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-rw-r--r--it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml204
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+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/committers-guide/article.sgml
@@ -52,9 +52,9 @@
<releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo>
<abstract>
- <para>Questo documento fornisce informazioni per la comunit&agrave; dei
+ <para>Questo documento fornisce informazioni per la comunità dei
committer di FreeBSD. Tutti i nuovi committer dovrebbero leggere
- questo documento prima di iniziare, e i committer gi&agrave; esistenti
+ questo documento prima di iniziare, e i committer già esistenti
sono fortemente incoraggiati a riguardarselo di tanto in tanto.</para>
&trans.it.alex;
@@ -91,7 +91,7 @@
<row>
<entry><emphasis>&a.cvsadm; Principali</emphasis></entry>
- <entry>&a.peter; e &a.markm;, cos&igrave; come &a.joe; e &a.marcus;
+ <entry>&a.peter; e &a.markm;, così come &a.joe; e &a.marcus;
per i <filename>ports/</filename></entry>
</row>
@@ -128,16 +128,16 @@
</tgroup>
</informaltable>
- <para>&Egrave; richiesto l'uso di &man.ssh.1; o &man.telnet.1; con
+ <para>È richiesto l'uso di &man.ssh.1; o &man.telnet.1; con
Kerberos 5 per connettersi agli host del progetto. Per &man.ssh.1;
- &egrave; permesso solo il protocollo 2.
- Questi sono generalmente pi&ugrave; sicuri che un semplice &man.telnet.1;
+ è permesso solo il protocollo 2.
+ Questi sono generalmente più sicuri che un semplice &man.telnet.1;
o &man.rlogin.1; visto che la negoziazione delle credenziali
- avverr&agrave; sempre in modo cifrato.
- Tutto il traffico &egrave; cifrato di default
- con &man.ssh.1;. Insieme a programmi di utilit&agrave; come
+ avverrà sempre in modo cifrato.
+ Tutto il traffico è cifrato di default
+ con &man.ssh.1;. Insieme a programmi di utilità come
&man.ssh-agent.1; e &man.scp.1;, anch'essi disponibili, &man.ssh.1;
- &egrave; di gran lunga pi&ugrave; conveniente. Se non sai nulla di
+ è di gran lunga più conveniente. Se non sai nulla di
&man.ssh.1;, guarda la <xref linkend="ssh.guide"/>.</para>
</sect1>
@@ -147,14 +147,14 @@
<para>Il repository CVS di FreeBSD ha un numero di componenti che, se
combinati, supportano i sorgenti di base del sistema operativo, la
documentazione, l'infrastruttura dei port delle applicazioni di terze
- parti, e vari programmi di utilit&agrave;. Quando vengono assegnati i bit
+ parti, e vari programmi di utilità. Quando vengono assegnati i bit
di commit di FreeBSD, vengono specificate le aree dell'albero dove il bit
- pu&ograve; essere usato. Solitamente, le aree associate a un bit
+ può essere usato. Solitamente, le aree associate a un bit
corrispondono a quelle di chi ha autorizzato l'assegnamento del bit di
- commit. Ulteriori aree di autorit&agrave; possono essere aggiunte in
- seguito: se occorrer&agrave;, il committer dovr&agrave; seguire le
+ commit. Ulteriori aree di autorità possono essere aggiunte in
+ seguito: se occorrerà, il committer dovrà seguire le
normali procedure di allocazione del bit di commit per quell'area
- dell'albero, chiedendo l'approvazione all'entit&agrave; appropriata e
+ dell'albero, chiedendo l'approvazione all'entità appropriata e
possibilmente prendendo un mentore per quell'area per un po' di
tempo.</para>
@@ -197,13 +197,13 @@
</informaltable>
<para>I bit di commit assegnati prima dello sviluppo della nozione di aree
- di autorit&agrave; possono essere usati in molte parti dell'albero.
+ di autorità possono essere usati in molte parti dell'albero.
Tuttavia, il buon senso dice che un committer che non ha mai lavorato
precedentemente in un'area dell'albero chieda una revisione del proprio
lavoro prima di effettuare il commit, chieda l'approvazione del
responsabile appropriato, e/o lavori d'accordo con un mentore. Dato che
le regole sulla manutenzione del codice differiscono a seconda dell'area
- dell'albero, questo &egrave; per il bene del committer che lavora in
+ dell'albero, questo è per il bene del committer che lavora in
un'area poco familiare tanto quanto per gli altri che lavorano
sull'albero.</para>
@@ -212,7 +212,7 @@
dall'area dell'albero in cui stanno lavorando.</para>
<sect2>
- <title>Regolamento dell'attivit&agrave; del <filename>doc/</filename>
+ <title>Regolamento dell'attività del <filename>doc/</filename>
committer in <filename>src/</filename></title>
<itemizedlist>
@@ -227,24 +227,24 @@
<listitem>
<para>I doc committer possono effettuare commit riguardanti piccole
modifiche e correzioni ai sorgenti, come correzioni per la
- compilazione, piccole funzionalit&agrave;, ecc., con un
+ compilazione, piccole funzionalità, ecc., con un
<quote>Approved by</quote> di un src committer.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>I doc committer possono cercare di ottenere il commit bit sui
- src acquisendo un mentore, che proporr&agrave; il doc committer al
- core. Una volta approvato, verr&agrave; aggiunto al file
- <filename>access</filename> ed inizier&agrave; il normale periodo
+ src acquisendo un mentore, che proporrà il doc committer al
+ core. Una volta approvato, verrà aggiunto al file
+ <filename>access</filename> ed inizierà il normale periodo
sotto la guida del mentore, che implica l'aggiunta di
<quote>Approved by</quote> per un certo periodo.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para><quote>Approved by</quote> pu&ograve; essere usato solamente
- se l'approvazione &egrave; di un src committer senza mentore &mdash;
+ <para><quote>Approved by</quote> può essere usato solamente
+ se l'approvazione è di un src committer senza mentore &mdash;
i committer ancora sotto la guida di un mentore possono fornire al
- pi&ugrave; un <quote>Reviewed by</quote> ma non un
+ più un <quote>Reviewed by</quote> ma non un
<quote>Approved by</quote>.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -254,7 +254,7 @@
<sect1 id="cvs.operations">
<title>Operazioni sul CVS</title>
- <para>Si assume che tu abbia gi&agrave; familiarit&agrave; con le operazioni
+ <para>Si assume che tu abbia già familiarità con le operazioni
di base di CVS.</para>
<para>I &a.cvsadm; sono i <quote>proprietari</quote> del repository CVS e
@@ -268,7 +268,7 @@
interessano l'intero albero CVS&mdash;non solo un'area
specifica&mdash;puoi contattare i &a.cvsadm;. <emphasis>Non</emphasis>
contattare i &a.cvsadm; per copie di repository o altre cose che possono
- gestire i team pi&ugrave; specifici.</para>
+ gestire i team più specifici.</para>
<para>Gli unici che hanno il
permesso di manipolare direttamente i bit del repository sono i
@@ -307,7 +307,7 @@
</itemizedlist>
</note>
- <para>L'albero CVS &egrave; attualmente diviso in quattro repository
+ <para>L'albero CVS è attualmente diviso in quattro repository
differenti, ovvero <literal>doc</literal>, <literal>ports</literal>,
<literal>projects</literal> e <literal>src</literal>. Questi vengono
ricomposti sotto un unico <literal>CVSROOT</literal> quando vengono
@@ -317,14 +317,14 @@
<note>
<para>Nota che il modulo <literal>www</literal> che contiene i sorgenti
del <ulink url="http://www.FreeBSD.org">sito web di FreeBSD</ulink>
- &egrave; contenuto all'interno del repository
+ è contenuto all'interno del repository
<literal>doc</literal>.</para>
</note>
<para>I repository CVS sono ospitati sulle macchine repository.
Attualmente, ognuno dei repository elencati qui sopra risiede sulla stessa
macchina fisica, <hostid role="hostname">ncvs.FreeBSD.org</hostid>, ma
- per permettere la possibilit&agrave; di averne ognuno su una macchina
+ per permettere la possibilità di averne ognuno su una macchina
diversa in futuro, ci sono diversi nomi di host che i committer
dovrebbero utilizzare. Inoltre, ogni repository risiede in una
directory differente. La seguente tabella racchiude la situazione.</para>
@@ -386,7 +386,7 @@
quindi effettuando le appropriate operazioni di check-out/check-in.
Molti committer definiscono degli alias che si espandono nella corretta
invocazione di <application>cvs</application> per il repository
- appropriato. Per esempio, un utente di &man.tcsh.1; pu&ograve; aggiungere
+ appropriato. Per esempio, un utente di &man.tcsh.1; può aggiungere
le seguenti righe al suo <filename>.cshrc</filename> per questo
scopo:</para>
@@ -395,7 +395,7 @@ alias pcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@pcvs.FreeBSD.o
alias projcvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@projcvs.FreeBSD.org:/home/projcvs
alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.org:/home/ncvs</programlisting>
- <para>In questo modo &egrave; possibile fare tutte le operazioni di
+ <para>In questo modo è possibile fare tutte le operazioni di
CVS localmente ed usare <command><replaceable>X</replaceable>cvs
commit</command> per effettuare il commit sull'albero CVS ufficiale.
Se desideri aggiungere qualcosa di totalmente nuovo (ad esempio dei
@@ -407,17 +407,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Per favore <emphasis>non</emphasis> usare <command>cvs
checkout</command> o <command>update</command> con la macchina con il
repository ufficiale impostata come CVS Root per tenere aggiornato il
- tuo albero dei sorgenti. CVS da remoto non &egrave; ottimizzato per la
+ tuo albero dei sorgenti. CVS da remoto non è ottimizzato per la
distribuzione via rete e richiede un grande sovraccarico di lavoro e di
amministrazione sul lato server. Utilizza il nostro metodo di
distribuzione avanzato <command>cvsup</command> per ottenere i bit del
repository, ed esegui solamente l'operazione di
<command>commit</command> sull'host con il repository.
- Forniamo un'estesa rete di mirror cvsup per questo scopo, cos&igrave;
+ Forniamo un'estesa rete di mirror cvsup per questo scopo, così
come diamo accesso al <hostid>cvsup-master</hostid> se hai veramente
bisogno di essere aggiornato alle ultime modifiche.
Il <hostid>cvsup-master</hostid> ha la potenza necessaria a gestire
- questa cosa, il repository principale no. &a.kuriyama; &egrave; a capo
+ questa cosa, il repository principale no. &a.kuriyama; è a capo
del <hostid>cvsup-master</hostid>.</para>
</note>
@@ -426,9 +426,9 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
allora va effettuata una copia nel repository piuttosto che usare
<command>add</command> e <command>delete</command> di CVS. In una
copia nel repository, un <link linkend="conventions">CVS Meister</link>
- copier&agrave; il/i file nei loro nuovi nomi e/o locazioni e ti
- avviser&agrave; ad operazione avvenuta. Lo scopo di una copia del
- repository &egrave; di preservare la cronologia dei cambiamenti del file,
+ copierà il/i file nei loro nuovi nomi e/o locazioni e ti
+ avviserà ad operazione avvenuta. Lo scopo di una copia del
+ repository è di preservare la cronologia dei cambiamenti del file,
o i log. Noi del FreeBSD Project diamo molta importanza alla cronologia
dei cambiamenti che CVS fornisce al progetto.</para>
@@ -450,8 +450,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<screen>&prompt.user; <userinput>cvs checkout shazam</userinput></screen>
<para>Questo estrae una copia del modulo <filename>shazam</filename>. Se
- non c'&egrave; alcun modulo <filename>shazam</filename> nel file dei
- moduli, cercher&agrave; allora una directory di primo livello chiamata
+ non c'è alcun modulo <filename>shazam</filename> nel file dei
+ moduli, cercherà allora una directory di primo livello chiamata
<filename>shazam</filename>.</para>
<table frame="none">
@@ -500,8 +500,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Ora hai una directory chiamata <filename>miscfs</filename>
con le sottodirectory <filename>CVS</filename>,
<filename>deadfs</filename>, <filename>devfs</filename>, e
- cos&igrave; via. Una di queste (<filename>linprocfs</filename>)
- &egrave; vuota.</para>
+ così via. Una di queste (<filename>linprocfs</filename>)
+ è vuota.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -525,8 +525,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Ora hai una directory chiamata <filename>miscfs</filename>
con le sottodirectory <filename>CVS</filename>,
<filename>deadfs</filename>, <filename>devfs</filename>... ma nota
- che non c'&egrave; nessuna sottodirectory
- <filename>linprocfs</filename>, perch&eacute; non contiene alcun
+ che non c'è nessuna sottodirectory
+ <filename>linprocfs</filename>, perché non contiene alcun
file.</para>
</listitem>
@@ -542,7 +542,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
</listitem>
<listitem>
- <para>Estrai il modulo <filename>miscfs</filename> com'&egrave; nel
+ <para>Estrai il modulo <filename>miscfs</filename> com'è nel
ramo 4.X:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cvs co -rRELENG_4 miscfs</userinput></screen>
@@ -585,7 +585,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<filename>CVS</filename>.</para>
<para>Gli argomenti di <option>-D</option> e <option>-r</option>
- sono fissi, che vuol dire che cvs se li ricorder&agrave; in seguito,
+ sono fissi, che vuol dire che cvs se li ricorderà in seguito,
ad esempio quando farai un <command>cvs update</command>.</para>
</listitem>
@@ -597,7 +597,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Questo visualizza lo stato del file <filename>shazam</filename> o
di ogni file nella directory <filename>shazam</filename>. Per ogni
- file, lo stato &egrave; uno fra:</para>
+ file, lo stato è uno fra:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
<tgroup cols="2">
@@ -605,28 +605,28 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<row>
<entry>Up-to-date</entry>
- <entry>Il file &agrave; aggiornato e non &egrave; stato
+ <entry>Il file à aggiornato e non è stato
modificato.</entry>
</row>
<row>
<entry>Needs Patch</entry>
- <entry>Il file non &egrave; stato modificato, ma c'&egrave; una
+ <entry>Il file non è stato modificato, ma c'è una
nuova versione nel repository.</entry>
</row>
<row>
<entry>Locally Modified</entry>
- <entry>Il file &egrave; aggiornato, ma &egrave; stato
+ <entry>Il file è aggiornato, ma è stato
modificato.</entry>
</row>
<row>
<entry>Needs Merge</entry>
- <entry>Il file &egrave; stato modificato, e c'&egrave; una nuova
+ <entry>Il file è stato modificato, e c'è una nuova
versione nel repository.</entry>
</row>
@@ -634,7 +634,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<entry>File had conflicts on merge</entry>
<entry>Ci sono stati conflitti l'ultima volta che il file
- &egrave; stato aggiornato, e non sono ancora stati
+ è stato aggiornato, e non sono ancora stati
risolti.</entry>
</row>
</tbody>
@@ -642,8 +642,8 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
</informaltable>
<para>Vedrai anche la versione e la data locale, il numero dell'ultima
- versione appropriata (<quote>ultima appropriata</quote> perch&eacute;
- se hai una data, un tag o un ramo fissati, pu&ograve; non essere
+ versione appropriata (<quote>ultima appropriata</quote> perché
+ se hai una data, un tag o un ramo fissati, può non essere
l'ultima versione), e i tag, le date o le opzioni applicate.</para>
</listitem>
@@ -690,7 +690,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Se hai estratto un modulo con <option>-r</option> o
<option>-D</option>, l'esecuzione di <command>cvs update</command>
con un argomento differente di <option>-r</option> o
- <option>-D</option> o con <option>-A</option> selezioner&agrave; un
+ <option>-D</option> o con <option>-A</option> selezionerà un
nuovo ramo, una nuova versione o una nuova data.
L'opzione <option>-A</option> elimina tutti i tag, le date o le
versioni fissate mentre <option>-r</option> e <option>-D</option> ne
@@ -698,9 +698,9 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Teoricamente, specificando <literal>HEAD</literal> come argomento
di <option>-r</option> avrai lo stesso risultato di
- <option>-A</option>, ma &egrave; solo in teoria.</para>
+ <option>-A</option>, ma è solo in teoria.</para>
- <para>L'opzione <option>-d</option> &egrave; utile se:</para>
+ <para>L'opzione <option>-d</option> è utile se:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -721,7 +721,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para><emphasis>Osserva l'output di <command>cvs update</command> con
cura</emphasis>. La lettera all'inizio di ogni file indica cosa
- &egrave; stato fatto su di esso:</para>
+ è stato fatto su di esso:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
<tgroup cols="2">
@@ -729,34 +729,34 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<row>
<entry><literal>U</literal></entry>
- <entry>Il file &egrave; stato aggiornato senza problemi.</entry>
+ <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi.</entry>
</row>
<row>
<entry><literal>P</literal></entry>
- <entry>Il file &egrave; stato aggiornato senza problemi (vedrai
+ <entry>Il file è stato aggiornato senza problemi (vedrai
questo solo quando lavorerai su un repository remoto).</entry>
</row>
<row>
<entry><literal>M</literal></entry>
- <entry>Il file &egrave; stato modificato, ed &egrave; stato
+ <entry>Il file è stato modificato, ed è stato
fuso senza conflitti.</entry>
</row>
<row>
<entry><literal>C</literal></entry>
- <entry>Il file &egrave; stato modificato, ed &egrave; stato
+ <entry>Il file è stato modificato, ed è stato
fuso con dei conflitti.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>La fusione &egrave; ci&ograve; che avviene quando estrai una copia
+ <para>La fusione è ciò che avviene quando estrai una copia
di qualche codice sorgente, lo modifichi, quindi qualcun altro
effettua il commit di un'altra modifica, e tu esegui <command>cvs
update</command>. CVS nota che tu hai fatto dei cambiamenti locali, e
@@ -766,20 +766,20 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
saranno problemi (sebbene il risultato possa non essere
sintatticamente o semanticamente corretto).</para>
- <para>CVS stamper&agrave; una <literal>M</literal> davanti ad ogni file
- modificato localmente anche se non c'&egrave; una nuova versione nel
- repository, quindi <command>cvs update</command> &egrave; adatto
+ <para>CVS stamperà una <literal>M</literal> davanti ad ogni file
+ modificato localmente anche se non c'è una nuova versione nel
+ repository, quindi <command>cvs update</command> è adatto
per avere un resoconto di quello che hai cambiato in locale.</para>
<para>Se appare una <literal>C</literal>, allora le tue modifiche sono
in conflitto con i cambiamenti presenti nel repository (le modifiche
- sono sulle stesse righe, o righe vicine, o hai cambiato cos&igrave;
- tanto il file locale che <command>cvs</command> non &egrave; in grado
+ sono sulle stesse righe, o righe vicine, o hai cambiato così
+ tanto il file locale che <command>cvs</command> non è in grado
di applicare le modifiche al repository). Dovrai allora andare a
modificare il file a mano e risolvere i conflitti; questi saranno
evidenziati da righe di simboli <literal>&lt;</literal>,
<literal>=</literal> e <literal>&gt;</literal>. Per ogni conflitto,
- ci sar&agrave; una linea di demarcazione formata da sette
+ ci sarà una linea di demarcazione formata da sette
<literal>&lt;</literal> e il nome del file, seguita da una porzione di
quello che il tuo file locale conteneva, seguita da una riga di
separazione con sette <literal>=</literal>, seguita dalla porzione
@@ -787,17 +787,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
riga di separazione con sette <literal>&gt;</literal> e il numero di
versione che stai aggiornando.</para>
- <para>L'opzione <option>-j</option> &egrave; un po' voodoo. Aggiorna
+ <para>L'opzione <option>-j</option> è un po' voodoo. Aggiorna
il file locale alla versione specificata come se avessi usato
<option>-r</option>, ma non cambia il numero di versione o il ramo
- registrato del file locale. Non &egrave; realmente utile tranne
- quando usata due volte, nel qual caso fonder&agrave; le modifiche
+ registrato del file locale. Non è realmente utile tranne
+ quando usata due volte, nel qual caso fonderà le modifiche
tra le due versioni specificate nella copia su cui stai
lavorando.</para>
<para>Per esempio, supponiamo che ti abbia effettuato il commit di una
modifica a <filename>shazam/shazam.c</filename> in &os.current; e che
- pi&ugrave; tardi tu voglia effettuare l'MFC. Le modifiche che vuoi
+ più tardi tu voglia effettuare l'MFC. Le modifiche che vuoi
fondere sono nella versione 1.15:</para>
<itemizedlist>
@@ -863,13 +863,13 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
</table>
<para>Vorrai sempre utilizzare <option>-u</option>, visto che le diff
- unificate sono molto pi&ugrave; semplici da leggere rispetto a quasi
+ unificate sono molto più semplici da leggere rispetto a quasi
tutti gli altri formati (in alcune circostanze, le diff contestuali
generate con l'opzione <option>-c</option> possono essere meglio, ma
- sono molto pi&ugrave; voluminose). Una diff unificata consiste di una
+ sono molto più voluminose). Una diff unificata consiste di una
serie di parti. Ogni parte inizia con una riga con due caratteri
<literal>@</literal> e specifica dove si trovano le differenze nel
- file e su quante linee si estendono. Questa &egrave; seguita da un
+ file e su quante linee si estendono. Questa è seguita da un
certo numero di righe; alcune (precedute da uno spazio) fanno parte
del contesto; altre (precedute da un <literal>-</literal>) sono quelle
eliminate e altre ancora (precedute da un <literal>+</literal>) sono
@@ -891,10 +891,10 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<screen>&prompt.user; <userinput>cvs log shazam</userinput></screen>
- <para>Se <filename>shazam</filename> &egrave; un file, questo
- stamper&agrave; un'<emphasis>intestazione</emphasis> con le
+ <para>Se <filename>shazam</filename> è un file, questo
+ stamperà un'<emphasis>intestazione</emphasis> con le
informazioni sul file, come la locazione nel repository dove il file
- &egrave; salvato, a quale versione &egrave; l'<literal>HEAD</literal>
+ è salvato, a quale versione è l'<literal>HEAD</literal>
per questo file, in quali rami si trova il file, e qualsiasi tag
valido per questo file. Quindi, per ogni versione del file, viene
stampato un messaggio di log. Questo include la data e l'ora del
@@ -902,7 +902,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
tolte, e alla fine il messaggio di log che il committer ha scritto
quando ha inviato la modifica.</para>
- <para>Se <filename>shazam</filename> &egrave; una directory, allora le
+ <para>Se <filename>shazam</filename> è una directory, allora le
informazioni di log descritte sopra vengono stampate a turno per ogni
file presente nella directory. A meno che tu abbia dato l'opzione
<option>-l</option> a <command>log</command>, vengono stampati anche
@@ -910,17 +910,17 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
maniera ricorsiva.</para>
<para>Usa il comando <command>log</command> per vedere la storia di uno
- o pi&ugrave; file, come &egrave; salvata nel repository CVS. Puoi
+ o più file, come è salvata nel repository CVS. Puoi
anche usarlo per vedere il messaggio di log di una versione specifica,
se aggiungi <option>-r<replaceable>ver</replaceable></option> al
comando <command>log</command>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cvs log -r1.2 shazam</userinput></screen>
- <para>Questo stamper&agrave; solamente il messaggio di log per la
+ <para>Questo stamperà solamente il messaggio di log per la
versione <literal>1.2</literal> del file <filename>shazam</filename>
- se &egrave; un file, oppure i messaggi di log per le versioni 1.2 di
- ogni file sotto <filename>shazam</filename> se &egrave; una
+ se è un file, oppure i messaggi di log per le versioni 1.2 di
+ ogni file sotto <filename>shazam</filename> se è una
directory.</para>
</listitem>
@@ -928,7 +928,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Guarda chi ha fatto cosa con il comando
<command>annotate</command>. Questo comando visualizza ogni riga del
file o dei file specificati, insieme all'utente che ha modificato
- pi&ugrave; recentemente quella riga.</para>
+ più recentemente quella riga.</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cvs annotate shazam</userinput></screen>
</listitem>
@@ -941,7 +941,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>In modo analogo, puoi aggiungere nuove directory creandole e poi
utilizzando <command>cvs add</command> su di esse. Nota che non
- c'&egrave; bisogno di usare il commit sulle directory.</para>
+ c'è bisogno di usare il commit sulle directory.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -971,7 +971,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<entry><option>-m<replaceable>msg</replaceable></option></entry>
<entry>Specifica un messaggio di commit sulla riga di comando
- anzich&eacute; invocare un editor.</entry>
+ anziché invocare un editor.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -981,36 +981,36 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
fuori informazioni importanti dal messaggio di commit.</para>
<para>Buoni messaggi di commit sono importanti. Dicono agli altri
- perch&eacute; hai fatto le modifiche che hai fatto, non solo qui ed
- ora, ma per mesi o anni quando qualcuno si chieder&agrave;
- perch&eacute; dei pezzi di codice all'apparenza illogici o
- inefficienti sono entrati nel file sorgente. &Egrave; inoltre un
+ perché hai fatto le modifiche che hai fatto, non solo qui ed
+ ora, ma per mesi o anni quando qualcuno si chiederà
+ perché dei pezzi di codice all'apparenza illogici o
+ inefficienti sono entrati nel file sorgente. È inoltre un
aiuto inestimabile per decidere su quali modifiche va effettuato
l'MFC e su quali no.</para>
<para>I messaggi di commit devono essere chiari, concisi, e fornire
- un ragionevole sommario per dare un'indicazione di cosa &egrave; stato
- cambiato e perch&eacute;.</para>
+ un ragionevole sommario per dare un'indicazione di cosa è stato
+ cambiato e perché.</para>
<para>I messaggi di commit devono fornire abbastanza informazioni
- affinch&eacute; una terza parte possa decidere se la modifica &egrave;
+ affinché una terza parte possa decidere se la modifica è
rilevante per lei e se debba leggere la modifica stessa.</para>
- <para>Evita di effettuare il commit di pi&ugrave; modifiche scollegate
+ <para>Evita di effettuare il commit di più modifiche scollegate
in una volta sola. Questo rende difficile la fusione, e inoltre rende
- pi&ugrave; complicato determinare quale modifica &egrave; colpevole
+ più complicato determinare quale modifica è colpevole
se salta fuori un bug.</para>
<para>Evita di effettuare il commit di correzioni di stile o di
- spaziatura insieme a correzioni di funzionalit&agrave;. Questo rende
- difficile la fusione, e inoltre rende pi&ugrave; complicato capire
- quali modifiche alle funzionalit&agrave; sono state fatte. Nel caso
- di file di documentazione, pu&ograve; rendere il lavoro dei gruppi
- di traduzione pi&ugrave; complicato, visto che diventa difficile per
+ spaziatura insieme a correzioni di funzionalità. Questo rende
+ difficile la fusione, e inoltre rende più complicato capire
+ quali modifiche alle funzionalità sono state fatte. Nel caso
+ di file di documentazione, può rendere il lavoro dei gruppi
+ di traduzione più complicato, visto che diventa difficile per
loro determinare esattamente quali modifiche al contenuto vanno
tradotte.</para>
- <para>Evita di effettuare il commit di cambiamenti a pi&ugrave; file
+ <para>Evita di effettuare il commit di cambiamenti a più file
con un unico messaggio generico o vago. Invece, effettua il commit
di un file alla volta (o di piccoli gruppi di file correlati) con un
messaggio di commit appropriato.</para>
@@ -1033,7 +1033,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<para>Inoltre, devi SEMPRE specificare esplicitamente sulla riga di
comando su quali file deve essere effettuato il commit, in modo da non
toccare incidentalmente altri file non voluti - <command>cvs
- commit</command> senza argomenti effettuer&agrave; il commit di ogni
+ commit</command> senza argomenti effettuerà il commit di ogni
modifica nella directory corrente ed ogni sottodirectory.</para>
</listitem>
</orderedlist>
@@ -1042,7 +1042,7 @@ alias scvs env CVS_RSH=ssh cvs -d <replaceable>user</replaceable>@ncvs.FreeBSD.o
<orderedlist>
<listitem>
- <para>Puoi inserire le opzioni pi&ugrave; comunemente usate nel tuo
+ <para>Puoi inserire le opzioni più comunemente usate nel tuo
<filename>~/.cvsrc</filename>, come in questo caso:</para>
<programlisting>cvs -z3
@@ -1055,7 +1055,7 @@ checkout -P</programlisting>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>usa sempre il livello di compressione 3 quando si parla con un
- server remoto. Questo &egrave; un salvavita quando si lavora su
+ server remoto. Questo è un salvavita quando si lavora su
una connessione lenta.</para>
</listitem>
@@ -1080,7 +1080,7 @@ checkout -P</programlisting>
<listitem>
<para>Usa lo script <command>cdiff</command> di Eivind Eklund per
- visualizzare le diff unificate. &Egrave; un wrapper per &man.less.1;
+ visualizzare le diff unificate. È un wrapper per &man.less.1;
che aggiunge i codici colore ANSI per far risaltare le intestazioni
delle sezioni, le righe rimosse e quelle aggiunte; il contesto rimane
invariato. Inoltre espande i tab correttamente (i tab spesso appaiono
@@ -1106,34 +1106,34 @@ checkout -P</programlisting>
</listitem>
<listitem>
- <para>CVS &egrave; vecchio, arcano, complesso e buggato, e a volte
+ <para>CVS è vecchio, arcano, complesso e buggato, e a volte
esibisce comportamenti non deterministici che qualcuno sostiene siano
- la prova che CVS non sia niente di pi&ugrave; di una manifestazione
- Newtoniana di una entit&agrave; ultradimensionale sensibile.
- Non &egrave; umanamente possibile conoscere ogni dettaglio di CVS,
+ la prova che CVS non sia niente di più di una manifestazione
+ Newtoniana di una entità ultradimensionale sensibile.
+ Non è umanamente possibile conoscere ogni dettaglio di CVS,
quindi non essere dispiaciuto di chiedere aiuto all'Intelligenza
Artificiale (&a.cvsadm;).</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Non lasciare il comando <command>cvs commit</command> nella
- modalit&agrave; di inserimento del messaggio di commit per troppo
- tempo (pi&ugrave; di 2&ndash;3 minuti). Questo blocca la directory in
- cui stai lavorando ed impedir&agrave; ad altri sviluppatori di
+ modalità di inserimento del messaggio di commit per troppo
+ tempo (più di 2&ndash;3 minuti). Questo blocca la directory in
+ cui stai lavorando ed impedirà ad altri sviluppatori di
effettuare commit nella stessa directory. Se devi digitare un
messaggio di commit lungo, scrivilo prima di eseguire
<command>cvs commit</command> e inseriscilo successivamente oppure
salvalo in un file prima di effettuare il commit ed usa l'opzione
<option>-F</option> di CVS per leggere il messaggio di commit da
- quel file, cio&egrave;:</para>
+ quel file, cioè:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>vi logmsg</userinput>
&prompt.user; <userinput>cvs ci -F logmsg shazam</userinput></screen>
- <para>Questo &egrave; il metodo pi&ugrave; veloce per passare un
+ <para>Questo è il metodo più veloce per passare un
messaggio di commit a CVS ma devi stare attento quando modifichi
- il file <filename>logmsg</filename> prima del commit, perch&eacute;
- CVS non ti dar&agrave; la possibilit&agrave; di modificare il
+ il file <filename>logmsg</filename> prima del commit, perché
+ CVS non ti darà la possibilità di modificare il
messaggio quando effettuerai realmente il commit.</para>
</listitem>
</orderedlist>
@@ -1150,11 +1150,11 @@ checkout -P</programlisting>
<para>Aggiungi la tua entity di autore in
<filename>doc/en_US.ISO8859-1/share/sgml/authors.ent</filename>;
questo dovrebbe essere fatto per prima cosa, visto che l'omissione
- di questo commit far&agrave; in modo che i prossimi commit
+ di questo commit farà in modo che i prossimi commit
romperanno la compilazione del ramo doc/.</para>
- <para>Questo &egrave; un compito relativamente semplice, ma rimane una
- buona prima prova delle tue abilit&agrave; con CVS.</para>
+ <para>Questo è un compito relativamente semplice, ma rimane una
+ buona prima prova delle tue abilità con CVS.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1184,11 +1184,11 @@ checkout -P</programlisting>
per maggiori informazioni.</para>
<note>
- <para>&Egrave; importante avere una chiave PGP/GnuPG aggiornata nel
- Manuale, visto che potr&agrave; essere richiesta per
+ <para>È importante avere una chiave PGP/GnuPG aggiornata nel
+ Manuale, visto che potrà essere richiesta per
l'identificazione del committer, ad esempio dai &a.admins; per
il recupero dell'account. Un portachiavi completo degli utenti
- <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> &egrave; disponibile
+ <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile
su <ulink
url="&url.base;/doc/pgpkeyring.txt">http://www.FreeBSD.org/doc/pgpkeyring.txt</ulink>.</para>
</note>
@@ -1205,7 +1205,7 @@ checkout -P</programlisting>
</listitem>
<listitem>
- <para>Presentati agli altri committer, altrimenti nessuno avr&agrave;
+ <para>Presentati agli altri committer, altrimenti nessuno avrà
idea di chi tu sia o di cosa ti occupi. Non devi scrivere una
biografia completa, basta un paragrafo o due su chi sei e su quello
di cui hai intenzione di occuparti come committer di FreeBSD.
@@ -1215,10 +1215,10 @@ checkout -P</programlisting>
<listitem>
<para>Loggati su <hostid>hub.FreeBSD.org</hostid> e crea un file
<filename>/var/forward/<replaceable>utente</replaceable></filename>
- (dove <replaceable>utente</replaceable> &egrave; il tuo nome utente)
+ (dove <replaceable>utente</replaceable> è il tuo nome utente)
contenente l'indirizzo e-mail dove vuoi che i messaggi indirizzati a
<replaceable>tuonomeutente</replaceable>@FreeBSD.org siano inoltrati.
- Questo include tutti i messaggi di commit cos&igrave; come ogni altro
+ Questo include tutti i messaggi di commit così come ogni altro
messaggio inviato alla &a.committers; e alla &a.developers;. Caselle
di posta veramente grandi che hanno preso residenza fissa su
<hostid>hub</hostid> spesso vengono <quote>accidentalmente</quote>
@@ -1229,7 +1229,7 @@ checkout -P</programlisting>
arriva ai server di posta centrali che processano le mailing list, i
server front-end fanno alcuni controlli e non fanno passare alcuni
messaggi in base a questi controlli. Al momento l'unico controllo
- attivo &egrave; la verifica sulla correttezza delle informazioni DNS
+ attivo è la verifica sulla correttezza delle informazioni DNS
dell'host che si connette, ma questo potrebbe cambiare. Alcune
persone accusano questi controlli di respingere email valide. Se
vuoi disabilitare questi controlli per la tua email puoi creare
@@ -1246,9 +1246,9 @@ checkout -P</programlisting>
</itemizedlist>
<para>Tutti i nuovi committer hanno un mentore assegnato a loro per i primi
- mesi. Il tuo mentore &egrave; responsabile di insegnarti le regole e le
+ mesi. Il tuo mentore è responsabile di insegnarti le regole e le
convenzioni del progetto e guidare i tuoi primi passi nella
- comunit&agrave; dei committer. &Egrave; anche personalmente responsabile
+ comunità dei committer. È anche personalmente responsabile
delle tue azioni durante questo periodo iniziale. Fino a quando il tuo
mentore non decide (e lo annuncia con un commit forzato su
<filename>access</filename>) che sei diventato pratico e pronto per
@@ -1295,7 +1295,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<para>Il progetto &os; scoraggia fortemente la cosiddetta clausola
pubblicitaria nel nuovo codice. A causa del grande numero di
contributi al progetto &os;, osservare questa clausola per molti
- fornitori commerciali &egrave; diventato difficile. Se hai codice
+ fornitori commerciali è diventato difficile. Se hai codice
nell'albero con la clausola pubblicitaria, pensa a rimuoverla.
In pratica, considera di usare la licenza qui sopra per il tuo
codice.</para>
@@ -1303,7 +1303,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<para>Il progetto &os; scoraggia completamente nuove licenze e variazioni
sulle licenze standard. Nuove licenze richiedono l'approvazione di
<email>core@FreeBSD.org</email> per risiedere nel repository principale.
- Pi&ugrave; licenze differenti vengono usate nell'albero, pi&ugrave;
+ Più licenze differenti vengono usate nell'albero, più
problemi possono essere causati a chi desidera utilizzare questo codice,
tipicamente da conseguenze non previste di una licenza strutturata
male.</para>
@@ -1312,25 +1312,25 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<sect1 id="developer.relations">
<title>Relazioni tra Sviluppatori</title>
- <para>Se stai lavorando direttamente sul tuo codice o su codice che &egrave;
- gi&agrave; stabilito essere di tua responsabilit&agrave;, allora
- c'&egrave; probabilmente poca necessit&agrave; di confrontarsi con altri
+ <para>Se stai lavorando direttamente sul tuo codice o su codice che è
+ già stabilito essere di tua responsabilità, allora
+ c'è probabilmente poca necessità di confrontarsi con altri
committer prima di effettuare un commit. Se vedi un bug in un'area del
- sistema che &egrave; chiaramente orfana (e ce n'&egrave; qualcuna di
+ sistema che è chiaramente orfana (e ce n'è qualcuna di
queste aree, per nostra vergogna), agisci allo stesso modo. Se, tuttavia,
- stai per modificare qualcosa che &egrave; chiaramente mantenuto
- attivamente da qualcun'altro (ed &egrave; solo guardando la mailing list
- <literal>cvs-committers</literal> che puoi veramente sapere cosa &egrave;
- e cosa non &egrave;) allora invia le modifiche a lui, come avresti
+ stai per modificare qualcosa che è chiaramente mantenuto
+ attivamente da qualcun'altro (ed è solo guardando la mailing list
+ <literal>cvs-committers</literal> che puoi veramente sapere cosa è
+ e cosa non è) allora invia le modifiche a lui, come avresti
fatto prima di diventare committer. Per i port, dovresti contattare il
<makevar>MAINTAINER</makevar> specificato nel
<filename>Makefile</filename>. Per altre parti del repository, se non sei
sicuro di chi possa essere il maintainer attivo, potrebbe essere utile
scorrere l'output di <command>cvs log</command> per vedere chi ha
effettuato delle modifiche in passato. &a.fenner; ha scritto un utile
- script di shell che pu&ograve; aiutare a determinare chi sia il
+ script di shell che può aiutare a determinare chi sia il
maintainer attivo. Questo elenca ogni persona che ha effettuato commit
- su un file specifico con il numero di commit che ha fatto. Pu&ograve;
+ su un file specifico con il numero di commit che ha fatto. Può
essere trovato su <hostid>freefall</hostid> in
<filename>~fenner/bin/whodid</filename>. Se alle tue richieste non
corrisponde una risposta o se il committer in altro modo dimostra uno
@@ -1339,22 +1339,22 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<para>Se non sei sicuro di un commit per qualunque motivo, fallo revisionare
da <literal>-hackers</literal> prima di effettuare il commit. Meglio
- che sia criticato l&igrave; piuttosto che quando &egrave; parte del
+ che sia criticato lì piuttosto che quando è parte del
repository CVS. Se ti capita di effettuare un commit che provoca
controversie, potresti voler considerare l'annullamento delle modifiche
- finch&eacute; il problema sia chiarito. Ricorda &ndash; con CVS possiamo
+ finché il problema sia chiarito. Ricorda &ndash; con CVS possiamo
sempre tornare indietro.</para>
- <para>Non mettere in dubbio le intenzioni di qualcuno che non &egrave;
+ <para>Non mettere in dubbio le intenzioni di qualcuno che non è
d'accordo con te. Se vedono una soluzione differente dalla tua per un
- problema, o anche un problema diverso, non &egrave; perch&eacute; sono
- stupidi, perch&eacute; hanno una dubbia origine, o perch&eacute; stanno
+ problema, o anche un problema diverso, non è perché sono
+ stupidi, perché hanno una dubbia origine, o perché stanno
cercando di distruggere il tuo duro lavoro, la tua immagine personale, o
- FreeBSD, ma semplicemente perch&eacute; hanno una visione differente del
- mondo. La diversit&agrave; &egrave; una buona cosa.</para>
+ FreeBSD, ma semplicemente perché hanno una visione differente del
+ mondo. La diversità è una buona cosa.</para>
<para>Dissenti onestamente. Argomenta la tua posizione con i suoi meriti,
- sii onesto sui difetti che pu&ograve; avere, e sii disponibile a guardare
+ sii onesto sui difetti che può avere, e sii disponibile a guardare
le loro soluzioni, o anche le loro visioni del problema, con mente
aperta.</para>
@@ -1365,9 +1365,9 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
avanti.</para>
<para>Chiedi aiuto. Cerca (e dai) revisioni dagli altri. Uno delle cose
- in cui dovrebbe eccellere il software open source &egrave; il numero di
- occhi che lo scrutano; questo non &egrave; vero se nessuno
- revisioner&agrave; il codice.</para>
+ in cui dovrebbe eccellere il software open source è il numero di
+ occhi che lo scrutano; questo non è vero se nessuno
+ revisionerà il codice.</para>
</sect1>
<sect1 id="gnats">
@@ -1378,13 +1378,13 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<command>edit-pr <replaceable>numero-pr</replaceable></command> su
<hostid>freefall</hostid> quando effettui il commit di una correzione o di
un suggerimento trovato in un PR <application>GNATS</application> per
- chiuderlo. &Egrave; inoltre considerato gentile se trovi il tempo di
+ chiuderlo. È inoltre considerato gentile se trovi il tempo di
chiudere ogni PR associato al tuo commit, se esistono. Puoi anche usare
&man.send-pr.1; tu stesso per proporre qualsiasi cambiamento che pensi
debba essere fatto, a seguito di una maggiore revisione da parte di altre
persone.</para>
- <para>Puoi trovare di pi&ugrave; su <application>GNATS</application>
+ <para>Puoi trovare di più su <application>GNATS</application>
su:</para>
<itemizedlist>
@@ -1413,9 +1413,9 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<title>Utilizzo di un albero GNATS locale</title>
<step>
- <para>Se non stai gi&agrave; scaricando l'albero GNATS, aggiungi questa
+ <para>Se non stai già scaricando l'albero GNATS, aggiungi questa
riga al tuo <filename>supfile</filename>, e riesegui &man.cvsup.1;.
- Nota che siccome GNATS non &egrave; sotto
+ Nota che siccome GNATS non è sotto
il controllo di CVS non ha tag, quindi se lo stai aggiungendo al tuo
<filename>supfile</filename> esistente deve apparire prima di ogni
voce <quote>tag=</quote> dato che queste rimangono attive una volta
@@ -1423,7 +1423,7 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<programlisting>gnats release=current prefix=/usr</programlisting>
- <para>Questo metter&agrave; l'albero GNATS di FreeBSD in
+ <para>Questo metterà l'albero GNATS di FreeBSD in
<filename>/usr/gnats</filename>. Puoi usare un file
<emphasis>refuse</emphasis> per controllare quali categorie ricevere.
Per esempio, per ricevere solo i PR <literal>docs</literal>, metti
@@ -1437,13 +1437,13 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<programlisting>gnats/[a-ce-z]*</programlisting>
<para>Il resto di questi esempi assume che tu abbia scaricato solo la
- categoria <literal>docs</literal>. Modificali quando &egrave;
+ categoria <literal>docs</literal>. Modificali quando è
necessario, a seconda delle categorie che tieni in sincronia.</para>
</step>
<step>
<para>Installa il port GNATS da
- <filename>ports/databases/gnats</filename>. Questo metter&agrave; le
+ <filename>ports/databases/gnats</filename>. Questo metterà le
varie directory GNATS sotto
<filename>$PREFIX/share/gnats</filename>.</para>
</step>
@@ -1461,10 +1461,10 @@ SUCH DAMAGE.</programlisting>
<step>
<para>Aggiorna il file <filename>categories</filename> di GNATS con
- queste categorie. Il file &egrave;
+ queste categorie. Il file è
<filename>$PREFIX/share/gnats/gnats-db/gnats-adm/categories</filename>.</para>
- <programlisting># Questa categoria &egrave; obbligatoria
+ <programlisting># Questa categoria è obbligatoria
pending:Categoria per i PR errati:gnats-admin:
#
# Categorie di FreeBSD
@@ -1502,12 +1502,12 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<note>
<para>Questa procedura funziona solo per permetterti di visualizzare ed
interrogare i PR localmente. Per modificarli o chiuderli dovrai ancora
- loggarti su <hostid>freefall</hostid> e farlo da l&igrave;.</para>
+ loggarti su <hostid>freefall</hostid> e farlo da lì.</para>
</note>
</sect1>
<sect1 id="people">
- <title>Chi &egrave; Chi</title>
+ <title>Chi è Chi</title>
<para>Oltre ai meister del repository, ci sono altri membri e team del
FreeBSD Project che probabilmente arriverai a conoscere nel tuo ruolo di
@@ -1519,12 +1519,12 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.jhb;</term>
<listitem>
- <para>John &egrave; il manager dell'SMPng Project, e ha
- autorit&agrave; sulla progettazione architetturale e
+ <para>John è il manager dell'SMPng Project, e ha
+ autorità sulla progettazione architetturale e
sull'implementazione del passaggio a un sistema di threading e
- locking del kernel a grana fine. &Egrave; anche l'autore
+ locking del kernel a grana fine. È anche l'autore
dell'SMPng Architecture Document. Se stai lavorando sullo stesso
- sistema, coordinati con John. Puoi imparare di pi&ugrave;
+ sistema, coordinati con John. Puoi imparare di più
sull'SMPng Project dalla sua home page: <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/smp/"></ulink></para>
</listitem>
@@ -1543,11 +1543,11 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.doceng;</term>
<listitem>
- <para>doceng &egrave; il gruppo responsabile dell'infrastruttura
+ <para>doceng è il gruppo responsabile dell'infrastruttura
per la realizzazione della documentazione, approva i nuovi committer
della documentazione, e assicura che il sito web di FreeBSD e la
documentazione sul sito FTP siano aggiornati rispetto all'albero
- CVS. Non &egrave; un organo di risoluzione dei conflitti.
+ CVS. Non è un organo di risoluzione dei conflitti.
La maggior parte delle discussioni relative alla documentazione
prendono posto sulla &a.doc;. Maggiori dettagli riguardanti il
team doceng possono essere trovati nel suo <ulink
@@ -1563,7 +1563,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.ru;</term>
<listitem>
- <para>Ruslan &egrave; Mister &man.mdoc.7;. Se stai scrivendo una
+ <para>Ruslan è Mister &man.mdoc.7;. Se stai scrivendo una
pagina man e hai bisogno di qualche suggerimento sulla struttura,
o sul linguaggio di markup, chiedi a Ruslan.</para>
</listitem>
@@ -1573,8 +1573,8 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.bde;</term>
<listitem>
- <para>Bruce &egrave; lo Style Police-Meister. Quando fai un commit
- che poteva essere fatto meglio, Bruce sar&agrave; l&igrave; a
+ <para>Bruce è lo Style Police-Meister. Quando fai un commit
+ che poteva essere fatto meglio, Bruce sarà lì a
dirtelo. Ringrazia che qualcuno lo sia. Bruce conosce anche molto
bene gli standard applicabili a FreeBSD.</para>
</listitem>
@@ -1596,7 +1596,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.dg;</term>
<listitem>
- <para>David &egrave; il supervisore del sistema VM. Se hai in mente
+ <para>David è il supervisore del sistema VM. Se hai in mente
una modifica al sistema VM, coordinala con David.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1624,17 +1624,17 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.hrs;</term>
<listitem>
- <para>Questi sono i membri del &a.re;. Questo team &egrave;
+ <para>Questi sono i membri del &a.re;. Questo team è
responsabile di decidere i tempi delle release e controllare il
processo di release. Durante i periodi di congelamento del
- codice, gli ingegneri di release hanno l'autorit&agrave; finale su
+ codice, gli ingegneri di release hanno l'autorità finale su
tutte le modifiche al sistema per quel ramo di cui si sta preparando
- la release. Se c'&egrave; qualcosa che vuoi sia fuso da
+ la release. Se c'è qualcosa che vuoi sia fuso da
&os.current; a &os.stable; (qualsiasi valore queste possano avere
in un dato momento), queste sono le persone con cui devi
parlare.</para>
- <para>Hiroki &egrave; anche l'autore della documentazione di
+ <para>Hiroki è anche l'autore della documentazione di
release (<filename>src/release/doc/*</filename>). Se effettui il
commit di una modifica che pensi sia degna di menzione nelle note
di release, assicurati che lo sappia. Meglio ancora, inviagli
@@ -1646,7 +1646,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.benno;</term>
<listitem>
- <para>Benno &egrave; il maintainer ufficiale del port per
+ <para>Benno è il maintainer ufficiale del port per
&powerpc;.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1664,7 +1664,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.nectar;</term>
<listitem>
- <para>Jacques &egrave; il <ulink url="&url.base;/security/">FreeBSD
+ <para>Jacques è il <ulink url="&url.base;/security/">FreeBSD
Security Officer</ulink> e supervisiona il
&a.security-officer;.</para>
</listitem>
@@ -1676,8 +1676,8 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<listitem>
<para>Se hai bisogno di consigli sulle oscure parti interne delle reti
o non sei sicuro di qualche eventuale modifica al sottosistema di
- rete che hai in mente, Garrett &egrave; qualcuno con cui parlare.
- Garret &egrave; inoltre molto esperto sui vari standard applicabili
+ rete che hai in mente, Garrett è qualcuno con cui parlare.
+ Garret è inoltre molto esperto sui vari standard applicabili
a FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1686,7 +1686,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<term>&a.committers;</term>
<listitem>
- <para>cvs-committers &egrave; l'entit&agrave; che CVS usa per inviarti
+ <para>cvs-committers è l'entità che CVS usa per inviarti
tutti i messaggi di commit. Non devi <emphasis>mai</emphasis>
inviare email direttamente a questa lista. Puoi solamente
rispondere a questa lista quando i messaggi sono brevi e
@@ -1699,23 +1699,23 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<listitem>
<para>Tutti i committer sono iscritti a -developers. Questa lista
- &egrave; stata creata per essere un forum sulle questioni della
- <quote>comunit&agrave;</quote> dei committer. Esempi sono le
+ è stata creata per essere un forum sulle questioni della
+ <quote>comunità</quote> dei committer. Esempi sono le
votazioni per il Core, annunci, ecc. Questa lista
- <emphasis>non</emphasis> &egrave; intesa come posto per la revisione
+ <emphasis>non</emphasis> è intesa come posto per la revisione
del codice o come rimpiazzo della &a.arch; o della &a.audit;.
Infatti usarla in questo modo urta il FreeBSD Project dato che
- d&agrave; l'impressione di una lista privata dove vengono prese le
- decisioni generali che influenzano tutta la comunit&agrave; che usa
+ dà l'impressione di una lista privata dove vengono prese le
+ decisioni generali che influenzano tutta la comunità che usa
FreeBSD senza essere rese <quote>pubbliche</quote>.
Ultimo, ma non per importanza <emphasis>mai e poi mai invia un
messaggio alla &a.developers; mettendo in CC:/BCC: un'altra lista
FreeBSD</emphasis>.
Mai e poi mai invia un messaggio su un'altra mailing list mettendo
- in CC:/BCC: la &a.developers;. Fare questo pu&ograve; diminuire
+ in CC:/BCC: la &a.developers;. Fare questo può diminuire
enormemente i benefici di questa lista. Inoltre, non pubblicare o
inoltrare mai email inviate alla &a.developers;. L'atto di inviare
- un messaggio alla &a.developers; anzich&eacute; a una lista
+ un messaggio alla &a.developers; anziché a una lista
pubblica significa che le informazioni contenute non sono ad uso
pubblico.</para>
</listitem>
@@ -1728,7 +1728,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<procedure>
<step>
- <para>Se stai usando FreeBSD 4.0 o successivo, OpenSSH &egrave; incluso
+ <para>Se stai usando FreeBSD 4.0 o successivo, OpenSSH è incluso
nel sistema base. Se stai usando una release precedente, aggiorna
ed installa uno dei port di SSH. In generale, probabilmente vorrai
prendere OpenSSH dal port <filename
@@ -1742,7 +1742,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<step>
<para>Se non vuoi digitare la tua password ogni volta che usi
&man.ssh.1;, e usi chiavi RSA o DSA per autenticarti,
- &man.ssh-agent.1; &egrave; l&igrave; per la tua comodit&agrave;.
+ &man.ssh-agent.1; è lì per la tua comodità.
Se vuoi usare &man.ssh-agent.1;, assicurati di eseguirlo prima di
utilizzare altre applicazioni. Gli utenti X, per esempio, solitamente
fanno questo dal loro file <filename>.xsession</filename> o
@@ -1768,11 +1768,11 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
</procedure>
<para>Ora dovresti essere in grado di usare &man.ssh-add.1; per autenticarti
- una volta a sessione. Ti verr&agrave; richiesta la pass phrase della tua
- chiave privata, e quindi verr&agrave; salvata nel tuo agente di
- autenticazione (&man.ssh-agent.1;). Se non vuoi pi&ugrave; avere la tua
+ una volta a sessione. Ti verrà richiesta la pass phrase della tua
+ chiave privata, e quindi verrà salvata nel tuo agente di
+ autenticazione (&man.ssh-agent.1;). Se non vuoi più avere la tua
chiave salvata nell'agente, l'esecuzione di <command>ssh-add -d</command>
- la rimuover&agrave;.</para>
+ la rimuoverà.</para>
<para>Verifica facendo qualcosa come <command>ssh freefall.FreeBSD.org ls
/usr</command>.</para>
@@ -1806,7 +1806,7 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<para>Sfortunatamente, non ci sono molti benefici derivanti dall'essere un
committer. Il riconoscimento di essere un progettista di software
- competente &egrave; probabilmente l'unica cosa che sar&agrave; di tuo
+ competente è probabilmente l'unica cosa che sarà di tuo
vantaggio a lungo termine. Ciononostante, ci sono comunque alcuni
benefici:</para>
@@ -1822,10 +1822,10 @@ docs:Bug di Documentazione:freebsd-doc:</programlisting>
<replaceable>yourusername</replaceable>@FreeBSD.org
freefall.FreeBSD.org</command>. Nota: devi specificare
<hostid>freefall.FreeBSD.org</hostid> sulla riga di comando si
- <command>cvpasswd</command> anche se il server attuale &egrave;
+ <command>cvpasswd</command> anche se il server attuale è
<hostid>cvsup-master</hostid>. L'accesso al
<hostid>cvsup-master</hostid> non dovrebbe essere abusato visto che
- &egrave; una macchina carica di lavoro.</para>
+ è una macchina carica di lavoro.</para>
</listitem>
</varlistentry>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml
index 2f2c07c9a9..3ca0e77bb9 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/euro/article.sgml
@@ -47,10 +47,10 @@
<releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo>
<abstract>
- <para>Questo documento cercher&agrave; di aiutarvi ad usare il nuovo
+ <para>Questo documento cercherà di aiutarvi ad usare il nuovo
simbolo dell'<keycap>Euro</keycap> presente sulla vostra nuova tastiera
comprata all'inizio del 2002 per l'avvento della nuova valuta comune.
- Inizieremo dalle parti pi&ugrave; importanti come essere in grado di
+ Inizieremo dalle parti più importanti come essere in grado di
visualizzare correttamente il simbolo in console. Le sezioni successive
tratteranno la configurazione di specifici programmi come
<application>X11</application>.</para>
@@ -67,7 +67,7 @@
<sect1>
<title>L'Euro in 5 minuti</title>
- <para>Se avete gi&agrave; familiarit&agrave; con la
+ <para>Se avete già familiarità con la
<ulink url="&url.books.handbook;/l10n.html">localization</ulink> come
descritta nel Manuale di <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem>
potreste essere interessanti solamente alle seguenti informazioni che
@@ -78,8 +78,8 @@
<term>ISO8859-15</term>
<listitem>
- <para>Questa &egrave; una versione leggermente modificata della
- pi&ugrave; comune mappa caratteri ISO8859-1.
+ <para>Questa è una versione leggermente modificata della
+ più comune mappa caratteri ISO8859-1.
Include il simbolo dell'Euro. Usata per le variabili d'ambiente
<envar>LANG</envar> e <envar>LC_CTYPE</envar>.</para>
</listitem>
@@ -138,17 +138,17 @@
<para>Nelle sezioni seguenti ci riferiremo spesso a
<emphasis>ISO8859-15</emphasis>.
- Questa &egrave; la notazione standard a partire da
+ Questa è la notazione standard a partire da
<systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> 4.5.
- Nelle versioni pi&ugrave; vecchie la notazione standard era invece
+ Nelle versioni più vecchie la notazione standard era invece
<emphasis>ISO_8859-15</emphasis> oppure
<emphasis>DIS_8859-15</emphasis>.</para>
<para>Se state usando una versione di
- <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> pi&ugrave; vecchia,
+ <systemitem class="osname">FreeBSD</systemitem> più vecchia,
assicuratevi di guardare in
<filename>/usr/share/locale/</filename> per scoprire quale notazione
- &egrave; in uso nel vostro sistema.</para>
+ è in uso nel vostro sistema.</para>
</sect1>
<sect1 id="console">
@@ -165,14 +165,14 @@
font8x14="iso15-8x14.fnt"
font8x8="iso15-8x8.fnt"</programlisting>
- <para>Questo imposter&agrave; effettivamente il font ISO8859-15 conosciuto
- anche come Latin-9. ISO8859-15 &egrave; una variazione di ISO8859-1.
+ <para>Questo imposterà effettivamente il font ISO8859-15 conosciuto
+ anche come Latin-9. ISO8859-15 è una variazione di ISO8859-1.
Potete notare la differenza tra i due esaminando il simbolo dell'Euro:
- il suo valore decimale &egrave; 164. Nell'ISO8859-1 noterete un
- cerchietto con quattro piccoli segnetti agli angoli. Questo &egrave;
+ il suo valore decimale è 164. Nell'ISO8859-1 noterete un
+ cerchietto con quattro piccoli segnetti agli angoli. Questo è
spesso chiamato <quote>simbolo universale di valuta</quote>.
Nell'ISO8859-15, invece del cerchietto, avrete il simbolo dell'Euro.
- Per il resto i font sono pi&ugrave; o meno identici.</para>
+ Per il resto i font sono più o meno identici.</para>
<warning>
<para>Al momento della stesura di questo articolo l'unico font
@@ -184,22 +184,22 @@ font8x8="iso15-8x8.fnt"</programlisting>
<note>
<para>Impostando questo font alcune applicazioni da console avranno
un aspetto <quote>rovinato</quote>.
- Questo &egrave; dovuto al fatto che esse si
+ Questo è dovuto al fatto che esse si
aspettano di trovare un diverso set di font/caratteri come per esempio
- l'ANSI 850. Un tipico esempio &egrave;
+ l'ANSI 850. Un tipico esempio è
<application>sysinstall</application>.
Comunque questo non dovrebbe essere un problema nella maggior parte
dei casi.</para>
</note>
<para>Il vostro prossimo passo dovrebbe essere o riavviare il vostro
- sistema affinch&eacute; i cambiamenti abbiano effetto oppure
+ sistema affinché i cambiamenti abbiano effetto oppure
(manualmente) effettuare le modifiche nello stesso modo in cui
avverrebbero all'avvio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>vidcontrol -f <replaceable>iso15-8x16.fnt</replaceable></userinput></screen>
- <para>Per controllare se il font &egrave; stato impostato eseguite il
+ <para>Per controllare se il font è stato impostato eseguite il
seguente piccolo script
<command><anchor id="awk-test"/>awk</command>:</para>
@@ -216,7 +216,7 @@ BEGIN {
<sect2>
<title>Configurare la vostra tastiera per l'Euro</title>
- <para>La maggior parte delle mappe di tastiera dovrebbe essere gi&agrave;
+ <para>La maggior parte delle mappe di tastiera dovrebbe essere già
correttamente impostata. Per esempio, se avete una tastiera
italiana e vi funzionano le lettere accentate, potete tranquillamente
saltare questa sezione visto che la tastiera mappa correttamente la
@@ -225,20 +225,20 @@ BEGIN {
<keycap>Alt Gr</keycap>
<keycap>e</keycap>
</keycombo>) al valore decimale 164.
- Se avete problemi la cosa migliore &egrave; controllare i file in
+ Se avete problemi la cosa migliore è controllare i file in
<filename>/usr/share/syscons/keymaps/*.kbd</filename>.
- Il formato dei file delle mappe di tastiera &egrave; descritto in
- &man.keyboard.4;. &man.kbdcontrol.1; pu&ograve; essere usato per
+ Il formato dei file delle mappe di tastiera è descritto in
+ &man.keyboard.4;. &man.kbdcontrol.1; può essere usato per
caricare una mappa personalizzata.</para>
- <para>Una volta che &egrave; stata trovata la corretta mappa di tastiera,
+ <para>Una volta che è stata trovata la corretta mappa di tastiera,
dovete aggiungerla a <filename>/etc/rc.conf</filename> con la
linea:</para>
<programlisting>keymap="<replaceable>it.iso</replaceable>" # o un'altra mappa</programlisting>
<para>Come spiegato in precedenza, questo passo probabilmente lo avete
- gi&agrave; fatto al momento dell'installazione (con
+ già fatto al momento dell'installazione (con
<application>sysinstall</application>).
In caso contrario, riavviate oppure caricate la nuova mappa con
&man.kbdcontrol.1;.</para>
@@ -265,7 +265,7 @@ BEGIN {
&man.readline.3;, la quale a sua volta utilizza la variabile d'ambiente
<envar>LC_CTYPE</envar>. <envar>LC_CTYPE</envar> deve essere impostata
prima che la shell sia completamente operativa.
- Fortunatamente &egrave; sufficiente aggiungere la linea:</para>
+ Fortunatamente è sufficiente aggiungere la linea:</para>
<programlisting>export LC_CTYPE=<replaceable>it_IT</replaceable>.ISO8859-15</programlisting>
@@ -279,7 +279,7 @@ BEGIN {
<replaceable>it_IT</replaceable> deve essere sostituito con la
vostra lingua. Poi, sloggatevi e riloggatevi nuovamente, e verificate
che il tasto Euro funzioni.
- Gi&agrave; cos&igrave; la maggior parte delle applicazioni console
+ Già così la maggior parte delle applicazioni console
dovrebbe funzionare correttamente col tasto Euro.
Ulteriori configurazioni per programmi speciali come
<application>pine</application> potrebbero essere comunque
@@ -287,7 +287,7 @@ BEGIN {
<note>
<para>Un'alternativa alla modifica di <filename>.login</filename> e
- <filename>.bash_profile</filename> &egrave; quella di impostare le
+ <filename>.bash_profile</filename> è quella di impostare le
variabili d'ambiente tramite &man.login.conf.5;. Questo approccio
ha il vantaggio di assegnare classi di login a determinati utenti
(esempio, utenti Francesi, utenti Tedeschi, ecc.)
@@ -306,7 +306,7 @@ BEGIN {
<programlisting>Option "XkbLayout" "<replaceable>it</replaceable>(euro)"</programlisting>
<para>Come sempre, rimpiazzate <replaceable>it</replaceable> con la
- vostra lingua. Cos&igrave; facendo la tastiera dovrebbe essere
+ vostra lingua. Così facendo la tastiera dovrebbe essere
configurata correttamente. Come in console, deve essere scelto il font
adatto. Per le applicazioni <application>KDE</application> andate in
<application>KDE control center</application> -&gt;
@@ -315,12 +315,12 @@ BEGIN {
Simili modifiche si devono effettuare per
<application>kmail</application> e altre applicazioni.</para>
- <para>Un'altra buona idea &egrave; modificare i vostri file
+ <para>Un'altra buona idea è modificare i vostri file
<filename>fonts.alias</filename>.
In particolar modo il font <literal>fixed</literal> dovrebbe essere
modificato per usare la giusta mappa caratteri. Il file
<filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts/misc/fonts.alias</filename>
- dell'autore &egrave; mostrato come esempio:</para>
+ dell'autore è mostrato come esempio:</para>
<programlisting>! $Xorg: fonts.alias,v 1.3 2000/08/21 16:42:31 coskrey Exp $
fixed -misc-fixed-medium-r-semicondensed--13-120-75-75-c-60-iso8859-15
@@ -329,8 +329,8 @@ variable -*-helvetica-bold-r-normal-*-*-120-*-*-*-*-iso8859-15
<para>Come in console, applicazioni speciali hanno ancora i font
ISO8859-1 configurati nei loro rispettivi database &man.xrdb.1;.
- Un esempio importante &egrave; <application>xterm</application>.
- Come regola generale &egrave; sufficiente cambiare il corrispondente file
+ Un esempio importante è <application>xterm</application>.
+ Come regola generale è sufficiente cambiare il corrispondente file
di configurazione in
<filename>/usr/X11R6/lib/X11/app-defaults</filename>
e aggiungere il font corretto. Ecco come fare per
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml
index ec0768fb05..b3f518a05f 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/explaining-bsd/article.sgml
@@ -42,36 +42,36 @@
<releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo>
<abstract>
- <para>Nel mondo open source, la parola <quote>Linux</quote> &egrave; quasi
+ <para>Nel mondo open source, la parola <quote>Linux</quote> è quasi
sinonimo di <quote>Sistema Operativo</quote>, ma non si tratta del solo
sistema operativo &unix; open source. Secondo
l'<ulink url="http://www.leb.net/hzo/ioscount/data/r.9904.txt">Internet
Operating System Counter</ulink>, ad Aprile del 1999 il 31.3% delle
macchine connesse in rete ha in esecuzione Linux.
Il 14.6% fa girare BSD &unix;.
- Alcuni dei pi&ugrave; grandi operatori del web, come <ulink
+ Alcuni dei più grandi operatori del web, come <ulink
url="http://www.yahoo.com/">Yahoo!</ulink>, usano BSD. Il server
- FTP pi&ugrave; affollato del mondo nel 1999 (ora defunto), <ulink
+ FTP più affollato del mondo nel 1999 (ora defunto), <ulink
url="ftp://ftp.cdrom.com/">ftp.cdrom.com</ulink>, usa BSD per
- trasferire 1.4 TB di dati al giorno. Chiaramente questo non &egrave;
- un mercato di nicchia: BSD &egrave; un segreto ben mantenuto.</para>
+ trasferire 1.4 TB di dati al giorno. Chiaramente questo non è
+ un mercato di nicchia: BSD è un segreto ben mantenuto.</para>
- <para>Dunque, qual &egrave; il segreto? Perch&eacute; BSD non &egrave;
+ <para>Dunque, qual è il segreto? Perché BSD non è
conosciuto meglio? Questo documento risponde a questa e ad altre
domande.</para>
<para>In questo documento, le differenze tra BSD e Linux verranno
- evidenziate <emphasis>cos&igrave;</emphasis>.</para>
+ evidenziate <emphasis>così</emphasis>.</para>
&trans.it.surrender;
</abstract>
</articleinfo>
<sect1 id="what-is-bsd">
- <title>Cos'&egrave; BSD?</title>
+ <title>Cos'è BSD?</title>
- <para>BSD sta per <quote>Berkeley Software Distribution</quote>. &Egrave;
- il nome delle distribuzioni di codice sorgente dell'Universit&agrave;
+ <para>BSD sta per <quote>Berkeley Software Distribution</quote>. È
+ il nome delle distribuzioni di codice sorgente dell'Università
della California, Berkeley, che erano originariamente estensioni al
sistema operativo &unix; del settore Ricerca della AT&amp;T.
Molti progetti open source di sistemi operativi sono basati
@@ -94,12 +94,12 @@
<listitem>
<para>La libreria C, le API di base per il sistema.</para>
- <para><emphasis>La libreria C BSD &egrave; basata su codice proveniente
+ <para><emphasis>La libreria C BSD è basata su codice proveniente
da Berkeley, non dal progetto GNU.</emphasis></para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Utilit&agrave; come shell, file manager, compilatori e
+ <para>Utilità come shell, file manager, compilatori e
linker.</para>
<para><emphasis>Alcune delle applicazioni derivano dal
@@ -113,13 +113,13 @@
BSD viene mantenuto da uno dei due progetti separati, il
<ulink url="http://www.XFree86.org/">progetto &xfree86;</ulink> e il
<ulink url="http://www.X.org/">progetto X.Org</ulink>.
- Questo &egrave; lo stesso codice usato da Linux. BSD in genere non
+ Questo è lo stesso codice usato da Linux. BSD in genere non
specifica un <quote>desktop grafico</quote> come GNOME o KDE,
anche se questi sono disponibili.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Molti altri programmi ed utilit&agrave;.</para>
+ <para>Molti altri programmi ed utilità.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect1>
@@ -128,41 +128,41 @@
<title>Cosa, un vero &unix;?</title>
<para>I sistemi operativi BSD non sono cloni, ma derivati open source
- del sistema operativo &unix; dell'AT&amp;T Research, che &egrave; anche
+ del sistema operativo &unix; dell'AT&amp;T Research, che è anche
l'antenato del moderno &unix; System V. Questo potrebbe sorprendere.
- Come &egrave; potuto accadere questo, se la AT&amp;T non ha mai rilasciato
+ Come è potuto accadere questo, se la AT&amp;T non ha mai rilasciato
il suo codice come open source?</para>
- <para>&Egrave; vero che lo &unix; AT&amp;T non &egrave; open source, e nel
- senso del copyright BSD in definitiva <emphasis>non &egrave;</emphasis>
+ <para>È vero che lo &unix; AT&amp;T non è open source, e nel
+ senso del copyright BSD in definitiva <emphasis>non è</emphasis>
&unix;, ma d'altro canto l'AT&amp;T ha importato sorgenti da altri
progetti, in maniera rilevante dal Computer Sciences Research Group
- dell'Universit&agrave; della California a Berkeley, CA. Iniziato nel
+ dell'Università della California a Berkeley, CA. Iniziato nel
1976, il CSRG ha iniziato a rilasciare nastri con il loro software,
chiamandolo <emphasis>Berkeley Software Distribution</emphasis> o
<emphasis>BSD</emphasis>.</para>
<para>Le versioni iniziali di BSD consistevano principalmente di programmi
- utente, ma questo cambi&ograve; drammaticamente quando il CSRG
+ utente, ma questo cambiò drammaticamente quando il CSRG
sottoscrisse un contratto con la
Defense Advanced Projects Research Agency (DARPA) per migliorare
i protocolli di comunicazione della loro rete, ARPANET. I nuovi
protocolli furono conosciuti come <emphasis>Internet Protocols</emphasis>,
e in seguito come <emphasis>TCP/IP</emphasis>, ai nomi dei protocolli
- pi&ugrave; importanti. La prima implementazione distribuita in maniera
+ più importanti. La prima implementazione distribuita in maniera
estesa fu parte di 4.2BSD, nel 1982.</para>
<para>Nel corso degli '80, sorsero un certo numero di compagnie
che producevano workstation. Molti preferirono usare &unix; su licenza
piuttosto che sviluppare da soli un nuovo sistema operativo.
- In particolare, la Sun Microsystems rilicenzi&ograve; &unix; ed
- implement&ograve; una versione commerciale di 4.2BSD, che chiam&ograve;
+ In particolare, la Sun Microsystems rilicenziò &unix; ed
+ implementò una versione commerciale di 4.2BSD, che chiamò
SunOS. Quando alla AT&amp;T stessa fu permesso di vendere &unix;
commercialmente, cominciarono con una implementazione ridotta all'osso
nota come System III, presto seguita da System V.
Il codice fondamentale di System V non comprendeva la parte di rete,
dunque tutte le implementazioni includevano software addizionale tratto
- da BSD, incluso il software legato al TCP/IP, ma anche utilit&agrave; come
+ da BSD, incluso il software legato al TCP/IP, ma anche utilità come
la shell <emphasis>csh</emphasis> e l'editor <emphasis>vi</emphasis>.
Complessivamente, questi miglioramenti furono conosciuti
come le <emphasis>Estensioni Berkeley</emphasis>.</para>
@@ -172,17 +172,17 @@
si stava esaurendo, e se ne stava per affrontare la chiusura.
Alcuni membri del gruppo decisero di rilasciare il codice BSD,
che era Open Source, senza il codice proprietario della AT&amp;T.
- Ci&ograve; accadde infine con il <emphasis>Networking Tape 2</emphasis>,
+ Ciò accadde infine con il <emphasis>Networking Tape 2</emphasis>,
in genere noto come <emphasis>Net/2</emphasis>. Net/2 non era un sistema
operativo completo: mancava circa il 20% del codice del kernel. Uno dei
membri del CSRG, William F. Jolitz, scrisse il codice rimanente e lo
- rilasci&ograve; all'inizio del 1992 come <emphasis>386BSD</emphasis>.
- Allo stesso tempo, un altro gruppo di ex membri del CSRG form&ograve; una
+ rilasciò all'inizio del 1992 come <emphasis>386BSD</emphasis>.
+ Allo stesso tempo, un altro gruppo di ex membri del CSRG formò una
compagnia chiamata <ulink url="http://www.bsdi.com/">Berkeley Software
- Design Inc.</ulink> e rilasci&ograve; una versione beta di un sistema
+ Design Inc.</ulink> e rilasciò una versione beta di un sistema
operativo chiamato <ulink url="http://www.bsdi.com/">BSD/386</ulink>,
che era basato sugli stessi sorgenti. Il nome del sistema operativo
- &egrave; cambiato di recente in BSD/OS.</para>
+ è cambiato di recente in BSD/OS.</para>
<para>386BSD non divenne mai un sistema operativo stabile. Invece, due
altri progetti se ne distaccarono nel 1993:
@@ -190,46 +190,46 @@
<ulink url="&url.base;/index.html">FreeBSD</ulink>.
I due progetti presero inizialmente direzioni divergenti, a causa della
differente pazienza nell'attendere miglioramenti a
- 386BSD: la gente di NetBSD cominci&ograve; all'inizio dell'anno,
+ 386BSD: la gente di NetBSD cominciò all'inizio dell'anno,
e la prima versione di FreeBSD non fu pronta fino alla fine
dell'anno. Nel frattempo, i codici erano diventati abbastanza differenti
da renderne difficile la fusione. Inoltre, i progetti avevano obiettivi
differenti, come vedremo in seguito. Nel 1996,
- <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink> si ramific&ograve;
+ <ulink url="http://www.OpenBSD.org/">OpenBSD</ulink> si ramificò
da NetBSD, e nel 2003,
<ulink url="http://www.dragonflybsd.org/">DragonFlyBSD</ulink> si
- ramific&ograve; da FreeBSD.</para>
+ ramificò da FreeBSD.</para>
</sect1>
<sect1 id="why-is-bsd-not-better-known">
- <title>Perch&eacute; BSD non &egrave; pi&ugrave; conosciuto?</title>
+ <title>Perché BSD non è più conosciuto?</title>
- <para>Per un certo numero di ragioni, BSD &egrave; relativamente
+ <para>Per un certo numero di ragioni, BSD è relativamente
sconosciuto:</para>
<orderedlist>
<listitem>
- <para>Gli sviluppatori BSD sono spesso pi&ugrave; interessati
- a ripulire il loro codice che a fagli pubblicit&agrave;.</para>
+ <para>Gli sviluppatori BSD sono spesso più interessati
+ a ripulire il loro codice che a fagli pubblicità.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Molta della popolarit&agrave; di Linux &egrave; dovuta a fattori
+ <para>Molta della popolarità di Linux è dovuta a fattori
esterni al progetto Linux, come la stampa, e le compagnie formate per
fornire servizi relativi a Linux. Fino a poco tempo fa,
la varie versioni di BSD open source non avevano tali spinte.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Gli sviluppatori BSD tendono ad avere pi&ugrave; esperienza
+ <para>Gli sviluppatori BSD tendono ad avere più esperienza
di quelli di Linux, ed hanno meno interesse nel rendere il sistema
facile da usare.
- I nuovi arrivati tendono a sentirsi pi&ugrave; a loro agio con
+ I nuovi arrivati tendono a sentirsi più a loro agio con
Linux.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Nel 1992, l'AT&amp;T cit&ograve; in giudizio
+ <para>Nel 1992, l'AT&amp;T citò in giudizio
<ulink url="http://www.bsdi.com/">BSDI</ulink>,
il produttore di BSD/386, sostenendo che il prodotto conteneva
codice sotto copyright della AT&amp;T. Il caso fu risolto in
@@ -248,10 +248,10 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>C'&egrave; una certa percezione che il progetto BSD sia
+ <para>C'è una certa percezione che il progetto BSD sia
frammentato e belligerante. Il <ulink
url="http://interactive.wsj.com/bin/login?Tag=/&amp;URI=/archive/retrieve.cgi%253Fid%253DSB952470579348918651.djm&amp;">Wall
- Street Journal</ulink> parl&ograve; di
+ Street Journal</ulink> parlò di
<quote>balcanizzazione</quote> dei progetti BSD. Come per l'azione
legale, questa percezione si basa principalmente su vecchie
storie.</para>
@@ -262,8 +262,8 @@
<sect1 id="comparing-bsd-and-linux">
<title>Paragone tra BSD e Linux</title>
- <para>Dunque qual'&egrave; l'effettiva differenza tra, diciamo, Debian
- Linux e FreeBSD? Per l'utente medio, la differenza &egrave;
+ <para>Dunque qual'è l'effettiva differenza tra, diciamo, Debian
+ Linux e FreeBSD? Per l'utente medio, la differenza è
sorprendentemente piccola: entrambi sono sistemi operativi tipo &unix;.
Entrambi vengono sviluppati da progetti non commerciali (questo non si
applica a molte altre distribuzioni di Linux, ovviamente). Nella sezione
@@ -275,8 +275,8 @@
<sect2>
<title>Chi possiede BSD?</title>
- <para>Nessuna persona o societ&agrave; possiede BSD. Esso &egrave; creato
- e distribuito da una comunit&agrave; di persone con grande preparazione
+ <para>Nessuna persona o società possiede BSD. Esso è creato
+ e distribuito da una comunità di persone con grande preparazione
tecnica e voglia di fare che contribuiscono da tutto il mondo.
Alcuni dei componenti di BSD sono progetti open source a se stanti gestiti
da diversi responsabili.</para>
@@ -301,9 +301,9 @@
<itemizedlist>
<listitem>
<para>I <firstterm>contributor</firstterm> scrivono codice o
- documentazione. Non gli &egrave; permesso di effettuare il commit
+ documentazione. Non gli è permesso di effettuare il commit
(aggiungere codice) direttamente all'albero dei sorgenti.
- Affinch&eacute; il loro codice sia incluso nel sistema, esso
+ Affinché il loro codice sia incluso nel sistema, esso
deve essere rivisto e controllato da uno sviluppatore registrato,
noto come <emphasis>committer</emphasis>.</para>
</listitem>
@@ -312,24 +312,24 @@
<para>I <firstterm>committer</firstterm> sono sviluppatori
con accesso in scrittura all'albero dei sorgenti.
Per poter divenire un committer, un individuo deve dimostrare
- abilit&agrave; nell'area nella quale &egrave; attivo.</para>
+ abilità nell'area nella quale è attivo.</para>
<para>
- &Egrave; a discrezione del committer la volont&agrave; di
+ È a discrezione del committer la volontà di
confrontarsi con qualcuno prima di effettuare cambiamenti. In
- generale, un committer con esperienza pu&ograve; effettuare
+ generale, un committer con esperienza può effettuare
cambiamenti che sono ovviamente corretti senza interrogare nessuno.
- Ad esempio, un committer del progetto di documentazione pu&ograve;
+ Ad esempio, un committer del progetto di documentazione può
correggere errori tipografici o grammaticali senza un confronto con
altri. D'altro canto, dagli sviluppatori che stanno per effettuare
cambiamenti profondi o complessi ci si aspetta che sottopongano i
cambiamenti a revisione prima di renderli effettivi. In casi
estremi, un membro del core team, con una funzione simile a un Capo
- Architetto, pu&ograve; ordinare che i cambiamenti siano rimossi
+ Architetto, può ordinare che i cambiamenti siano rimossi
dall'albero, un processo noto come <firstterm>marcia
indietro</firstterm>.
Tutti i committer ricevono una lettera che descrive ogni
- modifica individuale, dunque non &egrave; possibile effettuare un
+ modifica individuale, dunque non è possibile effettuare un
commit segretamente.</para>
</listitem>
@@ -337,11 +337,11 @@
<para>Il <firstterm>Core Team</firstterm>. FreeBSD e NetBSD
hanno ognuno un core team che gestisce il progetto. I
core team si sono modificati nel corso del progetto, ed i loro
- ruoli non sempre sono ben definiti. Non &egrave; necessario essere
- uno sviluppatore per far parte del core team, anche se &egrave;
- normale che sia cos&igrave;. Le regole
+ ruoli non sempre sono ben definiti. Non è necessario essere
+ uno sviluppatore per far parte del core team, anche se è
+ normale che sia così. Le regole
per il core team variano da un progetto ad un altro, ma in
- generale chi ne fa parte ha pi&ugrave; autorit&agrave;
+ generale chi ne fa parte ha più autorità
nell'indirizzamento del progetto rispetto agli altri membri.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -351,15 +351,15 @@
<orderedlist>
<listitem>
<para>Nessuna persona controlla il contenuto del sistema. In
- pratica, questa differenza &egrave; sopravvalutata, poich&eacute;
- il Capo Architetto pu&ograve; richiedere che il codice sia
+ pratica, questa differenza è sopravvalutata, poiché
+ il Capo Architetto può richiedere che il codice sia
rimosso, ed anche nel progetto Linux viene permesso a
molte persone di effettuare cambiamenti.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>D'altra parte, <emphasis>c'&egrave;</emphasis> un deposito
- centrale, un punto singolo dove &egrave; possibile trovare i
+ <para>D'altra parte, <emphasis>c'è</emphasis> un deposito
+ centrale, un punto singolo dove è possibile trovare i
sorgenti dell'intero sistema, incluse tutte le vecchie
versioni.</para>
</listitem>
@@ -367,7 +367,7 @@
<listitem>
<para>I progetti BSD mantengono l'intero <quote>Sistema
Operativo</quote>, non solo il kernel. Questa distinzione
- &egrave; utile solo marginalmente: n&eacute; BSD n&eacute; Linux
+ è utile solo marginalmente: né BSD né Linux
sono utili senza applicazioni. Le applicazioni usate su BSD sono
spesso le stesse usate su Linux.</para>
</listitem>
@@ -375,10 +375,10 @@
<listitem>
<para>Come risultato di un mantenimento formalizzato
di un singolo CVS per l'albero dei sorgenti, lo sviluppo di BSD
- &egrave; chiaro, ed &egrave; possibile accedere ad ogni versione del
+ è chiaro, ed è possibile accedere ad ogni versione del
sistema dal numero di release o dalla data.
Il CVS permette anche aggiornamenti incrementali del sistema: ad
- esempio, il repository di FreeBSD viene aggiornato pi&ugrave; o meno
+ esempio, il repository di FreeBSD viene aggiornato più o meno
100 volte al giorno. La maggior parte dei cambiamenti sono
piccoli.</para>
</listitem>
@@ -395,7 +395,7 @@
<orderedlist>
<listitem>
- <para>la versione di sviluppo del sistema &egrave; chiamata
+ <para>la versione di sviluppo del sistema è chiamata
<firstterm>CURRENT</firstterm>. FreeBSD assegna un numero
alla CURRENT, ad esempio FreeBSD 5.0-CURRENT. NetBSD usa uno
schema di denominazione leggermente differente
@@ -411,8 +411,8 @@
progetti fanno uscire una versione <firstterm>RELEASE</firstterm>
del sistema, disponibile su CD-ROM e come libero download da siti
FTP, ad esempio OpenBSD 2.6-RELEASE o NetBSD 1.4-RELEASE.
- La versione RELEASE &egrave; intesa per gli utenti finali ed
- &egrave; la versione normale del sistema. NetBSD fornisce anche
+ La versione RELEASE è intesa per gli utenti finali ed
+ è la versione normale del sistema. NetBSD fornisce anche
<emphasis>patch release</emphasis>, versioni con solo piccole
correzioni, con una terza cifra, ad esempio NetBSD 1.4.2.</para>
</listitem>
@@ -431,10 +431,10 @@
differenti: la versione stabile e la versione di sviluppo.
Le versioni stabili hanno un numero di versione pari, come 2.0, 2.2 o
2.4. Le versioni di sviluppo hanno numero di versione dispari, come
- 2.1, 2.3 o 2.5. In ogni caso, il numero &egrave; seguito da un
+ 2.1, 2.3 o 2.5. In ogni caso, il numero è seguito da un
ulteriore numero che indica la versione esatta. Inoltre, ogni
- venditore aggiunge i suoi programmi utente o le sue utilit&agrave;,
- dunque anche il nome della distribuzione &egrave; importante. Ogni
+ venditore aggiunge i suoi programmi utente o le sue utilità,
+ dunque anche il nome della distribuzione è importante. Ogni
venditore di distribuzione assegna anche un numero di versione alla
distribuzione, dunque una descrizione completa dovrebbe essere una
cosa del tipo <quote>TurboLinux 6.0 con kernel
@@ -450,27 +450,27 @@
divergenze tra i codici dei programmi utente dei vari progetti di quante
ce ne siano in Linux.</para>
- <para>&Egrave; difficile catalogare gli obiettivi di ogni progetto:
+ <para>È difficile catalogare gli obiettivi di ogni progetto:
le differenze sono molto soggettive. Di base,</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>FreeBSD punta alle alte prestazioni e alla facilit&agrave; d'uso
- per l'utente finale, ed &egrave; molto usato dai fornitori di
+ <para>FreeBSD punta alle alte prestazioni e alla facilità d'uso
+ per l'utente finale, ed è molto usato dai fornitori di
contenuti web. Funziona su diverse piattaforme, inclusi i sistemi
basati su i386 (<quote>PC</quote>), i sistemi basati sui processori
AMD a 64-bit, i sistemi basati su &ultrasparc;, i sistemi basati su
processori Alpha della Compaq e i sistemi basati sulle specifiche
- NEC PC-98. Il progetto FreeBSD ha nettamente pi&ugrave; utenti degli
+ NEC PC-98. Il progetto FreeBSD ha nettamente più utenti degli
altri.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>NetBSD punta alla massima portabilit&agrave;: <quote>of course
+ <para>NetBSD punta alla massima portabilità: <quote>of course
it runs NetBSD</quote>, ovviamente ci gira NetBSD.
Funziona su macchine che vanno dai palmtop ai grossi
- server, ed &egrave; anche stato usato dalla NASA in alcune missioni
- spaziali. &Egrave; una scelta particolarmente buona per il vecchio
+ server, ed è anche stato usato dalla NASA in alcune missioni
+ spaziali. È una scelta particolarmente buona per il vecchio
hardware non Intel.</para>
</listitem>
@@ -485,10 +485,10 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>DragonFlyBSD punta ad alte prestazioni e scalabilit&agrave; sotto
+ <para>DragonFlyBSD punta ad alte prestazioni e scalabilità sotto
qualsiasi sistema dal singolo sistema mono-processore al sistema
massicciamente clasterizzato. DragonFlyBSD ha diversi obbiettivi a
- lungo termine, anche se &egrave; concentrato nel fornire un'infrastruttura
+ lungo termine, anche se è concentrato nel fornire un'infrastruttura
SMP facile da capire, mantenere e sviluppare.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -498,24 +498,24 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>BSD/OS fu il p&ugrave; antico dei derivati di 4.4BSD.
+ <para>BSD/OS fu il pù antico dei derivati di 4.4BSD.
Non fu open source, anche se le licenze per il codice sorgente
erano disponibili ad un costo relativamente basso.
Per molti aspetti assomiglia a FreeBSD. Due anni dopo
l'acquisizione di BSDi da parte di Wind River Systems,
BSD/OS non riuscii a sopravvivere come prodotto indipendete.
Supporto e codice sorgente sono ancora disponibili da Wind River,
- anche se tutto il nuovo sviluppo &egrave; concentrato sul
+ anche se tutto il nuovo sviluppo è concentrato sul
sistema operativo embedded VxWorks.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><ulink url="http://www.apple.com/macosx/server/">&macos;
- X</ulink> &egrave; l'ultima versione del sistema operativo per
+ X</ulink> è l'ultima versione del sistema operativo per
la linea &macintosh; della <ulink url="http://www.apple.com/">Apple
Computer Inc.</ulink>. L'anima BSD &unix; di questo sistema
operativo, <ulink
- url="http://developer.apple.com/darwin/">Darwin</ulink>, &egrave;
+ url="http://developer.apple.com/darwin/">Darwin</ulink>, è
disponibile come un sistema operativo open source completamente
funzionante per computer x86 e PPC. Il sistema grafico Aqua/Quartz
e molti altri aspetti proprietari di &macos; X rimangono comunque
@@ -528,37 +528,37 @@
<sect2>
<title>Come differisce la licenza BSD dalla GNU Public?</title>
- <para>Linux &egrave; disponibile con licenza <ulink
+ <para>Linux è disponibile con licenza <ulink
url="http://www.fsf.org/copyleft/gpl.html">GNU General Public
- License</ulink> (GPL), che &egrave; pensata per eliminare il software
+ License</ulink> (GPL), che è pensata per eliminare il software
closed source. In particolare, ogni lavoro derivante da un prodotto
rilasciato sotto GPL deve essere fornito anche con il codice sorgente,
se richiesto. Al contrario, la <ulink
url="http://www.opensource.org/licenses/bsd-license.html">licenza
- BSD</ulink> &egrave; meno restrittiva: le distribuzioni dei soli
- binari sono permesse. Ci&ograve; &egrave; particolarmente attraente per
+ BSD</ulink> è meno restrittiva: le distribuzioni dei soli
+ binari sono permesse. Ciò è particolarmente attraente per
le applicazioni embedded.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Cos'altro dovrei sapere?</title>
- <para>Poich&eacute; sono disponibili meno applicazioni per BSD che per
+ <para>Poiché sono disponibili meno applicazioni per BSD che per
Linux, gli sviluppatori BSD hanno creato un pacchetto di
- compatibilit&agrave; con Linux, che permette ai programmi per Linux di
+ compatibilità con Linux, che permette ai programmi per Linux di
funzionare su BSD. Il pacchetto include sia modifiche al kernel, in
modo da permettere l'esecuzione corretta di chiamate di sistema
- Linux, che file di compatibilit&agrave;, come la libreria C. Non
- c'&egrave; una differenza notevole nella velocit&agrave; di esecuzione
+ Linux, che file di compatibilità, come la libreria C. Non
+ c'è una differenza notevole nella velocità di esecuzione
tra una applicazione in esecuzione su una macchina Linux ed una
applicazione in esecuzione su una macchina BSD con pari
caratteristiche.</para>
- <para>La natura <quote>tutto da una sola fonte</quote> di BSD fa s&igrave;
- che gli aggiornamenti siano molto pi&ugrave; semplici da gestire
+ <para>La natura <quote>tutto da una sola fonte</quote> di BSD fa sì
+ che gli aggiornamenti siano molto più semplici da gestire
rispetto alla maggior parte dei casi in Linux. BSD gestisce gli
aggiornamenti della versione di libreria fornendo moduli di
- compatibilit&agrave; per le versioni precedenti, dunque &egrave;
+ compatibilità per le versioni precedenti, dunque è
possibile eseguire binari di parecchi anni prima senza problemi.</para>
</sect2>
@@ -568,49 +568,49 @@
<para>Cosa significa tutto questo in pratica? Chi dovrebbe usare BSD, chi
dovrebbe usare Linux?</para>
- <para>Questa &egrave; una domanda molto difficile a cui rispondere. Qui
+ <para>Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere. Qui
ci sono alcune linee guida:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para><quote>Se non &egrave; rotto, non aggiustarlo</quote>: se usi
- gi&agrave; un sistema operativo open source, e ne sei soddisfatto,
- probabilmente non c'&egrave; ragione di cambiare.</para>
+ <para><quote>Se non è rotto, non aggiustarlo</quote>: se usi
+ già un sistema operativo open source, e ne sei soddisfatto,
+ probabilmente non c'è ragione di cambiare.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>I sistemi BSD, in particolare FreeBSD, possono avere prestazioni
notevolmente migliori di Linux. Ma questo non avviene in tutti i
- campi. In molti casi, c'&egrave; una differenza minima nelle
- prestazioni. In alcuni casi, Linux pu&ograve; comportarsi meglio di
+ campi. In molti casi, c'è una differenza minima nelle
+ prestazioni. In alcuni casi, Linux può comportarsi meglio di
FreeBSD.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>In generale, i sistemi BSD hanno una reputazione migliore di
- affidabilit&agrave;, principalmente come risultato di una base di
- codice pi&ugrave; maturo.</para>
+ affidabilità, principalmente come risultato di una base di
+ codice più maturo.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>I progetti BSD hanno una reputazione migliore per quanto
- concerne qualit&agrave; e completezza della loro documentazione.
+ concerne qualità e completezza della loro documentazione.
I diversi progetti di documentazione mirano a fornire attivamente
documentazione aggiornata, in molte lingue, e coprendo tutti
gli aspetti del sistema.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>La licenza BSD pu&ograve; essere pi&ugrave; attraente della
+ <para>La licenza BSD può essere più attraente della
GPL.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>BSD pu&ograve; eseguire la maggior parte dei binari Linux,
- mentre Linux non pu&ograve; eseguire i binari BSD. Molte
+ <para>BSD può eseguire la maggior parte dei binari Linux,
+ mentre Linux non può eseguire i binari BSD. Molte
implementazioni di BSD possono anche eseguire i binari di altri
- sistemi di tipo &unix;. Come risultato, BSD pu&ograve;
- rappresentare un percorso di migrazione pi&ugrave; semplice da
+ sistemi di tipo &unix;. Come risultato, BSD può
+ rappresentare un percorso di migrazione più semplice da
altri sistemi rispetto a Linux.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml
index d6f5a5ebf0..abe0c2d1a8 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/filtering-bridges/article.sgml
@@ -40,76 +40,76 @@
<releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo>
<abstract>
- <para>Spesso &egrave; utile dividere una rete fisica (come una Ethernet)
+ <para>Spesso è utile dividere una rete fisica (come una Ethernet)
in due segmenti separati, senza dover creare sottoreti e usare un router
per collegarli assieme. Il dispositivo che collega due reti insieme in
- questo modo &egrave; chiamato bridge. Un sistema FreeBSD con due
- interfacce di rete &egrave; sufficiente per raggiungere lo scopo.</para>
+ questo modo è chiamato bridge. Un sistema FreeBSD con due
+ interfacce di rete è sufficiente per raggiungere lo scopo.</para>
<para>Un bridge funziona individuando gli indirizzi del livello
<acronym>MAC</acronym> (indirizzi Ethernet) dei dispositivi collegati ad
ognuna delle sue interfacce di rete e inoltrando il traffico tra le due
reti solo se il mittente e il destinatario si trovano su segmenti
- differenti. Sotto molti punti di vista un brigde &egrave; simile a uno
+ differenti. Sotto molti punti di vista un brigde è simile a uno
switch Ethernet con solo due porte.</para>
</abstract>
</articleinfo>
<sect1 id="filtering-bridges-why">
- <title>Perch&eacute; usare un filtering bridge?</title>
+ <title>Perché usare un filtering bridge?</title>
- <para>Sempre pi&ugrave; frequentemente, grazie all'abbassamento dei costi
+ <para>Sempre più frequentemente, grazie all'abbassamento dei costi
delle connessioni a banda larga (xDSL) e a causa della riduzione del
- numero di indirizzi IPv4 disponibili, molte societ&agrave; si ritrovano
+ numero di indirizzi IPv4 disponibili, molte società si ritrovano
collegate ad Internet 24 ore su 24 e con un numero esiguo (a volte nemmeno
una potenza di 2) di indirizzi IP. In situazioni come queste spesso
- &egrave; desiderabile avere un firewall che regoli i permessi di ingresso
+ è desiderabile avere un firewall che regoli i permessi di ingresso
e uscita per il traffico da e verso Internet, ma una soluzione basata
- sulle funzionalit&agrave; di packet filtering dei router pu&ograve; non
+ sulle funzionalità di packet filtering dei router può non
essere applicabile, vuoi per problemi di suddivisione delle sottoreti,
- vuoi perch&eacute; il router &egrave; di propriet&agrave; del fornitore di
- accesso (<acronym>ISP</acronym>), vuoi perch&eacute; il router non
- supporta tali funzionalit&agrave;. &Egrave; in questi casi che l'utilizzo
+ vuoi perché il router è di proprietà del fornitore di
+ accesso (<acronym>ISP</acronym>), vuoi perché il router non
+ supporta tali funzionalità. È in questi casi che l'utilizzo
di un filtering bridge diventa altamente consigliato.</para>
- <para>Un firewall basato su bridge pu&ograve; essere configurato e inserito
+ <para>Un firewall basato su bridge può essere configurato e inserito
direttamente tra il router xDSL e il vostro hub/switch Ethernet senza
alcun problema di assegnazione di indirizzi IP.</para>
<note>
- <para>La traduzione italiana di <quote>firewall</quote> &egrave;
+ <para>La traduzione italiana di <quote>firewall</quote> è
<quote>muro anti incendio</quote>, <emphasis>non</emphasis>
<quote>muro di fuoco</quote> come molti pensano. Nel corso
- dell'articolo, comunque, manterr&ograve; i termini tecnici nella loro
+ dell'articolo, comunque, manterrò i termini tecnici nella loro
lingua originale in modo da non creare confusione o
- ambiguit&agrave;.</para>
+ ambiguità.</para>
</note>
</sect1>
<sect1 id="filtering-bridges-how">
<title>Metodi d'installazione</title>
- <para>Aggiungere le funzionalit&agrave; di bridge a una macchina FreeBSD non
- &egrave; difficile. Dalla release 4.5 &egrave; possibile caricare tali
- funzionalit&agrave; come moduli anzich&eacute; dover ricompilare il
+ <para>Aggiungere le funzionalità di bridge a una macchina FreeBSD non
+ è difficile. Dalla release 4.5 è possibile caricare tali
+ funzionalità come moduli anziché dover ricompilare il
kernel, semplificando di gran lunga la procedura. Nelle prossime
- sottosezioni spiegher&ograve; entrambi i metodi di installazione.</para>
+ sottosezioni spiegherò entrambi i metodi di installazione.</para>
<important>
<para><emphasis>Non</emphasis> seguite entrambe le istruzioni: le
procedure sono <emphasis>a esclusione</emphasis>. Scegliete
l'alternativa che meglio si adatta alle vostre esigenze e
- capacit&agrave;.</para>
+ capacità.</para>
</important>
- <para>Prima di continuare &egrave; necessario assicurarsi di avere almeno
- due schede di rete Ethernet che supportino la modalit&agrave; promiscua
+ <para>Prima di continuare è necessario assicurarsi di avere almeno
+ due schede di rete Ethernet che supportino la modalità promiscua
sia in ricezione che in trasmissione, difatti devono essere in grado di
inviare pacchetti Ethernet con qualunque indirizzo, non solo il loro.
Inoltre, per avere un buon rendimento, le schede dovrebbero essere di
tipo PCI bus mastering. Le scelte migliori sono ancora le Intel
&etherexpress; Pro seguite dalle &tm.3com; 3c9xx subito dopo. Per
- comodit&agrave; nella configurazione del firewall pu&ograve; essere
+ comodità nella configurazione del firewall può essere
utile avere due schede di marche differenti (che usino drivers
differenti) in modo da distinguere chiaramente quale interfaccia sia
collegata al router e quale alla rete interna.</para>
@@ -117,7 +117,7 @@
<sect2 id="filtering-bridges-kernel">
<title>Configurazione del Kernel</title>
- <para>Cos&igrave; avete deciso di utilizzare il pi&ugrave; vecchio e
+ <para>Così avete deciso di utilizzare il più vecchio e
collaudato metodo di installazione. Per prima cosa bisogna
aggiungere le seguenti righe al file di configurazione del
kernel:</para>
@@ -130,7 +130,7 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting>
seconda il firewall e la terza le funzioni di logging del firewall.
</para>
- <para>Adesso &egrave; necessario compilare e installare il nuovo kernel.
+ <para>Adesso è necessario compilare e installare il nuovo kernel.
Si possono trovare le istruzioni nella sezione <ulink
url="&url.books.handbook;/kernelconfig-building.html">
Building and Installing a Custom Kernel</ulink> dell'handbook.</para>
@@ -139,16 +139,16 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting>
<sect2 id="filtering-bridges-modules">
<title>Caricamento dei Moduli</title>
- <para>Se avete deciso di usare il nuovo e pi&ugrave; semplice metodo di
- installazione, l'unica cosa da fare &egrave; aggiungere la seguente riga
+ <para>Se avete deciso di usare il nuovo e più semplice metodo di
+ installazione, l'unica cosa da fare è aggiungere la seguente riga
al file <filename>/boot/loader.conf</filename>:</para>
<programlisting>bridge_load="YES"</programlisting>
- <para>In questo modo all'avvio della macchina verr&agrave; caricato
+ <para>In questo modo all'avvio della macchina verrà caricato
insieme al kernel anche il modulo <filename>bridge.ko</filename>. Non
- &egrave; necessario invece aggiungere una riga per il modulo
- <filename>ipfw.ko</filename> in quanto verr&agrave; caricato in
+ è necessario invece aggiungere una riga per il modulo
+ <filename>ipfw.ko</filename> in quanto verrà caricato in
automatico dallo script <filename>/etc/rc.network</filename> dopo aver
seguito i passi della prossima sezione.</para>
</sect2>
@@ -160,11 +160,11 @@ options IPFIREWALL_VERBOSE</programlisting>
<para>Prima di riavviare per caricare il nuovo kernel o i moduli richiesti
(a seconda del metodo che avete scelto in precedenza), bisogna effettuare
alcune modifiche al file <filename>/etc/rc.conf</filename>. La regola di
- default del firewall &egrave; di rifiutare tutti i pacchetti IP. Per
- iniziare attiviamo il firewall in modalit&agrave; <option>open</option>,
+ default del firewall è di rifiutare tutti i pacchetti IP. Per
+ iniziare attiviamo il firewall in modalità <option>open</option>,
in modo da verificare il suo funzionamento senza alcun problema di
filtraggio pacchetti (nel caso stiate eseguendo questa procedura da
- remoto, tale accorgimento vi consentir&agrave; di non rimanere
+ remoto, tale accorgimento vi consentirà di non rimanere
erroneamente tagliati fuori dalla rete).
Inserite queste linee nel file <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para>
@@ -174,25 +174,25 @@ firewall_quiet="YES"
firewall_logging="YES"</programlisting>
<para>La prima riga serve ad attivare il firewall (e a caricare il modulo
- <filename>ipfw.ko</filename> nel caso non fosse gi&agrave; compilato nel
- kernel), la seconda a impostarlo in modalit&agrave;
+ <filename>ipfw.ko</filename> nel caso non fosse già compilato nel
+ kernel), la seconda a impostarlo in modalità
<option>open</option> (come descritto nel file
<filename>/etc/rc.firewall</filename>), la terza a non
visualizzare il caricamento delle regole e la quarta ad abilitare il
supporto per il logging.</para>
<para>Per quanto riguarda la configurazione delle interfacce di rete, il
- metodo pi&ugrave; utilizzato &egrave; quello di assegnare un IP a solo una
+ metodo più utilizzato è quello di assegnare un IP a solo una
delle schede di rete, ma il bridge funziona egualmente anche se entrambe o
nessuna delle interfacce ha IP settati. In quest'ultimo caso (IP-less) la
- macchina bridge sar&agrave; ancora pi&ugrave; nascosta in quanto
- inaccessibile dalla rete: per configurarla occorrer&agrave; quindi entrare
+ macchina bridge sarà ancora più nascosta in quanto
+ inaccessibile dalla rete: per configurarla occorrerà quindi entrare
da console o tramite una terza interfaccia di rete separata dal bridge. A
volte all'avvio della macchina qualche programma richiede di accedere alla
- rete, per esempio per una risoluzione di dominio: in questo caso &egrave;
+ rete, per esempio per una risoluzione di dominio: in questo caso è
necessario assegnare un IP all'interfaccia esterna (quella collegata a
Internet, dove risiede il server <acronym>DNS</acronym>), visto che il
- bridge verr&agrave; attivato alla fine della procedura di avvio. Questo
+ bridge verrà attivato alla fine della procedura di avvio. Questo
vuol dire che l'interfaccia <devicename>fxp0</devicename> (nel nostro
caso) deve essere menzionata nella sezione ifconfig del file
<filename>/etc/rc.conf</filename>, mentre la <devicename>xl0</devicename>
@@ -200,26 +200,26 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
che durante la procedura di avvio non si debba accedere a servizi presenti
su entrambi i segmenti Ethernet.</para>
- <para>C'&egrave; un'altra cosa importante da sapere. Quando si utilizza IP
- sopra Ethernet ci sono due protocolli Ethernet in uso: uno &egrave; IP,
- l'altro &egrave; <acronym>ARP</acronym>. <acronym>ARP</acronym> permette
+ <para>C'è un'altra cosa importante da sapere. Quando si utilizza IP
+ sopra Ethernet ci sono due protocolli Ethernet in uso: uno è IP,
+ l'altro è <acronym>ARP</acronym>. <acronym>ARP</acronym> permette
la conversione dell'indirizzo IP di una macchina nel suo indirizzo
- Ethernet (livello <acronym>MAC</acronym>). Affinch&eacute; due macchine
- separate dal bridge riescano a comunicare tra loro &egrave; necessario che
+ Ethernet (livello <acronym>MAC</acronym>). Affinché due macchine
+ separate dal bridge riescano a comunicare tra loro è necessario che
il bridge lasci passare i pacchetti <acronym>ARP</acronym>. Tale
- protocollo non fa parte del livello IP, visto che &egrave; presente solo
+ protocollo non fa parte del livello IP, visto che è presente solo
con IP sopra Ethernet. Il firewall di FreeBSD agisce esclusivamente sul
livello IP e quindi tutti i pacchetti non IP (compreso
<acronym>ARP</acronym>) verranno inoltrati senza essere filtrati, anche se
- il firewall &egrave; configurato per non lasciar passare nulla.</para>
+ il firewall è configurato per non lasciar passare nulla.</para>
- <para>Ora &egrave; arrivato il momento di riavviare la macchina e usarla
+ <para>Ora è arrivato il momento di riavviare la macchina e usarla
come in precedenza: appariranno dei nuovi messaggi riguardo al bridge e al
- firewall, ma il bridge non sar&agrave; attivato e il firewall, essendo in
- modalit&agrave; <option>open</option>, non impedir&agrave; nessuna
+ firewall, ma il bridge non sarà attivato e il firewall, essendo in
+ modalità <option>open</option>, non impedirà nessuna
operazione.</para>
- <para>Se ci dovessero essere dei problemi, &egrave; il caso di scoprire ora
+ <para>Se ci dovessero essere dei problemi, è il caso di scoprire ora
da cosa derivino e risolverli prima di continuare.</para>
</sect1>
@@ -247,8 +247,8 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
<para>A questo punto dovrebbe essere possibile inserire la macchina tra
due gruppi di host senza che venga compromessa qualsiasi
- possibilit&agrave; di comunicazione tra di loro. Se &egrave; cos&igrave;,
- il prossimo passo &egrave; quello di aggiungere le parti
+ possibilità di comunicazione tra di loro. Se è così,
+ il prossimo passo è quello di aggiungere le parti
<literal>net.link.ether.bridge.<replaceable>[blah]</replaceable>=<replaceable>[blah]</replaceable></literal>
di queste righe al file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>, in modo che
vengano eseguite all'avvio della macchina.</para>
@@ -257,19 +257,19 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
<sect1 id="filtering-bridges-ipfirewall">
<title>Configurazione del Firewall</title>
- <para>Ora &egrave; arrivato il momento di creare il proprio file con le
+ <para>Ora è arrivato il momento di creare il proprio file con le
regole per il firewall, in modo da rendere sicura la rete interna.
- Ci sono delle complicazioni nel fare questo, perch&eacute; non tutte le
- funzionalit&agrave; del firewall sono disponibili sui pacchetti inoltrati
- dal bridge. Inoltre, c'&egrave; una differenza tra i pacchetti che stanno
+ Ci sono delle complicazioni nel fare questo, perché non tutte le
+ funzionalità del firewall sono disponibili sui pacchetti inoltrati
+ dal bridge. Inoltre, c'è una differenza tra i pacchetti che stanno
per essere inoltrati dal bridge e quelli indirizzati alla macchina locale.
In generale, i pacchetti che entrano nel bridge vengono processati dal
firewall solo una volta, non due come al solito; infatti vengono filtrati
solo in ingresso, quindi qualsiasi regola che usi <option>out</option>
- oppure <option>xmit</option> non verr&agrave; mai eseguita. Personalmente
- uso <option>in via</option> che &egrave; una sintassi pi&ugrave; antica,
+ oppure <option>xmit</option> non verrà mai eseguita. Personalmente
+ uso <option>in via</option> che è una sintassi più antica,
ma che ha un senso quando la si legge.
- Un'altra limitazione &egrave; che si possono usare solo i comandi
+ Un'altra limitazione è che si possono usare solo i comandi
<option>pass</option> e <option>drop</option> per i pacchetti filtrati
dal bridge. Cose avanzate come <option>divert</option>,
<option>forward</option> o <option>reject</option> non sono disponibili.
@@ -277,37 +277,37 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
e verso la macchina bridge stessa (sempre che le sia stato assegnato
un IP).</para>
- <para>Nuovo in FreeBSD 4.0 &egrave; il concetto di stateful filtering.
- Questo &egrave; un grande miglioramento per il traffico
+ <para>Nuovo in FreeBSD 4.0 è il concetto di stateful filtering.
+ Questo è un grande miglioramento per il traffico
<acronym>UDP</acronym>, che consiste tipicamente di una richiesta in
uscita, seguita a breve termine da una risposta con la stessa coppia di
indirizzi IP e numeri di porta (ma con mittente e destinatario invertiti,
ovviamente). Per i firewall che non supportano il mantenimento di stato,
- non c'&egrave; modo di gestire questo breve scambio di dati come una
- sessione unica. Ma con un firewall che pu&ograve;
+ non c'è modo di gestire questo breve scambio di dati come una
+ sessione unica. Ma con un firewall che può
<quote>ricordarsi</quote> di un pacchetto <acronym>UDP</acronym> in
uscita e permette una risposta nei minuti successivi, gestire i
- servizi <acronym>UDP</acronym> &egrave; semplice.
- L'esempio seguente mostra come fare. La stessa cosa &egrave;
+ servizi <acronym>UDP</acronym> è semplice.
+ L'esempio seguente mostra come fare. La stessa cosa è
possibile farla con i pacchetti <acronym>TCP</acronym>. Questo
permette di evitare qualche tipo di attacco denial of service e altri
sporchi trucchi, ma tipicamente fa anche crescere velocemente la
tabella di stato.</para>
<para>Vediamo un esempio di configurazione. Bisogna notare che all'inizio
- del file <filename>/etc/rc.firewall</filename> ci sono gi&agrave; delle
+ del file <filename>/etc/rc.firewall</filename> ci sono già delle
regole standard per l'interfaccia di loopback
- <devicename>lo0</devicename>, quindi non ce ne occuperemo pi&ugrave; ora.
+ <devicename>lo0</devicename>, quindi non ce ne occuperemo più ora.
Le regole personalizzate andrebbero messe in un file a parte (per esempio
<filename>/etc/rc.firewall.local</filename>) e caricate all'avvio
modificando la riga del file <filename>/etc/rc.conf</filename> dove era
- stata definita la modalit&agrave; <option>open</option> con:</para>
+ stata definita la modalità <option>open</option> con:</para>
<programlisting>firewall_type="/etc/rc.firewall.local"</programlisting>
<important>
<para>Bisogna specificare il path <emphasis>completo</emphasis>
- del file, altrimenti non verr&agrave; caricato con il rischio di
+ del file, altrimenti non verrà caricato con il rischio di
rimanere tagliati fuori dalla rete.</para>
</important>
@@ -316,7 +316,7 @@ firewall_logging="YES"</programlisting>
<devicename>xl0</devicename> verso l'interno (<acronym>LAN</acronym>).
La macchina bridge ha assegnato l'IP
<hostid role="ipaddr">1.2.3.4</hostid>
- (&egrave; impossibile che il vostro <acronym>ISP</acronym> vi assegni un
+ (è impossibile che il vostro <acronym>ISP</acronym> vi assegni un
indirizzo simile a questo, ma per l'esempio va bene).</para>
<programlisting># Le connessioni di cui abbiamo mantenuto lo stato vengono fatte passare subito
@@ -328,7 +328,7 @@ add drop all from 172.16.0.0/12 to any in via fxp0
add drop all from 192.168.0.0/16 to any in via fxp0
# Permette alla macchina bridge di connettersi con chi vuole
-# (se la macchina &egrave; IP-less non includere questi comandi)
+# (se la macchina è IP-less non includere questi comandi)
add pass tcp from 1.2.3.4 to any setup keep-state
add pass udp from 1.2.3.4 to any keep-state
add pass ip from 1.2.3.4 to any
@@ -346,7 +346,7 @@ add pass tcp from any to relay 25 in via fxp0 setup keep-state
# Permette i trasferimenti di zona solo dal name server secondario [dns2.nic.it]
add pass tcp from 193.205.245.8 to ns 53 in via fxp0 setup keep-state
# Lascia passare i controlli ident:
-# &egrave; meglio che aspettare che vadano in timeout
+# è meglio che aspettare che vadano in timeout
add pass tcp from any to any 113 in via fxp0 setup keep-state
# Permette connessioni nel range di "quarantena".
add pass tcp from any to any 49152-65535 in via fxp0 setup keep-state
@@ -364,7 +364,7 @@ add pass icmp from any to any icmptypes 8 keep-state
add pass icmp from any to any icmptypes 3
add pass icmp from any to any icmptypes 11
-# Tutto il resto &egrave; sospetto
+# Tutto il resto è sospetto
add drop log all from any to any</programlisting>
<para>Coloro che hanno configurato un firewall in precedenza potrebbero aver
@@ -374,52 +374,52 @@ add drop log all from any to any</programlisting>
<programlisting>add deny all from 1.2.3.4/8 to any in via fxp0</programlisting>
<para>Ovvero, non far entrare dall'esterno pacchetti che affermano di venire
- dalla rete interna. Questa &egrave; una cosa che solitamente viene fatta
+ dalla rete interna. Questa è una cosa che solitamente viene fatta
per essere sicuri che qualcuno non provi a eludere il packet filter,
generando falsi pacchetti che sembrano venire dall'interno. Il problema
- &egrave; che c'&egrave; <emphasis>almeno</emphasis> un host
- sull'interfaccia esterna che non si pu&ograve; ignorare: il router.
- Solitamente, per&ograve;, gli <acronym>ISP</acronym> eseguono il controllo
+ è che c'è <emphasis>almeno</emphasis> un host
+ sull'interfaccia esterna che non si può ignorare: il router.
+ Solitamente, però, gli <acronym>ISP</acronym> eseguono il controllo
anti-spoof sui loro router e quindi non ce ne dobbiamo preoccupare.</para>
<para>L'ultima riga sembra un duplicato della regola di default, ovvero non
far passare nulla che non sia stato specificatamente permesso. In
- verit&agrave; c'&egrave; una differenza: tutto il traffico sospetto
- verr&agrave; loggato.</para>
+ verità c'è una differenza: tutto il traffico sospetto
+ verrà loggato.</para>
<para>Ci sono due regole per permettere il traffico <acronym>SMTP</acronym>
e <acronym>DNS</acronym> verso il mail server e il name server, se ne
avete. Ovviamente l'intero set di regole deve essere personalizzato
- per le proprie esigenze, questo non &egrave; altro che uno specifico
- esempio (il formato delle regole &egrave; spiegato dettagliatamente nella
- man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinch&eacute;
+ per le proprie esigenze, questo non è altro che uno specifico
+ esempio (il formato delle regole è spiegato dettagliatamente nella
+ man page &man.ipfw.8;). Bisogna notare che, affinché
<quote>relay</quote> e <quote>ns</quote>
siano interpretati correttamente, la risoluzione dei nomi deve funzionare
- <emphasis>prima</emphasis> che il bridge sia attivato. Questo &egrave; un
+ <emphasis>prima</emphasis> che il bridge sia attivato. Questo è un
chiaro esempio che dimostra l'importanza di settare l'IP sulla corretta
- scheda di rete. In alternativa &egrave; possibile specificare
- direttamente l'indirizzo IP anzich&eacute; il nome host (cosa necessaria
- se la macchina &egrave; IP-less).</para>
+ scheda di rete. In alternativa è possibile specificare
+ direttamente l'indirizzo IP anziché il nome host (cosa necessaria
+ se la macchina è IP-less).</para>
<para>Le persone che sono solite configurare un firewall probabilmente
avranno sempre usato una regola <option>reset</option> o
<option>forward</option> per i pacchetti
ident (porta 113 <acronym>TCP</acronym>). Sfortunatamente, questa non
- &egrave; una scelta applicabile con il bridge, quindi la cosa migliore
- &egrave; lasciarli passare fino alla destinazione. Finch&eacute; la
+ è una scelta applicabile con il bridge, quindi la cosa migliore
+ è lasciarli passare fino alla destinazione. Finché la
macchina di destinazione non ha un demone ident attivo, questa tecnica
- &egrave; relativamente sicura. L'alternativa &egrave; proibire le
+ è relativamente sicura. L'alternativa è proibire le
connessioni sulla porta 113, creando qualche problema con servizi tipo
<acronym>IRC</acronym> (le richieste ident devono andare in
timeout).</para>
- <para>L'unica altra cosa un po' particolare che potete aver notato &egrave;
- che c'&egrave; una regola per lasciar comunicare la macchina bridge e
- un'altra per gli host della rete interna. Ricordate che questo &egrave;
+ <para>L'unica altra cosa un po' particolare che potete aver notato è
+ che c'è una regola per lasciar comunicare la macchina bridge e
+ un'altra per gli host della rete interna. Ricordate che questo è
dovuto al fatto che i due tipi di traffico prendono percorsi differenti
attraverso il kernel e di conseguenza anche dentro il packet filter. La
- rete interna passer&agrave; attraverso il bridge, mentre la macchina
- locale user&agrave; il normale stack IP per le connessioni. Perci&ograve;
+ rete interna passerà attraverso il bridge, mentre la macchina
+ locale userà il normale stack IP per le connessioni. Perciò
due regole per gestire due casi differenti. Le regole <literal>in via
<devicename>fxp0</devicename></literal> funzionano in entrambi i casi.
In generale, se usate regole <option>in via</option> attraverso il
@@ -435,7 +435,7 @@ add drop log all from any to any</programlisting>
in lingua inglese, a cura di Nick Sayer e Steve Peterson.</para>
<para>Un grosso ringraziamento va a Luigi Rizzo per l'implementazione
- delle funzionalit&agrave; di bridging in FreeBSD e per il tempo che mi ha
+ delle funzionalità di bridging in FreeBSD e per il tempo che mi ha
dedicato rispondendo ad alcune mie domande a riguardo.</para>
</sect1>
</article>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml
index d54b29df06..d62ca1628b 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/multi-os/article.sgml
@@ -57,25 +57,25 @@
<sect1>
<title>Introduzione</title>
- <para>Molta gente non pu&ograve; far convivere questi sistemi operativi
+ <para>Molta gente non può far convivere questi sistemi operativi
senza avere a disposizione un hard disk di grosse dimensioni,
- perci&ograve; sono state incluse informazioni speciali sui drive EIDE
- di grosse dimensioni. Poich&eacute; ci sono cos&igrave; tante
+ perciò sono state incluse informazioni speciali sui drive EIDE
+ di grosse dimensioni. Poiché ci sono così tante
combinazioni di possibili sistemi operativi e configurazioni di hard disk,
- la <xref linkend="ch5"/> potrebbe esserti di aiuto pi&ugrave;
+ la <xref linkend="ch5"/> potrebbe esserti di aiuto più
di altre. Contiene descrizioni di specifiche configurazioni che
usano molteplici sistemi operativi.</para>
- <para>Questo documento assume che tu abbia gi&agrave; fatto posto sul tuo
+ <para>Questo documento assume che tu abbia già fatto posto sul tuo
hard disk per un altro sistema operativo. Ogni volta che
ripartizioni il tuo hard disk, corri il rischio di distruggere
e quindi perdere i dati sulle partizioni originali. In ogni caso,
- se il tuo hard disk &egrave; completamente occupato dal DOS, potresti
+ se il tuo hard disk è completamente occupato dal DOS, potresti
usare FIPS (incluso nel CDROM di FreeBSD nella directory
<filename class="directory">\TOOLS</filename> oppure via
<ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/">ftp</ulink>).
Ti permette di ripartizionare il tuo hard disk senza distruggere i
- dati gi&agrave; contenuti. C'&egrave; anche un programma commerciale
+ dati già contenuti. C'è anche un programma commerciale
chiamato <application>&partitionmagic;</application>, che ti permette
di ridimensionare e cancellare partizioni senza conseguenze.</para>
</sect1>
@@ -85,15 +85,15 @@
<para>Si tratta solo di brevi descrizioni dei diversi boot manager che
potresti trovare. A seconda del tuo computer, potresti trovare
- utile usarne pi&ugrave; di uno sullo stesso sistema.</para>
+ utile usarne più di uno sullo stesso sistema.</para>
<variablelist>
<varlistentry>
<term>Boot Easy</term>
<listitem>
- <para>Questo &egrave; il boot manager standard fornito con FreeBSD.
- Ha la possibilit&agrave; di far partire qualsiasi cosa, incluso BSD,
+ <para>Questo è il boot manager standard fornito con FreeBSD.
+ Ha la possibilità di far partire qualsiasi cosa, incluso BSD,
&os2; (HPFS), &windows; 95 (FAT e FAT32), e Linux.
Le partizioni vengono scelte con i tasti funzione (F1-F12).</para>
</listitem>
@@ -105,15 +105,15 @@
<listitem>
<para>Questo fa partire FAT, FAT32, HPFS, FFS (FreeBSD), ed EXT2
(Linux). Le partizioni vengono scelte usando i tasti freccia.
- L'&os2; Boot Manager &egrave;
+ L'&os2; Boot Manager è
l'unico ad usare una propria partizione separata, diversamente
dagli altri, che usano il master boot record (MBR). Di conseguenza,
deve essere installato prima del 1024esimo cilindro per evitare
- problemi di avvio. Pu&ograve; far partire Linux usando LILO quando
- questo &egrave; parte del settore di avvio, non dell'MBR.
+ problemi di avvio. Può far partire Linux usando LILO quando
+ questo è parte del settore di avvio, non dell'MBR.
Leggi gli <ulink
url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/HOWTO-INDEX.html">HOWTO
- di Linux</ulink> sul World Wide Web per avere pi&ugrave;
+ di Linux</ulink> sul World Wide Web per avere più
informazioni su come far partire Linux con il boot manager di
&os2;.</para>
</listitem>
@@ -123,12 +123,12 @@
<term>OS-BS</term>
<listitem>
- <para>Questa &egrave; un'alternativa a Boot Easy. Ti d&agrave;
- pi&ugrave; controllo sul processo di avvio, con la
- possibilit&agrave; di impostare la partizione di default da cui
+ <para>Questa è un'alternativa a Boot Easy. Ti dà
+ più controllo sul processo di avvio, con la
+ possibilità di impostare la partizione di default da cui
partire e il timeout di avvio.
La versione beta di questo programma ti permette di avviare
- scegliendo il sistema operativo con i tasti freccia. &Egrave;
+ scegliendo il sistema operativo con i tasti freccia. È
incluso nel cd di FreeBSD nella directory
<filename>\TOOLS</filename> oppure via <ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/">ftp</ulink>.</para>
@@ -139,7 +139,7 @@
<term>LILO, o LInux LOader</term>
<listitem>
- <para>Questo &egrave; un boot manager limitato. Far&agrave; partire
+ <para>Questo è un boot manager limitato. Farà partire
FreeBSD, sebbene siano necessari alcuni accorgimenti e sistemazioni
nel file di configurazione.</para>
</listitem>
@@ -149,11 +149,11 @@
<note id="fat32">
<title>A proposito di FAT32</title>
- <para>FAT32 &egrave; il rimpiazzo al file system FAT incluso nella Release
+ <para>FAT32 è il rimpiazzo al file system FAT incluso nella Release
Beta SR2 di Microsoft, che dovrebbe essere installata
con &windows; 95 a partire dalla fine del 1996. Converte il
normale file system FAT e ti permette di usare cluster di
- dimensioni pi&ugrave; piccole per hard disk di dimensioni maggiori.
+ dimensioni più piccole per hard disk di dimensioni maggiori.
Inoltre FAT32 modifica il settore di avvio tradizionale e la tabella
di allocazione, rendendola incompatibile con alcuni Boot
Manager.</para>
@@ -185,24 +185,24 @@
<para>Parto dalla partizione &ms-dos; o dal dischetto di avvio
di &windows; 95 che contiene l'utility <filename>FDISK.EXE</filename>
e creo una piccola partizione primaria da 50&nbsp;MB
- (35-40 per &windows; 95, pi&ugrave; un po' di spazio per respirare)
- sul primo disco. Creo anche una partizione pi&ugrave; grande sul
+ (35-40 per &windows; 95, più un po' di spazio per respirare)
+ sul primo disco. Creo anche una partizione più grande sul
secondo hard disk per le applicazioni di &windows; e per i
dati.</para>
</step>
<step>
- <para>Faccio ripartire ed installo &windows; 95 (pi&ugrave; facile a
+ <para>Faccio ripartire ed installo &windows; 95 (più facile a
dirsi che a farsi) sulla partizione <filename>C:</filename>.</para>
</step>
<step>
- <para>La prossima cosa che far&ograve; sar&agrave; installare Linux.
+ <para>La prossima cosa che farò sarà installare Linux.
Non sono sicuro per le altre distribuzioni, ma la <ulink
url="http://www.slackware.com">Slackware</ulink> include
LILO (guarda la <xref linkend="ch2"/>). Quando ripartiziono il
mio hard disk con l'<command>fdisk</command> di Linux,
- metter&ograve; tutto ci&ograve; che riguarda Linux sul primo hard
+ metterò tutto ciò che riguarda Linux sul primo hard
disk (probabilmente 300&nbsp;MB per una partizione di
root decente e un po' di spazio di swap).</para>
</step>
@@ -218,13 +218,13 @@
<para>La parte rimanente di hard disk va a FreeBSD.
Assicurati anche che la <quote>slice</quote> root di FreeBSD
non vada oltre il 1024esimo cilindro. (Il 1024esimo
- cilindro &egrave; circa intorno ai 528&nbsp;MB in un disco ipotetico,
- il mio, di 720&nbsp;MB). User&ograve; il resto dell'hard disk
+ cilindro è circa intorno ai 528&nbsp;MB in un disco ipotetico,
+ il mio, di 720&nbsp;MB). Userò il resto dell'hard disk
(circa 270&nbsp;MB) per <filename class="directory">/usr</filename> e
<filename class="directory">/</filename>. Il resto del secondo hard
disk (la grandezza varia a seconda di quanto spazio
ho lasciato agli applicativi e ai dati per &windows;
- quando ho creato la partizione nel primo passo) pu&ograve;
+ quando ho creato la partizione nel primo passo) può
essere usata per <filename class="directory">/usr/src</filename>
e per lo spazio di swap.</para>
</step>
@@ -267,15 +267,15 @@ Press Esc to continue
<step>
<para>Installazione di FreeBSD. Assicurati di avviare il computer
con il primo hard disk configurato con <quote>NORMAL</quote> nel BIOS.
- Se non &egrave; cos&igrave;, dovrai settare la vera geometria
- del disco all'avvio (per arrivare a fare ci&ograve;, fai partire
+ Se non è così, dovrai settare la vera geometria
+ del disco all'avvio (per arrivare a fare ciò, fai partire
&windows; 95 e consulta Microsoft Diagnostics
(<filename>MSD.EXE</filename>), o controlla il BIOS) con il
parametro <literal>hd0=1416,16,63</literal> dove <replaceable>
- 1416</replaceable> &egrave; il numero di cilindri sull'hard disk,
- <replaceable>16</replaceable> &egrave; il numero di testine per
+ 1416</replaceable> è il numero di cilindri sull'hard disk,
+ <replaceable>16</replaceable> è il numero di testine per
traccia, o <quote>heads per track</quote>, e
- <replaceable>63</replaceable> &egrave; il numero di settori per
+ <replaceable>63</replaceable> è il numero di settori per
traccia sul drive.</para>
</step>
@@ -287,7 +287,7 @@ Press Esc to continue
<step>
<para>Al riavvio, Boot Easy dovrebbe riconoscere le tre partizioni
- avviabili, cio&egrave; quella DOS (ovvero &windows; 95), Linux, e
+ avviabili, cioè quella DOS (ovvero &windows; 95), Linux, e
BSD (FreeBSD).</para>
</step>
</procedure>
@@ -298,33 +298,33 @@ Press Esc to continue
<para>Molti sistemi operativi sono molto pignoli su come e dove devono
essere messi sull'hard disk. &windows; 95 deve essere sulla prima
- partizione primaria sul primo hard disk. &os2; fa eccezione. Pu&ograve;
+ partizione primaria sul primo hard disk. &os2; fa eccezione. Può
essere installato in una partizione primaria o estesa sul primo o sul
secondo hard disk. Se non sei sicuro, mantieni la parte avviabile di
partizione sotto il 1024esimo cilindro.</para>
<para>Se installi &windows; 95 su un sistema BSD esistente, questo
- <quote>distrugger&agrave;</quote> l'MBR, e dovrai reinstallare il boot
- manager precedente. Boot Easy pu&ograve; essere reinstallato usando
+ <quote>distruggerà</quote> l'MBR, e dovrai reinstallare il boot
+ manager precedente. Boot Easy può essere reinstallato usando
l'utility <filename>BOOTINST.EXE</filename> inclusa nella directory
<filename class="directory">\TOOLS</filename> sul cdrom, oppure
via <ulink url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/tools/"> ftp</ulink>.
Puoi anche ricominciare l'installazione e andare all'editor delle
- partizioni. Da l&igrave;, marcare la partizione di FreeBSD come
+ partizioni. Da lì, marcare la partizione di FreeBSD come
avviabile, scegliere Boot Manager, e quindi digitare W per scrivere le
informazioni nell'MBR. Puoi ora riavviare, e Boot Easy dovrebbe
riconoscere &windows; 95 e DOS.</para>
- <para>Ricordati che &os2; pu&ograve; leggere partizioni FAT e HPFS, ma non
- FFS (FreeBSD) o EXT2 (Linux). Diversamente &windows; 95 pu&ograve;
+ <para>Ricordati che &os2; può leggere partizioni FAT e HPFS, ma non
+ FFS (FreeBSD) o EXT2 (Linux). Diversamente &windows; 95 può
leggere e scrivere solo su FAT o FAT32 (guarda la <xref linkend="ch2"/>).
- FreeBSD pu&ograve; leggere gran parte degli altri file system, ma al
- momento non pu&ograve; leggere partizioni HPFS. Linux pu&ograve; leggere
- partizioni HPFS, ma non pu&ograve; scrivervi. Versioni recenti del kernel
+ FreeBSD può leggere gran parte degli altri file system, ma al
+ momento non può leggere partizioni HPFS. Linux può leggere
+ partizioni HPFS, ma non può scrivervi. Versioni recenti del kernel
di Linux (2.x) possono leggere e scrivere su partizioni di &windows; 95 di
- tipo VFAT (VFAT &egrave; ci&ograve; che permette a &windows; 95 di avere
- i nomi di file lunghi - &egrave; molto simile alla FAT).
- Linux pu&ograve; leggere e scrivere sulla maggior parte dei file system.
+ tipo VFAT (VFAT è ciò che permette a &windows; 95 di avere
+ i nomi di file lunghi - è molto simile alla FAT).
+ Linux può leggere e scrivere sulla maggior parte dei file system.
Capito? Lo spero...</para>
</sect1>
@@ -336,9 +336,9 @@ Press Esc to continue
<para>FreeBSD + &windows; 95: Se hai installato FreeBSD dopo &windows; 95,
dovresti vedere <literal>DOS</literal> nel menu di Boot Easy. Questo
- &egrave; &windows; 95. Se hai installato &windows; 95 dopo FreeBSD, leggi
+ è &windows; 95. Se hai installato &windows; 95 dopo FreeBSD, leggi
la <xref linkend="ch4"/> sopra.
- Fin quando il tuo hard disk non ha pi&ugrave; di 1024 cilindri, non
+ Fin quando il tuo hard disk non ha più di 1024 cilindri, non
dovrebbero esserci problemi.
Se una partizione va oltre il 1024esimo cilindro, e hai
messaggi di errore come <errorname>invalid system disk</errorname> sotto
@@ -353,8 +353,8 @@ Press Esc to continue
tua partizione FreeBSD e farla partire).</para>
<para>FreeBSD + &os2; + &windows; 95: Nulla di nuovo qui. Il boot manager
- di &os2; pu&ograve; far partire tutti questi sistemi operativi,
- cosicch&eacute; non dovrebbero esserci problemi.</para>
+ di &os2; può far partire tutti questi sistemi operativi,
+ cosicché non dovrebbero esserci problemi.</para>
<para>FreeBSD + Linux: Puoi usare Boot Easy per far partire tutti e due i
sistemi operativi.</para>
@@ -369,7 +369,7 @@ Press Esc to continue
<para>Ci sono molti <ulink
url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/HOWTO-INDEX.html">HOW-TO su
Linux</ulink> che trattano come affrontare il problema di avere
- pi&ugrave; sistemi operativi sullo stesso hard disk.</para>
+ più sistemi operativi sullo stesso hard disk.</para>
<para>Il <ulink
url="http://www.linuxresources.com/LDP/HOWTO/mini/Linux+DOS+Win95+OS2.html">Linux+DOS+Win95+OS2
@@ -379,7 +379,7 @@ Press Esc to continue
mini-HOWTO</ulink> potrebbe essere anch'esso interessante.
Anche il <ulink
url="http://www.in.net/~jkatz/win95/Linux-HOWTO.html">Linux-HOWTO</ulink>
- &egrave; di grande aiuto.</para>
+ è di grande aiuto.</para>
<para>L'<ulink
url="http://www.tburke.net/info/ntldr/ntldr_hacking_guide.htm">&windowsnt;
@@ -405,11 +405,11 @@ Press Esc to continue
<email>rhh@ct.picker.com</email>)</emphasis></para>
<para>Questa sezione prova a fornire abbastanza informazioni di base
- sugli hard disk e sul processo di avvio cos&igrave; da
- essere poi capaci di determinare le cause dei problemi pi&ugrave;
+ sugli hard disk e sul processo di avvio così da
+ essere poi capaci di determinare le cause dei problemi più
frequenti che potreste affrontare al momento dell'installazione e della
- configurazione di pi&ugrave; sistemi operativi. Inizia con un
- linguaggio semplice, cos&igrave; potresti voler scorrere la pagina fino a
+ configurazione di più sistemi operativi. Inizia con un
+ linguaggio semplice, così potresti voler scorrere la pagina fino a
quando non ti sembri difficile e cominciare quindi da quel punto a
leggere.</para>
@@ -418,7 +418,7 @@ Press Esc to continue
<para>Sono generalmente usati tre termini fondamentali per descrivere
l'allocazione dei dati sull'hard disk: Cylinders (Cilindri), Heads
- (Testine), e Sectors (Settori). Non &egrave; particolarmente importante
+ (Testine), e Sectors (Settori). Non è particolarmente importante
sapere esattamente cosa significano questi termini e quale sia il loro
compito specifico, ma interessa sapere che, insieme, identificano dove
si trovano fisicamente i dati sull'hard disk.</para>
@@ -430,7 +430,7 @@ Press Esc to continue
fisica del disco dell'hard disk. Ci sono
generalmente 512 byte per settore, e 63 settori per traccia, mentre
il numero di cilindri e testine varia a seconda del tipo di hard disk.
- In questo modo puoi trovare la quantit&agrave; di dati che il disco
+ In questo modo puoi trovare la quantità di dati che il disco
potrebbe contenere semplicemente calcolando:</para>
<informalexample>
@@ -439,7 +439,7 @@ Press Esc to continue
</informalexample>
<para>Per esempio, sul mio Western Digital AC31600 EIDE, questo
- &egrave;:</para>
+ è:</para>
<informalexample>
<para>(3148 cilindri) &times; (16 testine) &times; (63
@@ -448,31 +448,31 @@ Press Esc to continue
<para>che sarebbe 1,624,670,208 byte, o circa 1.6 Giga.</para>
- <para>Puoi scoprire la geometria fisica del disco (cio&egrave; il numero
+ <para>Puoi scoprire la geometria fisica del disco (cioè il numero
di cilindri, testine, e il fattore settori/tracciati) del tuo hard disk
usando ATAID o altri programmi reperibili su Internet. Probabilmente il
- tuo hard disk ti &egrave; stato venduto con queste informazioni.
+ tuo hard disk ti è stato venduto con queste informazioni.
Comunque stai attento: se stai usando l'opzione LBA del BIOS (vedi la
<xref linkend="limits"/>), non puoi usare un qualsiasi programma per
- conoscere la geometria fisica. Questo perch&eacute; molti programmi (ad
+ conoscere la geometria fisica. Questo perché molti programmi (ad
esempio <filename>MSD.EXE</filename> o l'fdisk di FreeBSD) non
identificano la geometria fisica del disco, fanno invece riferimento
alla <firstterm>geometria traslata</firstterm> (Numeri virtuali usando
- LBA). Continua a leggere per saperne di pi&ugrave;.</para>
+ LBA). Continua a leggere per saperne di più.</para>
<para>Un altro aspetto interessante di questi termini. Dati 3
numeri&mdash;un numero di cilindri, un numero di testine, e un numero
- di settori per tracciato&mdash;si pu&ograve; identificare uno specifico
+ di settori per tracciato&mdash;si può identificare uno specifico
settore assoluto (un blocco di 512 byte di dati) sull'hard disk. I
cilindri e le testine sono numerati partendo da 0, e i settori sono
numerati partendo da 1.</para>
- <para>Per quelli che sono interessati a dettagli pi&ugrave; tecnici,
+ <para>Per quelli che sono interessati a dettagli più tecnici,
informazioni sulla geometria dei dischi, settori di avvio, BIOS, e
- altro, possono trovare grandi quantit&agrave; di informazioni in
+ altro, possono trovare grandi quantità di informazioni in
Internet. Basta fare una ricerca con Lycos, Yahoo e altri digitando
<literal>boot sector</literal> o <literal>master boot record</literal>.
- Tra le numerose informazioni utili che si possono trovare c'&egrave; il
+ Tra le numerose informazioni utili che si possono trovare c'è il
pacchetto di documentazione <citetitle>How It Works</citetitle> (in
italiano <quote>Come Funziona</quote>) di Hale Landis. Guarda la
<xref linkend="sources"/> per alcuni puntatori a questo
@@ -488,10 +488,10 @@ Press Esc to continue
<para>Sul primo settore del tuo disco (Cyl 0, Head 0, Sector 1) risiede
il Master Boot Record (MBR). Questo contiene una mappa del tuo disco.
Identifica fino a 4 <firstterm>partizioni</firstterm>, ciascuna delle
- quali &egrave; uno spazio, una parte, di quel disco. FreeBSD chiama
+ quali è uno spazio, una parte, di quel disco. FreeBSD chiama
queste partizioni <firstterm>slices</firstterm> per evitare confusione
con le sue partizioni, di cui ora non parleremo.
- Ciascuna partizione pu&ograve; contenere un sistema operativo
+ Ciascuna partizione può contenere un sistema operativo
diverso.</para>
<para>Ogni elemento che rappresenta una partizione presente nell'MBR ha un
@@ -500,7 +500,7 @@ Press Esc to continue
Cylinder/Head/Sector</firstterm>. Il Partition ID mostra di che tipo
di partizione si tratta (di che sistema operativo) e i valori di
inizio/fine dicono dove questa si trova. La <xref linkend="tbl-pid"/>
- mostra una lista di partition ID pi&ugrave; comuni.</para>
+ mostra una lista di partition ID più comuni.</para>
<table id="tbl-pid">
<title>Partition ID</title>
@@ -561,8 +561,8 @@ Press Esc to continue
</table>
<para>Nota che non tutte le partizioni sono avviabili (per esempio quelle
- DOS estese). Alcune lo sono, altre no. Ci&ograve; che rende una
- partizione avviabile &egrave; la configurazione del <firstterm>Partition
+ DOS estese). Alcune lo sono, altre no. Ciò che rende una
+ partizione avviabile è la configurazione del <firstterm>Partition
Boot Sector</firstterm> che si trova all'inizio di ciascuna
partizione.</para>
@@ -574,20 +574,20 @@ Press Esc to continue
tuo sistema. Questo guarda la tavola delle partizioni dell'MBR
corrispondente alla partizione che hai scelto, usa l'informazione sullo
Start Cylinder/Head/Sector per quella partizione, carica il Partition
- Boot Sector per quella partizione, e sli d&agrave; il controllo.
+ Boot Sector per quella partizione, e sli dà il controllo.
Quel settore di avvio per la partizione contiene abbastanza informazioni
per cominciare a caricare il sistema operativo di quella
partizione.</para>
- <para>Un particolare che abbiamo sorvolato e che &egrave; importante
+ <para>Un particolare che abbiamo sorvolato e che è importante
conoscere. Tutti gli hard disk hanno l'MBR. Ad ogni modo, quello
- importante &egrave; quello del disco che viene rilevato per primo dal
- BIOS. Se hai solo hard disk IDE, &egrave; il primo disco IDE
- (cio&egrave; il disco primario del controller primario).
+ importante è quello del disco che viene rilevato per primo dal
+ BIOS. Se hai solo hard disk IDE, è il primo disco IDE
+ (cioè il disco primario del controller primario).
Stessa cosa per i sistemi SCSI. Se hai sia
SCSI che IDE invece, i dischi IDE vengono riconosciuti per primi dal
- BIOS, quindi il primo disco IDE &egrave; quello che viene riconosciuto
- per primo. Il boot manager che installerai si trover&agrave; quindi
+ BIOS, quindi il primo disco IDE è quello che viene riconosciuto
+ per primo. Il boot manager che installerai si troverà quindi
sull'MBR del primo disco riconosciuto come descritto.</para>
</sect2>
@@ -602,17 +602,17 @@ Press Esc to continue
BIOS</title>
<para>La prima parte del processo di avvio viene effettuata attraverso
- il BIOS, (se questo &egrave; un termine nuovo per te, il BIOS &egrave;
+ il BIOS, (se questo è un termine nuovo per te, il BIOS è
un chip contenente del software presente sulla scheda madre che
contiene il codice di avviamento per il computer). Quindi, questa
- prima parte del processo &egrave; soggetta alle limitazioni
+ prima parte del processo è soggetta alle limitazioni
dell'interfaccia del BIOS.</para>
<para>L'interfaccia BIOS usata per leggere gli hard disk in questo
momento (INT 13H, Subfunction 2) alloca 10 bit per il Cylinder Number,
8 bit per l'Head Number, e 6 bit per il Sector Number. Questo porta
gli utenti ad essere sottoposti a dei limiti (per esempio i boot
- manager installati nell'MBR cos&igrave; come i loader installati nei
+ manager installati nell'MBR così come i loader installati nei
Boot Sector) che ora vediamo:</para>
<itemizedlist>
@@ -625,19 +625,19 @@ Press Esc to continue
</listitem>
<listitem>
- <para>64 settori/traccia, massimo (in realt&agrave; 63,
- <literal>0</literal> non &egrave; disponibile)</para>
+ <para>64 settori/traccia, massimo (in realtà 63,
+ <literal>0</literal> non è disponibile)</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>Ora, hard disk grossi hanno molti cilindri, ma non molte testine,
quindi invariabilmente con grandi hard disk il numero di cilindri
- sar&agrave; pi&ugrave; alto di 1024. A causa di questo e della
+ sarà più alto di 1024. A causa di questo e della
situazione dell'interfaccia BIOS, non puoi far partire un sistema
operativo da qualsiasi punto del disco. Il codice di avvio (il boot
manager e il loader del sistema operativo devono essere nei settori di
avvio di tutte le partizioni avviabili) deve risiedere entro il limite
- dei 1024 cilindri. In pratica, se il tuo hard disk &egrave; generico
+ dei 1024 cilindri. In pratica, se il tuo hard disk è generico
e contiene 16 testine, questo si tramuta in:</para>
<informalexample>
@@ -645,28 +645,28 @@ Press Esc to continue
settori/traccia &times; 512 byte/settore</para>
</informalexample>
- <para>che &egrave; intorno al summenzionato limite dei 528MB.</para>
+ <para>che è intorno al summenzionato limite dei 528MB.</para>
- <para>Qui &egrave; dove entra in gioco l'LBA (Logical Block Addressing,
+ <para>Qui è dove entra in gioco l'LBA (Logical Block Addressing,
Indirizzamento Logico dei Blocchi) del BIOS. L'LBA del BIOS fornisce
all'utente delle API del BIOS accesso ai cilindri fisici oltre al
1024esimo attraverso l'interfaccia BIOS ridefinendo un cilindro.
Quindi, rimappa cilindri e testine, facendo sembrare al BIOS che il
- computer contenga meno cilindri e pi&ugrave; testine di quanto in
- realt&agrave; non ne abbia.
+ computer contenga meno cilindri e più testine di quanto in
+ realtà non ne abbia.
In altre parole, si avvantaggia del fatto che gli hard disk hanno
relativamente poche testine e molti cilindri semplicemente bilanciando
tra cilindri e testine facendo in modo che tutti e due i numeri
rimangano sotto la soglia (1024 cilindri, 256 testine).</para>
- <para>Con l'LBA del BIOS, la limitazione agli hard disk &egrave;
+ <para>Con l'LBA del BIOS, la limitazione agli hard disk è
virtualmente eliminata (beh, spostata ad 8 Gigabyte). Se hai un BIOS
che supporta l'LBA, puoi mettere FreeBSD o qualsiasi altro OS in
qualsiasi parte tu voglia senza toccare il limite dei 1024
cilindri.</para>
<para>Per usare ancora l'esempio del mio Western Digital da 1.6
- Giga, la sua geometria fisica &egrave;:</para>
+ Giga, la sua geometria fisica è:</para>
<informalexample>
<para>(3148 cilindri, 16 testine, 63 settori/traccia, 512
@@ -691,10 +691,10 @@ Press Esc to continue
<title>Boot Manager e Allocazione del Disco</title>
<para>Un altro punto di cui tener conto al momento al momento
- dell'installazione di un boot manager, &egrave; quello di ricordarsi
- di allocare spazio per il tuo boot manager. &Egrave; meglio aver
+ dell'installazione di un boot manager, è quello di ricordarsi
+ di allocare spazio per il tuo boot manager. È meglio aver
presente fin da subito questo problema, per non accorgersene troppo
- tardi e dover quindi reinstallare uno o pi&ugrave; sistemi
+ tardi e dover quindi reinstallare uno o più sistemi
operativi.</para>
<para>Se hai seguito il discorso nella <xref linkend="booting"/> a
@@ -704,36 +704,36 @@ Press Esc to continue
Bene, alcuni boot manager sono abbastanza piccoli da risiedere nel
Master Boot Sector (Cilindro 0, Testina 0, Settore 0) insieme alla
tabella delle partizioni. Alcuni invece hanno bisogno di un po' di
- spazio in pi&ugrave; e si estendono su alcuni settori oltre il Master
+ spazio in più e si estendono su alcuni settori oltre il Master
Boot Sector nella traccia del Cilindro 0 Testina 0, dato che questa
- &egrave; tipicamente libera.</para>
+ è tipicamente libera.</para>
<para>Ecco qui. Alcuni sistemi operativi (incluso FreeBSD) fanno in
modo che le loro partizioni possano cominciare subito dopo il Master
- Boot Sector, cio&egrave; al cilindro 0, testina 0, settore 2 se vuoi.
+ Boot Sector, cioè al cilindro 0, testina 0, settore 2 se vuoi.
Infatti, se dai al sysinstall di FreeBSD un disco con una parte
- iniziale vuota oppure un disco vuoto, quello &egrave; il punto da cui
- comincer&agrave; la partizione FreeBSD di default (o almeno lo ha
+ iniziale vuota oppure un disco vuoto, quello è il punto da cui
+ comincerà la partizione FreeBSD di default (o almeno lo ha
fatto quando sono caduto in questa trappola). Poi quando vai ad
- installare il tuo boot manager, se &egrave; uno che occupa alcuni
- settori oltre all'MBR, andr&agrave; a sovrascrivere la parte iniziale
+ installare il tuo boot manager, se è uno che occupa alcuni
+ settori oltre all'MBR, andrà a sovrascrivere la parte iniziale
dei dati della prima partizione. Nel caso di FreeBSD, questo
sovrascrive il label del disco, e fa in modo da rendere non avviabile
la partizione di FreeBSD.</para>
- <para>Il modo pi&ugrave; semplice per eliminare questo problema (e
- lasciarti la flessibilit&agrave; di provare in seguito differenti boot
- manager) &egrave; quello di lasciare sempre la prima traccia del tuo
+ <para>Il modo più semplice per eliminare questo problema (e
+ lasciarti la flessibilità di provare in seguito differenti boot
+ manager) è quello di lasciare sempre la prima traccia del tuo
hard disk completamente libera quando partizioni il tuo hard disk.
- Ci&ograve; significa lasciare libero lo spazio tra il cilindro 0,
+ Ciò significa lasciare libero lo spazio tra il cilindro 0,
testina 0, settore 2 fino a cilindro 0, testina 0, settore 63, e
cominciare la prima partizione sul cilindro 0, testina 1, settore 1.
- Per ci&ograve; che vale, quando crei una partizione DOS all'inizio del
+ Per ciò che vale, quando crei una partizione DOS all'inizio del
tuo hard disk, il DOS lascia sempre questo spazio libero di default
- (ecco perch&eacute; molti boot manager presumono che sia libero).
+ (ecco perché molti boot manager presumono che sia libero).
Quindi creare una partizione DOS all'inizio del disco toglie questi
problemi tutti insieme. Mi piace fare da solo, creando una partizione
- DOS da 1 mega all'inizio, perch&eacute; questo evita che cambino le
+ DOS da 1 mega all'inizio, perché questo evita che cambino le
lettere dei drive DOS quando ripartiziono in seguito.</para>
<para>Come riferimento, i seguenti boot manager usano il Master Boot
@@ -771,9 +771,9 @@ Press Esc to continue
<title>Cosa fare se il tuo computer non parte?</title>
<para>In alcuni momenti quando installi dei boot manager, potresti
- lasciare l'MBR in uno stato in cui il computer non riesce pi&ugrave; a
- partire. Questo &egrave; spiacevole, ma possibile quando si utilizza
- FDISK su di un boot manager gi&agrave; installato.</para>
+ lasciare l'MBR in uno stato in cui il computer non riesce più a
+ partire. Questo è spiacevole, ma possibile quando si utilizza
+ FDISK su di un boot manager già installato.</para>
<para>Se hai una partizione DOS avviabile sul tuo hard disk, puoi
partire da un floppy DOS, e poi eseguire il comando:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml
index c85b24467f..229a731f7d 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/new-users/article.sgml
@@ -14,7 +14,7 @@
<article lang="it">
<articleinfo>
- <title>Per chi &egrave; alle Prime Armi sia con FreeBSD che con
+ <title>Per chi è alle Prime Armi sia con FreeBSD che con
&unix;</title>
<authorgroup>
@@ -44,9 +44,9 @@
<abstract>
<para>Congratulazioni per aver installato FreeBSD! Questa introduzione
- &eacute; per chi &eacute; alle prime armi con FreeBSD
- <emphasis>e</emphasis> &unix;&mdash;perci&ograve; comincia dalle basi.
- Stai certamente usando la versione 2.0.5 o una pi&ugrave; recente di
+ é per chi é alle prime armi con FreeBSD
+ <emphasis>e</emphasis> &unix;&mdash;perciò comincia dalle basi.
+ Stai certamente usando la versione 2.0.5 o una più recente di
&os; distribuita da &os;.org, il tuo sistema ha (per il momento) un
solo utente (te stesso)&mdash;e sei probabilmente abbastanza bravo
con DOS/&windows; o &os2;.</para>
@@ -61,10 +61,10 @@
<para>Entra (quando vedi <prompt>login:</prompt>) come l'utente che
hai creato durante l'installazione oppure come
<username>root</username>. (La tua installazione di FreeBSD dovrebbe
- gi&agrave; avere un account di <username>root</username>; che pu&ograve;
+ già avere un account di <username>root</username>; che può
andare ovunque e fare qualsiasi cosa, anche cancellare file essenziali,
- perci&ograve; stai attento!) I simboli &prompt.user; e &prompt.root;
- che incontrerai pi&ugrave; avanti simboleggiano il prompt (i tuoi
+ perciò stai attento!) I simboli &prompt.user; e &prompt.root;
+ che incontrerai più avanti simboleggiano il prompt (i tuoi
potrebbero essere differenti), dove &prompt.user; indica un utente
ordinario e &prompt.root; indica <username>root</username>.</para>
@@ -75,9 +75,9 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>exit</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>tante volte quanto serve. S&igrave;, premi
+ <para>tante volte quanto serve. Sì, premi
<keysym>invio</keysym> dopo ogni comando, e ricordati che &unix; fa
- distinzione tra maiuscole e minuscole&mdash;perci&ograve;
+ distinzione tra maiuscole e minuscole&mdash;perciò
<command>exit</command>, non <command>EXIT</command>.</para>
<para>Per spegnere il computer digita</para>
@@ -101,8 +101,8 @@
<para>Puoi anche riavviarlo premendo
<keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap><keycap>Canc</keycap></keycombo>.
Lasciagli un po' di tempo per compiere il suo lavoro. Questo equivale a
- <command>/sbin/reboot</command> nelle versioni pi&ugrave; recenti di
- FreeBSD ed &egrave; molto meglio che premere il bottone di reset.
+ <command>/sbin/reboot</command> nelle versioni più recenti di
+ FreeBSD ed è molto meglio che premere il bottone di reset.
Non vorrai mica reinstallare tutto da capo, vero?</para>
</sect1>
@@ -137,33 +137,33 @@
<screen>Login group is ``jack''. Invite jack into other groups: <userinput>wheel</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>Questo ti permetter&agrave; di entrare come l'utente
+ <para>Questo ti permetterà di entrare come l'utente
<username>jack</username> e usare il comando &man.su.1;
per diventare <username>root</username>. A quel punto non sarai
- pi&ugrave; preso in giro per essere entrato direttamente come
+ più preso in giro per essere entrato direttamente come
<username>root</username>.</para>
<para>Puoi uscire da <command>adduser</command> in qualsiasi momento
premendo <keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>C</keycap></keycombo>,
- e alla fine avrai l'opportunit&agrave; di approvare il nuovo utente oppure
+ e alla fine avrai l'opportunità di approvare il nuovo utente oppure
premere <keycap>n</keycap> per non farlo. Potresti voler creare un
- secondo utente cosicch&eacute; quando andrai a modificare i file
+ secondo utente cosicché quando andrai a modificare i file
di <username>jack</username> avrai un'ancora di salvezza in caso qualcosa
vada male.</para>
<para>Una volta fatto questo, usa <command>exit</command> per tornare al
prompt di login ed entrare come <username>jack</username>.
- In generale &egrave; meglio cercare di lavorare da utente normale
+ In generale è meglio cercare di lavorare da utente normale
in modo da non avere il potere&mdash;e il rischio&mdash;di
<username>root</username>.</para>
- <para>Se hai gi&agrave; creato un utente e vuoi che quell'utente sia in
+ <para>Se hai già creato un utente e vuoi che quell'utente sia in
grado di usare <command>su</command> per diventare
<username>root</username>, puoi entrare come <username>root</username> e
modificare il file <filename>/etc/group</filename>, aggiungendo
<username>jack</username> alla prima linea (il gruppo
<groupname>wheel</groupname>). Ma prima devi fare pratica con
- &man.vi.1;, l'editor di testo&mdash;oppure usa il pi&ugrave; semplice
+ &man.vi.1;, l'editor di testo&mdash;oppure usa il più semplice
&man.ee.1;, installato sulle recenti versioni di FreeBSD.</para>
<para>Per cancellare un utente, usa il comando
@@ -229,7 +229,7 @@
<term><command>ls <option>-a</option></command></term>
<listitem>
- <para>Mostra una lista dei file nascosti, cio&egrave; con un
+ <para>Mostra una lista dei file nascosti, cioè con un
<quote>punto</quote> davanti al nome, insieme agli altri.
Se sei <username>root</username>, i file <quote>puntati</quote>
vengono mostrati anche senza l'opzione <option>-a</option>.</para>
@@ -248,7 +248,7 @@
nella directory home dell'utente collegato in quel
momento&mdash;per esempio, <filename>/usr/home/jack</filename>.
Prova <command>cd <parameter>/cdrom</parameter></command>, e poi
- <command>ls</command>, per scoprire se il tuo CDROM &egrave;
+ <command>ls</command>, per scoprire se il tuo CDROM è
montato e funziona.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -271,7 +271,7 @@
<listitem>
<para>Mostra <replaceable>nomefile</replaceable> sullo schermo.
- Se &egrave; troppo lungo e ne puoi vedere solo la fine,
+ Se è troppo lungo e ne puoi vedere solo la fine,
premi <keycap>BlocScorr</keycap> e usa
<keycap>freccia-su</keycap> per muoverti in alto; puoi usare
<keycap>BlocScorr</keycap> anche con le pagine man. Premi ancora
@@ -288,7 +288,7 @@
<para>Noterai degli alias in <filename>.cshrc</filename> per
alcuni dei comandi <command>ls</command> (sono molto
convenienti). Puoi creare degli altri alias modificando
- <filename>.cshrc</filename>. Puoi far s&igrave; che questi alias
+ <filename>.cshrc</filename>. Puoi far sì che questi alias
diventino disponibili a tutti gli utenti mettendoli nel file
di configurazione generale di <command>csh</command>,
<filename>/etc/csh.cshrc</filename>.</para>
@@ -298,7 +298,7 @@
<title>Ottenere Aiuto e Informazioni</title>
<para>Ecco alcune risorse utili per ottenere aiuto.
- <replaceable>Testo</replaceable> &egrave; qualcosa che puoi
+ <replaceable>Testo</replaceable> è qualcosa che puoi
digitare a tuo piacere&mdash;normalmente si tratta di un comando
o del nome di un file.</para>
@@ -308,7 +308,7 @@
<replaceable>testo</replaceable></command></term>
<listitem>
- <para>Tutto ci&ograve; che contiene la stringa
+ <para>Tutto ciò che contiene la stringa
<replaceable>testo</replaceable> nel <database>database
whatis</database>.</para>
</listitem>
@@ -321,7 +321,7 @@
<listitem>
<para>Mostra la pagina man di <replaceable>testo</replaceable>,
la maggior risorsa di documentazione per i sistemi Un*x.
- <command>man <parameter>ls</parameter></command> ti dir&agrave;
+ <command>man <parameter>ls</parameter></command> ti dirà
tutti i modi possibili per usare il comando <command>ls</command>.
Premi <keycap>Invio</keycap> per muoverti nel testo,
<keycombo><keycap>Ctrl</keycap><keycap>B</keycap></keycombo>
@@ -394,8 +394,8 @@
<para>Per caso alcuni di questi comandi non funzionano correttamente? Sia
&man.locate.1;, sia &man.whatis.1; dipendono da
un database che viene ricostruito settimanalmente. Se la tua macchina
- non sar&agrave; lasciata accesa per il fine settimana (usando FreeBSD),
- pu&ograve; darsi che tu voglia usare i comandi per la manutenzione
+ non sarà lasciata accesa per il fine settimana (usando FreeBSD),
+ può darsi che tu voglia usare i comandi per la manutenzione
giornaliera, settimanale, e mensile ogni tanto. Falli partire come
<username>root</username> e lascia loro il tempo di finire il lavoro
prima di farne partire un altro.</para>
@@ -412,7 +412,7 @@
<para>Se ti stufi di aspettare, premi
<keycombo><keycap>Alt</keycap><keycap>F2</keycap></keycombo> per
avere un'altra <firstterm>console virtuale</firstterm>, e poterti loggare
- nuovamente. Dopotutto &egrave; un sistema multi-utente, e multi-tasking.
+ nuovamente. Dopotutto è un sistema multi-utente, e multi-tasking.
Probabilmente questi comandi produrranno dei messaggi sullo
schermo quando lavorano; puoi digitare
<command>clear</command> per pulire lo schermo.
@@ -423,11 +423,11 @@
<para>Usare tali comandi fa parte dell'amministrazione di
sistema&mdash;e come utente singolo di un sistema &unix;,
sei tu l'amministratore del sistema. Praticamente l'unica cosa
- per la quale &egrave; necessario che tu sia <username>root</username>
- &egrave; l'amministrazione. Queste responsabilit&agrave; non vengono
+ per la quale è necessario che tu sia <username>root</username>
+ è l'amministrazione. Queste responsabilità non vengono
trattate bene nemmeno in quei grossi libri su &unix;, che sembrano
dedicare troppo spazio all'uso dei menu nei windows manager. Potresti
- voler leggere uno dei pi&ugrave; interessanti libri sull'amministrazione
+ voler leggere uno dei più interessanti libri sull'amministrazione
di sistema, come <citetitle>UNIX System Administration
Handbook</citetitle> di Evi Nemeth et.al. (Prentice-Hall, 1995,
ISBN 0-13-15051-7)&mdash;la seconda edizione con la copertina rossa;
@@ -442,9 +442,9 @@
<para>Per poter configurare il tuo sistema, devi modificare dei file. Molti
di questi saranno in <filename>/etc</filename>; e avrai bisogno
del comando <command>su</command> per diventare <username>root</username>
- e poter cos&igrave; modificarli. Puoi usare il semplice editor
- <command>ee</command>, ma alla lunga risulta pi&ugrave; utile imparare
- <command>vi</command>. C'&eacute; un eccellente tutorial su
+ e poter così modificarli. Puoi usare il semplice editor
+ <command>ee</command>, ma alla lunga risulta più utile imparare
+ <command>vi</command>. C'é un eccellente tutorial su
<command>vi</command> in
<filename>/usr/src/contrib/nvi/docs/tutorial</filename> se hai installato
i sorgenti di sistema.</para>
@@ -458,11 +458,11 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>cp rc.conf rc.conf.orig</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>Questo copier&agrave; <filename>rc.conf</filename> in
+ <para>Questo copierà <filename>rc.conf</filename> in
<filename>rc.conf.orig</filename>, e potrai successivamente copiare
<filename>rc.conf.orig</filename> in
<filename>rc.conf</filename> per tornare all'originale. Ma ancora meglio
- sar&agrave; spostare (rinominare) il file per poi ricopiarlo con il nome
+ sarà spostare (rinominare) il file per poi ricopiarlo con il nome
originale:</para>
<informalexample>
@@ -470,7 +470,7 @@
&prompt.root; <userinput>cp rc.conf.orig rc.conf</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>perch&eacute; il comando <command>mv</command> mantiene
+ <para>perché il comando <command>mv</command> mantiene
la data e il proprietario originali del file. Puoi ora modificare
<filename>rc.conf</filename>. Se vuoi tornare all'originale,
potresti fare <userinput>mv rc.conf rc.conf.myedit</userinput>
@@ -491,7 +491,7 @@
<para>Muoviti nel testo con i tasti freccia.
<keycap>Esc</keycap> mette <command>vi</command>
- in modalit&agrave; comando. Ecco qui alcuni dei comandi:</para>
+ in modalità comando. Ecco qui alcuni dei comandi:</para>
<variablelist>
<varlistentry>
@@ -529,7 +529,7 @@
<para>Quando digiti <command>i</command> o <command>a</command>,
puoi inserire del testo. <command>Esc</command> ti riporta in
- modalit&agrave; comando dove puoi digitare</para>
+ modalità comando dove puoi digitare</para>
<variablelist>
<varlistentry>
@@ -581,7 +581,7 @@
<listitem>
<para>per andare alla riga <replaceable>n</replaceable> del
- file, dove <replaceable>n</replaceable> &egrave; un numero</para>
+ file, dove <replaceable>n</replaceable> è un numero</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -608,13 +608,13 @@
home creando un nuovo file digitando <command>vi
<replaceable>nomefile</replaceable></command> e aggiungendo
e cancellando del testo, salvando il file, e riaprendolo di nuovo.
- <command>vi</command> &egrave; pieno di sorprese perch&eacute; &egrave;
- abbastanza complesso, e ti capiter&agrave; di digitare un comando che
- far&agrave; di sicuro qualcosa che non ti aspetti. (Alcune persone
- preferiscono <command>vi</command>&mdash;&egrave; pi&ugrave; potente
+ <command>vi</command> è pieno di sorprese perché è
+ abbastanza complesso, e ti capiterà di digitare un comando che
+ farà di sicuro qualcosa che non ti aspetti. (Alcune persone
+ preferiscono <command>vi</command>&mdash;è più potente
dell'EDIT del DOS&mdash;scopri il comando <command>:r</command>)
- Usa <keycap>Esc</keycap> una o pi&ugrave; volte per essere sicuro di
- essere in modalit&agrave; comando e continua da l&igrave; quando hai dei
+ Usa <keycap>Esc</keycap> una o più volte per essere sicuro di
+ essere in modalità comando e continua da lì quando hai dei
problemi, salva spesso con <command>:w</command>, e usa
<command>:q!</command> per uscire e ricominciare (dal tuo ultimo
<command>:w</command>) quando ne hai bisogno.</para>
@@ -623,7 +623,7 @@
<filename>/etc</filename>, <command>su</command> per diventare
<username>root</username>, <command>vi</command> per modificare il file
<filename>/etc/group</filename>, e aggiungere un utente al gruppo
- <groupname>wheel</groupname> cosicch&eacute; possa avere privilegi di
+ <groupname>wheel</groupname> cosicché possa avere privilegi di
<username>root</username>. Aggiungi solo una virgola e il nome di login
dell'utente alla fine della prima riga del file, premi
<keycap>Esc</keycap>, e usa <command>:wq</command> per salvare
@@ -634,7 +634,7 @@
<sect1>
<title>Stampa di File da DOS</title>
- <para>A questo punto la tua stampante non funzioner&agrave; ancora sotto
+ <para>A questo punto la tua stampante non funzionerà ancora sotto
FreeBSD, ecco quindi un sistema per creare un file da una pagina man,
metterlo su un floppy, e quindi stamparlo da DOS. Supponiamo che tu
voglia leggere attentamente come cambiare i permessi sui file (abbastanza
@@ -645,7 +645,7 @@
<screen>&prompt.user; <userinput>man chmod | col -b &gt; chmod.txt</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>toglier&agrave; gli elementi di formattazione e mander&agrave; il
+ <para>toglierà gli elementi di formattazione e manderà il
tutto sul file <filename>chmod.txt</filename> al posto di mostrare il
contenuto sullo schermo. Ora metti un dischetto formattato DOS nel
lettore, digita <command>su</command> per diventare
@@ -657,7 +657,7 @@
<para>per montare il floppy su <filename>/mnt</filename>.</para>
- <para>Ora (non hai pi&ugrave; bisogno di essere <username>root</username>,
+ <para>Ora (non hai più bisogno di essere <username>root</username>,
e puoi digitare <command>exit</command> per tornare ad essere l'utente
<username>jack</username>) puoi andare nella directory in cui hai creato
<filename>chmod.txt</filename> e copiare il file sul floppy
@@ -679,11 +679,11 @@
</informalexample>
<para>e copiare <filename>dmesg.txt</filename> sul floppy.
- <command>/sbin/dmesg</command> &egrave; il file di log di avvio, ed
- &egrave; importante comprenderlo perch&eacute; ti mostra cosa ha trovato
+ <command>/sbin/dmesg</command> è il file di log di avvio, ed
+ è importante comprenderlo perché ti mostra cosa ha trovato
FreeBSD all'avvio. Se poni delle domande sulla &a.questions;
o su un gruppo USENET&mdash;del tipo <quote>FreeBSD non trova il mio drive
- per i nastri, che cosa faccio?</quote>&mdash;la gente vorr&agrave;
+ per i nastri, che cosa faccio?</quote>&mdash;la gente vorrà
sapere cosa mostra il tuo <command>dmesg</command>.</para>
<para>Ora devi smontare il floppy (da <username>root</username>) per poter
@@ -699,22 +699,22 @@
il file debba essere salvato, e stampa come faresti da DOS o
&windows;. Spera che funzioni! Le pagine man vengono meglio se
stampate con il comando DOS <command>print</command>. (Copiare i file
- da FreeBSD su una partizione DOS montata &egrave; ancora in alcuni casi
+ da FreeBSD su una partizione DOS montata è ancora in alcuni casi
rischioso.)</para>
<para>Far funzionare la stampante sotto FreeBSD consiste nel creare
un opportuno elemento in <filename>/etc/printcap</filename> e
creare una directory di spool corrispondente in
- <filename>/var/spool/output</filename>. Se la tua stampante &egrave; su
- <hardware>lpt0</hardware> (ci&ograve; che DOS chiama
+ <filename>/var/spool/output</filename>. Se la tua stampante è su
+ <hardware>lpt0</hardware> (ciò che DOS chiama
<hardware>LPT1</hardware>), devi solo andare in
<filename>/var/spool/output</filename> e (da <username>root</username>)
creare la directory <filename>lpd</filename> digitando: <command>mkdir
- lpd</command>, se non &egrave; gi&agrave; presente. A quel punto la
+ lpd</command>, se non è già presente. A quel punto la
stampante dovrebbe rispondere quando il sistema parte, e
<command>lp</command> o <command>lpr</command> dovrebbero mandare un
- file alla stampante. Che il file venga stampato o meno &egrave; solo
- questione di configurazione, che &egrave; discussa nel <ulink
+ file alla stampante. Che il file venga stampato o meno è solo
+ questione di configurazione, che è discussa nel <ulink
url="&url.books.handbook;/index.html">Manuale di FreeBSD</ulink>.</para>
</sect1>
@@ -736,7 +736,7 @@
<listitem>
<para>mostra i processi in esecuzione. <command>ps ax</command>
- &egrave; una forma contratta.</para>
+ è una forma contratta.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -799,11 +799,11 @@
<parameter>"<replaceable>nomefile</replaceable>"</parameter>
(che dovrebbe essere tra virgolette). Se dici a
<command>find</command> di cercare in <filename>/</filename>
- anzich&eacute; <filename>/usr</filename> cercher&agrave; il/i file su
+ anziché <filename>/usr</filename> cercherà il/i file su
tutti i file system montati, inclusi i CDROM e le partizioni DOS.</para>
<para>Un libro eccellente che tratta i comandi e le utility di &unix;
- &egrave; <citetitle>Unix for the Impatient</citetitle> di Abrahams &amp;
+ è <citetitle>Unix for the Impatient</citetitle> di Abrahams &amp;
Larson (2nd ed., Addison-Wesley, 1996).
Ci sono anche un sacco di informazioni su &unix; su Internet.</para>
</sect1>
@@ -812,19 +812,19 @@
<title>Prossimi Passi</title>
<para>Dovresti ora avere gli strumenti necessari per girare nel sistema e
- modificare i file, cos&igrave; da poter rendere tutto funzionante. Ci
- sono un sacco di informazioni nel Manuale di FreeBSD (che &egrave;
+ modificare i file, così da poter rendere tutto funzionante. Ci
+ sono un sacco di informazioni nel Manuale di FreeBSD (che è
probabilmente sul tuo disco rigido) e sul <ulink
url="&url.base;/it/index.html">sito web di FreeBSD</ulink>. Una
- grande scelta di package e port &egrave; presente sul CDROM cos&igrave;
+ grande scelta di package e port è presente sul CDROM così
come sul sito web. Il manuale ti spiega come usarli
(prendi il package se esiste, con <command>pkg_add
/cdrom/packages/All/<replaceable>nomepackage</replaceable></command>,
- dove <replaceable>nomepackage</replaceable> &egrave; il nome del file del
+ dove <replaceable>nomepackage</replaceable> è il nome del file del
package). Il CDROM ha una lista di package e di port
con delle brevi descrizioni in <filename>cdrom/packages/index</filename>,
<filename>cdrom/packages/index.txt</filename>, e
- <filename>cdrom/ports/index</filename>, e con descrizioni pi&ugrave; ampie
+ <filename>cdrom/ports/index</filename>, e con descrizioni più ampie
in <filename>/cdrom/ports/*/*/pkg/DESCR</filename>, dove
<literal>*</literal> rappresenta rispettivamente sottodirectory di tipi di
programmi e nomi di programmi.</para>
@@ -834,9 +834,9 @@
funziona normalmente:</para>
<para>Trova il port che vuoi, supponiamo <command>kermit</command>.
- Ci sar&agrave; una directory per lui sul CDROM. Copia la
+ Ci sarà una directory per lui sul CDROM. Copia la
sottodirectory in <filename>/usr/local</filename> (un buon posto
- perch&eacute; il software che aggiungi sia disponibile a tutti gli utenti)
+ perché il software che aggiungi sia disponibile a tutti gli utenti)
con:</para>
<informalexample>
@@ -852,9 +852,9 @@
usando <command>mkdir</command>. Poi controlla
<filename>/cdrom/ports/distfiles</filename> cercando un file
con il nome che indica che si tratta del port esatto. Copia quel file in
- <filename>/usr/ports/distfiles</filename>; nelle versioni pi&ugrave;
- recenti puoi saltare questo passo, perch&eacute; FreeBSD lo far&agrave;
- per te. Nel caso di <command>kermit</command>, non c'&egrave; nessun
+ <filename>/usr/ports/distfiles</filename>; nelle versioni più
+ recenti puoi saltare questo passo, perché FreeBSD lo farà
+ per te. Nel caso di <command>kermit</command>, non c'è nessun
distfile.</para>
<para>Quindi entra con <command>cd</command> nella sottodirectory di
@@ -865,10 +865,10 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>make all install</userinput></screen>
</informalexample>
- <para>Durante questo processo il port user&agrave; FTP per scaricare
+ <para>Durante questo processo il port userà FTP per scaricare
i file compressi che non ha trovato sul CDROM o in
<filename>/usr/ports/distfiles</filename>. Se la tua connessione
- non funziona ancora e non c'&egrave; nessun file per il port in
+ non funziona ancora e non c'è nessun file per il port in
<filename>/cdrom/ports/distfiles</filename>, dovrai
recuperare il distfile usando un'altra macchina e poi copiarlo in
<filename>/usr/ports/distfiles</filename> da un dischetto o dalla
@@ -876,23 +876,23 @@
<command>cat</command> o <command>more</command> oppure
<command>view</command>) per scoprire dove andare (il sito principale
di distribuzione) per trovare il file e conoscere il suo nome. Il nome
- verr&agrave; troncato quando scaricato da DOS, e dopo averlo trasferito
+ verrà troncato quando scaricato da DOS, e dopo averlo trasferito
in <filename>/usr/ports/distfiles</filename> dovrai
rinominarlo (usando il comando <command>mv</command>) nel suo
- nome originale cosicch&eacute; possa essere trovato. (Usa il
+ nome originale cosicché possa essere trovato. (Usa il
trasferimento di file binario!)
Quindi torna in <filename>/usr/local/kermit</filename>, trova la
directory contenente <filename>Makefile</filename>, e digita
<command>make all install</command>.</para>
- <para>Un'altra cosa che pu&ograve; succedere quando si installa un port o un
- package &egrave; che questi abbiano bisogno di un altro programma. Se
+ <para>Un'altra cosa che può succedere quando si installa un port o un
+ package è che questi abbiano bisogno di un altro programma. Se
l'installazione si ferma con un messaggio <errorname>can't find
unzip</errorname> o simile, potresti dover installare il
package o il port di unzip prima di proseguire.</para>
<para>Una volta installato, digita <command>rehash</command> per far
- s&igrave; che FreeBSD rilegga i file contenuti nel path e sappia quali
+ sì che FreeBSD rilegga i file contenuti nel path e sappia quali
sono presenti.
(Se trovi un sacco di messaggi <errorname>path not found</errorname>
quando usi <command>whereis</command> o which, dovresti
@@ -901,20 +901,20 @@
L'elenco dei path in &unix; fa la stessa
cosa che fa in DOS, tranne che la directory corrente (di
default) non si trova nel path per ragioni di sicurezza; se il comando
- che vuoi eseguire &egrave; nella directory in cui ti trovi, devi digitare
+ che vuoi eseguire è nella directory in cui ti trovi, devi digitare
<filename>./</filename> prima del nome del comando; niente
spazio dopo la barra.)</para>
- <para>Potresti volere la versione pi&ugrave; recente di &netscape;
+ <para>Potresti volere la versione più recente di &netscape;
dal loro <ulink url="ftp://ftp.netscape.com/">sito FTP</ulink>.
- (&netscape; necessita dell'X Window System.) Ora c'&eacute; una versione
- per FreeBSD, quindi d&agrave; un'occhiata in giro. Usa solo
+ (&netscape; necessita dell'X Window System.) Ora c'é una versione
+ per FreeBSD, quindi dà un'occhiata in giro. Usa solo
<command>gunzip <replaceable>nomefile</replaceable></command> e
<command>tar xvf <replaceable>nomefile</replaceable></command> sul file,
sposta il binario in <filename>/usr/local/bin</filename> o qualche altro
posto in cui vengono tenuti i binari, esegui <command>rehash</command>, e
quindi aggiungi le seguenti linee a <filename>.cshrc</filename> in tutte
- le directory home degli utenti oppure (pi&ugrave; semplicemente) in
+ le directory home degli utenti oppure (più semplicemente) in
<filename>/etc/csh.cshrc</filename>, il file di configurazione globale di
<command>csh</command>:</para>
@@ -926,11 +926,11 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>Questo assume che il file <filename>XKeysymDB</filename>
e la directory <filename>nls</filename> siano in
<filename>/usr/X11R6/lib/X11</filename>; se non lo sono, trovale
- e mettile l&igrave;.</para>
+ e mettile lì.</para>
<para>Se hai originariamente installato &netscape; dal CDROM (o via
FTP), non sostituire <filename>/usr/local/bin/netscape</filename>
- con il nuovo binario di netscape; questo &egrave; solo uno script di shell
+ con il nuovo binario di netscape; questo è solo uno script di shell
che imposta le variabili di ambiente per te. Rinomina invece
il nuovo binario in <filename>netscape.bin</filename> e rimpiazza il
vecchio binario, che dovrebbe essere
@@ -940,9 +940,9 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<sect1>
<title>Il tuo Ambiente di Lavoro</title>
- <para>La shell &egrave; la parte pi&ugrave; importante del tuo ambiente
- di lavoro. In DOS, la shell &egrave; solitamente command.com. La shell
- &egrave; ci&ograve; che interpreta i comandi che digiti sulla linea di
+ <para>La shell è la parte più importante del tuo ambiente
+ di lavoro. In DOS, la shell è solitamente command.com. La shell
+ è ciò che interpreta i comandi che digiti sulla linea di
comando, e quindi comunica con il resto del sistema operativo.
Puoi anche scrivere script di shell, che sono come i file batch di
DOS: una serie di comandi che devono essere eseguiti senza il tuo
@@ -950,19 +950,19 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>Due shell vengono normalmente installate con FreeBSD:
<command>csh</command> e <command>sh</command>.
- <command>csh</command> &egrave; buona per lavoro da linea di comando, ma
+ <command>csh</command> è buona per lavoro da linea di comando, ma
gli script dovrebbero essere scritti usando <command>sh</command> (o
<command>bash</command>). Puoi scoprire che shell hai
digitando <command>echo $SHELL</command>.</para>
- <para><command>csh</command> &egrave; una buona shell, ma
- <command>tcsh</command> fa tutto ci&ograve; che <command>csh</command>
+ <para><command>csh</command> è una buona shell, ma
+ <command>tcsh</command> fa tutto ciò che <command>csh</command>
fa e anche altro. Ti permette di richiamare i comandi usando
le frecce e ti permette di modificarli. Ha l'auto-completamento dei nomi
di file con tab (<command>csh</command> usa <keycap>Esc</keycap>), e
ti permette di tornare alla directory in cui eri digitando
- <command>cd -</command>. &Egrave; anche pi&ugrave; semplice alterare il
- prompt con <command>tcsh</command>. Ti rende la vita pi&ugrave;
+ <command>cd -</command>. È anche più semplice alterare il
+ prompt con <command>tcsh</command>. Ti rende la vita più
facile.</para>
<para>Ecco tre semplici passi per installare una nuova shell:</para>
@@ -993,15 +993,15 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
</procedure>
<note>
- <para>Pu&ograve; essere pericoloso cambiare la shell di
+ <para>Può essere pericoloso cambiare la shell di
<username>root</username> in qualcosa di diverso da
- <command>sh</command> o <command>csh</command> su versioni pi&ugrave;
+ <command>sh</command> o <command>csh</command> su versioni più
recenti di FreeBSD e di &unix;; potresti non avere una shell
- funzionante se il sistema entra in modalit&agrave; singolo utente.
- La soluzione &egrave; usare <command>su -m</command> per diventare
- <username>root</username>, che ti d&agrave; <command>tcsh</command> come
- shell di <username>root</username>, poich&eacute; la shell &egrave;
- parte del tuo ambiente. Puoi rendere tutto ci&ograve; permanente
+ funzionante se il sistema entra in modalità singolo utente.
+ La soluzione è usare <command>su -m</command> per diventare
+ <username>root</username>, che ti dà <command>tcsh</command> come
+ shell di <username>root</username>, poiché la shell è
+ parte del tuo ambiente. Puoi rendere tutto ciò permanente
aggiungendo al tuo <filename>.tcshrc</filename> un alias con:</para>
<programlisting>alias su su -m</programlisting>
</note>
@@ -1009,7 +1009,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>Quando <command>tcsh</command> parte, legge i file
<filename>/etc/csh.cshrc</filename> e
<filename>/etc/csh.login</filename>, come farebbe
- <command>csh</command>. Legger&agrave; anche il file
+ <command>csh</command>. Leggerà anche il file
<filename>.login</filename> nella tua directory home ed anche
<filename>.cshrc</filename>, a meno che tu non abbia un file
<filename>.tcshrc</filename>. Puoi crearlo copiando
@@ -1018,7 +1018,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>Ora che hai installato <command>tcsh</command>, puoi sistemare
il tuo prompt. Puoi trovare i dettagli nella pagina man di
<command>tcsh</command>, ma ecco qui una linea da mettere nel tuo
- <filename>.tcshrc</filename> che ti dir&agrave; quanti comandi hai
+ <filename>.tcshrc</filename> che ti dirà quanti comandi hai
digitato, che ore sono, e in che directory
ti trovi. Produce anche un <literal>></literal> se sei un
utente normale e un <literal>#</literal> se sei <username>root</username>,
@@ -1027,19 +1027,19 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>set prompt = "%h %t %~ %# "</para>
<para>Questa dovrebbe andare nella stessa posizione della linea di
- prompt corrente se ce n'&egrave; una, o sotto "if($?prompt) then" in caso
- contrario. Commenta la vecchia riga; cos&igrave; potrai tornare a quella
+ prompt corrente se ce n'è una, o sotto "if($?prompt) then" in caso
+ contrario. Commenta la vecchia riga; così potrai tornare a quella
vecchia se la preferirai. Non dimenticare gli spazi e le virgolette.
Puoi far rileggere <filename>.tcshrc</filename> digitando
<command>source .tcshrc</command>.</para>
<para>Puoi avere una lista delle variabili di sistema che sono state
impostate digitando <command>env</command> al prompt.
- Il risultato ti mostrer&agrave; il tuo editor di default, il pager, e il
+ Il risultato ti mostrerà il tuo editor di default, il pager, e il
tipo di terminale, tra le altre possibili variabili. Un comando
utile se ti connetti al sistema da una postazione remota e non riesci ad
- eseguire un programma perch&eacute; il terminale non ne &egrave; capace
- &egrave; <command>setenv TERM vt100</command>.</para>
+ eseguire un programma perché il terminale non ne è capace
+ è <command>setenv TERM vt100</command>.</para>
</sect1>
<sect1>
@@ -1050,28 +1050,28 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
inseriscine un altro, e montalo con
<command>/sbin/mount_cd9660 /dev/cd0a /cdrom</command> assumendo che
<hardware>cd0a</hardware> sia il nome di dispositivo del tuo lettore di
- CDROM. La versione pi&ugrave; recente di FreeBSD ti permette di montare
+ CDROM. La versione più recente di FreeBSD ti permette di montare
il CDROM solo con <command>/sbin/mount /cdrom</command>.</para>
<para>Usare il <quote>live file system</quote>&mdash;il secondo cd del set
- di FreeBSD&mdash;&egrave;
- utile se hai poco spazio a disposizione. Ci&ograve; che si trova
+ di FreeBSD&mdash;è
+ utile se hai poco spazio a disposizione. Ciò che si trova
sul live file system cambia da release a release. Potresti
provare ad eseguire dei giochi dal CDROM. Questo comporta l'uso di
<command>lndir</command>, che viene installato con l'X Window
- System, per dire ai programmi dove trovare i file necessari, poich&eacute;
+ System, per dire ai programmi dove trovare i file necessari, poiché
questi si trovano nel file system <filename>/cdrom</filename>
- anzich&eacute; <filename>/usr</filename> e le sue
- sottodirectory, che &egrave; dove dovrebbero essere. Leggi
- <command>man lndir</command> per avere pi&ugrave; informazioni.</para>
+ anziché <filename>/usr</filename> e le sue
+ sottodirectory, che è dove dovrebbero essere. Leggi
+ <command>man lndir</command> per avere più informazioni.</para>
</sect1>
<sect1>
<title>I Commenti sono Benvenuti</title>
- <para>Se usi questa guida, sarei interessata a sapere dove non &egrave;
- chiara, ci&ograve; che &egrave; stato tralasciato e che vorresti venisse
- incluso, e sapere se tutto ci&ograve; &egrave; stato utile. I miei
+ <para>Se usi questa guida, sarei interessata a sapere dove non è
+ chiara, ciò che è stato tralasciato e che vorresti venisse
+ incluso, e sapere se tutto ciò è stato utile. I miei
ringraziamenti vanno a Eugene W. Stark, professore di informatica a
SUNY-Stony Brook, e John Fieber per i suoi utili commenti.</para>
@@ -1079,7 +1079,7 @@ setenv XNLSPATH /usr/X11R6/lib/X11/nls</programlisting>
<para>Per questioni legate alla traduzione, o se avete commenti da poter
esprimere solo in italiano, non esitate a contattarmi. Come per l'autrice
- originale, ogni genere di commenti &egrave; ben accetto.</para>
+ originale, ogni genere di commenti è ben accetto.</para>
<para>Massimiliano Stucchi, <email>stucchi@willystudios.com</email></para>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml b/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml
index a257c50064..7c84119535 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/articles/vm-design/article.sgml
@@ -43,36 +43,36 @@
<releaseinfo>$FreeBSD$</releaseinfo>
<abstract>
- <para>Il titolo &egrave; in realt&agrave; solo un modo complicato per dire
- che cercher&ograve; di descrivere l'intera enchilada della memoria
+ <para>Il titolo è in realtà solo un modo complicato per dire
+ che cercherò di descrivere l'intera enchilada della memoria
virtuale (VM), sperando di farlo in una maniera che chiunque possa
seguire.
Nell'ultimo anno mi sono concentrato su un certo numero di sottosistemi
principali del kernel in FreeBSD, trovando quelli della VM (la memoria
- virtuale) e dello Swap i pi&ugrave; interessanti, e considerando quello
+ virtuale) e dello Swap i più interessanti, e considerando quello
di NFS <quote>un lavoretto necessario</quote>.
Ho riscritto solo piccole porzioni di quel codice. Nell'arena
- della VM la sola grossa riscrittura che ho affrontato &egrave; stata
+ della VM la sola grossa riscrittura che ho affrontato è stata
quella del sottosistema di swap.
- La maggior parte del mio lavoro &egrave; stato di pulizia e
+ La maggior parte del mio lavoro è stato di pulizia e
mantenimento, con solo alcune moderate riscritture di codice e
nessuna correzione rilevante a livello algoritmico nel sottosistema
della VM. Il nocciolo della base teorica del sottosistema
rimane immutato ed un bel po' del merito per gli sforzi di
modernizzazione negli ultimi anni appartiene a John Dyson e David
- Greenman. Poich&eacute; non sono uno storico come Kirk non
- tenter&ograve; di marcare tutte le varie caratteristiche con i nomi
- delle relative persone, perch&eacute; sbaglierei
+ Greenman. Poiché non sono uno storico come Kirk non
+ tenterò di marcare tutte le varie caratteristiche con i nomi
+ delle relative persone, perché sbaglierei
invariabilmente.</para>
&trans.it.surrender;
</abstract>
<legalnotice>
- <para>Questo articolo &egrave; stato pubblicato in origine nel numero di
+ <para>Questo articolo è stato pubblicato in origine nel numero di
gennaio 2000 di <ulink
url="http://www.daemonnews.org/">DaemonNews</ulink>.
- Questa versione dell'articolo pu&ograve; includere aggiornamenti da
+ Questa versione dell'articolo può includere aggiornamenti da
parte di Matt e di altri autori per riflettere i cambiamenti
nell'implementazione della VM di FreeBSD.</para>
</legalnotice>
@@ -82,69 +82,69 @@
<title>Introduzione</title>
<para>Prima di andare avanti con la descrizione del progetto effettivo
- della VM spendiamo un po' di tempo sulla necessit&agrave; di mantenere
+ della VM spendiamo un po' di tempo sulla necessità di mantenere
e modernizzare una qualunque base di codice longeva.
- Nel mondo della programmazione, gli algoritmi tendono ad essere pi&ugrave;
- importanti del codice ed &egrave; dovuto alle radici accademiche
- di BSD che si &egrave; prestata grande attenzione alla progettazione
+ Nel mondo della programmazione, gli algoritmi tendono ad essere più
+ importanti del codice ed è dovuto alle radici accademiche
+ di BSD che si è prestata grande attenzione alla progettazione
algoritmica sin dal principio.
Una maggiore attenzione al design in genere conduce ad una base di codice
- flessibile e pulita che pu&ograve; essere modificata abbastanza
+ flessibile e pulita che può essere modificata abbastanza
semplicemente, estesa, o rimpiazzata nel tempo.
Mentre BSD viene considerato un sistema operativo <quote>vecchio</quote>
da alcune persone, quelli di noi che lavorano su di esso tendono
a considerarlo come una base di codice <quote>matura</quote>
che ha vari componenti modificati, estesi, o rimpiazzati con codice
- moderno. Questa si &egrave; evoluta, e FreeBSD &egrave; all'avanguardia,
+ moderno. Questa si è evoluta, e FreeBSD è all'avanguardia,
non importa quanto possa essere vecchio qualche pezzo di codice.
- Questa &egrave; una distinzione importante da fare ed una di quelle che
- sfortunatamente sfuggono alla maggior parte delle persone. Il pi&ugrave;
- grande errore che un programmatore possa fare &egrave; non imparare
- dalla storia, e questo &egrave; precisamente l'errore che molti sistemi
- operativi moderni hanno commesso. &windowsnt; &egrave; il miglior esempio
+ Questa è una distinzione importante da fare ed una di quelle che
+ sfortunatamente sfuggono alla maggior parte delle persone. Il più
+ grande errore che un programmatore possa fare è non imparare
+ dalla storia, e questo è precisamente l'errore che molti sistemi
+ operativi moderni hanno commesso. &windowsnt; è il miglior esempio
di questo, e le conseguenze sono state disastrose. Anche Linux commette
- questo errore a un certo livello&mdash;abbastanza perch&eacute; noi
+ questo errore a un certo livello&mdash;abbastanza perché noi
appassionati di BSD possiamo scherzarci su ogni tanto, comunque.
- Il problema di Linux &egrave; semplicemente la mancanza di esperienza e
+ Il problema di Linux è semplicemente la mancanza di esperienza e
di una storia con la quale confrontare le idee, un problema che sta
- venendo affrontato rapidamente dalla comunit&agrave; Linux nello stesso
- modo in cui &egrave; stato affrontato da quella BSD&mdash;con il continuo
+ venendo affrontato rapidamente dalla comunità Linux nello stesso
+ modo in cui è stato affrontato da quella BSD&mdash;con il continuo
sviluppo di codice. La gente di &windowsnt;, d'altro canto, fa
ripetutamente gli stessi errori risolti da &unix; decadi fa e poi impiega
anni nel risolverli. E poi li rifanno, ancora, e ancora.
- Soffrono di un preoccupante caso di <quote>non &egrave; stato progettato
- qui</quote> e di <quote>abbiamo sempre ragione perch&eacute; il nostro
- dipartimento marketing dice cos&igrave;</quote>. Io ho pochissima
+ Soffrono di un preoccupante caso di <quote>non è stato progettato
+ qui</quote> e di <quote>abbiamo sempre ragione perché il nostro
+ dipartimento marketing dice così</quote>. Io ho pochissima
tolleranza per chiunque non impari dalla storia.</para>
- <para>La maggior parte dell'apparente complessit&agrave; di progettazione di
- FreeBSD, specialmente nel sottosistema VM/Swap, &egrave; una conseguenza
+ <para>La maggior parte dell'apparente complessità di progettazione di
+ FreeBSD, specialmente nel sottosistema VM/Swap, è una conseguenza
diretta dell'aver dovuto risolvere importanti problemi di prestazioni
legati a varie condizioni. Questi problemi non sono dovuti a cattivi
progetti algoritmici ma sorgono invece da fattori ambientali.
In ogni paragone diretto tra piattaforme, questi problemi
- diventano pi&ugrave; evidenti quando le risorse di sistema cominciano ad
+ diventano più evidenti quando le risorse di sistema cominciano ad
essere stressate.
Mentre descrivo il sottosistema VM/Swap di FreeBSD il lettore
dovrebbe sempre tenere a mente almeno due punti. Primo, l'aspetto
- pi&ugrave; importante nel design prestazionale &egrave; ci&ograve; che
- &egrave; noto come <quote>Ottimizzazione del Percorso Critico</quote>.
+ più importante nel design prestazionale è ciò che
+ è noto come <quote>Ottimizzazione del Percorso Critico</quote>.
Accade spesso che le ottimizzazioni prestazionali aggiungano
- un po di impurit&agrave; al codice per far migliorare il percorso critico.
+ un po di impurità al codice per far migliorare il percorso critico.
Secondo, un progetto solido e generalizzato, funziona meglio di
un progetto pesantemente ottimizzato, alla lunga. Mentre un progetto
- generale pu&ograve; alla fin fine essere pi&ugrave; lento di un sistema
+ generale può alla fin fine essere più lento di un sistema
pesantemente ottimizzato quando vengono implementati inizialmente, il
- progetto generalizzato tende ad essere pi&ugrave; semplice da adattare
+ progetto generalizzato tende ad essere più semplice da adattare
alle condizioni variabili mentre quello pesantemente ottimizzato finisce
- per dover essere gettato via. Ogni base di codice che dovr&agrave;
+ per dover essere gettato via. Ogni base di codice che dovrà
sopravvivere ed essere mantenibile per anni deve dunque essere progettata
- con attenzione fin dall'inizio anche se questo pu&ograve; portare a
+ con attenzione fin dall'inizio anche se questo può portare a
piccoli peggioramenti nelle prestazioni.
Vent'anni fa c'era ancora gente che sosteneva che programmare in assembly
- era meglio che programmare in linguaggi di alto livello, perch&eacute;
- si poteva produrre codice che era dieci volte pi&ugrave; veloce. Oggi,
- la fallacia di tale argomento &egrave; ovvia&mdash;cos&igrave; come i
+ era meglio che programmare in linguaggi di alto livello, perché
+ si poteva produrre codice che era dieci volte più veloce. Oggi,
+ la fallacia di tale argomento è ovvia&mdash;così come i
paralleli con il design algoritmico e la generalizzazione del
codice.</para>
</sect1>
@@ -153,29 +153,29 @@
<title>Oggetti VM</title>
<para>Il modo migliore per iniziare a descrivere il sistema di VM di FreeBSD
- &egrave; guardandolo dalla prospettiva di un processo a livello
+ è guardandolo dalla prospettiva di un processo a livello
utente. Ogni processo utente vede uno spazio di indirizzamento della VM
singolo, privato e contiguo, contenente molti tipi di oggetti di memoria.
Questi oggetti hanno varie caratteristiche.
Il codice del programma e i dati del programma sono effettivamente
- un singolo file mappato in memoria (il file binario che &egrave; stato
- eseguito), ma il codice di programma &egrave; di sola lettura mentre i
+ un singolo file mappato in memoria (il file binario che è stato
+ eseguito), ma il codice di programma è di sola lettura mentre i
dati del programma sono copy-on-write <footnote>
<para>I dati copy on write sono dati che vengono copiati solo al momento
della loro effettiva modifica</para>
- </footnote>. Il BSS del programma &egrave; solamente una zona di memoria
+ </footnote>. Il BSS del programma è solamente una zona di memoria
allocata e riempita con degli zero su richiesta, detta in inglese
<quote>demand zero page fill</quote>.
Nello spazio di indirizzamento possono essere mappati anche file
- arbitrari, che &egrave; in effetti il meccanismo con il quale funzionano
+ arbitrari, che è in effetti il meccanismo con il quale funzionano
le librerie condivise. Tali mappature possono richiedere modifiche per
rimanere private rispetto al processo che le ha effettuate.
La chiamata di sistema fork aggiunge una dimensione completamente nuova
- al problema della gestione della VM in cima alla complessit&agrave;
- gi&agrave; data.</para>
+ al problema della gestione della VM in cima alla complessità
+ già data.</para>
- <para>Una pagina di dati di un programma (che &egrave; una basilare pagina
- copy-on-write) illustra questa complessit&agrave;. Un programma binario
+ <para>Una pagina di dati di un programma (che è una basilare pagina
+ copy-on-write) illustra questa complessità. Un programma binario
contiene una sezione di dati preinizializzati che viene inizialmente
mappata direttamente in memoria dal file del programma.
Quando un programma viene caricato nello spazio di memoria virtuale di un
@@ -184,50 +184,50 @@
liberare/riusare la pagina in seguito e poi ricaricarla dal binario.
Nel momento in cui un processo modifica questi dati, comunque, il
sistema della VM deve mantenere una copia privata della pagina per quel
- processo. Poich&eacute; la copia privata &egrave; stata modificata, il
- sistema della VM non pu&ograve; pi&ugrave; liberarlo, poich&eacute; non ci
- sarebbe pi&ugrave; nessuna possibilit&agrave; di recuperarlo in
+ processo. Poiché la copia privata è stata modificata, il
+ sistema della VM non può più liberarlo, poiché non ci
+ sarebbe più nessuna possibilità di recuperarlo in
seguito.</para>
<para>Noterai immediatamente che quella che in origine era soltanto
- una semplice mappatura di un file &egrave; diventata qualcosa di
- pi&ugrave; complesso.
+ una semplice mappatura di un file è diventata qualcosa di
+ più complesso.
I dati possono essere modificati pagina per pagina
mentre una mappatura di file coinvolge molte pagine alla volta.
- La complessit&agrave; aumenta ancora quando un processo esegue una fork.
+ La complessità aumenta ancora quando un processo esegue una fork.
Quando un processo esegue una fork, il risultato sono due
processi&mdash;ognuno con il proprio spazio di indirizzamento privato,
inclusa ogni modifica fatta dal processo originale prima della chiamata a
<function>fork()</function>. Sarebbe stupido per un sistema di VM creare
una copia completa dei dati al momento della <function>fork()</function>
- perch&eacute; &egrave; abbastanza probabile che almeno uno dei due
- processi avr&agrave; bisogno soltanto di leggere da una certa pagina da
+ perché è abbastanza probabile che almeno uno dei due
+ processi avrà bisogno soltanto di leggere da una certa pagina da
quel momento in poi, permettendo di continuare ad usare la
pagina originale. Quella che era una pagina privata viene di nuovo
- resa una copy-on-write, poich&eacute; ogni processo (padre e figlio) si
+ resa una copy-on-write, poiché ogni processo (padre e figlio) si
aspetta che i propri cambiamenti rimangano privati per loro e non abbiano
effetti sugli altri.</para>
- <para>FreeBSD gestisce tutto ci&ograve; con un modello a strati di oggetti
+ <para>FreeBSD gestisce tutto ciò con un modello a strati di oggetti
VM. Il file binario originale del programma risulta come lo strato di
- Oggetti VM pi&ugrave; basso.
+ Oggetti VM più basso.
Un livello copy-on-write viene messo sopra questo per mantenere quelle
pagine che sono state copiate dal file originale.
Se il programma modifica una pagina di dati appartenente al file originale
il sistema dell VM prende un page fault <footnote>
<para>Un page fault, o <quote>mancanza di pagina</quote>,
corrisponde ad una mancanza di una determinata pagina di memoria a un
- certo livello, ed alla necessit&agrave; di copiarla da un livello
- pi&ugrave; lento. Ad esempio se una pagina di memoria &egrave; stata
+ certo livello, ed alla necessità di copiarla da un livello
+ più lento. Ad esempio se una pagina di memoria è stata
spostata dalla memoria fisica allo spazio di swap su disco, e viene
richiamata, si genera un page fault e la pagina viene di nuovo copiata
in ram.</para>
- </footnote> e fa una copia della pagina nel livello pi&ugrave; alto.
+ </footnote> e fa una copia della pagina nel livello più alto.
Quando un processo effettua una fork, vengono aggiunti altri livelli di
- Oggetti VM. Tutto questo potrebbe avere un po' pi&ugrave; senso con un
+ Oggetti VM. Tutto questo potrebbe avere un po' più senso con un
semplice esempio.
- Una <function>fork()</function> &egrave; un'operazione comune per ogni
- sistema *BSD, dunque questo esempio prender&agrave; in considerazione un
+ Una <function>fork()</function> è un'operazione comune per ogni
+ sistema *BSD, dunque questo esempio prenderà in considerazione un
programma che viene avviato ed esegue una fork. Quando il processo viene
avviato, il sistema della VM crea uno starto di oggetti, chiamiamolo
A:</para>
@@ -250,12 +250,12 @@
<para>A rappresenta il file&mdash;le pagine possono essere
spostate dentro e fuori dal mezzo fisico del file se necessario.
- Copiare il file dal disco &egrave; sensato per un programma,
+ Copiare il file dal disco è sensato per un programma,
ma di certo non vogliamo effettuare il page out <footnote>
<para>La copia dalla memoria al disco, l'opposto del page in, la
mappatura in memoria.</para>
</footnote> e sovrascrivere l'eseguibile.
- Il sistema della VM crea dunque un secondo livello, B, che verr&agrave;
+ Il sistema della VM crea dunque un secondo livello, B, che verrà
copiato fisicamente dallo spazio di swap:</para>
<mediaobject>
@@ -296,21 +296,21 @@
</mediaobject>
<para>In questo caso, supponiamo che una pagina in B venga modificata dal
- processo genitore. Il processo subir&agrave; un fault di copy-on-write e
- duplicher&agrave; la pagina in C1, lasciando la pagina originale in B
+ processo genitore. Il processo subirà un fault di copy-on-write e
+ duplicherà la pagina in C1, lasciando la pagina originale in B
intatta.
Ora, supponiamo che la stessa pagina in B venga modificata dal processo
- figlio. Il processo subir&agrave; un fault di copy-on-write e
- duplicher&agrave; la pagina in C2.
- La pagina originale in B &egrave; ora completamente nascosta poich&eacute;
+ figlio. Il processo subirà un fault di copy-on-write e
+ duplicherà la pagina in C2.
+ La pagina originale in B è ora completamente nascosta poiché
sia C1 che C2 hanno una copia e B potrebbe teoricamente essere distrutta
(se non rappresenta un <quote>vero</quote> file);
- comunque, questo tipo di ottimizzazione non &egrave; triviale da
- realizzare perch&eacute; &egrave; di grana molto fine.
+ comunque, questo tipo di ottimizzazione non è triviale da
+ realizzare perché è di grana molto fine.
FreeBSD non effettua questa ottimizzazione.
- Ora, supponiamo (come &egrave; spesso il caso) che
+ Ora, supponiamo (come è spesso il caso) che
il processo figlio effettui una <function>exec()</function>. Il suo
- attuale spazio di indirizzamento &egrave; in genere rimpiazzato da un
+ attuale spazio di indirizzamento è in genere rimpiazzato da un
nuovo spazio di indirizzamento rappresentante il nuovo file.
In questo caso il livello C2 viene distrutto:</para>
@@ -331,7 +331,7 @@
</mediaobject>
<para>In questo caso, il numero di figli di B scende a uno, e tutti gli
- accessi a B avvengono attraverso C1. Ci&ograve; significa che B e C1
+ accessi a B avvengono attraverso C1. Ciò significa che B e C1
possono collassare insieme in un singolo strato.
Ogni pagina in B che esista anche in C1 viene cancellata da
B durante il crollo. Dunque, anche se l'ottimizzazione nel passo
@@ -339,54 +339,54 @@
quando il processo esce o esegue una <function>exec()</function>.</para>
<para>Questo modello crea un bel po' di problemi potenziali. Il primo
- &egrave; che ci si potrebbe ritrovare con una pila abbastanza profonda di
+ è che ci si potrebbe ritrovare con una pila abbastanza profonda di
Oggetti VM incolonnati che costerebbe memoria e tempo per la ricerca
- quando accadesse un fault. Pu&ograve; verificarsi un ingrandimento della
+ quando accadesse un fault. Può verificarsi un ingrandimento della
pila quando un processo esegue una fork dopo l'altra (che sia il padre o
- il figlio). Il secondo problema &egrave; che potremmo ritrovarci con
- pagine morte, inaccessibili nella profondit&agrave; della pila degli
+ il figlio). Il secondo problema è che potremmo ritrovarci con
+ pagine morte, inaccessibili nella profondità della pila degli
Oggetti VM. Nel nostro ultimo esempio se sia il padre che il figlio
modificano la stessa pagina, entrambi hanno una loro copia della pagina e
- la pagina originale in B non &egrave; pi&ugrave; accessibile
- da nessuno. Quella pagina in B pu&ograve; essere liberata.</para>
+ la pagina originale in B non è più accessibile
+ da nessuno. Quella pagina in B può essere liberata.</para>
- <para>FreeBSD risolve il problema della profondit&agrave; dei livelli con
+ <para>FreeBSD risolve il problema della profondità dei livelli con
un'ottimizzazione speciale detta <quote>All Shadowed Case</quote> (caso
dell'oscuramento totale).
Questo caso accade se C1 o C2 subiscono sufficienti COW fault (COW
- &egrave; l'acronimo che sta per copy on write) da oscurare completamente
+ è l'acronimo che sta per copy on write) da oscurare completamente
tutte le pagine in B.
- Ponimo che C1 abbia raggiunto questo livello. C1 pu&ograve; ora
+ Ponimo che C1 abbia raggiunto questo livello. C1 può ora
scavalcare B del tutto, dunque invece di avere C1->B->A e C2->B->A adesso
abbiamo C1->A e C2->B->A.
- ma si noti cos'altro &egrave; accaduto&mdash;ora B ha solo un riferimento
+ ma si noti cos'altro è accaduto&mdash;ora B ha solo un riferimento
(C2), dunque possiamo far collassare B e C2 insieme.
- Il risultato finale &egrave; che B viene cancellato
+ Il risultato finale è che B viene cancellato
interamente e abbiamo C1->A e C2->A. Spesso accade che B contenga un
grosso numero di pagine e ne' C1 ne' C2 riescano a oscurarlo
completamente. Se eseguiamo una nuova fork e creiamo un insieme di
- livelli D, comunque, &egrave; molto pi&ugrave; probabile che uno dei
+ livelli D, comunque, è molto più probabile che uno dei
livelli D sia eventualmente in grado di oscurare completamente l'insieme
- di dati pi&ugrave; piccolo rappresentato da C1 o C2. La stessa
- ottimizzazione funzioner&agrave; in ogni punto nel grafico ed il
- risultato di ci&ograve; &egrave; che anche su una macchina con
+ di dati più piccolo rappresentato da C1 o C2. La stessa
+ ottimizzazione funzionerà in ogni punto nel grafico ed il
+ risultato di ciò è che anche su una macchina con
moltissime fork le pile degli Oggetti VM tendono a non superare una
- profondit&agrave; di 4. Ci&ograve; &egrave; vero sia per il padre che per
- il figlio ed &egrave; vero nel caso sia il padre a eseguire la fork ma
- anche se &egrave; il figlio a eseguire fork in cascata.</para>
+ profondità di 4. Ciò è vero sia per il padre che per
+ il figlio ed è vero nel caso sia il padre a eseguire la fork ma
+ anche se è il figlio a eseguire fork in cascata.</para>
<para>Il problema della pagina morta esiste ancora nel caso C1 o C2 non
oscurino completamente B. A causa delle altre ottimizzazioni questa
- eventualit&agrave;
+ eventualità
non rappresenta un grosso problema e quindi permettiamo semplicemente
alle pagine di essere morte. Se il sistema si trovasse con poca memoria
- le manderebbe in swap, consumando un po' di swap, ma cos&igrave;
- &egrave;.</para>
+ le manderebbe in swap, consumando un po' di swap, ma così
+ è.</para>
- <para>Il vantaggio del modello ad Oggetti VM &egrave; che
- <function>fork()</function> &egrave; estremamente veloce, poich&eacute;
+ <para>Il vantaggio del modello ad Oggetti VM è che
+ <function>fork()</function> è estremamente veloce, poiché
non deve aver luogo nessuna copia di dati effettiva. Lo svantaggio
- &egrave; che &egrave; possibile costruire un meccanismo a livelli di
+ è che è possibile costruire un meccanismo a livelli di
Oggetti VM relativamente complesso che rallenterebbe la gestione dei page
fault, e consumerebbe memoria gestendo le strutture degli Oggetti VM.
Le ottimizazioni realizzate da FreeBSD danno prova di ridurre
@@ -400,12 +400,12 @@
<para>Le pagine di dati private sono inizialmente o pagine
copy-on-write o pagine zero-fill.
Quando avviene un cambiamento, e dunque una copia, l'oggetto di copia
- originale (in genere un file) non pu&ograve; pi&ugrave; essere utilizzato
+ originale (in genere un file) non può più essere utilizzato
per salvare la copia quando il sistema della VM ha bisogno di
riutilizzarla per altri scopi. A questo punto entra in gioco lo SWAP. Lo
SWAP viene allocato per creare spazio dove salvare memoria che altrimenti
non sarebbe disponibile. FreeBSD alloca la struttura di gestione di
- un Oggetto VM solo quando &egrave; veramente necessario.
+ un Oggetto VM solo quando è veramente necessario.
Ad ogni modo, la struttura di gestione dello swap ha avuto storicamente
dei problemi.</para>
@@ -417,43 +417,43 @@
all'esecuzione (large runsizes, RSS). Inoltre, per poter tenere traccia
dello spazio di swap, viene mantenuta una <quote>lista dei buchi</quote>
nella memoria del kernel, ed anche questa tende ad essere pesantemente
- frammentata. Poich&eacute; la <quote>lista dei buchi</quote> &egrave; una
+ frammentata. Poiché la <quote>lista dei buchi</quote> è una
lista lineare, l'allocazione di swap e la liberazione hanno prestazioni
non ottimali O(n) per ogni pagina.
Questo richiede anche che avvengano allocazioni di memoria
durante il processo di liberazione dello swap, e questo crea
problemi di deadlock, blocchi senza uscita, dovuti a scarsa memoria.
- Il problema &egrave; ancor pi&ugrave; esacerbato dai buchi creati a causa
+ Il problema è ancor più esacerbato dai buchi creati a causa
dell'algoritmo di interleaving.
- Inoltre il blocco di swap pu&ograve; divenire frammentato molto facilmente
+ Inoltre il blocco di swap può divenire frammentato molto facilmente
causando un'allocazione non contigua. Anche la memoria del Kernel deve
essere allocata al volo per le strutture aggiuntive di gestione dello
- swap quando avviene uno swapout. &Egrave; evidente che c'era molto spazio
+ swap quando avviene uno swapout. È evidente che c'era molto spazio
per dei miglioramenti.</para>
<para>Per FreeBSD 4.X, ho completamente riscritto il sottosistema di swap.
Con questa riscrittura, le strutture di gestione dello swap vengono
allocate attraverso una tabella di hash invece che con un array lineare
- fornendo una dimensione di allocazione fissata e una granularit&agrave;
+ fornendo una dimensione di allocazione fissata e una granularità
molto maggiore.
Invece di usare una lista lineare collegata per tenere traccia delle
riserve di spazio di swap, essa usa una mappa di bit di blocchi di swap
organizzata in una struttura ad albero radicato con riferimenti allo
- spazio libero nelle strutture nei nodi dell'albero. Ci&ograve; rende in
+ spazio libero nelle strutture nei nodi dell'albero. Ciò rende in
effetti l'operazione di allocazione e liberazione delle risorse
un'operazione O(1).
L'intera mappa di bit dell'albero radicato viene anche preallocata in modo
da evitare l'allocazione di memoria kernel durante le operazioni di swap
- critiche nei momenti in cui la memoria disponibile &egrave; ridotta.
+ critiche nei momenti in cui la memoria disponibile è ridotta.
Dopo tutto, il sistema tende a fare uso dello swap quando ha poca memoria
quindi dovremmo evitare di allocare memoria per il kernel in quei momenti
per poter evitare potenziali deadlock. Infine, per ridurre la
- frammentazione l'albero radicato &egrave; in grado di allocare grandi
+ frammentazione l'albero radicato è in grado di allocare grandi
spezzoni contigui in una volta, saltando i pezzetti frammentati.
Non ho ancora compiuto il passo finale di avere un <quote>puntatore di
supportoall'allocazione</quote> che scorra su una porzione di swap nel
momento in cui vengano effettuate delle allocazioni, in modo da garantire
- ancor di pi&ugrave; le allocazioni contigue o almeno una localit&agrave;
+ ancor di più le allocazioni contigue o almeno una località
nel riferimento, ma ho assicurato che un'aggiunta simile possa essere
effettuata.</para>
</sect1>
@@ -461,42 +461,42 @@
<sect1 id="freeing-pages">
<title>Quando liberare una pagina</title>
- <para>Poich&eacute; il sistema della VM usa tutta la memoria disponibile
+ <para>Poiché il sistema della VM usa tutta la memoria disponibile
per il caching del disco, in genere ci sono pochissime pagine veramente
- libere. Il sistema della VM dipende dalla possibilit&agrave; di
+ libere. Il sistema della VM dipende dalla possibilità di
scegliere in maniera appropriata le pagine che non sono in uso per
riusarle in nuove allocazioni. Selezionare le pagine ottimali da liberare
- &egrave; forse la funzione singola pi&ugrave; importante che possa essere
- eseguita da una VM perch&eacute; se si effettua una selezione non
- accurata, il sistema della VM pu&ograve; essere forzato a recuperare
+ è forse la funzione singola più importante che possa essere
+ eseguita da una VM perché se si effettua una selezione non
+ accurata, il sistema della VM può essere forzato a recuperare
pagine dal disco in modo non necessari, degradando seriamente le
prestazioni del sistema.</para>
<para>Quanto sovraccarico siamo disposti a sopportare nel percorso critico
per evitare di liberare la pagina sbagliata? Ogni scelta sbagliata che
- facciamo ci coster&agrave; centinaia di migliaia di cicli di CPU ed uno
+ facciamo ci costerà centinaia di migliaia di cicli di CPU ed uno
stallo percettibile nei processi coinvolti, dunque permettiamo un
sovraccarico significativo in modo da poter avere la certezza che la
pagina scelta sia quella giusta.
- Questo &egrave; il motivo per cui FreeBSD tende ad avere prestazioni
+ Questo è il motivo per cui FreeBSD tende ad avere prestazioni
migliori di altri sistemi quando le risorse di memoria vengono
stressate.</para>
<para>L'algoritmo di determinazione della pagina da liberare
- &egrave; costruito su una storia di uso delle pagine di memoria.
+ è costruito su una storia di uso delle pagine di memoria.
Per acquisire tale storia, il sistema si avvantaggia di una
caratteristica della maggior parte dell'hardware moderno, il bit che
- indica l'attivit&agrave; di una pagina (page-used bit).</para>
+ indica l'attività di una pagina (page-used bit).</para>
<para>In qualsiasi caso, il page-used bit viene azzerato e in un momento
seguente il sistema della VM passa di nuovo sulla pagina e vede che il
- page-used bit &egrave; stato di nuovo attivato. Questo indica che la
+ page-used bit è stato di nuovo attivato. Questo indica che la
pagina viene ancora usata attivamente.
- Il bit ancora disattivato &egrave; un indice che quella pagina non viene
+ Il bit ancora disattivato è un indice che quella pagina non viene
usata attivamente.
Controllando questo bit periodicamente, viene sviluppata una storia
d'uso (in forma di contatore) per la pagina fisica. Quando il sistema
- della VM avr&agrave; bisogno di liberare delle pagine, controllare questa
+ della VM avrà bisogno di liberare delle pagine, controllare questa
storia diventa la pietra angolare nella determinazione del candidato
migliore come pagina da riutilizzare.</para>
@@ -505,13 +505,13 @@
<para>Per quelle piattaforme che non hanno questa caratteristica, il
sistema in effetti emula un page-used bit. Esso elimina la mappatura di
- una pagina, o la protegge, forzando un page fault se c'&egrave; un
+ una pagina, o la protegge, forzando un page fault se c'è un
accesso successivo alla pagina.
Quando avviene il page fault, il sistema segnala semplicemente
la pagina come usata e la sprotegge in maniera che possa essere usata.
Mentre prendere tale page fault solo per determinare se una pagina
- &egrave; in uso pu&ograve; apparire una scelta costosa, in realt&agrave;
- essa lo &egrave; molto meno che riusare la pagina per altri scopi, per
+ è in uso può apparire una scelta costosa, in realtà
+ essa lo è molto meno che riusare la pagina per altri scopi, per
dover poi scoprire che un processo ne aveva ancora bisogno e dovere
andare a cercarla di nuovo su disco.</para>
</sidebar>
@@ -519,22 +519,22 @@
<para>FreeBSD fa uso di parecchie code per le pagine per raffinare
ulteriormente la selezione delle pagine da riutilizzare, come anche per
determinare quando le pagine sporche devono essere spostate dalla memoria
- e immagazzinate da qualche parte. Poich&eacute; le tabelle delle pagine
- sono entit&agrave; dinamiche in FreeBSD, non costa praticamente nulla
+ e immagazzinate da qualche parte. Poiché le tabelle delle pagine
+ sono entità dinamiche in FreeBSD, non costa praticamente nulla
eliminare la mappatura di una pagina dallo spazio di indirizzamento di un
qualsiasi processo che la stia usando. Quando una pagina candidata
- &egrave; stata scelta sulla base del contatore d'uso, questo &egrave;
+ è stata scelta sulla base del contatore d'uso, questo è
esattamente quello che viene fatto.
Il sistema deve effettuare una distinzione tra pagine pulite che
possono essere teoricamente liberate in qualsiasi momento, e pagine
sporche che devono prima essere scritte (salvate) per poter essere
riutilizzabili.
Quando una pagina candidata viene trovata viene spostata nella coda
- delle pagine inattive, se &egrave; una pagina sporca, o nella coda di
- cache se &egrave; pulita.
+ delle pagine inattive, se è una pagina sporca, o nella coda di
+ cache se è pulita.
Un algoritmo separato basato su un rapporto sporche/pulite
determina quando le pagine sporche nella coda inattiva devono essere
- scritte su disco. Una volta che &egrave; stato fatto questo, le pagine
+ scritte su disco. Una volta che è stato fatto questo, le pagine
ormai salvate vengono spostate dalla coda delle inattive alla coda di
cache. A questo punto, le pagine nella coda di cache possono ancora
essere riattivate da un VM fault ad un costo relativamente basso.
@@ -544,22 +544,22 @@
<para>Usate meno recentemente. Le pagine che non vengono usate da molto
tempo probabilmente non saranno necessarie a breve, e possono essere
liberate.</para>
- </footnote>) quando il sistema avr&agrave; bisogno di allocare nuova
+ </footnote>) quando il sistema avrà bisogno di allocare nuova
memoria.</para>
- <para>&Egrave; importante notare che il sistema della VM di FreeBSD tenta
+ <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD tenta
di separare pagine pulite e sporche per l'espressa ragione di evitare
scritture non necessarie di pagine sporche (che divorano banda di I/O), e
non sposta le pagine tra le varie code gratuitamente quando il
- sottosistema non viene stressato. Questo &egrave; il motivo per cui
+ sottosistema non viene stressato. Questo è il motivo per cui
dando un <command>systat -vm</command> vedrai sistemi con contatori della
coda di cache bassi e contatori della coda delle pagine attive molto alti.
Quando il sistema della VM diviene maggiormente stressato, esso fa un
grande sforzo per mantenere le varie code delle pagine ai livelli
- determinati come pi&ugrave; efficenti.
- Per anni &egrave; circolata la leggenda urbana che Linux facesse un lavoro
+ determinati come più efficenti.
+ Per anni è circolata la leggenda urbana che Linux facesse un lavoro
migliore di FreeBSD nell'evitare gli swapout, ma in pratica questo non
- &egrave; vero. Quello che stava effettivamente accadendo era che FreeBSD
+ è vero. Quello che stava effettivamente accadendo era che FreeBSD
stava salvando le pagine inutilizzate proattivamente per fare spazio
mentre Linux stava mantendendo le pagine inutilizzate lasciando meno
memoria disponibile per la cache e le pagine dei processi.
@@ -569,46 +569,46 @@
<sect1 id="prefault-optimizations">
<title>Pre-Faulting e Ottimizzazioni di Azzeramento</title>
- <para>Subire un VM fault non &egrave; costoso se la pagina sottostante
- &egrave; gi&agrave; nella memoria fisica e deve solo essere mappata di
- nuovo nel processo, ma pu&ograve; divenire costoso nel caso se ne
- subiscano un bel po' su base regolare. Un buon esempio di ci&ograve; si
+ <para>Subire un VM fault non è costoso se la pagina sottostante
+ è già nella memoria fisica e deve solo essere mappata di
+ nuovo nel processo, ma può divenire costoso nel caso se ne
+ subiscano un bel po' su base regolare. Un buon esempio di ciò si
ha eseguendo un programma come &man.ls.1; o &man.ps.1; ripetutamente.
- Se il binario del programma &egrave; mappato in memoria ma non nella
+ Se il binario del programma è mappato in memoria ma non nella
tabella delle pagine, allora tutte le pagine che verranno accedute dal
programmma dovranno generare un page fault ogni volta che il programma
viene eseguito.
- Ci&ograve; non &egrave; necessario quando le pagine in questione sono
- gi&agrave; nella cache della VM, quindi FreeBSD tenter&agrave; di
+ Ciò non è necessario quando le pagine in questione sono
+ già nella cache della VM, quindi FreeBSD tenterà di
pre-popolare le tabelle delle pagine di un processo con quelle pagine che
- sono gi&agrave; nella VM Cache. Una cosa che FreeBSD non fa ancora
- &egrave; effettuare il pre-copy-on-write di alcune pagine nel caso di una
+ sono già nella VM Cache. Una cosa che FreeBSD non fa ancora
+ è effettuare il pre-copy-on-write di alcune pagine nel caso di una
chiamata a exec.
Ad esempio, se esegui il programma &man.ls.1; mentre stai eseguendo
<command>vmstat 1</command> noterai che subisce sempre un certo numero
di page fault, anche eseguendolo ancora e ancora. Questi sono
- zero-fill fault, legati alla necessit&agrave; di azzerare memoria,
+ zero-fill fault, legati alla necessità di azzerare memoria,
non program code fault, legati alla copia dell'eseguibile in memoria
- (che erano gi&agrave; stati gestiti come pre-fault).
- Pre-copiare le pagine all'exec o alla fork &egrave; un'area che potrebbe
+ (che erano già stati gestiti come pre-fault).
+ Pre-copiare le pagine all'exec o alla fork è un'area che potrebbe
essere soggetta a maggior studio.</para>
- <para>Una larga percentuale dei page fault che accadono &egrave; composta di
- zero-fill fault. In genere &egrave; possibile notare questo fatto
+ <para>Una larga percentuale dei page fault che accadono è composta di
+ zero-fill fault. In genere è possibile notare questo fatto
osservando l'output di <command>vmstat -s</command>.
Questi accadono quando un processo accede a pagine nell'area del BSS.
Ci si aspetta che l'area del BSS sia composta inizialmente da zeri
ma il sistema della VM non si preoccupa di allocare nessuna memoria
- finch&eacute; il processo non ne ha effettivamente bisogno.
+ finché il processo non ne ha effettivamente bisogno.
Quindi nel momento in cui accade un fault il sistema della VM non
deve solo allocare una nuova pagina, ma deve anche azzerarla.
Per ottimizzare l'operazione di azzeramento, il sistema della VM
- ha la capacit&agrave; di pre-azzerare le pagine e segnalarle come tali,
+ ha la capacità di pre-azzerare le pagine e segnalarle come tali,
e di richiedere pagine pre-azzerate quando avvengono zero-fill fault.
- Il pre-azzeramento avviene quando la CPU &egrave; inutilizzata ma il
- numero di pagine che vengono pre-azzerate dal sistema &egrave; limitato
- per evitare di spazzare via la cache della memoria. Questo &egrave; un
- eccellente esempio di complessit&agrave; aggiunta al sistema della VM per
+ Il pre-azzeramento avviene quando la CPU è inutilizzata ma il
+ numero di pagine che vengono pre-azzerate dal sistema è limitato
+ per evitare di spazzare via la cache della memoria. Questo è un
+ eccellente esempio di complessità aggiunta al sistema della VM per
ottimizare il percorso critico.</para>
</sect1>
@@ -616,29 +616,29 @@
<title>Ottimizzazioni della Tabella delle Pagine </title>
<para>Le ottimizzazioni alla tabella delle pagine costituiscono
- La parte pi&ugrave; controversa nel design della VM di FreeBSD ed ha
+ La parte più controversa nel design della VM di FreeBSD ed ha
mostrato un po' di affanno con l'avvento di un uso pesante di
<function>mmap()</function>.
Penso che questa sia una caratteristiche della maggior parte dei
- BSD anche se non sono sicuro di quando &egrave; stata introdotta
- la prima volta. Ci sono due ottimizzazioni maggiori. La prima &egrave;
+ BSD anche se non sono sicuro di quando è stata introdotta
+ la prima volta. Ci sono due ottimizzazioni maggiori. La prima è
che le tabelle della pagine hardware non contengono uno stato persistente
ma possono essere gettate via in qualsiasi momento con un sovraccarico di
gestione minimo.
- La seconda &egrave; che ogni pagina attiva nel sistema ha una struttura di
- controllo <literal>pv_entry</literal> che &egrave; integrata con la
- struttura <literal>vm_page</literal>. FreeBSD pu&ograve; semplicemente
- operare attraverso quelle mappature di cui &egrave; certa l'esistenza,
+ La seconda è che ogni pagina attiva nel sistema ha una struttura di
+ controllo <literal>pv_entry</literal> che è integrata con la
+ struttura <literal>vm_page</literal>. FreeBSD può semplicemente
+ operare attraverso quelle mappature di cui è certa l'esistenza,
mentre Linux deve controllare tutte le tabelle delle pagine che
<emphasis>potrebbero</emphasis> contenere una mappatura specifica per
- vedere se lo stanno effettivamente facendo, il che pu&ograve; portare ad
+ vedere se lo stanno effettivamente facendo, il che può portare ad
un sovraccarico computazionale O(n^2) in alcune situazioni.
- &Egrave; per questo che FreeBSD tende a fare scelte migliori su quale
- pagina riutilizzare o mandare in swap quando la memoria &egrave; messa
+ È per questo che FreeBSD tende a fare scelte migliori su quale
+ pagina riutilizzare o mandare in swap quando la memoria è messa
sotto sforzo, fornendo una miglior performance sotto carico. Comunque,
FreeBSD richiede una messa a punto del kernel per accomodare situazioni
che richiedano grandi spazi di indirizzamento condivisi, come quelli che
- possono essere necessari in un sistema di news perch&eacute; potrebbe
+ possono essere necessari in un sistema di news perché potrebbe
esaurire il numero di struct <literal>pv_entry</literal>.</para>
<para>Sia Linux che FreeBSD necessitano di lavoro in quest'area.
@@ -647,7 +647,7 @@
bisogno di mappare tutte le pagine di una libreria condivisa, ad esempio),
mentre linux sta cercando di semplificare i suoi algoritmi. FreeBSD
generalmente ha dei vantaggi prestazionali al costo di un piccolo spreco
- di memoria in pi&ugrave;, ma FreeBSD crolla nel caso in cui un grosso file
+ di memoria in più, ma FreeBSD crolla nel caso in cui un grosso file
sia condiviso massivamente da centinaia di processi.
Linux, d'altro canto, crolla nel caso in cui molti processi mappino a
macchia di leopardo la stessa libreria condivisa e gira in maniera non
@@ -659,46 +659,46 @@
<title>Colorazione delle Pagine</title>
<para>Concluderemo con le ottimizzazioni di colorazione delle pagine.
- La colorazione delle pagine &egrave; un'ottimizzazione prestazionale
+ La colorazione delle pagine è un'ottimizzazione prestazionale
progettata per assicurare che gli accessi a pagine contigue nella memoria
virtuale facciano il miglior uso della cache del processore. Nei
- tempi antichi (cio&egrave; pi&ugrave; di 10 anni fa) le cache dei
+ tempi antichi (cioè più di 10 anni fa) le cache dei
processori tendevano a mapparela memoria virtuale invece della memoria
fisica. Questo conduceva ad un numero enorme di problemi inclusa la
- necessit&agrave; di ripulire la cache ad ogni cambio di contesto, in
+ necessità di ripulire la cache ad ogni cambio di contesto, in
alcuni casi, e problemi con l'aliasing dei dati nella cache.
Le cache dei processori moderni mappano la memoria fisica proprio per
risolvere questi problemi.
Questo significa che due pagine vicine nello spazio di indirizzamento
dei processi possono non corrispondere a due pagine vicine nella cache.
- In effetti, se non si &egrave; attenti pagine affiancate nella memoria
+ In effetti, se non si è attenti pagine affiancate nella memoria
virtuale possono finire con l'occupare la stessa pagina nella cache del
processore&mdash;portando all'eliminazione prematura di dati
immagazzinabili in cache e riducendo le prestazioni della cache.
- Ci&ograve; &egrave; vero anche con cache set-associative <footnote>
+ Ciò è vero anche con cache set-associative <footnote>
<para>set-associative sta per associative all'interno di un insieme, in
- quanto c'&egrave; un insieme di blocchi della cache nei quale puo
+ quanto c'è un insieme di blocchi della cache nei quale puo
essere mappato un elemento della memoria fisica.</para>
</footnote> a molte vie (anche se l'effetto viene in qualche maniera
mitigato).</para>
<para>Il codice di allocazione della memoria di FreeBSD implementa
- le ottimizizzazioni di colorazione delle pagine, ci&ograve; significa che
- il codice di allocazione della memoria cercher&agrave; di trovare delle
+ le ottimizizzazioni di colorazione delle pagine, ciò significa che
+ il codice di allocazione della memoria cercherà di trovare delle
pagine libere che siano vicine dal punto di vista della cache.
- Ad esempio, se la pagina 16 della memoria fisica &egrave; assegnata
- alla pagina 0 della memoria virtuale di un processo e la cache pu&ograve;
+ Ad esempio, se la pagina 16 della memoria fisica è assegnata
+ alla pagina 0 della memoria virtuale di un processo e la cache può
contenere 4 pagine, il codice di colorazione delle pagine non
- assegner&agrave; la pagina 20 di memoria fisica alla pagina 1 di
+ assegnerà la pagina 20 di memoria fisica alla pagina 1 di
quella virtuale.
- Invece, gli assegner&agrave; la pagina 21 della memoria fisica.
+ Invece, gli assegnerà la pagina 21 della memoria fisica.
Il codice di colorazione delle pagine cerca di evitare l'assegnazione
- della pagina 20 perch&eacute; questa verrebbe mappata sopra lo stesso
- blocco di memoria cache della pagina 16 e ci&ograve; causerrebbe un uso
+ della pagina 20 perché questa verrebbe mappata sopra lo stesso
+ blocco di memoria cache della pagina 16 e ciò causerrebbe un uso
non ottimale della cache.
- Questo codice aggiunge una complessit&agrave; significativa
- al sottosistema di allocazione memoria della VM, come si pu&ograve; ben
- immaginare, ma il gioco vale ben pi&ugrave; della candela. La colorazione
+ Questo codice aggiunge una complessità significativa
+ al sottosistema di allocazione memoria della VM, come si può ben
+ immaginare, ma il gioco vale ben più della candela. La colorazione
delle pagine rende la memoria virtuale deterministica quanto la memoria
fisica per quel che riguarda le prestazioni della cache.</para>
</sect1>
@@ -722,7 +722,7 @@
<qandaset>
<qandaentry>
<question>
- <para>Cos'&egrave; <quote>l'algoritmo di interleaving</quote> a cui
+ <para>Cos'è <quote>l'algoritmo di interleaving</quote> a cui
fai riferimento nell'elenco delle debolezze della gestione dello
swap in FreeBSD 3.X ?</para>
</question>
@@ -731,55 +731,55 @@
<para>FreeBSD usa un intervallo tra zone di swap fissato, con un
valore predefinito di 4. Questo significa che FreeBSD riserva
spazio per quattro aree di swap anche se ne hai una sola o due o
- tre. Poich&eacute; lo swap &egrave; intervallato lo spazio di
+ tre. Poiché lo swap è intervallato lo spazio di
indirizzamento lineare che rappresenta le <quote>quattro aree di
- swap</quote> verr&agrave; frammentato se non si possiedono
+ swap</quote> verrà frammentato se non si possiedono
veramente quattro aree di swap. Ad esempio, se hai due aree di
swap A e B la rappresentazione dello spazio di FreeBSD per
- quell'area di swap verr&agrave; interrotta in blocchi di 16
+ quell'area di swap verrà interrotta in blocchi di 16
pagine:</para>
<literallayout>A B C D A B C D A B C D A B C D</literallayout>
<para>FreeBSD 3.X usa una <quote>lista sequenziale delle
regioni libere </quote> per registrare le aree di swap libere.
- L'idea &egrave; che grandi blocchi di spazio libero e lineare
+ L'idea è che grandi blocchi di spazio libero e lineare
possano essere rappresentati con un nodo singolo
(<filename>kern/subr_rlist.c</filename>).
Ma a causa della frammentazione la lista sequenziale risulta
assurdamente frammentata.
Nell'esempio precedente, uno spazio di swap completamente non
- allocato far&agrave; si che A e B siano mostrati come
+ allocato farà si che A e B siano mostrati come
<quote>liberi</quote> e C e D come <quote>totalmente
allocati</quote>. Ogni sequenza A-B richiede un nodo per essere
- registrato perch&eacute; C e D sono buchi, dunquei nodi di lista non
+ registrato perché C e D sono buchi, dunquei nodi di lista non
possono essere combinati con la sequenza A-B seguente.</para>
- <para>Perch&eacute; organizziamo lo spazio in intervalli invece di
+ <para>Perché organizziamo lo spazio in intervalli invece di
appiccicare semplicemente le area di swap e facciamo qualcosa di
- pi&ugrave; carino? Perch&eacute; &egrave; molto pi&ugrave; semplice
+ più carino? Perché è molto più semplice
allocare strisce lineari di uno spazio di indirizzamento ed ottenere
- il risultato gi&agrave; ripartito tra dischi multipli piuttosto che
+ il risultato già ripartito tra dischi multipli piuttosto che
cercare di spostare questa complicazione altrove.</para>
<para>La frammentazione causa altri problemi. Essendoci una lista
- lineare nella serie 3.X, ed avendo una tale quantit&agrave; di
+ lineare nella serie 3.X, ed avendo una tale quantità di
frammentazione implicita, l'allocazione e la liberazione dello swap
finisce per essere un algoritmo O(N) invece di uno O(1).
- Combinalo con altri fattori (attivit&agrave; di swap pesante)
+ Combinalo con altri fattori (attività di swap pesante)
e comincerai a trovarti con livelli di overhead come O(N^2) e
- O(N^3), e ci&ograve; &egrave; male. Il sistema dela serie 3.X
- pu&ograve; anche avere necessit&agrave; di allocare KVM durante
+ O(N^3), e ciò è male. Il sistema dela serie 3.X
+ può anche avere necessità di allocare KVM durante
un'operazione di swap per creare un nuovo nodo lista, il che
- pu&ograve; portare ad un deadlock se il sistema sta cercando di
+ può portare ad un deadlock se il sistema sta cercando di
liberare pagine nella memoria fisica in un momento di
- scarsit&agrave; di memoria.</para>
+ scarsità di memoria.</para>
<para>Nella serie 4.X non usiamo una lista sequenziale. Invece usiamo
un albero radicato e mappe di bit di blocchi di swap piuttosto che
nodi lista.
Ci prendiamo il peso di preallocare tutte le mappe di bit richieste
- per l'intera area di swap ma ci&ograve; finisce per consumare meno
+ per l'intera area di swap ma ciò finisce per consumare meno
memoria grazie all'uso di una mappa di bit (un bit per blocco)
invece di una lista collegata di nodi. L'uso di un albero radicato
invece di una lista sequenziale ci fornisce una performance quasi
@@ -792,12 +792,12 @@
<para>Non ho capito questo:</para>
<blockquote>
- <para>&Egrave; importante notare che il sistema della VM di FreeBSD
+ <para>È importante notare che il sistema della VM di FreeBSD
tenta di separare pagine pulite e sporche per l'espressa ragione di
evitare scritture non necessarie di pagine sporche (che divorano
banda di I/O), e non sposta le pagine tra le varie code
gratuitamente se il sottosistema non viene stressato. Questo
- &egrave; il motivo per cui dando un <command>systat -vm</command>
+ è il motivo per cui dando un <command>systat -vm</command>
vedrai sistemi con contatori della coda di cache bassi e contatori
della coda delle pagine attive molto alti.</para>
</blockquote>
@@ -811,17 +811,17 @@
</question>
<answer>
- <para>Si, questo pu&ograve; confondere. La relazione &egrave;
- <quote>obiettivo</quote> contro <quote>realt&agrave;</quote>. Il
- nostro obiettivo &egrave; separare le pagine ma la realt&agrave;
- &egrave; che se non siamo in crisi di memoria, non abbiamo bisogno
+ <para>Si, questo può confondere. La relazione è
+ <quote>obiettivo</quote> contro <quote>realtà</quote>. Il
+ nostro obiettivo è separare le pagine ma la realtà
+ è che se non siamo in crisi di memoria, non abbiamo bisogno
di farlo.</para>
- <para>Questo significa che FreeBSD non cercher&agrave; troppo di
+ <para>Questo significa che FreeBSD non cercherà troppo di
separare le pagine sporche (coda inattiva) da quelle pulite
- (code della cache), ne cercher&agrave; di disattivare le pagine
+ (code della cache), ne cercherà di disattivare le pagine
(coda pagine attive -> coda pagine inattive) quando il sistema non
- &egrave; sotto sforzo, anche se non vengono effettivamente
+ è sotto sforzo, anche se non vengono effettivamente
usate.</para>
</answer>
</qandaentry>
@@ -830,17 +830,17 @@
<question>
<para> Nell'esempio di &man.ls.1; / <command>vmstat 1</command>,
alcuni dei page fault non potrebbero essere data page faults
- (COW da file eseguibili a pagine private)? Cio&egrave;, io mi
+ (COW da file eseguibili a pagine private)? Cioè, io mi
aspetterei che i page fault fossero degli zero-fill e dei dati di
programma. O si implica che FreeBSD effettui il pre-COW per i dati
di programma?</para>
</question>
<answer>
- <para>Un fault COW pu&ograve; essere o legato a uno zero-fill o a dati
+ <para>Un fault COW può essere o legato a uno zero-fill o a dati
di programma.
- Il meccanismo &egrave; lo stesso in entrambi i casi poich&eacute;
- i dati di programma da copiare sono quasi certamente gi&agrave;
+ Il meccanismo è lo stesso in entrambi i casi poiché
+ i dati di programma da copiare sono quasi certamente già
presenti nella cache. E infatti li tratto insieme. FreeBSD non
effettua preventivamentela copia dei dati di programma o lo
zero-fill, <emphasis>effettua</emphasis> la mappatura preventiva
@@ -870,56 +870,56 @@
delle pagine hardware (pte). Se hai cinque processi che condividono
la stessa pagina fisica, e tre delle tabelle delle pagine di questi
processi mappano effettivamente la pagina, questa pagina
- verr&agrave; rappresentata da una struttura
+ verrà rappresentata da una struttura
<literal>vm_page</literal> singola e da tre strutture
<literal>pv_entry</literal>.</para>
<para>Le strutture <literal>pv_entry</literal> rappresentano solo
le pagine mappate dalla MMU (una <literal>pv_entry</literal>
- rappresenta un pte). Ci&ograve; significa che &egrave; necessario
+ rappresenta un pte). Ciò significa che è necessario
rimuovere tutti i riferimenti hardware a <literal>vm_page</literal>
(in modo da poter riutilizzare la pagina per qualcos'altro,
- effettuare il page out, ripulirla, sporcarla, e cos&igrave; via)
+ effettuare il page out, ripulirla, sporcarla, e così via)
possiamo semplicemente scansionare la lista collegata di
<literal>pv_entry</literal> associate con quella
<literal>vm_page</literal> per rimuovere o modificare i pte
dalla loro tabella delle pagine.</para>
- <para>Sotto Linux non c'&egrave; una lista collegata del genere. Per
+ <para>Sotto Linux non c'è una lista collegata del genere. Per
poter rimuovere tutte le mappature della tabella delle pagine
hardware per una <literal>vm_page</literal> linux deve indicizzare
ogni oggetto VM che <emphasis>potrebbe</emphasis> aver mappato la
pagina. Ad esempio, se si hanno 50 processi che mappano la stessa
libreria condivisa e si vuole liberarsi della pagina X in quella
- libreria, sar&agrave; necessario cercare nella tabella delle pagine
+ libreria, sarà necessario cercare nella tabella delle pagine
per ognuno dei 50 processi anche se solo 10 di essi ha
- effettivamente mappato la pagina. Cos&igrave; Linux sta barattando
- la semplicit&agrave; del design con le prestazioni. Molti algoritmi
+ effettivamente mappato la pagina. Così Linux sta barattando
+ la semplicità del design con le prestazioni. Molti algoritmi
per la VM che sono O(1) o (piccolo N) in FreeBSD finiscono per
diventare O(N), O(N^2), o anche peggio in Linux.
- Poich&eacute; i pte che rappresentano una particolare pagina in un
+ Poiché i pte che rappresentano una particolare pagina in un
oggetto tendono ad essere allo stesso offset in tutte le tabelle
delle pagine nelle quali sono mappati, la riduzione del numero di
- accessi alla tabela delle pagine allo stesso offset eviter&agrave;
+ accessi alla tabela delle pagine allo stesso offset eviterà
che la la linea di cache L1 per quell'offset venga cancellata,
portando ad una performance migliore.</para>
- <para>FreeBSD ha aggiunto complessit&agrave; (lo schema
+ <para>FreeBSD ha aggiunto complessità (lo schema
<literal>pv_entry</literal>) in modo da incrementare le prestazioni
(per limitare gli accessi alla tabella delle pagine
<emphasis>solo</emphasis> a quelle pte che necessitino di essere
modificate).</para>
- <para>Ma FreeBSD ha un problema di scalabilit&agrave; che linux non ha
+ <para>Ma FreeBSD ha un problema di scalabilità che linux non ha
nell'avere un numero limitato di strutture
<literal>pv_entry</literal> e questo provoca problemi quando si
- hanno condivisioni massicce di dati. In questo caso c'&egrave; la
- possibilit&agrave; che finiscano le strutture
- <literal>pv_entry</literal> anche se c'&egrave; ancora una grande
- quantit&agrave; di memoria disponibile.
- Questo pu&ograve; essere risolto abbastanza facilmente
+ hanno condivisioni massicce di dati. In questo caso c'è la
+ possibilità che finiscano le strutture
+ <literal>pv_entry</literal> anche se c'è ancora una grande
+ quantità di memoria disponibile.
+ Questo può essere risolto abbastanza facilmente
aumentando il numero di struttre <literal>pv_entry</literal> nella
- configurazione del kernel, ma c'&egrave; veramente bisogno di
+ configurazione del kernel, ma c'è veramente bisogno di
trovare un modo migliore di farlo.</para>
<para>Riguardo il sovrapprezzo in memoria di una tabella delle pagine
@@ -930,8 +930,8 @@
FreeBSD usa tabelle delle pagine <quote>throw away</quote>,
eliminabili, ma aggiunge una struttura <literal>pv_entry</literal>
per ogni pte effettivamente mappato. Credo che l'utilizzo della
- memoria finisca per essere pi&ugrave; o meno lo stesso, fornendo a
- FreeBSD un vantaggio algoritmico con la capacit&agrave; di
+ memoria finisca per essere più o meno lo stesso, fornendo a
+ FreeBSD un vantaggio algoritmico con la capacità di
eliminare completamente le tabelle delle pagine con un
sovraccarico prestazionale minimo.</para>
</answer>
@@ -940,26 +940,26 @@
<qandaentry>
<question>
<para>Infine, nella sezione sulla colorazione delle pagine, potrebbe
- esser d'aiuto avere qualche descrizione in pi&ugrave; di quello che
+ esser d'aiuto avere qualche descrizione in più di quello che
intendi. Non sono riuscito a seguire molto bene.</para>
</question>
<answer>
<para>Sai come funziona una memoria cache hardware L1? Spiego:
Considera una macchina con 16MB di memoria principale ma solo 128K
- di cache L1. In genere il modo in cui funziona la cache &egrave;
+ di cache L1. In genere il modo in cui funziona la cache è
che ogni blocco da 128K di memoria principale usa gli
<emphasis>stessi</emphasis> 128K di cache.
Se si accede all'offset 0 della memoria principale e poi al 128K si
- pu&ograve; finire per cancellare i dati che si erano messi nella
+ può finire per cancellare i dati che si erano messi nella
cache dall'offset 0!</para>
- <para>Ora, sto semplificando di molto. Ci&ograve; che ho appena
- descritto &egrave; quella che viene detta memoria cache a
+ <para>Ora, sto semplificando di molto. Ciò che ho appena
+ descritto è quella che viene detta memoria cache a
<quote>corrispondenza diretta</quote>, o direct mapped.
La maggior parte delle cache moderne sono quelle che
vengono dette set-associative a 2 o 4 vie.
- L'associativit&agrave; di questo tipo permette di accedere fino ad N
+ L'associatività di questo tipo permette di accedere fino ad N
regioni di memoria differenti che si sovrappongano sulla stessa
cache senza distruggere i dati preventivamente immagazzinati.
Ma solo N.</para>
@@ -970,35 +970,35 @@
all'offset 512K, ad ogni modo, uno degli oggetti dato immagazzinati
precedentemente verrebbero cancellati dalla cache.</para>
- <para>&Egrave; estremamente importante &hellip;
+ <para>È estremamente importante &hellip;
<emphasis>estremamente</emphasis> importante che la maggior parte
degli accessi del processore alla memoria vengano dalla cache L1,
- poich&eacute; la cache L1 opera alla stessa frequenza del
+ poiché la cache L1 opera alla stessa frequenza del
processore. Nel momento in cui si ha un miss <footnote>
- <para>Un miss nella cache &egrave; equivalente a un page fault per
+ <para>Un miss nella cache è equivalente a un page fault per
la memoria fisica, ed allo stesso modo implica un accesso a
- dispositivi molto pi&ugrave; lenti, da L1 a L2 come da RAM a
+ dispositivi molto più lenti, da L1 a L2 come da RAM a
disco.</para>
</footnote> nella cache L1 si deveandare a cercare nella cache L2 o
- nella memoria principale, il processore andr&agrave; in stallo, e
- potenzialmente potr&agrave; sedersi a girarsi i pollici per un tempo
+ nella memoria principale, il processore andrà in stallo, e
+ potenzialmente potrà sedersi a girarsi i pollici per un tempo
equivalente a <emphasis>centinaia</emphasis> di istruzioni
attendendo che la lettura dalla memoria principale venga
completata. La memoria principale (la RAM che metti nel tuo
- computer) &egrave; <emphasis>lenta</emphasis>, se comparata alla
- velocit&agrave; del nucleo di un moderno processore.</para>
+ computer) è <emphasis>lenta</emphasis>, se comparata alla
+ velocità del nucleo di un moderno processore.</para>
<para>Ok, ora parliamo della colorazione dele pagine:
tutte le moderne cache sono del tipo noto come cache
<emphasis>fisiche</emphasis>. Esse memorizzano indirizzi di memoria
- fisica, non indirizzi di memoria virtual. Ci&ograve; permette alla
+ fisica, non indirizzi di memoria virtual. Ciò permette alla
cache di rimanere anche nel momento in cui ci sia un cambio di
- contesto tra processi, e ci&ograve; &egrave; molto
+ contesto tra processi, e ciò è molto
importante.</para>
<para>Ma nel mondo &unix; devi lavorare con spazi di indirizzamento
virtuali, non con spazi di indirizzamento fisici. Ogni programma
- che scrivi vedr&agrave; lo spazio di indirizzamento virtuale
+ che scrivi vedrà lo spazio di indirizzamento virtuale
assegnatogli. Le effettive pagine <emphasis>fisiche</emphasis>
nascoste sotto quello spazio di indirizzi virtuali
non saranno necessariamente contigue fisicamente! In effetti,
@@ -1008,14 +1008,14 @@
<para>Un programma normalmente assume che due pagine
affiancate verranno poste in cache in maniera ottimale.
- Cio&egrave;, che possa accedere agli oggetti dato in
+ Cioè, che possa accedere agli oggetti dato in
entrambe le pagine senza che esse si cancellino a vicenda le
rispettiva informazioni in cache.
- Ma ci&ograve; &egrave; vero solo se le pagine fisiche sottostanti lo
+ Ma ciò è vero solo se le pagine fisiche sottostanti lo
spazio di indirizzo virtuale sono contigue (per quel che riguarda
la cache).</para>
- <para>Questo &egrave; ci&ograve; che viene fatto dalla colorazione
+ <para>Questo è ciò che viene fatto dalla colorazione
delle pagine.
Invece di assegnare pagine fisiche <emphasis>casuali</emphasis> agli
indirizzi virtuali, che potrebbe causare prestazioni non ottimali
@@ -1030,7 +1030,7 @@
<para>Si note ho detto <quote>ragionevolmente</quote> contigue invece
che semplicemente <quote>contigue</quote>. Dal punto di vista di
una cache di 128K a corrispondenza diretta, l'indirizzo fisico 0
- &egrave; lo stesso che l'indirizzo fisico 128K.
+ è lo stesso che l'indirizzo fisico 128K.
Dunque due agine affiancate nello spzio di indirizzamento virtuale
potrebbero finire per essere all'offset 128K e al 132K nella memoria
fisica, ma potrebbero trovarsi tranquillamente anche agli offset
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml
index 9eac11f63c..ce79a6b000 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/advanced-networking/chapter.sgml
@@ -39,7 +39,7 @@
</sect1>
<sect1 id="network-diskless">
- <title>Modalit&agrave; senza dischi</title>
+ <title>Modalità senza dischi</title>
<para>Traduzione in corso</para>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml
index ea85b46610..f5a16ee58d 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/audit/chapter.sgml
@@ -39,14 +39,14 @@
<para>&os; 6.2-RELEASE e i successivi includono supporto
per audit di eventi relativi alla sicurezza. L'audit
degli eventi permette di tener traccia attraverso i log in modo
- affidabile, preciso e configurabile di una variet&agrave;
+ affidabile, preciso e configurabile di una varietà
di eventi rilevanti per la sicurezza del sistema, inclusi
i login, i cambiamenti della configurazione e l'accesso
ai file ed alla rete. Questi dati loggati possono essere
molto preziosi per il monitoraggio di sistemi in produzione,
ricerca di intrusioni ed analisi post mortem. &os;
implementa le API di <acronym>BSM</acronym> di &sun; e i suoi
- formati di file, ed &egrave; interoperabile sia con le
+ formati di file, ed è interoperabile sia con le
implementazioni di audit di &sun; &solaris;
che con quelle di &apple; &macos; X.</para>
@@ -58,7 +58,7 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Cosa &egrave; l'Auditing di Eventi e come funziona.</para>
+ <para>Cosa è l'Auditing di Eventi e come funziona.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -86,14 +86,14 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Avere una certa familiarit&agrave; con la sicurezza
+ <para>Avere una certa familiarità con la sicurezza
e come si applica a &os; (<xref linkend="security"/>).</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<warning>
<para>La funzione di audit in &os; 6.<replaceable>X</replaceable>
- &egrave; sperimentale
+ è sperimentale
e la messa in produzione dovrebbe avvenire solo dopo aver ben
ponderato i rischi connessi al software sperimentale.
Le limitazioni note includono che non tutti gli eventi
@@ -103,8 +103,8 @@
non sono correttamente configurabili per tracciare sotto audit
le sessioni di login degli utenti.</para>
- <para>La funzione di audit di sicurezza pu&ograve; generare
- log molto dettagliati dell'attivit&agrave; di sistema: su un
+ <para>La funzione di audit di sicurezza può generare
+ log molto dettagliati dell'attività di sistema: su un
sistema carico, i file di traccia possono essere molto grandi
quando sono configurati in dettaglio, oltre i gigabytes per settimana.
Gli amministratori dovrebbero tenere in conto le richieste di spazio
@@ -125,7 +125,7 @@
<itemizedlist>
<listitem>
<para><emphasis>event</emphasis>: Un event tracciabile da audit
- &egrave; ogni evento che pu&ograve; essere tenuto sotto
+ è ogni evento che può essere tenuto sotto
osservazione dal sottosistema di audit.
Esempi di eventi rilevanti per la sicurezza includono
la creazione di un file, lo stabilire una connessione di rete,
@@ -148,7 +148,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para><emphasis>record</emphasis>: Un record &egrave; una voce nel log
+ <para><emphasis>record</emphasis>: Un record è una voce nel log
di audit che descrive un evento di sicurezza. I record contengono
il tipo di evento, informazione sul soggetto che ha causato l'evento,
informazione sulla data e sull'ora dell'evento, informazione su ogni
@@ -160,13 +160,13 @@
consiste in una serie di record di eventi che descrivono
eventi di sicurezza. Tipicamente le tracce sono in qualche modo
in ordine cronologico rispetto all'istante in cui l'evento
- si &egrave; realizzato. Solo processi autorizzati
+ si è realizzato. Solo processi autorizzati
hanno il permesso di tracciare record nella traccia di audit.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><emphasis>selection expression</emphasis>: Una espressione
- di selezione &egrave; una stringa che contiene una lista di prefissi
+ di selezione è una stringa che contiene una lista di prefissi
e nomi di classi di eventi usati per catalogare eventi.</para>
</listitem>
@@ -189,7 +189,7 @@
rimossi dalla traccia di audit. Usando la riduzione, gli amministratori
sono in grado di implementare politiche per il salvataggio
di dati di audit. Per esempio, tracce di audit dettagliate
- possono essere tenute per un mese, dopodich&egrave; le
+ possono essere tenute per un mese, dopodichè le
tracce possono essere ridotte al fine di preservare solo
le informazioni di login.</para>
</listitem>
@@ -200,9 +200,9 @@
<title>Installare il Supporto Audit</title>
<para>Il supporto in user space per l'Audit degli Eventi
- &egrave; installato come parte del sistema operativo &os;.
+ è installato come parte del sistema operativo &os;.
In &os; 7.0 e successivi, il supporto kernel all'Audit degli eventi
- &egrave; compilato di default. In &os; 6.<replaceable>X</replaceable>,
+ è compilato di default. In &os; 6.<replaceable>X</replaceable>,
il supporto all'Audit degli eventi deve essere compilato
esplicitamente nel kernel aggiungendo le seguenti
righe al file di configurazione del kernel:</para>
@@ -213,9 +213,9 @@
il normale processo spiegato in
<xref linkend="kernelconfig"/>.</para>
- <para>Una volta che il kernel &egrave; stato compilato ed
+ <para>Una volta che il kernel è stato compilato ed
installato con l'audit abilitato, ed il
- sistema &egrave; stato rebootato, abilita il demone audit
+ sistema è stato rebootato, abilita il demone audit
aggiungendo la seguente riga in &man.rc.conf.5;:</para>
<programlisting>auditd_enable="YES"</programlisting>
@@ -317,7 +317,7 @@
<listitem>
<para><literal>ex</literal> - <emphasis>exec</emphasis> - Fa l'audit
delle esecuzioni di un programma. L'audit degli argomenti
- della command line e delle variabili di ambiente &egrave;
+ della command line e delle variabili di ambiente è
controllato da &man.audit.control.5; usando i parametri
<literal>argv</literal> e <literal>envv</literal> nelle
impostazioni della <literal>policy</literal>.</para>
@@ -410,7 +410,7 @@
<filename>audit_class</filename> e
<filename>audit_event</filename>.</para>
- <para>Ogni classe di audit nella lista &egrave; combinata
+ <para>Ogni classe di audit nella lista è combinata
con un prefisso che indica se le operazione di successo
o andate in fallimento siano intercettate, e se la entry
sta aggiungendo o togliendo delle regole di intercettazione
@@ -433,8 +433,8 @@
</listitem>
<listitem>
- <para><literal>^</literal> Non fa l'audit di eventi n&egrave;
- di successo n&egrave; falliti in questa classe.</para>
+ <para><literal>^</literal> Non fa l'audit di eventi nè
+ di successo nè falliti in questa classe.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -460,8 +460,8 @@
<para>Nella maggior parte dei casi, gli amministratori dovranno
solo modificare due file quando configurano il sistema audit:
<filename>audit_control</filename> ed <filename>audit_user</filename>.
- Il primo controlla le propriet&agrave; e le politiche di tutto
- il sistema, il secondo pu&ograve; essere usato per fare del
+ Il primo controlla le proprietà e le politiche di tutto
+ il sistema, il secondo può essere usato per fare del
fine tuning iper il singolo utente.</para>
<sect3 id="audit-auditcontrol">
@@ -479,11 +479,11 @@ policy:cnt
filesz:0</programlisting>
<para>L'opzione <option>dir</option> viene usata per impostare
- una o pi&ugrave; directory dove i file di log dell'audit vengono
- salvati. Se appare pi&ugrave; di una directory, saranno
+ una o più directory dove i file di log dell'audit vengono
+ salvati. Se appare più di una directory, saranno
usati in ordine uno dopo l'altro, dopo che uno si riempie.
- &Egrave; comune configurare
- audit cosicch&egrave; i log siano tenuti in un filesystem
+ È comune configurare
+ audit cosicchè i log siano tenuti in un filesystem
dedicato, per prevenire interferenze fra il sottosistema
audit ed altri sottosistemi se il filesystem si riempie.</para>
@@ -495,7 +495,7 @@ filesz:0</programlisting>
<para>L'opzione <option>minfree</option> definisce la minima percentuale
di spazio libero per i file system dove vengono conservate
le tracce dell'audit. Quando questo limite viene superato,
- sar&agrave; generato un warning. L'esempio sopra imposta
+ sarà generato un warning. L'esempio sopra imposta
il minimo spazio libero al venti per cento.</para>
<para>L'opzione <option>naflags</option> specifica le classi di audit
@@ -506,17 +506,17 @@ filesz:0</programlisting>
da virgole di flag per le politiche che controllano vari aspetti
del comportamento dell'audit. Il flag di default <literal>cnt</literal>
indica che il sistema dovrebbe continuare a funzionare nonostante
- un errore dell'audit (questa flag &egrave; altamente consigliato).
- Un altro flag usato di comune &egrave; <literal>argv</literal>,
- che fa s&igrave; che gli argomenti di command line della sistema call &man.execve.2;
+ un errore dell'audit (questa flag è altamente consigliato).
+ Un altro flag usato di comune è <literal>argv</literal>,
+ che fa sì che gli argomenti di command line della sistema call &man.execve.2;
siano tenuti sotto audit come parte dell'esecuzione del comando.</para>
<para>L'opzione <option>filesz</option> specifica la massima dimensione
in bytes da tenere per le tracce di audit, prima di terminarli
automaticamente e routarli. Il default, 0, disabilita la rotazione
- dei file di log. Se la dimensione &egrave; diversa di zero
- ma minore del minimo, 512k, sar&agrave; ignorata ed un messaggio di log
- sar&agrave; generato.</para>
+ dei file di log. Se la dimensione è diversa di zero
+ ma minore del minimo, 512k, sarà ignorata ed un messaggio di log
+ sarà generato.</para>
</sect3>
<sect3 id="audit-audituser">
@@ -525,9 +525,9 @@ filesz:0</programlisting>
<para>Il file <filename>audit_user</filename> permette all'amministratore
di specificare ulteriori requisiti dell'audit per utenti
specifici. Ogni linea configura l'audit per un utente
- attraverso due campi: il primo campo &egrave; <literal>alwaysaudit</literal>,
+ attraverso due campi: il primo campo è <literal>alwaysaudit</literal>,
che specifica un insieme di eventi che dovrebbero sempre essere tenuti
- sotto audit per l'utente, ed il secondo &egrave; il campo
+ sotto audit per l'utente, ed il secondo è il campo
<literal>neveraudit</literal>, che specifica un insieme di eventi
che non dovrebbero mai essere tenuti sotto audit per l'utente.
</para>
@@ -538,7 +538,7 @@ filesz:0</programlisting>
e dell'esecuzione di successo per l'utente <username>www</username>.
Se usato con il file di esempio <filename>audit_control</filename>
sopra riportato, l'entry <literal>lo</literal> per
- <username>root</username> &egrave; ridondante, e gli eventi di
+ <username>root</username> è ridondante, e gli eventi di
login/logout sarano tenuti sotto audit anche per l'utente
<username>www</username>.</para>
@@ -555,32 +555,32 @@ www:fc,+ex:no</programlisting>
<title>Leggere le Tracce di Audit</title>
<para>Le tracce di audit sono conservate nel formato binario BSM,
- cos&igrave; devono essere usati degli strumenti appositi
+ così devono essere usati degli strumenti appositi
per modificare o convertirli a testo. Il comando &man.praudit.1;
converte file di traccia a semplice formato testo; il comando
- <command>auditreduce</command> pu&ograve; essere usato per ridurre
+ <command>auditreduce</command> può essere usato per ridurre
file di traccia per analisi, archiviazione o stampa.
- &man.auditreduce.1; supporta una variet&agrave; di
+ &man.auditreduce.1; supporta una varietà di
parametri di selezione, incluso il tipo di evento, la classe
dell'evento, l'utente, la data o l'ora dell'evento, ed il percorso
del file o l'oggetto su cui si opera.</para>
- <para>Per esempio, l'utility <command>praudit</command> far&agrave; il
+ <para>Per esempio, l'utility <command>praudit</command> farà il
dump dell'intero contenuto di uno specifico file di log di audit
in semplice formato testuale:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>praudit /var/audit/AUDITFILE</userinput></screen>
<para>Dove <filename><replaceable>AUDITFILE</replaceable></filename>
- &egrave; il nome del file di log di cui fare il dump.</para>
+ è il nome del file di log di cui fare il dump.</para>
<para>Le tracce di audit consistono in una serie di record di audit
composti da token, che <command>praudit</command> scrive sequenzialmente
- uno per linea. Ogni token &egrave; per un tipo specifico,
+ uno per linea. Ogni token è per un tipo specifico,
come <literal>header</literal> che tiene un header di un record
audit, o <literal>path</literal> che tiene un percorso di file
da una ricerca del nome.
- Il seguente &egrave; un esempio di un evento <literal>execve</literal>:</para>
+ Il seguente è un esempio di un evento <literal>execve</literal>:</para>
<programlisting>header,133,10,execve(2),0,Mon Sep 25 15:58:03 2006, + 384 msec
exec arg,finger,doug
@@ -592,7 +592,7 @@ trailer,133</programlisting>
<para>Questo audit rappresenta una chiamata di successo a
<literal>execve</literal>, in cui il comando
- <literal>finger doug</literal> &egrave; stato eseguito.
+ <literal>finger doug</literal> è stato eseguito.
Il token degli argomenti contiene la riga di comando presentata
dalla shell al kernel. Il token <literal>path</literal> contiene
il percorso dell'eseguibile usato dal kernel.
@@ -604,14 +604,14 @@ trailer,133</programlisting>
dell'utente, il group id, lo user id reale ed il group id reale,
il process id, l'id della sessione, l'id della porta e l'indirizzo di login.
Nota che l'audit user id ed il real user id sono diversi:
- l'utente <username>robert</username> &egrave; diventato
+ l'utente <username>robert</username> è diventato
<username>root</username> prima di eseguire questo comando, ma questo
viene tenuto sotto audit usando lo user id originale. Infine, il token
<literal>return</literal> indica l'esecuzione andata a buon fine, ed il
<literal>trailer</literal> chiude il record.</para>
<para>In &os; 6.3 e successive, <command>praudit</command> supporta
- anche il formato di output XML, che pu&ograve; essere selezionato
+ anche il formato di output XML, che può essere selezionato
usando l'argomento <option>-x</option>.</para>
</sect2>
@@ -619,13 +619,13 @@ trailer,133</programlisting>
<title>Ridurre le Tracce di Audit</title>
<para>Dato che i log dell'audit possono essere molto grandi,
- un amministratore probabilmente vorr&agrave; selezionarne
+ un amministratore probabilmente vorrà selezionarne
solo un sottoinsieme utile, ad esempio i record
associati con un utente specifico:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>auditreduce -u trhodes /var/audit/AUDITFILE | praudit</userinput></screen>
- <para>Questo selezioner&agrave; tutti i record di audit per
+ <para>Questo selezionerà tutti i record di audit per
l'utente <username>trhodes</username> conservati nel file
<filename><replaceable>AUDITFILE</replaceable></filename>.</para>
</sect2>
@@ -635,11 +635,11 @@ trailer,133</programlisting>
<para>I membri del gruppo <groupname>audit</groupname> hanno
il permesso di leggere tracce di audit in <filename>/var/audit</filename>;
- di default questo gruppo e' vuoto, cos&igrave; solo
- <username>root</username> pu&ograve; leggere le tracce di audit.
+ di default questo gruppo e' vuoto, così solo
+ <username>root</username> può leggere le tracce di audit.
Utenti possono essere aggiunti al gruppo <groupname>audit</groupname>
per delegare diritti di lettura sull'audit.
- Dato che l'abilit&agrave; di tracciare contenuti del log di audit
+ Dato che l'abilità di tracciare contenuti del log di audit
fornisce significative informazioni sul comportamento di utenti
e processi, si raccomanda che la delega di lettura sia fatta con cautela.</para>
</sect2>
@@ -649,11 +649,11 @@ trailer,133</programlisting>
<para>Le pipe di audit sono degli pseudo-device clonanti nel
file system dei device che permettono alle applicazioni di intercettare
- lo stream dei record di audit in tempo reale. Questo &egrave;
+ lo stream dei record di audit in tempo reale. Questo è
di primario interesse per i creatori di applicativi di intrusion
detection e di monitoraggio di sistemi.
In ogni caso, per l'amministratore il device della pipe dell'audit
- &egrave; un modo conveniente per permettere il monitaraggio dal vivo
+ è un modo conveniente per permettere il monitaraggio dal vivo
senza incontrare problemi con i permessi della traccia audit o
la rotazione dei log che interrompono lo stream degli eventi.
Per tracciare lo stream degli eventi dell'audit, usa la seguente
@@ -673,13 +673,13 @@ trailer,133</programlisting>
configurare il filesystem devfs.</para>
<warning>
- <para>&Egrave; facile produrre cicli di feedback di eventi audit,
+ <para>È facile produrre cicli di feedback di eventi audit,
in cui il semplice osservare ogni evento di audit risulta nella
- creazione di pi&ugrave; eventi di audit. Per esempio, se tutto
+ creazione di più eventi di audit. Per esempio, se tutto
il traffico di rete viene tenuto sotto audit, e &man.praudit.1; viene
eseguito da una sessione SSH, un flusso continuo di notevoli dimensioni di eventi
- audit sar&agrave; generato, dato che ogni evento scritto generer&agrave;
- un altro evento. &Egrave; consigliabile eseguire
+ audit sarà generato, dato che ogni evento scritto genererà
+ un altro evento. È consigliabile eseguire
<command>praudit</command> su un device
pipe di audit da sessioni senza audit I/O in grande dettaglio, per evitare
fenomeni come questo.</para>
@@ -693,34 +693,34 @@ trailer,133</programlisting>
solo dal demone dell'audit, <application>auditd</application>. Gli
amministratori non dovrebbero cercare di usare &man.newsyslog.conf.5;
o altri tool per ruotare direttamente i log di audit. Invece,
- il tool di gestione <command>audit</command> pu&ograve; essere usato
+ il tool di gestione <command>audit</command> può essere usato
per interrompere l'audit, riconfigurare il sistema di audit,
- ed eseguire la rotazione dei log. Il seguente comando fa s&igrave;
+ ed eseguire la rotazione dei log. Il seguente comando fa sì
che il demone audit crei un nuovo log di audit e segnali al kernel
- di usare il nuovo log. I vecchio log sar&agrave; terminato
- e rinominato, ed a questo punto potr&agrave; essere manipolato
+ di usare il nuovo log. I vecchio log sarà terminato
+ e rinominato, ed a questo punto potrà essere manipolato
dall'amministratore.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>audit -n</userinput></screen>
<warning>
<para>Se il demone <application>auditd</application> non sta girando
- al momento, questo comando fallir&agrave; e sar&agrave; prodotto
+ al momento, questo comando fallirà e sarà prodotto
un messaggio di errore.</para>
</warning>
<para>Aggiungendo la seguente linea a
- <filename>/etc/crontab</filename> forzer&agrave; la rotazione
+ <filename>/etc/crontab</filename> forzerà la rotazione
ogni dodici ore da parte di &man.cron.8;:</para>
<programlisting>0 */12 * * * root /usr/sbin/audit -n</programlisting>
- <para>Il cambiamento prender&agrave; effetto dopo che hai salvato
+ <para>Il cambiamento prenderà effetto dopo che hai salvato
il nuovo <filename>/etc/crontab</filename>.</para>
<para>La rotazione automatica della traccia dell'audit basata
- sulla dimensione del file &egrave; possibile attraverso l'opzione
- <option>filesz</option> in &man.audit.control.5;, ed &egrave;
+ sulla dimensione del file è possibile attraverso l'opzione
+ <option>filesz</option> in &man.audit.control.5;, ed è
descritta nella sezione sui file di configurazione di questo capitolo.</para>
</sect2>
@@ -728,13 +728,13 @@ trailer,133</programlisting>
<title>Comprimere le Tracce di Audit</title>
<para>Man mano che i file di traccia dell'audit diventano
- di grandi dimensioni, &egrave; spesso desiderabile
+ di grandi dimensioni, è spesso desiderabile
comprimerli o in qualche modo archiviarli dopo che sono
stati chiusi dal demone audit. Lo script <filename>audit_warn</filename>
- pu&ograve; essere usato per eseguire operazioni personalizzate
- per una variet&agrave; di eventi relativi all'audit, incluse
+ può essere usato per eseguire operazioni personalizzate
+ per una varietà di eventi relativi all'audit, incluse
la chiusura pulita delle tracce di audit quando sono ruotate.
- Ad esempio, il seguente comando pu&ograve; essere aggiunto
+ Ad esempio, il seguente comando può essere aggiunto
allo script <filename>audit_warn</filename> per comprimere
le tracce di audit alla chiusura:</para>
@@ -745,12 +745,12 @@ if [ "$1" = closefile ]; then
gzip -9 $2
fi</programlisting>
- <para>Altre attivit&agrave; di archiviazione possono includere
+ <para>Altre attività di archiviazione possono includere
copiare i file di traccia su di un server centralizzato, cancellare
file di traccia vecchi, o ridurre la traccia di audit per rimuovere
- i record non voluti. Lo script sar&agrave; eseguito solo quando
- i file di traccia sono chiusi in maniera pulita, cos&igrave;
- non sar&agrave; eseguito su tracce lasciate non terminate
+ i record non voluti. Lo script sarà eseguito solo quando
+ i file di traccia sono chiusi in maniera pulita, così
+ non sarà eseguito su tracce lasciate non terminate
a seguito di uno shutdown improprio.</para>
</sect2>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml
index 7fd88c5756..276627e4f6 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/basics/chapter.sgml
@@ -25,11 +25,11 @@
<title>Sinossi</title>
<para>Il seguente capitolo tratta i comandi e le
- funzionalit&agrave; di base del sistema operativo
- FreeBSD. Molto di questo materiale &egrave;
+ funzionalità di base del sistema operativo
+ FreeBSD. Molto di questo materiale è
valido anche per altri sistemi operativi &unix;-like.
Sentiti libero di leggere velocemente questo capitolo se hai
- familiarit&agrave; con questo materiale. Se sei un utente
+ familiarità con questo materiale. Se sei un utente
alle prime armi di FreeBSD, allora dovrai di
sicuro leggere questo capitolo attentamente.</para>
@@ -62,7 +62,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Cos'&egrave; una shell, e come cambiare il proprio ambiente di
+ <para>Cos'è una shell, e come cambiare il proprio ambiente di
login di default.</para>
</listitem>
@@ -91,10 +91,10 @@
<indexterm><primary>console virtuali</primary></indexterm>
<indexterm><primary>terminali</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD pu&ograve; essere usato in vari modi. Uno di questi
- &egrave; quello di digitare i comandi tramite un terminale
+ <para>FreeBSD può essere usato in vari modi. Uno di questi
+ è quello di digitare i comandi tramite un terminale
testuale. Quando si utilizza FreeBSD in questo modo si ha
- velocemente nelle proprie mani molta della flessibilit&agrave;
+ velocemente nelle proprie mani molta della flessibilità
e della potenza di un sistema operativo &unix;.
Questa sezione descrive cosa sono i <quote>terminali</quote> e le
<quote>console</quote>, e come si possono utilizzare in FreeBSD.</para>
@@ -106,7 +106,7 @@
<para>Se non hai configurato FreeBSD in modo tale da avviare in
modo automatico l'ambiente grafico durante l'avvio, il
- sistema ti fornir&agrave; un prompt di login dopo la fase di
+ sistema ti fornirà un prompt di login dopo la fase di
avvio, esattamente dopo che gli script di avvio sono stati
eseguiti. Dovresti vedere qualcosa simile a questo:</para>
@@ -131,17 +131,17 @@ login:</screen>
appena avviato. Sei di fronte a una console
<quote>FreeBSD</quote>, che sta girando su un processore Intel
o su un processore compatibile con l'architettura x86<footnote>
- <para>Questo &egrave; il significato di <literal>i386</literal>.
+ <para>Questo è il significato di <literal>i386</literal>.
Nota che anche se non stai eseguendo FreeBSD su una CPU della serie
386 di Intel, questo messaggio resta <literal>i386</literal>. Non
- si riferisce al tipo del tuo processore, ma bens&igrave;
+ si riferisce al tipo del tuo processore, ma bensì
all'<quote>architettura</quote> del processore.</para></footnote>.
Il nome di questa macchina (tutte le macchine &unix; hanno un nome)
- &egrave; <hostid>pc3.example.org</hostid>, e in questo momento sei di
+ è <hostid>pc3.example.org</hostid>, e in questo momento sei di
fronte alla sua console di sistema&mdash;il terminale
<devicename>ttyv0</devicename>.</para>
- <para>Infine, l'ultima riga &egrave; sempre:</para>
+ <para>Infine, l'ultima riga è sempre:</para>
<programlisting>login:</programlisting>
@@ -153,9 +153,9 @@ login:</screen>
<sect2 id="consoles-login">
<title>Loggarsi in FreeBSD</title>
- <para>FreeBSD &egrave; un sistema multi-utente e multi-processo.
- Questa &egrave; la descrizione formale che viene usualmente
- attribuita a un sistema che pu&ograve; essere usato da diverse
+ <para>FreeBSD è un sistema multi-utente e multi-processo.
+ Questa è la descrizione formale che viene usualmente
+ attribuita a un sistema che può essere usato da diverse
persone, le quali eseguono contemporaneamente molti programmi
su una singola macchina.</para>
@@ -167,7 +167,7 @@ login:</screen>
eseguire qualche programma. Ogni utente ha un nome univoco (lo
<quote>username</quote>), uno personale e una chiave segreta
(la <quote>password</quote>). FreeBSD richiede entrambe
- queste due cose prima di dare la possibilit&agrave; ad un
+ queste due cose prima di dare la possibilità ad un
utente di eseguire qualche programma.</para>
<indexterm><primary>script di avvio</primary></indexterm>
@@ -176,8 +176,8 @@ login:</screen>
di avvio sono stati eseguiti<footnote>
<para>Gli script di avvio sono programmi che vengono eseguiti in
modo automatico durante la fase di avvio di FreeBSD. Il
- loro compito principale &egrave; quello di impostare l'ambiente
- che potr&agrave; essere utilizzato da qualsiasi altro programma che
+ loro compito principale è quello di impostare l'ambiente
+ che potrà essere utilizzato da qualsiasi altro programma che
venga eseguito, ed avviare i servizi che hai configurato in
modo tale da essere eseguiti in background per realizzare
cose utili.</para>
@@ -189,7 +189,7 @@ login:</screen>
<para>Giusto per questo esempio, assumiamo che il tuo username
sia <username>john</username>. Al prompt digita
<literal>john</literal> e premi <keycap>Invio</keycap>. Ti
- verr&agrave; presentato un prompt dove inserire la
+ verrà presentato un prompt dove inserire la
<quote>password</quote>:</para>
<screen>login: <userinput>john</userinput>
@@ -198,8 +198,8 @@ Password:</screen>
<para>Digita la password di <username>john</username>, e
premi <keycap>Invio</keycap>. La password
<emphasis>non viene visualizzata!</emphasis> Non ti devi
- preoccupare di questo per ora. &Egrave; sufficiente sapere
- che &egrave; una questione di
+ preoccupare di questo per ora. È sufficiente sapere
+ che è una questione di
sicurezza.</para>
<para>Se hai digitato la tua password in modo corretto,
@@ -209,7 +209,7 @@ Password:</screen>
<para>Dovresti inoltre vedere il messaggio del giorno
(<acronym>MOTD</acronym>) seguito da un prompt dei comandi (un
carattere <literal>#</literal>, <literal>$</literal>, o
- <literal>%</literal>). Ci&ograve;
+ <literal>%</literal>). Ciò
indica che sei a tutti gli effetti loggato su FreeBSD.</para>
</sect2>
@@ -217,15 +217,15 @@ Password:</screen>
<title>Console Multiple</title>
<para>Eseguire comandi &unix; in una sola console va bene,
- tuttavia FreeBSD pu&ograve; eseguire pi&ugrave; programmi alla
+ tuttavia FreeBSD può eseguire più programmi alla
volta. Avere una sola console dove poter digitare i comandi
- pu&ograve; essere un p&ograve; uno spreco quando un sistema
- operativo come FreeBSD &egrave; in grado di eseguire dozzine di
- programmi contemporaneamente. &Egrave;
+ può essere un pò uno spreco quando un sistema
+ operativo come FreeBSD è in grado di eseguire dozzine di
+ programmi contemporaneamente. È
in questo caso che le <quote>console virtuali</quote> possono essere
molto utili.</para>
- <para>FreeBSD pu&ograve; essere configurato in modo tale da poter
+ <para>FreeBSD può essere configurato in modo tale da poter
utilizzare differenti console virtuali. Puoi passare da una console
virtuale ad un'altra digitando un paio di tasti sulla tastiera. Ogni
console ha il proprio canale di output indipendente, e FreeBSD si
@@ -236,9 +236,9 @@ Password:</screen>
riservate per il passaggio tra le console<footnote>
<para>Una descrizione abbastanza tecnica ed accurata di tutti i
dettagli della console di FreeBSD e dei driver della tastiera
- pu&ograve; essere trovata nelle pagine man di &man.syscons.4;,
+ può essere trovata nelle pagine man di &man.syscons.4;,
&man.atkbd.4;, &man.vidcontrol.1; e &man.kbdcontrol.1;. Qui non
- approfondiremo i dettagli, ma il lettore interessato pu&ograve;
+ approfondiremo i dettagli, ma il lettore interessato può
sempre consultare le pagine man per una spiegazione dettagliata
e completa su come funzionano queste cose.</para>
</footnote>. Puoi usare
@@ -248,11 +248,11 @@ Password:</screen>
cambiare console su FreeBSD.</para>
<para>Quando passi da una console ad un'altra, FreeBSD si preoccupa di
- salvare e ripristinare l'output a video. Il risultato &egrave;
- l'<quote>illusione</quote> di avere pi&ugrave; schermi e pi&ugrave;
+ salvare e ripristinare l'output a video. Il risultato è
+ l'<quote>illusione</quote> di avere più schermi e più
tastiere <quote>virtuali</quote> che puoi utilizzare per dare in pasto a
FreeBSD dei comandi. I programmi che lanci su una console virtuale
- rimarranno in esecuzione anche quando la console non &egrave; visibile.
+ rimarranno in esecuzione anche quando la console non è visibile.
L'esecuzione di questi programmi continua quando passi in un'altra
console virtuale.</para>
</sect2>
@@ -261,10 +261,10 @@ Password:</screen>
<title>Il File <filename>/etc/ttys</filename></title>
<para>La configurazione di default di FreeBSD prevede l'avvio del sistema
- con otto console virtuali. Comunque questo non &egrave; un settaggio
+ con otto console virtuali. Comunque questo non è un settaggio
obbligatorio, e puoi facilmente personalizzare la tua installazione in
modo tale da avviare il sistema con qualche console virtuale in
- pi&ugrave; o in meno. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono
+ più o in meno. Il numero e i settaggi delle console virtuali sono
configurati nel file <filename>/etc/ttys</filename>.</para>
<para>Puoi usare il file <filename>/etc/ttys</filename> per configurare
@@ -288,74 +288,74 @@ ttyv6 "/usr/libexec/getty Pc" cons25 on secure
ttyv7 "/usr/libexec/getty Pc" cons25 on secure
ttyv8 "/usr/X11R6/bin/xdm -nodaemon" xterm off secure</programlisting>
- <para>Per una descrizione pi&ugrave; dettagliata su ogni colonna di questo
+ <para>Per una descrizione più dettagliata su ogni colonna di questo
file e per tutte le opzioni che puoi utilizzare per settare le console
virtuali, consulta la pagina man &man.ttys.5;.</para>
</sect2>
<sect2 id="consoles-singleuser">
- <title>Console in Modalit&agrave; Single User</title>
+ <title>Console in Modalità Single User</title>
<para>Una descrizione dettagliata del significato della
- <quote>modalit&agrave; single user</quote> pu&ograve; essere trovata
- nella <xref linkend="boot-singleuser"/>. &Egrave; bene notare che
- c'&egrave; un'unica console quando avvii FreeBSD in modalit&agrave;
+ <quote>modalità single user</quote> può essere trovata
+ nella <xref linkend="boot-singleuser"/>. È bene notare che
+ c'è un'unica console quando avvii FreeBSD in modalità
single user. Le console virtuali non sono disponibili. Anche i
- settaggi della console in modalit&agrave; single user possono essere
+ settaggi della console in modalità single user possono essere
trovati nel file <filename>/etc/ttys</filename>. Guarda la riga che
inizia con <literal>console</literal>:</para>
<programlisting># name getty type status comments
#
-# Se la console &egrave; definita "insecure", allora il processo init richieder&agrave; la password di root
-# quando entrerai in modalit&agrave; single-user.
+# Se la console è definita "insecure", allora il processo init richiederà la password di root
+# quando entrerai in modalità single-user.
console none unknown off secure</programlisting>
<note>
<para>Come riportato nel commento sopra la riga
<literal>console</literal>, puoi modificare questa riga cambiando
<literal>secure</literal> in <literal>insecure</literal>. Se lo fai,
- quando FreeBSD viene avviato in modalit&agrave; single user,
- verr&agrave; chiesta la password di <username>root</username>.</para>
+ quando FreeBSD viene avviato in modalità single user,
+ verrà chiesta la password di <username>root</username>.</para>
<para><emphasis>Pensaci comunque due volte a settare il parametro
- <literal>insecure</literal></emphasis>. Se non ricordi pi&ugrave;
+ <literal>insecure</literal></emphasis>. Se non ricordi più
la password di <username>root</username>, riuscire ad avviare il
- sistema in modalit&agrave; single user sar&agrave; molto complesso.
- &Egrave; ancora possibile, ma potrebbe essere molto difficile per chi
+ sistema in modalità single user sarà molto complesso.
+ È ancora possibile, ma potrebbe essere molto difficile per chi
non conosce molto bene il meccanismo di avvio di FreeBSD e i relativi
programmi.</para>
</note>
</sect2>
<sect2 id="consoles-vidcontrol">
- <title>Modifica delle Modalit&agrave; Video della Console</title>
+ <title>Modifica delle Modalità Video della Console</title>
- <para>La modalit&agrave; video di default della console di FreeBSD
- pu&ograve; essere impostata a 1024x768, 1280x1024, o ad un altra
+ <para>La modalità video di default della console di FreeBSD
+ può essere impostata a 1024x768, 1280x1024, o ad un altra
risoluzione supportata dalla tua scheda grafica e dal tuo monitor.
- Per usare una modalit&agrave; video differente, devi prima
+ Per usare una modalità video differente, devi prima
ricompilare il tuo kernel aggiungendo due opzioni:</para>
<programlisting>options VESA
options SC_PIXEL_MODE</programlisting>
- <para>Quando il kernel &egrave; stato ricompilato con queste due opzioni,
- puoi determinare quali modalit&agrave; video sono supportate
+ <para>Quando il kernel è stato ricompilato con queste due opzioni,
+ puoi determinare quali modalità video sono supportate
dal tuo hardware usando l'utility &man.vidcontrol.1;.
- Per ottenere una lista delle modalit&agrave; video supportate,
+ Per ottenere una lista delle modalità video supportate,
digita il seguente comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>vidcontrol -i mode</userinput></screen>
- <para>L'output di questo comando &egrave; una lista delle
- modalit&agrave; video che sono supportate dal tuo hardware.
- Puoi usare una nuova modalit&agrave; video indicandola a
+ <para>L'output di questo comando è una lista delle
+ modalità video che sono supportate dal tuo hardware.
+ Puoi usare una nuova modalità video indicandola a
&man.vidcontrol.1; in una console <username>root</username>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>vidcontrol MODE_279</userinput></screen>
- <para>Se la nuova modalit&agrave; &egrave; soddisfacente, pu&ograve;
+ <para>Se la nuova modalità è soddisfacente, può
essere impostata in modo permanente ad ogni avvio nel file
<filename>/etc/rc.conf</filename>:</para>
@@ -369,17 +369,17 @@ options SC_PIXEL_MODE</programlisting>
<indexterm><primary>UNIX</primary></indexterm>
<para>FreeBSD, essendo un discendente diretto dello &unix; BSD, si basa su
- molti concetti chiave di &unix;. Il primo e il pi&ugrave; affermato
- &egrave; che FreeBSD &egrave; un sistema operativo multi-utente.
- Il sistema pu&ograve; gestire diversi utenti che lavorano
- contemporaneamente su operazioni indipendenti. Il sistema &egrave;
+ molti concetti chiave di &unix;. Il primo e il più affermato
+ è che FreeBSD è un sistema operativo multi-utente.
+ Il sistema può gestire diversi utenti che lavorano
+ contemporaneamente su operazioni indipendenti. Il sistema è
responsabile della gestione e della suddivisione appropriata delle
richieste di utilizzo dei dispositivi hardware, delle periferiche, della
memoria, e del tempo di CPU in modo equo per ogni utente.</para>
- <para>Poich&egrave; il sistema &egrave; in grado di supportare pi&ugrave;
- utenti, tutto ci&ograve; che il sistema gestisce possiede un insieme di
- permessi che determinano chi pu&ograve; leggere, scrivere, ed eseguire la
+ <para>Poichè il sistema è in grado di supportare più
+ utenti, tutto ciò che il sistema gestisce possiede un insieme di
+ permessi che determinano chi può leggere, scrivere, ed eseguire la
risorsa. Questi permessi sono memorizzati mediante tre ottetti
suddivisi in tre parti, una per il proprietario del file, una per il
gruppo al quale il file appartiene, e una per tutti gli altri. Questa
@@ -484,13 +484,13 @@ total 530
-rw-r--r-- 1 root wheel 7680 Sep 5 12:31 email.txt
...</screen>
- <para>Ecco come &egrave; suddivisa la prima colonna dell'output del comando
+ <para>Ecco come è suddivisa la prima colonna dell'output del comando
<command>ls -l</command>:</para>
<screen>-rw-r--r--</screen>
<para>Il primo carattere (partendo da sinistra) indica se il file in
- questione &egrave; un file regolare, una directory, un file speciale per
+ questione è un file regolare, una directory, un file speciale per
dispositivi a caratteri, una socket, o un file speciale per altri
dispositivi. Nel nostro caso, il <literal>-</literal> indica un
file regolare. I tre caratteri successivi, che in questo esempio sono
@@ -499,7 +499,7 @@ total 530
permessi del gruppo al quale il file appartiene. Gli ultimi tre
caratteri, <literal>r--</literal>, indicano i permessi per il resto del
mondo. Un trattino significa che il permesso non viene concesso.
- Nel caso di questo file, i permessi sono settati affinch&egrave; il
+ Nel caso di questo file, i permessi sono settati affinchè il
proprietario possa leggere e scrivere il file, il gruppo possa leggere
il file, e il resto del mondo possa solamente leggere il file. In accordo
con la precedente tabella, i permessi per questo file sono
@@ -517,20 +517,20 @@ total 530
esecuzione per una directory ha un significato leggermente differente
rispetto a quello dei file. Quando una directory ha il permesso di
esecuzione abilitato, significa che si ha accesso alla directory, ossia
- &egrave; possibile eseguire il comando <quote>cd</quote> (cambio di
+ è possibile eseguire il comando <quote>cd</quote> (cambio di
directory) per entrarci. Inoltre questo significa che all'interno della
- directory &egrave; possibile accedere ai file dei quali si conosce il nome
+ directory è possibile accedere ai file dei quali si conosce il nome
(naturalmente a condizione dei permessi degli stessi file).</para>
<para>In particolare, per visualizzare il contenuto di una directory, deve
essere abilitato il permesso di lettura sulla stessa, mentre per
- eliminare un file di cui si conosce il nome, &egrave; necessario che la
+ eliminare un file di cui si conosce il nome, è necessario che la
directory contenente il file abbia i permessi di scrittura
<emphasis>e</emphasis> di esecuzione abilitati.</para>
<para>Ci sono altri bit per permessi particolari, ma sono in genere usati
in circostanze speciali come il permesso di setuid per i binari e
- quello di sticky per le directory. Se vuoi avere pi&ugrave; informazioni
+ quello di sticky per le directory. Se vuoi avere più informazioni
sui permessi dei file e su come settarli, guarda la pagina man di
&man.chmod.1;.</para>
@@ -677,12 +677,12 @@ total 530
<screen>&prompt.user; <userinput>chmod go= FILE</userinput></screen>
- <para>Se si ha la necessit&agrave; di realizzare pi&ugrave; di una
- modifica ai settaggi di un file si pu&ograve; usare una lista di
+ <para>Se si ha la necessità di realizzare più di una
+ modifica ai settaggi di un file si può usare una lista di
settaggi separati da virgola. Per esempio il seguente comando
- rimuover&agrave; il permesso di scrittura su
+ rimuoverà il permesso di scrittura su
<replaceable>FILE</replaceable> al gruppo di appartenenza del file e al
- resto del <quote>mondo</quote>, e inoltre aggiunger&agrave;
+ resto del <quote>mondo</quote>, e inoltre aggiungerà
il permesso di esecuzione per tutti:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>chmod go-w,a+x <replaceable>FILE</replaceable></userinput></screen>
@@ -714,13 +714,13 @@ total 530
<para>Le flag dei file sono alterate usando l'utility &man.chflags.1;,
tramite una semplice sintassi. Per esempio, per abilitare la flag
- di sistema di non-cancellabilit&agrave; sul file
- <filename>file1</filename>, si pu&ograve; usare il comando
+ di sistema di non-cancellabilità sul file
+ <filename>file1</filename>, si può usare il comando
seguente:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>chflags sunlink <filename>file1</filename></userinput></screen>
- <para>E per disabilitare la stessa flag, si pu&ograve; usare
+ <para>E per disabilitare la stessa flag, si può usare
semplicemente il comando precedente con <quote>no</quote> davanti a
<option>sunlink</option>. Ecco come:</para>
@@ -737,7 +737,7 @@ total 530
<para>Diverse flag possono essere aggiunte o rimosse sui file solo
tramite l'utente <username>root</username>. Negli altri casi, il
- proprietario dei file pu&ograve; settare queste flag. Si raccomanda
+ proprietario dei file può settare queste flag. Si raccomanda
di leggere le pagine man &man.chflags.1; e &man.chflags.2; per
maggiori informazioni.</para>
</sect2>
@@ -748,36 +748,36 @@ total 530
<indexterm><primary>gerarchia delle directory</primary></indexterm>
- <para>La gerarchia delle directory di FreeBSD &egrave; fondamentale per
- ottenere una comprensione globale del sistema. Il concetto pi&ugrave;
- importante da cogliere al volo &egrave; quello relativo alla directory
- root, <quote>/</quote>. Questa directory &egrave; la prima ad essere
+ <para>La gerarchia delle directory di FreeBSD è fondamentale per
+ ottenere una comprensione globale del sistema. Il concetto più
+ importante da cogliere al volo è quello relativo alla directory
+ root, <quote>/</quote>. Questa directory è la prima ad essere
montata all'avvio e contiene gli elementi fondamentali del sistema
necessari per predisporre il sistema operativo al funzionamento
multi-utente. Inoltre la directory root contiene i punti di mount per
gli altri file system che sono montati durante la transizione per
il funzionamento multi-utente.</para>
- <para>Un punto di mount &egrave; una directory dove dei file system
+ <para>Un punto di mount è una directory dove dei file system
aggiuntivi possono essere innestati sul file system padre
(in genere il file system root).
- Questo &egrave; ulteriormente descritto nella <xref
+ Questo è ulteriormente descritto nella <xref
linkend="disk-organization"/>. Alcuni punti di
mount standard sono <filename>/usr</filename>, <filename>/var</filename>,
<filename>/tmp</filename>, <filename>/mnt</filename>, e
<filename>/cdrom</filename>. Queste
directory compaiono in genere negli elementi del file
<filename>/etc/fstab</filename>. Il file <filename>/etc/fstab</filename>
- &egrave; una tabella di file system e punti di mount che viene consultata
+ è una tabella di file system e punti di mount che viene consultata
dal sistema. Molti dei file system riferiti nel file
<filename>/etc/fstab</filename> sono montati in modo automatico all'avvio
tramite lo script &man.rc.8; a meno che essi sia stati dichiarati con
l'opzione <option>noauto</option>. Maggiori dettagli possono essere
trovati nella <xref linkend="disks-fstab"/>.</para>
- <para>Una descrizione completa della gerarchia del file system &egrave;
- disponibile nella pagina man &man.hier.7;. Per ora, &egrave;
- sufficiente una breve panoramica generale delle directory pi&ugrave;
+ <para>Una descrizione completa della gerarchia del file system è
+ disponibile nella pagina man &man.hier.7;. Per ora, è
+ sufficiente una breve panoramica generale delle directory più
comuni.</para>
<para>
@@ -801,7 +801,7 @@ total 530
<row>
<entry><filename class="directory">/bin/</filename></entry>
- <entry>Utilit&agrave; fondamentali per l'utente sia in ambiente
+ <entry>Utilità fondamentali per l'utente sia in ambiente
mono-utente sia in ambiente multi-utente.</entry>
</row>
@@ -902,7 +902,7 @@ total 530
<row>
<entry><filename class="directory">/sbin/</filename></entry>
- <entry>Programmi di sistema e utilit&agrave; di amministrazione
+ <entry>Programmi di sistema e utilità di amministrazione
fondamentali sia in ambiente mono-utente sia in ambiente
multi-utente.</entry>
</row>
@@ -912,10 +912,10 @@ total 530
<entry>File temporanei. Il contenuto di
<filename class="directory">/tmp</filename> di solito NON
- &egrave; preservato dopo un riavvio del sistema. Spesso
+ è preservato dopo un riavvio del sistema. Spesso
un file system basato sulla memoria viene montato in
<filename class="directory">/tmp</filename>.
- Questo pu&ograve; essere automatizzato usando le variabili
+ Questo può essere automatizzato usando le variabili
relative a tmpmfs di &man.rc.conf.5; (o con un entry in
<filename>/etc/fstab</filename>; consultare
&man.mdmfs.8;).</entry>
@@ -924,14 +924,14 @@ total 530
<row>
<entry><filename class="directory">/usr/</filename></entry>
- <entry>La maggior parte delle applicazioni e delle utilit&agrave;
+ <entry>La maggior parte delle applicazioni e delle utilità
dell'utente.</entry>
</row>
<row>
<entry><filename class="directory">/usr/bin/</filename></entry>
- <entry>Utilit&agrave;, strumenti di programmazione, e
+ <entry>Utilità, strumenti di programmazione, e
applicazioni comuni.</entry>
</row>
@@ -952,14 +952,14 @@ total 530
<entry><filename
class="directory">/usr/libdata/</filename></entry>
- <entry>Archivio di dati per utilit&agrave; varie.</entry>
+ <entry>Archivio di dati per utilità varie.</entry>
</row>
<row>
<entry><filename
class="directory">/usr/libexec/</filename></entry>
- <entry>Demoni di sistema &amp; utilit&agrave; di
+ <entry>Demoni di sistema &amp; utilità di
sistema (eseguiti da altri programmi).</entry>
</row>
@@ -971,10 +971,10 @@ total 530
FreeBSD. All'interno di <filename>/usr/local</filename>, viene
usato lo stesso schema generale descritto in &man.hier.7; per la
directory <filename>/usr</filename>. Le eccezioni sono la
- directory man, che &egrave; posta direttamente sotto
+ directory man, che è posta direttamente sotto
<filename>/usr/local</filename> piuttosto che sotto
<filename>/usr/local/share</filename>, e la documentazione dei
- port che &egrave; in
+ port che è in
<filename>share/doc/<replaceable>port</replaceable></filename>.
</entry>
</row>
@@ -996,7 +996,7 @@ total 530
<row>
<entry><filename class="directory">/usr/sbin/</filename></entry>
- <entry>Demoni di sistema &amp; utilit&agrave; di
+ <entry>Demoni di sistema &amp; utilità di
sistema (eseguiti dagli utenti).</entry>
</row>
@@ -1025,9 +1025,9 @@ total 530
<entry>File log di vario genere, file temporanei, file transitori,
e file di spool. Qualche volta un file system basato sulla
- memoria &egrave; montato in
+ memoria è montato in
<filename class="directory">/var</filename>.
- Questo pu&ograve; essere automatizzato usando le variabili
+ Questo può essere automatizzato usando le variabili
relative a varmfs di &man.rc.conf.5 (o con un entry in
<filename>/etc/fstab</filename>; consultare
&man.mdmfs.8;).</entry>
@@ -1075,19 +1075,19 @@ total 530
<sect1 id="disk-organization">
<title>Organizzazione del Disco</title>
- <para>La pi&ugrave; piccola unit&agrave; di organizzazione che FreeBSD usa
- per ricercare file &egrave; il nome del file. I nomi dei file sono
- case-sensitive, ci&ograve; significa che <filename>readme.txt</filename>
+ <para>La più piccola unità di organizzazione che FreeBSD usa
+ per ricercare file è il nome del file. I nomi dei file sono
+ case-sensitive, ciò significa che <filename>readme.txt</filename>
e <filename>README.TXT</filename> sono due file distinti. FreeBSD non usa
l'estensione (es. <filename>.txt</filename>) di un file per determinare
- se il file &egrave; un programma, un documento, o qualche altra forma di
+ se il file è un programma, un documento, o qualche altra forma di
dati.</para>
- <para>I file sono memorizzati in directory. Una directory pu&ograve;
+ <para>I file sono memorizzati in directory. Una directory può
contenere centinaia di file o non contenerne affatto. Inoltre una
- directory pu&ograve; contenere altre directory, consentendo di costruire
+ directory può contenere altre directory, consentendo di costruire
una gerarchia di directory all'interno di un'altra. Tutto questo rende
- pi&ugrave; facile l'organizzazione dei tuoi dati.</para>
+ più facile l'organizzazione dei tuoi dati.</para>
<para>Ci si riferisce a file e directory attraverso il nome del file o della
directory, seguito da uno slash in avanti, <literal>/</literal>,
@@ -1095,15 +1095,15 @@ total 530
hai una directory di nome <filename>foo</filename>, la quale contiene la
directory <filename>bar</filename>, che a sua volta contiene il file
<filename>readme.txt</filename>, allora il nome completo, chiamato anche
- il <firstterm>percorso</firstterm> del file &egrave;
+ il <firstterm>percorso</firstterm> del file è
<filename>foo/bar/readme.txt</filename>.</para>
<para>Le directory e i file sono memorizzati in un file system. Ogni
- file system contiene esattamente una directory al livello pi&ugrave; alto,
+ file system contiene esattamente una directory al livello più alto,
chiamata la <firstterm>directory root</firstterm> di quel file system.
- Questa directory root pu&ograve; contenere altre directory.</para>
+ Questa directory root può contenere altre directory.</para>
- <para>Fin qui &egrave; probabilmente tutto simile ad altri sistemi
+ <para>Fin qui è probabilmente tutto simile ad altri sistemi
operativi che hai usato. Tuttavia ci sono alcune differenze; per
esempio, &ms-dos; usa il carattere <literal>\</literal> per separare i
nomi di file e directory, mentre &macos; usa <literal>:</literal>.</para>
@@ -1112,12 +1112,12 @@ total 530
nel path. In FreeBSD non dovrai mai scrivere
<filename>c:/foo/bar/readme.txt</filename>.</para>
- <para>Piuttosto, un file system &egrave; designato come il
+ <para>Piuttosto, un file system è designato come il
<firstterm>file system root</firstterm>. La directory root del
- file system root &egrave; riferita con <literal>/</literal>. Ogni altro
- file system &egrave; <firstterm>montato</firstterm> sotto il file system
+ file system root è riferita con <literal>/</literal>. Ogni altro
+ file system è <firstterm>montato</firstterm> sotto il file system
root. Non importa quanti dischi hai sul tuo sistema FreeBSD, ogni
- directory &egrave; come se fosse parte dello stesso disco.</para>
+ directory è come se fosse parte dello stesso disco.</para>
<para>Supponiamo che tu abbia tre file system, chiamati
<literal>A</literal>, <literal>B</literal>, e <literal>C</literal>.
@@ -1174,11 +1174,11 @@ total 530
<literal>B2</literal> possono essere raggiunti con il path
<filename>/A1/B1</filename> o <filename>/A1/B2</filename>. I file che
erano in <filename>/A1</filename> sono stati temporaneamente nascosti.
- Questi riappariranno quando <literal>B</literal> sar&agrave;
+ Questi riappariranno quando <literal>B</literal> sarà
<firstterm>smontato</firstterm> da A.</para>
- <para>Se <literal>B</literal> &egrave; stato montato su
- <literal>A2</literal> allora il diagramma assomiglier&agrave; a
+ <para>Se <literal>B</literal> è stato montato su
+ <literal>A2</literal> allora il diagramma assomiglierà a
questo:</para>
<mediaobject>
@@ -1204,7 +1204,7 @@ total 530
<para>I file system possono essere montati in cima ad altri file system.
Continuando con l'ultimo esempio, il file system <literal>C</literal>
- pu&ograve; essere montato in cima alla directory <literal>B1</literal>
+ può essere montato in cima alla directory <literal>B1</literal>
nel file system <literal>B</literal>, arrivando a questa
sistemazione:</para>
@@ -1256,16 +1256,16 @@ total 530
</textobject>
</mediaobject>
- <para>Se hai familiarit&agrave; con &ms-dos;, questo &egrave; simile, ma
+ <para>Se hai familiarità con &ms-dos;, questo è simile, ma
non identico, al comando <command>join</command>.</para>
<para>Di solito non ti devi occupare direttamente di questi aspetti.
Tipicamente quando installi FreeBSD crei i file system e decidi dove
- montarli, e da quel momento non avrai pi&ugrave; la necessit&agrave; di
+ montarli, e da quel momento non avrai più la necessità di
modificarli a meno che installi un nuovo disco.</para>
- <para>&Egrave; possibile avere un unico file system root, senza avere la
- necessit&agrave; di crearne altri. Esistono alcuni svantaggi
+ <para>È possibile avere un unico file system root, senza avere la
+ necessità di crearne altri. Esistono alcuni svantaggi
utilizzando questo approccio, e un solo vantaggio.</para>
<itemizedlist>
@@ -1274,7 +1274,7 @@ total 530
<listitem>
<para>Filesystem diversi possono avere <firstterm>opzioni di
mount</firstterm> diverse. Per esempio, in un'attenta progettazione,
- il file system root potrebbe essere montato in modalit&agrave; di sola
+ il file system root potrebbe essere montato in modalità di sola
lettura, rendendo impossibile la cancellazione accidentale o la modifica
di un file critico. Inoltre, separando i file system scrivibili
dall'utente, come <filename>/home</filename>, da altri file system
@@ -1287,9 +1287,9 @@ total 530
<listitem>
<para>FreeBSD ottimizza in modo automatico la disposizione dei file sul
- file system, a seconda di come &egrave; usato il file system. Quindi
+ file system, a seconda di come è usato il file system. Quindi
un file system che contiene molti file piccoli che sono scritti di
- frequente avr&agrave; un'ottimizzazione diversa rispetto ad un altro
+ frequente avrà un'ottimizzazione diversa rispetto ad un altro
file system che contiene pochi file di grandi dimensioni. Utilizzando
un solo grande file system questa ottimizzazione viene a
mancare.</para>
@@ -1299,8 +1299,8 @@ total 530
<para>I file system di FreeBSD reagiscono bene ad una violenta perdita di
energia elettrica. Tuttavia, una perdita di energia in un punto
critico potrebbe sempre danneggiare la struttura del file system.
- Splittando i tuoi dati su file system multipli sar&agrave; pi&ugrave;
- probabile che il sistema riparta, dandoti la possibilit&agrave; di
+ Splittando i tuoi dati su file system multipli sarà più
+ probabile che il sistema riparta, dandoti la possibilità di
ripristinare un precedente backup se necessario.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -1311,14 +1311,14 @@ total 530
<listitem>
<para>I file system sono a dimensione fissa. Se crei un solo file system
quando installi FreeBSD e gli assegni una data dimensione, in futuro
- potresti scoprire che necessiti di creare una partizione pi&ugrave;
- grande. Questo non &egrave; facilmente realizzabile se non
+ potresti scoprire che necessiti di creare una partizione più
+ grande. Questo non è facilmente realizzabile se non
effettuando un backup dei dati, ricreando il file system con la nuova
dimensione, e quindi ripristinando il backup di dati.</para>
<important>
<para>FreeBSD ha il comando &man.growfs.8;,
- con il quale &egrave; possibile incrementare la dimensione del
+ con il quale è possibile incrementare la dimensione del
file system al volo, rimuovendo questa limitazione.</para>
</important>
</listitem>
@@ -1326,18 +1326,18 @@ total 530
<para>I file system sono contenuti all'interno di partizioni. Qui il
significato del termine partizione si discosta dall'uso comune di questo
- termine (partizioni &ms-dos;, per esempio), a causa dell'eredit&agrave;
- &unix; di &os;. Ogni partizione &egrave; identificata da una lettera
+ termine (partizioni &ms-dos;, per esempio), a causa dell'eredità
+ &unix; di &os;. Ogni partizione è identificata da una lettera
partendo dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>. Ogni
- partizione pu&ograve; contenere solo un file system, il che significa che i
+ partizione può contenere solo un file system, il che significa che i
file system sono spesso identificati sia dal loro punto di mount nella
gerarchia del file system, sia dalla lettera della partizione nella quale
sono contenuti.</para>
<para>Inoltre FreeBSD usa parte del disco per lo <firstterm>spazio di
swap</firstterm>. Lo spazio di swap fornisce a FreeBSD la
- funzionalit&agrave; di <firstterm>memoria virtuale</firstterm>. Questo
- permette al tuo computer di comportarsi come se avesse pi&ugrave; memoria
+ funzionalità di <firstterm>memoria virtuale</firstterm>. Questo
+ permette al tuo computer di comportarsi come se avesse più memoria
di quella che ha realmente. Quando FreeBSD esaurisce la memoria muove
alcuni dati presenti in memoria che non sono utilizzati in quel momento
nello spazio di swap, e li riporta in memoria (spostando nello spazio di
@@ -1387,16 +1387,16 @@ total 530
<entry>La partizione <literal>d</literal> era utilizzata in passato
con un significato speciale, caduto ormai in disuso e ora
- pu&ograve; essere utilizzata come una partizione normale.</entry>
+ può essere utilizzata come una partizione normale.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Ogni partizione contenente un file system &egrave; memorizzata in
- ci&ograve; che FreeBSD chiama <firstterm>slice</firstterm>. Slice
- &egrave; un termine di FreeBSD per identificare ci&ograve; che comunemente
- viene chiamato partizione, e di nuovo, questo &egrave; dovuto dal
+ <para>Ogni partizione contenente un file system è memorizzata in
+ ciò che FreeBSD chiama <firstterm>slice</firstterm>. Slice
+ è un termine di FreeBSD per identificare ciò che comunemente
+ viene chiamato partizione, e di nuovo, questo è dovuto dal
background &unix; di FreeBSD. Le slice sono numerate, partendo da 1 e
arrivando fino a 4.</para>
@@ -1408,11 +1408,11 @@ total 530
<para>I numeri di slice seguono il nome del dispositivo, preceduti da una
<literal>s</literal>, e partendo da 1. Quindi
- <quote>da0<emphasis>s1</emphasis></quote> &egrave; la prima slice sul
+ <quote>da0<emphasis>s1</emphasis></quote> è la prima slice sul
primo disco SCSI. Ci possono essere solo quattro slice fisiche su un
disco, ma puoi avere slice logiche all'interno di slice fisiche di un
appropriato tipo. Queste slice estese sono numerate a partire da 5,
- quindi <quote>ad0<emphasis>s5</emphasis></quote> &egrave; la prima
+ quindi <quote>ad0<emphasis>s5</emphasis></quote> è la prima
slice estesa sul primo disco IDE. Questi stratagemmi sono usati per i
file system che si aspettano di occupare una slice.</para>
@@ -1421,12 +1421,12 @@ total 530
<firstterm>partizioni</firstterm>, le quali sono rappresentate tramite
lettere dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>. Queste
lettere seguono il nome del dispositivo, quindi
- <quote>da0<emphasis>a</emphasis></quote> &egrave; la partizione a
- sul primo dispositivo da, il quale &egrave; <quote>pericolosamente
- dedicato</quote>. <quote>ad1s3<emphasis>e</emphasis></quote> &egrave;
+ <quote>da0<emphasis>a</emphasis></quote> è la partizione a
+ sul primo dispositivo da, il quale è <quote>pericolosamente
+ dedicato</quote>. <quote>ad1s3<emphasis>e</emphasis></quote> è
la quinta partizione nel terza slice del secondo disco IDE.</para>
- <para>In fine, ogni disco sul sistema &egrave; identificato. Un nome di un
+ <para>In fine, ogni disco sul sistema è identificato. Un nome di un
disco incomincia con un codice che indica il tipo di disco, seguito da un
numero, che indica quale disco esso sia. A differenza delle slice,
i numeri riferiti al disco incominciano da 0. Puoi vedere dei codici
@@ -1546,10 +1546,10 @@ total 530
partizioni &ms-dos;). La prima slice contiene un disco &ms-dos;,
<devicename>C:</devicename>, e la seconda slice contiene
un'installazione di FreeBSD. In questo esempio l'installazione di
- FreeBSD ha tre partizioni dati pi&ugrave; una di swap.</para>
+ FreeBSD ha tre partizioni dati più una di swap.</para>
<para>Le tre partizioni conterranno ognuna un file system. La partizione
- <literal>a</literal> sar&agrave; usata per il file system root,
+ <literal>a</literal> sarà usata per il file system root,
la <literal>e</literal> per la gerarchia di directory
<filename>/var</filename>, e la partizione <literal>f</literal> per
la gerarchia di directory <filename>/usr</filename>.</para>
@@ -1594,25 +1594,25 @@ total 530
<sect1 id="mount-unmount">
<title>Montaggio e Smontaggio dei File system</title>
- <para>Il file system &egrave; raffigurato in maniera ottimale da un albero,
- radicato, per cos&igrave; dire, in <filename>/</filename>. Le directory
+ <para>Il file system è raffigurato in maniera ottimale da un albero,
+ radicato, per così dire, in <filename>/</filename>. Le directory
<filename>/dev</filename>, <filename>/usr</filename>, e le altre
directory che stanno all'interno della directory root sono i rami, i quali
possono essere a loro volta ramificati, come in
- <filename>/usr/local</filename>, e cos&igrave; via.</para>
+ <filename>/usr/local</filename>, e così via.</para>
<indexterm><primary>file system root</primary></indexterm>
<para>Esistono varie ragioni per mantenere alcune di queste directory su
file system separati. La directory <filename>/var</filename> contiene
le directory <filename>log/</filename>, <filename>spool/</filename>,
- e vari tipi di file temporanei, e come tale, pu&ograve; riempirsi.
- Riempire il file system root non &egrave; una buona idea, quindi scindere
- la directory <filename>/var</filename> da <filename>/</filename> &egrave;
+ e vari tipi di file temporanei, e come tale, può riempirsi.
+ Riempire il file system root non è una buona idea, quindi scindere
+ la directory <filename>/var</filename> da <filename>/</filename> è
spesso vantaggioso.</para>
<para>Un'altra motivazione per mantenere certi alberi di directory su altri
- file system &egrave; quando questi alberi sono alloggiati su dischi fisici
+ file system è quando questi alberi sono alloggiati su dischi fisici
separati, o sono dischi virtuali separati, come avviene per i mount del
<link linkend="network-nfs">Network File System</link>, o dei dispositivi
CDROM.</para>
@@ -1631,7 +1631,7 @@ total 530
<option>noauto</option>).</para>
<para>Il file <filename>/etc/fstab</filename> contiene una serie di righe
- il cui formato &egrave; il seguente:</para>
+ il cui formato è il seguente:</para>
<programlisting><replaceable>device</replaceable> <replaceable>/mount-point</replaceable> <replaceable>fstype</replaceable> <replaceable>options</replaceable> <replaceable>dumpfreq</replaceable> <replaceable>passno</replaceable></programlisting>
@@ -1659,7 +1659,7 @@ total 530
<listitem>
<para>Il tipo di file system da passare a &man.mount.8;. Il file
- system di default di FreeBSD &egrave;
+ system di default di FreeBSD è
<literal>ufs</literal>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1671,7 +1671,7 @@ total 530
<para><option>rw</option> per file system leggibili-scrivibili,
oppure <option>ro</option> per file system solamente leggibili,
seguite da altre opzioni che potrebbero essere necessarie.
- Un'opzione comune &egrave; <option>noauto</option> per i file
+ Un'opzione comune è <option>noauto</option> per i file
system che normalmente non sono montati durante la sequenza di
avvio. Altre opzioni sono elencate nella pagina man di
&man.mount.8;.</para>
@@ -1698,9 +1698,9 @@ total 530
system root (che deve essere controllato prima di qualsiasi altra
cosa) deve avere il suo <literal>passno</literal> settato a uno,
e i <literal>passno</literal> degli altri file system devono
- essere settati a valori maggiori di uno. Se pi&ugrave; di un
+ essere settati a valori maggiori di uno. Se più di un
file system ha lo stesso <literal>passno</literal> allora
- &man.fsck.8; tenter&agrave; di controllare i file system in
+ &man.fsck.8; tenterà di controllare i file system in
parallelo.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1719,17 +1719,17 @@ total 530
<secondary>montaggio</secondary>
</indexterm>
- <para>Il comando &man.mount.8; &egrave; ci&ograve; che in definitiva viene
+ <para>Il comando &man.mount.8; è ciò che in definitiva viene
usato per montare i file system.</para>
- <para>La sua forma di utilizzo elementare &egrave;:</para>
+ <para>La sua forma di utilizzo elementare è:</para>
<informalexample>
<screen>&prompt.root; <userinput>mount <replaceable>device</replaceable> <replaceable>mountpoint</replaceable></userinput></screen>
</informalexample>
<para>Esistono molte opzioni, come spiegato nella pagina man di
- &man.mount.8;, ma le pi&ugrave; comuni sono:</para>
+ &man.mount.8;, ma le più comuni sono:</para>
<variablelist>
<title>Opzioni di Mount</title>
@@ -1742,7 +1742,7 @@ total 530
<filename>/etc/fstab</filename>. Le eccezioni sono quei file
system specificati come <quote>noauto</quote>, quelli esclusi
dalla flag <option>-t</option>, o quei file system che sono
- gi&agrave; montati.</para>
+ già montati.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1750,7 +1750,7 @@ total 530
<term><option>-d</option></term>
<listitem>
- <para>F&agrave; tutto ad eccezione della attuale system call di
+ <para>Fà tutto ad eccezione della attuale system call di
mount. Questa opzione risulta utile in congiunzione con la flag
<option>-v</option> per determinare quello che &man.mount.8; sta
effettivamente tentando di fare.</para>
@@ -1773,7 +1773,7 @@ total 530
<term><option>-r</option></term>
<listitem>
- <para>Monta il file system in sola lettura. Questo &egrave;
+ <para>Monta il file system in sola lettura. Questo è
identico ad usare l'argomento <option>ro</option>
(<option>rdonly</option> per versioni di &os; dopo la 5.2) con
l'opzione <option>-o</option>.</para>
@@ -1789,7 +1789,7 @@ total 530
<option>-a</option>, monta solamente i file system di un dato
tipo.</para>
- <para><quote>ufs</quote> &egrave; il tipo di file system di
+ <para><quote>ufs</quote> è il tipo di file system di
default.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1806,7 +1806,7 @@ total 530
<term><option>-v</option></term>
<listitem>
- <para>Modalit&agrave; verbosa.</para>
+ <para>Modalità verbosa.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1828,7 +1828,7 @@ total 530
<listitem>
<para>Non permette l'esecuzione di binari su questo file system.
- Questa &egrave; un'altra utile opzione di sicurezza.</para>
+ Questa è un'altra utile opzione di sicurezza.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1837,7 +1837,7 @@ total 530
<listitem>
<para>Non permette l'interpretazione delle flag setuid o setgid sul
- file system. Anche questa &egrave; un'utile opzione di
+ file system. Anche questa è un'utile opzione di
sicurezza.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1856,15 +1856,15 @@ total 530
mount, un nome di dispositivo, l'opzione <option>-a</option> o l'opzione
<option>-A</option>.</para>
- <para>Tutte queste modalit&agrave; accettano l'opzione <option>-f</option>
+ <para>Tutte queste modalità accettano l'opzione <option>-f</option>
per forzare la smontatura, e l'opzione <option>-v</option> per la
- modalit&agrave; verbosa. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option>
- non &egrave; in generale un buona idea. Smontare in modo forzato i
- file system pu&ograve; mandare in crash il computer o danneggiare i dati
+ modalità verbosa. Sei avvisato che l'opzione <option>-f</option>
+ non è in generale un buona idea. Smontare in modo forzato i
+ file system può mandare in crash il computer o danneggiare i dati
sul file system.</para>
<para>Le opzioni <option>-a</option> e <option>-A</option> sono usate per
- smontare tutti i file system, con la possibilit&agrave; di specificare
+ smontare tutti i file system, con la possibilità di specificare
i tipi di file system elencandoli dopo la flag <option>-t</option>.
Tuttavia, l'opzione <option>-A</option> non tenta di smontare il file
system root.</para>
@@ -1874,34 +1874,34 @@ total 530
<sect1 id="basics-processes">
<title>I Processi</title>
- <para>FreeBSD &egrave; un sistema operativo multi-tasking. Con questa
- capacit&agrave; il sistema &egrave; come se potesse eseguire pi&ugrave; di
+ <para>FreeBSD è un sistema operativo multi-tasking. Con questa
+ capacità il sistema è come se potesse eseguire più di
un programma alla volta. Ogni programma in esecuzione in un dato istante
- &egrave; chiamato <firstterm>processo</firstterm>. Ogni volta che esegui
+ è chiamato <firstterm>processo</firstterm>. Ogni volta che esegui
un comando fai partire almeno un nuovo processo, e ci sono molti processi
di sistema che sono sempre in esecuzione, che permettono il corretto
funzionamento del sistema.</para>
- <para>Ogni processo &egrave; identificato in modo univoco da un numero
+ <para>Ogni processo è identificato in modo univoco da un numero
chiamato <firstterm>process ID</firstterm>, o <firstterm>PID</firstterm>,
e, come avviene per i file, ogni processo ha un proprietario e un gruppo.
Le informazioni sul proprietario e sul gruppo sono usate per determinare,
tramite il meccanismo dei permessi dei file discusso precedentemente,
- quali file e quali dispositivi il processo pu&ograve; aprire. Inoltre
- molti processi hanno un processo padre. Tale processo &egrave; il
+ quali file e quali dispositivi il processo può aprire. Inoltre
+ molti processi hanno un processo padre. Tale processo è il
processo che li ha generati. Per esempio, se stai digitando dei comandi
- in shell allora la shell &egrave; un processo, cos&igrave; come lo sono i
- comandi che esegui. Ogni processo che esegui in questo modo avr&agrave;
+ in shell allora la shell è un processo, così come lo sono i
+ comandi che esegui. Ogni processo che esegui in questo modo avrà
come suo processo padre la tua shell. L'eccezione a questo meccanismo
- &egrave; un processo speciale chiamato &man.init.8;. Il processo
- <command>init</command> &egrave; sempre il primo processo, quindi il suo
- PID &egrave; sempre 1. <command>init</command> viene avviato in modo
+ è un processo speciale chiamato &man.init.8;. Il processo
+ <command>init</command> è sempre il primo processo, quindi il suo
+ PID è sempre 1. <command>init</command> viene avviato in modo
automatico dal kernel quando si avvia FreeBSD.</para>
<para>Due comandi sono particolarmente utili per monitorare i processi sul
sistema, &man.ps.1; e &man.top.1;. Il comando <command>ps</command>
- &egrave; usato per mostrare una lista statica dei processi che sono in
- esecuzione in quel momento, e pu&ograve; mostrare i loro PID, quanta
+ è usato per mostrare una lista statica dei processi che sono in
+ esecuzione in quel momento, e può mostrare i loro PID, quanta
memoria stanno usando, la linea di comando che li ha avviati, e altro
ancora. Il comando <command>top</command> visualizza tutti i processi in
esecuzione, e aggiorna queste informazioni ogni qualche secondo, in modo
@@ -1929,36 +1929,36 @@ total 530
284 v0 IW 0:00.00 /bin/sh /home/nik/.xinitrc
285 v0 S 0:38.45 /usr/X11R6/bin/sawfish</screen>
- <para>Come puoi vedere in questo esempio, l'output di &man.ps.1; &egrave;
+ <para>Come puoi vedere in questo esempio, l'output di &man.ps.1; è
organizzato in molte colonne. La colonna <literal>PID</literal> si
- riferisce al process ID discusso poco f&agrave;. I PID sono assegnati
+ riferisce al process ID discusso poco fà. I PID sono assegnati
partendo dal numero 1, andando fino al 99999, e ricominciando dall'inizio
una volta esauriti (se disponibili). La colonna <literal>TT</literal>
- mostra su quale tty il programma &egrave; in esecuzione, e pu&ograve;
+ mostra su quale tty il programma è in esecuzione, e può
essere benissimo ignorata per il momento. La colonna
<literal>STAT</literal> mostra lo stato del programma, e di nuovo,
- pu&ograve; essere benissimo ignorata. La colonna <literal>TIME</literal>
- indica per quanto tempo il programma &egrave; stato in esecuzione sulla
+ può essere benissimo ignorata. La colonna <literal>TIME</literal>
+ indica per quanto tempo il programma è stato in esecuzione sulla
CPU&mdash;di solito non indica il tempo trascorso da quando hai avviato
- il programma, poich&egrave; la maggior parte dei programmi trascorrono
+ il programma, poichè la maggior parte dei programmi trascorrono
molto tempo in attesa per faccende che accadono prima che questi possano
trascorrere del tempo in CPU. Infine, la colonna
- <literal>COMMAND</literal> indica la riga di comando che &egrave; stata
+ <literal>COMMAND</literal> indica la riga di comando che è stata
utilizzata per eseguire il programma.</para>
<para>Il comando &man.ps.1; supporta varie opzioni per cambiare le
- informazioni da visualizzare. Uno dei gruppi di opzioni pi&ugrave; utili
- &egrave; <literal>auxww</literal>. L'opzione <option>a</option> mostra le
+ informazioni da visualizzare. Uno dei gruppi di opzioni più utili
+ è <literal>auxww</literal>. L'opzione <option>a</option> mostra le
informazioni riguardo a tutti i processi in esecuzione, non solo quelli
che ti appartengono. L'opzione <option>u</option> mostra il nome utente
del proprietario del processo, come pure la memoria utilizzata dal
processo. L'opzione <option>x</option> mostra le informazioni riguardo ai
processi demoni, e l'opzione <option>ww</option> indica a &man.ps.1; di
visualizzare la linea di comando completa che ha avviato il processo,
- piuttosto che troncarla quando &egrave; troppo lunga per essere adattata
+ piuttosto che troncarla quando è troppo lunga per essere adattata
sullo schermo.</para>
- <para>L'output di &man.top.1; &egrave; simile. Un esempio di esecuzione
+ <para>L'output di &man.top.1; è simile. Un esempio di esecuzione
assomiglia a questo:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>top</userinput>
@@ -1978,30 +1978,30 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
7059 nik 2 0 7260K 4644K poll 1:38 0.00% 0.00% mutt
...</screen>
- <para>L'output &egrave; diviso in due sezioni. La parte superiore (le prime
+ <para>L'output è diviso in due sezioni. La parte superiore (le prime
cinque linee) mostra il PID dell'ultimo processo eseguito, il carico medio
- del sistema (che &egrave; un indice di quanto il sistema sia impegnato), il
+ del sistema (che è un indice di quanto il sistema sia impegnato), il
tempo di vita del sistema (il tempo passato dall'ultimo reboot) e l'ora
corrente. I restanti numeri nella parte superiore riportano quanti
processi sono in esecuzione (47 in questo caso), quanta memoria di sistema
- e quanta memoria di swap &egrave; stata utilizzata, e quanto tempo il
+ e quanta memoria di swap è stata utilizzata, e quanto tempo il
sistema sta trascorrendo nei vari stati di CPU.</para>
<para>Sotto ci sono una serie di colonne che contengono simili informazioni
a quelle contenute nell'output di &man.ps.1;. Come prima puoi vedere il
- PID, il nome utente, quanto tempo di CPU &egrave; stato utilizzato, e il
+ PID, il nome utente, quanto tempo di CPU è stato utilizzato, e il
comando che era stato eseguito. Inoltre il comando &man.top.1; di default
- ti mostra quanta memoria &egrave; stata concessa al processo. Questa
- informazione &egrave; suddivisa in due colonne, una per la dimensione
+ ti mostra quanta memoria è stata concessa al processo. Questa
+ informazione è suddivisa in due colonne, una per la dimensione
totale, e l'altra per la dimensione attuale&mdash;la dimensione totale
- &egrave; la quantit&agrave; di memoria che l'applicazione ha richiesto, e
- la dimensione attuale &egrave; la quantit&agrave; di memoria che sta
+ è la quantità di memoria che l'applicazione ha richiesto, e
+ la dimensione attuale è la quantità di memoria che sta
utilizzando in quel momento. In questo esempio puoi vedere che
<application>Netscape</application> ha richiesto quasi 30&nbsp;MB di RAM,
ma al momento ne sta usando solo 9&nbsp;MB.</para>
<para>Il comando &man.top.1; aggiorna in modo automatico queste informazioni
- ogni due secondi; questo lasso temporale pu&ograve; essere modificato con
+ ogni due secondi; questo lasso temporale può essere modificato con
l'opzione <option>s</option>.</para>
</sect1>
@@ -2009,12 +2009,12 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<title>I Demoni, i Segnali, e come Uccidere i Processi</title>
<para>Quando esegui un editor risulta semplice averne il controllo, dirgli
- di caricare file, e cos&igrave; via. Tutto questo pu&ograve; essere fatto
- poich&egrave; l'editor fornisce delle agevolazioni in questo senso, e
- anche perch&egrave; l'editor &egrave; collegato a un
+ di caricare file, e così via. Tutto questo può essere fatto
+ poichè l'editor fornisce delle agevolazioni in questo senso, e
+ anche perchè l'editor è collegato a un
<firstterm>terminale</firstterm>. Alcuni programmi non sono stati
progettati per essere eseguiti con un continuo input dell'utente, e
- perci&ograve; questi programmi si disconnettono dal terminale alla prima
+ perciò questi programmi si disconnettono dal terminale alla prima
occasione. Per esempio, un server web trascorre tutto il giorno
rispondendo a richieste web, e normalmente non necessita di alcun input
da parte tua. I programmi che trasportano la posta elettronica da un sito
@@ -2022,74 +2022,74 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
applicazioni.</para>
<para>Chiamiamo questi programmi <firstterm>demoni</firstterm>. I demoni
- erano dei personaggi della mitologia greca: n&egrave; buoni n&egrave;
+ erano dei personaggi della mitologia greca: nè buoni nè
cattivi, erano piccoli spiriti custodi che, nel complesso,
- risultavano essere utili per l'umanit&agrave;, molto similmente i server
+ risultavano essere utili per l'umanità, molto similmente i server
web e quelli di posta elettronica di oggi fanno cose utili. Ecco il
- motivo per cui la mascotte di BSD &egrave; stata per molto tempo, e lo
- &egrave; ancora, l'allegro demone con le scarpe da tennis e con il
+ motivo per cui la mascotte di BSD è stata per molto tempo, e lo
+ è ancora, l'allegro demone con le scarpe da tennis e con il
forcone.</para>
<para>Esiste la convenzione di chiamare i programmi che normalmente sono
eseguiti come demoni con una <quote>d</quote> finale.
<application>BIND</application> sta per Berkeley Internet Name Domain,
- ma il nome effettivo del programma che viene eseguito &egrave;
+ ma il nome effettivo del programma che viene eseguito è
<command>named</command>; il nome del programma
- <application>Apache</application>, un server web, &egrave;
- <command>httpd</command>; il demone dello spool di stampa &egrave;
- <command>lpd</command> e cos&igrave; via. Questa &egrave; una
- convenzione, non &egrave; una regola ferrea; per esempio, il principale
+ <application>Apache</application>, un server web, è
+ <command>httpd</command>; il demone dello spool di stampa è
+ <command>lpd</command> e così via. Questa è una
+ convenzione, non è una regola ferrea; per esempio, il principale
demone di posta elettronica per l'applicazione
- <application>Sendmail</application> &egrave; chiamato
+ <application>Sendmail</application> è chiamato
<command>sendmail</command>, e non <command>maild</command>, come potresti
aspettarti.</para>
<para>A volte puoi aver bisogno di comunicare con un processo demone.
- Un modo per farlo &egrave; di mandare a esso (o ad altri processi
+ Un modo per farlo è di mandare a esso (o ad altri processi
in esecuzione), un <firstterm>segnale</firstterm>.
Esistono svariati segnali che puoi inviare&mdash;alcuni di
questi hanno un significato specifico, altri sono interpretabili
- dall'applicazione, e la documentazione dell'applicazione ti dir&agrave;
+ dall'applicazione, e la documentazione dell'applicazione ti dirà
come l'applicazione stessa interpreta i segnali. Puoi mandare un segnale
solo ai processi che ti appartengono. Se mandi un segnale a un processo
che non ti appartiene con il comando &man.kill.1; o &man.kill.2;, il
- permesso ti sar&agrave; negato. L'eccezione a questa regola riguarda
- l'utente <username>root</username>, che pu&ograve; mandare segnali a
+ permesso ti sarà negato. L'eccezione a questa regola riguarda
+ l'utente <username>root</username>, che può mandare segnali a
processi di chiunque.</para>
<para>Inoltre in alcune circostanze FreeBSD invia segnali alle
- applicazioni. Se un'applicazione &egrave; stata scritta malamente, e
+ applicazioni. Se un'applicazione è stata scritta malamente, e
tenta di accedere alla memoria che non gli compete, FreeBSD manda al
processo il segnale di <firstterm>Violazione della
Segmentazione</firstterm> (<literal>SIGSEGV</literal>). Se
un'applicazione ha utilizzato la system call &man.alarm.3; in modo tale
da essere avvisata dopo un certo periodo di tempo trascorso allora
- FreeBSD invier&agrave; a questa applicazione il segnale di Allarme
- (<literal>SIGALRM</literal>), e cos&igrave; via.</para>
+ FreeBSD invierà a questa applicazione il segnale di Allarme
+ (<literal>SIGALRM</literal>), e così via.</para>
<para>Per fermare un processo possono essere utilizzati due segnali,
<literal>SIGTERM</literal> e <literal>SIGKILL</literal>.
- <literal>SIGTERM</literal> &egrave; il modo cortese di terminare un
- processo; il processo pu&ograve; <emphasis>catturare</emphasis> il
+ <literal>SIGTERM</literal> è il modo cortese di terminare un
+ processo; il processo può <emphasis>catturare</emphasis> il
segnale, capire che vuoi abbatterlo, chiudere i file di log che potrebbe
avere aperto, e in genere terminare qualunque cosa che stava facendo prima
dell'interruzione. Nei casi in cui un processo sia coinvolto in qualche
- compito che non pu&ograve; essere interrotto allora questo processo
- pu&ograve; persino ignorare <literal>SIGTERM</literal>.</para>
+ compito che non può essere interrotto allora questo processo
+ può persino ignorare <literal>SIGTERM</literal>.</para>
- <para>Il segnale <literal>SIGKILL</literal> non pu&ograve; essere ignorato
- da un processo. Questo &egrave; il segnale che dice <quote>Non mi
+ <para>Il segnale <literal>SIGKILL</literal> non può essere ignorato
+ da un processo. Questo è il segnale che dice <quote>Non mi
interessa cosa stai facendo, fermati subito</quote>. Se mandi il segnale
- <literal>SIGKILL</literal> a un processo allora FreeBSD fermer&agrave;
+ <literal>SIGKILL</literal> a un processo allora FreeBSD fermerà
subito il processo<footnote>
- <para>Non &egrave; del tutto vero&mdash;ci sono alcune cose che non
+ <para>Non è del tutto vero&mdash;ci sono alcune cose che non
possono essere interrotte. Per esempio, se il processo sta tentando
di leggere un file situato su un altro computer in rete, e questo
- computer non &egrave; disponibile per qualche ragione (&egrave; stato
- spento, o la rete ha qualche problema), allora il processo &egrave;
- detto <quote>non interrompibile</quote>. Il processo finir&agrave;
+ computer non è disponibile per qualche ragione (è stato
+ spento, o la rete ha qualche problema), allora il processo è
+ detto <quote>non interrompibile</quote>. Il processo finirà
in time out, generalmente dopo due minuti. Non appena avviene il
- time out il processo potr&agrave; essere terminato.</para>
+ time out il processo potrà essere terminato.</para>
</footnote>.
</para>
@@ -2107,7 +2107,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
rispondere al segnale <literal>SIGHUP</literal> tramite la rilettura
dei loro file di configurazione. In questo modo invece di terminare e
riavviare <command>httpd</command> potresti inviare il segnale
- <literal>SIGHUP</literal>. Poich&egrave; non esiste un modo standard di
+ <literal>SIGHUP</literal>. Poichè non esiste un modo standard di
trattare questi segnali, differenti demoni potrebbero avere un
comportamento diverso, quindi assicurati di leggere la documentazione per
il demone in questione.</para>
@@ -2119,7 +2119,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<title>Inviare un Segnale a un Processo</title>
<para>Questo esempio mostra come inviare un segnale a &man.inetd.8;. Il
- file di configurazione di <command>inetd</command> &egrave;
+ file di configurazione di <command>inetd</command> è
<filename>/etc/inetd.conf</filename>, e <command>inetd</command> rilegge
questo file di configurazione quando riceve il segnale
<literal>SIGHUP</literal>.</para>
@@ -2129,14 +2129,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
Puoi utilizzare &man.ps.1; e &man.grep.1; per farlo. Il comando
&man.grep.1; viene utilizzato per perlustrare attraverso l'output,
cercando la stringa da te specificata. Questo comando viene eseguito
- in modalit&agrave; utente, e &man.inetd.8; viene eseguito in
- modalit&agrave; <username>root</username>, quindi le opzioni da dare
+ in modalità utente, e &man.inetd.8; viene eseguito in
+ modalità <username>root</username>, quindi le opzioni da dare
a &man.ps.1; sono <option>ax</option>.</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>ps -ax | grep inetd</userinput>
198 ?? IWs 0:00.00 inetd -wW</screen>
- <para>Come puoi vedere il PID di &man.inetd.8; &egrave; 198. In alcuni
+ <para>Come puoi vedere il PID di &man.inetd.8; è 198. In alcuni
casi potrebbe apparire nel risultato anche il comando
<literal>grep inetd</literal>. Questo dipende dal modo utilizzato
da &man.ps.1; nell'elencare la lista dei processi in
@@ -2144,8 +2144,8 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
</step>
<step>
- <para>Usa il comando &man.kill.1; per inviare il segnale. Poich&egrave;
- &man.inetd.8; viene eseguito in modalit&agrave;
+ <para>Usa il comando &man.kill.1; per inviare il segnale. Poichè
+ &man.inetd.8; viene eseguito in modalità
<username>root</username> prima devi usare il comando &man.su.1; per
diventare <username>root</username>.</para>
@@ -2160,34 +2160,34 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<replaceable>PID</replaceable>: Operation not permitted</errorname>.
Se sbagli il PID invierai il segnale al processo sbagliato, il che
potrebbe essere dannoso, o, se hai fortuna, manderai il segnale
- a un PID che in quel momento non &egrave; in uso, e in questo caso
+ a un PID che in quel momento non è in uso, e in questo caso
vedrai il messaggio <errorname>kill: <replaceable>PID</replaceable>:
No such process</errorname>.</para>
<note>
- <title>Perch&egrave; Usare <command>/bin/kill</command>?</title>
+ <title>Perchè Usare <command>/bin/kill</command>?</title>
<para>Molte shell forniscono il comando <command>kill</command> come
comando built-in; ossia, la shell invia il segnale in modo
diretto, senza dover eseguire <filename>/bin/kill</filename>. Tutto
- ci&ograve; pu&ograve; essere molto utile, ma le diverse shell hanno
+ ciò può essere molto utile, ma le diverse shell hanno
una sintassi diversa per specificare il nome del segnale da inviare.
- Invece di cercare di imparare tutte queste sintassi, pu&ograve;
- essere pi&ugrave; semplice usare direttamente il comando
+ Invece di cercare di imparare tutte queste sintassi, può
+ essere più semplice usare direttamente il comando
<command>/bin/kill <replaceable>...</replaceable></command>.</para>
</note>
</step>
</procedure>
- <para>L'invio di altri segnali &egrave; analogo, basta sostituire
+ <para>L'invio di altri segnali è analogo, basta sostituire
all'occorrenza <literal>TERM</literal> o <literal>KILL</literal> nella
linea di comando.</para>
<important>
- <para>Terminare processi in modo random su un sistema pu&ograve; essere
+ <para>Terminare processi in modo random su un sistema può essere
una cattiva idea. In particolare, il processo &man.init.8;, con process
- ID 1, &egrave; un caso molto speciale. Eseguire <command>/bin/kill -s
- KILL 1</command> &egrave; un modo veloce per arrestare il tuo sistema.
+ ID 1, è un caso molto speciale. Eseguire <command>/bin/kill -s
+ KILL 1</command> è un modo veloce per arrestare il tuo sistema.
Controlla <emphasis>sempre</emphasis> due volte gli argomenti quando
esegui &man.kill.1; <emphasis>prima</emphasis> di premere
<keycap>Invio</keycap>.</para>
@@ -2202,7 +2202,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<para>In FreeBSD, la maggior parte del lavoro di tutti i giorni viene svolto
tramite un'interfaccia a riga di comando chiamata shell. Uno dei compiti
- principali di una shell &egrave; quello di prendere in input dei comandi
+ principali di una shell è quello di prendere in input dei comandi
ed eseguirli. Inoltre molte shell hanno delle funzioni built-in
(incorporate) utili nei lavori ordinari come la gestione dei file, la
sostituzione dei nomi dei file, la modifica della riga di comando, la
@@ -2213,48 +2213,48 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
Ports Collection, come le shell <command>zsh</command> e
<command>bash</command>.</para>
- <para>Quale shell devi usare? &Egrave; veramente una questione di gusti.
+ <para>Quale shell devi usare? È veramente una questione di gusti.
Se sei un programmatore di C potresti sentirti a tuo agio con una shell
C-like come la <command>tcsh</command>. Se vieni da Linux o non sei
pratico dell'interfaccia a riga di comando di &unix; potresti provare la
- <command>bash</command>. Il fatto &egrave; che ogni shell ha delle
+ <command>bash</command>. Il fatto è che ogni shell ha delle
caratteristiche che possono o meno combaciare con il tuo ambiente di
lavoro preferito, e quindi devi scegliere tu stesso quale shell
utilizzare.</para>
- <para>Una caratteristica comune in una shell &egrave; il completamento dei
+ <para>Una caratteristica comune in una shell è il completamento dei
nomi dei file. Dopo aver digitato alcuni dei primi caratteri di un
- comando o di un nome di file, la shell di solito pu&ograve; completare
+ comando o di un nome di file, la shell di solito può completare
in modo automatico il resto del comando o del nome del file tramite la
pressione del tasto <keycap>Tab</keycap> sulla tastiera. Ecco un esempio.
Supponiamo che hai due file chiamati <filename>foobar</filename> e
<filename>foo.bar</filename>. Vuoi cancellare
<filename>foo.bar</filename>. Quello che dovresti digitare sulla tastiera
- &egrave;:
+ è:
<command>rm
fo[<keycap>Tab</keycap>].[<keycap>Tab</keycap>]</command>.</para>
<para>La shell dovrebbe visualizzare <command>rm
foo[BEEP].bar</command>.</para>
- <para>Il [BEEP] &egrave; la campanella della console, che mi segnala che la
- shell &egrave; incapace di completare interamente il nome del file
- poich&egrave; esiste pi&ugrave; di una sola corrispondenza. Sia
+ <para>Il [BEEP] è la campanella della console, che mi segnala che la
+ shell è incapace di completare interamente il nome del file
+ poichè esiste più di una sola corrispondenza. Sia
<filename>foobar</filename> che <filename>foo.bar</filename> iniziano con
- <literal>fo</literal>, tuttavia la shell &egrave; riuscita a completarlo
+ <literal>fo</literal>, tuttavia la shell è riuscita a completarlo
in <literal>foo</literal>. A questo punto premendo <literal>.</literal>,
- e poi di nuovo <keycap>Tab</keycap>, la shell sar&agrave; in grado di
+ e poi di nuovo <keycap>Tab</keycap>, la shell sarà in grado di
completare da sola il resto del nome del file.</para>
<indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm>
- <para>Un altro aspetto di una shell &egrave; l'uso delle variabili
+ <para>Un altro aspetto di una shell è l'uso delle variabili
d'ambiente. Le variabili d'ambiente sono una coppia di valori mutevoli
memorizzati nello spazio dell'ambiente della shell. Questo spazio
- pu&ograve; essere letto dai programmi invocati dalla shell, e di
- conseguenza questo spazio pu&ograve; contenere le configurazioni di molti
- programmi. Qui sotto c'&egrave; una lista delle variabili d'ambiente
- pi&ugrave; comuni con il loro rispettivo significato:</para>
+ può essere letto dai programmi invocati dalla shell, e di
+ conseguenza questo spazio può contenere le configurazioni di molti
+ programmi. Qui sotto c'è una lista delle variabili d'ambiente
+ più comuni con il loro rispettivo significato:</para>
<indexterm><primary>variabili d'ambiente</primary></indexterm>
@@ -2299,7 +2299,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<entry><envar>TERM</envar></entry>
<entry>Il nome del tipo di terminale dell'utente. Usato per determinare
- le capacit&agrave; del terminale.</entry>
+ le capacità del terminale.</entry>
</row>
<row>
@@ -2353,7 +2353,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
usare <command>export</command> per settare le tue variabili d'ambiente
correnti. Per esempio, per settare o modificare la variabile d'ambiente
<envar>EDITOR</envar> a <filename>/usr/local/bin/emacs</filename>, sotto
- <command>csh</command> o <command>tcsh</command> si pu&ograve; utilizzare
+ <command>csh</command> o <command>tcsh</command> si può utilizzare
il comando:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>setenv EDITOR /usr/local/bin/emacs</userinput></screen>
@@ -2365,18 +2365,18 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<para>Con la maggior parte delle shell puoi inoltre creare un'espansione
di una variabile d'ambiente mettendo sulla riga di comando il simbolo
<literal>$</literal> davanti al nome della variabile stessa. Per esempio,
- <command>echo $TERM</command> visualizzer&agrave; ci&ograve; che
- corrisponde a <envar>$TERM</envar>, poich&egrave; la shell espande
+ <command>echo $TERM</command> visualizzerà ciò che
+ corrisponde a <envar>$TERM</envar>, poichè la shell espande
<envar>$TERM</envar> e passa il risultato a
<command>echo</command>.</para>
<para>Le shell trattano molti caratteri speciali, chiamati meta-caratteri
- come rappresentazioni speciali di dati. Il pi&ugrave; comune di questi
- &egrave; il simbolo <literal>*</literal>, che rappresenta diverse
+ come rappresentazioni speciali di dati. Il più comune di questi
+ è il simbolo <literal>*</literal>, che rappresenta diverse
istanze di caratteri in un nome di file. Questi meta-caratteri possono
essere usati per la sostituzione dei nomi di file. Per esempio, digitando
- <command>echo *</command> &egrave; quasi come aver digitato
- <command>ls</command> poich&egrave; la shell prende tutti i file che
+ <command>echo *</command> è quasi come aver digitato
+ <command>ls</command> poichè la shell prende tutti i file che
corrispondono a <literal>*</literal> e li mette sulla riga di comando
con <command>echo</command> che quindi li visualizza.</para>
@@ -2384,20 +2384,20 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
questi possono essere messi in escape mettendo subito prima di essi un
backslash (<literal>\</literal>). <command>echo $TERM</command>
visualizza il tipo del tuo terminale. <command>echo \$TERM</command>
- visualizza <envar>$TERM</envar> cos&igrave; com'&egrave;.</para>
+ visualizza <envar>$TERM</envar> così com'è.</para>
<sect2 id="changing-shells">
<title>Cambiare la Propria Shell</title>
- <para>Il modo pi&ugrave; semplice per cambiare la propria shell &egrave;
+ <para>Il modo più semplice per cambiare la propria shell è
quello di usare il comando <command>chsh</command>. Eseguendo
- <command>chsh</command> verr&agrave; invocato l'editor definito nella
+ <command>chsh</command> verrà invocato l'editor definito nella
tua variabile d'ambiente <envar>EDITOR</envar>; nel caso in cui questa
- non sia stata settata, verr&agrave; invocato <command>vi</command>.
+ non sia stata settata, verrà invocato <command>vi</command>.
Modifica la riga <quote>Shell:</quote> in base alle tue esigenze.</para>
<para>Puoi anche eseguire <command>chsh</command> con l'opzione
- <option>-s</option>; in questo modo verr&agrave; settata la shell in
+ <option>-s</option>; in questo modo verrà settata la shell in
modo diretto, senza che sia necessario invocare l'editor. Per
esempio, se vuoi cambiare la tua shell in <command>bash</command>,
potresti digitare il seguente comando:</para>
@@ -2408,7 +2408,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<para>La shell che desideri utilizzare <emphasis>deve</emphasis> essere
presente nel file <filename>/etc/shells</filename>. Se hai installato
una shell dalla <link linkend="ports">collezione dei port</link>,
- allora la nuova shell dovrebbe essere gi&agrave; stata inserita nel
+ allora la nuova shell dovrebbe essere già stata inserita nel
suddetto file in modo automatico. Se installi una shell manualmente,
questo lavoro lo devi fare tu.</para>
@@ -2430,7 +2430,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<indexterm><primary>editor</primary></indexterm>
<para>La maggior parte del lavoro di configurazione in FreeBSD viene fatto
- tramite la modifica di file di testo. Perci&ograve;, &egrave; una buona
+ tramite la modifica di file di testo. Perciò, è una buona
idea familiarizzare con un editor di testo. FreeBSD si presenta con
alcuni editor come parte base del sistema, e molti altri sono disponibili
nella collezione dei port.</para>
@@ -2443,22 +2443,22 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<secondary><command>ee</command></secondary>
</indexterm>
- <para>L'editor pi&ugrave; semplice e pi&ugrave; facile da imparare si chiama
+ <para>L'editor più semplice e più facile da imparare si chiama
<application>ee</application>, che sta per easy editor. Per avviare
<application>ee</application>, puoi digitare sulla riga di comando
- <command>ee filename</command> dove <literal>filename</literal> &egrave;
+ <command>ee filename</command> dove <literal>filename</literal> è
il nome del file che deve essere modificato. Per esempio, per modificare
<filename>/etc/rc.conf</filename>, devi digitare <command>ee
/etc/rc.conf</command>. Una volta all'interno di <command>ee</command>,
tutti i comandi per azionare le funzioni dell'editor sono elencati nella
- parte superiore del video. Il carattere <literal>^</literal> &egrave; il
+ parte superiore del video. Il carattere <literal>^</literal> è il
tasto <keycap>Ctrl</keycap> della tastiera, quindi <literal>^e</literal>
si riferisce alla combinazione di tasti <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>e</keycap>
</keycombo>. Per uscire da <application>ee</application>, premi il tasto
<keycap>Esc</keycap>, quindi conferma l'uscita dall'editor. Se il file
- ha subito delle modifiche ti verr&agrave; chiesto se le vuoi
+ ha subito delle modifiche ti verrà chiesto se le vuoi
salvare.</para>
<indexterm>
@@ -2477,14 +2477,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
</indexterm>
<para>FreeBSD ha come parte base del sistema anche editor di testo
- pi&ugrave; potenti come <application>vi</application>, mentre altri
+ più potenti come <application>vi</application>, mentre altri
editor, come <application>Emacs</application> e
<application>vim</application>, sono inclusi nella
FreeBSD Ports Collection (<filename
role="package">editors/emacs</filename> e <filename
role="package">editors/vim</filename>). Questi editor offrono molte
- pi&ugrave; funzionalit&agrave; e molta pi&ugrave; potenza a costo di essere
- un poco pi&ugrave; complicati da imparare ad utilizzare. Comunque se
+ più funzionalità e molta più potenza a costo di essere
+ un poco più complicati da imparare ad utilizzare. Comunque se
intendi utilizzare in modo intensivo un editor, imparando ad utilizzare un
editor potente come <application>vim</application> o
<application>Emacs</application>
@@ -2495,14 +2495,14 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<title>Dispositivi e Nodi di Dispositivo</title>
<para>Il termine dispositivo viene usato prevalentemente per specificare le
- unit&agrave; hardware all'interno di un sistema, come i dischi, le
+ unità hardware all'interno di un sistema, come i dischi, le
stampanti, le schede grafiche, e le tastiere. Durante la fase di avvio di
FreeBSD, la maggior parte delle cose che vengono visualizzate da FreeBSD
riguardano i dispositivi che sono stati rilevati. Puoi riesaminare
questi messaggi di avvio guardando il file
<filename>/var/run/dmesg.boot</filename>.</para>
- <para>Per esempio, <devicename>acd0</devicename> &egrave; il primo drive
+ <para>Per esempio, <devicename>acd0</devicename> è il primo drive
CDROM IDE, mentre <devicename>kbd0</devicename> rappresenta la
tastiera.</para>
@@ -2521,7 +2521,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<title><literal>DEVFS</literal> (DEVice File System)</title>
<para>Il file system device, o <literal>DEVFS</literal>, fornisce la
- disponibilit&agrave; dello spazio dei nomi dei dispositivi del kernel
+ disponibilità dello spazio dei nomi dei dispositivi del kernel
allo spazio dei nomi globale del file system. Invece di dover creare
o modificare i nodi di dispositivo, <literal>DEVFS</literal> mantiene
in modo automatico questo particolare file system.</para>
@@ -2536,26 +2536,26 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<title>Formati dei Binari</title>
<para>Per comprendere il motivo per cui FreeBSD usa il formato &man.elf.5;,
- devi prima conoscere un p&ograve; i tre attuali formati eseguibili
+ devi prima conoscere un pò i tre attuali formati eseguibili
<quote>dominanti</quote> per &unix;:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>&man.a.out.5;</para>
- <para>Il pi&ugrave; vecchio e <quote>classico</quote> formato oggetto
+ <para>Il più vecchio e <quote>classico</quote> formato oggetto
di &unix;. Usa un'intestazione corta e compatta con un numero magico
- all'inizio che &egrave; spesso usato per caratterizzare il formato
+ all'inizio che è spesso usato per caratterizzare il formato
(vedere &man.a.out.5; per maggiori dettagli). Contiene tre segmenti
- caricabili: .text, .data, e .bss pi&ugrave; una tabella di simboli e
+ caricabili: .text, .data, e .bss più una tabella di simboli e
una di stringhe.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><acronym>COFF</acronym></para>
- <para>Il formato oggetto di SVR3. Poich&egrave; l'intestazione include
- una porzione di tabella, puoi avere molto di pi&ugrave; delle sole
+ <para>Il formato oggetto di SVR3. Poichè l'intestazione include
+ una porzione di tabella, puoi avere molto di più delle sole
sezioni .text, .data, e .bss.</para>
</listitem>
@@ -2566,13 +2566,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
sezioni multiple e da possibili valori a 32-bit o 64-bit. Uno dei
maggiori svantaggi: <acronym>ELF</acronym> fu progettato con
l'assunzione che ci doveva essere solo un ABI per ogni tipo di
- architettura dei sistemi. Tale assunzione &egrave; in realt&agrave;
- piuttosto sbagliata, e non &egrave; vera nemmeno nel mondo commerciale
+ architettura dei sistemi. Tale assunzione è in realtà
+ piuttosto sbagliata, e non è vera nemmeno nel mondo commerciale
di SYSV (che ha almeno tre ABI: SVR4, Solaris, SCO).</para>
<para>FreeBSD tenta di aggirare questo problema fornendo un
utility per <emphasis>marchiare</emphasis> un eseguibile
- <acronym>ELF</acronym> con informazioni sull'ABI per il quale &egrave;
+ <acronym>ELF</acronym> con informazioni sull'ABI per il quale è
stato costruito. Guarda la pagina man &man.brandelf.1; per maggiori
informazioni.</para>
</listitem>
@@ -2594,13 +2594,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
quando gli strumenti di <acronym>ELF</acronym> furono in grado di offrire
una soluzione al problema della libreria condivisa e quando furono visti
come <quote>la strada imminente</quote>, il costo della migrazione
- fu accettato poich&egrave; necessario e avvenne cos&igrave; la
- transizione. Il meccanismo di libreria condivisa di FreeBSD &egrave;
- basato sullo stile pi&ugrave; restrittivo del meccanismo di libreria
- condivisa degli &sunos; di Sun, e come tale, &egrave; molto facile da
+ fu accettato poichè necessario e avvenne così la
+ transizione. Il meccanismo di libreria condivisa di FreeBSD è
+ basato sullo stile più restrittivo del meccanismo di libreria
+ condivisa degli &sunos; di Sun, e come tale, è molto facile da
utilizzare.</para>
- <para>Quindi, perch&egrave; ci sono cos&igrave; tanti formati
+ <para>Quindi, perchè ci sono così tanti formati
differenti?</para>
<para>In passato l'hardware era semplice. Questo hardware semplice
@@ -2608,13 +2608,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<filename>a.out</filename> era del tutto adatto per rappresentare i binari
su questo semplice sistema (un PDP-11). Nonostante le persone fecero il
port di &unix; da questo semplice sistema, esse mantennero il formato
- <filename>a.out</filename> poich&egrave; era sufficiente per un primo port
+ <filename>a.out</filename> poichè era sufficiente per un primo port
di &unix; verso architetture come Motorola 68k, VAXen, ecc.</para>
<para>All'epoca alcuni ingegneri hardware di spicco stabilirono che se tale
formato poteva forzare il software a fare alcuni trucchi sporchi, allora
esso sarebbe stato in grado di abbattere alcune barriere di progettazione
- e permettere al core della CPU di andare pi&ugrave; veloce. Bench&egrave;
+ e permettere al core della CPU di andare più veloce. Benchè
il formato <filename>a.out</filename> fu progettato per lavorare
con questo nuovo tipo di hardware (conosciuto ai giorni d'oggi come
<acronym>RISC</acronym>), esso fu appena sufficiente per questo
@@ -2625,62 +2625,62 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
l'<acronym>ECOFF</acronym>, e alcuni altri e furono esaminate le loro
limitazioni prima che fu prodotto l'<acronym>ELF</acronym>.</para>
- <para>Per di pi&ugrave;, le dimensioni dei programmi stavano diventando
+ <para>Per di più, le dimensioni dei programmi stavano diventando
enormi e i dischi (e la memoria fisica) erano ancora relativamente
piccoli, e quindi il concetto di libreria condivisa prese piede.
- Inoltre il sistema di VM (Memoria Virtuale) divenne pi&ugrave;
- sofisticato. Bench&egrave; ognuno di questi miglioramenti fu fatto
- utilizzando il formato <filename>a.out</filename>, la sua utilit&agrave;
- si distese sempre pi&ugrave; con ogni nuova caratteristica. In aggiunta,
+ Inoltre il sistema di VM (Memoria Virtuale) divenne più
+ sofisticato. Benchè ognuno di questi miglioramenti fu fatto
+ utilizzando il formato <filename>a.out</filename>, la sua utilità
+ si distese sempre più con ogni nuova caratteristica. In aggiunta,
la gente voleva caricare alcune cose in modo dinamico al tempo di
esecuzione, o anche scartare parte dei loro programmi dopo l'esecuzione
del codice iniziale al fine di salvare memoria e spazio di swap.
- I linguaggi divennero pi&ugrave; sofisticati e le persone desideravano che
+ I linguaggi divennero più sofisticati e le persone desideravano che
il codice venisse chiamato dopo il main in modo automatico. Furono
apportati molte migliorie al formato <filename>a.out</filename> per
- permettere tutte queste cose, e sostanzialmente tutto funzion&ograve; per
+ permettere tutte queste cose, e sostanzialmente tutto funzionò per
un dato periodo. Col passare del tempo, il formato
- <filename>a.out</filename> non fu pi&ugrave; in grado di gestire
+ <filename>a.out</filename> non fu più in grado di gestire
tutti questi problemi senza apportare dei miglioramenti al codice con
- un conseguente aumento della complessit&agrave;. Bench&egrave; il formato
+ un conseguente aumento della complessità. Benchè il formato
<acronym>ELF</acronym> risolveva molti di questi problemi, era doloroso
migrare da un sistema che tutto sommato funzionava. Quindi il formato
<acronym>ELF</acronym> attese fino a quando fu meno doloroso
rimanere con il formato <filename>a.out</filename> piuttosto che migrare
al formato <acronym>ELF</acronym>.</para>
- <para>Tuttavia, il tempo pass&ograve;, e gli strumenti di costruzione che
- FreeBSD deriv&ograve; dai loro strumenti di costruzione (in particolare
+ <para>Tuttavia, il tempo passò, e gli strumenti di costruzione che
+ FreeBSD derivò dai loro strumenti di costruzione (in particolare
l'assemblatore ed il loader) evolsero in due tronconi paralleli.
- L'albero di FreeBSD aggiunse le librerie condivise e sistem&ograve; alcuni
+ L'albero di FreeBSD aggiunse le librerie condivise e sistemò alcuni
bug. Il popolo di GNU che in origine aveva scritto questi programmi
li riscrisse e aggiunse un semplice supporto per la costruzione di
- compilatori cross, la possibilit&agrave; di produrre formati diversi a
- piacimento, e cos&igrave; via. Da quando molte persone vollero costruire
- compilatori cross per FreeBSD, questi furono delusi poich&egrave; i vecchi
+ compilatori cross, la possibilità di produrre formati diversi a
+ piacimento, e così via. Da quando molte persone vollero costruire
+ compilatori cross per FreeBSD, questi furono delusi poichè i vecchi
sorgenti che FreeBSD aveva per <application>as</application> e
<application>ld</application> non erano pronti per questo lavoro.
La nuova serie di strumenti di GNU (<application>binutils</application>)
supportavano la compilazione cross, <acronym>ELF</acronym>, le librerie
condivise, le estensioni C++, ecc. Inoltre molti venditori stanno
- rilasciando binari <acronym>ELF</acronym>, ed &egrave; una buona cosa
+ rilasciando binari <acronym>ELF</acronym>, ed è una buona cosa
per FreeBSD eseguirli.</para>
- <para>Il formato <acronym>ELF</acronym> &egrave; pi&ugrave; espressivo di
+ <para>Il formato <acronym>ELF</acronym> è più espressivo di
quello <filename>a.out</filename> e permette una maggiore
- estensibilit&agrave; nel sistema base. Gli strumenti di
+ estensibilità nel sistema base. Gli strumenti di
<acronym>ELF</acronym> sono meglio mantenuti, e offrono un supporto alla
compilazione cross, che sta a cuore a molte persone.
- <acronym>ELF</acronym> pu&ograve; essere un p&ograve; meno veloce di
+ <acronym>ELF</acronym> può essere un pò meno veloce di
<filename>a.out</filename>, ma tentare di misurarne le prestazioni non
- &egrave; molto semplice. Ci sono anche numerosi dettagli che sono diversi
+ è molto semplice. Ci sono anche numerosi dettagli che sono diversi
tra i due formati nel modo in cui essi mappano le pagine, gestiscono il
codice iniziale, ecc. Questi dettagli non sono molto importanti, ma tra i
due esistono delle differenze. Nel tempo il supporto per il formato
- <filename>a.out</filename> verr&agrave; rimosso dal kernel
- <filename>GENERIC</filename>, e alla fine sar&agrave; rimosso
- completamente dal kernel non appena non ci sar&agrave; pi&ugrave; la
- necessit&agrave; di eseguire programmi con il formato
+ <filename>a.out</filename> verrà rimosso dal kernel
+ <filename>GENERIC</filename>, e alla fine sarà rimosso
+ completamente dal kernel non appena non ci sarà più la
+ necessità di eseguire programmi con il formato
<filename>a.out</filename>.</para>
</sect1>
@@ -2692,22 +2692,22 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<indexterm><primary>pagine man</primary></indexterm>
- <para>La documentazione pi&ugrave; esauriente su FreeBSD &egrave;
+ <para>La documentazione più esauriente su FreeBSD è
costituita dalle pagine man. Quasi tutti i programmi sul sistema hanno
un piccolo manuale di riferimento che spiega il funzionamento di base e
i vari argomenti del programma stesso. Questi manuali possono essere
visualizzati con il comando <command>man</command>. L'uso del comando
- <command>man</command> &egrave; semplice:</para>
+ <command>man</command> è semplice:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>man <replaceable>comando</replaceable></userinput></screen>
- <para><literal>comando</literal> &egrave; il nome del comando di cui
- desideri maggiori informazioni. Per esempio, per sapere di pi&ugrave;
+ <para><literal>comando</literal> è il nome del comando di cui
+ desideri maggiori informazioni. Per esempio, per sapere di più
circa il comando <command>ls</command> digita:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>man ls</userinput></screen>
- <para>Il manuale in linea &egrave; diviso in sezione numerate:</para>
+ <para>Il manuale in linea è diviso in sezione numerate:</para>
<orderedlist>
<listitem>
@@ -2747,15 +2747,15 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
</listitem>
</orderedlist>
- <para>In qualche caso, lo stesso soggetto pu&ograve; apparire in
- pi&ugrave; di una sezione del manuale in linea. Per esempio, esiste
+ <para>In qualche caso, lo stesso soggetto può apparire in
+ più di una sezione del manuale in linea. Per esempio, esiste
un comando utente <command>chmod</command> e una system call
<function>chmod()</function>. In questo caso, puoi dire al comando
<command>man</command> quale vuoi specificando la sezione:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>man 1 chmod</userinput></screen>
- <para>In questo caso verr&agrave; visualizzata la pagina man del comando
+ <para>In questo caso verrà visualizzata la pagina man del comando
utente <command>chmod</command>. I riferimenti di una sezione
particolare del manuale in linea sono tradizionalmente posti tra
parentesi all'interno della documentazione, quindi &man.chmod.1; fa
@@ -2770,13 +2770,13 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<screen>&prompt.user; <userinput>man -k mail</userinput></screen>
- <para>Con questo comando ti verr&agrave; presentata una lista di comandi
+ <para>Con questo comando ti verrà presentata una lista di comandi
che hanno la parola chiave <quote>mail</quote> nella loro descrizione.
Di fatto questo meccanismo funziona proprio come il comando
<command>apropos</command>.</para>
<para>Stai dando un'occhiata a tutti quei comandi fantastici che si
- trovano in <filename>/usr/bin</filename> ma non hai la pi&ugrave;
+ trovano in <filename>/usr/bin</filename> ma non hai la più
pallida idea di cosa fanno la maggior parte di essi? Semplicemente
digita:</para>
@@ -2788,7 +2788,7 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<screen>&prompt.user; <userinput>cd /usr/bin</userinput>
&prompt.user; <userinput>whatis *</userinput></screen>
- <para>che &egrave; la stessa cosa.</para>
+ <para>che è la stessa cosa.</para>
</sect2>
<sect2 id="basics-info">
@@ -2798,10 +2798,10 @@ Swap: 256M Total, 38M Used, 217M Free, 15% Inuse
<para>FreeBSD include molte applicazioni e utility prodotti dalla Free
Software Foundation (FSF). Oltre alle pagine man, questi programmi
- hanno dei pi&ugrave; ampi documenti in ipertesto chiamati file
+ hanno dei più ampi documenti in ipertesto chiamati file
<literal>info</literal> che possono essere visualizzati con il comando
<command>info</command>, o se hai installato
- <application>emacs</application>, con la modalit&agrave; info di
+ <application>emacs</application>, con la modalità info di
<application>emacs</application>.</para>
<para>Per usare il comando &man.info.1;, digita semplicemente:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml
index b3fe58a0dc..be34368c06 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/bibliography/chapter.sgml
@@ -246,12 +246,12 @@
<para><ulink url="http://www-wks.acs.ohio-state.edu/">Ohio State
University</ulink> ha scritto un <ulink
url="http://www-wks.acs.ohio-state.edu/unix_course/unix.html">Corso
- Introduttivo a UNIX</ulink> che &egrave; disponibile online in
+ Introduttivo a UNIX</ulink> che è disponibile online in
formato HTML e PostScript.</para>
<para>Una <ulink
url="&url.doc.base;/it/books/unix-introduction/book.html">traduzione</ulink>
- in italiano di questo documento &egrave; disponibile come parte del FreeBSD
+ in italiano di questo documento è disponibile come parte del FreeBSD
Italian Documentation Project.</para>
</listitem>
@@ -451,10 +451,10 @@
4.4BSD Operating System</emphasis>. Reading, Mass. :
Addison-Wesley, 1996. ISBN 0-201-54979-4</para>
- <para>(Il capitolo 2 di questo libro &egrave; disponibile <ulink
+ <para>(Il capitolo 2 di questo libro è disponibile <ulink
url="&url.books.design-44bsd;/book.html">online</ulink>
come parte del FreeBSD Documentation Project, mentre il capitolo 9
- &egrave; consultabile <ulink
+ è consultabile <ulink
url="http://www.netapp.com/tech_library/nfsbook.html">qui</ulink>.)</para>
</listitem>
@@ -643,7 +643,7 @@
<ulink url="http://www.mckusick.com/csrg/"></ulink>: Il set di 4 CD
comprende tutte le versioni di BSD dalla 1BSD alla 4.4BSD e
4.4BSD-Lite2 (ma non la 2.11BSD, sfortunatamente). Inoltre, l'ultimo
- disco contiene i sorgenti finali pi&ugrave; i file SCCS.</para>
+ disco contiene i sorgenti finali più i file SCCS.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml
index 6aaed893c5..8cc7873687 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/book.sgml
@@ -108,18 +108,18 @@
giorno per giorno di <emphasis>FreeBSD
&rel2.current;-RELEASE</emphasis> e <emphasis>FreeBSD
&rel.current;-RELEASE</emphasis>.
- Questo manuale &egrave; un <emphasis>progetto in evoluzione</emphasis>
- ed &egrave; il frutto del lavoro di molti singoli. Come tale alcune
- sezioni potrebbero richiedere degli aggiornamenti poich&egrave; datate.
+ Questo manuale è un <emphasis>progetto in evoluzione</emphasis>
+ ed è il frutto del lavoro di molti singoli. Come tale alcune
+ sezioni potrebbero richiedere degli aggiornamenti poichè datate.
Se sei interessato ad aiutare questo progetto, invia
- un'email alla &a.doc;. L'ultima versione di questo documento &egrave;
+ un'email alla &a.doc;. L'ultima versione di questo documento è
sempre disponibile sul <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/">sito web di FreeBSD</ulink>
(versioni precedenti di questo manuale possono essere trovate
all'indirizzo seguente <ulink
url="http://docs.FreeBSD.org/doc/"></ulink>).
- Inoltre pu&ograve; essere scaricata in una
- variet&agrave; di formati e tipi di compressione dal <ulink
+ Inoltre può essere scaricata in una
+ varietà di formati e tipi di compressione dal <ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/doc/">server FTP di
FreeBSD</ulink> o da uno dei numerosi <link linkend="mirrors-ftp">siti
mirror</link>. Se preferisci avere una copia rilegata del manuale,
@@ -135,7 +135,7 @@
<title>Per Cominciare</title>
<partintro>
- <para>Questa parte del Manuale di FreeBSD &egrave; per gli utenti e gli
+ <para>Questa parte del Manuale di FreeBSD è per gli utenti e gli
amministratori che si affacciano a FreeBSD. Questi capitoli:</para>
<itemizedlist>
@@ -152,19 +152,19 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Ti mostreranno come installare la variet&agrave; delle
+ <para>Ti mostreranno come installare la varietà delle
applicazioni di terze parti disponibili per FreeBSD.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Ti introdurranno a X, il sistema a finestre di &unix;, e ti
spiegheranno come configurare un ambiente desktop che ti renda
- pi&ugrave; produttivo.</para>
+ più produttivo.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>Abbiamo cercato di mantenere il numero di riferimenti in avanti nel
- testo al minimo cos&igrave; che tu possa leggere questa sezione del
+ testo al minimo così che tu possa leggere questa sezione del
Manuale dall'inizio alla fine con il minimo scorrimento di pagine
possibile.</para>
</partintro>
@@ -181,7 +181,7 @@
<partintro>
<para>Ora che sono stati trattati gli elementi di base, questa parte
- del Manuale di FreeBSD verter&agrave; su alcune funzionalit&agrave;
+ del Manuale di FreeBSD verterà su alcune funzionalità
di FreeBSD che sono usate di frequente. Questi capitoli:</para>
<itemizedlist>
@@ -199,7 +199,7 @@
<listitem>
<para>Ti spiegheranno il processo di costruzione e di
personalizzazione del kernel di FreeBSD, al fine di abilitare
- funzionalit&agrave; extra sul tuo sistema.</para>
+ funzionalità extra sul tuo sistema.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -214,7 +214,7 @@
</itemizedlist>
<para>Alcuni di questi capitoli raccomandano di leggere prima altri
- capitoli per una migliore comprensione degli stessi, e questo &egrave;
+ capitoli per una migliore comprensione degli stessi, e questo è
segnalato nella sinossi all'inizio di ogni capitolo.</para>
</partintro>
@@ -237,7 +237,7 @@
<para>Questi capitoli sono studiati per essere letti quando si ha
bisogno di un'informazione. Non devi leggerli in un ordine
- particolare, n&eacute; devi leggerli tutti prima di poter usare
+ particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare
FreeBSD.</para>
</partintro>
@@ -260,7 +260,7 @@
<title>Comunicazione di Rete</title>
<partintro>
- <para>FreeBSD &egrave; uno dei maggiori sistemi operativi schierati verso
+ <para>FreeBSD è uno dei maggiori sistemi operativi schierati verso
alte performance dei servizi di rete. I capitoli di questa parte
trattano:</para>
@@ -292,7 +292,7 @@
<para>Questi capitoli sono studiati per essere letti quando si ha
bisogno di un'informazione. Non devi leggerli in un ordine
- particolare, n&eacute; devi leggerli tutti prima di poter usare
+ particolare, né devi leggerli tutti prima di poter usare
FreeBSD in rete.</para>
</partintro>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml
index 08fdabf272..30da2b593e 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/boot/chapter.sgml
@@ -18,15 +18,15 @@
<para>Il processo di accensione di un computer e caricamento del sistema
operativo viene detto <quote>processo di avviamento</quote>, o
semplicemente <quote>avvio</quote>. La procedura di avvio di FreeBSD
- fornisce un alto grado di flessibilit&agrave; nel personalizzare quello
- che succede quando avvii il sistema, dandoti la possibilit&agrave; di
+ fornisce un alto grado di flessibilità nel personalizzare quello
+ che succede quando avvii il sistema, dandoti la possibilità di
scegliere tra diversi sistemi operativi installati sullo stesso computer,
o anche tra diverse versioni dello stesso sistema operativo o tra diversi
kernel installati.</para>
<para>Questo capitolo fornisce i dettagli sulle opzioni di configurazione
che puoi impostare per personalizzare il processo di avvio di FreeBSD.
- Ci&ograve; comprende tutto quello che avviene fino a quando il kernel
+ Ciò comprende tutto quello che avviene fino a quando il kernel
viene lanciato, vengono controllate le periferiche, e viene avviato
&man.init.8;. Se non sei sicuro di sapere quando tutto questo accada, si
tratta del momento in cui il colore del testo a video cambia da bianco
@@ -63,16 +63,16 @@
<para>Accendere un computer e far partire il sistema operativo pone un
dilemma interessante. Per definizione, il computer non sa fare
- nulla finch&eacute; non viene avviato il sistema operativo. Questo
+ nulla finché non viene avviato il sistema operativo. Questo
include anche l'esecuzione dei programmi dal disco. Dunque se il computer
- non pu&ograve; eseguire un programma da disco senza il sistema operativo,
+ non può eseguire un programma da disco senza il sistema operativo,
ed i programmi del sistema operativo sono sul disco, come viene avviato il
sistema operativo?</para>
- <para>Questo &egrave; un problema analogo a quello descritto nel
+ <para>Questo è un problema analogo a quello descritto nel
libro <citetitle>Le Avventure del Barone di Munchausen</citetitle>. Un
personaggio era caduto in una botola, e ne era uscito tirandosi su da
- s&eacute; (in inglese <quote>bootstrap</quote>), riuscendo nell'intento
+ sé (in inglese <quote>bootstrap</quote>), riuscendo nell'intento
solo con i propri sforzi. Nei primi giorni dei calcolatori al meccanismo
usato per caricare il sistema operativo fu applicato il termine
<firstterm>bootstrap</firstterm>, ed in seguito venne abbreviato in
@@ -85,8 +85,8 @@
</indexterm>
<para>Su sistemi con hardware x86 il BIOS (Basic Input/Output System)
- &egrave; il responsabile del caricamento del sistema operativo. Per fare
- ci&ograve;, il BIOS cerca nel disco rigido il Master Boot Record (MBR),
+ è il responsabile del caricamento del sistema operativo. Per fare
+ ciò, il BIOS cerca nel disco rigido il Master Boot Record (MBR),
che deve essere in una specifica posizione sul disco. Il BIOS ha
abbastanza conoscenze per caricare ed eseguire l'MBR, ed assume che l'MBR
possa portare avanti il resto dei compiti relativi al caricamento del
@@ -96,9 +96,9 @@
<indexterm><primary>Boot Manager</primary></indexterm>
<indexterm><primary>Boot Loader</primary></indexterm>
- <para>Il codice all'interno del MBR &egrave; di solito riferito come
+ <para>Il codice all'interno del MBR è di solito riferito come
<emphasis>boot manager</emphasis>, specialmente quando interagisce
- con l'utente. In questo caso la maggior parte del suo codice &egrave;
+ con l'utente. In questo caso la maggior parte del suo codice è
nella prima <emphasis>traccia</emphasis> del disco o direttamente
nel file system dell'OS. (Il boot manager qualche volta viene chiamato
anche <emphasis>boot loader</emphasis>, ma gli utenti di FreeBSD
@@ -107,37 +107,37 @@
<application>Boot Easy</application>, il boot manager standard di &os;),
<application>Grub</application>, <application>GAG</application>, e
<application>LILO</application>.
- (Solo <application>boot0</application> &egrave; all'interno del
+ (Solo <application>boot0</application> è all'interno del
MBR.)</para>
<para>Se hai solo un sistema operativo installato sui tuoi dischi allora
- sar&agrave; sufficiente il MBR standard del PC. Questo MBR cerca la prima
+ sarà sufficiente il MBR standard del PC. Questo MBR cerca la prima
slice avviabile (a.k.a. attiva) sul disco, e quindi esegue il codice
in quella slice per caricare il resto del sistema operativo. Il
- MBR installato da &man.fdisk.8;, di default, &egrave; come un MBR.
- &Egrave; basato su <filename>/boot/mbr</filename>.</para>
+ MBR installato da &man.fdisk.8;, di default, è come un MBR.
+ È basato su <filename>/boot/mbr</filename>.</para>
- <para>Se hai installato pi&ugrave; sistemi operativi sui tuoi dischi allora
+ <para>Se hai installato più sistemi operativi sui tuoi dischi allora
puoi installare un boot manager diverso, che mostra una lista dei diversi
sistemi operativi, e ti permette di scegliere quale avviare. Nella
prossima sezione ne vengono presentati due.</para>
- <para>Il resto del sistema di avvio di FreeBSD &egrave; diviso in tre stadi.
+ <para>Il resto del sistema di avvio di FreeBSD è diviso in tre stadi.
Il primo stadio viene eseguito dall'MBR, che sa solo il necessario per
mettere il computer in un certo stato ed eseguire il secondo stadio.
- Quest'ultimo pu&ograve; fare poco di pi&ugrave;, prima di eseguire il
+ Quest'ultimo può fare poco di più, prima di eseguire il
terzo. Il terzo stadio esaurisce il compito di caricare il sistema
- operativo. Il lavoro &egrave; diviso in queste tre parti perch&eacute;
+ operativo. Il lavoro è diviso in queste tre parti perché
gli standard dei PC pongono dei limiti alla dimensione dei programmi che
possono essere eseguiti nei primi due stadi. Concatenando i compiti
- si permette a FreeBSD di fornire un loader pi&ugrave; flessibile.</para>
+ si permette a FreeBSD di fornire un loader più flessibile.</para>
<indexterm><primary>kernel</primary></indexterm>
<indexterm><primary><command>init</command></primary></indexterm>
<para>A questo punto viene avviato il kernel ed esso comincia a verificare i
dispositivi e ad inizializzarli. Una volta che la procedura di avvio del
- kernel &egrave; finita, il kernel passa il controllo al processo utente
+ kernel è finita, il kernel passa il controllo al processo utente
&man.init.8;, che si assicura che i dischi siano in uno stato usabile.
Poi &man.init.8; avvia la configurazione delle risorse a livello utente
che monta i file system, imposta le schede di rete per comunicare via
@@ -155,7 +155,7 @@
<indexterm><primary>Master Boot Record (MBR)</primary></indexterm>
- <para>Il codice nel MBR o nel boot manager &egrave; solitamente
+ <para>Il codice nel MBR o nel boot manager è solitamente
riferito alla <emphasis>fase zero</emphasis> del processo di boot.
Questa sezione discute dei due boot manager menzionati in
precedenza: <application>boot0</application> e
@@ -166,12 +166,12 @@
<para>Il MBR installato dall'installer di FreeBSD o da &man.boot0cfg.8;,
di default, si basa su <filename>/boot/boot0</filename>.
- (Il programma <application>boot0</application> &egrave; molto
- semplice, poich&egrave; il programma nel <abbrev>MBR</abbrev>
- pu&ograve; essere al pi&ugrave; di 446 byte a causa della tabella
+ (Il programma <application>boot0</application> è molto
+ semplice, poichè il programma nel <abbrev>MBR</abbrev>
+ può essere al più di 446 byte a causa della tabella
della slice e dell'identificatore <literal>0x55AA</literal>
alla fine del MBR.)
- Se hai installato <application>boot0</application> e hai pi&ugrave; di
+ Se hai installato <application>boot0</application> e hai più di
un sistema operativo sui tuoi dischi, allora vedrai
una schermata simile alla seguente nella fase di avvio:</para>
</formalpara>
@@ -195,17 +195,17 @@ Default: F2</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>fdisk -B -b /boot/boot0 <replaceable>dispositivo</replaceable></userinput></screen>
- <para>dove <replaceable>dispositivo</replaceable> &egrave; il dispositivo
+ <para>dove <replaceable>dispositivo</replaceable> è il dispositivo
dal quale vuoi avviare, come <devicename>ad0</devicename> per il primo
disco IDE, <devicename>ad2</devicename> per il primo disco ide sul
secondo canale, <devicename>da0</devicename> per il primo disco SCSI,
- e cos&igrave; via. Se vuoi una configurazione ad hoc dell'MBR,
+ e così via. Se vuoi una configurazione ad hoc dell'MBR,
usa &man.boot0cfg.8;.</para>
<formalpara>
<title>Il Boot Manager LILO:</title>
- <para>Per installare questo boot manager affinch&egrave; possa avviare
+ <para>Per installare questo boot manager affinchè possa avviare
anche FreeBSD, avvia Linux e aggiungi le seguenti cose nel
tuo file di configurazione
<filename>/etc/lilo.conf</filename>:</para>
@@ -223,7 +223,7 @@ label=FreeBSD</programlisting>
dispositivo <acronym>SCSI</acronym>, devi modificare
<replaceable>/dev/hd</replaceable> in qualcosa simile a
<replaceable>/dev/sd</replaceable>. La linea
- <option>loader=/boot/chain.b</option> pu&ograve; essere omessa
+ <option>loader=/boot/chain.b</option> può essere omessa
se hai entrambi i sistemi operativi sullo stesso disco. Esegui
<command>/sbin/lilo&nbsp;-v</command> per apportare le modifiche al
sistema; verificando il relativo messaggio a video.</para>
@@ -242,26 +242,26 @@ label=FreeBSD</programlisting>
<para>Questi sono posizionati fuori dai file system, nella prima
traccia della slice di boot, a partire dal primo settore.
- Questo &egrave; il posto dove <link
+ Questo è il posto dove <link
linkend="boot-boot0">boot0</link>, o qualsiasi altro boot manager,
si aspetta di trovare un programma da avviare per continuare il
- processo di boot. Il numero di settori usati &egrave; facilmente
+ processo di boot. Il numero di settori usati è facilmente
determinabile dalla dimensione di
<filename>/boot/boot</filename>.</para>
- <para><filename>boot1</filename> &egrave; molto semplice, poich&eacute;
- pu&ograve; essere lungo solo 512 byte, e conosce solo lo stretto
+ <para><filename>boot1</filename> è molto semplice, poiché
+ può essere lungo solo 512 byte, e conosce solo lo stretto
necessario del <firstterm>bsdlabel</firstterm> di FreeBSD, il quale
memorizza le informazioni sulle slice, per trovare ed eseguire
<filename>boot2</filename>.</para>
- <para><filename>boot2</filename> &egrave; leggermente pi&ugrave;
+ <para><filename>boot2</filename> è leggermente più
sofisticato, e conosce il file system di FreeBSD abbastanza da potervi
- trovare dei file, e pu&ograve; fornire una semplice interfaccia per
+ trovare dei file, e può fornire una semplice interfaccia per
scegliere quale kernel o loader eseguire.</para>
- <para>Poich&eacute; il <link linkend="boot-loader">loader</link> &egrave;
- molto pi&ugrave; complesso, e fornisce una gradevole interfaccia di
+ <para>Poiché il <link linkend="boot-loader">loader</link> è
+ molto più complesso, e fornisce una gradevole interfaccia di
facile utilizzo alla configurazione di avvio, <filename>boot2</filename>
in genere lo esegue, ma in precedenza era incaricato di lanciare il
kernel direttamente.</para>
@@ -284,11 +284,11 @@ boot:</screen>
IDE.</para>
<warning>
- <title>Modalit&agrave; Pericolosamente Dedicata</title>
+ <title>Modalità Pericolosamente Dedicata</title>
<para>Se nella sintassi del comando &man.bsdlabel.8; usi solo il
nome del disco, come <devicename>ad0</devicename>, creerai un disco
- pericolosamente dedicato, senza slice. Quasi sicuramente non &egrave;
+ pericolosamente dedicato, senza slice. Quasi sicuramente non è
questo quello che vuoi fare, quindi controlla due volte il comando
&man.bsdlabel.8; prima di premere <keycap>Invio</keycap>.</para>
</warning>
@@ -299,29 +299,29 @@ boot:</screen>
<indexterm><primary>boot-loader</primary></indexterm>
- <para>Il loader &egrave; l'ultimo stadio della procedura di avvio divisa
+ <para>Il loader è l'ultimo stadio della procedura di avvio divisa
in tre, e si trova sul file system, generalmente come
<filename>/boot/loader</filename>.</para>
<para>Il loader deve essere inteso come un metodo user-friendly per la
configurazione di avvio, tramite l'uso di un insieme di comandi
integrati facili da usare, sostenuto da un potente interprete, con un
- insieme di comandi pi&ugrave; complessi.</para>
+ insieme di comandi più complessi.</para>
<sect3 id="boot-loader-flow">
<title>Sequenza di Operazioni del Loader</title>
- <para>Durante l'inizializzazione, il loader controller&agrave;
- la console e i dischi, e cercher&agrave; di capire da quale disco si
- stia avviando. Imposter&agrave; le variabili di conseguenza, ed
- avvier&agrave; un interprete al quale potranno essere passati i
+ <para>Durante l'inizializzazione, il loader controllerà
+ la console e i dischi, e cercherà di capire da quale disco si
+ stia avviando. Imposterà le variabili di conseguenza, ed
+ avvierà un interprete al quale potranno essere passati i
comandi dell'utente in maniera interattiva o attraverso uno
script.</para>
<indexterm><primary>loader</primary></indexterm>
<indexterm><primary>configurazione del loader</primary></indexterm>
- <para>Poi il loader legger&agrave; <filename>/boot/loader.rc</filename>,
+ <para>Poi il loader leggerà <filename>/boot/loader.rc</filename>,
che di default legge i settaggi di
<filename>/boot/defaults/loader.conf</filename> il quale imposta
dei valori di default ragionevoli per le variabili e inoltre
@@ -335,7 +335,7 @@ boot:</screen>
di un tasto, ed avvia il kernel se non viene interrotto. Se invece
viene interrotto, viene presentato all'utente un prompt in grado di
comprendere un semplice insieme di comandi, dal quale l'utente
- pu&ograve; impostare precisamente le variabili, scaricare dalla
+ può impostare precisamente le variabili, scaricare dalla
memoria tutti i moduli, o caricarli, ed infine avviare o
ri-avviare.</para>
</sect3>
@@ -343,7 +343,7 @@ boot:</screen>
<sect3 id="boot-loader-commands">
<title>Comandi Integrati nel Loader</title>
- <para>Questi sono i comandi usati pi&ugrave; comunemente. Per una
+ <para>Questi sono i comandi usati più comunemente. Per una
discussione completa su tutti i comandi disponibili, guarda
&man.loader.8;.</para>
@@ -354,7 +354,7 @@ boot:</screen>
<listitem>
<para>Procede all'avvio del kernel se non viene interrotto
nell'intervallo di tempo specificato, in secondi. Mostra un
- conto alla rovescia, e l'intervallo predefinito &egrave; di
+ conto alla rovescia, e l'intervallo predefinito è di
10 secondi.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -389,7 +389,7 @@ boot:</screen>
<listitem>
<para>Mostra un messaggio d'aiuto letto da
<filename>/boot/loader.help</filename>. Se l'argomento dato
- &egrave; <literal>index</literal>, allora elenca tutti gli
+ è <literal>index</literal>, allora elenca tutti gli
argomenti disponibili.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -423,7 +423,7 @@ boot:</screen>
<listitem>
<para>Mostra un elenco dei file nel percorso dato, o nella
- directory root, se non ne viene specificato uno. Se &egrave;
+ directory root, se non ne viene specificato uno. Se è
specificato <option>-l</option>, verranno mostrate anche le
dimensioni dei file.</para>
</listitem>
@@ -492,12 +492,12 @@ boot:</screen>
<itemizedlist>
<indexterm>
- <primary>modalit&agrave; singolo utente</primary>
+ <primary>modalità singolo utente</primary>
</indexterm>
<listitem>
<para>Per avviare semplicemente il vostro kernel abituale,
- ma in modalit&agrave; singolo utente:</para>
+ ma in modalità singolo utente:</para>
<screen><userinput>boot -s</userinput></screen>
</listitem>
@@ -548,7 +548,7 @@ boot:</screen>
<secondary>interazione all'avvio</secondary>
</indexterm>
- <para>Una volta che il kernel &egrave; stato caricato dal <link
+ <para>Una volta che il kernel è stato caricato dal <link
linkend="boot-loader">loader</link> (come di consueto) o da <link
linkend="boot-boot1">boot2</link> (scavalcando il loader), esso
esamina i suoi flag di avvio, se ce ne sono, e aggiusta il suo
@@ -562,7 +562,7 @@ boot:</screen>
<secondary>flag di boot</secondary>
</indexterm>
- <para>Qui ci sono alcuni dei pi&ugrave; comuni flag di avvio:</para>
+ <para>Qui ci sono alcuni dei più comuni flag di avvio:</para>
<variablelist id="boot-kernel-bootflags-list">
<varlistentry>
@@ -595,7 +595,7 @@ boot:</screen>
<term><option>-s</option></term>
<listitem>
- <para>avvia in modalit&agrave; singolo utente</para>
+ <para>avvia in modalità singolo utente</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -603,7 +603,7 @@ boot:</screen>
<term><option>-v</option></term>
<listitem>
- <para>aumenta la verbosit&agrave; durante l'avvio del kernel</para>
+ <para>aumenta la verbosità durante l'avvio del kernel</para>
</listitem>
</varlistentry>
</variablelist>
@@ -632,12 +632,12 @@ boot:</screen>
<indexterm><primary>device.hints</primary></indexterm>
<note>
- <para>Questa &egrave; una caratteristica di FreeBSD&nbsp;5.0 e successive
+ <para>Questa è una caratteristica di FreeBSD&nbsp;5.0 e successive
che non esiste nelle versioni precedenti.</para>
</note>
<para>Durante l'avvio iniziale del sistema, il boot &man.loader.8;
- legger&agrave; il file &man.device.hints.5;. Questo file contiene
+ leggerà il file &man.device.hints.5;. Questo file contiene
informazioni di avvio per il kernel dette variabili, e talvolta indicate
come <quote>device hints</quote>, suggerimenti per i dispositivi.
Questi <quote>device hints</quote> vengono usati dai driver per la
@@ -652,28 +652,28 @@ boot:</screen>
possono essere scavalcate. I device hint inseriti in questo modo non sono
permanenti e verranno dimenticati al riavvio seguente.</para>
- <para>Una volta che il sistema &egrave; stato avviato, pu&ograve; essere
+ <para>Una volta che il sistema è stato avviato, può essere
usato il comando &man.kenv.1; per mostrare tutte le variabili.</para>
<para>La sintassi per il file <filename>/boot/device.hints</filename>
- &egrave; una variabile per riga, usando il solito cancelletto
+ è una variabile per riga, usando il solito cancelletto
<quote>#</quote> per indicare i commenti. Le linee sono costruite come
segue:</para>
<screen><userinput>hint.driver.unit.keyword="<replaceable>valore</replaceable>"</userinput></screen>
- <para>La sintassi nel terzo stadio del boot loader &egrave;:</para>
+ <para>La sintassi nel terzo stadio del boot loader è:</para>
<screen><userinput>set hint.driver.unit.keyword=<replaceable>valore</replaceable></userinput></screen>
- <para><literal>driver</literal> &egrave; il nome del driver per il
- dispositivo, <literal>unit</literal> &egrave; il numero di unit&agrave;
- per quel driver, e <literal>keyword</literal> &egrave; la parola chiave
- per quell'hint. La parola chiave pu&ograve; essere:</para>
+ <para><literal>driver</literal> è il nome del driver per il
+ dispositivo, <literal>unit</literal> è il numero di unità
+ per quel driver, e <literal>keyword</literal> è la parola chiave
+ per quell'hint. La parola chiave può essere:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para><literal>at</literal>: specifica il bus sul quale &egrave;
+ <para><literal>at</literal>: specifica il bus sul quale è
collegato il dispositivo.</para>
</listitem>
@@ -703,11 +703,11 @@ boot:</screen>
<listitem>
<para><literal>disabled</literal>: se impostato a <quote>1</quote> il
- dispositivo &egrave; disabilitato.</para>
+ dispositivo è disabilitato.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>I driver possono accettare (o richiedere) pi&ugrave; hints di quelli
+ <para>I driver possono accettare (o richiedere) più hints di quelli
elencati qui, si raccomanda quindi di verificare la loro pagina di
manuale. Per maggiori informazioni, consulta le pagine man
&man.device.hints.5;, &man.kenv.1;, &man.loader.conf.5;, e
@@ -729,42 +729,42 @@ boot:</screen>
<title>Sequenza di Riavvio Automatica</title>
<para>La sequenza di riavvio automatica assicura che i file system
- disponibili sul sistema siano consistenti. Se qualcuno non lo &egrave;,
- e &man.fsck.8; non pu&ograve; risolvere le inconsistenze, &man.init.8;
- abbandona il sistema in <link linkend="boot-singleuser">modalit&agrave;
+ disponibili sul sistema siano consistenti. Se qualcuno non lo è,
+ e &man.fsck.8; non può risolvere le inconsistenze, &man.init.8;
+ abbandona il sistema in <link linkend="boot-singleuser">modalità
singolo utente</link> per permettere all'amministratore di sistema di
occuparsi dei problemi direttamente.</para>
</sect2>
<sect2 id="boot-singleuser">
- <title>Modalit&agrave; Singolo Utente</title>
+ <title>Modalità Singolo Utente</title>
- <indexterm><primary>modalit&agrave; singolo utente</primary></indexterm>
+ <indexterm><primary>modalità singolo utente</primary></indexterm>
<indexterm><primary>console</primary></indexterm>
- <para>Questa modalit&agrave; pu&ograve; essere raggiunta attraverso la
+ <para>Questa modalità può essere raggiunta attraverso la
<link linkend="boot-autoreboot">sequenza di riavvio automatica</link>,
o tramite l'avvio da parte dell'utente con l'opzione
<option>-s</option> o impostando la variabile <envar>boot_single</envar>
nel <command>loader</command>.</para>
- <para>Si pu&ograve; arrivare ad essa anche richiamando &man.shutdown.8;
+ <para>Si può arrivare ad essa anche richiamando &man.shutdown.8;
senza l'opzione per il riavvio (<option>-r</option>) o per l'arresto
(<option>-h</option>), dalla <link
- linkend="boot-multiuser">modalit&agrave; multi utente</link>.</para>
+ linkend="boot-multiuser">modalità multi utente</link>.</para>
- <para>Se la <literal>console</literal> del sistema &egrave; settata come
+ <para>Se la <literal>console</literal> del sistema è settata come
<literal>insecure</literal> in <filename>/etc/ttys</filename>,
allora il sistema richiede la password di <username>root</username>
- prima di entrare in modalit&agrave; singolo utente.</para>
+ prima di entrare in modalità singolo utente.</para>
<example id="boot-insecure-console">
<title>Una Console Insicura in <filename>/etc/ttys</filename></title>
<programlisting># name getty type status comments
#
-# Se la console &egrave; settata come "insecure", allora init chieder&agrave;
-# la password di root per andare in modalit&agrave; singolo utente .
+# Se la console è settata come "insecure", allora init chiederà
+# la password di root per andare in modalità singolo utente .
console none unknown off insecure</programlisting>
</example>
@@ -772,7 +772,7 @@ console none unknown off insecure</programlisting>
<para>Avere una console <literal>insecure</literal> significa
ritenere insicura la sicurezza fisica della console, ed assicurarsi
che solo chi conosce la password di <username>root</username> possa
- usare la modalit&agrave; singolo utente, non significa voler eseguire
+ usare la modalità singolo utente, non significa voler eseguire
la console in maniera insicura. Dunque, se vuoi avere sicurezza,
scegli <literal>insecure</literal>, non
<literal>secure</literal>.</para>
@@ -780,14 +780,14 @@ console none unknown off insecure</programlisting>
</sect2>
<sect2 id="boot-multiuser">
- <title>Modalit&agrave; Multi Utente</title>
+ <title>Modalità Multi Utente</title>
- <indexterm><primary>modalit&agrave; multi utente</primary></indexterm>
+ <indexterm><primary>modalità multi utente</primary></indexterm>
<para>Se &man.init.8; ritiene che i tuoi file system siano in ordine,
o quando l'utente ha terminato il lavoro in <link
- linkend="boot-singleuser">modalit&agrave; singolo utente</link>, il
- sistema entra in modalit&agrave; multi utente, nella quale inizia la
+ linkend="boot-singleuser">modalità singolo utente</link>, il
+ sistema entra in modalità multi utente, nella quale inizia la
configurazione delle risorse del sistema.</para>
<sect3 id="boot-rc">
@@ -805,8 +805,8 @@ console none unknown off insecure</programlisting>
avvia vari demoni di sistema, ed infine esegue gli script di avvio dei
pacchetti installati localmente.</para>
- <para>La pagina man di &man.rc.8; &egrave; un buon riferimento per la
- configurazione delle risorse del sistema, poich&eacute; esamina gli
+ <para>La pagina man di &man.rc.8; è un buon riferimento per la
+ configurazione delle risorse del sistema, poiché esamina gli
script stessi.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -818,8 +818,8 @@ console none unknown off insecure</programlisting>
<indexterm><primary><command>spegnimento</command></primary></indexterm>
<para>Al momento di uno spegnimento controllato, tramite &man.shutdown.8;,
- &man.init.8; cercher&agrave; di eseguire lo script
- <filename>/etc/rc.shutdown</filename>, e poi proceder&agrave; ad inviare
+ &man.init.8; cercherà di eseguire lo script
+ <filename>/etc/rc.shutdown</filename>, e poi procederà ad inviare
a tutti i processi il segnale <literal>TERM</literal>, e successivamente
il segnale <literal>KILL</literal> a quelli che non sono terminati in
tempo.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent
index 915d79c56e..1f94406ba2 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/chapters.ent
@@ -3,9 +3,9 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
Crea le entities per ogni capitolo del Manuale di FreeBSD.
- Ogni entity &egrave; chiamata chap.foo, dove foo &egrave; il valore
+ Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore
dell'attributo id di quel capitolo, e corrisponde al nome della directory
- nella quale il file sgml del capitolo &egrave; salvato.
+ nella quale il file sgml del capitolo è salvato.
I capitoli devono essere listati nell'ordine in cui sono referenziati.
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml
index 9fa4ef852c..374a5bb9c0 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/colophon.sgml
@@ -7,10 +7,10 @@
-->
<colophon id="colophon">
- <para>Questo libro &egrave; frutto del lavoro combinato di centinaia di
+ <para>Questo libro è frutto del lavoro combinato di centinaia di
persone che hanno contribuito al <quote>FreeBSD Documentation
- Project</quote>. Il testo &egrave; stato scritto in SGML seguendo le
- specifiche del DocBook DTD ed &egrave; stato formattato dall'SGML in molti
+ Project</quote>. Il testo è stato scritto in SGML seguendo le
+ specifiche del DocBook DTD ed è stato formattato dall'SGML in molti
formati di presentazione differenti usando <application>Jade</application>,
un motore DSSSL open source. Sono stati usati i fogli di stile DSSSL di
Norm Walsh con un livello aggiuntivo di personalizzazione per fornire a
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml
index 08e31622eb..a028cab83c 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/config/chapter.sgml
@@ -47,10 +47,10 @@
<indexterm><primary>configurazione di sistema</primary></indexterm>
<indexterm><primary>ottimizzazione di sistema</primary></indexterm>
- <para>Uno degli aspetti importanti di &os; &egrave; la configurazione del
- sistema. Una corretta configurazione del sistema aiuter&agrave; a
+ <para>Uno degli aspetti importanti di &os; è la configurazione del
+ sistema. Una corretta configurazione del sistema aiuterà a
prevenire mal di testa durante futuri aggiornamenti. Questo capitolo
- spiegher&agrave; molti dei processi di configurazione di &os;, inclusi
+ spiegherà molti dei processi di configurazione di &os;, inclusi
alcuni parametri che possono essere impostati per ottimizzare un sistema
&os;.</para>
@@ -123,11 +123,11 @@
<para>Nel disegnare il tuo file system con &man.bsdlabel.8; o
&man.sysinstall.8;, ricorda che i dischi rigidi possono trasferire
dati ad un ritmo maggiore dalle tracce esterne rispetto a quelle
- interne. Quindi i file system pi&ugrave; piccoli e con un gran
- numero di accessi dovrebbero essere pi&ugrave; vicini alla parte
- esterna del disco, mentre le partizioni pi&ugrave; ampie, come
+ interne. Quindi i file system più piccoli e con un gran
+ numero di accessi dovrebbero essere più vicini alla parte
+ esterna del disco, mentre le partizioni più ampie, come
<filename>/usr</filename>, dovrebbero essere posizionate verso
- l'interno. &Egrave; una buona idea creare le partizioni in un ordine
+ l'interno. È una buona idea creare le partizioni in un ordine
simile al seguente: root, swap, <filename>/var</filename>,
<filename>/usr</filename>.</para>
@@ -138,7 +138,7 @@
caselle di posta e file di log potrebbero crescere in
maniera imprevedibile in relazione al numero di utenti presenti sul
tuo sistema e da quanto a lungo manterrai i file di log. La
- maggior parte degli utenti non avr&agrave; mai bisogno di un gigabyte,
+ maggior parte degli utenti non avrà mai bisogno di un gigabyte,
ma ricorda che <filename>/var/tmp</filename>
deve essere abbastanza ampia da contenere tutti i pacchetti.</para>
@@ -150,13 +150,13 @@
<para>Quando decidi le dimensioni delle partizioni, tieni a mente le
richieste di spazio. Esaurire lo spazio in una partizione mentre ne
- usi poco in un'altra pu&ograve; essere molto fastidioso.</para>
+ usi poco in un'altra può essere molto fastidioso.</para>
<note>
<para>Alcuni utenti hanno scoperto che il dimensionamento
<literal>auto-predefinito</literal> di &man.sysinstall.8; a volte
crea partizioni <filename>/var</filename> o <filename>/</filename>
- pi&ugrave; piccole del necessario. Partiziona saggiamente e
+ più piccole del necessario. Partiziona saggiamente e
generosamente.</para>
</note>
</sect3>
@@ -168,62 +168,62 @@
<indexterm><primary>partizione di swap</primary></indexterm>
<para>Come regola generale, la partizione di swap dovrebbe essere
- tipicamente il doppio della quantit&agrave; di memoria principale
+ tipicamente il doppio della quantità di memoria principale
(RAM). Ad esempio, se la macchina avesse 128&nbsp;megabyte di
memoria, il file di swap dovrebbe essere di 256&nbsp;megabyte.
Sistemi con meno memoria potrebbero funzionare meglio con uno swap
- maggiore. Meno di 256&nbsp;megabyte di swap non &egrave; raccomandato
+ maggiore. Meno di 256&nbsp;megabyte di swap non è raccomandato
e dovresti pensare ad una espansione della memoria.
Gli algoritmi di paginazione sono ottimizzati per funzionare
- al meglio quando la partizione di swap &egrave; almeno due volte la
+ al meglio quando la partizione di swap è almeno due volte la
dimensione della memoria principale.
Configurare uno swap troppo piccolo potrebbe portare ad una
inefficienza nel codice di scansione della VM e potrebbe creare
problemi in seguito, nel caso di aggiunta di memoria alla
macchina.</para>
- <para>Su sistemi pi&ugrave; grandi con dischi SCSI multipli
- (o dischi IDE multipli collegati a diversi controller) &egrave;
+ <para>Su sistemi più grandi con dischi SCSI multipli
+ (o dischi IDE multipli collegati a diversi controller) è
consigliabile che ci sia uno swap per ogni disco (fino a
quattro dischi). Le partizioni di swap dovrebbero avere
approssimativamente le stesse dimensioni.
- Il kernel pu&ograve; gestire dimensioni arbitrarie ma internamente le
+ Il kernel può gestire dimensioni arbitrarie ma internamente le
strutture dati scalano meglio fino a quattro volte la dimensione della
- partizione di swap pi&ugrave; ampia. Avere partizioni di swap con
- dimensioni simili permetter&agrave; al kernel di distribuire al meglio
+ partizione di swap più ampia. Avere partizioni di swap con
+ dimensioni simili permetterà al kernel di distribuire al meglio
lo spazio di swap tra i dischi. Partizioni di swap grandi vanno bene,
- anche se non vengono usate molto. Potrebbe essere pi&ugrave; semplice
+ anche se non vengono usate molto. Potrebbe essere più semplice
recuperare il sistema da un programma impazzito prima di essere
costretti a riavviare.</para>
</sect3>
<sect3>
- <title>Perch&egrave; Partizionare?</title>
+ <title>Perchè Partizionare?</title>
<para>Molti utenti pensano che un'unica grande partizione vada bene, ma
- ci sono molte ragioni per cui questa &egrave; una cattiva idea.
+ ci sono molte ragioni per cui questa è una cattiva idea.
Primo, ogni partizione ha differenti caratteristiche
operative e separarle permette ai file system di ottimizzare se stessi
di conseguenza. Ad esempio, le partizioni root e
- <filename>/usr</filename> sono per lo pi&ugrave; usate in lettura,
+ <filename>/usr</filename> sono per lo più usate in lettura,
senza molte operazioni di scrittura. Un sacco di
letture e scritture potrebbero esserci in <filename>/var</filename> e
<filename>/var/tmp</filename>.</para>
<para>Partizionando in maniera appropriata il sistema, la
- frammentazione introdotta nelle partizioni pi&ugrave; piccole,
- con pi&ugrave; carico in scrittura, non incider&agrave; sulle
- partizioni per lo pi&ugrave; di lettura.
+ frammentazione introdotta nelle partizioni più piccole,
+ con più carico in scrittura, non inciderà sulle
+ partizioni per lo più di lettura.
Mantenere le partizioni con maggiore carico in scrittura
- vicine al bordo del disco aumenter&agrave; le prestazioni di I/O
- nelle partizioni dove ne hai pi&ugrave; bisogno. Ora, sebbene
+ vicine al bordo del disco aumenterà le prestazioni di I/O
+ nelle partizioni dove ne hai più bisogno. Ora, sebbene
potresti avere bisogno di prestazioni di I/O anche nelle partizioni
- pi&ugrave; ampie, spostarle verso il bordo del disco non
+ più ampie, spostarle verso il bordo del disco non
porterebbe nessun miglioramento significativo delle prestazioni, al
contrario dello spostamento di <filename>/var</filename> all'esterno.
Infine, ci sono problemi riguardanti la sicurezza.
- Una piccola, simpatica partizione di root che &egrave; essenzialmente
- di sola lettura ha ottime possibilit&agrave; di sopravvivere intatta a
+ Una piccola, simpatica partizione di root che è essenzialmente
+ di sola lettura ha ottime possibilità di sopravvivere intatta a
un brutto crash.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -238,10 +238,10 @@
</indexterm>
<para>Il posto principale per le informazioni di configurazione del sistema
- &egrave; in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Questo file contiene
+ è in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Questo file contiene
un'ampia gamma di informazioni di configurazione, usate principalmente
all'avvio della macchina per la configurazione del sistema.
- Il suo nome &egrave; autoesplicativo; si tratta di informazioni
+ Il suo nome è autoesplicativo; si tratta di informazioni
di configurazione per i file <filename>rc*</filename>.</para>
<para>Un amministratore dovrebbe aggiungere dei campi nel file
@@ -255,13 +255,13 @@
<para>Nelle applicazioni cluster possono essere adottate differenti
strategie per separare le configurazioni generali da quelle specifiche del
sistema in maniera da mantenere basso l'impegno di amministrazione.
- L'approccio raccomandato &egrave; di porre le configurazioni generali in
+ L'approccio raccomandato è di porre le configurazioni generali in
un altro file, ad esempio <filename>/etc/rc.conf.site</filename>, e poi
- includerlo in <filename>/etc/rc.conf</filename>, che conterr&agrave; solo
+ includerlo in <filename>/etc/rc.conf</filename>, che conterrà solo
le informazioni specifiche del sistema.</para>
<para>Visto che <filename>rc.conf</filename> viene letto da &man.sh.1;
- &egrave; semplice farlo. Ad esempio:</para>
+ è semplice farlo. Ad esempio:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -282,13 +282,13 @@
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Il file <filename>rc.conf.site</filename> potr&agrave; poi essere
+ <para>Il file <filename>rc.conf.site</filename> potrà poi essere
distribuito su ogni sistema usando <command>rsync</command> o un programma
- simile, mentre il file <filename>rc.conf</filename> rimarr&agrave;
+ simile, mentre il file <filename>rc.conf</filename> rimarrà
unico.</para>
<para>L'aggiornamento del sistema tramite &man.sysinstall.8;
- o <command>make world</command> non sovrascriver&agrave; il file
+ o <command>make world</command> non sovrascriverà il file
<filename>rc.conf</filename>, quindi le configurazioni del sistema non
andranno perse.</para>
</sect1>
@@ -297,7 +297,7 @@
<title>Configurazione delle Applicazioni</title>
<para>Tipicamente, le applicazioni installate hanno i propri file di
- configurazione, con la loro sintassi, ecc. &Egrave; importante che questi
+ configurazione, con la loro sintassi, ecc. È importante che questi
file siano tenuti separati dal sistema di base, in maniera da essere
facilmente individuati e gestiti dagli strumenti di gestione dei
pacchetti.</para>
@@ -306,7 +306,7 @@
<para>In genere, questi file vengono installati in
<filename>/usr/local/etc</filename>. Nel caso in cui un'applicazione
- abbia un grande numero di file di configurazione, verr&agrave; creata una
+ abbia un grande numero di file di configurazione, verrà creata una
sottodirectory per contenerli.</para>
<para>Normalmente, quando viene installato un pacchetto, vengono installati
@@ -330,9 +330,9 @@
-rw-r--r-- 1 root wheel 7933 May 20 1998 srm.conf.default</literallayout>
<para>Le differenze nelle dimensioni dei file mostrano che solo
- <filename>srm.conf</filename> &egrave; stato modificato.
+ <filename>srm.conf</filename> è stato modificato.
Una successiva installazione di <application>Apache</application> dai port
- non sovrascriver&agrave; questo file modificato.</para>
+ non sovrascriverà questo file modificato.</para>
</sect1>
<sect1 id="configtuning-starting-services">
@@ -366,8 +366,8 @@
<para>In &os;, molti servizi inclusi, come &man.cron.8;, sono
avviati attraverso gli script di startup. Questi script possono
differire a seconda della verione di &os; o del produttore; comunque
- il pi&ugrave; importante aspetto da considerare &egrave; che la
- configurazione di startup pu&ograve; essere gestita tramite semplici
+ il più importante aspetto da considerare è che la
+ configurazione di startup può essere gestita tramite semplici
script di inizializzazione.</para>
<para>Prima dell'avvento di <filename>rc.d</filename>, gli
@@ -389,16 +389,16 @@
perfettamente.</para>
<para>Mentre ogni script deve rispettare alcuni requisiti minimi,
- il pi&ugrave; delle volte questi requisiti sono indipendenti
+ il più delle volte questi requisiti sono indipendenti
dalla versioni di &os;. Ogni script deve avere una estensione
<filename>.sh</filename> appesa alla fine ed ogni script deve essere
- eseguibile dal sistema. L'ultima richiesta pu&ograve; essere soddisfatta
+ eseguibile dal sistema. L'ultima richiesta può essere soddisfatta
usando il comando <command>chmod</command> e impostando i permessi
a <literal>755</literal>. Ci dovrebbe essere, come minimo,
un'opzione per fare lo <literal>start</literal> dell'applicativo
ed un'opzione per farne lo <literal>stop</literal>.</para>
- <para>Il pi&ugrave; semplice script di avvio probabilmente sembrerebbe
+ <para>Il più semplice script di avvio probabilmente sembrerebbe
simile al seguente:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
@@ -431,17 +431,17 @@ exit 0</programlisting>
in <filename>rc.conf</filename>, quasi ogni giorno un nuovo port
viene modificato per accettare questa configurazione. Controlla
l'output finale dell'installazione per maggiori informazioni su un
- applicativo specifico. Ci sar&agrave; del software di terze parti
+ applicativo specifico. Ci sarà del software di terze parti
che fornisce script di avvio che permettono all'applicativo di
essere usato con <filename>rc.d</filename>; tuttavia, questo
- sar&agrave; discusso nella successiva sezione.</para>
+ sarà discusso nella successiva sezione.</para>
<sect2>
<title>Configurazione Estesa degli Applicativi</title>
<para>Ora che &os; include <filename>rc.d</filename>, la
- configurazione dell'avvio degli applicativi &egrave;
- diventata pi&ugrave; semplice, e pi&ugrave; flessibile.
+ configurazione dell'avvio degli applicativi è
+ diventata più semplice, e più flessibile.
Usando le parole chiave discusse nella sezione <link
linkend="configtuning-rcd">rc.d</link>, gli applicativi ora possono
essere configurati dopo certi altri servizi come ad esempio il
@@ -474,8 +474,8 @@ pidfile=${utility_pidfile-"/var/run/utility.pid"}
run_rc_command "$1"</programlisting>
- <para>Questo script assicurer&agrave; che
- <application>utility</application> partir&agrave; dopo
+ <para>Questo script assicurerà che
+ <application>utility</application> partirà dopo
il servizio <literal>daemon</literal>.
Fornisce inoltre un metodo per settare e tracciare il
<acronym>PID</acronym>, o il file dell'<acronym>ID</acronym> di
@@ -489,8 +489,8 @@ run_rc_command "$1"</programlisting>
<para>Questo metodo permette inoltre una semplice
manipolazione degli argomenti di linea di comando, incluse
le funzioni di default definite in <filename>/etc/rc.subr</filename>,
- compatibilit&agrave; con l'utility &man.rcorder.8; e fornisce una
- pi&ugrave; semplice configurazione attraverso il file
+ compatibilità con l'utility &man.rcorder.8; e fornisce una
+ più semplice configurazione attraverso il file
<filename>rc.conf</filename>.</para>
</sect2>
@@ -505,21 +505,21 @@ run_rc_command "$1"</programlisting>
o togliendo dei commenti in una delle linee di configurazione
del file stesso.
L'uso di <application>inetd</application> e la
- sua configurazione &egrave;
+ sua configurazione è
descritto in dettaglio nella sezione
<link linkend="network-inetd">inetd</link>.</para>
- <para>In alcuni casi, potrebbe essere pi&ugrave; plausibile usare
+ <para>In alcuni casi, potrebbe essere più plausibile usare
il demone &man.cron.8; per avviare i servizi di sistema. Questo
- approccio ha alcuni vantaggi poich&egrave; <command>cron</command>
+ approccio ha alcuni vantaggi poichè <command>cron</command>
esegue questi processi come l'utente proprietario del file
<filename>crontab</filename>. Questo permette ad utenti regolari
di avviare e mantenere alcuni applicativi.</para>
<para>Il comando <command>cron</command> fornisce una caratteristica unica,
<literal>@reboot</literal>, che potrebbe essere usato al posto della
- specifica del tempo. Questo far&agrave; s&igrave; che il job sia
- eseguito quando &man.cron.8; &egrave; avviato, normalmente durante
+ specifica del tempo. Questo farà sì che il job sia
+ eseguito quando &man.cron.8; è avviato, normalmente durante
l'inizializzazione di sistema.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -544,7 +544,7 @@ run_rc_command "$1"</programlisting>
<secondary>configurazione</secondary>
</indexterm>
- <para>Uno dei comandi pi&ugrave; utili presenti in &os; &egrave;
+ <para>Uno dei comandi più utili presenti in &os; è
&man.cron.8;.
L'utility <command>cron</command> viene eseguita in background
e controlla costantemente
@@ -558,13 +558,13 @@ run_rc_command "$1"</programlisting>
<para>L'utility <command>cron</command> usa due differenti
tipi di file di configurazione, il crontab di sistema ed il crontab
- utente. La sola differenza fra questi due file &egrave; nel sesto campo.
- Nel crontab di sistema, il sesto campo &egrave; il nome dell'utente
- sotto il quale viene eseguito il comando. Questo d&agrave; al crontab
- di sistema la capacit&agrave; di eseguire comandi come ogni utente.
- Nel crontab utente, il sesto campo &egrave; il comando da eseguire,
+ utente. La sola differenza fra questi due file è nel sesto campo.
+ Nel crontab di sistema, il sesto campo è il nome dell'utente
+ sotto il quale viene eseguito il comando. Questo dà al crontab
+ di sistema la capacità di eseguire comandi come ogni utente.
+ Nel crontab utente, il sesto campo è il comando da eseguire,
e tutti i comandi vengono eseguiti come l'utente che ha creato il crontab;
- questa &egrave; un'importante caratteristica di sicurezza.</para>
+ questa è un'importante caratteristica di sicurezza.</para>
<note>
<para>I crontab utenti permettono ad utenti individuali di schedulare
@@ -572,10 +572,10 @@ run_rc_command "$1"</programlisting>
in un crontab utente vengono eseguiti con i permessi dell'utente
che posseggono il file crontab.</para>
- <para>L'utente <username>root</username> pu&ograve; possedere
- il crontab proprio come ogni altro utente. Qui c'&egrave; una
+ <para>L'utente <username>root</username> può possedere
+ il crontab proprio come ogni altro utente. Qui c'è una
differenza rispetto a <filename>/etc/crontab</filename> (il crontab
- di sistema). Per via del crontab di sistema, di solito non c'&egrave;
+ di sistema). Per via del crontab di sistema, di solito non c'è
bisogno di creare un crontab per <username>root</username>.</para>
</note>
@@ -602,11 +602,11 @@ HOME=/var/log
<callout arearefs="co-comments">
<para>Come in molti file di configurazione di
&os;, il carattere <literal>#</literal>
- rappresenta un commento. Un commento pu&ograve; essere posto nel
+ rappresenta un commento. Un commento può essere posto nel
file come una nota su cosa si desidera fare con un certo comando.
I commenti non possono essere nella stessa linea di un comando
o saranno interpretati come parte di un comando; devono trovarsi su
- una linea a s&egrave;. Le linee vuote vengono ignorate.</para>
+ una linea a sè. Le linee vuote vengono ignorate.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-env">
@@ -615,12 +615,12 @@ HOME=/var/log
dell'ambiente, come viene fatto in questo esempio per
<envar>SHELL</envar>, <envar>PATH</envar>, e <envar>HOME</envar>.
Se la linea relativa alla shell viene omessa, <command>cron</command>
- user&agrave; quella di default, che &egrave;
+ userà quella di default, che è
<command>sh</command>. Se si omette la variabile
- <option>PATH</option>, non verr&agrave; usato nessun default e le
+ <option>PATH</option>, non verrà usato nessun default e le
locazioni dei file dovranno essere assolute. Se viene omessa
<option>HOME</option>, <command>cron</command>
- user&agrave; la home directory dello user che lo ha richiamato.</para>
+ userà la home directory dello user che lo ha richiamato.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-field-descr">
@@ -628,28 +628,28 @@ HOME=/var/log
elencati i valori <literal>minute</literal>, <literal>hour</literal>,
<literal>mday</literal>, <literal>month</literal>,
<literal>wday</literal>, <literal>who</literal>, e
- <literal>command</literal>. Questi nomi sono pi&ugrave; o meno
- autoesplicativi. <literal>minute</literal> &egrave; il tempo in
- minuti al quale dovr&agrave; essere eseguito il comando.
- <literal>hour</literal> &egrave; uguale, ma per le ore.
+ <literal>command</literal>. Questi nomi sono più o meno
+ autoesplicativi. <literal>minute</literal> è il tempo in
+ minuti al quale dovrà essere eseguito il comando.
+ <literal>hour</literal> è uguale, ma per le ore.
<literal>mday</literal> rappresenta il giorno del mese.
- <literal>month</literal> &egrave; simile ad <literal>hour</literal>
+ <literal>month</literal> è simile ad <literal>hour</literal>
e <literal>minute</literal>, ma rappresenta il mese.
L'opzione <literal>wday</literal> rappresenta il
giorno della settimana. Tutti questi campi devono avere un valore
numerico, e seguire l'orario di ventiquattro ore. Il campo
- <literal>who</literal> &egrave; speciale, ed esiste solo nel file
+ <literal>who</literal> è speciale, ed esiste solo nel file
<filename>/etc/crontab</filename>.
Questo campo specifica l'utente con il quale deve essere eseguito
il comando. Quando un utente installa il suo file
- <filename>crontab</filename>, non avr&agrave; a disposizione questa
+ <filename>crontab</filename>, non avrà a disposizione questa
opzione. Infine, viene elencata l'opzione <literal>command</literal>.
- Questo &egrave; l'ultimo campo, e naturalmente indica il comando che
+ Questo è l'ultimo campo, e naturalmente indica il comando che
deve essere eseguito.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-main">
- <para>Quest'ultima linea definir&agrave; i valori discussi prima.
+ <para>Quest'ultima linea definirà i valori discussi prima.
Notate che abbiamo un <literal>*/5</literal>, seguito da parecchi
caratteri <literal>*</literal>. Questi caratteri <literal>*</literal>
significano <quote>dalla prima all'ultima volta</quote>,
@@ -662,15 +662,15 @@ HOME=/var/log
vedere la pagina di manuale &man.atrun.8;.</para>
<para>I comandi possono essere richiamati con qualsiasi numero di
- flag; i comandi che si estendono per pi&ugrave; righe potrebbero
- per&ograve; avere bisogno di essere spezzati
+ flag; i comandi che si estendono per più righe potrebbero
+ però avere bisogno di essere spezzati
con il carattere di continuazione
<quote>\</quote>.</para>
</callout>
</calloutlist>
- <para>Questa &egrave; l'impostazione di base per ogni file
- <filename>crontab</filename>, anche se c'&egrave; qualcosa di
+ <para>Questa è l'impostazione di base per ogni file
+ <filename>crontab</filename>, anche se c'è qualcosa di
particolare in questo.
Il sesto campo, dove abbiamo specificato il nome utente,
esiste solo nel file di sistema <filename>/etc/crontab</filename>.
@@ -684,8 +684,8 @@ HOME=/var/log
<para>Non devi usare la procedura descritta qui
per editare/installare il crontab di sistema. Semplicemente
usa il tuo editor favorito: l'utility <command>cron</command>
- noter&agrave; che il file &egrave; cambiato e immediatamente
- inizier&agrave; ad usare la versione aggiornata. Vedi
+ noterà che il file è cambiato e immediatamente
+ inizierà ad usare la versione aggiornata. Vedi
<ulink
url="&url.books.faq;/admin.html#ROOT-NOT-FOUND-CRON-ERRORS">queste
FAQ</ulink> per maggiori informazioni.</para>
@@ -695,25 +695,25 @@ HOME=/var/log
appena scritto, prima usa il tuo editor preferito
per creare un file nel formato corretto, e poi
usa l'utility <command>crontab</command>. L'uso
- pi&ugrave; corretto &egrave;:</para>
+ più corretto è:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>crontab crontab-file</userinput></screen>
<para>In questo esempio, <filename>crontab-file</filename>
- &egrave; il nome di un file <filename>crontab</filename> che era stato
+ è il nome di un file <filename>crontab</filename> che era stato
creato in precedenza.</para>
- <para>C'&egrave; anche un'opzione per elencare i file
- <filename>crontab</filename> gi&agrave; installati: passate
+ <para>C'è anche un'opzione per elencare i file
+ <filename>crontab</filename> già installati: passate
semplicemente <option>-l</option> a <command>crontab</command> e date
un'occhiata all'output.</para>
<para>Per gli utenti che desiderino scrivere il proprio file crontab
- da zero, senza usare un template, &egrave; disponibile
+ da zero, senza usare un template, è disponibile
<command>crontab -e</command>.
- Questa opzione permetter&agrave; loro di invocare l'editor
- prescelto su un file vuoto. Quando il file verr&agrave; salvato,
- esso verr&agrave; automaticamente installato
+ Questa opzione permetterà loro di invocare l'editor
+ prescelto su un file vuoto. Quando il file verrà salvato,
+ esso verrà automaticamente installato
dal comando <command>crontab</command>.</para>
<para>Se successivamente vuoi rimuovere il tuo
@@ -745,12 +745,12 @@ HOME=/var/log
sono servizi di base che possono essere controllati
con opzioni <option>start</option>, <option>stop</option>,
e <option>restart</option>.
- Ad esempio, &man.sshd.8; pu&ograve; essere riavviato
+ Ad esempio, &man.sshd.8; può essere riavviato
con il comando seguente:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd restart</userinput></screen>
- <para>Questa procedura &egrave; simile a quella per altri
+ <para>Questa procedura è simile a quella per altri
servizi. Naturalmente, i servizi in genere vengono avviati
automaticamente in fase di avvio secondo quanto specificato in
&man.rc.conf.5;. Ad esempio, per abilitare il demone per il
@@ -759,21 +759,21 @@ HOME=/var/log
<programlisting>natd_enable="YES"</programlisting>
- <para>Se esiste gi&agrave; una linea <option>natd_enable="NO"</option>,
+ <para>Se esiste già una linea <option>natd_enable="NO"</option>,
allora basta cambiare il valore da <option>NO</option> a
<option>YES</option>. Gli script rc caricheranno automaticamente
ogni altro servizio durante il riavvio seguente, come
- descritto pi&ugrave; avanti.</para>
+ descritto più avanti.</para>
- <para>Poich&egrave; il sistema di <filename>rc.d</filename>
- &egrave; inteso prevalentemente per avviare/bloccare i servizi al
+ <para>Poichè il sistema di <filename>rc.d</filename>
+ è inteso prevalentemente per avviare/bloccare i servizi al
momento dell'accensione/spegnimento, le opzioni standard
<option>start</option>, <option>stop</option> e <option>restart</option>
- avranno il comportamento appropriato solo se&egrave; stata impostata
+ avranno il comportamento appropriato solo seè stata impostata
la variabile appropriata in <filename>/etc/rc.conf</filename>.
Ad esempio il comando precedente <command>sshd restart</command>
- funzioner&agrave; solo se in <filename>/etc/rc.conf</filename>
- &egrave; stata impostata l'opzione <varname>sshd_enable</varname>
+ funzionerà solo se in <filename>/etc/rc.conf</filename>
+ è stata impostata l'opzione <varname>sshd_enable</varname>
a <option>YES</option>. Per avviare
(<option>start</option>), fermare (<option>stop</option>) o
riavviare (<option>restart</option>) un servizio, ignorandole impostazioni
@@ -784,10 +784,10 @@ HOME=/var/log
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd onerestart</userinput></screen>
- <para>&Egrave; semplice controllare se un servizio &egrave; stato abilitato
+ <para>È semplice controllare se un servizio è stato abilitato
in <filename>/etc/rc.conf</filename> eseguendo lo script appropriato in
<filename>rc.d</filename> con l'opzione
- <option>rcvar</option>. Dunque, un amministratore pu&ograve;
+ <option>rcvar</option>. Dunque, un amministratore può
controllare che
<command>sshd</command> sia effettivamente abilitato in
<filename>/etc/rc.conf</filename> eseguendo:</para>
@@ -797,27 +797,27 @@ HOME=/var/log
$sshd_enable=YES</screen>
<note>
- <para>La seconda linea (<literal># sshd</literal>) &egrave; l'output
+ <para>La seconda linea (<literal># sshd</literal>) è l'output
del comando
<command>sshd</command>; non una console di
<username>root</username>.</para>
</note>
- <para>Per determinare se un servizio &egrave; attivo,
- &egrave; disponibile l'opzione
+ <para>Per determinare se un servizio è attivo,
+ è disponibile l'opzione
<option>status</option>. Ad esempio per
verificare che <command>sshd</command> sia effettivamente avviato:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/sshd status</userinput>
sshd is running as pid 433.</screen>
- <para>In alcuni case &egrave; anche possibile effettuare il
+ <para>In alcuni case è anche possibile effettuare il
<option>reload</option> di un servizio.
- Questo tenter&agrave; di inviare un segnale al servizio,
+ Questo tenterà di inviare un segnale al servizio,
per fargli ricaricare il suo file di configurazione. Nella maggior
- parte dei casi si tratter&agrave; del segnale
+ parte dei casi si tratterà del segnale
<literal>SIGHUP</literal>.
- Il supporto per questa caratteristica non &egrave; garantito per
+ Il supporto per questa caratteristica non è garantito per
tutti i servizi.</para>
<para>La struttura di <filename>rc.d</filename> non viene
@@ -825,7 +825,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
buona parte all'inizializzazione del sistema.
Ad esempio, considerate il file
<filename>bgfsck</filename>. Quando lo script viene
- eseguito, esso stamper&agrave; il seguente messaggio:</para>
+ eseguito, esso stamperà il seguente messaggio:</para>
<screen>Starting background file system checks in 60 seconds.</screen>
@@ -853,19 +853,19 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
<listitem>
<para>REQUIRE: Elenca i servizi richiesti per far
- funzionare correttamente questo servizio. Questo file verr&agrave;
+ funzionare correttamente questo servizio. Questo file verrà
eseguito <emphasis>dopo</emphasis>
i tali servizi.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>BEFORE: Elenca i servizi che dipendono da questo.
- Questo file verr&agrave; lanciato <emphasis>prima</emphasis>
+ Questo file verrà lanciato <emphasis>prima</emphasis>
dei servizi specificati.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Usando questo metodo, un amministratore pu&ograve; controllare
+ <para>Usando questo metodo, un amministratore può controllare
facilmente i servizi di sistema senza il fastidio dei
<quote>runlevel</quote> come
alcuni altri sistemi operativi &unix;.</para>
@@ -875,7 +875,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
nelle pagine man di
&man.rc.8; e &man.rc.subr.8;. Se sei interessato
a scrivere un tuo script <filename>rc.d</filename> o
- a migliorarne uno esisente, ti pu&ograve; essere utile
+ a migliorarne uno esisente, ti può essere utile
<ulink url="&url.articles.rc-scripting">questo
articolo</ulink>.</para>
</sect1>
@@ -902,7 +902,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
<para>Al giorno d'oggi non riusciamo a pensare ad un computer senza pensare
ad una connessione di rete. Aggiungere e configurare una scheda di rete
- &egrave; un compito comune per ogni amministratore di &os;.</para>
+ è un compito comune per ogni amministratore di &os;.</para>
<sect2>
<title>Individuazione del Driver Corretto</title>
@@ -914,9 +914,9 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
<para>Prima di cominciare, dovresti conoscere il modello della scheda di
rete che possiedi, il chip che usa, e se si tratta di una scheda PCI o
- ISA. &os; supporta un'ampia variet&agrave; sia di schede PCI che
+ ISA. &os; supporta un'ampia varietà sia di schede PCI che
ISA. Verifica l'Hardware Compatibility List della tua release per
- vedere se la scheda &egrave; supportata.</para>
+ vedere se la scheda è supportata.</para>
<para>Una volta sicuro che la tua scheda sia supportata, hai bisogno di
determinare il driver appropriato per la scheda. I file
@@ -925,7 +925,7 @@ sshd is running as pid 433.</screen>
ti forniranno un elenco di driver per le interfacce di rete con alcune
informazioni su chipset/schede supportate. Se hai dubbi su quale sia
il driver corretto, leggi la pagina man del driver.
- La pagina man fornir&agrave; ulteriori informazioni sull'hardware
+ La pagina man fornirà ulteriori informazioni sull'hardware
supportato ed anche sui possibili problemi che potrebbero
capitare.</para>
@@ -951,14 +951,14 @@ ukphy1: 10baseT, 10baseT-FDX, 100baseTX, 100baseTX-FDX, auto</screen>
<para>In questo esempio, vediamo che nel sistema sono presenti due schede
che usano il driver &man.dc.4;.</para>
- <para>Se il driver per la tua NIC non &egrave; presente in
+ <para>Se il driver per la tua NIC non è presente in
<filename>GENERIC</filename>, dovrai caricare i driver appropriati
- per usare la tua NIC. Questo dovr&agrave; essere fatto in
+ per usare la tua NIC. Questo dovrà essere fatto in
uno di questi due modi:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Il modo pi&ugrave; semplice &egrave; caricare un modulo
+ <para>Il modo più semplice è caricare un modulo
del kernel con &man.kldload.8; o caricarlo automaticamente
al momento del boot aggiungendo le linee appropriate
a <filename>/boot/loader.conf</filename>. Non tutti i driver NIC
@@ -996,7 +996,7 @@ linuxemu/chapter.sgml -->
<para>Sfortunatamente, ci sono ancora molti venditori
di hardware che non forniscono specifiche dei loro
- driver alla comunit&agrave; open source perch&egrave;
+ driver alla comunità open source perchè
ritengono che tale informazione sia un segreto commerciale.
Conseguentemente, gli sviluppatori di &os; e di altri sistemi
operativi hanno due scelte: sviluppare i driver con un lungo
@@ -1006,16 +1006,16 @@ linuxemu/chapter.sgml -->
la seconda strada.</para>
<para>Grazie al contributo di Bill Paul (wpaul), a partire
- da &os;&nbsp;5.3-RELEASE c'&egrave; supporto <quote>nativo</quote>
+ da &os;&nbsp;5.3-RELEASE c'è supporto <quote>nativo</quote>
per Network Driver Interface Specification (NDIS).
Il NDISulator di &os; (anche noto come Progetto Evil)
prende un driver binario per &windows; e sostanzialmente
- crea un inganno fingendo di eseguirlo in &windows;. Poich&egrave;
- il driver &man.ndis.4; sta usando un binario &windows;, &egrave;
+ crea un inganno fingendo di eseguirlo in &windows;. Poichè
+ il driver &man.ndis.4; sta usando un binario &windows;, è
usabile solo su sistemi &i386; e amd64.</para>
<note>
- <para>Il driver &man.ndis.4; &egrave; designato per supportare
+ <para>Il driver &man.ndis.4; è designato per supportare
principalmente device PCI, CardBus e PCMCIA, i device USB non
sono ancora supportati.</para>
</note>
@@ -1049,16 +1049,16 @@ linuxemu/chapter.sgml -->
per farlo funzionare correttamente.</para>
</note>
- <para>Il prossimo passo &egrave; compilare il binario
+ <para>Il prossimo passo è compilare il binario
del driver in un modulo caricabile dal kernel.
Per fare questo, come <username>root</username>, usa
&man.ndisgen.8;:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>ndisgen <replaceable>/path/to/W32DRIVER.INF</replaceable> <replaceable>/path/to/W32DRIVER.SYS</replaceable></userinput></screen>
- <para>L'utility &man.ndisgen.8; &egrave; interattiva e chieder&agrave;
- altre informazioni di cui necessita; produrr&agrave; un modulo
- del kernel nella presente directory che pu&ograve; essere caricato
+ <para>L'utility &man.ndisgen.8; è interattiva e chiederà
+ altre informazioni di cui necessita; produrrà un modulo
+ del kernel nella presente directory che può essere caricato
in questo modo:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>kldload <replaceable>./W32DRIVER.ko</replaceable></userinput></screen>
@@ -1078,7 +1078,7 @@ linuxemu/chapter.sgml -->
in questione.</para>
<para>Ora controlla &man.dmesg.8; per vedere se c'era qualche errore
- durante il caricamento. Se tutto &egrave; andato bene,
+ durante il caricamento. Se tutto è andato bene,
dovresti ottenere dell'output che somiglia a questo:</para>
<screen>ndis0: &lt;Wireless-G PCI Adapter&gt; mem 0xf4100000-0xf4101fff irq 3 at device 8.0 on pci1
@@ -1091,7 +1091,7 @@ ndis0: 11g rates: 6Mbps 9Mbps 12Mbps 18Mbps 36Mbps 48Mbps 54Mbps</screen>
<devicename>ndis0</devicename> come ogni altra
scheda di rete (ad esempio <devicename>dc0</devicename>).</para>
- <para>Puoi configurare il sistema perch&eacute; carichi
+ <para>Puoi configurare il sistema perché carichi
il modulo NDIS al momento del boot nello stesso modo
di ogni altro modulo. Per prima cosa, copia il modulo generato
<filename>W32DRIVER.ko</filename>, nella directory
@@ -1110,9 +1110,9 @@ ndis0: 11g rates: 6Mbps 9Mbps 12Mbps 18Mbps 36Mbps 48Mbps 54Mbps</screen>
<secondary>configurazione</secondary>
</indexterm>
- <para>Una volta che il driver giusto per la scheda di rete &egrave; stato
+ <para>Una volta che il driver giusto per la scheda di rete è stato
caricato, la scheda ha bisogno di essere configurata. Come molte altre
- cose, la scheda di rete potrebbe essere gi&agrave; stata configurata al
+ cose, la scheda di rete potrebbe essere già stata configurata al
momento dell'installazione tramite
<application>sysinstall</application>.</para>
@@ -1173,17 +1173,17 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
</itemizedlist>
<para>&os; usa il nome del driver seguito dall'ordine nel quale
- la scheda &egrave; stata rilevata all'avvio del kernel per dare un nome
+ la scheda è stata rilevata all'avvio del kernel per dare un nome
alla scheda di rete. Ad esempio <devicename>sis2</devicename> sarebbe
la terza scheda di rete nel sistema che usa il driver
&man.sis.4;.</para>
<para>In questo esempio, il dispositivo <devicename>dc0</devicename>
- &egrave; attivo. Gli indicatori chiave sono:</para>
+ è attivo. Gli indicatori chiave sono:</para>
<orderedlist>
<listitem>
- <para><literal>UP</literal> significa che la scheda &egrave; pronta e
+ <para><literal>UP</literal> significa che la scheda è pronta e
configurata.</para>
</listitem>
@@ -1195,7 +1195,7 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
<listitem>
<para>Ha una maschera di sotto-rete valida
(<literal>netmask</literal>; <hostid
- role="netmask">0xffffff00</hostid> &egrave; lo stesso di
+ role="netmask">0xffffff00</hostid> è lo stesso di
<hostid role="netmask">255.255.255.0</hostid>).</para>
</listitem>
@@ -1206,14 +1206,14 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
<listitem>
<para>L'indirizzo MAC della scheda (<literal>ether</literal>)
- &egrave; <hostid role="mac">00:a0:cc:da:da:da</hostid>.</para>
+ è <hostid role="mac">00:a0:cc:da:da:da</hostid>.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>La selezione del mezzo fisico &egrave; in modalit&agrave;
+ <para>La selezione del mezzo fisico è in modalità
auto selezione (<literal>media: Ethernet autoselect (100baseTX
&lt;full-duplex&gt;)</literal>). Vediamo che
- <devicename>dc1</devicename> &egrave; stata configurata con un mezzo
+ <devicename>dc1</devicename> è stata configurata con un mezzo
fisico <literal>10baseT/UTP</literal>. Per ulteriori informazioni
sui tipi di mezzi disponibili per un driver, fai riferimento alla
sua pagina man.</para>
@@ -1221,10 +1221,10 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
<listitem>
<para>Lo stato del collegamento (<literal>status</literal>)
- &egrave; <literal>active</literal>, ovvero &egrave; stata rilevata
+ è <literal>active</literal>, ovvero è stata rilevata
la portante. Per <devicename>dc1</devicename>, vediamo
- <literal>status: no carrier</literal>. Questo &egrave; normale
- quando un cavo Ethernet non &egrave; stato inserito nella
+ <literal>status: no carrier</literal>. Questo è normale
+ quando un cavo Ethernet non è stato inserito nella
scheda.</para>
</listitem>
</orderedlist>
@@ -1235,14 +1235,14 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
<screen>dc0: flags=8843&lt;BROADCAST,SIMPLEX,MULTICAST&gt; mtu 1500
ether 00:a0:cc:da:da:da</screen>
- <para>ci&ograve; avrebbe indicato che la scheda non era stata ben
+ <para>ciò avrebbe indicato che la scheda non era stata ben
configurata.</para>
<para>Per configurare la tua scheda, avrai bisogno dei privilegi
di <username>root</username>. La configurazione della scheda di rete
- pu&ograve; essere effettuata da riga di comando con &man.ifconfig.8;, ma
+ può essere effettuata da riga di comando con &man.ifconfig.8;, ma
avresti bisogno di farlo ad ogni riavvio del sistema. Il file
- <filename>/etc/rc.conf</filename> &egrave; il posto giusto dove scrivere
+ <filename>/etc/rc.conf</filename> è il posto giusto dove scrivere
la configurazione della scheda di rete.</para>
<para>Apri <filename>/etc/rc.conf</filename> con il tuo editor preferito.
@@ -1254,7 +1254,7 @@ tun0: flags=8010&lt;POINTOPOINT,MULTICAST&gt; mtu 1500</screen>
ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlisting>
<para>Dovrai sostituire <devicename>dc0</devicename>,
- <devicename>dc1</devicename>, e cos&igrave; via, con i dispositivi
+ <devicename>dc1</devicename>, e così via, con i dispositivi
corretti per la tua scheda, e gli indirizzi con quelli appropriati.
Dovresti leggere le pagine man del driver e di &man.ifconfig.8; per
maggiori dettagli sulle opzioni permesse ed anche la pagina man di
@@ -1262,13 +1262,13 @@ ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlis
<filename>/etc/rc.conf</filename>.</para>
<para>Se hai configurato la rete durante l'installazione, alcune
- linee relative alle schede di rete potrebbero essere gi&agrave;
+ linee relative alle schede di rete potrebbero essere già
presenti. Controlla due volte <filename>/etc/rc.conf</filename> prima
di aggiungere ogni linea.</para>
<para>Avrai anche bisogno di modificare il file
<filename>/etc/hosts</filename> per aggiungere i nomi e gli IP
- delle varie macchine della LAN, se non sono gi&agrave; l&igrave;.
+ delle varie macchine della LAN, se non sono già lì.
Per maggiori informazioni, fai riferimento a &man.hosts.5;
ed a <filename>/usr/share/examples/etc/hosts</filename>.</para>
</sect2>
@@ -1278,11 +1278,11 @@ ifconfig_dc1="inet 10.0.0.1 netmask 255.255.255.0 media 10baseT/UTP"</programlis
<para>Una volta che hai effettuato i cambiamenti necessari a
<filename>/etc/rc.conf</filename>, dovresti riavviare la macchina.
- Ci&ograve; far&agrave; s&igrave; che i cambiamenti alle interfacce
- vengano applicati, e verificher&agrave; che il sistema si riavvii senza
+ Ciò farà sì che i cambiamenti alle interfacce
+ vengano applicati, e verificherà che il sistema si riavvii senza
nessun errore di configurazione.</para>
- <para>Una volta che il sistema &egrave; stato riavviato, dovresti testare
+ <para>Una volta che il sistema è stato riavviato, dovresti testare
le interfacce di rete.</para>
<sect3>
@@ -1341,11 +1341,11 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
</indexterm>
<para>Risolvere i problemi delle varie configurazioni hardware e
- software &egrave; sempre una faticaccia, ma &egrave; una fatica che
- pu&ograve; essere diminuita controllando da subito le cose semplici.
+ software è sempre una faticaccia, ma è una fatica che
+ può essere diminuita controllando da subito le cose semplici.
Avete collegato il cavo di rete? Avete configurato i servizi di rete?
Avete configurato il firewall correttamente?
- La scheda di rete che state usando &egrave; supportata da &os;?
+ La scheda di rete che state usando è supportata da &os;?
Controllate sempre le note sul vostro hardware prima di
inviare un bug report. Aggiornate la vostra versione di &os;
all'ultima versione STABLE disponibile. Controllate
@@ -1354,11 +1354,11 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<para>Se la scheda funziona, ma le prestazioni sono scadenti, potrebbe
esservi utile la lettura della pagina man &man.tuning.7;. Potreste
anche verificare la vostra configurazione della rete,
- poich&egrave; una configurazione
- scorretta pu&ograve; essere la causa di connessioni lente.</para>
+ poichè una configurazione
+ scorretta può essere la causa di connessioni lente.</para>
<para>Alcuni utenti riscontrano dei <errorname>device
- timeouts</errorname>, il che &egrave; normale per alcune
+ timeouts</errorname>, il che è normale per alcune
schede. Se questi continuano, o se sono fastidiosi,
potreste voler ricontrollare che non ci
siano conflitti con altri dispositivi. Controllate due volte
@@ -1367,35 +1367,35 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<para>Alcune volte, gli utenti notano alcuni errori
<errorname>watchdog timeout</errorname>.
- La prima cosa da fare &egrave; controllare il cavo di rete.
+ La prima cosa da fare è controllare il cavo di rete.
Alcune schede di rete richiedono uno slot PCI che supporti il Bus
- Mastering. Su alcune vecchie schede madri, ci&ograve; &egrave;
+ Mastering. Su alcune vecchie schede madri, ciò è
permesso solo per uno slot PCI (tipicamente lo slot 0). Controllate
la documentazione della scheda di rete e della scheda madre
per determinare se possa essere quello il problema.</para>
<para>Messaggi <errorname>No route to host</errorname> vengono generati
- se il sistema non &egrave; in grado di effettuare il routing
+ se il sistema non è in grado di effettuare il routing
di un pacchetto verso una certa destinazione.
- Ci&ograve; pu&ograve; accadere se non &egrave; specificata
- una route di default, o se il cavo &egrave;
+ Ciò può accadere se non è specificata
+ una route di default, o se il cavo è
scollegato. Controllate l'output di <command>netstat
-rn</command> ed assicuratevi che ci sia una route valida per l'host
- che state cercando di raggiungere. Se non c'&egrave;, leggete il <xref
+ che state cercando di raggiungere. Se non c'è, leggete il <xref
linkend="advanced-networking"/>.</para>
<para>I messaggi d'errore <errorname>ping: sendto:
Permission denied</errorname>
sono spessi causati da un firewall mal configurato.
- Se <command>ipfw</command> &egrave; abilitato nel kernel ma
- non ci sono regole definite, allora la politica di default &egrave; di
+ Se <command>ipfw</command> è abilitato nel kernel ma
+ non ci sono regole definite, allora la politica di default è di
negare tutto il traffico,
comprese le richieste di ping! Leggete il <xref
linkend="firewalls"/> per maggiori informazioni.</para>
<para>Talvolta le prestazioni della scheda di rete sono
scadenti, o sotto la media.
- In questi casi &egrave; preferibile cambiare la selezione
+ In questi casi è preferibile cambiare la selezione
del media da <literal>autoselect</literal> ad una
selezione corretta.
Anche se questo sistema funziona con la maggior parte dell'hardware,
@@ -1412,28 +1412,28 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<indexterm><primary>host virtuali</primary></indexterm>
<indexterm><primary>alias IP</primary></indexterm>
- <para>Un uso piuttosto comune di &os; &egrave; come hosting di siti
+ <para>Un uso piuttosto comune di &os; è come hosting di siti
virtuali, dove un solo server appare alla rete come molti server distinti.
- Ci&ograve; viene effettuato assegnando indirizzi di rete multipli ad una
+ Ciò viene effettuato assegnando indirizzi di rete multipli ad una
sola interfaccia.</para>
<para>Una data interfaccia di rete ha un solo indirizzo
- <quote>reale</quote>, e pu&ograve; avere un numero qualsiasi di indirizzi
+ <quote>reale</quote>, e può avere un numero qualsiasi di indirizzi
<quote>alias</quote>. Questi alias vengono normalmente aggiunti mettendo
dei campi alias in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para>
<para>Un campo alias per l'interfaccia <devicename>fxp0</devicename>
- appare cos&igrave;:</para>
+ appare così:</para>
<programlisting>ifconfig_fxp0_alias0="inet xxx.xxx.xxx.xxx netmask xxx.xxx.xxx.xxx"</programlisting>
<para>Nota che il campo alias deve iniziare con <literal>alias0</literal> e
aumentare in ordine, (ad esempio, <literal>_alias1</literal>,
- <literal>_alias2</literal>, e cos&igrave; via). Il processo di
- configurazione si fermer&agrave; al primo numero mancante.</para>
+ <literal>_alias2</literal>, e così via). Il processo di
+ configurazione si fermerà al primo numero mancante.</para>
- <para>Il calcolo delle maschere di sotto-rete degli alias &egrave;
- importante, ma, fortunatamente, &egrave; anche abbastanza semplice.
+ <para>Il calcolo delle maschere di sotto-rete degli alias è
+ importante, ma, fortunatamente, è anche abbastanza semplice.
Per una data interfaccia, deve esserci un indirizzo che rappresenta
correttamente la maschera di sotto-rete.
Ogni altro indirizzo che ricada in questa rete deve avere una maschera di
@@ -1533,7 +1533,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<entry><filename>/usr/local/etc</filename></entry>
<entry>File di configurazione per le applicazioni installate.
- Pu&ograve; contenere sottodirectory.</entry>
+ Può contenere sottodirectory.</entry>
</row>
<row>
@@ -1547,7 +1547,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<entry>File di dati specifici del sistema generati
automaticamente, come il database dei package, il database di
- locate, e cos&igrave; via.</entry>
+ locate, e così via.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -1571,7 +1571,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
sistema di risoluzione dei nomi di &os; accede al DNS
(Internet Domain Name System).</para>
- <para>I campi pi&ugrave; comuni in <filename>resolv.conf</filename>
+ <para>I campi più comuni in <filename>resolv.conf</filename>
sono:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -1584,7 +1584,7 @@ round-trip min/avg/max/stddev = 0.700/0.729/0.766/0.025 ms</screen>
<row>
<entry><literal>nameserver</literal></entry>
- <entry>L'indirizzo IP di un name server al quale dovr&agrave;
+ <entry>L'indirizzo IP di un name server al quale dovrà
rivolgersi il sistema di risoluzione. I server vengono
interrogati nell'ordine in cui sono elencati, fino a un
massimo di tre.</entry>
@@ -1618,7 +1618,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting>
</note>
<para>Se stai usando DHCP, &man.dhclient.8; generalmente
- sovrascriver&agrave; <filename>resolv.conf</filename> con le
+ sovrascriverà <filename>resolv.conf</filename> con le
informazioni ricevute dal server DHCP.</para>
</sect3>
@@ -1627,15 +1627,15 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting>
<indexterm><primary>hosts</primary></indexterm>
- <para><filename>/etc/hosts</filename> &egrave; un semplice database
+ <para><filename>/etc/hosts</filename> è un semplice database
testuale, reminiscenza della vecchia rete Internet.
Esso lavora in congiunzione con DNS e NIS fornendo una mappatura da
nome a indirizzo IP. Computer locali connessi ad una LAN possono
essere messi in questo file per una gestione semplice dei nomi, invece
di mettere su un server &man.named.8;.
- Inoltre, <filename>/etc/hosts</filename> pu&ograve; essere usato per
+ Inoltre, <filename>/etc/hosts</filename> può essere usato per
fornire un registro locale dei nomi di Internet, riducendo la
- necessit&agrave; di effettuare richieste esternamente per i nomi ad
+ necessità di effettuare richieste esternamente per i nomi ad
accesso frequente.</para>
<programlisting># &dollar;&os;&dollar;
@@ -1692,7 +1692,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting>
<indexterm><primary>syslog.conf</primary></indexterm>
- <para><filename>syslog.conf</filename> &egrave; il file di
+ <para><filename>syslog.conf</filename> è il file di
configurazione per il programma &man.syslogd.8;. Indica quale tipo di
messaggi <command>syslog</command> verranno scritti su ogni file di
log.</para>
@@ -1701,7 +1701,7 @@ nameserver 147.11.100.30</programlisting>
#
# Gli spazi SONO validi separatori dei campi in questo file. Ad ogni modo,
# altri sistemi *nix-like insistono ancora nell'usare tab come separatori
-# di campo. Se condividi questo file tra pi&ugrave; sistemi, potresti
+# di campo. Se condividi questo file tra più sistemi, potresti
# voler usare solo dei tab come separatori.
# Consulta la pagina man di syslog.conf(5).
*.err;kern.debug;auth.notice;mail.crit /dev/console
@@ -1741,17 +1741,17 @@ cron.* /var/log/cron
<indexterm><primary>newsyslog.conf</primary></indexterm>
- <para><filename>newsyslog.conf</filename> &egrave; il file di
+ <para><filename>newsyslog.conf</filename> è il file di
configurazione di &man.newsyslog.8;, un programma che normalmente
viene eseguito da &man.cron.8;. &man.newsyslog.8; determina quando i
file di log richiedono un'archiviazione o un riordinamento.
<filename>logfile</filename> viene rinominato in
<filename>logfile.0</filename>, <filename>logfile.0</filename> in
- <filename>logfile.1</filename> e cos&igrave; via.
+ <filename>logfile.1</filename> e così via.
Alternativamente, i file potranno essere archiviati in formato
&man.gzip.1;, e quindi diventeranno:
<filename>logfile.0.gz</filename>, <filename>logfile.1.gz</filename>,
- e cos&igrave; via.</para>
+ e così via.</para>
<para><filename>newsyslog.conf</filename> indica quali file di log
devono essere gestiti, quanti devono essere mantenuti, e quando devono
@@ -1794,7 +1794,7 @@ cron.* /var/log/cron
<para><filename>sysctl.conf</filename> assomiglia molto a
<filename>rc.conf</filename>. I valori vengono impostati nella forma
<literal>variabile=valore</literal>. I valori specificati vengono
- impostati dopo che il sistema &egrave; entrato in modalit&agrave;
+ impostati dopo che il sistema è entrato in modalità
multiutente. Non tutte le variabili sono gestibili in questo
modo.</para>
@@ -1821,11 +1821,11 @@ security.bsd.see_other_uids=0</programlisting>
<secondary>con sysctl</secondary>
</indexterm>
- <para>&man.sysctl.8; &egrave; un'interfaccia che permette di effettuare
- cambiamenti ad un sistema &os; gi&agrave; attivo. Questo include molte
+ <para>&man.sysctl.8; è un'interfaccia che permette di effettuare
+ cambiamenti ad un sistema &os; già attivo. Questo include molte
opzioni avanzate dello stack TCP/IP e del sistema di memoria virtuale che
possono permettere di migliorare drammaticamente le prestazioni ad un
- sistemista che abbia esperienza. Pi&ugrave; di cinquecento variabili di
+ sistemista che abbia esperienza. Più di cinquecento variabili di
sistema possono essere lette e modificate usando &man.sysctl.8;.</para>
<para>In sostanza, &man.sysctl.8; serve a due cose: a leggere e a modificare
@@ -1848,8 +1848,8 @@ kern.maxproc: 1044</screen>
kern.maxfiles: 2088 -&gt; 5000</screen>
<para>I valori validi per le variabili di sysctl sono generalmente o
- stringhe, o numeri, o valori booleani (un valore booleano pu&ograve;
- valere <literal>1</literal> per s&igrave; o <literal>0</literal> per
+ stringhe, o numeri, o valori booleani (un valore booleano può
+ valere <literal>1</literal> per sì o <literal>0</literal> per
no).</para>
<para>Se vuoi settare in modo automatico alcune variabile ad ogni
@@ -1873,13 +1873,13 @@ kern.maxfiles: 2088 -&gt; 5000</screen>
<title>&man.sysctl.8; in sola lettura</title>
- <para>In alcuni casi pu&ograve; essere desiderabile modificare i valori di
- &man.sysctl.8; in sola lettura. Anche se questo talvolta &egrave;
- inevitabile, pu&ograve; essere fatto solo con un riavvio.</para>
+ <para>In alcuni casi può essere desiderabile modificare i valori di
+ &man.sysctl.8; in sola lettura. Anche se questo talvolta è
+ inevitabile, può essere fatto solo con un riavvio.</para>
<para>Ad esempio in alcuni modelli di laptop il dispositivo
- &man.cardbus.4; non effettuer&agrave; il controllo sugli intervalli di
- memoria, e fallir&agrave; con errori che assomigliano a questi:</para>
+ &man.cardbus.4; non effettuerà il controllo sugli intervalli di
+ memoria, e fallirà con errori che assomigliano a questi:</para>
<screen>cbb0: Could not map register memory
device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
@@ -1887,14 +1887,14 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<para>Casi come il precedente richiedono tipicamente la modifica di alcuni
valori predefiniti di &man.sysctl.8; che sono impostati come sola
lettura. Per superare queste situazioni
- un utente pu&ograve; mettere degli <quote>OID</quote> di &man.sysctl.8;
+ un utente può mettere degli <quote>OID</quote> di &man.sysctl.8;
nel proprio <filename>/boot/loader.conf.local</filename>. I valori
predefiniti sono indicati nel file
<filename>/boot/defaults/loader.conf</filename>.</para>
- <para>Per risolvere i problemi menzionati qui sopra sar&agrave; necessario
+ <para>Per risolvere i problemi menzionati qui sopra sarà necessario
modificare <option>hw.pci.allow_unsupported_io_range=1</option> nel file
- suddetto. Ora &man.cardbus.4; funzioner&agrave; correttamente.</para>
+ suddetto. Ora &man.cardbus.4; funzionerà correttamente.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -1912,25 +1912,25 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
</indexterm>
<para>La variabile sysctl <varname>vfs.vmiodirenable</varname>
- pu&ograve; essere impostata a 0 (inattivo) o 1 (attivo); di default
- &egrave; 1. Questa variabile controlla il modo in cui le directory
+ può essere impostata a 0 (inattivo) o 1 (attivo); di default
+ è 1. Questa variabile controlla il modo in cui le directory
vengono messe nella cache dal sistema. La maggior parte delle
directory sono piccole, e usano solo un singolo frammento
(tipicamente 1&nbsp;K) nel file system e meno (tipicamente
512&nbsp;byte) nella cache.
- Con questa variabile impostata a 0, il buffer manterr&agrave; soltanto
+ Con questa variabile impostata a 0, il buffer manterrà soltanto
un numero fissato di directory nella cache anche se hai una
- quantit&agrave; enorme di memoria.
+ quantità enorme di memoria.
Attivando questa sysctl si permette al buffer di usare la VM Page
Cache per immagazzinare le directory, rendendo disponibile tutta la
memoria disponibile per il caching delle directory. In ogni caso, la
- minima quantit&agrave; di memoria usata per memorizzare una directory
- sar&agrave; la dimensione della pagina fisica (in genere 4&nbsp;K)
+ minima quantità di memoria usata per memorizzare una directory
+ sarà la dimensione della pagina fisica (in genere 4&nbsp;K)
invece di 512&nbsp;byte.
Noi consigliamo di attivare questa opzione se si hanno in
esecuzione dei servizi che manipolano un grosso numero file. Servizi
di questo tipo sono le cache web, i grandi sistemi di posta, e quelli
- di news. Attivare questa opzione in generale non ridurr&agrave; le
+ di news. Attivare questa opzione in generale non ridurrà le
prestazioni nonostante la memoria sprecata, ma dovresti sperimentare
tu stesso per verificare.</para>
</sect3>
@@ -1947,10 +1947,10 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
Essa dice al file system
di effettuare le scritture sul media quando vengono raccolti
cluster completi, il che accade tipicamente
- quando si scrivono grossi file sequenziali. L'idea &egrave; di
+ quando si scrivono grossi file sequenziali. L'idea è di
evitare la saturazione del buffer cache con buffer
<quote>sporchi</quote> quando le prestazioni dell'I/O non ne
- trarrebbero giovamento. Ad ogni modo, questo pu&ograve; causare uno
+ trarrebbero giovamento. Ad ogni modo, questo può causare uno
stallo dei processi, ed in alcune circostanze potreste desiderare di
disabilitarlo.</para>
</sect3>
@@ -1965,18 +1965,18 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<para>La variabile sysctl <varname>vfs.hirunningspace</varname>
determina quanto grande deve essere la coda I/O in tutti i controller
dei dischi nel sistema in un dato momento. Il valore predefinito in
- genere &egrave; sufficiente ma su macchine con molti dischi
+ genere è sufficiente ma su macchine con molti dischi
potreste voler aumentarlo a quattro o cinque
<emphasis>megabyte</emphasis>.
Notate che impostandolo ad un valore troppo alto (superando i limiti
della cache) potreste avere delle performance peggiori.
Non impostate un valore troppo alto arbitrariamente!
- Valori pi&ugrave; alti aumentano la latenza nelle letture
+ Valori più alti aumentano la latenza nelle letture
contemporanee.</para>
<para>Ci sono altre sysctl relative alla buffer-cache ed alle cache
delle pagine VM. Non vi consigliamo di cambiare questi valori,
- il sistema di VM fa gi&agrave; un ottimo lavoro
+ il sistema di VM fa già un ottimo lavoro
di messa a punto automatica.</para>
</sect3>
@@ -1988,24 +1988,24 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
</indexterm>
<para>La variabile sysctl <varname>vm.swap_idle_enabled</varname>
- &egrave; utile in grossi sistemi multiutente dove si hanno molti
+ è utile in grossi sistemi multiutente dove si hanno molti
utenti che entrano ed escono lasciando molti processi inattivi.
Questi sistemi tendono a generare un grande pressione sulle riserve
di memoria libera. Attivando questa caratteristica e manipolando
- l'isteresi di swap (in secondi di inattivit&agrave;) tramite
+ l'isteresi di swap (in secondi di inattività) tramite
<varname>vm.swap_idle_threshold1</varname> e
<varname>vm.swap_idle_threshold2</varname> potete abbassare
- la priorit&agrave; delle pagine di memoria associate con i processi
- inattivi pi&ugrave; velocemente che con il normale algoritmo di
+ la priorità delle pagine di memoria associate con i processi
+ inattivi più velocemente che con il normale algoritmo di
paginazione.
- Ci&ograve; d&agrave; una mano al demone di paginazione. Non attivate
+ Ciò dà una mano al demone di paginazione. Non attivate
questa opzione a meno che non ne abbiate bisogno,
- poich&egrave; il compromesso che state accettando &egrave;
+ poichè il compromesso che state accettando è
essenzialmente di pre-paginare la memoria in anticipo piuttosto che
- in ritardo, consumando dunque pi&ugrave;
+ in ritardo, consumando dunque più
swap e banda di trasmissione verso il disco. In un piccolo sistema
- questa opzione avr&agrave; un effetto ridotto
- ma in un grosso sistema che &egrave; gi&agrave; sottoposto a un
+ questa opzione avrà un effetto ridotto
+ ma in un grosso sistema che è già sottoposto a un
moderato carico di paginazione questa opzione permette al sistema VM
di spostare facilmente interi processi dentro e fuori la
memoria.</para>
@@ -2016,26 +2016,26 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<indexterm><primary><varname>hw.ata.wc</varname></primary></indexterm>
- <para>&os;&nbsp;4.3 ha giocato un p&ograve; con l'idea di disattivare il
+ <para>&os;&nbsp;4.3 ha giocato un pò con l'idea di disattivare il
caching IDE in scrittura. Questo ha ridotto la larghezza di banda in
- scrittura verso i dischi IDE ma &egrave; stato considerato necessario
+ scrittura verso i dischi IDE ma è stato considerato necessario
a causa di gravi problemi di consistenza dei dati introdotti dai
- venditori di dischi rigidi. Il problema &egrave; che il disco IDE
- rimane inattivo dopo che una scrittura &egrave; stata completata. Con
+ venditori di dischi rigidi. Il problema è che il disco IDE
+ rimane inattivo dopo che una scrittura è stata completata. Con
il caching in scrittura attivo, i dischi IDE non scrivono soltanto i
dati sui dischi in maniera disordinata, ma talvolta rimandano la
scrittura indefinitamente sotto carichi di lavoro del disco pesanti.
Un crash o un calo di tensione possono condurre a seri problemi di
corruzione del file system. L'impostazione predefinita di &os; fu
cambiata in favore della sicurezza. Sfortunatamente, il risultato
- &egrave; stato una perdita di prestazioni talmente tremenda che
+ è stato una perdita di prestazioni talmente tremenda che
abbiamo dovuto reinserire il caching in scrittura di default dopo
quella release. Dovresti verificare il valore di default sul tuo
sistema osservando la variabile sysctl <varname>hw.ata.wc</varname>.
- Se il caching IDE in scrittura &egrave; disattivato, potete attivarlo
+ Se il caching IDE in scrittura è disattivato, potete attivarlo
reimpostando la variabile del kernel a 1. Questo dovrebbe essere
effettuato dal boot loader all'avvio. Tentare di effettuare questo
- cambiamento dopo che il kernel &egrave; stato avviato non avr&agrave;
+ cambiamento dopo che il kernel è stato avviato non avrà
nessun effetto.</para>
<para>Per maggiori informazioni, guarda &man.ata.4;.</para>
@@ -2055,7 +2055,7 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
</indexterm>
<para>La configurazione del kernel <option>SCSI_DELAY</option>
- pu&ograve; ridurre il tempo di avvio del sistema. I valori di default
+ può ridurre il tempo di avvio del sistema. I valori di default
sono piuttosto alti e possono essere responsabili
anche di <literal>15</literal> secondi di ritardo
nel processo di avvio. Ridurre il valore a <literal>5</literal>
@@ -2075,17 +2075,17 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<indexterm><primary>Soft Update</primary></indexterm>
<indexterm><primary>tunefs</primary></indexterm>
- <para>Il programma &man.tunefs.8; pu&ograve; essere usato per mettere a
+ <para>Il programma &man.tunefs.8; può essere usato per mettere a
punto con accuratezza un file system. Questo programma ha molte opzioni
differenti, ma per ora noi ci preoccuperemo solo di attivare e
- disattivare i Soft Update, che verr&agrave; effettuato tramite:</para>
+ disattivare i Soft Update, che verrà effettuato tramite:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>tunefs -n enable /filesystem</userinput>
&prompt.root; <userinput>tunefs -n disable /filesystem</userinput></screen>
- <para>Un file system non potr&agrave; essere modificato con &man.tunefs.8;
- mentre &egrave; montato. Un buon momento per attivare i Soft Update
- &egrave; prima che le partizioni siano montate, in modalit&agrave;
+ <para>Un file system non potrà essere modificato con &man.tunefs.8;
+ mentre è montato. Un buon momento per attivare i Soft Update
+ è prima che le partizioni siano montate, in modalità
singolo utente.</para>
<para>I Soft Update migliorano drasticamente le prestazioni dei
@@ -2094,12 +2094,12 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
Update su tutti i file system. Ci sono due lati negativi relativi ai
Soft Update dei quali dovresti essere a conoscenza: primo, i Soft
Update garantiscono la consistenza del file system in caso di crash ma
- &egrave; pi&ugrave; che probabile che passino molti secondi (anche un
+ è più che probabile che passino molti secondi (anche un
minuto!) prima che venga aggiornato fisicamente il disco. Se il
- sistema va in crash potresti perdere molto pi&ugrave; lavoro in questo
+ sistema va in crash potresti perdere molto più lavoro in questo
modo. Secondo, i Soft Update rallentano la liberazione dei blocchi
liberi del file system. Se hai un file system (come il file system
- root) che &egrave; quasi pieno, la realizzazione di un grosso
+ root) che è quasi pieno, la realizzazione di un grosso
aggiornamento, come un <command>make installworld</command>, potrebbe
essere causa di un superamento dei limiti di spazio del file system e
di un fallimento dell'aggiornamento.</para>
@@ -2119,54 +2119,54 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<para>Storicamente, il comportamento predefinito era di scrivere gli
aggiornamenti dei meta-dati in maniera sincrona. Se una directory
- veniva modificata, il sistema attendeva finch&egrave; il cambiamento
+ veniva modificata, il sistema attendeva finchè il cambiamento
venisse effettivamente scritto su disco. I buffer con i dati dei file
(i contenuti dei file) venivano passati attraverso la cache e salvati
su disco in seguito, in maniera asincrona. Il vantaggio di questa
- implementazione &egrave; che avviene in maniera sicura. Se si
+ implementazione è che avviene in maniera sicura. Se si
verifica un problema durante un aggiornamento, i meta-dati sono sempre
in uno stato consistente. Un file viene creato completamente o non
viene creato affatto. Se i blocchi dati di un file non sono riusciti
ad uscire dalla cache e arrivare al disco prima del crash,
- &man.fsck.8; &egrave; in grado di capirlo e riparare il file system
+ &man.fsck.8; è in grado di capirlo e riparare il file system
impostando a zero la lunghezza del file. Inoltre, l'implementazione
- &egrave; chiara e semplice. Lo svantaggio &egrave; che i cambiamenti
+ è chiara e semplice. Lo svantaggio è che i cambiamenti
dei meta-dati sono lenti. Un <command>rm -r</command>, ad esempio,
tocca tutti i file in una directory consecutivamente, ma ogni
- cambiamento della directory (la cancellazione del file) verr&agrave;
+ cambiamento della directory (la cancellazione del file) verrà
scritto su disco in maniera sincrona. Questo include gli
aggiornamenti alla directory stessa, alla tabella degli inode, e
magari anche ai blocchi indiretti allocati dal file. Simili
considerazioni si applicano nell'elenco di grosse gerarchie
(<command>tar -x</command>).</para>
- <para>Il secondo caso &egrave; l'aggiornamento asincrono dei meta-dati.
- Questo &egrave; il comportamento predefinito per Linux/ext2fs e
+ <para>Il secondo caso è l'aggiornamento asincrono dei meta-dati.
+ Questo è il comportamento predefinito per Linux/ext2fs e
<command>mount -o async</command> per *BSD/ufs. Anche tutti gli
aggiornamenti dei meta-dati vengono semplicemente fatti passare
- attraverso la cache, cio&egrave; vengono mescolati con gli
+ attraverso la cache, cioè vengono mescolati con gli
aggiornamenti dei dati contenuti nel file. Il vantaggio di questa
- implementazione &egrave; che non c'&egrave; bisogno di attendere che
+ implementazione è che non c'è bisogno di attendere che
ogni aggiornamento dei meta-dati venga scritto su disco, dunque tutte
- le operazioni che causano enormi quantit&agrave; di aggiornamenti dei
- meta-dati lavorano molto pi&ugrave; velocemente che nel caso sincrono.
- Inoltre, l'implementazione &egrave; ancora semplice e chiara, dunque
- c'&egrave; un basso rischio che si annidino dei bug nel codice.
- Lo svantaggio &egrave; che non c'&egrave; nessuna garanzia di uno
+ le operazioni che causano enormi quantità di aggiornamenti dei
+ meta-dati lavorano molto più velocemente che nel caso sincrono.
+ Inoltre, l'implementazione è ancora semplice e chiara, dunque
+ c'è un basso rischio che si annidino dei bug nel codice.
+ Lo svantaggio è che non c'è nessuna garanzia di uno
stato consistente del file system. Se si verifica un problema durante
- un'operazione che ha aggiornato grandi quantit&agrave; di meta-dati
+ un'operazione che ha aggiornato grandi quantità di meta-dati
(ad esempio un abbassamento di tensione, o qualcuno che preme il tasto
- reset), il file system verr&agrave; lasciato in uno stato
- imprevedibile. Non c'&egrave; opportunit&agrave; di esaminare lo
+ reset), il file system verrà lasciato in uno stato
+ imprevedibile. Non c'è opportunità di esaminare lo
stato del file system quando il sistema viene riavviato; i blocchi
- dati di un file potrebbero essere gi&agrave; stati scritti sul disco
+ dati di un file potrebbero essere già stati scritti sul disco
mentre gli aggiornamenti della tabella degli inode o la directory
associata non lo sono.
- &Egrave; praticamente impossibile implementare un
+ È praticamente impossibile implementare un
<command>fsck</command> che sia in grado di ripulire il caos
- risultante (perch&egrave; i dati necessari non sono disponibili sul
- disco). Se il file system &egrave; stato danneggiato pi&ugrave; del
- riparabile, la sola scelta &egrave; di usare &man.newfs.8;
+ risultante (perchè i dati necessari non sono disponibili sul
+ disco). Se il file system è stato danneggiato più del
+ riparabile, la sola scelta è di usare &man.newfs.8;
per ricrearlo e recuperarlo da un backup.</para>
<para>La soluzione comune di questo problema era implementare
@@ -2176,64 +2176,64 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
applicato ad altre forme di logging delle transazioni. Gli
aggiornamenti dei meta-dati sono ancora scritti in maniera sincrona,
ma solo in una piccola regione del disco. In seguito vengono spostati
- nella posizione appropriata. Poich&egrave; l'area di registrazione
- &egrave; una piccola regione contigua sul disco, non ci sono lunghe
+ nella posizione appropriata. Poichè l'area di registrazione
+ è una piccola regione contigua sul disco, non ci sono lunghe
distanze da percorrere per le testine del disco, anche durante le
- operazioni pesanti, dunque queste operazioni sono pi&ugrave; veloci
- degli aggiornamenti sincroni. Inoltre la complessit&agrave;
- dell'implementazione &egrave; piuttosto limitata, dunque il rischio
- che si presentino dei bug &egrave; basso. Uno svantaggio &egrave; che
+ operazioni pesanti, dunque queste operazioni sono più veloci
+ degli aggiornamenti sincroni. Inoltre la complessità
+ dell'implementazione è piuttosto limitata, dunque il rischio
+ che si presentino dei bug è basso. Uno svantaggio è che
tutti i meta-dati vengono scritti due volte (una volta nella regione
di logging ed un'altra nella posizione appropriata) e quindi per un
- lavoro normale si pu&ograve; avere un <quote>peggioramento</quote>
+ lavoro normale si può avere un <quote>peggioramento</quote>
delle prestazioni. D'altro canto, in caso di crash, tutte le
operazioni sui meta-dati in sospeso possono essere velocemente
annullate o recuperate dall'area di registrazione quando il sistema
- &egrave; di nuovo attivo, e come risultato si ha un avvio veloce del
+ è di nuovo attivo, e come risultato si ha un avvio veloce del
file system.</para>
<para>Kirk McKusick, lo sviluppatore del Berkeley FFS, ha risolto questo
problema con i Soft Update: tutti gli aggiornamenti dei meta-dati
vengono tenuti in memoria e vengono scritti su disco in sequenza
ordinata (<quote>aggiornamenti ordinati dei meta-dati</quote>).
- Ci&ograve; porta all'effetto che, in caso di operazioni pesanti sui
+ Ciò porta all'effetto che, in caso di operazioni pesanti sui
meta-dati, gli ultimi aggiornamenti ad un elemento
<quote>recuperano</quote> i precedenti se questi sono ancora in
- memoria e non sono gi&agrave; stati scritti su disco. Dunque tutte le
+ memoria e non sono già stati scritti su disco. Dunque tutte le
operazioni, diciamo su una directory, vengono effettuate
principalmente in memoria prima che l'aggiornamento sia scritto su
disco (i blocchi dei dati vengono ordinati in relazione alla loro
posizione, in modo che non vengano scritti su disco prima dei loro
- meta-dati). Se il sistema va in crash, ci&ograve; causa un implicito
+ meta-dati). Se il sistema va in crash, ciò causa un implicito
<quote>riavvolgimento del log</quote>: tutte le operazioni che non
hanno ancora trovato posto sul disco appariranno come mai effettuate.
- Viene mantenuto uno stato consistente del file system che sar&agrave;
+ Viene mantenuto uno stato consistente del file system che sarà
quello di 30 o 60 secondi prima. L'algoritmo usato garantisce anche
che tutte le risorse in uso siano marcate come tali nelle appropriate
tabelle di bit: blocchi e inode. Dopo un crash, il solo errore di
- allocazione &egrave; che vengono marcate come <quote>usate</quote>
+ allocazione è che vengono marcate come <quote>usate</quote>
anche risorse che sono effettivamente <quote>libere</quote>.
&man.fsck.8; riconosce questa situazione, e libera le risorse che non
- sono pi&ugrave; in uso. Non c'&egrave; pericolo nell'ignorare lo
+ sono più in uso. Non c'è pericolo nell'ignorare lo
stato di <emphasis>sporcizia</emphasis> del file system dopo un crash
montandolo di forza con <command>mount -f</command>. Per poter
liberare le risorse che potrebbero essere non usate, &man.fsck.8;
- ha bisogno di essere avviato in seguito. Questa &egrave; l'idea di un
+ ha bisogno di essere avviato in seguito. Questa è l'idea di un
<emphasis>fsck in background</emphasis>: all'avvio del sistema, viene
registrata solo una <emphasis>immagine</emphasis> del file system.
- <command>fsck</command> pu&ograve; essere eseguito in seguito. Tutti
+ <command>fsck</command> può essere eseguito in seguito. Tutti
i file system possono essere montati <quote>sporchi</quote>, quindi il
- processo di avvio del sistema procede in modalit&agrave; multiutente.
+ processo di avvio del sistema procede in modalità multiutente.
In seguito, <command>fsck</command> viene avviato in background su
- tutti i file system dove &egrave; necessario, per liberare le risorse
+ tutti i file system dove è necessario, per liberare le risorse
che potrebbero essere inutilizzate. (I file system che non usano i
Soft Updates hanno ancora bisogno del solito <command>fsck</command>,
comunque.)</para>
- <para>Il vantaggio &egrave; che le operazioni sui meta-dati sono veloci
- quasi come gli aggiornamenti asincroni (cio&egrave; pi&ugrave; veloci
+ <para>Il vantaggio è che le operazioni sui meta-dati sono veloci
+ quasi come gli aggiornamenti asincroni (cioè più veloci
che con il <emphasis>logging</emphasis>, che deve scrivere i meta-dati
- due volte). Gli svantaggi sono nella complessit&agrave; del codice
+ due volte). Gli svantaggi sono nella complessità del codice
(che implica un maggiore rischio di trovare bug in un'area molto
sensibile, essendo legata alla perdita dei dati degli utenti),
ed un consumo di memoria maggiore. Inoltre ci sono alcune
@@ -2242,13 +2242,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<quote>vecchio</quote>. In situazioni dove l'approccio
sincrono avrebbe causato la permanenza di alcuni file di lunghezza
zero dopo un <command>fsck</command>, questi file non esistono affatto
- con un file system con Soft Update, perch&egrave; n&egrave; i
- meta-dati n&egrave; i contenuti dei file sono mai stati scritti su
- disco. Lo spazio su disco non viene rilasciato finch&egrave; gli
- aggiornamenti non sono stati scritti su disco, il che pu&ograve;
- avvenire qualche tempo dopo che &egrave; stato eseguito
+ con un file system con Soft Update, perchè nè i
+ meta-dati nè i contenuti dei file sono mai stati scritti su
+ disco. Lo spazio su disco non viene rilasciato finchè gli
+ aggiornamenti non sono stati scritti su disco, il che può
+ avvenire qualche tempo dopo che è stato eseguito
<command>rm</command>. Questo potrebbe causare problemi durante
- l'installazione di grandi quantit&agrave; di dati su un file system
+ l'installazione di grandi quantità di dati su un file system
che non avesse abbastanza spazio per contenere tutti i file due
volte.</para>
</sect3>
@@ -2273,16 +2273,16 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<primary><varname>kern.maxfiles</varname></primary>
</indexterm>
- <para><varname>kern.maxfiles</varname> pu&ograve; essere aumentato o
+ <para><varname>kern.maxfiles</varname> può essere aumentato o
abbassato a seconda dei requisiti del tuo sistema. Questa variabile
indica il numero massimo di descrittori di file sul tuo sistema.
- Quando la tabella dei descrittori di file &egrave; piena,
- apparir&agrave; ripetutamente la scritta <errorname>file: table is
- full</errorname> nel buffer dei messaggi di sistema, che pu&ograve;
+ Quando la tabella dei descrittori di file è piena,
+ apparirà ripetutamente la scritta <errorname>file: table is
+ full</errorname> nel buffer dei messaggi di sistema, che può
essere visualizzato con il comando <command>dmesg</command>.</para>
<para>Ogni file, socket, o fifo aperta usa un descrittore di file.
- Un server di produzione di larga scala pu&ograve; richiedere
+ Un server di produzione di larga scala può richiedere
facilmente molte migliaia di descrittori di file, in relazione al tipo
e al numero di servizi in esecuzione insieme.</para>
@@ -2291,7 +2291,7 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
dettato dall'opzione <option>maxusers</option> nel file di
configurazione del kernel. <varname>kern.maxfiles</varname> cresce
proporzionalmente al valore di <option>maxusers</option>. Quando si
- compila un kernel personalizzato, &egrave; una buona idea impostare
+ compila un kernel personalizzato, è una buona idea impostare
questa opzione di configurazione del kernel in base agli usi del
proprio sistema. Da questo numero, dipendono molti dei limiti
predefiniti del kernel. Anche se una macchina in produzione potrebbe
@@ -2300,11 +2300,11 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
su larga scala.</para>
<para>A partire da FreeBSD 4.5, <varname>kern.maxusers</varname>
- &egrave; automaticamente dimensionato sulla base della memoria
- disponibile nel sistema, e pu&ograve; essere determinato a run-time
+ è automaticamente dimensionato sulla base della memoria
+ disponibile nel sistema, e può essere determinato a run-time
leggendo il valore del sysctl read-only <varname>kern.maxusers</varname>.
Alcuni siti richiedono valori minori o maggiori di <varname>kern.maxusers</varname>
- e questo pu&ograve; essere impostato come un parametro modificabile
+ e questo può essere impostato come un parametro modificabile
dal loader; valori di 64, 128 o 256 non sono fuori dal comune.
Non raccomandiamo di andare oltre i 256 a meno che non si necessiti
di un numero esagerato di file descriptor; molti dei valori modificati
@@ -2316,23 +2316,23 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
Sistemi precedenti a FreeBSD&nbsp;4.4 devono invece impostare questo valore
attraverso l'opzione di &man.config.8; <option>maxusers</option>.</para>
- <para>Nelle release precedenti, il sistema setter&agrave;
+ <para>Nelle release precedenti, il sistema setterà
in modo automatico <literal>maxusers</literal> se lo imposti a
<literal>0</literal><footnote>
<para>L'algoritmo di impostazione automatica setta
- <literal>maxusers</literal> pari alla quantit&agrave; della
+ <literal>maxusers</literal> pari alla quantità della
memoria del sistema, con un minimo di 32, fino a un massimo
di 384.</para></footnote>.
Quando usi quest'opzione, impostalo
almeno a 4, specialmente se stai usando il sistema a finestre X o se
- compili software. Questo &egrave; dovuto al fatto che la tabella
- pi&ugrave; importante settata da <literal>maxusers</literal> &egrave;
+ compili software. Questo è dovuto al fatto che la tabella
+ più importante settata da <literal>maxusers</literal> è
quella relativa al numero massimo di processi, risultato di
<literal>20 + 16 * maxusers</literal>, e quindi se setti
<literal>maxusers</literal> a 1, puoi avere solo 36 processi in modo
- simultaneo, inclusi i 18 o pi&ugrave; di avvio del sistema e i 15
- o pi&ugrave; che verranno creati all'avvio del sistema a finestre X.
- Perfino una semplice attivit&agrave; come la lettura di una pagina
+ simultaneo, inclusi i 18 o più di avvio del sistema e i 15
+ o più che verranno creati all'avvio del sistema a finestre X.
+ Perfino una semplice attività come la lettura di una pagina
man avvia fino a 9 processi per filtrare, decomprimere, e visualizzare
la pagina. Settando <literal>maxusers</literal> a 64 avrai fino a
1044 processi simultanei, che dovrebbero essere sufficienti per quasi
@@ -2350,11 +2350,11 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
utenti che probabilmente avrai sul tuo sistema e quanti
processi ognuno di loro avranno in esecuzione. Un'opzione
che limita il numero di login remoti simultanei e di terminali
- windows &egrave; <link
+ windows è <link
linkend="kernelconfig-ptys"><literal>pseudo-device pty
16</literal></link>. Con &os;&nbsp;5.X, non ti devi
- preoccupare di questo numero poich&egrave; il driver
- &man.pty.4; &egrave; <quote>auto-cloning</quote>; semplicemente
+ preoccupare di questo numero poichè il driver
+ &man.pty.4; è <quote>auto-cloning</quote>; semplicemente
usa la linea <literal>device pty</literal> nel tuo file di
configurazione.</para>
</note>
@@ -2369,13 +2369,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<para>La variabile sysctl <varname>kern.ipc.somaxconn</varname>
limita la dimensione della coda in ascolto per le connessioni TCP.
- Il valore predefinito &egrave; di <literal>128</literal>,
+ Il valore predefinito è di <literal>128</literal>,
generalmente troppo basso per una gestione robusta di nuove
connessioni in ambienti come i web server molto carichi. Per tali
- ambienti, &egrave; consigliato aumentare questo valore a
- <literal>1024</literal> o maggiore. Il demone di servizio pu&ograve;
+ ambienti, è consigliato aumentare questo valore a
+ <literal>1024</literal> o maggiore. Il demone di servizio può
a sua volta limitare la dimensione della coda (e.g. &man.sendmail.8;,
- o <application>Apache</application>) ma spesso avr&agrave; una
+ o <application>Apache</application>) ma spesso avrà una
direttiva nel proprio file di configurazione per correggere la
dimensione della coda. Grosse code di ascolto aiutano anche ad
evitare attacchi di tipo Denial of Service
@@ -2387,31 +2387,31 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<title>Limiti di Rete</title>
<para>L'opzione di configurazione del kernel <option>NMBCLUSTERS</option>
- decide la quantit&agrave; di Mbuf di rete disponibili al sistema.
+ decide la quantità di Mbuf di rete disponibili al sistema.
Un server molto trafficato con un numero basso di Mbuf
- ostacolerebbe le possibilit&agrave; di &os;. Ogni cluster
+ ostacolerebbe le possibilità di &os;. Ogni cluster
rappresenta approssimativamente 2&nbsp;K di memoria, dunque un valore di
1024 rappresenta 2 megabyte di memoria del kernel riservata per i
buffer di rete.
- Pu&ograve; essere effettuato un semplice calcolo per capire
+ Può essere effettuato un semplice calcolo per capire
quanti ne siano necessari. Se hai un web server che arriva al massimo
a 1000 connessioni simultanee, ed ogni connessione consuma un buffer di
16&nbsp;K in ricezione e un altro di 16&nbsp;K in trasmissione, avrai
bisogno approssimativamente di 32&nbsp;MB di buffer di rete per coprire
il web server.
- Una buona regola generale &egrave; di moltiplicare per 2, dunque
+ Una buona regola generale è di moltiplicare per 2, dunque
2x32&nbsp;MB&nbsp;/&nbsp;2&nbsp;KB&nbsp;=
64&nbsp;MB&nbsp;/&nbsp;2&nbsp;KB&nbsp;= 32768.
Consigliamo valori compresi tra
- 4096 e 32768 per macchine con grandi quantit&agrave; di memoria.
+ 4096 e 32768 per macchine con grandi quantità di memoria.
In nessun caso dovreste specificare un valore alto arbitrario
- per questo parametro, poich&egrave; potrebbe portare ad un crash
+ per questo parametro, poichè potrebbe portare ad un crash
all'avvio. L'opzione <option>-m</option> di
- &man.netstat.1; pu&ograve; essere usata per osservare l'uso della
+ &man.netstat.1; può essere usata per osservare l'uso della
rete.</para>
<para>L'opzione del loader
- <varname>kern.ipc.nmbclusters</varname> pu&ograve; essere usata per
+ <varname>kern.ipc.nmbclusters</varname> può essere usata per
impostare questi valori all'avvio. Solo versioni vecchie di &os;
richiedono l'uso dell'opzione <option>NMBCLUSTERS</option> come
configurazione del kernel (&man.config.8;).</para>
@@ -2422,16 +2422,16 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
configurazione del kernel <option>NSFBUFS</option> o impostando il suo
valore in <filename>/boot/loader.conf</filename>
(vedere &man.loader.8; per maggiori dettagli). Un indicatore comune
- che questo parametro deve essere corretto &egrave; la comparsa di
+ che questo parametro deve essere corretto è la comparsa di
processi nello stato <errorname>sfbufa</errorname>. La variabile sysctl
- <varname>kern.ipc.nsfbufs</varname> &egrave; solo un riferimento
+ <varname>kern.ipc.nsfbufs</varname> è solo un riferimento
read-only alla variabile configurata nel kernel. Questo parametro
aumenta nominalmente con <varname>kern.maxusers</varname>,
in ogni caso potrebbe essere necessario effettuare piccole correzioni
per farli concordare.</para>
<important>
- <para>Anche se un socket &egrave; stato segnalato come non-bloccante,
+ <para>Anche se un socket è stato segnalato come non-bloccante,
richiamando &man.sendfile.2; su di esso si potrebbe avere un blocco
della chiamata &man.sendfile.2; fino a quando non sono disponibili
delle <literal>struct sf_buf</literal>.</para>
@@ -2446,25 +2446,25 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
controllano i numeri di porta automaticamente assegnate a socket TCP
ed UDP. Ci sono tre intervalli: uno basso, uno predefinito,
ed uno alto. La maggior parte dei programmi usa l'intervallo
- predefinito che &egrave; controllato da
+ predefinito che è controllato da
<varname>net.inet.ip.portrange.first</varname> e
<varname>net.inet.ip.portrange.last</varname>, che hanno valori
predefiniti di 1024 e 5000. Questi intervalli sono usati per le
- connessioni in uscita, ed &egrave; possibile che il sistema esaurisca
- le porte in alcune circostanze. Ci&ograve; accade per lo pi&ugrave;
+ connessioni in uscita, ed è possibile che il sistema esaurisca
+ le porte in alcune circostanze. Ciò accade per lo più
quando avete un web proxy molto carico. L'intervallo di porte
- non &egrave; un problema quando si usano server che abbiano
- per lo pi&ugrave; connessioni in ingresso, come i normali
+ non è un problema quando si usano server che abbiano
+ per lo più connessioni in ingresso, come i normali
web server, o un numero limitato di connessioni in
uscita, come i relay di posta. Per situazioni
- nelle quali potreste terminare le porte, &egrave; consigliato
+ nelle quali potreste terminare le porte, è consigliato
aumentare leggermente <varname>net.inet.ip.portrange.last</varname>.
Un valore di <literal>10000</literal>, <literal>20000</literal> o
- <literal>30000</literal> pu&ograve; essere ragionevole.
+ <literal>30000</literal> può essere ragionevole.
Dovreste anche considerare gli effetti relativi ad un firewall
nel cambiare il range di porte. Alcuni
firewall potrebbero bloccare grandi intervalli di porte (tipicamente
- le porte basse) ed aspettarsi che i sistemi usino porte pi&ugrave;
+ le porte basse) ed aspettarsi che i sistemi usino porte più
alte per le connessioni in uscita &mdash; per questa ragione si
consiglia di non abbassare il valore di
<varname>net.inet.ip.portrange.first</varname>.</para>
@@ -2478,32 +2478,32 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<secondary><varname>net.inet.tcp.inflight.enable</varname></secondary>
</indexterm>
- <para>Il limite del Prodotto del Ritardo di Banda TCP &egrave; simile a
- TCP/Vegas in NetBSD. Pu&ograve;
+ <para>Il limite del Prodotto del Ritardo di Banda TCP è simile a
+ TCP/Vegas in NetBSD. Può
essere abilitato impostando la variabile sysctl
<varname>net.inet.tcp.inflight_enable</varname>
- ad <literal>1</literal>. Il sistema tenter&agrave; di
+ ad <literal>1</literal>. Il sistema tenterà di
calcolare il prodotto del ritardo di banda per ogni connessione
- e limiter&agrave; l'ammontare di dati accodati per la trasmissione su
+ e limiterà l'ammontare di dati accodati per la trasmissione su
rete al livello migliore per garantire il massimo throughput.</para>
- <para>Questa funzionalit&agrave; &egrave; utile quando si inviano dati
+ <para>Questa funzionalità è utile quando si inviano dati
su modem multipli, su Ethernet Gigabit, o su collegamenti WAN ad alta
- velocit&agrave; (o qualsiasi altro collegamento con un alto prodotto
+ velocità (o qualsiasi altro collegamento con un alto prodotto
a banda di ritardo), in particolar modo se state usando anche il
window scaling o se avete configurato una finestra TCP molto ampia.
Se abilitate questa opzione, dovreste anche assicurarvi di impostare
a <literal>0</literal> <varname>net.inet.tcp.inflight_debug</varname>
(per disabilitare il debugging), e per un uso di produzione
- pu&ograve; essere utile impostare
+ può essere utile impostare
<varname>net.inet.tcp.inflight_min</varname> ad almeno
<literal>6144</literal>. Notate comunque che
- impostando dei livelli minimi alti pu&ograve; in pratica disabilitare
+ impostando dei livelli minimi alti può in pratica disabilitare
la limitazione di banda, su alcuni tipi di collegamento.
- La funzionalit&agrave; di limitazione della banda riduce la
- quantit&agrave; di dati creati in rotte intermedie
- e fa circolare le code di pacchetti cos&igrave; come riduce la
- quantit&agrave; di dati creati nella coda di interfaccia dell'host
+ La funzionalità di limitazione della banda riduce la
+ quantità di dati creati in rotte intermedie
+ e fa circolare le code di pacchetti così come riduce la
+ quantità di dati creati nella coda di interfaccia dell'host
locale. Con meno pacchetti accodati, le connessioni interattive,
specialmente sopra modem lenti, opereranno con lenti
<emphasis>Round Trip Times</emphasis> (tempi di andata e ritorno).
@@ -2512,13 +2512,13 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
(downloading).</para>
<para>Modificare <varname>net.inet.tcp.inflight.stab</varname> non
- &egrave; raccomandato.
- Questo parametro &egrave; di default a 20, rappresentando
+ è raccomandato.
+ Questo parametro è di default a 20, rappresentando
2 pacchetti massimi aggiunti al ritardo del prodotto della banda
- della finestra. La finestra addizionale &egrave; richiesta per
+ della finestra. La finestra addizionale è richiesta per
stabilizzare l'algoritmo e migliorare la risposta alle condizioni che
- cambiano ma pu&ograve; risultare in tempi lunghi sui ping
- sopra link lenti (anche se molto pi&ugrave; lento di quello che
+ cambiano ma può risultare in tempi lunghi sui ping
+ sopra link lenti (anche se molto più lento di quello che
otterresti senza l'algoritmo di inflight). In questi casi, puoi voler
ridurre questo parametro a 15, 10 o 5; e puoi anche ridurre
<varname>net.inet.tcp.inflight.min</varname> (per esempio, a 3500)
@@ -2534,14 +2534,14 @@ device_probe_and_attach: cbb0 attach returned 12</screen>
<sect3>
<title><varname>kern.maxvnodes</varname></title>
- <para>Un vnode &egrave; la rappresentazione di un file o una directory.
+ <para>Un vnode è la rappresentazione di un file o una directory.
Aumentare il numero di vnodi disponibili sul sistema
- operativo aumenter&agrave; l'I/O di disco. Normalmente questo viene
+ operativo aumenterà l'I/O di disco. Normalmente questo viene
gestito dal sistema operativo e non deve essere cambiato.
In pochi casi dove l'I/O di disco
- &egrave; un collo di bottiglia ed il sistema sta finendo i suoi vnodi,
- questo parametro sar&agrave; aumentato. L'aumento di RAM libera ed
- inattiva sar&agrave; tenuto in conto.</para>
+ è un collo di bottiglia ed il sistema sta finendo i suoi vnodi,
+ questo parametro sarà aumentato. L'aumento di RAM libera ed
+ inattiva sarà tenuto in conto.</para>
<para>Per vedere il numero corrente di vnodi in uso:</para>
@@ -2553,11 +2553,11 @@ vfs.numvnodes: 91349</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>sysctl kern.maxvnodes</userinput>
kern.maxvnodes: 100000</screen>
- <para>Se l'uso del nodo corrente &egrave; vicino alla fine,
+ <para>Se l'uso del nodo corrente è vicino alla fine,
aumentare <varname>kern.maxvnodes</varname> di un valore di 1.000
- &egrave; probabilmente una buona idea. Tenete un occhio sul numero
+ è probabilmente una buona idea. Tenete un occhio sul numero
di <varname>vfs.numvnodes</varname>. Se scala al massimo,
- <varname>kern.maxvnodes</varname> dovr&agrave; essere incrementato
+ <varname>kern.maxvnodes</varname> dovrà essere incrementato
ancora. Dovrebbe essere visibile con &man.top.1;
uno spostamento nell'uso della memoria. Molta memoria dovrebbe essere
attiva.</para>
@@ -2570,21 +2570,21 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<para>Non importa con quanta cura pianifichi tutto, a volte un sistema non
funziona come ti aspetti. Se ti trovi ad avere bisogno di maggiore spazio
- di swap, &egrave; abbastanza semplice aggiungerlo. Ci sono tre modi per
+ di swap, è abbastanza semplice aggiungerlo. Ci sono tre modi per
aumentare lo spazio di swap: aggiungere un nuovo disco rigido, abilitare
lo swap su NFS, e creare un file di swap su una partizione
esistente.</para>
<para>Per informazioni su come criptare lo spazio di swap, quali opzioni
- esistono e perch&egrave; dovrebbe essere fatto, vedere la
+ esistono e perchè dovrebbe essere fatto, vedere la
sezione swap-encrypting del Manuale.</para>
<sect2 id="new-drive-swap">
<title>Swap su un Nuovo Disco Rigido</title>
- <para>Il modo migliore per aggiungere dello swap, ovviamente, &egrave;
+ <para>Il modo migliore per aggiungere dello swap, ovviamente, è
usare questa come scusa per aggiungere un altro disco rigido. Puoi
- sempre aggiungere un nuovo disco, dopo tutto. Se puoi fare cos&igrave;,
+ sempre aggiungere un nuovo disco, dopo tutto. Se puoi fare così,
vai a rileggere la discussione sullo spazio di swap nella <xref
linkend="configtuning-initial"/> del
Manuale per alcuni suggerimenti su come organizzare al meglio lo spazio
@@ -2594,9 +2594,9 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<sect2 id="nfs-swap">
<title>Swap su NFS</title>
- <para>Lo swap su NFS &egrave; consigliato solo se non hai un disco locale
+ <para>Lo swap su NFS è consigliato solo se non hai un disco locale
su cui realizzare lo swap. Lo swap via
- NFS &egrave; limitato dalla larghezza di banda disponibile sulla rete e
+ NFS è limitato dalla larghezza di banda disponibile sulla rete e
aggiunge ulteriore lavoro per il server NFS.</para>
</sect2>
@@ -2614,7 +2614,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<orderedlist>
<listitem><para>Accertati che il tuo file di configurazione
del kernel includa il memory disk driver (&man.md.4;).
- &Egrave; di default nel kernel <filename>GENERIC</filename>.</para>
+ È di default nel kernel <filename>GENERIC</filename>.</para>
<programlisting>device md # Memory "disks"</programlisting>
</listitem>
@@ -2664,18 +2664,18 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<title>Gestione dell'Energia e delle Risorse</title>
- <para>&Egrave; importante utilizzare le risorse hardware
+ <para>È importante utilizzare le risorse hardware
in maniera efficiente. Prima che <acronym>ACPI</acronym>
fosse introdotto era difficile e per nulla flessibile per il
- sistema operativo gestire l'energia e le propriet&agrave;
+ sistema operativo gestire l'energia e le proprietà
termiche del sistema. L'hardware era controllato dal
<acronym>BIOS</acronym> e quindi l'utente aveva meno controllo
- e visibilit&agrave; per il settaggio della gestione dell'energia.
+ e visibilità per il settaggio della gestione dell'energia.
Una configurazione limitata era disponibile tramite
<emphasis>Advanced Power Management (APM)</emphasis>.
- La gestione dell'energia e delle risorse &egrave; uno dei concetti
+ La gestione dell'energia e delle risorse è uno dei concetti
fondamentali di un moderno sistema operativo. Per esempio, puoi
- far s&igrave; che un sistema operativo faccia il monitoraggio dei limiti
+ far sì che un sistema operativo faccia il monitoraggio dei limiti
di sistema (e possibilmente ti avvisi) in caso la temperatura del sistema
cresca in maniera incontrollata.</para>
@@ -2684,7 +2684,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
maggiori riferimenti per ulteriori letture.</para>
<sect2 id="acpi-intro">
- <title>Cos'&egrave; ACPI?</title>
+ <title>Cos'è ACPI?</title>
<indexterm>
<primary>ACPI</primary>
@@ -2694,17 +2694,17 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
</indexterm>
<para><acronym>ACPI</acronym> (Advanced Configuration and Power Interface)
- &egrave; uno standard scritto da un gruppo di venditori per fornire
+ è uno standard scritto da un gruppo di venditori per fornire
un'interfaccia standard per risorse hardware e gestione
- dell'energia (da qui il nome). &Egrave; un elemento
+ dell'energia (da qui il nome). È un elemento
centrale nella <emphasis>configurazione diretta del sistema
operativo e nella gestione dell'energia</emphasis>, ad esempio:
- fornisce pi&ugrave; controllo e flessibilit&agrave;
+ fornisce più controllo e flessibilità
al sistema operativo (<acronym>OS</acronym>).
I sistemi moderni <quote>stressano</quote> i limiti
delle interfacce correnti Plug and Play,
prima della introduzione
- di <acronym>ACPI</acronym>. <acronym>ACPI</acronym> &egrave;
+ di <acronym>ACPI</acronym>. <acronym>ACPI</acronym> è
il diretto successore di <acronym>APM</acronym> (Advanced
Power Management).</para>
</sect2>
@@ -2714,58 +2714,58 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<para>La tecnologia <emphasis>Advanced Power Management (APM)</emphasis>
controlla l'uso dell'energia di un sistema basandosi sulla sua
- attivit&agrave;. Il BIOS APM &egrave; fornito dal venditore del sistema
- ed &egrave; specifico alla piattaforma hardware. Un driver APM nell'OS
+ attività. Il BIOS APM è fornito dal venditore del sistema
+ ed è specifico alla piattaforma hardware. Un driver APM nell'OS
media l'accesso all'<emphasis>Interfaccia Software APM</emphasis> che
permette la gestione dei livelli di energia. APM dovrebbe essere
usato per sistemi prodotti nel o prima dell'anno 2000.</para>
<para>Ci sono quattro problemi maggiori in APM. Primo,
- la gestione dell'energia &egrave; fatta dal BIOS (specifico
+ la gestione dell'energia è fatta dal BIOS (specifico
del venditore) e l'OS non ne ha conoscenza. Un esempio
- di questo &egrave; quando l'utente imposta i valori di pausa
+ di questo è quando l'utente imposta i valori di pausa
per un disco nell'APM BIOS, che quando vengono ecceduti, il BIOS
rallenta il disco, senza il consenso dell'OS. Secondo, la logica
- di APM &egrave; integrata nel BIOS, e opera al di fuori lo scopo
+ di APM è integrata nel BIOS, e opera al di fuori lo scopo
dell'OS. Questo significa
che gli utenti possono riparare i problemi nel loro BIOS APM
- facendo un flash di una nuova memoria nel ROM; il che &egrave;
+ facendo un flash di una nuova memoria nel ROM; il che è
una procedura molto difficile con il pericolo potenziale
di lasciare il sistema in uno stato irrecuperabile se fallisce.
- Terzo, APM &egrave; una tecnologia specifica del venditore
- il che significa che c'&egrave; un sacco di duplicazione degli
+ Terzo, APM è una tecnologia specifica del venditore
+ il che significa che c'è un sacco di duplicazione degli
sforzi e bachi trovati nel BIOS di un venditore
che non possono essere risolti in altri. In ultima analisi,
il BIOS APM non ha abbastanza spazio per implementare una politica
- sofisticata, o una che pu&ograve; adattarsi molto bene
+ sofisticata, o una che può adattarsi molto bene
allo scopo della macchina.</para>
<para><emphasis>Plug and Play BIOS (PNPBIOS)</emphasis> era inaffidabile
- in molte situazioni. PNPBIOS era una tecnologia a 16 bit, cos&igrave;
+ in molte situazioni. PNPBIOS era una tecnologia a 16 bit, così
il sistema operativo doveva usare l'emulazione a 16 bit per
<quote>interfacciarsi</quote> con i metodi PNPBIOS.</para>
- <para>Il driver <acronym>APM</acronym> di &os; &egrave; documentato
+ <para>Il driver <acronym>APM</acronym> di &os; è documentato
nella pagina di manuale &man.apm.4;.</para>
</sect2>
<sect2 id="acpi-config">
<title>Configurare <acronym>ACPI</acronym></title>
- <para>Il driver <filename>acpi.ko</filename> &egrave; caricato
+ <para>Il driver <filename>acpi.ko</filename> è caricato
di default all'avvio dal &man.loader.8; e
<emphasis>non</emphasis> dovrebbe essere compilato nel kernel.
- Il ragionamento dietro a questo &egrave; che &egrave; pi&ugrave;
+ Il ragionamento dietro a questo è che è più
facile lavorare coi moduli, ad esempio se si passa ad un altro
<filename>acpi.ko</filename> senza fare un rebuild del kernel.
- Questo ha il vantaggio di rendere il testing pi&ugrave; facile.
- Un altro motivo &egrave; che avviare <acronym>ACPI</acronym>
- dopo che un sistema &egrave; stato riavviato spesso non funziona
+ Questo ha il vantaggio di rendere il testing più facile.
+ Un altro motivo è che avviare <acronym>ACPI</acronym>
+ dopo che un sistema è stato riavviato spesso non funziona
bene. Se incontri dei problemi, puoi disabilitare completamente
<acronym>ACPI</acronym>. Questo driver non dovrebbe e non
- pu&ograve; essere scaricato perch&egrave; il bus di sistema
+ può essere scaricato perchè il bus di sistema
lo usa per diverse interazioni hardware.
- <acronym>ACPI</acronym> pu&ograve; essere disabilitato
+ <acronym>ACPI</acronym> può essere disabilitato
settando <literal>hint.acpi.0.disabled="1"</literal> in
<filename>/boot/loader.conf</filename> o al prompt del
&man.loader.8;.</para>
@@ -2773,17 +2773,17 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<note>
<para><acronym>ACPI</acronym> ed <acronym>APM</acronym> non
possono coesistere e dovrebbero essere usati separatamente.
- L'ultimo ad essere caricato terminer&agrave; se il driver nota che
- l'altro &egrave; gi&agrave; in funzione.</para>
+ L'ultimo ad essere caricato terminerà se il driver nota che
+ l'altro è già in funzione.</para>
</note>
- <para><acronym>ACPI</acronym> pu&ograve; essere usato per
- mettere il sistema in modalit&agrave;
+ <para><acronym>ACPI</acronym> può essere usato per
+ mettere il sistema in modalità
sleep con &man.acpiconf.8;, l'opzione <option>-s</option> ed un'opzione
<option>1-5</option>. La maggior parte degli utenti avranno bisogno
solo di <literal>1</literal> o <literal>3</literal> (sospensione della
RAM). L'opzione <literal>5</literal>
- far&agrave; un morbido shutdown che &egrave; la stessa azione
+ farà un morbido shutdown che è la stessa azione
di:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>halt -p</userinput></screen>
@@ -2830,7 +2830,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<secondary>problemi</secondary>
</indexterm>
- <para><acronym>ACPI</acronym> &egrave; un modo fondamentalmente
+ <para><acronym>ACPI</acronym> è un modo fondamentalmente
nuovo di utilizzare dispositivi, gestire le risorse elettriche,
e fornire accesso standardizzato all'hardware gestito
precedentemente dal <acronym>BIOS</acronym>. Si stanno facendo
@@ -2841,7 +2841,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
nel sottosistema kernel di &os;, e bachi nell'interprete
<acronym>ACPI-CA</acronym> di &intel;.</para>
- <para>Questo documento &egrave; creato per aiutarti ad assistere
+ <para>Questo documento è creato per aiutarti ad assistere
i manutentori di <acronym>ACPI</acronym> di &os; nell'identificare
le cause primarie dei problemi che riscontri e debuggare e sviluppare
una soluzione. Grazie per l'attenzione e speriamo di poter
@@ -2866,9 +2866,9 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<listitem>
<para>Descrizione del comportamento affetto da bachi, inclusi
il tipo di sistema ed il modello e tutto quello che fa
- s&igrave; che il baco appaia. Inoltre, per favore
- annotati il pi&ugrave; accuratamente possibile quando
- il baco &egrave; iniziato ad apparire se &egrave; nuovo per
+ sì che il baco appaia. Inoltre, per favore
+ annotati il più accuratamente possibile quando
+ il baco è iniziato ad apparire se è nuovo per
il tuo sistema.</para>
</listitem>
@@ -2887,7 +2887,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<listitem>
<para>L'output di <command>sysctl hw.acpi</command>.
- Anche questo &egrave; un buon modo di figurarti
+ Anche questo è un buon modo di figurarti
quali caratteristiche il tuo sistema offre.</para>
</listitem>
@@ -2896,7 +2896,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<firstterm><acronym>ACPI</acronym> Source Language</firstterm>
(<acronym>ASL</acronym>) risiede. <emphasis>Non</emphasis>
inviare la <acronym>ASL</acronym> direttamente
- alla lista dato che pu&ograve; essere molto grande. Generate
+ alla lista dato che può essere molto grande. Generate
una copia della vostra <acronym>ASL</acronym> eseguendo
questo comando:</para>
@@ -2916,12 +2916,12 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
chiarissimi, vi chiederemo di sottomettere un <acronym>PR</acronym>
attraverso &man.send-pr.1;. Quando si invia
un <acronym>PR</acronym>, per favore includete le stesse informazioni
- sopracitate. Questo aiuter&agrave; a tracciare il problema e
+ sopracitate. Questo aiuterà a tracciare il problema e
risolverlo.
Non inviare un <acronym>PR</acronym> senza prima inviare una email
a &a.acpi.name;, dato che noi usiamo <acronym>PR</acronym>
come promemoria di problemi esistenti, non come meccanismo
- di reporting. &Egrave; probabile che i vostri problemi siano
+ di reporting. È probabile che i vostri problemi siano
stati riportati da qualcun altro prima.</para>
</sect2>
@@ -2932,7 +2932,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<primary>ACPI</primary>
</indexterm>
- <para><acronym>ACPI</acronym> &egrave; presente su tutti i computer
+ <para><acronym>ACPI</acronym> è presente su tutti i computer
moderni che conformi all'architettura ia32(x86),
ia64 (Itanium), e amd64 (AMD). L'intero standard ha molte
caratteristiche che includono la gestione della
@@ -2943,7 +2943,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
di solito implementa le parti di enumerazione dei bus mentre
un laptop potrebbe avere il raffreddamento ed anche il supporto
alla gestione della batteria. I laptop hanno anche
- sospensioni e riavvii, con la loro complessit&agrave;
+ sospensioni e riavvii, con la loro complessità
associata.</para>
<para>Un sistema <acronym>ACPI</acronym>-compliant ha molte
@@ -2964,12 +2964,12 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
per il codice di byte, e modificare i device driver ed
il kernel per accettare informazioni dal sottosistema
<acronym>ACPI</acronym>. Per &os;, &intel; ha fornito
- un interprete (<acronym>ACPI-CA</acronym>) che &egrave;
+ un interprete (<acronym>ACPI-CA</acronym>) che è
condiviso fra Linux e NetBSD. Il path al codice
- sorgente <acronym>ACPI-CA</acronym> &egrave;
+ sorgente <acronym>ACPI-CA</acronym> è
<filename class="directory">src/sys/contrib/dev/acpica</filename>.
Il codice che permette ad <acronym>ACPI-CA</acronym> di lavorare
- con &os; &egrave; in <filename>src/sys/dev/acpica/Osd</filename>.
+ con &os; è in <filename>src/sys/dev/acpica/Osd</filename>.
Finalmente, i driver che implementano vari dispositivi
<acronym>ACPI</acronym> si trovano in
<filename class="directory">src/sys/dev/acpica</filename>.</para>
@@ -2983,7 +2983,7 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<secondary>problemi</secondary>
</indexterm>
- <para>Affinc&egrave; <acronym>ACPI</acronym> funzioni
+ <para>Affincè <acronym>ACPI</acronym> funzioni
correttamente tutte le parti devono funzionare correttamente.
Ci sono alcuni problemi comuni, in ordine di frequenza
di apparizione, ed alcuni possibili workaround o mezzi
@@ -2993,8 +2993,8 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<title>Questioni di Mouse</title>
<para>In alcuni casi, ripartire dopo una operazione di
- sospensione, fa s&igrave; che il mouse non riparta.
- Un noto workaround &egrave; aggiungere
+ sospensione, fa sì che il mouse non riparta.
+ Un noto workaround è aggiungere
<literal>hint.psm.0.flags="0x3000"</literal>
al file <filename>/boot/loader.conf</filename>.
Se questo non funziona allora per favore considera
@@ -3010,15 +3010,15 @@ kern.maxvnodes: 100000</screen>
<literal>S1</literal>-<literal>S3</literal> ed un
stato di sospensione disco (<literal>STD</literal>),
chiamato <literal>S4</literal>. <literal>S5</literal>
- &egrave; il <quote>soft off</quote> ed &egrave;
+ è il <quote>soft off</quote> ed è
il normale stato in cui il tuo sistema
- si trova quando &egrave; collegato ma non acceso.
- <literal>S4</literal> pu&ograve; essere implementato
+ si trova quando è collegato ma non acceso.
+ <literal>S4</literal> può essere implementato
in due modi separati. <literal>S4</literal>
- <acronym>BIOS</acronym> &egrave; una
+ <acronym>BIOS</acronym> è una
sospensione <acronym>BIOS</acronym>-assistita
da disco. <literal>S4</literal><acronym>OS</acronym>
- &egrave; implementato direttamente
+ è implementato direttamente
dal sistema operativo.</para>
<para>Inizia a controllare
@@ -3039,12 +3039,12 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<para>Quando si testa la sospensione/riavvio, inizia con
<literal>S1</literal>, se supportato.
- &Egrave; pi&ugrave; probabile che funzioni questo stato
+ È più probabile che funzioni questo stato
dato che non richiede molto supporto dal driver.
Nessuno ha implementato <literal>S2</literal>,
- ma se tu lo hai, &egrave; simile a <literal>S1</literal>.
- La prossima cosa da provare &egrave; <literal>S3</literal>.
- Questo &egrave; lo stato pi&ugrave; profondo
+ ma se tu lo hai, è simile a <literal>S1</literal>.
+ La prossima cosa da provare è <literal>S3</literal>.
+ Questo è lo stato più profondo
<acronym>STR</acronym> e richiede molto supporto
dal driver per reinizializzare il tuo hardware.
Se hai problemi a riavviarlo, sentiti libero
@@ -3054,7 +3054,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
di test e di lavoro aggiuntivo.</para>
<para>Per aiutare ad isolare il problema, rimuovi quanti
- pi&ugrave; driver possibile dal tuo kernel. Se funziona,
+ più driver possibile dal tuo kernel. Se funziona,
puoi scoprire quale driver causa il problema
caricando dei driver fino a che il problema si
ripresenta. Tipicamente i driver binari come
@@ -3064,36 +3064,36 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
Se puoi caricare/scaricare driver correttamente, puoi
automatizzare questo piazzando i comandi appropriati
in <filename>/etc/rc.suspend</filename> e
- <filename>/etc/rc.resume</filename>. C'&egrave;
+ <filename>/etc/rc.resume</filename>. C'è
un esempio commentato su come caricare e scaricare un driver.
Prova a impostare <option>hw.acpi.reset_video</option> a zero
- (<literal>0</literal>) se il tuo display &egrave; confuso
- dopo il riavvio. Prova a impostare valori pi&ugrave; lunghi
+ (<literal>0</literal>) se il tuo display è confuso
+ dopo il riavvio. Prova a impostare valori più lunghi
o corti per <option>hw.acpi.sleep_delay</option> per
vedere se aiuta.</para>
- <para>Un'altra cosa da provare &egrave; caricare una distribuzione
+ <para>Un'altra cosa da provare è caricare una distribuzione
Linux recente con supporto <acronym>ACPI</acronym> e testare
il loro supporto sospensione/riavvio sullo stesso hardware.
- Se funziona su Linux, &egrave; probabile che sia un problema
+ Se funziona su Linux, è probabile che sia un problema
driver relativo a &os; e restringere il campo di indagine su quale
- driver causi il problema pu&ograve; aiutare a risolvere
+ driver causi il problema può aiutare a risolvere
il problema. Notate che i manutentori di <acronym>ACPI</acronym>
non mantengono altri driver (ad esempio suono, <acronym>ATA</acronym>,
- etc.) cos&igrave; ogni lavoro fatto sull'identificazione
+ etc.) così ogni lavoro fatto sull'identificazione
del problema del driver dovrebbe alla fine essere risolto dalla lista
&a.current.name; e inviato via mail al manutentore del driver.
Se ti senti avventuroso, vai avanti e inizia a porre qualche
- &man.printf.3; in un driver che d&agrave; problemi per tracciare
+ &man.printf.3; in un driver che dà problemi per tracciare
in quale driver nella sua funzione di resume vada in palla.</para>
<para>Alla fine, cerca di disabilitare <acronym>ACPI</acronym> ed
ad abilitare <acronym>APM</acronym> invece. Se la sospensione ed il
- riavvio funziona con <acronym>APM</acronym>, &egrave; meglio che tu
+ riavvio funziona con <acronym>APM</acronym>, è meglio che tu
continui con <acronym>APM</acronym>, specialmente su hardware vecchio
- (pre-2000). Ci vuole un p&ograve; di tempo per i venditori per
+ (pre-2000). Ci vuole un pò di tempo per i venditori per
ottenere un supporto corretto all'<acronym>ACPI</acronym> e
- l'hardware pi&ugrave; vecchio &egrave; pi&ugrave; probabile che abbia
+ l'hardware più vecchio è più probabile che abbia
problemi <acronym>BIOS</acronym> con <acronym>ACPI</acronym>.</para>
</sect3>
@@ -3114,7 +3114,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
da interrupt persi controllando l'output di
<command>vmstat -i</command> e guardando alla linea che
riguarda <literal>acpi0</literal>. Se il contatore
- sta avanzando pi&ugrave; di un paio di secondi per volta,
+ sta avanzando più di un paio di secondi per volta,
hai una tempesta di interrupt. Se il sistema si blocca,
cerca di di entrare in <acronym>DDB</acronym>
(<keycombo action="simul"><keycap>CTRL</keycap>
@@ -3126,7 +3126,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<secondary>disabilitare</secondary>
</indexterm>
- <para>Il modo migliore in caso di problemi di interrupt &egrave;
+ <para>Il modo migliore in caso di problemi di interrupt è
provare a disabilitare il supporto <acronym>APIC</acronym>
con <literal>hint.apic.0.disabled="1"</literal> in
<filename>loader.conf</filename>.</para>
@@ -3137,7 +3137,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<para>I panici sono relativamente rari per <acronym>ACPI</acronym>
e sono il primo problema ad essere
- corretto. Il primo passo da fare &egrave; riprodurre
+ corretto. Il primo passo da fare è riprodurre
il panico (se possibile) ed ottenere un backtrace. Segui
l'avvertimento per abilitare <literal>options DDB</literal>
e imposta una console seriale (vedi la <xref
@@ -3161,7 +3161,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<para>Prima, cerca di impostare
<literal>hw.acpi.disable_on_poweroff="0"</literal> in
&man.loader.conf.5;.
- Questo fa s&igrave; che <acronym>ACPI</acronym> abbia disabilitato
+ Questo fa sì che <acronym>ACPI</acronym> abbia disabilitato
alcuni eventi durante il processo di shutdown. Alcuni sistemi
hanno bisogno di impostare questo valore a <literal>1</literal>
(il default) per la stessa ragione. Questo di solito aggiusta
@@ -3176,8 +3176,8 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
(lavorare con un docking station, dispositivi non trovati, ecc.),
per favore invia via mail una descrizione anche alla mailing list;
comunque, alcune di queste questioni possono essere correlate
- a parti del sottosistema <acronym>ACPI</acronym> cos&igrave;
- pu&ograve; volerci un p&ograve; prima che siano implementate.
+ a parti del sottosistema <acronym>ACPI</acronym> così
+ può volerci un pò prima che siano implementate.
Per favore sii paziente e preparato a testare le patch
che ti vengono inviate.</para>
</sect3>
@@ -3192,7 +3192,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<secondary>ASL</secondary>
</indexterm>
- <para>Il pi&ugrave; comune problema &egrave; il <acronym>BIOS</acronym>
+ <para>Il più comune problema è il <acronym>BIOS</acronym>
di venditori che forniscono bytecode incorretto (o addirittura
con bachi). Questo si deduce usualmente da messaggi del kernel come
questo:</para>
@@ -3206,9 +3206,9 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
altri problemi come lo stato della batteria non funzionante, questi sono
un buon inizio per iniziare a cercare problemi in
<acronym>AML</acronym>.
- Il bytecode, noto come <acronym>AML</acronym>, &egrave; compilato da
+ Il bytecode, noto come <acronym>AML</acronym>, è compilato da
un insieme di codici sorgenti chiamato <acronym>ASL</acronym>.
- L'<acronym>AML</acronym>, &egrave; trovato nella
+ L'<acronym>AML</acronym>, è trovato nella
tabella nota come come <acronym>DSDT</acronym>. Per trovare una
copia del tuo <acronym>ASL</acronym> usa &man.acpidump.8;. Dovresti
usare entrambe le opzioni <option>-t</option> (mostra i
@@ -3217,7 +3217,7 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
Vedi la sezione <link linkend="ACPI-submitdebug">Fornire
Informazione di Debug</link> per un esempio della sintassi.</para>
- <para>Il tuo primo controllo che puoi fare &egrave; ricompilare
+ <para>Il tuo primo controllo che puoi fare è ricompilare
il tuo <acronym>ASL</acronym> per controllare errori.
Possono essere ignorati i 'warning' ma gli errori sono
bachi che impediranno all'<acronym>ACPI</acronym> di
@@ -3235,25 +3235,25 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<secondary>ASL</secondary>
</indexterm>
- <para>Alla lunga, il nostro obiettivo &egrave; avere
+ <para>Alla lunga, il nostro obiettivo è avere
<acronym>ACPI</acronym> che funzioni per tutti senza intervento. A
questo punto, comunque stiamo ancora sviluppando workaround per errori
comuni fatti dal venditore del <acronym>BIOS</acronym>.
L'interprete &microsoft; (<filename>acpi.sys</filename> e
- <filename>acpiec.sys</filename>) non &egrave; strettamente conforme
- agli standard, e cos&igrave; molti venditori
+ <filename>acpiec.sys</filename>) non è strettamente conforme
+ agli standard, e così molti venditori
<acronym>BIOS</acronym> che testano solo <acronym>ACPI</acronym>
sotto &windows; non aggiustano mai il loro <acronym>ASL</acronym>.
Vogliamo continuare a identificare e documentare esattamente
quali comportamenti non standard sono concessi dall'interprete
- &microsoft; e replicarlo cosicch&egrave; &os; pu&ograve;
+ &microsoft; e replicarlo cosicchè &os; può
funzionare senza forzare gli utenti ad usare <acronym>ASL</acronym>.
Come workaround e per aiutarci ad identificare il comportamento
puoi fissare la <acronym>ASL</acronym> manualmente.
Se questo funziona per favore invia un &man.diff.1;
del vecchio e del nuovo <acronym>ASL</acronym>,
- cosicch&egrave; possiamo lavorare attorno al
- comportamento bacato di <acronym>ACPI-CA</acronym> e cos&igrave;
+ cosicchè possiamo lavorare attorno al
+ comportamento bacato di <acronym>ACPI-CA</acronym> e così
rimettere a posto il necessario.</para>
<indexterm>
@@ -3261,17 +3261,17 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
<secondary>messaggi di errore</secondary>
</indexterm>
- <para>Qui c'&egrave; una lista di messaggi di errori comuni,
+ <para>Qui c'è una lista di messaggi di errori comuni,
le loro cause e come fissarli:</para>
<sect3>
<title>Dipendenze OS</title>
<para>Alcuni <acronym>AML</acronym> assumono che il mondo
- consiste di varie versioni &windows;. Puoi far s&igrave; che
+ consiste di varie versioni &windows;. Puoi far sì che
&os; simuli qualsiasi <acronym>OS</acronym> per vedere se questo
risolve il problema che hai. Un modo facile per sovrascrivere
- questo &egrave; porre <literal>hw.acpi.osname="Windows 2001"</literal>
+ questo è porre <literal>hw.acpi.osname="Windows 2001"</literal>
in <filename>/boot/loader.conf</filename> o altre stringhe simili
che trovi nella <acronym>ASL</acronym>.</para>
</sect3>
@@ -3303,10 +3303,10 @@ hw.acpi.s4bios: 0</screen>
errori (ad esempio valori di Ritorno mancanti) sono
automaticamente riaggiustati dall'interprete.</para>
- <para><filename>DSDT.aml</filename> &egrave; il nome del file
+ <para><filename>DSDT.aml</filename> è il nome del file
di default del comando <command>iasl</command>.
Puoi caricare questo invece della copia
- difettosa del tuo <acronym>BIOS</acronym> (che &egrave;
+ difettosa del tuo <acronym>BIOS</acronym> (che è
ancora presente in memoria) editando il file
<filename>/boot/loader.conf</filename> come segue:</para>
@@ -3332,29 +3332,29 @@ acpi_dsdt_name="/boot/DSDT.aml"</programlisting>
<para>Il driver <acronym>ACPI</acronym> ha una facility di debug
molto utile. Permette di specificare un insieme di
- sottosistemi come anche un livello di verbosit&agrave;.
+ sottosistemi come anche un livello di verbosità.
I sottosistemi che desideri debuggare sono specificati
come <quote>strati</quote> e sono divisi in componenti
<acronym>ACPI-CA</acronym> (ACPI_ALL_COMPONENTS)
e supporto hardware <acronym>ACPI</acronym> (ACPI_ALL_DRIVERS).
- La verbosit&agrave; dell'output di debug &egrave; specificata
+ La verbosità dell'output di debug è specificata
come <quote>livello</quote> e varia da ACPI_LV_ERROR (riporta solo
gli errori) ad ACIP_LV_VERBOSE (tutto). Il <quote>livello</quote>
- &egrave; una bitmask che fa s&igrave; che molte opzioni
+ è una bitmask che fa sì che molte opzioni
possano essere impostate una alla volta, separate da spazi.
In pratica, puoi usare una console seriale per loggare
- l'output se &egrave; cos&igrave; lungo da riempire
+ l'output se è così lungo da riempire
il buffer di messaggi della console. Una lista completa
- degli strati individuali e dei livelli &egrave; disponibile nella pagina
+ degli strati individuali e dei livelli è disponibile nella pagina
man &man.acpi.4;.</para>
- <para>L'output di debug non &egrave; abilitato di default.
+ <para>L'output di debug non è abilitato di default.
Per abilitarlo, aggiungi <literal>options ACPI_DEBUG</literal>
al tuo file di configurazione del kernel se <acronym>ACPI</acronym>
- &egrave; compilato nel kernel. Puoi aggiungere
+ è compilato nel kernel. Puoi aggiungere
<literal>ACPI_DEBUG=1</literal> al tuo
<filename>/etc/make.conf</filename> per abilitarlo in modo globale.
- Se &egrave; un modulo, puoi ricompilare soltanto il tuo modulo
+ Se è un modulo, puoi ricompilare soltanto il tuo modulo
<filename>acpi.ko</filename> come segue:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /sys/modules/acpi/acpi
@@ -3368,13 +3368,13 @@ make ACPI_DEBUG=1</userinput></screen>
Questo esempio abilita i messaggi per tutti i
componenti <acronym>ACPI-CA</acronym> e tutti i driver
hardware <acronym>ACPI</acronym> (<acronym>CPU</acronym>,
- <acronym>LID</acronym>, etc.). Produrr&agrave; solo
+ <acronym>LID</acronym>, etc.). Produrrà solo
messaggi di errore, i meno verbosi.</para>
<programlisting>debug.acpi.layer="ACPI_ALL_COMPONENENTS ACPI_ALL_DRIVERS"
debug.acpi.level="ACPI_LV_ERROR"</programlisting>
- <para>Se l'informazione che vuoi ottenere &egrave; prodotta da
+ <para>Se l'informazione che vuoi ottenere è prodotta da
un evento specifico (ad esempio, una sospensione ed un riavvio),
puoi tralasciare i cambiamenti di <filename>loader.conf</filename>
ed invece usare <command>sysctl</command> per specificare lo
@@ -3421,7 +3421,7 @@ debug.acpi.level="ACPI_LV_ERROR"</programlisting>
<para><ulink
url="http://www.cpqlinux.com/acpi-howto.html#fix_broken_dsdt">
Le risorse di debugging di <acronym>DSDT</acronym></ulink>.
- (Usa Compaq come esempio ma &egrave; sempre utile.)</para>
+ (Usa Compaq come esempio ma è sempre utile.)</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect2>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml
index c8aaaeb562..6c9caf1ad3 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/desktop/chapter.sgml
@@ -24,12 +24,12 @@
<sect1 id="desktop-synopsis">
<title>Sinossi</title>
- <para>FreeBSD pu&ograve; far girare una gran variet&agrave; di applicazioni
+ <para>FreeBSD può far girare una gran varietà di applicazioni
desktop, come ad esempio browser per la navigazione ed editor di testi.
La maggior parte di questi sono disponibili in pacchetti o possono
essere automaticamente installati dalla collezione di port. Molti nuovi
utenti si aspettano di trovare questo tipo di applicazioni nei loro
- desktop. Questo capitolo ti mostrer&agrave; come installare alcune
+ desktop. Questo capitolo ti mostrerà come installare alcune
popolari applicazioni desktop, dai package o dalla collezione
dei port.</para>
@@ -40,15 +40,15 @@
troppo lungo, puoi installare la maggior parte dei programmi
della collezione dei port da pacchetti precompilati.</para>
- <para>Visto che FreeBSD &egrave; compatibile con i binari di Linux, molte
+ <para>Visto che FreeBSD è compatibile con i binari di Linux, molte
applicazione originariamente scritte per Linux sono disponibili
- per il tuo desktop. &Egrave; fortemente raccomandata la lettura del
+ per il tuo desktop. È fortemente raccomandata la lettura del
<xref linkend="linuxemu"/> prima di installare qualsiasi
applicazione per Linux. La maggior parte dei port che sfruttano la
- compatibilit&agrave; con Linux iniziano con <quote>linux-</quote>.
+ compatibilità con Linux iniziano con <quote>linux-</quote>.
Ricordatelo quando cerchi un port in particolare, per esempio con
&man.whereis.1;. Nella parte seguente, si presuppone che tu abbia
- installato il supporto per la compatibilit&agrave; con i binari di Linux
+ installato il supporto per la compatibilità con i binari di Linux
prima di installare qualsiasi applicazione per Linux.</para>
<para>Queste sono le categorie software trattate in questo capitolo:</para>
@@ -62,7 +62,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Produttivit&agrave; (come ad es.
+ <para>Produttività (come ad es.
<application>KOffice</application>,
<application>AbiWord</application>,
<application>The GIMP</application>,
@@ -165,7 +165,7 @@
<entry>Versione FreeBSD e versione per Linux. La
versione per Linux ha come dipendenze la
- Compatibilit&agrave; binaria con Linux e
+ Compatibilità binaria con Linux e
<application>linux-openmotif</application></entry>
</row>
@@ -199,7 +199,7 @@
<primary><application>Mozilla</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>Mozilla</application> &egrave; un browser moderno,
+ <para><application>Mozilla</application> è un browser moderno,
stabile, e completamente supportato da FreeBSD: tra le caratteristiche
un motore di visualizzazione di pagine che segue completamente lo
standard HTML; ha inoltre un lettore di mail e news. Presenta anche un
@@ -208,24 +208,24 @@
le somiglianze con la suite <application>Communicator</application>,
in quanto entrambi i browser condividono parte dello sviluppo.</para>
- <para>Su macchine lente, con una velocit&agrave; di CPU minore di 233MHz o
+ <para>Su macchine lente, con una velocità di CPU minore di 233MHz o
con meno di 64MB di RAM, <application>Mozilla</application>
potrebbe utilizzare troppe risorse per essere eseguito al meglio.
Potresti invece dare un'occhiata al browser
- <application>Opera</application> descritto poco pi&ugrave; avanti
+ <application>Opera</application> descritto poco più avanti
in questo capitolo.</para>
<para>Se non puoi o non vuoi compilare
<application>Mozilla</application>, per qualsiasi ragione, il FreeBSD
- GNOME team l'ha gi&agrave; fatto per te. Devi solo installare
+ GNOME team l'ha già fatto per te. Devi solo installare
il pacchetto dalla rete con:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r mozilla</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile, e hai abbastanza tempo
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile, e hai abbastanza tempo
e spazio su disco, puoi prelevare i sorgenti di
<application>Mozilla</application>, compilarli e installarli
- sul tuo sistema. Questo pu&ograve; essere fatto con:</para>
+ sul tuo sistema. Questo può essere fatto con:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/www/mozilla</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
@@ -257,14 +257,14 @@
<primary><application>Firefox</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>Firefox</application> &egrave; il browser
+ <para><application>Firefox</application> è il browser
di nuova generazione basato sul codice di
<application>Mozilla</application>.
- <application>Mozilla</application> &egrave; una suite di
+ <application>Mozilla</application> è una suite di
applicazioni completa, includendo un browser, un client di
posta elettronica, un client per chat e altro ancora.
- <application>Firefox</application> &egrave; solo un browser,
- e ci&ograve; lo rende di piccole dimensioni e veloce.</para>
+ <application>Firefox</application> è solo un browser,
+ e ciò lo rende di piccole dimensioni e veloce.</para>
<para>Installa il package con:</para>
@@ -283,7 +283,7 @@
<note>
<para>In questa sezione e nella prossima, si presuppone
che <application>Firefox</application> o
- <application>Mozilla</application> siano gi&agrave;
+ <application>Mozilla</application> siano già
installati.</para>
</note>
@@ -307,7 +307,7 @@
<para>Avvia il tuo browser, digita
<literal>about:plugins</literal> nella barra degli indirizzi e premi
- <keycap>Invio</keycap>. Verr&agrave; visualizzata una pagina con
+ <keycap>Invio</keycap>. Verrà visualizzata una pagina con
un riepilogo dei plugin installati, tra i quali dovrebbe comparire
il plugin di <application>&java;</application>.
Se questo non accade, come <username>root</username>,
@@ -322,7 +322,7 @@
<sect2 id="moz-flash-plugin">
<title>Firefox, Mozilla e il plugin &flash; della &macromedia;</title>
- <para>Il plugin &flash; della &macromedia; non &egrave; disponibile
+ <para>Il plugin &flash; della &macromedia; non è disponibile
per &os;. Tuttavia, esiste uno strato applicativo (wrapper) per
eseguire una versione Linux del plugin. Questo wrapper inoltre
supporta i plugin &adobe; &acrobat;, il plugin &realplayer; e
@@ -331,13 +331,13 @@
<para>Installa il port <filename
role="package">www/linuxpluginwrapper</filename>.
Questo port richiede <filename
- role="package">emulators/linux_base</filename> che &egrave; un
+ role="package">emulators/linux_base</filename> che è un
port di notevoli dimensioni. Segui le istruzioni a video per inizializzare
correttamente il tuo <filename>/etc/libmap.conf</filename>! Esempi
di configurazione sono installati nella directory
<filename>/usr/local/share/examples/linuxpluginwrapper/</filename>.</para>
- <para>Il prossimo passo &egrave; installare il port <filename
+ <para>Il prossimo passo è installare il port <filename
role="package">www/linux-flashplugin7</filename>.
Quando hai installato il plugin, avvia il tuo browser, digita
<literal>about:plugins</literal> nella barra degli indirizzi e premi
@@ -369,12 +369,12 @@
<primary><application>Opera</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>Opera</application> &egrave; un browser
- pieno di funzionalit&agrave;, basato sugli standard attuali.
+ <para><application>Opera</application> è un browser
+ pieno di funzionalità, basato sugli standard attuali.
Tra le altre cose include un client di posta, di news, un
client IRC e un lettore RSS/Atom.
- <application>Opera</application> &egrave; relativamente leggero
- e molto veloce. &Egrave; disponibile in due versioni: una
+ <application>Opera</application> è relativamente leggero
+ e molto veloce. È disponibile in due versioni: una
<quote>nativa</quote> per FreeBSD
e una che gira sotto emulazione Linux.</para>
@@ -383,7 +383,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r opera</userinput></screen>
- <para>Alcuni siti FTP non hanno tutti i pacchetti, ma &egrave; possibile
+ <para>Alcuni siti FTP non hanno tutti i pacchetti, ma è possibile
ottenere <application>Opera</application> con la collezione dei port
digitando:</para>
@@ -394,7 +394,7 @@
<application>Opera</application>, sostituisci
<literal>linux-opera</literal> al posto di
<literal>opera</literal> nell'esempio sopra. La versione Linux
- &egrave; utile in situazioni che richiedono l'uso di plugin
+ è utile in situazioni che richiedono l'uso di plugin
che sono disponibili solo per Linux, come ad esempio <application>Adobe
&acrobat.reader;</application>. In tutti gli altri casi, le versioni
per FreeBSD e Linux dovrebbero funzionare all stesso modo.</para>
@@ -408,11 +408,11 @@
</indexterm>
<para><application>Konqueror</application> fa parte di
- <application>KDE</application> ma &egrave; anche possibile usarlo senza
+ <application>KDE</application> ma è anche possibile usarlo senza
<application>KDE</application> installando
<filename role="package">x11/kdebase3</filename>.
- <application>Konqueror</application> &egrave; molto pi&ugrave; che
- un browser, &egrave; anche un file manager e un lettore
+ <application>Konqueror</application> è molto più che
+ un browser, è anche un file manager e un lettore
multimediale.</para>
<para>Esistono alcuni plugin per <application>Konqueror</application>,
@@ -423,20 +423,20 @@
<application>&flash;</application>; un <quote>How To</quote>
per ottenere supporto a <application>&flash;</application> con
<application>Konqueror</application>
- &egrave; disponibile al link <ulink
+ è disponibile al link <ulink
url="http://freebsd.kde.org/howto.php"></ulink>.</para>
</sect2>
</sect1>
<sect1 id="desktop-productivity">
- <title>Produttivit&agrave;</title>
+ <title>Produttività</title>
- <para>Quando si parla di produttivit&agrave;, i nuovi utenti spesso cercano
+ <para>Quando si parla di produttività, i nuovi utenti spesso cercano
un buon pacchetto office o un facile e completo editor di testi.
- Non ci sono applicativi di produttivit&agrave; di default, mentre alcuni
+ Non ci sono applicativi di produttività di default, mentre alcuni
<link linkend="x11-wm">ambienti desktop</link> come
<application>KDE</application> sono muniti di un pacchetto office.
- FreeBSD dispone di tutto ci&ograve; che &egrave; necessario,
+ FreeBSD dispone di tutto ciò che è necessario,
indipendentemente dal tuo ambiente desktop.</para>
<para>Questa sezione riguarda le seguenti applicazioni:</para>
@@ -512,13 +512,13 @@
<secondary><application>KOffice</application></secondary>
</indexterm>
- <para>La comunit&agrave; KDE ha fornito il suo ambiente desktop
- di un pacchetto office che pu&ograve; essere usato all'esterno
+ <para>La comunità KDE ha fornito il suo ambiente desktop
+ di un pacchetto office che può essere usato all'esterno
dell'ambiente <application>KDE</application>. Questo include le
quattro principali componenti che sono presenti nelle altre
principale suite di office.
- <application>KWord</application> &egrave; l'editor di testi,
- <application>KSpread</application> &egrave; il foglio di calcolo
+ <application>KWord</application> è l'editor di testi,
+ <application>KSpread</application> è il foglio di calcolo
elettronico, <application>KPresenter</application> gestisce
presentazioni a slide e <application>Kontour</application> ti permette
di disegnare documenti grafici.</para>
@@ -532,7 +532,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r koffice</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile puoi usare la collezione
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi usare la collezione
dei port. Per esempio, per installare
<application>KOffice</application> per
<application>KDE3</application>, digita:</para>
@@ -548,25 +548,25 @@
<primary><application>AbiWord</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>AbiWord</application> &egrave; un editor di testi
+ <para><application>AbiWord</application> è un editor di testi
gratuito simile in aspetto e non solo a <application>&microsoft;
Word</application>.
- &Egrave; adatto per la digitazione di documenti, lettere, reports,
- appunti e cos&igrave; via. &Egrave; molto veloce, contiene molte
- funzioni, ed &egrave; molto facile da usare.</para>
+ È adatto per la digitazione di documenti, lettere, reports,
+ appunti e così via. È molto veloce, contiene molte
+ funzioni, ed è molto facile da usare.</para>
- <para><application>AbiWord</application> pu&ograve; importare ed esportare
+ <para><application>AbiWord</application> può importare ed esportare
file di molti tipi, compreso alcuni formati proprietari come i
<filename>.doc</filename> di &microsoft;.</para>
- <para><application>AbiWord</application> &egrave; disponibile come
+ <para><application>AbiWord</application> è disponibile come
package. Puoi installarlo digitando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r abiword</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile puoi recuperarlo dalla
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi recuperarlo dalla
collezione dei port. La collezione dei port dovrebbe essere molto
- pi&ugrave; aggiornata. Puoi fare come segue:</para>
+ più aggiornata. Puoi fare come segue:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/editors/abiword</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
@@ -580,14 +580,14 @@
</indexterm>
<para>Per il disegno o il ritocco delle immagini,
- <application>GIMP</application> &egrave; un programma di
+ <application>GIMP</application> è un programma di
manipolazione immagini molto sofisticato.
- Pu&ograve; essere usato come un semplice
+ Può essere usato come un semplice
programma di disegno o come un programma di foto-ritocco professionale.
Supporta un grande numero di plug-in, funzioni e un'interfaccia di
scripting.
- <application>GIMP</application> pu&ograve; leggere e scrivere
- una enorme quantit&agrave; di formati di file.
+ <application>GIMP</application> può leggere e scrivere
+ una enorme quantità di formati di file.
Offre supporto di interfacce per scanner o tavolette.</para>
<para>Puoi installare il pacchetto con il seguente
@@ -614,7 +614,7 @@
di <application>GIMP</application> in
<filename role="package">graphics/gimp-devel</filename>.
La versione in formato HTML del
- <application>Manuale di Gimp</application> &egrave; disponibile in
+ <application>Manuale di Gimp</application> è disponibile in
<filename role="package">graphics/gimp-manual-html</filename>.</para>
</note>
</sect2>
@@ -632,21 +632,21 @@
<para><application>OpenOffice.org</application> unisce tutte
le applicazioni necessarie in un completo pacchetto office di
- produttivit&agrave; personale: un editor di testi, un foglio di calcolo,
+ produttività personale: un editor di testi, un foglio di calcolo,
un software per le presentazioni e uno di disegno. La sua interfaccia
- utente &egrave; molto simile alle altre suite di office, pu&ograve;
+ utente è molto simile alle altre suite di office, può
inoltre importare ed esportare file in diversi popolari formati.
- &Egrave; disponibile in un gran numero di differenti lingue
- &mdash; l'internazionalizzazione &egrave; stata estesa alle interfacce,
+ È disponibile in un gran numero di differenti lingue
+ &mdash; l'internazionalizzazione è stata estesa alle interfacce,
ai correttori ortografici, e ai dizionari.</para>
<para>L'editor di testi di
<application>OpenOffice.org</application> usa come formato di file
- nativo il formato XML per incrementare la portabilit&agrave; e la
- flessibilit&agrave;. Il foglio di calcolo elettronico incorpora un
- linguaggio per le macro che pu&ograve; essere interfacciato con
+ nativo il formato XML per incrementare la portabilità e la
+ flessibilità. Il foglio di calcolo elettronico incorpora un
+ linguaggio per le macro che può essere interfacciato con
un database esterno.
- <application>OpenOffice.org</application> &egrave; stabile e
+ <application>OpenOffice.org</application> è stabile e
e gira nativamente sotto &windows;, &solaris;, Linux, FreeBSD, e
&macos;&nbsp;X. Altre informazioni riguardo
<application>OpenOffice.org</application> possono essere trovate sul
@@ -677,13 +677,13 @@
<screen>&prompt.user; <userinput>openoffice.org</userinput></screen>
<note>
- <para>Al primo avvio ti verrano poste alcune questioni e verr&agrave;
+ <para>Al primo avvio ti verrano poste alcune questioni e verrà
creata la cartella <filename>.openoffice.org2</filename> nella
tua directory home.</para>
</note>
<para>Se il pacchetto <application>OpenOffice.org</application>
- non &egrave; disponibile hai ancora la possibilit&agrave; di compilare il
+ non è disponibile hai ancora la possibilità di compilare il
port. Come sempre, devi tenere presente che necessiterai di molto spazio
nel tuo hard disk e di molto tempo per la compilazione.</para>
@@ -699,13 +699,13 @@
<para>Sostituisci
<replaceable>il_tuo_linguaggio</replaceable> con il codice
ISO-code corretto. Una lista di codici di linguaggi supportati
- &egrave; disponibile nel file
+ è disponibile nel file
<filename>files/Makefile.localized</filename>, posto nella
directory del port.</para>
</note>
- <para>Fatto ci&ograve;,
- <application>OpenOffice.org</application> pu&ograve; essere avviato con
+ <para>Fatto ciò,
+ <application>OpenOffice.org</application> può essere avviato con
il comando:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>openoffice.org</userinput></screen>
@@ -716,7 +716,7 @@
<title>Visualizzatori di Documenti</title>
<para>Alcuni nuovi formati di documenti hanno recentemente guadagnato
- popolarit&agrave; dall'avvento di &unix;; i visualizzatori standard
+ popolarità dall'avvento di &unix;; i visualizzatori standard
che richiedono potrebbero non essere inclusi nel sistema base.
Vedremo come installare questi visualizzatori in questa sezione.</para>
@@ -744,7 +744,7 @@
<entry>leggero</entry>
- <entry>Supporto per la compatibilit&agrave; per i binari
+ <entry>Supporto per la compatibilità per i binari
Linux</entry>
</row>
@@ -795,10 +795,10 @@
<para>Molti documenti sono ora distribuiti come documenti in PDF,
che significa <quote>Portable Document Format</quote>. Uno
- dei visualizzatori raccomandati per file di questo tipo &egrave;
+ dei visualizzatori raccomandati per file di questo tipo è
<application>&acrobat.reader;</application>, rilasciato da Adobe
- per Linux. Visto che FreeBSD pu&ograve; eseguire binari per Linux,
- &egrave; disponibile anche per FreeBSD.</para>
+ per Linux. Visto che FreeBSD può eseguire binari per Linux,
+ è disponibile anche per FreeBSD.</para>
<para>Per installare <application>&acrobat.reader; 7</application>
dalla collezione dei port, digita:</para>
@@ -806,7 +806,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/print/acroread7</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
- <para>Il package non &egrave; disponibile a causa di restrizioni
+ <para>Il package non è disponibile a causa di restrizioni
di licenza.</para>
</sect2>
@@ -825,11 +825,11 @@
<secondary>visualizzatore</secondary>
</indexterm>
- <para><application>gv</application> &egrave; un visualizzatore per file
+ <para><application>gv</application> è un visualizzatore per file
&postscript; e PDF. Era originariamente basato su
- <application>ghostview</application> ma ha un look pi&ugrave; gradevole
- grazie alle librerie <application>Xaw3d</application>. &Egrave;
- veloce e l'interfaccia &egrave; pulita. <application>gv</application>
+ <application>ghostview</application> ma ha un look più gradevole
+ grazie alle librerie <application>Xaw3d</application>. È
+ veloce e l'interfaccia è pulita. <application>gv</application>
ha molte funzioni, come orientamento, dimensione del foglio, scala,
o antialias. Molte di queste operazioni possono essere eseguite sia
dalla tastiera che dal mouse.</para>
@@ -858,9 +858,9 @@
</indexterm>
<para>Se vuoi un piccolo visualizzatore di PDF per FreeBSD,
- <application>Xpdf</application> &egrave; un leggero ed
+ <application>Xpdf</application> è un leggero ed
efficiente visualizzatore. Ha bisogno di veramente poche risorse ed
- &egrave; molto stabile. Usa i font standard di X e non ha bisogno di
+ è molto stabile. Usa i font standard di X e non ha bisogno di
<application>&motif;</application> o di altri toolkit di X.</para>
<para>Per installare il pacchetto <application>Xpdf</application>
@@ -868,7 +868,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r xpdf</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile o preferisci usare
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare
la collezione dei port digita:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/xpdf</userinput>
@@ -876,7 +876,7 @@
<para>Una volta completata l'installazione, puoi avviare
<application>Xpdf</application> e puoi usare il tasto destro del mouse
- per visualizzare il men&ugrave;.</para>
+ per visualizzare il menù.</para>
</sect2>
<sect2>
@@ -886,13 +886,13 @@
<primary><application>GQview</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>GQview</application> &egrave; un manager di immagini.
+ <para><application>GQview</application> è un manager di immagini.
Puoi visualizzare un file con un solo click, avviare un editor esterno,
visualizzare l'anteprima e molto altro. Consente inoltre
di visualizzare l'anteprima delle immagini come diapositive ed
alcune basilari operazioni sui file. Puoi
gestire le tue collezioni di immagini e trovare facilmente i duplicati.
- <application>GQview</application> pu&ograve; lavorare in modalit&agrave;
+ <application>GQview</application> può lavorare in modalità
full-screen e ha il supporto internazionale.</para>
<para>Se vuoi installare il pacchetto
@@ -900,7 +900,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r gqview</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile o preferisci usare la
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile o preferisci usare la
collezione di port digita:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/graphics/gqview</userinput>
@@ -914,7 +914,7 @@
<para>Se per qualsiasi ragione vorresti gestire il tuo bilancio
personale sul tuo desktop FreeBSD, ci sono alcune applicazioni potenti e
facili da usare pronti per essere installate. Alcuni di questi sono
- compatibili con i formati di file pi&ugrave; utilizzati, come ad esempio
+ compatibili con i formati di file più utilizzati, come ad esempio
i formati usati da <application><trademark
class="registered">Quicken</trademark></application> o
<application>Excel</application> per i documenti.</para>
@@ -986,19 +986,19 @@
<primary><application>GnuCash</application></primary>
</indexterm>
- <para><application>GnuCash</application> &egrave; parte del progetto
+ <para><application>GnuCash</application> è parte del progetto
di <application>GNOME</application> per
mettere a disposizione degli utenti finali applicazioni facili da
usare e potenti. Con <application>GnuCash</application>, puoi
tenere traccie delle tue spese e dei tuoi guadagni, del conto
- bancario, o delle tue attivit&agrave;. Dispone di una interfaccia
+ bancario, o delle tue attività. Dispone di una interfaccia
intuitiva pur rimanendo molto professionale.</para>
<para><application>GnuCash</application> dispone di un ottimo
registro, un sistema di account gerarchico, molte combinazioni di
- scelta rapida e tecniche di auto completamento. Pu&ograve; dividere
- una transazione singola in molte parti pi&ugrave; dettagliate.
- <application>GnuCash</application> pu&ograve; importare e unire
+ scelta rapida e tecniche di auto completamento. Può dividere
+ una transazione singola in molte parti più dettagliate.
+ <application>GnuCash</application> può importare e unire
i file QIF di <application>Quicken</application>. Gestisce inoltre
diversi formati esteri di valuta e data.</para>
@@ -1007,7 +1007,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r gnucash</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile, puoi usare la
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la
collezione dei port:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/finance/gnucash</userinput>
@@ -1025,12 +1025,12 @@
<secondary><application>Gnumeric</application></secondary>
</indexterm>
- <para><application>Gnumeric</application> &egrave; un programma per
+ <para><application>Gnumeric</application> è un programma per
foglio di calcolo elettronico, fa parte dell'ambiente desktop
<application>GNOME</application>.
Dispone di molti automatismi utili, <quote>auto completamento</quote>
in base al formato della cella con un sistema di formattazione
- automatica per molte operazioni. Pu&ograve; importare i files in un
+ automatica per molte operazioni. Può importare i files in un
gran numero di formati popolari come quelli di
<application>Excel</application>,
<application>Lotus 1-2-3</application>, o <application>Quattro
@@ -1065,19 +1065,19 @@
<secondary><application>Abacus</application></secondary>
</indexterm>
- <para><application>Abacus</application> &egrave; un programma per
+ <para><application>Abacus</application> è un programma per
foglio di calcolo leggero e facile da usare. Include molte funzioni
utili in molti campi diversi come ad esempio in statistica, finanza, e
- matematica. Pu&ograve; importare ed esportare i file in formato
+ matematica. Può importare ed esportare i file in formato
<application>Excel</application>. <application>Abacus</application>
- pu&ograve; esportare anche in formato &postscript;.</para>
+ può esportare anche in formato &postscript;.</para>
<para>Per installare <application>Abacus</application> come pacchetto
digitare:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r abacus</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile puoi utilizzare la
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile puoi utilizzare la
collezione dei port digitando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/deskutils/abacus</userinput>
@@ -1095,18 +1095,18 @@
<secondary><application>KMyMoney</application></secondary>
</indexterm>
- <para><application>KMyMoney</application> &egrave; un gestore
+ <para><application>KMyMoney</application> è un gestore
delle finanze personali sviluppato per <application>KDE</application>.
<application>KMyMoney</application> intende
- fornire ed incorporare tutte quelle funzionalit&agrave; importanti che
+ fornire ed incorporare tutte quelle funzionalità importanti che
si possono trovare nelle applicazioni commerciali di
gestione delle finanze personali. Inoltre tra le sue
- caratteristiche pone in risalto la facilit&agrave; di utilizzo
- e la caratteristica contabilit&agrave; di credito e debito.
+ caratteristiche pone in risalto la facilità di utilizzo
+ e la caratteristica contabilità di credito e debito.
<application>KMyMoney</application> importa file dello standard Quicken
Interchange Format (QIF),
traccia investimenti, gestisce valute multiple, e fornisce molti report.
- Tramite un plugin separato &egrave; anche possibile importare formati
+ Tramite un plugin separato è anche possibile importare formati
OFX.</para>
<para>Per installare <application>KMyMoney</application> come un
@@ -1114,7 +1114,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r kmymoney2</userinput></screen>
- <para>Se il pacchetto non &egrave; disponibile, puoi usare la collezione
+ <para>Se il pacchetto non è disponibile, puoi usare la collezione
dei port:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/finance/kmymoney2</userinput>
@@ -1125,14 +1125,14 @@
<sect1 id="desktop-summary">
<title>Sommario</title>
- <para>Anche se FreeBSD &egrave; molto popolare tra gli ISP per le sue
- performance e la sua stabilit&agrave;, &egrave; completamente
+ <para>Anche se FreeBSD è molto popolare tra gli ISP per le sue
+ performance e la sua stabilità, è completamente
pronto ad essere usato come desktop per l'utilizzo quotidiano.
Con diverse migliaia di applicazioni disponibili sotto forma di
<ulink url="http://www.FreeBSD.org/where.html">pacchetti</ulink> o
<ulink url="http://www.FreeBSD.org/ports/index.html">port</ulink>,
puoi avere un desktop perfetto che soddisfi tutte le tue
- necessit&agrave;.</para>
+ necessità.</para>
<para>Qui di seguito un piccolo riassunto delle applicazioni trattate
in questo capitolo:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml
index e4ca5fc8ea..0b0f92164b 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/eresources/chapter.sgml
@@ -11,30 +11,30 @@
<para>Il rapido sviluppo di FreeBSD rende la carta stampata un mezzo non
pratico per poterne seguire l'evoluzione. Le risorse in rete sono il
- migliore, se non l'unico, modo per tenersi informati sulle novit&agrave; di
+ migliore, se non l'unico, modo per tenersi informati sulle novità di
questo sistema.
- Dal momento che FreeBSD &egrave; il prodotto del lavoro di volontari, la
- comunit&agrave; degli utenti generalmente si presta anche ad una funzione di
+ Dal momento che FreeBSD è il prodotto del lavoro di volontari, la
+ comunità degli utenti generalmente si presta anche ad una funzione di
<quote>supporto tecnico</quote> di varia natura, con l'email e le news
- USENET come il mezzo pi&ugrave; efficace per entrare in contatto con
- queste comunit&agrave;.</para>
+ USENET come il mezzo più efficace per entrare in contatto con
+ queste comunità.</para>
- <para>I pi&ugrave; frequentati punti di ritrovo della comunit&agrave;
+ <para>I più frequentati punti di ritrovo della comunità
FreeBSD sono esposti di seguito. Se aveste conoscenza di altre risorse
non menzionate in questa sede, vi preghiamo di darne informazione a
- &a.doc; cosicch&egrave; possano essere incluse.</para>
+ &a.doc; cosicchè possano essere incluse.</para>
<sect1 id="eresources-mail">
<title>Mailing Lists</title>
- <para>Anche se molti sviluppatori di FreeBSD leggono USENET, non pu&ograve;
+ <para>Anche se molti sviluppatori di FreeBSD leggono USENET, non può
esservi garanzia di ottenere risposta alle proprie domande in tempi brevi
- (e in generale non pu&ograve; esservi garanzia di ottenere alcuna
+ (e in generale non può esservi garanzia di ottenere alcuna
risposta) semplicemente scrivendo ad uno dei mail-group di
<literal>comp.unix.bsd.freebsd.*</literal>.
Indirizzando i propri messaggi alla mailing list appropriata si
- raggiunger&agrave; una audience pi&ugrave; concentrata ed informata,
- permettendo risposte pi&ugrave; precise (o quanto meno pi&ugrave;
+ raggiungerà una audience più concentrata ed informata,
+ permettendo risposte più precise (o quanto meno più
sollecite).</para>
<para>Gli argomenti delle varie liste sono elencati all'inizio del
@@ -47,7 +47,7 @@
come mezzo efficace di comunicazione per il progetto.</para>
<note>
- <para><emphasis>Se vuoi verificare la tua abilit&agrave; nel spedire
+ <para><emphasis>Se vuoi verificare la tua abilità nel spedire
alle liste di &os;, manda un messaggio testuale
a &a.test.name;.</emphasis>
Per favore non mandare messaggi di prova a altre liste.</para>
@@ -130,7 +130,7 @@
<row>
<entry>&a.chat.name;</entry>
- <entry>Argomenti non-tecnici di interesse della comunit&agrave;
+ <entry>Argomenti non-tecnici di interesse della comunità
FreeBSD</entry>
</row>
@@ -150,7 +150,7 @@
<row>
<entry>&a.jobs.name;</entry>
- <entry>Opportunit&agrave; di lavoro e consulenza
+ <entry>Opportunità di lavoro e consulenza
relative a FreeBSD</entry>
</row>
@@ -191,7 +191,7 @@
<para><emphasis>Liste tecniche:</emphasis> le seguenti liste sono a
carattere tecnico. Dovreste leggere attentamente gli argomenti elencati
- di seguito prima di unirvi o spedirvi mail, poich&egrave; ci sono
+ di seguito prima di unirvi o spedirvi mail, poichè ci sono
strette linee di condotta per il loro uso ed il loro contenuto.</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -329,7 +329,7 @@
<entry>&a.eol.name;</entry>
<entry>Supporto per il software relativo a FreeBSD che
- non &egrave; pi&ugrave; supportato dal progetto
+ non è più supportato dal progetto
FreeBSD.</entry>
</row>
@@ -544,7 +544,7 @@
<row>
<entry>&a.qa.name;</entry>
- <entry>Discussione su certificati di qualit&agrave;, solitamente
+ <entry>Discussione su certificati di qualità, solitamente
sotto una release</entry>
</row>
@@ -644,10 +644,10 @@
</informaltable>
<para><emphasis>Liste limitate:</emphasis> Le seguenti liste sono adatte
- ad un audience pi&ugrave; specializzata (ed esigente) e probabilmente
- non sono di interesse del pubblico generico. &Egrave; inoltre buona
+ ad un audience più specializzata (ed esigente) e probabilmente
+ non sono di interesse del pubblico generico. È inoltre buona
norma frequentare le liste tecniche prima di unirsi ad una di queste
- liste cos&igrave; da comprendere l'etichetta di comunicazione
+ liste così da comprendere l'etichetta di comunicazione
richiesta.</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -769,17 +769,17 @@
<para>Per mandare un messaggio ad una lista basta inviare
una mail a <email><replaceable>listname</replaceable>@FreeBSD.org</email>.
- Sar&agrave; poi redisribuita a tutti i membri della lista.</para>
+ Sarà poi redisribuita a tutti i membri della lista.</para>
<para>Per disiscriverti da una lista, clicca sull'URL che trovi in fondo
- a ogni email ricevuta dalla lista. &Egrave; anche possibile inviare
+ a ogni email ricevuta dalla lista. È anche possibile inviare
un'email a
<email><replaceable>listname</replaceable>-unsubscribe@FreeBSD.org</email>
per disiscriverti.</para>
<para>A costo di ripeterci, vorremmo che i membri della lista
tecnica tenessero la discussione su un tono tecnico. Se sei solo
- interessato ad annunci importanti, allora &egrave; preferibile che
+ interessato ad annunci importanti, allora è preferibile che
ti iscrivi alla &a.announce;, creata apposta per traffico non
frequente.</para>
</sect2>
@@ -789,13 +789,13 @@
<para><emphasis>Tutte</emphasis> le mailing list FreeBSD hanno alcune
regole base che tutti gli utenti devono seguire. La mancata aderenza
- a queste regole comporter&agrave; due (2) avvisi scritti dal PostMaster
+ a queste regole comporterà due (2) avvisi scritti dal PostMaster
FreeBSD <email>postmaster@FreeBSD.org</email>, dopo dei quali,
- ad una terza trasgressione, il membro sar&agrave; espulso da tutte
- le mailing list di FreeBSD e gli sar&agrave; impedita qualsiasi futura
+ ad una terza trasgressione, il membro sarà espulso da tutte
+ le mailing list di FreeBSD e gli sarà impedita qualsiasi futura
iscrizione. Siamo mortificati del fatto che queste
regole e misure siano necessarie, ma al giorno d'oggi Internet
- &egrave; diventato, a quanto pare, un'ambiente alquanto disordinato, e
+ è diventato, a quanto pare, un'ambiente alquanto disordinato, e
molti paiono scordarsi di quanto siano fragili alcuni suoi
meccanismi.</para>
@@ -804,24 +804,24 @@
<itemizedlist>
<listitem>
<para>L'argomento di ogni messaaggio dovrebbe aderire all'argomento
- della lista a cui &egrave; inviato, ad esempio se la lista &egrave;
+ della lista a cui è inviato, ad esempio se la lista è
a carattere tecnico, i vostri messaggi dovrebbero contenere
discussioni tecniche.
Chiacchiericci continui ed irrilevanti vanno a discapito del valore
della lista per tutti i suoi membri e non saranno tollerati.
Per discussioni libere senza restrizioni sull'argomento, la &a.chat;
- &egrave; liberamente fruibile e dovrebbe essere usata per
+ è liberamente fruibile e dovrebbe essere usata per
questo.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Non bisognerebbe scrivere a pi&ugrave; di due mailing list,
+ <para>Non bisognerebbe scrivere a più di due mailing list,
ed anche a due solo e soltanto se un motivo reale e concreto esiste.
- Per molte liste, esiste gi&agrave; un grande traffico di messaggi
- che si sovrappongono ed eccetto per i mix pi&ugrave; esoterici (ad
- esempio <quote>-stable &amp; -scsi</quote>), non c'&egrave; alcun
- motivo di scrivere a pi&ugrave; di una lista alla volta.
- Se un messaggio &egrave; inviato in modo tale che molte mailing list
+ Per molte liste, esiste già un grande traffico di messaggi
+ che si sovrappongono ed eccetto per i mix più esoterici (ad
+ esempio <quote>-stable &amp; -scsi</quote>), non c'è alcun
+ motivo di scrivere a più di una lista alla volta.
+ Se un messaggio è inviato in modo tale che molte mailing list
appaiono nella linea <literal>Cc</literal>, allora la linea
<literal>Cc</literal> dovrebbe essere suddivisa prima di inviare
nuovi messaggi. <emphasis>Voi siete del tutto responsabili per
@@ -843,10 +843,10 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Pubblicit&agrave; di prodotti non-FreeBSD &egrave; altamente
- proibita e comportert&agrave; un'espulsione immediata
- se &egrave; chiaro che il trasgressore sta inviando
- pubblicit&agrave; spam.</para>
+ <para>Pubblicità di prodotti non-FreeBSD è altamente
+ proibita e comportertà un'espulsione immediata
+ se è chiaro che il trasgressore sta inviando
+ pubblicità spam.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -868,7 +868,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Andrew File System</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la lista per le discussioni sul porting e
+ <para>Questa è la lista per le discussioni sul porting e
l'uso dell' AFS da CMU/Transarc.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -879,12 +879,12 @@
<listitem>
<para><emphasis>Eventi importanti/pietre miliari</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per le persone interessate
+ <para>Questa è la mailing list per le persone interessate
soltanto in annunci occasionali di eventi significativi
riguardanti FreeBSD.
Contiene annunci riguardo snapshots e altre release. Contiene
- annunci su nuove potenzialit&agrave; di FreeBSD. Pu&ograve;
- contenere richieste di volontari etc. &Egrave; una mailing list
+ annunci su nuove potenzialità di FreeBSD. Può
+ contenere richieste di volontari etc. È una mailing list
dal poco traffico, strettamente regolata.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -896,7 +896,7 @@
<para><emphasis>Discussione sull'architettura e la
progettazione</emphasis></para>
- <para>Questa lista &egrave; per la discussione dell'architettura
+ <para>Questa lista è per la discussione dell'architettura
FreeBSD.
I messaggi saranno mantenuti strettamente tecnici di natura.
Esempi di possibili argomenti:</para>
@@ -932,19 +932,19 @@
<listitem>
<para><emphasis>Progetto di audit del sorgente</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per il progetto di audit del
+ <para>Questa è la mailing list per il progetto di audit del
codice FreeBSD. Anche se in origine era intesa per cambiamenti
relativi alla sicurezza, le sue caratteristiche sono state
estese per includere ogni cambiamento al codice.</para>
- <para>Questa lista &egrave; piena di discussioni di patch, e
+ <para>Questa lista è piena di discussioni di patch, e
probabilmente di non grandissimo interesse per l'utente medio
FreeBSD. Discussioni sulla sicurezza non relative ad una
particolare modifica del codice si tengono in FreeBSD-security.
Nel frattempo tutti gli svilupatori sono incoraggiati a spedire
le proprie patch a questa lista per correzioni, specialmente se
- toccano parte del sistema dove un bug pu&ograve; influenzare
- negativamente l'integrit&agrave; del sistema.</para>
+ toccano parte del sistema dove un bug può influenzare
+ negativamente l'integrità del sistema.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -959,7 +959,7 @@
<application>binup</application>.
Sono consentite questioni di design, dettagli di implementazione,
patch, report di bug, report di status, richieste di feature,
- log delle modifiche, e tutto ci&ograve; che riguardi
+ log delle modifiche, e tutto ciò che riguardi
<application>binup</application>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -970,7 +970,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>&bluetooth; su FreeBSD</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; il forum dove si riuniscono gli utenti &bluetooth;
+ <para>Questo è il forum dove si riuniscono gli utenti &bluetooth;
di FreeBSD. Sono consentite aromentazioni su problemi di progettazione,
dettagli implementativi, patch, report di bug, lo stato attuale, nuove
caratteristiche, e altro materiale relativo a &bluetooth;.</para>
@@ -984,10 +984,10 @@
<para><emphasis>Coordinamento dello sforzo di gestione dei Problem
Report</emphasis></para>
- <para>Lo scopo di questa lista &egrave; di servire come forum di
+ <para>Lo scopo di questa lista è di servire come forum di
coordinamento e discussione per il Bugmeister, i suoi Bugbuster,
e ogni altra parte che abbia un genuino interesse nel database PR.
- Questa lista non &egrave; per la discussione di bug specifici,
+ Questa lista non è per la discussione di bug specifici,
patch, o PR.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -998,7 +998,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Report di bug</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la lista per i report dei bug di FreeBSD.
+ <para>Questa è la lista per i report dei bug di FreeBSD.
Quando possibile, i bug dovrebbero essere indicati usando il
comando &man.send-pr.1; o tramite la sua <ulink
url="&url.base;/send-pr.html">interfaccia WEB</ulink>.</para>
@@ -1009,15 +1009,15 @@
<term>&a.chat.name;</term>
<listitem>
- <para><emphasis>Argomenti non tecnici relativi alla comunit&agrave;
+ <para><emphasis>Argomenti non tecnici relativi alla comunità
FreeBSD</emphasis></para>
- <para>Questa lista contiene ci&ograve; che resta dalle altre liste
+ <para>Questa lista contiene ciò che resta dalle altre liste
riguardo ad informazioni non tecniche, sociali. Include
discussioni sul fatto che Jordan sembri o meno un toon ferret,
se scrivere o meno in maiuscolo, chi sta bevendo troppo
- caff&egrave;, dove spillano la migliore birra, chi spilla birra
- in cantina, e cos&igrave; via.
+ caffè, dove spillano la migliore birra, chi spilla birra
+ in cantina, e così via.
Annunci occasionali di eventi importanti (party a venire,
celebrazioni di matrimoni, nascite, nuovi lavori etc.) possono
essere fatti alle liste non tecniche, ma i suddetti argomenti
@@ -1031,7 +1031,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Il core team di FreeBSD</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; una lista interna ad uso dei membri core.
+ <para>Questa è una lista interna ad uso dei membri core.
Messaggi possono esservi spediti quando una seria questione
relativa a FreeBSD richiede un arbitrato da un alto
scrutinio.</para>
@@ -1045,12 +1045,12 @@
<para><emphasis>Discussioni sull'uso di
&os.current;</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list di discussione di
+ <para>Questa è la mailing list di discussione di
&os.current;. Contiene avvertimenti su nuove features in
arrivo in -CURRENT che toccheranno gli utenti, ed istruzioni su
passi che devono restare -CURRENT. Chiunque usi
<quote>CURRENT</quote> deve sottoscrivere questa lista.
- &Egrave; una mailing list tecnica per la quale ci si attende
+ È una mailing list tecnica per la quale ci si attende
materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1072,10 +1072,10 @@
<listitem>
<para><emphasis>Progetto di documentazione</emphasis></para>
- <para>Questa mailing list &egrave; per la discussione di argomenti
+ <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti
e progetti riguardanti la creazione della documentazione
FreeBSD. I membri di questa mailing list sono noti in genere come
- <quote>The FreeBSD Documentation Project</quote>. &Egrave; una
+ <quote>The FreeBSD Documentation Project</quote>. È una
lista aperta, sentitevi liberi di unirla e contribuirvi.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1087,8 +1087,8 @@
<para><emphasis>Scrivere driver di dispositivi per
&os;</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; un forum per discussioni tecniche relative
- ai driver di dispositivi su &os;. &Egrave; sostanzialmente
+ <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative
+ ai driver di dispositivi su &os;. È sostanzialmente
un posto per gli sviluppatori di driver di dispositivi su
questioni su come scrivere driver di dispositivi usando le API
del kernel di &os;.</para>
@@ -1102,21 +1102,21 @@
<para><emphasis>Utenti &os; di Eclipse IDE, strumenti,
applicazioni client e port.</emphasis></para>
- <para>L'intenzione di questa lista &egrave; di fornire un
- supporto reciproco per tutto ci&ograve; che concerne
+ <para>L'intenzione di questa lista è di fornire un
+ supporto reciproco per tutto ciò che concerne
la scelta, l'installazione, l'uso, lo sviluppo e il
mantenimento di Eclipse IDE, gli strumenti, le applicazioni
client sulla piattaforma &os; e l'assistenza al porting
- di Eclipse IDE nonch&egrave; i plugin per l'ambiente di
+ di Eclipse IDE nonchè i plugin per l'ambiente di
FreeBSD.</para>
- <para>L'intenzione &egrave; anche quella di facilitare lo
- scambio di informazioni tra la comunit&agrave; di Eclipse e
- la comunit&agrave; di &os; per un reciproco
+ <para>L'intenzione è anche quella di facilitare lo
+ scambio di informazioni tra la comunità di Eclipse e
+ la comunità di &os; per un reciproco
beneficio.</para>
- <para>Bench&egrave; questa lista si focalizzi principalmente
- sulle necessit&agrave; degli utenti di Eclipse essa
+ <para>Benchè questa lista si focalizzi principalmente
+ sulle necessità degli utenti di Eclipse essa
fornisce anche un forum per quelli ai quali piace
sviluppare applicaizoni specifiche per &os; usando
il framework Eclipse.</para>
@@ -1153,7 +1153,7 @@
<para><emphasis>Emulazione di altri sistemi come
Linux/&ms-dos;/&windows;</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; un forum per discussioni tecniche relative
+ <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative
all'esecuzione su &os; di programmi scritti per altri sistemi
operativi.</para>
</listitem>
@@ -1164,13 +1164,13 @@
<listitem>
<para><emphasis>Supporto per il software relativo a FreeBSD che
- non &egrave; pi&ugrave; supportato dal progetto
+ non è più supportato dal progetto
FreeBSD.</emphasis></para>
- <para>Questa lista &egrave; rivolta a coloro che sono
+ <para>Questa lista è rivolta a coloro che sono
interessati a fornire o usufruire del supporto per software
relativo a FreeBSD per il quale il progetto FreeBSD
- non fornisce pi&ugrave; un supporto ufficiale (es. avvisi
+ non fornisce più un supporto ufficiale (es. avvisi
di sicurezza e patch).</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1181,7 +1181,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>&firewire; (iLink, IEEE 1394)</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per la discussione del
+ <para>Questa è la mailing list per la discussione del
design e l'implementazione di un sottosistema &firewire;
(anche noto come IEEE 1394 o iLink) per FreeBSD.
Argomenti rilevanti includono nello specifico gli standards, i
@@ -1198,7 +1198,7 @@
<para><emphasis>File system</emphasis></para>
<para>Discussioni riguardanti i file system FreeBSD. Questa
- &egrave; una lista dalle caratteristiche tecniche per la quale
+ è una lista dalle caratteristiche tecniche per la quale
ci si attende contenuto strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1210,7 +1210,7 @@
<para><emphasis>GEOM</emphasis></para>
<para>Discussioni riguardanti GEOM e relative implementazioni.
- Questa &egrave; una mailing list tecnica per la quale ci si
+ Questa è una mailing list tecnica per la quale ci si
attente contenuto strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1222,7 +1222,7 @@
<para><emphasis>GNOME</emphasis></para>
<para>Discussioni riguardanti The <application>Gnome</application>
- Desktop Environment per sistemi FreeBSD. Questa &egrave; una
+ Desktop Environment per sistemi FreeBSD. Questa è una
mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale
strettamente tecnico.</para>
</listitem>
@@ -1234,8 +1234,8 @@
<listitem>
<para><emphasis>Firewall IP</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; il forum di discussione riguardante il
- redesign del codice IP firewall di FreeBSD. Questa &egrave; una
+ <para>Questo è il forum di discussione riguardante il
+ redesign del codice IP firewall di FreeBSD. Questa è una
mailing list tecnica per la quale ci si attende materiale
strettamente tecnico.</para>
</listitem>
@@ -1247,7 +1247,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Il porting di FreeBSD su IA64</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; una mailing list tecnica per individui
+ <para>Questa è una mailing list tecnica per individui
impegnati attivamente nel porting di FreeBSD alla piattaforma
IA-64 dall'&intel;, nel sollevare problemi e nel proporre
soluzioni. Individui interessati nel seguire le discussioni
@@ -1261,7 +1261,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Sistema di comunicazione ISDN</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per le persone che discutono
+ <para>Questa è la mailing list per le persone che discutono
lo sviluppo del supporto ISDN per FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1272,7 +1272,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Sviluppo &java;</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per le persone impegnate
+ <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate
nello sviluppo di applicazioni &java; significative per FreeBSD
ed il porting ed il mantenimento delle &jdk;.</para>
</listitem>
@@ -1282,21 +1282,21 @@
<term>&a.jobs.name;</term>
<listitem>
- <para><emphasis>Cercasi e offresi opportunit&agrave; di
+ <para><emphasis>Cercasi e offresi opportunità di
lavoro</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; un forum dove inviare avvisi di impiego e
+ <para>Questo è un forum dove inviare avvisi di impiego e
curriculum vitae relativi specificatamente a &os;, ad esempio se
stai cercando un impiego relativo a &os; o hai un posto di lavoro
- da pubblicizzare che coinvolge &os; allora questo &egrave; il
- posto giusto. Questa <emphasis>non</emphasis> &egrave; una
+ da pubblicizzare che coinvolge &os; allora questo è il
+ posto giusto. Questa <emphasis>non</emphasis> è una
mailing list sui problemi di occupazione in generale visto che
- forum appropriati esistono gi&agrave; da altre parti.</para>
+ forum appropriati esistono già da altre parti.</para>
<para>Nota che questa lista, come le altre mailing list di
- <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid>, &egrave;
+ <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid>, è
distribuita in tutto il mondo. Di conseguenza, devi essere
- chiaro sul luogo e sulle possibilt&agrave; di telelavoro o
+ chiaro sul luogo e sulle possibiltà di telelavoro o
assistenza nel cambiare abitazione, se disponibili.</para>
<para>Le email dovrebbero usare solo formati aperti &mdash;
@@ -1316,7 +1316,7 @@
<para>Discussioni concernenti <application>KDE</application> su
sistemi FreeBSD.
- &Egrave; una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
+ È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1327,12 +1327,12 @@
<listitem>
<para><emphasis>Discussioni tecniche</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; un forum per discussioni tecniche relative a
- FreeBSD. Questa &egrave; la mailing list tecnica principale.
- &Egrave; per individui che lavorano attivamente a FreeBSD per
+ <para>Questo è un forum per discussioni tecniche relative a
+ FreeBSD. Questa è la mailing list tecnica principale.
+ È per individui che lavorano attivamente a FreeBSD per
sollevare problemi o discutere soluzioni alternative. Individui
interessati nel seguire le discussioni tecniche sono comunque
- benvenuti. &Egrave; una mailing list tecnica per la quale ci si
+ benvenuti. È una mailing list tecnica per la quale ci si
attende contenuto strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1368,9 +1368,9 @@
<para><emphasis>Questioni riguardanti gli Internet Service
Provider</emphasis></para>
- <para>Questa mailing list &egrave; per la discussione di argomenti
+ <para>Questa mailing list è per la discussione di argomenti
riguardanti gli Internet Service Provider (ISP) che usano
- FreeBSD. &Egrave; una mailing list tecnica per a quale ci si
+ FreeBSD. È una mailing list tecnica per a quale ci si
attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1399,13 +1399,13 @@
dove discutere argomenti legati alla performance di FreeBSD.
Argomenti accettabili includono installazioni di FreeBSD ad
alto carico, con problemi di performance o che stanno spingendo
- ai limiti delle sue possibilit&agrave; FreeBSD. Le parti
+ ai limiti delle sue possibilità FreeBSD. Le parti
interessate che sono disposte a lavorare per un miglioramento
delle prestazioni di FreeBSD sono altamente incoraggiate
- a sottoscrivere questa lista. Questa &egrave; una lista
+ a sottoscrivere questa lista. Questa è una lista
estremamente tecnica, idealmente adatta per utenti FreeBSD
esperti, hackers o amministratori intenzionati a mantenere
- FreeBSD veloce, robusto e scalabile. Questa lista non &egrave;
+ FreeBSD veloce, robusto e scalabile. Questa lista non è
una lista domanda-e-risposta che sostituisce l'uso della
documentazione, quanto piuttosto un luogo dove apportare i propri
contributi o porre domande che non hanno avuto risposta altrove
@@ -1436,7 +1436,7 @@
<para>Questione concernenti FreeBSD fra le varie piattaforme,
discussioni generiche e proposte per ports ad architetture non
- &intel;. &Egrave; una maliling list tecnica per la quale ci
+ &intel;. È una maliling list tecnica per la quale ci
si attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1448,7 +1448,7 @@
<para><emphasis>Le decisioni della politica del Core
Team</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; una mailing list a scarso traffico, di sola
+ <para>Questa è una mailing list a scarso traffico, di sola
lettura, per le decisioni politiche del Core Team.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1463,7 +1463,7 @@
<para>Discussioni riguardanti la collezione dei <quote>port</quote>
di FreeBSD (<filename>/usr/ports</filename>), l'infrastruttura dei
port, e sforzi generali per la coordinazione dei port.
- &Egrave; una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
+ È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1479,7 +1479,7 @@
<quote>collezione dei port</quote> di FreeBSD
(<filename>/usr/ports</filename>), proposte di nuovi port, o
modifiche ai port.
- &Egrave; una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
+ È una mailing list a carattere tecnico per la quale ci si
attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1491,11 +1491,11 @@
<para><emphasis>Discussioni tecniche di FreeBSD su
piattaforme server HP ProLiant</emphasis></para>
- <para>Questa mailing list &egrave; usata per discussioni
+ <para>Questa mailing list è usata per discussioni
tecniche sull'uso di FreeBSD su server HP ProLiant,
includendo discussioni su driver ProLiant, software
di gestione, strumenti di configurazione, ed aggiornamenti
- del BIOS. Come tale, questo &egrave; il posto adatto per
+ del BIOS. Come tale, questo è il posto adatto per
discutere circa hpasmd, hpasmcli, e hpacucli.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1506,9 +1506,9 @@
<listitem>
<para><emphasis>Python su FreeBSD</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; una lista di discussioni relative al miglioramento
- del supporto di Python su FreeBSD. Questa &egrave; una mailing list
- tecnica. &Egrave; per coloro che lavorano sul porting di Python, sui
+ <para>Questa è una lista di discussioni relative al miglioramento
+ del supporto di Python su FreeBSD. Questa è una mailing list
+ tecnica. È per coloro che lavorano sul porting di Python, sui
suoi moduli di terze parti e sul materiale di
<application>Zope</application>in FreeBSD. Inoltre
sono benvenute persone interessate alle discussioni tecniche.</para>
@@ -1521,7 +1521,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Domande degli utenti</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; una mailing list per domande riguardanti
+ <para>Questa è una mailing list per domande riguardanti
FreeBSD. Non dovreste porre domande del tipo
<quote>how to</quote> alle liste tecniche a meno che stiate
considerando le questioni come molto tecniche.</para>
@@ -1534,8 +1534,8 @@
<listitem>
<para><emphasis>Sottosistema SCSI</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per le persone impegnate nel
- sottosistema SCSI di FreeBSD. &Egrave; una mailing list tecnica
+ <para>Questa è la mailing list per le persone impegnate nel
+ sottosistema SCSI di FreeBSD. È una mailing list tecnica
per la quale ci si attende materiale strettamente
tecnico.</para>
</listitem>
@@ -1549,8 +1549,8 @@
<para>Argomenti relativi alla sicurezza dei sistemi FreeBSD (DES,
Kerberos, buchi di sicurezza noti e fixes, etc.). Questa
- &egrave; una mailing list tecnica per la quale ci si attende
- materiale strettamente tecnico. Notate che questa non &egrave;
+ è una mailing list tecnica per la quale ci si attende
+ materiale strettamente tecnico. Notate che questa non è
una lista domanda e risposta, ma che i contributi (SIA domande
SIA risposte) alle FAQ sono benvenute.</para>
</listitem>
@@ -1563,8 +1563,8 @@
<para><emphasis>Notifiche riguardanti la sicurezza</emphasis></para>
<para>Notifiche riguardanti problemi di sicurezza di FreeBSD e fix.
- Non &egrave; una lista di discussione. La relativa lista di
- discussione &egrave; FreeBSD-security.</para>
+ Non è una lista di discussione. La relativa lista di
+ discussione è FreeBSD-security.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1580,7 +1580,7 @@
embedded.</para>
<note>
- <para>Questa lista &egrave; stata resa obsoleta
+ <para>Questa lista è stata resa obsoleta
da &a.embedded.name;.</para>
</note>
</listitem>
@@ -1593,12 +1593,12 @@
<para><emphasis>Discussioni riguardo l'uso di
&os.stable;</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list degli utenti di
+ <para>Questa è la mailing list degli utenti di
&os.stable;. Include avvertimenti su nuove caratteristiche
in arrivo nella -STABLE che toccheranno gli utenti, e istruzioni
sui passi da compiere per tenere aggiornata la -STABLE. Chiunque
usi la <quote>STABLE</quote> dovrebbe sottoscrivere questa lista.
- &Egrave; una lista di carattere tecnico per la quale ci si
+ È una lista di carattere tecnico per la quale ci si
attende materiale strettamente tecnico.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1610,7 +1610,7 @@
<para><emphasis>Rispetto degli standards C99 &amp;
POSIX</emphasis></para>
- <para>Questo &egrave; un forum di discussioni tecniche relative al
+ <para>Questo è un forum di discussioni tecniche relative al
rispetto degli standards C99 e POSIX da parte di FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1622,7 +1622,7 @@
<para><emphasis>Discussioni per il supporto USB in
&os;</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per discussioni tecniche
+ <para>Questa è la mailing list per discussioni tecniche
relative al supporto USB in &os;.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1634,7 +1634,7 @@
<para><emphasis>Lista di coordinamento dei gruppi
utenti</emphasis></para>
- <para>Questa &egrave; la mailing list per i coordinatori di ogni
+ <para>Questa è la mailing list per i coordinatori di ogni
Gruppo Utenti locale, in cui discutere questioni fra di loro e
un membro designato del Core Team. Questa mailing list dovrebbe
essere limitata a discussioni su meeting e coordinamento
@@ -1725,8 +1725,8 @@
</note>
<para>Se un'email contiene sia una versione HTML che una versione testo,
- quella HTML verr&agrave; rimossa. Se un'email contiene solo una
- versione HTML, sar&agrave; convertita in semplice testo.</para>
+ quella HTML verrà rimossa. Se un'email contiene solo una
+ versione HTML, sarà convertita in semplice testo.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -1734,7 +1734,7 @@
<title>Newsgroup Usenet</title>
<para>Oltre ai due newsgroup specificamente designati per FreeBSD, ve ne
- sono molti altri in cui FreeBSD &egrave; discusso o che sono comunque
+ sono molti altri in cui FreeBSD è discusso o che sono comunque
rilevanti per gli utenti FreeBSD. Sono disponibili degli <ulink
url="http://minnie.tuhs.org/BSD-info/bsdnews_search.html">archivi
interrogabili attraverso parole chiave</ulink> su questi newsgroup per
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml
index c150b8c0b0..028cb72fba 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/geom/chapter.sgml
@@ -32,15 +32,15 @@
</indexterm>
<para>Questo articolo tratta l'utilizzo dei dischi attraverso la struttura
- GEOM implementata in &os;. Questo include le pi&ugrave; importanti
+ GEOM implementata in &os;. Questo include le più importanti
utility di controllo <acronym
role="Redundant Array of Inexpensive Disks">RAID</acronym>
che utilizzano la suddetta struttura per la loro configurazione.
- Questo capitolo non si soffermer&agrave; in discussioni approfondite
+ Questo capitolo non si soffermerà in discussioni approfondite
su come la struttura GEOM utilizza o controlla gli I/O, il suo
sottosistema di funzionamento o il codice.
Queste informazioni sono fornite dalla manpage &man.geom.4; e
- nei suoi vari riferimenti SEE ALSO. Questo capitolo non &egrave; nemmeno
+ nei suoi vari riferimenti SEE ALSO. Questo capitolo non è nemmeno
la guida definitiva alla configurazione del <acronym>RAID</acronym>
Soltanto i dischi<acronym>RAID</acronym> classificati come "supportati
da GEOM" saranno discussi.</para>
@@ -49,7 +49,7 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Quale genere di supporto<acronym>RAID</acronym> &egrave;
+ <para>Quale genere di supporto<acronym>RAID</acronym> è
disponibile attraverso GEOM.</para>
</listitem>
@@ -94,7 +94,7 @@
role="directory">/dev</filename>. Mediante il supporto di vari
software di configurazione<acronym>RAID</acronym> , GEOM fornisce un
accesso "trasparente" al sistema operativo
- e alle utilit&agrave; di sistema.</para>
+ e alle utilità di sistema.</para>
</sect1>
<sect1 id="GEOM-striping">
@@ -125,7 +125,7 @@
<primary>Striping</primary>
</indexterm>
- <para>Lo striping &egrave; un metodo utilizzato per unire gli hard disks in
+ <para>Lo striping è un metodo utilizzato per unire gli hard disks in
un singolo volume. In molti casi, questo si ottiene attraverso dei
controllers hardware. Il sottosistema GEOM fornisce il supporto software
per il <acronym>RAID</acronym>0, conosciuto anche come disk
@@ -134,14 +134,14 @@
<para>In un sistema <acronym>RAID</acronym>0, i dati sono tagliati in
blocchi che vengono "spalmati" su tutti i dischi della catena RAID.
Invece di aspettare che il sistema scriva un blocco di 256kb su un disco,
- il <acronym>RAID</acronym>0 pu&ograve; scrivere blocchi di 64k ciascuno
+ il <acronym>RAID</acronym>0 può scrivere blocchi di 64k ciascuno
su quattro differenti dischi, offrendo performances I/O migliori. Queste
performances possono essere ulteriormente migliorate utilizzando
- pi&ugrave; controllers per dischi.</para>
+ più controllers per dischi.</para>
<para>In ogni "stripe" <acronym>RAID</acronym>0 ogni disco deve essere
della stessa grandezza degli altri, dal momento che le chiamate I/O sono
- inframezzate per leggere e scrivere su pi&ugrave; dischi in
+ inframezzate per leggere e scrivere su più dischi in
parallelo.</para>
<mediaobject>
@@ -165,7 +165,7 @@
<step>
<para>Assicurati che esiste una appropriato mount point. Se il volume
- in questione diventer&agrave; una partizione di root, allora usa
+ in questione diventerà una partizione di root, allora usa
temporaneamente un mount point diverso,ad esempio <filename
role="directory">/mnt</filename>:</para>
@@ -174,7 +174,7 @@
<step>
<para>Determina i nomi dei devices per i dischi che verranno configurati
- in stripe e creali. Ad esempio per configurare in modalit&agrave;
+ in stripe e creali. Ad esempio per configurare in modalità
stripe 2 dischi <acronym>ATA</acronym>
<filename>/dev/ad2</filename> e <filename>/dev/ad3</filename>
non ancora partizionati potresti usare il seguente comando.</para>
@@ -183,7 +183,7 @@
</step>
<step>
- <para>Se questo volume sar&agrave; utilizzato come dispositivo di root
+ <para>Se questo volume sarà utilizzato come dispositivo di root
da cui effettuare il boot, allora prima di creare il filesystem devi
utilizzare il seguente comando:</para>
@@ -209,8 +209,8 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>newfs -U /dev/stripe/st0a</userinput></screen>
<para>Dopo che per qualche secondo vedrete parecchi numeri scorrere
- sullo schermo, la procedura sar&agrave; completa. Il volume &egrave;
- stato creato ed &egrave; pronto per essere montato.</para>
+ sullo schermo, la procedura sarà completa. Il volume è
+ stato creato ed è pronto per essere montato.</para>
</step>
</procedure>
@@ -243,32 +243,32 @@
<primary>Disk Mirroring</primary>
</indexterm>
- <para>Il mirroring &egrave; una tecnologia utilizzata da molte aziende e
+ <para>Il mirroring è una tecnologia utilizzata da molte aziende e
utenti casalinghi per il salvataggio dei dati senza interruzioni.
La presenza di un "mirror" significa semplicemente che il disco B replica
il disco A;oppure che i dischi C e D replicano i dischi A e B.
Indipendentemente dalla configurazione del disco, l'aspetto importante
- &egrave; che le informazioni presenti su un disco o una partizione sono
+ è che le informazioni presenti su un disco o una partizione sono
letteralmente "replicati". Successivamente queste informazioni possono
essere facilmente ripristinate,salvate senza che si verifichino
disservizi o interruzioni nel loro accesso e, addirittura, conservate
fisicamente in cassaforte.</para>
<para>Per cominciare assicurati che il sistema disponga di due dischi di
- identica capacit&agrave;. Questo esercizio si riferisce a dischi
+ identica capacità. Questo esercizio si riferisce a dischi
<acronym>SCSI</acronym>ad accesso diretto (&man.da.4;),</para>
<para>Comincia installando &os; sul primo disco creando solamente due
partizioni. Una dovrebbe essere una partizione di swap, pari al doppio
della <acronym>RAM</acronym> presente nel sistema e il resto dello spazio
dedicato al filesystem di root (<filename role="directory">/</filename>).
- &Egrave; possibile creare partizioni separate per gli altri mount points,
- aumentando parecchio la difficolt&agrave; di realizzazione del progetto;
- questo &egrave; dovuto alla necessit&agrave; di alterare manualmente i
+ È possibile creare partizioni separate per gli altri mount points,
+ aumentando parecchio la difficoltà di realizzazione del progetto;
+ questo è dovuto alla necessità di alterare manualmente i
settaggi di &man.bsdlabel.8; e &man.fdisk.8;.</para>
<para>Riavvia e aspetta che il sistema sia completamente attivo.
- Non appena il boot &egrave; completato effettua il login come
+ Non appena il boot è completato effettua il login come
<username>root</username>.</para>
<para>Crea il device <filename>/dev/mirror/gm</filename> e fai un link
@@ -281,7 +281,7 @@
<screen>Metadata value stored on /dev/da1.
Done.</screen>
- <para>Avvia GEOM,questa procedura caricher&agrave; nel kernel il modulo
+ <para>Avvia GEOM,questa procedura caricherà nel kernel il modulo
<filename>/boot/kernel/geom_mirror.ko</filename></para>
<screen>&prompt.root; <userinput>gmirror load</userinput></screen>
@@ -305,7 +305,7 @@ Done.</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>bsdlabel -wB /dev/mirror/gm0s1</userinput></screen>
<note>
- <para>Se sono presenti pi&ugrave; slices e partizioni, i flags dei due
+ <para>Se sono presenti più slices e partizioni, i flags dei due
comandi precedenti richiederanno delle modifiche. Queste modifiche
devono combaciare con la grandezza delle slices e delle partizioni
dell'altro disco.</para>
@@ -316,8 +316,8 @@ Done.</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>newfs -U /dev/mirror/gm0s1a</userinput></screen>
- <para>Questo dovrebbe causare la visualizzazione di un bel p&ograve; di
- numeri e informazioni varie da parte del sistema. &Egrave; corretto.
+ <para>Questo dovrebbe causare la visualizzazione di un bel pò di
+ numeri e informazioni varie da parte del sistema. È corretto.
Esamina bene lo schermo per vedere se ci sono messaggi di errore e monta
il device in <filename role="directory">/mnt</filename>:</para>
@@ -327,7 +327,7 @@ Done.</screen>
filesystem. Questo esempio usa i comandi &man.dump.8; e &man.restore.8;
comunque anche &man.dd.1; dovrebbe funzionare nel contesto che stiamo
trattando. Evita di utilizzare &man.tar.1; dal momento che non copia il
- codice di boot. In caso contrario il fallimento &egrave;
+ codice di boot. In caso contrario il fallimento è
garantito.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>dump -L -0 -f- / |(cd /mnt && restore -r -v -f-)</userinput></screen>
@@ -339,8 +339,8 @@ Done.</screen>
<para>Ora edita il file <filename>/mnt/etc/fstab</filename> "replicato" e
rimuovi,o commenta (#) la riga relativa al file di swap.
<footnote>
- <para>&Egrave; opportuno chiarire che commentando la riga relativa
- allo swap nel file <filename>fstab</filename> ti sar&agrave; chiesto
+ <para>È opportuno chiarire che commentando la riga relativa
+ allo swap nel file <filename>fstab</filename> ti sarà chiesto
di ristabilire in un' altra maniera l'utilizzo dello spazio di
swapping. Per maggiori informazioni a riguardo fai riferimento a
<xref linkend="adding-swap-space"/>, grazie.</para>
@@ -355,7 +355,7 @@ Done.</screen>
<para>Ora crea un file <filename>boot.conf</filename> in entrambe le
partizioni di root; quella corrente e quella nuova. Questo file
- aiuter&agrave; il <acronym>BIOS</acronym> di sistema ad effettuare il
+ aiuterà il <acronym>BIOS</acronym> di sistema ad effettuare il
boot dal drive corretto.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>echo "1:da(1,a)/boot/loader" &gt; /boot.config</userinput></screen>
@@ -365,7 +365,7 @@ Done.</screen>
<note>
<para>Lo abbiamo inserito in entrambe le partizioni di root per
assicurarci un boot corretto. Se per qualche ragione il sistema non
- potesse leggere la nuova partizione di root, &egrave; disponibile una
+ potesse leggere la nuova partizione di root, è disponibile una
procedura di recupero.</para>
</note>
@@ -374,7 +374,7 @@ Done.</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>echo 'geom_mirror_load="YES"' &gt;&gt; /mnt/boot/loader.conf</userinput></screen>
- <para>Questo indicher&agrave; a &man.loader.8; come caricare il modulo
+ <para>Questo indicherà a &man.loader.8; come caricare il modulo
<filename>geom_mirror.ko</filename> durante l'inizializzazione del
sistema.</para>
@@ -382,9 +382,9 @@ Done.</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>shutdown -r now</userinput></screen>
- <para>Se tutto &egrave; andato liscio il sistema dovrebbe aver effettuato
+ <para>Se tutto è andato liscio il sistema dovrebbe aver effettuato
il boot di device<devicename>gm0s1a</devicename> e il prompt di
- <command>login</command> dovrebbe essere in attesa. Se qualcosa &egrave;
+ <command>login</command> dovrebbe essere in attesa. Se qualcosa è
andato storto fai riferimento alla sezione successiva "risoluzione dei
problemi". Ora aggiungi al disco<devicename>da0</devicename> al device
<devicename>gm0</devicename>:</para>
@@ -413,7 +413,7 @@ Root mount failed: 6 mountroot>
<para>Riavvia la macchina utilizzando il tasto di reset o il pulsante
di accensione. Arrivato al menu del boot, scegli l'opzione sei (6).
- Questo forzer&agrave; il sistema al prompt di &man.loader.8;.
+ Questo forzerà il sistema al prompt di &man.loader.8;.
Carica manualmente il modulo del kernel:</para>
<screen>OK? <userinput>load geom_mirror.ko</userinput>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml
index 3514fb3829..c220e0f1ea 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/install/chapter.sgml
@@ -38,9 +38,9 @@
<indexterm><primary>installazione</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; fornito di un programma di installazione basato su
+ <para>FreeBSD è fornito di un programma di installazione basato su
testo, facile da usare, chiamato <application>sysinstall</application>.
- Questo &egrave; il programma di installazione di default di FreeBSD,
+ Questo è il programma di installazione di default di FreeBSD,
sebbene i fornitori siano liberi di usare la loro suite di installazione
se preferiscono. Questo capitolo descrive come usare
<application>sysinstall</application> per installare FreeBSD.</para>
@@ -62,7 +62,7 @@
<listitem>
<para>Le domande che <application>sysinstall</application> ti
- far&agrave;, cosa vogliono dire, e come rispondere.</para>
+ farà, cosa vogliono dire, e come rispondere.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -81,9 +81,9 @@
computer con architettura &i386; (<quote>PC compatibile</quote>).
Dove richiesto, saranno fornite istruzioni specifiche per altre
piattaforme (ad esempio, Alpha). Sebbene questa guida sia
- aggiornata il pi&ugrave; possibile, potresti trovare piccole differenze
+ aggiornata il più possibile, potresti trovare piccole differenze
tra la procedura di installazione e quello che viene mostrato qui.
- &Egrave; consigliato usare questo capitolo come una guida generale
+ È consigliato usare questo capitolo come una guida generale
piuttosto che un manuale di installazione vero e proprio.</para>
</note>
</sect1>
@@ -97,24 +97,24 @@
<para>Prima di installare FreeBSD dovresti fare un inventario dei
componenti del tuo computer. Durante l'installazione di FreeBSD
ti verranno mostrati tutti i componenti (hard disk, schede di
- rete, CDROM, e cos&igrave; via), il loro modello e chi li fabbrica.
+ rete, CDROM, e così via), il loro modello e chi li fabbrica.
FreeBSD tenter&aacute; di determinare la configurazione corretta per i
vari dispositivi, incluse le informazioni riguardo la corretta
configurazione sia dell'IRQ che delle porte I/O da usare. A causa
- della variet&agrave; di hardware dei PC non &egrave; detto che il
+ della varietà di hardware dei PC non è detto che il
processo venga completato con successo, quindi potrai avere bisogno
di modificare la tua configurazione.</para>
<para>Se hai gi&agrave un altro sistema operativo installato, ad
esempio &windows; o Linux, potrebbe essere una buona idea vedere come
- &egrave; configurato l'hardware su quei sistemi operativi. Se non sei
+ è configurato l'hardware su quei sistemi operativi. Se non sei
sicuro della configurazione usata da una certa scheda di espansione,
potresti trovare la configurazione stampata sulla scheda stessa. I
- numeri IRQ pi&ugrave; comuni sono 3, 5 e 7,e le porte di indirizzo
+ numeri IRQ più comuni sono 3, 5 e 7,e le porte di indirizzo
I/O sono di norma scritte in numeri esadecimali, come 0x330.</para>
<para>Raccomandiamo di scrivere o di stampare queste informazioni prima
- di installare FreeBSD. Pu&ograve; essere d'aiuto usare una tabella,
+ di installare FreeBSD. Può essere d'aiuto usare una tabella,
come questa:</para>
<table pgwide="1" frame="none">
@@ -213,8 +213,8 @@
<para>Se il computer dove installerai FreeBSD contiene dati importanti,
fai un backup dei dati, quindi verifica il backup prima di iniziare
un'installazione di FreeBSD. La procedura di installazione di FreeBSD
- ti avviser&agrave; prima di scrivere dati sul tuo disco, ma una volta
- confermato il processo questo non pu&ograve; pi&ugrave; essere
+ ti avviserà prima di scrivere dati sul tuo disco, ma una volta
+ confermato il processo questo non può più essere
annullato.</para>
</sect2>
@@ -231,24 +231,24 @@
<sect3 id="install-where-i386">
<title>Disposizione Del Disco per &i386;</title>
- <para>Un disco di un PC pu&ograve; essere suddiviso in diverse parti.
+ <para>Un disco di un PC può essere suddiviso in diverse parti.
Queste parti vengono chiamate
<firstterm>partizioni</firstterm>. Per sua natura, un PC supporta
solo quattro partizioni per disco. Queste partizioni sono chiamate
<firstterm>partizioni primarie</firstterm>. Per aggirare questa
- limitazione e avere pi&ugrave; di quattro partizioni, &egrave; stata
+ limitazione e avere più di quattro partizioni, è stata
progettata un nuovo tipo di partizione, la <firstterm>partizione
- estesa</firstterm>. Un disco pu&ograve; contenere una sola
+ estesa</firstterm>. Un disco può contenere una sola
partizione estesa. All'interno di questa partizione estesa possono
essere create partizioni speciali, chiamate <firstterm>partizioni
logiche</firstterm>.</para>
<para>Ogni partizione ha un'<firstterm>ID di partizione</firstterm>, che
- &egrave; un numero usato per identificare il tipo di dati nella
- partizione. L'ID di partizione di FreeBSD &egrave;
+ è un numero usato per identificare il tipo di dati nella
+ partizione. L'ID di partizione di FreeBSD è
<literal>165</literal>.</para>
- <para>In generale, ogni sistema operativo che usi identificher&agrave;
+ <para>In generale, ogni sistema operativo che usi identificherà
le sue partizioni in un modo particolare. Per esempio, il DOS, e i
suoi discendenti, come &windows;, assegnano ad ogni partizione
primaria e logica una <firstterm>lettera di dispositivo</firstterm>,
@@ -256,30 +256,30 @@
<para>FreeBSD deve essere installato su una partizione primaria.
I dati di FreeBSD, inclusi i tuoi file, possono risiedere tutti su
- questa unica partizione. Comunque, se hai pi&ugrave; dischi, puoi
+ questa unica partizione. Comunque, se hai più dischi, puoi
creare una partizione FreeBSD su tutti i dischi (o su parte di essi).
Quando installi FreeBSD, devi avere una partizione disponibile.
Questa potrebbe essere una nuova partizione che hai preparato,
o potrebbe essere una partizione esistente che contiene dati che
- non ti interessano pi&ugrave;.</para>
+ non ti interessano più.</para>
- <para>Se gi&agrave; usi tutte le partizioni di ogni tuo disco, dovrai
+ <para>Se già usi tutte le partizioni di ogni tuo disco, dovrai
liberare una partizione per FreeBSD utilizzando i programmi forniti
dagli altri sistemi operativi che usi (es., <command>fdisk</command>
su DOS o &windows;).</para>
<para>Se hai una partizione libera puoi usare quella. Comunque,
- potresti avere la necessit&agrave; di restringere una o pi&ugrave;
+ potresti avere la necessità di restringere una o più
delle tue partizioni.</para>
<para>Un'installazione minima di FreeBSD richiede un piccolo spazio di
- 100&nbsp;MB sull'hard disk. Comunque, questa &egrave;
+ 100&nbsp;MB sull'hard disk. Comunque, questa è
<emphasis>proprio</emphasis> un'installazione minima, che non
lascia molto spazio per altri tuoi file. Una partizione minima
- pi&ugrave; realistica &egrave; di 250&nbsp;MB, senza ambiente grafico,
- e di 350&nbsp;MB o anche di pi&ugrave; se vuoi un'interfaccia grafica.
+ più realistica è di 250&nbsp;MB, senza ambiente grafico,
+ e di 350&nbsp;MB o anche di più se vuoi un'interfaccia grafica.
Se hai intenzione di installare diverso software di terze parti, avrai
- bisogno di molto pi&ugrave; spazio.</para>
+ bisogno di molto più spazio.</para>
<para>Puoi usare programmi commerciali come ad esempio
<application>&partitionmagic;</application> o programmi free come
@@ -288,7 +288,7 @@
<filename>tools</filename> sul CDROM contiene due software gratuiti
che possono eseguire questo compito, <application>FIPS</application> e
<application>PResizer</application>. La documentazione per entrambi
- questi strumenti &egrave; disponibile nella stessa directory.
+ questi strumenti è disponibile nella stessa directory.
<application>FIPS</application>, <application>PResizer</application>,
e <application>&partitionmagic;</application> possono ridimensionare
partizioni <acronym>FAT16</acronym> e <acronym>FAT32</acronym> &mdash;
@@ -298,7 +298,7 @@
anche partizioni <acronym>NTFS</acronym>.</para>
<warning>
- <para>L'uso scorretto di questi programmi pu&ograve; causare la
+ <para>L'uso scorretto di questi programmi può causare la
perdita di dati nel tuo hard disk. Assicurati di avere un backup
recente e funzionante prima di usare questi strumenti.</para>
</warning>
@@ -307,7 +307,7 @@
<title>Usare una Partizione Esistente</title>
<para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco di
- 4&nbsp;GB con gi&agrave; installato una versione di &windows;, e che
+ 4&nbsp;GB con già installato una versione di &windows;, e che
tu abbia suddiviso il disco in due lettere di dispositivo,
<devicename>C:</devicename> e <devicename>D:</devicename>, ognuno
dei quali ha dimensioni pari a 2&nbsp;GB. Hai 1&nbsp;GB di dati
@@ -324,14 +324,14 @@
<title>Restringere una Partizione Esistente</title>
<para>Supponiamo che tu abbia un computer con un singolo disco da
- 4&nbsp;GB dove &egrave; gi&agrave; installata una versione di
+ 4&nbsp;GB dove è già installata una versione di
&windows;. Quando hai installato &windows; hai creato un'unica
grande partizione, il dispositivo <devicename>C:</devicename> con
- capacit&agrave; pari a 4&nbsp;GB. Hai usato 1.5&nbsp;GB di
+ capacità pari a 4&nbsp;GB. Hai usato 1.5&nbsp;GB di
spazio, e vorresti usarne 2&nbsp;GB per FreeBSD.</para>
<para>Per installare FreeBSD hai due differenti
- possibilit&agrave;:</para>
+ possibilità:</para>
<orderedlist>
<listitem>
@@ -355,13 +355,13 @@
<indexterm><primary>Alpha</primary></indexterm>
<para>Dovrai dedicare un intero disco per FreeBSD su Alpha. Attualmente
- non &egrave; possibile condividere un disco con altri sistemi
+ non è possibile condividere un disco con altri sistemi
operativi. A seconda della macchina Alpha che possiedi, il disco
- pu&ograve; essere sia SCSI che IDE, sempre che la tua macchina sia
+ può essere sia SCSI che IDE, sempre che la tua macchina sia
capace di fare il boot da essi.</para>
<para>Seguendo la convenzione dei manuali della Digital / Compaq tutti
- gli input SRM sono maiuscoli. SRM &egrave; case insensitive.</para>
+ gli input SRM sono maiuscoli. SRM è case insensitive.</para>
<para>Per determinare i nomi e i tipi dei dischi nella tua macchina,
usa il comando <literal>SHOW DEVICE</literal> dal prompt della console
@@ -377,16 +377,16 @@ pkc0.7.0.1009.0 PKC0 SCSI Bus ID 7 5.27
pqa0.0.0.4.0 PQA0 PCI EIDE
pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
- <para>Questo esempio &egrave; stato preso da una Digital Personal
+ <para>Questo esempio è stato preso da una Digital Personal
Workstation 433au e mostra tre dischi collegati alla macchina.
- Il primo &egrave; un lettore CDROM chiamato
+ Il primo è un lettore CDROM chiamato
<devicename>DKA0</devicename>, mentre gli altri due dischi sono
chiamati rispettivamente <devicename>DKC0</devicename> e
<devicename>DKC100</devicename>.</para>
<para>I nomi dei dischi del tipo <devicename>DKx</devicename> , sono
dischi SCSI. Per esempio <devicename>DKA100</devicename>
- &egrave; riferito al disco SCSI con ID 1 sul primo bus SCSI (A),
+ è riferito al disco SCSI con ID 1 sul primo bus SCSI (A),
mentre <devicename>DKC300</devicename> si riferisce al disco SCSI con
ID 3 sul terzo bus SCSI (C). Il nome del dispositivo
<devicename>PKx</devicename> si riferisce all'adattatore SCSI.
@@ -412,7 +412,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<title>Connessione a una Rete Ethernet o tramite un Modem
Cable/DSL</title>
- <para>Se hai la possibilit&agrave; di connetterti a una rete Ethernet,
+ <para>Se hai la possibilità di connetterti a una rete Ethernet,
o se hai una connessione a Internet tramite un adattatore Ethernet
via cavo o DSL, allora avrai bisogno delle seguenti
informazioni:</para>
@@ -442,7 +442,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<para>Se non conosci queste informazioni, puoi chiederle al tuo
amministratore di sistema oppure al tuo provider. Potrebbero dirti
che queste informazioni sono assegnate automaticamente,
- usando <firstterm>DHCP</firstterm>. Se cos&igrave; fosse, prendi
+ usando <firstterm>DHCP</firstterm>. Se così fosse, prendi
nota.</para>
</sect3>
@@ -450,7 +450,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<title>Connessione Tramite Modem</title>
<para>Se ti connetti al tuo ISP usando un modem puoi installare
- FreeBSD da Internet, e questo richieder&agrave; molto tempo.</para>
+ FreeBSD da Internet, e questo richiederà molto tempo.</para>
<para>In questo caso dovrai sapere:</para>
@@ -460,7 +460,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>La porta COM: sulla quale il tuo modem &egrave;
+ <para>La porta COM: sulla quale il tuo modem è
connesso</para>
</listitem>
@@ -476,13 +476,13 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<title>Controllare i Possibili Errori di FreeBSD Post-Release</title>
<para>Sebbene il progetto di FreeBSD si impegna per
- assicurare che ogni release di FreeBSD sia stabile il pi&ugrave;
- possibile, pu&ograve; capitare che ogni tanto qualche bug sfugga durante
+ assicurare che ogni release di FreeBSD sia stabile il più
+ possibile, può capitare che ogni tanto qualche bug sfugga durante
il processo di costruzione della release. In rare occasioni questi bug
interessano il processo di installazione. Non appena questi problemi
sono scoperti e fixati, gli stessi sono segnalati nella <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/releases/&rel.current;R/errata.html">FreeBSD
- Errata</ulink>, che &egrave; possibile trovare sul sito web di
+ Errata</ulink>, che è possibile trovare sul sito web di
FreeBSD. Dovresti verificare questo documento prima di iniziare
l'installazione in modo tale da essere a conoscenza dei bug
esistenti.</para>
@@ -497,7 +497,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<sect2>
<title>Ottenere i File di Installazione di FreeBSD</title>
- <para>Il processo di installazione di FreeBSD pu&ograve; installare
+ <para>Il processo di installazione di FreeBSD può installare
FreeBSD prendendo file da una delle seguenti fonti:</para>
<itemizedlist>
@@ -525,7 +525,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<listitem>
<para>Un sito FTP, passando attraverso un firewall, o usando un proxy
- HTTP, a seconda della necessit&agrave;</para>
+ HTTP, a seconda della necessità</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -537,8 +537,8 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Se hai comprato il CD o il DVD di FreeBSD allora hai gi&agrave;
- tutto ci&ograve; che necessiti, e dovresti passare alla prossima
+ <para>Se hai comprato il CD o il DVD di FreeBSD allora hai già
+ tutto ciò che necessiti, e dovresti passare alla prossima
sezione (<xref linkend="install-floppies"/>).</para>
<para>Se non ti sei procurato i file di installazione di FreeBSD dovresti
@@ -552,11 +552,11 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<title>Preparare i Media per il Boot</title>
<para>Il processo di installazione di FreeBSD ha inizio avviando il tuo
- computer nel programma di installazione di FreeBSD&mdash;non &egrave;
+ computer nel programma di installazione di FreeBSD&mdash;non è
un programma che puoi avviare da un altro sistema operativo.
Normalmente il tuo computer fa il boot usando il sistema operativo
installato sul tuo hard disk, ma puoi configurare il tuo computer
- affinch&egrave; faccia il boot da floppy disk <quote>avviabili</quote>.
+ affinchè faccia il boot da floppy disk <quote>avviabili</quote>.
Inoltre la maggior parte dei computer odierni possono fare il boot da
CDROM.</para>
@@ -603,15 +603,15 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<note>
<para>Possono essere necessari driver di dispositivi aggiuntivi
- per sistemi 5.X pi&ugrave; vecchi di &os;&nbsp;5.3.
+ per sistemi 5.X più vecchi di &os;&nbsp;5.3.
Queste driver sono forniti dall'immagine
<filename>drivers.flp</filename>.</para>
</note>
<important>
- <para>Il tuo programma FTP deve usare la <emphasis>modalit&agrave;
+ <para>Il tuo programma FTP deve usare la <emphasis>modalità
binaria</emphasis> per poter scaricare queste immagini floppy.
- Alcuni browser web usano la modalit&agrave;
+ Alcuni browser web usano la modalità
<emphasis>testo</emphasis> (chiamata anche
<emphasis>ASCII</emphasis>), e ti accorgerai di questo se non
riuscirai ad avviare da floppy.</para>
@@ -623,11 +623,11 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<para>Devi preparare un disco floppy per ogni immagine che hai
scaricato. Questi dischetti non devono avere difetti. Il
- metodo pi&ugrave; semplice per verificare ci&ograve; &egrave;
+ metodo più semplice per verificare ciò è
formattare i dischi. Non avere fiducia dei dischetti
pre-formattati. Lo strumento di formattazione in &windows; non
segnala l'eventuale presenza di blocchi danneggiati, semplicemente
- li segna come <quote>difettosi</quote> e li ignora. &Egrave;
+ li segna come <quote>difettosi</quote> e li ignora. È
consigliabile usare dei nuovi dischetti floppy se hai in mente di
procedere con questo tipo di installazione.</para>
@@ -657,7 +657,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<command>fdimage</command>.</para>
<para>Se vuoi usare le immagini che stanno nel CDROM, ed il CDROM
- &egrave; sul dispositivo <devicename>E:</devicename>, puoi
+ è sul dispositivo <devicename>E:</devicename>, puoi
impartire questo comando:</para>
<screen><prompt>E:\&gt;</prompt> <userinput>tools\fdimage floppies\kern.flp A:</userinput></screen>
@@ -680,7 +680,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>dd if=kern.flp of=/dev/fd0</userinput></screen>
- <para>Su FreeBSD, <filename>/dev/fd0</filename> &egrave;
+ <para>Su FreeBSD, <filename>/dev/fd0</filename> è
riferito al primo floppy disk (il dispositivo
<devicename>A:</devicename>). <filename>/dev/fd1</filename> sarebbe
il dispositivo <devicename>B:</devicename>, e cos&iacute via. Altre
@@ -698,7 +698,7 @@ pqb0.0.1.4.0 PQB0 PCI EIDE</screen>
<title>Iniziare l'Installazione</title>
<important>
- <para>Per default, l'installazione non apporter&agrave; nessun
+ <para>Per default, l'installazione non apporterà nessun
cambiamento sul tuo disco (o dischi) fino a quando non vedi questo
messaggio:</para>
@@ -709,7 +709,7 @@ STRONGLY ENCOURAGE YOU TO MAKE PROPER BACKUPS before proceeding!
We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
- <para>Il processo di installazione pu&ograve; essere sospeso in qualunque
+ <para>Il processo di installazione può essere sospeso in qualunque
momento prima dell'avvertimento finale senza cancellare dati sul tuo
hard disk. Se ti sei accorto di aver configurato qualcosa di sbagliato
puoi ancora spegnere il computer prima di quel avvertimento, senza che
@@ -729,16 +729,16 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
<step>
<para>Accendi il computer. Appena acceso dovrebbe visualizzare
- un'opzione per entrare nel men&ugrave; di sistema, chiamato anche
+ un'opzione per entrare nel menù di sistema, chiamato anche
BIOS, solitamente tramite tasti come <keycap>F2</keycap>,
<keycap>F10</keycap>, <keycap>Del</keycap>, o
<keycombo action="simul">
<keycap>Alt</keycap>
<keycap>S</keycap>
</keycombo>. Usa la combinazione di tasti indicata sullo schermo.
- In alcuni casi il tuo computer pu&ograve; visualizzare un'immagine
+ In alcuni casi il tuo computer può visualizzare un'immagine
durante la fase di avvio. In genere, premendo
- <keycap>Esc</keycap> l'immagine sparir&agrave; e sarai in grado
+ <keycap>Esc</keycap> l'immagine sparirà e sarai in grado
di vedere i messaggi di avvio.</para>
</step>
@@ -748,7 +748,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
identificato con <quote>Boot Order</quote> e in genere mostra
una lista di dispositivi, come <literal>Floppy</literal>,
<literal>CDROM</literal>, <literal>First Hard Disk</literal>, e
- cos&igrave; via.</para>
+ così via.</para>
<para>Se vuoi partire con il boot da floppy, assicurati di avere
selezionato il floppy disk come primo dispositivo di avvio.
@@ -764,7 +764,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
<step>
<para>Se hai bisogno di preparare i floppy di boot, come descritto
nella <xref linkend="install-floppies"/>, allora uno di
- questi sar&agrave; il primo dischetto di boot, probabilmente
+ questi sarà il primo dischetto di boot, probabilmente
quello contenente l'immagine <filename>kern.flp</filename>.
Metti questo disco nel tuo floppy.</para>
@@ -772,7 +772,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
computer, e inserire il CDROM prima che puoi.</para>
<para>Se il computer parte normalmente e carica il sistema operativo
- gi&agrave; esistente, allora:</para>
+ già esistente, allora:</para>
<orderedlist>
<listitem>
@@ -795,7 +795,7 @@ We can take no responsibility for lost disk contents!</literallayout>
</step>
<step>
- <para>FreeBSD si avvier&agrave;. Se hai scelto di partire da CDROM
+ <para>FreeBSD si avvierà. Se hai scelto di partire da CDROM
probabilmente vedrai schermate come queste (le informazioni sulla
versione sono state omesse):</para>
@@ -849,7 +849,7 @@ Please insert MFS root floppy and press enter:</screen>
<step>
<para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM,
- il processo di avvio arriver&agrave; a questo punto:</para>
+ il processo di avvio arriverà a questo punto:</para>
<screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt.
Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
@@ -876,9 +876,9 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
</step>
<step>
- <para>Se hai la necessit&agrave; di preparare i floppy di avvio,
+ <para>Se hai la necessità di preparare i floppy di avvio,
come descritto nella <xref linkend="install-floppies"/>
- allora uno di questi sar&agrave; il primo disco di avvio,
+ allora uno di questi sarà il primo disco di avvio,
probabilmente quello che contiene <filename>kern.flp</filename>.
Inserisci questo disco nel tuo floppy e digita il seguente
comando per avviare da dischetto (sostituisci il nome del tuo
@@ -894,7 +894,7 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
</step>
<step>
- <para>In fase di avvio partir&agrave; FreeBSD. Se hai fatto
+ <para>In fase di avvio partirà FreeBSD. Se hai fatto
il boot tramite floppy, ad un certo punto vedrai questo
messaggio:</para>
@@ -908,14 +908,14 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
<step>
<para>Indipendentemente se hai fatto il boot da floppy o da CDROM,
- il processo di avvio arriver&agrave; a questo punto:</para>
+ il processo di avvio arriverà a questo punto:</para>
<screen>Hit [Enter] to boot immediately, or any other key for command prompt.
Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
<para>Puoi sia aspettate dieci secondi, oppure premere
- <keycap>Invio</keycap>. In questo modo verr&agrave; caricato
- il men&ugrave; di configurazione del kernel.</para>
+ <keycap>Invio</keycap>. In questo modo verrà caricato
+ il menù di configurazione del kernel.</para>
</step>
</procedure>
</sect3>
@@ -928,7 +928,7 @@ Booting [kernel] in 9 seconds... _</screen>
schermo sono memorizzate e possono essere riviste.</para>
<para>Per rivedere il buffer, premi <keycap>Scroll Lock</keycap>.
- Ti permetter&agrave; di scorrere nel video. Puoi usare i tasti freccia,
+ Ti permetterà di scorrere nel video. Puoi usare i tasti freccia,
oppure <keycap>PageUp</keycap> e <keycap>PageDown</keycap>
per vedere i risultati. Premi di nuovo <keycap>Scroll Lock</keycap>
per fermare lo scrolling.</para>
@@ -1006,16 +1006,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</figure>
<para>Analizza attentamente i risultati del probe per assicurarti che
- FreeBSD ha trovato tutti i dispositivi che ti aspetti. Se non &egrave;
- stato trovato un dispositivo, allora questo non sar&agrave; in elenco.
+ FreeBSD ha trovato tutti i dispositivi che ti aspetti. Se non è
+ stato trovato un dispositivo, allora questo non sarà in elenco.
Se il driver del dispositivo richiede la configurazione di IRQ e
indirizzi di porta allora assicurati di averli inseriti
correttamente.</para>
- <para>Se hai la necessit&agrave; di modificare dei settaggi
+ <para>Se hai la necessità di modificare dei settaggi
per il probe dei dispositivi indicati nell'UserConfig, esci dal
programma <application>sysinstall</application> e ricomincia da capo.
- Questo &egrave; anche un modo per prendere confidenza con il processo.</para>
+ Questo è anche un modo per prendere confidenza con il processo.</para>
<figure id="sysinstall-exit">
<title>Selezionare l'Uscita di Sysinstall</title>
@@ -1028,8 +1028,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</figure>
<para>Usa i tasti freccia per selezionare
- <guimenuitem>Exit Install</guimenuitem> dal men&ugrave; principale
- di installazione. Ti apparir&agrave; il seguente messaggio:</para>
+ <guimenuitem>Exit Install</guimenuitem> dal menù principale
+ di installazione. Ti apparirà il seguente messaggio:</para>
<screen> User Confirmation Requested
Are you sure you wish to exit? The system will reboot
@@ -1037,10 +1037,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
[ Yes ] No</screen>
- <para>Il programma d'installazione partir&agrave; nuovamente se il CDROM
- &egrave; ancora nel driver ed &egrave; selezionata &gui.yes;.</para>
+ <para>Il programma d'installazione partirà nuovamente se il CDROM
+ è ancora nel driver ed è selezionata &gui.yes;.</para>
- <para>Se hai avviato da floppy sar&agrave; necessario rimuovere il
+ <para>Se hai avviato da floppy sarà necessario rimuovere il
floppy <filename>mfsroot.flp</filename> e mettere
<filename>kern.flp</filename> prima di riavviare.</para>
</sect2>
@@ -1049,16 +1049,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<sect1 id="using-sysinstall">
<title>Introduzione a Sysinstall</title>
- <para>L'utility <application>sysinstall</application> &egrave;
- l'applicazione di installazione fornita dal FreeBSD Project. &Egrave;
- basata sulla console ed &egrave; suddivisa in diversi men&ugrave; e
+ <para>L'utility <application>sysinstall</application> è
+ l'applicazione di installazione fornita dal FreeBSD Project. È
+ basata sulla console ed è suddivisa in diversi menù e
schermate che puoi usare per configurare e controllare il processo di
installazione.</para>
- <para>Il sistema a men&ugrave; di <application>sysinstall</application>
- &egrave; governabile tramite i tasti freccia, <keycap>Invio</keycap>,
+ <para>Il sistema a menù di <application>sysinstall</application>
+ è governabile tramite i tasti freccia, <keycap>Invio</keycap>,
<keycap>Spazio</keycap>, e altri tasti. Una descrizione dettagliata
- di questi tasti e ci&ograve; che essi fanno sono contenuti nel
+ di questi tasti e ciò che essi fanno sono contenuti nel
documento sull'uso di <application>sysinstall</application>.</para>
<para>Per vedere queste informazioni, assicurati che sia evidenziata
@@ -1068,11 +1068,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<keycap>Invio</keycap>.</para>
<para>In questo modo verranno visualizzate le istruzioni per usare il
- sistema a men&ugrave;. Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al
- men&ugrave; principale.</para>
+ sistema a menù. Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al
+ menù principale.</para>
<figure id="sysinstall-main3">
- <title>Come Selezionare Usage dal Men&ugrave; Principale di
+ <title>Come Selezionare Usage dal Menù Principale di
Sysinstall</title>
<mediaobject>
@@ -1083,13 +1083,13 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</figure>
<sect2 id="select-doc">
- <title>Come Selezionare il Men&ugrave; della Documentazione</title>
+ <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title>
- <para>Dal men&ugrave; principale, seleziona con i tasti freccia
+ <para>Dal menù principale, seleziona con i tasti freccia
<guimenuitem>Doc</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
<figure id="main-doc">
- <title>Come Selezionare il Men&ugrave; della Documentazione</title>
+ <title>Come Selezionare il Menù della Documentazione</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1098,10 +1098,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Verr&agrave; mostrato il men&ugrave; della documentazione.</para>
+ <para>Verrà mostrato il menù della documentazione.</para>
<figure id="docmenu1">
- <title>Men&ugrave; della Documentazione di Sysinstall</title>
+ <title>Menù della Documentazione di Sysinstall</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1110,28 +1110,28 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>&Egrave; importante leggere la documentazione.</para>
+ <para>È importante leggere la documentazione.</para>
<para>Per visualizzare un documento, selezionalo con i tasti freccia e
premi <keycap>Invio</keycap>. Quando hai finito di leggere il
- documento, premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al men&ugrave;
+ documento, premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù
della documentazione.</para>
- <para>Per ritornare al Men&ugrave; di Installazione Principale,
+ <para>Per ritornare al Menù di Installazione Principale,
seleziona <guimenuitem>Exit</guimenuitem> con i tasti freccia e
premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
</sect2>
<sect2 id="keymap">
- <title>Come Selezionare il Men&ugrave; Tastiera</title>
+ <title>Come Selezionare il Menù Tastiera</title>
<para>Per cambiare la mappatura della tastiera, usa i tasti freccia per
- selezionare <guimenuitem>Keymap</guimenuitem> dal men&ugrave; e premi
- <keycap>Invio</keycap>. Questo &egrave; richiesto solo se stati usando
+ selezionare <guimenuitem>Keymap</guimenuitem> dal menù e premi
+ <keycap>Invio</keycap>. Questo è richiesto solo se stati usando
una tastiera non-standard o una tastiera non americana.</para>
<figure id="sysinstall-keymap">
- <title>Men&ugrave; Principale di Sysinstall</title>
+ <title>Menù Principale di Sysinstall</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1140,19 +1140,19 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Una diversa mappatura della tastiera pu&ograve; essere selezionata
- nel men&ugrave; usando i tasti freccia e premendo
+ <para>Una diversa mappatura della tastiera può essere selezionata
+ nel menù usando i tasti freccia e premendo
<keycap>Spazio</keycap>. Premi di nuovo <keycap>Spazio</keycap>
per deselezionare la tua scelta. Quando hai finito, scegli &gui.ok;
usando i tasti freccia e premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
<para>Nel successivo screen-shot ne viene mostrata una lista parziale.
Se selezioni &gui.cancel; premendo <keycap>Tab</keycap> userai la
- mappatura di default e ritornerai al Men&ugrave; dell'Installazione
+ mappatura di default e ritornerai al Menù dell'Installazione
Principale.</para>
<figure id="sysinstall-keymap-menu">
- <title>Men&ugrave; della Mappatura della Tastiera di Sysinstall</title>
+ <title>Menù della Mappatura della Tastiera di Sysinstall</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1169,7 +1169,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<keycap>Invio</keycap>.</para>
<figure id="sysinstall-options">
- <title>Men&ugrave; Principale di Sysinstall</title>
+ <title>Menù Principale di Sysinstall</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1190,24 +1190,24 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>I valori di default sono adeguati per la maggior parte degli utenti
e solitamente non necessitano modifiche. Il nome della release
- varier&agrave; a seconda della versione che si sta installando.</para>
+ varierà a seconda della versione che si sta installando.</para>
- <para>La descrizione dell'elemento selezionato apparir&agrave; illuminato
+ <para>La descrizione dell'elemento selezionato apparirà illuminato
in blu in fondo alla schermata. Nota che una di queste opzioni
- &egrave; <guimenuitem>Use Defaults</guimenuitem> per resettare
+ è <guimenuitem>Use Defaults</guimenuitem> per resettare
tutti i valori ai rispettivi valori di default.</para>
<para>Premi <keycap>F1</keycap> per leggere la schermata di aiuto
delle varie opzioni.</para>
- <para>Premendo <keycap>Q</keycap> ritornerai al Men&ugrave; di
+ <para>Premendo <keycap>Q</keycap> ritornerai al Menù di
Installazione Principale.</para>
</sect2>
<sect2 id="start-install">
<title>Iniziare una Installazione Standard</title>
- <para>L'installazione <guimenuitem>Standard</guimenuitem> &egrave;
+ <para>L'installazione <guimenuitem>Standard</guimenuitem> è
raccomandata per i novizi &unix; o di FreeBSD. Usa i tasti freccia
per selezionare <guimenuitem>Standard</guimenuitem> quindi premi
<keycap>Invio</keycap> per cominciare l'installazione.</para>
@@ -1237,45 +1237,45 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<title>Numerazione dei Dispositivi nel BIOS</title>
<para>Prima di installare e configurare FreeBSD sul tuo sistema,
- c'&egrave; una cosa importante che devi sapere, specialmente se hai
- pi&ugrave; dischi.</para>
+ c'è una cosa importante che devi sapere, specialmente se hai
+ più dischi.</para>
<indexterm><primary>DOS</primary></indexterm>
<indexterm><primary>Microsoft Windows</primary></indexterm>
<para>In un PC con un sistema operativo dipendente dal BIOS come &ms-dos;
- o &microsoft.windows;, il BIOS &egrave; in grado di ricavare il
+ o &microsoft.windows;, il BIOS è in grado di ricavare il
corretto ordine dei dischi, e il sistema operativo concorda con un
eventuale cambiamento. Questo consente all'utente di effettuare il boot
- da un disco diverso dal <quote>master primario</quote>. Questo &egrave;
+ da un disco diverso dal <quote>master primario</quote>. Questo è
conveniente soprattutto per alcuni utenti che hanno convenuto che il
- modo pi&ugrave; semplice e conveniente per mantenere un sistema
- di backup &egrave; di comperare un secondo disco identico al primo,
+ modo più semplice e conveniente per mantenere un sistema
+ di backup è di comperare un secondo disco identico al primo,
e effettuare consuete copie del primo disco sul secondo usando
<application><trademark
class="registered">Ghost</trademark></application> o
<application>XCOPY</application>. Quindi, se il primo disco fa fiasco,
- &egrave; sotto le minacce di un virus, o &egrave; scarabocchiato da
- un'imperfezione del sistema operativo stesso, pu&ograve; essere
+ è sotto le minacce di un virus, o è scarabocchiato da
+ un'imperfezione del sistema operativo stesso, può essere
facilmente recuperato istruendo il BIOS a swappare logicamente i due
- dischi. &Egrave; come cambiare i cavi sui dischi, ma senza dover
+ dischi. È come cambiare i cavi sui dischi, ma senza dover
aprire il case.</para>
<indexterm><primary>SCSI</primary></indexterm>
<indexterm><primary>BIOS</primary></indexterm>
- <para>I sistemi pi&ugrave; costosi con controller SCSI spesso includono
+ <para>I sistemi più costosi con controller SCSI spesso includono
delle estensioni del BIOS che consentono di riordinare i dischi SCSI
in modo simile a quanto sopra esposto per un massimo di sette
dispositivi.</para>
- <para>Un utente che &egrave; abituato ad usare queste caratteristiche
- pu&ograve; rimanere sorpreso quando vede che i risultati con FreeBSD
+ <para>Un utente che è abituato ad usare queste caratteristiche
+ può rimanere sorpreso quando vede che i risultati con FreeBSD
non sono quelli che si aspettava. FreeBSD non usa il BIOS, e non sa
nulla riguardo alla <quote>mappatura logica dei dispositivi del
- BIOS</quote>. Questo pu&ograve; portare a delle situazioni che
+ BIOS</quote>. Questo può portare a delle situazioni che
lasciano perplessi, in particolar modo quando i dischi hanno
un'identica geometria fisica, e sono dei clone di un altro disco.</para>
@@ -1290,67 +1290,67 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
Fred:</title>
<para>Bill distrugge una vecchia box Wintel per fare una box FreeBSD per
- Fred. Bill installa un solo disco SCSI come l'unit&agrave; zero
+ Fred. Bill installa un solo disco SCSI come l'unità zero
SCSI ed installa FreeBSD su di esso.</para>
<para>Fred inizia ad usare il sistema, ma dopo alcuni giorni nota che
il vecchio disco SCSI riporta numerosi errori e riferisce questo fatto
a Bill.</para>
- <para>Dopo un p&ograve;, Bill decide di risolvere la situazione,
- cos&igrave; prende un disco SCSI identico nella stanza
+ <para>Dopo un pò, Bill decide di risolvere la situazione,
+ così prende un disco SCSI identico nella stanza
dell'<quote>archivio</quote> di dischi. Una scansione iniziale
indica che il disco funziona bene, dunque Bill installa questo disco
- come la quarta unit&agrave; SCSI e crea una copia dell'immagine del
- disco zero nel disco quattro. Ora che il nuovo disco &egrave;
- installato e funziona bene, Bill decide che &egrave; una buona idea
- iniziare ad usarlo, quindi usa le funzionalit&agrave; nel BIOS SCSI
+ come la quarta unità SCSI e crea una copia dell'immagine del
+ disco zero nel disco quattro. Ora che il nuovo disco è
+ installato e funziona bene, Bill decide che è una buona idea
+ iniziare ad usarlo, quindi usa le funzionalità nel BIOS SCSI
per riordinare i dischi in modo tale che il sistema effettui il boot
dal disco quattro. FreeBSD viene avviato e funziona in modo
corretto.</para>
<para>Fred continua il suo lavoro per parecchi giorni, quando Bill e
- Fred decidono che &egrave; ora di una nuova avventura &mdash; tempo
+ Fred decidono che è ora di una nuova avventura &mdash; tempo
di aggiornare ad una nuova versione di FreeBSD. Bill rimuove
- l'unit&agrave; SCSI zero perch&egrave; era un p&ograve; fiacca e la
- sostituisce con un'altra unit&agrave; disco identica prendendola
+ l'unità SCSI zero perchè era un pò fiacca e la
+ sostituisce con un'altra unità disco identica prendendola
dall'<quote>archivio</quote>. Bill quindi installa la nuova versione
- di FreeBSD nella nuova unit&agrave; SCSI zero usando i floppy FTP di
+ di FreeBSD nella nuova unità SCSI zero usando i floppy FTP di
Internet di Fred. L'installazione ha successo.</para>
<para>Fred usa la nuova versione di FreeBSD per alcuni giorni, e si
- convince che &egrave; sufficientemente buona per usarla nel
- dipartimento di ingegneria. &Egrave; ora di copiare tutto il suo
- lavoro della vecchia versione. Fred monta la quarta unit&agrave; SCSI
- (l'ultima copia della vecchia versione di FreeBSD). Fred &egrave;
- costernato dal fatto che nulla del suo precedente lavoro &egrave;
- presente nella quarta unit&agrave; SCSI.</para>
+ convince che è sufficientemente buona per usarla nel
+ dipartimento di ingegneria. È ora di copiare tutto il suo
+ lavoro della vecchia versione. Fred monta la quarta unità SCSI
+ (l'ultima copia della vecchia versione di FreeBSD). Fred è
+ costernato dal fatto che nulla del suo precedente lavoro è
+ presente nella quarta unità SCSI.</para>
<para>Dove sono andati i dati?</para>
- <para>Quando Bill ha fatto una copia dell'immagine dell'unit&agrave;
- SCSI zero di origine sulla quarta unit&agrave; SCSI, la quarta
- unit&agrave; divenne un <quote>clone</quote>. Quando Bill ha
- riordinato il BIOS SCSI affinch&egrave; si poteva effettuare il boot
- dalla quarta unit&agrave; SCSI, ha solo ingannato se stesso.
- FreeBSD stava ancora girando sull'unit&agrave; SCSI zero.
- Questo tipo di modifica al BIOS far&agrave; in modo che tutto il
+ <para>Quando Bill ha fatto una copia dell'immagine dell'unità
+ SCSI zero di origine sulla quarta unità SCSI, la quarta
+ unità divenne un <quote>clone</quote>. Quando Bill ha
+ riordinato il BIOS SCSI affinchè si poteva effettuare il boot
+ dalla quarta unità SCSI, ha solo ingannato se stesso.
+ FreeBSD stava ancora girando sull'unità SCSI zero.
+ Questo tipo di modifica al BIOS farà in modo che tutto il
codice di boot e del loader sia prelevato dal dispositivo indicato
nel BIOS, ma quando i driver del kernel di FreeBSD prendono il
- controllo, la numerazione dei dispositivi del BIOS sar&agrave;
- ignorata, e FreeBSD considerer&agrave; la numerazione standard
+ controllo, la numerazione dei dispositivi del BIOS sarà
+ ignorata, e FreeBSD considererà la numerazione standard
dei dispositivi. Nel nostro esempio, il sistema ha continuato
- ad operare sull'unit&agrave; SCSI zero originale, e tutti i dati
- di Fred erano l&igrave;, e non sulla quarta unit&agrave; SCSI.
+ ad operare sull'unità SCSI zero originale, e tutti i dati
+ di Fred erano lì, e non sulla quarta unità SCSI.
Il fatto che il sistema sembrava in esecuzione sulla quarta
- unit&agrave; SCSI era semplicemente un artificio delle aspettative
+ unità SCSI era semplicemente un artificio delle aspettative
umane.</para>
- <para>Siamo contenti di dire che nessun dato &egrave; stato cancellato
- o artefatto dalla scoperta di questo fenomeno. L'unit&agrave; zero
- SCSI utilizzata in precedenza &egrave; stata recuperata dalla
- pila di hard disk, ed &egrave; stato recuperato tutto il lavoro
- di Fred, (e ora Bill sa che pu&egrave; contare anche sull'unit&agrave;
+ <para>Siamo contenti di dire che nessun dato è stato cancellato
+ o artefatto dalla scoperta di questo fenomeno. L'unità zero
+ SCSI utilizzata in precedenza è stata recuperata dalla
+ pila di hard disk, ed è stato recuperato tutto il lavoro
+ di Fred, (e ora Bill sa che puè contare anche sull'unità
zero).</para>
<para>Sebbene siano stati utilizzati dispositivi SCSI in questo esempio,
@@ -1364,7 +1364,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<note>
<para>Tutte le modifiche che fai ora non saranno scritte su disco.
Se pensi di aver fatto un errore e vuoi ricominciare dall'inizio
- puoi usare il men&ugrave; di <application>sysinstall</application>
+ puoi usare il menù di <application>sysinstall</application>
per uscire e tentare un'altra volta o premere il tasto
<keycap>U</keycap> per usare l'opzione
<guimenuitem>Undo</guimenuitem>. Se sei confuso e non riesci
@@ -1373,7 +1373,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</note>
<para>Dopo aver scelto un'installazione standard in
- <application>sysinstall</application> ti verr&agrave; mostrato
+ <application>sysinstall</application> ti verrà mostrato
questo messaggio:</para>
<screen> Message
@@ -1388,7 +1388,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
[ Press enter or space ]</screen>
- <para>Premi <keycap>Invio</keycap> come segnalato. Ti verr&agrave;
+ <para>Premi <keycap>Invio</keycap> come segnalato. Ti verrà
mostrato un elenco di tutti gli hard disk che il kernel
ha trovato quando ha effettuato il probe dei dispositivi.
La <xref linkend="sysinstall-fdisk-drive1"/> mostra un esempio con un
@@ -1405,61 +1405,61 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Ti potresti chiedere perch&egrave; <devicename>ad1</devicename>
- non &egrave; elencato nella lista. Perch&egrave; &egrave; stato
+ <para>Ti potresti chiedere perchè <devicename>ad1</devicename>
+ non è elencato nella lista. Perchè è stato
omesso?</para>
- <para>Considera ci&ograve; che succederebbe se hai due hard disk IDE,
+ <para>Considera ciò che succederebbe se hai due hard disk IDE,
uno come master sul primo controller IDE, ed uno come master sul
secondo controller IDE. Se FreeBSD li enumera come li trova,
allora saranno <devicename>ad0</devicename> e
<devicename>ad1</devicename>.</para>
<para>Ma se vuoi aggiungere un terzo hard disk, come dispositivo
- slave sul primo controller IDE, allora questo sar&agrave;
+ slave sul primo controller IDE, allora questo sarà
<devicename>ad1</devicename>, ed il precedente
- <devicename>ad1</devicename> diventer&agrave;
- <devicename>ad2</devicename>. Poich&egrave; i nome dei dispositivi
+ <devicename>ad1</devicename> diventerà
+ <devicename>ad2</devicename>. Poichè i nome dei dispositivi
(come <devicename>ad1s1a</devicename>) sono usati per determinare i
filesystem, potresti improvvisamente scoprire che alcuni dei tuoi
- filesystem non appaiono pi&ugrave; correttamente, e avrai
- necesit&agrave; di modificare la tua configurazione di FreeBSD.</para>
+ filesystem non appaiono più correttamente, e avrai
+ necesità di modificare la tua configurazione di FreeBSD.</para>
- <para>Per aggirare questo problema, il kernel pu&ograve; essere
+ <para>Per aggirare questo problema, il kernel può essere
configurato per denominare i dischi IDE in base alla loro posizione,
e non in base all'ordine di rilevamento degli stessi. Con questo
- schema il disco master sul secondo controller IDE sar&agrave;
+ schema il disco master sul secondo controller IDE sarà
<emphasis>sempre</emphasis> <devicename>ad2</devicename>,
anche se non sono presenti i dispositivi
<devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad1</devicename>.</para>
- <para>Questa configurazione &egrave; di default per il kernel di
- FreeBSD, ed &egrave; per questo che il display visualizza
+ <para>Questa configurazione è di default per il kernel di
+ FreeBSD, ed è per questo che il display visualizza
<devicename>ad0</devicename> e <devicename>ad2</devicename>.
- La macchina sulla quale &egrave; stato preso questo screenshot aveva
+ La macchina sulla quale è stato preso questo screenshot aveva
dischi IDE su entrambi i canali master dei controller IDE, e nessun
disco sui canali slave.</para>
<para>Dovresti selezionare il disco sul quale vuoi installare FreeBSD, poi
- premi &gui.ok;. Verr&agrave; avviato <application>FDisk</application>,
+ premi &gui.ok;. Verrà avviato <application>FDisk</application>,
con una schermata simile a quella nella <xref
linkend="sysinstall-fdisk1"/>.</para>
- <para>La schermata di <application>FDisk</application> &egrave; divisa in
+ <para>La schermata di <application>FDisk</application> è divisa in
tre sezioni.</para>
<para>La prima sezione, comprendente le prime due linee della schermata,
mostra i dettagli dell'hard disk selezionato, includendo il nome
- di FreeBSD, la geometria del disco, e la sua capacit&agrave;.</para>
+ di FreeBSD, la geometria del disco, e la sua capacità.</para>
<para>La seconda sezione mostra le slice che sono attualmente sul disco,
dove esse cominciano e dove finiscono, quanto sono grandi, il nome
assegnato da FreeBSD, la loro descrizione ed il loro tipo. Questo
esempio mostra due piccole slice inutilizzate, che sono uno degli
artefatti degli schemi di progetto del PC. Mostra anche una grande
- slice <acronym>FAT</acronym>, che apparir&agrave; quasi certamente come
+ slice <acronym>FAT</acronym>, che apparirà quasi certamente come
<devicename>C:</devicename> in &ms-dos; / &windows;, ed una slice
- estesa, che pu&ograve; contenere altre lettere dei dispositivi per
+ estesa, che può contenere altre lettere dei dispositivi per
&ms-dos; / &windows;.</para>
<para>La terza sezione mostra i comandi che sono disponibili in
@@ -1487,26 +1487,26 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
della progettazione del disco del PC), e una grande slice per FreeBSD.
Fatto questo, dovresti selezionare la slice di FreeBSD che hai appena
creato usando i tasti freccia, e quindi premere <keycap>S</keycap>
- affinch&egrave; la slice sia avviabile. La schermata avr&agrave;
+ affinchè la slice sia avviabile. La schermata avrà
un aspetto del tutto simile alla <xref
linkend="sysinstall-fdisk2"/>. Nota la <literal>A</literal> nella
- colonna dei <literal>Flag</literal>, che indica che la slice &egrave;
- <emphasis>active</emphasis>, e verr&agrave; avviata al boot.</para>
+ colonna dei <literal>Flag</literal>, che indica che la slice è
+ <emphasis>active</emphasis>, e verrà avviata al boot.</para>
<para>Se vuoi cancellare una slice esistente per fare spazio a FreeBSD
allora devi selezionare la slice con i tasti freccia, e quindi premere
- <keycap>D</keycap>. Quindi premi <keycap>C</keycap>, e ti verr&agrave;
+ <keycap>D</keycap>. Quindi premi <keycap>C</keycap>, e ti verrà
chiesto la dimensione della slice che vuoi creare. Scegli la
dimensione appropriata e premi <keycap>Invio</keycap>. Il valore
predefinito in questo riquadro rappresenta la dimensione massima che
- la tua slice pu&ograve; avere, che potrebbe essere il blocco contiguo
- pi&ugrave; lungo di spazio non ancora allocato oppure l'intero
+ la tua slice può avere, che potrebbe essere il blocco contiguo
+ più lungo di spazio non ancora allocato oppure l'intero
disco.</para>
- <para>Se hai gi&agrave; creato lo spazio per FreeBSD (magari usando un
+ <para>Se hai già creato lo spazio per FreeBSD (magari usando un
tool come <application>&partitionmagic;</application>) allora puoi
premere <keycap>C</keycap> per creare una nuova slice. Di nuovo,
- ti verr&agrave; chiesta la dimensione della slice che vorresti
+ ti verrà chiesta la dimensione della slice che vorresti
creare.</para>
<figure id="sysinstall-fdisk2">
@@ -1532,7 +1532,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Hai pi&ugrave; di un disco, ed hai installato FreeBSD su
+ <para>Hai più di un disco, ed hai installato FreeBSD su
un disco diverso dal primo.</para>
</listitem>
@@ -1543,16 +1543,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Se FreeBSD &egrave; il solo sistema operativo sulla
+ <para>Se FreeBSD è il solo sistema operativo sulla
macchina, installato sul primo hard disk, allora il boot manager
- <guimenuitem>Standard</guimenuitem> sar&agrave; sufficiente.
+ <guimenuitem>Standard</guimenuitem> sarà sufficiente.
Scegli <guimenuitem>None</guimenuitem> se stai usando un boot manager
di terze parti capace di avviare FreeBSD.</para>
<para>Fai la tua scelta e premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
<figure id="sysinstall-bootmgr">
- <title>Il Men&ugrave; di Sysinstall del Boot Manager</title>
+ <title>Il Menù di Sysinstall del Boot Manager</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -1563,16 +1563,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Per l'aiuto in linea, puoi premere <keycap>F1</keycap>, dove
troverai informazioni sui problemi che potresti incontrare quando
- tenti di condividere un hard disk tra pi&ugrave; sistemi
+ tenti di condividere un hard disk tra più sistemi
operativi.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Creare una Slice per un Altro Dispositivo</title>
- <para>Se hai pi&ugrave; di un dispositivo, ritornerai alla schermata
+ <para>Se hai più di un dispositivo, ritornerai alla schermata
di Selezione dei Dispositivi dopo la scelta del boot manager. Se
- desideri installare FreeBSD su pi&ugrave; di un disco, a questo punto
+ desideri installare FreeBSD su più di un disco, a questo punto
puoi selezionare un altro disco e ripetere la fase di partizionamento
usando <application>FDisk</application>.</para>
@@ -1605,19 +1605,19 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<application>Disklabel</application></title>
<para>Ora devi creare alcune partizioni all'interno di ogni slice che hai
- appena creato. Ricorda che ogni partizione &egrave; etichettata da
+ appena creato. Ricorda che ogni partizione è etichettata da
lettere, dalla <literal>a</literal> fino alla <literal>h</literal>, e le
partizioni <literal>b</literal>, <literal>c</literal>, e
<literal>d</literal> hanno dei significati formali ai quali dovresti
attenerti.</para>
<para>Certe applicazioni possono trarre beneficio da alcuni schemi di
- partizioni particolari, soprattutto se le puoi collocare su pi&ugrave;
+ partizioni particolari, soprattutto se le puoi collocare su più
dischi. Comunque, per la tua prima installazione di FreeBSD, non hai
- bisogno di dare troppo peso a come partizionare il disco. &Egrave;
- pi&ugrave; importante che installi FreeBSD ed impari ad usarlo. Puoi
+ bisogno di dare troppo peso a come partizionare il disco. È
+ più importante che installi FreeBSD ed impari ad usarlo. Puoi
sempre reinstallare FreeBSD per cambiare il tuo schema delle partizioni
- quando avrai pi&ugrave; familiarit&agrave; con il sistema
+ quando avrai più familiarità con il sistema
operativo.</para>
<para>Questo schema caratterizza quattro partizioni &mdash;una per lo
@@ -1652,14 +1652,14 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<entry>100&nbsp;MB</entry>
- <entry>Questo &egrave; il filesystem root. Ogni altro filesystem
- sar&agrave; montato da qualche parte sotto di esso. 100&nbsp;MB
- &egrave; una dimensione ragionevole per questo filesystem.
+ <entry>Questo è il filesystem root. Ogni altro filesystem
+ sarà montato da qualche parte sotto di esso. 100&nbsp;MB
+ è una dimensione ragionevole per questo filesystem.
Non memorizzerai troppi dati su di esso, per un'installazione
regolare di FreeBSD ci saranno circa 40&nbsp;MB di dati. Lo
- spazio rimanente &egrave; per i dati temporanei, e lascia
+ spazio rimanente è per i dati temporanei, e lascia
anche una spazio di scorta nel caso in cui le versioni
- future di FreeBSD dovessero richiedere pi&ugrave; spazio
+ future di FreeBSD dovessero richiedere più spazio
in <filename>/</filename>.</entry>
</row>
@@ -1670,15 +1670,15 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<entry>2-3 x RAM</entry>
- <entry>Lo spazio di swap del sistema &egrave; su questa
- partizione. Scegliere la giusta quantit&agrave; di swap
- pu&ograve; non essere cos&igrave; semplice. Una buona regola
- &egrave; che il tuo spazio di swap dovrebbe essere due o tre
+ <entry>Lo spazio di swap del sistema è su questa
+ partizione. Scegliere la giusta quantità di swap
+ può non essere così semplice. Una buona regola
+ è che il tuo spazio di swap dovrebbe essere due o tre
volte maggiore della tua memoria fisica (RAM). Dovresti avere
almeno 64&nbsp;MB di swap, quindi se nel tuo computer hai meno
di 32&nbsp;MB di RAM allora setta lo swap a
- 64&nbsp;MB. Se hai pi&ugrave; di un disco puoi mettere lo
- spazio swap su ogni disco. FreeBSD user&agrave; ogni disco per
+ 64&nbsp;MB. Se hai più di un disco puoi mettere lo
+ spazio swap su ogni disco. FreeBSD userà ogni disco per
lo swap, velocizzando le azioni di swapping. In questo caso,
calcola l'ammontare totale di swap di cui necessiti
(per esempio, 128&nbsp;MB), e quindi dividi questo numero per
@@ -1720,9 +1720,9 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</tgroup>
</table>
- <para>Se installi FreeBSD su pi&ugrave; dischi devi creare anche delle
- partizioni nelle altre slice che configuri. La maniera pi&ugrave;
- facile di fare questo &egrave; creare due partizioni su ogni disco, una
+ <para>Se installi FreeBSD su più dischi devi creare anche delle
+ partizioni nelle altre slice che configuri. La maniera più
+ facile di fare questo è creare due partizioni su ogni disco, una
per lo spazio di swap, ed una per il filesystem.</para>
<table frame="none" pgwide="1">
@@ -1754,8 +1754,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<entry>Guarda la descrizione</entry>
- <entry>Come gi&agrave; discusso, puoi dividere lo swap su ogni
- disco. Anche se la partizione <literal>a</literal> &egrave;
+ <entry>Come già discusso, puoi dividere lo swap su ogni
+ disco. Anche se la partizione <literal>a</literal> è
libera, per convenzione lo spazio swap sta nella
partizione <literal>b</literal>.</entry>
</row>
@@ -1767,11 +1767,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<entry>Il resto del disco</entry>
- <entry>Il resto del disco &egrave; messo in una grande
+ <entry>Il resto del disco è messo in una grande
partizione. Questo potrebbe essere facilmente messo sulla
partizione <literal>a</literal>, invece della partizione
<literal>e</literal>. Comunque, la convenzione dice che
- la partizione <literal>a</literal> su una slice &egrave;
+ la partizione <literal>a</literal> su una slice è
riservata per il filesystem root (<filename>/</filename>).
Non devi necessariamente seguire questa convenzione, ma
<application>sysinstall</application> lo fa, e quindi se segui
@@ -1779,7 +1779,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
Puoi scegliere di montare questo filesystem dove vuoi; in questo
esempio si propone di montare i filesystem sotto le directory
<filename>/disk<replaceable>n</replaceable></filename>, dove
- <replaceable>n</replaceable> &egrave; un numero che cambia per
+ <replaceable>n</replaceable> è un numero che cambia per
ogni disco. Ma puoi usare un altro schema se
preferisci.</entry>
</row>
@@ -1805,16 +1805,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
di FreeBSD, chiamato <application>Disklabel</application>.</para>
<para>La <xref linkend="sysinstall-label"/> mostra la schermata quando
- avvii <application>Disklabel</application>. Il display &egrave; diviso
+ avvii <application>Disklabel</application>. Il display è diviso
in tre sezioni.</para>
<para>Le prime linee mostrano il nome del disco sul quale stai lavorando
attualmente, e la slice che contiene le partizioni che stai creando
(a questo punto <application>Disklabel</application> usa il termine
<literal>Nome della Partizione</literal> piuttosto che nome della
- slice). Questa schermata mostra anche la quantit&agrave; di spazio
- libero nella slice; cio&egrave; lo spazio che &egrave; stato allocato
- per la slice, anche se ancora non &egrave; stato assegnato ad una
+ slice). Questa schermata mostra anche la quantità di spazio
+ libero nella slice; cioè lo spazio che è stato allocato
+ per la slice, anche se ancora non è stato assegnato ad una
partizione.</para>
<para>Al centro della schermata sono mostrate le partizioni che sono
@@ -1835,13 +1835,13 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para><application>Disklabel</application> pu&ograve; creare
+ <para><application>Disklabel</application> può creare
automaticamente le partizioni ed assegnare loro una dimensione di
default. Prova questa funzione premendo <keycap>A</keycap>. Vedrai
una schermata simile a quella mostrata in <xref
linkend="sysinstall-label2"/>. A seconda della dimensione del disco
che stai usando, i valori di default potrebbero essere differenti.
- Questo non &egrave; fatale, poich&egrave; puoi anche non accettare
+ Questo non è fatale, poichè puoi anche non accettare
i valori di default .</para>
<note>
@@ -1872,7 +1872,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Per creare la prima partizione (<literal>a</literal>, montata come
<filename>/</filename> &mdash; root), assicurati che sia selezionata
in cima allo schermo la slice corretta e premi <keycap>C</keycap>.
- Apparir&agrave; una finestra di dialogo per inserire la dimensione
+ Apparirà una finestra di dialogo per inserire la dimensione
della nuova partizione (come mostrato nella <xref
linkend="sysinstall-label-add"/>). Puoi immettere la dimensione
come il numero di blocchi del disco che vuoi usare, o come un numero
@@ -1881,7 +1881,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<note>
<para>A partire da FreeBSD&nbsp;5.X, gli utenti possono: selezionare
- <acronym>UFS2</acronym> (che &egrave; di default per &os;&nbsp;5.1 e
+ <acronym>UFS2</acronym> (che è di default per &os;&nbsp;5.1 e
superiori) usando l'opzione <literal>Custom Newfs</literal>
(<keycap>Z</keycap>), creare le etichette con
<literal>Auto Defaults</literal> e modificarle con l'opzione
@@ -1902,11 +1902,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>La grandezza di default mostrata creer&agrave; una partizione
+ <para>La grandezza di default mostrata creerà una partizione
che prende il resto della slice. Se stai usando le dimensioni di
partizioni usate nell'esempio precedente, allora cancella la figura
esistente usando <keycap>Backspace</keycap>, e poi digita
- <userinput>64M</userinput>, come &egrave; mostrato in
+ <userinput>64M</userinput>, come è mostrato in
<xref linkend="sysinstall-label-add2"/>. Poi premi
&gui.ok;.</para>
@@ -1920,11 +1920,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Dopo aver scelto la dimensione della partizione ti verr&agrave;
- chiesto se la partizione conterr&agrave; una filesystem o uno spazio
- di swap. La finestra di dialogo &egrave; mostrata nella <xref
+ <para>Dopo aver scelto la dimensione della partizione ti verrà
+ chiesto se la partizione conterrà una filesystem o uno spazio
+ di swap. La finestra di dialogo è mostrata nella <xref
linkend="sysinstall-label-type"/>. La prima partizione
- conterr&agrave; un filesystem, quindi assicurati che sia selezionato
+ conterrà un filesystem, quindi assicurati che sia selezionato
<guimenuitem>FS</guimenuitem> e premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
<figure id="sysinstall-label-type">
@@ -1937,11 +1937,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Alla fine, poich&egrave; stai creando un filesystem, devi dire a
- <application>Disklabel</application> dove sar&agrave; montato il
- filesystem. La finestra di dialogo &egrave; mostrata nella
+ <para>Alla fine, poichè stai creando un filesystem, devi dire a
+ <application>Disklabel</application> dove sarà montato il
+ filesystem. La finestra di dialogo è mostrata nella
<xref linkend="sysinstall-label-mount"/>. Il punto di mount del
- filesystem root &egrave; <filename>/</filename>, dunque digita
+ filesystem root è <filename>/</filename>, dunque digita
<userinput>/</userinput>, e poi premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
<figure id="sysinstall-label-mount">
@@ -1954,15 +1954,15 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
</mediaobject>
</figure>
- <para>Lo schermo sar&agrave; aggiornato e ti mostrer&agrave; la partizione
+ <para>Lo schermo sarà aggiornato e ti mostrerà la partizione
appena creata. Devi ripete questa procedura per le altre partizioni.
- Quando crei la partizione di swap, non ti verr&agrave; richiesto di
- inserire il punto di mount del filesystem, poich&egrave; le partizioni
+ Quando crei la partizione di swap, non ti verrà richiesto di
+ inserire il punto di mount del filesystem, poichè le partizioni
di swap non sono mai montate. Quando crei l'ultima partizione,
<filename>/usr</filename>, puoi lasciare la dimensione suggerita,
per usare il rimanente spazio della slice.</para>
- <para>La schermata finale dell'Editor DiskLabel di FreeBSD sar&agrave;
+ <para>La schermata finale dell'Editor DiskLabel di FreeBSD sarà
simile alla <xref linkend="sysinstall-label4"/>, sebbene i valori scelti
potrebbero essere differenti. Premi <keycap>Q</keycap> per
finire.</para>
@@ -1985,17 +1985,17 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<sect2 id="distset">
<title>Scegliere il Tipo di Distribuzione</title>
- <para>Scegliere quale tipo di distribuzione installare dipender&agrave;
+ <para>Scegliere quale tipo di distribuzione installare dipenderà
in maggior parte dall'uso del sistema e di quanto spazio hai
disponibile. Le opzioni predefinite spaziano da installare la
- configurazione pi&ugrave; leggera possibile fino ad arrivare ad
+ configurazione più leggera possibile fino ad arrivare ad
installare ogni cosa. Quelli che sono nuovi di &unix; e/o
di FreeBSD dovrebbero quasi certamente selezionare una di queste
opzioni inscatolate. La personalizzazione di un tipo di distribuzione
- &egrave; roba da utenti un p&ograve; pi&ugrave; esperti.</para>
+ è roba da utenti un pò più esperti.</para>
- <para>Premi <keycap>F1</keycap> per avere pi&ugrave; informazioni
- sulle opzioni del tipo di distribuzione e ci&ograve; che contengono.
+ <para>Premi <keycap>F1</keycap> per avere più informazioni
+ sulle opzioni del tipo di distribuzione e ciò che contengono.
Quando hai finito con l'help, premendo <keycap>Invio</keycap>
ritornerai al Menu di Selezione della Distribuzione.</para>
@@ -2014,18 +2014,18 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<application>&xorg;</application>.</para>
<para>Se pensi di compilare un kernel custom, seleziona un'opzione che
- include il codice sorgente. Per altre informazioni sul perch&egrave;
+ include il codice sorgente. Per altre informazioni sul perchè
dovrebbe essere costruito un kernel custom o su come costruirlo, guarda
il <xref linkend="kernelconfig"/>.</para>
- <para>Ovviamente, il sistema pi&ugrave; versatile &egrave; quello che
- include tutto. Se c'&egrave; abbastanza spazio su disco, seleziona
+ <para>Ovviamente, il sistema più versatile è quello che
+ include tutto. Se c'è abbastanza spazio su disco, seleziona
<guimenuitem>All</guimenuitem> come mostrato nella
<xref linkend="distribution-set1"/> usando i tasti freccia e premi
<keycap>Invio</keycap>. Se hai qualche preoccupazione per lo spazio
- di disco usa un'opzione che ti &egrave; pi&ugrave; conveniente
+ di disco usa un'opzione che ti è più conveniente
per la tua situazione. Non cercare la scelta perfetta,
- poich&egrave; potrai aggiungere altre distribuzioni anche dopo
+ poichè potrai aggiungere altre distribuzioni anche dopo
l'installazione.</para>
<figure id="distribution-set1">
@@ -2043,10 +2043,10 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<title>Installare la Collezione dei Port</title>
<para>Dopo aver selezionato la distribuzione desiderata, ti viene data
- l'opportunit&agrave; di installare la FreeBSD Port Collection.
- La collezione dei port &egrave; un modo semplice e conveniente di
+ l'opportunità di installare la FreeBSD Port Collection.
+ La collezione dei port è un modo semplice e conveniente di
installare software. La collezione dei port non contiene il codice
- sorgente necessario per compilare il software. Invece, &egrave;
+ sorgente necessario per compilare il software. Invece, è
una collezione di file che automatizza il download, la compilazione e
l'installazione delle applicazioni di terze-parti. Il
<xref linkend="ports"/> discute su come usare la collezione dei
@@ -2056,8 +2056,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
adeguato. Scegli questa opzione soltanto se hai uno spazio sul disco
rigido sufficiente. Per FreeBSD &rel.current;, la FreeBSD
Ports Collection occupa circa &ports.size; di spazio su disco.
- Puoi assumere un valore pi&ugrave; grande per le versioni di FreeBSD
- pi&ugrave; recenti.</para>
+ Puoi assumere un valore più grande per le versioni di FreeBSD
+ più recenti.</para>
<screen> User Confirmation Requested
Would you like to install the FreeBSD ports collection?
@@ -2081,7 +2081,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Seleziona &gui.yes; con i tasti freccia per installare la
collezione dei port, oppure &gui.no; per saltare questa opzione.
Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare.
- Verr&agrave; visualizzato il menu della scelta della
+ Verrà visualizzato il menu della scelta della
distribuzione.</para>
<figure id="distribution-set2">
@@ -2114,7 +2114,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea sui media
di installazione. Premi <keycap>Invio</keycap> per tornare
- al men&ugrave; di selezione dei media.</para>
+ al menù di selezione dei media.</para>
<figure id="choose-media">
<title>Scelta del Media di Installazione</title>
@@ -2144,11 +2144,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
server</guimenuitem></term>
<listitem>
- <para>Questa opzione far&agrave; tutti i trasferimenti FTP usando
- la modalit&agrave; <quote>Attiva</quote>. Questa modalit&agrave;
- non funzioner&agrave; attraverso i firewall, ma funzioner&agrave;
- con server FTP vecchi che non supportano la modalit&agrave;
- passiva. Se la tua connessione ha problemi con la modalit&agrave;
+ <para>Questa opzione farà tutti i trasferimenti FTP usando
+ la modalità <quote>Attiva</quote>. Questa modalità
+ non funzionerà attraverso i firewall, ma funzionerà
+ con server FTP vecchi che non supportano la modalità
+ passiva. Se la tua connessione ha problemi con la modalità
passiva (il default), prova quella attiva!</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2160,11 +2160,11 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<listitem>
<indexterm>
<primary>FTP</primary>
- <secondary>modalit&agrave; passivo</secondary>
+ <secondary>modalità passivo</secondary>
</indexterm>
<para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application>
- ad usare la modalit&agrave; <quote>Passiva</quote> per tutte le
+ ad usare la modalità <quote>Passiva</quote> per tutte le
operazioni FTP. Questo consente all'utente di passare attraverso
firewall che non permettono connessioni in entrate su porte TCP
random.</para>
@@ -2184,7 +2184,7 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Questa opzione istruisce <application>sysinstall</application>
a usare il protocollo HTTP (come un browser web) per connettersi
a un proxy per tutte le operazioni FTP. Il proxy
- tradurr&agrave; le richieste e invier&agrave; loro al server FTP.
+ tradurrà le richieste e invierà loro al server FTP.
Questo permette all'utente di passare attraverso i firewall
che non permettono FTP del tutto, ma offrono un proxy HTTP.
In questo caso, devi specificare il proxy oltre al server
@@ -2201,16 +2201,16 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
proxy FTP <hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, in ascolto
sulla porta 1024.</para>
- <para>In questo caso, vai alle opzioni del men&ugrave;, setta il
+ <para>In questo caso, vai alle opzioni del menù, setta il
nome utente FTP come <literal>ftp@ftp.FreeBSD.org</literal>, e il tuo
indirizzo email come password. Come media di installazione,
specifica FTP (o FTP passivo, se il proxy lo supporta), e l'URL
<literal>ftp://foo.example.com:1234/pub/FreeBSD</literal>.</para>
- <para>Poich&egrave; <filename>/pub/FreeBSD</filename> da
- <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> &egrave; proxato sotto
+ <para>Poichè <filename>/pub/FreeBSD</filename> da
+ <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> è proxato sotto
<hostid role="fqdn">foo.example.com</hostid>, sei in grado di
- installare da <emphasis>questa</emphasis> macchina (che prender&agrave;
+ installare da <emphasis>questa</emphasis> macchina (che prenderà
i file da <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> richiesti
dall'installazione).</para>
</note>
@@ -2219,8 +2219,8 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<sect1 id="install-final-warning">
<title>Procedere con l'Installazione</title>
- <para>Se lo desideri l'installazione pu&ograve; ora procedere. Questa
- &egrave; anche l'ultima opportunit&agrave; per interrompere
+ <para>Se lo desideri l'installazione può ora procedere. Questa
+ è anche l'ultima opportunità per interrompere
l'installazione per impedire cambiamenti al disco.</para>
<screen> User Confirmation Requested
@@ -2236,12 +2236,12 @@ Mounting root from ufs:/dev/md0c
<para>Seleziona &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap> per
procedere.</para>
- <para>Il tempo di installazione varier&agrave; a seconda della
+ <para>Il tempo di installazione varierà a seconda della
distribuzione che hai scelto, dei media di installazione, e della
- velocit&agrave; del computer. Verranno visualizzati una serie di
+ velocità del computer. Verranno visualizzati una serie di
messaggi indicanti lo stato.</para>
- <para>L'installazione &egrave; completa quando viene visualizzato
+ <para>L'installazione è completa quando viene visualizzato
il seguente messaggio:</para>
<screen> Message
@@ -2263,7 +2263,7 @@ do so by typing: /stand/sysinstall .
<para>Seleziona &gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap> per interrompere
l'installazione in modo tale che nessuna modifica venga effettuata sul tuo
- sistema. Apparir&agrave; il seguente messaggio</para>
+ sistema. Apparirà il seguente messaggio</para>
<screen> Message
Installation complete with some errors. You may wish to scroll
@@ -2274,7 +2274,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
[ OK ]</screen>
<para>Questo messaggio viene visualizzato quando non installi nulla.
- Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al men&ugrave; di
+ Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di
installazione principale per uscire dall'installazione.</para>
</sect1>
@@ -2282,7 +2282,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<title>Post-installazione</title>
<para>Dopo una corretta installazione segue la configurazione di varie
- opzioni. Un'opzione pu&ograve; essere configurata rientrando nelle
+ opzioni. Un'opzione può essere configurata rientrando nelle
opzioni di configurazione prima dell'avvio del nuovo sistema
FreeBSD o dopo l'installazione usando <command>sysinstall</command>
(<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; prima
@@ -2292,8 +2292,8 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<title>Configurazione del Dispositivo di Rete</title>
<para>Se hai configurato precedentemente PPP per l'installazione FTP,
- questa schermata non sar&agrave; visualizzata ora ma puoi configurarlo
- pi&ugrave; avanti come descritto sotto.</para>
+ questa schermata non sarà visualizzata ora ma puoi configurarlo
+ più avanti come descritto sotto.</para>
<para>Per informazioni dettagliate riguardo alla LAN e alla configurazione
di FreeBSD come gateway/router fai riferimento al capitolo
@@ -2327,33 +2327,33 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
Yes [ No ]</screen>
<para>In questa LAN privata, il corrente protocollo di Internet
- (<acronym>IPv4</acronym>) era gi&agrave; sufficiente e &egrave;
- stato selezionato &gui.no; con i tasti freccia ed &egrave; stato premuto
+ (<acronym>IPv4</acronym>) era già sufficiente e è
+ stato selezionato &gui.no; con i tasti freccia ed è stato premuto
<keycap>Invio</keycap>.</para>
- <para>Se sei connesso ad una rete <acronym>IPv6</acronym> gi&agrave;
+ <para>Se sei connesso ad una rete <acronym>IPv6</acronym> già
esistente con un server <acronym>RA</acronym>, puoi selezionare
&gui.yes; e premere <keycap>Invio</keycap>. Lo scan dei server RA
- impiegher&agrave; un p&ograve; di secondi.</para>
+ impiegherà un pò di secondi.</para>
<screen> User Confirmation Requested
Do you want to try DHCP configuration of the interface?
Yes [ No ]</screen>
- <para>Se il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) non &egrave; usato
+ <para>Se il DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) non è usato
seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi
<keycap>Invio</keycap>.</para>
- <para>Selezionando &gui.yes; si avvier&agrave;
- <application>dhclient</application>, e se tutto va bene, setter&agrave;
+ <para>Selezionando &gui.yes; si avvierà
+ <application>dhclient</application>, e se tutto va bene, setterà
in automatico le informazioni sulla configurazione della rete.
Fai riferimento alla <xref linkend="network-dhcp"/> per altre
informazioni.</para>
<para>La seguente schermata di configurazione della rete mostra la
configurazione di un dispositivo Ethernet per un sistema
- che funzioner&agrave; da gateway per una LAN.</para>
+ che funzionerà da gateway per una LAN.</para>
<figure id="ed-config2">
<title>Settare la Configurazione di Rete per ed0</title>
@@ -2395,10 +2395,10 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<listitem>
<para>L'indirizzo IP dell'host che inoltra i pacchetti verso
destinazioni non locali. Devi settarlo se la tua macchina
- &egrave; un nodo di una rete.
+ è un nodo di una rete.
<emphasis>Lascia questo campo vuoto</emphasis> se la
- macchina &egrave; il gateway di Internet per la rete. Il
- gateway IPv4 &egrave; anche conosciuto come il gateway di
+ macchina è il gateway di Internet per la rete. Il
+ gateway IPv4 è anche conosciuto come il gateway di
default o l'instradamento di default.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2408,7 +2408,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<listitem>
<para>L'indirizzo IP del tuo server DNS locale. Su questa lan
- privata non c'&egrave; un server DNS locale quindi &egrave;
+ privata non c'è un server DNS locale quindi è
stato usato l'indirizzo IP del server DNS del provider
(<hostid role="ipaddr">208.163.10.2</hostid>).</para>
</listitem>
@@ -2418,7 +2418,7 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<term>IPv4 address</term>
<listitem>
- <para>L'indirizzo IP in uso su questa interfaccia &egrave;
+ <para>L'indirizzo IP in uso su questa interfaccia è
<hostid role="ipaddr">192.168.0.1</hostid></para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2427,10 +2427,10 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
<term>Netmask</term>
<listitem>
- <para>Il blocco di indirizzi in uso per questa lan &egrave; un
+ <para>Il blocco di indirizzi in uso per questa lan è un
blocco di classe C (<hostid role="ipaddr">192.168.0.0</hostid> -
<hostid role="ipaddr">192.168.255.255</hostid>).
- La netmask di default per una rete di classe C &egrave;
+ La netmask di default per una rete di classe C è
(<hostid role="netmask">255.255.255.0</hostid>).</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2456,9 +2456,9 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
[ Yes ] No</screen>
<para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap>
- si porter&agrave; la macchina all'interno della rete pronta per l'uso.
- Comunque, questo non &egrave; fondamentale durante l'installazione,
- poich&egrave; la macchina deve essere riavviata.</para>
+ si porterà la macchina all'interno della rete pronta per l'uso.
+ Comunque, questo non è fondamentale durante l'installazione,
+ poichè la macchina deve essere riavviata.</para>
</sect2>
<sect2 id="gateway">
@@ -2469,9 +2469,9 @@ installation menus to retry whichever operations have failed.
[ Yes ] No</screen>
- <para>Se la macchina dovr&agrave; essere utilizzata come gateway per una
+ <para>Se la macchina dovrà essere utilizzata come gateway per una
LAN inoltrando pacchetti tra altre macchine allora seleziona
- &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. Se la macchina &egrave; un
+ &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>. Se la macchina è un
nodo di una rete allora seleziona &gui.no; e premi
<keycap>Invio</keycap> per continuare.</para>
</sect2>
@@ -2494,10 +2494,10 @@ Do you want to configure inetd and the network services that it provides?
<para>Questi servizi possono essere avviati dopo l'installazione
editando <filename>/etc/inetd.conf</filename> con l'editor di testo che
preferisci. Leggi la <xref linkend="network-inetd-overview"/> per
- pi&ugrave; informazioni.</para>
+ più informazioni.</para>
<para>Seleziona &gui.yes; se desideri configurare questi servizi durante
- l'installazione. Ti verr&agrave; proposta un'ulteriore
+ l'installazione. Ti verrà proposta un'ulteriore
conferma:</para>
<screen> User Confirmation Requested
@@ -2525,7 +2525,7 @@ use the current settings.
[ Yes ] No</screen>
- <para>Scegliendo &gui.yes; ti sar&agrave; consentito aggiungere
+ <para>Scegliendo &gui.yes; ti sarà consentito aggiungere
servizi eliminando <literal>#</literal> all'inizio delle relative
linee.</para>
@@ -2540,7 +2540,7 @@ use the current settings.
</figure>
<para>Dopo che hai aggiunto i servizi desiderati, premendo
- <keycap>Esc</keycap> ti verr&agrave; mostrato un men&ugrave; che
+ <keycap>Esc</keycap> ti verrà mostrato un menù che
ti consente di uscire salvando i cambiamenti che hai
apportato.</para>
</sect2>
@@ -2569,7 +2569,7 @@ use the current settings.
<sect3 id="ftpallow">
<title>Consentire l'FTP anonimo</title>
- <para>Chiunque pu&ograve; accedere alla tua macchina se
+ <para>Chiunque può accedere alla tua macchina se
permetti connessioni FTP anonime. Dovrebbero essere considerate
alcune implicazioni di sicurezza prima di abilitare questa opzione.
Per altre informazioni sulla sicurezza guarda il
@@ -2577,7 +2577,7 @@ use the current settings.
<para>Per consentire l'FTP anonimo, usa i tasti freccia e seleziona
&gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>.
- Ti verr&agrave; visualizzato il seguente messaggio:</para>
+ Ti verrà visualizzato il seguente messaggio:</para>
<figure id="anon-ftp2">
<title>Configurazione FTP Anonima di default</title>
@@ -2611,7 +2611,7 @@ Upload subdirectory:
Where files uploaded by anonymous FTP users will go.</screen>
- <para>Di default la directory root dell'ftp sar&agrave;
+ <para>Di default la directory root dell'ftp sarà
<filename>/var</filename>. Se prevedi che lo spazio FTP non sia
sufficiente, potresti usare la directory <filename>/usr</filename>
settando la directory root dell'FTP a
@@ -2626,7 +2626,7 @@ Upload subdirectory:
[ Yes ] No</screen>
<para>Se selezioni &gui.yes; e premi <keycap>Invio</keycap>,
- verr&agrave; avviato un editor che ti permetter&agrave; di
+ verrà avviato un editor che ti permetterà di
modificare il messaggio di benvenuto.</para>
<figure id="anon-ftp4">
@@ -2639,14 +2639,14 @@ Upload subdirectory:
</mediaobject>
</figure>
- <para>L'editor &egrave; <command>ee</command>.
+ <para>L'editor è <command>ee</command>.
Usa le istruzioni per cambiare il messaggio oppure cambia
- il messaggio pi&ugrave; tardi usando un editor di testo a tua scelta.
+ il messaggio più tardi usando un editor di testo a tua scelta.
Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata
dell'editor.</para>
- <para>Premendo <keycap>Esc</keycap> un men&ugrave; pop-up ti
- sceglier&agrave; di default
+ <para>Premendo <keycap>Esc</keycap> un menù pop-up ti
+ sceglierà di default
<guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>.
Premi <keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare. Premi
di nuovo <keycap>Invio</keycap> per salvare gli eventuali
@@ -2658,7 +2658,7 @@ Upload subdirectory:
<title>Configurare NFS (Network File System)</title>
<para>NFS (Network File System) consente la condivisione di file
- attraverso una rete. Una macchina pu&ograve; essere configurata come
+ attraverso una rete. Una macchina può essere configurata come
server, client, o entrambi. Fai riferimento alla
<xref linkend="network-nfs"/> per altre informazioni.</para>
@@ -2670,10 +2670,10 @@ Upload subdirectory:
Yes [ No ]</screen>
- <para>Se non c'&egrave; bisogno di un server NFS, seleziona &gui.no;
+ <para>Se non c'è bisogno di un server NFS, seleziona &gui.no;
e premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
- <para>Se scegli &gui.yes;, ti apparir&agrave; un messaggio che dice che
+ <para>Se scegli &gui.yes;, ti apparirà un messaggio che dice che
il file <filename>exports</filename> deve essere creato.</para>
<screen> Message
@@ -2683,7 +2683,7 @@ access to your local filesystems.
Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
[ OK ]</screen>
- <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. Verr&agrave;
+ <para>Premi <keycap>Invio</keycap> per continuare. Verrà
avviato un editor di testo al fine di creare ed editare il file
<filename>exports</filename>.</para>
@@ -2702,8 +2702,8 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
preferito. Nota il nome/locazione del file in fondo alla schermata
dell'editor.</para>
- <para>Premi <keycap>Invio</keycap> e ti verr&agrave; mostrato un
- men&ugrave; con selezionato
+ <para>Premi <keycap>Invio</keycap> e ti verrà mostrato un
+ menù con selezionato
<guimenuitem>a) leave editor</guimenuitem>. Premi
<keycap>Invio</keycap> per uscire e continuare.</para>
</sect3>
@@ -2727,15 +2727,15 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
<sect2 id="securityprofile">
<title>Profilo della Sicurezza</title>
- <para>Un <quote>profilo della sicurezza</quote> &egrave; un insieme
+ <para>Un <quote>profilo della sicurezza</quote> è un insieme
di opzioni di configurazione che tentano di raggiungere il desiderato
rapporto sicurezza/convenienza abilitando o disabilitando certi
- programmi e settaggi. Con il profilo di sicurezza pi&ugrave; severo,
- pochi programmi saranno abilitati di default. Questo &egrave;
+ programmi e settaggi. Con il profilo di sicurezza più severo,
+ pochi programmi saranno abilitati di default. Questo è
uno dei principi basi per la sicurezza: non mandare in esecuzione nulla
se non quello che usi.</para>
- <para>Per cortesia nota che il profilo di sicurezza &egrave;
+ <para>Per cortesia nota che il profilo di sicurezza è
giusto una configurazione di default. Tutti i programmi possono
essere abilitati o disabilitati dopo che hai installato FreeBSD
modificando o aggiungendo le appropriate linee in
@@ -2785,7 +2785,7 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
<entry>FORSE
<footnote>
- <para>Il portmapper &egrave; abilitato se la macchina &egrave;
+ <para>Il portmapper è abilitato se la macchina è
stata configurata in precedenza come un client o server
NFS.</para>
</footnote>
@@ -2831,7 +2831,7 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
il profilo di sicurezza su medio.</para>
<para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap> ti
- sar&agrave; consentito selezionare un diverso profilo di
+ sarà consentito selezionare un diverso profilo di
sicurezza.</para>
<figure id="security-profile">
@@ -2845,14 +2845,14 @@ Press [Enter] now to invoke an editor on /etc/exports
</figure>
<para>Premi <keycap>F1</keycap> per visualizzare l'help in linea.
- Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al men&ugrave; di
+ Premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di
selezione.</para>
<para>Usa i tasti freccia per scegliere <guimenuitem>Medium</guimenuitem>
a meno di essere sicuro che necessiti di un altro livello di sicurezza.
Con &gui.ok; selezionato, premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
- <para>Verr&agrave; visualizzato un messaggio di conferma a seconda del
+ <para>Verrà visualizzato un messaggio di conferma a seconda del
settaggio di sicurezza che hai scelto.</para>
<screen> Message
@@ -2889,7 +2889,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
post-installazione.</para>
<warning>
- <para>Il profilo di sicurezza non &egrave; una soluzione miracolosa!
+ <para>Il profilo di sicurezza non è una soluzione miracolosa!
Anche se usi il settaggio estremo, devi stare al passo con i problemi
di sicurezza leggendo la mailing lista appropriata
(<xref linkend="eresources-mail"/>), usando ottime password e
@@ -2923,7 +2923,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</mediaobject>
</figure>
- <para>Un'opzione comunemente usata &egrave; lo screen saver. Usa
+ <para>Un'opzione comunemente usata è lo screen saver. Usa
i tasti freccia per selezionare <guimenuitem>Saver</guimenuitem> e
premi <keycap>Invio</keycap>.</para>
@@ -2939,15 +2939,15 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</figure>
<para>Scegli lo screen saver che desideri usando i tasti freccia
- e quindi premi <keycap>Invio</keycap>. Verr&agrave; mostrato il
- men&ugrave; di Configurazione della Console di Sistema.</para>
+ e quindi premi <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato il
+ menù di Configurazione della Console di Sistema.</para>
- <para>Il tempo di inattesa di default &egrave; di 300 secondi.
+ <para>Il tempo di inattesa di default è di 300 secondi.
Per modificare l'intervallo di tempo,
seleziona <guimenuitem>Saver</guimenuitem> di nuovo.
- Nel men&ugrave; delle opzioni dello Screen Saver, seleziona
+ Nel menù delle opzioni dello Screen Saver, seleziona
<guimenuitem>Timeout</guimenuitem> usando i tasti freccia e premi
- <keycap>Invio</keycap>. Verr&agrave; mostrato un men&ugrave;:</para>
+ <keycap>Invio</keycap>. Verrà mostrato un menù:</para>
<figure id="saver-timeout">
<title>Timeout dello Screen Saver</title>
@@ -2960,7 +2960,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</figure>
<para>Puoi cambiare il valore, quindi seleziona &gui.ok; e
- premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al men&ugrave; di
+ premi <keycap>Invio</keycap> per ritornare al menù di
Configurazione della Console di Sistema.</para>
<figure id="saver-exit">
@@ -2982,13 +2982,13 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<title>Regolazione della Zona di Fuso Orario</title>
<para>Il settaggio della zona di fuso orario per la tua macchina ti
- consentir&agrave; di correggere automaticamente i cambiamenti
+ consentirà di correggere automaticamente i cambiamenti
di tempo regionali e di realizzare altre funzioni relative
al fuso orario.</para>
- <para>L'esempio mostrato &egrave; per una macchina situata nella zona
+ <para>L'esempio mostrato è per una macchina situata nella zona
di fuso orario orientale degli stati Uniti. La tua selezione
- dipender&agrave; dalla tua locazione geografica.</para>
+ dipenderà dalla tua locazione geografica.</para>
<screen> User Confirmation Requested
Would you like to set this machine's time zone now?
@@ -3004,7 +3004,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
Yes [ No ]</screen>
- <para>Seleziona &gui.yes; o &gui.no; a seconda di come &egrave;
+ <para>Seleziona &gui.yes; o &gui.no; a seconda di come è
configurato l'orologio della macchina e poi premi
<keycap>Invio</keycap>.</para>
@@ -3058,7 +3058,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</sect2>
<sect2 id="linuxcomp">
- <title>Compatibilit&agrave; Linux</title>
+ <title>Compatibilità Linux</title>
<screen> User Confirmation Requested
Would you like to enable Linux binary compatibility?
@@ -3067,18 +3067,18 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<para>Selezionando &gui.yes; e premendo <keycap>Invio</keycap>,
potrai eseguire applicazioni Linux su FreeBSD. Verranno installati
- i package per la compatibilit&agrave; Linux.</para>
+ i package per la compatibilità Linux.</para>
<para>Se stai facendo l'installazione via FTP, la macchina
- necessiter&agrave; di collegarsi a Internet. A volte il sito remoto
- non ha tutte le distribuzioni cos&igrave; come la compatibilit&agrave;
- Linux binaria. Puoi sempre installarlo pi&ugrave; tardi.</para>
+ necessiterà di collegarsi a Internet. A volte il sito remoto
+ non ha tutte le distribuzioni così come la compatibilità
+ Linux binaria. Puoi sempre installarlo più tardi.</para>
</sect2>
<sect2 id="mouse">
<title>Configurazione del Mouse</title>
- <para>Questa opzione ti consentir&agrave; di tagliare ed incollare il
+ <para>Questa opzione ti consentirà di tagliare ed incollare il
testo nella console e nei programmi utenti con un mouse a 3 pulsanti.
Se usi un mouse a 2 pulsanti, fai riferimento alla pagina man,
&man.moused.8;, dopo l'installazione per i dettagli sull'emulazione
@@ -3116,11 +3116,11 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</mediaobject>
</figure>
- <para>Il mouse usato in questo esempio &egrave; di tipo PS/2, quindi
+ <para>Il mouse usato in questo esempio è di tipo PS/2, quindi
l'opzione di default <guimenuitem>Auto</guimenuitem> era appropriata.
Per cambiare il protocollo, usa i tasti freccia e seleziona un'altra
opzione. Assicurati che &gui.ok; sia selezionato e premi
- <keycap>Invio</keycap> per uscire da questo men&ugrave;.</para>
+ <keycap>Invio</keycap> per uscire da questo menù.</para>
<figure id="config-mouse-port">
<title>Configurare la Porta del Mouse</title>
@@ -3176,7 +3176,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<para>Muovi il cursore sullo schermo e verifica che il cursore risponda
in modo appropriato. Se lo fa, seleziona &gui.yes; e premi
- <keycap>Invio</keycap>. Se non lo fa, allora il mouse non &egrave;
+ <keycap>Invio</keycap>. Se non lo fa, allora il mouse non è
stato configurato correttamente &mdash; seleziona &gui.no; e prova ad
usare delle differenti opzioni di configurazione.</para>
@@ -3200,12 +3200,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<title>Configurare I Servizi Addizionali di Rete</title>
- <para>La configurazione dei servizi di rete pu&ograve; spaventare
+ <para>La configurazione dei servizi di rete può spaventare
i nuovi utenti se questi non hanno alle spalle una conoscenza in
- quest'area. La rete, Internet incluso, &egrave; cruciale per tutti
- i moderni sistemi operativi &os; incluso; detto ci&ograve;, &egrave;
- del tutto utile conoscere le grandi capacit&agrave; di rete di &os;.
- Fare questo durante l'installazione permetter&agrave;
+ quest'area. La rete, Internet incluso, è cruciale per tutti
+ i moderni sistemi operativi &os; incluso; detto ciò, è
+ del tutto utile conoscere le grandi capacità di rete di &os;.
+ Fare questo durante l'installazione permetterà
agli utenti di avere alcune conoscenze dei vari servizi che sono
disponibili.</para>
@@ -3214,16 +3214,16 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
che questi programmi non fanno nulla di <quote>dannoso</quote>.
Sfortunatamente, i programmatori non sono perfetti e in passato
ci sono stati casi dove alcuni bug nei servizi di rete sono stati
- sfruttati da aggressori per fare cose maligne. &Egrave; importante
+ sfruttati da aggressori per fare cose maligne. È importante
che abiliti sono i servizi di rete che sai di aver bisogno.
- Se sei nel dubbio &egrave; meglio non abilitare un servizio di rete
+ Se sei nel dubbio è meglio non abilitare un servizio di rete
fino a quando scopri di averlo bisogno. Lo puoi sempre abilitare
successivamente ri-avviando <application>sysinstall</application>
- o usando le funzionalit&agrave; fornite dal file
+ o usando le funzionalità fornite dal file
<filename>/etc/rc.conf</filename>.</para>
- <para>Selezionando l'opzione <guimenu>Networking</guimenu> verr&agrave;
- visualizzato un men&ugrave; simile a questo:</para>
+ <para>Selezionando l'opzione <guimenu>Networking</guimenu> verrà
+ visualizzato un menù simile a questo:</para>
<figure id="network-configuration">
<title>Configurazione di Alto-Livello della Rete</title>
@@ -3236,34 +3236,34 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</figure>
<para>La prima opzione, <guimenuitem>Interfaces</guimenuitem>,
- &egrave; stata trattata precedentemente durante la
- <xref linkend="inst-network-dev"/>, e quindi questa opzione pu&ograve;
+ è stata trattata precedentemente durante la
+ <xref linkend="inst-network-dev"/>, e quindi questa opzione può
essere tranquillamente ignorata.</para>
- <para>Selezionando l'opzione <guimenuitem>AMD</guimenuitem> verr&agrave;
+ <para>Selezionando l'opzione <guimenuitem>AMD</guimenuitem> verrà
aggiunto il supporto per l'utility di mount automatica di
<acronym>BSD</acronym>. Di solito questo viene usato in combinazione
con il protocollo <acronym>NFS</acronym> (vedi sotto) per montare
- automaticamente i filesystem remoti. Non &egrave;
+ automaticamente i filesystem remoti. Non è
richiesta alcuna configurazione speciale.</para>
- <para>La linea successiva &egrave; l'opzione
+ <para>La linea successiva è l'opzione
<guimenuitem>AMD Flags</guimenuitem>. Quando selezionata,
- viene visualizzato un men&ugrave; per settare delle flag specifiche
- di <acronym>AMD</acronym>. Il men&ugrave; contiene gi&agrave;
+ viene visualizzato un menù per settare delle flag specifiche
+ di <acronym>AMD</acronym>. Il menù contiene già
una serie di opzioni di default:</para>
<screen>-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map /net /etc/amd.map</screen>
<para>L'opzione <literal>-a</literal> setta la locazione di mount
- di default che &egrave; qui specificata come
+ di default che è qui specificata come
<filename>/.amd_mnt</filename>. L'opzione <literal>-l</literal>
specifica il file di <filename>log</filename>; di default; comunque,
- quando viene usato <literal>syslogd</literal> tutte le attivit&agrave;
+ quando viene usato <literal>syslogd</literal> tutte le attività
di log saranno inviate al demone di log del sistema. La directory
- <filename role="directory">/host</filename> &egrave; usata per
+ <filename role="directory">/host</filename> è usata per
montare un filesystem esportato da un host remoto, mentre
- la directory <filename role="directory">/net</filename> &egrave;
+ la directory <filename role="directory">/net</filename> è
usata per montare un filesystem esportato da un indirizzo
<acronym>IP</acronym>. Il file <filename>/etc/amd.map</filename>
definisce le opzioni di default per le esportazioni
@@ -3278,24 +3278,24 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
connessioni <acronym>FTP</acronym> anonime. Seleziona questa
opzione per rendere questa macchina un server
<acronym>FTP</acronym> anonimo. Sii consapevole dei rischi di
- sicurezza che questa opzione comporta. Verr&agrave;
- visualizzato un altro men&ugrave; nel quale vengono spiegati pi&ugrave;
+ sicurezza che questa opzione comporta. Verrà
+ visualizzato un altro menù nel quale vengono spiegati più
nel dettaglio i rischi di sicurezza e la configurazione.</para>
- <para>Il men&ugrave; di configurazione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem>
- configurer&agrave; la macchina per essere un gateway come spiegato
+ <para>Il menù di configurazione <guimenuitem>Gateway</guimenuitem>
+ configurerà la macchina per essere un gateway come spiegato
in precedenza. Lo puoi usare per deselezionare l'opzione
<guimenuitem>Gateway</guimenuitem> se l'hai selezionata sbadatamente
nel processo di installazione.</para>
- <para>L'opzione <guimenuitem>Inetd</guimenuitem> pu&ograve; essere
+ <para>L'opzione <guimenuitem>Inetd</guimenuitem> può essere
usata per configurare o disabilitare completamente il demone
&man.inetd.8; come discusso sopra.</para>
- <para>L'opzione <guimenuitem>Mail</guimenuitem> &egrave; usata per
+ <para>L'opzione <guimenuitem>Mail</guimenuitem> è usata per
configurare l'<acronym>MTA</acronym> (Mail Transfer Agent) di default
- per il sistema. Selezionando questa opzione apparir&agrave;
- il seguente men&ugrave;:</para>
+ per il sistema. Selezionando questa opzione apparirà
+ il seguente menù:</para>
<figure id="mta-selection">
<title>Selezione dell'MTA di default</title>
@@ -3309,15 +3309,15 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<para>Ti viene data una scelta per quale <acronym>MTA</acronym>
di default installare e configurare. Un <acronym>MTA</acronym> non
- &egrave; altro che un server di posta che consegna email agli
+ è altro che un server di posta che consegna email agli
utenti sul sistema o via Internet.</para>
- <para>Selezionando <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem> verr&agrave;
+ <para>Selezionando <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem> verrà
installato il famoso server <application>sendmail</application>,
di default per FreeBSD. L'opzione
- <guimenuitem>Sendmail local</guimenuitem> imposter&agrave;
+ <guimenuitem>Sendmail local</guimenuitem> imposterà
<application>sendmail</application> per essere l'<acronym>MTA</acronym>
- di default, ma disabilita la sua funzionalit&agrave; di ricevere
+ di default, ma disabilita la sua funzionalità di ricevere
email in ingresso provenienti da Internet. Le alternative,
<guimenuitem>Postfix</guimenuitem> e <guimenuitem>Exim</guimenuitem>
si comportano in modo simile a <guimenuitem>Sendmail</guimenuitem>.
@@ -3326,29 +3326,29 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<application>sendmail</application>.</para>
<para>Dopo aver scelto o meno un <acronym>MTA</acronym>,
- apparir&agrave; il men&ugrave; di configurazione della rete con la
+ apparirà il menù di configurazione della rete con la
prossima opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem>.</para>
- <para>L'opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem> configurer&agrave;
+ <para>L'opzione <guimenuitem>NFS client</guimenuitem> configurerà
il sistema per comunicare con un server tramite <acronym>NFS</acronym>.
Un server <acronym>NFS</acronym> rende i filesystem disponibili a
altre macchine sulla rete tramite il protocollo <acronym>NFS</acronym>.
- Se questa &egrave; una macchina a se stante, questa opzione
- pu&ograve; non essere selezionata. Il sistema pu&ograve;
+ Se questa è una macchina a se stante, questa opzione
+ può non essere selezionata. Il sistema può
richiedere un'ulteriore configurazione in seguito; consulta la
<xref linkend="network-nfs"/> per maggiori informazioni sulla
configurazione riguardo client e server.</para>
- <para>Sotto all'opzione precedente c'&egrave; l'opzione
+ <para>Sotto all'opzione precedente c'è l'opzione
<guimenuitem>NFS server</guimenuitem>, che ti permette di configurare
il sistema come un server <acronym>NFS</acronym>. Questo
aggiunge le informazioni richieste per avviare <acronym>RPC</acronym>,
- servizi di chiamata a procedura remota. <acronym>RPC</acronym> &egrave;
+ servizi di chiamata a procedura remota. <acronym>RPC</acronym> è
usato per coordinare le connessioni tra host e i programmi.</para>
- <para>La prossima linea &egrave; l'opzione
+ <para>La prossima linea è l'opzione
<guimenuitem>Ntpdate</guimenuitem>, che tratta la sincronizzazione
- del tempo. Quando selezionato, viene mostrato un men&ugrave; come
+ del tempo. Quando selezionato, viene mostrato un menù come
questo:</para>
<figure id="Ntpdate-config">
@@ -3361,21 +3361,21 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
</mediaobject>
</figure>
- <para>Da questo men&ugrave;, seleziona il server pi&ugrave;
- vicino alla tua posizione. Selezionando il pi&ugrave; vicino renderai
- la sincronizzazione del tempo pi&ugrave; accurata poich&egrave;
+ <para>Da questo menù, seleziona il server più
+ vicino alla tua posizione. Selezionando il più vicino renderai
+ la sincronizzazione del tempo più accurata poichè
un server lontano dalla tua posizione potrebbe avere una latenza
di connessione maggiore.</para>
- <para>La prossima opzione &egrave; <acronym>PCNFSD</acronym>.
- Questa opzione installer&agrave; il package
+ <para>La prossima opzione è <acronym>PCNFSD</acronym>.
+ Questa opzione installerà il package
<filename role="package">net/pcnfsd</filename> dalla collezione dei
- port. Questa &egrave; un'utilit&agrave; che fornisce servizi di
+ port. Questa è un'utilità che fornisce servizi di
autenticazione <acronym>NFS</acronym> per i sistemi che sono
incapaci di fornirne dei propri, come il sistema operativo
&ms-dos; della Microsoft.</para>
- <para>Adesso scorri in gi&ugrave; per vedere le altre
+ <para>Adesso scorri in giù per vedere le altre
opzioni:</para>
<figure id="Network-configuration-cont">
@@ -3392,13 +3392,13 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
&man.rpc.lockd.8; sono tutte usate per <acronym>RPC</acronym>
(Chiamate a Procedura Remote). L'utility <command>rpcbind</command>
gestisce la comunicazione con server e client <acronym>NFS</acronym>,
- ed &egrave; richiesta per i server <acronym>NFS</acronym> per operare
+ ed è richiesta per i server <acronym>NFS</acronym> per operare
correttamente. Il demone <application>rpc.statd</application>
interagisce con il demone <application>rpc.statd</application> su
altri host per fornire un controllo sullo stato. Lo stato riportato
- &egrave; solitamente tenuto nel file
+ è solitamente tenuto nel file
<filename>/var/db/statd.status</filename>. La prossima opzione qui
- elencata &egrave; l'opzione <guimenuitem>rpc.lockd</guimenuitem>, che,
+ elencata è l'opzione <guimenuitem>rpc.lockd</guimenuitem>, che,
quando selezionata, fornisce servizi di locking dei file. Viene
solitamente usato con <application>rpc.statd</application> per
controllare quali host stanno richiedendo lock e con quale frequenza.
@@ -3407,44 +3407,44 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
per operare correttamente.</para>
<para>Come puoi vedere avanzando nella lista il prossimo elemento
- &egrave; <guimenuitem>Routed</guimenuitem>, che &egrave; il demone
+ è <guimenuitem>Routed</guimenuitem>, che è il demone
di instradamento. L'utility &man.routed.8; gestisce le tabelle
di instradamento di rete, trova router multicast, e fornisce una
copia della tabella di instradamento ad ogni host fisicamente
- connesso previa richiesta via rete. Questo &egrave; principalmente
+ connesso previa richiesta via rete. Questo è principalmente
usato per le macchine che fungono da gateway per una lan. Quando
- selezionato, verr&agrave; visualizzato un men&ugrave; che richiede
- la locazione di default dell'utility. La locazione di default &egrave;
- gi&agrave; definita e pu&ograve; essere selezionata con il tasto
- <keycap>Invio</keycap>. Poi ti sar&agrave; presentato un
- altro men&ugrave;, questa volta per impostare le flag che desideri
+ selezionato, verrà visualizzato un menù che richiede
+ la locazione di default dell'utility. La locazione di default è
+ già definita e può essere selezionata con il tasto
+ <keycap>Invio</keycap>. Poi ti sarà presentato un
+ altro menù, questa volta per impostare le flag che desideri
passare a <application>routed</application>. Sullo schermo dovrebbe
apparire la flag di default <literal>-q</literal>.</para>
- <para>La prossima linea &egrave; l'opzione
+ <para>La prossima linea è l'opzione
<guimenuitem>Rwhod</guimenuitem> che, quando
- selezionata, avvier&agrave; il demone &man.rwhod.8; durante
+ selezionata, avvierà il demone &man.rwhod.8; durante
l'inizializzazione del sistema. L'utility <command>rwhod</command>
invia periodicamente via rete messaggi di sistema broadcast, o in
- modalit&agrave; <quote>consumatore</quote> li colleziona. Altre
+ modalità <quote>consumatore</quote> li colleziona. Altre
informazioni possono essere trovate nella pagine man &man.ruptime.1;
e &man.rwho.1;.</para>
- <para>L'ultima opzione della lista &egrave; per il demone
- &man.sshd.8;. Questo &egrave; il server di shell sicuro di
- <application>OpenSSH</application> ed &egrave; altamente raccomandato
+ <para>L'ultima opzione della lista è per il demone
+ &man.sshd.8;. Questo è il server di shell sicuro di
+ <application>OpenSSH</application> ed è altamente raccomandato
al posto dei server <application>telnet</application> e
<acronym>FTP</acronym>. Il server <application>sshd</application>
- &egrave; usato per creare una connessione sicura da un host ad un altro
+ è usato per creare una connessione sicura da un host ad un altro
usando connessioni cifrate.</para>
- <para>In fine c'&egrave; l'opzione
+ <para>In fine c'è l'opzione
<guimenuitem>TCP Extensions</guimenuitem>. Questo abilita le
estensioni <acronym>TCP</acronym> definite nelle
<acronym>RFC</acronym>&nbsp;1323 e <acronym>RFC</acronym>&nbsp;1644.
- Mentre su molti host questo pu&ograve; velocizzare le connessioni,
+ Mentre su molti host questo può velocizzare le connessioni,
potrebbe anche causare la perdita di alcune connessioni. Non
- &egrave; raccomandato per server, ma pu&ograve; essere un beneficio
+ è raccomandato per server, ma può essere un beneficio
per macchine a se stanti.</para>
<para>Ora che hai configurato i servizi di rete, puoi scorrere in alto
@@ -3457,7 +3457,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<note>
<para>A partire da &os;&nbsp;5.3-RELEASE, la configurazione del
- server X &egrave; stata rimossa da
+ server X è stata rimossa da
<application>sysinstall</application>, devi installare e configurare
il server X dopo l'installazione di &os;.
Maggiori informazioni riguardo all'installazione e alla configurazione
@@ -3474,12 +3474,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<para>Per far girare <application>&xfree86;</application>
come utente non <username>root</username> avrai bisogno di
avere <filename role="package">x11/wrapper</filename> installato.
- Questo &egrave; installato di default a partire da FreeBSD 4.7.
- Per le versioni precedenti questo pu&ograve;
- essere installato dal men&ugrave; di selezione dei package.</para>
+ Questo è installato di default a partire da FreeBSD 4.7.
+ Per le versioni precedenti questo può
+ essere installato dal menù di selezione dei package.</para>
</note>
- <para>Per vedere se la tua scheda video &egrave; supportata,
+ <para>Per vedere se la tua scheda video è supportata,
vai sul sito di <ulink
url="http://www.xfree86.org/">&xfree86;</ulink>.</para>
@@ -3489,7 +3489,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
[ Yes ] No</screen>
<warning>
- <para>&Egrave; necessario conoscere le specifiche del tuo monitor
+ <para>È necessario conoscere le specifiche del tuo monitor
e alcune informazioni della scheda video. Settaggi non corretti
potrebbero creare danni all'attrezzatura. Se non hai queste
informazioni, seleziona &gui.no; e quando hai le informazioni esegui
@@ -3498,9 +3498,9 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
(<command>/stand/sysinstall</command> nelle versioni di &os; dopo la
5.2), selezionando <guimenuitem>Configure</guimenuitem> e poi
<guimenuitem>XFree86</guimenuitem>. Una configurazione
- errata del server X a questo punto pu&ograve; lasciare la
- macchina in uno stato di blocco. &Egrave; consigliato configurare
- il server X una volta che l'installazione &egrave; stata
+ errata del server X a questo punto può lasciare la
+ macchina in uno stato di blocco. È consigliato configurare
+ il server X una volta che l'installazione è stata
completata.</para>
</warning>
@@ -3509,7 +3509,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
configurazione del server X.</para>
<figure id="xserver2">
- <title>Selezione del Men&ugrave; del Metodo di Configurazione</title>
+ <title>Selezione del Menù del Metodo di Configurazione</title>
<mediaobject>
<imageobject>
@@ -3526,7 +3526,7 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
<application>xf86cfg -textmode</application> potrebbero richiedere
alcuni secondi all'avvio con uno schermo nero. Abbiate pazienza.</para>
- <para>Di seguito verr&agrave; illustrato l'uso del tool di configurazione
+ <para>Di seguito verrà illustrato l'uso del tool di configurazione
<application>xf86config</application>. Le scelte di configurazione
che farai dipenderanno dall'hardware nel sistema e quindi le tue
scelte saranno probabilmente diverse da quelle qui mostrate:</para>
@@ -3540,12 +3540,12 @@ To change any of these settings later, edit /etc/rc.conf
[ Press enter to continue ]</screen>
- <para>Questo indica che &egrave; stato rilevato il demone del mouse
+ <para>Questo indica che è stato rilevato il demone del mouse
precedentemente configurato. Premi <keycap>Invio</keycap> per
continuare.</para>
<para>Avviando <application>xf86config</application>
- verr&agrave; visualizzata una breve introduzione:</para>
+ verrà visualizzata una breve introduzione:</para>
<screen>This program will create a basic XF86Config file, based on menu selections you
make.
@@ -3565,11 +3565,11 @@ memory on your video card. SuperProbe may be able to help with this.
Press enter to continue, or ctrl-c to abort.</screen>
- <para>Premendo <keycap>Invio</keycap> comincer&agrave; la
+ <para>Premendo <keycap>Invio</keycap> comincerà la
configurazione del mouse. Assicurati di seguire le istruzioni e usa
<quote>Mouse Systems</quote> come protocollo e
<devicename>/dev/sysmouse</devicename> come porta del mouse;
- l'uso di un mouse PS/2 &egrave; mostrato a titolo illustrativo.</para>
+ l'uso di un mouse PS/2 è mostrato a titolo illustrativo.</para>
<screen>First specify a mouse protocol type. Choose one from the following list:
@@ -3611,8 +3611,8 @@ On FreeBSD, the default is /dev/sysmouse.
Mouse device: /dev/sysmouse</screen>
- <para>Il prossimo oggetto da configurare &egrave; la tastiera. Un modello
- generico a 101 tasti &egrave; mostrato a titolo di esempio.
+ <para>Il prossimo oggetto da configurare è la tastiera. Un modello
+ generico a 101 tasti è mostrato a titolo di esempio.
Si possono usare diversi nomi per le varianti o semplicemente
premi <keycap>Invio</keycap> per accettare il valore di default.</para>
@@ -3752,7 +3752,7 @@ Enter an identifier for your monitor definition: Hitachi</screen>
<para>Ora tocca alla selezione della scheda video da una lista.
Se passi la tua scheda dalla lista, continua a premere
- <keycap>Invio</keycap> e la lista ricomincer&agrave; da capo.
+ <keycap>Invio</keycap> e la lista ricomincerà da capo.
Viene mostrato solo uno stralcio della lista.</para>
<screen>Now we must configure video card specific settings. At this point you can
@@ -3845,12 +3845,12 @@ Your card definition is Matrox Millennium G200 8MB.
The strings are free-form, spaces are allowed.
Enter an identifier for your video card definition:</screen>
- <para>Andando ancora avanti, sono settate le modalit&agrave; video per
+ <para>Andando ancora avanti, sono settate le modalità video per
la risoluzione desiderata. Tipicamente, utili range sono 640x480,
- 800x600 e 1024x768, ma questi sono in funzione delle capacit&agrave;
+ 800x600 e 1024x768, ma questi sono in funzione delle capacità
della scheda video, della dimensione del monitor, e del comfort degli
- occhi. Quando selezioni una profondit&agrave; di colore, seleziona
- la pi&ugrave; alta che la tua scheda supporta.</para>
+ occhi. Quando selezioni una profondità di colore, seleziona
+ la più alta che la tua scheda supporta.</para>
<screen>For each depth, a list of modes (resolutions) is defined. The default
resolution that the server will start-up with will be the first listed
@@ -3954,28 +3954,28 @@ failed. Would you like to try again?
[ Yes ] No</screen>
- <para>Se hai difficolt&agrave; a configurare
+ <para>Se hai difficoltà a configurare
<application>&xfree86;</application>, seleziona
&gui.no; e premi <keycap>Invio</keycap>
e prosegui con il processo di installazione. Dopo
l'installazione puoi usare <command>xf86cfg -textmode</command>
oppure <command>xf86config</command> come <username>root</username>
per accedere alle utility di configurazione a linea di comando.
- C'&egrave; un altro metodo per configurare
+ C'è un altro metodo per configurare
<application>&xfree86;</application>, descritto nel
<xref linkend="x11"/>. Se hai deciso di non configurare
- <application>&xfree86;</application> il prossimo men&ugrave;
- sar&agrave; per la selezione dei package.</para>
+ <application>&xfree86;</application> il prossimo menù
+ sarà per la selezione dei package.</para>
- <para>Il settaggio di default che permette di killare il server &egrave;
+ <para>Il settaggio di default che permette di killare il server è
la sequenza di tasti <keycombo
action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap>
<keycap>Backspace</keycap></keycombo>.
- Puoi usarla se qualcosa nel settaggio del server &egrave; sbagliato
+ Puoi usarla se qualcosa nel settaggio del server è sbagliato
prevenendo danni all'hardware.</para>
<para>Il settaggio di default che permette di saltare da una
- modalit&agrave; video all'altra mentre X &egrave; in esecuzione &egrave;
+ modalità video all'altra mentre X è in esecuzione è
la sequenza di tasti <keycombo
action='simul'><keycap>Ctrl</keycap><keycap>Alt</keycap>
<keycap>+</keycap></keycombo> o
@@ -3990,9 +3990,9 @@ failed. Would you like to try again?
<para>Ci sono avvisi che segnalano che settaggi impropri possono
danneggiare il tuo equipaggiamento. Considerali. Se sei in dubbio,
non farlo. Invece, usa i controlli del monitor per aggiustare la
- schermata per X Window. Cos&igrave; facendo ci potrebbero essere delle
- incongruenze di visualizzazione quando passi alla modalit&agrave; testo,
- ma questo &egrave; meglio rispetto al danneggiamento
+ schermata per X Window. Così facendo ci potrebbero essere delle
+ incongruenze di visualizzazione quando passi alla modalità testo,
+ ma questo è meglio rispetto al danneggiamento
dell'equipaggiamento.</para>
<para>Leggi la pagina man di &man.xvidtune.1; prima di fare qualsiasi
@@ -4000,15 +4000,15 @@ failed. Would you like to try again?
<para>Al seguito di una configurazione di
<application>&xfree86;</application> andata a buon fine, si
- proceder&agrave; alla selezione di un desktop di default.</para>
+ procederà alla selezione di un desktop di default.</para>
</sect2>
<sect2 id="default-desktop">
<title>Selezionare il Desktop X di Default</title>
<note>
- <para>A partire da &os;&nbsp;5.3-RELEASE, la possibilit&agrave;
- di selezione del desktop X &egrave; stata rimossa da
+ <para>A partire da &os;&nbsp;5.3-RELEASE, la possibilità
+ di selezione del desktop X è stata rimossa da
<application>sysinstall</application>, devi configurare il desktop
X dopo l'installazione di &os;. Maggiori informazioni riguardo
all'installazione e configurazione di un desktop X possono
@@ -4021,14 +4021,14 @@ failed. Would you like to try again?
da ambienti veramente basilari fino a ambienti con desktop completi
che includono diverse applicazioni. Alcuni richiedono uno spazio
di disco minimo e poca memoria mentre altri con maggiori
- funzionalit&agrave; richiedono pi&ugrave; risorse. Il miglior modo
- per determinare quale gestore di finestre utilizzare &egrave; provarne
+ funzionalità richiedono più risorse. Il miglior modo
+ per determinare quale gestore di finestre utilizzare è provarne
alcuni. Sono disponibili dalla collezione dei port o come package
e possono essere aggiunti dopo l'installazione.</para>
- <para>Puoi selezionare uno dei desktop pi&ugrave; popolari e sar&agrave;
- installato ed configurato come il desktop di default. Ci&ograve;
- ti permetter&agrave; di avviarlo appena dopo l'installazione.</para>
+ <para>Puoi selezionare uno dei desktop più popolari e sarà
+ installato ed configurato come il desktop di default. Ciò
+ ti permetterà di avviarlo appena dopo l'installazione.</para>
<figure id="x-desktop">
<title>Selezione del Desktop di Default</title>
@@ -4041,7 +4041,7 @@ failed. Would you like to try again?
</figure>
<para>Usa i tasti freccia per selezionare un desktop e premi
- <keycap>Invio</keycap>. Verr&agrave; avviata l'installazione
+ <keycap>Invio</keycap>. Verrà avviata l'installazione
del desktop selezionato.</para>
</sect2>
@@ -4087,7 +4087,7 @@ failed. Would you like to try again?
particolare. Evidenzia la tua selezione con i tasti freccia e premi
<keycap>Invio</keycap>.</para>
- <para>Verr&agrave; visualizzato un men&ugrave; con i package disponibili
+ <para>Verrà visualizzato un menù con i package disponibili
in base alla selezione effettuata:</para>
<figure id="package-select">
@@ -4100,9 +4100,9 @@ failed. Would you like to try again?
</mediaobject>
</figure>
- <para>&Egrave; stata selezionata la shell <application>bash</application>.
+ <para>È stata selezionata la shell <application>bash</application>.
Puoi selezionare altre cose portandoti sul package e premendo il tasto
- <keycap>Spazio</keycap>. Apparir&agrave; una breve descrizione di ogni
+ <keycap>Spazio</keycap>. Apparirà una breve descrizione di ogni
package nell'angolo in basso a sinistra dello schermo.</para>
<para>Premendo il tasto <keycap>Tab</keycap> passerai ciclicamente
@@ -4110,13 +4110,13 @@ failed. Would you like to try again?
<para>Quando hai finito di selezionare i package che vuoi installare,
premi <keycap>Tab</keycap> una volta per andare a &gui.ok; e premi
- <keycap>Invio</keycap> per tornare al men&ugrave; della selezione
+ <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù della selezione
dei package.</para>
<para>Con i tasti freccia sinistra e destra puoi passare tra &gui.ok; e
- &gui.cancel;. Questo metodo pu&ograve; essere anche
+ &gui.cancel;. Questo metodo può essere anche
usato per selezionare &gui.ok; e premere <keycap>Invio</keycap>
- per tornare al men&ugrave; di selezione dei package.</para>
+ per tornare al menù di selezione dei package.</para>
<figure id="package-install">
<title>Installazione dei Package</title>
@@ -4144,9 +4144,9 @@ failed. Would you like to try again?
</figure>
<para>Selezionando &gui.ok; e premendo <keycap>Invio</keycap>
- inizier&agrave; l'installazione dei package. Appariranno
+ inizierà l'installazione dei package. Appariranno
dei messaggi di installazione fino al completamento della stessa.
- Prendi nota se c'&egrave; qualche messaggio di errore.</para>
+ Prendi nota se c'è qualche messaggio di errore.</para>
<para>La configurazione finale continua dopo che i package
sono stati installati. Se decidi di non selezionare alcun package,
@@ -4159,9 +4159,9 @@ failed. Would you like to try again?
<para>Dovresti aggiungere almeno un utente durante l'installazione
in modo che puoi usare il sistema senza doverti loggare come
- <username>root</username>. La partizione root &egrave; generalmente
+ <username>root</username>. La partizione root è generalmente
di dimensioni ridotte ed eseguire applicazione da
- <username>root</username> pu&ograve; riempirla facilmente.
+ <username>root</username> può riempirla facilmente.
Viene segnalato un pericolo:</para>
<screen> User Confirmation Requested
@@ -4250,7 +4250,7 @@ failed. Would you like to try again?
<term>Member groups</term>
<listitem>
- <para>I gruppi a cui questo utente appartiene (cio&egrave; i diritti
+ <para>I gruppi a cui questo utente appartiene (cioè i diritti
di accesso concessi).</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -4274,25 +4274,25 @@ failed. Would you like to try again?
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>La shell di login &egrave; stata modificata da
+ <para>La shell di login è stata modificata da
<filename>/bin/sh</filename> a
<filename>/usr/local/bin/bash</filename> per usare la shell
- <application>bash</application> che &egrave; stata in precedenza
+ <application>bash</application> che è stata in precedenza
installata come package. Non tentare di usare una shell che non
esiste o non sarai in grado di effettuare il login. La shell
- pi&ugrave; comune usata nel mondo-BSD &egrave; la schell C, che
- pu&ograve; essere indicata come <filename>/bin/tcsh</filename>.</para>
+ più comune usata nel mondo-BSD è la schell C, che
+ può essere indicata come <filename>/bin/tcsh</filename>.</para>
- <para>L'utente &egrave; stata aggiunto al gruppo
+ <para>L'utente è stata aggiunto al gruppo
<groupname>wheel</groupname> al fine di poter diventare un superutente
con privilegi di <username>root</username>.</para>
- <para>Quando sei soddisfatto, premi &gui.ok; e ti verr&agrave;
- visualizzato il men&ugrave; di gestione degli utenti e dei
+ <para>Quando sei soddisfatto, premi &gui.ok; e ti verrà
+ visualizzato il menù di gestione degli utenti e dei
gruppi:</para>
<figure id="add-user4">
- <title>Uscire dal men&ugrave; di Gestione degli Utenti e dei
+ <title>Uscire dal menù di Gestione degli Utenti e dei
Gruppi</title>
<mediaobject>
@@ -4326,18 +4326,18 @@ failed. Would you like to try again?
<para>Premi <keycap>Invio</keycap> per settare la password
di <username>root</username>.</para>
- <para>La password dovr&agrave; essere battuta correttamente
+ <para>La password dovrà essere battuta correttamente
per due volte. Inutile a dirsi, assicurati di avere un modo di trovare
la password nel caso dovessi dimenticarla. Nota che la password che
- digiti non &egrave; mostrata, e non vengono visualizzati neppure gli
+ digiti non è mostrata, e non vengono visualizzati neppure gli
asterischi.</para>
<screen>Changing local password for root.
New password :
Retype new password :</screen>
- <para>L'installazione continuer&agrave; dopo che la
- password &egrave; stata inserita correttamente.</para>
+ <para>L'installazione continuerà dopo che la
+ password è stata inserita correttamente.</para>
</sect2>
<sect2 id="exit-inst">
@@ -4356,7 +4356,7 @@ Retype new password :</screen>
Yes [ No ]</screen>
<para>Seleziona &gui.no; con i tasti freccia e premi
- <keycap>Invio</keycap> per tornare al men&ugrave; di Installazione
+ <keycap>Invio</keycap> per tornare al menù di Installazione
Principale.</para>
<figure id="final-main">
@@ -4371,7 +4371,7 @@ Retype new password :</screen>
<para>Seleziona con i tasti freccia
<guibutton>[X Exit Install]</guibutton> e premi <keycap>Invio</keycap>.
- Ti sar&agrave; chiesto di confermare l'uscita
+ Ti sarà chiesto di confermare l'uscita
dall'installazione:</para>
<screen> User Confirmation Requested
@@ -4381,12 +4381,12 @@ Retype new password :</screen>
[ Yes ] No</screen>
<para>Seleziona &gui.yes; e rimuovi il floppy se hai avviato tramite
- floppy. Il CDROM &egrave; bloccato fino a quando la macchina
- non verr&agrave; riavviata. Il CDROM verr&agrave; quindi sbloccato
- e il disco pu&ograve; essere rimosso dal dispositivo
+ floppy. Il CDROM è bloccato fino a quando la macchina
+ non verrà riavviata. Il CDROM verrà quindi sbloccato
+ e il disco può essere rimosso dal dispositivo
(velocemente).</para>
- <para>Il sistema verr&agrave; riavviato, guarda eventuali messaggi
+ <para>Il sistema verrà riavviato, guarda eventuali messaggi
di errore che potrebbero apparire.</para>
</sect2>
@@ -4396,15 +4396,15 @@ Retype new password :</screen>
<sect3 id="freebsdboot-i386">
<title>Avvio di FreeBSD su &i386;</title>
- <para>Se tutto &egrave; andato bene, vedrai alcuni messaggi
+ <para>Se tutto è andato bene, vedrai alcuni messaggi
scorrere sullo schermo a arriverai al prompt di login.
Puoi controllare il contenuto dei messaggi premendo
<keycap>Scroll-Lock</keycap> e usando <keycap>PgUp</keycap>
e <keycap>PgDn</keycap>. Premendo <keycap>Scroll-Lock</keycap>
un'altra volta ritornerai al prompt.</para>
- <para>Il messaggio completo non pu&ograve; essere visualizzato (per
- limitazioni del buffer) ma pu&ograve; essere visto dalla
+ <para>Il messaggio completo non può essere visualizzato (per
+ limitazioni del buffer) ma può essere visto dalla
linea di comando dopo aver effettuato il login digitando al prompt
<command>dmesg</command>.</para>
@@ -4543,13 +4543,13 @@ FreeBSD/i386 (k6-2.example.com) (ttyv0)
login: rpratt
Password:</screen>
- <para>La generazione delle chiavi RSA e DSA pu&ograve; richiedere un
- p&ograve; di tempo sulle macchine lente. Questo succede solo al primo
+ <para>La generazione delle chiavi RSA e DSA può richiedere un
+ pò di tempo sulle macchine lente. Questo succede solo al primo
avvio di una nuova installazione. I successivi avvii saranno
- pi&ugrave; veloci.</para>
+ più veloci.</para>
- <para>Se &egrave; stato configurato il server X ed &egrave; stato
- scelto un Desktop di default, questo pu&ograve; essere avviato
+ <para>Se è stato configurato il server X ed è stato
+ scelto un Desktop di default, questo può essere avviato
digitando sulla linea di comando <command>startx</command>.</para>
</sect3>
@@ -4580,11 +4580,11 @@ Password:</screen>
<sect2 id="shutdown">
<title>Lo Shutdown di FreeBSD</title>
- <para>&Egrave; importante spegnere (effettuare lo shutdown) in modo
+ <para>È importante spegnere (effettuare lo shutdown) in modo
adeguato il sistema operativo. Non farlo rimuovendo l'alimentazione.
Innanzitutto, diventa superuser digitando <command>su</command>
dalla linea di comando ed inserendo la password di
- <username>root</username>. Questo funziona solo se l'utente &egrave;
+ <username>root</username>. Questo funziona solo se l'utente è
un membro del gruppo <groupname>wheel</groupname>. Altrimenti, loggati
come <username>root</username> e usa
<command>shutdown -h now</command>.</para>
@@ -4595,7 +4595,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Quando appare il messaggio
<quote>Please press any key to reboot</quote> puoi togliere con
sicurezza l'alimentazione. Se premi qualunque tasto invece di premere
- il bottone per togliere l'alimentazione, il sistema verr&agrave;
+ il bottone per togliere l'alimentazione, il sistema verrà
riavviato.</para>
<para>Potresti anche usare la combinazione di tasti
@@ -4603,7 +4603,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>Alt</keycap>
<keycap>Del</keycap>
- </keycombo> per riavviare il sistema, comunque questo non &egrave;
+ </keycombo> per riavviare il sistema, comunque questo non è
raccomandato durante un normale funzionamento.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -4613,18 +4613,18 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<indexterm><primary>hardware</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD attualmente gira su una variet&agrave; di PC con bus ISA, VLB,
+ <para>FreeBSD attualmente gira su una varietà di PC con bus ISA, VLB,
EISA, e PCI con processori Intel, AMD, Cyrix, o processori NexGen
- <quote>x86</quote>, cos&igrave; come su diverse macchine basate
+ <quote>x86</quote>, così come su diverse macchine basate
sul processore Compaq Alpha. Supporta configurazioni generiche di
dispositivi IDE o ESDI, svariati controller SCSI, schede PCMCIA,
dispositivi USB, e schede seriale e di rete. FreeBSD supporta anche il
bus microchannel (MCA) di IBM.</para>
- <para>Un elenco di hardware supportato da FreeBSD &egrave; fornito con
+ <para>Un elenco di hardware supportato da FreeBSD è fornito con
ogni release di FreeBSD nell'Hardware Note di FreeBSD. Questo documento
- pu&ograve; essere trovato nel file <filename>HARDWARE.TXT</filename>,
- nella directory root di una distribuzione CDROM o FTP o nel men&ugrave;
+ può essere trovato nel file <filename>HARDWARE.TXT</filename>,
+ nella directory root di una distribuzione CDROM o FTP o nel menù
di documentazione di <application>sysinstall</application>. Per ogni
architettura, vengono elencati i dispositivi hardware che sono noti
essere supportati dalla release di FreeBSD. Copie della lista
@@ -4650,25 +4650,25 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<sect2>
<title>Che Cosa Fare se Qualche Cosa va Storto</title>
- <para>A causa di varie limitazioni dell'architettura del PC, &egrave;
+ <para>A causa di varie limitazioni dell'architettura del PC, è
impossibile che la fase di probe sia accurata al 100%, comunque ci sono
alcune cose che puoi fare se il probe fallisce.</para>
<para>Controlla il documento Hardware Note per la tua versione di
FreeBSD per assicurarti che il tuo hardware sia supportato.</para>
- <para>Se il tuo hardware &egrave; supportato e continui ad avere
+ <para>Se il tuo hardware è supportato e continui ad avere
esperienze di blocco o altri problemi, resetta il computer,
- e quando ti viene data la possibilit&agrave; entra nella
+ e quando ti viene data la possibilità entra nella
configurazione visuale del kernel. Il kernel sui dischetti
- di avvio &egrave; configurato assumendo che la maggior parte
+ di avvio è configurato assumendo che la maggior parte
dei dispositivi hardware sono nella loro configurazioni di fabbrica
in termini di IRQ, indirizzi di IO, e canali DMA. Se
- il tuo hardware &egrave; stato riconfigurato, probabilmente
+ il tuo hardware è stato riconfigurato, probabilmente
hai bisogno di usare l'editor di configurazione per dire a FreeBSD
dove trovare le cose.</para>
- <para>&Egrave; anche possibile che un probe di un dispositivo non presente
+ <para>È anche possibile che un probe di un dispositivo non presente
porti a un fallimento di un successivo probe per un dispositivo
presente. In questo caso, i probe per i driver che vanno in
conflitto dovrebbero essere disabilitati.</para>
@@ -4677,7 +4677,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Alcuni problemi di installazione possono essere evitati o
alleviati con un aggiornamento del firmware dei vari
componenti hardware, scheda madre in primis. Il
- firmware della scheda madre pu&ograve; anche essere chiamato
+ firmware della scheda madre può anche essere chiamato
<acronym>BIOS</acronym> e la maggior parte dei produttori di
schede madri o di computer hanno un sito web dove poter localizzare
gli aggiornamenti e le relative informazioni.</para>
@@ -4686,7 +4686,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
del <acronym>BIOS</acronym> della scheda madre a meno che ci sia
una buona ragione per farlo, che potrebbe essere una sorta
di aggiornamento critico. Il processo di aggiornamento
- <emphasis>pu&ograve;</emphasis> non andare per il verso giusto,
+ <emphasis>può</emphasis> non andare per il verso giusto,
causando danni permanenti al chip del <acronym>BIOS</acronym>.</para>
</note>
@@ -4699,7 +4699,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
che non dovevi. Riavvia e prova di nuovo.</para>
</warning>
- <para>Nella modalit&agrave; di configurazione, puoi:</para>
+ <para>Nella modalità di configurazione, puoi:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -4708,7 +4708,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<listitem>
<para>Disabilitare i driver dei dispositivi per l'hardware che non
- &egrave; presente nel tuo sistema.</para>
+ è presente nel tuo sistema.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -4720,9 +4720,9 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Dopo che hai sistemato il kernel in base alla tua configurazione
hardware, premi <command>Q</command> per avviare con i nuovi
settaggi. Una volta completata l'installazione, ogni modifica
- che hai fatto nella modalit&agrave; di configurazione sar&agrave;
+ che hai fatto nella modalità di configurazione sarà
permanente in modo tale che non devi riconfigurare ogni volta
- che avvii. Tuttavia &egrave; molto probabile che tu voglia costruirti
+ che avvii. Tuttavia è molto probabile che tu voglia costruirti
un <link linkend="kernelconfig">kernel su misura</link>.</para>
</sect2>
@@ -4734,8 +4734,8 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Molti utenti desiderano installare &os; su un <acronym>PC</acronym>
popolato da sistemi operativi &microsoft;. Per queste situazioni,
&os; ha un utility di nome <application>FIPS</application>. Questa
- utility pu&ograve; essere trovata nella directory
- <filename>tools</filename> su CD-ROM di installazione, o pu&ograve;
+ utility può essere trovata nella directory
+ <filename>tools</filename> su CD-ROM di installazione, o può
essere scaricata da uno dei vari <link linkend="mirrors">mirror di
&os;</link>.</para>
@@ -4749,8 +4749,8 @@ Please press any key to reboot.</screen>
oppure usando <application>Norton Disk Tools</application>. Adesso
puoi eseguire l'utility <application>FIPS</application>. Ti verranno
mostrate delle informazioni di supporto, segui le informazioni a video.
- Fatto ci&ograve;, puoi riavviare ed installare &os; sulla nuova slice
- libera. Guarda il men&ugrave; <guimenuitem>Distributions</guimenuitem>
+ Fatto ciò, puoi riavviare ed installare &os; sulla nuova slice
+ libera. Guarda il menù <guimenuitem>Distributions</guimenuitem>
per una stima di quanto spazio libero necessiti per il tipo di
installazione voluto.</para>
@@ -4758,10 +4758,10 @@ Please press any key to reboot.</screen>
(<ulink
url="http://www.powerquest.com/">http://www.powerquest.com</ulink>)
chiamato <application>&partitionmagic;</application>. Questa
- applicazione ha pi&ugrave; funzionalit&agrave; di
- <application>FIPS</application>, ed &egrave; altamente raccomandato
+ applicazione ha più funzionalità di
+ <application>FIPS</application>, ed è altamente raccomandato
se hai intenzione di aggiungere/rimuovere spesso sistemi operativi.
- &Egrave; a pagamento, quindi se hai intenzione di installare in modo
+ È a pagamento, quindi se hai intenzione di installare in modo
permanente &os;, <application>FIPS</application> probabilmente fa
al caso tuo.</para>
</sect2>
@@ -4771,8 +4771,8 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>A tutt'oggi, &os; non supporta filesystem compressi con
l'utility <application>Double Space&trade;</application>. Quindi il
- filesystem dovr&agrave; essere decompresso prima che &os; possa
- accedere ai dati. Questo pu&ograve; essere fatto eseguendo
+ filesystem dovrà essere decompresso prima che &os; possa
+ accedere ai dati. Questo può essere fatto eseguendo
l'<application>Agente di Compressione</application> raggiungibile da
<guimenuitem>start</guimenuitem> &gt;
<guimenuitem>Programs</guimenuitem> &gt;
@@ -4781,11 +4781,11 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>&os; supporta filesystem basati su &ms-dos;. Questo
richiede di usare il comando &man.mount.msdosfs.8;
con i parametri opportuni.
- L'uso pi&ugrave; comune &egrave;:</para>
+ L'uso più comune è:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>mount_msdosfs /dev/ad0s1 /mnt</userinput></screen>
- <para>In questo esempio, il filesystems &ms-dos; &egrave; localizzato
+ <para>In questo esempio, il filesystems &ms-dos; è localizzato
sulla prima partizione dell'hard disk primario. La tua situazione
potrebbe essere differente, verifica l'output dei comandi
<command>dmesg</command>, e <command>mount</command>. Questi,
@@ -4795,12 +4795,12 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<note>
<para>I filesystem &ms-dos; estesi in genere sono mappati dopo le
partizioni di &os;. In altre parole, il numero della slice potrebbe
- essere pi&ugrave; alto di quello usato da &os;. Per esempio, la
+ essere più alto di quello usato da &os;. Per esempio, la
prima partizione &ms-dos; potrebbe essere
<filename>/dev/ad0s1</filename>, la partizione di &os;
potrebbe essere <filename>/dev/ad0s2</filename>, con la partizione
&ms-dos; estesa in <filename>/dev/ad0s3</filename>. Per alcuni,
- tutto ci&ograve; potrebbe causare della confusione all'inizio.</para>
+ tutto ciò potrebbe causare della confusione all'inizio.</para>
</note>
<para>Le partizioni NTFS possono essere montate in modo simile usando
@@ -4884,10 +4884,10 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<indexterm><primary>console seriale</primary></indexterm>
- <para>Questo tipo di installazione &egrave; chiamata
- <quote>installazione headless</quote>, poich&egrave; la macchina
+ <para>Questo tipo di installazione è chiamata
+ <quote>installazione headless</quote>, poichè la macchina
sulla quale stai cercando di installare FreeBSD non ha un monitor, o
- non ha neanche un output VGA. Come &egrave; possibile ti chiederai?
+ non ha neanche un output VGA. Come è possibile ti chiederai?
Usando una console seriale. Una console seriale sostanzialmente
usa un'altra macchina per fungere da monitor e tastiera primari per
un sistema. Per fare questo, segui le fasi per creare i floppy
@@ -4907,7 +4907,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
</indexterm>
<para>Se hai avviato con i floppy che hai appena creato, FreeBSD
- dovrebbe avviare la sua modalit&agrave; di installazione standard.
+ dovrebbe avviare la sua modalità di installazione standard.
Noi vogliamo che FreeBSD avvii un console seriale per la nostra
installazione. Per fare questo, devi montare il floppy
<filename>kern.flp</filename> nel tuo sistema FreeBSD usando il
@@ -4920,10 +4920,10 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /mnt</userinput></screen>
- <para>&Egrave; qui che devi configurare il floppy per avviare
+ <para>È qui che devi configurare il floppy per avviare
una console seriale. Devi creare un file di nome
<filename>boot.config</filename> contenente
- <literal>/boot/loader -h</literal>. Tutto quello che fa &egrave;
+ <literal>/boot/loader -h</literal>. Tutto quello che fa è
passare un flag al bootloader per avviare una console
seriale.</para>
@@ -4947,14 +4947,14 @@ Please press any key to reboot.</screen>
linkend="term-cables-null">cavo null-modem</link> tra le due
macchine. Connetti il cavo alla porta seriale delle due
macchine. <emphasis>Un cavo seriale normale non
- funzioner&agrave;</emphasis>, hai bisogno di un cavo null-modem
- perch&egrave; ha alcuni segnali incrociati.</para>
+ funzionerà</emphasis>, hai bisogno di un cavo null-modem
+ perchè ha alcuni segnali incrociati.</para>
</step>
<step>
<title>Avviare per l'Installazione</title>
- <para>&Egrave; tempo di andare avanti e cominciare con
+ <para>È tempo di andare avanti e cominciare con
l'installazione. Inserisci il floppy <filename>kern.flp</filename>
nella macchina sulla quale vuoi fare l'installazione headless,
e accendila.</para>
@@ -4975,7 +4975,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Ci siamo! Dovresti essere in grado di controllare la macchina
headless attraverso la tua sessione <command>cu</command>. Ti
- verr&agrave; chiesto di inserire <filename>mfsroot.flp</filename>, e poi
+ verrà chiesto di inserire <filename>mfsroot.flp</filename>, e poi
dovrai scegliere il tipo di terminale da usare. Seleziona la console
a colori di FreeBSD e procedi con la tua installazione!</para>
</sect2>
@@ -4992,7 +4992,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Ci possono essere delle situazioni in cui hai bisogno di creare
dei media di installazione di FreeBSD e/o delle fonti per l'installazione.
Potrebbe essere un media fisico, come un nastro, o una fonte che
- <application>sysinstall</application> pu&ograve; usare per recuperare i
+ <application>sysinstall</application> può usare per recuperare i
file, come un sito FTP locale, o una partizione &ms-dos;.</para>
<para>Per esempio:</para>
@@ -5001,9 +5001,9 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<listitem>
<para>Hai molte macchine connesse alla tua rete locale, e un
disco di FreeBSD. Vuoi creare un sito FTP locale usando il
- contenuto del disco di FreeBSD, e quindi dare la possibilit&agrave;
+ contenuto del disco di FreeBSD, e quindi dare la possibilità
alle tue macchine di usare questo sito FTP locale senza la
- necessit&agrave; di doversi collegare a Internet.</para>
+ necessità di doversi collegare a Internet.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -5022,7 +5022,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>Vuoi creare un nastro che pu&ograve; essere usato per
+ <para>Vuoi creare un nastro che può essere usato per
installare FreeBSD.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -5035,7 +5035,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
Queste immagini possono essere scritte (<quote>burnate</quote>) su
CD se hai un masterizzatore, e quindi possono essere usate per
installare FreeBSD. Se hai un masterizzatore, e la banda di rete
- &egrave; conveniente, allora questo &egrave; il modo pi&ugrave;
+ è conveniente, allora questo è il modo più
semplice per installare FreeBSD.</para>
<procedure>
@@ -5044,7 +5044,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Le immagini ISO per ogni release possono essere scaricate da
<filename>ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ISO-IMAGES-<replaceable>arch</replaceable>/<replaceable>version</replaceable></filename>
- o dal mirror pi&ugrave; vicino. Sostituisci
+ o dal mirror più vicino. Sostituisci
<replaceable>arch</replaceable> e
<replaceable>versione</replaceable> in modo appropriato.</para>
@@ -5110,7 +5110,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<row>
<entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-bootonly.iso</filename></entry>
- <entry>Tutto ci&ograve; di cui hai bisogno per avviare
+ <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per avviare
il kernel di FreeBSD e partire con l'interfaccia di
installazione. I file di installazione devono essere
messi su FTP o su altre fonti di supporto.</entry>
@@ -5119,15 +5119,15 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<row>
<entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-miniinst.iso</filename></entry>
- <entry>Tutto ci&ograve; di cui hai bisogno per installare
+ <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare
FreeBSD.</entry>
</row>
<row>
<entry><filename><replaceable>version</replaceable>-RELEASE-<replaceable>arch</replaceable>-disc1.iso</filename></entry>
- <entry>Tutto ci&ograve; di cui hai bisogno per installare
- &os; e un <quote>live filesystem</quote>, che &egrave;
+ <entry>Tutto ciò di cui hai bisogno per installare
+ &os; e un <quote>live filesystem</quote>, che è
usato in congiunzione con l'utility <quote>Repair</quote>
in <application>sysinstall</application>.</entry>
</row>
@@ -5144,16 +5144,16 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para><emphasis>Devi</emphasis> scaricare o l'immagine ISO miniinst,
o l'immagine del disco uno. Non le scaricare entrambe,
- poich&egrave; l'immagine del disco uno contiene tutto ci&ograve;
+ poichè l'immagine del disco uno contiene tutto ciò
che contiene l'immagine ISO miniinst.</para>
<note>
- <para>L'immagine ISO miniinst &egrave; solo disponibile per le
+ <para>L'immagine ISO miniinst è solo disponibile per le
release antecedenti la 5.4-RELEASE.</para>
</note>
- <para>Usa la miniinst ISO se l'accesso ad Internet &egrave; costoso
- per te. Ti permetter&agrave; di installare FreeBSD, e puoi sempre
+ <para>Usa la miniinst ISO se l'accesso ad Internet è costoso
+ per te. Ti permetterà di installare FreeBSD, e puoi sempre
installare i package di terze parti scaricandoli usando il sistema
dei port/package (guarda il <xref linkend="ports"/>) se
necessario.</para>
@@ -5164,7 +5164,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Le altre immagini sono utili, ma non essenziali,
soprattutto se hai un accesso ad Internet ad alta
- velocit&agrave;.</para>
+ velocità.</para>
</step>
<step>
@@ -5203,13 +5203,13 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>I dischi di FreeBSD sono strutturati alla stessa maniera di un sito
FTP. Questo rende semplice la creazione di un sito FTP locale che
- pu&ograve; essere usato da altre macchine sulla tua rete per
+ può essere usato da altre macchine sulla tua rete per
installare FreeBSD.</para>
<procedure>
<step>
- <para>Sul computer FreeBSD che ospiter&agrave; il sito FTP,
- assicurati che il CDROM &egrave; nel lettore, e montato
+ <para>Sul computer FreeBSD che ospiterà il sito FTP,
+ assicurati che il CDROM è nel lettore, e montato
su <filename>/cdrom</filename>.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>mount /cdrom</userinput></screen>
@@ -5231,24 +5231,24 @@ Please press any key to reboot.</screen>
</procedure>
<para>Chiunque che possa connettersi via rete alla tua macchina
- pu&ograve; ora scegliere il tipo di media FTP digitando
+ può ora scegliere il tipo di media FTP digitando
<userinput>ftp://<replaceable>tua macchina</replaceable></userinput>
- dopo aver selezionato <quote>Altro</quote> nel men&ugrave; dei siti
+ dopo aver selezionato <quote>Altro</quote> nel menù dei siti
FTP durante l'installazione.</para>
<note>
<para>Se il media di avvio (di solito dischetti floppy) usato dai
- tuoi client FTP non &egrave; della stessa versione fornita dal
+ tuoi client FTP non è della stessa versione fornita dal
sito FTP locale, allora <application>sysinstall</application>
- non ti lascier&agrave; completare l'installazione. Se le versioni
- non sono simili e vuoi comunque procedere, devi andare nel men&ugrave;
+ non ti lascierà completare l'installazione. Se le versioni
+ non sono simili e vuoi comunque procedere, devi andare nel menù
<guimenu>Options</guimenu> e modificare il nome della distribuzione in
<guimenuitem>any</guimenuitem>.</para>
</note>
<warning>
- <para>Questo approccio &egrave; OK per una macchina sulla tua rete
- locale, che &egrave; protetta dal tuo firewall. Offrire
+ <para>Questo approccio è OK per una macchina sulla tua rete
+ locale, che è protetta dal tuo firewall. Offrire
servizi FTP ad altre macchine su Internet (non sulla tua lan) espone
il tuo computer all'attenzione dei cracker e di altri maligni.
Raccomandiamo fortemente di seguire buone norme di sicurezza.</para>
@@ -5265,8 +5265,8 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Se devi installare da floppy disk (che suggeriamo di
<emphasis>non</emphasis> fare), a causa di hardware non supportato
- o semplicemente perch&egrave; insisti nel fare le cose tenacemente,
- devi prima preparare un p&ograve; di floppy per l'installazione.</para>
+ o semplicemente perchè insisti nel fare le cose tenacemente,
+ devi prima preparare un pò di floppy per l'installazione.</para>
<para>Come minimo, avrai bisogno di molti floppy da 1.44&nbsp;MB o da
1.2&nbsp;MB per contenere tutti i file della directory
@@ -5280,11 +5280,11 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para><emphasis>Non</emphasis> fidarti dei floppy pre-formattati di
fabbrica. Formattali di nuovo, per essere sicuro. In passato molti
problemi riportati dai nostri utenti si sono poi rilevati causati
- dall'uso di media non correttamente formattati, ecco perch&egrave;
+ dall'uso di media non correttamente formattati, ecco perchè
stiamo mettendo in evidenzia questo fatto.</para>
<para>Se crei i floppy su un'altra macchina FreeBSD, un format
- &egrave; ancora una buona idea, bench&egrave; non devi necessariamente
+ è ancora una buona idea, benchè non devi necessariamente
mettere un filesystem DOS su ogni floppy. Puoi usare
i comandi <command>bsdlabel</command> e <command>newfs</command> per
mettere un filesystem UFS su ogni flopply, come mostra la seguente
@@ -5311,7 +5311,7 @@ Please press any key to reboot.</screen>
in questo formato. Ogni distribuzione dovrebbe andare in una
sotto directory del floppy, esempio:
<filename>a:\bin\bin.aa</filename>, <filename>a:\bin\bin.ab</filename>,
- e cos&igrave; via.</para>
+ e così via.</para>
<para>Una volta che arrivi alla schermata dei Media durante il processo
di installazione, seleziona <guimenuitem>Floppy</guimenuitem> e
@@ -5340,21 +5340,21 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<prompt>C:\&gt;</prompt> <userinput>xcopy e:\bin c:\freebsd\bin\ /s</userinput>
<prompt>C:\&gt;</prompt> <userinput>xcopy e:\manpages c:\freebsd\manpages\ /s</userinput></screen>
- <para>Assumendo che <devicename>C:</devicename> &egrave; dove hai spazio
- libero e <devicename>E:</devicename> &egrave; il CDROM.</para>
+ <para>Assumendo che <devicename>C:</devicename> è dove hai spazio
+ libero e <devicename>E:</devicename> è il CDROM.</para>
<para>Se non hai un lettore CDROM, puoi scaricare la distribuzione da
<ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/">ftp.FreeBSD.org</ulink>.
- Ogni distribuzione &egrave; nella propria directory; per esempio, la
- distribuzione <emphasis>base</emphasis> pu&ograve; essere trovata
+ Ogni distribuzione è nella propria directory; per esempio, la
+ distribuzione <emphasis>base</emphasis> può essere trovata
nella directory <ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/releases/i386/&rel.current;-RELEASE/base/">&rel.current;/base/</ulink>.</para>
<para>Se desideri installare diverse distribuzioni da una partizione
&ms-dos; (ed hai lo spazio per farlo), installa ciascuna
distribuzione in <filename>c:\freebsd</filename> &mdash;
- la distribuzione <literal>BIN</literal> &egrave; la sola
+ la distribuzione <literal>BIN</literal> è la sola
richiesta per un'installazione minima.</para>
</sect2>
@@ -5366,8 +5366,8 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<secondary>da Nastro QIC/SCSI</secondary>
</indexterm>
- <para>Installare da un nastro magnetico &egrave; probabilmente un
- metodo pi&ugrave; facile e breve rispetto a un'installazione da FTP
+ <para>Installare da un nastro magnetico è probabilmente un
+ metodo più facile e breve rispetto a un'installazione da FTP
o da CDROM. Il programma di installazione si aspetta
che i file siano semplicemente magnetizzati su nastro. Dopo che
hai ottenuto tutti i file della distribuzione a cui sei interessato,
@@ -5377,10 +5377,10 @@ Please press any key to reboot.</screen>
&prompt.root; <userinput>tar cvf /dev/rwt0 dist1 ... dist2</userinput></screen>
<para>Quando fai l'installazione, assicurati di lasciare abbastanza
- spazio in qualche directory temporanea (che ti sar&agrave; consentito
+ spazio in qualche directory temporanea (che ti sarà consentito
scegliere) per disporre il contenuto <emphasis>completo</emphasis> del
nastro che hai creato. A causa di un accesso non-random dei nastri,
- questo metodo di installazione richiede un p&ograve; di tempo per
+ questo metodo di installazione richiede un pò di tempo per
la memorizzazione temporanea.</para>
<note>
@@ -5417,41 +5417,41 @@ Please press any key to reboot.</screen>
laplink)), o via Ethernet (un controller Ethernet standard
(inclusi alcuni PCMCIA)).</para>
- <para>Il supporto SLIP &egrave; piuttosto vecchio, e limitato
+ <para>Il supporto SLIP è piuttosto vecchio, e limitato
principalmente a link connessi fisicamente, come con un cavo seriale
cablato tra un computer portatile e un altro computer. Il collegamento
- dovrebbe essere fisico poich&egrave; SLIP a tutt'oggi non offre
- una capacit&agrave; di chiamata remota; questa caratteristica &egrave;
+ dovrebbe essere fisico poichè SLIP a tutt'oggi non offre
+ una capacità di chiamata remota; questa caratteristica è
fornita dall'utility PPP, che dovrebbe essere usata al posto
di SLIP quando possibile.</para>
- <para>Se userai un modem, allora PPP &egrave; quasi certamente la tua
+ <para>Se userai un modem, allora PPP è quasi certamente la tua
unica scelta. Assicurati di avere le informazioni del tuo provider
a portata di mano che ti saranno richieste nel processo di
installazione.</para>
<para>Se usi PAP o CHAP per la connessione al tuo ISP (in altre parole,
se puoi connetterti all'ISP in &windows; senza usare uno script), allora
- tutto quello che dovrai fare &egrave; digitare
+ tutto quello che dovrai fare è digitare
<command>dial</command> nel prompt di <application>ppp</application>.
Altrimenti, avrai bisogno di sapere come chiamare il tuo ISP usando
- <quote>comandi AT</quote> specifici del tuo modem, poich&egrave;
+ <quote>comandi AT</quote> specifici del tuo modem, poichè
PPP fornisce solo un semplice emulatore di terminale. Per cortesia
fai riferimento al <link linkend="userppp">manuale</link> per il
ppp-utente e alle <ulink url="&url.books.faq;/ppp.html">FAQ</ulink>.
Se hai problemi, puoi mandare i log a video usando il comando
<command>set log local ...</command>.</para>
- <para>Se &egrave; disponibile una connessione fisica ad un altro FreeBSD
+ <para>Se è disponibile una connessione fisica ad un altro FreeBSD
(2.0-R o successivi), potresti considerare l'installazione via
- cavo parallelo <quote>laplink</quote>. La velocit&agrave; di
- trasferimento di dati via porta parallela &egrave; molto pi&ugrave;
+ cavo parallelo <quote>laplink</quote>. La velocità di
+ trasferimento di dati via porta parallela è molto più
alta rispetto a quella realizzabile via seriale (fino a
50&nbsp;kbyte/sec), ottenendo quindi un'installazione rapida.</para>
- <para>Alla fine, per un'installazione pi&ugrave; veloce possibile
- via rete, un adattatore Ethernet &egrave; sempre una buona scelta!
- FreeBSD supporta le pi&ugrave; comuni schede di rete Ethernet per PC;
+ <para>Alla fine, per un'installazione più veloce possibile
+ via rete, un adattatore Ethernet è sempre una buona scelta!
+ FreeBSD supporta le più comuni schede di rete Ethernet per PC;
una tabella di schede supportate (e i rispettivi settaggi richiesti)
viene fornita nell'Hardware Note per ogni release di FreeBSD.
Se usi una delle scheda PCMCIA Ethernet supportate, assicurati
@@ -5462,12 +5462,12 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<para>Inoltre dovrai sapere il tuo indirizzo IP della rete, il valore
della netmask per la tua classe di indirizzi, e il nome della tua
macchina. Se stai installando tramite una connessione PPP e non hai un
- IP statico, non temere, l'indirizzo IP pu&ograve; essere dinamicamente
- assegnato dal tuo ISP. Il tuo amministratore di sistema ti dir&agrave;
+ IP statico, non temere, l'indirizzo IP può essere dinamicamente
+ assegnato dal tuo ISP. Il tuo amministratore di sistema ti dirà
quali valori usare per il tuo setup di rete. Se farai riferimento
ad altri host tramite nomi piuttosto che tramite indirizzi IP, avrai
bisogno di conoscere anche il server dns e forse anche l'indirizzo di
- un gateway (se stai usando PPP, &egrave; l'indirizzo IP del tuo
+ un gateway (se stai usando PPP, è l'indirizzo IP del tuo
provider) per poter comunicare con il server dns. Se vuoi installare
via FTP passando per un proxy HTTP, avrai bisogno anche dell'indirizzo
del proxy. Se non conosci tutte o in parte queste informazioni,
@@ -5484,34 +5484,34 @@ Please press any key to reboot.</screen>
<tertiary>NFS</tertiary>
</indexterm>
- <para>L'installazione tramite NFS &egrave; abbastanza semplice.
+ <para>L'installazione tramite NFS è abbastanza semplice.
Devi copiare semplicemente i file della distribuzione interessata
in un server NFS e quindi puntare il media al server NFS.</para>
<para>Se questo server supporta solo <quote>porte privilegiate</quote>
(come in genere succede nelle workstation di Sun), dovrai settare
- l'opzione <literal>NFS Secure</literal> nel men&igrave;
+ l'opzione <literal>NFS Secure</literal> nel menì
<guimenu>Options</guimenu> prima di procedere con
l'installazione.</para>
- <para>Se hai una scheda Ethernet di scarsa qualit&agrave; con dei
+ <para>Se hai una scheda Ethernet di scarsa qualità con dei
trasferimenti di rete molto lenti, potresti anche selezionare il
flag <literal>NFS Slow</literal>.</para>
- <para>Affinch&egrave; l'installazione NFS abbia successo, il server
+ <para>Affinchè l'installazione NFS abbia successo, il server
deve supportare il mount di sotto directory, per esempio, se la
directory della distribuzione di FreeBSD&nbsp;&rel.current;
- &egrave; in: <filename>ziggy:/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>,
- allora <hostid>ziggy</hostid> dovr&agrave; permettere il mount
+ è in: <filename>ziggy:/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>,
+ allora <hostid>ziggy</hostid> dovrà permettere il mount
diretto di <filename>/usr/archive/stuff/FreeBSD</filename>,
e non solo di <filename>/usr</filename> o di
<filename>/usr/archive/stuff</filename>.</para>
<para>Nel file <filename>/etc/exports</filename> di FreeBSD, questo
- comportamento &egrave; controllato dalle opzioni
+ comportamento è controllato dalle opzioni
<option>-alldirs</option>. Altri server NFS potrebbero avere
diverse regole. Se ottieni il messaggio
- <quote>permesso negato</quote> dal server, allora &egrave;
+ <quote>permesso negato</quote> dal server, allora è
probabile che non hai abilitato queste opzioni.</para>
</sect3>
</sect2>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml
index 361e4109e1..b75de31050 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/introduction/chapter.sgml
@@ -27,7 +27,7 @@
<para>Grazie per il tuo interesse per FreeBSD! Il seguente capitolo
tratta vari aspetti del FreeBSD Project, come la sua storia,
- gli obiettivi, il modello di sviluppo e cos&igrave; via.</para>
+ gli obiettivi, il modello di sviluppo e così via.</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
@@ -61,7 +61,7 @@
<indexterm><primary>4.4BSD-Lite</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; un sistema operativo basato su 4.4BSD-Lite per
+ <para>FreeBSD è un sistema operativo basato su 4.4BSD-Lite per
computer Intel (x86 e &itanium;), DEC <trademark>Alpha</trademark>, e Sun
&ultrasparc;. Port verso altre architetture sono stati avviati.
Puoi anche leggere <link linkend="history">la storia di FreeBSD</link>,
@@ -72,7 +72,7 @@
FreeBSD</ulink>.</para>
<sect2 id="os-overview">
- <title>Cosa pu&ograve; fare FreeBSD?</title>
+ <title>Cosa può fare FreeBSD?</title>
<para>FreeBSD ha molte caratteristiche degne di nota. Alcune di queste
sono:</para>
@@ -82,9 +82,9 @@
<indexterm><primary>multitasking preemptive</primary></indexterm>
<para><emphasis>Multitasking preemptive</emphasis> con
- adattamento dinamico della priorit&agrave; per assicurare una
+ adattamento dinamico della priorità per assicurare una
condivisione regolare ed equa del computer ad applicazioni
- e utenti, persino sotto i carichi pi&ugrave; pesanti.</para>
+ e utenti, persino sotto i carichi più pesanti.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -93,7 +93,7 @@
<para><emphasis>Facility multiutente</emphasis> che permettono a
molte persone di usare un sistema FreeBSD contemporaneamente per
cose diverse. Questo significa, per esempio, che le periferiche di
- sistema come stampanti e unit&agrave; a nastro sono correttamente
+ sistema come stampanti e unità a nastro sono correttamente
condivise tra tutti gli utenti sul sistema o sulla rete e che
possono essere posti limiti individuali ad utenti o gruppi di utenti
sulla risorsa, proteggendo le risorse di sistema critiche dall'uso
@@ -106,7 +106,7 @@
<para>Un solido <emphasis>sistema di rete TCP/IP</emphasis> con
supporto a standard industriali quali SCTP, DHCP, NFS, NIS, PPP,
SLIP, IPsec, e IPv6. Questo significa che la tua macchina FreeBSD
- pu&ograve; interagire facilmente con altri sistemi ed anche agire
+ può interagire facilmente con altri sistemi ed anche agire
come server aziendale, fornendo funzioni vitali come NFS (accesso
remoto ai file) e servizi e-mail oppure mettere la tua
organizzazione su Internet con servizi WWW, FTP, routing e firewall
@@ -119,14 +119,14 @@
<para>La <emphasis>protezione della memoria</emphasis> assicura che
le applicazioni (o gli utenti) non possano interferire l'una con
l'altra.
- Una applicazione che andr&agrave; in crash non influir&agrave;
+ Una applicazione che andrà in crash non influirà
sulle altre in alcun modo.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>FreeBSD &egrave; un sistema operativo a <emphasis>32
+ <para>FreeBSD è un sistema operativo a <emphasis>32
bit</emphasis> (<emphasis>64 bit</emphasis> su Alpha &itanium;,
- AMD64, e &ultrasparc;) ed &egrave; stato progettato come tale sin
+ AMD64, e &ultrasparc;) ed è stato progettato come tale sin
dall'inizio.</para>
</listitem>
@@ -144,27 +144,27 @@
<listitem>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; binaria</primary>
+ <primary>compatibilità binaria</primary>
<secondary>Linux</secondary>
</indexterm>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; binaria</primary>
+ <primary>compatibilità binaria</primary>
<secondary>SCO</secondary>
</indexterm>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; binaria</primary>
+ <primary>compatibilità binaria</primary>
<secondary>SVR4</secondary>
</indexterm>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; binaria</primary>
+ <primary>compatibilità binaria</primary>
<secondary>BSD/OS</secondary>
</indexterm>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; binaria</primary>
+ <primary>compatibilità binaria</primary>
<secondary>NetBSD</secondary>
</indexterm>
- <para><emphasis>Compatibilit&agrave; binaria</emphasis> con molti
+ <para><emphasis>Compatibilità binaria</emphasis> con molti
programmi sviluppati per Linux, SCO, SVR4, BSDI e NetBSD.</para>
</listitem>
@@ -172,15 +172,15 @@
<para>Nella collezione di <emphasis>port</emphasis> e
<emphasis>package</emphasis> per FreeBSD sono disponibili
migliaia di applicazioni <emphasis>pronte a partire</emphasis>.
- Perch&eacute; cercare sulla rete quando puoi trovare qui tutto
+ Perché cercare sulla rete quando puoi trovare qui tutto
quello che ti serve?</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Su Internet sono disponibili migliaia di applicazioni
aggiuntive e <emphasis>facili da portare</emphasis>.
- FreeBSD &egrave; compatibile a livello di codice sorgente con
- la maggior parte dei sistemi &unix; commerciali e cos&igrave; la
+ FreeBSD è compatibile a livello di codice sorgente con
+ la maggior parte dei sistemi &unix; commerciali e così la
maggior parte delle applicazioni richiedono poche modifiche per
essere compilate, se non nessuna.</para>
</listitem>
@@ -231,8 +231,8 @@
<para>Avere il <emphasis>codice sorgente</emphasis> dell'intero
sistema significa avere un alto grado di controllo sull'ambiente.
- Perch&eacute; essere vincolati ad una soluzione proprietaria alla
- merc&eacute; del tuo fornitore quando puoi avere un sistema
+ Perché essere vincolati ad una soluzione proprietaria alla
+ mercé del tuo fornitore quando puoi avere un sistema
veramente aperto?</para>
</listitem>
@@ -251,33 +251,33 @@
</indexterm>
<indexterm><primary>U.C. Berkeley</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; basato sulla release 4.4BSD-Lite del Computer
- Systems Research Group (CSRG) dell'Universit&agrave; della California di
+ <para>FreeBSD è basato sulla release 4.4BSD-Lite del Computer
+ Systems Research Group (CSRG) dell'Università della California di
Berkeley, e porta avanti l'inconfondibile tradizione di sviluppo
dei sistemi BSD. In aggiunta all'ottimo lavoro fornito dal CSRG, il
FreeBSD Project ha speso molte centinaia di ore nella fine regolazione
- del sistema per le massime prestazioni e affidabilit&agrave; nelle
+ del sistema per le massime prestazioni e affidabilità nelle
situazioni di carico che si possono trovare nella vita reale.
- Mentre molti giganti commerciali hanno difficolt&agrave; nel campo
+ Mentre molti giganti commerciali hanno difficoltà nel campo
dei sistemi operativi per PC con queste caratteristiche, prestazioni e
- affidabilit&agrave;, FreeBSD le pu&ograve; offrire
+ affidabilità, FreeBSD le può offrire
<emphasis>ora</emphasis>!</para>
- <para>Le applicazioni nelle quali FreeBSD pu&ograve; essere impiegato
+ <para>Le applicazioni nelle quali FreeBSD può essere impiegato
sono veramente limitate solo dalla tua immaginazione. Dallo sviluppo
software all'automazione in fabbrica, dal controllo dell'inventario alla
- correzione dell'azimut delle antenne remote dei satelliti; se pu&ograve;
- essere fatto con un prodotto &unix; commerciale allora &egrave;
- pi&ugrave; che probabile che puoi farlo anche con FreeBSD!
+ correzione dell'azimut delle antenne remote dei satelliti; se può
+ essere fatto con un prodotto &unix; commerciale allora è
+ più che probabile che puoi farlo anche con FreeBSD!
FreeBSD beneficia significativamente anche da letteralmente migliaia di
- applicazioni di alta qualit&agrave; sviluppate da centri di ricerca e
- universit&agrave; di tutto il mondo, spesso disponibili a poco prezzo o
+ applicazioni di alta qualità sviluppate da centri di ricerca e
+ università di tutto il mondo, spesso disponibili a poco prezzo o
gratuite.
Sono anche disponibili applicazioni commerciali e compaiono
in numero maggiore ogni giorno.</para>
- <para>Poich&eacute; il codice sorgente dello stesso FreeBSD &egrave;
- normalmente disponibile, il sistema pu&ograve; anche essere
+ <para>Poiché il codice sorgente dello stesso FreeBSD è
+ normalmente disponibile, il sistema può anche essere
personalizzato ad un livello inimmaginabile per applicazioni o progetti
particolari, e in modi non generalmente possibili con i sistemi
operativi della maggior parte dei produttori commerciali. Ecco solo
@@ -288,7 +288,7 @@
<listitem>
<para><emphasis>Servizi Internet:</emphasis> Il robusto sistema di
rete TCP/IP di FreeBSD lo rende una piattaforma ideale per una
- variet&agrave; di servizi Internet quali:</para>
+ varietà di servizi Internet quali:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -343,25 +343,25 @@
<listitem>
<para><emphasis>Insegnamento:</emphasis> Sei uno studente di
- informatica o legato al campo dell'ingegneria? Non c'&egrave;
+ informatica o legato al campo dell'ingegneria? Non c'è
miglior modo di imparare i sistemi operativi, l'architettura
dei computer e il networking che l'esperienza pratica e in
- profondit&agrave; che FreeBSD pu&ograve; fornire.
+ profondità che FreeBSD può fornire.
Il numero di pacchetti di CAD, di progettazione grafica e matematica
disponibili gratuitamente lo rendono anche estremamente
utile per coloro il cui interesse principale nei computer
- &egrave; vedere <emphasis>altro</emphasis> lavoro svolto!</para>
+ è vedere <emphasis>altro</emphasis> lavoro svolto!</para>
</listitem>
<listitem>
<para><emphasis>Ricerca:</emphasis> Con il codice sorgente
- disponibile per l'intero sistema, FreeBSD &egrave; una
+ disponibile per l'intero sistema, FreeBSD è una
eccellente piattaforma per la ricerca nei sistemi operativi
come pure per altre branche dell'informatica. La natura di
libera circolazione di FreeBSD rende anche possibile a
gruppi distanti di collaborare sulle idee o condividere lo
sviluppo senza aver da preoccuparsi di accordi di licenza
- speciali o limitazioni su quello che pu&ograve; essere
+ speciali o limitazioni su quello che può essere
discusso in un forum pubblico.</para>
</listitem>
@@ -371,9 +371,9 @@
<para><emphasis>Networking:</emphasis> Ti serve un nuovo router?
Un server dei nomi (DNS)? Un firewall per tenere la gente fuori
- dalla tua rete interna? FreeBSD pu&ograve; facilmente tramutare
+ dalla tua rete interna? FreeBSD può facilmente tramutare
quel 386 inutilizzato o quel PC 486 che giace nell'angolo in un
- router avanzato con sofisticate capacit&agrave; di filtraggio dei
+ router avanzato con sofisticate capacità di filtraggio dei
pacchetti.</para>
</listitem>
@@ -388,13 +388,13 @@
</indexterm>
<para><emphasis>Stazione di lavoro con X Window:</emphasis> FreeBSD
- &egrave; un'ottima scelta come soluzione per un terminale X
+ è un'ottima scelta come soluzione per un terminale X
economico, usando il server X11 liberamente disponibile.
Diversamente da un terminale X, FreeBSD permette a molte
applicazioni di girare localmente se desiderato, sollevando
- cos&igrave; il carico da un server centrale. FreeBSD pu&ograve;
+ così il carico da un server centrale. FreeBSD può
anche partire <quote>senza disco</quote>, rendendo le stazioni
- individuali persino pi&ugrave; economiche e facili da
+ individuali persino più economiche e facili da
amministrare.</para>
</listitem>
@@ -407,7 +407,7 @@
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>FreeBSD &egrave; disponibile sia in forma sorgente che binaria
+ <para>FreeBSD è disponibile sia in forma sorgente che binaria
su CDROM, DVD e via FTP anonimo. Guarda l'<xref linkend="mirrors"/> per
maggiori informazioni su come ottenere FreeBSD.</para>
</sect2>
@@ -420,7 +420,7 @@
<secondary>grandi siti dove gira FreeBSD</secondary>
</indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; usato per far funzionare alcuni dei pi&ugrave;
+ <para>FreeBSD è usato per far funzionare alcuni dei più
grossi siti su Internet, inclusi:</para>
<itemizedlist>
@@ -550,9 +550,9 @@
<para>386BSD era il sistema operativo di Bill Jolitz, che era arrivato a
questo punto soffrendo piuttosto pesantemente di quasi un anno
- di disinteresse. Visto che il patchkit si gonfiava sempre pi&ugrave;
+ di disinteresse. Visto che il patchkit si gonfiava sempre più
scomodamente con il passare dei giorni, fummo d'accordo
- all'unanimit&agrave; che doveva essere fatto qualcosa e
+ all'unanimità che doveva essere fatto qualcosa e
decidemmo di provare ad assistere Bill fornendo questo snapshot
ad interim <quote>ripulito</quote>. Questi piani
ebbero un brusco arresto quando Bill Jolitz improvvisamente decise
@@ -563,21 +563,21 @@
<indexterm><primary>Walnut Creek CDROM</primary></indexterm>
<para>Non ci volle molto per decidere che l'obiettivo rimaneva
- utile, persino senza il supporto di Bill, e cos&igrave;
+ utile, persino senza il supporto di Bill, e così
adottammo il nome <quote>FreeBSD</quote>, coniato da David Greenman.
I nostri obiettivi iniziali furono decisi dopo esserci consultati
con gli utenti dell'epoca del sistema e, una volta che divenne chiaro
che il progetto era sulla strada giusta e forse stava persino diventando
- una realt&agrave;, contattai la Walnut Creek CDROM con un occhio verso
+ una realtà, contattai la Walnut Creek CDROM con un occhio verso
il miglioramento dei canali distributivi di FreeBSD per quei molti
sfortunati che non avevano facile accesso a Internet.
- La Walnut Creek CDROM non solo support&ograve; l'idea di distribuire
- FreeBSD su CD ma and&ograve; anche pi&ugrave; lontano fornendo al
+ La Walnut Creek CDROM non solo supportò l'idea di distribuire
+ FreeBSD su CD ma andò anche più lontano fornendo al
progetto una macchina per lavorarci su e una connessione ad Internet
veloce. Senza il grado di fiducia quasi senza precedenti della Walnut
Creek CDROM in quello che era, a quel tempo, un progetto completamente
- sconosciuto, &egrave; abbastanza improbabile che FreeBSD sarebbe andato
- cos&igrave; lontano, cos&igrave; velocemente, come &egrave; oggi.</para>
+ sconosciuto, è abbastanza improbabile che FreeBSD sarebbe andato
+ così lontano, così velocemente, come è oggi.</para>
<indexterm><primary>4.3BSD-Lite</primary></indexterm>
<indexterm><primary>Net/2</primary></indexterm>
@@ -599,11 +599,11 @@
<indexterm><primary>AT&amp;T</primary></indexterm>
<para>Circa in questo periodo si formarono all'orizzonte alcune nuvole
- temporalesche piuttosto inaspettate allorch&eacute; Novell e
+ temporalesche piuttosto inaspettate allorché Novell e
U.C. Berkeley risolsero la loro lunga causa civile sullo stato legale
del nastro di Berkeley Net/2. Una condizione di quell'accordo era la
concessione di U.C. Berkeley che vaste parti di Net/2 erano codice
- <quote>ingombrante</quote> e di propriet&agrave; di Novell, che lo aveva
+ <quote>ingombrante</quote> e di proprietà di Novell, che lo aveva
infine acquistato da AT&amp;T qualche tempo addietro.
Quello che Berkeley ottenne in cambio fu la
<quote>benedizione</quote> di Novell che la release 4.4BSD-Lite, quando
@@ -618,24 +618,24 @@
<para>FreeBSD allora si accinse nell'arduo compito di letteralmente
reinventare se stesso da un insieme di bit di 4.4BSD-Lite
completamente nuovo e piuttosto incompleto. Le release
- <quote>Lite</quote> erano light (leggere) in parte perch&eacute;
+ <quote>Lite</quote> erano light (leggere) in parte perché
il CSRG di Berkeley aveva rimosso grandi sezioni di codice richiesto
per costruire effettivamente un sistema funzionante in grado di partire
(dovuto a varie richieste legali) e in parte al fatto che il port per
Intel della 4.4 era altamente incompleto. Al progetto ci volle fino al
novembre del 1994 per fare questa transizione; a quel punto
- rilasci&ograve; FreeBSD&nbsp;2.0 sulla rete e su CDROM (nel tardo
- dicembre). A dispetto del fatto di essere ancora pi&ugrave; che un po'
+ rilasciò FreeBSD&nbsp;2.0 sulla rete e su CDROM (nel tardo
+ dicembre). A dispetto del fatto di essere ancora più che un po'
ruvida ai bordi, la release fu un successo significativo e fu
- seguita dalla release FreeBSD&nbsp;2.0.5 pi&ugrave; robusta e
+ seguita dalla release FreeBSD&nbsp;2.0.5 più robusta e
semplice da installare nel giugno del 1995.</para>
<para>Rilasciammo FreeBSD&nbsp;2.1.5 nell'agosto del 1996, e parve essere
- abbastanza popolare tra gli ISP e le comunit&agrave; commerciali tanto
- che si merit&ograve; un'altra release nel corso del ramo 2.1-STABLE.
+ abbastanza popolare tra gli ISP e le comunità commerciali tanto
+ che si meritò un'altra release nel corso del ramo 2.1-STABLE.
Questa era FreeBSD&nbsp;2.1.7.1, rilasciata nel febbraio 1997 e apoteosi
dello sviluppo principale sulla 2.1-STABLE. Attualmente in
- modalit&agrave; di manutenzione, su questo ramo (RELENG_2_1_0) verranno
+ modalità di manutenzione, su questo ramo (RELENG_2_1_0) verranno
sviluppati solo miglioramenti della sicurezza e correzioni degli
errori.</para>
@@ -645,41 +645,41 @@
Furono rilasciate ulteriori release del ramo 2.2 nell'estate e
nell'autunno del '97, l'ultima delle quali (2.2.8) apparve nel
novembre 1998. La prima release 3.0 ufficiale apparve
- nell'ottobre 1998 e segn&ograve; l'inizio della fine per il ramo
+ nell'ottobre 1998 e segnò l'inizio della fine per il ramo
2.2.</para>
- <para>L'albero si ramific&ograve; ancora il 20 gennaio 1999, dividendosi
+ <para>L'albero si ramificò ancora il 20 gennaio 1999, dividendosi
nei rami 4.0-CURRENT e 3.X-STABLE. Dalla 3.X-STABLE, la 3.1 fu
rilasciata il 15 febbraio 1999, la 3.2 il 15 maggio 1999, la 3.3 il 16
settembre 1999, la 3.4 il 20 dicembre 1999 e la 3.5 il 24 giugno 2000,
seguita pochi giorni dopo da un aggiornamento di punto inferiore alla
release 3.5.1 per incorporare alcune correzioni dell'ultimo minuto
a Kerberos sulla sicurezza.
- Questa sar&agrave; l'ultima release del ramo 3.X.</para>
+ Questa sarà l'ultima release del ramo 3.X.</para>
<para>Ci fu un'altra ramificazione il 13 marzo 2000, che vide
l'apparizione del ramo 4.X-STABLE. Ci sono state numerose release da
allora: la 4.0-RELEASE fu introdotta nel marzo 2000, e l'ultima
- 4.11-RELEASE &egrave; stata rilasciata nel gennaio 2005.</para>
+ 4.11-RELEASE è stata rilasciata nel gennaio 2005.</para>
- <para>La tanto attesa 5.0-RELEASE &egrave; stata annunciata il 19 gennaio
+ <para>La tanto attesa 5.0-RELEASE è stata annunciata il 19 gennaio
2003. Il culmine di quasi tre anni di lavoro, questa release ha
iniziato FreeBSD nel percorso del supporto avanzato al multiprocessore e
ai thread nelle applicazioni e ha introdotto il supporto per le
piattaforme &ultrasparc; e <literal>ia64</literal>.
- Questa release &egrave; stata seguita dalla 5.1 nel giugno del 2003.
- La pi&ugrave; recente release 5.X dal ramo -CURRENT &egrave; 5.2.1-RELEASE,
+ Questa release è stata seguita dalla 5.1 nel giugno del 2003.
+ La più recente release 5.X dal ramo -CURRENT è 5.2.1-RELEASE,
introdotta nel Febbraio del 2004.</para>
<para>Il ramo RELENG_5, creato in Agosto del 2004, seguito da quello 5.3-RELEASE,
- segna l'inizio del ramo delle release 5-STABLE. Il pi&ugrave; recente ramo
- &rel2.current;-RELEASE &egrave; uscito in data &rel2.current.date;.
+ segna l'inizio del ramo delle release 5-STABLE. Il più recente ramo
+ &rel2.current;-RELEASE è uscito in data &rel2.current.date;.
Non ci saranno ulteriori release per il ramo RELENG_5.</para>
- <para>Nel giugno 2005 l'albero &egrave; stato taggato per la RELENG_6.
- 6.0-RELEASE, la prima release del ramo 6.X &egrave; stata rilasciata
- nel novembre del 2005. La pi&ugrave; recente &rel.current;-RELEASE
- &egrave; stata rilasciata nel &rel.current.date;.
+ <para>Nel giugno 2005 l'albero è stato taggato per la RELENG_6.
+ 6.0-RELEASE, la prima release del ramo 6.X è stata rilasciata
+ nel novembre del 2005. La più recente &rel.current;-RELEASE
+ è stata rilasciata nel &rel.current.date;.
Ci saranno ulteriori release per il ramo RELENG_6.</para>
<para>Per ora, lo sviluppo dei progetti a lungo termine continua ad aver
@@ -710,15 +710,15 @@
</indexterm>
<para>Gli obiettivi del FreeBSD Project sono di fornire software
- che pu&ograve; essere usato per qualunque scopo senza vincoli.
+ che può essere usato per qualunque scopo senza vincoli.
Molti di noi hanno fatto un investimento significativo nel codice (e nel
progetto) e certamente non dovrebbero essere interessati ad un piccolo
- compenso finanziario qua e l&agrave;, ma non siamo sicuramente preparati
+ compenso finanziario qua e là, ma non siamo sicuramente preparati
ad insistere su questo. Noi crediamo che la nostra prima e prioritaria
<quote>missione</quote> sia di fornire codice a tutti i partecipanti,
- presenti e futuri, e per qualunque scopo, cos&igrave; che il codice
- abbia un uso il pi&ugrave; possibile ampio e fornisca i pi&ugrave;
- ampi benefici. Questo &egrave;, io credo, uno degli obiettivi
+ presenti e futuri, e per qualunque scopo, così che il codice
+ abbia un uso il più possibile ampio e fornisca i più
+ ampi benefici. Questo è, io credo, uno degli obiettivi
fondamentali del Software Libero (Free Software) e che noi supportiamo
entusiasticamente.</para>
@@ -734,10 +734,10 @@
la GNU General Public Licence (GPL) o la GNU Lesser General Public
License (LGPL) ha un po' pi&ugrave di vincoli, sebbene
almeno dal lato di rafforzare l'accesso piuttosto che l'opposto.
- Date le complessit&agrave; aggiuntive che possono
+ Date le complessità aggiuntive che possono
risultare dall'uso commerciale di software GPL noi preferiamo,
- tuttavia, software rilasciato sotto il pi&ugrave; rilassato copyright
- BSD quando &egrave; una scelta ragionevole farlo.</para>
+ tuttavia, software rilasciato sotto il più rilassato copyright
+ BSD quando è una scelta ragionevole farlo.</para>
</sect2>
<sect2 id="development">
@@ -760,7 +760,7 @@
<secondary>modello di sviluppo</secondary>
</indexterm>
- <para>Lo sviluppo di FreeBSD &egrave; un processo molto aperto
+ <para>Lo sviluppo di FreeBSD è un processo molto aperto
e flessibile, essendo costruito dal contributo di centinaia
di persone di tutto il mondo, come puoi vedere dalla nostra
<ulink url="&url.articles.contributors.en;/article.html">lista dei
@@ -769,7 +769,7 @@
Siamo costantemente alla ricerca di nuovi
sviluppatori e idee, e quelli interessati a essere coinvolti
maggiormente nel progetto devono semplicemente contattarci sulla
- &a.hackers;. La &a.announce; &egrave; anche disponibile a quelli
+ &a.hackers;. La &a.announce; è anche disponibile a quelli
che vogliono informare altri utenti FreeBSD delle principali aree
di lavoro.</para>
@@ -791,7 +791,7 @@
<see>CVS</see>
</indexterm>
- <para>L'albero centrale dei sorgenti FreeBSD &egrave; mantenuto
+ <para>L'albero centrale dei sorgenti FreeBSD è mantenuto
tramite <ulink url="http://ximbiot.com/cvs/wiki/">CVS</ulink>
(Concurrent Versions System, ovvero Sistema di Versioni
Concorrenti), uno strumento di controllo dei codici sorgenti
@@ -799,7 +799,7 @@
Il principale <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi">repository
CVS</ulink> risiede su una macchina a Santa Clara CA, USA
- da dove &egrave; replicato su numerose macchine speculari in
+ da dove è replicato su numerose macchine speculari in
tutto il mondo. L'albero CVS, che contiene gli alberi <link
linkend="current">-CURRENT</link> e <link
linkend="stable">-STABLE</link>,
@@ -821,10 +821,10 @@
permesso di <emphasis>scrivere</emphasis> nell'albero CVS, e sono
autorizzate ad apportare modifiche ai sorgenti di
FreeBSD (il termine <quote>committer</quote> viene dal comando
- <command>commit</command> di &man.cvs.1;, che &egrave; usato per
+ <command>commit</command> di &man.cvs.1;, che è usato per
portare i nuovi cambiamenti al repository CVS). Il modo migliore
di sottoporre modifiche alla revisione da parte della lista dei
- committer &egrave; usare il comando &man.send-pr.1;.
+ committer è usare il comando &man.send-pr.1;.
Se qualcosa appare inceppato nel sistema, allora puoi anche
raggiungerli mandando un messaggio alla &a.committers;.</para>
</listitem>
@@ -839,31 +839,31 @@
<para>Il <firstterm>core team di FreeBSD</firstterm>
dovrebbe essere equivalente al consiglio dirigente se
il FreeBSD Project fosse una azienda. Il compito principale
- del core team &egrave; assicurarsi che il progetto, nella sua
+ del core team è assicurarsi che il progetto, nella sua
interezza, sia in buona salute e sia diretto nella
- giusta direzione. Una delle funzioni del core team &egrave;
+ giusta direzione. Una delle funzioni del core team è
invitare sviluppatori responsabili e dedicati a unirsi al nostro
gruppo di committer come altri ne escono. L'attuale core team
- &egrave; stato eletto da un insieme di candidati committer nel
+ è stato eletto da un insieme di candidati committer nel
giugno 2006.
Le elezioni vengono tenute ogni 2 anni.</para>
<para>Alcuni membri del core team hanno anche aree specifiche di
- responsabilit&agrave;, significando che sono impegnati ad
+ responsabilità, significando che sono impegnati ad
assicurare che grandi porzioni del sistema funzionino come
annunciato. Per una lista completa degli sviluppatori di FreeBSD
- e le loro aree di responsabilit&agrave;, guarda la <ulink
+ e le loro aree di responsabilità, guarda la <ulink
url="&url.articles.contributors.en;/article.html">Contributors
List</ulink></para>
<note>
<para>Molti membri del core team sono volontari per quanto
riguarda lo sviluppo di FreeBSD e non beneficiano
- finanziariamente dal progetto, cos&igrave; pure
+ finanziariamente dal progetto, così pure
l'<quote>impegno</quote> non dovrebbe essere frainteso come
<quote>supporto garantito</quote>. Allo stesso modo; l'analogia
- con il <quote>consiglio direttivo</quote> non &egrave;
- molto calzante, e pu&ograve; essere pi&ugrave; corretto dire che
+ con il <quote>consiglio direttivo</quote> non è
+ molto calzante, e può essere più corretto dire che
queste sono persone che hanno rinunciato alle loro vite in
favore di FreeBSD, contro il loro senso del giudizio!</para>
</note>
@@ -876,10 +876,10 @@
<listitem>
<indexterm><primary>collaboratori</primary></indexterm>
- <para>Non da ultimo, il pi&ugrave; grande gruppo di sviluppatori
+ <para>Non da ultimo, il più grande gruppo di sviluppatori
sono gli stessi utenti che ci forniscono feedback e correzioni di
bug quasi costantemente. Il modo principale di tenersi in
- contatto con lo sviluppo non centralizzato di FreeBSD &egrave;
+ contatto con lo sviluppo non centralizzato di FreeBSD è
iscriversi alla &a.hackers; dove queste cose vengono discusse.
Guarda il <xref linkend="eresources"/> per maggiori informazioni
sulle varie mailing list di FreeBSD.</para>
@@ -887,11 +887,11 @@
<para><citetitle><ulink
url="&url.articles.contributors.en;/article.html">La
Lista dei Collaboratori di FreeBSD</ulink></citetitle>
- &egrave; lunga e cresce continuamente, quindi perch&eacute; non
+ è lunga e cresce continuamente, quindi perché non
entri a far parte di essa contribuendo e dando tu qualcosa a
FreeBSD?</para>
- <para>Fornire codice non &egrave; il solo modo di contribuire al
+ <para>Fornire codice non è il solo modo di contribuire al
progetto, per una lista completa di cose che serve fare, fai
riferimento al <ulink url="&url.base;/it/index.html">sito web del
FreeBSD Project</ulink>.</para>
@@ -899,19 +899,19 @@
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>In conclusione, il nostro modello di sviluppo &egrave; organizzato
+ <para>In conclusione, il nostro modello di sviluppo è organizzato
come un insieme sciolto di cerchi concentrici. Il modello centralizzato
- &egrave; progettato per agevolare gli <emphasis>utenti</emphasis> di
+ è progettato per agevolare gli <emphasis>utenti</emphasis> di
FreeBSD, ai quali viene fornito un modo semplice per tenere traccia di
una base di codice centrale, non per tenere fuori potenziali
- collaboratori! &Egrave; nostro desiderio presentare un sistema operativo
+ collaboratori! È nostro desiderio presentare un sistema operativo
stabile con un ampio insieme di <link linkend="ports">programmi
applicativi</link> coerenti che gli utenti possono facilmente
installare ed usare &mdash; questo modello funziona molto bene per
- realizzare ci&ograve;.</para>
+ realizzare ciò.</para>
<para>Tutto quello che chiediamo a quelli che vogliono unirsi a noi come
- sviluppatori di FreeBSD &egrave; un po' della stessa dedizione che
+ sviluppatori di FreeBSD è un po' della stessa dedizione che
hanno le attuali persone al suo continuo successo!</para>
</sect2>
@@ -927,8 +927,8 @@
<primary>Computer Systems Research Group (CSRG)</primary>
</indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; liberamente disponibile, &egrave; basato tutto su
- sorgenti 4.4BSD-Lite, &egrave; rilasciato per computer Intel &i386;,
+ <para>FreeBSD è liberamente disponibile, è basato tutto su
+ sorgenti 4.4BSD-Lite, è rilasciato per computer Intel &i386;,
&i486;, &pentium;, &pentium;&nbsp;Pro, &celeron;, &pentium;&nbsp;II,
&pentium;&nbsp;III, &pentium;&nbsp;4 (o compatibili), &xeon;, DEC
<trademark>Alpha</trademark> e Sun &ultrasparc;.
@@ -937,9 +937,9 @@
386BSD, e dalla Free Software Foundation.</para>
<para>Dalla nostra release di FreeBSD&nbsp;2.0 nel lontano 1994, le
- prestazioni, l'insieme di caratteristiche, e la stabilit&agrave; di
+ prestazioni, l'insieme di caratteristiche, e la stabilità di
FreeBSD sono migliorate notevolmente.
- Il pi&ugrave; grande cambiamento &egrave;
+ Il più grande cambiamento è
stato la riscrittura del sistema di memoria virtuale con una VM/file
buffer cache integrata che non solo incrementa le prestazioni, ma anche
riduce la richiesta di memoria di FreeBSD, rendendo una configurazione
@@ -958,23 +958,23 @@
giochi, linguaggi, editor e quasi tutto quello che sta in mezzo.
L'intera collezione dei port richiede approssimativamente &ports.size;
di spazio, essendo tutti i port espressi come <quote>delta</quote>
- dei loro sorgenti originari. Questo rende pi&ugrave; facile per
+ dei loro sorgenti originari. Questo rende più facile per
noi aggiornare i port, e riduce di molto la domanda di spazio su
disco dalla vecchia collezione 1.0 dei port. Per compilare un port,
vai semplicemente nella directory che vuoi installare, digita
<command>make install</command> e lascia che il sistema faccia il
resto. La distribuzione originale completa per ogni port che compili
- viene presa dinamicamente dal CDROM o da un sito FTP locale, cos&igrave;
+ viene presa dinamicamente dal CDROM o da un sito FTP locale, così
hai bisogno solo lo spazio su disco sufficiente per compilare il
port che vuoi. Quasi ogni port viene fornito di un
- <quote>package</quote> precompilato che pu&ograve;
+ <quote>package</quote> precompilato che può
essere installato con un semplice comando (<command>pkg_add</command>)
da coloro che non vogliono compilare i propri port dai sorgenti.
Maggiori informazioni sui package e sui port possono essere trovate
nel <xref linkend="ports"/>.</para>
<para>Un numero di documenti aggiuntivi che puoi trovare molto utili nel
- processo di installazione e di utilizzo di FreeBSD ora pu&ograve; essere
+ processo di installazione e di utilizzo di FreeBSD ora può essere
trovato anche nella directory <filename>/usr/share/doc</filename> su
ogni recente macchina FreeBSD. Puoi vedere i
manuali installati localmente con qualsiasi browser HTML usando i
@@ -1000,7 +1000,7 @@
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>Puoi vedere anche le copie originali (e aggiornate pi&ugrave;
+ <para>Puoi vedere anche le copie originali (e aggiornate più
frequentemente) su <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/"></ulink>.</para>
</sect2>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml
index 94dec6f285..3e70704bb4 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/jails/chapter.sgml
@@ -26,18 +26,18 @@
<sect1 id="jails-synopsis">
<title>Sinossi</title>
- <para>Questo capitolo fornir&agrave; una spiegazione di cosa
+ <para>Questo capitolo fornirà una spiegazione di cosa
siano le jail in &os; e di come usarle. Le jail, definite
a volte come una miglioria
dell'<emphasis>ambiente chroot</emphasis>, sono un strumento molto
potente per amministratori di sistema, ma il loro uso
- pu&ograve; essere utile anche per utenti avanzati.</para>
+ può essere utile anche per utenti avanzati.</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Cosa &egrave; una jail e a quale scopi pu&ograve; servire
+ <para>Cosa è una jail e a quale scopi può servire
nelle installazioni di &os;.</para>
</listitem>
@@ -55,16 +55,16 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>La pagina man &man.jail.8;. Questo &egrave; un riferimento
+ <para>La pagina man &man.jail.8;. Questo è un riferimento
completo dell'utility <command>jail</command> &mdash;
- il tool di amministrazione che pu&ograve; essere usato in &os;
+ il tool di amministrazione che può essere usato in &os;
per avviare, fermare e controllare le jail in &os;.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Le mailing list ed i loro archivi. Gli archivi della
&a.questions; ed altre mailing list ospitate sul &a.mailman.lists;
- contengono gi&agrave; una variet&agrave; di materiale per le jail.
+ contengono già una varietà di materiale per le jail.
Si dovrebbe sempre cercare negli archivi, o inviare
una nuova domanda alla mailing list &a.questions.name;.</para>
</listitem>
@@ -76,7 +76,7 @@
<para>Per facilitare una migliore comprensione delle parti di &os;
relative alle jail, i loro meandri ed il modo in cui interagiscono
- con il resto di &os;, i seguenti termini saranno usati pi&ugrave; avanti
+ con il resto di &os;, i seguenti termini saranno usati più avanti
in questo capitolo:</para>
<variablelist>
@@ -114,10 +114,10 @@
<listitem>
<para>Il sistema di controllo di una jail. Il sistema host ha accesso
- a tutte le risorse hardware disponibili, e pu&ograve; controllare
+ a tutte le risorse hardware disponibili, e può controllare
processi sia all'interno che al di fuori di una jail.
Una delle differenze importanti di un sistema host rispetto a una
- jail &egrave; che le limitazioni applicate ai processi superuser
+ jail è che le limitazioni applicate ai processi superuser
dentro una jail non sono valide per i processi del sistema
host.</para>
</listitem>
@@ -127,7 +127,7 @@
<term>hosted (sistema, processo, utente, ecc.)</term>
<listitem>
- <para>Un processo, utente o altra entit&agrave;, che abbia l'accesso
+ <para>Un processo, utente o altra entità, che abbia l'accesso
alle risorse, limitato da una jail di &os;.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -137,9 +137,9 @@
<sect1 id="jails-intro">
<title>Introduzione</title>
- <para>Dato che l'amministrazione di sistema &egrave; un compito
+ <para>Dato che l'amministrazione di sistema è un compito
difficile e gravoso, sono stati sviluppati molti strumenti potenti per
- rendere la vita pi&ugrave; semplice per l'amministratore.
+ rendere la vita più semplice per l'amministratore.
Questi strumenti forniscono aiuti di vario genere nel modo in cui i
sistemi sono installati, configurati e quindi manutenuti. Parte dei
compiti che un amministratore dovrebbe fare riguarda la corretta
@@ -152,25 +152,25 @@
Le jail furono introdotte con &os;&nbsp;4.X da &a.phk;, ma furono
notevolmente migliorate in &os;&nbsp;5.X per renderle un sottosistema
potente e flessibile. Il loro sviluppo continua per migliorare
- la loro utilit&agrave;, le prestazioni e la sicurezza.</para>
+ la loro utilità, le prestazioni e la sicurezza.</para>
<sect2 id="jails-what">
- <title>Cosa &egrave; una Jail</title>
+ <title>Cosa è una Jail</title>
<para>I sistemi operativi BSD-like hanno avuto il &man.chroot.2;
- dai tempi di 4.2BSD. L'utility &man.chroot.2; pu&ograve;
+ dai tempi di 4.2BSD. L'utility &man.chroot.2; può
essere usata per cambiare la directory root di un insieme di processi,
creando un ambiente sicuro e separato dal resto del sistema.
I processi creati nell'ambiente chroot non possono accedere a file o
risorse fuori da questo. Per questa ragione, compromettere un servizio
che viene eseguito in un ambiente chroot non dovrebbe permettere
all'attaccante di compromettere l'intero sistema. L'utility
- &man.chroot.2; &egrave; utile per compiti semplici, che non richiedono
- molta flessibilit&agrave; o caratteristiche complesse e avanzate.
+ &man.chroot.2; è utile per compiti semplici, che non richiedono
+ molta flessibilità o caratteristiche complesse e avanzate.
Tuttavia, dall'inizio del concetto di chroot, sono stati trovati
- diversi modi per uscire da un ambiente chroot, e, bench&egrave;
+ diversi modi per uscire da un ambiente chroot, e, benchè
siano stati fixati nelle versioni moderne del kernel di &os;,
- &egrave; diventato chiaro che &man.chroot.2; non era la soluzione
+ è diventato chiaro che &man.chroot.2; non era la soluzione
ideale per rendere sicuri i servizi. Un nuovo sottosistema
doveva essere implementato.</para>
@@ -186,43 +186,43 @@
processi del sistema host (quelli non inseriti in un ambiente chroot).
Le jail espandono questo modello virtualizzando non solo l'accesso al
file system, ma anche l'insieme di utenti, il sotto-sistema di rete del
- kernel di &os; e alcune altre cose. Un pi&ugrave; completo insieme
+ kernel di &os; e alcune altre cose. Un più completo insieme
di controlli disponibili per calibrare l'accesso ad un ambiente jail
- &egrave; descritto nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para>
+ è descritto nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para>
- <para>Una jail &egrave; caratterizzata da quattro elementi:</para>
+ <para>Una jail è caratterizzata da quattro elementi:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Un sotto-ramo di una directory &mdash; il punto di partenza
da cui si entra nella jail. Una volta all'interno
- della jail, ad un processo non &egrave; permesso di
+ della jail, ad un processo non è permesso di
uscire da questo sotto-ramo. Le questioni tradizionali
di sicurezza che colpiscono il design di &man.chroot.2; originale
non affliggono le jail di &os;.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Un hostname &mdash; l'hostname che sar&agrave;
+ <para>Un hostname &mdash; l'hostname che sarà
usato all'interno della jail. Le jail sono principalmente
usate per ospitare servizi di rete, quindi avere un nome host
- descrittivo per ogni jail pu&ograve; veramente aiutare
+ descrittivo per ogni jail può veramente aiutare
l'amministratore di sistema.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Un indirizzo <acronym>IP</acronym> &mdash; questo sar&agrave;
- assegnato alla jail e non pu&ograve; essere cambiato in alcun modo
+ <para>Un indirizzo <acronym>IP</acronym> &mdash; questo sarà
+ assegnato alla jail e non può essere cambiato in alcun modo
durante l'arco di vita della jail. L'indirizzo IP di una jail
- &egrave; in genere un indirizzo alias di un'interfaccia di rete
- esistente, anche se questo non &egrave; strettamente
+ è in genere un indirizzo alias di un'interfaccia di rete
+ esistente, anche se questo non è strettamente
necessario.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Un comando &mdash; il percorso di un eseguibile da avviare
- all'interno della jail. Questo &egrave; relativo alla
- directory root dell'ambiente della jail, e pu&ograve; variare molto,
+ all'interno della jail. Questo è relativo alla
+ directory root dell'ambiente della jail, e può variare molto,
a seconda del tipo specifico di ambiente della jail.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -231,9 +231,9 @@
il loro insieme di utenti ed il loro utente <username>root</username>.
Naturalmente, i poteri dell'utente <username>root</username> sono
limitati all'interno dell'ambiente jail e, dal punto di vista del
- sistema host, l'utente <username>root</username> della jail non &egrave;
+ sistema host, l'utente <username>root</username> della jail non è
il superuser. Inoltre, l'utente <username>root</username> di una jail
- non potr&agrave; eseguire operazioni critiche sul sistema al di fuori
+ non potrà eseguire operazioni critiche sul sistema al di fuori
del suo ambiente &man.jail.8;. Altre informazioni sui poteri e sulle
restrizioni dell'utente <username>root</username> saranno discusse
nella <xref linkend="jails-tuning"/>.</para>
@@ -246,10 +246,10 @@
<para>Alcuni amministratori dividono le jail nei seguenti due tipi:
jail <quote>complete</quote>, che sono simili ad un sistema &os; reale,
e jail <quote>di servizio</quote>, dedicate ad un'unica applicazione
- o servizio, possibilmente in esecuzione con privilegi. Questa &egrave;
+ o servizio, possibilmente in esecuzione con privilegi. Questa è
solo una divisione concettuale ed il processo di creazione della
- jail non viene modificato da ci&ograve;. La pagina man &man.jail.8;
- &egrave; abbastanza chiara a riguardo della procedura di creazione di una
+ jail non viene modificato da ciò. La pagina man &man.jail.8;
+ è abbastanza chiara a riguardo della procedura di creazione di una
jail:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>setenv D <replaceable>/qui/c'e'/la/jail</replaceable></userinput>
@@ -257,30 +257,30 @@
&prompt.root; <userinput>cd /usr/src</userinput>
&prompt.root; <userinput>make world DESTDIR=$D</userinput> <co id="jailworld"/>
&prompt.root; <userinput>cd etc/</userinput> <footnote><para>Questo step non
-&egrave; richiesto su &os; 6.0 e successivi.</para></footnote>
+è richiesto su &os; 6.0 e successivi.</para></footnote>
&prompt.root; <userinput>make distribution DESTDIR=$D</userinput> <co id="jaildistrib"/>
&prompt.root; <userinput>mount_devfs devfs $D/dev</userinput> <co id="jaildevfs"/></screen>
<calloutlist>
<callout arearefs="jailpath">
- <para>Selezionare una directory per la jail &egrave;
- il miglior punto in cui iniziare. Questo sar&agrave; il punto
- in cui la jail risieder&agrave; fisicamente nel file system del
- sistema host. Una buona scelta pu&ograve; essere
+ <para>Selezionare una directory per la jail è
+ il miglior punto in cui iniziare. Questo sarà il punto
+ in cui la jail risiederà fisicamente nel file system del
+ sistema host. Una buona scelta può essere
<filename role="directory">/usr/jail/<replaceable>nomejail</replaceable></filename>,
- dove <replaceable>nomejail</replaceable> &egrave; il nome host
+ dove <replaceable>nomejail</replaceable> è il nome host
che identifica la jail. Il file system
<filename role="directory">/usr/</filename> in genere ha abbastanza
spazio vuoto per il file system delle jail, che per una
- jail <quote>completa</quote> &egrave;, in pratica, una replica di
+ jail <quote>completa</quote> è, in pratica, una replica di
ogni file presente in una installazione base di &os;</para>
</callout>
<callout arearefs="jailworld">
- <para>Questo comando popoler&agrave; la sotto-directory
+ <para>Questo comando popolerà la sotto-directory
scelta come locazione fisica della jail con
i binari necessari, le librerie, le pagine man
- e cos&iacute; via. Tutto &egrave; fatto nello stile tipico di
+ e cos&iacute; via. Tutto è fatto nello stile tipico di
&os; &mdash; prima tutto viene creato/compilato, poi installato
nel percorso di destinazione.</para>
</callout>
@@ -297,19 +297,19 @@
</callout>
<callout arearefs="jaildevfs">
- <para>Non &egrave; richiesto di montare il file system &man.devfs.8;
+ <para>Non è richiesto di montare il file system &man.devfs.8;
all'interno della jail. D'altro lato, ogni applicazione o quasi ha
bisogno di accedere ad almeno un dispositivo, a seconda dello scopo
- dell'applicazione stessa. &Egrave; molto importante controllare
+ dell'applicazione stessa. È molto importante controllare
l'accesso ai dispositivi dall'interno della jail, dato che con
dei settaggi impropri un attaccante potrebbe compiere azioni dannose
- nella jail. Il controllo su &man.devfs.8; &egrave; gestito attraverso
+ nella jail. Il controllo su &man.devfs.8; è gestito attraverso
le regole che sono descritte nelle pagine man di &man.devfs.8; e
&man.devfs.conf.5;.</para>
</callout>
</calloutlist>
- <para>Una volta che una jail &egrave; installata, pu&ograve; essere
+ <para>Una volta che una jail è installata, può essere
avviata usando l'utility &man.jail.8;. L'utility &man.jail.8;
prende quattro argomenti obbligatori che sono descritti nella
<xref linkend="jails-what"/>. Possono essere specificati altri argomenti,
@@ -317,10 +317,10 @@
di un utente specifico. L'argomento
<option><replaceable>comando</replaceable></option>
dipende dal tipo di jail; per un <emphasis>sistema virtuale</emphasis>,
- <filename>/etc/rc</filename> &egrave; una buona scelta, dato che
- replicher&agrave; la sequenza di avvio di un sistema &os; reale.
- Per una jail <emphasis>di servizio</emphasis>, dipender&agrave;
- dal servizio o dalla applicazione che sar&agrave; eseguita
+ <filename>/etc/rc</filename> è una buona scelta, dato che
+ replicherà la sequenza di avvio di un sistema &os; reale.
+ Per una jail <emphasis>di servizio</emphasis>, dipenderà
+ dal servizio o dalla applicazione che sarà eseguita
all'interno della jail.</para>
<para>Le jail spesso sono avviate al momento di boot
@@ -348,7 +348,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_enable="YES" # dispositivi di
jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</replaceable>" # regole devfs da applicare alla jail</programlisting>
<para>L'avvio di default delle jail configurate in
- &man.rc.conf.5; eseguir&agrave; lo script
+ &man.rc.conf.5; eseguirà lo script
della jail in <filename>/etc/rc</filename>, che assume che la
jail sia un completo sistema virtuale. Per jail di servizio,
il comando di default di avvio della jail dovrebbe essere cambiato,
@@ -363,17 +363,17 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
</step>
</procedure>
- <para>Lo script <filename>/etc/rc.d/jail</filename> pu&ograve;
+ <para>Lo script <filename>/etc/rc.d/jail</filename> può
essere usato per avviare o fermare una jail a mano, se esiste una entry
in <filename>rc.conf</filename>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail start <replaceable>www</replaceable></userinput>
&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail stop <replaceable>www</replaceable></userinput></screen>
- <para>Un modo pulito per spegnere una &man.jail.8; non &egrave; disponibile
- al momento. Questo perch&egrave; i comandi usati normalmente per fare
+ <para>Un modo pulito per spegnere una &man.jail.8; non è disponibile
+ al momento. Questo perchè i comandi usati normalmente per fare
uno shutdown pulito non possono essere usati all'interno della jail.
- Il modo migliore per spegnere una jail &egrave; eseguire il seguente
+ Il modo migliore per spegnere una jail è eseguire il seguente
comando all'interno della jail stessa o usando l'utility &man.jexec.8;
da fuori della jail:</para>
@@ -408,11 +408,11 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<sect2 id="jails-tuning-utilities">
<title>Strumenti di sistema per mettere a punto una jail in &os;</title>
- <para>La messa a punto di una configurazione di una jail &egrave;
+ <para>La messa a punto di una configurazione di una jail è
principalmente fatta settando variabili &man.sysctl.8;.
Esiste un sotto-ramo speciale di sysctl con tutte
le opzioni del caso: la gerarchia <varname>security.jail.*</varname>
- delle opzioni del kernel di &os;. Qui c'&egrave; una lista
+ delle opzioni del kernel di &os;. Qui c'è una lista
delle principali opzioni di sysctl relative alle jail, con il loro
valori di default. I nomi dovrebbero essere auto
esplicativi, ma per maggiori informazioni riguardo questi, per favore
@@ -456,7 +456,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
che non possono essere rimosse. L'utente <username>root</username>
non ha il permesso di montare o smontare file system all'interno
della &man.jail.8;. L'utente <username>root</username> all'interno
- della jail non pu&ograve; caricare o scaricare regole di
+ della jail non può caricare o scaricare regole di
&man.devfs.8;, impostare regole del firewall, o compiere
molti altri compiti di amministrazione che richiedono modifiche
in kernel, come impostare il <varname>securelevel</varname>
@@ -479,9 +479,9 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<listitem>
<para>Attaccarsi ad una jail in esecuzione, dal suo sistema
host, ed eseguire un comando o compiti amministrativi dall'interno
- della jail stessa. Questo &egrave; specialmente utile quando
+ della jail stessa. Questo è specialmente utile quando
l'utente <username>root</username> vuole spegnere in modo pulito
- una jail. L'utility &man.jexec.8; pu&ograve; anche essere usata
+ una jail. L'utility &man.jexec.8; può anche essere usata
per avviare una shell in una jail per fare dell'amministrazione;
ad esempio:</para>
@@ -495,8 +495,8 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
Collezione dei Ports di &os;</title>
<para>Fra le tante utility di terze parti per l'amministrazione
- delle jail, uno dei pi&ugrave; completi ed utili &egrave;
- <filename role="package">sysutils/jailutils</filename>. &Egrave;
+ delle jail, uno dei più completi ed utili è
+ <filename role="package">sysutils/jailutils</filename>. È
un insieme di piccoli applicativi che contribuiscono alla gestione
delle &man.jail.8;. Per favore fai riferimento alla corrispondente
pagina web per maggiori informazioni.</para>
@@ -521,11 +521,11 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<title>Servizi Jail</title>
- <para>Questa sezione &egrave; basata su un'idea di &a.simon; (<ulink
+ <para>Questa sezione è basata su un'idea di &a.simon; (<ulink
url="http://simon.nitro.dk/service-jails.html"></ulink>), e su un
articolo scritto da by Ken Tom <email>locals@gmail.com</email>.
Questa sezione illustra come configurare un sistema &os; aggiungendo
- uno strato di sicurezza addizionale, usando le funzionalit&agrave;
+ uno strato di sicurezza addizionale, usando le funzionalità
delle &man.jail.8;. Inoltre questa sezione assume che la versione
&os; del sistema sia almeno la RELENG_6_0 e che siano state capite le
informazioni fornite precedentemente nel capitolo.</para>
@@ -533,28 +533,28 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<sect3 id="jails-service-jails-design">
<title>Progetto</title>
- <para>Uno dei maggiori problemi delle jail &egrave; la gestione del loro
+ <para>Uno dei maggiori problemi delle jail è la gestione del loro
processo di aggiornamento. Questo tende a essere un problema
- poich&egrave; ciascuna jail deve essere ricostruita da zero ogni
- volta che deve essere aggiornata. Di solito questo non &egrave;
- un problema per una jail singola, poich&egrave; il processo
- di aggiornamento &egrave; abbastanza semplice, ma se sono create
- tante jail pu&ograve; diventare un processo lungo e tedioso.</para>
+ poichè ciascuna jail deve essere ricostruita da zero ogni
+ volta che deve essere aggiornata. Di solito questo non è
+ un problema per una jail singola, poichè il processo
+ di aggiornamento è abbastanza semplice, ma se sono create
+ tante jail può diventare un processo lungo e tedioso.</para>
<warning>
<para>Questa configurazione richiede una esperienza avanzata con
&os;. Se i procedimenti seguenti risultano troppo complicati, si
- consiglia di dare un'occhiata a un sistema pi&ugrave; intuitivo
+ consiglia di dare un'occhiata a un sistema più intuitivo
come <filename role="package">sysutils/ezjail</filename>, che
fornisce un modo semplice di amministrare le jail in &os; e non
- &egrave; sofisticato come questa configurazione.</para>
+ è sofisticato come questa configurazione.</para>
</warning>
- <para>Questa idea &egrave; stata presentata per risolvere
- il problema di condividere quanto pi&ugrave; possibile tra le jail,
+ <para>Questa idea è stata presentata per risolvere
+ il problema di condividere quanto più possibile tra le jail,
in modo sicuro &mdash; usando &man.mount.nullfs.8; in sola lettura,
- affinch&egrave; l'aggiornamento sia semplice, e per fare diventare
- pi&ugrave; allettante mettere singoli servizi in jail individuali.
+ affinchè l'aggiornamento sia semplice, e per fare diventare
+ più allettante mettere singoli servizi in jail individuali.
Inoltre, si fornisce un modo per creare, aggiornare e rimuovere
jail.</para>
@@ -589,21 +589,21 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
</listitem>
<listitem>
- <para>Essere paranoici sulla sicurezza, riducendo quanto pi&ugrave;
- possibile la possibilit&agrave; di mettere a repentaglio il
+ <para>Essere paranoici sulla sicurezza, riducendo quanto più
+ possibile la possibilità di mettere a repentaglio il
sistema.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Salvare spazio e inode, quanto pi&ugrave; possibile.</para>
+ <para>Salvare spazio e inode, quanto più possibile.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Come gi&agrave; menzionato, questa configurazione si basa
- pesantemente nell'avere un unico template master che &egrave; in sola
+ <para>Come già menzionato, questa configurazione si basa
+ pesantemente nell'avere un unico template master che è in sola
lettura (conosciuto come <application>nullfs</application>) montato in
ogni jail e un dispositivo in lettura-scrittura per jail. Il
- dispositivo pu&ograve; essere un disco fisico separato, una
+ dispositivo può essere un disco fisico separato, una
partizione, o un dispositivo vnode &man.md.4;. In questo esempio,
useremo un <application>nullfs</application> in lettura e
scrittura.</para>
@@ -612,24 +612,24 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Ogni jail sar&agrave; montata sotto la directory
+ <para>Ogni jail sarà montata sotto la directory
<filename role="directory">/home/j</filename>.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para><filename role="directory">/home/j/mroot</filename> &egrave;
+ <para><filename role="directory">/home/j/mroot</filename> è
il template per ogni jail e la partizione in sola lettura per
tutte le jail.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Una directory vuota sar&agrave; creata per ogni jail sotto
+ <para>Una directory vuota sarà creata per ogni jail sotto
la directory <filename role="directory">/home/j</filename>.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Ogni jail avr&agrave; una directory <filename
- role="directory">/s</filename>, che sar&agrave; linkata
+ <para>Ogni jail avrà una directory <filename
+ role="directory">/s</filename>, che sarà linkata
alla porzione del sistema in lettura e scrittura.</para>
</listitem>
@@ -640,7 +640,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<listitem>
<para>Ogni spazio di jail (la porzione in lettura e scrittura di
- ogni jail) sar&agrave; creato in <filename
+ ogni jail) sarà creato in <filename
role="directory">/home/js</filename>.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -648,9 +648,9 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<note>
<para>Si assume che le jail siano posizionate sotto la partizione
<filename role="directory">/home</filename>. Di sicuro, questo
- pu&ograve; essere modificato con qualcosa di diverso, ma questo
- cambiamento dovr&agrave; essere tenuto in considerazione
- negli esempi pi&ugrave; avanti.</para>
+ può essere modificato con qualcosa di diverso, ma questo
+ cambiamento dovrà essere tenuto in considerazione
+ negli esempi più avanti.</para>
</note>
</sect3>
@@ -658,26 +658,26 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<title>Creare il Template</title>
<para>Questa sezione descrive le fasi necessarie per creare il
- template di riferimento che sar&agrave; la parte in sola lettura
+ template di riferimento che sarà la parte in sola lettura
utilizzate dalle jail.</para>
- <para>&Egrave; sempre una buona idea aggiornare &os; al branch -RELEASE
- pi&ugrave; recente. Per farlo, consulta il
+ <para>È sempre una buona idea aggiornare &os; al branch -RELEASE
+ più recente. Per farlo, consulta il
<ulink url="&url.books.handbook;/makeworld.html">capitolo</ulink>
di riferimento dell'Handbook. Nel caso che l'aggiornamento
- non sia fattibile, sar&agrave; necessaria la procedura di buildworld
- per poter procedere. Inoltre, &egrave; richiesto il pacchetto
+ non sia fattibile, sarà necessaria la procedura di buildworld
+ per poter procedere. Inoltre, è richiesto il pacchetto
<filename role="package">sysutils/cpdup</filename>.
Useremo l'utility &man.portsnap.8; per scaricare la
&os; Ports Collection. Il <ulink
url="&url.books.handbook;/portsnap.html">Capitolo Portsnap</ulink>
- dell'handbook &egrave; sempre una buona lettura per i nuovi
+ dell'handbook è sempre una buona lettura per i nuovi
arrivati.</para>
<procedure>
<step>
<para>Primo, creiamo la struttura della directory per il file
- system in sola lettura che conterr&agrave; i binari di &os;
+ system in sola lettura che conterrà i binari di &os;
per le nostre jail, quindi portiamoci nel ramo della directory
dei sorgenti di &os; e installiamo il file system in sola
lettura per il template delle jail:</para>
@@ -689,7 +689,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<step>
<para>Quindi, prepariamo la &os; Ports Collection per le jail
- cos&igrave; come abbiamo fatto per l'alberatura dei sorgenti,
+ così come abbiamo fatto per l'alberatura dei sorgenti,
richiesta per <application>mergemaster</application>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /home/j/mroot</userinput>
@@ -726,7 +726,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
e scrittura nel file system di sola lettura. Assicuriamoci
che i link simbolici siano creati nelle posizioni corrette in
<filename role="directory">s/</filename>. La creazione di
- directory in posti sbagliati causer&agrave; un fallimento
+ directory in posti sbagliati causerà un fallimento
durante l'installazione.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /home/j/mroot</userinput>
@@ -749,8 +749,8 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<programlisting>WRKDIRPREFIX?= /s/portbuild</programlisting>
<para>Avendo settato <literal>WRKDIRPREFIX</literal> in questo modo
- sar&agrave; possibile compilare i port di &os; all'interno
- di ogni jail. Ricordati che la directory dei port &egrave;
+ sarà possibile compilare i port di &os; all'interno
+ di ogni jail. Ricordati che la directory dei port è
parte del sistema in sola lettura. Il percorso ad doc di
<literal>WRKDIRPREFIX</literal> permette di compilare nella
porzione in lettura e scrittura di ogni jail.</para>
@@ -772,7 +772,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<para>Inseriamo le seguenti righe nel file
<filename>/etc/fstab</filename>, in modo tale che
il template in sola lettura per le jail e lo spazio
- in lettura e scrittura sar&agrave; disponibile
+ in lettura e scrittura sarà disponibile
nella rispettive jail:</para>
<programlisting>/home/j/mroot /home/j/ns nullfs ro 0 0
@@ -790,7 +790,7 @@ jail_<replaceable>www</replaceable>_devfs_ruleset="<replaceable>www_ruleset</rep
<application>fsck</application> verifichi i mount
<application>nullfs</application> o che
<application>dump</application> faccia un backup dei mount
- nullfs in sola lettura delle jail. Ecco perch&egrave;
+ nullfs in sola lettura delle jail. Ecco perchè
queste partizioni hanno <quote>0&nbsp;0</quote> nelle ultime
due colonne di ogni riga di
<filename>fstab</filename> sopra mosrate.</para>
@@ -818,19 +818,19 @@ jail_www_rootdir="/usr/home/j/www"
jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
<warning>
- <para>La ragione del perch&egrave; la variabile
+ <para>La ragione del perchè la variabile
<varname>jail_<replaceable>nome</replaceable>_rootdir</varname>
- &egrave; settata a <filename
+ è settata a <filename
role="directory">/usr/home</filename> invece di
- <filename role="directory">/home</filename> &egrave; che
+ <filename role="directory">/home</filename> è che
il percorso reale della directory <filename
role="directory">/home</filename> in una installazione
- standard di &os; &egrave; <filename
+ standard di &os; è <filename
role="directory">/usr/home</filename>. La variabile
<varname>jail_<replaceable>nome</replaceable>_rootdir</varname>
<emphasis>non</emphasis> deve essere settata a un percorso
che include link simbolici, altrimenti la jail
- rifiuter&agrave; di partire. Usa l'utility &man.realpath.1;
+ rifiuterà di partire. Usa l'utility &man.realpath.1;
per determinare il valore che questa variabile dovrebbe
assumere. Per favore da un occhio al Security Advisory
&os;-SA-07:01.jail per maggiorni informazioni.</para>
@@ -890,20 +890,20 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
<sect3 id="jails-service-jails-upgrading">
<title>Aggiornamento</title>
- <para>Il tempo passa, e sar&agrave; necessario aggiornare il sistema
+ <para>Il tempo passa, e sarà necessario aggiornare il sistema
a una nuova versione di &os;, vuoi per questioni di sicurezza,
- o perch&egrave; sono state implementate nuove funzionalit&agrave;
+ o perchè sono state implementate nuove funzionalità
che ritornano utili per le jail esistenti. Di seguito si fornisce
un modo semplice per effettuare l'aggiornamento delle jail esistenti.
Inoltre, questo metodo minimizza il tempo in cui le jail non
- sono in esecuzione, poich&egrave; le jail saranno disattivate solo
+ sono in esecuzione, poichè le jail saranno disattivate solo
per un breve periodo. Questa procedura fornisce un modo per
ritornare indietro alle vecchie versioni nel caso qualcosa vada
storto.</para>
<procedure>
<step>
- <para>Il primo passo &egrave; aggiornare il sistema host nella
+ <para>Il primo passo è aggiornare il sistema host nella
maniera usuale. Quindi creiamo un template temporaneo
in sola lettura in <filename
role="directory">/home/j/mroot2</filename>.</para>
@@ -937,7 +937,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
</step>
<step>
- <para>&Egrave; questo il momento per fermare le jail:</para>
+ <para>È questo il momento per fermare le jail:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/jail stop</userinput></screen>
</step>
@@ -963,7 +963,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
<step>
<para>Muovi il file system in sola lettura e rimpiazzalo con
quello nuovo. Il vecchio file system in sola lettura
- servir&agrave; da backup in caso qualcosa dovesse andare storto.
+ servirà da backup in caso qualcosa dovesse andare storto.
La convenzione dei nomi qui utilizzata corrisponde a quella
utilizzata quando fu creato il file system in sola lettura.
Muovi la &os; Ports Collection originale nel nuovo file system
@@ -976,7 +976,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
</step>
<step>
- <para>A questo punto il nuovo template in sola lettura &egrave;
+ <para>A questo punto il nuovo template in sola lettura è
pronto, quindi ci rimare di rimontare il file system e
avviare le jail:</para>
@@ -988,7 +988,7 @@ jail_www_devfs_enable="YES"</programlisting>
<para>Usa &man.jls.8; per verificare che le jail sono state avviate
correttamente. Non dimenticare di eseguire mergemaster in
ciascuna jail. I file di configurazione dovranno essere aggiornati
- cos&igrave; come gli script rc.d.</para>
+ così come gli script rc.d.</para>
</sect3>
</sect2>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml
index dd46f21a49..6ebaa62c3a 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/kernelconfig/chapter.sgml
@@ -39,18 +39,18 @@
<secondary>compilare un kernel custom</secondary>
</indexterm>
- <para>Il kernel &egrave; una componente fondamentale del sistema
- operativo &os;. &Egrave; responsabile di gestire la memoria,
+ <para>Il kernel è una componente fondamentale del sistema
+ operativo &os;. È responsabile di gestire la memoria,
applicare controlli di sicurezza, gestire la rete, accesso
- ai dischi e molto altro. Anche se sempre pi&ugrave; parti di
- &os; diventano configurabili dinamicamente, &egrave; ancora
+ ai dischi e molto altro. Anche se sempre più parti di
+ &os; diventano configurabili dinamicamente, è ancora
necessario talvolta riconfigurare e ricompilare il kernel.</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Perch&egrave; potresti aver bisogno di
+ <para>Perchè potresti aver bisogno di
ricompilare un kernel.</para>
</listitem>
@@ -76,11 +76,11 @@
<para>Tutti i comandi elencati in questo capitolo negli esempi
dovrebbero essere eseguiti come <username>root</username>
- affinch&egrave; abbiano successo.</para>
+ affinchè abbiano successo.</para>
</sect1>
<sect1 id="kernelconfig-custom-kernel">
- <title>Perch&egrave; creare un kernel custom?</title>
+ <title>Perchè creare un kernel custom?</title>
<para>Tradizionalmente, &os; ha sempre avuto quello che si chiama
un kernel <quote>monolitico</quote>. Questo significa che
@@ -91,29 +91,29 @@
nuovo kernel.</para>
<para>Oggi come oggi, &os; si sta muovendo rapidamente verso un
- modello dove gran parte delle funzionalit&agrave; del kernel
+ modello dove gran parte delle funzionalità del kernel
sono contenute in moduli che possono essere caricati
- e scaricati dal kernel a seconda delle necessit&agrave;.
+ e scaricati dal kernel a seconda delle necessità.
Questo permette al kernel di adattarsi a nuovo hardware
appena questo diventa disponibile (come ad esempio
- le carte PCMCIA in un laptop), oppure fa s&igrave; che
- nuove funzionalit&agrave; siano portate nel kernel,
- funzionalit&agrave; che non erano necessarie quando il kernel
- fu compilato inizialmente. Questo &egrave; noto come kernel
+ le carte PCMCIA in un laptop), oppure fa sì che
+ nuove funzionalità siano portate nel kernel,
+ funzionalità che non erano necessarie quando il kernel
+ fu compilato inizialmente. Questo è noto come kernel
modulare.</para>
- <para>Nonostante questo, &egrave; ancora necessario portare
+ <para>Nonostante questo, è ancora necessario portare
avanti delle compilazioni statiche del kernel. In alcuni
- casi questo &egrave; necessario perch&egrave; la
- funzionalit&agrave; &egrave; cos&igrave; legata al kernel che
- non pu&ograve; essere resa caricabile dinamicamente.
- In altri casi pu&ograve; essere necessario semplicemente perch&egrave;
- nessuno si &egrave; ancora preso il tempo di scrivere un modulo
- caricabile dinamicamente per quella funzionalit&agrave;.</para>
-
- <para>Compilare un kernel custom &egrave; uno dei pi&ugrave; comuni riti
+ casi questo è necessario perchè la
+ funzionalità è così legata al kernel che
+ non può essere resa caricabile dinamicamente.
+ In altri casi può essere necessario semplicemente perchè
+ nessuno si è ancora preso il tempo di scrivere un modulo
+ caricabile dinamicamente per quella funzionalità.</para>
+
+ <para>Compilare un kernel custom è uno dei più comuni riti
di passaggio che quasi ogni utente BSD deve superare. Questo
- processo, anche se &egrave; dispendioso di tempo, offrir&agrave;
+ processo, anche se è dispendioso di tempo, offrirà
molti benefici al tuo sistema &os;. A differenza del kernel
<filename>GENERIC</filename>, che deve supportare un
gran numero di dispositivi hardware, un kernel custom contiene
@@ -122,18 +122,18 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Tempo di boot pi&ugrave; veloce. Dato che il kernel
- cercher&agrave; di riconoscere solo l'hardware che hai sul
+ <para>Tempo di boot più veloce. Dato che il kernel
+ cercherà di riconoscere solo l'hardware che hai sul
tuo sistema, il tempo che ci vuole al tuo sistema per fare boot
- diminuir&agrave; drammaticamente.</para>
+ diminuirà drammaticamente.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Minore uso della memoria. Un kernel custom spesso
usa meno memoria del kernel <filename>GENERIC</filename>,
- il che &egrave; importante dato che il kernel deve sempre
+ il che è importante dato che il kernel deve sempre
essere presente nella memoria reale. Per questo motivo
- un kernel custom &egrave; particolarmente utile su sistemi
+ un kernel custom è particolarmente utile su sistemi
con poca RAM.</para>
</listitem>
@@ -157,23 +157,23 @@
<para>Per prima cosa, facciamo un breve giro nella directory
di compilazione del kernel. Tutte le directory menzionate
saranno relative alla directory principale
- <filename>/usr/src/sys</filename>, che &egrave; accessibile
+ <filename>/usr/src/sys</filename>, che è accessibile
attraverso il path <filename>/sys</filename>. Ci sono
un certo numero di sottodirectory qua che rappresentano
- parti differenti del kernel, ma la pi&ugrave; importante
- per i nostri scopi &egrave;
+ parti differenti del kernel, ma la più importante
+ per i nostri scopi è
<filename><replaceable>arch</replaceable>/conf</filename>,
dove editerai il tuo file
di configurazione del kernel, e <filename>compile</filename>,
- che &egrave; l'area di passaggio dove il tuo kernel sar&egrave;
+ che è l'area di passaggio dove il tuo kernel sarè
compilato. <replaceable>arch</replaceable> rappresenta uno
fra <filename>i386</filename>, <filename>alpha</filename>,
<filename>amd64</filename>, <filename>ia64</filename>,
<filename>powerpc</filename>, <filename>sparc64</filename>,
o <filename>pc98</filename> (un tipo di sviluppo alternativo
- di hardware PC in Giappone). Tutto ci&ograve; che &egrave;
+ di hardware PC in Giappone). Tutto ciò che è
all'interno di particolare directory di architettura ha a che fare
- solo con quell'architettura; il resto &egrave; codice
+ solo con quell'architettura; il resto è codice
indipendente dalla macchina, comune a tutte le piattaforme
sulle quali &os; potrebbe potenzialmente essere portato.
Nota l'organizzazione logica della struttura dele directory,
@@ -181,14 +181,14 @@
sottodirectory.</para>
<para>Questo capitolo assume che tu stia usando la architettura
- i386 negli esempi. Se questo non &egrave; il caso, fai gli appropriati
+ i386 negli esempi. Se questo non è il caso, fai gli appropriati
aggiustamenti per correggere i percorsi alla tua architettura.</para>
<note>
- <para>Se <emphasis>non</emphasis> c'&egrave; una directory
+ <para>Se <emphasis>non</emphasis> c'è una directory
<filename>/usr/src/sys</filename> sul tuo sistema,
significa che i sorgenti del kernel non sono stati installati.
- Il modo pi&ugrave; semplice per farlo &egrave; eseguire
+ Il modo più semplice per farlo è eseguire
<command>sysinstall</command>
come <username>root</username>, scegliendo
<guimenuitem>Configure</guimenuitem>, poi
@@ -214,15 +214,15 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/src/sys/<replaceable>i386</replaceable>/conf</userinput>
&prompt.root; <userinput>cp GENERIC MYKERNEL</userinput></screen>
- <para>Tradizionalmente, questo nome &egrave; tutto in lettere
+ <para>Tradizionalmente, questo nome è tutto in lettere
maiuscole e, se stai mantenendo molte macchine &os; con hardware
- differente, &egrave; una buona idea dargli il nome della macchina.
+ differente, è una buona idea dargli il nome della macchina.
Noi lo chiamemeremo <filename>MYKERNEL</filename> a titolo di
esempio.</para>
<tip>
<para>Conservare il tuo file di configurazione del kernel
- direttamente sotto <filename>/usr/src</filename> pu&ograve;
+ direttamente sotto <filename>/usr/src</filename> può
essere una cattiva idea. Se stai incontrando problemi
puoi essere tentato di cancellare <filename>/usr/src
</filename> e partire da zero. Dopo averlo fatto,
@@ -250,8 +250,8 @@
<para>Ora edita <filename>MYKERNEL</filename> con il tuo
editor favorito. Se stai partendo da zero, il solo editor
disponibile sa&grave; probabilmente <application>vi</application>,
- che &egrave; troppo complesso per essere spiegato in questa sede,
- ma &egrave; trattato estesamente in molti libri nella
+ che è troppo complesso per essere spiegato in questa sede,
+ ma è trattato estesamente in molti libri nella
<link linkend="bibliography">bibliografia</link>. Comunque,
&os; offre un semplice editor chiamato <application>ee
</application> che, se sei un principiante, dovrebbe essere
@@ -263,24 +263,24 @@
<indexterm><primary>SunOS</primary></indexterm>
<para>Se hai compilato un kernel sotto &sunos; o qualche altro
- sistema BSD, gran parte di questo file ti sar&agrave; noto.
+ sistema BSD, gran parte di questo file ti sarà noto.
Se stai arrivando da qualche altro sistema operativo tipo
DOS, d'altro canto, il file di configurazione
<filename>GENERIC</filename> ti potrebbe sembrare troppo
- complesso, cos&igrave; &egrave; meglio che segui le descrizioni
+ complesso, così è meglio che segui le descrizioni
della sezione <link linkend="kernelconfig-config">File di
Configurazione</link> attentamente.</para>
<note>
<para>Se tu <link
linkend="cutting-edge">sincronizzi il tuo albero dei sorgenti
- </link> con i pi&ugrave; recenti sorgenti del progetto &os;,
+ </link> con i più recenti sorgenti del progetto &os;,
accertati sempre di controllare il file
<filename>/usr/src/UPDATING</filename> prima di eseguire
una qualsiasi operazione di aggiornamento.
<filename>/usr/src/UPDATING</filename> viene aggiornato
- con ogni versione dei sorgenti di &os;, e quindi &egrave;
- pi&ugrave; aggiornato di questo manuale.</para>
+ con ogni versione dei sorgenti di &os;, e quindi è
+ più aggiornato di questo manuale.</para>
</note>
<para>A questo punto devi compilare i sorgenti del kernel.</para>
@@ -339,10 +339,10 @@
<primary><filename class="directory">/boot/kernel.old</filename></primary>
</indexterm>
- <para>Il nuovo kernel sar&agrave; copiato nella directory
+ <para>Il nuovo kernel sarà copiato nella directory
<filename class="directory">/boot/kernel</filename>
come <filename>/boot/kernel/kernel</filename> e il kernel
- precedente sar&agrave; copiato in <filename>
+ precedente sarà copiato in <filename>
/boot/kernel.old/kernel</filename>. Ora, riavvia il sistema
e riparti per usare il tuo nuovo kernel. Se qualcosa
va storto, ci sono alcune istruzioni di
@@ -359,9 +359,9 @@
possono essere piazzati in <filename class="directory">/boot/kernel/
</filename>, anche se gli utenti dovrebbero avere conoscenza
del fatto che tenere i moduli sincronizzati col kernel compilato
- &egrave; molto importante. I moduli non creati per
+ è molto importante. I moduli non creati per
interagire col kernel compilato possono risultare in
- instabilit&agrave; o comportamenti anomali.</para>
+ instabilità o comportamenti anomali.</para>
</note>
</sect1>
@@ -392,11 +392,11 @@
<secondary>file di configurazione</secondary>
</indexterm>
- <para>Il formato generale di un file di configurazione &egrave;
+ <para>Il formato generale di un file di configurazione è
abbastanza semplice. Ogni linea contiene una parola chiave
- ed uno o pi&ugrave; argomenti. Per semplicit&agrave;, la maggior
+ ed uno o più argomenti. Per semplicità, la maggior
parte delle linee contiene solo un argomento. Tutto quello
- che segue un <literal>#</literal> &egrave; considerato un
+ che segue un <literal>#</literal> è considerato un
commento ed ignorato. Le seguenti sezioni descrivono
ogni parola chiave, nell'ordine di presenza in
<filename>GENERIC</filename>.
@@ -420,7 +420,7 @@
<secondary>configuration file</secondary>
</indexterm>
- <para>Il seguente &egrave; un esempio del file di configurazione
+ <para>Il seguente è un esempio del file di configurazione
del kernel <filename>GENERIC</filename> con vari commenti
addizionali ove necessari ai fini della chiarezza. Questo esempio
dovrebbe corrispondere abbastanza da vicino alla tua copia in
@@ -453,7 +453,7 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
tua macchina. Puoi avere molte istanze di linee di CPU (se, per
esempio, non sei sicuro se devi usare la
<literal>I586_CPU</literal> o la <literal>I686_CPU</literal>),
- ma per un kernel custom &egrave; meglio specificare solo la CPU
+ ma per un kernel custom è meglio specificare solo la CPU
che hai. Se non sei sicuro di quale sia il tipo della tua CPU,
controlla il file <filename>/var/run/dmesg.boot</filename> per leggere
i messaggi di boot.</para>
@@ -465,23 +465,23 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
<programlisting>ident GENERIC</programlisting>
- <para>Questo &egrave; l'identificativo del kernel. Dovresti cambiarlo
+ <para>Questo è l'identificativo del kernel. Dovresti cambiarlo
nel nome che hai dato al kernel, ad esempio <literal>MYKERNEL</literal>
se hai seguito le istruzioni degli esempi precedenti. Il valore che poni
- nella stringa <literal>ident</literal>, sar&agrave; emesso a video
- quando fai il boot del kernel, cos&igrave; &egrave; utile dare al
+ nella stringa <literal>ident</literal>, sarà emesso a video
+ quando fai il boot del kernel, così è utile dare al
nuovo kernel un nome differente se vuoi tenerlo separato dal tuo kernel
usuale (ad esempio se vuoi creare un kernel sperimentale).</para>
<programlisting>#To statically compile in device wiring instead of /boot/device.hints
#hints "GENERIC.hints" # Default places to look for devices.</programlisting>
- <para>L'opzione &man.device.hints.5; &egrave;
+ <para>L'opzione &man.device.hints.5; è
usato per configurare le opzioni dei device driver. La posizione
- di default che &man.loader.8; cercher&agrave; al momento del boot
- &egrave; <filename>/boot/device.hints</filename>. Usando l'opzione
+ di default che &man.loader.8; cercherà al momento del boot
+ è <filename>/boot/device.hints</filename>. Usando l'opzione
<literal>hints</literal> puoi compilare queste direttive direttamente
- nel kernel. Se fai cos&igrave; non c'&egrave; bisogno di creare
+ nel kernel. Se fai così non c'è bisogno di creare
un file <filename>device.hints</filename> in <filename>/boot</filename>.</para>
<programlisting>makeoptions DEBUG=-g # Build kernel with gdb(1) debug symbols</programlisting>
@@ -499,8 +499,8 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
<programlisting>options PREEMPTION # Enable kernel thread preemption</programlisting>
<para>Permette ai thread del kernel di essere interrotti
- da altri thread a priorit&agrave; pi&ugrave; alta.
- Aiuta con l'interattivit&agrave; e permette ai thread
+ da altri thread a priorità più alta.
+ Aiuta con l'interattività e permette ai thread
degli interrupt di essere eseguiti prima rispetto invece che attendere.
</para>
@@ -509,7 +509,7 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
<para>Supporto per la rete. Lascia questa opzione, anche se non intendi
connettere il computer ad una rete. La maggior parte dei programmi
richiedono almeno rete di loopback (ad esempio fare connessioni di rete
- dal tuo pc al tuo pc stesso), cos&igrave; questa opzione in sostanza &egrave;
+ dal tuo pc al tuo pc stesso), così questa opzione in sostanza è
obbligatoria.</para>
<programlisting>options INET6 # IPv6 communications protocols</programlisting>
@@ -518,18 +518,18 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
<programlisting>options FFS # Berkeley Fast Filesystem</programlisting>
- <para>Questo &egrave; il file system di dischi di base. Lascialo nel kernel
+ <para>Questo è il file system di dischi di base. Lascialo nel kernel
se fai il boot da hard disk.</para>
<programlisting>options SOFTUPDATES # Enable FFS Soft Updates support</programlisting>
- <para>Questa opzione abilita le Soft Updates nel kernel, aiuter&agrave;
+ <para>Questa opzione abilita le Soft Updates nel kernel, aiuterà
a velocizzare accesso di scrittura ai dischi. Anche quando questa
- funzionalit&agrave; &egrave; fornita dal kernel, deve essere
+ funzionalità è fornita dal kernel, deve essere
attivata per dischi specifici. Rileggi l'output da &man.mount.8;
per vedere se Soft Updates sono abilitate per i tuoi dischi di sistema.
Se non vedi l'opzione <literal>soft-updates</literal> potrai
- abilitarla usando &man.tunefs.8; (per file system gi&agrave;
+ abilitarla usando &man.tunefs.8; (per file system già
esistenti) o &man.newfs.8; (per nuovi file system).</para>
<programlisting>options UFS_ACL # Support for access control lists</programlisting>
@@ -540,17 +540,17 @@ cpu I686_CPU</programlisting>
descritta in dettaglio in <xref linkend="security"/>. <acronym>ACL</acronym>
sono abilitate di default e non dovrebbero essere disabilitate nel kernel
se sono state usate precedentemente su un file system, dato che questo
- rimuover&agrave; le liste di controllo di accesso, cambiando il modo
+ rimuoverà le liste di controllo di accesso, cambiando il modo
in cui i file sono protetti in modo non predicibile.</para>
<programlisting>options UFS_DIRHASH # Improve performance on big directories</programlisting>
- <para>Quest'opzione include funzionalit&agrave; per accelerare
+ <para>Quest'opzione include funzionalità per accelerare
operazioni sui dischi su larghe directory, a costo di uso
di memoria. Lo dovresti tenere per un server molto trafficato
o workstation interattive, e rimuoverlo se stai usando
- &os; su piccoli sistemi dove la memoria &egrave; scarsa e
- l'accesso ai dischi &egrave; meno importante, come un firewall.</para>
+ &os; su piccoli sistemi dove la memoria è scarsa e
+ l'accesso ai dischi è meno importante, come un firewall.</para>
<programlisting>options MD_ROOT # MD is a potential root device</programlisting>
@@ -583,7 +583,7 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<para>Il filesystem &ms-dos;. A meno che non intendi montare un
disco formattato DOS al momento del boot, puoi tranquilamente
- commentare queste opzioni. Sar&agrave; automaticamente caricato
+ commentare queste opzioni. Sarà automaticamente caricato
la prima volta che monti una partizione DOS, come descritto in seguito.
Inoltre, l'eccellente software <filename role="package">emulators/mtools</filename>
ti permette di accedere a floppy DOS senza dover montarli e smontarli
@@ -593,19 +593,19 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<para>Il file system ISO 9660 per CDROM. Commentalo se non hai
un drive CDROM o monti CD di dati solo occasionalmente (dato
- che sar&agrave; caricato dinamicamente la prima volta che monti
+ che sarà caricato dinamicamente la prima volta che monti
un CD di dati). CD audio non necessitano di questo file system.</para>
<programlisting>options PROCFS # Process filesystem (requires PSUEDOFS)</programlisting>
- <para>Il file system dei processi. Questo &egrave; un <quote>fittizio</quote>
+ <para>Il file system dei processi. Questo è un <quote>fittizio</quote>
file system montato su <filename>/proc</filename> che permette
a programmi come &man.ps.1; di darti maggiori informazioni
- su quali processi sono in esecuzione. L'uso di <literal>PROCFS</literal> non &egrave; richiesto
+ su quali processi sono in esecuzione. L'uso di <literal>PROCFS</literal> non è richiesto
nella maggior parte dei casi, dato che la maggior parte
- dei tool di debugging e di monitoring &egrave; stato adattato per
+ dei tool di debugging e di monitoring è stato adattato per
funzionare senza <literal>PROCFS</literal>: la procedura di
- installazione non monter&agrave; questo file system
+ installazione non monterà questo file system
di default.</para>
<programlisting>options PSEUDOFS # Pseudo-filesystem framework</programlisting>
@@ -615,17 +615,17 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<programlisting>options GEOM_GPT # GUID Partition Tables.</programlisting>
- <para>Questa opzione fornisce la possibilit&agrave; di avere
+ <para>Questa opzione fornisce la possibilità di avere
un gran numero di partizioni su un singolo disco.</para>
<programlisting>options COMPAT_43 # Compatible with BSD 4.3 [KEEP THIS!]</programlisting>
- <para>Compatibilit&agrave; con 4.3BSD. Lasciala; alcuni programmi
+ <para>Compatibilità con 4.3BSD. Lasciala; alcuni programmi
si comporteranno in maniera strana se la commenti.</para>
<programlisting>options COMPAT_FREEBSD4 # Compatible with &os;4</programlisting>
- <para>Questa opzione &egrave; richiesta su &os;&nbsp;5.X su sistemi
+ <para>Questa opzione è richiesta su &os;&nbsp;5.X su sistemi
&i386; e Alpha per supportare applicazioni compilate su versioni
precedenti di &os; che usano vecchie interfacce di system call.
Si raccomanda che questa opzione sia usata su tutte le &i386;
@@ -635,31 +635,31 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<programlisting>options COMPAT_FREEBSD5 # Compatible with &os;5</programlisting>
- <para>Questa opzione &egrave; richiesta per &os;&nbsp;6.X e superiori per
+ <para>Questa opzione è richiesta per &os;&nbsp;6.X e superiori per
supportare applicazioni compilate su os;&nbsp;5.X che fanno uso di chiamate di sistema
di &os;&nbsp;5.X.</para>
<programlisting>options SCSI_DELAY=5000 # Delay (in ms) before probing SCSI</programlisting>
- <para>Questa opzione fa s&igrave; che il kernel faccia una pausa
+ <para>Questa opzione fa sì che il kernel faccia una pausa
di 5 secondi prima di controllare ogni device SCSI sul tuo sistema.
Se hai solo dischi IDE, puoi ignorarla, altrimenti potresti
voler diminuire il numero per accelerare
- il boot. Ovviamente, se fai ci&ograve; e &os; ha problemi
+ il boot. Ovviamente, se fai ciò e &os; ha problemi
a riconoscere i tuoi device SCSI, dovrai alzarla di nuovo.</para>
<programlisting>options KTRACE # ktrace(1) support</programlisting>
<para>Questo abilita il tracciamento dei processi nel kernel,
- che &egrave; utile per il debugging.</para>
+ che è utile per il debugging.</para>
<programlisting>options SYSVSHM # SYSV-style shared memory</programlisting>
<para>Questa opzione fornisce memoria condivisa di tipo System&nbsp;V.
- L'uso pi&ugrave; comune di questa opzione &egrave; l'estensione
+ L'uso più comune di questa opzione è l'estensione
XSHM in X, grazie alla quale molti programmi ad alta
- intensit&agrave; grafica ne trarranno vantaggio per maggior
- velocit&agrave;. Se usi X, vorrai sicuramente includere questa opzione.
+ intensità grafica ne trarranno vantaggio per maggior
+ velocità. Se usi X, vorrai sicuramente includere questa opzione.
</para>
<programlisting>options SYSVMSG # SYSV-style message queues</programlisting>
@@ -673,7 +673,7 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
ma aggiunge solo poche centinaia di byte al kernel.</para>
<note>
- <para>L'opzione <option>-p</option> del comando &man.ipcs.1; mostrer&agrave;
+ <para>L'opzione <option>-p</option> del comando &man.ipcs.1; mostrerà
ogni processo che usa uno di queste opzione System&nbsp;V.</para>
</note>
@@ -685,21 +685,21 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<programlisting>options KBD_INSTALL_CDEV # install a CDEV entry in /dev</programlisting>
- <para>Questa opzione &egrave; relativa ala tastiera. Aggiunge una entry CDEV
+ <para>Questa opzione è relativa ala tastiera. Aggiunge una entry CDEV
nella directory <filename>/dev</filename>.</para>
<programlisting>options ADAPTIVE_GIANT # Giant mutex is adaptive.</programlisting>
- <para>Giant &egrave; il nome di un meccanismo di esclusione reciproca
+ <para>Giant è il nome di un meccanismo di esclusione reciproca
(uno sleep mutex) che protegge gran parte delle risorse del kernel.
- Al giorno d'oggi &egrave; un inaccettabile rallentamento delle performance
+ Al giorno d'oggi è un inaccettabile rallentamento delle performance
che si sta attivamente sostituendo con locks che proteggono risorse
- individuali. L'opzione <literal>ADAPTIVE_GIANT</literal> fa s&igrave;
- che Giant sia incluso nell'insieme dei mutex da scegliere. Cio&egrave;
- quando un thread vuole fare un lock sul mutex Giant, ma &egrave; gi&agrave;
- bloccato da un thread su un'altra CPU, il primo thread continuer&agrave;
- a girare ed aspetter&agrave; che il lock sia rilasciato. Normalmente
- invece, il thread tornerebbe a dormire e aspetter&agrave; la sua prossima
+ individuali. L'opzione <literal>ADAPTIVE_GIANT</literal> fa sì
+ che Giant sia incluso nell'insieme dei mutex da scegliere. Cioè
+ quando un thread vuole fare un lock sul mutex Giant, ma è già
+ bloccato da un thread su un'altra CPU, il primo thread continuerà
+ a girare ed aspetterà che il lock sia rilasciato. Normalmente
+ invece, il thread tornerebbe a dormire e aspetterà la sua prossima
occasione per girare. Se non sei sicuro, lascialo dentro.</para>
<indexterm>
@@ -710,8 +710,8 @@ options NFS_ROOT # NFS usable as /, requires NFSCLIENT</progra
<programlisting>device apic # I/O APIC</programlisting>
<para>Il device apic abilita l'uso dell'APIC I/O per inviare
- gli interrupt. Il device apic pu&ograve; essere usato sia su kernel
- UP che su SMP, ma &egrave; richiesto per kernel SMP. Aggiungi
+ gli interrupt. Il device apic può essere usato sia su kernel
+ UP che su SMP, ma è richiesto per kernel SMP. Aggiungi
<literal>option SMP</literal> per includere supporto per processori
multipli.</para>
@@ -743,32 +743,32 @@ device ata</programlisting>
<para>Questo driver supporta tutti i device ATA e ATAPI. Hai bisogno
solo di una linea <literal>device ata</literal> per il kernel
- affinch&egrave; rilevi tutti i device PCI ATA/ATAPI su macchine moderne.</para>
+ affinchè rilevi tutti i device PCI ATA/ATAPI su macchine moderne.</para>
<programlisting>device atadisk # ATA disk drives</programlisting>
- <para>Questo &egrave; necessario assieme a <literal>device ata</literal>
+ <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal>
per disk drive ATA.</para>
<programlisting>device ataraid # ATA RAID drives</programlisting>
- <para>Questo &egrave; necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive
+ <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per drive
ATA RAID.</para>
<programlisting><anchor id="kernelconfig-atapi"/>
device atapicd # ATAPI CDROM drives</programlisting>
- <para>Questo &egrave; necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
+ <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
drive CDROM ATAPI.</para>
<programlisting>device atapifd # ATAPI floppy drives</programlisting>
- <para>Questo &egrave; necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
+ <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
drive floppy ATAPI.</para>
<programlisting>device atapist # ATAPI tape drives</programlisting>
- <para>Questo &egrave; necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
+ <para>Questo è necessario assieme a <literal>device ata</literal> per
drive tape ATAPI.</para>
<programlisting>options ATA_STATIC_ID # Static device numbering</programlisting>
@@ -817,13 +817,13 @@ device pass # Passthrough device (direct SCSI access)
device ses # SCSI Environmental Services (and SAF-TE)</programlisting>
<para>Periferiche SCSI. Ancora, commentali se non ne hai nessuna
- o se il tuo sistema &egrave; solo IDE.</para>
+ o se il tuo sistema è solo IDE.</para>
<note>
<para>Il driver USB &man.umass.4; e pochi altri driver usano
il sottosistema SCSI anche se non sono veri device SCSI.
Quindi accertati di non rimuovere il supporto a SCSI,
- se qualche driver del genere &egrave; incluso nella tua
+ se qualche driver del genere è incluso nella tua
configurazione del kernel.</para>
</note>
@@ -857,7 +857,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting>
<para>Il controller della tastiera (<literal>atkbdc</literal>) fornisce
servizi I/O per la tastiera AT ed il device PS/2. Questo controller
- &egrave; richiesto dal driver della tastiera
+ è richiesto dal driver della tastiera
(<literal>atkbd</literal>) e dal driver del dispositivo di puntamento
PS/2 (<literal>psm</literal>).</para>
@@ -865,7 +865,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting>
<para>Il driver <literal>atkbd</literal> assieme al controller
<literal>atkbdc</literal>, fornisce accesso alla tastiera AT 84
- o la tastiera AT migliorata che &egrave; connesso al controller
+ o la tastiera AT migliorata che è connesso al controller
della tastiera AT.</para>
<programlisting>device psm # PS/2 mouse</programlisting>
@@ -876,7 +876,7 @@ device atkbdc # AT keyboard controller</programlisting>
<programlisting>device kbdmux # keyboard multiplexer</programlisting>
<para>Supporto base per il multiplexing della tastiera.
- Se non hai intenzione di usare pi&ugrave; di una tastiera sul sistema,
+ Se non hai intenzione di usare più di una tastiera sul sistema,
puoi tranquillamente rimuovere quella riga.</para>
<para>Supporto base per il multiplexing della tastiera.</para>
@@ -894,7 +894,7 @@ device splash # Splash screen and screen saver support</programlist
<programlisting># syscons is the default console driver, resembling an SCO console
device sc</programlisting>
- <para><literal>sc</literal> &egrave; il driver di default della console,
+ <para><literal>sc</literal> è il driver di default della console,
assomiglia ad una console SCO. Dato che molti programmi a schermo
intero accedono alla console attraverso una libreria di database di
terminali come <filename>termcap</filename>, non dovrebbe fare differenza
@@ -909,12 +909,12 @@ device sc</programlisting>
#options XSERVER # support for X server on a vt console
#options FAT_CURSOR # start with block cursor</programlisting>
- <para>Questo &egrave; un driver di console compatibile con VT-220,
+ <para>Questo è un driver di console compatibile con VT-220,
compatibile all'indietro con VT100/102. Funziona bene su alcuni laptop
- che hanno incompatibilit&agrave; hardware con <literal>sc</literal>.
+ che hanno incompatibilità hardware con <literal>sc</literal>.
Inoltre imposta la tua variabile <envar>TERM</envar> a
<literal>vt100</literal> o <literal>vt220</literal> quando ti logghi.
- Questo driver pu&ograve; essere utile quando ci si connette
+ Questo driver può essere utile quando ci si connette
ad un grande numero di macchine diverse sulla rete,
dove le entry <filename>termcap</filename> o
<filename>terminfo</filename> per il device <literal>sc</literal>
@@ -924,7 +924,7 @@ device sc</programlisting>
<programlisting>device agp</programlisting>
<para>Includilo se hai una scheda AGP nel tuo sistema. Questo
- abiliter&agrave; il supporto per AGP, e AGP GART per le motherboard
+ abiliterà il supporto per AGP, e AGP GART per le motherboard
che hanno queste caratteristiche.</para>
<indexterm>
@@ -935,7 +935,7 @@ device sc</programlisting>
#device apm</programlisting>
<para>Supporto Advanced Power Management. Utile per laptop,
- anche se in &os; 5.X e successivo questo &egrave; disabilitato
+ anche se in &os; 5.X e successivo questo è disabilitato
in <filename>GENERIC</filename> di default.</para>
<programlisting># Add suspend/resume support for the i8254.
@@ -962,7 +962,7 @@ device sio # 8250, 16[45]50 based serial ports</programli
<para>Se hai un modem interno sulla <devicename>COM4</devicename>
ed una porta seriale sulla <devicename>COM2</devicename>, dovrai
cambiare l'IRQ del modem a 2 (per ragioni tecniche oscure
- IRQ 2=IRQ 9) affinch&egrave; tu ci possa accedere da &os;.
+ IRQ 2=IRQ 9) affinchè tu ci possa accedere da &os;.
Se hai una carta seriale multiporta, controlla la pagina di manuale
per &man.sio.4; per maggiori informazioni sui valori corretti
da aggiungere al tuo <filename>/boot/device.hints</filename>.
@@ -974,14 +974,14 @@ device sio # 8250, 16[45]50 based serial ports</programli
<para>Ogni porta seriale deve avere un IRQ unico (a meno che non stia usando
una delle carte multicard dove sono supportati interrupt condivisi),
- cos&igrave; gli IRQ di default per <devicename>COM3</devicename> e
+ così gli IRQ di default per <devicename>COM3</devicename> e
<devicename>COM4</devicename> non possono essere usati.</para>
</note>
<programlisting># Parallel port
device ppc</programlisting>
- <para>Questo &egrave; l'interfaccia al bus ISA parallelo.</para>
+ <para>Questo è l'interfaccia al bus ISA parallelo.</para>
<programlisting>device ppbus # Parallel port bus (required)</programlisting>
@@ -998,7 +998,7 @@ device ppc</programlisting>
<programlisting>device plip # TCP/IP over parallel</programlisting>
- <para>Questo &egrave; il driver della interfaccia di rete parallela.</para>
+ <para>Questo è il driver della interfaccia di rete parallela.</para>
<programlisting>device ppi # Parallel port interface device</programlisting>
@@ -1009,14 +1009,14 @@ device ppc</programlisting>
<indexterm><primary>zip drive</primary></indexterm>
- <para>Questo &egrave; per uno IOMEGA zip drive. Richiede
+ <para>Questo è per uno IOMEGA zip drive. Richiede
supporto <literal>scbus</literal> e <literal>da</literal>. La migliore
- performance &egrave; raggiunta con porte in modo EPP 1.9.</para>
+ performance è raggiunta con porte in modo EPP 1.9.</para>
<programlisting>#device puc</programlisting>
<para>Scommenta questo device se ha una seriale <quote>dumb</quote>
- o carta PCI parallela che &egrave; supportata dal driver glue
+ o carta PCI parallela che è supportata dal driver glue
&man.puc.4;.</para>
<programlisting># PCI Ethernet NICs.
@@ -1027,18 +1027,18 @@ device txp # 3Com 3cR990 (<quote>Typhoon</quote>)
device vx # 3Com 3c590, 3c595 (<quote>Vortex</quote>)</programlisting>
<para>Vari driver di schede di rete PCI. Commentalo o rimuovilo
- se nessuno di questi &egrave; presente nel tuo sistema.</para>
+ se nessuno di questi è presente nel tuo sistema.</para>
<programlisting># PCI Ethernet NICs that use the common MII bus controller code.
# NOTE: Be sure to keep the 'device miibus' line in order to use these NICs!
device miibus # MII bus support</programlisting>
- <para>Supporto bus MII &egrave; richiesto per alcune NIC Ethernet 10/100 PCI,
+ <para>Supporto bus MII è richiesto per alcune NIC Ethernet 10/100 PCI,
in particolare quelle che usano transricevitori compatibili con MII
o implementano interfacce di controllo che operano su MII. Aggiungere
- <literal>device miibus</literal> al kernel porta con s&egrave; il supporto
+ <literal>device miibus</literal> al kernel porta con sè il supporto
per la generica API miibus e tutti i driver PHY, incluso un
- generico per PHY che non &egrave; specificamente gestito da driver
+ generico per PHY che non è specificamente gestito da driver
individuali.</para>
<programlisting>device bce # Broadcom BCM5706/BCM5708 Gigabit Ethernet
@@ -1090,7 +1090,7 @@ device xe # Xircom pccard Ethernet
<programlisting># Wireless NIC cards
device wlan # 802.11 support</programlisting>
- <para>Supporto generico al 802.11. Questa riga &egrave; richiesta per
+ <para>Supporto generico al 802.11. Questa riga è richiesta per
la rete wireless.</para>
<programlisting>device wlan_wep # 802.11 WEP support
@@ -1115,10 +1115,10 @@ device wi # WaveLAN/Intersil/Symbol 802.11 wireless NICs.
<programlisting># Pseudo devices
device loop # Network loopback</programlisting>
- <para>Questo &egrave; il generico device loopback per TCP/IP. Se fai telnet
+ <para>Questo è il generico device loopback per TCP/IP. Se fai telnet
o FTP a <hostid>localhost</hostid> (anche conosciuto come
- <hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>) la connessione ritorner&agrave;
- alla tua stessa macchina attraverso questo device. Questo &egrave;
+ <hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>) la connessione ritornerà
+ alla tua stessa macchina attraverso questo device. Questo è
<emphasis>obbligatorio</emphasis>.</para>
<programlisting>device random # Entropy device</programlisting>
@@ -1127,26 +1127,26 @@ device loop # Network loopback</programlisting>
<programlisting>device ether # Ethernet support</programlisting>
- <para><literal>ether</literal> &egrave; necessario solo se hai una
+ <para><literal>ether</literal> è necessario solo se hai una
carta Ethernet. Include un codice di protocollo Ethernet.</para>
<programlisting>device sl # Kernel SLIP</programlisting>
- <para><literal>sl</literal> &egrave; per supporto slip. &Egrave; stato
- interamente soppiantato da PPP, che &egrave; pi&ugrave; semplice da
- installare, pi&ugrave; adatto per connessioni modem-to-modem e pi&ugrave;
+ <para><literal>sl</literal> è per supporto slip. È stato
+ interamente soppiantato da PPP, che è più semplice da
+ installare, più adatto per connessioni modem-to-modem e più
potente.</para>
<programlisting>device ppp # Kernel PPP</programlisting>
- <para>Questo &egrave; per supporto kernel PPP per connessioni dial-up.
- C'&egrave; anche una versione di PPP implementata come applicazione
- userland che usa <literal>tun</literal> e offre pi&ugrave; flessibilit&agrave;
+ <para>Questo è per supporto kernel PPP per connessioni dial-up.
+ C'è anche una versione di PPP implementata come applicazione
+ userland che usa <literal>tun</literal> e offre più flessibilità
e caratteristiche aggiuntive come dialing a domanda.</para>
<programlisting>device tun # Packet tunnel.</programlisting>
- <para>Questo &egrave; usato per software userland PPP.
+ <para>Questo è usato per software userland PPP.
Vedi la sezione
<link linkend="userppp">PPP</link> di questo libro per maggiori
informazioni.</para>
@@ -1154,8 +1154,8 @@ device loop # Network loopback</programlisting>
<programlisting><anchor id="kernelconfig-ptys"/>
device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting>
- <para>Questo &egrave; uno <quote>pseudo-terminal</quote> o porta di login
- simulato. &Egrave; usato da sessioni <command>telnet</command> e
+ <para>Questo è uno <quote>pseudo-terminal</quote> o porta di login
+ simulato. È usato da sessioni <command>telnet</command> e
<command>rlogin</command>, <application>xterm</application> e qualche altra
applicazione come <application>Emacs</application>.</para>
@@ -1167,8 +1167,8 @@ device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting>
<para>Questo implementa il tunneling IPv6 su IPv4, IPv4 su IPv6,
IPv4 su IPv4 e IPv6 su IPv6. Il device
- <literal>gif</literal> &egrave; <quote>autoclonante</quote>,
- e creer&agrave; gli altri node come richiesto.
+ <literal>gif</literal> è <quote>autoclonante</quote>,
+ e creerà gli altri node come richiesto.
</para>
<programlisting>device faith # IPv6-to-IPv4 relaying (translation)</programlisting>
@@ -1182,7 +1182,7 @@ device pty # Pseudo-ttys (telnet etc)</programlisting>
# Note that 'bpf' is required for DHCP.
device bpf # Berkeley packet filter</programlisting>
- <para>Questo &egrave; il Berkeley Packet Filter. Questo pseduo-device
+ <para>Questo è il Berkeley Packet Filter. Questo pseduo-device
permette alle interfacce di rete di essere configurate
in modo promiscuo, catturando ogni pacchetto su una rete broadcast
(ad esempio una Ethernet). Questi pacchetti possono essere
@@ -1190,7 +1190,7 @@ device bpf # Berkeley packet filter</programlisting>
&man.tcpdump.1;.</para>
<note>
- <para>Il device &man.bpf.4; &egrave; anche usato da
+ <para>Il device &man.bpf.4; è anche usato da
&man.dhclient.8; per ottenere l'indirizzo IP del default router
(gateway) eccetera. Se usi DHCP, lascia questa riga
scommentata.</para>
@@ -1241,7 +1241,7 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<secondary>memoria estesa</secondary>
</indexterm>
- <para>Macchine con configurazione a memoria estesa richiedono pi&ugrave;
+ <para>Macchine con configurazione a memoria estesa richiedono più
di 4 gigabyte di limite nello spazio degli indirizzi Virtuale
User+Kernel (<acronym>KVA</acronym>). A causa di questa limitazione,
Intel ha aggiunto supporto per lo spazio degli indirizzi fisico
@@ -1255,9 +1255,9 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
l'opzione di configurazione del kernel <option>PAE</option>,
disponibile in tutte le versioni correnti di &os;.
A causa della limitazione della architettura
- della memoria Intel, nessuna distinzione &egrave;
+ della memoria Intel, nessuna distinzione è
fatta per memorie sopra o sotto i 4 gigabyte. Memoria allocata
- oltre i 4 gigabyte &egrave; semplicemente aggiunta al pool
+ oltre i 4 gigabyte è semplicemente aggiunta al pool
della memoria disponibile.</para>
<para>Per abilitare il supporto <acronym>PAE</acronym> nel
@@ -1268,10 +1268,10 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<note>
<para>Il supporto <acronym>PAE</acronym> in &os;
- &egrave; disponibile solo per processori &intel; IA-32.
+ è disponibile solo per processori &intel; IA-32.
Bisogna notare inoltre che il supporto <acronym>PAE</acronym>
non ha ricevuto test esteso, e dovrebbe essere considerato
- di qualit&agrave; beta rispetto alle altre carateristiche
+ di qualità beta rispetto alle altre carateristiche
stabili di &os;.</para>
</note>
@@ -1279,8 +1279,8 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Un processo non &egrave; in grado di accedere
- a pi&ugrave; di 4 gigabte di spazio VM.</para>
+ <para>Un processo non è in grado di accedere
+ a più di 4 gigabte di spazio VM.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1297,35 +1297,35 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
se ne raccomanda l'uso. Per questo motivo,
viene fornito un file di configurazione del kernel <filename>PAE</filename>,
che esclude tutti i driver per i quali
- non &egrave; stato testato il funzionamento in un kernel
+ non è stato testato il funzionamento in un kernel
abilitato <acronym>PAE</acronym>.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Alcuni parametri che possono essere settati determinano
- l'uso delle risorse di memoria a partire dalla quantit&agrave;
+ l'uso delle risorse di memoria a partire dalla quantità
di memoria fisica disponibile. Questi parametri
- possono allocare troppo spazio rispetto alle necessit&agrave;
+ possono allocare troppo spazio rispetto alle necessità
a causa della dimensione della memoria di un sistema
- <acronym>PAE</acronym>. Un esempio simile &egrave;
+ <acronym>PAE</acronym>. Un esempio simile è
il sysctl <option>kern.maxvnodes</option>, che controlla
- il massimo numero di vnodes permessi nel kernel. &Egrave;
+ il massimo numero di vnodes permessi nel kernel. È
concesso di aggiustare questo ed altri parametri ad un
valore ragionevole.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Pu&ograve; essere necessario aumentare lo spazio degli
+ <para>Può essere necessario aumentare lo spazio degli
indirizzi di memoria virtuale del kernel (<acronym>KVA</acronym>)
- o ridurre la quantit&agrave; di risorse specifiche che sono
+ o ridurre la quantità di risorse specifiche che sono
pesantemente usate (vedi oltre) per evitare
esaurimenti di <acronym>KVA</acronym>. L'opzione del kernel
- <acronym>KVA_PAGES</acronym> pu&ograve; essere usata per
+ <acronym>KVA_PAGES</acronym> può essere usata per
aumentare lo spazio <acronym>KVA</acronym>.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Per motivi di stabilit&agrave; e di performance,
+ <para>Per motivi di stabilità e di performance,
si consiglia di consultare le pagine di manuale &man.tuning.7;.
La pagina di manuale &man.pae.4; contiene informazioni
aggiornate sul supporto <acronym>PAE</acronym>.</para>
@@ -1346,8 +1346,8 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<para>Se il comando &man.config.8; fallisce quando
gli passi la descrizione del tuo kernel, hai fatto
probabilmente un semplice errore da qualche parte.
- Fortunatamente &man.config.8; scriver&agrave; il numero della linea
- che ha dato errore, cos&igrave; puoi facilmente trovare
+ Fortunatamente &man.config.8; scriverà il numero della linea
+ che ha dato errore, così puoi facilmente trovare
la linea errata. Ad esempio, se vedi:</para>
<screen>config: line 17: syntax error</screen>
@@ -1364,7 +1364,7 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<listitem>
<para>Se il comando <command>make</command> fallisce, di solito
- segnala un errore nella descrizione del kernel che non &egrave;
+ segnala un errore nella descrizione del kernel che non è
abbastanza grave per &man.config.8;. Ancora, controlla la tua configurazione
e se ancora non riesci a risolvere il problema, invia una mail
a &a.questions; con la tua configurazione del kernel, e dovrebbe
@@ -1387,25 +1387,25 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
<command>unload kernel</command> e poi digita
<command>boot /boot/<replaceable>kernel.old</replaceable>/kernel</command>
o il nome del file di un altro kernel da cui puoi bootare
- correttamente. Quando configuri un kernel, &egrave; sempre
+ correttamente. Quando configuri un kernel, è sempre
una buona idea tenere un kernel che si sa che funzioni
a portata di mano.</para>
<para>Dopo aver fatto il boot con un kernel funzionante
puoi controllare il tuo file di configurazione e cercare
- di ricompilarlo. Una risorsa utile &egrave; il file
+ di ricompilarlo. Una risorsa utile è il file
<filename>/var/log/messages</filename> che, fra le altre cose,
registra tutti messaggi del kernel da ogni boot riuscito.
- Inoltre, il comando &man.dmesg.8; scriver&agrave; i messaggi
+ Inoltre, il comando &man.dmesg.8; scriverà i messaggi
del kernel dall'ultimo boot.</para>
<note>
<para>Se hai problemi a compilare un kernel, accertati di
tenere un kernel <filename>GENERIC</filename>, o qualche
altro kernel che sai che funzioni a portata di mano,con un
- nome diverso cosich&egrave; non sia cancellato dalla successiva
+ nome diverso cosichè non sia cancellato dalla successiva
compilazione. Non puoi affidarti su <filename>kernel.old</filename>
- perch&egrave; quando installi un nuovo kernel, <filename>kernel.old
+ perchè quando installi un nuovo kernel, <filename>kernel.old
</filename> viene cancellato dall'ultimo kernel installato, che poteva
essere non funzionanante. Inoltre, appena possibile, sposta il
kernel funzionanante nella directory corretta <filename class="directory">
@@ -1421,16 +1421,16 @@ device fwe # Ethernet over FireWire (non-standard!)</programl
</varlistentry>
<varlistentry>
- <term>Il kernel funziona, ma &man.ps.1; non funziona pi&ugrave;.</term>
+ <term>Il kernel funziona, ma &man.ps.1; non funziona più.</term>
<listitem>
<para>Se hai installato una versione del kernel differente
da quella delle utilities di sistema, per esempio un kernel -CURRENT
ed un sistema -RELEASE, molti comandi di stato del sistema
- come &man.ps.1; e &man.vmstat.8; non funzioneranno pi&ugrave;.
+ come &man.ps.1; e &man.vmstat.8; non funzioneranno più.
Dovresti <link linkend="makeworld">ricompilare ed installare
world</link> con la stessa versione dei sorgenti del tuo kernel.
- Questa &egrave; una ragione per non usare una versione del kernel
+ Questa è una ragione per non usare una versione del kernel
diversa dal sistema operativo.</para>
</listitem>
</varlistentry>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml
index 312ff06726..fb678b2b9f 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/l10n/chapter.sgml
@@ -34,14 +34,14 @@
<sect1 id="l10n-synopsys">
<title>Sinossi</title>
- <para>FreeBSD &egrave; un progetto di larga diffusione con utenti e
+ <para>FreeBSD è un progetto di larga diffusione con utenti e
collaboratori in ogni parte del mondo. Questo capitolo affronta quegli
aspetti tipici di FreeBSD relativi all'internazionalizzazione e
localizzazione del sistema che permettono agli utenti non di lingua
- inglese di operare in maniera pi&ugrave; confortevole. Ci sono molti
+ inglese di operare in maniera più confortevole. Ci sono molti
aspetti da considerare dell'implementazione I18N sia a livello utente che
- di sistema, perci&ograve;, ove necessario, si rinvier&agrave; il lettore
- a fonti di informazione pi&ugrave; specifiche.</para>
+ di sistema, perciò, ove necessario, si rinvierà il lettore
+ a fonti di informazione più specifiche.</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
@@ -95,7 +95,7 @@
<para>Gli sviluppatori hanno abbreviato la parola
<quote>internationalization</quote> in I18N, contando il numero di
lettere che costituiscono la parola <quote>internationalization</quote>,
- escludendo la prima e l'ultima. Lo stesso &egrave; stato fatto per
+ escludendo la prima e l'ultima. Lo stesso è stato fatto per
l'acronimo L10N, che deriva appunto da <quote>localization</quote>.
Combinando insieme i metodi, i protocolli e le applicazioni che
rispettano gli standard I18N/L10N si permette agli utenti di utilizzare
@@ -103,16 +103,16 @@
<para>Le applicazioni I18N sono realizzate mediante appositi kit,
disponibili tramite specifiche librerie. Questo permette agli
- sviluppatori di scrivere in un normale file di testo i men&ugrave; e i
+ sviluppatori di scrivere in un normale file di testo i menù e i
messaggi da visualizzare nel programma e di tradurlo poi nelle varie
lingue. Si raccomandano vivamente i programmatori di seguire questa
convenzione.</para>
</sect2>
<sect2>
- <title>Perch&eacute; Dovrei Usare I18N/L10N?</title>
+ <title>Perché Dovrei Usare I18N/L10N?</title>
- <para>I18N/L10N &egrave; usato ogni qualvolta desideri visualizzare,
+ <para>I18N/L10N è usato ogni qualvolta desideri visualizzare,
immettere o processare dati in lingue diverse da quella inglese.</para>
</sect2>
@@ -120,8 +120,8 @@
<title>Quali Lingue sono Disponibili nel Lavoro I18N?</title>
<para>I18N e L10N non sono caratteristiche specifiche di FreeBSD. Al
- momento, &egrave; possibile scegliere fra la maggior parte delle lingue
- pi&ugrave; diffuse nel mondo, tra le quali: cinese, tedesco, giapponese,
+ momento, è possibile scegliere fra la maggior parte delle lingue
+ più diffuse nel mondo, tra le quali: cinese, tedesco, giapponese,
francese, russo, italiano e altre ancora.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -129,8 +129,8 @@
<sect1 id="using-localization">
<title>Come Utilizzare la Localizzazione</title>
- <para>Vista la sua importanza, I18N non &egrave; specifico del sistema
- FreeBSD ed &egrave; una convenzione. Siete invitati ad aiutare
+ <para>Vista la sua importanza, I18N non è specifico del sistema
+ FreeBSD ed è una convenzione. Siete invitati ad aiutare
il progetto FreeBSD per sostenere questa convenzione.</para>
<indexterm><primary>locale</primary></indexterm>
@@ -195,12 +195,12 @@
<indexterm><primary>codifiche</primary></indexterm>
<indexterm><primary>ASCII</primary></indexterm>
- <para>Alcune lingue utilizzano codifiche non ASCII, cio&egrave; caratteri
+ <para>Alcune lingue utilizzano codifiche non ASCII, cioè caratteri
a 8 bit, estesi o multibyte, vedere &man.multibyte.3; per maggiori
- dettagli. Le applicazioni pi&ugrave; vecchie, non riconoscendoli, li
- interpretano come caratteri di controllo. Quelle pi&ugrave; recenti
+ dettagli. Le applicazioni più vecchie, non riconoscendoli, li
+ interpretano come caratteri di controllo. Quelle più recenti
invece riconoscono di solito i caratteri a 8 bit. A seconda
- dell'implementazione, &egrave; possibile che gli utenti debbano
+ dell'implementazione, è possibile che gli utenti debbano
ricompilare un'applicazione con il supporto ai caratteri estesi o
multibyte, o debbano configurare l'applicazione in modo corretto. Per
essere in grado di immettere e di elaborare caratteri estesi o
@@ -219,11 +219,11 @@
<listitem>
<para>Gli insiemi di caratteri rappresentabili dal tipo char del
linguaggio C, specifici della lingua (vedere &man.multibyte.3;),
- cio&egrave; ISO8859-1, ISO8859-15, KOI8-R, CP437.</para>
+ cioè ISO8859-1, ISO8859-15, KOI8-R, CP437.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Codifiche estese o multibyte, cio&egrave; EUC, Big5.</para>
+ <para>Codifiche estese o multibyte, cioè EUC, Big5.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -242,7 +242,7 @@
<title>Applicazioni I18N</title>
<para>Nel sistema dei port e dei pacchetti precompilati di FreeBSD, le
- applicazioni I18N sono facilmente riconoscibili, perch&eacute; il loro
+ applicazioni I18N sono facilmente riconoscibili, perché il loro
nome include la sigla <literal>I18N</literal>. Tuttavia, non sempre
queste potrebbero supportare la lingua desiderata.</para>
</sect2>
@@ -250,13 +250,13 @@
<sect2 id="setting-locale">
<title>Impostazione del Locale</title>
- <para>Di solito &egrave; sufficiente esportare il valore del nome del
+ <para>Di solito è sufficiente esportare il valore del nome del
locale posto nella variabile <envar>LANG</envar> all'interno della shell
- di login. Questo pu&ograve; essere fatto utilizzando il file
+ di login. Questo può essere fatto utilizzando il file
dell'utente <filename>~/.login_conf</filename> oppure il file di
configurazione della shell di login dell'utente
(<filename>~/.profile</filename>, <filename>~/.bashrc</filename>,
- <filename>~/.cshrc</filename>). Non c'&egrave; bisogno di impostare le
+ <filename>~/.cshrc</filename>). Non c'è bisogno di impostare le
altre variabili del locale, come <envar>LC_CTYPE</envar>,
<envar>LC_CTIME</envar>. Per maggiori informazioni si faccia
riferimento alla documentazione di FreeBSD specifica per la data
@@ -282,7 +282,7 @@
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Ci&ograve; va fatto per la configurazione della shell dell'utente,
+ <para>Ciò va fatto per la configurazione della shell dell'utente,
di un'applicazione specifica e per quella di X11.</para>
<sect3>
@@ -301,12 +301,12 @@
<sect4 id="login-class">
<title>Metodo delle Classi di Login</title>
- <para>Questo metodo fa s&igrave; che le variabili d'ambiente
+ <para>Questo metodo fa sì che le variabili d'ambiente
necessarie per il nome del locale e per gli insiemi dei caratteri
MIME vengano inizializzate una volta sola per ogni possibile shell
di sistema invece di aggiungere specifici assegnamenti per ogni file
d'avvio di shell. Il <link linkend="usr-setup">Setup a Livello
- Utente</link> pu&ograve; essere fatto dall'utente stesso e il
+ Utente</link> può essere fatto dall'utente stesso e il
<link linkend="adm-setup">Setup a Livello Amministratore</link>
richiede i privilegi del superuser.</para>
@@ -330,11 +330,11 @@
<para>Ecco invece un esempio di un file
<filename>.login_conf</filename> che imposta le variabili per il
cinese tradizionale con codifica BIG-5. Si noti che sono state
- impostate molte variabili perch&egrave; alcuni programmi non
+ impostate molte variabili perchè alcuni programmi non
rispettano come dovrebbero le variabili di localizzazione per il
cinese, giapponese e il coreano.</para>
- <programlisting>#Gli utenti che non vogliono usare l'unit&agrave; monetaria o i formati temporali
+ <programlisting>#Gli utenti che non vogliono usare l'unità monetaria o i formati temporali
#di Taiwan possono modificare manualmente ogni variabile
me:\
:lang=zh_TW.Big5:\
@@ -412,14 +412,14 @@ me:\
</listitem>
<listitem>
- <para>In alternativa si pu&ograve; specificare la lingua
+ <para>In alternativa si può specificare la lingua
desiderata ogni volta che appare il prompt
<screen><prompt>Enter login class: default []: </prompt></screen>
durante l'esecuzione di &man.adduser.8;</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Un'altra alternativa &egrave; utilizzare il comando nel
+ <para>Un'altra alternativa è utilizzare il comando nel
modo seguente per ogni utente di una diversa lingua che si
desidera aggiungere:</para>
@@ -442,7 +442,7 @@ me:\
<title>Metodo del File di Avvio della Shell</title>
<note>
- <para>Questo metodo &egrave; sconsigliato perch&eacute; richiede una
+ <para>Questo metodo è sconsigliato perché richiede una
inizializzazione diversa per ogni possibile shell. Usa invece il
<link linkend="login-class">Metodo delle Classi di
Login</link>.</para>
@@ -500,7 +500,7 @@ me:\
font8x14=<replaceable>nome_font</replaceable>
font8x8=<replaceable>nome_font</replaceable></programlisting>
- <para><replaceable>nome_font</replaceable> &egrave; il nome di uno dei
+ <para><replaceable>nome_font</replaceable> è il nome di uno dei
file di font presenti nella directory
<filename>/usr/share/syscons/fonts</filename>, privato del suffisso
<filename>.fnt</filename>.</para>
@@ -527,7 +527,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
<para><replaceable>nome_screenmap</replaceable> viene preso dalla
directory <filename>/usr/share/syscons/scrnmaps</filename>, privato del
suffisso <filename>.scm</filename>. Una <emphasis>screenmap</emphasis>
- assieme ad una corrispondente mappa dei font &egrave; solitamente
+ assieme ad una corrispondente mappa dei font è solitamente
necessaria nel caso la scheda grafica non gestisca i font via software,
ma li abbia codificati internamente; la screenmap serve appunto a
rimappare tali font interni nel font prescelto.</para>
@@ -560,9 +560,9 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
&man.kbdmap.1; per testare le varie mappature senza dover riavviare il
sistema.</para>
- <para>La variabile <literal>keychange</literal> &egrave; di solito
+ <para>La variabile <literal>keychange</literal> è di solito
richiesta per programmare i tasti funzione in relazione al tipo di
- terminale in uso, poich&eacute; le sequenze generate da un tasto
+ terminale in uso, poiché le sequenze generate da un tasto
funzione non possono essere definite in una mappa di tasti.</para>
<para>Assicurati inoltre di impostare il corretto tipo di terminale in
@@ -626,10 +626,10 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Per i linguaggi che usano caratteri estesi o multibyte, &egrave;
+ <para>Per i linguaggi che usano caratteri estesi o multibyte, è
bene servirsi del corretto port di FreeBSD nella directory
<filename>/usr/ports/<replaceable>linguaggio</replaceable></filename>.
- Poich&egrave; alcuni port che si presentano come console sono
+ Poichè alcuni port che si presentano come console sono
riconosciuti dal sistema come terminali seriali virtuali (vtty), devi
riservare abbastanza vtty sia per X11 che per la console pseudo-seriale.
Ecco una lista parziale di applicazioni con cui si possono utilizzare
@@ -704,7 +704,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
<indexterm><primary>X11 Input Method (XIM)</primary></indexterm>
- <para>Il protocollo X11 Input Method (XIM) &egrave; un nuovo standard
+ <para>Il protocollo X11 Input Method (XIM) è un nuovo standard
per tutti i client X11. Tutte le applicazioni X11 dovrebbero essere
scritte come client XIM che ricevono l'input dai server XIM. Vi sono
parecchi server XIM disponibili per le differenti lingue.</para>
@@ -726,16 +726,16 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
<sect2>
<title>Il Kernel e i File System</title>
- <para>Il file system di FreeBSD FFS (Fast File System) &egrave;
- completamente a 8-bit, perci&ograve; pu&ograve; essere utilizzato con
+ <para>Il file system di FreeBSD FFS (Fast File System) è
+ completamente a 8-bit, perciò può essere utilizzato con
qualsiasi insieme di caratteri del tipo char del C (vedere
- &man.multibyte.3;), ma non vi &egrave; un nome particolare di un insieme
- di caratteri memorizzato nel file system; cio&egrave;, il file system
- &egrave; a 8 bit senza alcuna codifica interna e ignora un'eventuale
+ &man.multibyte.3;), ma non vi è un nome particolare di un insieme
+ di caratteri memorizzato nel file system; cioè, il file system
+ è a 8 bit senza alcuna codifica interna e ignora un'eventuale
codifica. Ufficialmente, FFS non supporta ancora alcuna forma degli
insiemi di caratteri estesi o multibyte. Tuttavia, esistono per alcuni
di questi delle patch indipendenti per il FFS che abilitano tale
- supporto. Sono solo soluzioni temporanee, non portabili ed si &egrave;
+ supporto. Sono solo soluzioni temporanee, non portabili ed si è
deciso di non includerle nell'albero dei sorgenti. Si faccia
riferimento ai rispettivi siti web della lingua desiderata per
ulteriori informazioni e per i file di patch.</para>
@@ -744,7 +744,7 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
<indexterm><primary>Unicode</primary></indexterm>
<para>Il supporto per il file system di &ms-dos; in FreeBSD offre la
- possibilit&agrave; di configurare la modalit&agrave; di conversione tra
+ possibilità di configurare la modalità di conversione tra
gli insiemi di caratteri &ms-dos;, Unicode e quelli scelti per il
file system di FreeBSD. Consultare &man.mount.msdosfs.8; per i
dettagli.</para>
@@ -756,8 +756,8 @@ keychange="<replaceable>numero_tasto_funzione sequenza</replaceable>"</programli
<para>Molti dei port di FreeBSD includono il supporto I18N. Alcuni di essi
sono contrassegnati dal suffisso -I18N nel loro nome. Questi e molti
- altri programmi hanno il supporto per I18N gi&agrave; incluso e non
- necessitano perci&ograve; di speciali considerazioni.</para>
+ altri programmi hanno il supporto per I18N già incluso e non
+ necessitano perciò di speciali considerazioni.</para>
<indexterm><primary><application>MySQL</application></primary></indexterm>
@@ -851,11 +851,11 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting>
<indexterm><primary>stampanti</primary></indexterm>
<para>Dal momento che la maggior parte delle stampanti con caratteri
- russi hanno a livello hardware la codifica codepage CP866, &egrave;
+ russi hanno a livello hardware la codifica codepage CP866, è
necessario utilizzare uno speciale filtro di conversione da KOI8-R a
CP866. Tale filtro viene installato di default come
<filename>/usr/libexec/lpr/ru/koi2alt</filename>. La voce per una
- stampante russa dovrebbe apparire perci&ograve; cos&igrave; in
+ stampante russa dovrebbe apparire perciò così in
<filename>/etc/printcap</filename>:</para>
<programlisting>lp|Russian local line printer:\
@@ -878,7 +878,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting>
<option>-W</option> imposta la tabella di conversione dei caratteri.
Per usare l'opzione <option>-W</option>, assicurati di montare
<filename>/usr</filename> prima della partizione &ms-dos;
- perch&eacute; le tabelle di conversione sono posizionate in
+ perché le tabelle di conversione sono posizionate in
<filename>/usr/libdata/msdosfs</filename>. Per maggiori informazioni,
guarda la pagina man di &man.mount.msdosfs.8;.</para>
</sect3>
@@ -908,7 +908,7 @@ font8x8="cp866-8x8"</programlisting>
FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/cyrillic/75dpi"
FontPath "/usr/X11R6/lib/X11/fonts/cyrillic/100dpi"</programlisting>
- <para>Se utilizzi una modalit&agrave; video ad alta risoluzione,
+ <para>Se utilizzi una modalità video ad alta risoluzione,
scambia le righe 75 dpi e 100 dpi.</para>
<note>
@@ -933,11 +933,11 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting>
<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap><keycap>Shift</keycap>
</keycombo>.
- La vecchia funzione di <keycap>CapsLock</keycap> &agrave;
+ La vecchia funzione di <keycap>CapsLock</keycap> à
ancora disponibile via <keycombo action="simul">
<keycap>Shift</keycap>
<keycap>CapsLock</keycap>
- </keycombo> (solamente in modalit&agrave; LAT).
+ </keycombo> (solamente in modalità LAT).
Per <literal>grp:toggle</literal> il cambio
RUS/LAT si usa <keycap>Right Alt</keycap>.
<literal>grp:caps_toggle</literal> non funziona in
@@ -945,7 +945,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting>
<para>Se hai i tasti <quote>&windows;</quote> sulla tua tastiera, e
noti che alcuni tasti non alfabetici sono mappati non
- correttamente in modalit&agrave; RUS, aggiungi in
+ correttamente in modalità RUS, aggiungi in
<filename>xorg.conf</filename> la seguente riga:</para>
<programlisting>Option "XkbVariant" ",winkeys"</programlisting>
@@ -983,7 +983,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting>
url="http://freebsd.sinica.edu.tw/~statue/freebsd/zh-tut/"></ulink>
per l'utilizzo di gran parte delle applicazioni in cinese.
L'attuale autore del <literal>FreeBSD Chinese HOWTO</literal>
- &egrave; Shen Chuan-Hsing
+ è Shen Chuan-Hsing
<email>statue@freebsd.sinica.edu.tw</email>.</para>
<para>Chuan-Hsing Shen <email>statue@freebsd.sinica.edu.tw</email> ha
@@ -1005,7 +1005,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting>
<para>Slaven Rezic <email>eserte@cs.tu-berlin.de</email> ha scritto un
tutorial su come utilizzare le lettere con l'<emphasis>umlaut</emphasis>
- su una macchina FreeBSD. Il tutorial &egrave; scritto in tedesco e
+ su una macchina FreeBSD. Il tutorial è scritto in tedesco e
disponibile all'indirizzo <ulink
url="http://user.cs.tu-berlin.de/~eserte/FreeBSD/doc/umlaute/umlaute.html"></ulink>.</para>
</sect2>
@@ -1031,7 +1031,7 @@ Option "XkbOptions" "grp:toggle"</programlisting>
<title>Documentazione Non Inglese per FreeBSD</title>
<para>Alcuni volontari hanno tradotto parte della documentazione di
- FreeBSD in altre lingue. Questo materiale &egrave; raggiungibile
+ FreeBSD in altre lingue. Questo materiale è raggiungibile
seguendo i link segnalati sul <ulink
url="&url.base;/it/index.html">sito ufficiale di FreeBSD</ulink>
oppure sotto la directory <filename>/usr/share/doc</filename>.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml
index 7411c634a0..6508321620 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/linuxemu/chapter.sgml
@@ -35,35 +35,35 @@
</authorgroup>
</chapterinfo>
- <title>Compatibilit&agrave; con i Binari di Linux</title>
+ <title>Compatibilità con i Binari di Linux</title>
<sect1 id="linuxemu-synopsis">
<title>Sinossi</title>
<indexterm>
- <primary>Compatibilit&agrave; con i binari di linux</primary>
+ <primary>Compatibilità con i binari di linux</primary>
</indexterm>
<indexterm>
- <primary>compatibilit&agrave; con i binari</primary>
+ <primary>compatibilità con i binari</primary>
<secondary>Linux</secondary>
</indexterm>
- <para>FreeBSD fornisce la compatibilit&agrave; con molti altri sisitemi
+ <para>FreeBSD fornisce la compatibilità con molti altri sisitemi
operativi di tipo &unix;, compreso linux. A questo punto, potresti
- chiederti perch&eacute; FreeBSD dovrebbe essere in grado di far girare
- binari linux. La risposta a questa domanda &egrave; piuttosto semplice.
+ chiederti perché FreeBSD dovrebbe essere in grado di far girare
+ binari linux. La risposta a questa domanda è piuttosto semplice.
Molte aziende e sviluppatori sviluppano solo per Linux, dal momento che
&grave; l'ultimo <quote>disco caldo</quote> nel mondo dell'informatica.
Questo costringe il resto di noi utenti di FreeBSD a lamentarci con
queste aziende e questi sviluppatori di distribuire versioni delle
- loro applicazioni native per FreeBSD. Il problema &egrave; che molte
+ loro applicazioni native per FreeBSD. Il problema è che molte
di queste aziende non realizzano quante persone userebbero il loro
prodotto se ci fosse anche una versione per FreeBSD, e molte continuano
a sviluppare solo per Linux. Allora cosa deve fare un utente FreeBSD?
- E qui entra in giocolo la compatibilit&agrave; con i binari di
+ E qui entra in giocolo la compatibilità con i binari di
Linux.</para>
- <para>In breve, la compatibilit&agrave; permette agli utenti FreeBSD di
+ <para>In breve, la compatibilità permette agli utenti FreeBSD di
utilizzare circa il 90% di tutte le applicazioni Linux senza modifiche.
Questo include applicazioni come <application>&staroffice;
</application>, la versione Linux di
@@ -74,21 +74,21 @@
<application>&oracle;</application>,
<application>&wordperfect;</application>,
<application>Doom</application>,
- <application>Quake</application>, e tanti altri. &Egrave; stato
- riportato che in qualche situazione i binari per Linux sono pi&ugrave;
+ <application>Quake</application>, e tanti altri. È stato
+ riportato che in qualche situazione i binari per Linux sono più
prestanti sotto FreeBSD che sotto Linux.</para>
<para>Nonostante questo, ci sono alcune caratteristiche specifiche del
sistema operativo Linux che non sono supportate da FreeBSD. I binari di
Linux non funzioneranno sotto FreeBSD se usano parecchie chiamate
- specifiche per &i386;, come l'attivazione della modalit&agrave; 8086
+ specifiche per &i386;, come l'attivazione della modalità 8086
virtuale</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Come abilitare la compatibilit&agrave; con i binari Linux sul tuo
+ <para>Come abilitare la compatibilità con i binari Linux sul tuo
sistema.</para>
</listitem>
@@ -102,7 +102,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>I dettagli dell'implementazione della compatibilit&agrave; Linux
+ <para>I dettagli dell'implementazione della compatibilità Linux
in FreeBSD.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -122,21 +122,21 @@
<indexterm><primary>KLD (kernel loadable object)</primary></indexterm>
- <para>La compatibilit&agrave; con i binari Linux non &egrave; normalmente
- attivata. Il modo pi&ugrave; facile per abilitare questa
- funzionalit&agrave; &egrave; caricare l'oggetto KLD (<quote>Kernel
+ <para>La compatibilità con i binari Linux non è normalmente
+ attivata. Il modo più facile per abilitare questa
+ funzionalità è caricare l'oggetto KLD (<quote>Kernel
LoaDable object</quote>) <literal>linux</literal>. Puoi caricare questo
modulo digitando il comando seguente come
<username>root</username>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>kldload linux</userinput></screen>
- <para>Se vuoi che la compatiblit&agrave; sia sempre attivata, dovresti
+ <para>Se vuoi che la compatiblità sia sempre attivata, dovresti
aggiungere questa linea a <filename>/etc/rc.conf</filename>:</para>
<programlisting>linux_enable="YES"</programlisting>
- <para>Il comando &man.kldstat.8; pu&ograve; essere usato per verificare
+ <para>Il comando &man.kldstat.8; può essere usato per verificare
se KLD sia stato caricato:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>kldstat</userinput>
@@ -150,7 +150,7 @@ Id Refs Address Size Name
</indexterm>
<para>Se per qualche ragione non vuoi o non puoi caricare KLD, puoi
- collegare staticamente la compatibilit&agrave; Linux nel kernel
+ collegare staticamente la compatibilità Linux nel kernel
aggiungendo <literal>options COMPAT_LINUX</literal> al file di
configurazione del kernel. Fatto questo puoi installare il nuovo kernel
come descritto in <xref linkend="kernelconfig"/>.</para>
@@ -163,7 +163,7 @@ Id Refs Address Size Name
<secondary>installazione delle librerie di Linux</secondary>
</indexterm>
- <para>Questo pu&ograve; essere fatto in due modi, o usando il port
+ <para>Questo può essere fatto in due modi, o usando il port
<link linkend="linuxemu-libs-port">linux_base</link>, oppure
installandole <link
linkend="linuxemu-libs-manually">manualmente</link>.</para>
@@ -173,8 +173,8 @@ Id Refs Address Size Name
<indexterm><primary>Collezione dei Port</primary></indexterm>
- <para>Questo &egrave; di gran lunga il metodo pi&ugrave; facile da usare
- per installare le librerie runtime. &Egrave; proprio come installare
+ <para>Questo è di gran lunga il metodo più facile da usare
+ per installare le librerie runtime. È proprio come installare
qualunque altro port dalla <ulink type="html"
url="file://localhost/usr/ports/">Collezione dei Port</ulink>.
Semplicemente fai come segue:</para>
@@ -182,16 +182,16 @@ Id Refs Address Size Name
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/emulators/linux_base-fc4</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen>
- <para>In questo modo dovresti avere una compatibilit&agrave; con i
+ <para>In questo modo dovresti avere una compatibilità con i
binari di Linux funzionante. Alcuni programmi potrebbero lamentarsi
per qualche versione minore delle librerie di sistema. In generale,
comunque, questo non dovrebbe essere un problema.</para>
<note>
- <para>Potrebbero essere disponibili pi&ugrave; versioni del port
+ <para>Potrebbero essere disponibili più versioni del port
<filename role="package">emulators/linux_base</filename>,
corrispondenti a differenti versioni di distribuzioni Linux.
- Dovresti installare il port che pi&ugrave; soddisfa le richieste
+ Dovresti installare il port che più soddisfa le richieste
della applicazione Linux che vuoi installare.</para>
</note>
</sect3>
@@ -203,14 +203,14 @@ Id Refs Address Size Name
comunque installare le librerie manualmente. Hai bisogno delle
librerie condivise di Linux da cui il programma dipende e del runtime
linker.
- In pi&ugrave; dovrai creare una directory <quote>shadow root</quote>,
+ In più dovrai creare una directory <quote>shadow root</quote>,
<filename>/compat/linux</filename>, per le librerie Linux sul tuo
sistema FreeBSD. Tutte le librerie condivise aperte da programmi
Linux che girano sotto FreeBSD cercheranno prima in questo albero.
Per cui, se un programma Linux carica, per esempio,
- <filename>/lib/libc.so</filename>, FreeBSD prima cercher&agrave; di
+ <filename>/lib/libc.so</filename>, FreeBSD prima cercherà di
aprire <filename>/compat/linux/lib/libc.so</filename>, e se questa non
- esiste, prover&agrave; con <filename>/lib/libc.so</filename>.
+ esiste, proverà con <filename>/lib/libc.so</filename>.
Le librerie condivise dovrebbero essere installate nell'albero shadow
<filename>/compat/linux/lib</filename> piuttosto che nei path
che riporta <command>ld.so</command> di Linux.</para>
@@ -232,7 +232,7 @@ Id Refs Address Size Name
la tua applicazione si lamenta ancora di librerie condivise che
mancano?
Come fare a sapere quali librerie condivise necessita il binario di
- Linux e dove trovarle? Essenzialmente ci sono 2 possibilit&agrave;
+ Linux e dove trovarle? Essenzialmente ci sono 2 possibilità
(per seguire queste istruzioni dovrai essere <username>root</username>
sul tuo sistema FreeBSD).</para>
@@ -245,7 +245,7 @@ Id Refs Address Size Name
di <application>Doom</application>, e l'abbia messo su un sistema
Linux a cui hai accesso. Puoi controllare quali librerie condivise
servono eseguendo <command>ldd linuxdoom</command>,
- cos&igrave;:</para>
+ così:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>ldd linuxdoom</userinput>
libXt.so.3 (DLL Jump 3.1) =&gt; /usr/X11/lib/libXt.so.3.1.0
@@ -270,20 +270,20 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) =&gt; /lib/libc.so.4.6.29</screen>
<blockquote>
<note>
- <para>Nota che se hai gi&agrave; una libreria condivisa di Linux
+ <para>Nota che se hai già una libreria condivisa di Linux
con un numero di revisione maggiore di quello della prima
colonna dell'output di <command>ldd</command>, non dovrai
copiare nel tuo sistema il file elencato nell'ultima colonna,
quello che hai dovrebbe funzionare. Si raccomanda di copiare
- comunque la libreria condivisa se &egrave; una versione
- pi&ugrave; recente. Puoi rimuovere quella vecchia, dal momento
+ comunque la libreria condivisa se è una versione
+ più recente. Puoi rimuovere quella vecchia, dal momento
che crei il link simbolico che punta a quella
nuova. Quindi, se hai queste librerie sul tuo sistema:</para>
<screen>/compat/linux/lib/libc.so.4.6.27
/compat/linux/lib/libc.so.4 -&gt; libc.so.4.6.27</screen>
- <para>e vedi che un nuovo binario richiede una versione pi&ugrave;
+ <para>e vedi che un nuovo binario richiede una versione più
recente in base all'output di
<command>ldd</command>:</para>
@@ -291,9 +291,9 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) =&gt; /lib/libc.so.4.6.29</screen>
<para>Se si tratta solo di una o due versioni precedenti in base
alla cifra finale allora non preoccuparti di copiare anche
- <filename>/lib/libc.so.4.6.29</filename>, perch&eacute; il
+ <filename>/lib/libc.so.4.6.29</filename>, perché il
programma dovrebbe funzionare bene anche con una versione di
- poco pi&ugrave; vecchia. In ogni caso, se vuoi, puoi decidere
+ poco più vecchia. In ogni caso, se vuoi, puoi decidere
di rimpiazzare comunque
<filename>libc.so</filename>, e dovrebbe lasciarti con:</para>
@@ -304,7 +304,7 @@ libc.so.4 (DLL Jump 4.5pl26) =&gt; /lib/libc.so.4.6.29</screen>
<blockquote>
<note>
- <para>Il meccanismo dei link simbolici &egrave; richiesto
+ <para>Il meccanismo dei link simbolici è richiesto
<emphasis>solo</emphasis> per i binari di Linux. Il runtime
linker di FreeBSD si occupa da solo di cercare corrispondenti
numeri di revisione maggiori e non devi preoccuparti di
@@ -339,7 +339,7 @@ Abort</screen>
<indexterm><primary>GNU toolchain</primary></indexterm>
<para>Oggi, la GNU toolchain inserisce automaticamente l'appropriata
- informazione di marchiatura nei binari ELF, cos&igrave; questo passo
+ informazione di marchiatura nei binari ELF, così questo passo
dovrebbe divenire sempre meno necessario nel futuro.</para>
</sect2>
@@ -359,7 +359,7 @@ multi on</programlisting>
<para>Qui, l'ordine specifica che <filename>/etc/hosts</filename>
viene cercato per primo e il DNS per secondo. Quando
- <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> non &egrave;
+ <filename>/compat/linux/etc/host.conf</filename> non è
installato, le applicazioni Linux trovano il
<filename>/etc/host.conf</filename> di FreeBSD e si lamentano della
sintassi incompatibile di FreeBSD. Dovresti rimuovere
@@ -392,7 +392,7 @@ multi on</programlisting>
FreeBSD.</para>
<para>La versione Linux di <application>&mathematica;</application>
- o di <application>&mathematica; for Students</application> pu&ograve;
+ o di <application>&mathematica; for Students</application> può
essere ordinata direttamente da Wolfram all'indirizzo
<ulink url="http://www.wolfram.com/"></ulink>.</para>
@@ -401,8 +401,8 @@ multi on</programlisting>
<para>Prima di tutto, devi indicare a &os; che i binari
Linux di <application>&mathematica;</application> usano
- le ABI di Linux. Il modo pi&ugrave; facile di farlo
- &egrave; di settare il tipo di ELF a Linux per tutti i
+ le ABI di Linux. Il modo più facile di farlo
+ è di settare il tipo di ELF a Linux per tutti i
binari non marchiati con il comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>sysctl kern.fallback_elf_brand=3</userinput></screen>
@@ -430,7 +430,7 @@ multi on</programlisting>
che chiama <command>uname -s</command> per determinare
il sistema operativo, per trattare &os; come un sistema
operativo Linux-like. Invocando
- <command>MathInstaller</command> verr&agrave; installato
+ <command>MathInstaller</command> verrà installato
<application>&mathematica;</application>.</para>
</sect2>
@@ -471,11 +471,11 @@ done</programlisting>
</indexterm>
<para>Quando avvii <application>&mathematica;</application>
- per la prima volta, ti verr&agrave; richiesta una password.
+ per la prima volta, ti verrà richiesta una password.
Se non hai ancora ottenuto una password da Wolfram,
esegui il programma <command>mathinfo</command> nella
directory di installazione per ottenere il tuo
- <quote>ID di macchina</quote>. Questo ID &egrave; basato
+ <quote>ID di macchina</quote>. Questo ID è basato
esclusivamente sull'indirizzo MAC della tua prima scheda di
Ethernet, quindi non puoi eseguire la tua copia di
<application>&mathematica;</application> su macchine diverse.</para>
@@ -502,15 +502,15 @@ done</programlisting>
<filename>Type1</filename> e <filename>X</filename>. Ci sono molti modi
di usarli, come descritto sotto.</para>
- <para>Il primo modo &egrave; di copiarli dentro una delle directory di
+ <para>Il primo modo è di copiarli dentro una delle directory di
font esistenti in <filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>.
- Questo comporter&agrave; la modifica del file
+ Questo comporterà la modifica del file
<filename>fonts.dir</filename>, aggiungendovi i nomi dei font e
cambiando il numero di font nella prima riga. In alternativa, dovresti
anche essere in grado di lanciare &man.mkfontdir.1; nella directory in
cui li hai copiati.</para>
- <para>Il secondo modo di farlo &egrave; copiare le directory in
+ <para>Il secondo modo di farlo è copiare le directory in
<filename>/usr/X11R6/lib/X11/fonts</filename>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/X11R6/lib/X11/fonts</userinput>
@@ -537,7 +537,7 @@ done</programlisting>
<note>
<para>Per i server <application>&xfree86;</application>,
- il file di configurazione &egrave;
+ il file di configurazione è
<filename>XF86Config</filename>.</para>
</note>
@@ -580,7 +580,7 @@ done</programlisting>
<secondary><application>Maple</application></secondary>
</indexterm>
- <para><application>&maple;</application> &egrave; un programma commerciale
+ <para><application>&maple;</application> è un programma commerciale
di matematica simile a <application>&mathematica;</application>. Devi
acquistare questo software da <ulink
url="http://www.maplesoft.com/"></ulink> e quindi registrarti per un
@@ -639,7 +639,7 @@ done</programlisting>
Lo shell script <filename>bin/maple</filename> richiama lo shell
script <filename>bin/maple.system.type</filename> che a sua volta
chiama <command>uname -a</command> per determinare il nome del sistema
- operativo. A seconda del nome del SO capir&agrave; quali binari
+ operativo. A seconda del nome del SO capirà quali binari
utilizzare.</para>
</step>
@@ -647,7 +647,7 @@ done</programlisting>
<para>Avviare il server delle licenze.</para>
<para>Lo script seguente, installato come
- <filename>/usr/local/etc/rc.d/lmgrd.sh</filename> &egrave; un modo
+ <filename>/usr/local/etc/rc.d/lmgrd.sh</filename> è un modo
facile per far partire <command>lmgrd</command>:</para>
<programlisting> ----- snip ------------
@@ -696,17 +696,17 @@ exit 0
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Il gestore della licenza <application>FLEXlm</application>
- pu&ograve; essere uno strumento difficile con cui lavorare.
- A questo riguardo si pu&ograve; trovare della documentazione in
- pi&ugrave; a <ulink
+ può essere uno strumento difficile con cui lavorare.
+ A questo riguardo si può trovare della documentazione in
+ più a <ulink
url="http://www.globetrotter.com/"></ulink>.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Si sa che <command>lmgrd</command> &egrave; molto esigente
+ <para>Si sa che <command>lmgrd</command> è molto esigente
riguardo al file della licenza e che va in core dump per qualunque
problema. Un buon file della licenza dovrebbe essere
- cos&igrave;:</para>
+ così:</para>
<programlisting># =======================================================
# License File for UNIX Installations ("Pointer File")
@@ -722,11 +722,11 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
<note>
<para>Il numero seriale e la chiave sono sostituiti dalle 'X'.
- <hostid>chillig</hostid> &egrave; un hostname.</para>
+ <hostid>chillig</hostid> è un hostname.</para>
</note>
<para>Modificare il file della licenza funziona fino a quando non
- tocchi la linea <quote>FEATURE</quote> (che &egrave; protetta dalla
+ tocchi la linea <quote>FEATURE</quote> (che è protetta dalla
chiave della licenza).</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -759,10 +759,10 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
<application>&java.virtual.machine;</application> (vedi
<xref linkend="matlab-jre"/>).</para>
- <para>La versione Linux di <application>&matlab;</application> pu&ograve;
+ <para>La versione Linux di <application>&matlab;</application> può
essere ordinata direttamente dalla MathWorks all'indirizzo <ulink
url="http://www.mathworks.com"></ulink>. Assicurati di avere il file
- della licenza o le istruzioni per crearlo. Gi&agrave; che ci sei, fagli
+ della licenza o le istruzioni per crearlo. Già che ci sei, fagli
sapere che vorresti una versione nativa per &os; del loro software.</para>
<sect2>
@@ -781,10 +781,10 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
<screen>&prompt.root; <userinput>/compat/linux/bin/sh /cdrom/install</userinput></screen>
<tip>
- <para>L'installer &egrave; grafico. Se ottieni errori riguardo
- all'impossibilit&agrave; ad aprire un display, scrivi
+ <para>L'installer è grafico. Se ottieni errori riguardo
+ all'impossibilità ad aprire un display, scrivi
<command>setenv HOME ~<replaceable>USER</replaceable></command>,
- dove <replaceable>USER</replaceable> &egrave; l'utente che hai
+ dove <replaceable>USER</replaceable> è l'utente che hai
fatto &man.su.1;.</para>
</tip>
</step>
@@ -796,7 +796,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
<userinput>/compat/linux/usr/local/matlab</userinput>.</para>
<tip>
- <para>Per una pi&ugrave; facile scrittura nel resto del processo
+ <para>Per una più facile scrittura nel resto del processo
di installazione, scrivi questo nella linea di comando della
shell:
<command>set MATLAB=/compat/linux/usr/local/matlab</command></para>
@@ -822,7 +822,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
</procedure>
<para>A questo punto la tua installazione di
- <application>&matlab;</application> &egrave; completa. I punti
+ <application>&matlab;</application> è completa. I punti
seguenti applicano una <quote>colla</quote> per connetterlo al tuo
sistema &os;.</para>
</sect2>
@@ -842,7 +842,7 @@ FEATURE Maple maplelmg 2000.0831 permanent 1 XXXXXXXXXXXX \
<step>
<para>Crea un file d'avvio in
<filename>/usr/local/etc/rc.d/flexlm.sh</filename>. L'esempio qui
- sotto &egrave; una versione modificata del
+ sotto è una versione modificata del
<filename>$MATLAB/etc/rc.lm.glnx86</filename> venduto. I
cambiamenti sono le posizioni del file e l'avvio del license manager
sotto l'emulazione Linux.</para>
@@ -925,7 +925,7 @@ exit 0</programlisting>
<programlisting>if [ `expr "$lscmd" : '.*-&gt;.*'` -ne 0 ]; then</programlisting>
- <para>(nella versione 13.0.1 &egrave; alla riga 410) con questa
+ <para>(nella versione 13.0.1 è alla riga 410) con questa
riga:</para>
<programlisting>if test -L $newbase; then</programlisting>
@@ -946,7 +946,7 @@ exit 0</programlisting>
<programlisting>! $MATLAB/bin/finish.sh</programlisting>
- <note><para><literal>$MATLAB</literal> &egrave; letterale.</para></note>
+ <note><para><literal>$MATLAB</literal> è letterale.</para></note>
<tip>
<para>Nella stessa directory troverai i file
@@ -960,7 +960,7 @@ exit 0</programlisting>
<step>
<para>Crea un file
- <filename>$MATLAB/bin/finish.sh</filename>, che contiene ci&ograve;
+ <filename>$MATLAB/bin/finish.sh</filename>, che contiene ciò
che segue:</para>
<programlisting>#!/usr/compat/linux/bin/sh
@@ -1019,15 +1019,15 @@ exit 0</programlisting>
<para>Assicurati di avere installati sia
<filename role='package'>emulators/linux_base</filename> che
<filename role='package'>devel/linux_devtools</filename> dalla
- collezione dei port. Se hai difficolt&agrave; con questi port, potresti
- dover usare i pacchetti o versioni pi&ugrave; vecchie disponibili nella
+ collezione dei port. Se hai difficoltà con questi port, potresti
+ dover usare i pacchetti o versioni più vecchie disponibili nella
collezione dei port.</para>
<para>Se vuoi far girare l'intelligent agent, dovrai anche installare
il pacchetto Tcl di Red Hat :<filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>.
Il comando generale per l'installazione dei pacchetti con il port degli
<application>RPM</application> ufficiali (<filename
- role='package'>archivers/rpm</filename>) &egrave;:</para>
+ role='package'>archivers/rpm</filename>) è:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>rpm -i --ignoreos --root /compat/linux --dbpath /var/lib/rpm <replaceable>pacchetto</replaceable></userinput></screen>
@@ -1042,7 +1042,7 @@ exit 0</programlisting>
impostare un ambiente appropriato. Questo documento descrive solo cosa
fare <emphasis>in particolare</emphasis> per far girare
<application>&oracle;</application> per Linux su FreeBSD, non cosa
- &egrave; descritto nella guida di installazione di
+ è descritto nella guida di installazione di
<application>&oracle;</application>.</para>
<sect3 id="linuxemu-kernel-tuning">
@@ -1054,7 +1054,7 @@ exit 0</programlisting>
<application>&oracle;</application>, devi impostare la dimensione
massima di memoria condivisa. Non usare <literal>SHMMAX</literal>
sotto FreeBSD.
- <literal>SHMMAX</literal> &egrave; soltanto calcolato a partire da
+ <literal>SHMMAX</literal> è soltanto calcolato a partire da
<literal>SHMMAXPGS</literal> e <literal>PGSIZE</literal>. Di
conseguenza definisci <literal>SHMMAXPGS</literal>. Tutte le altre
opzioni possono essere usate come descritte nella guida.
@@ -1070,7 +1070,7 @@ options SEMMSL=61</programlisting>
<para>Imposta queste opzioni per ottenere l'uso desiderato di
<application>&oracle;</application>.</para>
- <para>In pi&ugrave;, assicurati di avere le seguenti opzioni nel file
+ <para>In più, assicurati di avere le seguenti opzioni nel file
di configurazione del tuo kernel:</para>
<programlisting>options SYSVSHM #SysV shared memory
@@ -1084,7 +1084,7 @@ options SYSVMSG #SysV interprocess communication</programlisting>
<para>Crea un account <username>oracle</username> proprio come faresti
per creare qualunque altro account. L'account
<username>oracle</username>
- &egrave; speciale solo se hai bisogno di usarlo in una shell di Linux.
+ è speciale solo se hai bisogno di usarlo in una shell di Linux.
Aggiungi <literal>/compat/linux/bin/bash</literal> a
<filename>/etc/shells</filename> e imposta la shell per l'account di
<username>oracle</username> in
@@ -1173,8 +1173,8 @@ export PATH</programlisting>
Dopo che hai installato <application>&oracle;</application>, applica
le patch descritte nelle prossime due sottosezioni.</para>
- <para>Un problema frequente &egrave; che l'adattatore del protocollo
- TCP non &egrave; installato corretamente. Di conseguenza non puoi
+ <para>Un problema frequente è che l'adattatore del protocollo
+ TCP non è installato corretamente. Di conseguenza non puoi
avviare alcun listener TCP. Le seguenti azioni aiutano a risolvere
questo problema:</para>
@@ -1318,7 +1318,7 @@ export PATH</programlisting>
</itemizedlist>
<para>Anche se questo documento tenta di descrivere tutti i passi
- importanti in dettaglio, non &egrave; insteso come un sostituto delle
+ importanti in dettaglio, non è insteso come un sostituto delle
guide di installazione di <application>&oracle;</application> e
<application>&sap.r3;</application>.</para>
@@ -1421,7 +1421,7 @@ export PATH</programlisting>
<para>Abbiamo usato anche il CD di <application>&oracle; 8
Server</application> (versione preproduzione 8.0.5 per Linux,
- versione del kernel 2.0.33) che non &egrave; non strettamente
+ versione del kernel 2.0.33) che non è non strettamente
necessario, e
FreeBSD 4.3-STABLE (uscita pochi giorni dopo 4.3 RELEASE).</para>
</sect3>
@@ -1505,7 +1505,7 @@ export PATH</programlisting>
<para>Dipendentemente dalle lingue che vuoi installare, potrebbero
essere necessari altri CD per le lingue. Qui usiamo solo DE e EN,
- cos&igrave; da utilizzare solo il primo CD per le lingue. Come
+ così da utilizzare solo il primo CD per le lingue. Come
piccola nota, i numeri per tutti i quattro CD EXPORT sono uguali.
Tutti e tre
i CD per le lingue hanno pure lo stesso numero (diversamente dalla
@@ -1570,7 +1570,7 @@ export PATH</programlisting>
<row>
<entry>0144978</entry>
- <entry>Il tuo sistema non &egrave; stato installato
+ <entry>Il tuo sistema non è stato installato
correttamente</entry>
</row>
@@ -1670,9 +1670,9 @@ export PATH</programlisting>
<sect2 id="hardware-requirements">
<title>Requisiti Hardware</title>
- <para>La strumentazione che segue &egrave; sufficiente per
+ <para>La strumentazione che segue è sufficiente per
l'installazione di un sistema <application>&sap.r3;</application>. Per
- un uso in produzione, &egrave; necessario un dimensionamento pi&ugrave;
+ un uso in produzione, è necessario un dimensionamento più
preciso:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -1716,20 +1716,20 @@ export PATH</programlisting>
</informaltable>
<para>Per l'uso in produzione si raccomandano processori &xeon;,
- con una grande cache, dischi ad accesso ad alta velocit&agrave; (SCSI,
+ con una grande cache, dischi ad accesso ad alta velocità (SCSI,
controller hardware RAID), sono raccomandati USV e ECC-RAM. La grande
- quantit&agrave; di spazio sul disco fisso &egrave; dovuta al sistema
+ quantità di spazio sul disco fisso è dovuta al sistema
IDES preconfigurato, che, durante l'installazione, crea 27&nbsp;GB di
- file per il database. Questo spazio &egrave; sufficiente per sistemi
+ file per il database. Questo spazio è sufficiente per sistemi
in produzione e per i dati delle applicazioni iniziali.</para>
<sect3 id="hardware-46b">
<title>&sap.r3; 4.6B, &oracle; 8.0.5</title>
- <para>&Egrave; stato usato il seguente hardware in disuso:
+ <para>È stato usato il seguente hardware in disuso:
una scheda biprocessore con 2 processori &pentium;&nbsp;III da
800&nbsp;MHz, adattatore SCSI &adaptec; 29160 Ultra160 (per accedere
- ad un unit&agrave; nastro DLT da 40/80&nbsp;GB e al CDROM),
+ ad un unità nastro DLT da 40/80&nbsp;GB e al CDROM),
&mylex; &acceleraid; (2 canali, firmware 6.00-1-00 con 32&nbsp;MB
RAM). Al controller RAID &mylex; sono attaccati due dischi fissi da
17&nbsp;GB (mirrored) e quattro dischi fissi da 36&nbsp;GB
@@ -1739,7 +1739,7 @@ export PATH</programlisting>
<sect3 id="hardware-46c">
<title>&sap.r3; 4.6C, &oracle; 8.1.7</title>
- <para>Per questa installazione &egrave; stato usato un &dell;
+ <para>Per questa installazione è stato usato un &dell;
&poweredge; 2500: una scheda biprocessore con due processori
&pentium;&nbsp;III da
1000&nbsp;MHz (256&nbsp;kB di cache), 2&nbsp;GB PC133 ECC SDRAM,
@@ -1766,8 +1766,8 @@ export PATH</programlisting>
<application>&sap.r3; 46C SR2</application>. Cambiano solo i nomi dei
dispositivi, dal momento che le installazioni sono state eseguite
su hardware differenti (rispettivamente <filename>/dev/da</filename>
- e <filename>/dev/amr</filename>, cos&igrave; se si usa un AMI
- &megaraid;, si vedr&agrave; <filename>/dev/amr0s1a</filename> invece
+ e <filename>/dev/amr</filename>, così se si usa un AMI
+ &megaraid;, si vedrà <filename>/dev/amr0s1a</filename> invece
che <filename>/dev/da0s1a</filename>):</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -1859,15 +1859,15 @@ export PATH</programlisting>
</informaltable>
<para>Configura in anticipo e inizializza i due drive
- logici con il software &mylex; o PERC/3 RAID. Il software pu&ograve;
+ logici con il software &mylex; o PERC/3 RAID. Il software può
essere lanciato durante la fase di avvio del
<acronym>BIOS</acronym>.</para>
<para>Nota che il layout di questo disco differisce leggermente dalle
- raccomandazioni di &sap;, giacch&eacute; &sap; suggerisce di montare
+ raccomandazioni di &sap;, giacché &sap; suggerisce di montare
le sottodirectory di <application>&oracle;</application> (e qualche
altra) separatamente &mdash; abbiamo deciso di crearle come vere
- sottodirectory per semplicit&agrave;.</para>
+ sottodirectory per semplicità.</para>
</sect3>
<sect3 id="makeworldandnewkernel">
@@ -1901,18 +1901,18 @@ export PATH</programlisting>
<sect3 id="installinglinuxdevelopment">
<title>Installazione dell'Ambiente di Sviluppo di Linux</title>
- <para>&Egrave; richiesto l'ambiente di sviluppo di linux, se vuoi
+ <para>È richiesto l'ambiente di sviluppo di linux, se vuoi
installare <application>&oracle;</application> su FreeBSD secondo la
<xref linkend="linuxemu-oracle"/>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/devel/linux_devtools</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install distclean</userinput></screen>
- <para>L'ambiente di sviluppo di Linux &egrave; stato installato solo
+ <para>L'ambiente di sviluppo di Linux è stato installato solo
durante l'installazione di <application>&sap.r3; 46B
IDES</application>.
- Non &egrave; necessario, se <application>&oracle; DB</application>
- non &egrave; ricollegata sul sistema FreeBSD. Questo &egrave; il
+ Non è necessario, se <application>&oracle; DB</application>
+ non è ricollegata sul sistema FreeBSD. Questo è il
caso se stai usando il tarball di <application>&oracle;</application>
da un sistema Linux.</para>
</sect3>
@@ -1922,7 +1922,7 @@ export PATH</programlisting>
<indexterm><primary>RPM</primary></indexterm>
- <para>Per avviare il programma <command>R3SETUP</command>, c'&egrave;
+ <para>Per avviare il programma <command>R3SETUP</command>, c'è
bisogno del supporto PAM. Durante la prima installazione di
<application>&sap;</application> su FreeBSD 4.3-STABLE abbiamo tentato
di installare PAM con tutti i pacchetti richiesti: alla fine abbiamo
@@ -1939,9 +1939,9 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen>
avvii l'intelligent agent, dobbiamo anche installare il paccheto Tcl
di RedHat <filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> (altrimenti il
ricollegamento durante l'installazione di
- <application>&oracle;</application> non funzioner&agrave;).
+ <application>&oracle;</application> non funzionerà).
Ci sono altri punti riguardanti il ricollegamento di
- <application>&oracle;</application>, ma &egrave; un problema di
+ <application>&oracle;</application>, ma è un problema di
<application>&oracle;</application> per Linux, non specifico di
FreeBSD.</para>
</sect3>
@@ -1953,7 +1953,7 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen>
<literal>linprocfs</literal>
a <filename>/etc/fstab</filename>, per maggiori informazioni guarda
la pagina del manuale di &man.linprocfs.5;. Un altro parametro da
- impostare &egrave; <literal>kern.fallback_elf_brand=3</literal>, da
+ impostare è <literal>kern.fallback_elf_brand=3</literal>, da
fare nel file <filename>/etc/sysctl.conf</filename>.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -1964,7 +1964,7 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen>
<sect3 id="filesystemsandmountpoints">
<title>Creazione dei File System Necessari e dei Punti di Mount</title>
- <para>Per una installazione semplice &egrave; sufficiente creare i
+ <para>Per una installazione semplice è sufficiente creare i
seguenti file system:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -1999,9 +1999,9 @@ pam-0.68-7.i386.rpm</userinput></screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>&Egrave; necessario anche creare qualche collegamento, altrimenti
- l'installer di <application>&sap;</application> si lamenter&agrave;,
- perch&eacute; controlla i collegamenti creati:</para>
+ <para>È necessario anche creare qualche collegamento, altrimenti
+ l'installer di <application>&sap;</application> si lamenterà,
+ perché controlla i collegamenti creati:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/oracle /oracle</userinput>
&prompt.root; <userinput>ln -s /compat/linux/sapmnt /sapmnt</userinput>
@@ -2037,8 +2037,8 @@ ERROR 2002-03-19 16:45:36 R3LINKS_IND_IND Ins_SetupLinks:0
<literal>NIX</literal>. Per una lista completa controlla la
documentazione <application>&sap;</application>). Per
l'installazione di IDES abbiamo usato <literal>IDS</literal>, per
- l'installazione di 4.6C SR2 <literal>PRD</literal>, poich&eacute; quel
- sistema &egrave; inteso per l'uso in produzione. Abbiamo quindi i
+ l'installazione di 4.6C SR2 <literal>PRD</literal>, poiché quel
+ sistema è inteso per l'uso in produzione. Abbiamo quindi i
seguenti gruppi (gli ID dei gruppi potrebbero differire, questi sono
solo i valori che abbiamo usato nella nostra installazione):</para>
@@ -2178,7 +2178,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting>
<title>Creazione delle Directory</title>
<para>Queste directory solitamente sono create come file system
- separati, dipende esclusivamente dalle tue necessit&agrave;.
+ separati, dipende esclusivamente dalle tue necessità.
Noi abbiamo scelto di crearle come semplici directory, dal momento
che, comunque, si trovano sullo stesso RAID 5:</para>
@@ -2216,7 +2216,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting>
&prompt.root; <userinput>mkdir 817_32</userinput></screen>
<note>
- <para>La directory <filename>client/80x_32</filename> &egrave; usata
+ <para>La directory <filename>client/80x_32</filename> è usata
esattamente con questo nome. Non rimpiazzare la
<emphasis>x</emphasis> con dei numeri o altro.</para>
</note>
@@ -2245,7 +2245,7 @@ Shell: bash (/compat/linux/bin/bash)</programlisting>
<literal>ms</literal>). Se userai un
<application>SAProuter</application> o avrai bisogno di accedere a
<application>&sap;</application> OSS, hai bisogno di
- <literal>99</literal>, dal momento che la porta 3299 &egrave;
+ <literal>99</literal>, dal momento che la porta 3299 è
normalmente utilizzata per il processo
<application>SAProuter</application> sul sistema target:</para>
@@ -2266,11 +2266,11 @@ sapgw00s 4800/tcp # SAP Secure Gateway 4800 + Instance-Number</programlistin
<para><application>&sap;</application> richiede almeno due
internazionalizzazioni che non fanno parte dell'installazione
standard di RedHat. &sap; offre gli RPM richiesti, scaricabili dal
- loro server FTP (che &egrave; accessibile solo se sei un cliente
+ loro server FTP (che è accessibile solo se sei un cliente
con accesso OSS). Vedi la nota 0171356 per una lista degli RPM di
cui hai bisogno.</para>
- <para>&Egrave; pure possibile creare solamente i collegamenti
+ <para>È pure possibile creare solamente i collegamenti
appropriati (per esempio da <emphasis>de_DE</emphasis> e
<emphasis>en_US</emphasis> ), ma non lo raccomandiamo per un sistema
in produzione (anche se ha funzionato con il sistema IDES senza
@@ -2286,11 +2286,11 @@ en_US.ISO-8859-1</programlisting>
&prompt.root; <userinput>ln -s de_DE de_DE.ISO-8859-1</userinput>
&prompt.root; <userinput>ln -s en_US en_US.ISO-8859-1</userinput></screen>
- <para>Se non sono presenti, ci sar&agrave; qualche problema durante
+ <para>Se non sono presenti, ci sarà qualche problema durante
l'installazione. Se vengono ignorati (impostando
<literal>STATUS</literal> dei punti con errore a
<literal>OK</literal> nel file <filename>CENTRDB.R3S</filename>),
- sar&agrave; impossibile autenticarsi nel sistema
+ sarà impossibile autenticarsi nel sistema
<application>&sap;</application> senza qualche ulteriore
sforzo.</para>
</sect3>
@@ -2325,11 +2325,11 @@ options SEMMNI=520 #number of semaphore identifiers
options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<para>I valori minimi sono specificati nella documentazione fornita
- con &sap;. Dal momento che non v'&egrave; alcuna descrizione per
+ con &sap;. Dal momento che non v'è alcuna descrizione per
Linux, vedi nella sezione HP-UX (32-bit) per ulteriori informazioni.
- Siccome il sistema per l'installazione di 4.6C SR2 ha pi&ugrave;
- memoria principale, il segmento condiviso pu&ograve; essere
- pi&ugrave; grande sia per <application>&sap;</application> che per
+ Siccome il sistema per l'installazione di 4.6C SR2 ha più
+ memoria principale, il segmento condiviso può essere
+ più grande sia per <application>&sap;</application> che per
<application>&oracle;</application>, quindi scegli un numero maggiore
di pagine di memoria condivisa.</para>
@@ -2369,7 +2369,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<filename>LANG</filename> per l'installazione di 4.6C SR2. Tutti i
nomi dei file sui CD montati dovrebbero essere in lettere maiuscole.
In caso contrario usa l'opzione <option>-g</option> per montare,
- cio&egrave; usa questi comandi:</para>
+ cioè usa questi comandi:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>mount_cd9660 -g /dev/cd0a /mnt</userinput>
&prompt.root; <userinput>cp -R /mnt/* /oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/<replaceable>cd-name</replaceable></userinput>
@@ -2392,7 +2392,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<screen>&prompt.root; <userinput>/oracle/<replaceable>SID</replaceable>/sapreorg/KERNEL/UNIX/INSTTOOL.SH</userinput></screen>
- <para>L'installazione (4.6B) &egrave; data con un sistema di
+ <para>L'installazione (4.6B) è data con un sistema di
dimostrazione &sap.r3; completamente personalizzato, per questo ci
sono sei CD EXPORT invece che tre. A questo punto il modello
<filename>CENTRDB.R3S</filename> serve per l'installazione di una
@@ -2401,16 +2401,16 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
corrispondente <filename>CENTRDB.R3S</filename> dalla directory
<filename class="directory">EXPORT1</filename>, altrimenti
<command>R3SETUP</command>
- chieder&agrave; solo tre CD EXPORT.</para>
+ chiederà solo tre CD EXPORT.</para>
<para>La nuova distribuzione di
<application>&sap; 4.6C SR2</application> viene venduta con quattro
- CD EXPORT. Il file che controlla i passi dell'installazione &egrave;
+ CD EXPORT. Il file che controlla i passi dell'installazione è
<filename>CENTRAL.R3S</filename>. Contrariamente alle versioni
precedenti non ci sono modelli di installazione per una istanza
centrale con o senza database. <application>&sap;</application> usa
un modello diverso per l'installazione del database. Per riavviare
- l'installazione in un secondo momento, &egrave; comunque sufficiente
+ l'installazione in un secondo momento, è comunque sufficiente
riavviare con il file originale.</para>
<para>Durante e dopo l'installazione, <application>&sap;</application>
@@ -2421,7 +2421,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> e
<username><replaceable>sid</replaceable>adm</username> (e per
<username>root</username> almeno per i punti eseguiti come
- <username>root</username>). &Egrave; anche possibile modificare i file
+ <username>root</username>). È anche possibile modificare i file
<filename>.profile</filename> e <filename>.login</filename> installati
di entrambi gli utenti creati durante l'installazione di
<application>&sap;</application>.</para>
@@ -2704,15 +2704,15 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
</informaltable>
<para>Se non hai copiato i CD in posizioni diverse, l'installer di
- <application>&sap;</application> non pu&ograve; tyrovare i CD
+ <application>&sap;</application> non può tyrovare i CD
necessari (identificati dal file <filename>LABEL.ASC</filename>
- sul CD) e quindi ti chieder&agrave; di inserire e montare il CD
+ sul CD) e quindi ti chiederà di inserire e montare il CD
e di confermare o di inserire il path al mount.</para>
<para><filename>CENTRDB.R3S</filename> potrebbe non essere scevro di
errori. Nel nostro caso, ha richiesto il CD EXPORT4 un'altra volta
ma indicando la chiave corretta (6_LOCATION, quindi 7_LOCATION,
- ecc.), cos&igrave; bisogna continuare ad inserire i valori
+ ecc.), così bisogna continuare ad inserire i valori
corretti.</para>
<para>A parte alcuni problemi sopra menzionati, ogni cosa dovrebbe
@@ -2945,10 +2945,10 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<command>orainst</command></title>
<para>Se bisogna usare <application>&oracle; 8.0.5</application>,
- sono richeste alcune librerie in pi&ugrave; per un ricollegamento
- funzionante, perch&eacute; <application>&oracle; 8.0.5</application>
- &egrave; stata collegata con una vecchia glibc (RedHat 6.0), anche
- se RedHat 6.1 gi&agrave; usa una nuova glibc. Per questo devi
+ sono richeste alcune librerie in più per un ricollegamento
+ funzionante, perché <application>&oracle; 8.0.5</application>
+ è stata collegata con una vecchia glibc (RedHat 6.0), anche
+ se RedHat 6.1 già usa una nuova glibc. Per questo devi
installare i seguenti pacchetti per essere sicuro che il collegamento
funzioni:</para>
@@ -2967,10 +2967,10 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<para>Per compilare l'intelligent agent, bisogna installare il
pacchetto Tcl di RedHat. Se non puoi recuperare
<filename>tcl-8.0.3-20.i386.rpm</filename>, dovrebbe funzionare
- uno pi&ugrave; nuovo come
+ uno più nuovo come
<filename>tcl-8.0.5-30.i386.rpm</filename> da RedHat 6.1.</para>
- <para>A parte il ricollegamento, l'installazione &egrave;
+ <para>A parte il ricollegamento, l'installazione è
diretta:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>su - oraids</userinput>
@@ -2981,8 +2981,8 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
&prompt.root; <userinput>./orainst</userinput></screen>
<para>Conferma tutti i comandi con <keycap>Enter</keycap> fino a che
- il software non &egrave; installato, a parte il
- <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis>, che non &egrave;
+ il software non è installato, a parte il
+ <emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis>, che non è
disponibile per Linux. <application>&oracle;</application>, quindi,
si ricolleghi con <command>i386-glibc20-linux-gcc</command>
invece dei disponibili <command>gcc</command>,
@@ -3001,14 +3001,14 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<title>Installzione della Distribuzione &oracle; 8.0.5 Pre-production
per Linux (Kernel 2.0.33)</title>
- <para>Questa installazione &egrave; piuttosto semplice. Monta il CD e
- avvia l'installer. Ti chieder&agrave; l'ubicazione della directory
- home di &oracle; e vi copier&agrave; i file. Noi, comunque, Non
- abbiamo cancellato ci&ograve; che &egrave; rimasto dei precedenti
+ <para>Questa installazione è piuttosto semplice. Monta il CD e
+ avvia l'installer. Ti chiederà l'ubicazione della directory
+ home di &oracle; e vi copierà i file. Noi, comunque, Non
+ abbiamo cancellato ciò che è rimasto dei precedenti
tentativi di installazione del RDBMS.</para>
<para>Subito dopo, il database <application>&oracle;</application>
- pu&ograve; essere lanciato senza problemi.</para>
+ può essere lanciato senza problemi.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -3037,16 +3037,16 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<sect3 id="databaseload">
<title>Caricamento del Database</title>
- <para>Dopo di ci&ograve;, <command>R3SETUP</command> pu&ograve;
+ <para>Dopo di ciò, <command>R3SETUP</command> può
essere riavviato o continuato (a seconda che se ne sia usciti o
no). <command>R3SETUP</command>, quindi, crea le tabelle e carica
i dati nel database con <command>R3load</command> (per 46B IDES,
da EXPORT1 a EXPORT6, per 46C da DISK1 a DISK4).</para>
- <para>Quando il caricamento del database &egrave; finito (potrebbe
+ <para>Quando il caricamento del database è finito (potrebbe
richiedere qualche ora), vengono richieste alcune password.
Per installazioni di prova, si possono usare le ben note
- password di default (usane di diverse se la sicurezza &egrave; un
+ password di default (usane di diverse se la sicurezza è un
problema!):</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -3115,7 +3115,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<screen>&prompt.user; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen>
<para>Altrimenti potresti incorrere nell'errore
- <errorcode>ORA-12546</errorcode> poich&eacute; i socket non hanno i
+ <errorcode>ORA-12546</errorcode> poiché i socket non hanno i
permessi giusti. Vedi la nota di &sap; 072984.</para>
</sect3>
@@ -3124,13 +3124,13 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<para>Se pensi di importare le lingue non-Latin-1 nel sistema
<application>&sap;</application>, devi aggiornare le tabelle Multi
- National Language Support. Questo &egrave; descritto nelle note di
+ National Language Support. Questo è descritto nelle note di
&sap; OSS 15023 e 45619. Altrimenti puoi saltare questa domanda
durante l'installazione di <application>&sap;</application>.</para>
<note>
- <para>Se non hai bisogno del MNLS, &egrave; comunque necessario
- controllare la tabella TCPDB e inizializzarla se ancora non &egrave;
+ <para>Se non hai bisogno del MNLS, è comunque necessario
+ controllare la tabella TCPDB e inizializzarla se ancora non è
stato fatto. Per maggiori informazioni, vedi le note di &sap;
0015023 e 0045619.</para>
</note>
@@ -3144,8 +3144,8 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<title>Richiesta della Chiave di Licenza di &sap.r3;</title>
<para>Devi richiedere la tua chiave di licenza per
- <application>&sap.r3;</application>. &Egrave; necessaria,
- dal momento che la licenza temporanea che &egrave; stata usata durante
+ <application>&sap.r3;</application>. È necessaria,
+ dal momento che la licenza temporanea che è stata usata durante
l'installazione era valida solo per quattro settimane. Prima di tutto
recupera la chiave hardware. Autenticati come utente
<username>idsadm</username> e lancia
@@ -3155,7 +3155,7 @@ options SEMUME=100 #number of UNDO keys</programlisting>
<para>Lanciando <command>saplicense</command> senza paramentri, viene
restituita una lista di opzioni. Quando si riceve la chiave di
- licenza, pu&ograve; essere installata usando:</para>
+ licenza, può essere installata usando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/sapmnt/IDS/exe/saplicense -install</userinput></screen>
@@ -3253,35 +3253,35 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting>
<para>Spiegazioni:</para>
<para><varname>compress</varname>: Il nastro che usiamo
- &egrave; un HP DLT1 che ha compressione hardware .</para>
+ è un HP DLT1 che ha compressione hardware .</para>
<para><varname>archive_function</varname>: Questa definisce il
comportamento normale per salvare i log dell'archivio di &oracle;:
- i nuovi file di log sono salvati sul nastro, quelli gi&agrave;
+ i nuovi file di log sono salvati sul nastro, quelli già
salvati sono salvati ancora e poi cancellati. Questo previene molti
problemi se devi recuperare il database e uno dei nastri d'archivio
- si &egrave; rovinato.</para>
+ si è rovinato.</para>
<para><varname>cpio_flags</varname>: Di default si usa
<option>-B</option> che imposta la dimensione dei blocchi a
5120&nbsp;Bytes. Per i nastri DLT, HP raccomanda una dimensione dei
blocchi di almeno 32&nbsp;K, per cui abbiamo usato
<option>--block-size=128</option> per 64&nbsp;K.
- <option>--format=newc</option> &egrave; necessaria perch&eacute;
+ <option>--format=newc</option> è necessaria perché
abbiamo un numero di inode maggiore di 65535. L'ultima opzione
- <option>--quiet</option> &egrave; necessaria perch&eacute; altrimenti
+ <option>--quiet</option> è necessaria perché altrimenti
<command>brbackup</command> si lamenta non appena
<command>cpio</command> restituisce il numero di blocchi
salvato.</para>
<para><varname>cpio_in_flags</varname>: Etichetta necessaria
- per caricare i dati dal nastro. Il formato &egrave; riconosciuto
+ per caricare i dati dal nastro. Il formato è riconosciuto
automaticamente.</para>
<para><varname>tape_size</varname>: Solitamente questo indica
- la capacit&agrave; di archiviazione del nastro. Per ragioni di
- sicurezza (usiamo la compressione hardware), il valore &egrave;
- leggermente pi&ugrave; bassp del valore reale.</para>
+ la capacità di archiviazione del nastro. Per ragioni di
+ sicurezza (usiamo la compressione hardware), il valore è
+ leggermente più bassp del valore reale.</para>
<para><varname>tape_address</varname>: Il dispositivo non
riavvolgibile da usare con <command>cpio</command>.</para>
@@ -3399,7 +3399,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting>
<note>
<para>Con i parametri descritti, su un sistema con 1&nbsp;gigabyte
- di memoria, si trover&agrave; un consumo di memoria simile a:</para>
+ di memoria, si troverà un consumo di memoria simile a:</para>
<programlisting>Mem: 547M Active, 305M Inact, 109M Wired, 40M Cache, 112M Buf, 3492K Free</programlisting>
</note>
@@ -3417,7 +3417,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting>
Se hai guardato al file di log corrispondente e corretto l'errore,
devi riavviare <command>R3SETUP</command>, solitamente
selezionando REPEAT come opzione per l'ultimo passo
- per cui <command>R3SETUP</command> si &egrave; lamentato.</para>
+ per cui <command>R3SETUP</command> si è lamentato.</para>
<para>Per riavviare <command>R3SETUP</command>, avvialo con il
corrispondente file <filename>R3S</filename>:</para>
@@ -3435,7 +3435,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting>
<note>
<para>In alcuni punti, <command>R3SETUP</command> assume che sia
il database che i processi di <application>&sap;</application>
- stiano girando (come fossero passi gi&agrave; completati).
+ stiano girando (come fossero passi già completati).
Se dovessero accadere errori e, per esempio, il database non fosse
avviato, dovresti avviare sia il database che
<application>&sap;</application> a mano, dopo aver corretto gli
@@ -3444,7 +3444,7 @@ tape_address_rew = /dev/sa0</programlisting>
<para>Non dimenticarti di avviare ancora il listener di
<application>&oracle;</application> (come
<username>ora<replaceable>sid</replaceable></username> con
- <command>umask 0; lsnrctl start</command>) se &egrave; stato fermato
+ <command>umask 0; lsnrctl start</command>) se è stato fermato
(per esempio a causa di un reboot necessario del sistema).</para>
</note>
</sect3>
@@ -3470,7 +3470,7 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting>
<title>OSUSERDBSID_IND_ORA Durante <command>R3SETUP</command></title>
<para><command>R3SETUP</command> potrebbe anche lamentarsi a questo
- punto. L'errore, qui, &egrave; simile a quello nella fase
+ punto. L'errore, qui, è simile a quello nella fase
OSUSERSIDADM_IND_ORA. Modifica il file modello
<command>R3SETUP</command> usato allora
(<filename>CENTRDB.R3S</filename>
@@ -3491,9 +3491,9 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting>
<para>Non hai deselezionato
<emphasis>&oracle; On-Line Text Viewer</emphasis> prima di cominciare
- l'installazione. Questo &egrave; contrassegnato per l'installazine
- anche se l'opzione non &egrave; disponibile per Linux. Deseleziona
- questo prodotto nel men&ugrave; di installazione di
+ l'installazione. Questo è contrassegnato per l'installazine
+ anche se l'opzione non è disponibile per Linux. Deseleziona
+ questo prodotto nel menù di installazione di
<application>&oracle;</application> e riavvia l'installazione.</para>
</sect3>
@@ -3508,11 +3508,11 @@ STATUS=OK (era uguale a ERROR)</programlisting>
tu abbia ignorato tutti i relativi errori ed impostato lo
<literal>STATUS</literal> corrispondente da <literal>ERROR</literal>
a <literal>OK</literal> (in <filename>CENTRDB.R3S</filename>)
- ogni volta che <command>R3SETUP</command> si &egrave; lamentato e
+ ogni volta che <command>R3SETUP</command> si è lamentato e
riavviato <command>R3SETUP</command>, il sistema
- <application>&sap;</application> non sar&agrave; configurato
+ <application>&sap;</application> non sarà configurato
correttamente e non sarai in grado di connetterti al sistema tramite
- una <application>SAPgui</application>, anche se il sistema pu&ograve;
+ una <application>SAPgui</application>, anche se il sistema può
essere avviato. Provando a connetterci con la vecchia
<application>SAPgui</application> abbiamo avuto questi
messaggi:</para>
@@ -3526,9 +3526,9 @@ Sat May 5 14:23:22 2001
*** ERROR => no socket operation allowed [trxio.c 3363]
Speicherzugriffsfehler</programlisting>
- <para>Questo comportamento &egrave; imputabile a
- <application>&sap.r3;</application> che non &egrave; in grado di
- assegnare correttamente una internazionalizzazione e che non &egrave; ben
+ <para>Questo comportamento è imputabile a
+ <application>&sap.r3;</application> che non è in grado di
+ assegnare correttamente una internazionalizzazione e che non è ben
configurato (definizioni mancanti in alcune tabelle del database).
Per essere in grado di connettersi a <application>&sap;</application>,
aggiungi queste definizioni nel file <filename>DEFAULT.PFL</filename>
@@ -3544,13 +3544,13 @@ rscp/TCP0B = TCP0B</programlisting>
Dopo aver corretto le impostazioni del paese (e aver fornito le
internazionalizzazioni esatte), queste definizioni possono essere
riomsse da <filename>DEFAULT.PFL</filename> e il sistema
- <application>&sap;</application> pu&ograve; essere riavviato.</para>
+ <application>&sap;</application> può essere riavviato.</para>
</sect3>
<sect3 id="ora-00001">
<title><errorcode>ORA-00001</errorcode></title>
- <para>Questo errore &egrave; accaduto solo con
+ <para>Questo errore è accaduto solo con
<application>&oracle; 8.1.7</application> su FreeBSD.
La ragione era che il database <application>&oracle;</application>
non poteva inizializzarsi correttamente e andava in crash, lasciando
@@ -3566,13 +3566,13 @@ rscp/TCP0B = TCP0B</programlisting>
<title><errorcode>ORA-00445</errorcode> (Background Process PMON Did
Not Start)</title>
- <para>Questo errore &egrave; accaduto con <application>&oracle;
- 8.1.7</application>. Viene riportato se il database &egrave; avviato
+ <para>Questo errore è accaduto con <application>&oracle;
+ 8.1.7</application>. Viene riportato se il database è avviato
con il solito script <command>startsap</command> (per esempio
<command>startsap_majestix_00</command>) come utente
<username>prdadm</username>.</para>
- <para>Un modo per aggirarlo &egrave; lanciare il database come utente
+ <para>Un modo per aggirarlo è lanciare il database come utente
<username>oraprd</username>, con <command>svrmgrl</command>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>svrmgrl</userinput>
@@ -3592,16 +3592,16 @@ SVRMGR&gt; <userinput>exit</userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>umask 0; lsnrctl start</userinput></screen>
<para>Altrimenti potresti ottenere <errorcode>ORA-12546</errorcode>
- poich&eacute; i socket non hanno i permessi corretti. Vedi la nota
+ poiché i socket non hanno i permessi corretti. Vedi la nota
di &sap; 0072984.</para>
</sect3>
<sect3 id="ora-27102">
<title><errorcode>ORA-27102</errorcode> (Out of Memory)</title>
- <para>Questo errore &egrave; accaduto mentre tentavamo di usare i valori
+ <para>Questo errore è accaduto mentre tentavamo di usare i valori
per <literal>MAXDSIZ</literal>e <literal>DFLDSIZ</literal> maggiori di
- 1&nbsp;GB (1024x1024x1024). In pi&ugrave; ci siamo ritrovati
+ 1&nbsp;GB (1024x1024x1024). In più ci siamo ritrovati
<errorname>Linux Error 12: Cannot allocate memory</errorname>.</para>
</sect3>
@@ -3652,7 +3652,7 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen>
precedenza. In questo caso, controlla nei file di log e correggi il
vero problema.</para>
- <para>Se dopo aver guardato nei log questo errore &egrave;
+ <para>Se dopo aver guardato nei log questo errore è
effettivamente quello corretto (controlla le note di &sap;), puoi
impostare lo <literal>STATUS</literal> dei punti sbagliati da
<literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file
@@ -3672,7 +3672,7 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen>
nei file di log che questo errore non sia causato da qualche problema
precedente.</para>
- <para>Se puoi confermare ci&ograve; che dice la nota 0162266 di &sap;,
+ <para>Se puoi confermare ciò che dice la nota 0162266 di &sap;,
imposta lo <literal>STATUS</literal> del punto errato da
<literal>ERROR</literal> a <literal>OK</literal> (file
<filename>CENTRDB.R3S</filename>) e riavvia
@@ -3685,18 +3685,18 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen>
<title><errorcode>sigaction sig31: File size limit
exceeded</errorcode></title>
- <para>Questo errore &egrave; avvenuto all'avvio dei processi
+ <para>Questo errore è avvenuto all'avvio dei processi
<application>&sap;</application> <emphasis>disp+work</emphasis>. Se
si sta avviando <application>&sap;</application> con lo script
<command>startsap</command>, i sottoprocessi avviati si staccano e
fanno il lavoro sporco di avviare tutti gli altri processi
<application>&sap;</application>. Come risultato, lo script stesso
- non noter&agrave; se qualcosa sia andato storto.</para>
+ non noterà se qualcosa sia andato storto.</para>
<para>Per controllare se i processi <application>&sap;</application>
non sono partiti correttamente, dai un'occhiata al loro stato
con <command>ps ax | grep <replaceable>SID</replaceable></command>,
- che ti dar&agrave; una lista di tutti i processi
+ che ti darà una lista di tutti i processi
<application>&oracle;</application> e
<application>&sap;</application>.
Se ti sembra che qualche processo manchi o se non puoi connetterti al
@@ -3706,10 +3706,10 @@ drwxrwxr-x 11 idsadm sapsys 512 May 4 14:20 trans</screen>
I file in cui guardare sono <filename>dev_ms</filename> e
<filename>dev_disp</filename>.</para>
- <para>Il segnale 31 avviene qui se la quantit&agrave; di memoria
+ <para>Il segnale 31 avviene qui se la quantità di memoria
condivisa utilizzata da <application>&oracle;</application> e
<application>&sap;</application> supera quella definita nel file di
- configurazione del kernel e pu&ograve; essere risolto usando un valore
+ configurazione del kernel e può essere risolto usando un valore
maggiore:</para>
<programlisting># larger value for 46C production systems:
@@ -3725,9 +3725,9 @@ options SHMMAXPGS=393216
<command>saposcol</command> (versione 4.6D).
Il sistema <application>&sap;</application> usa
<command>saposcol</command> per raccogliere dati a proposito delle
- prestazioni del sistema. Questo programma non &egrave; necessario per
- usare il sistema <application>&sap;</application>, quindi pu&ograve;
- essere considerato un problema minore. La versione pi&ugrave;
+ prestazioni del sistema. Questo programma non è necessario per
+ usare il sistema <application>&sap;</application>, quindi può
+ essere considerato un problema minore. La versione più
vecchia (4.6B) funziona, ma non raccoglie tutti i dati (molte
chiamate ritorneranno 0, per esempio l'utilizzo della CPU).</para>
</sect3>
@@ -3737,9 +3737,9 @@ options SHMMAXPGS=393216
<sect1 id="linuxemu-advanced">
<title>Argomenti Avanzati</title>
- <para>Se sei curioso di come funziona la compatibilit&agrave; con i binari
- di Linux, questa &egrave; la sezione da leggere. Molto di ci&ograve;
- che segue &egrave; basato pesantemente su una email scritta a &a.chat
+ <para>Se sei curioso di come funziona la compatibilità con i binari
+ di Linux, questa è la sezione da leggere. Molto di ciò
+ che segue è basato pesantemente su una email scritta a &a.chat
da Terry Lambert <email>tlambert@primenet.com</email> (ID del messaggio:
<literal>&lt;199906020108.SAA07001@usr09.primenet.com&gt;</literal>).</para>
@@ -3754,7 +3754,7 @@ options SHMMAXPGS=393216
esecuzione</quote>. Questo &grave; un cuneo nella chiamata di sistema
&man.execve.2;.</para>
- <para>Cosa succede &egrave; che FreeBSD ha una lista di loader,
+ <para>Cosa succede è che FreeBSD ha una lista di loader,
piuttosto che un singolo loader con un ritorno nel loader
<literal>#!</literal>, per lanciare qualunque inteprete o script
della shell.</para>
@@ -3771,12 +3771,12 @@ options SHMMAXPGS=393216
<para>L'assunzione era un default, <quote>qualunque fosse la
shell</quote>.</para>
- <para>Pi&ugrave; tardi, &egrave; stato fatto un hack per &man.sh.1; per
+ <para>Più tardi, è stato fatto un hack per &man.sh.1; per
esaminare i primi due caratteri. Se erano <literal>:\n</literal>,
allora invocava la shell &man.csh.1; (crediamo sia stata SCO a fare per
prima questo hack).</para>
- <para>Ci&ograve; che ora fa FreeBSD &egrave; scorrere una lista di
+ <para>Ciò che ora fa FreeBSD è scorrere una lista di
loader, con un loader <literal>#!</literal> generico che riconosce
gli interpreti dai caratteri che seguono lo spazio successivo vicino
alla fine, seguito da un ritorno a <filename>/bin/sh</filename>.</para>
@@ -3792,7 +3792,7 @@ options SHMMAXPGS=393216
<para>Il loader di ELF cerca un <emphasis>marchio</emphasis>
specializzato, che &grave; una sezione di commento nell'immagine ELF e
- che non &egrave; presente sui binari ELF SVR4/&solaris;.</para>
+ che non è presente sui binari ELF SVR4/&solaris;.</para>
<para>I binari di Linux, per funzionare, devono essere
<emphasis>marchiati</emphasis> come tipo <literal>Linux</literal>
@@ -3800,7 +3800,7 @@ options SHMMAXPGS=393216
<screen>&prompt.root; <userinput>brandelf -t Linux file</userinput></screen>
- <para>Quando viene fatto questo, il loader ELF vedr&agrave; il marchio
+ <para>Quando viene fatto questo, il loader ELF vedrà il marchio
di <literal>Linux</literal> sul file.</para>
<indexterm>
@@ -3815,7 +3815,7 @@ options SHMMAXPGS=393216
puntatore (in un sistema &unix; tradizionale questo sarebbe l'array di
strutture <literal>sysent[]</literal>, contentente le chiamate di
sistema).
- In aggiunta;, il processo &egrave; etichettato per un trattamento
+ In aggiunta;, il processo è etichettato per un trattamento
speciale del vettore trappola per il codice del segnale di lancio,
e molti altri (minori) aggiustamenti che sono gestiti dal modulo Linux
del kernel.</para>
@@ -3824,15 +3824,15 @@ options SHMMAXPGS=393216
altre cose, una lista di valori <literal>sysent[]</literal> i cui
indirizzi risiedono nel modulo del kernel.</para>
- <para>Quando una chiamata di sistema &egrave; fatta dal binario di
+ <para>Quando una chiamata di sistema è fatta dal binario di
Linux, il codice trappola derefereizia il puntatore alla funzione della
chiamata di sistema dalla struttura <literal>proc</literal>, e prende
i punti di ingresso delle chiamate di sistema di Linux, non di
FreeBSD.</para>
- <para>In pi&ugrave;, la modalit&agrave; Linux
+ <para>In più, la modalità Linux
<emphasis>ridefinisce la root</emphasis> dinamicamente; questo, in
- effetti, &egrave; quello che fa l'opzione <option>union</option> al
+ effetti, è quello che fa l'opzione <option>union</option> al
montaggio del file system (<emphasis>non</emphasis> il tipo di file
system <literal>unionfs</literal>!). Un tentativo viene prima fatto per
cercare il file nella directory
@@ -3841,7 +3841,7 @@ options SHMMAXPGS=393216
nella directory
<filename>/<replaceable>original-path</replaceable></filename>.
Questo assicura che possano funzionare i binari che per richiedono altri
- binari (p.e., la toolchain di Linux pu&ograve; funzionare tutta sotto il
+ binari (p.e., la toolchain di Linux può funzionare tutta sotto il
supporto ABI di Linux). Questo significa anche che i binari di Linux
possono caricare ed eseguire binari di FreeBSD, se non sono presenti i
corrispondenti binari di Linux, e che puoi mettere un comando
@@ -3850,13 +3850,13 @@ options SHMMAXPGS=393216
sicuro che i binari di Linux non possano capire che non stanno girando
sotto Linux.</para>
- <para>In effeti c'&egrave; un kernel Linux nel kernel FreeBSD;
+ <para>In effeti c'è un kernel Linux nel kernel FreeBSD;
le varie funzioni sottostanti che implementano tutti i servizi forniti
dal kernel sono identiche sia nelle definizioni delle tabelle delle
chiamate di sistema di FreeBSD che di Linux: le operazioni sul file
system,
le operazioni nella memoria virtuale, la consegna dei segnali, le IPC
- System V, ecc&hellip; L'unica differenza &egrave; che i binari di
+ System V, ecc&hellip; L'unica differenza è che i binari di
FreeBSD prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di FreeBSD, e i
binari di Linux prendono le funzioni <emphasis>colla</emphasis> di Linux
(molti dei vecchi SO hanno solo le loro funzioni
@@ -3866,25 +3866,25 @@ options SHMMAXPGS=393216
dinamicamente nella struttura <literal>proc</literal> del processo che
fa la chiamata).</para>
- <para>Qual &egrave; la ABI nativa per FreeBSD? Non importa.
- Essenzialmente l'unica differenza &egrave; che (attualmente: questo
+ <para>Qual è la ABI nativa per FreeBSD? Non importa.
+ Essenzialmente l'unica differenza è che (attualmente: questo
potrebbe facilmente essere cambiato in distribuzioni future, e
- probabilmente sar&agrave; fatto) le funzioni <emphasis>colla</emphasis>
+ probabilmente sarà fatto) le funzioni <emphasis>colla</emphasis>
di FreeBSD sono collegate staticamente nel kernel, e le funzioni
<emphasis>colla</emphasis> di Linux possono essere collegate
- staticamente o vi si pu&ograve; accedere attraverso un modulo del
+ staticamente o vi si può accedere attraverso un modulo del
kernel.</para>
- <para>Si, ma &egrave; davvero emulazione? No. &egrave;
- implementazione delle ABI, non emulazione. Non &egrave;
+ <para>Si, ma è davvero emulazione? No. è
+ implementazione delle ABI, non emulazione. Non è
coinvolto nessun emulatore (o simulatore, per evitare la prossima
domanda).</para>
- <para>Allora perch&eacute; talvolta viene chiamata
+ <para>Allora perché talvolta viene chiamata
<quote>emulazione Linux</quote>? Per rendere difficile vendere FreeBSD!
- Seriamente, &egrave; perch&eacute; l'implementazione storica &egrave;
+ Seriamente, è perché l'implementazione storica è
stata fatta in un momento in cui non c'era altro termine per descrivere
- ci&ograve; che stava succedendo; dire che FreeBSD lanciava i binari di
+ ciò che stava succedendo; dire che FreeBSD lanciava i binari di
Linux non era vero, se non compilavi il codice o caricavi un modulo,
e c'era bisogno di un termine per descrivere cosa veniva
caricato&mdash; da qui <quote>l'emulatore Linux</quote>.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml
index a17b65d648..51793cd236 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mail/chapter.sgml
@@ -37,12 +37,12 @@
<indexterm><primary>email</primary></indexterm>
<para>La <quote>Posta Elettronica</quote>, meglio conosciuta come email,
- &egrave; una delle forme di comunicazione maggiormente utilizzate
+ è una delle forme di comunicazione maggiormente utilizzate
tutt'oggi. Questo capitolo fornisce un'introduzione di base per
eseguire un server di posta su &os;, come pure un'introduzione per inviare
- e ricevere la posta elettronica usando &os;; comunque, questo non &egrave;
+ e ricevere la posta elettronica usando &os;; comunque, questo non è
un riferimento completo e infatti molte considerazioni importanti sono
- omesse. Per coprire questo argomento in modo pi&ugrave; completo, si
+ omesse. Per coprire questo argomento in modo più completo, si
rimanda il lettore alla moltitudine di eccellenti libri elencati
nell'<xref linkend="bibliography"/>.</para>
@@ -75,7 +75,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Come risolvere i problemi pi&ugrave; frequenti legati al
+ <para>Come risolvere i problemi più frequenti legati al
server di posta.</para>
</listitem>
@@ -156,7 +156,7 @@
<application>elm</application>, e <application>mail</application>,
e programmi con un'interfaccia grafica (<acronym>GUI</acronym>) quali
<application>balsa</application>, <application>xfmail</application>
- per citarne alcuni, e qualcosa di pi&ugrave; <quote>raffinato</quote>
+ per citarne alcuni, e qualcosa di più <quote>raffinato</quote>
simile a un browser WWW. Questi programmi semplicemente fanno passare
le transazioni email alla <link linkend="mail-host"><quote>macchina
server di posta</quote></link> locale, chiamando uno dei
@@ -213,7 +213,7 @@
<warning>
<para>Vecchie versioni di <application>sendmail</application> contengono
alcuni seri problemi di sicurezza che possono dare la
- possibilit&agrave; ad un attaccante di guadagnarsi un accesso locale
+ possibilità ad un attaccante di guadagnarsi un accesso locale
e/o remote sulla tua macchina. Assicurati di eseguire una versione
aggiornata per evitare questi problemi. In alternativa, installa
un altro <acronym>MTA</acronym> dalla <link linkend="ports">&os;
@@ -227,19 +227,19 @@
<para>Il <acronym>DNS</acronym> (Domain Name System) e il suo demone
<command>named</command> giocano un ruolo fondamentale nella consegna
della posta. Per consegnare la posta dal tuo host a un altro, il
- programma server cercher&agrave; l'host remoto nel DNS per determinare
- la macchina server che ricever&agrave; la posta per il destinatario.
+ programma server cercherà l'host remoto nel DNS per determinare
+ la macchina server che riceverà la posta per il destinatario.
Lo stesso processo avviene quando un host remoto invia dei messaggi di
posta alla tua macchina server di posta.</para>
<indexterm><primary>record MX</primary></indexterm>
- <para>Il <acronym>DNS</acronym> &egrave; responsabile della corrispondenza
+ <para>Il <acronym>DNS</acronym> è responsabile della corrispondenza
tra nomi host ed indirizzi IP, e memorizza anche informazioni specifiche
per la consegna della posta, informazioni conosciute come record MX.
Il record MX (Mail eXchanger) specifica quale/i host dovranno ricevere
la posta per un particolare dominio. Se non hai un record MX per il tuo
- nome host o per il tuo dominio, la posta sar&agrave; consegnata
+ nome host o per il tuo dominio, la posta sarà consegnata
direttamente al tuo host a condizione di avere un record A che mappa
il tuo nome host al tuo indirizzo IP.</para>
@@ -259,14 +259,14 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
</indexterm>
<para>La ricezione della posta per il tuo dominio viene gestita dalla
- macchina server di posta. Questa raccoglier&agrave; la posta
- indirizzata al tuo dominio e la salver&agrave; nel formato
+ macchina server di posta. Questa raccoglierà la posta
+ indirizzata al tuo dominio e la salverà nel formato
<filename>mbox</filename> (metodo per la memorizzazione della posta di
default) o Maildir, a seconda delle tua configurazione. Una volta
- memorizzata, la posta pu&ograve; essere sia letta in modo locale usando
+ memorizzata, la posta può essere sia letta in modo locale usando
applicazioni come &man.mail.1; o <application>mutt</application>, sia
prelevata in modo remoto usando protocolli come <acronym>POP</acronym>
- e <acronym>IMAP</acronym>. Ci&ograve; significa che se vuoi solo
+ e <acronym>IMAP</acronym>. Ciò significa che se vuoi solo
leggere la posta localmente, non hai bisogno di installare un server
<acronym>POP</acronym> o <acronym>IMAP</acronym>.</para>
@@ -280,15 +280,15 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<para>Per accedere a caselle di posta in modo remoto, devi avere
l'accesso a un server <acronym>POP</acronym> o
<acronym>IMAP</acronym>. Questi protocolli permettono agli utenti
- di collegarsi con facilit&agrave; alle loro caselle di posta da
- locazioni remote. Bench&egrave; sia <acronym>POP</acronym> che
+ di collegarsi con facilità alle loro caselle di posta da
+ locazioni remote. Benchè sia <acronym>POP</acronym> che
<acronym>IMAP</acronym> permettono agli utenti di accedere alle
caselle di posta in modo remoto, <acronym>IMAP</acronym> offre
alcuni vantaggi, alcuni dei quali sono:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para><acronym>IMAP</acronym> pu&ograve; memorizzare e prelevare
+ <para><acronym>IMAP</acronym> può memorizzare e prelevare
i messaggi di posta su un server remoto.</para>
</listitem>
@@ -298,10 +298,10 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para><acronym>IMAP</acronym> pu&ograve; essere estremamente utile
- con connessioni lente poich&egrave; permette agli utenti di
+ <para><acronym>IMAP</acronym> può essere estremamente utile
+ con connessioni lente poichè permette agli utenti di
prelevare la struttura dei messaggi senza scaricarli
- completamente; pu&ograve; inoltre realizzare compiti come la
+ completamente; può inoltre realizzare compiti come la
ricerca su un server al fine di minimizzare il trasferimento dei
dati tra client e server.</para>
</listitem>
@@ -314,7 +314,7 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<step>
<para>Scegli un server <acronym>IMAP</acronym> o
<acronym>POP</acronym> che meglio soddisfa le tue
- necessit&agrave;. I seguenti server <acronym>POP</acronym> e
+ necessità. I seguenti server <acronym>POP</acronym> e
<acronym>IMAP</acronym> sono ben noti e si prestano come degli
ottimi esempi:</para>
@@ -353,10 +353,10 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<warning>
<para>Nota che sia <acronym>POP</acronym> che <acronym>IMAP</acronym>
trasmettono informazioni, inclusi il nome utente e la password in
- chiaro. Ci&ograve; significa che se vuoi mettere al sicuro la
+ chiaro. Ciò significa che se vuoi mettere al sicuro la
trasmissione di informazioni su questi protocolli, potresti
considerare di effettuare tunnel di sessioni con &man.ssh.1;.
- La creazione di tunnel di sessioni &egrave; descritta nella
+ La creazione di tunnel di sessioni è descritta nella
<xref linkend="security-ssh-tunneling"/>.</para>
</warning>
</sect3>
@@ -364,9 +364,9 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<sect3 id="local">
<title>Accesso alle caselle di posta locali</title>
- <para>Si pu&ograve; accedere localmente alla casella di posta
+ <para>Si può accedere localmente alla casella di posta
utilizzando un <acronym>MUA</acronym> sul server nel quale risiede la
- casella di posta. Questo pu&ograve; essere fatto usando applicazioni
+ casella di posta. Questo può essere fatto usando applicazioni
come <application>mutt</application> o &man.mail.1;.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -376,8 +376,8 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<indexterm><primary>macchina server di posta</primary></indexterm>
- <para>La macchina server di posta &egrave; il nome del server
- che &egrave; responsabile della consegna e del ricevimento della posta
+ <para>La macchina server di posta è il nome del server
+ che è responsabile della consegna e del ricevimento della posta
per il tuo host, ed eventualmente per la tua rete.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -401,11 +401,11 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<primary><application>sendmail</application></primary>
</indexterm>
- <para>&man.sendmail.8; &egrave; il Mail Transfer Agent (MTA) di default su
- FreeBSD. Il compito di <application>sendmail</application> &egrave; di
+ <para>&man.sendmail.8; è il Mail Transfer Agent (MTA) di default su
+ FreeBSD. Il compito di <application>sendmail</application> è di
accettare posta dai Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>), e
consegnarla al server di posta appropriato come definito nel suo file di
- configurazione. Inoltre <application>sendmail</application> pu&ograve;
+ configurazione. Inoltre <application>sendmail</application> può
accettare connessioni via rete e consegnare i messaggi a caselle di posta
locali o ad un altro programma.</para>
@@ -502,7 +502,7 @@ FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by mx1.FreeBSD.org</screen>
<option>REJECT</option>, <option>RELAY</option> o possono semplicemente
essere passati alla procedura di gestione degli errori di
<application>sendmail</application> con un preciso errore. Gli host
- che sono definiti <option>OK</option>, che &egrave; il valore di
+ che sono definiti <option>OK</option>, che è il valore di
default, possono spedire posta a questo host sempre che la destinazione
finale della posta sia la macchina locale. Gli host che sono definiti
<option>REJECT</option> vengono rifiutati per qualsiasi connessione di
@@ -531,9 +531,9 @@ okay.cyberspammer.com OK
rifiuta la posta da un host specifico su Internet,
<hostid>altra.sorgente.di.spam</hostid>. Il quarto esempio accetta
connessioni di posta da un host, <hostid
- role="fqdn">okay.cyberspammer.com</hostid>, che &egrave; pi&ugrave;
+ role="fqdn">okay.cyberspammer.com</hostid>, che è più
preciso rispetto a <hostid role="domainname">cyberspammer.com</hostid>
- della prima linea. Le corrispondenze pi&ugrave; precise sovrascrivono
+ della prima linea. Le corrispondenze più precise sovrascrivono
quelle meno precise. L'ultimo esempio permette il relay della posta
elettronica agli host che hanno un indirizzo IP che inizia con
<hostid>128.32</hostid>. Questi host possono spedire messaggi destinati
@@ -560,18 +560,18 @@ bit.bucket: /dev/null
procmail: "|/usr/local/bin/procmail"</programlisting>
</example>
- <para>Il formato del file &egrave; semplice: il nome della casella di
+ <para>Il formato del file è semplice: il nome della casella di
posta che si trova a sinistra dei due punti viene espanso negli elementi
posti a destra dei due punti. Il primo esempio semplicemente espande la
casella di posta <username>root</username> nella casella di posta
- <username>utentelocale</username>, che &egrave; di nuovo ricercata
+ <username>utentelocale</username>, che è di nuovo ricercata
nel database degli alias. Se non viene trovata, allora il messaggio
viene consegnato all'utente locale <username>utentelocale</username>.
L'esempio successivo mostra una mailing list. La posta indirizzata
alla casella di posta <username>ftp-bugs</username> viene espansa nelle
tre caselle di posta locali <username>joe</username>,
<username>eric</username>, e <username>paul</username>. Nota che una
- casella di posta remota pu&ograve; essere specificata come
+ casella di posta remota può essere specificata come
<email>user@example.com</email>. Il terzo esempio mostra come
scrivere la posta su un file, in questo caso
<filename>/dev/null</filename>. L'ultimo esempio mostra come mandare
@@ -586,7 +586,7 @@ procmail: "|/usr/local/bin/procmail"</programlisting>
<sect2>
<title><filename>/etc/mail/local-host-names</filename></title>
- <para>Questo file &egrave; una lista di nomi host che &man.sendmail.8;
+ <para>Questo file è una lista di nomi host che &man.sendmail.8;
accetta come se fossero l'host locale. Metti i domini o gli host
per i quali <application>sendmail</application> deve ricevere posta.
Per esempio, se questo server di posta dovesse essere in grado di
@@ -612,12 +612,12 @@ mail.example.com</programlisting>
inclusa ogni cosa, dalla rielaborazione degli indirizzi e-mail alla
stampa del messaggio di rifiuto per i server di posta remoti.
Naturalmente, avendo svariati compiti, questo file di configurazione
- &egrave; alquanto complesso e i suoi dettagli vanno oltre lo scopo di
+ è alquanto complesso e i suoi dettagli vanno oltre lo scopo di
questa sezione. Fortunatamente, questo file necessita raramente di
essere modificato per server di posta standard.</para>
<para>Il file di configurazione principale di
- <application>sendmail</application> pu&ograve; essere costruito
+ <application>sendmail</application> può essere costruito
a partire da macro &man.m4.1; che definiscono le caratteristiche e il
comportamento di <application>sendmail</application>. Guarda
<filename>/usr/src/contrib/sendmail/cf/README</filename> per ulteriori
@@ -652,10 +652,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
di posta <username>postmaster</username> sull'host <hostid
role="fqdn">noc.example.net</hostid>. Infine, se non sono state
trovate corrispondenze per <hostid role="fqdn">example.com</hostid>
- fino a questo punto, verr&agrave; verificata l'ultima mappatura, che
+ fino a questo punto, verrà verificata l'ultima mappatura, che
corrisponde a tutti gli altri messaggi di posta indirizzati a qualche
utente di <hostid role="domainname">example.com</hostid>.
- Questo verr&agrave; mappato nella casella di posta locale
+ Questo verrà mappato nella casella di posta locale
<username>joe</username>.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -690,10 +690,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
<secondary>cambiare mta</secondary>
</indexterm>
- <para>Come gi&agrave; menzionato, l'MTA (Mail Transfer Agent, agente di
+ <para>Come già menzionato, l'MTA (Mail Transfer Agent, agente di
trasferimento della posta elettronica) installato di default su FreeBSD
- &egrave; <application>sendmail</application>. Di conseguenza
- <application>sendmail</application> &egrave; responsabile della tua posta
+ è <application>sendmail</application>. Di conseguenza
+ <application>sendmail</application> è responsabile della tua posta
in partenza e di quella in arrivo.</para>
<para>Comunque, per vari motivi, alcuni amministratori necessitano di
@@ -707,20 +707,20 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
<title>Installazione di un nuovo MTA</title>
<para>Hai un'ampia scelta di MTA utilizzabili. Un buon punto di partenza
- &egrave; la <link linkend="ports">FreeBSD Ports Collection</link> dove
+ è la <link linkend="ports">FreeBSD Ports Collection</link> dove
puoi trovarne molti. Naturalmente sei libero di usare qualunque
MTA proveniente da qualche sito, a condizione che tu riesca ad eseguirlo
sotto FreeBSD.</para>
<para>Inizia installando il tuo nuovo MTA. Una volta installato devi
- valutare se realmente soddisfa le tue necessit&agrave;, inoltre devi
- avere la possibilit&agrave; di configurare il tuo nuovo programma prima
+ valutare se realmente soddisfa le tue necessità, inoltre devi
+ avere la possibilità di configurare il tuo nuovo programma prima
che subentri a <application>sendmail</application>. Valutato questo,
devi essere sicuro che durante l'installazione del nuovo programma non
ci siano stati tentativi di sovrascrivere binari di sistema come
<filename>/usr/bin/sendmail</filename>. Altrimenti, il tuo nuovo
- programma di posta &egrave; stato essenzialmente messo in
- attivit&agrave; prima che tu l'abbia configurato.</para>
+ programma di posta è stato essenzialmente messo in
+ attività prima che tu l'abbia configurato.</para>
<para>Per cortesia fai riferimento alla documentazione dell'MTA che hai
scelto per informazioni su come configurarlo.</para>
@@ -731,13 +731,13 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
<para>La procedura usata per avviare <application>sendmail</application>
cambia significativamente tra la 4.5-RELEASE e la 4.6-RELEASE.
- Di conseguenza, la procedura usata per disabilitarlo &egrave;
+ Di conseguenza, la procedura usata per disabilitarlo è
leggermente differente a seconda della versione di FreeBSD
utilizzata.</para>
<warning>
<para>Se disabiliti il servizio di consegna della posta di
- <application>sendmail</application> in questo modo, &egrave;
+ <application>sendmail</application> in questo modo, è
importante che questo venga rimpiazzato con un altro sistema
di consegna della posta. Se non lo farai,
le funzioni di sistema come &man.periodic.8; saranno incapaci di
@@ -760,10 +760,10 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
<programlisting>sendmail_enable="NO"</programlisting>
<para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>. In questo modo si
- disabiliter&agrave; il servizio di ricezione della posta
+ disabiliterà il servizio di ricezione della posta
di <application>sendmail</application>, ma se
<filename>/etc/mail/mailer.conf</filename> (vedi sotto) non viene
- modificato, <application>sendmail</application> verr&agrave; ancora
+ modificato, <application>sendmail</application> verrà ancora
usato per spedire e-mail.</para>
</sect3>
@@ -784,8 +784,8 @@ postmaster@example.com postmaster@noc.example.net
<programlisting>sendmail_enable="NO"</programlisting>
<para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>. Comunque, se
- la ricezione della posta &egrave; disabilitata, la consegna locale
- funzioner&agrave; ancora. Maggiori informazioni sulle
+ la ricezione della posta è disabilitata, la consegna locale
+ funzionerà ancora. Maggiori informazioni sulle
opzioni di avvio di <application>sendmail</application> sono
disponibili nella pagina man di &man.rc.sendmail.8;.</para>
</sect3>
@@ -842,7 +842,7 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting>
<programlisting>/usr/local/etc/rc.d/supermailer.sh stop</programlisting>
<para>che puoi anche usare per arrestare manualmente il
- server mentre il sistema &egrave; in funzione.</para>
+ server mentre il sistema è in funzione.</para>
</sect3>
<sect3>
@@ -855,7 +855,7 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting>
<programlisting>mta_start_script="nomefile"</programlisting>
<para>in <filename>/etc/rc.conf</filename>, dove
- <replaceable>nomefile</replaceable> &egrave; il nome dello script
+ <replaceable>nomefile</replaceable> è il nome dello script
che vuoi eseguire all'avvio per avviare il tuo MTA.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -864,9 +864,9 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting>
<title>Sostituzione di <application>sendmail</application> come programma
di posta di default del sistema</title>
- <para><application>sendmail</application> &egrave; cos&igrave;
+ <para><application>sendmail</application> è così
onnipresente come programma standard su sistemi &unix; che alcuni
- programmi lo suppongono gi&agrave; installato e configurato. Per questa
+ programmi lo suppongono già installato e configurato. Per questa
ragione, molti degli altri MTA forniscono la loro compatibile
implementazione dell'interfaccia a riga di comando di
<application>sendmail</application>; questo agevola il loro utilizzo
@@ -876,12 +876,12 @@ sendmail_msp_queue_enable="NO"</programlisting>
<para>Quindi, se usi un altro programma di posta, dovrai assicurarti
che i programmi che tentano di eseguire i binari standard di
<application>sendmail</application> come
- <filename>/usr/bin/sendmail</filename> in realt&agrave; eseguano
+ <filename>/usr/bin/sendmail</filename> in realtà eseguano
il programma di posta da te scelto. Fortunatamente, FreeBSD fornisce
un meccanismo chiamato &man.mailwrapper.8; che fa questo lavoro per
te.</para>
- <para>Quando <application>sendmail</application> &egrave; operativo,
+ <para>Quando <application>sendmail</application> è operativo,
dovresti vedere in <filename>/etc/mail/mailer.conf</filename> qualcosa
di simile a questo:</para>
@@ -894,7 +894,7 @@ purgestat /usr/libexec/sendmail/sendmail</programlisting>
<para>Questo significa che quando uno di questi comandi
(come <filename>sendmail</filename> stesso) viene eseguito, in
- realt&agrave; il sistema invoca una copia di mailwrapper di nome
+ realtà il sistema invoca una copia di mailwrapper di nome
<filename>sendmail</filename>, la quale esamina
<filename>mailer.conf</filename> ed esegue
<filename>/usr/libexec/sendmail/sendmail</filename>. Questo meccanismo
@@ -921,9 +921,9 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting>
<para>Una volta che hai configurato ogni cosa a tuo piacimento, devi
terminare i processi di <application>sendmail</application> di cui non
- hai pi&ugrave; bisogno e avviare i processi appartenenti al tuo nuovo
+ hai più bisogno e avviare i processi appartenenti al tuo nuovo
programma, oppure puoi semplicemente riavviare il sistema. Riavviando
- il sistema avrai la possibilit&agrave; di verificare se il sistema sia
+ il sistema avrai la possibilità di verificare se il sistema sia
stato configurato correttamente per eseguire il tuo nuovo MTA in modo
automatico all'avvio.</para>
</sect2>
@@ -940,12 +940,12 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting>
<qandaset>
<qandaentry>
<question>
- <para>Perch&eacute; devo usare nomi di dominio completi (FQDN) per gli
+ <para>Perché devo usare nomi di dominio completi (FQDN) per gli
host del mio dominio?</para>
</question>
<answer>
- <para>Probabilmente ti accorgerai che l'host &egrave; effettivamente
+ <para>Probabilmente ti accorgerai che l'host è effettivamente
in un dominio differente; per esempio, se sei in <hostid
role="fqdn">foo.bar.edu</hostid> e desideri raggiungere un host
chiamato <hostid>mumble</hostid> appartenente al dominio <hostid
@@ -959,10 +959,10 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting>
<para>Tradizionalmente, questo era permesso dai resolver BIND di
BSD. Tuttavia la versione corrente di
<application>BIND</application> equipaggiata con FreeBSD non
- prevede pi&ugrave; l'abbreviazione di default per nomi di dominio
+ prevede più l'abbreviazione di default per nomi di dominio
non completi all'infuori del dominio in cui sei. Quindi l'host
- <hostid>mumble</hostid> sar&agrave; giudicato come <hostid
- role="fqdn">mumble.foo.bar.edu</hostid>, oppure sar&agrave;
+ <hostid>mumble</hostid> sarà giudicato come <hostid
+ role="fqdn">mumble.foo.bar.edu</hostid>, oppure sarà
ricercato per il dominio radice.</para>
<para>Questo differisce dal comportamento precedente, dove la ricerca
@@ -992,7 +992,7 @@ purgestat /usr/local/supermailer/bin/purgestat-compat</programlisting>
</question>
<answer>
- <para>La risposta &egrave; contenuta nelle FAQ di
+ <para>La risposta è contenuta nelle FAQ di
<application>sendmail</application> come segue:</para>
<programlisting>Ottengo messaggi di errore, come questo:
@@ -1012,7 +1012,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting>
<para>Le FAQ di <application>sendmail</application> possono essere
trovate su <ulink url="http://www.sendmail.org/faq/"></ulink> ed
- &egrave; raccomandato leggerle se vuoi <quote>perfezionare</quote>
+ è raccomandato leggerle se vuoi <quote>perfezionare</quote>
la tua configurazione di posta.</para>
</answer>
</qandaentry>
@@ -1027,20 +1027,20 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting>
<answer>
<para>Vuoi collegare ad Internet una macchina FreeBSD posta sulla tua
- LAN. La macchina FreeBSD sar&agrave; un gateway di posta per la
- LAN. La connessione PPP non &egrave; molto indicata per questo
+ LAN. La macchina FreeBSD sarà un gateway di posta per la
+ LAN. La connessione PPP non è molto indicata per questo
scopo.</para>
<indexterm><primary>UUCP</primary></indexterm>
<indexterm><primary>record MX</primary></indexterm>
- <para>Esistono almeno due modi per far questo. Un modo &egrave;
+ <para>Esistono almeno due modi per far questo. Un modo è
usare UUCP.</para>
- <para>L'altro &egrave; trovare un server Internet a tempo pieno
+ <para>L'altro è trovare un server Internet a tempo pieno
che fornisca un servizio MX secondario per il tuo dominio.
- Per esempio, se il dominio della tua societ&agrave; &egrave
+ Per esempio, se il dominio della tua società &egrave
<hostid role="domainname">example.com</hostid> e il tuo fornitore
di servizi Internet ha attivato <hostid
role="domainname">example.net</hostid> per fornire il servizio
@@ -1054,15 +1054,15 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting>
<filename>/etc/mail/sendmail.cf</filename> su <hostid
role="domainname">example.com</hostid>).</para>
- <para>Quando <command>sendmail</command> tenter&agrave; di consegnare
- la posta prover&agrave; a connettersi alla tua connessione modem
+ <para>Quando <command>sendmail</command> tenterà di consegnare
+ la posta proverà a connettersi alla tua connessione modem
(<hostid role="domainname">example.com</hostid>). Molto
- probabilmente finir&agrave; in time out poich&eacute; non sei
+ probabilmente finirà in time out poiché non sei
online. In modo automatico <command>sendmail</command>
- consegner&agrave; la posta al server MX secondario, ad esempio il
+ consegnerà la posta al server MX secondario, ad esempio il
tuo provider Internet (<hostid
role="domainname">example.net</hostid>). Il server MX secondario
- tenter&agrave; periodicamente di collegarsi al tuo host per
+ tenterà periodicamente di collegarsi al tuo host per
consegnare la posta all'host MX primario (<hostid
role="domainname">example.com</hostid>).</para>
@@ -1076,7 +1076,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting>
<para>Se hai intenzione di creare uno script di login separato per
un utente potresti usare <command>sendmail -qRexample.com</command>
- nello script precedente. Questo forzer&agrave; a processare
+ nello script precedente. Questo forzerà a processare
immediatamente tutta la posta per <hostid
role="domainname">example.com</hostid> situata nella tua
coda.</para>
@@ -1096,7 +1096,7 @@ in /etc/mail/sendmail.cf.</programlisting>
&gt; spedire tutta la posta in quel momento? Naturalmente l'utente non ha
&gt; privilegi di root sulla nostra macchina.
-Nella sezione <quote>privacy flags</quote> di sendmail.cf, c'&egrave; una
+Nella sezione <quote>privacy flags</quote> di sendmail.cf, c'è una
definizione Opgoaway,restrictqrun
Rimuovi restrictqrun per permettere a utenti non root di avviare l'elaborazione
@@ -1107,10 +1107,10 @@ nostri clienti come questo, e abbiamo definito:
# errori di configurazione locale.
OwTrue
-In questo modo un server remoto consegner&agrave; direttamente a te, senza
-tentare di connettersi al cliente. Dopodich&eacute; tu spedisci al tuo cliente.
+In questo modo un server remoto consegnerà direttamente a te, senza
+tentare di connettersi al cliente. Dopodiché tu spedisci al tuo cliente.
Funziona solamente con gli <quote>host</quote>, quindi hai bisogno che il tuo
-cliente chiami la sua macchina di posta <quote>customer.com</quote> cos&igrave; come
+cliente chiami la sua macchina di posta <quote>customer.com</quote> così come
<quote>nomehost.customer.com</quote> nel DNS.
Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisting>
</answer>
@@ -1118,7 +1118,7 @@ Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisti
<qandaentry>
<question>
- <para>Perch&eacute; continuo a ottenere l'errore <errorname>Relaying
+ <para>Perché continuo a ottenere l'errore <errorname>Relaying
Denied</errorname> quando spedisco posta da altri host?</para>
</question>
@@ -1126,30 +1126,30 @@ Basta mettere un record A nel DNS per <quote>customer.com</quote>.</programlisti
<para>Con l'installazione di default di FreeBSD,
<application>sendmail</application> viene configurato in modo tale
da permettere di spedire posta solamente dall'host sul quale
- &egrave; in esecuzione. Per esempio, se c'&egrave; installato un
+ è in esecuzione. Per esempio, se c'è installato un
server <acronym>POP</acronym>, allora gli utenti saranno in grado di
controllare la posta da scuola, dal lavoro, o da altre postazioni
remote ma tuttavia non potranno inviare messaggi di posta
all'esterno da postazioni esterne. Tipicamente, pochi istanti dopo
- il tentativo, verr&agrave; spedita una email da
+ il tentativo, verrà spedita una email da
<application>MAILER-DAEMON</application> con il messaggio di errore
<errorname>5.7 Relaying Denied</errorname>.</para>
<para>Esistono diversi modi per aggirare questo problema. La
- soluzione pi&ugrave; semplice &egrave; mettere il proprio
+ soluzione più semplice è mettere il proprio
indirizzo assegnato dall'ISP nel file che contiene i domini
a cui viene permesso di effettuare il relay,
<filename>/etc/mail/relay-domains</filename>. Un modo veloce
- per far questo pu&ograve; essere:</para>
+ per far questo può essere:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>echo "your.isp.example.com" &gt; /etc/mail/relay-domains</userinput></screen>
<para>Dopo aver creato o modificato questo file devi riavviare
- <application>sendmail</application>. Questa soluzione &egrave;
+ <application>sendmail</application>. Questa soluzione è
ideale se sei un amministratore del server e non desideri
spedire posta localmente, o se vorresti usare un client/sistema
punta e clicca su un'altra macchina o perfino su un altro ISP.
- Inoltre &egrave; molto utile se hai solo uno o due account
+ Inoltre è molto utile se hai solo uno o due account
di posta configurati. Se ci sono molti indirizzi da aggiungere,
puoi semplicemente aprire questo file con il tuo editor di testo
preferito e aggiungere i domini, uno per riga:</para>
@@ -1161,9 +1161,9 @@ www.example.org</programlisting>
<para>Ora l'invio della posta tramite il tuo sistema, da parte di
qualche host in lista (a condizione che l'utente abbia un account
- sul tuo sistema), avr&agrave; successo. Questo &egrave; un buon
+ sul tuo sistema), avrà successo. Questo è un buon
metodo per permettere agli utenti di spedire posta dal tuo sistema
- in modo remoto senza dare la possibilit&agrave; a qualcuno di
+ in modo remoto senza dare la possibilità a qualcuno di
spedire SPAM tramite il tuo sistema.</para>
</answer>
</qandaentry>
@@ -1173,7 +1173,7 @@ www.example.org</programlisting>
<sect1 id="mail-advanced">
<title>Argomenti Avanzati</title>
- <para>La seguente sezione tratta argomenti pi&ugrave; complicati come
+ <para>La seguente sezione tratta argomenti più complicati come
l'organizzazione e la configurazione della posta per tutto il tuo
dominio.</para>
@@ -1208,7 +1208,7 @@ www.example.org</programlisting>
<indexterm><primary>SMTP</primary></indexterm>
- <para>Indipendentemente dal metodo scelto, affinch&eacute; la posta
+ <para>Indipendentemente dal metodo scelto, affinché la posta
possa essere consegnata direttamente al tuo host, devi avere un
indirizzo IP statico permanente (non un indirizzo dinamico, come avviene
nella maggior parte delle configurazioni dial-up di PPP). Se sei
@@ -1220,7 +1220,7 @@ www.example.org</programlisting>
<indexterm><primary>record MX</primary></indexterm>
<listitem>
- <para>Assicurati che il record MX (con il numero pi&ugrave; basso)
+ <para>Assicurati che il record MX (con il numero più basso)
relativo al tuo host nel tuo DNS punti all'indirizzo IP del tuo
host.</para>
</listitem>
@@ -1254,15 +1254,15 @@ example.FreeBSD.org has address 204.216.27.XX
example.FreeBSD.org mail is handled (pri=10) by hub.FreeBSD.org</screen>
<para>Tutta la posta spedita al tuo host (<hostid
- role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>) finir&agrave; per essere
+ role="fqdn">example.FreeBSD.org</hostid>) finirà per essere
raccolta su <hostid>hub</hostid> sotto lo stesso nome utente invece
di essere spedita direttamente al tuo host.</para>
<para>L'informazione precedente viene gestita dal tuo server DNS. Il
record DNS che riporta l'informazione di instradamento della posta
- &egrave; l'elemento <emphasis>M</emphasis>ail
+ è l'elemento <emphasis>M</emphasis>ail
e<emphasis>X</emphasis>change. Se non esistono record MX, la posta
- sar&agrave; consegnata direttamente all'host attraverso il suo
+ sarà consegnata direttamente all'host attraverso il suo
indirizzo IP.</para>
<para>L'elemento MX per <hostid role="fqdn">freefall.FreeBSD.org</hostid>
@@ -1274,15 +1274,15 @@ freefall MX 10 freefall.FreeBSD.org
freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<para>Come puoi vedere, <hostid>freefall</hostid> aveva molti elementi MX.
- Il numero MX pi&ugrave; basso &egrave; l'host che, se disponibile,
- riceve direttamente la posta; se per qualche ragione questo non &egrave;
+ Il numero MX più basso è l'host che, se disponibile,
+ riceve direttamente la posta; se per qualche ragione questo non è
accessibile, gli altri (qualche volta chiamati
<quote>MX di backup</quote>) accettano i messaggi temporaneamente,
e li passano all'host attivo con numero inferiore, fino all'host
- con il numero pi&ugrave; basso.</para>
+ con il numero più basso.</para>
<para>I server MX alternativi dovrebbero avere connessioni Internet
- indipendenti dalla propria al fine di risultare pi&ugrave; utili.
+ indipendenti dalla propria al fine di risultare più utili.
Il tuo ISP o un tuo amico non dovrebbero avere problemi
a darti questo servizio.</para>
</sect2>
@@ -1300,7 +1300,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<indexterm><primary>DNS</primary></indexterm>
- <para>Per rendere la vita pi&ugrave; facile, dovrebbe esistere su
+ <para>Per rendere la vita più facile, dovrebbe esistere su
entrambe le macchine un account utente con lo stesso <emphasis>nome
utente</emphasis>. Usa &man.adduser.8; per farlo.</para>
@@ -1312,7 +1312,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<programlisting>example.FreeBSD.org A 204.216.27.XX ; Stazione di lavoro
MX 10 hub.FreeBSD.org ; Server di posta</programlisting>
- <para>In questo modo la posta per la stazione di lavoro sar&agrave;
+ <para>In questo modo la posta per la stazione di lavoro sarà
reindirizzata al server di posta senza preoccuparsi dove punti il
record A. La posta viene inviata all'host MX.</para>
@@ -1337,11 +1337,11 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<note>
<para>Sii consapevole che un ping su <hostid
- role="domainname">customer1.org</hostid> non funzioner&agrave; se
+ role="domainname">customer1.org</hostid> non funzionerà se
non esiste un record A per tale dominio.</para>
</note>
- <para>L'ultima cosa che devi fare &egrave; indicare a
+ <para>L'ultima cosa che devi fare è indicare a
<application>sendmail</application>, posto sulla tua macchina server,
per quali domini e/o host deve accettare posta. Esistono
differenti modi per farlo. I seguenti due funzionano entrambi:</para>
@@ -1351,7 +1351,7 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<para>Se usi <literal>FEATURE(use_cw_file)</literal> aggiungi gli host
al tuo file <filename>/etc/mail/local-host-names</filename>. Se usi
una versione di <application>sendmail</application> precedente
- alla 8.10, il file da usare &egrave;
+ alla 8.10, il file da usare è
<filename>/etc/sendmail.cw</filename>.</para>
</listitem>
@@ -1369,32 +1369,32 @@ freefall MX 20 who.cdrom.com</programlisting>
<title>SMTP con UUCP</title>
<para>La configurazione di <application>sendmail</application> di default
- su FreeBSD &egrave; designata per siti che si collegano direttamente a
+ su FreeBSD è designata per siti che si collegano direttamente a
Internet. I siti che vogliono scambiarsi lo loro posta tramite
UUCP devono installare un altro file di configurazione di
<application>sendmail</application>.</para>
<para>Editare a mano il file <filename>/etc/mail/sendmail.cf</filename>
- &egrave; materia da esperti. La versione 8 di
+ è materia da esperti. La versione 8 di
<application>sendmail</application> genera file di configurazione tramite
la preelaborazione di &man.m4.1;, dove l'attuale configurazione avviene
- su un livello di astrazione pi&ugrave; alto. I file di configurazione
+ su un livello di astrazione più alto. I file di configurazione
di &man.m4.1; possono essere trovati sotto
<filename>/usr/share/sendmail/cf</filename>. Il file
<filename>README</filename> nella directory <filename>cf</filename>
- pu&ograve; servire come introduzione di base alla configurazione
+ può servire come introduzione di base alla configurazione
di &man.m4.1;.</para>
- <para>Il miglior modo per supportare la consegna UUCP &egrave; usare la
+ <para>Il miglior modo per supportare la consegna UUCP è usare la
caratteristica <literal>mailertable</literal>. Questa crea un database
- che <application>sendmail</application> pu&ograve; usare per prendere le
+ che <application>sendmail</application> può usare per prendere le
decisioni di instradamento.</para>
<para>Prima di tutto, devi creare il tuo file <filename>.mc</filename>.
La directory <filename>/usr/share/sendmail/cf/cf</filename>
contiene alcuni esempi. Assumendo che tu abbia chiamato il tuo file
<filename>foo.mc</filename>, tutto quello che devi fare per convertirlo
- in un valido <filename>sendmail.cf</filename> &egrave;:</para>
+ in un valido <filename>sendmail.cf</filename> è:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /etc/mail</userinput>
&prompt.root; <userinput>make foo.cf</userinput>
@@ -1425,21 +1425,21 @@ Cw <replaceable>iltuonodouucp.UUCP</replaceable></programlisting>
<literal>nocanonify</literal>, and
<literal>confDONT_PROBE_INTERFACES</literal> impediscono l'uso del DNS
durante la consegna della posta. La clausola
- <literal>UUCP_RELAY</literal> &egrave; necessaria per supportare la
- consegna UUCP. Metti semplicemente un nome host di Internet che &egrave;
+ <literal>UUCP_RELAY</literal> è necessaria per supportare la
+ consegna UUCP. Metti semplicemente un nome host di Internet che è
in grado di gestire indirizzi di pseudo-domini .UUCP; molto
probabilmente, metterai il relay del tuo ISP.</para>
<para>Una volta fatto questo, hai bisogno del file
<filename>/etc/mail/mailertable</filename>. Se hai solo un collegamento
per l'esterno che viene usato per tutta la tua posta, la seguente riga
- sar&agrave; sufficiente:</para>
+ sarà sufficiente:</para>
<programlisting>#
# makemap hash /etc/mail/mailertable.db &lt; /etc/mail/mailertable
. uucp-dom:<replaceable>il.tuo.relay.uucp</replaceable></programlisting>
- <para>Un esempio pi&ugrave; complesso potrebbe essere simile a
+ <para>Un esempio più complesso potrebbe essere simile a
questo:</para>
<programlisting>#
@@ -1457,12 +1457,12 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus
indirizzata a quel dominio non dovrebbe essere spedita tramite
l'instradamento di default, ma piuttosto tramite alcuni UUCP di confine
al fine di <quote>accorciare</quote> il percorso di consegna. La quarta
- riga gestisce la posta per il dominio Ethernet locale la quale pu&ograve;
+ riga gestisce la posta per il dominio Ethernet locale la quale può
essere consegnata usando SMTP. Infine, gli UUCP di confine sono
menzionati con la notazione a pseudo-dominio .UUCP, per permettere a un
<literal><replaceable>uucp-diconfine
</replaceable>!<replaceable>destinatario</replaceable></literal>
- di sovrascrivere le regole di default. L'ultima riga &egrave; sempre un
+ di sovrascrivere le regole di default. L'ultima riga è sempre un
singolo punto, a cui corrisponde ogni altra cosa e che rappresenta la
consegna UUCP tramite l'UUCP di confine che viene usato come il tuo
gateway di posta universale verso il mondo. Tutti i nomi dei nodi dietro
@@ -1471,8 +1471,8 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus
<literal>uuname</literal>.</para>
<para>Si ricorda che questo file deve essere convertito in un file database
- DBM prima di essere usato. La riga di comando che realizza ci&ograve;
- &egrave; messa come un commento in cima al file
+ DBM prima di essere usato. La riga di comando che realizza ciò
+ è messa come un commento in cima al file
<filename>mailertable</filename>.
Devi sempre eseguire quel comando ogni volta che modifichi il file
<filename>mailertable</filename>.</para>
@@ -1480,12 +1480,12 @@ if-bus.UUCP uucp-dom:if-bus
<para>Ultimo suggerimento: se non sei sicuro che alcuni instradamenti di
posta potrebbero funzionare, ricordati l'opzione <option>-bt</option>
di <application>sendmail</application>. Questa avvia
- <application>sendmail</application> in <emphasis>modalit&agrave; test
+ <application>sendmail</application> in <emphasis>modalità test
indirizzo</emphasis>; digita semplicemente <literal>3,0</literal>,
seguito dall'indirizzo su cui vuoi verificare l'instradamento della posta.
- L'ultima riga ti informa quale agente di posta interno &egrave; stato
- utilizzato, quale host di destinazione questo agente contatter&agrave;, e
- l'indirizzo (molto probabilmente tradotto). Lascia questa modalit&agrave;
+ L'ultima riga ti informa quale agente di posta interno è stato
+ utilizzato, quale host di destinazione questo agente contatterà, e
+ l'indirizzo (molto probabilmente tradotto). Lascia questa modalità
digitando <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>D</keycap>
@@ -1516,18 +1516,18 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab
<title>Configurazione del Sistema di Posta solo per l'Invio</title>
- <para>Esistono molti casi in cui vorresti avere la possibilit&agrave; di
+ <para>Esistono molti casi in cui vorresti avere la possibilità di
inviare la posta attraverso un relay. Alcuni esempi sono:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Il tuo computer &egrave; una macchina desktop, tuttavia vorresti
+ <para>Il tuo computer è una macchina desktop, tuttavia vorresti
essere in grado di usare programmi come &man.send-pr.1;. Per fare
- ci&ograve;, dovresti usare il relay di posta del tuo ISP.</para>
+ ciò, dovresti usare il relay di posta del tuo ISP.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Il computer &egrave; un server che non gestisce localmente la
+ <para>Il computer è un server che non gestisce localmente la
posta, ma demanda la gestione di tutta la posta ad un relay
inoltrandola in modo opportuno.</para>
</listitem>
@@ -1535,17 +1535,17 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab
<para>La maggior parte degli <acronym>MTA</acronym> sono in grado di
soddisfare questa particolare richiesta. Sfortunatamente, configurare
- in modo opportuno un <acronym>MTA</acronym> standard affinch&egrave;
- permetta solo l'inoltro della posta pu&ograve; essere un compito molto
+ in modo opportuno un <acronym>MTA</acronym> standard affinchè
+ permetta solo l'inoltro della posta può essere un compito molto
oneroso. Usare applicazioni come <application>sendmail</application> e
<application>postfix</application> per questo fine risulta spesso troppo
eccessivo.</para>
<para>Inoltre, alcuni servizi di accesso a Internet prevedono nel contratto
- l'impossibilit&agrave; da parte del cliente di usare un <quote>server di
+ l'impossibilità da parte del cliente di usare un <quote>server di
posta</quote>.</para>
- <para>Il modo pi&ugrave; facile per colmare questa necessit&agrave; &egrave;
+ <para>Il modo più facile per colmare questa necessità è
installare il port <filename role="package">mail/ssmtp</filename>.
Esegui i seguenti comandi come <username>root</username>:</para>
@@ -1553,7 +1553,7 @@ parse returns: $# uucp-dom $@ <replaceable>your.uucp.relay</replaceab
&prompt.root; <userinput>make install replace clean</userinput></screen>
<para>Una volta installato, il port <filename
- role="package">mail/ssmtp</filename> pu&ograve; essere configurato con
+ role="package">mail/ssmtp</filename> può essere configurato con
quattro righe nel file
<filename>/usr/local/etc/ssmtp/ssmtp.conf</filename>:</para>
@@ -1590,8 +1590,8 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting>
<para>Se hai un indirizzo IP statico, non hai bisogno di adattare nulla alla
configurazione di default. Imposta come nome host il nome Internet che
- ti &egrave; stato assegnato e <application>sendmail</application>
- far&agrave; il resto.</para>
+ ti è stato assegnato e <application>sendmail</application>
+ farà il resto.</para>
<para>Se hai un indirizzo IP assegnato in modo dinamico e usi una
connessione PPP dialup per Internet, allora probabilmente avrai una
@@ -1603,11 +1603,11 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting>
role="fqdn">relay.example.net</hostid> come relay per la posta.</para>
<para>Per ricevere la posta dalla tua casella, devi installare un agente
- di ricupero. L'utility <application>fetchmail</application> &egrave;
- una buona scelta poich&egrave; supporta diversi tipi di protocolli.
- Questo programma &egrave; disponibile come package o dalla collezione dei
+ di ricupero. L'utility <application>fetchmail</application> è
+ una buona scelta poichè supporta diversi tipi di protocolli.
+ Questo programma è disponibile come package o dalla collezione dei
port (<filename role="package">mail/fetchmail</filename>).
- Di solito, il tuo <acronym>ISP</acronym> fornir&agrave;
+ Di solito, il tuo <acronym>ISP</acronym> fornirà
<acronym>POP</acronym>. Se stai usando <acronym>PPP</acronym> a livello
utente, puoi prelevare automaticamente la tua posta quando viene stabilita
una connessione a Internet mettendo la seguente riga in
@@ -1628,12 +1628,12 @@ hostname=_HOSTNAME_</programlisting>
<para>Assumiamo che tu abbia un account per <username>user</username> su
<hostid role="fqdn">bsd.home</hostid>. Nella directory home di
<username>user</username> su <hostid role="fqdn">bsd.home</hostid>, crea
- il file <filename>.fetchmailrc</filename> cos&igrave; composto:</para>
+ il file <filename>.fetchmailrc</filename> così composto:</para>
<programlisting>poll example.net protocol pop3 fetchall pass MySecret</programlisting>
<para>Questo file non dovrebbe essere leggibile da nessuno ad eccezione di
- <username>user</username> poich&egrave; contiene la password
+ <username>user</username> poichè contiene la password
<literal>MySecret</literal>.</para>
<para>Per spedire la posta con il corretto header <literal>from:</literal>,
@@ -1690,8 +1690,8 @@ define(`confDELIVERY_MODE',`deferred')dnl</programlisting>
server di posta porta numerosi benefici. L'Autenticazione
<acronym>SMTP</acronym> aggiunge un ulteriore strato di sicurezza a
<application>sendmail</application>, e ha il vantaggio di dare agli
- utenti mobili che cambiano host la possibilit&agrave; di usare lo stesso
- server di posta senza avere la necessit&agrave; di riconfigurare ogni
+ utenti mobili che cambiano host la possibilità di usare lo stesso
+ server di posta senza avere la necessità di riconfigurare ogni
volta i settaggi dei loro programmi client di posta.</para>
<procedure>
@@ -1773,7 +1773,7 @@ SENDMAIL_LDADD=-lsasl2</programlisting>
<application>sendmail</application>, edita il tuo file
<filename>/etc/mail/freebsd.mc</filename> (o qualunque altro file che
usi come file <filename>.mc</filename>. Molti amministratori
- preferiscono usare, per unicit&agrave;, l'output di &man.hostname.1;
+ preferiscono usare, per unicità, l'output di &man.hostname.1;
come nome del file <filename>.mc</filename>). Aggiungi le seguenti
righe:</para>
@@ -1790,19 +1790,19 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis
<step>
<para>Per finire, esegui &man.make.1; in <filename>/etc/mail</filename>.
- Questo eseguir&agrave; il tuo nuovo file <filename>.mc</filename> e
- creer&agrave; un file <filename>.cf</filename> di nome
+ Questo eseguirà il tuo nuovo file <filename>.mc</filename> e
+ creerà un file <filename>.cf</filename> di nome
<filename>freebsd.cf</filename> (o con il nome che hai usato per il
file <filename>.mc</filename>). Quindi esegui il comando
- <command>make install restart</command>, che copier&agrave; il file in
- <filename>sendmail.cf</filename>, e riavvier&agrave; correttamente
+ <command>make install restart</command>, che copierà il file in
+ <filename>sendmail.cf</filename>, e riavvierà correttamente
<application>sendmail</application>. Per maggiori informazioni su
questa procedura, dovresti prendere come riferimento
<filename>/etc/mail/Makefile</filename>.</para>
</step>
</procedure>
- <para>Se tutto &egrave; andato per il verso giusto, dovresti essere in grado
+ <para>Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti essere in grado
di inviare un messaggio di prova dopo aver inserito le informazioni di
login nel programma client di posta. Per ulteriori indagini, setta il
<option>LogLevel</option> di <application>sendmail</application> a 13 e
@@ -1834,12 +1834,12 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis
<primary>Mail User Agent</primary>
</indexterm>
- <para>Un Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) &egrave; un'applicazione
+ <para>Un Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>) è un'applicazione
che viene usata per inviare e ricevere la posta elettronica. Man mano
- che la posta <quote>evolve</quote> e diventa pi&ugrave; complessa,
- gli <acronym>MUA</acronym> diventano sempre pi&ugrave; potenti nel modo
- in cui essi interagiscono con la posta elettronica; ci&ograve; fornisce
- agli utenti maggiori funzionalit&agrave; e flessibilit&agrave;.
+ che la posta <quote>evolve</quote> e diventa più complessa,
+ gli <acronym>MUA</acronym> diventano sempre più potenti nel modo
+ in cui essi interagiscono con la posta elettronica; ciò fornisce
+ agli utenti maggiori funzionalità e flessibilità.
&os; supporta svariati mail user agent, che possono essere facilmente
installati usando la <link linkend="ports">FreeBSD Ports
Collection</link>. Gli utenti possono scegliere tra client di posta
@@ -1852,19 +1852,19 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis
<sect2 id="mail-command">
<title>mail</title>
- <para>&man.mail.1; &egrave; il Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>)
+ <para>&man.mail.1; è il Mail User Agent (<acronym>MUA</acronym>)
di default su &os;. Si tratta di un <acronym>MUA</acronym> basato sulla
- console che offre tutte le funzionalit&agrave; di base richieste per
- inviare e ricevere messaggi di posta testuali, anche se &egrave;
- limitato nelle capacit&agrave; di gestione degli allegati, e pu&ograve;
+ console che offre tutte le funzionalità di base richieste per
+ inviare e ricevere messaggi di posta testuali, anche se è
+ limitato nelle capacità di gestione degli allegati, e può
solo supportare caselle di posta locali.</para>
<para>Sebbene <command>mail</command> non supporta in modo nativo
interazioni con server <acronym>POP</acronym> o <acronym>IMAP</acronym>,
queste caselle di posta possono essere scaricate nel file
<filename>mbox</filename> locale usando un'applicazione come
- <application>fetchmail</application>, che verr&agrave; discussa
- pi&ugrave; tardi in questo capitolo (<xref
+ <application>fetchmail</application>, che verrà discussa
+ più tardi in questo capitolo (<xref
linkend="mail-fetchmail"/>).</para>
<para>Al fine di inviare o ricevere la posta, invoca semplicemente il
@@ -1875,9 +1875,9 @@ define(`confAUTH_MECHANISMS', `GSSAPI DIGEST-MD5 CRAM-MD5 LOGIN')dnl</programlis
<para>I contenuti delle caselle di posta degli utenti in
<filename class="directory">/var/mail</filename> sono letti
automaticamente dall'utility <command>mail</command>. Se la casella
- di posta &egrave; vuota, l'utility esce con un messaggio che indica che
- non &egrave; stato trovato nessun messaggio di posta. Una volta che
- la casella di posta &egrave; stata letta, viene avviata l'interfaccia
+ di posta è vuota, l'utility esce con un messaggio che indica che
+ non è stato trovato nessun messaggio di posta. Una volta che
+ la casella di posta è stata letta, viene avviata l'interfaccia
dell'applicazione, e vengono visualizzati una lista di messaggi.
I messaggi sono numerati in modo automatico, come nel seguente
esempio:</para>
@@ -1903,7 +1903,7 @@ Subject: test
Date: Mon, 8 Mar 2004 14:05:52 +0200 (SAST)
From: root@localhost (Charlie Root)
-Questo &egrave; un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen>
+Questo è un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen>
<para>Come puoi vedere nell'esempio precedente, il tasto
<keycap>t</keycap> visualizza il messaggio completo di tutte le sue
@@ -1918,7 +1918,7 @@ Questo &egrave; un messaggio di prova, per favore rispondi se lo ricevi.</screen
non solo al mittente, ma anche agli altri eventuali destinatari del
messaggio originario. Puoi anche impartire quei comandi con un
suffisso relativo al numero di messaggio per il quale intendi
- rispondere. Fatto ci&ograve;, inserisci la tua risposta, segnalando la
+ rispondere. Fatto ciò, inserisci la tua risposta, segnalando la
fine del messaggio con un singolo punto (<keycap>.</keycap>) su una
nuova linea. Ecco un esempio:</para>
@@ -1932,7 +1932,7 @@ EOT</screen>
<para>Per inviare un nuovo messaggio, puoi usare il tasto
<keycap>m</keycap>, seguito dall'indirizzo di posta elettronica del
- destinatario. Puoi specificare pi&ugrave; destinatari separando ogni
+ destinatario. Puoi specificare più destinatari separando ogni
indirizzo da una virgola (<keycap>,</keycap>). Quindi si inserisce
il soggetto del messaggio (il subject), seguito dal contenuto del
messaggio stesso. La fine del messaggio deve essere specificata da un
@@ -1946,16 +1946,16 @@ Ora posso inviare e ricevere posta usando mail ... :)
EOT</screen>
<para>Anche se in <command>mail</command>, il comando <keycap>?</keycap>
- pu&ograve; essere usato per invocare l'help in linea, la pagina man
+ può essere usato per invocare l'help in linea, la pagina man
&man.mail.1; dovrebbe essere consultata per ottenere maggiori
informazioni.</para>
<note>
<para>Come menzionato in precedenza, il comando &man.mail.1; non
- &egrave; stato originariamente progettato per gestire gli allegati, e
- quindi il supporto per essi &egrave; proprio misero. Nuovi
+ è stato originariamente progettato per gestire gli allegati, e
+ quindi il supporto per essi è proprio misero. Nuovi
<acronym>MUA</acronym> come <application>mutt</application> gestiscono
- gli allegati in un modo pi&ugrave; intelligente. Tuttavia se desideri
+ gli allegati in un modo più intelligente. Tuttavia se desideri
comunque usare il comando <command>mail</command>, dovresti
considerare l'uso del port <filename
role="package">converters/mpack</filename>.</para>
@@ -1965,13 +1965,13 @@ EOT</screen>
<sect2 id="mutt-command">
<title>mutt</title>
- <para><application>mutt</application> &egrave; un Mail User Agent leggero
+ <para><application>mutt</application> è un Mail User Agent leggero
ma molto potente, con caratteristiche eccellenti, alcune delle
quali sono:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Abilit&agrave; nella gestione di thread di messaggi;</para>
+ <para>Abilità nella gestione di thread di messaggi;</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1997,12 +1997,12 @@ EOT</screen>
oggi disponibili. Guarda <ulink url="http://www.mutt.org"></ulink> per
maggiori informazioni su <application>mutt</application>.</para>
- <para>La versione stabile di <application>mutt</application> pu&ograve;
+ <para>La versione stabile di <application>mutt</application> può
essere installata usando il port <filename
role="package">mail/mutt</filename>, mentre la versione corrente
- di sviluppo pu&ograve; essere installata tramite il port <filename
+ di sviluppo può essere installata tramite il port <filename
role="package">mail/mutt-devel</filename>. Una volta che il port
- &egrave; stato installato, <application>mutt</application> pu&ograve;
+ è stato installato, <application>mutt</application> può
essere avviato usando il seguente comando:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>mutt</userinput></screen>
@@ -2035,14 +2035,14 @@ EOT</screen>
permette agli utenti di rispondere al solo mittente del messaggio come
pure a tutti i suoi destinatari. Per rispondere solo al mittente
del messaggio, usa il tasto <keycap>r</keycap>. Per inviare una
- risposta di gruppo, che invier&agrave; la risposta sia al mittente
+ risposta di gruppo, che invierà la risposta sia al mittente
originario sia a tutti i destinatari del messaggio, usa il tasto
<keycap>g</keycap>.</para>
<note>
<para><application>mutt</application> si serve del comando &man.vi.1;
come editor per la creazione o risposta dei messaggi di posta
- elettronica. Il tipo di editor pu&ograve; essere personalizzato
+ elettronica. Il tipo di editor può essere personalizzato
dall'utente creando o editando il proprio file di configurazione
<filename>.muttrc</filename> nella propria directory home e settando
in modo opportuno la variabile <literal>editor</literal> o
@@ -2054,9 +2054,9 @@ EOT</screen>
<para>Per comporre un nuovo messaggio, premi il tasto <keycap>m</keycap>.
Dopo aver digitato un valido soggetto, <application>mutt</application>
- avvier&agrave; &man.vi.1; con il quale comporre il corpo del messaggio.
- Fatto ci&ograve;, salvando e uscendo da <command>vi</command>,
- <application>mutt</application> visualizzar&agrave; una schermata
+ avvierà &man.vi.1; con il quale comporre il corpo del messaggio.
+ Fatto ciò, salvando e uscendo da <command>vi</command>,
+ <application>mutt</application> visualizzarà una schermata
riassuntiva del messaggio che sta per essere consegnato. Per inviare il
messaggio, premi il tasto <keycap>y</keycap>. Segue un esempio di una
schermata riassuntiva di un messaggio:</para>
@@ -2068,7 +2068,7 @@ EOT</screen>
</mediaobject>
<para><application>mutt</application> contiene un ottimo help in linea,
- che pu&ograve; essere accessibile nella maggior parte dei men&ugrave;
+ che può essere accessibile nella maggior parte dei menù
digitando il tasto <keycap>?</keycap>. Inoltre, in alcuni casi, nella
parte superiore delle finestra vengono elencati i tasti funzioni
principali.</para>
@@ -2077,27 +2077,27 @@ EOT</screen>
<sect2 id="pine-command">
<title>pine</title>
- <para><application>pine</application> &egrave; rivolto agli utenti novizi,
+ <para><application>pine</application> è rivolto agli utenti novizi,
tuttavia include alcune caratteristiche avanzate.</para>
<warning>
<para>Il software <application>pine</application> ha avuto svariate
- vulnerabilit&agrave; remote scoperte in passato, che permettevano ad
+ vulnerabilità remote scoperte in passato, che permettevano ad
attaccanti remoti di eseguire del codice arbitrario come se fossero
degli utenti locali del sistema, tramite l'invio di un messaggio di
posta preparato ad doc. Tutti questi <emphasis>noti</emphasis>
problemi sono stati rattoppati, ma il codice di
- <application>pine</application> &egrave; stato scritto in un modo
+ <application>pine</application> è stato scritto in un modo
insicuro e il Servizio di Sicurezza di &os; crede che probabilmente
- esistono altre vulnerabilit&agrave; non ancora scoperte o divulgate.
+ esistono altre vulnerabilità non ancora scoperte o divulgate.
Installa <application>pine</application> a tuo rischio e
pericolo.</para>
</warning>
- <para>L'attuale versione di <application>pine</application> pu&ograve;
+ <para>L'attuale versione di <application>pine</application> può
essere installata usando il port <filename
- role="package">mail/pine4</filename>. Una volta che il port &egrave;
- stato installato, <application>pine</application> pu&ograve; essere
+ role="package">mail/pine4</filename>. Una volta che il port è
+ stato installato, <application>pine</application> può essere
avviato con il comando seguente:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>pine</userinput></screen>
@@ -2118,16 +2118,16 @@ EOT</screen>
</imageobject>
</mediaobject>
- <para>All'utente viene quindi presentato il men&ugrave; principale, che
- pu&ograve; essere facilmente esplorato con i tasti cursore. Questo
- men&ugrave; principale fornisce le scorciatoie per comporre nuovi
+ <para>All'utente viene quindi presentato il menù principale, che
+ può essere facilmente esplorato con i tasti cursore. Questo
+ menù principale fornisce le scorciatoie per comporre nuovi
messaggi di posta, per esplorare le directory di posta e perfino per
- amministrare l'agenda degli indirizzi. Sotto al men&ugrave;
+ amministrare l'agenda degli indirizzi. Sotto al menù
principale, sono mostrati i tasti funzione utili per realizzare azioni
specifiche, attinenti all'attuale contesto d'uso.</para>
<para>La directory di default aperta da <application>pine</application>
- &egrave; <filename class="directory">inbox</filename>. Per visualizzare
+ è <filename class="directory">inbox</filename>. Per visualizzare
l'indice dei messaggi, premi il tasto <keycap>I</keycap>, o seleziona
l'opzione <guimenuitem>MESSAGE INDEX</guimenuitem> come da
esempio:</para>
@@ -2139,7 +2139,7 @@ EOT</screen>
</mediaobject>
<para>L'indice dei messaggi mostra i messaggi nella directory corrente,
- e pu&ograve; essere esplorato con i tasti cursore. I messaggi
+ e può essere esplorato con i tasti cursore. I messaggi
selezionati possono essere letti premendo il tasto
<keycap>Invio</keycap>.</para>
@@ -2152,7 +2152,7 @@ EOT</screen>
<para>Nello screenshot seguente, viene visualizzato un semplice messaggio
in <application>pine</application>. I tasti funzione sono visualizzati
come riferimento nella parte superiore della finestra. Un esempio di
- uno di questi tasti funzioni &egrave; il tasto <keycap>r</keycap>,
+ uno di questi tasti funzioni è il tasto <keycap>r</keycap>,
che dice al <acronym>MUA</acronym> di rispondere al messaggio
attualmente visualizzato.</para>
@@ -2163,14 +2163,14 @@ EOT</screen>
</mediaobject>
<para>In <application>pine</application> la risposta ad un messaggio viene
- realizzata con l'editor <application>pico</application>, che &egrave;
+ realizzata con l'editor <application>pico</application>, che è
installato di default con <application>pine</application>. L'utility
<application>pico</application> permette una semplice esplorazione del
- messaggio ed &egrave; pi&ugrave; permissivo con i nuovi utenti rispetto
+ messaggio ed è più permissivo con i nuovi utenti rispetto
a &man.vi.1; o &man.mail.1;. Una volta completata la risposta, il
- messaggio pu&ograve; essere inviato con <keycombo
+ messaggio può essere inviato con <keycombo
action="simul"><keycap>Ctrl</keycap><keycap>X</keycap></keycombo>.
- L'applicazione <application>pine</application> chieder&agrave; una
+ L'applicazione <application>pine</application> chiederà una
conferma.</para>
<mediaobject>
@@ -2179,8 +2179,8 @@ EOT</screen>
</imageobject>
</mediaobject>
- <para><application>pine</application> pu&ograve; essere personalizzato
- usando l'opzione <guimenuitem>SETUP</guimenuitem> del men&ugrave;
+ <para><application>pine</application> può essere personalizzato
+ usando l'opzione <guimenuitem>SETUP</guimenuitem> del menù
principale. Consulta <ulink
url="http://www.washington.edu/pine/"></ulink> per maggiori
informazioni.</para>
@@ -2204,13 +2204,13 @@ EOT</screen>
<indexterm><primary>fetchmail</primary></indexterm>
- <para><application>fetchmail</application> &egrave; un client
+ <para><application>fetchmail</application> è un client
<acronym>IMAP</acronym> e <acronym>POP</acronym> super attrezzato che
- da la possibilit&agrave; agli utenti di scaricare automaticamente la posta
+ da la possibilità agli utenti di scaricare automaticamente la posta
da server remoti <acronym>IMAP</acronym> e <acronym>POP</acronym> e di
salvarla nelle proprie caselle di posta locali; in questo modo la posta
- &egrave; pi&ugrave; accessibile. <application>fetchmail</application>
- pu&ograve; essere installato usando il port <filename
+ è più accessibile. <application>fetchmail</application>
+ può essere installato usando il port <filename
role="package">mail/fetchmail</filename>, e offre diverse
caratteristiche, alcune delle quali sono:</para>
@@ -2223,31 +2223,31 @@ EOT</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>Capacit&agrave; di inoltrare la posta usando
+ <para>Capacità di inoltrare la posta usando
<acronym>SMTP</acronym>, permettendo di filtrare, inoltrare, e usare
- la funzionalit&agrave; alias come di consueto.</para>
+ la funzionalità alias come di consueto.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Pu&ograve; essere eseguito in modalit&agrave; demone per
+ <para>Può essere eseguito in modalità demone per
verificare in modo periodico la presenza di nuovi messaggi.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Pu&ograve; recuperare pi&ugrave; caselle di posta e inoltrare
+ <para>Può recuperare più caselle di posta e inoltrare
i relativi messaggi a diversi utenti locali, a seconda della sua
configurazione.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Bench&egrave; la spiegazione di tutte le caratteristiche di
+ <para>Benchè la spiegazione di tutte le caratteristiche di
<application>fetchmail</application> vada oltre lo scopo di questo
- documento, verranno presentate alcune funzionalit&agrave; di base.
+ documento, verranno presentate alcune funzionalità di base.
<application>fetchmail</application> richiede un file di configurazione
<filename>.fetchmailrc</filename>, al fine di poter essere avviato in modo
corretto. Questo file include informazioni sui server come pure le
credenziali per il login. Data la natura sensibile del contenuto di
- questo file, &egrave; consigliabile renderlo accessibile in sola lettura
+ questo file, è consigliabile renderlo accessibile in sola lettura
dal proprietario, usando il seguente comando:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>chmod 600 .fetchmailrc</userinput></screen>
@@ -2258,12 +2258,12 @@ EOT</screen>
<application>fetchmail</application> di connettersi a <hostid
role="fqdn">example.com</hostid> usando come nome utente
<username>joesoap</username> e come password <literal>XXX</literal>.
- Questo esempio assume che l'utente <username>joesoap</username> &egrave;
+ Questo esempio assume che l'utente <username>joesoap</username> è
anche un utente del sistema locale.</para>
<programlisting>poll example.com protocol pop3 username "joesoap" password "XXX"</programlisting>
- <para>Il prossimo esempio si connette a pi&ugrave; server
+ <para>Il prossimo esempio si connette a più server
<acronym>POP</acronym> e <acronym>IMAP</acronym> e redirige i vari
messaggi a diversi nomi utenti locali quando necessario:</para>
@@ -2273,10 +2273,10 @@ user "andrea", with password "XXXX";
poll example2.net proto imap:
user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting>
- <para>L'utility <application>fetchmail</application> pu&ograve; essere
- eseguita in modalit&agrave; demone con l'opzione <option>-d</option>,
+ <para>L'utility <application>fetchmail</application> può essere
+ eseguita in modalità demone con l'opzione <option>-d</option>,
seguita da un intervallo (in secondi) in base al quale
- <application>fetchmail</application> sonder&agrave; i server elencati nel
+ <application>fetchmail</application> sonderà i server elencati nel
file <filename>.fetchmailrc</filename>. Il seguente esempio indica a
<application>fetchmail</application> di sondare i server ogni 600
secondi:</para>
@@ -2305,26 +2305,26 @@ user "john", with password "XXXXX", is "myth" here;</programlisting>
<indexterm><primary>procmail</primary></indexterm>
- <para>L'utility <application>procmail</application> &egrave; un'applicazione
+ <para>L'utility <application>procmail</application> è un'applicazione
molto potente usata per filtrare la posta in ingresso. Permette agli
utenti di definire delle <quote>regole</quote> che sono confrontate con la
posta in ingresso per realizzare funzioni specifiche o per inoltrare la
posta ad una casella di posta alternativa e/o ad altri indirizzi di posta.
- <application>procmail</application> pu&ograve; essere installato usando
+ <application>procmail</application> può essere installato usando
il port <filename role="package">mail/procmail</filename>. Una volta
- installato, pu&ograve; essere integrato direttamente nella maggior parte
+ installato, può essere integrato direttamente nella maggior parte
degli <acronym>MTA</acronym>; consulta la documentazione del tuo
<acronym>MTA</acronym> per maggiori informazioni. Altrimenti,
- <application>procmail</application> pu&ograve; essere integrato
+ <application>procmail</application> può essere integrato
aggiungendo la seguente linea nel file <filename>.forward</filename> nella
- home directory dell'utente, potendo cos&igrave; utilizzare le
- funzionalit&agrave; di <application>procmail</application>:</para>
+ home directory dell'utente, potendo così utilizzare le
+ funzionalità di <application>procmail</application>:</para>
<programlisting>"|exec /usr/local/bin/procmail || exit 75"</programlisting>
<para>La seguente sezione mostra alcune regole base di
- <application>procmail</application>, cos&igrave; come una breve
- descrizione di ci&ograve; che fanno. Queste ed eventualmente altre
+ <application>procmail</application>, così come una breve
+ descrizione di ciò che fanno. Queste ed eventualmente altre
regole, devono essere inserite nel file <filename>.procmailrc</filename>,
posto nella home directory dell'utente.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml
index 434bb4c9c1..af9a0d5549 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/mirrors/chapter.sgml
@@ -15,7 +15,7 @@
<sect2>
<title>Prodotti al Dettaglio Confezionati</title>
- <para>FreeBSD &egrave; disponibile in confezioni (i CD di FreeBSD, del
+ <para>FreeBSD è disponibile in confezioni (i CD di FreeBSD, del
software aggiuntivo, e la documentazione cartacea) presso svariati
rivenditori:</para>
@@ -264,25 +264,25 @@
<para>I sorgenti ufficiali di FreeBSD sono disponibili via FTP anonimo da
una serie di siti mirror sparsi in tutto il mondo. Il sito <ulink
- url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/"></ulink> &egrave; ben gestito
+ url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/"></ulink> è ben gestito
e permette un gran numero di connessioni, ma ti conviene probabilmente
- trovare un sito mirror a te <quote>pi&ugrave; vicino</quote> (soprattutto
+ trovare un sito mirror a te <quote>più vicino</quote> (soprattutto
se decidi di configurare una sorta di sito mirror).</para>
<para>Il <ulink url="http://mirrorlist.FreeBSD.org/">database dei siti
- mirror di FreeBSD</ulink> &egrave; pi&ugrave; preciso della lista
- contenuta in questo manuale, poich&egrave; ottiene le informazioni
- direttamente dal DNS anzich&eacute; affidarsi a una lista statica di
+ mirror di FreeBSD</ulink> è più preciso della lista
+ contenuta in questo manuale, poichè ottiene le informazioni
+ direttamente dal DNS anziché affidarsi a una lista statica di
host.</para>
- <para>Inoltre, FreeBSD &egrave; disponibile via FTP anonimo dai seguenti
+ <para>Inoltre, FreeBSD è disponibile via FTP anonimo dai seguenti
siti mirror. Se decidi di procurarti FreeBSD via FTP anonimo, usa per
favore un sito a te vicino. I siti mirror elencati come <quote>Siti
Mirror Primari</quote> hanno tipicamente l'intero archivio di
FreeBSD (tutte le versioni oggi disponibili per ognuna delle architetture)
- ma probabilmente scaricherai pi&ugrave; velocemente da un sito che
- &egrave; nel tuo stato o regione. I siti di ogni stato contengono le
- versioni pi&ugrave; recenti per le architetture pi&ugrave; popolari ma
+ ma probabilmente scaricherai più velocemente da un sito che
+ è nel tuo stato o regione. I siti di ogni stato contengono le
+ versioni più recenti per le architetture più popolari ma
potrebbero non contenere l'intero archivio di FreeBSD. Tutti i siti
permettono l'accesso tramite FTP anonimo e alcuni permettono l'accesso
anche con altri metodi.
@@ -304,12 +304,12 @@
</indexterm>
<para>Il CVS Anonimo (anche conosciuto come <emphasis>anoncvs</emphasis>)
- &egrave; una caratteristica del programma di utilit&agrave; CVS
+ è una caratteristica del programma di utilità CVS
contenuto in FreeBSD che serve per sincronizzarsi con un deposito CVS
remoto (in gergo repository CVS). Tra le altre cose, permette agli
utenti di FreeBSD di realizzare, senza avere particolari permessi,
operazioni CVS in sola lettura su uno dei server anoncvs ufficiali del
- progetto FreeBSD. Per utilizzarlo &egrave; sufficiente impostare la
+ progetto FreeBSD. Per utilizzarlo è sufficiente impostare la
variabile di ambiente <envar>CVSROOT</envar> facendola puntare al server
anoncvs appropriato, immettere la password <quote>anoncvs</quote> con il
comando <command>cvs login</command>, e poi usare il comando &man.cvs.1
@@ -325,36 +325,36 @@
login.</para>
</note>
- <para>Bench&eacute; si possa dire che i servizi <link
+ <para>Benché si possa dire che i servizi <link
linkend="cvsup">CVSup</link> e <emphasis>anoncvs</emphasis> realizzino
sostanzialmente le stesse funzioni, ci sono vari particolari che possono
influenzare la scelta di un metodo di sincronizzazione piuttosto
dell'altro. Per dirla in breve, <application>CVSup</application>
- &egrave; pi&ugrave; efficiente nell'uso delle risorse di rete ed
- &egrave; il pi&ugrave; avanzato tecnicamente tra i due, ma tutto questo
+ è più efficiente nell'uso delle risorse di rete ed
+ è il più avanzato tecnicamente tra i due, ma tutto questo
ha un prezzo. Per usare <application>CVSup</application>, bisogna
installare e configurare un client speciale prima di poter scaricare
- qualcosa, e si pu&ograve; scaricare solo blocchi piuttosto grossi che
+ qualcosa, e si può scaricare solo blocchi piuttosto grossi che
<application>CVSup</application> chiama
<emphasis>collezioni</emphasis>.</para>
- <para><application>Anoncvs</application>, al contrario, pu&ograve; essere
+ <para><application>Anoncvs</application>, al contrario, può essere
usato per esaminare qualunque cosa a partire da un singolo file fino a
uno specifico programma (come <command>ls</command> o
<command>grep</command>) specificando il nome del modulo CVS.
- Ovviamente, <application>anoncvs</application> &egrave; adatto solo per
+ Ovviamente, <application>anoncvs</application> è adatto solo per
operazioni di sola lettura sul deposito CVS, quindi se hai intenzione
di supportare lo sviluppo locale in uno dei depositi condivisi del
- progetto FreeBSD allora <application>CVSup</application> &egrave; in
- realt&agrave; l'unica opzione.</para>
+ progetto FreeBSD allora <application>CVSup</application> è in
+ realtà l'unica opzione.</para>
</sect2>
<sect2>
<title><anchor id="anoncvs-usage"/>Uso del CVS Anonimo</title>
<para>La configurazione di &man.cvs.1; per usare un deposito CVS Anonimo
- &egrave; semplicemente una questione di impostare la variabile di
- ambiente <envar>CVSROOT</envar> affinch&eacute; punti a uno dei server
+ è semplicemente una questione di impostare la variabile di
+ ambiente <envar>CVSROOT</envar> affinché punti a uno dei server
<emphasis>anoncvs</emphasis> del progetto FreeBSD. Al momento della
stesura di questo testo sono disponibili i seguenti server:</para>
@@ -414,9 +414,9 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_
<para>Dato che CVS permette di estrarre (nel suo gergo: <quote>check
out</quote>) qualsiasi versione dei sorgenti di FreeBSD che sia mai
- esistita (o, in alcuni casi, che esister&agrave;), &egrave; bene
+ esistita (o, in alcuni casi, che esisterà), è bene
familiarizzare con il parametro revisione (<option>-r</option>) di
- &man.cvs.1; e sapere quali valori pu&ograve; assumere nel deposito
+ &man.cvs.1; e sapere quali valori può assumere nel deposito
del progetto FreeBSD.</para>
<para>Ci sono due tipi di tag, i tag di revisione e i tag di ramo. Un tag
@@ -429,7 +429,7 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_
<para>La <xref linkend="cvs-tags"/> contiene i tag di revisione che possono
essere interessanti per gli utenti. Tuttavia, nessuno di questi tag
- &egrave; valido per la collezione dei port poich&egrave; questa non ha
+ è valido per la collezione dei port poichè questa non ha
revisioni multiple.</para>
<para>Quando specifichi un tag di ramo, normalmente ricevi l'ultima
@@ -442,7 +442,7 @@ SSH2 HostKey: 2048 4d:59:19:7b:ea:9b:76:0b:ca:ee:da:26:e2:3a:83:b8 ssh_host_dsa_
<sect2>
<title>Esempi</title>
- <para>Bench&eacute; sia consigliata un'attenta lettura della pagina man di
+ <para>Benché sia consigliata un'attenta lettura della pagina man di
&man.cvs.1; prima di fare qualsiasi cosa, seguono alcuni veloci esempi
che spiegano in modo essenziale l'uso del CVS Anonimo:</para>
@@ -512,13 +512,13 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<listitem>
<para><ulink url="http://ximbiot.com/cvs/wiki/">CVS Home</ulink>,
- la comunit&agrave; di sviluppo e supporto del CVS.</para>
+ la comunità di sviluppo e supporto del CVS.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><ulink
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi">CVSWeb</ulink>
- &egrave; l'interfaccia web di CVS relativa al progetto
+ è l'interfaccia web di CVS relativa al progetto
FreeBSD.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -532,37 +532,37 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<primary>CTM</primary>
</indexterm>
- <para><application>CTM</application> &egrave; un metodo per mantenere
- sincronizzati un albero di directory remoto e uno centralizzato. &Egrave;
+ <para><application>CTM</application> è un metodo per mantenere
+ sincronizzati un albero di directory remoto e uno centralizzato. È
stato sviluppato per l'albero dei sorgenti di FreeBSD, anche se con il
passare del tempo, altre persone lo hanno trovano utile per altri scopi.
A tutt'oggi esiste pochissima documentazione sul processo della creazione
delle delta, quindi contattate la mailing list &a.ctm-users.name; per
- avere pi&ugrave; informazioni e nel caso voleste usare
+ avere più informazioni e nel caso voleste usare
<application>CTM</application> per altri scopi.</para>
<sect2>
- <title>Perch&eacute; Dovrei Usare <application>CTM</application>?</title>
+ <title>Perché Dovrei Usare <application>CTM</application>?</title>
<para><application>CTM</application> fornisce una copia locale dell'albero
- dei sorgenti di FreeBSD. Ci sono molte <quote>variet&agrave;</quote> di
+ dei sorgenti di FreeBSD. Ci sono molte <quote>varietà</quote> di
alberi disponibili. Che tu voglia seguire l'intero albero CVS o solo
- uno dei rami, <application>CTM</application> pu&ograve; fornirti i dati
+ uno dei rami, <application>CTM</application> può fornirti i dati
che ti servono. Se sei uno sviluppatore attivo di FreeBSD, ma hai una
- connettivit&agrave; TCP/IP di bassa qualit&agrave; o non esistente, o
+ connettività TCP/IP di bassa qualità o non esistente, o
semplicemente desideri ricevere le modifiche in modo automatico,
<application>CTM</application> fa al caso tuo. Riceverai fino a tre
- delta giornaliere per i rami pi&ugrave; attivi. Tuttavia, puoi
+ delta giornaliere per i rami più attivi. Tuttavia, puoi
considerare che li puoi avere attraverso l'invio automatico di email.
- Le dimensioni degli aggiornamenti sono sempre pi&ugrave; piccole
+ Le dimensioni degli aggiornamenti sono sempre più piccole
possibile. Questi sono in genere meno di 5K, con occasionali (uno su
- dieci) aggiornamenti da 10-50K e qualcuno pi&ugrave; grande (100K o
- pi&ugrave;) di tanto in tanto.</para>
+ dieci) aggiornamenti da 10-50K e qualcuno più grande (100K o
+ più) di tanto in tanto.</para>
<para>Devi anche essere cosciente delle varie insidie relativi all'uso di
sorgenti in via di sviluppo e non provenienti da release pronte. Questo
- &egrave; vero in particolare per i sorgenti <quote>current</quote>
- (correnti). &Egrave; raccomandata la lettura di <link
+ è vero in particolare per i sorgenti <quote>current</quote>
+ (correnti). È raccomandata la lettura di <link
linkend="current">Restare in <quote>current</quote> con
FreeBSD</link>.</para>
</sect2>
@@ -590,7 +590,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>vedi anche la sezione <link
linkend="mirrors-ctm">mirror</link>.</para>
- <para>Entra via FTP nella directory giusta e, da l&igrave;, inizia col
+ <para>Entra via FTP nella directory giusta e, da lì, inizia col
trasferire il file <filename>README</filename>.</para>
<para>Se invece desideri ricevere le delta per email:</para>
@@ -607,7 +607,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Quando inizierai a ricevere gli aggiornamenti
<application>CTM</application> via email, puoi usare il programma
<command>ctm_rmail</command> per scompattarli e per applicarli. In
- realt&agrave;, se vuoi avere un processo completamente automatizzato,
+ realtà, se vuoi avere un processo completamente automatizzato,
puoi usare il programma <command>ctm_rmail</command> direttamente in un
elemento di <filename>/etc/aliases</filename>. Esamina la pagina man di
<command>ctm_rmail</command> per maggiori dettagli.</para>
@@ -615,7 +615,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<note>
<para>Indipendentemente dal metodo che utilizzi per ricevere le delta di
<application>CTM</application>, dovresti iscriverti alla mailing list
- &a.ctm-announce.name;. In futuro, questo sar&agrave; l'unico posto
+ &a.ctm-announce.name;. In futuro, questo sarà l'unico posto
dove saranno postati gli annunci riguardanti il funzionamento del
sistema <application>CTM</application>. Clicca sul nome della lista
e segui le istruzioni per iscriverti.</para>
@@ -629,26 +629,26 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<application>CTM</application>, hai bisogno di un punto di partenza dal
quale successivamente costruire le delta.</para>
- <para>Innanzitutto dovresti determinare ci&ograve; che hai. Si pu&ograve;
+ <para>Innanzitutto dovresti determinare ciò che hai. Si può
iniziare da un directory <quote>vuota</quote>. Devi usare una delta
iniziale <quote>Empty</quote> per iniziare il tuo albero
- <application>CTM</application>. Qualche volta pu&ograve; succedere che
+ <application>CTM</application>. Qualche volta può succedere che
una di queste delta <quote>iniziali</quote> sia distribuita su un CD
per tua convenienza, ma comunque, questo generalmente non
avviene.</para>
- <para>Poich&egrave; gli alberi sono molte decine di megabyte, puoi
+ <para>Poichè gli alberi sono molte decine di megabyte, puoi
iniziare da qualcosa che hai a portata di mano. Se hai un CD
- di una release, puoi copiare o estrarre i sorgenti da l&igrave;. Questo
- salver&agrave; un significativo trasferimento di dati.</para>
+ di una release, puoi copiare o estrarre i sorgenti da lì. Questo
+ salverà un significativo trasferimento di dati.</para>
<para>Puoi riconoscere queste delta <quote>iniziali</quote> dalla lettera
<literal>X</literal> preceduta da un numero (per esempio
<filename>src-cur.3210XEmpty.gz</filename>). Il nome che segue la
lettera <literal>X</literal> corrisponde all'origine del tuo
- <quote>seme</quote> iniziale. <filename>Empty</filename> &egrave; una
+ <quote>seme</quote> iniziale. <filename>Empty</filename> è una
directory vuota. Di solito una transizione base a partire da
- <literal>Empty</literal> &egrave; prodotta ogni 100 delta. Strada
+ <literal>Empty</literal> è prodotta ogni 100 delta. Strada
facendo, queste avranno grandi dimensioni! Le dimensioni comuni per le
delta <filename>XEmpty</filename> vanno dai 70 a 80 Megabyte di dati
compressi con <command>gzip</command>.</para>
@@ -669,24 +669,24 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para><application>CTM</application> decifra le delta compresse tramite
il comando <command>gzip</command>, quindi non hai bisogno di
- decomprimerle con <command>gunzip</command>, e ci&ograve; salva spazio
+ decomprimerle con <command>gunzip</command>, e ciò salva spazio
su disco.</para>
<para>Tranne in alcune circostanze, <application>CTM</application> non
- toccher&agrave; il tuo albero. Per verificare una delta puoi usare
+ toccherà il tuo albero. Per verificare una delta puoi usare
l'opzione <option>-c</option> e di fatto <application>CTM</application>
- non toccher&agrave; il tuo albero; verificher&agrave; soltanto
- l'integrit&agrave della delta e se questa pu&ograve; essere applicata
+ non toccherà il tuo albero; verificherà soltanto
+ l'integrit&agrave della delta e se questa può essere applicata
in modo pulito al tuo albero attuale.</para>
<para>Ci sono altre opzioni di <application>CTM</application>, guarda
la pagina man o ispeziona i sorgenti per maggiori dettagli.</para>
- <para>Questo &egrave; davvero tutto ci&ograve; che devi sapere. Ogni
+ <para>Questo è davvero tutto ciò che devi sapere. Ogni
volta che ottieni una delta, esegui <application>CTM</application> per
aggiornare i tuoi sorgenti.</para>
- <para>&Egrave; meglio non rimuovere le delta che richiedono grandi tempi
+ <para>È meglio non rimuovere le delta che richiedono grandi tempi
di scaricamento. Nel caso succeda qualche disgrazia non dovrai
riscaricarle. Anche se hai solo dischetti floppy, considera l'uso di
<command>fdwrite</command> per crearne una copia.</para>
@@ -700,14 +700,14 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<application>CTM</application> supporta le modifiche locali in modo
limitato: prima di verificare la presenza di un file
<filename>foo</filename>, esso cerca <filename>foo.ctm</filename>. Se
- questo file esiste, <application>CTM</application> operer&agrave; su di
+ questo file esiste, <application>CTM</application> opererà su di
esso piuttosto che su <filename>foo</filename>.</para>
<para>Questo comportamento offre un semplice modo per mantenere le
modifiche locali: copia semplicemente il file che desideri modificare in
un file con lo stesso nome e suffisso <filename>.ctm</filename>.
Quindi puoi liberamente hackerare il codice, e
- <application>CTM</application> manterr&agrave; aggiornato il file
+ <application>CTM</application> manterrà aggiornato il file
<filename>.ctm</filename>.</para>
</sect2>
@@ -716,17 +716,17 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<application>CTM</application></title>
<sect3>
- <title>Scoprire con Precisione Ci&ograve; che Dovrebbe Essere
+ <title>Scoprire con Precisione Ciò che Dovrebbe Essere
Aggiornato</title>
<para>Puoi determinare la lista delle modifiche che
- <application>CTM</application> apporter&agrave; ai tuoi sorgenti
+ <application>CTM</application> apporterà ai tuoi sorgenti
usando l'opzione <option>-l</option> di
<application>CTM</application>.</para>
- <para>Questo &egrave; utile se vuoi mantenere dei log delle modifiche,
+ <para>Questo è utile se vuoi mantenere dei log delle modifiche,
prima o dopo aver modificato in qualche modo i file, o solo
- perch&egrave; ti senti un p&ograve; paranoico.</para>
+ perchè ti senti un pò paranoico.</para>
</sect3>
<sect3>
@@ -737,7 +737,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<application>CTM</application>.</para>
<para>Specificando l'opzione <option>-B backup-file</option>,
- <application>CTM</application> effettuer&agrave; il backup di tutti i
+ <application>CTM</application> effettuerà il backup di tutti i
file che saranno modificati da una certa delta
<application>CTM</application> nel file
<filename>backup-file</filename>.</para>
@@ -751,7 +751,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
interessato ad estrarre solo pochi file da una serie di delta.</para>
<para>Puoi controllare la lista dei file sui quali
- <application>CTM</application> operer&agrave; specificando
+ <application>CTM</application> opererà specificando
un'espressione regolare usando le opzioni <option>-e</option> e
<option>-x</option>.</para>
@@ -765,7 +765,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Per ogni file specificato in una delta
<application>CTM</application>, le opzioni <option>-e</option> e
<option>-x</option> sono applicate nello stesso ordine in cui
- compaiono sulla riga di comando. Il file &egrave; processato da
+ compaiono sulla riga di comando. Il file è processato da
<application>CTM</application> solo se risulta idoneo a tutte le
opzioni <option>-e</option> e <option>-x</option> ad esso
applicate.</para>
@@ -775,7 +775,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<sect2>
<title>Piani Futuri per <application>CTM</application></title>
- <para>I pi&ugrave; importanti:</para>
+ <para>I più importanti:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -796,13 +796,13 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<title>Materiale Vario</title>
<para>Esiste una serie di delta per la collezione dei
- <literal>ports</literal>, ma &egrave; ancora di poco interesse.</para>
+ <literal>ports</literal>, ma è ancora di poco interesse.</para>
</sect2>
<sect2 id="mirrors-ctm">
<title>Mirror CTM</title>
- <para><link linkend="ctm">CTM</link>/FreeBSD &egrave; disponibile via FTP
+ <para><link linkend="ctm">CTM</link>/FreeBSD è disponibile via FTP
anonimo dai siti mirror seguenti. Se decidi di procurarti
<application>CTM</application> via FTP anonimo, per favore usa un sito
a te vicino.</para>
@@ -860,7 +860,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>Se non trovi un mirror a te vicino o se il mirror &egrave;
+ <para>Se non trovi un mirror a te vicino o se il mirror è
incompleto, prova ad usare qualche motore di ricerca come <ulink
url="http://www.alltheweb.com/">alltheweb</ulink>.</para>
</sect2>
@@ -872,7 +872,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<sect2 id="cvsup-intro">
<title>Introduzione</title>
- <para><application>CVSup</application> &egrave; un pacchetto di software
+ <para><application>CVSup</application> è un pacchetto di software
per distribuire ed aggiornare alberi di sorgenti da un deposito centrale
CVS posto su un server remoto. I sorgenti di FreeBSD sono mantenuti in
un deposito CVS su una macchina centrale di sviluppo situata in
@@ -882,7 +882,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para><application>CVSup</application> usa il cosiddetto modello ad
<emphasis>estrazione</emphasis> per aggiornare. In questo modello,
- &egrave; compito del client chiedere al server gli aggiornamenti.
+ è compito del client chiedere al server gli aggiornamenti.
Il server attente passivamente le richieste di aggiornamento dai suoi
client. In questo modo tutti gli aggiornamenti sono incitati dal
client. Il server non invia mai degli aggiornamenti che non sono stati
@@ -899,33 +899,33 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Leggendo la documentazione di FreeBSD e le mailling list, potresti
notare dei riferimenti a <application>sup</application>.
- <application>Sup</application> &egrave; il predecessore di
+ <application>Sup</application> è il predecessore di
<application>CVSup</application>, e serviva per un simile scopo.
- <application>CVSup</application> sostanzialmente &egrave; usato allo
+ <application>CVSup</application> sostanzialmente è usato allo
stesso modo di <application>sup</application> e, di fatto, i suoi file
di configurazione sono compatibili con <command>sup</command>.
- <application>Sup</application> non viene pi&ugrave; utilizzato nel
- progetto FreeBSD, poich&egrave; <application>CVSup</application>
- &egrave; pi&ugrave; veloce e pi&ugrave; flessibile.</para>
+ <application>Sup</application> non viene più utilizzato nel
+ progetto FreeBSD, poichè <application>CVSup</application>
+ è più veloce e più flessibile.</para>
</sect2>
<sect2 id="cvsup-install">
<title>Installazione</title>
- <para>Il modo pi&ugrave; semplice per installare
- <application>CVSup</application> &egrave; usare il package precompilato
+ <para>Il modo più semplice per installare
+ <application>CVSup</application> è usare il package precompilato
<filename role="package">net/cvsup</filename> della <link
linkend="ports">collezione dei package</link> di FreeBSD.
Se preferisci costruire <application>CVSup</application> partendo dal
sorgente, allora puoi usare il port <filename
role="package">net/cvsup</filename>. Ma sei avvisato: il port
<filename role="package">net/cvsup</filename> dipende dal sistema
- Modula-3, che richiede una consistente quantit&agrave; di tempo e di
+ Modula-3, che richiede una consistente quantità di tempo e di
spazio su disco per scaricarlo e costruirlo.</para>
<note>
<para>Se hai intenzione di usare <application>CVSup</application> su una
- macchina sulla quale non sar&agrave; installato
+ macchina sulla quale non sarà installato
<application>&xfree86;</application> o <application>&xorg;</application>,
come su un server, assicurati di usare il port che non include la GUI di
<application>CVSup</application>, ossia <filename
@@ -936,7 +936,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<sect2 id="cvsup-config">
<title>Configurazione di CVSup</title>
- <para>Il funzionamento di <application>CVSup</application> &egrave;
+ <para>Il funzionamento di <application>CVSup</application> è
controllato da un file di configurazione chiamato
<filename>supfile</filename>. Esistono alcuni esempi di
<filename>supfile</filename> nella directory <ulink type="html"
@@ -975,10 +975,10 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Nelle seguenti sezioni, costruiremo un tipico
<filename>supfile</filename> per rispondere a turno ad ognuna di queste
- questioni. Incominciamo per&ograve; col descrivere la struttura
+ questioni. Incominciamo però col descrivere la struttura
globale di un <filename>supfile</filename>.</para>
- <para>Un <filename>supfile</filename> &egrave; un file di testo. I
+ <para>Un <filename>supfile</filename> è un file di testo. I
commenti iniziano con un <literal>#</literal> e si estendono fino alle
fine della riga. Le righe bianche e le righe che contengono solo
commenti sono ignorate.</para>
@@ -987,29 +987,29 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
ricevere. Una riga inizia con il nome di una <quote>collezione</quote>,
un nome di un gruppo logico di file definiti dal server. Il nome della
collezione indica al server i file che vuoi ricevere. Dopo il nome
- della collezione seguono zero o pi&ugrave; campi, separati da spazi
+ della collezione seguono zero o più campi, separati da spazi
bianchi. Questi campi rispondono alle questioni citate in precedenza.
Ci sono due tipi di campi: campo opzione e campo valore. Un campo
opzione consiste di una parola chiave a se stante, es.
<literal>delete</literal> o <literal>compress</literal>. Anche un campo
- valore inizia con una parola chiave, ma questa &egrave; seguita dal
+ valore inizia con una parola chiave, ma questa è seguita dal
simbolo <literal>=</literal>, senza spazi bianchi intermedi, e da un
- seconda parola. Ad esempio, <literal>release=cvs</literal> &egrave; un
+ seconda parola. Ad esempio, <literal>release=cvs</literal> è un
campo valore.</para>
- <para>Un <filename>supfile</filename> tipicamente specifica pi&ugrave; di
+ <para>Un <filename>supfile</filename> tipicamente specifica più di
un'unica collezione da ricevere. Un modo di strutturare un
- <filename>supfile</filename> &egrave; specificare esplicitamente tutti i
- campi rilevanti per ogni collezione. Tuttavia, ci&ograve; tende a
- creare <filename>supfile</filename> troppo lunghi, e ci&ograve; &egrave;
- scomodo poich&egrave; in un <filename>supfile</filename> la maggior
+ <filename>supfile</filename> è specificare esplicitamente tutti i
+ campi rilevanti per ogni collezione. Tuttavia, ciò tende a
+ creare <filename>supfile</filename> troppo lunghi, e ciò è
+ scomodo poichè in un <filename>supfile</filename> la maggior
parte dei campi sono gli stessi per tutte le collezioni.
<application>CVSup</application> fornisce un meccanismo per aggirare
questi problemi. Le linee che iniziano con il nome speciale di
pseudo-collezione <literal>*default</literal> possono essere usate per
inizializzare opzioni e valori che saranno utilizzati come default per
le successive collezioni definite nel <filename>supfile</filename>.
- Un valore di default pu&ograve; essere sovrascritto da una singola
+ Un valore di default può essere sovrascritto da una singola
collezione, specificando un valore diverso per la collezione stessa.
Inoltre i valori di default possono essere modificati in mezzo al
supfile tramite linee <literal>*default</literal> aggiuntive.</para>
@@ -1028,11 +1028,11 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
Le collezioni che sono disponibili sono descritte nella
<link linkend="cvsup-collec">prossima sezione</link>. In questo
esempio, desideriamo ricevere per intero l'albero corrente dei
- sorgenti del sistema FreeBSD. C'&egrave; un'unica e vasta
+ sorgenti del sistema FreeBSD. C'è un'unica e vasta
collezione <literal>src-all</literal> che ci permette di ricevere
- tutto ci&ograve;. Come prima fase nella costruzione del nostro
+ tutto ciò. Come prima fase nella costruzione del nostro
<filename>supfile</filename>, dobbiamo semplicemente elencare le
- collezioni, una per riga (in questo caso, c'&egrave; un'unica
+ collezioni, una per riga (in questo caso, c'è un'unica
riga):</para>
<programlisting>src-all</programlisting>
@@ -1042,9 +1042,9 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para><anchor id="cvsup-config-vers"/>Quali versioni dei file
vuoi?</para>
- <para>Con <application>CVSup</application>, hai la possibilit&agrave;
+ <para>Con <application>CVSup</application>, hai la possibilità
di ricevere qualsiasi versione dei sorgenti che sia mai esistita.
- Questo &egrave; possibile poich&egrave; il server
+ Questo è possibile poichè il server
<application>cvsupd</application> lavora direttamente sul deposito
CVS, che contiene tutte le versioni. Puoi specificare la versione
che vuoi usando i campi valori <literal>tag=</literal> e
@@ -1054,7 +1054,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Stai molto attento a specificare i campi
<literal>tag=</literal> in modo corretto. Alcuni tag sono validi
solo per certe collezioni di file. Se specifichi un tag non
- corretto, <application>CVSup</application> canceller&agrave; file
+ corretto, <application>CVSup</application> cancellerà file
che tu non vorresti eliminare. In particolare, usa
<emphasis>solamente</emphasis> <literal>tag=.</literal> per le
collezioni <literal>ports-*</literal>.</para>
@@ -1076,14 +1076,14 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
essere preceduto da <literal>tag=</literal>
(<literal>RELENG_4</literal> diviene
<literal>tag=RELENG_4</literal>). Tieni presente che per la
- collezione dei port &egrave; rilevante solo
+ collezione dei port è rilevante solo
<literal>tag=.</literal>.</para>
<warning>
<para>Sii molto attento a digitare il nome del tag nel modo esatto.
- <application>CVSup</application> non &egrave; in grado di
+ <application>CVSup</application> non è in grado di
riconoscere tag errati. Se digiti in modo sbagliato un tag,
- <application>CVSup</application> si comporter&agrave; come se tu
+ <application>CVSup</application> si comporterà come se tu
avessi specificato un tag valido che non riguarda nessun file.
In questo caso i tuoi sorgenti saranno eliminati.</para>
</warning>
@@ -1100,16 +1100,16 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<programlisting>*default tag=.</programlisting>
- <para>C'&egrave; un importante caso speciale che entra in gioco se
+ <para>C'è un importante caso speciale che entra in gioco se
non specifichi ne un campo <literal>tag=</literal> ne un campo
<literal>date=</literal>. In questo caso, ricevi i file RCS attuali
direttamente dal deposito CVS del server, invece di ricevere una
versione particolare. Gli sviluppatori in genere preferiscono
- questa modalit&agrave; di funzionamento. Mantenendo una copia del
+ questa modalità di funzionamento. Mantenendo una copia del
deposito stesso sui loro sistemi, essi sono in grado di navigare
attraverso la storia delle revisioni e di esaminare le versioni
- precedenti dei file. Comunque questo vantaggio &egrave;
- realizzabile al costo di un ingente quantit&agrave; di spazio su
+ precedenti dei file. Comunque questo vantaggio è
+ realizzabile al costo di un ingente quantità di spazio su
disco.</para>
</listitem>
@@ -1129,7 +1129,7 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<para>Devi cambiare l'host in uno che esiste realmente prima di
eseguire <application>CVSup</application>. Il settaggio dell'host
- pu&ograve; essere sovrascritto su riga di comando eseguendo
+ può essere sovrascritto su riga di comando eseguendo
<command>cvsup</command> con l'opzione <option>-h
<replaceable>hostname</replaceable></option>.</para>
</listitem>
@@ -1142,9 +1142,9 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<command>cvsup</command> dove mettere i file che riceve. In questo
esempio, metteremo i file sorgenti direttamente nel nostro albero
dei sorgenti, <filename>/usr/src</filename>. La directory
- <filename>src</filename> &egrave; gi&agrave; implicita nelle
+ <filename>src</filename> è già implicita nelle
collezioni che vogliamo ricevere, quindi la corretta specifica
- &egrave; questa:</para>
+ è questa:</para>
<programlisting>*default prefix=/usr</programlisting>
</listitem>
@@ -1154,11 +1154,11 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
dovrebbe mantenere i suoi file di stato?</para>
<para>Il client di <application>CVSup</application> mantiene certi
- file di stato in ci&ograve; che &egrave; chiamata directory
+ file di stato in ciò che è chiamata directory
<quote>base</quote>. Questi file aiutano
- <application>CVSup</application> a lavorare in modo pi&ugrave;
+ <application>CVSup</application> a lavorare in modo più
efficace, mantenendo traccia di quali aggiornamenti sono stati
- gi&agrave; ricevuti. Useremo la directory base standard,
+ già ricevuti. Useremo la directory base standard,
<filename>/var/db</filename>:</para>
<programlisting>*default base=/var/db</programlisting>
@@ -1171,42 +1171,42 @@ Warning: Permanently added 'anoncvs.freebsd.org' (DSA) to the list of known host
<listitem>
<para>Settaggi vari di <filename>supfile</filename>:</para>
- <para>C'&egrave; un altro settaggio che normalmente deve essere
+ <para>C'è un altro settaggio che normalmente deve essere
presente in un <filename>supfile</filename>:</para>
<programlisting>*default release=cvs delete use-rel-suffix compress</programlisting>
<para><literal>release=cvs</literal> indica che il server dovrebbe
prendere le sue informazioni dal deposito CVS principale di FreeBSD.
- In genere questa &egrave; la normalit&agrave;, ma esistono altre
- possibilit&agrave; che vanno oltre lo scopo di questa
+ In genere questa è la normalità, ma esistono altre
+ possibilità che vanno oltre lo scopo di questa
sezione.</para>
- <para><literal>delete</literal> d&agrave; a
+ <para><literal>delete</literal> dà a
<application>CVSup</application> il permesso di cancellare file.
Dovresti sempre specificare questa opzione, in modo che
<application>CVSup</application> possa mantenere il tuo albero dei
sorgenti del tutto aggiornato. <application>CVSup</application>
- &egrave; attento nel cancellare solamente quei file dei quali
- &egrave; responsabile. Altri file extra verranno lasciati
+ è attento nel cancellare solamente quei file dei quali
+ è responsabile. Altri file extra verranno lasciati
intatti.</para>
- <para><literal>use-rel-suffix</literal> &egrave; ... arcano. Se vuoi
- realmente saperne di pi&ugrave;, guarda la pagina man di
+ <para><literal>use-rel-suffix</literal> è ... arcano. Se vuoi
+ realmente saperne di più, guarda la pagina man di
&man.cvsup.1;. Altrimenti, specificala senza preoccupartene
troppo.</para>
<para><literal>compress</literal> abilita l'uso di una compressione
stile gzip sul canale di comunicazione. Se hai una connessione T1 o
- pi&ugrave; veloce, non dovresti usare la compressione.
- Diversamente, pu&ograve; essere veramente d'aiuto.</para>
+ più veloce, non dovresti usare la compressione.
+ Diversamente, può essere veramente d'aiuto.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Ricapitolazione di tutti settaggi:</para>
<para>Il <filename>supfile</filename> completo per il nostro esempio
- &egrave; il seguente:</para>
+ è il seguente:</para>
<programlisting>*default tag=.
*default host=cvsup99.FreeBSD.org
@@ -1224,13 +1224,13 @@ src-all</programlisting>
<para>Come menzionato in precedenza, <application>CVSup</application>
usa un <emphasis>modello ad estrazione</emphasis>. Sostanzialmente,
questo significa che ti connetti al server
- <application>CVSup</application>, lui dice, <quote>Ecco ci&ograve; che
+ <application>CVSup</application>, lui dice, <quote>Ecco ciò che
puoi scaricare ...</quote>, ed il tuo client risponde <quote>OK,
- prender&ograve; questo, questo, questo e questo.</quote> Nella
+ prenderò questo, questo, questo e questo.</quote> Nella
configurazione di default, il client <application>CVSup</application>
- prender&agrave; ogni file associato alla collezione e al tag che
+ prenderà ogni file associato alla collezione e al tag che
hai specificato nel file di configurazione. Tuttavia, questo non
- &egrave; sempre ci&ograve; che vuoi, specialmente se stai
+ è sempre ciò che vuoi, specialmente se stai
sincronizzando gli alberi <filename>doc</filename>,
<filename>ports</filename>, o <filename>www</filename> &mdash; molte
persone non sono in grado di leggere quattro o cinque lingue, e quindi
@@ -1240,7 +1240,7 @@ src-all</programlisting>
<emphasis>ports-astrology</emphasis>,
<emphasis>ports-biology</emphasis>, ecc. invece di specificare
semplicemente <emphasis>ports-all</emphasis>). Tuttavia,
- poich&egrave; gli alberi <filename>doc</filename> e
+ poichè gli alberi <filename>doc</filename> e
<filename>www</filename> non hanno collezioni per specifiche lingue,
devi usare una delle molte abili caratteristiche di
<application>CVSup</application>: il file
@@ -1250,20 +1250,20 @@ src-all</programlisting>
<application>CVSup</application> che non dovrebbe prendere ogni
singolo file da una collezione; in altre parole, esso dice al client
di <emphasis>rifiutare</emphasis> certi file dal server. Il file
- <filename>refuse</filename> pu&ograve; essere trovato (o, se non ne
+ <filename>refuse</filename> può essere trovato (o, se non ne
hai ancora uno, dovrebbe essere messo) in
<filename><replaceable>base</replaceable>/sup/</filename>.
- <replaceable>base</replaceable> &egrave; definita nel tuo
+ <replaceable>base</replaceable> è definita nel tuo
<filename>supfile</filename>; la nostra
- <replaceable>base</replaceable> &egrave;
+ <replaceable>base</replaceable> è
<filename>/var/db</filename>, e quindi di default il file
- <filename>refuse</filename> &egrave;
+ <filename>refuse</filename> è
<filename>/var/db/sup/refuse</filename>.</para>
<para>Il file <filename>refuse</filename> ha veramente un formato molto
semplice; esso contiene semplicemente i nomi dei file o delle
directory che non desideri scaricare. Per esempio, se non parli altre
- lingue oltre all'inglese e al tedesco, e non hai la necessit&agrave;
+ lingue oltre all'inglese e al tedesco, e non hai la necessità
di leggere la traduzione in tedesco della documentazione, puoi mettere
le seguenti righe nel tuo file <filename>refuse</filename>:</para>
@@ -1284,15 +1284,15 @@ doc/sr_*
doc/tr_*
doc/zh_*</screen>
- <para>e cos&igrave; via per altre lingue (puoi ottenere la lista
+ <para>e così via per altre lingue (puoi ottenere la lista
completa esplorando il <ulink
url="http://www.FreeBSD.org/cgi/cvsweb.cgi/">deposito CVS di
FreeBSD</ulink>).</para>
- <para>Con questa utile funzionalit&agrave;, quegli utenti che hanno
+ <para>Con questa utile funzionalità, quegli utenti che hanno
una connessione lenta o pagano ogni minuto di connessione Internet
- potranno risparmiare tempo prezioso poich&egrave; non dovranno
- pi&ugrave; scaricare file che non usano mai. Per maggiori dettagli
+ potranno risparmiare tempo prezioso poichè non dovranno
+ più scaricare file che non usano mai. Per maggiori dettagli
sul file <filename>refuse</filename> e su altre utili caratteristiche
di <application>CVSup</application>, guarda la sua pagina man.</para>
</sect3>
@@ -1302,24 +1302,24 @@ doc/zh_*</screen>
<title>Eseguire <application>CVSup</application></title>
<para>Sei ora pronto per provare un aggiornamento. La riga di comando
- per farlo &egrave; molto semplice:</para>
+ per farlo è molto semplice:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cvsup <replaceable>supfile</replaceable></userinput></screen>
<para>dove <filename><replaceable>supfile</replaceable></filename>
- &egrave; naturalmente il nome del <filename>supfile</filename> che hai
+ è naturalmente il nome del <filename>supfile</filename> che hai
creato. Assumendo che stai lavorando sotto X11,
- <command>cvsup</command> visualizzar&agrave; una GUI con alcuni bottoni
+ <command>cvsup</command> visualizzarà una GUI con alcuni bottoni
adibiti ad operazioni usuali. Premi il bottone
<guibutton>go</guibutton>, e stai a guardare l'esecuzione.</para>
- <para>Poich&egrave; in questo esempio stai aggiornando il tuo albero dei
+ <para>Poichè in questo esempio stai aggiornando il tuo albero dei
sorgenti <filename>/usr/src</filename>, avrai bisogno di eseguire il
- programma come <username>root</username> affinch&egrave;
+ programma come <username>root</username> affinchè
<command>cvsup</command> abbia i permessi necessari per aggiornare i
tuoi file. Avendo appena creato il tuo file di configurazione, e non
- avendo mai usato questo programma prima ad ora, tutto ci&ograve;
- potrebbe renderti un p&ograve; nervoso. Esiste un semplice modo per
+ avendo mai usato questo programma prima ad ora, tutto ciò
+ potrebbe renderti un pò nervoso. Esiste un semplice modo per
provare la sincronizzazione senza toccare i tuoi preziosi file. Crea
una directory vuota in qualche posto, e richiamala come argomento sulla
riga di comando:</para>
@@ -1327,13 +1327,13 @@ doc/zh_*</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>mkdir /var/tmp/dest</userinput>
&prompt.root; <userinput>cvsup supfile /var/tmp/dest</userinput></screen>
- <para>La directory che hai specificato sar&agrave; usata come directory
+ <para>La directory che hai specificato sarà usata come directory
di destinazione per tutti gli aggiornamenti dei file.
- <application>CVSup</application> esaminer&agrave; i tuoi file usuali in
- <filename>/usr/src</filename>, ma non modificher&agrave; o
- cenceller&agrave; alcuno di essi. Gli aggiornamenti dei file finiranno
+ <application>CVSup</application> esaminerà i tuoi file usuali in
+ <filename>/usr/src</filename>, ma non modificherà o
+ cencellerà alcuno di essi. Gli aggiornamenti dei file finiranno
invece in <filename>/var/tmp/dest/usr/src</filename>.
- Inoltre <application>CVSup</application> lascer&agrave; intatta la sua
+ Inoltre <application>CVSup</application> lascerà intatta la sua
directory base contenente gli stati dei file quando viene eseguito in
questo modo. Le nuove versioni di questi file saranno scritte nella
directory specificata. A condizione che tu abbia l'accesso di lettura
@@ -1348,20 +1348,20 @@ doc/zh_*</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cvsup -g -L 2 <replaceable>supfile</replaceable></userinput></screen>
<para>L'opzione <option>-g</option> indica a
- <application>CVSup</application> di non usare la sua GUI. Ci&ograve;
- &egrave; automatico se non stai utilizzando X11, ma se lo stai facendo
+ <application>CVSup</application> di non usare la sua GUI. Ciò
+ è automatico se non stai utilizzando X11, ma se lo stai facendo
allora la devi specificare.</para>
<para>L'opzione <option>-L 2</option> indica a
<application>CVSup</application> di visualizzare i dettagli di tutti
gli aggiornamenti dei file che avvengono. Esistono tre livelli
- di verbosit&agrave;, da <option>-L 0</option> a <option>-L 2</option>.
- Il default &egrave; 0, che significa silenzio totale eccetto per
+ di verbosità, da <option>-L 0</option> a <option>-L 2</option>.
+ Il default è 0, che significa silenzio totale eccetto per
i messaggi di errore.</para>
<para>Ci sono molte altre opzione disponibili. Per una breve lista di
esse, digita <command>cvsup -H</command>. Per una descrizione
- pi&ugrave; dettagliata, guarda la relativa pagina man.</para>
+ più dettagliata, guarda la relativa pagina man.</para>
<para>Una volta che sei soddisfatto di come avvengono gli aggiornamenti,
puoi organizzare esecuzioni regolari di <application>CVSup</application>
@@ -1376,7 +1376,7 @@ doc/zh_*</screen>
<para>Le collezioni di file disponibili via
<application>CVSup</application> sono organizzate gerarchicamente.
Ci sono poche collezioni grandi, le quali sono divise in piccole
- sotto-collezioni. Ricevere una grande collezione &egrave; equivalente
+ sotto-collezioni. Ricevere una grande collezione è equivalente
a ricevere ogni sua sotto-collezione. Le relazioni gerarchiche tra le
collezioni riflettono l'uso dell'identazione nella lista qui
sotto.</para>
@@ -1428,15 +1428,15 @@ doc/zh_*</screen>
sotto-collezione <literal>ports-base</literal>!
Ogni volta che qualcosa cambia nell'infrastruttura della
costruzione dei port rappresentata da
- <literal>ports-base</literal>, &egrave; praticamente certo
+ <literal>ports-base</literal>, è praticamente certo
che quei cambiamenti saranno usati dai port
<quote>reali</quote> in un brevissimo arco di tempo.
Quindi, se aggiorni solo i port <quote>reali</quote> e
questi usano alcune delle nuove caratteristiche,
- c'&egrave; un'alta probabilit&agrave; che la loro
- costruzione fallir&agrave; con alcuni misteriosi messaggi
+ c'è un'alta probabilità che la loro
+ costruzione fallirà con alcuni misteriosi messaggi
di errore. La <emphasis>primissima</emphasis> cosa da
- fare in questi casi &egrave; assicurarsi che la propria
+ fare in questi casi è assicurarsi che la propria
sotto-collezione <literal>ports-base</literal> sia
aggiornata.</para>
</important>
@@ -1446,7 +1446,7 @@ doc/zh_*</screen>
<filename>ports/INDEX</filename>, <emphasis>devi</emphasis>
includere <literal>ports-all</literal> (l'intero albero dei
port). Costruire <filename>ports/INDEX</filename> con un
- albero non completo non &egrave; supportato. Consulta la
+ albero non completo non è supportato. Consulta la
<ulink url="&url.books.faq;/applications.html#MAKE-INDEX">
FAQ</ulink>.</para>
</important>
@@ -1656,7 +1656,7 @@ doc/zh_*</screen>
<term><literal>ports-graphics release=cvs</literal></term>
<listitem>
- <para>Utilit&agrave; per la grafica.</para>
+ <para>Utilità per la grafica.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -1682,7 +1682,7 @@ doc/zh_*</screen>
<term><literal>ports-irc release=cvs</literal></term>
<listitem>
- <para>Utilit&agrave; IRC (Internet Relay Chat).</para>
+ <para>Utilità IRC (Internet Relay Chat).</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2138,7 +2138,7 @@ doc/zh_*</screen>
<term><literal>src-sbin release=cvs</literal></term>
<listitem>
- <para>Utility di sistema per la modalit&agrave;
+ <para>Utility di sistema per la modalità
mono-utente
(<filename>/usr/src/sbin</filename>).</para>
</listitem>
@@ -2291,7 +2291,7 @@ doc/zh_*</screen>
<sect2 id="portsnap-intro">
<title>Introduzione</title>
- <para><application>Portsnap</application> &egrave; un
+ <para><application>Portsnap</application> è un
sistema per distribuire in modo sicuro l'albero dei port
di &os;. Circa ogni ora, viene generata una
<quote>snapshot</quote> dell'albero dei port, che viene
@@ -2317,9 +2317,9 @@ doc/zh_*</screen>
l'albero dei port effettivo.</para>
<note>
- <para>Se <application>Portsnap</application> &egrave;
+ <para>Se <application>Portsnap</application> è
installato dalla collezione dei port di &os;, la locazione
- di default per la sua snapshot compressa &egrave;
+ di default per la sua snapshot compressa è
<filename>/usr/local/portsnap/</filename>
invece di <filename>/var/db/portsnap/</filename>.</para>
</note>
@@ -2328,9 +2328,9 @@ doc/zh_*</screen>
<sect2 id="portsnap-install">
<title>Instalazione</title>
- <para>Su &os; 6.0 e versioni pi&ugrave; recenti,
- <application>Portsnap</application> &egrave; contenuto nel
- sistema base. Su versioni di &os; pi&ugrave; datate, pu&ograve;
+ <para>Su &os; 6.0 e versioni più recenti,
+ <application>Portsnap</application> è contenuto nel
+ sistema base. Su versioni di &os; più datate, può
essere installato usando il port
<filename role="package">sysutils/portsnap</filename>.</para>
</sect2>
@@ -2339,16 +2339,16 @@ doc/zh_*</screen>
<title>Configurazione di Portsnap</title>
<para>Il funzionamento di <application>Portsnap</application>
- &egrave; controllato dal file di configurazione
+ è controllato dal file di configurazione
<filename>/etc/portsnap.conf</filename>. Per la
maggior parte degli utenti, la configurazione di default
- sar&agrave; sufficiente; per maggiori dettagli, consultare
+ sarà sufficiente; per maggiori dettagli, consultare
la pagina man &man.portsnap.conf.5;.</para>
<note>
- <para>Se <application>Portsnap</application> &egrave;
+ <para>Se <application>Portsnap</application> è
installato dalla collezione dei port di &os;,
- user&agrave; il file di configurazione posto in
+ userà il file di configurazione posto in
<filename>/usr/local/etc/portsnap.conf</filename> invece
di <filename>/etc/portsnap.conf</filename>.
Questo file di configurazione non viene creato quando
@@ -2370,21 +2370,21 @@ doc/zh_*</screen>
dell'intero albero dei port in
<filename>/var/db/portsnap/</filename> (o
<filename>/usr/local/portsnap/</filename> se
- <application>Portsnap</application> &egrave; stato
+ <application>Portsnap</application> è stato
installato dalla collezione dei port).
Dall'inizio del 2006 la sua dimensione
- &egrave; di circa 41&nbsp;MB.</para>
+ è di circa 41&nbsp;MB.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>portsnap fetch</userinput></screen>
- <para>Una volta che la snapshot compressa &egrave; stata
- scaricata, una copia dell'albero dei port pu&ograve;
+ <para>Una volta che la snapshot compressa è stata
+ scaricata, una copia dell'albero dei port può
estratta in <filename>/usr/ports/</filename>.
- Questo &egrave; necessario perfino se l'albero dei port
- &egrave; gi&agrave; stato creato in quella directory
- (es., usando <application>CVSup</application>), poich&egrave;
+ Questo è necessario perfino se l'albero dei port
+ è già stato creato in quella directory
+ (es., usando <application>CVSup</application>), poichè
stabilisce un punto di inizio dal qualche
- <command>portsnap</command> pu&ograve;
+ <command>portsnap</command> può
determinare quale parte dell'albero dei port necessita
di essere aggiornata.</para>
@@ -2396,7 +2396,7 @@ doc/zh_*</screen>
non viene creata. Se usi &os;&nbsp;6.0-RELEASE,
la directory dovrebbe essere creata prima di
usare <command>portsnap</command>. Su versioni
- di &os; e <application>Portsnap</application> pi&ugrave; recenti
+ di &os; e <application>Portsnap</application> più recenti
questa operazione viene fatta in automatico al primo
utilizzo del comando <command>portsnap</command>.</para>
</note>
@@ -2406,7 +2406,7 @@ doc/zh_*</screen>
<title>Aggiornare l'Albero dei Port</title>
<para>Dopo che una prima snapshot compressa
- dell'albero dei port &egrave; stata scaricata
+ dell'albero dei port è stata scaricata
ed estratta in <filename>/usr/ports/</filename>,
l'aggiornamento dell'albero dei port consiste
in due passi: <emphasis>scaricando</emphasis> gli
@@ -2441,32 +2441,32 @@ doc/zh_*</screen>
che attende una durata random fino a 3600 secondi prima
di scaricare gli aggiornamenti.</para>
- <para>Inoltre, &egrave; fortemente racomandato che
+ <para>Inoltre, è fortemente racomandato che
<command>portsnap update</command> non sia eseguito
- da un job <command>cron</command>, poich&egrave;
- &egrave; soggetto a causare problemi se viene avviato
+ da un job <command>cron</command>, poichè
+ è soggetto a causare problemi se viene avviato
allo stesso tempo di compilazione o installazione di
- un port. Ad ogni modo, &egrave; possibile aggiornare
- i file <filename>INDEX</filename> dei port, e pu&ograve;
+ un port. Ad ogni modo, è possibile aggiornare
+ i file <filename>INDEX</filename> dei port, e può
essere fatto passando il flag <option>-I</option> a
<command>portsnap</command>. (Ovviamente, se
<command>portsnap -I update</command> viene eseguito da
- <command>cron</command>, sar&agrave; necessario eseguire
+ <command>cron</command>, sarà necessario eseguire
successivamnte <command>portsnap update</command> senza
la flag <option>-I</option> al fine di aggiornare
il resto dell'albero.)</para>
<para>Aggiungendo la riga seguente in <filename>/etc/crontab</filename>,
- <command>portsnap</command> aggiorner&agrave;
+ <command>portsnap</command> aggiornerà
la snapshot compressa e i file <filename>INDEX</filename> in
- <filename>/usr/ports/</filename>, e mander&agrave; una email
- se qualche port installato non &egrave;
+ <filename>/usr/ports/</filename>, e manderà una email
+ se qualche port installato non è
aggiornato:</para>
<programlisting>0 3 * * * root portsnap -I cron update &amp;&amp; pkg_version -vIL=</programlisting>
<note>
- <para>Se l'ora di sistema non &egrave; settata all'ora locale,
+ <para>Se l'ora di sistema non è settata all'ora locale,
sostituisci <literal>3</literal> con un valore random
tra 0 e 23, al fine di disporre il carico sui server
<application>Portsnap</application> in modo uniforme.</para>
@@ -2499,7 +2499,7 @@ doc/zh_*</screen>
<sect2>
<title>Tag di Ramo</title>
- <para>Tutti, con l'eccezione di <literal>HEAD</literal> (che &egrave;
+ <para>Tutti, con l'eccezione di <literal>HEAD</literal> (che è
sempre un valido tag), sono relativi all'albero
<filename>src/</filename>. Gli alberi <filename>ports/</filename>,
<filename>doc/</filename>, e <filename>www/</filename> non sono
@@ -2511,16 +2511,16 @@ doc/zh_*</screen>
<listitem>
<para>Nome simbolico per la linea di sviluppo corrente,
- FreeBSD-CURRENT. &Egrave; anche il tag di default se nessun tag
- di revisione &egrave; specificato.</para>
+ FreeBSD-CURRENT. È anche il tag di default se nessun tag
+ di revisione è specificato.</para>
- <para>In <application>CVSup</application>, questo tag &egrave;
+ <para>In <application>CVSup</application>, questo tag è
rappresentato dal simbolo <literal>.</literal>.</para>
<note>
- <para>In CVS, questo &egrave; il settaggio di default se nessun
- tag di revisione &egrave; stato specificato. In genere
- <emphasis>non</emphasis> &egrave; una buona idea aggiornare i
+ <para>In CVS, questo è il settaggio di default se nessun
+ tag di revisione è stato specificato. In genere
+ <emphasis>non</emphasis> è una buona idea aggiornare i
sorgenti a CURRENT su una macchina STABLE, a meno che sai cosa
stai facendo.</para>
</note>
@@ -2738,7 +2738,7 @@ doc/zh_*</screen>
<listitem>
<para>La linea di sviluppo per FreeBSD-2.2.X, anche conosciuta come
- 2.2-STABLE. Questo ramo &egrave; per la maggior parte
+ 2.2-STABLE. Questo ramo è per la maggior parte
obsoleto.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2749,8 +2749,8 @@ doc/zh_*</screen>
<title>Tag di Release</title>
<para>Questi tag si riferiscono a un preciso istante di tempo quando una
- versione di &os; &egrave; stata rilasciata. Il processo di release
- engineering &egrave; documentato in dettaglio dai documenti <ulink
+ versione di &os; è stata rilasciata. Il processo di release
+ engineering è documentato in dettaglio dai documenti <ulink
url="&url.base;/releng/">Release Engineering
Information</ulink> e <ulink
url="&url.articles.releng.en;/release-proc.html">Release
@@ -3072,7 +3072,7 @@ doc/zh_*</screen>
<term>Svezia</term>
<listitem>
- <para>Il percorso dei file &egrave;:
+ <para>Il percorso dei file è:
<filename>/afs/stacken.kth.se/ftp/pub/FreeBSD/</filename></para>
<programlisting>stacken.kth.se # Stacken Computer Club, KTH, Svezia
@@ -3091,12 +3091,12 @@ doc/zh_*</screen>
<para>I seguenti siti rendono disponibile FreeBSD tramite il protocollo
rsync. L'utility <application>rsync</application> lavora nello stesso
- modo del comando &man.rcp.1;, ma ha pi&ugrave; opzioni e usa il protocollo
+ modo del comando &man.rcp.1;, ma ha più opzioni e usa il protocollo
rsync per aggiornamenti remoti il quale trasferisce solo le differenze tra
i due set di file, e di conseguenza accelera fortemente la
- sincronizzazione su rete. Questo &egrave; molto utile se hai un sito
+ sincronizzazione su rete. Questo è molto utile se hai un sito
mirror del server FTP di FreeBSD, o del deposito CVS. La suite
- <application>rsync</application> &egrave; disponibile per molti sistemi
+ <application>rsync</application> è disponibile per molti sistemi
operativi e, su FreeBSD, puoi usare il port <filename
role="package">net/rsync</filename> o il rispettivo package.</para>
@@ -3181,7 +3181,7 @@ doc/zh_*</screen>
<listitem>
<para>rsync://ftp-master.FreeBSD.org/</para>
- <para>Questo server pu&ograve; essere usato solo dai siti mirror
+ <para>Questo server può essere usato solo dai siti mirror
primari di FreeBSD.</para>
<para>Collezioni disponibili:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml
index 09372a0982..633bcc52bb 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/multimedia/chapter.sgml
@@ -24,28 +24,28 @@
<sect1 id="multimedia-synopsis">
<title>Sinossi</title>
- <para>FreeBSD supporta una grande variet&agrave; di schede audio,
- permettendoti di apprezzare un output di alta fedelt&agrave; dal tuo
- computer. Questo include l'abilit&agrave; di registrare e riprodurre
- suoni nei formati MPEG Audio Layer 3 (MP3), WAV, ed Ogg Vorbis cos&igrave;
+ <para>FreeBSD supporta una grande varietà di schede audio,
+ permettendoti di apprezzare un output di alta fedeltà dal tuo
+ computer. Questo include l'abilità di registrare e riprodurre
+ suoni nei formati MPEG Audio Layer 3 (MP3), WAV, ed Ogg Vorbis così
come in molti altri formati. La FreeBSD Ports Collection contiene inoltre
applicazioni che ti permettono di modificare l'audio registrato,
aggiungere effetti sonori, e controllare i dispositivi MIDI
collegati.</para>
<para>Con un po' di sperimentazione, &os;
- pu&ograve; supportare la riproduzione di file video e DVD. Il numero di
+ può supportare la riproduzione di file video e DVD. Il numero di
applicazioni per codificare, convertire, e riprodurre i vari formati
- video &egrave; pi&ugrave; limitato del numero delle applicazioni audio.
+ video è più limitato del numero delle applicazioni audio.
Per esempio nel momento in cui sto scrivendo, non esiste nella FreeBSD
Ports Collection una buona applicazione per ricodificare che
potrebbe essere usata per la conversione tra diversi formati, come
- c'&egrave; con <filename role="package">audio/sox</filename>. Tuttavia,
+ c'è con <filename role="package">audio/sox</filename>. Tuttavia,
il panorama software in quest'area sta rapidamente cambiando.</para>
- <para>Questo capitolo descriver&agrave; i passi necessari per configurare la
+ <para>Questo capitolo descriverà i passi necessari per configurare la
tua scheda audio. La configurazione e l'installazione di X11
- (<xref linkend="x11"/>) si sono gi&agrave; prese cura dei problemi
+ (<xref linkend="x11"/>) si sono già prese cura dei problemi
hardware della tua scheda video, sebbene ci possano essere delle
ottimizzazioni da applicare per una migliore riproduzione.</para>
@@ -107,7 +107,7 @@
<warning>
<para>Provare a montare CD audio con il comando
- &man.mount.8; produrr&agrave; un errore, come minimo, o un
+ &man.mount.8; produrrà un errore, come minimo, o un
<emphasis>kernel panic</emphasis>, alla peggio. Questi formati hanno
codifiche particolari che differiscono dal comune file system
ISO.</para>
@@ -147,12 +147,12 @@
<indexterm><primary>schede audio</primary></indexterm>
<para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda che
- possiedi, il chip che utilizza, e se &egrave; una scheda PCI o ISA.
+ possiedi, il chip che utilizza, e se è una scheda PCI o ISA.
FreeBSD supporta diverse schede PCI e ISA. Verifica la lista dei
dispositivi audio supportati nell' <ulink
url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink> per vedere se
- la tua scheda &egrave; supportata. Inoltre tale documento ti
- indicher&agrave; quale driver supporta la tua scheda.</para>
+ la tua scheda è supportata. Inoltre tale documento ti
+ indicherà quale driver supporta la tua scheda.</para>
<indexterm>
<primary>kernel</primary>
@@ -160,10 +160,10 @@
</indexterm>
<para>Per usare il tuo dispositivo audio, dovrai caricare i driver
- corretti. Il caricamento del driver del dispositivo pu&ograve; essere
- fatto in due modi. Il metodo pi&ugrave; semplice consiste semplicemente
+ corretti. Il caricamento del driver del dispositivo può essere
+ fatto in due modi. Il metodo più semplice consiste semplicemente
nel caricare un modulo nel kernel per la tua scheda audio con
- &man.kldload.8; che pu&ograve; essere fatto sia da linea di
+ &man.kldload.8; che può essere fatto sia da linea di
comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_emu10k1</userinput></screen>
@@ -181,9 +181,9 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>kldload snd_driver</userinput></screen>
- <para>Questo &egrave; un metadriver che carica i driver dei dispositivi
- audio pi&ugrave; comuni in un solo colpo. Ci&ograve; permette di
- trovare velocemente il driver corretto. &Egrave; anche possibile
+ <para>Questo è un metadriver che carica i driver dei dispositivi
+ audio più comuni in un solo colpo. Ciò permette di
+ trovare velocemente il driver corretto. È anche possibile
caricare tutti i driver audio attraverso il file
<filename>/boot/loader.conf</filename>.</para>
@@ -192,7 +192,7 @@
puoi verificare il file <filename>/dev/sndstat</filename> con il
comando <command>cat /dev/sndstat</command>.</para>
- <para>Un altro metodo &egrave; quello di compilare staticamente il
+ <para>Un altro metodo è quello di compilare staticamente il
supporto per la tua scheda audio nel kernel. La sezione seguente
fornisce le informazioni di cui hai bisogno per aggiungere il supporto
al tuo hardware in questo metodo. Per informazioni aggiuntive su
@@ -202,8 +202,8 @@
<sect3>
<title>Configurare un Kernel Custom con il Supporto Audio</title>
- <para>La prima cosa da fare &egrave; aggiungere al kernel il driver
- di framework audio &man.sound.4;; per fare ci&ograve; devi aggiungere
+ <para>La prima cosa da fare è aggiungere al kernel il driver
+ di framework audio &man.sound.4;; per fare ciò devi aggiungere
la seguente riga al tuo file di configurazione del kernel:</para>
<programlisting>device sound</programlisting>
@@ -214,7 +214,7 @@
audio supportati nell'<ulink
url="&rel.current.hardware;">Hardware Notes</ulink>, per
determinare il driver corretto per la tua scheda sonora. Per
- esempio, la scheda &soundblaster; Live! della Creative &egrave;
+ esempio, la scheda &soundblaster; Live! della Creative è
supportata dal driver &man.snd.emu10k1.4;. Per aggiungere il
supporto per questa scheda, usiamo la seguente riga:</para>
@@ -222,18 +222,18 @@
<para>Per conoscere la corretta sintassi da usare assicurati di
leggere la pagina man del driver. La sintassi corretta per la
- configurazione del kernel di ogni driver audio supportato pu&ograve;
+ configurazione del kernel di ogni driver audio supportato può
essere trovata nel file
<filename>/usr/src/sys/conf/NOTES</filename>.</para>
<para>Schede ISA non-PnP possono obbligarti a fornire al kernel
informazioni su alcuni settaggi della scheda audio (IRQ, porta di I/O,
- etc), tipico di tutte le scheda ISA non-PnP. Questo pu&ograve;
+ etc), tipico di tutte le scheda ISA non-PnP. Questo può
essere realizzato attraverso il file
<filename>/boot/device.hints</filename>. All'avvio del sistema,
- il &man.loader.8; legger&agrave; questo file e passer&agrave;
+ il &man.loader.8; leggerà questo file e passerà
i settaggi al kernel. Per esempio, una vecchia scheda audio
- &soundblaster; 16 ISA non-PnP della Creative user&agrave; il driver
+ &soundblaster; 16 ISA non-PnP della Creative userà il driver
&man.snd.sbc.4; in congiunzione con <literal>snd_sb16</literal>.
Per questa scheda le seguenti linee devono essere aggiunte al file
di configurazione del kernel:</para>
@@ -253,11 +253,11 @@ hint.sbc.0.flags="0x15"</programlisting>
<literal>0x220</literal> e l'IRQ <literal>5</literal>.</para>
<para>La sintassi usata nel file <filename>/boot/device.hints</filename>
- &egrave; spiegata nella pagina man di &man.sound.4; e nella pagina man
+ è spiegata nella pagina man di &man.sound.4; e nella pagina man
del driver in questione.</para>
<para>Il settaggi qui sopra sono quelli di default. In alcuni casi,
- potresti avere la necesit&agrave; di modificare l'IRQ o altri
+ potresti avere la necesità di modificare l'IRQ o altri
parametri per far funzionare la tua scheda audio. Guarda la pagina
man di &man.snd.sbc.4; per maggiori dettagli su questo driver.</para>
</sect3>
@@ -274,7 +274,7 @@ hint.sbc.0.flags="0x15"</programlisting>
pcm0: [GIANT-LOCKED]
pcm0: &lt;Cirrus Logic CS4205 AC97 Codec&gt;</screen>
- <para>Lo stato della scheda audio pu&ograve; essere verificato leggendo
+ <para>Lo stato della scheda audio può essere verificato leggendo
il file <filename>/dev/sndstat</filename>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cat /dev/sndstat</userinput>
@@ -285,7 +285,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<para>L'output del tuo sistema potrebbe essere diverso. Se nessun
dispositivo <devicename>pcm</devicename> viene visualizzato, rivedi
- ci&ograve; che &egrave; stato fatto di recente. Ricontrolla ancora
+ ciò che è stato fatto di recente. Ricontrolla ancora
una volta il tuo file di configurazione del kernel e assicurati di
aver scelto il driver corretto. Alcuni problemi comuni sono elencati
nella <xref linkend="troubleshooting"/>.</para>
@@ -304,11 +304,11 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
audio MP3.</para>
<para>Un altro modo veloce per controllare se la scheda trasmette
- dati al nodo <filename>/dev/dsp</filename> &egrave; questo:</para>
+ dati al nodo <filename>/dev/dsp</filename> è questo:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>filename</replaceable> &gt; /dev/dsp</userinput></screen>
- <para>dove <replaceable>filename</replaceable> pu&ograve; essere
+ <para>dove <replaceable>filename</replaceable> può essere
qualsiasi file. Questo comando dovrebbe produrre del rumore, confermando
che la scheda sonora sta lavorando.</para>
@@ -338,14 +338,14 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<row>
<entry><errorname>sb_dspwr(XX) timed out</errorname></entry>
- <entry><para>Non &egrave; stata impostata correttamente la porta
+ <entry><para>Non è stata impostata correttamente la porta
di I/O.</para></entry>
</row>
<row>
<entry><errorname>bad irq XX</errorname></entry>
- <entry><para>&Egrave; stato configurato erroneamente l'IRQ.
+ <entry><para>È stato configurato erroneamente l'IRQ.
Assicurati che l'IRQ impostato e quello della scheda siano
gli stessi.</para></entry>
</row>
@@ -354,7 +354,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<entry><errorname>xxx: gus pcm not attached, out of
memory</errorname></entry>
- <entry><para>Non c'&egrave; abbastanza memoria disponibile per
+ <entry><para>Non c'è abbastanza memoria disponibile per
usare il dispositivo.</para></entry>
</row>
@@ -388,7 +388,7 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<title>Utilizzo di Sorgenti Audio Multiple</title>
- <para>&Egrave; spesso desiderabile avere pi&ugrave; sorgenti di audio che
+ <para>È spesso desiderabile avere più sorgenti di audio che
siano in grado di suonare contemporaneamente, per esempio quando
<application>esound</application> o <application>artsd</application> non
supportano la condivisione del dispositivo audio con una certa
@@ -402,28 +402,28 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<para>Per impostare il numero dei canali virtuali, ci sono due variabili
sysctl che, se sei l'utente <username>root</username>, possono essere
- impostate cos&igrave;:</para>
+ impostate così:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.pcm0.vchans=4</userinput>
&prompt.root; <userinput>sysctl hw.snd.maxautovchans=4</userinput></screen>
- <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali virtuali, che &egrave; un
+ <para>L'esempio qui sopra alloca quattro canali virtuali, che è un
numero adatto all'uso di ogni giorno.
- <varname>hw.snd.pcm0.vchans</varname> &egrave; il numero dei canali
- virtuali che ha <devicename>pcm0</devicename>, ed &egrave; configurabile
- una volta che il dispositivo &egrave; collegato.
- <literal>hw.snd.maxautovchans</literal> &egrave; il numero dei canali
+ <varname>hw.snd.pcm0.vchans</varname> è il numero dei canali
+ virtuali che ha <devicename>pcm0</devicename>, ed è configurabile
+ una volta che il dispositivo è collegato.
+ <literal>hw.snd.maxautovchans</literal> è il numero dei canali
virtuali che vengono dati a un nuovo dispositivo audio quando viene
collegato tramite &man.kldload.8;. Visto che il modulo
- <devicename>pcm</devicename> pu&ograve; essere caricato
+ <devicename>pcm</devicename> può essere caricato
indipendentemente dai driver dell'hardware,
- <varname>hw.snd.maxautovchans</varname> pu&ograve; contenere tanti
+ <varname>hw.snd.maxautovchans</varname> può contenere tanti
canali virtuali quanti ne verranno allocati successivamente ad ogni
dispositivo collegato.</para>
<note>
<para>Non puoi cambiare il numero di canali virtuali per un
- dispositivo mentre questo &egrave; in uso. Chiudi tutti
+ dispositivo mentre questo è in uso. Chiudi tutti
i programmi che stanno usando quel dispositivo, come player
di musica o demoni del suono.</para>
</note>
@@ -432,9 +432,9 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
applicazione su
<filename>/dev/dsp0</filename>.<replaceable>x</replaceable>, dove
<replaceable>x</replaceable> va da 0 a 3 se
- <varname>hw.snd.pcm.0.vchans</varname> &egrave; impostato a 4 come nel
+ <varname>hw.snd.pcm.0.vchans</varname> è impostato a 4 come nel
precedente esempio. Su un sistema che usa &man.devfs.5;, questo
- verr&agrave; fatto automaticamente in modo trasparente per
+ verrà fatto automaticamente in modo trasparente per
un programma che richiede <filename>/dev/dsp0</filename>.</para>
</sect2>
@@ -457,15 +457,15 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
codificati nel codice sorgente del driver &man.pcm.4;. Ci sono svariate
applicazioni e demoni che ti permettono di settare i valori del mixer
memorizzandoli per le successive invocazioni, ma questa non
- &egrave; una soluzione pulita. &Egrave; possibile settare valori di
+ è una soluzione pulita. È possibile settare valori di
default del mixer a livello del driver &mdash; questo
- &egrave; realizzabile definendo i valori desiderati nel file
+ è realizzabile definendo i valori desiderati nel file
<filename>/boot/device.hints</filename>, per esempio:</para>
<programlisting>hint.pcm.0.vol="50"</programlisting>
- <para>Questo imposter&agrave; il canale volume a un valore di default
- di 50 non appena il modulo &man.pcm.4; sar&agrave; caricato.</para>
+ <para>Questo imposterà il canale volume a un valore di default
+ di 50 non appena il modulo &man.pcm.4; sarà caricato.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -484,34 +484,34 @@ kld snd_ich (1p/2r/0v channels duplex default)</screen>
<title>Audio MP3</title>
- <para>Il formato MP3 (Audio MPEG Livello 3) raggiunge una qualit&agrave;
+ <para>Il formato MP3 (Audio MPEG Livello 3) raggiunge una qualità
audio vicina a quella dei CD, non lasciandoti motivi per non utilizzarlo
sulla tua workstation FreeBSD.</para>
<sect2 id="mp3-players">
<title>Lettori MP3</title>
- <para>Da tempo, il pi&ugrave; famoso lettore MP3 per X11 &egrave;
+ <para>Da tempo, il più famoso lettore MP3 per X11 è
<application>XMMS</application> (X Multimedia System). Le skin per
<application>Winamp</application> possono essere usate con
- <application>XMMS</application> visto che la GUI &egrave; praticamente
+ <application>XMMS</application> visto che la GUI è praticamente
identica a quella di <application>Winamp</application> della Nullsoft.
<application>XMMS</application> ha inoltre supporto nativo ai
plug-in.</para>
- <para><application>XMMS</application> pu&ograve; essere installato dal
+ <para><application>XMMS</application> può essere installato dal
port o dal package <filename
role="package">multimedia/xmms</filename>.</para>
- <para>L'interfaccia di <application>XMMS</application> &egrave; intuitiva,
+ <para>L'interfaccia di <application>XMMS</application> è intuitiva,
comprende una lista di brani da eseguire, un equalizzatore grafico, ed
altro. Coloro che sono familiari con <application>Winamp</application>
troveranno <application>XMMS</application> semplice da usare.</para>
- <para>Il port <filename role="package">audio/mpg123</filename> &egrave;
+ <para>Il port <filename role="package">audio/mpg123</filename> è
un lettore MP3 alternativo, da riga di comando.</para>
- <para><application>mpg123</application> pu&ograve; essere eseguito
+ <para><application>mpg123</application> può essere eseguito
specificando il dispositivo audio e il nome del file MP3 sulla riga di
comando, come mostrato qui sotto:</para>
@@ -544,7 +544,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<filename role="package">sysutils/cdrtools</filename>, viene usato per
estrarre le informazioni audio dai CD e i dati associati.</para>
- <para>Mentre il CD audio &egrave; nel lettore, pu&ograve; essere eseguito
+ <para>Mentre il CD audio è nel lettore, può essere eseguito
il seguente comando (come <username>root</username>) per estrarre un
intero CD in singoli (per traccia) file WAV:</para>
@@ -552,7 +552,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<para><application>cdda2wav</application> supporta anche i lettori CDROM
ATAPI (IDE). Per estrarre da un lettore IDE, specifica il nome del
- dispositivo al posto nel numero dell'unit&agrave; SCSI. Ad esempio, per
+ dispositivo al posto nel numero dell'unità SCSI. Ad esempio, per
estrarre la traccia 7 dal lettore IDE:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cdda2wav -D <replaceable>/dev/acd0</replaceable> -t 7</userinput></screen>
@@ -572,21 +572,21 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cdda2wav -D <replaceable>0,1,0</replaceable> -t 1+7</userinput></screen>
- <para>L'utility &man.dd.1; pu&ograve; anche essere usata per estrarre le
+ <para>L'utility &man.dd.1; può anche essere usata per estrarre le
tracce audio dai drive ATAPI, leggi <xref
linkend="duplicating-audiocds"/> per maggiori informazioni su questa
- possibilit&agrave;.</para>
+ possibilità.</para>
</sect2>
<sect2 id="mp3-encoding">
<title>Codifica in MP3</title>
<para>Al giorno d'oggi, il programma di codifica in mp3 da scegliere
- &egrave; <application>lame</application>.
- <application>Lame</application> pu&ograve; essere trovato in <filename
+ è <application>lame</application>.
+ <application>Lame</application> può essere trovato in <filename
role="package">audio/lame</filename> nell'albero dei port.</para>
- <para>Usando i file WAV estratti, il seguente comando convertir&agrave;
+ <para>Usando i file WAV estratti, il seguente comando convertirà
<filename>audio01.wav</filename> in
<filename>audio01.mp3</filename>:</para>
@@ -600,11 +600,11 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<replaceable>audio01.wav audio01.mp3</replaceable></userinput></screen>
<para>128&nbsp;kbits sembra essere il bitrate standard in uso per gli MP3.
- Molti preferiscono la qualit&agrave; maggiore dei 160, o 192.
- Pi&ugrave; alto &egrave; il bitrate, pi&ugrave; spazio consumer&agrave;
- l'MP3 risultante--ma la qualit&agrave; sar&agrave; maggiore. L'opzione
- <option>-h</option> attiva il modo <quote>qualit&agrave; migliore ma un
- po' pi&ugrave; lento"</quote>. Le opzioni che iniziano con
+ Molti preferiscono la qualità maggiore dei 160, o 192.
+ Più alto è il bitrate, più spazio consumerà
+ l'MP3 risultante--ma la qualità sarà maggiore. L'opzione
+ <option>-h</option> attiva il modo <quote>qualità migliore ma un
+ po' più lento"</quote>. Le opzioni che iniziano con
<option>--t</option> indicano i tag ID3, che solitamente contengono le
informazioni sulla canzone, da inserire all'interno del file MP3.
Ulteriori opzioni di codifica possono essere trovate consultando la
@@ -658,8 +658,8 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<step>
<para>Premi <literal>Play</literal> &mdash;
- <application>XMMS</application> apparir&agrave; come se stesse
- riproducendo l'MP3, ma non si sentir&agrave; nessuna musica. Sta
+ <application>XMMS</application> apparirà come se stesse
+ riproducendo l'MP3, ma non si sentirà nessuna musica. Sta
riproducendo la musica su un file.</para>
</step>
@@ -683,10 +683,10 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
dati audio PCM. Entrambi questi formati possono essere usati con
<application>cdrecord</application> per creare CD audio.
Devi utilizzare PCM con &man.burncd.8;. Se usi file WAV, noterai un
- breve ticchettio all'inizio di ogni traccia, questo suono &egrave;
+ breve ticchettio all'inizio di ogni traccia, questo suono è
l'intestazione del file WAV. Puoi semplicemente rimuovere
l'intestazione del file WAV con l'utility <application>SoX</application>
- (pu&ograve; essere installata dal port o dal package <filename
+ (può essere installata dal port o dal package <filename
role="package">audio/sox</filename>):</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>sox -t wav -r 44100 -s -w -c 2 <replaceable>track.wav track.raw</replaceable></userinput></screen>
@@ -711,19 +711,19 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
<title>Riproduzione Video</title>
- <para>La riproduzione video &egrave; un'area applicativa molto recente e
- in rapido sviluppo. Sii paziente. Non tutto funzioner&agrave;
- cos&igrave; facilmente come &egrave; stato per l'audio.</para>
+ <para>La riproduzione video è un'area applicativa molto recente e
+ in rapido sviluppo. Sii paziente. Non tutto funzionerà
+ così facilmente come è stato per l'audio.</para>
<para>Prima di iniziare, dovresti conoscere il modello della scheda video
che possiedi e il chip che usa. Sebbene
<application>&xorg;</application> e <application>&xfree86;</application>
- supportino una vasta variet&agrave; di schede video, poche offrono buone
+ supportino una vasta varietà di schede video, poche offrono buone
prestazioni in riproduzione. Per ottenere una lista di estensioni
supportate dall'X server con la tua scheda usa il comando
&man.xdpyinfo.1; mentre X11 sta girando.</para>
- <para>&Egrave; una buona idea avere un piccolo file MPEG che possa essere
+ <para>È una buona idea avere un piccolo file MPEG che possa essere
trattato come un file di test per la valutazione di vari riproduttori e
opzioni. Visto che alcuni riproduttori di DVD cercheranno di default i
DVD in <filename>/dev/dvd</filename>, o hanno questo nome di dispositivo
@@ -745,7 +745,7 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
di speciali funzioni dei DVD-ROM, richiede il permesso in scrittura sui
dispositivi DVD.</para>
- <para>Per migliorare l'interfaccia della memoria condivisa di X11, &egrave;
+ <para>Per migliorare l'interfaccia della memoria condivisa di X11, è
consigliabile incrementare i valori di alcune variabili
&man.sysctl.8;:</para>
@@ -753,17 +753,17 @@ MPEG 1.0 layer III, 128 kbit/s, 44100 Hz joint-stereo</screen>
kern.ipc.shmall=32768</programlisting>
<sect2 id="video-interface">
- <title>Determinazione delle Capacit&agrave; Video</title>
+ <title>Determinazione delle Capacità Video</title>
<indexterm><primary>XVideo</primary></indexterm>
<indexterm><primary>SDL</primary></indexterm>
<indexterm><primary>DGA</primary></indexterm>
<para>Ci sono molti modi possibili per visualizzare immagini e filmati con
- X11. Quello che funzioner&agrave; meglio in pratica dipende in gran
- parte dal tuo hardware. Ogni metodo descritto qui sotto avr&agrave; una
- qualit&agrave; variabile su hardware differente. In secondo luogo, il
- rendering video in X11 &egrave; un argomento che sta ricevendo un sacco
+ X11. Quello che funzionerà meglio in pratica dipende in gran
+ parte dal tuo hardware. Ogni metodo descritto qui sotto avrà una
+ qualità variabile su hardware differente. In secondo luogo, il
+ rendering video in X11 è un argomento che sta ricevendo un sacco
di attenzione ultimamente, e con ogni nuova versione di
<application>&xorg;</application>, o di
<application>&xfree86;</application> ci possono essere notevoli
@@ -803,7 +803,7 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting>
<emphasis>XVideo</emphasis> (aka Xvideo, aka Xv, aka xv) che permette
di visualizzare grafica e filmati direttamente negli oggetti
disegnabili attraverso una speciale accelerazione.
- Questa estensione fornisce una riproduzione di ottima qualit&agrave;
+ Questa estensione fornisce una riproduzione di ottima qualità
anche su macchine poco potenti.</para>
<para>Per controllare se l'estensione sta girando, usa
@@ -811,8 +811,8 @@ kern.ipc.shmall=32768</programlisting>
<screen>&prompt.user; <userinput>xvinfo</userinput></screen>
- <para>XVideo &egrave; supportato dalla tua scheda se il risultato
- &egrave; simile a:</para>
+ <para>XVideo è supportato dalla tua scheda se il risultato
+ è simile a:</para>
<screen>X-Video Extension version 2.2
screen #0
@@ -885,19 +885,19 @@ screen #0
<para>Inoltre tieni presente che i formati elencati (YUV2, YUV12, ecc)
non sono presenti in tutte le implementazioni di XVideo e la loro
- assenza pu&ograve; ostacolare alcuni programmi.</para>
+ assenza può ostacolare alcuni programmi.</para>
- <para>Se il risultato &egrave;:</para>
+ <para>Se il risultato è:</para>
<screen>X-Video Extension version 2.2
screen #0
no adaptors present</screen>
- <para>Allora XVideo probabilmente non &egrave; supportato per la tua
+ <para>Allora XVideo probabilmente non è supportato per la tua
scheda.</para>
- <para>Se XVideo non &egrave; supportato per la tua scheda, questo vuol
- dire solamente che sar&agrave; pi&ugrave; difficile soddisfare le
+ <para>Se XVideo non è supportato per la tua scheda, questo vuol
+ dire solamente che sarà più difficile soddisfare le
richieste computazionali per il rendering video. A seconda della tua
scheda video e del tuo processore, comunque, potresti essere ancora in
grado di avere un'esperienza soddisfacente. Dovrai probabilmente
@@ -909,28 +909,28 @@ no adaptors present</screen>
<title>Simple Directmedia Layer</title>
<para>Il Simple Directmedia Layer, SDL, vuole essere un'interfaccia di
- portabilit&agrave; tra &microsoft; Windows, BeOS, e &unix;, che possa
+ portabilità tra &microsoft; Windows, BeOS, e &unix;, che possa
permettere di sviluppare applicazioni multi-piattaforma che facciano
buon uso di suoni e grafica. L'interfaccia SDL fornisce una
- astrazione di basso livello all'hardware che pu&ograve; a volte
- essere pi&ugrave; efficiente dell'interfaccia X11.</para>
+ astrazione di basso livello all'hardware che può a volte
+ essere più efficiente dell'interfaccia X11.</para>
- <para>L'SDL pu&ograve; essere trovata in <filename
+ <para>L'SDL può essere trovata in <filename
role="package">devel/sdl12</filename>.</para>
</sect3>
<sect3 id="video-interface-DGA">
<title>Direct Graphics Access</title>
- <para>Direct Graphics Access &egrave; un'estensione di X11
+ <para>Direct Graphics Access è un'estensione di X11
che permette a un programma di evitare il server X ed alterare
direttamente il buffer video. Siccome si basa su una mappatura
di memoria a basso livello per effettuare questa condivisione,
i programmi che la usano devono essere avviati da
<username>root</username>.</para>
- <para>L'estensione DGA pu&ograve; essere testata con &man.dga.1;.
- Quando <command>dga</command> &egrave; in esecuzione, cambia i colori
+ <para>L'estensione DGA può essere testata con &man.dga.1;.
+ Quando <command>dga</command> è in esecuzione, cambia i colori
del display ogni volta che viene premuto un tasto. Per uscire, premi
<keycap>q</keycap>.</para>
</sect3>
@@ -942,14 +942,14 @@ no adaptors present</screen>
<indexterm><primary>port video</primary></indexterm>
<indexterm><primary>package video</primary></indexterm>
- <para>In questa sezione si discuter&agrave; del software disponibile
+ <para>In questa sezione si discuterà del software disponibile
nella FreeBSD Port Collection che possono essere usati per
la riproduzione video. La sezione software sulla riproduzione video
- &egrave; in continuo sviluppo, per cui le caratteristiche delle varie
+ è in continuo sviluppo, per cui le caratteristiche delle varie
applicazioni sono destinate a differire dalla descrizione che
segue.</para>
- <para>In primo luogo, &egrave; importante sapere che molte delle
+ <para>In primo luogo, è importante sapere che molte delle
applicazioni video che girano su FreeBSD sono stati sviluppate come
applicazioni Linux. Molte di queste applicazioni sono ancora in fase
beta. Alcuni dei problemi che puoi incontrare con i package video su
@@ -984,7 +984,7 @@ no adaptors present</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>La documentazione non viene installata con il port e pu&ograve;
+ <para>La documentazione non viene installata con il port e può
essere trovata sul web o nella directory <filename
class="directory">work</filename> del port.</para>
</listitem>
@@ -1006,14 +1006,14 @@ no adaptors present</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>Un uso errato dei thread che pu&ograve; portare un programma
+ <para>Un uso errato dei thread che può portare un programma
a bloccare la propria esecuzione piuttosto che terminare
correttamente.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Software non ancora presente nella collezione dei port di
- FreeBSD che &egrave; comunemente usato unitamente
+ FreeBSD che è comunemente usato unitamente
all'applicazione.</para>
</listitem>
</orderedlist>
@@ -1025,13 +1025,13 @@ no adaptors present</screen>
<sect3 id="video-mplayer">
<title>MPlayer</title>
- <para><application>MPlayer</application> &egrave; stata sviluppata di
- recente ed &egrave; un player in rapida evoluzione. Gli obbiettivi
+ <para><application>MPlayer</application> è stata sviluppata di
+ recente ed è un player in rapida evoluzione. Gli obbiettivi
degli sviluppatori di <application>MPlayer</application> sono la
- velocit&agrave; e la flessibilit&agrave; su Linux e le altre famiglie
- di &unix;. Il progetto &egrave; partito non appena il fondatore del
- gruppo si stanc&ograve; delle prestazioni degli altri riproduttori.
- C'&egrave; chi dice che l'interfaccia grafica sia stata sacrificata
+ velocità e la flessibilità su Linux e le altre famiglie
+ di &unix;. Il progetto è partito non appena il fondatore del
+ gruppo si stancò delle prestazioni degli altri riproduttori.
+ C'è chi dice che l'interfaccia grafica sia stata sacrificata
per un design essenziale. Tuttavia, una volta che si sono imparate
perfettamente le opzioni da riga di comando e le scorciatoie,
funziona decisamente bene.</para>
@@ -1044,13 +1044,13 @@ no adaptors present</screen>
<secondary>compilazione</secondary>
</indexterm>
- <para><application>MPlayer</application> &egrave; reperibile
+ <para><application>MPlayer</application> è reperibile
sotto <filename role="package">multimedia/mplayer</filename>.
<application>MPlayer</application>
effettua una serie di controlli sull'hardware durante il
processo di compilazione, che ha come risultato un binario
- che non potr&agrave; essere considerato portabile da una
- piattaforma ad un'altra. Questo &egrave; il motivo per cui
+ che non potrà essere considerato portabile da una
+ piattaforma ad un'altra. Questo è il motivo per cui
risulta importante compilarlo usando il port piuttosto che
il pacchetto contenente il binario.
Inoltre, ulteriori opzioni possono essere specificate nella riga di
@@ -1076,16 +1076,16 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen>
codec XviD, devi specificare l'opzione <makevar>WITH_XVID</makevar>
nella riga di comando. Inoltre puoi definire il dispositivo
DVD di default con l'opzione <makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>,
- altrimenti sar&agrave; utilizzato di default
+ altrimenti sarà utilizzato di default
<filename>/dev/acd0</filename>.</para>
<para>Al momento, il port <application>MPlayer</application>
- creer&agrave; la sua documentazione in HTML e due eseguibili
+ creerà la sua documentazione in HTML e due eseguibili
<command>mplayer</command>, e <command>mencoder</command>,
- che &egrave; uno strumento per la ri-codifica video.</para>
+ che è uno strumento per la ri-codifica video.</para>
<para>La documentazione HTML di <application>MPlayer</application>
- &egrave; molto istruttiva.
+ è molto istruttiva.
Qualora il lettore trovasse le informazioni sull'hardware e le
interfacce video in questo capitolo scarne, la documentazione di
<application>MPlayer</application> risulta essere un ottimo
@@ -1114,7 +1114,7 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen>
<para>Le opzioni del comando <command>mplayer</command> sono elencate
nella pagina del manuale. Per qualunque altro dettaglio consulta
la documentazione HTML. In questa sezione, descriveremo solamente
- alcuni degli usi pi&ugrave; comuni.</para>
+ alcuni degli usi più comuni.</para>
<para>Per riprodurre un file, ad esempio
<filename><replaceable>testfile.avi</replaceable></filename>, usando
@@ -1131,7 +1131,7 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo 'sdl:dga' testfile.avi</userinput></screen>
- <para>&Egrave; utile provare tutte queste opzioni, considerando che le
+ <para>È utile provare tutte queste opzioni, considerando che le
prestazioni dipendono da svariati fattori e variano in modo
considerevole a seconda dell'hardware.</para>
@@ -1148,42 +1148,42 @@ http://www.mplayerhq.hu/homepage/dload.html</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -vo xv dvd://3 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen>
<note>
- <para>Il dispositivo DVD di default pu&ograve; essere definito
+ <para>Il dispositivo DVD di default può essere definito
durante la compilazione del port
<application>MPlayer</application> tramite l'opzione
<makevar>WITH_DVD_DEVICE</makevar>. Di default, questo
- dispositivo &egrave; <filename>/dev/acd0</filename>. Maggiori
+ dispositivo è <filename>/dev/acd0</filename>. Maggiori
dettagli posso essere trovati nel <filename>Makefile</filename>
del port.</para>
</note>
- <para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e cos&igrave;
+ <para>Per interrompere, mettere in pausa, andare avanti e così
via, leggi l'elenco delle associazioni dei tasti, che
vengono elencati eseguendo <command>mplayer -h</command> o
consulta la pagina man.</para>
<para>Ulteriori opzioni utili per la riproduzione sono:
- <option>-fs -zoom</option> che abilita la modalit&agrave; schermo
+ <option>-fs -zoom</option> che abilita la modalità schermo
intero e <option>-framedrop</option> che aiuta le
prestazioni.</para>
- <para>Perch&egrave; la riga di comando di mplayer non diventi
- eccessivamente lunga, l'utente pu&ograve; creare il file
- <filename>.mplayer/config</filename> ed impostare l&igrave; i
+ <para>Perchè la riga di comando di mplayer non diventi
+ eccessivamente lunga, l'utente può creare il file
+ <filename>.mplayer/config</filename> ed impostare lì i
valori predefiniti:</para>
<programlisting>vo=xv
fs=yes
zoom=yes</programlisting>
- <para>In ultimo, &egrave; possibile usare <command>mplayer</command>
+ <para>In ultimo, è possibile usare <command>mplayer</command>
per estrarre una traccia DVD in un file <filename>.vob</filename>.
Per estrarre la seconda traccia dal DVD, digita questo:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>mplayer -dumpstream -dumpfile out.vob dvd://2 -dvd-device /dev/dvd</userinput></screen>
- <para>Il file ottenuto, <filename>out.vob</filename>, sar&agrave;
- in formato MPEG e potr&agrave; manipolato da un'altro programma
+ <para>Il file ottenuto, <filename>out.vob</filename>, sarà
+ in formato MPEG e potrà manipolato da un'altro programma
descritto in questa sezione.</para>
</sect4>
@@ -1192,14 +1192,14 @@ zoom=yes</programlisting>
<indexterm><primary>mencoder</primary></indexterm>
- <para>Prima di usare <command>mencoder</command> &egrave; una buona
+ <para>Prima di usare <command>mencoder</command> è una buona
idea familiarizzare con le opzioni contenute nella
documentazione HTML. Esiste anche una pagina man, ma non
- &egrave; utile senza la documentazione HTML. Esiste un numero
- considerevole di modi per migliorare la qualit&agrave;, un
- bitrate pi&ugrave; basso, cambiare codifica ed alcuni di
- questi trucchi pu&ograve; fare la differenza tra prestazioni
- pi&ugrave; o meno accettabili. Di seguito un paio di esempi per
+ è utile senza la documentazione HTML. Esiste un numero
+ considerevole di modi per migliorare la qualità, un
+ bitrate più basso, cambiare codifica ed alcuni di
+ questi trucchi può fare la differenza tra prestazioni
+ più o meno accettabili. Di seguito un paio di esempi per
cominciare. Prima di tutto, una semplice copia:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>mencoder input.avi -oac copy -ovc copy -o output.avi</userinput></screen>
@@ -1212,7 +1212,7 @@ zoom=yes</programlisting>
in <command>mplayer</command>.</para>
<para>Per convertire il file <filename>input.avi</filename>
- in formato MPEG4 con l'audio codificato in MPEG3 (&egrave;
+ in formato MPEG4 con l'audio codificato in MPEG3 (è
necessario <filename role="package">audio/lame</filename>):</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>mencoder input.avi -oac mp3lame -lameopts br=192 \
@@ -1221,12 +1221,12 @@ zoom=yes</programlisting>
<para>Questo comando ha creato un file riproducibile con
<command>mplayer</command> e <command>xine</command>.</para>
- <para>Il parametro <filename>input.avi</filename> pu&ograve;
+ <para>Il parametro <filename>input.avi</filename> può
essere sostituito con <option>dvd://1 -dvd-device /dev/dvd</option>
ed eseguire il comando come <username>root</username> per
- ricodificare il capitolo DVD direttamente. Poich&egrave;
- si sar&agrave; certamente poco soddisfatti del risultato la prima
- volta, &egrave; consigliato eseguire il dump del capitolo
+ ricodificare il capitolo DVD direttamente. Poichè
+ si sarà certamente poco soddisfatti del risultato la prima
+ volta, è consigliato eseguire il dump del capitolo
e lavorare direttamente sul file.</para>
</sect4>
</sect3>
@@ -1234,42 +1234,42 @@ zoom=yes</programlisting>
<sect3 id="video-xine">
<title>Il Riproduttore Video xine</title>
- <para>Il riproduttore video <application>xine</application> &egrave; un
+ <para>Il riproduttore video <application>xine</application> è un
progetto dagli ampi obiettivi e non solo l'essere una soluzione
unica per la riproduzione, ma anche una libreria di base
riutilizzabile ed un eseguibile modulare che possa essere
- esteso con i plugin. &Egrave; disponibile sia come pacchetto che
+ esteso con i plugin. È disponibile sia come pacchetto che
come port, sotto <filename
role="package">multimedia/xine</filename>.</para>
<para><application>xine</application>
- &egrave; ancora un p&ograve; rozzo, ma &egrave; chiaramente un buon
+ è ancora un pò rozzo, ma è chiaramente un buon
inizio.
In pratica, <application>xine</application> necessita sia di una
CPU veloce che di una scheda video veloce o il supporto per
- l'estensione XVideo. L'interfaccia grafica &egrave; utilizzabile,
+ l'estensione XVideo. L'interfaccia grafica è utilizzabile,
ma ancora mal disegnata.</para>
<para>Allo stato attuale, non ci sono moduli distribuiti con
<application>xine</application> che possano riprodurre DVD
codificati in CSS. Esistono distribuzioni di terze parti che
- hanno moduli di questo genere gi&agrave; compilati, ma nessuno
+ hanno moduli di questo genere già compilati, ma nessuno
di questi esiste nella FreeBSD Ports Collection.</para>
<para>Comparato con <application>MPlayer</application>,
<application>xine</application> offre maggiori caratteristiche
all'utente ma, allo stesso tempo, non rende disponibile
- all'utente un controllo pi&ugrave; accurato. Il riproduttore video
+ all'utente un controllo più accurato. Il riproduttore video
<application>xine</application> funziona molto meglio sulle interfacce
XVideo.</para>
- <para>Di default, <application>xine</application> si avvier&agrave; con
+ <para>Di default, <application>xine</application> si avvierà con
un'interfaccia grafica. Si possono quindi usare i menu per aprire
per aprire un file specifico:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>xine</userinput></screen>
- <para>Alternativamente, pu&ograve; essere invocato per aprire
+ <para>Alternativamente, può essere invocato per aprire
direttamente un file senza l'interfaccia grafica, con il
comando:</para>
@@ -1279,10 +1279,10 @@ zoom=yes</programlisting>
<sect3 id="video-ports-transcode">
<title>Le Utility transcode</title>
- <para>Il software <application>transcode</application> non &egrave; un
+ <para>Il software <application>transcode</application> non è un
riproduttore, piuttosto un insieme di strumenti per ricodificare file
audio e video. Con
- <application>transcode</application>, si ha la possibilit&agrave; di
+ <application>transcode</application>, si ha la possibilità di
unire file video, riparare file corrotti ed utilizzare strumenti
da riga di comando con interfaccie che utilizzano i flussi
<filename>stdin/stdout</filename>.</para>
@@ -1299,7 +1299,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen>
<para>I settaggi proposti dovrebbero essere sufficienti
per la maggior parte degli utenti.</para>
- <para>Per illustrare le capacit&agrave; di
+ <para>Per illustrare le capacità di
<command>transcode</command>, viene dato un esempio
che mostra come convertire un file DivX in un file
PAL MPEG-1 (PAL VCD):</para>
@@ -1308,7 +1308,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen>
&prompt.user; <userinput>mplex -f 1 -o output_vcd.mpg output_vcd.m1v output_vcd.mpa</userinput></screen>
<para>Il file MPEG risultante,
- <filename>output_vcd.mpg</filename>, &egrave; pronto per essere
+ <filename>output_vcd.mpg</filename>, è pronto per essere
letto con <application>MPlayer</application>. Puoi perfino
masterizzare il file su un CD-R per creare un Video CD, e in
questo caso necessiti di installare ed usare i programmi
@@ -1327,17 +1327,17 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen>
<title>Ulteriori Letture</title>
<para>I vari package di applicazioni video per FreeBSD si stanno
- evolvendo rapidamente. &Egrave; abbastanza possibile che in un futuro
+ evolvendo rapidamente. È abbastanza possibile che in un futuro
vicino molti dei problemi discussi qui saranno risolti. Nel frattempo,
chiunque voglia ottenere il massimo dalle
- capacit&agrave; A/V di FreeBSD, dovr&agrave; unire alla meglio la
+ capacità A/V di FreeBSD, dovrà unire alla meglio la
conoscenza che deriva dalle svariate FAQ e guide con l'uso di queste
poche applicazioni. Questa sezione esiste per fornire al lettore
indicazioni a queste informazioni aggiuntive.</para>
<para>La <ulink url="http://www.mplayerhq.hu/DOCS/">Documentazione
- di MPlayer</ulink> &egrave; molto istruttiva sul piano tecnico.
- Questa documentazione, probabilmente, dovr&agrave; essere consultata
+ di MPlayer</ulink> è molto istruttiva sul piano tecnico.
+ Questa documentazione, probabilmente, dovrà essere consultata
da chiunque voglia ottenere un alto grado di conoscenza del video
sotto &unix;. La mailing list di <application>MPlayer</application>
risulta abbastanza ostile a chiunque non si sia preoccupato di
@@ -1347,23 +1347,23 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen>
<para>L'<ulink
url="http://dvd.sourceforge.net/xine-howto/en_GB/html/howto.html">HOWTO
di xine</ulink> contiene un capitolo su come aumentare le prestazioni
- che &egrave; comune a tutti i riproduttori.</para>
+ che è comune a tutti i riproduttori.</para>
<para>In ultimo, ci sono alcuni applicativi promettenti che il
- lettore pu&ograve; provare:</para>
+ lettore può provare:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para><ulink
url="http://avifile.sourceforge.net/">Avifile</ulink> che
- &egrave; anche un port <filename
+ è anche un port <filename
role="package">multimedia/avifile</filename>.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><ulink
url="http://www.dtek.chalmers.se/groups/dvd/">Ogle</ulink>
- che &egrave; anche un port <filename
+ che è anche un port <filename
role="package">multimedia/ogle</filename>.</para>
</listitem>
@@ -1428,7 +1428,7 @@ WITH_MJPEG=yes -DWITH_XVID=yes</userinput></screen>
<title>Aggiunta del Driver</title>
<para>Per usare la scheda, devi caricare il driver &man.bktr.4;, e questo
- pu&ograve; essere fatto aggiungendo la seguente riga al file
+ può essere fatto aggiungendo la seguente riga al file
<filename>/boot/loader.conf</filename> in questo modo:</para>
<programlisting>bktr_load="YES"</programlisting>
@@ -1442,7 +1442,7 @@ device iicbus
device iicbb
device smbus</programlisting>
- <para>Questi driver aggiuntivi sono necessari poich&eacute; le
+ <para>Questi driver aggiuntivi sono necessari poiché le
componenti della scheda sono interconnesse tramite un bus I2C.
Quindi compila ed installa un nuovo kernel.</para>
@@ -1459,7 +1459,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting>
<para>Ovviamente questi messaggi possono differire a seconda
dell'hardware. Tuttavia dovresti controllare se il sintonizzatore
- viene rilevato correttamente; &egrave; sempre possibile modificare
+ viene rilevato correttamente; è sempre possibile modificare
alcuni dei parametri rilevati tramite le MIB di &man.sysctl.8; e le
opzioni nel file di configurazione del kernel. Ad esempio, se vuoi
imporre che il sintonizzatore sia un Philips SECAM, dovresti aggiungere
@@ -1485,13 +1485,13 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting>
<itemizedlist>
<listitem>
<para><filename role="package">multimedia/fxtv</filename>
- fornisce capacit&agrave; di TV-in-una-finestra e acquisizione di
+ fornisce capacità di TV-in-una-finestra e acquisizione di
immagini/audio/video.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><filename role="package">multimedia/xawtv</filename>
- &egrave; anch'esso un'applicazione TV, con le stesse caratteristiche
+ è anch'esso un'applicazione TV, con le stesse caratteristiche
di <application>fxtv</application>.</para>
</listitem>
@@ -1549,7 +1549,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting>
<sect2>
<title>Introduzione</title>
- <para>In &os;, l'accesso agli scanner &egrave; fornito
+ <para>In &os;, l'accesso agli scanner è fornito
dalle <acronym role="Interfaccia di Programmazione
dell'Applicazione">API</acronym> di <application>SANE</application>
(Scanner Access Now Easy) disponibili nella collezione dei port di &os;.
@@ -1561,7 +1561,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting>
prima di effettuare ogni configurazione.
<application>SANE</application> ha una lista di <ulink
url="http://www.sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi
- supportati</ulink>, che pu&ograve; fornire informazioni riguardo il
+ supportati</ulink>, che può fornire informazioni riguardo il
supporto per uno scanner ed il suo stato. La pagina man
&man.uscanner.4; fornisce una lista di scanner USB supportati.</para>
</sect2>
@@ -1569,7 +1569,7 @@ bktr0: Pinnacle/Miro TV, Philips SECAM tuner.</programlisting>
<sect2>
<title>Configurazione del Kernel</title>
- <para>Come gi&agrave; menzionato, sono supportati sia scanner USB che
+ <para>Come già menzionato, sono supportati sia scanner USB che
SCSI. A seconda dell'interfaccia del tuo scanner, sono richiesti
diversi driver dei dispositivi.</para>
@@ -1593,7 +1593,7 @@ device uscanner</programlisting>
proprio file di configurazione del kernel non crea problemi.</para>
<para>Se non intendi ricompilare un kernel custom ed il tuo
- kernel non &egrave; il <filename>GENERIC</filename>, puoi
+ kernel non è il <filename>GENERIC</filename>, puoi
direttamente caricare il modulo del driver del dispositivo di
&man.uscanner.4; con il comando &man.kldload.8;:</para>
@@ -1618,11 +1618,11 @@ device uscanner</programlisting>
<sect3>
<title>Interfaccia SCSI</title>
- <para>Se il tuo scanner possiede un'interfaccia SCSI, &egrave;
+ <para>Se il tuo scanner possiede un'interfaccia SCSI, è
importante sapere quale controller SCSI usi. A seconda del chipset
SCSI usato, dovrai modificare il tuo file di configurazione
del kernel. Il kernel <filename>GENERIC</filename> supporta
- i pi&ugrave; comuni controller SCSI. Accertati di leggere il file di
+ i più comuni controller SCSI. Accertati di leggere il file di
<filename>NOTES</filename> e aggiungi la linea corretta al tuo file di
configurazione del kernel. Oltre al driver dell'interfaccia SCSI,
devi avere le seguenti linee nel tuo file di configurazione
@@ -1631,7 +1631,7 @@ device uscanner</programlisting>
<programlisting>device scbus
device pass</programlisting>
- <para>Una volta che il kernel &egrave; stato correttamente compilato
+ <para>Una volta che il kernel è stato correttamente compilato
ed installato, dovresti vedere i dispositivi nel buffer dei
messaggi di sistema, al momento del boot:</para>
@@ -1639,7 +1639,7 @@ device pass</programlisting>
pass2: &lt;AGFA SNAPSCAN 600 1.10&gt; Fixed Scanner SCSI-2 device
pass2: 3.300MB/s transfers</screen>
- <para>Se il tuo scanner non era acceso al momento dell'avvio, &egrave;
+ <para>Se il tuo scanner non era acceso al momento dell'avvio, è
ancora possibile forzare manualmente il riconoscimento attraverso uno
scan del bus SCSI con il comando &man.camcontrol.8;:</para>
@@ -1649,7 +1649,7 @@ Re-scan of bus 1 was successful
Re-scan of bus 2 was successful
Re-scan of bus 3 was successful</screen>
- <para>A questo punto lo scanner apparir&agrave; nella lista
+ <para>A questo punto lo scanner apparirà nella lista
dei device SCSI:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>camcontrol devlist</userinput>
@@ -1666,7 +1666,7 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen>
<sect2>
<title>Configurazione di SANE</title>
- <para>Il sistema <application>SANE</application> &egrave;
+ <para>Il sistema <application>SANE</application> è
diviso in due parti: il backend (<filename
role="package">graphics/sane-backends</filename>) ed il frontend
(<filename role="package">graphics/sane-frontends</filename>).
@@ -1674,12 +1674,12 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen>
<ulink
url="http://www.sane-project.org/sane-supported-devices.html">dispositivi
supportati</ulink> da <application>SANE</application> specifica quale
- backend supporta il tuo scanner di immagini. &Egrave; necessario
+ backend supporta il tuo scanner di immagini. È necessario
determinare il corretto backend per il tuo scanner se intendi usare il
tuo dispositivo. La parte frontend fornisce l'interfaccia grafica
allo scanning (<application>xscanimage</application>).</para>
- <para>La prima cosa da fare &egrave; installare il port o il pacchetto
+ <para>La prima cosa da fare è installare il port o il pacchetto
<filename role="package">graphics/sane-backends</filename>.
Quindi, usa il comando <command>sane-find-scanner</command>
per verificare il riconoscimento dello scanner da parte
@@ -1688,32 +1688,32 @@ Re-scan of bus 3 was successful</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>sane-find-scanner -q</userinput>
found SCSI scanner "AGFA SNAPSCAN 600 1.10" at /dev/pass3</screen>
- <para>L'output mostrer&agrave; il tipo di interfaccia dello
+ <para>L'output mostrerà il tipo di interfaccia dello
scanner ed il nodo del dispositivo usato per connettere lo scanner
al sistema. La marca ed il nome del modello potrebbero
- non comparire, non &egrave; importante.</para>
+ non comparire, non è importante.</para>
<note>
<para>Alcuni scanner USB richiedono il caricamento di un firmware,
- ci&ograve; &egrave; spiegato nella pagina man del backend. &Egrave;
+ ciò è spiegato nella pagina man del backend. È
utile anche leggere le pagine man di &man.sane-find-scanner.1; e di
&man.sane.7;.</para>
</note>
- <para>Adesso dobbiamo verificare se lo scanner sar&agrave; identificato
+ <para>Adesso dobbiamo verificare se lo scanner sarà identificato
da un frontend di scanning. Di default, il backend di
<application>SANE</application> fornisce un programma da linea di
comando chiamato &man.scanimage.1;. Questo comando ti permette di
elencare i dispositivi ed effettuare un'acquisizione di immagini da
- linea di comando. L'opzione <option>-L</option> &egrave; usata per
+ linea di comando. L'opzione <option>-L</option> è usata per
ottenere una lista di scanner:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput>
device `snapscan:/dev/pass3' is a AGFA SNAPSCAN 600 flatbed scanner</screen>
<para>Nessun output o un messaggio che dice che nessuno scanner
- &egrave; stato identificato indica che &man.scanimage.1; non &egrave;
- in grado di identificare lo scanner. Se ci&ograve; succede, dovrai
+ è stato identificato indica che &man.scanimage.1; non è
+ in grado di identificare lo scanner. Se ciò succede, dovrai
editare il file di configurazione del backend ed indicare il driver
del dispositivo usato dallo scanner. La directory <filename
class="directory">/usr/local/etc/sane.d/</filename> contiene tutti i
@@ -1728,22 +1728,22 @@ device `snapscan:/dev/pass3' is a AGFA SNAPSCAN 600 flatbed scanner</screen>
found USB scanner (UNKNOWN vendor and product) at device
/dev/uscanner0</screen>
- <para>Lo scanner &egrave; stato riconosciuto correttamente, usa
- l'interfaccia USB ed &egrave; attaccato al nodo del dispositivo
+ <para>Lo scanner è stato riconosciuto correttamente, usa
+ l'interfaccia USB ed è attaccato al nodo del dispositivo
<filename>/dev/uscanner0</filename>. Ora possiamo testare
- se lo scanner &egrave; correttamente identificato:</para>
+ se lo scanner è correttamente identificato:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput>
-Nessun scanner &egrave; stato identificato. Se ti aspettavi qualcosa di diverso,
+Nessun scanner è stato identificato. Se ti aspettavi qualcosa di diverso,
verifica che lo scanner sia collegato, accendilo e avvia il tool di
riconoscimento degli scanner di sane (se adatto). Per cortesia leggi la
documentazione fornita con questo software (README, FAQ, pagine man).</screen>
- <para>Dato che lo scanner non &egrave; stato identificato, dovremo editare
+ <para>Dato che lo scanner non è stato identificato, dovremo editare
il file <filename>/usr/local/etc/sane.d/epson.conf</filename>.
- Il modello di scanner usato &egrave; l'&epson.perfection; 1650,
- cos&igrave; sappiamo che user&agrave; il backend
+ Il modello di scanner usato è l'&epson.perfection; 1650,
+ così sappiamo che userà il backend
<literal>epson</literal>. Accertati di leggere i commenti di aiuto nei
file di configurazione del backend. Le modifiche alle linee sono
abbastanza semplici: commenta tutte le linee che hanno un'interfaccia
@@ -1756,27 +1756,27 @@ documentazione fornita con questo software (README, FAQ, pagine man).</screen>
<programlisting>usb /dev/uscanner0</programlisting>
<para>Sei invitato a leggere i commenti presenti nel file di
- configurazione del backend cos&igrave; come le pagine man del backend
- per pi&ugrave; dettagli e per la corretta sintassi da usare. Ora
- possiamo verificare se lo scanner &egrave; identificato:</para>
+ configurazione del backend così come le pagine man del backend
+ per più dettagli e per la corretta sintassi da usare. Ora
+ possiamo verificare se lo scanner è identificato:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>scanimage -L</userinput>
device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen>
- <para>Il nostro scanner USB &egrave; stato riconosciuto.
- Non &egrave; importante se la marca ed il modello non coincidono
+ <para>Il nostro scanner USB è stato riconosciuto.
+ Non è importante se la marca ed il modello non coincidono
con il proprio scanner.
- Il punto principale a cui prestare attenzione &egrave; il campo
- <literal>`epson:/dev/uscanner0'</literal>, che ci d&agrave; il
+ Il punto principale a cui prestare attenzione è il campo
+ <literal>`epson:/dev/uscanner0'</literal>, che ci dà il
corretto nome del backend ed il corretto nodo del dispositvo.</para>
<para>Una volta che il comando <command>scanimage -L</command>
- &egrave; in grado di vedere lo scanner, la configurazione
- &egrave; completa. Il dispositivo ora &egrave; in grado di
+ è in grado di vedere lo scanner, la configurazione
+ è completa. Il dispositivo ora è in grado di
scannerizzare.</para>
<para>Mentre &man.scanimage.1; ci permette di effettuare
- l'acquisizione di un'immagine dalla linea di comando, &egrave;
+ l'acquisizione di un'immagine dalla linea di comando, è
preferibile usare un'interfaccia grafica per effettuare
scansioni di immagini. <application>SANE</application>
offre una semplice ma efficace interfaccia grafica:
@@ -1784,7 +1784,7 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen>
role="package">graphics/sane-frontends</filename>).</para>
<para><application>Xsane</application> (<filename
- role="package">graphics/xsane</filename>) &egrave; un altro comune
+ role="package">graphics/xsane</filename>) è un altro comune
frontend grafico di scanning. Questo frontend offre caratteristiche
avanzate come varie tecniche di scanning (fotocopia, fax, etc.),
correzione del colore, scans multipli, etc. Entrambe queste
@@ -1798,12 +1798,12 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen>
<para>Tutte le operazioni precedenti sono state compiute
con privilegi di <username>root</username>. Tuttavia potresti aver
bisogno che altri utenti abbiano accesso allo scanner. L'utente
- necessiter&agrave; permessi di lettura e scrittura sul nodo di
+ necessiterà permessi di lettura e scrittura sul nodo di
dispositivo usato dallo scanner. Per esempio, il nostro scanner USB
usa il nodo di dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename> che
appartiene al gruppo <groupname>operator</groupname>. Aggiungendo
l'utente <username>joe</username> al gruppo
- <groupname>operator</groupname> gli permetter&agrave; di usare lo
+ <groupname>operator</groupname> gli permetterà di usare lo
scanner:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>pw groupmod operator -m <replaceable>joe</replaceable></userinput></screen>
@@ -1811,8 +1811,8 @@ device `epson:/dev/uscanner0' is a Epson GT-8200 flatbed scanner</screen>
<para>Per maggiori informazioni consulta la pagina man di &man.pw.8;.
Inoltre devi settare corretamente i permessi di scrittura (0660 o 0664)
per il nodo del dispositivo <filename>/dev/uscanner0</filename>; di
- default il gruppo <groupname>operator</groupname> pu&ograve; solo
- leggere questo nodo di dispositivo. Tale operazione pu&ograve; essere
+ default il gruppo <groupname>operator</groupname> può solo
+ leggere questo nodo di dispositivo. Tale operazione può essere
realizzata aggiungendo la seguente riga al file
<filename>/etc/devfs.rules</filename>:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml
index 656ee0b932..47dedae170 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/network-servers/chapter.sgml
@@ -24,8 +24,8 @@
<sect1 id="network-servers-synopsis">
<title>Sinossi</title>
- <para>Questo capitolo coprir&agrave; alcuni dei servizi di rete usati
- pi&ugrave; di frequente sui sistemi &unix;. Fra gli argomenti
+ <para>Questo capitolo coprirà alcuni dei servizi di rete usati
+ più di frequente sui sistemi &unix;. Fra gli argomenti
toccati, ci saranno l'installazione, la configurazione,
il test ed la manutenzione di molti tipi diversi di
servizi di rete. Per vostro beneficio
@@ -86,7 +86,7 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>Avere familiarit&agrave; con la terminologia di rete di
+ <para>Avere familiarità con la terminologia di rete di
base.</para>
</listitem>
@@ -125,26 +125,26 @@
<title>Uno sguardo d'insieme</title>
<para>&man.inetd.8; viene talvolta definito l'<quote>Internet
- Super-Server</quote> perch&egrave; gestisce le connessioni verso
+ Super-Server</quote> perchè gestisce le connessioni verso
molti servizi. Quando una connessione
viene ricevuta da <application>inetd</application>, questo
determina per quale programma la connessione sia
destinata, esegue quel particolare processo e affida a
- lui la socket (il programma &egrave; invocato con la socket
+ lui la socket (il programma è invocato con la socket
del servizio come descrittore di standard input, output
ed error). Eseguire <application>inetd</application>
- per server dal carico non troppo alto pu&ograve; ridurre il carico
+ per server dal carico non troppo alto può ridurre il carico
complessivo di sistema, rispetto all'esecuzione individuale
- di ogni demone in modalit&agrave; stand-alone.</para>
+ di ogni demone in modalità stand-alone.</para>
- <para>Principalmente, <application>inetd</application> &egrave;
+ <para>Principalmente, <application>inetd</application> è
usato per lanciare altri demoni, ma molti protocolli
triviali sono gestiti direttamente, come ad esempio
i protocolli <application>chargen</application>,
<application>auth</application>, e
<application>daytime</application>.</para>
- <para>Questa sezione coprir&agrave; le basi della configurazione
+ <para>Questa sezione coprirà le basi della configurazione
di <application>inetd</application> attraverso le
opzioni da linea di comando
ed il suo file di configurazione,
@@ -156,8 +156,8 @@
<para><application>inetd</application> viene inizializzato
attraverso il sistema &man.rc.8;.
- L'opzione <literal>inetd_enable</literal> &egrave;
- impostata a <literal>NO</literal> di default, ma pu&ograve; essere
+ L'opzione <literal>inetd_enable</literal> è
+ impostata a <literal>NO</literal> di default, ma può essere
attivata da <application>sysinstall</application>
durante l'installazione, a seconda della configurazione
scelta dall'utente. Inserendo:</para>
@@ -169,14 +169,14 @@
<programlisting>inetd_enable="NO"</programlisting>
<para>in
- <filename>/etc/rc.conf</filename> si abiliter&agrave; o meno
+ <filename>/etc/rc.conf</filename> si abiliterà o meno
la partenza di
<application>inetd</application> al boot.
Il comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/inetd rcvar</userinput></screen>
- <para>pu&ograve; essere utilizzato per mostrare le impostazioni
+ <para>può essere utilizzato per mostrare le impostazioni
attive al momento.</para>
<para>Inoltre, diverse opzioni di linea di comando possono
@@ -189,7 +189,7 @@
<para>Come molti server di rete, <application>inetd</application>
ha un numero di opzioni che possono essergli passate
- per modificare il suo comportamento. La lista di tutte le opzioni &egrave;:</para>
+ per modificare il suo comportamento. La lista di tutte le opzioni è:</para>
<para><application>inetd</application> synopsis:</para>
@@ -200,10 +200,10 @@
<para>Si possono passare opzioni ad <application>inetd</application> usando
l'opzione <literal>inetd_flags</literal> in
<filename>/etc/rc.conf</filename>. Di default,
- <literal>inetd_flags</literal> &egrave; impostato a
+ <literal>inetd_flags</literal> è impostato a
<literal>-wW -C 60</literal>, il che attiva il TCP wrapping per i servizi di
<application>inetd</application>, ed impedisce ad ogni singolo
- indirizzo IP di richiedere qualsiasi servizio pi&ugrave;di 60 volte
+ indirizzo IP di richiedere qualsiasi servizio piùdi 60 volte
al minuto.</para>
<para>Gli utenti novizi possono notare con piacere che
@@ -211,7 +211,7 @@
anche se bisogna menzionare il fatto che le opzioni di
limitazione delle connessioni sono utili solo se ci si accorge
di ricevere un numero eccessivo di connessioni. L'intera lista
- delle opzioni di &man.inetd.8; pu&ograve; essere trovata
+ delle opzioni di &man.inetd.8; può essere trovata
nel manuale di &man.inetd.8;.</para>
<variablelist>
@@ -220,8 +220,8 @@
<listitem>
<para>Specifica il numero massimo di invocazioni simultanee
- per ogni servizio; il default &egrave; illimitato.
- Pu&ograve; essere sovrascritto per ogni servizio dal
+ per ogni servizio; il default è illimitato.
+ Può essere sovrascritto per ogni servizio dal
parametro <option>max-child</option>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -231,9 +231,9 @@
<listitem>
<para>Specifica un numero massimo di volte in cui
- un servizio pu&ograve; essere invocato da un singolo
+ un servizio può essere invocato da un singolo
indirizzo IP in un
- minuto; il default &egrave; illimitato. Pu&ograve; essere
+ minuto; il default è illimitato. Può essere
sovrascritto per ogni servizio con il parametro
<option>max-connections-per-ip-per-minute</option>.</para>
</listitem>
@@ -244,7 +244,7 @@
<listitem>
<para>Specifica il numero massimo di volte che un servizio
- pu&ograve; essere invocato in un minuto; il default &egrave;
+ può essere invocato in un minuto; il default è
256. L'impostazione 0 permette un numero illimitato di
invocazioni.</para>
</listitem>
@@ -255,8 +255,8 @@
<listitem>
<para>Specifica il numero massimo di volte
- che un servizio pu&ograve; essere invocato per ogni periodo di
- tempo; il default &egrave; illimitato. Pu&ograve; essere sovrascritto
+ che un servizio può essere invocato per ogni periodo di
+ tempo; il default è illimitato. Può essere sovrascritto
per ogni singolo servizio con il parametro <option>max-child-per-ip</option>.
</para>
</listitem>
@@ -268,12 +268,12 @@
<title><filename>inetd.conf</filename></title>
<para> La configurazione di <application>inetd</application>
- &egrave; fatta attraverso il file
+ è fatta attraverso il file
<filename>/etc/inetd.conf</filename>.</para>
<para>Quando viene apportata una modifica a
<filename>/etc/inetd.conf</filename>,
- si pu&ograve; forzare <application>inetd</application>
+ si può forzare <application>inetd</application>
a rileggere il suo file di configurazione
eseguendo il comando:</para>
@@ -288,7 +288,7 @@
<para>Ogni linea del file di configurazione specifica un
singolo demone. I commenti nel file sono preceduti da un
<quote>#</quote>. Il formato di ogni riga del file
- <filename>/etc/inetd.conf</filename> &egrave; il seguente:</para>
+ <filename>/etc/inetd.conf</filename> è il seguente:</para>
<programlisting>nome del servizio
tipo della socket
@@ -309,7 +309,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<term>nome-del-servizio</term>
<listitem>
- <para>&Egrave; il nome del servizio per il demone.
+ <para>È il nome del servizio per il demone.
Deve corrispondere ad un servizio elencato in
<filename>/etc/services</filename>. Questo
determina su quale porta
@@ -330,7 +330,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<literal>stream</literal>
deve essere usata per demoni basati sulla
connessione, tipo TCP, mentre
- <literal>dgram</literal> &egrave; usato per demoni che usano
+ <literal>dgram</literal> è usato per demoni che usano
il protocollo di trasporto <acronym>UDP</acronym>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -398,7 +398,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<listitem>
<para><option>wait|nowait</option> indica se il demone
- invocato da <application>inetd</application> &egrave;
+ invocato da <application>inetd</application> è
in grado di gestire la sua socket o meno.
Il tipo di socket <option>dgram</option> deve usare
l'opzione <option>wait</option>, mentre i demoni
@@ -410,9 +410,9 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
per ogni nuova socket.</para>
<para>Il massimo numero di demoni figli che
- <application>inetd</application> pu&ograve; lanciare si imposta
+ <application>inetd</application> può lanciare si imposta
attraverso l'opzione <option>max-child</option>.
- Se &egrave; richiesto un limite di dieci istanze per un
+ Se è richiesto un limite di dieci istanze per un
particolare demone, un
<literal>/10</literal> dovrebbe essere inserito
dopo l'opzione <option>nowait</option>. Specificando
@@ -474,11 +474,11 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<term>user</term>
<listitem>
- <para>Questo &egrave; lo username sotto il quale un
+ <para>Questo è lo username sotto il quale un
particolare demone dovrebbe girare. Di
frequente, i demoni girano
come utente <username>root</username>.
- Per motivi di sicurezza, &egrave; normale
+ Per motivi di sicurezza, è normale
trovare alcuni server che girano con l'utente
<username>daemon</username>, o il meno privilegiato
utente <username>nobody</username>.</para>
@@ -490,8 +490,8 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<listitem>
<para>Il percorso assoluto del demone che deve essere
- eseguito quando &egrave; ricevuta una connessione . Se
- il demone &egrave; un servizio
+ eseguito quando è ricevuta una connessione . Se
+ il demone è un servizio
offerto da <application>inetd</application> internamente,
bisogna usare <option>internal</option>.</para>
</listitem>
@@ -505,10 +505,10 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<option>server-program</option> specificando gli
argomenti, cominciando con <literal>argv[0]</literal>,
passati al demone al momento dell'invocazione.
- Se <command>mydaemon -d</command> &egrave; la linea di comando,
- <literal>mydaemon -d</literal> sar&agrave; il valore
+ Se <command>mydaemon -d</command> è la linea di comando,
+ <literal>mydaemon -d</literal> sarà il valore
dell'opzione <option>server-program-arguments</option>.
- Ancora, se un demone &egrave; un servizio interno,
+ Ancora, se un demone è un servizio interno,
usa <option>internal</option>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -521,7 +521,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<para>A seconda delle scelte fatte all'installazione,
molti servizi di <application>inetd</application>
potrebbero essere attivi di default. Se
- non c'&egrave; necessit&agrave;
+ non c'è necessità
apparente per un particolare demone,
considera di disabilitarlo. Usa un <quote>#</quote> a capo della
riga del demone in questione in <filename>/etc/inetd.conf</filename>,
@@ -529,7 +529,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
configurazione di inetd</link>. Alcuni demoni, come
<application>fingerd</application>, potrebbero
non essere assolutamente desiderati,
- poich&egrave; forniscono all'attaccante informazioni che gli potrebbero
+ poichè forniscono all'attaccante informazioni che gli potrebbero
risultare utili.</para>
<para>Alcuni demoni non sono stati creati coll'obiettivo
@@ -537,13 +537,13 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
Questo permette ad un attaccante di inviare
lentamente connessioni
ad un particolare demone, saturando in questo modo
- le risorse disponibile. Pu&ograve; essere una buona idea
+ le risorse disponibile. Può essere una buona idea
impostare le limitazioni
<option>max-connections-per-ip-per-minute</option> e
<option>max-child</option> o <option>max-child-per-ip</option> su certi
demoni se scopri di avere troppe connessioni.</para>
- <para>Di default, il TCP wrapping &egrave; attivo.
+ <para>Di default, il TCP wrapping è attivo.
Consulta la pagina del manuale
di &man.hosts.access.5; per impostare
delle restrizioni TCP su certi demoni
@@ -563,11 +563,11 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<para>Il servizio <application>auth</application>
fornisce servizi di rete di identificazione
- ed &egrave; configurabile fino ad un certo punto,
+ ed è configurabile fino ad un certo punto,
mentre gli altri possono solo essere accesi o spenti.</para>
<para>Consulta la paigna di manuale di &man.inetd.8;
- per dettagli pi&ugrave; approfonditi.</para>
+ per dettagli più approfonditi.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -599,7 +599,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<indexterm><primary>NFS</primary></indexterm>
<para>Fra i molti differenti file system che
- FreeBSD supporta c'&egrave; il Network File System,
+ FreeBSD supporta c'è il Network File System,
conosciuto anche come <acronym role="Network
File System">NFS</acronym>. <acronym role="Network File
System">NFS</acronym> permette ad un sistema di
@@ -610,19 +610,19 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
accedere a file su sistemi remoti quasi
come se fossero files locali.</para>
- <para>Alcuni dei pi&ugrave; notevoli benefici che
+ <para>Alcuni dei più notevoli benefici che
<acronym>NFS</acronym> ci fornisce sono:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Workstation locali usano meno spazio su
- disco perch&egrave; i dati usati in locale possono
+ disco perchè i dati usati in locale possono
essere conservati su una singola
macchina e restano accessibili agli altri sulla rete.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Non c'&egrave; bisogno per gli utenti di avere
+ <para>Non c'è bisogno per gli utenti di avere
home directory separate su ogni macchina in rete.
Le home directory possono essere poste sul
server <acronym>NFS</acronym> e
@@ -633,7 +633,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<para>Device di storage come floppy disk, drive
CDROM, e drive &iomegazip; possono essere usati
da altre macchine sulla rete.
- Questo pu&ograve; ridurre il numero di device di
+ Questo può ridurre il numero di device di
storage rimuovibili sulla rete.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -642,9 +642,9 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
<title>Come Funziona <acronym>NFS</acronym></title>
<para><acronym>NFS</acronym> consiste di almeno due parti:
- un server ed uno o pi&ugrave; client. Il client
+ un server ed uno o più client. Il client
accede da remoto ai dati conservati sulla macchina
- server. Affinch&egrave; questo funzioni, alcuni processi
+ server. Affinchè questo funzioni, alcuni processi
devono essere configurati
e devono essere attivi.</para>
@@ -709,15 +709,15 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Il client pu&ograve; anche eseguire un demone,
+ <para>Il client può anche eseguire un demone,
noto come <application>nfsiod</application>.
Il demone <application>nfsiod</application>
serve le richieste dal server
<acronym>NFS</acronym>. E' opzionale, aiuta a
- migliorare le prestazioni ma non &egrave; indispensabile
+ migliorare le prestazioni ma non è indispensabile
per operazioni corrette. Consultare la pagina
di manuale di &man.nfsiod.8;
- per pi&ugrave; informazioni.
+ per più informazioni.
</para>
</sect2>
@@ -730,7 +730,7 @@ argomenti-del-programma-server</programlisting>
</indexterm>
<para>La configurazione di <acronym>NFS</acronym>
- &egrave; un processo relativamente semplice.
+ è un processo relativamente semplice.
I processi che devono essere attivi
possono essere tutti avviati al boot della macchina
con poche modifiche al tuo file
@@ -791,7 +791,7 @@ mountd_flags="-r"</programlisting>
<filename>/etc/hosts</filename>.
L'opzione <option>-ro</option> rende il
file system esportato read-only. Con
- questo flag, il sistema remoto non sar&agrave; in grado
+ questo flag, il sistema remoto non sarà in grado
di scrivere alcun cambiamento sul file system
esportato.</para>
@@ -804,31 +804,31 @@ mountd_flags="-r"</programlisting>
una rete privata senza un <acronym>DNS</acronym> server
configurato. Opzionalmente il file
<filename>/etc/hosts</filename>
- pu&ograve; essere configurato per hostname interni.
+ può essere configurato per hostname interni.
Per favore rileggi
- &man.hosts.5; per pi&ugrave; informazioni. Il flag
+ &man.hosts.5; per più informazioni. Il flag
<option>-alldirs</option> permette alle sottodirectory
- di fungere da mount point. In altre parole, non monter&agrave;
- le sottodirectory ma permetter&agrave;  ai client di montare
+ di fungere da mount point. In altre parole, non monterà
+ le sottodirectory ma permetterà  ai client di montare
solo le directory che necessita o di cui ha bisogno.</para>
<programlisting>/home -alldirs 10.0.0.2 10.0.0.3 10.0.0.4</programlisting>
<para>La linea seguente esporta <filename>/a</filename>
- cosicch&egrave; due client da diversi domini possono accedere
+ cosicchè due client da diversi domini possono accedere
al file system. L'opzione <option>-maproot=root</option>
permette all'utente <username>root</username> sul
sistema remoto di scrivere dati
sul file system esportato come utente <username>root</username>.
Se il flag <literal>-maproot=root</literal> non
- &egrave; specificato, anche se l'utente ha accesso come
+ è specificato, anche se l'utente ha accesso come
<username>root</username> sul file system remoto,
- non sar&agrave;  in grado di modificare files sul file system
+ non sarà  in grado di modificare files sul file system
esportato.</para>
<programlisting>/a -maproot=root host.example.com box.example.org</programlisting>
- <para>Affinch&egrave; un client abbia accesso ad
+ <para>Affinchè un client abbia accesso ad
un file system, questo deve avere permessi adeguati.
Assicurati che il client sia elencato nel
file <filename>/etc/exports</filename>.</para>
@@ -836,8 +836,8 @@ mountd_flags="-r"</programlisting>
<para>In <filename>/etc/exports</filename>, ogni
linea rappresenta le informazioni per un
file system esportato ad un host. Un
- host remoto pu&ograve; essere specificato solo
- una volta per file system, e pu&ograve;
+ host remoto può essere specificato solo
+ una volta per file system, e può
avere solo una entry di default. Ad esempio,
supponi che <filename>/usr</filename> sia
un singolo file system. Il seguente
@@ -851,19 +851,19 @@ mountd_flags="-r"</programlisting>
<para>Un file system, <filename>/usr</filename>,
ha due linee che specificano exports verso lo stesso
host, <hostid>client</hostid>.
- Il formato corretto per questa situazione &egrave;:</para>
+ Il formato corretto per questa situazione è:</para>
<programlisting>/usr/src /usr/ports client</programlisting>
- <para>Le propriet&agrave; di un file system esportato
+ <para>Le proprietà di un file system esportato
ad un dato host devono essere tutte su una
riga. Linee senza un cliente specificato
sono trattate come un singolo host. Questo
limita il modo di esportare file system, ma
per la maggior parte delle persone
- non &egrave; un problema.</para>
+ non è un problema.</para>
- <para>Il seguente &egrave; un esempio di valida
+ <para>Il seguente è un esempio di valida
lista di esportazione, dove
<filename>/usr</filename> e <filename>/exports</filename>
<filename>/usr</filename> and <filename>/exports</filename>
@@ -882,8 +882,8 @@ only
<para>Il demone <application>mountd</application> deve
essere forzato a rileggere il file <filename>/etc/exports</filename>
ogni volta che lo modifichi,
- cosicch&egrave; i cambiamenti abbiano effetto.
- Questo pu&ograve; essere ottenuto inviando un segnale HUP
+ cosicchè i cambiamenti abbiano effetto.
+ Questo può essere ottenuto inviando un segnale HUP
al processo <command>mountd</command>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP `cat /var/run/mountd.pid`</userinput></screen>
@@ -897,9 +897,9 @@ only
maggiori informazioni sugli script rc.</para>
- <para>Alternativamente, un reboot far&agrave;  s&igrave;
+ <para>Alternativamente, un reboot farà  sì
che FreeBSD imposti tutto
- correttamente. Non &egrave; necessario tuttavia effettuare
+ correttamente. Non è necessario tuttavia effettuare
un reboot. L'esecuzione del seguente comando da
utente <username>root</username>
dovrebbe avviare tutto.</para>
@@ -917,8 +917,8 @@ only
<para>Ora dovrebbe essere tutto pronto per montare
un file system remoto.
In questi esempi il nome del server
- sar&agrave;  <hostid>server</hostid> e quello del client
- sar&agrave;  <hostid>client</hostid>. Se vuoi solo
+ sarà  <hostid>server</hostid> e quello del client
+ sarà  <hostid>client</hostid>. Se vuoi solo
temporaneamente montare un file system remoto o
anche testare la configurazione, basta che
esegui un comando come questo
@@ -932,10 +932,10 @@ only
<screen>&prompt.root; <userinput>mount server:/home
/mnt</userinput></screen>
- <para>Questo monter&agrave;  la directory
+ <para>Questo monterà  la directory
<filename>/home</filename> del server
sopra <filename>/mnt</filename> sul client. Se
- tutto &egrave; impostato correttamente dovresti
+ tutto è impostato correttamente dovresti
essere in grado di entrare nella directory
<filename>/mnt</filename> sul client e vedere
tutti i file che sono sul server.</para>
@@ -944,7 +944,7 @@ only
file system remoto ogni volta che il
computer fa boot, aggiungi il file system
al file <filename>/etc/fstab</filename>.
- Questo &egrave; un esempio:</para>
+ Questo è un esempio:</para>
<programlisting>server:/home /mnt nfs rw 0 0</programlisting>
@@ -957,12 +957,12 @@ only
<para>Alcune applicazioni (es. <application>mutt</application>)
richiedono il lock dei file per operare in modo corretto.
- In caso di <acronym>NFS</acronym>, pu&ograve; essere utilizzato
+ In caso di <acronym>NFS</acronym>, può essere utilizzato
<application>rpc.lockd</application> per il lock dei file.
Per abilitarlo, aggiungi la seguente riga al file
<filename>/etc/rc.conf</filename> sia sul client che sul
server (assumendo che il client e server <acronym>NFS</acronym>
- siano gi&agrave; configurati):</para>
+ siano già configurati):</para>
<programlisting>rpc_lockd_enable="YES"
rpc_statd_enable="YES"</programlisting>
@@ -971,8 +971,8 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting>
<screen>&prompt.root; <userinput>/etc/rc.d/nfslocking start</userinput></screen>
- <para>Se non &egrave; richiesto un lock reale tra il server
- e il client <acronym>NFS</acronym>, &egrave; possibile
+ <para>Se non è richiesto un lock reale tra il server
+ e il client <acronym>NFS</acronym>, è possibile
dire al client <acronym>NFS</acronym> di fare un lock locale
passando l'opzione <option>-L</option> a &man.mount.nfs.8;.
Ulteriori dettagli possono essere trovati nella pagina man di
@@ -984,7 +984,7 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting>
<para><acronym>NFS</acronym> ha molti usi
pratici. Alcuni
- dei pi&ugrave; usati sono elencati di seguito:</para>
+ dei più usati sono elencati di seguito:</para>
<indexterm>
<primary>NFS</primary>
@@ -993,20 +993,20 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Fa s&igrave; che alcune macchine
+ <para>Fa sì che alcune macchine
condividano un CDROM o un altro media
- fra di loro. Questo &egrave; un metodo
- pi&ugrave; economico e spesso pi&ugrave; convieniente
+ fra di loro. Questo è un metodo
+ più economico e spesso più convieniente
di installare software su molte macchine.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Su grandi reti, potrebbe essere pi&ugrave;
+ <para>Su grandi reti, potrebbe essere più
conveniente configurare un server
<acronym>NFS</acronym> centrale in cui
conservare tutte le home directory degi utenti.
Queste home directory
- possono essere esportate sulla rete cosicch&egrave;
+ possono essere esportate sulla rete cosicchè
gli utenti abbiano sempre la stessa directory,
indipendentemente dalla workstation dalla quale
effettuino il login.</para>
@@ -1072,10 +1072,10 @@ rpc_statd_enable="YES"</programlisting>
<application>amd</application>
fa una ricerca del mount remoto corrispondente e lo
monta automaticamente. <filename>/net</filename>
- &egrave; usato per montare
+ è usato per montare
un file system esportato da un indirizzo IP,
mentre <filename>/host</filename>
- &egrave; usato per montare un export da un hostname remoto.</para>
+ è usato per montare un export da un hostname remoto.</para>
<para>Un accesso ad un file in
<filename>/host/foobar/usr</filename> dovrebbe
@@ -1110,7 +1110,7 @@ Exports list on foobar:
cerca di risolvere <hostid>foobar</hostid> e
automaticamente monta l'export desiderato.</para>
- <para><application>amd</application> pu&ograve; essere
+ <para><application>amd</application> può essere
avviato dagli scripts di startup inserendo le
seguenti linee in
<filename>/etc/rc.conf</filename>:</para>
@@ -1120,7 +1120,7 @@ Exports list on foobar:
<para>Inoltre, altri flags personalizzati possono essere
ad <application>amd</application> con le opzioni
<varname>amd_flags</varname>. Di default,
- <varname>amd_flags</varname> &egrave; impostato a:</para>
+ <varname>amd_flags</varname> è impostato a:</para>
<programlisting>amd_flags="-a /.amd_mnt -l syslog /host /etc/amd.map
/net /etc/amd.map"</programlisting>
@@ -1129,7 +1129,7 @@ Exports list on foobar:
definisce le opzioni di default con le quali
gli export sono montati. Il file
<filename>/etc/amd.conf</filename> definisce
- alcune delle pi&ugrave; avanzate caratteristiche di
+ alcune delle più avanzate caratteristiche di
<application>amd</application>.</para>
<para>Consulta le pagine di manuale di &man.amd.8;
@@ -1155,7 +1155,7 @@ Exports list on foobar:
<para>Alcuni adapter Ethernet per sistemi PC hanno
limitazioni che possono portare a seri
problemi seri di rete, in particolare con NFS.
- Questa difficolt&agrave;  non &egrave; specifica a FreeBSD,
+ Questa difficoltà  non è specifica a FreeBSD,
ma i sistemi FreeBSD ne sono affetti.</para>
<para>I problemi avvengono quasi sempre
@@ -1165,27 +1165,27 @@ Exports list on foobar:
Silicon Graphics, Inc., e Sun Microsystems, Inc.
Il mount NFS funziona, ed alcune operazioni possono
avere successo, ma d'improvviso sembra che il
- server non dia pi&ugrave; risposte al client,
+ server non dia più risposte al client,
anche se le richieste da e verso altri sistemi
continuano ad essere processate.
Questo avviene sul sistema client, sia che
il client sia il sistema
FreeBSD sia che sia la workstation. Su molti sistemi,
- non c'&egrave; modo di effettuare lo shutdown del client
+ non c'è modo di effettuare lo shutdown del client
in modo pulito una volta che questo problema si
sia manifestato. L'unica soluzione
- &egrave; spesso quella di resettare il client,
- poich&egrave; la situazione NFS
- non pu&ograve; essere risolta.</para>
+ è spesso quella di resettare il client,
+ poichè la situazione NFS
+ non può essere risolta.</para>
<para>Anche se la soluzione <quote>corretta</quote>
- &egrave; usare un adapter Ethernet dalle migliori
- prestazioni e capacit&agrave; , c'&egrave; un semplice
- workaround che permetter&agrave;  operazioni soddisfacenti.
- Se il sistem FreeBSD &egrave; il <emphasis>server</emphasis>,
+ è usare un adapter Ethernet dalle migliori
+ prestazioni e capacità , c'è un semplice
+ workaround che permetterà  operazioni soddisfacenti.
+ Se il sistem FreeBSD è il <emphasis>server</emphasis>,
includi le opzioni <option>-w=1024</option> al
mount dal client. Se il sistema FreeBSD
- &egrave; il <emphasis>client</emphasis>, allora monta
+ è il <emphasis>client</emphasis>, allora monta
il file system NFS con l'opzione <option>-r=1024</option>.
Queste opzioni possono essere specificate usando
il quarto campo della linea di
@@ -1193,23 +1193,23 @@ Exports list on foobar:
mount automatici, o usa il parametro <option>-o</option>
del comando &man.mount.8; per mount manuali.</para>
- <para>Bisognerebbe notare che c'&egrave; un problema diverso,
+ <para>Bisognerebbe notare che c'è un problema diverso,
a volte confuso con questo, quando il server NFS ed
- il client sono su reti diverse. Se &egrave; questo
+ il client sono su reti diverse. Se è questo
il caso, <emphasis>accertatevi</emphasis>
che i vostri router indirizzino correttamente l'informazione
necessaria su <acronym>UDP</acronym>, o non andrai
da nessuna parte, indipendentemente da cosa tu
stia cercando di fare.</para>
- <para>Nei seguenti esempi, <hostid>fastws</hostid> &egrave;
+ <para>Nei seguenti esempi, <hostid>fastws</hostid> è
il nome host (interfaccia) di una workstation
ad alte prestazioni, e <hostid>freebox</hostid>
- &egrave; il nome host (interfaccia) di un sistema FreeBSD con
+ è il nome host (interfaccia) di un sistema FreeBSD con
un adapter Ethernet a basse prestazioni. Inoltre,
- <filename>/sharedfs</filename> sar&agrave;  il file system esportato
+ <filename>/sharedfs</filename> sarà  il file system esportato
(vedi &man.exports.5;), e <filename>/project</filename>
- sar&agrave;  il mount point sul client per il file system
+ sarà  il mount point sul client per il file system
montato. In tutti i casi, nota che le opzioni
<option>hard</option> o <option>soft</option> e
<option>bg</option> possono essere utili
@@ -1237,47 +1237,47 @@ Exports list on foobar:
<screen>&prompt.root; <userinput>mount -t nfs -o -w=1024 freebox:/sharedfs /project</userinput></screen>
- <para>Praticamente ogni Ethernet adapter a 16-bit permetter&agrave; 
+ <para>Praticamente ogni Ethernet adapter a 16-bit permetterà 
operazioni senza le succitate restrizioni sulla dimensione
di lettura e scrittura.</para>
- <para>Per chiunque &egrave; interessato, ecco cosa succede quando
- occorre il problema, il che spiega anche perch&egrave; sia
+ <para>Per chiunque è interessato, ecco cosa succede quando
+ occorre il problema, il che spiega anche perchè sia
non riparabile. NFS tipicamente lavora con una dimensione
- di <quote>block</quote> di 8&nbsp;K (anche se pu&ograve; creare
+ di <quote>block</quote> di 8&nbsp;K (anche se può creare
frammenti di dimensione minore). Dal momento che la
- massima dimensione dei pacchetti Ethernet &egrave; attorno
- a 1500&nbsp;bytes, il <quote>block</quote> NFS sar&agrave; 
+ massima dimensione dei pacchetti Ethernet è attorno
+ a 1500&nbsp;bytes, il <quote>block</quote> NFS sarà 
diviso in molti pacchetti Ethernet
- anche se &egrave; pur sempre una singola unit&agrave;  per il codice
- di pi&ugrave; alto livello e deve essere ricevuto, assemblato
- e <emphasis>riconosciuto</emphasis> come una unit&agrave; .
- La workstation ad alta performance pu&ograve; inviare
- pacchetti che comprendono le unit&agrave;  NFS una dietro l'altra,
+ anche se è pur sempre una singola unità  per il codice
+ di più alto livello e deve essere ricevuto, assemblato
+ e <emphasis>riconosciuto</emphasis> come una unità .
+ La workstation ad alta performance può inviare
+ pacchetti che comprendono le unità  NFS una dietro l'altra,
l'una vicino all'altra come permette lo standard.i
- Sulla scheda a minore capacit&agrave; , gli ultimi pacchetti
+ Sulla scheda a minore capacità , gli ultimi pacchetti
sovrascrivono i precedenti pacchetti della stessa
- unit&agrave;  prima che possano essere trasferiti all'host
- e l'unit&agrave;  nella
- sua interezza non pu&ograve; essere ricostruita
- o riconosciuta. Come risultato, la workstation andr&agrave; 
- in timeout e cercher&agrave;  ancora di ripetere l'operazione,
- ma cercher&agrave;  con la stessa unit&agrave;  da 8&nbsp;K, ed il
- processo sar&agrave;  ripetuto ancora, all'infinito.</para>
-
- <para>Mantenendo la dimensione dell'unit&agrave;  al di sotto
+ unità  prima che possano essere trasferiti all'host
+ e l'unità  nella
+ sua interezza non può essere ricostruita
+ o riconosciuta. Come risultato, la workstation andrà 
+ in timeout e cercherà  ancora di ripetere l'operazione,
+ ma cercherà  con la stessa unità  da 8&nbsp;K, ed il
+ processo sarà  ripetuto ancora, all'infinito.</para>
+
+ <para>Mantenendo la dimensione dell'unità  al di sotto
della limitazione dei pacchetti Ethernet, ci assicuriamo che
ogni completo pacchetto Ethernet ricevuto possa essere
- ricono sciuto individualmente, evitando cos&igrave; la
+ ricono sciuto individualmente, evitando così la
situazione deadlock.</para>
<para>Sovrascritture possono anche capitare quando una
workstation ad alte prestazioni riversi dati verso
un sistema PC, ma con la scheda di rete migliore,
sovrascritture di questo tipo non sono garantite su
- <quote>unit&agrave; </quote> NFS. Quando una sovrascrittura
- avviene, le unit&agrave;  affette saranno ritrasmesse,
- e c'&egrave; una buona probabilit&agrave;  che saranno
+ <quote>unità </quote> NFS. Quando una sovrascrittura
+ avviene, le unità  affette saranno ritrasmesse,
+ e c'è una buona probabilità  che saranno
ricevute, assemblate, e riconosciute.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -1314,7 +1314,7 @@ Exports list on foobar:
<title>Network Information System (NIS/YP)</title>
<sect2>
- <title>Cos'&egrave;?</title>
+ <title>Cos'è?</title>
<indexterm><primary>NIS</primary></indexterm>
<indexterm><primary>Solaris</primary></indexterm>
@@ -1328,7 +1328,7 @@ Exports list on foobar:
che sta per Network Information Services, fu sviluppato
da Sun Microsystems per centralizzare l'amministrazione
di sistemi &unix; (in origine &sunos;). Ora in sostanza
- &egrave; diventato uno standard di settore; tutti i sistemi
+ è diventato uno standard di settore; tutti i sistemi
&unix; like (&solaris;, HP-UX, &aix;, Linux, NetBSD,
OpenBSD, FreeBSD, etc) supportano
<acronym role="Network Information
@@ -1339,7 +1339,7 @@ Exports list on foobar:
<para><acronym role="Network Information System">NIS</acronym>
in precedenza era noto come Yellow Pages, ma per una questione
di marchi, Sun ha cambiato il nome. Il vecchio termine (e yp)
- &egrave; ancora si incontra ancora spesso.</para>
+ è ancora si incontra ancora spesso.</para>
<indexterm>
<primary>NIS</primary>
@@ -1359,7 +1359,7 @@ Exports list on foobar:
<para>E' simile al sistema di domini di &windowsnt;; anche
se le implementazioni interne dei due sistemi sono del tutto
- diverse, le funzionalit&agrave;  base possono essere
+ diverse, le funzionalità  base possono essere
paragonate.</para>
</sect2>
@@ -1410,8 +1410,8 @@ Exports list on foobar:
<entry>Deve essere in esecuzione al fine
di abilitare <acronym>RPC</acronym> (Remote
Procedure Call, un protocollo di rete usato da NIS).
- Se <application>rpcbind</application> non &egrave; attivo,
- sar&agrave;  impossibile portare in esecuzione un server NIS
+ Se <application>rpcbind</application> non è attivo,
+ sarà  impossibile portare in esecuzione un server NIS
o fungere da client NIS
</entry>
</row>
@@ -1420,13 +1420,13 @@ Exports list on foobar:
<entry><application>ypbind</application></entry>
<entry>Esegue il <quote>bind</quote> di un client NIS
- al suo server. Prender&agrave;  il nome dominio NIS dal
+ al suo server. Prenderà  il nome dominio NIS dal
sistema, e, usando <acronym>RPC</acronym>, si
- connetter&agrave;  al server.
+ connetterà  al server.
<application>ypbind</application>
- &egrave; il fulcro di una comunicazione client-server in
+ è il fulcro di una comunicazione client-server in
ambiente NIS; se <application>ypbind</application>
- muore su un client, questo non sar&agrave;  in grado di
+ muore su un client, questo non sarà  in grado di
accedere il server NIS.</entry>
</row>
@@ -1434,16 +1434,16 @@ Exports list on foobar:
<entry><application>ypserv</application></entry>
<entry>Dovrebbe essere in esecuzione solo sui
- server NIS;&egrave; il processo NIS vero e
+ server NIS;è il processo NIS vero e
proprio. Se &man.ypserv.8;
- muore, il server non sar&agrave;  pi&ugrave; in grado di
+ muore, il server non sarà  più in grado di
rispondere a richieste NIS (si spera ci sia
un server slave per sostituirlo). Ci sono
alcune implementazioni di NIS
(ma non quello di FreeBSD) che non cerca di
ricollegarsi ad un altro server se il server
che stava usando muore. Spesso, l'unica cosa
- che aiuta in questo caso &egrave; riavviare il
+ che aiuta in questo caso è riavviare il
processo server (o anche
l'intero server o il processo
<application>ypbind</application> sul client).</entry>
@@ -1453,11 +1453,11 @@ Exports list on foobar:
<entry><application>rpc.yppasswdd</application></entry>
<entry>Un altro processo che dovrebbe essere in
- esecuzione solo sui server master NIS; &egrave; un demone
+ esecuzione solo sui server master NIS; è un demone
che permette a client NIS di cambiare le proprie
- password NIS. Se questo demone non &egrave; attivo,
+ password NIS. Se questo demone non è attivo,
gli utenti dovranno loggarsi al server master NIS
- e cambiare le proprie password da l&igrave;.</entry>
+ e cambiare le proprie password da lì.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -1483,7 +1483,7 @@ Exports list on foobar:
in genere condivisi in questo modo via NIS. Qualora un
processo su un client necessiti di informazioni che
normalmente sarebbero trovate in questi file in locale,
- fa una query al server NIS a cui &egrave; legato.</para>
+ fa una query al server NIS a cui è legato.</para>
<sect3>
<title>Tipi di macchine</title>
@@ -1505,8 +1505,8 @@ Exports list on foobar:
<note>
<para>E' possibile per una macchina agire
- da master server NIS per pi&ugrave; di un dominio
- NIS. Comunque, questo caso non sar&agrave; 
+ da master server NIS per più di un dominio
+ NIS. Comunque, questo caso non sarà 
coperto in questa introduzione,
che presuppone un ambiente NIS relativamente piccolo.</para>
</note>
@@ -1549,7 +1549,7 @@ Exports list on foobar:
<sect2>
<title>Usare NIS/YP</title>
- <para>Questa sezione riguarder&agrave;  l'installazione
+ <para>Questa sezione riguarderà  l'installazione
di un ambiente di esempio NIS.</para>
<sect3>
@@ -1565,11 +1565,11 @@ Exports list on foobar:
intervento manuale; al momento, quando aggiungi un utente
al laboratorio, devi eseguire <command>adduser</command>
su tutte e 15 le macchine. Chiaramente, questa situazione
- &egrave; provvisoria, cos&igrave; hai deciso di convertire il
+ è provvisoria, così hai deciso di convertire il
laboratorio a NIS, usando due delle macchine
come server.</para>
- <para>Cos&igrave; la configurazione del laboratorio adesso
+ <para>Così la configurazione del laboratorio adesso
sembra questa:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -1606,7 +1606,7 @@ Exports list on foobar:
<entry><hostid role="ipaddr">10.0.0.4</hostid></entry>
- <entry>Workstation della facolt&agrave;</entry>
+ <entry>Workstation della facoltà</entry>
</row>
<row>
@@ -1629,7 +1629,7 @@ Exports list on foobar:
</informaltable>
<para>Se stai installando uno schema NIS per la
- prima volta, &egrave; una buona idea riflettere
+ prima volta, è una buona idea riflettere
su come affrontarlo. Indipendemente dalla
dimensione della rete, ci sono alcune
decisioni che devono essere prese.</para>
@@ -1642,25 +1642,25 @@ Exports list on foobar:
<secondary>Nome dominio</secondary>
</indexterm>
- <para>Questo pu&ograve; non essere il
+ <para>Questo può non essere il
<quote>nome dominio</quote> a
cui sei abituato. Per la precisione viene chiamato
<quote>nome dominio NIS</quote>. Quando un client
fa il broadcast della sua richiesta per informazioni,
include il nome del dominio NIS di cui fa parte.
In questo modo molti server su una rete possono distinguere
- a quale server la richiesta &egrave; riferita. Considerate
+ a quale server la richiesta è riferita. Considerate
il nome dominio NIS come il nome per un gruppo di host
che sono collegati per qualche motivo.</para>
<para>Alcune organizzazioni scelgono di usare il loro
nome dominio Internet come nome dominio NIS. Questo non
- &egrave; raccomandabile in quanto pu&ograve; causare confusione
+ è raccomandabile in quanto può causare confusione
quando si cerchi di debuggare problemi di rete.
Il nome dominio NIS dovrebbe essere unico all'interno
- della tua rete ed &egrave; utile che sia descrittivo
+ della tua rete ed è utile che sia descrittivo
del gruppo di macchine che rappresenta. Per
- esempio, il dipartimento di Arte della Acme Inc. pu&ograve;
+ esempio, il dipartimento di Arte della Acme Inc. può
essere nel dominio <quote>acme-art</quote>. Per questo
esempio, si presume tu abbia scelto il nome
<literal>test-domain</literal>.</para>
@@ -1669,7 +1669,7 @@ Exports list on foobar:
<para>Comunque, alcuni sistemi operativi (principalmente
&sunos;) usano il loro nome dominio NIS come loro nome
- dominio Internet. Se una o pi&ugrave; macchine sulla tua rete
+ dominio Internet. Se una o più macchine sulla tua rete
hanno questa restrizione, tu <emphasis>devi</emphasis>
usare il nome dominio Internet come il tuo
nome dominio NIS.</para>
@@ -1680,21 +1680,21 @@ Exports list on foobar:
<para>Ci sono molte cose da tener in mente quando si
sceglie quale macchina usare come server NIS. Una
- delle caratteristiche pi&ugrave; sfortunate di NIS
- &egrave; il livello di dipendenza che i client hanno
+ delle caratteristiche più sfortunate di NIS
+ è il livello di dipendenza che i client hanno
verso il server. Se un client non riesce a
contattare il server per
il suo dominio NIS, molto spesso la macchina risulta
inutilizzabile. La mancanza di informazioni utente e
- di gruppo fa s&igrave; che molti sistemi si blocchino. Tenendo
+ di gruppo fa sì che molti sistemi si blocchino. Tenendo
questo in mente dovresti accertati di scegliere una
macchina che non sia soggetta a reboot frequenti o
una che non sia usata per sviluppo. Il server
NIS dovrebbe essere in teoria una macchina
stand alone il cui unico
- scopo di esistenza &egrave; essere un server NIS. Se hai una
+ scopo di esistenza è essere un server NIS. Se hai una
rete non pesantemente trafficata,
- &egrave; accettabile installare
+ è accettabile installare
il server NIS su una macchina che esegue altri servizi,
basta ricordarsi che se il server NIS diventa
irrangiungibile, <emphasis>tutti</emphasis> i tuoi
@@ -1711,16 +1711,16 @@ Exports list on foobar:
le informazioni sono chiamate mappe NIS. In FreeBSD,
queste mappe sono conservate in
<filename>/var/yp/[nome-dominio]</filename> dove
- <filename>[nome-dominio]</filename> &egrave; il nome del dominio
- NIS che si server. Un singolo server NIS pu&ograve; supportare
- molti domini al tempo stesso, di conseguenza &egrave;
+ <filename>[nome-dominio]</filename> è il nome del dominio
+ NIS che si server. Un singolo server NIS può supportare
+ molti domini al tempo stesso, di conseguenza è
possibile avere molte directory di questo tipo,
una per ogni dominio supportato. Ogni dominio
- avr&agrave;  il suo insieme indipendente di mappe.</para>
+ avrà  il suo insieme indipendente di mappe.</para>
<para>I server NIS master e slave gestiscono tutte le
richieste NIS col demone <command>ypserv</command>.
- <command>ypserv</command> &egrave; responsabile per
+ <command>ypserv</command> è responsabile per
la ricezione delle richieste in entrata dai client NIS,
traducendo il dominio richiesto e il nome mappa ad un
percorso verso il file di database e trasmettendo
@@ -1734,17 +1734,17 @@ Exports list on foobar:
<secondary>configurazione del server</secondary>
</indexterm>
- <para>Installare un server master NIS pu&ograve; essere
+ <para>Installare un server master NIS può essere
relativamente semplice, a seconda delle tue
- necessit&agrave; . FreeBSD presenta un supporto nativo
- per NIS. Tutto quello che devi fare &egrave; aggiungere
+ necessità . FreeBSD presenta un supporto nativo
+ per NIS. Tutto quello che devi fare è aggiungere
le seguenti linee a <filename>/etc/rc.conf</filename>,
- e FreeBSD far&agrave;  il resto.</para>
+ e FreeBSD farà  il resto.</para>
<procedure>
<step>
<para><programlisting>nisdomainname="test-domain"</programlisting>
- Questa linea imposter&agrave;  il nome domino NIS a
+ Questa linea imposterà  il nome domino NIS a
<literal>test-domain</literal>
al momento della configurazione di rete
(ad esempio dopo il reboot).</para>
@@ -1752,16 +1752,16 @@ Exports list on foobar:
<step>
<para><programlisting>nis_server_enable="YES"</programlisting>
- Questa linea dir&agrave;  a FreeBSD di avviare i processi
+ Questa linea dirà  a FreeBSD di avviare i processi
NIS server la prossima volta che la rete
- &egrave; riavviata.</para>
+ è riavviata.</para>
</step>
<step>
<para><programlisting>nis_yppasswdd_enable="YES"</programlisting>
- Questo avvier&agrave;  il demone
+ Questo avvierà  il demone
<command>rpc.yppasswd</command> che, come accennato
- prima, permetter&agrave;  agli utenti di cambiare la loro
+ prima, permetterà  agli utenti di cambiare la loro
password NIS dalle macchine client.</para>
</step>
</procedure>
@@ -1774,9 +1774,9 @@ Exports list on foobar:
</link>, di seguito, per dettagli.</para>
</note>
- <para>Ora, tutto quello che devi fare &egrave; eseguire
+ <para>Ora, tutto quello che devi fare è eseguire
il comando <command>/etc/netstart</command>
- come super-utente. Questo imposter&agrave; 
+ come super-utente. Questo imposterà 
il sistema, usando i valori che hai specificato
in <filename>/etc/rc.conf</filename>.</para>
</sect4>
@@ -1796,11 +1796,11 @@ Exports list on foobar:
<filename>/etc</filename> del NIS master, con
una eccezione: il file
<filename>/etc/master.passwd</filename>.
- C'&egrave; un buon motivo per questo, infatti
+ C'è un buon motivo per questo, infatti
normalmente non vuoi che siano
propagate le password a <username>root</username>
e ad altri account amministrativi a tutti gli
- altri server nel dominio NIS. Cos&igrave; prima
+ altri server nel dominio NIS. Così prima
di inizializzare le mappe
NIS, dovresti:</para>
@@ -1811,7 +1811,7 @@ Exports list on foobar:
<para>Dovresti rimuovere tutte le linee che riguardano
account di sistema (<username>bin</username>,
<username>tty</username>, <username>kmem</username>,
- <username>games</username>, etc.), cos&igrave; come altri
+ <username>games</username>, etc.), così come altri
account che non vuoi siano propagate ai client NIS
(per esempio <username>root</username> ed ogni altro
account con UID 0 (super-utente)).</para>
@@ -1819,7 +1819,7 @@ Exports list on foobar:
<note>
<para>Accertati che il file
<filename>/var/yp/master.passwd</filename> non
- sia n&egrave; leggibile dal gruppo n&egrave; dal resto
+ sia nè leggibile dal gruppo nè dal resto
del mondo (modo 600)!
Usa il comando <command>chmod</command>, se
appropriato.</para>
@@ -1827,17 +1827,17 @@ Exports list on foobar:
<indexterm><primary>Tru64 UNIX</primary></indexterm>
- <para>Quando hai finito, &egrave; il momento di inizializzare
+ <para>Quando hai finito, è il momento di inizializzare
le mappe NIS! FreeBSD include uno script chiamato
<command>ypinit</command> che lo fa per te (leggi
la sua pagina di manuale per dettagli). Nota che
- questo script &egrave; disponibile sulla maggior parte dei
+ questo script è disponibile sulla maggior parte dei
sistemi operativi &unix; ma non su tutti. Su
- Digital Unix/Compaq Tru64 UNIX &egrave; chiamato
- <command>ypsetup</command>. Poich&egrave; stiamo generando
+ Digital Unix/Compaq Tru64 UNIX è chiamato
+ <command>ypsetup</command>. Poichè stiamo generando
mappe per un NIS master, passeremo l'opzione
<option>-m</option> al comando <command>ypinit</command>.
- Per generare le mappe NIS, supponendo che tu abbia gi&agrave; 
+ Per generare le mappe NIS, supponendo che tu abbia già 
eseguito i passi di cui sopra, esegui:</para>
<screen>ellington&prompt.root; <userinput>ypinit -m test-domain</userinput>
@@ -1880,7 +1880,7 @@ ellington has been setup as an YP master server without any errors.</screen>
<programlisting>NOPUSH = "True"</programlisting>
- <para>(se non &egrave; gi&agrave; commentata).</para>
+ <para>(se non è già commentata).</para>
</sect4>
<sect4>
@@ -1891,16 +1891,16 @@ ellington has been setup as an YP master server without any errors.</screen>
<secondary>slave server</secondary>
</indexterm>
- <para>Impostare un server NIS slave &egrave; anche
- pi&ugrave; semplice che impostare il master. Loggati
+ <para>Impostare un server NIS slave è anche
+ più semplice che impostare il master. Loggati
al server slave ed edita
il file <filename>/etc/rc.conf</filename>
esattamente come hai fatto col server master.
- L'unica differenza &egrave; che
+ L'unica differenza è che
ora dobbiamo usare l'opzione <option>-s</option> quando
eseguiamo <command>ypinit</command>. L'opzione
<option>-s</option> richiede che il nome del
- server NIS sia passato, cos&igrave; la nostra linea
+ server NIS sia passato, così la nostra linea
di comando assomiglia
alla seguente:</para>
@@ -1969,7 +1969,7 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen>
in questa directory. Dovresti accertarti che siano
aggiornate. La seguente linea di
<filename>/etc/crontab</filename> sul tuo server slave
- dovrebbe far ci&ograve;:</para>
+ dovrebbe far ciò:</para>
<programlisting>20 * * * * root /usr/libexec/ypxfr passwd.byname
21 * * * * root /usr/libexec/ypxfr passwd.byuid</programlisting>
@@ -1980,9 +1980,9 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen>
dal momento che il server
master cerca di assicurarsi che tutte le modifiche
alle sue mappe NIS siano comunicate ad i suoi slave
- e perch&egrave; le informazioni sulle password sono vitali
- per i sistemi che dipendono dal server, &egrave; una buona idea
- forzare gli aggiornamenti. Questo &egrave; ancora pi&ugrave;
+ e perchè le informazioni sulle password sono vitali
+ per i sistemi che dipendono dal server, è una buona idea
+ forzare gli aggiornamenti. Questo è ancora più
importante su reti trafficate dove gli aggiornamenti
delle mappe potrebbero non essere completi.</para>
@@ -1995,7 +1995,7 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen>
<sect3>
<title>Client NIS</title>
- <para>Un client NIS stabilisce quello che &egrave;
+ <para>Un client NIS stabilisce quello che è
chiamato un binding ad un particolare NIS
server usando il demone
<command>ypbind</command>. <command>ypbind</command>
@@ -2004,19 +2004,19 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen>
ed inizia a fare broadcast di richieste RPC sulla rete
locale. Queste richieste specificano il nome del
dominio per il quale <command>ypbind</command> sta
- cercando di stabilire un binding. Se un server &egrave; stato
- configurato a servire il dominio richiesto, risponder&agrave; 
- a <command>ypbind</command>, che registrer&agrave;  l'indirizzo
+ cercando di stabilire un binding. Se un server è stato
+ configurato a servire il dominio richiesto, risponderà 
+ a <command>ypbind</command>, che registrerà  l'indirizzo
del server. Se ci sono molti server disponibili
(ad esempio un master e molti slave),
- <command>ypbind</command> user&agrave;  l'indirizzo del primo
+ <command>ypbind</command> userà  l'indirizzo del primo
che risponde. Da quel momento in poi, il sistema client
- diriger&agrave;  tutte le sue richieste NIS a quel server.
- <command>ypbind</command> occasionalmente far&agrave;  un
+ dirigerà  tutte le sue richieste NIS a quel server.
+ <command>ypbind</command> occasionalmente farà  un
<quote>ping</quote> del server per accertarsi che sia su
ed attivo. Se non riceve una risposta di uno dei suoi
ping in un tempo accettabile, <command>ypbind</command>
- segner&agrave;  il dominio come non connesso e inizier&agrave; 
+ segnerà  il dominio come non connesso e inizierà 
di nuovo a fare broadcasting nella speranza di
localizzare un altro server.</para>
@@ -2028,8 +2028,8 @@ Don't forget to update map ypservers on ellington.</screen>
<secondary>configurazione del client</secondary>
</indexterm>
- <para>Impostare una macchina FreeBSD perch&egrave; sia un client
- NIS &egrave; abbastanza semplice.</para>
+ <para>Impostare una macchina FreeBSD perchè sia un client
+ NIS è abbastanza semplice.</para>
<procedure>
<step>
@@ -2052,7 +2052,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
<programlisting>+:::::::::</programlisting>
<note>
- <para>Questa linea permetter&agrave;  a chiunque con un
+ <para>Questa linea permetterà  a chiunque con un
valido account nella mappa delle password
del server NIS di loggarsi sul client. Ci
sono molti modi per
@@ -2060,7 +2060,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
linea. Leggi la
<link linkend="network-netgroups">sezione
sui netgroups</link> di seguito per maggiori
- informazioni. Per letture pi&ugrave; dettagliate vedere
+ informazioni. Per letture più dettagliate vedere
il libro della O'Reilly
<literal>Managing NFS and NIS</literal>.</para>
</note>
@@ -2070,8 +2070,8 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
importato via NIS) nel tuo file
<filename>/etc/master.passwd</filename> e questo
account dovrebbe essere anche un membro del gruppo
- <groupname>wheel</groupname>. Se c'&egrave; qualche
- problema con NIS, questo account pu&ograve; essere usato
+ <groupname>wheel</groupname>. Se c'è qualche
+ problema con NIS, questo account può essere usato
per loggarsi da remoto, diventare
<username>root</username> e riparare le cose.</para>
</note>
@@ -2096,14 +2096,14 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
<sect2>
<title>Sicurezza di NIS</title>
- <para>In generale, ogni utente remoto pu&ograve; eseguire una RPC
+ <para>In generale, ogni utente remoto può eseguire una RPC
a &man.ypserv.8; ed ottenere i contenuti delle tue mappe NIS,
ammesso che l'utente remoto conosca il tuo nome dominio.
Per prevenire tali transazioni non autorizzate,
&man.ypserv.8; supporta una caratteristica chiamata
- <quote>securenets</quote> che pu&ograve; essere usata per
+ <quote>securenets</quote> che può essere usata per
restringere l'accesso ad un dato insieme di host. All'avvio
- &man.ypserv.8; cercher&agrave;  di caricare le informazioni
+ &man.ypserv.8; cercherà  di caricare le informazioni
delle securenets da un file chiamato
<filename>/var/yp/securenets</filename>.</para>
@@ -2114,7 +2114,7 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
specificazione della rete e di una maschera di
rete separate da spazi vuoti. Le linee che
cominciano con <quote>#</quote> sono
- considerati commenti. Un esempio di file securenets pu&ograve;
+ considerati commenti. Un esempio di file securenets può
assomigliare al seguente:</para>
</note>
@@ -2129,12 +2129,12 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
10.0.0.0 255.255.240.0</programlisting>
<para>Se &man.ypserv.8; riceve una richiesta da un indirizzo
- che coincide con una di queste regole, processer&agrave; 
+ che coincide con una di queste regole, processerà 
la richiesta normalmente. Se l'indirizzo non coincide
- la richiesta sar&agrave;  ignorata ed un messaggio di warning
- sar&agrave;  loggato. Se il file
+ la richiesta sarà  ignorata ed un messaggio di warning
+ sarà  loggato. Se il file
<filename>/var/yp/securenets</filename> non esiste,
- <command>ypserv</command> permetter&agrave;  connessioni
+ <command>ypserv</command> permetterà  connessioni
da ogni host.</para>
<para>Il programma <command>ypserv</command> ha
@@ -2169,8 +2169,8 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
<para>Usando <filename>/var/yp/securenets</filename> su un
server con una tale obsoleta implementazione del TCP/IP
- &egrave; sicuramente una cattiva idea e causer&agrave;  alla
- perdita della funzionalit&agrave;  NIS per gran parte della tua
+ è sicuramente una cattiva idea e causerà  alla
+ perdita della funzionalità  NIS per gran parte della tua
rete.</para>
<indexterm><primary>TCP Wrappers</primary></indexterm>
@@ -2178,10 +2178,10 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
<para>L'uso del pacchetto
<application>TCP Wrapper</application>
aumenta la latenza del tuo server NIS. Il ritardo
- addizionale pu&ograve; essere lungo a sufficienza tanto
+ addizionale può essere lungo a sufficienza tanto
da causare dei timeout in programmi client, specialmente
su reti trafficate o con server NIS lenti. Se uno o
- pi&ugrave; client soffre di questi sintomi, dovresti convertire
+ più client soffre di questi sintomi, dovresti convertire
il sistema dei client in questione a server NIS slave
e forzarli a non fare il binding a loro stessi.</para>
</note>
@@ -2190,27 +2190,27 @@ nis_client_enable="YES"</programlisting>
<sect2>
<title>Impedire ad Alcuni Utenti di Loggarsi</title>
- <para>Nel nostro laboratorio c'&egrave; una macchina
+ <para>Nel nostro laboratorio c'è una macchina
<hostid>basie</hostid> che si suppone sia una workstation
- solo della facolt&agrave; . Non vogliamo togliere questa
+ solo della facoltà . Non vogliamo togliere questa
macchina dal dominio NIS, tuttavia il file
<filename>passwd</filename> sul server NIS master
contiene account che sono sia della
- facolt&agrave;  sia degli studenti. Cosa possiamo fare?</para>
+ facoltà  sia degli studenti. Cosa possiamo fare?</para>
- <para>C'&egrave; un modo di impedire a specifici utenti di loggarsi
+ <para>C'è un modo di impedire a specifici utenti di loggarsi
ad una macchina, anche se sono presenti nel database NIS.
- Per farlo, tutto quello che devi fare &egrave;
+ Per farlo, tutto quello che devi fare è
aggiungere
<literal>-<replaceable>username</replaceable></literal>
alla fine del file <filename>/etc/master.passwd</filename>
sulla macchina client, dove
- <replaceable>username</replaceable> &egrave; lo username
+ <replaceable>username</replaceable> è lo username
dell'utente di cui vuoi impedire l'accesso.
E' meglio fare questo con
<command>vipw</command> dato che <command>vipw</command>
- far&agrave;  un controllo di correttezza dei tuoi cambiamenti a
- <filename>/etc/master.passwd</filename>, e ricostruir&agrave; 
+ farà  un controllo di correttezza dei tuoi cambiamenti a
+ <filename>/etc/master.passwd</filename>, e ricostruirà 
automaticamente il database delle password quando hai finito
di editarlo. Ad esempio, se vogliamo impedire l'accesso
all'utente <username>bill</username> verso l'host
@@ -2265,7 +2265,7 @@ basie&prompt.root;</screen>
<para>Il metodo mostrato nella sezione precedente funziona
ragionevolmente bene se hai bisogno di regole speciali
per un numero molto piccolo di utenti e/o macchine. Su
- reti pi&ugrave; grandi, <emphasis>certamente</emphasis> ti
+ reti più grandi, <emphasis>certamente</emphasis> ti
dimenticherai di impedire l'accesso di certi utenti
a macchine dal ruolo critico, oppure potresti perfino
finire a modificare ogni macchina separatamente, in questo
@@ -2273,25 +2273,25 @@ basie&prompt.root;</screen>
l'amministrazione <emphasis>centralizzata</emphasis>.</para>
<para>La soluzione degli sviluppatori NIS a questo problema
- &egrave; chiamata <emphasis>netgroups</emphasis>. Il
+ è chiamata <emphasis>netgroups</emphasis>. Il
loro scopo e la loro semantica possono essere
paragonate ai normali gruppi utenti usati dal
file system &unix;. L'unica differenza
- &egrave; la mancanza di un ID numerico e l'abilit&agrave;  di
+ è la mancanza di un ID numerico e l'abilità  di
definire un netgroup che includa sia gruppi utenti che altri
netgroup.</para>
<para>I netgroup furono sviluppati per gestire grandi reti
complesse con centinaia di utenti e macchine. Da un lato
- questa &egrave; una Buona Cosa se sei obbligato a gestire una
- simile situazione. Dall'altro, questa complessit&agrave;  rende
+ questa è una Buona Cosa se sei obbligato a gestire una
+ simile situazione. Dall'altro, questa complessità  rende
praticamente impossibile spiegare i netgroup con esempi
relativamente semplici. L'esempio usato nel resto di questa
sezione dimostra questo problema.</para>
<para>Assumiamo che la favorevole introduzione di NIS nei tuoi
laboratori catturi l'interesse dei tuoi superiori. Il tuo
- prossimo compito &egrave; di estendere il tuo dominio NIS per
+ prossimo compito è di estendere il tuo dominio NIS per
coprire alcune altre macchine del campo. Le due tabelle contengono
i nomi dei nuovi utenti e delle nuove macchine, con una breve
descrizione.</para>
@@ -2358,7 +2358,7 @@ basie&prompt.root;</screen>
<hostid>famine</hostid>,
<hostid>pollution</hostid></entry>
- <entry>Il tuoi server pi&ugrave; importanti. Solo
+ <entry>Il tuoi server più importanti. Solo
gli impiegati IT hanno il permesso di loggarsi
in queste macchine.</entry>
</row>
@@ -2402,7 +2402,7 @@ basie&prompt.root;</screen>
ad ogni <filename>passwd</filename> per ogni utente che
non ha il permesso di loggarsi in quel sistema. Se ti
dimentichi anche solo di una linea, potresti essere nei
- pasticci. Pu&ograve; essere ragionevole fare ci&ograve;
+ pasticci. Può essere ragionevole fare ciò
correttamente durante l'installazione iniziale, comunque
<emphasis>certamente</emphasis> ti dimenticherai alla fine
di aggiungere le linee per i nuovi utenti durante le
@@ -2410,24 +2410,24 @@ basie&prompt.root;</screen>
ottimista.</para>
<para>Gestire questa situazione con i netgroup offre
- molti vantaggi. Non c'&egrave; bisogno di gestire
+ molti vantaggi. Non c'è bisogno di gestire
separatamente ogni utente; basta assegnare un utente ad
- uno o pi&ugrave; netgroup e permettere o impedire il login
+ uno o più netgroup e permettere o impedire il login
a tutti i membri del netgroup. Se aggiungi una
nuova macchina, dovrai solo definire restrizioni di
login per i netgroup. Se un nuovo utente viene
aggiunto, dovrai solo aggiungere l'utente
- ad uno o pi&ugrave; netgroup. Questi cambiamenti sono indipendenti
- l'uno dall'altro: non pi&ugrave; <quote>per ogni combinazione di
+ ad uno o più netgroup. Questi cambiamenti sono indipendenti
+ l'uno dall'altro: non più <quote>per ogni combinazione di
utenti e macchine fai ...</quote>Se la tua installazione
- NIS &egrave; pianificata con attenzione, dovrai solo modificare
+ NIS è pianificata con attenzione, dovrai solo modificare
esattamente un file centrale di configurazione per garantire
o negare l'accesso alle macchine.</para>
- <para>Il primo passo &egrave; l'inizializzazione della mappa NIS
+ <para>Il primo passo è l'inizializzazione della mappa NIS
netgroup. &man.ypinit.8; di FreeBSD non crea questa mappa
- di default, ma la sua implementazione NIS la supporter&agrave; 
- una volta che &egrave; stata creata. Per aggiungere una linea alla
+ di default, ma la sua implementazione NIS la supporterà 
+ una volta che è stata creata. Per aggiungere una linea alla
mappa, semplicemente usa il comando</para>
<screen>ellington&prompt.root; <userinput>vi /var/yp/netgroup</userinput></screen>
@@ -2444,15 +2444,15 @@ INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain)</programlisting>
<para><literal>IT_EMP</literal>, <literal>IT_APP</literal> etc.
sono i nomi dei netgroup. Ogni gruppo fra parentesi tonde
- aggiunge uno o pi&ugrave; account utente. I tre campi dentro il
+ aggiunge uno o più account utente. I tre campi dentro il
gruppo sono:</para>
<orderedlist>
<listitem>
<para>Il nome degli host dove le seguenti caratteristiche
sono valide. Se non specifichi un nome host, la linea
- &egrave; valida per tutti gli host. Se specifichi un nome host,
- entrerai nel regno dell'oscurit&agrave; , dell'orrore
+ è valida per tutti gli host. Se specifichi un nome host,
+ entrerai nel regno dell'oscurità , dell'orrore
e della confusione assoluta.</para>
</listitem>
@@ -2464,29 +2464,29 @@ INTERNS (,able,test-domain) (,baker,test-domain)</programlisting>
<listitem>
<para>Il dominio NIS per l'account. Puoi
importare account da altri domini NIS nel tuo netgroup
- se sei uno di quei ragazzi sfortunati con pi&ugrave; di
+ se sei uno di quei ragazzi sfortunati con più di
un dominio NIS.</para>
</listitem>
</orderedlist>
- <para>Ognuno di questi campi pu&ograve; contenere
+ <para>Ognuno di questi campi può contenere
wildcards. Leggi &man.netgroup.5; per dettagli.</para>
<note>
<indexterm><primary>netgroups</primary></indexterm>
- <para>Nomi netgroup pi&ugrave; lunghi di 8 caratteri
+ <para>Nomi netgroup più lunghi di 8 caratteri
non dovrebbero essere usati, specialmente se hai macchine
che eseguono altri sistemi operativi all'interno del
tuo dominio NIS. I nomi sono case sensitive; usare
- le lettere maiuscole per il tuo netgroup &egrave;
+ le lettere maiuscole per il tuo netgroup è
un modo semplice per distinguere fra utenti,
macchine e nomi di netgroup.</para>
<para>Alcuni client NIS (non FreeBSD) non possono
gestire netgroup con un numero troppo grande di linee.
Ad esempio, alcune vecchie versioni di &sunos; iniziano
- ad avere problemi se un netgroup contiene pi&ugrave; di 15
+ ad avere problemi se un netgroup contiene più di 15
<emphasis>linee</emphasis>. Puoi superare questo
limite creando molti sotto-netgroup con 15 o meno utenti
ed un vero netgroup che consiste dei sotto-netgroup:</para>
@@ -2497,17 +2497,17 @@ BIGGRP2 (,joe16,domain) (,joe17,domain) [...]
BIGGRP3 (,joe31,domain) (,joe32,domain)
BIGGROUP BIGGRP1 BIGGRP2 BIGGRP3</programlisting>
- <para>Puoi ripetere questo processo se hai bisogno di pi&ugrave;
+ <para>Puoi ripetere questo processo se hai bisogno di più
di 225 utenti all'interno di un singolo netgroup.</para>
</note>
<para>Attivare e distribuire la tua nuova mappa NIS
- &egrave; facile:</para>
+ è facile:</para>
<screen>ellington&prompt.root; <userinput>cd /var/yp</userinput>
ellington&prompt.root; <userinput>make</userinput></screen>
- <para>Questo generer&agrave;  le tre mappe NIS
+ <para>Questo genererà  le tre mappe NIS
<filename>netgroup</filename>,
<filename>netgroup.byhost</filename> e
<filename>netgroup.byuser</filename>. Usa
@@ -2522,12 +2522,12 @@ netgroup.byuser</userinput></screen>
<para>L'output del tuo primo comando dovrebbe assomigliare
a <filename>/var/yp/netgroup</filename>. Il secondo
- comando non produrr&agrave;  output se non hai specificato
- netgroup specifici agli host. Il terzo comando pu&ograve;
+ comando non produrrà  output se non hai specificato
+ netgroup specifici agli host. Il terzo comando può
essere usato per ottenere una lista dei netgroup di un
utente.</para>
- <para>L'installazione del client &egrave; abbastanza semplice.
+ <para>L'installazione del client è abbastanza semplice.
Per configurare il server <hostid>war</hostid>, devi solo
eseguire &man.vipw.8; e sostituire la linea</para>
@@ -2546,16 +2546,16 @@ netgroup.byuser</userinput></screen>
alla funzione della shell <literal>~</literal> ed a
tutte le routine che convertono fra nomi utenti e user ID
numerici. In altre parole,<command>cd ~<replaceable>user
- </replaceable></command> non funzioner&agrave; ,
- <command>ls -l</command> mostrer&agrave;  gli ID numerici
+ </replaceable></command> non funzionerà ,
+ <command>ls -l</command> mostrerà  gli ID numerici
invece dello username e
<command>find . -user joe -print</command>
- dar&agrave;  l'errore <errorname>No such user</errorname>. Per
+ darà  l'errore <errorname>No such user</errorname>. Per
riparare questo, dovrai importare tutte le linee dell'utente
<emphasis>senza permettere a loro di loggarsi sui tuoi
server</emphasis>.</para>
- <para>Questo pu&ograve; essere ottenuto aggiungendo un'altra
+ <para>Questo può essere ottenuto aggiungendo un'altra
linea a <filename>/etc/master.passwd</filename>. Questo
dovrebbe contenere:</para>
@@ -2595,7 +2595,7 @@ netgroup.byuser</userinput></screen>
+@USERS:::::::::
+:::::::::/sbin/nologin</programlisting>
- <para>E tutto sarebbe a posto fino a che non c'&egrave; un
+ <para>E tutto sarebbe a posto fino a che non c'è un
cambiamento di policy dopo poche settimane:
il dipartimento IT inizia ad assumere interni.
Gli interni IT hanno permesso di usare le normali
@@ -2608,9 +2608,9 @@ netgroup.byuser</userinput></screen>
Come il vecchio adagio dice:<quote>Errori nella pianificazione
centralizzata porta a caos globale</quote>.</para>
- <para>L'abilit&agrave;  NIS di creare netgroup da altri netgroup
- pu&ograve; essere usata per prevenire situazioni come queste. Una
- possibilit&agrave;  &egrave; la creazione di netgroup basati sul
+ <para>L'abilità  NIS di creare netgroup da altri netgroup
+ può essere usata per prevenire situazioni come queste. Una
+ possibilità  è la creazione di netgroup basati sul
ruolo. Per esempio, potresti creare un netgroup chiamato
<literal>BIGSRV</literal> per definire le restrizioni di login
per i server importanti, un altro netgroup chiamato
@@ -2628,12 +2628,12 @@ USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS</programlisting>
<para>Questo metodo di definire restrizioni di login
funziona ragionevolmente bene se puoi definire gruppi
di macchine con restrizioni identiche. Sfortunatamente
- questa &egrave; l'eccezione, non la regola. La maggior parte del
- tempo, avrai necessit&agrave;  di definire restrizioni di login
+ questa è l'eccezione, non la regola. La maggior parte del
+ tempo, avrai necessità  di definire restrizioni di login
macchina per macchina.</para>
<para>Definizioni di netgroup specifiche per ogni
- macchina sono l'altra possibilit&agrave;  per gestire
+ macchina sono l'altra possibilità  per gestire
il cambiamento di policy delineato sopra.
In questo scenario il
<filename>/etc/master.passwd</filename> di ogni macchina
@@ -2650,7 +2650,7 @@ USERBOX IT_EMP ITINTERN USERS</programlisting>
+:::::::::/sbin/nologin</programlisting>
<para>Una volta che hai completato questo task per tutte
- le macchine, non dovrai mai pi&ugrave; modificare la versione locale
+ le macchine, non dovrai mai più modificare la versione locale
di <filename>/etc/master.passwd</filename>. Tutti
gli ulteriori cambiamenti possono essere
gestiti modificando la mappa NIS. Di
@@ -2701,7 +2701,7 @@ TWO (,hotel,test-domain)
questo modo, i nuovi utenti avranno accesso automaticamente
alle macchine.</para>
- <para>Un ultima nota di avvertimento: pu&ograve; non essere sempre
+ <para>Un ultima nota di avvertimento: può non essere sempre
consigliabile usare netgroup basati sulle macchine. Se
stai per mettere in produzione qualche dozzina o perfino qualche
centinaia di macchine identiche per laboratori studente,
@@ -2723,7 +2723,7 @@ TWO (,hotel,test-domain)
<emphasis>solo</emphasis> al server
master NIS e <emphasis>devi ricordarti di ricostruire
le mappe NIS</emphasis>. Se ti dimentichi di farlo
- il nuovo utente non sar&agrave;  in grado di loggarsi in alcuna
+ il nuovo utente non sarà  in grado di loggarsi in alcuna
macchina eccetto che sul server NIS master. Per esempio,
se abbiamo bisogno di aggiungere un nuovo utente
<username>jsmith</username> al laboratorio,
@@ -2747,12 +2747,12 @@ TWO (,hotel,test-domain)
<listitem>
<para><emphasis>Tieni al sicuro il NIS master e slave,
- e minimizza il tempo in cui sono gi&ugrave;</emphasis>. Se
+ e minimizza il tempo in cui sono giù</emphasis>. Se
qualcuno hackera o semplicemente spegne queste macchine
- riesce a privare molte persone della possibilit&agrave;  di
+ riesce a privare molte persone della possibilità  di
loggarsi al laboratorio.</para>
- <para>Questa &egrave; la principale debolezza di ogni
+ <para>Questa è la principale debolezza di ogni
sistema centralizzato di amministrazione. Se non proteggi
il tuo server NIS, avrai un mucchio di utenti
arrabbiati!</para>
@@ -2761,15 +2761,15 @@ TWO (,hotel,test-domain)
</sect2>
<sect2>
- <title>Compatibilit&agrave; con NIS v1</title>
+ <title>Compatibilità con NIS v1</title>
<para><application>ypserv</application> di FreeBSD supporta
fino ad un certo punto client NIS v1. L'implementazione
di NIS di FreeBSD usa solo il protocollo NIS v2, comunque
altre implementazioni includono supporto per il protocollo
- v1 per compatibilit&agrave;  all'indietro coi vecchi sistemi. Il
+ v1 per compatibilità  all'indietro coi vecchi sistemi. Il
demone <application>ypbind</application> fornito con questi
- sistemi prover&agrave;  a stabilire un binding con un server
+ sistemi proverà  a stabilire un binding con un server
NIS v1 anche se potrebbero non averne mai bisogno
(e possono continuare a fare broadcast in ricerca di
uno anche dopo che hanno ricevuto risposta da un
@@ -2777,8 +2777,8 @@ TWO (,hotel,test-domain)
client normali viene garantito, questa versione
di <application>ypserv</application> non
gestisce richieste di trasferimento di mappe v1; di
- conseguenza, non pu&ograve; essere usato come master o slave in
- congiunzione con server NIS pi&ugrave; vecchi che
+ conseguenza, non può essere usato come master o slave in
+ congiunzione con server NIS più vecchi che
supportano solo il protocollo v1. Fortunatamente,
probabilmente non ci sono
server del genere in uso oggi.</para>
@@ -2792,17 +2792,17 @@ TWO (,hotel,test-domain)
un dominio multi-server dove le macchine server
sono anche client NIS.
E' generalmente una buona idea forzare i server
- ad effettuare il binding a s&egrave; stessi piuttosto
+ ad effettuare il binding a sè stessi piuttosto
che permettere loro di effettuare il broadcast
delle richieste binding e
potenzialmente possono fare il bind una all'altra.
Possono risultare strani errori quando un
- server va gi&ugrave; e gli altri sono dipendenti da
+ server va giù e gli altri sono dipendenti da
lui. Alla fine, tutti i client andranno in timeout
e cercheranno di effettuare il bind ad altri server,
- ma il ritardo di questa operazione pu&ograve; essere
+ ma il ritardo di questa operazione può essere
considerevole e l'uscita
- di errore &egrave; ancora presente dato che i server possono
+ di errore è ancora presente dato che i server possono
fare il binding fra di loro di nuovo.</para>
<para>Puoi forzare un host a fare il binding ad un server
@@ -2827,10 +2827,10 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<secondary>formato delle password</secondary>
</indexterm>
- <para>Uno dei problemi pi&ugrave; comuni in cui la gente incappa
- quando tenta di implementare NIS &egrave; la compatibilit&agrave;
+ <para>Uno dei problemi più comuni in cui la gente incappa
+ quando tenta di implementare NIS è la compatibilità
del formato delle password. Se il tuo server NIS usa password
- criptate con DES, supporter&agrave; solo client che usano anche loro
+ criptate con DES, supporterà solo client che usano anche loro
DES. Ad esempio, se hai client NIS &solaris; nella rete,
dovrai quasi certamente usare password criptate
con DES.</para>
@@ -2838,8 +2838,8 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<para>Per controllare quale formato il tuo server
e client usano, dai un'occhiata a
<filename>/etc/login.conf</filename>. Se l'host
- &egrave; configurato per usare password criptate
- DES, la classe <literal>default</literal> conterr&agrave; 
+ è configurato per usare password criptate
+ DES, la classe <literal>default</literal> conterrà 
una linea simile a questa:</para>
<programlisting>default:\
@@ -2856,7 +2856,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<para>Se hai fatto modifiche a
<filename>/etc/login.conf</filename>,
dovrai anche ricostruire il database
- delle possibilit&agrave;  di login, il che si
+ delle possibilità  di login, il che si
ottiene eseguendo il seguente comando
come <username>root</username>:</para>
@@ -2864,15 +2864,15 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<note>
<para>Il formato delle password che sono
- gi&agrave;  in <filename>/etc/master.passwd</filename> non
- sar&agrave;  aggiornato finch&egrave; un utente cambia la
+ già  in <filename>/etc/master.passwd</filename> non
+ sarà  aggiornato finchè un utente cambia la
sua password per la prima volta
<emphasis>dopo</emphasis> che il
- database delle possibilit&agrave;  di login
- &egrave; ricostruito.</para>
+ database delle possibilità  di login
+ è ricostruito.</para>
</note>
- <para>Dopodich&egrave; per assicurarti che le password siano
+ <para>Dopodichè per assicurarti che le password siano
criptate con il formato che hai scelto, dovresti
anche controllare che <literal>crypt_default</literal>
in <filename>/etc/auth.conf</filename> dia precedenza
@@ -2887,11 +2887,11 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
basati su NIS server e client, puoi star sicuro che tutti
siano d'accordo su quale formato delle password sia usato
all'interno della rete. Se hai problemi nell'identificazione
- su un client NIS, questo &egrave; un buon punto di partenza per
+ su un client NIS, questo è un buon punto di partenza per
cercare possibili problemi. Ricordati: se vuoi mettere
in produzione un server NIS per una rete eterogenea,
dovrai probabilmente usare DES su tutti i sistemi
- poich&egrave; questo &egrave; il minimo standard comune.</para>
+ poichè questo è il minimo standard comune.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -2911,7 +2911,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<title>Configurazione Automatica della Rete (DHCP)</title>
<sect2>
- <title>Cos'&egrave; il DHCP?</title>
+ <title>Cos'è il DHCP?</title>
<indexterm>
<primary>Dynamic Host Configuration Protocol</primary>
@@ -2923,7 +2923,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<para>DHCP, il Protocollo di Configurazione Host Dinamico,
descrive i passi attraverso i quali un sistema
- si pu&ograve; connettere ad una rete ed ottenere
+ si può connettere ad una rete ed ottenere
l'informazione necessaria per comunicare attraverso
quella rete. Le versioni di FreeBSD prima della 6.0
usano l'implementazione DHCP client (&man.dhclient.8;)
@@ -2933,7 +2933,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
Tutte le informazioni specifiche all'implementazione
di <command>dhclient</command> in questa sede
sono riferite all'uso dei client DHCP sia di ISC che di OpenBSD.
- Il server DHCP &egrave; quello incluso nella
+ Il server DHCP è quello incluso nella
distribuzione ISC.</para>
</sect2>
@@ -2944,8 +2944,8 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
del sistema DHCP di ISC e di OpenBSD che il lato server del
sistema DHCP ISC. Il
programma client, <command>dhclient</command>,
- &egrave; gi&agrave;
- integrato con FreeBSD, e la parte server &egrave;
+ è già
+ integrato con FreeBSD, e la parte server è
disponibile nel port <filename
role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>. Le
pagine di manuale &man.dhclient.8;, &man.dhcp-options.5;, e
@@ -2971,12 +2971,12 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
e sono valide sono per un certo periodo di tempo
(configurato dall'amministratore del server DHCP).
In questo modo, gli indirizzi IP bloccati da client
- che non sono pi&ugrave; connessi alla rete possono
+ che non sono più connessi alla rete possono
essere riutilizzati automaticamente.</para>
<para>I client DHCP possono ottenere molti tipi
di informazione dal server. Una lista esauriente
- pu&ograve; essere trovata in
+ può essere trovata in
&man.dhcp-options.5;.</para>
</sect2>
@@ -2990,7 +2990,7 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
sia con il sistema base, rendendo inutile il bisogno
di una conoscenza dettagliata della configurazione
di rete su ogni rete che abbia un server DHCP.
- <command>dhclient</command> &egrave; stato incluso
+ <command>dhclient</command> è stato incluso
in tutte le distribuzioni FreeBSD a partire
dalla 3.2.</para>
@@ -2998,18 +2998,18 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<primary><application>sysinstall</application></primary>
</indexterm>
- <para>DHCP &egrave; supportato da
+ <para>DHCP è supportato da
<application>sysinstall</application>. Quando
configuri una interfaccia di rete con
<application>sysinstall</application>, la seconda
- domanda che ti pone &egrave;:
+ domanda che ti pone è:
<quote> Vuoi provare a configurare
l'interfaccia via DHCP?</quote>. Una risposta
- affermativa eseguir&agrave; <command>dhclient</command>,
- e, se ha successo, riempir&agrave; le informazioni
+ affermativa eseguirà <command>dhclient</command>,
+ e, se ha successo, riempirà le informazioni
di configurazione della rete in automatico.</para>
- <para>Ci sono due cose che devi fare per far s&igrave;
+ <para>Ci sono due cose che devi fare per far sì
che il tuo sistema usi il DHCP all'avvio:</para>
<indexterm>
@@ -3022,15 +3022,15 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<para>Accertati che il device
<devicename>bpf</devicename>
sia compilato nel tuo kernel. Per fare
- ci&ograve;, aggiungi <literal>device bpf</literal>
+ ciò, aggiungi <literal>device bpf</literal>
al tuo file di
configurazione del kernel, e ricompilalo.
Per maggiori informazioni su come ricompilare
i kernel, vedi <xref
linkend="kernelconfig"/>.</para> <para>Il device
- <devicename>bpf</devicename> &egrave; gi&agrave;
+ <devicename>bpf</devicename> è già
parte del kernel <filename>GENERIC</filename>
- che &egrave; fornito con FreeBSD, cos&igrave;
+ che è fornito con FreeBSD, così
se non hai un kernel custom, non dovresti
aver bisogno di crearne uno al fine di far funzionare
il DHCP.</para>
@@ -3038,13 +3038,13 @@ domain</replaceable>,<replaceable>server</replaceable>"</programlisting>
<note>
<para>Quelli di voi che sono particolarmente
attenti alla sicurezza, dovrebbero sapere che il
- device <devicename>bpf</devicename> &egrave;
+ device <devicename>bpf</devicename> è
anche il device che permette agli sniffer di
pacchetti di
funzionare correttamente (anche se devono sempre
essere eseguiti come <username>root</username>).
<devicename>bpf</devicename>
- <emphasis>&egrave;</emphasis>
+ <emphasis>è</emphasis>
richiesto per l'uso del DHCP, ma se siete molto
attenti alla sicurezza, non dovreste probabilmente
aggiungere <devicename>bpf</devicename> al
@@ -3085,7 +3085,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
</indexterm>
<para>Il server DHCP, <application>dhcpd</application>,
- &egrave; incluso come parte del port
+ è incluso come parte del port
<filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>
nella collezione dei ports. Questo port contiene il
server DHCP ISC e la documentazione.</para>
@@ -3106,14 +3106,14 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
<filename>/etc/dhclient.conf</filename>. Tipicamente
il file contiene solo commenti, essendo i default
ragionevolmente corretti. Questo file di
- configurazione &egrave; descritto dalla
+ configurazione è descritto dalla
pagina di manuale &man.dhclient.conf.5;.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><filename>/sbin/dhclient</filename></para>
- <para><command>dhclient</command> &egrave;
+ <para><command>dhclient</command> è
linkato staticamente e risiede in
<filename>/sbin</filename>.
Le pagine di manuale di &man.dhclient.8; danno
@@ -3123,7 +3123,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
<listitem>
<para><filename>/sbin/dhclient-script</filename></para>
- <para><command>dhclient-script</command> &egrave;
+ <para><command>dhclient-script</command> è
lo script di configurazione del client DHCP
specifico di FreeBSD. Viene descritto in
&man.dhclient-script.8;
@@ -3138,8 +3138,8 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
<para>Il client DHCP mantiene un database di
validi rilasci in questo file, che viene
scritto come un log.
- &man.dhclient.leases.5; ne d&agrave;una descrizione
- leggermente pi&ugrave; estesa.</para>
+ &man.dhclient.leases.5; ne dàuna descrizione
+ leggermente più estesa.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect2>
@@ -3147,7 +3147,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
<sect2>
<title>Ulteriori Letture</title>
- <para>Il protocollo DHCP &egrave;
+ <para>Il protocollo DHCP è
descritto in maniera estesa in
<ulink url="http://www.freesoft.org/CIE/RFC/2131/">RFC 2131</ulink>.
Informazioni aggiuntive sono presenti a questo URL:
@@ -3166,12 +3166,12 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
DHCP dell'ISC (Internet Software Consortium).</para>
<para>Il server non viene
- fornito come parte di FreeBSD, cos&igrave;
+ fornito come parte di FreeBSD, così
dovrai installare il port
<filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>
per fornire questo servizio. Vedi
<xref linkend="ports"/> per
- pi&ugrave; informazioni su come usare la Collezione
+ più informazioni su come usare la Collezione
dei Port.</para>
</sect3>
@@ -3193,33 +3193,33 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
vedi <xref linkend="kernelconfig"/>.</para>
<para>Il device <devicename>bpf</devicename>
- &egrave; gi&agrave;
+ è già
parte del kernel <filename>GENERIC</filename>
- che viene fornito con FreeBSD, cos&igrave;
+ che viene fornito con FreeBSD, così
non hai bisogno di creare
un kernel custom per far funzionare il DHCP.</para>
<note>
<para>Quelli di voi che sono particolarmente
attenti alla sicurezza, dovrebbero notare che
- <devicename>bpf</devicename> &egrave; anche il
+ <devicename>bpf</devicename> è anche il
device che permette agli sniffer di pacchetti
di funzionare correttamente (anche se tali
programmi hanno bisogno di accesso privilegiato).
- <devicename>bpf</devicename> <emphasis>&egrave;
+ <devicename>bpf</devicename> <emphasis>è
</emphasis> richiesto per il funzionamento del DHCP,
ma se siete molto attenti alla sicurezza,
probabilmente non dovreste includere
<devicename>bpf</devicename>
- nel vostro kernel semplicemente perch&egrave; vi
+ nel vostro kernel semplicemente perchè vi
aspettate di usare il DHCP in qualche momento.</para>
</note>
- <para>La prossima cosa che devi fare &egrave;
+ <para>La prossima cosa che devi fare è
editare il file <filename>dhcpd.conf</filename> che
- &egrave; stato installato dal port
+ è stato installato dal port
<filename role="package">net/isc-dhcp3-server</filename>.
- Di default, questo sar&agrave;
+ Di default, questo sarà
<filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf.sample</filename>
e dovresti copiare questo file in
<filename>/usr/local/etc/dhcpd.conf</filename>
@@ -3234,7 +3234,7 @@ dhcp_flags=""</programlisting>
<secondary>dhcpd.conf</secondary>
</indexterm>
- <para><filename>dhcpd.conf</filename> &egrave;
+ <para><filename>dhcpd.conf</filename> è
composto di dichiarazioni riguardanti
sottoreti ed host, e forse lo si spiega
meglio con un esempio:</para>
@@ -3260,9 +3260,9 @@ host mailhost {
<calloutlist>
<callout arearefs="domain-name">
<para>Questa opzione specifica il dominio che
- verr&agrave; servito ai client come il dominio
+ verrà servito ai client come il dominio
di default di ricerca. Si veda
- &man.resolv.conf.5; per pi&ugrave; informazioni.</para>
+ &man.resolv.conf.5; per più informazioni.</para>
</callout>
<callout arearefs="domain-name-servers">
@@ -3272,50 +3272,50 @@ host mailhost {
</callout>
<callout arearefs="subnet-mask">
- <para>La netmask che sar&agrave; fornita ai client.</para>
+ <para>La netmask che sarà fornita ai client.</para>
</callout>
<callout arearefs="default-lease-time">
<para>Un client potrebbe richiedere una lunghezza di
- tempo specifica per la quale il rilascio sar&agrave;
- valido. Altrimenti il server assegner&agrave;
+ tempo specifica per la quale il rilascio sarà
+ valido. Altrimenti il server assegnerà
un tempo di rilascio con questa durata (in secondi).</para>
</callout>
<callout arearefs="max-lease-time">
- <para>Questa &egrave; la lunghezza massima di
- tempo per la quale un server effettuer&agrave;
+ <para>Questa è la lunghezza massima di
+ tempo per la quale un server effettuerà
un rilascio. Se un client dovesse richiedere
- un rilascio pi&ugrave; lungo, sar&agrave; effettuato
- un rilascio, anche se sar&agrave; valido solo per
+ un rilascio più lungo, sarà effettuato
+ un rilascio, anche se sarà valido solo per
<literal>max-lease-time</literal> secondi.</para>
</callout>
<callout arearefs="ddns-update-style">
<para>Questa opzione specifica se il server DHCP
- dovr&agrave; cercare di modificare il DNS
- quando un rilascio &egrave; accettato o
+ dovrà cercare di modificare il DNS
+ quando un rilascio è accettato o
liberato. Nella implementazione ISC
- questa opzione &egrave;
+ questa opzione è
<emphasis>richiesta</emphasis>.</para>
</callout>
<callout arearefs="range">
<para>Questo identifica quale indirizzo IP
- dovr&agrave; essere usato nel pool riservato
+ dovrà essere usato nel pool riservato
per l'allocazione ad i client. Gli indirizzi
IP fra, ed inclusi, quelli dichiarati sono
assegnabili agli utenti.</para>
</callout>
<callout arearefs="routers">
- <para>Dichiara il default gateway che sar&agrave;
+ <para>Dichiara il default gateway che sarà
assegnato ad i client.</para>
</callout>
<callout arearefs="hardware">
<para>L'indirizzo hardware MAC di un host
- (cosicch&egrave; il server DHCP
+ (cosicchè il server DHCP
possa riconoscere un host quando
fa una richiesta).</para>
</callout>
@@ -3323,9 +3323,9 @@ host mailhost {
<callout arearefs="fixed-address">
<para>Specifica che all'host dovrebbe sempre
essere fornito lo stesso indirizzo IP.
- Nota che usare un hostname &egrave;
+ Nota che usare un hostname è
corretto in questo caso,
- dato che il DHCP server risolver&agrave;
+ dato che il DHCP server risolverà
l'hostname stesso prima di restituire
l'informazione sul rilascio.</para>
</callout>
@@ -3351,10 +3351,10 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<para>Se hai bisogno di fare altri cambiamenti
alla configurazione del server in futuro,
- &egrave; importante notare che l'invio di
+ è importante notare che l'invio di
un segnale <literal>SIGHUP</literal>
a <application>dhcpd</application>
- <emphasis>non</emphasis> fa s&igrave; che il file
+ <emphasis>non</emphasis> fa sì che il file
di configurazione sia ricaricato, come avviene
con la maggior parte dei demoni. Dovrai inviare
un segnale <literal>SIGTERM</literal> per fermare
@@ -3374,12 +3374,12 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<listitem>
<para><filename>/usr/local/sbin/dhcpd</filename></para>
- <para><application>dhcpd</application> &egrave;
+ <para><application>dhcpd</application> è
linkato staticamente e risiede in
<filename>/usr/local/sbin
</filename>. La pagina di manuale di
&man.dhcpd.8; installata con il port
- d&agrave; pi&ugrave; informazioni
+ dà più informazioni
su <application>dhcpd</application>.</para>
</listitem>
@@ -3395,7 +3395,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
che devono essere fornite ai client che
sono serviti, oltre alle informazioni
riguardanti le operazioni del server. Questo
- file di configurazione &egrave; descritto
+ file di configurazione è descritto
dalla pagina di manuale &man.dhcpd.conf.5;
installata dal port.</para>
</listitem>
@@ -3407,22 +3407,22 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
rilasci che ha effettuato in questo file, che
viene scritto come un log. La pagina di manuale
&man.dhcpd.leases.5;, installata dal port
- ne d&agrave; una descrizione leggermente pi&grave;
+ ne dà una descrizione leggermente pi&grave;
lunga.</para>
</listitem>
<listitem>
<para><filename>/usr/local/sbin/dhcrelay</filename></para>
- <para><application>dhcrelay</application> &egrave;
+ <para><application>dhcrelay</application> è
usata in ambienti avanzati dove un server
DHCP reinvia le richieste da un client ad un
altro server DHCP su una rete separata. Se
hai bisogno di questa
- funzionalit&agrave;, installa il port
+ funzionalità, installa il port
<filename role="package">net/isc-dhcp3-relay</filename>.
La pagina di manuale &man.dhcrelay.8; fornita
- col port contiene pi&ugrave; dettagli.</para>
+ col port contiene più dettagli.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect3>
@@ -3459,20 +3459,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<indexterm><primary>BIND</primary></indexterm>
<para>&os; utilizza, di default, una versione di
- BIND (Berkeley Internet Name Domain), che &egrave;
- la pi&ugrave; completa implementazione del protocollo
- <acronym>DNS</acronym>. <acronym>DNS</acronym> &egrave; il protocollo
+ BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è
+ la più completa implementazione del protocollo
+ <acronym>DNS</acronym>. <acronym>DNS</acronym> è il protocollo
attraverso il quale nomi sono mappati ad indirizzi <acronym>IP</acronym>,
e viceversa. Per esempio, una query per
<hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org
- </hostid> ricever&agrave; una replica con l'indirizzo
+ </hostid> riceverà una replica con l'indirizzo
<acronym>IP</acronym> del web server del The &os; Project, mentre una
query per <hostid role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid>
- ritorner&agrave; l'indirizzo <acronym>IP</acronym> della corrispondente
- macchina <acronym>FTP</acronym>. Allo stesso modo, pu&ograve;
+ ritornerà l'indirizzo <acronym>IP</acronym> della corrispondente
+ macchina <acronym>FTP</acronym>. Allo stesso modo, può
avvenire l'opposto. Una
- query per un indirizzo <acronym>IP</acronym> pu&ograve; risolvere il suo
- nome host. Non &egrave; necessario avere in esecuzione
+ query per un indirizzo <acronym>IP</acronym> può risolvere il suo
+ nome host. Non è necessario avere in esecuzione
un name server per fare <acronym>DNS</acronym> lookups su un sistema.
</para>
@@ -3483,13 +3483,13 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<indexterm><primary>DNS</primary></indexterm>
- <para>DNS &egrave; coordinato su Internet attraverso
+ <para>DNS è coordinato su Internet attraverso
un sistema alquanto complesso di name server autoritativi,
- ed altri name server di pi&ugrave; piccola scala che
+ ed altri name server di più piccola scala che
ospitano e gestiscono cache di informazioni individuali
sui domini.</para>
- <para>Al momento corrente, BIND &egrave; mantenuto
+ <para>Al momento corrente, BIND è mantenuto
dall'Internet Software Consortium
<ulink url="http://www.isc.org/"></ulink>.
</para>
@@ -3570,7 +3570,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<entry>Un dominio individuale, sottodominio, o
porzione del <acronym>DNS</acronym> amministrato dalla stessa
- autorit&agrave;</entry>
+ autorità</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -3585,38 +3585,38 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para><hostid>.</hostid> &egrave; la zona root</para>
+ <para><hostid>.</hostid> è la zona root</para>
</listitem>
<listitem>
- <para><hostid>org.</hostid> &egrave; una zona
+ <para><hostid>org.</hostid> è una zona
Top Level Domain (<acronym>TLD</acronym>) sotto la zona root</para>
</listitem>
<listitem>
<para><hostid role="domainname">example.org.</hostid>
- &egrave; una zona sotto la zona
+ è una zona sotto la zona
<hostid>org.</hostid> <acronym>TLD</acronym></para>
</listitem>
<listitem>
<para>
- <hostid>1.168.192.in-addr.arpa</hostid> &egrave; una zona
+ <hostid>1.168.192.in-addr.arpa</hostid> è una zona
che referenzia tutti gli indirizzi <acronym>IP</acronym> che cadono
sotto lo spazio <acronym>IP</acronym> <hostid role="ipaddr">192.168.1.*</hostid>.
</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Come si pu&ograve; vedere, la parte pi&ugrave;
+ <para>Come si può vedere, la parte più
specifica di un nome host appare a sinistra. Per esempio
- <hostid role="domainname">example.org.</hostid> &egrave;
- pi&ugrave; specifico di <hostid>org.</hostid>, come
- <hostid>org.</hostid> &egrave; pi&ugrave; specifico
+ <hostid role="domainname">example.org.</hostid> è
+ più specifico di <hostid>org.</hostid>, come
+ <hostid>org.</hostid> è più specifico
della zona root. La disposizione di ogni parte di un nome
- host &egrave; analoga ad un file system: la
+ host è analoga ad un file system: la
directory <filename>/dev</filename> cade
- all'interno della root, e cos&igrave; via.</para>
+ all'interno della root, e così via.</para>
</sect2>
<sect2>
@@ -3625,7 +3625,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<para>Attualmente vengono usati due tipi di name server:
un name server autoritativo, ed un name server cache.</para>
- <para>Un name server autoritativo &egrave; necessario
+ <para>Un name server autoritativo è necessario
quando:</para>
<itemizedlist>
@@ -3637,7 +3637,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<listitem>
<para>un dominio, tipo
- <hostid role="domainname">example.org</hostid>, &egrave;
+ <hostid role="domainname">example.org</hostid>, è
registrato e gli indirizzi <acronym>IP</acronym> devono essere
assegnati ad hostname sotto questo.</para>
</listitem>
@@ -3654,20 +3654,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Un name server cache &egrave; necessario quando:</para>
+ <para>Un name server cache è necessario quando:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>un server locale DNS pu&ograve; tenere in cache e
- rispondere pi&ugrave; velocemente rispetto ad effettuare
+ <para>un server locale DNS può tenere in cache e
+ rispondere più velocemente rispetto ad effettuare
query ad un name server all'esterno.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>una riduzione nel traffico complessivo di
- rete &egrave; desiderato (&egrave; stato
+ rete è desiderato (è stato
calcolato che il traffico DNS
- conta pi&ugrave; del 5% sul traffico totale di
+ conta più del 5% sul traffico totale di
Internet).</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -3675,20 +3675,20 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<para>Quando uno fa una query per risolvere
<hostid role="fqdn">www.FreeBSD.org</hostid>, il
risolutore di solito fa una query al name
- server dell'<acronym>ISP</acronym> a cui si &egrave; connessi,
+ server dell'<acronym>ISP</acronym> a cui si è connessi,
ed ottiene una risposta. Con un server <acronym>DNS</acronym>
locale, che fa cache,
la query deve essere effettuata una volta sola dal
server <acronym>DNS</acronym> che fa cache. Ogni
- query aggiuntiva non dovr&agrave; cercare all'esterno
+ query aggiuntiva non dovrà cercare all'esterno
della rete locale, dato che l'informazione
- &egrave; tenuta in cache localmente.</para>
+ è tenuta in cache localmente.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Come Funziona</title>
- <para>In &os;, il demone BIND &egrave; chiamato
+ <para>In &os;, il demone BIND è chiamato
<application>named</application> per ovvie ragioni.</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
@@ -3750,11 +3750,11 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<secondary>avvio</secondary>
</indexterm>
- <para>Dato che BIND &egrave; installato di default,
- configurarlo &egrave; relativamente semplice.</para>
+ <para>Dato che BIND è installato di default,
+ configurarlo è relativamente semplice.</para>
<para>La configurazione di default di <application>named</application>
- &egrave; quella di un name server basilare, eseguito in
+ è quella di un name server basilare, eseguito in
ambiente &man.chroot.8;. Per avviare il server una volta
con questa configurazione, usa il seguente comando:</para>
@@ -3768,13 +3768,13 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<programlisting>named_enable="YES"</programlisting>
<para>Ci sono ovviamente molte opzioni di configurazione
- per <filename>/etc/namedb/named.conf</filename> che sono al di l&agrave;
+ per <filename>/etc/namedb/named.conf</filename> che sono al di là
dello scopo di questo documento. Comunque, se siete interessati
nelle opzioni di avvio per <application>named</application> su &os;,
dai un'occhiata ai flags <literal>named_</literal> in
<filename>/etc/defaults/rc.conf</filename> e consulta la pagina
di manuale &man.rc.conf.5;. Anche la sezione <xref linkend="configtuning-initial"/>
- &egrave; una buona base di partenza.</para>
+ è una buona base di partenza.</para>
</sect2>
<sect2>
@@ -3789,7 +3789,7 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
al corrente risiedono nella directory <filename role="directory">
/etc/named</filename> e necessiteranno di modifiche prima
dell'uso, a meno che non si voglia un semplice resolver.
- Qui &egrave; dove la maggior pare della configurazione viene
+ Qui è dove la maggior pare della configurazione viene
effettuata.</para>
<sect3>
@@ -3801,14 +3801,14 @@ dhcpd_ifaces="dc0"</programlisting>
<screen>&prompt.root; <userinput>sh make-localhost</userinput></screen>
- <para>Se tutto &egrave; andato bene, un nuovo file dovrebbe
+ <para>Se tutto è andato bene, un nuovo file dovrebbe
esistere nella sottodirectory
<filename class="directory">master</filename>.
I nomi dei file dovrebbero essere <filename>localhost.rev</filename>
per il local domain name e<filename>localhost-v6.rev</filename>
per le configurazioni <acronym>IPv6</acronym>.
Come il file di configurazione di default, l'informazione
- richiesta sar&agrave; presente nel file <filename>named.conf</filename>.
+ richiesta sarà presente nel file <filename>named.conf</filename>.
</para>
</sect3>
@@ -3857,22 +3857,22 @@ options {
*/</programlisting>
<para>Proprio come dicono i commenti, per beneficiare
- di una cache di un server superiore, pu&ograve;
+ di una cache di un server superiore, può
essere abilitato <literal>forwarders</literal>.
Sotto circostanze normali, un name
- server far&agrave; query ricorsive attraverso Internet
- cercando certi name server fino a ch&egrave; non trova
- la risposta che sta cercando. Averlo abilitato far&agrave;
- s&igrave; che sar&agrave; fatta prima una query verso il
+ server farà query ricorsive attraverso Internet
+ cercando certi name server fino a chè non trova
+ la risposta che sta cercando. Averlo abilitato farà
+ sì che sarà fatta prima una query verso il
name server superiore (o il name server fornito),
avvantaggiandosi della sua cache. Se il name
- server superiore &egrave; un name server molto
- trafficato e veloce, pu&ograve; valere la pena di
+ server superiore è un name server molto
+ trafficato e veloce, può valere la pena di
abilitarlo.</para>
<warning>
<para><hostid role="ipaddr">127.0.0.1</hostid>
- <emphasis>non</emphasis> funzioner&agrave; qui.
+ <emphasis>non</emphasis> funzionerà qui.
Cambia questo indirizzo <acronym>IP</acronym> in un name server
superiore.</para>
</warning>
@@ -3972,8 +3972,8 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" {
zona deve essere aggiunta a
<filename>named.conf</filename>.</para>
- <para>Per esempio, la pi&ugrave; semplice entry per
- <hostid role="domainname">example.org</hostid> pu&ograve;
+ <para>Per esempio, la più semplice entry per
+ <hostid role="domainname">example.org</hostid> può
assomigliare a:</para>
<programlisting>zone "example.org" {
@@ -3981,7 +3981,7 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" {
file "master/example.org";
};</programlisting>
- <para>La zona &egrave; una master, come indicato
+ <para>La zona è una master, come indicato
dall'entry <option>type</option>,
e conserva le informazioni di zona su
<filename>/etc/namedb/master/example.org</filename>
@@ -3993,12 +3993,12 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" {
file "slave/example.org";
};</programlisting>
- <para>Nel caso slave, l'informazione di zona &egrave;
+ <para>Nel caso slave, l'informazione di zona è
trasferita dal name server master per quella zona
particolare, e salvata nel file specificato. Se e
- quando il master muore o &egrave; irraggiungibile,
- il name server slave avr&agrave; le informazioni di
- zona trasferite e sar&agrave; in grado di servirlo.</para>
+ quando il master muore o è irraggiungibile,
+ il name server slave avrà le informazioni di
+ zona trasferite e sarà in grado di servirlo.</para>
</sect3>
<sect3>
@@ -4012,7 +4012,7 @@ zone "1.168.192.in-addr.arpa" {
<para>Un esempio di file di zona master per <hostid
role="domainname">example.org</hostid> (che esiste
all'interno di <filename>/etc/namedb/master/example.org
- </filename>) &egrave; la seguente:</para>
+ </filename>) è la seguente:</para>
<programlisting>&dollar;TTL 3600 ; 1 hour
example.org. IN SOA ns1.example.org. admin.example.org. (
@@ -4044,13 +4044,13 @@ mail IN A 192.168.1.5
www IN CNAME @</programlisting>
<para>Nota che ogni hostname che finisce in
- un <quote>.</quote> &egrave;
- un nome esatto, mentre ogni entit&agrave; senza un
- <quote>.</quote> &egrave; referenziato all'origine.
- Per esempio <literal>www</literal> &egrave; trasformato
+ un <quote>.</quote> è
+ un nome esatto, mentre ogni entità senza un
+ <quote>.</quote> è referenziato all'origine.
+ Per esempio <literal>www</literal> è trasformato
in <literal>www.<replaceable>origin</replaceable></literal>.
Nel nostro file di zone fittizio, la nostra origine
- &egrave; <hostid>example.org</hostid>, cos&igrave;
+ è <hostid>example.org</hostid>, così
<literal>www</literal> si trasformerebbe in
<hostid>www.example.org</hostid>.</para>
@@ -4065,7 +4065,7 @@ value</programlisting>
<secondary>records</secondary>
</indexterm>
- <para>I record DNS usati pi&ugrave; di frequente:</para>
+ <para>I record DNS usati più di frequente:</para>
<variablelist>
<varlistentry>
@@ -4073,7 +4073,7 @@ value</programlisting>
<listitem>
<para>inizio di una zona di
- autorit&agrave;</para>
+ autorità</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -4137,7 +4137,7 @@ day</programlisting>
<term><hostid role="domainname">example.org.</hostid></term>
<listitem>
- <para>il nome di dominio, inoltre &egrave;
+ <para>il nome di dominio, inoltre è
l'origine per questo file di zona.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -4168,15 +4168,15 @@ day</programlisting>
<listitem>
<para>il numero di serie del file. Questo
deve essere aumentato ogni volta che il file di
- zona &egrave; modificato. Al giorno d'oggi
+ zona è modificato. Al giorno d'oggi
molti amministratori preferiscono un formato
<literal>yyyymmddrr</literal> per il numero
di serie.
<literal>2006051501</literal> significherebbe
modificato l'ultima volta il 05/15/2006, l'ultimo
<literal>01</literal> essendo la prima volta che
- il file di zona &egrave; stato modificato in
- questo giorno. Il numero di serie &egrave;
+ il file di zona è stato modificato in
+ questo giorno. Il numero di serie è
importante dato che avverte
name server slave per una zona quando questa
&grave; modificata.</para>
@@ -4187,8 +4187,8 @@ day</programlisting>
<programlisting>
IN NS ns1.example.org.</programlisting>
- <para>Questa &egrave; una linea NS. Ogni name server che
- replicher&agrave; in maniera autoritativa la zona deve
+ <para>Questa è una linea NS. Ogni name server che
+ replicherà in maniera autoritativa la zona deve
avere una di queste linee. Il <literal>@</literal> come
visto potrebbe essere stato <hostid role="domainname">
example.org.</hostid>
@@ -4216,9 +4216,9 @@ mail IN A 192.168.1.5</programlisting>
<programlisting>
www IN CNAME @</programlisting>
- <para>Il record nome canonico &egrave; usato per dare alias
+ <para>Il record nome canonico è usato per dare alias
ad una macchina. Nell'esempio, <hostid>www</hostid>
- &egrave; tramutato in alias nella macchina <quote>master</quote>
+ è tramutato in alias nella macchina <quote>master</quote>
che corrisponde al domain name <hostid role="domainname">example.org
</hostid> (<hostid role="ipaddr">192.168.1.1</hostid>).
CNAME possono essere usati per fornire alias
@@ -4236,22 +4236,22 @@ www IN CNAME @</programlisting>
mail server sono responsabili per gestire mail
entranti per la zona.
<hostid role="fqdn">mail.example.org
- </hostid> &egrave; l'hostname del mail
- server, e 10 &egrave; la priorit&agrave; di
+ </hostid> è l'hostname del mail
+ server, e 10 è la priorità di
quel mail server.</para>
- <para>Uno pu&ograve; avere molti mail server, con
- priorit&agrave; di 10, 20 e cos&igrave; via. Un mail server che
+ <para>Uno può avere molti mail server, con
+ priorità di 10, 20 e così via. Un mail server che
cerca di consegnare una mail a
<hostid role="domainname">example.org</hostid>
- prover&agrave; prima l'MX con la pi&ugrave; alta
- priorit&agrave; (il record con il numero di priorita' minimo)
+ proverà prima l'MX con la più alta
+ priorità (il record con il numero di priorita' minimo)
poi il secondo, etc., fino a
- ch&egrave; la mail non sia
+ chè la mail non sia
consegnata correttamente.</para>
<para>Per file di zona in-addr.arpa (DNS inverso), lo stesso
- formato &egrave; usato, eccetto con linee PTR
+ formato è usato, eccetto con linee PTR
al posto di A o CNAME.</para>
<programlisting>$TTL 3600
@@ -4284,8 +4284,8 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<secondary>caching name server</secondary>
</indexterm>
- <para>Un name server caching &egrave; un name server
- che non &egrave; autoritativo per nessuna zona.
+ <para>Un name server caching è un name server
+ che non è autoritativo per nessuna zona.
Fa semplicemente query, e ne memorizza le risposte
per uso successivo. Per impostarne uno, configura
il name server come al solito, omettendo ogni
@@ -4295,8 +4295,8 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<sect2>
<title>Sicurezza</title>
- <para>Anche se BIND &egrave; la pi&ugrave; comune
- implementazione del DNS, c'&egrave; sempre la questione
+ <para>Anche se BIND è la più comune
+ implementazione del DNS, c'è sempre la questione
della sicurezza. Talvolta vengono trovati possibili
e sfruttabili buchi di sicurezza.</para>
@@ -4306,7 +4306,7 @@ www IN CNAME @</programlisting>
potrebbero essere sfruttati per attacchi al servizio
<acronym>DNS</acronym>.</para>
- <para>&Egrave; una buona idea leggere
+ <para>È una buona idea leggere
gli avvisi sulla sicurezza di <ulink
url="http://www.cert.org/">CERT</ulink> e
sottoscrivere le &a.security-notifications;
@@ -4391,8 +4391,8 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<sect2>
<title>Uno sguardo d'insieme</title>
- <para>&os; &egrave; usato per far girare
- alcuni dei siti web pi&ugrave; trafficati
+ <para>&os; è usato per far girare
+ alcuni dei siti web più trafficati
al mondo. La maggioranza dei web server
su Internet usano attualmene
<application>Apache HTTP Server</application>.
@@ -4407,13 +4407,13 @@ www IN CNAME @</programlisting>
o <filename role="package">www/apache22</filename>.</para>
<para>Una volta che <application>Apache</application>
- &egrave; stato installato con successo, deve essere
+ è stato installato con successo, deve essere
configurato.</para>
<note>
<para>Questa sezione copre la versione 1.3.X
di <application>Apache HTTP Server</application>
- dato che &egrave; la versione pi&ugrave; usata per
+ dato che è la versione più usata per
&os;. <application>Apache</application>&nbsp;2.X
introduce molte nuove tecnologie ma queste non
saranno discusse in questa sede. Per maggiori
@@ -4434,15 +4434,15 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<para>Il principale file di configurazione
di <application>Apache HTTP Server</application>
- &egrave; installato in
+ è installato in
<filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename>
- su &os;. Questo file &egrave; un tipico file di testo
+ su &os;. Questo file è un tipico file di testo
di configurazione di &unix; con linee di commento
che cominciano col carattere <literal>#</literal>.
Una descrizione comprensiva di tutte le possibili
- opzioni di configurazione &egrave; al di fuori dello
- scopo di questo libro, cos&igrave; solo le direttive
- usate pi&ugrave; di frequente saranno descritte
+ opzioni di configurazione è al di fuori dello
+ scopo di questo libro, così solo le direttive
+ usate più di frequente saranno descritte
di seguito.</para>
<variablelist>
@@ -4481,8 +4481,8 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<para><literal>ServerName</literal> ti permette di
impostare un nome host che viene inviato
ai client per il tuo server, se questo
- &egrave; differente da quello per il quale l'host
- &egrave; configurato (ad esempio usi <hostid>www
+ è differente da quello per il quale l'host
+ è configurato (ad esempio usi <hostid>www
</hostid> invece del vero nome host).</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -4501,7 +4501,7 @@ www IN CNAME @</programlisting>
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>&Egrave; sempre una buona idea fare copie di
+ <para>È sempre una buona idea fare copie di
backup del tuo file di configurazione di
<application>Apache</application> prima di
modificarlo. Una volta che sei soddisfatto dalla
@@ -4520,11 +4520,11 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<para><application>Apache</application> non viene eseguito
dal super server <application>inetd</application>
a differenza di molti altri server di
- rete. &Egrave; configurato
+ rete. È configurato
per girare standalone per migliori performance
per gestire le richieste HTTP in entrata dai client
- web browser. Un wrapper shell script &egrave;
- incluso per rendere il pi&ugrave; semplice
+ web browser. Un wrapper shell script è
+ incluso per rendere il più semplice
possibile lo start, lo stop ed il restart del
server. Per avviare <application>Apache</application>
per la prima volta, esegui:</para>
@@ -4573,12 +4573,12 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<programlisting>apache_flags=""</programlisting>
- <para>Ora che il web server &egrave; in esecuzione
+ <para>Ora che il web server è in esecuzione
puoi navigare il tuo sito web puntando
il tuo web browser ad
<literal>http://localhost/</literal>.
La pagina di default che viene mostrata
- &egrave;
+ è
<filename>/usr/local/www/data/index.html</filename>.</para>
</sect2>
@@ -4587,13 +4587,13 @@ www IN CNAME @</programlisting>
<para><application>Apache</application> supporta due
tipi diversi di Virtual Hosting. Il primo metodo
- &egrave; Virtual Hosting basato sul nome. Il
+ è Virtual Hosting basato sul nome. Il
Virtual Hosting basato sul nome usa gli header
HTTP/1.1 per scoprire l'hostname. Questo permette
a molti domini diversi di condividere lo stesso
indirizzo IP.</para>
- <para>Per fare s&igrave; che
+ <para>Per fare sì che
<application>Apache</application>
usi Virtual Hosting basato sui nomi aggiungi una
entry come la seguente al tuo file
@@ -4639,10 +4639,10 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
<para>Ci sono molti diversi moduli
<application>Apache</application> disponibili
- per aggiungere funzionalit&agrave; al server base.
+ per aggiungere funzionalità al server base.
La Collezione Port di FreeBSD fornisce un modo
semplice di installare <application>Apache</application>
- assieme ad alcuni dei pi&ugrave; popolari moduli
+ assieme ad alcuni dei più popolari moduli
aggiuntivi.</para>
<sect3>
@@ -4661,17 +4661,17 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
Sockets Layer (SSL v2/v3) e Transport Layer
Security (TLS v1). Questo modulo fornisce tutto
il necessario per richiedere
- un certificato firmato da un'autorit&agrave; fidata
- che emette certificati, cosicch&egrave; puoi eseguire
+ un certificato firmato da un'autorità fidata
+ che emette certificati, cosicchè puoi eseguire
un web server sicuro su &os;.</para>
<para>Se non hai ancora installato
<application>Apache</application>, una versione
di <application>Apache</application> 1.3.X
che includa <application>mod_ssl</application>
- pu&ograve; essere installata con il port
+ può essere installata con il port
<filename role="package">www/apache13-modssl</filename>.
- Il supporto ad SSL &egrave; anche disponibile per
+ Il supporto ad SSL è anche disponibile per
<application>Apache</application>&nbsp;2.X nel port
<filename role="package">www/apache22</filename>,
dove viene abilitato di default.</para>
@@ -4682,8 +4682,8 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
<para>Negli ultimi anni, molte aziende si sono rivolte a Internet
per migliorare i loro ricavi e aumentare la loro esposizione.
Questo ha anche aumentato il bisogno di contenuti interattivi
- web. Mentre alcune societ&agrave; come &microsoft; hanno introdotto
- soluzioni nei loro prodotti proprietari, la comunit&agrave;
+ web. Mentre alcune società come &microsoft; hanno introdotto
+ soluzioni nei loro prodotti proprietari, la comunità
open source ha risposto all'appello. Due opzioni per contenuti
web dinamici includono <application>mod_perl</application>
&amp; <application>mod_php</application>.</para>
@@ -4699,24 +4699,24 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
di programmazione Perl e
l'<application>Apache HTTP Server</application>.
Con il modulo <application>mod_perl</application>
- &egrave; possibile scrivere moduli <application>Apache
+ è possibile scrivere moduli <application>Apache
</application> interamente in Perl. In aggiunta
l'interprete persistente integrato nel server
evita l'overhead di avviare un interprete esterno
e la penalizzazione del tempo di
caricamento Perl.</para>
- <para><application>mod_perl</application> &egrave; disponibile
+ <para><application>mod_perl</application> è disponibile
in alcuni modi diversi. Per usare <application>mod_perl
</application> ricorda che <application>mod_perl</application>
1.0 funziona solo con <application>Apache</application> 1.3
e <application>mod_perl</application> 2.0 funziona solo
con <application>Apache</application> 2.X.
- <application>mod_perl</application> 1.0 &egrave; disponibile
+ <application>mod_perl</application> 1.0 è disponibile
in <filename role="package">www/mod_perl</filename> ed una versione
- compilata staticamente &egrave; disponibile in
+ compilata staticamente è disponibile in
<filename role="package">www/apache13-modperl</filename>.
- <application>mod_perl</application> 2.0 &egrave; disponibile in
+ <application>mod_perl</application> 2.0 è disponibile in
<filename role="package">www/mod_perl2</filename>.</para>
</sect4>
@@ -4742,7 +4742,7 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
</indexterm>
<para>PHP, anche noto come <quote>Hypertext Prepocessor</quote>
- &egrave; un linguaggio di scripting di scopo generale che &egrave;
+ è un linguaggio di scripting di scopo generale che è
particolarmente adatto per lo sviluppo Web. Adatto ad essere
usato all'interno dell'<acronym>HTML</acronym>, la sua sintassi
deriva dal C, &java;, e Perl con l'intenzione di permettere agli
@@ -4758,10 +4758,10 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
<para>Se il port <filename role="package">lang/php5</filename>
viene installato per la prima volta, le <literal>OPTIONS</literal>
disponibili saranno mostrate automaticamente.
- Se non viene mostrato un menu, ad esempio perch&eacute;
+ Se non viene mostrato un menu, ad esempio perché
il port <filename role="package">lang/php5</filename>
- &egrave; stato installato qualche volta in passato,
- &egrave; sempre possibile rivedere il menu a dialogo
+ è stato installato qualche volta in passato,
+ è sempre possibile rivedere il menu a dialogo
con le opzioni eseguendo:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>make config</userinput></screen>
@@ -4777,7 +4777,7 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
<note>
<para>Molti siti stanno ancora usando
<acronym>PHP</acronym>4 per varie ragioni (ad esempio
- questioni di compatibilit&agrave; o applicativi web gi&agrave;
+ questioni di compatibilità o applicativi web già
costruiti). Se si necessita del modulo <application>mod_php4</application>
invece che di <application>mod_php5</application>, siete pregati
di usare il port <filename role="package">lang/php4</filename>.
@@ -4786,8 +4786,8 @@ DocumentRoot /www/someotherdomain.tld
del port <filename role="package">lang/php5</filename>.</para>
</note>
- <para>Questo installer&agrave; e
- configurer&agrave; i moduli richiesti
+ <para>Questo installerà e
+ configurerà i moduli richiesti
per supportare applicazioni web dinamiche <acronym>PHP</acronym>.
Controlla che le seguenti linee siano state aggiunte al file
<filename>/usr/local/etc/apache/httpd.conf</filename>:</para>
@@ -4805,19 +4805,19 @@ AddModule mod_php5.c
<para>Una volta completato, una semplice chiamata
al comando <command>apachectl</command> per un tranquillo
- restart &egrave; richiesto per caricare il modulo
+ restart è richiesto per caricare il modulo
<acronym>PHP</acronym>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>apachectl graceful</userinput></screen>
<para>Per upgrade futuri di <acronym>PHP</acronym>, il comando
- <command>make config</command> non sar&agrave; richiesto;
+ <command>make config</command> non sarà richiesto;
le <literal>OPTIONS</literal> selezionate sono salvate automaticamente
dal sistema dei Ports di &os;.</para>
- <para>Il supporto a <acronym>PHP</acronym> in &os; &egrave;
- estremamente modulare cos&igrave; l'installazione
- base &egrave; molto limitata. &Egrave; molto facile
+ <para>Il supporto a <acronym>PHP</acronym> in &os; è
+ estremamente modulare così l'installazione
+ base è molto limitata. È molto facile
aggiungere supporto usando il port
<filename role="package">lang/php5-extensions</filename>.
Questo port fornisce un interfaccia a menu per l'installazione
@@ -4876,29 +4876,29 @@ AddModule mod_php5.c
<sect2>
<title>Configurazione</title>
- <para>Il pi&ugrave; importante passo di
- configurazione &egrave; decidere a quali
- account sara&agrave; permesso
+ <para>Il più importante passo di
+ configurazione è decidere a quali
+ account saraà permesso
accedere al server FTP. Un sistema normale
FreeBSD ha un certo numero di account di sistema
usati per vari demoni, ma agli utenti estranei
non dovrebbe essere permesso di loggarsi con questi
account. Il file
- <filename>/etc/ftpusers</filename> &egrave; una lista
- di utenti a cui &egrave; negato l'accesso FTP.
+ <filename>/etc/ftpusers</filename> è una lista
+ di utenti a cui è negato l'accesso FTP.
Di default include gli account di sistema sopra citati
- ma &egrave; possibile aggiungere utenti specifici
+ ma è possibile aggiungere utenti specifici
che non dovrebbero avere accesso FTP.</para>
- <para>Pu&ograve; essere che tu voglia restringere
+ <para>Può essere che tu voglia restringere
l'accesso ad alcuni utenti senza impedir loro
- di usare completamente FTP. Ci&ograve;
- pu&ograve; essere ottenuto
+ di usare completamente FTP. Ciò
+ può essere ottenuto
con il file <filename>/etc/ftpchroot</filename>.
Questo file elenca utenti e gruppi soggetti a
restrizioni di accesso FTP. La pagina di manuale
- &man.ftpchroot.5; ha tutti i dettagli cos&igrave;
- non sar&agrave; descritta qui.</para>
+ &man.ftpchroot.5; ha tutti i dettagli così
+ non sarà descritta qui.</para>
<indexterm>
<primary>FTP</primary>
@@ -4914,26 +4914,26 @@ AddModule mod_php5.c
una password qualsiasi
(di norma dovrebbe essere usato un indirizzo email
dell'utente come password). Il server FTP
- chiamer&agrave; &man.chroot.2; quando un utente
+ chiamerà &man.chroot.2; quando un utente
anonimo si logga, per restringere l'accesso solo
alla home directory di <username>ftp</username>.</para>
<para>Ci sono due file di testo che specificano
messaggi di benvenuto per i client FTP. Il contenuto
- del file <filename>/etc/ftpwelcome</filename> sar&agrave;
+ del file <filename>/etc/ftpwelcome</filename> sarà
mostrato agli utenti prima che raggiungano il prompt
del login. Dopo un login di successo, il contenuto
- del file <filename>/etc/ftpmotd</filename> sar&agrave;
- mostrato. Nota che il percorso di questo file &egrave;
- relativo all'ambiente di login, cos&igrave;
- sara&agrave; mostrato il file
+ del file <filename>/etc/ftpmotd</filename> sarà
+ mostrato. Nota che il percorso di questo file è
+ relativo all'ambiente di login, così
+ saraà mostrato il file
<filename>~ftp/etc/ftpmotd</filename>.</para>
- <para>Una volta che il server FTP &egrave;
+ <para>Una volta che il server FTP è
stato configurato
correttamente, deve essere abilitato in
- <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Tutto ci&ograve;
- che viene richiesto &egrave; rimuovere il simbolo
+ <filename>/etc/inetd.conf</filename>. Tutto ciò
+ che viene richiesto è rimuovere il simbolo
di commento <quote>#</quote> dall'inizio della linea
relativa a <application>ftpd</application>:</para>
@@ -4942,7 +4942,7 @@ AddModule mod_php5.c
<para>Come spiegato in <xref linkend="network-inetd-reread"/>,
la configurazione di <application>inetd</application>
deve essere ricaricata dopo che
- che questo file di configurazione &egrave; stato cambiato.</para>
+ che questo file di configurazione è stato cambiato.</para>
<para>Ora puoi loggarti al tuo server FTP digitando:</para>
@@ -4960,10 +4960,10 @@ AddModule mod_php5.c
<para>Il demone <application>ftpd</application> usa
&man.syslog.3; per loggare i mesaggi. Di default
- il demone dei log di sistema girer&agrave;
+ il demone dei log di sistema girerà
i messaggi relativi a FTP nel file
<filename>/var/log/xferlog</filename>. La posizione
- del log FTP pu&ograve; essere modificata cambiando
+ del log FTP può essere modificata cambiando
la seguente linea in
<filename>/etc/syslog.conf</filename>:</para>
@@ -4978,7 +4978,7 @@ AddModule mod_php5.c
correlati all'esecuzione di un server FTP anonimo.
In particolare, dovresti pensarci due volte prima di
permettere agli utenti anonimi di fare upload di file.
- Potresti scoprire che il tuo sito FTP &egrave;
+ Potresti scoprire che il tuo sito FTP è
diventato un forum per il commercio di software
commerciale senza licenza o anche peggio.
Se hai veramente bisogno di permettere upload FTP
@@ -5019,7 +5019,7 @@ AddModule mod_php5.c
<sect2>
<title>Uno sguardo d'insieme</title>
- <para><application>Samba</application> &egrave; un
+ <para><application>Samba</application> è un
popolare pacchetto software open source che
fornisce servizi di file e stampa per client
&microsoft.windows;. Tali client possono connettersi
@@ -5041,7 +5041,7 @@ AddModule mod_php5.c
<title>Configurazione</title>
<para>Un file di configurazione di
- <application>Samba</application> di default &egrave;
+ <application>Samba</application> di default è
installato in
<filename>/usr/local/share/examples/smb.conf.default</filename>.
Questo file deve essere copiato in
@@ -5079,11 +5079,11 @@ AddModule mod_php5.c
<xref linkend="network-inetd-reread"/>,
la configurazione di <application>inetd</application>
deve essere ricaricata dopo che
- questo file di configurazione &egrave;
+ questo file di configurazione è
stato cambiato.</para>
<para>Una volta che <application>swat</application>
- &egrave; stato abilitato in
+ è stato abilitato in
<filename>inetd.conf</filename>,
puoi usare un browser per connetterti a
<ulink url="http://localhost:901"></ulink>.
@@ -5132,7 +5132,7 @@ AddModule mod_php5.c
<para>Questo imposta il nome NetBIOS attraverso
il quale un <application>Samba</application>
- &egrave; conosciuto. Di default &egrave;
+ è conosciuto. Di default è
lo stesso della prima parte del nome host
DNS.</para>
</listitem>
@@ -5142,7 +5142,7 @@ AddModule mod_php5.c
<term><literal>server string</literal></term>
<listitem>
- <para>Questo imposta la stringa che sar&agrave;
+ <para>Questo imposta la stringa che sarà
mostrata con il comando <command>net view</command>
e con alcuni altri strumenti di rete che cercano
di mostrare testo descrittivo sul
@@ -5155,7 +5155,7 @@ AddModule mod_php5.c
<sect3>
<title>Impostazioni di Sicurezza</title>
- <para>Due delle pi&ugrave; importanti impostazioni
+ <para>Due delle più importanti impostazioni
in <filename>/usr/local/etc/smb.conf</filename>
sono i modelli di sicurezza usati, ed il formato
delle password di backend per utenti client.
@@ -5167,14 +5167,14 @@ AddModule mod_php5.c
<term><literal>security</literal></term>
<listitem>
- <para>Le due pi&ugrave; comuni opzioni in
+ <para>Le due più comuni opzioni in
questo caso sono
<literal>security = share</literal>
e <literal>security = user</literal>.
Se i tuoi client usano nomi utente che sono
gli stessi dei nomi utenti sulla tua macchina
&os;, allora vorrai sicurezza di tipo
- user. Questa &egrave; la policy di sicurezza
+ user. Questa è la policy di sicurezza
di default e richiede ai client prima di
loggarsi prima che possano accedere a risorse
condivise.</para>
@@ -5183,7 +5183,7 @@ AddModule mod_php5.c
i client non hanno bisogno di loggarsi al server
con una valida coppia username e password
prima che provino a connettersi a risorse
- condivise. Questo &egrave; il modello di sicurezza
+ condivise. Questo è il modello di sicurezza
di default per versioni precedenti di
<application>Samba</application>.</para>
</listitem>
@@ -5202,8 +5202,8 @@ AddModule mod_php5.c
Puoi autenticare i client con LDAP, NIS+, un
database SQL, o un file di password modificato.
Il metodo di autenticazione di default
- &egrave; <literal>smbpasswd</literal>, e questo
- sar&agrave; l'unico coperto qui.</para>
+ è <literal>smbpasswd</literal>, e questo
+ sarà l'unico coperto qui.</para>
</listitem>
</varlistentry>
</variablelist>
@@ -5227,7 +5227,7 @@ AddModule mod_php5.c
per informazioni addizionali sulle opzioni
di configurazione.
Con le basi delineate qui, dovresti avere tutto
- ci&ograve; di cui hai bisogno per avviare
+ ciò di cui hai bisogno per avviare
<application>Samba</application>.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -5236,7 +5236,7 @@ AddModule mod_php5.c
<title>Avviare <application>Samba</application></title>
<para>Il port <filename role="package">net/samba3</filename>
- aggiunge un nuovo script di avvio, che pu&ograve; essere
+ aggiunge un nuovo script di avvio, che può essere
usato per controllare
<application>Samba</application>. Per abilitare questo script,
in modo tale da essere usato per esempio per avviare
@@ -5246,7 +5246,7 @@ AddModule mod_php5.c
<programlisting>samba_enable="YES"</programlisting>
- <para>Oppure, per un controllo pi&ugrave; accurato:</para>
+ <para>Oppure, per un controllo più accurato:</para>
<programlisting>nmbd_enable="YES"</programlisting>
@@ -5277,18 +5277,18 @@ Starting smbd.</screen>
hai abilitato servizi di risoluzione di nomi
winbind in <filename>smb.conf</filename>, allora
osserverai che anche il demone
- <application>winbindd</application> &egrave; avviato.</para>
+ <application>winbindd</application> è avviato.</para>
<para>Puoi anche fermare <application>Samba</application>
in ogni istante digitando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>/usr/local/etc/rc.d/samba stop</userinput></screen>
- <para><application>Samba</application> &egrave; una suite
- complessa di software con funzionalit&agrave; che permette
+ <para><application>Samba</application> è una suite
+ complessa di software con funzionalità che permette
una larga integrazione con reti &microsoft.windows;.
- Per maggiori informazioni sulle funzionalit&agrave;
- al di l&agrave; dell'installazione di base descritta qui
+ Per maggiori informazioni sulle funzionalità
+ al di là dell'installazione di base descritta qui
per favore consulta <ulink url="http://www.samba.org">
</ulink>.</para>
</sect2>
@@ -5323,12 +5323,12 @@ Starting smbd.</screen>
il clock del computer sia accurato, o comunque
traggono notevole beneficio
da questo fatto. Per esempio, un web server
- pu&ograve; ricevere richieste di inviare un file se
- questo &egrave; stato modificato da una certa
- data. In un ambiente locale di rete, &egrave;
+ può ricevere richieste di inviare un file se
+ questo è stato modificato da una certa
+ data. In un ambiente locale di rete, è
essenziale che i computer che condividono
i file dallo stesso file server abbiano clock
- sincronizzati cosicch&egrave; i timestamp dei file
+ sincronizzati cosicchè i timestamp dei file
siano consistenti. Anche servizi come &man.cron.8;
si basano su un clock di sistema accurato per eseguire
comandi al momento specificato.</para>
@@ -5338,9 +5338,9 @@ Starting smbd.</screen>
<secondary>ntpd</secondary>
</indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; dotato del server &man.ntpd.8;
+ <para>FreeBSD è dotato del server &man.ntpd.8;
<acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym>
- che pu&ograve; essere usato per interrogare altri
+ che può essere usato per interrogare altri
server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym>
per impostare il clock sulla tua macchina o fornire
servizi di time ad altri.</para>
@@ -5355,12 +5355,12 @@ Starting smbd.</screen>
</indexterm>
<para>Per sincronizzare il tuo
- clock, avrai bisogno di scegliere uno o pi&ugrave;
+ clock, avrai bisogno di scegliere uno o più
server <acronym role="Network Time Protocol">NTP</acronym>
da usare. Il tuo amministratore di rete o ISP
potrebbe aver impostato un server NTP, a questo scopo
&mdash; controlla la loro documentazione per vedere se
- questo &egrave; il caso. C'&egrave; una
+ questo è il caso. C'è una
<ulink url="http://ntp.isc.org/bin/view/Servers/WebHome">
lista online di server NTP pubblicamente accessibili
</ulink> che tu puoi usare per trovare un server NTP
@@ -5369,12 +5369,12 @@ Starting smbd.</screen>
permesso se necessario.</para>
<para>Scegliere molti server NTP non connessi
- fra loro &egrave; una buona idea in caso uno
+ fra loro è una buona idea in caso uno
dei server che stai usando diventa irraggiungibile
- o il suo clock &egrave; inaffidabile.
+ o il suo clock è inaffidabile.
&man.ntpd.8; usa le risposte che riceve
da altri server in modo intelligente;
- favorir&agrave; server inaffidabili meno di quelli
+ favorirà server inaffidabili meno di quelli
affidabili.</para>
</sect2>
@@ -5393,14 +5393,14 @@ Starting smbd.</screen>
<para>Se desideri solo sincronizzare il tuo clock
al momento del boot della macchina, puoi usare
- &man.ntpdate.8;. Questo pu&ograve; essere
+ &man.ntpdate.8;. Questo può essere
appropriato per alcune macchine desktop che sono
rebootate di frequente e richiedono
sincronizzazione non frequente, ma le altre macchine
dovrebbero eseguire &man.ntpd.8;.</para>
<para>Usare &man.ntpdate.8; al momento del boot
- &egrave; una buona idea per le macchine che eseguono
+ è una buona idea per le macchine che eseguono
&man.ntpdate.8;. Il programma &man.ntpd.8; cambia il
clock gradualmente, mentre &man.ntpdate.8; imposta
il clock, indipentemente da quanto grande sia la
@@ -5424,9 +5424,9 @@ Starting smbd.</screen>
<secondary>ntp.conf</secondary>
</indexterm>
- <para>NTP &egrave; configurato dal file
+ <para>NTP è configurato dal file
<filename>/etc/ntp.conf</filename> nel formato
- descritto da &man.ntp.conf.5;. Questo &egrave;
+ descritto da &man.ntp.conf.5;. Questo è
un semplice esempio:</para>
<programlisting>server ntplocal.example.com prefer
@@ -5437,16 +5437,16 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting>
<para>L'opzione <literal>server</literal> specifica
quali server siano da usare, con un server elencato
- su ogni linea. Se un server &egrave; specificato con
+ su ogni linea. Se un server è specificato con
l'argomento <literal>prefer</literal>, come con
<hostid role="fqdn">ntplocal.example.com</hostid>,
- quel server sara&agrave; preferito rispetto ad
+ quel server saraà preferito rispetto ad
altri. Una risposta da un server preferito
- sar&agrave; scartata se differisce
+ sarà scartata se differisce
in modo significativo dalle risposte di altri server,
- altrimenti sar&agrave; usata senza nessuna
+ altrimenti sarà usata senza nessuna
considerazione delle altre risposte. L'argomento
- <literal>prefer</literal> &egrave; normalmente usato
+ <literal>prefer</literal> è normalmente usato
per server NTP che sono noti per
essere molto accurati, come quelli con hardware a
monitoraggio speciale del tempo.</para>
@@ -5457,7 +5457,7 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting>
&man.ntpd.8; usa questo dato per compensare
automaticamente le imprecisioni naturali del clock,
permettendo di mantenere una impostazione ragionevolmente
- corretta anche se gli &egrave; impedito di accedere
+ corretta anche se gli è impedito di accedere
a tutte le sorgenti di sincronizzazione tempo esterne
per un certo periodo di tempo.</para>
@@ -5471,7 +5471,7 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting>
<sect3>
<title>Controllare l'Accesso ad i tuoi Server</title>
- <para>Di default, il tuo server NTP sar&agrave; accessibile
+ <para>Di default, il tuo server NTP sarà accessibile
a tutti gli host su Internet. L'opzione
<literal>restrict</literal> in
<filename>/etc/ntp.conf</filename> ti permette
@@ -5503,11 +5503,11 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting>
<programlisting>restrict 192.168.1.0 mask 255.255.255.0 nomodify notrap</programlisting>
<para>invece, dove<hostid role="ipaddr">192.168.1.0</hostid>
- &egrave; un indirizzo IP sulla tua rete e
+ è un indirizzo IP sulla tua rete e
<hostid role="ipaddr">255.255.255.0</hostid>
- &egrave; la netmask della tua rete.</para>
+ è la netmask della tua rete.</para>
- <para><filename>/etc/ntp.conf</filename> pu&ograve;
+ <para><filename>/etc/ntp.conf</filename> può
contenere molte opzioni <literal>restrict</literal>.
Per maggiori dettagli, consulta la sezione
<literal>Access Control Support</literal> di
@@ -5543,8 +5543,8 @@ driftfile /var/db/ntp.drift</programlisting>
<para>Il programma &man.ntpd.8; non necessita di una
connessione permanente ad Internet per funzionnare
correttamente. Comunque, se hai una connessione
- temporanea che &egrave; configurata per effettuare
- una chiamata su richiesta, &egrave; una buona idea
+ temporanea che è configurata per effettuare
+ una chiamata su richiesta, è una buona idea
evitare che il traffico NTP causi la chiamata
o mantenga la connessione attiva. Se stai usando
PPP utente, puoi usare le direttive
@@ -5578,7 +5578,7 @@ set filter alive 2 permit 0/0 0/0</programlisting>
<title>Informazioni Ulteriori</title>
<para>La documentazione per il server NTP
- pu&ograve; essere trovata in formato HTML in
+ può essere trovata in formato HTML in
<filename>/usr/share/doc/ntp/</filename>.</para>
</sect2>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml
index 336efa0100..eac8a775f3 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/pgpkeys/chapter.sgml
@@ -13,8 +13,8 @@
<para>Nel caso tu debba verificare una firma o inviare un messaggio cifrato
a una delle cariche ufficiali o a uno degli sviluppatori, qui puoi trovare
- per tua comodit&agrave; una serie di chiavi. Un portachiavi completo degli
- utenti <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> &egrave; disponibile per il download da <ulink
+ per tua comodità una serie di chiavi. Un portachiavi completo degli
+ utenti <hostid role="domainname">FreeBSD.org</hostid> è disponibile per il download da <ulink
url="&url.base;/doc/pgpkeyring.txt">http://www.FreeBSD.org/doc/pgpkeyring.txt</ulink>.</para>
<sect1 id="pgpkeys-officers">
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml
index f446a427b7..0e53a3f066 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/ports/chapter.sgml
@@ -15,9 +15,9 @@
<indexterm><primary>port</primary></indexterm>
<indexterm><primary>package</primary></indexterm>
- <para>FreeBSD &egrave; distribuito con una ricca collezione di strumenti di
- sistema come parte base del sistema. Comunque, c'&egrave; molto che si
- pu&ograve; fare prima che sia necessario installare un'applicazione
+ <para>FreeBSD è distribuito con una ricca collezione di strumenti di
+ sistema come parte base del sistema. Comunque, c'è molto che si
+ può fare prima che sia necessario installare un'applicazione
aggiuntiva di terze parti. FreeBSD fornisce due tecnologie complementari
per installare software di terze parti sul tuo sistema: la FreeBSD Ports
Collection (per installare dai sorgenti), ed i package (per installare
@@ -60,8 +60,8 @@
<sect1 id="ports-overview">
<title>Uno Sguardo all'Installazione del Software</title>
- <para>Se hai gi&agrave; usato un sistema &unix; prima d'ora saprai che la
- procedura tipica per installare software di terze parti &egrave; simile a
+ <para>Se hai già usato un sistema &unix; prima d'ora saprai che la
+ procedura tipica per installare software di terze parti è simile a
questa:</para>
<procedure>
@@ -84,8 +84,8 @@
</step>
<step>
- <para>Se il software &egrave; stato distribuito sotto forma di sorgente,
- compilarlo. Questa fase pu&ograve; coinvolgere la modifica di un
+ <para>Se il software è stato distribuito sotto forma di sorgente,
+ compilarlo. Questa fase può coinvolgere la modifica di un
<filename>Makefile</filename>, oppure l'esecuzione di uno script
<command>configure</command>, e qualche altro lavoro.</para>
</step>
@@ -96,26 +96,26 @@
</procedure>
<para>E questo se tutto va bene. Se stai installando del software di cui
- non &egrave; stato deliberatamente effettuato il porting in FreeBSD
+ non è stato deliberatamente effettuato il porting in FreeBSD
potresti perfino dover modificare il codice per farlo funzionare
correttamente.</para>
<para>Se vuoi, puoi continuare ad installare il software su FreeBSD nel modo
<quote>tradizionale</quote>. Comunque, FreeBSD fornisce due tecnologie
che possono farti risparmiare molti sforzi: i package e i port. Nel
- momento in cui scrivo, sono disponibili pi&ugrave; di &os.numports;
+ momento in cui scrivo, sono disponibili più di &os.numports;
applicazioni di terze parti tramite questi due metodi.</para>
<para>Per ogni applicazione, il package di FreeBSD per quella applicazione
consiste in un singolo file che devi scaricare. Il package contiene una
- copia pre-compilata di tutti i comandi dell'applicazione, cos&igrave;
+ copia pre-compilata di tutti i comandi dell'applicazione, così
come i file di configurazione e di documentazione. Una volta scaricato il
- package, questo pu&ograve; essere manipolato con i comandi di gestione
+ package, questo può essere manipolato con i comandi di gestione
dei package di FreeBSD, come &man.pkg.add.1;, &man.pkg.delete.1;,
- &man.pkg.info.1;, e cos&igrave; via. L'installazione di una nuova
- applicazione pu&ograve; essere fatta con un singolo comando.</para>
+ &man.pkg.info.1;, e così via. L'installazione di una nuova
+ applicazione può essere fatta con un singolo comando.</para>
- <para>In FreeBSD un port di un'applicazione &egrave; un insieme di file
+ <para>In FreeBSD un port di un'applicazione è un insieme di file
predisposti per automatizzare il processo di compilazione
dell'applicazione partendo dal codice sorgente.</para>
@@ -127,7 +127,7 @@
sorgente dell'applicazione viene automaticamente scaricato, estratto,
corretto, compilato, ed installato.</para>
- <para>Di fatto, il sistema dei port pu&ograve; anche essere usato per
+ <para>Di fatto, il sistema dei port può anche essere usato per
generare package che possono essere successivamente manipolati
con <command>pkg_add</command> ed altri comandi di gestione dei package
che saranno presentati tra poco.</para>
@@ -137,11 +137,11 @@
un'applicazione che dipende da un specifica libreria. Sia l'applicazione
che la libreria sono disponibili in FreeBSD come port o come package. Se
usi il comando <command>pkg_add</command> o il sistema dei port per
- installare l'applicazione, entrambi noteranno che la libreria non &egrave;
+ installare l'applicazione, entrambi noteranno che la libreria non è
installata, e automaticamente la installeranno per prima.</para>
<para>Dato che le due tecnologie sono abbastanza simili, probabilmente
- vorrai sapere perch&eacute; FreeBSD le usa entrambe. I package e i port
+ vorrai sapere perché FreeBSD le usa entrambe. I package e i port
hanno i loro punti forte, e l'utilizzo dell'uno o dell'altro dipende dalle
proprie preferenze personali.</para>
@@ -149,7 +149,7 @@
<title>Benefici dei Package</title>
<listitem>
- <para>Il tarball compresso di un package &egrave; tipicamente pi&ugrave;
+ <para>Il tarball compresso di un package è tipicamente più
piccolo del tarball compresso contenente il codice sorgente
della stessa applicazione.</para>
</listitem>
@@ -158,7 +158,7 @@
<para>I package non richiedono alcuna compilazione aggiuntiva. Per
grandi applicazioni, come <application>Mozilla</application>,
<application>KDE</application>, oppure
- <application>GNOME</application> questo pu&ograve; essere importante,
+ <application>GNOME</application> questo può essere importante,
sopra tutto se usi un sistema lento.</para>
</listitem>
@@ -173,8 +173,8 @@
<listitem>
<para>I package sono normalmente compilati con opzioni conservative,
- poich&eacute; devono poter funzionare su un parco macchine il
- pi&ugrave; ampio possibile. Con l'installazione dai port, puoi
+ poiché devono poter funzionare su un parco macchine il
+ più ampio possibile. Con l'installazione dai port, puoi
aggiustare le opzioni di compilazione per produrre (per esempio) del
codice che sia specifico per un Pentium IV o un processore
Athlon.</para>
@@ -184,19 +184,19 @@
<para>Alcune applicazioni hanno delle opzioni attivabili al tempo di
compilazione che permettono di modificare il comportamento delle
applicazioni stesse. Per esempio, <application>Apache</application>
- pu&ograve; essere configurato con un'ampia variet&agrave; di
+ può essere configurato con un'ampia varietà di
differenti opzioni built-in. Effettuando la compilazione dal port non
sei costretto ad accettare le opzioni di default, e puoi settarle tu
stesso.</para>
- <para>In alcuni casi, ci possono essere pi&ugrave; package per la stessa
+ <para>In alcuni casi, ci possono essere più package per la stessa
applicazione a seconda dei settaggi ivi contenuti. Per esempio,
- <application>Ghostscript</application> &egrave; disponibile come
+ <application>Ghostscript</application> è disponibile come
package <filename>ghostscript</filename> e come package
<filename>ghostscript-nox11</filename>, a seconda che tu abbia o meno
- installato un server X11. Questa sorta di adattamento &egrave;
+ installato un server X11. Questa sorta di adattamento è
possibile con i package, ma diviene impossibile nel caso in cui
- un'applicazione ha pi&ugrave; di una o due diverse opzioni che si
+ un'applicazione ha più di una o due diverse opzioni che si
possono dare al tempo di compilazione.</para>
</listitem>
@@ -220,7 +220,7 @@
<listitem>
<para>Ad alcune persone piace avere il codice sorgente, in modo tale da
poterlo leggerlo se sono annoiati, hackerarlo, prenderne in prestito
- delle parti (licenza permettendo, naturalmente), e cos&igrave;
+ delle parti (licenza permettendo, naturalmente), e così
via.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -234,15 +234,15 @@
sicurezza relativi alla tua applicazione.</para>
<para>Inoltre puoi installare il port <filename
- role="package">security/portaudit</filename> che verificher&agrave;
+ role="package">security/portaudit</filename> che verificherà
in modo automatico tutte le applicazioni installate a caccia di
- vulnerabilit&agrave; note; una verifica verr&agrave; fatta anche
+ vulnerabilità note; una verifica verrà fatta anche
prima della compilazione dei port. Puoi usare il comando
<command>portaudit -F -a</command> dopo che hai installato qualche
package.</para>
</warning>
- <para>Il resto del capitolo spiegher&agrave; come usare i package ed i
+ <para>Il resto del capitolo spiegherà come usare i package ed i
port per installare e gestire il software di terze parti su
FreeBSD.</para>
</sect1>
@@ -275,7 +275,7 @@
url="http://www.FreshPorts.org/"></ulink>.
FreshPort segue in tempo reale i cambiamenti delle applicazioni
nell'albero dei port, permettendoti di <quote>controllare</quote>
- uno o pi&ugrave; port, e dandoti la possibilit&agrave; di essere
+ uno o più port, e dandoti la possibilità di essere
avvisato tramite email quando questi vengono aggiornati.</para>
</listitem>
@@ -286,7 +286,7 @@
usare un sito come FreshMeat (<ulink
url="http://www.freshmeat.net/"></ulink>)
per trovare l'applicazione, quindi controlla sul sito di FreeBSD
- per vedere se &egrave; gi&agrave; stato effettuato il porting.</para>
+ per vedere se è già stato effettuato il porting.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -294,8 +294,8 @@
quale categoria esso sia, puoi usare il comando &man.whereis.1;
Semplicemente digita <command>whereis
<replaceable>file</replaceable></command>, dove
- <replaceable>file</replaceable> &egrave; il programma che vuoi
- installare. Se viene trovato sul tuo sistema, ti verr&agrave;
+ <replaceable>file</replaceable> è il programma che vuoi
+ installare. Se viene trovato sul tuo sistema, ti verrà
indicato dove si trova, in modo simile a quanto segue:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>whereis lsof</userinput>
@@ -307,13 +307,13 @@ lsof: /usr/ports/sysutils/lsof</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>Un altro modo per trovare un determinato port &egrave; quello
+ <para>Un altro modo per trovare un determinato port è quello
di usare il meccanismo di ricerca contenuto nella collezione dei port.
Per usare questo servizio di ricerca, devi posizionarti nella
directory <filename>/usr/ports</filename>. Una volta in quella
directory, lancia <command>make search
name=<replaceable>nome-programma</replaceable></command> dove
- <replaceable>nome-programma</replaceable> &egrave; il nome del
+ <replaceable>nome-programma</replaceable> è il nome del
programma che vuoi cercare. Per esempio, se vuoi cercare
<command>lsof</command>:</para>
@@ -328,21 +328,21 @@ B-deps:
R-deps:</screen>
<para>La parte di output sulla quale devi porre particolare attenzione
- &egrave; la riga <quote>Path:</quote>, che ti dice dove puoi trovare
+ è la riga <quote>Path:</quote>, che ti dice dove puoi trovare
il port. Le altre informazioni riportate non sono necessarie per
installare il port, e quindi non saranno trattate in questa
sede.</para>
- <para>Inoltre per una ricerca pi&ugrave; complessa puoi usare
+ <para>Inoltre per una ricerca più complessa puoi usare
<command>make search key=<replaceable>stringa</replaceable></command>
dove <replaceable>stringa</replaceable> fa parte del testo da cercare.
Questo ricerca nei nomi dei port, nei commenti, nelle descrizioni e
- nelle dipendenze e pu&ograve; essere usato per cercare port che si
+ nelle dipendenze e può essere usato per cercare port che si
riferiscono ad un argomento particolare anche se non conosci il nome
del programma che stai cercando.</para>
- <para>In entrambi i casi, la stringa di ricerca &egrave;
- case-insensitive. La ricerca per <quote>LSOF</quote> produrr&agrave;
+ <para>In entrambi i casi, la stringa di ricerca è
+ case-insensitive. La ricerca per <quote>LSOF</quote> produrrà
gli stessi risultati della ricerca per <quote>lsof</quote>.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -405,8 +405,8 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz
</example>
<para>Se non hai una raccolta di package locale (per esempio il
- set dei CDROM di FreeBSD) allora probabilmente ti risulter&agrave;
- pi&ugrave; facile usare &man.pkg.add.1; con l'opzione
+ set dei CDROM di FreeBSD) allora probabilmente ti risulterà
+ più facile usare &man.pkg.add.1; con l'opzione
<option>-r</option>. In questo modo &man.pkg.add.1; determina
automaticamente la corretta release e il giusto formato dell'oggetto,
quindi scarica il package da un sito FTP e lo installa.</para>
@@ -423,24 +423,24 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz
usa &man.fetch.3; per scaricare i file, il quale rispetta varie
variabili d'ambiente, incluse <envar>FTP_PASSIVE_MODE</envar>,
<envar>FTP_PROXY</envar>, e <envar>FTP_PASSWORD</envar>. Puoi aver
- bisogno di settarne qualcuna se la tua macchina &egrave; dietro un
+ bisogno di settarne qualcuna se la tua macchina è dietro un
firewall, o se utilizzi un proxy FTP/HTTP. Leggi &man.fetch.3; per la
- lista completa. Nell'esempio precedente si pu&ograve; anche notare che
+ lista completa. Nell'esempio precedente si può anche notare che
viene usato <literal>lsof</literal> al posto di
- <literal>lsof-4.56.4</literal>. Quando viene usata la modalit&agrave;
+ <literal>lsof-4.56.4</literal>. Quando viene usata la modalità
di prelevamento da remoto, il numero di versione del package non deve
- essere specificato. &man.pkg.add.1; prender&agrave; automaticamente
+ essere specificato. &man.pkg.add.1; prenderà automaticamente
l'ultima versione dell'applicazione.</para>
<note>
- <para>&man.pkg.add.1; scaricher&agrave; la versione pi&ugrave; recente
+ <para>&man.pkg.add.1; scaricherà la versione più recente
della tua applicazione solo se stai usando &os.current; o &os.stable;.
- Se stai utilizzando una versione -RELEASE, allora verr&agrave;
- scaricata la versione del package che &egrave; stato costruito per
- la tua release. Tuttavia &egrave; possibile cambiare questo
+ Se stai utilizzando una versione -RELEASE, allora verrà
+ scaricata la versione del package che è stato costruito per
+ la tua release. Tuttavia è possibile cambiare questo
comportamento modificando la variabile di ambiente
<envar>PACKAGESITE</envar> in modo opportuno. Per esempio, se hai un
- un sistema &os;&nbsp;5.4-RELEASE, di default &man.pkg.add.1; tenter&agrave;
+ un sistema &os;&nbsp;5.4-RELEASE, di default &man.pkg.add.1; tenterà
di scaricare i package da
<literal>ftp://ftp.freebsd.org/pub/FreeBSD/ports/i386/packages-5.4-release/Latest/</literal>.
Se vuoi forzare &man.pkg.add.1; a scaricare i package di
@@ -455,8 +455,8 @@ local: lsof-4.56.4.tgz remote: lsof-4.56.4.tgz
oppure sui CDROM della distribuzione di FreeBSD. Ogni CD contenuto
nel set dei quattro CD (e nel PowerPak, ecc.) contiene i package nella
directory <filename>/packages</filename>. La disposizione dei package
- &egrave; simile a quella dell'albero <filename>/usr/ports</filename>.
- Ogni categoria ha la propria directory, ed ogni package pu&ograve;
+ è simile a quella dell'albero <filename>/usr/ports</filename>.
+ Ogni categoria ha la propria directory, ed ogni package può
essere trovato dentro la directory <filename>All</filename>.</para>
<para>La struttura delle directory del sistema dei package eguaglia
@@ -518,23 +518,23 @@ docbook =
<row>
<entry>&lt;</entry>
- <entry>La versione installata &egrave; precedente a quella
+ <entry>La versione installata è precedente a quella
disponibile nell'albero dei port.</entry>
</row>
<row>
<entry>&gt;</entry>
- <entry>La versione installata &egrave; pi&ugrave; aggiornata di
+ <entry>La versione installata è più aggiornata di
quella trovata in locale nell'albero dei port. (L'albero
- dei port locale &egrave; probabilmente da aggiornare)</entry>
+ dei port locale è probabilmente da aggiornare)</entry>
</row>
<row>
<entry>?</entry>
- <entry>Il package installato non pu&ograve; essere trovato
- nell'indice dei port. (Questo pu&ograve; succedere, per esempio,
+ <entry>Il package installato non può essere trovato
+ nell'indice dei port. (Questo può succedere, per esempio,
se un port installato viene rimosso dalla collezione dei port
oppure viene rinominato.)</entry>
</row>
@@ -542,7 +542,7 @@ docbook =
<row>
<entry>*</entry>
- <entry>Ci sono pi&ugrave; versioni del package.</entry>
+ <entry>Ci sono più versioni del package.</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -585,7 +585,7 @@ docbook =
<title>Ottenimento della Collezione dei Port</title>
<para>Prima che tu possa installare i port, devi procurarti la collezione
- dei port&mdash;che essenzialmente &egrave; un set di
+ dei port&mdash;che essenzialmente è un set di
<filename>Makefiles</filename>, patch, e file di descrizione collocati
in <filename>/usr/ports</filename>.</para>
@@ -634,7 +634,7 @@ docbook =
<step>
<para>Seleziona il modo di installazione desiderato, come CDROM,
- FTP, e cos&igrave; via.</para>
+ FTP, e così via.</para>
</step>
<step>
@@ -660,10 +660,10 @@ docbook =
<procedure>
<title>Il Metodo CVSup</title>
- <para>Questo &egrave; un rapido metodo che utilizza
+ <para>Questo è un rapido metodo che utilizza
<application>CVSup</application> per ottenere la collezione dei
port. Se vuoi mantenere il tuo albero dei port aggiornato, o imparare
- di pi&ugrave; su <application>CVSup</application>, leggi la sezione
+ di più su <application>CVSup</application>, leggi la sezione
menzionata in precedenza.</para>
<step>
@@ -727,7 +727,7 @@ docbook =
<step>
<para>Poco dopo aver eseguito il comando &man.cvsup.1; verranno
scaricate e applicate alla tua collezione dei port tutte le
- modifiche recenti, anche se di fatto i port gi&agrave; compilati
+ modifiche recenti, anche se di fatto i port già compilati
sul tuo sistema non verranno aggiornati.</para>
</step>
</procedure>
@@ -742,9 +742,9 @@ docbook =
</indexterm>
<para>La prima cosa che dovrebbe essere chiara quando si ha a che fare con
- la collezione dei port &egrave; l'effettivo significato di
+ la collezione dei port è l'effettivo significato di
<quote>scheletro</quote> di un port. Brevemente, lo scheletro di un
- port &egrave; un insieme minimo di file che dice al tuo sistema FreeBSD
+ port è un insieme minimo di file che dice al tuo sistema FreeBSD
come compilare ed installare un programma in modo pulito. Ogni
scheletro di un port include:</para>
@@ -772,17 +772,17 @@ docbook =
alcuni file. Sono in puro formato di testo, e in modo grossolano
dicono <quote>Rimuovi la riga 10</quote> o
<quote>Cambia la riga 26 in ...</quote>. Le patch sono anche
- conosciute con il termine <quote>diff</quote> poich&egrave; sono
+ conosciute con il termine <quote>diff</quote> poichè sono
generate dal programma &man.diff.1;.</para>
- <para>Questa directory pu&ograve; anche contenere altri file
+ <para>Questa directory può anche contenere altri file
utilizzati per la costruzione del port.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Un file <filename>pkg-descr</filename>. Questo file contiene
- una descrizione del programma pi&ugrave; dettagliata, spesso su
- pi&ugrave; righe di testo.</para>
+ una descrizione del programma più dettagliata, spesso su
+ più righe di testo.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -803,10 +803,10 @@ docbook =
<para>Il port include istruzioni su come compilare il codice sorgente,
ma non include il codice sorgente stesso. Devi prendere il codice
sorgente da un CDROM o da Internet. L'autore del codice sorgente
- pu&ograve; distribuirlo come desidera. Quasi sempre &egrave; un file
+ può distribuirlo come desidera. Quasi sempre è un file
di archivio tar compresso con gzip, ma potrebbe essere stato compresso
con un altro tool o perfino potrebbe essere non compresso. Il codice
- sorgente del programma, in qualsiasi forma sia, &egrave; chiamato con
+ sorgente del programma, in qualsiasi forma sia, è chiamato con
il termine <quote>distfile</quote>. I due metodi per installare un
port di &os; sono descritti qui sotto.</para>
@@ -822,17 +822,17 @@ docbook =
url="http://vuxml.freebsd.org/"></ulink> per eventuali problemi di
sicurezza relativi alla tua applicazione.</para>
- <para>Una verifica delle vulnerabilit&agrave; di sicurezza pu&ograve;
+ <para>Una verifica delle vulnerabilità di sicurezza può
essere fatta in modo automatico con
<application>portaudit</application> prima dell'installazione di nuove
- applicazioni. Questo strumento pu&ograve; essere trovato nella
+ applicazioni. Questo strumento può essere trovato nella
collezione dei port (<filename
role="package">security/portaudit</filename>). Esegui
<command>portaudit -F</command> prima di installare un nuovo port,
- per aggiornare la base di dati delle vulnerabilit&agrave;. Durante
- la verifica giornaliera del sistema verr&agrave; fatto un controllo
- di integrit&agrave; e un aggiornamento della base di dati delle
- vulnerabilit&agrave;. Per maggiori informazioni leggi le pagine man
+ per aggiornare la base di dati delle vulnerabilità. Durante
+ la verifica giornaliera del sistema verrà fatto un controllo
+ di integrità e un aggiornamento della base di dati delle
+ vulnerabilità. Per maggiori informazioni leggi le pagine man
&man.portaudit.1; e &man.periodic.8;.</para>
</warning>
@@ -845,7 +845,7 @@ docbook =
</indexterm>
<para>Le immagini ufficiali su CDROM del progetto FreeBSD non
- includono pi&ugrave; i distfile. Occupano molto spazio che &egrave;
+ includono più i distfile. Occupano molto spazio che è
meglio utilizzato per i package precompilati. I prodotti su CDROM
come il FreeBSD PowerPak includono i distfile, e puoi ordinare questi
set da un venditore come <ulink
@@ -872,31 +872,31 @@ docbook =
&gt;&gt; Attempting to fetch from file:/cdrom/ports/distfiles/.
===&gt; Extracting for lsof-4.57
...
-[l'output dell'estrazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output dell'estrazione è stato tagliato]
...
&gt;&gt; Checksum OK for lsof_4.57D.freebsd.tar.gz.
===&gt; Patching for lsof-4.57
===&gt; Applying FreeBSD patches for lsof-4.57
===&gt; Configuring for lsof-4.57
...
-[l'output della configurazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output della configurazione è stato tagliato]
...
===&gt; Building for lsof-4.57
...
-[l'output della compilazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output della compilazione è stato tagliato]
...
&prompt.root;</screen>
<para>Nota che una volta terminata la compilazione ritornerai al tuo
prompt. Il prossimo passo riguarda l'installazione del
port. Per installarlo, devi semplicemente affiancare una parola al
- comando <command>make</command>, e questa parola &egrave;
+ comando <command>make</command>, e questa parola è
<command>install</command>:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>make install</userinput>
===&gt; Installing for lsof-4.57
...
-[l'output dell'installazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output dell'installazione è stato tagliato]
...
===&gt; Generating temporary packing list
===&gt; Compressing manual pages for lsof-4.57
@@ -907,7 +907,7 @@ docbook =
<para>Quando ritornerai al tuo prompt, dovresti essere in grado di
eseguire l'applicazione che hai appena installato. Siccome
- <command>lsof</command> &egrave; un programma che lavora con alti
+ <command>lsof</command> è un programma che lavora con alti
privilegi, viene mostrato un avvertimento di sicurezza. Durante la
compilazione e l'installazione dei port, dovresti fare attenzione ad
ogni avvertimento che appare.</para>
@@ -925,7 +925,7 @@ docbook =
file eseguibili di questi comandi. Se stai usando una di queste
shell, potresti dover usare il comando <command>rehash</command>
dopo l'installazione di un port, prima di poter usare il nuovo
- comando. Questo comando funzioner&agrave; per le shell come
+ comando. Questo comando funzionerà per le shell come
<command>tcsh</command>. Usa il comando
<command>hash -r</command> per le shell come
<command>sh</command> o <filename
@@ -936,9 +936,9 @@ docbook =
<note>
<para>Per cortesia sii consapevole che le licenze di alcuni port non
permettono l'inclusione degli stessi sul CDROM. Questa limitazione
- potrebbe essere dovuta dalla necessit&agrave; di compilare un form
- di registrazione prima di scaricare il software, o perch&eacute; la
- ridistribuzione non &egrave; permessa, o per altre ragioni. Se
+ potrebbe essere dovuta dalla necessità di compilare un form
+ di registrazione prima di scaricare il software, o perché la
+ ridistribuzione non è permessa, o per altre ragioni. Se
desideri installare un port non incluso nel CDROM, dovrai essere
collegato ad Internet per farlo (vedi la <link
linkend="ports-inet">prossima sezione</link>).</para>
@@ -956,7 +956,7 @@ docbook =
<para>L'installazione di un port da Internet viene fatta nello stesso
modo con cui viene fatta l'installazione da CDROM. L'unica differenza
- tra i due modi &egrave; che il distfile del port viene preso da
+ tra i due modi è che il distfile del port viene preso da
Internet invece che dal CDROM.</para>
<para>I passi richiesti sono gli stessi:</para>
@@ -968,22 +968,22 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
439860 bytes transferred in 18.0 seconds (23.90 kBps)
===&gt; Extracting for lsof-4.57
...
-[l'output dell'estrazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output dell'estrazione è stato tagliato]
...
&gt;&gt; Checksum OK for lsof_4.57D.freebsd.tar.gz.
===&gt; Patching for lsof-4.57
===&gt; Applying FreeBSD patches for lsof-4.57
===&gt; Configuring for lsof-4.57
...
-[l'output della configurazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output della configurazione è stato tagliato]
...
===&gt; Building for lsof-4.57
...
-[l'output della compilazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output della compilazione è stato tagliato]
...
===&gt; Installing for lsof-4.57
...
-[l'output dell'installazione &egrave; stato tagliato]
+[l'output dell'installazione è stato tagliato]
...
===&gt; Generating temporary packing list
===&gt; Compressing manual pages for lsof-4.57
@@ -1010,7 +1010,7 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
categorie di livello inferiore, per esempio:
<filename>/usr/ports/net</filename>. Nota che se un port dipende
da una libreria o da altri port, quel comando <emphasis>non</emphasis>
- prelever&agrave; anche i distfile di questi port. Sostituisci
+ preleverà anche i distfile di questi port. Sostituisci
<maketarget>fetch</maketarget> con
<maketarget>fetch-recursive</maketarget> se vuoi prelevare anche
tutte le dipendenze di un port.</para>
@@ -1019,8 +1019,8 @@ Receiving lsof_4.57D.freebsd.tar.gz (439860 bytes): 100%
<para>Puoi compilare tutti i port di una categoria o perfino tutti
i port eseguendo <command>make</command> in cima alla directory,
in modo simile a quanto fatto per il suddetto metodo <command>make
- <makevar>fetch</makevar></command>. Comunque, questo &egrave;
- rischioso poich&egrave; alcuni port non possono coesistere. Inoltre,
+ <makevar>fetch</makevar></command>. Comunque, questo è
+ rischioso poichè alcuni port non possono coesistere. Inoltre,
alcuni port potrebbero richiedere di installare due diversi file con
lo stesso nome.</para>
</note>
@@ -1055,28 +1055,28 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<sect3>
<title>Cambiare le Directory dei Port di Default</title>
- <para>Qualche volta &egrave; utile (o necessario) utilizzare
+ <para>Qualche volta è utile (o necessario) utilizzare
directory per i distfile e i port diverse da quelle di default. Le
variabili <makevar>PORTSDIR</makevar> e <makevar>PREFIX</makevar>
possono sovrascrivere le directory di default. Per esempio:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>make PORTSDIR=/usr/home/example/ports install</userinput></screen>
- <para>compiler&agrave; il port in
- <filename>/usr/home/example/ports</filename> e installer&agrave; ogni
+ <para>compilerà il port in
+ <filename>/usr/home/example/ports</filename> e installerà ogni
cosa sotto <filename>/usr/local</filename>.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>make PREFIX=/usr/home/example/local install</userinput></screen>
- <para>compiler&agrave; in <filename>/usr/ports</filename> ed
- installer&agrave; in
+ <para>compilerà in <filename>/usr/ports</filename> ed
+ installerà in
<filename>/usr/home/example/local</filename>.</para>
<para>E naturalmente,</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>make PORTSDIR=../ports PREFIX=../local install</userinput></screen>
- <para>&egrave; una combinazione dei due (&egrave; troppo lungo da
+ <para>è una combinazione dei due (è troppo lungo da
scrivere per intero su questa pagina, ma dovrebbe darti lo stesso
un'idea generale).</para>
@@ -1093,7 +1093,7 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<makevar>PREFIX</makevar>, e si ostinano ad installarsi sotto
<filename>/usr/X11R6</filename>. In modo analogo, alcuni port di Perl
ignorano <makevar>PREFIX</makevar> e si installano nell'albero del
- Perl. Far rispettare a questi port <makevar>PREFIX</makevar> &egrave;
+ Perl. Far rispettare a questi port <makevar>PREFIX</makevar> è
spesso un lavoro difficile o persino impossibile.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -1111,7 +1111,7 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
che hai installato il port sbagliato. Rimuoveremo il port utilizzato
nel nostro esempio precedente (che era <command>lsof</command> se non
sei stato attento). Come con l'installazione dei port, la prima cosa
- che devi fare &egrave; andare nella directory del port,
+ che devi fare è andare nella directory del port,
<filename>/usr/ports/sysutils/lsof</filename>. Dopo aver cambiato
directory, sei pronto per disinstallare <command>lsof</command>.
Questo viene fatto con il comando
@@ -1121,13 +1121,13 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
&prompt.root; <userinput>make deinstall</userinput>
===&gt; Deinstalling for lsof-4.57</screen>
- <para>&Egrave; stato abbastanza facile. In questo modo hai rimosso
+ <para>È stato abbastanza facile. In questo modo hai rimosso
<command>lsof</command> dal tuo sistema. Se volessi reinstallarlo, puoi
farlo lanciando <command>make reinstall</command> dalla directory
<filename>/usr/ports/sysutils/lsof</filename>.</para>
<para>Le sequenze <command>make deinstall</command> e <command>make
- reinstall</command> non funzionano pi&ugrave; una volta che hai dato
+ reinstall</command> non funzionano più una volta che hai dato
un <command>make clean</command>. Se vuoi disinstallare un port dopo un
<command>make clean</command>, usa &man.pkg.delete.1; come
discusso nella <link linkend="packages-using">sezione del Manuale
@@ -1148,16 +1148,16 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
dimensioni, quindi dovresti sempre ricordarti di ripulire le
directory temporanee <filename class="directory">work</filename> usando
il comando <command>make <makevar>clean</makevar></command>. Questo
- rimuover&agrave; la directory <filename class="directory">work</filename>
- dopo che un port &egrave; stato compilato ed installato. Inoltre puoi
+ rimuoverà la directory <filename class="directory">work</filename>
+ dopo che un port è stato compilato ed installato. Inoltre puoi
rimuovere i file sorgenti della distribuzione dalla
directory <filename class="directory">distfiles</filename>, e rimuovere
- i port installati che non sono pi&ugrave; utilizzati.</para>
+ i port installati che non sono più utilizzati.</para>
<para>Alcuni utenti limitano le categorie dei port disponibili mettendo un
elemento nel file <filename>refuse</filename>. In questo modo, quando
viene eseguita l'applicazione <application>CVSup</application>, questa non
- scaricher&agrave; i file delle categorie specificate nel file
+ scaricherà i file delle categorie specificate nel file
<filename>refuse</filename>. Maggiori informazioni riguardo il file
<filename>refuse</filename> possono essere trovate nella <xref
linkend="cvsup-refuse-file"/>.</para>
@@ -1183,11 +1183,11 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
di un port con le relative soluzioni.</para>
</note>
- <para>Mantenere i tuoi port aggiornati pu&ograve; essere un lavoro noioso.
+ <para>Mantenere i tuoi port aggiornati può essere un lavoro noioso.
Per esempio, per aggiornare dovresti andare nella directory del port,
compilare il port, disinstallare il vecchio port, installare quello
nuovo, e quindi ripulire la directory di lavoro. Immagina di fare
- tutto ci&ograve; per cinque port, noioso vero? Questo era uno dei
+ tutto ciò per cinque port, noioso vero? Questo era uno dei
maggiori problemi per gli amministratori di sistema, e ora abbiamo
strumenti che fanno questo lavoro per noi. Per esempio l'utility
<filename role="package">sysutils/portupgrade</filename> fa tutto
@@ -1195,16 +1195,16 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<command>make <makevar>install clean</makevar></command>.</para>
<para>Ora crea un database con il comando <command>pkgdb -F</command>.
- Verr&agrave; letta la lista dei port installati e verr&agrave; creato
+ Verrà letta la lista dei port installati e verrà creato
un file database nella directory <filename>/var/db/pkg</filename>.
D'ora in avanti, quando esegui <command>portupgrade -a</command>, questo
- legger&agrave; il database e il file dei port
+ leggerà il database e il file dei port
<filename>INDEX</filename>. Infine,
- <application>portupgrade</application> incomincer&agrave; a scaricare,
+ <application>portupgrade</application> incomincerà a scaricare,
compilare, effettuare backup, installare, e ripulire i port che devono
- essere aggiornati. <application>portupgrade</application> &egrave;
+ essere aggiornati. <application>portupgrade</application> è
fornito di molte opzioni a seconda dei casi di utilizzo, tra i quali
- uno &egrave; particolarmente importante.</para>
+ uno è particolarmente importante.</para>
<para>Se vuoi aggiornare solo una determinata applicazione, e non il
database completo, usa <command>portupgrade
@@ -1219,22 +1219,22 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<application>portupgrade</application> cerca nelle directory locali
elencate in <envar>PKG_PATH</envar>, o, se non sono stati trovati
localmente, scarica i package da un sito. Se i package non sono stati
- trovati localmente ne &egrave; stato possibile scaricarli in remoto,
- <application>portupgrade</application> user&agrave; i port.
+ trovati localmente ne è stato possibile scaricarli in remoto,
+ <application>portupgrade</application> userà i port.
Per impedire l'uso dei port, usa l'opzione <option>-PP</option>.</para>
- <para>Per scaricare solo i distfile (o i package, se &egrave; stata specificata
+ <para>Per scaricare solo i distfile (o i package, se è stata specificata
l'opzione <option>-P</option>) senza compilare o installare nulla, usa l'opzione
<option>-F</option>. Per maggiori informazioni guarda la pagina man di
&man.portupgrade.1;.</para>
<note>
- <para>&Egrave; importante aggiornare in modo regolare il database dei
+ <para>È importante aggiornare in modo regolare il database dei
package usando il comando <command>pkgdb -F</command> per rattoppare
eventuali incoerenze, specialmente quando
<application>portupgrade</application> te lo chiede. Non interrompere
<application>portupgrade</application> mentre sta aggiornando il
- database dei package, poich&egrave; ci&ograve; comporter&agrave;
+ database dei package, poichè ciò comporterà
un database inconsistente.</para>
</note>
@@ -1245,12 +1245,12 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
</sect1>
<sect1 id="ports-nextsteps">
- <title>Attivit&agrave; del Dopo Installazione</title>
+ <title>Attività del Dopo Installazione</title>
<para>Di solito dopo aver installato una nuova applicazione dovresti
leggere la documentazione che potrebbe essere stata inclusa, modificare
qualche file di configurazione, assicurarti che l'applicazione parta nella
- fase di avvio (se &egrave; un demone), e cos&igrave via;.</para>
+ fase di avvio (se è un demone), e cos&igrave via;.</para>
<para>I passi precisi che devi seguire per configurare un'applicazione
sono ovviamente diversi da applicazione a applicazione. Comunque, se hai
@@ -1267,34 +1267,34 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_info -L foopackage-1.0.0 | less</userinput></screen>
- <para>mostrer&agrave; tutti i file installati dal package. Fai molta
+ <para>mostrerà tutti i file installati dal package. Fai molta
attenzione ai file nelle directory <filename>man/</filename>, che
sono le pagine man, a quelli nella directory
<filename>etc/</filename>, che sono i file di configurazione, e a
quelli in <filename>doc/</filename>, che forniscono una documentazione
- pi&ugrave; esauriente.</para>
+ più esauriente.</para>
<para>Se non sei sicuro della versione dell'applicazione che hai appena
installato, questo comando</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_info | grep <replaceable>foopackage</replaceable></userinput></screen>
- <para>trover&agrave; tutti i package installati che contengono nel nome
+ <para>troverà tutti i package installati che contengono nel nome
<replaceable>foopackage</replaceable>. Rimpiazza
<replaceable>foopackage</replaceable> nella tua riga di comando a
- seconda delle tue necessit&agrave;.</para>
+ seconda delle tue necessità.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Una volta che hai scoperto dove sono state posizionate le pagine
man dell'applicazione, esaminale usando &man.man.1;. Analogamente,
esamina i file di configurazione d'esempio, ed ogni ulteriore
- documentazione che pu&ograve; essere stata fornita.</para>
+ documentazione che può essere stata fornita.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Se l'applicazione ha un sito web, cerca della documentazione
- aggiuntiva, le domande pi&ugrave; frequenti (FAQ), ed altro ancora.
+ aggiuntiva, le domande più frequenti (FAQ), ed altro ancora.
Se non sei sicuro dell'indirizzo del sito web questo potrebbe essere
presente nell'output di</para>
@@ -1323,9 +1323,9 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<orderedlist>
<listitem>
- <para>Scopri se c'&egrave; una soluzione pendente per il port nel
+ <para>Scopri se c'è una soluzione pendente per il port nel
<ulink url="&url.base;/support.html#gnats">database dei Report dei
- Problemi</ulink>. Se c'&egrave;, potresti usare la soluzione
+ Problemi</ulink>. Se c'è, potresti usare la soluzione
proposta.</para>
</listitem>
@@ -1349,8 +1349,8 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<para>In particolare, i port mantenuti da
<email role="nolink">freebsd-ports@FreeBSD.org</email> in
- realt&agrave; non sono mantenuti da nessuno. Il supporto e
- i fix, se ce ne sono, arrivano dalla comunit&agrave; facente
+ realtà non sono mantenuti da nessuno. Il supporto e
+ i fix, se ce ne sono, arrivano dalla comunità facente
parte di quella mailing list.
Sono necessari altri volontari!</para>
</note>
@@ -1365,22 +1365,22 @@ ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/distfiles/ fetch</userinput></screen>
<para>Aggiustarlo! Il <ulink
url="&url.books.porters-handbook;/index.html">Manuale del
Porter</ulink> contiene informazioni dettagliate
- sull'infrastruttura dei <quote>Port</quote> affinch&egrave;
+ sull'infrastruttura dei <quote>Port</quote> affinchè
tu possa aggiustare quel port che occasionalmente non funziona o
perfino proporne uno tutto tuo!</para>
</listitem>
<listitem>
<para>Prendi il package da un sito FTP vicino a te. La
- <quote>principale</quote> collezione dei package &egrave; su <hostid
+ <quote>principale</quote> collezione dei package è su <hostid
role="fqdn">ftp.FreeBSD.org</hostid> nella <ulink
url="ftp://ftp.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/ports/packages/">directory
dei package</ulink>, ma <emphasis>prima</emphasis> assicurati di
controllare il tuo <ulink
url="http://mirrorlist.FreeBSD.org/">mirror locale</ulink>!
- &Egrave; pi&ugrave; probabile
+ È più probabile
che funzionino i package rispetto alla compilazione dal sorgente e
- sono anche molto pi&ugrave; sbrigativi. Usa il programma
+ sono anche molto più sbrigativi. Usa il programma
&man.pkg.add.1; per installare i package sul tuo sistema.</para>
</listitem>
</orderedlist>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml
index f08338d53a..4a790922f3 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/preface/preface.sgml
@@ -15,15 +15,15 @@
<para>Gli utenti alla prime armi con FreeBSD scopriranno che la prima sezione
di questo libro guida l'utente attraverso il processo di installazione di
FreeBSD e introduce delicatamente i concetti e le convenzioni su cui si basa
- &unix;. Affrontare questa sezione richiede poco pi&ugrave; che il desiderio
- di esplorare, e l'abilit&agrave; di far propri i nuovi concetti appena
+ &unix;. Affrontare questa sezione richiede poco più che il desiderio
+ di esplorare, e l'abilità di far propri i nuovi concetti appena
vengono introdotti.</para>
- <para>Una volta superata questa distanza, la seconda sezione, ben pi&ugrave;
- grande, del Manuale &egrave; una guida di riferimento completa a tutti i
+ <para>Una volta superata questa distanza, la seconda sezione, ben più
+ grande, del Manuale è una guida di riferimento completa a tutti i
tipi di argomenti di interesse per l'amministratore di un sistema FreeBSD.
Alcuni di questi capitoli suggeriscono di effettuare prima la lettura di
- qualche altro capitolo, e questo &egrave; evidenziato nel sommario
+ qualche altro capitolo, e questo è evidenziato nel sommario
all'inizio di ogni capitolo.</para>
<para>Per una lista di fonti di informazioni aggiuntive, guarda l'<xref
@@ -34,13 +34,13 @@
<para>La traduzione di questo manuale sta vedendo impegnate numerose persone
facenti parte del <ulink url="http://www.gufi.org/~alex/">FreeBSD Italian
- Documentation Project</ulink>. Il progetto &egrave; partito da una
+ Documentation Project</ulink>. Il progetto è partito da una
iniziativa del <ulink url="http://www.gufi.org/">Gruppo Utenti FreeBSD
- Italia (GUFI)</ulink> ed &egrave; coordinato da &a.it.alex;, con
+ Italia (GUFI)</ulink> ed è coordinato da &a.it.alex;, con
l'ausilio della mailing list <email>traduzioni@gufi.org</email>.</para>
- <para>Come puoi vedere, il lavoro di traduzione &egrave; ancora in corso ed
- &egrave; portato avanti esclusivamente da volontari. Le persone che hanno
+ <para>Come puoi vedere, il lavoro di traduzione è ancora in corso ed
+ è portato avanti esclusivamente da volontari. Le persone che hanno
contribuito (o stanno contribuendo) alla realizzazione del progetto sono,
in ordine sparso:</para>
@@ -129,15 +129,15 @@
<bridgehead id="preface-overview" renderas="sect1">Organizzazione di Questo
Libro</bridgehead>
- <para>Questo libro &egrave; diviso in cinque sezioni distinte logicamente. La
+ <para>Questo libro è diviso in cinque sezioni distinte logicamente. La
prima sezione, <emphasis>Per Cominciare</emphasis>, copre l'installazione
e l'uso basilare di FreeBSD. Ci si aspetta che il lettore segua questi
capitoli in sequenza, possibilmente saltando i capitoli che trattano
argomenti familiari. La seconda sezione, <emphasis>Compiti
- Comuni</emphasis> copre alcune funzionalit&agrave; di FreeBSD
+ Comuni</emphasis> copre alcune funzionalità di FreeBSD
frequentemente utilizzate. Questa sezione, e tutte le sezioni successive,
possono essere lette non in ordine. Ogni capitolo inizia con un succinto
- sommario che descrive ci&ograve; che il capitolo copre e ci&ograve; che il
+ sommario che descrive ciò che il capitolo copre e ciò che il
lettore dovrebbe aspettarsi di conoscere dopo la lettura dello stesso.
Questo ha l'intenzione di permettere al lettore di trovare velocemente i
capitoli di proprio interesse. La terza sezione, <emphasis>Amministrazione
@@ -171,8 +171,8 @@
<term><emphasis><xref linkend="basics"/>, Basi di &unix;</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Tratta i comandi e le funzionalit&agrave; di base del sistema
- operativo FreeBSD. Se hai familiarit&agrave; con &linux; o con altri
+ <para>Tratta i comandi e le funzionalità di base del sistema
+ operativo FreeBSD. Se hai familiarità con &linux; o con altri
tipi di &unix; allora puoi probabilmente saltare questo
capitolo.</para>
</listitem>
@@ -206,8 +206,8 @@
Desktop</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Elenca le pi&ugrave; comuni applicazioni desktop, come browser
- web e suite di produttivit&agrave;, e descrive come installarle su
+ <para>Elenca le più comuni applicazioni desktop, come browser
+ web e suite di produttività, e descrive come installarle su
FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -226,7 +226,7 @@
di FreeBSD</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Spiega perch&eacute; potresti aver bisogno di configurare un nuovo
+ <para>Spiega perché potresti aver bisogno di configurare un nuovo
kernel e fornisce istruzioni dettagliate per la configurazione, la
creazione, e l'installazione di un kernel personalizzato.</para>
</listitem>
@@ -243,11 +243,11 @@
</varlistentry>
<varlistentry>
- <term><emphasis><xref linkend="linuxemu"/>, Compatibilit&agrave; con i
+ <term><emphasis><xref linkend="linuxemu"/>, Compatibilità con i
Binari di &linux;</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Descrive le caratteristiche di compatibilit&agrave; con &linux; di
+ <para>Descrive le caratteristiche di compatibilità con &linux; di
FreeBSD. Inoltre fornisce dettagliate istruzioni sull'installazione
di molte comuni applicazioni &linux; come
<application>&oracle;</application>,
@@ -314,7 +314,7 @@
<listitem>
<para>Descrive il Controllo di Accesso Vincolato (MAC) e come questo
- meccanismo pu&ograve; essere usato per fortificare un sistema
+ meccanismo può essere usato per fortificare un sistema
FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -324,8 +324,8 @@
Sicurezza</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Descrive cos'&egrave; il Controllo degli Eventi di &os;,
- come pu&ograve; essere abilitato, configurato, e come i log
+ <para>Descrive cos'è il Controllo degli Eventi di &os;,
+ come può essere abilitato, configurato, e come i log
possano essere ispezionati o monitorati.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -346,7 +346,7 @@
<term><emphasis><xref linkend="GEOM"/>, GEOM</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Descrive cos'&egrave; il framework GEOM in FreeBSD e come
+ <para>Descrive cos'è il framework GEOM in FreeBSD e come
configurare vari livelli di RAID supportati.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -417,7 +417,7 @@
<listitem>
<para>Spiega i differenti componenti di un mail server e introduce
- semplici configurazioni per il mail server pi&ugrave; comune:
+ semplici configurazioni per il mail server più comune:
<application>sendmail</application>.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -463,7 +463,7 @@
<listitem>
<para>Elenca varie fonti per ottenere FreeBSD su CD-ROM o DVD
- cos&igrave; come vari siti su Internet che permettono di scaricare e
+ così come vari siti su Internet che permettono di scaricare e
installare FreeBSD.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -474,7 +474,7 @@
<listitem>
<para>Questo libro tocca svariati argomenti che possono lasciarti
- desideroso di spiegazioni pi&ugrave; dettagliate. La bibliografia
+ desideroso di spiegazioni più dettagliate. La bibliografia
elenca molti ottimi libri che sono referenziati nel testo.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -513,7 +513,7 @@
<term><emphasis>Italico</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> &egrave; per i nomi dei
+ <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei
file, per gli URL, per il testo enfatizzato, e per il primo utilizzo
dei termini tecnici.</para>
</listitem>
@@ -523,7 +523,7 @@
<term><literal>Monospazio</literal></term>
<listitem>
- <para>Un font <literal>monospazio</literal> &egrave; usato per i
+ <para>Un font <literal>monospazio</literal> è usato per i
messaggi di errore, i comandi, le variabili di ambiente, i nomi dei
port, i nomi di host, i nomi degli utenti, i nomi dei gruppi, i nomi
dei device, le variabili, e i frammenti di codice.</para>
@@ -534,7 +534,7 @@
<term><application>Grassetto</application></term>
<listitem>
- <para>Un font in <application>grassetto</application> &egrave; per le
+ <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le
applicazioni, i comandi, e i tasti.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -590,7 +590,7 @@
<screen>&prompt.root; <userinput>dd if=kern.flp of=/dev/fd0</userinput></screen>
<para>Gli esempi che iniziano con &prompt.user; indicano un comando che deve
- essere eseguito da un normale utente. Dove non indicato, &egrave; usata
+ essere eseguito da un normale utente. Dove non indicato, è usata
la sintassi C-shell per impostare variabili di ambiente e altri comandi di
shell.</para>
@@ -604,7 +604,7 @@
di battitura, sia che abbiano inviato interi capitoli, tutti i contributi
sono stati utili.</para>
- <para>Molte societ&agrave; hanno supportato lo sviluppo di questo documento
+ <para>Molte società hanno supportato lo sviluppo di questo documento
pagando gli autori per lavorarci sopra a tempo pieno, pagando per la
pubblicazione, ecc. In particolare BSDi (successivamente acquisita da
<ulink url="http://www.windriver.com">Wind River Systems</ulink>) ha pagato
@@ -613,7 +613,7 @@
inglese stampata nel Marzo 2000 (ISBN 1-57176-241-8). Wind River Systems
poi ha pagato numerosi autori aggiuntivi per fare una serie di miglioramenti
all'infrastruttura di stampa e per aggiungere altri capitoli al testo.
- Questo lavoro &egrave; culminato nella pubblicazione della seconda edizione
+ Questo lavoro è culminato nella pubblicazione della seconda edizione
inglese stampata nel Novembre 2001 (ISBN 1-57176-303-1). Nel 2003-2004,
<ulink url="http://www.freebsdmall.com">FreeBSD Mall, Inc</ulink>, ha pagato
diversi contributori per migliorare il Manuale in preparazione per la
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml
index 393df425e5..4b76024982 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/security/chapter.sgml
@@ -14,7 +14,7 @@
<surname>Dillon</surname>
- <contrib>La maggior parte di questo capitolo &egrave; stata presa
+ <contrib>La maggior parte di questo capitolo è stata presa
dalla manual page security(7) di </contrib>
</author>
</authorgroup>
@@ -27,18 +27,18 @@
<sect1 id="security-synopsis">
<title>Sinossi</title>
- <para>Questo capitolo d&agrave; un'introduzione di base sui concetti dei
+ <para>Questo capitolo dà un'introduzione di base sui concetti dei
sistemi di sicurezza, alcune buone regole di comportamento e alcuni
argomenti avanzati per &os;. Molti degli argomenti qua trattati possono
essere applicati anche ai sistemi e alla sicurezza su Internet in
- generale. Internet non &egrave; pi&ugrave; il luogo
+ generale. Internet non è più il luogo
<quote>amichevole</quote> dove ognuno vuole essere il tuo gentile vicino.
- Mettere in sicurezza il tuo sistema &egrave; un imperativo per la
- protezione dei tuoi dati, della tua propriet&agrave; intelletuale, del tuo
+ Mettere in sicurezza il tuo sistema è un imperativo per la
+ protezione dei tuoi dati, della tua proprietà intelletuale, del tuo
tempo e molto altro dalla mano di hacker e simili.</para>
- <para>&os; d&agrave; un insieme di utility e di meccanismi per assicurare
- l'integrit&agrave; e la sicurezza del tuo sistema e della tua rete.</para>
+ <para>&os; dà un insieme di utility e di meccanismi per assicurare
+ l'integrità e la sicurezza del tuo sistema e della tua rete.</para>
<para>Dopo la lettura di questo capitolo, conoscerai:</para>
@@ -122,31 +122,31 @@
<sect1 id="security-intro">
<title>Introduzione</title>
- <para>La sicurezza &egrave; una funzione che inizia e finisce con
+ <para>La sicurezza è una funzione che inizia e finisce con
l'amministratore di sistema. Nonostante ogni sistema multi-utente &unix;
BSD abbia della sicurezza insita, il lavoro di costruire e mantenere
meccanismi di sicurezza aggiuntivi in modo da mantenere
- <quote>onesti</quote> gli utenti &egrave; probabilmente uno dei maggiori
+ <quote>onesti</quote> gli utenti è probabilmente uno dei maggiori
lavori di un amministratore di sistema. La macchine sono sicure solo
quanto le si rende e le richieste di sicurezza si scontrano sempre con
- l'umana necessit&agrave; per la comodit&agrave;. I sistemi &unix;, in
+ l'umana necessità per la comodità. I sistemi &unix;, in
generale, sono capaci di eseguire un gran numero di processi contemporanei
e ognuno di questi processi opera come server &mdash; nel senso che
- entit&agrave; esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i
+ entità esterne possono connettersi e parlarci. Mentre i mini e i
mainframe di ieri diventano i desktop di oggi, mentre i computer diventano
interconnessi e internet-connessi, la sicurezza diventa un problema
sempre maggiore.</para>
<!--DELETED
- <para>Il modo migliore per implementare la sicurezza &egrave; con un
+ <para>Il modo migliore per implementare la sicurezza è con un
approccio <quote>a cipolla</quote>. In pratica, quello che vuoi fare
- &egrave; creare tanti livelli di sicurezza quanto &egrave; conveniente e
+ è creare tanti livelli di sicurezza quanto è conveniente e
poi tenere sotto controllo il sistema per vedere eventuali intrusioni.
Non vuoi esagerare nella sicurezza o interferirai con l'individuazione e
- quest'ultima &egrave; una delle parti pi&ugrave; importanti di ogni
+ quest'ultima è una delle parti più importanti di ogni
meccanismo di sicurezza. Per esempio, ha poco senso imopstare il flag
<literal>schg</literal> (vedi &man.chflags.1;) su ogni binario di sistema
- dato che questo potr&agrave; s&igrave; proteggere temporaneamente i
+ dato che questo potrà sì proteggere temporaneamente i
binari, ma evita che l'attaccante faccia una modifica facilmente
individuabile e potrebbe far in modo che il tuo meccanismo di sicurezza
non individui l'attaccante del tutto.</para>-->
@@ -160,7 +160,7 @@
<orderedlist>
<listitem>
- <para>Attacchi che limitano la disponibilit&agrave; dei servizi
+ <para>Attacchi che limitano la disponibilità dei servizi
(<quote>Denial of service</quote> o, in breve, DoS).</para>
</listitem>
@@ -193,50 +193,50 @@
</indexterm>
<indexterm><primary>Denial of Service (DoS)</primary></indexterm>
- <para>Un attacco DoS &egrave; un'azione che priva la macchina di risorse.
- Tipicamente un attacco DoS &egrave; un meccanismo a forza-bruta che tenta
+ <para>Un attacco DoS è un'azione che priva la macchina di risorse.
+ Tipicamente un attacco DoS è un meccanismo a forza-bruta che tenta
di bloccare e comunque rendere inusabile una macchina travolgendo di
richieste i server che rende disponibili o direttamente lo stack di rete.
Alcuni attacchi DoS tentano di trarre vantaggio da bug nello stack di rete
per bloccare la macchina con un singolo pacchetto. Questo genere di
- attacchi pu&ograve; evitato solo mettendo a posto il bug direttamente nel
+ attacchi può evitato solo mettendo a posto il bug direttamente nel
kernel. Gli attacchi sui server possono spesso essere evitati
specificando con attenzione dei limiti sul carico che i server stessi
devono accettare in caso che il sistema lavori in condizioni avverse.
Gli attacchi a forza-bruta generati da un'intera rete di attaccanti sono
- pi&ugrave; difficili da gestire. Ad esempio un attacco con pacchetti
- in spoof (ovvero con il campo mittente falsato) &egrave; praticamente
+ più difficili da gestire. Ad esempio un attacco con pacchetti
+ in spoof (ovvero con il campo mittente falsato) è praticamente
impossibile da fermare, a meno di staccare del tutto il sistema da
- Internet. Potr&agrave; anche non fermare la tua macchina, ma sicuramente
- pu&ograve; saturare la tua connessione Internet.</para>
+ Internet. Potrà anche non fermare la tua macchina, ma sicuramente
+ può saturare la tua connessione Internet.</para>
<indexterm>
<primary>sicurezza</primary>
<secondary>compromissione degli account</secondary>
</indexterm>
- <para>La compromissione di un account utente &egrave; ancora pi&ugrave;
+ <para>La compromissione di un account utente è ancora più
comune di un attacco DoS. Molti sysadmin usano ancora i server standard
<application>telnetd</application>, <application>rlogind</application>,
<application>rshd</application> e <application>ftpd</application> sulle
loro macchine. Questi programmi, normalmente, non usano connessioni
- crittate. Il risultato &egrave; che quando hai una base utenti di medie
- dimensioni, uno o pi&ugrave; degli utenti connessi al tuo sistema da
- remoto (il modo pi&ugrave; comune e conveniente per collegarsi a un
- sisetma) avr&agrave; una password compromessa da un'operaizone di
+ crittate. Il risultato è che quando hai una base utenti di medie
+ dimensioni, uno o più degli utenti connessi al tuo sistema da
+ remoto (il modo più comune e conveniente per collegarsi a un
+ sisetma) avrà una password compromessa da un'operaizone di
sniffing. Gli amministratori di sistema attenti controllano i registri
degli accessi remoto cercando indirizzi sospetti anche tra gli accessi
permessi.</para>
<para>Bisogna sempre dare per scontato che una volta che un attaccante ha
- accesso ad un account utente, pu&ograve; rompere anche
+ accesso ad un account utente, può rompere anche
<username>root</username>.
- In realt&agrave;, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto,
- questo non &egrave; necessariamente vero. La distinzione &egrave;
- importante perch&eacute; senza accesso a <username>root</username>
- l'attaccante in genere non pu&ograve; nascondere le proprie tracce e
- pu&ograve;, alla peggio, rovinare i file dell'utente o mandare la
- macchina in crash. La compromissione degli account utente &egrave; molto
+ In realtà, comunque, in un sistema ben configurato e mantenuto,
+ questo non è necessariamente vero. La distinzione è
+ importante perché senza accesso a <username>root</username>
+ l'attaccante in genere non può nascondere le proprie tracce e
+ può, alla peggio, rovinare i file dell'utente o mandare la
+ macchina in crash. La compromissione degli account utente è molto
comune dato che gli utenti tendono a non prendere precauzioni tanto
quanto gli amministratori di sistema.</para>
@@ -257,11 +257,11 @@
<username>root</username> trovati (e chiusi) fino ad oggi richiedono un
considerevole lavoro da parte dell'attaccante per pulire le tracce
lasciate, quindi molti attaccanti installano delle backdoor. Una backdoor
- d&agrave; all'attaccante un modo semplice per riottenere accesso
+ dà all'attaccante un modo semplice per riottenere accesso
<username>root</username> al sistema, ma danno anche un modo semplice per
individuare l'intrusione, all'amministratore di sistema furbo. Rendere
- impossibile installare backdoor all'attaccante potrebbe in realt&agrave;
- diminuire la sicurezza del sistema, dato che comunque non chiuder&agrave;
+ impossibile installare backdoor all'attaccante potrebbe in realtà
+ diminuire la sicurezza del sistema, dato che comunque non chiuderà
il buco che l'attaccante ha trovato la prima volta.</para>
<para>Le soluzioni di sicurezza devono sempre essere implementate con un
@@ -302,7 +302,7 @@
</listitem>
</orderedlist>
- <para>La prossima sezione di questo capitolo coprir&agrave; questi punti in
+ <para>La prossima sezione di questo capitolo coprirà questi punti in
maggior dettaglio.</para>
</sect1>
@@ -321,7 +321,7 @@
<application>grassetto</application> per riferirci ad applicazioni e
testo <command>a spaziatura fissa</command> per riferirci a specifici
comandi. I protocolli useranno un font normale. Questa distinzione
- tipografica &egrave; utile per casi come ssh, che &egrave; un protocollo
+ tipografica è utile per casi come ssh, che è un protocollo
oltre che un comando.</para>
</note>
@@ -342,10 +342,10 @@
staff se non hai reso sicuro l'account <username>root</username>. La
maggior parte dei sistemi hanno una password assegnata per l'account
<username>root</username>. La prima cosa che devi dare per assunta
- &egrave; che la password &egrave; <emphasis>sempre</emphasis>
+ è che la password è <emphasis>sempre</emphasis>
compromessa. Questo non significa che devi togliere la password; la
- password &egrave; quasi sempre necessaria per l'accesso dalla console
- della macchina. Quello che questo significa &egrave; che non dovresti
+ password è quasi sempre necessaria per l'accesso dalla console
+ della macchina. Quello che questo significa è che non dovresti
render possibile l'uso di questa password tranne che da console e
possibilmente neanche dal comando &man.su.1;. Per esempio, assicurati
che le tue pty siano specificate come <literal>insecure</literal> nel
@@ -368,9 +368,9 @@
<para>Ovviamente, come sysadmin (amministratore di sistema) hai bisogno
di accesso a <username>root</username>, quindi apriremo alcuni passaggi;
- ci assicureremo per&ograve; che questi passaggi richiedano ulteriori
+ ci assicureremo però che questi passaggi richiedano ulteriori
verifiche di password per funzionare. Un modo per accedere a
- <username>root</username> &egrave; aggiungere gli appropriati account di
+ <username>root</username> è aggiungere gli appropriati account di
staff al gruppo <groupname>wheel</groupname> (in
<filename>/etc/group</filename>). I membri del gruppo
<groupname>wheel</groupname> possono accedere a
@@ -383,23 +383,23 @@
<filename>/etc/group</filename>. Solo i membri dello staff che hanno
effettivo bisogno di accesso a <username>root</username> dovrebbero
essere nel gruppo <groupname>wheel</groupname> group. Altra
- possibilit&agrave;, quando si utilizzi Kerberos come metodo di
+ possibilità, quando si utilizzi Kerberos come metodo di
autenticazione, &grave; quella di utilizzare il file
<filename>.k5login</filename> dell'account <username>root</username> in
modo da permettere l'accesso a <username>root</username> tramite
&man.ksu.1; senza bisogno di mettere nessuno nel gruppo
<groupname>wheel</groupname>. Questa potrebbe essere la soluzione
migliore dato che il meccanismo <groupname>wheel</groupname> permette
- all'attaccante di diventare <username>root</username> se &egrave;
- riuscito ad ottenere accesso ad un account di staff. Bench&eacute; il
+ all'attaccante di diventare <username>root</username> se è
+ riuscito ad ottenere accesso ad un account di staff. Benché il
meccanismo <groupname>wheel</groupname> sia meglio di niente, non
- &egrave; necessariamente la soluzione pi&ugrave; sicura.</para>
+ è necessariamente la soluzione più sicura.</para>
<para>Un metodo indiretto per rendere sicuri gli account di staff e quindi
- l'accesso a <username>root</username> &egrave; quello di eseguire
+ l'accesso a <username>root</username> è quello di eseguire
l'operazione nota come <quote>starring</quote> delle password cifrate.
password for the staff accounts: utilizzando il comando &man.vipw.8; si
- pu&ograve; rimpiazzare ogni password cifrata con un singolo carattere
+ può rimpiazzare ogni password cifrata con un singolo carattere
<quote><literal>*</literal></quote> (asterisco, in inglese
<quote>star</quote>). Questo comando aggiorna il file
<filename>/etc/master.passwd</filename> e il database utenti/password
@@ -410,12 +410,12 @@
<!--TODO:aggiustare la password per essere moderna ($1$...)-->
<programlisting>foobar:R9DT/Fa1/LV9U:1000:1000::0:0:Foo Bar:/home/foobar:/usr/local/bin/tcsh</programlisting>
- <para>Andrebbe modificato cos&igrave;:</para>
+ <para>Andrebbe modificato così:</para>
<programlisting>foobar:*:1000:1000::0:0:Foo Bar:/home/foobar:/usr/local/bin/tcsh</programlisting>
<para>Questo previene i normali login dato che la password cifrata non
- sar&agrave; mai <quote><literal>*</literal></quote>. Fatto questo i
+ sarà mai <quote><literal>*</literal></quote>. Fatto questo i
membri dello staff dovranno utilizzare un diverso meccanismo di
autenticazione come ad esempio &man.kerberos.1; o &man.ssh.1;
utilizzando una coppia di chiavi pubblica/privata. Utilizzando Kerberos
@@ -423,7 +423,7 @@
eseguito il server Kerberos che la propria workstation. Utilizzando una
coppia di chiavi bisogna in generale rendere sicura la macchina
<emphasis>da cui</emphasis> ci si sta collegando (in genere la propria
- workstation); si pu&ograve; aggiungere un ulteriore strato di protezione
+ workstation); si può aggiungere un ulteriore strato di protezione
proteggendo la coppia di chiavi con una password all'atto della
creazione con &man.ssh-keygen.1;. Eseguire lo <quote>starring</quote>
degli account dello staff garantisce che questi possano eseguire il
@@ -434,15 +434,15 @@
da un'altra macchina meno sicura.</para>
<!--TODO: questo paragrafo è poco leggibile, anche in inglese -->
- <para>I meccanismi di sicurezza pi&ugrave; indiretti assumono anche che ci
- si colleghi da un server pi&ugrave; restrittivo a uno che lo &egrave; di
+ <para>I meccanismi di sicurezza più indiretti assumono anche che ci
+ si colleghi da un server più restrittivo a uno che lo è di
meno; per esempio se il tuo server primario ha in esecuzione una grande
- variet&agrave; di servizi, la tua workstation non dovrebbe averne in
+ varietà di servizi, la tua workstation non dovrebbe averne in
esecuzione nessuno. Per fare in modo che la tua workstation sia
ragionevolmente sicura dovresti eseguire meno servizi possibile, o
perfino nessuno del tutto, e dovresti utilizzare uno screen saver
protetto da password. Ovviamente, avendo accesso fisico alla
- workstation un attaccante pu&ograve; rompere qualsiasi protezione che tu
+ workstation un attaccante può rompere qualsiasi protezione che tu
possa aver importato, ma bisogna sempre considerare che la magior parte
degli attacchi avviene remotamente, tramite una rete, da parte di
persone che non hanno accesso fisico alle tue workstation o ai tuoi
@@ -454,12 +454,12 @@
la pasword ad un account di staff in un solo posto ed avere effeto
immediato su tutte le macchine in cui il membro dello staff ha un
account. Nel caso l'account di un membro dello staff venga compromesso,
- la possibilit&agrave; di poter cambiare la sua password su tutte le
+ la possibilità di poter cambiare la sua password su tutte le
macchine non &grave; cosa di poco conto. Con password separate,
- cambiare una password su molte macchine pu&ograve; essere un bel
+ cambiare una password su molte macchine può essere un bel
problema. Con Kerberos puoi anche imporre restrizioni di cambio
- password: non solo un ticket Kerberos pu&ograve; essere fatto per
- scadere dopo un tempo predeterminato, ma il sistema Kerberos pu&ograve;
+ password: non solo un ticket Kerberos può essere fatto per
+ scadere dopo un tempo predeterminato, ma il sistema Kerberos può
richiedere all'utente di scegliere una nuova passsword dopo un certo
periodo di tempo (per esempio, una volta al mese).</para>
</sect2>
@@ -493,22 +493,22 @@
</indexterm>
<para>Il sysadmin prudente esegue soltanto i server che gli sono
- necessari, n&acute; di pi&ugrave; n&eacute; di meno. Bisogna tenere
+ necessari, n&acute; di più né di meno. Bisogna tenere
conto del fatto che i server di terze parti sono generalmente i
- pi&ugrave; affetti da bug. Per esempio, utilizzare una versione
+ più affetti da bug. Per esempio, utilizzare una versione
obsoleta di <application>imapd</application> o
- <application>popper</application> &egrave; equivalente a dare accesso
+ <application>popper</application> è equivalente a dare accesso
<username>root</username> al mondo intero. Non eseguire mai un server
senza controllarlo accuratamente. Molti server non hanno bisogno di
essere eseguiti come <username>root</username>. Per esempio i demoni
<application>ntalk</application>, <application>comsat</application> e
<application>finger</application> possono essere eseguiti in speciali
<firstterm>sandbox</firstterm> utente. Difficilmente una sandbox
- sar&agrave; una soluzione completa del problema, a meno di dedicarci
+ sarà una soluzione completa del problema, a meno di dedicarci
parecchio tempo, ma resta valido l'approccio a cipolla alla sicurezza:
se qualcuno riesce ad irrompere in un server eseguito in una sandbox,
- deve ancora riuscire ad evadere da quest'ultima. Pi&ugrave; strati
- l'attaccante deve superare, minore la sua probabilit&agrave; di
+ deve ancora riuscire ad evadere da quest'ultima. Più strati
+ l'attaccante deve superare, minore la sua probabilità di
successo. Storicamente sono state trovate falle di accesso a root in
virtualmente ogni server mai eseguito come <username>root</username>,
inclusi i server del sistema base. Se hai una macchina alla quale la
@@ -520,7 +520,7 @@
<para>&os; attualmente esegue per default
<application>ntalkd</application>, <application>comsat</application> e
<application>finger</application> in una sandbox. Un altro programma
- candidato ad essere eseguito in una sandbox &egrave; &man.named.8;.
+ candidato ad essere eseguito in una sandbox è &man.named.8;.
<filename>/etc/defaults/rc.conf</filename> comprende le opzioni
necessarie per eseguire <application>named</application> in una sandbox
in forma comentata. A seconda se state installando un nuovo sistema o
@@ -537,7 +537,7 @@
eseguiti in una sandbox: <application>sendmail</application>,
<application>popper</application>, <application>imapd</application>,
<application>ftpd</application> e altri. Ci sono software alternativi
- ad alcuni di questi ma installarli potrebbe richiedere pi&ugrave; lavoro
+ ad alcuni di questi ma installarli potrebbe richiedere più lavoro
di quello che si intende dedicargli (il fattore convenienza colpisce
ancora). Potresti dover eseguire questi servizi come
<username>root</username> ed affidarti ad altri meccanismi per
@@ -549,13 +549,13 @@
sistema, come ad esempio <application>rlogin</application>, nelle
directory <filename>/bin</filename>, <filename>/sbin</filename>,
<filename>/usr/bin</filename> o <filename>/usr/sbin</filename>.
- Bench&eacute; niente sia sicuro al 100%, i binari suid e sgid presenti
+ Benché niente sia sicuro al 100%, i binari suid e sgid presenti
nel sistema per default possono essere considerati ragionevolmente
sicuri. In ogni caso, delle falle da <username>root</username> sono
- occasionalmente trovate anche in questi. Nel 1998 &egrave; stata
+ occasionalmente trovate anche in questi. Nel 1998 è stata
trovata una falla da <username>root</username> in
<literal>Xlib</literal> che rendeva vulnerabile
- <application>xterm</application> (che tipicamente &egrave; suid).
+ <application>xterm</application> (che tipicamente è suid).
<!--TODO-->
It is better to be safe than sorry and the prudent
sysadmin will restrict suid binaries, that only staff should run,
@@ -580,26 +580,26 @@
<sect2 id="secure-users">
<title>Rendere sicuri gli account utente</title>
- <para>Gli account utente sono generalmente i pi&ugrave; difficili da
+ <para>Gli account utente sono generalmente i più difficili da
rendere sicuri. Bench*eacute; tu possa imporre restrizioni d'accesso
<!--TODO: draconian --> allo staff ed eseguire lo
<quote>starring</quote> delle loro password, potresti non poter farlo
con l'account di un generico utente. Se hai sufficiente controllo
<!--TODO:potere?--> potesti farcela e rendere gli account utente
- sufficientemente sicuri, altrimenti dovrai essere pi&ugrave; vigile nel
+ sufficientemente sicuri, altrimenti dovrai essere più vigile nel
controllo di questi account. L'uso di ssh e Kerberos per gli account
- utente &egrave; pi&ugrave; problematico, a causa del maggiore supporto
- amministrativo e tecnico richiesto, ma &egrave; sempre un'ottima
+ utente è più problematico, a causa del maggiore supporto
+ amministrativo e tecnico richiesto, ma è sempre un'ottima
soluzione se confrontata all'uso di un file password cifrato.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Rendere sicuro il file password</title>
- <para>L'unica strada sicura &egrave; quella di eseguire lo starring so
- pi&ugrave; password possibile e utilizzare ssh o Kerberos per accedere a
+ <para>L'unica strada sicura è quella di eseguire lo starring so
+ più password possibile e utilizzare ssh o Kerberos per accedere a
quegli account. Anche se il file di password cifrato
- (<filename>/etc/spwd.db</filename>) pu&ograve; essere letto solo da
+ (<filename>/etc/spwd.db</filename>) può essere letto solo da
<username>root</username>, potrebbe essere possibile per un attaccante
ottenere accesso in lettura a quel file anche senza aver ottenuto
accesso in scrittura.</para>
@@ -607,7 +607,7 @@
<para>I tuoi script di sicurezza dovrebbero sempre verificare che il file
password non venga modificato e in caso riportarlo ad un amministratore
(cfr. la sezione <link
- linkend="security-integrity">Verifica dell'integrit&agrave; dei
+ linkend="security-integrity">Verifica dell'integrità dei
file</link> sottostante).</para>
</sect2>
@@ -615,14 +615,14 @@
<title>Rendere sicuri il kernel, i raw device e i file system</title>
<para>Quando un attaccante irrompe nell'account di
- <username>root</username> pu&ograve; fare qualsiasi cosa, ma alcune cose
- sono pi&ugrave; comode di altre. <!--there are certain conveniences-->
+ <username>root</username> può fare qualsiasi cosa, ma alcune cose
+ sono più comode di altre. <!--there are certain conveniences-->
Per esempio, la maggior parte dei kernel moderni comprende un device
per l'ascolto dei pacchetti di rete. In &os; questo device si chiama
- <devicename>bpf</devicename>. Un intrusore generalmente cercher&agrave;
+ <devicename>bpf</devicename>. Un intrusore generalmente cercherà
di ascoltare i pacchetti delle reti a cui la macchina compromessa
- &egrave; collegata. Non &ograve; obbligatorio dare all'intrusore questa
- possibilit&agrave; e d'altro canto la maggior parte dei sistemi non ha
+ è collegata. Non ò obbligatorio dare all'intrusore questa
+ possibilità e d'altro canto la maggior parte dei sistemi non ha
bisogno di avere il device <devicename>bpf</devicename>.</para>
<indexterm>
@@ -632,23 +632,23 @@
<para>Anche nel caso di aver disattivato il device
<devicename>bpf</devicename>, bisogna comunque preoccuparsi di
<filename>/dev/mem</filename> e <filename>/dev/kmem</filename>; tra
- l'altro l'intrusore ha anche la possibilit&agrave; di scrivere sui
+ l'altro l'intrusore ha anche la possibilità di scrivere sui
device disco raw o utilizzare il comando di caricamento moduli del
- kernel, &man.kldload.8;. Un intrusore intraprendente pu&ograve;
+ kernel, &man.kldload.8;. Un intrusore intraprendente può
utilizzare un proprio modulo del kernel per l'ascolto dei pacchetti e
caricarlo su un kernel in esecuzione. Per evitare questi problemi
- bisogna eseguire il kernel ad un livello di sicurezza pi&ugrave; alto,
- almeno al livello 1. Il livello di sicurezza pu&ograve; essere
+ bisogna eseguire il kernel ad un livello di sicurezza più alto,
+ almeno al livello 1. Il livello di sicurezza può essere
impostato con <command>sysctl</command> modificando la variabile
<varname>kern.securelevel</varname>. Se il livello di sicurezza
- &egrave; impostato ad 1, l'accesso in scrittura ai device raw
- sar&agrave; negato e alcuni <command>chflags</command> speciali,
+ è impostato ad 1, l'accesso in scrittura ai device raw
+ sarà negato e alcuni <command>chflags</command> speciali,
come ad esempio <literal>schg</literal>, verranno verificati.
Devi anche verificare che il flag <literal>schg</literal> sia impostato
sui binari, cartelle e script utilizzati all'avvio prima
dell'impostazione del livello di sicurezza. L'uso di un livello di
sicurezza superiore potrebbe essere una misura eccesiva, dato che rende
- l aggiornamento del sistema molto pi&ugrave; complesso.
+ l aggiornamento del sistema molto più complesso.
You may compromise and run the
system at a higher secure level but not set the
<literal>schg</literal> flag for every system file and directory
@@ -660,7 +660,7 @@
</sect2>
<sect2 id="security-integrity">
- <title>Verifica dell'integrit&agrave; dei file: binari, file di
+ <title>Verifica dell'integrità dei file: binari, file di
configurazione, etc.</title>
<para>TODO:When it comes right down to it, you can only protect your core
@@ -763,8 +763,8 @@
<title>Paranoia</title>
<para>Un po' di paranoia non fa mai male. Come regola, un sysadmin
- pu&ograve; aggiungere qualsiasi feature di sicurezza fintantoch&eacute;
- non impattano la comodit&agrave; e pu&ograve; aggiungerne altre
+ può aggiungere qualsiasi feature di sicurezza fintantoché
+ non impattano la comodità e può aggiungerne altre
<emphasis>che la</emphasis> impattano, ma solo dopo averci pensato bene.
<!--TODO: questa parte di paragrafo è decisamente opinabile-->
Even more importantly, a security administrator should mix it up a
@@ -780,10 +780,10 @@
<para>Questa sezione parla degli attacchi Denial of Service, ovvero quelli
atti ad interrompere i servizi in esecuzione su una macchina.
- Tipicamente un attacco DoS &egrave; un attacco a pacchetto;
- bench&eacute; non si possa fare molto riguardo ad un attacco moderno
+ Tipicamente un attacco DoS è un attacco a pacchetto;
+ benché non si possa fare molto riguardo ad un attacco moderno
che satura la vostra rete con pacchetti <!--TODO: spoofed-->, si
- pu&ograve; cercare di limitare il danno assicurandosi che l'attacco non
+ può cercare di limitare il danno assicurandosi che l'attacco non
blocchi i vostri servizi, utilizzando le seguenti tecniche:</para>
<orderedlist>
@@ -803,19 +803,19 @@
</listitem>
</orderedlist>
- <para>Un comune scenario &egrave; l'attacco di un server che fa fork e
- fargli creare cos&igrave; tanti processi figli da esaurire le risorse
+ <para>Un comune scenario è l'attacco di un server che fa fork e
+ fargli creare così tanti processi figli da esaurire le risorse
della macchina, come ad esempio la memoria, i file descriptor o altri e
costringerlo quindi a fermarsi. <application>inetd</application>
(cfr. &man.inetd.8;) ha molte opzioni per limitare questo tipo di
- attacchi. Si deve notare che bench&eacute; sia possibile evitare che la
- macchina si fermi, non &egrave; generalmente possibile evitare che i
+ attacchi. Si deve notare che benché sia possibile evitare che la
+ macchina si fermi, non è generalmente possibile evitare che i
servizi vengano resi non disponibili dall'attacco. Leggete attentamente
la pagina del manuale di <application>inetd</application>, con
particolare attenzione alle opzioni <option>-c</option>,
<option>-C</option> e <option>-R</option>. Un attacco con IP
<!--TODO: spoofed--> aggira l'opzione <option>-C</option> quindi
- &egrave; bene utilizzare una combinazione di opzioni. Alcuni server
+ è bene utilizzare una combinazione di opzioni. Alcuni server
indipendenti hanno meccanismi interni per la limitazione delle
fork.</para>
@@ -825,20 +825,20 @@
carico della macchina, a causa del ritardo di aggiornamento del valore
di carico. Quando lanci <application>sendmail</application> dovresti
specificare un parametro <literal>MaxDaemonChildren</literal> abbastanza
- alto da gestire il carico previsto , ma non cos&igrave; alto da non
- essere gestibile dal computer. &Egrave; anche prudente eseguire
- <application>Sendmail</application> in modalit&agrave; queued
+ alto da gestire il carico previsto , ma non così alto da non
+ essere gestibile dal computer. È anche prudente eseguire
+ <application>Sendmail</application> in modalità queued
(<option>-ODeliveryMode=queued</option>) ed eseguire il demone
(<command>sendmail -bd</command>) separatamente dalla gestione code
(<command>sendmail -q15m</command>). Se vuoi che i messaggi vengano
- consegnati in tempo reale puoi utilizzare un intervallo molto pi&ugrave;
+ consegnati in tempo reale puoi utilizzare un intervallo molto più
breve, come ad esempio <option>-q1m</option>, ma assicurati di
utilizzare un valore <literal>MaxDaemonChildren</literal> adatto per
<emphasis>quel</emphasis> <application>Sendmail</application>, in modo
da prevenire problemi a catena<!--TODO: cascade failures-->.</para>
- <para><application>Syslogd</application> pu&ograve; essere attaccato
- direttamente ed &egrave; fortemente consigliato l'uso dell'opzione
+ <para><application>Syslogd</application> può essere attaccato
+ direttamente ed è fortemente consigliato l'uso dell'opzione
<option>-s</option> quando possibile, o al limite l'opzione
<option>-a</option>.</para>
@@ -848,9 +848,9 @@
the reverse-ident feature of
<application>TCP Wrapper</application> for this reason.</para>
- <para>&Egrave; un'ottima idea quella di proteggere i servizi interni
+ <para>È un'ottima idea quella di proteggere i servizi interni
dall'accesso esterno chiudendoli tramite regole del firewall ai bordi
- della vostra rete. L'idea &egrave; di prevenire gli attacchi a
+ della vostra rete. L'idea è di prevenire gli attacchi a
saturazione provenienti dall'esterno della vostra rete, non tanto di
proteggere i servizi da attacchi di rete atti a compromettere
<username>root</username>. Utilizza sempre un firewall <!--TODO:
@@ -860,16 +860,16 @@
(se sei primario per una zona), <application>ntalkd</application>,
<application>sendmail</application> e altri servizi accessibili da
Internet. Se tu cercassi di configurare il firewall in maniera opposta
- (inclusivo o permissivo) c'&egrave; una buona probabilit&agrave; che tu
+ (inclusivo o permissivo) c'è una buona probabilità che tu
ti scordi di <quote>chiudere</quote> qualche servizio o che tu aggiunga
un nuovo servizio interno e dimentichi di aggiornare il firewall.
Puoi comunque lasciare aperte tutte le porte <!--TODO: high-numbered-->,
- permettendo un uso permissivo, senza per&ograve; compromettere le porte
+ permettendo un uso permissivo, senza però compromettere le porte
<!--TODO: low-->. Nota anche che &os; ti permette di controllare
l'intervallo di porte utilizzate per il binding dinamico tramite vari
<command>sysctl</command> <varname>net.inet.ip.portrange</varname>
(<command>sysctl -a | fgrep portrange</command>), che possono
- semplificare la complessit&agrave; di configurazione del tuo firewall.
+ semplificare la complessità di configurazione del tuo firewall.
<!--TODO: For example, you might use a normal
first/last range of 4000 to 5000, and a hiport range of 49152 to
65535, then block off everything under 4000 in your firewall
@@ -1020,34 +1020,34 @@
<indexterm><primary>MD5</primary></indexterm>
<para>Ogni utente su un sistema &unix; ha una password associata con il
- proprio account. &Egrave; pvviamente necessario che queste password siano
+ proprio account. È pvviamente necessario che queste password siano
note solamente all'utente e al sistema operativo vero e proprio. Per
poter mantenere segrete queste password, sono cifrate con quello che si
chiama un <quote><!--TODO-->one-way hash</quote>, ovvero possono essere
facilmente cifrate ma non decifrate. In altre parole, quel che poco fa
- abbiamo dato per ovvio non &egrave; neanche vero: il sistema operativo in
- s&eacute; non conosce <emphasis>realmente</emphasis> la password, conosce
+ abbiamo dato per ovvio non è neanche vero: il sistema operativo in
+ sé non conosce <emphasis>realmente</emphasis> la password, conosce
soltanto la forma <emphasis>cifrata</emphasis> della password. L'unico
- modo per ricavare la password <emphasis>in chiaro</emphasis> &egrave; una
+ modo per ricavare la password <emphasis>in chiaro</emphasis> è una
brutale ricerca nell'intero spazio delle password possibili.</para>
<para>Sfortunatamente l'unico modo sicuro di cifrare le password quando
- &unix; &egrave; nato era di utilizzare DES (Data Encryption Standard).
+ &unix; è nato era di utilizzare DES (Data Encryption Standard).
Questo non era un grosso problema per gli utenti residenti in USA, ma dato
che il codice sorgente riguardante DES non poteva essere esportato al di
fuori degli USA, &os; ha dovuto cercare un modo per poter
contemporaneamente essere in regola con la legge USA e mantenere la
- compatibilit&agrave; con tutte le altre varianti &unix; che ancora
+ compatibilità con tutte le altre varianti &unix; che ancora
utilizzavano DES.</para>
- <para>La soluzione &egrave; stata quella di suddividere le librerie di
+ <para>La soluzione è stata quella di suddividere le librerie di
cifratura in modo tale che gli utenti USA potessero installare le librerie
DES ed utilizzarlo ma gli utenti internazionali avessero comunque a
disposizioni metodi crittografici che potessero essere esportati
- all'estero. Questo &egrave; il modo in cui &os; adott&ograve; MD5 come
- metodo di cifratura di default. MD5 &egrave; considerato pi&ugrave;
- sicuro di DES, quindi installare DES &egrave; una possibilit&agrave;
- pensata principalmente per motivi di compatibili&agrave;.</para>
+ all'estero. Questo è il modo in cui &os; adottò MD5 come
+ metodo di cifratura di default. MD5 è considerato più
+ sicuro di DES, quindi installare DES è una possibilità
+ pensata principalmente per motivi di compatibilià.</para>
<sect2>
<title>Riconoscere il funzionamento del tuo crypt</title>
@@ -1055,21 +1055,21 @@
<para>Attualmente la libreria supporta gli algoritmi DES, MD5 e Blowfish.
Per default &os; utilizza MD5 per cifrare le password.</para>
- <para>&Egrave; piuttosto semplice identificare il tipo di cifratura
- utilizzato; ad esempio uno dei metodi &egrave; di leggere il file
+ <para>È piuttosto semplice identificare il tipo di cifratura
+ utilizzato; ad esempio uno dei metodi è di leggere il file
<filename>/etc/master.passwd</filename>. Le password cifrate con l'hash
- MD5 sono pi&ugrave; lunghe e iniziano con i caratteri
+ MD5 sono più lunghe e iniziano con i caratteri
<literal>&dollar;1&dollar;</literal>. Le password che iniziano con
<literal>&dollar;2a&dollar;</literal> sono cifrate con Blowfish.
Le password DES non hanno alcun carattere identificativo particolare, ma
- sono pi&ugrave; corte e sono codificate in un alfabeto di 64 caratteri
+ sono più corte e sono codificate in un alfabeto di 64 caratteri
che non include il <literal>&dollar;</literal>, quindi una stringa
- relativamente corta che non inizia con un simbolo di dollaro &egrave;
+ relativamente corta che non inizia con un simbolo di dollaro è
molto probabilmente una password DES.</para>
- <para>Il formato utilizzato per le nuove password &egrave; deciso dal
+ <para>Il formato utilizzato per le nuove password è deciso dal
valore del campo <literal>passwd_format</literal> nel file
- <filename>/etc/login.conf</filename>, che pu&ograve; avere i valori di
+ <filename>/etc/login.conf</filename>, che può avere i valori di
<literal>des</literal>, <literal>md5</literal> oo
<literal>blf</literal>. Fai riferimento alla pagina del manuale
&man.login.conf.5; per avere ulteriori informazioni sulle configurazioni
@@ -1094,15 +1094,15 @@
<quote>password &unix;</quote>. Il secondo tipo sono le password one-time
generate dal programma OPIE &man.opiekey.1; e accettate dal programma
&man.opiepasswd.1; e dal prompt di login, che chiameremo
- <quote>password one-time</quote>. L'ultimo tipo di password &egrave; la
+ <quote>password one-time</quote>. L'ultimo tipo di password è la
password segreta che darai al programma <command>opiekey</command> (e
qualche volte al programma <command>opiepasswd</command>) e che viene
utilizzata per generare le password one-time, che chiameremo
- <quote>password segreta</quote> o pi&ugrave; semplicemente
+ <quote>password segreta</quote> o più semplicemente
<quote>password</quote>.</para>
<para>La password segreta non ha niente a che vedere con la password &unix;;
- possono essere uguali ma questo &egrave; sconsigliato. Le password
+ possono essere uguali ma questo è sconsigliato. Le password
segrete di OPIE non sono limitate a 8 caratteri come le vecchie password
&unix;<footnote><para>In &os; le normali password di login possono essere
lunghe fino a 128 caratteri.</para></footnote>, possono essere lunghe
@@ -1111,25 +1111,25 @@
totalmente indipendente dal sistema di password &unix;.</para>
<para>Oltre alla password, ci sono altre due informazioni utili a OPIE. Una
- &egrave; nota come <quote>seme</quote> o <quote>chiave</quote> e consiste
- di due lettere e cinque numeri. L'altra &egrave; nota come
- <quote>numero di iterazioni</quote> ed &egrave; un valore tra 1 e 100.
+ è nota come <quote>seme</quote> o <quote>chiave</quote> e consiste
+ di due lettere e cinque numeri. L'altra è nota come
+ <quote>numero di iterazioni</quote> ed è un valore tra 1 e 100.
OPIE crea la password one-time concatenando il seme e la password segreta
ed applicandovi l'hash MD5 tante volte quanto specificate dal numero di
iterazioni, trasformando poi il risultato in sei corte parole inglesi, che
saranno la tua password one-time. Il sistema di autenticazione
(principalmente PAM) mantiene traccia dell'ultima password one-time usata
e autentica l'utente se l'hash della password fornita dall'utente
- &egrave; uguale alla password precedente. Dato che viene usato un hash,
+ è uguale alla password precedente. Dato che viene usato un hash,
ovvero una funzione matematica a senso unico
<!--TODO:non invertibile? "Because a one-way hash is used"-->
- &egrave; impossibile generare password one-time future se viene catturata
+ è impossibile generare password one-time future se viene catturata
una password durante il suo utilizzo; il numero di iterazioni viene
decrementato dopo un login avvenuto con successo per mantenere l'utente e
il programma di login in sincrono. Quando il numero di iterazioni scende
a 1, OPIE deve essere reinizializzato.</para>
- <para>Nelle seguenti spiegazioni si far&agrave; riferimento a vari
+ <para>Nelle seguenti spiegazioni si farà riferimento a vari
programmi: il programma <command>opiekey</command> richiede un numero di
iterazioni, un seme e una password segreta e genera una password one-time
o una lista di password one-time consecutive; il programma
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml
index 7da49fc1ee..ee9392c0a4 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/serialcomms/chapter.sgml
@@ -19,7 +19,7 @@
per l'input e l'output da e verso l'utente. Le cose sono cambiate molto
dai giorni in cui un <quote>terminale</quote> consisteva in una stampante
da 10 caratteri al secondo o in una tastiera.
- Questo capitolo coprir&agrave; alcuni dei modi nei quali
+ Questo capitolo coprirà alcuni dei modi nei quali
FreeBSD usa le comunicazioni seriali.</para>
<para>Dopo aver letto questo capitolo, saprai:</para>
@@ -115,7 +115,7 @@
</varlistentry>
</variablelist>
- <para>Nel parlare della velocit&agrave; di comunicazione, questa
+ <para>Nel parlare della velocità di comunicazione, questa
sezione non usa il termine <quote>baud</quote>. Il baud si riferisce
al numero di transizioni degli stati elettrici che possono essere
effettuati in un periodo di tempo, mentre i <quote>bps</quote>
@@ -128,7 +128,7 @@
<para>Per collegare un modem o un terminale alla tua macchina FreeBSD,
avrai bisogno di una porta seriale sul tuo computer e del cavo
- appropriato per il tuo dispositivo seriale. Se sei gi&agrave; pratico
+ appropriato per il tuo dispositivo seriale. Se sei già pratico
con l'hardware ed i cavi necessari, puoi saltare tranquillamente questa
sezione.</para>
@@ -136,7 +136,7 @@
<title>Cavi</title>
<para>Ci sono parecchi tipi diversi di cavi seriali. I due
- tipi pi&ugrave; comuni per i nostri scopi sono i cavi null-modem
+ tipi più comuni per i nostri scopi sono i cavi null-modem
ed i cavi standard (<quote>dritti</quote>) RS-232.
La documentazione per il tuo hardware dovrebbe descrivere il tipo
di cavi necessari.</para>
@@ -149,17 +149,17 @@
<para>Un cavo null-modem porta segnali dritti, come il
<quote>Segnale di Massa</quote>, e segnali incrociati. Per
esempio, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo
- &egrave; il pin di <quote>Ricezione Dati</quote> sull'altro
+ è il pin di <quote>Ricezione Dati</quote> sull'altro
capo.</para>
<para>Puoi costruirti un cavo null-modem da usare con
- i terminali (es., se vuoi una migliore qualit&agrave;).
+ i terminali (es., se vuoi una migliore qualità).
Questa tabella mostra i
<link linkend="serialcomms-signal-names">segnali</link>
dell'RS-232C e i numeri dei pin su un connettore DB-25.
Nota che lo standard richiede il segnale dritto sul pin 1
chiamato <emphasis>Massa di Protezione</emphasis>,
- anche se questo &egrave; spesso omesso. Alcuni terminali
+ anche se questo è spesso omesso. Alcuni terminali
funzionano usando solo i pin 2, 3 e 7, mentre altri richiedono
configurazioni diverse come mostrate negli esempi qui sotto.</para>
@@ -557,15 +557,15 @@
<note>
<para>Quando un pin di un capo si connette a una coppia di pin
- dell'altro capo, questo &egrave; solitamente fatto ponendo
+ dell'altro capo, questo è solitamente fatto ponendo
un cavetto tra la coppia di pin nel loro connettore e
collegando questi con un altro cavo al singolo pin dell'altro
capo.</para>
</note>
- <para>Queste sembrano essere le implementazioni pi&ugrave;
+ <para>Queste sembrano essere le implementazioni più
popolari. In altre varianti (spiegate nel libro
- <emphasis>RS-232 Made Easy</emphasis>) SG &egrave; connesso a SG, TD
+ <emphasis>RS-232 Made Easy</emphasis>) SG è connesso a SG, TD
a RD, RTS e CTS a DCD, DTR a DSR, e vice-versa.</para>
</sect4>
@@ -575,10 +575,10 @@
<indexterm><primary>cavi RS-232C</primary></indexterm>
<para>Un cavo seriale standard ha tutti i segnali RS-232C diritti.
- Cio&egrave;, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo
+ Cioè, il pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> su un capo
del cavo va nel pin di <quote>Trasmissione Dati</quote> sull'altro
- capo. Questo &egrave; il tipo di cavo da usare per collegare un
- modem al tuo sistema FreeBSD, ed &egrave; anche appropriato per
+ capo. Questo è il tipo di cavo da usare per collegare un
+ modem al tuo sistema FreeBSD, ed è anche appropriato per
alcuni terminali.</para>
</sect4>
</sect3>
@@ -598,7 +598,7 @@
costruire un cavo, avrai bisogno di assicurarti che sia adatto alle
porte sul terminale e sul sistema FreeBSD.</para>
- <para>La maggior parte dei terminali avr&agrave; porte DB-25.
+ <para>La maggior parte dei terminali avrà porte DB-25.
I personal computer, compresi i PC con FreeBSD, avranno porte DB-25
o DB-9. Se hai una scheda seriale multiporta nel tuo PC, potresti
avere porte RJ-12 o RJ-45.</para>
@@ -619,7 +619,7 @@
<listitem>
<para>Le porte di ingresso vengono dette
<filename>/dev/ttyd<replaceable>N</replaceable></filename>
- dove <replaceable>N</replaceable> &egrave; il numero di porta,
+ dove <replaceable>N</replaceable> è il numero di porta,
cominciando da zero. Generalmente, puoi usare la porta di
ingresso per i terminali. Le porte di ingresso richiedono che
la linea fornisca un segnale detto data carrier detect (DCD) per
@@ -645,9 +645,9 @@
<para>Se hai connesso un terminale sulla prima porta seriale
(<devicename>COM1</devicename> in &ms-dos;), allora userai
<filename>/dev/ttyd0</filename> per riferirti al terminale. Se il
- terminale &egrave; sulla seconda porta seriale (anche nota come
+ terminale è sulla seconda porta seriale (anche nota come
<devicename>COM2</devicename>), usa
- <filename>/dev/ttyd1</filename>, e cos&igrave; via.</para>
+ <filename>/dev/ttyd1</filename>, e così via.</para>
</sect4>
</sect3>
</sect2>
@@ -660,7 +660,7 @@
<devicename>COM2</devicename>, <devicename>COM3</devicename>, e
<devicename>COM4</devicename>. FreeBSD attualmente supporta
schede d'interfaccia seriale multiporta <quote>stupide</quote>,
- come le BocaBoard 1008 e 2016, cos&igrave; come le schede multiporta
+ come le BocaBoard 1008 e 2016, così come le schede multiporta
intelligenti come quelle fatte dalla Digiboard
e dalla Stallion Technologies. Ad ogni modo, il kernel di default
usa solo le porte COM standard.</para>
@@ -711,15 +711,15 @@ device sio3 at isa? port IO_COM4 irq 9</programlisting>
per informazioni aggiuntive sulla configurazione delle porte seriali e
delle schede multiporta.
Stai attento se stai usando un file di configurazione
- gi&agrave; usato per una versione differente di FreeBSD, poich&eacute;
+ già usato per una versione differente di FreeBSD, poiché
i flag dei dispositivi e la sintassi sono cambiati tra una versione e
l'altra.</para>
<note>
- <para><literal>port IO_COM1</literal> &egrave; una sostituzione per
- <literal>port 0x3f8</literal>, <literal>IO_COM2</literal> &egrave;
- <literal>0x2f8</literal>, <literal>IO_COM3</literal> &egrave;
- <literal>0x3e8</literal>, e <literal>IO_COM4</literal> &egrave;
+ <para><literal>port IO_COM1</literal> è una sostituzione per
+ <literal>port 0x3f8</literal>, <literal>IO_COM2</literal> è
+ <literal>0x2f8</literal>, <literal>IO_COM3</literal> è
+ <literal>0x3e8</literal>, e <literal>IO_COM4</literal> è
<literal>0x2e8</literal>, che sono indirizzi comuni per le rispettive
porte seriali; gli interrupt 4, 3, 5, e 9 sono linee di richiesta di
interrupt piuttosto comuni. Da notare anche che le normali porte
@@ -821,20 +821,20 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>Il dispositivo
<devicename>ttyd<replaceable>N</replaceable></devicename> (o
- <devicename>cuad<replaceable>N</replaceable></devicename>) &egrave; il
+ <devicename>cuad<replaceable>N</replaceable></devicename>) è il
normale dispositivo che si apre per le proprie applicazioni.
- Quando un processo apre il dispositivo, avr&agrave; un insieme di
+ Quando un processo apre il dispositivo, avrà un insieme di
impostazioni di I/O predefinite per il terminale.
Puoi visualizzare queste impostazioni con il comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>stty -a -f /dev/ttyd1</userinput></screen>
<para>Quando cambi le impostazioni per questo dispositivo, queste rimangono
- efficaci finch&eacute; il dispositivo non viene chiuso. Quando viene
+ efficaci finché il dispositivo non viene chiuso. Quando viene
riaperto, ritorna all'insieme di default. Per effettuare dei cambiamenti
all'insieme predefinito, modifica le impostazioni per il dispositivo di
<quote>stato iniziale</quote>. Ad esempio,
- per attivare di default modalit&agrave; <option>CLOCAL</option>,
+ per attivare di default modalità <option>CLOCAL</option>,
comunicazione a 8 bit, e controllo di flusso <option>XON/XOFF</option> per
<devicename>ttyd5</devicename>, scrivi:</para>
@@ -851,19 +851,19 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<note>
<para>Su &os;&nbsp;4.X, l'inizializzazione globale dei
- dispositivi seriali &egrave; controllata in
+ dispositivi seriali è controllata in
<filename>/etc/rc.serial</filename>.</para>
</note>
<para>Per evitare cambiamenti da parte di qualche applicazione,
modifica il dispositivo di <quote>blocco dello stato</quote>.
- Ad esempio, per bloccare la velocit&agrave; di
+ Ad esempio, per bloccare la velocità di
<devicename>ttyd5</devicename> a 57600&nbsp;bps, scrivi:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>stty -f /dev/ttyd5.lock 57600</userinput></screen>
<para>Ora, un applicazione che apra <devicename>ttyd5</devicename> e cerchi
- di cambiare la velocit&agrave; della porta rester&agrave; bloccata a
+ di cambiare la velocità della porta resterà bloccata a
57600&nbsp;bps.</para>
<indexterm><primary><command>MAKEDEV</command></primary></indexterm>
@@ -900,12 +900,12 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>I sistemi &unix; originali non avevano console. Invece, la gente
effettuava il login ed avviava programmi attraverso terminali connessi
- alle porte seriali del computer. Ci&ograve; era abbastanza simile
+ alle porte seriali del computer. Ciò era abbastanza simile
all'uso di modem e programmi terminale per collegarsi telefonicamente
ad un sistema remoto e lavorare da riga di comando.</para>
- <para>I PC di oggi hanno console capaci di grafica di alta qualit&agrave;,
- ma l'abilit&agrave; di stabilire una sessione di login su una porta
+ <para>I PC di oggi hanno console capaci di grafica di alta qualità,
+ ma l'abilità di stabilire una sessione di login su una porta
seriale esiste ancora in quasi ogni sistema operativo in stile &unix; di
oggi; FreeBSD non fa eccezione.
Usando un terminale attaccato ad una porta seriale inutilizzata, puoi
@@ -913,10 +913,10 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
potresti lanciare normalmente dalla console o da una finestra
<command>xterm</command> in X Window.</para>
- <para>Un utente aziendale pu&ograve; connettere molti terminali ad un
+ <para>Un utente aziendale può connettere molti terminali ad un
sistema FreeBSD e porli sulle scrivanie dei propri impiegati. Un utente
- casalingo pu&ograve; usare qualcosa come un vecchio PC IBM o un
- &macintosh; come terminale connesso a un computer pi&ugrave; potente che
+ casalingo può usare qualcosa come un vecchio PC IBM o un
+ &macintosh; come terminale connesso a un computer più potente che
faccia girare FreeBSD.
Puoi anche trasformare quello che sarebbe un computer singolo utente in
un potente sistema per utenti multipli.</para>
@@ -945,12 +945,12 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>Questi terminali sono oggetti hardware specializzati che
permettono di connettere dei computer tramite linee seriali.
- Essi vengono detti <quote>stupidi</quote> poich&eacute; hanno solo la
+ Essi vengono detti <quote>stupidi</quote> poiché hanno solo la
potenza di calcolo necessaria per mostrare, inviare, e ricevere testo.
Non potete eseguire nessun programma su di essi.
- &Egrave; il computer al quale vi collegate che ha la potenza
+ È il computer al quale vi collegate che ha la potenza
per eseguire editor di testo, compilatori, email, giochi, e
- cos&igrave; via.</para>
+ così via.</para>
<para>Ci sono centinaia di tipi di terminali di questo tipo, venduti
da molti produttori, incluso il VT-100 della Digital Equipment
@@ -968,14 +968,14 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<title>PC che Emulano Terminali</title>
<para>Se un <link linkend="term-dumb">terminale stupido</link> ha appena
- le capacit&agrave; per mostrare, inviare, e ricevere testo, allora di
- certo un qualunque personal computer pu&ograve; funzionare come un
+ le capacità per mostrare, inviare, e ricevere testo, allora di
+ certo un qualunque personal computer può funzionare come un
terminale stupido.
- Tutto ci&ograve; di cui hai bisogno &egrave; il cavo appropriato ed un
+ Tutto ciò di cui hai bisogno è il cavo appropriato ed un
qualche programma per l'<emphasis>emulazione di terminale</emphasis>
sul tuo computer.</para>
- <para>Una simile configurazione &egrave; comune in molte case. Ad
+ <para>Una simile configurazione è comune in molte case. Ad
esempio, se il tuo
coniuge sta lavorando alla console del sistema FreeBSD, tu puoi fare
del lavoro testuale allo stesso momento da un PC meno potente
@@ -985,7 +985,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<sect3 id="term-x">
<title>Terminali X</title>
- <para>I terminali X sono i terminali pi&ugrave; sofisticati tra quelli
+ <para>I terminali X sono i terminali più sofisticati tra quelli
disponibili. Invece di collegarsi alla porta seriale, in genere
ci si collega ad essi tramite un rete come Ethernet. Invece di essere
relegati alle applicazioni testuali, essi possono mostrare
@@ -1003,17 +1003,17 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>Questa sezione descrive quello che hai bisogno di configurare sul
tuo sistema FreeBSD per abilitare una sessione di login via terminale.
- Si assume che tu abbia gi&agrave; configurato il kernel con il supporto
- per la porta seriale alla quale &egrave; connesso il terminale &mdash;
- e che questo sia gi&agrave; connesso.</para>
+ Si assume che tu abbia già configurato il kernel con il supporto
+ per la porta seriale alla quale è connesso il terminale &mdash;
+ e che questo sia già connesso.</para>
<para>Dovresti ricordare dal <xref linkend="boot"/> che il processo
- <command>init</command> &egrave; responsabile del controllo di tutti i
+ <command>init</command> è responsabile del controllo di tutti i
processi e dell'inizializzazione del sistema all'avvio. Uno dei compiti
- svolti da <command>init</command> &egrave; la lettura del file
+ svolti da <command>init</command> è la lettura del file
<filename>/etc/ttys</filename> e l'avvio di un processo
<command>getty</command> sui terminali disponibili.
- Il processo <command>getty</command> &egrave; responsabile della lettura
+ Il processo <command>getty</command> è responsabile della lettura
di un nome di login e dell'avvio del programma
<command>login</command>.</para>
@@ -1025,7 +1025,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<step>
<para>Aggiungi una linea a <filename>/etc/ttys</filename> relativa al
file in <filename>/dev</filename> per la porta seriale, se non
- &egrave; gi&agrave; presente.</para>
+ è già presente.</para>
</step>
<step>
@@ -1057,7 +1057,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>Come passo opzionale, potresti desiderare di creare un tipo di
<replaceable>getty</replaceable> personale da usare nel secondo passo
aggiungendo una linea in <filename>/etc/gettytab</filename>. Questo
- capitolo non spiega come fare ci&ograve;; sei incoraggiato a leggere le
+ capitolo non spiega come fare ciò; sei incoraggiato a leggere le
pagine man di &man.gettytab.5; e &man.getty.8; per maggiori
informazioni.</para>
@@ -1067,13 +1067,13 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
<para>Il file <filename>/etc/ttys</filename> elenca tutte le porte
del tuo sistema FreeBSD dalle quali vuoi permettere un login.
Ad esempio, la prima console virtuale <filename>ttyv0</filename>
- &egrave; elencata in questo file. Si pu&ograve; accedere al sistema
+ è elencata in questo file. Si può accedere al sistema
dalla console grazie a questa voce. Questo file contiene anche delle
voci per altre console virtuali, porte seriali, e pseudo-tty. Per un
terminale connesso fisicamente, basta copiare l'elenco delle porte
seriali in <filename>/dev</filename>
senza la parte <filename>/dev</filename> (ad esempio,
- <filename>/dev/ttyv0</filename> verr&agrave; scritta come
+ <filename>/dev/ttyv0</filename> verrà scritta come
<devicename>ttyv0</devicename>).</para>
<para>Un'installazione predefinita di FreeBSD include un file
@@ -1093,7 +1093,7 @@ crw-rw---- 1 uucp dialer 28, 193 Feb 15 14:38 /dev/cuala1</screen>
terminale VT-100. Colleghiamo il Wyse alla seconda porta seriale
ed il 286 alla sesta (una porta su scheda seriale multiporta).
Le voci corrispondenti nel file <filename>/etc/ttys</filename>
- apparirebbero cos&igrave;:</para>
+ apparirebbero così:</para>
<programlisting>ttyd1<co
id="co-ttys-line1col1"/> "/usr/libexec/getty std.38400"<co
@@ -1111,10 +1111,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
</callout>
<callout arearefs="co-ttys-line1col2">
- <para>Il secondo campo &egrave; il comando da eseguire per questa
+ <para>Il secondo campo è il comando da eseguire per questa
linea, generalmente &man.getty.8;.
<command>getty</command> inizializza ed apre la linea,
- imposta la velocit&agrave;, richiede all'utente un nome di login
+ imposta la velocità, richiede all'utente un nome di login
e poi esegue il programma &man.login.1;.</para>
<para>Il programma <command>getty</command> accetta un parametro
@@ -1122,7 +1122,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<replaceable>getty</replaceable>. Un tipo di
<replaceable>getty</replaceable> configura le caratteristiche
della linea del terminale, come la frequenza di bit per secondo
- e la parit&agrave;. Il programma <command>getty</command> legge
+ e la parità. Il programma <command>getty</command> legge
questa caratteristiche dal file
<filename>/etc/gettytab</filename>.</para>
@@ -1130,8 +1130,8 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
contiene molte voci per le linee di terminale sia vecchie che
nuove. In quasi tutti i casi, le voci che cominciano per
<literal>std</literal> funzioneranno con i terminali connessi
- fisicamente. Queste voci ignorano la parit&agrave;.
- C'&egrave; una voce <literal>std</literal> per ogni frequenza di
+ fisicamente. Queste voci ignorano la parità.
+ C'è una voce <literal>std</literal> per ogni frequenza di
bps da 110 a 115200. Naturalmente, puoi aggiungere le tue
voci a questo file. La pagina man di &man.gettytab.5;
fornisce maggiori informazioni.</para>
@@ -1141,16 +1141,16 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
che le impostazioni di comunicazione sul terminale
corrispondano.</para>
- <para>Nel nostro esempio, il Wyse-50 non usa parit&agrave; e si
- connette a 38400&nbsp;bps. Il PC&nbsp;286 non usa parit&agrave;
+ <para>Nel nostro esempio, il Wyse-50 non usa parità e si
+ connette a 38400&nbsp;bps. Il PC&nbsp;286 non usa parità
e si connette a 19200&nbsp;bps.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-ttys-line1col3">
- <para>Il terzo campo &egrave; il tipo di terminale generalmente
+ <para>Il terzo campo è il tipo di terminale generalmente
collegato alla linea tty. Per le porte dial-up, viene usato
tipicamente <literal>unknown</literal> o
- <literal>dialup</literal> poich&eacute; gli utenti possono
+ <literal>dialup</literal> poiché gli utenti possono
collegarsi con praticamente qualunque tipo di terminale o
programma.
Per i terminali connessi direttamente, il tipo di terminale
@@ -1161,22 +1161,22 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<para>Per il nostro esempio, il Wyse-50 usa il tipo
per il vero terminale mentre il PC 286 con
<application>Procomm</application> in esecuzione
- verr&agrave; impostato per emulare un VT-100.</para>
+ verrà impostato per emulare un VT-100.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-ttys-line1col4">
<para>Il quarto campo specifica se la porta deve essere abilitata.
- Scrivere <literal>on</literal> qui far&agrave; s&igrave; che il
+ Scrivere <literal>on</literal> qui farà sì che il
processo <command>init</command> avvii il programma nel secondo
campo, <command>getty</command>. Se metti
- <literal>off</literal> in questo campo, non ci sar&agrave;
+ <literal>off</literal> in questo campo, non ci sarà
nessun <command>getty</command>, e dunque nessun login sulla
porta.</para>
</callout>
<callout arearefs="co-ttys-line1col5">
- <para>Il campo finale &egrave; usato per specificare se la porta
- &egrave; sicura.
+ <para>Il campo finale è usato per specificare se la porta
+ è sicura.
Segnare una porta come sicura significa
confidare nel fatto che non ci sia rischio nel permettere
all'account di <username>root</username> (o ad un altro con
@@ -1187,10 +1187,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
un login con accesso non privilegiato, e poi usare &man.su.1; o
un meccanismo simile per ottenere privilegi superiori.</para>
- <para>&Egrave; fortemente consigliato l'uso di
+ <para>È fortemente consigliato l'uso di
<quote>insecure</quote> anche per i terminali che si trovano
dietro porte chiuse a chiave.
- &Egrave; abbastanza semplice effettuare il login e usare
+ È abbastanza semplice effettuare il login e usare
<command>su</command> se si ha bisogno di privilegi da
superutente.</para>
</callout>
@@ -1204,18 +1204,18 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<para>Dopo aver effettuato i cambiamenti necessari al file
<filename>/etc/ttys</filename> si deve mandare un segnale SIGHUP
- (hangup) al processo <command>init</command> affinch&eacute; sia
+ (hangup) al processo <command>init</command> affinché sia
costretto a rileggere il suo file di configurazione.
Ad esempio:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP 1</userinput></screen>
<note>
- <para><command>init</command> &egrave; sempre il primo processo
- eseguito su un sistema dunque avr&agrave; sempre PID 1.</para>
+ <para><command>init</command> è sempre il primo processo
+ eseguito su un sistema dunque avrà sempre PID 1.</para>
</note>
- <para>Se tutto &egrave; stato impostato correttamente, tutti i cavi sono
+ <para>Se tutto è stato impostato correttamente, tutti i cavi sono
collegati, ed i terminali sono accesi, allora un processo
<command>getty</command> dovrebbe essere in esecuzione su ogni
terminale e a questo punto dovresti vedere dei prompt per il login sui
@@ -1226,16 +1226,16 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<sect2 id="term-debug">
<title>Risoluzione dei Problemi di Connessione</title>
- <para>Anche con la pi&ugrave; meticolosa attenzione ai dettagli, qualcosa
+ <para>Anche con la più meticolosa attenzione ai dettagli, qualcosa
potrebbe comunque andare storto nell'impostazione di un terminale.
- Questa &egrave; una lista dei sintomi e di alcuni suggerimenti per
+ Questa è una lista dei sintomi e di alcuni suggerimenti per
risolverli.</para>
<sect3>
<title>Non Appare Nessun Prompt per il Login</title>
<para>Assicurati che il terminale sia connesso e acceso.
- Se &egrave; un personal computer che funziona da terminale,
+ Se è un personal computer che funziona da terminale,
assicurati che il programma di emulazione di terminale sia attivo
sulla porta seriale giusta.</para>
@@ -1244,9 +1244,9 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
cavo.</para>
<para>Assicurati che il terminale e FreeBSD siano concordi sul
- valore di bps e sulle impostazioni di parit&agrave;. Se hai un
+ valore di bps e sulle impostazioni di parità. Se hai un
terminale con un display video, assicurati
- che il contrasto e la luminosit&agrave; siano giusti. Se &egrave;
+ che il contrasto e la luminosità siano giusti. Se è
un terminale di stampa, assicurati che ci siano carta e inchiostro
sufficienti.</para>
@@ -1258,20 +1258,20 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<para>dovresti vedere una voce per il terminale. Ad esempio,
la schermata seguente mostra che
- <command>getty</command> &egrave; in esecuzione sulla seconda
+ <command>getty</command> è in esecuzione sulla seconda
porta seriale <literal>ttyd1</literal> e sta usando la voce
<literal>std.38400</literal> in
<filename>/etc/gettytab</filename>:</para>
<screen>22189 d1 Is+ 0:00.03 /usr/libexec/getty std.38400 ttyd1</screen>
- <para>Se non c'&egrave; nessun processo <command>getty</command> in
+ <para>Se non c'è nessun processo <command>getty</command> in
esecuzione, assicurati di aver abilitato la porta in
<filename>/etc/ttys</filename>.
Ricordati anche di eseguire <command>kill -HUP 1</command>
dopo aver modificato il file <filename>ttys</filename>.</para>
- <para>Se il processo <command>getty</command> &egrave; attivo ma
+ <para>Se il processo <command>getty</command> è attivo ma
il terminale non mostra ancora un prompt di login,
o se mostra un prompt ma non ti permette di digitare nulla,
il tuo terminale o il tuo cavo potrebbero non supportare la
@@ -1280,7 +1280,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<literal>3wire.38400</literal> (e ricordati di dare un
<command>kill -HUP 1</command> dopo aver modificato
<filename>/etc/ttys</filename>).
- La voce <literal>3wire</literal> &egrave; simile a
+ La voce <literal>3wire</literal> è simile a
<literal>std</literal>, ma ignora l'handshake hardware.
Potresti aver bisogno di ridurre i baud o
di abilitare un controllo di flusso software usando
@@ -1292,10 +1292,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<title>Compaiono Caratteri Strani Invece di un Prompt di Login</title>
<para>Assicurati che il terminale e FreeBSD siano concordi sui bps
- e sulle impostazioni di parit&agrave;. Verifica i processi
+ e sulle impostazioni di parità. Verifica i processi
<command>getty</command> per assicurarti che sia in funzione il
tipo corretto di <replaceable>getty</replaceable>.
- Se non &egrave; cos&igrave;,
+ Se non è così,
modifica <filename>/etc/ttys</filename> ed esegui <command>kill
-HUP 1</command>.</para>
</sect3>
@@ -1339,7 +1339,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<indexterm><primary>servizio di ricezione chiamate</primary></indexterm>
<para>La configurazione del sistema FreeBSD per il servizio di ricezione
- chiamate &egrave; molto simile alla connessione di terminali tranne per il
+ chiamate è molto simile alla connessione di terminali tranne per il
fatto che si ha a che fare con dei modem invece che con dei
terminali.</para>
@@ -1347,7 +1347,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<title>Modem Esterni contro Modem Interni</title>
<para>I modem esterni sembrerebbero migliori per chiamare,
- poich&eacute; i modem esterni spesso possono essere configurati in
+ poiché i modem esterni spesso possono essere configurati in
maniera semipermanente tramite dei parametri immagazzinati in RAM non
volatile e generalmente forniscono degli indicatori luminosi che
mostrano lo stato degli importanti segnali RS-232. Le lucine
@@ -1356,10 +1356,10 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
appropriata.</para>
<para>I modem interni in genere mancano della RAM non-volatile, quindi
- la loro configurazione pu&ograve; essere limitata solo impostando i DIP
+ la loro configurazione può essere limitata solo impostando i DIP
switch. Se il tuo modem interno ha delle luci indicatrici di
- segnale, probabilmente &egrave; difficile vederle quando il case del
- sistema &egrave; al suo posto.</para>
+ segnale, probabilmente è difficile vederle quando il case del
+ sistema è al suo posto.</para>
<sect3>
<title>Modem e Cavi</title>
@@ -1437,22 +1437,22 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
</table>
<para>FreeBSD necessita dei segnali <acronym>RTS</acronym> e
- <acronym>CTS</acronym> per il controllo di flusso a velocit&agrave;
+ <acronym>CTS</acronym> per il controllo di flusso a velocità
superiori a 2400&nbsp;bps, del segnale <acronym>CD</acronym> per
- identificare quando c'&egrave; stata una risposta alla chiamata o
- quando una linea &egrave; stata scollegata, e del
+ identificare quando c'è stata una risposta alla chiamata o
+ quando una linea è stata scollegata, e del
segnale <acronym>DTR</acronym> per dare il reset al modem dopo che una
- sessione &egrave; terminata. Alcuni cavi sono connessi senza alcuni
+ sessione è terminata. Alcuni cavi sono connessi senza alcuni
dei segnali necessari, dunque se hai dei problemi, come una sessione
- di login che non scompare quando la linea &egrave; sconnessa, potresti
+ di login che non scompare quando la linea è sconnessa, potresti
avere un problema col cavo.</para>
<para>Come altri sistemi operativi &unix;, FreeBSD usa i segnali
- hardware per scoprire quando una chiamata &egrave; stata accettata
- o quando una linea &egrave; stata scollegata e per scollegare e
+ hardware per scoprire quando una chiamata è stata accettata
+ o quando una linea è stata scollegata e per scollegare e
resettare il modem dopo una chiamata.
FreeBSD evita di mandare comandi al modem
- o di leggere i valori riportati dal modem. Se hai familiarit&agrave;
+ o di leggere i valori riportati dal modem. Se hai familiarità
con la connessione dei modem a BBS di PC, questo potrebbe sembrarti
scomodo.</para>
</sect3>
@@ -1472,7 +1472,7 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
un lavoro maggiore da parte del sistema operativo rispetto ai
dispositivi a 16 caratteri di buffer, le schede d'interfaccia seriale
basate su 16550A sono preferibili. Se il sistema ha molte porte
- seriali attive o dovr&agrave; sopportare un grosso carico, le schede
+ seriali attive o dovrà sopportare un grosso carico, le schede
basate su 16550A sono migliori per comunicazioni a basso tasso
d'errore.</para>
</sect2>
@@ -1484,24 +1484,24 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<para>Come con i terminali, <command>init</command> lancia un processo
<command>getty</command> per ogni porta seriale configurata
- per connessioni in ingresso. Ad esempio, se un modem &egrave; connesso
+ per connessioni in ingresso. Ad esempio, se un modem è connesso
a <filename>/dev/ttyd0</filename>, il comando
- <command>ps ax</command> mostrer&agrave; questo:</para>
+ <command>ps ax</command> mostrerà questo:</para>
<screen> 4850 ?? I 0:00.09 /usr/libexec/getty V19200 ttyd0</screen>
<para>Quando un utente chiama la linea del modem e questo si collega, il
- modem riporter&agrave; la linea <acronym>CD</acronym> (Carrier Detect).
- Il kernel nota che la portante &egrave; stata rilevata e completa
+ modem riporterà la linea <acronym>CD</acronym> (Carrier Detect).
+ Il kernel nota che la portante è stata rilevata e completa
l'apertura della porta con <command>getty</command>.
<command>getty</command> invia un prompt <prompt>login:</prompt> alla
- velocit&agrave; iniziale di linea specificata.
+ velocità iniziale di linea specificata.
<command>getty</command> aspetta per verificare che vengano ricevuti
caratteri legittimi, e, in una tipica configurazione, se trova dei
- caratteri strani (probabilmente perch&eacute; la velocit&agrave; del
- modem &egrave; differente da quella di
+ caratteri strani (probabilmente perché la velocità del
+ modem è differente da quella di
<command>getty</command>), <command>getty</command> cerca
- di calibrare la velocit&agrave; di linea fino a ricevere dei caratteri
+ di calibrare la velocità di linea fino a ricevere dei caratteri
ragionevoli.</para>
<indexterm>
@@ -1531,48 +1531,48 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<para>Ci sono due scuole di pensiero riguardo i modem su &unix;.
Un gruppo preferisce configurare i propri modem in maniera che
- qualunque sia la velocit&agrave; con la quale un utente remoto si
+ qualunque sia la velocità con la quale un utente remoto si
collega, l'interfaccia locale RS-232 computer-modem funzioni ad una
- velocit&agrave; fissa.
- Il beneficio di questa configurazione &egrave; che l'utente
+ velocità fissa.
+ Il beneficio di questa configurazione è che l'utente
remoto vede sempre un prompt di login immediato.
- Il lato negativo &egrave; che il sistema non sa quale sia la vera
- velocit&agrave; di trasmissione
+ Il lato negativo è che il sistema non sa quale sia la vera
+ velocità di trasmissione
dati di un utente, quindi programmi a tutto schermo come Emacs
non modificheranno i loro metodi di rappresentazione dello schermo per
ottimizzare la risposta su connessioni lente.</para>
<para>L'altra scuola di pensiero configura le proprie interfacce RS-232
- verso il modem per variare la propria velocit&agrave; rispetto a quella
+ verso il modem per variare la propria velocità rispetto a quella
di connessione dell'utente remoto.
- Ad esempio, le connessioni V.32bis (14.4&nbsp;Kbps) faranno s&igrave;
+ Ad esempio, le connessioni V.32bis (14.4&nbsp;Kbps) faranno sì
che il modem faccia funzionare la propria interfaccia RS-232 a
- 19.2&nbsp;Kbps, mentre le connessioni a 2400&nbsp;bps faranno s&igrave;
+ 19.2&nbsp;Kbps, mentre le connessioni a 2400&nbsp;bps faranno sì
che funzioni a 2400&nbsp;bps.
- Poich&eacute; <command>getty</command> non comprende nessun valore
- restituito dal modem riguardo la velocit&agrave; di connessione,
- <command>getty</command> dar&agrave; un messaggio
- <prompt>login:</prompt> ad una velocit&agrave; iniziale fissata e
- aspetter&agrave; i caratteri in risposta. Se l'utente vede caratteri
- strani, si assume che sappia che dovr&agrave; premere
- <keycode>Invio</keycode> finch&eacute; non vedr&agrave; un prompt
+ Poiché <command>getty</command> non comprende nessun valore
+ restituito dal modem riguardo la velocità di connessione,
+ <command>getty</command> darà un messaggio
+ <prompt>login:</prompt> ad una velocità iniziale fissata e
+ aspetterà i caratteri in risposta. Se l'utente vede caratteri
+ strani, si assume che sappia che dovrà premere
+ <keycode>Invio</keycode> finché non vedrà un prompt
riconoscibile. Se le frequenze di trasmissione non concordano,
- <command>getty</command> vedr&agrave; tutto ci&ograve; che l'utente
- preme come <quote>spazzatura</quote>, cercher&agrave; di passare alla
- velocit&agrave; seguente e invier&agrave;
+ <command>getty</command> vedrà tutto ciò che l'utente
+ preme come <quote>spazzatura</quote>, cercherà di passare alla
+ velocità seguente e invierà
il prompt <prompt>login:</prompt> di nuovo. Questa procedura
potrebbe continuare ad nauseam, ma normalmente ci vogliono solo una o
due pressioni sui tasti prima che l'utente veda un buon prompt.
Ovviamente, questa
- sequenza di login non &egrave; pulita come la precedente a
- <quote>velocit&agrave; fissata</quote>, ma un utente su una
- connessione a bassa velocit&agrave; dovrebbe ricevere una risposta
+ sequenza di login non è pulita come la precedente a
+ <quote>velocità fissata</quote>, ma un utente su una
+ connessione a bassa velocità dovrebbe ricevere una risposta
interattiva migliore da programmi a tutto schermo.</para>
- <para>Questa sezione cercher&agrave; di fornire informazioni di
- configurazione bilanciate, ma &egrave; indirizzata verso l'approccio di
+ <para>Questa sezione cercherà di fornire informazioni di
+ configurazione bilanciate, ma è indirizzata verso l'approccio di
avere la frequenza di trasmissione del modem
- che segue la velocit&agrave; della connessione.</para>
+ che segue la velocità della connessione.</para>
<sect3>
<title><filename>/etc/gettytab</filename></title>
@@ -1581,34 +1581,34 @@ ttyd5 "/usr/libexec/getty std.19200" vt100 on insecure</programlisting>
<primary><filename>/etc/gettytab</filename></primary>
</indexterm>
- <para><filename>/etc/gettytab</filename> &egrave; un file di
+ <para><filename>/etc/gettytab</filename> è un file di
configurazione sul modello di &man.termcap.5; per &man.getty.8;.
Si prega di vedere la pagina man di &man.gettytab.5; per le
informazioni complete sul formato del file
- e la lista delle sue possibilit&agrave;.</para>
+ e la lista delle sue possibilità.</para>
<sect4>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Fissa</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Fissa</title>
<para>Se stai fissando la frequenza di comunicazione del modem ad
- una velocit&agrave; particolare, probabilmente non avrai bisogno di
+ una velocità particolare, probabilmente non avrai bisogno di
effettuare nessun cambiamento a
<filename>/etc/gettytab</filename>.</para>
</sect4>
<sect4>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Concordata</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Concordata</title>
- <para>C'&egrave; bisogno di impostare una voce in
+ <para>C'è bisogno di impostare una voce in
<filename>/etc/gettytab</filename> per dare a
- <command>getty</command> le informazioni sulla velocit&agrave; che
+ <command>getty</command> le informazioni sulla velocità che
si vuole usare per il modem. Se si possiede un modem a
- 2400&nbsp;bps, probabilmente &egrave; possibile usare
- la voce <literal>D2400</literal> gi&agrave; esistente.</para>
+ 2400&nbsp;bps, probabilmente è possibile usare
+ la voce <literal>D2400</literal> già esistente.</para>
<programlisting>#
# Terminali chiamanti veloci, a rotazione 2400/1200/300
-# (pu&ograve; impostarsi in tutti i modi)
+# (può impostarsi in tutti i modi)
#
D2400|d2400|Fast-Dial-2400:\
:nx=D1200:tc=2400-baud:
@@ -1617,11 +1617,11 @@ D2400|d2400|Fast-Dial-2400:\
5|D300|Fast-Dial-300:\
:nx=D2400:tc=300-baud:</programlisting>
- <para>Se si possiede un modem con velocit&agrave; maggiore,
- probabilmente sar&agrave; necessario
+ <para>Se si possiede un modem con velocità maggiore,
+ probabilmente sarà necessario
aggiungere una voce in <filename>/etc/gettytab</filename>; qui
- c'&egrave; un esempio per modem a 14.4&nbsp;Kbps modem con una
- velocit&agrave; massima d'interfaccia di 19.2&nbsp;Kbps:</para>
+ c'è un esempio per modem a 14.4&nbsp;Kbps modem con una
+ velocità massima d'interfaccia di 19.2&nbsp;Kbps:</para>
<programlisting>#
# Aggiunte per un modem V.32bis
@@ -1637,14 +1637,14 @@ up|V9600|High Speed Modem at 9600,8-bit:\
uq|V19200|High Speed Modem at 19200,8-bit:\
:nx=V9600:tc=std.19200:</programlisting>
- <para>Questo risulter&agrave; in una connessione a 8-bit, senza
- parit&agrave;.</para>
+ <para>Questo risulterà in una connessione a 8-bit, senza
+ parità.</para>
<para>L'esempio precedente avvia la comunicazione a 19.2&nbsp;Kbps
(per una connessione V.32bis), poi cicla tra 9600&nbsp;bps (per
V.32), 2400&nbsp;bps, 1200&nbsp;bps, 300&nbsp;bps, e poi ancora a
19.2&nbsp;Kbps.
- Il ciclo sulle frequenze di comunicazione &egrave; implementato con
+ Il ciclo sulle frequenze di comunicazione è implementato con
<literal>nx=</literal> (<quote>next table</quote>).
Ogni linea usa una voce <literal>tc=</literal> (<quote>table
continuation</quote>) per continuare a leggere le impostazioni
@@ -1652,9 +1652,9 @@ uq|V19200|High Speed Modem at 19200,8-bit:\
<para>Se hai un modem a 28.8&nbsp;Kbps e/o vuoi avvantaggiarti della
compressione su un modem a 14.4&nbsp;Kbps, hai bisogno di usare una
- frequenza di comunicazione pi&ugrave; alta di 19.2&nbsp;Kbps. Qui
- c'&egrave; un esempio di voce per <filename>gettytab</filename> che
- imposta la velocit&agrave; a 57.6&nbsp;Kbps:</para>
+ frequenza di comunicazione più alta di 19.2&nbsp;Kbps. Qui
+ c'è un esempio di voce per <filename>gettytab</filename> che
+ imposta la velocità a 57.6&nbsp;Kbps:</para>
<programlisting>#
# Aggiunte per modem V.32bis o V.34 Modem
@@ -1684,40 +1684,40 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\
<indexterm><primary><filename>/etc/ttys</filename></primary></indexterm>
<para>La configurazione del file <filename>/etc/ttys</filename>
- &egrave; stata affrontata nella <xref linkend="ex-etc-ttys"/>.
- La configurazione dei modem &egrave; simile ma dobbiamo passare
+ è stata affrontata nella <xref linkend="ex-etc-ttys"/>.
+ La configurazione dei modem è simile ma dobbiamo passare
un argomento differente a <command>getty</command> e specificare un
tipo di terminale differente. Il formato generale per la
- configurazione sia a velocit&agrave; fissata che per quella
- concordata &egrave;:</para>
+ configurazione sia a velocità fissata che per quella
+ concordata è:</para>
<programlisting>ttyd0 "/usr/libexec/getty <replaceable>xxx</replaceable>" dialup on</programlisting>
- <para>Il primo elemento nella linea precedente &egrave; il file di
+ <para>Il primo elemento nella linea precedente è il file di
dispositivo per questa voce &mdash; <literal>ttyd0</literal> significa
- che <filename>/dev/ttyd0</filename> &egrave; il file che verr&agrave;
+ che <filename>/dev/ttyd0</filename> è il file che verrà
tenuto d'occhio da <command>getty</command>. Il secondo elemento,
<literal>"/usr/libexec/getty <replaceable>xxx</replaceable>"</literal>
- (<replaceable>xxx</replaceable> verr&agrave; rimpiazzato dalla
- capacit&agrave; iniziale di <filename>gettytab</filename>) &egrave;
- il processo che <command>init</command> eseguir&agrave; sul
- dispositivo. Il terzo elemento, <literal>dialup</literal>, &egrave;
+ (<replaceable>xxx</replaceable> verrà rimpiazzato dalla
+ capacità iniziale di <filename>gettytab</filename>) è
+ il processo che <command>init</command> eseguirà sul
+ dispositivo. Il terzo elemento, <literal>dialup</literal>, è
il tipo predefinito di terminale. Il quarto parametro,
<literal>on</literal>, indica a <command>init</command> che quella
- linea &egrave; operativa. Potrebbe esserci un quinto parametro,
+ linea è operativa. Potrebbe esserci un quinto parametro,
<literal>secure</literal>, ma dovrebbe essere usato solo per i
terminali che siano fisicamente sicuri (come la console di
sistema).</para>
<para>Il tipo di terminale predefinito (<literal>dialup</literal>
nell'esempio precedente) potrebbe dipendere dalle preferenze locali.
- <literal>dialup</literal> &egrave; il terminale tradizionale
+ <literal>dialup</literal> è il terminale tradizionale
predefinito sulle linee di ingresso in maniera che gli utenti possano
personalizzare i loro script di login per notare quando il terminale
- &egrave; <literal>dialup</literal> e modificare
+ è <literal>dialup</literal> e modificare
automaticamente il loro tipo di terminale. Ad ogni modo, l'autore
- ritiene pi&ugrave; semplice specificare <literal>vt102</literal> come
- tipo di terminale predefinito, poich&eacute; l'utente pu&ograve; usare
+ ritiene più semplice specificare <literal>vt102</literal> come
+ tipo di terminale predefinito, poiché l'utente può usare
semplicemente un'emulazione VT102 sul suo sistema remoto.</para>
<para>Dopo aver effettuato i cambiamenti a
@@ -1725,39 +1725,39 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\
<acronym>HUP</acronym> a <command>init</command> per fargli
rileggere il file. Puoi usare il comando
<screen>&prompt.root; <userinput>kill -HUP 1</userinput></screen>
- per inviare il segnale. Se questa &egrave; la prima volta che cambi
- le impostazioni del sistema, puoi aspettare finch&eacute; il modem non
+ per inviare il segnale. Se questa è la prima volta che cambi
+ le impostazioni del sistema, puoi aspettare finché il modem non
sia configurato in maniera appropriata e connesso, prima di inviare il
segnale a <command>init</command>.</para>
<sect4>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Fissa</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Fissa</title>
- <para>Per una configurazione a velocit&agrave; fissa, la voce
+ <para>Per una configurazione a velocità fissa, la voce
in <filename>ttys</filename> ha bisogno di una voce che gestisca la
- velocit&agrave; fissa anche per <command>getty</command>.
- Per un modem la cui velocit&agrave; sulla porta
+ velocità fissa anche per <command>getty</command>.
+ Per un modem la cui velocità sulla porta
sia bloccata a 19.2&nbsp;Kbps, la voce in <filename>ttys</filename>
- potrebbe essere cos&igrave;:</para>
+ potrebbe essere così:</para>
<programlisting>ttyd0 "/usr/libexec/getty std.19200" dialup on</programlisting>
- <para>Se il tuo modem &egrave; bloccato su una frequenza di
+ <para>Se il tuo modem è bloccato su una frequenza di
trasmissione differente, sostituisci il valore appropriato per
- <literal>std.<replaceable>velocit&agrave;</replaceable></literal>
+ <literal>std.<replaceable>velocità</replaceable></literal>
al posto di <literal>std.19200</literal>. Assicurati di usare
un tipo valido elencato in
<filename>/etc/gettytab</filename>.</para>
</sect4>
<sect4>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Concordata</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Concordata</title>
- <para>In una configurazione a velocit&agrave; concordata, la voce in
+ <para>In una configurazione a velocità concordata, la voce in
<filename>ttys</filename> deve fare riferimento alla voce
iniziale <quote>auto-baud</quote> (sic) in
<filename>/etc/gettytab</filename>. Ad esempio, se hai aggiunto la
- riga suggerita precedentemente per un modem con velocit&agrave;
+ riga suggerita precedentemente per un modem con velocità
variabile che inizi a 19.2 Kbps (la riga in
<filename>gettytab</filename> contenente
il punto d'avvio <literal>V19200</literal>), la riga in
@@ -1775,7 +1775,7 @@ vq|VH57600|Very High Speed Modem at 57600,8-bit:\
<secondary><filename>rc.serial</filename></secondary>
</indexterm>
- <para>I modem ad alta velocit&agrave;, come i V.32, i V.32bis, e i V.34,
+ <para>I modem ad alta velocità, come i V.32, i V.32bis, e i V.34,
necessitano di un controllo di flusso hardware
(<literal>RTS/CTS</literal>).
Puoi aggiungere dei comandi <command>stty</command> al file
@@ -1802,9 +1802,9 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting>
maniera permanente in RAM non volatile, avrai bisogno di usare un
programma terminale (come Telix su &ms-dos; o <command>tip</command>
sotto FreeBSD) per impostare i parametri. Collegati al modem usando le
- stesse velocit&agrave; iniziali e di comunicazione
+ stesse velocità iniziali e di comunicazione
che userebbe <command>getty</command> e configura la RAM non volatile
- secondo queste necessit&agrave;:</para>
+ secondo queste necessità:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -1832,7 +1832,7 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting>
</listitem>
<listitem>
- <para>Modalit&agrave; silenziosa (nessun codice di risposta)</para>
+ <para>Modalità silenziosa (nessun codice di risposta)</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1851,8 +1851,8 @@ stty -f /dev/cuad1.init crtscts</programlisting>
<programlisting>ATZ
AT&amp;C1&amp;D2&amp;H1&amp;I0&amp;R2&amp;W</programlisting>
- <para>Potresti anche sfruttare questa opportunit&agrave; per raffinare
- le impostazioni del modem, ad esempio per decidere se dovr&agrave; usare
+ <para>Potresti anche sfruttare questa opportunità per raffinare
+ le impostazioni del modem, ad esempio per decidere se dovrà usare
V.42bis e/o la compressione MNP5.</para>
<para>Il modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400 ha anche dei DIP
@@ -1874,7 +1874,7 @@ AT&amp;C1&amp;D2&amp;H1&amp;I0&amp;R2&amp;W</programlisting>
</listitem>
<listitem>
- <para>Switch 4: GI&Ugrave; &mdash; Nessun echo, comandi offline </para>
+ <para>Switch 4: GIÙ &mdash; Nessun echo, comandi offline </para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1891,28 +1891,28 @@ AT&amp;C1&amp;D2&amp;H1&amp;I0&amp;R2&amp;W</programlisting>
</listitem>
<listitem>
- <para>Switch 8: N/D (Modalit&agrave; intelligente/modalit&agrave;
+ <para>Switch 8: N/D (Modalità intelligente/modalità
stupida)</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>I codici di risposta dovrebbero essere disabilitati/soppressi per i
modem chiamanti per evitare i problemi che possono capitare
- se <command>getty</command> d&agrave; incidentalmente un prompt
- <prompt>login:</prompt> ad un modem che si trova in modalit&agrave;
+ se <command>getty</command> dà incidentalmente un prompt
+ <prompt>login:</prompt> ad un modem che si trova in modalità
di comando ed il modem restituisce l'eco del comando o un codice di
- risposta. Questa sequenza pu&ograve; portare ad una lunga, stupida
+ risposta. Questa sequenza può portare ad una lunga, stupida
conversazione tra <command>getty</command> ed il modem.</para>
<sect3>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Fissa</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Fissa</title>
- <para>Per una configurazione a velocit&agrave; fissa, avrai bisogno di
- configurare il modem affinch&eacute; mantenga una frequenza dati
+ <para>Per una configurazione a velocità fissa, avrai bisogno di
+ configurare il modem affinché mantenga una frequenza dati
da modem a computer indipendente dalla frequenza di comunicazione.
Su un modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400
- questi comandi bloccheranno la velocit&agrave; dati tra modem e
- computer alla velocit&agrave; con la quale i comandi sono stati
+ questi comandi bloccheranno la velocità dati tra modem e
+ computer alla velocità con la quale i comandi sono stati
inviati:</para>
<programlisting>ATZ
@@ -1920,16 +1920,16 @@ AT&amp;B1&amp;W</programlisting>
</sect3>
<sect3>
- <title>Configurazione a Velocit&agrave; Concordata</title>
+ <title>Configurazione a Velocità Concordata</title>
- <para>Per una configurazione a velocit&agrave; concordata, sar&agrave;
- necessario configurare il modem affinch&eacute; modifichi la frequenza
- dei dati della porta seriale relativamente alla velocit&agrave; di
+ <para>Per una configurazione a velocità concordata, sarà
+ necessario configurare il modem affinché modifichi la frequenza
+ dei dati della porta seriale relativamente alla velocità di
arrivo. Su un modem esterno &usrobotics; &sportster; 14.400, questi
comandi causeranno il blocco della frequenza di trasmissione dati con
- correzione d'errore del modem sulla velocit&agrave; con il quale
- &egrave; stato inviato il comando, ma permetteranno variazioni della
- velocit&agrave; della porta seriale per le connessioni senza
+ correzione d'errore del modem sulla velocità con il quale
+ è stato inviato il comando, ma permetteranno variazioni della
+ velocità della porta seriale per le connessioni senza
correzione d'errore:</para>
<programlisting>ATZ
@@ -1939,13 +1939,13 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<sect3>
<title>Verifica della Configurazione del Modem</title>
- <para>La maggior parte dei modem ad alta velocit&agrave; fornisce
+ <para>La maggior parte dei modem ad alta velocità fornisce
comandi per verificare i parametri funzionali usati dal modem in
- maniera pi&ugrave; o meno comprensibile.
+ maniera più o meno comprensibile.
Sui modem esterni &usrobotics; &sportster; 14.400, il comando
<command>ATI5</command> mostra le impostazioni che sono immagazzinate
nella RAM non volatile. Per vedere i veri parametri operativi del
- modem (cos&igrave; come vengono influenzati dai DIP switch del modem),
+ modem (così come vengono influenzati dai DIP switch del modem),
usa i comandi <command>ATZ</command> e <command>ATI4</command>.</para>
<para>Se hai modem di marche differenti, verifica il manuale del tuo
@@ -1957,7 +1957,7 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<sect2>
<title>Risoluzione dei Problemi</title>
- <para>Questi sono un po' di passi che &egrave; possibile seguire per
+ <para>Questi sono un po' di passi che è possibile seguire per
verificare il funzionamento del modem sul tuo sistema.</para>
<sect3>
@@ -1984,18 +1984,18 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<screen> 114 d0 I 0:00.10 /usr/libexec/getty V19200 ttyd0</screen>
- <para>ed il modem non ha ancora accettato chiamate, ci&ograve;
+ <para>ed il modem non ha ancora accettato chiamate, ciò
significa che <command>getty</command> ha completato l'apertura della
porta di comunicazione.
Questo potrebbe indicare un problema nei cavi o un modem
- mal configurato, poich&eacute; <command>getty</command> non dovrebbe
+ mal configurato, poiché <command>getty</command> non dovrebbe
completare l'apertura della porta fino al rilevamento del segnale
<acronym>CD</acronym> (carrier detect).</para>
<para>Se non vedi nessun processo <command>getty</command> in attesa
sulla porta <filename>ttyd<replaceable>N</replaceable></filename>
scelta, ricontrolla le voci in <filename>/etc/ttys</filename> per
- vedere se ci sono errori l&igrave;. Inoltre, controlla il file di log
+ vedere se ci sono errori lì. Inoltre, controlla il file di log
<filename>/var/log/messages</filename> per vedere se ci sono messaggi
di <command>init</command> o <command>getty</command>
riguardo i loro problemi. Se ci sono messaggi, ri-ricontrolla i file
@@ -2009,13 +2009,13 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<title>Tentativo di Connessione in Ingresso</title>
<para>Cerca di collegarti dall'esterno al sistema; assicurati di usare 8
- bit, nessuna parit&agrave;, e 1 bit di stop sul sistema remoto. Se
+ bit, nessuna parità, e 1 bit di stop sul sistema remoto. Se
non ottieni un prompt, o vengono visualizzati caratteri strani, prova
a premere <keycode>Invio</keycode> circa una volta per secondo.
Se dopo un po' ancora non vedi un prompt <prompt>login:</prompt>,
prova inviare un'<command>INTERRUZIONE</command>. Se stai usando un
- modem ad alta velocit&agrave; per effettuare la chiamata, prova a
- richiamare dopo aver bloccato la velocit&agrave; dell'interfaccia del
+ modem ad alta velocità per effettuare la chiamata, prova a
+ richiamare dopo aver bloccato la velocità dell'interfaccia del
modem (tramite <command>AT&amp;B1</command> su un &usrobotics;
&sportster;, ad esempio).</para>
@@ -2025,7 +2025,7 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>La capacit&agrave; iniziale specificata in
+ <para>La capacità iniziale specificata in
<filename>/etc/ttys</filename> per quella linea corrisponda a
quella in <filename>/etc/gettytab</filename></para>
</listitem>
@@ -2037,7 +2037,7 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<listitem>
<para>Ogni campo <literal>tc=</literal> corrisponda a un altro nome
- di capacit&agrave; in <filename>gettytab</filename></para>
+ di capacità in <filename>gettytab</filename></para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -2048,7 +2048,7 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<acronym>DTR</acronym> sia attiva controllando
gli indicatori luminosi del modem (se ne ha).</para>
- <para>Se hai gi&agrave; controllato tutto quanto pi&ugrave; volte ed
+ <para>Se hai già controllato tutto quanto più volte ed
ancora non funziona, fai una pausa e riprova in seguito. Se ancora
non funziona puoi provare a inviare un messaggio di posta elettronica
alla &a.questions; descrivendo il tuo modem ed il tuo problema, e i
@@ -2062,30 +2062,30 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<indexterm><primary>servizio di effettuazione chiamate</primary></indexterm>
- <para>I seguenti sono consigli per far s&igrave; che la tua macchina sia in
- grado di connettersi tramite modem ad un altro computer. Questo &egrave;
+ <para>I seguenti sono consigli per far sì che la tua macchina sia in
+ grado di connettersi tramite modem ad un altro computer. Questo è
appropriato per stabilire una sessione terminale con un host
remoto.</para>
- <para>Questo &egrave; utile per collegarsi ad una BBS.</para>
+ <para>Questo è utile per collegarsi ad una BBS.</para>
- <para>Questo tipo di connessione pu&ograve; essere estremamente utile per
+ <para>Questo tipo di connessione può essere estremamente utile per
ottenere un file da Internet se hai problemi con il PPP. Se hai
bisogno di usare l'FTP ed il PPP non funziona, usa la sessione terminale
per eseguire l'FTP.
Poi usa zmodem per trasferire il file sulla tua macchina.</para>
<sect2>
- <title>Il Mio Modem Hayes Stock Non &Egrave; Supportato, Cosa Posso
+ <title>Il Mio Modem Hayes Stock Non È Supportato, Cosa Posso
Fare?</title>
<para>Effettivamente, la pagina man di <command>tip</command>
- &egrave; un po' datata.
- C'&egrave; un compositore Hayes generico gi&agrave; integrato. Usa
+ è un po' datata.
+ C'è un compositore Hayes generico già integrato. Usa
semplicemente <literal>at=hayes</literal> nel tuo
<filename>/etc/remote</filename> file.</para>
- <para>Il driver Hayes non &egrave; abbastanza intelligente da riconoscere
+ <para>Il driver Hayes non è abbastanza intelligente da riconoscere
alcune delle caratteristiche avanzate dei nuovi modem&mdash;messaggi
come <literal>BUSY</literal>, <literal>NO DIALTONE</literal>, o
<literal>CONNECT 115200</literal> lo confonderanno e basta. Dovrai
@@ -2093,17 +2093,17 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<command>ATX0&amp;W</command>).</para>
<para>Inoltre, il timeout di composizione per <command>tip</command>
- &egrave; di 60 secondi.
+ è di 60 secondi.
Il tuo modem dovrebbe usare qualcosa di meno, altrimenti tip
- penser&agrave; che ci sia un problema di comunicazione. Prova
+ penserà che ci sia un problema di comunicazione. Prova
<command>ATS7=45&amp;W</command>.</para>
<note>
<para>Come viene fornito, <command>tip</command> non supporta ancora
- i modem Hayes completamente. La soluzione &egrave; modificare il file
+ i modem Hayes completamente. La soluzione è modificare il file
<filename>tipconf.h</filename> nella directory
<filename>/usr/src/usr.bin/tip/tip</filename>. Ovviamente avrai
- bisogno della distribuzione con i sorgenti per fare ci&ograve;.</para>
+ bisogno della distribuzione con i sorgenti per fare ciò.</para>
<para>Modifica la linea <literal>#define HAYES 0</literal> a
<literal>#define HAYES 1</literal>. Poi dai i comandi
@@ -2119,24 +2119,24 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<para>Inserisci quella che viene definita una voce <quote>diretta</quote>
nel file <filename>/etc/remote</filename>. Ad esempio, se il tuo modem
- &egrave; collegato alla prima porta seriale,
+ è collegato alla prima porta seriale,
<filename>/dev/cuad0</filename>, allora inserisci la riga
seguente:</para>
<programlisting>cuad0:dv=/dev/cuad0:br#19200:pa=none</programlisting>
- <para>Usa la frequenza di bps pi&ugrave; alta supportata dal tuo modem per
+ <para>Usa la frequenza di bps più alta supportata dal tuo modem per
il valore di br. Poi, digita <command>tip cuad0</command> e verrai
connesso al tuo modem.</para>
<para>O usa <command>cu</command> come <username>root</username> con il
seguente comando:</para>
- <screen>&prompt.root; <userinput>cu -l<replaceable>linea</replaceable> -s <replaceable>velocit&agrave;</replaceable></userinput></screen>
+ <screen>&prompt.root; <userinput>cu -l<replaceable>linea</replaceable> -s <replaceable>velocità</replaceable></userinput></screen>
- <para><replaceable>linea</replaceable> &egrave; la porta seriale
+ <para><replaceable>linea</replaceable> è la porta seriale
(es. <filename>/dev/cuad0</filename>) e
- <replaceable>velocit&agrave;</replaceable> &egrave; la velocit&agrave;
+ <replaceable>velocità</replaceable> è la velocità
(es. <literal>57600</literal>). Quando hai finito di inserire i comandi
AT premi <keycap>~.</keycap> per uscire.</para>
</sect2>
@@ -2148,7 +2148,7 @@ AT&amp;B2&amp;W</programlisting>
<para>Il simbolo <literal>@</literal> come valore del numero telefonico
dice a tip di andare a cercare un numero telefonico in
<filename>/etc/phones</filename>.
- Ma il segno <literal>@</literal> &egrave; anche un carattere speciale
+ Ma il segno <literal>@</literal> è anche un carattere speciale
nei file come <filename>/etc/remote</filename>. Devi farne l'escape con
un backslash:</para>
@@ -2200,7 +2200,7 @@ tip57600|Chiama un qualunque numero a 57600 bps:\
<para>Invece di aspettare fino ad essere connesso e poi digitare
<command>CONNECT &lt;host&gt;</command> ogni volta, usa la
- funzionalit&agrave; <literal>cm</literal> di tip. Ad esempio, queste
+ funzionalità <literal>cm</literal> di tip. Ad esempio, queste
voci in <filename>/etc/remote</filename>:</para>
<programlisting>pain|pain.deep13.com|La macchina di Forrester:\
@@ -2216,14 +2216,14 @@ deep13:Server di terminali del Gizmonics Institute:\
</sect2>
<sect2>
- <title>Tip Pu&ograve; Provare Pi&ugrave; di una Linea per ogni
+ <title>Tip Può Provare Più di una Linea per ogni
Sito?</title>
- <para>Questo &egrave; spesso un problema quando una universit&agrave; ha
+ <para>Questo è spesso un problema quando una università ha
molte linee di modem e molte migliaia di studenti cercano di
usarle.</para>
- <para>Inserisci una voce per la tua universit&agrave; in
+ <para>Inserisci una voce per la tua università in
<filename>/etc/remote</filename> e usa <literal>@</literal> per il
campo <literal>pn</literal>:</para>
@@ -2232,7 +2232,7 @@ deep13:Server di terminali del Gizmonics Institute:\
dialout:\
:dv=/dev/cuad3:br#9600:at=courier:du:pa=none:</programlisting>
- <para>Poi, elenca i numeri di telefono dell'universit&agrave; in
+ <para>Poi, elenca i numeri di telefono dell'università in
<filename>/etc/phones</filename>:</para>
<programlisting>big-university 5551111
@@ -2240,13 +2240,13 @@ big-university 5551112
big-university 5551113
big-university 5551114</programlisting>
- <para><command>tip</command> prover&agrave; ognuno di questi secondo
- l'ordine, poi smetter&agrave;. Se vuoi continuare a riprovare, esegui
+ <para><command>tip</command> proverà ognuno di questi secondo
+ l'ordine, poi smetterà. Se vuoi continuare a riprovare, esegui
<command>tip</command> in un ciclo while.</para>
</sect2>
<sect2>
- <title>Perch&eacute; Devo Premere <keycombo action="simul">
+ <title>Perché Devo Premere <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>P</keycap>
</keycombo> Due Volte per Inviare Un Solo <keycombo action="simul">
@@ -2257,9 +2257,9 @@ big-university 5551114</programlisting>
<para><keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>P</keycap>
- </keycombo> &egrave; il carattere predefinito per
+ </keycombo> è il carattere predefinito per
<quote>forzare</quote>, usato per dire a <command>tip</command> che il
- prossimo carattere &egrave; un dato letterale. Puoi impostare il
+ prossimo carattere è un dato letterale. Puoi impostare il
carattere per forzare a qualsiasi altro carattere con il comando di
escape <command>~s</command>, che significa <quote>imposta una
variabile</quote>.</para>
@@ -2267,10 +2267,10 @@ big-university 5551114</programlisting>
<para>Digita
<command>~sforce=<replaceable>singolo-carattere</replaceable></command>
seguito da un ritorno a capo.
- <replaceable>singolo-carattere</replaceable> &egrave; un
+ <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è un
qualsiasi carattere singolo. Se non date nessun
<replaceable>singolo-carattere</replaceable>, allora il carattere per
- forzare sar&agrave; il carattere nullo, che &egrave; possibile ottenere
+ forzare sarà il carattere nullo, che è possibile ottenere
premendo <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>2</keycap>
@@ -2279,15 +2279,15 @@ big-university 5551114</programlisting>
<keycap>Spazio</keycap>
</keycombo>.
Un valore abbastanza buono per il
- <replaceable>singolo-carattere</replaceable> &egrave;
+ <replaceable>singolo-carattere</replaceable> è
<keycombo action="simul">
<keycap>Shift</keycap>
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>6</keycap>
- </keycombo>, che &egrave; usato solo da alcuni server di
+ </keycombo>, che è usato solo da alcuni server di
terminali.</para>
- <para>Potete far s&igrave; che il carattere per forzare sia un qualsiasi
+ <para>Potete far sì che il carattere per forzare sia un qualsiasi
carattere vogliate specificando la riga seguente nel file
<filename>&#36;HOME/.tiprc</filename>:</para>
@@ -2295,7 +2295,7 @@ big-university 5551114</programlisting>
</sect2>
<sect2>
- <title>Improvvisamente Tutto Quello che Digito &Egrave; in
+ <title>Improvvisamente Tutto Quello che Digito È in
Maiuscolo??</title>
<para>Devi aver premuto <keycombo action="simul">
@@ -2309,7 +2309,7 @@ big-university 5551114</programlisting>
carattere per forzare, se pensi di non usare mai queste due
caratteristiche.</para>
- <para>Qui c'&egrave; un file .tiprc di esempio per gli utenti
+ <para>Qui c'è un file .tiprc di esempio per gli utenti
<application>Emacs</application> che hanno bisogno di premere
<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
@@ -2322,7 +2322,7 @@ big-university 5551114</programlisting>
<programlisting>force=^^
raisechar=^^</programlisting>
- <para>Il carattere ^^ &egrave;
+ <para>Il carattere ^^ è
<keycombo action="simul">
<keycap>Shift</keycap>
<keycap>Ctrl</keycap>
@@ -2337,7 +2337,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
file con <command>~p</command> (put) e
<command>~t</command> (take). Questi comandi eseguono
<command>cat</command> ed <command>echo</command> sul sistema remoto
- per accettare e inviare file. La sintassi &egrave;:</para>
+ per accettare e inviare file. La sintassi è:</para>
<cmdsynopsis>
<command>~p</command>
@@ -2351,7 +2351,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
<arg choice="opt">file-locale</arg>
</cmdsynopsis>
- <para>non c'&egrave; controllo d'errore, quindi probabilmente dovresti
+ <para>non c'è controllo d'errore, quindi probabilmente dovresti
usare un altro protocollo, come zmodem.</para>
</sect2>
@@ -2398,7 +2398,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
<sect2 id="serialconsole-intro">
<title>Introduzione</title>
- <para>FreeBSD ha la capacit&agrave; di avviare un sistema con soltanto un
+ <para>FreeBSD ha la capacità di avviare un sistema con soltanto un
terminale stupido su porta seriale come console. Una configurazione
simile dovrebbe essere utile per due tipi di persone: amministratori di
sistema che desiderano installare FreeBSD su macchine che non hanno
@@ -2439,7 +2439,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
<para>Modifica il file <filename>/etc/ttys</filename> e cambia
<literal>off</literal> in <literal>on</literal> e
<literal>dialup</literal> in <literal>vt100</literal> per l'entry
- <literal>ttyd0</literal>. Altrimenti non verr&agrave; chiesta la
+ <literal>ttyd0</literal>. Altrimenti non verrà chiesta la
password per connettersi via console seriale, con il risultato di
creare un potenziale buco di sicurezza.</para>
</step>
@@ -2474,10 +2474,10 @@ raisechar=^^</programlisting>
<para>Scollegamento della tastiera.</para>
<para>La maggior parte dei sistemi PC verifica la presenza di una
- tastiera durante il Power-On Self-Test (POST) e d&agrave; un errore
+ tastiera durante il Power-On Self-Test (POST) e dà un errore
se la tastiera non viene rilevata. Alcune macchine si lamentano
parecchio per la mancanza della tastiera e non proseguono l'avvio
- finch&eacute; non viene collegata.</para>
+ finché non viene collegata.</para>
<para>Se il tuo computer si lamenta per questo errore,
ma si avvia lo stesso, allora non devi fare nulla di speciale.
@@ -2486,34 +2486,34 @@ raisechar=^^</programlisting>
normalmente).</para>
<para>Se il tuo computer rifiuta di avviarsi senza la tastiera
- allora dovrai configurare il BIOS affinch&eacute; ignori questo
+ allora dovrai configurare il BIOS affinché ignori questo
errore (se possibile). Consulta il manuale della tua scheda madre
- per maggiori dettagli su come fare ci&ograve;.</para>
+ per maggiori dettagli su come fare ciò.</para>
<tip>
<para>Imposta la tastiera su <quote>Non installata</quote> nel
setup del BIOS. Sarai ancora in grado di
- usare la tastiera. Tutto quel che fa &egrave; dire al BIOS
+ usare la tastiera. Tutto quel che fa è dire al BIOS
di non verificare la presenza di una tastiera all'accensione.
Il tuo BIOS non dovrebbe segnalare che la tastiera non
- &egrave; collegata.
+ è collegata.
Puoi lasciare la tastiera collegata anche con questa opzione
impostata a <quote>Non installata</quote> e la tastiera
- funzioner&agrave; lo stesso.</para>
+ funzionerà lo stesso.</para>
</tip>
<note>
- <para>Se il tuo sistema ha un mouse &ps2;, le possibilit&agrave; di
+ <para>Se il tuo sistema ha un mouse &ps2;, le possibilità di
dover scollegare il mouse allo stesso modo della tastiera
sono alte.
- Questo perch&eacute; i mouse &ps2; condividono dell'hardware
+ Questo perché i mouse &ps2; condividono dell'hardware
con la tastiera e lasciando il mouse collegato potresti
ingannare la verifica della tastiera facendogli credere
che sia ancora presente. Si dice che il sistema
Gateway 2000 Pentium 90&nbsp;MHz con BIOS AMI funzioni
- cos&igrave;.
- In generale, questo non &egrave; un problema perch&eacute; il
- mouse non &egrave; comunque particolarmente utile senza la
+ così.
+ In generale, questo non è un problema perché il
+ mouse non è comunque particolarmente utile senza la
tastiera.</para>
</note>
</step>
@@ -2527,10 +2527,10 @@ raisechar=^^</programlisting>
vecchio PC/XT con un programma per modem, o la porta seriale di un
altra macchina &unix;. Se non hai una <devicename>COM1</devicename>
(<devicename>sio0</devicename>), trovane una.
- Attualmente, non c'&egrave; altro modo di scegliere
+ Attualmente, non c'è altro modo di scegliere
una porta diversa dalla <devicename>COM1</devicename>
per i blocco di avvio senza doverlo ricompilare. Se stai
- gi&agrave; usando la <devicename>COM1</devicename> per un altro
+ già usando la <devicename>COM1</devicename> per un altro
dispositivo, dovrai rimuoverlo temporaneamente ed
installare un nuovo blocco di avvio ed un nuovo kernel
una volta che FreeBSD sia funzionante. (Si assume che la
@@ -2556,17 +2556,17 @@ raisechar=^^</programlisting>
<term><literal>0x10</literal></term>
<listitem>
- <para>Abilita il supporto alla console per questa unit&agrave;.
- Gli altri parametri di console sono ignorati se non &egrave;
+ <para>Abilita il supporto alla console per questa unità.
+ Gli altri parametri di console sono ignorati se non è
fissato questo.
- Attualmente, al massimo un'unit&agrave; pu&ograve; avere il
- supporto alla console; verr&agrave; preferita la prima
+ Attualmente, al massimo un'unità può avere il
+ supporto alla console; verrà preferita la prima
(secondo l'ordine nel file di configurazione) con questo
parametro.
- Questa opzione non render&agrave; la porta seriale la
+ Questa opzione non renderà la porta seriale la
console.
Imposta il parametro seguente o usa l'opzione
- <option>-h</option> descritta pi&ugrave; in basso, insieme a
+ <option>-h</option> descritta più in basso, insieme a
questa impostazione.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -2575,8 +2575,8 @@ raisechar=^^</programlisting>
<term><literal>0x20</literal></term>
<listitem>
- <para>Forza questa unit&agrave; ad essere la console (a meno che
- sia presente un'altra console con priorit&agrave; pi&ugrave;
+ <para>Forza questa unità ad essere la console (a meno che
+ sia presente un'altra console con priorità più
alta), trascurando l'opzione <option>-h</option> discussa
precedentemente. Il parametro
<literal>0x20</literal> deve essere usato insieme al
@@ -2588,12 +2588,12 @@ raisechar=^^</programlisting>
<term><literal>0x40</literal></term>
<listitem>
- <para>Riserva questa unit&agrave; (insieme a
- <literal>0x10</literal>) e rende l'unit&agrave; indisponibile
+ <para>Riserva questa unità (insieme a
+ <literal>0x10</literal>) e rende l'unità indisponibile
per l'accesso normale. Non dovresti impostare questo
- parametro sull'unit&agrave; della porta seriale che desideri
+ parametro sull'unità della porta seriale che desideri
usare come console seriale. L'unico uso di questo parametro
- &egrave; per designare l'unit&agrave; per il debug remoto
+ è per designare l'unità per il debug remoto
del kernel. Guarda il <ulink
url="&url.books.developers-handbook;/index.html">Developer's
Handbook</ulink> per maggiori informazioni sul
@@ -2601,8 +2601,8 @@ raisechar=^^</programlisting>
<note>
<para>In FreeBSD&nbsp;4.0 o successivo, la semantica del
- parametro <literal>0x40</literal> &egrave; leggermente
- differente e c'&egrave; un altro parametro per specificare
+ parametro <literal>0x40</literal> è leggermente
+ differente e c'è un altro parametro per specificare
una porta seriale per il debug remoto.</para>
</note>
</listitem>
@@ -2615,7 +2615,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
<para>Guarda la pagina man &man.sio.4; per maggiori dettagli.</para>
- <para>Se i parametri non sono stati impostati, sar&agrave; necessario
+ <para>Se i parametri non sono stati impostati, sarà necessario
eseguire UserConfig (su una console differente) o ricompilare il
kernel.</para>
</step>
@@ -2625,9 +2625,9 @@ raisechar=^^</programlisting>
radice della partizione <literal>a</literal> nel disco di
avvio.</para>
- <para>Questo file istruir&agrave; il codice del blocco di avvio su
+ <para>Questo file istruirà il codice del blocco di avvio su
come vuoi avviare il sistema. Per poter attivare la console
- seriale, avrai bisogno di una o pi&ugrave; delle seguenti
+ seriale, avrai bisogno di una o più delle seguenti
opzioni&mdash;se vuoi opzioni multiple, includile tutte sulla
stessa linea:</para>
@@ -2652,9 +2652,9 @@ raisechar=^^</programlisting>
<listitem>
<para>Passa da una configurazione singola a una duplice. Nella
- configurazione singola la console sar&agrave; o quella interna
+ configurazione singola la console sarà o quella interna
(il display video) o la porta seriale, a seconda dello
- stato dell'opzione <option>-h</option> gi&agrave; descritta.
+ stato dell'opzione <option>-h</option> già descritta.
Nella configurazione duplice, sia il display video che la
porta seriale diventeranno la console allo stesso momento,
senza curarsi dello stato dell'opzione <option>-h</option>.
@@ -2669,7 +2669,7 @@ raisechar=^^</programlisting>
<term><option>-P</option></term>
<listitem>
- <para>Fa s&igrave; che il blocco di avvio verifichi la presenza
+ <para>Fa sì che il blocco di avvio verifichi la presenza
della tastiera. Se non ne viene rilevata nessuna, le opzioni
<option>-D</option> e <option>-h</option>
vengono impostate automaticamente.</para>
@@ -2677,14 +2677,14 @@ raisechar=^^</programlisting>
<note>
<para>A causa delle costrizioni relative allo spazio
nelle versioni attuali del blocco di avvio, l'opzione
- <option>-P</option> &egrave; in grado di riconoscere solo le
+ <option>-P</option> è in grado di riconoscere solo le
tastiere estese. Le tastiere con meno di 101 tasti (e senza
i tasti F11 e F12) potrebbero non essere rilevate.
Le tastiere su alcuni computer portatili potrebbero
non essere rilevate a causa di questa limitazione.
- Se questo &egrave; il caso del tuo sistema,
+ Se questo è il caso del tuo sistema,
devi abbandonare l'opzione <option>-P</option>.
- Sfortunatamente non c'&egrave; nessun metodo per aggirare
+ Sfortunatamente non c'è nessun metodo per aggirare
questo problema.</para>
</note>
</listitem>
@@ -2700,20 +2700,20 @@ raisechar=^^</programlisting>
<para>Le opzioni, eccetto <option>-P</option>, verranno passate al
loader (<filename>/boot/loader</filename>). Il loader
- determiner&agrave; quale tra il video interno o la console seriale
+ determinerà quale tra il video interno o la console seriale
debba diventare la console esaminando lo stato dell'opzione
- <option>-h</option>. Ci&ograve; significa che se specifichi
+ <option>-h</option>. Ciò significa che se specifichi
l'opzione <option>-D</option> ma non la <option>-h</option>
in <filename>/boot.config</filename>, puoi usare la porta seriale
come console soltanto durante l'esecuzione del blocco di avvio; il
- loader user&agrave; il video interno come console.</para>
+ loader userà il video interno come console.</para>
</step>
<step>
<para>Avviamento della macchina.</para>
<para>Quando avvii la tua macchina FreeBSD, il blocco di avvio
- scriver&agrave; il contenuto di <filename>/boot.config</filename>
+ scriverà il contenuto di <filename>/boot.config</filename>
sulla console. Ad esempio:</para>
<screen>/boot.config: -P
@@ -2775,16 +2775,16 @@ Keyboard: no</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Dopo i messaggi precedenti, ci sar&agrave; una piccola pausa
+ <para>Dopo i messaggi precedenti, ci sarà una piccola pausa
prima che il blocco di avvio continui nel caricamento del loader e
prima che ulteriori messaggi vengano scritti sulla console.
- In circostanze normali, non hai necessit&agrave; di interrompere il
+ In circostanze normali, non hai necessità di interrompere il
blocco di avvio, ma potresti volerlo fare per verificare che tutto
sia impostato correttamente.</para>
<para>Premi un tasto qualsiasi, differente da
<keycode>Invio</keycode>, alla console per interrompere il processo
- di avvio. Il blocco di avvio aspetter&agrave; ulteriori azioni.
+ di avvio. Il blocco di avvio aspetterà ulteriori azioni.
Dovresti vedere qualcosa del genere:</para>
<screen>>> FreeBSD/i386 BOOT
@@ -2798,16 +2798,16 @@ boot:</screen>
processo di avvio.</para>
<para>Se vuoi la console seriale ma non riesci a vedere il prompt sul
- terminale seriale, qualcosa &egrave; sbagliato nelle tue
+ terminale seriale, qualcosa è sbagliato nelle tue
impostazioni. Nel frattempo, scrivi <option>-h</option> e premi
Invio (se possibile) per dire al blocco di avvio (e al loader e al
kernel) di scegliere la porta seriale per la console. Una volta
- che il sistema &egrave; attivo, torna indietro e verifica cosa
- &egrave; andato storto.</para>
+ che il sistema è attivo, torna indietro e verifica cosa
+ è andato storto.</para>
</step>
</procedure>
- <para>Dopo che il loader &egrave; stato caricato e ti trovi nel terzo
+ <para>Dopo che il loader è stato caricato e ti trovi nel terzo
stadio del processo di avvio puoi ancora passare dalla console interna
alla console seriale impostando le variabili d'ambiente appropriate nel
loader. Guarda la <xref linkend="serialconsole-loader"/>.</para>
@@ -2816,7 +2816,7 @@ boot:</screen>
<sect2 id="serialconsole-summary">
<title>Sommario</title>
- <para>Qui c'&egrave; il sommario delle varie impostazioni discusse in
+ <para>Qui c'è il sommario delle varie impostazioni discusse in
questa sezione e la console eventualmente selezionata.</para>
<sect3>
@@ -2993,12 +2993,12 @@ boot:</screen>
<title>Consigli per una Console Seriale</title>
<sect3>
- <title>Impostazione di una Velocit&agrave; Maggiore della Porta
+ <title>Impostazione di una Velocità Maggiore della Porta
Seriale</title>
<para>Di default, le impostazioni della porta seriale sono: 9600 baud, 8
- bit, nessuna parit&agrave;, ed 1 bit di stop. Se desideri cambiare
- la velocit&agrave;, avrai bisogno di ricompilare almeno il blocco di
+ bit, nessuna parità, ed 1 bit di stop. Se desideri cambiare
+ la velocità, avrai bisogno di ricompilare almeno il blocco di
avvio. Aggiungi la linea seguente a
<filename>/etc/make.conf</filename> e compila il nuovo blocco di
avvio:</para>
@@ -3009,10 +3009,10 @@ boot:</screen>
dettagliate su come costruire e installare nuovi blocchi di
avvio.</para>
- <para>Se la console seriale &egrave; configurata in qualche altra
+ <para>Se la console seriale è configurata in qualche altra
maniera invece di essere selezionata all'avvio con
<option>-h</option>, o se la console seriale usata dal kernel
- &egrave; differente da quella usata dal blocco di avvio, allora
+ è differente da quella usata dal blocco di avvio, allora
dovrai aggiungere anche le opzioni seguenti al file di
configurazione del kernel e compilare un nuovo kernel:</para>
@@ -3098,11 +3098,11 @@ options DDB</programlisting>
<sect3>
<title>Come Ottenere un Prompt di Login sulla Console Seriale</title>
- <para>Anche se questo non &egrave; necessario, potresti desiderare un
+ <para>Anche se questo non è necessario, potresti desiderare un
prompt di <emphasis>login</emphasis> sulla linea seriale, ora
che puoi vedere i messaggi di avvio e puoi accedere a sessioni di
debug del kernel attraverso la console seriale.
- Qui &egrave; spiegato come fare.</para>
+ Qui è spiegato come fare.</para>
<para>Apri il file <filename>/etc/ttys</filename> con un editor
e trova queste linee:</para>
@@ -3117,8 +3117,8 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting>
corrispondono a <devicename>COM1</devicename> fino a
<devicename>COM4</devicename>. Cambia <literal>off</literal> a
<literal>on</literal> per la porta desiderata. Se hai cambiato la
- velocit&agrave; della porta seriale, dovrai cambiare
- <literal>std.9600</literal> affinch&eacute; corrisponda
+ velocità della porta seriale, dovrai cambiare
+ <literal>std.9600</literal> affinché corrisponda
all'impostazione corrente, ad es. <literal>std.19200</literal>.</para>
<para>Potresti anche desiderare cambiare il tipo di terminale da
@@ -3126,7 +3126,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting>
seriale.</para>
<para>Dopo avere modificato il file, devi dare un <command>kill -HUP
- 1</command> affinch&eacute; i cambiamenti abbiano effetto.</para>
+ 1</command> affinché i cambiamenti abbiano effetto.</para>
</sect3>
</sect2>
@@ -3136,7 +3136,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting>
<para>Le sezioni precedenti hanno descritto come impostare la console
seriale lavorando sul blocco di avvio. Questa sezione mostra come
specificare a console inserendo alcuni comandi ed alcune variabili
- di ambiente nel loader. Quando il loader verr&agrave; invocato al terzo
+ di ambiente nel loader. Quando il loader verrà invocato al terzo
stadio del processo di avvio, dopo il blocco di avvio, le impostazioni
nel loader prenderanno il posto di quelle nel blocco di avvio.</para>
@@ -3149,7 +3149,7 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting>
<programlisting>set console="comconsole"</programlisting>
- <para>Ci&ograve; sar&agrave; efficace in ogni caso, qualunque siano le
+ <para>Ciò sarà efficace in ogni caso, qualunque siano le
impostazioni nel blocco di avvio discusse nella sezione
precedente.</para>
@@ -3167,19 +3167,19 @@ ttyd3 "/usr/libexec/getty std.9600" unknown off secure</programlisting>
una console qualunque indicata dall'opzione
<option>-h</option> nel blocco di avvio.</para>
- <para>Nelle versioni 3.2 o successive, &egrave; possibile specificare
+ <para>Nelle versioni 3.2 o successive, è possibile specificare
la console in
<filename>/boot/loader.conf.local</filename> o
<filename>/boot/loader.conf</filename>, piuttosto che in
<filename>/boot/loader.rc</filename>. Con questo metodo il tuo
<filename>/boot/loader.rc</filename> dovrebbe apparire
- cos&igrave;:</para>
+ così:</para>
<programlisting>include /boot/loader.4th
start</programlisting>
<para>Poi, crea <filename>/boot/loader.conf.local</filename> ed
- aggiungi l&igrave; la linea seguente.</para>
+ aggiungi lì la linea seguente.</para>
<programlisting>console=comconsole</programlisting>
@@ -3191,8 +3191,8 @@ start</programlisting>
<note>
<para>Al momento il loader non ha un'opzione equivalente alla
- <option>-P</option> del blocco di avvio, e non c'&egrave;
- possibilit&agrave; di scegliere automaticamente la console interna e
+ <option>-P</option> del blocco di avvio, e non c'è
+ possibilità di scegliere automaticamente la console interna e
la console seriale basandosi sulla presenza di una tastiera.</para>
</note>
</sect3>
@@ -3201,7 +3201,7 @@ start</programlisting>
<title>Utilizzo di una Porta Seriale Diversa da
<devicename>sio0</devicename> per la Console</title>
- <para>Sar&agrave; necessario ricompilare il loader per usare una
+ <para>Sarà necessario ricompilare il loader per usare una
porta seriale differente da <devicename>sio0</devicename> per la
console seriale. Segui la procedura descritta nella <xref
linkend="serialconsole-com2"/>.</para>
@@ -3211,7 +3211,7 @@ start</programlisting>
<sect2 id="serialconsole-caveats">
<title>Avvertimento</title>
- <para>L'idea di tutto questo &egrave; di permettere alla gente di mettere
+ <para>L'idea di tutto questo è di permettere alla gente di mettere
su server dedicati che non abbiano bisogno di hardware grafico o di
tastiere. Sfortunatamente, mentre la maggior parte dei sistemi
ti permetteranno di avviare senza tastiera, ce ne sono alcuni che
@@ -3225,7 +3225,7 @@ start</programlisting>
rifiuteranno di avviarsi se non si ha hardware grafico nel sistema.
Con queste macchine, avrai bisogno di lasciare un qualche tipo di scheda
grafica attaccata, (anche una scheda monocromatica di recupero) sebbene
- non avrai necessit&agrave; di collegare un monitor.
+ non avrai necessità di collegare un monitor.
Potresti anche tentare di installare un BIOS AMI.</para>
</sect2>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent
index 644b286fa5..e8f4fe7106 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/txtfiles.ent
@@ -5,8 +5,8 @@
Crea le entity per ogni screenshot .txt che deve essere incluso nel
Manuale.
- Ogni entity &egrave; chiamata txt.dir.foo, dove dir &egrave; la directory
- in cui &egrave; salvata, e foo &egrave; il nome del file, senza
+ Ogni entity è chiamata txt.dir.foo, dove dir è la directory
+ in cui è salvata, e foo è il nome del file, senza
l'estensione '.txt'.
Le entity devono essere elencate in ordine alfabetico.
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml
index d64a233690..1cd4f50f43 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/vinum/chapter.sgml
@@ -41,16 +41,16 @@
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Un modo in cui alcuni utenti salvaguardano s&egrave; stessi contro
- questi problemi &egrave; attraverso l'uso di dischi multipli, e
+ <para>Un modo in cui alcuni utenti salvaguardano sè stessi contro
+ questi problemi è attraverso l'uso di dischi multipli, e
talvolta ridondanti.</para>
<para>In aggiunta a supportare diverse schede e controller per sistemi RAID
hardware, il sistema FreeBSD base include il gestore di volumi Vinum, un
driver di dispositivo a blocchi che implementa dischi virtuali.</para>
- <para>Vinum fornisce pi&ugrave; flessibilit&agrave;, prestazioni, e
- affidabilit&agrave; rispetto all'archiviazione su disco tradizionale e
+ <para>Vinum fornisce più flessibilità, prestazioni, e
+ affidabilità rispetto all'archiviazione su disco tradizionale e
implementa i modelli RAID-0, RAID-1, e RAID-5 sia singolarmente che in
combinazione.</para>
@@ -68,17 +68,17 @@
<secondary>software</secondary>
</indexterm>
- <para><emphasis>Vinum</emphasis> &egrave; un <emphasis>Volume
+ <para><emphasis>Vinum</emphasis> è un <emphasis>Volume
Manager</emphasis>, ovvero un driver virtuale di disco che si occupa dei
tre problemi indicati nella sinossi. Diamo un'occhiata in dettaglio a
questi problemi, per i quali sono state proposte e implementate varie
soluzioni.</para>
- <para>I dischi stanno diventando sempre pi&ugrave; grandi, ma questo
- &egrave; vero anche per le necessit&agrave; di spazio per i dati. Spesso
- sentirai il bisogno di avere un file system pi&ugrave; grande dei dischi
- che possiedi. Effettivamente questo problema non &egrave; cos&igrave;
- grave come lo era dieci anni fa, ma &egrave; sempre presente. Alcuni
+ <para>I dischi stanno diventando sempre più grandi, ma questo
+ è vero anche per le necessità di spazio per i dati. Spesso
+ sentirai il bisogno di avere un file system più grande dei dischi
+ che possiedi. Effettivamente questo problema non è così
+ grave come lo era dieci anni fa, ma è sempre presente. Alcuni
sistemi risolvono la questione creando un dispositivo astratto che
ripartisce i suoi dati su vari dischi.</para>
</sect1>
@@ -86,50 +86,50 @@
<sect1 id="vinum-access-bottlenecks">
<title>Colli di Bottiglia nell'Accesso</title>
- <para>I moderni sistemi hanno frequentemente la necessit&agrave; di
+ <para>I moderni sistemi hanno frequentemente la necessità di
accedere ai dati in modo concorrente. Ad esempio, un grande server FTP o
- HTTP pu&ograve; avere migliaia di sessioni concorrenti e molteplici
+ HTTP può avere migliaia di sessioni concorrenti e molteplici
connessioni da 100&nbsp;Mbit/s verso il mondo esterno, ben oltre il
- transfer rate (velocit&agrave; di trasferimento) che la maggior parte dei
- dischi pu&ograve; sostenere.</para>
+ transfer rate (velocità di trasferimento) che la maggior parte dei
+ dischi può sostenere.</para>
<para>I dischi odierni possono trasferire sequenzialmente dati fino a
70&nbsp;MB/s, ma questo valore ha poca importanza in un ambiente dove
molti processi indipendenti accedono al disco, in quanto raggiungerebbero
- solo una frazione di quella velocit&agrave;. In questi casi &egrave;
- pi&ugrave; interessante vedere il problema dal punto di vista del
- sottosistema dischi: il parametro importante &egrave; il carico che il
+ solo una frazione di quella velocità. In questi casi è
+ più interessante vedere il problema dal punto di vista del
+ sottosistema dischi: il parametro importante è il carico che il
trasferimento pone sul sottosistema, in altre parole il tempo per cui il
trasferimento occupa i dischi necessari per lo stesso.</para>
<para>In ogni trasferimento da disco il drive deve prima posizionare le
testine, poi aspettare che il primo settore passi sotto la testina di
- lettura e solo dopo pu&ograve; effettuare il trasferimento. Queste azioni
+ lettura e solo dopo può effettuare il trasferimento. Queste azioni
possono essere considerate atomiche: non ha alcun senso
interromperle.</para>
<para><anchor id="vinum-latency"/>Considera un tipico trasferimento di circa
- 10 kB: l'attuale generazione di dischi ad alte prestazioni pu&ograve;
- posizionare le testine in circa 3,5&nbsp;ms. I dischi pi&ugrave; veloci
+ 10 kB: l'attuale generazione di dischi ad alte prestazioni può
+ posizionare le testine in circa 3,5&nbsp;ms. I dischi più veloci
ruotano a 15.000&nbsp;rpm, quindi la latenza media rotazionale (mezzo
- giro) &egrave; di 2&nbsp;ms. A 70&nbsp;MB/s, il trasferimento in
- s&eacute; occupa circa 150&nbsp;&mu;s, quasi nulla in confronto al tempo
- di posizionamento. In questo caso il transfer rate effettivo pu&ograve;
- scendere fino a poco oltre 1&nbsp;MB/s e questo &egrave; chiaramente molto
+ giro) è di 2&nbsp;ms. A 70&nbsp;MB/s, il trasferimento in
+ sé occupa circa 150&nbsp;&mu;s, quasi nulla in confronto al tempo
+ di posizionamento. In questo caso il transfer rate effettivo può
+ scendere fino a poco oltre 1&nbsp;MB/s e questo è chiaramente molto
dipendente dalla dimensione del trasferimento.</para>
- <para>La tradizionale e ovvia soluzione a questo collo di bottiglia &egrave;
- <quote>pi&ugrave; assi</quote>: invece di usare un grande disco si usano
- molti piccoli dischi con la stessa dimensione totale. Ogni disco &egrave;
+ <para>La tradizionale e ovvia soluzione a questo collo di bottiglia è
+ <quote>più assi</quote>: invece di usare un grande disco si usano
+ molti piccoli dischi con la stessa dimensione totale. Ogni disco è
capace di posizionarsi e trasferire dati indipendentemente quindi la
- velocit&agrave; effettiva aumenta di un fattore vicino al numero di dischi
+ velocità effettiva aumenta di un fattore vicino al numero di dischi
usati.</para>
- <para>L'esatto fattore di miglioramento &egrave;, ovviamente, pi&ugrave;
- piccolo del numero di dischi: bench&eacute; ogni disco sia capace di
- trasferire in parallelo non c'&egrave; modo di assicurare che le richieste
+ <para>L'esatto fattore di miglioramento è, ovviamente, più
+ piccolo del numero di dischi: benché ogni disco sia capace di
+ trasferire in parallelo non c'è modo di assicurare che le richieste
siano distribuite uniformemente tra tutti i dischi. Inevitabilmente il
- carico su uno dei dischi &egrave; pi&ugrave; alto che sugli altri.</para>
+ carico su uno dei dischi è più alto che sugli altri.</para>
<indexterm><primary>concatenazione dei dischi</primary></indexterm>
<indexterm>
@@ -137,22 +137,22 @@
<secondary>concatenazione</secondary>
</indexterm>
- <para>L'uniformit&agrave; della distribuzione del carico sui dischi &egrave;
+ <para>L'uniformità della distribuzione del carico sui dischi è
fortemente dipendente dal modo in cui i dati sono condivisi tra i dischi
- stessi. Nella seguente discussione &egrave; conveniente pensare allo
+ stessi. Nella seguente discussione è conveniente pensare allo
spazio di immagazzinamento come se fosse diviso in un gran numero di
settori identificati da un indirizzo numerico, come pagine in un libro.
- Il metodo pi&ugrave; ovvio &egrave; di dividere il disco virtuale in
+ Il metodo più ovvio è di dividere il disco virtuale in
gruppi di settori consecutivi della dimensione dei dischi fisici e
immagazzinarli in questa maniera, come strappare un grosso libro in
- piccole sezioni. Questo metodo &egrave; chiamato
+ piccole sezioni. Questo metodo è chiamato
<emphasis>concatenazione</emphasis> e ha il vantaggio di non avere
particolari richieste sulla dimensione degli specifici dischi.
Funziona bene quando l'accesso al
- disco virtuale &egrave; ben ripartito tra tutto il suo spazio di
- indirizzamento. Quando l'accesso &egrave; concentrato in una piccola area
- il miglioramento &egrave; meno marcato. La <xref linkend="vinum-concat"/>
- illustra la sequenza in cui le unit&agrave; di immagazzinamento sono
+ disco virtuale è ben ripartito tra tutto il suo spazio di
+ indirizzamento. Quando l'accesso è concentrato in una piccola area
+ il miglioramento è meno marcato. La <xref linkend="vinum-concat"/>
+ illustra la sequenza in cui le unità di immagazzinamento sono
allocate nell'organizzazione concatenata.</para>
<para>
@@ -177,24 +177,24 @@
</indexterm>
<indexterm><primary>RAID-0</primary></indexterm>
- <para>Un metodo alternativo &egrave; dividere lo spazio di indirizzamento in pi&ugrave;
+ <para>Un metodo alternativo è dividere lo spazio di indirizzamento in più
piccole componenti di egual dimensione e immagazzinarle sequenzialmente su
differenti dispositivi. Per esempio i primi 256 settori potrebbero essere
immagazzinati sul primo disco, i seguenti 256 settori sul disco seguente e
- cos&igrave; via. Dopo aver immagazzinato i dati sull'ultimo disco il
- processo si ripete finch&eacute; i dischi non sono pieni. Questo
- mappamento &egrave; chiamato <emphasis>striping</emphasis> (letteralmente
+ così via. Dopo aver immagazzinato i dati sull'ultimo disco il
+ processo si ripete finché i dischi non sono pieni. Questo
+ mappamento è chiamato <emphasis>striping</emphasis> (letteralmente
"a bande") o <acronym>RAID-0</acronym>
<footnote>
<para><acronym>RAID</acronym> significa <emphasis>Redundant Array of
Inexpensive Disks</emphasis> (insieme ridondante di dischi non
costosi) e offre varie forme di tolleranza ai problemi. Nel caso del
- <acronym>RAID-0</acronym> il termine &egrave; leggermente fuorviante:
- in effetti non d&agrave; alcuna ridondanza.</para>
+ <acronym>RAID-0</acronym> il termine è leggermente fuorviante:
+ in effetti non dà alcuna ridondanza.</para>
</footnote>.
Lo striping richiede qualche sforzo aggiuntivo per localizzare i dati e
- pu&ograve; causare carico di I/O aggiuntivo quando il trasferimento
- &egrave; distribuito tra vari dischi, ma aiuta il carico a essere ben
+ può causare carico di I/O aggiuntivo quando il trasferimento
+ è distribuito tra vari dischi, ma aiuta il carico a essere ben
distribuito tra i vari dischi. La <xref linkend="vinum-striped"/> illustra
la sequenza in cui i blocchi di dati sono allocati nell'organizzazione in
striping.</para>
@@ -209,14 +209,14 @@
</sect1>
<sect1 id="vinum-data-integrity">
- <title>Integrit&agrave; dei Dati</title>
+ <title>Integrità dei Dati</title>
- <para>L'ultimo problema dei dischi attuali &egrave; che sono inaffidabili.
- Bench&eacute; la loro affidabilit&agrave; sia aumentata tremendamente
+ <para>L'ultimo problema dei dischi attuali è che sono inaffidabili.
+ Benché la loro affidabilità sia aumentata tremendamente
durante gli ultimi anni sono tuttora il componente di un server che ha
- la maggior probabilit&agrave; di rompersi. Quando succede i risultati
+ la maggior probabilità di rompersi. Quando succede i risultati
possono essere catastrofici: rimpiazzare un disco rotto e riempirlo dei
- dati originari pu&ograve; richiedere giorni.</para>
+ dati originari può richiedere giorni.</para>
<indexterm><primary>mirroring dei dischi</primary></indexterm>
<indexterm>
@@ -232,10 +232,10 @@
<para>Il metodo tradizionale per affrontare questo problema si chiama
<emphasis>mirroring</emphasis> (letteralmente "specchiatura") e consiste
nel tenere due copie dei dati su hardware fisici differenti. Con
- l'avvento dei livelli <acronym>RAID</acronym> questa tecnica &egrave;
+ l'avvento dei livelli <acronym>RAID</acronym> questa tecnica è
stata chiamata <acronym>RAID</acronym> di livello 1 o
<acronym>RAID-1</acronym>. Ogni scrittura su disco scrive in entrambe le
- locazioni; una lettura pu&ograve; essere soddisfatta da entrambi quindi se
+ locazioni; una lettura può essere soddisfatta da entrambi quindi se
un disco si rompe i dati sono sempre disponibili sull'altro disco.</para>
<para>Il mirroring ha due problemi:</para>
@@ -250,27 +250,27 @@
<para>L'impatto sulle prestazioni. La scrittura deve essere
compiuta su entrambi i dischi quindi la banda occupata raddoppia.
Le letture non soffrono di problemi sulle prestazioni: possono
- perfino essere pi&ugrave; veloci.</para>
+ perfino essere più veloci.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<indexterm>
<primary>Vinum</primary>
- <secondary>striping con parit&agrave;</secondary>
+ <secondary>striping con parità</secondary>
</indexterm>
<para><indexterm><primary>RAID-5</primary></indexterm>
- Una soluzione alternativa &egrave; la
- <emphasis>parit&agrave;</emphasis>, implementata nel
+ Una soluzione alternativa è la
+ <emphasis>parità</emphasis>, implementata nel
<acronym>RAID</acronym> di livello 2, 3, 4 e 5. Di questi, il
- <acronym>RAID-5</acronym> &egrave; il pi&ugrave; interessante. La sua
- implementazione in Vinum &egrave; una variante dell'organizzazione in
- striping che dedica un blocco di ogni banda alla parit&agrave; degli
- altri blocchi. Per come &egrave; implementato in Vinum, ogni blocco
- <acronym>RAID-5</acronym> &egrave; simile a un blocco in striping, con
+ <acronym>RAID-5</acronym> è il più interessante. La sua
+ implementazione in Vinum è una variante dell'organizzazione in
+ striping che dedica un blocco di ogni banda alla parità degli
+ altri blocchi. Per come è implementato in Vinum, ogni blocco
+ <acronym>RAID-5</acronym> è simile a un blocco in striping, con
la differenza che implementa il <acronym>RAID-5</acronym> includendo un
- blocco di parit&agrave; per ogni banda. Come richiesto dal
- <acronym>RAID-5</acronym> la locazione di questi blocchi di parit&agrave;
+ blocco di parità per ogni banda. Come richiesto dal
+ <acronym>RAID-5</acronym> la locazione di questi blocchi di parità
cambia da ogni banda alla successiva. I numeri nei blocchi dati indicano
il numero dei blocchi relativi.</para>
@@ -284,12 +284,12 @@
<para>Comparandolo al mirroring, il <acronym>RAID-5</acronym> ha il
vantaggio di richiedere molto meno spazio di immagazzinamento. La
- velocit&agrave; di lettura &egrave; simile all'organizzazione in
- striping, ma in scrittura l'accesso &egrave; significativamente pi&ugrave;
+ velocità di lettura è simile all'organizzazione in
+ striping, ma in scrittura l'accesso è significativamente più
lento, circa il 25% della performance di lettura. Se uno dei dischi si
rompe l'aggregato continua a lavorare con performance peggiorate: la
lettura da uno dei dischi rimanenti continua normalmente, ma la lettura
- dal disco rotto &egrave; ricalcolata dai corrispondenti blocchi dei
+ dal disco rotto è ricalcolata dai corrispondenti blocchi dei
dischi rimanenti.</para>
</sect1>
@@ -301,16 +301,16 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>L'oggetto pi&ugrave; visibile &egrave; il disco virtuale,
+ <para>L'oggetto più visibile è il disco virtuale,
chiamato <emphasis>volume</emphasis>. I volumi hanno essenzialmente
- le stesse propriet&agrave; di un disco &unix;, bench&eacute; ci
+ le stesse proprietà di un disco &unix;, benché ci
sia qualche differenza minore. Non hanno limiti di dimensione.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>I volumi sono composti da <emphasis>plex</emphasis>, ognuno dei
quali rappresenta il completo spazio di indirizzamento del volume.
- &Egrave; quindi questo il livello della gerarchia che gestisce la
+ È quindi questo il livello della gerarchia che gestisce la
ridondanza dei dati. Pensa ai plex come a singoli dischi collegati
tra loro in mirroring, ognuno contenente gli stessi dati.</para>
</listitem>
@@ -330,16 +330,16 @@
<listitem>
<para>I sottodischi risiedono su <emphasis>drive</emphasis> Vinum, che
attualmente sono partizioni &unix;. I drive Vinum possono
- contenere qualsiasi quantit&agrave; di sottodischi. Con l'eccezione
- di una piccola area all'inizio del drive, che &egrave; usata per
+ contenere qualsiasi quantità di sottodischi. Con l'eccezione
+ di una piccola area all'inizio del drive, che è usata per
immagazzinare informazioni sulla configurazione e sullo stato,
- l'intero drive &egrave; disponibile per l'immagazzinamento
+ l'intero drive è disponibile per l'immagazzinamento
dei dati.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
<para>La sezione seguente descrive come gli oggetti sopra discussi possano
- dare le funzionalit&agrave; richieste.</para>
+ dare le funzionalità richieste.</para>
<sect2>
<title>Considerazioni sulle Dimensioni dei Volumi</title>
@@ -353,16 +353,16 @@
<sect2>
<title>Immagazzinamento Ridondante dei Dati</title>
- <para>Vinum implementa il mirroring collegando pi&ugrave; plex allo stesso
+ <para>Vinum implementa il mirroring collegando più plex allo stesso
volume, ogni plex contiene la rappresentazione di tutti i dati del
- volume. Un volume pu&ograve; contenere da uno ad otto plex.</para>
+ volume. Un volume può contenere da uno ad otto plex.</para>
<para>Nonostante un plex rappresenti i dati di un volume per intero,
- &egrave; possibile che parti di questa rappresentazione vengano a
+ è possibile che parti di questa rappresentazione vengano a
mancare o per scelta (non definendo dei sottodischi per alcune parti del
plex) o per accidente (come risultato della rottura del disco che le
- conteneva). Finch&eacute; almeno un plex contiene i dati di tutto lo
- spazio d'indirizzamento del volume, il volume stesso &egrave;
+ conteneva). Finché almeno un plex contiene i dati di tutto lo
+ spazio d'indirizzamento del volume, il volume stesso è
completamente funzionale.</para>
</sect2>
@@ -382,7 +382,7 @@
<para>Un <emphasis>plex in striping</emphasis> suddivide i dati tra
ogni sottodisco. I sottodischi devono tutti avere la stessa
dimensione e devono essere presenti almeno due sottodischi
- perch&eacute; esista differenza da un plex concatenato.</para>
+ perché esista differenza da un plex concatenato.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
</sect2>
@@ -395,26 +395,26 @@
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>I plex concatenati, che sono i pi&ugrave; flessibili: possono
+ <para>I plex concatenati, che sono i più flessibili: possono
contenere qualsiasi numero di sottodischi e questi possono avere
- qualsiasi dimensione. Il plex pu&ograve; essere esteso aggiungendo
+ qualsiasi dimensione. Il plex può essere esteso aggiungendo
sottodischi. Richiede meno tempo di <acronym>CPU</acronym> di un
- plex in striping, bench&eacute; la differenza in carico di
+ plex in striping, benché la differenza in carico di
<acronym>CPU</acronym> non sia misurabile. D'altro canto sono
- pi&ugrave; suscettibili agli hot spot (letteralmente <quote>zona
- calda</quote>): ovvero situazioni in cui un disco &egrave; molto attivo mentre
+ più suscettibili agli hot spot (letteralmente <quote>zona
+ calda</quote>): ovvero situazioni in cui un disco è molto attivo mentre
gli altri sono fermi.</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>Il pi&ugrave; grande vantaggio dei plex in striping
- (<acronym>RAID-0</acronym>) &egrave; la loro capacit&agrave; di
+ <para>Il più grande vantaggio dei plex in striping
+ (<acronym>RAID-0</acronym>) è la loro capacità di
ridurre gli hot spot: scegliendo una dimensione di striping ottimale
- (circa 256&nbsp;kB) si pu&ograve; ridistribuire il carico sui drive.
- Gli svantaggi di questo approccio sono codice pi&ugrave; complesso e
+ (circa 256&nbsp;kB) si può ridistribuire il carico sui drive.
+ Gli svantaggi di questo approccio sono codice più complesso e
restrizioni sui sottodischi: devono essere tutti della stessa
dimensione, inoltre estendere il plex aggiungendo sottodischi
- &egrave; cos&igrave; complicato che attualmente Vinum non lo
+ è così complicato che attualmente Vinum non lo
implementa. Vinum aggiunge anche un'ulteriore restrizione
elementare: un plex in striping deve contenere almeno due
sottodischi, dato che sarebbe altrimenti indistinguibile da un plex
@@ -449,12 +449,12 @@
<entry>1</entry>
- <entry>s&igrave;</entry>
+ <entry>sì</entry>
<entry>no</entry>
<entry>Immagazzinamento di grandi moli di dati con la massima
- flessibilit&agrave; e prestazioni moderate</entry>
+ flessibilità e prestazioni moderate</entry>
</row>
<row>
@@ -464,7 +464,7 @@
<entry>no</entry>
- <entry>s&igrave;</entry>
+ <entry>sì</entry>
<entry>Alte prestazioni in casi di accessi altamente
concorrenti</entry>
@@ -480,12 +480,12 @@
<para>Vinum mantiene un <emphasis>database della configurazione</emphasis>
che descrive gli oggetti del sistema conosciuti. Inizialmente l'utente
- crea il database della configurazione da uno o pi&ugrave; file di
+ crea il database della configurazione da uno o più file di
configurazione, con l'aiuto del programma &man.vinum.8;. Vinum
immagazzina una copia del database di configurazione in ogni slice del
disco (che Vinum chiama <emphasis>device</emphasis>, ovvero
<quote>dispositivo</quote>) sotto il suo controllo.
- Questo database &egrave; aggiornato a ogni cambio
+ Questo database è aggiornato a ogni cambio
di stato in modo che un riavvio possa recuperare accuratamente lo stato di
ogni oggetto Vinum.</para>
@@ -514,31 +514,31 @@
<listitem>
<para>La linea <emphasis>volume</emphasis> descrive un volume.
- L'unico attributo richiesto &egrave; il nome, in questo caso
+ L'unico attributo richiesto è il nome, in questo caso
<emphasis>myvol</emphasis>.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>La linea <emphasis>plex</emphasis> definisce un plex.
- L'unico parametro richiesto &egrave; il tipo di organizzazione, in
- questo caso <emphasis>concat</emphasis>. Non &egrave; necessario
+ L'unico parametro richiesto è il tipo di organizzazione, in
+ questo caso <emphasis>concat</emphasis>. Non è necessario
un nome: il sistema genera un nome automaticamente a partire dal
nome del volume, aggiungendo un suffisso
<emphasis>.p</emphasis><emphasis>x</emphasis>, dove
<emphasis>x</emphasis> indica il numero del plex nel volume. Il
- plex verr&agrave; quindi chiamato
+ plex verrà quindi chiamato
<emphasis>myvol.p0</emphasis>.</para>
</listitem>
<listitem>
<para>La linea <emphasis>sd</emphasis> descrive un sottodisco.
Le specifiche minime sono il nome del drive su cui immagazzinarlo e
- la lunghezza del sottodisco. Come per i plex non &egrave;
+ la lunghezza del sottodisco. Come per i plex non è
necessario un nome: il sistema assegna automaticamente nomi
derivati dal nome del plex, aggiungendo il suffisso
<emphasis>.s</emphasis><emphasis>x</emphasis>, dove
<emphasis>x</emphasis> indica il numero del sottodisco nel plex,
- quindi Vinum dar&agrave; a questo sottodisco il nome di
+ quindi Vinum darà a questo sottodisco il nome di
<emphasis>myvol.p0.s0</emphasis>.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
@@ -562,7 +562,7 @@
S myvol.p0.s0 State: up PO: 0 B Size: 512 MB</programlisting>
<para>Questo output mostra il formato di elenco breve di &man.vinum.8;,
- che &egrave; rappresentato graficamente nella
+ che è rappresentato graficamente nella
<xref linkend="vinum-simple-vol"/>.</para>
<para>
@@ -580,17 +580,17 @@
<para>Questo particolare volume non ha specifici vantaggi su una
convenzionale partizione di disco. Contiene un singolo plex, quindi non
- &egrave; ridondante. Il plex contiene un solo sottodisco, quindi non
- c'&egrave; differenza nell'immagazzinamento dei dati. Le sezioni
- seguenti mostrano vari metodi di configurazione pi&ugrave;
+ è ridondante. Il plex contiene un solo sottodisco, quindi non
+ c'è differenza nell'immagazzinamento dei dati. Le sezioni
+ seguenti mostrano vari metodi di configurazione più
interessanti.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Aumentare la Resistenza alle Rotture: il Mirroring</title>
- <para>Il mirroring pu&ograve; aumentare, in un volume, la resistenza alle
- rotture. Quando si definisce un volume in mirroring &egrave; importante
+ <para>Il mirroring può aumentare, in un volume, la resistenza alle
+ rotture. Quando si definisce un volume in mirroring è importante
assicurarsi che i sottodischi di ogni plex siano su dischi differenti,
in modo che la rottura di un drive non blocchi entrambi i plex. La
seguente configurazione mostra un volume in mirroring:</para>
@@ -602,11 +602,11 @@
plex org concat
sd length 512m drive b</programlisting>
- <para>In questo esempio non &egrave; necessario specificare nuovamente la
+ <para>In questo esempio non è necessario specificare nuovamente la
definizione del drive <emphasis>a</emphasis>, dato che Vinum mantiene
traccia di tutti gli oggetti nel suo database di configurazione. Dopo
aver elaborato questa definizione, la configurazione appare
- cos&igrave;:</para>
+ così:</para>
<programlisting width="97"> Drives: 2 (4 configured)
@@ -647,7 +647,7 @@
<sect2>
<title>Ottimizzazione delle Prestazioni</title>
- <para>Il volume in mirroring dell'esempio precedente &egrave; pi&ugrave;
+ <para>Il volume in mirroring dell'esempio precedente è più
resistente alle rotture di un volume non in mirroring, ma le sue
prestazioni sono inferiori: ogni scrittura sul volume richiede una
scrittura su ognuno dei drive, utilizzando quindi una maggior frazione
@@ -666,9 +666,9 @@
sd length 128m drive c
sd length 128m drive d</programlisting>
- <para>Come prima non &egrave; necessario definire i drive che Vinum
- gi&agrave; conosce. Dopo aver elaborato queste definizioni la
- configurazione appare cos&igrave;:</para>
+ <para>Come prima non è necessario definire i drive che Vinum
+ già conosce. Dopo aver elaborato queste definizioni la
+ configurazione appare così:</para>
<programlisting width="92"> Drives: 4 (4 configured)
Volumes: 3 (4 configured)
@@ -705,17 +705,17 @@
</figure>
</para>
- <para>Questo volume &egrave; rappresentato nella
- <xref linkend="vinum-striped-vol"/>. L'intensit&agrave; del colore delle strisce
+ <para>Questo volume è rappresentato nella
+ <xref linkend="vinum-striped-vol"/>. L'intensità del colore delle strisce
indica la posizione all'interno dello spazio di indirizzamento del
- plex: le pi&ugrave; chiare all'inizio, le pi&ugrave; scure alla
+ plex: le più chiare all'inizio, le più scure alla
fine.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Resistenza alle Rotture e Prestazioni</title>
- <para><anchor id="vinum-resilience"/>Con hardware a sufficenza &egrave;
+ <para><anchor id="vinum-resilience"/>Con hardware a sufficenza è
possibile creare volumi con miglioramenti sia nella resistenza alle
rotture che nelle prestazioni, comparati alle normali partizioni
&unix;. Una tipica configurazione potrebbe essere:</para>
@@ -735,7 +735,7 @@
sd length 102480k drive b</programlisting>
<para>I sottodischi del secondo plex sono spostati di due posti rispetto a
- quelli del primo plex: questo aumenta le probabilit&agrave; che le
+ quelli del primo plex: questo aumenta le probabilità che le
scritture non utilizzino lo stesso sottodisco anche nel caso in cui un
trasferimento utilizzi entrambi i drive.</para>
@@ -756,14 +756,14 @@
<title>Nomenclatura degli Oggetti</title>
<para>Come descritto sopra, Vinum assegna nomi di default a plex e
- sottodischi, bench&eacute; questi possano essere cambiati. Cambiare il
- nome di default non &egrave; raccomandato: l'esperienza con il VERITAS
+ sottodischi, benché questi possano essere cambiati. Cambiare il
+ nome di default non è raccomandato: l'esperienza con il VERITAS
volume manager, che permette la nomenclatura arbitraria degli oggetti, ha
- mostrato che questa flessibilit&agrave; non porta vantaggi significativi e
- pu&ograve; causare confusione.</para>
+ mostrato che questa flessibilità non porta vantaggi significativi e
+ può causare confusione.</para>
<para>I nomi possono contenere ogni carattere non blank (i caratteri di
- spazio, tabulazione, cambio riga) ma &egrave; consigliato limitarsi a
+ spazio, tabulazione, cambio riga) ma è consigliato limitarsi a
lettere, cifre e il carattere di underscore. I nomi di volumi,
plex e sottodischi possono essere
lunghi fino a 64 caratteri, i nomi di drive invece hanno un massimo di 32
@@ -801,7 +801,7 @@
<filename>/dev/vinum/rstriped</filename>,
<filename>/dev/vinum/rraid5</filename> e
<filename>/dev/vinum/rraid10</filename>.
- In questo c'&egrave; un ovvio problema: &egrave; possibile avere due
+ In questo c'è un ovvio problema: è possibile avere due
volumi chiamati <emphasis>r</emphasis> e <emphasis>rr</emphasis> che
avrebbero un conflitto nel creare il nodo
<filename>/dev/vinum/rr</filename>: sarebbe il dispositivo a
@@ -906,7 +906,7 @@
brwxr-xr-- 1 root wheel 25, 0x20200002 Apr 13 16:46 s64.p0.s2
brwxr-xr-- 1 root wheel 25, 0x20300002 Apr 13 16:46 s64.p0.s3</programlisting>
- <para>Bench&eacute; sia raccomandato non allocare nomi specifici a plex e
+ <para>Benché sia raccomandato non allocare nomi specifici a plex e
sottodischi, i drive di Vinum devono avere un nome. Questo permette di
spostare un disco in una differente locazione e continuare a riconoscerlo
automaticamente. I nomi di drive possono essere lunghi fino a 32
@@ -918,7 +918,7 @@
<para>I volumi appaiono al sistema identici ai dischi, con un'eccezione.
Differentemente dai dischi &unix;, Vinum non partiziona i volumi,
che quindi non contengono una tabella delle partizioni. Questo ha reso
- necessario modificare alcuni programmi di utilit&agrave; del disco, tra
+ necessario modificare alcuni programmi di utilità del disco, tra
cui &man.newfs.8;, che precedentemente cercava di interpretare l'ultima
lettera di un volume Vinum come un identificatore di partizione.
Ad esempio un disco potrebbe avere un nome come
@@ -952,11 +952,11 @@ newfs: /dev/vinum/concat: can't figure out file system partition</screen>
<title>Configurare Vinum</title>
<para>Il kernel <filename>GENERIC</filename> non contiene Vinum.
- &Egrave; possibile creare un kernel speciale che lo contenga, ma questo
- non &egrave; raccomandato: il metodo standard per lanciare Vinum &egrave;
- come modulo del kernel (<acronym>kld</acronym>). Non &egrave; neanche
+ È possibile creare un kernel speciale che lo contenga, ma questo
+ non è raccomandato: il metodo standard per lanciare Vinum è
+ come modulo del kernel (<acronym>kld</acronym>). Non è neanche
necessario usare &man.kldload.8; per Vinum: quando lanci &man.vinum.8; il
- programma controlla se il modulo &egrave; stato caricato e, in caso non
+ programma controlla se il modulo è stato caricato e, in caso non
sia caricato, lo carica automaticamente.</para>
<sect2>
@@ -996,7 +996,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
informazioni della configurazione: trova i drive scandendo le partizioni
dei dischi configurati alla ricerca di un'etichetta Vinum. Questo
permette a Vinum di identificare i drive correttamente anche se gli
- &egrave; stato assegnato un differente codice identificativo di drive
+ è stato assegnato un differente codice identificativo di drive
&unix;.</para>
<sect3 id="vinum-rc-startup">
@@ -1009,10 +1009,10 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<programlisting>start_vinum="YES" # set to YES to start vinum</programlisting>
<para>Se non hai un file <filename>/etc/rc.conf</filename>, creane uno
- con questo contenuto. Questo ordiner&agrave; al sistema di caricare
+ con questo contenuto. Questo ordinerà al sistema di caricare
il Vinum <acronym>kld</acronym> all'avvio, inizializzando ogni oggetto
menzionato nella configurazione. Questo viene fatto prima del mount
- dei file system quindi &egrave; possibile fare automaticamente
+ dei file system quindi è possibile fare automaticamente
&man.fsck.8; e mount dei file system su volumi Vinum.</para>
<para>Quando esegui Vinum con il comando <command>vinum start</command>
@@ -1020,9 +1020,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
circostanze normali ogni drive contiene una copia identica del
database di configurazione quindi non conta da quale disco viene
letto. Dopo un crash, tuttavia, Vinum deve determinare quale drive
- &egrave; stato aggiornato pi&ugrave; recentemente e leggere la
+ è stato aggiornato più recentemente e leggere la
configurazione da questo drive. Quindi aggiorna la configurazione, se
- necessario, sui drive progressivamente pi&ugrave; vecchi.</para>
+ necessario, sui drive progressivamente più vecchi.</para>
</sect3>
</sect2>
</sect1>
@@ -1031,15 +1031,15 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<title>Usare Vinum nel Filesystem Root</title>
<para>Per una macchina con filesystem completamente in mirroring con Vinum
- &egrave; desiderabile mettere in mirroring anche il filesystem di root;
- fare questo &egrave; meno semplice che non per un filesystem arbitrario,
+ è desiderabile mettere in mirroring anche il filesystem di root;
+ fare questo è meno semplice che non per un filesystem arbitrario,
dato che:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
<para>Il filesystem root deve essere disponibile nella parte iniziale
del processo di boot, quindi l'infrastruttura di Vinum deve essere
- gi&agrave; disponibile in quel momento.</para>
+ già disponibile in quel momento.</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1051,9 +1051,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
</itemizedlist>
<para>Nelle sezioni seguenti, il termine <quote>volume root</quote>
- &egrave; usato generalmente per descrivere il volume Vinum che contiene il
- filesystem root. &Egrave; probabilmente una buona idea usare il nome
- <literal>"root"</literal> per questo volume, ma non &egrave; necessario.
+ è usato generalmente per descrivere il volume Vinum che contiene il
+ filesystem root. È probabilmente una buona idea usare il nome
+ <literal>"root"</literal> per questo volume, ma non è necessario.
Tutti gli esempi nelle prossime sezioni usano questo nome.</para>
<sect2>
@@ -1064,18 +1064,18 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<itemizedlist>
<listitem>
- <para>Vinum deve essere disponibile nel kernel gi&agrave; all'avvio,
+ <para>Vinum deve essere disponibile nel kernel già all'avvio,
quindi il metodo per lanciare Vinum automaticamente descritto
- in <xref linkend="vinum-rc-startup"/> non pu&ograve; essere
+ in <xref linkend="vinum-rc-startup"/> non può essere
utilizzato e il parametro <literal>start_vinum</literal> in
- realt&agrave; <emphasis>non</emphasis> va impostato in questo tipo
- di configurazione. La prima possibilit&agrave; &egrave; di
+ realtà <emphasis>non</emphasis> va impostato in questo tipo
+ di configurazione. La prima possibilità è di
compilare Vinum staticamente dentro al kernel, in modo che sia
- sempre disponibile, ma questo non &egrave; normalmente desiderabile.
- Un'altra opportunit&agrave; &agrave; di fare in modo che
+ sempre disponibile, ma questo non è normalmente desiderabile.
+ Un'altra opportunità à di fare in modo che
<filename>/boot/loader</filename> (<xref
linkend="boot-loader"/>) carichi il modulo kernel di Vinum prima di
- lanciare il kernel. Questo pu&ograve; essere fatto utilizzando la
+ lanciare il kernel. Questo può essere fatto utilizzando la
riga:</para>
<programlisting>vinum_load="YES"</programlisting>
@@ -1093,7 +1093,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<note>
<para>I seguenti paragrafi spiegano i passi necessari per
&os;&nbsp;5.X e superiori. L'impostazione richiesta da
- &os;&nbsp;4.X &egrave; diversa ed &egrave; descritta dopo, in
+ &os;&nbsp;4.X è diversa ed è descritta dopo, in
<xref linkend="vinum-root-4x"/>.</para>
</note>
@@ -1105,11 +1105,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
istruito, alla partenza del kernel, di controllare automaticamente
tutti i dischi alla ricerca di informazioni sui volumi Vinum.</para>
- <para>Da notare il fatto che non &egrave; necessario istruire il
+ <para>Da notare il fatto che non è necessario istruire il
kernel sulla locazione del filesystem root.
<filename>/boot/loader</filename> cerca il nome del device di root
in <filename>/etc/fstab</filename> e passa l'informazione al kernel.
- Quando &egrave; necessario montare il filesystem root, il kernel,
+ Quando è necessario montare il filesystem root, il kernel,
tramite il nome di device fornitogli, capisce a quale driver deve
chiedere la conversione di tale nome in ID interno di device (numero
maggiore/minore).</para>
@@ -1121,9 +1121,9 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<title>Rendere un volume di root basato su Vinum accessibile
dall'avvio</title>
- <para>Dato che il codice di avvio di FreeBSD &egrave; attualmente di soli
- 7.5 KB ed &egrave; gi&agrave; appesantito dalla lettura di file (come
- <filename>/boot/loader</filename>) da un filesystem UFS, &egrave;
+ <para>Dato che il codice di avvio di FreeBSD è attualmente di soli
+ 7.5 KB ed è già appesantito dalla lettura di file (come
+ <filename>/boot/loader</filename>) da un filesystem UFS, è
semplicemente impossibile insegnargli anche a leggere le strutture
interne di Vinum in modo da fargli leggere i dati della configurazione
di Vinum per ricavarne gli elementi del volume di boot stesso.
@@ -1131,7 +1131,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
l'illusione di una partizione <literal>"a"</literal> standard contenente
il filesystem di root.</para>
- <para>Perch&eacute; questo sia anche solo possibile, il volume di root
+ <para>Perché questo sia anche solo possibile, il volume di root
deve rispondere ai seguenti requisiti:</para>
<itemizedlist>
@@ -1140,22 +1140,22 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
</listitem>
<listitem>
- <para>Il volume di root non deve contenere la concatenazione di pi&ugrave; di
+ <para>Il volume di root non deve contenere la concatenazione di più di
un sottodisco per ogni plex.</para>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Da notare che &egrave; desiderabile e possibile avere plex multipli,
+ <para>Da notare che è desiderabile e possibile avere plex multipli,
contenente ognuno una replica del filesystem root. Il processo di
- avvio, per&ograve;, usa solo una di queste repliche per trovare i file
+ avvio, però, usa solo una di queste repliche per trovare i file
necessario all'avvio, fino a quando il kernel monta il filesystem di
- root stesso. Ogni singolo sottodisco in questi plex avr&agrave; quindi
+ root stesso. Ogni singolo sottodisco in questi plex avrà quindi
bisogno di una propria partizione <literal>"a"</literal> illusoria,
- affinch&eacute; la periferica relativa possa essere avviabile. Non
- &egrave; strettamente necessario che ognuna di queste finte partizioni
+ affinché la periferica relativa possa essere avviabile. Non
+ è strettamente necessario che ognuna di queste finte partizioni
<literal>"a"</literal> sia locato con lo stesso spiazzamento all'interno
della propria periferica, rispetto alle periferiche contenenti gli altri
- plex del volume. &Egrave; comunque probabilmente una buona idea creare
+ plex del volume. È comunque probabilmente una buona idea creare
i volumi Vinum in modo che le periferiche in mirror siano simmetriche,
per evitare confusione.</para>
@@ -1166,7 +1166,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<procedure>
<step>
<para>La locazione (spiazzamento dall'inizio della periferica) e la
- dimensione del sottodisco che &egrave; parte del volume di root deve
+ dimensione del sottodisco che è parte del volume di root deve
essere esaminato, usando il comando:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>vinum l -rv root</userinput></screen>
@@ -1187,11 +1187,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
esempio <devicename>da0</devicename>) per dischi senza tabella delle
slice (ovvero i nomi che si usano anche con fdisk).</para>
- <para>Se c'&egrave; gi&agrave; una partizione <literal>"a"</literal>
+ <para>Se c'è già una partizione <literal>"a"</literal>
sulla periferica (presumibilmente contenente un filesystem root
precedente all'uso di Vinum), dovrebbe essere rinominata in altro
modo, in modo da restare accessibile (non si sa mai), ma non essere
- usata pi&ugrave; per default per avviare il sistema. Da notare che
+ usata più per default per avviare il sistema. Da notare che
le partizioni attive (ad esempio un filesystem root attualmente
montato) non possono essere rinominati, quindi questo deve essere
eseguito o avviando da un disco <quote>Fixit</quote> o (in caso di
@@ -1200,11 +1200,11 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
<para>Infine, lo spiazzamento della partizione Vinum sulla periferica
va aggiunto allo spiazzamento del rispettivo sottodisco di root
- rispetto alla periferica stessa. Il risultato sar&agrave; il valore
+ rispetto alla periferica stessa. Il risultato sarà il valore
di <literal>"offset"</literal> (spiazzamento) per la nuova
partizione <literal>"a"</literal>. Il valore
<literal>"size"</literal> (dimensione) per questa partizione
- pu&ograve; essere copiato pari pari dal calcolo fatto sopra.
+ può essere copiato pari pari dal calcolo fatto sopra.
Il valore <literal>"fstype"</literal> deve essere
<literal>4.2BSD</literal>. I valori <literal>"fsize"</literal>,
<literal>"bsize"</literal> e <literal>"cpg"</literal> devono
@@ -1213,17 +1213,17 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
importanti.</para>
<para>In questo modo una nuova partizione <literal>"a"</literal>
- sar&agrave; creata ricoprendo le partizioni Vinum su questa
+ sarà creata ricoprendo le partizioni Vinum su questa
periferica. Da notare che <command>disklabel</command>
- permetter&agrave; questa ricopertura solo se la partizione Vinum
- &egrave; stata appropriatamente marcata usando un
+ permetterà questa ricopertura solo se la partizione Vinum
+ è stata appropriatamente marcata usando un
<literal>"fstype"</literal> pari a <literal>"vinum"</literal>
fstype.</para> </step>
<step>
- <para>&Egrave; tutto! Ora una falsa partizione <literal>"a"</literal>
+ <para>È tutto! Ora una falsa partizione <literal>"a"</literal>
esiste su ogni periferica che abbia una replica del volume di root.
- &Egrave; altamente raccomandabile verificare nuovamente i risultati,
+ È altamente raccomandabile verificare nuovamente i risultati,
usando un comando come:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>fsck -n /dev/<replaceable>devname</replaceable>a</userinput></screen>
@@ -1242,7 +1242,7 @@ sd name bigraid.p0.s4 drive e plex bigraid.p0 state initializing len 4194304b dr
controllo appropriate dal filesystem di root Vinum e agire di
consequenza. Alla fine del processo di inizializzazione del kernel,
dopo che tutte le periferiche sono state annunciate, l'avvertimento
- principale che conferma il successo dell'avvio &egrave; un messaggio
+ principale che conferma il successo dell'avvio è un messaggio
simile a questo:</para>
<screen>Mounting root from ufs:/dev/vinum/root</screen>
@@ -1289,21 +1289,21 @@ Subdisk root.p1.s0:
h: 71771672 16 vinum # (Cyl. 0*- 4467*)
</screen>
- <para>Si pu&ograve; notare che il parametro <literal>"size"</literal> per
+ <para>Si può notare che il parametro <literal>"size"</literal> per
la finta partizione <literal>"a"</literal> corrisponde al valore di cui
abbiamo parlato prima, mentre il parametro <literal>"offset"</literal>
- &egrave; la somma dello spiazzamento all'interno della partizione Vinum
+ è la somma dello spiazzamento all'interno della partizione Vinum
<literal>"h"</literal> e lo spiazzamento all'interno della periferica (o
- slice). Questa &egrave; una tipica configurazione necessaria per
+ slice). Questa è una tipica configurazione necessaria per
evitare il problema descritto in <xref linkend="vinum-root-panic"/>.
- Si pu&ograve; anche notare che l'intera partizione
- <literal>"a"</literal> &egrave; completamente contenuta dalla partizione
+ Si può anche notare che l'intera partizione
+ <literal>"a"</literal> è completamente contenuta dalla partizione
<literal>"h"</literal>, che contiene tutti i dati Vinum per questa
periferica.</para>
- <para>Notate che in questo esempio l'intera periferica &egrave; dedicata a
- Vinum e non c'&egrave; spazio per partizioni pre-Vinum, dato che questo
- disco &egrave; stato configurato da nuovo per il solo scopo di far parte
+ <para>Notate che in questo esempio l'intera periferica è dedicata a
+ Vinum e non c'è spazio per partizioni pre-Vinum, dato che questo
+ disco è stato configurato da nuovo per il solo scopo di far parte
di una configurazione Vinum.</para>
</sect2>
@@ -1311,46 +1311,46 @@ Subdisk root.p1.s0:
<title>Risoluzione Problemi</title>
<para>Se qualcosa va storto, serve un modo per tornare in una situazione
- di normalit&agrave;. Segue una lista di alcuni tipici problemi,
+ di normalità. Segue una lista di alcuni tipici problemi,
completi di soluzione.</para>
<sect3>
<title>Il Codice di Avvio si Carica, ma il Sistema non si Avvia</title>
<para>Se per qualsiasi ragione in sistema non prosegue nell'avvio, si
- pu&ograve; interrompere il processo di avvio premendo il tasto
+ può interrompere il processo di avvio premendo il tasto
<keycap>spazio</keycap> all'avviso dei 10 secondi. Le variabili di
avvio potranno quindi essere esaminate usando il comando
<command>show</command> e manipolate con <command>set</command> e
<command>unset</command>.</para>
- <para>Se l'unico problema &egrave; che il modulo kernel di Vinum non
- &egrave; ancora presente nella lista dei moduli da caricare
+ <para>Se l'unico problema è che il modulo kernel di Vinum non
+ è ancora presente nella lista dei moduli da caricare
automaticamente, un semplice <command>load vinum</command>
- aiuter&agrave;.</para>
+ aiuterà.</para>
- <para>Quando pronti, il processo di avvio pu&ograve; continuare con un
+ <para>Quando pronti, il processo di avvio può continuare con un
<command>boot -as</command>. Le opzioni <option>-as</option>
comunicano al kernel di montare il filesystem di root
(<option>-a</option>) e di interrompere il processo di avvio in
- modalit&agrave; singolo utente (<option>-s</option>),
- quando il filesystem di root &egrave; montato a sola lettura. In
- questo modo bench&eacute; uno solo dei plex do un volume multi-plex
+ modalità singolo utente (<option>-s</option>),
+ quando il filesystem di root è montato a sola lettura. In
+ questo modo benché uno solo dei plex do un volume multi-plex
sia stato montato, non si rischia inconsistenza dei dati tra i vari
plex.</para>
<para>Alla richiesta di un filesystem di root da montare, ogni
- periferica che contenga un filesystem di root valido pu&ograve; essere
- usata. Se <filename>/etc/fstab</filename> &egrave; stato impostato
+ periferica che contenga un filesystem di root valido può essere
+ usata. Se <filename>/etc/fstab</filename> è stato impostato
correttamente, il default dovrebbe essere
<literal>ufs:/dev/vinum/root</literal> o simile. Una tipica
alternativa potrebbe essere <literal>ufs:da0d</literal>, una
ipotetica partizione contenente un filesystem root pre-Vinum.
Bisogna fare attenzione quando si sceglie una delle partizioni
<literal>"a"</literal> alias di un sottodisco della periferica root di
- Vinum, perch&eacute; in una configurazione in mirror questo monterebbe
+ Vinum, perché in una configurazione in mirror questo monterebbe
solo un pezzo della root in mirror. Se questo filesystem deve poi
- essere montato in lettura/scrittura &egrave; necessario rimuovere gli
+ essere montato in lettura/scrittura è necessario rimuovere gli
altri plex del volume root di Vinum dato che conterrebbero comunque
dati non consistenti.</para>
</sect3>
@@ -1361,10 +1361,10 @@ Subdisk root.p1.s0:
<para>Se <filename>/boot/loader</filename> non si carica, ma l'avvio
primario si carica comunque (si capisce dal singolo trattino nella
colonna di sinistra dello schermo subito dopo l'inizio dell'avvio), si
- pu&ograve; tentare di fermare l'avvio primario in questo punto,
- premendo il tasto <keycap>spazio</keycap>. Questo fermer&agrave;
+ può tentare di fermare l'avvio primario in questo punto,
+ premendo il tasto <keycap>spazio</keycap>. Questo fermerà
l'avvio nella seconda fase, vedi <xref linkend="boot-boot1"/>. Qua si
- pu&ograve; fare un tentativo di caricare una differente partizione, ad
+ può fare un tentativo di caricare una differente partizione, ad
esempio la partizione contenente il precedente filesystem di root
<literal>"a"</literal>, prima di sostituirlo come sopra
indicato.</para>
@@ -1377,20 +1377,20 @@ Subdisk root.p1.s0:
distrutto il codice di avvio. Sfortunatamente Vinum lascia solo 4 KB
liberi all'inizio della sua partizione prima di scrivere il proprio
header. Purtroppo le due fasi dell'avvio e la disklabel compresa tra
- le due attualmente occupa 8 KB, quindi se la partizione Vinum &egrave;
+ le due attualmente occupa 8 KB, quindi se la partizione Vinum è
creata con spiazzamento 0 in una slice o disco che dovrebbe essere
- avviabile, la configurazione di Vinum distrugger&agrave; il codice di
+ avviabile, la configurazione di Vinum distruggerà il codice di
avvio.</para>
- <para>Similmente, se la situazione sopra descritta &egrave; stata
+ <para>Similmente, se la situazione sopra descritta è stata
risolta avviando da un disco di <quote>Fixit</quote>, e il codice di
avvio re-installato usando <command>disklabel -B</command> come
descritto in <xref linkend="boot-boot1"/>, il codice di avvio
- distrugger&agrave; l'header di Vinum, che non sapr&agrave; pi&ugrave;
- trovare i propri dischi. Bench&eacute; nessun dato, di configurazione
+ distruggerà l'header di Vinum, che non saprà più
+ trovare i propri dischi. Benché nessun dato, di configurazione
o contenuto, sia distrutto da questo processo, che risulta quindi
recuperabile reinserendo la stessa configurazione di Vinum, la
- situazione &egrave; in realt&agrave; di difficile risoluzione: sarebbe
+ situazione è in realtà di difficile risoluzione: sarebbe
necessario spostare l'intera partizione Vinum di almeno 4 KB, in modo
da lasciare abbastanza spazio sia per il codice di avvio che per
l'header Vinum.</para>
@@ -1402,7 +1402,7 @@ Subdisk root.p1.s0:
<para>In FreeBSD 4.X alcune funzioni interne necessarie a Vinum per poter
trovare automaticamente tutti i dischi non sono presenti e il codice che
- ricava l'ID interno della periferica di root non &egrave; abbastanza
+ ricava l'ID interno della periferica di root non è abbastanza
intelligente da gestire automaticamente nomi come
<filename>/dev/vinum/root</filename>, quindi le cose vengono fatte
in modo un po' diverso.</para>
@@ -1413,11 +1413,11 @@ Subdisk root.p1.s0:
<programlisting>vinum.drives="/dev/<replaceable>da0</replaceable> /dev/<replaceable>da1</replaceable>"</programlisting>
- <para>&Egrave; importante indicare tutti i drive che possono contenere
- dati Vinum. Non &egrave; un problema indicare drive <emphasis>di
- troppo</emphasis>, non &egrave; neanche necessario aggiungere
+ <para>È importante indicare tutti i drive che possono contenere
+ dati Vinum. Non è un problema indicare drive <emphasis>di
+ troppo</emphasis>, non è neanche necessario aggiungere
esplicitamente ogni slice e/o partizione, dato che Vinum
- cercher&agrave; header Vinum in tutte le slice e partizioni dei drive
+ cercherà header Vinum in tutte le slice e partizioni dei drive
nominati.</para>
<para>Dato che le procedure utilizzate per interpretare il nome del
@@ -1431,35 +1431,35 @@ Subdisk root.p1.s0:
periferica di root. Questo viene fatto indicando il nome del
volume di root nella variabile di avvio <literal>vinum.root</literal>.
La riga di <filename>/boot/loader.conf</filename> adatta per fare questo
- &egrave; simile alla seguente:</para>
+ è simile alla seguente:</para>
<programlisting>vinum.root="root"</programlisting>
<para>Quando l'inizializzazione del kernel cerca di trovare la periferica
- root da montare controlla se qualche modulo del kernel ha gi&agrave;
- pre-inizializzato il parametro kernel apposito; se questo &egrave; il
+ root da montare controlla se qualche modulo del kernel ha già
+ pre-inizializzato il parametro kernel apposito; se questo è il
caso <emphasis>e</emphasis> la periferica che dice di essere la
periferica di root ha il numero maggiore e minore corrispondenti al
driver come trovato dal nome della periferica di root passata (ovvero
- <literal>"vinum"</literal>, nel nostro caso), user&agrave; l'ID di
- periferica pre-allocato, anzich&eacute; cercar di trovarne uno da solo.
- In tal modo durante l'usuale avvio automatico pu&ograve; continuare a
+ <literal>"vinum"</literal>, nel nostro caso), userà l'ID di
+ periferica pre-allocato, anziché cercar di trovarne uno da solo.
+ In tal modo durante l'usuale avvio automatico può continuare a
montare il volume di root Vinum per il filesystem di root.</para>
<para>Bisogna comunque notare che anche quando <command>boot -a</command>
richiede di inserire manualmente il nome della periferica di root tale
- nome non pu&ograve; essere intepretato nel caso sia un nome riferito a
- un volume Vinum. Se &egrave; inserito un nome di periferica non
+ nome non può essere intepretato nel caso sia un nome riferito a
+ un volume Vinum. Se è inserito un nome di periferica non
riferito a una periferica Vinum, la non corrispondenza col numero
maggiore pre-allocato del parametro di root e del driver ricavato dal
- nome far&agrave; s&igrave; che la procedura utilizzi il normale
+ nome farà sì che la procedura utilizzi il normale
interprete, quindi una stringa come <literal>ufs:da0d</literal>
- funzioner&agrave; come previsto. Da notare che se questo fallisce non
- si pu&ograve; pi&ugrave; provare una stringa come
+ funzionerà come previsto. Da notare che se questo fallisce non
+ si può più provare una stringa come
<literal>ufs:vinum/root</literal>, dato che non verrebbe
- interpretata; l'unica via di uscita &egrave; riavviare e ripartire da
+ interpretata; l'unica via di uscita è riavviare e ripartire da
zero. (Alla richiesta di <quote>askroot</quote>, la parte iniziale
- <filename>/dev/</filename> pu&ograve; sempre essere omessa.)</para>
+ <filename>/dev/</filename> può sempre essere omessa.)</para>
</sect2>
</sect1>
</chapter>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml
index 6eb97f9f39..c4271cce21 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/handbook/x11/chapter.sgml
@@ -31,14 +31,14 @@
<title>Sinossi</title>
<para>FreeBSD usa X11 per fornire agli utenti una potente
- interfaccia grafica. X11 &egrave; una implementazione gratuita dell'X
- Window System che &egrave; stata implementata sia in <application>
+ interfaccia grafica. X11 è una implementazione gratuita dell'X
+ Window System che è stata implementata sia in <application>
&xorg;</application> che in <application>&xfree86;</application> (ed
altri pacchetti di software che qui non menzioneremo).
Le versioni di &os; fino alla &os;&nbsp;5.2.1-RELEASE inclusa
troveranno come installazione di default <application>&xfree86;</application>,
il server X11 rilasciato dal Progetto &xfree86;. A partire da &os;&nbsp;5.3-RELEASE,
- la versione di default ed ufficiale &egrave; stata cambiata
+ la versione di default ed ufficiale è stata cambiata
in <application>&xorg;</application>,
il server X11 sviluppato dalla Fondazione X.Org sotto una licenza
molto simile a quella usata da &os;. Sono disponibili per &os;
@@ -51,7 +51,7 @@
(ad esempio su vecchie release di &os; dove
<application>&xfree86;</application>
era la distribuzione di default di X11) o release precedenti di
- <application>&xorg;</application> &egrave; sempre possibile riferirsi alla
+ <application>&xorg;</application> è sempre possibile riferirsi alla
versione archiviata del Manuale di &os; consultabile a questo indirizzo
<ulink url="http://docs.FreeBSD.org/doc/"></ulink>.</para>
@@ -96,25 +96,25 @@
<sect1 id="x-understanding">
<title>Capire X</title>
- <para>Usare X per la prima volta pu&ograve; essere talvolta scioccante per
- quelli che hanno familiarit&agrave; con altri ambienti grafici, come
+ <para>Usare X per la prima volta può essere talvolta scioccante per
+ quelli che hanno familiarità con altri ambienti grafici, come
&microsoft.windows; e &macos;.</para>
<para>Seppure non sia necessario capire tutti i dettagli dei diversi
componenti di X e come interagiscono, tuttavia una qualche conoscenza di
- base rende possibile avvantaggiarsi delle funzionalit&agrave; di X.</para>
+ base rende possibile avvantaggiarsi delle funzionalità di X.</para>
<sect2>
- <title>Perch&egrave; X?</title>
+ <title>Perchè X?</title>
- <para>X non &egrave; il primo window manager scritto per &unix;, ma
- &egrave; il pi&ugrave; popolare.
- Il gruppo di sviluppo originale di X aveva gi&agrave; lavorato ad un
+ <para>X non è il primo window manager scritto per &unix;, ma
+ è il più popolare.
+ Il gruppo di sviluppo originale di X aveva già lavorato ad un
altro sistema grafico prima di scrivere X. Il nome di quel sistema era
<quote>W</quote> (per <quote>Window</quote>). X era semplicemente
la lettera seguente nell'alfabeto Romano.</para>
- <para>X pu&ograve; essere chiamato <quote>X</quote>, <quote>X Window
+ <para>X può essere chiamato <quote>X</quote>, <quote>X Window
System</quote>, <quote>X11</quote>, e in altri modi. Chiamare X11
<quote>X Windows</quote> potrebbe dare fastidio a della gente; per
ulteriori dettagli su questo, consulta &man.X.7;.</para>
@@ -123,46 +123,46 @@
<sect2>
<title>Il modello client/server di X</title>
- <para>X &egrave; stato progettato fin dall'inizio per essere incentrato
+ <para>X è stato progettato fin dall'inizio per essere incentrato
sulla rete ed adotta un modello <quote>client-server</quote>.</para>
<para>Nel modello di X, il <quote>server X</quote> funziona sul computer
- che ha tastiera, monitor e mouse attaccati. Il server &egrave;
+ che ha tastiera, monitor e mouse attaccati. Il server è
responsabile di operazioni come il controllo del display, la gestione
dell'input dalla tastiera e dal mouse, e di altri dispositivi
- di input o di output (es. una <quote>tavoletta</quote> pu&ograve; essere
- usata come dispositivo di input, e un proiettore video pu&ograve;
+ di input o di output (es. una <quote>tavoletta</quote> può essere
+ usata come dispositivo di input, e un proiettore video può
essere un dispositivo di output alternativo). Ogni applicazione X (come
<application>XTerm</application>, o
<application>&netscape;</application>)
- &egrave; un <quote>client</quote>. Un client spedisce messaggi al
+ è un <quote>client</quote>. Un client spedisce messaggi al
server come <quote>Per favore disegna una finestra a queste
coordinate</quote>, e il server risponde con messaggi quali
<quote>L'utente ha appena premuto il bottone OK</quote>.</para>
<para>In una casa o in un piccolo ufficio, il server X e i client X
di solito funzioneranno sullo stesso computer.
- Ad ogni modo, &egrave; perfettamente possibile far funzionare
+ Ad ogni modo, è perfettamente possibile far funzionare
il server X su un desktop meno potente, e far funzionare le applicazioni
X (i client) su di una potente e costosa macchina che serve l'ufficio.
In questo scenario le comunicazioni tra il client X e il server hanno
luogo attraverso la rete.</para>
- <para>Questo confonde certa gente, perch&egrave; la terminologia di X
- &egrave; proprio l'opposto di quello che ci si possa aspettare di
+ <para>Questo confonde certa gente, perchè la terminologia di X
+ è proprio l'opposto di quello che ci si possa aspettare di
solito.
Normalmente ci si aspetta che il <quote>server X</quote> sia la grossa e
potente macchina in fondo alla sala, e il <quote>client X</quote> sia la
macchina sulla propria scrivania.</para>
- <para>&Egrave; importante ricordare che il server X &egrave;
+ <para>È importante ricordare che il server X è
la macchina con il monitor e la
tastiera, e i client X sono i programmi che mostrano le
finestre.</para>
- <para>Non c'&egrave; nulla nel protocollo che obbliga la macchina client e
+ <para>Non c'è nulla nel protocollo che obbliga la macchina client e
quella server ad utilizzare lo stesso sistema operativo, oppure a
- funzionare sullo stesso tipo di computer. &Egrave; certamente possibile
+ funzionare sullo stesso tipo di computer. È certamente possibile
far funzionare un server X su &microsoft.windows; o &macos; di Apple, e
ci sono diverse applicazioni free o commerciali che fanno esattamente
questo.</para>
@@ -171,25 +171,25 @@
<sect2>
<title>Il Window Manager</title>
- <para>La filosofia di design di X &egrave; molto simile a quella di
+ <para>La filosofia di design di X è molto simile a quella di
&unix; <quote>strumenti, non regole</quote>.
Questo significa che X non prova
a dire come una azione debba essere compiuta. Invece, vengono forniti
- degli strumenti all'utente, ed &egrave; quindi responsabilit&agrave;
+ degli strumenti all'utente, ed è quindi responsabilità
dell'utente decidere come usare questi strumenti.</para>
<para>Questa filosofia si estende al fatto che X non dice come le
- finestre debbano comparire sullo schermo, n&eacute; come queste debbano
- essere spostate con il mouse, n&eacute; quali tasti servano per muoversi
+ finestre debbano comparire sullo schermo, né come queste debbano
+ essere spostate con il mouse, né quali tasti servano per muoversi
attraverso le finestre (ad esempio, <keycombo action="simul">
<keycap>Alt</keycap>
<keycap>Tab</keycap>
- </keycombo>, nel caso di &microsoft.windows;), n&eacute; che aspetto
+ </keycombo>, nel caso di &microsoft.windows;), né che aspetto
devono avere
le barre sopra ogni finestra, se queste hanno o meno bottoni di
- chiusura, e cos&igrave; via.</para>
+ chiusura, e così via.</para>
- <para>Al contrario X delega questa responsabilit&agrave; ad una
+ <para>Al contrario X delega questa responsabilità ad una
applicazione
chiamata <quote>Window Manager</quote>. Ci sono dozzine di window
manager disponibili per X; <application>AfterStep</application>,
@@ -203,7 +203,7 @@
combinazioni di tasti predefinite per gestire il desktop; altri hanno
un pulsante <quote>Start</quote> o simile; altri possono avere dei
<quote>temi</quote>, permettendo un cambio completo di aspetto e
- funzionalit&agrave; applicando un nuovo tema. Questi window manager, e
+ funzionalità applicando un nuovo tema. Questi window manager, e
molti altri,
sono disponibili nella categoria <filename>x11-wm</filename>
dei Port.</para>
@@ -223,36 +223,36 @@
<title>Regole di fuoco</title>
<para>Un'altra caratteristica per la quale il window manager deve avere
- responsabilit&agrave; &egrave; la cosiddetta <quote>focus
+ responsabilità è la cosiddetta <quote>focus
policy</quote>, o Regola di fuoco.
Ogni sistema a finestre necessita di un modo per scegliere
la finestra che deve essere attiva e che deve ricevere le
comunicazioni da tastiera, e dovrebbe anche indicare in modo visibile
- quale finestra &egrave; attiva in un determinato momento.</para>
+ quale finestra è attiva in un determinato momento.</para>
- <para>Una Focus policy familiare &egrave; chiamata
- <quote>click-to-focus</quote>. Questo &egrave; il modello
+ <para>Una Focus policy familiare è chiamata
+ <quote>click-to-focus</quote>. Questo è il modello
utilizzato da &microsoft.windows;, nel quale una finestra
diventa attiva dopo aver ricevuto un click del mouse.</para>
- <para>X non supporta alcuna focus policy particolare. &Egrave; invece
- il Window Manager che controlla quale finestra &egrave; attiva in
+ <para>X non supporta alcuna focus policy particolare. È invece
+ il Window Manager che controlla quale finestra è attiva in
un determinato momento. Diversi Window manager supporteranno
diversi metodi di focus. Tutti supportano il click-to-focus,
e la maggioranza di questi ne supporta molti altri.</para>
- <para>Le regole di fuoco pi&ugrave; popolari sono:</para>
+ <para>Le regole di fuoco più popolari sono:</para>
<variablelist>
<varlistentry>
<term>focus-follows-mouse (o fuoco-segue-mouse)</term>
<listitem>
- <para>La finestra su cui si trova il puntatore &egrave; quella
+ <para>La finestra su cui si trova il puntatore è quella
che riceve il fuoco. Questa potrebbe non essere
necessariamente la finestra che si trova davanti a tutte
le altre. Il fuoco cambia se si punta un'altra
- finestra, e non c'&egrave; bisogno di fare click con il
+ finestra, e non c'è bisogno di fare click con il
mouse.</para>
</listitem>
</varlistentry>
@@ -261,12 +261,12 @@
<term>sloppy-focus</term>
<listitem>
- <para>Questa policy &egrave; una piccola estensione della
+ <para>Questa policy è una piccola estensione della
focus-follows-mouse. Con focus-follows-mouse, se il mouse
viene mosso sulla finestra principale (o sullo sfondo), allora
- nessuna finestra avr&agrave; il fuoco, e la pressione di un
- tasto verr&agrave; semplicemente ignorata. Con sloppy-focus, il
- fuoco &egrave; solamente cambiato quando il cursore entra in
+ nessuna finestra avrà il fuoco, e la pressione di un
+ tasto verrà semplicemente ignorata. Con sloppy-focus, il
+ fuoco è solamente cambiato quando il cursore entra in
una nuova finestra, e non quando si esce dalla finestra
corrente.</para>
</listitem>
@@ -276,7 +276,7 @@
<term>click-to-focus</term>
<listitem>
- <para>La finestra attiva &egrave; scelta dal click del mouse. La
+ <para>La finestra attiva è scelta dal click del mouse. La
finestra potrebbe essere allora <quote>alzata</quote>, ed
apparire davanti alle altre finestre. Tutte le pressioni dei
tasti saranno da quel momento dirette a questa finestra,
@@ -298,23 +298,23 @@
<para>L'approccio di X di fornire strumenti e non regole si estende
anche ai widget visti sullo schermo in ogni applicazione.</para>
- <para><quote>Widget</quote> &egrave; un termine usato per tutte quelle
+ <para><quote>Widget</quote> è un termine usato per tutte quelle
parti nell'interfaccia utente che possono essere cliccate o manipolate
in un certo modo; bottoni, checkboxes, radio buttons, icone, liste, e
- cos&igrave; via. &microsoft.windows; li chiama
+ così via. &microsoft.windows; li chiama
<quote>controlli</quote>.</para>
<para>Sia &microsoft.windows; che Apple &macos; hanno delle regole strette
per i widget. Gli sviluppatori devono assicurarsi che tutte le loro
applicazioni condividano lo stesso stile e lo stesso aspetto.
- Con X, non si &egrave; sentito un particolare bisogno di
+ Con X, non si è sentito un particolare bisogno di
obbligare ad avere un particolare stile grafico, o settare widgets a cui
aderire.</para>
<para>Come risultato, non aspettatevi che le applicazioni per X abbiano
lo stesso stile e lo stesso aspetto. Ci sono alcuni widgets
popolari e le loro variazioni, come l'originale Athena sviluppato dal
- MIT, <application>&motif;</application> (dal quale &egrave; stato
+ MIT, <application>&motif;</application> (dal quale è stato
modellato il
widget presente su &microsoft.windows;, tutti angoli a doppio livello e
tre sfumature di grigio), <application>OpenLook</application>, ed
@@ -324,7 +324,7 @@
sembianze moderne, probabilmente Qt, usato da
<application>KDE</application>, o GTK+,
usato da <application>GNOME</application>. Rispetto a questo,
- c'&egrave; un accenno di convergenza nell'aspetto dei desktop UNIX,
+ c'è un accenno di convergenza nell'aspetto dei desktop UNIX,
il che facilita le cose ai nuovi utenti.</para>
</sect2>
</sect1>
@@ -332,14 +332,14 @@
<sect1 id="x-install">
<title>Installazione di X11</title>
- <para><application>&xorg;</application> &egrave; l'implementazione di
- default di X11 per &os;. <application>&xorg;</application> &egrave;
+ <para><application>&xorg;</application> è l'implementazione di
+ default di X11 per &os;. <application>&xorg;</application> è
l'implementazione
dell'X server dell'X Window System rilasciato dalla Fondazione X.Org.
- <application>&xorg;</application> &egrave; basato sul codice di
+ <application>&xorg;</application> è basato sul codice di
<application>&xfree86&nbsp;4.4RC2</application> e X11R6.6.
La versione di <application>&xorg;</application> disponibile al momento
- nella Collezione dei Ports &egrave; &xorg.version;.</para>
+ nella Collezione dei Ports è &xorg.version;.</para>
<para>Per compilare ed installare <application>&xorg;</application> dalla
Collezione dei Ports digita:</para>
@@ -352,12 +352,12 @@
accertati di avere almeno 4&nbsp;GB di spazio libero disponibile.</para>
</note>
- <para>In alternativa, X11 pu&ograve; essere installato direttamente dai
+ <para>In alternativa, X11 può essere installato direttamente dai
pacchetti.
Per X11 sono disponibili anche pacchetti binari da usare con
&man.pkg.add.1;.
Quando si usa il download da remoto di &man.pkg.add.1;, il numero di
- versione deve essere rimosso. &man.pkg.add.1; scaricher&agrave;
+ versione deve essere rimosso. &man.pkg.add.1; scaricherà
automaticamente l'ultima versione dell'applicazione.</para>
<para>Quindi per scaricare ed installare il pacchetto di
@@ -371,7 +371,7 @@
pacchetti e port separati di X11.</para>
</note>
- <para>Il resto del capitolo spiegher&agrave; come configurare X11 e come
+ <para>Il resto del capitolo spiegherà come configurare X11 e come
impostare un desktop enviroment produttivo</para>
</sect1>
@@ -396,7 +396,7 @@
<sect2>
<title>Prima di Partire</title>
- <para>Prima di configurare X11 &egrave; necessario avere le
+ <para>Prima di configurare X11 è necessario avere le
seguenti informazioni sul sistema:</para>
<itemizedlist>
@@ -418,21 +418,21 @@
<para>Le specifiche del monitor sono usate da X11 per determinare
la risoluzione ed il refresh rate ai quali girare. Queste specifiche
- possono essere di solito ottenute dalla documentazione che &egrave;
+ possono essere di solito ottenute dalla documentazione che è
arrivata con il monitor o dal sito web del produttore.
- Ci sono i due intervalli di numeri di cui &egrave; necessario
+ Ci sono i due intervalli di numeri di cui è necessario
conoscere il valore, l'horizontal scan rate ed il vertical scan
rate.</para>
<para>Il chipset della scheda video determina quale modulo driver X11 usa
per parlare con l'hardware grafico. Con la maggior parte dei chipset,
- questo pu&ograve; essere determinato automaticamente, ma &egrave; ancora
+ questo può essere determinato automaticamente, ma è ancora
utile conoscerlo caso mai la ricerca automatica non funzioni
correttamente.</para>
<para>La memoria della scheda video determina la risoluzione e la
- profondit&agrave; dei colori ai quali il sistema pu&ograve; funzionare.
- &Egrave; importante conoscerlo cosicch&egrave; l'utente conosca i limiti
+ profondità dei colori ai quali il sistema può funzionare.
+ È importante conoscerlo cosicchè l'utente conosca i limiti
del sistema.</para>
</sect2>
@@ -440,29 +440,29 @@
<title>Configurare X11</title>
<para>A partire dalla versione 7.3, <application>&xorg;</application>
- pu&ograve; spesso lavorare senza un file di configurazione
+ può spesso lavorare senza un file di configurazione
particolare semplicemnte digitando al prompt:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>startx</userinput></screen>
- <para>Se non funziona, o se la configurazione di default non &egrave;
+ <para>Se non funziona, o se la configurazione di default non è
accettabile, allora X11 deve essere configurato manualmente.
- La configurazione di X11 &egrave; un processo dai molti passi. Il primo
- passo &egrave; creare un file di configurazione iniziale. Come super
+ La configurazione di X11 è un processo dai molti passi. Il primo
+ passo è creare un file di configurazione iniziale. Come super
utente digita semplicemente:</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>Xorg -configure</userinput></screen>
- <para>Questo generer&agrave; uno scheletro di configurazione di X11 nella
+ <para>Questo genererà uno scheletro di configurazione di X11 nella
directory <filename>/root</filename> chiamato
<filename>xorg.conf.new</filename> (il fatto che tu abbia fatto un
&man.su.1; o che tu abbia fatto una login diretta determina la variabile
- ereditata <envar>$HOME</envar>). Il programma X11 cercher&agrave; di
- determinare l'hardware grafico usato sul sistema e scriver&agrave; un
+ ereditata <envar>$HOME</envar>). Il programma X11 cercherà di
+ determinare l'hardware grafico usato sul sistema e scriverà un
file di configurazione per caricare i driver corretti per l'hardware
presente sul sistema.</para>
- <para>Il prossimo passo &egrave; testare la configurazione esistente per
+ <para>Il prossimo passo è testare la configurazione esistente per
verificare che <application>&xorg;</application> possa funzionare con
l'hardware grafico sul sistema. Per eseguire questo passo,
digita:</para>
@@ -503,7 +503,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>Le parole chiave <literal>HorizSync</literal> e
<literal>VerRefresh</literal> possono mancare sul file di
- configurazione. Se mancano, &egrave; necessario aggiungerle con la
+ configurazione. Se mancano, è necessario aggiungerle con la
corretta horizontal synchronization rate dopo la parola chiave
<literal>HorizSync</literal> e la vertical synchronization rate dopo la
parola chiave <literal>VertRefresh</literal>. Nell'esempio sopra sono
@@ -511,7 +511,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>X permette che siano usate le feature di DPMS (Energy Star) con i
monitor che ne dispongono. Il programma &man.xset.1; controlla i
- timeout e pu&ograve; forzare lo standby, la sospensione o lo
+ timeout e può forzare lo standby, la sospensione o lo
spegnimento. Se desideri abilitare features di DPMS per il tuo
monitor, devi aggiungere le seguenti linee alla sezione del
monitor:</para>
@@ -523,8 +523,8 @@ EndSection</programlisting>
</indexterm>
<para>Mentre il file di configurazione <filename>xorg.conf.new</filename>
- &egrave; ancora aperto in un editor, seleziona la risoluzione di default
- e la profondit&agrave; del colore desiderata. Questa &egrave; definita
+ è ancora aperto in un editor, seleziona la risoluzione di default
+ e la profondità del colore desiderata. Questa è definita
nella sezione <literal>"Screen"</literal>:</para>
<programlisting>Section "Screen"
@@ -540,17 +540,17 @@ EndSection</programlisting>
EndSection</programlisting>
<para>la parola chiave <literal>DefaultDepth</literal> descrive la
- profondit&agrave; dei colori da usare di default. Questa opzione
- pu&ograve; essere sovrascritta con l'opzione da command line
+ profondità dei colori da usare di default. Questa opzione
+ può essere sovrascritta con l'opzione da command line
<option>-depth</option> di &man.Xorg.1;. La parola chiave <literal>
Modes</literal> descrive la risoluzione sotto cui girare per una data
- profondit&agrave; di colori. Nota che solo i modi standard VESA sono
+ profondità di colori. Nota che solo i modi standard VESA sono
supportati come definito dall'hardware grafico del sistema.
- Nell'esempio di prima, la risoluzione accettata &egrave; 1024 per 768
+ Nell'esempio di prima, la risoluzione accettata è 1024 per 768
pixels.</para>
<para>Alla fine, scrivi il file di configurazione e testalo usando la
- modalit&agrave; test spiegata in precedenza.</para>
+ modalità test spiegata in precedenza.</para>
<note>
<para>Uno dei tool disponibili per assisterti durante la fase
@@ -558,34 +558,34 @@ EndSection</programlisting>
l'informazione su ogni device a cui il server X11 si collega.
I nomi dei log file di <application>&xorg;</application> sono
nel formato <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename>. Il nome
- esatto del log pu&ograve; variare da <filename>Xorg.0.log
- </filename> a <filename>Xorg.8.log</filename> e cos&igrave;
+ esatto del log può variare da <filename>Xorg.0.log
+ </filename> a <filename>Xorg.8.log</filename> e così
via.</para>
</note>
- <para>Se &egrave; andato tutto bene, il file di configurazione deve essere
+ <para>Se è andato tutto bene, il file di configurazione deve essere
installato in una directory dove &man.Xorg.1; possa trovarlo. Questa
- &egrave; tipicamente <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename> o
+ è tipicamente <filename>/etc/X11/xorg.conf</filename> o
<filename>/usr/local/etc/X11/xorg.conf</filename>.</para>
<screen>&prompt.root; <userinput>cp xorg.conf.new /etc/X11/xorg.conf</userinput></screen>
- <para>Il processo di configurazione di X11 &egrave; ora completo.
- <application>&xorg;</application> pu&ograve; ora essere avviato con la
- utility &man.startx.1;. Il server X11 pu&ograve; essere anche avviato
+ <para>Il processo di configurazione di X11 è ora completo.
+ <application>&xorg;</application> può ora essere avviato con la
+ utility &man.startx.1;. Il server X11 può essere anche avviato
con l'uso di &man.xdm.1;.</para>
<note>
<para>Esiste anche un tool di configurazione grafico, &man.xorgcfg.1;
che viene distribuito con X11. Ti permette di di definire la tua
configurazione scegliendo i driver appropriati e le impostazioni.
- Questo programma pu&ograve; essere invocato dalla console, digitando
+ Questo programma può essere invocato dalla console, digitando
<command>xorgcfg -textmode</command>. Per ulteriori dettagli,
consulta la pagina di manuale di &man.xorgcfg.1;.</para>
- <para>In alternativa c'&egrave; anche un tool chiamato
- &man.xorgconfig.1;. Questo programma &egrave; una utility della
- console che &egrave; meno user friendly, ma potrebbe funzionare in
+ <para>In alternativa c'è anche un tool chiamato
+ &man.xorgconfig.1;. Questo programma è una utility della
+ console che è meno user friendly, ma potrebbe funzionare in
situazioni nelle quali gli altri tool non funzionano.</para>
</note>
</sect2>
@@ -601,13 +601,13 @@ EndSection</programlisting>
<para>La configurazione dei chipset integrati &intel; i810 richiede
l'interfaccia di programmazione AGP
<devicename>agpgart</devicename>
- perch&egrave; X11 possa usare la scheda. Consulta la pagina di
+ perchè X11 possa usare la scheda. Consulta la pagina di
manuale del driver &man.agp.4; per maggiori informazioni.</para>
- <para>Questo permetter&agrave; la configurazione dell'hardware come ogni
+ <para>Questo permetterà la configurazione dell'hardware come ogni
altra scheda grafica. Nota che su sistemi senza il driver &man.agp.4;
compilato nel kernel, cercare di caricare il modulo con
- &man.kldload.8; non funzioner&agrave;. Questo driver deve essere nel
+ &man.kldload.8; non funzionerà. Questo driver deve essere nel
kernel al momento del boot, o compilandolo nel kernel, o usando
<filename>/boot/loader.conf</filename>.</para>
</sect3>
@@ -620,10 +620,10 @@ EndSection</programlisting>
</indexterm>
<para>Questa sezione assume una conoscenza della configurazione un
- p&ograve; avanzata. Se i tentativi di usare gli strumenti di
+ pò avanzata. Se i tentativi di usare gli strumenti di
configurazione standard descritti in precedenza non hanno avuto
successo, ci sono abbastanza informazioni nei file di log utile per
- fare funzionare l'installazione. Sar&agrave; necessario un editor
+ fare funzionare l'installazione. Sarà necessario un editor
testuale.</para>
<para>Al momento i formati a tutto schermo (WSXGA, WSXGA+, WUXGA, WXGA,
@@ -654,7 +654,7 @@ EndSection</programlisting>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>In futuro, questo compito sar&agrave; semplice come aggiungere
+ <para>In futuro, questo compito sarà semplice come aggiungere
una di queste risoluzioni come possibile <literal>Mode</literal> nella
<literal>Section "Screen"</literal>, come viene mostrato di
seguito:</para>
@@ -671,16 +671,16 @@ EndSection</programlisting>
EndSubSection
EndSection</programlisting>
- <para><application>&xorg;</application> &egrave; abbastanza furbo da
+ <para><application>&xorg;</application> è abbastanza furbo da
ottenere le informazioni di risoluzione dal widescreen via I2C/DDC,
- cos&igrave; conosce quali formati il monitor possa gestire come
+ così conosce quali formati il monitor possa gestire come
frequenze e risoluzioni.</para>
<para>Se quelle <literal>ModeLines</literal> non esistono nei driver,
- uno potrebbe avere necessit&agrave; di
+ uno potrebbe avere necessità di
dare ad <application>&xorg;</application> un
piccolo aiuto. Usando <filename>/var/log/Xorg.0.log</filename>
- uno pu&ograve; estrarre abbastanza informazioni da creare manualmente
+ uno può estrarre abbastanza informazioni da creare manualmente
una <literal>Modeline</literal> che funziona. Basta cercare linee
che assomigliano a queste:</para>
@@ -690,13 +690,13 @@ EndSection</programlisting>
(II) MGA(0): v_active: 1050 v_sync: 1053 v_sync_end 1059 v_blanking: 1089 v_border: 0
(II) MGA(0): Ranges: V min: 48 V max: 85 Hz, H min: 30 H max: 94 kHz, PixClock max 170 MHz</programlisting>
- <para>Questa informazione &egrave; chiamata informazione EDID. Creare
- una <literal>ModeLine</literal> da questa &egrave; solo questione di
+ <para>Questa informazione è chiamata informazione EDID. Creare
+ una <literal>ModeLine</literal> da questa è solo questione di
mettere i numeri nell'ordine giusto:</para>
<programlisting>ModeLine &lt;name&gt; &lt;clock&gt; &lt;4 horiz. timings&gt; &lt;4 vert. timings&gt;</programlisting>
- <para>Cos&igrave; la <literal>ModeLine</literal> nella sezione
+ <para>Così la <literal>ModeLine</literal> nella sezione
<literal>"Monitor"</literal> in questo esempio somiglierebbe a questa:</para>
<programlisting>Section "Monitor"
@@ -736,11 +736,11 @@ EndSection</programlisting>
desktop di pubblicazione. I font grandi delle presentazioni
appaiono confuse e non professionali, e i piccoli font
in <application>&netscape;</application> sono quasi illeggibili.
- Comunque, ci sono molti font Type1 gratis e di alta qualit&agrave;
+ Comunque, ci sono molti font Type1 gratis e di alta qualità
(&postscript;) disponibili che possono essere usate subito con X11.
Ad esempio la collezione dei font URW (<filename
role="package">x11-fonts/urwfonts</filename>) include versioni di alta
- qualit&agrave; di font standard type1 (<trademark
+ qualità di font standard type1 (<trademark
class="registered">Times Roman</trademark>,
<trademark class="registered">Helvetica</trademark>,
<trademark class="registered">Palatino</trademark> ed altre).
@@ -749,7 +749,7 @@ EndSection</programlisting>
include molti altri font, ma la maggior parte di loro sono fatte per
essere usate con software grafico come <application>Gimp</application>
e non sono abbastanza complete per essere usate come font di schermo.
- Inoltre, X11 pu&ograve; essere configurato per usare i font &truetype;
+ Inoltre, X11 può essere configurato per usare i font &truetype;
con un minimo sforzo. Per ulteriori
dettagli leggi la pagina di manuale di &man.X.7; o la
<link linkend="truetype">sezione sui font &truetype;</link>.</para>
@@ -761,7 +761,7 @@ EndSection</programlisting>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
<para>E in maniera analoga per freefont o altre collezioni. Per fare
- s&igrave; che l'X server usi questi font, aggiungi una linea
+ sì che l'X server usi questi font, aggiungi una linea
appropriata al file di configurazione dell'X server
(<filename>/etc/X11/xorg.conf</filename>), simile a questa:</para>
@@ -773,13 +773,13 @@ EndSection</programlisting>
<screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/URW</userinput>
&prompt.user; <userinput>xset fp rehash</userinput></screen>
- <para>Questo funzioner&agrave; ma sar&agrave; perso quando la sessione
+ <para>Questo funzionerà ma sarà perso quando la sessione
X viene chiusa, a meno che non sia aggiunto al file di startup
(<filename>~/.xinitrc</filename> per una normale sessione
<command>startx</command>, o <filename>~/.xsession</filename> quando ci
si logga attraverso un
login manager grafico come <application>XDM</application>).
- Un terzo modo &egrave; usare il nuovo file
+ Un terzo modo è usare il nuovo file
<filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>: consulta la
sezione su <link linkend="antialias">anti-aliasing</link>.</para>
</sect2>
@@ -795,8 +795,8 @@ EndSection</programlisting>
<para><application>&xorg;</application> ha il supporto nativo per rendere
i font &truetype;. Ci sono due differenti moduli che possono abilitare
- questa funzionalit&agrave;. Il modulo freetype &egrave; usato in questo
- esempio perch&egrave; &egrave; pi&ugrave; consistente con gli altri
+ questa funzionalità. Il modulo freetype è usato in questo
+ esempio perchè è più consistente con gli altri
back-end di rendering degli altri font. Per abilitare il modulo
freetype basta che aggiungi la seguente linea nella sezione
<literal>"Module"</literal> del file
@@ -811,9 +811,9 @@ EndSection</programlisting>
&macintosh;, devono essere in formato &unix;/&ms-dos;/&windows; per
essere usate da X11. Una volta che i file sono stati copiati in questa
directory, usa il comando <application>ttmkfdir</application> per
- creare un file <filename>fonts.dir</filename>, cos&igrave; che il
+ creare un file <filename>fonts.dir</filename>, così che il
renderer di font X sappia che questi nuovi file sono stati installati.
- <command>ttmkfdir</command> &egrave; disponibile dalla Collezione dei
+ <command>ttmkfdir</command> è disponibile dalla Collezione dei
Ports di FreeBSD come
<filename role="package">x11-fonts/ttmkfdir</filename>.</para>
@@ -821,7 +821,7 @@ EndSection</programlisting>
&prompt.root; <userinput>ttmkfdir -o fonts.dir</userinput></screen>
<para>Adesso aggiungi la directory &truetype; al percorso dei font.
- &Egrave; lo stesso procedimento seguito sopra per i font
+ È lo stesso procedimento seguito sopra per i font
<link linkend="type1">Type1</link>, ovvero usa</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>xset fp+ /usr/local/lib/X11/fonts/TrueType</userinput>
@@ -830,7 +830,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>o aggiungi una linea <literal>FontPath</literal> al file
<filename>xorg.conf</filename>.</para>
- <para>Questo &egrave; tutto. Adesso
+ <para>Questo è tutto. Adesso
<application>&netscape;</application>,
<application>Gimp</application>, <application>&staroffice;</application>
e tutte le altre applicazioni X dovrebbero riconoscere i font &truetype;
@@ -861,7 +861,7 @@ EndSection</programlisting>
<secondary>anti-aliased</secondary>
</indexterm>
- <para>L'anti-aliasing dei font &egrave; stato disponibile per X11 a
+ <para>L'anti-aliasing dei font è stato disponibile per X11 a
partire da <application>&xfree86;</application> 4.0.2. Tuttavia la
configurazione dei font era complicata prima dell'introduzione di
<application>&xfree86;</application> 4.3.0. A partire da
@@ -878,11 +878,11 @@ EndSection</programlisting>
<application>Mozilla</application> 1.2 e successivi.</para>
<para>Per controllare quali font sono anti-aliased, o per configurare
- delle propriet&agrave; anti-alias, crea (o edita, se esiste gi&agrave;)
+ delle proprietà anti-alias, crea (o edita, se esiste già)
il file <filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename>. Molte
caratteristiche avanzate del sistema di font Xft possono essere
configurate usando questo file; questa sezione descrive solo alcune
- semplici possibilit&agrave;. Per ulteriori dettagli, consulta
+ semplici possibilità. Per ulteriori dettagli, consulta
&man.fonts-conf.5;.</para>
<indexterm><primary>XML</primary></indexterm>
@@ -898,8 +898,8 @@ EndSection</programlisting>
&lt;fontconfig&gt;</programlisting>
<para> Come ricordato in precedenza, tutti i font in
- <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> cos&igrave; come
- quelli in <filename>~/.fonts/</filename> sono gi&agrave; resi
+ <filename>/usr/local/lib/X11/fonts/</filename> così come
+ quelli in <filename>~/.fonts/</filename> sono già resi
disponibili alle applicazioni pronte per Xft. Se desideri aggiungere
un'altra directory fuori da queste due alberature di directory,
aggiungi una linea simile a questa in
@@ -913,9 +913,9 @@ EndSection</programlisting>
<screen>&prompt.root; <userinput>fc-cache -f</userinput></screen>
- <para>L'anti-aliasing rende i bordi un p&ograve; confusi, il che rende
- il testo piccolo pi&ugrave; leggibile e rimuove le <quote>scale</quote>
- dal testo grande, ma pu&ograve; causare una cattiva visuale se applicato
+ <para>L'anti-aliasing rende i bordi un pò confusi, il che rende
+ il testo piccolo più leggibile e rimuove le <quote>scale</quote>
+ dal testo grande, ma può causare una cattiva visuale se applicato
al testo normale.
Per escludere i font di dimensione minore di 14 punti dall'anti-aliasing
includi le seguenti linee:</para>
@@ -945,7 +945,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>Anche lo spazio per alcuni font a spazio singolo potrebbe essere
inappropriato con l'anti-aliasing. Questo pare che sia un problema
in particolare con <application>KDE</application>.
- Una possibile soluzione a questo &egrave; forzare lo spazio di questi
+ Una possibile soluzione a questo è forzare lo spazio di questi
font a 100. Aggiungi le seguenti linee:</para>
<programlisting> &lt;match target="pattern" name="family"&gt;
@@ -999,13 +999,13 @@ EndSection</programlisting>
<literal>&lt;/fontconfig&gt;</literal>.
Se non lo fai le tue modifiche saranno ignorate.</para>
- <para>Il set di font che viene di default con X11 non &egrave; molto
+ <para>Il set di font che viene di default con X11 non è molto
desiderabile quando viene reso sotto anti-alias. Un set molto migliore
- pu&ograve; essere trovato nel port
+ può essere trovato nel port
<filename role="package">x11-fonts/bitstream-vera</filename>.
- Questo port installer&agrave; un file
+ Questo port installerà un file
<filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> se non esiste
- gi&agrave;. Se il file esiste, il port creer&agrave; un file
+ già. Se il file esiste, il port creerà un file
<filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf-vera</filename>. Unisci il
contenuto di questo file in
<filename>/usr/local/etc/fonts/local.conf</filename> e i font
@@ -1027,7 +1027,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>Un ultimo punto: con uno schermo LCD, potrebbe essere desiderabile
una resa sub-pixel. In sostanza questo tratta le componenti rosse,
verdi e blu in modo separato per migliorare la risoluzione orizzontale;
- il risultato &egrave; notevole. Per abilitarlo, aggiungi queste linee
+ il risultato è notevole. Per abilitarlo, aggiungi queste linee
da qualche parte nel file <filename>local.conf</filename>:</para>
<programlisting> &lt;match target="font"&gt;
@@ -1052,9 +1052,9 @@ EndSection</programlisting>
</indexterm>
<para>L'anti-aliasing dovrebbe essere abilitato la prossima volta che
- il server X sar&agrave; avviato. Comunque, i programmi devono sapere
- come avvantaggiarsene. Al momento, il toolkit Qt lo sa, cos&igrave;
- l'intero ambiente <application>KDE</application> pu&ograve; usare font
+ il server X sarà avviato. Comunque, i programmi devono sapere
+ come avvantaggiarsene. Al momento, il toolkit Qt lo sa, così
+ l'intero ambiente <application>KDE</application> può usare font
anti-aliased. GTK+ e <application>GNOME</application> possono essere
rese compatibili con l'anti-aliasing attraverso il capplet
<quote>Font</quote> (leggi <xref linkend="x11-wm-gnome-antialias"/> per
@@ -1086,55 +1086,55 @@ EndSection</programlisting>
<indexterm><primary>X Display Manager</primary></indexterm>
<para>L'X Display Manager (<application>XDM</application>)
- &egrave; una parte opzionale dell'X Windows System che &egrave;
+ è una parte opzionale dell'X Windows System che è
usata per la gestione delle sessioni di login. Questo
- &egrave; utile in molte situazioni, inclusi desktop <quote>X Terminal
+ è utile in molte situazioni, inclusi desktop <quote>X Terminal
</quote> minimali, e grandi reti di display server. Dato che
- l'X Window System &egrave; indipendente dalla rete e dal protocollo,
- c'&egrave; una grande moltitudine di configurazioni possibili per
+ l'X Window System è indipendente dalla rete e dal protocollo,
+ c'è una grande moltitudine di configurazioni possibili per
eseguire client X e server X su diverse macchine connesse da una rete.
<application>XDM</application> fornisce un'interfaccia grafica per
scegliere a quale display manager collegarsi, e digitare le informazioni
di autenticazione come una combinazione di login e password.</para>
<para>Puoi pensare a <application>XDM</application> come a qualcosa
- che fornisce all'utente la stessa funzionalit&agrave; dell'utility
+ che fornisce all'utente la stessa funzionalità dell'utility
&man.getty.8; (vedi ad esempio <xref linkend="term-config"/> per
dettagli). In poche parole, gestisce login di sistema al display al
- quale si &egrave; collegati e quindi esegue un session manager per
+ quale si è collegati e quindi esegue un session manager per
conto dell'utente (di solito un X Window Manager).
<application>XDM</application> quindi attende che questo
programma termini, segnalando che l'utente ha finito e che dovrebbe
essere mandato fuori dal display. A questo punto
<application>XDM</application>
- pu&ograve; mostrare lo schermo di login e di scelta degli schermi per
+ può mostrare lo schermo di login e di scelta degli schermi per
il prossimo utente.</para>
</sect2>
<sect2>
<title>Usare XDM</title>
- <para>Il programma demone &egrave; situato in
+ <para>Il programma demone è situato in
<filename>/usr/local/bin/xdm</filename>. Questo programma
- pu&ograve; essere avviato in ogni istante come <username>root</username>
- e inizier&agrave; a gestire il display X
+ può essere avviato in ogni istante come <username>root</username>
+ e inizierà a gestire il display X
sulla macchina locale. Se <application>XDM</application>
deve essere eseguito ogni volta che la macchina fa il boot,
- un modo conveniente &egrave; quello di farlo aggiungendo una entry
+ un modo conveniente è quello di farlo aggiungendo una entry
a <filename>/etc/ttys</filename>. Per maggiori informazioni sul formato
e l'uso di questo file, consulta <xref linkend="term-etcttys"/>.
- C'&egrave; una linea nel file di default <filename>/etc/ttys</filename>
+ C'è una linea nel file di default <filename>/etc/ttys</filename>
per eseguire il demone <application>XDM</application> su un terminale
virtuale:</para>
<screen>ttyv8 "/usr/local/bin/xdm -nodaemon" xterm off secure</screen>
- <para>Di default questa entry &egrave; disabilitata; al fine di abilitarla
+ <para>Di default questa entry è disabilitata; al fine di abilitarla
cambia il campo 5 da <literal>off</literal> ad <literal>on</literal> e
riavvia &man.init.8; usando le direttive in <xref linkend="term-hup"/>.
Il primo campo, il nome del terminale che questo programma
- gestir&agrave;, &egrave; <literal>ttyv8</literal>. Questo significa che
- <application>XDM</application> si avvier&agrave; sul nono terminale
+ gestirà, è <literal>ttyv8</literal>. Questo significa che
+ <application>XDM</application> si avvierà sul nono terminale
virtuale.</para>
</sect2>
@@ -1142,10 +1142,10 @@ EndSection</programlisting>
<title>Configurare XDM</title>
<para>La directory di configurazione di <application>XDM</application>
- &egrave; situata in <filename>/usr/local/lib/X11/xdm</filename>. In
+ è situata in <filename>/usr/local/lib/X11/xdm</filename>. In
questa directory ci sono molti file usati per cambiare il
comportamento e l'aspetto di <application>XDM</application>.
- Tipicamente in questi file sar&agrave; trovato:</para>
+ Tipicamente in questi file sarà trovato:</para>
<informaltable frame="none" pgwide="1">
<tgroup cols="2">
@@ -1205,7 +1205,7 @@ EndSection</programlisting>
<row>
<entry><filename>xdm-pid</filename></entry>
- <entry>L'id di processo dell'XDM che &egrave; in esecuzione
+ <entry>L'id di processo dell'XDM che è in esecuzione
al momento.</entry>
</row>
</tbody>
@@ -1214,25 +1214,25 @@ EndSection</programlisting>
<para>In questa directory ci sono anche alcuni scripts e programmi usati
per impostare il desktop quando <application>XDM</application>
- &egrave; in esecuzione. Lo scopo di ognuno di questi file sar&agrave;
+ è in esecuzione. Lo scopo di ognuno di questi file sarà
descritto brevemente. La sintassi esatta e l'uso di tutti questi file
- &egrave; descritto in &man.xdm.1;.</para>
+ è descritto in &man.xdm.1;.</para>
- <para>La configurazione di default &egrave; una semplice finestra di login
+ <para>La configurazione di default è una semplice finestra di login
rettangolare con l'hostname della macchina mostrato in cima a grandi
caratteri e sotto un prompt di <quote>Login:</quote> e
<quote>Password:</quote>. Questo
- &egrave; un buon punto di inizio per cambiare l'aspetto degli schermi
+ è un buon punto di inizio per cambiare l'aspetto degli schermi
<application>XDM</application>.</para>
<sect3>
<title>Xaccess</title>
<para>Il protocollo per connettersi ai display controllati da
- <application>XDM</application> &egrave; chiamato l'X Display
- Manager Connection Protocol (XDMCP). Questo file &egrave;
+ <application>XDM</application> è chiamato l'X Display
+ Manager Connection Protocol (XDMCP). Questo file è
un insieme di regole per controllare le connessioni XDMCP da
- remoto. &Egrave; ignorato a meno che <filename>xdm-config</filename>
+ remoto. È ignorato a meno che <filename>xdm-config</filename>
sia cambiato per restare in ascolto di connessioni remote. Di default
non permette a nessun client di connettersi.</para>
</sect3>
@@ -1240,35 +1240,35 @@ EndSection</programlisting>
<sect3>
<title>Xresources</title>
- <para>Questa &egrave; un file di default dell'applicazione per il
+ <para>Questa è un file di default dell'applicazione per il
selettore di display e schermate di login. In questo, l'apparenza
- del programma di login pu&ograve; essere modificata. Il formato
- &egrave; identico al file app-default descritto nella documentazione
+ del programma di login può essere modificata. Il formato
+ è identico al file app-default descritto nella documentazione
di X11.</para>
</sect3>
<sect3>
<title>Xservers</title>
- <para>Questo &egrave; una lista dei display remoti che il programma di
+ <para>Questo è una lista dei display remoti che il programma di
selezione dovrebbe fornire come scelta.</para>
</sect3>
<sect3>
<title>Xsession</title>
- <para>Questo &egrave; lo script di default delle sessioni
+ <para>Questo è lo script di default delle sessioni
per <application>XDM</application> da eseguire dopo che un utente
- si &egrave; loggato. Normalmente ogni utente avr&agrave; uno script
+ si è loggato. Normalmente ogni utente avrà uno script
di sessione personalizzato in <filename>~/.xsession</filename> che
- sovrascriver&agrave; questo script.</para>
+ sovrascriverà questo script.</para>
</sect3>
<sect3>
<title>Xsetup_*</title>
<para>Questi andranno automaticamente in esecuzione prima di
- mostrare il selettore o le interfacce di login. C'&egrave; uno
+ mostrare il selettore o le interfacce di login. C'è uno
script per ogni display in uso, chiamato <filename>Xsetup_</filename>
seguito dal numero del display locale (per esempio
<filename>Xsetup_0</filename>). Tipicamente questi script
@@ -1290,7 +1290,7 @@ EndSection</programlisting>
<para>Questo contiene l'output di ogni X server che
<application>XDM</application> cerca di eseguire. Se un display che
<application>XDM</application> gestisce si blocca
- per qualche motivo, questo &egrave; un buon posto per cercare
+ per qualche motivo, questo è un buon posto per cercare
messaggi di errore. Questi stessi messaggi sono anche scritti nel
file dell'utente <filename>~/.xsession-errors</filename> in base alla
sessione.</para>
@@ -1300,10 +1300,10 @@ EndSection</programlisting>
<sect2>
<title>Eseguire un Network Display Server</title>
- <para>Affinch&egrave; gli altri clienti si connettano al server di
+ <para>Affinchè gli altri clienti si connettano al server di
display, devi editare le regole di controllo degli accessi ed abilitare
il processo in ascolto di connessioni. Di default queste sono
- impostate a valori conservativi. Per far s&igrave; che
+ impostate a valori conservativi. Per far sì che
<application>XDM</application> resti in ascolto in attesa di
connessioni, per prima cosa decommenta una linea nel file
<filename>xdm-config</filename>:</para>
@@ -1315,7 +1315,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<para>e poi riavvia <application>XDM</application>. Ricordati che i
commenti nei file app-default iniziano con un carattere
<quote>!</quote>, non con l'usuale <quote>#</quote>. Possono essere
- desiderabili controlli degli acccessi pi&ugrave; stretti &mdash; guarda
+ desiderabili controlli degli acccessi più stretti &mdash; guarda
le entry di esempio in <filename>Xaccess</filename>, e
fai riferimento alla pagina di manuale di &man.xdm.1; per ulteriori
informazioni.</para>
@@ -1329,7 +1329,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
</application> (distribuito con <application>KDE</application>) viene
descritto successivamente in questo capitolo. Il display manager
<application>kdm</application> offre molti miglioramenti visuali
- e rifiniture grafiche, come anche la possibilit&agrave; di
+ e rifiniture grafiche, come anche la possibilità di
permettere agli utenti di scegliere il loro window manager al momento
del login.</para>
</sect2>
@@ -1352,7 +1352,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<para>Questa sezione descrive alcuni diversi desktop environment
disponibili per X su FreeBSD. Un <quote>desktop
- environment</quote> pu&ograve; significare tutto ci&ograve; che va
+ environment</quote> può significare tutto ciò che va
da un semplice window manager ad una completa suite di applicazioni
desktop, come <application>KDE</application> o
<application>GNOME</application>.</para>
@@ -1365,7 +1365,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<indexterm><primary>GNOME</primary></indexterm>
- <para><application>GNOME</application> &egrave; un desktop
+ <para><application>GNOME</application> è un desktop
environment user-friendly che permette agli utenti di usare
semplicemente il loro computer e configurarlo.
<application>GNOME</application> include un pannello (per avviare le
@@ -1388,7 +1388,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<sect3 id="x11-vm-gnome-install">
<title>Installare GNOME</title>
- <para>Il software pu&ograve; essere installato facilmente
+ <para>Il software può essere installato facilmente
da un pacchetto o dalla collezione dei Ports:</para>
<para>Per installare il pacchetto <application>GNOME</application>
@@ -1402,42 +1402,42 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/gnome2</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
- <para>Una volta che <application>GNOME</application> &egrave;
+ <para>Una volta che <application>GNOME</application> è
installato, bisogna dire al server X di avviare
<application>GNOME</application> invece del window manager di
default.</para>
- <para>Il modo pi&ugrave; semplice per avviare
- <application>GNOME</application> &egrave; con
+ <para>Il modo più semplice per avviare
+ <application>GNOME</application> è con
<application>GDM</application>, il Display Manager di GNOME.
- <application>GDM</application>, che &egrave; installato come parte
- del desktop <application>GNOME</application> (ma &egrave;
- disabilitato di default) pu&ograve; essere abilitato aggiungendo
+ <application>GDM</application>, che è installato come parte
+ del desktop <application>GNOME</application> (ma è
+ disabilitato di default) può essere abilitato aggiungendo
<literal>gdm_enable="YES"</literal> a
<filename>/etc/rc.conf</filename>. Una volta che hai rebootato,
- <application>GNOME</application> partir&agrave; automaticamente
- una volta che ti logghi &mdash; nessuna altra configurazione &egrave;
+ <application>GNOME</application> partirà automaticamente
+ una volta che ti logghi &mdash; nessuna altra configurazione è
necessaria.</para>
- <para><application>GNOME</application> pu&ograve; anche essere avviato
+ <para><application>GNOME</application> può anche essere avviato
dalla command-line configurando propriamente un file chiamato
<filename>.xinitrc</filename>.
- Se un file personalizzato <filename>.xinitrc</filename> &egrave;
- gi&agrave; al suo posto, semplicemente sostituisci la linea che avvia
+ Se un file personalizzato <filename>.xinitrc</filename> è
+ già al suo posto, semplicemente sostituisci la linea che avvia
il window manager corrente con una che invece avvia
<application>/usr/local/bin/gnome-session</application>.
- Se invece non &egrave; stato fatto nulla di speciale al file di
+ Se invece non è stato fatto nulla di speciale al file di
configurazione, dovrebbe essere sufficiente digitare:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" &gt; ~/.xinitrc</userinput></screen>
<para>Quindi, digita <command>startx</command> e il desktop environment
- <application>GNOME</application> sar&agrave; avviato.</para>
+ <application>GNOME</application> sarà avviato.</para>
<note>
<para>Se un precedente display manager, come
- <application>XDM</application>, &egrave; in uso, questo non
- funzioner&agrave;. Invece, crea un file eseguibile
+ <application>XDM</application>, è in uso, questo non
+ funzionerà. Invece, crea un file eseguibile
<filename>.xsession</filename> con lo stesso comando dentro. Per
farlo edita il file e sostituisci il window manager esistente con
<application>/usr/local/bin/gnome-session</application>:</para>
@@ -1447,7 +1447,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/gnome-session" &gt;&gt; ~/.xsession</userinput>
&prompt.user; <userinput>chmod +x ~/.xsession</userinput></screen>
- <para>Un'altra opzione &egrave; configurare il display manager per
+ <para>Un'altra opzione è configurare il display manager per
scegliere il window manager al momento di login; la sezione in <link
linkend="x11-wm-kde-details">KDE details</link> spiega come farlo
per <application>kdm</application>, il display manager di
@@ -1464,10 +1464,10 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<para>X11 supporta l'anti-aliasing attraverso l'estensione
<quote>RENDER</quote>. GTK+ 2.0 e successivi (il toolkit
- usato da <application>GNOME</application>) pu&ograve; fare uso di
- questa funzionalit&agrave;. Configurare l'anti-aliasing &egrave;
- descritto in <xref linkend="antialias"/>. Cos&igrave;, con
- software aggiornato, &egrave; possibile usare l'anti-aliasing
+ usato da <application>GNOME</application>) può fare uso di
+ questa funzionalità. Configurare l'anti-aliasing è
+ descritto in <xref linkend="antialias"/>. Così, con
+ software aggiornato, è possibile usare l'anti-aliasing
all'interno del desktop <application>GNOME</application>. Basta che
vai in <menuchoice>
<guimenu>Applications</guimenu>
@@ -1477,7 +1477,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<guibutton>Best shapes</guibutton>,
<guibutton>Best contrast</guibutton>, o
<guibutton>Subpixel smoothing (LCDs)</guibutton>. Per una
- applicazione GTK+ che non &egrave; parte di
+ applicazione GTK+ che non è parte di
<application>GNOME</application>, imposta la variabile di ambiente
<varname>GDK_USE_XFT</varname>
a <literal>1</literal> prima di avviare il programma.</para>
@@ -1492,7 +1492,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<sect3 id="x11-wm-kde-about">
<title>A proposito di KDE</title>
- <para><application>KDE</application> &egrave; un
+ <para><application>KDE</application> è un
desktop environment facila da usare. Alcune delle
caratteristiche che <application>KDE</application> fornisce
alll'utente sono:</para>
@@ -1525,7 +1525,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<listitem>
<para>Internazionalizzazione: <application>KDE</application>
- &egrave; disponibile in pi&ugrave; di 40 linguaggi</para>
+ è disponibile in più di 40 linguaggi</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -1540,7 +1540,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
</itemizedlist>
<para><application>KDE</application> viene installato con un browser
- chiamato <application>Konqueror</application>, che &egrave; un
+ chiamato <application>Konqueror</application>, che è un
solido competitore di altri browser esistenti su sistemi &unix;.
Maggiori informazioni su <application>KDE</application> possono essere
trovati al <ulink url="http://www.kde.org"> sito di KDE</ulink>.
@@ -1554,7 +1554,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<title>Installare KDE</title>
<para>Proprio come con <application>GNOME</application> o altri
- desktop environment, il software pu&ograve; essere installato
+ desktop environment, il software può essere installato
facilmente da pacchetto o dalla Collezione dei Port:</para>
<para>Per installare il pacchetto <application>KDE</application>
@@ -1562,7 +1562,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>pkg_add -r kde</userinput></screen>
- <para>&man.pkg.add.1; automaticamente scaricher&agrave; l'ultima
+ <para>&man.pkg.add.1; automaticamente scaricherà l'ultima
versione dell'applicazione.</para>
<para>Per compilare <application>KDE</application> dai sorgenti, usa
@@ -1571,19 +1571,19 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<screen>&prompt.root; <userinput>cd /usr/ports/x11/kde3</userinput>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
- <para>Dopo che <application>KDE</application> &egrave; stato
+ <para>Dopo che <application>KDE</application> è stato
installato, bisogna dire al server X di avviarlo al posto del
window manager di default. Questo si ottiene editando il file
<filename>.xinitrc</filename>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>echo "exec startkde" &gt; ~/.xinitrc</userinput></screen>
- <para>Adesso, ogni volta che l'X Window System &egrave; avviato con
+ <para>Adesso, ogni volta che l'X Window System è avviato con
<command>startx</command>, <application>KDE</application>
- sar&agrave; il desktop.</para>
+ sarà il desktop.</para>
<para>Se si usa un display manager come
- <application>XDM</application>, la configurazione &egrave;
+ <application>XDM</application>, la configurazione è
leggermente differente. Devi infatti editare il
file <filename>.xsession</filename>. Le istruzioni per
<application>kdm</application> sono descritte di seguito in questo
@@ -1594,13 +1594,13 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<sect2 id="x11-wm-kde-details">
<title>Maggiori dettagli su KDE</title>
- <para>Adesso che <application>KDE</application> &egrave; installato sul
+ <para>Adesso che <application>KDE</application> è installato sul
tuo computer, la maggior parte delle cose le puoi scoprire attraverso
le pagine dell'help, o semplicemente puntando e cliccando qualche menu.
Gli utenti &windows; e &mac; si sentiranno abbastanza a loro
agio.</para>
- <para>Il migliore riferimento per <application>KDE</application> &egrave;
+ <para>Il migliore riferimento per <application>KDE</application> è
la documentazione on-line. <application>KDE</application> arriva con
il suo web browser, <application>Konqueror</application>, dozzine di
utili applicazioni e documentazione estesa. Il resto di questa sezione
@@ -1615,13 +1615,13 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<secondary>display manager</secondary>
</indexterm>
- <para>Un amministratore di un sistema multiutente pu&ograve; desiderare
+ <para>Un amministratore di un sistema multiutente può desiderare
di avere uno schermo di login grafico per dare il benvenuto agli
- utenti. <link linkend="x-xdm">XDM</link> pu&ograve; essere usato,
+ utenti. <link linkend="x-xdm">XDM</link> può essere usato,
come descritto in precedenza. In ogni caso,
<application>KDE</application> include un'alternativa,
- <application>kdm</application>, che &egrave; disegnato per
- essere pi&ugrave; attraente ed includere maggiori opzioni di login.
+ <application>kdm</application>, che è disegnato per
+ essere più attraente ed includere maggiori opzioni di login.
In particolare, gli utenti possono facilmente scegliere (attraverso
un menu) quale desktop environment (<application>KDE</application>,
<application>GNOME</application> o qualcos'altro) avviare dopo essersi
@@ -1641,9 +1641,9 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<sect3 id="x11-wm-xfce-about">
<title>A proposito di XFce</title>
- <para><application>XFce</application> &egrave; un desktop environment
+ <para><application>XFce</application> è un desktop environment
basato sul toolkit GTK+ usato da <application>GNOME</application>,
- ma &egrave; molto pi&ugrave; snello e disegnato per quelli che
+ ma è molto più snello e disegnato per quelli che
vogliono un semplice, efficiente desktop che sia non di meno facile
da usare e configurare. Visivamente, assomiglia molto a
<application>CDE</application>, il desktop che si trova su sistemi
@@ -1667,7 +1667,7 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
<listitem>
<para>Window manager integrato, file manager, sound manager,
- modulo di compatiblit&agrave; <application>GNOME</application> e
+ modulo di compatiblità <application>GNOME</application> e
altro</para>
</listitem>
@@ -1702,14 +1702,14 @@ DisplayManager.requestPort: 0</screen>
&prompt.root; <userinput>make install clean</userinput></screen>
<para>Adesso devi dire all'X server di lanciare
- <application>XFce</application> la prossima volta che X &egrave;
+ <application>XFce</application> la prossima volta che X è
avviato. Digita semplicemente questo:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>echo "/usr/local/bin/startxfce4" &gt; ~/.xinitrc</userinput></screen>
- <para>La prossima volta che X &egrave; avviato,
- <application>XFce</application> sar&agrave; il desktop. Come prima,
- se un display manager come <application>XDM</application> &egrave;
+ <para>La prossima volta che X è avviato,
+ <application>XFce</application> sarà il desktop. Come prima,
+ se un display manager come <application>XDM</application> è
in uso, crea un <filename>.xsession</filename>, come descritto nella
sezione su <link linkend="x11-wm-gnome">GNOME</link>, ma con il
comando <filename>/usr/local/bin/startxfce4</filename>;
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml
index adbc543dd3..5400e3727c 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/bibliography/chapter.sgml
@@ -119,7 +119,7 @@
<entry>Bruno Catalano, Ezio Raddi</entry>
- <entry>Citt&agrave; Studi</entry>
+ <entry>Città Studi</entry>
<entry>2000</entry>
</row>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml
index 20fab1fa90..3fc65fc203 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/book.sgml
@@ -65,7 +65,7 @@
Columbus, OH 43210.</para>
<para>Tutti i diritti riservati. La ridistribuzione e l'uso, con o senza
- modifiche, sono permesse purch&egrave; siano rispettate le seguenti
+ modifiche, sono permesse purchè siano rispettate le seguenti
condizioni:</para>
<orderedlist>
@@ -76,20 +76,20 @@
</listitem>
<listitem>
- <para>N&eacute; il nome dell'Universit&agrave; n&eacute; i nomi dei
+ <para>Né il nome dell'Università né i nomi dei
suoi contributori possono essere usati per appoggiare o promuovere
prodotti o servizi derivanti da questo documento senza un precedente
specifico permesso scritto.</para>
</listitem>
</orderedlist>
- <para>QUESTA PUBBLICAZIONE VIENE FORNITA <quote>COS&Igrave;
- COM'&Egrave;</quote> SENZA NESSUN TIPO DI GARANZIA. QUESTA
- PUBBLICAZIONE PU&Ograve; CONTENERE IMPRECISIONI TECNICHE O ERRORI
+ <para>QUESTA PUBBLICAZIONE VIENE FORNITA <quote>COSÌ
+ COM'È</quote> SENZA NESSUN TIPO DI GARANZIA. QUESTA
+ PUBBLICAZIONE PUÒ CONTENERE IMPRECISIONI TECNICHE O ERRORI
TIPOGRAFICI.</para>
- <para>Unix &egrave; un marchio registrato della The Open Group, AT&amp;T
- &egrave; un marchio registrato della American Telephone and Telegraph,
+ <para>Unix è un marchio registrato della The Open Group, AT&amp;T
+ è un marchio registrato della American Telephone and Telegraph,
Inc.</para>
</legalnotice>
@@ -99,8 +99,8 @@
&trans.it.mark;
<para>Questo documento introduce il vasto mondo dei sistemi operativi
- Unix e lo fa in stile manualistico. Unix non &egrave; un sistema
- operativo unico, come molti potrebbero pensare, bens&igrave; &egrave;
+ Unix e lo fa in stile manualistico. Unix non è un sistema
+ operativo unico, come molti potrebbero pensare, bensì è
una grande famiglia di sistemi operativi (come ad esempio FreeBSD,
NetBSD, OpenBSD, BSD, AIX, System V, SunOS, varie distribuzioni di
Linux, ecc.), aventi comandi e caratteristiche simili e disponibili per
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent
index 61333afbc7..962aa733fa 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/chapters.ent
@@ -3,9 +3,9 @@
The FreeBSD Italian Documentation Project
Crea le entities per ogni capitolo dell'Introduzione a Unix.
- Ogni entity &egrave; chiamata chap.foo, dove foo &egrave; il valore
+ Ogni entity è chiamata chap.foo, dove foo è il valore
dell'attributo id di quel capitolo, e corrisponde al nome della directory
- nella quale il file sgml del capitolo &egrave; salvato.
+ nella quale il file sgml del capitolo è salvato.
I capitoli devono essere listati nell'ordine in cui sono referenziati.
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml
index 75ebc58d24..3490d1eef9 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/command-summary/chapter.sgml
@@ -13,7 +13,7 @@
<para>Nella tabella che segue vengono riassunti i comandi maggiormente usati
su un sistema Unix. In questa tabella, come in generale avviene, per
- molti comandi Unix, <replaceable>file</replaceable> pu&ograve; essere un
+ molti comandi Unix, <replaceable>file</replaceable> può essere un
nome di file, una lista di nomi di file o input/output che potrebbe essere
rediretto per o dal comando.</para>
@@ -71,7 +71,7 @@
<entry><command>chown [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>proprietario file</replaceable></command></entry>
- <entry>cambia il proprietario di un file; pu&ograve; essere solo
+ <entry>cambia il proprietario di un file; può essere solo
fatto dal super-user</entry>
</row>
@@ -106,7 +106,7 @@
<entry>copia <filename><replaceable>file1</replaceable></filename>
in <filename><replaceable>file2</replaceable></filename>;
<filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non dovrebbe
- gi&agrave; esistere. Questo comando crea o sovrascrive
+ già esistere. Questo comando crea o sovrascrive
<filename><replaceable>file2</replaceable></filename></entry>
</row>
@@ -408,7 +408,7 @@
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
<entry>dump su un file binario, in ottale, in ASCII, in
- esadecimale, in decimale o in modalit&agrave; carattere.</entry>
+ esadecimale, in decimale o in modalità carattere.</entry>
</row>
<row>
@@ -525,7 +525,7 @@
<entry><command>strings [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
- <entry>riporta sequenze di 4 o pi&ugrave; caratteri stampabili
+ <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili
terminanti in &lt;NL&gt; o &lt;NULL&gt;. Generalmente viene usato
per ricercare in file binari stringhe ASCII</entry>
</row>
@@ -558,7 +558,7 @@
<entry><command>tee [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
- <entry>copia standard output in uno o pi&ugrave; file</entry>
+ <entry>copia standard output in uno o più file</entry>
</row>
<row>
@@ -654,7 +654,7 @@
<row>
<entry><command>who</command> o <command>w</command></entry>
- <entry>riporta chi &egrave; <quote>loggato</quote> e quali processi
+ <entry>riporta chi è <quote>loggato</quote> e quali processi
ha in esecuzione</entry>
</row>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml
index 20cefed2c3..a05305b5d4 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/commands/chapter.sgml
@@ -15,7 +15,7 @@
nell'esaminare e manipolare il contenuto dei propri file.</para>
<table frame="all" id="commands-table-utilities-files">
- <title>Utilit&agrave; file</title>
+ <title>Utilità file</title>
<tgroup cols="2">
<colspec colwidth="3in"/>
@@ -97,7 +97,7 @@
<entry><command>strings [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
- <entry>riporta sequenze di 4 o pi&ugrave; caratteri stampabili
+ <entry>riporta sequenze di 4 o più caratteri stampabili
terminati con &lt;NL&gt; o &lt;NULL&gt;. Normalmente utilizzato
per ricercare stringhe ASCII in file binari.</entry>
</row>
@@ -106,7 +106,7 @@
<entry><command>tee [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
- <entry>copia standard output in uno o pi&ugrave; file</entry>
+ <entry>copia standard output in uno o più file</entry>
</row>
<row>
@@ -149,7 +149,7 @@
<title>cmp - confronta contenuti di file</title>
<para>Il comando &man.cmp.1; confronta due file, e (senza opzioni) riporta
- la posizione della loro prima differenza. Pu&ograve; trattare confronti
+ la posizione della loro prima differenza. Può trattare confronti
sia tra file ASCII sia tra file binari. Il comando compie una
comparazione byte-per-byte.</para>
@@ -209,8 +209,8 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<para>Di default il comando riporta solamente la prima differenza
trovata.</para>
- <para>Questo comando &egrave; utile nel determinare quale versione di un
- file dovrebbe essere mantenuta quando c'&egrave; pi&ugrave; di una
+ <para>Questo comando è utile nel determinare quale versione di un
+ file dovrebbe essere mantenuta quando c'è più di una
versione dello stesso file.</para>
</sect2>
@@ -219,7 +219,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<para>Il comando &man.diff.1; confronta due file, due directory,
ecc., e riporta tutte le differenze tra i due. Questo comando tratta
- solamente file ASCII. Il suo formato di output &egrave; stato
+ solamente file ASCII. Il suo formato di output è stato
progettato per fornire i cambiamenti necessari per convertire il primo
file nel secondo.</para>
@@ -295,7 +295,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<title>cut - seleziona parte di una linea di un file</title>
<para>Il comando &man.cut.1; permette di estrarre una parte di
- un file che verr&agrave; utilizzata per un altro scopo.</para>
+ un file che verrà utilizzata per un altro scopo.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -314,7 +314,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<replaceable>lista_caratteri</replaceable></option></entry>
<entry>posizioni dei caratteri da selezionare (il primo carattere
- &egrave; in posizione 1)</entry>
+ è in posizione 1)</entry>
</row>
<row>
@@ -328,7 +328,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<entry><option>-f
<replaceable>lista_campi</replaceable></option></entry>
- <entry>campi da selezionare (il primo campo &egrave; 1)</entry>
+ <entry>campi da selezionare (il primo campo è 1)</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -347,7 +347,7 @@ mon.logins tues.logins differ: char 9, line 2</screen>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
- <para>In questi esempi si user&agrave; il file
+ <para>In questi esempi si userà il file
<filename>users</filename>:</para>
<programlisting>jdoe John Doe 4/15/96
@@ -357,7 +357,7 @@ jhsu Jake Hsu 4/17/96
sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
<para>Se si desidera solo lo username e il nome reale dell'utente, il
- comando &man.cut.1; pu&ograve; essere usato per ottenere solamente
+ comando &man.cut.1; può essere usato per ottenere solamente
queste informazioni:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cut -f 1,2 users</userinput>
@@ -367,13 +367,13 @@ pchen Paul Chen
jhsu Jake Hsu
sphilip Sue Phillip</screen>
- <para>Il comando &man.cut.1; pu&ograve; essere usato con altre opzioni.
+ <para>Il comando &man.cut.1; può essere usato con altre opzioni.
L'opzione <option>-c</option> permette di selezionare caratteri. Per
selezionare i primi 4 caratteri:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cut -c 1-4 users</userinput></screen>
- <para>che produrr&agrave;:</para>
+ <para>che produrrà:</para>
<screen>jdoe
lsmi
@@ -390,7 +390,7 @@ sphi</screen>
<para>Il comando &man.paste.1; permette di combinare insieme due
file. In una fusione, il delimitatore di default tra le colonne
- &egrave; un tab, ma le opzioni permettono di usare altri
+ è un tab, ma le opzioni permettono di usare altri
delimitatori.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -421,7 +421,7 @@ sphi</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>L'elenco dei <emphasis>delimitatori</emphasis> pu&ograve;
+ <para>L'elenco dei <emphasis>delimitatori</emphasis> può
comprendere singoli caratteri come una virgola, una stringa quotata,
uno spazio o alcune delle seguenti sequenze di escape:</para>
@@ -457,7 +457,7 @@ sphi</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Pu&ograve; essere necessario quotare i delimitatori che hanno
+ <para>Può essere necessario quotare i delimitatori che hanno
significati speciali di shell.</para>
<para>Un trattino (-) al posto di un nome di file viene usato per
@@ -481,7 +481,7 @@ Paul Chen 555-0987
Jake Hsu 555-1235
Sue Phillip 555-7623</programlisting>
- <para>il comando &man.paste.1; pu&ograve; essere usato in combinazione
+ <para>il comando &man.paste.1; può essere usato in combinazione
con il comando &man.cut.1; per creare un nuovo file,
<filename>listing</filename>, che include per tutti gli utenti lo
username, il nome reale, l'ultimo login e il numero di telefono.
@@ -495,7 +495,7 @@ Sue Phillip 555-7623</programlisting>
555-1235
555-7623</screen>
- <para>Il risultato pu&ograve; essere incollato alla fine di ogni linea di
+ <para>Il risultato può essere incollato alla fine di ogni linea di
<filename>users</filename> e quindi rediretto nel nuovo file,
<filename>listing</filename>:</para>
@@ -506,24 +506,24 @@ pchen Paul Chen 1/5/96 888-0987
jhsu Jake Hsu 4/17/96 545-1235
sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen>
- <para>Tutto questo pu&ograve; anche essere realizzato su una linea senza
+ <para>Tutto questo può anche essere realizzato su una linea senza
il file temporaneo, con lo stesso risultato:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cut -f2 phone | paste users - > listing</userinput></screen>
<para>In questo caso il trattino (-) funge come sostituto per il campo di
- input (indica cio&egrave; l'output del comando &man.cut.1;).</para>
+ input (indica cioè l'output del comando &man.cut.1;).</para>
</sect2>
<sect2 id="commands-work-files-touch">
<title>touch - crea un file</title>
- <para>Il comando &man.touch.1; pu&ograve; essere usato per creare un nuovo
+ <para>Il comando &man.touch.1; può essere usato per creare un nuovo
(vuoto) file o per aggiornare l'ultima data/ora di accesso di un
file esistente. Il comando viene usato primariamente quando uno script
richiede la pre-esistenza di un file (ad esempio per appendere delle
informazioni) o quando uno script controlla l'ultima data/ora in cui una
- funzione &egrave; stata realizzata.</para>
+ funzione è stata realizzata.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -640,14 +640,14 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen>
</informaltable>
<para>Il formato dell'opzione
- <option><replaceable>data/ora1</replaceable></option> &egrave;:</para>
+ <option><replaceable>data/ora1</replaceable></option> è:</para>
<para><option><replaceable>MMDDhhmm</replaceable>[<replaceable>YY</replaceable>]</option></para>
<para>dove questi simboli hanno gli stessi significati dei simboli
mostrati in precedenza.</para>
- <para>La data non pu&ograve; essere settata prima del 1969 o dopo il 18
+ <para>La data non può essere settata prima del 1969 o dopo il 18
Gennaio 2038 (dipende dalle versione del sistema operativo Unix).</para>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
@@ -661,7 +661,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen>
<title>wc - conta le parole in un file</title>
<para>&man.wc.1; sta per <quote>conta parole</quote>; il comando
- pu&ograve; essere usato per contare il numero di linee, di caratteri o
+ può essere usato per contare il numero di linee, di caratteri o
di parole in un file.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -703,7 +703,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96 656-7623</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Se nessuna opzione viene specificata, l'opzione di default &egrave;
+ <para>Se nessuna opzione viene specificata, l'opzione di default è
<option>-lwc</option>.</para>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
@@ -716,7 +716,7 @@ pchen Paul Chen 1/5/96
jhsu Jake Hsu 4/17/96
sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
- <para>il risultato dell'uso del comando &man.wc.1; su tale file &egrave;
+ <para>il risultato dell'uso del comando &man.wc.1; su tale file è
il seguente:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>wc users</userinput>
@@ -750,7 +750,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
<para>Se non specificata, la
<filename><replaceable>destinazione</replaceable></filename> di default
- &egrave; un file dello stesso nome di
+ è un file dello stesso nome di
<filename><replaceable>sorgente</replaceable></filename> posto nella
directory di lavoro corrente.</para>
@@ -781,45 +781,45 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
<para>Un <emphasis>link simbolico</emphasis> viene usato per creare un
nuovo percorso a un altro file o directory. Per esempio, se un gruppo
- di utenti &egrave; abituato ad usare un comando chiamato
- <command>chkmag</command>, ma il comando &egrave; stato riscritto e il
- nuovo nome &egrave; <command>chkit</command>, creando un link simbolico
+ di utenti è abituato ad usare un comando chiamato
+ <command>chkmag</command>, ma il comando è stato riscritto e il
+ nuovo nome è <command>chkit</command>, creando un link simbolico
gli utenti eseguiranno automaticamente <command>chkit</command> quando
digitano il comando <command>chkmag</command>, eliminando la transizione
per il nuovo comando.</para>
- <para>Un link simbolico pu&ograve; essere creato nel modo seguente:</para>
+ <para>Un link simbolico può essere creato nel modo seguente:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>ln -s chkit chkmag</userinput></screen>
- <para>Ora il lungo listato per questi due file &egrave; il
+ <para>Ora il lungo listato per questi due file è il
seguente:</para>
<screen>16 -rwxr-x--- 1 lindadb acs 15927 Apr 23 04:10 chkit
1 lrwxrwxrwx 1 lindadb acs 5 Apr 23 04:11 chkmag -> chkit</screen>
<para>Notare che mentre i permessi di <command>chkmag</command> sono
- aperti a tutti, poich&egrave; &egrave; linkato a
+ aperti a tutti, poichè è linkato a
<command>chkit</command>, le caratteristiche dei permessi, del gruppo e
del proprietario di <command>chkit</command> saranno rispettate quando
<command>chkmag</command> viene invocato.</para>
- <para>Con un link simbolico, il link pu&ograve; esistere senza che il file
- o la directory a cui &egrave; collegato esista.</para>
+ <para>Con un link simbolico, il link può esistere senza che il file
+ o la directory a cui è collegato esista.</para>
- <para>Un <emphasis>hard link</emphasis> pu&ograve; solamente essere creato
+ <para>Un <emphasis>hard link</emphasis> può solamente essere creato
per un altro file sullo stesso file system, ma non per una directory
(eccetto per il super-user). Un hard link crea un nuovo elemento di
directory puntante allo stesso inode del file originale. Il file
linkato deve esistere prima che l'hard link possa essere creato.
- Il file non sar&agrave; cancellato fino a quando tutti gli hard link
+ Il file non sarà cancellato fino a quando tutti gli hard link
saranno rimossi. Per linkare i due file precedenti tramite un hard
link:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>ln chkit chkmag</userinput></screen>
<para>Quindi un lungo listato mostra che il numero di
- <emphasis>inode</emphasis> (742) &egrave; lo stesso per entrambi i
+ <emphasis>inode</emphasis> (742) è lo stesso per entrambi i
file:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>ls -il chkit chkmag</userinput>
@@ -922,7 +922,7 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
<entry><option>+<replaceable>pos1</replaceable>
[-<replaceable>pos2</replaceable>]</option></entry>
- <entry>(vecchio stile) fornisce funzionalit&agrave; simili
+ <entry>(vecchio stile) fornisce funzionalità simili
all'opzione <option>-k
<replaceable>chiave</replaceable></option>.</entry>
</row>
@@ -931,18 +931,18 @@ sphilip Sue Phillip 4/2/96</programlisting>
</informaltable>
<para>Per gli elementi di <emphasis>posizione</emphasis>
- (<option>+/-</option>), <replaceable>pos1</replaceable> &egrave; il
+ (<option>+/-</option>), <replaceable>pos1</replaceable> è il
numero di parola di inizio, iniziando da <emphasis>0</emphasis> e
- <replaceable>pos2</replaceable> &egrave; il numero di parola di fine.
- Quando -<replaceable>pos2</replaceable> non &egrave; specificato, il
+ <replaceable>pos2</replaceable> è il numero di parola di fine.
+ Quando -<replaceable>pos2</replaceable> non è specificato, il
campo di ordinamento continua fino alla fine del file. Sia
<replaceable>pos1</replaceable> che <replaceable>pos2</replaceable>
possono essere specificati nella forma
<replaceable>w</replaceable>.<replaceable>c</replaceable>, dove
- <replaceable>w</replaceable> &egrave; il numero di parola e
- <replaceable>c</replaceable> &egrave; il carattere all'interno della
+ <replaceable>w</replaceable> è il numero di parola e
+ <replaceable>c</replaceable> è il carattere all'interno della
parola. Per <emphasis>c 0</emphasis> si specifica il delimitatore che
- precede il primo carattere e <emphasis>1</emphasis> &egrave; il primo
+ precede il primo carattere e <emphasis>1</emphasis> è il primo
carattere della parola. Questi elementi possono essere seguiti da un
tipo di modificatore, esempio <emphasis>n</emphasis> per numerico,
<emphasis>b</emphasis> per saltare gli spazi bianchi ,ecc.</para>
@@ -1020,7 +1020,7 @@ lsmith Laura Smith 3/12/96
jhsu Jake Hsu 4/17/96
jdoe John Doe 4/15/96</screen>
- <para>Un'opzione particolarmente utile di ordinamento &egrave; l'opzione
+ <para>Un'opzione particolarmente utile di ordinamento è l'opzione
<option>-u</option>, che elimina gli elementi duplicati nel file mentre
si ordina il file. Per esempio, il file
<filename>todays.logins</filename>:</para>
@@ -1038,8 +1038,8 @@ jchen</programlisting>
<para>mostra una lista di ogni username che ha effettuato il login nel
sistema in giornata. Se si vuole conoscere quanti unici utenti abbiano
effettuato il login nel sistema in giornata, usando &man.sort.1;
- con l'opzione <option>-u</option>, la lista conterr&agrave; ciascun
- utente una volta sola. (Il comando pu&ograve; essere mandato in pipe a
+ con l'opzione <option>-u</option>, la lista conterrà ciascun
+ utente una volta sola. (Il comando può essere mandato in pipe a
<command>wc -l</command> per ottenere direttamente il numero):</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>sort -u todays.logins</userinput>
@@ -1088,7 +1088,7 @@ sphillip</screen>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
- <para>In questo primo esempio l'output di &man.who.1; &egrave;
+ <para>In questo primo esempio l'output di &man.who.1; è
visualizzato sullo schermo e memorizzato nel file
<filename>users.file</filename>:</para>
@@ -1236,7 +1236,7 @@ total 34
<para>Per cercare stringhe ASCII, stampabili, in un file binario si usa il
comando &man.strings.1;. Questo comando ricerca sequenze di quattro o
- pi&ugrave; caratteri ASCII terminanti con un carattere newline o
+ più caratteri ASCII terminanti con un carattere newline o
con un carattere null. &man.strings.1; risulta utile per ricercare nomi
di file e possibili messaggi di errore all'interno di un programma
compilato, di cui non si ha il codice sorgente.</para>
@@ -1272,7 +1272,7 @@ total 34
<replaceable>formato</replaceable></option></entry>
<entry>fa precedere alla stringa l'offset di byte dall'inizio del
- file; <replaceable>formato</replaceable> pu&ograve; essere:
+ file; <replaceable>formato</replaceable> può essere:
<emphasis>d</emphasis> = decimale, <emphasis>o</emphasis> =
ottale <emphasis>x</emphasis> = esadecimale (solamente
SVR4)</entry>
@@ -1295,12 +1295,12 @@ SUNW_OST_OSCMD
nessun delimitatore specificato
delimitatore non valido
b:c:d:f:ns
-cut: -n pu&ograve; solo essere usato con -b
-cut: -d pu&ograve; solo essere usato con -f
-cut: -s pu&ograve; solo essere usato con -f
+cut: -n può solo essere usato con -b
+cut: -d può solo essere usato con -f
+cut: -s può solo essere usato con -f
nessuna lista specificata
cut: %s non si riesce ad aprire
-il range specificato non &egrave; valido
+il range specificato non è valido
troppi range specificati
i range devono essere crescenti
carattere non valido nel range
@@ -1321,7 +1321,7 @@ uso: cut -b lista [-n] [filename ...]
determinare che tipo di file esso sia. Questo viene fatto leggendo i
primi byte del file e confrontandoli con la tabella
<filename>/etc/magic</filename>. Il comando &man.file.1;
- pu&ograve; determinare file di testo ASCII, file formattati tar, file
+ può determinare file di testo ASCII, file formattati tar, file
compressi, ecc.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -1420,7 +1420,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen>
<emphasis>[<replaceable>x</replaceable>*<replaceable>n</replaceable>]</emphasis>,
dove il carattere <replaceable>x</replaceable> viene ripetuto
<replaceable>n</replaceable> volte. Se <replaceable>n</replaceable>
- &egrave; <emphasis>0</emphasis> o assente, il carattere
+ è <emphasis>0</emphasis> o assente, il carattere
<replaceable>x</replaceable> viene assunto come valida corrispondenza
richiesta in <replaceable>stringa1</replaceable>.</para>
@@ -1430,7 +1430,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen>
SVR4). Qui <emphasis><replaceable>ottale</replaceable></emphasis> viene
sostituito da una, due o tre cifre di interi ottali che codificano un
carattere ASCII e
- <emphasis><replaceable>carattere</replaceable></emphasis> pu&ograve;
+ <emphasis><replaceable>carattere</replaceable></emphasis> può
essere uno di questi:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -1479,7 +1479,7 @@ source.tar.Z: Blocchi di dati compressi 16 bit</screen>
<para>La versione SVR4 di &man.tr.1; permette l'operando
:<replaceable>classe</replaceable>: nel campo stringa dove
- <replaceable>classe</replaceable> pu&ograve; assumere uno dei seguenti
+ <replaceable>classe</replaceable> può assumere uno dei seguenti
valori di classificazione carattere:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -1561,8 +1561,8 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</programlisting>
<para><command>tr '[:lower:]' '[:upper:]'</command></para>
- <para>Affinch&egrave; &man.tr.1; legga da &man.stdin.4; si usa &man.cat.1;
- in pipe con &man.tr.1;, cos&igrave;:</para>
+ <para>Affinchè &man.tr.1; legga da &man.stdin.4; si usa &man.cat.1;
+ in pipe con &man.tr.1;, così:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cat wodehouse | tr '[a-z]' '[A-Z]'</userinput>
THE INIMITABLE JEEVES [1923] THE MATING SEASON [1949]
@@ -1600,9 +1600,9 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<sect2 id="commands-work-files-find">
<title>find - cerca file</title>
- <para>Il comando &man.find.1; pu&ograve; cercare file in modo
+ <para>Il comando &man.find.1; può cercare file in modo
ricorsivo nell'albero di directory indicato, confrontando il tipo di
- file o lo schema specificato. &man.find.1; pu&ograve; quindi elencare i
+ file o lo schema specificato. &man.find.1; può quindi elencare i
file o eseguire arbitrari comandi in base ai risultati.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -1614,7 +1614,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<para><emphasis>Opzioni generali</emphasis></para>
<para>Per l'opzione del tempo di ricerca, la notazione in giorni,
- <emphasis>n</emphasis> &egrave;:</para>
+ <emphasis>n</emphasis> è:</para>
<informaltable frame="none">
<tgroup cols="2">
@@ -1624,7 +1624,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<row>
<entry><option>+<replaceable>n</replaceable></option></entry>
- <entry>pi&ugrave; di <replaceable>n</replaceable> giorni</entry>
+ <entry>più di <replaceable>n</replaceable> giorni</entry>
</row>
<row>
@@ -1642,7 +1642,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Alcune caratteristiche dei file che &man.find.1; pu&ograve;
+ <para>Alcune caratteristiche dei file che &man.find.1; può
ricercare sono:</para>
<para>la <emphasis>data</emphasis> dell'ultimo accesso o dell'ultima
@@ -1657,17 +1657,17 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<entry align="center"><option>-atime
<replaceable>n</replaceable></option></entry>
- <entry>data di accesso, vero se l'accesso &egrave; di
- <replaceable>n</replaceable> giorni f&agrave;</entry>
+ <entry>data di accesso, vero se l'accesso è di
+ <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry>
</row>
<row>
<entry align="center"><option>-ctime
<replaceable>n</replaceable></option></entry>
- <entry>data di cambiamento, vero se lo stato del file &egrave;
+ <entry>data di cambiamento, vero se lo stato del file è
stato modificato <replaceable>n</replaceable> giorni
- f&agrave;</entry>
+ fà</entry>
</row>
<row>
@@ -1675,14 +1675,14 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<replaceable>n</replaceable></option></entry>
<entry>data di modifica, vero se i dati del file sono stati
- modificati <replaceable>n</replaceable> giorni f&agrave;</entry>
+ modificati <replaceable>n</replaceable> giorni fà</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-newer
<replaceable>filename</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se pi&ugrave; recente del file specificato</entry>
+ <entry>vero se più recente del file specificato</entry>
</row>
<row>
@@ -1690,7 +1690,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<replaceable>tipo</replaceable></option></entry>
<entry><emphasis>tipo</emphasis> di <emphasis>file</emphasis>,
- dove <replaceable>tipo</replaceable> pu&ograve; essere:</entry>
+ dove <replaceable>tipo</replaceable> può essere:</entry>
</row>
<row>
@@ -1735,7 +1735,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<entry><emphasis>tipo</emphasis> di <emphasis>file
system</emphasis>, dove <replaceable>tipo</replaceable>
- pu&ograve; essere un valido tipo di file system, esempio
+ può essere un valido tipo di file system, esempio
<emphasis>ufs</emphasis> (Unix File System) e
<emphasis>nfs</emphasis> (Network File System)</entry>
</row>
@@ -1759,8 +1759,8 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
[-]<replaceable>modi</replaceable></option></entry>
<entry>permessi del file, dove <replaceable>modi</replaceable>
- &egrave; la modalit&agrave; ottale usata dal comando
- &man.chmod.1;. Quando <replaceable>modi</replaceable> &egrave;
+ è la modalità ottale usata dal comando
+ &man.chmod.1;. Quando <replaceable>modi</replaceable> è
preceduto da un segno meno, solamente i bit che sono specificati
vengono confrontati.</entry>
</row>
@@ -1778,7 +1778,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<entry><option>-name
<replaceable>filename</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se il nome del file &egrave; quello specificato.
+ <entry>vero se il nome del file è quello specificato.
Confronti con schemi wild card sono permessi se il
meta-carattere viene messo in escape per la shell con un
backslash (\)</entry>
@@ -1804,7 +1804,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<para>Sono permesse espressioni complesse. Le espressioni devono essere
raggruppate tra parentesi (mettendo in escape le parentesi con un
backslash per impedire alla shell di interpretarle). Il simbolo di
- esclamazione (!) pu&ograve; essere usato per <emphasis>negare</emphasis>
+ esclamazione (!) può essere usato per <emphasis>negare</emphasis>
un'espressione. Gli operatori: <option>-a</option>
(<emphasis>and</emphasis>) e <option>-o</option>
(<emphasis>or</emphasis>) vengono usati per raggruppare
@@ -1812,7 +1812,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
- <para>&man.find.1; pu&ograve; ricercare in modo ricorsivo attraverso
+ <para>&man.find.1; può ricercare in modo ricorsivo attraverso
sotto-directory, ma per lo scopo di questi esempi saranno usati i
seguenti file:</para>
@@ -1821,7 +1821,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
34 -rw-r--r-- 1 frank staff 17351 Feb 5 10:04 standard
2 -rwxr-xr-x 1 frank staff 386 Apr 26 09:51 tr25*</screen>
- <para>Per trovare tutti i file pi&ugrave; recenti del file
+ <para>Per trovare tutti i file più recenti del file
<filename>library</filename>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>find . -newer library -print</userinput>
@@ -1942,7 +1942,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<title>Compressione di file</title>
<para>Il comando &man.compress.1; viene usato per ridurre lo spazio di
- disco utilizzato da un file. Quando un file &egrave; stato compresso
+ disco utilizzato da un file. Quando un file è stato compresso
usando il comando &man.compress.1;, il suffisso <filename>.Z</filename>
viene appeso al nome del file. I permessi, la data di accesso e di
modifica del file originale vengono preservati. Il comando
@@ -1979,7 +1979,7 @@ Joy in the Morning [1946] Aunts Aren't Gentlemen [1974]</screen>
<entry>forza la compressione del file, anche se questa non riduce
la dimensione del file o se il file destinazione
(<filename><replaceable>file</replaceable>.Z</filename>) esiste
- gi&agrave;.</entry>
+ già.</entry>
</row>
<row>
@@ -2033,7 +2033,7 @@ beauty:01/30/94:#total logins,1408:#different UIDs,922
beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<para>Una visualizzazione del file utilizzando un altro comando al posto
- di &man.zcat.1; pu&ograve; produrre un difficile risultato
+ di &man.zcat.1; può produrre un difficile risultato
binario.</para>
<para>Il comando &man.uncompress.1; viene usato per far ritornare il file
@@ -2049,12 +2049,12 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
&man.uncompress.1;, &man.zcat.1; ci sono un set di utility
<emphasis>GNU</emphasis> liberamente disponibili. Queste creano
persino un miglior lavoro di compressione utilizzando un algoritmo
- pi&ugrave; efficiente. I programmi GNU che forniscono
- funzionalit&agrave; simili ai precedenti sono spesso installati
+ più efficiente. I programmi GNU che forniscono
+ funzionalità simili ai precedenti sono spesso installati
rispettivamente come &man.gzip.1;, &man.gunzip.1; e &man.zcat.1;.
I nomi dei file compressi con &man.gzip.1; hanno l'estensione
<filename>.z</filename> o <filename>.gz</filename>. Il software GNU
- pu&ograve; essere ottenuto via ftp anonimo: <ulink
+ può essere ottenuto via ftp anonimo: <ulink
url="ftp://ftp.gnu.org/pub/gnu"><hostid
role="fqdn">ftp://ftp.gnu.org/pub/gnu</hostid></ulink>.</para>
</sect2>
@@ -2064,7 +2064,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<para>Il comando &man.tar.1; raggruppa file in un dispositivo o in un file
per scopi di archiviazione. Il comando &man.tar.1; non comprime i file,
- rende solamente pi&ugrave; maneggevole una grande quantit&agrave; di
+ rende solamente più maneggevole una grande quantità di
file.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -2121,7 +2121,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<para>&man.tar.1;, in generale, accetta le sue opzioni sia facendole
precedere da un trattino (-) sia senza trattino. Il file di archivio
- pu&ograve; essere un file su disco, un dispositivo a nastro o
+ può essere un file su disco, un dispositivo a nastro o
standard input/output. L'ultimo modo viene rappresentato tramite un
trattino.</para>
@@ -2134,7 +2134,7 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
74 logs.photon
84 logs.top</screen>
- <para>&man.tar.1; pu&ograve; combinare questi in un solo file,
+ <para>&man.tar.1; può combinare questi in un solo file,
<filename>logfile.tar</filename>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>tar -cf logfile.tar logs.* ; ls -s logfile.tar</userinput>
@@ -2143,14 +2143,14 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<para>In Internet, molti siti di archivio FTP anonimi memorizzano i loro
pacchetti in formati tar compressi, quindi i file finiscono in
<filename>.tar.Z</filename> o <filename>.tar.gz</filename>. Per
- estrarre i file da uno di questi file archivio si pu&ograve; prima
+ estrarre i file da uno di questi file archivio si può prima
decomprimerlo, o usare l'appropriato comando &man.zcat.1; e mandare in
pipe il risultato a &man.tar.1;, esempio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>zcat <replaceable>archive</replaceable>.tar.Z | tar -xvf -</userinput></screen>
<para>dove il trattino alla fine del comando &man.tar.1; indica che il
- file &egrave; preso da &man.stdin.4;.</para>
+ file è preso da &man.stdin.4;.</para>
</sect2>
<sect2 id="commands-file-arch-comp-conv-uuencode-uudecode">
@@ -2162,9 +2162,9 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<quote><emphasis>uu</emphasis></quote> nei nomi deriva dal fatto che
questi comandi fanno parte del set di comandi Unix-to-Unix CoPy (UUCP).
I comandi &man.uuencode.1; e &man.uudecode.1; sono generalmente usati
- quando si mandano file binari via e-mail. Con l'e-mail non c'&egrave;
+ quando si mandano file binari via e-mail. Con l'e-mail non c'è
garanzia che file binari 8-bit siano trasferiti correttamente. Quindi
- per garantire una corretta consegna si pu&ograve; codificare il file
+ per garantire una corretta consegna si può codificare il file
binario, sia direttamente su linea di comando, includendo il file
codificato, sia indirettamente, lasciando al proprio programma di posta
MIME questo lavoro. In modo simile, l'utente decodifica il file
@@ -2200,8 +2200,8 @@ beauty:01/31/94:#total logins,2175:#different UIDs,1194</screen>
<para>La prima linea di un file codificato con &man.uuencode.1; include i
<emphasis>permessi</emphasis> e il <emphasis>nome</emphasis> del file
- originale che &man.uudecode.1; utilizzer&agrave; quando
- decodificher&agrave; il file codificato. Il file inizia e finisce
+ originale che &man.uudecode.1; utilizzerà quando
+ decodificherà il file codificato. Il file inizia e finisce
rispettivamente con le parole chiavi <emphasis>begin</emphasis> e
<emphasis>end</emphasis>, esempio:</para>
@@ -2321,7 +2321,7 @@ end</programlisting>
<row>
<entry><option>conv=<replaceable>valore</replaceable>[,<replaceable>valore</replaceable>]</option></entry>
- <entry>dove <replaceable>valore</replaceable> pu&ograve;
+ <entry>dove <replaceable>valore</replaceable> può
essere:</entry>
</row>
@@ -2372,7 +2372,7 @@ end</programlisting>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>La dimensione dei blocchi viene specificata in byte e pu&ograve;
+ <para>La dimensione dei blocchi viene specificata in byte e può
finire in <emphasis>k</emphasis>, <emphasis>b</emphasis> o
<emphasis>w</emphasis> per indicare rispettivamente 1024 (kilo), 512
(blocco) o 2 (parola) byte.</para>
@@ -2388,7 +2388,7 @@ end</programlisting>
<para>Per copiare file posti in un dispositivo a nastro, scritti su una
macchina big endian con una dimensione di 20 blocchi, in file su
una machina little endian che ha un nastro inserito nel suo dispositivo,
- si ha la necessit&agrave; di scambiare le coppie di byte, in questo
+ si ha la necessità di scambiare le coppie di byte, in questo
modo:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>dd if=/dev/rmt/0 of=new_file ibs=20b conv=swab</userinput>
@@ -2462,7 +2462,7 @@ end</programlisting>
<row>
<entry><option>-v</option></entry>
- <entry>modalit&agrave; verbose</entry>
+ <entry>modalità verbose</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -2481,7 +2481,7 @@ Blandings Castle and Elsewhere [1935] Galahad at Blandings [1965]
Uncle Fred in the Springtime [1939] A Pelican at Blandings [1969]
Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisting>
- <para>si pu&ograve; usare:</para>
+ <para>si può usare:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>od -c wodehouse</userinput>
0000000 S o m e t h i n g F r e s h
@@ -2609,14 +2609,14 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
distribuito dalla NCSA. FTP viene usato per trasferire file tra
computer su Internet.</para>
- <para>&man.rlogin.1; &egrave; un servizio di login remoto che
- &egrave; stato in passato un'esclusiva dello Unix BSD 4.3 di Berkeley.
- Essenzialmente, offre le stesse funzionalit&agrave; di &man.telnet.1;,
+ <para>&man.rlogin.1; è un servizio di login remoto che
+ è stato in passato un'esclusiva dello Unix BSD 4.3 di Berkeley.
+ Essenzialmente, offre le stesse funzionalità di &man.telnet.1;,
eccetto che &man.rlogin.1; lascia passare al computer remoto le
informazioni dell'ambiente di login dell'utente. Le macchine possono
essere configurate per permettere connessioni da fidati host senza
- richiedere la password dell'utente. Una versione pi&ugrave; sicura di
- questo protocollo &egrave; la Sicura SHell
+ richiedere la password dell'utente. Una versione più sicura di
+ questo protocollo è la Sicura SHell
<application>SSH</application>, software scritto da Tatu Ylonen e
disponibile via: <ulink
url="ftp://ftp.net.ohio-state.edu/pub/security/ssh"><hostid
@@ -2664,7 +2664,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<entry></entry>
- <entry>abilit&agrave; la modalit&agrave; di debugging</entry>
+ <entry>abilità la modalità di debugging</entry>
</row>
<row>
@@ -2696,7 +2696,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<entry></entry>
- <entry>modalit&agrave; verbose</entry>
+ <entry>modalità verbose</entry>
</row>
<row>
@@ -2721,7 +2721,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<para>&man.telnet.1; e <command>tn3270</command> hanno un'opzione per
specificare il numero di porta a cui connettersi sull'host remoto. Per
- entrambi i comandi, il numero di porta di default &egrave; 23,
+ entrambi i comandi, il numero di porta di default è 23,
la porta telnet. Altre porte vengono usate per il debugging dei servizi
di rete e per ragioni speciali.</para>
@@ -2733,25 +2733,25 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<screen>&prompt.user; <userinput>ftp magnus.acs.ohio-state.edu</userinput></screen>
- <para>La macchina remota richieder&agrave; di identificarsi tramite login
+ <para>La macchina remota richiederà di identificarsi tramite login
e password. Spesso, le macchine organizzate come archivi di
software o di informazioni, permettono connessioni ftp anonime. Ci si
collega tramite &man.ftp.1; alla macchina remota e si effettua il
login come <username>anonymous</username> (il login
- <username>ftp</username> &egrave; equivalente su molte macchine)
- cio&egrave;, quando viene richiesto il login si digita
+ <username>ftp</username> è equivalente su molte macchine)
+ cioè, quando viene richiesto il login si digita
<username>anonymous</username> (di solito per la password si inserisce
il proprio indirizzo email o qualsiasi altra cosa).</para>
- <para>Una volta che si &egrave; correttamente collegati a un computer
+ <para>Una volta che si è correttamente collegati a un computer
remoto tramite &man.telnet.1; e &man.rlogin.1; (e assumendo che sia
- stata assegnata l'emulazione del terminale) si potr&agrave; utilizzare
+ stata assegnata l'emulazione del terminale) si potrà utilizzare
la macchina come al solito.</para>
- <para>Una volta che si &egrave; correttamente collegati ad un computer
- remoto tramite &man.ftp.1;, si pu&ograve; trasferire un file in quel
+ <para>Una volta che si è correttamente collegati ad un computer
+ remoto tramite &man.ftp.1;, si può trasferire un file in quel
computer con il comando <command>put</command> o prenderlo da quel
- computer con il comando <command>get</command>. La sintassi &egrave; la
+ computer con il comando <command>get</command>. La sintassi è la
seguente:</para>
<para><command>put <replaceable>nome-file-locale
@@ -2763,7 +2763,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<para>Sono disponibili altri comandi per &man.ftp.1;, a seconda della
specifica implementazione dell'FTP locale e remoto. Il comando
<command>help</command> visualizza un elenco di comandi disponibili.
- Il comando <command>help</command> pu&ograve; visualizzare lo scopo di
+ Il comando <command>help</command> può visualizzare lo scopo di
un comando specifico. Esempi di validi comandi sono mostrati di
seguito:</para>
@@ -2837,7 +2837,7 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<title>finger - restituisce informazioni riguardo gli utenti</title>
<para>Il comando &man.finger.1; mostra il file <filename>.plan</filename>
- di un utente specifico o riporta chi &egrave; attualmente
+ di un utente specifico o riporta chi è attualmente
<quote>loggato</quote> su una specifica macchina. L'utente deve
permettere i permessi di lettura generale sul file
<filename>.plan</filename>.</para>
@@ -2879,8 +2879,8 @@ Full Moon [1947] Sunset at Blandings [1977]</programlisti
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
<screen>brigadier:condron [77]> <userinput>finger workshop@nyssa</userinput>
-Questo &egrave; un esempio di file .plan per l'id workshop di nyssa.
-Questo id &egrave; stato usato in questa settimana da Frank Fiamingo, Linda
+Questo è un esempio di file .plan per l'id workshop di nyssa.
+Questo id è stato usato in questa settimana da Frank Fiamingo, Linda
DeBula, e Linda Condron, mentre insegnavano ad usare una nuova versione
di Unix workshop sviluppata per l'UTS.
@@ -2901,12 +2901,12 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen>
una rete locale (LAN). In questo caso succede spesso che un utente di
una macchina possieda validi accessi di login su molte altre macchine
della rete locale. Per questo tipo di utente sono disponibili comandi
- Unix che forniscono una certa praticit&agrave; nel realizzare certe
- operazioni comuni. Poich&egrave; questi comandi si focalizzano su
+ Unix che forniscono una certa praticità nel realizzare certe
+ operazioni comuni. Poichè questi comandi si focalizzano su
comunicazioni con host remoti nella rete locale (o in Internet), i nomi
dei comandi iniziano con la lettera <emphasis>r</emphasis>:
- &man.rlogin.1;, &man.rsh.1; e &man.rcp.1;. La possibilit&agrave; di
- accesso remoto tramite questi comandi &egrave; sostenuta (opzionalmente)
+ &man.rlogin.1;, &man.rsh.1; e &man.rcp.1;. La possibilità di
+ accesso remoto tramite questi comandi è sostenuta (opzionalmente)
attraverso il file <filename>~/.rhosts</filename> di ogni singolo utente
e dal file generale di sistema <filename>/etc/hosts.equiv</filename>.
Per ragioni di sicurezza questi possono essere limitati ad alcuni
@@ -2917,13 +2917,13 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen>
informazioni all'host remoto circa l'ambiente locale, incluso il valore
della variabile d'ambiente <literal>TERM</literal>.</para>
- <para>Il comando &man.rsh.1; fornisce la possibilit&agrave; di invocare
+ <para>Il comando &man.rsh.1; fornisce la possibilità di invocare
una shell Unix su un host remoto della rete locale con lo scopo di
- eseguirci comandi di shell. Questa capacit&agrave; &egrave; simile alla
+ eseguirci comandi di shell. Questa capacità è simile alla
funzione shell escape disponibile generalmente all'interno di un
software di sistema Unix come editor ed email.</para>
- <para>Il comando &man.rcp.1; fornisce la possibilit&agrave; di
+ <para>Il comando &man.rcp.1; fornisce la possibilità di
copiare file dall'host locale ad un host remoto della rete
locale.</para>
@@ -2968,19 +2968,19 @@ frank Frank G. Fiamingo p1 Mon 16:19 nyssa</screen>
per tale account. Il file <filename>.rhosts</filename> contiene un
record per ogni coppia host remoto-username con il quale il proprietario
del file <filename>.rhosts</filename> desidera connettersi. Ogni record
- nel file <filename>.rhosts</filename> &egrave; della forma:</para>
+ nel file <filename>.rhosts</filename> è della forma:</para>
<para><replaceable>host_remoto utente_remoto</replaceable></para>
<para>dove l'elenco
- <username><replaceable>utente_remoto</replaceable></username> &egrave;
+ <username><replaceable>utente_remoto</replaceable></username> è
opzionale. Per esempio, se Heather Jones vuole essere in grado di
connettersi alla <hostid role="hostname">macchina1</hostid> (dove il suo
- username &egrave; <username>heather</username>) dalla
+ username è <username>heather</username>) dalla
<hostid role="hostname">macchina2</hostid> (dove il suo username
- &egrave; <username>jones</username>) o dalla
+ è <username>jones</username>) o dalla
<hostid role="hostname">macchina3</hostid> (dove il suo username
- &egrave; <username>heather</username>, lo stesso della
+ è <username>heather</username>, lo stesso della
<hostid role="hostname">macchina1</hostid>), lei potrebbe creare un file
<filename>.rhosts</filename> nella sua home directory sulla
<hostid role="hostname">macchina1</hostid>. Il contenuto di questo file
@@ -2996,7 +2996,7 @@ macchina3 heather</programlisting>
<para>Su alcuni sistemi il file <filename>/etc/hosts.equiv</filename>
presta lo stesso scopo per tutti gli utenti, al di fuori del super-user.
- Cos&igrave; un file <filename>/etc/hosts.equiv</filename>
+ Così un file <filename>/etc/hosts.equiv</filename>
contenente:</para>
<para><replaceable>macchina_remota</replaceable></para>
@@ -3022,7 +3022,7 @@ macchina3 heather</programlisting>
<para>Le versioni dei programmi &man.rcp.1;, &man.rsh.1; e &man.rlogin.1;
basati sulla Secure SHell (<application>SSH</application>) sono
- liberamente disponibili e forniscono molta pi&ugrave; sicurezza.</para>
+ liberamente disponibili e forniscono molta più sicurezza.</para>
</sect2>
</sect1>
</chapter>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml
index 84b598f948..5a4be2f73d 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/editors/chapter.sgml
@@ -9,38 +9,38 @@
<title>Editor</title>
<para>Esistono numerose utility per la manipolazione del testo in Unix, come
- &egrave; stato notato attraverso questo documento (esempio
+ è stato notato attraverso questo documento (esempio
&man.ed.1;, &man.ex.1;, &man.sed.1;, &man.awk.1;, la famiglia
<application>grep</application> e la famiglia
<application>roff</application>). Tra gli editor, l'editor visuale (o a
- schermo pieno) standard su Unix &egrave; <application>vi</application>.
- Questa applicazione comprende un super-set, per cos&igrave; dire, di
+ schermo pieno) standard su Unix è <application>vi</application>.
+ Questa applicazione comprende un super-set, per così dire, di
caratteristiche di &man.ed.1; e di &man.ex.1; (gli editor a linea di
Unix).</para>
- <para>&man.vi.1; &egrave; un editor modale. Questo significa che ha
- modalit&agrave; specifiche che permettono l'inserimento del testo, la
- cancellazione del testo e l'inserimento dei comandi. Si pu&ograve; lasciare
- la modalit&agrave; di inserimento premendo il tasto <keycap>escape</keycap>.
- In questo modo ci si porta nella modalit&agrave; comando. L'editor
- di linea &man.ex.1; &egrave; incorporato in &man.vi.1;. Si pu&ograve;
- passare dalla modalit&agrave; a schermo pieno a quella a linea di comando (e
- viceversa) quando si desidera. In modalit&agrave; <emphasis>vi</emphasis>
- premere <keycap>Q</keycap> per andare in modalit&agrave;
- <emphasis>ex</emphasis>. In modalt&agrave; <emphasis>ex</emphasis>, al
- prompt : digitare <command>vi</command> per ritornare in modalit&agrave;
- <emphasis>vi</emphasis>. Inoltre &egrave; disponibile una modalit&agrave;
- di &man.vi.1; in sola lettura, che pu&ograve; essere invocata con
+ <para>&man.vi.1; è un editor modale. Questo significa che ha
+ modalità specifiche che permettono l'inserimento del testo, la
+ cancellazione del testo e l'inserimento dei comandi. Si può lasciare
+ la modalità di inserimento premendo il tasto <keycap>escape</keycap>.
+ In questo modo ci si porta nella modalità comando. L'editor
+ di linea &man.ex.1; è incorporato in &man.vi.1;. Si può
+ passare dalla modalità a schermo pieno a quella a linea di comando (e
+ viceversa) quando si desidera. In modalità <emphasis>vi</emphasis>
+ premere <keycap>Q</keycap> per andare in modalità
+ <emphasis>ex</emphasis>. In modaltà <emphasis>ex</emphasis>, al
+ prompt : digitare <command>vi</command> per ritornare in modalità
+ <emphasis>vi</emphasis>. Inoltre è disponibile una modalità
+ di &man.vi.1; in sola lettura, che può essere invocata con
&man.view.1;.</para>
<para>Un altro editor comune nei sistemi Unix, specialmente nei college e
- negli ambienti universitari, &egrave; <application>emacs</application> (che
- sta per <quote>editing macros</quote>). Mentre &man.vi.1; &egrave; in
+ negli ambienti universitari, è <application>emacs</application> (che
+ sta per <quote>editing macros</quote>). Mentre &man.vi.1; è in
generale compreso nel sistema operativo Unix, &man.emacs.1; usualmente non
- lo &egrave;. <application>Emacs</application> viene distribuito dalla Free
- Software Foundation ed &egrave; discutibilmente il pi&ugrave; potente editor
- disponibile per Unix. <application>Emacs</application> &egrave; un software
- di sistema molto grande ed &egrave; un grossa risorsa di sistema per un
+ lo è. <application>Emacs</application> viene distribuito dalla Free
+ Software Foundation ed è discutibilmente il più potente editor
+ disponibile per Unix. <application>Emacs</application> è un software
+ di sistema molto grande ed è un grossa risorsa di sistema per un
utente di computer.</para>
<para>La Free Software Foundation e il progetto GNU (del quale
@@ -50,7 +50,7 @@
tra programmatori</quote>. La loro General Public License garantisce il
diritto d'uso, di modifica e di distribuzione di
<application>emacs</application> (incluso il suo codice sorgente) ed
- &egrave; stata progettata specificatamente per impedire a qualcuno di
+ è stata progettata specificatamente per impedire a qualcuno di
prendersi un profitto finanziario da <application>emacs</application> o da
altri software conseguiti attraverso la Free Software Foundation. Molti dei
loro software, incluso <application>emacs</application>, sono disponibili
@@ -71,7 +71,7 @@
durante una sessione di editing. In alternativa, le opzioni usate di
frequente possono essere automaticamente settate quando viene invocato
&man.vi.1;, attraverso il file <filename>.exrc</filename>. Inoltre,
- questo file pu&ograve; contenere macro per mappare battute di tasti in
+ questo file può contenere macro per mappare battute di tasti in
funzioni usando la funzione <command>map</command>. All'interno di
&man.vi.1; queste macro possono essere definite con il comando
<command>:map</command>. I caratteri di controllo possono essere inseriti
@@ -127,8 +127,8 @@
<row>
<entry><command>:set showmode</command></entry>
- <entry>visualizza l'indicazione che la modalit&agrave; di
- inserimento &egrave; on</entry>
+ <entry>visualizza l'indicazione che la modalità di
+ inserimento è on</entry>
</row>
<row>
@@ -141,7 +141,7 @@
<entry><command>:set
wrapmargin=<replaceable>n</replaceable></command></entry>
- <entry>mette on la modalit&agrave; word-wrap a
+ <entry>mette on la modalità word-wrap a
<replaceable>n</replaceable> spazi dal margine destro</entry>
</row>
@@ -185,19 +185,19 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<title>Configurare la propria sessione emacs</title>
<para>Configurare l'ambiente di &man.emacs.1; equivale a creare chiamate a
- funzioni LISP. &man.emacs.1; &egrave; infinitamente personalizzabile
+ funzioni LISP. &man.emacs.1; è infinitamente personalizzabile
tramite variabili <emphasis>emacs</emphasis>, funzioni built-in e
attraverso la programmazione Emacs LISP. I settaggi possono essere
specificati dal minibuffer (o da linea di comando) durante una sessione
<emphasis>emacs</emphasis>. Alternativamente, i settaggi usati di
frequente possono essere attivati automaticamente quando viene invocato
- &man.emacs.1;, usando il file <filename>.emacs</filename>. Bench&egrave;
+ &man.emacs.1;, usando il file <filename>.emacs</filename>. Benchè
una discussione del Emacs LISP vada oltre lo scopo di questo documento,
seguono alcuni esempi di configurazioni per &man.emacs.1;.</para>
<para>Per settare o verificare variabili <emphasis>emacs</emphasis> o per
usare le sue funzioni built-in, si usa il tasto <keycap>escape</keycap>
- (<emphasis>Meta</emphasis> &egrave; come &man.emacs.1; si riferisce a
+ (<emphasis>Meta</emphasis> è come &man.emacs.1; si riferisce a
questo) seguito dalla lettera <keycap>x</keycap>, quindi la variabile o
la funzione e i suoi argomenti.</para>
@@ -210,7 +210,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<entry><command><keycap>M</keycap>, <keycap>x</keycap>
what-line</command></entry>
- <entry>quale linea &egrave; sul cursore?</entry>
+ <entry>quale linea è sul cursore?</entry>
</row>
<row>
@@ -260,7 +260,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<entry>invoca l'help di emacs quando <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>h</keycap>
- </keycombo> &egrave; stato mappato al tasto
+ </keycombo> è stato mappato al tasto
<keycap>backspace</keycap></entry>
</row>
</tbody>
@@ -280,7 +280,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
(global-set-key "\C-x?" 'help-for-help)
; Per saltare alla linea 16, digitare M, #&lt;return&gt;16
(global-set-key "\M-#" 'goto-line)
-; Per sapere su che linea si &egrave;, digitare M, n
+; Per sapere su che linea si è, digitare M, n
(global-set-key "\M-n" 'what-line)
(message "~/.emacs loaded.")
(message "")</programlisting>
@@ -292,12 +292,12 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<para>Tutti i comandi in &man.vi.1; sono preceduti dalla pressione del tasto
<keycap>escape</keycap>. Ogni volta che si deve intraprendere un nuovo
comando si deve utilizzare il tasto di <keycap>escape</keycap>.
- Diversamente da dove indicato, &man.vi.1; &egrave; case sensitive
+ Diversamente da dove indicato, &man.vi.1; è case sensitive
(sensibile alla differenza minuscolo e maiuscolo).</para>
<para><emphasis>Comandi movimento cursore:</emphasis></para>
- <para>(<replaceable>n</replaceable>) indica un numero ed &egrave;
+ <para>(<replaceable>n</replaceable>) indica un numero ed è
opzionale</para>
<informaltable frame="none">
@@ -314,7 +314,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<row>
<entry><command>(<replaceable>n</replaceable>)<keycap>j</keycap></command></entry>
- <entry>(<replaceable>n</replaceable>) spazi gi&ugrave;</entry>
+ <entry>(<replaceable>n</replaceable>) spazi giù</entry>
</row>
<row>
@@ -363,7 +363,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
<keycap>D</keycap>
</keycombo></command></entry>
- <entry>gi&ugrave; di mezza schermata</entry>
+ <entry>giù di mezza schermata</entry>
</row>
<row>
@@ -379,7 +379,7 @@ map ^Z :!spell # invoca spell, :!, per verificare lo splelling di
</informaltable>
<para>(<keycap>Ctrl</keycap> indica il tasto <keycap>control</keycap>; il
- case sensitive non &egrave; importante)</para>
+ case sensitive non è importante)</para>
<informaltable frame="none">
<tgroup cols="2">
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml
index f73ab4ad07..03170b900f 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/getting-started/chapter.sgml
@@ -11,21 +11,21 @@
<sect1 id="getting-started-login">
<title>Effettuare il login</title>
- <para>Una volta che l'utente si &egrave; collegato a un sistema Unix, gli
+ <para>Una volta che l'utente si è collegato a un sistema Unix, gli
viene chiesto di inserire un <emphasis>login</emphasis> username
(nome utente) e una <emphasis>password</emphasis> (codice segreto). Il
- login username &egrave; il nome univoco dell'utente sul sistema. La
- password &egrave; un codice modificabile conosciuto solo dall'utente.
+ login username è il nome univoco dell'utente sul sistema. La
+ password è un codice modificabile conosciuto solo dall'utente.
Alla richiesta di <emphasis>login</emphasis>, l'utente deve inserire lo
username e alla richiesta della <emphasis>password</emphasis>, deve essere
inserita la password effettiva.</para>
<note>
- <para><emphasis>Unix &egrave; un sistema case sensitive</emphasis> (fa
+ <para><emphasis>Unix è un sistema case sensitive</emphasis> (fa
distinzione tra caratteri minuscoli e maiuscoli). Quindi sia il
<emphasis>login</emphasis> username che la <emphasis>password</emphasis>
devono essere inseriti esattamente come sono stati creati; il login
- username &egrave; normalmente in minuscolo.</para>
+ username è normalmente in minuscolo.</para>
</note>
<sect2 id="getting-started-login-terminal-type">
@@ -43,7 +43,7 @@
<para>Il tipo di terminale indica al sistema Unix come interagire quando
una sessione viene aperta.</para>
- <para>Pu&ograve; essere necessario risettare il tipo di terminale,
+ <para>Può essere necessario risettare il tipo di terminale,
digitando il comando:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -62,7 +62,7 @@
</tgroup>
</informaltable>
- <para>(Inoltre su alcuni sistemi Unix, ad esempio MAGNUS, &egrave;
+ <para>(Inoltre su alcuni sistemi Unix, ad esempio MAGNUS, è
necessario dare il comando <command>unsetenv
TERMCAP</command>.)</para>
@@ -84,7 +84,7 @@
</tgroup>
</informaltable>
- <para>dove <replaceable>&lt;tipo di terminale&gt;</replaceable> &egrave;
+ <para>dove <replaceable>&lt;tipo di terminale&gt;</replaceable> è
il tipo di terminale, come <literal>vt100</literal>, che si desidera
settare.</para>
</sect2>
@@ -93,24 +93,24 @@
<title>Password</title>
<para>Quando viene assegnato il proprio account, si riceve una password
- iniziale. Questa password &egrave; importate sia per la sicurezza
- del sistema sia per una sicurezza personale, perci&ograve; la password
- per il proprio account pu&ograve; essere cambiata a propria scelta. Il
- comando per cambiare una password &egrave;
- &man.passwd.1;. Verr&agrave; chiesto di inserire sia la propria
+ iniziale. Questa password è importate sia per la sicurezza
+ del sistema sia per una sicurezza personale, perciò la password
+ per il proprio account può essere cambiata a propria scelta. Il
+ comando per cambiare una password è
+ &man.passwd.1;. Verrà chiesto di inserire sia la propria
vecchia password, sia la nuova password desiderata, quest'ultima due
volte. Se si sbaglia la propria vecchia password o non si inserisce
quella nuova nello stesso modo per due volte, il sistema
- indicher&agrave; che la password non ha subito cambiamenti.</para>
+ indicherà che la password non ha subito cambiamenti.</para>
<para>Alcuni amministratori di sistema hanno programmi che verificano
l'accuratezza di una password (che deve essere sufficientemente criptica
per assicurare una certa sicurezza al sistema). Un cambiamento di
- password pu&ograve; essere rifiutato da questi programmi.</para>
+ password può essere rifiutato da questi programmi.</para>
- <para>Quando si sceglie una password, &egrave; importante che questa non
- sia in qualche modo indovinabile n&eacute; per qualche sconosciuto
- che tenta di scoprirla n&eacute; per un conoscente. I suggerimenti per
+ <para>Quando si sceglie una password, è importante che questa non
+ sia in qualche modo indovinabile né per qualche sconosciuto
+ che tenta di scoprirla né per un conoscente. I suggerimenti per
scegliere e mantenere una password sono i seguenti:</para>
<itemizedlist>
@@ -183,7 +183,7 @@
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>D</keycap>
</keycombo> - indica la fine di un flusso di dati;
- pu&ograve; far uscire dal sistema un utente. L'ultimo caso &egrave;
+ può far uscire dal sistema un utente. L'ultimo caso è
disabilitato su molti sistemi</para>
<para><keycombo action="simul">
@@ -197,27 +197,27 @@
</sect2>
<sect2 id="getting-started-login-identity">
- <title>Identit&agrave;</title>
+ <title>Identità</title>
<para>Il sistema identifica un utente attraverso il numero di utente e il
numero di gruppo (rispettivamente <emphasis>userid</emphasis> e
<emphasis>groupid</emphasis>) assegnati dall'amministratore di sistema.
- Generalmente non &egrave; necessario conoscere il proprio userid e
- groupid, poich&egrave; il sistema traduce in modo automatico lo userid
+ Generalmente non è necessario conoscere il proprio userid e
+ groupid, poichè il sistema traduce in modo automatico lo userid
in username (e viceversa) ed il groupid in groupname (e viceversa).
- Probabilmente si conosce gi&agrave; lo username: &egrave; il nome
- utilizzato per il login. Il groupname non &egrave; ovvio, e in
- realt&agrave; si pu&ograve; appartenere a pi&ugrave; di un gruppo. Il
- proprio gruppo primario &egrave; quello associato con il proprio
+ Probabilmente si conosce già lo username: è il nome
+ utilizzato per il login. Il groupname non è ovvio, e in
+ realtà si può appartenere a più di un gruppo. Il
+ proprio gruppo primario è quello associato con il proprio
username nel file database delle password, configurato
- dall'amministratore di sistema. Similmente, c'&egrave; un file database
- per i gruppi, dove l'amministratore di sistema pu&ograve; assegnare
+ dall'amministratore di sistema. Similmente, c'è un file database
+ per i gruppi, dove l'amministratore di sistema può assegnare
gruppi aggiuntivi ad un utente.</para>
- <para>Nei seguenti esempi il simbolo &prompt.user; &egrave; il proprio
+ <para>Nei seguenti esempi il simbolo &prompt.user; è il proprio
prompt di shell e non va digitato.</para>
- <para>Si pu&ograve; determinare il proprio userid e la lista dei gruppi di
+ <para>Si può determinare il proprio userid e la lista dei gruppi di
appartenenza con i comandi &man.id.1; e &man.groups.1;. Su alcuni
sistemi &man.id.1; mostra le informazioni sull'utente e le informazioni
sul gruppo primario, esempio:</para>
@@ -242,7 +242,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
<sect1 id="getting-started-comm-line-struct">
<title>Struttura della linea di comando di Unix</title>
- <para>Un <emphasis>comando</emphasis> &egrave; un programma che chiama
+ <para>Un <emphasis>comando</emphasis> è un programma che chiama
il sistema Unix per qualche compito. Un comando ha la forma:</para>
<para><command><replaceable>comando</replaceable>
@@ -259,7 +259,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
la stessa cosa.</para>
<para>Le <emphasis>opzioni</emphasis> sono generalmente precedute da un
- trattino (<keycap>-</keycap>) e per molti comandi, pi&ugrave; opzioni
+ trattino (<keycap>-</keycap>) e per molti comandi, più opzioni
possono essere messe insieme nella forma:</para>
<para><command><replaceable>comando</replaceable>
@@ -269,7 +269,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
<para><command>ls -alR</command></para>
- <para>che mostrer&agrave; un listato lungo di tutti i file che si trovano
+ <para>che mostrerà un listato lungo di tutti i file che si trovano
nella directory corrente e ricorsivamente anche quelli che si trovano in
tutte le sotto-directory.</para>
@@ -289,12 +289,12 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
<para><command>lpr -Pprinter3 -#2 file</command></para>
- <para>che trasmetter&agrave; 2 copie del file specificato a
+ <para>che trasmetterà 2 copie del file specificato a
<devicename>printer3</devicename>.</para>
<para>Ci sono delle convenzioni standard per i comandi. Comunque, non tutti
i comandi Unix seguono questo standard. Alcuni non richiedono il trattino
- prima dell'opzione e alcuni non permettono di mettere insieme pi&ugrave;
+ prima dell'opzione e alcuni non permettono di mettere insieme più
opzioni, per esempio alcuni possono richiedere che ogni opzione sia
preceduta da un trattino e separata con uno spazio bianco da un'altra
opzione o argomento.</para>
@@ -310,7 +310,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
speciali funzioni su linea di comando o all'interno di un editor.
Queste funzioni possono essere generate premendo contemporaneamente il
tasto <keycap>control</keycap> e alcuni altri <emphasis>tasti</emphasis>.
- Questa combinazione &egrave; generalmente indicata con
+ Questa combinazione è generalmente indicata con
<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap><replaceable>Tasto</replaceable></keycap>
@@ -320,34 +320,34 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
</keycombo>). <keycombo action="simul">
<keycap>Control</keycap>
<keycap>S</keycap>
- </keycombo> pu&ograve; essere scritto come <keycombo action="simul">
+ </keycombo> può essere scritto come <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>S</keycap>
</keycombo> (oppure <keycombo action="simul">
<keycap>^</keycap>
<keycap>S</keycap>
</keycombo>). Con i tasti di controllo le lettere maiuscole e minuscole
- sono la stessa cosa, cos&igrave; <keycombo action="simul">
+ sono la stessa cosa, così <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>S</keycap>
- </keycombo> &egrave; lo stesso di <keycombo action="simul">
+ </keycombo> è lo stesso di <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>s</keycap>
</keycombo>. Questo particolare esempio (<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>S</keycap>
- </keycombo>) &egrave; un segnale di <emphasis>stop</emphasis> e
- dice al terminale di non accettare pi&ugrave; input. Il terminale
- rimarr&agrave; sospeso finch&egrave; un segnale di
+ </keycombo>) è un segnale di <emphasis>stop</emphasis> e
+ dice al terminale di non accettare più input. Il terminale
+ rimarrà sospeso finchè un segnale di
<emphasis>start</emphasis> <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>Q</keycap>
- </keycombo> non sar&agrave; generato.</para>
+ </keycombo> non sarà generato.</para>
<para><keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>U</keycap>
- </keycombo> &egrave; normalmente il segnale di
+ </keycombo> è normalmente il segnale di
<quote><emphasis>cancellazione di linea</emphasis></quote> per il proprio
terminale. Quando lo si digita, l'intera linea di input viene
cancellata.</para>
@@ -357,7 +357,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>V</keycap>
- </keycombo> il carattere di controllo desiderato; cos&igrave; per
+ </keycombo> il carattere di controllo desiderato; così per
inserire in un documento <keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
<keycap>H</keycap>
@@ -393,11 +393,11 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
</listitem>
<listitem>
- <para>velocit&agrave; di trasmissione dati;</para>
+ <para>velocità di trasmissione dati;</para>
</listitem>
<listitem>
- <para>controllo di parit&agrave; sulla trasmissione dati;</para>
+ <para>controllo di parità sulla trasmissione dati;</para>
</listitem>
<listitem>
@@ -422,7 +422,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>Il comando &man.stty.1; &egrave; molto dipendente dal sistema, quindi
+ <para>Il comando &man.stty.1; è molto dipendente dal sistema, quindi
consultare le relative <emphasis>pagine man</emphasis> sul proprio sistema
per i dettagli.</para>
@@ -458,7 +458,7 @@ staff sysadmin uts operator</screen>
<row>
<entry><option>dec</option></entry>
- <entry>imposta la modalit&agrave; specifica dei sistemi operativi
+ <entry>imposta la modalità specifica dei sistemi operativi
conformi al Digital Equipment Corporation (che distinguono ERASE
da BACKSPACE) (non disponibile su tutti i sistemi)</entry>
</row>
@@ -512,18 +512,18 @@ erase kill werase rprnt flush lnext susp intr quit stop eof
<screen>&prompt.user; <userinput>stty erase ^H</userinput></screen>
- <para>Questo setter&agrave; l'opzione del terminale solamente per la
+ <para>Questo setterà l'opzione del terminale solamente per la
sessione corrente. Per far in modo che questo comando sia eseguito
- automaticamente ad ogni login, &egrave; possibile inserire tale comando
+ automaticamente ad ogni login, è possibile inserire tale comando
nel file <filename>.login</filename> o <filename>.profile</filename> di
- cui si parler&agrave; pi&ugrave; avanti.</para>
+ cui si parlerà più avanti.</para>
</sect1>
<sect1 id="getting-started-get-help">
<title>Ottenere aiuto</title>
<para>Il manuale di Unix, usualmente chiamato <emphasis>man page</emphasis>
- (pagine man), &egrave; disponibile per spiegare l'uso del sistema Unix e
+ (pagine man), è disponibile per spiegare l'uso del sistema Unix e
dei suoi comandi. Per servirsi di una pagina man digitare il comando
&man.man.1; al prompt di sistema seguito dal comando di cui si necessitano
informazioni.</para>
@@ -565,7 +565,7 @@ erase kill werase rprnt flush lnext susp intr quit stop eof
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
- <para>Si pu&ograve; usare &man.man.1; per ottenere una linea riassuntiva di
+ <para>Si può usare &man.man.1; per ottenere una linea riassuntiva di
alcuni comandi che contengono la parola che si vuole ricercare con
l'opzione <option>-k</option>, ad esempio per cercare la parola
<emphasis>password</emphasis>, si digita:</para>
@@ -575,9 +575,9 @@ passwd (5) - password file
passwd (1) - cambia la password</screen>
<para>Il numero in parentesi indica la sezione delle pagine man dove sono
- stati trovati i riferimenti. Si pu&ograve; accedere a quella pagina man
- (di default si fa riferimento al numero di sezione pi&ugrave; basso, ma si
- pu&ograve; usare un'opzione su linea di comando per specificarne uno
+ stati trovati i riferimenti. Si può accedere a quella pagina man
+ (di default si fa riferimento al numero di sezione più basso, ma si
+ può usare un'opzione su linea di comando per specificarne uno
differente) con:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>man passwd</userinput>
@@ -592,7 +592,7 @@ passwd [ -e login_shell ] [ username ]
DESCRIZIONE
passwd cambia (o setta) la password di un utente.
passwd chiede per due volte la nuova password, senza mostrarla.
-Questo per prendere in considerazione la possibilit&agrave; di digitare errori.
+Questo per prendere in considerazione la possibilità di digitare errori.
Solamente l'utente stesso e il super-user possono cambiare la password
di un utente.
@@ -600,16 +600,16 @@ OPZIONI
-e Cambia la shell di login dell'utente.</screen>
- <para>Qui l'output &egrave; stato parafrasato e troncato per una questione
+ <para>Qui l'output è stato parafrasato e troncato per una questione
di spazio e di copyright.</para>
</sect1>
<sect1 id="getting-started-directory-nav-control">
<title>Navigazione e controllo delle directory</title>
- <para>Il file system di Unix &egrave; organizzato come la struttura
+ <para>Il file system di Unix è organizzato come la struttura
ramificata di un albero a partire da root. La directory
- <emphasis>root</emphasis> del sistema &egrave; rappresentata dal carattere
+ <emphasis>root</emphasis> del sistema è rappresentata dal carattere
di slash in avanti (<filename>/</filename>). Le directory di sistema e
quelle degli utenti sono organizzate sotto la directory
<emphasis>root</emphasis>. In Unix l'utente non ha una directory root;
@@ -673,7 +673,7 @@ OPZIONI
</tgroup>
</table>
- <para>Se si ha una certa familiarit&agrave; con DOS la tabella che segue
+ <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue
paragona i suoi simili comandi a quelli Unix in modo tale da fornire un
appropriato quadro di riferimento.</para>
@@ -755,7 +755,7 @@ OPZIONI
<sect2 id="getting-started-directory-nav-control-pwd">
<title>pwd - mostra la directory di lavoro</title>
- <para>In ogni momento si pu&ograve; determinare in che punto si &egrave;
+ <para>In ogni momento si può determinare in che punto si è
nella gerarchia del file system mostrando la directory di lavoro con il
comando &man.pwd.1;, esempio:</para>
@@ -766,7 +766,7 @@ OPZIONI
<sect2 id="getting-started-directory-nav-control-cd">
<title>cd - cambia directory</title>
- <para>Ci si pu&ograve; portare in una nuova directory con il comando
+ <para>Ci si può portare in una nuova directory con il comando
&man.cd.1;, cambio di directory. &man.cd.1; accetta sia path name
(percorsi) assoluti sia path name relativi.</para>
@@ -833,7 +833,7 @@ OPZIONI
<replaceable>~username/directory</replaceable></command></entry>
<entry>cambia directory rispetto alla directory home dell'utente
- specificato (il carattere ~ non &egrave; valido nella shell
+ specificato (il carattere ~ non è valido nella shell
Bourne; vedere il <link
linkend="shells">Capitolo 5</link>).</entry>
</row>
@@ -846,8 +846,8 @@ OPZIONI
<title>mkdir - crea una directory</title>
<para>La gerarchia della propria directory home si estende creando
- sotto-directory all'interno di essa. Questo &egrave; possibile con il
- comando &man.mkdir.1;, crea directory. Di nuovo si pu&ograve;
+ sotto-directory all'interno di essa. Questo è possibile con il
+ comando &man.mkdir.1;, crea directory. Di nuovo si può
specificare un path name assoluto o relativo della directory che si
vuole creare.</para>
@@ -874,7 +874,7 @@ OPZIONI
<entry><option>-m <replaceable>modi</replaceable></option></entry>
<entry>permessi di accesso (SVR4). (Si vedranno i
- <quote>modi</quote> pi&ugrave; avanti in questo
+ <quote>modi</quote> più avanti in questo
Capitolo)</entry>
</row>
</tbody>
@@ -885,8 +885,8 @@ OPZIONI
<screen>&prompt.user; <userinput>mkdir /home/frank/data</userinput></screen>
- <para>oppure se la directory di lavoro corrente &egrave;
- <filename>/home/frank</filename>, il seguente comando &egrave;
+ <para>oppure se la directory di lavoro corrente è
+ <filename>/home/frank</filename>, il seguente comando è
equivalente:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>mkdir data</userinput></screen>
@@ -895,9 +895,9 @@ OPZIONI
<sect2 id="getting-started-directory-nav-control-rmdir">
<title>rmdir - rimuove una directory</title>
- <para>Per rimuovere una directory &egrave; necessario che questa sia
+ <para>Per rimuovere una directory è necessario che questa sia
vuota. Altrimenti bisogna prima rimuovere i file contenuti in essa.
- Inoltre, non si pu&ograve; rimuovere una directory se questa &egrave; la
+ Inoltre, non si può rimuovere una directory se questa è la
directory di lavoro corrente, bisogna prima uscire da
quest'ultima.</para>
@@ -909,7 +909,7 @@ OPZIONI
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
<para>Per rimuovere la directory vuota
- <filename>/home/frank/data</filename> mentre si &egrave; in
+ <filename>/home/frank/data</filename> mentre si è in
<filename>/home/frank</filename> usare:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>rmdir data</userinput></screen>
@@ -923,7 +923,7 @@ OPZIONI
<title>ls - mostra i contenuti delle directory</title>
<para>Il comando per visualizzare le proprie directory e i propri file
- &egrave; &man.ls.1;. &Egrave; possibile ottenere, attraverso le opzioni,
+ è &man.ls.1;. È possibile ottenere, attraverso le opzioni,
informazioni circa la dimensione, il tipo, i permessi, la data di
creazione, di modifica e di accesso del file.</para>
@@ -1001,7 +1001,7 @@ OPZIONI
<row>
<entry><option>-L</option></entry>
- <entry>se il file &egrave; un link simbolico, mostra le
+ <entry>se il file è un link simbolico, mostra le
informazioni del file o della directory a cui il link si
riferisce, non le informazioni del link stesso</entry>
</row>
@@ -1011,7 +1011,7 @@ OPZIONI
<entry>listato lungo: mostra i modi, informazioni di link, il
proprietario, la dimensione, la data dell'ultima modifica del
- file. Se il file &egrave; un link simbolico, una freccia
+ file. Se il file è un link simbolico, una freccia
(--&gt;) precede il percorso del file collegato.</entry>
</row>
</tbody>
@@ -1020,7 +1020,7 @@ OPZIONI
<para>Il <emphasis>campo modi</emphasis> viene fornito dall'opzione
<option>-l</option> e consiste di 10 caratteri. Il primo carattere
- &egrave; uno dei seguenti:</para>
+ è uno dei seguenti:</para>
<informaltable frame="none">
<tgroup cols="2">
@@ -1190,7 +1190,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<entry><command>chown [<replaceable>opzioni</replaceable>]
<replaceable>proprietario file</replaceable></command></entry>
- <entry>cambia il proprietario di un file; pu&ograve; essere usato
+ <entry>cambia il proprietario di un file; può essere usato
solamente dal super-user</entry>
</row>
@@ -1201,7 +1201,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<entry>copia <filename><replaceable>file1</replaceable></filename>
in <filename><replaceable>file2</replaceable></filename>;
<filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non dovrebbe
- gi&agrave; esistere. Questo comando crea o sovrascrive
+ già esistere. Questo comando crea o sovrascrive
<filename><replaceable>file2</replaceable></filename></entry>
</row>
@@ -1227,7 +1227,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
</tgroup>
</table>
- <para>Se si ha una certa familiarit&agrave; con DOS la tabella che segue
+ <para>Se si ha una certa familiarità con DOS la tabella che segue
paragona i suoi simili comandi a quelli Unix in modo tale da fornire un
appropriato quadro di riferimento.</para>
@@ -1390,7 +1390,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para>Il file <filename><replaceable>nuovo_file</replaceable></filename>
sostituisce
<filename><replaceable>vecchio_file</replaceable></filename>.
- In realt&agrave; tutto quello che &egrave; stato fatto &egrave; aver
+ In realtà tutto quello che è stato fatto è aver
aggiornato l'elemento della tabella di directory per attribuire al file
il nuovo nome. Il contenuto del file rimane come era prima della
rinominazione.</para>
@@ -1440,14 +1440,14 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<screen>&prompt.user; <userinput>rm <replaceable>filename</replaceable></userinput></screen>
- <para>Visualizzando il contento della directory si vedr&agrave; che quel
- file non esiste pi&ugrave;. In realt&agrave; tutto quello che &egrave;
- stato fatto &egrave; aver rimosso l'elemento dalla tabella di directory
+ <para>Visualizzando il contento della directory si vedrà che quel
+ file non esiste più. In realtà tutto quello che è
+ stato fatto è aver rimosso l'elemento dalla tabella di directory
e marcato l'inode come <quote>non usato</quote>. Il contenuto del file
- &egrave; ancora sul disco, ma ora il sistema non ha pi&ugrave; modo di
+ è ancora sul disco, ma ora il sistema non ha più modo di
identificare quei blocchi di dati con il nome del file eliminato. Non
- c'&egrave; un certo comando per
- <quote><emphasis>riprendere</emphasis></quote> un file che &egrave;
+ c'è un certo comando per
+ <quote><emphasis>riprendere</emphasis></quote> un file che è
stato eliminato in questo modo. Per questa ragione molti utenti alle
prime armi effettuano un alias del comando di eliminazione in
<command>rm -i</command> dove l'opzione <option>-i</option> chiede di
@@ -1459,23 +1459,23 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<sect2 id="getting-started-file-mant-comm-file-perm">
<title>Permessi dei file</title>
- <para>Ciascun file e directory ha permessi che stabiliscono chi pu&ograve;
+ <para>Ciascun file e directory ha permessi che stabiliscono chi può
<emphasis>leggerlo</emphasis>, <emphasis>scriverlo</emphasis> e/o
<emphasis>eseguirlo</emphasis>. Per scoprire i permessi assegnati a un
- file, pu&ograve; essere usato il comando &man.ls.1; con l'opzione
- <option>-l</option>. Quando si ha la necessit&agrave; di conoscere il
- gruppo per il quale i permessi sono stati assegnati si pu&ograve; usare
+ file, può essere usato il comando &man.ls.1; con l'opzione
+ <option>-l</option>. Quando si ha la necessità di conoscere il
+ gruppo per il quale i permessi sono stati assegnati si può usare
l'opzione <option>-g</option> insieme a <command>ls -l</command>
(solamente BSD).</para>
<para>Quando si usa il comando <command>ls -lg</command> su un file
- (<command>ls -l</command> su SysV) l'output sar&agrave; mostrato come
+ (<command>ls -l</command> su SysV) l'output sarà mostrato come
il seguente:</para>
<screen>-rwxr-x--- user Unixgroup size Month nn hh:mm filename</screen>
<para>La zona dedicata ai caratteri e trattini
- (<emphasis>-rwxr-x---</emphasis>) &egrave; la zona che mostra il tipo di
+ (<emphasis>-rwxr-x---</emphasis>) è la zona che mostra il tipo di
file e i permessi del file, come spiegato nella precedente sezione.
Quindi la stringa di permessi dell'esempio,
<emphasis>-rwxr-x---</emphasis>, permette al proprietario
@@ -1489,17 +1489,17 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<title>chmod - cambio dei permessi del file</title>
<para>Il comando per cambiare i permessi ad un elemento (file, directory,
- ecc.) &egrave; &man.chmod.1; (cambio dei modi). La sintassi richiede
+ ecc.) è &man.chmod.1; (cambio dei modi). La sintassi richiede
l'uso del comando con tre cifre (rappresentanti i permessi del
<emphasis>proprietario</emphasis> (<emphasis>u</emphasis>), i permessi
del <emphasis>gruppo</emphasis> (<emphasis>g</emphasis>) e i permessi
degli <emphasis>altri</emphasis> utenti (<emphasis>o</emphasis>))
- seguite da un argomento (che pu&ograve; essere un nome di un file o una
- lista di file e directory). Oppure pu&ograve; essere usato con una
+ seguite da un argomento (che può essere un nome di un file o una
+ lista di file e directory). Oppure può essere usato con una
rappresentazione simbolica dei permessi, indicando a quale utenza questi
vanno applicati.</para>
- <para>Ogni tipo di permesso &egrave; rappresentato dal proprio numero
+ <para>Ogni tipo di permesso è rappresentato dal proprio numero
equivalente:</para>
<para><emphasis>lettura=4, scrittura=2, esecuzione=1</emphasis></para>
@@ -1512,12 +1512,12 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
specifica il permesso di <emphasis>lettura</emphasis>. Se i permessi
desiderati sono lettura e scrittura, il 4 (rappresentante la lettura) e
il 2 (rappresentante la scrittura) sono addizionati per ottenere il
- permesso 6. Quindi, un permesso settato a 6 vorr&agrave; concedere un
+ permesso 6. Quindi, un permesso settato a 6 vorrà concedere un
permesso di lettura e di scrittura.</para>
- <para>Alternativamente si pu&ograve; usare una notazione simbolica che
+ <para>Alternativamente si può usare una notazione simbolica che
usa un carattere rappresentativo per l'utenza a cui ci si riferisce, uno
- per il permesso e uno per l'operazione, dove l'operazione pu&ograve;
+ per il permesso e uno per l'operazione, dove l'operazione può
essere:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -1561,7 +1561,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<entry><command>chmod <replaceable>nnn</replaceable>
[<replaceable>lista argomenti</replaceable>]</command></entry>
- <entry>modalit&agrave; numerica</entry>
+ <entry>modalità numerica</entry>
</row>
<row>
@@ -1570,7 +1570,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
[<replaceable>perm</replaceable>]
[<replaceable>lista argomenti</replaceable>]</command></entry>
- <entry>modalit&agrave; simbolica</entry>
+ <entry>modalità simbolica</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -1579,10 +1579,10 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para>dove <replaceable>nnn</replaceable> sono i tre numeri rappresentanti
i permessi del <emphasis>proprietario</emphasis>, del
<emphasis>gruppo</emphasis> e degli <emphasis>altri</emphasis> utenti;
- <replaceable>chi</replaceable> pu&ograve; essere
+ <replaceable>chi</replaceable> può essere
<emphasis>u,g,o</emphasis> oppure <emphasis>a</emphasis> (tutti) e
- <replaceable>perm</replaceable> pu&ograve; essere
- <emphasis>r,w,x</emphasis>. Nella notazione simbolica si pu&ograve;
+ <replaceable>perm</replaceable> può essere
+ <emphasis>r,w,x</emphasis>. Nella notazione simbolica si può
separare la specifica dei permessi con una virgola, come mostrato
nell'esempio qui sotto.</para>
@@ -1616,7 +1616,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<emphasis>proprietario</emphasis>: lettura, scrittura ed esecuzione;
<emphasis>gruppo</emphasis>: lettura ed esecuzione;
<emphasis>altri</emphasis>: lettura ed esecuzione; il comando da usare
- &egrave;:</para>
+ è:</para>
<para><command>chmod 755 file1</command> oppure
<command>chmod u=rwx,go=rx file1</command></para>
@@ -1624,9 +1624,9 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<note>
<para>Quando si assegnano i permessi a un file per l'utenza
<emphasis>gruppo</emphasis> e per l'utenza <emphasis>altri</emphasis>
- &egrave; necessario che il minimo permesso di esecuzione (inteso come
- permesso di accesso) per la directory nella quale il file &egrave;
- posizionato sia abilitato. Un semplice modo per far questo &egrave;
+ è necessario che il minimo permesso di esecuzione (inteso come
+ permesso di accesso) per la directory nella quale il file è
+ posizionato sia abilitato. Un semplice modo per far questo è
posizionarsi nella directory nella quale i permessi devo essere
garantiti e digitare:</para>
@@ -1642,11 +1642,11 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<sect2 id="getting-started-file-mant-comm-chown">
<title>chown - cambio del proprietario del file</title>
- <para>Il proprietario di un file pu&ograve; essere cambiato con il comando
- &man.chown.8;. Su molte versioni Unix questo pu&ograve; essere
+ <para>Il proprietario di un file può essere cambiato con il comando
+ &man.chown.8;. Su molte versioni Unix questo può essere
realizzato solo dal super-user, ad esempio, un utente normale non
- pu&ograve; attribuire i suoi file ad altri proprietari. &man.chown.8;
- &egrave; usato come qui sotto, dove &prompt.root; rappresenta il prompt
+ può attribuire i suoi file ad altri proprietari. &man.chown.8;
+ è usato come qui sotto, dove &prompt.root; rappresenta il prompt
di shell per il super-user.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -1748,7 +1748,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para>Ci sono alcuni comandi che si possono usare per
<emphasis>visualizzare</emphasis> o <emphasis>esaminare</emphasis> un
- file. Alcuni di questi sono editor che verranno trattati pi&ugrave;
+ file. Alcuni di questi sono editor che verranno trattati più
avanti. Qui si illustreranno alcuni comandi normalmente usati per
visualizzare un file.</para>
@@ -1814,7 +1814,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para>Il comando &man.echo.1; viene utilizzato per ripetere l'argomento
assegnato al comando nel dispositivo standard di uscita. Normalmente
l'argomento termina con un carattere di alimentazione di linea, ma si
- pu&ograve; specificare un'opzione per impedirlo.</para>
+ può specificare un'opzione per impedirlo.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -1842,7 +1842,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<row>
<entry><option>\0<replaceable>n</replaceable></option></entry>
- <entry>dove <replaceable>n</replaceable> &egrave; il codice del
+ <entry>dove <replaceable>n</replaceable> è il codice del
carattere ASCII a 8 bit (SVR4)</entry>
</row>
@@ -1943,7 +1943,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>filename</replaceable></userinput></screen>
<para>Si possono specificare una serie di file su linea di comando e
- &man.cat.1; li concatener&agrave; ciascuno a turno, seguendo lo stesso
+ &man.cat.1; li concatenerà ciascuno a turno, seguendo lo stesso
ordine di immissione, esempio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>cat <replaceable>file1 file2 file3</replaceable></userinput></screen>
@@ -2161,7 +2161,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
<para>Di default &man.head.1; mostra le prime 10 linee del file. Si
- possono visualizzare pi&ugrave; (o meno) linee con l'opzione
+ possono visualizzare più (o meno) linee con l'opzione
<option>-n <replaceable>numero</replaceable></option> o
<option>-<replaceable>numero</replaceable></option>, ad esempio, per
visualizzare le prime 40 linee:</para>
@@ -2203,7 +2203,7 @@ drwx------ 3 workshop acs 512 May 24 10:59 linda</screen>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
<para>Di default &man.tail.1; mostra le ultime 10 linee del file, ma si
- pu&ograve; specificare un numero differente di linee o di byte, o un
+ può specificare un numero differente di linee o di byte, o un
differente punto di inizio all'interno del file. Per visualizzare le
ultime 30 linee di un file, usare l'opzione
<option>-<replaceable>numero</replaceable></option>:</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml
index c29c48cb45..92d65f7a1d 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/glossary/chapter.sgml
@@ -38,7 +38,7 @@
<glossterm>background</glossterm>
<glossdef>
- <para>riferito alla modalit&agrave; di gestione dell'esecuzione di un
+ <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un
processo in shell corrente: la shell non aspetta la fine di tale
processo ma continua la sua normale esecuzione</para>
@@ -90,7 +90,7 @@
<glossterm>directory-home</glossterm>
<glossdef>
- <para>&egrave; la directory dell'utente, nella quale ci si ritrova
+ <para>è la directory dell'utente, nella quale ci si ritrova
(in generale) dopo la fase di login</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link
@@ -103,7 +103,7 @@
<glossterm>directory-root</glossterm>
<glossdef>
- <para>&egrave; la directory padre di tutte le altre directory (indicata
+ <para>è la directory padre di tutte le altre directory (indicata
spesso con il segno /)</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link
@@ -163,7 +163,7 @@
<glossterm>foreground</glossterm>
<glossdef>
- <para>riferito alla modalit&agrave; di gestione dell'esecuzione di un
+ <para>riferito alla modalità di gestione dell'esecuzione di un
processo in shell corrente: la shell aspetta che il processo termini
prima di riprendere la sua esecuzione</para>
@@ -271,7 +271,7 @@
<glossterm>kernel</glossterm>
<glossdef>
- <para>&egrave; il cuore del sistema operativo, il posto in cui sono
+ <para>è il cuore del sistema operativo, il posto in cui sono
caricati tutti i driver per i device, gestisce i processi, le
operazione di I/O, ecc.</para>
</glossdef>
@@ -313,7 +313,7 @@
<glossterm>multi-level file system </glossterm>
<glossdef>
- <para>file system a pi&ugrave; livelli organizzati in gerarchia</para>
+ <para>file system a più livelli organizzati in gerarchia</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link
linkend="structure-file-system">sezione 2.2</link></para>
@@ -324,8 +324,8 @@
<glossterm>multi-processor</glossterm>
<glossdef>
- <para>o multi-tasking; capacit&agrave; del sistema operativo che
- permette di eseguire pi&ugrave; programmi (processi) senza doverne
+ <para>o multi-tasking; capacità del sistema operativo che
+ permette di eseguire più programmi (processi) senza doverne
aspettare la terminazione sequenziale</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="structure-os">sezione
@@ -337,8 +337,8 @@
<glossterm>multi-user</glossterm>
<glossdef>
- <para>capacit&agrave; del sistema operativo che permette di gestire
- pi&ugrave; utenti contemporaneamente</para>
+ <para>capacità del sistema operativo che permette di gestire
+ più utenti contemporaneamente</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="structure-os">sezione
2.1</link></para>
@@ -443,7 +443,7 @@
<glossterm>shell</glossterm>
<glossdef>
- <para>interprete a linea di comando. &Egrave; l'interfaccia tra
+ <para>interprete a linea di comando. È l'interfaccia tra
l'utente e il sistema operativo (kernel)</para>
<para><emphasis>Vedere:</emphasis> <link linkend="shells">Capitolo
@@ -553,7 +553,7 @@
<glossterm>verbose</glossterm>
<glossdef>
- <para>modalit&agrave; di esecuzione di un comando che fornisce molte
+ <para>modalità di esecuzione di un comando che fornisce molte
informazioni addizionali (utile per gli utenti novizi)</para>
</glossdef>
</glossentry>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml
index 795bdba140..559f72aab5 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/history/chapter.sgml
@@ -11,7 +11,7 @@
<para>1965 Bell Laboratory con la collaborazione del MIT e della General
Eletric lavorano per la realizzazione di un nuovo sistema operativo,
Multics, il quale vuole fornire, come principali caratteristiche,
- capacit&agrave; multi-utente (multi-user), multi-processo (multi-processor)
+ capacità multi-utente (multi-user), multi-processo (multi-processor)
e un file system multi-livello (gerarchico)
(multi-level file system).</para>
@@ -19,7 +19,7 @@
progetto. Ken Thompson, Dennis Ritchie, Rudd Canaday e Doug McIlroy,
alcuni programmatori dei Bell Lab che avevano lavorato nel progetto Multics,
progettano e implementano su un PDP-7 la prima versione del file system Unix
- insieme ad alcune utility. Il nome Unix &egrave; stato assegnato da parte
+ insieme ad alcune utility. Il nome Unix è stato assegnato da parte
di Brian Kernighan come gioco di parole su Multics.</para>
<para>1 Gennaio 1970 Inizio di Unix.</para>
@@ -27,11 +27,11 @@
<para>1971 Il sistema ora gira su un PDP-11 con 16 Kbyte di memoria, di cui
8 Kbyte per i programmi utente, e con un disco di 512 Kbyte.</para>
- <para>Il suo primo reale impiego &egrave; come strumento di manipolazione
+ <para>Il suo primo reale impiego è come strumento di manipolazione
del testo in esclusiva per il dipartimento dei Bell Lab. Quel tipo di
utilizzo giustifica ulteriormente la ricerca e lo sviluppo attraverso la
- programmazione di gruppo. Unix attira i programmatori perch&egrave;
- &egrave; stato progettato con queste caratteristiche:</para>
+ programmazione di gruppo. Unix attira i programmatori perchè
+ è stato progettato con queste caratteristiche:</para>
<itemizedlist>
<listitem>
@@ -65,18 +65,18 @@
</listitem>
</itemizedlist>
- <para>1973 Unix &egrave; riscritto prevalentemente in C, un nuovo linguaggio
+ <para>1973 Unix è riscritto prevalentemente in C, un nuovo linguaggio
di programmazione sviluppato da Dennis Ritchie. La codifica in questo
linguaggio di alto livello diminuisce fortemente lo sforzo necessario per
portare Unix su nuove macchine.</para>
<para>1974 Thompson e Ritchie descrivono in una relazione pubblicata in un
comunicato dell'ACM il nuovo sistema operativo Unix. Unix genera
- entusiasmo nella comunit&agrave; accademica che lo vede come un potente
+ entusiasmo nella comunità accademica che lo vede come un potente
strumento di insegnamento per lo studio della programmazione di sistemi.
- Poich&egrave; il decreto del 1956 impedisce ad AT&amp;T di
+ Poichè il decreto del 1956 impedisce ad AT&amp;T di
commercializzare il prodotto, viene concessa una licenza
- all'Universit&agrave; per scopi educativi e una per esistenza
+ all'Università per scopi educativi e una per esistenza
commerciale.</para>
<para>1977 Ci sono circa 500 siti Unix nel mondo.</para>
@@ -86,10 +86,10 @@
<para>1983 SunOS, BSD 4.2, Sys V.</para>
<para>1984 Ci sono circa 100.000 siti Unix che girano su differenti
- piattaforme hardware, con differenti capacit&agrave;.</para>
+ piattaforme hardware, con differenti capacità.</para>
<para>1988 AT&amp;T e Sun Microsystem sviluppano System V Release 4 (SVR4).
- Questo sar&agrave; in futuro implementato in UnixWare e Solaris 2.</para>
+ Questo sarà in futuro implementato in UnixWare e Solaris 2.</para>
<para>1993 Novell compra Unix da AT&amp;T.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml
index f4d85461a5..b18cd2e800 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/preface/chapter.sgml
@@ -8,20 +8,20 @@
<preface id="preface">
<title>Prefazione</title>
- <para>Questo documento &egrave; rivolto in prevalenza a quelle persone che si
+ <para>Questo documento è rivolto in prevalenza a quelle persone che si
avvicinano per la prima volta a Unix, ma non solo.</para>
<para>Prima di iniziare ad esporre la traduzione di questo documento
volevo dire alcune cose. Alcune parole del testo originale in lingua
- inglese non sono state tradotte in italiano, vuoi perch&egrave; la
- rispettiva traduzione in italiano non &egrave; efficiente in termini di
- comprensibilit&agrave;, vuoi perch&egrave; &egrave; di uso comune far
+ inglese non sono state tradotte in italiano, vuoi perchè la
+ rispettiva traduzione in italiano non è efficiente in termini di
+ comprensibilità, vuoi perchè è di uso comune far
riferimento a queste direttamente in lingua inglese (vedi login, quoting,
built-in, here document, shell, background, pipe, script, ecc.). Inoltre mi
- &egrave; sembrato opportuno e logico modificare l'ultima sezione di questo
+ è sembrato opportuno e logico modificare l'ultima sezione di questo
documento, bibliografia di Unix (testi in lingua inglese), in una breve
bibliografia italiana di Unix. Infine ho aggiunto un glossario dove poter
- trovare un elenco dei termini inglesi pi&ugrave; caldi incontrati in questo
+ trovare un elenco dei termini inglesi più caldi incontrati in questo
documento e il loro significato corrispondente.</para>
<para>Non mi resta che augurarvi una buona lettura.</para>
@@ -40,7 +40,7 @@
<term><emphasis>Italico</emphasis></term>
<listitem>
- <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> &egrave; per i nomi dei file,
+ <para>Un font <emphasis>italico</emphasis> è per i nomi dei file,
per gli URL, per il testo enfatizzato, e per il primo utilizzo dei
termini tecnici.</para>
</listitem>
@@ -50,7 +50,7 @@
<term><varname>Monospazio</varname></term>
<listitem>
- <para>Un font <varname>monospazio</varname> &egrave; usato per i
+ <para>Un font <varname>monospazio</varname> è usato per i
messaggi di errore, i comandi, le variabili di ambiente, i nomi di
host, i nomi degli utenti, i nomi dei gruppi, i nomi dei device, le
variabili, e i frammenti di codice.</para>
@@ -61,7 +61,7 @@
<term><application>Grassetto</application></term>
<listitem>
- <para>Un font in <application>grassetto</application> &egrave; per le
+ <para>Un font in <application>grassetto</application> è per le
applicazioni, i comandi, e i tasti.</para>
</listitem>
</varlistentry>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml
index ebd3179bda..65f522ddb6 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shell-programming/chapter.sgml
@@ -13,13 +13,13 @@
<para>Si possono scrivere programmi di shell creando script contenenti
alcuni comandi di shell. La prima linea dello script deve iniziare con
- #!, che indica al kernel che lo script &egrave; direttamente eseguibile.
+ #!, che indica al kernel che lo script è direttamente eseguibile.
Si fa immediatamente seguire a quel simbolo il nome della shell
o del programma da eseguire (gli spazi sono permessi), usando un path name
assoluto. Generalmente si possono avere fino a 32 caratteri, forse di
- pi&ugrave; su alcuni sistemi e si pu&ograve; includere qualche opzione.
+ più su alcuni sistemi e si può includere qualche opzione.
Quindi per inizializzare uno script per la shell Bourne la prima linea
- dovr&agrave; essere:</para>
+ dovrà essere:</para>
<programlisting>#! /bin/sh</programlisting>
@@ -31,14 +31,14 @@
leggere il file <filename>.cshrc</filename>. Alcuni spazi bianchi
seguenti il magico simbolo, #!, sono opzionali.</para>
- <para>Inoltre si deve specificare che lo script &egrave; eseguibile,
+ <para>Inoltre si deve specificare che lo script è eseguibile,
settando gli opportuni bit sul file con il comando &man.chmod.1;,
esempio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>chmod +x <replaceable>shell_script</replaceable></userinput></screen>
<para>All'interno degli script il simbolo # indica un commento da quel punto
- fino alle fine della linea; #! &egrave; un caso speciale se trovato come
+ fino alle fine della linea; #! è un caso speciale se trovato come
primo carattere del file.</para>
</sect1>
@@ -46,7 +46,7 @@
<title>Settare i valori dei parametri</title>
<para>I valori di un parametro, ad esempio <literal>param</literal>, sono
- assegnati cos&igrave;:</para>
+ assegnati così:</para>
<informaltable frame="none">
<tgroup cols="2">
@@ -71,8 +71,8 @@
</tgroup>
</informaltable>
- <para>dove <replaceable>valore</replaceable> &egrave; una valida stringa che
- pu&ograve; essere chiusa tra caratteri di quoting singoli
+ <para>dove <replaceable>valore</replaceable> è una valida stringa che
+ può essere chiusa tra caratteri di quoting singoli
('<replaceable>valore</replaceable>') o doppi
("<replaceable>valore</replaceable>") per permettere alcuni spazi bianchi
all'interno del valore della stringa. Quando viene racchiusa con dei
@@ -87,7 +87,7 @@
<screen>$ <userinput>echo $day</userinput>
Wed</screen>
- <para>Dopo che il valore del parametro &egrave; stato assegnato, si accede
+ <para>Dopo che il valore del parametro è stato assegnato, si accede
al valore corrente del parametro usando la notazione
<literal>$param</literal> o <literal>${param}</literal>.</para>
</sect1>
@@ -106,16 +106,16 @@ Wed</screen>
carattere letteralmente, senza assegnarli alcun significato speciale.
Queste tecniche di quoting possono essere usate per separare una variabile
da una stringa fissa. Come esempio si consideri la variabile
- <literal>var</literal>, a cui &egrave; stata assegnata il valore
+ <literal>var</literal>, a cui è stata assegnata il valore
<literal>bat</literal>, e la stringa costante <literal>man</literal>. Se
si vuole combinare queste stringhe per ottenere come risultato la stringa
- <literal>batman</literal> si pu&ograve; sperimentare:</para>
+ <literal>batman</literal> si può sperimentare:</para>
<para><literal>$varman</literal></para>
- <para>ma questo non funzioner&agrave;, poich&egrave; la shell tenta di
+ <para>ma questo non funzionerà, poichè la shell tenta di
valutare una variabile chiamata <literal>varman</literal>, che non esiste.
- Per ottenere il risultato desiderato si ha la necessit&agrave; di separare
+ Per ottenere il risultato desiderato si ha la necessità di separare
le stringhe tramite quoting o di isolare la variabile con delle parentesi
graffe ({}), in questo modo:</para>
@@ -169,16 +169,16 @@ Wed</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Queste funzionano tutte poich&egrave; ", ', \, { e } non sono validi
+ <para>Queste funzionano tutte poichè ", ', \, { e } non sono validi
caratteri per un nome di variabile.</para>
- <para>Non si pu&ograve; usare</para>
+ <para>Non si può usare</para>
<para><literal>'$var'man</literal></para>
<para><literal>\$varman</literal></para>
- <para>poich&egrave; impediscono che la sostituzione della variabile
+ <para>poichè impediscono che la sostituzione della variabile
prenda posto.</para>
<para>Quando si usano le parentesi graffe, queste devono circondare
@@ -352,7 +352,7 @@ Wed</screen>
</tgroup>
</table>
- <para>L'uso di queste variabili pu&ograve; essere illustrato con alcuni
+ <para>L'uso di queste variabili può essere illustrato con alcuni
semplici script. Per la shell Bourne lo script potrebbe essere:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
@@ -382,7 +382,7 @@ $0: ./variables.sh
$*: one two three four five
$@: one two three four five</screen>
- <para>Come si pu&ograve; notare, si ha la necessit&agrave; di usare un
+ <para>Come si può notare, si ha la necessità di usare un
carattere di quoting singolo per impedire alla shell di assegnare
significati speciali a $. Il carattere di quoting doppio, come nella
prima struttura <command>echo</command>, permette di rimpiazzare il nome
@@ -417,7 +417,7 @@ $#argv: 5</screen>
<sect1 id="shell-programming-param-sost">
<title>Sostituzione di parametri</title>
- <para>Si pu&ograve; riferirsi ai parametri in modo astratto e sostituire i
+ <para>Si può riferirsi ai parametri in modo astratto e sostituire i
loro valori in base a delle condizioni, usando gli operatori definiti qui
sotto. Ancora una volta si possono usare le parentesi graffe ({}) per
isolare la variabile e il suo operatore.</para>
@@ -437,7 +437,7 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>}</literal></entry>
- <entry>come sopra. Le parentesi sono d'aiuto se non c'&egrave;
+ <entry>come sopra. Le parentesi sono d'aiuto se non c'è
separazione tra questo parametro e una stringa adiacente.</entry>
</row>
@@ -451,7 +451,7 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>-<replaceable>default</replaceable>}</literal></entry>
- <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non &egrave; settato
+ <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato
allora si usa <replaceable>default</replaceable> come valore.
<replaceable>parametro</replaceable> non viene resettato.</entry>
</row>
@@ -459,7 +459,7 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>=<replaceable>default</replaceable>}</literal></entry>
- <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non &egrave; settato
+ <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato
allora lo si setta a <replaceable>default</replaceable> e si usa
il nuovo valore</entry>
</row>
@@ -467,7 +467,7 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>+<replaceable>nuovo_valore</replaceable>}</literal></entry>
- <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> &egrave; settato
+ <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> è settato
allora si usa <replaceable>nuovo_valore</replaceable> altrimenti
non si usa nulla. <replaceable>parametro</replaceable> non viene
resettato.</entry>
@@ -476,9 +476,9 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>${<replaceable>parametro</replaceable>?<replaceable>messaggio</replaceable>}</literal></entry>
- <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non &egrave; settato
+ <entry>se <replaceable>parametro</replaceable> non è settato
allora si visualizza il messaggio. Se
- <replaceable>parametro</replaceable> &egrave; settato allora si
+ <replaceable>parametro</replaceable> è settato allora si
usa il valore corrente.</entry>
</row>
</tbody>
@@ -519,7 +519,7 @@ $#argv: 5</screen>
<row>
<entry><literal>$?<replaceable>parametro</replaceable></literal></entry>
- <entry>ritorna 1 se il parametro &egrave; settato, 0
+ <entry>ritorna 1 se il parametro è settato, 0
altrimenti</entry>
</row>
@@ -545,7 +545,7 @@ $#argv: 5</screen>
specificato in <link linkend="shell-programming-table-shell-var">Tabella
9.1</link>.</para>
- <para>Per illustrare alcune di queste caratteristiche si user&agrave; il
+ <para>Per illustrare alcune di queste caratteristiche si userà il
seguente script di prova:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
@@ -576,21 +576,21 @@ echo "3: ${param3+3}: \c" ;echo $param3</programlisting>
<screen>$ <userinput>./parameter one two three</userinput>
0: ./parameter.sh # trova sempre $0
-1: one: one # non sostituisce, ha gi&agrave; un valore
-2: two: two # non sostituisce, ha gi&agrave; un valore
+1: one: one # non sostituisce, ha già un valore
+2: two: two # non sostituisce, ha già un valore
3: 3: three # sostituisce 3 ma non assegna questo valore</screen>
</sect1>
<sect1 id="shell-programming-here-doc">
<title>Here document</title>
- <para>Un <emphasis>here document</emphasis> &egrave; una forma di quoting
- che permette alle variabili di shell di essere sostituite. &Egrave; una
+ <para>Un <emphasis>here document</emphasis> è una forma di quoting
+ che permette alle variabili di shell di essere sostituite. È una
forma speciale di redirezione che inizia con una linea contenente
solamente <emphasis>&lt;&lt;<replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>
e finisce con una linea contenete solamente
<emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>. Nella shell
- Bourne si pu&ograve; impedire la sostituzione di shell effettuando un
+ Bourne si può impedire la sostituzione di shell effettuando un
escape su <emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>, mettendo
un \ davanti a <emphasis><replaceable>PAROLA</replaceable></emphasis>
sulla linea di redirezione, esempio
@@ -658,7 +658,7 @@ sostituzione di variabile</screen>
<para><command>read param</command></para>
- <para>Questo pu&ograve; essere illustrato con un semplice script:</para>
+ <para>Questo può essere illustrato con un semplice script:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
echo "Inserisci una frase \c" # /bin/echo che richiede "\c" per
@@ -703,14 +703,14 @@ param=hello frank</screen>
<title>Funzioni</title>
<para>La shell Bourne permette di definire funzioni. Queste sono molto
- simili agli alias della shell C, ma permettono pi&ugrave;
- flessibilit&agrave;. Una funzione ha la forma:</para>
+ simili agli alias della shell C, ma permettono più
+ flessibilità. Una funzione ha la forma:</para>
<para><command><replaceable>funzione</replaceable> () {
<replaceable>comando</replaceable>; }</command></para>
<para>dove lo spazio dopo { e il punto e virgola (;) sono obbligatori;
- il punto e virgola pu&ograve; essere omesso facendo precedere a } un
+ il punto e virgola può essere omesso facendo precedere a } un
newline. Spazi e newline aggiuntivi sono permessi.
Alcuni esempi di funzioni possono essere visti nel semplice file
<filename>.profile</filename> discusso nei primi capitoli, dove si avevano
@@ -720,7 +720,7 @@ param=hello frank</screen>
<para><command>ll() { ls -al "$@";}</command></para>
- <para>La prima funzione ridefinisce &man.ls.1; affinch&egrave; le opzioni
+ <para>La prima funzione ridefinisce &man.ls.1; affinchè le opzioni
<option>-sbF</option> siano sempre fornite dal comando standard
<command>/bin/ls</command> e in modo da agire in base all'input fornito,
<literal>$@</literal>. La seconda di queste funzioni prende il valore
@@ -728,7 +728,7 @@ param=hello frank</screen>
opzioni <option>-al</option>.</para>
<para>Le funzioni sono molto utili negli script di shell. Il seguente
- script &egrave; una versione semplificata di uno script utilizzato per
+ script è una versione semplificata di uno script utilizzato per
effettuare automaticamente il backup su nastro delle partizioni di
sistema.</para>
@@ -746,7 +746,7 @@ Offline="$Mt -f $device rewoffl"
failure () {
$Mail -s "Backup fallito - $HOST" $admin << EOF_failure
$HOST
- Script cron backup fallito. A quanto pare non c'&egrave; il nastro nel dispositivo.
+ Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo.
EOF_failure
exit 1
}
@@ -754,7 +754,7 @@ failure () {
dumpfail () {
$Mail -s "Backup fallito - $HOST" $admin << EOF_dumpfail
$HOST
- Script cron backup fallito. A quanto pare non c'&egrave; il nastro nel dispositivo.
+ Script cron backup fallito. A quanto pare non c'è il nastro nel dispositivo.
EOF_dumpfail
exit 1
}
@@ -762,7 +762,7 @@ dumpfail () {
success () {
$Mail -s "Backup completato con successo - $HOST" $admin << EOF_success
$HOST
- Script cron backup apparentemente riuscito. Il file /etc/dumpdates &egrave;:
+ Script cron backup apparentemente riuscito. Il file /etc/dumpdates è:
`/bin/cat /etc/dumpdates`
EOF_success
}
@@ -778,9 +778,9 @@ $Offline</programlisting>
<para>Questo script illustra alcuni argomenti che sono stati trattati in
questo documento. Lo script inizia settando i valori di alcuni parametri.
<literal>HOST</literal> viene inizializzato dall'output di un comando,
- <literal>admin</literal> &egrave; l'amministratore di sistema,
+ <literal>admin</literal> è l'amministratore di sistema,
<literal>Mt</literal>, <literal>Dump</literal> e <literal>Mail</literal>
- sono nomi di programmi, <literal>device</literal> &egrave; il dispositivo
+ sono nomi di programmi, <literal>device</literal> è il dispositivo
speciale usato per accedere al nastro, <literal>Rewind</literal> e
<literal>Offline</literal> contengono i comandi rispettivamente per
riavvolgere e scaricare il nastro usando il riferimento
@@ -790,15 +790,15 @@ $Offline</programlisting>
la forma <emphasis>here document</emphasis> per realizzare il contenuto
della funzione stessa. Si introducono ora gli operatori logici
<emphasis>OR</emphasis> (<emphasis>||</emphasis>) e
- <emphasis>AND</emphasis> (<emphasis>&&</emphasis>); ciascuno &egrave;
+ <emphasis>AND</emphasis> (<emphasis>&&</emphasis>); ciascuno è
posizionato tra una coppia di comandi. Per l'operatore
<emphasis>OR</emphasis>, il secondo comando viene eseguito solamente se
- il primo comando non &egrave; stato completato con successo. Per
+ il primo comando non è stato completato con successo. Per
l'operatore <emphasis>AND</emphasis>, il secondo comando viene
- eseguito solamente se il primo comando &egrave; stato completato con
+ eseguito solamente se il primo comando è stato completato con
successo.</para>
- <para>Lo scopo principale dello script &egrave; realizzare i comandi
+ <para>Lo scopo principale dello script è realizzare i comandi
<command>Dump</command>, ad esempio copiando i file system specificati.
Prima si tenta di eseguire il riavvolgimento del nastro. Se questo
fallisce, <literal>|| failure</literal>, si esegue la funzione
@@ -810,7 +810,7 @@ $Offline</programlisting>
<command>dumpfail</command> e si esce. Se l'ultimo backup ha successo si
procede con la funzione <command>success</command> (<literal>(...) &&
success</literal>). In fine si riavvolge il nastro e lo si manda fuori
- linea affinch&egrave; altri utenti non possano accidentalmente scriverci
+ linea affinchè altri utenti non possano accidentalmente scriverci
sopra.</para>
</sect1>
@@ -820,7 +820,7 @@ $Offline</programlisting>
<sect2 id="shell-programming-control-comm-if">
<title>Condizionale if</title>
- <para>L'espressione condizionale <command>if</command> &egrave;
+ <para>L'espressione condizionale <command>if</command> è
disponibile in entrambe le shell, ma con una diversa sintassi.</para>
<sect3 id="shell-programming-control-comm-if-sh">
@@ -828,11 +828,11 @@ $Offline</programlisting>
<programlisting><command>if</command> <replaceable>condizione1</replaceable>
<command>then</command>
- lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> &egrave; vera (true)
+ lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true)
[<command>elif</command> <replaceable>condizione2</replaceable>
- <command>then</command> lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> &egrave; vera (true)]
+ <command>then</command> lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)]
[<command>else</command>
- lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> &egrave; falsa (false)]
+ lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)]
<command>fi</command></programlisting>
<para>Le condizioni sono sottoposte usualmente al comando &man.test.1; o
@@ -854,7 +854,7 @@ fi</programlisting>
<para>Sono richiesti degli spazi nel formato della condizione di
&man.test.1;, uno dopo <command>[</command> e uno prima di
<command>]</command>. Questo script potrebbe comportarsi in modo
- differente a seconda che ci siano zero, uno o pi&ugrave; argomenti su
+ differente a seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su
linea di comando. Iniziando con nessun argomento:</para>
<screen>$ <userinput>./if.sh</userinput>
@@ -877,11 +877,11 @@ two</screen>
<programlisting><command>if</command> (<replaceable>condizione</replaceable>) <command><replaceable>comando</replaceable></command>
-oppure-
<command>if</command> (<replaceable>condizione1</replaceable>) <command>then</command>
- lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> &egrave; vera (true)
+ lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è vera (true)
[<command>else</command> <command>if</command> (<replaceable>condizione2</replaceable>) <command>then</command>
- lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> &egrave; vera (true)]
+ lista di comandi se <replaceable>condizione2</replaceable> è vera (true)]
[<command>else</command>
- lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> &egrave; falsa (false)]
+ lista di comandi se <replaceable>condizione1</replaceable> è falsa (false)]
<command>endif</command></programlisting>
<para>L'<command>if</command> e <command>then</command> devono stare
@@ -897,7 +897,7 @@ else
endif</programlisting>
<para>Di nuovo, questo script potrebbe comportarsi in modo differente a
- seconda che ci siano zero, uno o pi&ugrave; argomenti su linea di
+ seconda che ci siano zero, uno o più argomenti su linea di
comando. Iniziando con nessun argomento:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>./if.csh</userinput>
@@ -1032,8 +1032,8 @@ esac</programlisting>
[<command>breaksw</command>]
<command>endsw</command></programlisting>
- <para><command>breaksw</command> &egrave; opzionale e pu&ograve; essere
- usato per interrompere lo switch dopo che si &egrave; verificata una
+ <para><command>breaksw</command> è opzionale e può essere
+ usato per interrompere lo switch dopo che si è verificata una
corrispondenza del valore di tipo stringa del parametro confrontato.
<command>Switch</command> non accetta | nella lista degli schemi, ma
permette di unire insieme diverse strutture <command>case</command>
@@ -1075,16 +1075,16 @@ endsw</programlisting>
<replaceable>lista di comandi</replaceable>
<command>done</command></programlisting>
- <para>La <replaceable>lista_di_valori</replaceable> &egrave; opzionale,
+ <para>La <replaceable>lista_di_valori</replaceable> è opzionale,
presupponendo <literal>$@</literal> se nulla viene specificato. Ogni
valore in questa lista viene sostituito sequenzialmente in
<replaceable>variabile</replaceable> fino a quando la lista risulta
vuota. Possono essere usati wild card, che vengono applicati ai
nomi dei file nella directory corrente. Di seguito si illustra il
ciclo <command>for</command> che copia tutti i file che finiscono con
- <filename>.old</filename> negli stessi nomi che finiscono per&ograve;
+ <filename>.old</filename> negli stessi nomi che finiscono però
con <filename>.new</filename>. In questi esempi l'utility
- &man.basename.1; estrae la parte base del nome affinch&egrave;
+ &man.basename.1; estrae la parte base del nome affinchè
si possa modificarne l'estensione.</para>
<programlisting>#!/bin/sh
@@ -1104,7 +1104,7 @@ done</programlisting>
<para>L'equivalente script in shell C per copiare tutti i file con
estensione <filename>.old</filename> negli stessi file con estensione
- <filename>.new</filename> &egrave;:</para>
+ <filename>.new</filename> è:</para>
<programlisting>#!/bin/csh -f
foreach file (*.old)
@@ -1131,7 +1131,7 @@ end</programlisting>
<command>done</command></programlisting>
<para>Un semplice script per illustrare il ciclo
- <command>while</command> &egrave;:</para>
+ <command>while</command> è:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
while [ $# -gt 0 ]
@@ -1164,7 +1164,7 @@ three</screen>
all'interno del test condizionale.</para>
<para>Lo script di shell C equivalente a quello precedente
- &egrave;:</para>
+ è:</para>
<programlisting>#!/bin/csh -f
while ($#argv != 0 )
@@ -1177,19 +1177,19 @@ end</programlisting>
<sect2 id="shell-programming-control-comm-until">
<title>until</title>
- <para>Questo costrutto di ciclo &egrave; solamente disponibile per la
+ <para>Questo costrutto di ciclo è solamente disponibile per la
shell Bourne.</para>
<programlisting><command>until</command> <replaceable>condizione</replaceable>
<command>do</command>
- lista di comandi se la condizione &egrave; falsa
+ lista di comandi se la condizione è falsa
<command>done</command></programlisting>
<para>La condizione viene verificata all'inizio di ogni ciclo e il ciclo
- termina quando la condizione &egrave; vera.</para>
+ termina quando la condizione è vera.</para>
<para>Uno script equivalente all'esempio del <command>while</command>
- precedente &egrave;:</para>
+ precedente è:</para>
<programlisting>#!/bin/sh
until [ $# -le 0 ]
@@ -1200,12 +1200,12 @@ done</programlisting>
<para>Si noti che qui si verifica per <emphasis>minore o
uguale</emphasis>, piuttosto che per <emphasis>maggiore</emphasis>,
- poich&egrave; il ciclo <command>until</command> viene abilitato da una
+ poichè il ciclo <command>until</command> viene abilitato da una
condizione <emphasis>falsa</emphasis>.</para>
<para>Sia il ciclo <command>until</command> che il
<command>while</command> sono solamente eseguiti se la condizione
- &egrave; soddisfatta. La condizione viene valutata prima
+ è soddisfatta. La condizione viene valutata prima
dell'esecuzione dei comandi.</para>
</sect2>
@@ -1240,45 +1240,45 @@ done</programlisting>
<row>
<entry><option>-r</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; leggibile</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è leggibile</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-w</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; scrivibile</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-x</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; eseguibile</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-f</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; un file regolare (o per
- &man.csh.1; esiste e non &egrave; una directory)</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è un file regolare (o per
+ &man.csh.1; esiste e non è una directory)</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-d</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; una directory</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-h</option> o <option>-L</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; un link
+ <entry>vero se il file esiste ed è un link
simbolico</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-c</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; un file speciale a
+ <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a
caratteri (ad esempio un dispositivo al quale si accede un
carattere alla volta)</entry>
</row>
@@ -1286,7 +1286,7 @@ done</programlisting>
<row>
<entry><option>-b</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; un file speciale a
+ <entry>vero se il file esiste ed è un file speciale a
blocchi (ad esempio un dispositivo al quale si accede in blocchi
di dati)</entry>
</row>
@@ -1294,21 +1294,21 @@ done</programlisting>
<row>
<entry><option>-p</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; un file pipe
+ <entry>vero se il file esiste ed è un file pipe
(fifo)</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-u</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; setuid (ad esempio ha il
+ <entry>vero se il file esiste ed è setuid (ad esempio ha il
bit set-user-id settato a s o S nel terzo bit)</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-g</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; setgid (ad esempio ha il
+ <entry>vero se il file esiste ed è setgid (ad esempio ha il
bit set-group-id settato a s o S nel sesto bit)</entry>
</row>
@@ -1329,7 +1329,7 @@ done</programlisting>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>C'&egrave; un test per i <emphasis>descrittori di
+ <para>C'è un test per i <emphasis>descrittori di
file</emphasis>:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -1342,7 +1342,7 @@ done</programlisting>
[<replaceable>descrittore_file</replaceable>]</option></entry>
<entry>vero se l'aperto descrittore del file specificato (1,
- &man.stdout.4;, di default) &egrave; associato ad un
+ &man.stdout.4;, di default) è associato ad un
terminale</entry>
</row>
</tbody>
@@ -1360,14 +1360,14 @@ done</programlisting>
<entry><option>-z
<replaceable>stringa</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se la lunghezza della stringa &egrave; zero</entry>
+ <entry>vero se la lunghezza della stringa è zero</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-n
<replaceable>stringa</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se la lunghezza della stringa non &egrave;
+ <entry>vero se la lunghezza della stringa non è
zero</entry>
</row>
@@ -1375,7 +1375,7 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>stringa1</replaceable> =
<replaceable>stringa2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> &egrave;
+ <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> è
identica a <replaceable>stringa2</replaceable></entry>
</row>
@@ -1383,14 +1383,14 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>stringa1</replaceable> !=
<replaceable>stringa2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> non &egrave;
+ <entry>vero se <replaceable>stringa1</replaceable> non è
identica a <replaceable>stringa2</replaceable></entry>
</row>
<row>
<entry><replaceable>stringa</replaceable></entry>
- <entry>vero se la stringa non &egrave; nulla</entry>
+ <entry>vero se la stringa non è nulla</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
@@ -1423,7 +1423,7 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>n1</replaceable> -gt
<replaceable>n2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> &egrave;
+ <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è
maggiore dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry>
</row>
@@ -1431,7 +1431,7 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>n1</replaceable> -ge
<replaceable>n2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> &egrave;
+ <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è
maggiore o uguale dell'intero
<replaceable>n2</replaceable></entry>
</row>
@@ -1440,7 +1440,7 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>n1</replaceable> -lt
<replaceable>n2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> &egrave;
+ <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è
minore dell'intero <replaceable>n2</replaceable></entry>
</row>
@@ -1448,7 +1448,7 @@ done</programlisting>
<entry><option><replaceable>n1</replaceable> -le
<replaceable>n2</replaceable></option></entry>
- <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> &egrave;
+ <entry>vero se l'intero <replaceable>n1</replaceable> è
minore o uguale dell'intero
<replaceable>n2</replaceable></entry>
</row>
@@ -1486,7 +1486,7 @@ done</programlisting>
<entry><option>()</option></entry>
<entry>le espressioni all'interno di ( ) vengono raggruppate
- insieme. Pu&ograve; essere necessario quotare le parentesi ( )
+ insieme. Può essere necessario quotare le parentesi ( )
per impedire alla shell di interpretarle.</entry>
</row>
</tbody>
@@ -1498,7 +1498,7 @@ done</programlisting>
<title>Operatori relazionali e logici della shell C</title>
<para>La shell C possiede un suo set di operatori logici e relazionali
- built-in. In ordine decrescente di priorit&agrave; questi sono:</para>
+ built-in. In ordine decrescente di priorità questi sono:</para>
<informaltable frame="none">
<tgroup cols="2">
@@ -1640,32 +1640,32 @@ done</programlisting>
<row>
<entry><option>-r</option></entry>
- <entry>ritorna vero (1) se il file esiste ed &egrave; leggibile,
+ <entry>ritorna vero (1) se il file esiste ed è leggibile,
altrimenti ritorna falso (0)</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-w</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; scrivibile</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è scrivibile</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-x</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; eseguibile</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è eseguibile</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-f</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste e non &egrave; una directory</entry>
+ <entry>vero se il file esiste e non è una directory</entry>
</row>
<row>
<entry><option>-d</option></entry>
- <entry>vero se il file esiste ed &egrave; una directory</entry>
+ <entry>vero se il file esiste ed è una directory</entry>
</row>
<row>
@@ -1677,7 +1677,7 @@ done</programlisting>
<row>
<entry><option>-o</option></entry>
- <entry>vero se l'utente corrente &egrave; il proprietario del
+ <entry>vero se l'utente corrente è il proprietario del
file</entry>
</row>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml
index 8b2cdb2b51..5a8733f2f4 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/shells/chapter.sgml
@@ -10,30 +10,30 @@
<para>La shell, che sta tra l'utente e il sistema operativo, opera come un
interprete di comandi. Legge l'input dal terminale e traduce i comandi in
- azioni, azioni che vengono intraprese dal sistema. La shell &egrave; simile
+ azioni, azioni che vengono intraprese dal sistema. La shell è simile
al <emphasis>command.com</emphasis> in DOS. Una volta effettuato il login
nel sistema, viene assegnata la shell di default. La shell, al suo avvio,
- legge i suoi file di inizializzazione e pu&ograve; settare alcune
+ legge i suoi file di inizializzazione e può settare alcune
variabili di ambiente, i path di ricerca dei comandi, gli alias dei comandi
ed eseguire qualche comando specificato in questi file.</para>
- <para>La prima shell &egrave; stata la shell Bourne, &man.sh.1;. Ogni
+ <para>La prima shell è stata la shell Bourne, &man.sh.1;. Ogni
piattaforma Unix dispone della shell Bourne o di una shell Bourne
compatibile. Questa shell ha molte buone caratteristiche per controllare
- l'input e l'output, ma non &egrave; molto adatta all'utente interattivo.
- Per andare incontro a quest'ultimo &egrave; stata scritta la shell C,
+ l'input e l'output, ma non è molto adatta all'utente interattivo.
+ Per andare incontro a quest'ultimo è stata scritta la shell C,
&man.csh.1;, presente ora in molti, ma non tutti, i sistemi Unix.
Questa shell usa una sorta di sintassi C, il linguaggio con cui Unix
- &egrave; stato scritto, ma ha molte scomode implementazioni
- dell'input/output. La shell C ha il controllo dei job, quindi pu&ograve;
+ è stato scritto, ma ha molte scomode implementazioni
+ dell'input/output. La shell C ha il controllo dei job, quindi può
mandare un job eseguito in background (<quote>sotto shell</quote>) in
foreground (<quote>in shell corrente</quote>). Inoltre ha la funzione di
history (storia dei comandi) che permette di modificare e ripetere comandi
eseguiti precedentemente.</para>
- <para>Il prompt di default per la shell Bourne &egrave; <emphasis>$</emphasis>
+ <para>Il prompt di default per la shell Bourne è <emphasis>$</emphasis>
(o &prompt.root; per l'utente root). Il prompt di default per la shell C
- &egrave; &prompt.user;.</para>
+ è &prompt.user;.</para>
<para>Sono disponibili in rete molte altre shell. Quasi tutte sono basate
sulla shell &man.sh.1; o &man.csh.1; con estensioni per fornire il controllo
@@ -47,7 +47,7 @@
la shell T-C, &man.tcsh.1; e l'estensione della shell C,
<command>cshe</command>, entrambe bastate su &man.csh.1;. In seguito si
descriveranno alcune delle caratteristiche di &man.sh.1; e &man.csh.1;,
- cos&igrave; per iniziare.</para>
+ così per iniziare.</para>
<sect1 id="shells-built-in-comm">
<title>Comandi built-in</title>
@@ -60,7 +60,7 @@
<sect2 id="shells-built-in-comm-sh">
<title>Sh</title>
- <para>Per la shell Bourne alcuni dei comandi built-in pi&ugrave;
+ <para>Per la shell Bourne alcuni dei comandi built-in più
comunemente usati sono:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -310,7 +310,7 @@
<entry><command>nice
<replaceable>comando</replaceable></command></entry>
- <entry>abbassa la priorit&agrave; di schedulazione del
+ <entry>abbassa la priorità di schedulazione del
comando specificato</entry>
</row>
@@ -433,7 +433,7 @@
attraverso la propria shell di login e i nuovi programmi e le nuove shell
ereditano l'ambiente della shell genitore. Le variabili locali di shell
sono usate solamente dalla shell corrente e non sono passate ad altri
- processi. Un processo figlio non pu&ograve; passare una variabile al suo
+ processi. Un processo figlio non può passare una variabile al suo
processo padre.</para>
<para>Le variabili di ambiente correnti sono visualizzabili con i comandi
@@ -541,14 +541,14 @@
<para>Molte variabili di ambiente sono inizializzate automaticamente quando
si effettua il login. Queste possono essere modificate e si possono
definire altre variabili nei propri file di inizializzazione o in
- qualunque momento all'interno della shell. Alcune variabili che &egrave;
+ qualunque momento all'interno della shell. Alcune variabili che è
possibile si voglia cambiare sono <literal>PATH</literal> e
<literal>DISPLAY</literal>. La variabile <literal>PATH</literal>
specifica le directory nelle quali saranno automaticamente cercati i
comandi richiesti. Alcuni esempi sono nello script di inizializzazione
- di shell mostrato pi&ugrave; avanti.</para>
+ di shell mostrato più avanti.</para>
- <para>Per la shell C si pu&ograve; settare una <emphasis>variabile globale
+ <para>Per la shell C si può settare una <emphasis>variabile globale
di ambiente</emphasis> con un comando simile a quello usato per
visualizzare le variabili:</para>
@@ -575,7 +575,7 @@
<screen>$ <userinput><replaceable>nome</replaceable>=<replaceable>valore</replaceable></userinput></screen>
- <para>Il valore corrente di una variabile &egrave; accessibile attraverso le
+ <para>Il valore corrente di una variabile è accessibile attraverso le
notazioni <literal>$<replaceable>nome</replaceable></literal> o
<literal>${<replaceable>nome</replaceable>}</literal>.</para>
</sect1>
@@ -585,9 +585,9 @@
<para>La shell &man.sh.1; usa il file di inizializzazione
<filename>.profile</filename> posto nella home directory dell'utente.
- Inoltre pu&ograve; esserci un file di inizializzazione globale del
+ Inoltre può esserci un file di inizializzazione globale del
sistema, esempio <filename>/etc/profile</filename>. In tal caso, il file
- globale del sistema sar&agrave; eseguito prima di quello locale.</para>
+ globale del sistema sarà eseguito prima di quello locale.</para>
<para>Un semplice file <filename>.profile</filename> potrebbe essere come
il seguente:</para>
@@ -609,15 +609,15 @@ umask 077</programlisting>
<para>Ogni volta che si incontra il simbolo #, il resto di quella linea
viene trattato come un commento. Nella variabile <literal>PATH</literal>
- ogni directory &egrave; separata da due punti (:) e il punto
- (<filename>.</filename>) specifica che la directory corrente &egrave; nel
- proprio path. Se il punto non &egrave; nel proprio path, lo stesso
+ ogni directory è separata da due punti (:) e il punto
+ (<filename>.</filename>) specifica che la directory corrente è nel
+ proprio path. Se il punto non è nel proprio path, lo stesso
diventa un semplice elemento per eseguire un programma nella directory
corrente:</para>
<para><command>./<replaceable>programma</replaceable></command></para>
- <para>Non &egrave; una buona idea avere il punto (<filename>.</filename>)
+ <para>Non è una buona idea avere il punto (<filename>.</filename>)
nel proprio <literal>PATH</literal>, in modo tale da non eseguire
inavvertitamente un programma senza averne l'intenzione quando si usa il
comando <command>cd</command> per spostarsi in differenti
@@ -627,7 +627,7 @@ umask 077</programlisting>
solo nel contesto della shell di login, a meno che la si esporti con
<command>export</command> o si esegua <filename>.profile</filename> in
un'altra shell. Nell'esempio precedente <literal>PATH</literal> viene
- esportato per le sotto-shell. Si pu&ograve; eseguire un file con il
+ esportato per le sotto-shell. Si può eseguire un file con il
comando built-int <command>.</command> di &man.sh.1;, esempio:</para>
<para><command>. ./.profile</command></para>
@@ -640,12 +640,12 @@ umask 077</programlisting>
<keycombo action="simul">
<keycap>Control</keycap>
<keycap>H</keycap>
- </keycombo>, che &egrave; usualmente il tasto di
+ </keycombo>, che è usualmente il tasto di
<keycap>Backspace</keycap>.</para>
<para>Il comando &man.tset.1; richiede il tipo di terminale e assume questo
a <literal>xterm</literal> se si conferma con invio
- <keycap>&lt;CR&gt;</keycap>. Questo comando &egrave; eseguito con un
+ <keycap>&lt;CR&gt;</keycap>. Questo comando è eseguito con un
comando built-in di shell, <command>eval</command>, che prende il
risultato del comando &man.tset.1; e lo usa come argomento per la shell.
In questo caso l'opzione <option>-s</option> di &man.tset.1; setta
@@ -668,8 +668,8 @@ umask 077</programlisting>
<filename>.cshrc</filename> e <filename>.login</filename>. Alcune
versioni usano un file di inizializzazione globale del sistema, ad
esempio <filename>/etc/csh.login</filename>. Il proprio file
- <filename>.login</filename> &egrave; eseguito solamente quando si effettua
- il login. Il proprio file <filename>.cshrc</filename> &egrave; eseguito
+ <filename>.login</filename> è eseguito solamente quando si effettua
+ il login. Il proprio file <filename>.cshrc</filename> è eseguito
ogni volta in cui si avvia una shell &man.csh.1;, incluso quando si
effettua il login. Questo file ha molte caratteristiche simili al file
<filename>.profile</filename>, ma un differente modo di composizione.
@@ -681,7 +681,7 @@ umask 077</programlisting>
<literal>USER</literal>, <literal>TERM</literal> e <literal>PATH</literal>
sono automaticamente importate ed esportate dalle variabili
<literal>user</literal>, <literal>term</literal> e <literal>path</literal>
- della shell &man.csh.1;. Quindi <command>setenv</command> non &egrave;
+ della shell &man.csh.1;. Quindi <command>setenv</command> non è
necessario per queste variabili. La shell C usa il simbolo ~ per indicare
la directory home dell'utente in un path, come in
<filename>~/.cshrc</filename> o per specificare una directory di login di
@@ -820,7 +820,7 @@ umask 077</programlisting>
file <filename>.profile</filename> (shell &man.sh.1;) sono
<literal>noclobber</literal>, <literal>ignoreeof</literal> e
<literal>history</literal>. <literal>Noclobber</literal> indica che
- l'output non pu&ograve; essere rediretto su un file esistente, mentre
+ l'output non può essere rediretto su un file esistente, mentre
<literal>ignoreeof</literal> specifica che EOF (
<keycombo action="simul">
<keycap>Ctrl</keycap>
@@ -834,9 +834,9 @@ umask 077</programlisting>
<para>Un <emphasis>alias</emphasis> permette di usare uno specifico nome
<emphasis>alias</emphasis> al posto del comando completo. Nell'esempio
- precedente, il risultato di digitare <command>ls</command> sar&agrave;
- quello di eseguire <command>/usr/bin/ls -sbF</command>. Si pu&ograve;
- verificare quale comando <command>ls</command> &egrave; nel proprio path
+ precedente, il risultato di digitare <command>ls</command> sarà
+ quello di eseguire <command>/usr/bin/ls -sbF</command>. Si può
+ verificare quale comando <command>ls</command> è nel proprio path
con il comando &man.which.1;, ad esempio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>which ls</userinput>
@@ -859,7 +859,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
<para>Se si effettuano cambiamenti al proprio file di inizializzazione,
questi possono essere attivati eseguendo il file modificato. Per la shell
- &man.csh.1; questo &egrave; possibile attraverso il comando
+ &man.csh.1; questo è possibile attraverso il comando
built-in <command>source</command>, esempio:</para>
<para><command>source .cshrc</command></para>
@@ -873,8 +873,8 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
<para>Con la shell C, &man.csh.1; e molte altre nuove shell, incluse alcune
nuove shell Bourne, si possono mettere i job in background apporrendo
- <emphasis>&amp;</emphasis> al comando, cos&igrave; come succede per la
- shell &man.sh.1;. Questo pu&ograve; anche essere fatto, una volta
+ <emphasis>&amp;</emphasis> al comando, così come succede per la
+ shell &man.sh.1;. Questo può anche essere fatto, una volta
sottoposto il comando, digitando <keycombo action="simul">
<keycap>Control</keycap>
<keycap>Z</keycap>
@@ -885,13 +885,13 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
<para>Si possono avere molti job eseguiti in background. Quando questi sono
in background, non sono connessi alla tastiera per l'input, ma possono
tuttavia mostrare l'output nel terminale, sparpagliandolo con qualsiasi
- cosa ci sia digitata o mostrata attraverso il job corrente. Si pu&ograve;
- avere la necessit&agrave; di redirigere I/O in o da un file per un job in
- background. La propria tastiera &egrave; solamente connessa al corrente
+ cosa ci sia digitata o mostrata attraverso il job corrente. Si può
+ avere la necessità di redirigere I/O in o da un file per un job in
+ background. La propria tastiera è solamente connessa al corrente
job in foreground.</para>
<para>Il comando built-in <command>jobs</command> permette di elencare i
- propri job in background. Si pu&ograve; usare il comando &man.kill.1; per
+ propri job in background. Si può usare il comando &man.kill.1; per
terminare un job in background. In questi comandi, con la notazione
<emphasis>%<replaceable>n</replaceable></emphasis> ci si riferisce
all'<replaceable>n-esimo</replaceable> job in background, rimpiazzando
@@ -906,13 +906,13 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
<para>La shell C, la shell Korn e molte altre shell avanzate, mantengono
informazioni sui comandi che sono stati eseguiti in shell. La
- quantit&agrave; di storia memorizzabile dipende dalla shell utilizzata.
+ quantità di storia memorizzabile dipende dalla shell utilizzata.
Qui si descriveranno le caratteristiche di history della shell C.</para>
<para>Si possono usare le variabili <literal>history</literal> e
<literal>savehist</literal> per settare rispettivamente quanti comandi
della shell corrente memorizzare e per quanti login mantenerli.
- Si pu&ograve; inserire in <filename>.cshrc</filename> la seguente linea
+ Si può inserire in <filename>.cshrc</filename> la seguente linea
per memorizzare 100 comandi della shell corrente fino a 50 prossimi
login.</para>
@@ -921,7 +921,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
<para>La shell mantiene traccia della storia dei comandi tra un login e
l'altro memorizzandola nel file <filename>~/.history</filename>.</para>
- <para>Si pu&ograve; usare il comando built-in <command>history</command> per
+ <para>Si può usare il comando built-in <command>history</command> per
richiamare i comandi eseguiti precedentemente, ad esempio per stampare gli
ultimi 10:</para>
@@ -937,7 +937,7 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
60 history
61 history 10</screen>
- <para>Si pu&ograve; ripetere l'ultimo comando digitando
+ <para>Si può ripetere l'ultimo comando digitando
<command>!!</command>:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>!!</userinput>
@@ -952,14 +952,14 @@ unset noglob # riabilita un confronto con uno schema wild card</programlis
61 history 10
62 history 10</screen>
- <para>Si pu&ograve; ripetere un comando numerato introducendo il numero con
+ <para>Si può ripetere un comando numerato introducendo il numero con
un <command>!</command>, esempio:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>!57</userinput>
date
Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen>
- <para>Si pu&ograve; ripetere un comando che inizia con qualche stringa,
+ <para>Si può ripetere un comando che inizia con qualche stringa,
introducendo la parte iniziale univoca della stringa con un
<command>!</command>, esempio:</para>
@@ -969,7 +969,7 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen>
<para>Quando la shell valuta la linea di comando verifica subito la
sostituzione di history prima di interpretare qualche altra cosa. Per
- usare uno di questi caratteri speciali in un comando di shell &egrave;
+ usare uno di questi caratteri speciali in un comando di shell è
necessario usare un escape, o effettuare un quoting, apporrendo un \ prima
del carattere, esempio \!. I caratteri di sostituzione di history sono
sintetizzati nella tabella seguente:</para>
@@ -1040,7 +1040,7 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen>
<entry><command>!:<replaceable>n</replaceable></command></entry>
<entry>seleziona l'<replaceable>n-esimo</replaceable> argomento
- dell'ultimo comando (n=0 &egrave; il nome del comando)</entry>
+ dell'ultimo comando (n=0 è il nome del comando)</entry>
</row>
<row>
@@ -1117,16 +1117,16 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen>
<para>Per cambiare la propria shell si usano generalmente i comandi
&man.chsh.1; o <command>passwd -e</command>. Il flag di opzione, qui
- <option>-e</option>, pu&ograve; cambiare da sistema a sistema
+ <option>-e</option>, può cambiare da sistema a sistema
(<option>-s</option> su sistemi basati su BSD), quindi verificare le
proprie <emphasis>pagine man</emphasis> sul proprio sistema per un
- uso corretto. Alcune volte questa caratteristica &egrave; disabilitata.
+ uso corretto. Alcune volte questa caratteristica è disabilitata.
Se non si riesce a cambiare la propria shell contattare il proprio
amministratore di sistema (System Administrator).</para>
<para>La nuova shell deve essere un path name assoluto di una valida shell
sul sistema. Le shell disponibili variano da sistema a sistema. Inoltre
- il path name assoluto della shell pu&ograve; cambiare. Normalmente, per
+ il path name assoluto della shell può cambiare. Normalmente, per
la shell Bourne e la shell C sono standard e sono:</para>
<para><filename>/bin/sh</filename></para>
@@ -1146,12 +1146,12 @@ Tue Apr 9 09:55:31 EDT 1996</screen>
del OS, ci si deve assicurare che quella shell e tutte le shell di login
disponibili sul sistema siano elencate nel file
<filename>/etc/shells</filename>. Se questo file esiste e la propria
- shell non &egrave; elencata in esso, il demone per il trasferimento di
- file, &man.ftpd.8;, ti impedir&agrave; una connessione ftp su questa
+ shell non è elencata in esso, il demone per il trasferimento di
+ file, &man.ftpd.8;, ti impedirà una connessione ftp su questa
macchina. Se tale file non esiste, solamente account con shell
<quote>standard</quote> possono connettersi via &man.ftp.1;.</para>
- <para>Si pu&ograve; sempre provare una shell prima di settarla come la
+ <para>Si può sempre provare una shell prima di settarla come la
propria shell di default. Per fare questo si deve digitare il nome della
shell che si desidera utilizzare, come qualsiasi altro comando.</para>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml
index 5c3b07ec68..06411a4488 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/special-features/chapter.sgml
@@ -8,10 +8,10 @@
<chapter id="special-features">
<title>Caratteristiche speciali di Unix</title>
- <para>Uno dei pi&ugrave; importanti contributi che Unix ha dato ai sistemi
- operativi &egrave; stato quello di fornire molti strumenti per creare lavori
+ <para>Uno dei più importanti contributi che Unix ha dato ai sistemi
+ operativi è stato quello di fornire molti strumenti per creare lavori
ordinari e per ottenere le informazioni che si desiderano. Un altro
- &egrave; rappresentato dal modo standard con cui i dati sono memorizzati e
+ è rappresentato dal modo standard con cui i dati sono memorizzati e
trasmessi in un sistema Unix. Questo permette di trasferire dati
<emphasis>in</emphasis> un file, nel terminale video o in un programma,
oppure <emphasis>da</emphasis> un file, dalla tastiera o da un programma,
@@ -24,9 +24,9 @@
Con la <emphasis>redirezione dell'input</emphasis>, l'input di un comando
viene preso da un file piuttosto che dalla tastiera. Sono possibili
altre tecniche di redirezione dell'input e dell'output come
- si vedr&agrave; in seguito. Con il <emphasis>piping</emphasis>, l'output di
- un comando pu&ograve; essere usato come input di un comando successivo.
- In questo capitolo si discuter&agrave; di alcune delle caratteristiche e
+ si vedrà in seguito. Con il <emphasis>piping</emphasis>, l'output di
+ un comando può essere usato come input di un comando successivo.
+ In questo capitolo si discuterà di alcune delle caratteristiche e
degli strumenti disponibili per gli utenti Unix.</para>
<sect1 id="special-features-file-desc">
@@ -70,8 +70,8 @@
<para>Normalmente l'input viene preso dalla tastiera o da un file.
Generalmente l'output, sia &man.stdout.4; che &man.stderr.4;, scorre nel
- terminale, ma pu&ograve; essere rediretto, uno o entrambi, su uno o
- pi&ugrave; file.</para>
+ terminale, ma può essere rediretto, uno o entrambi, su uno o
+ più file.</para>
<para>Si possono specificare descrittori di file addizionali, denotandoli
con un numero da 3 a 9 e redirigendo l'I/O attraverso questi.</para>
@@ -83,7 +83,7 @@
<para>La redirezione dell'output prende l'output di un comando e lo
posiziona nel file specificato. La redirezione dell'input legge il file
specificato come input per un comando. La tabella che segue sintetizza le
- possibili modalit&agrave; di redirezione.</para>
+ possibili modalità di redirezione.</para>
<table frame="all" id="special-features-table-file-redir">
<title>Redirezione di file</title>
@@ -160,7 +160,7 @@
</tgroup>
</table>
- <para>Un esempio di redirezione dell'output &egrave;:</para>
+ <para>Un esempio di redirezione dell'output è:</para>
<para><command>cat <replaceable>file1 file2</replaceable> &gt;
<replaceable>file3</replaceable></command></para>
@@ -170,14 +170,14 @@
e <filename><replaceable>file2</replaceable></filename> e redirige (manda)
l'output in <filename><replaceable>file3</replaceable></filename>. Se
<filename><replaceable>file3</replaceable></filename> non esiste, viene
- creato. Se esiste, verr&agrave; troncato a lunghezza zero prima che il
+ creato. Se esiste, verrà troncato a lunghezza zero prima che il
nuovo contenuto sia inserito, oppure, se l'opzione
- <emphasis>noclobber</emphasis> della shell &man.csh.1; &egrave; abilitata,
- il comando verr&agrave; rifiutato (vedere la shell &man.csh.1; nel
+ <emphasis>noclobber</emphasis> della shell &man.csh.1; è abilitata,
+ il comando verrà rifiutato (vedere la shell &man.csh.1; nel
<link linkend="shells">Capitolo 5</link>). I file originali
<filename><replaceable>file1</replaceable></filename> e
<filename><replaceable>file2</replaceable></filename> rimarranno
- come erano prima dell'esecuzione del comando, ossia due entit&agrave;
+ come erano prima dell'esecuzione del comando, ossia due entità
separate.</para>
<para>L'output viene appeso a un file con la forma:</para>
@@ -191,7 +191,7 @@
(<filename><replaceable>file2</replaceable></filename> non viene
soprascritto).</para>
- <para>L'input &egrave; rediretto (preso) da un file con la forma:</para>
+ <para>L'input è rediretto (preso) da un file con la forma:</para>
<para><command><replaceable>programma</replaceable> &lt;
<replaceable>file</replaceable></command></para>
@@ -245,7 +245,7 @@
<para>Per redirigere &man.stdout.4; e &man.stderr.4; in due file separati
si deve prima redirigere &man.stdout.4; in una sotto-shell,
- cos&igrave;:</para>
+ così:</para>
<screen>&prompt.user; <userinput>(<replaceable>comando</replaceable> > <replaceable>out_file</replaceable>) >& <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen>
</sect2>
@@ -294,7 +294,7 @@
</informaltable>
<para>Per redirigere &man.stdout.4; e &man.stderr.4; in due file separati
- si pu&ograve; fare:</para>
+ si può fare:</para>
<screen>$ <userinput><replaceable>comando</replaceable> 1> <replaceable>out_file</replaceable> 2> <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen>
@@ -303,7 +303,7 @@
<screen>$ <userinput><replaceable>comando</replaceable> > <replaceable>out_file</replaceable> 2> <replaceable>err_file</replaceable></userinput></screen>
<para>Con la shell Bourne si possono specificare altri descrittori di file
- (da 3 a 9) e redirigere l'output attraverso questi. Questo pu&ograve;
+ (da 3 a 9) e redirigere l'output attraverso questi. Questo può
essere fatto con la forma:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -326,23 +326,23 @@
stesso posto di &man.stdout.4;, <command>2&gt;&amp;1</command>, quando
si vuole avere i messaggi di errore e i normali messaggi in un file
piuttosto che sul terminale. Se si vuole che solamente i messaggi di
- errore vadano nel file, si pu&ograve; usare un descrittore di file di
+ errore vadano nel file, si può usare un descrittore di file di
supporto, 3. Si redirige prima 3 su 2, quindi 2 su 1 e in fine si
redirige 1 su 3.</para>
<screen>$ <userinput>(<replaceable>comando</replaceable> 3>&2 2>&1 1>&3) > <replaceable>file</replaceable></userinput></screen>
- <para>Questo manda &man.stderr.4; in 1 e &man.stdout.4; in 3 che &egrave;
+ <para>Questo manda &man.stderr.4; in 1 e &man.stdout.4; in 3 che è
rediretto su 2. In questo modo, in effetti, si ribaltano i normali
- significati dei descrittori di file 1 e 2. Si pu&ograve; sperimentare
+ significati dei descrittori di file 1 e 2. Si può sperimentare
tutto questo con l'esempio seguente:</para>
<screen>$ <userinput>(cat <replaceable>file</replaceable> 3>&2 2>&1 1>&3) > <replaceable>errfile</replaceable></userinput></screen>
<para>Quindi se <filename><replaceable>file</replaceable></filename>
- &egrave; letto, l'informazione &egrave; scartata dall'output del
+ è letto, l'informazione è scartata dall'output del
comando, ma se <filename><replaceable>file</replaceable></filename> non
- pu&ograve; essere letto, i messaggi di errore sono messi nel file
+ può essere letto, i messaggi di errore sono messi nel file
<filename><replaceable>errfile</replaceable></filename> per usi
futuri.</para>
@@ -411,7 +411,7 @@
<entry><command>&amp;&amp;</command></entry>
<entry>esegue il comando seguente (a questo simbolo) solamente se il
- comando precedente (a questo simbolo) &egrave; stato completato
+ comando precedente (a questo simbolo) è stato completato
con successo, esempio:
<command>grep <replaceable>stringa file</replaceable> && cat
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
@@ -421,7 +421,7 @@
<entry><command>||</command></entry>
<entry>esegue il comando seguente (a questo simbolo) solamente se il
- comando precedente (a questo simbolo) non &egrave; stato
+ comando precedente (a questo simbolo) non è stato
completato con successo, esempio:
<command>grep <replaceable>stringa file</replaceable> ||
echo "Stringa non trovata."</command></entry>
@@ -431,7 +431,7 @@
<entry><command>( )</command></entry>
<entry>i comandi tra parentesi sono eseguiti in una sotto-shell.
- L'output della sotto-shell pu&ograve; essere manipolato come
+ L'output della sotto-shell può essere manipolato come
specificato nelle precedenti sezioni.</entry>
</row>
@@ -468,16 +468,16 @@
<row>
<entry><command>#</command></entry>
- <entry>ogni cosa che lo segue fino a un newline &egrave; un
+ <entry>ogni cosa che lo segue fino a un newline è un
commento</entry>
</row>
</tbody>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Inoltre, il carattere \ pu&ograve; essere usato per effettuare un
+ <para>Inoltre, il carattere \ può essere usato per effettuare un
escape sul carattere di newline, in modo tale da continuare un
- lungo comando su pi&ugrave; di una linea fisica di testo.</para>
+ lungo comando su più di una linea fisica di testo.</para>
</sect1>
<sect1 id="special-features-wildcard">
@@ -504,7 +504,7 @@
<row>
<entry><emphasis>*</emphasis></entry>
- <entry>indica una stringa di zero o pi&ugrave;
+ <entry>indica una stringa di zero o più
caratteri</entry>
</row>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml
index adfc30fc5d..4455efea4a 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/structure/chapter.sgml
@@ -11,22 +11,22 @@
<sect1 id="structure-os">
<title>Il sistema operativo</title>
- <para>Unix &egrave; un sistema operativo a strati. Lo strato pi&ugrave;
- interno &egrave; l'hardware il quale fornisce servizi al OS. Il sistema
+ <para>Unix è un sistema operativo a strati. Lo strato più
+ interno è l'hardware il quale fornisce servizi al OS. Il sistema
operativo (OS), riferito in Unix come al <emphasis>kernel</emphasis>,
interagisce direttamente con l'hardware e fornisce i servizi ai programmi
utente. I programmi utente non necessitano di conoscere informazioni
sull'hardware. Devono solo sapere come interagire con il kernel ed
- &egrave; quest'ultimo a fornire i servizi richiesti. Uno dei pi&ugrave
+ è quest'ultimo a fornire i servizi richiesti. Uno dei pi&ugrave
grandi fattori che ha contribuito alla richiesta di Unix da parte dei
- programmatori &egrave; stato che molti programmi utente corretti
- sono indipendenti dall'hardware sottostante, e ci&ograve; li rende
+ programmatori è stato che molti programmi utente corretti
+ sono indipendenti dall'hardware sottostante, e ciò li rende
facilmente trasportabili su nuovi sistemi.</para>
<para>I programmi utente interagiscono con il kernel attraverso un set di
<emphasis>system call</emphasis> (chiamate di sistema) standard. Queste
system call chiedono dei servizi, servizi che saranno forniti dal kernel.
- Cos&igrave; i servizi possono includere un accesso a un file: aprire,
+ Così i servizi possono includere un accesso a un file: aprire,
chiudere, leggere, scrivere un file, creare un link o eseguire un file;
creare o aggiornare degli account (informazioni relative ad un utente come
nome, password, ecc.); cambiare il proprietario di un file o di una
@@ -34,11 +34,11 @@
terminare un processo; abilitare l'accesso a un dispositivo hardware e
impostare dei limiti sulle risorse di sistema.</para>
- <para>Unix &egrave; un sistema operativo <emphasis>multi-user</emphasis>
+ <para>Unix è un sistema operativo <emphasis>multi-user</emphasis>
(multi-utente) e <emphasis>multi-tasking</emphasis> (multi-processo). Si
possono avere molti utenti <quote>loggati</quote> simultaneamente nel
sistema (multi-user), ognuno dei quali esegue alcuni programmi
- (multi-tasking). &Egrave; compito del kernel mantenere ogni processo e
+ (multi-tasking). È compito del kernel mantenere ogni processo e
ogni utente separato e regolare l'accesso all'hardware di sistema, inclusa
la cpu, la memoria, il disco e altri dispositivi di I/O.</para>
@@ -64,7 +64,7 @@ FIGURA 2.1 Struttura di un sistema Unix
<sect1 id="structure-file-system">
<title>Il file system</title>
- <para>L'aspetto del file system di Unix &egrave; paragonabile alla struttura
+ <para>L'aspetto del file system di Unix è paragonabile alla struttura
rovesciata di un albero. Si parte dall'alto con la directory
<emphasis>root</emphasis>, denotata con <filename>/</filename>, per poi
scendere attraverso sotto-directory sottostanti la root.</para>
@@ -83,11 +83,11 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
.... n livello</programlisting>
- <para>Ogni nodo &egrave; o un <emphasis>file</emphasis> o una
- <emphasis>directory</emphasis> di file, dove quest'ultima pu&ograve;
+ <para>Ogni nodo è o un <emphasis>file</emphasis> o una
+ <emphasis>directory</emphasis> di file, dove quest'ultima può
contenere altri file e directory. Un file o una directory vengono
specificati attraverso il loro <emphasis>path name</emphasis> (percorso
- del nome del file o della directory), il quale pu&ograve; essere un path
+ del nome del file o della directory), il quale può essere un path
name assoluto oppure un path name relativo ad un'altra locazione. Un path
name assoluto inizia con la directory root, <filename>/</filename>,
seguono poi i <quote>rami</quote> del file system, ognuno separato da /,
@@ -96,7 +96,7 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
<para><filename>/home/condron/source/xntp</filename></para>
<para>Un path name relativo specifica un percorso relativo ad un altro path
- name, che usualmente &egrave; la directory di lavoro corrente in cui ci si
+ name, che usualmente è la directory di lavoro corrente in cui ci si
trova. Sono ora introdotte due directory speciali:</para>
<para><filename>.</filename> la directory corrente</para>
@@ -104,8 +104,8 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
<para><filename>..</filename> la directory padre della directory
corrente</para>
- <para>Quindi se si &egrave; in <filename>/home/frank</filename> e si
- desidera specificare un path nel modo relativo si pu&ograve; usare:</para>
+ <para>Quindi se si è in <filename>/home/frank</filename> e si
+ desidera specificare un path nel modo relativo si può usare:</para>
<para><filename>../condron/source/xntp</filename></para>
@@ -120,10 +120,10 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
<para>Ogni <emphasis>directory</emphasis> e ogni <emphasis>file</emphasis>
sono inclusi nella loro directory padre. Nel caso della directory root,
- la directory padre &egrave; se stessa. Una directory &egrave; un file
+ la directory padre è se stessa. Una directory è un file
contenente una tabella che elenca i file contenuti nella directory stessa,
dove ai nomi dei file in lista vengono assegnati i corrispondenti numeri
- di <emphasis>inode</emphasis>. Un inode &egrave; un file speciale,
+ di <emphasis>inode</emphasis>. Un inode è un file speciale,
progettato per essere letto dal kernel al fine di conoscere alcune
informazioni su ciascun file. Un inode specifica i permessi del file, il
proprietario del file, la data di creazione, quella dell'ultimo accesso e
@@ -131,12 +131,12 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
dati sul disco che contengono il file.</para>
<para>Il sistema non richiede qualche struttura particolare per i dati
- contenuti nel file. Il file pu&ograve; essere ASCII o binario o una
- combinazione di questi e pu&ograve; rappresentare dati testuali, uno
+ contenuti nel file. Il file può essere ASCII o binario o una
+ combinazione di questi e può rappresentare dati testuali, uno
script di shell, un codice oggetto compilato per un programma, una tabella
di directory, robaccia o qualunque cosa si voglia.</para>
- <para>Non c'&egrave; un'intestazione, una traccia, un'etichetta o il
+ <para>Non c'è un'intestazione, una traccia, un'etichetta o il
carattere <emphasis>EOF</emphasis> come parte del file.</para>
</sect1>
@@ -145,21 +145,21 @@ FIGURA 2.2 Struttura del file system di Unix
<para>Un <emphasis>programma</emphasis> o un <emphasis>comando</emphasis>
interagisce con il kernel per fornire l'ambiente e realizzare le
- funzioni richieste dall'utente. Un programma pu&ograve; essere: un file
+ funzioni richieste dall'utente. Un programma può essere: un file
di shell eseguibile, conosciuto come uno script di shell, un comando
interno (built-in) alla shell o un file sorgente compilato in codice
oggetto.</para>
- <para>La <emphasis>shell</emphasis> &egrave; un interprete a linea di
+ <para>La <emphasis>shell</emphasis> è un interprete a linea di
comando. L'utente interagisce con il kernel attraverso la shell. Si
- pu&ograve; scrivere uno script ASCII (testo) in modo tale da essere
+ può scrivere uno script ASCII (testo) in modo tale da essere
interpretato da una shell.</para>
<para>I programmi di sistema sono generalmente in forma binaria, compilati
partendo da un codice sorgente in C. Questi si trovano in posti come
<filename>/bin</filename>, <filename>/usr/bin</filename>,
<filename>/usr/local/bin</filename>, <filename>/usr/ucb</filename>, ecc.
- Questi comandi forniscono quelle funzionalit&agrave; che normalmente si
+ Questi comandi forniscono quelle funzionalità che normalmente si
pensano essere di Unix. Alcuni di questi sono &man.sh.1;, &man.csh.1;,
&man.date.1;, &man.who.1;, &man.more.1;, &man.ls.1; e molti altri.</para>
</sect1>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml
index 63097e1cae..4edeac0e58 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/system-resource/chapter.sgml
@@ -56,7 +56,7 @@
<entry><command>du [<replaceable>opzioni</replaceable>]
[<replaceable>directory o file</replaceable>]</command></entry>
- <entry>riporta la quantit&agrave; di spazio di disco usato</entry>
+ <entry>riporta la quantità di spazio di disco usato</entry>
</row>
<row>
@@ -104,7 +104,7 @@
<entry><command>script
<replaceable>file</replaceable></command></entry>
- <entry>salva tutto ci&ograve; che appare sullo schermo in un file
+ <entry>salva tutto ciò che appare sullo schermo in un file
fino a quando viene eseguito il comando
<command>exit</command></entry>
</row>
@@ -146,7 +146,7 @@
<sect2 id="system-resource-df">
<title>df - riepiloga i blocchi del disco e lo spazio usato</title>
- <para>Il comando &man.df.1; &egrave; usato per riportare il numero di
+ <para>Il comando &man.df.1; è usato per riportare il numero di
blocchi del disco e di inode liberi e usati per ogni file system.
Il formato dell'output e le valide opzioni sono molto specifiche dal
sistema operativo e dalla versione del programma in uso.</para>
@@ -199,7 +199,7 @@ peri:/acs/peri/2
<sect2 id="system-resource-du">
<title>du - mostra lo spazio del disco usato</title>
- <para>Il comando &man.du.1; riporta la quantit&agrave; di spazio di disco
+ <para>Il comando &man.du.1; riporta la quantità di spazio di disco
usato per i file o per le directory specificate.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -258,7 +258,7 @@ peri:/acs/peri/2
<sect2 id="system-resource-ps">
<title>ps - mostra lo stato dei processi attivi</title>
- <para>Il comando &man.ps.1; &egrave; usato per mostrare i processi
+ <para>Il comando &man.ps.1; è usato per mostrare i processi
correntemente eseguiti sul sistema. Il formato dell'output e le
valide opzioni dipendono molto dal sistema operativo e dalla versione
del programma in uso.</para>
@@ -353,7 +353,7 @@ peri:/acs/peri/2
</informaltable>
<note>
- <para>Poich&egrave; il comando &man.ps.1 &egrave; molto dipendente dal
+ <para>Poichè il comando &man.ps.1 è molto dipendente dal
sistema, si raccomanda di consultare le <emphasis>pagine
man</emphasis> del proprio sistema per i dettagli delle opzioni e per
l'interpretazione dell'output di &man.ps.1;.</para>
@@ -407,9 +407,9 @@ TSTP CONT CHLD TTIN TTOU IO XCPU XFSZ VTALRM PROF WINCH LOST USR1 USR2</screen>
<para>Il segnale <option>-KILL</option>, anche specificato con
<option>-9</option> (a causa della nona posizione assunta nella lista
- precedente), &egrave; il maggior segnale comunemente usato con
+ precedente), è il maggior segnale comunemente usato con
&man.kill.1;. A differenza di altri segnali, questo, una volta captato,
- non pu&ograve; essere ignorato dal programma.</para>
+ non può essere ignorato dal programma.</para>
<screen>{Unix prompt 10} <userinput>kill -9 15599</userinput>
[1] + Killed emacs Unixgrep.txt</screen>
@@ -418,7 +418,7 @@ TSTP CONT CHLD TTIN TTOU IO XCPU XFSZ VTALRM PROF WINCH LOST USR1 USR2</screen>
<sect2 id="system-resource-who">
<title>who - mostra gli utenti attuali</title>
- <para>Il comando &man.who.1; riporta chi &egrave; correntemente
+ <para>Il comando &man.who.1; riporta chi è correntemente
<quote>loggato</quote> nel sistema.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -499,9 +499,9 @@ Mail: /usr/man/man1/Mail.1</screen>
<sect2 id="system-resource-which">
<title>which - riporta il comando trovato</title>
- <para>Il comando &man.which.1; riporta il nome del file che sar&agrave;
+ <para>Il comando &man.which.1; riporta il nome del file che sarà
eseguito quando il comando specificato viene invocato. Questo
- pu&ograve; essere un path name assoluto o il primo alias trovato nel
+ può essere un path name assoluto o il primo alias trovato nel
proprio path.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -518,7 +518,7 @@ Mail: /usr/man/man1/Mail.1</screen>
<title>hostname/uname - nome della macchina</title>
<para>Il comando &man.hostname.1; (<command>uname -u</command> su SysV)
- riporta il nome host della macchina nella quale l'utente &egrave;
+ riporta il nome host della macchina nella quale l'utente è
<quote>loggato</quote>, esempio:</para>
<screen>brigadier: condron [91]&gt; <userinput>hostname</userinput>
@@ -535,7 +535,7 @@ brigadier</screen>
sessione di I/O. Usando il comando &man.script.1; si possono catturare
tutti i dati trasmessi da e per il proprio terminale visuale fino
all'uscita (con <command>exit</command>) del programma stesso.
- Pu&ograve; essere utile durante un processo di debugging, per
+ Può essere utile durante un processo di debugging, per
documentare le azioni che si stanno sperimentando o per avere una
copia stampabile per una attenta lettura successiva.</para>
@@ -560,11 +560,11 @@ brigadier</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Di default, <filename>typescript</filename> &egrave; il nome del
+ <para>Di default, <filename>typescript</filename> è il nome del
file usato dal comando &man.script.1;.</para>
<para>Ci si deve ricordare di digitare <command>exit</command> per
- terminare la propria sessione script e chiudere cos&igrave; il file
+ terminare la propria sessione script e chiudere così il file
<filename>typescript</filename>.</para>
<para><emphasis>Esempi:</emphasis></para>
@@ -622,7 +622,7 @@ script done on Mon Apr 22 22:30:02 1996</screen>
<title>date - data e ora corrente</title>
<para>Il comando &man.date.1; mostra la data e l'ora corrente.
- Un super-user pu&ograve; modificare la data e l'ora.</para>
+ Un super-user può modificare la data e l'ora.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -797,8 +797,8 @@ Mon 06/10/96</screen>
<para>Il comando &man.lp.1; o &man.lpr.1; sottopone il file specificato o
lo standard input al demone di stampa per essere stampato. Ad ogni job
- viene assegnato un unico id di richiesta che pu&ograve; essere usato
- in seguito per verificare o cancellare il job mentre &egrave; nella
+ viene assegnato un unico id di richiesta che può essere usato
+ in seguito per verificare o cancellare il job mentre è nella
coda di stampa.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -902,7 +902,7 @@ request id is lp-153 (1 file(s))</screen>
<sect2 id="system-resource-print-lpstat-lpq">
<title>lpstat/lpq - verifica lo stato di un job di stampa</title>
- <para>Si pu&ograve; verificare lo stato del proprio job di stampa con il
+ <para>Si può verificare lo stato del proprio job di stampa con il
comando <command>lpstat</command> o &man.lpq.1;.</para>
<para><emphasis>Sintassi</emphasis></para>
@@ -1069,9 +1069,9 @@ lp-153 frank 208068 Apr 29 15:14 on lp </screen>
<title>pr - prepara file per la stampa</title>
<para>Il comando &man.pr.1; stampa l'intestazione e le informazioni
- traccia che circoscrivono il file formattato. Si pu&ograve; specificare
+ traccia che circoscrivono il file formattato. Si può specificare
il numero di pagine da stampare, le linee per pagina, le colonne, le
- linee bianche, si pu&ograve; specificare la larghezza di pagina,
+ linee bianche, si può specificare la larghezza di pagina,
l'intestazione e le informazioni traccia e in che modo trattare il
carattere tab.</para>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml
index 673e947394..10e232005a 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/books/unix-introduction/text-processing/chapter.sgml
@@ -15,10 +15,10 @@
&man.grep.1;, &man.egrep.1;, &man.sed.1;, &man.awk.1; e &man.vi.1;
consentono di ricercare uno schema (pattern) piuttosto che una stringa
fissa. Questi schemi testuali sono conosciuti come <emphasis>espressioni
- regolari</emphasis>. Si pu&ograve; formare un'espressione regolare
+ regolari</emphasis>. Si può formare un'espressione regolare
combinando caratteri normali con caratteri speciali, anche conosciuti
come <emphasis>meta-caratteri</emphasis>, secondo le successive regole.
- Con queste espressioni regolari si pu&ograve; <emphasis>confrontare uno
+ Con queste espressioni regolari si può <emphasis>confrontare uno
schema</emphasis> su dati testuali. Le espressioni regolari si
presentano in tre diverse forme:</para>
@@ -67,7 +67,7 @@
<row>
<entry><emphasis>*</emphasis></entry>
- <entry>indica <emphasis>zero o pi&ugrave;</emphasis> istanze del
+ <entry>indica <emphasis>zero o più</emphasis> istanze del
singolo carattere (o meta-carattere) che lo precede</entry>
</row>
@@ -121,7 +121,7 @@
(<replaceable>n</replaceable> e <replaceable>m</replaceable>
possono assumere valori tra 0 e 255). I simboli \{ e \}
dovrebbero essere intesi come singoli operatori. In questo caso
- il simbolo \ che precede le parentesi non &egrave; il carattere di
+ il simbolo \ che precede le parentesi non è il carattere di
escape, ma assume un nuovo significato.</entry>
</row>
@@ -140,7 +140,7 @@
<entry><emphasis>\(<replaceable>abc</replaceable>\)</emphasis></entry>
<entry>salva lo schema racchiuso in un buffer. Possono essere
- salvati per ogni linea fino a nove schemi. &Egrave; possibile
+ salvati per ogni linea fino a nove schemi. È possibile
riferirsi a questi schemi tramite la combinazione di caratteri
\<replaceable>n</replaceable>. Ancora una volta i simboli \( e \)
dovrebbero essere intesi come singoli operatori.</entry>
@@ -177,7 +177,7 @@
<row>
<entry><emphasis>+</emphasis></entry>
- <entry>confronta una o pi&ugrave; delle espressioni precedenti (a
+ <entry>confronta una o più delle espressioni precedenti (a
questo simbolo)</entry>
</row>
@@ -238,7 +238,7 @@
<entry>xy*z</entry>
<entry>alcune occorrenze di un <emphasis>x</emphasis>, seguite da
- zero o pi&ugrave; <emphasis>y</emphasis> e seguite da una
+ zero o più <emphasis>y</emphasis> e seguite da una
<emphasis>z</emphasis>.</entry>
</row>
@@ -281,7 +281,7 @@
<row>
<entry>[A-Z][A-Z]*</entry>
- <entry>una o pi&ugrave; lettere maiuscole</entry>
+ <entry>una o più lettere maiuscole</entry>
</row>
<row>
@@ -354,7 +354,7 @@
regolari, come quelle viste in precedenza, sono meglio specificate
all'interno di apostrofi (o caratteri di quoting singoli) quando
usate con l'utility &man.grep.1;. L'utility &man.egrep.1; fornisce
- una capacit&agrave; di ricerca attraverso un set esteso di
+ una capacità di ricerca attraverso un set esteso di
meta-caratteri. La sintassi dell'utility &man.grep.1;, alcune delle
possibili opzioni e alcuni semplici esempi sono mostrati di
seguito.</para>
@@ -397,7 +397,7 @@
<entry><option>-n</option></entry>
<entry>mostra un numero di linea insieme alla linea su cui
- &egrave; stata trovata una corrispondenza</entry>
+ è stata trovata una corrispondenza</entry>
</row>
<row>
@@ -469,7 +469,7 @@
<screen>{Unix prompt 7} <userinput>grep -c '15' num.list</userinput>
2</screen>
- <para>Qui la ricerca &egrave; pi&ugrave; generale: si selezionano tutte le
+ <para>Qui la ricerca è più generale: si selezionano tutte le
linee che contengono il carattere <emphasis>1</emphasis> seguito da un
<emphasis>1</emphasis> o un <emphasis>2</emphasis> o un
<emphasis>5</emphasis>:</para>
@@ -507,7 +507,7 @@
14 2 two
15 1 one</screen>
- <para>L'ultimo esempio pu&ograve; anche essere realizzato usando l'opzione
+ <para>L'ultimo esempio può anche essere realizzato usando l'opzione
<option>-v</option> insieme all stringa di ricerca originale,
esempio:</para>
@@ -555,8 +555,8 @@
3 13 thirteen
6 10 ten</screen>
- <para>Si pu&ograve; prendere il proprio input da un programma,
- anzich&egrave; da un file. Qui si riportano alcune linee di output del
+ <para>Si può prendere il proprio input da un programma,
+ anzichè da un file. Qui si riportano alcune linee di output del
comando &man.who.1; che iniziano con la lettera
<emphasis>l</emphasis>.</para>
@@ -577,22 +577,22 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<replaceable>comando_di_editing</replaceable>
[<replaceable>file</replaceable>]</command></para>
- <para>Il formato per i comandi di editing &egrave;:</para>
+ <para>Il formato per i comandi di editing è:</para>
<para><command>[<replaceable>indirizzo1</replaceable>[,<replaceable>indirizzo2</replaceable>]]
[<replaceable>funzione</replaceable>]
[<replaceable>argomenti</replaceable>]</command></para>
<para>dove gli indirizzi sono facoltativi e possono essere separati dalla
- funzione tramite spazi o tab. La funzione &egrave; obbligatoria.
- L'argomento pu&ograve; essere facoltativo o obbligatorio a seconda della
+ funzione tramite spazi o tab. La funzione è obbligatoria.
+ L'argomento può essere facoltativo o obbligatorio a seconda della
funzione usata.</para>
<para>Gli <emphasis>indirizzi di linea numerati</emphasis> sono numeri
decimali di linea che partono dalla prima linea di input e si
- incrementano di uno per ogni linea. Se vengono stabiliti pi&ugrave;
+ incrementano di uno per ogni linea. Se vengono stabiliti più
file di input il contatore continua cumulativamente attraverso i file.
- L'ultima linea di input pu&ograve; essere specificata con il carattere
+ L'ultima linea di input può essere specificata con il carattere
$.</para>
<para>Gli <emphasis>indirizzi di contesto</emphasis> sono schemi di
@@ -648,7 +648,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
identici agli indirizzi di contesto, eccetto che, mentre questi sono
normalmente chiusi tra slashe (/), nelle funzioni sono permessi alcuni
normali caratteri per specificare i delimitatori, oltre a newline e
- spazio. La stringa di rimpiazzo non &egrave; uno schema di
+ spazio. La stringa di rimpiazzo non è uno schema di
espressione regolare; qui i caratteri non hanno significati speciali,
fatta eccezione di:</para>
@@ -777,16 +777,16 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<sect2 id="text-processing-commands-awk-nawk-gawk">
<title>awk, nawk, gawk</title>
- <para>&man.awk.1; &egrave; un linguaggio di elaborazione e ricerca di
+ <para>&man.awk.1; è un linguaggio di elaborazione e ricerca di
schemi. Il suo nome deriva dalle ultime iniziali dei tre autori:
Alfred. V. Aho, Peter. J.Weinberger e Brian. W. Kernighan.
- <command>nawk</command> &egrave; un <emphasis>nuovo</emphasis>
- &man.awk.1;, una nuova versione del programma e &man.gawk.1; &egrave;
+ <command>nawk</command> è un <emphasis>nuovo</emphasis>
+ &man.awk.1;, una nuova versione del programma e &man.gawk.1; è
il <emphasis>gnu</emphasis> &man.awk.1;, da parte della Free Software
- Foundation. Ogni versione &egrave; leggermente differente. Qui ci si
- limiter&agrave; ad illustrare semplici esempi che potrebbero andar bene
- per tutte le versioni. In alcuni sistemi operativi &man.awk.1; &egrave;
- in realt&agrave; <command>nawk</command>.</para>
+ Foundation. Ogni versione è leggermente differente. Qui ci si
+ limiterà ad illustrare semplici esempi che potrebbero andar bene
+ per tutte le versioni. In alcuni sistemi operativi &man.awk.1; è
+ in realtà <command>nawk</command>.</para>
<para>&man.awk.1; ricerca schemi nel suo input e realizza le operazioni
specificate su ogni linea o sui campi di linea che contengono tali
@@ -800,8 +800,8 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<para><command>awk <replaceable>programma</replaceable>
[<replaceable>file</replaceable>]</command></para>
- <para>dove <replaceable>programma</replaceable> &egrave; composto da uno o
- pi&ugrave; dei seguenti campi:</para>
+ <para>dove <replaceable>programma</replaceable> è composto da uno o
+ più dei seguenti campi:</para>
<para><replaceable>schema</replaceable>
{ <replaceable>azione</replaceable> }</para>
@@ -811,11 +811,11 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
corrispondenza trovata. Questo continua attraverso la completa sequenza
di schemi, quindi la prossima linea di input viene verificata.</para>
- <para>L'<emphasis>input</emphasis> &egrave; diviso tra
+ <para>L'<emphasis>input</emphasis> è diviso tra
<emphasis>record</emphasis> e <emphasis>campi</emphasis>. Il separatore
- di <emphasis>record</emphasis> di default &egrave; newline e la
+ di <emphasis>record</emphasis> di default è newline e la
variabile <literal>NR</literal> tiene il conto dei record. Il
- separatore di <emphasis>campo</emphasis> di default &egrave; uno spazio
+ separatore di <emphasis>campo</emphasis> di default è uno spazio
bianco, <emphasis>spazi</emphasis> e <emphasis>tab</emphasis>, e la
variabile <literal>NF</literal> tiene il conto dei campi. I separatori
di input del campo, <literal>FS</literal> e del record,
@@ -825,7 +825,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<literal>ORS</literal>, possono essere modificati, se si desidera, con
singoli caratteri specifici.
<literal>$<replaceable>n</replaceable></literal>, dove
- <replaceable>n</replaceable> &egrave; un intero, viene usato per
+ <replaceable>n</replaceable> è un intero, viene usato per
rappresentare l'<replaceable>n-esimo</replaceable> campo di un record
di input, mentre <literal>$0</literal> rappresenta l'intero record
di input.</para>
@@ -833,9 +833,9 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<para><literal>BEGIN</literal> e <literal>END</literal> sono speciali
schemi che vengono verificati rispettivamente all'inizio dell'input,
prima che il primo campo sia letto e alla fine dell'input, dopo che
- l'ultimo campo &egrave; stato letto.</para>
+ l'ultimo campo è stato letto.</para>
- <para>La <emphasis>stampa</emphasis> &egrave; permessa attraverso
+ <para>La <emphasis>stampa</emphasis> è permessa attraverso
l'istruzione <command>print</command> e l'istruzione per la stampa
formattata <command>printf</command>.</para>
@@ -873,7 +873,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
</informaltable>
<para>La separazione di schemi con virgole definisce un
- <emphasis>range</emphasis> in cui lo schema &egrave; applicabile,
+ <emphasis>range</emphasis> in cui lo schema è applicabile,
esempio:</para>
<para><command>/<replaceable>primo</replaceable>/,/<replaceable>ultimo</replaceable>/</command></para>
@@ -906,7 +906,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<row>
<entry><emphasis>+</emphasis></entry>
- <entry>una o pi&ugrave;</entry>
+ <entry>una o più</entry>
</row>
<row>
@@ -918,7 +918,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Un confronto di espressione regolare pu&ograve; essere specificato
+ <para>Un confronto di espressione regolare può essere specificato
con:</para>
<informaltable frame="none">
@@ -945,7 +945,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<programlisting>$1 ~ /[Ff]rank/</programlisting>
- <para>&egrave; vero se il primo campo, $1, contiene "Frank" o "frank"
+ <para>è vero se il primo campo, $1, contiene "Frank" o "frank"
dovunque all'interno del campo. Per confrontare un campo identico a
"Frank" o "frank" si usa:</para>
@@ -998,16 +998,16 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
</tgroup>
</informaltable>
- <para>Non si pu&ograve; conoscere su due piedi se le variabili sono
- stringhe o numeri. Se nessun operando &egrave; riconosciuto per essere
+ <para>Non si può conoscere su due piedi se le variabili sono
+ stringhe o numeri. Se nessun operando è riconosciuto per essere
un numero, sono realizzati confronti di stringhe. Altrimenti, viene
realizzata una comparazione numerica. In mancanza di informazioni per
- il contrario, viene realizzata una comparazione di stringa, cos&igrave;
+ il contrario, viene realizzata una comparazione di stringa, così
questa:</para>
<para>$1 &gt; $2</para>
- <para>verr&agrave; valutata con valori di tipo stringa. Per assicurarsi
+ <para>verrà valutata con valori di tipo stringa. Per assicurarsi
una valutazione numerica, costruire qualcosa simile a:</para>
<para>( $1 + 0 ) &gt; $2</para>
@@ -1095,7 +1095,7 @@ lcondron ttyp0 Dec 1 02:41 (lcondron-pc.acs.)</screen>
<screen>&prompt.user; <userinput>cat filex | tr a-z A-Z | awk -F: '{printf("7R %-6s %-9s %-24s \n",$1,$2,$3)}' > upload.file</userinput></screen>
<para>effettua <command>cat</command> su <filename>filex</filename>, che
- &egrave; formattato in questo modo:</para>
+ è formattato in questo modo:</para>
<programlisting>nfb791:99999999:smith
7ax791:999999999:jones
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl
index bc73c6d1e2..6ccc395626 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl
+++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/index.xsl
@@ -30,33 +30,33 @@
<div id="frontfeatureleft">
<div id="frontfeaturecontent">
<h1>
- Basato su BSD UNIX&#174;
+ Basato su BSD UNIX&reg;
</h1>
- <p>FreeBSD&#174; &#232; un sistema operativo avanzato per architetture
- compatibili x86 (inclusi Pentium&#174; e Athlon&#8482;), amd64 (inclusi
- Opteron&#8482;, Athlon 64, e EM64T),
- UltraSPARC&#174;, IA-64, PC-98 e ARM.
- &#200; derivato da BSD, la versione di
+ <p>FreeBSD&reg; è un sistema operativo avanzato per architetture
+ compatibili x86 (inclusi Pentium&reg; e Athlon&trade;), amd64 (inclusi
+ Opteron&trade;, Athlon 64, e EM64T),
+ UltraSPARC&reg;, IA-64, PC-98 e ARM.
+ È derivato da BSD, la versione di
&unix; sviluppata
- all'Universit&#224; della California, Berkeley.
- &#200; sviluppato e mantenuto da <a
+ all'Università della California, Berkeley.
+ È sviluppato e mantenuto da <a
href="&enbase;/doc/en_US.ISO8859-1/articles/contributors/staff-committers.html">un
grande gruppo di individui</a>.
<a href="&base;/platforms/index.html">Piattaforme</a>
aggiuntive sono in varie fasi di sviluppo.</p>
<div id="txtfrontfeaturelink">
- &#187;<a href="&base;/about.html" title="Approfondisci">Approfondisci</a>
+ »<a href="&base;/about.html" title="Approfondisci">Approfondisci</a>
</div> <!-- TXTFRONTFEATURELINK -->
</div> <!-- FRONTFEATURECONTENT -->
</div> <!-- FRONTFEATURELEFT -->
<div id="frontfeaturemiddle">
<div class="frontgetroundbox">
- <div class="frontgettop"><div>&#160;</div>&#160;</div>
+ <div class="frontgettop"><div>&nbsp;</div>&nbsp;</div>
<div class="frontgetcontent">
<a href="&base;/where.html">Ottieni FreeBSD Ora</a>
</div> <!-- frontgetcontent -->
- <div class="frontgetbot"><div>&#160;</div>&#160;</div>
+ <div class="frontgetbot"><div>&nbsp;</div>&nbsp;</div>
</div> <!-- frontgetroundbox -->
<div id="frontreleases">
@@ -155,11 +155,11 @@
</div> <!-- FRONTSHORTCUTS -->
<div class="frontnewroundbox">
- <div class="frontnewtop"><div>&#160;</div>&#160;</div>
+ <div class="frontnewtop"><div>&nbsp;</div>&nbsp;</div>
<div class="frontnewcontent">
<a href="&enbase;/projects/newbies.html">Neofita di FreeBSD?</a>
</div> <!-- frontnewcontent -->
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+ <div class="frontnewbot"><div>&nbsp;</div>&nbsp;</div>
</div> <!-- frontnewroundbox -->
</div> <!-- FEATURERIGHT -->
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml
index 8eb42b2fcd..8eaecb2d64 100755
--- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.10R/announce.sgml
@@ -18,8 +18,8 @@
<b>A:</b> freebsd-announce@FreeBSD.org<br/>
<b>Oggetto:</b> Rilasciato FreeBSD &local.rel;-RELEASE!</p>
-<p>Sono felice di annunciare la disponibilit&agrave; di FreeBSD
- &local.rel;-RELEASE, la release pi&ugrave; recente del ramo di sviluppo
+<p>Sono felice di annunciare la disponibilità di FreeBSD
+ &local.rel;-RELEASE, la release più recente del ramo di sviluppo
-STABLE di FreeBSD. Dall'uscita di FreeBSD 4.9-RELEASE in Ottobre 2003
abbiamo apportato aggiornamenti conservativi a numerosi programmi software
del sistema base, ci siamo occupati di noti problemi di sicurezza, e abbiamo
@@ -32,29 +32,29 @@
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html</a></p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html</a></p>
-<p>FreeBSD &local.rel; diventer&agrave; il primo "Errata Branch". Ai rami delle
+<p>FreeBSD &local.rel; diventerà il primo "Errata Branch". Ai rami delle
release di FreeBSD precedenti saranno applicati solamente aggiornamenti
inerenti a cruciali problemi di sicurezza. Con FreeBSD &local.rel; la portata
- degli aggiornamenti sar&agrave; ampliata includendo fix a Denial of Service
+ degli aggiornamenti sarà ampliata includendo fix a Denial of Service
locali come pure altri fix significativi che potrebbero anche non essere
inerenti a problemi di sicurezza.</p>
-<p>I piani attuali prevedono un'altra release di FreeBSD 4.X, che sar&agrave;
+<p>I piani attuali prevedono un'altra release di FreeBSD 4.X, che sarà
FreeBSD 4.11-RELEASE. Ci si aspetta che la prossima release FreeBSD 5.3
- raggiunger&agrave; un livello di maturit&agrave; tale da permettere alla
+ raggiungerà un livello di maturità tale da permettere alla
maggior parte degli utenti di migrare a 5.X. La maggior parte degli sforzi
degli sviluppatori sono rivolti al ramo 5.X.</p>
-<p>Per maggiori informazioni sulle attivit&agrave; concernenti la progettazione
+<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione
delle release di FreeBSD, guarda qui:</p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releng/">http://www.FreeBSD.org/releng/</a></p>
-<h1>Disponibilit&agrave;</h1>
+<h1>Disponibilità</h1>
<p>FreeBSD &local.rel;-RELEASE supporta le architetture i386 e alpha e
- pu&ograve; essere installato direttamente via rete usando i dischetti di
- boot, oppure pu&ograve; essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le
+ può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di
+ boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le
distribuzioni per entrambe le architetture sono disponibili fin da ora.</p>
<p>Per cortesia continua a supportare il progetto FreeBSD acquistando i
@@ -77,7 +77,7 @@
<p>Se non puoi permetterti di acquistare FreeBSD su un supporto, sei
impaziente, o vuoi utilizzarlo solo per scopi evangelici, allora puoi
senz'altro scaricare le immagini ISO. Non possiamo assicurare che tutti
- i siti mirror abbiano le immagini ISO pi&ugrave; grandi, ma queste sono di
+ i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di
sicuro disponibili nei seguenti siti. I checksum MD5 per le immagini
della release sono inclusi alla fine di questo messaggio.</p>
@@ -103,7 +103,7 @@
<li><a href="ftp://ftp15.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/">ftp://ftp15.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/</a></li>
</ul>
-<p>FreeBSD &egrave; anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti
+<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti
nei seguenti stati: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina,
Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia,
@@ -126,7 +126,7 @@
<p>Per istruzioni su come installare FreeBSD, consulta il capitolo 2 del
Manuale di FreeBSD. Questo fornisce una guida completa passo-passo
- sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed &egrave;
+ sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è
disponibile online a questo indirizzo:</p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html">http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html</a></p>
@@ -134,7 +134,7 @@
<h1>Ringraziamenti</h1>
<p>Molte compagnie hanno donato attrezzature, accessi di rete, o pagato
- ore-uomo per finanziare le attivit&agrave; di produzione della release di
+ ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di
FreeBSD &local.rel; e alcune di esse sono The FreeBSD Mall, Compaq, Yahoo!,
Sentex Communications, e NTT/Verio.</p>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml
index 69fa55cec2..ae8c355b53 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml
+++ b/it_IT.ISO8859-15/htdocs/releases/4.11R/announce.sgml
@@ -18,8 +18,8 @@
<b>A:</b> freebsd-announce@FreeBSD.org<br/>
<b>Oggetto:</b> Rilasciato FreeBSD &local.rel;-RELEASE!</p>
-<p>Il Team di Fabbricazione delle Release &egrave; lieto di annunciare la
- disponibilit&agrave; di FreeBSD &local.rel;-RELEASE, la release pi&ugrave;
+<p>Il Team di Fabbricazione delle Release è lieto di annunciare la
+ disponibilità di FreeBSD &local.rel;-RELEASE, la release più
recente del ramo di sviluppo di FreeBSD Legacy. Dall'uscita di FreeBSD
4.10-RELEASE in Maggio 2004 abbiamo apportato aggiornamenti conservativi
a numerosi programmi software del sistema base, ci siamo occupati di
@@ -32,9 +32,9 @@
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/relnotes.html</a></p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html">http://www.FreeBSD.org/releases/&local.rel;R/errata.html</a></p>
-<p>FreeBSD &local.rel; diventer&agrave; un "Errata Branch". Dopo la
+<p>FreeBSD &local.rel; diventerà un "Errata Branch". Dopo la
release saranno apportati sul ramo RELENG_4_11 oltre a fix relativi alla Sicurezza
- altri fix ben collaudati relativi alle funzionalit&agrave; base.
+ altri fix ben collaudati relativi alle funzionalità base.
Sia i Security Advisorie che gli Errata Notice saranno annunciati sulla
mailing list freebsd-announce@freebsd.org.</p>
@@ -42,16 +42,16 @@
degli sviluppatori sono concentrati sul ramo RELENG_5, o sullo sviluppo allo
stato dell'arte su HEAD.</p>
-<p>Per maggiori informazioni sulle attivit&agrave; concernenti la progettazione
+<p>Per maggiori informazioni sulle attività concernenti la progettazione
delle release di FreeBSD, guarda qui:</p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/releng/">http://www.FreeBSD.org/releng/</a></p>
-<h1>Disponibilit&agrave;</h1>
+<h1>Disponibilità</h1>
<p>FreeBSD &local.rel;-RELEASE supporta le architetture i386 e alpha e
- pu&ograve; essere installato direttamente via rete usando i dischetti di
- boot, oppure pu&ograve; essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le
+ può essere installato direttamente via rete usando i dischetti di
+ boot, oppure può essere copiato da un server locale NFS/FTP. Le
distribuzioni per entrambe le architetture sono disponibili fin da ora.</p>
<p>Per cortesia continua a supportare il progetto FreeBSD acquistando i
@@ -75,14 +75,14 @@
<p>Se non puoi permetterti di acquistare FreeBSD su un supporto, sei
impaziente, o vuoi utilizzarlo solo per scopi evangelici, allora puoi
senz'altro scaricare le immagini ISO. Non possiamo assicurare che tutti
- i siti mirror abbiano le immagini ISO pi&ugrave; grandi, ma queste sono di
+ i siti mirror abbiano le immagini ISO più grandi, ma queste sono di
sicuro disponibili nei seguenti siti. I checksum MD5 per le immagini
della release sono inclusi alla fine di questo messaggio.</p>
<h2>Bittorrent</h2>
<p>Dalla release 5.3 stiamo sperimentando Bittorrent. Una collezione dei
- tracker per le immagini ISO della release &egrave; disponibile all'indirizzo</p>
+ tracker per le immagini ISO della release è disponibile all'indirizzo</p>
<p><a href="http://people.freebsd.org/~kensmith/4.11-torrent/">http://people.freebsd.org/~kensmith/4.11-torrent/</a></p>
@@ -125,7 +125,7 @@
<li><a href="ftp://ftp10.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/">ftp://ftp10.us.FreeBSD.org/pub/FreeBSD/</a></li>
</ul>
-<p>FreeBSD &egrave; anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti
+<p>FreeBSD è anche disponibile via FTP anonimo da siti mirror presenti
nei seguenti stati: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Canada, Cina,
Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia,
@@ -148,7 +148,7 @@
<p>Per istruzioni su come installare FreeBSD, consulta il capitolo 2 del
Manuale di FreeBSD. Questo fornisce una guida completa passo-passo
- sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed &egrave;
+ sull'installazione per gli utenti alle prime armi con FreeBSD, ed è
disponibile online a questo indirizzo:</p>
<p><a href="http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html">http://www.FreeBSD.org/doc/en_US.ISO8859-1/books/handbook/install.html</a></p>
@@ -156,7 +156,7 @@
<h1>Ringraziamenti</h1>
<p>Molte compagnie hanno donato attrezzature, accessi di rete, o pagato
- ore-uomo per finanziare le attivit&agrave; di produzione della release di
+ ore-uomo per finanziare le attività di produzione della release di
FreeBSD &local.rel; e alcune di esse sono The FreeBSD Mall, Hewlett Packard, Yahoo!,
Sentex Communications, e NTT/Verio.</p>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent
index 9679d833cc..4c96f21ffa 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/glossary.ent
@@ -11,7 +11,7 @@
<title>Glossario di &os;</title>
<para>Questo glossario contiene i termini e gli acronimi usati nella
- comunit&agrave; e documentazione di &os;.</para>
+ comunità e documentazione di &os;.</para>
<glossdiv>
<title>A</title>
@@ -71,7 +71,7 @@
<acronym>AML</acronym>
<glossdef>
<para>Pseudocodice, interpretato da una macchina virtuale
- all&apos;interno di un sistema operativo con funzionalit&agrave;
+ all&apos;interno di un sistema operativo con funzionalità
<acronym>ACPI</acronym>, che fornisce uno strato tra
l&apos;hardware sottostante e l&apos;interfaccia messa a disposizione
al <acronym>OS</acronym>.</para>
@@ -83,7 +83,7 @@
<acronym>ASL</acronym>
<glossdef>
<para>Il linguaggio di programmazione con cui <acronym>AML</acronym>
- &egrave; scritto.</para>
+ è scritto.</para>
</glossdef>
</glossentry>
@@ -103,9 +103,9 @@
hardware fornita al sistema operativo, in modo tale che il sistema
operativo possa gestire l&apos;hardware sottostante senza conoscerne i
dettagli. <acronym>ACPI</acronym> gestisce e rimpiazza le
- funzionalit&agrave; fornite da <acronym>APM</acronym>,
+ funzionalità fornite da <acronym>APM</acronym>,
<acronym>PNPBIOS</acronym> e altre tecnologie, e fornisce alcune
- utilit&agrave; per controllare il risparmio di energia, la sospensione
+ utilità per controllare il risparmio di energia, la sospensione
della macchina, l&apos;abilitazione e disabilitazione dei dispositivi,
e altro ancora.</para>
</glossdef>
@@ -200,11 +200,11 @@
<glossterm>Berkeley Software Distribution</glossterm>
<acronym>BSD</acronym>
<glossdef>
- <para>Questo &egrave; il nome che il Computer Systems Research Group
- (CSRG) all&apos;<ulink url="http://www.berkeley.edu">Universit&agrave;
+ <para>Questo è il nome che il Computer Systems Research Group
+ (CSRG) all&apos;<ulink url="http://www.berkeley.edu">Università
della California a Berkeley</ulink> diede ai loro miglioramenti e
alle loro modifiche al sistema &unix; AT&amp;T&apos;s 32V.
- &os; &egrave; un discendente del lavoro del CSRG.</para>
+ &os; è un discendente del lavoro del CSRG.</para>
</glossdef>
</glossentry>
@@ -212,7 +212,7 @@
<glossterm>Bikeshed Building</glossterm>
<glossdef subject="FreeBSD">
<para>Il fenomeno per cui molte persone danno la loro opinione su un
- argomento non complicato, mentre un argomento pi&ugrave; complesso
+ argomento non complicato, mentre un argomento più complesso
riceve poca o nessuna considerazione. Guarda le <ulink
url="&url.books.faq.en;/misc.html#BIKESHED-PAINTING">FAQ</ulink>
per l&apos;origine del termine.</para>
@@ -295,7 +295,7 @@
<glossterm>Clear To Send</glossterm>
<acronym>CTS</acronym>
<glossdef>
- <para>Un segnale RS232C che d&agrave; al sistema remoto il permesso di
+ <para>Un segnale RS232C che dà al sistema remoto il permesso di
inviare dati.</para>
</glossdef>
</glossentry>
@@ -553,7 +553,7 @@
kernel. Sebbene un semplice meccanismo di locking era adeguato nei
giorni in cui una macchina poteva avere solo qualche dozzina di
processi, una scheda di rete, e certamente un solo processore, nei
- tempi attuali &egrave; un inaccettabile collo di bottiglia per le
+ tempi attuali è un inaccettabile collo di bottiglia per le
prestazioni. Gli sviluppatori di &os; stanno lavorando attivamente
per sostituirlo con dei lock che proteggono le singole risorse, in
modo tale da permettere un grado molto piu&apos; alto di parallelismo sia
@@ -730,7 +730,7 @@
<glossentry id="kame-glossary">
<glossterm>KAME</glossterm>
<glossdef>
- <para><quote>Tartaruga</quote> in giapponese, il termine KAME &egrave;
+ <para><quote>Tartaruga</quote> in giapponese, il termine KAME è
usato nei circoli informatici per riferirsi al <ulink
url="http://www.kame.net/">KAME Project</ulink>, che lavora su
una implementazione di <acronym>IPv6</acronym>.</para>
@@ -845,11 +845,11 @@
<glossdef>
<para>Il kernel di &os; usa un certo numero di lock sulle risorse per
arbitrare la contesa di queste risorse. Un sistema di diagnostica
- dei lock a run-time &egrave; presente nei kernel di &os.current;
+ dei lock a run-time è presente nei kernel di &os.current;
(ma viene rimosso per le release), chiamato &man.witness.4;, e
- rileva la possibilit&agrave; di deadlock dovuti ad errori di locking.
- (&man.witness.4; &egrave; in verit&agrave; leggermente conservativo,
- quindi &egrave; possibili ottenere falsi positivi.) Un report
+ rileva la possibilità di deadlock dovuti ad errori di locking.
+ (&man.witness.4; è in verità leggermente conservativo,
+ quindi è possibili ottenere falsi positivi.) Un report
veramente positivo indica che <quote>se tu fossi stato sfortunato, un
deadlock si sarebbe verificato qui</quote>.</para>
@@ -946,7 +946,7 @@
<glossterm>Merge From Current</glossterm>
<acronym>MFC</acronym>
<glossdef subject="FreeBSD">
- <para>Fondere una funzionalit&agrave; o una patch dal ramo -CURRENT
+ <para>Fondere una funzionalità o una patch dal ramo -CURRENT
a un altro, quasi sempre -STABLE.</para>
</glossdef>
</glossentry>
@@ -956,11 +956,11 @@
<acronym>MFS</acronym>
<glossdef subject="FreeBSD">
<para>Nel corso normale dello sviluppo di FreeBSD, una modifica
- sar&agrave; inserita nel ramo -CURRENT per i test prima di essere
- fusa nel ramo -STABLE. In rare occasioni, una modifica andr&agrave;
+ sarà inserita nel ramo -CURRENT per i test prima di essere
+ fusa nel ramo -STABLE. In rare occasioni, una modifica andrà
prima del ramo -STABLE e poi incorporata nel -CURRENT.</para>
- <para>Questo termine &egrave; anche usato quando una patch viene
+ <para>Questo termine è anche usato quando una patch viene
portata dal ramo -STABLE a un ramo di sicurezza.</para>
<glossseealso otherterm="mfc-glossary"/>
</glossdef>
@@ -1094,10 +1094,10 @@
<acronym>OBE</acronym>
<glossdef>
<para>Indica una modifica consigliata (come un Report di Bug o una
- richiesta di miglioramento) che non &egrave; pi&ugrave; rilevante o
+ richiesta di miglioramento) che non è più rilevante o
applicabile a causa di altre modifiche successive a &os;, modifiche
agli standard di rete, obsolescenza dell&apos;hardware affetto, e
- cos&igrave; via.</para>
+ così via.</para>
</glossdef>
</glossentry>
</glossdiv>
@@ -1258,8 +1258,8 @@
<literal>orecchie d&apos;asino</literal>, assegnato a ogni committer di
&os; che rompe la compilazione, fa andare indietro i numeri di
versione, o crea qualsiasi altro tipo di strage nel codice sorgente.
- Ogni committer degno del suo senno ne accumuler&agrave; presto una
- grande collezione. L&apos;utilizzo &egrave; (quasi sempre?)
+ Ogni committer degno del suo senno ne accumulerà presto una
+ grande collezione. L&apos;utilizzo è (quasi sempre?)
umoristico.</para>
</glossdef>
</glossentry>
@@ -1340,12 +1340,12 @@
<glossterm>Project Evil</glossterm>
<glossdef subject="FreeBSD">
<para>Il nome di sviluppo per il <acronym>NDISulator</acronym>, scritto
- da Bill Paul, che l&apos;ha chiamato cos&igrave; riferendosi a quanto sia
+ da Bill Paul, che l&apos;ha chiamato così riferendosi a quanto sia
terribile (da un punto di vista filosofico) avere bisogno di qualcosa
- di questo tipo. Il <acronym>NDISulator</acronym> &egrave; uno
- speciale modulo di compatibilit&agrave; che permette di usare i
+ di questo tipo. Il <acronym>NDISulator</acronym> è uno
+ speciale modulo di compatibilità che permette di usare i
driver di rete NDIS miniport di Microsoft Windows&trade; con
- &os;/i386. Questo &egrave; solitamente l&apos;unico modo di usare schede
+ &os;/i386. Questo è solitamente l&apos;unico modo di usare schede
il cui driver e&apos; closed source. Guarda
<filename>src/sys/compat/ndis/subr_ndis.c</filename>.</para>
</glossdef>
@@ -1541,7 +1541,7 @@
<glossterm>Signal Ground</glossterm>
<acronym>SG</acronym>
<glossdef>
- <para>Un pin o un cavo RS232 che &egrave; il segnale di
+ <para>Un pin o un cavo RS232 che è il segnale di
massa a terra.</para>
</glossdef>
</glossentry>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent
index 9fca9d339c..64d3e73b72 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/header.l10n.ent
@@ -26,7 +26,7 @@
<li><a href="&base;/about.html" title="Info">Info</a></li>
<li><a href="&base;/where.html" title="Ottenere FreeBSD">Ottenere FreeBSD</a></li>
<li><a href="&base;/docs.html" title="Documentazione">Documentazione</a></li>
- <li><a href="&base;/community.html" title="Comunit&agrave;">Comunit&agrave;</a></li>
+ <li><a href="&base;/community.html" title="Comunità">Comunità</a></li>
<li><a href="&enbase;/projects/index.html" title="Sviluppo">Sviluppo</a></li>
<li><a href="&base;/support.html" title="Supporto">Supporto</a></li>
</ul>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent
index 55604a7a97..71f549f748 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/mailing-lists.ent
@@ -337,7 +337,7 @@
<!ENTITY a.python.name "<ulink url='&a.python.url;'>freebsd-python</ulink>">
<!ENTITY a.qa.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-qa">
-<!ENTITY a.qa "<ulink url='&a.qa.url;'>mailing list sulla Garanzia di Qualit&agrave; di FreeBSD</ulink>">
+<!ENTITY a.qa "<ulink url='&a.qa.url;'>mailing list sulla Garanzia di Qualità di FreeBSD</ulink>">
<!ENTITY a.qa.name "<ulink url='&a.qa.url;'>freebsd-qa</ulink>">
<!ENTITY a.questions.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-questions">
@@ -387,7 +387,7 @@
<!ENTITY a.stable.name "<ulink url='&a.stable.url;'>freebsd-stable</ulink>">
<!ENTITY a.standards.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-standards">
-<!ENTITY a.standards "<ulink url='&a.standards.url;'>mailing list sulla conformit&agrave; C99 e POSIX di FreeBSD</ulink>">
+<!ENTITY a.standards "<ulink url='&a.standards.url;'>mailing list sulla conformità C99 e POSIX di FreeBSD</ulink>">
<!ENTITY a.standards.name "<ulink url='&a.standards.url;'>freebsd-standards</ulink>">
<!ENTITY a.sun4v.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-sun4v">
@@ -399,7 +399,7 @@
<!ENTITY a.test.name "<ulink url='&a.test.url;'>freebsd-test</ulink>">
<!ENTITY a.testing.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-testing">
-<!ENTITY a.testing "<ulink url='&a.testing.url;'>mailing list sui test di prestazioni e stabilit&agrave; di FreeBSD</ulink>">
+<!ENTITY a.testing "<ulink url='&a.testing.url;'>mailing list sui test di prestazioni e stabilità di FreeBSD</ulink>">
<!ENTITY a.testing.name "<ulink url='&a.testing.url;'>freebsd-testing</ulink>">
<!ENTITY a.threads.url "&a.mailman.listinfo;/freebsd-threads">
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent
index a167628508..f330a5ec05 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/navibar.l10n.ent
@@ -9,7 +9,7 @@
<li><a href="&base;/about.html">Info</a></li>
<li><a href="&enbase;/features.html">Caratteristiche</a></li>
<li><a href="&enbase;/applications.html">Applicazioni</a></li>
-<li><a href="&enbase;/internet.html">Connettivit&agrave;</a></li>
+<li><a href="&enbase;/internet.html">Connettività</a></li>
<li><a href="&enbase;/advocacy/">Avvocatura</a></li>
<li><a href="&enbase;/marketing/">Marketing</a></li>
<li><a href="&enbase;/news/newsflash.html">News</a></li>
@@ -28,7 +28,7 @@
<!ENTITY nav '<div id="SIDENAV">
<h2 class="blockhide">Navigazione della Sezione</h2>
<ul>
-<li><a href="&base;/community.html">Comunit&agrave;</a></li>
+<li><a href="&base;/community.html">Comunità</a></li>
<li><a href="&enbase;/community/mailinglists.html">Mailing List</a></li>
<li><a href="&enbase;/community/irc.html">IRC</a></li>
<li><a href="&enbase;/community/newsgroups.html">Newsgroup</a></li>
diff --git a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent
index a60229955e..c4303cd8ea 100644
--- a/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent
+++ b/it_IT.ISO8859-15/share/sgml/trademarks.ent
@@ -16,7 +16,7 @@
<!ENTITY tm-attrib.3ware "<para>3ware e Escalade sono marchi registrati della
3ware Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.adaptec "<para>Adaptec &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.adaptec "<para>Adaptec è un marchio registrato della
Adaptec, Inc.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.adobe "<para>Adobe, Acrobat, Acrobat Reader, e
@@ -24,20 +24,20 @@
Systems Incorporated negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.amd "<para>AMD, Am486, Am5X86, AMD Athlon, AMD
- Duron, AMD Opteron, AMD-K6, Athlon, &Eacute;lan, Opteron, e PCnet sono marchi
+ Duron, AMD Opteron, AMD-K6, Athlon, Élan, Opteron, e PCnet sono marchi
della Advanced Micro Devices, Inc.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.apple "<para>Apple, AirPort, FireWire, Mac, Macintosh, Mac OS,
Quicktime, e TrueType sono marchi della Apple Computer, Inc.,
registrati negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.arm "<para>ARM &egrave; un marchio registrato della ARM
+<!ENTITY tm-attrib.arm "<para>ARM è un marchio registrato della ARM
Limited.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.bluetooth "<para>Il marchio Bluetooth &egrave; di
- propriet&agrave; della Bluetooth SIG, Inc.</para>">
+<!ENTITY tm-attrib.bluetooth "<para>Il marchio Bluetooth è di
+ proprietà della Bluetooth SIG, Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.broadcom "<para>Broadcom &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.broadcom "<para>Broadcom è un marchio registrato della
Broadcom Corporation e/o delle sue sussidiarie.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.check-point "<para>Check Point, Firewall-1, e
@@ -51,10 +51,10 @@
registrati della Corel Corporation e/o delle sue sussidiarie
in Canada, negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.creative "<para>Sound Blaster &egrave; un marchio della
+<!ENTITY tm-attrib.creative "<para>Sound Blaster è un marchio della
Creative Technology Ltd. negli Stati Uniti e/o in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.cvsup "<para>CVSup &egrave; un marchio registrato di
+<!ENTITY tm-attrib.cvsup "<para>CVSup è un marchio registrato di
John D. Polstra.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.dell "<para>Dell, Dell Precision, Latitude,
@@ -64,7 +64,7 @@
<!ENTITY tm-attrib.epson "<para>EPSON, EPSON Perfection sono marchi registrati
della Seiko Epson Corporation.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.freebsd "<para>FreeBSD &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.freebsd "<para>FreeBSD è un marchio registrato della
FreeBSD Foundation.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.heidelberger "<para>Heidelberg, Helvetica,
@@ -95,7 +95,7 @@
<!ENTITY tm-attrib.lantronix "<para>Lantronix e EasyIO sono marchi della
Lantronix Corporation.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.linux "<para>Linux &egrave; un marchio registrato di
+<!ENTITY tm-attrib.linux "<para>Linux è un marchio registrato di
Linus Torvalds.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.lsilogic "<para>LSI Logic, AcceleRAID, eXtremeRAID,
@@ -114,13 +114,13 @@
<!ENTITY tm-attrib.mips "<para>MIPS e R4000 sono marchi registrati della
MIPS Technologies, Inc. negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.mysql "<para>MySQL &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.mysql "<para>MySQL è un marchio registrato della
MySQL AB negli Stati Uniti, nell'Unione Europea e in altri paesi.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.m-systems "<para>M-Systems e DiskOnChip sono marchi o
marchi registrati della M-Systems Flash Disk Pioneers, Ltd.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.netbsd "<para>NetBSD &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.netbsd "<para>NetBSD è un marchio registrato della
Fondazione NetBSD.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.netscape "<para>Netscape e Netscape Navigator
@@ -138,13 +138,13 @@
registrati e IT DialTone e The Open Group sono marchi del The Open Group
negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.unix "<para>UNIX &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.unix "<para>UNIX è un marchio registrato della
Open Group negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.oracle "<para>Oracle &egrave; un marchio registrato della
+<!ENTITY tm-attrib.oracle "<para>Oracle è un marchio registrato della
Oracle Corporation.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.parallels "<para>Parallels &egrave; un marchio della
+<!ENTITY tm-attrib.parallels "<para>Parallels è un marchio della
Parallels Software International Inc.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.powerquest "<para>PowerQuest e PartitionMagic sono marchi
@@ -168,7 +168,7 @@
registrati della Silicon Graphics, Inc., negli Stati Uniti e/o in altri
paesi in tutto il mondo.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.slackware "<para>Slackware &egrave; un marchio registrato
+<!ENTITY tm-attrib.slackware "<para>Slackware è un marchio registrato
della Patrick Volkerding and Slackware Linux, Inc.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.sparc "<para>Sparc, Sparc64, SPARCEngine, e
@@ -185,10 +185,10 @@
<!ENTITY tm-attrib.symantec "<para>Symantec e Ghost sono marchi registrati
della Symantec Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.themathworks "<para>MATLAB &egrave; un marchio registrato
+<!ENTITY tm-attrib.themathworks "<para>MATLAB è un marchio registrato
della The MathWorks, Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.thomson "<para>SpeedTouch &egrave; un marchio di
+<!ENTITY tm-attrib.thomson "<para>SpeedTouch è un marchio di
Thomson.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.transmeta "<para>Transmeta e Crusoe sono marchi o marchi
@@ -201,16 +201,16 @@
<!ENTITY tm-attrib.waterloomaple "<para>Waterloo Maple e Maple sono marchi
o marchi registrati della Waterloo Maple Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.wolframresearch "<para>Mathematica &egrave; un marchio
+<!ENTITY tm-attrib.wolframresearch "<para>Mathematica è un marchio
registrato della Wolfram Research, Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.vmware "<para>VMware &egrave; un marchio della VMware,
+<!ENTITY tm-attrib.vmware "<para>VMware è un marchio della VMware,
Inc.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.xen "<para>Xen &egrave; un marchio della XenSource, Inc.
+<!ENTITY tm-attrib.xen "<para>Xen è un marchio della XenSource, Inc.
negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>">
-<!ENTITY tm-attrib.xfree86 "<para>XFree86 &egrave; un marchio della The
+<!ENTITY tm-attrib.xfree86 "<para>XFree86 è un marchio della The
XFree86 Project, Inc.</para>">
<!ENTITY tm-attrib.xiph "<para>Ogg Vorbis e Xiph.Org sono marchi di
@@ -219,7 +219,7 @@
<!ENTITY tm-attrib.general "<para>Molti dei nomi identificativi usati dai
produttori e dai venditori per distinguere i loro prodotti sono anche dei
marchi. Quando questi nomi appaiono nel libro, e il FreeBSD Project
- &egrave; al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo
+ è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo
<quote>&trade;</quote> o <quote>&reg;</quote>.</para>">
<!ENTITY legalnotice '
@@ -247,29 +247,29 @@
</orderedlist>
<important>
- <para>QUESTA DOCUMENTAZIONE &Egrave; FORNITA DAL FREEBSD ITALIAN
- DOCUMENTATION PROJECT "COS&Igrave; COM&apos;&Egrave;" E NON VIENE RICONOSCIUTA
+ <para>QUESTA DOCUMENTAZIONE È FORNITA DAL FREEBSD ITALIAN
+ DOCUMENTATION PROJECT "COSÌ COM&apos;È" E NON VIENE RICONOSCIUTA
NESSUNA GARANZIA ESPLICITA O IMPLICITA, INCLUSE, MA NON SOLO, LE GARANZIE
- IMPLICITE DI COMMERCIABILIT&Agrave; E IDONEIT&Agrave; PER UNO SCOPO
+ IMPLICITE DI COMMERCIABILITÀ E IDONEITÀ PER UNO SCOPO
PARTICOLARE. IN NESSUN CASO IL FREEBSD ITALIAN DOCUMENTATION PROJECT
- POTR&Agrave; ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DI QUALSIASI DANNO DIRETTO,
+ POTRÀ ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DI QUALSIASI DANNO DIRETTO,
INDIRETTO, ACCIDENTALE, SPECIALE, SIMBOLICO, O CONSEGUENTE (INCLUSI, MA
NON SOLO, L&apos;ACQUISIZIONE DI BENI O SERVIZI SOSTITUTIVI; LA PERDITA
- D&apos;USABILIT&Agrave;, DI DATI O DI PROFITTI; O L&apos;INTERRUZIONE DEL LAVORO)
+ D&apos;USABILITÀ, DI DATI O DI PROFITTI; O L&apos;INTERRUZIONE DEL LAVORO)
COMUNQUE CAUSATO E SULLA BASE DI QUALUNQUE TEORIA DI
- RESPONSABILIT&Agrave;, SIA CONTRATTUALE, SIA OGGETTIVA, SIA FONDATA
+ RESPONSABILITÀ, SIA CONTRATTUALE, SIA OGGETTIVA, SIA FONDATA
SULL&apos;ILLECITO CIVILE (INCLUSA NEGLIGENZA O QUANT&apos;ALTRO) DERIVANTE IN OGNI
MODO DALL&apos;USO DI QUESTA DOCUMENTAZIONE, ANCHE SE AVVISATO DELLA
- POSSIBILIT&Agrave; DI DETTO DANNO.</para>
+ POSSIBILITÀ DI DETTO DANNO.</para>
</important>
</legalnotice>
'>
<!ENTITY trademark '
<legalnotice id="trademarks" role="trademarks">
- <para>FreeBSD &egrave; un marchio registrato della The FreeBSD Foundation.</para>
+ <para>FreeBSD è un marchio registrato della The FreeBSD Foundation.</para>
- <para>UNIX &egrave; un marchio registrato del The Open Group negli
+ <para>UNIX è un marchio registrato del The Open Group negli
Stati Uniti e in altri paesi.</para>
<para>Sun, Sun Microsystems, SunOS, Solaris, e Java sono marchi o
@@ -285,13 +285,13 @@
<para>Microsoft, Windows, e Windows Media sono marchi o marchi resgistrati
della Microsoft Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>
- <para>PartitionMagic &egrave; un marchio registrato della PowerQuest
+ <para>PartitionMagic è un marchio registrato della PowerQuest
Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi.</para>
<para>Molti dei nomi identificativi usati dai produttori e dai
venditori per distinguere i loro prodotti sono anche dei marchi.
Quando questi nomi appaiono nel libro, e il FreeBSD Project
- &egrave; al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo
+ è al corrente del marchio, vengono fatti seguire dal simbolo
&trade;.</para>
</legalnotice>
'>