesso disponibili a poco prezzo o + applicazioni di alta qualità sviluppate da centri di ricerca e + università di tutto il mondo, spesso disponibili a poco prezzo o gratuite. Sono anche disponibili applicazioni commerciali e compaiono in numero maggiore ogni giorno.</para> - <para>Poiché il codice sorgente dello stesso FreeBSD è - normalmente disponibile, il sistema può anche essere + <para>Poiché il codice sorgente dello stesso FreeBSD è + normalmente disponibile, il sistema può anche essere personalizzato ad un livello inimmaginabile per applicazioni o progetti particolari, e in modi non generalmente possibili con i sistemi operativi della maggior parte dei produttori commerciali. Ecco solo @@ -288,7 +288,7 @@ <listitem> <para><emphasis>Servizi Internet:</emphasis> Il robusto sistema di rete TCP/IP di FreeBSD lo rende una piattaforma ideale per una - varietà di servizi Internet quali:</para> + varietà di servizi Internet quali:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -343,25 +343,25 @@ <listitem> <para><emphasis>Insegnamento:</emphasis> Sei uno studente di - informatica o legato al campo dell'ingegneria? Non c'è + informatica o legato al campo dell'ingegneria? Non c'è miglior modo di imparare i sistemi operativi, l'architettura dei computer e il networking che l'esperienza pratica e in - profondità che FreeBSD può fornire. + profondità che FreeBSD può fornire. Il numero di pacchetti di CAD, di progettazione grafica e matematica disponibili gratuitamente lo rendono anche estremamente utile per coloro il cui interesse principale nei computer - è vedere <emphasis>altro</emphasis> lavoro svolto!</para> + è vedere <emphasis>altro</emphasis> lavoro svolto!</para> </listitem> <listitem> <para><emphasis>Ricerca:</emphasis> Con il codice sorgente - disponibile per l'intero sistema, FreeBSD è una + disponibile per l'intero sistema, FreeBSD è una eccellente piattaforma per la ricerca nei sistemi operativi come pure per altre branche dell'informatica. La natura di libera circolazione di FreeBSD rende anche possibile a gruppi distanti di collaborare sulle idee o condividere lo sviluppo senza aver da preoccuparsi di accordi di licenza - speciali o limitazioni su quello che può essere + speciali o limitazioni su quello che può essere discusso in un forum pubblico.</para> </listitem> @@ -371,9 +371,9 @@ <para><emphasis>Networking:</emphasis> Ti serve un nuovo router? Un server dei nomi (DNS)? Un firewall per tenere la gente fuori - dalla tua rete interna? FreeBSD può facilmente tramutare + dalla tua rete interna? FreeBSD può facilmente tramutare quel 386 inutilizzato o quel PC 486 che giace nell'angolo in un - router avanzato con sofisticate capacità di filtraggio dei + router avanzato con sofisticate capacità di filtraggio dei pacchetti.</para> </listitem> @@ -388,13 +388,13 @@ </indexterm> <para><emphasis>Stazione di lavoro con X Window:</emphasis> FreeBSD - è un'ottima scelta come soluzione per un terminale X + è un'ottima scelta come soluzione per un terminale X economico, usando il server X11 liberamente disponibile. Diversamente da un terminale X, FreeBSD permette a molte applicazioni di girare localmente se desiderato, sollevando - così il carico da un server centrale. FreeBSD può + così il carico da un server centrale. FreeBSD può anche partire <quote>senza disco</quote>, rendendo le stazioni - individuali persino più economiche e facili da + individuali persino più economiche e facili da amministrare.</para> </listitem> @@ -407,7 +407,7 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>FreeBSD è disponibile sia in forma sorgente che binaria + <para>FreeBSD è disponibile sia in forma sorgente che binaria su CDROM, DVD e via FTP anonimo. Guarda l'<xref linkend="mirrors"/> per maggiori informazioni su come ottenere FreeBSD.</para> </sect2> @@ -420,7 +420,7 @@ <secondary>grandi siti dove gira FreeBSD</secondary> </indexterm> - <para>FreeBSD è usato per far funzionare alcuni dei più + <para>FreeBSD è usato per far funzionare alcuni dei più grossi siti su Internet, inclusi:</para> <itemizedlist> @@ -550,9 +550,9 @@ <para>386BSD era il sistema operativo di Bill Jolitz, che era arrivato a questo punto soffrendo piuttosto pesantemente di quasi un anno - di disinteresse. Visto che il patchkit si gonfiava sempre più + di disinteresse. Visto che il patchkit si gonfiava sempre più scomodamente con il passare dei giorni, fummo d'accordo - all'unanimità che doveva essere fatto qualcosa e + all'unanimità che doveva essere fatto qualcosa e decidemmo di provare ad assistere Bill fornendo questo snapshot ad interim <quote>ripulito</quote>. Questi piani ebbero un brusco arresto quando Bill Jolitz improvvisamente decise @@ -563,21 +563,21 @@ <indexterm><primary>Walnut Creek CDROM</primary></indexterm> <para>Non ci volle molto per decidere che l'obiettivo rimaneva - utile, persino senza il supporto di Bill, e così + utile, persino senza il supporto di Bill, e così adottammo il nome <quote>FreeBSD</quote>, coniato da David Greenman. I nostri obiettivi iniziali furono decisi dopo esserci consultati con gli utenti dell'epoca del sistema e, una volta che divenne chiaro che il progetto era sulla strada giusta e forse stava persino diventando - una realtà, contattai la Walnut Creek CDROM con un occhio verso + una realtà, contattai la Walnut Creek CDROM con un occhio verso il miglioramento dei canali distributivi di FreeBSD per quei molti sfortunati che non avevano facile accesso a Internet. - La Walnut Creek CDROM non solo supportò l'idea di distribuire - FreeBSD su CD ma andò anche più lontano fornendo al + La Walnut Creek CDROM non solo supportò l'idea di distribuire + FreeBSD su CD ma andò anche più lontano fornendo al progetto una macchina per lavorarci su e una connessione ad Internet veloce. Senza il grado di fiducia quasi senza precedenti della Walnut Creek CDROM in quello che era, a quel tempo, un progetto completamente - sconosciuto, è abbastanza improbabile che FreeBSD sarebbe andato - così lontano, così velocemente, come è oggi.</para> + sconosciuto, è abbastanza improbabile che FreeBSD sarebbe andato + così lontano, così velocemente, come è oggi.</para> <indexterm><primary>4.3BSD-Lite</primary></indexterm> <indexterm><primary>Net/2</primary></indexterm> @@ -599,11 +599,11 @@ <indexterm><primary>AT&T</primary></indexterm> <para>Circa in questo periodo si formarono all'orizzonte alcune nuvole - temporalesche piuttosto inaspettate allorché Novell e + temporalesche piuttosto inaspettate allorché Novell e U.C. Berkeley risolsero la loro lunga causa civile sullo stato legale del nastro di Berkeley Net/2. Una condizione di quell'accordo era la concessione di U.C. Berkeley che vaste parti di Net/2 erano codice - <quote>ingombrante</quote> e di proprietà di Novell, che lo aveva + <quote>ingombrante</quote> e di proprietà di Novell, che lo aveva infine acquistato da AT&T qualche tempo addietro. Quello che Berkeley ottenne in cambio fu la <quote>benedizione</quote> di Novell che la release 4.4BSD-Lite, quando @@ -618,24 +618,24 @@ <para>FreeBSD allora si accinse nell'arduo compito di letteralmente reinventare se stesso da un insieme di bit di 4.4BSD-Lite completamente nuovo e piuttosto incompleto. Le release - <quote>Lite</quote> erano light (leggere) in parte perché + <quote>Lite</quote> erano light (leggere) in parte perché il CSRG di Berkeley aveva rimosso grandi sezioni di codice richiesto per costruire effettivamente un sistema funzionante in grado di partire (dovuto a varie richieste legali) e in parte al fatto che il port per Intel della 4.4 era altamente incompleto. Al progetto ci volle fino al novembre del 1994 per fare questa transizione; a quel punto - rilasciò FreeBSD 2.0 sulla rete e su CDROM (nel tardo - dicembre). A dispetto del fatto di essere ancora più che un po' + rilasciò FreeBSD 2.0 sulla rete e su CDROM (nel tardo + dicembre). A dispetto del fatto di essere ancora più che un po' ruvida ai bordi, la release fu un successo significativo e fu - seguita dalla release FreeBSD 2.0.5 più robusta e + seguita dalla release FreeBSD 2.0.5 più robusta e semplice da installare nel giugno del 1995.</para> <para>Rilasciammo FreeBSD 2.1.5 nell'agosto del 1996, e parve essere - abbastanza popolare tra gli ISP e le comunità commerciali tanto - che si meritò un'altra release nel corso del ramo 2.1-STABLE. + abbastanza popolare tra gli ISP e le comunità commerciali tanto + che si meritò un'altra release nel corso del ramo 2.1-STABLE. Questa era FreeBSD 2.1.7.1, rilasciata nel febbraio 1997 e apoteosi dello sviluppo principale sulla 2.1-STABLE. Attualmente in - modalità di manutenzione, su questo ramo (RELENG_2_1_0) verranno + modalità di manutenzione, su questo ramo (RELENG_2_1_0) verranno sviluppati solo miglioramenti della sicurezza e correzioni degli errori.</para> @@ -645,41 +645,41 @@ Furono rilasciate ulteriori release del ramo 2.2 nell'estate e nell'autunno del '97, l'ultima delle quali (2.2.8) apparve nel novembre 1998. La prima release 3.0 ufficiale apparve - nell'ottobre 1998 e segnò l'inizio della fine per il ramo + nell'ottobre 1998 e segnò l'inizio della fine per il ramo 2.2.</para> - <para>L'albero si ramificò ancora il 20 gennaio 1999, dividendosi + <para>L'albero si ramificò ancora il 20 gennaio 1999, dividendosi nei rami 4.0-CURRENT e 3.X-STABLE. Dalla 3.X-STABLE, la 3.1 fu rilasciata il 15 febbraio 1999, la 3.2 il 15 maggio 1999, la 3.3 il 16 settembre 1999, la 3.4 il 20 dicembre 1999 e la 3.5 il 24 giugno 2000, seguita pochi giorni dopo da un aggiornamento di punto inferiore alla release 3.5.1 per incorporare alcune correzioni dell'ultimo minuto a Kerberos sulla sicurezza. - Questa sarà l'ultima release del ramo 3.X.</para> + Questa sarà l'ultima release del ramo 3.X.</para> <para>Ci fu un'altra ramificazione il 13 marzo 2000, che vide l'apparizione del ramo 4.X-STABLE. Ci sono state numerose release da allora: la 4.0-RELEASE fu introdotta nel marzo 2000, e l'ultima - 4.11-RELEASE è stata rilasciata nel gennaio 2005.</para> + 4.11-RELEASE è stata rilasciata nel gennaio 2005.</para> - <para>La tanto attesa 5.0-RELEASE è stata annunciata il 19 gennaio + <para>La tanto attesa 5.0-RELEASE è stata annunciata il 19 gennaio 2003. Il culmine di quasi tre anni di lavoro, questa release ha iniziato FreeBSD nel percorso del supporto avanzato al multiprocessore e ai thread nelle applicazioni e ha introdotto il supporto per le piattaforme &ultrasparc; e <literal>ia64</literal>. - Questa release è stata seguita dalla 5.1 nel giugno del 2003. - La più recente release 5.X dal ramo -CURRENT è 5.2.1-RELEASE, + Questa release è stata seguita dalla 5.1 nel giugno del 2003. + La più recente release 5.X dal ramo -CURRENT è 5.2.1-RELEASE, introdotta nel Febbraio del 2004.</para> <para>Il ramo RELENG_5, creato in Agosto del 2004, seguito da quello 5.3-RELEASE, - segna l'inizio del ramo delle release 5-STABLE. Il più recente ramo - &rel2.current;-RELEASE è uscito in data &rel2.current.date;. + segna l'inizio del ramo delle release 5-STABLE. Il più recente ramo + &rel2.current;-RELEASE è uscito in data &rel2.current.date;. Non ci saranno ulteriori release per il ramo RELENG_5.</para> - <para>Nel giugno 2005 l'albero è stato taggato per la RELENG_6. - 6.0-RELEASE, la prima release del ramo 6.X è stata rilasciata - nel novembre del 2005. La più recente &rel.current;-RELEASE - è stata rilasciata nel &rel.current.date;. + <para>Nel giugno 2005 l'albero è stato taggato per la RELENG_6. + 6.0-RELEASE, la prima release del ramo 6.X è stata rilasciata + nel novembre del 2005. La più recente &rel.current;-RELEASE + è stata rilasciata nel &rel.current.date;. Ci saranno ulteriori release per il ramo RELENG_6.</para> <para>Per ora, lo sviluppo dei progetti a lungo termine continua ad aver @@ -710,15 +710,15 @@ </indexterm> <para>Gli obiettivi del FreeBSD Project sono di fornire software - che può essere usato per qualunque scopo senza vincoli. + che può essere usato per qualunque scopo senza vincoli. Molti di noi hanno fatto un investimento significativo nel codice (e nel progetto) e certamente non dovrebbero essere interessati ad un piccolo - compenso finanziario qua e là, ma non siamo sicuramente preparati + compenso finanziario qua e là, ma non siamo sicuramente preparati ad insistere su questo. Noi crediamo che la nostra prima e prioritaria <quote>missione</quote> sia di fornire codice a tutti i partecipanti, - presenti e futuri, e per qualunque scopo, così che il codice - abbia un uso il più possibile ampio e fornisca i più - ampi benefici. Questo è, io credo, uno degli obiettivi + presenti e futuri, e per qualunque scopo, così che il codice + abbia un uso il più possibile ampio e fornisca i più + ampi benefici. Questo è, io credo, uno degli obiettivi fondamentali del Software Libero (Free Software) e che noi supportiamo entusiasticamente.</para> @@ -734,10 +734,10 @@ la GNU General Public Licence (GPL) o la GNU Lesser General Public License (LGPL) ha un po' più di vincoli, sebbene almeno dal lato di rafforzare l'accesso piuttosto che l'opposto. - Date le complessità aggiuntive che possono + Date le complessità aggiuntive che possono risultare dall'uso commerciale di software GPL noi preferiamo, - tuttavia, software rilasciato sotto il più rilassato copyright - BSD quando è una scelta ragionevole farlo.</para> + tuttavia, software rilasciato sotto il più rilassato copyright + BSD quando è una scelta ragionevole farlo.</para> </sect2> <sect2 id="development"> @@ -760,7 +760,7 @@ <secondary>modello di sviluppo</secondary> </indexterm> - <para>Lo sviluppo di FreeBSD è un processo molto aperto + <para>Lo sviluppo di FreeBSD è un processo molto aperto e flessibile, essendo costruito dal contributo di centinaia di persone di tutto il mondo, come puoi vedere dalla nostra <ulink url="&url.articles.contributors.en;/article.html">lista dei @@ -769,7 +769,7 @@ Siamo costantemente alla ricerca di nuovi sviluppatori e idee, e quelli interessati a essere coinvolti maggiormente nel progetto devono semplicemente contattarci sulla - &a.hackers;. La &a.announce; è anche disponibile a quelli + &a.hackers;. La &a.announce; è anche disponibile a quelli che vogliono informare altri utenti FreeBSD delle principali aree di lavoro.</para> @@ -791,7 +791,7 @@ <see>CVS</see> </indexterm> - <para>L'albero centrale dei sorgenti FreeBSD è mantenuto + <para>L'albero centrale dei sorgenti FreeBSD è mantenuto tramite <ulink url="http://ximbiot.com/cvs/wiki/">CVS</ulink> (Concurrent Versions System, ovvero Sistema di Versioni Concorrenti), uno strumento di controllo dei codici sorgenti @@ -799,7 +799,7 @@ Il principale <ulink url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi">repository CVS</ulink> risiede su una macchina a Santa Clara CA, USA - da dove è replicato su numerose macchine speculari in + da dove è replicato su numerose macchine speculari in tutto il mondo. L'albero CVS, che contiene gli alberi <link linkend="current">-CURRENT</link> e <link linkend="stable">-STABLE</link>, @@ -821,10 +821,10 @@ permesso di <emphasis>scrivere</emphasis> nell'albero CVS, e sono autorizzate ad apportare modifiche ai sorgenti di FreeBSD (il termine <quote>committer</quote> viene dal comando - <command>commit</command> di &man.cvs.1;, che è usato per + <command>commit</command> di &man.cvs.1;, che è usato per portare i nuovi cambiamenti al repository CVS). Il modo migliore di sottoporre modifiche alla revisione da parte della lista dei - committer è usare il comando &man.send-pr.1;. + committer è usare il comando &man.send-pr.1;. Se qualcosa appare inceppato nel sistema, allora puoi anche raggiungerli mandando un messaggio alla &a.committers;.</para> </listitem> @@ -839,31 +839,31 @@ <para>Il <firstterm>core team di FreeBSD</firstterm> dovrebbe essere equivalente al consiglio dirigente se il FreeBSD Project fosse una azienda. Il compito principale - del core team è assicurarsi che il progetto, nella sua + del core team è assicurarsi che il progetto, nella sua interezza, sia in buona salute e sia diretto nella - giusta direzione. Una delle funzioni del core team è + giusta direzione. Una delle funzioni del core team è invitare sviluppatori responsabili e dedicati a unirsi al nostro gruppo di committer come altri ne escono. L'attuale core team - è stato eletto da un insieme di candidati committer nel + è stato eletto da un insieme di candidati committer nel giugno 2006. Le elezioni vengono tenute ogni 2 anni.</para> <para>Alcuni membri del core team hanno anche aree specifiche di - responsabilità, significando che sono impegnati ad + responsabilità, significando che sono impegnati ad assicurare che grandi porzioni del sistema funzionino come annunciato. Per una lista completa degli sviluppatori di FreeBSD - e le loro aree di responsabilità, guarda la <ulink + e le loro aree di responsabilità, guarda la <ulink url="&url.articles.contributors.en;/article.html">Contributors List</ulink></para> <note> <para>Molti membri del core team sono volontari per quanto riguarda lo sviluppo di FreeBSD e non beneficiano - finanziariamente dal progetto, così pure + finanziariamente dal progetto, così pure l'<quote>impegno</quote> non dovrebbe essere frainteso come <quote>supporto garantito</quote>. Allo stesso modo; l'analogia - con il <quote>consiglio direttivo</quote> non è - molto calzante, e può essere più corretto dire che + con il <quote>consiglio direttivo</quote> non è + molto calzante, e può essere più corretto dire che queste sono persone che hanno rinunciato alle loro vite in favore di FreeBSD, contro il loro senso del giudizio!</para> </note> @@ -876,10 +876,10 @@ <listitem> <indexterm><primary>collaboratori</primary></indexterm> - <para>Non da ultimo, il più grande gruppo di sviluppatori + <para>Non da ultimo, il più grande gruppo di sviluppatori sono gli stessi utenti che ci forniscono feedback e correzioni di bug quasi costantemente. Il modo principale di tenersi in - contatto con lo sviluppo non centralizzato di FreeBSD è + contatto con lo sviluppo non centralizzato di FreeBSD è iscriversi alla &a.hackers; dove queste cose vengono discusse. Guarda il <xref linkend="eresources"/> per maggiori informazioni sulle varie mailing list di FreeBSD.</para> @@ -887,11 +887,11 @@ <para><citetitle><ulink url="&url.articles.contributors.en;/article.html">La Lista dei Collaboratori di FreeBSD</ulink></citetitle> - è lunga e cresce continuamente, quindi perché non + è lunga e cresce continuamente, quindi perché non entri a far parte di essa contribuendo e dando tu qualcosa a FreeBSD?</para> - <para>Fornire codice non è il solo modo di contribuire al + <para>Fornire codice non è il solo modo di contribuire al progetto, per una lista completa di cose che serve fare, fai riferimento al <ulink url="&url.base;/it/index.html">sito web del FreeBSD Project</ulink>.</para> @@ -899,19 +899,19 @@ </varlistentry> </variablelist> - <para>In conclusione, il nostro modello di sviluppo è organizzato + <para>In conclusione, il nostro modello di sviluppo è organizzato come un insieme sciolto di cerchi concentrici. Il modello centralizzato - è progettato per agevolare gli <emphasis>utenti</emphasis> di + è progettato per agevolare gli <emphasis>utenti</emphasis> di FreeBSD, ai quali viene fornito un modo semplice per tenere traccia di una base di codice centrale, non per tenere fuori potenziali - collaboratori! È nostro desiderio presentare un sistema operativo + collaboratori! È nostro desiderio presentare un sistema operativo stabile con un ampio insieme di <link linkend="ports">programmi applicativi</link> coerenti che gli utenti possono facilmente installare ed usare — questo modello funziona molto bene per - realizzare ciò.</para> + realizzare ciò.</para> <para>Tutto quello che chiediamo a quelli che vogliono unirsi a noi come - sviluppatori di FreeBSD è un po' della stessa dedizione che + sviluppatori di FreeBSD è un po' della stessa dedizione che hanno le attuali persone al suo continuo successo!</para> </sect2> @@ -927,8 +927,8 @@ <primary>Computer Systems Research Group (CSRG)</primary> </indexterm> - <para>FreeBSD è liberamente disponibile, è basato tutto su - sorgenti 4.4BSD-Lite, è rilasciato per computer Intel &i386;, + <para>FreeBSD è liberamente disponibile, è basato tutto su + sorgenti 4.4BSD-Lite, è rilasciato per computer Intel &i386;, &i486;, &pentium;, &pentium; Pro, &celeron;, &pentium; II, &pentium; III, &pentium; 4 (o compatibili), &xeon;, DEC <trademark>Alpha</trademark> e Sun &ultrasparc;. @@ -937,9 +937,9 @@ 386BSD, e dalla Free Software Foundation.</para> <para>Dalla nostra release di FreeBSD 2.0 nel lontano 1994, le - prestazioni, l'insieme di caratteristiche, e la stabilità di + prestazioni, l'insieme di caratteristiche, e la stabilità di FreeBSD sono migliorate notevolmente. - Il più grande cambiamento è + Il più grande cambiamento è stato la riscrittura del sistema di memoria virtuale con una VM/file buffer cache integrata che non solo incrementa le prestazioni, ma anche riduce la richiesta di memoria di FreeBSD, rendendo una configurazione @@ -958,23 +958,23 @@ giochi, linguaggi, editor e quasi tutto quello che sta in mezzo. L'intera collezione dei port richiede approssimativamente &ports.size; di spazio, essendo tutti i port espressi come <quote>delta</quote> - dei loro sorgenti originari. Questo rende più facile per + dei loro sorgenti originari. Questo rende più facile per noi aggiornare i port, e riduce di molto la domanda di spazio su disco dalla vecchia collezione 1.0 dei port. Per compilare un port, vai semplicemente nella directory che vuoi installare, digita <command>make install</command> e lascia che il sistema faccia il resto. La distribuzione originale completa per ogni port che compili - viene presa dinamicamente dal CDROM o da un sito FTP locale, così + viene presa dinamicamente dal CDROM o da un sito FTP locale, così hai bisogno solo lo spazio su disco sufficiente per compilare il port che vuoi. Quasi ogni port viene fornito di un - <quote>package</quote> precompilato che può + <quote>package</quote> precompilato che può essere installato con un semplice comando (<command>pkg_add</command>) da coloro che non vogliono compilare i propri port dai sorgenti. Maggiori informazioni sui package e sui port possono essere trovate nel <xref linkend="ports"/>.</para> <para>Un numero di documenti aggiuntivi che puoi trovare molto utili nel - processo di installazione e di utilizzo di FreeBSD ora può essere + processo di installazione e di utilizzo di FreeBSD ora può essere trovato anche nella directory <filename>/usr/share/doc</filename> su ogni recente macchina FreeBSD. Puoi vedere i manuali installati localmente con qualsiasi browser HTML usando i @@ -1000,7 +1000,7 @@ </varlistentry> </variablelist> - <para>Puoi vedere anche le copie originali (e aggiornate più + <para>Puoi vedere anche le copie originali (e aggiornate più frequentemente) su <ulink url="http://www.FreeBSD.org/"></ulink>.</para> </sect2> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml index 94dec6f285..3e70704bb4 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml @@ -26,18 +26,18 @@ <sect1 id="jails-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Questo capitolo fornirà una spiegazione di cosa + <para>Questo capitolo fornirà una spiegazione di cosa siano le jail in &os; e di come usarle. Le jail, definite a volte come una miglioria dell'<emphasis>ambiente chroot</emphasis>, sono un strumento molto potente per amministratori di sistema, ma il loro uso - può essere utile anche per utenti avanzati.</para> + può essere utile anche per utenti avanzati.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Cosa è una jail e a quale scopi può servire + <para>Cosa è una jail e a quale scopi può servire nelle installazioni di &os;.</para> </listitem> @@ -55,16 +55,16 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>La pagina man &man.jail.8;. Questo è un riferimento + <para>La pagina man &man.jail.8;. Questo è un riferimento completo dell'utility <command>jail</command> — - il tool di amministrazione che può essere usato in &os; + il tool di amministrazione che può essere usato in &os; per avviare, fermare e controllare le jail in &os;.</para> </listitem> <listitem> <para>Le mailing list ed i loro archivi. Gli archivi della &a.questions; ed altre mailing list ospitate sul &a.mailman.lists; - contengono già una varietà di materiale per le jail. + contengono già una varietà di materiale per le jail. Si dovrebbe sempre cercare negli archivi, o inviare una nuova domanda alla mailing list &a.questions.name;.</para> </listitem> @@ -76,7 +76,7 @@ <para>Per facilitare una migliore comprensione delle parti di &os; relative alle jail, i loro meandri ed il modo in cui interagiscono - con il resto di &os;, i seguenti termini saranno usati più avanti + con il resto di &os;, i seguenti termini saranno usati più avanti in questo capitolo:</para> <variablelist> @@ -114,10 +114,10 @@ <listitem> <para>Il sistema di controllo di una jail. Il sistema host ha accesso - a tutte le risorse hardware disponibili, e può controllare + a tutte le risorse hardware disponibili, e può controllare processi sia all'interno che al di fuori di una jail. Una delle differenze importanti di un sistema host rispetto a una - jail è che le limitazioni applicate ai processi superuser + jail è che le limitazioni applicate ai processi superuser dentro una jail non sono valide per i processi del sistema host.</para> </listitem> @@ -127,7 +127,7 @@ <term>hosted (sistema, processo, utente, ecc.)</term> <listitem> - <para>Un processo, utente o altra entità, che abbia l'accesso + <para>Un processo, utente o altra entità, che abbia l'accesso alle risorse, limitato da una jail di &os;.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -137,9 +137,9 @@ <sect1 id="jails-intro"> <title>Introduzione</title> - <para>Dato che l'amministrazione di sistema è un compito + <para>Dato che l'amministrazione di sistema è un compito difficile e gravoso, sono stati sviluppati molti strumenti potenti per - rendere la vita più semplice per l'amministratore. + rendere la vita più semplice per l'amministratore. Questi strumenti forniscono aiuti di vario genere nel modo in cui i sistemi sono installati, configurati e quindi manutenuti. Parte dei compiti che un amministratore dovrebbe fare riguarda la corretta @@ -152,25 +152,25 @@ Le jail furono introdotte con &os; 4.X da &a.phk;, ma furono notevolmente migliorate in &os; 5.X per renderle un sottosistema potente e flessibile. Il loro sviluppo continua per migliorare - la loro utilità, le prestazioni e la sicurezza.</para> + la loro utilità, le prestazioni e la sicurezza.</para> <sect2 id="jails-what"> - <title>Cosa è una Jail</title> + <title>Cosa è una Jail</title> <para>I sistemi operativi BSD-like hanno avuto il &man.chroot.2; - dai tempi di 4.2BSD. L'utility &man.chroot.2; può + dai tempi di 4.2BSD. L'utility &man.chroot.2; può essere usata per cambiare la directory root di un insieme di processi, creando un ambiente sicuro e separato dal resto del sistema. I processi creati nell'ambiente chroot non possono accedere a file o risorse fuori da questo. Per questa ragione, compromettere un servizio che viene eseguito in un ambiente chroot non dovrebbe permettere all'attaccante di compromettere l'intero sistema. L'utility - &man.chroot.2; è utile per compiti semplici, che non richiedono - molta flessibilità o caratteristiche complesse e avanzate. + &man.chroot.2; è utile per compiti semplici, che non richiedono + molta flessibilità o caratteristiche complesse e avanzate. Tuttavia, dall'inizio del concetto di chroot, sono stati trovati - diversi modi per uscire da un ambiente chroot, e, benchè + diversi modi per uscire da un ambiente chroot, e, benchè siano stati fixati nelle versioni moderne del kernel di &os;, - è diventato chiaro che &man.chroot.2; non era la soluzione + è diventato chiaro che &man.chroot.2; non era la soluzione ideale per rendere sicuri i servizi. Un nuovo sottosistema doveva essere implementato.</para> @@ -186,43 +186,43 @@ processi del sistema host (quelli non inseriti in un ambiente chroot). Le jail espandono questo modello virtualizzando non solo l'accesso al file system, ma anche l'insieme di utenti, il sotto-sistema di rete del - kernel di &os; e alcune altre cose. Un più completo insieme + kernel di &os; e alcune altre cose. Un più completo insieme di controlli disponibili per calibrare l'accesso ad un ambiente jail - è descritto nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para> + è descritto nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para> - <para>Una jail è caratterizzata da quattro elementi:</para> + <para>Una jail è caratterizzata da quattro elementi:</para> <itemizedlist> <listitem> <para>Un sotto-ramo di una directory — il punto di partenza da cui si entra nella jail. Una volta all'interno - della jail, ad un processo non è permesso di + della jail, ad un processo non è permesso di uscire da questo sotto-ramo. Le questioni tradizionali di sicurezza che colpiscono il design di &man.chroot.2; originale non affliggono le jail di &os;.</para> </listitem> <listitem> - <para>Un hostname — l'hostname che sarà + <para>Un hostname — l'hostname che sarà usato all'interno della jail. Le jail sono principalmente usate per ospitare servizi di rete, quindi avere un nome host - descrittivo per ogni jail può veramente aiutare + descrittivo per ogni jail può veramente aiutare l'amministratore di sistema.</para> </listitem> <listitem> - <para>Un indirizzo <acronym>IP</acronym> — questo sarà - assegnato alla jail e non può essere cambiato in alcun modo + <para>Un indirizzo <acronym>IP</acronym> — questo sarà + assegnato alla jail e non può essere cambiato in alcun modo durante l'arco di vita della jail. L'indirizzo IP di una jail - è in genere un indirizzo alias di un'interfaccia di rete - esistente, anche se questo non è strettamente + è in genere un indirizzo alias di un'interfaccia di rete + esistente, anche se questo non è strettamente necessario.</para> </listitem> <listitem> <para>Un comando — il percorso di un eseguibile da avviare - all'interno della jail. Questo è relativo alla - directory root dell'ambiente della jail, e può variare molto, + all'interno della jail. Questo è relativo alla + directory root dell'ambiente della jail, e può variare molto, a seconda del tipo specifico di ambiente della jail.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -231,9 +231,9 @@ il loro insieme di utenti ed il loro utente <username>root</username>. Naturalmente, i poteri dell'utente <username>root</username> sono limitati all'interno dell'ambiente jail e, dal punto di vista del - sistema host, l'utente <username>root</username> della jail non è + sistema host, l'utente <username>root</username> della jail non è il superuser. Inoltre, l'utente <username>root</username> di una jail - non potrà eseguire operazioni critiche sul sistema al di fuori + non potrà eseguire operazioni critiche sul sistema al di fuori del suo ambiente &man.jail.8;. Altre informazioni sui poteri e sulle restrizioni dell'utente <username>root</username> saranno discusse nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para> @@ -246,10 +246,10 @@ <para>Alcuni amministratori dividono le jail nei seguenti due tipi: jail <quote>complete</quote>, che sono simili ad un sistema &os; reale, e jail <quote>di servizio</quote>, dedicate ad un'unica applicazione - o servizio, possibilmente in esecuzione con privilegi. Questa è + o servizio, possibilmente in esecuzione con privilegi. Questa è solo una divisione concettuale ed il processo di creazione della - jail non viene modificato da ciò. La pagina man &man.jail.8; - è abbastanza chiara a riguardo della procedura di creazione di una + jail non viene modificato da ciò. La pagina man &man.jail.8; + è abbastanza chiara a riguardo della procedura di creazione di una jail:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>setenv D <replaceable>/qui/c'e'/la/jail</replaceable></userinput> @@ -257,30 +257,30 @@ &prompt.root; <userinput>cd /usr/src</userinput> &prompt.root; <userinput>make world DESTDIR=$D</userinput> <co id="jailworld"/> &prompt.root; <userinput>cd etc/</userinput> <footnote><para>Questo step non -è richiesto su &os; 6.0 e successivi.</para></footnote> +è richiesto su &os; 6.0 e successivi.</para></footnote> &prompt.root; <userinput>make distribution DESTDIR=$D</userinput> <co id="jaildistrib"/> &prompt.root; <userinput>mount_devfs devfs $D/dev</userinput> <co id="jaildevfs"/></screen> <calloutlist> <callout arearefs="jailpath"> - <para>Selezionare una directory per la jail è - il miglior punto in cui iniziare. Questo sarà il punto - in cui la jail risiederà fisicamente nel file system del - sistema host. Una buona scelta può essere + <para>Selezionare una directory per la jail è + il miglior punto in cui iniziare. Questo sarà il punto + in cui la jail risiederà fisicamente nel file system del + sistema host. Una buona scelta può essere <filename role="directory">/usr/jail/<replaceable>nomejail</replaceable></filename>, - dove <replaceable>nomejail</replaceable> è il nome host + dove <replaceable>nomejail</replaceable> è il nome host che identifica la jail. Il file system <filename role="directory">/usr/</filename> in genere ha abbastanza spazio vuoto per il file system delle jail, che per una - jail <quote>completa</quote> è, in pratica, una replica di + jail <quote>completa</quote> è, in pratica, una replica di ogni file presente in una installazione base di &os;</para> </callout> <callout arearefs="jailworld"> - <para>Questo comando popolerà la sotto-directory + <para>Questo comando popolerà la sotto-directory scelta come locazione fisica della jail con i binari necessari, le librerie, le pagine man - e cosí via. Tutto è fatto nello stile tipico di + e cosí via. Tutto è fatto nello stile tipico di &os; — prima tutto viene creato/compilato, poi installato nel percorso di destinazione.</para> </callout> @@ -297,19 +297,19 @@ </callout> <callout arearefs="jaildevfs"> - <para>Non è richiesto di montare il file system &man.devfs.8; + <para>Non è richiesto di montare il file system &man.devfs.8; all'interno della jail. D'altro lato, ogni applicazione o quasi ha bisogno di accedere ad almeno un dispositivo, a seconda dello scopo - dell'applicazione stessa. È molto importante controllare + dell'applicazione stessa. È molto importante controllare l'accesso ai dispositivi dall'interno della jail, dato che con dei settaggi impropri un attaccante potrebbe compiere azioni dannose - nella jail. Il controllo su &man.devfs.8; è gestito attraverso + nella jail. Il controllo su &man.devfs.8; è gestito attraverso le regole che sono descritte nelle pagine man di &man.devfs.8; e &man.devfs.conf.5;.</para> </callout> </calloutlist> - <para>Una volta che una jail è installata, può essere + <para>Una volta che una jail è installata, può essere avviata usando l'utility &man.jail.8;. L'utility &man.jail.8; prende quattro argomenti obbligatori che sono descritti nella <xref linkend="jails-what"/>. Possono essere specificati altri argomenti, @@ -317,10 +317,10 @@ di un utente specifico. L'argomento <option><replaceable>comando</replaceable></option> dipende dal tipo di jail; per un <emphasis>sistema virtuale</emphasis>, - <filename>/etc/rc</filename> è una buona scelta, dato che - replicherà la sequenza di avvio di un sistema &os; reale. - Per una jail <emphasis>di servizio</emphasis>, dipenderà - dal servizio o dalla applicazione che sarà eseguita + <filename>/etc/rc</filename> è una buona scelta, dato che + replicherà la sequenza di avvio di un sistema &os; reale. + Per una jail <emphasis>di servizio</emphasis>, dipenderà + dal servizio o dalla applicazione che sarà eseguita all'interno della jail.</para> <para>Le jail spesso sono avviate al momento di boot @@ -348,7 +348,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_enable="YES" # dispositivi di jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</replaceable>" # regole devfs da applicare alla jail</programlisting> <para>L'avvio di default delle jail configurate in - &man.rc.conf.5; eseguirà lo script + &man.rc.conf.5; eseguirà lo script della jail in <filename>/etc/rc</filename>, che assume che la jail sia un completo sistema virtuale. Per jail di servizio, il comando di default di avvio della jail dovrebbe essere cambiato, @@ -363,17 +363,17 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep </step> </procedure> - <para>Lo script <filename>/etc/rc.d/jail</filename> può + <para>Lo script <filename>/etc/rc.d/jail</filename> può essere usato per avviare o fermare una jail a mano, se esiste una entry in <filename>rc.conf</filename>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail start <replaceable>www</replaceable></userinput> &prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail stop <replaceable>www</replaceable></userinput></screen> - <para>Un modo pulito per spegnere una &man.jail.8; non è disponibile - al momento. Questo perchè i comandi usati normalmente per fare + <para>Un modo pulito per spegnere una &man.jail.8; non è disponibile + al momento. Questo perchè i comandi usati normalmente per fare uno shutdown pulito non possono essere usati all'interno della jail. - Il modo migliore per spegnere una jail è eseguire il seguente + Il modo migliore per spegnere una jail è eseguire il seguente comando all'interno della jail stessa o usando l'utility &man.jexec.8; da fuori della jail:</para> @@ -408,11 +408,11 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <sect2 id="jails-tuning-utilities"> <title>Strumenti di sistema per mettere a punto una jail in &os;</title> - <para>La messa a punto di una configurazione di una jail è + <para>La messa a punto di una configurazione di una jail è principalmente fatta settando variabili &man.sysctl.8;. Esiste un sotto-ramo speciale di sysctl con tutte le opzioni del caso: la gerarchia <varname>security.jail.*</varname> - delle opzioni del kernel di &os;. Qui c'è una lista + delle opzioni del kernel di &os;. Qui c'è una lista delle principali opzioni di sysctl relative alle jail, con il loro valori di default. I nomi dovrebbero essere auto esplicativi, ma per maggiori informazioni riguardo questi, per favore @@ -456,7 +456,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep che non possono essere rimosse. L'utente <username>root</username> non ha il permesso di montare o smontare file system all'interno della &man.jail.8;. L'utente <username>root</username> all'interno - della jail non può caricare o scaricare regole di + della jail non può caricare o scaricare regole di &man.devfs.8;, impostare regole del firewall, o compiere molti altri compiti di amministrazione che richiedono modifiche in kernel, come impostare il <varname>securelevel</varname> @@ -479,9 +479,9 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <listitem> <para>Attaccarsi ad una jail in esecuzione, dal suo sistema host, ed eseguire un comando o compiti amministrativi dall'interno - della jail stessa. Questo è specialmente utile quando + della jail stessa. Questo è specialmente utile quando l'utente <username>root</username> vuole spegnere in modo pulito - una jail. L'utility &man.jexec.8; può anche essere usata + una jail. L'utility &man.jexec.8; può anche essere usata per avviare una shell in una jail per fare dell'amministrazione; ad esempio:</para> @@ -495,8 +495,8 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep Collezione dei Ports di &os;</title> <para>Fra le tante utility di terze parti per l'amministrazione - delle jail, uno dei più completi ed utili è - <filename role="package">sysutils/jailutils</filename>. È + delle jail, uno dei più completi ed utili è + <filename role="package">sysutils/jailutils</filename>. È un insieme di piccoli applicativi che contribuiscono alla gestione delle &man.jail.8;. Per favore fai riferimento alla corrispondente pagina web per maggiori informazioni.</para> @@ -521,11 +521,11 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <title>Servizi Jail</title> - <para>Questa sezione è basata su un'idea di &a.simon; (<ulink + <para>Questa sezione è basata su un'idea di &a.simon; (<ulink url="http://simon.nitro.dk/service-jails.html"></ulink>), e su un articolo scritto da by Ken Tom <email>locals@gmail.com</email>. Questa sezione illustra come configurare un sistema &os; aggiungendo - uno strato di sicurezza addizionale, usando le funzionalità + uno strato di sicurezza addizionale, usando le funzionalità delle &man.jail.8;. Inoltre questa sezione assume che la versione &os; del sistema sia almeno la RELENG_6_0 e che siano state capite le informazioni fornite precedentemente nel capitolo.</para> @@ -533,28 +533,28 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <sect3 id="jails-service-jails-design"> <title>Progetto</title> - <para>Uno dei maggiori problemi delle jail è la gestione del loro + <para>Uno dei maggiori problemi delle jail è la gestione del loro processo di aggiornamento. Questo tende a essere un problema - poichè ciascuna jail deve essere ricostruita da zero ogni - volta che deve essere aggiornata. Di solito questo non è - un problema per una jail singola, poichè il processo - di aggiornamento è abbastanza semplice, ma se sono create - tante jail può diventare un processo lungo e tedioso.</para> + poichè ciascuna jail deve essere ricostruita da zero ogni + volta che deve essere aggiornata. Di solito questo non è + un problema per una jail singola, poichè il processo + di aggiornamento è abbastanza semplice, ma se sono create + tante jail può diventare un processo lungo e tedioso.</para> <warning> <para>Questa configurazione richiede una esperienza avanzata con &os;. Se i procedimenti seguenti risultano troppo complicati, si - consiglia di dare un'occhiata a un sistema più intuitivo + consiglia di dare un'occhiata a un sistema più intuitivo come <filename role="package">sysutils/ezjail</filename>, che fornisce un modo semplice di amministrare le jail in &os; e non - è sofisticato come questa configurazione.</para> + è sofisticato come questa configurazione.</para> </warning> - <para>Questa idea è stata presentata per risolvere - il problema di condividere quanto più possibile tra le jail, + <para>Questa idea è stata presentata per risolvere + il problema di condividere quanto più possibile tra le jail, in modo sicuro — usando &man.mount.nullfs.8; in sola lettura, - affinchè l'aggiornamento sia semplice, e per fare diventare - più allettante mettere singoli servizi in jail individuali. + affinchè l'aggiornamento sia semplice, e per fare diventare + più allettante mettere singoli servizi in jail individuali. Inoltre, si fornisce un modo per creare, aggiornare e rimuovere jail.</para> @@ -589,21 +589,21 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep </listitem> <listitem> - <para>Essere paranoici sulla sicurezza, riducendo quanto più - possibile la possibilità di mettere a repentaglio il + <para>Essere paranoici sulla sicurezza, riducendo quanto più + possibile la possibilità di mettere a repentaglio il sistema.</para> </listitem> <listitem> - <para>Salvare spazio e inode, quanto più possibile.</para> + <para>Salvare spazio e inode, quanto più possibile.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Come già menzionato, questa configurazione si basa - pesantemente nell'avere un unico template master che è in sola + <para>Come già menzionato, questa configurazione si basa + pesantemente nell'avere un unico template master che è in sola lettura (conosciuto come <application>nullfs</application>) montato in ogni jail e un dispositivo in lettura-scrittura per jail. Il - dispositivo può essere un disco fisico separato, una + dispositivo può essere un disco fisico separato, una partizione, o un dispositivo vnode &man.md.4;. In questo esempio, useremo un <application>nullfs</application> in lettura e scrittura.</para> @@ -612,24 +612,24 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <itemizedlist> <listitem> - <para>Ogni jail sarà montata sotto la directory + <para>Ogni jail sarà montata sotto la directory <filename role="directory">/home/j</filename>.</para> </listitem> <listitem> - <para><filename role="directory">/home/j/mroot</filename> è + <para><filename role="directory">/home/j/mroot</filename> è il template per ogni jail e la partizione in sola lettura per tutte le jail.</para> </listitem> <listitem> - <para>Una directory vuota sarà creata per ogni jail sotto + <para>Una directory vuota sarà creata per ogni jail sotto la directory <filename role="directory">/home/j</filename>.</para> </listitem> <listitem> - <para>Ogni jail avrà una directory <filename - role="directory">/s</filename>, che sarà linkata + <para>Ogni jail avrà una directory <filename + role="directory">/s</filename>, che sarà linkata alla porzione del sistema in lettura e scrittura.</para> </listitem> @@ -640,7 +640,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <listitem> <para>Ogni spazio di jail (la porzione in lettura e scrittura di - ogni jail) sarà creato in <filename + ogni jail) sarà creato in <filename role="directory">/home/js</filename>.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -648,9 +648,9 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <note> <para>Si assume che le jail siano posizionate sotto la partizione <filename role="directory">/home</filename>. Di sicuro, questo - può essere modificato con qualcosa di diverso, ma questo - cambiamento dovrà essere tenuto in considerazione - negli esempi più avanti.</para> + può essere modificato con qualcosa di diverso, ma questo + cambiamento dovrà essere tenuto in considerazione + negli esempi più avanti.</para> </note> </sect3> @@ -658,26 +658,26 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <title>Creare il Template</title> <para>Questa sezione descrive le fasi necessarie per creare il - template di riferimento che sarà la parte in sola lettura + template di riferimento che sarà la parte in sola lettura utilizzate dalle jail.</para> - <para>È sempre una buona idea aggiornare &os; al branch -RELEASE - più recente. Per farlo, consulta il + <para>È sempre una buona idea aggiornare &os; al branch -RELEASE + più recente. Per farlo, consulta il <ulink url="&url.books.handbook;/makeworld.html">capitolo</ulink> di riferimento dell'Handbook. Nel caso che l'aggiornamento - non sia fattibile, sarà necessaria la procedura di buildworld - per poter procedere. Inoltre, è richiesto il pacchetto + non sia fattibile, sarà necessaria la procedura di buildworld + per poter procedere. Inoltre, è richiesto il pacchetto <filename role="package">sysutils/cpdup</filename>. Useremo l'utility &man.portsnap.8; per scaricare la &os; Ports Collection. Il <ulink url="&url.books.handbook;/portsnap.html">Capitolo Portsnap</ulink> - dell'handbook è sempre una buona lettura per i nuovi + dell'handbook è sempre una buona lettura per i nuovi arrivati.</para> <procedure> <step> <para>Primo, creiamo la struttura della directory per il file - system in sola lettura che conterrà i binari di &os; + system in sola lettura che conterrà i binari di &os; per le nostre jail, quindi portiamoci nel ramo della directory dei sorgenti di &os; e installiamo il file system in sola lettura per il template delle jail:</para> @@ -689,7 +689,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <step> <para>Quindi, prepariamo la &os; Ports Collection per le jail - così come abbiamo fatto per l'alberatura dei sorgenti, + così come abbiamo fatto per l'alberatura dei sorgenti, richiesta per <application>mergemaster</application>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /home/j/mroot</userinput> @@ -726,7 +726,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep e scrittura nel file system di sola lettura. Assicuriamoci che i link simbolici siano creati nelle posizioni corrette in <filename role="directory">s/</filename>. La creazione di - directory in posti sbagliati causerà un fallimento + directory in posti sbagliati causerà un fallimento durante l'installazione.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /home/j/mroot</userinput> @@ -749,8 +749,8 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <programlisting>WRKDIRPREFIX?= /s/portbuild</programlisting> <para>Avendo settato <literal>WRKDIRPREFIX</literal> in questo modo - sarà possibile compilare i port di &os; all'interno - di ogni jail. Ricordati che la directory dei port è + sarà possibile compilare i port di &os; all'interno + di ogni jail. Ricordati che la directory dei port è parte del sistema in sola lettura. Il percorso ad doc di <literal>WRKDIRPREFIX</literal> permette di compilare nella porzione in lettura e scrittura di ogni jail.</para> @@ -772,7 +772,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <para>Inseriamo le seguenti righe nel file <filename>/etc/fstab</filename>, in modo tale che il template in sola lettura per le jail e lo spazio - in lettura e scrittura sarà disponibile + in lettura e scrittura sarà disponibile nella rispettive jail:</para> <programlisting>/home/j/mroot /home/j/ns nullfs ro 0 0 @@ -790,7 +790,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep <application>fsck</application> verifichi i mount <application>nullfs</application> o che <application>dump</application> faccia un backup dei mount - nullfs in sola lettura delle jail. Ecco perchè + nullfs in sola lettura delle jail. Ecco perchè queste partizioni hanno <quote>0 0</quote> nelle ultime due colonne di ogni riga di <filename>fstab</filename> sopra mosrate.</para> @@ -818,19 +818,19 @@ jail_www_rootdir="/usr/home/j/www" jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> <warning> - <para>La ragione del perchè la variabile + <para>La ragione del perchè la variabile <varname>jail_<replaceable>nome</replaceable>_rootdir</varname> - è settata a <filename + è settata a <filename role="directory">/usr/home</filename> invece di - <filename role="directory">/home</filename> è che + <filename role="directory">/home</filename> è che il percorso reale della directory <filename role="directory">/home</filename> in una installazione - standard di &os; è <filename + standard di &os; è <filename role="directory">/usr/home</filename>. La variabile <varname>jail_<replaceable>nome</replaceable>_rootdir</varname> <emphasis>non</emphasis> deve essere settata a un percorso che include link simbolici, altrimenti la jail - rifiuterà di partire. Usa l'utility &man.realpath.1; + rifiuterà di partire. Usa l'utility &man.realpath.1; per determinare il valore che questa variabile dovrebbe assumere. Per favore da un occhio al Security Advisory &os;-SA-07:01.jail per maggiorni informazioni.</para> @@ -890,20 +890,20 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> <sect3 id="jails-service-jails-upgrading"> <title>Aggiornamento</title> - <para>Il tempo passa, e sarà necessario aggiornare il sistema + <para>Il tempo passa, e sarà necessario aggiornare il sistema a una nuova versione di &os;, vuoi per questioni di sicurezza, - o perchè sono state implementate nuove funzionalità + o perchè sono state implementate nuove funzionalità che ritornano utili per le jail esistenti. Di seguito si fornisce un modo semplice per effettuare l'aggiornamento delle jail esistenti. Inoltre, questo metodo minimizza il tempo in cui le jail non - sono in esecuzione, poichè le jail saranno disattivate solo + sono in esecuzione, poichè le jail saranno disattivate solo per un breve periodo. Questa procedura fornisce un modo per ritornare indietro alle vecchie versioni nel caso qualcosa vada storto.</para> <procedure> <step> - <para>Il primo passo è aggiornare il sistema host nella + <para>Il primo passo è aggiornare il sistema host nella maniera usuale. Quindi creiamo un template temporaneo in sola lettura in <filename role="directory">/home/j/mroot2</filename>.</para> @@ -937,7 +937,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> </step> <step> - <para>È questo il momento per fermare le jail:</para> + <para>È questo il momento per fermare le jail:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail stop</userinput></screen> </step> @@ -963,7 +963,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> <step> <para>Muovi il file system in sola lettura e rimpiazzalo con quello nuovo. Il vecchio file system in sola lettura - servirà da backup in caso qualcosa dovesse andare storto. + servirà da backup in caso qualcosa dovesse andare storto. La convenzione dei nomi qui utilizzata corrisponde a quella utilizzata quando fu creato il file system in sola lettura. Muovi la &os; Ports Collection originale nel nuovo file system @@ -976,7 +976,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> </step> <step> - <para>A questo punto il nuovo template in sola lettura è + <para>A questo punto il nuovo template in sola lettura è pronto, quindi ci rimare di rimontare il file system e avviare le jail:</para> @@ -988,7 +988,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting> <para>Usa &man.jls.8; per verificare che le jail sono state avviate correttamente. Non dimenticare di eseguire mergemaster in ciascuna jail. I file di configurazione dovranno essere aggiornati - così come gli script rc.d.</para> + così come gli script rc.d.</para> </sect3> </sect2> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml index dd46f21a49..6ebaa62c3a 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml @@ -39,18 +39,18 @@ <secondary>compilare un kernel custom</secondary> </indexterm> - <para>Il kernel è una componente fondamentale del sistema - operativo &os;. È responsabile di gestire la memoria, + <para>Il kernel è una componente fondamentale del sistema + operativo &os;. È responsabile di gestire la memoria, applicare controlli di sicurezza, gestire la rete, accesso - ai dischi e molto altro. Anche se sempre più parti di - &os; diventano configurabili dinamicamente, è ancora + ai dischi e molto altro. Anche se sempre più parti di + &os; diventano configurabili dinamicamente, è ancora necessario talvolta riconfigurare e ricompilare il kernel.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Perchè potresti aver bisogno di + <para>Perchè potresti aver bisogno di ricompilare un kernel.</para> </listitem> @@ -76,11 +76,11 @@ <para>Tutti i comandi elencati in questo capitolo negli esempi dovrebbero essere eseguiti come <username>root</username> - affinchè abbiano successo.</para> + affinchè abbiano successo.</para> </sect1> <sect1 id="kernelconfig-custom-kernel"> - <title>Perchè creare un kernel custom?</title> + <title>Perchè creare un kernel custom?</title> <para>Tradizionalmente, &os; ha sempre avuto quello che si chiama un kernel <quote>monolitico</quote>. Questo significa che @@ -91,29 +91,29 @@ nuovo kernel.</para> <para>Oggi come oggi, &os; si sta muovendo rapidamente verso un - modello dove gran parte delle funzionalità del kernel + modello dove gran parte delle funzionalità del kernel sono contenute in moduli che possono essere caricati - e scaricati dal kernel a seconda delle necessità. + e scaricati dal kernel a seconda delle necessità. Questo permette al kernel di adattarsi a nuovo hardware appena questo diventa disponibile (come ad esempio - le carte PCMCIA in un laptop), oppure fa sì che - nuove funzionalità siano portate nel kernel, - funzionalità che non erano necessarie quando il kernel - fu compilato inizialmente. Questo è noto come kernel + le carte PCMCIA in un laptop), oppure fa sì che + nuove funzionalità siano portate nel kernel, + funzionalità che non erano necessarie quando il kernel + fu compilato inizialmente. Questo è noto come kernel modulare.</para> - <para>Nonostante questo, è ancora necessario portare + <para>Nonostante questo, è ancora necessario portare avanti delle compilazioni statiche del kernel. In alcuni - casi questo è necessario perchè la - funzionalità è così legata al kernel che - non può essere resa caricabile dinamicamente. - In altri casi può essere necessario semplicemente perchè - nessuno si è ancora preso il tempo di scrivere un modulo - caricabile dinamicamente per quella funzionalità.</para> - - <para>Compilare un kernel custom è uno dei più comuni riti + casi questo è necessario perchè la + funzionalità è così legata al kernel che + non può essere resa caricabile dinamicamente. + In altri casi può essere necessario semplicemente perchè + nessuno si è ancora preso il tempo di scrivere un modulo + caricabile dinamicamente per quella funzionalità.</para> + + <para>Compilare un kernel custom è uno dei più comuni riti di passaggio che quasi ogni utente BSD deve superare. Questo - processo, anche se è dispendioso di tempo, offrirà + processo, anche se è dispendioso di tempo, offrirà molti benefici al tuo sistema &os;. A differenza del kernel <filename>GENERIC</filename>, che deve supportare un gran numero di dispositivi hardware, un kernel custom contiene @@ -122,18 +122,18 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>Tempo di boot più veloce. Dato che il kernel - cercherà di riconoscere solo l'hardware che hai sul + <para>Tempo di boot più veloce. Dato che il kernel + cercherà di riconoscere solo l'hardware che hai sul tuo sistema, il tempo che ci vuole al tuo sistema per fare boot - diminuirà drammaticamente.</para> + diminuirà drammaticamente.</para> </listitem> <listitem> <para>Minore uso della memoria. Un kernel custom spesso usa meno memoria del kernel <filename>GENERIC</filename>, - il che è importante dato che il kernel deve sempre + il che è importante dato che il kernel deve sempre essere presente nella memoria reale. Per questo motivo - un kernel custom è particolarmente utile su sistemi + un kernel custom è particolarmente utile su sistemi con poca RAM.</para> </listitem> @@ -157,23 +157,23 @@ <para>Per prima cosa, facciamo un breve giro nella directory di compilazione del kernel. Tutte le directory menzionate saranno relative alla directory principale - <filename>/usr/src/sys</filename>, che è accessibile + <filename>/usr/src/sys</filename>, che è accessibile attraverso il path <filename>/sys</filename>. Ci sono un certo numero di sottodirectory qua che rappresentano - parti differenti del kernel, ma la più importante - per i nostri scopi è + parti differenti del kernel, ma la più importante + per i nostri scopi è <filename><replaceable>arch</replaceable>/conf</filename>, dove editerai il tuo file di configurazione del kernel, e <filename>compile</filename>, - che è l'area di passaggio dove il tuo kernel sarè + che è l'area di passaggio dove il tuo kernel sarè compilato. <replaceable>arch</replaceable> rappresenta uno fra <filename>i386</filename>, <filename>alpha</filename>, <filename>amd64</filename>, <filename>ia64</filename>, <filename>powerpc</filename>, <filename>sparc64</filename>, o <filename>pc98</filename> (un tipo di sviluppo alternativo - di hardware PC in Giappone). Tutto ciò che è + di hardware PC in Giappone). Tutto ciò che è all'interno di particolare directory di architettura ha a che fare - solo con quell'architettura; il resto è codice + solo con quell'architettura; il resto è codice indipendente dalla macchina, comune a tutte le piattaforme sulle quali &os; potrebbe potenzialmente essere portato. Nota l'organizzazione logica della struttura dele directory, @@ -181,14 +181,14 @@ sottodirectory.</para> <para>Questo capitolo assume che tu stia usando la architettura - i386 negli esempi. Se questo non è il caso, fai gli appropriati + i386 negli esempi. Se questo non è il caso, fai gli appropriati aggiustamenti per correggere i percorsi alla tua architettura.</para> <note> - <para>Se <emphasis>non</emphasis> c'è una directory + <para>Se <emphasis>non</emphasis> c'è una directory <filename>/usr/src/sys</filename> sul tuo sistema, significa che i sorgenti del kernel non sono stati installati. - Il modo più semplice per farlo è eseguire + Il modo più semplice per farlo è eseguire <command>sysinstall</command> come <username>root</username>, scegliendo <guimenuitem>Configure</guimenuitem>, poi @@ -214,15 +214,15 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf</userinput> &prompt.root; <userinput>cp GENERIC MYKERNEL</userinput></screen> - <para>Tradizionalmente, questo nome è tutto in lettere + <para>Tradizionalmente, questo nome è tutto in lettere maiuscole e, se stai mantenendo molte macchine &os; con hardware - differente, è una buona idea dargli il nome della macchina. + differente, è una buona idea dargli il nome della macchina. Noi lo chiamemeremo <filename>MYKERNEL</filename> a titolo di esempio.</para> <tip> <para>Conservare il tuo file di configurazione del kernel - direttamente sotto <filename>/usr/src</filename> può + direttamente sotto <filename>/usr/src</filename> può essere una cattiva idea. Se stai incontrando problemi puoi essere tentato di cancellare <filename>/usr/src </filename> e partire da zero. Dopo averlo fatto, @@ -250,8 +250,8 @@ <para>Ora edita <filename>MYKERNEL</filename> con il tuo editor favorito. Se stai partendo da zero, il solo editor disponibile sa` probabilmente <application>vi</application>, - che è troppo complesso per essere spiegato in questa sede, - ma è trattato estesamente in molti libri nella + che è troppo complesso per essere spiegato in questa sede, + ma è trattato estesamente in molti libri nella <link linkend="bibliography">bibliografia</link>. Comunque, &os; offre un semplice editor chiamato <application>ee </application> che, se sei un principiante, dovrebbe essere @@ -263,24 +263,24 @@ <indexterm><primary>SunOS</primary></indexterm> <para>Se hai compilato un kernel sotto &sunos; o qualche altro - sistema BSD, gran parte di questo file ti sarà noto. + sistema BSD, gran parte di questo file ti sarà noto. Se stai arrivando da qualche altro sistema operativo tipo DOS, d'altro canto, il file di configurazione <filename>GENERIC</filename> ti potrebbe sembrare troppo - complesso, così è meglio che segui le descrizioni + complesso, così è meglio che segui le descrizioni della sezione <link linkend="kernelconfig-config">File di Configurazione</link> attentamente.</para> <note> <para>Se tu <link linkend="cutting-edge">sincronizzi il tuo albero dei sorgenti - </link> con i più recenti sorgenti del progetto &os;, + </link> con i più recenti sorgenti del progetto &os;, accertati sempre di controllare il file <filename>/usr/src/UPDATING</filename> prima di eseguire una qualsiasi operazione di aggiornamento. <filename>/usr/src/UPDATING</filename> viene aggiornato - con ogni versione dei sorgenti di &os;, e quindi è - più aggiornato di questo manuale.</para> + con ogni versione dei sorgenti di &os;, e quindi è + più aggiornato di questo manuale.</para> </note> <para>A questo punto devi compilare i sorgenti del kernel.</para> @@ -339,10 +339,10 @@ <primary><filename class="directory">/boot/kernel.old</filename></primary> </indexterm> - <para>Il nuovo kernel sarà copiato nella directory + <para>Il nuovo kernel sarà copiato nella directory <filename class="directory">/boot/kernel</filename> come <filename>/boot/kernel/kernel</filename> e il kernel - precedente sarà copiato in <filename> + precedente sarà copiato in <filename> /boot/kernel.old/kernel</filename>. Ora, riavvia il sistema e riparti per usare il tuo nuovo kernel. Se qualcosa va storto, ci sono alcune istruzioni di @@ -359,9 +359,9 @@ possono essere piazzati in <filename class="directory">/boot/kernel/ </filename>, anche se gli utenti dovrebbero avere conoscenza del fatto che tenere i moduli sincronizzati col kernel compilato - è molto importante. I moduli non creati per + è molto importante. I moduli non creati per interagire col kernel compilato possono risultare in - instabilità o comportamenti anomali.</para> + instabilità o comportamenti anomali.</para> </note> </sect1> @@ -392,11 +392,11 @@ <secondary>file di configurazione</secondary> </indexterm> - <para>Il formato generale di un file di configurazione è + <para>Il formato generale di un file di configurazione è abbastanza semplice. Ogni linea contiene una parola chiave - ed uno o più argomenti. Per semplicità, la maggior + ed uno o più argomenti. Per semplicità, la maggior parte delle linee contiene solo un argomento. Tutto quello - che segue un <literal>#</literal> è considerato un + che segue un <literal>#</literal> è considerato un commento ed ignorato. Le seguenti sezioni descrivono ogni parola chiave, nell'ordine di presenza in <filename>GENERIC</filename>. @@ -420,7 +420,7 @@ <secondary>configuration file</secondary> </indexterm> - <para>Il seguente è un esempio del file di configurazione + <para>Il seguente è un esempio del file di configurazione del kernel <filename>GENERIC</filename> con vari commenti addizionali ove necessari ai fini della chiarezza. Questo esempio dovrebbe corrispondere abbastanza da vicino alla tua copia in @@ -453,7 +453,7 @@ cpu I686_CPU</programlisting> tua macchina. Puoi avere molte istanze di linee di CPU (se, per esempio, non sei sicuro se devi usare la <literal>I586_CPU</literal> o la <literal>I686_CPU</literal>), - ma per un kernel custom è meglio specificare solo la CPU + ma per un kernel custom è meglio specificare solo la CPU che hai. Se non sei sicuro di quale sia il tipo della tua CPU, controlla il file <filename>/var/run/dmesg.boot</filename> per leggere i messaggi di boot.</para> @@ -465,23 +465,23 @@ cpu I686_CPU</programlisting> <programlisting>ident GENERIC</programlisting> - <para>Questo è l'identificativo del kernel. Dovresti cambiarlo + <para>Questo è l'identificativo del kernel. Dovresti cambiarlo nel nome che hai dato al kernel, ad esempio <literal>MYKERNEL</literal> se hai seguito le istruzioni degli esempi precedenti. Il valore che poni - nella stringa <literal>ident</literal>, sarà emesso a video - quando fai il boot del kernel, così è utile dare al + nella stringa <literal>ident</literal>, sarà emesso a video + quando fai il boot del kernel, così è utile dare al nuovo kernel un nome differente se vuoi tenerlo separato dal tuo kernel usuale (ad esempio se vuoi creare un kernel sperimentale).</para> <programlisting>#To statically compile in device wiring instead of /boot/device.hints #hints "GENERIC.hints" # Default places to look for devices.</programlisting> - <para>L'opzione &man.device.hints.5; è + <para>L'opzione &man.device.hints.5; è usato per configurare le opzioni dei device driver. La posizione - di default che &man.loader.8; cercherà al momento del boot - è <filename>/boot/device.hints</filename>. Usando l'opzione + di default che &man.loader.8; cercherà al momento del boot + è <filename>/boot/device.hints</filename>. Usando l'opzione <literal>hints</literal> puoi compilare queste direttive direttamente - nel kernel. Se fai così non c'è bisogno di creare + nel kernel. Se fai così non c'è bisogno di creare un file <filename>device.hints</filename> in <filename>/boot</filename>.</para> <programlisting>makeoptions DEBUG=-g # Build kernel with gdb(1) debug symbols</programlisting> @@ -499,8 +499,8 @@ cpu I686_CPU</programlisting> <programlisting>options PREEMPTION # Enable kernel thread preemption</programlisting> <para>Permette ai thread del kernel di essere interrotti - da altri thread a priorità più alta. - Aiuta con l'interattività e permette ai thread + da altri thread a priorità più alta. + Aiuta con l'interattività e permette ai thread degli interrupt di essere eseguiti prima rispetto invece che attendere. </para> @@ -509,7 +509,7 @@ cpu I686_CPU</programlisting> <para>Supporto per la rete. Lascia questa opzione, anche se non intendi connettere il computer ad una rete. La maggior parte dei programmi richiedono almeno rete di loopback (ad esempio fare connessioni di rete - dal tuo pc al tuo pc stesso), così questa opzione in sostanza è + dal tuo pc al tuo pc stesso), così questa opzione in sostanza è obbligatoria.</para> <programlisting>options INET6 # IPv6 communications protocols</programlisting> @@ -518,18 +518,18 @@ cpu I686_CPU</programlisting> <programlisting>options FFS # Berkeley Fast Filesystem</programlisting> - <para>Questo è il file system di dischi di base. Lascialo nel kernel + <para>Questo è il file system di dischi di base. Lascialo nel kernel se fai il boot da hard disk.</para> <programlisting>options SOFTUPDATES # Enable FFS Soft Updates support</programlisting> - <para>Questa opzione abilita le Soft Updates nel kernel, aiuterà + <para>Questa opzione abilita le Soft Updates nel kernel, aiuterà a velocizzare accesso di scrittura ai dischi. Anche quando questa - funzionalità è fornita dal kernel, deve essere + funzionalità è fornita dal kernel, deve essere attivata per dischi specifici. Rileggi l'output da &man.mount.8; per vedere se Soft Updates sono abilitate per i tuoi dischi di sistema. Se non vedi l'opzione <literal>soft-updates</literal> potrai - abilitarla usando &man.tunefs.8; (per file system già + abilitarla usando &man.tunefs.8; (per file system già esistenti) o &man.newfs.8; (per nuovi file system).</para> <programlisting>options UFS_ACL # Support for access control lists</programlisting> @@ -540,17 +540,17 @@ cpu I686_CPU</programlisting> descritta in dettaglio in <xref linkend="security"/>. <acronym>ACL</acronym> sono abilitate di default e non dovrebbero essere disabilitate nel kernel se sono state usate precedentemente su un file system, dato che questo - rimuoverà le liste di controllo di accesso, cambiando il modo + rimuoverà le liste di controllo di accesso, cambiando il modo in cui i file sono protetti in modo non predicibile.</para> <programlisting>options UFS_DIRHASH # Improve performance on big directories</programlisting> - <para>Quest'opzione include funzionalità per accelerare + <para>Quest'opzione include funzionalità per accelerare operazioni sui dischi su larghe directory, a costo di uso di memoria. Lo dovresti tenere per un server molto trafficato o workstation interattive, e rimuoverlo se stai usando - &os; su piccoli sistemi dove la memoria è scarsa e - l'accesso ai dischi è meno importante, come un firewall.</para> + &os; su piccoli sistemi dove la memoria è scarsa e + l'accesso ai dischi è meno importante, come un firewall.</para> <programlisting>options MD_ROOT # MD is a potential root device</programlisting> @@ -583,7 +583,7 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <para>Il filesystem &ms-dos;. A meno che non intendi montare un disco formattato DOS al momento del boot, puoi tranquilamente - commentare queste opzioni. Sarà automaticamente caricato + commentare queste opzioni. Sarà automaticamente caricato la prima volta che monti una partizione DOS, come descritto in seguito. Inoltre, l'eccellente software <filename role="package">emulators/mtools</filename> ti permette di accedere a floppy DOS senza dover montarli e smontarli @@ -593,19 +593,19 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <para>Il file system ISO 9660 per CDROM. Commentalo se non hai un drive CDROM o monti CD di dati solo occasionalmente (dato - che sarà caricato dinamicamente la prima volta che monti + che sarà caricato dinamicamente la prima volta che monti un CD di dati). CD audio non necessitano di questo file system.</para> <programlisting>options PROCFS # Process filesystem (requires PSUEDOFS)</programlisting> - <para>Il file system dei processi. Questo è un <quote>fittizio</quote> + <para>Il file system dei processi. Questo è un <quote>fittizio</quote> file system montato su <filename>/proc</filename> che permette a programmi come &man.ps.1; di darti maggiori informazioni - su quali processi sono in esecuzione. L'uso di <literal>PROCFS</literal> non è richiesto + su quali processi sono in esecuzione. L'uso di <literal>PROCFS</literal> non è richiesto nella maggior parte dei casi, dato che la maggior parte - dei tool di debugging e di monitoring è stato adattato per + dei tool di debugging e di monitoring è stato adattato per funzionare senza <literal>PROCFS</literal>: la procedura di - installazione non monterà questo file system + installazione non monterà questo file system di default.</para> <programlisting>options PSEUDOFS # Pseudo-filesystem framework</programlisting> @@ -615,17 +615,17 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <programlisting>options GEOM_GPT # GUID Partition Tables.</programlisting> - <para>Questa opzione fornisce la possibilità di avere + <para>Questa opzione fornisce la possibilità di avere un gran numero di partizioni su un singolo disco.</para> <programlisting>options COMPAT_43 # Compatible with BSD 4.3 [KEEP THIS!]</programlisting> - <para>Compatibilità con 4.3BSD. Lasciala; alcuni programmi + <para>Compatibilità con 4.3BSD. Lasciala; alcuni programmi si comporteranno in maniera strana se la commenti.</para> <programlisting>options COMPAT_FREEBSD4 # Compatible with &os;4</programlisting> - <para>Questa opzione è richiesta su &os; 5.X su sistemi + <para>Questa opzione è richiesta su &os; 5.X su sistemi &i386; e Alpha per supportare applicazioni compilate su versioni precedenti di &os; che usano vecchie interfacce di system call. Si raccomanda che questa opzione sia usata su tutte le &i386; @@ -635,31 +635,31 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <programlisting>options COMPAT_FREEBSD5 # Compatible with &os;5</programlisting> - <para>Questa opzione è richiesta per &os; 6.X e superiori per + <para>Questa opzione è richiesta per &os; 6.X e superiori per supportare applicazioni compilate su os; 5.X che fanno uso di chiamate di sistema di &os; 5.X.</para> <programlisting>options SCSI_DELAY=5000 # Delay (in ms) before probing SCSI</programlisting> - <para>Questa opzione fa sì che il kernel faccia una pausa + <para>Questa opzione fa sì che il kernel faccia una pausa di 5 secondi prima di controllare ogni device SCSI sul tuo sistema. Se hai solo dischi IDE, puoi ignorarla, altrimenti potresti voler diminuire il numero per accelerare - il boot. Ovviamente, se fai ciò e &os; ha problemi + il boot. Ovviamente, se fai ciò e &os; ha problemi a riconoscere i tuoi device SCSI, dovrai alzarla di nuovo.</para> <programlisting>options KTRACE # ktrace(1) support</programlisting> <para>Questo abilita il tracciamento dei processi nel kernel, - che è utile per il debugging.</para> + che è utile per il debugging.</para> <programlisting>options SYSVSHM # SYSV-style shared memory</programlisting> <para>Questa opzione fornisce memoria condivisa di tipo System V. - L'uso più comune di questa opzione è l'estensione + L'uso più comune di questa opzione è l'estensione XSHM in X, grazie alla quale molti programmi ad alta - intensità grafica ne trarranno vantaggio per maggior - velocità. Se usi X, vorrai sicuramente includere questa opzione. + intensità grafica ne trarranno vantaggio per maggior + velocità. Se usi X, vorrai sicuramente includere questa opzione. </para> <programlisting>options SYSVMSG # SYSV-style message queues</programlisting> @@ -673,7 +673,7 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra ma aggiunge solo poche centinaia di byte al kernel.</para> <note> - <para>L'opzione <option>-p</option> del comando &man.ipcs.1; mostrerà + <para>L'opzione <option>-p</option> del comando &man.ipcs.1; mostrerà ogni processo che usa uno di queste opzione System V.</para> </note> @@ -685,21 +685,21 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <programlisting>options KBD_INSTALL_CDEV # install a CDEV entry in /dev</programlisting> - <para>Questa opzione è relativa ala tastiera. Aggiunge una entry CDEV + <para>Questa opzione è relativa ala tastiera. Aggiunge una entry CDEV nella directory <filename>/dev</filename>.</para> <programlisting>options ADAPTIVE_GIANT # Giant mutex is adaptive.</programlisting> - <para>Giant è il nome di un meccanismo di esclusione reciproca + <para>Giant è il nome di un meccanismo di esclusione reciproca (uno sleep mutex) che protegge gran parte delle risorse del kernel. - Al giorno d'oggi è un inaccettabile rallentamento delle performance + Al giorno d'oggi è un inaccettabile rallentamento delle performance che si sta attivamente sostituendo con locks che proteggono risorse - individuali. L'opzione <literal>ADAPTIVE_GIANT</literal> fa sì - che Giant sia incluso nell'insieme dei mutex da scegliere. Cioè - quando un thread vuole fare un lock sul mutex Giant, ma è già - bloccato da un thread su un'altra CPU, il primo thread continuerà - a girare ed aspetterà che il lock sia rilasciato. Normalmente - invece, il thread tornerebbe a dormire e aspetterà la sua prossima + individuali. L'opzione <literal>ADAPTIVE_GIANT</literal> fa sì + che Giant sia incluso nell'insieme dei mutex da scegliere. Cioè + quando un thread vuole fare un lock sul mutex Giant, ma è già + bloccato da un thread su un'altra CPU, il primo thread continuerà + a girare ed aspetterà che il lock sia rilasciato. Normalmente + invece, il thread tornerebbe a dormire e aspetterà la sua prossima occasione per girare. Se non sei sicuro, lascialo dentro.</para> <indexterm> @@ -710,8 +710,8 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra <programlisting>device apic # I/O APIC</programlisting> <para>Il device apic abilita l'uso dell'APIC I/O per inviare - gli interrupt. Il device apic può essere usato sia su kernel - UP che su SMP, ma è richiesto per kernel SMP. Aggiungi + gli interrupt. Il device apic può essere usato sia su kernel + UP che su SMP, ma è richiesto per kernel SMP. Aggiungi <literal>option SMP</literal> per includere supporto per processori multipli.</para> @@ -743,32 +743,32 @@ device ata</programlisting> <para>Questo driver supporta tutti i device ATA e ATAPI. Hai bisogno solo di una linea <literal>device ata</literal> per il kernel - affinchè rilevi tutti i device PCI ATA/ATAPI su macchine moderne.</para> + affinchè rilevi tutti i device PCI ATA/ATAPI su macchine moderne.</para> <programlisting>device atadisk # ATA disk drives</programlisting> - <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per disk drive ATA.</para> <programlisting>device ataraid # ATA RAID drives</programlisting> - <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive ATA RAID.</para> <programlisting><anchor id="kernelconfig-atapi"/> device atapicd # ATAPI CDROM drives</programlisting> - <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive CDROM ATAPI.</para> <programlisting>device atapifd # ATAPI floppy drives</programlisting> - <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive floppy ATAPI.</para> <programlisting>device atapist # ATAPI tape drives</programlisting> - <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per + <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive tape ATAPI.</para> <programlisting>options ATA_STATIC_ID # Static device numbering</programlisting> @@ -817,13 +817,13 @@ device pass # Passthrough device (direct SCSI access) device ses # SCSI Environmental Services (and SAF-TE)</programlisting> <para>Periferiche SCSI. Ancora, commentali se non ne hai nessuna - o se il tuo sistema è solo IDE.</para> + o se il tuo sistema è solo IDE.</para> <note> <para>Il driver USB &man.umass.4; e pochi altri driver usano il sottosistema SCSI anche se non sono veri device SCSI. Quindi accertati di non rimuovere il supporto a SCSI, - se qualche driver del genere è incluso nella tua + se qualche driver del genere è incluso nella tua configurazione del kernel.</para> </note> @@ -857,7 +857,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting> <para>Il controller della tastiera (<literal>atkbdc</literal>) fornisce servizi I/O per la tastiera AT ed il device PS/2. Questo controller - è richiesto dal driver della tastiera + è richiesto dal driver della tastiera (<literal>atkbd</literal>) e dal driver del dispositivo di puntamento PS/2 (<literal>psm</literal>).</para> @@ -865,7 +865,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting> <para>Il driver <literal>atkbd</literal> assieme al controller <literal>atkbdc</literal>, fornisce accesso alla tastiera AT 84 - o la tastiera AT migliorata che è connesso al controller + o la tastiera AT migliorata che è connesso al controller della tastiera AT.</para> <programlisting>device psm # PS/2 mouse</programlisting> @@ -876,7 +876,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting> <programlisting>device kbdmux # keyboard multiplexer</programlisting> <para>Supporto base per il multiplexing della tastiera. - Se non hai intenzione di usare più di una tastiera sul sistema, + Se non hai intenzione di usare più di una tastiera sul sistema, puoi tranquillamente rimuovere quella riga.</para> <para>Supporto base per il multiplexing della tastiera.</para> @@ -894,7 +894,7 @@ device splash # Splash screen and screen saver support</programlist <programlisting># syscons is the default console driver, resembling an SCO console device sc</programlisting> - <para><literal>sc</literal> è il driver di default della console, + <para><literal>sc</literal> è il driver di default della console, assomiglia ad una console SCO. Dato che molti programmi a schermo intero accedono alla console attraverso una libreria di database di terminali come <filename>termcap</filename>, non dovrebbe fare differenza @@ -909,12 +909,12 @@ device sc</programlisting> #options XSERVER # support for X server on a vt console #options FAT_CURSOR # start with block cursor</programlisting> - <para>Questo è un driver di console compatibile con VT-220, + <para>Questo è un driver di console compatibile con VT-220, compatibile all'indietro con VT100/102. Funziona bene su alcuni laptop - che hanno incompatibilità hardware con <literal>sc</literal>. + che hanno incompatibilità hardware con <literal>sc</literal>. Inoltre imposta la tua variabile <envar>TERM</envar> a <literal>vt100</literal> o <literal>vt220</literal> quando ti logghi. - Questo driver può essere utile quando ci si connette + Questo driver può essere utile quando ci si connette ad un grande numero di macchine diverse sulla rete, dove le entry <filename>termcap</filename> o <filename>terminfo</filename> per il device <literal>sc</literal> @@ -924,7 +924,7 @@ device sc</programlisting> <programlisting>device agp</programlisting> <para>Includilo se hai una scheda AGP nel tuo sistema. Questo - abiliterà il supporto per AGP, e AGP GART per le motherboard + abiliterà il supporto per AGP, e AGP GART per le motherboard che hanno queste caratteristiche.</para> <indexterm> @@ -935,7 +935,7 @@ device sc</programlisting> #device apm</programlisting> <para>Supporto Advanced Power Management. Utile per laptop, - anche se in &os; 5.X e successivo questo è disabilitato + anche se in &os; 5.X e successivo questo è disabilitato in <filename>GENERIC</filename> di default.</para> <programlisting># Add suspend/resume support for the i8254. @@ -962,7 +962,7 @@ device sio # 8250, 16[45]50 based serial ports</programli <para>Se hai un modem interno sulla <devicename>COM4</devicename> ed una porta seriale sulla <devicename>COM2</devicename>, dovrai cambiare l'IRQ del modem a 2 (per ragioni tecniche oscure - IRQ 2=IRQ 9) affinchè tu ci possa accedere da &os;. + IRQ 2=IRQ 9) affinchè tu ci possa accedere da &os;. Se hai una carta seriale multiporta, controlla la pagina di manuale per &man.sio.4; per maggiori informazioni sui valori corretti da aggiungere al tuo <filename>/boot/device.hints</filename>. @@ -974,14 +974,14 @@ device sio # 8250, 16[45]50 based serial ports</programli <para>Ogni porta seriale deve avere un IRQ unico (a meno che non stia usando una delle carte multicard dove sono supportati interrupt condivisi), - così gli IRQ di default per <devicename>COM3</devicename> e + così gli IRQ di default per <devicename>COM3</devicename> e <devicename>COM4</devicename> non possono essere usati.</para> </note> <programlisting># Parallel port device ppc</programlisting> - <para>Questo è l'interfaccia al bus ISA parallelo.</para> + <para>Questo è l'interfaccia al bus ISA parallelo.</para> <programlisting>device ppbus # Parallel port bus (required)</programlisting> @@ -998,7 +998,7 @@ device ppc</programlisting> <programlisting>device plip # TCP/IP over parallel</programlisting> - <para>Questo è il driver della interfaccia di rete parallela.</para> + <para>Questo è il driver della interfaccia di rete parallela.</para> <programlisting>device ppi # Parallel port interface device</programlisting> @@ -1009,14 +1009,14 @@ device ppc</programlisting> <indexterm><primary>zip drive</primary></indexterm> - <para>Questo è per uno IOMEGA zip drive. Richiede + <para>Questo è per uno IOMEGA zip drive. Richiede supporto <literal>scbus</literal> e <literal>da</literal>. La migliore - performance è raggiunta con porte in modo EPP 1.9.</para> + performance è raggiunta con porte in modo EPP 1.9.</para> <programlisting>#device puc</programlisting> <para>Scommenta questo device se ha una seriale <quote>dumb</quote> - o carta PCI parallela che è supportata dal driver glue + o carta PCI parallela che è supportata dal driver glue &man.puc.4;.</para> <programlisting># PCI Ethernet NICs. @@ -1027,18 +1027,18 @@ device txp # 3Com 3cR990 (<quote>Typhoon</quote>) device vx # 3Com 3c590, 3c595 (<quote>Vortex</quote>)</programlisting> <para>Vari driver di schede di rete PCI. Commentalo o rimuovilo - se nessuno di questi è presente nel tuo sistema.</para> + se nessuno di questi è presente nel tuo sistema.</para> <programlisting># PCI Ethernet NICs that use the common MII bus controller code. # NOTE: Be sure to keep the 'device miibus' line in order to use these NICs! device miibus # MII bus support</programlisting> - <para>Supporto bus MII è richiesto per alcune NIC Ethernet 10/100 PCI, + <para>Supporto bus MII è richiesto per alcune NIC Ethernet 10/100 PCI, in particolare quelle che usano transricevitori compatibili con MII o implementano interfacce di controllo che operano su MII. Aggiungere - <literal>device miibus</literal> al kernel porta con sè il supporto + <literal>device miibus</literal> al kernel porta con sè il supporto per la generica API miibus e tutti i driver PHY, incluso un - generico per PHY che non è specificamente gestito da driver + generico per PHY che non è specificamente gestito da driver individuali.</para> <programlisting>device bce # Broadcom BCM5706/BCM5708 Gigabit Ethernet @@ -1090,7 +1090,7 @@ device xe # Xircom pccard Ethernet <programlisting># Wireless NIC cards device wlan # 802.11 support</programlisting> - <para>Supporto generico al 802.11. Questa riga è richiesta per + <para>Supporto generico al 802.11. Questa riga è richiesta per la rete wireless.</para> <programlisting>device wlan_wep # 802.11 WEP support @@ -1115,10 +1115,10 @@ device wi # WaveLAN/Intersil/Symbol 802.11 wireless NICs. <programlisting># Pseudo devices device loop # Network loopback</programlisting> - <para>Questo è il generico device loopback per TCP/IP. Se fai telnet + <para>Questo è il generico device loopback per TCP/IP. Se fai telnet o FTP a <hostid>localhost</hostid> (anche conosciuto come - <hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>) la connessione ritornerà - alla tua stessa macchina attraverso questo device. Questo è + <hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>) la connessione ritornerà + alla tua stessa macchina attraverso questo device. Questo è <emphasis>obbligatorio</emphasis>.</para> <programlisting>device random # Entropy device</programlisting> @@ -1127,26 +1127,26 @@ device loop # Network loopback</programlisting> <programlisting>device ether # Ethernet support</programlisting> - <para><literal>ether</literal> è necessario solo se hai una + <para><literal>ether</literal> è necessario solo se hai una carta Ethernet. Include un codice di protocollo Ethernet.</para> <programlisting>device sl # Kernel SLIP</programlisting> - <para><literal>sl</literal> è per supporto slip. È stato - interamente soppiantato da PPP, che è più semplice da - installare, più adatto per connessioni modem-to-modem e più + <para><literal>sl</literal> è per supporto slip. È stato + interamente soppiantato da PPP, che è più semplice da + installare, più adatto per connessioni modem-to-modem e più potente.</para> <programlisting>device ppp # Kernel PPP</programlisting> - <para>Questo è per supporto kernel PPP per connessioni dial-up. - C'è anche una versione di PPP implementata come applicazione - userland che usa <literal>tun</literal> e offre più flessibilità + <para>Questo è per supporto kernel PPP per connessioni dial-up. + C'è anche una versione di PPP implementata come applicazione + userland che usa <literal>tun</literal> e offre più flessibilità e caratteristiche aggiuntive come dialing a domanda.</para> <programlisting>device tun # Packet tunnel.</programlisting> - <para>Questo è usato per software userland PPP. + <para>Questo è usato per software userland PPP. Vedi la sezione <link linkend="userppp">PPP</link> di questo libro per maggiori informazioni.</para> @@ -1154,8 +1154,8 @@ device loop # Network loopback</programlisting> <programlisting><anchor id="kernelconfig-ptys"/> device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting> - <para>Questo è uno <quote>pseudo-terminal</quote> o porta di login - simulato. È usato da sessioni <command>telnet</command> e + <para>Questo è uno <quote>pseudo-terminal</quote> o porta di login + simulato. È usato da sessioni <command>telnet</command> e <command>rlogin</command>, <application>xterm</application> e qualche altra applicazione come <application>Emacs</application>.</para> @@ -1167,8 +1167,8 @@ device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting> <para>Questo implementa il tunneling IPv6 su IPv4, IPv4 su IPv6, IPv4 su IPv4 e IPv6 su IPv6. Il device - <literal>gif</literal> è <quote>autoclonante</quote>, - e creerà gli altri node come richiesto. + <literal>gif</literal> è <quote>autoclonante</quote>, + e creerà gli altri node come richiesto. </para> <programlisting>device faith # IPv6-to-IPv4 relaying (translation)</programlisting> @@ -1182,7 +1182,7 @@ device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting> # Note that 'bpf' is required for DHCP. device bpf # Berkeley packet filter</programlisting> - <para>Questo è il Berkeley Packet Filter. Questo pseduo-device + <para>Questo è il Berkeley Packet Filter. Questo pseduo-device permette alle interfacce di rete di essere configurate in modo promiscuo, catturando ogni pacchetto su una rete broadcast (ad esempio una Ethernet). Questi pacchetti possono essere @@ -1190,7 +1190,7 @@ device bpf # Berkeley packet filter</programlisting> &man.tcpdump.1;.</para> <note> - <para>Il device &man.bpf.4; è anche usato da + <para>Il device &man.bpf.4; è anche usato da &man.dhclient.8; per ottenere l'indirizzo IP del default router (gateway) eccetera. Se usi DHCP, lascia questa riga scommentata.</para> @@ -1241,7 +1241,7 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <secondary>memoria estesa</secondary> </indexterm> - <para>Macchine con configurazione a memoria estesa richiedono più + <para>Macchine con configurazione a memoria estesa richiedono più di 4 gigabyte di limite nello spazio degli indirizzi Virtuale User+Kernel (<acronym>KVA</acronym>). A causa di questa limitazione, Intel ha aggiunto supporto per lo spazio degli indirizzi fisico @@ -1255,9 +1255,9 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl l'opzione di configurazione del kernel <option>PAE</option>, disponibile in tutte le versioni correnti di &os;. A causa della limitazione della architettura - della memoria Intel, nessuna distinzione è + della memoria Intel, nessuna distinzione è fatta per memorie sopra o sotto i 4 gigabyte. Memoria allocata - oltre i 4 gigabyte è semplicemente aggiunta al pool + oltre i 4 gigabyte è semplicemente aggiunta al pool della memoria disponibile.</para> <para>Per abilitare il supporto <acronym>PAE</acronym> nel @@ -1268,10 +1268,10 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <note> <para>Il supporto <acronym>PAE</acronym> in &os; - è disponibile solo per processori &intel; IA-32. + è disponibile solo per processori &intel; IA-32. Bisogna notare inoltre che il supporto <acronym>PAE</acronym> non ha ricevuto test esteso, e dovrebbe essere considerato - di qualità beta rispetto alle altre carateristiche + di qualità beta rispetto alle altre carateristiche stabili di &os;.</para> </note> @@ -1279,8 +1279,8 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <itemizedlist> <listitem> - <para>Un processo non è in grado di accedere - a più di 4 gigabte di spazio VM.</para> + <para>Un processo non è in grado di accedere + a più di 4 gigabte di spazio VM.</para> </listitem> <listitem> @@ -1297,35 +1297,35 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl se ne raccomanda l'uso. Per questo motivo, viene fornito un file di configurazione del kernel <filename>PAE</filename>, che esclude tutti i driver per i quali - non è stato testato il funzionamento in un kernel + non è stato testato il funzionamento in un kernel abilitato <acronym>PAE</acronym>.</para> </listitem> <listitem> <para>Alcuni parametri che possono essere settati determinano - l'uso delle risorse di memoria a partire dalla quantità + l'uso delle risorse di memoria a partire dalla quantità di memoria fisica disponibile. Questi parametri - possono allocare troppo spazio rispetto alle necessità + possono allocare troppo spazio rispetto alle necessità a causa della dimensione della memoria di un sistema - <acronym>PAE</acronym>. Un esempio simile è + <acronym>PAE</acronym>. Un esempio simile è il sysctl <option>kern.maxvnodes</option>, che controlla - il massimo numero di vnodes permessi nel kernel. È + il massimo numero di vnodes permessi nel kernel. È concesso di aggiustare questo ed altri parametri ad un valore ragionevole.</para> </listitem> <listitem> - <para>Può essere necessario aumentare lo spazio degli + <para>Può essere necessario aumentare lo spazio degli indirizzi di memoria virtuale del kernel (<acronym>KVA</acronym>) - o ridurre la quantità di risorse specifiche che sono + o ridurre la quantità di risorse specifiche che sono pesantemente usate (vedi oltre) per evitare esaurimenti di <acronym>KVA</acronym>. L'opzione del kernel - <acronym>KVA_PAGES</acronym> può essere usata per + <acronym>KVA_PAGES</acronym> può essere usata per aumentare lo spazio <acronym>KVA</acronym>.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Per motivi di stabilità e di performance, + <para>Per motivi di stabilità e di performance, si consiglia di consultare le pagine di manuale &man.tuning.7;. La pagina di manuale &man.pae.4; contiene informazioni aggiornate sul supporto <acronym>PAE</acronym>.</para> @@ -1346,8 +1346,8 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <para>Se il comando &man.config.8; fallisce quando gli passi la descrizione del tuo kernel, hai fatto probabilmente un semplice errore da qualche parte. - Fortunatamente &man.config.8; scriverà il numero della linea - che ha dato errore, così puoi facilmente trovare + Fortunatamente &man.config.8; scriverà il numero della linea + che ha dato errore, così puoi facilmente trovare la linea errata. Ad esempio, se vedi:</para> <screen>config: line 17: syntax error</screen> @@ -1364,7 +1364,7 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <listitem> <para>Se il comando <command>make</command> fallisce, di solito - segnala un errore nella descrizione del kernel che non è + segnala un errore nella descrizione del kernel che non è abbastanza grave per &man.config.8;. Ancora, controlla la tua configurazione e se ancora non riesci a risolvere il problema, invia una mail a &a.questions; con la tua configurazione del kernel, e dovrebbe @@ -1387,25 +1387,25 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl <command>unload kernel</command> e poi digita <command>boot /boot/<replaceable>kernel.old</replaceable>/kernel</command> o il nome del file di un altro kernel da cui puoi bootare - correttamente. Quando configuri un kernel, è sempre + correttamente. Quando configuri un kernel, è sempre una buona idea tenere un kernel che si sa che funzioni a portata di mano.</para> <para>Dopo aver fatto il boot con un kernel funzionante puoi controllare il tuo file di configurazione e cercare - di ricompilarlo. Una risorsa utile è il file + di ricompilarlo. Una risorsa utile è il file <filename>/var/log/messages</filename> che, fra le altre cose, registra tutti messaggi del kernel da ogni boot riuscito. - Inoltre, il comando &man.dmesg.8; scriverà i messaggi + Inoltre, il comando &man.dmesg.8; scriverà i messaggi del kernel dall'ultimo boot.</para> <note> <para>Se hai problemi a compilare un kernel, accertati di tenere un kernel <filename>GENERIC</filename>, o qualche altro kernel che sai che funzioni a portata di mano,con un - nome diverso cosichè non sia cancellato dalla successiva + nome diverso cosichè non sia cancellato dalla successiva compilazione. Non puoi affidarti su <filename>kernel.old</filename> - perchè quando installi un nuovo kernel, <filename>kernel.old + perchè quando installi un nuovo kernel, <filename>kernel.old </filename> viene cancellato dall'ultimo kernel installato, che poteva essere non funzionanante. Inoltre, appena possibile, sposta il kernel funzionanante nella directory corretta <filename class="directory"> @@ -1421,16 +1421,16 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl </varlistentry> <varlistentry> - <term>Il kernel funziona, ma &man.ps.1; non funziona più.</term> + <term>Il kernel funziona, ma &man.ps.1; non funziona più.</term> <listitem> <para>Se hai installato una versione del kernel differente da quella delle utilities di sistema, per esempio un kernel -CURRENT ed un sistema -RELEASE, molti comandi di stato del sistema - come &man.ps.1; e &man.vmstat.8; non funzioneranno più. + come &man.ps.1; e &man.vmstat.8; non funzioneranno più. Dovresti <link linkend="makeworld">ricompilare ed installare world</link> con la stessa versione dei sorgenti del tuo kernel. - Questa è una ragione per non usare una versione del kernel + Questa è una ragione per non usare una versione del kernel diversa dal sistema operativo.</para> </listitem> </varlistentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml index 312ff06726..fb678b2b9f 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml @@ -34,14 +34,14 @@ <sect1 id="l10n-synopsys"> <title>Sinossi</title> - <para>FreeBSD è un progetto di larga diffusione con utenti e + <para>FreeBSD è un progetto di larga diffusione con utenti e collaboratori in ogni parte del mondo. Questo capitolo affronta quegli aspetti tipici di FreeBSD relativi all'internazionalizzazione e localizzazione del sistema che permettono agli utenti non di lingua - inglese di operare in maniera più confortevole. Ci sono molti + inglese di operare in maniera più confortevole. Ci sono molti aspetti da considerare dell'implementazione I18N sia a livello utente che - di sistema, perciò, ove necessario, si rinvierà il lettore - a fonti di informazione più specifiche.</para> + di sistema, perciò, ove necessario, si rinvierà il lettore + a fonti di informazione più specifiche.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> @@ -95,7 +95,7 @@ <para>Gli sviluppatori hanno abbreviato la parola <quote>internationalization</quote> in I18N, contando il numero di lettere che costituiscono la parola <quote>internationalization</quote>, - escludendo la prima e l'ultima. Lo stesso è stato fatto per + escludendo la prima e l'ultima. Lo stesso è stato fatto per l'acronimo L10N, che deriva appunto da <quote>localization</quote>. Combinando insieme i metodi, i protocolli e le applicazioni che rispettano gli standard I18N/L10N si permette agli utenti di utilizzare @@ -103,16 +103,16 @@ <para>Le applicazioni I18N sono realizzate mediante appositi kit, disponibili tramite specifiche librerie. Questo permette agli - sviluppatori di scrivere in un normale file di testo i menù e i + sviluppatori di scrivere in un normale file di testo i menù e i messaggi da visualizzare nel programma e di tradurlo poi nelle varie lingue. Si raccomandano vivamente i programmatori di seguire questa convenzione.</para> </sect2> <sect2> - <title>Perché Dovrei Usare I18N/L10N?</title> + <title>Perché Dovrei Usare I18N/L10N?</title> - <para>I18N/L10N è usato ogni qualvolta desideri visualizzare, + <para>I18N/L10N è usato ogni qualvolta desideri visualizzare, immettere o processare dati in lingue diverse da quella inglese.</para> </sect2> @@ -120,8 +120,8 @@ <title>Quali Lingue sono Disponibili nel Lavoro I18N?</title> <para>I18N e L10N non sono caratteristiche specifiche di FreeBSD. Al - momento, è possibile scegliere fra la maggior parte delle lingue - più diffuse nel mondo, tra le quali: cinese, tedesco, giapponese, + momento, è possibile scegliere fra la maggior parte delle lingue + più diffuse nel mondo, tra le quali: cinese, tedesco, giapponese, francese, russo, italiano e altre ancora.</para> </sect2> </sect1> @@ -129,8 +129,8 @@ <sect1 id="using-localization"> <title>Come Utilizzare la Localizzazione</title> - <para>Vista la sua importanza, I18N non è specifico del sistema - FreeBSD ed è una convenzione. Siete invitati ad aiutare + <para>Vista la sua importanza, I18N non è specifico del sistema + FreeBSD ed è una convenzione. Siete invitati ad aiutare il progetto FreeBSD per sostenere questa convenzione.</para> <indexterm><primary>locale</primary></indexterm> @@ -195,12 +195,12 @@ <indexterm><primary>codifiche</primary></indexterm> <indexterm><primary>ASCII</primary></indexterm> - <para>Alcune lingue utilizzano codifiche non ASCII, cioè caratteri + <para>Alcune lingue utilizzano codifiche non ASCII, cioè caratteri a 8 bit, estesi o multibyte, vedere &man.multibyte.3; per maggiori - dettagli. Le applicazioni più vecchie, non riconoscendoli, li - interpretano come caratteri di controllo. Quelle più recenti + dettagli. Le applicazioni più vecchie, non riconoscendoli, li + interpretano come caratteri di controllo. Quelle più recenti invece riconoscono di solito i caratteri a 8 bit. A seconda - dell'implementazione, è possibile che gli utenti debbano + dell'implementazione, è possibile che gli utenti debbano ricompilare un'applicazione con il supporto ai caratteri estesi o multibyte, o debbano configurare l'applicazione in modo corretto. Per essere in grado di immettere e di elaborare caratteri estesi o @@ -219,11 +219,11 @@ <listitem> <para>Gli insiemi di caratteri rappresentabili dal tipo char del linguaggio C, specifici della lingua (vedere &man.multibyte.3;), - cioè ISO8859-1, ISO8859-15, KOI8-R, CP437.</para> + cioè ISO8859-1, ISO8859-15, KOI8-R, CP437.</para> </listitem> <listitem> - <para>Codifiche estese o multibyte, cioè EUC, Big5.</para> + <para>Codifiche estese o multibyte, cioè EUC, Big5.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -242,7 +242,7 @@ <title>Applicazioni I18N</title> <para>Nel sistema dei port e dei pacchetti precompilati di FreeBSD, le - applicazioni I18N sono facilmente riconoscibili, perché il loro + applicazioni I18N sono facilmente riconoscibili, perché il loro nome include la sigla <literal>I18N</literal>. Tuttavia, non sempre queste potrebbero supportare la lingua desiderata.</para> </sect2> @@ -250,13 +250,13 @@ <sect2 id="setting-locale"> <title>Impostazione del Locale</title> - <para>Di solito è sufficiente esportare il valore del nome del + <para>Di solito è sufficiente esportare il valore del nome del locale posto nella variabile <envar>LANG</envar> all'interno della shell - di login. Questo può essere fatto utilizzando il file + di login. Questo può essere fatto utilizzando il file dell'utente <filename>~/.login_conf</filename> oppure il file di configurazione della shell di login dell'utente (<filename>~/.profile</filename>, <filename>~/.bashrc</filename>, - <filename>~/.cshrc</filename>). Non c'è bisogno di impostare le + <filename>~/.cshrc</filename>). Non c'è bisogno di impostare le altre variabili del locale, come <envar>LC_CTYPE</envar>, <envar>LC_CTIME</envar>. Per maggiori informazioni si faccia riferimento alla documentazione di FreeBSD specifica per la data @@ -282,7 +282,7 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>Ciò va fatto per la configurazione della shell dell'utente, + <para>Ciò va fatto per la configurazione della shell dell'utente, di un'applicazione specifica e per quella di X11.</para> <sect3> @@ -301,12 +301,12 @@ <sect4 id="login-class"> <title>Metodo delle Classi di Login</title> - <para>Questo metodo fa sì che le variabili d'ambiente + <para>Questo metodo fa sì che le variabili d'ambiente necessarie per il nome del locale e per gli insiemi dei caratteri MIME vengano inizializzate una volta sola per ogni possibile shell di sistema invece di aggiungere specifici assegnamenti per ogni file d'avvio di shell. Il <link linkend="usr-setup">Setup a Livello - Utente</link> può essere fatto dall'utente stesso e il + Utente</link> può essere fatto dall'utente stesso e il <link linkend="adm-setup">Setup a Livello Amministratore</link> richiede i privilegi del superuser.</para> @@ -330,11 +330,11 @@ <para>Ecco invece un esempio di un file <filename>.login_conf</filename> che imposta le variabili per il cinese tradizionale con codifica BIG-5. Si noti che sono state - impostate molte variabili perchè alcuni programmi non + impostate molte variabili perchè alcuni programmi non rispettano come dovrebbero le variabili di localizzazione per il cinese, giapponese e il coreano.</para> - <programlisting>#Gli utenti che non vogliono usare l'unità monetaria o i formati temporali + <programlisting>#Gli utenti che non vogliono usare l'unità monetaria o i formati temporali #di Taiwan possono modificare manualmente ogni variabile me:\ :lang=zh_TW.Big5:\ @@ -412,14 +412,14 @@ me:\ </listitem> <listitem> - <para>In alternativa si può specificare la lingua + <para>In alternativa si può specificare la lingua desiderata ogni volta che appare il prompt <screen><prompt>Enter login class: default []: </prompt></screen> durante l'esecuzione di &man.adduser.8;</para> </listitem> <listitem> - <para>Un'altra alternativa è utilizzare il comando nel + <para>Un'altra alternativa è utilizzare il comando nel modo seguente per ogni utente di una diversa lingua che si desidera aggiungere:</para> @@ -442,7 +442,7 @@ me:\ <title>Metodo del File di Avvio della Shell</title> <note> - <para>Questo metodo è sconsigliato perché richiede una + <para>Questo metodo è sconsigliato perché richiede una inizializzazione diversa per ogni possibile shell. Usa invece il <link linkend="login-class">Metodo delle Classi di Login</link>.</para> @@ -500,7 +500,7 @@ me:\ font8x14=<replaceable>nome_font</replaceable> font8x8=<replaceable>nome_font</replaceable></programlisting> - <para><replaceable>nome_font</replaceable> è il nome di uno dei + <para><replaceable>nome_font</replaceable> è il nome di uno dei file di font presenti nella directory <filename>/usr/share/syscons/fonts</filename>, privato del suffisso <filename>.fnt</filename>.</para> @@ -527,7 +527,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <para><replaceable>nome_screenmap</replaceable> viene preso dalla directory <filename>/usr/share/syscons/scrnmaps</filename>, privato del suffisso <filename>.scm</filename>. Una <emphasis>screenmap</emphasis> - assieme ad una corrispondente mappa dei font è solitamente + assieme ad una corrispondente mappa dei font è solitamente necessaria nel caso la scheda grafica non gestisca i font via software, ma li abbia codificati internamente; la screenmap serve appunto a rimappare tali font interni nel font prescelto.</para> @@ -560,9 +560,9 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli &man.kbdmap.1; per testare le varie mappature senza dover riavviare il sistema.</para> - <para>La variabile <literal>keychange</literal> è di solito + <para>La variabile <literal>keychange</literal> è di solito richiesta per programmare i tasti funzione in relazione al tipo di - terminale in uso, poiché le sequenze generate da un tasto + terminale in uso, poiché le sequenze generate da un tasto funzione non possono essere definite in una mappa di tasti.</para> <para>Assicurati inoltre di impostare il corretto tipo di terminale in @@ -626,10 +626,10 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli </tgroup> </informaltable> - <para>Per i linguaggi che usano caratteri estesi o multibyte, è + <para>Per i linguaggi che usano caratteri estesi o multibyte, è bene servirsi del corretto port di FreeBSD nella directory <filename>/usr/ports/<replaceable>linguaggio</replaceable></filename>. - Poichè alcuni port che si presentano come console sono + Poichè alcuni port che si presentano come console sono riconosciuti dal sistema come terminali seriali virtuali (vtty), devi riservare abbastanza vtty sia per X11 che per la console pseudo-seriale. Ecco una lista parziale di applicazioni con cui si possono utilizzare @@ -704,7 +704,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <indexterm><primary>X11 Input Method (XIM)</primary></indexterm> - <para>Il protocollo X11 Input Method (XIM) è un nuovo standard + <para>Il protocollo X11 Input Method (XIM) è un nuovo standard per tutti i client X11. Tutte le applicazioni X11 dovrebbero essere scritte come client XIM che ricevono l'input dai server XIM. Vi sono parecchi server XIM disponibili per le differenti lingue.</para> @@ -726,16 +726,16 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <sect2> <title>Il Kernel e i File System</title> - <para>Il file system di FreeBSD FFS (Fast File System) è - completamente a 8-bit, perciò può essere utilizzato con + <para>Il file system di FreeBSD FFS (Fast File System) è + completamente a 8-bit, perciò può essere utilizzato con qualsiasi insieme di caratteri del tipo char del C (vedere - &man.multibyte.3;), ma non vi è un nome particolare di un insieme - di caratteri memorizzato nel file system; cioè, il file system - è a 8 bit senza alcuna codifica interna e ignora un'eventuale + &man.multibyte.3;), ma non vi è un nome particolare di un insieme + di caratteri memorizzato nel file system; cioè, il file system + è a 8 bit senza alcuna codifica interna e ignora un'eventuale codifica. Ufficialmente, FFS non supporta ancora alcuna forma degli insiemi di caratteri estesi o multibyte. Tuttavia, esistono per alcuni di questi delle patch indipendenti per il FFS che abilitano tale - supporto. Sono solo soluzioni temporanee, non portabili ed si è + supporto. Sono solo soluzioni temporanee, non portabili ed si è deciso di non includerle nell'albero dei sorgenti. Si faccia riferimento ai rispettivi siti web della lingua desiderata per ulteriori informazioni e per i file di patch.</para> @@ -744,7 +744,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <indexterm><primary>Unicode</primary></indexterm> <para>Il supporto per il file system di &ms-dos; in FreeBSD offre la - possibilità di configurare la modalità di conversione tra + possibilità di configurare la modalità di conversione tra gli insiemi di caratteri &ms-dos;, Unicode e quelli scelti per il file system di FreeBSD. Consultare &man.mount.msdosfs.8; per i dettagli.</para> @@ -756,8 +756,8 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli <para>Molti dei port di FreeBSD includono il supporto I18N. Alcuni di essi sono contrassegnati dal suffisso -I18N nel loro nome. Questi e molti - altri programmi hanno il supporto per I18N già incluso e non - necessitano perciò di speciali considerazioni.</para> + altri programmi hanno il supporto per I18N già incluso e non + necessitano perciò di speciali considerazioni.</para> <indexterm><primary><application>MySQL</application></primary></indexterm> @@ -851,11 +851,11 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> <indexterm><primary>stampanti</primary></indexterm> <para>Dal momento che la maggior parte delle stampanti con caratteri - russi hanno a livello hardware la codifica codepage CP866, è + russi hanno a livello hardware la codifica codepage CP866, è necessario utilizzare uno speciale filtro di conversione da KOI8-R a CP866. Tale filtro viene installato di default come <filename>/usr/libexec/lpr/ru/koi2alt</filename>. La voce per una - stampante russa dovrebbe apparire perciò così in + stampante russa dovrebbe apparire perciò così in <filename>/etc/printcap</filename>:</para> <programlisting>lp|Russian local line printer:\ @@ -878,7 +878,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> <option>-W</option> imposta la tabella di conversione dei caratteri. Per usare l'opzione <option>-W</option>, assicurati di montare <filename>/usr</filename> prima della partizione &ms-dos; - perché le tabelle di conversione sono posizionate in + perché le tabelle di conversione sono posizionate in <filename>/usr/libdata/msdosfs</filename>. Per maggiori informazioni, guarda la pagina man di &man.mount.msdosfs.8;.</para> </sect3> @@ -908,7 +908,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting> FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/cyrillic/75dpi" FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/cyrillic/100dpi"</programlisting> - <para>Se utilizzi una modalità video ad alta risoluzione, + <para>Se utilizzi una modalità video ad alta risoluzione, scambia le righe 75 dpi e 100 dpi.</para> <note> @@ -933,11 +933,11 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting> <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap><keycap>Shift</keycap> </keycombo>. - La vecchia funzione di <keycap>CapsLock</keycap> à + La vecchia funzione di <keycap>CapsLock</keycap> à ancora disponibile via <keycombo action="simul"> <keycap>Shift</keycap> <keycap>CapsLock</keycap> - </keycombo> (solamente in modalità LAT). + </keycombo> (solamente in modalità LAT). Per <literal>grp:toggle</literal> il cambio RUS/LAT si usa <keycap>Right Alt</keycap>. <literal>grp:caps_toggle</literal> non funziona in @@ -945,7 +945,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting> <para>Se hai i tasti <quote>&windows;</quote> sulla tua tastiera, e noti che alcuni tasti non alfabetici sono mappati non - correttamente in modalità RUS, aggiungi in + correttamente in modalità RUS, aggiungi in <filename>xorg.conf</filename> la seguente riga:</para> <programlisting>Option "XkbVariant" ",winkeys"</programlisting> @@ -983,7 +983,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting> url="http://freebsd.sinica.edu.tw/~statue/freebsd/zh-tut/"></ulink> per l'utilizzo di gran parte delle applicazioni in cinese. L'attuale autore del <literal>FreeBSD Chinese HOWTO</literal> - è Shen Chuan-Hsing + è Shen Chuan-Hsing <email>statue@freebsd.sinica.edu.tw</email>.</para> <para>Chuan-Hsing Shen <email>statue@freebsd.sinica.edu.tw</email> ha @@ -1005,7 +1005,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting> <para>Slaven Rezic <email>eserte@cs.tu-berlin.de</email> ha scritto un tutorial su come utilizzare le lettere con l'<emphasis>umlaut</emphasis> - su una macchina FreeBSD. Il tutorial è scritto in tedesco e + su una macchina FreeBSD. Il tutorial è scritto in tedesco e disponibile all'indirizzo <ulink url="http://user.cs.tu-berlin.de/~eserte/FreeBSD/doc/umlaute/umlaute.html"></ulink>.</para> </sect2> @@ -1031,7 +1031,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting> <title>Documentazione Non Inglese per FreeBSD</title> <para>Alcuni volontari hanno tradotto parte della documentazione di - FreeBSD in altre lingue. Questo materiale è raggiungibile + FreeBSD in altre lingue. Questo materiale è raggiungibile seguendo i link segnalati sul <ulink url="&url.base;/it/index.html">sito ufficiale di FreeBSD</ulink> oppure sotto la directory <filename>/usr/share/doc</filename>.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml index 7411c634a0..6508321620 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml @@ -35,35 +35,35 @@ </authorgroup> </chapterinfo> - <title>Compatibilità con i Binari di Linux</title> + <title>Compatibilità con i Binari di Linux</title> <sect1 id="linuxemu-synopsis"> <title>Sinossi</title> <indexterm> - <primary>Compatibilità con i binari di linux</primary> + <primary>Compatibilità con i binari di linux</primary> </indexterm> <indexterm> - <primary>compatibilità con i binari</primary> + <primary>compatibilità con i binari</primary> <secondary>Linux</secondary> </indexterm> - <para>FreeBSD fornisce la compatibilità con molti altri sisitemi + <para>FreeBSD fornisce la compatibilità con molti altri sisitemi operativi di tipo &unix;, compreso linux. A questo punto, potresti - chiederti perché FreeBSD dovrebbe essere in grado di far girare - binari linux. La risposta a questa domanda è piuttosto semplice. + chiederti perché FreeBSD dovrebbe essere in grado di far girare + binari linux. La risposta a questa domanda è piuttosto semplice. Molte aziende e sviluppatori sviluppano solo per Linux, dal momento che ` l'ultimo <quote>disco caldo</quote> nel mondo dell'informatica. Questo costringe il resto di noi utenti di FreeBSD a lamentarci con queste aziende e questi sviluppatori di distribuire versioni delle - loro applicazioni native per FreeBSD. Il problema è che molte + loro applicazioni native per FreeBSD. Il problema è che molte di queste aziende non realizzano quante persone userebbero il loro prodotto se ci fosse anche una versione per FreeBSD, e molte continuano a sviluppare solo per Linux. Allora cosa deve fare un utente FreeBSD? - E qui entra in giocolo la compatibilità con i binari di + E qui entra in giocolo la compatibilità con i binari di Linux.</para> - <para>In breve, la compatibilità permette agli utenti FreeBSD di + <para>In breve, la compatibilità permette agli utenti FreeBSD di utilizzare circa il 90% di tutte le applicazioni Linux senza modifiche. Questo include applicazioni come <application>&staroffice; </application>, la versione Linux di @@ -74,21 +74,21 @@ <application>&oracle;</application>, <application>&wordperfect;</application>, <application>Doom</application>, - <application>Quake</application>, e tanti altri. È stato - riportato che in qualche situazione i binari per Linux sono più + <application>Quake</application>, e tanti altri. È stato + riportato che in qualche situazione i binari per Linux sono più prestanti sotto FreeBSD che sotto Linux.</para> <para>Nonostante questo, ci sono alcune caratteristiche specifiche del sistema operativo Linux che non sono supportate da FreeBSD. I binari di Linux non funzioneranno sotto FreeBSD se usano parecchie chiamate - specifiche per &i386;, come l'attivazione della modalità 8086 + specifiche per &i386;, come l'attivazione della modalità 8086 virtuale</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Come abilitare la compatibilità con i binari Linux sul tuo + <para>Come abilitare la compatibilità con i binari Linux sul tuo sistema.</para> </listitem> @@ -102,7 +102,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>I dettagli dell'implementazione della compatibilità Linux + <para>I dettagli dell'implementazione della compatibilità Linux in FreeBSD.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -122,21 +122,21 @@ <indexterm><primary>KLD (kernel loadable object)</primary></indexterm> - <para>La compatibilità con i binari Linux non è normalmente - attivata. Il modo più facile per abilitare questa - funzionalità è caricare l'oggetto KLD (<quote>Kernel + <para>La compatibilità con i binari Linux non è normalmente + attivata. Il modo più facile per abilitare questa + funzionalità è caricare l'oggetto KLD (<quote>Kernel LoaDable object</quote>) <literal>linux</literal>. Puoi caricare questo modulo digitando il comando seguente come <username>root</username>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>kldload linux</userinput></screen> - <para>Se vuoi che la compatiblità sia sempre attivata, dovresti + <para>Se vuoi che la compatiblità sia sempre attivata, dovresti aggiungere questa linea a <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> <programlisting>linux_enable="YES"</programlisting> - <para>Il comando &man.kldstat.8; può essere usato per verificare + <para>Il comando &man.kldstat.8; può essere usato per verificare se KLD sia stato caricato:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>kldstat</userinput> @@ -150,7 +150,7 @@ Id Refs Address Size Name </indexterm> <para>Se per qualche ragione non vuoi o non puoi caricare KLD, puoi - collegare staticamente la compatibilità Linux nel kernel + collegare staticamente la compatibilità Linux nel kernel aggiungendo <literal>options COMPAT_LINUX</literal> al file di configurazione del kernel. Fatto questo puoi installare il nuovo kernel come descritto in <xref linkend="kernelconfig"/>.</para> @@ -163,7 +163,7 @@ Id Refs Address Size Name <secondary>installazione delle librerie di Linux</secondary> </indexterm> - <para>Questo può essere fatto in due modi, o usando il port + <para>Questo può essere fatto in due modi, o usando il port <link linkend="linuxemu-libs-port">linux_base</link>, oppure installandole <link linkend="linuxemu-libs-manually">manualmente</link>.</para> @@ -173,8 +173,8 @@ Id Refs Address Size Name <indexterm><primary>Collezione dei Port</primary></indexterm> - <para>Questo è di gran lunga il metodo più facile da usare - per installare le librerie runtime. È proprio come installare + <para>Questo è di gran lunga il metodo più facile da usare + per installare le librerie runtime. È proprio come installare qualunque altro port dalla <ulink type="html" url="file://localhost/usr/ports/">Collezione dei Port</ulink>. Semplicemente fai come segue:</para> @@ -182,16 +182,16 @@ Id Refs Address Size Name <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/emulators/linux_base-fc4</userinput> &prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen> - <para>In questo modo dovresti avere una compatibilità con i + <para>In questo modo dovresti avere una compatibilità con i binari di Linux funzionante. Alcuni programmi potrebbero lamentarsi per qualche versione minore delle librerie di sistema. In generale, comunque, questo non dovrebbe essere un problema.</para> <note> - <para>Potrebbero essere disponibili più versioni del port + <para>Potrebbero essere disponibili più versioni del port <filename role="package">emulators/linux_base</filename>, corrispondenti a differenti versioni di distribuzioni Linux. - Dovresti installare il port che più soddisfa le richieste + Dovresti installare il port che più soddisfa le richieste della applicazione Linux che vuoi installare.</para> </note> </sect3> @@ -203,14 +203,14 @@ Id Refs Address Size Name comunque installare le librerie manualmente. Hai bisogno delle librerie condivise di Linux da cui il programma dipende e del runtime linker. - In più dovrai creare una directory <quote>shadow root</quote>, + In più dovrai creare una directory <quote>shadow root</quote>, <filename>/compat/linux</filename>, per le librerie Linux sul tuo sistema FreeBSD. Tutte le librerie condivise aperte da programmi Linux che girano sotto FreeBSD cercheranno prima in questo albero. Per cui, se un programma Linux carica, per esempio, - <filename>/lib/libc.so</filename>, FreeBSD prima cercherà di + <filename>/lib/libc.so</filename>, FreeBSD prima cercherà di aprire <filename>/compat/linux/lib/libc.so</filename>, e se questa non - esiste, proverà con <filename>/lib/libc.so</filename>. + esiste, proverà con <filename>/lib/libc.so</filename>. Le librerie condivise dovrebbero essere installate nell'albero shadow <filename>/compat/linux/lib</filename> piuttosto che nei path che riporta <command>ld.so</command> di Linux.</para> @@ -232,7 +232,7 @@ Id Refs Address Size Name la tua applicazione si lamenta ancora di librerie condivise che mancano? Come fare a sapere quali librerie condivise necessita il binario di - Linux e dove trovarle? Essenzialmente ci sono 2 possibilità + Linux e dove trovarle? Essenzialmente ci sono 2 possibilità (per seguire queste istruzioni dovrai essere <username>root</username> sul tuo sistema FreeBSD).</para> @@ -245,7 +245,7 @@ Id Refs Address Size Name di <application>Doom</application>, e l'abbia messo su un sistema Linux a cui hai accesso. Puoi controllare quali librerie condivise servono eseguendo <command>ldd linuxdoom</command>, - così:</para> + così:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>ldd linuxdoom</userinput> libXt.so.3 (DLL Jump 3.1) => /usr/X11/lib/libXt.so.3.1.0 @@ -270,20 +270,20 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) => /lib/libc.so.4.6.29</screen> <blockquote> <note> - <para>Nota che se hai già una libreria condivisa di Linux + <para>Nota che se hai già una libreria condivisa di Linux con un numero di revisione maggiore di quello della prima colonna dell'output di <command>ldd</command>, non dovrai copiare nel tuo sistema il file elencato nell'ultima colonna, quello che hai dovrebbe funzionare. Si raccomanda di copiare - comunque la libreria condivisa se è una versione - più recente. Puoi rimuovere quella vecchia, dal momento + comunque la libreria condivisa se è una versione + più recente. Puoi rimuovere quella vecchia, dal momento che crei il link simbolico che punta a quella nuova. Quindi, se hai queste librerie sul tuo sistema:</para> <screen>/compat/linux/lib/libc.so.4.6.27 /compat/linux/lib/libc.so.4 -> libc.so.4.6.27</screen> - <para>e vedi che un nuovo binario richiede una versione più + <para>e vedi che un nuovo binario richiede una versione più recente in base all'output di <command>ldd</command>:</para> @@ -291,9 +291,9 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) => /lib/libc.so.4.6.29</screen> <para>Se si tratta solo di una o due versioni precedenti in base alla cifra finale allora non preoccuparti di copiare anche - <filename>/lib/libc.so.4.6.29</filename>, perché il + <filename>/lib/libc.so.4.6.29</filename>, perché il programma dovrebbe funzionare bene anche con una versione di - poco più vecchia. In ogni caso, se vuoi, puoi decidere + poco più vecchia. In ogni caso, se vuoi, puoi decidere di rimpiazzare comunque <filename>libc.so</filename>, e dovrebbe lasciarti con:</para> @@ -304,7 +304,7 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) => /lib/libc.so.4.6.29</screen> <blockquote> <note> - <para>Il meccanismo dei link simbolici è richiesto + <para>Il meccanismo dei link simbolici è richiesto <emphasis>solo</emphasis> per i binari di Linux. Il runtime linker di FreeBSD si occupa da solo di cercare corrispondenti numeri di revisione maggiori e non devi preoccuparti di @@ -339,7 +339,7 @@ Abort</screen> <indexterm><primary>GNU toolchain</primary></indexterm> <para>Oggi, la GNU toolchain inserisce automaticamente l'appropriata - informazione di marchiatura nei binari ELF, così questo passo + informazione di marchiatura nei binari ELF, così questo passo dovrebbe divenire sempre meno necessario nel futuro.</para> </sect2> @@ -359,7 +359,7 @@ multi on</programlisting> <para>Qui, l'ordine specifica che <filename>/etc/hosts</filename> viene cercato per primo e il DNS per secondo. Quando - <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> non è + <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> non è installato, le applicazioni Linux trovano il <filename>/etc/host.conf</filename> di FreeBSD e si lamentano della sintassi incompatibile di FreeBSD. Dovresti rimuovere @@ -392,7 +392,7 @@ multi on</programlisting> FreeBSD.</para> <para>La versione Linux di <application>&mathematica;</application> - o di <application>&mathematica; for Students</application> può + o di <application>&mathematica; for Students</application> può essere ordinata direttamente da Wolfram all'indirizzo <ulink url="http://www.wolfram.com/"></ulink>.</para> @@ -401,8 +401,8 @@ multi on</programlisting> <para>Prima di tutto, devi indicare a &os; che i binari Linux di <application>&mathematica;</application> usano - le ABI di Linux. Il modo più facile di farlo - è di settare il tipo di ELF a Linux per tutti i + le ABI di Linux. Il modo più facile di farlo + è di settare il tipo di ELF a Linux per tutti i binari non marchiati con il comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>sysctl kern.fallback_elf_brand=3</userinput></screen> @@ -430,7 +430,7 @@ multi on</programlisting> che chiama <command>uname -s</command> per determinare il sistema operativo, per trattare &os; come un sistema operativo Linux-like. Invocando - <command>MathInstaller</command> verrà installato + <command>MathInstaller</command> verrà installato <application>&mathematica;</application>.</para> </sect2> @@ -471,11 +471,11 @@ done</programlisting> </indexterm> <para>Quando avvii <application>&mathematica;</application> - per la prima volta, ti verrà richiesta una password. + per la prima volta, ti verrà richiesta una password. Se non hai ancora ottenuto una password da Wolfram, esegui il programma <command>mathinfo</command> nella directory di installazione per ottenere il tuo - <quote>ID di macchina</quote>. Questo ID è basato + <quote>ID di macchina</quote>. Questo ID è basato esclusivamente sull'indirizzo MAC della tua prima scheda di Ethernet, quindi non puoi eseguire la tua copia di <application>&mathematica;</application> su macchine diverse.</para> @@ -502,15 +502,15 @@ done</programlisting> <filename>Type1</filename> e <filename>X</filename>. Ci sono molti modi di usarli, come descritto sotto.</para> - <para>Il primo modo è di copiarli dentro una delle directory di + <para>Il primo modo è di copiarli dentro una delle directory di font esistenti in <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>. - Questo comporterà la modifica del file + Questo comporterà la modifica del file <filename>fonts.dir</filename>, aggiungendovi i nomi dei font e cambiando il numero di font nella prima riga. In alternativa, dovresti anche essere in grado di lanciare &man.mkfontdir.1; nella directory in cui li hai copiati.</para> - <para>Il secondo modo di farlo è copiare le directory in + <para>Il secondo modo di farlo è copiare le directory in <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/X11R6/lib/X11/fonts</userinput> @@ -537,7 +537,7 @@ done</programlisting> <note> <para>Per i server <application>&xfree86;</application>, - il file di configurazione è + il file di configurazione è <filename>XF86Config</filename>.</para> </note> @@ -580,7 +580,7 @@ done</programlisting> <secondary><application>Maple</application></secondary> </indexterm> - <para><application>&maple;</application> è un programma commerciale + <para><application>&maple;</application> è un programma commerciale di matematica simile a <application>&mathematica;</application>. Devi acquistare questo software da <ulink url="http://www.maplesoft.com/"></ulink> e quindi registrarti per un @@ -639,7 +639,7 @@ done</programlisting> Lo shell script <filename>bin/maple</filename> richiama lo shell script <filename>bin/maple.system.type</filename> che a sua volta chiama <command>uname -a</command> per determinare il nome del sistema - operativo. A seconda del nome del SO capirà quali binari + operativo. A seconda del nome del SO capirà quali binari utilizzare.</para> </step> @@ -647,7 +647,7 @@ done</programlisting> <para>Avviare il server delle licenze.</para> <para>Lo script seguente, installato come - <filename>/usr/local/etc/rc.d/lmgrd.sh</filename> è un modo + <filename>/usr/local/etc/rc.d/lmgrd.sh</filename> è un modo facile per far partire <command>lmgrd</command>:</para> <programlisting> ----- snip ------------ @@ -696,17 +696,17 @@ exit 0 <itemizedlist> <listitem> <para>Il gestore della licenza <application>FLEXlm</application> - può essere uno strumento difficile con cui lavorare. - A questo riguardo si può trovare della documentazione in - più a <ulink + può essere uno strumento difficile con cui lavorare. + A questo riguardo si può trovare della documentazione in + più a <ulink url="http://www.globetrotter.com/"></ulink>.</para> </listitem> <listitem> - <para>Si sa che <command>lmgrd</command> è molto esigente + <para>Si sa che <command>lmgrd</command> è molto esigente riguardo al file della licenza e che va in core dump per qualunque problema. Un buon file della licenza dovrebbe essere - così:</para> + così:</para> <programlisting># ======================================================= # License File for UNIX Installations ("Pointer File") @@ -722,11 +722,11 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ <note> <para>Il numero seriale e la chiave sono sostituiti dalle 'X'. - <hostid>chillig</hostid> è un hostname.</para> + <hostid>chillig</hostid> è un hostname.</para> </note> <para>Modificare il file della licenza funziona fino a quando non - tocchi la linea <quote>FEATURE</quote> (che è protetta dalla + tocchi la linea <quote>FEATURE</quote> (che è protetta dalla chiave della licenza).</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -759,10 +759,10 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ <application>&java.virtual.machine;</application> (vedi <xref linkend="matlab-jre"/>).</para> - <para>La versione Linux di <application>&matlab;</application> può + <para>La versione Linux di <application>&matlab;</application> può essere ordinata direttamente dalla MathWorks all'indirizzo <ulink url="http://www.mathworks.com"></ulink>. Assicurati di avere il file - della licenza o le istruzioni per crearlo. Già che ci sei, fagli + della licenza o le istruzioni per crearlo. Già che ci sei, fagli sapere che vorresti una versione nativa per &os; del loro software.</para> <sect2> @@ -781,10 +781,10 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ <screen>&prompt.root; <userinput>/compat/linux/bin/sh /cdrom/install</userinput></screen> <tip> - <para>L'installer è grafico. Se ottieni errori riguardo - all'impossibilità ad aprire un display, scrivi + <para>L'installer è grafico. Se ottieni errori riguardo + all'impossibilità ad aprire un display, scrivi <command>setenv HOME ~<replaceable>USER</replaceable></command>, - dove <replaceable>USER</replaceable> è l'utente che hai + dove <replaceable>USER</replaceable> è l'utente che hai fatto &man.su.1;.</para> </tip> </step> @@ -796,7 +796,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ <userinput>/compat/linux/usr/local/matlab</userinput>.</para> <tip> - <para>Per una più facile scrittura nel resto del processo + <para>Per una più facile scrittura nel resto del processo di installazione, scrivi questo nella linea di comando della shell: <command>set MATLAB=/compat/linux/usr/local/matlab</command></para> @@ -822,7 +822,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ </procedure> <para>A questo punto la tua installazione di - <application>&matlab;</application> è completa. I punti + <application>&matlab;</application> è completa. I punti seguenti applicano una <quote>colla</quote> per connetterlo al tuo sistema &os;.</para> </sect2> @@ -842,7 +842,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \ <step> <para>Crea un file d'avvio in <filename>/usr/local/etc/rc.d/flexlm.sh</filename>. L'esempio qui - sotto è una versione modificata del + sotto è una versione modificata del <filename>$MATLAB/etc/rc.lm.glnx86</filename> venduto. I cambiamenti sono le posizioni del file e l'avvio del license manager sotto l'emulazione Linux.</para> @@ -925,7 +925,7 @@ exit 0</programlisting> <programlisting>if [ `expr "$lscmd" : '.*->.*'` -ne 0 ]; then</programlisting> - <para>(nella versione 13.0.1 è alla riga 410) con questa + <para>(nella versione 13.0.1 è alla riga 410) con questa riga:</para> <programlisting>if test -L $newbase; then</programlisting> @@ -946,7 +946,7 @@ exit 0</programlisting> <programlisting>! $MATLAB/bin/finish.sh</programlisting> - <note><para><literal>$MATLAB</literal> è letterale.</para></note> + <note><para><literal>$MATLAB</literal> è letterale.</para></note> <tip> <para>Nella stessa directory troverai i file @@ -960,7 +960,7 @@ exit 0</programlisting> <step> <para>Crea un file - <filename>$MATLAB/bin/finish.sh</filename>, che contiene ciò + <filename>$MATLAB/bin/finish.sh</filename>, che contiene ciò che segue:</para> <programlisting>#!/usr/compat/linux/bin/sh @@ -1019,15 +1019,15 @@ exit 0</programlisting> <para>Assicurati di avere installati sia <filename role='package'>emulators/linux_base</filename> che <filename role='package'>devel/linux_devtools</filename> dalla - collezione dei port. Se hai difficoltà con questi port, potresti - dover usare i pacchetti o versioni più vecchie disponibili nella + collezione dei port. Se hai difficoltà con questi port, potresti + dover usare i pacchetti o versioni più vecchie disponibili nella collezione dei port.</para> <para>Se vuoi far girare l'intelligent agent, dovrai anche installare il pacchetto Tcl di Red Hat :<filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>. Il comando generale per l'installazione dei pacchetti con il port degli <application>RPM</application> ufficiali (<filename - role='package'>archivers/rpm</filename>) è:</para> + role='package'>archivers/rpm</filename>) è:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>rpm -i --ignoreos --root /compat/linux --dbpath /var/lib/rpm <replaceable>pacchetto</replaceable></userinput></screen> @@ -1042,7 +1042,7 @@ exit 0</programlisting> impostare un ambiente appropriato. Questo documento descrive solo cosa fare <emphasis>in particolare</emphasis> per far girare <application>&oracle;</application> per Linux su FreeBSD, non cosa - è descritto nella guida di installazione di + è descritto nella guida di installazione di <application>&oracle;</application>.</para> <sect3 id="linuxemu-kernel-tuning"> @@ -1054,7 +1054,7 @@ exit 0</programlisting> <application>&oracle;</application>, devi impostare la dimensione massima di memoria condivisa. Non usare <literal>SHMMAX</literal> sotto FreeBSD. - <literal>SHMMAX</literal> è soltanto calcolato a partire da + <literal>SHMMAX</literal> è soltanto calcolato a partire da <literal>SHMMAXPGS</literal> e <literal>PGSIZE</literal>. Di conseguenza definisci <literal>SHMMAXPGS</literal>. Tutte le altre opzioni possono essere usate come descritte nella guida. @@ -1070,7 +1070,7 @@ options SEMMSL=61</programlisting> <para>Imposta queste opzioni per ottenere l'uso desiderato di <application>&oracle;</application>.</para> - <para>In più, assicurati di avere le seguenti opzioni nel file + <para>In più, assicurati di avere le seguenti opzioni nel file di configurazione del tuo kernel:</para> <programlisting>options SYSVSHM #SysV shared memory @@ -1084,7 +1084,7 @@ options SYSVMSG #SysV interprocess communication</programlisting> <para>Crea un account <username>oracle</username> proprio come faresti per creare qualunque altro account. L'account <username>oracle</username> - è speciale solo se hai bisogno di usarlo in una shell di Linux. + è speciale solo se hai bisogno di usarlo in una shell di Linux. Aggiungi <literal>/compat/linux/bin/bash</literal> a <filename>/etc/shells</filename> e imposta la shell per l'account di <username>oracle</username> in @@ -1173,8 +1173,8 @@ export PATH</programlisting> Dopo che hai installato <application>&oracle;</application>, applica le patch descritte nelle prossime due sottosezioni.</para> - <para>Un problema frequente è che l'adattatore del protocollo - TCP non è installato corretamente. Di conseguenza non puoi + <para>Un problema frequente è che l'adattatore del protocollo + TCP non è installato corretamente. Di conseguenza non puoi avviare alcun listener TCP. Le seguenti azioni aiutano a risolvere questo problema:</para> @@ -1318,7 +1318,7 @@ export PATH</programlisting> </itemizedlist> <para>Anche se questo documento tenta di descrivere tutti i passi - importanti in dettaglio, non è insteso come un sostituto delle + importanti in dettaglio, non è insteso come un sostituto delle guide di installazione di <application>&oracle;</application> e <application>&sap.r3;</application>.</para> @@ -1421,7 +1421,7 @@ export PATH</programlisting> <para>Abbiamo usato anche il CD di <application>&oracle; 8 Server</application> (versione preproduzione 8.0.5 per Linux, - versione del kernel 2.0.33) che non è non strettamente + versione del kernel 2.0.33) che non è non strettamente necessario, e FreeBSD 4.3-STABLE (uscita pochi giorni dopo 4.3 RELEASE).</para> </sect3> @@ -1505,7 +1505,7 @@ export PATH</programlisting> <para>Dipendentemente dalle lingue che vuoi installare, potrebbero essere necessari altri CD per le lingue. Qui usiamo solo DE e EN, - così da utilizzare solo il primo CD per le lingue. Come + così da utilizzare solo il primo CD per le lingue. Come piccola nota, i numeri per tutti i quattro CD EXPORT sono uguali. Tutti e tre i CD per le lingue hanno pure lo stesso numero (diversamente dalla @@ -1570,7 +1570,7 @@ export PATH</programlisting> <row> <entry>0144978</entry> - <entry>Il tuo sistema non è stato installato + <entry>Il tuo sistema non è stato installato correttamente</entry> </row> @@ -1670,9 +1670,9 @@ export PATH</programlisting> <sect2 id="hardware-requirements"> <title>Requisiti Hardware</title> - <para>La strumentazione che segue è sufficiente per + <para>La strumentazione che segue è sufficiente per l'installazione di un sistema <application>&sap.r3;</application>. Per - un uso in produzione, è necessario un dimensionamento più + un uso in produzione, è necessario un dimensionamento più preciso:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -1716,20 +1716,20 @@ export PATH</programlisting> </informaltable> <para>Per l'uso in produzione si raccomandano processori &xeon;, - con una grande cache, dischi ad accesso ad alta velocità (SCSI, + con una grande cache, dischi ad accesso ad alta velocità (SCSI, controller hardware RAID), sono raccomandati USV e ECC-RAM. La grande - quantità di spazio sul disco fisso è dovuta al sistema + quantità di spazio sul disco fisso è dovuta al sistema IDES preconfigurato, che, durante l'installazione, crea 27 GB di - file per il database. Questo spazio è sufficiente per sistemi + file per il database. Questo spazio è sufficiente per sistemi in produzione e per i dati delle applicazioni iniziali.</para> <sect3 id="hardware-46b"> <title>&sap.r3; 4.6B, &oracle; 8.0.5</title> - <para>È stato usato il seguente hardware in disuso: + <para>È stato usato il seguente hardware in disuso: una scheda biprocessore con 2 processori &pentium; III da 800 MHz, adattatore SCSI &adaptec; 29160 Ultra160 (per accedere - ad un unità nastro DLT da 40/80 GB e al CDROM), + ad un unità nastro DLT da 40/80 GB e al CDROM), &mylex; &acceleraid; (2 canali, firmware 6.00-1-00 con 32 MB RAM). Al controller RAID &mylex; sono attaccati due dischi fissi da 17 GB (mirrored) e quattro dischi fissi da 36 GB @@ -1739,7 +1739,7 @@ export PATH</programlisting> <sect3 id="hardware-46c"> <title>&sap.r3; 4.6C, &oracle; 8.1.7</title> - <para>Per questa installazione è stato usato un &dell; + <para>Per questa installazione è stato usato un &dell; &poweredge; 2500: una scheda biprocessore con due processori &pentium; III da 1000 MHz (256 kB di cache), 2 GB PC133 ECC SDRAM, @@ -1766,8 +1766,8 @@ export PATH</programlisting> <application>&sap.r3; 46C SR2</application>. Cambiano solo i nomi dei dispositivi, dal momento che le installazioni sono state eseguite su hardware differenti (rispettivamente <filename>/dev/da</filename> - e <filename>/dev/amr</filename>, così se si usa un AMI - &megaraid;, si vedrà <filename>/dev/amr0s1a</filename> invece + e <filename>/dev/amr</filename>, così se si usa un AMI + &megaraid;, si vedrà <filename>/dev/amr0s1a</filename> invece che <filename>/dev/da0s1a</filename>):</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -1859,15 +1859,15 @@ export PATH</programlisting> </informaltable> <para>Configura in anticipo e inizializza i due drive - logici con il software &mylex; o PERC/3 RAID. Il software può + logici con il software &mylex; o PERC/3 RAID. Il software può essere lanciato durante la fase di avvio del <acronym>BIOS</acronym>.</para> <para>Nota che il layout di questo disco differisce leggermente dalle - raccomandazioni di &sap;, giacché &sap; suggerisce di montare + raccomandazioni di &sap;, giacché &sap; suggerisce di montare le sottodirectory di <application>&oracle;</application> (e qualche altra) separatamente — abbiamo deciso di crearle come vere - sottodirectory per semplicità.</para> + sottodirectory per semplicità.</para> </sect3> <sect3 id="makeworldandnewkernel"> @@ -1901,18 +1901,18 @@ export PATH</programlisting> <sect3 id="installinglinuxdevelopment"> <title>Installazione dell'Ambiente di Sviluppo di Linux</title> - <para>È richiesto l'ambiente di sviluppo di linux, se vuoi + <para>È richiesto l'ambiente di sviluppo di linux, se vuoi installare <application>&oracle;</application> su FreeBSD secondo la <xref linkend="linuxemu-oracle"/>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/devel/linux_devtools</userinput> &prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen> - <para>L'ambiente di sviluppo di Linux è stato installato solo + <para>L'ambiente di sviluppo di Linux è stato installato solo durante l'installazione di <application>&sap.r3; 46B IDES</application>. - Non è necessario, se <application>&oracle; DB</application> - non è ricollegata sul sistema FreeBSD. Questo è il + Non è necessario, se <application>&oracle; DB</application> + non è ricollegata sul sistema FreeBSD. Questo è il caso se stai usando il tarball di <application>&oracle;</application> da un sistema Linux.</para> </sect3> @@ -1922,7 +1922,7 @@ export PATH</programlisting> <indexterm><primary>RPM</primary></indexterm> - <para>Per avviare il programma <command>R3SETUP</command>, c'è + <para>Per avviare il programma <command>R3SETUP</command>, c'è bisogno del supporto PAM. Durante la prima installazione di <application>&sap;</application> su FreeBSD 4.3-STABLE abbiamo tentato di installare PAM con tutti i pacchetti richiesti: alla fine abbiamo @@ -1939,9 +1939,9 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen> avvii l'intelligent agent, dobbiamo anche installare il paccheto Tcl di RedHat <filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> (altrimenti il ricollegamento durante l'installazione di - <application>&oracle;</application> non funzionerà). + <application>&oracle;</application> non funzionerà). Ci sono altri punti riguardanti il ricollegamento di - <application>&oracle;</application>, ma è un problema di + <application>&oracle;</application>, ma è un problema di <application>&oracle;</application> per Linux, non specifico di FreeBSD.</para> </sect3> @@ -1953,7 +1953,7 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen> <literal>linprocfs</literal> a <filename>/etc/fstab</filename>, per maggiori informazioni guarda la pagina del manuale di &man.linprocfs.5;. Un altro parametro da - impostare è <literal>kern.fallback_elf_brand=3</literal>, da + impostare è <literal>kern.fallback_elf_brand=3</literal>, da fare nel file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>.</para> </sect3> </sect2> @@ -1964,7 +1964,7 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen> <sect3 id="filesystemsandmountpoints"> <title>Creazione dei File System Necessari e dei Punti di Mount</title> - <para>Per una installazione semplice è sufficiente creare i + <para>Per una installazione semplice è sufficiente creare i seguenti file system:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -1999,9 +1999,9 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen> </tgroup> </informaltable> - <para>È necessario anche creare qualche collegamento, altrimenti - l'installer di <application>&sap;</application> si lamenterà, - perché controlla i collegamenti creati:</para> + <para>È necessario anche creare qualche collegamento, altrimenti + l'installer di <application>&sap;</application> si lamenterà, + perché controlla i collegamenti creati:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/oracle /oracle</userinput> &prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/sapmnt /sapmnt</userinput> @@ -2037,8 +2037,8 @@ ERROR 2002-03-19 16:45:36 R3LINKS_IND_IND Ins_SetupLinks:0 <literal>NIX</literal>. Per una lista completa controlla la documentazione <application>&sap;</application>). Per l'installazione di IDES abbiamo usato <literal>IDS</literal>, per - l'installazione di 4.6C SR2 <literal>PRD</literal>, poiché quel - sistema è inteso per l'uso in produzione. Abbiamo quindi i + l'installazione di 4.6C SR2 <literal>PRD</literal>, poiché quel + sistema è inteso per l'uso in produzione. Abbiamo quindi i seguenti gruppi (gli ID dei gruppi potrebbero differire, questi sono solo i valori che abbiamo usato nella nostra installazione):</para> @@ -2178,7 +2178,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting> <title>Creazione delle Directory</title> <para>Queste directory solitamente sono create come file system - separati, dipende esclusivamente dalle tue necessità. + separati, dipende esclusivamente dalle tue necessità. Noi abbiamo scelto di crearle come semplici directory, dal momento che, comunque, si trovano sullo stesso RAID 5:</para> @@ -2216,7 +2216,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting> &prompt.root; <userinput>mkdir 817_32</userinput></screen> <note> - <para>La directory <filename>client/80x_32</filename> è usata + <para>La directory <filename>client/80x_32</filename> è usata esattamente con questo nome. Non rimpiazzare la <emphasis>x</emphasis> con dei numeri o altro.</para> </note> @@ -2245,7 +2245,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting> <literal>ms</literal>). Se userai un <application>SAProuter</application> o avrai bisogno di accedere a <application>&sap;</application> OSS, hai bisogno di - <literal>99</literal>, dal momento che la porta 3299 è + <literal>99</literal>, dal momento che la porta 3299 è normalmente utilizzata per il processo <application>SAProuter</application> sul sistema target:</para> @@ -2266,11 +2266,11 @@ sapgw00s 4800/tcp # SAP Secure Gateway 4800 + Instance-Number</programlistin <para><application>&sap;</application> richiede almeno due internazionalizzazioni che non fanno parte dell'installazione standard di RedHat. &sap; offre gli RPM richiesti, scaricabili dal - loro server FTP (che è accessibile solo se sei un cliente + loro server FTP (che è accessibile solo se sei un cliente con accesso OSS). Vedi la nota 0171356 per una lista degli RPM di cui hai bisogno.</para> - <para>È pure possibile creare solamente i collegamenti + <para>È pure possibile creare solamente i collegamenti appropriati (per esempio da <emphasis>de_DE</emphasis> e <emphasis>en_US</emphasis> ), ma non lo raccomandiamo per un sistema in produzione (anche se ha funzionato con il sistema IDES senza @@ -2286,11 +2286,11 @@ en_US.ISO-8859-1</programlisting> &prompt.root; <userinput>ln -s de_DE de_DE.ISO-8859-1</userinput> &prompt.root; <userinput>ln -s en_US en_US.ISO-8859-1</userinput></screen> - <para>Se non sono presenti, ci sarà qualche problema durante + <para>Se non sono presenti, ci sarà qualche problema durante l'installazione. Se vengono ignorati (impostando <literal>STATUS</literal> dei punti con errore a <literal>OK</literal> nel file <filename>CENTRDB.R3S</filename>), - sarà impossibile autenticarsi nel sistema + sarà impossibile autenticarsi nel sistema <application>&sap;</application> senza qualche ulteriore sforzo.</para> </sect3> @@ -2325,11 +2325,11 @@ options SEMMNI=520 #number of semaphore identifiers options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <para>I valori minimi sono specificati nella documentazione fornita - con &sap;. Dal momento che non v'è alcuna descrizione per + con &sap;. Dal momento che non v'è alcuna descrizione per Linux, vedi nella sezione HP-UX (32-bit) per ulteriori informazioni. - Siccome il sistema per l'installazione di 4.6C SR2 ha più - memoria principale, il segmento condiviso può essere - più grande sia per <application>&sap;</application> che per + Siccome il sistema per l'installazione di 4.6C SR2 ha più + memoria principale, il segmento condiviso può essere + più grande sia per <application>&sap;</application> che per <application>&oracle;</application>, quindi scegli un numero maggiore di pagine di memoria condivisa.</para> @@ -2369,7 +2369,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <filename>LANG</filename> per l'installazione di 4.6C SR2. Tutti i nomi dei file sui CD montati dovrebbero essere in lettere maiuscole. In caso contrario usa l'opzione <option>-g</option> per montare, - cioè usa questi comandi:</para> + cioè usa questi comandi:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>mount_cd9660 -g /dev/cd0a /mnt</userinput> &prompt.root; <userinput>cp -R /mnt/* /oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/<replaceable>cd-name</replaceable></userinput> @@ -2392,7 +2392,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <screen>&prompt.root; <userinput>/oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/KERNEL/UNIX/INSTTOOL.SH</userinput></screen> - <para>L'installazione (4.6B) è data con un sistema di + <para>L'installazione (4.6B) è data con un sistema di dimostrazione &sap.r3; completamente personalizzato, per questo ci sono sei CD EXPORT invece che tre. A questo punto il modello <filename>CENTRDB.R3S</filename> serve per l'installazione di una @@ -2401,16 +2401,16 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> corrispondente <filename>CENTRDB.R3S</filename> dalla directory <filename class="directory">EXPORT1</filename>, altrimenti <command>R3SETUP</command> - chiederà solo tre CD EXPORT.</para> + chiederà solo tre CD EXPORT.</para> <para>La nuova distribuzione di <application>&sap; 4.6C SR2</application> viene venduta con quattro - CD EXPORT. Il file che controlla i passi dell'installazione è + CD EXPORT. Il file che controlla i passi dell'installazione è <filename>CENTRAL.R3S</filename>. Contrariamente alle versioni precedenti non ci sono modelli di installazione per una istanza centrale con o senza database. <application>&sap;</application> usa un modello diverso per l'installazione del database. Per riavviare - l'installazione in un secondo momento, è comunque sufficiente + l'installazione in un secondo momento, è comunque sufficiente riavviare con il file originale.</para> <para>Durante e dopo l'installazione, <application>&sap;</application> @@ -2421,7 +2421,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> e <username><replaceable>sid</replaceable>adm</username> (e per <username>root</username> almeno per i punti eseguiti come - <username>root</username>). È anche possibile modificare i file + <username>root</username>). È anche possibile modificare i file <filename>.profile</filename> e <filename>.login</filename> installati di entrambi gli utenti creati durante l'installazione di <application>&sap;</application>.</para> @@ -2704,15 +2704,15 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> </informaltable> <para>Se non hai copiato i CD in posizioni diverse, l'installer di - <application>&sap;</application> non può tyrovare i CD + <application>&sap;</application> non può tyrovare i CD necessari (identificati dal file <filename>LABEL.ASC</filename> - sul CD) e quindi ti chiederà di inserire e montare il CD + sul CD) e quindi ti chiederà di inserire e montare il CD e di confermare o di inserire il path al mount.</para> <para><filename>CENTRDB.R3S</filename> potrebbe non essere scevro di errori. Nel nostro caso, ha richiesto il CD EXPORT4 un'altra volta ma indicando la chiave corretta (6_LOCATION, quindi 7_LOCATION, - ecc.), così bisogna continuare ad inserire i valori + ecc.), così bisogna continuare ad inserire i valori corretti.</para> <para>A parte alcuni problemi sopra menzionati, ogni cosa dovrebbe @@ -2945,10 +2945,10 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <command>orainst</command></title> <para>Se bisogna usare <application>&oracle; 8.0.5</application>, - sono richeste alcune librerie in più per un ricollegamento - funzionante, perché <application>&oracle; 8.0.5</application> - è stata collegata con una vecchia glibc (RedHat 6.0), anche - se RedHat 6.1 già usa una nuova glibc. Per questo devi + sono richeste alcune librerie in più per un ricollegamento + funzionante, perché <application>&oracle; 8.0.5</application> + è stata collegata con una vecchia glibc (RedHat 6.0), anche + se RedHat 6.1 già usa una nuova glibc. Per questo devi installare i seguenti pacchetti per essere sicuro che il collegamento funzioni:</para> @@ -2967,10 +2967,10 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <para>Per compilare l'intelligent agent, bisogna installare il pacchetto Tcl di RedHat. Se non puoi recuperare <filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>, dovrebbe funzionare - uno più nuovo come + uno più nuovo come <filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> da RedHat 6.1.</para> - <para>A parte il ricollegamento, l'installazione è + <para>A parte il ricollegamento, l'installazione è diretta:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>su - oraids</userinput> @@ -2981,8 +2981,8 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> &prompt.root; <userinput>./orainst</userinput></screen> <para>Conferma tutti i comandi con <keycap>Enter</keycap> fino a che - il software non è installato, a parte il - <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis>, che non è + il software non è installato, a parte il + <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis>, che non è disponibile per Linux. <application>&oracle;</application>, quindi, si ricolleghi con <command>i386-glibc20-linux-gcc</command> invece dei disponibili <command>gcc</command>, @@ -3001,14 +3001,14 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <title>Installzione della Distribuzione &oracle; 8.0.5 Pre-production per Linux (Kernel 2.0.33)</title> - <para>Questa installazione è piuttosto semplice. Monta il CD e - avvia l'installer. Ti chiederà l'ubicazione della directory - home di &oracle; e vi copierà i file. Noi, comunque, Non - abbiamo cancellato ciò che è rimasto dei precedenti + <para>Questa installazione è piuttosto semplice. Monta il CD e + avvia l'installer. Ti chiederà l'ubicazione della directory + home di &oracle; e vi copierà i file. Noi, comunque, Non + abbiamo cancellato ciò che è rimasto dei precedenti tentativi di installazione del RDBMS.</para> <para>Subito dopo, il database <application>&oracle;</application> - può essere lanciato senza problemi.</para> + può essere lanciato senza problemi.</para> </sect3> </sect2> @@ -3037,16 +3037,16 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <sect3 id="databaseload"> <title>Caricamento del Database</title> - <para>Dopo di ciò, <command>R3SETUP</command> può + <para>Dopo di ciò, <command>R3SETUP</command> può essere riavviato o continuato (a seconda che se ne sia usciti o no). <command>R3SETUP</command>, quindi, crea le tabelle e carica i dati nel database con <command>R3load</command> (per 46B IDES, da EXPORT1 a EXPORT6, per 46C da DISK1 a DISK4).</para> - <para>Quando il caricamento del database è finito (potrebbe + <para>Quando il caricamento del database è finito (potrebbe richiedere qualche ora), vengono richieste alcune password. Per installazioni di prova, si possono usare le ben note - password di default (usane di diverse se la sicurezza è un + password di default (usane di diverse se la sicurezza è un problema!):</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -3115,7 +3115,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <screen>&prompt.user; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen> <para>Altrimenti potresti incorrere nell'errore - <errorcode>ORA-12546</errorcode> poiché i socket non hanno i + <errorcode>ORA-12546</errorcode> poiché i socket non hanno i permessi giusti. Vedi la nota di &sap; 072984.</para> </sect3> @@ -3124,13 +3124,13 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <para>Se pensi di importare le lingue non-Latin-1 nel sistema <application>&sap;</application>, devi aggiornare le tabelle Multi - National Language Support. Questo è descritto nelle note di + National Language Support. Questo è descritto nelle note di &sap; OSS 15023 e 45619. Altrimenti puoi saltare questa domanda durante l'installazione di <application>&sap;</application>.</para> <note> - <para>Se non hai bisogno del MNLS, è comunque necessario - controllare la tabella TCPDB e inizializzarla se ancora non è + <para>Se non hai bisogno del MNLS, è comunque necessario + controllare la tabella TCPDB e inizializzarla se ancora non è stato fatto. Per maggiori informazioni, vedi le note di &sap; 0015023 e 0045619.</para> </note> @@ -3144,8 +3144,8 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <title>Richiesta della Chiave di Licenza di &sap.r3;</title> <para>Devi richiedere la tua chiave di licenza per - <application>&sap.r3;</application>. È necessaria, - dal momento che la licenza temporanea che è stata usata durante + <application>&sap.r3;</application>. È necessaria, + dal momento che la licenza temporanea che è stata usata durante l'installazione era valida solo per quattro settimane. Prima di tutto recupera la chiave hardware. Autenticati come utente <username>idsadm</username> e lancia @@ -3155,7 +3155,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting> <para>Lanciando <command>saplicense</command> senza paramentri, viene restituita una lista di opzioni. Quando si riceve la chiave di - licenza, può essere installata usando:</para> + licenza, può essere installata usando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/sapmnt/IDS/exe/saplicense -install</userinput></screen> @@ -3253,35 +3253,35 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> <para>Spiegazioni:</para> <para><varname>compress</varname>: Il nastro che usiamo - è un HP DLT1 che ha compressione hardware .</para> + è un HP DLT1 che ha compressione hardware .</para> <para><varname>archive_function</varname>: Questa definisce il comportamento normale per salvare i log dell'archivio di &oracle;: - i nuovi file di log sono salvati sul nastro, quelli già + i nuovi file di log sono salvati sul nastro, quelli già salvati sono salvati ancora e poi cancellati. Questo previene molti problemi se devi recuperare il database e uno dei nastri d'archivio - si è rovinato.</para> + si è rovinato.</para> <para><varname>cpio_flags</varname>: Di default si usa <option>-B</option> che imposta la dimensione dei blocchi a 5120 Bytes. Per i nastri DLT, HP raccomanda una dimensione dei blocchi di almeno 32 K, per cui abbiamo usato <option>--block-size=128</option> per 64 K. - <option>--format=newc</option> è necessaria perché + <option>--format=newc</option> è necessaria perché abbiamo un numero di inode maggiore di 65535. L'ultima opzione - <option>--quiet</option> è necessaria perché altrimenti + <option>--quiet</option> è necessaria perché altrimenti <command>brbackup</command> si lamenta non appena <command>cpio</command> restituisce il numero di blocchi salvato.</para> <para><varname>cpio_in_flags</varname>: Etichetta necessaria - per caricare i dati dal nastro. Il formato è riconosciuto + per caricare i dati dal nastro. Il formato è riconosciuto automaticamente.</para> <para><varname>tape_size</varname>: Solitamente questo indica - la capacità di archiviazione del nastro. Per ragioni di - sicurezza (usiamo la compressione hardware), il valore è - leggermente più bassp del valore reale.</para> + la capacità di archiviazione del nastro. Per ragioni di + sicurezza (usiamo la compressione hardware), il valore è + leggermente più bassp del valore reale.</para> <para><varname>tape_address</varname>: Il dispositivo non riavvolgibile da usare con <command>cpio</command>.</para> @@ -3399,7 +3399,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> <note> <para>Con i parametri descritti, su un sistema con 1 gigabyte - di memoria, si troverà un consumo di memoria simile a:</para> + di memoria, si troverà un consumo di memoria simile a:</para> <programlisting>Mem: 547M Active, 305M Inact, 109M Wired, 40M Cache, 112M Buf, 3492K Free</programlisting> </note> @@ -3417,7 +3417,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> Se hai guardato al file di log corrispondente e corretto l'errore, devi riavviare <command>R3SETUP</command>, solitamente selezionando REPEAT come opzione per l'ultimo passo - per cui <command>R3SETUP</command> si è lamentato.</para> + per cui <command>R3SETUP</command> si è lamentato.</para> <para>Per riavviare <command>R3SETUP</command>, avvialo con il corrispondente file <filename>R3S</filename>:</para> @@ -3435,7 +3435,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> <note> <para>In alcuni punti, <command>R3SETUP</command> assume che sia il database che i processi di <application>&sap;</application> - stiano girando (come fossero passi già completati). + stiano girando (come fossero passi già completati). Se dovessero accadere errori e, per esempio, il database non fosse avviato, dovresti avviare sia il database che <application>&sap;</application> a mano, dopo aver corretto gli @@ -3444,7 +3444,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting> <para>Non dimenticarti di avviare ancora il listener di <application>&oracle;</application> (come <username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> con - <command>umask 0; lsnrctl start</command>) se è stato fermato + <command>umask 0; lsnrctl start</command>) se è stato fermato (per esempio a causa di un reboot necessario del sistema).</para> </note> </sect3> @@ -3470,7 +3470,7 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting> <title>OSUSERDBSID_IND_ORA Durante <command>R3SETUP</command></title> <para><command>R3SETUP</command> potrebbe anche lamentarsi a questo - punto. L'errore, qui, è simile a quello nella fase + punto. L'errore, qui, è simile a quello nella fase OSUSERSIDADM_IND_ORA. Modifica il file modello <command>R3SETUP</command> usato allora (<filename>CENTRDB.R3S</filename> @@ -3491,9 +3491,9 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting> <para>Non hai deselezionato <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis> prima di cominciare - l'installazione. Questo è contrassegnato per l'installazine - anche se l'opzione non è disponibile per Linux. Deseleziona - questo prodotto nel menù di installazione di + l'installazione. Questo è contrassegnato per l'installazine + anche se l'opzione non è disponibile per Linux. Deseleziona + questo prodotto nel menù di installazione di <application>&oracle;</application> e riavvia l'installazione.</para> </sect3> @@ -3508,11 +3508,11 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting> tu abbia ignorato tutti i relativi errori ed impostato lo <literal>STATUS</literal> corrispondente da <literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (in <filename>CENTRDB.R3S</filename>) - ogni volta che <command>R3SETUP</command> si è lamentato e + ogni volta che <command>R3SETUP</command> si è lamentato e riavviato <command>R3SETUP</command>, il sistema - <application>&sap;</application> non sarà configurato + <application>&sap;</application> non sarà configurato correttamente e non sarai in grado di connetterti al sistema tramite - una <application>SAPgui</application>, anche se il sistema può + una <application>SAPgui</application>, anche se il sistema può essere avviato. Provando a connetterci con la vecchia <application>SAPgui</application> abbiamo avuto questi messaggi:</para> @@ -3526,9 +3526,9 @@ Sat May 5 14:23:22 2001 *** ERROR => no socket operation allowed [trxio.c 3363] Speicherzugriffsfehler</programlisting> - <para>Questo comportamento è imputabile a - <application>&sap.r3;</application> che non è in grado di - assegnare correttamente una internazionalizzazione e che non è ben + <para>Questo comportamento è imputabile a + <application>&sap.r3;</application> che non è in grado di + assegnare correttamente una internazionalizzazione e che non è ben configurato (definizioni mancanti in alcune tabelle del database). Per essere in grado di connettersi a <application>&sap;</application>, aggiungi queste definizioni nel file <filename>DEFAULT.PFL</filename> @@ -3544,13 +3544,13 @@ rscp/TCP0B = TCP0B</programlisting> Dopo aver corretto le impostazioni del paese (e aver fornito le internazionalizzazioni esatte), queste definizioni possono essere riomsse da <filename>DEFAULT.PFL</filename> e il sistema - <application>&sap;</application> può essere riavviato.</para> + <application>&sap;</application> può essere riavviato.</para> </sect3> <sect3 id="ora-00001"> <title><errorcode>ORA-00001</errorcode></title> - <para>Questo errore è accaduto solo con + <para>Questo errore è accaduto solo con <application>&oracle; 8.1.7</application> su FreeBSD. La ragione era che il database <application>&oracle;</application> non poteva inizializzarsi correttamente e andava in crash, lasciando @@ -3566,13 +3566,13 @@ rscp/TCP0B = TCP0B</programlisting> <title><errorcode>ORA-00445</errorcode> (Background Process PMON Did Not Start)</title> - <para>Questo errore è accaduto con <application>&oracle; - 8.1.7</application>. Viene riportato se il database è avviato + <para>Questo errore è accaduto con <application>&oracle; + 8.1.7</application>. Viene riportato se il database è avviato con il solito script <command>startsap</command> (per esempio <command>startsap_majestix_00</command>) come utente <username>prdadm</username>.</para> - <para>Un modo per aggirarlo è lanciare il database come utente + <para>Un modo per aggirarlo è lanciare il database come utente <username>oraprd</username>, con <command>svrmgrl</command>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>svrmgrl</userinput> @@ -3592,16 +3592,16 @@ SVRMGR> <userinput>exit</userinput></screen> <screen>&prompt.root; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen> <para>Altrimenti potresti ottenere <errorcode>ORA-12546</errorcode> - poiché i socket non hanno i permessi corretti. Vedi la nota + poiché i socket non hanno i permessi corretti. Vedi la nota di &sap; 0072984.</para> </sect3> <sect3 id="ora-27102"> <title><errorcode>ORA-27102</errorcode> (Out of Memory)</title> - <para>Questo errore è accaduto mentre tentavamo di usare i valori + <para>Questo errore è accaduto mentre tentavamo di usare i valori per <literal>MAXDSIZ</literal>e <literal>DFLDSIZ</literal> maggiori di - 1 GB (1024x1024x1024). In più ci siamo ritrovati + 1 GB (1024x1024x1024). In più ci siamo ritrovati <errorname>Linux Error 12: Cannot allocate memory</errorname>.</para> </sect3> @@ -3652,7 +3652,7 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen> precedenza. In questo caso, controlla nei file di log e correggi il vero problema.</para> - <para>Se dopo aver guardato nei log questo errore è + <para>Se dopo aver guardato nei log questo errore è effettivamente quello corretto (controlla le note di &sap;), puoi impostare lo <literal>STATUS</literal> dei punti sbagliati da <literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file @@ -3672,7 +3672,7 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen> nei file di log che questo errore non sia causato da qualche problema precedente.</para> - <para>Se puoi confermare ciò che dice la nota 0162266 di &sap;, + <para>Se puoi confermare ciò che dice la nota 0162266 di &sap;, imposta lo <literal>STATUS</literal> del punto errato da <literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file <filename>CENTRDB.R3S</filename>) e riavvia @@ -3685,18 +3685,18 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen> <title><errorcode>sigaction sig31: File size limit exceeded</errorcode></title> - <para>Questo errore è avvenuto all'avvio dei processi + <para>Questo errore è avvenuto all'avvio dei processi <application>&sap;</application> <emphasis>disp+work</emphasis>. Se si sta avviando <application>&sap;</application> con lo script <command>startsap</command>, i sottoprocessi avviati si staccano e fanno il lavoro sporco di avviare tutti gli altri processi <application>&sap;</application>. Come risultato, lo script stesso - non noterà se qualcosa sia andato storto.</para> + non noterà se qualcosa sia andato storto.</para> <para>Per controllare se i processi <application>&sap;</application> non sono partiti correttamente, dai un'occhiata al loro stato con <command>ps ax | grep <replaceable>SID</replaceable></command>, - che ti darà una lista di tutti i processi + che ti darà una lista di tutti i processi <application>&oracle;</application> e <application>&sap;</application>. Se ti sembra che qualche processo manchi o se non puoi connetterti al @@ -3706,10 +3706,10 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen> I file in cui guardare sono <filename>dev_ms</filename> e <filename>dev_disp</filename>.</para> - <para>Il segnale 31 avviene qui se la quantità di memoria + <para>Il segnale 31 avviene qui se la quantità di memoria condivisa utilizzata da <application>&oracle;</application> e <application>&sap;</application> supera quella definita nel file di - configurazione del kernel e può essere risolto usando un valore + configurazione del kernel e può essere risolto usando un valore maggiore:</para> <programlisting># larger value for 46C production systems: @@ -3725,9 +3725,9 @@ options SHMMAXPGS=393216 <command>saposcol</command> (versione 4.6D). Il sistema <application>&sap;</application> usa <command>saposcol</command> per raccogliere dati a proposito delle - prestazioni del sistema. Questo programma non è necessario per - usare il sistema <application>&sap;</application>, quindi può - essere considerato un problema minore. La versione più + prestazioni del sistema. Questo programma non è necessario per + usare il sistema <application>&sap;</application>, quindi può + essere considerato un problema minore. La versione più vecchia (4.6B) funziona, ma non raccoglie tutti i dati (molte chiamate ritorneranno 0, per esempio l'utilizzo della CPU).</para> </sect3> @@ -3737,9 +3737,9 @@ options SHMMAXPGS=393216 <sect1 id="linuxemu-advanced"> <title>Argomenti Avanzati</title> - <para>Se sei curioso di come funziona la compatibilità con i binari - di Linux, questa è la sezione da leggere. Molto di ciò - che segue è basato pesantemente su una email scritta a &a.chat + <para>Se sei curioso di come funziona la compatibilità con i binari + di Linux, questa è la sezione da leggere. Molto di ciò + che segue è basato pesantemente su una email scritta a &a.chat da Terry Lambert <email>tlambert@primenet.com</email> (ID del messaggio: <literal><199906020108.SAA07001@usr09.primenet.com></literal>).</para> @@ -3754,7 +3754,7 @@ options SHMMAXPGS=393216 esecuzione</quote>. Questo ` un cuneo nella chiamata di sistema &man.execve.2;.</para> - <para>Cosa succede è che FreeBSD ha una lista di loader, + <para>Cosa succede è che FreeBSD ha una lista di loader, piuttosto che un singolo loader con un ritorno nel loader <literal>#!</literal>, per lanciare qualunque inteprete o script della shell.</para> @@ -3771,12 +3771,12 @@ options SHMMAXPGS=393216 <para>L'assunzione era un default, <quote>qualunque fosse la shell</quote>.</para> - <para>Più tardi, è stato fatto un hack per &man.sh.1; per + <para>Più tardi, è stato fatto un hack per &man.sh.1; per esaminare i primi due caratteri. Se erano <literal>:\n</literal>, allora invocava la shell &man.csh.1; (crediamo sia stata SCO a fare per prima questo hack).</para> - <para>Ciò che ora fa FreeBSD è scorrere una lista di + <para>Ciò che ora fa FreeBSD è scorrere una lista di loader, con un loader <literal>#!</literal> generico che riconosce gli interpreti dai caratteri che seguono lo spazio successivo vicino alla fine, seguito da un ritorno a <filename>/bin/sh</filename>.</para> @@ -3792,7 +3792,7 @@ options SHMMAXPGS=393216 <para>Il loader di ELF cerca un <emphasis>marchio</emphasis> specializzato, che ` una sezione di commento nell'immagine ELF e - che non è presente sui binari ELF SVR4/&solaris;.</para> + che non è presente sui binari ELF SVR4/&solaris;.</para> <para>I binari di Linux, per funzionare, devono essere <emphasis>marchiati</emphasis> come tipo <literal>Linux</literal> @@ -3800,7 +3800,7 @@ options SHMMAXPGS=393216 <screen>&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux file</userinput></screen> - <para>Quando viene fatto questo, il loader ELF vedrà il marchio + <para>Quando viene fatto questo, il loader ELF vedrà il marchio di <literal>Linux</literal> sul file.</para> <indexterm> @@ -3815,7 +3815,7 @@ options SHMMAXPGS=393216 puntatore (in un sistema &unix; tradizionale questo sarebbe l'array di strutture <literal>sysent[]</literal>, contentente le chiamate di sistema). - In aggiunta;, il processo è etichettato per un trattamento + In aggiunta;, il processo è etichettato per un trattamento speciale del vettore trappola per il codice del segnale di lancio, e molti altri (minori) aggiustamenti che sono gestiti dal modulo Linux del kernel.</para> @@ -3824,15 +3824,15 @@ options SHMMAXPGS=393216 altre cose, una lista di valori <literal>sysent[]</literal> i cui indirizzi risiedono nel modulo del kernel.</para> - <para>Quando una chiamata di sistema è fatta dal binario di + <para>Quando una chiamata di sistema è fatta dal binario di Linux, il codice trappola derefereizia il puntatore alla funzione della chiamata di sistema dalla struttura <literal>proc</literal>, e prende i punti di ingresso delle chiamate di sistema di Linux, non di FreeBSD.</para> - <para>In più, la modalità Linux + <para>In più, la modalità Linux <emphasis>ridefinisce la root</emphasis> dinamicamente; questo, in - effetti, è quello che fa l'opzione <option>union</option> al + effetti, è quello che fa l'opzione <option>union</option> al montaggio del file system (<emphasis>non</emphasis> il tipo di file system <literal>unionfs</literal>!). Un tentativo viene prima fatto per cercare il file nella directory @@ -3841,7 +3841,7 @@ options SHMMAXPGS=393216 nella directory <filename>/<replaceable>original-path</replaceable></filename>. Questo assicura che possano funzionare i binari che per richiedono altri - binari (p.e., la toolchain di Linux può funzionare tutta sotto il + binari (p.e., la toolchain di Linux può funzionare tutta sotto il supporto ABI di Linux). Questo significa anche che i binari di Linux possono caricare ed eseguire binari di FreeBSD, se non sono presenti i corrispondenti binari di Linux, e che puoi mettere un comando @@ -3850,13 +3850,13 @@ options SHMMAXPGS=393216 sicuro che i binari di Linux non possano capire che non stanno girando sotto Linux.</para> - <para>In effeti c'è un kernel Linux nel kernel FreeBSD; + <para>In effeti c'è un kernel Linux nel kernel FreeBSD; le varie funzioni sottostanti che implementano tutti i servizi forniti dal kernel sono identiche sia nelle definizioni delle tabelle delle chiamate di sistema di FreeBSD che di Linux: le operazioni sul file system, le operazioni nella memoria virtuale, la consegna dei segnali, le IPC - System V, ecc… L'unica differenza è che i binari di + System V, ecc… L'unica differenza è che i binari di FreeBSD prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di FreeBSD, e i binari di Linux prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di Linux (molti dei vecchi SO hanno solo le loro funzioni @@ -3866,25 +3866,25 @@ options SHMMAXPGS=393216 dinamicamente nella struttura <literal>proc</literal> del processo che fa la chiamata).</para> - <para>Qual è la ABI nativa per FreeBSD? Non importa. - Essenzialmente l'unica differenza è che (attualmente: questo + <para>Qual è la ABI nativa per FreeBSD? Non importa. + Essenzialmente l'unica differenza è che (attualmente: questo potrebbe facilmente essere cambiato in distribuzioni future, e - probabilmente sarà fatto) le funzioni <emphasis>colla</emphasis> + probabilmente sarà fatto) le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di FreeBSD sono collegate staticamente nel kernel, e le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di Linux possono essere collegate - staticamente o vi si può accedere attraverso un modulo del + staticamente o vi si può accedere attraverso un modulo del kernel.</para> - <para>Si, ma è davvero emulazione? No. è - implementazione delle ABI, non emulazione. Non è + <para>Si, ma è davvero emulazione? No. è + implementazione delle ABI, non emulazione. Non è coinvolto nessun emulatore (o simulatore, per evitare la prossima domanda).</para> - <para>Allora perché talvolta viene chiamata + <para>Allora perché talvolta viene chiamata <quote>emulazione Linux</quote>? Per rendere difficile vendere FreeBSD! - Seriamente, è perché l'implementazione storica è + Seriamente, è perché l'implementazione storica è stata fatta in un momento in cui non c'era altro termine per descrivere - ciò che stava succedendo; dire che FreeBSD lanciava i binari di + ciò che stava succedendo; dire che FreeBSD lanciava i binari di Linux non era vero, se non compilavi il codice o caricavi un modulo, e c'era bisogno di un termine per descrivere cosa veniva caricato— da qui <quote>l'emulatore Linux</quote>.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml index a17b65d648..51793cd236 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml @@ -37,12 +37,12 @@ <indexterm><primary>email</primary></indexterm> <para>La <quote>Posta Elettronica</quote>, meglio conosciuta come email, - è una delle forme di comunicazione maggiormente utilizzate + è una delle forme di comunicazione maggiormente utilizzate tutt'oggi. Questo capitolo fornisce un'introduzione di base per eseguire un server di posta su &os;, come pure un'introduzione per inviare - e ricevere la posta elettronica usando &os;; comunque, questo non è + e ricevere la posta elettronica usando &os;; comunque, questo non è un riferimento completo e infatti molte considerazioni importanti sono - omesse. Per coprire questo argomento in modo più completo, si + omesse. Per coprire questo argomento in modo più completo, si rimanda il lettore alla moltitudine di eccellenti libri elencati nell'<xref linkend="bibliography"/>.</para> @@ -75,7 +75,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>Come risolvere i problemi più frequenti legati al + <para>Come risolvere i problemi più frequenti legati al server di posta.</para> </listitem> @@ -156,7 +156,7 @@ <application>elm</application>, e <application>mail</application>, e programmi con un'interfaccia grafica (<acronym>GUI</acronym>) quali <application>balsa</application>, <application>xfmail</application> - per citarne alcuni, e qualcosa di più <quote>raffinato</quote> + per citarne alcuni, e qualcosa di più <quote>raffinato</quote> simile a un browser WWW. Questi programmi semplicemente fanno passare le transazioni email alla <link linkend="mail-host"><quote>macchina server di posta</quote></link> locale, chiamando uno dei @@ -213,7 +213,7 @@ <warning> <para>Vecchie versioni di <application>sendmail</application> contengono alcuni seri problemi di sicurezza che possono dare la - possibilità ad un attaccante di guadagnarsi un accesso locale + possibilità ad un attaccante di guadagnarsi un accesso locale e/o remote sulla tua macchina. Assicurati di eseguire una versione aggiornata per evitare questi problemi. In alternativa, installa un altro <acronym>MTA</acronym> dalla <link linkend="ports">&os; @@ -227,19 +227,19 @@ <para>Il <acronym>DNS</acronym> (Domain Name System) e il suo demone <command>named</command> giocano un ruolo fondamentale nella consegna della posta. Per consegnare la posta dal tuo host a un altro, il - programma server cercherà l'host remoto nel DNS per determinare - la macchina server che riceverà la posta per il destinatario. + programma server cercherà l'host remoto nel DNS per determinare + la macchina server che riceverà la posta per il destinatario. Lo stesso processo avviene quando un host remoto invia dei messaggi di posta alla tua macchina server di posta.</para> <indexterm><primary>record MX</primary></indexterm> - <para>Il <acronym>DNS</acronym> è responsabile della corrispondenza + <para>Il <acronym>DNS</acronym> è responsabile della corrispondenza tra nomi host ed indirizzi IP, e memorizza anche informazioni specifiche per la consegna della posta, informazioni conosciute come record MX. Il record MX (Mail eXchanger) specifica quale/i host dovranno ricevere la posta per un particolare dominio. Se non hai un record MX per il tuo - nome host o per il tuo dominio, la posta sarà consegnata + nome host o per il tuo dominio, la posta sarà consegnata direttamente al tuo host a condizione di avere un record A che mappa il tuo nome host al tuo indirizzo IP.</para> @@ -259,14 +259,14 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> </indexterm> <para>La ricezione della posta per il tuo dominio viene gestita dalla - macchina server di posta. Questa raccoglierà la posta - indirizzata al tuo dominio e la salverà nel formato + macchina server di posta. Questa raccoglierà la posta + indirizzata al tuo dominio e la salverà nel formato <filename>mbox</filename> (metodo per la memorizzazione della posta di default) o Maildir, a seconda delle tua configurazione. Una volta - memorizzata, la posta può essere sia letta in modo locale usando + memorizzata, la posta può essere sia letta in modo locale usando applicazioni come &man.mail.1; o <application>mutt</application>, sia prelevata in modo remoto usando protocolli come <acronym>POP</acronym> - e <acronym>IMAP</acronym>. Ciò significa che se vuoi solo + e <acronym>IMAP</acronym>. Ciò significa che se vuoi solo leggere la posta localmente, non hai bisogno di installare un server <acronym>POP</acronym> o <acronym>IMAP</acronym>.</para> @@ -280,15 +280,15 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <para>Per accedere a caselle di posta in modo remoto, devi avere l'accesso a un server <acronym>POP</acronym> o <acronym>IMAP</acronym>. Questi protocolli permettono agli utenti - di collegarsi con facilità alle loro caselle di posta da - locazioni remote. Benchè sia <acronym>POP</acronym> che + di collegarsi con facilità alle loro caselle di posta da + locazioni remote. Benchè sia <acronym>POP</acronym> che <acronym>IMAP</acronym> permettono agli utenti di accedere alle caselle di posta in modo remoto, <acronym>IMAP</acronym> offre alcuni vantaggi, alcuni dei quali sono:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para><acronym>IMAP</acronym> può memorizzare e prelevare + <para><acronym>IMAP</acronym> può memorizzare e prelevare i messaggi di posta su un server remoto.</para> </listitem> @@ -298,10 +298,10 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> </listitem> <listitem> - <para><acronym>IMAP</acronym> può essere estremamente utile - con connessioni lente poichè permette agli utenti di + <para><acronym>IMAP</acronym> può essere estremamente utile + con connessioni lente poichè permette agli utenti di prelevare la struttura dei messaggi senza scaricarli - completamente; può inoltre realizzare compiti come la + completamente; può inoltre realizzare compiti come la ricerca su un server al fine di minimizzare il trasferimento dei dati tra client e server.</para> </listitem> @@ -314,7 +314,7 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <step> <para>Scegli un server <acronym>IMAP</acronym> o <acronym>POP</acronym> che meglio soddisfa le tue - necessità. I seguenti server <acronym>POP</acronym> e + necessità. I seguenti server <acronym>POP</acronym> e <acronym>IMAP</acronym> sono ben noti e si prestano come degli ottimi esempi:</para> @@ -353,10 +353,10 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <warning> <para>Nota che sia <acronym>POP</acronym> che <acronym>IMAP</acronym> trasmettono informazioni, inclusi il nome utente e la password in - chiaro. Ciò significa che se vuoi mettere al sicuro la + chiaro. Ciò significa che se vuoi mettere al sicuro la trasmissione di informazioni su questi protocolli, potresti considerare di effettuare tunnel di sessioni con &man.ssh.1;. - La creazione di tunnel di sessioni è descritta nella + La creazione di tunnel di sessioni è descritta nella <xref linkend="security-ssh-tunneling"/>.</para> </warning> </sect3> @@ -364,9 +364,9 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <sect3 id="local"> <title>Accesso alle caselle di posta locali</title> - <para>Si può accedere localmente alla casella di posta + <para>Si può accedere localmente alla casella di posta utilizzando un <acronym>MUA</acronym> sul server nel quale risiede la - casella di posta. Questo può essere fatto usando applicazioni + casella di posta. Questo può essere fatto usando applicazioni come <application>mutt</application> o &man.mail.1;.</para> </sect3> </sect2> @@ -376,8 +376,8 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <indexterm><primary>macchina server di posta</primary></indexterm> - <para>La macchina server di posta è il nome del server - che è responsabile della consegna e del ricevimento della posta + <para>La macchina server di posta è il nome del server + che è responsabile della consegna e del ricevimento della posta per il tuo host, ed eventualmente per la tua rete.</para> </sect2> </sect1> @@ -401,11 +401,11 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <primary><application>sendmail</application></primary> </indexterm> - <para>&man.sendmail.8; è il Mail Transfer Agent (MTA) di default su - FreeBSD. Il compito di <application>sendmail</application> è di + <para>&man.sendmail.8; è il Mail Transfer Agent (MTA) di default su + FreeBSD. Il compito di <application>sendmail</application> è di accettare posta dai Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>), e consegnarla al server di posta appropriato come definito nel suo file di - configurazione. Inoltre <application>sendmail</application> può + configurazione. Inoltre <application>sendmail</application> può accettare connessioni via rete e consegnare i messaggi a caselle di posta locali o ad un altro programma.</para> @@ -502,7 +502,7 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen> <option>REJECT</option>, <option>RELAY</option> o possono semplicemente essere passati alla procedura di gestione degli errori di <application>sendmail</application> con un preciso errore. Gli host - che sono definiti <option>OK</option>, che è il valore di + che sono definiti <option>OK</option>, che è il valore di default, possono spedire posta a questo host sempre che la destinazione finale della posta sia la macchina locale. Gli host che sono definiti <option>REJECT</option> vengono rifiutati per qualsiasi connessione di @@ -531,9 +531,9 @@ okay.cyberspammer.com OK rifiuta la posta da un host specifico su Internet, <hostid>altra.sorgente.di.spam</hostid>. Il quarto esempio accetta connessioni di posta da un host, <hostid - role="fqdn">okay.cyberspammer.com</hostid>, che è più + role="fqdn">okay.cyberspammer.com</hostid>, che è più preciso rispetto a <hostid role="domainname">cyberspammer.com</hostid> - della prima linea. Le corrispondenze più precise sovrascrivono + della prima linea. Le corrispondenze più precise sovrascrivono quelle meno precise. L'ultimo esempio permette il relay della posta elettronica agli host che hanno un indirizzo IP che inizia con <hostid>128.32</hostid>. Questi host possono spedire messaggi destinati @@ -560,18 +560,18 @@ bit.bucket: /dev/null procmail: "|/usr/local/bin/procmail"</programlisting> </example> - <para>Il formato del file è semplice: il nome della casella di + <para>Il formato del file è semplice: il nome della casella di posta che si trova a sinistra dei due punti viene espanso negli elementi posti a destra dei due punti. Il primo esempio semplicemente espande la casella di posta <username>root</username> nella casella di posta - <username>utentelocale</username>, che è di nuovo ricercata + <username>utentelocale</username>, che è di nuovo ricercata nel database degli alias. Se non viene trovata, allora il messaggio viene consegnato all'utente locale <username>utentelocale</username>. L'esempio successivo mostra una mailing list. La posta indirizzata alla casella di posta <username>ftp-bugs</username> viene espansa nelle tre caselle di posta locali <username>joe</username>, <username>eric</username>, e <username>paul</username>. Nota che una - casella di posta remota può essere specificata come + casella di posta remota può essere specificata come <email>user@example.com</email>. Il terzo esempio mostra come scrivere la posta su un file, in questo caso <filename>/dev/null</filename>. L'ultimo esempio mostra come mandare @@ -586,7 +586,7 @@ procmail: "|/usr/local/bin/procmail"</programlisting> <sect2> <title><filename>/etc/mail/local-host-names</filename></title> - <para>Questo file è una lista di nomi host che &man.sendmail.8; + <para>Questo file è una lista di nomi host che &man.sendmail.8; accetta come se fossero l'host locale. Metti i domini o gli host per i quali <application>sendmail</application> deve ricevere posta. Per esempio, se questo server di posta dovesse essere in grado di @@ -612,12 +612,12 @@ mail.example.com</programlisting> inclusa ogni cosa, dalla rielaborazione degli indirizzi e-mail alla stampa del messaggio di rifiuto per i server di posta remoti. Naturalmente, avendo svariati compiti, questo file di configurazione - è alquanto complesso e i suoi dettagli vanno oltre lo scopo di + è alquanto complesso e i suoi dettagli vanno oltre lo scopo di questa sezione. Fortunatamente, questo file necessita raramente di essere modificato per server di posta standard.</para> <para>Il file di configurazione principale di - <application>sendmail</application> può essere costruito + <application>sendmail</application> può essere costruito a partire da macro &man.m4.1; che definiscono le caratteristiche e il comportamento di <application>sendmail</application>. Guarda <filename>/usr/src/contrib/sendmail/cf/README</filename> per ulteriori @@ -652,10 +652,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net di posta <username>postmaster</username> sull'host <hostid role="fqdn">noc.example.net</hostid>. Infine, se non sono state trovate corrispondenze per <hostid role="fqdn">example.com</hostid> - fino a questo punto, verrà verificata l'ultima mappatura, che + fino a questo punto, verrà verificata l'ultima mappatura, che corrisponde a tutti gli altri messaggi di posta indirizzati a qualche utente di <hostid role="domainname">example.com</hostid>. - Questo verrà mappato nella casella di posta locale + Questo verrà mappato nella casella di posta locale <username>joe</username>.</para> </sect2> </sect1> @@ -690,10 +690,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <secondary>cambiare mta</secondary> </indexterm> - <para>Come già menzionato, l'MTA (Mail Transfer Agent, agente di + <para>Come già menzionato, l'MTA (Mail Transfer Agent, agente di trasferimento della posta elettronica) installato di default su FreeBSD - è <application>sendmail</application>. Di conseguenza - <application>sendmail</application> è responsabile della tua posta + è <application>sendmail</application>. Di conseguenza + <application>sendmail</application> è responsabile della tua posta in partenza e di quella in arrivo.</para> <para>Comunque, per vari motivi, alcuni amministratori necessitano di @@ -707,20 +707,20 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <title>Installazione di un nuovo MTA</title> <para>Hai un'ampia scelta di MTA utilizzabili. Un buon punto di partenza - è la <link linkend="ports">FreeBSD Ports Collection</link> dove + è la <link linkend="ports">FreeBSD Ports Collection</link> dove puoi trovarne molti. Naturalmente sei libero di usare qualunque MTA proveniente da qualche sito, a condizione che tu riesca ad eseguirlo sotto FreeBSD.</para> <para>Inizia installando il tuo nuovo MTA. Una volta installato devi - valutare se realmente soddisfa le tue necessità, inoltre devi - avere la possibilità di configurare il tuo nuovo programma prima + valutare se realmente soddisfa le tue necessità, inoltre devi + avere la possibilità di configurare il tuo nuovo programma prima che subentri a <application>sendmail</application>. Valutato questo, devi essere sicuro che durante l'installazione del nuovo programma non ci siano stati tentativi di sovrascrivere binari di sistema come <filename>/usr/bin/sendmail</filename>. Altrimenti, il tuo nuovo - programma di posta è stato essenzialmente messo in - attività prima che tu l'abbia configurato.</para> + programma di posta è stato essenzialmente messo in + attività prima che tu l'abbia configurato.</para> <para>Per cortesia fai riferimento alla documentazione dell'MTA che hai scelto per informazioni su come configurarlo.</para> @@ -731,13 +731,13 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <para>La procedura usata per avviare <application>sendmail</application> cambia significativamente tra la 4.5-RELEASE e la 4.6-RELEASE. - Di conseguenza, la procedura usata per disabilitarlo è + Di conseguenza, la procedura usata per disabilitarlo è leggermente differente a seconda della versione di FreeBSD utilizzata.</para> <warning> <para>Se disabiliti il servizio di consegna della posta di - <application>sendmail</application> in questo modo, è + <application>sendmail</application> in questo modo, è importante che questo venga rimpiazzato con un altro sistema di consegna della posta. Se non lo farai, le funzioni di sistema come &man.periodic.8; saranno incapaci di @@ -760,10 +760,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <programlisting>sendmail_enable="NO"</programlisting> <para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>. In questo modo si - disabiliterà il servizio di ricezione della posta + disabiliterà il servizio di ricezione della posta di <application>sendmail</application>, ma se <filename>/etc/mail/mailer.conf</filename> (vedi sotto) non viene - modificato, <application>sendmail</application> verrà ancora + modificato, <application>sendmail</application> verrà ancora usato per spedire e-mail.</para> </sect3> @@ -784,8 +784,8 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net <programlisting>sendmail_enable="NO"</programlisting> <para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Comunque, se - la ricezione della posta è disabilitata, la consegna locale - funzionerà ancora. Maggiori informazioni sulle + la ricezione della posta è disabilitata, la consegna locale + funzionerà ancora. Maggiori informazioni sulle opzioni di avvio di <application>sendmail</application> sono disponibili nella pagina man di &man.rc.sendmail.8;.</para> </sect3> @@ -842,7 +842,7 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting> <programlisting>/usr/local/etc/rc.d/supermailer.sh stop</programlisting> <para>che puoi anche usare per arrestare manualmente il - server mentre il sistema è in funzione.</para> + server mentre il sistema è in funzione.</para> </sect3> <sect3> @@ -855,7 +855,7 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting> <programlisting>mta_start_script="nomefile"</programlisting> <para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>, dove - <replaceable>nomefile</replaceable> è il nome dello script + <replaceable>nomefile</replaceable> è il nome dello script che vuoi eseguire all'avvio per avviare il tuo MTA.</para> </sect3> </sect2> @@ -864,9 +864,9 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting> <title>Sostituzione di <application>sendmail</application> come programma di posta di default del sistema</title> - <para><application>sendmail</application> è così + <para><application>sendmail</application> è così onnipresente come programma standard su sistemi &unix; che alcuni - programmi lo suppongono già installato e configurato. Per questa + programmi lo suppongono già installato e configurato. Per questa ragione, molti degli altri MTA forniscono la loro compatibile implementazione dell'interfaccia a riga di comando di <application>sendmail</application>; questo agevola il loro utilizzo @@ -876,12 +876,12 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting> <para>Quindi, se usi un altro programma di posta, dovrai assicurarti che i programmi che tentano di eseguire i binari standard di <application>sendmail</application> come - <filename>/usr/bin/sendmail</filename> in realtà eseguano + <filename>/usr/bin/sendmail</filename> in realtà eseguano il programma di posta da te scelto. Fortunatamente, FreeBSD fornisce un meccanismo chiamato &man.mailwrapper.8; che fa questo lavoro per te.</para> - <para>Quando <application>sendmail</application> è operativo, + <para>Quando <application>sendmail</application> è operativo, dovresti vedere in <filename>/etc/mail/mailer.conf</filename> qualcosa di simile a questo:</para> @@ -894,7 +894,7 @@ purgestat /usr/libexec/sendmail/sendmail</programlisting> <para>Questo significa che quando uno di questi comandi (come <filename>sendmail</filename> stesso) viene eseguito, in - realtà il sistema invoca una copia di mailwrapper di nome + realtà il sistema invoca una copia di mailwrapper di nome <filename>sendmail</filename>, la quale esamina <filename>mailer.conf</filename> ed esegue <filename>/usr/libexec/sendmail/sendmail</filename>. Questo meccanismo @@ -921,9 +921,9 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting> <para>Una volta che hai configurato ogni cosa a tuo piacimento, devi terminare i processi di <application>sendmail</application> di cui non - hai più bisogno e avviare i processi appartenenti al tuo nuovo + hai più bisogno e avviare i processi appartenenti al tuo nuovo programma, oppure puoi semplicemente riavviare il sistema. Riavviando - il sistema avrai la possibilità di verificare se il sistema sia + il sistema avrai la possibilità di verificare se il sistema sia stato configurato correttamente per eseguire il tuo nuovo MTA in modo automatico all'avvio.</para> </sect2> @@ -940,12 +940,12 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting> <qandaset> <qandaentry> <question> - <para>Perché devo usare nomi di dominio completi (FQDN) per gli + <para>Perché devo usare nomi di dominio completi (FQDN) per gli host del mio dominio?</para> </question> <answer> - <para>Probabilmente ti accorgerai che l'host è effettivamente + <para>Probabilmente ti accorgerai che l'host è effettivamente in un dominio differente; per esempio, se sei in <hostid role="fqdn">foo.bar.edu</hostid> e desideri raggiungere un host chiamato <hostid>mumble</hostid> appartenente al dominio <hostid @@ -959,10 +959,10 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting> <para>Tradizionalmente, questo era permesso dai resolver BIND di BSD. Tuttavia la versione corrente di <application>BIND</application> equipaggiata con FreeBSD non - prevede più l'abbreviazione di default per nomi di dominio + prevede più l'abbreviazione di default per nomi di dominio non completi all'infuori del dominio in cui sei. Quindi l'host - <hostid>mumble</hostid> sarà giudicato come <hostid - role="fqdn">mumble.foo.bar.edu</hostid>, oppure sarà + <hostid>mumble</hostid> sarà giudicato come <hostid + role="fqdn">mumble.foo.bar.edu</hostid>, oppure sarà ricercato per il dominio radice.</para> <para>Questo differisce dal comportamento precedente, dove la ricerca @@ -992,7 +992,7 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting> </question> <answer> - <para>La risposta è contenuta nelle FAQ di + <para>La risposta è contenuta nelle FAQ di <application>sendmail</application> come segue:</para> <programlisting>Ottengo messaggi di errore, come questo: @@ -1012,7 +1012,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting> <para>Le FAQ di <application>sendmail</application> possono essere trovate su <ulink url="http://www.sendmail.org/faq/"></ulink> ed - è raccomandato leggerle se vuoi <quote>perfezionare</quote> + è raccomandato leggerle se vuoi <quote>perfezionare</quote> la tua configurazione di posta.</para> </answer> </qandaentry> @@ -1027,20 +1027,20 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting> <answer> <para>Vuoi collegare ad Internet una macchina FreeBSD posta sulla tua - LAN. La macchina FreeBSD sarà un gateway di posta per la - LAN. La connessione PPP non è molto indicata per questo + LAN. La macchina FreeBSD sarà un gateway di posta per la + LAN. La connessione PPP non è molto indicata per questo scopo.</para> <indexterm><primary>UUCP</primary></indexterm> <indexterm><primary>record MX</primary></indexterm> - <para>Esistono almeno due modi per far questo. Un modo è + <para>Esistono almeno due modi per far questo. Un modo è usare UUCP.</para> - <para>L'altro è trovare un server Internet a tempo pieno + <para>L'altro è trovare un server Internet a tempo pieno che fornisca un servizio MX secondario per il tuo dominio. - Per esempio, se il dominio della tua società è + Per esempio, se il dominio della tua società è <hostid role="domainname">example.com</hostid> e il tuo fornitore di servizi Internet ha attivato <hostid role="domainname">example.net</hostid> per fornire il servizio @@ -1054,15 +1054,15 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting> <filename>/etc/mail/sendmail.cf</filename> su <hostid role="domainname">example.com</hostid>).</para> - <para>Quando <command>sendmail</command> tenterà di consegnare - la posta proverà a connettersi alla tua connessione modem + <para>Quando <command>sendmail</command> tenterà di consegnare + la posta proverà a connettersi alla tua connessione modem (<hostid role="domainname">example.com</hostid>). Molto - probabilmente finirà in time out poiché non sei + probabilmente finirà in time out poiché non sei online. In modo automatico <command>sendmail</command> - consegnerà la posta al server MX secondario, ad esempio il + consegnerà la posta al server MX secondario, ad esempio il tuo provider Internet (<hostid role="domainname">example.net</hostid>). Il server MX secondario - tenterà periodicamente di collegarsi al tuo host per + tenterà periodicamente di collegarsi al tuo host per consegnare la posta all'host MX primario (<hostid role="domainname">example.com</hostid>).</para> @@ -1076,7 +1076,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting> <para>Se hai intenzione di creare uno script di login separato per un utente potresti usare <command>sendmail -qRexample.com</command> - nello script precedente. Questo forzerà a processare + nello script precedente. Questo forzerà a processare immediatamente tutta la posta per <hostid role="domainname">example.com</hostid> situata nella tua coda.</para> @@ -1096,7 +1096,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting> > spedire tutta la posta in quel momento? Naturalmente l'utente non ha > privilegi di root sulla nostra macchina. -Nella sezione <quote>privacy flags</quote> di sendmail.cf, c'è una +Nella sezione <quote>privacy flags</quote> di sendmail.cf, c'è una definizione Opgoaway,restrictqrun Rimuovi restrictqrun per permettere a utenti non root di avviare l'elaborazione @@ -1107,10 +1107,10 @@ nostri clienti come questo, e abbiamo definito: # errori di configurazione locale. OwTrue -In questo modo un server remoto consegnerà direttamente a te, senza -tentare di connettersi al cliente. Dopodiché tu spedisci al tuo cliente. +In questo modo un server remoto consegnerà direttamente a te, senza +tentare di connettersi al cliente. Dopodiché tu spedisci al tuo cliente. Funziona solamente con gli <quote>host</quote>, quindi hai bisogno che il tuo -cliente chiami la sua macchina di posta <quote>customer.com</quote> così come +cliente chiami la sua macchina di posta <quote>customer.com</quote> così come <quote>nomehost.customer.com</quote> nel DNS. Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisting> </answer> @@ -1118,7 +1118,7 @@ Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisti <qandaentry> <question> - <para>Perché continuo a ottenere l'errore <errorname>Relaying + <para>Perché continuo a ottenere l'errore <errorname>Relaying Denied</errorname> quando spedisco posta da altri host?</para> </question> @@ -1126,30 +1126,30 @@ Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisti <para>Con l'installazione di default di FreeBSD, <application>sendmail</application> viene configurato in modo tale da permettere di spedire posta solamente dall'host sul quale - è in esecuzione. Per esempio, se c'è installato un + è in esecuzione. Per esempio, se c'è installato un server <acronym>POP</acronym>, allora gli utenti saranno in grado di controllare la posta da scuola, dal lavoro, o da altre postazioni remote ma tuttavia non potranno inviare messaggi di posta all'esterno da postazioni esterne. Tipicamente, pochi istanti dopo - il tentativo, verrà spedita una email da + il tentativo, verrà spedita una email da <application>MAILER-DAEMON</application> con il messaggio di errore <errorname>5.7 Relaying Denied</errorname>.</para> <para>Esistono diversi modi per aggirare questo problema. La - soluzione più semplice è mettere il proprio + soluzione più semplice è mettere il proprio indirizzo assegnato dall'ISP nel file che contiene i domini a cui viene permesso di effettuare il relay, <filename>/etc/mail/relay-domains</filename>. Un modo veloce - per far questo può essere:</para> + per far questo può essere:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>echo "your.isp.example.com" > /etc/mail/relay-domains</userinput></screen> <para>Dopo aver creato o modificato questo file devi riavviare - <application>sendmail</application>. Questa soluzione è + <application>sendmail</application>. Questa soluzione è ideale se sei un amministratore del server e non desideri spedire posta localmente, o se vorresti usare un client/sistema punta e clicca su un'altra macchina o perfino su un altro ISP. - Inoltre è molto utile se hai solo uno o due account + Inoltre è molto utile se hai solo uno o due account di posta configurati. Se ci sono molti indirizzi da aggiungere, puoi semplicemente aprire questo file con il tuo editor di testo preferito e aggiungere i domini, uno per riga:</para> @@ -1161,9 +1161,9 @@ www.example.org</programlisting> <para>Ora l'invio della posta tramite il tuo sistema, da parte di qualche host in lista (a condizione che l'utente abbia un account - sul tuo sistema), avrà successo. Questo è un buon + sul tuo sistema), avrà successo. Questo è un buon metodo per permettere agli utenti di spedire posta dal tuo sistema - in modo remoto senza dare la possibilità a qualcuno di + in modo remoto senza dare la possibilità a qualcuno di spedire SPAM tramite il tuo sistema.</para> </answer> </qandaentry> @@ -1173,7 +1173,7 @@ www.example.org</programlisting> <sect1 id="mail-advanced"> <title>Argomenti Avanzati</title> - <para>La seguente sezione tratta argomenti più complicati come + <para>La seguente sezione tratta argomenti più complicati come l'organizzazione e la configurazione della posta per tutto il tuo dominio.</para> @@ -1208,7 +1208,7 @@ www.example.org</programlisting> <indexterm><primary>SMTP</primary></indexterm> - <para>Indipendentemente dal metodo scelto, affinché la posta + <para>Indipendentemente dal metodo scelto, affinché la posta possa essere consegnata direttamente al tuo host, devi avere un indirizzo IP statico permanente (non un indirizzo dinamico, come avviene nella maggior parte delle configurazioni dial-up di PPP). Se sei @@ -1220,7 +1220,7 @@ www.example.org</programlisting> <indexterm><primary>record MX</primary></indexterm> <listitem> - <para>Assicurati che il record MX (con il numero più basso) + <para>Assicurati che il record MX (con il numero più basso) relativo al tuo host nel tuo DNS punti all'indirizzo IP del tuo host.</para> </listitem> @@ -1254,15 +1254,15 @@ example.FreeBSD.org has address 204.216.27.XX example.FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by hub.FreeBSD.org</screen> <para>Tutta la posta spedita al tuo host (<hostid - role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>) finirà per essere + role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>) finirà per essere raccolta su <hostid>hub</hostid> sotto lo stesso nome utente invece di essere spedita direttamente al tuo host.</para> <para>L'informazione precedente viene gestita dal tuo server DNS. Il record DNS che riporta l'informazione di instradamento della posta - è l'elemento <emphasis>M</emphasis>ail + è l'elemento <emphasis>M</emphasis>ail e<emphasis>X</emphasis>change. Se non esistono record MX, la posta - sarà consegnata direttamente all'host attraverso il suo + sarà consegnata direttamente all'host attraverso il suo indirizzo IP.</para> <para>L'elemento MX per <hostid role="fqdn">freefall.FreeBSD.org</hostid> @@ -1274,15 +1274,15 @@ freefall MX 10 freefall.FreeBSD.org freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <para>Come puoi vedere, <hostid>freefall</hostid> aveva molti elementi MX. - Il numero MX più basso è l'host che, se disponibile, - riceve direttamente la posta; se per qualche ragione questo non è + Il numero MX più basso è l'host che, se disponibile, + riceve direttamente la posta; se per qualche ragione questo non è accessibile, gli altri (qualche volta chiamati <quote>MX di backup</quote>) accettano i messaggi temporaneamente, e li passano all'host attivo con numero inferiore, fino all'host - con il numero più basso.</para> + con il numero più basso.</para> <para>I server MX alternativi dovrebbero avere connessioni Internet - indipendenti dalla propria al fine di risultare più utili. + indipendenti dalla propria al fine di risultare più utili. Il tuo ISP o un tuo amico non dovrebbero avere problemi a darti questo servizio.</para> </sect2> @@ -1300,7 +1300,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <indexterm><primary>DNS</primary></indexterm> - <para>Per rendere la vita più facile, dovrebbe esistere su + <para>Per rendere la vita più facile, dovrebbe esistere su entrambe le macchine un account utente con lo stesso <emphasis>nome utente</emphasis>. Usa &man.adduser.8; per farlo.</para> @@ -1312,7 +1312,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <programlisting>example.FreeBSD.org A 204.216.27.XX ; Stazione di lavoro MX 10 hub.FreeBSD.org ; Server di posta</programlisting> - <para>In questo modo la posta per la stazione di lavoro sarà + <para>In questo modo la posta per la stazione di lavoro sarà reindirizzata al server di posta senza preoccuparsi dove punti il record A. La posta viene inviata all'host MX.</para> @@ -1337,11 +1337,11 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <note> <para>Sii consapevole che un ping su <hostid - role="domainname">customer1.org</hostid> non funzionerà se + role="domainname">customer1.org</hostid> non funzionerà se non esiste un record A per tale dominio.</para> </note> - <para>L'ultima cosa che devi fare è indicare a + <para>L'ultima cosa che devi fare è indicare a <application>sendmail</application>, posto sulla tua macchina server, per quali domini e/o host deve accettare posta. Esistono differenti modi per farlo. I seguenti due funzionano entrambi:</para> @@ -1351,7 +1351,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <para>Se usi <literal>FEATURE(use_cw_file)</literal> aggiungi gli host al tuo file <filename>/etc/mail/local-host-names</filename>. Se usi una versione di <application>sendmail</application> precedente - alla 8.10, il file da usare è + alla 8.10, il file da usare è <filename>/etc/sendmail.cw</filename>.</para> </listitem> @@ -1369,32 +1369,32 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting> <title>SMTP con UUCP</title> <para>La configurazione di <application>sendmail</application> di default - su FreeBSD è designata per siti che si collegano direttamente a + su FreeBSD è designata per siti che si collegano direttamente a Internet. I siti che vogliono scambiarsi lo loro posta tramite UUCP devono installare un altro file di configurazione di <application>sendmail</application>.</para> <para>Editare a mano il file <filename>/etc/mail/sendmail.cf</filename> - è materia da esperti. La versione 8 di + è materia da esperti. La versione 8 di <application>sendmail</application> genera file di configurazione tramite la preelaborazione di &man.m4.1;, dove l'attuale configurazione avviene - su un livello di astrazione più alto. I file di configurazione + su un livello di astrazione più alto. I file di configurazione di &man.m4.1; possono essere trovati sotto <filename>/usr/share/sendmail/cf</filename>. Il file <filename>README</filename> nella directory <filename>cf</filename> - può servire come introduzione di base alla configurazione + può servire come introduzione di base alla configurazione di &man.m4.1;.</para> - <para>Il miglior modo per supportare la consegna UUCP è usare la + <para>Il miglior modo per supportare la consegna UUCP è usare la caratteristica <literal>mailertable</literal>. Questa crea un database - che <application>sendmail</application> può usare per prendere le + che <application>sendmail</application> può usare per prendere le decisioni di instradamento.</para> <para>Prima di tutto, devi creare il tuo file <filename>.mc</filename>. La directory <filename>/usr/share/sendmail/cf/cf</filename> contiene alcuni esempi. Assumendo che tu abbia chiamato il tuo file <filename>foo.mc</filename>, tutto quello che devi fare per convertirlo - in un valido <filename>sendmail.cf</filename> è:</para> + in un valido <filename>sendmail.cf</filename> è:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /etc/mail</userinput> &prompt.root; <userinput>make foo.cf</userinput> @@ -1425,21 +1425,21 @@ Cw <replaceable>iltuonodouucp.UUCP</replaceable></programlisting> <literal>nocanonify</literal>, and <literal>confDONT_PROBE_INTERFACES</literal> impediscono l'uso del DNS durante la consegna della posta. La clausola - <literal>UUCP_RELAY</literal> è necessaria per supportare la - consegna UUCP. Metti semplicemente un nome host di Internet che è + <literal>UUCP_RELAY</literal> è necessaria per supportare la + consegna UUCP. Metti semplicemente un nome host di Internet che è in grado di gestire indirizzi di pseudo-domini .UUCP; molto probabilmente, metterai il relay del tuo ISP.</para> <para>Una volta fatto questo, hai bisogno del file <filename>/etc/mail/mailertable</filename>. Se hai solo un collegamento per l'esterno che viene usato per tutta la tua posta, la seguente riga - sarà sufficiente:</para> + sarà sufficiente:</para> <programlisting># # makemap hash /etc/mail/mailertable.db < /etc/mail/mailertable . uucp-dom:<replaceable>il.tuo.relay.uucp</replaceable></programlisting> - <para>Un esempio più complesso potrebbe essere simile a + <para>Un esempio più complesso potrebbe essere simile a questo:</para> <programlisting># @@ -1457,12 +1457,12 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus indirizzata a quel dominio non dovrebbe essere spedita tramite l'instradamento di default, ma piuttosto tramite alcuni UUCP di confine al fine di <quote>accorciare</quote> il percorso di consegna. La quarta - riga gestisce la posta per il dominio Ethernet locale la quale può + riga gestisce la posta per il dominio Ethernet locale la quale può essere consegnata usando SMTP. Infine, gli UUCP di confine sono menzionati con la notazione a pseudo-dominio .UUCP, per permettere a un <literal><replaceable>uucp-diconfine </replaceable>!<replaceable>destinatario</replaceable></literal> - di sovrascrivere le regole di default. L'ultima riga è sempre un + di sovrascrivere le regole di default. L'ultima riga è sempre un singolo punto, a cui corrisponde ogni altra cosa e che rappresenta la consegna UUCP tramite l'UUCP di confine che viene usato come il tuo gateway di posta universale verso il mondo. Tutti i nomi dei nodi dietro @@ -1471,8 +1471,8 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus <literal>uuname</literal>.</para> <para>Si ricorda che questo file deve essere convertito in un file database - DBM prima di essere usato. La riga di comando che realizza ciò - è messa come un commento in cima al file + DBM prima di essere usato. La riga di comando che realizza ciò + è messa come un commento in cima al file <filename>mailertable</filename>. Devi sempre eseguire quel comando ogni volta che modifichi il file <filename>mailertable</filename>.</para> @@ -1480,12 +1480,12 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus <para>Ultimo suggerimento: se non sei sicuro che alcuni instradamenti di posta potrebbero funzionare, ricordati l'opzione <option>-bt</option> di <application>sendmail</application>. Questa avvia - <application>sendmail</application> in <emphasis>modalità test + <application>sendmail</application> in <emphasis>modalità test indirizzo</emphasis>; digita semplicemente <literal>3,0</literal>, seguito dall'indirizzo su cui vuoi verificare l'instradamento della posta. - L'ultima riga ti informa quale agente di posta interno è stato - utilizzato, quale host di destinazione questo agente contatterà, e - l'indirizzo (molto probabilmente tradotto). Lascia questa modalità + L'ultima riga ti informa quale agente di posta interno è stato + utilizzato, quale host di destinazione questo agente contatterà, e + l'indirizzo (molto probabilmente tradotto). Lascia questa modalità digitando <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>D</keycap> @@ -1516,18 +1516,18 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab <title>Configurazione del Sistema di Posta solo per l'Invio</title> - <para>Esistono molti casi in cui vorresti avere la possibilità di + <para>Esistono molti casi in cui vorresti avere la possibilità di inviare la posta attraverso un relay. Alcuni esempi sono:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Il tuo computer è una macchina desktop, tuttavia vorresti + <para>Il tuo computer è una macchina desktop, tuttavia vorresti essere in grado di usare programmi come &man.send-pr.1;. Per fare - ciò, dovresti usare il relay di posta del tuo ISP.</para> + ciò, dovresti usare il relay di posta del tuo ISP.</para> </listitem> <listitem> - <para>Il computer è un server che non gestisce localmente la + <para>Il computer è un server che non gestisce localmente la posta, ma demanda la gestione di tutta la posta ad un relay inoltrandola in modo opportuno.</para> </listitem> @@ -1535,17 +1535,17 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab <para>La maggior parte degli <acronym>MTA</acronym> sono in grado di soddisfare questa particolare richiesta. Sfortunatamente, configurare - in modo opportuno un <acronym>MTA</acronym> standard affinchè - permetta solo l'inoltro della posta può essere un compito molto + in modo opportuno un <acronym>MTA</acronym> standard affinchè + permetta solo l'inoltro della posta può essere un compito molto oneroso. Usare applicazioni come <application>sendmail</application> e <application>postfix</application> per questo fine risulta spesso troppo eccessivo.</para> <para>Inoltre, alcuni servizi di accesso a Internet prevedono nel contratto - l'impossibilità da parte del cliente di usare un <quote>server di + l'impossibilità da parte del cliente di usare un <quote>server di posta</quote>.</para> - <para>Il modo più facile per colmare questa necessità è + <para>Il modo più facile per colmare questa necessità è installare il port <filename role="package">mail/ssmtp</filename>. Esegui i seguenti comandi come <username>root</username>:</para> @@ -1553,7 +1553,7 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab &prompt.root; <userinput>make install replace clean</userinput></screen> <para>Una volta installato, il port <filename - role="package">mail/ssmtp</filename> può essere configurato con + role="package">mail/ssmtp</filename> può essere configurato con quattro righe nel file <filename>/usr/local/etc/ssmtp/ssmtp.conf</filename>:</para> @@ -1590,8 +1590,8 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting> <para>Se hai un indirizzo IP statico, non hai bisogno di adattare nulla alla configurazione di default. Imposta come nome host il nome Internet che - ti è stato assegnato e <application>sendmail</application> - farà il resto.</para> + ti è stato assegnato e <application>sendmail</application> + farà il resto.</para> <para>Se hai un indirizzo IP assegnato in modo dinamico e usi una connessione PPP dialup per Internet, allora probabilmente avrai una @@ -1603,11 +1603,11 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting> role="fqdn">relay.example.net</hostid> come relay per la posta.</para> <para>Per ricevere la posta dalla tua casella, devi installare un agente - di ricupero. L'utility <application>fetchmail</application> è - una buona scelta poichè supporta diversi tipi di protocolli. - Questo programma è disponibile come package o dalla collezione dei + di ricupero. L'utility <application>fetchmail</application> è + una buona scelta poichè supporta diversi tipi di protocolli. + Questo programma è disponibile come package o dalla collezione dei port (<filename role="package">mail/fetchmail</filename>). - Di solito, il tuo <acronym>ISP</acronym> fornirà + Di solito, il tuo <acronym>ISP</acronym> fornirà <acronym>POP</acronym>. Se stai usando <acronym>PPP</acronym> a livello utente, puoi prelevare automaticamente la tua posta quando viene stabilita una connessione a Internet mettendo la seguente riga in @@ -1628,12 +1628,12 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting> <para>Assumiamo che tu abbia un account per <username>user</username> su <hostid role="fqdn">bsd.home</hostid>. Nella directory home di <username>user</username> su <hostid role="fqdn">bsd.home</hostid>, crea - il file <filename>.fetchmailrc</filename> così composto:</para> + il file <filename>.fetchmailrc</filename> così composto:</para> <programlisting>poll example.net protocol pop3 fetchall pass MySecret</programlisting> <para>Questo file non dovrebbe essere leggibile da nessuno ad eccezione di - <username>user</username> poichè contiene la password + <username>user</username> poichè contiene la password <literal>MySecret</literal>.</para> <para>Per spedire la posta con il corretto header <literal>from:</literal>, @@ -1690,8 +1690,8 @@ define(`confDELIVERY_MODE',`deferred')dnl</programlisting> server di posta porta numerosi benefici. L'Autenticazione <acronym>SMTP</acronym> aggiunge un ulteriore strato di sicurezza a <application>sendmail</application>, e ha il vantaggio di dare agli - utenti mobili che cambiano host la possibilità di usare lo stesso - server di posta senza avere la necessità di riconfigurare ogni + utenti mobili che cambiano host la possibilità di usare lo stesso + server di posta senza avere la necessità di riconfigurare ogni volta i settaggi dei loro programmi client di posta.</para> <procedure> @@ -1773,7 +1773,7 @@ SENDMAIL_LDADD=-lsasl2</programlisting> <application>sendmail</application>, edita il tuo file <filename>/etc/mail/freebsd.mc</filename> (o qualunque altro file che usi come file <filename>.mc</filename>. Molti amministratori - preferiscono usare, per unicità, l'output di &man.hostname.1; + preferiscono usare, per unicità, l'output di &man.hostname.1; come nome del file <filename>.mc</filename>). Aggiungi le seguenti righe:</para> @@ -1790,19 +1790,19 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis <step> <para>Per finire, esegui &man.make.1; in <filename>/etc/mail</filename>. - Questo eseguirà il tuo nuovo file <filename>.mc</filename> e - creerà un file <filename>.cf</filename> di nome + Questo eseguirà il tuo nuovo file <filename>.mc</filename> e + creerà un file <filename>.cf</filename> di nome <filename>freebsd.cf</filename> (o con il nome che hai usato per il file <filename>.mc</filename>). Quindi esegui il comando - <command>make install restart</command>, che copierà il file in - <filename>sendmail.cf</filename>, e riavvierà correttamente + <command>make install restart</command>, che copierà il file in + <filename>sendmail.cf</filename>, e riavvierà correttamente <application>sendmail</application>. Per maggiori informazioni su questa procedura, dovresti prendere come riferimento <filename>/etc/mail/Makefile</filename>.</para> </step> </procedure> - <para>Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti essere in grado + <para>Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti essere in grado di inviare un messaggio di prova dopo aver inserito le informazioni di login nel programma client di posta. Per ulteriori indagini, setta il <option>LogLevel</option> di <application>sendmail</application> a 13 e @@ -1834,12 +1834,12 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis <primary>Mail User Agent</primary> </indexterm> - <para>Un Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) è un'applicazione + <para>Un Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) è un'applicazione che viene usata per inviare e ricevere la posta elettronica. Man mano - che la posta <quote>evolve</quote> e diventa più complessa, - gli <acronym>MUA</acronym> diventano sempre più potenti nel modo - in cui essi interagiscono con la posta elettronica; ciò fornisce - agli utenti maggiori funzionalità e flessibilità. + che la posta <quote>evolve</quote> e diventa più complessa, + gli <acronym>MUA</acronym> diventano sempre più potenti nel modo + in cui essi interagiscono con la posta elettronica; ciò fornisce + agli utenti maggiori funzionalità e flessibilità. &os; supporta svariati mail user agent, che possono essere facilmente installati usando la <link linkend="ports">FreeBSD Ports Collection</link>. Gli utenti possono scegliere tra client di posta @@ -1852,19 +1852,19 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis <sect2 id="mail-command"> <title>mail</title> - <para>&man.mail.1; è il Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) + <para>&man.mail.1; è il Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) di default su &os;. Si tratta di un <acronym>MUA</acronym> basato sulla - console che offre tutte le funzionalità di base richieste per - inviare e ricevere messaggi di posta testuali, anche se è - limitato nelle capacità di gestione degli allegati, e può + console che offre tutte le funzionalità di base richieste per + inviare e ricevere messaggi di posta testuali, anche se è + limitato nelle capacità di gestione degli allegati, e può solo supportare caselle di posta locali.</para> <para>Sebbene <command>mail</command> non supporta in modo nativo interazioni con server <acronym>POP</acronym> o <acronym>IMAP</acronym>, queste caselle di posta possono essere scaricate nel file <filename>mbox</filename> locale usando un'applicazione come - <application>fetchmail</application>, che verrà discussa - più tardi in questo capitolo (<xref + <application>fetchmail</application>, che verrà discussa + più tardi in questo capitolo (<xref linkend="mail-fetchmail"/>).</para> <para>Al fine di inviare o ricevere la posta, invoca semplicemente il @@ -1875,9 +1875,9 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis <para>I contenuti delle caselle di posta degli utenti in <filename class="directory">/var/mail</filename> sono letti automaticamente dall'utility <command>mail</command>. Se la casella - di posta è vuota, l'utility esce con un messaggio che indica che - non è stato trovato nessun messaggio di posta. Una volta che - la casella di posta è stata letta, viene avviata l'interfaccia + di posta è vuota, l'utility esce con un messaggio che indica che + non è stato trovato nessun messaggio di posta. Una volta che + la casella di posta è stata letta, viene avviata l'interfaccia dell'applicazione, e vengono visualizzati una lista di messaggi. I messaggi sono numerati in modo automatico, come nel seguente esempio:</para> @@ -1903,7 +1903,7 @@ Subject: test Date: Mon, 8 Mar 2004 14:05:52 +0200 (SAST) From: root@localhost (Charlie Root) -Questo è un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen> +Questo è un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen> <para>Come puoi vedere nell'esempio precedente, il tasto <keycap>t</keycap> visualizza il messaggio completo di tutte le sue @@ -1918,7 +1918,7 @@ Questo è un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen non solo al mittente, ma anche agli altri eventuali destinatari del messaggio originario. Puoi anche impartire quei comandi con un suffisso relativo al numero di messaggio per il quale intendi - rispondere. Fatto ciò, inserisci la tua risposta, segnalando la + rispondere. Fatto ciò, inserisci la tua risposta, segnalando la fine del messaggio con un singolo punto (<keycap>.</keycap>) su una nuova linea. Ecco un esempio:</para> @@ -1932,7 +1932,7 @@ EOT</screen> <para>Per inviare un nuovo messaggio, puoi usare il tasto <keycap>m</keycap>, seguito dall'indirizzo di posta elettronica del - destinatario. Puoi specificare più destinatari separando ogni + destinatario. Puoi specificare più destinatari separando ogni indirizzo da una virgola (<keycap>,</keycap>). Quindi si inserisce il soggetto del messaggio (il subject), seguito dal contenuto del messaggio stesso. La fine del messaggio deve essere specificata da un @@ -1946,16 +1946,16 @@ Ora posso inviare e ricevere posta usando mail ... :) EOT</screen> <para>Anche se in <command>mail</command>, il comando <keycap>?</keycap> - può essere usato per invocare l'help in linea, la pagina man + può essere usato per invocare l'help in linea, la pagina man &man.mail.1; dovrebbe essere consultata per ottenere maggiori informazioni.</para> <note> <para>Come menzionato in precedenza, il comando &man.mail.1; non - è stato originariamente progettato per gestire gli allegati, e - quindi il supporto per essi è proprio misero. Nuovi + è stato originariamente progettato per gestire gli allegati, e + quindi il supporto per essi è proprio misero. Nuovi <acronym>MUA</acronym> come <application>mutt</application> gestiscono - gli allegati in un modo più intelligente. Tuttavia se desideri + gli allegati in un modo più intelligente. Tuttavia se desideri comunque usare il comando <command>mail</command>, dovresti considerare l'uso del port <filename role="package">converters/mpack</filename>.</para> @@ -1965,13 +1965,13 @@ EOT</screen> <sect2 id="mutt-command"> <title>mutt</title> - <para><application>mutt</application> è un Mail User Agent leggero + <para><application>mutt</application> è un Mail User Agent leggero ma molto potente, con caratteristiche eccellenti, alcune delle quali sono:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>Abilità nella gestione di thread di messaggi;</para> + <para>Abilità nella gestione di thread di messaggi;</para> </listitem> <listitem> @@ -1997,12 +1997,12 @@ EOT</screen> oggi disponibili. Guarda <ulink url="http://www.mutt.org"></ulink> per maggiori informazioni su <application>mutt</application>.</para> - <para>La versione stabile di <application>mutt</application> può + <para>La versione stabile di <application>mutt</application> può essere installata usando il port <filename role="package">mail/mutt</filename>, mentre la versione corrente - di sviluppo può essere installata tramite il port <filename + di sviluppo può essere installata tramite il port <filename role="package">mail/mutt-devel</filename>. Una volta che il port - è stato installato, <application>mutt</application> può + è stato installato, <application>mutt</application> può essere avviato usando il seguente comando:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>mutt</userinput></screen> @@ -2035,14 +2035,14 @@ EOT</screen> permette agli utenti di rispondere al solo mittente del messaggio come pure a tutti i suoi destinatari. Per rispondere solo al mittente del messaggio, usa il tasto <keycap>r</keycap>. Per inviare una - risposta di gruppo, che invierà la risposta sia al mittente + risposta di gruppo, che invierà la risposta sia al mittente originario sia a tutti i destinatari del messaggio, usa il tasto <keycap>g</keycap>.</para> <note> <para><application>mutt</application> si serve del comando &man.vi.1; come editor per la creazione o risposta dei messaggi di posta - elettronica. Il tipo di editor può essere personalizzato + elettronica. Il tipo di editor può essere personalizzato dall'utente creando o editando il proprio file di configurazione <filename>.muttrc</filename> nella propria directory home e settando in modo opportuno la variabile <literal>editor</literal> o @@ -2054,9 +2054,9 @@ EOT</screen> <para>Per comporre un nuovo messaggio, premi il tasto <keycap>m</keycap>. Dopo aver digitato un valido soggetto, <application>mutt</application> - avvierà &man.vi.1; con il quale comporre il corpo del messaggio. - Fatto ciò, salvando e uscendo da <command>vi</command>, - <application>mutt</application> visualizzarà una schermata + avvierà &man.vi.1; con il quale comporre il corpo del messaggio. + Fatto ciò, salvando e uscendo da <command>vi</command>, + <application>mutt</application> visualizzarà una schermata riassuntiva del messaggio che sta per essere consegnato. Per inviare il messaggio, premi il tasto <keycap>y</keycap>. Segue un esempio di una schermata riassuntiva di un messaggio:</para> @@ -2068,7 +2068,7 @@ EOT</screen> </mediaobject> <para><application>mutt</application> contiene un ottimo help in linea, - che può essere accessibile nella maggior parte dei menù + che può essere accessibile nella maggior parte dei menù digitando il tasto <keycap>?</keycap>. Inoltre, in alcuni casi, nella parte superiore delle finestra vengono elencati i tasti funzioni principali.</para> @@ -2077,27 +2077,27 @@ EOT</screen> <sect2 id="pine-command"> <title>pine</title> - <para><application>pine</application> è rivolto agli utenti novizi, + <para><application>pine</application> è rivolto agli utenti novizi, tuttavia include alcune caratteristiche avanzate.</para> <warning> <para>Il software <application>pine</application> ha avuto svariate - vulnerabilità remote scoperte in passato, che permettevano ad + vulnerabilità remote scoperte in passato, che permettevano ad attaccanti remoti di eseguire del codice arbitrario come se fossero degli utenti locali del sistema, tramite l'invio di un messaggio di posta preparato ad doc. Tutti questi <emphasis>noti</emphasis> problemi sono stati rattoppati, ma il codice di - <application>pine</application> è stato scritto in un modo + <application>pine</application> è stato scritto in un modo insicuro e il Servizio di Sicurezza di &os; crede che probabilmente - esistono altre vulnerabilità non ancora scoperte o divulgate. + esistono altre vulnerabilità non ancora scoperte o divulgate. Installa <application>pine</application> a tuo rischio e pericolo.</para> </warning> - <para>L'attuale versione di <application>pine</application> può + <para>L'attuale versione di <application>pine</application> può essere installata usando il port <filename - role="package">mail/pine4</filename>. Una volta che il port è - stato installato, <application>pine</application> può essere + role="package">mail/pine4</filename>. Una volta che il port è + stato installato, <application>pine</application> può essere avviato con il comando seguente:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>pine</userinput></screen> @@ -2118,16 +2118,16 @@ EOT</screen> </imageobject> </mediaobject> - <para>All'utente viene quindi presentato il menù principale, che - può essere facilmente esplorato con i tasti cursore. Questo - menù principale fornisce le scorciatoie per comporre nuovi + <para>All'utente viene quindi presentato il menù principale, che + può essere facilmente esplorato con i tasti cursore. Questo + menù principale fornisce le scorciatoie per comporre nuovi messaggi di posta, per esplorare le directory di posta e perfino per - amministrare l'agenda degli indirizzi. Sotto al menù + amministrare l'agenda degli indirizzi. Sotto al menù principale, sono mostrati i tasti funzione utili per realizzare azioni specifiche, attinenti all'attuale contesto d'uso.</para> <para>La directory di default aperta da <application>pine</application> - è <filename class="directory">inbox</filename>. Per visualizzare + è <filename class="directory">inbox</filename>. Per visualizzare l'indice dei messaggi, premi il tasto <keycap>I</keycap>, o seleziona l'opzione <guimenuitem>MESSAGE INDEX</guimenuitem> come da esempio:</para> @@ -2139,7 +2139,7 @@ EOT</screen> </mediaobject> <para>L'indice dei messaggi mostra i messaggi nella directory corrente, - e può essere esplorato con i tasti cursore. I messaggi + e può essere esplorato con i tasti cursore. I messaggi selezionati possono essere letti premendo il tasto <keycap>Invio</keycap>.</para> @@ -2152,7 +2152,7 @@ EOT</screen> <para>Nello screenshot seguente, viene visualizzato un semplice messaggio in <application>pine</application>. I tasti funzione sono visualizzati come riferimento nella parte superiore della finestra. Un esempio di - uno di questi tasti funzioni è il tasto <keycap>r</keycap>, + uno di questi tasti funzioni è il tasto <keycap>r</keycap>, che dice al <acronym>MUA</acronym> di rispondere al messaggio attualmente visualizzato.</para> @@ -2163,14 +2163,14 @@ EOT</screen> </mediaobject> <para>In <application>pine</application> la risposta ad un messaggio viene - realizzata con l'editor <application>pico</application>, che è + realizzata con l'editor <application>pico</application>, che è installato di default con <application>pine</application>. L'utility <application>pico</application> permette una semplice esplorazione del - messaggio ed è più permissivo con i nuovi utenti rispetto + messaggio ed è più permissivo con i nuovi utenti rispetto a &man.vi.1; o &man.mail.1;. Una volta completata la risposta, il - messaggio può essere inviato con <keycombo + messaggio può essere inviato con <keycombo action="simul"><keycap>Ctrl</keycap><keycap>X</keycap></keycombo>. - L'applicazione <application>pine</application> chiederà una + L'applicazione <application>pine</application> chiederà una conferma.</para> <mediaobject> @@ -2179,8 +2179,8 @@ EOT</screen> </imageobject> </mediaobject> - <para><application>pine</application> può essere personalizzato - usando l'opzione <guimenuitem>SETUP</guimenuitem> del menù + <para><application>pine</application> può essere personalizzato + usando l'opzione <guimenuitem>SETUP</guimenuitem> del menù principale. Consulta <ulink url="http://www.washington.edu/pine/"></ulink> per maggiori informazioni.</para> @@ -2204,13 +2204,13 @@ EOT</screen> <indexterm><primary>fetchmail</primary></indexterm> - <para><application>fetchmail</application> è un client + <para><application>fetchmail</application> è un client <acronym>IMAP</acronym> e <acronym>POP</acronym> super attrezzato che - da la possibilità agli utenti di scaricare automaticamente la posta + da la possibilità agli utenti di scaricare automaticamente la posta da server remoti <acronym>IMAP</acronym> e <acronym>POP</acronym> e di salvarla nelle proprie caselle di posta locali; in questo modo la posta - è più accessibile. <application>fetchmail</application> - può essere installato usando il port <filename + è più accessibile. <application>fetchmail</application> + può essere installato usando il port <filename role="package">mail/fetchmail</filename>, e offre diverse caratteristiche, alcune delle quali sono:</para> @@ -2223,31 +2223,31 @@ EOT</screen> </listitem> <listitem> - <para>Capacità di inoltrare la posta usando + <para>Capacità di inoltrare la posta usando <acronym>SMTP</acronym>, permettendo di filtrare, inoltrare, e usare - la funzionalità alias come di consueto.</para> + la funzionalità alias come di consueto.</para> </listitem> <listitem> - <para>Può essere eseguito in modalità demone per + <para>Può essere eseguito in modalità demone per verificare in modo periodico la presenza di nuovi messaggi.</para> </listitem> <listitem> - <para>Può recuperare più caselle di posta e inoltrare + <para>Può recuperare più caselle di posta e inoltrare i relativi messaggi a diversi utenti locali, a seconda della sua configurazione.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Benchè la spiegazione di tutte le caratteristiche di + <para>Benchè la spiegazione di tutte le caratteristiche di <application>fetchmail</application> vada oltre lo scopo di questo - documento, verranno presentate alcune funzionalità di base. + documento, verranno presentate alcune funzionalità di base. <application>fetchmail</application> richiede un file di configurazione <filename>.fetchmailrc</filename>, al fine di poter essere avviato in modo corretto. Questo file include informazioni sui server come pure le credenziali per il login. Data la natura sensibile del contenuto di - questo file, è consigliabile renderlo accessibile in sola lettura + questo file, è consigliabile renderlo accessibile in sola lettura dal proprietario, usando il seguente comando:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>chmod 600 .fetchmailrc</userinput></screen> @@ -2258,12 +2258,12 @@ EOT</screen> <application>fetchmail</application> di connettersi a <hostid role="fqdn">example.com</hostid> usando come nome utente <username>joesoap</username> e come password <literal>XXX</literal>. - Questo esempio assume che l'utente <username>joesoap</username> è + Questo esempio assume che l'utente <username>joesoap</username> è anche un utente del sistema locale.</para> <programlisting>poll example.com protocol pop3 username "joesoap" password "XXX"</programlisting> - <para>Il prossimo esempio si connette a più server + <para>Il prossimo esempio si connette a più server <acronym>POP</acronym> e <acronym>IMAP</acronym> e redirige i vari messaggi a diversi nomi utenti locali quando necessario:</para> @@ -2273,10 +2273,10 @@ user "andrea", with password "XXXX"; poll example2.net proto imap: user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting> - <para>L'utility <application>fetchmail</application> può essere - eseguita in modalità demone con l'opzione <option>-d</option>, + <para>L'utility <application>fetchmail</application> può essere + eseguita in modalità demone con l'opzione <option>-d</option>, seguita da un intervallo (in secondi) in base al quale - <application>fetchmail</application> sonderà i server elencati nel + <application>fetchmail</application> sonderà i server elencati nel file <filename>.fetchmailrc</filename>. Il seguente esempio indica a <application>fetchmail</application> di sondare i server ogni 600 secondi:</para> @@ -2305,26 +2305,26 @@ user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting> <indexterm><primary>procmail</primary></indexterm> - <para>L'utility <application>procmail</application> è un'applicazione + <para>L'utility <application>procmail</application> è un'applicazione molto potente usata per filtrare la posta in ingresso. Permette agli utenti di definire delle <quote>regole</quote> che sono confrontate con la posta in ingresso per realizzare funzioni specifiche o per inoltrare la posta ad una casella di posta alternativa e/o ad altri indirizzi di posta. - <application>procmail</application> può essere installato usando + <application>procmail</application> può essere installato usando il port <filename role="package">mail/procmail</filename>. Una volta - installato, può essere integrato direttamente nella maggior parte + installato, può essere integrato direttamente nella maggior parte degli <acronym>MTA</acronym>; consulta la documentazione del tuo <acronym>MTA</acronym> per maggiori informazioni. Altrimenti, - <application>procmail</application> può essere integrato + <application>procmail</application> può essere integrato aggiungendo la seguente linea nel file <filename>.forward</filename> nella - home directory dell'utente, potendo così utilizzare le - funzionalità di <application>procmail</application>:</para> + home directory dell'utente, potendo così utilizzare le + funzionalità di <application>procmail</application>:</para> <programlisting>"|exec /usr/local/bin/procmail || exit 75"</programlisting> <para>La seguente sezione mostra alcune regole base di - <application>procmail</application>, così come una breve - descrizione di ciò che fanno. Queste ed eventualmente altre + <application>procmail</application>, così come una breve + descrizione di ciò che fanno. Queste ed eventualmente altre regole, devono essere inserite nel file <filename>.procmailrc</filename>, posto nella home directory dell'utente.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml index 434bb4c9c1..af9a0d5549 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml @@ -15,7 +15,7 @@ <sect2> <title>Prodotti al Dettaglio Confezionati</title> - <para>FreeBSD è disponibile in confezioni (i CD di FreeBSD, del + <para>FreeBSD è disponibile in confezioni (i CD di FreeBSD, del software aggiuntivo, e la documentazione cartacea) presso svariati rivenditori:</para> @@ -264,25 +264,25 @@ <para>I sorgenti ufficiali di FreeBSD sono disponibili via FTP anonimo da una serie di siti mirror sparsi in tutto il mondo. Il sito <ulink - url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/"></ulink> è ben gestito + url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/"></ulink> è ben gestito e permette un gran numero di connessioni, ma ti conviene probabilmente - trovare un sito mirror a te <quote>più vicino</quote> (soprattutto + trovare un sito mirror a te <quote>più vicino</quote> (soprattutto se decidi di configurare una sorta di sito mirror).</para> <para>Il <ulink url="http://mirrorlist.FreeBSD.org/">database dei siti - mirror di FreeBSD</ulink> è più preciso della lista - contenuta in questo manuale, poichè ottiene le informazioni - direttamente dal DNS anziché affidarsi a una lista statica di + mirror di FreeBSD</ulink> è più preciso della lista + contenuta in questo manuale, poichè ottiene le informazioni + direttamente dal DNS anziché affidarsi a una lista statica di host.</para> - <para>Inoltre, FreeBSD è disponibile via FTP anonimo dai seguenti + <para>Inoltre, FreeBSD è disponibile via FTP anonimo dai seguenti siti mirror. Se decidi di procurarti FreeBSD via FTP anonimo, usa per favore un sito a te vicino. I siti mirror elencati come <quote>Siti Mirror Primari</quote> hanno tipicamente l'intero archivio di FreeBSD (tutte le versioni oggi disponibili per ognuna delle architetture) - ma probabilmente scaricherai più velocemente da un sito che - è nel tuo stato o regione. I siti di ogni stato contengono le - versioni più recenti per le architetture più popolari ma + ma probabilmente scaricherai più velocemente da un sito che + è nel tuo stato o regione. I siti di ogni stato contengono le + versioni più recenti per le architetture più popolari ma potrebbero non contenere l'intero archivio di FreeBSD. Tutti i siti permettono l'accesso tramite FTP anonimo e alcuni permettono l'accesso anche con altri metodi. @@ -304,12 +304,12 @@ </indexterm> <para>Il CVS Anonimo (anche conosciuto come <emphasis>anoncvs</emphasis>) - è una caratteristica del programma di utilità CVS + è una caratteristica del programma di utilità CVS contenuto in FreeBSD che serve per sincronizzarsi con un deposito CVS remoto (in gergo repository CVS). Tra le altre cose, permette agli utenti di FreeBSD di realizzare, senza avere particolari permessi, operazioni CVS in sola lettura su uno dei server anoncvs ufficiali del - progetto FreeBSD. Per utilizzarlo è sufficiente impostare la + progetto FreeBSD. Per utilizzarlo è sufficiente impostare la variabile di ambiente <envar>CVSROOT</envar> facendola puntare al server anoncvs appropriato, immettere la password <quote>anoncvs</quote> con il comando <command>cvs login</command>, e poi usare il comando &man.cvs.1 @@ -325,36 +325,36 @@ login.</para> </note> - <para>Benché si possa dire che i servizi <link + <para>Benché si possa dire che i servizi <link linkend="cvsup">CVSup</link> e <emphasis>anoncvs</emphasis> realizzino sostanzialmente le stesse funzioni, ci sono vari particolari che possono influenzare la scelta di un metodo di sincronizzazione piuttosto dell'altro. Per dirla in breve, <application>CVSup</application> - è più efficiente nell'uso delle risorse di rete ed - è il più avanzato tecnicamente tra i due, ma tutto questo + è più efficiente nell'uso delle risorse di rete ed + è il più avanzato tecnicamente tra i due, ma tutto questo ha un prezzo. Per usare <application>CVSup</application>, bisogna installare e configurare un client speciale prima di poter scaricare - qualcosa, e si può scaricare solo blocchi piuttosto grossi che + qualcosa, e si può scaricare solo blocchi piuttosto grossi che <application>CVSup</application> chiama <emphasis>collezioni</emphasis>.</para> - <para><application>Anoncvs</application>, al contrario, può essere + <para><application>Anoncvs</application>, al contrario, può essere usato per esaminare qualunque cosa a partire da un singolo file fino a uno specifico programma (come <command>ls</command> o <command>grep</command>) specificando il nome del modulo CVS. - Ovviamente, <application>anoncvs</application> è adatto solo per + Ovviamente, <application>anoncvs</application> è adatto solo per operazioni di sola lettura sul deposito CVS, quindi se hai intenzione di supportare lo sviluppo locale in uno dei depositi condivisi del - progetto FreeBSD allora <application>CVSup</application> è in - realtà l'unica opzione.</para> + progetto FreeBSD allora <application>CVSup</application> è in + realtà l'unica opzione.</para> </sect2> <sect2> <title><anchor id="anoncvs-usage"/>Uso del CVS Anonimo</title> <para>La configurazione di &man.cvs.1; per usare un deposito CVS Anonimo - è semplicemente una questione di impostare la variabile di - ambiente <envar>CVSROOT</envar> affinché punti a uno dei server + è semplicemente una questione di impostare la variabile di + ambiente <envar>CVSROOT</envar> affinché punti a uno dei server <emphasis>anoncvs</emphasis> del progetto FreeBSD. Al momento della stesura di questo testo sono disponibili i seguenti server:</para> @@ -414,9 +414,9 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_ <para>Dato che CVS permette di estrarre (nel suo gergo: <quote>check out</quote>) qualsiasi versione dei sorgenti di FreeBSD che sia mai - esistita (o, in alcuni casi, che esisterà), è bene + esistita (o, in alcuni casi, che esisterà), è bene familiarizzare con il parametro revisione (<option>-r</option>) di - &man.cvs.1; e sapere quali valori può assumere nel deposito + &man.cvs.1; e sapere quali valori può assumere nel deposito del progetto FreeBSD.</para> <para>Ci sono due tipi di tag, i tag di revisione e i tag di ramo. Un tag @@ -429,7 +429,7 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_ <para>La <xref linkend="cvs-tags"/> contiene i tag di revisione che possono essere interessanti per gli utenti. Tuttavia, nessuno di questi tag - è valido per la collezione dei port poichè questa non ha + è valido per la collezione dei port poichè questa non ha revisioni multiple.</para> <para>Quando specifichi un tag di ramo, normalmente ricevi l'ultima @@ -442,7 +442,7 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_ <sect2> <title>Esempi</title> - <para>Benché sia consigliata un'attenta lettura della pagina man di + <para>Benché sia consigliata un'attenta lettura della pagina man di &man.cvs.1; prima di fare qualsiasi cosa, seguono alcuni veloci esempi che spiegano in modo essenziale l'uso del CVS Anonimo:</para> @@ -512,13 +512,13 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <listitem> <para><ulink url="http://ximbiot.com/cvs/wiki/">CVS Home</ulink>, - la comunità di sviluppo e supporto del CVS.</para> + la comunità di sviluppo e supporto del CVS.</para> </listitem> <listitem> <para><ulink url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi">CVSWeb</ulink> - è l'interfaccia web di CVS relativa al progetto + è l'interfaccia web di CVS relativa al progetto FreeBSD.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -532,37 +532,37 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <primary>CTM</primary> </indexterm> - <para><application>CTM</application> è un metodo per mantenere - sincronizzati un albero di directory remoto e uno centralizzato. È + <para><application>CTM</application> è un metodo per mantenere + sincronizzati un albero di directory remoto e uno centralizzato. È stato sviluppato per l'albero dei sorgenti di FreeBSD, anche se con il passare del tempo, altre persone lo hanno trovano utile per altri scopi. A tutt'oggi esiste pochissima documentazione sul processo della creazione delle delta, quindi contattate la mailing list &a.ctm-users.name; per - avere più informazioni e nel caso voleste usare + avere più informazioni e nel caso voleste usare <application>CTM</application> per altri scopi.</para> <sect2> - <title>Perché Dovrei Usare <application>CTM</application>?</title> + <title>Perché Dovrei Usare <application>CTM</application>?</title> <para><application>CTM</application> fornisce una copia locale dell'albero - dei sorgenti di FreeBSD. Ci sono molte <quote>varietà</quote> di + dei sorgenti di FreeBSD. Ci sono molte <quote>varietà</quote> di alberi disponibili. Che tu voglia seguire l'intero albero CVS o solo - uno dei rami, <application>CTM</application> può fornirti i dati + uno dei rami, <application>CTM</application> può fornirti i dati che ti servono. Se sei uno sviluppatore attivo di FreeBSD, ma hai una - connettività TCP/IP di bassa qualità o non esistente, o + connettività TCP/IP di bassa qualità o non esistente, o semplicemente desideri ricevere le modifiche in modo automatico, <application>CTM</application> fa al caso tuo. Riceverai fino a tre - delta giornaliere per i rami più attivi. Tuttavia, puoi + delta giornaliere per i rami più attivi. Tuttavia, puoi considerare che li puoi avere attraverso l'invio automatico di email. - Le dimensioni degli aggiornamenti sono sempre più piccole + Le dimensioni degli aggiornamenti sono sempre più piccole possibile. Questi sono in genere meno di 5K, con occasionali (uno su - dieci) aggiornamenti da 10-50K e qualcuno più grande (100K o - più) di tanto in tanto.</para> + dieci) aggiornamenti da 10-50K e qualcuno più grande (100K o + più) di tanto in tanto.</para> <para>Devi anche essere cosciente delle varie insidie relativi all'uso di sorgenti in via di sviluppo e non provenienti da release pronte. Questo - è vero in particolare per i sorgenti <quote>current</quote> - (correnti). È raccomandata la lettura di <link + è vero in particolare per i sorgenti <quote>current</quote> + (correnti). È raccomandata la lettura di <link linkend="current">Restare in <quote>current</quote> con FreeBSD</link>.</para> </sect2> @@ -590,7 +590,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>vedi anche la sezione <link linkend="mirrors-ctm">mirror</link>.</para> - <para>Entra via FTP nella directory giusta e, da lì, inizia col + <para>Entra via FTP nella directory giusta e, da lì, inizia col trasferire il file <filename>README</filename>.</para> <para>Se invece desideri ricevere le delta per email:</para> @@ -607,7 +607,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Quando inizierai a ricevere gli aggiornamenti <application>CTM</application> via email, puoi usare il programma <command>ctm_rmail</command> per scompattarli e per applicarli. In - realtà, se vuoi avere un processo completamente automatizzato, + realtà, se vuoi avere un processo completamente automatizzato, puoi usare il programma <command>ctm_rmail</command> direttamente in un elemento di <filename>/etc/aliases</filename>. Esamina la pagina man di <command>ctm_rmail</command> per maggiori dettagli.</para> @@ -615,7 +615,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <note> <para>Indipendentemente dal metodo che utilizzi per ricevere le delta di <application>CTM</application>, dovresti iscriverti alla mailing list - &a.ctm-announce.name;. In futuro, questo sarà l'unico posto + &a.ctm-announce.name;. In futuro, questo sarà l'unico posto dove saranno postati gli annunci riguardanti il funzionamento del sistema <application>CTM</application>. Clicca sul nome della lista e segui le istruzioni per iscriverti.</para> @@ -629,26 +629,26 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <application>CTM</application>, hai bisogno di un punto di partenza dal quale successivamente costruire le delta.</para> - <para>Innanzitutto dovresti determinare ciò che hai. Si può + <para>Innanzitutto dovresti determinare ciò che hai. Si può iniziare da un directory <quote>vuota</quote>. Devi usare una delta iniziale <quote>Empty</quote> per iniziare il tuo albero - <application>CTM</application>. Qualche volta può succedere che + <application>CTM</application>. Qualche volta può succedere che una di queste delta <quote>iniziali</quote> sia distribuita su un CD per tua convenienza, ma comunque, questo generalmente non avviene.</para> - <para>Poichè gli alberi sono molte decine di megabyte, puoi + <para>Poichè gli alberi sono molte decine di megabyte, puoi iniziare da qualcosa che hai a portata di mano. Se hai un CD - di una release, puoi copiare o estrarre i sorgenti da lì. Questo - salverà un significativo trasferimento di dati.</para> + di una release, puoi copiare o estrarre i sorgenti da lì. Questo + salverà un significativo trasferimento di dati.</para> <para>Puoi riconoscere queste delta <quote>iniziali</quote> dalla lettera <literal>X</literal> preceduta da un numero (per esempio <filename>src-cur.3210XEmpty.gz</filename>). Il nome che segue la lettera <literal>X</literal> corrisponde all'origine del tuo - <quote>seme</quote> iniziale. <filename>Empty</filename> è una + <quote>seme</quote> iniziale. <filename>Empty</filename> è una directory vuota. Di solito una transizione base a partire da - <literal>Empty</literal> è prodotta ogni 100 delta. Strada + <literal>Empty</literal> è prodotta ogni 100 delta. Strada facendo, queste avranno grandi dimensioni! Le dimensioni comuni per le delta <filename>XEmpty</filename> vanno dai 70 a 80 Megabyte di dati compressi con <command>gzip</command>.</para> @@ -669,24 +669,24 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para><application>CTM</application> decifra le delta compresse tramite il comando <command>gzip</command>, quindi non hai bisogno di - decomprimerle con <command>gunzip</command>, e ciò salva spazio + decomprimerle con <command>gunzip</command>, e ciò salva spazio su disco.</para> <para>Tranne in alcune circostanze, <application>CTM</application> non - toccherà il tuo albero. Per verificare una delta puoi usare + toccherà il tuo albero. Per verificare una delta puoi usare l'opzione <option>-c</option> e di fatto <application>CTM</application> - non toccherà il tuo albero; verificherà soltanto - l'integrità della delta e se questa può essere applicata + non toccherà il tuo albero; verificherà soltanto + l'integrità della delta e se questa può essere applicata in modo pulito al tuo albero attuale.</para> <para>Ci sono altre opzioni di <application>CTM</application>, guarda la pagina man o ispeziona i sorgenti per maggiori dettagli.</para> - <para>Questo è davvero tutto ciò che devi sapere. Ogni + <para>Questo è davvero tutto ciò che devi sapere. Ogni volta che ottieni una delta, esegui <application>CTM</application> per aggiornare i tuoi sorgenti.</para> - <para>È meglio non rimuovere le delta che richiedono grandi tempi + <para>È meglio non rimuovere le delta che richiedono grandi tempi di scaricamento. Nel caso succeda qualche disgrazia non dovrai riscaricarle. Anche se hai solo dischetti floppy, considera l'uso di <command>fdwrite</command> per crearne una copia.</para> @@ -700,14 +700,14 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <application>CTM</application> supporta le modifiche locali in modo limitato: prima di verificare la presenza di un file <filename>foo</filename>, esso cerca <filename>foo.ctm</filename>. Se - questo file esiste, <application>CTM</application> opererà su di + questo file esiste, <application>CTM</application> opererà su di esso piuttosto che su <filename>foo</filename>.</para> <para>Questo comportamento offre un semplice modo per mantenere le modifiche locali: copia semplicemente il file che desideri modificare in un file con lo stesso nome e suffisso <filename>.ctm</filename>. Quindi puoi liberamente hackerare il codice, e - <application>CTM</application> manterrà aggiornato il file + <application>CTM</application> manterrà aggiornato il file <filename>.ctm</filename>.</para> </sect2> @@ -716,17 +716,17 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <application>CTM</application></title> <sect3> - <title>Scoprire con Precisione Ciò che Dovrebbe Essere + <title>Scoprire con Precisione Ciò che Dovrebbe Essere Aggiornato</title> <para>Puoi determinare la lista delle modifiche che - <application>CTM</application> apporterà ai tuoi sorgenti + <application>CTM</application> apporterà ai tuoi sorgenti usando l'opzione <option>-l</option> di <application>CTM</application>.</para> - <para>Questo è utile se vuoi mantenere dei log delle modifiche, + <para>Questo è utile se vuoi mantenere dei log delle modifiche, prima o dopo aver modificato in qualche modo i file, o solo - perchè ti senti un pò paranoico.</para> + perchè ti senti un pò paranoico.</para> </sect3> <sect3> @@ -737,7 +737,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <application>CTM</application>.</para> <para>Specificando l'opzione <option>-B backup-file</option>, - <application>CTM</application> effettuerà il backup di tutti i + <application>CTM</application> effettuerà il backup di tutti i file che saranno modificati da una certa delta <application>CTM</application> nel file <filename>backup-file</filename>.</para> @@ -751,7 +751,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host interessato ad estrarre solo pochi file da una serie di delta.</para> <para>Puoi controllare la lista dei file sui quali - <application>CTM</application> opererà specificando + <application>CTM</application> opererà specificando un'espressione regolare usando le opzioni <option>-e</option> e <option>-x</option>.</para> @@ -765,7 +765,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Per ogni file specificato in una delta <application>CTM</application>, le opzioni <option>-e</option> e <option>-x</option> sono applicate nello stesso ordine in cui - compaiono sulla riga di comando. Il file è processato da + compaiono sulla riga di comando. Il file è processato da <application>CTM</application> solo se risulta idoneo a tutte le opzioni <option>-e</option> e <option>-x</option> ad esso applicate.</para> @@ -775,7 +775,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <sect2> <title>Piani Futuri per <application>CTM</application></title> - <para>I più importanti:</para> + <para>I più importanti:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -796,13 +796,13 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <title>Materiale Vario</title> <para>Esiste una serie di delta per la collezione dei - <literal>ports</literal>, ma è ancora di poco interesse.</para> + <literal>ports</literal>, ma è ancora di poco interesse.</para> </sect2> <sect2 id="mirrors-ctm"> <title>Mirror CTM</title> - <para><link linkend="ctm">CTM</link>/FreeBSD è disponibile via FTP + <para><link linkend="ctm">CTM</link>/FreeBSD è disponibile via FTP anonimo dai siti mirror seguenti. Se decidi di procurarti <application>CTM</application> via FTP anonimo, per favore usa un sito a te vicino.</para> @@ -860,7 +860,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host </varlistentry> </variablelist> - <para>Se non trovi un mirror a te vicino o se il mirror è + <para>Se non trovi un mirror a te vicino o se il mirror è incompleto, prova ad usare qualche motore di ricerca come <ulink url="http://www.alltheweb.com/">alltheweb</ulink>.</para> </sect2> @@ -872,7 +872,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <sect2 id="cvsup-intro"> <title>Introduzione</title> - <para><application>CVSup</application> è un pacchetto di software + <para><application>CVSup</application> è un pacchetto di software per distribuire ed aggiornare alberi di sorgenti da un deposito centrale CVS posto su un server remoto. I sorgenti di FreeBSD sono mantenuti in un deposito CVS su una macchina centrale di sviluppo situata in @@ -882,7 +882,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para><application>CVSup</application> usa il cosiddetto modello ad <emphasis>estrazione</emphasis> per aggiornare. In questo modello, - è compito del client chiedere al server gli aggiornamenti. + è compito del client chiedere al server gli aggiornamenti. Il server attente passivamente le richieste di aggiornamento dai suoi client. In questo modo tutti gli aggiornamenti sono incitati dal client. Il server non invia mai degli aggiornamenti che non sono stati @@ -899,33 +899,33 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Leggendo la documentazione di FreeBSD e le mailling list, potresti notare dei riferimenti a <application>sup</application>. - <application>Sup</application> è il predecessore di + <application>Sup</application> è il predecessore di <application>CVSup</application>, e serviva per un simile scopo. - <application>CVSup</application> sostanzialmente è usato allo + <application>CVSup</application> sostanzialmente è usato allo stesso modo di <application>sup</application> e, di fatto, i suoi file di configurazione sono compatibili con <command>sup</command>. - <application>Sup</application> non viene più utilizzato nel - progetto FreeBSD, poichè <application>CVSup</application> - è più veloce e più flessibile.</para> + <application>Sup</application> non viene più utilizzato nel + progetto FreeBSD, poichè <application>CVSup</application> + è più veloce e più flessibile.</para> </sect2> <sect2 id="cvsup-install"> <title>Installazione</title> - <para>Il modo più semplice per installare - <application>CVSup</application> è usare il package precompilato + <para>Il modo più semplice per installare + <application>CVSup</application> è usare il package precompilato <filename role="package">net/cvsup</filename> della <link linkend="ports">collezione dei package</link> di FreeBSD. Se preferisci costruire <application>CVSup</application> partendo dal sorgente, allora puoi usare il port <filename role="package">net/cvsup</filename>. Ma sei avvisato: il port <filename role="package">net/cvsup</filename> dipende dal sistema - Modula-3, che richiede una consistente quantità di tempo e di + Modula-3, che richiede una consistente quantità di tempo e di spazio su disco per scaricarlo e costruirlo.</para> <note> <para>Se hai intenzione di usare <application>CVSup</application> su una - macchina sulla quale non sarà installato + macchina sulla quale non sarà installato <application>&xfree86;</application> o <application>&xorg;</application>, come su un server, assicurati di usare il port che non include la GUI di <application>CVSup</application>, ossia <filename @@ -936,7 +936,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <sect2 id="cvsup-config"> <title>Configurazione di CVSup</title> - <para>Il funzionamento di <application>CVSup</application> è + <para>Il funzionamento di <application>CVSup</application> è controllato da un file di configurazione chiamato <filename>supfile</filename>. Esistono alcuni esempi di <filename>supfile</filename> nella directory <ulink type="html" @@ -975,10 +975,10 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Nelle seguenti sezioni, costruiremo un tipico <filename>supfile</filename> per rispondere a turno ad ognuna di queste - questioni. Incominciamo però col descrivere la struttura + questioni. Incominciamo però col descrivere la struttura globale di un <filename>supfile</filename>.</para> - <para>Un <filename>supfile</filename> è un file di testo. I + <para>Un <filename>supfile</filename> è un file di testo. I commenti iniziano con un <literal>#</literal> e si estendono fino alle fine della riga. Le righe bianche e le righe che contengono solo commenti sono ignorate.</para> @@ -987,29 +987,29 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host ricevere. Una riga inizia con il nome di una <quote>collezione</quote>, un nome di un gruppo logico di file definiti dal server. Il nome della collezione indica al server i file che vuoi ricevere. Dopo il nome - della collezione seguono zero o più campi, separati da spazi + della collezione seguono zero o più campi, separati da spazi bianchi. Questi campi rispondono alle questioni citate in precedenza. Ci sono due tipi di campi: campo opzione e campo valore. Un campo opzione consiste di una parola chiave a se stante, es. <literal>delete</literal> o <literal>compress</literal>. Anche un campo - valore inizia con una parola chiave, ma questa è seguita dal + valore inizia con una parola chiave, ma questa è seguita dal simbolo <literal>=</literal>, senza spazi bianchi intermedi, e da un - seconda parola. Ad esempio, <literal>release=cvs</literal> è un + seconda parola. Ad esempio, <literal>release=cvs</literal> è un campo valore.</para> - <para>Un <filename>supfile</filename> tipicamente specifica più di + <para>Un <filename>supfile</filename> tipicamente specifica più di un'unica collezione da ricevere. Un modo di strutturare un - <filename>supfile</filename> è specificare esplicitamente tutti i - campi rilevanti per ogni collezione. Tuttavia, ciò tende a - creare <filename>supfile</filename> troppo lunghi, e ciò è - scomodo poichè in un <filename>supfile</filename> la maggior + <filename>supfile</filename> è specificare esplicitamente tutti i + campi rilevanti per ogni collezione. Tuttavia, ciò tende a + creare <filename>supfile</filename> troppo lunghi, e ciò è + scomodo poichè in un <filename>supfile</filename> la maggior parte dei campi sono gli stessi per tutte le collezioni. <application>CVSup</application> fornisce un meccanismo per aggirare questi problemi. Le linee che iniziano con il nome speciale di pseudo-collezione <literal>*default</literal> possono essere usate per inizializzare opzioni e valori che saranno utilizzati come default per le successive collezioni definite nel <filename>supfile</filename>. - Un valore di default può essere sovrascritto da una singola + Un valore di default può essere sovrascritto da una singola collezione, specificando un valore diverso per la collezione stessa. Inoltre i valori di default possono essere modificati in mezzo al supfile tramite linee <literal>*default</literal> aggiuntive.</para> @@ -1028,11 +1028,11 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host Le collezioni che sono disponibili sono descritte nella <link linkend="cvsup-collec">prossima sezione</link>. In questo esempio, desideriamo ricevere per intero l'albero corrente dei - sorgenti del sistema FreeBSD. C'è un'unica e vasta + sorgenti del sistema FreeBSD. C'è un'unica e vasta collezione <literal>src-all</literal> che ci permette di ricevere - tutto ciò. Come prima fase nella costruzione del nostro + tutto ciò. Come prima fase nella costruzione del nostro <filename>supfile</filename>, dobbiamo semplicemente elencare le - collezioni, una per riga (in questo caso, c'è un'unica + collezioni, una per riga (in questo caso, c'è un'unica riga):</para> <programlisting>src-all</programlisting> @@ -1042,9 +1042,9 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para><anchor id="cvsup-config-vers"/>Quali versioni dei file vuoi?</para> - <para>Con <application>CVSup</application>, hai la possibilità + <para>Con <application>CVSup</application>, hai la possibilità di ricevere qualsiasi versione dei sorgenti che sia mai esistita. - Questo è possibile poichè il server + Questo è possibile poichè il server <application>cvsupd</application> lavora direttamente sul deposito CVS, che contiene tutte le versioni. Puoi specificare la versione che vuoi usando i campi valori <literal>tag=</literal> e @@ -1054,7 +1054,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Stai molto attento a specificare i campi <literal>tag=</literal> in modo corretto. Alcuni tag sono validi solo per certe collezioni di file. Se specifichi un tag non - corretto, <application>CVSup</application> cancellerà file + corretto, <application>CVSup</application> cancellerà file che tu non vorresti eliminare. In particolare, usa <emphasis>solamente</emphasis> <literal>tag=.</literal> per le collezioni <literal>ports-*</literal>.</para> @@ -1076,14 +1076,14 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host essere preceduto da <literal>tag=</literal> (<literal>RELENG_4</literal> diviene <literal>tag=RELENG_4</literal>). Tieni presente che per la - collezione dei port è rilevante solo + collezione dei port è rilevante solo <literal>tag=.</literal>.</para> <warning> <para>Sii molto attento a digitare il nome del tag nel modo esatto. - <application>CVSup</application> non è in grado di + <application>CVSup</application> non è in grado di riconoscere tag errati. Se digiti in modo sbagliato un tag, - <application>CVSup</application> si comporterà come se tu + <application>CVSup</application> si comporterà come se tu avessi specificato un tag valido che non riguarda nessun file. In questo caso i tuoi sorgenti saranno eliminati.</para> </warning> @@ -1100,16 +1100,16 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <programlisting>*default tag=.</programlisting> - <para>C'è un importante caso speciale che entra in gioco se + <para>C'è un importante caso speciale che entra in gioco se non specifichi ne un campo <literal>tag=</literal> ne un campo <literal>date=</literal>. In questo caso, ricevi i file RCS attuali direttamente dal deposito CVS del server, invece di ricevere una versione particolare. Gli sviluppatori in genere preferiscono - questa modalità di funzionamento. Mantenendo una copia del + questa modalità di funzionamento. Mantenendo una copia del deposito stesso sui loro sistemi, essi sono in grado di navigare attraverso la storia delle revisioni e di esaminare le versioni - precedenti dei file. Comunque questo vantaggio è - realizzabile al costo di un ingente quantità di spazio su + precedenti dei file. Comunque questo vantaggio è + realizzabile al costo di un ingente quantità di spazio su disco.</para> </listitem> @@ -1129,7 +1129,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <para>Devi cambiare l'host in uno che esiste realmente prima di eseguire <application>CVSup</application>. Il settaggio dell'host - può essere sovrascritto su riga di comando eseguendo + può essere sovrascritto su riga di comando eseguendo <command>cvsup</command> con l'opzione <option>-h <replaceable>hostname</replaceable></option>.</para> </listitem> @@ -1142,9 +1142,9 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <command>cvsup</command> dove mettere i file che riceve. In questo esempio, metteremo i file sorgenti direttamente nel nostro albero dei sorgenti, <filename>/usr/src</filename>. La directory - <filename>src</filename> è già implicita nelle + <filename>src</filename> è già implicita nelle collezioni che vogliamo ricevere, quindi la corretta specifica - è questa:</para> + è questa:</para> <programlisting>*default prefix=/usr</programlisting> </listitem> @@ -1154,11 +1154,11 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host dovrebbe mantenere i suoi file di stato?</para> <para>Il client di <application>CVSup</application> mantiene certi - file di stato in ciò che è chiamata directory + file di stato in ciò che è chiamata directory <quote>base</quote>. Questi file aiutano - <application>CVSup</application> a lavorare in modo più + <application>CVSup</application> a lavorare in modo più efficace, mantenendo traccia di quali aggiornamenti sono stati - già ricevuti. Useremo la directory base standard, + già ricevuti. Useremo la directory base standard, <filename>/var/db</filename>:</para> <programlisting>*default base=/var/db</programlisting> @@ -1171,42 +1171,42 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host <listitem> <para>Settaggi vari di <filename>supfile</filename>:</para> - <para>C'è un altro settaggio che normalmente deve essere + <para>C'è un altro settaggio che normalmente deve essere presente in un <filename>supfile</filename>:</para> <programlisting>*default release=cvs delete use-rel-suffix compress</programlisting> <para><literal>release=cvs</literal> indica che il server dovrebbe prendere le sue informazioni dal deposito CVS principale di FreeBSD. - In genere questa è la normalità, ma esistono altre - possibilità che vanno oltre lo scopo di questa + In genere questa è la normalità, ma esistono altre + possibilità che vanno oltre lo scopo di questa sezione.</para> - <para><literal>delete</literal> dà a + <para><literal>delete</literal> dà a <application>CVSup</application> il permesso di cancellare file. Dovresti sempre specificare questa opzione, in modo che <application>CVSup</application> possa mantenere il tuo albero dei sorgenti del tutto aggiornato. <application>CVSup</application> - è attento nel cancellare solamente quei file dei quali - è responsabile. Altri file extra verranno lasciati + è attento nel cancellare solamente quei file dei quali + è responsabile. Altri file extra verranno lasciati intatti.</para> - <para><literal>use-rel-suffix</literal> è ... arcano. Se vuoi - realmente saperne di più, guarda la pagina man di + <para><literal>use-rel-suffix</literal> è ... arcano. Se vuoi + realmente saperne di più, guarda la pagina man di &man.cvsup.1;. Altrimenti, specificala senza preoccupartene troppo.</para> <para><literal>compress</literal> abilita l'uso di una compressione stile gzip sul canale di comunicazione. Se hai una connessione T1 o - più veloce, non dovresti usare la compressione. - Diversamente, può essere veramente d'aiuto.</para> + più veloce, non dovresti usare la compressione. + Diversamente, può essere veramente d'aiuto.</para> </listitem> <listitem> <para>Ricapitolazione di tutti settaggi:</para> <para>Il <filename>supfile</filename> completo per il nostro esempio - è il seguente:</para> + è il seguente:</para> <programlisting>*default tag=. *default host=cvsup99.FreeBSD.org @@ -1224,13 +1224,13 @@ src-all</programlisting> <para>Come menzionato in precedenza, <application>CVSup</application> usa un <emphasis>modello ad estrazione</emphasis>. Sostanzialmente, questo significa che ti connetti al server - <application>CVSup</application>, lui dice, <quote>Ecco ciò che + <application>CVSup</application>, lui dice, <quote>Ecco ciò che puoi scaricare ...</quote>, ed il tuo client risponde <quote>OK, - prenderò questo, questo, questo e questo.</quote> Nella + prenderò questo, questo, questo e questo.</quote> Nella configurazione di default, il client <application>CVSup</application> - prenderà ogni file associato alla collezione e al tag che + prenderà ogni file associato alla collezione e al tag che hai specificato nel file di configurazione. Tuttavia, questo non - è sempre ciò che vuoi, specialmente se stai + è sempre ciò che vuoi, specialmente se stai sincronizzando gli alberi <filename>doc</filename>, <filename>ports</filename>, o <filename>www</filename> — molte persone non sono in grado di leggere quattro o cinque lingue, e quindi @@ -1240,7 +1240,7 @@ src-all</programlisting> <emphasis>ports-astrology</emphasis>, <emphasis>ports-biology</emphasis>, ecc. invece di specificare semplicemente <emphasis>ports-all</emphasis>). Tuttavia, - poichè gli alberi <filename>doc</filename> e + poichè gli alberi <filename>doc</filename> e <filename>www</filename> non hanno collezioni per specifiche lingue, devi usare una delle molte abili caratteristiche di <application>CVSup</application>: il file @@ -1250,20 +1250,20 @@ src-all</programlisting> <application>CVSup</application> che non dovrebbe prendere ogni singolo file da una collezione; in altre parole, esso dice al client di <emphasis>rifiutare</emphasis> certi file dal server. Il file - <filename>refuse</filename> può essere trovato (o, se non ne + <filename>refuse</filename> può essere trovato (o, se non ne hai ancora uno, dovrebbe essere messo) in <filename><replaceable>base</replaceable>/sup/</filename>. - <replaceable>base</replaceable> è definita nel tuo + <replaceable>base</replaceable> è definita nel tuo <filename>supfile</filename>; la nostra - <replaceable>base</replaceable> è + <replaceable>base</replaceable> è <filename>/var/db</filename>, e quindi di default il file - <filename>refuse</filename> è + <filename>refuse</filename> è <filename>/var/db/sup/refuse</filename>.</para> <para>Il file <filename>refuse</filename> ha veramente un formato molto semplice; esso contiene semplicemente i nomi dei file o delle directory che non desideri scaricare. Per esempio, se non parli altre - lingue oltre all'inglese e al tedesco, e non hai la necessità + lingue oltre all'inglese e al tedesco, e non hai la necessità di leggere la traduzione in tedesco della documentazione, puoi mettere le seguenti righe nel tuo file <filename>refuse</filename>:</para> @@ -1284,15 +1284,15 @@ doc/sr_* doc/tr_* doc/zh_*</screen> - <para>e così via per altre lingue (puoi ottenere la lista + <para>e così via per altre lingue (puoi ottenere la lista completa esplorando il <ulink url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/">deposito CVS di FreeBSD</ulink>).</para> - <para>Con questa utile funzionalità, quegli utenti che hanno + <para>Con questa utile funzionalità, quegli utenti che hanno una connessione lenta o pagano ogni minuto di connessione Internet - potranno risparmiare tempo prezioso poichè non dovranno - più scaricare file che non usano mai. Per maggiori dettagli + potranno risparmiare tempo prezioso poichè non dovranno + più scaricare file che non usano mai. Per maggiori dettagli sul file <filename>refuse</filename> e su altre utili caratteristiche di <application>CVSup</application>, guarda la sua pagina man.</para> </sect3> @@ -1302,24 +1302,24 @@ doc/zh_*</screen> <title>Eseguire <application>CVSup</application></title> <para>Sei ora pronto per provare un aggiornamento. La riga di comando - per farlo è molto semplice:</para> + per farlo è molto semplice:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cvsup <replaceable>supfile</replaceable></userinput></screen> <para>dove <filename><replaceable>supfile</replaceable></filename> - è naturalmente il nome del <filename>supfile</filename> che hai + è naturalmente il nome del <filename>supfile</filename> che hai creato. Assumendo che stai lavorando sotto X11, - <command>cvsup</command> visualizzarà una GUI con alcuni bottoni + <command>cvsup</command> visualizzarà una GUI con alcuni bottoni adibiti ad operazioni usuali. Premi il bottone <guibutton>go</guibutton>, e stai a guardare l'esecuzione.</para> - <para>Poichè in questo esempio stai aggiornando il tuo albero dei + <para>Poichè in questo esempio stai aggiornando il tuo albero dei sorgenti <filename>/usr/src</filename>, avrai bisogno di eseguire il - programma come <username>root</username> affinchè + programma come <username>root</username> affinchè <command>cvsup</command> abbia i permessi necessari per aggiornare i tuoi file. Avendo appena creato il tuo file di configurazione, e non - avendo mai usato questo programma prima ad ora, tutto ciò - potrebbe renderti un pò nervoso. Esiste un semplice modo per + avendo mai usato questo programma prima ad ora, tutto ciò + potrebbe renderti un pò nervoso. Esiste un semplice modo per provare la sincronizzazione senza toccare i tuoi preziosi file. Crea una directory vuota in qualche posto, e richiamala come argomento sulla riga di comando:</para> @@ -1327,13 +1327,13 @@ doc/zh_*</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>mkdir /var/tmp/dest</userinput> &prompt.root; <userinput>cvsup supfile /var/tmp/dest</userinput></screen> - <para>La directory che hai specificato sarà usata come directory + <para>La directory che hai specificato sarà usata come directory di destinazione per tutti gli aggiornamenti dei file. - <application>CVSup</application> esaminerà i tuoi file usuali in - <filename>/usr/src</filename>, ma non modificherà o - cencellerà alcuno di essi. Gli aggiornamenti dei file finiranno + <application>CVSup</application> esaminerà i tuoi file usuali in + <filename>/usr/src</filename>, ma non modificherà o + cencellerà alcuno di essi. Gli aggiornamenti dei file finiranno invece in <filename>/var/tmp/dest/usr/src</filename>. - Inoltre <application>CVSup</application> lascerà intatta la sua + Inoltre <application>CVSup</application> lascerà intatta la sua directory base contenente gli stati dei file quando viene eseguito in questo modo. Le nuove versioni di questi file saranno scritte nella directory specificata. A condizione che tu abbia l'accesso di lettura @@ -1348,20 +1348,20 @@ doc/zh_*</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>cvsup -g -L 2 <replaceable>supfile</replaceable></userinput></screen> <para>L'opzione <option>-g</option> indica a - <application>CVSup</application> di non usare la sua GUI. Ciò - è automatico se non stai utilizzando X11, ma se lo stai facendo + <application>CVSup</application> di non usare la sua GUI. Ciò + è automatico se non stai utilizzando X11, ma se lo stai facendo allora la devi specificare.</para> <para>L'opzione <option>-L 2</option> indica a <application>CVSup</application> di visualizzare i dettagli di tutti gli aggiornamenti dei file che avvengono. Esistono tre livelli - di verbosità, da <option>-L 0</option> a <option>-L 2</option>. - Il default è 0, che significa silenzio totale eccetto per + di verbosità, da <option>-L 0</option> a <option>-L 2</option>. + Il default è 0, che significa silenzio totale eccetto per i messaggi di errore.</para> <para>Ci sono molte altre opzione disponibili. Per una breve lista di esse, digita <command>cvsup -H</command>. Per una descrizione - più dettagliata, guarda la relativa pagina man.</para> + più dettagliata, guarda la relativa pagina man.</para> <para>Una volta che sei soddisfatto di come avvengono gli aggiornamenti, puoi organizzare esecuzioni regolari di <application>CVSup</application> @@ -1376,7 +1376,7 @@ doc/zh_*</screen> <para>Le collezioni di file disponibili via <application>CVSup</application> sono organizzate gerarchicamente. Ci sono poche collezioni grandi, le quali sono divise in piccole - sotto-collezioni. Ricevere una grande collezione è equivalente + sotto-collezioni. Ricevere una grande collezione è equivalente a ricevere ogni sua sotto-collezione. Le relazioni gerarchiche tra le collezioni riflettono l'uso dell'identazione nella lista qui sotto.</para> @@ -1428,15 +1428,15 @@ doc/zh_*</screen> sotto-collezione <literal>ports-base</literal>! Ogni volta che qualcosa cambia nell'infrastruttura della costruzione dei port rappresentata da - <literal>ports-base</literal>, è praticamente certo + <literal>ports-base</literal>, è praticamente certo che quei cambiamenti saranno usati dai port <quote>reali</quote> in un brevissimo arco di tempo. Quindi, se aggiorni solo i port <quote>reali</quote> e questi usano alcune delle nuove caratteristiche, - c'è un'alta probabilità che la loro - costruzione fallirà con alcuni misteriosi messaggi + c'è un'alta probabilità che la loro + costruzione fallirà con alcuni misteriosi messaggi di errore. La <emphasis>primissima</emphasis> cosa da - fare in questi casi è assicurarsi che la propria + fare in questi casi è assicurarsi che la propria sotto-collezione <literal>ports-base</literal> sia aggiornata.</para> </important> @@ -1446,7 +1446,7 @@ doc/zh_*</screen> <filename>ports/INDEX</filename>, <emphasis>devi</emphasis> includere <literal>ports-all</literal> (l'intero albero dei port). Costruire <filename>ports/INDEX</filename> con un - albero non completo non è supportato. Consulta la + albero non completo non è supportato. Consulta la <ulink url="&url.books.faq;/applications.html#MAKE-INDEX"> FAQ</ulink>.</para> </important> @@ -1656,7 +1656,7 @@ doc/zh_*</screen> <term><literal>ports-graphics release=cvs</literal></term> <listitem> - <para>Utilità per la grafica.</para> + <para>Utilità per la grafica.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -1682,7 +1682,7 @@ doc/zh_*</screen> <term><literal>ports-irc release=cvs</literal></term> <listitem> - <para>Utilità IRC (Internet Relay Chat).</para> + <para>Utilità IRC (Internet Relay Chat).</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2138,7 +2138,7 @@ doc/zh_*</screen> <term><literal>src-sbin release=cvs</literal></term> <listitem> - <para>Utility di sistema per la modalità + <para>Utility di sistema per la modalità mono-utente (<filename>/usr/src/sbin</filename>).</para> </listitem> @@ -2291,7 +2291,7 @@ doc/zh_*</screen> <sect2 id="portsnap-intro"> <title>Introduzione</title> - <para><application>Portsnap</application> è un + <para><application>Portsnap</application> è un sistema per distribuire in modo sicuro l'albero dei port di &os;. Circa ogni ora, viene generata una <quote>snapshot</quote> dell'albero dei port, che viene @@ -2317,9 +2317,9 @@ doc/zh_*</screen> l'albero dei port effettivo.</para> <note> - <para>Se <application>Portsnap</application> è + <para>Se <application>Portsnap</application> è installato dalla collezione dei port di &os;, la locazione - di default per la sua snapshot compressa è + di default per la sua snapshot compressa è <filename>/usr/local/portsnap/</filename> invece di <filename>/var/db/portsnap/</filename>.</para> </note> @@ -2328,9 +2328,9 @@ doc/zh_*</screen> <sect2 id="portsnap-install"> <title>Instalazione</title> - <para>Su &os; 6.0 e versioni più recenti, - <application>Portsnap</application> è contenuto nel - sistema base. Su versioni di &os; più datate, può + <para>Su &os; 6.0 e versioni più recenti, + <application>Portsnap</application> è contenuto nel + sistema base. Su versioni di &os; più datate, può essere installato usando il port <filename role="package">sysutils/portsnap</filename>.</para> </sect2> @@ -2339,16 +2339,16 @@ doc/zh_*</screen> <title>Configurazione di Portsnap</title> <para>Il funzionamento di <application>Portsnap</application> - è controllato dal file di configurazione + è controllato dal file di configurazione <filename>/etc/portsnap.conf</filename>. Per la maggior parte degli utenti, la configurazione di default - sarà sufficiente; per maggiori dettagli, consultare + sarà sufficiente; per maggiori dettagli, consultare la pagina man &man.portsnap.conf.5;.</para> <note> - <para>Se <application>Portsnap</application> è + <para>Se <application>Portsnap</application> è installato dalla collezione dei port di &os;, - userà il file di configurazione posto in + userà il file di configurazione posto in <filename>/usr/local/etc/portsnap.conf</filename> invece di <filename>/etc/portsnap.conf</filename>. Questo file di configurazione non viene creato quando @@ -2370,21 +2370,21 @@ doc/zh_*</screen> dell'intero albero dei port in <filename>/var/db/portsnap/</filename> (o <filename>/usr/local/portsnap/</filename> se - <application>Portsnap</application> è stato + <application>Portsnap</application> è stato installato dalla collezione dei port). Dall'inizio del 2006 la sua dimensione - è di circa 41 MB.</para> + è di circa 41 MB.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>portsnap fetch</userinput></screen> - <para>Una volta che la snapshot compressa è stata - scaricata, una copia dell'albero dei port può + <para>Una volta che la snapshot compressa è stata + scaricata, una copia dell'albero dei port può estratta in <filename>/usr/ports/</filename>. - Questo è necessario perfino se l'albero dei port - è già stato creato in quella directory - (es., usando <application>CVSup</application>), poichè + Questo è necessario perfino se l'albero dei port + è già stato creato in quella directory + (es., usando <application>CVSup</application>), poichè stabilisce un punto di inizio dal qualche - <command>portsnap</command> può + <command>portsnap</command> può determinare quale parte dell'albero dei port necessita di essere aggiornata.</para> @@ -2396,7 +2396,7 @@ doc/zh_*</screen> non viene creata. Se usi &os; 6.0-RELEASE, la directory dovrebbe essere creata prima di usare <command>portsnap</command>. Su versioni - di &os; e <application>Portsnap</application> più recenti + di &os; e <application>Portsnap</application> più recenti questa operazione viene fatta in automatico al primo utilizzo del comando <command>portsnap</command>.</para> </note> @@ -2406,7 +2406,7 @@ doc/zh_*</screen> <title>Aggiornare l'Albero dei Port</title> <para>Dopo che una prima snapshot compressa - dell'albero dei port è stata scaricata + dell'albero dei port è stata scaricata ed estratta in <filename>/usr/ports/</filename>, l'aggiornamento dell'albero dei port consiste in due passi: <emphasis>scaricando</emphasis> gli @@ -2441,32 +2441,32 @@ doc/zh_*</screen> che attende una durata random fino a 3600 secondi prima di scaricare gli aggiornamenti.</para> - <para>Inoltre, è fortemente racomandato che + <para>Inoltre, è fortemente racomandato che <command>portsnap update</command> non sia eseguito - da un job <command>cron</command>, poichè - è soggetto a causare problemi se viene avviato + da un job <command>cron</command>, poichè + è soggetto a causare problemi se viene avviato allo stesso tempo di compilazione o installazione di - un port. Ad ogni modo, è possibile aggiornare - i file <filename>INDEX</filename> dei port, e può + un port. Ad ogni modo, è possibile aggiornare + i file <filename>INDEX</filename> dei port, e può essere fatto passando il flag <option>-I</option> a <command>portsnap</command>. (Ovviamente, se <command>portsnap -I update</command> viene eseguito da - <command>cron</command>, sarà necessario eseguire + <command>cron</command>, sarà necessario eseguire successivamnte <command>portsnap update</command> senza la flag <option>-I</option> al fine di aggiornare il resto dell'albero.)</para> <para>Aggiungendo la riga seguente in <filename>/etc/crontab</filename>, - <command>portsnap</command> aggiornerà + <command>portsnap</command> aggiornerà la snapshot compressa e i file <filename>INDEX</filename> in - <filename>/usr/ports/</filename>, e manderà una email - se qualche port installato non è + <filename>/usr/ports/</filename>, e manderà una email + se qualche port installato non è aggiornato:</para> <programlisting>0 3 * * * root portsnap -I cron update && pkg_version -vIL=</programlisting> <note> - <para>Se l'ora di sistema non è settata all'ora locale, + <para>Se l'ora di sistema non è settata all'ora locale, sostituisci <literal>3</literal> con un valore random tra 0 e 23, al fine di disporre il carico sui server <application>Portsnap</application> in modo uniforme.</para> @@ -2499,7 +2499,7 @@ doc/zh_*</screen> <sect2> <title>Tag di Ramo</title> - <para>Tutti, con l'eccezione di <literal>HEAD</literal> (che è + <para>Tutti, con l'eccezione di <literal>HEAD</literal> (che è sempre un valido tag), sono relativi all'albero <filename>src/</filename>. Gli alberi <filename>ports/</filename>, <filename>doc/</filename>, e <filename>www/</filename> non sono @@ -2511,16 +2511,16 @@ doc/zh_*</screen> <listitem> <para>Nome simbolico per la linea di sviluppo corrente, - FreeBSD-CURRENT. È anche il tag di default se nessun tag - di revisione è specificato.</para> + FreeBSD-CURRENT. È anche il tag di default se nessun tag + di revisione è specificato.</para> - <para>In <application>CVSup</application>, questo tag è + <para>In <application>CVSup</application>, questo tag è rappresentato dal simbolo <literal>.</literal>.</para> <note> - <para>In CVS, questo è il settaggio di default se nessun - tag di revisione è stato specificato. In genere - <emphasis>non</emphasis> è una buona idea aggiornare i + <para>In CVS, questo è il settaggio di default se nessun + tag di revisione è stato specificato. In genere + <emphasis>non</emphasis> è una buona idea aggiornare i sorgenti a CURRENT su una macchina STABLE, a meno che sai cosa stai facendo.</para> </note> @@ -2738,7 +2738,7 @@ doc/zh_*</screen> <listitem> <para>La linea di sviluppo per FreeBSD-2.2.X, anche conosciuta come - 2.2-STABLE. Questo ramo è per la maggior parte + 2.2-STABLE. Questo ramo è per la maggior parte obsoleto.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2749,8 +2749,8 @@ doc/zh_*</screen> <title>Tag di Release</title> <para>Questi tag si riferiscono a un preciso istante di tempo quando una - versione di &os; è stata rilasciata. Il processo di release - engineering è documentato in dettaglio dai documenti <ulink + versione di &os; è stata rilasciata. Il processo di release + engineering è documentato in dettaglio dai documenti <ulink url="&url.base;/releng/">Release Engineering Information</ulink> e <ulink url="&url.articles.releng.en;/release-proc.html">Release @@ -3072,7 +3072,7 @@ doc/zh_*</screen> <term>Svezia</term> <listitem> - <para>Il percorso dei file è: + <para>Il percorso dei file è: <filename>/afs/stacken.kth.se/ftp/pub/FreeBSD/</filename></para> <programlisting>stacken.kth.se # Stacken Computer Club, KTH, Svezia @@ -3091,12 +3091,12 @@ doc/zh_*</screen> <para>I seguenti siti rendono disponibile FreeBSD tramite il protocollo rsync. L'utility <application>rsync</application> lavora nello stesso - modo del comando &man.rcp.1;, ma ha più opzioni e usa il protocollo + modo del comando &man.rcp.1;, ma ha più opzioni e usa il protocollo rsync per aggiornamenti remoti il quale trasferisce solo le differenze tra i due set di file, e di conseguenza accelera fortemente la - sincronizzazione su rete. Questo è molto utile se hai un sito + sincronizzazione su rete. Questo è molto utile se hai un sito mirror del server FTP di FreeBSD, o del deposito CVS. La suite - <application>rsync</application> è disponibile per molti sistemi + <application>rsync</application> è disponibile per molti sistemi operativi e, su FreeBSD, puoi usare il port <filename role="package">net/rsync</filename> o il rispettivo package.</para> @@ -3181,7 +3181,7 @@ doc/zh_*</screen> <listitem> <para>rsync://ftp-master.FreeBSD.org/</para> - <para>Questo server può essere usato solo dai siti mirror + <para>Questo server può essere usato solo dai siti mirror primari di FreeBSD.</para> <para>Collezioni disponibili:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml index 09372a0982..633bcc52bb 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml @@ -24,28 +24,28 @@ <sect1 id="multimedia-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>FreeBSD supporta una grande varietà di schede audio, - permettendoti di apprezzare un output di alta fedeltà dal tuo - computer. Questo include l'abilità di registrare e riprodurre - suoni nei formati MPEG Audio Layer 3 (MP3), WAV, ed Ogg Vorbis così + <para>FreeBSD supporta una grande varietà di schede audio, + permettendoti di apprezzare un output di alta fedeltà dal tuo + computer. Questo include l'abilità di registrare e riprodurre + suoni nei formati MPEG Audio Layer 3 (MP3), WAV, ed Ogg Vorbis così come in molti altri formati. La FreeBSD Ports Collection contiene inoltre applicazioni che ti permettono di modificare l'audio registrato, aggiungere effetti sonori, e controllare i dispositivi MIDI collegati.</para> <para>Con un po' di sperimentazione, &os; - può supportare la riproduzione di file video e DVD. Il numero di + può supportare la riproduzione di file video e DVD. Il numero di applicazioni per codificare, convertire, e riprodurre i vari formati - video è più limitato del numero delle applicazioni audio. + video è più limitato del numero delle applicazioni audio. Per esempio nel momento in cui sto scrivendo, non esiste nella FreeBSD Ports Collection una buona applicazione per ricodificare che potrebbe essere usata per la conversione tra diversi formati, come - c'è con <filename role="package">audio/sox</filename>. Tuttavia, + c'è con <filename role="package">audio/sox</filename>. Tuttavia, il panorama software in quest'area sta rapidamente cambiando.</para> - <para>Questo capitolo descriverà i passi necessari per configurare la + <para>Questo capitolo descriverà i passi necessari per configurare la tua scheda audio. La configurazione e l'installazione di X11 - (<xref linkend="x11"/>) si sono già prese cura dei problemi + (<xref linkend="x11"/>) si sono già prese cura dei problemi hardware della tua scheda video, sebbene ci possano essere delle ottimizzazioni da applicare per una migliore riproduzione.</para> @@ -107,7 +107,7 @@ <warning> <para>Provare a montare CD audio con il comando - &man.mount.8; produrrà un errore, come minimo, o un + &man.mount.8; produrrà un errore, come minimo, o un <emphasis>kernel panic</emphasis>, alla peggio. Questi formati hanno codifiche particolari che differiscono dal comune file system ISO.</para> @@ -147,12 +147,12 @@ <indexterm><primary>schede audio</primary></indexterm> <para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda che - possiedi, il chip che utilizza, e se è una scheda PCI o ISA. + possiedi, il chip che utilizza, e se è una scheda PCI o ISA. FreeBSD supporta diverse schede PCI e ISA. Verifica la lista dei dispositivi audio supportati nell' <ulink url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink> per vedere se - la tua scheda è supportata. Inoltre tale documento ti - indicherà quale driver supporta la tua scheda.</para> + la tua scheda è supportata. Inoltre tale documento ti + indicherà quale driver supporta la tua scheda.</para> <indexterm> <primary>kernel</primary> @@ -160,10 +160,10 @@ </indexterm> <para>Per usare il tuo dispositivo audio, dovrai caricare i driver - corretti. Il caricamento del driver del dispositivo può essere - fatto in due modi. Il metodo più semplice consiste semplicemente + corretti. Il caricamento del driver del dispositivo può essere + fatto in due modi. Il metodo più semplice consiste semplicemente nel caricare un modulo nel kernel per la tua scheda audio con - &man.kldload.8; che può essere fatto sia da linea di + &man.kldload.8; che può essere fatto sia da linea di comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_emu10k1</userinput></screen> @@ -181,9 +181,9 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_driver</userinput></screen> - <para>Questo è un metadriver che carica i driver dei dispositivi - audio più comuni in un solo colpo. Ciò permette di - trovare velocemente il driver corretto. È anche possibile + <para>Questo è un metadriver che carica i driver dei dispositivi + audio più comuni in un solo colpo. Ciò permette di + trovare velocemente il driver corretto. È anche possibile caricare tutti i driver audio attraverso il file <filename>/boot/loader.conf</filename>.</para> @@ -192,7 +192,7 @@ puoi verificare il file <filename>/dev/sndstat</filename> con il comando <command>cat /dev/sndstat</command>.</para> - <para>Un altro metodo è quello di compilare staticamente il + <para>Un altro metodo è quello di compilare staticamente il supporto per la tua scheda audio nel kernel. La sezione seguente fornisce le informazioni di cui hai bisogno per aggiungere il supporto al tuo hardware in questo metodo. Per informazioni aggiuntive su @@ -202,8 +202,8 @@ <sect3> <title>Configurare un Kernel Custom con il Supporto Audio</title> - <para>La prima cosa da fare è aggiungere al kernel il driver - di framework audio &man.sound.4;; per fare ciò devi aggiungere + <para>La prima cosa da fare è aggiungere al kernel il driver + di framework audio &man.sound.4;; per fare ciò devi aggiungere la seguente riga al tuo file di configurazione del kernel:</para> <programlisting>device sound</programlisting> @@ -214,7 +214,7 @@ audio supportati nell'<ulink url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink>, per determinare il driver corretto per la tua scheda sonora. Per - esempio, la scheda &soundblaster; Live! della Creative è + esempio, la scheda &soundblaster; Live! della Creative è supportata dal driver &man.snd.emu10k1.4;. Per aggiungere il supporto per questa scheda, usiamo la seguente riga:</para> @@ -222,18 +222,18 @@ <para>Per conoscere la corretta sintassi da usare assicurati di leggere la pagina man del driver. La sintassi corretta per la - configurazione del kernel di ogni driver audio supportato può + configurazione del kernel di ogni driver audio supportato può essere trovata nel file <filename>/usr/src/sys/conf/NOTES</filename>.</para> <para>Schede ISA non-PnP possono obbligarti a fornire al kernel informazioni su alcuni settaggi della scheda audio (IRQ, porta di I/O, - etc), tipico di tutte le scheda ISA non-PnP. Questo può + etc), tipico di tutte le scheda ISA non-PnP. Questo può essere realizzato attraverso il file <filename>/boot/device.hints</filename>. All'avvio del sistema, - il &man.loader.8; leggerà questo file e passerà + il &man.loader.8; leggerà questo file e passerà i settaggi al kernel. Per esempio, una vecchia scheda audio - &soundblaster; 16 ISA non-PnP della Creative userà il driver + &soundblaster; 16 ISA non-PnP della Creative userà il driver &man.snd.sbc.4; in congiunzione con <literal>snd_sb16</literal>. Per questa scheda le seguenti linee devono essere aggiunte al file di configurazione del kernel:</para> @@ -253,11 +253,11 @@ hint.sbc.0.flags="0x15"</programlisting> <literal>0x220</literal> e l'IRQ <literal>5</literal>.</para> <para>La sintassi usata nel file <filename>/boot/device.hints</filename> - è spiegata nella pagina man di &man.sound.4; e nella pagina man + è spiegata nella pagina man di &man.sound.4; e nella pagina man del driver in questione.</para> <para>Il settaggi qui sopra sono quelli di default. In alcuni casi, - potresti avere la necesità di modificare l'IRQ o altri + potresti avere la necesità di modificare l'IRQ o altri parametri per far funzionare la tua scheda audio. Guarda la pagina man di &man.snd.sbc.4; per maggiori dettagli su questo driver.</para> </sect3> @@ -274,7 +274,7 @@ hint.sbc.0.flags="0x15"</programlisting> pcm0: [GIANT-LOCKED] pcm0: <Cirrus Logic CS4205 AC97 Codec></screen> - <para>Lo stato della scheda audio può essere verificato leggendo + <para>Lo stato della scheda audio può essere verificato leggendo il file <filename>/dev/sndstat</filename>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cat /dev/sndstat</userinput> @@ -285,7 +285,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <para>L'output del tuo sistema potrebbe essere diverso. Se nessun dispositivo <devicename>pcm</devicename> viene visualizzato, rivedi - ciò che è stato fatto di recente. Ricontrolla ancora + ciò che è stato fatto di recente. Ricontrolla ancora una volta il tuo file di configurazione del kernel e assicurati di aver scelto il driver corretto. Alcuni problemi comuni sono elencati nella <xref linkend="troubleshooting"/>.</para> @@ -304,11 +304,11 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> audio MP3.</para> <para>Un altro modo veloce per controllare se la scheda trasmette - dati al nodo <filename>/dev/dsp</filename> è questo:</para> + dati al nodo <filename>/dev/dsp</filename> è questo:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>filename</replaceable> > /dev/dsp</userinput></screen> - <para>dove <replaceable>filename</replaceable> può essere + <para>dove <replaceable>filename</replaceable> può essere qualsiasi file. Questo comando dovrebbe produrre del rumore, confermando che la scheda sonora sta lavorando.</para> @@ -338,14 +338,14 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <row> <entry><errorname>sb_dspwr(XX) timed out</errorname></entry> - <entry><para>Non è stata impostata correttamente la porta + <entry><para>Non è stata impostata correttamente la porta di I/O.</para></entry> </row> <row> <entry><errorname>bad irq XX</errorname></entry> - <entry><para>È stato configurato erroneamente l'IRQ. + <entry><para>È stato configurato erroneamente l'IRQ. Assicurati che l'IRQ impostato e quello della scheda siano gli stessi.</para></entry> </row> @@ -354,7 +354,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <entry><errorname>xxx: gus pcm not attached, out of memory</errorname></entry> - <entry><para>Non c'è abbastanza memoria disponibile per + <entry><para>Non c'è abbastanza memoria disponibile per usare il dispositivo.</para></entry> </row> @@ -388,7 +388,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <title>Utilizzo di Sorgenti Audio Multiple</title> - <para>È spesso desiderabile avere più sorgenti di audio che + <para>È spesso desiderabile avere più sorgenti di audio che siano in grado di suonare contemporaneamente, per esempio quando <application>esound</application> o <application>artsd</application> non supportano la condivisione del dispositivo audio con una certa @@ -402,28 +402,28 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <para>Per impostare il numero dei canali virtuali, ci sono due variabili sysctl che, se sei l'utente <username>root</username>, possono essere - impostate così:</para> + impostate così:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.pcm0.vchans=4</userinput> &prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.maxautovchans=4</userinput></screen> - <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali virtuali, che è un + <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali virtuali, che è un numero adatto all'uso di ogni giorno. - <varname>hw.snd.pcm0.vchans</varname> è il numero dei canali - virtuali che ha <devicename>pcm0</devicename>, ed è configurabile - una volta che il dispositivo è collegato. - <literal>hw.snd.maxautovchans</literal> è il numero dei canali + <varname>hw.snd.pcm0.vchans</varname> è il numero dei canali + virtuali che ha <devicename>pcm0</devicename>, ed è configurabile + una volta che il dispositivo è collegato. + <literal>hw.snd.maxautovchans</literal> è il numero dei canali virtuali che vengono dati a un nuovo dispositivo audio quando viene collegato tramite &man.kldload.8;. Visto che il modulo - <devicename>pcm</devicename> può essere caricato + <devicename>pcm</devicename> può essere caricato indipendentemente dai driver dell'hardware, - <varname>hw.snd.maxautovchans</varname> può contenere tanti + <varname>hw.snd.maxautovchans</varname> può contenere tanti canali virtuali quanti ne verranno allocati successivamente ad ogni dispositivo collegato.</para> <note> <para>Non puoi cambiare il numero di canali virtuali per un - dispositivo mentre questo è in uso. Chiudi tutti + dispositivo mentre questo è in uso. Chiudi tutti i programmi che stanno usando quel dispositivo, come player di musica o demoni del suono.</para> </note> @@ -432,9 +432,9 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> applicazione su <filename>/dev/dsp0</filename>.<replaceable>x</replaceable>, dove <replaceable>x</replaceable> va da 0 a 3 se - <varname>hw.snd.pcm.0.vchans</varname> è impostato a 4 come nel + <varname>hw.snd.pcm.0.vchans</varname> è impostato a 4 come nel precedente esempio. Su un sistema che usa &man.devfs.5;, questo - verrà fatto automaticamente in modo trasparente per + verrà fatto automaticamente in modo trasparente per un programma che richiede <filename>/dev/dsp0</filename>.</para> </sect2> @@ -457,15 +457,15 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> codificati nel codice sorgente del driver &man.pcm.4;. Ci sono svariate applicazioni e demoni che ti permettono di settare i valori del mixer memorizzandoli per le successive invocazioni, ma questa non - è una soluzione pulita. È possibile settare valori di + è una soluzione pulita. È possibile settare valori di default del mixer a livello del driver — questo - è realizzabile definendo i valori desiderati nel file + è realizzabile definendo i valori desiderati nel file <filename>/boot/device.hints</filename>, per esempio:</para> <programlisting>hint.pcm.0.vol="50"</programlisting> - <para>Questo imposterà il canale volume a un valore di default - di 50 non appena il modulo &man.pcm.4; sarà caricato.</para> + <para>Questo imposterà il canale volume a un valore di default + di 50 non appena il modulo &man.pcm.4; sarà caricato.</para> </sect2> </sect1> @@ -484,34 +484,34 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen> <title>Audio MP3</title> - <para>Il formato MP3 (Audio MPEG Livello 3) raggiunge una qualità + <para>Il formato MP3 (Audio MPEG Livello 3) raggiunge una qualità audio vicina a quella dei CD, non lasciandoti motivi per non utilizzarlo sulla tua workstation FreeBSD.</para> <sect2 id="mp3-players"> <title>Lettori MP3</title> - <para>Da tempo, il più famoso lettore MP3 per X11 è + <para>Da tempo, il più famoso lettore MP3 per X11 è <application>XMMS</application> (X Multimedia System). Le skin per <application>Winamp</application> possono essere usate con - <application>XMMS</application> visto che la GUI è praticamente + <application>XMMS</application> visto che la GUI è praticamente identica a quella di <application>Winamp</application> della Nullsoft. <application>XMMS</application> ha inoltre supporto nativo ai plug-in.</para> - <para><application>XMMS</application> può essere installato dal + <para><application>XMMS</application> può essere installato dal port o dal package <filename role="package">multimedia/xmms</filename>.</para> - <para>L'interfaccia di <application>XMMS</application> è intuitiva, + <para>L'interfaccia di <application>XMMS</application> è intuitiva, comprende una lista di brani da eseguire, un equalizzatore grafico, ed altro. Coloro che sono familiari con <application>Winamp</application> troveranno <application>XMMS</application> semplice da usare.</para> - <para>Il port <filename role="package">audio/mpg123</filename> è + <para>Il port <filename role="package">audio/mpg123</filename> è un lettore MP3 alternativo, da riga di comando.</para> - <para><application>mpg123</application> può essere eseguito + <para><application>mpg123</application> può essere eseguito specificando il dispositivo audio e il nome del file MP3 sulla riga di comando, come mostrato qui sotto:</para> @@ -544,7 +544,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <filename role="package">sysutils/cdrtools</filename>, viene usato per estrarre le informazioni audio dai CD e i dati associati.</para> - <para>Mentre il CD audio è nel lettore, può essere eseguito + <para>Mentre il CD audio è nel lettore, può essere eseguito il seguente comando (come <username>root</username>) per estrarre un intero CD in singoli (per traccia) file WAV:</para> @@ -552,7 +552,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <para><application>cdda2wav</application> supporta anche i lettori CDROM ATAPI (IDE). Per estrarre da un lettore IDE, specifica il nome del - dispositivo al posto nel numero dell'unità SCSI. Ad esempio, per + dispositivo al posto nel numero dell'unità SCSI. Ad esempio, per estrarre la traccia 7 dal lettore IDE:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cdda2wav -D <replaceable>/dev/acd0</replaceable> -t 7</userinput></screen> @@ -572,21 +572,21 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>cdda2wav -D <replaceable>0,1,0</replaceable> -t 1+7</userinput></screen> - <para>L'utility &man.dd.1; può anche essere usata per estrarre le + <para>L'utility &man.dd.1; può anche essere usata per estrarre le tracce audio dai drive ATAPI, leggi <xref linkend="duplicating-audiocds"/> per maggiori informazioni su questa - possibilità.</para> + possibilità.</para> </sect2> <sect2 id="mp3-encoding"> <title>Codifica in MP3</title> <para>Al giorno d'oggi, il programma di codifica in mp3 da scegliere - è <application>lame</application>. - <application>Lame</application> può essere trovato in <filename + è <application>lame</application>. + <application>Lame</application> può essere trovato in <filename role="package">audio/lame</filename> nell'albero dei port.</para> - <para>Usando i file WAV estratti, il seguente comando convertirà + <para>Usando i file WAV estratti, il seguente comando convertirà <filename>audio01.wav</filename> in <filename>audio01.mp3</filename>:</para> @@ -600,11 +600,11 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <replaceable>audio01.wav audio01.mp3</replaceable></userinput></screen> <para>128 kbits sembra essere il bitrate standard in uso per gli MP3. - Molti preferiscono la qualità maggiore dei 160, o 192. - Più alto è il bitrate, più spazio consumerà - l'MP3 risultante--ma la qualità sarà maggiore. L'opzione - <option>-h</option> attiva il modo <quote>qualità migliore ma un - po' più lento"</quote>. Le opzioni che iniziano con + Molti preferiscono la qualità maggiore dei 160, o 192. + Più alto è il bitrate, più spazio consumerà + l'MP3 risultante--ma la qualità sarà maggiore. L'opzione + <option>-h</option> attiva il modo <quote>qualità migliore ma un + po' più lento"</quote>. Le opzioni che iniziano con <option>--t</option> indicano i tag ID3, che solitamente contengono le informazioni sulla canzone, da inserire all'interno del file MP3. Ulteriori opzioni di codifica possono essere trovate consultando la @@ -658,8 +658,8 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <step> <para>Premi <literal>Play</literal> — - <application>XMMS</application> apparirà come se stesse - riproducendo l'MP3, ma non si sentirà nessuna musica. Sta + <application>XMMS</application> apparirà come se stesse + riproducendo l'MP3, ma non si sentirà nessuna musica. Sta riproducendo la musica su un file.</para> </step> @@ -683,10 +683,10 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> dati audio PCM. Entrambi questi formati possono essere usati con <application>cdrecord</application> per creare CD audio. Devi utilizzare PCM con &man.burncd.8;. Se usi file WAV, noterai un - breve ticchettio all'inizio di ogni traccia, questo suono è + breve ticchettio all'inizio di ogni traccia, questo suono è l'intestazione del file WAV. Puoi semplicemente rimuovere l'intestazione del file WAV con l'utility <application>SoX</application> - (può essere installata dal port o dal package <filename + (può essere installata dal port o dal package <filename role="package">audio/sox</filename>):</para> <screen>&prompt.user; <userinput>sox -t wav -r 44100 -s -w -c 2 <replaceable>track.wav track.raw</replaceable></userinput></screen> @@ -711,19 +711,19 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> <title>Riproduzione Video</title> - <para>La riproduzione video è un'area applicativa molto recente e - in rapido sviluppo. Sii paziente. Non tutto funzionerà - così facilmente come è stato per l'audio.</para> + <para>La riproduzione video è un'area applicativa molto recente e + in rapido sviluppo. Sii paziente. Non tutto funzionerà + così facilmente come è stato per l'audio.</para> <para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda video che possiedi e il chip che usa. Sebbene <application>&xorg;</application> e <application>&xfree86;</application> - supportino una vasta varietà di schede video, poche offrono buone + supportino una vasta varietà di schede video, poche offrono buone prestazioni in riproduzione. Per ottenere una lista di estensioni supportate dall'X server con la tua scheda usa il comando &man.xdpyinfo.1; mentre X11 sta girando.</para> - <para>È una buona idea avere un piccolo file MPEG che possa essere + <para>È una buona idea avere un piccolo file MPEG che possa essere trattato come un file di test per la valutazione di vari riproduttori e opzioni. Visto che alcuni riproduttori di DVD cercheranno di default i DVD in <filename>/dev/dvd</filename>, o hanno questo nome di dispositivo @@ -745,7 +745,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> di speciali funzioni dei DVD-ROM, richiede il permesso in scrittura sui dispositivi DVD.</para> - <para>Per migliorare l'interfaccia della memoria condivisa di X11, è + <para>Per migliorare l'interfaccia della memoria condivisa di X11, è consigliabile incrementare i valori di alcune variabili &man.sysctl.8;:</para> @@ -753,17 +753,17 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen> kern.ipc.shmall=32768</programlisting> <sect2 id="video-interface"> - <title>Determinazione delle Capacità Video</title> + <title>Determinazione delle Capacità Video</title> <indexterm><primary>XVideo</primary></indexterm> <indexterm><primary>SDL</primary></indexterm> <indexterm><primary>DGA</primary></indexterm> <para>Ci sono molti modi possibili per visualizzare immagini e filmati con - X11. Quello che funzionerà meglio in pratica dipende in gran - parte dal tuo hardware. Ogni metodo descritto qui sotto avrà una - qualità variabile su hardware differente. In secondo luogo, il - rendering video in X11 è un argomento che sta ricevendo un sacco + X11. Quello che funzionerà meglio in pratica dipende in gran + parte dal tuo hardware. Ogni metodo descritto qui sotto avrà una + qualità variabile su hardware differente. In secondo luogo, il + rendering video in X11 è un argomento che sta ricevendo un sacco di attenzione ultimamente, e con ogni nuova versione di <application>&xorg;</application>, o di <application>&xfree86;</application> ci possono essere notevoli @@ -803,7 +803,7 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting> <emphasis>XVideo</emphasis> (aka Xvideo, aka Xv, aka xv) che permette di visualizzare grafica e filmati direttamente negli oggetti disegnabili attraverso una speciale accelerazione. - Questa estensione fornisce una riproduzione di ottima qualità + Questa estensione fornisce una riproduzione di ottima qualità anche su macchine poco potenti.</para> <para>Per controllare se l'estensione sta girando, usa @@ -811,8 +811,8 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting> <screen>&prompt.user; <userinput>xvinfo</userinput></screen> - <para>XVideo è supportato dalla tua scheda se il risultato - è simile a:</para> + <para>XVideo è supportato dalla tua scheda se il risultato + è simile a:</para> <screen>X-Video Extension version 2.2 screen #0 @@ -885,19 +885,19 @@ screen #0 <para>Inoltre tieni presente che i formati elencati (YUV2, YUV12, ecc) non sono presenti in tutte le implementazioni di XVideo e la loro - assenza può ostacolare alcuni programmi.</para> + assenza può ostacolare alcuni programmi.</para> - <para>Se il risultato è:</para> + <para>Se il risultato è:</para> <screen>X-Video Extension version 2.2 screen #0 no adaptors present</screen> - <para>Allora XVideo probabilmente non è supportato per la tua + <para>Allora XVideo probabilmente non è supportato per la tua scheda.</para> - <para>Se XVideo non è supportato per la tua scheda, questo vuol - dire solamente che sarà più difficile soddisfare le + <para>Se XVideo non è supportato per la tua scheda, questo vuol + dire solamente che sarà più difficile soddisfare le richieste computazionali per il rendering video. A seconda della tua scheda video e del tuo processore, comunque, potresti essere ancora in grado di avere un'esperienza soddisfacente. Dovrai probabilmente @@ -909,28 +909,28 @@ no adaptors present</screen> <title>Simple Directmedia Layer</title> <para>Il Simple Directmedia Layer, SDL, vuole essere un'interfaccia di - portabilità tra µsoft; Windows, BeOS, e &unix;, che possa + portabilità tra µsoft; Windows, BeOS, e &unix;, che possa permettere di sviluppare applicazioni multi-piattaforma che facciano buon uso di suoni e grafica. L'interfaccia SDL fornisce una - astrazione di basso livello all'hardware che può a volte - essere più efficiente dell'interfaccia X11.</para> + astrazione di basso livello all'hardware che può a volte + essere più efficiente dell'interfaccia X11.</para> - <para>L'SDL può essere trovata in <filename + <para>L'SDL può essere trovata in <filename role="package">devel/sdl12</filename>.</para> </sect3> <sect3 id="video-interface-DGA"> <title>Direct Graphics Access</title> - <para>Direct Graphics Access è un'estensione di X11 + <para>Direct Graphics Access è un'estensione di X11 che permette a un programma di evitare il server X ed alterare direttamente il buffer video. Siccome si basa su una mappatura di memoria a basso livello per effettuare questa condivisione, i programmi che la usano devono essere avviati da <username>root</username>.</para> - <para>L'estensione DGA può essere testata con &man.dga.1;. - Quando <command>dga</command> è in esecuzione, cambia i colori + <para>L'estensione DGA può essere testata con &man.dga.1;. + Quando <command>dga</command> è in esecuzione, cambia i colori del display ogni volta che viene premuto un tasto. Per uscire, premi <keycap>q</keycap>.</para> </sect3> @@ -942,14 +942,14 @@ no adaptors present</screen> <indexterm><primary>port video</primary></indexterm> <indexterm><primary>package video</primary></indexterm> - <para>In questa sezione si discuterà del software disponibile + <para>In questa sezione si discuterà del software disponibile nella FreeBSD Port Collection che possono essere usati per la riproduzione video. La sezione software sulla riproduzione video - è in continuo sviluppo, per cui le caratteristiche delle varie + è in continuo sviluppo, per cui le caratteristiche delle varie applicazioni sono destinate a differire dalla descrizione che segue.</para> - <para>In primo luogo, è importante sapere che molte delle + <para>In primo luogo, è importante sapere che molte delle applicazioni video che girano su FreeBSD sono stati sviluppate come applicazioni Linux. Molte di queste applicazioni sono ancora in fase beta. Alcuni dei problemi che puoi incontrare con i package video su @@ -984,7 +984,7 @@ no adaptors present</screen> </listitem> <listitem> - <para>La documentazione non viene installata con il port e può + <para>La documentazione non viene installata con il port e può essere trovata sul web o nella directory <filename class="directory">work</filename> del port.</para> </listitem> @@ -1006,14 +1006,14 @@ no adaptors present</screen> </listitem> <listitem> - <para>Un uso errato dei thread che può portare un programma + <para>Un uso errato dei thread che può portare un programma a bloccare la propria esecuzione piuttosto che terminare correttamente.</para> </listitem> <listitem> <para>Software non ancora presente nella collezione dei port di - FreeBSD che è comunemente usato unitamente + FreeBSD che è comunemente usato unitamente all'applicazione.</para> </listitem> </orderedlist> @@ -1025,13 +1025,13 @@ no adaptors present</screen> <sect3 id="video-mplayer"> <title>MPlayer</title> - <para><application>MPlayer</application> è stata sviluppata di - recente ed è un player in rapida evoluzione. Gli obbiettivi + <para><application>MPlayer</application> è stata sviluppata di + recente ed è un player in rapida evoluzione. Gli obbiettivi degli sviluppatori di <application>MPlayer</application> sono la - velocità e la flessibilità su Linux e le altre famiglie - di &unix;. Il progetto è partito non appena il fondatore del - gruppo si stancò delle prestazioni degli altri riproduttori. - C'è chi dice che l'interfaccia grafica sia stata sacrificata + velocità e la flessibilità su Linux e le altre famiglie + di &unix;. Il progetto è partito non appena il fondatore del + gruppo si stancò delle prestazioni degli altri riproduttori. + C'è chi dice che l'interfaccia grafica sia stata sacrificata per un design essenziale. Tuttavia, una volta che si sono imparate perfettamente le opzioni da riga di comando e le scorciatoie, funziona decisamente bene.</para> @@ -1044,13 +1044,13 @@ no adaptors present</screen> <secondary>compilazione</secondary> </indexterm> - <para><application>MPlayer</application> è reperibile + <para><application>MPlayer</application> è reperibile sotto <filename role="package">multimedia/mplayer</filename>. <application>MPlayer</application> effettua una serie di controlli sull'hardware durante il processo di compilazione, che ha come risultato un binario - che non potrà essere considerato portabile da una - piattaforma ad un'altra. Questo è il motivo per cui + che non potrà essere considerato portabile da una + piattaforma ad un'altra. Questo è il motivo per cui risulta importante compilarlo usando il port piuttosto che il pacchetto contenente il binario. Inoltre, ulteriori opzioni possono essere specificate nella riga di @@ -1076,16 +1076,16 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen> codec XviD, devi specificare l'opzione <makevar>WITH_XVID</makevar> nella riga di comando. Inoltre puoi definire il dispositivo DVD di default con l'opzione <makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>, - altrimenti sarà utilizzato di default + altrimenti sarà utilizzato di default <filename>/dev/acd0</filename>.</para> <para>Al momento, il port <application>MPlayer</application> - creerà la sua documentazione in HTML e due eseguibili + creerà la sua documentazione in HTML e due eseguibili <command>mplayer</command>, e <command>mencoder</command>, - che è uno strumento per la ri-codifica video.</para> + che è uno strumento per la ri-codifica video.</para> <para>La documentazione HTML di <application>MPlayer</application> - è molto istruttiva. + è molto istruttiva. Qualora il lettore trovasse le informazioni sull'hardware e le interfacce video in questo capitolo scarne, la documentazione di <application>MPlayer</application> risulta essere un ottimo @@ -1114,7 +1114,7 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen> <para>Le opzioni del comando <command>mplayer</command> sono elencate nella pagina del manuale. Per qualunque altro dettaglio consulta la documentazione HTML. In questa sezione, descriveremo solamente - alcuni degli usi più comuni.</para> + alcuni degli usi più comuni.</para> <para>Per riprodurre un file, ad esempio <filename><replaceable>testfile.avi</replaceable></filename>, usando @@ -1131,7 +1131,7 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo 'sdl:dga' testfile.avi</userinput></screen> - <para>È utile provare tutte queste opzioni, considerando che le + <para>È utile provare tutte queste opzioni, considerando che le prestazioni dipendono da svariati fattori e variano in modo considerevole a seconda dell'hardware.</para> @@ -1148,42 +1148,42 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo xv dvd://3 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen> <note> - <para>Il dispositivo DVD di default può essere definito + <para>Il dispositivo DVD di default può essere definito durante la compilazione del port <application>MPlayer</application> tramite l'opzione <makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>. Di default, questo - dispositivo è <filename>/dev/acd0</filename>. Maggiori + dispositivo è <filename>/dev/acd0</filename>. Maggiori dettagli posso essere trovati nel <filename>Makefile</filename> del port.</para> </note> - <para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e così + <para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e così via, leggi l'elenco delle associazioni dei tasti, che vengono elencati eseguendo <command>mplayer -h</command> o consulta la pagina man.</para> <para>Ulteriori opzioni utili per la riproduzione sono: - <option>-fs -zoom</option> che abilita la modalità schermo + <option>-fs -zoom</option> che abilita la modalità schermo intero e <option>-framedrop</option> che aiuta le prestazioni.</para> - <para>Perchè la riga di comando di mplayer non diventi - eccessivamente lunga, l'utente può creare il file - <filename>.mplayer/config</filename> ed impostare lì i + <para>Perchè la riga di comando di mplayer non diventi + eccessivamente lunga, l'utente può creare il file + <filename>.mplayer/config</filename> ed impostare lì i valori predefiniti:</para> <programlisting>vo=xv fs=yes zoom=yes</programlisting> - <para>In ultimo, è possibile usare <command>mplayer</command> + <para>In ultimo, è possibile usare <command>mplayer</command> per estrarre una traccia DVD in un file <filename>.vob</filename>. Per estrarre la seconda traccia dal DVD, digita questo:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -dumpstream -dumpfile out.vob dvd://2 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen> - <para>Il file ottenuto, <filename>out.vob</filename>, sarà - in formato MPEG e potrà manipolato da un'altro programma + <para>Il file ottenuto, <filename>out.vob</filename>, sarà + in formato MPEG e potrà manipolato da un'altro programma descritto in questa sezione.</para> </sect4> @@ -1192,14 +1192,14 @@ zoom=yes</programlisting> <indexterm><primary>mencoder</primary></indexterm> - <para>Prima di usare <command>mencoder</command> è una buona + <para>Prima di usare <command>mencoder</command> è una buona idea familiarizzare con le opzioni contenute nella documentazione HTML. Esiste anche una pagina man, ma non - è utile senza la documentazione HTML. Esiste un numero - considerevole di modi per migliorare la qualità, un - bitrate più basso, cambiare codifica ed alcuni di - questi trucchi può fare la differenza tra prestazioni - più o meno accettabili. Di seguito un paio di esempi per + è utile senza la documentazione HTML. Esiste un numero + considerevole di modi per migliorare la qualità, un + bitrate più basso, cambiare codifica ed alcuni di + questi trucchi può fare la differenza tra prestazioni + più o meno accettabili. Di seguito un paio di esempi per cominciare. Prima di tutto, una semplice copia:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>mencoder input.avi -oac copy -ovc copy -o output.avi</userinput></screen> @@ -1212,7 +1212,7 @@ zoom=yes</programlisting> in <command>mplayer</command>.</para> <para>Per convertire il file <filename>input.avi</filename> - in formato MPEG4 con l'audio codificato in MPEG3 (è + in formato MPEG4 con l'audio codificato in MPEG3 (è necessario <filename role="package">audio/lame</filename>):</para> <screen>&prompt.user; <userinput>mencoder input.avi -oac mp3lame -lameopts br=192 \ @@ -1221,12 +1221,12 @@ zoom=yes</programlisting> <para>Questo comando ha creato un file riproducibile con <command>mplayer</command> e <command>xine</command>.</para> - <para>Il parametro <filename>input.avi</filename> può + <para>Il parametro <filename>input.avi</filename> può essere sostituito con <option>dvd://1 -dvd-device /dev/dvd</option> ed eseguire il comando come <username>root</username> per - ricodificare il capitolo DVD direttamente. Poichè - si sarà certamente poco soddisfatti del risultato la prima - volta, è consigliato eseguire il dump del capitolo + ricodificare il capitolo DVD direttamente. Poichè + si sarà certamente poco soddisfatti del risultato la prima + volta, è consigliato eseguire il dump del capitolo e lavorare direttamente sul file.</para> </sect4> </sect3> @@ -1234,42 +1234,42 @@ zoom=yes</programlisting> <sect3 id="video-xine"> <title>Il Riproduttore Video xine</title> - <para>Il riproduttore video <application>xine</application> è un + <para>Il riproduttore video <application>xine</application> è un progetto dagli ampi obiettivi e non solo l'essere una soluzione unica per la riproduzione, ma anche una libreria di base riutilizzabile ed un eseguibile modulare che possa essere - esteso con i plugin. È disponibile sia come pacchetto che + esteso con i plugin. È disponibile sia come pacchetto che come port, sotto <filename role="package">multimedia/xine</filename>.</para> <para><application>xine</application> - è ancora un pò rozzo, ma è chiaramente un buon + è ancora un pò rozzo, ma è chiaramente un buon inizio. In pratica, <application>xine</application> necessita sia di una CPU veloce che di una scheda video veloce o il supporto per - l'estensione XVideo. L'interfaccia grafica è utilizzabile, + l'estensione XVideo. L'interfaccia grafica è utilizzabile, ma ancora mal disegnata.</para> <para>Allo stato attuale, non ci sono moduli distribuiti con <application>xine</application> che possano riprodurre DVD codificati in CSS. Esistono distribuzioni di terze parti che - hanno moduli di questo genere già compilati, ma nessuno + hanno moduli di questo genere già compilati, ma nessuno di questi esiste nella FreeBSD Ports Collection.</para> <para>Comparato con <application>MPlayer</application>, <application>xine</application> offre maggiori caratteristiche all'utente ma, allo stesso tempo, non rende disponibile - all'utente un controllo più accurato. Il riproduttore video + all'utente un controllo più accurato. Il riproduttore video <application>xine</application> funziona molto meglio sulle interfacce XVideo.</para> - <para>Di default, <application>xine</application> si avvierà con + <para>Di default, <application>xine</application> si avvierà con un'interfaccia grafica. Si possono quindi usare i menu per aprire per aprire un file specifico:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>xine</userinput></screen> - <para>Alternativamente, può essere invocato per aprire + <para>Alternativamente, può essere invocato per aprire direttamente un file senza l'interfaccia grafica, con il comando:</para> @@ -1279,10 +1279,10 @@ zoom=yes</programlisting> <sect3 id="video-ports-transcode"> <title>Le Utility transcode</title> - <para>Il software <application>transcode</application> non è un + <para>Il software <application>transcode</application> non è un riproduttore, piuttosto un insieme di strumenti per ricodificare file audio e video. Con - <application>transcode</application>, si ha la possibilità di + <application>transcode</application>, si ha la possibilità di unire file video, riparare file corrotti ed utilizzare strumenti da riga di comando con interfaccie che utilizzano i flussi <filename>stdin/stdout</filename>.</para> @@ -1299,7 +1299,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen> <para>I settaggi proposti dovrebbero essere sufficienti per la maggior parte degli utenti.</para> - <para>Per illustrare le capacità di + <para>Per illustrare le capacità di <command>transcode</command>, viene dato un esempio che mostra come convertire un file DivX in un file PAL MPEG-1 (PAL VCD):</para> @@ -1308,7 +1308,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen> &prompt.user; <userinput>mplex -f 1 -o output_vcd.mpg output_vcd.m1v output_vcd.mpa</userinput></screen> <para>Il file MPEG risultante, - <filename>output_vcd.mpg</filename>, è pronto per essere + <filename>output_vcd.mpg</filename>, è pronto per essere letto con <application>MPlayer</application>. Puoi perfino masterizzare il file su un CD-R per creare un Video CD, e in questo caso necessiti di installare ed usare i programmi @@ -1327,17 +1327,17 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen> <title>Ulteriori Letture</title> <para>I vari package di applicazioni video per FreeBSD si stanno - evolvendo rapidamente. È abbastanza possibile che in un futuro + evolvendo rapidamente. È abbastanza possibile che in un futuro vicino molti dei problemi discussi qui saranno risolti. Nel frattempo, chiunque voglia ottenere il massimo dalle - capacità A/V di FreeBSD, dovrà unire alla meglio la + capacità A/V di FreeBSD, dovrà unire alla meglio la conoscenza che deriva dalle svariate FAQ e guide con l'uso di queste poche applicazioni. Questa sezione esiste per fornire al lettore indicazioni a queste informazioni aggiuntive.</para> <para>La <ulink url="http://www.mplayerhq.hu/DOCS/">Documentazione - di MPlayer</ulink> è molto istruttiva sul piano tecnico. - Questa documentazione, probabilmente, dovrà essere consultata + di MPlayer</ulink> è molto istruttiva sul piano tecnico. + Questa documentazione, probabilmente, dovrà essere consultata da chiunque voglia ottenere un alto grado di conoscenza del video sotto &unix;. La mailing list di <application>MPlayer</application> risulta abbastanza ostile a chiunque non si sia preoccupato di @@ -1347,23 +1347,23 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen> <para>L'<ulink url="http://dvd.sourceforge.net/xine-howto/en_GB/html/howto.html">HOWTO di xine</ulink> contiene un capitolo su come aumentare le prestazioni - che è comune a tutti i riproduttori.</para> + che è comune a tutti i riproduttori.</para> <para>In ultimo, ci sono alcuni applicativi promettenti che il - lettore può provare:</para> + lettore può provare:</para> <itemizedlist> <listitem> <para><ulink url="http://avifile.sourceforge.net/">Avifile</ulink> che - è anche un port <filename + è anche un port <filename role="package">multimedia/avifile</filename>.</para> </listitem> <listitem> <para><ulink url="http://www.dtek.chalmers.se/groups/dvd/">Ogle</ulink> - che è anche un port <filename + che è anche un port <filename role="package">multimedia/ogle</filename>.</para> </listitem> @@ -1428,7 +1428,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen> <title>Aggiunta del Driver</title> <para>Per usare la scheda, devi caricare il driver &man.bktr.4;, e questo - può essere fatto aggiungendo la seguente riga al file + può essere fatto aggiungendo la seguente riga al file <filename>/boot/loader.conf</filename> in questo modo:</para> <programlisting>bktr_load="YES"</programlisting> @@ -1442,7 +1442,7 @@ device iicbus device iicbb device smbus</programlisting> - <para>Questi driver aggiuntivi sono necessari poiché le + <para>Questi driver aggiuntivi sono necessari poiché le componenti della scheda sono interconnesse tramite un bus I2C. Quindi compila ed installa un nuovo kernel.</para> @@ -1459,7 +1459,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> <para>Ovviamente questi messaggi possono differire a seconda dell'hardware. Tuttavia dovresti controllare se il sintonizzatore - viene rilevato correttamente; è sempre possibile modificare + viene rilevato correttamente; è sempre possibile modificare alcuni dei parametri rilevati tramite le MIB di &man.sysctl.8; e le opzioni nel file di configurazione del kernel. Ad esempio, se vuoi imporre che il sintonizzatore sia un Philips SECAM, dovresti aggiungere @@ -1485,13 +1485,13 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> <itemizedlist> <listitem> <para><filename role="package">multimedia/fxtv</filename> - fornisce capacità di TV-in-una-finestra e acquisizione di + fornisce capacità di TV-in-una-finestra e acquisizione di immagini/audio/video.</para> </listitem> <listitem> <para><filename role="package">multimedia/xawtv</filename> - è anch'esso un'applicazione TV, con le stesse caratteristiche + è anch'esso un'applicazione TV, con le stesse caratteristiche di <application>fxtv</application>.</para> </listitem> @@ -1549,7 +1549,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> <sect2> <title>Introduzione</title> - <para>In &os;, l'accesso agli scanner è fornito + <para>In &os;, l'accesso agli scanner è fornito dalle <acronym role="Interfaccia di Programmazione dell'Applicazione">API</acronym> di <application>SANE</application> (Scanner Access Now Easy) disponibili nella collezione dei port di &os;. @@ -1561,7 +1561,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> prima di effettuare ogni configurazione. <application>SANE</application> ha una lista di <ulink url="http://www.sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi - supportati</ulink>, che può fornire informazioni riguardo il + supportati</ulink>, che può fornire informazioni riguardo il supporto per uno scanner ed il suo stato. La pagina man &man.uscanner.4; fornisce una lista di scanner USB supportati.</para> </sect2> @@ -1569,7 +1569,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting> <sect2> <title>Configurazione del Kernel</title> - <para>Come già menzionato, sono supportati sia scanner USB che + <para>Come già menzionato, sono supportati sia scanner USB che SCSI. A seconda dell'interfaccia del tuo scanner, sono richiesti diversi driver dei dispositivi.</para> @@ -1593,7 +1593,7 @@ device uscanner</programlisting> proprio file di configurazione del kernel non crea problemi.</para> <para>Se non intendi ricompilare un kernel custom ed il tuo - kernel non è il <filename>GENERIC</filename>, puoi + kernel non è il <filename>GENERIC</filename>, puoi direttamente caricare il modulo del driver del dispositivo di &man.uscanner.4; con il comando &man.kldload.8;:</para> @@ -1618,11 +1618,11 @@ device uscanner</programlisting> <sect3> <title>Interfaccia SCSI</title> - <para>Se il tuo scanner possiede un'interfaccia SCSI, è + <para>Se il tuo scanner possiede un'interfaccia SCSI, è importante sapere quale controller SCSI usi. A seconda del chipset SCSI usato, dovrai modificare il tuo file di configurazione del kernel. Il kernel <filename>GENERIC</filename> supporta - i più comuni controller SCSI. Accertati di leggere il file di + i più comuni controller SCSI. Accertati di leggere il file di <filename>NOTES</filename> e aggiungi la linea corretta al tuo file di configurazione del kernel. Oltre al driver dell'interfaccia SCSI, devi avere le seguenti linee nel tuo file di configurazione @@ -1631,7 +1631,7 @@ device uscanner</programlisting> <programlisting>device scbus device pass</programlisting> - <para>Una volta che il kernel è stato correttamente compilato + <para>Una volta che il kernel è stato correttamente compilato ed installato, dovresti vedere i dispositivi nel buffer dei messaggi di sistema, al momento del boot:</para> @@ -1639,7 +1639,7 @@ device pass</programlisting> pass2: <AGFA SNAPSCAN 600 1.10> Fixed Scanner SCSI-2 device pass2: 3.300MB/s transfers</screen> - <para>Se il tuo scanner non era acceso al momento dell'avvio, è + <para>Se il tuo scanner non era acceso al momento dell'avvio, è ancora possibile forzare manualmente il riconoscimento attraverso uno scan del bus SCSI con il comando &man.camcontrol.8;:</para> @@ -1649,7 +1649,7 @@ Re-scan of bus 1 was successful Re-scan of bus 2 was successful Re-scan of bus 3 was successful</screen> - <para>A questo punto lo scanner apparirà nella lista + <para>A questo punto lo scanner apparirà nella lista dei device SCSI:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>camcontrol devlist</userinput> @@ -1666,7 +1666,7 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen> <sect2> <title>Configurazione di SANE</title> - <para>Il sistema <application>SANE</application> è + <para>Il sistema <application>SANE</application> è diviso in due parti: il backend (<filename role="package">graphics/sane-backends</filename>) ed il frontend (<filename role="package">graphics/sane-frontends</filename>). @@ -1674,12 +1674,12 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen> <ulink url="http://www.sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi supportati</ulink> da <application>SANE</application> specifica quale - backend supporta il tuo scanner di immagini. È necessario + backend supporta il tuo scanner di immagini. È necessario determinare il corretto backend per il tuo scanner se intendi usare il tuo dispositivo. La parte frontend fornisce l'interfaccia grafica allo scanning (<application>xscanimage</application>).</para> - <para>La prima cosa da fare è installare il port o il pacchetto + <para>La prima cosa da fare è installare il port o il pacchetto <filename role="package">graphics/sane-backends</filename>. Quindi, usa il comando <command>sane-find-scanner</command> per verificare il riconoscimento dello scanner da parte @@ -1688,32 +1688,32 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>sane-find-scanner -q</userinput> found SCSI scanner "AGFA SNAPSCAN 600 1.10" at /dev/pass3</screen> - <para>L'output mostrerà il tipo di interfaccia dello + <para>L'output mostrerà il tipo di interfaccia dello scanner ed il nodo del dispositivo usato per connettere lo scanner al sistema. La marca ed il nome del modello potrebbero - non comparire, non è importante.</para> + non comparire, non è importante.</para> <note> <para>Alcuni scanner USB richiedono il caricamento di un firmware, - ciò è spiegato nella pagina man del backend. È + ciò è spiegato nella pagina man del backend. È utile anche leggere le pagine man di &man.sane-find-scanner.1; e di &man.sane.7;.</para> </note> - <para>Adesso dobbiamo verificare se lo scanner sarà identificato + <para>Adesso dobbiamo verificare se lo scanner sarà identificato da un frontend di scanning. Di default, il backend di <application>SANE</application> fornisce un programma da linea di comando chiamato &man.scanimage.1;. Questo comando ti permette di elencare i dispositivi ed effettuare un'acquisizione di immagini da - linea di comando. L'opzione <option>-L</option> è usata per + linea di comando. L'opzione <option>-L</option> è usata per ottenere una lista di scanner:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> device `snapscan:/dev/pass3' is a AGFA SNAPSCAN 600 flatbed scanner</screen> <para>Nessun output o un messaggio che dice che nessuno scanner - è stato identificato indica che &man.scanimage.1; non è - in grado di identificare lo scanner. Se ciò succede, dovrai + è stato identificato indica che &man.scanimage.1; non è + in grado di identificare lo scanner. Se ciò succede, dovrai editare il file di configurazione del backend ed indicare il driver del dispositivo usato dallo scanner. La directory <filename class="directory">/usr/local/etc/sane.d/</filename> contiene tutti i @@ -1728,22 +1728,22 @@ device `snapscan:/dev/pass3' is a AGFA SNAPSCAN 600 flatbed scanner</screen> found USB scanner (UNKNOWN vendor and product) at device /dev/uscanner0</screen> - <para>Lo scanner è stato riconosciuto correttamente, usa - l'interfaccia USB ed è attaccato al nodo del dispositivo + <para>Lo scanner è stato riconosciuto correttamente, usa + l'interfaccia USB ed è attaccato al nodo del dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename>. Ora possiamo testare - se lo scanner è correttamente identificato:</para> + se lo scanner è correttamente identificato:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> -Nessun scanner è stato identificato. Se ti aspettavi qualcosa di diverso, +Nessun scanner è stato identificato. Se ti aspettavi qualcosa di diverso, verifica che lo scanner sia collegato, accendilo e avvia il tool di riconoscimento degli scanner di sane (se adatto). Per cortesia leggi la documentazione fornita con questo software (README, FAQ, pagine man).</screen> - <para>Dato che lo scanner non è stato identificato, dovremo editare + <para>Dato che lo scanner non è stato identificato, dovremo editare il file <filename>/usr/local/etc/sane.d/epson.conf</filename>. - Il modello di scanner usato è l'&epson.perfection; 1650, - così sappiamo che userà il backend + Il modello di scanner usato è l'&epson.perfection; 1650, + così sappiamo che userà il backend <literal>epson</literal>. Accertati di leggere i commenti di aiuto nei file di configurazione del backend. Le modifiche alle linee sono abbastanza semplici: commenta tutte le linee che hanno un'interfaccia @@ -1756,27 +1756,27 @@ documentazione fornita con questo software (README, FAQ, pagine man).</screen> <programlisting>usb /dev/uscanner0</programlisting> <para>Sei invitato a leggere i commenti presenti nel file di - configurazione del backend così come le pagine man del backend - per più dettagli e per la corretta sintassi da usare. Ora - possiamo verificare se lo scanner è identificato:</para> + configurazione del backend così come le pagine man del backend + per più dettagli e per la corretta sintassi da usare. Ora + possiamo verificare se lo scanner è identificato:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput> device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen> - <para>Il nostro scanner USB è stato riconosciuto. - Non è importante se la marca ed il modello non coincidono + <para>Il nostro scanner USB è stato riconosciuto. + Non è importante se la marca ed il modello non coincidono con il proprio scanner. - Il punto principale a cui prestare attenzione è il campo - <literal>`epson:/dev/uscanner0'</literal>, che ci dà il + Il punto principale a cui prestare attenzione è il campo + <literal>`epson:/dev/uscanner0'</literal>, che ci dà il corretto nome del backend ed il corretto nodo del dispositvo.</para> <para>Una volta che il comando <command>scanimage -L</command> - è in grado di vedere lo scanner, la configurazione - è completa. Il dispositivo ora è in grado di + è in grado di vedere lo scanner, la configurazione + è completa. Il dispositivo ora è in grado di scannerizzare.</para> <para>Mentre &man.scanimage.1; ci permette di effettuare - l'acquisizione di un'immagine dalla linea di comando, è + l'acquisizione di un'immagine dalla linea di comando, è preferibile usare un'interfaccia grafica per effettuare scansioni di immagini. <application>SANE</application> offre una semplice ma efficace interfaccia grafica: @@ -1784,7 +1784,7 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen> role="package">graphics/sane-frontends</filename>).</para> <para><application>Xsane</application> (<filename - role="package">graphics/xsane</filename>) è un altro comune + role="package">graphics/xsane</filename>) è un altro comune frontend grafico di scanning. Questo frontend offre caratteristiche avanzate come varie tecniche di scanning (fotocopia, fax, etc.), correzione del colore, scans multipli, etc. Entrambe queste @@ -1798,12 +1798,12 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen> <para>Tutte le operazioni precedenti sono state compiute con privilegi di <username>root</username>. Tuttavia potresti aver bisogno che altri utenti abbiano accesso allo scanner. L'utente - necessiterà permessi di lettura e scrittura sul nodo di + necessiterà permessi di lettura e scrittura sul nodo di dispositivo usato dallo scanner. Per esempio, il nostro scanner USB usa il nodo di dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename> che appartiene al gruppo <groupname>operator</groupname>. Aggiungendo l'utente <username>joe</username> al gruppo - <groupname>operator</groupname> gli permetterà di usare lo + <groupname>operator</groupname> gli permetterà di usare lo scanner:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pw groupmod operator -m <replaceable>joe</replaceable></userinput></screen> @@ -1811,8 +1811,8 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen> <para>Per maggiori informazioni consulta la pagina man di &man.pw.8;. Inoltre devi settare corretamente i permessi di scrittura (0660 o 0664) per il nodo del dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename>; di - default il gruppo <groupname>operator</groupname> può solo - leggere questo nodo di dispositivo. Tale operazione può essere + default il gruppo <groupname>operator</groupname> può solo + leggere questo nodo di dispositivo. Tale operazione può essere realizzata aggiungendo la seguente riga al file <filename>/etc/devfs.rules</filename>:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml index 656ee0b932..47dedae170 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml @@ -24,8 +24,8 @@ <sect1 id="network-servers-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Questo capitolo coprirà alcuni dei servizi di rete usati - più di frequente sui sistemi &unix;. Fra gli argomenti + <para>Questo capitolo coprirà alcuni dei servizi di rete usati + più di frequente sui sistemi &unix;. Fra gli argomenti toccati, ci saranno l'installazione, la configurazione, il test ed la manutenzione di molti tipi diversi di servizi di rete. Per vostro beneficio @@ -86,7 +86,7 @@ </listitem> <listitem> - <para>Avere familiarità con la terminologia di rete di + <para>Avere familiarità con la terminologia di rete di base.</para> </listitem> @@ -125,26 +125,26 @@ <title>Uno sguardo d'insieme</title> <para>&man.inetd.8; viene talvolta definito l'<quote>Internet - Super-Server</quote> perchè gestisce le connessioni verso + Super-Server</quote> perchè gestisce le connessioni verso molti servizi. Quando una connessione viene ricevuta da <application>inetd</application>, questo determina per quale programma la connessione sia destinata, esegue quel particolare processo e affida a - lui la socket (il programma è invocato con la socket + lui la socket (il programma è invocato con la socket del servizio come descrittore di standard input, output ed error). Eseguire <application>inetd</application> - per server dal carico non troppo alto può ridurre il carico + per server dal carico non troppo alto può ridurre il carico complessivo di sistema, rispetto all'esecuzione individuale - di ogni demone in modalità stand-alone.</para> + di ogni demone in modalità stand-alone.</para> - <para>Principalmente, <application>inetd</application> è + <para>Principalmente, <application>inetd</application> è usato per lanciare altri demoni, ma molti protocolli triviali sono gestiti direttamente, come ad esempio i protocolli <application>chargen</application>, <application>auth</application>, e <application>daytime</application>.</para> - <para>Questa sezione coprirà le basi della configurazione + <para>Questa sezione coprirà le basi della configurazione di <application>inetd</application> attraverso le opzioni da linea di comando ed il suo file di configurazione, @@ -156,8 +156,8 @@ <para><application>inetd</application> viene inizializzato attraverso il sistema &man.rc.8;. - L'opzione <literal>inetd_enable</literal> è - impostata a <literal>NO</literal> di default, ma può essere + L'opzione <literal>inetd_enable</literal> è + impostata a <literal>NO</literal> di default, ma può essere attivata da <application>sysinstall</application> durante l'installazione, a seconda della configurazione scelta dall'utente. Inserendo:</para> @@ -169,14 +169,14 @@ <programlisting>inetd_enable="NO"</programlisting> <para>in - <filename>/etc/rc.conf</filename> si abiliterà o meno + <filename>/etc/rc.conf</filename> si abiliterà o meno la partenza di <application>inetd</application> al boot. Il comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/inetd rcvar</userinput></screen> - <para>può essere utilizzato per mostrare le impostazioni + <para>può essere utilizzato per mostrare le impostazioni attive al momento.</para> <para>Inoltre, diverse opzioni di linea di comando possono @@ -189,7 +189,7 @@ <para>Come molti server di rete, <application>inetd</application> ha un numero di opzioni che possono essergli passate - per modificare il suo comportamento. La lista di tutte le opzioni è:</para> + per modificare il suo comportamento. La lista di tutte le opzioni è:</para> <para><application>inetd</application> synopsis:</para> @@ -200,10 +200,10 @@ <para>Si possono passare opzioni ad <application>inetd</application> usando l'opzione <literal>inetd_flags</literal> in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Di default, - <literal>inetd_flags</literal> è impostato a + <literal>inetd_flags</literal> è impostato a <literal>-wW -C 60</literal>, il che attiva il TCP wrapping per i servizi di <application>inetd</application>, ed impedisce ad ogni singolo - indirizzo IP di richiedere qualsiasi servizio piùdi 60 volte + indirizzo IP di richiedere qualsiasi servizio piùdi 60 volte al minuto.</para> <para>Gli utenti novizi possono notare con piacere che @@ -211,7 +211,7 @@ anche se bisogna menzionare il fatto che le opzioni di limitazione delle connessioni sono utili solo se ci si accorge di ricevere un numero eccessivo di connessioni. L'intera lista - delle opzioni di &man.inetd.8; può essere trovata + delle opzioni di &man.inetd.8; può essere trovata nel manuale di &man.inetd.8;.</para> <variablelist> @@ -220,8 +220,8 @@ <listitem> <para>Specifica il numero massimo di invocazioni simultanee - per ogni servizio; il default è illimitato. - Può essere sovrascritto per ogni servizio dal + per ogni servizio; il default è illimitato. + Può essere sovrascritto per ogni servizio dal parametro <option>max-child</option>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -231,9 +231,9 @@ <listitem> <para>Specifica un numero massimo di volte in cui - un servizio può essere invocato da un singolo + un servizio può essere invocato da un singolo indirizzo IP in un - minuto; il default è illimitato. Può essere + minuto; il default è illimitato. Può essere sovrascritto per ogni servizio con il parametro <option>max-connections-per-ip-per-minute</option>.</para> </listitem> @@ -244,7 +244,7 @@ <listitem> <para>Specifica il numero massimo di volte che un servizio - può essere invocato in un minuto; il default è + può essere invocato in un minuto; il default è 256. L'impostazione 0 permette un numero illimitato di invocazioni.</para> </listitem> @@ -255,8 +255,8 @@ <listitem> <para>Specifica il numero massimo di volte - che un servizio può essere invocato per ogni periodo di - tempo; il default è illimitato. Può essere sovrascritto + che un servizio può essere invocato per ogni periodo di + tempo; il default è illimitato. Può essere sovrascritto per ogni singolo servizio con il parametro <option>max-child-per-ip</option>. </para> </listitem> @@ -268,12 +268,12 @@ <title><filename>inetd.conf</filename></title> <para> La configurazione di <application>inetd</application> - è fatta attraverso il file + è fatta attraverso il file <filename>/etc/inetd.conf</filename>.</para> <para>Quando viene apportata una modifica a <filename>/etc/inetd.conf</filename>, - si può forzare <application>inetd</application> + si può forzare <application>inetd</application> a rileggere il suo file di configurazione eseguendo il comando:</para> @@ -288,7 +288,7 @@ <para>Ogni linea del file di configurazione specifica un singolo demone. I commenti nel file sono preceduti da un <quote>#</quote>. Il formato di ogni riga del file - <filename>/etc/inetd.conf</filename> è il seguente:</para> + <filename>/etc/inetd.conf</filename> è il seguente:</para> <programlisting>nome del servizio tipo della socket @@ -309,7 +309,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <term>nome-del-servizio</term> <listitem> - <para>È il nome del servizio per il demone. + <para>È il nome del servizio per il demone. Deve corrispondere ad un servizio elencato in <filename>/etc/services</filename>. Questo determina su quale porta @@ -330,7 +330,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <literal>stream</literal> deve essere usata per demoni basati sulla connessione, tipo TCP, mentre - <literal>dgram</literal> è usato per demoni che usano + <literal>dgram</literal> è usato per demoni che usano il protocollo di trasporto <acronym>UDP</acronym>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -398,7 +398,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <listitem> <para><option>wait|nowait</option> indica se il demone - invocato da <application>inetd</application> è + invocato da <application>inetd</application> è in grado di gestire la sua socket o meno. Il tipo di socket <option>dgram</option> deve usare l'opzione <option>wait</option>, mentre i demoni @@ -410,9 +410,9 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> per ogni nuova socket.</para> <para>Il massimo numero di demoni figli che - <application>inetd</application> può lanciare si imposta + <application>inetd</application> può lanciare si imposta attraverso l'opzione <option>max-child</option>. - Se è richiesto un limite di dieci istanze per un + Se è richiesto un limite di dieci istanze per un particolare demone, un <literal>/10</literal> dovrebbe essere inserito dopo l'opzione <option>nowait</option>. Specificando @@ -474,11 +474,11 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <term>user</term> <listitem> - <para>Questo è lo username sotto il quale un + <para>Questo è lo username sotto il quale un particolare demone dovrebbe girare. Di frequente, i demoni girano come utente <username>root</username>. - Per motivi di sicurezza, è normale + Per motivi di sicurezza, è normale trovare alcuni server che girano con l'utente <username>daemon</username>, o il meno privilegiato utente <username>nobody</username>.</para> @@ -490,8 +490,8 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <listitem> <para>Il percorso assoluto del demone che deve essere - eseguito quando è ricevuta una connessione . Se - il demone è un servizio + eseguito quando è ricevuta una connessione . Se + il demone è un servizio offerto da <application>inetd</application> internamente, bisogna usare <option>internal</option>.</para> </listitem> @@ -505,10 +505,10 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <option>server-program</option> specificando gli argomenti, cominciando con <literal>argv[0]</literal>, passati al demone al momento dell'invocazione. - Se <command>mydaemon -d</command> è la linea di comando, - <literal>mydaemon -d</literal> sarà il valore + Se <command>mydaemon -d</command> è la linea di comando, + <literal>mydaemon -d</literal> sarà il valore dell'opzione <option>server-program-arguments</option>. - Ancora, se un demone è un servizio interno, + Ancora, se un demone è un servizio interno, usa <option>internal</option>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -521,7 +521,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <para>A seconda delle scelte fatte all'installazione, molti servizi di <application>inetd</application> potrebbero essere attivi di default. Se - non c'è necessità + non c'è necessità apparente per un particolare demone, considera di disabilitarlo. Usa un <quote>#</quote> a capo della riga del demone in questione in <filename>/etc/inetd.conf</filename>, @@ -529,7 +529,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> configurazione di inetd</link>. Alcuni demoni, come <application>fingerd</application>, potrebbero non essere assolutamente desiderati, - poichè forniscono all'attaccante informazioni che gli potrebbero + poichè forniscono all'attaccante informazioni che gli potrebbero risultare utili.</para> <para>Alcuni demoni non sono stati creati coll'obiettivo @@ -537,13 +537,13 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> Questo permette ad un attaccante di inviare lentamente connessioni ad un particolare demone, saturando in questo modo - le risorse disponibile. Può essere una buona idea + le risorse disponibile. Può essere una buona idea impostare le limitazioni <option>max-connections-per-ip-per-minute</option> e <option>max-child</option> o <option>max-child-per-ip</option> su certi demoni se scopri di avere troppe connessioni.</para> - <para>Di default, il TCP wrapping è attivo. + <para>Di default, il TCP wrapping è attivo. Consulta la pagina del manuale di &man.hosts.access.5; per impostare delle restrizioni TCP su certi demoni @@ -563,11 +563,11 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <para>Il servizio <application>auth</application> fornisce servizi di rete di identificazione - ed è configurabile fino ad un certo punto, + ed è configurabile fino ad un certo punto, mentre gli altri possono solo essere accesi o spenti.</para> <para>Consulta la paigna di manuale di &man.inetd.8; - per dettagli più approfonditi.</para> + per dettagli più approfonditi.</para> </sect2> </sect1> @@ -599,7 +599,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <indexterm><primary>NFS</primary></indexterm> <para>Fra i molti differenti file system che - FreeBSD supporta c'è il Network File System, + FreeBSD supporta c'è il Network File System, conosciuto anche come <acronym role="Network File System">NFS</acronym>. <acronym role="Network File System">NFS</acronym> permette ad un sistema di @@ -610,19 +610,19 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> accedere a file su sistemi remoti quasi come se fossero files locali.</para> - <para>Alcuni dei più notevoli benefici che + <para>Alcuni dei più notevoli benefici che <acronym>NFS</acronym> ci fornisce sono:</para> <itemizedlist> <listitem> <para>Workstation locali usano meno spazio su - disco perchè i dati usati in locale possono + disco perchè i dati usati in locale possono essere conservati su una singola macchina e restano accessibili agli altri sulla rete.</para> </listitem> <listitem> - <para>Non c'è bisogno per gli utenti di avere + <para>Non c'è bisogno per gli utenti di avere home directory separate su ogni macchina in rete. Le home directory possono essere poste sul server <acronym>NFS</acronym> e @@ -633,7 +633,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <para>Device di storage come floppy disk, drive CDROM, e drive &iomegazip; possono essere usati da altre macchine sulla rete. - Questo può ridurre il numero di device di + Questo può ridurre il numero di device di storage rimuovibili sulla rete.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -642,9 +642,9 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> <title>Come Funziona <acronym>NFS</acronym></title> <para><acronym>NFS</acronym> consiste di almeno due parti: - un server ed uno o più client. Il client + un server ed uno o più client. Il client accede da remoto ai dati conservati sulla macchina - server. Affinchè questo funzioni, alcuni processi + server. Affinchè questo funzioni, alcuni processi devono essere configurati e devono essere attivi.</para> @@ -709,15 +709,15 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> </tgroup> </informaltable> - <para>Il client può anche eseguire un demone, + <para>Il client può anche eseguire un demone, noto come <application>nfsiod</application>. Il demone <application>nfsiod</application> serve le richieste dal server <acronym>NFS</acronym>. E' opzionale, aiuta a - migliorare le prestazioni ma non è indispensabile + migliorare le prestazioni ma non è indispensabile per operazioni corrette. Consultare la pagina di manuale di &man.nfsiod.8; - per più informazioni. + per più informazioni. </para> </sect2> @@ -730,7 +730,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting> </indexterm> <para>La configurazione di <acronym>NFS</acronym> - è un processo relativamente semplice. + è un processo relativamente semplice. I processi che devono essere attivi possono essere tutti avviati al boot della macchina con poche modifiche al tuo file @@ -791,7 +791,7 @@ mountd_flags="-r"</programlisting> <filename>/etc/hosts</filename>. L'opzione <option>-ro</option> rende il file system esportato read-only. Con - questo flag, il sistema remoto non sarà in grado + questo flag, il sistema remoto non sarà in grado di scrivere alcun cambiamento sul file system esportato.</para> @@ -804,31 +804,31 @@ mountd_flags="-r"</programlisting> una rete privata senza un <acronym>DNS</acronym> server configurato. Opzionalmente il file <filename>/etc/hosts</filename> - può essere configurato per hostname interni. + può essere configurato per hostname interni. Per favore rileggi - &man.hosts.5; per più informazioni. Il flag + &man.hosts.5; per più informazioni. Il flag <option>-alldirs</option> permette alle sottodirectory - di fungere da mount point. In altre parole, non monterà - le sottodirectory ma permetterà ai client di montare + di fungere da mount point. In altre parole, non monterà + le sottodirectory ma permetterà ai client di montare solo le directory che necessita o di cui ha bisogno.</para> <programlisting>/home -alldirs 10.0.0.2 10.0.0.3 10.0.0.4</programlisting> <para>La linea seguente esporta <filename>/a</filename> - cosicchè due client da diversi domini possono accedere + cosicchè due client da diversi domini possono accedere al file system. L'opzione <option>-maproot=root</option> permette all'utente <username>root</username> sul sistema remoto di scrivere dati sul file system esportato come utente <username>root</username>. Se il flag <literal>-maproot=root</literal> non - è specificato, anche se l'utente ha accesso come + è specificato, anche se l'utente ha accesso come <username>root</username> sul file system remoto, - non sarà in grado di modificare files sul file system + non sarà in grado di modificare files sul file system esportato.</para> <programlisting>/a -maproot=root host.example.com box.example.org</programlisting> - <para>Affinchè un client abbia accesso ad + <para>Affinchè un client abbia accesso ad un file system, questo deve avere permessi adeguati. Assicurati che il client sia elencato nel file <filename>/etc/exports</filename>.</para> @@ -836,8 +836,8 @@ mountd_flags="-r"</programlisting> <para>In <filename>/etc/exports</filename>, ogni linea rappresenta le informazioni per un file system esportato ad un host. Un - host remoto può essere specificato solo - una volta per file system, e può + host remoto può essere specificato solo + una volta per file system, e può avere solo una entry di default. Ad esempio, supponi che <filename>/usr</filename> sia un singolo file system. Il seguente @@ -851,19 +851,19 @@ mountd_flags="-r"</programlisting> <para>Un file system, <filename>/usr</filename>, ha due linee che specificano exports verso lo stesso host, <hostid>client</hostid>. - Il formato corretto per questa situazione è:</para> + Il formato corretto per questa situazione è:</para> <programlisting>/usr/src /usr/ports client</programlisting> - <para>Le proprietà di un file system esportato + <para>Le proprietà di un file system esportato ad un dato host devono essere tutte su una riga. Linee senza un cliente specificato sono trattate come un singolo host. Questo limita il modo di esportare file system, ma per la maggior parte delle persone - non è un problema.</para> + non è un problema.</para> - <para>Il seguente è un esempio di valida + <para>Il seguente è un esempio di valida lista di esportazione, dove <filename>/usr</filename> e <filename>/exports</filename> <filename>/usr</filename> and <filename>/exports</filename> @@ -882,8 +882,8 @@ only <para>Il demone <application>mountd</application> deve essere forzato a rileggere il file <filename>/etc/exports</filename> ogni volta che lo modifichi, - cosicchè i cambiamenti abbiano effetto. - Questo può essere ottenuto inviando un segnale HUP + cosicchè i cambiamenti abbiano effetto. + Questo può essere ottenuto inviando un segnale HUP al processo <command>mountd</command>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP `cat /var/run/mountd.pid`</userinput></screen> @@ -897,9 +897,9 @@ only maggiori informazioni sugli script rc.</para> - <para>Alternativamente, un reboot farà sì + <para>Alternativamente, un reboot farà sì che FreeBSD imposti tutto - correttamente. Non è necessario tuttavia effettuare + correttamente. Non è necessario tuttavia effettuare un reboot. L'esecuzione del seguente comando da utente <username>root</username> dovrebbe avviare tutto.</para> @@ -917,8 +917,8 @@ only <para>Ora dovrebbe essere tutto pronto per montare un file system remoto. In questi esempi il nome del server - sarà <hostid>server</hostid> e quello del client - sarà <hostid>client</hostid>. Se vuoi solo + sarà <hostid>server</hostid> e quello del client + sarà <hostid>client</hostid>. Se vuoi solo temporaneamente montare un file system remoto o anche testare la configurazione, basta che esegui un comando come questo @@ -932,10 +932,10 @@ only <screen>&prompt.root; <userinput>mount server:/home /mnt</userinput></screen> - <para>Questo monterà la directory + <para>Questo monterà la directory <filename>/home</filename> del server sopra <filename>/mnt</filename> sul client. Se - tutto è impostato correttamente dovresti + tutto è impostato correttamente dovresti essere in grado di entrare nella directory <filename>/mnt</filename> sul client e vedere tutti i file che sono sul server.</para> @@ -944,7 +944,7 @@ only file system remoto ogni volta che il computer fa boot, aggiungi il file system al file <filename>/etc/fstab</filename>. - Questo è un esempio:</para> + Questo è un esempio:</para> <programlisting>server:/home /mnt nfs rw 0 0</programlisting> @@ -957,12 +957,12 @@ only <para>Alcune applicazioni (es. <application>mutt</application>) richiedono il lock dei file per operare in modo corretto. - In caso di <acronym>NFS</acronym>, può essere utilizzato + In caso di <acronym>NFS</acronym>, può essere utilizzato <application>rpc.lockd</application> per il lock dei file. Per abilitarlo, aggiungi la seguente riga al file <filename>/etc/rc.conf</filename> sia sul client che sul server (assumendo che il client e server <acronym>NFS</acronym> - siano già configurati):</para> + siano già configurati):</para> <programlisting>rpc_lockd_enable="YES" rpc_statd_enable="YES"</programlisting> @@ -971,8 +971,8 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting> <screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/nfslocking start</userinput></screen> - <para>Se non è richiesto un lock reale tra il server - e il client <acronym>NFS</acronym>, è possibile + <para>Se non è richiesto un lock reale tra il server + e il client <acronym>NFS</acronym>, è possibile dire al client <acronym>NFS</acronym> di fare un lock locale passando l'opzione <option>-L</option> a &man.mount.nfs.8;. Ulteriori dettagli possono essere trovati nella pagina man di @@ -984,7 +984,7 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting> <para><acronym>NFS</acronym> ha molti usi pratici. Alcuni - dei più usati sono elencati di seguito:</para> + dei più usati sono elencati di seguito:</para> <indexterm> <primary>NFS</primary> @@ -993,20 +993,20 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting> <itemizedlist> <listitem> - <para>Fa sì che alcune macchine + <para>Fa sì che alcune macchine condividano un CDROM o un altro media - fra di loro. Questo è un metodo - più economico e spesso più convieniente + fra di loro. Questo è un metodo + più economico e spesso più convieniente di installare software su molte macchine.</para> </listitem> <listitem> - <para>Su grandi reti, potrebbe essere più + <para>Su grandi reti, potrebbe essere più conveniente configurare un server <acronym>NFS</acronym> centrale in cui conservare tutte le home directory degi utenti. Queste home directory - possono essere esportate sulla rete cosicchè + possono essere esportate sulla rete cosicchè gli utenti abbiano sempre la stessa directory, indipendentemente dalla workstation dalla quale effettuino il login.</para> @@ -1072,10 +1072,10 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting> <application>amd</application> fa una ricerca del mount remoto corrispondente e lo monta automaticamente. <filename>/net</filename> - è usato per montare + è usato per montare un file system esportato da un indirizzo IP, mentre <filename>/host</filename> - è usato per montare un export da un hostname remoto.</para> + è usato per montare un export da un hostname remoto.</para> <para>Un accesso ad un file in <filename>/host/foobar/usr</filename> dovrebbe @@ -1110,7 +1110,7 @@ Exports list on foobar: cerca di risolvere <hostid>foobar</hostid> e automaticamente monta l'export desiderato.</para> - <para><application>amd</application> può essere + <para><application>amd</application> può essere avviato dagli scripts di startup inserendo le seguenti linee in <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para> @@ -1120,7 +1120,7 @@ Exports list on foobar: <para>Inoltre, altri flags personalizzati possono essere ad <application>amd</application> con le opzioni <varname>amd_flags</varname>. Di default, - <varname>amd_flags</varname> è impostato a:</para> + <varname>amd_flags</varname> è impostato a:</para> <programlisting>amd_flags="-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map /net /etc/amd.map"</programlisting> @@ -1129,7 +1129,7 @@ Exports list on foobar: definisce le opzioni di default con le quali gli export sono montati. Il file <filename>/etc/amd.conf</filename> definisce - alcune delle più avanzate caratteristiche di + alcune delle più avanzate caratteristiche di <application>amd</application>.</para> <para>Consulta le pagine di manuale di &man.amd.8; @@ -1155,7 +1155,7 @@ Exports list on foobar: <para>Alcuni adapter Ethernet per sistemi PC hanno limitazioni che possono portare a seri problemi seri di rete, in particolare con NFS. - Questa difficoltà non è specifica a FreeBSD, + Questa difficoltà non è specifica a FreeBSD, ma i sistemi FreeBSD ne sono affetti.</para> <para>I problemi avvengono quasi sempre @@ -1165,27 +1165,27 @@ Exports list on foobar: Silicon Graphics, Inc., e Sun Microsystems, Inc. Il mount NFS funziona, ed alcune operazioni possono avere successo, ma d'improvviso sembra che il - server non dia più risposte al client, + server non dia più risposte al client, anche se le richieste da e verso altri sistemi continuano ad essere processate. Questo avviene sul sistema client, sia che il client sia il sistema FreeBSD sia che sia la workstation. Su molti sistemi, - non c'è modo di effettuare lo shutdown del client + non c'è modo di effettuare lo shutdown del client in modo pulito una volta che questo problema si sia manifestato. L'unica soluzione - è spesso quella di resettare il client, - poichè la situazione NFS - non può essere risolta.</para> + è spesso quella di resettare il client, + poichè la situazione NFS + non può essere risolta.</para> <para>Anche se la soluzione <quote>corretta</quote> - è usare un adapter Ethernet dalle migliori - prestazioni e capacità , c'è un semplice - workaround che permetterà operazioni soddisfacenti. - Se il sistem FreeBSD è il <emphasis>server</emphasis>, + è usare un adapter Ethernet dalle migliori + prestazioni e capacità , c'è un semplice + workaround che permetterà operazioni soddisfacenti. + Se il sistem FreeBSD è il <emphasis>server</emphasis>, includi le opzioni <option>-w=1024</option> al mount dal client. Se il sistema FreeBSD - è il <emphasis>client</emphasis>, allora monta + è il <emphasis>client</emphasis>, allora monta il file system NFS con l'opzione <option>-r=1024</option>. Queste opzioni possono essere specificate usando il quarto campo della linea di @@ -1193,23 +1193,23 @@ Exports list on foobar: mount automatici, o usa il parametro <option>-o</option> del comando &man.mount.8; per mount manuali.</para> - <para>Bisognerebbe notare che c'è un problema diverso, + <para>Bisognerebbe notare che c'è un problema diverso, a volte confuso con questo, quando il server NFS ed - il client sono su reti diverse. Se è questo + il client sono su reti diverse. Se è questo il caso, <emphasis>accertatevi</emphasis> che i vostri router indirizzino correttamente l'informazione necessaria su <acronym>UDP</acronym>, o non andrai da nessuna parte, indipendentemente da cosa tu stia cercando di fare.</para> - <para>Nei seguenti esempi, <hostid>fastws</hostid> è + <para>Nei seguenti esempi, <hostid>fastws</hostid> è il nome host (interfaccia) di una workstation ad alte prestazioni, e <hostid>freebox</hostid> - è il nome host (interfaccia) di un sistema FreeBSD con + è il nome host (interfaccia) di un sistema FreeBSD con un adapter Ethernet a basse prestazioni. Inoltre, - <filename>/sharedfs</filename> sarà il file system esportato + <filename>/sharedfs</filename> sarà il file system esportato (vedi &man.exports.5;), e <filename>/project</filename> - sarà il mount point sul client per il file system + sarà il mount point sul client per il file system montato. In tutti i casi, nota che le opzioni <option>hard</option> o <option>soft</option> e <option>bg</option> possono essere utili @@ -1237,47 +1237,47 @@ Exports list on foobar: <screen>&prompt.root; <userinput>mount -t nfs -o -w=1024 freebox:/sharedfs /project</userinput></screen> - <para>Praticamente ogni Ethernet adapter a 16-bit permetterà + <para>Praticamente ogni Ethernet adapter a 16-bit permetterà operazioni senza le succitate restrizioni sulla dimensione di lettura e scrittura.</para> - <para>Per chiunque è interessato, ecco cosa succede quando - occorre il problema, il che spiega anche perchè sia + <para>Per chiunque è interessato, ecco cosa succede quando + occorre il problema, il che spiega anche perchè sia non riparabile. NFS tipicamente lavora con una dimensione - di <quote>block</quote> di 8 K (anche se può creare + di <quote>block</quote> di 8 K (anche se può creare frammenti di dimensione minore). Dal momento che la - massima dimensione dei pacchetti Ethernet è attorno - a 1500 bytes, il <quote>block</quote> NFS sarà + massima dimensione dei pacchetti Ethernet è attorno + a 1500 bytes, il <quote>block</quote> NFS sarà diviso in molti pacchetti Ethernet - anche se è pur sempre una singola unità per il codice - di più alto livello e deve essere ricevuto, assemblato - e <emphasis>riconosciuto</emphasis> come una unità . - La workstation ad alta performance può inviare - pacchetti che comprendono le unità NFS una dietro l'altra, + anche se è pur sempre una singola unità per il codice + di più alto livello e deve essere ricevuto, assemblato + e <emphasis>riconosciuto</emphasis> come una unità . + La workstation ad alta performance può inviare + pacchetti che comprendono le unità NFS una dietro l'altra, l'una vicino all'altra come permette lo standard.i - Sulla scheda a minore capacità , gli ultimi pacchetti + Sulla scheda a minore capacità , gli ultimi pacchetti sovrascrivono i precedenti pacchetti della stessa - unità prima che possano essere trasferiti all'host - e l'unità nella - sua interezza non può essere ricostruita - o riconosciuta. Come risultato, la workstation andrà - in timeout e cercherà ancora di ripetere l'operazione, - ma cercherà con la stessa unità da 8 K, ed il - processo sarà ripetuto ancora, all'infinito.</para> - - <para>Mantenendo la dimensione dell'unità al di sotto + unità prima che possano essere trasferiti all'host + e l'unità nella + sua interezza non può essere ricostruita + o riconosciuta. Come risultato, la workstation andrà + in timeout e cercherà ancora di ripetere l'operazione, + ma cercherà con la stessa unità da 8 K, ed il + processo sarà ripetuto ancora, all'infinito.</para> + + <para>Mantenendo la dimensione dell'unità al di sotto della limitazione dei pacchetti Ethernet, ci assicuriamo che ogni completo pacchetto Ethernet ricevuto possa essere - ricono sciuto individualmente, evitando così la + ricono sciuto individualmente, evitando così la situazione deadlock.</para> <para>Sovrascritture possono anche capitare quando una workstation ad alte prestazioni riversi dati verso un sistema PC, ma con la scheda di rete migliore, sovrascritture di questo tipo non sono garantite su - <quote>unità </quote> NFS. Quando una sovrascrittura - avviene, le unità affette saranno ritrasmesse, - e c'è una buona probabilità che saranno + <quote>unità </quote> NFS. Quando una sovrascrittura + avviene, le unità affette saranno ritrasmesse, + e c'è una buona probabilità che saranno ricevute, assemblate, e riconosciute.</para> </sect2> </sect1> @@ -1314,7 +1314,7 @@ Exports list on foobar: <title>Network Information System (NIS/YP)</title> <sect2> - <title>Cos'è?</title> + <title>Cos'è?</title> <indexterm><primary>NIS</primary></indexterm> <indexterm><primary>Solaris</primary></indexterm> @@ -1328,7 +1328,7 @@ Exports list on foobar: che sta per Network Information Services, fu sviluppato da Sun Microsystems per centralizzare l'amministrazione di sistemi &unix; (in origine &sunos;). Ora in sostanza - è diventato uno standard di settore; tutti i sistemi + è diventato uno standard di settore; tutti i sistemi &unix; like (&solaris;, HP-UX, &aix;, Linux, NetBSD, OpenBSD, FreeBSD, etc) supportano <acronym role="Network Information @@ -1339,7 +1339,7 @@ Exports list on foobar: <para><acronym role="Network Information System">NIS</acronym> in precedenza era noto come Yellow Pages, ma per una questione di marchi, Sun ha cambiato il nome. Il vecchio termine (e yp) - è ancora si incontra ancora spesso.</para> + è ancora si incontra ancora spesso.</para> <indexterm> <primary>NIS</primary> @@ -1359,7 +1359,7 @@ Exports list on foobar: <para>E' simile al sistema di domini di &windowsnt;; anche se le implementazioni interne dei due sistemi sono del tutto - diverse, le funzionalità base possono essere + diverse, le funzionalità base possono essere paragonate.</para> </sect2> @@ -1410,8 +1410,8 @@ Exports list on foobar: <entry>Deve essere in esecuzione al fine di abilitare <acronym>RPC</acronym> (Remote Procedure Call, un protocollo di rete usato da NIS). - Se <application>rpcbind</application> non è attivo, - sarà impossibile portare in esecuzione un server NIS + Se <application>rpcbind</application> non è attivo, + sarà impossibile portare in esecuzione un server NIS o fungere da client NIS </entry> </row> @@ -1420,13 +1420,13 @@ Exports list on foobar: <entry><application>ypbind</application></entry> <entry>Esegue il <quote>bind</quote> di un client NIS - al suo server. Prenderà il nome dominio NIS dal + al suo server. Prenderà il nome dominio NIS dal sistema, e, usando <acronym>RPC</acronym>, si - connetterà al server. + connetterà al server. <application>ypbind</application> - è il fulcro di una comunicazione client-server in + è il fulcro di una comunicazione client-server in ambiente NIS; se <application>ypbind</application> - muore su un client, questo non sarà in grado di + muore su un client, questo non sarà in grado di accedere il server NIS.</entry> </row> @@ -1434,16 +1434,16 @@ Exports list on foobar: <entry><application>ypserv</application></entry> <entry>Dovrebbe essere in esecuzione solo sui - server NIS;è il processo NIS vero e + server NIS;è il processo NIS vero e proprio. Se &man.ypserv.8; - muore, il server non sarà più in grado di + muore, il server non sarà più in grado di rispondere a richieste NIS (si spera ci sia un server slave per sostituirlo). Ci sono alcune implementazioni di NIS (ma non quello di FreeBSD) che non cerca di ricollegarsi ad un altro server se il server che stava usando muore. Spesso, l'unica cosa - che aiuta in questo caso è riavviare il + che aiuta in questo caso è riavviare il processo server (o anche l'intero server o il processo <application>ypbind</application> sul client).</entry> @@ -1453,11 +1453,11 @@ Exports list on foobar: <entry><application>rpc.yppasswdd</application></entry> <entry>Un altro processo che dovrebbe essere in - esecuzione solo sui server master NIS; è un demone + esecuzione solo sui server master NIS; è un demone che permette a client NIS di cambiare le proprie - password NIS. Se questo demone non è attivo, + password NIS. Se questo demone non è attivo, gli utenti dovranno loggarsi al server master NIS - e cambiare le proprie password da lì.</entry> + e cambiare le proprie password da lì.</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -1483,7 +1483,7 @@ Exports list on foobar: in genere condivisi in questo modo via NIS. Qualora un processo su un client necessiti di informazioni che normalmente sarebbero trovate in questi file in locale, - fa una query al server NIS a cui è legato.</para> + fa una query al server NIS a cui è legato.</para> <sect3> <title>Tipi di macchine</title> @@ -1505,8 +1505,8 @@ Exports list on foobar: <note> <para>E' possibile per una macchina agire - da master server NIS per più di un dominio - NIS. Comunque, questo caso non sarà + da master server NIS per più di un dominio + NIS. Comunque, questo caso non sarà coperto in questa introduzione, che presuppone un ambiente NIS relativamente piccolo.</para> </note> @@ -1549,7 +1549,7 @@ Exports list on foobar: <sect2> <title>Usare NIS/YP</title> - <para>Questa sezione riguarderà l'installazione + <para>Questa sezione riguarderà l'installazione di un ambiente di esempio NIS.</para> <sect3> @@ -1565,11 +1565,11 @@ Exports list on foobar: intervento manuale; al momento, quando aggiungi un utente al laboratorio, devi eseguire <command>adduser</command> su tutte e 15 le macchine. Chiaramente, questa situazione - è provvisoria, così hai deciso di convertire il + è provvisoria, così hai deciso di convertire il laboratorio a NIS, usando due delle macchine come server.</para> - <para>Così la configurazione del laboratorio adesso + <para>Così la configurazione del laboratorio adesso sembra questa:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -1606,7 +1606,7 @@ Exports list on foobar: <entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.4</hostid></entry> - <entry>Workstation della facoltà</entry> + <entry>Workstation della facoltà</entry> </row> <row> @@ -1629,7 +1629,7 @@ Exports list on foobar: </informaltable> <para>Se stai installando uno schema NIS per la - prima volta, è una buona idea riflettere + prima volta, è una buona idea riflettere su come affrontarlo. Indipendemente dalla dimensione della rete, ci sono alcune decisioni che devono essere prese.</para> @@ -1642,25 +1642,25 @@ Exports list on foobar: <secondary>Nome dominio</secondary> </indexterm> - <para>Questo può non essere il + <para>Questo può non essere il <quote>nome dominio</quote> a cui sei abituato. Per la precisione viene chiamato <quote>nome dominio NIS</quote>. Quando un client fa il broadcast della sua richiesta per informazioni, include il nome del dominio NIS di cui fa parte. In questo modo molti server su una rete possono distinguere - a quale server la richiesta è riferita. Considerate + a quale server la richiesta è riferita. Considerate il nome dominio NIS come il nome per un gruppo di host che sono collegati per qualche motivo.</para> <para>Alcune organizzazioni scelgono di usare il loro nome dominio Internet come nome dominio NIS. Questo non - è raccomandabile in quanto può causare confusione + è raccomandabile in quanto può causare confusione quando si cerchi di debuggare problemi di rete. Il nome dominio NIS dovrebbe essere unico all'interno - della tua rete ed è utile che sia descrittivo + della tua rete ed è utile che sia descrittivo del gruppo di macchine che rappresenta. Per - esempio, il dipartimento di Arte della Acme Inc. può + esempio, il dipartimento di Arte della Acme Inc. può essere nel dominio <quote>acme-art</quote>. Per questo esempio, si presume tu abbia scelto il nome <literal>test-domain</literal>.</para> @@ -1669,7 +1669,7 @@ Exports list on foobar: <para>Comunque, alcuni sistemi operativi (principalmente &sunos;) usano il loro nome dominio NIS come loro nome - dominio Internet. Se una o più macchine sulla tua rete + dominio Internet. Se una o più macchine sulla tua rete hanno questa restrizione, tu <emphasis>devi</emphasis> usare il nome dominio Internet come il tuo nome dominio NIS.</para> @@ -1680,21 +1680,21 @@ Exports list on foobar: <para>Ci sono molte cose da tener in mente quando si sceglie quale macchina usare come server NIS. Una - delle caratteristiche più sfortunate di NIS - è il livello di dipendenza che i client hanno + delle caratteristiche più sfortunate di NIS + è il livello di dipendenza che i client hanno verso il server. Se un client non riesce a contattare il server per il suo dominio NIS, molto spesso la macchina risulta inutilizzabile. La mancanza di informazioni utente e - di gruppo fa sì che molti sistemi si blocchino. Tenendo + di gruppo fa sì che molti sistemi si blocchino. Tenendo questo in mente dovresti accertati di scegliere una macchina che non sia soggetta a reboot frequenti o una che non sia usata per sviluppo. Il server NIS dovrebbe essere in teoria una macchina stand alone il cui unico - scopo di esistenza è essere un server NIS. Se hai una + scopo di esistenza è essere un server NIS. Se hai una rete non pesantemente trafficata, - è accettabile installare + è accettabile installare il server NIS su una macchina che esegue altri servizi, basta ricordarsi che se il server NIS diventa irrangiungibile, <emphasis>tutti</emphasis> i tuoi @@ -1711,16 +1711,16 @@ Exports list on foobar: le informazioni sono chiamate mappe NIS. In FreeBSD, queste mappe sono conservate in <filename>/var/yp/[nome-dominio]</filename> dove - <filename>[nome-dominio]</filename> è il nome del dominio - NIS che si server. Un singolo server NIS può supportare - molti domini al tempo stesso, di conseguenza è + <filename>[nome-dominio]</filename> è il nome del dominio + NIS che si server. Un singolo server NIS può supportare + molti domini al tempo stesso, di conseguenza è possibile avere molte directory di questo tipo, una per ogni dominio supportato. Ogni dominio - avrà il suo insieme indipendente di mappe.</para> + avrà il suo insieme indipendente di mappe.</para> <para>I server NIS master e slave gestiscono tutte le richieste NIS col demone <command>ypserv</command>. - <command>ypserv</command> è responsabile per + <command>ypserv</command> è responsabile per la ricezione delle richieste in entrata dai client NIS, traducendo il dominio richiesto e il nome mappa ad un percorso verso il file di database e trasmettendo @@ -1734,17 +1734,17 @@ Exports list on foobar: <secondary>configurazione del server</secondary> </indexterm> - <para>Installare un server master NIS può essere + <para>Installare un server master NIS può essere relativamente semplice, a seconda delle tue - necessità . FreeBSD presenta un supporto nativo - per NIS. Tutto quello che devi fare è aggiungere + necessità . FreeBSD presenta un supporto nativo + per NIS. Tutto quello che devi fare è aggiungere le seguenti linee a <filename>/etc/rc.conf</filename>, - e FreeBSD farà il resto.</para> + e FreeBSD farà il resto.</para> <procedure> <step> <para><programlisting>nisdomainname="test-domain"</programlisting> - Questa linea imposterà il nome domino NIS a + Questa linea imposterà il nome domino NIS a <literal>test-domain</literal> al momento della configurazione di rete (ad esempio dopo il reboot).</para> @@ -1752,16 +1752,16 @@ Exports list on foobar: <step> <para><programlisting>nis_server_enable="YES"</programlisting> - Questa linea dirà a FreeBSD di avviare i processi + Questa linea dirà a FreeBSD di avviare i processi NIS server la prossima volta che la rete - è riavviata.</para> + è riavviata.</para> </step> <step> <para><programlisting>nis_yppasswdd_enable="YES"</programlisting> - Questo avvierà il demone + Questo avvierà il demone <command>rpc.yppasswd</command> che, come accennato - prima, permetterà agli utenti di cambiare la loro + prima, permetterà agli utenti di cambiare la loro password NIS dalle macchine client.</para> </step> </procedure> @@ -1774,9 +1774,9 @@ Exports list on foobar: </link>, di seguito, per dettagli.</para> </note> - <para>Ora, tutto quello che devi fare è eseguire + <para>Ora, tutto quello che devi fare è eseguire il comando <command>/etc/netstart</command> - come super-utente. Questo imposterà + come super-utente. Questo imposterà il sistema, usando i valori che hai specificato in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para> </sect4> @@ -1796,11 +1796,11 @@ Exports list on foobar: <filename>/etc</filename> del NIS master, con una eccezione: il file <filename>/etc/master.passwd</filename>. - C'è un buon motivo per questo, infatti + C'è un buon motivo per questo, infatti normalmente non vuoi che siano propagate le password a <username>root</username> e ad altri account amministrativi a tutti gli - altri server nel dominio NIS. Così prima + altri server nel dominio NIS. Così prima di inizializzare le mappe NIS, dovresti:</para> @@ -1811,7 +1811,7 @@ Exports list on foobar: <para>Dovresti rimuovere tutte le linee che riguardano account di sistema (<username>bin</username>, <username>tty</username>, <username>kmem</username>, - <username>games</username>, etc.), così come altri + <username>games</username>, etc.), così come altri account che non vuoi siano propagate ai client NIS (per esempio <username>root</username> ed ogni altro account con UID 0 (super-utente)).</para> @@ -1819,7 +1819,7 @@ Exports list on foobar: <note> <para>Accertati che il file <filename>/var/yp/master.passwd</filename> non - sia nè leggibile dal gruppo nè dal resto + sia nè leggibile dal gruppo nè dal resto del mondo (modo 600)! Usa il comando <command>chmod</command>, se appropriato.</para> @@ -1827,17 +1827,17 @@ Exports list on foobar: <indexterm><primary>Tru64 UNIX</primary></indexterm> - <para>Quando hai finito, è il momento di inizializzare + <para>Quando hai finito, è il momento di inizializzare le mappe NIS! FreeBSD include uno script chiamato <command>ypinit</command> che lo fa per te (leggi la sua pagina di manuale per dettagli). Nota che - questo script è disponibile sulla maggior parte dei + questo script è disponibile sulla maggior parte dei sistemi operativi &unix; ma non su tutti. Su - Digital Unix/Compaq Tru64 UNIX è chiamato - <command>ypsetup</command>. Poichè stiamo generando + Digital Unix/Compaq Tru64 UNIX è chiamato + <command>ypsetup</command>. Poichè stiamo generando mappe per un NIS master, passeremo l'opzione <option>-m</option> al comando <command>ypinit</command>. - Per generare le mappe NIS, supponendo che tu abbia già + Per generare le mappe NIS, supponendo che tu abbia già eseguito i passi di cui sopra, esegui:</para> <screen>ellington&prompt.root; <userinput>ypinit -m test-domain</userinput> @@ -1880,7 +1880,7 @@ ellington has been setup as an YP master server without any errors.</screen> <programlisting>NOPUSH = "True"</programlisting> - <para>(se non è già commentata).</para> + <para>(se non è già commentata).</para> </sect4> <sect4> @@ -1891,16 +1891,16 @@ ellington has been setup as an YP master server without any errors.</screen> <secondary>slave server</secondary> </indexterm> - <para>Impostare un server NIS slave è anche - più semplice che impostare il master. Loggati + <para>Impostare un server NIS slave è anche + più semplice che impostare il master. Loggati al server slave ed edita il file <filename>/etc/rc.conf</filename> esattamente come hai fatto col server master. - L'unica differenza è che + L'unica differenza è che ora dobbiamo usare l'opzione <option>-s</option> quando eseguiamo <command>ypinit</command>. L'opzione <option>-s</option> richiede che il nome del - server NIS sia passato, così la nostra linea + server NIS sia passato, così la nostra linea di comando assomiglia alla seguente:</para> @@ -1969,7 +1969,7 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> in questa directory. Dovresti accertarti che siano aggiornate. La seguente linea di <filename>/etc/crontab</filename> sul tuo server slave - dovrebbe far ciò:</para> + dovrebbe far ciò:</para> <programlisting>20 * * * * root /usr/libexec/ypxfr passwd.byname 21 * * * * root /usr/libexec/ypxfr passwd.byuid</programlisting> @@ -1980,9 +1980,9 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> dal momento che il server master cerca di assicurarsi che tutte le modifiche alle sue mappe NIS siano comunicate ad i suoi slave - e perchè le informazioni sulle password sono vitali - per i sistemi che dipendono dal server, è una buona idea - forzare gli aggiornamenti. Questo è ancora più + e perchè le informazioni sulle password sono vitali + per i sistemi che dipendono dal server, è una buona idea + forzare gli aggiornamenti. Questo è ancora più importante su reti trafficate dove gli aggiornamenti delle mappe potrebbero non essere completi.</para> @@ -1995,7 +1995,7 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> <sect3> <title>Client NIS</title> - <para>Un client NIS stabilisce quello che è + <para>Un client NIS stabilisce quello che è chiamato un binding ad un particolare NIS server usando il demone <command>ypbind</command>. <command>ypbind</command> @@ -2004,19 +2004,19 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> ed inizia a fare broadcast di richieste RPC sulla rete locale. Queste richieste specificano il nome del dominio per il quale <command>ypbind</command> sta - cercando di stabilire un binding. Se un server è stato - configurato a servire il dominio richiesto, risponderà - a <command>ypbind</command>, che registrerà l'indirizzo + cercando di stabilire un binding. Se un server è stato + configurato a servire il dominio richiesto, risponderà + a <command>ypbind</command>, che registrerà l'indirizzo del server. Se ci sono molti server disponibili (ad esempio un master e molti slave), - <command>ypbind</command> userà l'indirizzo del primo + <command>ypbind</command> userà l'indirizzo del primo che risponde. Da quel momento in poi, il sistema client - dirigerà tutte le sue richieste NIS a quel server. - <command>ypbind</command> occasionalmente farà un + dirigerà tutte le sue richieste NIS a quel server. + <command>ypbind</command> occasionalmente farà un <quote>ping</quote> del server per accertarsi che sia su ed attivo. Se non riceve una risposta di uno dei suoi ping in un tempo accettabile, <command>ypbind</command> - segnerà il dominio come non connesso e inizierà + segnerà il dominio come non connesso e inizierà di nuovo a fare broadcasting nella speranza di localizzare un altro server.</para> @@ -2028,8 +2028,8 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen> <secondary>configurazione del client</secondary> </indexterm> - <para>Impostare una macchina FreeBSD perchè sia un client - NIS è abbastanza semplice.</para> + <para>Impostare una macchina FreeBSD perchè sia un client + NIS è abbastanza semplice.</para> <procedure> <step> @@ -2052,7 +2052,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> <programlisting>+:::::::::</programlisting> <note> - <para>Questa linea permetterà a chiunque con un + <para>Questa linea permetterà a chiunque con un valido account nella mappa delle password del server NIS di loggarsi sul client. Ci sono molti modi per @@ -2060,7 +2060,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> linea. Leggi la <link linkend="network-netgroups">sezione sui netgroups</link> di seguito per maggiori - informazioni. Per letture più dettagliate vedere + informazioni. Per letture più dettagliate vedere il libro della O'Reilly <literal>Managing NFS and NIS</literal>.</para> </note> @@ -2070,8 +2070,8 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> importato via NIS) nel tuo file <filename>/etc/master.passwd</filename> e questo account dovrebbe essere anche un membro del gruppo - <groupname>wheel</groupname>. Se c'è qualche - problema con NIS, questo account può essere usato + <groupname>wheel</groupname>. Se c'è qualche + problema con NIS, questo account può essere usato per loggarsi da remoto, diventare <username>root</username> e riparare le cose.</para> </note> @@ -2096,14 +2096,14 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> <sect2> <title>Sicurezza di NIS</title> - <para>In generale, ogni utente remoto può eseguire una RPC + <para>In generale, ogni utente remoto può eseguire una RPC a &man.ypserv.8; ed ottenere i contenuti delle tue mappe NIS, ammesso che l'utente remoto conosca il tuo nome dominio. Per prevenire tali transazioni non autorizzate, &man.ypserv.8; supporta una caratteristica chiamata - <quote>securenets</quote> che può essere usata per + <quote>securenets</quote> che può essere usata per restringere l'accesso ad un dato insieme di host. All'avvio - &man.ypserv.8; cercherà di caricare le informazioni + &man.ypserv.8; cercherà di caricare le informazioni delle securenets da un file chiamato <filename>/var/yp/securenets</filename>.</para> @@ -2114,7 +2114,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> specificazione della rete e di una maschera di rete separate da spazi vuoti. Le linee che cominciano con <quote>#</quote> sono - considerati commenti. Un esempio di file securenets può + considerati commenti. Un esempio di file securenets può assomigliare al seguente:</para> </note> @@ -2129,12 +2129,12 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> 10.0.0.0 255.255.240.0</programlisting> <para>Se &man.ypserv.8; riceve una richiesta da un indirizzo - che coincide con una di queste regole, processerà + che coincide con una di queste regole, processerà la richiesta normalmente. Se l'indirizzo non coincide - la richiesta sarà ignorata ed un messaggio di warning - sarà loggato. Se il file + la richiesta sarà ignorata ed un messaggio di warning + sarà loggato. Se il file <filename>/var/yp/securenets</filename> non esiste, - <command>ypserv</command> permetterà connessioni + <command>ypserv</command> permetterà connessioni da ogni host.</para> <para>Il programma <command>ypserv</command> ha @@ -2169,8 +2169,8 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> <para>Usando <filename>/var/yp/securenets</filename> su un server con una tale obsoleta implementazione del TCP/IP - è sicuramente una cattiva idea e causerà alla - perdita della funzionalità NIS per gran parte della tua + è sicuramente una cattiva idea e causerà alla + perdita della funzionalità NIS per gran parte della tua rete.</para> <indexterm><primary>TCP Wrappers</primary></indexterm> @@ -2178,10 +2178,10 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> <para>L'uso del pacchetto <application>TCP Wrapper</application> aumenta la latenza del tuo server NIS. Il ritardo - addizionale può essere lungo a sufficienza tanto + addizionale può essere lungo a sufficienza tanto da causare dei timeout in programmi client, specialmente su reti trafficate o con server NIS lenti. Se uno o - più client soffre di questi sintomi, dovresti convertire + più client soffre di questi sintomi, dovresti convertire il sistema dei client in questione a server NIS slave e forzarli a non fare il binding a loro stessi.</para> </note> @@ -2190,27 +2190,27 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting> <sect2> <title>Impedire ad Alcuni Utenti di Loggarsi</title> - <para>Nel nostro laboratorio c'è una macchina + <para>Nel nostro laboratorio c'è una macchina <hostid>basie</hostid> che si suppone sia una workstation - solo della facoltà . Non vogliamo togliere questa + solo della facoltà . Non vogliamo togliere questa macchina dal dominio NIS, tuttavia il file <filename>passwd</filename> sul server NIS master contiene account che sono sia della - facoltà sia degli studenti. Cosa possiamo fare?</para> + facoltà sia degli studenti. Cosa possiamo fare?</para> - <para>C'è un modo di impedire a specifici utenti di loggarsi + <para>C'è un modo di impedire a specifici utenti di loggarsi ad una macchina, anche se sono presenti nel database NIS. - Per farlo, tutto quello che devi fare è + Per farlo, tutto quello che devi fare è aggiungere <literal>-<replaceable>username</replaceable></literal> alla fine del file <filename>/etc/master.passwd</filename> sulla macchina client, dove - <replaceable>username</replaceable> è lo username + <replaceable>username</replaceable> è lo username dell'utente di cui vuoi impedire l'accesso. E' meglio fare questo con <command>vipw</command> dato che <command>vipw</command> - farà un controllo di correttezza dei tuoi cambiamenti a - <filename>/etc/master.passwd</filename>, e ricostruirà + farà un controllo di correttezza dei tuoi cambiamenti a + <filename>/etc/master.passwd</filename>, e ricostruirà automaticamente il database delle password quando hai finito di editarlo. Ad esempio, se vogliamo impedire l'accesso all'utente <username>bill</username> verso l'host @@ -2265,7 +2265,7 @@ basie&prompt.root;</screen> <para>Il metodo mostrato nella sezione precedente funziona ragionevolmente bene se hai bisogno di regole speciali per un numero molto piccolo di utenti e/o macchine. Su - reti più grandi, <emphasis>certamente</emphasis> ti + reti più grandi, <emphasis>certamente</emphasis> ti dimenticherai di impedire l'accesso di certi utenti a macchine dal ruolo critico, oppure potresti perfino finire a modificare ogni macchina separatamente, in questo @@ -2273,25 +2273,25 @@ basie&prompt.root;</screen> l'amministrazione <emphasis>centralizzata</emphasis>.</para> <para>La soluzione degli sviluppatori NIS a questo problema - è chiamata <emphasis>netgroups</emphasis>. Il + è chiamata <emphasis>netgroups</emphasis>. Il loro scopo e la loro semantica possono essere paragonate ai normali gruppi utenti usati dal file system &unix;. L'unica differenza - è la mancanza di un ID numerico e l'abilità di + è la mancanza di un ID numerico e l'abilità di definire un netgroup che includa sia gruppi utenti che altri netgroup.</para> <para>I netgroup furono sviluppati per gestire grandi reti complesse con centinaia di utenti e macchine. Da un lato - questa è una Buona Cosa se sei obbligato a gestire una - simile situazione. Dall'altro, questa complessità rende + questa è una Buona Cosa se sei obbligato a gestire una + simile situazione. Dall'altro, questa complessità rende praticamente impossibile spiegare i netgroup con esempi relativamente semplici. L'esempio usato nel resto di questa sezione dimostra questo problema.</para> <para>Assumiamo che la favorevole introduzione di NIS nei tuoi laboratori catturi l'interesse dei tuoi superiori. Il tuo - prossimo compito è di estendere il tuo dominio NIS per + prossimo compito è di estendere il tuo dominio NIS per coprire alcune altre macchine del campo. Le due tabelle contengono i nomi dei nuovi utenti e delle nuove macchine, con una breve descrizione.</para> @@ -2358,7 +2358,7 @@ basie&prompt.root;</screen> <hostid>famine</hostid>, <hostid>pollution</hostid></entry> - <entry>Il tuoi server più importanti. Solo + <entry>Il tuoi server più importanti. Solo gli impiegati IT hanno il permesso di loggarsi in queste macchine.</entry> </row> @@ -2402,7 +2402,7 @@ basie&prompt.root;</screen> ad ogni <filename>passwd</filename> per ogni utente che non ha il permesso di loggarsi in quel sistema. Se ti dimentichi anche solo di una linea, potresti essere nei - pasticci. Può essere ragionevole fare ciò + pasticci. Può essere ragionevole fare ciò correttamente durante l'installazione iniziale, comunque <emphasis>certamente</emphasis> ti dimenticherai alla fine di aggiungere le linee per i nuovi utenti durante le @@ -2410,24 +2410,24 @@ basie&prompt.root;</screen> ottimista.</para> <para>Gestire questa situazione con i netgroup offre - molti vantaggi. Non c'è bisogno di gestire + molti vantaggi. Non c'è bisogno di gestire separatamente ogni utente; basta assegnare un utente ad - uno o più netgroup e permettere o impedire il login + uno o più netgroup e permettere o impedire il login a tutti i membri del netgroup. Se aggiungi una nuova macchina, dovrai solo definire restrizioni di login per i netgroup. Se un nuovo utente viene aggiunto, dovrai solo aggiungere l'utente - ad uno o più netgroup. Questi cambiamenti sono indipendenti - l'uno dall'altro: non più <quote>per ogni combinazione di + ad uno o più netgroup. Questi cambiamenti sono indipendenti + l'uno dall'altro: non più <quote>per ogni combinazione di utenti e macchine fai ...</quote>Se la tua installazione - NIS è pianificata con attenzione, dovrai solo modificare + NIS è pianificata con attenzione, dovrai solo modificare esattamente un file centrale di configurazione per garantire o negare l'accesso alle macchine.</para> - <para>Il primo passo è l'inizializzazione della mappa NIS + <para>Il primo passo è l'inizializzazione della mappa NIS netgroup. &man.ypinit.8; di FreeBSD non crea questa mappa - di default, ma la sua implementazione NIS la supporterà - una volta che è stata creata. Per aggiungere una linea alla + di default, ma la sua implementazione NIS la supporterà + una volta che è stata creata. Per aggiungere una linea alla mappa, semplicemente usa il comando</para> <screen>ellington&prompt.root; <userinput>vi /var/yp/netgroup</userinput></screen> @@ -2444,15 +2444,15 @@ INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain)</programlisting> <para><literal>IT_EMP</literal>, <literal>IT_APP</literal> etc. sono i nomi dei netgroup. Ogni gruppo fra parentesi tonde - aggiunge uno o più account utente. I tre campi dentro il + aggiunge uno o più account utente. I tre campi dentro il gruppo sono:</para> <orderedlist> <listitem> <para>Il nome degli host dove le seguenti caratteristiche sono valide. Se non specifichi un nome host, la linea - è valida per tutti gli host. Se specifichi un nome host, - entrerai nel regno dell'oscurità , dell'orrore + è valida per tutti gli host. Se specifichi un nome host, + entrerai nel regno dell'oscurità , dell'orrore e della confusione assoluta.</para> </listitem> @@ -2464,29 +2464,29 @@ INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain)</programlisting> <listitem> <para>Il dominio NIS per l'account. Puoi importare account da altri domini NIS nel tuo netgroup - se sei uno di quei ragazzi sfortunati con più di + se sei uno di quei ragazzi sfortunati con più di un dominio NIS.</para> </listitem> </orderedlist> - <para>Ognuno di questi campi può contenere + <para>Ognuno di questi campi può contenere wildcards. Leggi &man.netgroup.5; per dettagli.</para> <note> <indexterm><primary>netgroups</primary></indexterm> - <para>Nomi netgroup più lunghi di 8 caratteri + <para>Nomi netgroup più lunghi di 8 caratteri non dovrebbero essere usati, specialmente se hai macchine che eseguono altri sistemi operativi all'interno del tuo dominio NIS. I nomi sono case sensitive; usare - le lettere maiuscole per il tuo netgroup è + le lettere maiuscole per il tuo netgroup è un modo semplice per distinguere fra utenti, macchine e nomi di netgroup.</para> <para>Alcuni client NIS (non FreeBSD) non possono gestire netgroup con un numero troppo grande di linee. Ad esempio, alcune vecchie versioni di &sunos; iniziano - ad avere problemi se un netgroup contiene più di 15 + ad avere problemi se un netgroup contiene più di 15 <emphasis>linee</emphasis>. Puoi superare questo limite creando molti sotto-netgroup con 15 o meno utenti ed un vero netgroup che consiste dei sotto-netgroup:</para> @@ -2497,17 +2497,17 @@ BIGGRP2 (,joe16,domain) (,joe17,domain) [...] BIGGRP3 (,joe31,domain) (,joe32,domain) BIGGROUP BIGGRP1 BIGGRP2 BIGGRP3</programlisting> - <para>Puoi ripetere questo processo se hai bisogno di più + <para>Puoi ripetere questo processo se hai bisogno di più di 225 utenti all'interno di un singolo netgroup.</para> </note> <para>Attivare e distribuire la tua nuova mappa NIS - è facile:</para> + è facile:</para> <screen>ellington&prompt.root; <userinput>cd /var/yp</userinput> ellington&prompt.root; <userinput>make</userinput></screen> - <para>Questo genererà le tre mappe NIS + <para>Questo genererà le tre mappe NIS <filename>netgroup</filename>, <filename>netgroup.byhost</filename> e <filename>netgroup.byuser</filename>. Usa @@ -2522,12 +2522,12 @@ netgroup.byuser</userinput></screen> <para>L'output del tuo primo comando dovrebbe assomigliare a <filename>/var/yp/netgroup</filename>. Il secondo - comando non produrrà output se non hai specificato - netgroup specifici agli host. Il terzo comando può + comando non produrrà output se non hai specificato + netgroup specifici agli host. Il terzo comando può essere usato per ottenere una lista dei netgroup di un utente.</para> - <para>L'installazione del client è abbastanza semplice. + <para>L'installazione del client è abbastanza semplice. Per configurare il server <hostid>war</hostid>, devi solo eseguire &man.vipw.8; e sostituire la linea</para> @@ -2546,16 +2546,16 @@ netgroup.byuser</userinput></screen> alla funzione della shell <literal>~</literal> ed a tutte le routine che convertono fra nomi utenti e user ID numerici. In altre parole,<command>cd ~<replaceable>user - </replaceable></command> non funzionerà , - <command>ls -l</command> mostrerà gli ID numerici + </replaceable></command> non funzionerà , + <command>ls -l</command> mostrerà gli ID numerici invece dello username e <command>find . -user joe -print</command> - darà l'errore <errorname>No such user</errorname>. Per + darà l'errore <errorname>No such user</errorname>. Per riparare questo, dovrai importare tutte le linee dell'utente <emphasis>senza permettere a loro di loggarsi sui tuoi server</emphasis>.</para> - <para>Questo può essere ottenuto aggiungendo un'altra + <para>Questo può essere ottenuto aggiungendo un'altra linea a <filename>/etc/master.passwd</filename>. Questo dovrebbe contenere:</para> @@ -2595,7 +2595,7 @@ netgroup.byuser</userinput></screen> +@USERS::::::::: +:::::::::/sbin/nologin</programlisting> - <para>E tutto sarebbe a posto fino a che non c'è un + <para>E tutto sarebbe a posto fino a che non c'è un cambiamento di policy dopo poche settimane: il dipartimento IT inizia ad assumere interni. Gli interni IT hanno permesso di usare le normali @@ -2608,9 +2608,9 @@ netgroup.byuser</userinput></screen> Come il vecchio adagio dice:<quote>Errori nella pianificazione centralizzata porta a caos globale</quote>.</para> - <para>L'abilità NIS di creare netgroup da altri netgroup - può essere usata per prevenire situazioni come queste. Una - possibilità è la creazione di netgroup basati sul + <para>L'abilità NIS di creare netgroup da altri netgroup + può essere usata per prevenire situazioni come queste. Una + possibilità è la creazione di netgroup basati sul ruolo. Per esempio, potresti creare un netgroup chiamato <literal>BIGSRV</literal> per definire le restrizioni di login per i server importanti, un altro netgroup chiamato @@ -2628,12 +2628,12 @@ USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS</programlisting> <para>Questo metodo di definire restrizioni di login funziona ragionevolmente bene se puoi definire gruppi di macchine con restrizioni identiche. Sfortunatamente - questa è l'eccezione, non la regola. La maggior parte del - tempo, avrai necessità di definire restrizioni di login + questa è l'eccezione, non la regola. La maggior parte del + tempo, avrai necessità di definire restrizioni di login macchina per macchina.</para> <para>Definizioni di netgroup specifiche per ogni - macchina sono l'altra possibilità per gestire + macchina sono l'altra possibilità per gestire il cambiamento di policy delineato sopra. In questo scenario il <filename>/etc/master.passwd</filename> di ogni macchina @@ -2650,7 +2650,7 @@ USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS</programlisting> +:::::::::/sbin/nologin</programlisting> <para>Una volta che hai completato questo task per tutte - le macchine, non dovrai mai più modificare la versione locale + le macchine, non dovrai mai più modificare la versione locale di <filename>/etc/master.passwd</filename>. Tutti gli ulteriori cambiamenti possono essere gestiti modificando la mappa NIS. Di @@ -2701,7 +2701,7 @@ TWO (,hotel,test-domain) questo modo, i nuovi utenti avranno accesso automaticamente alle macchine.</para> - <para>Un ultima nota di avvertimento: può non essere sempre + <para>Un ultima nota di avvertimento: può non essere sempre consigliabile usare netgroup basati sulle macchine. Se stai per mettere in produzione qualche dozzina o perfino qualche centinaia di macchine identiche per laboratori studente, @@ -2723,7 +2723,7 @@ TWO (,hotel,test-domain) <emphasis>solo</emphasis> al server master NIS e <emphasis>devi ricordarti di ricostruire le mappe NIS</emphasis>. Se ti dimentichi di farlo - il nuovo utente non sarà in grado di loggarsi in alcuna + il nuovo utente non sarà in grado di loggarsi in alcuna macchina eccetto che sul server NIS master. Per esempio, se abbiamo bisogno di aggiungere un nuovo utente <username>jsmith</username> al laboratorio, @@ -2747,12 +2747,12 @@ TWO (,hotel,test-domain) <listitem> <para><emphasis>Tieni al sicuro il NIS master e slave, - e minimizza il tempo in cui sono giù</emphasis>. Se + e minimizza il tempo in cui sono giù</emphasis>. Se qualcuno hackera o semplicemente spegne queste macchine - riesce a privare molte persone della possibilità di + riesce a privare molte persone della possibilità di loggarsi al laboratorio.</para> - <para>Questa è la principale debolezza di ogni + <para>Questa è la principale debolezza di ogni sistema centralizzato di amministrazione. Se non proteggi il tuo server NIS, avrai un mucchio di utenti arrabbiati!</para> @@ -2761,15 +2761,15 @@ TWO (,hotel,test-domain) </sect2> <sect2> - <title>Compatibilità con NIS v1</title> + <title>Compatibilità con NIS v1</title> <para><application>ypserv</application> di FreeBSD supporta fino ad un certo punto client NIS v1. L'implementazione di NIS di FreeBSD usa solo il protocollo NIS v2, comunque altre implementazioni includono supporto per il protocollo - v1 per compatibilità all'indietro coi vecchi sistemi. Il + v1 per compatibilità all'indietro coi vecchi sistemi. Il demone <application>ypbind</application> fornito con questi - sistemi proverà a stabilire un binding con un server + sistemi proverà a stabilire un binding con un server NIS v1 anche se potrebbero non averne mai bisogno (e possono continuare a fare broadcast in ricerca di uno anche dopo che hanno ricevuto risposta da un @@ -2777,8 +2777,8 @@ TWO (,hotel,test-domain) client normali viene garantito, questa versione di <application>ypserv</application> non gestisce richieste di trasferimento di mappe v1; di - conseguenza, non può essere usato come master o slave in - congiunzione con server NIS più vecchi che + conseguenza, non può essere usato come master o slave in + congiunzione con server NIS più vecchi che supportano solo il protocollo v1. Fortunatamente, probabilmente non ci sono server del genere in uso oggi.</para> @@ -2792,17 +2792,17 @@ TWO (,hotel,test-domain) un dominio multi-server dove le macchine server sono anche client NIS. E' generalmente una buona idea forzare i server - ad effettuare il binding a sè stessi piuttosto + ad effettuare il binding a sè stessi piuttosto che permettere loro di effettuare il broadcast delle richieste binding e potenzialmente possono fare il bind una all'altra. Possono risultare strani errori quando un - server va giù e gli altri sono dipendenti da + server va giù e gli altri sono dipendenti da lui. Alla fine, tutti i client andranno in timeout e cercheranno di effettuare il bind ad altri server, - ma il ritardo di questa operazione può essere + ma il ritardo di questa operazione può essere considerevole e l'uscita - di errore è ancora presente dato che i server possono + di errore è ancora presente dato che i server possono fare il binding fra di loro di nuovo.</para> <para>Puoi forzare un host a fare il binding ad un server @@ -2827,10 +2827,10 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <secondary>formato delle password</secondary> </indexterm> - <para>Uno dei problemi più comuni in cui la gente incappa - quando tenta di implementare NIS è la compatibilità + <para>Uno dei problemi più comuni in cui la gente incappa + quando tenta di implementare NIS è la compatibilità del formato delle password. Se il tuo server NIS usa password - criptate con DES, supporterà solo client che usano anche loro + criptate con DES, supporterà solo client che usano anche loro DES. Ad esempio, se hai client NIS &solaris; nella rete, dovrai quasi certamente usare password criptate con DES.</para> @@ -2838,8 +2838,8 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <para>Per controllare quale formato il tuo server e client usano, dai un'occhiata a <filename>/etc/login.conf</filename>. Se l'host - è configurato per usare password criptate - DES, la classe <literal>default</literal> conterrà + è configurato per usare password criptate + DES, la classe <literal>default</literal> conterrà una linea simile a questa:</para> <programlisting>default:\ @@ -2856,7 +2856,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <para>Se hai fatto modifiche a <filename>/etc/login.conf</filename>, dovrai anche ricostruire il database - delle possibilità di login, il che si + delle possibilità di login, il che si ottiene eseguendo il seguente comando come <username>root</username>:</para> @@ -2864,15 +2864,15 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <note> <para>Il formato delle password che sono - già in <filename>/etc/master.passwd</filename> non - sarà aggiornato finchè un utente cambia la + già in <filename>/etc/master.passwd</filename> non + sarà aggiornato finchè un utente cambia la sua password per la prima volta <emphasis>dopo</emphasis> che il - database delle possibilità di login - è ricostruito.</para> + database delle possibilità di login + è ricostruito.</para> </note> - <para>Dopodichè per assicurarti che le password siano + <para>Dopodichè per assicurarti che le password siano criptate con il formato che hai scelto, dovresti anche controllare che <literal>crypt_default</literal> in <filename>/etc/auth.conf</filename> dia precedenza @@ -2887,11 +2887,11 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> basati su NIS server e client, puoi star sicuro che tutti siano d'accordo su quale formato delle password sia usato all'interno della rete. Se hai problemi nell'identificazione - su un client NIS, questo è un buon punto di partenza per + su un client NIS, questo è un buon punto di partenza per cercare possibili problemi. Ricordati: se vuoi mettere in produzione un server NIS per una rete eterogenea, dovrai probabilmente usare DES su tutti i sistemi - poichè questo è il minimo standard comune.</para> + poichè questo è il minimo standard comune.</para> </sect2> </sect1> @@ -2911,7 +2911,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <title>Configurazione Automatica della Rete (DHCP)</title> <sect2> - <title>Cos'è il DHCP?</title> + <title>Cos'è il DHCP?</title> <indexterm> <primary>Dynamic Host Configuration Protocol</primary> @@ -2923,7 +2923,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <para>DHCP, il Protocollo di Configurazione Host Dinamico, descrive i passi attraverso i quali un sistema - si può connettere ad una rete ed ottenere + si può connettere ad una rete ed ottenere l'informazione necessaria per comunicare attraverso quella rete. Le versioni di FreeBSD prima della 6.0 usano l'implementazione DHCP client (&man.dhclient.8;) @@ -2933,7 +2933,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> Tutte le informazioni specifiche all'implementazione di <command>dhclient</command> in questa sede sono riferite all'uso dei client DHCP sia di ISC che di OpenBSD. - Il server DHCP è quello incluso nella + Il server DHCP è quello incluso nella distribuzione ISC.</para> </sect2> @@ -2944,8 +2944,8 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> del sistema DHCP di ISC e di OpenBSD che il lato server del sistema DHCP ISC. Il programma client, <command>dhclient</command>, - è già - integrato con FreeBSD, e la parte server è + è già + integrato con FreeBSD, e la parte server è disponibile nel port <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>. Le pagine di manuale &man.dhclient.8;, &man.dhcp-options.5;, e @@ -2971,12 +2971,12 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> e sono valide sono per un certo periodo di tempo (configurato dall'amministratore del server DHCP). In questo modo, gli indirizzi IP bloccati da client - che non sono più connessi alla rete possono + che non sono più connessi alla rete possono essere riutilizzati automaticamente.</para> <para>I client DHCP possono ottenere molti tipi di informazione dal server. Una lista esauriente - può essere trovata in + può essere trovata in &man.dhcp-options.5;.</para> </sect2> @@ -2990,7 +2990,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> sia con il sistema base, rendendo inutile il bisogno di una conoscenza dettagliata della configurazione di rete su ogni rete che abbia un server DHCP. - <command>dhclient</command> è stato incluso + <command>dhclient</command> è stato incluso in tutte le distribuzioni FreeBSD a partire dalla 3.2.</para> @@ -2998,18 +2998,18 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <primary><application>sysinstall</application></primary> </indexterm> - <para>DHCP è supportato da + <para>DHCP è supportato da <application>sysinstall</application>. Quando configuri una interfaccia di rete con <application>sysinstall</application>, la seconda - domanda che ti pone è: + domanda che ti pone è: <quote> Vuoi provare a configurare l'interfaccia via DHCP?</quote>. Una risposta - affermativa eseguirà <command>dhclient</command>, - e, se ha successo, riempirà le informazioni + affermativa eseguirà <command>dhclient</command>, + e, se ha successo, riempirà le informazioni di configurazione della rete in automatico.</para> - <para>Ci sono due cose che devi fare per far sì + <para>Ci sono due cose che devi fare per far sì che il tuo sistema usi il DHCP all'avvio:</para> <indexterm> @@ -3022,15 +3022,15 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <para>Accertati che il device <devicename>bpf</devicename> sia compilato nel tuo kernel. Per fare - ciò, aggiungi <literal>device bpf</literal> + ciò, aggiungi <literal>device bpf</literal> al tuo file di configurazione del kernel, e ricompilalo. Per maggiori informazioni su come ricompilare i kernel, vedi <xref linkend="kernelconfig"/>.</para> <para>Il device - <devicename>bpf</devicename> è già + <devicename>bpf</devicename> è già parte del kernel <filename>GENERIC</filename> - che è fornito con FreeBSD, così + che è fornito con FreeBSD, così se non hai un kernel custom, non dovresti aver bisogno di crearne uno al fine di far funzionare il DHCP.</para> @@ -3038,13 +3038,13 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting> <note> <para>Quelli di voi che sono particolarmente attenti alla sicurezza, dovrebbero sapere che il - device <devicename>bpf</devicename> è + device <devicename>bpf</devicename> è anche il device che permette agli sniffer di pacchetti di funzionare correttamente (anche se devono sempre essere eseguiti come <username>root</username>). <devicename>bpf</devicename> - <emphasis>è</emphasis> + <emphasis>è</emphasis> richiesto per l'uso del DHCP, ma se siete molto attenti alla sicurezza, non dovreste probabilmente aggiungere <devicename>bpf</devicename> al @@ -3085,7 +3085,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting> </indexterm> <para>Il server DHCP, <application>dhcpd</application>, - è incluso come parte del port + è incluso come parte del port <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename> nella collezione dei ports. Questo port contiene il server DHCP ISC e la documentazione.</para> @@ -3106,14 +3106,14 @@ dhcp_flags=""</programlisting> <filename>/etc/dhclient.conf</filename>. Tipicamente il file contiene solo commenti, essendo i default ragionevolmente corretti. Questo file di - configurazione è descritto dalla + configurazione è descritto dalla pagina di manuale &man.dhclient.conf.5;.</para> </listitem> <listitem> <para><filename>/sbin/dhclient</filename></para> - <para><command>dhclient</command> è + <para><command>dhclient</command> è linkato staticamente e risiede in <filename>/sbin</filename>. Le pagine di manuale di &man.dhclient.8; danno @@ -3123,7 +3123,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting> <listitem> <para><filename>/sbin/dhclient-script</filename></para> - <para><command>dhclient-script</command> è + <para><command>dhclient-script</command> è lo script di configurazione del client DHCP specifico di FreeBSD. Viene descritto in &man.dhclient-script.8; @@ -3138,8 +3138,8 @@ dhcp_flags=""</programlisting> <para>Il client DHCP mantiene un database di validi rilasci in questo file, che viene scritto come un log. - &man.dhclient.leases.5; ne dàuna descrizione - leggermente più estesa.</para> + &man.dhclient.leases.5; ne dàuna descrizione + leggermente più estesa.</para> </listitem> </itemizedlist> </sect2> @@ -3147,7 +3147,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting> <sect2> <title>Ulteriori Letture</title> - <para>Il protocollo DHCP è + <para>Il protocollo DHCP è descritto in maniera estesa in <ulink url="http://www.freesoft.org/CIE/RFC/2131/">RFC 2131</ulink>. Informazioni aggiuntive sono presenti a questo URL: @@ -3166,12 +3166,12 @@ dhcp_flags=""</programlisting> DHCP dell'ISC (Internet Software Consortium).</para> <para>Il server non viene - fornito come parte di FreeBSD, così + fornito come parte di FreeBSD, così dovrai installare il port <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename> per fornire questo servizio. Vedi <xref linkend="ports"/> per - più informazioni su come usare la Collezione + più informazioni su come usare la Collezione dei Port.</para> </sect3> @@ -3193,33 +3193,33 @@ dhcp_flags=""</programlisting> vedi <xref linkend="kernelconfig"/>.</para> <para>Il device <devicename>bpf</devicename> - è già + è già parte del kernel <filename>GENERIC</filename> - che viene fornito con FreeBSD, così + che viene fornito con FreeBSD, così non hai bisogno di creare un kernel custom per far funzionare il DHCP.</para> <note> <para>Quelli di voi che sono particolarmente attenti alla sicurezza, dovrebbero notare che - <devicename>bpf</devicename> è anche il + <devicename>bpf</devicename> è anche il device che permette agli sniffer di pacchetti di funzionare correttamente (anche se tali programmi hanno bisogno di accesso privilegiato). - <devicename>bpf</devicename> <emphasis>è + <devicename>bpf</devicename> <emphasis>è </emphasis> richiesto per il funzionamento del DHCP, ma se siete molto attenti alla sicurezza, probabilmente non dovreste includere <devicename>bpf</devicename> - nel vostro kernel semplicemente perchè vi + nel vostro kernel semplicemente perchè vi aspettate di usare il DHCP in qualche momento.</para> </note> - <para>La prossima cosa che devi fare è + <para>La prossima cosa che devi fare è editare il file <filename>dhcpd.conf</filename> che - è stato installato dal port + è stato installato dal port <filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>. - Di default, questo sarà + Di default, questo sarà <filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf.sample</filename> e dovresti copiare questo file in <filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf</filename> @@ -3234,7 +3234,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting> <secondary>dhcpd.conf</secondary> </indexterm> - <para><filename>dhcpd.conf</filename> è + <para><filename>dhcpd.conf</filename> è composto di dichiarazioni riguardanti sottoreti ed host, e forse lo si spiega meglio con un esempio:</para> @@ -3260,9 +3260,9 @@ host mailhost { <calloutlist> <callout arearefs="domain-name"> <para>Questa opzione specifica il dominio che - verrà servito ai client come il dominio + verrà servito ai client come il dominio di default di ricerca. Si veda - &man.resolv.conf.5; per più informazioni.</para> + &man.resolv.conf.5; per più informazioni.</para> </callout> <callout arearefs="domain-name-servers"> @@ -3272,50 +3272,50 @@ host mailhost { </callout> <callout arearefs="subnet-mask"> - <para>La netmask che sarà fornita ai client.</para> + <para>La netmask che sarà fornita ai client.</para> </callout> <callout arearefs="default-lease-time"> <para>Un client potrebbe richiedere una lunghezza di - tempo specifica per la quale il rilascio sarà - valido. Altrimenti il server assegnerà + tempo specifica per la quale il rilascio sarà + valido. Altrimenti il server assegnerà un tempo di rilascio con questa durata (in secondi).</para> </callout> <callout arearefs="max-lease-time"> - <para>Questa è la lunghezza massima di - tempo per la quale un server effettuerà + <para>Questa è la lunghezza massima di + tempo per la quale un server effettuerà un rilascio. Se un client dovesse richiedere - un rilascio più lungo, sarà effettuato - un rilascio, anche se sarà valido solo per + un rilascio più lungo, sarà effettuato + un rilascio, anche se sarà valido solo per <literal>max-lease-time</literal> secondi.</para> </callout> <callout arearefs="ddns-update-style"> <para>Questa opzione specifica se il server DHCP - dovrà cercare di modificare il DNS - quando un rilascio è accettato o + dovrà cercare di modificare il DNS + quando un rilascio è accettato o liberato. Nella implementazione ISC - questa opzione è + questa opzione è <emphasis>richiesta</emphasis>.</para> </callout> <callout arearefs="range"> <para>Questo identifica quale indirizzo IP - dovrà essere usato nel pool riservato + dovrà essere usato nel pool riservato per l'allocazione ad i client. Gli indirizzi IP fra, ed inclusi, quelli dichiarati sono assegnabili agli utenti.</para> </callout> <callout arearefs="routers"> - <para>Dichiara il default gateway che sarà + <para>Dichiara il default gateway che sarà assegnato ad i client.</para> </callout> <callout arearefs="hardware"> <para>L'indirizzo hardware MAC di un host - (cosicchè il server DHCP + (cosicchè il server DHCP possa riconoscere un host quando fa una richiesta).</para> </callout> @@ -3323,9 +3323,9 @@ host mailhost { <callout arearefs="fixed-address"> <para>Specifica che all'host dovrebbe sempre essere fornito lo stesso indirizzo IP. - Nota che usare un hostname è + Nota che usare un hostname è corretto in questo caso, - dato che il DHCP server risolverà + dato che il DHCP server risolverà l'hostname stesso prima di restituire l'informazione sul rilascio.</para> </callout> @@ -3351,10 +3351,10 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <para>Se hai bisogno di fare altri cambiamenti alla configurazione del server in futuro, - è importante notare che l'invio di + è importante notare che l'invio di un segnale <literal>SIGHUP</literal> a <application>dhcpd</application> - <emphasis>non</emphasis> fa sì che il file + <emphasis>non</emphasis> fa sì che il file di configurazione sia ricaricato, come avviene con la maggior parte dei demoni. Dovrai inviare un segnale <literal>SIGTERM</literal> per fermare @@ -3374,12 +3374,12 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <listitem> <para><filename>/usr/local/sbin/dhcpd</filename></para> - <para><application>dhcpd</application> è + <para><application>dhcpd</application> è linkato staticamente e risiede in <filename>/usr/local/sbin </filename>. La pagina di manuale di &man.dhcpd.8; installata con il port - dà più informazioni + dà più informazioni su <application>dhcpd</application>.</para> </listitem> @@ -3395,7 +3395,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> che devono essere fornite ai client che sono serviti, oltre alle informazioni riguardanti le operazioni del server. Questo - file di configurazione è descritto + file di configurazione è descritto dalla pagina di manuale &man.dhcpd.conf.5; installata dal port.</para> </listitem> @@ -3407,22 +3407,22 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> rilasci che ha effettuato in questo file, che viene scritto come un log. La pagina di manuale &man.dhcpd.leases.5;, installata dal port - ne dà una descrizione leggermente pi` + ne dà una descrizione leggermente pi` lunga.</para> </listitem> <listitem> <para><filename>/usr/local/sbin/dhcrelay</filename></para> - <para><application>dhcrelay</application> è + <para><application>dhcrelay</application> è usata in ambienti avanzati dove un server DHCP reinvia le richieste da un client ad un altro server DHCP su una rete separata. Se hai bisogno di questa - funzionalità, installa il port + funzionalità, installa il port <filename role="package">net/isc-dhcp3-relay</filename>. La pagina di manuale &man.dhcrelay.8; fornita - col port contiene più dettagli.</para> + col port contiene più dettagli.</para> </listitem> </itemizedlist> </sect3> @@ -3459,20 +3459,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <indexterm><primary>BIND</primary></indexterm> <para>&os; utilizza, di default, una versione di - BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è - la più completa implementazione del protocollo - <acronym>DNS</acronym>. <acronym>DNS</acronym> è il protocollo + BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è + la più completa implementazione del protocollo + <acronym>DNS</acronym>. <acronym>DNS</acronym> è il protocollo attraverso il quale nomi sono mappati ad indirizzi <acronym>IP</acronym>, e viceversa. Per esempio, una query per <hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org - </hostid> riceverà una replica con l'indirizzo + </hostid> riceverà una replica con l'indirizzo <acronym>IP</acronym> del web server del The &os; Project, mentre una query per <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> - ritornerà l'indirizzo <acronym>IP</acronym> della corrispondente - macchina <acronym>FTP</acronym>. Allo stesso modo, può + ritornerà l'indirizzo <acronym>IP</acronym> della corrispondente + macchina <acronym>FTP</acronym>. Allo stesso modo, può avvenire l'opposto. Una - query per un indirizzo <acronym>IP</acronym> può risolvere il suo - nome host. Non è necessario avere in esecuzione + query per un indirizzo <acronym>IP</acronym> può risolvere il suo + nome host. Non è necessario avere in esecuzione un name server per fare <acronym>DNS</acronym> lookups su un sistema. </para> @@ -3483,13 +3483,13 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <indexterm><primary>DNS</primary></indexterm> - <para>DNS è coordinato su Internet attraverso + <para>DNS è coordinato su Internet attraverso un sistema alquanto complesso di name server autoritativi, - ed altri name server di più piccola scala che + ed altri name server di più piccola scala che ospitano e gestiscono cache di informazioni individuali sui domini.</para> - <para>Al momento corrente, BIND è mantenuto + <para>Al momento corrente, BIND è mantenuto dall'Internet Software Consortium <ulink url="http://www.isc.org/"></ulink>. </para> @@ -3570,7 +3570,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <entry>Un dominio individuale, sottodominio, o porzione del <acronym>DNS</acronym> amministrato dalla stessa - autorità</entry> + autorità</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -3585,38 +3585,38 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <itemizedlist> <listitem> - <para><hostid>.</hostid> è la zona root</para> + <para><hostid>.</hostid> è la zona root</para> </listitem> <listitem> - <para><hostid>org.</hostid> è una zona + <para><hostid>org.</hostid> è una zona Top Level Domain (<acronym>TLD</acronym>) sotto la zona root</para> </listitem> <listitem> <para><hostid role="domainname">example.org.</hostid> - è una zona sotto la zona + è una zona sotto la zona <hostid>org.</hostid> <acronym>TLD</acronym></para> </listitem> <listitem> <para> - <hostid>1.168.192.in-addr.arpa</hostid> è una zona + <hostid>1.168.192.in-addr.arpa</hostid> è una zona che referenzia tutti gli indirizzi <acronym>IP</acronym> che cadono sotto lo spazio <acronym>IP</acronym> <hostid role="ipaddr">192.168.1.*</hostid>. </para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Come si può vedere, la parte più + <para>Come si può vedere, la parte più specifica di un nome host appare a sinistra. Per esempio - <hostid role="domainname">example.org.</hostid> è - più specifico di <hostid>org.</hostid>, come - <hostid>org.</hostid> è più specifico + <hostid role="domainname">example.org.</hostid> è + più specifico di <hostid>org.</hostid>, come + <hostid>org.</hostid> è più specifico della zona root. La disposizione di ogni parte di un nome - host è analoga ad un file system: la + host è analoga ad un file system: la directory <filename>/dev</filename> cade - all'interno della root, e così via.</para> + all'interno della root, e così via.</para> </sect2> <sect2> @@ -3625,7 +3625,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <para>Attualmente vengono usati due tipi di name server: un name server autoritativo, ed un name server cache.</para> - <para>Un name server autoritativo è necessario + <para>Un name server autoritativo è necessario quando:</para> <itemizedlist> @@ -3637,7 +3637,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <listitem> <para>un dominio, tipo - <hostid role="domainname">example.org</hostid>, è + <hostid role="domainname">example.org</hostid>, è registrato e gli indirizzi <acronym>IP</acronym> devono essere assegnati ad hostname sotto questo.</para> </listitem> @@ -3654,20 +3654,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> </listitem> </itemizedlist> - <para>Un name server cache è necessario quando:</para> + <para>Un name server cache è necessario quando:</para> <itemizedlist> <listitem> - <para>un server locale DNS può tenere in cache e - rispondere più velocemente rispetto ad effettuare + <para>un server locale DNS può tenere in cache e + rispondere più velocemente rispetto ad effettuare query ad un name server all'esterno.</para> </listitem> <listitem> <para>una riduzione nel traffico complessivo di - rete è desiderato (è stato + rete è desiderato (è stato calcolato che il traffico DNS - conta più del 5% sul traffico totale di + conta più del 5% sul traffico totale di Internet).</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -3675,20 +3675,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <para>Quando uno fa una query per risolvere <hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org</hostid>, il risolutore di solito fa una query al name - server dell'<acronym>ISP</acronym> a cui si è connessi, + server dell'<acronym>ISP</acronym> a cui si è connessi, ed ottiene una risposta. Con un server <acronym>DNS</acronym> locale, che fa cache, la query deve essere effettuata una volta sola dal server <acronym>DNS</acronym> che fa cache. Ogni - query aggiuntiva non dovrà cercare all'esterno + query aggiuntiva non dovrà cercare all'esterno della rete locale, dato che l'informazione - è tenuta in cache localmente.</para> + è tenuta in cache localmente.</para> </sect2> <sect2> <title>Come Funziona</title> - <para>In &os;, il demone BIND è chiamato + <para>In &os;, il demone BIND è chiamato <application>named</application> per ovvie ragioni.</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> @@ -3750,11 +3750,11 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <secondary>avvio</secondary> </indexterm> - <para>Dato che BIND è installato di default, - configurarlo è relativamente semplice.</para> + <para>Dato che BIND è installato di default, + configurarlo è relativamente semplice.</para> <para>La configurazione di default di <application>named</application> - è quella di un name server basilare, eseguito in + è quella di un name server basilare, eseguito in ambiente &man.chroot.8;. Per avviare il server una volta con questa configurazione, usa il seguente comando:</para> @@ -3768,13 +3768,13 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <programlisting>named_enable="YES"</programlisting> <para>Ci sono ovviamente molte opzioni di configurazione - per <filename>/etc/namedb/named.conf</filename> che sono al di là + per <filename>/etc/namedb/named.conf</filename> che sono al di là dello scopo di questo documento. Comunque, se siete interessati nelle opzioni di avvio per <application>named</application> su &os;, dai un'occhiata ai flags <literal>named_</literal> in <filename>/etc/defaults/rc.conf</filename> e consulta la pagina di manuale &man.rc.conf.5;. Anche la sezione <xref linkend="configtuning-initial"/> - è una buona base di partenza.</para> + è una buona base di partenza.</para> </sect2> <sect2> @@ -3789,7 +3789,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> al corrente risiedono nella directory <filename role="directory"> /etc/named</filename> e necessiteranno di modifiche prima dell'uso, a meno che non si voglia un semplice resolver. - Qui è dove la maggior pare della configurazione viene + Qui è dove la maggior pare della configurazione viene effettuata.</para> <sect3> @@ -3801,14 +3801,14 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting> <screen>&prompt.root; <userinput>sh make-localhost</userinput></screen> - <para>Se tutto è andato bene, un nuovo file dovrebbe + <para>Se tutto è andato bene, un nuovo file dovrebbe esistere nella sottodirectory <filename class="directory">master</filename>. I nomi dei file dovrebbero essere <filename>localhost.rev</filename> per il local domain name e<filename>localhost-v6.rev</filename> per le configurazioni <acronym>IPv6</acronym>. Come il file di configurazione di default, l'informazione - richiesta sarà presente nel file <filename>named.conf</filename>. + richiesta sarà presente nel file <filename>named.conf</filename>. </para> </sect3> @@ -3857,22 +3857,22 @@ options { */</programlisting> <para>Proprio come dicono i commenti, per beneficiare - di una cache di un server superiore, può + di una cache di un server superiore, può essere abilitato <literal>forwarders</literal>. Sotto circostanze normali, un name - server farà query ricorsive attraverso Internet - cercando certi name server fino a chè non trova - la risposta che sta cercando. Averlo abilitato farà - sì che sarà fatta prima una query verso il + server farà query ricorsive attraverso Internet + cercando certi name server fino a chè non trova + la risposta che sta cercando. Averlo abilitato farà + sì che sarà fatta prima una query verso il name server superiore (o il name server fornito), avvantaggiandosi della sua cache. Se il name - server superiore è un name server molto - trafficato e veloce, può valere la pena di + server superiore è un name server molto + trafficato e veloce, può valere la pena di abilitarlo.</para> <warning> <para><hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid> - <emphasis>non</emphasis> funzionerà qui. + <emphasis>non</emphasis> funzionerà qui. Cambia questo indirizzo <acronym>IP</acronym> in un name server superiore.</para> </warning> @@ -3972,8 +3972,8 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" { zona deve essere aggiunta a <filename>named.conf</filename>.</para> - <para>Per esempio, la più semplice entry per - <hostid role="domainname">example.org</hostid> può + <para>Per esempio, la più semplice entry per + <hostid role="domainname">example.org</hostid> può assomigliare a:</para> <programlisting>zone "example.org" { @@ -3981,7 +3981,7 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" { file "master/example.org"; };</programlisting> - <para>La zona è una master, come indicato + <para>La zona è una master, come indicato dall'entry <option>type</option>, e conserva le informazioni di zona su <filename>/etc/namedb/master/example.org</filename> @@ -3993,12 +3993,12 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" { file "slave/example.org"; };</programlisting> - <para>Nel caso slave, l'informazione di zona è + <para>Nel caso slave, l'informazione di zona è trasferita dal name server master per quella zona particolare, e salvata nel file specificato. Se e - quando il master muore o è irraggiungibile, - il name server slave avrà le informazioni di - zona trasferite e sarà in grado di servirlo.</para> + quando il master muore o è irraggiungibile, + il name server slave avrà le informazioni di + zona trasferite e sarà in grado di servirlo.</para> </sect3> <sect3> @@ -4012,7 +4012,7 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" { <para>Un esempio di file di zona master per <hostid role="domainname">example.org</hostid> (che esiste all'interno di <filename>/etc/namedb/master/example.org - </filename>) è la seguente:</para> + </filename>) è la seguente:</para> <programlisting>$TTL 3600 ; 1 hour example.org. IN SOA ns1.example.org. admin.example.org. ( @@ -4044,13 +4044,13 @@ mail IN A 192.168.1.5 www IN CNAME @</programlisting> <para>Nota che ogni hostname che finisce in - un <quote>.</quote> è - un nome esatto, mentre ogni entità senza un - <quote>.</quote> è referenziato all'origine. - Per esempio <literal>www</literal> è trasformato + un <quote>.</quote> è + un nome esatto, mentre ogni entità senza un + <quote>.</quote> è referenziato all'origine. + Per esempio <literal>www</literal> è trasformato in <literal>www.<replaceable>origin</replaceable></literal>. Nel nostro file di zone fittizio, la nostra origine - è <hostid>example.org</hostid>, così + è <hostid>example.org</hostid>, così <literal>www</literal> si trasformerebbe in <hostid>www.example.org</hostid>.</para> @@ -4065,7 +4065,7 @@ value</programlisting> <secondary>records</secondary> </indexterm> - <para>I record DNS usati più di frequente:</para> + <para>I record DNS usati più di frequente:</para> <variablelist> <varlistentry> @@ -4073,7 +4073,7 @@ value</programlisting> <listitem> <para>inizio di una zona di - autorità</para> + autorità</para> </listitem> </varlistentry> @@ -4137,7 +4137,7 @@ day</programlisting> <term><hostid role="domainname">example.org.</hostid></term> <listitem> - <para>il nome di dominio, inoltre è + <para>il nome di dominio, inoltre è l'origine per questo file di zona.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -4168,15 +4168,15 @@ day</programlisting> <listitem> <para>il numero di serie del file. Questo deve essere aumentato ogni volta che il file di - zona è modificato. Al giorno d'oggi + zona è modificato. Al giorno d'oggi molti amministratori preferiscono un formato <literal>yyyymmddrr</literal> per il numero di serie. <literal>2006051501</literal> significherebbe modificato l'ultima volta il 05/15/2006, l'ultimo <literal>01</literal> essendo la prima volta che - il file di zona è stato modificato in - questo giorno. Il numero di serie è + il file di zona è stato modificato in + questo giorno. Il numero di serie è importante dato che avverte name server slave per una zona quando questa ` modificata.</para> @@ -4187,8 +4187,8 @@ day</programlisting> <programlisting> IN NS ns1.example.org.</programlisting> - <para>Questa è una linea NS. Ogni name server che - replicherà in maniera autoritativa la zona deve + <para>Questa è una linea NS. Ogni name server che + replicherà in maniera autoritativa la zona deve avere una di queste linee. Il <literal>@</literal> come visto potrebbe essere stato <hostid role="domainname"> example.org.</hostid> @@ -4216,9 +4216,9 @@ mail IN A 192.168.1.5</programlisting> <programlisting> www IN CNAME @</programlisting> - <para>Il record nome canonico è usato per dare alias + <para>Il record nome canonico è usato per dare alias ad una macchina. Nell'esempio, <hostid>www</hostid> - è tramutato in alias nella macchina <quote>master</quote> + è tramutato in alias nella macchina <quote>master</quote> che corrisponde al domain name <hostid role="domainname">example.org </hostid> (<hostid role="ipaddr">192.168.1.1</hostid>). CNAME possono essere usati per fornire alias @@ -4236,22 +4236,22 @@ www IN CNAME @</programlisting> mail server sono responsabili per gestire mail entranti per la zona. <hostid role="fqdn">mail.example.org - </hostid> è l'hostname del mail - server, e 10 è la priorità di + </hostid> è l'hostname del mail + server, e 10 è la priorità di quel mail server.</para> - <para>Uno può avere molti mail server, con - priorità di 10, 20 e così via. Un mail server che + <para>Uno può avere molti mail server, con + priorità di 10, 20 e così via. Un mail server che cerca di consegnare una mail a <hostid role="domainname">example.org</hostid> - proverà prima l'MX con la più alta - priorità (il record con il numero di priorita' minimo) + proverà prima l'MX con la più alta + priorità (il record con il numero di priorita' minimo) poi il secondo, etc., fino a - chè la mail non sia + chè la mail non sia consegnata correttamente.</para> <para>Per file di zona in-addr.arpa (DNS inverso), lo stesso - formato è usato, eccetto con linee PTR + formato è usato, eccetto con linee PTR al posto di A o CNAME.</para> <programlisting>$TTL 3600 @@ -4284,8 +4284,8 @@ www IN CNAME @</programlisting> <secondary>caching name server</secondary> </indexterm> - <para>Un name server caching è un name server - che non è autoritativo per nessuna zona. + <para>Un name server caching è un name server + che non è autoritativo per nessuna zona. Fa semplicemente query, e ne memorizza le risposte per uso successivo. Per impostarne uno, configura il name server come al solito, omettendo ogni @@ -4295,8 +4295,8 @@ www IN CNAME @</programlisting> <sect2> <title>Sicurezza</title> - <para>Anche se BIND è la più comune - implementazione del DNS, c'è sempre la questione + <para>Anche se BIND è la più comune + implementazione del DNS, c'è sempre la questione della sicurezza. Talvolta vengono trovati possibili e sfruttabili buchi di sicurezza.</para> @@ -4306,7 +4306,7 @@ www IN CNAME @</programlisting> potrebbero essere sfruttati per attacchi al servizio <acronym>DNS</acronym>.</para> - <para>È una buona idea leggere + <para>È una buona idea leggere gli avvisi sulla sicurezza di <ulink url="http://www.cert.org/">CERT</ulink> e sottoscrivere le &a.security-notifications; @@ -4391,8 +4391,8 @@ www IN CNAME @</programlisting> <sect2> <title>Uno sguardo d'insieme</title> - <para>&os; è usato per far girare - alcuni dei siti web più trafficati + <para>&os; è usato per far girare + alcuni dei siti web più trafficati al mondo. La maggioranza dei web server su Internet usano attualmene <application>Apache HTTP Server</application>. @@ -4407,13 +4407,13 @@ www IN CNAME @</programlisting> o <filename role="package">www/apache22</filename>.</para> <para>Una volta che <application>Apache</application> - è stato installato con successo, deve essere + è stato installato con successo, deve essere configurato.</para> <note> <para>Questa sezione copre la versione 1.3.X di <application>Apache HTTP Server</application> - dato che è la versione più usata per + dato che è la versione più usata per &os;. <application>Apache</application> 2.X introduce molte nuove tecnologie ma queste non saranno discusse in questa sede. Per maggiori @@ -4434,15 +4434,15 @@ www IN CNAME @</programlisting> <para>Il principale file di configurazione di <application>Apache HTTP Server</application> - è installato in + è installato in <filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename> - su &os;. Questo file è un tipico file di testo + su &os;. Questo file è un tipico file di testo di configurazione di &unix; con linee di commento che cominciano col carattere <literal>#</literal>. Una descrizione comprensiva di tutte le possibili - opzioni di configurazione è al di fuori dello - scopo di questo libro, così solo le direttive - usate più di frequente saranno descritte + opzioni di configurazione è al di fuori dello + scopo di questo libro, così solo le direttive + usate più di frequente saranno descritte di seguito.</para> <variablelist> @@ -4481,8 +4481,8 @@ www IN CNAME @</programlisting> <para><literal>ServerName</literal> ti permette di impostare un nome host che viene inviato ai client per il tuo server, se questo - è differente da quello per il quale l'host - è configurato (ad esempio usi <hostid>www + è differente da quello per il quale l'host + è configurato (ad esempio usi <hostid>www </hostid> invece del vero nome host).</para> </listitem> </varlistentry> @@ -4501,7 +4501,7 @@ www IN CNAME @</programlisting> </varlistentry> </variablelist> - <para>È sempre una buona idea fare copie di + <para>È sempre una buona idea fare copie di backup del tuo file di configurazione di <application>Apache</application> prima di modificarlo. Una volta che sei soddisfatto dalla @@ -4520,11 +4520,11 @@ www IN CNAME @</programlisting> <para><application>Apache</application> non viene eseguito dal super server <application>inetd</application> a differenza di molti altri server di - rete. È configurato + rete. È configurato per girare standalone per migliori performance per gestire le richieste HTTP in entrata dai client - web browser. Un wrapper shell script è - incluso per rendere il più semplice + web browser. Un wrapper shell script è + incluso per rendere il più semplice possibile lo start, lo stop ed il restart del server. Per avviare <application>Apache</application> per la prima volta, esegui:</para> @@ -4573,12 +4573,12 @@ www IN CNAME @</programlisting> <programlisting>apache_flags=""</programlisting> - <para>Ora che il web server è in esecuzione + <para>Ora che il web server è in esecuzione puoi navigare il tuo sito web puntando il tuo web browser ad <literal>http://localhost/</literal>. La pagina di default che viene mostrata - è + è <filename>/usr/local/www/data/index.html</filename>.</para> </sect2> @@ -4587,13 +4587,13 @@ www IN CNAME @</programlisting> <para><application>Apache</application> supporta due tipi diversi di Virtual Hosting. Il primo metodo - è Virtual Hosting basato sul nome. Il + è Virtual Hosting basato sul nome. Il Virtual Hosting basato sul nome usa gli header HTTP/1.1 per scoprire l'hostname. Questo permette a molti domini diversi di condividere lo stesso indirizzo IP.</para> - <para>Per fare sì che + <para>Per fare sì che <application>Apache</application> usi Virtual Hosting basato sui nomi aggiungi una entry come la seguente al tuo file @@ -4639,10 +4639,10 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld <para>Ci sono molti diversi moduli <application>Apache</application> disponibili - per aggiungere funzionalità al server base. + per aggiungere funzionalità al server base. La Collezione Port di FreeBSD fornisce un modo semplice di installare <application>Apache</application> - assieme ad alcuni dei più popolari moduli + assieme ad alcuni dei più popolari moduli aggiuntivi.</para> <sect3> @@ -4661,17 +4661,17 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld Sockets Layer (SSL v2/v3) e Transport Layer Security (TLS v1). Questo modulo fornisce tutto il necessario per richiedere - un certificato firmato da un'autorità fidata - che emette certificati, cosicchè puoi eseguire + un certificato firmato da un'autorità fidata + che emette certificati, cosicchè puoi eseguire un web server sicuro su &os;.</para> <para>Se non hai ancora installato <application>Apache</application>, una versione di <application>Apache</application> 1.3.X che includa <application>mod_ssl</application> - può essere installata con il port + può essere installata con il port <filename role="package">www/apache13-modssl</filename>. - Il supporto ad SSL è anche disponibile per + Il supporto ad SSL è anche disponibile per <application>Apache</application> 2.X nel port <filename role="package">www/apache22</filename>, dove viene abilitato di default.</para> @@ -4682,8 +4682,8 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld <para>Negli ultimi anni, molte aziende si sono rivolte a Internet per migliorare i loro ricavi e aumentare la loro esposizione. Questo ha anche aumentato il bisogno di contenuti interattivi - web. Mentre alcune società come µsoft; hanno introdotto - soluzioni nei loro prodotti proprietari, la comunità + web. Mentre alcune società come µsoft; hanno introdotto + soluzioni nei loro prodotti proprietari, la comunità open source ha risposto all'appello. Due opzioni per contenuti web dinamici includono <application>mod_perl</application> & <application>mod_php</application>.</para> @@ -4699,24 +4699,24 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld di programmazione Perl e l'<application>Apache HTTP Server</application>. Con il modulo <application>mod_perl</application> - è possibile scrivere moduli <application>Apache + è possibile scrivere moduli <application>Apache </application> interamente in Perl. In aggiunta l'interprete persistente integrato nel server evita l'overhead di avviare un interprete esterno e la penalizzazione del tempo di caricamento Perl.</para> - <para><application>mod_perl</application> è disponibile + <para><application>mod_perl</application> è disponibile in alcuni modi diversi. Per usare <application>mod_perl </application> ricorda che <application>mod_perl</application> 1.0 funziona solo con <application>Apache</application> 1.3 e <application>mod_perl</application> 2.0 funziona solo con <application>Apache</application> 2.X. - <application>mod_perl</application> 1.0 è disponibile + <application>mod_perl</application> 1.0 è disponibile in <filename role="package">www/mod_perl</filename> ed una versione - compilata staticamente è disponibile in + compilata staticamente è disponibile in <filename role="package">www/apache13-modperl</filename>. - <application>mod_perl</application> 2.0 è disponibile in + <application>mod_perl</application> 2.0 è disponibile in <filename role="package">www/mod_perl2</filename>.</para> </sect4> @@ -4742,7 +4742,7 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld </indexterm> <para>PHP, anche noto come <quote>Hypertext Prepocessor</quote> - è un linguaggio di scripting di scopo generale che è + è un linguaggio di scripting di scopo generale che è particolarmente adatto per lo sviluppo Web. Adatto ad essere usato all'interno dell'<acronym>HTML</acronym>, la sua sintassi deriva dal C, &java;, e Perl con l'intenzione di permettere agli @@ -4758,10 +4758,10 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld <para>Se il port <filename role="package">lang/php5</filename> viene installato per la prima volta, le <literal>OPTIONS</literal> disponibili saranno mostrate automaticamente. - Se non viene mostrato un menu, ad esempio perché + Se non viene mostrato un menu, ad esempio perché il port <filename role="package">lang/php5</filename> - è stato installato qualche volta in passato, - è sempre possibile rivedere il menu a dialogo + è stato installato qualche volta in passato, + è sempre possibile rivedere il menu a dialogo con le opzioni eseguendo:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make config</userinput></screen> @@ -4777,7 +4777,7 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld <note> <para>Molti siti stanno ancora usando <acronym>PHP</acronym>4 per varie ragioni (ad esempio - questioni di compatibilità o applicativi web già + questioni di compatibilità o applicativi web già costruiti). Se si necessita del modulo <application>mod_php4</application> invece che di <application>mod_php5</application>, siete pregati di usare il port <filename role="package">lang/php4</filename>. @@ -4786,8 +4786,8 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld del port <filename role="package">lang/php5</filename>.</para> </note> - <para>Questo installerà e - configurerà i moduli richiesti + <para>Questo installerà e + configurerà i moduli richiesti per supportare applicazioni web dinamiche <acronym>PHP</acronym>. Controlla che le seguenti linee siano state aggiunte al file <filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename>:</para> @@ -4805,19 +4805,19 @@ AddModule mod_php5.c <para>Una volta completato, una semplice chiamata al comando <command>apachectl</command> per un tranquillo - restart è richiesto per caricare il modulo + restart è richiesto per caricare il modulo <acronym>PHP</acronym>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>apachectl graceful</userinput></screen> <para>Per upgrade futuri di <acronym>PHP</acronym>, il comando - <command>make config</command> non sarà richiesto; + <command>make config</command> non sarà richiesto; le <literal>OPTIONS</literal> selezionate sono salvate automaticamente dal sistema dei Ports di &os;.</para> - <para>Il supporto a <acronym>PHP</acronym> in &os; è - estremamente modulare così l'installazione - base è molto limitata. È molto facile + <para>Il supporto a <acronym>PHP</acronym> in &os; è + estremamente modulare così l'installazione + base è molto limitata. È molto facile aggiungere supporto usando il port <filename role="package">lang/php5-extensions</filename>. Questo port fornisce un interfaccia a menu per l'installazione @@ -4876,29 +4876,29 @@ AddModule mod_php5.c <sect2> <title>Configurazione</title> - <para>Il più importante passo di - configurazione è decidere a quali - account saraà permesso + <para>Il più importante passo di + configurazione è decidere a quali + account saraà permesso accedere al server FTP. Un sistema normale FreeBSD ha un certo numero di account di sistema usati per vari demoni, ma agli utenti estranei non dovrebbe essere permesso di loggarsi con questi account. Il file - <filename>/etc/ftpusers</filename> è una lista - di utenti a cui è negato l'accesso FTP. + <filename>/etc/ftpusers</filename> è una lista + di utenti a cui è negato l'accesso FTP. Di default include gli account di sistema sopra citati - ma è possibile aggiungere utenti specifici + ma è possibile aggiungere utenti specifici che non dovrebbero avere accesso FTP.</para> - <para>Può essere che tu voglia restringere + <para>Può essere che tu voglia restringere l'accesso ad alcuni utenti senza impedir loro - di usare completamente FTP. Ciò - può essere ottenuto + di usare completamente FTP. Ciò + può essere ottenuto con il file <filename>/etc/ftpchroot</filename>. Questo file elenca utenti e gruppi soggetti a restrizioni di accesso FTP. La pagina di manuale - &man.ftpchroot.5; ha tutti i dettagli così - non sarà descritta qui.</para> + &man.ftpchroot.5; ha tutti i dettagli così + non sarà descritta qui.</para> <indexterm> <primary>FTP</primary> @@ -4914,26 +4914,26 @@ AddModule mod_php5.c una password qualsiasi (di norma dovrebbe essere usato un indirizzo email dell'utente come password). Il server FTP - chiamerà &man.chroot.2; quando un utente + chiamerà &man.chroot.2; quando un utente anonimo si logga, per restringere l'accesso solo alla home directory di <username>ftp</username>.</para> <para>Ci sono due file di testo che specificano messaggi di benvenuto per i client FTP. Il contenuto - del file <filename>/etc/ftpwelcome</filename> sarà + del file <filename>/etc/ftpwelcome</filename> sarà mostrato agli utenti prima che raggiungano il prompt del login. Dopo un login di successo, il contenuto - del file <filename>/etc/ftpmotd</filename> sarà - mostrato. Nota che il percorso di questo file è - relativo all'ambiente di login, così - saraà mostrato il file + del file <filename>/etc/ftpmotd</filename> sarà + mostrato. Nota che il percorso di questo file è + relativo all'ambiente di login, così + saraà mostrato il file <filename>~ftp/etc/ftpmotd</filename>.</para> - <para>Una volta che il server FTP è + <para>Una volta che il server FTP è stato configurato correttamente, deve essere abilitato in - <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Tutto ciò - che viene richiesto è rimuovere il simbolo + <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Tutto ciò + che viene richiesto è rimuovere il simbolo di commento <quote>#</quote> dall'inizio della linea relativa a <application>ftpd</application>:</para> @@ -4942,7 +4942,7 @@ AddModule mod_php5.c <para>Come spiegato in <xref linkend="network-inetd-reread"/>, la configurazione di <application>inetd</application> deve essere ricaricata dopo che - che questo file di configurazione è stato cambiato.</para> + che questo file di configurazione è stato cambiato.</para> <para>Ora puoi loggarti al tuo server FTP digitando:</para> @@ -4960,10 +4960,10 @@ AddModule mod_php5.c <para>Il demone <application>ftpd</application> usa &man.syslog.3; per loggare i mesaggi. Di default - il demone dei log di sistema girerà + il demone dei log di sistema girerà i messaggi relativi a FTP nel file <filename>/var/log/xferlog</filename>. La posizione - del log FTP può essere modificata cambiando + del log FTP può essere modificata cambiando la seguente linea in <filename>/etc/syslog.conf</filename>:</para> @@ -4978,7 +4978,7 @@ AddModule mod_php5.c correlati all'esecuzione di un server FTP anonimo. In particolare, dovresti pensarci due volte prima di permettere agli utenti anonimi di fare upload di file. - Potresti scoprire che il tuo sito FTP è + Potresti scoprire che il tuo sito FTP è diventato un forum per il commercio di software commerciale senza licenza o anche peggio. Se hai veramente bisogno di permettere upload FTP @@ -5019,7 +5019,7 @@ AddModule mod_php5.c <sect2> <title>Uno sguardo d'insieme</title> - <para><application>Samba</application> è un + <para><application>Samba</application> è un popolare pacchetto software open source che fornisce servizi di file e stampa per client µsoft.windows;. Tali client possono connettersi @@ -5041,7 +5041,7 @@ AddModule mod_php5.c <title>Configurazione</title> <para>Un file di configurazione di - <application>Samba</application> di default è + <application>Samba</application> di default è installato in <filename>/usr/local/share/examples/smb.conf.default</filename>. Questo file deve essere copiato in @@ -5079,11 +5079,11 @@ AddModule mod_php5.c <xref linkend="network-inetd-reread"/>, la configurazione di <application>inetd</application> deve essere ricaricata dopo che - questo file di configurazione è + questo file di configurazione è stato cambiato.</para> <para>Una volta che <application>swat</application> - è stato abilitato in + è stato abilitato in <filename>inetd.conf</filename>, puoi usare un browser per connetterti a <ulink url="http://localhost:901"></ulink>. @@ -5132,7 +5132,7 @@ AddModule mod_php5.c <para>Questo imposta il nome NetBIOS attraverso il quale un <application>Samba</application> - è conosciuto. Di default è + è conosciuto. Di default è lo stesso della prima parte del nome host DNS.</para> </listitem> @@ -5142,7 +5142,7 @@ AddModule mod_php5.c <term><literal>server string</literal></term> <listitem> - <para>Questo imposta la stringa che sarà + <para>Questo imposta la stringa che sarà mostrata con il comando <command>net view</command> e con alcuni altri strumenti di rete che cercano di mostrare testo descrittivo sul @@ -5155,7 +5155,7 @@ AddModule mod_php5.c <sect3> <title>Impostazioni di Sicurezza</title> - <para>Due delle più importanti impostazioni + <para>Due delle più importanti impostazioni in <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename> sono i modelli di sicurezza usati, ed il formato delle password di backend per utenti client. @@ -5167,14 +5167,14 @@ AddModule mod_php5.c <term><literal>security</literal></term> <listitem> - <para>Le due più comuni opzioni in + <para>Le due più comuni opzioni in questo caso sono <literal>security = share</literal> e <literal>security = user</literal>. Se i tuoi client usano nomi utente che sono gli stessi dei nomi utenti sulla tua macchina &os;, allora vorrai sicurezza di tipo - user. Questa è la policy di sicurezza + user. Questa è la policy di sicurezza di default e richiede ai client prima di loggarsi prima che possano accedere a risorse condivise.</para> @@ -5183,7 +5183,7 @@ AddModule mod_php5.c i client non hanno bisogno di loggarsi al server con una valida coppia username e password prima che provino a connettersi a risorse - condivise. Questo è il modello di sicurezza + condivise. Questo è il modello di sicurezza di default per versioni precedenti di <application>Samba</application>.</para> </listitem> @@ -5202,8 +5202,8 @@ AddModule mod_php5.c Puoi autenticare i client con LDAP, NIS+, un database SQL, o un file di password modificato. Il metodo di autenticazione di default - è <literal>smbpasswd</literal>, e questo - sarà l'unico coperto qui.</para> + è <literal>smbpasswd</literal>, e questo + sarà l'unico coperto qui.</para> </listitem> </varlistentry> </variablelist> @@ -5227,7 +5227,7 @@ AddModule mod_php5.c per informazioni addizionali sulle opzioni di configurazione. Con le basi delineate qui, dovresti avere tutto - ciò di cui hai bisogno per avviare + ciò di cui hai bisogno per avviare <application>Samba</application>.</para> </sect3> </sect2> @@ -5236,7 +5236,7 @@ AddModule mod_php5.c <title>Avviare <application>Samba</application></title> <para>Il port <filename role="package">net/samba3</filename> - aggiunge un nuovo script di avvio, che può essere + aggiunge un nuovo script di avvio, che può essere usato per controllare <application>Samba</application>. Per abilitare questo script, in modo tale da essere usato per esempio per avviare @@ -5246,7 +5246,7 @@ AddModule mod_php5.c <programlisting>samba_enable="YES"</programlisting> - <para>Oppure, per un controllo più accurato:</para> + <para>Oppure, per un controllo più accurato:</para> <programlisting>nmbd_enable="YES"</programlisting> @@ -5277,18 +5277,18 @@ Starting smbd.</screen> hai abilitato servizi di risoluzione di nomi winbind in <filename>smb.conf</filename>, allora osserverai che anche il demone - <application>winbindd</application> è avviato.</para> + <application>winbindd</application> è avviato.</para> <para>Puoi anche fermare <application>Samba</application> in ogni istante digitando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/samba stop</userinput></screen> - <para><application>Samba</application> è una suite - complessa di software con funzionalità che permette + <para><application>Samba</application> è una suite + complessa di software con funzionalità che permette una larga integrazione con reti µsoft.windows;. - Per maggiori informazioni sulle funzionalità - al di là dell'installazione di base descritta qui + Per maggiori informazioni sulle funzionalità + al di là dell'installazione di base descritta qui per favore consulta <ulink url="http://www.samba.org"> </ulink>.</para> </sect2> @@ -5323,12 +5323,12 @@ Starting smbd.</screen> il clock del computer sia accurato, o comunque traggono notevole beneficio da questo fatto. Per esempio, un web server - può ricevere richieste di inviare un file se - questo è stato modificato da una certa - data. In un ambiente locale di rete, è + può ricevere richieste di inviare un file se + questo è stato modificato da una certa + data. In un ambiente locale di rete, è essenziale che i computer che condividono i file dallo stesso file server abbiano clock - sincronizzati cosicchè i timestamp dei file + sincronizzati cosicchè i timestamp dei file siano consistenti. Anche servizi come &man.cron.8; si basano su un clock di sistema accurato per eseguire comandi al momento specificato.</para> @@ -5338,9 +5338,9 @@ Starting smbd.</screen> <secondary>ntpd</secondary> </indexterm> - <para>FreeBSD è dotato del server &man.ntpd.8; + <para>FreeBSD è dotato del server &man.ntpd.8; <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> - che può essere usato per interrogare altri + che può essere usato per interrogare altri server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> per impostare il clock sulla tua macchina o fornire servizi di time ad altri.</para> @@ -5355,12 +5355,12 @@ Starting smbd.</screen> </indexterm> <para>Per sincronizzare il tuo - clock, avrai bisogno di scegliere uno o più + clock, avrai bisogno di scegliere uno o più server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym> da usare. Il tuo amministratore di rete o ISP potrebbe aver impostato un server NTP, a questo scopo — controlla la loro documentazione per vedere se - questo è il caso. C'è una + questo è il caso. C'è una <ulink url="http://ntp.isc.org/bin/view/Servers/WebHome"> lista online di server NTP pubblicamente accessibili </ulink> che tu puoi usare per trovare un server NTP @@ -5369,12 +5369,12 @@ Starting smbd.</screen> permesso se necessario.</para> <para>Scegliere molti server NTP non connessi - fra loro è una buona idea in caso uno + fra loro è una buona idea in caso uno dei server che stai usando diventa irraggiungibile - o il suo clock è inaffidabile. + o il suo clock è inaffidabile. &man.ntpd.8; usa le risposte che riceve da altri server in modo intelligente; - favorirà server inaffidabili meno di quelli + favorirà server inaffidabili meno di quelli affidabili.</para> </sect2> @@ -5393,14 +5393,14 @@ Starting smbd.</screen> <para>Se desideri solo sincronizzare il tuo clock al momento del boot della macchina, puoi usare - &man.ntpdate.8;. Questo può essere + &man.ntpdate.8;. Questo può essere appropriato per alcune macchine desktop che sono rebootate di frequente e richiedono sincronizzazione non frequente, ma le altre macchine dovrebbero eseguire &man.ntpd.8;.</para> <para>Usare &man.ntpdate.8; al momento del boot - è una buona idea per le macchine che eseguono + è una buona idea per le macchine che eseguono &man.ntpdate.8;. Il programma &man.ntpd.8; cambia il clock gradualmente, mentre &man.ntpdate.8; imposta il clock, indipentemente da quanto grande sia la @@ -5424,9 +5424,9 @@ Starting smbd.</screen> <secondary>ntp.conf</secondary> </indexterm> - <para>NTP è configurato dal file + <para>NTP è configurato dal file <filename>/etc/ntp.conf</filename> nel formato - descritto da &man.ntp.conf.5;. Questo è + descritto da &man.ntp.conf.5;. Questo è un semplice esempio:</para> <programlisting>server ntplocal.example.com prefer @@ -5437,16 +5437,16 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> <para>L'opzione <literal>server</literal> specifica quali server siano da usare, con un server elencato - su ogni linea. Se un server è specificato con + su ogni linea. Se un server è specificato con l'argomento <literal>prefer</literal>, come con <hostid role="fqdn">ntplocal.example.com</hostid>, - quel server saraà preferito rispetto ad + quel server saraà preferito rispetto ad altri. Una risposta da un server preferito - sarà scartata se differisce + sarà scartata se differisce in modo significativo dalle risposte di altri server, - altrimenti sarà usata senza nessuna + altrimenti sarà usata senza nessuna considerazione delle altre risposte. L'argomento - <literal>prefer</literal> è normalmente usato + <literal>prefer</literal> è normalmente usato per server NTP che sono noti per essere molto accurati, come quelli con hardware a monitoraggio speciale del tempo.</para> @@ -5457,7 +5457,7 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> &man.ntpd.8; usa questo dato per compensare automaticamente le imprecisioni naturali del clock, permettendo di mantenere una impostazione ragionevolmente - corretta anche se gli è impedito di accedere + corretta anche se gli è impedito di accedere a tutte le sorgenti di sincronizzazione tempo esterne per un certo periodo di tempo.</para> @@ -5471,7 +5471,7 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> <sect3> <title>Controllare l'Accesso ad i tuoi Server</title> - <para>Di default, il tuo server NTP sarà accessibile + <para>Di default, il tuo server NTP sarà accessibile a tutti gli host su Internet. L'opzione <literal>restrict</literal> in <filename>/etc/ntp.conf</filename> ti permette @@ -5503,11 +5503,11 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> <programlisting>restrict 192.168.1.0 mask 255.255.255.0 nomodify notrap</programlisting> <para>invece, dove<hostid role="ipaddr">192.168.1.0</hostid> - è un indirizzo IP sulla tua rete e + è un indirizzo IP sulla tua rete e <hostid role="ipaddr">255.255.255.0</hostid> - è la netmask della tua rete.</para> + è la netmask della tua rete.</para> - <para><filename>/etc/ntp.conf</filename> può + <para><filename>/etc/ntp.conf</filename> può contenere molte opzioni <literal>restrict</literal>. Per maggiori dettagli, consulta la sezione <literal>Access Control Support</literal> di @@ -5543,8 +5543,8 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting> <para>Il programma &man.ntpd.8; non necessita di una connessione permanente ad Internet per funzionnare correttamente. Comunque, se hai una connessione - temporanea che è configurata per effettuare - una chiamata su richiesta, è una buona idea + temporanea che è configurata per effettuare + una chiamata su richiesta, è una buona idea evitare che il traffico NTP causi la chiamata o mantenga la connessione attiva. Se stai usando PPP utente, puoi usare le direttive @@ -5578,7 +5578,7 @@ set filter alive 2 permit 0/0 0/0</programlisting> <title>Informazioni Ulteriori</title> <para>La documentazione per il server NTP - può essere trovata in formato HTML in + può essere trovata in formato HTML in <filename>/usr/share/doc/ntp/</filename>.</para> </sect2> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml index 336efa0100..eac8a775f3 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml @@ -13,8 +13,8 @@ <para>Nel caso tu debba verificare una firma o inviare un messaggio cifrato a una delle cariche ufficiali o a uno degli sviluppatori, qui puoi trovare - per tua comodità una serie di chiavi. Un portachiavi completo degli - utenti <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile per il download da <ulink + per tua comodità una serie di chiavi. Un portachiavi completo degli + utenti <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile per il download da <ulink url="&url.base;/doc/pgpkeyring.txt">http://www.FreeBSD.org/doc/pgpkeyring.txt</ulink>.</para> <sect1 id="pgpkeys-officers"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml index f446a427b7..0e53a3f066 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml @@ -15,9 +15,9 @@ <indexterm><primary>port</primary></indexterm> <indexterm><primary>package</primary></indexterm> - <para>FreeBSD è distribuito con una ricca collezione di strumenti di - sistema come parte base del sistema. Comunque, c'è molto che si - può fare prima che sia necessario installare un'applicazione + <para>FreeBSD è distribuito con una ricca collezione di strumenti di + sistema come parte base del sistema. Comunque, c'è molto che si + può fare prima che sia necessario installare un'applicazione aggiuntiva di terze parti. FreeBSD fornisce due tecnologie complementari per installare software di terze parti sul tuo sistema: la FreeBSD Ports Collection (per installare dai sorgenti), ed i package (per installare @@ -60,8 +60,8 @@ <sect1 id="ports-overview"> <title>Uno Sguardo all'Installazione del Software</title> - <para>Se hai già usato un sistema &unix; prima d'ora saprai che la - procedura tipica per installare software di terze parti è simile a + <para>Se hai già usato un sistema &unix; prima d'ora saprai che la + procedura tipica per installare software di terze parti è simile a questa:</para> <procedure> @@ -84,8 +84,8 @@ </step> <step> - <para>Se il software è stato distribuito sotto forma di sorgente, - compilarlo. Questa fase può coinvolgere la modifica di un + <para>Se il software è stato distribuito sotto forma di sorgente, + compilarlo. Questa fase può coinvolgere la modifica di un <filename>Makefile</filename>, oppure l'esecuzione di uno script <command>configure</command>, e qualche altro lavoro.</para> </step> @@ -96,26 +96,26 @@ </procedure> <para>E questo se tutto va bene. Se stai installando del software di cui - non è stato deliberatamente effettuato il porting in FreeBSD + non è stato deliberatamente effettuato il porting in FreeBSD potresti perfino dover modificare il codice per farlo funzionare correttamente.</para> <para>Se vuoi, puoi continuare ad installare il software su FreeBSD nel modo <quote>tradizionale</quote>. Comunque, FreeBSD fornisce due tecnologie che possono farti risparmiare molti sforzi: i package e i port. Nel - momento in cui scrivo, sono disponibili più di &os.numports; + momento in cui scrivo, sono disponibili più di &os.numports; applicazioni di terze parti tramite questi due metodi.</para> <para>Per ogni applicazione, il package di FreeBSD per quella applicazione consiste in un singolo file che devi scaricare. Il package contiene una - copia pre-compilata di tutti i comandi dell'applicazione, così + copia pre-compilata di tutti i comandi dell'applicazione, così come i file di configurazione e di documentazione. Una volta scaricato il - package, questo può essere manipolato con i comandi di gestione + package, questo può essere manipolato con i comandi di gestione dei package di FreeBSD, come &man.pkg.add.1;, &man.pkg.delete.1;, - &man.pkg.info.1;, e così via. L'installazione di una nuova - applicazione può essere fatta con un singolo comando.</para> + &man.pkg.info.1;, e così via. L'installazione di una nuova + applicazione può essere fatta con un singolo comando.</para> - <para>In FreeBSD un port di un'applicazione è un insieme di file + <para>In FreeBSD un port di un'applicazione è un insieme di file predisposti per automatizzare il processo di compilazione dell'applicazione partendo dal codice sorgente.</para> @@ -127,7 +127,7 @@ sorgente dell'applicazione viene automaticamente scaricato, estratto, corretto, compilato, ed installato.</para> - <para>Di fatto, il sistema dei port può anche essere usato per + <para>Di fatto, il sistema dei port può anche essere usato per generare package che possono essere successivamente manipolati con <command>pkg_add</command> ed altri comandi di gestione dei package che saranno presentati tra poco.</para> @@ -137,11 +137,11 @@ un'applicazione che dipende da un specifica libreria. Sia l'applicazione che la libreria sono disponibili in FreeBSD come port o come package. Se usi il comando <command>pkg_add</command> o il sistema dei port per - installare l'applicazione, entrambi noteranno che la libreria non è + installare l'applicazione, entrambi noteranno che la libreria non è installata, e automaticamente la installeranno per prima.</para> <para>Dato che le due tecnologie sono abbastanza simili, probabilmente - vorrai sapere perché FreeBSD le usa entrambe. I package e i port + vorrai sapere perché FreeBSD le usa entrambe. I package e i port hanno i loro punti forte, e l'utilizzo dell'uno o dell'altro dipende dalle proprie preferenze personali.</para> @@ -149,7 +149,7 @@ <title>Benefici dei Package</title> <listitem> - <para>Il tarball compresso di un package è tipicamente più + <para>Il tarball compresso di un package è tipicamente più piccolo del tarball compresso contenente il codice sorgente della stessa applicazione.</para> </listitem> @@ -158,7 +158,7 @@ <para>I package non richiedono alcuna compilazione aggiuntiva. Per grandi applicazioni, come <application>Mozilla</application>, <application>KDE</application>, oppure - <application>GNOME</application> questo può essere importante, + <application>GNOME</application> questo può essere importante, sopra tutto se usi un sistema lento.</para> </listitem> @@ -173,8 +173,8 @@ <listitem> <para>I package sono normalmente compilati con opzioni conservative, - poiché devono poter funzionare su un parco macchine il - più ampio possibile. Con l'installazione dai port, puoi + poiché devono poter funzionare su un parco macchine il + più ampio possibile. Con l'installazione dai port, puoi aggiustare le opzioni di compilazione per produrre (per esempio) del codice che sia specifico per un Pentium IV o un processore Athlon.</para> @@ -184,19 +184,19 @@ <para>Alcune applicazioni hanno delle opzioni attivabili al tempo di compilazione che permettono di modificare il comportamento delle applicazioni stesse. Per esempio, <application>Apache</application> - può essere configurato con un'ampia varietà di + può essere configurato con un'ampia varietà di differenti opzioni built-in. Effettuando la compilazione dal port non sei costretto ad accettare le opzioni di default, e puoi settarle tu stesso.</para> - <para>In alcuni casi, ci possono essere più package per la stessa + <para>In alcuni casi, ci possono essere più package per la stessa applicazione a seconda dei settaggi ivi contenuti. Per esempio, - <application>Ghostscript</application> è disponibile come + <application>Ghostscript</application> è disponibile come package <filename>ghostscript</filename> e come package <filename>ghostscript-nox11</filename>, a seconda che tu abbia o meno - installato un server X11. Questa sorta di adattamento è + installato un server X11. Questa sorta di adattamento è possibile con i package, ma diviene impossibile nel caso in cui - un'applicazione ha più di una o due diverse opzioni che si + un'applicazione ha più di una o due diverse opzioni che si possono dare al tempo di compilazione.</para> </listitem> @@ -220,7 +220,7 @@ <listitem> <para>Ad alcune persone piace avere il codice sorgente, in modo tale da poterlo leggerlo se sono annoiati, hackerarlo, prenderne in prestito - delle parti (licenza permettendo, naturalmente), e così + delle parti (licenza permettendo, naturalmente), e così via.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -234,15 +234,15 @@ sicurezza relativi alla tua applicazione.</para> <para>Inoltre puoi installare il port <filename - role="package">security/portaudit</filename> che verificherà + role="package">security/portaudit</filename> che verificherà in modo automatico tutte le applicazioni installate a caccia di - vulnerabilità note; una verifica verrà fatta anche + vulnerabilità note; una verifica verrà fatta anche prima della compilazione dei port. Puoi usare il comando <command>portaudit -F -a</command> dopo che hai installato qualche package.</para> </warning> - <para>Il resto del capitolo spiegherà come usare i package ed i + <para>Il resto del capitolo spiegherà come usare i package ed i port per installare e gestire il software di terze parti su FreeBSD.</para> </sect1> @@ -275,7 +275,7 @@ url="http://www.FreshPorts.org/"></ulink>. FreshPort segue in tempo reale i cambiamenti delle applicazioni nell'albero dei port, permettendoti di <quote>controllare</quote> - uno o più port, e dandoti la possibilità di essere + uno o più port, e dandoti la possibilità di essere avvisato tramite email quando questi vengono aggiornati.</para> </listitem> @@ -286,7 +286,7 @@ usare un sito come FreshMeat (<ulink url="http://www.freshmeat.net/"></ulink>) per trovare l'applicazione, quindi controlla sul sito di FreeBSD - per vedere se è già stato effettuato il porting.</para> + per vedere se è già stato effettuato il porting.</para> </listitem> <listitem> @@ -294,8 +294,8 @@ quale categoria esso sia, puoi usare il comando &man.whereis.1; Semplicemente digita <command>whereis <replaceable>file</replaceable></command>, dove - <replaceable>file</replaceable> è il programma che vuoi - installare. Se viene trovato sul tuo sistema, ti verrà + <replaceable>file</replaceable> è il programma che vuoi + installare. Se viene trovato sul tuo sistema, ti verrà indicato dove si trova, in modo simile a quanto segue:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>whereis lsof</userinput> @@ -307,13 +307,13 @@ lsof: /usr/ports/sysutils/lsof</screen> </listitem> <listitem> - <para>Un altro modo per trovare un determinato port è quello + <para>Un altro modo per trovare un determinato port è quello di usare il meccanismo di ricerca contenuto nella collezione dei port. Per usare questo servizio di ricerca, devi posizionarti nella directory <filename>/usr/ports</filename>. Una volta in quella directory, lancia <command>make search name=<replaceable>nome-programma</replaceable></command> dove - <replaceable>nome-programma</replaceable> è il nome del + <replaceable>nome-programma</replaceable> è il nome del programma che vuoi cercare. Per esempio, se vuoi cercare <command>lsof</command>:</para> @@ -328,21 +328,21 @@ B-deps: R-deps:</screen> <para>La parte di output sulla quale devi porre particolare attenzione - è la riga <quote>Path:</quote>, che ti dice dove puoi trovare + è la riga <quote>Path:</quote>, che ti dice dove puoi trovare il port. Le altre informazioni riportate non sono necessarie per installare il port, e quindi non saranno trattate in questa sede.</para> - <para>Inoltre per una ricerca più complessa puoi usare + <para>Inoltre per una ricerca più complessa puoi usare <command>make search key=<replaceable>stringa</replaceable></command> dove <replaceable>stringa</replaceable> fa parte del testo da cercare. Questo ricerca nei nomi dei port, nei commenti, nelle descrizioni e - nelle dipendenze e può essere usato per cercare port che si + nelle dipendenze e può essere usato per cercare port che si riferiscono ad un argomento particolare anche se non conosci il nome del programma che stai cercando.</para> - <para>In entrambi i casi, la stringa di ricerca è - case-insensitive. La ricerca per <quote>LSOF</quote> produrrà + <para>In entrambi i casi, la stringa di ricerca è + case-insensitive. La ricerca per <quote>LSOF</quote> produrrà gli stessi risultati della ricerca per <quote>lsof</quote>.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -405,8 +405,8 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz </example> <para>Se non hai una raccolta di package locale (per esempio il - set dei CDROM di FreeBSD) allora probabilmente ti risulterà - più facile usare &man.pkg.add.1; con l'opzione + set dei CDROM di FreeBSD) allora probabilmente ti risulterà + più facile usare &man.pkg.add.1; con l'opzione <option>-r</option>. In questo modo &man.pkg.add.1; determina automaticamente la corretta release e il giusto formato dell'oggetto, quindi scarica il package da un sito FTP e lo installa.</para> @@ -423,24 +423,24 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz usa &man.fetch.3; per scaricare i file, il quale rispetta varie variabili d'ambiente, incluse <envar>FTP_PASSIVE_MODE</envar>, <envar>FTP_PROXY</envar>, e <envar>FTP_PASSWORD</envar>. Puoi aver - bisogno di settarne qualcuna se la tua macchina è dietro un + bisogno di settarne qualcuna se la tua macchina è dietro un firewall, o se utilizzi un proxy FTP/HTTP. Leggi &man.fetch.3; per la - lista completa. Nell'esempio precedente si può anche notare che + lista completa. Nell'esempio precedente si può anche notare che viene usato <literal>lsof</literal> al posto di - <literal>lsof-4.56.4</literal>. Quando viene usata la modalità + <literal>lsof-4.56.4</literal>. Quando viene usata la modalità di prelevamento da remoto, il numero di versione del package non deve - essere specificato. &man.pkg.add.1; prenderà automaticamente + essere specificato. &man.pkg.add.1; prenderà automaticamente l'ultima versione dell'applicazione.</para> <note> - <para>&man.pkg.add.1; scaricherà la versione più recente + <para>&man.pkg.add.1; scaricherà la versione più recente della tua applicazione solo se stai usando &os.current; o &os.stable;. - Se stai utilizzando una versione -RELEASE, allora verrà - scaricata la versione del package che è stato costruito per - la tua release. Tuttavia è possibile cambiare questo + Se stai utilizzando una versione -RELEASE, allora verrà + scaricata la versione del package che è stato costruito per + la tua release. Tuttavia è possibile cambiare questo comportamento modificando la variabile di ambiente <envar>PACKAGESITE</envar> in modo opportuno. Per esempio, se hai un - un sistema &os; 5.4-RELEASE, di default &man.pkg.add.1; tenterà + un sistema &os; 5.4-RELEASE, di default &man.pkg.add.1; tenterà di scaricare i package da <literal>ftp://ftp.freebsd.org/pub/FreeBSD/ports/i386/packages-5.4-release/Latest/</literal>. Se vuoi forzare &man.pkg.add.1; a scaricare i package di @@ -455,8 +455,8 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz oppure sui CDROM della distribuzione di FreeBSD. Ogni CD contenuto nel set dei quattro CD (e nel PowerPak, ecc.) contiene i package nella directory <filename>/packages</filename>. La disposizione dei package - è simile a quella dell'albero <filename>/usr/ports</filename>. - Ogni categoria ha la propria directory, ed ogni package può + è simile a quella dell'albero <filename>/usr/ports</filename>. + Ogni categoria ha la propria directory, ed ogni package può essere trovato dentro la directory <filename>All</filename>.</para> <para>La struttura delle directory del sistema dei package eguaglia @@ -518,23 +518,23 @@ docbook = <row> <entry><</entry> - <entry>La versione installata è precedente a quella + <entry>La versione installata è precedente a quella disponibile nell'albero dei port.</entry> </row> <row> <entry>></entry> - <entry>La versione installata è più aggiornata di + <entry>La versione installata è più aggiornata di quella trovata in locale nell'albero dei port. (L'albero - dei port locale è probabilmente da aggiornare)</entry> + dei port locale è probabilmente da aggiornare)</entry> </row> <row> <entry>?</entry> - <entry>Il package installato non può essere trovato - nell'indice dei port. (Questo può succedere, per esempio, + <entry>Il package installato non può essere trovato + nell'indice dei port. (Questo può succedere, per esempio, se un port installato viene rimosso dalla collezione dei port oppure viene rinominato.)</entry> </row> @@ -542,7 +542,7 @@ docbook = <row> <entry>*</entry> - <entry>Ci sono più versioni del package.</entry> + <entry>Ci sono più versioni del package.</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -585,7 +585,7 @@ docbook = <title>Ottenimento della Collezione dei Port</title> <para>Prima che tu possa installare i port, devi procurarti la collezione - dei port—che essenzialmente è un set di + dei port—che essenzialmente è un set di <filename>Makefiles</filename>, patch, e file di descrizione collocati in <filename>/usr/ports</filename>.</para> @@ -634,7 +634,7 @@ docbook = <step> <para>Seleziona il modo di installazione desiderato, come CDROM, - FTP, e così via.</para> + FTP, e così via.</para> </step> <step> @@ -660,10 +660,10 @@ docbook = <procedure> <title>Il Metodo CVSup</title> - <para>Questo è un rapido metodo che utilizza + <para>Questo è un rapido metodo che utilizza <application>CVSup</application> per ottenere la collezione dei port. Se vuoi mantenere il tuo albero dei port aggiornato, o imparare - di più su <application>CVSup</application>, leggi la sezione + di più su <application>CVSup</application>, leggi la sezione menzionata in precedenza.</para> <step> @@ -727,7 +727,7 @@ docbook = <step> <para>Poco dopo aver eseguito il comando &man.cvsup.1; verranno scaricate e applicate alla tua collezione dei port tutte le - modifiche recenti, anche se di fatto i port già compilati + modifiche recenti, anche se di fatto i port già compilati sul tuo sistema non verranno aggiornati.</para> </step> </procedure> @@ -742,9 +742,9 @@ docbook = </indexterm> <para>La prima cosa che dovrebbe essere chiara quando si ha a che fare con - la collezione dei port è l'effettivo significato di + la collezione dei port è l'effettivo significato di <quote>scheletro</quote> di un port. Brevemente, lo scheletro di un - port è un insieme minimo di file che dice al tuo sistema FreeBSD + port è un insieme minimo di file che dice al tuo sistema FreeBSD come compilare ed installare un programma in modo pulito. Ogni scheletro di un port include:</para> @@ -772,17 +772,17 @@ docbook = alcuni file. Sono in puro formato di testo, e in modo grossolano dicono <quote>Rimuovi la riga 10</quote> o <quote>Cambia la riga 26 in ...</quote>. Le patch sono anche - conosciute con il termine <quote>diff</quote> poichè sono + conosciute con il termine <quote>diff</quote> poichè sono generate dal programma &man.diff.1;.</para> - <para>Questa directory può anche contenere altri file + <para>Questa directory può anche contenere altri file utilizzati per la costruzione del port.</para> </listitem> <listitem> <para>Un file <filename>pkg-descr</filename>. Questo file contiene - una descrizione del programma più dettagliata, spesso su - più righe di testo.</para> + una descrizione del programma più dettagliata, spesso su + più righe di testo.</para> </listitem> <listitem> @@ -803,10 +803,10 @@ docbook = <para>Il port include istruzioni su come compilare il codice sorgente, ma non include il codice sorgente stesso. Devi prendere il codice sorgente da un CDROM o da Internet. L'autore del codice sorgente - può distribuirlo come desidera. Quasi sempre è un file + può distribuirlo come desidera. Quasi sempre è un file di archivio tar compresso con gzip, ma potrebbe essere stato compresso con un altro tool o perfino potrebbe essere non compresso. Il codice - sorgente del programma, in qualsiasi forma sia, è chiamato con + sorgente del programma, in qualsiasi forma sia, è chiamato con il termine <quote>distfile</quote>. I due metodi per installare un port di &os; sono descritti qui sotto.</para> @@ -822,17 +822,17 @@ docbook = url="http://vuxml.freebsd.org/"></ulink> per eventuali problemi di sicurezza relativi alla tua applicazione.</para> - <para>Una verifica delle vulnerabilità di sicurezza può + <para>Una verifica delle vulnerabilità di sicurezza può essere fatta in modo automatico con <application>portaudit</application> prima dell'installazione di nuove - applicazioni. Questo strumento può essere trovato nella + applicazioni. Questo strumento può essere trovato nella collezione dei port (<filename role="package">security/portaudit</filename>). Esegui <command>portaudit -F</command> prima di installare un nuovo port, - per aggiornare la base di dati delle vulnerabilità. Durante - la verifica giornaliera del sistema verrà fatto un controllo - di integrità e un aggiornamento della base di dati delle - vulnerabilità. Per maggiori informazioni leggi le pagine man + per aggiornare la base di dati delle vulnerabilità. Durante + la verifica giornaliera del sistema verrà fatto un controllo + di integrità e un aggiornamento della base di dati delle + vulnerabilità. Per maggiori informazioni leggi le pagine man &man.portaudit.1; e &man.periodic.8;.</para> </warning> @@ -845,7 +845,7 @@ docbook = </indexterm> <para>Le immagini ufficiali su CDROM del progetto FreeBSD non - includono più i distfile. Occupano molto spazio che è + includono più i distfile. Occupano molto spazio che è meglio utilizzato per i package precompilati. I prodotti su CDROM come il FreeBSD PowerPak includono i distfile, e puoi ordinare questi set da un venditore come <ulink @@ -872,31 +872,31 @@ docbook = >> Attempting to fetch from file:/cdrom/ports/distfiles/. ===> Extracting for lsof-4.57 ... -[l'output dell'estrazione è stato tagliato] +[l'output dell'estrazione è stato tagliato] ... >> Checksum OK for lsof_4.57D.freebsd.tar.gz. ===> Patching for lsof-4.57 ===> Applying FreeBSD patches for lsof-4.57 ===> Configuring for lsof-4.57 ... -[l'output della configurazione è stato tagliato] +[l'output della configurazione è stato tagliato] ... ===> Building for lsof-4.57 ... -[l'output della compilazione è stato tagliato] +[l'output della compilazione è stato tagliato] ... &prompt.root;</screen> <para>Nota che una volta terminata la compilazione ritornerai al tuo prompt. Il prossimo passo riguarda l'installazione del port. Per installarlo, devi semplicemente affiancare una parola al - comando <command>make</command>, e questa parola è + comando <command>make</command>, e questa parola è <command>install</command>:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make install</userinput> ===> Installing for lsof-4.57 ... -[l'output dell'installazione è stato tagliato] +[l'output dell'installazione è stato tagliato] ... ===> Generating temporary packing list ===> Compressing manual pages for lsof-4.57 @@ -907,7 +907,7 @@ docbook = <para>Quando ritornerai al tuo prompt, dovresti essere in grado di eseguire l'applicazione che hai appena installato. Siccome - <command>lsof</command> è un programma che lavora con alti + <command>lsof</command> è un programma che lavora con alti privilegi, viene mostrato un avvertimento di sicurezza. Durante la compilazione e l'installazione dei port, dovresti fare attenzione ad ogni avvertimento che appare.</para> @@ -925,7 +925,7 @@ docbook = file eseguibili di questi comandi. Se stai usando una di queste shell, potresti dover usare il comando <command>rehash</command> dopo l'installazione di un port, prima di poter usare il nuovo - comando. Questo comando funzionerà per le shell come + comando. Questo comando funzionerà per le shell come <command>tcsh</command>. Usa il comando <command>hash -r</command> per le shell come <command>sh</command> o <filename @@ -936,9 +936,9 @@ docbook = <note> <para>Per cortesia sii consapevole che le licenze di alcuni port non permettono l'inclusione degli stessi sul CDROM. Questa limitazione - potrebbe essere dovuta dalla necessità di compilare un form - di registrazione prima di scaricare il software, o perché la - ridistribuzione non è permessa, o per altre ragioni. Se + potrebbe essere dovuta dalla necessità di compilare un form + di registrazione prima di scaricare il software, o perché la + ridistribuzione non è permessa, o per altre ragioni. Se desideri installare un port non incluso nel CDROM, dovrai essere collegato ad Internet per farlo (vedi la <link linkend="ports-inet">prossima sezione</link>).</para> @@ -956,7 +956,7 @@ docbook = <para>L'installazione di un port da Internet viene fatta nello stesso modo con cui viene fatta l'installazione da CDROM. L'unica differenza - tra i due modi è che il distfile del port viene preso da + tra i due modi è che il distfile del port viene preso da Internet invece che dal CDROM.</para> <para>I passi richiesti sono gli stessi:</para> @@ -968,22 +968,22 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100% 439860 bytes transferred in 18.0 seconds (23.90 kBps) ===> Extracting for lsof-4.57 ... -[l'output dell'estrazione è stato tagliato] +[l'output dell'estrazione è stato tagliato] ... >> Checksum OK for lsof_4.57D.freebsd.tar.gz. ===> Patching for lsof-4.57 ===> Applying FreeBSD patches for lsof-4.57 ===> Configuring for lsof-4.57 ... -[l'output della configurazione è stato tagliato] +[l'output della configurazione è stato tagliato] ... ===> Building for lsof-4.57 ... -[l'output della compilazione è stato tagliato] +[l'output della compilazione è stato tagliato] ... ===> Installing for lsof-4.57 ... -[l'output dell'installazione è stato tagliato] +[l'output dell'installazione è stato tagliato] ... ===> Generating temporary packing list ===> Compressing manual pages for lsof-4.57 @@ -1010,7 +1010,7 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100% categorie di livello inferiore, per esempio: <filename>/usr/ports/net</filename>. Nota che se un port dipende da una libreria o da altri port, quel comando <emphasis>non</emphasis> - preleverà anche i distfile di questi port. Sostituisci + preleverà anche i distfile di questi port. Sostituisci <maketarget>fetch</maketarget> con <maketarget>fetch-recursive</maketarget> se vuoi prelevare anche tutte le dipendenze di un port.</para> @@ -1019,8 +1019,8 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100% <para>Puoi compilare tutti i port di una categoria o perfino tutti i port eseguendo <command>make</command> in cima alla directory, in modo simile a quanto fatto per il suddetto metodo <command>make - <makevar>fetch</makevar></command>. Comunque, questo è - rischioso poichè alcuni port non possono coesistere. Inoltre, + <makevar>fetch</makevar></command>. Comunque, questo è + rischioso poichè alcuni port non possono coesistere. Inoltre, alcuni port potrebbero richiedere di installare due diversi file con lo stesso nome.</para> </note> @@ -1055,28 +1055,28 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <sect3> <title>Cambiare le Directory dei Port di Default</title> - <para>Qualche volta è utile (o necessario) utilizzare + <para>Qualche volta è utile (o necessario) utilizzare directory per i distfile e i port diverse da quelle di default. Le variabili <makevar>PORTSDIR</makevar> e <makevar>PREFIX</makevar> possono sovrascrivere le directory di default. Per esempio:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make PORTSDIR=/usr/home/example/ports install</userinput></screen> - <para>compilerà il port in - <filename>/usr/home/example/ports</filename> e installerà ogni + <para>compilerà il port in + <filename>/usr/home/example/ports</filename> e installerà ogni cosa sotto <filename>/usr/local</filename>.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make PREFIX=/usr/home/example/local install</userinput></screen> - <para>compilerà in <filename>/usr/ports</filename> ed - installerà in + <para>compilerà in <filename>/usr/ports</filename> ed + installerà in <filename>/usr/home/example/local</filename>.</para> <para>E naturalmente,</para> <screen>&prompt.root; <userinput>make PORTSDIR=../ports PREFIX=../local install</userinput></screen> - <para>è una combinazione dei due (è troppo lungo da + <para>è una combinazione dei due (è troppo lungo da scrivere per intero su questa pagina, ma dovrebbe darti lo stesso un'idea generale).</para> @@ -1093,7 +1093,7 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <makevar>PREFIX</makevar>, e si ostinano ad installarsi sotto <filename>/usr/X11R6</filename>. In modo analogo, alcuni port di Perl ignorano <makevar>PREFIX</makevar> e si installano nell'albero del - Perl. Far rispettare a questi port <makevar>PREFIX</makevar> è + Perl. Far rispettare a questi port <makevar>PREFIX</makevar> è spesso un lavoro difficile o persino impossibile.</para> </sect3> </sect2> @@ -1111,7 +1111,7 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> che hai installato il port sbagliato. Rimuoveremo il port utilizzato nel nostro esempio precedente (che era <command>lsof</command> se non sei stato attento). Come con l'installazione dei port, la prima cosa - che devi fare è andare nella directory del port, + che devi fare è andare nella directory del port, <filename>/usr/ports/sysutils/lsof</filename>. Dopo aver cambiato directory, sei pronto per disinstallare <command>lsof</command>. Questo viene fatto con il comando @@ -1121,13 +1121,13 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> &prompt.root; <userinput>make deinstall</userinput> ===> Deinstalling for lsof-4.57</screen> - <para>È stato abbastanza facile. In questo modo hai rimosso + <para>È stato abbastanza facile. In questo modo hai rimosso <command>lsof</command> dal tuo sistema. Se volessi reinstallarlo, puoi farlo lanciando <command>make reinstall</command> dalla directory <filename>/usr/ports/sysutils/lsof</filename>.</para> <para>Le sequenze <command>make deinstall</command> e <command>make - reinstall</command> non funzionano più una volta che hai dato + reinstall</command> non funzionano più una volta che hai dato un <command>make clean</command>. Se vuoi disinstallare un port dopo un <command>make clean</command>, usa &man.pkg.delete.1; come discusso nella <link linkend="packages-using">sezione del Manuale @@ -1148,16 +1148,16 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> dimensioni, quindi dovresti sempre ricordarti di ripulire le directory temporanee <filename class="directory">work</filename> usando il comando <command>make <makevar>clean</makevar></command>. Questo - rimuoverà la directory <filename class="directory">work</filename> - dopo che un port è stato compilato ed installato. Inoltre puoi + rimuoverà la directory <filename class="directory">work</filename> + dopo che un port è stato compilato ed installato. Inoltre puoi rimuovere i file sorgenti della distribuzione dalla directory <filename class="directory">distfiles</filename>, e rimuovere - i port installati che non sono più utilizzati.</para> + i port installati che non sono più utilizzati.</para> <para>Alcuni utenti limitano le categorie dei port disponibili mettendo un elemento nel file <filename>refuse</filename>. In questo modo, quando viene eseguita l'applicazione <application>CVSup</application>, questa non - scaricherà i file delle categorie specificate nel file + scaricherà i file delle categorie specificate nel file <filename>refuse</filename>. Maggiori informazioni riguardo il file <filename>refuse</filename> possono essere trovate nella <xref linkend="cvsup-refuse-file"/>.</para> @@ -1183,11 +1183,11 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> di un port con le relative soluzioni.</para> </note> - <para>Mantenere i tuoi port aggiornati può essere un lavoro noioso. + <para>Mantenere i tuoi port aggiornati può essere un lavoro noioso. Per esempio, per aggiornare dovresti andare nella directory del port, compilare il port, disinstallare il vecchio port, installare quello nuovo, e quindi ripulire la directory di lavoro. Immagina di fare - tutto ciò per cinque port, noioso vero? Questo era uno dei + tutto ciò per cinque port, noioso vero? Questo era uno dei maggiori problemi per gli amministratori di sistema, e ora abbiamo strumenti che fanno questo lavoro per noi. Per esempio l'utility <filename role="package">sysutils/portupgrade</filename> fa tutto @@ -1195,16 +1195,16 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <command>make <makevar>install clean</makevar></command>.</para> <para>Ora crea un database con il comando <command>pkgdb -F</command>. - Verrà letta la lista dei port installati e verrà creato + Verrà letta la lista dei port installati e verrà creato un file database nella directory <filename>/var/db/pkg</filename>. D'ora in avanti, quando esegui <command>portupgrade -a</command>, questo - leggerà il database e il file dei port + leggerà il database e il file dei port <filename>INDEX</filename>. Infine, - <application>portupgrade</application> incomincerà a scaricare, + <application>portupgrade</application> incomincerà a scaricare, compilare, effettuare backup, installare, e ripulire i port che devono - essere aggiornati. <application>portupgrade</application> è + essere aggiornati. <application>portupgrade</application> è fornito di molte opzioni a seconda dei casi di utilizzo, tra i quali - uno è particolarmente importante.</para> + uno è particolarmente importante.</para> <para>Se vuoi aggiornare solo una determinata applicazione, e non il database completo, usa <command>portupgrade @@ -1219,22 +1219,22 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <application>portupgrade</application> cerca nelle directory locali elencate in <envar>PKG_PATH</envar>, o, se non sono stati trovati localmente, scarica i package da un sito. Se i package non sono stati - trovati localmente ne è stato possibile scaricarli in remoto, - <application>portupgrade</application> userà i port. + trovati localmente ne è stato possibile scaricarli in remoto, + <application>portupgrade</application> userà i port. Per impedire l'uso dei port, usa l'opzione <option>-PP</option>.</para> - <para>Per scaricare solo i distfile (o i package, se è stata specificata + <para>Per scaricare solo i distfile (o i package, se è stata specificata l'opzione <option>-P</option>) senza compilare o installare nulla, usa l'opzione <option>-F</option>. Per maggiori informazioni guarda la pagina man di &man.portupgrade.1;.</para> <note> - <para>È importante aggiornare in modo regolare il database dei + <para>È importante aggiornare in modo regolare il database dei package usando il comando <command>pkgdb -F</command> per rattoppare eventuali incoerenze, specialmente quando <application>portupgrade</application> te lo chiede. Non interrompere <application>portupgrade</application> mentre sta aggiornando il - database dei package, poichè ciò comporterà + database dei package, poichè ciò comporterà un database inconsistente.</para> </note> @@ -1245,12 +1245,12 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> </sect1> <sect1 id="ports-nextsteps"> - <title>Attività del Dopo Installazione</title> + <title>Attività del Dopo Installazione</title> <para>Di solito dopo aver installato una nuova applicazione dovresti leggere la documentazione che potrebbe essere stata inclusa, modificare qualche file di configurazione, assicurarti che l'applicazione parta nella - fase di avvio (se è un demone), e così via;.</para> + fase di avvio (se è un demone), e così via;.</para> <para>I passi precisi che devi seguire per configurare un'applicazione sono ovviamente diversi da applicazione a applicazione. Comunque, se hai @@ -1267,34 +1267,34 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_info -L foopackage-1.0.0 | less</userinput></screen> - <para>mostrerà tutti i file installati dal package. Fai molta + <para>mostrerà tutti i file installati dal package. Fai molta attenzione ai file nelle directory <filename>man/</filename>, che sono le pagine man, a quelli nella directory <filename>etc/</filename>, che sono i file di configurazione, e a quelli in <filename>doc/</filename>, che forniscono una documentazione - più esauriente.</para> + più esauriente.</para> <para>Se non sei sicuro della versione dell'applicazione che hai appena installato, questo comando</para> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_info | grep <replaceable>foopackage</replaceable></userinput></screen> - <para>troverà tutti i package installati che contengono nel nome + <para>troverà tutti i package installati che contengono nel nome <replaceable>foopackage</replaceable>. Rimpiazza <replaceable>foopackage</replaceable> nella tua riga di comando a - seconda delle tue necessità.</para> + seconda delle tue necessità.</para> </listitem> <listitem> <para>Una volta che hai scoperto dove sono state posizionate le pagine man dell'applicazione, esaminale usando &man.man.1;. Analogamente, esamina i file di configurazione d'esempio, ed ogni ulteriore - documentazione che può essere stata fornita.</para> + documentazione che può essere stata fornita.</para> </listitem> <listitem> <para>Se l'applicazione ha un sito web, cerca della documentazione - aggiuntiva, le domande più frequenti (FAQ), ed altro ancora. + aggiuntiva, le domande più frequenti (FAQ), ed altro ancora. Se non sei sicuro dell'indirizzo del sito web questo potrebbe essere presente nell'output di</para> @@ -1323,9 +1323,9 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <orderedlist> <listitem> - <para>Scopri se c'è una soluzione pendente per il port nel + <para>Scopri se c'è una soluzione pendente per il port nel <ulink url="&url.base;/support.html#gnats">database dei Report dei - Problemi</ulink>. Se c'è, potresti usare la soluzione + Problemi</ulink>. Se c'è, potresti usare la soluzione proposta.</para> </listitem> @@ -1349,8 +1349,8 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <para>In particolare, i port mantenuti da <email role="nolink">freebsd-ports@FreeBSD.org</email> in - realtà non sono mantenuti da nessuno. Il supporto e - i fix, se ce ne sono, arrivano dalla comunità facente + realtà non sono mantenuti da nessuno. Il supporto e + i fix, se ce ne sono, arrivano dalla comunità facente parte di quella mailing list. Sono necessari altri volontari!</para> </note> @@ -1365,22 +1365,22 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen> <para>Aggiustarlo! Il <ulink url="&url.books.porters-handbook;/index.html">Manuale del Porter</ulink> contiene informazioni dettagliate - sull'infrastruttura dei <quote>Port</quote> affinchè + sull'infrastruttura dei <quote>Port</quote> affinchè tu possa aggiustare quel port che occasionalmente non funziona o perfino proporne uno tutto tuo!</para> </listitem> <listitem> <para>Prendi il package da un sito FTP vicino a te. La - <quote>principale</quote> collezione dei package è su <hostid + <quote>principale</quote> collezione dei package è su <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> nella <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/packages/">directory dei package</ulink>, ma <emphasis>prima</emphasis> assicurati di controllare il tuo <ulink url="http://mirrorlist.FreeBSD.org/">mirror locale</ulink>! - È più probabile + È più probabile che funzionino i package rispetto alla compilazione dal sorgente e - sono anche molto più sbrigativi. Usa il programma + sono anche molto più sbrigativi. Usa il programma &man.pkg.add.1; per installare i package sul tuo sistema.</para> </listitem> </orderedlist> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml index f08338d53a..4a790922f3 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml @@ -15,15 +15,15 @@ <para>Gli utenti alla prime armi con FreeBSD scopriranno che la prima sezione di questo libro guida l'utente attraverso il processo di installazione di FreeBSD e introduce delicatamente i concetti e le convenzioni su cui si basa - &unix;. Affrontare questa sezione richiede poco più che il desiderio - di esplorare, e l'abilità di far propri i nuovi concetti appena + &unix;. Affrontare questa sezione richiede poco più che il desiderio + di esplorare, e l'abilità di far propri i nuovi concetti appena vengono introdotti.</para> - <para>Una volta superata questa distanza, la seconda sezione, ben più - grande, del Manuale è una guida di riferimento completa a tutti i + <para>Una volta superata questa distanza, la seconda sezione, ben più + grande, del Manuale è una guida di riferimento completa a tutti i tipi di argomenti di interesse per l'amministratore di un sistema FreeBSD. Alcuni di questi capitoli suggeriscono di effettuare prima la lettura di - qualche altro capitolo, e questo è evidenziato nel sommario + qualche altro capitolo, e questo è evidenziato nel sommario all'inizio di ogni capitolo.</para> <para>Per una lista di fonti di informazioni aggiuntive, guarda l'<xref @@ -34,13 +34,13 @@ <para>La traduzione di questo manuale sta vedendo impegnate numerose persone facenti parte del <ulink url="http://www.gufi.org/~alex/">FreeBSD Italian - Documentation Project</ulink>. Il progetto è partito da una + Documentation Project</ulink>. Il progetto è partito da una iniziativa del <ulink url="http://www.gufi.org/">Gruppo Utenti FreeBSD - Italia (GUFI)</ulink> ed è coordinato da &a.it.alex;, con + Italia (GUFI)</ulink> ed è coordinato da &a.it.alex;, con l'ausilio della mailing list <email>traduzioni@gufi.org</email>.</para> - <para>Come puoi vedere, il lavoro di traduzione è ancora in corso ed - è portato avanti esclusivamente da volontari. Le persone che hanno + <para>Come puoi vedere, il lavoro di traduzione è ancora in corso ed + è portato avanti esclusivamente da volontari. Le persone che hanno contribuito (o stanno contribuendo) alla realizzazione del progetto sono, in ordine sparso:</para> @@ -129,15 +129,15 @@ <bridgehead id="preface-overview" renderas="sect1">Organizzazione di Questo Libro</bridgehead> - <para>Questo libro è diviso in cinque sezioni distinte logicamente. La + <para>Questo libro è diviso in cinque sezioni distinte logicamente. La prima sezione, <emphasis>Per Cominciare</emphasis>, copre l'installazione e l'uso basilare di FreeBSD. Ci si aspetta che il lettore segua questi capitoli in sequenza, possibilmente saltando i capitoli che trattano argomenti familiari. La seconda sezione, <emphasis>Compiti - Comuni</emphasis> copre alcune funzionalità di FreeBSD + Comuni</emphasis> copre alcune funzionalità di FreeBSD frequentemente utilizzate. Questa sezione, e tutte le sezioni successive, possono essere lette non in ordine. Ogni capitolo inizia con un succinto - sommario che descrive ciò che il capitolo copre e ciò che il + sommario che descrive ciò che il capitolo copre e ciò che il lettore dovrebbe aspettarsi di conoscere dopo la lettura dello stesso. Questo ha l'intenzione di permettere al lettore di trovare velocemente i capitoli di proprio interesse. La terza sezione, <emphasis>Amministrazione @@ -171,8 +171,8 @@ <term><emphasis><xref linkend="basics"/>, Basi di &unix;</emphasis></term> <listitem> - <para>Tratta i comandi e le funzionalità di base del sistema - operativo FreeBSD. Se hai familiarità con &linux; o con altri + <para>Tratta i comandi e le funzionalità di base del sistema + operativo FreeBSD. Se hai familiarità con &linux; o con altri tipi di &unix; allora puoi probabilmente saltare questo capitolo.</para> </listitem> @@ -206,8 +206,8 @@ Desktop</emphasis></term> <listitem> - <para>Elenca le più comuni applicazioni desktop, come browser - web e suite di produttività, e descrive come installarle su + <para>Elenca le più comuni applicazioni desktop, come browser + web e suite di produttività, e descrive come installarle su FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -226,7 +226,7 @@ di FreeBSD</emphasis></term> <listitem> - <para>Spiega perché potresti aver bisogno di configurare un nuovo + <para>Spiega perché potresti aver bisogno di configurare un nuovo kernel e fornisce istruzioni dettagliate per la configurazione, la creazione, e l'installazione di un kernel personalizzato.</para> </listitem> @@ -243,11 +243,11 @@ </varlistentry> <varlistentry> - <term><emphasis><xref linkend="linuxemu"/>, Compatibilità con i + <term><emphasis><xref linkend="linuxemu"/>, Compatibilità con i Binari di &linux;</emphasis></term> <listitem> - <para>Descrive le caratteristiche di compatibilità con &linux; di + <para>Descrive le caratteristiche di compatibilità con &linux; di FreeBSD. Inoltre fornisce dettagliate istruzioni sull'installazione di molte comuni applicazioni &linux; come <application>&oracle;</application>, @@ -314,7 +314,7 @@ <listitem> <para>Descrive il Controllo di Accesso Vincolato (MAC) e come questo - meccanismo può essere usato per fortificare un sistema + meccanismo può essere usato per fortificare un sistema FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -324,8 +324,8 @@ Sicurezza</emphasis></term> <listitem> - <para>Descrive cos'è il Controllo degli Eventi di &os;, - come può essere abilitato, configurato, e come i log + <para>Descrive cos'è il Controllo degli Eventi di &os;, + come può essere abilitato, configurato, e come i log possano essere ispezionati o monitorati.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -346,7 +346,7 @@ <term><emphasis><xref linkend="GEOM"/>, GEOM</emphasis></term> <listitem> - <para>Descrive cos'è il framework GEOM in FreeBSD e come + <para>Descrive cos'è il framework GEOM in FreeBSD e come configurare vari livelli di RAID supportati.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -417,7 +417,7 @@ <listitem> <para>Spiega i differenti componenti di un mail server e introduce - semplici configurazioni per il mail server più comune: + semplici configurazioni per il mail server più comune: <application>sendmail</application>.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -463,7 +463,7 @@ <listitem> <para>Elenca varie fonti per ottenere FreeBSD su CD-ROM o DVD - così come vari siti su Internet che permettono di scaricare e + così come vari siti su Internet che permettono di scaricare e installare FreeBSD.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -474,7 +474,7 @@ <listitem> <para>Questo libro tocca svariati argomenti che possono lasciarti - desideroso di spiegazioni più dettagliate. La bibliografia + desideroso di spiegazioni più dettagliate. La bibliografia elenca molti ottimi libri che sono referenziati nel testo.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -513,7 +513,7 @@ <term><emphasis>Italico</emphasis></term> <listitem> - <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei + <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei file, per gli URL, per il testo enfatizzato, e per il primo utilizzo dei termini tecnici.</para> </listitem> @@ -523,7 +523,7 @@ <term><literal>Monospazio</literal></term> <listitem> - <para>Un font <literal>monospazio</literal> è usato per i + <para>Un font <literal>monospazio</literal> è usato per i messaggi di errore, i comandi, le variabili di ambiente, i nomi dei port, i nomi di host, i nomi degli utenti, i nomi dei gruppi, i nomi dei device, le variabili, e i frammenti di codice.</para> @@ -534,7 +534,7 @@ <term><application>Grassetto</application></term> <listitem> - <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le + <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le applicazioni, i comandi, e i tasti.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -590,7 +590,7 @@ <screen>&prompt.root; <userinput>dd if=kern.flp of=/dev/fd0</userinput></screen> <para>Gli esempi che iniziano con &prompt.user; indicano un comando che deve - essere eseguito da un normale utente. Dove non indicato, è usata + essere eseguito da un normale utente. Dove non indicato, è usata la sintassi C-shell per impostare variabili di ambiente e altri comandi di shell.</para> @@ -604,7 +604,7 @@ di battitura, sia che abbiano inviato interi capitoli, tutti i contributi sono stati utili.</para> - <para>Molte società hanno supportato lo sviluppo di questo documento + <para>Molte società hanno supportato lo sviluppo di questo documento pagando gli autori per lavorarci sopra a tempo pieno, pagando per la pubblicazione, ecc. In particolare BSDi (successivamente acquisita da <ulink url="http://www.windriver.com">Wind River Systems</ulink>) ha pagato @@ -613,7 +613,7 @@ inglese stampata nel Marzo 2000 (ISBN 1-57176-241-8). Wind River Systems poi ha pagato numerosi autori aggiuntivi per fare una serie di miglioramenti all'infrastruttura di stampa e per aggiungere altri capitoli al testo. - Questo lavoro è culminato nella pubblicazione della seconda edizione + Questo lavoro è culminato nella pubblicazione della seconda edizione inglese stampata nel Novembre 2001 (ISBN 1-57176-303-1). Nel 2003-2004, <ulink url="http://www.freebsdmall.com">FreeBSD Mall, Inc</ulink>, ha pagato diversi contributori per migliorare il Manuale in preparazione per la diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml index 393df425e5..4b76024982 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml @@ -14,7 +14,7 @@ <surname>Dillon</surname> - <contrib>La maggior parte di questo capitolo è stata presa + <contrib>La maggior parte di questo capitolo è stata presa dalla manual page security(7) di </contrib> </author> </authorgroup> @@ -27,18 +27,18 @@ <sect1 id="security-synopsis"> <title>Sinossi</title> - <para>Questo capitolo dà un'introduzione di base sui concetti dei + <para>Questo capitolo dà un'introduzione di base sui concetti dei sistemi di sicurezza, alcune buone regole di comportamento e alcuni argomenti avanzati per &os;. Molti degli argomenti qua trattati possono essere applicati anche ai sistemi e alla sicurezza su Internet in - generale. Internet non è più il luogo + generale. Internet non è più il luogo <quote>amichevole</quote> dove ognuno vuole essere il tuo gentile vicino. - Mettere in sicurezza il tuo sistema è un imperativo per la - protezione dei tuoi dati, della tua proprietà intelletuale, del tuo + Mettere in sicurezza il tuo sistema è un imperativo per la + protezione dei tuoi dati, della tua proprietà intelletuale, del tuo tempo e molto altro dalla mano di hacker e simili.</para> - <para>&os; dà un insieme di utility e di meccanismi per assicurare - l'integrità e la sicurezza del tuo sistema e della tua rete.</para> + <para>&os; dà un insieme di utility e di meccanismi per assicurare + l'integrità e la sicurezza del tuo sistema e della tua rete.</para> <para>Dopo la lettura di questo capitolo, conoscerai:</para> @@ -122,31 +122,31 @@ <sect1 id="security-intro"> <title>Introduzione</title> - <para>La sicurezza è una funzione che inizia e finisce con + <para>La sicurezza è una funzione che inizia e finisce con l'amministratore di sistema. Nonostante ogni sistema multi-utente &unix; BSD abbia della sicurezza insita, il lavoro di costruire e mantenere meccanismi di sicurezza aggiuntivi in modo da mantenere - <quote>onesti</quote> gli utenti è probabilmente uno dei maggiori + <quote>onesti</quote> gli utenti è probabilmente uno dei maggiori lavori di un amministratore di sistema. La macchine sono sicure solo quanto le si rende e le richieste di sicurezza si scontrano sempre con - l'umana necessità per la comodità. I sistemi &unix;, in + l'umana necessità per la comodità. I sistemi &unix;, in generale, sono capaci di eseguire un gran numero di processi contemporanei e ognuno di questi processi opera come server — nel senso che - entità esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i + entità esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i mainframe di ieri diventano i desktop di oggi, mentre i computer diventano interconnessi e internet-connessi, la sicurezza diventa un problema sempre maggiore.</para> <!--DELETED - <para>Il modo migliore per implementare la sicurezza è con un + <para>Il modo migliore per implementare la sicurezza è con un approccio <quote>a cipolla</quote>. In pratica, quello che vuoi fare - è creare tanti livelli di sicurezza quanto è conveniente e + è creare tanti livelli di sicurezza quanto è conveniente e poi tenere sotto controllo il sistema per vedere eventuali intrusioni. Non vuoi esagerare nella sicurezza o interferirai con l'individuazione e - quest'ultima è una delle parti più importanti di ogni + quest'ultima è una delle parti più importanti di ogni meccanismo di sicurezza. Per esempio, ha poco senso imopstare il flag <literal>schg</literal> (vedi &man.chflags.1;) su ogni binario di sistema - dato che questo potrà sì proteggere temporaneamente i + dato che questo potrà sì proteggere temporaneamente i binari, ma evita che l'attaccante faccia una modifica facilmente individuabile e potrebbe far in modo che il tuo meccanismo di sicurezza non individui l'attaccante del tutto.</para>--> @@ -160,7 +160,7 @@ <orderedlist> <listitem> - <para>Attacchi che limitano la disponibilità dei servizi + <para>Attacchi che limitano la disponibilità dei servizi (<quote>Denial of service</quote> o, in breve, DoS).</para> </listitem> @@ -193,50 +193,50 @@ </indexterm> <indexterm><primary>Denial of Service (DoS)</primary></indexterm> - <para>Un attacco DoS è un'azione che priva la macchina di risorse. - Tipicamente un attacco DoS è un meccanismo a forza-bruta che tenta + <para>Un attacco DoS è un'azione che priva la macchina di risorse. + Tipicamente un attacco DoS è un meccanismo a forza-bruta che tenta di bloccare e comunque rendere inusabile una macchina travolgendo di richieste i server che rende disponibili o direttamente lo stack di rete. Alcuni attacchi DoS tentano di trarre vantaggio da bug nello stack di rete per bloccare la macchina con un singolo pacchetto. Questo genere di - attacchi può evitato solo mettendo a posto il bug direttamente nel + attacchi può evitato solo mettendo a posto il bug direttamente nel kernel. Gli attacchi sui server possono spesso essere evitati specificando con attenzione dei limiti sul carico che i server stessi devono accettare in caso che il sistema lavori in condizioni avverse. Gli attacchi a forza-bruta generati da un'intera rete di attaccanti sono - più difficili da gestire. Ad esempio un attacco con pacchetti - in spoof (ovvero con il campo mittente falsato) è praticamente + più difficili da gestire. Ad esempio un attacco con pacchetti + in spoof (ovvero con il campo mittente falsato) è praticamente impossibile da fermare, a meno di staccare del tutto il sistema da - Internet. Potrà anche non fermare la tua macchina, ma sicuramente - può saturare la tua connessione Internet.</para> + Internet. Potrà anche non fermare la tua macchina, ma sicuramente + può saturare la tua connessione Internet.</para> <indexterm> <primary>sicurezza</primary> <secondary>compromissione degli account</secondary> </indexterm> - <para>La compromissione di un account utente è ancora più + <para>La compromissione di un account utente è ancora più comune di un attacco DoS. Molti sysadmin usano ancora i server standard <application>telnetd</application>, <application>rlogind</application>, <application>rshd</application> e <application>ftpd</application> sulle loro macchine. Questi programmi, normalmente, non usano connessioni - crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie - dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da - remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un - sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di + crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie + dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da + remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un + sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di sniffing. Gli amministratori di sistema attenti controllano i registri degli accessi remoto cercando indirizzi sospetti anche tra gli accessi permessi.</para> <para>Bisogna sempre dare per scontato che una volta che un attaccante ha - accesso ad un account utente, può rompere anche + accesso ad un account utente, può rompere anche <username>root</username>. - In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto, - questo non è necessariamente vero. La distinzione è - importante perché senza accesso a <username>root</username> - l'attaccante in genere non può nascondere le proprie tracce e - può, alla peggio, rovinare i file dell'utente o mandare la - macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto + In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto, + questo non è necessariamente vero. La distinzione è + importante perché senza accesso a <username>root</username> + l'attaccante in genere non può nascondere le proprie tracce e + può, alla peggio, rovinare i file dell'utente o mandare la + macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto comune dato che gli utenti tendono a non prendere precauzioni tanto quanto gli amministratori di sistema.</para> @@ -257,11 +257,11 @@ <username>root</username> trovati (e chiusi) fino ad oggi richiedono un considerevole lavoro da parte dell'attaccante per pulire le tracce lasciate, quindi molti attaccanti installano delle backdoor. Una backdoor - dà all'attaccante un modo semplice per riottenere accesso + dà all'attaccante un modo semplice per riottenere accesso <username>root</username> al sistema, ma danno anche un modo semplice per individuare l'intrusione, all'amministratore di sistema furbo. Rendere - impossibile installare backdoor all'attaccante potrebbe in realtà - diminuire la sicurezza del sistema, dato che comunque non chiuderà + impossibile installare backdoor all'attaccante potrebbe in realtà + diminuire la sicurezza del sistema, dato che comunque non chiuderà il buco che l'attaccante ha trovato la prima volta.</para> <para>Le soluzioni di sicurezza devono sempre essere implementate con un @@ -302,7 +302,7 @@ </listitem> </orderedlist> - <para>La prossima sezione di questo capitolo coprirà questi punti in + <para>La prossima sezione di questo capitolo coprirà questi punti in maggior dettaglio.</para> </sect1> @@ -321,7 +321,7 @@ <application>grassetto</application> per riferirci ad applicazioni e testo <command>a spaziatura fissa</command> per riferirci a specifici comandi. I protocolli useranno un font normale. Questa distinzione - tipografica è utile per casi come ssh, che è un protocollo + tipografica è utile per casi come ssh, che è un protocollo oltre che un comando.</para> </note> @@ -342,10 +342,10 @@ staff se non hai reso sicuro l'account <username>root</username>. La maggior parte dei sistemi hanno una password assegnata per l'account <username>root</username>. La prima cosa che devi dare per assunta - è che la password è <emphasis>sempre</emphasis> + è che la password è <emphasis>sempre</emphasis> compromessa. Questo non significa che devi togliere la password; la - password è quasi sempre necessaria per l'accesso dalla console - della macchina. Quello che questo significa è che non dovresti + password è quasi sempre necessaria per l'accesso dalla console + della macchina. Quello che questo significa è che non dovresti render possibile l'uso di questa password tranne che da console e possibilmente neanche dal comando &man.su.1;. Per esempio, assicurati che le tue pty siano specificate come <literal>insecure</literal> nel @@ -368,9 +368,9 @@ <para>Ovviamente, come sysadmin (amministratore di sistema) hai bisogno di accesso a <username>root</username>, quindi apriremo alcuni passaggi; - ci assicureremo però che questi passaggi richiedano ulteriori + ci assicureremo però che questi passaggi richiedano ulteriori verifiche di password per funzionare. Un modo per accedere a - <username>root</username> è aggiungere gli appropriati account di + <username>root</username> è aggiungere gli appropriati account di staff al gruppo <groupname>wheel</groupname> (in <filename>/etc/group</filename>). I membri del gruppo <groupname>wheel</groupname> possono accedere a @@ -383,23 +383,23 @@ <filename>/etc/group</filename>. Solo i membri dello staff che hanno effettivo bisogno di accesso a <username>root</username> dovrebbero essere nel gruppo <groupname>wheel</groupname> group. Altra - possibilità, quando si utilizzi Kerberos come metodo di + possibilità, quando si utilizzi Kerberos come metodo di autenticazione, ` quella di utilizzare il file <filename>.k5login</filename> dell'account <username>root</username> in modo da permettere l'accesso a <username>root</username> tramite &man.ksu.1; senza bisogno di mettere nessuno nel gruppo <groupname>wheel</groupname>. Questa potrebbe essere la soluzione migliore dato che il meccanismo <groupname>wheel</groupname> permette - all'attaccante di diventare <username>root</username> se è - riuscito ad ottenere accesso ad un account di staff. Benché il + all'attaccante di diventare <username>root</username> se è + riuscito ad ottenere accesso ad un account di staff. Benché il meccanismo <groupname>wheel</groupname> sia meglio di niente, non - è necessariamente la soluzione più sicura.</para> + è necessariamente la soluzione più sicura.</para> <para>Un metodo indiretto per rendere sicuri gli account di staff e quindi - l'accesso a <username>root</username> è quello di eseguire + l'accesso a <username>root</username> è quello di eseguire l'operazione nota come <quote>starring</quote> delle password cifrate. password for the staff accounts: utilizzando il comando &man.vipw.8; si - può rimpiazzare ogni password cifrata con un singolo carattere + può rimpiazzare ogni password cifrata con un singolo carattere <quote><literal>*</literal></quote> (asterisco, in inglese <quote>star</quote>). Questo comando aggiorna il file <filename>/etc/master.passwd</filename> e il database utenti/password @@ -410,12 +410,12 @@ <!--TODO:aggiustare la password per essere moderna ($1$...)--> <programlisting>foobar:R9DT/Fa1/LV9U:1000:1000::0:0:Foo Bar:/home/foobar:/usr/local/bin/tcsh</programlisting> - <para>Andrebbe modificato così:</para> + <para>Andrebbe modificato così:</para> <programlisting>foobar:*:1000:1000::0:0:Foo Bar:/home/foobar:/usr/local/bin/tcsh</programlisting> <para>Questo previene i normali login dato che la password cifrata non - sarà mai <quote><literal>*</literal></quote>. Fatto questo i + sarà mai <quote><literal>*</literal></quote>. Fatto questo i membri dello staff dovranno utilizzare un diverso meccanismo di autenticazione come ad esempio &man.kerberos.1; o &man.ssh.1; utilizzando una coppia di chiavi pubblica/privata. Utilizzando Kerberos @@ -423,7 +423,7 @@ eseguito il server Kerberos che la propria workstation. Utilizzando una coppia di chiavi bisogna in generale rendere sicura la macchina <emphasis>da cui</emphasis> ci si sta collegando (in genere la propria - workstation); si può aggiungere un ulteriore strato di protezione + workstation); si può aggiungere un ulteriore strato di protezione proteggendo la coppia di chiavi con una password all'atto della creazione con &man.ssh-keygen.1;. Eseguire lo <quote>starring</quote> degli account dello staff garantisce che questi possano eseguire il @@ -434,15 +434,15 @@ da un'altra macchina meno sicura.</para> <!--TODO: questo paragrafo è poco leggibile, anche in inglese --> - <para>I meccanismi di sicurezza più indiretti assumono anche che ci - si colleghi da un server più restrittivo a uno che lo è di + <para>I meccanismi di sicurezza più indiretti assumono anche che ci + si colleghi da un server più restrittivo a uno che lo è di meno; per esempio se il tuo server primario ha in esecuzione una grande - varietà di servizi, la tua workstation non dovrebbe averne in + varietà di servizi, la tua workstation non dovrebbe averne in esecuzione nessuno. Per fare in modo che la tua workstation sia ragionevolmente sicura dovresti eseguire meno servizi possibile, o perfino nessuno del tutto, e dovresti utilizzare uno screen saver protetto da password. Ovviamente, avendo accesso fisico alla - workstation un attaccante può rompere qualsiasi protezione che tu + workstation un attaccante può rompere qualsiasi protezione che tu possa aver importato, ma bisogna sempre considerare che la magior parte degli attacchi avviene remotamente, tramite una rete, da parte di persone che non hanno accesso fisico alle tue workstation o ai tuoi @@ -454,12 +454,12 @@ la pasword ad un account di staff in un solo posto ed avere effeto immediato su tutte le macchine in cui il membro dello staff ha un account. Nel caso l'account di un membro dello staff venga compromesso, - la possibilità di poter cambiare la sua password su tutte le + la possibilità di poter cambiare la sua password su tutte le macchine non ` cosa di poco conto. Con password separate, - cambiare una password su molte macchine può essere un bel + cambiare una password su molte macchine può essere un bel problema. Con Kerberos puoi anche imporre restrizioni di cambio - password: non solo un ticket Kerberos può essere fatto per - scadere dopo un tempo predeterminato, ma il sistema Kerberos può + password: non solo un ticket Kerberos può essere fatto per + scadere dopo un tempo predeterminato, ma il sistema Kerberos può richiedere all'utente di scegliere una nuova passsword dopo un certo periodo di tempo (per esempio, una volta al mese).</para> </sect2> @@ -493,22 +493,22 @@ </indexterm> <para>Il sysadmin prudente esegue soltanto i server che gli sono - necessari, n´ di più né di meno. Bisogna tenere + necessari, n´ di più né di meno. Bisogna tenere conto del fatto che i server di terze parti sono generalmente i - più affetti da bug. Per esempio, utilizzare una versione + più affetti da bug. Per esempio, utilizzare una versione obsoleta di <application>imapd</application> o - <application>popper</application> è equivalente a dare accesso + <application>popper</application> è equivalente a dare accesso <username>root</username> al mondo intero. Non eseguire mai un server senza controllarlo accuratamente. Molti server non hanno bisogno di essere eseguiti come <username>root</username>. Per esempio i demoni <application>ntalk</application>, <application>comsat</application> e <application>finger</application> possono essere eseguiti in speciali <firstterm>sandbox</firstterm> utente. Difficilmente una sandbox - sarà una soluzione completa del problema, a meno di dedicarci + sarà una soluzione completa del problema, a meno di dedicarci parecchio tempo, ma resta valido l'approccio a cipolla alla sicurezza: se qualcuno riesce ad irrompere in un server eseguito in una sandbox, - deve ancora riuscire ad evadere da quest'ultima. Più strati - l'attaccante deve superare, minore la sua probabilità di + deve ancora riuscire ad evadere da quest'ultima. Più strati + l'attaccante deve superare, minore la sua probabilità di successo. Storicamente sono state trovate falle di accesso a root in virtualmente ogni server mai eseguito come <username>root</username>, inclusi i server del sistema base. Se hai una macchina alla quale la @@ -520,7 +520,7 @@ <para>&os; attualmente esegue per default <application>ntalkd</application>, <application>comsat</application> e <application>finger</application> in una sandbox. Un altro programma - candidato ad essere eseguito in una sandbox è &man.named.8;. + candidato ad essere eseguito in una sandbox è &man.named.8;. <filename>/etc/defaults/rc.conf</filename> comprende le opzioni necessarie per eseguire <application>named</application> in una sandbox in forma comentata. A seconda se state installando un nuovo sistema o @@ -537,7 +537,7 @@ eseguiti in una sandbox: <application>sendmail</application>, <application>popper</application>, <application>imapd</application>, <application>ftpd</application> e altri. Ci sono software alternativi - ad alcuni di questi ma installarli potrebbe richiedere più lavoro + ad alcuni di questi ma installarli potrebbe richiedere più lavoro di quello che si intende dedicargli (il fattore convenienza colpisce ancora). Potresti dover eseguire questi servizi come <username>root</username> ed affidarti ad altri meccanismi per @@ -549,13 +549,13 @@ sistema, come ad esempio <application>rlogin</application>, nelle directory <filename>/bin</filename>, <filename>/sbin</filename>, <filename>/usr/bin</filename> o <filename>/usr/sbin</filename>. - Benché niente sia sicuro al 100%, i binari suid e sgid presenti + Benché niente sia sicuro al 100%, i binari suid e sgid presenti nel sistema per default possono essere considerati ragionevolmente sicuri. In ogni caso, delle falle da <username>root</username> sono - occasionalmente trovate anche in questi. Nel 1998 è stata + occasionalmente trovate anche in questi. Nel 1998 è stata trovata una falla da <username>root</username> in <literal>Xlib</literal> che rendeva vulnerabile - <application>xterm</application> (che tipicamente è suid). + <application>xterm</application> (che tipicamente è suid). <!--TODO--> It is better to be safe than sorry and the prudent sysadmin will restrict suid binaries, that only staff should run, @@ -580,26 +580,26 @@ <sect2 id="secure-users"> <title>Rendere sicuri gli account utente</title> - <para>Gli account utente sono generalmente i più difficili da + <para>Gli account utente sono generalmente i più difficili da rendere sicuri. Bench*eacute; tu possa imporre restrizioni d'accesso <!--TODO: draconian --> allo staff ed eseguire lo <quote>starring</quote> delle loro password, potresti non poter farlo con l'account di un generico utente. Se hai sufficiente controllo <!--TODO:potere?--> potesti farcela e rendere gli account utente - sufficientemente sicuri, altrimenti dovrai essere più vigile nel + sufficientemente sicuri, altrimenti dovrai essere più vigile nel controllo di questi account. L'uso di ssh e Kerberos per gli account - utente è più problematico, a causa del maggiore supporto - amministrativo e tecnico richiesto, ma è sempre un'ottima + utente è più problematico, a causa del maggiore supporto + amministrativo e tecnico richiesto, ma è sempre un'ottima soluzione se confrontata all'uso di un file password cifrato.</para> </sect2> <sect2> <title>Rendere sicuro il file password</title> - <para>L'unica strada sicura è quella di eseguire lo starring so - più password possibile e utilizzare ssh o Kerberos per accedere a + <para>L'unica strada sicura è quella di eseguire lo starring so + più password possibile e utilizzare ssh o Kerberos per accedere a quegli account. Anche se il file di password cifrato - (<filename>/etc/spwd.db</filename>) può essere letto solo da + (<filename>/etc/spwd.db</filename>) può essere letto solo da <username>root</username>, potrebbe essere possibile per un attaccante ottenere accesso in lettura a quel file anche senza aver ottenuto accesso in scrittura.</para> @@ -607,7 +607,7 @@ <para>I tuoi script di sicurezza dovrebbero sempre verificare che il file password non venga modificato e in caso riportarlo ad un amministratore (cfr. la sezione <link - linkend="security-integrity">Verifica dell'integrità dei + linkend="security-integrity">Verifica dell'integrità dei file</link> sottostante).</para> </sect2> @@ -615,14 +615,14 @@ <title>Rendere sicuri il kernel, i raw device e i file system</title> <para>Quando un attaccante irrompe nell'account di - <username>root</username> può fare qualsiasi cosa, ma alcune cose - sono più comode di altre. <!--there are certain conveniences--> + <username>root</username> può fare qualsiasi cosa, ma alcune cose + sono più comode di altre. <!--there are certain conveniences--> Per esempio, la maggior parte dei kernel moderni comprende un device per l'ascolto dei pacchetti di rete. In &os; questo device si chiama - <devicename>bpf</devicename>. Un intrusore generalmente cercherà + <devicename>bpf</devicename>. Un intrusore generalmente cercherà di ascoltare i pacchetti delle reti a cui la macchina compromessa - è collegata. Non ò obbligatorio dare all'intrusore questa - possibilità e d'altro canto la maggior parte dei sistemi non ha + è collegata. Non ò obbligatorio dare all'intrusore questa + possibilità e d'altro canto la maggior parte dei sistemi non ha bisogno di avere il device <devicename>bpf</devicename>.</para> <indexterm> @@ -632,23 +632,23 @@ <para>Anche nel caso di aver disattivato il device <devicename>bpf</devicename>, bisogna comunque preoccuparsi di <filename>/dev/mem</filename> e <filename>/dev/kmem</filename>; tra - l'altro l'intrusore ha anche la possibilità di scrivere sui + l'altro l'intrusore ha anche la possibilità di scrivere sui device disco raw o utilizzare il comando di caricamento moduli del - kernel, &man.kldload.8;. Un intrusore intraprendente può + kernel, &man.kldload.8;. Un intrusore intraprendente può utilizzare un proprio modulo del kernel per l'ascolto dei pacchetti e caricarlo su un kernel in esecuzione. Per evitare questi problemi - bisogna eseguire il kernel ad un livello di sicurezza più alto, - almeno al livello 1. Il livello di sicurezza può essere + bisogna eseguire il kernel ad un livello di sicurezza più alto, + almeno al livello 1. Il livello di sicurezza può essere impostato con <command>sysctl</command> modificando la variabile <varname>kern.securelevel</varname>. Se il livello di sicurezza - è impostato ad 1, l'accesso in scrittura ai device raw - sarà negato e alcuni <command>chflags</command> speciali, + è impostato ad 1, l'accesso in scrittura ai device raw + sarà negato e alcuni <command>chflags</command> speciali, come ad esempio <literal>schg</literal>, verranno verificati. Devi anche verificare che il flag <literal>schg</literal> sia impostato sui binari, cartelle e script utilizzati all'avvio prima dell'impostazione del livello di sicurezza. L'uso di un livello di sicurezza superiore potrebbe essere una misura eccesiva, dato che rende - l aggiornamento del sistema molto più complesso. + l aggiornamento del sistema molto più complesso. You may compromise and run the system at a higher secure level but not set the <literal>schg</literal> flag for every system file and directory @@ -660,7 +660,7 @@ </sect2> <sect2 id="security-integrity"> - <title>Verifica dell'integrità dei file: binari, file di + <title>Verifica dell'integrità dei file: binari, file di configurazione, etc.</title> <para>TODO:When it comes right down to it, you can only protect your core @@ -763,8 +763,8 @@ <title>Paranoia</title> <para>Un po' di paranoia non fa mai male. Come regola, un sysadmin - può aggiungere qualsiasi feature di sicurezza fintantoché - non impattano la comodità e può aggiungerne altre + può aggiungere qualsiasi feature di sicurezza fintantoché + non impattano la comodità e può aggiungerne altre <emphasis>che la</emphasis> impattano, ma solo dopo averci pensato bene. <!--TODO: questa parte di paragrafo è decisamente opinabile--> Even more importantly, a security administrator should mix it up a @@ -780,10 +780,10 @@ <para>Questa sezione parla degli attacchi Denial of Service, ovvero quelli atti ad interrompere i servizi in esecuzione su una macchina. - Tipicamente un attacco DoS è un attacco a pacchetto; - benché non si possa fare molto riguardo ad un attacco moderno + Tipicamente un attacco DoS è un attacco a pacchetto; + benché non si possa fare molto riguardo ad un attacco moderno che satura la vostra rete con pacchetti <!--TODO: spoofed-->, si - può cercare di limitare il danno assicurandosi che l'attacco non + può cercare di limitare il danno assicurandosi che l'attacco non blocchi i vostri servizi, utilizzando le seguenti tecniche:</para> <orderedlist> @@ -803,19 +803,19 @@ </listitem> </orderedlist> - <para>Un comune scenario è l'attacco di un server che fa fork e - fargli creare così tanti processi figli da esaurire le risorse + <para>Un comune scenario è l'attacco di un server che fa fork e + fargli creare così tanti processi figli da esaurire le risorse della macchina, come ad esempio la memoria, i file descriptor o altri e costringerlo quindi a fermarsi. <application>inetd</application> (cfr. &man.inetd.8;) ha molte opzioni per limitare questo tipo di - attacchi. Si deve notare che benché sia possibile evitare che la - macchina si fermi, non è generalmente possibile evitare che i + attacchi. Si deve notare che benché sia possibile evitare che la + macchina si fermi, non è generalmente possibile evitare che i servizi vengano resi non disponibili dall'attacco. Leggete attentamente la pagina del manuale di <application>inetd</application>, con particolare attenzione alle opzioni <option>-c</option>, <option>-C</option> e <option>-R</option>. Un attacco con IP <!--TODO: spoofed--> aggira l'opzione <option>-C</option> quindi - è bene utilizzare una combinazione di opzioni. Alcuni server + è bene utilizzare una combinazione di opzioni. Alcuni server indipendenti hanno meccanismi interni per la limitazione delle fork.</para> @@ -825,20 +825,20 @@ carico della macchina, a causa del ritardo di aggiornamento del valore di carico. Quando lanci <application>sendmail</application> dovresti specificare un parametro <literal>MaxDaemonChildren</literal> abbastanza - alto da gestire il carico previsto , ma non così alto da non - essere gestibile dal computer. È anche prudente eseguire - <application>Sendmail</application> in modalità queued + alto da gestire il carico previsto , ma non così alto da non + essere gestibile dal computer. È anche prudente eseguire + <application>Sendmail</application> in modalità queued (<option>-ODeliveryMode=queued</option>) ed eseguire il demone (<command>sendmail -bd</command>) separatamente dalla gestione code (<command>sendmail -q15m</command>). Se vuoi che i messaggi vengano - consegnati in tempo reale puoi utilizzare un intervallo molto più + consegnati in tempo reale puoi utilizzare un intervallo molto più breve, come ad esempio <option>-q1m</option>, ma assicurati di utilizzare un valore <literal>MaxDaemonChildren</literal> adatto per <emphasis>quel</emphasis> <application>Sendmail</application>, in modo da prevenire problemi a catena<!--TODO: cascade failures-->.</para> - <para><application>Syslogd</application> può essere attaccato - direttamente ed è fortemente consigliato l'uso dell'opzione + <para><application>Syslogd</application> può essere attaccato + direttamente ed è fortemente consigliato l'uso dell'opzione <option>-s</option> quando possibile, o al limite l'opzione <option>-a</option>.</para> @@ -848,9 +848,9 @@ the reverse-ident feature of <application>TCP Wrapper</application> for this reason.</para> - <para>È un'ottima idea quella di proteggere i servizi interni + <para>È un'ottima idea quella di proteggere i servizi interni dall'accesso esterno chiudendoli tramite regole del firewall ai bordi - della vostra rete. L'idea è di prevenire gli attacchi a + della vostra rete. L'idea è di prevenire gli attacchi a saturazione provenienti dall'esterno della vostra rete, non tanto di proteggere i servizi da attacchi di rete atti a compromettere <username>root</username>. Utilizza sempre un firewall <!--TODO: @@ -860,16 +860,16 @@ (se sei primario per una zona), <application>ntalkd</application>, <application>sendmail</application> e altri servizi accessibili da Internet. Se tu cercassi di configurare il firewall in maniera opposta - (inclusivo o permissivo) c'è una buona probabilità che tu + (inclusivo o permissivo) c'è una buona probabilità che tu ti scordi di <quote>chiudere</quote> qualche servizio o che tu aggiunga un nuovo servizio interno e dimentichi di aggiornare il firewall. Puoi comunque lasciare aperte tutte le porte <!--TODO: high-numbered-->, - permettendo un uso permissivo, senza però compromettere le porte + permettendo un uso permissivo, senza però compromettere le porte <!--TODO: low-->. Nota anche che &os; ti permette di controllare l'intervallo di porte utilizzate per il binding dinamico tramite vari <command>sysctl</command> <varname>net.inet.ip.portrange</varname> (<command>sysctl -a | fgrep portrange</command>), che possono - semplificare la complessità di configurazione del tuo firewall. + semplificare la complessità di configurazione del tuo firewall. <!--TODO: For example, you might use a normal first/last range of 4000 to 5000, and a hiport range of 49152 to 65535, then block off everything under 4000 in your firewall @@ -1020,34 +1020,34 @@ <indexterm><primary>MD5</primary></indexterm> <para>Ogni utente su un sistema &unix; ha una password associata con il - proprio account. È pvviamente necessario che queste password siano + proprio account. È pvviamente necessario che queste password siano note solamente all'utente e al sistema operativo vero e proprio. Per poter mantenere segrete queste password, sono cifrate con quello che si chiama un <quote><!--TODO-->one-way hash</quote>, ovvero possono essere facilmente cifrate ma non decifrate. In altre parole, quel che poco fa - abbiamo dato per ovvio non è neanche vero: il sistema operativo in - sé non conosce <emphasis>realmente</emphasis> la password, conosce + abbiamo dato per ovvio non è neanche vero: il sistema operativo in + sé non conosce <emphasis>realmente</emphasis> la password, conosce soltanto la forma <emphasis>cifrata</emphasis> della password. L'unico - modo per ricavare la password <emphasis>in chiaro</emphasis> è una + modo per ricavare la password <emphasis>in chiaro</emphasis> è una brutale ricerca nell'intero spazio delle password possibili.</para> <para>Sfortunatamente l'unico modo sicuro di cifrare le password quando - &unix; è nato era di utilizzare DES (Data Encryption Standard). + &unix; è nato era di utilizzare DES (Data Encryption Standard). Questo non era un grosso problema per gli utenti residenti in USA, ma dato che il codice sorgente riguardante DES non poteva essere esportato al di fuori degli USA, &os; ha dovuto cercare un modo per poter contemporaneamente essere in regola con la legge USA e mantenere la - compatibilità con tutte le altre varianti &unix; che ancora + compatibilità con tutte le altre varianti &unix; che ancora utilizzavano DES.</para> - <para>La soluzione è stata quella di suddividere le librerie di + <para>La soluzione è stata quella di suddividere le librerie di cifratura in modo tale che gli utenti USA potessero installare le librerie DES ed utilizzarlo ma gli utenti internazionali avessero comunque a disposizioni metodi crittografici che potessero essere esportati - all'estero. Questo è il modo in cui &os; adottò MD5 come - metodo di cifratura di default. MD5 è considerato più - sicuro di DES, quindi installare DES è una possibilità - pensata principalmente per motivi di compatibilià.</para> + all'estero. Questo è il modo in cui &os; adottò MD5 come + metodo di cifratura di default. MD5 è considerato più + sicuro di DES, quindi installare DES è una possibilità + pensata principalmente per motivi di compatibilià.</para> <sect2> <title>Riconoscere il funzionamento del tuo crypt</title> @@ -1055,21 +1055,21 @@ <para>Attualmente la libreria supporta gli algoritmi DES, MD5 e Blowfish. Per default &os; utilizza MD5 per cifrare le password.</para> - <para>È piuttosto semplice identificare il tipo di cifratura - utilizzato; ad esempio uno dei metodi è di leggere il file + <para>È piuttosto semplice identificare il tipo di cifratura + utilizzato; ad esempio uno dei metodi è di leggere il file <filename>/etc/master.passwd</filename>. Le password cifrate con l'hash - MD5 sono più lunghe e iniziano con i caratteri + MD5 sono più lunghe e iniziano con i caratteri <literal>$1$</literal>. Le password che iniziano con <literal>$2a$</literal> sono cifrate con Blowfish. Le password DES non hanno alcun carattere identificativo particolare, ma - sono più corte e sono codificate in un alfabeto di 64 caratteri + sono più corte e sono codificate in un alfabeto di 64 caratteri che non include il <literal>$</literal>, quindi una stringa - relativamente corta che non inizia con un simbolo di dollaro è + relativamente corta che non inizia con un simbolo di dollaro è molto probabilmente una password DES.</para> - <para>Il formato utilizzato per le nuove password è deciso dal + <para>Il formato utilizzato per le nuove password è deciso dal valore del campo <literal>passwd_format</literal> nel file - <filename>/etc/login.conf</filename>, che può avere i valori di + <filename>/etc/login.conf</filename>, che può avere i valori di <literal>des</literal>, <literal>md5</literal> oo <literal>blf</literal>. Fai riferimento alla pagina del manuale &man.login.conf.5; per avere ulteriori informazioni sulle configurazioni @@ -1094,15 +1094,15 @@ <quote>password &unix;</quote>. Il secondo tipo sono le password one-time generate dal programma OPIE &man.opiekey.1; e accettate dal programma &man.opiepasswd.1; e dal prompt di login, che chiameremo - <quote>password one-time</quote>. L'ultimo tipo di password è la + <quote>password one-time</quote>. L'ultimo tipo di password è la password segreta che darai al programma <command>opiekey</command> (e qualche volte al programma <command>opiepasswd</command>) e che viene utilizzata per generare le password one-time, che chiameremo - <quote>password segreta</quote> o più semplicemente + <quote>password segreta</quote> o più semplicemente <quote>password</quote>.</para> <para>La password segreta non ha niente a che vedere con la password &unix;; - possono essere uguali ma questo è sconsigliato. Le password + possono essere uguali ma questo è sconsigliato. Le password segrete di OPIE non sono limitate a 8 caratteri come le vecchie password &unix;<footnote><para>In &os; le normali password di login possono essere lunghe fino a 128 caratteri.</para></footnote>, possono essere lunghe @@ -1111,25 +1111,25 @@ totalmente indipendente dal sistema di password &unix;.</para> <para>Oltre alla password, ci sono altre due informazioni utili a OPIE. Una - è nota come <quote>seme</quote> o <quote>chiave</quote> e consiste - di due lettere e cinque numeri. L'altra è nota come - <quote>numero di iterazioni</quote> ed è un valore tra 1 e 100. + è nota come <quote>seme</quote> o <quote>chiave</quote> e consiste + di due lettere e cinque numeri. L'altra è nota come + <quote>numero di iterazioni</quote> ed è un valore tra 1 e 100. OPIE crea la password one-time concatenando il seme e la password segreta ed applicandovi l'hash MD5 tante volte quanto specificate dal numero di iterazioni, trasformando poi il risultato in sei corte parole inglesi, che saranno la tua password one-time. Il sistema di autenticazione (principalmente PAM) mantiene traccia dell'ultima password one-time usata e autentica l'utente se l'hash della password fornita dall'utente - è uguale alla password precedente. Dato che viene usato un hash, + è uguale alla password precedente. Dato che viene usato un hash, ovvero una funzione matematica a senso unico <!--TODO:non invertibile? "Because a one-way hash is used"--> - è impossibile generare password one-time future se viene catturata + è impossibile generare password one-time future se viene catturata una password durante il suo utilizzo; il numero di iterazioni viene decrementato dopo un login avvenuto con successo per mantenere l'utente e il programma di login in sincrono. Quando il numero di iterazioni scende a 1, OPIE deve essere reinizializzato.</para> - <para>Nelle seguenti spiegazioni si farà riferimento a vari + <para>Nelle seguenti spiegazioni si farà riferimento a vari programmi: il programma <command>opiekey</command> richiede un numero di iterazioni, un seme e una password segreta e genera una password one-time o una lista di password one-time consecutive; il programma diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml index 7da49fc1ee..ee9392c0a4 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml @@ -19,7 +19,7 @@ per l'input e l'output da e verso l'utente. Le cose sono cambiate molto dai giorni in cui un <quote>terminale</quote> consisteva in una stampante da 10 caratteri al secondo o in una tastiera. - Questo capitolo coprirà alcuni dei modi nei quali + Questo capitolo coprirà alcuni dei modi nei quali FreeBSD usa le comunicazioni seriali.</para> <para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para> @@ -115,7 +115,7 @@ </varlistentry> </variablelist> - <para>Nel parlare della velocità di comunicazione, questa + <para>Nel parlare della velocità di comunicazione, questa sezione non usa il termine <quote>baud</quote>. Il baud si riferisce al numero di transizioni degli stati elettrici che possono essere effettuati in un periodo di tempo, mentre i <quote>bps</quote> @@ -128,7 +128,7 @@ <para>Per collegare un modem o un terminale alla tua macchina FreeBSD, avrai bisogno di una porta seriale sul tuo computer e del cavo - appropriato per il tuo dispositivo seriale. Se sei già pratico + appropriato per il tuo dispositivo seriale. Se sei già pratico con l'hardware ed i cavi necessari, puoi saltare tranquillamente questa sezione.</para> @@ -136,7 +136,7 @@ <title>Cavi</title> <para>Ci sono parecchi tipi diversi di cavi seriali. I due - tipi più comuni per i nostri scopi sono i cavi null-modem + tipi più comuni per i nostri scopi sono i cavi null-modem ed i cavi standard (<quote>dritti</quote>) RS-232. La documentazione per il tuo hardware dovrebbe descrivere il tipo di cavi necessari.</para> @@ -149,17 +149,17 @@ <para>Un cavo null-modem porta segnali dritti, come il <quote>Segnale di Massa</quote>, e segnali incrociati. Per esempio, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo - è il pin di <quote>Ricezione Dati</quote> sull'altro + è il pin di <quote>Ricezione Dati</quote> sull'altro capo.</para> <para>Puoi costruirti un cavo null-modem da usare con - i terminali (es., se vuoi una migliore qualità). + i terminali (es., se vuoi una migliore qualità). Questa tabella mostra i <link linkend="serialcomms-signal-names">segnali</link> dell'RS-232C e i numeri dei pin su un connettore DB-25. Nota che lo standard richiede il segnale dritto sul pin 1 chiamato <emphasis>Massa di Protezione</emphasis>, - anche se questo è spesso omesso. Alcuni terminali + anche se questo è spesso omesso. Alcuni terminali funzionano usando solo i pin 2, 3 e 7, mentre altri richiedono configurazioni diverse come mostrate negli esempi qui sotto.</para> @@ -557,15 +557,15 @@ <note> <para>Quando un pin di un capo si connette a una coppia di pin - dell'altro capo, questo è solitamente fatto ponendo + dell'altro capo, questo è solitamente fatto ponendo un cavetto tra la coppia di pin nel loro connettore e collegando questi con un altro cavo al singolo pin dell'altro capo.</para> </note> - <para>Queste sembrano essere le implementazioni più + <para>Queste sembrano essere le implementazioni più popolari. In altre varianti (spiegate nel libro - <emphasis>RS-232 Made Easy</emphasis>) SG è connesso a SG, TD + <emphasis>RS-232 Made Easy</emphasis>) SG è connesso a SG, TD a RD, RTS e CTS a DCD, DTR a DSR, e vice-versa.</para> </sect4> @@ -575,10 +575,10 @@ <indexterm><primary>cavi RS-232C</primary></indexterm> <para>Un cavo seriale standard ha tutti i segnali RS-232C diritti. - Cioè, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo + Cioè, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo del cavo va nel pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> sull'altro - capo. Questo è il tipo di cavo da usare per collegare un - modem al tuo sistema FreeBSD, ed è anche appropriato per + capo. Questo è il tipo di cavo da usare per collegare un + modem al tuo sistema FreeBSD, ed è anche appropriato per alcuni terminali.</para> </sect4> </sect3> @@ -598,7 +598,7 @@ costruire un cavo, avrai bisogno di assicurarti che sia adatto alle porte sul terminale e sul sistema FreeBSD.</para> - <para>La maggior parte dei terminali avrà porte DB-25. + <para>La maggior parte dei terminali avrà porte DB-25. I personal computer, compresi i PC con FreeBSD, avranno porte DB-25 o DB-9. Se hai una scheda seriale multiporta nel tuo PC, potresti avere porte RJ-12 o RJ-45.</para> @@ -619,7 +619,7 @@ <listitem> <para>Le porte di ingresso vengono dette <filename>/dev/ttyd<replaceable>N</replaceable></filename> - dove <replaceable>N</replaceable> è il numero di porta, + dove <replaceable>N</replaceable> è il numero di porta, cominciando da zero. Generalmente, puoi usare la porta di ingresso per i terminali. Le porte di ingresso richiedono che la linea fornisca un segnale detto data carrier detect (DCD) per @@ -645,9 +645,9 @@ <para>Se hai connesso un terminale sulla prima porta seriale (<devicename>COM1</devicename> in &ms-dos;), allora userai <filename>/dev/ttyd0</filename> per riferirti al terminale. Se il - terminale è sulla seconda porta seriale (anche nota come + terminale è sulla seconda porta seriale (anche nota come <devicename>COM2</devicename>), usa - <filename>/dev/ttyd1</filename>, e così via.</para> + <filename>/dev/ttyd1</filename>, e così via.</para> </sect4> </sect3> </sect2> @@ -660,7 +660,7 @@ <devicename>COM2</devicename>, <devicename>COM3</devicename>, e <devicename>COM4</devicename>. FreeBSD attualmente supporta schede d'interfaccia seriale multiporta <quote>stupide</quote>, - come le BocaBoard 1008 e 2016, così come le schede multiporta + come le BocaBoard 1008 e 2016, così come le schede multiporta intelligenti come quelle fatte dalla Digiboard e dalla Stallion Technologies. Ad ogni modo, il kernel di default usa solo le porte COM standard.</para> @@ -711,15 +711,15 @@ device sio3 at isa? port IO_COM4 irq 9</programlisting> per informazioni aggiuntive sulla configurazione delle porte seriali e delle schede multiporta. Stai attento se stai usando un file di configurazione - già usato per una versione differente di FreeBSD, poiché + già usato per una versione differente di FreeBSD, poiché i flag dei dispositivi e la sintassi sono cambiati tra una versione e l'altra.</para> <note> - <para><literal>port IO_COM1</literal> è una sostituzione per - <literal>port 0x3f8</literal>, <literal>IO_COM2</literal> è - <literal>0x2f8</literal>, <literal>IO_COM3</literal> è - <literal>0x3e8</literal>, e <literal>IO_COM4</literal> è + <para><literal>port IO_COM1</literal> è una sostituzione per + <literal>port 0x3f8</literal>, <literal>IO_COM2</literal> è + <literal>0x2f8</literal>, <literal>IO_COM3</literal> è + <literal>0x3e8</literal>, e <literal>IO_COM4</literal> è <literal>0x2e8</literal>, che sono indirizzi comuni per le rispettive porte seriali; gli interrupt 4, 3, 5, e 9 sono linee di richiesta di interrupt piuttosto comuni. Da notare anche che le normali porte @@ -821,20 +821,20 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>Il dispositivo <devicename>ttyd<replaceable>N</replaceable></devicename> (o - <devicename>cuad<replaceable>N</replaceable></devicename>) è il + <devicename>cuad<replaceable>N</replaceable></devicename>) è il normale dispositivo che si apre per le proprie applicazioni. - Quando un processo apre il dispositivo, avrà un insieme di + Quando un processo apre il dispositivo, avrà un insieme di impostazioni di I/O predefinite per il terminale. Puoi visualizzare queste impostazioni con il comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>stty -a -f /dev/ttyd1</userinput></screen> <para>Quando cambi le impostazioni per questo dispositivo, queste rimangono - efficaci finché il dispositivo non viene chiuso. Quando viene + efficaci finché il dispositivo non viene chiuso. Quando viene riaperto, ritorna all'insieme di default. Per effettuare dei cambiamenti all'insieme predefinito, modifica le impostazioni per il dispositivo di <quote>stato iniziale</quote>. Ad esempio, - per attivare di default modalità <option>CLOCAL</option>, + per attivare di default modalità <option>CLOCAL</option>, comunicazione a 8 bit, e controllo di flusso <option>XON/XOFF</option> per <devicename>ttyd5</devicename>, scrivi:</para> @@ -851,19 +851,19 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <note> <para>Su &os; 4.X, l'inizializzazione globale dei - dispositivi seriali è controllata in + dispositivi seriali è controllata in <filename>/etc/rc.serial</filename>.</para> </note> <para>Per evitare cambiamenti da parte di qualche applicazione, modifica il dispositivo di <quote>blocco dello stato</quote>. - Ad esempio, per bloccare la velocità di + Ad esempio, per bloccare la velocità di <devicename>ttyd5</devicename> a 57600 bps, scrivi:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>stty -f /dev/ttyd5.lock 57600</userinput></screen> <para>Ora, un applicazione che apra <devicename>ttyd5</devicename> e cerchi - di cambiare la velocità della porta resterà bloccata a + di cambiare la velocità della porta resterà bloccata a 57600 bps.</para> <indexterm><primary><command>MAKEDEV</command></primary></indexterm> @@ -900,12 +900,12 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>I sistemi &unix; originali non avevano console. Invece, la gente effettuava il login ed avviava programmi attraverso terminali connessi - alle porte seriali del computer. Ciò era abbastanza simile + alle porte seriali del computer. Ciò era abbastanza simile all'uso di modem e programmi terminale per collegarsi telefonicamente ad un sistema remoto e lavorare da riga di comando.</para> - <para>I PC di oggi hanno console capaci di grafica di alta qualità, - ma l'abilità di stabilire una sessione di login su una porta + <para>I PC di oggi hanno console capaci di grafica di alta qualità, + ma l'abilità di stabilire una sessione di login su una porta seriale esiste ancora in quasi ogni sistema operativo in stile &unix; di oggi; FreeBSD non fa eccezione. Usando un terminale attaccato ad una porta seriale inutilizzata, puoi @@ -913,10 +913,10 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> potresti lanciare normalmente dalla console o da una finestra <command>xterm</command> in X Window.</para> - <para>Un utente aziendale può connettere molti terminali ad un + <para>Un utente aziendale può connettere molti terminali ad un sistema FreeBSD e porli sulle scrivanie dei propri impiegati. Un utente - casalingo può usare qualcosa come un vecchio PC IBM o un - &macintosh; come terminale connesso a un computer più potente che + casalingo può usare qualcosa come un vecchio PC IBM o un + &macintosh; come terminale connesso a un computer più potente che faccia girare FreeBSD. Puoi anche trasformare quello che sarebbe un computer singolo utente in un potente sistema per utenti multipli.</para> @@ -945,12 +945,12 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>Questi terminali sono oggetti hardware specializzati che permettono di connettere dei computer tramite linee seriali. - Essi vengono detti <quote>stupidi</quote> poiché hanno solo la + Essi vengono detti <quote>stupidi</quote> poiché hanno solo la potenza di calcolo necessaria per mostrare, inviare, e ricevere testo. Non potete eseguire nessun programma su di essi. - È il computer al quale vi collegate che ha la potenza + È il computer al quale vi collegate che ha la potenza per eseguire editor di testo, compilatori, email, giochi, e - così via.</para> + così via.</para> <para>Ci sono centinaia di tipi di terminali di questo tipo, venduti da molti produttori, incluso il VT-100 della Digital Equipment @@ -968,14 +968,14 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <title>PC che Emulano Terminali</title> <para>Se un <link linkend="term-dumb">terminale stupido</link> ha appena - le capacità per mostrare, inviare, e ricevere testo, allora di - certo un qualunque personal computer può funzionare come un + le capacità per mostrare, inviare, e ricevere testo, allora di + certo un qualunque personal computer può funzionare come un terminale stupido. - Tutto ciò di cui hai bisogno è il cavo appropriato ed un + Tutto ciò di cui hai bisogno è il cavo appropriato ed un qualche programma per l'<emphasis>emulazione di terminale</emphasis> sul tuo computer.</para> - <para>Una simile configurazione è comune in molte case. Ad + <para>Una simile configurazione è comune in molte case. Ad esempio, se il tuo coniuge sta lavorando alla console del sistema FreeBSD, tu puoi fare del lavoro testuale allo stesso momento da un PC meno potente @@ -985,7 +985,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <sect3 id="term-x"> <title>Terminali X</title> - <para>I terminali X sono i terminali più sofisticati tra quelli + <para>I terminali X sono i terminali più sofisticati tra quelli disponibili. Invece di collegarsi alla porta seriale, in genere ci si collega ad essi tramite un rete come Ethernet. Invece di essere relegati alle applicazioni testuali, essi possono mostrare @@ -1003,17 +1003,17 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>Questa sezione descrive quello che hai bisogno di configurare sul tuo sistema FreeBSD per abilitare una sessione di login via terminale. - Si assume che tu abbia già configurato il kernel con il supporto - per la porta seriale alla quale è connesso il terminale — - e che questo sia già connesso.</para> + Si assume che tu abbia già configurato il kernel con il supporto + per la porta seriale alla quale è connesso il terminale — + e che questo sia già connesso.</para> <para>Dovresti ricordare dal <xref linkend="boot"/> che il processo - <command>init</command> è responsabile del controllo di tutti i + <command>init</command> è responsabile del controllo di tutti i processi e dell'inizializzazione del sistema all'avvio. Uno dei compiti - svolti da <command>init</command> è la lettura del file + svolti da <command>init</command> è la lettura del file <filename>/etc/ttys</filename> e l'avvio di un processo <command>getty</command> sui terminali disponibili. - Il processo <command>getty</command> è responsabile della lettura + Il processo <command>getty</command> è responsabile della lettura di un nome di login e dell'avvio del programma <command>login</command>.</para> @@ -1025,7 +1025,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <step> <para>Aggiungi una linea a <filename>/etc/ttys</filename> relativa al file in <filename>/dev</filename> per la porta seriale, se non - è già presente.</para> + è già presente.</para> </step> <step> @@ -1057,7 +1057,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>Come passo opzionale, potresti desiderare di creare un tipo di <replaceable>getty</replaceable> personale da usare nel secondo passo aggiungendo una linea in <filename>/etc/gettytab</filename>. Questo - capitolo non spiega come fare ciò; sei incoraggiato a leggere le + capitolo non spiega come fare ciò; sei incoraggiato a leggere le pagine man di &man.gettytab.5; e &man.getty.8; per maggiori informazioni.</para> @@ -1067,13 +1067,13 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> <para>Il file <filename>/etc/ttys</filename> elenca tutte le porte del tuo sistema FreeBSD dalle quali vuoi permettere un login. Ad esempio, la prima console virtuale <filename>ttyv0</filename> - è elencata in questo file. Si può accedere al sistema + è elencata in questo file. Si può accedere al sistema dalla console grazie a questa voce. Questo file contiene anche delle voci per altre console virtuali, porte seriali, e pseudo-tty. Per un terminale connesso fisicamente, basta copiare l'elenco delle porte seriali in <filename>/dev</filename> senza la parte <filename>/dev</filename> (ad esempio, - <filename>/dev/ttyv0</filename> verrà scritta come + <filename>/dev/ttyv0</filename> verrà scritta come <devicename>ttyv0</devicename>).</para> <para>Un'installazione predefinita di FreeBSD include un file @@ -1093,7 +1093,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen> terminale VT-100. Colleghiamo il Wyse alla seconda porta seriale ed il 286 alla sesta (una porta su scheda seriale multiporta). Le voci corrispondenti nel file <filename>/etc/ttys</filename> - apparirebbero così:</para> + apparirebbero così:</para> <programlisting>ttyd1<co id="co-ttys-line1col1"/> "/usr/libexec/getty std.38400"<co @@ -1111,10 +1111,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> </callout> <callout arearefs="co-ttys-line1col2"> - <para>Il secondo campo è il comando da eseguire per questa + <para>Il secondo campo è il comando da eseguire per questa linea, generalmente &man.getty.8;. <command>getty</command> inizializza ed apre la linea, - imposta la velocità, richiede all'utente un nome di login + imposta la velocità, richiede all'utente un nome di login e poi esegue il programma &man.login.1;.</para> <para>Il programma <command>getty</command> accetta un parametro @@ -1122,7 +1122,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <replaceable>getty</replaceable>. Un tipo di <replaceable>getty</replaceable> configura le caratteristiche della linea del terminale, come la frequenza di bit per secondo - e la parità. Il programma <command>getty</command> legge + e la parità. Il programma <command>getty</command> legge questa caratteristiche dal file <filename>/etc/gettytab</filename>.</para> @@ -1130,8 +1130,8 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> contiene molte voci per le linee di terminale sia vecchie che nuove. In quasi tutti i casi, le voci che cominciano per <literal>std</literal> funzioneranno con i terminali connessi - fisicamente. Queste voci ignorano la parità. - C'è una voce <literal>std</literal> per ogni frequenza di + fisicamente. Queste voci ignorano la parità. + C'è una voce <literal>std</literal> per ogni frequenza di bps da 110 a 115200. Naturalmente, puoi aggiungere le tue voci a questo file. La pagina man di &man.gettytab.5; fornisce maggiori informazioni.</para> @@ -1141,16 +1141,16 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> che le impostazioni di comunicazione sul terminale corrispondano.</para> - <para>Nel nostro esempio, il Wyse-50 non usa parità e si - connette a 38400 bps. Il PC 286 non usa parità + <para>Nel nostro esempio, il Wyse-50 non usa parità e si + connette a 38400 bps. Il PC 286 non usa parità e si connette a 19200 bps.</para> </callout> <callout arearefs="co-ttys-line1col3"> - <para>Il terzo campo è il tipo di terminale generalmente + <para>Il terzo campo è il tipo di terminale generalmente collegato alla linea tty. Per le porte dial-up, viene usato tipicamente <literal>unknown</literal> o - <literal>dialup</literal> poiché gli utenti possono + <literal>dialup</literal> poiché gli utenti possono collegarsi con praticamente qualunque tipo di terminale o programma. Per i terminali connessi direttamente, il tipo di terminale @@ -1161,22 +1161,22 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <para>Per il nostro esempio, il Wyse-50 usa il tipo per il vero terminale mentre il PC 286 con <application>Procomm</application> in esecuzione - verrà impostato per emulare un VT-100.</para> + verrà impostato per emulare un VT-100.</para> </callout> <callout arearefs="co-ttys-line1col4"> <para>Il quarto campo specifica se la porta deve essere abilitata. - Scrivere <literal>on</literal> qui farà sì che il + Scrivere <literal>on</literal> qui farà sì che il processo <command>init</command> avvii il programma nel secondo campo, <command>getty</command>. Se metti - <literal>off</literal> in questo campo, non ci sarà + <literal>off</literal> in questo campo, non ci sarà nessun <command>getty</command>, e dunque nessun login sulla porta.</para> </callout> <callout arearefs="co-ttys-line1col5"> - <para>Il campo finale è usato per specificare se la porta - è sicura. + <para>Il campo finale è usato per specificare se la porta + è sicura. Segnare una porta come sicura significa confidare nel fatto che non ci sia rischio nel permettere all'account di <username>root</username> (o ad un altro con @@ -1187,10 +1187,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> un login con accesso non privilegiato, e poi usare &man.su.1; o un meccanismo simile per ottenere privilegi superiori.</para> - <para>È fortemente consigliato l'uso di + <para>È fortemente consigliato l'uso di <quote>insecure</quote> anche per i terminali che si trovano dietro porte chiuse a chiave. - È abbastanza semplice effettuare il login e usare + È abbastanza semplice effettuare il login e usare <command>su</command> se si ha bisogno di privilegi da superutente.</para> </callout> @@ -1204,18 +1204,18 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <para>Dopo aver effettuato i cambiamenti necessari al file <filename>/etc/ttys</filename> si deve mandare un segnale SIGHUP - (hangup) al processo <command>init</command> affinché sia + (hangup) al processo <command>init</command> affinché sia costretto a rileggere il suo file di configurazione. Ad esempio:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP 1</userinput></screen> <note> - <para><command>init</command> è sempre il primo processo - eseguito su un sistema dunque avrà sempre PID 1.</para> + <para><command>init</command> è sempre il primo processo + eseguito su un sistema dunque avrà sempre PID 1.</para> </note> - <para>Se tutto è stato impostato correttamente, tutti i cavi sono + <para>Se tutto è stato impostato correttamente, tutti i cavi sono collegati, ed i terminali sono accesi, allora un processo <command>getty</command> dovrebbe essere in esecuzione su ogni terminale e a questo punto dovresti vedere dei prompt per il login sui @@ -1226,16 +1226,16 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <sect2 id="term-debug"> <title>Risoluzione dei Problemi di Connessione</title> - <para>Anche con la più meticolosa attenzione ai dettagli, qualcosa + <para>Anche con la più meticolosa attenzione ai dettagli, qualcosa potrebbe comunque andare storto nell'impostazione di un terminale. - Questa è una lista dei sintomi e di alcuni suggerimenti per + Questa è una lista dei sintomi e di alcuni suggerimenti per risolverli.</para> <sect3> <title>Non Appare Nessun Prompt per il Login</title> <para>Assicurati che il terminale sia connesso e acceso. - Se è un personal computer che funziona da terminale, + Se è un personal computer che funziona da terminale, assicurati che il programma di emulazione di terminale sia attivo sulla porta seriale giusta.</para> @@ -1244,9 +1244,9 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> cavo.</para> <para>Assicurati che il terminale e FreeBSD siano concordi sul - valore di bps e sulle impostazioni di parità. Se hai un + valore di bps e sulle impostazioni di parità. Se hai un terminale con un display video, assicurati - che il contrasto e la luminosità siano giusti. Se è + che il contrasto e la luminosità siano giusti. Se è un terminale di stampa, assicurati che ci siano carta e inchiostro sufficienti.</para> @@ -1258,20 +1258,20 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <para>dovresti vedere una voce per il terminale. Ad esempio, la schermata seguente mostra che - <command>getty</command> è in esecuzione sulla seconda + <command>getty</command> è in esecuzione sulla seconda porta seriale <literal>ttyd1</literal> e sta usando la voce <literal>std.38400</literal> in <filename>/etc/gettytab</filename>:</para> <screen>22189 d1 Is+ 0:00.03 /usr/libexec/getty std.38400 ttyd1</screen> - <para>Se non c'è nessun processo <command>getty</command> in + <para>Se non c'è nessun processo <command>getty</command> in esecuzione, assicurati di aver abilitato la porta in <filename>/etc/ttys</filename>. Ricordati anche di eseguire <command>kill -HUP 1</command> dopo aver modificato il file <filename>ttys</filename>.</para> - <para>Se il processo <command>getty</command> è attivo ma + <para>Se il processo <command>getty</command> è attivo ma il terminale non mostra ancora un prompt di login, o se mostra un prompt ma non ti permette di digitare nulla, il tuo terminale o il tuo cavo potrebbero non supportare la @@ -1280,7 +1280,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <literal>3wire.38400</literal> (e ricordati di dare un <command>kill -HUP 1</command> dopo aver modificato <filename>/etc/ttys</filename>). - La voce <literal>3wire</literal> è simile a + La voce <literal>3wire</literal> è simile a <literal>std</literal>, ma ignora l'handshake hardware. Potresti aver bisogno di ridurre i baud o di abilitare un controllo di flusso software usando @@ -1292,10 +1292,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <title>Compaiono Caratteri Strani Invece di un Prompt di Login</title> <para>Assicurati che il terminale e FreeBSD siano concordi sui bps - e sulle impostazioni di parità. Verifica i processi + e sulle impostazioni di parità. Verifica i processi <command>getty</command> per assicurarti che sia in funzione il tipo corretto di <replaceable>getty</replaceable>. - Se non è così, + Se non è così, modifica <filename>/etc/ttys</filename> ed esegui <command>kill -HUP 1</command>.</para> </sect3> @@ -1339,7 +1339,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <indexterm><primary>servizio di ricezione chiamate</primary></indexterm> <para>La configurazione del sistema FreeBSD per il servizio di ricezione - chiamate è molto simile alla connessione di terminali tranne per il + chiamate è molto simile alla connessione di terminali tranne per il fatto che si ha a che fare con dei modem invece che con dei terminali.</para> @@ -1347,7 +1347,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <title>Modem Esterni contro Modem Interni</title> <para>I modem esterni sembrerebbero migliori per chiamare, - poiché i modem esterni spesso possono essere configurati in + poiché i modem esterni spesso possono essere configurati in maniera semipermanente tramite dei parametri immagazzinati in RAM non volatile e generalmente forniscono degli indicatori luminosi che mostrano lo stato degli importanti segnali RS-232. Le lucine @@ -1356,10 +1356,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> appropriata.</para> <para>I modem interni in genere mancano della RAM non-volatile, quindi - la loro configurazione può essere limitata solo impostando i DIP + la loro configurazione può essere limitata solo impostando i DIP switch. Se il tuo modem interno ha delle luci indicatrici di - segnale, probabilmente è difficile vederle quando il case del - sistema è al suo posto.</para> + segnale, probabilmente è difficile vederle quando il case del + sistema è al suo posto.</para> <sect3> <title>Modem e Cavi</title> @@ -1437,22 +1437,22 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> </table> <para>FreeBSD necessita dei segnali <acronym>RTS</acronym> e - <acronym>CTS</acronym> per il controllo di flusso a velocità + <acronym>CTS</acronym> per il controllo di flusso a velocità superiori a 2400 bps, del segnale <acronym>CD</acronym> per - identificare quando c'è stata una risposta alla chiamata o - quando una linea è stata scollegata, e del + identificare quando c'è stata una risposta alla chiamata o + quando una linea è stata scollegata, e del segnale <acronym>DTR</acronym> per dare il reset al modem dopo che una - sessione è terminata. Alcuni cavi sono connessi senza alcuni + sessione è terminata. Alcuni cavi sono connessi senza alcuni dei segnali necessari, dunque se hai dei problemi, come una sessione - di login che non scompare quando la linea è sconnessa, potresti + di login che non scompare quando la linea è sconnessa, potresti avere un problema col cavo.</para> <para>Come altri sistemi operativi &unix;, FreeBSD usa i segnali - hardware per scoprire quando una chiamata è stata accettata - o quando una linea è stata scollegata e per scollegare e + hardware per scoprire quando una chiamata è stata accettata + o quando una linea è stata scollegata e per scollegare e resettare il modem dopo una chiamata. FreeBSD evita di mandare comandi al modem - o di leggere i valori riportati dal modem. Se hai familiarità + o di leggere i valori riportati dal modem. Se hai familiarità con la connessione dei modem a BBS di PC, questo potrebbe sembrarti scomodo.</para> </sect3> @@ -1472,7 +1472,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> un lavoro maggiore da parte del sistema operativo rispetto ai dispositivi a 16 caratteri di buffer, le schede d'interfaccia seriale basate su 16550A sono preferibili. Se il sistema ha molte porte - seriali attive o dovrà sopportare un grosso carico, le schede + seriali attive o dovrà sopportare un grosso carico, le schede basate su 16550A sono migliori per comunicazioni a basso tasso d'errore.</para> </sect2> @@ -1484,24 +1484,24 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <para>Come con i terminali, <command>init</command> lancia un processo <command>getty</command> per ogni porta seriale configurata - per connessioni in ingresso. Ad esempio, se un modem è connesso + per connessioni in ingresso. Ad esempio, se un modem è connesso a <filename>/dev/ttyd0</filename>, il comando - <command>ps ax</command> mostrerà questo:</para> + <command>ps ax</command> mostrerà questo:</para> <screen> 4850 ?? I 0:00.09 /usr/libexec/getty V19200 ttyd0</screen> <para>Quando un utente chiama la linea del modem e questo si collega, il - modem riporterà la linea <acronym>CD</acronym> (Carrier Detect). - Il kernel nota che la portante è stata rilevata e completa + modem riporterà la linea <acronym>CD</acronym> (Carrier Detect). + Il kernel nota che la portante è stata rilevata e completa l'apertura della porta con <command>getty</command>. <command>getty</command> invia un prompt <prompt>login:</prompt> alla - velocità iniziale di linea specificata. + velocità iniziale di linea specificata. <command>getty</command> aspetta per verificare che vengano ricevuti caratteri legittimi, e, in una tipica configurazione, se trova dei - caratteri strani (probabilmente perché la velocità del - modem è differente da quella di + caratteri strani (probabilmente perché la velocità del + modem è differente da quella di <command>getty</command>), <command>getty</command> cerca - di calibrare la velocità di linea fino a ricevere dei caratteri + di calibrare la velocità di linea fino a ricevere dei caratteri ragionevoli.</para> <indexterm> @@ -1531,48 +1531,48 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <para>Ci sono due scuole di pensiero riguardo i modem su &unix;. Un gruppo preferisce configurare i propri modem in maniera che - qualunque sia la velocità con la quale un utente remoto si + qualunque sia la velocità con la quale un utente remoto si collega, l'interfaccia locale RS-232 computer-modem funzioni ad una - velocità fissa. - Il beneficio di questa configurazione è che l'utente + velocità fissa. + Il beneficio di questa configurazione è che l'utente remoto vede sempre un prompt di login immediato. - Il lato negativo è che il sistema non sa quale sia la vera - velocità di trasmissione + Il lato negativo è che il sistema non sa quale sia la vera + velocità di trasmissione dati di un utente, quindi programmi a tutto schermo come Emacs non modificheranno i loro metodi di rappresentazione dello schermo per ottimizzare la risposta su connessioni lente.</para> <para>L'altra scuola di pensiero configura le proprie interfacce RS-232 - verso il modem per variare la propria velocità rispetto a quella + verso il modem per variare la propria velocità rispetto a quella di connessione dell'utente remoto. - Ad esempio, le connessioni V.32bis (14.4 Kbps) faranno sì + Ad esempio, le connessioni V.32bis (14.4 Kbps) faranno sì che il modem faccia funzionare la propria interfaccia RS-232 a - 19.2 Kbps, mentre le connessioni a 2400 bps faranno sì + 19.2 Kbps, mentre le connessioni a 2400 bps faranno sì che funzioni a 2400 bps. - Poiché <command>getty</command> non comprende nessun valore - restituito dal modem riguardo la velocità di connessione, - <command>getty</command> darà un messaggio - <prompt>login:</prompt> ad una velocità iniziale fissata e - aspetterà i caratteri in risposta. Se l'utente vede caratteri - strani, si assume che sappia che dovrà premere - <keycode>Invio</keycode> finché non vedrà un prompt + Poiché <command>getty</command> non comprende nessun valore + restituito dal modem riguardo la velocità di connessione, + <command>getty</command> darà un messaggio + <prompt>login:</prompt> ad una velocità iniziale fissata e + aspetterà i caratteri in risposta. Se l'utente vede caratteri + strani, si assume che sappia che dovrà premere + <keycode>Invio</keycode> finché non vedrà un prompt riconoscibile. Se le frequenze di trasmissione non concordano, - <command>getty</command> vedrà tutto ciò che l'utente - preme come <quote>spazzatura</quote>, cercherà di passare alla - velocità seguente e invierà + <command>getty</command> vedrà tutto ciò che l'utente + preme come <quote>spazzatura</quote>, cercherà di passare alla + velocità seguente e invierà il prompt <prompt>login:</prompt> di nuovo. Questa procedura potrebbe continuare ad nauseam, ma normalmente ci vogliono solo una o due pressioni sui tasti prima che l'utente veda un buon prompt. Ovviamente, questa - sequenza di login non è pulita come la precedente a - <quote>velocità fissata</quote>, ma un utente su una - connessione a bassa velocità dovrebbe ricevere una risposta + sequenza di login non è pulita come la precedente a + <quote>velocità fissata</quote>, ma un utente su una + connessione a bassa velocità dovrebbe ricevere una risposta interattiva migliore da programmi a tutto schermo.</para> - <para>Questa sezione cercherà di fornire informazioni di - configurazione bilanciate, ma è indirizzata verso l'approccio di + <para>Questa sezione cercherà di fornire informazioni di + configurazione bilanciate, ma è indirizzata verso l'approccio di avere la frequenza di trasmissione del modem - che segue la velocità della connessione.</para> + che segue la velocità della connessione.</para> <sect3> <title><filename>/etc/gettytab</filename></title> @@ -1581,34 +1581,34 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting> <primary><filename>/etc/gettytab</filename></primary> </indexterm> - <para><filename>/etc/gettytab</filename> è un file di + <para><filename>/etc/gettytab</filename> è un file di configurazione sul modello di &man.termcap.5; per &man.getty.8;. Si prega di vedere la pagina man di &man.gettytab.5; per le informazioni complete sul formato del file - e la lista delle sue possibilità.</para> + e la lista delle sue possibilità.</para> <sect4> - <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> + <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> <para>Se stai fissando la frequenza di comunicazione del modem ad - una velocità particolare, probabilmente non avrai bisogno di + una velocità particolare, probabilmente non avrai bisogno di effettuare nessun cambiamento a <filename>/etc/gettytab</filename>.</para> </sect4> <sect4> - <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> + <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> - <para>C'è bisogno di impostare una voce in + <para>C'è bisogno di impostare una voce in <filename>/etc/gettytab</filename> per dare a - <command>getty</command> le informazioni sulla velocità che + <command>getty</command> le informazioni sulla velocità che si vuole usare per il modem. Se si possiede un modem a - 2400 bps, probabilmente è possibile usare - la voce <literal>D2400</literal> già esistente.</para> + 2400 bps, probabilmente è possibile usare + la voce <literal>D2400</literal> già esistente.</para> <programlisting># # Terminali chiamanti veloci, a rotazione 2400/1200/300 -# (può impostarsi in tutti i modi) +# (può impostarsi in tutti i modi) # D2400|d2400|Fast-Dial-2400:\ :nx=D1200:tc=2400-baud: @@ -1617,11 +1617,11 @@ D2400|d2400|Fast-Dial-2400:\ 5|D300|Fast-Dial-300:\ :nx=D2400:tc=300-baud:</programlisting> - <para>Se si possiede un modem con velocità maggiore, - probabilmente sarà necessario + <para>Se si possiede un modem con velocità maggiore, + probabilmente sarà necessario aggiungere una voce in <filename>/etc/gettytab</filename>; qui - c'è un esempio per modem a 14.4 Kbps modem con una - velocità massima d'interfaccia di 19.2 Kbps:</para> + c'è un esempio per modem a 14.4 Kbps modem con una + velocità massima d'interfaccia di 19.2 Kbps:</para> <programlisting># # Aggiunte per un modem V.32bis @@ -1637,14 +1637,14 @@ up|V9600|High Speed Modem at 9600,8-bit:\ uq|V19200|High Speed Modem at 19200,8-bit:\ :nx=V9600:tc=std.19200:</programlisting> - <para>Questo risulterà in una connessione a 8-bit, senza - parità.</para> + <para>Questo risulterà in una connessione a 8-bit, senza + parità.</para> <para>L'esempio precedente avvia la comunicazione a 19.2 Kbps (per una connessione V.32bis), poi cicla tra 9600 bps (per V.32), 2400 bps, 1200 bps, 300 bps, e poi ancora a 19.2 Kbps. - Il ciclo sulle frequenze di comunicazione è implementato con + Il ciclo sulle frequenze di comunicazione è implementato con <literal>nx=</literal> (<quote>next table</quote>). Ogni linea usa una voce <literal>tc=</literal> (<quote>table continuation</quote>) per continuare a leggere le impostazioni @@ -1652,9 +1652,9 @@ uq|V19200|High Speed Modem at 19200,8-bit:\ <para>Se hai un modem a 28.8 Kbps e/o vuoi avvantaggiarti della compressione su un modem a 14.4 Kbps, hai bisogno di usare una - frequenza di comunicazione più alta di 19.2 Kbps. Qui - c'è un esempio di voce per <filename>gettytab</filename> che - imposta la velocità a 57.6 Kbps:</para> + frequenza di comunicazione più alta di 19.2 Kbps. Qui + c'è un esempio di voce per <filename>gettytab</filename> che + imposta la velocità a 57.6 Kbps:</para> <programlisting># # Aggiunte per modem V.32bis o V.34 Modem @@ -1684,40 +1684,40 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\ <indexterm><primary><filename>/etc/ttys</filename></primary></indexterm> <para>La configurazione del file <filename>/etc/ttys</filename> - è stata affrontata nella <xref linkend="ex-etc-ttys"/>. - La configurazione dei modem è simile ma dobbiamo passare + è stata affrontata nella <xref linkend="ex-etc-ttys"/>. + La configurazione dei modem è simile ma dobbiamo passare un argomento differente a <command>getty</command> e specificare un tipo di terminale differente. Il formato generale per la - configurazione sia a velocità fissata che per quella - concordata è:</para> + configurazione sia a velocità fissata che per quella + concordata è:</para> <programlisting>ttyd0 "/usr/libexec/getty <replaceable>xxx</replaceable>" dialup on</programlisting> - <para>Il primo elemento nella linea precedente è il file di + <para>Il primo elemento nella linea precedente è il file di dispositivo per questa voce — <literal>ttyd0</literal> significa - che <filename>/dev/ttyd0</filename> è il file che verrà + che <filename>/dev/ttyd0</filename> è il file che verrà tenuto d'occhio da <command>getty</command>. Il secondo elemento, <literal>"/usr/libexec/getty <replaceable>xxx</replaceable>"</literal> - (<replaceable>xxx</replaceable> verrà rimpiazzato dalla - capacità iniziale di <filename>gettytab</filename>) è - il processo che <command>init</command> eseguirà sul - dispositivo. Il terzo elemento, <literal>dialup</literal>, è + (<replaceable>xxx</replaceable> verrà rimpiazzato dalla + capacità iniziale di <filename>gettytab</filename>) è + il processo che <command>init</command> eseguirà sul + dispositivo. Il terzo elemento, <literal>dialup</literal>, è il tipo predefinito di terminale. Il quarto parametro, <literal>on</literal>, indica a <command>init</command> che quella - linea è operativa. Potrebbe esserci un quinto parametro, + linea è operativa. Potrebbe esserci un quinto parametro, <literal>secure</literal>, ma dovrebbe essere usato solo per i terminali che siano fisicamente sicuri (come la console di sistema).</para> <para>Il tipo di terminale predefinito (<literal>dialup</literal> nell'esempio precedente) potrebbe dipendere dalle preferenze locali. - <literal>dialup</literal> è il terminale tradizionale + <literal>dialup</literal> è il terminale tradizionale predefinito sulle linee di ingresso in maniera che gli utenti possano personalizzare i loro script di login per notare quando il terminale - è <literal>dialup</literal> e modificare + è <literal>dialup</literal> e modificare automaticamente il loro tipo di terminale. Ad ogni modo, l'autore - ritiene più semplice specificare <literal>vt102</literal> come - tipo di terminale predefinito, poiché l'utente può usare + ritiene più semplice specificare <literal>vt102</literal> come + tipo di terminale predefinito, poiché l'utente può usare semplicemente un'emulazione VT102 sul suo sistema remoto.</para> <para>Dopo aver effettuato i cambiamenti a @@ -1725,39 +1725,39 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\ <acronym>HUP</acronym> a <command>init</command> per fargli rileggere il file. Puoi usare il comando <screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP 1</userinput></screen> - per inviare il segnale. Se questa è la prima volta che cambi - le impostazioni del sistema, puoi aspettare finché il modem non + per inviare il segnale. Se questa è la prima volta che cambi + le impostazioni del sistema, puoi aspettare finché il modem non sia configurato in maniera appropriata e connesso, prima di inviare il segnale a <command>init</command>.</para> <sect4> - <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> + <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> - <para>Per una configurazione a velocità fissa, la voce + <para>Per una configurazione a velocità fissa, la voce in <filename>ttys</filename> ha bisogno di una voce che gestisca la - velocità fissa anche per <command>getty</command>. - Per un modem la cui velocità sulla porta + velocità fissa anche per <command>getty</command>. + Per un modem la cui velocità sulla porta sia bloccata a 19.2 Kbps, la voce in <filename>ttys</filename> - potrebbe essere così:</para> + potrebbe essere così:</para> <programlisting>ttyd0 "/usr/libexec/getty std.19200" dialup on</programlisting> - <para>Se il tuo modem è bloccato su una frequenza di + <para>Se il tuo modem è bloccato su una frequenza di trasmissione differente, sostituisci il valore appropriato per - <literal>std.<replaceable>velocità</replaceable></literal> + <literal>std.<replaceable>velocità</replaceable></literal> al posto di <literal>std.19200</literal>. Assicurati di usare un tipo valido elencato in <filename>/etc/gettytab</filename>.</para> </sect4> <sect4> - <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> + <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> - <para>In una configurazione a velocità concordata, la voce in + <para>In una configurazione a velocità concordata, la voce in <filename>ttys</filename> deve fare riferimento alla voce iniziale <quote>auto-baud</quote> (sic) in <filename>/etc/gettytab</filename>. Ad esempio, se hai aggiunto la - riga suggerita precedentemente per un modem con velocità + riga suggerita precedentemente per un modem con velocità variabile che inizi a 19.2 Kbps (la riga in <filename>gettytab</filename> contenente il punto d'avvio <literal>V19200</literal>), la riga in @@ -1775,7 +1775,7 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\ <secondary><filename>rc.serial</filename></secondary> </indexterm> - <para>I modem ad alta velocità, come i V.32, i V.32bis, e i V.34, + <para>I modem ad alta velocità, come i V.32, i V.32bis, e i V.34, necessitano di un controllo di flusso hardware (<literal>RTS/CTS</literal>). Puoi aggiungere dei comandi <command>stty</command> al file @@ -1802,9 +1802,9 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting> maniera permanente in RAM non volatile, avrai bisogno di usare un programma terminale (come Telix su &ms-dos; o <command>tip</command> sotto FreeBSD) per impostare i parametri. Collegati al modem usando le - stesse velocità iniziali e di comunicazione + stesse velocità iniziali e di comunicazione che userebbe <command>getty</command> e configura la RAM non volatile - secondo queste necessità:</para> + secondo queste necessità:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -1832,7 +1832,7 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting> </listitem> <listitem> - <para>Modalità silenziosa (nessun codice di risposta)</para> + <para>Modalità silenziosa (nessun codice di risposta)</para> </listitem> <listitem> @@ -1851,8 +1851,8 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting> <programlisting>ATZ AT&C1&D2&H1&I0&R2&W</programlisting> - <para>Potresti anche sfruttare questa opportunità per raffinare - le impostazioni del modem, ad esempio per decidere se dovrà usare + <para>Potresti anche sfruttare questa opportunità per raffinare + le impostazioni del modem, ad esempio per decidere se dovrà usare V.42bis e/o la compressione MNP5.</para> <para>Il modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400 ha anche dei DIP @@ -1874,7 +1874,7 @@ AT&C1&D2&H1&I0&R2&W</programlisting> </listitem> <listitem> - <para>Switch 4: GIÙ — Nessun echo, comandi offline </para> + <para>Switch 4: GIÙ — Nessun echo, comandi offline </para> </listitem> <listitem> @@ -1891,28 +1891,28 @@ AT&C1&D2&H1&I0&R2&W</programlisting> </listitem> <listitem> - <para>Switch 8: N/D (Modalità intelligente/modalità + <para>Switch 8: N/D (Modalità intelligente/modalità stupida)</para> </listitem> </itemizedlist> <para>I codici di risposta dovrebbero essere disabilitati/soppressi per i modem chiamanti per evitare i problemi che possono capitare - se <command>getty</command> dà incidentalmente un prompt - <prompt>login:</prompt> ad un modem che si trova in modalità + se <command>getty</command> dà incidentalmente un prompt + <prompt>login:</prompt> ad un modem che si trova in modalità di comando ed il modem restituisce l'eco del comando o un codice di - risposta. Questa sequenza può portare ad una lunga, stupida + risposta. Questa sequenza può portare ad una lunga, stupida conversazione tra <command>getty</command> ed il modem.</para> <sect3> - <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> + <title>Configurazione a Velocità Fissa</title> - <para>Per una configurazione a velocità fissa, avrai bisogno di - configurare il modem affinché mantenga una frequenza dati + <para>Per una configurazione a velocità fissa, avrai bisogno di + configurare il modem affinché mantenga una frequenza dati da modem a computer indipendente dalla frequenza di comunicazione. Su un modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400 - questi comandi bloccheranno la velocità dati tra modem e - computer alla velocità con la quale i comandi sono stati + questi comandi bloccheranno la velocità dati tra modem e + computer alla velocità con la quale i comandi sono stati inviati:</para> <programlisting>ATZ @@ -1920,16 +1920,16 @@ AT&B1&W</programlisting> </sect3> <sect3> - <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> + <title>Configurazione a Velocità Concordata</title> - <para>Per una configurazione a velocità concordata, sarà - necessario configurare il modem affinché modifichi la frequenza - dei dati della porta seriale relativamente alla velocità di + <para>Per una configurazione a velocità concordata, sarà + necessario configurare il modem affinché modifichi la frequenza + dei dati della porta seriale relativamente alla velocità di arrivo. Su un modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400, questi comandi causeranno il blocco della frequenza di trasmissione dati con - correzione d'errore del modem sulla velocità con il quale - è stato inviato il comando, ma permetteranno variazioni della - velocità della porta seriale per le connessioni senza + correzione d'errore del modem sulla velocità con il quale + è stato inviato il comando, ma permetteranno variazioni della + velocità della porta seriale per le connessioni senza correzione d'errore:</para> <programlisting>ATZ @@ -1939,13 +1939,13 @@ AT&B2&W</programlisting> <sect3> <title>Verifica della Configurazione del Modem</title> - <para>La maggior parte dei modem ad alta velocità fornisce + <para>La maggior parte dei modem ad alta velocità fornisce comandi per verificare i parametri funzionali usati dal modem in - maniera più o meno comprensibile. + maniera più o meno comprensibile. Sui modem esterni &usrobotics; &sportster; 14.400, il comando <command>ATI5</command> mostra le impostazioni che sono immagazzinate nella RAM non volatile. Per vedere i veri parametri operativi del - modem (così come vengono influenzati dai DIP switch del modem), + modem (così come vengono influenzati dai DIP switch del modem), usa i comandi <command>ATZ</command> e <command>ATI4</command>.</para> <para>Se hai modem di marche differenti, verifica il manuale del tuo @@ -1957,7 +1957,7 @@ AT&B2&W</programlisting> <sect2> <title>Risoluzione dei Problemi</title> - <para>Questi sono un po' di passi che è possibile seguire per + <para>Questi sono un po' di passi che è possibile seguire per verificare il funzionamento del modem sul tuo sistema.</para> <sect3> @@ -1984,18 +1984,18 @@ AT&B2&W</programlisting> <screen> 114 d0 I 0:00.10 /usr/libexec/getty V19200 ttyd0</screen> - <para>ed il modem non ha ancora accettato chiamate, ciò + <para>ed il modem non ha ancora accettato chiamate, ciò significa che <command>getty</command> ha completato l'apertura della porta di comunicazione. Questo potrebbe indicare un problema nei cavi o un modem - mal configurato, poiché <command>getty</command> non dovrebbe + mal configurato, poiché <command>getty</command> non dovrebbe completare l'apertura della porta fino al rilevamento del segnale <acronym>CD</acronym> (carrier detect).</para> <para>Se non vedi nessun processo <command>getty</command> in attesa sulla porta <filename>ttyd<replaceable>N</replaceable></filename> scelta, ricontrolla le voci in <filename>/etc/ttys</filename> per - vedere se ci sono errori lì. Inoltre, controlla il file di log + vedere se ci sono errori lì. Inoltre, controlla il file di log <filename>/var/log/messages</filename> per vedere se ci sono messaggi di <command>init</command> o <command>getty</command> riguardo i loro problemi. Se ci sono messaggi, ri-ricontrolla i file @@ -2009,13 +2009,13 @@ AT&B2&W</programlisting> <title>Tentativo di Connessione in Ingresso</title> <para>Cerca di collegarti dall'esterno al sistema; assicurati di usare 8 - bit, nessuna parità, e 1 bit di stop sul sistema remoto. Se + bit, nessuna parità, e 1 bit di stop sul sistema remoto. Se non ottieni un prompt, o vengono visualizzati caratteri strani, prova a premere <keycode>Invio</keycode> circa una volta per secondo. Se dopo un po' ancora non vedi un prompt <prompt>login:</prompt>, prova inviare un'<command>INTERRUZIONE</command>. Se stai usando un - modem ad alta velocità per effettuare la chiamata, prova a - richiamare dopo aver bloccato la velocità dell'interfaccia del + modem ad alta velocità per effettuare la chiamata, prova a + richiamare dopo aver bloccato la velocità dell'interfaccia del modem (tramite <command>AT&B1</command> su un &usrobotics; &sportster;, ad esempio).</para> @@ -2025,7 +2025,7 @@ AT&B2&W</programlisting> <itemizedlist> <listitem> - <para>La capacità iniziale specificata in + <para>La capacità iniziale specificata in <filename>/etc/ttys</filename> per quella linea corrisponda a quella in <filename>/etc/gettytab</filename></para> </listitem> @@ -2037,7 +2037,7 @@ AT&B2&W</programlisting> <listitem> <para>Ogni campo <literal>tc=</literal> corrisponda a un altro nome - di capacità in <filename>gettytab</filename></para> + di capacità in <filename>gettytab</filename></para> </listitem> </itemizedlist> @@ -2048,7 +2048,7 @@ AT&B2&W</programlisting> <acronym>DTR</acronym> sia attiva controllando gli indicatori luminosi del modem (se ne ha).</para> - <para>Se hai già controllato tutto quanto più volte ed + <para>Se hai già controllato tutto quanto più volte ed ancora non funziona, fai una pausa e riprova in seguito. Se ancora non funziona puoi provare a inviare un messaggio di posta elettronica alla &a.questions; descrivendo il tuo modem ed il tuo problema, e i @@ -2062,30 +2062,30 @@ AT&B2&W</programlisting> <indexterm><primary>servizio di effettuazione chiamate</primary></indexterm> - <para>I seguenti sono consigli per far sì che la tua macchina sia in - grado di connettersi tramite modem ad un altro computer. Questo è + <para>I seguenti sono consigli per far sì che la tua macchina sia in + grado di connettersi tramite modem ad un altro computer. Questo è appropriato per stabilire una sessione terminale con un host remoto.</para> - <para>Questo è utile per collegarsi ad una BBS.</para> + <para>Questo è utile per collegarsi ad una BBS.</para> - <para>Questo tipo di connessione può essere estremamente utile per + <para>Questo tipo di connessione può essere estremamente utile per ottenere un file da Internet se hai problemi con il PPP. Se hai bisogno di usare l'FTP ed il PPP non funziona, usa la sessione terminale per eseguire l'FTP. Poi usa zmodem per trasferire il file sulla tua macchina.</para> <sect2> - <title>Il Mio Modem Hayes Stock Non È Supportato, Cosa Posso + <title>Il Mio Modem Hayes Stock Non È Supportato, Cosa Posso Fare?</title> <para>Effettivamente, la pagina man di <command>tip</command> - è un po' datata. - C'è un compositore Hayes generico già integrato. Usa + è un po' datata. + C'è un compositore Hayes generico già integrato. Usa semplicemente <literal>at=hayes</literal> nel tuo <filename>/etc/remote</filename> file.</para> - <para>Il driver Hayes non è abbastanza intelligente da riconoscere + <para>Il driver Hayes non è abbastanza intelligente da riconoscere alcune delle caratteristiche avanzate dei nuovi modem—messaggi come <literal>BUSY</literal>, <literal>NO DIALTONE</literal>, o <literal>CONNECT 115200</literal> lo confonderanno e basta. Dovrai @@ -2093,17 +2093,17 @@ AT&B2&W</programlisting> <command>ATX0&W</command>).</para> <para>Inoltre, il timeout di composizione per <command>tip</command> - è di 60 secondi. + è di 60 secondi. Il tuo modem dovrebbe usare qualcosa di meno, altrimenti tip - penserà che ci sia un problema di comunicazione. Prova + penserà che ci sia un problema di comunicazione. Prova <command>ATS7=45&W</command>.</para> <note> <para>Come viene fornito, <command>tip</command> non supporta ancora - i modem Hayes completamente. La soluzione è modificare il file + i modem Hayes completamente. La soluzione è modificare il file <filename>tipconf.h</filename> nella directory <filename>/usr/src/usr.bin/tip/tip</filename>. Ovviamente avrai - bisogno della distribuzione con i sorgenti per fare ciò.</para> + bisogno della distribuzione con i sorgenti per fare ciò.</para> <para>Modifica la linea <literal>#define HAYES 0</literal> a <literal>#define HAYES 1</literal>. Poi dai i comandi @@ -2119,24 +2119,24 @@ AT&B2&W</programlisting> <para>Inserisci quella che viene definita una voce <quote>diretta</quote> nel file <filename>/etc/remote</filename>. Ad esempio, se il tuo modem - è collegato alla prima porta seriale, + è collegato alla prima porta seriale, <filename>/dev/cuad0</filename>, allora inserisci la riga seguente:</para> <programlisting>cuad0:dv=/dev/cuad0:br#19200:pa=none</programlisting> - <para>Usa la frequenza di bps più alta supportata dal tuo modem per + <para>Usa la frequenza di bps più alta supportata dal tuo modem per il valore di br. Poi, digita <command>tip cuad0</command> e verrai connesso al tuo modem.</para> <para>O usa <command>cu</command> come <username>root</username> con il seguente comando:</para> - <screen>&prompt.root; <userinput>cu -l<replaceable>linea</replaceable> -s <replaceable>velocità</replaceable></userinput></screen> + <screen>&prompt.root; <userinput>cu -l<replaceable>linea</replaceable> -s <replaceable>velocità</replaceable></userinput></screen> - <para><replaceable>linea</replaceable> è la porta seriale + <para><replaceable>linea</replaceable> è la porta seriale (es. <filename>/dev/cuad0</filename>) e - <replaceable>velocità</replaceable> è la velocità + <replaceable>velocità</replaceable> è la velocità (es. <literal>57600</literal>). Quando hai finito di inserire i comandi AT premi <keycap>~.</keycap> per uscire.</para> </sect2> @@ -2148,7 +2148,7 @@ AT&B2&W</programlisting> <para>Il simbolo <literal>@</literal> come valore del numero telefonico dice a tip di andare a cercare un numero telefonico in <filename>/etc/phones</filename>. - Ma il segno <literal>@</literal> è anche un carattere speciale + Ma il segno <literal>@</literal> è anche un carattere speciale nei file come <filename>/etc/remote</filename>. Devi farne l'escape con un backslash:</para> @@ -2200,7 +2200,7 @@ tip57600|Chiama un qualunque numero a 57600 bps:\ <para>Invece di aspettare fino ad essere connesso e poi digitare <command>CONNECT <host></command> ogni volta, usa la - funzionalità <literal>cm</literal> di tip. Ad esempio, queste + funzionalità <literal>cm</literal> di tip. Ad esempio, queste voci in <filename>/etc/remote</filename>:</para> <programlisting>pain|pain.deep13.com|La macchina di Forrester:\ @@ -2216,14 +2216,14 @@ deep13:Server di terminali del Gizmonics Institute:\ </sect2> <sect2> - <title>Tip Può Provare Più di una Linea per ogni + <title>Tip Può Provare Più di una Linea per ogni Sito?</title> - <para>Questo è spesso un problema quando una università ha + <para>Questo è spesso un problema quando una università ha molte linee di modem e molte migliaia di studenti cercano di usarle.</para> - <para>Inserisci una voce per la tua università in + <para>Inserisci una voce per la tua università in <filename>/etc/remote</filename> e usa <literal>@</literal> per il campo <literal>pn</literal>:</para> @@ -2232,7 +2232,7 @@ deep13:Server di terminali del Gizmonics Institute:\ dialout:\ :dv=/dev/cuad3:br#9600:at=courier:du:pa=none:</programlisting> - <para>Poi, elenca i numeri di telefono dell'università in + <para>Poi, elenca i numeri di telefono dell'università in <filename>/etc/phones</filename>:</para> <programlisting>big-university 5551111 @@ -2240,13 +2240,13 @@ big-university 5551112 big-university 5551113 big-university 5551114</programlisting> - <para><command>tip</command> proverà ognuno di questi secondo - l'ordine, poi smetterà. Se vuoi continuare a riprovare, esegui + <para><command>tip</command> proverà ognuno di questi secondo + l'ordine, poi smetterà. Se vuoi continuare a riprovare, esegui <command>tip</command> in un ciclo while.</para> </sect2> <sect2> - <title>Perché Devo Premere <keycombo action="simul"> + <title>Perché Devo Premere <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>P</keycap> </keycombo> Due Volte per Inviare Un Solo <keycombo action="simul"> @@ -2257,9 +2257,9 @@ big-university 5551114</programlisting> <para><keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>P</keycap> - </keycombo> è il carattere predefinito per + </keycombo> è il carattere predefinito per <quote>forzare</quote>, usato per dire a <command>tip</command> che il - prossimo carattere è un dato letterale. Puoi impostare il + prossimo carattere è un dato letterale. Puoi impostare il carattere per forzare a qualsiasi altro carattere con il comando di escape <command>~s</command>, che significa <quote>imposta una variabile</quote>.</para> @@ -2267,10 +2267,10 @@ big-university 5551114</programlisting> <para>Digita <command>~sforce=<replaceable>singolo-carattere</replaceable></command> seguito da un ritorno a capo. - <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è un + <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è un qualsiasi carattere singolo. Se non date nessun <replaceable>singolo-carattere</replaceable>, allora il carattere per - forzare sarà il carattere nullo, che è possibile ottenere + forzare sarà il carattere nullo, che è possibile ottenere premendo <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>2</keycap> @@ -2279,15 +2279,15 @@ big-university 5551114</programlisting> <keycap>Spazio</keycap> </keycombo>. Un valore abbastanza buono per il - <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è + <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è <keycombo action="simul"> <keycap>Shift</keycap> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>6</keycap> - </keycombo>, che è usato solo da alcuni server di + </keycombo>, che è usato solo da alcuni server di terminali.</para> - <para>Potete far sì che il carattere per forzare sia un qualsiasi + <para>Potete far sì che il carattere per forzare sia un qualsiasi carattere vogliate specificando la riga seguente nel file <filename>$HOME/.tiprc</filename>:</para> @@ -2295,7 +2295,7 @@ big-university 5551114</programlisting> </sect2> <sect2> - <title>Improvvisamente Tutto Quello che Digito È in + <title>Improvvisamente Tutto Quello che Digito È in Maiuscolo??</title> <para>Devi aver premuto <keycombo action="simul"> @@ -2309,7 +2309,7 @@ big-university 5551114</programlisting> carattere per forzare, se pensi di non usare mai queste due caratteristiche.</para> - <para>Qui c'è un file .tiprc di esempio per gli utenti + <para>Qui c'è un file .tiprc di esempio per gli utenti <application>Emacs</application> che hanno bisogno di premere <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> @@ -2322,7 +2322,7 @@ big-university 5551114</programlisting> <programlisting>force=^^ raisechar=^^</programlisting> - <para>Il carattere ^^ è + <para>Il carattere ^^ è <keycombo action="simul"> <keycap>Shift</keycap> <keycap>Ctrl</keycap> @@ -2337,7 +2337,7 @@ raisechar=^^</programlisting> file con <command>~p</command> (put) e <command>~t</command> (take). Questi comandi eseguono <command>cat</command> ed <command>echo</command> sul sistema remoto - per accettare e inviare file. La sintassi è:</para> + per accettare e inviare file. La sintassi è:</para> <cmdsynopsis> <command>~p</command> @@ -2351,7 +2351,7 @@ raisechar=^^</programlisting> <arg choice="opt">file-locale</arg> </cmdsynopsis> - <para>non c'è controllo d'errore, quindi probabilmente dovresti + <para>non c'è controllo d'errore, quindi probabilmente dovresti usare un altro protocollo, come zmodem.</para> </sect2> @@ -2398,7 +2398,7 @@ raisechar=^^</programlisting> <sect2 id="serialconsole-intro"> <title>Introduzione</title> - <para>FreeBSD ha la capacità di avviare un sistema con soltanto un + <para>FreeBSD ha la capacità di avviare un sistema con soltanto un terminale stupido su porta seriale come console. Una configurazione simile dovrebbe essere utile per due tipi di persone: amministratori di sistema che desiderano installare FreeBSD su macchine che non hanno @@ -2439,7 +2439,7 @@ raisechar=^^</programlisting> <para>Modifica il file <filename>/etc/ttys</filename> e cambia <literal>off</literal> in <literal>on</literal> e <literal>dialup</literal> in <literal>vt100</literal> per l'entry - <literal>ttyd0</literal>. Altrimenti non verrà chiesta la + <literal>ttyd0</literal>. Altrimenti non verrà chiesta la password per connettersi via console seriale, con il risultato di creare un potenziale buco di sicurezza.</para> </step> @@ -2474,10 +2474,10 @@ raisechar=^^</programlisting> <para>Scollegamento della tastiera.</para> <para>La maggior parte dei sistemi PC verifica la presenza di una - tastiera durante il Power-On Self-Test (POST) e dà un errore + tastiera durante il Power-On Self-Test (POST) e dà un errore se la tastiera non viene rilevata. Alcune macchine si lamentano parecchio per la mancanza della tastiera e non proseguono l'avvio - finché non viene collegata.</para> + finché non viene collegata.</para> <para>Se il tuo computer si lamenta per questo errore, ma si avvia lo stesso, allora non devi fare nulla di speciale. @@ -2486,34 +2486,34 @@ raisechar=^^</programlisting> normalmente).</para> <para>Se il tuo computer rifiuta di avviarsi senza la tastiera - allora dovrai configurare il BIOS affinché ignori questo + allora dovrai configurare il BIOS affinché ignori questo errore (se possibile). Consulta il manuale della tua scheda madre - per maggiori dettagli su come fare ciò.</para> + per maggiori dettagli su come fare ciò.</para> <tip> <para>Imposta la tastiera su <quote>Non installata</quote> nel setup del BIOS. Sarai ancora in grado di - usare la tastiera. Tutto quel che fa è dire al BIOS + usare la tastiera. Tutto quel che fa è dire al BIOS di non verificare la presenza di una tastiera all'accensione. Il tuo BIOS non dovrebbe segnalare che la tastiera non - è collegata. + è collegata. Puoi lasciare la tastiera collegata anche con questa opzione impostata a <quote>Non installata</quote> e la tastiera - funzionerà lo stesso.</para> + funzionerà lo stesso.</para> </tip> <note> - <para>Se il tuo sistema ha un mouse &ps2;, le possibilità di + <para>Se il tuo sistema ha un mouse &ps2;, le possibilità di dover scollegare il mouse allo stesso modo della tastiera sono alte. - Questo perché i mouse &ps2; condividono dell'hardware + Questo perché i mouse &ps2; condividono dell'hardware con la tastiera e lasciando il mouse collegato potresti ingannare la verifica della tastiera facendogli credere che sia ancora presente. Si dice che il sistema Gateway 2000 Pentium 90 MHz con BIOS AMI funzioni - così. - In generale, questo non è un problema perché il - mouse non è comunque particolarmente utile senza la + così. + In generale, questo non è un problema perché il + mouse non è comunque particolarmente utile senza la tastiera.</para> </note> </step> @@ -2527,10 +2527,10 @@ raisechar=^^</programlisting> vecchio PC/XT con un programma per modem, o la porta seriale di un altra macchina &unix;. Se non hai una <devicename>COM1</devicename> (<devicename>sio0</devicename>), trovane una. - Attualmente, non c'è altro modo di scegliere + Attualmente, non c'è altro modo di scegliere una porta diversa dalla <devicename>COM1</devicename> per i blocco di avvio senza doverlo ricompilare. Se stai - già usando la <devicename>COM1</devicename> per un altro + già usando la <devicename>COM1</devicename> per un altro dispositivo, dovrai rimuoverlo temporaneamente ed installare un nuovo blocco di avvio ed un nuovo kernel una volta che FreeBSD sia funzionante. (Si assume che la @@ -2556,17 +2556,17 @@ raisechar=^^</programlisting> <term><literal>0x10</literal></term> <listitem> - <para>Abilita il supporto alla console per questa unità. - Gli altri parametri di console sono ignorati se non è + <para>Abilita il supporto alla console per questa unità. + Gli altri parametri di console sono ignorati se non è fissato questo. - Attualmente, al massimo un'unità può avere il - supporto alla console; verrà preferita la prima + Attualmente, al massimo un'unità può avere il + supporto alla console; verrà preferita la prima (secondo l'ordine nel file di configurazione) con questo parametro. - Questa opzione non renderà la porta seriale la + Questa opzione non renderà la porta seriale la console. Imposta il parametro seguente o usa l'opzione - <option>-h</option> descritta più in basso, insieme a + <option>-h</option> descritta più in basso, insieme a questa impostazione.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -2575,8 +2575,8 @@ raisechar=^^</programlisting> <term><literal>0x20</literal></term> <listitem> - <para>Forza questa unità ad essere la console (a meno che - sia presente un'altra console con priorità più + <para>Forza questa unità ad essere la console (a meno che + sia presente un'altra console con priorità più alta), trascurando l'opzione <option>-h</option> discussa precedentemente. Il parametro <literal>0x20</literal> deve essere usato insieme al @@ -2588,12 +2588,12 @@ raisechar=^^</programlisting> <term><literal>0x40</literal></term> <listitem> - <para>Riserva questa unità (insieme a - <literal>0x10</literal>) e rende l'unità indisponibile + <para>Riserva questa unità (insieme a + <literal>0x10</literal>) e rende l'unità indisponibile per l'accesso normale. Non dovresti impostare questo - parametro sull'unità della porta seriale che desideri + parametro sull'unità della porta seriale che desideri usare come console seriale. L'unico uso di questo parametro - è per designare l'unità per il debug remoto + è per designare l'unità per il debug remoto del kernel. Guarda il <ulink url="&url.books.developers-handbook;/index.html">Developer's Handbook</ulink> per maggiori informazioni sul @@ -2601,8 +2601,8 @@ raisechar=^^</programlisting> <note> <para>In FreeBSD 4.0 o successivo, la semantica del - parametro <literal>0x40</literal> è leggermente - differente e c'è un altro parametro per specificare + parametro <literal>0x40</literal> è leggermente + differente e c'è un altro parametro per specificare una porta seriale per il debug remoto.</para> </note> </listitem> @@ -2615,7 +2615,7 @@ raisechar=^^</programlisting> <para>Guarda la pagina man &man.sio.4; per maggiori dettagli.</para> - <para>Se i parametri non sono stati impostati, sarà necessario + <para>Se i parametri non sono stati impostati, sarà necessario eseguire UserConfig (su una console differente) o ricompilare il kernel.</para> </step> @@ -2625,9 +2625,9 @@ raisechar=^^</programlisting> radice della partizione <literal>a</literal> nel disco di avvio.</para> - <para>Questo file istruirà il codice del blocco di avvio su + <para>Questo file istruirà il codice del blocco di avvio su come vuoi avviare il sistema. Per poter attivare la console - seriale, avrai bisogno di una o più delle seguenti + seriale, avrai bisogno di una o più delle seguenti opzioni—se vuoi opzioni multiple, includile tutte sulla stessa linea:</para> @@ -2652,9 +2652,9 @@ raisechar=^^</programlisting> <listitem> <para>Passa da una configurazione singola a una duplice. Nella - configurazione singola la console sarà o quella interna + configurazione singola la console sarà o quella interna (il display video) o la porta seriale, a seconda dello - stato dell'opzione <option>-h</option> già descritta. + stato dell'opzione <option>-h</option> già descritta. Nella configurazione duplice, sia il display video che la porta seriale diventeranno la console allo stesso momento, senza curarsi dello stato dell'opzione <option>-h</option>. @@ -2669,7 +2669,7 @@ raisechar=^^</programlisting> <term><option>-P</option></term> <listitem> - <para>Fa sì che il blocco di avvio verifichi la presenza + <para>Fa sì che il blocco di avvio verifichi la presenza della tastiera. Se non ne viene rilevata nessuna, le opzioni <option>-D</option> e <option>-h</option> vengono impostate automaticamente.</para> @@ -2677,14 +2677,14 @@ raisechar=^^</programlisting> <note> <para>A causa delle costrizioni relative allo spazio nelle versioni attuali del blocco di avvio, l'opzione - <option>-P</option> è in grado di riconoscere solo le + <option>-P</option> è in grado di riconoscere solo le tastiere estese. Le tastiere con meno di 101 tasti (e senza i tasti F11 e F12) potrebbero non essere rilevate. Le tastiere su alcuni computer portatili potrebbero non essere rilevate a causa di questa limitazione. - Se questo è il caso del tuo sistema, + Se questo è il caso del tuo sistema, devi abbandonare l'opzione <option>-P</option>. - Sfortunatamente non c'è nessun metodo per aggirare + Sfortunatamente non c'è nessun metodo per aggirare questo problema.</para> </note> </listitem> @@ -2700,20 +2700,20 @@ raisechar=^^</programlisting> <para>Le opzioni, eccetto <option>-P</option>, verranno passate al loader (<filename>/boot/loader</filename>). Il loader - determinerà quale tra il video interno o la console seriale + determinerà quale tra il video interno o la console seriale debba diventare la console esaminando lo stato dell'opzione - <option>-h</option>. Ciò significa che se specifichi + <option>-h</option>. Ciò significa che se specifichi l'opzione <option>-D</option> ma non la <option>-h</option> in <filename>/boot.config</filename>, puoi usare la porta seriale come console soltanto durante l'esecuzione del blocco di avvio; il - loader userà il video interno come console.</para> + loader userà il video interno come console.</para> </step> <step> <para>Avviamento della macchina.</para> <para>Quando avvii la tua macchina FreeBSD, il blocco di avvio - scriverà il contenuto di <filename>/boot.config</filename> + scriverà il contenuto di <filename>/boot.config</filename> sulla console. Ad esempio:</para> <screen>/boot.config: -P @@ -2775,16 +2775,16 @@ Keyboard: no</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Dopo i messaggi precedenti, ci sarà una piccola pausa + <para>Dopo i messaggi precedenti, ci sarà una piccola pausa prima che il blocco di avvio continui nel caricamento del loader e prima che ulteriori messaggi vengano scritti sulla console. - In circostanze normali, non hai necessità di interrompere il + In circostanze normali, non hai necessità di interrompere il blocco di avvio, ma potresti volerlo fare per verificare che tutto sia impostato correttamente.</para> <para>Premi un tasto qualsiasi, differente da <keycode>Invio</keycode>, alla console per interrompere il processo - di avvio. Il blocco di avvio aspetterà ulteriori azioni. + di avvio. Il blocco di avvio aspetterà ulteriori azioni. Dovresti vedere qualcosa del genere:</para> <screen>>> FreeBSD/i386 BOOT @@ -2798,16 +2798,16 @@ boot:</screen> processo di avvio.</para> <para>Se vuoi la console seriale ma non riesci a vedere il prompt sul - terminale seriale, qualcosa è sbagliato nelle tue + terminale seriale, qualcosa è sbagliato nelle tue impostazioni. Nel frattempo, scrivi <option>-h</option> e premi Invio (se possibile) per dire al blocco di avvio (e al loader e al kernel) di scegliere la porta seriale per la console. Una volta - che il sistema è attivo, torna indietro e verifica cosa - è andato storto.</para> + che il sistema è attivo, torna indietro e verifica cosa + è andato storto.</para> </step> </procedure> - <para>Dopo che il loader è stato caricato e ti trovi nel terzo + <para>Dopo che il loader è stato caricato e ti trovi nel terzo stadio del processo di avvio puoi ancora passare dalla console interna alla console seriale impostando le variabili d'ambiente appropriate nel loader. Guarda la <xref linkend="serialconsole-loader"/>.</para> @@ -2816,7 +2816,7 @@ boot:</screen> <sect2 id="serialconsole-summary"> <title>Sommario</title> - <para>Qui c'è il sommario delle varie impostazioni discusse in + <para>Qui c'è il sommario delle varie impostazioni discusse in questa sezione e la console eventualmente selezionata.</para> <sect3> @@ -2993,12 +2993,12 @@ boot:</screen> <title>Consigli per una Console Seriale</title> <sect3> - <title>Impostazione di una Velocità Maggiore della Porta + <title>Impostazione di una Velocità Maggiore della Porta Seriale</title> <para>Di default, le impostazioni della porta seriale sono: 9600 baud, 8 - bit, nessuna parità, ed 1 bit di stop. Se desideri cambiare - la velocità, avrai bisogno di ricompilare almeno il blocco di + bit, nessuna parità, ed 1 bit di stop. Se desideri cambiare + la velocità, avrai bisogno di ricompilare almeno il blocco di avvio. Aggiungi la linea seguente a <filename>/etc/make.conf</filename> e compila il nuovo blocco di avvio:</para> @@ -3009,10 +3009,10 @@ boot:</screen> dettagliate su come costruire e installare nuovi blocchi di avvio.</para> - <para>Se la console seriale è configurata in qualche altra + <para>Se la console seriale è configurata in qualche altra maniera invece di essere selezionata all'avvio con <option>-h</option>, o se la console seriale usata dal kernel - è differente da quella usata dal blocco di avvio, allora + è differente da quella usata dal blocco di avvio, allora dovrai aggiungere anche le opzioni seguenti al file di configurazione del kernel e compilare un nuovo kernel:</para> @@ -3098,11 +3098,11 @@ options DDB</programlisting> <sect3> <title>Come Ottenere un Prompt di Login sulla Console Seriale</title> - <para>Anche se questo non è necessario, potresti desiderare un + <para>Anche se questo non è necessario, potresti desiderare un prompt di <emphasis>login</emphasis> sulla linea seriale, ora che puoi vedere i messaggi di avvio e puoi accedere a sessioni di debug del kernel attraverso la console seriale. - Qui è spiegato come fare.</para> + Qui è spiegato come fare.</para> <para>Apri il file <filename>/etc/ttys</filename> con un editor e trova queste linee:</para> @@ -3117,8 +3117,8 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> corrispondono a <devicename>COM1</devicename> fino a <devicename>COM4</devicename>. Cambia <literal>off</literal> a <literal>on</literal> per la porta desiderata. Se hai cambiato la - velocità della porta seriale, dovrai cambiare - <literal>std.9600</literal> affinché corrisponda + velocità della porta seriale, dovrai cambiare + <literal>std.9600</literal> affinché corrisponda all'impostazione corrente, ad es. <literal>std.19200</literal>.</para> <para>Potresti anche desiderare cambiare il tipo di terminale da @@ -3126,7 +3126,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> seriale.</para> <para>Dopo avere modificato il file, devi dare un <command>kill -HUP - 1</command> affinché i cambiamenti abbiano effetto.</para> + 1</command> affinché i cambiamenti abbiano effetto.</para> </sect3> </sect2> @@ -3136,7 +3136,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> <para>Le sezioni precedenti hanno descritto come impostare la console seriale lavorando sul blocco di avvio. Questa sezione mostra come specificare a console inserendo alcuni comandi ed alcune variabili - di ambiente nel loader. Quando il loader verrà invocato al terzo + di ambiente nel loader. Quando il loader verrà invocato al terzo stadio del processo di avvio, dopo il blocco di avvio, le impostazioni nel loader prenderanno il posto di quelle nel blocco di avvio.</para> @@ -3149,7 +3149,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> <programlisting>set console="comconsole"</programlisting> - <para>Ciò sarà efficace in ogni caso, qualunque siano le + <para>Ciò sarà efficace in ogni caso, qualunque siano le impostazioni nel blocco di avvio discusse nella sezione precedente.</para> @@ -3167,19 +3167,19 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting> una console qualunque indicata dall'opzione <option>-h</option> nel blocco di avvio.</para> - <para>Nelle versioni 3.2 o successive, è possibile specificare + <para>Nelle versioni 3.2 o successive, è possibile specificare la console in <filename>/boot/loader.conf.local</filename> o <filename>/boot/loader.conf</filename>, piuttosto che in <filename>/boot/loader.rc</filename>. Con questo metodo il tuo <filename>/boot/loader.rc</filename> dovrebbe apparire - così:</para> + così:</para> <programlisting>include /boot/loader.4th start</programlisting> <para>Poi, crea <filename>/boot/loader.conf.local</filename> ed - aggiungi lì la linea seguente.</para> + aggiungi lì la linea seguente.</para> <programlisting>console=comconsole</programlisting> @@ -3191,8 +3191,8 @@ start</programlisting> <note> <para>Al momento il loader non ha un'opzione equivalente alla - <option>-P</option> del blocco di avvio, e non c'è - possibilità di scegliere automaticamente la console interna e + <option>-P</option> del blocco di avvio, e non c'è + possibilità di scegliere automaticamente la console interna e la console seriale basandosi sulla presenza di una tastiera.</para> </note> </sect3> @@ -3201,7 +3201,7 @@ start</programlisting> <title>Utilizzo di una Porta Seriale Diversa da <devicename>sio0</devicename> per la Console</title> - <para>Sarà necessario ricompilare il loader per usare una + <para>Sarà necessario ricompilare il loader per usare una porta seriale differente da <devicename>sio0</devicename> per la console seriale. Segui la procedura descritta nella <xref linkend="serialconsole-com2"/>.</para> @@ -3211,7 +3211,7 @@ start</programlisting> <sect2 id="serialconsole-caveats"> <title>Avvertimento</title> - <para>L'idea di tutto questo è di permettere alla gente di mettere + <para>L'idea di tutto questo è di permettere alla gente di mettere su server dedicati che non abbiano bisogno di hardware grafico o di tastiere. Sfortunatamente, mentre la maggior parte dei sistemi ti permetteranno di avviare senza tastiera, ce ne sono alcuni che @@ -3225,7 +3225,7 @@ start</programlisting> rifiuteranno di avviarsi se non si ha hardware grafico nel sistema. Con queste macchine, avrai bisogno di lasciare un qualche tipo di scheda grafica attaccata, (anche una scheda monocromatica di recupero) sebbene - non avrai necessità di collegare un monitor. + non avrai necessità di collegare un monitor. Potresti anche tentare di installare un BIOS AMI.</para> </sect2> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent index 644b286fa5..e8f4fe7106 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent @@ -5,8 +5,8 @@ Crea le entity per ogni screenshot .txt che deve essere incluso nel Manuale. - Ogni entity è chiamata txt.dir.foo, dove dir è la directory - in cui è salvata, e foo è il nome del file, senza + Ogni entity è chiamata txt.dir.foo, dove dir è la directory + in cui è salvata, e foo è il nome del file, senza l'estensione '.txt'. Le entity devono essere elencate in ordine alfabetico. diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml index d64a233690..1cd4f50f43 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml @@ -41,16 +41,16 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>Un modo in cui alcuni utenti salvaguardano sè stessi contro - questi problemi è attraverso l'uso di dischi multipli, e + <para>Un modo in cui alcuni utenti salvaguardano sè stessi contro + questi problemi è attraverso l'uso di dischi multipli, e talvolta ridondanti.</para> <para>In aggiunta a supportare diverse schede e controller per sistemi RAID hardware, il sistema FreeBSD base include il gestore di volumi Vinum, un driver di dispositivo a blocchi che implementa dischi virtuali.</para> - <para>Vinum fornisce più flessibilità, prestazioni, e - affidabilità rispetto all'archiviazione su disco tradizionale e + <para>Vinum fornisce più flessibilità, prestazioni, e + affidabilità rispetto all'archiviazione su disco tradizionale e implementa i modelli RAID-0, RAID-1, e RAID-5 sia singolarmente che in combinazione.</para> @@ -68,17 +68,17 @@ <secondary>software</secondary> </indexterm> - <para><emphasis>Vinum</emphasis> è un <emphasis>Volume + <para><emphasis>Vinum</emphasis> è un <emphasis>Volume Manager</emphasis>, ovvero un driver virtuale di disco che si occupa dei tre problemi indicati nella sinossi. Diamo un'occhiata in dettaglio a questi problemi, per i quali sono state proposte e implementate varie soluzioni.</para> - <para>I dischi stanno diventando sempre più grandi, ma questo - è vero anche per le necessità di spazio per i dati. Spesso - sentirai il bisogno di avere un file system più grande dei dischi - che possiedi. Effettivamente questo problema non è così - grave come lo era dieci anni fa, ma è sempre presente. Alcuni + <para>I dischi stanno diventando sempre più grandi, ma questo + è vero anche per le necessità di spazio per i dati. Spesso + sentirai il bisogno di avere un file system più grande dei dischi + che possiedi. Effettivamente questo problema non è così + grave come lo era dieci anni fa, ma è sempre presente. Alcuni sistemi risolvono la questione creando un dispositivo astratto che ripartisce i suoi dati su vari dischi.</para> </sect1> @@ -86,50 +86,50 @@ <sect1 id="vinum-access-bottlenecks"> <title>Colli di Bottiglia nell'Accesso</title> - <para>I moderni sistemi hanno frequentemente la necessità di + <para>I moderni sistemi hanno frequentemente la necessità di accedere ai dati in modo concorrente. Ad esempio, un grande server FTP o - HTTP può avere migliaia di sessioni concorrenti e molteplici + HTTP può avere migliaia di sessioni concorrenti e molteplici connessioni da 100 Mbit/s verso il mondo esterno, ben oltre il - transfer rate (velocità di trasferimento) che la maggior parte dei - dischi può sostenere.</para> + transfer rate (velocità di trasferimento) che la maggior parte dei + dischi può sostenere.</para> <para>I dischi odierni possono trasferire sequenzialmente dati fino a 70 MB/s, ma questo valore ha poca importanza in un ambiente dove molti processi indipendenti accedono al disco, in quanto raggiungerebbero - solo una frazione di quella velocità. In questi casi è - più interessante vedere il problema dal punto di vista del - sottosistema dischi: il parametro importante è il carico che il + solo una frazione di quella velocità. In questi casi è + più interessante vedere il problema dal punto di vista del + sottosistema dischi: il parametro importante è il carico che il trasferimento pone sul sottosistema, in altre parole il tempo per cui il trasferimento occupa i dischi necessari per lo stesso.</para> <para>In ogni trasferimento da disco il drive deve prima posizionare le testine, poi aspettare che il primo settore passi sotto la testina di - lettura e solo dopo può effettuare il trasferimento. Queste azioni + lettura e solo dopo può effettuare il trasferimento. Queste azioni possono essere considerate atomiche: non ha alcun senso interromperle.</para> <para><anchor id="vinum-latency"/>Considera un tipico trasferimento di circa - 10 kB: l'attuale generazione di dischi ad alte prestazioni può - posizionare le testine in circa 3,5 ms. I dischi più veloci + 10 kB: l'attuale generazione di dischi ad alte prestazioni può + posizionare le testine in circa 3,5 ms. I dischi più veloci ruotano a 15.000 rpm, quindi la latenza media rotazionale (mezzo - giro) è di 2 ms. A 70 MB/s, il trasferimento in - sé occupa circa 150 μs, quasi nulla in confronto al tempo - di posizionamento. In questo caso il transfer rate effettivo può - scendere fino a poco oltre 1 MB/s e questo è chiaramente molto + giro) è di 2 ms. A 70 MB/s, il trasferimento in + sé occupa circa 150 μs, quasi nulla in confronto al tempo + di posizionamento. In questo caso il transfer rate effettivo può + scendere fino a poco oltre 1 MB/s e questo è chiaramente molto dipendente dalla dimensione del trasferimento.</para> - <para>La tradizionale e ovvia soluzione a questo collo di bottiglia è - <quote>più assi</quote>: invece di usare un grande disco si usano - molti piccoli dischi con la stessa dimensione totale. Ogni disco è + <para>La tradizionale e ovvia soluzione a questo collo di bottiglia è + <quote>più assi</quote>: invece di usare un grande disco si usano + molti piccoli dischi con la stessa dimensione totale. Ogni disco è capace di posizionarsi e trasferire dati indipendentemente quindi la - velocità effettiva aumenta di un fattore vicino al numero di dischi + velocità effettiva aumenta di un fattore vicino al numero di dischi usati.</para> - <para>L'esatto fattore di miglioramento è, ovviamente, più - piccolo del numero di dischi: benché ogni disco sia capace di - trasferire in parallelo non c'è modo di assicurare che le richieste + <para>L'esatto fattore di miglioramento è, ovviamente, più + piccolo del numero di dischi: benché ogni disco sia capace di + trasferire in parallelo non c'è modo di assicurare che le richieste siano distribuite uniformemente tra tutti i dischi. Inevitabilmente il - carico su uno dei dischi è più alto che sugli altri.</para> + carico su uno dei dischi è più alto che sugli altri.</para> <indexterm><primary>concatenazione dei dischi</primary></indexterm> <indexterm> @@ -137,22 +137,22 @@ <secondary>concatenazione</secondary> </indexterm> - <para>L'uniformità della distribuzione del carico sui dischi è + <para>L'uniformità della distribuzione del carico sui dischi è fortemente dipendente dal modo in cui i dati sono condivisi tra i dischi - stessi. Nella seguente discussione è conveniente pensare allo + stessi. Nella seguente discussione è conveniente pensare allo spazio di immagazzinamento come se fosse diviso in un gran numero di settori identificati da un indirizzo numerico, come pagine in un libro. - Il metodo più ovvio è di dividere il disco virtuale in + Il metodo più ovvio è di dividere il disco virtuale in gruppi di settori consecutivi della dimensione dei dischi fisici e immagazzinarli in questa maniera, come strappare un grosso libro in - piccole sezioni. Questo metodo è chiamato + piccole sezioni. Questo metodo è chiamato <emphasis>concatenazione</emphasis> e ha il vantaggio di non avere particolari richieste sulla dimensione degli specifici dischi. Funziona bene quando l'accesso al - disco virtuale è ben ripartito tra tutto il suo spazio di - indirizzamento. Quando l'accesso è concentrato in una piccola area - il miglioramento è meno marcato. La <xref linkend="vinum-concat"/> - illustra la sequenza in cui le unità di immagazzinamento sono + disco virtuale è ben ripartito tra tutto il suo spazio di + indirizzamento. Quando l'accesso è concentrato in una piccola area + il miglioramento è meno marcato. La <xref linkend="vinum-concat"/> + illustra la sequenza in cui le unità di immagazzinamento sono allocate nell'organizzazione concatenata.</para> <para> @@ -177,24 +177,24 @@ </indexterm> <indexterm><primary>RAID-0</primary></indexterm> - <para>Un metodo alternativo è dividere lo spazio di indirizzamento in più + <para>Un metodo alternativo è dividere lo spazio di indirizzamento in più piccole componenti di egual dimensione e immagazzinarle sequenzialmente su differenti dispositivi. Per esempio i primi 256 settori potrebbero essere immagazzinati sul primo disco, i seguenti 256 settori sul disco seguente e - così via. Dopo aver immagazzinato i dati sull'ultimo disco il - processo si ripete finché i dischi non sono pieni. Questo - mappamento è chiamato <emphasis>striping</emphasis> (letteralmente + così via. Dopo aver immagazzinato i dati sull'ultimo disco il + processo si ripete finché i dischi non sono pieni. Questo + mappamento è chiamato <emphasis>striping</emphasis> (letteralmente "a bande") o <acronym>RAID-0</acronym> <footnote> <para><acronym>RAID</acronym> significa <emphasis>Redundant Array of Inexpensive Disks</emphasis> (insieme ridondante di dischi non costosi) e offre varie forme di tolleranza ai problemi. Nel caso del - <acronym>RAID-0</acronym> il termine è leggermente fuorviante: - in effetti non dà alcuna ridondanza.</para> + <acronym>RAID-0</acronym> il termine è leggermente fuorviante: + in effetti non dà alcuna ridondanza.</para> </footnote>. Lo striping richiede qualche sforzo aggiuntivo per localizzare i dati e - può causare carico di I/O aggiuntivo quando il trasferimento - è distribuito tra vari dischi, ma aiuta il carico a essere ben + può causare carico di I/O aggiuntivo quando il trasferimento + è distribuito tra vari dischi, ma aiuta il carico a essere ben distribuito tra i vari dischi. La <xref linkend="vinum-striped"/> illustra la sequenza in cui i blocchi di dati sono allocati nell'organizzazione in striping.</para> @@ -209,14 +209,14 @@ </sect1> <sect1 id="vinum-data-integrity"> - <title>Integrità dei Dati</title> + <title>Integrità dei Dati</title> - <para>L'ultimo problema dei dischi attuali è che sono inaffidabili. - Benché la loro affidabilità sia aumentata tremendamente + <para>L'ultimo problema dei dischi attuali è che sono inaffidabili. + Benché la loro affidabilità sia aumentata tremendamente durante gli ultimi anni sono tuttora il componente di un server che ha - la maggior probabilità di rompersi. Quando succede i risultati + la maggior probabilità di rompersi. Quando succede i risultati possono essere catastrofici: rimpiazzare un disco rotto e riempirlo dei - dati originari può richiedere giorni.</para> + dati originari può richiedere giorni.</para> <indexterm><primary>mirroring dei dischi</primary></indexterm> <indexterm> @@ -232,10 +232,10 @@ <para>Il metodo tradizionale per affrontare questo problema si chiama <emphasis>mirroring</emphasis> (letteralmente "specchiatura") e consiste nel tenere due copie dei dati su hardware fisici differenti. Con - l'avvento dei livelli <acronym>RAID</acronym> questa tecnica è + l'avvento dei livelli <acronym>RAID</acronym> questa tecnica è stata chiamata <acronym>RAID</acronym> di livello 1 o <acronym>RAID-1</acronym>. Ogni scrittura su disco scrive in entrambe le - locazioni; una lettura può essere soddisfatta da entrambi quindi se + locazioni; una lettura può essere soddisfatta da entrambi quindi se un disco si rompe i dati sono sempre disponibili sull'altro disco.</para> <para>Il mirroring ha due problemi:</para> @@ -250,27 +250,27 @@ <para>L'impatto sulle prestazioni. La scrittura deve essere compiuta su entrambi i dischi quindi la banda occupata raddoppia. Le letture non soffrono di problemi sulle prestazioni: possono - perfino essere più veloci.</para> + perfino essere più veloci.</para> </listitem> </itemizedlist> <indexterm> <primary>Vinum</primary> - <secondary>striping con parità</secondary> + <secondary>striping con parità</secondary> </indexterm> <para><indexterm><primary>RAID-5</primary></indexterm> - Una soluzione alternativa è la - <emphasis>parità</emphasis>, implementata nel + Una soluzione alternativa è la + <emphasis>parità</emphasis>, implementata nel <acronym>RAID</acronym> di livello 2, 3, 4 e 5. Di questi, il - <acronym>RAID-5</acronym> è il più interessante. La sua - implementazione in Vinum è una variante dell'organizzazione in - striping che dedica un blocco di ogni banda alla parità degli - altri blocchi. Per come è implementato in Vinum, ogni blocco - <acronym>RAID-5</acronym> è simile a un blocco in striping, con + <acronym>RAID-5</acronym> è il più interessante. La sua + implementazione in Vinum è una variante dell'organizzazione in + striping che dedica un blocco di ogni banda alla parità degli + altri blocchi. Per come è implementato in Vinum, ogni blocco + <acronym>RAID-5</acronym> è simile a un blocco in striping, con la differenza che implementa il <acronym>RAID-5</acronym> includendo un - blocco di parità per ogni banda. Come richiesto dal - <acronym>RAID-5</acronym> la locazione di questi blocchi di parità + blocco di parità per ogni banda. Come richiesto dal + <acronym>RAID-5</acronym> la locazione di questi blocchi di parità cambia da ogni banda alla successiva. I numeri nei blocchi dati indicano il numero dei blocchi relativi.</para> @@ -284,12 +284,12 @@ <para>Comparandolo al mirroring, il <acronym>RAID-5</acronym> ha il vantaggio di richiedere molto meno spazio di immagazzinamento. La - velocità di lettura è simile all'organizzazione in - striping, ma in scrittura l'accesso è significativamente più + velocità di lettura è simile all'organizzazione in + striping, ma in scrittura l'accesso è significativamente più lento, circa il 25% della performance di lettura. Se uno dei dischi si rompe l'aggregato continua a lavorare con performance peggiorate: la lettura da uno dei dischi rimanenti continua normalmente, ma la lettura - dal disco rotto è ricalcolata dai corrispondenti blocchi dei + dal disco rotto è ricalcolata dai corrispondenti blocchi dei dischi rimanenti.</para> </sect1> @@ -301,16 +301,16 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>L'oggetto più visibile è il disco virtuale, + <para>L'oggetto più visibile è il disco virtuale, chiamato <emphasis>volume</emphasis>. I volumi hanno essenzialmente - le stesse proprietà di un disco &unix;, benché ci + le stesse proprietà di un disco &unix;, benché ci sia qualche differenza minore. Non hanno limiti di dimensione.</para> </listitem> <listitem> <para>I volumi sono composti da <emphasis>plex</emphasis>, ognuno dei quali rappresenta il completo spazio di indirizzamento del volume. - È quindi questo il livello della gerarchia che gestisce la + È quindi questo il livello della gerarchia che gestisce la ridondanza dei dati. Pensa ai plex come a singoli dischi collegati tra loro in mirroring, ognuno contenente gli stessi dati.</para> </listitem> @@ -330,16 +330,16 @@ <listitem> <para>I sottodischi risiedono su <emphasis>drive</emphasis> Vinum, che attualmente sono partizioni &unix;. I drive Vinum possono - contenere qualsiasi quantità di sottodischi. Con l'eccezione - di una piccola area all'inizio del drive, che è usata per + contenere qualsiasi quantità di sottodischi. Con l'eccezione + di una piccola area all'inizio del drive, che è usata per immagazzinare informazioni sulla configurazione e sullo stato, - l'intero drive è disponibile per l'immagazzinamento + l'intero drive è disponibile per l'immagazzinamento dei dati.</para> </listitem> </itemizedlist> <para>La sezione seguente descrive come gli oggetti sopra discussi possano - dare le funzionalità richieste.</para> + dare le funzionalità richieste.</para> <sect2> <title>Considerazioni sulle Dimensioni dei Volumi</title> @@ -353,16 +353,16 @@ <sect2> <title>Immagazzinamento Ridondante dei Dati</title> - <para>Vinum implementa il mirroring collegando più plex allo stesso + <para>Vinum implementa il mirroring collegando più plex allo stesso volume, ogni plex contiene la rappresentazione di tutti i dati del - volume. Un volume può contenere da uno ad otto plex.</para> + volume. Un volume può contenere da uno ad otto plex.</para> <para>Nonostante un plex rappresenti i dati di un volume per intero, - è possibile che parti di questa rappresentazione vengano a + è possibile che parti di questa rappresentazione vengano a mancare o per scelta (non definendo dei sottodischi per alcune parti del plex) o per accidente (come risultato della rottura del disco che le - conteneva). Finché almeno un plex contiene i dati di tutto lo - spazio d'indirizzamento del volume, il volume stesso è + conteneva). Finché almeno un plex contiene i dati di tutto lo + spazio d'indirizzamento del volume, il volume stesso è completamente funzionale.</para> </sect2> @@ -382,7 +382,7 @@ <para>Un <emphasis>plex in striping</emphasis> suddivide i dati tra ogni sottodisco. I sottodischi devono tutti avere la stessa dimensione e devono essere presenti almeno due sottodischi - perché esista differenza da un plex concatenato.</para> + perché esista differenza da un plex concatenato.</para> </listitem> </itemizedlist> </sect2> @@ -395,26 +395,26 @@ <itemizedlist> <listitem> - <para>I plex concatenati, che sono i più flessibili: possono + <para>I plex concatenati, che sono i più flessibili: possono contenere qualsiasi numero di sottodischi e questi possono avere - qualsiasi dimensione. Il plex può essere esteso aggiungendo + qualsiasi dimensione. Il plex può essere esteso aggiungendo sottodischi. Richiede meno tempo di <acronym>CPU</acronym> di un - plex in striping, benché la differenza in carico di + plex in striping, benché la differenza in carico di <acronym>CPU</acronym> non sia misurabile. D'altro canto sono - più suscettibili agli hot spot (letteralmente <quote>zona - calda</quote>): ovvero situazioni in cui un disco è molto attivo mentre + più suscettibili agli hot spot (letteralmente <quote>zona + calda</quote>): ovvero situazioni in cui un disco è molto attivo mentre gli altri sono fermi.</para> </listitem> <listitem> - <para>Il più grande vantaggio dei plex in striping - (<acronym>RAID-0</acronym>) è la loro capacità di + <para>Il più grande vantaggio dei plex in striping + (<acronym>RAID-0</acronym>) è la loro capacità di ridurre gli hot spot: scegliendo una dimensione di striping ottimale - (circa 256 kB) si può ridistribuire il carico sui drive. - Gli svantaggi di questo approccio sono codice più complesso e + (circa 256 kB) si può ridistribuire il carico sui drive. + Gli svantaggi di questo approccio sono codice più complesso e restrizioni sui sottodischi: devono essere tutti della stessa dimensione, inoltre estendere il plex aggiungendo sottodischi - è così complicato che attualmente Vinum non lo + è così complicato che attualmente Vinum non lo implementa. Vinum aggiunge anche un'ulteriore restrizione elementare: un plex in striping deve contenere almeno due sottodischi, dato che sarebbe altrimenti indistinguibile da un plex @@ -449,12 +449,12 @@ <entry>1</entry> - <entry>sì</entry> + <entry>sì</entry> <entry>no</entry> <entry>Immagazzinamento di grandi moli di dati con la massima - flessibilità e prestazioni moderate</entry> + flessibilità e prestazioni moderate</entry> </row> <row> @@ -464,7 +464,7 @@ <entry>no</entry> - <entry>sì</entry> + <entry>sì</entry> <entry>Alte prestazioni in casi di accessi altamente concorrenti</entry> @@ -480,12 +480,12 @@ <para>Vinum mantiene un <emphasis>database della configurazione</emphasis> che descrive gli oggetti del sistema conosciuti. Inizialmente l'utente - crea il database della configurazione da uno o più file di + crea il database della configurazione da uno o più file di configurazione, con l'aiuto del programma &man.vinum.8;. Vinum immagazzina una copia del database di configurazione in ogni slice del disco (che Vinum chiama <emphasis>device</emphasis>, ovvero <quote>dispositivo</quote>) sotto il suo controllo. - Questo database è aggiornato a ogni cambio + Questo database è aggiornato a ogni cambio di stato in modo che un riavvio possa recuperare accuratamente lo stato di ogni oggetto Vinum.</para> @@ -514,31 +514,31 @@ <listitem> <para>La linea <emphasis>volume</emphasis> descrive un volume. - L'unico attributo richiesto è il nome, in questo caso + L'unico attributo richiesto è il nome, in questo caso <emphasis>myvol</emphasis>.</para> </listitem> <listitem> <para>La linea <emphasis>plex</emphasis> definisce un plex. - L'unico parametro richiesto è il tipo di organizzazione, in - questo caso <emphasis>concat</emphasis>. Non è necessario + L'unico parametro richiesto è il tipo di organizzazione, in + questo caso <emphasis>concat</emphasis>. Non è necessario un nome: il sistema genera un nome automaticamente a partire dal nome del volume, aggiungendo un suffisso <emphasis>.p</emphasis><emphasis>x</emphasis>, dove <emphasis>x</emphasis> indica il numero del plex nel volume. Il - plex verrà quindi chiamato + plex verrà quindi chiamato <emphasis>myvol.p0</emphasis>.</para> </listitem> <listitem> <para>La linea <emphasis>sd</emphasis> descrive un sottodisco. Le specifiche minime sono il nome del drive su cui immagazzinarlo e - la lunghezza del sottodisco. Come per i plex non è + la lunghezza del sottodisco. Come per i plex non è necessario un nome: il sistema assegna automaticamente nomi derivati dal nome del plex, aggiungendo il suffisso <emphasis>.s</emphasis><emphasis>x</emphasis>, dove <emphasis>x</emphasis> indica il numero del sottodisco nel plex, - quindi Vinum darà a questo sottodisco il nome di + quindi Vinum darà a questo sottodisco il nome di <emphasis>myvol.p0.s0</emphasis>.</para> </listitem> </itemizedlist> @@ -562,7 +562,7 @@ S myvol.p0.s0 State: up PO: 0 B Size: 512 MB</programlisting> <para>Questo output mostra il formato di elenco breve di &man.vinum.8;, - che è rappresentato graficamente nella + che è rappresentato graficamente nella <xref linkend="vinum-simple-vol"/>.</para> <para> @@ -580,17 +580,17 @@ <para>Questo particolare volume non ha specifici vantaggi su una convenzionale partizione di disco. Contiene un singolo plex, quindi non - è ridondante. Il plex contiene un solo sottodisco, quindi non - c'è differenza nell'immagazzinamento dei dati. Le sezioni - seguenti mostrano vari metodi di configurazione più + è ridondante. Il plex contiene un solo sottodisco, quindi non + c'è differenza nell'immagazzinamento dei dati. Le sezioni + seguenti mostrano vari metodi di configurazione più interessanti.</para> </sect2> <sect2> <title>Aumentare la Resistenza alle Rotture: il Mirroring</title> - <para>Il mirroring può aumentare, in un volume, la resistenza alle - rotture. Quando si definisce un volume in mirroring è importante + <para>Il mirroring può aumentare, in un volume, la resistenza alle + rotture. Quando si definisce un volume in mirroring è importante assicurarsi che i sottodischi di ogni plex siano su dischi differenti, in modo che la rottura di un drive non blocchi entrambi i plex. La seguente configurazione mostra un volume in mirroring:</para> @@ -602,11 +602,11 @@ plex org concat sd length 512m drive b</programlisting> - <para>In questo esempio non è necessario specificare nuovamente la + <para>In questo esempio non è necessario specificare nuovamente la definizione del drive <emphasis>a</emphasis>, dato che Vinum mantiene traccia di tutti gli oggetti nel suo database di configurazione. Dopo aver elaborato questa definizione, la configurazione appare - così:</para> + così:</para> <programlisting width="97"> Drives: 2 (4 configured) @@ -647,7 +647,7 @@ <sect2> <title>Ottimizzazione delle Prestazioni</title> - <para>Il volume in mirroring dell'esempio precedente è più + <para>Il volume in mirroring dell'esempio precedente è più resistente alle rotture di un volume non in mirroring, ma le sue prestazioni sono inferiori: ogni scrittura sul volume richiede una scrittura su ognuno dei drive, utilizzando quindi una maggior frazione @@ -666,9 +666,9 @@ sd length 128m drive c sd length 128m drive d</programlisting> - <para>Come prima non è necessario definire i drive che Vinum - già conosce. Dopo aver elaborato queste definizioni la - configurazione appare così:</para> + <para>Come prima non è necessario definire i drive che Vinum + già conosce. Dopo aver elaborato queste definizioni la + configurazione appare così:</para> <programlisting width="92"> Drives: 4 (4 configured) Volumes: 3 (4 configured) @@ -705,17 +705,17 @@ </figure> </para> - <para>Questo volume è rappresentato nella - <xref linkend="vinum-striped-vol"/>. L'intensità del colore delle strisce + <para>Questo volume è rappresentato nella + <xref linkend="vinum-striped-vol"/>. L'intensità del colore delle strisce indica la posizione all'interno dello spazio di indirizzamento del - plex: le più chiare all'inizio, le più scure alla + plex: le più chiare all'inizio, le più scure alla fine.</para> </sect2> <sect2> <title>Resistenza alle Rotture e Prestazioni</title> - <para><anchor id="vinum-resilience"/>Con hardware a sufficenza è + <para><anchor id="vinum-resilience"/>Con hardware a sufficenza è possibile creare volumi con miglioramenti sia nella resistenza alle rotture che nelle prestazioni, comparati alle normali partizioni &unix;. Una tipica configurazione potrebbe essere:</para> @@ -735,7 +735,7 @@ sd length 102480k drive b</programlisting> <para>I sottodischi del secondo plex sono spostati di due posti rispetto a - quelli del primo plex: questo aumenta le probabilità che le + quelli del primo plex: questo aumenta le probabilità che le scritture non utilizzino lo stesso sottodisco anche nel caso in cui un trasferimento utilizzi entrambi i drive.</para> @@ -756,14 +756,14 @@ <title>Nomenclatura degli Oggetti</title> <para>Come descritto sopra, Vinum assegna nomi di default a plex e - sottodischi, benché questi possano essere cambiati. Cambiare il - nome di default non è raccomandato: l'esperienza con il VERITAS + sottodischi, benché questi possano essere cambiati. Cambiare il + nome di default non è raccomandato: l'esperienza con il VERITAS volume manager, che permette la nomenclatura arbitraria degli oggetti, ha - mostrato che questa flessibilità non porta vantaggi significativi e - può causare confusione.</para> + mostrato che questa flessibilità non porta vantaggi significativi e + può causare confusione.</para> <para>I nomi possono contenere ogni carattere non blank (i caratteri di - spazio, tabulazione, cambio riga) ma è consigliato limitarsi a + spazio, tabulazione, cambio riga) ma è consigliato limitarsi a lettere, cifre e il carattere di underscore. I nomi di volumi, plex e sottodischi possono essere lunghi fino a 64 caratteri, i nomi di drive invece hanno un massimo di 32 @@ -801,7 +801,7 @@ <filename>/dev/vinum/rstriped</filename>, <filename>/dev/vinum/rraid5</filename> e <filename>/dev/vinum/rraid10</filename>. - In questo c'è un ovvio problema: è possibile avere due + In questo c'è un ovvio problema: è possibile avere due volumi chiamati <emphasis>r</emphasis> e <emphasis>rr</emphasis> che avrebbero un conflitto nel creare il nodo <filename>/dev/vinum/rr</filename>: sarebbe il dispositivo a @@ -906,7 +906,7 @@ brwxr-xr-- 1 root wheel 25, 0x20200002 Apr 13 16:46 s64.p0.s2 brwxr-xr-- 1 root wheel 25, 0x20300002 Apr 13 16:46 s64.p0.s3</programlisting> - <para>Benché sia raccomandato non allocare nomi specifici a plex e + <para>Benché sia raccomandato non allocare nomi specifici a plex e sottodischi, i drive di Vinum devono avere un nome. Questo permette di spostare un disco in una differente locazione e continuare a riconoscerlo automaticamente. I nomi di drive possono essere lunghi fino a 32 @@ -918,7 +918,7 @@ <para>I volumi appaiono al sistema identici ai dischi, con un'eccezione. Differentemente dai dischi &unix;, Vinum non partiziona i volumi, che quindi non contengono una tabella delle partizioni. Questo ha reso - necessario modificare alcuni programmi di utilità del disco, tra + necessario modificare alcuni programmi di utilità del disco, tra cui &man.newfs.8;, che precedentemente cercava di interpretare l'ultima lettera di un volume Vinum come un identificatore di partizione. Ad esempio un disco potrebbe avere un nome come @@ -952,11 +952,11 @@ newfs: /dev/vinum/concat: can't figure out file system partition</screen> <title>Configurare Vinum</title> <para>Il kernel <filename>GENERIC</filename> non contiene Vinum. - È possibile creare un kernel speciale che lo contenga, ma questo - non è raccomandato: il metodo standard per lanciare Vinum è - come modulo del kernel (<acronym>kld</acronym>). Non è neanche + È possibile creare un kernel speciale che lo contenga, ma questo + non è raccomandato: il metodo standard per lanciare Vinum è + come modulo del kernel (<acronym>kld</acronym>). Non è neanche necessario usare &man.kldload.8; per Vinum: quando lanci &man.vinum.8; il - programma controlla se il modulo è stato caricato e, in caso non + programma controlla se il modulo è stato caricato e, in caso non sia caricato, lo carica automaticamente.</para> <sect2> @@ -996,7 +996,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr informazioni della configurazione: trova i drive scandendo le partizioni dei dischi configurati alla ricerca di un'etichetta Vinum. Questo permette a Vinum di identificare i drive correttamente anche se gli - è stato assegnato un differente codice identificativo di drive + è stato assegnato un differente codice identificativo di drive &unix;.</para> <sect3 id="vinum-rc-startup"> @@ -1009,10 +1009,10 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <programlisting>start_vinum="YES" # set to YES to start vinum</programlisting> <para>Se non hai un file <filename>/etc/rc.conf</filename>, creane uno - con questo contenuto. Questo ordinerà al sistema di caricare + con questo contenuto. Questo ordinerà al sistema di caricare il Vinum <acronym>kld</acronym> all'avvio, inizializzando ogni oggetto menzionato nella configurazione. Questo viene fatto prima del mount - dei file system quindi è possibile fare automaticamente + dei file system quindi è possibile fare automaticamente &man.fsck.8; e mount dei file system su volumi Vinum.</para> <para>Quando esegui Vinum con il comando <command>vinum start</command> @@ -1020,9 +1020,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr circostanze normali ogni drive contiene una copia identica del database di configurazione quindi non conta da quale disco viene letto. Dopo un crash, tuttavia, Vinum deve determinare quale drive - è stato aggiornato più recentemente e leggere la + è stato aggiornato più recentemente e leggere la configurazione da questo drive. Quindi aggiorna la configurazione, se - necessario, sui drive progressivamente più vecchi.</para> + necessario, sui drive progressivamente più vecchi.</para> </sect3> </sect2> </sect1> @@ -1031,15 +1031,15 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <title>Usare Vinum nel Filesystem Root</title> <para>Per una macchina con filesystem completamente in mirroring con Vinum - è desiderabile mettere in mirroring anche il filesystem di root; - fare questo è meno semplice che non per un filesystem arbitrario, + è desiderabile mettere in mirroring anche il filesystem di root; + fare questo è meno semplice che non per un filesystem arbitrario, dato che:</para> <itemizedlist> <listitem> <para>Il filesystem root deve essere disponibile nella parte iniziale del processo di boot, quindi l'infrastruttura di Vinum deve essere - già disponibile in quel momento.</para> + già disponibile in quel momento.</para> </listitem> <listitem> @@ -1051,9 +1051,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr </itemizedlist> <para>Nelle sezioni seguenti, il termine <quote>volume root</quote> - è usato generalmente per descrivere il volume Vinum che contiene il - filesystem root. È probabilmente una buona idea usare il nome - <literal>"root"</literal> per questo volume, ma non è necessario. + è usato generalmente per descrivere il volume Vinum che contiene il + filesystem root. È probabilmente una buona idea usare il nome + <literal>"root"</literal> per questo volume, ma non è necessario. Tutti gli esempi nelle prossime sezioni usano questo nome.</para> <sect2> @@ -1064,18 +1064,18 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <itemizedlist> <listitem> - <para>Vinum deve essere disponibile nel kernel già all'avvio, + <para>Vinum deve essere disponibile nel kernel già all'avvio, quindi il metodo per lanciare Vinum automaticamente descritto - in <xref linkend="vinum-rc-startup"/> non può essere + in <xref linkend="vinum-rc-startup"/> non può essere utilizzato e il parametro <literal>start_vinum</literal> in - realtà <emphasis>non</emphasis> va impostato in questo tipo - di configurazione. La prima possibilità è di + realtà <emphasis>non</emphasis> va impostato in questo tipo + di configurazione. La prima possibilità è di compilare Vinum staticamente dentro al kernel, in modo che sia - sempre disponibile, ma questo non è normalmente desiderabile. - Un'altra opportunità à di fare in modo che + sempre disponibile, ma questo non è normalmente desiderabile. + Un'altra opportunità à di fare in modo che <filename>/boot/loader</filename> (<xref linkend="boot-loader"/>) carichi il modulo kernel di Vinum prima di - lanciare il kernel. Questo può essere fatto utilizzando la + lanciare il kernel. Questo può essere fatto utilizzando la riga:</para> <programlisting>vinum_load="YES"</programlisting> @@ -1093,7 +1093,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <note> <para>I seguenti paragrafi spiegano i passi necessari per &os; 5.X e superiori. L'impostazione richiesta da - &os; 4.X è diversa ed è descritta dopo, in + &os; 4.X è diversa ed è descritta dopo, in <xref linkend="vinum-root-4x"/>.</para> </note> @@ -1105,11 +1105,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr istruito, alla partenza del kernel, di controllare automaticamente tutti i dischi alla ricerca di informazioni sui volumi Vinum.</para> - <para>Da notare il fatto che non è necessario istruire il + <para>Da notare il fatto che non è necessario istruire il kernel sulla locazione del filesystem root. <filename>/boot/loader</filename> cerca il nome del device di root in <filename>/etc/fstab</filename> e passa l'informazione al kernel. - Quando è necessario montare il filesystem root, il kernel, + Quando è necessario montare il filesystem root, il kernel, tramite il nome di device fornitogli, capisce a quale driver deve chiedere la conversione di tale nome in ID interno di device (numero maggiore/minore).</para> @@ -1121,9 +1121,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <title>Rendere un volume di root basato su Vinum accessibile dall'avvio</title> - <para>Dato che il codice di avvio di FreeBSD è attualmente di soli - 7.5 KB ed è già appesantito dalla lettura di file (come - <filename>/boot/loader</filename>) da un filesystem UFS, è + <para>Dato che il codice di avvio di FreeBSD è attualmente di soli + 7.5 KB ed è già appesantito dalla lettura di file (come + <filename>/boot/loader</filename>) da un filesystem UFS, è semplicemente impossibile insegnargli anche a leggere le strutture interne di Vinum in modo da fargli leggere i dati della configurazione di Vinum per ricavarne gli elementi del volume di boot stesso. @@ -1131,7 +1131,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr l'illusione di una partizione <literal>"a"</literal> standard contenente il filesystem di root.</para> - <para>Perché questo sia anche solo possibile, il volume di root + <para>Perché questo sia anche solo possibile, il volume di root deve rispondere ai seguenti requisiti:</para> <itemizedlist> @@ -1140,22 +1140,22 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr </listitem> <listitem> - <para>Il volume di root non deve contenere la concatenazione di più di + <para>Il volume di root non deve contenere la concatenazione di più di un sottodisco per ogni plex.</para> </listitem> </itemizedlist> - <para>Da notare che è desiderabile e possibile avere plex multipli, + <para>Da notare che è desiderabile e possibile avere plex multipli, contenente ognuno una replica del filesystem root. Il processo di - avvio, però, usa solo una di queste repliche per trovare i file + avvio, però, usa solo una di queste repliche per trovare i file necessario all'avvio, fino a quando il kernel monta il filesystem di - root stesso. Ogni singolo sottodisco in questi plex avrà quindi + root stesso. Ogni singolo sottodisco in questi plex avrà quindi bisogno di una propria partizione <literal>"a"</literal> illusoria, - affinché la periferica relativa possa essere avviabile. Non - è strettamente necessario che ognuna di queste finte partizioni + affinché la periferica relativa possa essere avviabile. Non + è strettamente necessario che ognuna di queste finte partizioni <literal>"a"</literal> sia locato con lo stesso spiazzamento all'interno della propria periferica, rispetto alle periferiche contenenti gli altri - plex del volume. È comunque probabilmente una buona idea creare + plex del volume. È comunque probabilmente una buona idea creare i volumi Vinum in modo che le periferiche in mirror siano simmetriche, per evitare confusione.</para> @@ -1166,7 +1166,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <procedure> <step> <para>La locazione (spiazzamento dall'inizio della periferica) e la - dimensione del sottodisco che è parte del volume di root deve + dimensione del sottodisco che è parte del volume di root deve essere esaminato, usando il comando:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>vinum l -rv root</userinput></screen> @@ -1187,11 +1187,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr esempio <devicename>da0</devicename>) per dischi senza tabella delle slice (ovvero i nomi che si usano anche con fdisk).</para> - <para>Se c'è già una partizione <literal>"a"</literal> + <para>Se c'è già una partizione <literal>"a"</literal> sulla periferica (presumibilmente contenente un filesystem root precedente all'uso di Vinum), dovrebbe essere rinominata in altro modo, in modo da restare accessibile (non si sa mai), ma non essere - usata più per default per avviare il sistema. Da notare che + usata più per default per avviare il sistema. Da notare che le partizioni attive (ad esempio un filesystem root attualmente montato) non possono essere rinominati, quindi questo deve essere eseguito o avviando da un disco <quote>Fixit</quote> o (in caso di @@ -1200,11 +1200,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr <para>Infine, lo spiazzamento della partizione Vinum sulla periferica va aggiunto allo spiazzamento del rispettivo sottodisco di root - rispetto alla periferica stessa. Il risultato sarà il valore + rispetto alla periferica stessa. Il risultato sarà il valore di <literal>"offset"</literal> (spiazzamento) per la nuova partizione <literal>"a"</literal>. Il valore <literal>"size"</literal> (dimensione) per questa partizione - può essere copiato pari pari dal calcolo fatto sopra. + può essere copiato pari pari dal calcolo fatto sopra. Il valore <literal>"fstype"</literal> deve essere <literal>4.2BSD</literal>. I valori <literal>"fsize"</literal>, <literal>"bsize"</literal> e <literal>"cpg"</literal> devono @@ -1213,17 +1213,17 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr importanti.</para> <para>In questo modo una nuova partizione <literal>"a"</literal> - sarà creata ricoprendo le partizioni Vinum su questa + sarà creata ricoprendo le partizioni Vinum su questa periferica. Da notare che <command>disklabel</command> - permetterà questa ricopertura solo se la partizione Vinum - è stata appropriatamente marcata usando un + permetterà questa ricopertura solo se la partizione Vinum + è stata appropriatamente marcata usando un <literal>"fstype"</literal> pari a <literal>"vinum"</literal> fstype.</para> </step> <step> - <para>È tutto! Ora una falsa partizione <literal>"a"</literal> + <para>È tutto! Ora una falsa partizione <literal>"a"</literal> esiste su ogni periferica che abbia una replica del volume di root. - È altamente raccomandabile verificare nuovamente i risultati, + È altamente raccomandabile verificare nuovamente i risultati, usando un comando come:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>fsck -n /dev/<replaceable>devname</replaceable>a</userinput></screen> @@ -1242,7 +1242,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr controllo appropriate dal filesystem di root Vinum e agire di consequenza. Alla fine del processo di inizializzazione del kernel, dopo che tutte le periferiche sono state annunciate, l'avvertimento - principale che conferma il successo dell'avvio è un messaggio + principale che conferma il successo dell'avvio è un messaggio simile a questo:</para> <screen>Mounting root from ufs:/dev/vinum/root</screen> @@ -1289,21 +1289,21 @@ Subdisk root.p1.s0: h: 71771672 16 vinum # (Cyl. 0*- 4467*) </screen> - <para>Si può notare che il parametro <literal>"size"</literal> per + <para>Si può notare che il parametro <literal>"size"</literal> per la finta partizione <literal>"a"</literal> corrisponde al valore di cui abbiamo parlato prima, mentre il parametro <literal>"offset"</literal> - è la somma dello spiazzamento all'interno della partizione Vinum + è la somma dello spiazzamento all'interno della partizione Vinum <literal>"h"</literal> e lo spiazzamento all'interno della periferica (o - slice). Questa è una tipica configurazione necessaria per + slice). Questa è una tipica configurazione necessaria per evitare il problema descritto in <xref linkend="vinum-root-panic"/>. - Si può anche notare che l'intera partizione - <literal>"a"</literal> è completamente contenuta dalla partizione + Si può anche notare che l'intera partizione + <literal>"a"</literal> è completamente contenuta dalla partizione <literal>"h"</literal>, che contiene tutti i dati Vinum per questa periferica.</para> - <para>Notate che in questo esempio l'intera periferica è dedicata a - Vinum e non c'è spazio per partizioni pre-Vinum, dato che questo - disco è stato configurato da nuovo per il solo scopo di far parte + <para>Notate che in questo esempio l'intera periferica è dedicata a + Vinum e non c'è spazio per partizioni pre-Vinum, dato che questo + disco è stato configurato da nuovo per il solo scopo di far parte di una configurazione Vinum.</para> </sect2> @@ -1311,46 +1311,46 @@ Subdisk root.p1.s0: <title>Risoluzione Problemi</title> <para>Se qualcosa va storto, serve un modo per tornare in una situazione - di normalità. Segue una lista di alcuni tipici problemi, + di normalità. Segue una lista di alcuni tipici problemi, completi di soluzione.</para> <sect3> <title>Il Codice di Avvio si Carica, ma il Sistema non si Avvia</title> <para>Se per qualsiasi ragione in sistema non prosegue nell'avvio, si - può interrompere il processo di avvio premendo il tasto + può interrompere il processo di avvio premendo il tasto <keycap>spazio</keycap> all'avviso dei 10 secondi. Le variabili di avvio potranno quindi essere esaminate usando il comando <command>show</command> e manipolate con <command>set</command> e <command>unset</command>.</para> - <para>Se l'unico problema è che il modulo kernel di Vinum non - è ancora presente nella lista dei moduli da caricare + <para>Se l'unico problema è che il modulo kernel di Vinum non + è ancora presente nella lista dei moduli da caricare automaticamente, un semplice <command>load vinum</command> - aiuterà.</para> + aiuterà.</para> - <para>Quando pronti, il processo di avvio può continuare con un + <para>Quando pronti, il processo di avvio può continuare con un <command>boot -as</command>. Le opzioni <option>-as</option> comunicano al kernel di montare il filesystem di root (<option>-a</option>) e di interrompere il processo di avvio in - modalità singolo utente (<option>-s</option>), - quando il filesystem di root è montato a sola lettura. In - questo modo benché uno solo dei plex do un volume multi-plex + modalità singolo utente (<option>-s</option>), + quando il filesystem di root è montato a sola lettura. In + questo modo benché uno solo dei plex do un volume multi-plex sia stato montato, non si rischia inconsistenza dei dati tra i vari plex.</para> <para>Alla richiesta di un filesystem di root da montare, ogni - periferica che contenga un filesystem di root valido può essere - usata. Se <filename>/etc/fstab</filename> è stato impostato + periferica che contenga un filesystem di root valido può essere + usata. Se <filename>/etc/fstab</filename> è stato impostato correttamente, il default dovrebbe essere <literal>ufs:/dev/vinum/root</literal> o simile. Una tipica alternativa potrebbe essere <literal>ufs:da0d</literal>, una ipotetica partizione contenente un filesystem root pre-Vinum. Bisogna fare attenzione quando si sceglie una delle partizioni <literal>"a"</literal> alias di un sottodisco della periferica root di - Vinum, perché in una configurazione in mirror questo monterebbe + Vinum, perché in una configurazione in mirror questo monterebbe solo un pezzo della root in mirror. Se questo filesystem deve poi - essere montato in lettura/scrittura è necessario rimuovere gli + essere montato in lettura/scrittura è necessario rimuovere gli altri plex del volume root di Vinum dato che conterrebbero comunque dati non consistenti.</para> </sect3> @@ -1361,10 +1361,10 @@ Subdisk root.p1.s0: <para>Se <filename>/boot/loader</filename> non si carica, ma l'avvio primario si carica comunque (si capisce dal singolo trattino nella colonna di sinistra dello schermo subito dopo l'inizio dell'avvio), si - può tentare di fermare l'avvio primario in questo punto, - premendo il tasto <keycap>spazio</keycap>. Questo fermerà + può tentare di fermare l'avvio primario in questo punto, + premendo il tasto <keycap>spazio</keycap>. Questo fermerà l'avvio nella seconda fase, vedi <xref linkend="boot-boot1"/>. Qua si - può fare un tentativo di caricare una differente partizione, ad + può fare un tentativo di caricare una differente partizione, ad esempio la partizione contenente il precedente filesystem di root <literal>"a"</literal>, prima di sostituirlo come sopra indicato.</para> @@ -1377,20 +1377,20 @@ Subdisk root.p1.s0: distrutto il codice di avvio. Sfortunatamente Vinum lascia solo 4 KB liberi all'inizio della sua partizione prima di scrivere il proprio header. Purtroppo le due fasi dell'avvio e la disklabel compresa tra - le due attualmente occupa 8 KB, quindi se la partizione Vinum è + le due attualmente occupa 8 KB, quindi se la partizione Vinum è creata con spiazzamento 0 in una slice o disco che dovrebbe essere - avviabile, la configurazione di Vinum distruggerà il codice di + avviabile, la configurazione di Vinum distruggerà il codice di avvio.</para> - <para>Similmente, se la situazione sopra descritta è stata + <para>Similmente, se la situazione sopra descritta è stata risolta avviando da un disco di <quote>Fixit</quote>, e il codice di avvio re-installato usando <command>disklabel -B</command> come descritto in <xref linkend="boot-boot1"/>, il codice di avvio - distruggerà l'header di Vinum, che non saprà più - trovare i propri dischi. Benché nessun dato, di configurazione + distruggerà l'header di Vinum, che non saprà più + trovare i propri dischi. Benché nessun dato, di configurazione o contenuto, sia distrutto da questo processo, che risulta quindi recuperabile reinserendo la stessa configurazione di Vinum, la - situazione è in realtà di difficile risoluzione: sarebbe + situazione è in realtà di difficile risoluzione: sarebbe necessario spostare l'intera partizione Vinum di almeno 4 KB, in modo da lasciare abbastanza spazio sia per il codice di avvio che per l'header Vinum.</para> @@ -1402,7 +1402,7 @@ Subdisk root.p1.s0: <para>In FreeBSD 4.X alcune funzioni interne necessarie a Vinum per poter trovare automaticamente tutti i dischi non sono presenti e il codice che - ricava l'ID interno della periferica di root non è abbastanza + ricava l'ID interno della periferica di root non è abbastanza intelligente da gestire automaticamente nomi come <filename>/dev/vinum/root</filename>, quindi le cose vengono fatte in modo un po' diverso.</para> @@ -1413,11 +1413,11 @@ Subdisk root.p1.s0: <programlisting>vinum.drives="/dev/<replaceable>da0</replaceable> /dev/<replaceable>da1</replaceable>"</programlisting> - <para>È importante indicare tutti i drive che possono contenere - dati Vinum. Non è un problema indicare drive <emphasis>di - troppo</emphasis>, non è neanche necessario aggiungere + <para>È importante indicare tutti i drive che possono contenere + dati Vinum. Non è un problema indicare drive <emphasis>di + troppo</emphasis>, non è neanche necessario aggiungere esplicitamente ogni slice e/o partizione, dato che Vinum - cercherà header Vinum in tutte le slice e partizioni dei drive + cercherà header Vinum in tutte le slice e partizioni dei drive nominati.</para> <para>Dato che le procedure utilizzate per interpretare il nome del @@ -1431,35 +1431,35 @@ Subdisk root.p1.s0: periferica di root. Questo viene fatto indicando il nome del volume di root nella variabile di avvio <literal>vinum.root</literal>. La riga di <filename>/boot/loader.conf</filename> adatta per fare questo - è simile alla seguente:</para> + è simile alla seguente:</para> <programlisting>vinum.root="root"</programlisting> <para>Quando l'inizializzazione del kernel cerca di trovare la periferica - root da montare controlla se qualche modulo del kernel ha già - pre-inizializzato il parametro kernel apposito; se questo è il + root da montare controlla se qualche modulo del kernel ha già + pre-inizializzato il parametro kernel apposito; se questo è il caso <emphasis>e</emphasis> la periferica che dice di essere la periferica di root ha il numero maggiore e minore corrispondenti al driver come trovato dal nome della periferica di root passata (ovvero - <literal>"vinum"</literal>, nel nostro caso), userà l'ID di - periferica pre-allocato, anziché cercar di trovarne uno da solo. - In tal modo durante l'usuale avvio automatico può continuare a + <literal>"vinum"</literal>, nel nostro caso), userà l'ID di + periferica pre-allocato, anziché cercar di trovarne uno da solo. + In tal modo durante l'usuale avvio automatico può continuare a montare il volume di root Vinum per il filesystem di root.</para> <para>Bisogna comunque notare che anche quando <command>boot -a</command> richiede di inserire manualmente il nome della periferica di root tale - nome non può essere intepretato nel caso sia un nome riferito a - un volume Vinum. Se è inserito un nome di periferica non + nome non può essere intepretato nel caso sia un nome riferito a + un volume Vinum. Se è inserito un nome di periferica non riferito a una periferica Vinum, la non corrispondenza col numero maggiore pre-allocato del parametro di root e del driver ricavato dal - nome farà sì che la procedura utilizzi il normale + nome farà sì che la procedura utilizzi il normale interprete, quindi una stringa come <literal>ufs:da0d</literal> - funzionerà come previsto. Da notare che se questo fallisce non - si può più provare una stringa come + funzionerà come previsto. Da notare che se questo fallisce non + si può più provare una stringa come <literal>ufs:vinum/root</literal>, dato che non verrebbe - interpretata; l'unica via di uscita è riavviare e ripartire da + interpretata; l'unica via di uscita è riavviare e ripartire da zero. (Alla richiesta di <quote>askroot</quote>, la parte iniziale - <filename>/dev/</filename> può sempre essere omessa.)</para> + <filename>/dev/</filename> può sempre essere omessa.)</para> </sect2> </sect1> </chapter> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml index 6eb97f9f39..c4271cce21 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml @@ -31,14 +31,14 @@ <title>Sinossi</title> <para>FreeBSD usa X11 per fornire agli utenti una potente - interfaccia grafica. X11 è una implementazione gratuita dell'X - Window System che è stata implementata sia in <application> + interfaccia grafica. X11 è una implementazione gratuita dell'X + Window System che è stata implementata sia in <application> &xorg;</application> che in <application>&xfree86;</application> (ed altri pacchetti di software che qui non menzioneremo). Le versioni di &os; fino alla &os; 5.2.1-RELEASE inclusa troveranno come installazione di default <application>&xfree86;</application>, il server X11 rilasciato dal Progetto &xfree86;. A partire da &os; 5.3-RELEASE, - la versione di default ed ufficiale è stata cambiata + la versione di default ed ufficiale è stata cambiata in <application>&xorg;</application>, il server X11 sviluppato dalla Fondazione X.Org sotto una licenza molto simile a quella usata da &os;. Sono disponibili per &os; @@ -51,7 +51,7 @@ (ad esempio su vecchie release di &os; dove <application>&xfree86;</application> era la distribuzione di default di X11) o release precedenti di - <application>&xorg;</application> è sempre possibile riferirsi alla + <application>&xorg;</application> è sempre possibile riferirsi alla versione archiviata del Manuale di &os; consultabile a questo indirizzo <ulink url="http://docs.FreeBSD.org/doc/"></ulink>.</para> @@ -96,25 +96,25 @@ <sect1 id="x-understanding"> <title>Capire X</title> - <para>Usare X per la prima volta può essere talvolta scioccante per - quelli che hanno familiarità con altri ambienti grafici, come + <para>Usare X per la prima volta può essere talvolta scioccante per + quelli che hanno familiarità con altri ambienti grafici, come µsoft.windows; e &macos;.</para> <para>Seppure non sia necessario capire tutti i dettagli dei diversi componenti di X e come interagiscono, tuttavia una qualche conoscenza di - base rende possibile avvantaggiarsi delle funzionalità di X.</para> + base rende possibile avvantaggiarsi delle funzionalità di X.</para> <sect2> - <title>Perchè X?</title> + <title>Perchè X?</title> - <para>X non è il primo window manager scritto per &unix;, ma - è il più popolare. - Il gruppo di sviluppo originale di X aveva già lavorato ad un + <para>X non è il primo window manager scritto per &unix;, ma + è il più popolare. + Il gruppo di sviluppo originale di X aveva già lavorato ad un altro sistema grafico prima di scrivere X. Il nome di quel sistema era <quote>W</quote> (per <quote>Window</quote>). X era semplicemente la lettera seguente nell'alfabeto Romano.</para> - <para>X può essere chiamato <quote>X</quote>, <quote>X Window + <para>X può essere chiamato <quote>X</quote>, <quote>X Window System</quote>, <quote>X11</quote>, e in altri modi. Chiamare X11 <quote>X Windows</quote> potrebbe dare fastidio a della gente; per ulteriori dettagli su questo, consulta &man.X.7;.</para> @@ -123,46 +123,46 @@ <sect2> <title>Il modello client/server di X</title> - <para>X è stato progettato fin dall'inizio per essere incentrato + <para>X è stato progettato fin dall'inizio per essere incentrato sulla rete ed adotta un modello <quote>client-server</quote>.</para> <para>Nel modello di X, il <quote>server X</quote> funziona sul computer - che ha tastiera, monitor e mouse attaccati. Il server è + che ha tastiera, monitor e mouse attaccati. Il server è responsabile di operazioni come il controllo del display, la gestione dell'input dalla tastiera e dal mouse, e di altri dispositivi - di input o di output (es. una <quote>tavoletta</quote> può essere - usata come dispositivo di input, e un proiettore video può + di input o di output (es. una <quote>tavoletta</quote> può essere + usata come dispositivo di input, e un proiettore video può essere un dispositivo di output alternativo). Ogni applicazione X (come <application>XTerm</application>, o <application>&netscape;</application>) - è un <quote>client</quote>. Un client spedisce messaggi al + è un <quote>client</quote>. Un client spedisce messaggi al server come <quote>Per favore disegna una finestra a queste coordinate</quote>, e il server risponde con messaggi quali <quote>L'utente ha appena premuto il bottone OK</quote>.</para> <para>In una casa o in un piccolo ufficio, il server X e i client X di solito funzioneranno sullo stesso computer. - Ad ogni modo, è perfettamente possibile far funzionare + Ad ogni modo, è perfettamente possibile far funzionare il server X su un desktop meno potente, e far funzionare le applicazioni X (i client) su di una potente e costosa macchina che serve l'ufficio. In questo scenario le comunicazioni tra il client X e il server hanno luogo attraverso la rete.</para> - <para>Questo confonde certa gente, perchè la terminologia di X - è proprio l'opposto di quello che ci si possa aspettare di + <para>Questo confonde certa gente, perchè la terminologia di X + è proprio l'opposto di quello che ci si possa aspettare di solito. Normalmente ci si aspetta che il <quote>server X</quote> sia la grossa e potente macchina in fondo alla sala, e il <quote>client X</quote> sia la macchina sulla propria scrivania.</para> - <para>È importante ricordare che il server X è + <para>È importante ricordare che il server X è la macchina con il monitor e la tastiera, e i client X sono i programmi che mostrano le finestre.</para> - <para>Non c'è nulla nel protocollo che obbliga la macchina client e + <para>Non c'è nulla nel protocollo che obbliga la macchina client e quella server ad utilizzare lo stesso sistema operativo, oppure a - funzionare sullo stesso tipo di computer. È certamente possibile + funzionare sullo stesso tipo di computer. È certamente possibile far funzionare un server X su µsoft.windows; o &macos; di Apple, e ci sono diverse applicazioni free o commerciali che fanno esattamente questo.</para> @@ -171,25 +171,25 @@ <sect2> <title>Il Window Manager</title> - <para>La filosofia di design di X è molto simile a quella di + <para>La filosofia di design di X è molto simile a quella di &unix; <quote>strumenti, non regole</quote>. Questo significa che X non prova a dire come una azione debba essere compiuta. Invece, vengono forniti - degli strumenti all'utente, ed è quindi responsabilità + degli strumenti all'utente, ed è quindi responsabilità dell'utente decidere come usare questi strumenti.</para> <para>Questa filosofia si estende al fatto che X non dice come le - finestre debbano comparire sullo schermo, né come queste debbano - essere spostate con il mouse, né quali tasti servano per muoversi + finestre debbano comparire sullo schermo, né come queste debbano + essere spostate con il mouse, né quali tasti servano per muoversi attraverso le finestre (ad esempio, <keycombo action="simul"> <keycap>Alt</keycap> <keycap>Tab</keycap> - </keycombo>, nel caso di µsoft.windows;), né che aspetto + </keycombo>, nel caso di µsoft.windows;), né che aspetto devono avere le barre sopra ogni finestra, se queste hanno o meno bottoni di - chiusura, e così via.</para> + chiusura, e così via.</para> - <para>Al contrario X delega questa responsabilità ad una + <para>Al contrario X delega questa responsabilità ad una applicazione chiamata <quote>Window Manager</quote>. Ci sono dozzine di window manager disponibili per X; <application>AfterStep</application>, @@ -203,7 +203,7 @@ combinazioni di tasti predefinite per gestire il desktop; altri hanno un pulsante <quote>Start</quote> o simile; altri possono avere dei <quote>temi</quote>, permettendo un cambio completo di aspetto e - funzionalità applicando un nuovo tema. Questi window manager, e + funzionalità applicando un nuovo tema. Questi window manager, e molti altri, sono disponibili nella categoria <filename>x11-wm</filename> dei Port.</para> @@ -223,36 +223,36 @@ <title>Regole di fuoco</title> <para>Un'altra caratteristica per la quale il window manager deve avere - responsabilità è la cosiddetta <quote>focus + responsabilità è la cosiddetta <quote>focus policy</quote>, o Regola di fuoco. Ogni sistema a finestre necessita di un modo per scegliere la finestra che deve essere attiva e che deve ricevere le comunicazioni da tastiera, e dovrebbe anche indicare in modo visibile - quale finestra è attiva in un determinato momento.</para> + quale finestra è attiva in un determinato momento.</para> - <para>Una Focus policy familiare è chiamata - <quote>click-to-focus</quote>. Questo è il modello + <para>Una Focus policy familiare è chiamata + <quote>click-to-focus</quote>. Questo è il modello utilizzato da µsoft.windows;, nel quale una finestra diventa attiva dopo aver ricevuto un click del mouse.</para> - <para>X non supporta alcuna focus policy particolare. È invece - il Window Manager che controlla quale finestra è attiva in + <para>X non supporta alcuna focus policy particolare. È invece + il Window Manager che controlla quale finestra è attiva in un determinato momento. Diversi Window manager supporteranno diversi metodi di focus. Tutti supportano il click-to-focus, e la maggioranza di questi ne supporta molti altri.</para> - <para>Le regole di fuoco più popolari sono:</para> + <para>Le regole di fuoco più popolari sono:</para> <variablelist> <varlistentry> <term>focus-follows-mouse (o fuoco-segue-mouse)</term> <listitem> - <para>La finestra su cui si trova il puntatore è quella + <para>La finestra su cui si trova il puntatore è quella che riceve il fuoco. Questa potrebbe non essere necessariamente la finestra che si trova davanti a tutte le altre. Il fuoco cambia se si punta un'altra - finestra, e non c'è bisogno di fare click con il + finestra, e non c'è bisogno di fare click con il mouse.</para> </listitem> </varlistentry> @@ -261,12 +261,12 @@ <term>sloppy-focus</term> <listitem> - <para>Questa policy è una piccola estensione della + <para>Questa policy è una piccola estensione della focus-follows-mouse. Con focus-follows-mouse, se il mouse viene mosso sulla finestra principale (o sullo sfondo), allora - nessuna finestra avrà il fuoco, e la pressione di un - tasto verrà semplicemente ignorata. Con sloppy-focus, il - fuoco è solamente cambiato quando il cursore entra in + nessuna finestra avrà il fuoco, e la pressione di un + tasto verrà semplicemente ignorata. Con sloppy-focus, il + fuoco è solamente cambiato quando il cursore entra in una nuova finestra, e non quando si esce dalla finestra corrente.</para> </listitem> @@ -276,7 +276,7 @@ <term>click-to-focus</term> <listitem> - <para>La finestra attiva è scelta dal click del mouse. La + <para>La finestra attiva è scelta dal click del mouse. La finestra potrebbe essere allora <quote>alzata</quote>, ed apparire davanti alle altre finestre. Tutte le pressioni dei tasti saranno da quel momento dirette a questa finestra, @@ -298,23 +298,23 @@ <para>L'approccio di X di fornire strumenti e non regole si estende anche ai widget visti sullo schermo in ogni applicazione.</para> - <para><quote>Widget</quote> è un termine usato per tutte quelle + <para><quote>Widget</quote> è un termine usato per tutte quelle parti nell'interfaccia utente che possono essere cliccate o manipolate in un certo modo; bottoni, checkboxes, radio buttons, icone, liste, e - così via. µsoft.windows; li chiama + così via. µsoft.windows; li chiama <quote>controlli</quote>.</para> <para>Sia µsoft.windows; che Apple &macos; hanno delle regole strette per i widget. Gli sviluppatori devono assicurarsi che tutte le loro applicazioni condividano lo stesso stile e lo stesso aspetto. - Con X, non si è sentito un particolare bisogno di + Con X, non si è sentito un particolare bisogno di obbligare ad avere un particolare stile grafico, o settare widgets a cui aderire.</para> <para>Come risultato, non aspettatevi che le applicazioni per X abbiano lo stesso stile e lo stesso aspetto. Ci sono alcuni widgets popolari e le loro variazioni, come l'originale Athena sviluppato dal - MIT, <application>&motif;</application> (dal quale è stato + MIT, <application>&motif;</application> (dal quale è stato modellato il widget presente su µsoft.windows;, tutti angoli a doppio livello e tre sfumature di grigio), <application>OpenLook</application>, ed @@ -324,7 +324,7 @@ sembianze moderne, probabilmente Qt, usato da <application>KDE</application>, o GTK+, usato da <application>GNOME</application>. Rispetto a questo, - c'è un accenno di convergenza nell'aspetto dei desktop UNIX, + c'è un accenno di convergenza nell'aspetto dei desktop UNIX, il che facilita le cose ai nuovi utenti.</para> </sect2> </sect1> @@ -332,14 +332,14 @@ <sect1 id="x-install"> <title>Installazione di X11</title> - <para><application>&xorg;</application> è l'implementazione di - default di X11 per &os;. <application>&xorg;</application> è + <para><application>&xorg;</application> è l'implementazione di + default di X11 per &os;. <application>&xorg;</application> è l'implementazione dell'X server dell'X Window System rilasciato dalla Fondazione X.Org. - <application>&xorg;</application> è basato sul codice di + <application>&xorg;</application> è basato sul codice di <application>&xfree86 4.4RC2</application> e X11R6.6. La versione di <application>&xorg;</application> disponibile al momento - nella Collezione dei Ports è &xorg.version;.</para> + nella Collezione dei Ports è &xorg.version;.</para> <para>Per compilare ed installare <application>&xorg;</application> dalla Collezione dei Ports digita:</para> @@ -352,12 +352,12 @@ accertati di avere almeno 4 GB di spazio libero disponibile.</para> </note> - <para>In alternativa, X11 può essere installato direttamente dai + <para>In alternativa, X11 può essere installato direttamente dai pacchetti. Per X11 sono disponibili anche pacchetti binari da usare con &man.pkg.add.1;. Quando si usa il download da remoto di &man.pkg.add.1;, il numero di - versione deve essere rimosso. &man.pkg.add.1; scaricherà + versione deve essere rimosso. &man.pkg.add.1; scaricherà automaticamente l'ultima versione dell'applicazione.</para> <para>Quindi per scaricare ed installare il pacchetto di @@ -371,7 +371,7 @@ pacchetti e port separati di X11.</para> </note> - <para>Il resto del capitolo spiegherà come configurare X11 e come + <para>Il resto del capitolo spiegherà come configurare X11 e come impostare un desktop enviroment produttivo</para> </sect1> @@ -396,7 +396,7 @@ <sect2> <title>Prima di Partire</title> - <para>Prima di configurare X11 è necessario avere le + <para>Prima di configurare X11 è necessario avere le seguenti informazioni sul sistema:</para> <itemizedlist> @@ -418,21 +418,21 @@ <para>Le specifiche del monitor sono usate da X11 per determinare la risoluzione ed il refresh rate ai quali girare. Queste specifiche - possono essere di solito ottenute dalla documentazione che è + possono essere di solito ottenute dalla documentazione che è arrivata con il monitor o dal sito web del produttore. - Ci sono i due intervalli di numeri di cui è necessario + Ci sono i due intervalli di numeri di cui è necessario conoscere il valore, l'horizontal scan rate ed il vertical scan rate.</para> <para>Il chipset della scheda video determina quale modulo driver X11 usa per parlare con l'hardware grafico. Con la maggior parte dei chipset, - questo può essere determinato automaticamente, ma è ancora + questo può essere determinato automaticamente, ma è ancora utile conoscerlo caso mai la ricerca automatica non funzioni correttamente.</para> <para>La memoria della scheda video determina la risoluzione e la - profondità dei colori ai quali il sistema può funzionare. - È importante conoscerlo cosicchè l'utente conosca i limiti + profondità dei colori ai quali il sistema può funzionare. + È importante conoscerlo cosicchè l'utente conosca i limiti del sistema.</para> </sect2> @@ -440,29 +440,29 @@ <title>Configurare X11</title> <para>A partire dalla versione 7.3, <application>&xorg;</application> - può spesso lavorare senza un file di configurazione + può spesso lavorare senza un file di configurazione particolare semplicemnte digitando al prompt:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>startx</userinput></screen> - <para>Se non funziona, o se la configurazione di default non è + <para>Se non funziona, o se la configurazione di default non è accettabile, allora X11 deve essere configurato manualmente. - La configurazione di X11 è un processo dai molti passi. Il primo - passo è creare un file di configurazione iniziale. Come super + La configurazione di X11 è un processo dai molti passi. Il primo + passo è creare un file di configurazione iniziale. Come super utente digita semplicemente:</para> <screen>&prompt.root; <userinput>Xorg -configure</userinput></screen> - <para>Questo genererà uno scheletro di configurazione di X11 nella + <para>Questo genererà uno scheletro di configurazione di X11 nella directory <filename>/root</filename> chiamato <filename>xorg.conf.new</filename> (il fatto che tu abbia fatto un &man.su.1; o che tu abbia fatto una login diretta determina la variabile - ereditata <envar>$HOME</envar>). Il programma X11 cercherà di - determinare l'hardware grafico usato sul sistema e scriverà un + ereditata <envar>$HOME</envar>). Il programma X11 cercherà di + determinare l'hardware grafico usato sul sistema e scriverà un file di configurazione per caricare i driver corretti per l'hardware presente sul sistema.</para> - <para>Il prossimo passo è testare la configurazione esistente per + <para>Il prossimo passo è testare la configurazione esistente per verificare che <application>&xorg;</application> possa funzionare con l'hardware grafico sul sistema. Per eseguire questo passo, digita:</para> @@ -503,7 +503,7 @@ EndSection</programlisting> <para>Le parole chiave <literal>HorizSync</literal> e <literal>VerRefresh</literal> possono mancare sul file di - configurazione. Se mancano, è necessario aggiungerle con la + configurazione. Se mancano, è necessario aggiungerle con la corretta horizontal synchronization rate dopo la parola chiave <literal>HorizSync</literal> e la vertical synchronization rate dopo la parola chiave <literal>VertRefresh</literal>. Nell'esempio sopra sono @@ -511,7 +511,7 @@ EndSection</programlisting> <para>X permette che siano usate le feature di DPMS (Energy Star) con i monitor che ne dispongono. Il programma &man.xset.1; controlla i - timeout e può forzare lo standby, la sospensione o lo + timeout e può forzare lo standby, la sospensione o lo spegnimento. Se desideri abilitare features di DPMS per il tuo monitor, devi aggiungere le seguenti linee alla sezione del monitor:</para> @@ -523,8 +523,8 @@ EndSection</programlisting> </indexterm> <para>Mentre il file di configurazione <filename>xorg.conf.new</filename> - è ancora aperto in un editor, seleziona la risoluzione di default - e la profondità del colore desiderata. Questa è definita + è ancora aperto in un editor, seleziona la risoluzione di default + e la profondità del colore desiderata. Questa è definita nella sezione <literal>"Screen"</literal>:</para> <programlisting>Section "Screen" @@ -540,17 +540,17 @@ EndSection</programlisting> EndSection</programlisting> <para>la parola chiave <literal>DefaultDepth</literal> descrive la - profondità dei colori da usare di default. Questa opzione - può essere sovrascritta con l'opzione da command line + profondità dei colori da usare di default. Questa opzione + può essere sovrascritta con l'opzione da command line <option>-depth</option> di &man.Xorg.1;. La parola chiave <literal> Modes</literal> descrive la risoluzione sotto cui girare per una data - profondità di colori. Nota che solo i modi standard VESA sono + profondità di colori. Nota che solo i modi standard VESA sono supportati come definito dall'hardware grafico del sistema. - Nell'esempio di prima, la risoluzione accettata è 1024 per 768 + Nell'esempio di prima, la risoluzione accettata è 1024 per 768 pixels.</para> <para>Alla fine, scrivi il file di configurazione e testalo usando la - modalità test spiegata in precedenza.</para> + modalità test spiegata in precedenza.</para> <note> <para>Uno dei tool disponibili per assisterti durante la fase @@ -558,34 +558,34 @@ EndSection</programlisting> l'informazione su ogni device a cui il server X11 si collega. I nomi dei log file di <application>&xorg;</application> sono nel formato <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename>. Il nome - esatto del log può variare da <filename>Xorg.0.log - </filename> a <filename>Xorg.8.log</filename> e così + esatto del log può variare da <filename>Xorg.0.log + </filename> a <filename>Xorg.8.log</filename> e così via.</para> </note> - <para>Se è andato tutto bene, il file di configurazione deve essere + <para>Se è andato tutto bene, il file di configurazione deve essere installato in una directory dove &man.Xorg.1; possa trovarlo. Questa - è tipicamente <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename> o + è tipicamente <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename> o <filename>/usr/local/etc/X11/xorg.conf</filename>.</para> <screen>&prompt.root; <userinput>cp xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf</userinput></screen> - <para>Il processo di configurazione di X11 è ora completo. - <application>&xorg;</application> può ora essere avviato con la - utility &man.startx.1;. Il server X11 può essere anche avviato + <para>Il processo di configurazione di X11 è ora completo. + <application>&xorg;</application> può ora essere avviato con la + utility &man.startx.1;. Il server X11 può essere anche avviato con l'uso di &man.xdm.1;.</para> <note> <para>Esiste anche un tool di configurazione grafico, &man.xorgcfg.1; che viene distribuito con X11. Ti permette di di definire la tua configurazione scegliendo i driver appropriati e le impostazioni. - Questo programma può essere invocato dalla console, digitando + Questo programma può essere invocato dalla console, digitando <command>xorgcfg -textmode</command>. Per ulteriori dettagli, consulta la pagina di manuale di &man.xorgcfg.1;.</para> - <para>In alternativa c'è anche un tool chiamato - &man.xorgconfig.1;. Questo programma è una utility della - console che è meno user friendly, ma potrebbe funzionare in + <para>In alternativa c'è anche un tool chiamato + &man.xorgconfig.1;. Questo programma è una utility della + console che è meno user friendly, ma potrebbe funzionare in situazioni nelle quali gli altri tool non funzionano.</para> </note> </sect2> @@ -601,13 +601,13 @@ EndSection</programlisting> <para>La configurazione dei chipset integrati &intel; i810 richiede l'interfaccia di programmazione AGP <devicename>agpgart</devicename> - perchè X11 possa usare la scheda. Consulta la pagina di + perchè X11 possa usare la scheda. Consulta la pagina di manuale del driver &man.agp.4; per maggiori informazioni.</para> - <para>Questo permetterà la configurazione dell'hardware come ogni + <para>Questo permetterà la configurazione dell'hardware come ogni altra scheda grafica. Nota che su sistemi senza il driver &man.agp.4; compilato nel kernel, cercare di caricare il modulo con - &man.kldload.8; non funzionerà. Questo driver deve essere nel + &man.kldload.8; non funzionerà. Questo driver deve essere nel kernel al momento del boot, o compilandolo nel kernel, o usando <filename>/boot/loader.conf</filename>.</para> </sect3> @@ -620,10 +620,10 @@ EndSection</programlisting> </indexterm> <para>Questa sezione assume una conoscenza della configurazione un - pò avanzata. Se i tentativi di usare gli strumenti di + pò avanzata. Se i tentativi di usare gli strumenti di configurazione standard descritti in precedenza non hanno avuto successo, ci sono abbastanza informazioni nei file di log utile per - fare funzionare l'installazione. Sarà necessario un editor + fare funzionare l'installazione. Sarà necessario un editor testuale.</para> <para>Al momento i formati a tutto schermo (WSXGA, WSXGA+, WUXGA, WXGA, @@ -654,7 +654,7 @@ EndSection</programlisting> </listitem> </itemizedlist> - <para>In futuro, questo compito sarà semplice come aggiungere + <para>In futuro, questo compito sarà semplice come aggiungere una di queste risoluzioni come possibile <literal>Mode</literal> nella <literal>Section "Screen"</literal>, come viene mostrato di seguito:</para> @@ -671,16 +671,16 @@ EndSection</programlisting> EndSubSection EndSection</programlisting> - <para><application>&xorg;</application> è abbastanza furbo da + <para><application>&xorg;</application> è abbastanza furbo da ottenere le informazioni di risoluzione dal widescreen via I2C/DDC, - così conosce quali formati il monitor possa gestire come + così conosce quali formati il monitor possa gestire come frequenze e risoluzioni.</para> <para>Se quelle <literal>ModeLines</literal> non esistono nei driver, - uno potrebbe avere necessità di + uno potrebbe avere necessità di dare ad <application>&xorg;</application> un piccolo aiuto. Usando <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename> - uno può estrarre abbastanza informazioni da creare manualmente + uno può estrarre abbastanza informazioni da creare manualmente una <literal>Modeline</literal> che funziona. Basta cercare linee che assomigliano a queste:</para> @@ -690,13 +690,13 @@ EndSection</programlisting> (II) MGA(0): v_active: 1050 v_sync: 1053 v_sync_end 1059 v_blanking: 1089 v_border: 0 (II) MGA(0): Ranges: V min: 48 V max: 85 Hz, H min: 30 H max: 94 kHz, PixClock max 170 MHz</programlisting> - <para>Questa informazione è chiamata informazione EDID. Creare - una <literal>ModeLine</literal> da questa è solo questione di + <para>Questa informazione è chiamata informazione EDID. Creare + una <literal>ModeLine</literal> da questa è solo questione di mettere i numeri nell'ordine giusto:</para> <programlisting>ModeLine <name> <clock> <4 horiz. timings> <4 vert. timings></programlisting> - <para>Così la <literal>ModeLine</literal> nella sezione + <para>Così la <literal>ModeLine</literal> nella sezione <literal>"Monitor"</literal> in questo esempio somiglierebbe a questa:</para> <programlisting>Section "Monitor" @@ -736,11 +736,11 @@ EndSection</programlisting> desktop di pubblicazione. I font grandi delle presentazioni appaiono confuse e non professionali, e i piccoli font in <application>&netscape;</application> sono quasi illeggibili. - Comunque, ci sono molti font Type1 gratis e di alta qualità + Comunque, ci sono molti font Type1 gratis e di alta qualità (&postscript;) disponibili che possono essere usate subito con X11. Ad esempio la collezione dei font URW (<filename role="package">x11-fonts/urwfonts</filename>) include versioni di alta - qualità di font standard type1 (<trademark + qualità di font standard type1 (<trademark class="registered">Times Roman</trademark>, <trademark class="registered">Helvetica</trademark>, <trademark class="registered">Palatino</trademark> ed altre). @@ -749,7 +749,7 @@ EndSection</programlisting> include molti altri font, ma la maggior parte di loro sono fatte per essere usate con software grafico come <application>Gimp</application> e non sono abbastanza complete per essere usate come font di schermo. - Inoltre, X11 può essere configurato per usare i font &truetype; + Inoltre, X11 può essere configurato per usare i font &truetype; con un minimo sforzo. Per ulteriori dettagli leggi la pagina di manuale di &man.X.7; o la <link linkend="truetype">sezione sui font &truetype;</link>.</para> @@ -761,7 +761,7 @@ EndSection</programlisting> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> <para>E in maniera analoga per freefont o altre collezioni. Per fare - sì che l'X server usi questi font, aggiungi una linea + sì che l'X server usi questi font, aggiungi una linea appropriata al file di configurazione dell'X server (<filename>/etc/X11/xorg.conf</filename>), simile a questa:</para> @@ -773,13 +773,13 @@ EndSection</programlisting> <screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/URW</userinput> &prompt.user; <userinput>xset fp rehash</userinput></screen> - <para>Questo funzionerà ma sarà perso quando la sessione + <para>Questo funzionerà ma sarà perso quando la sessione X viene chiusa, a meno che non sia aggiunto al file di startup (<filename>~/.xinitrc</filename> per una normale sessione <command>startx</command>, o <filename>~/.xsession</filename> quando ci si logga attraverso un login manager grafico come <application>XDM</application>). - Un terzo modo è usare il nuovo file + Un terzo modo è usare il nuovo file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>: consulta la sezione su <link linkend="antialias">anti-aliasing</link>.</para> </sect2> @@ -795,8 +795,8 @@ EndSection</programlisting> <para><application>&xorg;</application> ha il supporto nativo per rendere i font &truetype;. Ci sono due differenti moduli che possono abilitare - questa funzionalità. Il modulo freetype è usato in questo - esempio perchè è più consistente con gli altri + questa funzionalità. Il modulo freetype è usato in questo + esempio perchè è più consistente con gli altri back-end di rendering degli altri font. Per abilitare il modulo freetype basta che aggiungi la seguente linea nella sezione <literal>"Module"</literal> del file @@ -811,9 +811,9 @@ EndSection</programlisting> &macintosh;, devono essere in formato &unix;/&ms-dos;/&windows; per essere usate da X11. Una volta che i file sono stati copiati in questa directory, usa il comando <application>ttmkfdir</application> per - creare un file <filename>fonts.dir</filename>, così che il + creare un file <filename>fonts.dir</filename>, così che il renderer di font X sappia che questi nuovi file sono stati installati. - <command>ttmkfdir</command> è disponibile dalla Collezione dei + <command>ttmkfdir</command> è disponibile dalla Collezione dei Ports di FreeBSD come <filename role="package">x11-fonts/ttmkfdir</filename>.</para> @@ -821,7 +821,7 @@ EndSection</programlisting> &prompt.root; <userinput>ttmkfdir -o fonts.dir</userinput></screen> <para>Adesso aggiungi la directory &truetype; al percorso dei font. - È lo stesso procedimento seguito sopra per i font + È lo stesso procedimento seguito sopra per i font <link linkend="type1">Type1</link>, ovvero usa</para> <screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/TrueType</userinput> @@ -830,7 +830,7 @@ EndSection</programlisting> <para>o aggiungi una linea <literal>FontPath</literal> al file <filename>xorg.conf</filename>.</para> - <para>Questo è tutto. Adesso + <para>Questo è tutto. Adesso <application>&netscape;</application>, <application>Gimp</application>, <application>&staroffice;</application> e tutte le altre applicazioni X dovrebbero riconoscere i font &truetype; @@ -861,7 +861,7 @@ EndSection</programlisting> <secondary>anti-aliased</secondary> </indexterm> - <para>L'anti-aliasing dei font è stato disponibile per X11 a + <para>L'anti-aliasing dei font è stato disponibile per X11 a partire da <application>&xfree86;</application> 4.0.2. Tuttavia la configurazione dei font era complicata prima dell'introduzione di <application>&xfree86;</application> 4.3.0. A partire da @@ -878,11 +878,11 @@ EndSection</programlisting> <application>Mozilla</application> 1.2 e successivi.</para> <para>Per controllare quali font sono anti-aliased, o per configurare - delle proprietà anti-alias, crea (o edita, se esiste già) + delle proprietà anti-alias, crea (o edita, se esiste già) il file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>. Molte caratteristiche avanzate del sistema di font Xft possono essere configurate usando questo file; questa sezione descrive solo alcune - semplici possibilità. Per ulteriori dettagli, consulta + semplici possibilità. Per ulteriori dettagli, consulta &man.fonts-conf.5;.</para> <indexterm><primary>XML</primary></indexterm> @@ -898,8 +898,8 @@ EndSection</programlisting> <fontconfig></programlisting> <para> Come ricordato in precedenza, tutti i font in - <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> così come - quelli in <filename>~/.fonts/</filename> sono già resi + <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> così come + quelli in <filename>~/.fonts/</filename> sono già resi disponibili alle applicazioni pronte per Xft. Se desideri aggiungere un'altra directory fuori da queste due alberature di directory, aggiungi una linea simile a questa in @@ -913,9 +913,9 @@ EndSection</programlisting> <screen>&prompt.root; <userinput>fc-cache -f</userinput></screen> - <para>L'anti-aliasing rende i bordi un pò confusi, il che rende - il testo piccolo più leggibile e rimuove le <quote>scale</quote> - dal testo grande, ma può causare una cattiva visuale se applicato + <para>L'anti-aliasing rende i bordi un pò confusi, il che rende + il testo piccolo più leggibile e rimuove le <quote>scale</quote> + dal testo grande, ma può causare una cattiva visuale se applicato al testo normale. Per escludere i font di dimensione minore di 14 punti dall'anti-aliasing includi le seguenti linee:</para> @@ -945,7 +945,7 @@ EndSection</programlisting> <para>Anche lo spazio per alcuni font a spazio singolo potrebbe essere inappropriato con l'anti-aliasing. Questo pare che sia un problema in particolare con <application>KDE</application>. - Una possibile soluzione a questo è forzare lo spazio di questi + Una possibile soluzione a questo è forzare lo spazio di questi font a 100. Aggiungi le seguenti linee:</para> <programlisting> <match target="pattern" name="family"> @@ -999,13 +999,13 @@ EndSection</programlisting> <literal></fontconfig></literal>. Se non lo fai le tue modifiche saranno ignorate.</para> - <para>Il set di font che viene di default con X11 non è molto + <para>Il set di font che viene di default con X11 non è molto desiderabile quando viene reso sotto anti-alias. Un set molto migliore - può essere trovato nel port + può essere trovato nel port <filename role="package">x11-fonts/bitstream-vera</filename>. - Questo port installerà un file + Questo port installerà un file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> se non esiste - già. Se il file esiste, il port creerà un file + già. Se il file esiste, il port creerà un file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf-vera</filename>. Unisci il contenuto di questo file in <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> e i font @@ -1027,7 +1027,7 @@ EndSection</programlisting> <para>Un ultimo punto: con uno schermo LCD, potrebbe essere desiderabile una resa sub-pixel. In sostanza questo tratta le componenti rosse, verdi e blu in modo separato per migliorare la risoluzione orizzontale; - il risultato è notevole. Per abilitarlo, aggiungi queste linee + il risultato è notevole. Per abilitarlo, aggiungi queste linee da qualche parte nel file <filename>local.conf</filename>:</para> <programlisting> <match target="font"> @@ -1052,9 +1052,9 @@ EndSection</programlisting> </indexterm> <para>L'anti-aliasing dovrebbe essere abilitato la prossima volta che - il server X sarà avviato. Comunque, i programmi devono sapere - come avvantaggiarsene. Al momento, il toolkit Qt lo sa, così - l'intero ambiente <application>KDE</application> può usare font + il server X sarà avviato. Comunque, i programmi devono sapere + come avvantaggiarsene. Al momento, il toolkit Qt lo sa, così + l'intero ambiente <application>KDE</application> può usare font anti-aliased. GTK+ e <application>GNOME</application> possono essere rese compatibili con l'anti-aliasing attraverso il capplet <quote>Font</quote> (leggi <xref linkend="x11-wm-gnome-antialias"/> per @@ -1086,55 +1086,55 @@ EndSection</programlisting> <indexterm><primary>X Display Manager</primary></indexterm> <para>L'X Display Manager (<application>XDM</application>) - è una parte opzionale dell'X Windows System che è + è una parte opzionale dell'X Windows System che è usata per la gestione delle sessioni di login. Questo - è utile in molte situazioni, inclusi desktop <quote>X Terminal + è utile in molte situazioni, inclusi desktop <quote>X Terminal </quote> minimali, e grandi reti di display server. Dato che - l'X Window System è indipendente dalla rete e dal protocollo, - c'è una grande moltitudine di configurazioni possibili per + l'X Window System è indipendente dalla rete e dal protocollo, + c'è una grande moltitudine di configurazioni possibili per eseguire client X e server X su diverse macchine connesse da una rete. <application>XDM</application> fornisce un'interfaccia grafica per scegliere a quale display manager collegarsi, e digitare le informazioni di autenticazione come una combinazione di login e password.</para> <para>Puoi pensare a <application>XDM</application> come a qualcosa - che fornisce all'utente la stessa funzionalità dell'utility + che fornisce all'utente la stessa funzionalità dell'utility &man.getty.8; (vedi ad esempio <xref linkend="term-config"/> per dettagli). In poche parole, gestisce login di sistema al display al - quale si è collegati e quindi esegue un session manager per + quale si è collegati e quindi esegue un session manager per conto dell'utente (di solito un X Window Manager). <application>XDM</application> quindi attende che questo programma termini, segnalando che l'utente ha finito e che dovrebbe essere mandato fuori dal display. A questo punto <application>XDM</application> - può mostrare lo schermo di login e di scelta degli schermi per + può mostrare lo schermo di login e di scelta degli schermi per il prossimo utente.</para> </sect2> <sect2> <title>Usare XDM</title> - <para>Il programma demone è situato in + <para>Il programma demone è situato in <filename>/usr/local/bin/xdm</filename>. Questo programma - può essere avviato in ogni istante come <username>root</username> - e inizierà a gestire il display X + può essere avviato in ogni istante come <username>root</username> + e inizierà a gestire il display X sulla macchina locale. Se <application>XDM</application> deve essere eseguito ogni volta che la macchina fa il boot, - un modo conveniente è quello di farlo aggiungendo una entry + un modo conveniente è quello di farlo aggiungendo una entry a <filename>/etc/ttys</filename>. Per maggiori informazioni sul formato e l'uso di questo file, consulta <xref linkend="term-etcttys"/>. - C'è una linea nel file di default <filename>/etc/ttys</filename> + C'è una linea nel file di default <filename>/etc/ttys</filename> per eseguire il demone <application>XDM</application> su un terminale virtuale:</para> <screen>ttyv8 "/usr/local/bin/xdm -nodaemon" xterm off secure</screen> - <para>Di default questa entry è disabilitata; al fine di abilitarla + <para>Di default questa entry è disabilitata; al fine di abilitarla cambia il campo 5 da <literal>off</literal> ad <literal>on</literal> e riavvia &man.init.8; usando le direttive in <xref linkend="term-hup"/>. Il primo campo, il nome del terminale che questo programma - gestirà, è <literal>ttyv8</literal>. Questo significa che - <application>XDM</application> si avvierà sul nono terminale + gestirà, è <literal>ttyv8</literal>. Questo significa che + <application>XDM</application> si avvierà sul nono terminale virtuale.</para> </sect2> @@ -1142,10 +1142,10 @@ EndSection</programlisting> <title>Configurare XDM</title> <para>La directory di configurazione di <application>XDM</application> - è situata in <filename>/usr/local/lib/X11/xdm</filename>. In + è situata in <filename>/usr/local/lib/X11/xdm</filename>. In questa directory ci sono molti file usati per cambiare il comportamento e l'aspetto di <application>XDM</application>. - Tipicamente in questi file sarà trovato:</para> + Tipicamente in questi file sarà trovato:</para> <informaltable frame="none" pgwide="1"> <tgroup cols="2"> @@ -1205,7 +1205,7 @@ EndSection</programlisting> <row> <entry><filename>xdm-pid</filename></entry> - <entry>L'id di processo dell'XDM che è in esecuzione + <entry>L'id di processo dell'XDM che è in esecuzione al momento.</entry> </row> </tbody> @@ -1214,25 +1214,25 @@ EndSection</programlisting> <para>In questa directory ci sono anche alcuni scripts e programmi usati per impostare il desktop quando <application>XDM</application> - è in esecuzione. Lo scopo di ognuno di questi file sarà + è in esecuzione. Lo scopo di ognuno di questi file sarà descritto brevemente. La sintassi esatta e l'uso di tutti questi file - è descritto in &man.xdm.1;.</para> + è descritto in &man.xdm.1;.</para> - <para>La configurazione di default è una semplice finestra di login + <para>La configurazione di default è una semplice finestra di login rettangolare con l'hostname della macchina mostrato in cima a grandi caratteri e sotto un prompt di <quote>Login:</quote> e <quote>Password:</quote>. Questo - è un buon punto di inizio per cambiare l'aspetto degli schermi + è un buon punto di inizio per cambiare l'aspetto degli schermi <application>XDM</application>.</para> <sect3> <title>Xaccess</title> <para>Il protocollo per connettersi ai display controllati da - <application>XDM</application> è chiamato l'X Display - Manager Connection Protocol (XDMCP). Questo file è + <application>XDM</application> è chiamato l'X Display + Manager Connection Protocol (XDMCP). Questo file è un insieme di regole per controllare le connessioni XDMCP da - remoto. È ignorato a meno che <filename>xdm-config</filename> + remoto. È ignorato a meno che <filename>xdm-config</filename> sia cambiato per restare in ascolto di connessioni remote. Di default non permette a nessun client di connettersi.</para> </sect3> @@ -1240,35 +1240,35 @@ EndSection</programlisting> <sect3> <title>Xresources</title> - <para>Questa è un file di default dell'applicazione per il + <para>Questa è un file di default dell'applicazione per il selettore di display e schermate di login. In questo, l'apparenza - del programma di login può essere modificata. Il formato - è identico al file app-default descritto nella documentazione + del programma di login può essere modificata. Il formato + è identico al file app-default descritto nella documentazione di X11.</para> </sect3> <sect3> <title>Xservers</title> - <para>Questo è una lista dei display remoti che il programma di + <para>Questo è una lista dei display remoti che il programma di selezione dovrebbe fornire come scelta.</para> </sect3> <sect3> <title>Xsession</title> - <para>Questo è lo script di default delle sessioni + <para>Questo è lo script di default delle sessioni per <application>XDM</application> da eseguire dopo che un utente - si è loggato. Normalmente ogni utente avrà uno script + si è loggato. Normalmente ogni utente avrà uno script di sessione personalizzato in <filename>~/.xsession</filename> che - sovrascriverà questo script.</para> + sovrascriverà questo script.</para> </sect3> <sect3> <title>Xsetup_*</title> <para>Questi andranno automaticamente in esecuzione prima di - mostrare il selettore o le interfacce di login. C'è uno + mostrare il selettore o le interfacce di login. C'è uno script per ogni display in uso, chiamato <filename>Xsetup_</filename> seguito dal numero del display locale (per esempio <filename>Xsetup_0</filename>). Tipicamente questi script @@ -1290,7 +1290,7 @@ EndSection</programlisting> <para>Questo contiene l'output di ogni X server che <application>XDM</application> cerca di eseguire. Se un display che <application>XDM</application> gestisce si blocca - per qualche motivo, questo è un buon posto per cercare + per qualche motivo, questo è un buon posto per cercare messaggi di errore. Questi stessi messaggi sono anche scritti nel file dell'utente <filename>~/.xsession-errors</filename> in base alla sessione.</para> @@ -1300,10 +1300,10 @@ EndSection</programlisting> <sect2> <title>Eseguire un Network Display Server</title> - <para>Affinchè gli altri clienti si connettano al server di + <para>Affinchè gli altri clienti si connettano al server di display, devi editare le regole di controllo degli accessi ed abilitare il processo in ascolto di connessioni. Di default queste sono - impostate a valori conservativi. Per far sì che + impostate a valori conservativi. Per far sì che <application>XDM</application> resti in ascolto in attesa di connessioni, per prima cosa decommenta una linea nel file <filename>xdm-config</filename>:</para> @@ -1315,7 +1315,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <para>e poi riavvia <application>XDM</application>. Ricordati che i commenti nei file app-default iniziano con un carattere <quote>!</quote>, non con l'usuale <quote>#</quote>. Possono essere - desiderabili controlli degli acccessi più stretti — guarda + desiderabili controlli degli acccessi più stretti — guarda le entry di esempio in <filename>Xaccess</filename>, e fai riferimento alla pagina di manuale di &man.xdm.1; per ulteriori informazioni.</para> @@ -1329,7 +1329,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> </application> (distribuito con <application>KDE</application>) viene descritto successivamente in questo capitolo. Il display manager <application>kdm</application> offre molti miglioramenti visuali - e rifiniture grafiche, come anche la possibilità di + e rifiniture grafiche, come anche la possibilità di permettere agli utenti di scegliere il loro window manager al momento del login.</para> </sect2> @@ -1352,7 +1352,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <para>Questa sezione descrive alcuni diversi desktop environment disponibili per X su FreeBSD. Un <quote>desktop - environment</quote> può significare tutto ciò che va + environment</quote> può significare tutto ciò che va da un semplice window manager ad una completa suite di applicazioni desktop, come <application>KDE</application> o <application>GNOME</application>.</para> @@ -1365,7 +1365,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <indexterm><primary>GNOME</primary></indexterm> - <para><application>GNOME</application> è un desktop + <para><application>GNOME</application> è un desktop environment user-friendly che permette agli utenti di usare semplicemente il loro computer e configurarlo. <application>GNOME</application> include un pannello (per avviare le @@ -1388,7 +1388,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <sect3 id="x11-vm-gnome-install"> <title>Installare GNOME</title> - <para>Il software può essere installato facilmente + <para>Il software può essere installato facilmente da un pacchetto o dalla collezione dei Ports:</para> <para>Per installare il pacchetto <application>GNOME</application> @@ -1402,42 +1402,42 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/gnome2</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> - <para>Una volta che <application>GNOME</application> è + <para>Una volta che <application>GNOME</application> è installato, bisogna dire al server X di avviare <application>GNOME</application> invece del window manager di default.</para> - <para>Il modo più semplice per avviare - <application>GNOME</application> è con + <para>Il modo più semplice per avviare + <application>GNOME</application> è con <application>GDM</application>, il Display Manager di GNOME. - <application>GDM</application>, che è installato come parte - del desktop <application>GNOME</application> (ma è - disabilitato di default) può essere abilitato aggiungendo + <application>GDM</application>, che è installato come parte + del desktop <application>GNOME</application> (ma è + disabilitato di default) può essere abilitato aggiungendo <literal>gdm_enable="YES"</literal> a <filename>/etc/rc.conf</filename>. Una volta che hai rebootato, - <application>GNOME</application> partirà automaticamente - una volta che ti logghi — nessuna altra configurazione è + <application>GNOME</application> partirà automaticamente + una volta che ti logghi — nessuna altra configurazione è necessaria.</para> - <para><application>GNOME</application> può anche essere avviato + <para><application>GNOME</application> può anche essere avviato dalla command-line configurando propriamente un file chiamato <filename>.xinitrc</filename>. - Se un file personalizzato <filename>.xinitrc</filename> è - già al suo posto, semplicemente sostituisci la linea che avvia + Se un file personalizzato <filename>.xinitrc</filename> è + già al suo posto, semplicemente sostituisci la linea che avvia il window manager corrente con una che invece avvia <application>/usr/local/bin/gnome-session</application>. - Se invece non è stato fatto nulla di speciale al file di + Se invece non è stato fatto nulla di speciale al file di configurazione, dovrebbe essere sufficiente digitare:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" > ~/.xinitrc</userinput></screen> <para>Quindi, digita <command>startx</command> e il desktop environment - <application>GNOME</application> sarà avviato.</para> + <application>GNOME</application> sarà avviato.</para> <note> <para>Se un precedente display manager, come - <application>XDM</application>, è in uso, questo non - funzionerà. Invece, crea un file eseguibile + <application>XDM</application>, è in uso, questo non + funzionerà. Invece, crea un file eseguibile <filename>.xsession</filename> con lo stesso comando dentro. Per farlo edita il file e sostituisci il window manager esistente con <application>/usr/local/bin/gnome-session</application>:</para> @@ -1447,7 +1447,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> &prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" >> ~/.xsession</userinput> &prompt.user; <userinput>chmod +x ~/.xsession</userinput></screen> - <para>Un'altra opzione è configurare il display manager per + <para>Un'altra opzione è configurare il display manager per scegliere il window manager al momento di login; la sezione in <link linkend="x11-wm-kde-details">KDE details</link> spiega come farlo per <application>kdm</application>, il display manager di @@ -1464,10 +1464,10 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <para>X11 supporta l'anti-aliasing attraverso l'estensione <quote>RENDER</quote>. GTK+ 2.0 e successivi (il toolkit - usato da <application>GNOME</application>) può fare uso di - questa funzionalità. Configurare l'anti-aliasing è - descritto in <xref linkend="antialias"/>. Così, con - software aggiornato, è possibile usare l'anti-aliasing + usato da <application>GNOME</application>) può fare uso di + questa funzionalità. Configurare l'anti-aliasing è + descritto in <xref linkend="antialias"/>. Così, con + software aggiornato, è possibile usare l'anti-aliasing all'interno del desktop <application>GNOME</application>. Basta che vai in <menuchoice> <guimenu>Applications</guimenu> @@ -1477,7 +1477,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <guibutton>Best shapes</guibutton>, <guibutton>Best contrast</guibutton>, o <guibutton>Subpixel smoothing (LCDs)</guibutton>. Per una - applicazione GTK+ che non è parte di + applicazione GTK+ che non è parte di <application>GNOME</application>, imposta la variabile di ambiente <varname>GDK_USE_XFT</varname> a <literal>1</literal> prima di avviare il programma.</para> @@ -1492,7 +1492,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <sect3 id="x11-wm-kde-about"> <title>A proposito di KDE</title> - <para><application>KDE</application> è un + <para><application>KDE</application> è un desktop environment facila da usare. Alcune delle caratteristiche che <application>KDE</application> fornisce alll'utente sono:</para> @@ -1525,7 +1525,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <listitem> <para>Internazionalizzazione: <application>KDE</application> - è disponibile in più di 40 linguaggi</para> + è disponibile in più di 40 linguaggi</para> </listitem> <listitem> @@ -1540,7 +1540,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> </itemizedlist> <para><application>KDE</application> viene installato con un browser - chiamato <application>Konqueror</application>, che è un + chiamato <application>Konqueror</application>, che è un solido competitore di altri browser esistenti su sistemi &unix;. Maggiori informazioni su <application>KDE</application> possono essere trovati al <ulink url="http://www.kde.org"> sito di KDE</ulink>. @@ -1554,7 +1554,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <title>Installare KDE</title> <para>Proprio come con <application>GNOME</application> o altri - desktop environment, il software può essere installato + desktop environment, il software può essere installato facilmente da pacchetto o dalla Collezione dei Port:</para> <para>Per installare il pacchetto <application>KDE</application> @@ -1562,7 +1562,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r kde</userinput></screen> - <para>&man.pkg.add.1; automaticamente scaricherà l'ultima + <para>&man.pkg.add.1; automaticamente scaricherà l'ultima versione dell'applicazione.</para> <para>Per compilare <application>KDE</application> dai sorgenti, usa @@ -1571,19 +1571,19 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/kde3</userinput> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> - <para>Dopo che <application>KDE</application> è stato + <para>Dopo che <application>KDE</application> è stato installato, bisogna dire al server X di avviarlo al posto del window manager di default. Questo si ottiene editando il file <filename>.xinitrc</filename>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>echo "exec startkde" > ~/.xinitrc</userinput></screen> - <para>Adesso, ogni volta che l'X Window System è avviato con + <para>Adesso, ogni volta che l'X Window System è avviato con <command>startx</command>, <application>KDE</application> - sarà il desktop.</para> + sarà il desktop.</para> <para>Se si usa un display manager come - <application>XDM</application>, la configurazione è + <application>XDM</application>, la configurazione è leggermente differente. Devi infatti editare il file <filename>.xsession</filename>. Le istruzioni per <application>kdm</application> sono descritte di seguito in questo @@ -1594,13 +1594,13 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <sect2 id="x11-wm-kde-details"> <title>Maggiori dettagli su KDE</title> - <para>Adesso che <application>KDE</application> è installato sul + <para>Adesso che <application>KDE</application> è installato sul tuo computer, la maggior parte delle cose le puoi scoprire attraverso le pagine dell'help, o semplicemente puntando e cliccando qualche menu. Gli utenti &windows; e &mac; si sentiranno abbastanza a loro agio.</para> - <para>Il migliore riferimento per <application>KDE</application> è + <para>Il migliore riferimento per <application>KDE</application> è la documentazione on-line. <application>KDE</application> arriva con il suo web browser, <application>Konqueror</application>, dozzine di utili applicazioni e documentazione estesa. Il resto di questa sezione @@ -1615,13 +1615,13 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <secondary>display manager</secondary> </indexterm> - <para>Un amministratore di un sistema multiutente può desiderare + <para>Un amministratore di un sistema multiutente può desiderare di avere uno schermo di login grafico per dare il benvenuto agli - utenti. <link linkend="x-xdm">XDM</link> può essere usato, + utenti. <link linkend="x-xdm">XDM</link> può essere usato, come descritto in precedenza. In ogni caso, <application>KDE</application> include un'alternativa, - <application>kdm</application>, che è disegnato per - essere più attraente ed includere maggiori opzioni di login. + <application>kdm</application>, che è disegnato per + essere più attraente ed includere maggiori opzioni di login. In particolare, gli utenti possono facilmente scegliere (attraverso un menu) quale desktop environment (<application>KDE</application>, <application>GNOME</application> o qualcos'altro) avviare dopo essersi @@ -1641,9 +1641,9 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <sect3 id="x11-wm-xfce-about"> <title>A proposito di XFce</title> - <para><application>XFce</application> è un desktop environment + <para><application>XFce</application> è un desktop environment basato sul toolkit GTK+ usato da <application>GNOME</application>, - ma è molto più snello e disegnato per quelli che + ma è molto più snello e disegnato per quelli che vogliono un semplice, efficiente desktop che sia non di meno facile da usare e configurare. Visivamente, assomiglia molto a <application>CDE</application>, il desktop che si trova su sistemi @@ -1667,7 +1667,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> <listitem> <para>Window manager integrato, file manager, sound manager, - modulo di compatiblità <application>GNOME</application> e + modulo di compatiblità <application>GNOME</application> e altro</para> </listitem> @@ -1702,14 +1702,14 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen> &prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen> <para>Adesso devi dire all'X server di lanciare - <application>XFce</application> la prossima volta che X è + <application>XFce</application> la prossima volta che X è avviato. Digita semplicemente questo:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/startxfce4" > ~/.xinitrc</userinput></screen> - <para>La prossima volta che X è avviato, - <application>XFce</application> sarà il desktop. Come prima, - se un display manager come <application>XDM</application> è + <para>La prossima volta che X è avviato, + <application>XFce</application> sarà il desktop. Come prima, + se un display manager come <application>XDM</application> è in uso, crea un <filename>.xsession</filename>, come descritto nella sezione su <link linkend="x11-wm-gnome">GNOME</link>, ma con il comando <filename>/usr/local/bin/startxfce4</filename>; diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml index adbc543dd3..5400e3727c 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml @@ -119,7 +119,7 @@ <entry>Bruno Catalano, Ezio Raddi</entry> - <entry>Città Studi</entry> + <entry>Città Studi</entry> <entry>2000</entry> </row> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml index 20fab1fa90..3fc65fc203 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml @@ -65,7 +65,7 @@ Columbus, OH 43210.</para> <para>Tutti i diritti riservati. La ridistribuzione e l'uso, con o senza - modifiche, sono permesse purchè siano rispettate le seguenti + modifiche, sono permesse purchè siano rispettate le seguenti condizioni:</para> <orderedlist> @@ -76,20 +76,20 @@ </listitem> <listitem> - <para>Né il nome dell'Università né i nomi dei + <para>Né il nome dell'Università né i nomi dei suoi contributori possono essere usati per appoggiare o promuovere prodotti o servizi derivanti da questo documento senza un precedente specifico permesso scritto.</para> </listitem> </orderedlist> - <para>QUESTA PUBBLICAZIONE VIENE FORNITA <quote>COSÌ - COM'È</quote> SENZA NESSUN TIPO DI GARANZIA. QUESTA - PUBBLICAZIONE PUÒ CONTENERE IMPRECISIONI TECNICHE O ERRORI + <para>QUESTA PUBBLICAZIONE VIENE FORNITA <quote>COSÌ + COM'È</quote> SENZA NESSUN TIPO DI GARANZIA. QUESTA + PUBBLICAZIONE PUÒ CONTENERE IMPRECISIONI TECNICHE O ERRORI TIPOGRAFICI.</para> - <para>Unix è un marchio registrato della The Open Group, AT&T - è un marchio registrato della American Telephone and Telegraph, + <para>Unix è un marchio registrato della The Open Group, AT&T + è un marchio registrato della American Telephone and Telegraph, Inc.</para> </legalnotice> @@ -99,8 +99,8 @@ &trans.it.mark; <para>Questo documento introduce il vasto mondo dei sistemi operativi - Unix e lo fa in stile manualistico. Unix non è un sistema - operativo unico, come molti potrebbero pensare, bensì è + Unix e lo fa in stile manualistico. Unix non è un sistema + operativo unico, come molti potrebbero pensare, bensì è una grande famiglia di sistemi operativi (come ad esempio FreeBSD, NetBSD, OpenBSD, BSD, AIX, System V, SunOS, varie distribuzioni di Linux, ecc.), aventi comandi e caratteristiche simili e disponibili per diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent index 61333afbc7..962aa733fa 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent @@ -3,9 +3,9 @@ The FreeBSD Italian Documentation Project Crea le entities per ogni capitolo dell'Introduzione a Unix. - Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore + Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore dell'attributo id di quel capitolo, e corrisponde al nome della directory - nella quale il file sgml del capitolo è salvato. + nella quale il file sgml del capitolo è salvato. I capitoli devono essere listati nell'ordine in cui sono referenziati. diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml index 75ebc58d24..3490d1eef9 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml @@ -13,7 +13,7 @@ <para>Nella tabella che segue vengono riassunti i comandi maggiormente usati su un sistema Unix. In questa tabella, come in generale avviene, per - molti comandi Unix, <replaceable>file</replaceable> può essere un + molti comandi Unix, <replaceable>file</replaceable> può essere un nome di file, una lista di nomi di file o input/output che potrebbe essere rediretto per o dal comando.</para> @@ -71,7 +71,7 @@ <entry><command>chown [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>proprietario file</replaceable></command></entry> - <entry>cambia il proprietario di un file; può essere solo + <entry>cambia il proprietario di un file; può essere solo fatto dal super-user</entry> </row> @@ -106,7 +106,7 @@ <entry>copia <filename><replaceable>file1</replaceable></filename> in <filename><replaceable>file2</replaceable></filename>; <filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non dovrebbe - già esistere. Questo comando crea o sovrascrive + già esistere. Questo comando crea o sovrascrive <filename><replaceable>file2</replaceable></filename></entry> </row> @@ -408,7 +408,7 @@ <replaceable>file</replaceable></command></entry> <entry>dump su un file binario, in ottale, in ASCII, in - esadecimale, in decimale o in modalità carattere.</entry> + esadecimale, in decimale o in modalità carattere.</entry> </row> <row> @@ -525,7 +525,7 @@ <entry><command>strings [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>file</replaceable></command></entry> - <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili + <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili terminanti in <NL> o <NULL>. Generalmente viene usato per ricercare in file binari stringhe ASCII</entry> </row> @@ -558,7 +558,7 @@ <entry><command>tee [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>file</replaceable></command></entry> - <entry>copia standard output in uno o più file</entry> + <entry>copia standard output in uno o più file</entry> </row> <row> @@ -654,7 +654,7 @@ <row> <entry><command>who</command> o <command>w</command></entry> - <entry>riporta chi è <quote>loggato</quote> e quali processi + <entry>riporta chi è <quote>loggato</quote> e quali processi ha in esecuzione</entry> </row> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml index 20cefed2c3..a05305b5d4 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml @@ -15,7 +15,7 @@ nell'esaminare e manipolare il contenuto dei propri file.</para> <table frame="all" id="commands-table-utilities-files"> - <title>Utilità file</title> + <title>Utilità file</title> <tgroup cols="2"> <colspec colwidth="3in"/> @@ -97,7 +97,7 @@ <entry><command>strings [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>file</replaceable></command></entry> - <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili + <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili terminati con <NL> o <NULL>. Normalmente utilizzato per ricercare stringhe ASCII in file binari.</entry> </row> @@ -106,7 +106,7 @@ <entry><command>tee [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>file</replaceable></command></entry> - <entry>copia standard output in uno o più file</entry> + <entry>copia standard output in uno o più file</entry> </row> <row> @@ -149,7 +149,7 @@ <title>cmp - confronta contenuti di file</title> <para>Il comando &man.cmp.1; confronta due file, e (senza opzioni) riporta - la posizione della loro prima differenza. Può trattare confronti + la posizione della loro prima differenza. Può trattare confronti sia tra file ASCII sia tra file binari. Il comando compie una comparazione byte-per-byte.</para> @@ -209,8 +209,8 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <para>Di default il comando riporta solamente la prima differenza trovata.</para> - <para>Questo comando è utile nel determinare quale versione di un - file dovrebbe essere mantenuta quando c'è più di una + <para>Questo comando è utile nel determinare quale versione di un + file dovrebbe essere mantenuta quando c'è più di una versione dello stesso file.</para> </sect2> @@ -219,7 +219,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <para>Il comando &man.diff.1; confronta due file, due directory, ecc., e riporta tutte le differenze tra i due. Questo comando tratta - solamente file ASCII. Il suo formato di output è stato + solamente file ASCII. Il suo formato di output è stato progettato per fornire i cambiamenti necessari per convertire il primo file nel secondo.</para> @@ -295,7 +295,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <title>cut - seleziona parte di una linea di un file</title> <para>Il comando &man.cut.1; permette di estrarre una parte di - un file che verrà utilizzata per un altro scopo.</para> + un file che verrà utilizzata per un altro scopo.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -314,7 +314,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <replaceable>lista_caratteri</replaceable></option></entry> <entry>posizioni dei caratteri da selezionare (il primo carattere - è in posizione 1)</entry> + è in posizione 1)</entry> </row> <row> @@ -328,7 +328,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <entry><option>-f <replaceable>lista_campi</replaceable></option></entry> - <entry>campi da selezionare (il primo campo è 1)</entry> + <entry>campi da selezionare (il primo campo è 1)</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -347,7 +347,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> - <para>In questi esempi si userà il file + <para>In questi esempi si userà il file <filename>users</filename>:</para> <programlisting>jdoe John Doe 4/15/96 @@ -357,7 +357,7 @@ jhsu Jake Hsu 4/17/96 sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> <para>Se si desidera solo lo username e il nome reale dell'utente, il - comando &man.cut.1; può essere usato per ottenere solamente + comando &man.cut.1; può essere usato per ottenere solamente queste informazioni:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cut -f 1,2 users</userinput> @@ -367,13 +367,13 @@ pchen Paul Chen jhsu Jake Hsu sphilip Sue Phillip</screen> - <para>Il comando &man.cut.1; può essere usato con altre opzioni. + <para>Il comando &man.cut.1; può essere usato con altre opzioni. L'opzione <option>-c</option> permette di selezionare caratteri. Per selezionare i primi 4 caratteri:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cut -c 1-4 users</userinput></screen> - <para>che produrrà:</para> + <para>che produrrà:</para> <screen>jdoe lsmi @@ -390,7 +390,7 @@ sphi</screen> <para>Il comando &man.paste.1; permette di combinare insieme due file. In una fusione, il delimitatore di default tra le colonne - è un tab, ma le opzioni permettono di usare altri + è un tab, ma le opzioni permettono di usare altri delimitatori.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -421,7 +421,7 @@ sphi</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>L'elenco dei <emphasis>delimitatori</emphasis> può + <para>L'elenco dei <emphasis>delimitatori</emphasis> può comprendere singoli caratteri come una virgola, una stringa quotata, uno spazio o alcune delle seguenti sequenze di escape:</para> @@ -457,7 +457,7 @@ sphi</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Può essere necessario quotare i delimitatori che hanno + <para>Può essere necessario quotare i delimitatori che hanno significati speciali di shell.</para> <para>Un trattino (-) al posto di un nome di file viene usato per @@ -481,7 +481,7 @@ Paul Chen 555-0987 Jake Hsu 555-1235 Sue Phillip 555-7623</programlisting> - <para>il comando &man.paste.1; può essere usato in combinazione + <para>il comando &man.paste.1; può essere usato in combinazione con il comando &man.cut.1; per creare un nuovo file, <filename>listing</filename>, che include per tutti gli utenti lo username, il nome reale, l'ultimo login e il numero di telefono. @@ -495,7 +495,7 @@ Sue Phillip 555-7623</programlisting> 555-1235 555-7623</screen> - <para>Il risultato può essere incollato alla fine di ogni linea di + <para>Il risultato può essere incollato alla fine di ogni linea di <filename>users</filename> e quindi rediretto nel nuovo file, <filename>listing</filename>:</para> @@ -506,24 +506,24 @@ pchen Paul Chen 1/5/96 888-0987 jhsu Jake Hsu 4/17/96 545-1235 sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen> - <para>Tutto questo può anche essere realizzato su una linea senza + <para>Tutto questo può anche essere realizzato su una linea senza il file temporaneo, con lo stesso risultato:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cut -f2 phone | paste users - > listing</userinput></screen> <para>In questo caso il trattino (-) funge come sostituto per il campo di - input (indica cioè l'output del comando &man.cut.1;).</para> + input (indica cioè l'output del comando &man.cut.1;).</para> </sect2> <sect2 id="commands-work-files-touch"> <title>touch - crea un file</title> - <para>Il comando &man.touch.1; può essere usato per creare un nuovo + <para>Il comando &man.touch.1; può essere usato per creare un nuovo (vuoto) file o per aggiornare l'ultima data/ora di accesso di un file esistente. Il comando viene usato primariamente quando uno script richiede la pre-esistenza di un file (ad esempio per appendere delle informazioni) o quando uno script controlla l'ultima data/ora in cui una - funzione è stata realizzata.</para> + funzione è stata realizzata.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -640,14 +640,14 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen> </informaltable> <para>Il formato dell'opzione - <option><replaceable>data/ora1</replaceable></option> è:</para> + <option><replaceable>data/ora1</replaceable></option> è:</para> <para><option><replaceable>MMDDhhmm</replaceable>[<replaceable>YY</replaceable>]</option></para> <para>dove questi simboli hanno gli stessi significati dei simboli mostrati in precedenza.</para> - <para>La data non può essere settata prima del 1969 o dopo il 18 + <para>La data non può essere settata prima del 1969 o dopo il 18 Gennaio 2038 (dipende dalle versione del sistema operativo Unix).</para> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> @@ -661,7 +661,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen> <title>wc - conta le parole in un file</title> <para>&man.wc.1; sta per <quote>conta parole</quote>; il comando - può essere usato per contare il numero di linee, di caratteri o + può essere usato per contare il numero di linee, di caratteri o di parole in un file.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -703,7 +703,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Se nessuna opzione viene specificata, l'opzione di default è + <para>Se nessuna opzione viene specificata, l'opzione di default è <option>-lwc</option>.</para> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> @@ -716,7 +716,7 @@ pchen Paul Chen 1/5/96 jhsu Jake Hsu 4/17/96 sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> - <para>il risultato dell'uso del comando &man.wc.1; su tale file è + <para>il risultato dell'uso del comando &man.wc.1; su tale file è il seguente:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>wc users</userinput> @@ -750,7 +750,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> <para>Se non specificata, la <filename><replaceable>destinazione</replaceable></filename> di default - è un file dello stesso nome di + è un file dello stesso nome di <filename><replaceable>sorgente</replaceable></filename> posto nella directory di lavoro corrente.</para> @@ -781,45 +781,45 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> <para>Un <emphasis>link simbolico</emphasis> viene usato per creare un nuovo percorso a un altro file o directory. Per esempio, se un gruppo - di utenti è abituato ad usare un comando chiamato - <command>chkmag</command>, ma il comando è stato riscritto e il - nuovo nome è <command>chkit</command>, creando un link simbolico + di utenti è abituato ad usare un comando chiamato + <command>chkmag</command>, ma il comando è stato riscritto e il + nuovo nome è <command>chkit</command>, creando un link simbolico gli utenti eseguiranno automaticamente <command>chkit</command> quando digitano il comando <command>chkmag</command>, eliminando la transizione per il nuovo comando.</para> - <para>Un link simbolico può essere creato nel modo seguente:</para> + <para>Un link simbolico può essere creato nel modo seguente:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>ln -s chkit chkmag</userinput></screen> - <para>Ora il lungo listato per questi due file è il + <para>Ora il lungo listato per questi due file è il seguente:</para> <screen>16 -rwxr-x--- 1 lindadb acs 15927 Apr 23 04:10 chkit 1 lrwxrwxrwx 1 lindadb acs 5 Apr 23 04:11 chkmag -> chkit</screen> <para>Notare che mentre i permessi di <command>chkmag</command> sono - aperti a tutti, poichè è linkato a + aperti a tutti, poichè è linkato a <command>chkit</command>, le caratteristiche dei permessi, del gruppo e del proprietario di <command>chkit</command> saranno rispettate quando <command>chkmag</command> viene invocato.</para> - <para>Con un link simbolico, il link può esistere senza che il file - o la directory a cui è collegato esista.</para> + <para>Con un link simbolico, il link può esistere senza che il file + o la directory a cui è collegato esista.</para> - <para>Un <emphasis>hard link</emphasis> può solamente essere creato + <para>Un <emphasis>hard link</emphasis> può solamente essere creato per un altro file sullo stesso file system, ma non per una directory (eccetto per il super-user). Un hard link crea un nuovo elemento di directory puntante allo stesso inode del file originale. Il file linkato deve esistere prima che l'hard link possa essere creato. - Il file non sarà cancellato fino a quando tutti gli hard link + Il file non sarà cancellato fino a quando tutti gli hard link saranno rimossi. Per linkare i due file precedenti tramite un hard link:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>ln chkit chkmag</userinput></screen> <para>Quindi un lungo listato mostra che il numero di - <emphasis>inode</emphasis> (742) è lo stesso per entrambi i + <emphasis>inode</emphasis> (742) è lo stesso per entrambi i file:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>ls -il chkit chkmag</userinput> @@ -922,7 +922,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> <entry><option>+<replaceable>pos1</replaceable> [-<replaceable>pos2</replaceable>]</option></entry> - <entry>(vecchio stile) fornisce funzionalità simili + <entry>(vecchio stile) fornisce funzionalità simili all'opzione <option>-k <replaceable>chiave</replaceable></option>.</entry> </row> @@ -931,18 +931,18 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting> </informaltable> <para>Per gli elementi di <emphasis>posizione</emphasis> - (<option>+/-</option>), <replaceable>pos1</replaceable> è il + (<option>+/-</option>), <replaceable>pos1</replaceable> è il numero di parola di inizio, iniziando da <emphasis>0</emphasis> e - <replaceable>pos2</replaceable> è il numero di parola di fine. - Quando -<replaceable>pos2</replaceable> non è specificato, il + <replaceable>pos2</replaceable> è il numero di parola di fine. + Quando -<replaceable>pos2</replaceable> non è specificato, il campo di ordinamento continua fino alla fine del file. Sia <replaceable>pos1</replaceable> che <replaceable>pos2</replaceable> possono essere specificati nella forma <replaceable>w</replaceable>.<replaceable>c</replaceable>, dove - <replaceable>w</replaceable> è il numero di parola e - <replaceable>c</replaceable> è il carattere all'interno della + <replaceable>w</replaceable> è il numero di parola e + <replaceable>c</replaceable> è il carattere all'interno della parola. Per <emphasis>c 0</emphasis> si specifica il delimitatore che - precede il primo carattere e <emphasis>1</emphasis> è il primo + precede il primo carattere e <emphasis>1</emphasis> è il primo carattere della parola. Questi elementi possono essere seguiti da un tipo di modificatore, esempio <emphasis>n</emphasis> per numerico, <emphasis>b</emphasis> per saltare gli spazi bianchi ,ecc.</para> @@ -1020,7 +1020,7 @@ lsmith Laura Smith 3/12/96 jhsu Jake Hsu 4/17/96 jdoe John Doe 4/15/96</screen> - <para>Un'opzione particolarmente utile di ordinamento è l'opzione + <para>Un'opzione particolarmente utile di ordinamento è l'opzione <option>-u</option>, che elimina gli elementi duplicati nel file mentre si ordina il file. Per esempio, il file <filename>todays.logins</filename>:</para> @@ -1038,8 +1038,8 @@ jchen</programlisting> <para>mostra una lista di ogni username che ha effettuato il login nel sistema in giornata. Se si vuole conoscere quanti unici utenti abbiano effettuato il login nel sistema in giornata, usando &man.sort.1; - con l'opzione <option>-u</option>, la lista conterrà ciascun - utente una volta sola. (Il comando può essere mandato in pipe a + con l'opzione <option>-u</option>, la lista conterrà ciascun + utente una volta sola. (Il comando può essere mandato in pipe a <command>wc -l</command> per ottenere direttamente il numero):</para> <screen>&prompt.user; <userinput>sort -u todays.logins</userinput> @@ -1088,7 +1088,7 @@ sphillip</screen> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> - <para>In questo primo esempio l'output di &man.who.1; è + <para>In questo primo esempio l'output di &man.who.1; è visualizzato sullo schermo e memorizzato nel file <filename>users.file</filename>:</para> @@ -1236,7 +1236,7 @@ total 34 <para>Per cercare stringhe ASCII, stampabili, in un file binario si usa il comando &man.strings.1;. Questo comando ricerca sequenze di quattro o - più caratteri ASCII terminanti con un carattere newline o + più caratteri ASCII terminanti con un carattere newline o con un carattere null. &man.strings.1; risulta utile per ricercare nomi di file e possibili messaggi di errore all'interno di un programma compilato, di cui non si ha il codice sorgente.</para> @@ -1272,7 +1272,7 @@ total 34 <replaceable>formato</replaceable></option></entry> <entry>fa precedere alla stringa l'offset di byte dall'inizio del - file; <replaceable>formato</replaceable> può essere: + file; <replaceable>formato</replaceable> può essere: <emphasis>d</emphasis> = decimale, <emphasis>o</emphasis> = ottale <emphasis>x</emphasis> = esadecimale (solamente SVR4)</entry> @@ -1295,12 +1295,12 @@ SUNW_OST_OSCMD nessun delimitatore specificato delimitatore non valido b:c:d:f:ns -cut: -n può solo essere usato con -b -cut: -d può solo essere usato con -f -cut: -s può solo essere usato con -f +cut: -n può solo essere usato con -b +cut: -d può solo essere usato con -f +cut: -s può solo essere usato con -f nessuna lista specificata cut: %s non si riesce ad aprire -il range specificato non è valido +il range specificato non è valido troppi range specificati i range devono essere crescenti carattere non valido nel range @@ -1321,7 +1321,7 @@ uso: cut -b lista [-n] [filename ...] determinare che tipo di file esso sia. Questo viene fatto leggendo i primi byte del file e confrontandoli con la tabella <filename>/etc/magic</filename>. Il comando &man.file.1; - può determinare file di testo ASCII, file formattati tar, file + può determinare file di testo ASCII, file formattati tar, file compressi, ecc.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -1420,7 +1420,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen> <emphasis>[<replaceable>x</replaceable>*<replaceable>n</replaceable>]</emphasis>, dove il carattere <replaceable>x</replaceable> viene ripetuto <replaceable>n</replaceable> volte. Se <replaceable>n</replaceable> - è <emphasis>0</emphasis> o assente, il carattere + è <emphasis>0</emphasis> o assente, il carattere <replaceable>x</replaceable> viene assunto come valida corrispondenza richiesta in <replaceable>stringa1</replaceable>.</para> @@ -1430,7 +1430,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen> SVR4). Qui <emphasis><replaceable>ottale</replaceable></emphasis> viene sostituito da una, due o tre cifre di interi ottali che codificano un carattere ASCII e - <emphasis><replaceable>carattere</replaceable></emphasis> può + <emphasis><replaceable>carattere</replaceable></emphasis> può essere uno di questi:</para> <informaltable frame="none"> @@ -1479,7 +1479,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen> <para>La versione SVR4 di &man.tr.1; permette l'operando :<replaceable>classe</replaceable>: nel campo stringa dove - <replaceable>classe</replaceable> può assumere uno dei seguenti + <replaceable>classe</replaceable> può assumere uno dei seguenti valori di classificazione carattere:</para> <informaltable frame="none"> @@ -1561,8 +1561,8 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</programlisting> <para><command>tr '[:lower:]' '[:upper:]'</command></para> - <para>Affinchè &man.tr.1; legga da &man.stdin.4; si usa &man.cat.1; - in pipe con &man.tr.1;, così:</para> + <para>Affinchè &man.tr.1; legga da &man.stdin.4; si usa &man.cat.1; + in pipe con &man.tr.1;, così:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cat wodehouse | tr '[a-z]' '[A-Z]'</userinput> THE INIMITABLE JEEVES [1923] THE MATING SEASON [1949] @@ -1600,9 +1600,9 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <sect2 id="commands-work-files-find"> <title>find - cerca file</title> - <para>Il comando &man.find.1; può cercare file in modo + <para>Il comando &man.find.1; può cercare file in modo ricorsivo nell'albero di directory indicato, confrontando il tipo di - file o lo schema specificato. &man.find.1; può quindi elencare i + file o lo schema specificato. &man.find.1; può quindi elencare i file o eseguire arbitrari comandi in base ai risultati.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -1614,7 +1614,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <para><emphasis>Opzioni generali</emphasis></para> <para>Per l'opzione del tempo di ricerca, la notazione in giorni, - <emphasis>n</emphasis> è:</para> + <emphasis>n</emphasis> è:</para> <informaltable frame="none"> <tgroup cols="2"> @@ -1624,7 +1624,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <row> <entry><option>+<replaceable>n</replaceable></option></entry> - <entry>più di <replaceable>n</replaceable> giorni</entry> + <entry>più di <replaceable>n</replaceable> giorni</entry> </row> <row> @@ -1642,7 +1642,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Alcune caratteristiche dei file che &man.find.1; può + <para>Alcune caratteristiche dei file che &man.find.1; può ricercare sono:</para> <para>la <emphasis>data</emphasis> dell'ultimo accesso o dell'ultima @@ -1657,17 +1657,17 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <entry align="center"><option>-atime <replaceable>n</replaceable></option></entry> - <entry>data di accesso, vero se l'accesso è di - <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry> + <entry>data di accesso, vero se l'accesso è di + <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry> </row> <row> <entry align="center"><option>-ctime <replaceable>n</replaceable></option></entry> - <entry>data di cambiamento, vero se lo stato del file è + <entry>data di cambiamento, vero se lo stato del file è stato modificato <replaceable>n</replaceable> giorni - fà</entry> + fà</entry> </row> <row> @@ -1675,14 +1675,14 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <replaceable>n</replaceable></option></entry> <entry>data di modifica, vero se i dati del file sono stati - modificati <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry> + modificati <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry> </row> <row> <entry><option>-newer <replaceable>filename</replaceable></option></entry> - <entry>vero se più recente del file specificato</entry> + <entry>vero se più recente del file specificato</entry> </row> <row> @@ -1690,7 +1690,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <replaceable>tipo</replaceable></option></entry> <entry><emphasis>tipo</emphasis> di <emphasis>file</emphasis>, - dove <replaceable>tipo</replaceable> può essere:</entry> + dove <replaceable>tipo</replaceable> può essere:</entry> </row> <row> @@ -1735,7 +1735,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <entry><emphasis>tipo</emphasis> di <emphasis>file system</emphasis>, dove <replaceable>tipo</replaceable> - può essere un valido tipo di file system, esempio + può essere un valido tipo di file system, esempio <emphasis>ufs</emphasis> (Unix File System) e <emphasis>nfs</emphasis> (Network File System)</entry> </row> @@ -1759,8 +1759,8 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> [-]<replaceable>modi</replaceable></option></entry> <entry>permessi del file, dove <replaceable>modi</replaceable> - è la modalità ottale usata dal comando - &man.chmod.1;. Quando <replaceable>modi</replaceable> è + è la modalità ottale usata dal comando + &man.chmod.1;. Quando <replaceable>modi</replaceable> è preceduto da un segno meno, solamente i bit che sono specificati vengono confrontati.</entry> </row> @@ -1778,7 +1778,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <entry><option>-name <replaceable>filename</replaceable></option></entry> - <entry>vero se il nome del file è quello specificato. + <entry>vero se il nome del file è quello specificato. Confronti con schemi wild card sono permessi se il meta-carattere viene messo in escape per la shell con un backslash (\)</entry> @@ -1804,7 +1804,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <para>Sono permesse espressioni complesse. Le espressioni devono essere raggruppate tra parentesi (mettendo in escape le parentesi con un backslash per impedire alla shell di interpretarle). Il simbolo di - esclamazione (!) può essere usato per <emphasis>negare</emphasis> + esclamazione (!) può essere usato per <emphasis>negare</emphasis> un'espressione. Gli operatori: <option>-a</option> (<emphasis>and</emphasis>) e <option>-o</option> (<emphasis>or</emphasis>) vengono usati per raggruppare @@ -1812,7 +1812,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> - <para>&man.find.1; può ricercare in modo ricorsivo attraverso + <para>&man.find.1; può ricercare in modo ricorsivo attraverso sotto-directory, ma per lo scopo di questi esempi saranno usati i seguenti file:</para> @@ -1821,7 +1821,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> 34 -rw-r--r-- 1 frank staff 17351 Feb 5 10:04 standard 2 -rwxr-xr-x 1 frank staff 386 Apr 26 09:51 tr25*</screen> - <para>Per trovare tutti i file più recenti del file + <para>Per trovare tutti i file più recenti del file <filename>library</filename>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>find . -newer library -print</userinput> @@ -1942,7 +1942,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <title>Compressione di file</title> <para>Il comando &man.compress.1; viene usato per ridurre lo spazio di - disco utilizzato da un file. Quando un file è stato compresso + disco utilizzato da un file. Quando un file è stato compresso usando il comando &man.compress.1;, il suffisso <filename>.Z</filename> viene appeso al nome del file. I permessi, la data di accesso e di modifica del file originale vengono preservati. Il comando @@ -1979,7 +1979,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen> <entry>forza la compressione del file, anche se questa non riduce la dimensione del file o se il file destinazione (<filename><replaceable>file</replaceable>.Z</filename>) esiste - già.</entry> + già.</entry> </row> <row> @@ -2033,7 +2033,7 @@ beauty:01/30/94:#total logins,1408:#different UIDs,922 beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <para>Una visualizzazione del file utilizzando un altro comando al posto - di &man.zcat.1; può produrre un difficile risultato + di &man.zcat.1; può produrre un difficile risultato binario.</para> <para>Il comando &man.uncompress.1; viene usato per far ritornare il file @@ -2049,12 +2049,12 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> &man.uncompress.1;, &man.zcat.1; ci sono un set di utility <emphasis>GNU</emphasis> liberamente disponibili. Queste creano persino un miglior lavoro di compressione utilizzando un algoritmo - più efficiente. I programmi GNU che forniscono - funzionalità simili ai precedenti sono spesso installati + più efficiente. I programmi GNU che forniscono + funzionalità simili ai precedenti sono spesso installati rispettivamente come &man.gzip.1;, &man.gunzip.1; e &man.zcat.1;. I nomi dei file compressi con &man.gzip.1; hanno l'estensione <filename>.z</filename> o <filename>.gz</filename>. Il software GNU - può essere ottenuto via ftp anonimo: <ulink + può essere ottenuto via ftp anonimo: <ulink url="ftp://ftp.gnu.org/pub/gnu"><hostid role="fqdn">ftp://ftp.gnu.org/pub/gnu</hostid></ulink>.</para> </sect2> @@ -2064,7 +2064,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <para>Il comando &man.tar.1; raggruppa file in un dispositivo o in un file per scopi di archiviazione. Il comando &man.tar.1; non comprime i file, - rende solamente più maneggevole una grande quantità di + rende solamente più maneggevole una grande quantità di file.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -2121,7 +2121,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <para>&man.tar.1;, in generale, accetta le sue opzioni sia facendole precedere da un trattino (-) sia senza trattino. Il file di archivio - può essere un file su disco, un dispositivo a nastro o + può essere un file su disco, un dispositivo a nastro o standard input/output. L'ultimo modo viene rappresentato tramite un trattino.</para> @@ -2134,7 +2134,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> 74 logs.photon 84 logs.top</screen> - <para>&man.tar.1; può combinare questi in un solo file, + <para>&man.tar.1; può combinare questi in un solo file, <filename>logfile.tar</filename>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>tar -cf logfile.tar logs.* ; ls -s logfile.tar</userinput> @@ -2143,14 +2143,14 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <para>In Internet, molti siti di archivio FTP anonimi memorizzano i loro pacchetti in formati tar compressi, quindi i file finiscono in <filename>.tar.Z</filename> o <filename>.tar.gz</filename>. Per - estrarre i file da uno di questi file archivio si può prima + estrarre i file da uno di questi file archivio si può prima decomprimerlo, o usare l'appropriato comando &man.zcat.1; e mandare in pipe il risultato a &man.tar.1;, esempio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>zcat <replaceable>archive</replaceable>.tar.Z | tar -xvf -</userinput></screen> <para>dove il trattino alla fine del comando &man.tar.1; indica che il - file è preso da &man.stdin.4;.</para> + file è preso da &man.stdin.4;.</para> </sect2> <sect2 id="commands-file-arch-comp-conv-uuencode-uudecode"> @@ -2162,9 +2162,9 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <quote><emphasis>uu</emphasis></quote> nei nomi deriva dal fatto che questi comandi fanno parte del set di comandi Unix-to-Unix CoPy (UUCP). I comandi &man.uuencode.1; e &man.uudecode.1; sono generalmente usati - quando si mandano file binari via e-mail. Con l'e-mail non c'è + quando si mandano file binari via e-mail. Con l'e-mail non c'è garanzia che file binari 8-bit siano trasferiti correttamente. Quindi - per garantire una corretta consegna si può codificare il file + per garantire una corretta consegna si può codificare il file binario, sia direttamente su linea di comando, includendo il file codificato, sia indirettamente, lasciando al proprio programma di posta MIME questo lavoro. In modo simile, l'utente decodifica il file @@ -2200,8 +2200,8 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen> <para>La prima linea di un file codificato con &man.uuencode.1; include i <emphasis>permessi</emphasis> e il <emphasis>nome</emphasis> del file - originale che &man.uudecode.1; utilizzerà quando - decodificherà il file codificato. Il file inizia e finisce + originale che &man.uudecode.1; utilizzerà quando + decodificherà il file codificato. Il file inizia e finisce rispettivamente con le parole chiavi <emphasis>begin</emphasis> e <emphasis>end</emphasis>, esempio:</para> @@ -2321,7 +2321,7 @@ end</programlisting> <row> <entry><option>conv=<replaceable>valore</replaceable>[,<replaceable>valore</replaceable>]</option></entry> - <entry>dove <replaceable>valore</replaceable> può + <entry>dove <replaceable>valore</replaceable> può essere:</entry> </row> @@ -2372,7 +2372,7 @@ end</programlisting> </tgroup> </informaltable> - <para>La dimensione dei blocchi viene specificata in byte e può + <para>La dimensione dei blocchi viene specificata in byte e può finire in <emphasis>k</emphasis>, <emphasis>b</emphasis> o <emphasis>w</emphasis> per indicare rispettivamente 1024 (kilo), 512 (blocco) o 2 (parola) byte.</para> @@ -2388,7 +2388,7 @@ end</programlisting> <para>Per copiare file posti in un dispositivo a nastro, scritti su una macchina big endian con una dimensione di 20 blocchi, in file su una machina little endian che ha un nastro inserito nel suo dispositivo, - si ha la necessità di scambiare le coppie di byte, in questo + si ha la necessità di scambiare le coppie di byte, in questo modo:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>dd if=/dev/rmt/0 of=new_file ibs=20b conv=swab</userinput> @@ -2462,7 +2462,7 @@ end</programlisting> <row> <entry><option>-v</option></entry> - <entry>modalità verbose</entry> + <entry>modalità verbose</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -2481,7 +2481,7 @@ Blandings Castle and Elsewhere [1935] Galahad at Blandings [1965] Uncle Fred in the Springtime [1939] A Pelican at Blandings [1969] Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisting> - <para>si può usare:</para> + <para>si può usare:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>od -c wodehouse</userinput> 0000000 S o m e t h i n g F r e s h @@ -2609,14 +2609,14 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti distribuito dalla NCSA. FTP viene usato per trasferire file tra computer su Internet.</para> - <para>&man.rlogin.1; è un servizio di login remoto che - è stato in passato un'esclusiva dello Unix BSD 4.3 di Berkeley. - Essenzialmente, offre le stesse funzionalità di &man.telnet.1;, + <para>&man.rlogin.1; è un servizio di login remoto che + è stato in passato un'esclusiva dello Unix BSD 4.3 di Berkeley. + Essenzialmente, offre le stesse funzionalità di &man.telnet.1;, eccetto che &man.rlogin.1; lascia passare al computer remoto le informazioni dell'ambiente di login dell'utente. Le macchine possono essere configurate per permettere connessioni da fidati host senza - richiedere la password dell'utente. Una versione più sicura di - questo protocollo è la Sicura SHell + richiedere la password dell'utente. Una versione più sicura di + questo protocollo è la Sicura SHell <application>SSH</application>, software scritto da Tatu Ylonen e disponibile via: <ulink url="ftp://ftp.net.ohio-state.edu/pub/security/ssh"><hostid @@ -2664,7 +2664,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <entry></entry> - <entry>abilità la modalità di debugging</entry> + <entry>abilità la modalità di debugging</entry> </row> <row> @@ -2696,7 +2696,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <entry></entry> - <entry>modalità verbose</entry> + <entry>modalità verbose</entry> </row> <row> @@ -2721,7 +2721,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <para>&man.telnet.1; e <command>tn3270</command> hanno un'opzione per specificare il numero di porta a cui connettersi sull'host remoto. Per - entrambi i comandi, il numero di porta di default è 23, + entrambi i comandi, il numero di porta di default è 23, la porta telnet. Altre porte vengono usate per il debugging dei servizi di rete e per ragioni speciali.</para> @@ -2733,25 +2733,25 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <screen>&prompt.user; <userinput>ftp magnus.acs.ohio-state.edu</userinput></screen> - <para>La macchina remota richiederà di identificarsi tramite login + <para>La macchina remota richiederà di identificarsi tramite login e password. Spesso, le macchine organizzate come archivi di software o di informazioni, permettono connessioni ftp anonime. Ci si collega tramite &man.ftp.1; alla macchina remota e si effettua il login come <username>anonymous</username> (il login - <username>ftp</username> è equivalente su molte macchine) - cioè, quando viene richiesto il login si digita + <username>ftp</username> è equivalente su molte macchine) + cioè, quando viene richiesto il login si digita <username>anonymous</username> (di solito per la password si inserisce il proprio indirizzo email o qualsiasi altra cosa).</para> - <para>Una volta che si è correttamente collegati a un computer + <para>Una volta che si è correttamente collegati a un computer remoto tramite &man.telnet.1; e &man.rlogin.1; (e assumendo che sia - stata assegnata l'emulazione del terminale) si potrà utilizzare + stata assegnata l'emulazione del terminale) si potrà utilizzare la macchina come al solito.</para> - <para>Una volta che si è correttamente collegati ad un computer - remoto tramite &man.ftp.1;, si può trasferire un file in quel + <para>Una volta che si è correttamente collegati ad un computer + remoto tramite &man.ftp.1;, si può trasferire un file in quel computer con il comando <command>put</command> o prenderlo da quel - computer con il comando <command>get</command>. La sintassi è la + computer con il comando <command>get</command>. La sintassi è la seguente:</para> <para><command>put <replaceable>nome-file-locale @@ -2763,7 +2763,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <para>Sono disponibili altri comandi per &man.ftp.1;, a seconda della specifica implementazione dell'FTP locale e remoto. Il comando <command>help</command> visualizza un elenco di comandi disponibili. - Il comando <command>help</command> può visualizzare lo scopo di + Il comando <command>help</command> può visualizzare lo scopo di un comando specifico. Esempi di validi comandi sono mostrati di seguito:</para> @@ -2837,7 +2837,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <title>finger - restituisce informazioni riguardo gli utenti</title> <para>Il comando &man.finger.1; mostra il file <filename>.plan</filename> - di un utente specifico o riporta chi è attualmente + di un utente specifico o riporta chi è attualmente <quote>loggato</quote> su una specifica macchina. L'utente deve permettere i permessi di lettura generale sul file <filename>.plan</filename>.</para> @@ -2879,8 +2879,8 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> <screen>brigadier:condron [77]> <userinput>finger workshop@nyssa</userinput> -Questo è un esempio di file .plan per l'id workshop di nyssa. -Questo id è stato usato in questa settimana da Frank Fiamingo, Linda +Questo è un esempio di file .plan per l'id workshop di nyssa. +Questo id è stato usato in questa settimana da Frank Fiamingo, Linda DeBula, e Linda Condron, mentre insegnavano ad usare una nuova versione di Unix workshop sviluppata per l'UTS. @@ -2901,12 +2901,12 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen> una rete locale (LAN). In questo caso succede spesso che un utente di una macchina possieda validi accessi di login su molte altre macchine della rete locale. Per questo tipo di utente sono disponibili comandi - Unix che forniscono una certa praticità nel realizzare certe - operazioni comuni. Poichè questi comandi si focalizzano su + Unix che forniscono una certa praticità nel realizzare certe + operazioni comuni. Poichè questi comandi si focalizzano su comunicazioni con host remoti nella rete locale (o in Internet), i nomi dei comandi iniziano con la lettera <emphasis>r</emphasis>: - &man.rlogin.1;, &man.rsh.1; e &man.rcp.1;. La possibilità di - accesso remoto tramite questi comandi è sostenuta (opzionalmente) + &man.rlogin.1;, &man.rsh.1; e &man.rcp.1;. La possibilità di + accesso remoto tramite questi comandi è sostenuta (opzionalmente) attraverso il file <filename>~/.rhosts</filename> di ogni singolo utente e dal file generale di sistema <filename>/etc/hosts.equiv</filename>. Per ragioni di sicurezza questi possono essere limitati ad alcuni @@ -2917,13 +2917,13 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen> informazioni all'host remoto circa l'ambiente locale, incluso il valore della variabile d'ambiente <literal>TERM</literal>.</para> - <para>Il comando &man.rsh.1; fornisce la possibilità di invocare + <para>Il comando &man.rsh.1; fornisce la possibilità di invocare una shell Unix su un host remoto della rete locale con lo scopo di - eseguirci comandi di shell. Questa capacità è simile alla + eseguirci comandi di shell. Questa capacità è simile alla funzione shell escape disponibile generalmente all'interno di un software di sistema Unix come editor ed email.</para> - <para>Il comando &man.rcp.1; fornisce la possibilità di + <para>Il comando &man.rcp.1; fornisce la possibilità di copiare file dall'host locale ad un host remoto della rete locale.</para> @@ -2968,19 +2968,19 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen> per tale account. Il file <filename>.rhosts</filename> contiene un record per ogni coppia host remoto-username con il quale il proprietario del file <filename>.rhosts</filename> desidera connettersi. Ogni record - nel file <filename>.rhosts</filename> è della forma:</para> + nel file <filename>.rhosts</filename> è della forma:</para> <para><replaceable>host_remoto utente_remoto</replaceable></para> <para>dove l'elenco - <username><replaceable>utente_remoto</replaceable></username> è + <username><replaceable>utente_remoto</replaceable></username> è opzionale. Per esempio, se Heather Jones vuole essere in grado di connettersi alla <hostid role="hostname">macchina1</hostid> (dove il suo - username è <username>heather</username>) dalla + username è <username>heather</username>) dalla <hostid role="hostname">macchina2</hostid> (dove il suo username - è <username>jones</username>) o dalla + è <username>jones</username>) o dalla <hostid role="hostname">macchina3</hostid> (dove il suo username - è <username>heather</username>, lo stesso della + è <username>heather</username>, lo stesso della <hostid role="hostname">macchina1</hostid>), lei potrebbe creare un file <filename>.rhosts</filename> nella sua home directory sulla <hostid role="hostname">macchina1</hostid>. Il contenuto di questo file @@ -2996,7 +2996,7 @@ macchina3 heather</programlisting> <para>Su alcuni sistemi il file <filename>/etc/hosts.equiv</filename> presta lo stesso scopo per tutti gli utenti, al di fuori del super-user. - Così un file <filename>/etc/hosts.equiv</filename> + Così un file <filename>/etc/hosts.equiv</filename> contenente:</para> <para><replaceable>macchina_remota</replaceable></para> @@ -3022,7 +3022,7 @@ macchina3 heather</programlisting> <para>Le versioni dei programmi &man.rcp.1;, &man.rsh.1; e &man.rlogin.1; basati sulla Secure SHell (<application>SSH</application>) sono - liberamente disponibili e forniscono molta più sicurezza.</para> + liberamente disponibili e forniscono molta più sicurezza.</para> </sect2> </sect1> </chapter> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml index 84b598f948..5a4be2f73d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml @@ -9,38 +9,38 @@ <title>Editor</title> <para>Esistono numerose utility per la manipolazione del testo in Unix, come - è stato notato attraverso questo documento (esempio + è stato notato attraverso questo documento (esempio &man.ed.1;, &man.ex.1;, &man.sed.1;, &man.awk.1;, la famiglia <application>grep</application> e la famiglia <application>roff</application>). Tra gli editor, l'editor visuale (o a - schermo pieno) standard su Unix è <application>vi</application>. - Questa applicazione comprende un super-set, per così dire, di + schermo pieno) standard su Unix è <application>vi</application>. + Questa applicazione comprende un super-set, per così dire, di caratteristiche di &man.ed.1; e di &man.ex.1; (gli editor a linea di Unix).</para> - <para>&man.vi.1; è un editor modale. Questo significa che ha - modalità specifiche che permettono l'inserimento del testo, la - cancellazione del testo e l'inserimento dei comandi. Si può lasciare - la modalità di inserimento premendo il tasto <keycap>escape</keycap>. - In questo modo ci si porta nella modalità comando. L'editor - di linea &man.ex.1; è incorporato in &man.vi.1;. Si può - passare dalla modalità a schermo pieno a quella a linea di comando (e - viceversa) quando si desidera. In modalità <emphasis>vi</emphasis> - premere <keycap>Q</keycap> per andare in modalità - <emphasis>ex</emphasis>. In modaltà <emphasis>ex</emphasis>, al - prompt : digitare <command>vi</command> per ritornare in modalità - <emphasis>vi</emphasis>. Inoltre è disponibile una modalità - di &man.vi.1; in sola lettura, che può essere invocata con + <para>&man.vi.1; è un editor modale. Questo significa che ha + modalità specifiche che permettono l'inserimento del testo, la + cancellazione del testo e l'inserimento dei comandi. Si può lasciare + la modalità di inserimento premendo il tasto <keycap>escape</keycap>. + In questo modo ci si porta nella modalità comando. L'editor + di linea &man.ex.1; è incorporato in &man.vi.1;. Si può + passare dalla modalità a schermo pieno a quella a linea di comando (e + viceversa) quando si desidera. In modalità <emphasis>vi</emphasis> + premere <keycap>Q</keycap> per andare in modalità + <emphasis>ex</emphasis>. In modaltà <emphasis>ex</emphasis>, al + prompt : digitare <command>vi</command> per ritornare in modalità + <emphasis>vi</emphasis>. Inoltre è disponibile una modalità + di &man.vi.1; in sola lettura, che può essere invocata con &man.view.1;.</para> <para>Un altro editor comune nei sistemi Unix, specialmente nei college e - negli ambienti universitari, è <application>emacs</application> (che - sta per <quote>editing macros</quote>). Mentre &man.vi.1; è in + negli ambienti universitari, è <application>emacs</application> (che + sta per <quote>editing macros</quote>). Mentre &man.vi.1; è in generale compreso nel sistema operativo Unix, &man.emacs.1; usualmente non - lo è. <application>Emacs</application> viene distribuito dalla Free - Software Foundation ed è discutibilmente il più potente editor - disponibile per Unix. <application>Emacs</application> è un software - di sistema molto grande ed è un grossa risorsa di sistema per un + lo è. <application>Emacs</application> viene distribuito dalla Free + Software Foundation ed è discutibilmente il più potente editor + disponibile per Unix. <application>Emacs</application> è un software + di sistema molto grande ed è un grossa risorsa di sistema per un utente di computer.</para> <para>La Free Software Foundation e il progetto GNU (del quale @@ -50,7 +50,7 @@ tra programmatori</quote>. La loro General Public License garantisce il diritto d'uso, di modifica e di distribuzione di <application>emacs</application> (incluso il suo codice sorgente) ed - è stata progettata specificatamente per impedire a qualcuno di + è stata progettata specificatamente per impedire a qualcuno di prendersi un profitto finanziario da <application>emacs</application> o da altri software conseguiti attraverso la Free Software Foundation. Molti dei loro software, incluso <application>emacs</application>, sono disponibili @@ -71,7 +71,7 @@ durante una sessione di editing. In alternativa, le opzioni usate di frequente possono essere automaticamente settate quando viene invocato &man.vi.1;, attraverso il file <filename>.exrc</filename>. Inoltre, - questo file può contenere macro per mappare battute di tasti in + questo file può contenere macro per mappare battute di tasti in funzioni usando la funzione <command>map</command>. All'interno di &man.vi.1; queste macro possono essere definite con il comando <command>:map</command>. I caratteri di controllo possono essere inseriti @@ -127,8 +127,8 @@ <row> <entry><command>:set showmode</command></entry> - <entry>visualizza l'indicazione che la modalità di - inserimento è on</entry> + <entry>visualizza l'indicazione che la modalità di + inserimento è on</entry> </row> <row> @@ -141,7 +141,7 @@ <entry><command>:set wrapmargin=<replaceable>n</replaceable></command></entry> - <entry>mette on la modalità word-wrap a + <entry>mette on la modalità word-wrap a <replaceable>n</replaceable> spazi dal margine destro</entry> </row> @@ -185,19 +185,19 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <title>Configurare la propria sessione emacs</title> <para>Configurare l'ambiente di &man.emacs.1; equivale a creare chiamate a - funzioni LISP. &man.emacs.1; è infinitamente personalizzabile + funzioni LISP. &man.emacs.1; è infinitamente personalizzabile tramite variabili <emphasis>emacs</emphasis>, funzioni built-in e attraverso la programmazione Emacs LISP. I settaggi possono essere specificati dal minibuffer (o da linea di comando) durante una sessione <emphasis>emacs</emphasis>. Alternativamente, i settaggi usati di frequente possono essere attivati automaticamente quando viene invocato - &man.emacs.1;, usando il file <filename>.emacs</filename>. Benchè + &man.emacs.1;, usando il file <filename>.emacs</filename>. Benchè una discussione del Emacs LISP vada oltre lo scopo di questo documento, seguono alcuni esempi di configurazioni per &man.emacs.1;.</para> <para>Per settare o verificare variabili <emphasis>emacs</emphasis> o per usare le sue funzioni built-in, si usa il tasto <keycap>escape</keycap> - (<emphasis>Meta</emphasis> è come &man.emacs.1; si riferisce a + (<emphasis>Meta</emphasis> è come &man.emacs.1; si riferisce a questo) seguito dalla lettera <keycap>x</keycap>, quindi la variabile o la funzione e i suoi argomenti.</para> @@ -210,7 +210,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <entry><command><keycap>M</keycap>, <keycap>x</keycap> what-line</command></entry> - <entry>quale linea è sul cursore?</entry> + <entry>quale linea è sul cursore?</entry> </row> <row> @@ -260,7 +260,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <entry>invoca l'help di emacs quando <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>h</keycap> - </keycombo> è stato mappato al tasto + </keycombo> è stato mappato al tasto <keycap>backspace</keycap></entry> </row> </tbody> @@ -280,7 +280,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di (global-set-key "\C-x?" 'help-for-help) ; Per saltare alla linea 16, digitare M, #<return>16 (global-set-key "\M-#" 'goto-line) -; Per sapere su che linea si è, digitare M, n +; Per sapere su che linea si è, digitare M, n (global-set-key "\M-n" 'what-line) (message "~/.emacs loaded.") (message "")</programlisting> @@ -292,12 +292,12 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <para>Tutti i comandi in &man.vi.1; sono preceduti dalla pressione del tasto <keycap>escape</keycap>. Ogni volta che si deve intraprendere un nuovo comando si deve utilizzare il tasto di <keycap>escape</keycap>. - Diversamente da dove indicato, &man.vi.1; è case sensitive + Diversamente da dove indicato, &man.vi.1; è case sensitive (sensibile alla differenza minuscolo e maiuscolo).</para> <para><emphasis>Comandi movimento cursore:</emphasis></para> - <para>(<replaceable>n</replaceable>) indica un numero ed è + <para>(<replaceable>n</replaceable>) indica un numero ed è opzionale</para> <informaltable frame="none"> @@ -314,7 +314,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <row> <entry><command>(<replaceable>n</replaceable>)<keycap>j</keycap></command></entry> - <entry>(<replaceable>n</replaceable>) spazi giù</entry> + <entry>(<replaceable>n</replaceable>) spazi giù</entry> </row> <row> @@ -363,7 +363,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di <keycap>D</keycap> </keycombo></command></entry> - <entry>giù di mezza schermata</entry> + <entry>giù di mezza schermata</entry> </row> <row> @@ -379,7 +379,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di </informaltable> <para>(<keycap>Ctrl</keycap> indica il tasto <keycap>control</keycap>; il - case sensitive non è importante)</para> + case sensitive non è importante)</para> <informaltable frame="none"> <tgroup cols="2"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml index f73ab4ad07..03170b900f 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml @@ -11,21 +11,21 @@ <sect1 id="getting-started-login"> <title>Effettuare il login</title> - <para>Una volta che l'utente si è collegato a un sistema Unix, gli + <para>Una volta che l'utente si è collegato a un sistema Unix, gli viene chiesto di inserire un <emphasis>login</emphasis> username (nome utente) e una <emphasis>password</emphasis> (codice segreto). Il - login username è il nome univoco dell'utente sul sistema. La - password è un codice modificabile conosciuto solo dall'utente. + login username è il nome univoco dell'utente sul sistema. La + password è un codice modificabile conosciuto solo dall'utente. Alla richiesta di <emphasis>login</emphasis>, l'utente deve inserire lo username e alla richiesta della <emphasis>password</emphasis>, deve essere inserita la password effettiva.</para> <note> - <para><emphasis>Unix è un sistema case sensitive</emphasis> (fa + <para><emphasis>Unix è un sistema case sensitive</emphasis> (fa distinzione tra caratteri minuscoli e maiuscoli). Quindi sia il <emphasis>login</emphasis> username che la <emphasis>password</emphasis> devono essere inseriti esattamente come sono stati creati; il login - username è normalmente in minuscolo.</para> + username è normalmente in minuscolo.</para> </note> <sect2 id="getting-started-login-terminal-type"> @@ -43,7 +43,7 @@ <para>Il tipo di terminale indica al sistema Unix come interagire quando una sessione viene aperta.</para> - <para>Può essere necessario risettare il tipo di terminale, + <para>Può essere necessario risettare il tipo di terminale, digitando il comando:</para> <informaltable frame="none"> @@ -62,7 +62,7 @@ </tgroup> </informaltable> - <para>(Inoltre su alcuni sistemi Unix, ad esempio MAGNUS, è + <para>(Inoltre su alcuni sistemi Unix, ad esempio MAGNUS, è necessario dare il comando <command>unsetenv TERMCAP</command>.)</para> @@ -84,7 +84,7 @@ </tgroup> </informaltable> - <para>dove <replaceable><tipo di terminale></replaceable> è + <para>dove <replaceable><tipo di terminale></replaceable> è il tipo di terminale, come <literal>vt100</literal>, che si desidera settare.</para> </sect2> @@ -93,24 +93,24 @@ <title>Password</title> <para>Quando viene assegnato il proprio account, si riceve una password - iniziale. Questa password è importate sia per la sicurezza - del sistema sia per una sicurezza personale, perciò la password - per il proprio account può essere cambiata a propria scelta. Il - comando per cambiare una password è - &man.passwd.1;. Verrà chiesto di inserire sia la propria + iniziale. Questa password è importate sia per la sicurezza + del sistema sia per una sicurezza personale, perciò la password + per il proprio account può essere cambiata a propria scelta. Il + comando per cambiare una password è + &man.passwd.1;. Verrà chiesto di inserire sia la propria vecchia password, sia la nuova password desiderata, quest'ultima due volte. Se si sbaglia la propria vecchia password o non si inserisce quella nuova nello stesso modo per due volte, il sistema - indicherà che la password non ha subito cambiamenti.</para> + indicherà che la password non ha subito cambiamenti.</para> <para>Alcuni amministratori di sistema hanno programmi che verificano l'accuratezza di una password (che deve essere sufficientemente criptica per assicurare una certa sicurezza al sistema). Un cambiamento di - password può essere rifiutato da questi programmi.</para> + password può essere rifiutato da questi programmi.</para> - <para>Quando si sceglie una password, è importante che questa non - sia in qualche modo indovinabile né per qualche sconosciuto - che tenta di scoprirla né per un conoscente. I suggerimenti per + <para>Quando si sceglie una password, è importante che questa non + sia in qualche modo indovinabile né per qualche sconosciuto + che tenta di scoprirla né per un conoscente. I suggerimenti per scegliere e mantenere una password sono i seguenti:</para> <itemizedlist> @@ -183,7 +183,7 @@ <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>D</keycap> </keycombo> - indica la fine di un flusso di dati; - può far uscire dal sistema un utente. L'ultimo caso è + può far uscire dal sistema un utente. L'ultimo caso è disabilitato su molti sistemi</para> <para><keycombo action="simul"> @@ -197,27 +197,27 @@ </sect2> <sect2 id="getting-started-login-identity"> - <title>Identità</title> + <title>Identità</title> <para>Il sistema identifica un utente attraverso il numero di utente e il numero di gruppo (rispettivamente <emphasis>userid</emphasis> e <emphasis>groupid</emphasis>) assegnati dall'amministratore di sistema. - Generalmente non è necessario conoscere il proprio userid e - groupid, poichè il sistema traduce in modo automatico lo userid + Generalmente non è necessario conoscere il proprio userid e + groupid, poichè il sistema traduce in modo automatico lo userid in username (e viceversa) ed il groupid in groupname (e viceversa). - Probabilmente si conosce già lo username: è il nome - utilizzato per il login. Il groupname non è ovvio, e in - realtà si può appartenere a più di un gruppo. Il - proprio gruppo primario è quello associato con il proprio + Probabilmente si conosce già lo username: è il nome + utilizzato per il login. Il groupname non è ovvio, e in + realtà si può appartenere a più di un gruppo. Il + proprio gruppo primario è quello associato con il proprio username nel file database delle password, configurato - dall'amministratore di sistema. Similmente, c'è un file database - per i gruppi, dove l'amministratore di sistema può assegnare + dall'amministratore di sistema. Similmente, c'è un file database + per i gruppi, dove l'amministratore di sistema può assegnare gruppi aggiuntivi ad un utente.</para> - <para>Nei seguenti esempi il simbolo &prompt.user; è il proprio + <para>Nei seguenti esempi il simbolo &prompt.user; è il proprio prompt di shell e non va digitato.</para> - <para>Si può determinare il proprio userid e la lista dei gruppi di + <para>Si può determinare il proprio userid e la lista dei gruppi di appartenenza con i comandi &man.id.1; e &man.groups.1;. Su alcuni sistemi &man.id.1; mostra le informazioni sull'utente e le informazioni sul gruppo primario, esempio:</para> @@ -242,7 +242,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> <sect1 id="getting-started-comm-line-struct"> <title>Struttura della linea di comando di Unix</title> - <para>Un <emphasis>comando</emphasis> è un programma che chiama + <para>Un <emphasis>comando</emphasis> è un programma che chiama il sistema Unix per qualche compito. Un comando ha la forma:</para> <para><command><replaceable>comando</replaceable> @@ -259,7 +259,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> la stessa cosa.</para> <para>Le <emphasis>opzioni</emphasis> sono generalmente precedute da un - trattino (<keycap>-</keycap>) e per molti comandi, più opzioni + trattino (<keycap>-</keycap>) e per molti comandi, più opzioni possono essere messe insieme nella forma:</para> <para><command><replaceable>comando</replaceable> @@ -269,7 +269,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> <para><command>ls -alR</command></para> - <para>che mostrerà un listato lungo di tutti i file che si trovano + <para>che mostrerà un listato lungo di tutti i file che si trovano nella directory corrente e ricorsivamente anche quelli che si trovano in tutte le sotto-directory.</para> @@ -289,12 +289,12 @@ staff sysadmin uts operator</screen> <para><command>lpr -Pprinter3 -#2 file</command></para> - <para>che trasmetterà 2 copie del file specificato a + <para>che trasmetterà 2 copie del file specificato a <devicename>printer3</devicename>.</para> <para>Ci sono delle convenzioni standard per i comandi. Comunque, non tutti i comandi Unix seguono questo standard. Alcuni non richiedono il trattino - prima dell'opzione e alcuni non permettono di mettere insieme più + prima dell'opzione e alcuni non permettono di mettere insieme più opzioni, per esempio alcuni possono richiedere che ogni opzione sia preceduta da un trattino e separata con uno spazio bianco da un'altra opzione o argomento.</para> @@ -310,7 +310,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> speciali funzioni su linea di comando o all'interno di un editor. Queste funzioni possono essere generate premendo contemporaneamente il tasto <keycap>control</keycap> e alcuni altri <emphasis>tasti</emphasis>. - Questa combinazione è generalmente indicata con + Questa combinazione è generalmente indicata con <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap><replaceable>Tasto</replaceable></keycap> @@ -320,34 +320,34 @@ staff sysadmin uts operator</screen> </keycombo>). <keycombo action="simul"> <keycap>Control</keycap> <keycap>S</keycap> - </keycombo> può essere scritto come <keycombo action="simul"> + </keycombo> può essere scritto come <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>S</keycap> </keycombo> (oppure <keycombo action="simul"> <keycap>^</keycap> <keycap>S</keycap> </keycombo>). Con i tasti di controllo le lettere maiuscole e minuscole - sono la stessa cosa, così <keycombo action="simul"> + sono la stessa cosa, così <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>S</keycap> - </keycombo> è lo stesso di <keycombo action="simul"> + </keycombo> è lo stesso di <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>s</keycap> </keycombo>. Questo particolare esempio (<keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>S</keycap> - </keycombo>) è un segnale di <emphasis>stop</emphasis> e - dice al terminale di non accettare più input. Il terminale - rimarrà sospeso finchè un segnale di + </keycombo>) è un segnale di <emphasis>stop</emphasis> e + dice al terminale di non accettare più input. Il terminale + rimarrà sospeso finchè un segnale di <emphasis>start</emphasis> <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>Q</keycap> - </keycombo> non sarà generato.</para> + </keycombo> non sarà generato.</para> <para><keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>U</keycap> - </keycombo> è normalmente il segnale di + </keycombo> è normalmente il segnale di <quote><emphasis>cancellazione di linea</emphasis></quote> per il proprio terminale. Quando lo si digita, l'intera linea di input viene cancellata.</para> @@ -357,7 +357,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>V</keycap> - </keycombo> il carattere di controllo desiderato; così per + </keycombo> il carattere di controllo desiderato; così per inserire in un documento <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> <keycap>H</keycap> @@ -393,11 +393,11 @@ staff sysadmin uts operator</screen> </listitem> <listitem> - <para>velocità di trasmissione dati;</para> + <para>velocità di trasmissione dati;</para> </listitem> <listitem> - <para>controllo di parità sulla trasmissione dati;</para> + <para>controllo di parità sulla trasmissione dati;</para> </listitem> <listitem> @@ -422,7 +422,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> </listitem> </itemizedlist> - <para>Il comando &man.stty.1; è molto dipendente dal sistema, quindi + <para>Il comando &man.stty.1; è molto dipendente dal sistema, quindi consultare le relative <emphasis>pagine man</emphasis> sul proprio sistema per i dettagli.</para> @@ -458,7 +458,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen> <row> <entry><option>dec</option></entry> - <entry>imposta la modalità specifica dei sistemi operativi + <entry>imposta la modalità specifica dei sistemi operativi conformi al Digital Equipment Corporation (che distinguono ERASE da BACKSPACE) (non disponibile su tutti i sistemi)</entry> </row> @@ -512,18 +512,18 @@ erase kill werase rprnt flush lnext susp intr quit stop eof <screen>&prompt.user; <userinput>stty erase ^H</userinput></screen> - <para>Questo setterà l'opzione del terminale solamente per la + <para>Questo setterà l'opzione del terminale solamente per la sessione corrente. Per far in modo che questo comando sia eseguito - automaticamente ad ogni login, è possibile inserire tale comando + automaticamente ad ogni login, è possibile inserire tale comando nel file <filename>.login</filename> o <filename>.profile</filename> di - cui si parlerà più avanti.</para> + cui si parlerà più avanti.</para> </sect1> <sect1 id="getting-started-get-help"> <title>Ottenere aiuto</title> <para>Il manuale di Unix, usualmente chiamato <emphasis>man page</emphasis> - (pagine man), è disponibile per spiegare l'uso del sistema Unix e + (pagine man), è disponibile per spiegare l'uso del sistema Unix e dei suoi comandi. Per servirsi di una pagina man digitare il comando &man.man.1; al prompt di sistema seguito dal comando di cui si necessitano informazioni.</para> @@ -565,7 +565,7 @@ erase kill werase rprnt flush lnext susp intr quit stop eof <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> - <para>Si può usare &man.man.1; per ottenere una linea riassuntiva di + <para>Si può usare &man.man.1; per ottenere una linea riassuntiva di alcuni comandi che contengono la parola che si vuole ricercare con l'opzione <option>-k</option>, ad esempio per cercare la parola <emphasis>password</emphasis>, si digita:</para> @@ -575,9 +575,9 @@ passwd (5) - password file passwd (1) - cambia la password</screen> <para>Il numero in parentesi indica la sezione delle pagine man dove sono - stati trovati i riferimenti. Si può accedere a quella pagina man - (di default si fa riferimento al numero di sezione più basso, ma si - può usare un'opzione su linea di comando per specificarne uno + stati trovati i riferimenti. Si può accedere a quella pagina man + (di default si fa riferimento al numero di sezione più basso, ma si + può usare un'opzione su linea di comando per specificarne uno differente) con:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>man passwd</userinput> @@ -592,7 +592,7 @@ passwd [ -e login_shell ] [ username ] DESCRIZIONE passwd cambia (o setta) la password di un utente. passwd chiede per due volte la nuova password, senza mostrarla. -Questo per prendere in considerazione la possibilità di digitare errori. +Questo per prendere in considerazione la possibilità di digitare errori. Solamente l'utente stesso e il super-user possono cambiare la password di un utente. @@ -600,16 +600,16 @@ OPZIONI -e Cambia la shell di login dell'utente.</screen> - <para>Qui l'output è stato parafrasato e troncato per una questione + <para>Qui l'output è stato parafrasato e troncato per una questione di spazio e di copyright.</para> </sect1> <sect1 id="getting-started-directory-nav-control"> <title>Navigazione e controllo delle directory</title> - <para>Il file system di Unix è organizzato come la struttura + <para>Il file system di Unix è organizzato come la struttura ramificata di un albero a partire da root. La directory - <emphasis>root</emphasis> del sistema è rappresentata dal carattere + <emphasis>root</emphasis> del sistema è rappresentata dal carattere di slash in avanti (<filename>/</filename>). Le directory di sistema e quelle degli utenti sono organizzate sotto la directory <emphasis>root</emphasis>. In Unix l'utente non ha una directory root; @@ -673,7 +673,7 @@ OPZIONI </tgroup> </table> - <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue + <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue paragona i suoi simili comandi a quelli Unix in modo tale da fornire un appropriato quadro di riferimento.</para> @@ -755,7 +755,7 @@ OPZIONI <sect2 id="getting-started-directory-nav-control-pwd"> <title>pwd - mostra la directory di lavoro</title> - <para>In ogni momento si può determinare in che punto si è + <para>In ogni momento si può determinare in che punto si è nella gerarchia del file system mostrando la directory di lavoro con il comando &man.pwd.1;, esempio:</para> @@ -766,7 +766,7 @@ OPZIONI <sect2 id="getting-started-directory-nav-control-cd"> <title>cd - cambia directory</title> - <para>Ci si può portare in una nuova directory con il comando + <para>Ci si può portare in una nuova directory con il comando &man.cd.1;, cambio di directory. &man.cd.1; accetta sia path name (percorsi) assoluti sia path name relativi.</para> @@ -833,7 +833,7 @@ OPZIONI <replaceable>~username/directory</replaceable></command></entry> <entry>cambia directory rispetto alla directory home dell'utente - specificato (il carattere ~ non è valido nella shell + specificato (il carattere ~ non è valido nella shell Bourne; vedere il <link linkend="shells">Capitolo 5</link>).</entry> </row> @@ -846,8 +846,8 @@ OPZIONI <title>mkdir - crea una directory</title> <para>La gerarchia della propria directory home si estende creando - sotto-directory all'interno di essa. Questo è possibile con il - comando &man.mkdir.1;, crea directory. Di nuovo si può + sotto-directory all'interno di essa. Questo è possibile con il + comando &man.mkdir.1;, crea directory. Di nuovo si può specificare un path name assoluto o relativo della directory che si vuole creare.</para> @@ -874,7 +874,7 @@ OPZIONI <entry><option>-m <replaceable>modi</replaceable></option></entry> <entry>permessi di accesso (SVR4). (Si vedranno i - <quote>modi</quote> più avanti in questo + <quote>modi</quote> più avanti in questo Capitolo)</entry> </row> </tbody> @@ -885,8 +885,8 @@ OPZIONI <screen>&prompt.user; <userinput>mkdir /home/frank/data</userinput></screen> - <para>oppure se la directory di lavoro corrente è - <filename>/home/frank</filename>, il seguente comando è + <para>oppure se la directory di lavoro corrente è + <filename>/home/frank</filename>, il seguente comando è equivalente:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>mkdir data</userinput></screen> @@ -895,9 +895,9 @@ OPZIONI <sect2 id="getting-started-directory-nav-control-rmdir"> <title>rmdir - rimuove una directory</title> - <para>Per rimuovere una directory è necessario che questa sia + <para>Per rimuovere una directory è necessario che questa sia vuota. Altrimenti bisogna prima rimuovere i file contenuti in essa. - Inoltre, non si può rimuovere una directory se questa è la + Inoltre, non si può rimuovere una directory se questa è la directory di lavoro corrente, bisogna prima uscire da quest'ultima.</para> @@ -909,7 +909,7 @@ OPZIONI <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> <para>Per rimuovere la directory vuota - <filename>/home/frank/data</filename> mentre si è in + <filename>/home/frank/data</filename> mentre si è in <filename>/home/frank</filename> usare:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>rmdir data</userinput></screen> @@ -923,7 +923,7 @@ OPZIONI <title>ls - mostra i contenuti delle directory</title> <para>Il comando per visualizzare le proprie directory e i propri file - è &man.ls.1;. È possibile ottenere, attraverso le opzioni, + è &man.ls.1;. È possibile ottenere, attraverso le opzioni, informazioni circa la dimensione, il tipo, i permessi, la data di creazione, di modifica e di accesso del file.</para> @@ -1001,7 +1001,7 @@ OPZIONI <row> <entry><option>-L</option></entry> - <entry>se il file è un link simbolico, mostra le + <entry>se il file è un link simbolico, mostra le informazioni del file o della directory a cui il link si riferisce, non le informazioni del link stesso</entry> </row> @@ -1011,7 +1011,7 @@ OPZIONI <entry>listato lungo: mostra i modi, informazioni di link, il proprietario, la dimensione, la data dell'ultima modifica del - file. Se il file è un link simbolico, una freccia + file. Se il file è un link simbolico, una freccia (-->) precede il percorso del file collegato.</entry> </row> </tbody> @@ -1020,7 +1020,7 @@ OPZIONI <para>Il <emphasis>campo modi</emphasis> viene fornito dall'opzione <option>-l</option> e consiste di 10 caratteri. Il primo carattere - è uno dei seguenti:</para> + è uno dei seguenti:</para> <informaltable frame="none"> <tgroup cols="2"> @@ -1190,7 +1190,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <entry><command>chown [<replaceable>opzioni</replaceable>] <replaceable>proprietario file</replaceable></command></entry> - <entry>cambia il proprietario di un file; può essere usato + <entry>cambia il proprietario di un file; può essere usato solamente dal super-user</entry> </row> @@ -1201,7 +1201,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <entry>copia <filename><replaceable>file1</replaceable></filename> in <filename><replaceable>file2</replaceable></filename>; <filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non dovrebbe - già esistere. Questo comando crea o sovrascrive + già esistere. Questo comando crea o sovrascrive <filename><replaceable>file2</replaceable></filename></entry> </row> @@ -1227,7 +1227,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> </tgroup> </table> - <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue + <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue paragona i suoi simili comandi a quelli Unix in modo tale da fornire un appropriato quadro di riferimento.</para> @@ -1390,7 +1390,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para>Il file <filename><replaceable>nuovo_file</replaceable></filename> sostituisce <filename><replaceable>vecchio_file</replaceable></filename>. - In realtà tutto quello che è stato fatto è aver + In realtà tutto quello che è stato fatto è aver aggiornato l'elemento della tabella di directory per attribuire al file il nuovo nome. Il contenuto del file rimane come era prima della rinominazione.</para> @@ -1440,14 +1440,14 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <screen>&prompt.user; <userinput>rm <replaceable>filename</replaceable></userinput></screen> - <para>Visualizzando il contento della directory si vedrà che quel - file non esiste più. In realtà tutto quello che è - stato fatto è aver rimosso l'elemento dalla tabella di directory + <para>Visualizzando il contento della directory si vedrà che quel + file non esiste più. In realtà tutto quello che è + stato fatto è aver rimosso l'elemento dalla tabella di directory e marcato l'inode come <quote>non usato</quote>. Il contenuto del file - è ancora sul disco, ma ora il sistema non ha più modo di + è ancora sul disco, ma ora il sistema non ha più modo di identificare quei blocchi di dati con il nome del file eliminato. Non - c'è un certo comando per - <quote><emphasis>riprendere</emphasis></quote> un file che è + c'è un certo comando per + <quote><emphasis>riprendere</emphasis></quote> un file che è stato eliminato in questo modo. Per questa ragione molti utenti alle prime armi effettuano un alias del comando di eliminazione in <command>rm -i</command> dove l'opzione <option>-i</option> chiede di @@ -1459,23 +1459,23 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <sect2 id="getting-started-file-mant-comm-file-perm"> <title>Permessi dei file</title> - <para>Ciascun file e directory ha permessi che stabiliscono chi può + <para>Ciascun file e directory ha permessi che stabiliscono chi può <emphasis>leggerlo</emphasis>, <emphasis>scriverlo</emphasis> e/o <emphasis>eseguirlo</emphasis>. Per scoprire i permessi assegnati a un - file, può essere usato il comando &man.ls.1; con l'opzione - <option>-l</option>. Quando si ha la necessità di conoscere il - gruppo per il quale i permessi sono stati assegnati si può usare + file, può essere usato il comando &man.ls.1; con l'opzione + <option>-l</option>. Quando si ha la necessità di conoscere il + gruppo per il quale i permessi sono stati assegnati si può usare l'opzione <option>-g</option> insieme a <command>ls -l</command> (solamente BSD).</para> <para>Quando si usa il comando <command>ls -lg</command> su un file - (<command>ls -l</command> su SysV) l'output sarà mostrato come + (<command>ls -l</command> su SysV) l'output sarà mostrato come il seguente:</para> <screen>-rwxr-x--- user Unixgroup size Month nn hh:mm filename</screen> <para>La zona dedicata ai caratteri e trattini - (<emphasis>-rwxr-x---</emphasis>) è la zona che mostra il tipo di + (<emphasis>-rwxr-x---</emphasis>) è la zona che mostra il tipo di file e i permessi del file, come spiegato nella precedente sezione. Quindi la stringa di permessi dell'esempio, <emphasis>-rwxr-x---</emphasis>, permette al proprietario @@ -1489,17 +1489,17 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <title>chmod - cambio dei permessi del file</title> <para>Il comando per cambiare i permessi ad un elemento (file, directory, - ecc.) è &man.chmod.1; (cambio dei modi). La sintassi richiede + ecc.) è &man.chmod.1; (cambio dei modi). La sintassi richiede l'uso del comando con tre cifre (rappresentanti i permessi del <emphasis>proprietario</emphasis> (<emphasis>u</emphasis>), i permessi del <emphasis>gruppo</emphasis> (<emphasis>g</emphasis>) e i permessi degli <emphasis>altri</emphasis> utenti (<emphasis>o</emphasis>)) - seguite da un argomento (che può essere un nome di un file o una - lista di file e directory). Oppure può essere usato con una + seguite da un argomento (che può essere un nome di un file o una + lista di file e directory). Oppure può essere usato con una rappresentazione simbolica dei permessi, indicando a quale utenza questi vanno applicati.</para> - <para>Ogni tipo di permesso è rappresentato dal proprio numero + <para>Ogni tipo di permesso è rappresentato dal proprio numero equivalente:</para> <para><emphasis>lettura=4, scrittura=2, esecuzione=1</emphasis></para> @@ -1512,12 +1512,12 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> specifica il permesso di <emphasis>lettura</emphasis>. Se i permessi desiderati sono lettura e scrittura, il 4 (rappresentante la lettura) e il 2 (rappresentante la scrittura) sono addizionati per ottenere il - permesso 6. Quindi, un permesso settato a 6 vorrà concedere un + permesso 6. Quindi, un permesso settato a 6 vorrà concedere un permesso di lettura e di scrittura.</para> - <para>Alternativamente si può usare una notazione simbolica che + <para>Alternativamente si può usare una notazione simbolica che usa un carattere rappresentativo per l'utenza a cui ci si riferisce, uno - per il permesso e uno per l'operazione, dove l'operazione può + per il permesso e uno per l'operazione, dove l'operazione può essere:</para> <informaltable frame="none"> @@ -1561,7 +1561,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <entry><command>chmod <replaceable>nnn</replaceable> [<replaceable>lista argomenti</replaceable>]</command></entry> - <entry>modalità numerica</entry> + <entry>modalità numerica</entry> </row> <row> @@ -1570,7 +1570,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> [<replaceable>perm</replaceable>] [<replaceable>lista argomenti</replaceable>]</command></entry> - <entry>modalità simbolica</entry> + <entry>modalità simbolica</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -1579,10 +1579,10 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para>dove <replaceable>nnn</replaceable> sono i tre numeri rappresentanti i permessi del <emphasis>proprietario</emphasis>, del <emphasis>gruppo</emphasis> e degli <emphasis>altri</emphasis> utenti; - <replaceable>chi</replaceable> può essere + <replaceable>chi</replaceable> può essere <emphasis>u,g,o</emphasis> oppure <emphasis>a</emphasis> (tutti) e - <replaceable>perm</replaceable> può essere - <emphasis>r,w,x</emphasis>. Nella notazione simbolica si può + <replaceable>perm</replaceable> può essere + <emphasis>r,w,x</emphasis>. Nella notazione simbolica si può separare la specifica dei permessi con una virgola, come mostrato nell'esempio qui sotto.</para> @@ -1616,7 +1616,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <emphasis>proprietario</emphasis>: lettura, scrittura ed esecuzione; <emphasis>gruppo</emphasis>: lettura ed esecuzione; <emphasis>altri</emphasis>: lettura ed esecuzione; il comando da usare - è:</para> + è:</para> <para><command>chmod 755 file1</command> oppure <command>chmod u=rwx,go=rx file1</command></para> @@ -1624,9 +1624,9 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <note> <para>Quando si assegnano i permessi a un file per l'utenza <emphasis>gruppo</emphasis> e per l'utenza <emphasis>altri</emphasis> - è necessario che il minimo permesso di esecuzione (inteso come - permesso di accesso) per la directory nella quale il file è - posizionato sia abilitato. Un semplice modo per far questo è + è necessario che il minimo permesso di esecuzione (inteso come + permesso di accesso) per la directory nella quale il file è + posizionato sia abilitato. Un semplice modo per far questo è posizionarsi nella directory nella quale i permessi devo essere garantiti e digitare:</para> @@ -1642,11 +1642,11 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <sect2 id="getting-started-file-mant-comm-chown"> <title>chown - cambio del proprietario del file</title> - <para>Il proprietario di un file può essere cambiato con il comando - &man.chown.8;. Su molte versioni Unix questo può essere + <para>Il proprietario di un file può essere cambiato con il comando + &man.chown.8;. Su molte versioni Unix questo può essere realizzato solo dal super-user, ad esempio, un utente normale non - può attribuire i suoi file ad altri proprietari. &man.chown.8; - è usato come qui sotto, dove &prompt.root; rappresenta il prompt + può attribuire i suoi file ad altri proprietari. &man.chown.8; + è usato come qui sotto, dove &prompt.root; rappresenta il prompt di shell per il super-user.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -1748,7 +1748,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para>Ci sono alcuni comandi che si possono usare per <emphasis>visualizzare</emphasis> o <emphasis>esaminare</emphasis> un - file. Alcuni di questi sono editor che verranno trattati più + file. Alcuni di questi sono editor che verranno trattati più avanti. Qui si illustreranno alcuni comandi normalmente usati per visualizzare un file.</para> @@ -1814,7 +1814,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para>Il comando &man.echo.1; viene utilizzato per ripetere l'argomento assegnato al comando nel dispositivo standard di uscita. Normalmente l'argomento termina con un carattere di alimentazione di linea, ma si - può specificare un'opzione per impedirlo.</para> + può specificare un'opzione per impedirlo.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -1842,7 +1842,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <row> <entry><option>\0<replaceable>n</replaceable></option></entry> - <entry>dove <replaceable>n</replaceable> è il codice del + <entry>dove <replaceable>n</replaceable> è il codice del carattere ASCII a 8 bit (SVR4)</entry> </row> @@ -1943,7 +1943,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>filename</replaceable></userinput></screen> <para>Si possono specificare una serie di file su linea di comando e - &man.cat.1; li concatenerà ciascuno a turno, seguendo lo stesso + &man.cat.1; li concatenerà ciascuno a turno, seguendo lo stesso ordine di immissione, esempio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>file1 file2 file3</replaceable></userinput></screen> @@ -2161,7 +2161,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> <para>Di default &man.head.1; mostra le prime 10 linee del file. Si - possono visualizzare più (o meno) linee con l'opzione + possono visualizzare più (o meno) linee con l'opzione <option>-n <replaceable>numero</replaceable></option> o <option>-<replaceable>numero</replaceable></option>, ad esempio, per visualizzare le prime 40 linee:</para> @@ -2203,7 +2203,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> <para>Di default &man.tail.1; mostra le ultime 10 linee del file, ma si - può specificare un numero differente di linee o di byte, o un + può specificare un numero differente di linee o di byte, o un differente punto di inizio all'interno del file. Per visualizzare le ultime 30 linee di un file, usare l'opzione <option>-<replaceable>numero</replaceable></option>:</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml index c29c48cb45..92d65f7a1d 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml @@ -38,7 +38,7 @@ <glossterm>background</glossterm> <glossdef> - <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un + <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un processo in shell corrente: la shell non aspetta la fine di tale processo ma continua la sua normale esecuzione</para> @@ -90,7 +90,7 @@ <glossterm>directory-home</glossterm> <glossdef> - <para>è la directory dell'utente, nella quale ci si ritrova + <para>è la directory dell'utente, nella quale ci si ritrova (in generale) dopo la fase di login</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link @@ -103,7 +103,7 @@ <glossterm>directory-root</glossterm> <glossdef> - <para>è la directory padre di tutte le altre directory (indicata + <para>è la directory padre di tutte le altre directory (indicata spesso con il segno /)</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link @@ -163,7 +163,7 @@ <glossterm>foreground</glossterm> <glossdef> - <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un + <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un processo in shell corrente: la shell aspetta che il processo termini prima di riprendere la sua esecuzione</para> @@ -271,7 +271,7 @@ <glossterm>kernel</glossterm> <glossdef> - <para>è il cuore del sistema operativo, il posto in cui sono + <para>è il cuore del sistema operativo, il posto in cui sono caricati tutti i driver per i device, gestisce i processi, le operazione di I/O, ecc.</para> </glossdef> @@ -313,7 +313,7 @@ <glossterm>multi-level file system </glossterm> <glossdef> - <para>file system a più livelli organizzati in gerarchia</para> + <para>file system a più livelli organizzati in gerarchia</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="structure-file-system">sezione 2.2</link></para> @@ -324,8 +324,8 @@ <glossterm>multi-processor</glossterm> <glossdef> - <para>o multi-tasking; capacità del sistema operativo che - permette di eseguire più programmi (processi) senza doverne + <para>o multi-tasking; capacità del sistema operativo che + permette di eseguire più programmi (processi) senza doverne aspettare la terminazione sequenziale</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="structure-os">sezione @@ -337,8 +337,8 @@ <glossterm>multi-user</glossterm> <glossdef> - <para>capacità del sistema operativo che permette di gestire - più utenti contemporaneamente</para> + <para>capacità del sistema operativo che permette di gestire + più utenti contemporaneamente</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="structure-os">sezione 2.1</link></para> @@ -443,7 +443,7 @@ <glossterm>shell</glossterm> <glossdef> - <para>interprete a linea di comando. È l'interfaccia tra + <para>interprete a linea di comando. È l'interfaccia tra l'utente e il sistema operativo (kernel)</para> <para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="shells">Capitolo @@ -553,7 +553,7 @@ <glossterm>verbose</glossterm> <glossdef> - <para>modalità di esecuzione di un comando che fornisce molte + <para>modalità di esecuzione di un comando che fornisce molte informazioni addizionali (utile per gli utenti novizi)</para> </glossdef> </glossentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml index 795bdba140..559f72aab5 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml @@ -11,7 +11,7 @@ <para>1965 Bell Laboratory con la collaborazione del MIT e della General Eletric lavorano per la realizzazione di un nuovo sistema operativo, Multics, il quale vuole fornire, come principali caratteristiche, - capacità multi-utente (multi-user), multi-processo (multi-processor) + capacità multi-utente (multi-user), multi-processo (multi-processor) e un file system multi-livello (gerarchico) (multi-level file system).</para> @@ -19,7 +19,7 @@ progetto. Ken Thompson, Dennis Ritchie, Rudd Canaday e Doug McIlroy, alcuni programmatori dei Bell Lab che avevano lavorato nel progetto Multics, progettano e implementano su un PDP-7 la prima versione del file system Unix - insieme ad alcune utility. Il nome Unix è stato assegnato da parte + insieme ad alcune utility. Il nome Unix è stato assegnato da parte di Brian Kernighan come gioco di parole su Multics.</para> <para>1 Gennaio 1970 Inizio di Unix.</para> @@ -27,11 +27,11 @@ <para>1971 Il sistema ora gira su un PDP-11 con 16 Kbyte di memoria, di cui 8 Kbyte per i programmi utente, e con un disco di 512 Kbyte.</para> - <para>Il suo primo reale impiego è come strumento di manipolazione + <para>Il suo primo reale impiego è come strumento di manipolazione del testo in esclusiva per il dipartimento dei Bell Lab. Quel tipo di utilizzo giustifica ulteriormente la ricerca e lo sviluppo attraverso la - programmazione di gruppo. Unix attira i programmatori perchè - è stato progettato con queste caratteristiche:</para> + programmazione di gruppo. Unix attira i programmatori perchè + è stato progettato con queste caratteristiche:</para> <itemizedlist> <listitem> @@ -65,18 +65,18 @@ </listitem> </itemizedlist> - <para>1973 Unix è riscritto prevalentemente in C, un nuovo linguaggio + <para>1973 Unix è riscritto prevalentemente in C, un nuovo linguaggio di programmazione sviluppato da Dennis Ritchie. La codifica in questo linguaggio di alto livello diminuisce fortemente lo sforzo necessario per portare Unix su nuove macchine.</para> <para>1974 Thompson e Ritchie descrivono in una relazione pubblicata in un comunicato dell'ACM il nuovo sistema operativo Unix. Unix genera - entusiasmo nella comunità accademica che lo vede come un potente + entusiasmo nella comunità accademica che lo vede come un potente strumento di insegnamento per lo studio della programmazione di sistemi. - Poichè il decreto del 1956 impedisce ad AT&T di + Poichè il decreto del 1956 impedisce ad AT&T di commercializzare il prodotto, viene concessa una licenza - all'Università per scopi educativi e una per esistenza + all'Università per scopi educativi e una per esistenza commerciale.</para> <para>1977 Ci sono circa 500 siti Unix nel mondo.</para> @@ -86,10 +86,10 @@ <para>1983 SunOS, BSD 4.2, Sys V.</para> <para>1984 Ci sono circa 100.000 siti Unix che girano su differenti - piattaforme hardware, con differenti capacità.</para> + piattaforme hardware, con differenti capacità.</para> <para>1988 AT&T e Sun Microsystem sviluppano System V Release 4 (SVR4). - Questo sarà in futuro implementato in UnixWare e Solaris 2.</para> + Questo sarà in futuro implementato in UnixWare e Solaris 2.</para> <para>1993 Novell compra Unix da AT&T.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml index f4d85461a5..b18cd2e800 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml @@ -8,20 +8,20 @@ <preface id="preface"> <title>Prefazione</title> - <para>Questo documento è rivolto in prevalenza a quelle persone che si + <para>Questo documento è rivolto in prevalenza a quelle persone che si avvicinano per la prima volta a Unix, ma non solo.</para> <para>Prima di iniziare ad esporre la traduzione di questo documento volevo dire alcune cose. Alcune parole del testo originale in lingua - inglese non sono state tradotte in italiano, vuoi perchè la - rispettiva traduzione in italiano non è efficiente in termini di - comprensibilità, vuoi perchè è di uso comune far + inglese non sono state tradotte in italiano, vuoi perchè la + rispettiva traduzione in italiano non è efficiente in termini di + comprensibilità, vuoi perchè è di uso comune far riferimento a queste direttamente in lingua inglese (vedi login, quoting, built-in, here document, shell, background, pipe, script, ecc.). Inoltre mi - è sembrato opportuno e logico modificare l'ultima sezione di questo + è sembrato opportuno e logico modificare l'ultima sezione di questo documento, bibliografia di Unix (testi in lingua inglese), in una breve bibliografia italiana di Unix. Infine ho aggiunto un glossario dove poter - trovare un elenco dei termini inglesi più caldi incontrati in questo + trovare un elenco dei termini inglesi più caldi incontrati in questo documento e il loro significato corrispondente.</para> <para>Non mi resta che augurarvi una buona lettura.</para> @@ -40,7 +40,7 @@ <term><emphasis>Italico</emphasis></term> <listitem> - <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei file, + <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei file, per gli URL, per il testo enfatizzato, e per il primo utilizzo dei termini tecnici.</para> </listitem> @@ -50,7 +50,7 @@ <term><varname>Monospazio</varname></term> <listitem> - <para>Un font <varname>monospazio</varname> è usato per i + <para>Un font <varname>monospazio</varname> è usato per i messaggi di errore, i comandi, le variabili di ambiente, i nomi di host, i nomi degli utenti, i nomi dei gruppi, i nomi dei device, le variabili, e i frammenti di codice.</para> @@ -61,7 +61,7 @@ <term><application>Grassetto</application></term> <listitem> - <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le + <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le applicazioni, i comandi, e i tasti.</para> </listitem> </varlistentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml index ebd3179bda..65f522ddb6 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml @@ -13,13 +13,13 @@ <para>Si possono scrivere programmi di shell creando script contenenti alcuni comandi di shell. La prima linea dello script deve iniziare con - #!, che indica al kernel che lo script è direttamente eseguibile. + #!, che indica al kernel che lo script è direttamente eseguibile. Si fa immediatamente seguire a quel simbolo il nome della shell o del programma da eseguire (gli spazi sono permessi), usando un path name assoluto. Generalmente si possono avere fino a 32 caratteri, forse di - più su alcuni sistemi e si può includere qualche opzione. + più su alcuni sistemi e si può includere qualche opzione. Quindi per inizializzare uno script per la shell Bourne la prima linea - dovrà essere:</para> + dovrà essere:</para> <programlisting>#! /bin/sh</programlisting> @@ -31,14 +31,14 @@ leggere il file <filename>.cshrc</filename>. Alcuni spazi bianchi seguenti il magico simbolo, #!, sono opzionali.</para> - <para>Inoltre si deve specificare che lo script è eseguibile, + <para>Inoltre si deve specificare che lo script è eseguibile, settando gli opportuni bit sul file con il comando &man.chmod.1;, esempio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>chmod +x <replaceable>shell_script</replaceable></userinput></screen> <para>All'interno degli script il simbolo # indica un commento da quel punto - fino alle fine della linea; #! è un caso speciale se trovato come + fino alle fine della linea; #! è un caso speciale se trovato come primo carattere del file.</para> </sect1> @@ -46,7 +46,7 @@ <title>Settare i valori dei parametri</title> <para>I valori di un parametro, ad esempio <literal>param</literal>, sono - assegnati così:</para> + assegnati così:</para> <informaltable frame="none"> <tgroup cols="2"> @@ -71,8 +71,8 @@ </tgroup> </informaltable> - <para>dove <replaceable>valore</replaceable> è una valida stringa che - può essere chiusa tra caratteri di quoting singoli + <para>dove <replaceable>valore</replaceable> è una valida stringa che + può essere chiusa tra caratteri di quoting singoli ('<replaceable>valore</replaceable>') o doppi ("<replaceable>valore</replaceable>") per permettere alcuni spazi bianchi all'interno del valore della stringa. Quando viene racchiusa con dei @@ -87,7 +87,7 @@ <screen>$ <userinput>echo $day</userinput> Wed</screen> - <para>Dopo che il valore del parametro è stato assegnato, si accede + <para>Dopo che il valore del parametro è stato assegnato, si accede al valore corrente del parametro usando la notazione <literal>$param</literal> o <literal>${param}</literal>.</para> </sect1> @@ -106,16 +106,16 @@ Wed</screen> carattere letteralmente, senza assegnarli alcun significato speciale. Queste tecniche di quoting possono essere usate per separare una variabile da una stringa fissa. Come esempio si consideri la variabile - <literal>var</literal>, a cui è stata assegnata il valore + <literal>var</literal>, a cui è stata assegnata il valore <literal>bat</literal>, e la stringa costante <literal>man</literal>. Se si vuole combinare queste stringhe per ottenere come risultato la stringa - <literal>batman</literal> si può sperimentare:</para> + <literal>batman</literal> si può sperimentare:</para> <para><literal>$varman</literal></para> - <para>ma questo non funzionerà, poichè la shell tenta di + <para>ma questo non funzionerà, poichè la shell tenta di valutare una variabile chiamata <literal>varman</literal>, che non esiste. - Per ottenere il risultato desiderato si ha la necessità di separare + Per ottenere il risultato desiderato si ha la necessità di separare le stringhe tramite quoting o di isolare la variabile con delle parentesi graffe ({}), in questo modo:</para> @@ -169,16 +169,16 @@ Wed</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Queste funzionano tutte poichè ", ', \, { e } non sono validi + <para>Queste funzionano tutte poichè ", ', \, { e } non sono validi caratteri per un nome di variabile.</para> - <para>Non si può usare</para> + <para>Non si può usare</para> <para><literal>'$var'man</literal></para> <para><literal>\$varman</literal></para> - <para>poichè impediscono che la sostituzione della variabile + <para>poichè impediscono che la sostituzione della variabile prenda posto.</para> <para>Quando si usano le parentesi graffe, queste devono circondare @@ -352,7 +352,7 @@ Wed</screen> </tgroup> </table> - <para>L'uso di queste variabili può essere illustrato con alcuni + <para>L'uso di queste variabili può essere illustrato con alcuni semplici script. Per la shell Bourne lo script potrebbe essere:</para> <programlisting>#!/bin/sh @@ -382,7 +382,7 @@ $0: ./variables.sh $*: one two three four five $@: one two three four five</screen> - <para>Come si può notare, si ha la necessità di usare un + <para>Come si può notare, si ha la necessità di usare un carattere di quoting singolo per impedire alla shell di assegnare significati speciali a $. Il carattere di quoting doppio, come nella prima struttura <command>echo</command>, permette di rimpiazzare il nome @@ -417,7 +417,7 @@ $#argv: 5</screen> <sect1 id="shell-programming-param-sost"> <title>Sostituzione di parametri</title> - <para>Si può riferirsi ai parametri in modo astratto e sostituire i + <para>Si può riferirsi ai parametri in modo astratto e sostituire i loro valori in base a delle condizioni, usando gli operatori definiti qui sotto. Ancora una volta si possono usare le parentesi graffe ({}) per isolare la variabile e il suo operatore.</para> @@ -437,7 +437,7 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>}</literal></entry> - <entry>come sopra. Le parentesi sono d'aiuto se non c'è + <entry>come sopra. Le parentesi sono d'aiuto se non c'è separazione tra questo parametro e una stringa adiacente.</entry> </row> @@ -451,7 +451,7 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>-<replaceable>default</replaceable>}</literal></entry> - <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato + <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato allora si usa <replaceable>default</replaceable> come valore. <replaceable>parametro</replaceable> non viene resettato.</entry> </row> @@ -459,7 +459,7 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>=<replaceable>default</replaceable>}</literal></entry> - <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato + <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato allora lo si setta a <replaceable>default</replaceable> e si usa il nuovo valore</entry> </row> @@ -467,7 +467,7 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>+<replaceable>nuovo_valore</replaceable>}</literal></entry> - <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> è settato + <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> è settato allora si usa <replaceable>nuovo_valore</replaceable> altrimenti non si usa nulla. <replaceable>parametro</replaceable> non viene resettato.</entry> @@ -476,9 +476,9 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>?<replaceable>messaggio</replaceable>}</literal></entry> - <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato + <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato allora si visualizza il messaggio. Se - <replaceable>parametro</replaceable> è settato allora si + <replaceable>parametro</replaceable> è settato allora si usa il valore corrente.</entry> </row> </tbody> @@ -519,7 +519,7 @@ $#argv: 5</screen> <row> <entry><literal>$?<replaceable>parametro</replaceable></literal></entry> - <entry>ritorna 1 se il parametro è settato, 0 + <entry>ritorna 1 se il parametro è settato, 0 altrimenti</entry> </row> @@ -545,7 +545,7 @@ $#argv: 5</screen> specificato in <link linkend="shell-programming-table-shell-var">Tabella 9.1</link>.</para> - <para>Per illustrare alcune di queste caratteristiche si userà il + <para>Per illustrare alcune di queste caratteristiche si userà il seguente script di prova:</para> <programlisting>#!/bin/sh @@ -576,21 +576,21 @@ echo "3: ${param3+3}: \c" ;echo $param3</programlisting> <screen>$ <userinput>./parameter one two three</userinput> 0: ./parameter.sh # trova sempre $0 -1: one: one # non sostituisce, ha già un valore -2: two: two # non sostituisce, ha già un valore +1: one: one # non sostituisce, ha già un valore +2: two: two # non sostituisce, ha già un valore 3: 3: three # sostituisce 3 ma non assegna questo valore</screen> </sect1> <sect1 id="shell-programming-here-doc"> <title>Here document</title> - <para>Un <emphasis>here document</emphasis> è una forma di quoting - che permette alle variabili di shell di essere sostituite. È una + <para>Un <emphasis>here document</emphasis> è una forma di quoting + che permette alle variabili di shell di essere sostituite. È una forma speciale di redirezione che inizia con una linea contenente solamente <emphasis><<<replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis> e finisce con una linea contenete solamente <emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>. Nella shell - Bourne si può impedire la sostituzione di shell effettuando un + Bourne si può impedire la sostituzione di shell effettuando un escape su <emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>, mettendo un \ davanti a <emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis> sulla linea di redirezione, esempio @@ -658,7 +658,7 @@ sostituzione di variabile</screen> <para><command>read param</command></para> - <para>Questo può essere illustrato con un semplice script:</para> + <para>Questo può essere illustrato con un semplice script:</para> <programlisting>#!/bin/sh echo "Inserisci una frase \c" # /bin/echo che richiede "\c" per @@ -703,14 +703,14 @@ param=hello frank</screen> <title>Funzioni</title> <para>La shell Bourne permette di definire funzioni. Queste sono molto - simili agli alias della shell C, ma permettono più - flessibilità. Una funzione ha la forma:</para> + simili agli alias della shell C, ma permettono più + flessibilità. Una funzione ha la forma:</para> <para><command><replaceable>funzione</replaceable> () { <replaceable>comando</replaceable>; }</command></para> <para>dove lo spazio dopo { e il punto e virgola (;) sono obbligatori; - il punto e virgola può essere omesso facendo precedere a } un + il punto e virgola può essere omesso facendo precedere a } un newline. Spazi e newline aggiuntivi sono permessi. Alcuni esempi di funzioni possono essere visti nel semplice file <filename>.profile</filename> discusso nei primi capitoli, dove si avevano @@ -720,7 +720,7 @@ param=hello frank</screen> <para><command>ll() { ls -al "$@";}</command></para> - <para>La prima funzione ridefinisce &man.ls.1; affinchè le opzioni + <para>La prima funzione ridefinisce &man.ls.1; affinchè le opzioni <option>-sbF</option> siano sempre fornite dal comando standard <command>/bin/ls</command> e in modo da agire in base all'input fornito, <literal>$@</literal>. La seconda di queste funzioni prende il valore @@ -728,7 +728,7 @@ param=hello frank</screen> opzioni <option>-al</option>.</para> <para>Le funzioni sono molto utili negli script di shell. Il seguente - script è una versione semplificata di uno script utilizzato per + script è una versione semplificata di uno script utilizzato per effettuare automaticamente il backup su nastro delle partizioni di sistema.</para> @@ -746,7 +746,7 @@ Offline="$Mt -f $device rewoffl" failure () { $Mail -s "Backup fallito - $HOST" $admin << EOF_failure $HOST - Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo. + Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo. EOF_failure exit 1 } @@ -754,7 +754,7 @@ failure () { dumpfail () { $Mail -s "Backup fallito - $HOST" $admin << EOF_dumpfail $HOST - Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo. + Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo. EOF_dumpfail exit 1 } @@ -762,7 +762,7 @@ dumpfail () { success () { $Mail -s "Backup completato con successo - $HOST" $admin << EOF_success $HOST - Script cron backup apparentemente riuscito. Il file /etc/dumpdates è: + Script cron backup apparentemente riuscito. Il file /etc/dumpdates è: `/bin/cat /etc/dumpdates` EOF_success } @@ -778,9 +778,9 @@ $Offline</programlisting> <para>Questo script illustra alcuni argomenti che sono stati trattati in questo documento. Lo script inizia settando i valori di alcuni parametri. <literal>HOST</literal> viene inizializzato dall'output di un comando, - <literal>admin</literal> è l'amministratore di sistema, + <literal>admin</literal> è l'amministratore di sistema, <literal>Mt</literal>, <literal>Dump</literal> e <literal>Mail</literal> - sono nomi di programmi, <literal>device</literal> è il dispositivo + sono nomi di programmi, <literal>device</literal> è il dispositivo speciale usato per accedere al nastro, <literal>Rewind</literal> e <literal>Offline</literal> contengono i comandi rispettivamente per riavvolgere e scaricare il nastro usando il riferimento @@ -790,15 +790,15 @@ $Offline</programlisting> la forma <emphasis>here document</emphasis> per realizzare il contenuto della funzione stessa. Si introducono ora gli operatori logici <emphasis>OR</emphasis> (<emphasis>||</emphasis>) e - <emphasis>AND</emphasis> (<emphasis>&&</emphasis>); ciascuno è + <emphasis>AND</emphasis> (<emphasis>&&</emphasis>); ciascuno è posizionato tra una coppia di comandi. Per l'operatore <emphasis>OR</emphasis>, il secondo comando viene eseguito solamente se - il primo comando non è stato completato con successo. Per + il primo comando non è stato completato con successo. Per l'operatore <emphasis>AND</emphasis>, il secondo comando viene - eseguito solamente se il primo comando è stato completato con + eseguito solamente se il primo comando è stato completato con successo.</para> - <para>Lo scopo principale dello script è realizzare i comandi + <para>Lo scopo principale dello script è realizzare i comandi <command>Dump</command>, ad esempio copiando i file system specificati. Prima si tenta di eseguire il riavvolgimento del nastro. Se questo fallisce, <literal>|| failure</literal>, si esegue la funzione @@ -810,7 +810,7 @@ $Offline</programlisting> <command>dumpfail</command> e si esce. Se l'ultimo backup ha successo si procede con la funzione <command>success</command> (<literal>(...) && success</literal>). In fine si riavvolge il nastro e lo si manda fuori - linea affinchè altri utenti non possano accidentalmente scriverci + linea affinchè altri utenti non possano accidentalmente scriverci sopra.</para> </sect1> @@ -820,7 +820,7 @@ $Offline</programlisting> <sect2 id="shell-programming-control-comm-if"> <title>Condizionale if</title> - <para>L'espressione condizionale <command>if</command> è + <para>L'espressione condizionale <command>if</command> è disponibile in entrambe le shell, ma con una diversa sintassi.</para> <sect3 id="shell-programming-control-comm-if-sh"> @@ -828,11 +828,11 @@ $Offline</programlisting> <programlisting><command>if</command> <replaceable>condizione1</replaceable> <command>then</command> - lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true) + lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true) [<command>elif</command> <replaceable>condizione2</replaceable> - <command>then</command> lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)] + <command>then</command> lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)] [<command>else</command> - lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)] + lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)] <command>fi</command></programlisting> <para>Le condizioni sono sottoposte usualmente al comando &man.test.1; o @@ -854,7 +854,7 @@ fi</programlisting> <para>Sono richiesti degli spazi nel formato della condizione di &man.test.1;, uno dopo <command>[</command> e uno prima di <command>]</command>. Questo script potrebbe comportarsi in modo - differente a seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su + differente a seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su linea di comando. Iniziando con nessun argomento:</para> <screen>$ <userinput>./if.sh</userinput> @@ -877,11 +877,11 @@ two</screen> <programlisting><command>if</command> (<replaceable>condizione</replaceable>) <command><replaceable>comando</replaceable></command> -oppure- <command>if</command> (<replaceable>condizione1</replaceable>) <command>then</command> - lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true) + lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true) [<command>else</command> <command>if</command> (<replaceable>condizione2</replaceable>) <command>then</command> - lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)] + lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)] [<command>else</command> - lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)] + lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)] <command>endif</command></programlisting> <para>L'<command>if</command> e <command>then</command> devono stare @@ -897,7 +897,7 @@ else endif</programlisting> <para>Di nuovo, questo script potrebbe comportarsi in modo differente a - seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su linea di + seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su linea di comando. Iniziando con nessun argomento:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>./if.csh</userinput> @@ -1032,8 +1032,8 @@ esac</programlisting> [<command>breaksw</command>] <command>endsw</command></programlisting> - <para><command>breaksw</command> è opzionale e può essere - usato per interrompere lo switch dopo che si è verificata una + <para><command>breaksw</command> è opzionale e può essere + usato per interrompere lo switch dopo che si è verificata una corrispondenza del valore di tipo stringa del parametro confrontato. <command>Switch</command> non accetta | nella lista degli schemi, ma permette di unire insieme diverse strutture <command>case</command> @@ -1075,16 +1075,16 @@ endsw</programlisting> <replaceable>lista di comandi</replaceable> <command>done</command></programlisting> - <para>La <replaceable>lista_di_valori</replaceable> è opzionale, + <para>La <replaceable>lista_di_valori</replaceable> è opzionale, presupponendo <literal>$@</literal> se nulla viene specificato. Ogni valore in questa lista viene sostituito sequenzialmente in <replaceable>variabile</replaceable> fino a quando la lista risulta vuota. Possono essere usati wild card, che vengono applicati ai nomi dei file nella directory corrente. Di seguito si illustra il ciclo <command>for</command> che copia tutti i file che finiscono con - <filename>.old</filename> negli stessi nomi che finiscono però + <filename>.old</filename> negli stessi nomi che finiscono però con <filename>.new</filename>. In questi esempi l'utility - &man.basename.1; estrae la parte base del nome affinchè + &man.basename.1; estrae la parte base del nome affinchè si possa modificarne l'estensione.</para> <programlisting>#!/bin/sh @@ -1104,7 +1104,7 @@ done</programlisting> <para>L'equivalente script in shell C per copiare tutti i file con estensione <filename>.old</filename> negli stessi file con estensione - <filename>.new</filename> è:</para> + <filename>.new</filename> è:</para> <programlisting>#!/bin/csh -f foreach file (*.old) @@ -1131,7 +1131,7 @@ end</programlisting> <command>done</command></programlisting> <para>Un semplice script per illustrare il ciclo - <command>while</command> è:</para> + <command>while</command> è:</para> <programlisting>#!/bin/sh while [ $# -gt 0 ] @@ -1164,7 +1164,7 @@ three</screen> all'interno del test condizionale.</para> <para>Lo script di shell C equivalente a quello precedente - è:</para> + è:</para> <programlisting>#!/bin/csh -f while ($#argv != 0 ) @@ -1177,19 +1177,19 @@ end</programlisting> <sect2 id="shell-programming-control-comm-until"> <title>until</title> - <para>Questo costrutto di ciclo è solamente disponibile per la + <para>Questo costrutto di ciclo è solamente disponibile per la shell Bourne.</para> <programlisting><command>until</command> <replaceable>condizione</replaceable> <command>do</command> - lista di comandi se la condizione è falsa + lista di comandi se la condizione è falsa <command>done</command></programlisting> <para>La condizione viene verificata all'inizio di ogni ciclo e il ciclo - termina quando la condizione è vera.</para> + termina quando la condizione è vera.</para> <para>Uno script equivalente all'esempio del <command>while</command> - precedente è:</para> + precedente è:</para> <programlisting>#!/bin/sh until [ $# -le 0 ] @@ -1200,12 +1200,12 @@ done</programlisting> <para>Si noti che qui si verifica per <emphasis>minore o uguale</emphasis>, piuttosto che per <emphasis>maggiore</emphasis>, - poichè il ciclo <command>until</command> viene abilitato da una + poichè il ciclo <command>until</command> viene abilitato da una condizione <emphasis>falsa</emphasis>.</para> <para>Sia il ciclo <command>until</command> che il <command>while</command> sono solamente eseguiti se la condizione - è soddisfatta. La condizione viene valutata prima + è soddisfatta. La condizione viene valutata prima dell'esecuzione dei comandi.</para> </sect2> @@ -1240,45 +1240,45 @@ done</programlisting> <row> <entry><option>-r</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è leggibile</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è leggibile</entry> </row> <row> <entry><option>-w</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry> </row> <row> <entry><option>-x</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry> </row> <row> <entry><option>-f</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è un file regolare (o per - &man.csh.1; esiste e non è una directory)</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è un file regolare (o per + &man.csh.1; esiste e non è una directory)</entry> </row> <row> <entry><option>-d</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry> </row> <row> <entry><option>-h</option> o <option>-L</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è un link + <entry>vero se il file esiste ed è un link simbolico</entry> </row> <row> <entry><option>-c</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a + <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a caratteri (ad esempio un dispositivo al quale si accede un carattere alla volta)</entry> </row> @@ -1286,7 +1286,7 @@ done</programlisting> <row> <entry><option>-b</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a + <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a blocchi (ad esempio un dispositivo al quale si accede in blocchi di dati)</entry> </row> @@ -1294,21 +1294,21 @@ done</programlisting> <row> <entry><option>-p</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è un file pipe + <entry>vero se il file esiste ed è un file pipe (fifo)</entry> </row> <row> <entry><option>-u</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è setuid (ad esempio ha il + <entry>vero se il file esiste ed è setuid (ad esempio ha il bit set-user-id settato a s o S nel terzo bit)</entry> </row> <row> <entry><option>-g</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è setgid (ad esempio ha il + <entry>vero se il file esiste ed è setgid (ad esempio ha il bit set-group-id settato a s o S nel sesto bit)</entry> </row> @@ -1329,7 +1329,7 @@ done</programlisting> </tgroup> </informaltable> - <para>C'è un test per i <emphasis>descrittori di + <para>C'è un test per i <emphasis>descrittori di file</emphasis>:</para> <informaltable frame="none"> @@ -1342,7 +1342,7 @@ done</programlisting> [<replaceable>descrittore_file</replaceable>]</option></entry> <entry>vero se l'aperto descrittore del file specificato (1, - &man.stdout.4;, di default) è associato ad un + &man.stdout.4;, di default) è associato ad un terminale</entry> </row> </tbody> @@ -1360,14 +1360,14 @@ done</programlisting> <entry><option>-z <replaceable>stringa</replaceable></option></entry> - <entry>vero se la lunghezza della stringa è zero</entry> + <entry>vero se la lunghezza della stringa è zero</entry> </row> <row> <entry><option>-n <replaceable>stringa</replaceable></option></entry> - <entry>vero se la lunghezza della stringa non è + <entry>vero se la lunghezza della stringa non è zero</entry> </row> @@ -1375,7 +1375,7 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>stringa1</replaceable> = <replaceable>stringa2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> è + <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> è identica a <replaceable>stringa2</replaceable></entry> </row> @@ -1383,14 +1383,14 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>stringa1</replaceable> != <replaceable>stringa2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> non è + <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> non è identica a <replaceable>stringa2</replaceable></entry> </row> <row> <entry><replaceable>stringa</replaceable></entry> - <entry>vero se la stringa non è nulla</entry> + <entry>vero se la stringa non è nulla</entry> </row> </tbody> </tgroup> @@ -1423,7 +1423,7 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>n1</replaceable> -gt <replaceable>n2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è + <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è maggiore dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry> </row> @@ -1431,7 +1431,7 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>n1</replaceable> -ge <replaceable>n2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è + <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è maggiore o uguale dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry> </row> @@ -1440,7 +1440,7 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>n1</replaceable> -lt <replaceable>n2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è + <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è minore dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry> </row> @@ -1448,7 +1448,7 @@ done</programlisting> <entry><option><replaceable>n1</replaceable> -le <replaceable>n2</replaceable></option></entry> - <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è + <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è minore o uguale dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry> </row> @@ -1486,7 +1486,7 @@ done</programlisting> <entry><option>()</option></entry> <entry>le espressioni all'interno di ( ) vengono raggruppate - insieme. Può essere necessario quotare le parentesi ( ) + insieme. Può essere necessario quotare le parentesi ( ) per impedire alla shell di interpretarle.</entry> </row> </tbody> @@ -1498,7 +1498,7 @@ done</programlisting> <title>Operatori relazionali e logici della shell C</title> <para>La shell C possiede un suo set di operatori logici e relazionali - built-in. In ordine decrescente di priorità questi sono:</para> + built-in. In ordine decrescente di priorità questi sono:</para> <informaltable frame="none"> <tgroup cols="2"> @@ -1640,32 +1640,32 @@ done</programlisting> <row> <entry><option>-r</option></entry> - <entry>ritorna vero (1) se il file esiste ed è leggibile, + <entry>ritorna vero (1) se il file esiste ed è leggibile, altrimenti ritorna falso (0)</entry> </row> <row> <entry><option>-w</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry> </row> <row> <entry><option>-x</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry> </row> <row> <entry><option>-f</option></entry> - <entry>vero se il file esiste e non è una directory</entry> + <entry>vero se il file esiste e non è una directory</entry> </row> <row> <entry><option>-d</option></entry> - <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry> + <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry> </row> <row> @@ -1677,7 +1677,7 @@ done</programlisting> <row> <entry><option>-o</option></entry> - <entry>vero se l'utente corrente è il proprietario del + <entry>vero se l'utente corrente è il proprietario del file</entry> </row> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml index 8b2cdb2b51..5a8733f2f4 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml @@ -10,30 +10,30 @@ <para>La shell, che sta tra l'utente e il sistema operativo, opera come un interprete di comandi. Legge l'input dal terminale e traduce i comandi in - azioni, azioni che vengono intraprese dal sistema. La shell è simile + azioni, azioni che vengono intraprese dal sistema. La shell è simile al <emphasis>command.com</emphasis> in DOS. Una volta effettuato il login nel sistema, viene assegnata la shell di default. La shell, al suo avvio, - legge i suoi file di inizializzazione e può settare alcune + legge i suoi file di inizializzazione e può settare alcune variabili di ambiente, i path di ricerca dei comandi, gli alias dei comandi ed eseguire qualche comando specificato in questi file.</para> - <para>La prima shell è stata la shell Bourne, &man.sh.1;. Ogni + <para>La prima shell è stata la shell Bourne, &man.sh.1;. Ogni piattaforma Unix dispone della shell Bourne o di una shell Bourne compatibile. Questa shell ha molte buone caratteristiche per controllare - l'input e l'output, ma non è molto adatta all'utente interattivo. - Per andare incontro a quest'ultimo è stata scritta la shell C, + l'input e l'output, ma non è molto adatta all'utente interattivo. + Per andare incontro a quest'ultimo è stata scritta la shell C, &man.csh.1;, presente ora in molti, ma non tutti, i sistemi Unix. Questa shell usa una sorta di sintassi C, il linguaggio con cui Unix - è stato scritto, ma ha molte scomode implementazioni - dell'input/output. La shell C ha il controllo dei job, quindi può + è stato scritto, ma ha molte scomode implementazioni + dell'input/output. La shell C ha il controllo dei job, quindi può mandare un job eseguito in background (<quote>sotto shell</quote>) in foreground (<quote>in shell corrente</quote>). Inoltre ha la funzione di history (storia dei comandi) che permette di modificare e ripetere comandi eseguiti precedentemente.</para> - <para>Il prompt di default per la shell Bourne è <emphasis>$</emphasis> + <para>Il prompt di default per la shell Bourne è <emphasis>$</emphasis> (o &prompt.root; per l'utente root). Il prompt di default per la shell C - è &prompt.user;.</para> + è &prompt.user;.</para> <para>Sono disponibili in rete molte altre shell. Quasi tutte sono basate sulla shell &man.sh.1; o &man.csh.1; con estensioni per fornire il controllo @@ -47,7 +47,7 @@ la shell T-C, &man.tcsh.1; e l'estensione della shell C, <command>cshe</command>, entrambe bastate su &man.csh.1;. In seguito si descriveranno alcune delle caratteristiche di &man.sh.1; e &man.csh.1;, - così per iniziare.</para> + così per iniziare.</para> <sect1 id="shells-built-in-comm"> <title>Comandi built-in</title> @@ -60,7 +60,7 @@ <sect2 id="shells-built-in-comm-sh"> <title>Sh</title> - <para>Per la shell Bourne alcuni dei comandi built-in più + <para>Per la shell Bourne alcuni dei comandi built-in più comunemente usati sono:</para> <informaltable frame="none"> @@ -310,7 +310,7 @@ <entry><command>nice <replaceable>comando</replaceable></command></entry> - <entry>abbassa la priorità di schedulazione del + <entry>abbassa la priorità di schedulazione del comando specificato</entry> </row> @@ -433,7 +433,7 @@ attraverso la propria shell di login e i nuovi programmi e le nuove shell ereditano l'ambiente della shell genitore. Le variabili locali di shell sono usate solamente dalla shell corrente e non sono passate ad altri - processi. Un processo figlio non può passare una variabile al suo + processi. Un processo figlio non può passare una variabile al suo processo padre.</para> <para>Le variabili di ambiente correnti sono visualizzabili con i comandi @@ -541,14 +541,14 @@ <para>Molte variabili di ambiente sono inizializzate automaticamente quando si effettua il login. Queste possono essere modificate e si possono definire altre variabili nei propri file di inizializzazione o in - qualunque momento all'interno della shell. Alcune variabili che è + qualunque momento all'interno della shell. Alcune variabili che è possibile si voglia cambiare sono <literal>PATH</literal> e <literal>DISPLAY</literal>. La variabile <literal>PATH</literal> specifica le directory nelle quali saranno automaticamente cercati i comandi richiesti. Alcuni esempi sono nello script di inizializzazione - di shell mostrato più avanti.</para> + di shell mostrato più avanti.</para> - <para>Per la shell C si può settare una <emphasis>variabile globale + <para>Per la shell C si può settare una <emphasis>variabile globale di ambiente</emphasis> con un comando simile a quello usato per visualizzare le variabili:</para> @@ -575,7 +575,7 @@ <screen>$ <userinput><replaceable>nome</replaceable>=<replaceable>valore</replaceable></userinput></screen> - <para>Il valore corrente di una variabile è accessibile attraverso le + <para>Il valore corrente di una variabile è accessibile attraverso le notazioni <literal>$<replaceable>nome</replaceable></literal> o <literal>${<replaceable>nome</replaceable>}</literal>.</para> </sect1> @@ -585,9 +585,9 @@ <para>La shell &man.sh.1; usa il file di inizializzazione <filename>.profile</filename> posto nella home directory dell'utente. - Inoltre può esserci un file di inizializzazione globale del + Inoltre può esserci un file di inizializzazione globale del sistema, esempio <filename>/etc/profile</filename>. In tal caso, il file - globale del sistema sarà eseguito prima di quello locale.</para> + globale del sistema sarà eseguito prima di quello locale.</para> <para>Un semplice file <filename>.profile</filename> potrebbe essere come il seguente:</para> @@ -609,15 +609,15 @@ umask 077</programlisting> <para>Ogni volta che si incontra il simbolo #, il resto di quella linea viene trattato come un commento. Nella variabile <literal>PATH</literal> - ogni directory è separata da due punti (:) e il punto - (<filename>.</filename>) specifica che la directory corrente è nel - proprio path. Se il punto non è nel proprio path, lo stesso + ogni directory è separata da due punti (:) e il punto + (<filename>.</filename>) specifica che la directory corrente è nel + proprio path. Se il punto non è nel proprio path, lo stesso diventa un semplice elemento per eseguire un programma nella directory corrente:</para> <para><command>./<replaceable>programma</replaceable></command></para> - <para>Non è una buona idea avere il punto (<filename>.</filename>) + <para>Non è una buona idea avere il punto (<filename>.</filename>) nel proprio <literal>PATH</literal>, in modo tale da non eseguire inavvertitamente un programma senza averne l'intenzione quando si usa il comando <command>cd</command> per spostarsi in differenti @@ -627,7 +627,7 @@ umask 077</programlisting> solo nel contesto della shell di login, a meno che la si esporti con <command>export</command> o si esegua <filename>.profile</filename> in un'altra shell. Nell'esempio precedente <literal>PATH</literal> viene - esportato per le sotto-shell. Si può eseguire un file con il + esportato per le sotto-shell. Si può eseguire un file con il comando built-int <command>.</command> di &man.sh.1;, esempio:</para> <para><command>. ./.profile</command></para> @@ -640,12 +640,12 @@ umask 077</programlisting> <keycombo action="simul"> <keycap>Control</keycap> <keycap>H</keycap> - </keycombo>, che è usualmente il tasto di + </keycombo>, che è usualmente il tasto di <keycap>Backspace</keycap>.</para> <para>Il comando &man.tset.1; richiede il tipo di terminale e assume questo a <literal>xterm</literal> se si conferma con invio - <keycap><CR></keycap>. Questo comando è eseguito con un + <keycap><CR></keycap>. Questo comando è eseguito con un comando built-in di shell, <command>eval</command>, che prende il risultato del comando &man.tset.1; e lo usa come argomento per la shell. In questo caso l'opzione <option>-s</option> di &man.tset.1; setta @@ -668,8 +668,8 @@ umask 077</programlisting> <filename>.cshrc</filename> e <filename>.login</filename>. Alcune versioni usano un file di inizializzazione globale del sistema, ad esempio <filename>/etc/csh.login</filename>. Il proprio file - <filename>.login</filename> è eseguito solamente quando si effettua - il login. Il proprio file <filename>.cshrc</filename> è eseguito + <filename>.login</filename> è eseguito solamente quando si effettua + il login. Il proprio file <filename>.cshrc</filename> è eseguito ogni volta in cui si avvia una shell &man.csh.1;, incluso quando si effettua il login. Questo file ha molte caratteristiche simili al file <filename>.profile</filename>, ma un differente modo di composizione. @@ -681,7 +681,7 @@ umask 077</programlisting> <literal>USER</literal>, <literal>TERM</literal> e <literal>PATH</literal> sono automaticamente importate ed esportate dalle variabili <literal>user</literal>, <literal>term</literal> e <literal>path</literal> - della shell &man.csh.1;. Quindi <command>setenv</command> non è + della shell &man.csh.1;. Quindi <command>setenv</command> non è necessario per queste variabili. La shell C usa il simbolo ~ per indicare la directory home dell'utente in un path, come in <filename>~/.cshrc</filename> o per specificare una directory di login di @@ -820,7 +820,7 @@ umask 077</programlisting> file <filename>.profile</filename> (shell &man.sh.1;) sono <literal>noclobber</literal>, <literal>ignoreeof</literal> e <literal>history</literal>. <literal>Noclobber</literal> indica che - l'output non può essere rediretto su un file esistente, mentre + l'output non può essere rediretto su un file esistente, mentre <literal>ignoreeof</literal> specifica che EOF ( <keycombo action="simul"> <keycap>Ctrl</keycap> @@ -834,9 +834,9 @@ umask 077</programlisting> <para>Un <emphasis>alias</emphasis> permette di usare uno specifico nome <emphasis>alias</emphasis> al posto del comando completo. Nell'esempio - precedente, il risultato di digitare <command>ls</command> sarà - quello di eseguire <command>/usr/bin/ls -sbF</command>. Si può - verificare quale comando <command>ls</command> è nel proprio path + precedente, il risultato di digitare <command>ls</command> sarà + quello di eseguire <command>/usr/bin/ls -sbF</command>. Si può + verificare quale comando <command>ls</command> è nel proprio path con il comando &man.which.1;, ad esempio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>which ls</userinput> @@ -859,7 +859,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis <para>Se si effettuano cambiamenti al proprio file di inizializzazione, questi possono essere attivati eseguendo il file modificato. Per la shell - &man.csh.1; questo è possibile attraverso il comando + &man.csh.1; questo è possibile attraverso il comando built-in <command>source</command>, esempio:</para> <para><command>source .cshrc</command></para> @@ -873,8 +873,8 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis <para>Con la shell C, &man.csh.1; e molte altre nuove shell, incluse alcune nuove shell Bourne, si possono mettere i job in background apporrendo - <emphasis>&</emphasis> al comando, così come succede per la - shell &man.sh.1;. Questo può anche essere fatto, una volta + <emphasis>&</emphasis> al comando, così come succede per la + shell &man.sh.1;. Questo può anche essere fatto, una volta sottoposto il comando, digitando <keycombo action="simul"> <keycap>Control</keycap> <keycap>Z</keycap> @@ -885,13 +885,13 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis <para>Si possono avere molti job eseguiti in background. Quando questi sono in background, non sono connessi alla tastiera per l'input, ma possono tuttavia mostrare l'output nel terminale, sparpagliandolo con qualsiasi - cosa ci sia digitata o mostrata attraverso il job corrente. Si può - avere la necessità di redirigere I/O in o da un file per un job in - background. La propria tastiera è solamente connessa al corrente + cosa ci sia digitata o mostrata attraverso il job corrente. Si può + avere la necessità di redirigere I/O in o da un file per un job in + background. La propria tastiera è solamente connessa al corrente job in foreground.</para> <para>Il comando built-in <command>jobs</command> permette di elencare i - propri job in background. Si può usare il comando &man.kill.1; per + propri job in background. Si può usare il comando &man.kill.1; per terminare un job in background. In questi comandi, con la notazione <emphasis>%<replaceable>n</replaceable></emphasis> ci si riferisce all'<replaceable>n-esimo</replaceable> job in background, rimpiazzando @@ -906,13 +906,13 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis <para>La shell C, la shell Korn e molte altre shell avanzate, mantengono informazioni sui comandi che sono stati eseguiti in shell. La - quantità di storia memorizzabile dipende dalla shell utilizzata. + quantità di storia memorizzabile dipende dalla shell utilizzata. Qui si descriveranno le caratteristiche di history della shell C.</para> <para>Si possono usare le variabili <literal>history</literal> e <literal>savehist</literal> per settare rispettivamente quanti comandi della shell corrente memorizzare e per quanti login mantenerli. - Si può inserire in <filename>.cshrc</filename> la seguente linea + Si può inserire in <filename>.cshrc</filename> la seguente linea per memorizzare 100 comandi della shell corrente fino a 50 prossimi login.</para> @@ -921,7 +921,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis <para>La shell mantiene traccia della storia dei comandi tra un login e l'altro memorizzandola nel file <filename>~/.history</filename>.</para> - <para>Si può usare il comando built-in <command>history</command> per + <para>Si può usare il comando built-in <command>history</command> per richiamare i comandi eseguiti precedentemente, ad esempio per stampare gli ultimi 10:</para> @@ -937,7 +937,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis 60 history 61 history 10</screen> - <para>Si può ripetere l'ultimo comando digitando + <para>Si può ripetere l'ultimo comando digitando <command>!!</command>:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>!!</userinput> @@ -952,14 +952,14 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis 61 history 10 62 history 10</screen> - <para>Si può ripetere un comando numerato introducendo il numero con + <para>Si può ripetere un comando numerato introducendo il numero con un <command>!</command>, esempio:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>!57</userinput> date Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen> - <para>Si può ripetere un comando che inizia con qualche stringa, + <para>Si può ripetere un comando che inizia con qualche stringa, introducendo la parte iniziale univoca della stringa con un <command>!</command>, esempio:</para> @@ -969,7 +969,7 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen> <para>Quando la shell valuta la linea di comando verifica subito la sostituzione di history prima di interpretare qualche altra cosa. Per - usare uno di questi caratteri speciali in un comando di shell è + usare uno di questi caratteri speciali in un comando di shell è necessario usare un escape, o effettuare un quoting, apporrendo un \ prima del carattere, esempio \!. I caratteri di sostituzione di history sono sintetizzati nella tabella seguente:</para> @@ -1040,7 +1040,7 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen> <entry><command>!:<replaceable>n</replaceable></command></entry> <entry>seleziona l'<replaceable>n-esimo</replaceable> argomento - dell'ultimo comando (n=0 è il nome del comando)</entry> + dell'ultimo comando (n=0 è il nome del comando)</entry> </row> <row> @@ -1117,16 +1117,16 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen> <para>Per cambiare la propria shell si usano generalmente i comandi &man.chsh.1; o <command>passwd -e</command>. Il flag di opzione, qui - <option>-e</option>, può cambiare da sistema a sistema + <option>-e</option>, può cambiare da sistema a sistema (<option>-s</option> su sistemi basati su BSD), quindi verificare le proprie <emphasis>pagine man</emphasis> sul proprio sistema per un - uso corretto. Alcune volte questa caratteristica è disabilitata. + uso corretto. Alcune volte questa caratteristica è disabilitata. Se non si riesce a cambiare la propria shell contattare il proprio amministratore di sistema (System Administrator).</para> <para>La nuova shell deve essere un path name assoluto di una valida shell sul sistema. Le shell disponibili variano da sistema a sistema. Inoltre - il path name assoluto della shell può cambiare. Normalmente, per + il path name assoluto della shell può cambiare. Normalmente, per la shell Bourne e la shell C sono standard e sono:</para> <para><filename>/bin/sh</filename></para> @@ -1146,12 +1146,12 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen> del OS, ci si deve assicurare che quella shell e tutte le shell di login disponibili sul sistema siano elencate nel file <filename>/etc/shells</filename>. Se questo file esiste e la propria - shell non è elencata in esso, il demone per il trasferimento di - file, &man.ftpd.8;, ti impedirà una connessione ftp su questa + shell non è elencata in esso, il demone per il trasferimento di + file, &man.ftpd.8;, ti impedirà una connessione ftp su questa macchina. Se tale file non esiste, solamente account con shell <quote>standard</quote> possono connettersi via &man.ftp.1;.</para> - <para>Si può sempre provare una shell prima di settarla come la + <para>Si può sempre provare una shell prima di settarla come la propria shell di default. Per fare questo si deve digitare il nome della shell che si desidera utilizzare, come qualsiasi altro comando.</para> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml index 5c3b07ec68..06411a4488 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml @@ -8,10 +8,10 @@ <chapter id="special-features"> <title>Caratteristiche speciali di Unix</title> - <para>Uno dei più importanti contributi che Unix ha dato ai sistemi - operativi è stato quello di fornire molti strumenti per creare lavori + <para>Uno dei più importanti contributi che Unix ha dato ai sistemi + operativi è stato quello di fornire molti strumenti per creare lavori ordinari e per ottenere le informazioni che si desiderano. Un altro - è rappresentato dal modo standard con cui i dati sono memorizzati e + è rappresentato dal modo standard con cui i dati sono memorizzati e trasmessi in un sistema Unix. Questo permette di trasferire dati <emphasis>in</emphasis> un file, nel terminale video o in un programma, oppure <emphasis>da</emphasis> un file, dalla tastiera o da un programma, @@ -24,9 +24,9 @@ Con la <emphasis>redirezione dell'input</emphasis>, l'input di un comando viene preso da un file piuttosto che dalla tastiera. Sono possibili altre tecniche di redirezione dell'input e dell'output come - si vedrà in seguito. Con il <emphasis>piping</emphasis>, l'output di - un comando può essere usato come input di un comando successivo. - In questo capitolo si discuterà di alcune delle caratteristiche e + si vedrà in seguito. Con il <emphasis>piping</emphasis>, l'output di + un comando può essere usato come input di un comando successivo. + In questo capitolo si discuterà di alcune delle caratteristiche e degli strumenti disponibili per gli utenti Unix.</para> <sect1 id="special-features-file-desc"> @@ -70,8 +70,8 @@ <para>Normalmente l'input viene preso dalla tastiera o da un file. Generalmente l'output, sia &man.stdout.4; che &man.stderr.4;, scorre nel - terminale, ma può essere rediretto, uno o entrambi, su uno o - più file.</para> + terminale, ma può essere rediretto, uno o entrambi, su uno o + più file.</para> <para>Si possono specificare descrittori di file addizionali, denotandoli con un numero da 3 a 9 e redirigendo l'I/O attraverso questi.</para> @@ -83,7 +83,7 @@ <para>La redirezione dell'output prende l'output di un comando e lo posiziona nel file specificato. La redirezione dell'input legge il file specificato come input per un comando. La tabella che segue sintetizza le - possibili modalità di redirezione.</para> + possibili modalità di redirezione.</para> <table frame="all" id="special-features-table-file-redir"> <title>Redirezione di file</title> @@ -160,7 +160,7 @@ </tgroup> </table> - <para>Un esempio di redirezione dell'output è:</para> + <para>Un esempio di redirezione dell'output è:</para> <para><command>cat <replaceable>file1 file2</replaceable> > <replaceable>file3</replaceable></command></para> @@ -170,14 +170,14 @@ e <filename><replaceable>file2</replaceable></filename> e redirige (manda) l'output in <filename><replaceable>file3</replaceable></filename>. Se <filename><replaceable>file3</replaceable></filename> non esiste, viene - creato. Se esiste, verrà troncato a lunghezza zero prima che il + creato. Se esiste, verrà troncato a lunghezza zero prima che il nuovo contenuto sia inserito, oppure, se l'opzione - <emphasis>noclobber</emphasis> della shell &man.csh.1; è abilitata, - il comando verrà rifiutato (vedere la shell &man.csh.1; nel + <emphasis>noclobber</emphasis> della shell &man.csh.1; è abilitata, + il comando verrà rifiutato (vedere la shell &man.csh.1; nel <link linkend="shells">Capitolo 5</link>). I file originali <filename><replaceable>file1</replaceable></filename> e <filename><replaceable>file2</replaceable></filename> rimarranno - come erano prima dell'esecuzione del comando, ossia due entità + come erano prima dell'esecuzione del comando, ossia due entità separate.</para> <para>L'output viene appeso a un file con la forma:</para> @@ -191,7 +191,7 @@ (<filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non viene soprascritto).</para> - <para>L'input è rediretto (preso) da un file con la forma:</para> + <para>L'input è rediretto (preso) da un file con la forma:</para> <para><command><replaceable>programma</replaceable> < <replaceable>file</replaceable></command></para> @@ -245,7 +245,7 @@ <para>Per redirigere &man.stdout.4; e &man.stderr.4; in due file separati si deve prima redirigere &man.stdout.4; in una sotto-shell, - così:</para> + così:</para> <screen>&prompt.user; <userinput>(<replaceable>comando</replaceable> > <replaceable>out_file</replaceable>) >& <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen> </sect2> @@ -294,7 +294,7 @@ </informaltable> <para>Per redirigere &man.stdout.4; e &man.stderr.4; in due file separati - si può fare:</para> + si può fare:</para> <screen>$ <userinput><replaceable>comando</replaceable> 1> <replaceable>out_file</replaceable> 2> <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen> @@ -303,7 +303,7 @@ <screen>$ <userinput><replaceable>comando</replaceable> > <replaceable>out_file</replaceable> 2> <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen> <para>Con la shell Bourne si possono specificare altri descrittori di file - (da 3 a 9) e redirigere l'output attraverso questi. Questo può + (da 3 a 9) e redirigere l'output attraverso questi. Questo può essere fatto con la forma:</para> <informaltable frame="none"> @@ -326,23 +326,23 @@ stesso posto di &man.stdout.4;, <command>2>&1</command>, quando si vuole avere i messaggi di errore e i normali messaggi in un file piuttosto che sul terminale. Se si vuole che solamente i messaggi di - errore vadano nel file, si può usare un descrittore di file di + errore vadano nel file, si può usare un descrittore di file di supporto, 3. Si redirige prima 3 su 2, quindi 2 su 1 e in fine si redirige 1 su 3.</para> <screen>$ <userinput>(<replaceable>comando</replaceable> 3>&2 2>&1 1>&3) > <replaceable>file</replaceable></userinput></screen> - <para>Questo manda &man.stderr.4; in 1 e &man.stdout.4; in 3 che è + <para>Questo manda &man.stderr.4; in 1 e &man.stdout.4; in 3 che è rediretto su 2. In questo modo, in effetti, si ribaltano i normali - significati dei descrittori di file 1 e 2. Si può sperimentare + significati dei descrittori di file 1 e 2. Si può sperimentare tutto questo con l'esempio seguente:</para> <screen>$ <userinput>(cat <replaceable>file</replaceable> 3>&2 2>&1 1>&3) > <replaceable>errfile</replaceable></userinput></screen> <para>Quindi se <filename><replaceable>file</replaceable></filename> - è letto, l'informazione è scartata dall'output del + è letto, l'informazione è scartata dall'output del comando, ma se <filename><replaceable>file</replaceable></filename> non - può essere letto, i messaggi di errore sono messi nel file + può essere letto, i messaggi di errore sono messi nel file <filename><replaceable>errfile</replaceable></filename> per usi futuri.</para> @@ -411,7 +411,7 @@ <entry><command>&&</command></entry> <entry>esegue il comando seguente (a questo simbolo) solamente se il - comando precedente (a questo simbolo) è stato completato + comando precedente (a questo simbolo) è stato completato con successo, esempio: <command>grep <replaceable>stringa file</replaceable> && cat <replaceable>file</replaceable></command></entry> @@ -421,7 +421,7 @@ <entry><command>||</command></entry> <entry>esegue il comando seguente (a questo simbolo) solamente se il - comando precedente (a questo simbolo) non è stato + comando precedente (a questo simbolo) non è stato completato con successo, esempio: <command>grep <replaceable>stringa file</replaceable> || echo "Stringa non trovata."</command></entry> @@ -431,7 +431,7 @@ <entry><command>( )</command></entry> <entry>i comandi tra parentesi sono eseguiti in una sotto-shell. - L'output della sotto-shell può essere manipolato come + L'output della sotto-shell può essere manipolato come specificato nelle precedenti sezioni.</entry> </row> @@ -468,16 +468,16 @@ <row> <entry><command>#</command></entry> - <entry>ogni cosa che lo segue fino a un newline è un + <entry>ogni cosa che lo segue fino a un newline è un commento</entry> </row> </tbody> </tgroup> </informaltable> - <para>Inoltre, il carattere \ può essere usato per effettuare un + <para>Inoltre, il carattere \ può essere usato per effettuare un escape sul carattere di newline, in modo tale da continuare un - lungo comando su più di una linea fisica di testo.</para> + lungo comando su più di una linea fisica di testo.</para> </sect1> <sect1 id="special-features-wildcard"> @@ -504,7 +504,7 @@ <row> <entry><emphasis>*</emphasis></entry> - <entry>indica una stringa di zero o più + <entry>indica una stringa di zero o più caratteri</entry> </row> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml index adfc30fc5d..4455efea4a 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml @@ -11,22 +11,22 @@ <sect1 id="structure-os"> <title>Il sistema operativo</title> - <para>Unix è un sistema operativo a strati. Lo strato più - interno è l'hardware il quale fornisce servizi al OS. Il sistema + <para>Unix è un sistema operativo a strati. Lo strato più + interno è l'hardware il quale fornisce servizi al OS. Il sistema operativo (OS), riferito in Unix come al <emphasis>kernel</emphasis>, interagisce direttamente con l'hardware e fornisce i servizi ai programmi utente. I programmi utente non necessitano di conoscere informazioni sull'hardware. Devono solo sapere come interagire con il kernel ed - è quest'ultimo a fornire i servizi richiesti. Uno dei più + è quest'ultimo a fornire i servizi richiesti. Uno dei più grandi fattori che ha contribuito alla richiesta di Unix da parte dei - programmatori è stato che molti programmi utente corretti - sono indipendenti dall'hardware sottostante, e ciò li rende + programmatori è stato che molti programmi utente corretti + sono indipendenti dall'hardware sottostante, e ciò li rende facilmente trasportabili su nuovi sistemi.</para> <para>I programmi utente interagiscono con il kernel attraverso un set di <emphasis>system call</emphasis> (chiamate di sistema) standard. Queste system call chiedono dei servizi, servizi che saranno forniti dal kernel. - Così i servizi possono includere un accesso a un file: aprire, + Così i servizi possono includere un accesso a un file: aprire, chiudere, leggere, scrivere un file, creare un link o eseguire un file; creare o aggiornare degli account (informazioni relative ad un utente come nome, password, ecc.); cambiare il proprietario di un file o di una @@ -34,11 +34,11 @@ terminare un processo; abilitare l'accesso a un dispositivo hardware e impostare dei limiti sulle risorse di sistema.</para> - <para>Unix è un sistema operativo <emphasis>multi-user</emphasis> + <para>Unix è un sistema operativo <emphasis>multi-user</emphasis> (multi-utente) e <emphasis>multi-tasking</emphasis> (multi-processo). Si possono avere molti utenti <quote>loggati</quote> simultaneamente nel sistema (multi-user), ognuno dei quali esegue alcuni programmi - (multi-tasking). È compito del kernel mantenere ogni processo e + (multi-tasking). È compito del kernel mantenere ogni processo e ogni utente separato e regolare l'accesso all'hardware di sistema, inclusa la cpu, la memoria, il disco e altri dispositivi di I/O.</para> @@ -64,7 +64,7 @@ FIGURA 2.1 Struttura di un sistema Unix <sect1 id="structure-file-system"> <title>Il file system</title> - <para>L'aspetto del file system di Unix è paragonabile alla struttura + <para>L'aspetto del file system di Unix è paragonabile alla struttura rovesciata di un albero. Si parte dall'alto con la directory <emphasis>root</emphasis>, denotata con <filename>/</filename>, per poi scendere attraverso sotto-directory sottostanti la root.</para> @@ -83,11 +83,11 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix .... n livello</programlisting> - <para>Ogni nodo è o un <emphasis>file</emphasis> o una - <emphasis>directory</emphasis> di file, dove quest'ultima può + <para>Ogni nodo è o un <emphasis>file</emphasis> o una + <emphasis>directory</emphasis> di file, dove quest'ultima può contenere altri file e directory. Un file o una directory vengono specificati attraverso il loro <emphasis>path name</emphasis> (percorso - del nome del file o della directory), il quale può essere un path + del nome del file o della directory), il quale può essere un path name assoluto oppure un path name relativo ad un'altra locazione. Un path name assoluto inizia con la directory root, <filename>/</filename>, seguono poi i <quote>rami</quote> del file system, ognuno separato da /, @@ -96,7 +96,7 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix <para><filename>/home/condron/source/xntp</filename></para> <para>Un path name relativo specifica un percorso relativo ad un altro path - name, che usualmente è la directory di lavoro corrente in cui ci si + name, che usualmente è la directory di lavoro corrente in cui ci si trova. Sono ora introdotte due directory speciali:</para> <para><filename>.</filename> la directory corrente</para> @@ -104,8 +104,8 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix <para><filename>..</filename> la directory padre della directory corrente</para> - <para>Quindi se si è in <filename>/home/frank</filename> e si - desidera specificare un path nel modo relativo si può usare:</para> + <para>Quindi se si è in <filename>/home/frank</filename> e si + desidera specificare un path nel modo relativo si può usare:</para> <para><filename>../condron/source/xntp</filename></para> @@ -120,10 +120,10 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix <para>Ogni <emphasis>directory</emphasis> e ogni <emphasis>file</emphasis> sono inclusi nella loro directory padre. Nel caso della directory root, - la directory padre è se stessa. Una directory è un file + la directory padre è se stessa. Una directory è un file contenente una tabella che elenca i file contenuti nella directory stessa, dove ai nomi dei file in lista vengono assegnati i corrispondenti numeri - di <emphasis>inode</emphasis>. Un inode è un file speciale, + di <emphasis>inode</emphasis>. Un inode è un file speciale, progettato per essere letto dal kernel al fine di conoscere alcune informazioni su ciascun file. Un inode specifica i permessi del file, il proprietario del file, la data di creazione, quella dell'ultimo accesso e @@ -131,12 +131,12 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix dati sul disco che contengono il file.</para> <para>Il sistema non richiede qualche struttura particolare per i dati - contenuti nel file. Il file può essere ASCII o binario o una - combinazione di questi e può rappresentare dati testuali, uno + contenuti nel file. Il file può essere ASCII o binario o una + combinazione di questi e può rappresentare dati testuali, uno script di shell, un codice oggetto compilato per un programma, una tabella di directory, robaccia o qualunque cosa si voglia.</para> - <para>Non c'è un'intestazione, una traccia, un'etichetta o il + <para>Non c'è un'intestazione, una traccia, un'etichetta o il carattere <emphasis>EOF</emphasis> come parte del file.</para> </sect1> @@ -145,21 +145,21 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix <para>Un <emphasis>programma</emphasis> o un <emphasis>comando</emphasis> interagisce con il kernel per fornire l'ambiente e realizzare le - funzioni richieste dall'utente. Un programma può essere: un file + funzioni richieste dall'utente. Un programma può essere: un file di shell eseguibile, conosciuto come uno script di shell, un comando interno (built-in) alla shell o un file sorgente compilato in codice oggetto.</para> - <para>La <emphasis>shell</emphasis> è un interprete a linea di + <para>La <emphasis>shell</emphasis> è un interprete a linea di comando. L'utente interagisce con il kernel attraverso la shell. Si - può scrivere uno script ASCII (testo) in modo tale da essere + può scrivere uno script ASCII (testo) in modo tale da essere interpretato da una shell.</para> <para>I programmi di sistema sono generalmente in forma binaria, compilati partendo da un codice sorgente in C. Questi si trovano in posti come <filename>/bin</filename>, <filename>/usr/bin</filename>, <filename>/usr/local/bin</filename>, <filename>/usr/ucb</filename>, ecc. - Questi comandi forniscono quelle funzionalità che normalmente si + Questi comandi forniscono quelle funzionalità che normalmente si pensano essere di Unix. Alcuni di questi sono &man.sh.1;, &man.csh.1;, &man.date.1;, &man.who.1;, &man.more.1;, &man.ls.1; e molti altri.</para> </sect1> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml index 63097e1cae..4edeac0e58 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml @@ -56,7 +56,7 @@ <entry><command>du [<replaceable>opzioni</replaceable>] [<replaceable>directory o file</replaceable>]</command></entry> - <entry>riporta la quantità di spazio di disco usato</entry> + <entry>riporta la quantità di spazio di disco usato</entry> </row> <row> @@ -104,7 +104,7 @@ <entry><command>script <replaceable>file</replaceable></command></entry> - <entry>salva tutto ciò che appare sullo schermo in un file + <entry>salva tutto ciò che appare sullo schermo in un file fino a quando viene eseguito il comando <command>exit</command></entry> </row> @@ -146,7 +146,7 @@ <sect2 id="system-resource-df"> <title>df - riepiloga i blocchi del disco e lo spazio usato</title> - <para>Il comando &man.df.1; è usato per riportare il numero di + <para>Il comando &man.df.1; è usato per riportare il numero di blocchi del disco e di inode liberi e usati per ogni file system. Il formato dell'output e le valide opzioni sono molto specifiche dal sistema operativo e dalla versione del programma in uso.</para> @@ -199,7 +199,7 @@ peri:/acs/peri/2 <sect2 id="system-resource-du"> <title>du - mostra lo spazio del disco usato</title> - <para>Il comando &man.du.1; riporta la quantità di spazio di disco + <para>Il comando &man.du.1; riporta la quantità di spazio di disco usato per i file o per le directory specificate.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -258,7 +258,7 @@ peri:/acs/peri/2 <sect2 id="system-resource-ps"> <title>ps - mostra lo stato dei processi attivi</title> - <para>Il comando &man.ps.1; è usato per mostrare i processi + <para>Il comando &man.ps.1; è usato per mostrare i processi correntemente eseguiti sul sistema. Il formato dell'output e le valide opzioni dipendono molto dal sistema operativo e dalla versione del programma in uso.</para> @@ -353,7 +353,7 @@ peri:/acs/peri/2 </informaltable> <note> - <para>Poichè il comando &man.ps.1 è molto dipendente dal + <para>Poichè il comando &man.ps.1 è molto dipendente dal sistema, si raccomanda di consultare le <emphasis>pagine man</emphasis> del proprio sistema per i dettagli delle opzioni e per l'interpretazione dell'output di &man.ps.1;.</para> @@ -407,9 +407,9 @@ TSTP CONT CHLD TTIN TTOU IO XCPU XFSZ VTALRM PROF WINCH LOST USR1 USR2</screen> <para>Il segnale <option>-KILL</option>, anche specificato con <option>-9</option> (a causa della nona posizione assunta nella lista - precedente), è il maggior segnale comunemente usato con + precedente), è il maggior segnale comunemente usato con &man.kill.1;. A differenza di altri segnali, questo, una volta captato, - non può essere ignorato dal programma.</para> + non può essere ignorato dal programma.</para> <screen>{Unix prompt 10} <userinput>kill -9 15599</userinput> [1] + Killed emacs Unixgrep.txt</screen> @@ -418,7 +418,7 @@ TSTP CONT CHLD TTIN TTOU IO XCPU XFSZ VTALRM PROF WINCH LOST USR1 USR2</screen> <sect2 id="system-resource-who"> <title>who - mostra gli utenti attuali</title> - <para>Il comando &man.who.1; riporta chi è correntemente + <para>Il comando &man.who.1; riporta chi è correntemente <quote>loggato</quote> nel sistema.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -499,9 +499,9 @@ Mail: /usr/man/man1/Mail.1</screen> <sect2 id="system-resource-which"> <title>which - riporta il comando trovato</title> - <para>Il comando &man.which.1; riporta il nome del file che sarà + <para>Il comando &man.which.1; riporta il nome del file che sarà eseguito quando il comando specificato viene invocato. Questo - può essere un path name assoluto o il primo alias trovato nel + può essere un path name assoluto o il primo alias trovato nel proprio path.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -518,7 +518,7 @@ Mail: /usr/man/man1/Mail.1</screen> <title>hostname/uname - nome della macchina</title> <para>Il comando &man.hostname.1; (<command>uname -u</command> su SysV) - riporta il nome host della macchina nella quale l'utente è + riporta il nome host della macchina nella quale l'utente è <quote>loggato</quote>, esempio:</para> <screen>brigadier: condron [91]> <userinput>hostname</userinput> @@ -535,7 +535,7 @@ brigadier</screen> sessione di I/O. Usando il comando &man.script.1; si possono catturare tutti i dati trasmessi da e per il proprio terminale visuale fino all'uscita (con <command>exit</command>) del programma stesso. - Può essere utile durante un processo di debugging, per + Può essere utile durante un processo di debugging, per documentare le azioni che si stanno sperimentando o per avere una copia stampabile per una attenta lettura successiva.</para> @@ -560,11 +560,11 @@ brigadier</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Di default, <filename>typescript</filename> è il nome del + <para>Di default, <filename>typescript</filename> è il nome del file usato dal comando &man.script.1;.</para> <para>Ci si deve ricordare di digitare <command>exit</command> per - terminare la propria sessione script e chiudere così il file + terminare la propria sessione script e chiudere così il file <filename>typescript</filename>.</para> <para><emphasis>Esempi:</emphasis></para> @@ -622,7 +622,7 @@ script done on Mon Apr 22 22:30:02 1996</screen> <title>date - data e ora corrente</title> <para>Il comando &man.date.1; mostra la data e l'ora corrente. - Un super-user può modificare la data e l'ora.</para> + Un super-user può modificare la data e l'ora.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -797,8 +797,8 @@ Mon 06/10/96</screen> <para>Il comando &man.lp.1; o &man.lpr.1; sottopone il file specificato o lo standard input al demone di stampa per essere stampato. Ad ogni job - viene assegnato un unico id di richiesta che può essere usato - in seguito per verificare o cancellare il job mentre è nella + viene assegnato un unico id di richiesta che può essere usato + in seguito per verificare o cancellare il job mentre è nella coda di stampa.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -902,7 +902,7 @@ request id is lp-153 (1 file(s))</screen> <sect2 id="system-resource-print-lpstat-lpq"> <title>lpstat/lpq - verifica lo stato di un job di stampa</title> - <para>Si può verificare lo stato del proprio job di stampa con il + <para>Si può verificare lo stato del proprio job di stampa con il comando <command>lpstat</command> o &man.lpq.1;.</para> <para><emphasis>Sintassi</emphasis></para> @@ -1069,9 +1069,9 @@ lp-153 frank 208068 Apr 29 15:14 on lp </screen> <title>pr - prepara file per la stampa</title> <para>Il comando &man.pr.1; stampa l'intestazione e le informazioni - traccia che circoscrivono il file formattato. Si può specificare + traccia che circoscrivono il file formattato. Si può specificare il numero di pagine da stampare, le linee per pagina, le colonne, le - linee bianche, si può specificare la larghezza di pagina, + linee bianche, si può specificare la larghezza di pagina, l'intestazione e le informazioni traccia e in che modo trattare il carattere tab.</para> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml index 673e947394..10e232005a 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml @@ -15,10 +15,10 @@ &man.grep.1;, &man.egrep.1;, &man.sed.1;, &man.awk.1; e &man.vi.1; consentono di ricercare uno schema (pattern) piuttosto che una stringa fissa. Questi schemi testuali sono conosciuti come <emphasis>espressioni - regolari</emphasis>. Si può formare un'espressione regolare + regolari</emphasis>. Si può formare un'espressione regolare combinando caratteri normali con caratteri speciali, anche conosciuti come <emphasis>meta-caratteri</emphasis>, secondo le successive regole. - Con queste espressioni regolari si può <emphasis>confrontare uno + Con queste espressioni regolari si può <emphasis>confrontare uno schema</emphasis> su dati testuali. Le espressioni regolari si presentano in tre diverse forme:</para> @@ -67,7 +67,7 @@ <row> <entry><emphasis>*</emphasis></entry> - <entry>indica <emphasis>zero o più</emphasis> istanze del + <entry>indica <emphasis>zero o più</emphasis> istanze del singolo carattere (o meta-carattere) che lo precede</entry> </row> @@ -121,7 +121,7 @@ (<replaceable>n</replaceable> e <replaceable>m</replaceable> possono assumere valori tra 0 e 255). I simboli \{ e \} dovrebbero essere intesi come singoli operatori. In questo caso - il simbolo \ che precede le parentesi non è il carattere di + il simbolo \ che precede le parentesi non è il carattere di escape, ma assume un nuovo significato.</entry> </row> @@ -140,7 +140,7 @@ <entry><emphasis>\(<replaceable>abc</replaceable>\)</emphasis></entry> <entry>salva lo schema racchiuso in un buffer. Possono essere - salvati per ogni linea fino a nove schemi. È possibile + salvati per ogni linea fino a nove schemi. È possibile riferirsi a questi schemi tramite la combinazione di caratteri \<replaceable>n</replaceable>. Ancora una volta i simboli \( e \) dovrebbero essere intesi come singoli operatori.</entry> @@ -177,7 +177,7 @@ <row> <entry><emphasis>+</emphasis></entry> - <entry>confronta una o più delle espressioni precedenti (a + <entry>confronta una o più delle espressioni precedenti (a questo simbolo)</entry> </row> @@ -238,7 +238,7 @@ <entry>xy*z</entry> <entry>alcune occorrenze di un <emphasis>x</emphasis>, seguite da - zero o più <emphasis>y</emphasis> e seguite da una + zero o più <emphasis>y</emphasis> e seguite da una <emphasis>z</emphasis>.</entry> </row> @@ -281,7 +281,7 @@ <row> <entry>[A-Z][A-Z]*</entry> - <entry>una o più lettere maiuscole</entry> + <entry>una o più lettere maiuscole</entry> </row> <row> @@ -354,7 +354,7 @@ regolari, come quelle viste in precedenza, sono meglio specificate all'interno di apostrofi (o caratteri di quoting singoli) quando usate con l'utility &man.grep.1;. L'utility &man.egrep.1; fornisce - una capacità di ricerca attraverso un set esteso di + una capacità di ricerca attraverso un set esteso di meta-caratteri. La sintassi dell'utility &man.grep.1;, alcune delle possibili opzioni e alcuni semplici esempi sono mostrati di seguito.</para> @@ -397,7 +397,7 @@ <entry><option>-n</option></entry> <entry>mostra un numero di linea insieme alla linea su cui - è stata trovata una corrispondenza</entry> + è stata trovata una corrispondenza</entry> </row> <row> @@ -469,7 +469,7 @@ <screen>{Unix prompt 7} <userinput>grep -c '15' num.list</userinput> 2</screen> - <para>Qui la ricerca è più generale: si selezionano tutte le + <para>Qui la ricerca è più generale: si selezionano tutte le linee che contengono il carattere <emphasis>1</emphasis> seguito da un <emphasis>1</emphasis> o un <emphasis>2</emphasis> o un <emphasis>5</emphasis>:</para> @@ -507,7 +507,7 @@ 14 2 two 15 1 one</screen> - <para>L'ultimo esempio può anche essere realizzato usando l'opzione + <para>L'ultimo esempio può anche essere realizzato usando l'opzione <option>-v</option> insieme all stringa di ricerca originale, esempio:</para> @@ -555,8 +555,8 @@ 3 13 thirteen 6 10 ten</screen> - <para>Si può prendere il proprio input da un programma, - anzichè da un file. Qui si riportano alcune linee di output del + <para>Si può prendere il proprio input da un programma, + anzichè da un file. Qui si riportano alcune linee di output del comando &man.who.1; che iniziano con la lettera <emphasis>l</emphasis>.</para> @@ -577,22 +577,22 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <replaceable>comando_di_editing</replaceable> [<replaceable>file</replaceable>]</command></para> - <para>Il formato per i comandi di editing è:</para> + <para>Il formato per i comandi di editing è:</para> <para><command>[<replaceable>indirizzo1</replaceable>[,<replaceable>indirizzo2</replaceable>]] [<replaceable>funzione</replaceable>] [<replaceable>argomenti</replaceable>]</command></para> <para>dove gli indirizzi sono facoltativi e possono essere separati dalla - funzione tramite spazi o tab. La funzione è obbligatoria. - L'argomento può essere facoltativo o obbligatorio a seconda della + funzione tramite spazi o tab. La funzione è obbligatoria. + L'argomento può essere facoltativo o obbligatorio a seconda della funzione usata.</para> <para>Gli <emphasis>indirizzi di linea numerati</emphasis> sono numeri decimali di linea che partono dalla prima linea di input e si - incrementano di uno per ogni linea. Se vengono stabiliti più + incrementano di uno per ogni linea. Se vengono stabiliti più file di input il contatore continua cumulativamente attraverso i file. - L'ultima linea di input può essere specificata con il carattere + L'ultima linea di input può essere specificata con il carattere $.</para> <para>Gli <emphasis>indirizzi di contesto</emphasis> sono schemi di @@ -648,7 +648,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> identici agli indirizzi di contesto, eccetto che, mentre questi sono normalmente chiusi tra slashe (/), nelle funzioni sono permessi alcuni normali caratteri per specificare i delimitatori, oltre a newline e - spazio. La stringa di rimpiazzo non è uno schema di + spazio. La stringa di rimpiazzo non è uno schema di espressione regolare; qui i caratteri non hanno significati speciali, fatta eccezione di:</para> @@ -777,16 +777,16 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <sect2 id="text-processing-commands-awk-nawk-gawk"> <title>awk, nawk, gawk</title> - <para>&man.awk.1; è un linguaggio di elaborazione e ricerca di + <para>&man.awk.1; è un linguaggio di elaborazione e ricerca di schemi. Il suo nome deriva dalle ultime iniziali dei tre autori: Alfred. V. Aho, Peter. J.Weinberger e Brian. W. Kernighan. - <command>nawk</command> è un <emphasis>nuovo</emphasis> - &man.awk.1;, una nuova versione del programma e &man.gawk.1; è + <command>nawk</command> è un <emphasis>nuovo</emphasis> + &man.awk.1;, una nuova versione del programma e &man.gawk.1; è il <emphasis>gnu</emphasis> &man.awk.1;, da parte della Free Software - Foundation. Ogni versione è leggermente differente. Qui ci si - limiterà ad illustrare semplici esempi che potrebbero andar bene - per tutte le versioni. In alcuni sistemi operativi &man.awk.1; è - in realtà <command>nawk</command>.</para> + Foundation. Ogni versione è leggermente differente. Qui ci si + limiterà ad illustrare semplici esempi che potrebbero andar bene + per tutte le versioni. In alcuni sistemi operativi &man.awk.1; è + in realtà <command>nawk</command>.</para> <para>&man.awk.1; ricerca schemi nel suo input e realizza le operazioni specificate su ogni linea o sui campi di linea che contengono tali @@ -800,8 +800,8 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <para><command>awk <replaceable>programma</replaceable> [<replaceable>file</replaceable>]</command></para> - <para>dove <replaceable>programma</replaceable> è composto da uno o - più dei seguenti campi:</para> + <para>dove <replaceable>programma</replaceable> è composto da uno o + più dei seguenti campi:</para> <para><replaceable>schema</replaceable> { <replaceable>azione</replaceable> }</para> @@ -811,11 +811,11 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> corrispondenza trovata. Questo continua attraverso la completa sequenza di schemi, quindi la prossima linea di input viene verificata.</para> - <para>L'<emphasis>input</emphasis> è diviso tra + <para>L'<emphasis>input</emphasis> è diviso tra <emphasis>record</emphasis> e <emphasis>campi</emphasis>. Il separatore - di <emphasis>record</emphasis> di default è newline e la + di <emphasis>record</emphasis> di default è newline e la variabile <literal>NR</literal> tiene il conto dei record. Il - separatore di <emphasis>campo</emphasis> di default è uno spazio + separatore di <emphasis>campo</emphasis> di default è uno spazio bianco, <emphasis>spazi</emphasis> e <emphasis>tab</emphasis>, e la variabile <literal>NF</literal> tiene il conto dei campi. I separatori di input del campo, <literal>FS</literal> e del record, @@ -825,7 +825,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <literal>ORS</literal>, possono essere modificati, se si desidera, con singoli caratteri specifici. <literal>$<replaceable>n</replaceable></literal>, dove - <replaceable>n</replaceable> è un intero, viene usato per + <replaceable>n</replaceable> è un intero, viene usato per rappresentare l'<replaceable>n-esimo</replaceable> campo di un record di input, mentre <literal>$0</literal> rappresenta l'intero record di input.</para> @@ -833,9 +833,9 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <para><literal>BEGIN</literal> e <literal>END</literal> sono speciali schemi che vengono verificati rispettivamente all'inizio dell'input, prima che il primo campo sia letto e alla fine dell'input, dopo che - l'ultimo campo è stato letto.</para> + l'ultimo campo è stato letto.</para> - <para>La <emphasis>stampa</emphasis> è permessa attraverso + <para>La <emphasis>stampa</emphasis> è permessa attraverso l'istruzione <command>print</command> e l'istruzione per la stampa formattata <command>printf</command>.</para> @@ -873,7 +873,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> </informaltable> <para>La separazione di schemi con virgole definisce un - <emphasis>range</emphasis> in cui lo schema è applicabile, + <emphasis>range</emphasis> in cui lo schema è applicabile, esempio:</para> <para><command>/<replaceable>primo</replaceable>/,/<replaceable>ultimo</replaceable>/</command></para> @@ -906,7 +906,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <row> <entry><emphasis>+</emphasis></entry> - <entry>una o più</entry> + <entry>una o più</entry> </row> <row> @@ -918,7 +918,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Un confronto di espressione regolare può essere specificato + <para>Un confronto di espressione regolare può essere specificato con:</para> <informaltable frame="none"> @@ -945,7 +945,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <programlisting>$1 ~ /[Ff]rank/</programlisting> - <para>è vero se il primo campo, $1, contiene "Frank" o "frank" + <para>è vero se il primo campo, $1, contiene "Frank" o "frank" dovunque all'interno del campo. Per confrontare un campo identico a "Frank" o "frank" si usa:</para> @@ -998,16 +998,16 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> </tgroup> </informaltable> - <para>Non si può conoscere su due piedi se le variabili sono - stringhe o numeri. Se nessun operando è riconosciuto per essere + <para>Non si può conoscere su due piedi se le variabili sono + stringhe o numeri. Se nessun operando è riconosciuto per essere un numero, sono realizzati confronti di stringhe. Altrimenti, viene realizzata una comparazione numerica. In mancanza di informazioni per - il contrario, viene realizzata una comparazione di stringa, così + il contrario, viene realizzata una comparazione di stringa, così questa:</para> <para>$1 > $2</para> - <para>verrà valutata con valori di tipo stringa. Per assicurarsi + <para>verrà valutata con valori di tipo stringa. Per assicurarsi una valutazione numerica, costruire qualcosa simile a:</para> <para>( $1 + 0 ) > $2</para> @@ -1095,7 +1095,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen> <screen>&prompt.user; <userinput>cat filex | tr a-z A-Z | awk -F: '{printf("7R %-6s %-9s %-24s \n",$1,$2,$3)}' > upload.file</userinput></screen> <para>effettua <command>cat</command> su <filename>filex</filename>, che - è formattato in questo modo:</para> + è formattato in questo modo:</para> <programlisting>nfb791:99999999:smith 7ax791:999999999:jones diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl index bc73c6d1e2..6ccc395626 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl +++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl @@ -30,33 +30,33 @@ <div id="frontfeatureleft"> <div id="frontfeaturecontent"> <h1> - Basato su BSD UNIX® + Basato su BSD UNIX® </h1> - <p>FreeBSD® è un sistema operativo avanzato per architetture - compatibili x86 (inclusi Pentium® e Athlon™), amd64 (inclusi - Opteron™, Athlon 64, e EM64T), - UltraSPARC®, IA-64, PC-98 e ARM. - È derivato da BSD, la versione di + <p>FreeBSD® è un sistema operativo avanzato per architetture + compatibili x86 (inclusi Pentium® e Athlon™), amd64 (inclusi + Opteron™, Athlon 64, e EM64T), + UltraSPARC®, IA-64, PC-98 e ARM. + È derivato da BSD, la versione di &unix; sviluppata - all'Università della California, Berkeley. - È sviluppato e mantenuto da <a + all'Università della California, Berkeley. + È sviluppato e mantenuto da <a href="&enbase;/doc/en_US.ISO8859-1/articles/contributors/staff-committers.html">un grande gruppo di individui</a>. <a href="&base;/platforms/index.html">Piattaforme</a> aggiuntive sono in varie fasi di sviluppo.</p> <div id="txtfrontfeaturelink"> - »<a href="&base;/about.html" title="Approfondisci">Approfondisci</a> + »<a href="&base;/about.html" title="Approfondisci">Approfondisci</a> </div> <!-- TXTFRONTFEATURELINK --> </div> <!-- FRONTFEATURECONTENT --> </div> <!-- FRONTFEATURELEFT --> <div id="frontfeaturemiddle"> <div class="frontgetroundbox"> - <div class="frontgettop"><div> </div> </div> + <div class="frontgettop"><div> </div> </div> <div class="frontgetcontent"> <a href="&base;/where.html">Ottieni FreeBSD Ora</a> </div> <!-- frontgetcontent --> - <div class="frontgetbot"><div> </div> </div> + <div class="frontgetbot"><div> </div> </div> </div> <!-- frontgetroundbox --> <div id="frontreleases"> @@ -155,11 +155,11 @@ </div> <!-- FRONTSHORTCUTS --> <div class="frontnewroundbox"> - <div class="frontnewtop"><div> </div> </div> + <div class="frontnewtop"><div> </div> </div> <div class="frontnewcontent"> <a href="&enbase;/projects/newbies.html">Neofita di FreeBSD?</a> </div> <!-- frontnewcontent --> - <div class="frontnewbot"><div> </div> </div> + <div class="frontnewbot"><div> </div> </div> </div> <!-- frontnewroundbox --> </div> <!-- FEATURERIGHT --> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml index 8eb42b2fcd..8eaecb2d64 100755 --- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml @@ -18,8 +18,8 @@ <b>A:</b> freebsd-announce@FreeBSD.org<br/> <b>Oggetto:</b> Rilasciato FreeBSD &local.rel;-RELEASE!</p> -<p>Sono felice di annunciare la disponibilità di FreeBSD - &local.rel;-RELEASE, la release più recente del ramo di sviluppo +<p>Sono felice di annunciare la disponibilità di FreeBSD + &local.rel;-RELEASE, la release più recente del ramo di sviluppo -STABLE di FreeBSD. Dall'uscita di FreeBSD 4.9-RELEASE in Ottobre 2003 abbiamo apportato aggiornamenti conservativi a numerosi programmi software del sistema base, ci siamo occupati di noti problemi di sicurezza, e abbiamo @@ -32,29 +32,29 @@ <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html</a></p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html</a></p> -<p>FreeBSD &local.rel; diventerà il primo "Errata Branch". Ai rami delle +<p>FreeBSD &local.rel; diventerà il primo "Errata Branch". Ai rami delle release di FreeBSD precedenti saranno applicati solamente aggiornamenti inerenti a cruciali problemi di sicurezza. Con FreeBSD &local.rel; la portata - degli aggiornamenti sarà ampliata includendo fix a Denial of Service + degli aggiornamenti sarà ampliata includendo fix a Denial of Service locali come pure altri fix significativi che potrebbero anche non essere inerenti a problemi di sicurezza.</p> -<p>I piani attuali prevedono un'altra release di FreeBSD 4.X, che sarà +<p>I piani attuali prevedono un'altra release di FreeBSD 4.X, che sarà FreeBSD 4.11-RELEASE. Ci si aspetta che la prossima release FreeBSD 5.3 - raggiungerà un livello di maturità tale da permettere alla + raggiungerà un livello di maturità tale da permettere alla maggior parte degli utenti di migrare a 5.X. La maggior parte degli sforzi degli sviluppatori sono rivolti al ramo 5.X.</p> -<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione +<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione delle release di FreeBSD, guarda qui:</p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releng/">http://www.FreeBSD.org/releng/</a></p> -<h1>Disponibilità</h1> +<h1>Disponibilità</h1> <p>FreeBSD &local.rel;-RELEASE supporta le architetture i386 e alpha e - può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di - boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le + può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di + boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le distribuzioni per entrambe le architetture sono disponibili fin da ora.</p> <p>Per cortesia continua a supportare il progetto FreeBSD acquistando i @@ -77,7 +77,7 @@ <p>Se non puoi permetterti di acquistare FreeBSD su un supporto, sei impaziente, o vuoi utilizzarlo solo per scopi evangelici, allora puoi senz'altro scaricare le immagini ISO. Non possiamo assicurare che tutti - i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di + i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di sicuro disponibili nei seguenti siti. I checksum MD5 per le immagini della release sono inclusi alla fine di questo messaggio.</p> @@ -103,7 +103,7 @@ <li><a href="ftp://ftp15.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/">ftp://ftp15.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/</a></li> </ul> -<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti +<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti nei seguenti stati: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, @@ -126,7 +126,7 @@ <p>Per istruzioni su come installare FreeBSD, consulta il capitolo 2 del Manuale di FreeBSD. Questo fornisce una guida completa passo-passo - sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è + sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è disponibile online a questo indirizzo:</p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html">http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html</a></p> @@ -134,7 +134,7 @@ <h1>Ringraziamenti</h1> <p>Molte compagnie hanno donato attrezzature, accessi di rete, o pagato - ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di + ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di FreeBSD &local.rel; e alcune di esse sono The FreeBSD Mall, Compaq, Yahoo!, Sentex Communications, e NTT/Verio.</p> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml index 69fa55cec2..ae8c355b53 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml +++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml @@ -18,8 +18,8 @@ <b>A:</b> freebsd-announce@FreeBSD.org<br/> <b>Oggetto:</b> Rilasciato FreeBSD &local.rel;-RELEASE!</p> -<p>Il Team di Fabbricazione delle Release è lieto di annunciare la - disponibilità di FreeBSD &local.rel;-RELEASE, la release più +<p>Il Team di Fabbricazione delle Release è lieto di annunciare la + disponibilità di FreeBSD &local.rel;-RELEASE, la release più recente del ramo di sviluppo di FreeBSD Legacy. Dall'uscita di FreeBSD 4.10-RELEASE in Maggio 2004 abbiamo apportato aggiornamenti conservativi a numerosi programmi software del sistema base, ci siamo occupati di @@ -32,9 +32,9 @@ <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html</a></p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html</a></p> -<p>FreeBSD &local.rel; diventerà un "Errata Branch". Dopo la +<p>FreeBSD &local.rel; diventerà un "Errata Branch". Dopo la release saranno apportati sul ramo RELENG_4_11 oltre a fix relativi alla Sicurezza - altri fix ben collaudati relativi alle funzionalità base. + altri fix ben collaudati relativi alle funzionalità base. Sia i Security Advisorie che gli Errata Notice saranno annunciati sulla mailing list freebsd-announce@freebsd.org.</p> @@ -42,16 +42,16 @@ degli sviluppatori sono concentrati sul ramo RELENG_5, o sullo sviluppo allo stato dell'arte su HEAD.</p> -<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione +<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione delle release di FreeBSD, guarda qui:</p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/releng/">http://www.FreeBSD.org/releng/</a></p> -<h1>Disponibilità</h1> +<h1>Disponibilità</h1> <p>FreeBSD &local.rel;-RELEASE supporta le architetture i386 e alpha e - può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di - boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le + può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di + boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le distribuzioni per entrambe le architetture sono disponibili fin da ora.</p> <p>Per cortesia continua a supportare il progetto FreeBSD acquistando i @@ -75,14 +75,14 @@ <p>Se non puoi permetterti di acquistare FreeBSD su un supporto, sei impaziente, o vuoi utilizzarlo solo per scopi evangelici, allora puoi senz'altro scaricare le immagini ISO. Non possiamo assicurare che tutti - i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di + i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di sicuro disponibili nei seguenti siti. I checksum MD5 per le immagini della release sono inclusi alla fine di questo messaggio.</p> <h2>Bittorrent</h2> <p>Dalla release 5.3 stiamo sperimentando Bittorrent. Una collezione dei - tracker per le immagini ISO della release è disponibile all'indirizzo</p> + tracker per le immagini ISO della release è disponibile all'indirizzo</p> <p><a href="http://people.freebsd.org/~kensmith/4.11-torrent/">http://people.freebsd.org/~kensmith/4.11-torrent/</a></p> @@ -125,7 +125,7 @@ <li><a href="ftp://ftp10.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/">ftp://ftp10.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/</a></li> </ul> -<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti +<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti nei seguenti stati: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, @@ -148,7 +148,7 @@ <p>Per istruzioni su come installare FreeBSD, consulta il capitolo 2 del Manuale di FreeBSD. Questo fornisce una guida completa passo-passo - sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è + sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è disponibile online a questo indirizzo:</p> <p><a href="http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html">http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html</a></p> @@ -156,7 +156,7 @@ <h1>Ringraziamenti</h1> <p>Molte compagnie hanno donato attrezzature, accessi di rete, o pagato - ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di + ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di FreeBSD &local.rel; e alcune di esse sono The FreeBSD Mall, Hewlett Packard, Yahoo!, Sentex Communications, e NTT/Verio.</p> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent index 9679d833cc..4c96f21ffa 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent @@ -11,7 +11,7 @@ <title>Glossario di &os;</title> <para>Questo glossario contiene i termini e gli acronimi usati nella - comunità e documentazione di &os;.</para> + comunità e documentazione di &os;.</para> <glossdiv> <title>A</title> @@ -71,7 +71,7 @@ <acronym>AML</acronym> <glossdef> <para>Pseudocodice, interpretato da una macchina virtuale - all'interno di un sistema operativo con funzionalità + all'interno di un sistema operativo con funzionalità <acronym>ACPI</acronym>, che fornisce uno strato tra l'hardware sottostante e l'interfaccia messa a disposizione al <acronym>OS</acronym>.</para> @@ -83,7 +83,7 @@ <acronym>ASL</acronym> <glossdef> <para>Il linguaggio di programmazione con cui <acronym>AML</acronym> - è scritto.</para> + è scritto.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -103,9 +103,9 @@ hardware fornita al sistema operativo, in modo tale che il sistema operativo possa gestire l'hardware sottostante senza conoscerne i dettagli. <acronym>ACPI</acronym> gestisce e rimpiazza le - funzionalità fornite da <acronym>APM</acronym>, + funzionalità fornite da <acronym>APM</acronym>, <acronym>PNPBIOS</acronym> e altre tecnologie, e fornisce alcune - utilità per controllare il risparmio di energia, la sospensione + utilità per controllare il risparmio di energia, la sospensione della macchina, l'abilitazione e disabilitazione dei dispositivi, e altro ancora.</para> </glossdef> @@ -200,11 +200,11 @@ <glossterm>Berkeley Software Distribution</glossterm> <acronym>BSD</acronym> <glossdef> - <para>Questo è il nome che il Computer Systems Research Group - (CSRG) all'<ulink url="http://www.berkeley.edu">Università + <para>Questo è il nome che il Computer Systems Research Group + (CSRG) all'<ulink url="http://www.berkeley.edu">Università della California a Berkeley</ulink> diede ai loro miglioramenti e alle loro modifiche al sistema &unix; AT&T's 32V. - &os; è un discendente del lavoro del CSRG.</para> + &os; è un discendente del lavoro del CSRG.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -212,7 +212,7 @@ <glossterm>Bikeshed Building</glossterm> <glossdef subject="FreeBSD"> <para>Il fenomeno per cui molte persone danno la loro opinione su un - argomento non complicato, mentre un argomento più complesso + argomento non complicato, mentre un argomento più complesso riceve poca o nessuna considerazione. Guarda le <ulink url="&url.books.faq.en;/misc.html#BIKESHED-PAINTING">FAQ</ulink> per l'origine del termine.</para> @@ -295,7 +295,7 @@ <glossterm>Clear To Send</glossterm> <acronym>CTS</acronym> <glossdef> - <para>Un segnale RS232C che dà al sistema remoto il permesso di + <para>Un segnale RS232C che dà al sistema remoto il permesso di inviare dati.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -553,7 +553,7 @@ kernel. Sebbene un semplice meccanismo di locking era adeguato nei giorni in cui una macchina poteva avere solo qualche dozzina di processi, una scheda di rete, e certamente un solo processore, nei - tempi attuali è un inaccettabile collo di bottiglia per le + tempi attuali è un inaccettabile collo di bottiglia per le prestazioni. Gli sviluppatori di &os; stanno lavorando attivamente per sostituirlo con dei lock che proteggono le singole risorse, in modo tale da permettere un grado molto piu' alto di parallelismo sia @@ -730,7 +730,7 @@ <glossentry id="kame-glossary"> <glossterm>KAME</glossterm> <glossdef> - <para><quote>Tartaruga</quote> in giapponese, il termine KAME è + <para><quote>Tartaruga</quote> in giapponese, il termine KAME è usato nei circoli informatici per riferirsi al <ulink url="http://www.kame.net/">KAME Project</ulink>, che lavora su una implementazione di <acronym>IPv6</acronym>.</para> @@ -845,11 +845,11 @@ <glossdef> <para>Il kernel di &os; usa un certo numero di lock sulle risorse per arbitrare la contesa di queste risorse. Un sistema di diagnostica - dei lock a run-time è presente nei kernel di &os.current; + dei lock a run-time è presente nei kernel di &os.current; (ma viene rimosso per le release), chiamato &man.witness.4;, e - rileva la possibilità di deadlock dovuti ad errori di locking. - (&man.witness.4; è in verità leggermente conservativo, - quindi è possibili ottenere falsi positivi.) Un report + rileva la possibilità di deadlock dovuti ad errori di locking. + (&man.witness.4; è in verità leggermente conservativo, + quindi è possibili ottenere falsi positivi.) Un report veramente positivo indica che <quote>se tu fossi stato sfortunato, un deadlock si sarebbe verificato qui</quote>.</para> @@ -946,7 +946,7 @@ <glossterm>Merge From Current</glossterm> <acronym>MFC</acronym> <glossdef subject="FreeBSD"> - <para>Fondere una funzionalità o una patch dal ramo -CURRENT + <para>Fondere una funzionalità o una patch dal ramo -CURRENT a un altro, quasi sempre -STABLE.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -956,11 +956,11 @@ <acronym>MFS</acronym> <glossdef subject="FreeBSD"> <para>Nel corso normale dello sviluppo di FreeBSD, una modifica - sarà inserita nel ramo -CURRENT per i test prima di essere - fusa nel ramo -STABLE. In rare occasioni, una modifica andrà + sarà inserita nel ramo -CURRENT per i test prima di essere + fusa nel ramo -STABLE. In rare occasioni, una modifica andrà prima del ramo -STABLE e poi incorporata nel -CURRENT.</para> - <para>Questo termine è anche usato quando una patch viene + <para>Questo termine è anche usato quando una patch viene portata dal ramo -STABLE a un ramo di sicurezza.</para> <glossseealso otherterm="mfc-glossary"/> </glossdef> @@ -1094,10 +1094,10 @@ <acronym>OBE</acronym> <glossdef> <para>Indica una modifica consigliata (come un Report di Bug o una - richiesta di miglioramento) che non è più rilevante o + richiesta di miglioramento) che non è più rilevante o applicabile a causa di altre modifiche successive a &os;, modifiche agli standard di rete, obsolescenza dell'hardware affetto, e - così via.</para> + così via.</para> </glossdef> </glossentry> </glossdiv> @@ -1258,8 +1258,8 @@ <literal>orecchie d'asino</literal>, assegnato a ogni committer di &os; che rompe la compilazione, fa andare indietro i numeri di versione, o crea qualsiasi altro tipo di strage nel codice sorgente. - Ogni committer degno del suo senno ne accumulerà presto una - grande collezione. L'utilizzo è (quasi sempre?) + Ogni committer degno del suo senno ne accumulerà presto una + grande collezione. L'utilizzo è (quasi sempre?) umoristico.</para> </glossdef> </glossentry> @@ -1340,12 +1340,12 @@ <glossterm>Project Evil</glossterm> <glossdef subject="FreeBSD"> <para>Il nome di sviluppo per il <acronym>NDISulator</acronym>, scritto - da Bill Paul, che l'ha chiamato così riferendosi a quanto sia + da Bill Paul, che l'ha chiamato così riferendosi a quanto sia terribile (da un punto di vista filosofico) avere bisogno di qualcosa - di questo tipo. Il <acronym>NDISulator</acronym> è uno - speciale modulo di compatibilità che permette di usare i + di questo tipo. Il <acronym>NDISulator</acronym> è uno + speciale modulo di compatibilità che permette di usare i driver di rete NDIS miniport di Microsoft Windows™ con - &os;/i386. Questo è solitamente l'unico modo di usare schede + &os;/i386. Questo è solitamente l'unico modo di usare schede il cui driver e' closed source. Guarda <filename>src/sys/compat/ndis/subr_ndis.c</filename>.</para> </glossdef> @@ -1541,7 +1541,7 @@ <glossterm>Signal Ground</glossterm> <acronym>SG</acronym> <glossdef> - <para>Un pin o un cavo RS232 che è il segnale di + <para>Un pin o un cavo RS232 che è il segnale di massa a terra.</para> </glossdef> </glossentry> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent index 9fca9d339c..64d3e73b72 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent @@ -26,7 +26,7 @@ <li><a href="&base;/about.html" title="Info">Info</a></li> <li><a href="&base;/where.html" title="Ottenere FreeBSD">Ottenere FreeBSD</a></li> <li><a href="&base;/docs.html" title="Documentazione">Documentazione</a></li> - <li><a href="&base;/community.html" title="Comunità">Comunità</a></li> + <li><a href="&base;/community.html" title="Comunità">Comunità</a></li> <li><a href="&enbase;/projects/index.html" title="Sviluppo">Sviluppo</a></li> <li><a href="&base;/support.html" title="Supporto">Supporto</a></li> </ul> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent index 55604a7a97..71f549f748 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent @@ -337,7 +337,7 @@ <!ENTITY a.python.name "<ulink url='&a.python.url;'>freebsd-python</ulink>"> <!ENTITY a.qa.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-qa"> -<!ENTITY a.qa "<ulink url='&a.qa.url;'>mailing list sulla Garanzia di Qualità di FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.qa "<ulink url='&a.qa.url;'>mailing list sulla Garanzia di Qualità di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.qa.name "<ulink url='&a.qa.url;'>freebsd-qa</ulink>"> <!ENTITY a.questions.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-questions"> @@ -387,7 +387,7 @@ <!ENTITY a.stable.name "<ulink url='&a.stable.url;'>freebsd-stable</ulink>"> <!ENTITY a.standards.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-standards"> -<!ENTITY a.standards "<ulink url='&a.standards.url;'>mailing list sulla conformità C99 e POSIX di FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.standards "<ulink url='&a.standards.url;'>mailing list sulla conformità C99 e POSIX di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.standards.name "<ulink url='&a.standards.url;'>freebsd-standards</ulink>"> <!ENTITY a.sun4v.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-sun4v"> @@ -399,7 +399,7 @@ <!ENTITY a.test.name "<ulink url='&a.test.url;'>freebsd-test</ulink>"> <!ENTITY a.testing.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-testing"> -<!ENTITY a.testing "<ulink url='&a.testing.url;'>mailing list sui test di prestazioni e stabilità di FreeBSD</ulink>"> +<!ENTITY a.testing "<ulink url='&a.testing.url;'>mailing list sui test di prestazioni e stabilità di FreeBSD</ulink>"> <!ENTITY a.testing.name "<ulink url='&a.testing.url;'>freebsd-testing</ulink>"> <!ENTITY a.threads.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-threads"> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent index a167628508..f330a5ec05 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent @@ -9,7 +9,7 @@ <li><a href="&base;/about.html">Info</a></li> <li><a href="&enbase;/features.html">Caratteristiche</a></li> <li><a href="&enbase;/applications.html">Applicazioni</a></li> -<li><a href="&enbase;/internet.html">Connettività</a></li> +<li><a href="&enbase;/internet.html">Connettività</a></li> <li><a href="&enbase;/advocacy/">Avvocatura</a></li> <li><a href="&enbase;/marketing/">Marketing</a></li> <li><a href="&enbase;/news/newsflash.html">News</a></li> @@ -28,7 +28,7 @@ <!ENTITY nav '<div id="SIDENAV"> <h2 class="blockhide">Navigazione della Sezione</h2> <ul> -<li><a href="&base;/community.html">Comunità</a></li> +<li><a href="&base;/community.html">Comunità</a></li> <li><a href="&enbase;/community/mailinglists.html">Mailing List</a></li> <li><a href="&enbase;/community/irc.html">IRC</a></li> <li><a href="&enbase;/community/newsgroups.html">Newsgroup</a></li> diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent index a60229955e..c4303cd8ea 100644 --- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent +++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent @@ -16,7 +16,7 @@ <!ENTITY tm-attrib.3ware "<para>3ware e Escalade sono marchi registrati della 3ware Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.adaptec "<para>Adaptec è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.adaptec "<para>Adaptec è un marchio registrato della Adaptec, Inc.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.adobe "<para>Adobe, Acrobat, Acrobat Reader, e @@ -24,20 +24,20 @@ Systems Incorporated negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.amd "<para>AMD, Am486, Am5X86, AMD Athlon, AMD - Duron, AMD Opteron, AMD-K6, Athlon, Élan, Opteron, e PCnet sono marchi + Duron, AMD Opteron, AMD-K6, Athlon, Élan, Opteron, e PCnet sono marchi della Advanced Micro Devices, Inc.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.apple "<para>Apple, AirPort, FireWire, Mac, Macintosh, Mac OS, Quicktime, e TrueType sono marchi della Apple Computer, Inc., registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.arm "<para>ARM è un marchio registrato della ARM +<!ENTITY tm-attrib.arm "<para>ARM è un marchio registrato della ARM Limited.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.bluetooth "<para>Il marchio Bluetooth è di - proprietà della Bluetooth SIG, Inc.</para>"> +<!ENTITY tm-attrib.bluetooth "<para>Il marchio Bluetooth è di + proprietà della Bluetooth SIG, Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.broadcom "<para>Broadcom è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.broadcom "<para>Broadcom è un marchio registrato della Broadcom Corporation e/o delle sue sussidiarie.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.check-point "<para>Check Point, Firewall-1, e @@ -51,10 +51,10 @@ registrati della Corel Corporation e/o delle sue sussidiarie in Canada, negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.creative "<para>Sound Blaster è un marchio della +<!ENTITY tm-attrib.creative "<para>Sound Blaster è un marchio della Creative Technology Ltd. negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.cvsup "<para>CVSup è un marchio registrato di +<!ENTITY tm-attrib.cvsup "<para>CVSup è un marchio registrato di John D. Polstra.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.dell "<para>Dell, Dell Precision, Latitude, @@ -64,7 +64,7 @@ <!ENTITY tm-attrib.epson "<para>EPSON, EPSON Perfection sono marchi registrati della Seiko Epson Corporation.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.freebsd "<para>FreeBSD è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.freebsd "<para>FreeBSD è un marchio registrato della FreeBSD Foundation.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.heidelberger "<para>Heidelberg, Helvetica, @@ -95,7 +95,7 @@ <!ENTITY tm-attrib.lantronix "<para>Lantronix e EasyIO sono marchi della Lantronix Corporation.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.linux "<para>Linux è un marchio registrato di +<!ENTITY tm-attrib.linux "<para>Linux è un marchio registrato di Linus Torvalds.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.lsilogic "<para>LSI Logic, AcceleRAID, eXtremeRAID, @@ -114,13 +114,13 @@ <!ENTITY tm-attrib.mips "<para>MIPS e R4000 sono marchi registrati della MIPS Technologies, Inc. negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.mysql "<para>MySQL è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.mysql "<para>MySQL è un marchio registrato della MySQL AB negli Stati Uniti, nell'Unione Europea e in altri paesi.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.m-systems "<para>M-Systems e DiskOnChip sono marchi o marchi registrati della M-Systems Flash Disk Pioneers, Ltd.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.netbsd "<para>NetBSD è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.netbsd "<para>NetBSD è un marchio registrato della Fondazione NetBSD.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.netscape "<para>Netscape e Netscape Navigator @@ -138,13 +138,13 @@ registrati e IT DialTone e The Open Group sono marchi del The Open Group negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.unix "<para>UNIX è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.unix "<para>UNIX è un marchio registrato della Open Group negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.oracle "<para>Oracle è un marchio registrato della +<!ENTITY tm-attrib.oracle "<para>Oracle è un marchio registrato della Oracle Corporation.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.parallels "<para>Parallels è un marchio della +<!ENTITY tm-attrib.parallels "<para>Parallels è un marchio della Parallels Software International Inc.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.powerquest "<para>PowerQuest e PartitionMagic sono marchi @@ -168,7 +168,7 @@ registrati della Silicon Graphics, Inc., negli Stati Uniti e/o in altri paesi in tutto il mondo.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.slackware "<para>Slackware è un marchio registrato +<!ENTITY tm-attrib.slackware "<para>Slackware è un marchio registrato della Patrick Volkerding and Slackware Linux, Inc.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.sparc "<para>Sparc, Sparc64, SPARCEngine, e @@ -185,10 +185,10 @@ <!ENTITY tm-attrib.symantec "<para>Symantec e Ghost sono marchi registrati della Symantec Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.themathworks "<para>MATLAB è un marchio registrato +<!ENTITY tm-attrib.themathworks "<para>MATLAB è un marchio registrato della The MathWorks, Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.thomson "<para>SpeedTouch è un marchio di +<!ENTITY tm-attrib.thomson "<para>SpeedTouch è un marchio di Thomson.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.transmeta "<para>Transmeta e Crusoe sono marchi o marchi @@ -201,16 +201,16 @@ <!ENTITY tm-attrib.waterloomaple "<para>Waterloo Maple e Maple sono marchi o marchi registrati della Waterloo Maple Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.wolframresearch "<para>Mathematica è un marchio +<!ENTITY tm-attrib.wolframresearch "<para>Mathematica è un marchio registrato della Wolfram Research, Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.vmware "<para>VMware è un marchio della VMware, +<!ENTITY tm-attrib.vmware "<para>VMware è un marchio della VMware, Inc.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.xen "<para>Xen è un marchio della XenSource, Inc. +<!ENTITY tm-attrib.xen "<para>Xen è un marchio della XenSource, Inc. negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>"> -<!ENTITY tm-attrib.xfree86 "<para>XFree86 è un marchio della The +<!ENTITY tm-attrib.xfree86 "<para>XFree86 è un marchio della The XFree86 Project, Inc.</para>"> <!ENTITY tm-attrib.xiph "<para>Ogg Vorbis e Xiph.Org sono marchi di @@ -219,7 +219,7 @@ <!ENTITY tm-attrib.general "<para>Molti dei nomi identificativi usati dai produttori e dai venditori per distinguere i loro prodotti sono anche dei marchi. Quando questi nomi appaiono nel libro, e il FreeBSD Project - è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo + è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo <quote>™</quote> o <quote>®</quote>.</para>"> <!ENTITY legalnotice ' @@ -247,29 +247,29 @@ </orderedlist> <important> - <para>QUESTA DOCUMENTAZIONE È FORNITA DAL FREEBSD ITALIAN - DOCUMENTATION PROJECT "COSÌ COM'È" E NON VIENE RICONOSCIUTA + <para>QUESTA DOCUMENTAZIONE È FORNITA DAL FREEBSD ITALIAN + DOCUMENTATION PROJECT "COSÌ COM'È" E NON VIENE RICONOSCIUTA NESSUNA GARANZIA ESPLICITA O IMPLICITA, INCLUSE, MA NON SOLO, LE GARANZIE - IMPLICITE DI COMMERCIABILITÀ E IDONEITÀ PER UNO SCOPO + IMPLICITE DI COMMERCIABILITÀ E IDONEITÀ PER UNO SCOPO PARTICOLARE. IN NESSUN CASO IL FREEBSD ITALIAN DOCUMENTATION PROJECT - POTRÀ ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DI QUALSIASI DANNO DIRETTO, + POTRÀ ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DI QUALSIASI DANNO DIRETTO, INDIRETTO, ACCIDENTALE, SPECIALE, SIMBOLICO, O CONSEGUENTE (INCLUSI, MA NON SOLO, L'ACQUISIZIONE DI BENI O SERVIZI SOSTITUTIVI; LA PERDITA - D'USABILITÀ, DI DATI O DI PROFITTI; O L'INTERRUZIONE DEL LAVORO) + D'USABILITÀ, DI DATI O DI PROFITTI; O L'INTERRUZIONE DEL LAVORO) COMUNQUE CAUSATO E SULLA BASE DI QUALUNQUE TEORIA DI - RESPONSABILITÀ, SIA CONTRATTUALE, SIA OGGETTIVA, SIA FONDATA + RESPONSABILITÀ, SIA CONTRATTUALE, SIA OGGETTIVA, SIA FONDATA SULL'ILLECITO CIVILE (INCLUSA NEGLIGENZA O QUANT'ALTRO) DERIVANTE IN OGNI MODO DALL'USO DI QUESTA DOCUMENTAZIONE, ANCHE SE AVVISATO DELLA - POSSIBILITÀ DI DETTO DANNO.</para> + POSSIBILITÀ DI DETTO DANNO.</para> </important> </legalnotice> '> <!ENTITY trademark ' <legalnotice id="trademarks" role="trademarks"> - <para>FreeBSD è un marchio registrato della The FreeBSD Foundation.</para> + <para>FreeBSD è un marchio registrato della The FreeBSD Foundation.</para> - <para>UNIX è un marchio registrato del The Open Group negli + <para>UNIX è un marchio registrato del The Open Group negli Stati Uniti e in altri paesi.</para> <para>Sun, Sun Microsystems, SunOS, Solaris, e Java sono marchi o @@ -285,13 +285,13 @@ <para>Microsoft, Windows, e Windows Media sono marchi o marchi resgistrati della Microsoft Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para> - <para>PartitionMagic è un marchio registrato della PowerQuest + <para>PartitionMagic è un marchio registrato della PowerQuest Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para> <para>Molti dei nomi identificativi usati dai produttori e dai venditori per distinguere i loro prodotti sono anche dei marchi. Quando questi nomi appaiono nel libro, e il FreeBSD Project - è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo + è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo ™.</para> </legalnotice> '> |